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Premio Letterario Fenice - Europa Un Romanzo Italiano per il Mondo Un viaggio lungo quindici anni 1998-2012 Associazione Culturale “Bastia Umbra: città d’Europa”

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Premio Letterario

Fenice - EuropaUn Romanzo Italiano per il Mondo

Un viaggio lungoquindici anni

1998-2012

Associazione Culturale“Bastia Umbra: città d’Europa”

IL PREMIO FENICE-EUROPA

Premio Letterario Fenice-EuropaUn viaggio lungo quindici anni (1998-2012)

A cura di: Adriano Cioci e Rizia Guarnieri

Hanno collaborato: Maria Antonietta Benni Tazzi, Puckie Bucciarelli, Michela Fontana,Stella Malizia, Franca Pennacchioli, Alessandro Piobbico, LivianaProcacci, Carlo Rosignoli, Ombretta Sonno

Immagini: Laviano Falaschi, Francesco Brufani, Adriano Cioci, Daniele Ruiti

Progetto grafico: Enrico Andreozzi e Francesco Brufani (Terrenostre)Stampa: Grafiche Diemme - Bastia Umbra - agosto 2012

© Associazione Culturale “Bastia Umbra: città d’Europa”

www.feniceuropa.it

DISTRIBUZIONE GRATUITA

- contribuire al mantenimento e alla valorizzazione della lingua italiana

- diffondere il romanzo italiano nel mondo

- avviare rapporti con i nostri connazionali che vivono all’estero e con gli stranieri

che amano la nostra lingua e la nostra cultura

- stimolare gli scrittori europei a scrivere nella nostra lingua

- sensibilizzare le giovani generazioni alla lettura, al rispetto dell’esistenza e dei

valori della vita

- valorizzare le attrattive turistiche delle località sedi della manifestazione finale

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Le

fina

lità

Presidente: Carlo RosignoliE’ nato e vive a Bastia Umbra. Glistudi tecnologici-scientifici, conlaurea in matematica, hannocaratterizzato la sua logica e la suaperseveranza nella risoluzione disituazioni problematiche. E’ statodocente presso l’Istituto Professio-nale per il Commercio e il Turismodi Bastia Umbra. E’ sostenitoredell’importanza primaria dell’edu-cazione scolastica per la comunitàitaliana ed europea.

Presidente Onorario: MariaAntonietta Benni TazziE’ nata a Terni e vive a BastiaUmbra. Ha pubblicato diversenovelle sul settimanale “Bella” cuiha fatto seguito l’opera didatticaScrivere bene (Ciranna, Roma,1970). Nel 2004 ha pubblicato laraccolta di racconti La sposa nellaneve, pagine di vita vera. E’ statadirettrice didattica, dirigendo scuoleelementari in provincia di Pavia, Ancona, Pesaro-Urbino ePerugia. E’ esperta in scienze dell’educazione. Ricopre l’incari-co di Segretaria dell’Associazione.

Vice-presidente: Rizia GuarnieriE’ nata a Montefranco (TR) e vive a Bastia Umbra. E’ coordina-trice della sezione “Claudia Malizia”. E’ laureata in Pedagogiapresso l’Università degli Studi di Firenze. Ha al suo attivodiverse pubblicazioni, tra cui: Bastia Umbra, una città insviluppo, Assisi, guida della città, Umbria, nuova guida artisti-ca, Assisi, guida tascabile storico-artistica. Ha curato alcunivolumi di poesia e racconti di autori umbri. E’ fondatrice,insieme ad Adriano Cioci, del Premio Fenice-Europa.

Direttore del Premio: Adriano CiociGiornalista e scrittore, è nato a L’Aquila e vive a Bastia Umbra.Si è laureato in lettere all’Università di Perugia con una tesi diargomento geografico. E’ autore di romanzi (La prima estate,1979; Pareti di carta, 1986), biografie (Francesco d’Assisi,1995), monografie, reportages, saggi, guide storico-artistiche etestimonianze. La sua passione per le ferrovie ha trovatoconcretezza in undici volumi sulle linee del Centro Italia. Sueopere sono state tradotte in numerose lingue.E’ fondatore, insieme a Rizia Guarnieri, del Premio LetterarioFenice-Europa. E’ vice-direttore della rivista SITI, organodell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale UNE-SCO. Di recente ha pubblicato il romanzo thriller-teologico Icustodi della verità. Intrigo in Terrasanta (OGE Milano, 2010).

Addetto stampa: Ombretta SonnoE’ nata ad Assisi e vive a Bastia Umbra. Ha conseguito lalaurea in Filosofia presso la Facoltà di Lettere all’Universitàdegli Studi di Perugia. E’ insegnante di scuola dell’infanzia eprimaria. E’ giornalista pubblicista e collabora al settimanale

regionale “La Voce”. E’ addetto stampa del Museo Diocesanodi san Rufino in Assisi.

Consigliere: Liviana ProcacciE’ nata a Gubbio e vive a Bastia Umbra. Ha conseguito lamaturità magistrale presso l’Istituto di Gubbio e la laurea inLettere Moderne presso l’Università degli Studi di Perugia. E’stata insegnante di scuola elementare. Ha coordinato la sezione“Fiaba” del Premio Fenice-Europa.

Consigliere: Maria Stella MaliziaE’ nata ad Assisi, città dove vive. E’ laureata in Scienze Politi-che presso l’Università degli Studi di Perugia. E’ dipendentedella Regione Umbria nel settore della Protezione Civile.

Consigliere: Franca PennacchioliE’ nata a Pievetorina (MC) e vive ad Assisi. Svolge attività divolontariato in alcune associazioni del territorio. E’ appassiona-ta di letteratura italiana e straniera.

Consigliere: Michela FontanaE’ nata a Conegliano e vive a Bastia Umbra. Svolge attivitàlavorativa nel settore vitivinicolo. E’ appassionata di viaggi e diletteratura italiana e straniera.

I Volontari

Il Premio Fenice-Europa, si avvale di volontari legati fra lorodalla passione per la lettura, per la difesa della linguaitaliana e da sentimenti di amicizia. Il Premio li appaga deltempo speso e tolto alla famiglia e li gratifica ampiamente conla viva soddisfazione ricavata dal successo, mai mancato,delle manifestazioni finali: quelle riservate alla premiazionedegli scrittori vincitori.

L’attuale Consiglio Direttivo: Franca Pennacchioli, Adriano Cioci, MariaAntonietta Benni Tazzi, Liviana Procacci, Maria Stella Malizia, Rizia Guarnieri,

Michela Fontana, Carlo Rosignoli, Ombretta Sonno

L’ ASSOCIAZIONE CULTURALE“BASTIA UMBRA: CITTÀ D’EUROPA”

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Il Consiglio D

irettivo

IL PRESIDENTE CARLO ROSIGNOLI

C ome nasce l’Associazione Culturale‘“Bastia Umbra: cittàd’Europa” che organizza il Premio letterario Fenice-Europa?- Questo “fazzoletto” di terra pianeggiante della valle del“Chiagio” era zona paludosa e insalubre con una popola-zione che, per lo più, tirava avanti miseramente, sottomessa e alle prese

con problemi di sussistenza e di alta mortalità infantile. Con fatica i paesani si sonoliberati dai disagi ambientali e da condizioni precarie di contadinelli. La Bastia mo-derna ha ereditato la capacità di uscire da situazioni di svantaggio; è sempre meglioorganizzata per le attività artigianali, industriali, commerciali e gode ancora delmotto: “qui è facile che ogni seme germogli”. Quindi, un gruppo ben intenzionato siè trovato a discutere sulla tradizionale scarsa propensione degli abitanti ad interessiculturali e sulla allora mancata attenzione delle istituzioni a questo proposito. Deci-se così di farsi guidare da Adriano Cioci, già con esperienza ventennale nei premiletterari. La sua opera è stata determinante nel concepire un modulo originale coin-volgente tutta la Regione e non solo.Il Fenice-Europa ha la sua valenza di essere itinerante, di far conoscere le attrattiveturistiche, artistiche e culturali del Comune che ospita la serata finale. Quali difficoltàha incontrato per la realizzazione della manifestazione?- Vi è stata la volontà di soddisfare le numerose richieste di partecipazione che giun-gevano da varie parti dell’Umbria, al fine di promuovere non solo gli interessi turi-stici, ma anche quelli culturali e letterari nel loro territorio. La quantità di pubblicopresente alla serata finale dipendeva dalla capacità ricettiva del Comune ospitante evariava dalle 400 alle 900 unità. Ne conseguivano ogni volta lavori ingenti di prepa-razione e difficoltà logistiche e di sicurezza che hanno indotto l’Associazione a cer-care di contenere il numero di lettori tra 500 e 600.La formula del Premio è risultata vincente sino ad ora, quali aspetti da mantenere equali ancora da potenziare?- L’aspetto itinerante del Premio è molto avvincente per tutte le novità che ogni annocomporta, sia per il gruppo operativo dell’Associazione, che per i lettori al seguitodella serata finale, trovando realtà e tradizioni inaspettate e sorprendenti. Anche sele novità hanno avuto conclusioni sempre positive, si potranno sempre introdurrenuovi correttivi, estendendo i collegamenti video in diretta con le sedi dei lettoriall’estero o dislocate in città d’Italia lontane dall’Umbria. Da ultimo, l’Associazionesta valutando l’interesse sempre più diffuso rivolto ai moderni strumenti di letturainformatica, che potranno coinvolgere maggiormente i giovani lettori sia per la se-zione del “Romanzo Italiano per il Mondo”, sia per la sezione “Claudia Malizia”diretta da Rizia Guarnieri.Lei è il presidente dell’Associazione sin dalla sua nascita, una conferma di indiscutibi-le fiducia. Continuerà nel suo ruolo?- Per affrontare le situazioni nuove che il Premio Fenice-Europa presenta per la suacaratteristica di cambiare ogni anno sede e personalità coinvolte, occorre una strut-tura direttiva solida e stabile. Il sottoscritto, per primo, non si sottrae a questa esi-genza, anche se è sempre disponibile a lasciare che qualcuno possa intervenire permigliorarla. Già quest’anno, comunque, in vista di maggiori impegni a cui siamochiamati a Bastia, si è pensato di irrobustire l’apparato dirigenziale con la decisioneunanime di elevare alla presidenza onoraria Maria Antonietta Benni Tazzi che godedi stima e autorevolezza.Con la XV edizione il Premio ritorna a Bastia. L’Associazione quali novità ha previ-sto?- E’ tanta la voglia di far bene e tanto è l’interesse rivolto al Premio Fenice-Europa,che non mancano da parte di lettori e simpatizzanti, consigli, suggerimenti e offertedi collaborazione. Inoltre, è stata instaurata una rete di collegamenti con l’Assesso-rato alla Cultura del Comune di Bastia e con altre agenzie territoriali che stannomaturando interessanti progetti.

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L’Associazione compie 15 anni

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di Ombretta Sonno

L’IDEATORE ADRIANO CIOCIA

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Q uindici anni per un Premio Letterario sono un traguardo impor-tante. E’ l’occasione per tracciare un bilancio. Come sta il Pre-mio Fenice-Europa?- Quindici anni sono pochi per parlare di primi “acciacchi”. Anzi, il no-stro problema principale è come mettere un freno ad un cavallo che èstimolato a correre sempre di più. Avvertiamo un crescente interesse ver-

so la lettura e con esso la necessità, da parte dei singoli o dei gruppi associati in Italia eall’estero, di aprire a nuove frontiere, ad un modo inedito di socializzare. Questo com-porta tempo ed energie maggiori per un’attività che, comunque, è di puro volontaria-to… a fronte di risorse economiche che sono sempre minori.In periodi di crisi la “cultura” è la prima voce che viene tagliata dalle istituzioni e daglisponsor. Non ritiene che invece investire proprio in cultura sia utile ad incrementare ancheil Pil?- Per la mia esperienza, la “cultura” viene penalizzata non soltanto nei periodi di magra,come quello che stiamo vivendo, ma anche in quelli meno sofferti. Il problema sta so-prattutto nelle scelte da parte di chi è deputato a decidere. Spesso si indicano comeprioritari quegli eventi che non intaccano l’interesse e la crescita di una comunità. Que-sto non soltanto impoverisce le casse pubbliche ma mortifica l’intelligenza e la dignitàdei cittadini che lavorano per la vera cultura.Il Premio “Fenice-Europa” gode del Patrocinio del Ministero degli Affari Esteri fin dallaprima edizione. Un riconoscimento ed una responsabilità non da poco. Vi sentite in qual-che modo portatori del legame affettivo per la lingua italiana nei confronti dei lettori resi-denti all'estero?- E’ uno dei nostri scopi principali: quello di contribuire al mantenimento della nostralingua all’estero. Lo facciamo non soltanto rinsaldando i rapporti con i nostri connazio-nali, ma anche interagendo con i gruppi di stranieri sensibili alla nostra cultura.I Premi letterari possono fare la fortuna di un autore, smuovendo anche le vendite dei libri?- Possono aiutare le vendite. La fortuna di un romanzo o di un autore, però, è essenzial-mente legata a strategie di marketing. Se la pubblicità è su scala ampia ed è penetrante,allora il libro si vende. Il problema dove sta? Da un lato nella critica letteraria che nonsvolge più il proprio ruolo, dall’altro nel trattare la vendita del libro come qualsiasi altroprodotto. Il rischio? Di rimanere ingannati, come spesso accade!In qualità di componente della Giuria Tecnica, avrà letto migliaia di romanzi: com’è cambia-ta la letteratura italiana e il romanzo in questi ultimi quindici anni?- Sono scomparsi i grandi volti e si fa fatica a trovare i sostituti, come accade sempre inperiodi di svolta epocale. Il problema è che in questa ricerca gli editori spesso propongo-no materiale scadente, credendo che il lettore si possa manipolare quanto si voglia.Recentemente sempre più, non solo tra i giovani, si sta diffondendo la modalità di leggerelibri in formato elettronico: tramite ebook, al computer, su tablet o smartphone. Secondolei la lettura digitale soppianterà il supporto cartaceo?- Assolutamente no! La lettura è un momento di intimità, nel quale rientrano anche iltatto e il profumo della carta. Impossibile soppiantarli.Il Premio è uscito dai confini regionali raggiungendo ogni continente, persino l’Antarti-de...- La nostra impresa non è solo quella di raggiungere i luoghi geografici più lontani,quanto di conquistare l’interesse di chi ancora non crede che con la lettura si possanocolmare i vuoti della vita. In particolare, il nostro sforzo è indirizzato verso i giovani cherappresentano la vita stessa.Quanto lavoro c'è da fare, dietro le quinte, per portare avanti un Premio letterario?- E’ come curare un giardino grande e rigoglioso con le sole forbici da potatore. E’ che digiardinieri, per fortuna, ce ne sono ancora, ad iniziare da chi ha ideato il Premio con me,Rizia Guarnieri, senza la quale ogni fiore sarebbe appassito, per continuare con MariaAntonietta Benni Tazzi e gli altri componenti del gruppo il cui sostegno e collaborazionenon sono mai mancati.

Il Premio Fenice-Europa ènato come piccola tessera nelgrande mosaico d'unione tra

la cultura italiana e quella delresto del Continente... verso il

tentativo di diffondere ilromanzo italiano in Europa

anche attraverso la partecipa-zione delle comunità italiane

che vivono ed operanoall'estero. L'obiettivo èduplice: avvicinare gli

scrittori alla lingua italiana ediffondere i romanzi selezio-

nati anche presso i nostriconnazionali.

Il Premio compie 15 anni

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di Alessandro Piobbico

IL PRESIDENTE ONORARIOMARIA ANTONIETTA BENNI TAZZI

Ho offerto molto volentieri gran parte del mio tempo da pensionata all’Associazione Culturale “Bastia Umbra:città d’Europa”, impegnandomi nel ruolo di segretaria, fin dal primo momento di vita del Premio letterarioFenice-Europa. Invitata a farlo da amici carissimi, quali sono Adriano Cioci e Rizia Guarnieri, non ho saputodire di no, per tre motivi fondamentali: il primo, sta nella grande stima e nell’affetto sincero che nutro nei loroconfronti; il secondo, sta nel fatto che condivido a pieno le finalità del Premio; il terzo, che non è da meno, sta

nell’immenso amore che ho per la letteratura, per i romanzi e per la poesia e nella grande curiosità che mi spinge a guardarmiattorno per scoprire nuovi orizzonti culturali e non solo. Ho accettato l’invito consapevole che il Premio mi avrebbe dato lapossibilità di operare, nella misura delle mie capacità culturali, per la salvaguardia della purezza della lingua italiana; miavrebbe offerto numerose occasioni di lettura di romanzi moderni, oltre a quelle di conoscere nuove persone, nuovi amici coni quali condividere esperienze di vita affettive e sociali. Non me ne sono mai pentita, perché il lavoro che ho dedicato alPremio è stato ampiamente ripagato dalla gratificazione ricevuta dal successo, mai mancato, delle manifestazioni finali.Inoltre, il Premio ha aggiunto ai miei affetti familiari un valore in più, ha dato un senso significativo al mio tempo e alla miavita di signora nella terza età. Vi sembra poco? Per me è tantissimo.

Assemblea dei Soci 2012

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La presidenza inaspettatami fa sentire assai “onorata”!Nel Consiglio Direttivoavrò un ruolo ancor più attivo;avrò più soddisfazioni,complimenti ed attenzioni.Già lo so, il mio scarso ingegnolo userò con grande impegno,con la viva dedizionein questa cara Associazione.

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Associazione Culturale“Bastia Umbra: città d’Europa”

Comunedi Bastia Umbra

PremioFenice Europa

PatrocinioMinistero degli Affari Esteri

Ministero per i Beni e le Attività CulturaliRegione Umbria

Provincia di Perugia

XV edizione

Bastia Umbra 20128 settembre, Sala Congressi Umbriafiere

Tra i romanzi partecipanti alla edizione 2012, la Giuria Tecnica hascelto tre vincitori: Lorenzo Licalzi, Un lungo fortissimo abbraccio(Rizzoli), Alessandro Perissinotto, Semina il vento (Piemme), Gio-vanni Ricciardi, Il silenzio degli occhi (Fazi). I tre volumi sono staticonsegnati per la lettura, nel mese di maggio, ai componenti dellagrande giuria popolare composta da 570 membri. La votazione ver-rà resa pubblica l’8 settembre, durante la cerimonia finale del Feni-ce-Europa. Solo in quel momento si conoscerà il nome del super-vincitore del “Romanzo Italiano per il Mondo”.La sezione speciale “Claudia Malizia”, ispirata all’amore per la vita,premierà quest’anno Paola Predicatori, autrice del romanzo Il mioinverno a Zerolandia, edito da Rizzoli.All’Amministrazione Comunale di Bastia Umbra, in particolare al-l’Assessorato alla Cultura, va il ringraziamento per aver raccolto eulteriormente valorizzato un percorso culturale - finalizzato alla sal-vaguardia della nostra lingua e del nostro romanzo - che tenta dispingersi oltre i confini.

I Fondatori del Premio Adriano Cioci e Rizia Guarnieri

A Bastia Umbra, la quindicesima edizioneComune di Bastia Umbra (PG)

PATROCINIO:Ministero degli Affari EsteriMinistero per i Beni e le Attività CulturaliRegione UmbriaProvincia di Perugia

Il pubblico del Fenice-Europa in una delle precedenti edizioni(Bastia Umbra 2007) - Foto Laviano Falaschi

COLLABORAZIONE:Comuni: Assisi (Pg), Cascia (Pg), Castel Ritaldi (PG),Ferrara, Gualdo Cattaneo (PG), Gubbio (Pg), MassaMartana (Pg), Montefranco (Tr), Paciano (Pg), Passigna-no sul Trasimeno (Pg), Pescina (Aq), Piazza Armerina(En), Pieve Emanuele (Mi), Spello (Pg), Torgiano(Pg),Valfabbrica (Pg)

ENEA - PNRAProgramma Nazionale Ricerche in Antartide

“La Voce d’Italia” Quotidiano di Caracas

Ass. Europe Echanges (Bois Guillame- Francia)Gruppo Lettori di Salonicco (Grecia)

Comunità degli Italiani “Armando Capolicchio” Gallesa-no (Croazia)Comunità degli Italiani della Città di Rovigno (Croazia)Comunità degli Italiani “Santorio Santorio” Capodistria(Slovenia)

Associazione Italia-Israele Perugia

A.E.D.E. (Ass. Européenne des Enseignants) PerugiaAssociazione “Terni racconta”Associazione “Suono e immagine”onlus - RomaAss. Eirene - Tante Voci per la Pace - Assisi

Gruppo Lettori di BariGruppo Lettori FirenzeGruppo Lettori FolignoGruppo Lettori PerugiaGruppo Lettori Cartolibreria “La Didattica” - Bastia U.

Comunità di San Patrignano (Rimini)

Provveditorato RegionaleAmm.ne Penitenziaria dell’Umbria - Perugia

Casa di Reclusione di Opera (MI)

A.R.U.L.E.F. (Associazione Regionale UmbraLavoratori Emigrati e Famiglie)

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Premio Fenice Europa

Adriano Cioci, Claudio Toscani e Luca Desiato

La Giuria Tecnica

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Premio Fenice Europa

Il Premio Fenice Europa festeggia quest’anno la sua XV edizione: un successo ed untraguardo che rendono onore agli organizzatori che, per primi, con entusiasmo hannocreduto (e possiamo dire oggi, a ragione) nella bontà della loro iniziativa culturale.

Perché di questo si tratta, una vera e propria campagna culturale volta a portare il nome diBastia Umbra nel nostro territorio, nel territorio nazionale, europeo ed extra-europeo.Le interessanti e creative pagine che compongono questo “cofanetto” ben rendono l’ideadi quello che è stato negli anni il Premio: una summa di autori, opere letterarie, eventisocio – culturali, promozione del territorio.Per il Comune di Bastia Umbra, per l’Amministrazione che mi trovo a rappresentare, è unonore avere nei confini comunali la sede di questa Associazione, che insieme a tutte lealtre presenti nel territorio costituisce quella “ricchezza” inestimabile che fa riferimento alVolontariato.

Stefano Ansideri Sindaco di Bastia Umbra

Il Premio Fenice-Europa:ricchezza inestimabileper il territorio

© Terrenostre

Ho seguito il Premio dal suo nascere a Bastia Umbra e ne conosco il grande valore.Per questo era significativo per l’Amministrazione Comunale riportarlo per il suoXV compleanno nel nostro territorio.

Un Premio che valorizza gli scrittori attraverso la passione e l’entusiasmo dei tanti lettoridelle giurie popolari, sparse in Italia e nel mondo. Quella passione per la lingua italiana,tanto amata dai nostri connazionali emigrati e dai lettori stranieri innamorati della nostralingua.Un Premio che utilizza il romanzo italiano per raggiungere più obiettivi che spaziano oltrela cultura, verso il sociale per incontrare diversi soggetti della nostra contemporaneità tracui, in particolare, gli ospiti di comunità di recupero e di penitenziari umbri e non solo.Che dire poi della capacità del Premio di raggiungere anche lettori lontanissimi come iricercatori della Base Concordia al Polo Sud?Tutti obiettivi nobili, di crescita, di formazione, di integrazione nell’ottica di un futurocolorato di speranza.

Rosella Aristei Assessore alla Cultura

© Terrenostre

Fenice-Europa:i suoi obiettivi spazianooltre la Cultura

IL SINDACO

L’ASSESSOREALLA CULTURA

Il romanzo racconta due sofferte storie d’amore: quelle di Sean e Blanca - di David ed El- len, che s’intrecciano in un tempo di là da venire (anno 2110), in un tempo tecnologica- mente avanzato nel campo dei trapianti. Il libro offre la possibilità di riflettere sulle situa- zioni psicologiche che potrebbero verificarsi per le persone comunque coinvolte, qualora fosse possibile attuare il trapianto del cervello di un ottantenne nel cranio di un giovane di

ventiquattro anni.Lei mette nella mente di David numerosi interrogativi sull’esistenza o meno dell’anima. Egli nonsa darsi una risposta. Secondo lei, abbiamo o no un’anima che sopravvive al nostro corpo?- Io credo che esista un Senso, tuttavia non credo che questo Senso comporti l'esistenza di un'ani-ma individuale che ci regali un'identità personale per l'eternità. Del resto trovo anche abbastanzaimprobabile la reincarnazione. Penso piuttosto alla possibilità di un'anima collettiva dove conflui-rà lo "spirito" di ognuno di noi. Un'Anima Globale del Mondo che si arricchisce e si evolve grazieal contributo di tutte le vite di coloro che hanno vissuto su questo Universo dalla notte dei tempi.Ecco il Senso. La ragione ultima dell'esistenza dell'Universo, il quale, se non è nato per caso, deveper forza essere funzionale a qualcosa. Ora, che sia funzionale alla nostra singola esistenza, mipare abbastanza presuntuoso, semmai potrebbe essere funzionale all'esistenza di Dio, vale a direl'Anima Globale del Mondo che si arricchisce e si evolve grazie al contributo di ognuno di noi.Insomma, Dio si serve di noi per completare la sua onniscienza. Perdiamo la nostra identità perso-nale ma guadagniamo quella di Dio, mi pare che nel cambio in fin dei conti ci si guadagni.Nella sua nota afferma che, secondo Robert White, non v’è alcun dubbio riguardo alla possibilità,in un futuro più o meno prossimo, di realizzare un trapianto di cervello nell’uomo. Leggendo ilromanzo, m’è sembrato che abbia voluto mettere in guardia chi intendesse praticare tale trapianto,sugli enormi problemi individuali, psicologici, sociali e morali che ne deriverebbero. Sbaglio?- No, non direi, o meglio, ho semplicemente cercato di analizzare la cosa e dunque tutti i proble-mi individuali, sociali e morali che ne deriverebbero, ma non era mia intenzione mettere inguardia nessuno. Ho detto: questo è quello che secondo me potrebbe succedere, sta a voi pensa-re che la vita debba vincere sempre e dunque andare oltre a tutto ciò, oppure che sia megliofermarsi e fare un passo indietro. Infatti mi pare che il finale in questo senso sia molto esplicito.Nel suo romanzo si parla più volte dei “motivi inspiegabili del suicidio degli androidi” lasciandointendere che anche il protagonista potrebbe essere portato al suicidio per superare i conflitti interio-ri nati a seguito del trapianto. Ma un suicidio può risolvere i problemi esistenziali di un individuo?- Certamente sì, il suicidio risolve tutti i problemi esistenziali di un individuo, purtroppo li risolvenel modo peggiore, vale a dire che tra i tanti limiti obiettivi del suicidio come risoluzione deiproblemi c'è anche quello non trascurabile che li risolve senza che l'individuo possa trarre bene-ficio da questa risoluzione.Un incontro casuale, uno sguardo profondo e, immediato, nasce l’amore tra Sean e Blanca. Leicrede nel colpo di fulmine?- Sì ci credo. A me non è mai capitato, almeno non nel senso dell'immediatezza della percezione,ma so per certo che è successo ad altri, perfino a qualcuno che conosco. Certo, è un eventorarissimo, quasi leggendario... sicuramente letterario, ma non c'è da stupirsi più di tanto se nelmare magnum di tutti gli incontri possibili tra uomini e donne ogni tanto capita che uno diquesti sia vissuto come il cosiddetto colpo di fulmine, vale a dire la sensazione inequivocabile diaver trovato l'anima gemella. Spesso tuttavia questa sensazione è provocata da una nostra ne-cessità interiore e non dal fatto che la persona sia realmente l'altra metà della mela. Quindi nonè detto che il colpo di fulmine si trasformi poi in amore per la vita, anzi non succede quasi mai,ma è quel quasi che mi fa dire che in ogni caso il colpo di fulmine esiste.Quando il tradimento di un uomo nei confronti di sua moglie può essere considerato un vero tradi-mento? E’ sufficiente “un lungo fortissimo abbraccio”?- Premesso che non appartengo a quella scuola di pensiero che considera un tradimento pura-mente sessuale un non tradimento, anzi, per dirla tutta, lo ritengo ancora più grave perché noncoinvolge i sentimenti e quindi dovrebbe essere più controllabile. Direi che un lungo fortissimoabbraccio invece coinvolge pienamente i sentimenti, anzi sono assolutamente convinto che l'ab-braccio sia il metro più esatto dell'intesa, nel senso che si può far l'amore, baciarsi, accarezzarsiperfino, senza essere intimi, ma abbracciarsi con vero trasporto è prerogativa solo tra due per-sone che si amano, ovviamente anche nel senso più esteso del termine. Detto questo, tuttavia, se"un lungo fortissimo abbraccio", per quanto intenso, restasse tale e fosse magari un modo perdire: "In un'altra vita... ma in questa non è possibile" bè allora non credo che possa essereconsiderato un tradimento, al massimo il segno di un disagio con il proprio partner.

LORENZO LICALZIUn lungo fortissimo abbraccio

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Premio Fenice Europa

L’intervista

LORENZO LICALZI è nato a Genova evive a Pieve Ligure. Di formazione psicolo-go, ha esordito con il romanzo Io no (Fazi2001 e Rizzoli 2007) da cui è stato tratto ilfilm di Simona Izzo e Ricky Tognazzi, Suc-cessivamente ha pubblicato Non so, Il privi-legio di essere un guru e, con Rizzoli, Checosa ti aspetti da me?, Vorrei che fosse lei, 7uomini d’oro (Premio Selezione Bancarella2009) e La vita che volevo.

di Maria Antonietta Benni Tazzi

Premio Fenice Europa

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L’intervista

ALESSANDRO PERISSINOTTOSemina il vento

I l libro che abbiamo tra le mani propone una tematica di stretta attua- lità; e cioè come i pregiudizi interraziali generino conflitti, sconfinan- do in tragedie umane. Per questo chiediamo all'Autore: ma l'uomo - inteso come essere umano - non ha ancora capito la lezione? - Mi sembra che la cronaca quotidiana sia chiara in tutto il mondo: la lezione non

è stata capita e non ci sono segni di miglioramento.Il titolo del romanzo, è parte del proverbio Chi semina vento, raccoglie tempesta, ma a volte(come in questo caso) non è il singolo a seminare odio, ma la società, il Paese o i condizio-namenti in cui egli vive.- In realtà, penso che ci siano anche responsabilità individuali: amministratori locali,uomini politici, ministri, ecc che hanno avuto il coraggio di fare affermazioni ingiuriosenei confronti degli immigrati, senza minimamente badare alla dignità del loro ruolo. Leresponsabilità non sono mai collettive, anche quando sono diffuse.Oltre che essere seminato, il seme dell'odio deve in qualche modo pure attecchire. Pensa cheancora l'Italia sia un Paese troppo chiuso in sé e con aperture di vedute non molto “euro-pee”?- Il problema non è una visione “europea”; il seme dell’odio sta germogliando in moltiPaesi del Vecchio Continente, anche in quelli che hanno una lunga tradizione progressi-sta. Così come germina nei Paesi islamici. L’odio attecchisce sull’ignoranza: quandol’ignoranza va al potere (e in Italia è al potere sia a destra, sia a sinistra) l’odio diventauna norma.La riscoperta delle radici della protagonista femminile Shirin, segna la rinascita dell'indivi-duo che ritrova il “vero io” e la spinge a dare un senso – nel bene o nel male - alla propriaesistenza?- No, non credo che le radici possano davvero dare senso all’esistenza. Sono una dellecomponenti di un equilibrio fatto di radicamento alla tradizione e di slanci verso il futuro,verso l’innovazione.Il libro ha una colonna sonora di sottofondo di molti cantautori: Tenco, Aznavour, DeGregori, De Andrè, e un commento di Paolo Conte in quarta di copertina. A suo avviso lamusica - intesa come testo - può avere una valenza pedagogica, cioè di collante tra culturediverse?- La poesia scritta, la poesia in musica, la narrativa e l’arte in generale, possono mostrareagli uomini ciò che hanno in comune, e possono parlare linguaggi universali. Non è dettoperò che lo facciano.Secondo lo scrittore Samuel Huntington nel suo famoso Scontro di civiltà, in futuro assiste-remo sempre più a contrasti sul piano culturale rispetto a posizioni politiche o religiose. Leicome vede il futuro prossimo venturo?- Credo che il compito dello scrittore sia quello di fare da sentinella: in quanto sentinellala vedo come Huntington, ma proprio perché stiamo dando l’allarme mi auguro chequesto scongiuri una parte dei pericoli.L'espediente letterario del libro è quello di far scrivere un memoriale al protagonista, Giaco-mo Musso, partendo da un epilogo, e sviluppando la storia come una serie di ricordi oflashback. Perché questa scelta?- Le ragioni sono molte, ma è difficile spiegarle senza rivelare troppo della trama. Dun-que dirò solo che “è nel mio stile”.Ad uno scrittore di professione ci piacerebbe chiedere: ma come è la sua giornata tipo,quante ore dedica alla scrittura, in che modo “costruisce” la trama di un suo romanzo?- Bisognerebbe chiederlo a uno scrittore di professione, io passo la maggior parte del miotempo a insegnare all’università, a fare ricerca e a compilare noiosissimi formulari perottenere finanziamenti europei per i progetti universitari: la narrativa appartiene allesettimane di vacanza.In ultimo, ce lo consenta: a cosa sta lavorando? Nuovo romanzo, saggio, ecc?- È uscito da poco per Mondadori un saggio su “Comunicazione e sport” e, tra un anno, saràla volta di un nuovo romanzo di cui però non riesco ancora a parlare: è presto.

ALESSANDRO PERISSINOTTO è docentepresso l’Università di Torino e autore di saggi e ro-manzi. Approda alla narrativa nel 1997 con il ro-manzo poliziesco L’anno che uccisero Rosetta (Sel-lerio), al quale fanno seguito La canzone di Colom-bano, Treno 8017 (Sellerio), Al mio giudice (Rizzo-li, 2004), Una piccola storia ignobile, L’ultima not-te bianca, L’orchestra del Titanic. Nel 2008 la ri-flessione sul poliziesco si sviluppa in forma saggi-stica con La società dell’indagine (Bompiani) e innarrativa con il romanzo Per vendetta (2009). Lesue opere sono state tradotte in diverse lingue.

di Alessandro Piobbico

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Premio Fenice Europa

Da dove nascono i suoi libri e in particolare Il silenzio degli occhi?- I miei libri nascono da spunti tratti dalla vita quotidiana, dalla mia esperienzapersonale, e da fatti o trafiletti di cronaca da cui mi è capitato di prendere spunto.È il caso de Il silenzio degli occhi: la prima idea del romanzo viene dalla letturadi un articoletto del Messaggero, in cui si raccontava l’odissea di un bambino che

era stato abbandonato sulla spiaggia e parlava una lingua straniera che nessun poliziottoriusciva a capire. E la seconda idea viene dall’immagine della piena del Tevere del 2008, cheha dato l’atmosfera al romanzo: l’idea delle acque che si rompono, che rimanda a un equili-brio infranto, a qualcosa di drammatico che sta per accadere, ma anche al tema della nascita,della vita nuova.Da un professore di latino e greco ci si potrebbe attendere un altro genere letterario. Perché la sceltadi scrivere gialli?- Più che una scelta è stato quasi un caso. Scrissi il primo romanzo, I gatti lo sapranno, più pergioco che con intenzioni “serie”. E siccome non credevo di essere in grado di articolare unatrama che “reggesse”, scelsi il giallo per darmi una pista, una griglia di lavoro che mi spingessea non perdermi in lunghe descrizioni o autobiografismi tipici di un esordiente. Inoltre, il primolibro era una sorta di omaggio a Gadda: il commissario Ponzetti in quelle pagine si muove neiluoghi del celebre Pasticciaccio. In seguito, dopo la pubblicazione e il favore del pubblico, l’edi-tore mi propose di provare a creare una serie. E mi sono trovato a scrivere tre gialli nel giro diquattro anni.Nel suo ultimo libro emergono forti i sentimenti e le preoccupazioni di un padre nei confronti dellafiglia. Quanto romanzo e quanta realtà c’è in quelle pagine?- C’è molto romanzo, nel senso che personalmente non ho figli, e quindi non posso partiredall’esperienza diretta. Ma l’esperienza nasce anche dall’osservazione: come insegnante, cono-sco piuttosto bene il mondo degli adolescenti, e cerco così di immedesimarmi nei pensieri di unpadre con una figlia di quell’età.Il commissario Ponzetti, per le proprie indagini, non utilizza tecnologie all’avanguardia o tecnichesofisticate, ma solo il buon senso e l’esperienza, aiutato anche da un pizzico di fortuna di tanto intanto. Lei è un uomo, come il commissario, che preferisce la tradizione piuttosto che la modernità?- Diciamo che preferisco non addentrarmi nelle sofisticatissime tecniche d’indagine che si usa-no al giorno d’oggi. Non mi interessa tanto il meccanismo dell’indagine in sé, quanto piuttostola conoscenza del cuore umano, che è poi un tratto di tutta la letteratura, al di là del genere. Delresto, i miei sono gialli atipici per certi aspetti: il classico “cadavere” non compare se non mar-ginalmente, e il commissario, lui sì, è un uomo che ha spesso la tentazione di rimuginare eidealizzare il passato. Ma il suo mestiere di poliziotto lo inchioda alla realtà presente.Il suo ultimo romanzo è ricco di piccole presenze, da Romoletto ai due nascituri, fino ad arrivare aipiccoli ospiti della casa di “Peter Pan”. È una realtà, questa, fatta di dolci sorrisi, nasi gocciolanti etenere manine, che la riguarda da vicino?- Come ho già detto, non ho ancora la fortuna di essere padre. Ma amo i bambini e mi piacerenderli protagonisti. Quanto alla casa di “Peter Pan” è una realtà preziosa di volontariato cheesiste a Roma da più di un decennio, offrendo ospitalità alle famiglie che sono costrette a venirenella Capitale per periodi a volte molto lunghi a causa di malattie gravi dei figli che vengonocurate all’Ospedale Bambin Gesù. Ho conosciuto e apprezzato molto questa realtà, ed ho volutorenderle omaggio e pubblicizzarla anche un po’ attraverso il mio romanzo.Lei ritiene che il “giallo classico” possa correre il rischio di essere soppiantato dal thriller teologicoe archeologico che tanto spazio occupa negli scaffali delle nostre librerie?- Il thriller teologico o archeologico è un filone esploso di recente che oggi va molto di moda, macome tutte le mode - penso al proliferare di storie sui vampiri che andavano fortissimo fino aqualche tempo fa - è destinato ad avere un suo ciclo, con un picco e un inevitabile ridimensiona-mento. Il giallo ha radici più profonde e durature, a mio giudizio, e va detto anche che gli autoriitaliani degli ultimi anni stanno cercando, ciascuno a suo modo, strade nuove, che a volte siallontanano dall’impianto reso celebre da Simenon e Agatha Christie. Spesso il giallo è quasiuna scusa per parlare d’altro, per riflettere sull’Italia di oggi, per ragionare sui moti dell’animoumano, per fare una letteratura che, nei casi più felici, va oltre i confini del genere. Questo è neldna del giallo italiano, che è stato usato come schema da grandi scrittori del Novecento: bastiricordare il già citato Gadda, e soprattutto Leonardo Sciascia, non a caso amico e in un certosenso maestro di Camilleri.

GIOVANNI RICCIARDIIl silenzio degli occhi

L’intervista

GIOVANNI RICCIARDI è professore digreco e latino in un liceo di Roma. Il silen-zio degli occhi è la terza indagine del com-missario Ottavio Ponzetti, già protagonistade I gatti lo sapranno (2008) e Ci sarannoaltre voci (2009), tutti pubblicati da Fazi. Diprossima uscita, il quarto romanzo del Com-missario Ponzetti: Portami a ballare.

di Puckie Bucciarelli

Premio Fenice Europa

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Sezione Speciale

PREMIO “CLAUDIA MALIZIA”

La Giuria 2012

“Vivere è bello ... ama la vita”

Rizia Guarnieri

Un pensiero per la vita

Mariagiovanna ElmiLivia Viola Catalano Younis Tawfik

L’Associazione Culturale “Bastia Umbra: città d’Europa”, allo scopo di sensibilizzare ulteriormente igiovani all’amore per la vita, organizza la Sezione “Claudia Malizia”.

“Io amo la vita”, ha scritto Claudia Malizia, una giovane di Bastia Umbra prematuramente scom-parsa. Pur nelle insormontabili difficoltà di una malattia che non le ha concesso tregua, ha chiesto ase stessa, ed ottenuto, la forza di vivere fino all’ultimo istante, con la dignità dei suoi giorni migliori.Se questo esempio aiuterà a rafforzare la speranza di molti altri giovani, allora la sua voce non saràsoltanto un ricordo, ma certezza di esistere.

Possono partecipare gli editori e gli autori residenti in Italia e nel resto d’Europa, con un volume dinarrativa, saggistica, testimonianza, scritto o tradotto in italiano, che si adatti alla tematica del Premio.

L’edizione 2012 è stata vinta da Paola Predicatori con il romanzo Il mio inverno a Zerolandia(Rizzoli).La Commissione giudicatrice del concorso è composta da Younis Tawfik, MariagiovannaElmi, Lia Viola Catalano e Rizia Guarnieri.Il volume è stato dato in lettura a 100 giovani affinché diventino “messaggeri di vita”.

Premio Fenice Europa

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Lo stile del suo romanzo si può definire “poetico” ma anche molto “duro” inalcune situazioni. Ciò le è stato suggerito dalla storia narrata o dal suomodo di scrivere?- Da entrambi. Ho lavorato su due registri: uno più lirico,come ha notato lei, e un altro più immediato, diretto, quasi spoglio e da ciòl’idea e l’impressione di durezza. Volevo due momenti a confronto che, pro-

prio perché molto diversi, contrastanti, alla fine si rivelassero fortemente complementari.Il mondo di “Zerolandia” è un luogo vuoto e buio, carico di dolore. Lei crede che per iprotagonisti sia un passaggio necessario da attraversare, per raggiungere la lucee la rinascita?- Zerolandia per me è un luogo sì di solitudine e vuoto, ma non buio. E’ lo spazio biancodell’assenza, della mancanza di riferimenti, è lo spazio dove, nella completa mancanza dicoordinate geografiche e di oggetti, tutto può riaffiorare e portare quindi a un dialogocon ciò che è essenziale. Di sicuro andare a Zerolandia è un momento necessario perritrovarsi, per ascoltarsi.Nel suo profondo dolore Alessandra afferma: “…è un idiota chi dice che la vita va avanti.No, la vita si ferma. Il tempo va avanti…”. Quanta verità c’è in questo pensiero?- Credo tanta. In seguito alla morte di una persona cara, la mancanza invade il nostrotempo e lo spazio e li abita, li schiaccia come un sasso. Da qui l’impressione che la vita sifermi, che si arresti senza più avere la capacità di proseguire.Il rapporto tra Alessandra e Gabriele si può definire un vero sentimento d’amore o piuttostorappresenta un rifugio per anime infelici?- E’ un sentimento d’amore che nasce in condizioni particolari ma tra due ragazzi chehanno diverse cose in comune, che si assomigliano più di quanto credono e al di là delleapparenze sociali. Di sicuro c’è lo stesso modo di reagire al dolore, ci sono delle affinitàche costituiscono il presupposto per la nascita di un rapporto profondo, difficile ma vero.Ricordando i momenti più belli, vissuti con la madre, la protagonista riuscirà a ricostruirequella parte della sua vita creduta perduta. Lei crede che il “conservare la memoria” possaricreare in qualche modo situazioni e sentimenti ormai smarriti?- La memoria è molto importante per ritrovare situazioni, sentimenti, ma andrebbe la-sciata andare se vogliamo che faccia il proprio lavoro fino in fondo. Nel caso di Alessan-dra è un po’ come se a un certo punto fosse costretta ai lavori forzati e allora manca il suovero obiettivo che è quello di consegnarci un’eredità più vera e profonda che va oltre ildettaglio del ricordo.Lei lavora nell’editoria. Può esprimerci il suo punto di vista intorno alla facilità con cuimolti editori, anche importanti, seguono la moda di pubblicare libri di personaggi noti aimassa media, a scapito dei veri scrittori che sempre più incontrano difficoltà ad esserericonosciuti?- Credo che l’editoria abbia sembra ceduto a certe tentazioni e comunque all’internodella produzione di un editore, le linee editoriali sono così tante e varie che non credo chela pubblicazione del libro del personaggio noto fagociti tutto lo spazio. Le novità cheescono ogni settimana in libreria sono moltissime e tra queste ci sono anche le opere dimolti “veri scrittori” i quali, se pure è vero che possono venire adombrati dalla notorietàaltrui, tuttavia sono presenti. Resta sempre il fatto che un vero scrittore, oltre che di unvero editore, ha bisogno di un vero lettore, di uno cioè che abbia anche voglia di passareun po’ di tempo in libreria e cercarlo tra gli scaffali il proprio autentico scrittore.

PAOLA PREDICATORIIl mio inverno a Zerolandia

Intervista alla vincitrice della Sezione “Claudia Malizia”

PAOLA PREDICATORI è nata nelle Mar-che e vive a Milano. Lavora nel mondo del-l’editoria. Questo è il suo primo romanzo.

di Rizia Guarnieri

Paola Predicatori© Marina Alessi

Premio Fenice Europa

Le Giurie Popolari 2012

I lettori di Torgiano

Il numerosogruppo lettori

di Gualdo Cattaneocon il sindacoAndrea Pensi

I lettori di Bastia, Assisi, Perugia e Foligno

I lettori di Bari

I lettori di Gubbio Una parte del gruppo di Massa Martana

Premio Fenice Europa

Le Giurie Popolari 2012

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I lettori di “Terni racconta”

I lettori di Basilea (Svizzera)

Il Gruppo di San Patrignano con la direzione del Fenice-Europa

Una delegazione del Premio ha consegnato i romanzi finalisti algruppo lettori costituitosi di recente all’interno della Casa di Re-clusione di Opera (Milano). All’ incontro erano presenti il direttoreGiacinto Siciliano, gli educatori Paolo Pizzuto e Andrea De Santo,l’assistente volontaria Valentina Roveto, il vice-comandante dellaPolizia Penitenziaria commissario Antonio Boi ed alcuni agenti.Sono state illustrate le finalità del Premio e si è sviluppato un pro-ficuo dibattito non solo riguardo alla letteratura ma anche intornoalle problematiche di carattere umano vissute dagli stessi detenuti.L’esperienza, la prima nel suo genere, ha confermato la validità delpercorso intrapreso dal Fenice-Europa tra le varie realtà sociali cheemergono nel tessuto di oggi.

Rizia Guarnieri

Incontro con i lettori dellaCasa di Reclusione di Opera

Foto di gruppo alla Casa di Reclusione di Opera

Il direttore del Carcere Giacinto Siciliano con Adriano Cioci

I lettori di Pieve Emanuele

La Base Antartica italo-francese Concordia

I lettori della base antartica sono: Mattia Bonazza (Trieste),Roberto D’Amato (Pordenone) e Giorgio Deidda (Oristano)

(foto ENEA-PNRA)

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Premio Fenice Europa

Incontro con i lettori di Croazia e Slovenia

Il gruppo lettori di Rovigno e Fiume presso la sede della Comunitàdegli Italiani della Città di Rovigno

Il gruppo lettori di Gallesano presso la biblioteca della sede dellaComunità degli Italiani “Armando Capolicchio”

Una delegazione del Premio,composta da Adriano Cioci, Ri-zia Guarnieri, Franca Pennacchio-li, Michela Fontana e Daniele Ru-iti, ha fatto visita, nel mese di mag-gio, alle comunità di Croazia eSlovenia, consegnando ai lettori iromanzi vincitori della XV edizio-ne del Premio Fenice-Europa.Il gruppo è stato ricevuto da Ma-rio Steffè, rappresentante dellaComunità degli Italiani “SantorioSantorio” di Capodistria, da Cin-zia Russi della Comunità degli Ita-liani della Città di Rovigno, da Li-liana Venucci, referente dei letto-ri di Fiume e da Matija Drandicdella Comunità degli Italiani “Armando Capolicchio” di Gallesa-no. Erano presenti gli stessi lettori e i referenti Marco Apollonio,Maria Tamburini, Liliana Venucci e Ilenia Matticchio.L’accoglienza riservata ai volontari del Premio è stata molto calo-rosa e getta le basi per un ottimo rapporto di amicizia e di collabo-razione futura.L’occasione è stata propizia per una visita ad alcuni siti storici digrande interesse come la Basilica Eufrasiana di Parenzo e la chie-sa di Santa Maria delle Lastre di Vermo.

Michela Fontana

Marco Apollonio, referente della giuria di Capodistria, presso laBiblioteca del Ginnasio “Gian Rinaldo Carli”

Scambio di doni tra Daniele Ruiti e Maria Tamburini, referentedella giuria di Rovigno (Croazia)

Il Fenice-Europaa Radio Capodistria

La nota emittente Radio Capodistria ha realizzato, il 7 giugno2012, una trasmissione speciale sul Premio Fenice-Europa. Lagiornalista Ornella Rossetto ha intervistato il direttore AdrianoCioci intorno alla nascita e allo sviluppo della manifestazione.

Il gruppo lettori di Capodistria (Slovenia) con Mario Steffè,presidente della Comunità degli Italiani “Santorio Santorio”

Incontro tra la Direzione del Premio e i lettori di Gallesano(Croazia)

Premio Fenice Europa

Un Romanzo Italianoper il Mondo

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LA STORIA

Premio Fenice Europa

Un Romanzo Italianoper il Mondo

Giuria Tecnica

Adriano Cioci (dal 1998 al 2012)Michele Prisco (dal 1998 al 2001)

Luca Desiato (dal 1998 al 2012)

Maria Venturini (dal 1998 al 2004)

Claudio Toscani (dal 1998 al 2012)Giuseppe Pederiali (dal 2002 al 2010)

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Premio Fenice Europa

Le giurie popolari in America, Asia, Africa, Oceania e Antartide

Uno dei principali punti di forza del Premio Fenice Europa èquello delle giurie popolari, la cui composizione è statanegli anni di numero variabile, raggiungendo la cifra re-

cord (in Italia, ma non solo) di 800 unità. I lettori sono i veri pro-tagonisti dell’evento: a loro, infatti, è assegnato il compito di indi-viduare, fra tre autori finalisti, il supervincitore, il cui libro si fre-gerà del titolo di “Romanzo Italiano per il Mondo”. Il corpo dellegiurie popolari, nel corso di questi quindici anni, ha trovato dislo-cazione in molti luoghi della terra, raggiungendo nel 2007 tutti icontinenti: Europa, Asia, Africa, America, Oceania e persino An-tartide. La maggior parte dei lettori che non risiedono in Italiasono connazionali. Questo è un importante segnale per manteneree rilanciare la nostra lingua. Accade spesso, infatti, che le nostrecomunità vivano la propria socialità in maniera distaccata e deltutto autonoma dalla madrepatria, con grave danno nei confrontidella lingua e con assenza di quei riferimenti culturali, e in parti-colare letterari, che animano il nostro Paese. Gli organizzatori delPremio non si sono fermati qui, includendo in molte giurie delmondo anche stranieri, conoscitori e affezionati al nostro idioma ealla nostra cultura. Spaziare tra le innumerevoli comunità all’este-ro, che fanno o hanno fatto parte in questi tre lustri della famigliadel Fenice-Europa, riserva grandi sorprese. Fuori dai confini eu-ropei sono questi i gruppi di lettori che hanno vivacizzato l’eventoe contribuito a rendere internazionali i nostri romanzi:- Americhe a Montreal e Toronto in Canada, Caracas in Venezuela(in collaborazione con il quotidiano “La Voce d’Italia”), San Pao-lo in Brasile (Associazione Umbri nel Brasile), Buenos Aires inArgentina (Centro Umbro di Buenos Aires) e Santiago nel Cile;

- Africa a Tripoli in Libia (con Istituto Italiano di Cultura) e Tunisiin Tunisia (Circolo Italiano di Tunisi);- Asia a Pechino in Cina e Gerusalemme in Israele (con Associa-zione Italia-Israele di Perugia);- Oceania a Sydney in Australia;- Antartide nella base italo-francese Concordia (con il ProgettoNazionale Ricerche in Antartide ENEA-PNRA). Molti gruppi dilettori sono collegati all’Arulef (Associazione Regionale UmbraLavoratori Emigrati e Famiglie), coordinata da Carlo Grullini.

Gaetano Bafile, scrittore, direttore de “La Voce d’Italia”,storico referente della Giuria Popolare di Caracas (2001)

Nel colore “rosso” sono indicati i paesi in cui si sono costituiti gruppi di lettori del Premio Fenice-Europa

Il Fenice-Europa in ogni angolo della terra

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Premio Fenice Europa

La bandieradel Fenice-Europa

sui ghiacci dell’AntartideLa giuria popolare ai confini della TerraUn piccolissimo gruppo tra le centinaia di lettori popolari delPremio Fenice-Europa è in Antartide. Si tratta di una parte deimembri che compongono le annuali spedizioni nazionali nellabase italo-francese Concordia. Gli studiosi italiani restano nelcontinente dei ghiacci per dodici mesi. Ricevono i volumi vinci-tori via internet e ne leggono i testi attraverso lo schermo delcomputer. Il coinvolgimento dei lettori nel Polo Sud - il FeniceEuropa è stato il primo e unico al mondo ad aver raggiunto que-sto obiettivo - è possibile grazie alla sensibilità della direzionedel Programma Nazionale Ricerche in Antartide (ENEA-PNRA).

Angelo Carriere, dirett. Istituto Italiano di Cultura Tripoli, Libia

La Giuria Popolare di Montreal, Canada (2003)

La Giuria Popolare di Toronto, Canada (2004)

Mauro Bafile, giornalista, referente Giuria del Venezuela (2008)

Due componenti della Giuria antartica del 2007

La Giuria antartica (2010)

La Giuria Antartica (2011)

Premio Fenice Europa

Le giurie popolari in Europa

Il vecchio continente: cuore del Fenice-Europa

Nel colore “rosso” sono indicati i paesi europei in cui si sono costituiti gruppi di lettori del Premio Fenice-Europa

Il continente europeo rappresenta da sempre il bacino di lettoripopolari più attivo all’interno del Premio Fenice-Europa. Vi siannotano le giurie più numerose e più anziane se si considera chei gruppi svizzeri (Losanna e Basilea), belga (Bruxelles-La Lou-viere) e tedesco (Wurzburg) partecipano sin dal 1998 (I edizio-ne), e ininterrottamente, alla manifestazione. I legami sono statinel tempo rinsaldati grazie anche alla presenza di loro delegatialla serata conclusiva e alle visite che il gruppo della direzionedel Premio effettua, a turno, in ognuna delle località per la conse-gna dei libri finalisti e per stringere maggiori rapporti con i nostriconnazionali che vivono da alcune generazioni oltre i confiniitaliani.Nei quindici anni di attività, coordinati per lo più dall’Arulef, sisono avvicendati i seguenti gruppi dislocati in Europa:- Belgio a La Louviere-Bruxelles;- Croazia a Fiume, Gallesano (Gruppo degli Italiani “ArmandoCapolicchio”) e Rovigno (Comunità degli Italiani della Città diRovigno);

- Francia a Nizza, Parigi, Rouen (Associazione Europe Echan-ges di Bois Guillaume), Thionville e Villerupt;- Germania a Berlino, Chemnitz (Società Italo-tedesca), Lipsia(Consolato Generale d’Italia), Monaco di Baviera, Norimbergae Wurzburg;- Grecia a Salonicco, con Adit (Associazione Donne Italiane diSalonicco) e successivamente con il Gruppo Lettori di Salonic-co;- Lussemburgo a Lussemburgo;- Romania a Iasi e Cluj-Napoca;- San Marino con il Gruppo della Fondazione “Marino d’Ar-be”;- Slovacchia a Oponice;- Slovenia a Capodistria (Comunità degli Italiani “Santorio San-torio”) e Lubiana (Istituto Italiano di Cultura);- Spagna a Barcellona, Cadaques, Canarie e Lleida;- Svizzera a Basilea, Losanna e Sciaffusa;- Ungheria a Fot e Pecs.

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Premio Fenice Europa

Carlo Grullini, referente Arulef e animatore storico di moltegiurie popolari d’Europa

La Giuria di Basilea, Svizzera (2011)

La Giuria di Bruxelles, Belgio (2006)

La Giuria di Wurzburg, Germania (2002)

La Giuria di Sciaffusa, Svizzera (2011)

Il gruppo delle Canarie (Spagna) con i referenti Carmene Fulvio Dionisio (2012)

La Giuria di Losanna, Svizzera (2007)

Rappresentanti giurie di Francia, Lussemburgo e Svizzera (2003)

Premio Fenice Europa

La Giuria di Norimberga, Germania (2005)

La Giuria di Lleida, Spagna (2004)La Giuria di Barcellona, Spagna (2003)

La Giuria di Monaco di Baviera, Germania (2008)La Giuria di Cadaques, Spagna (2004)

Premio Fenice Europa

La Giuria di Rouen, Francia (2010)

La giuria di Salonicco, Grecia (2005)

Hanno detto...GIORGIA RETTAROLI KLOPFER(Giuria di Würzburg – Germania)

“Leggere un libro italiano significa,per noi, non solo mantenere attivo unvocabolario che altrimenti si impoverirebberepentinamente, ma anche rafforzare lanostra identità italiana, riviverla, risentirlae acquisire nuova forza per trasmetterla aglialtri, siano essi partecipanti dei nostri corsid'italiano, i nostri colleghi di lavoro o inostri vicini di casa. Il valore interculturaledella vostra manifestazione ci coinvolge.”

I ReferentiDelle Giurie i REFERENTI

sono gradite persone presenti; sono preziosi... preziosi assai

se non ci fossero, saremmo nei guai.Qui nominare vorrei ciascuno,

ma sono tanti... ne scorderei qualcuno.Ciascuno comunque va qui ringraziato

per l'impegno che ha dimostrato.

Premio Fenice Europa

Le giurie popolari in Italia

Il Fenice-Europa alla “conquista” della Penisola

Un numero di giudici popolari che supera ogni aspettativa. E’questa la realtà del Fenice-Europa che vede nella giuria popolare italiana una consistente rappresentanza.

La Lombardia, dopo l’Umbria, è stata la regione che nei quindicianni di attività ha espresso il maggior numero di lettori, grazie allepresenze dei comuni di Assago, Corsico, Opera, Pieve Emanuele,Rozzano e Vimercate (tutti in provincia di Milano). Il Comune diPieve Emanuele ha persino ospitato la manifestazione finale nel mesedi settembre del 2010. La Casa di Reclusione di Opera ha creato alproprio interno un cospicuo numero di lettori.Nel tempo hanno partecipato anche l’Emilia-Romagna con il Co-mune di Ferrara, il Gruppo Lettori di Bologna e quello della Comu-nità di San Patrignano (Rimini), la Valle d’Aosta con il Gruppo Let-tori di Aosta, il Piemonte con il Gruppo di Torino, la Liguria con ilGruppo di Genova, il Friuli-Venezia Giulia con il Gruppo di Trie-ste, la Toscana con i Gruppi di Sinalunga (Siena) e Firenze e con ilComune di Pienza, le Marche con il Comune di Urbino, il Lazio coni Comuni di Civita Castellana (Viterbo), Greccio (Rieti), Tivoli(Roma), con l’Associazione “Suono e Immagine” di Roma e con iGruppi di Latina e Sabaudia, l’Abruzzo con il Comune di Pescina econ il Gruppo dell’Aquila, le Puglie con il Comune di Alberobello eil Gruppo Libero di Bari, la Sardegna con il Gruppo di Cuglieri (Ori-stano) e, infine, la Sicilia con il Comune di Piazza Armerina (Enna)e il Gruppo di Riposto (Catania).

La Giuria Popolare di Pieve Emanuele, Lombardia (2006)La Giuria Popolare di Civita Castellana, Lazio (2000)

In “rosso” sono indicate le regioni in cui si sonocostituiti gruppi di lettori del Premio Fenice-Europa

Premio Fenice Europa

La Giuria Popolare di Pieve Emanuele, Lombardia (2008)

La Giuria di San Patrignano, Romagna (2009)

La Giuria di San Patrignano, Romagna (2010)

Francesco Pilato, Casa di Reclusione di Opera, Milano (2011)

La Giuria di San Patrignano, Romagna (2011)

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Premio Fenice Europa

Le giurie popolari in Umbria

L’Anima del Fenice-Europa

L’Umbria è il cuore pulsante del Premio Fenice-Europa, nato a Bastia nel 1998.Da questa regione il suo messaggio, di mantenimento e valorizzazione dellalingua italiana, si è irradiato in tutto il mondo. Ed è anche qui che si annota ilmaggior numero di lettori, suddiviso tra gruppi liberi o espressione di associa-zioni e amministrazioni comunali. Sono proprio queste ultime che, con il lorosupporto, rappresentano l’elemento più importante e vivace della manifestazio-ne. Fra i trentasei comuni che in quindici anni si sono avvicendati nella parteci-pazione al Premio alcuni meritano un posto di primo piano: è il caso di Valfab-brica ed Assisi che dal lontano 1998 hanno costantemente mantenuto la loropresenza. Seguono i comuni di Cascia, Gualdo Cattaneo, Montefranco, Spello eTorgiano che hanno totalizzato quattordici presenze.Il gruppo più numeroso è quello di Bastia Umbra, che per alcune edizioni hapersino sfiorato i 100 lettori, seguito da Gualdo Cattaneo e Massa Martana.Ma vediamo l’elenco completo dei comuni umbri che in questi quindici anni sisono avvicendati: Assisi, Bastia, Bettona, Bevagna, Campello sul Clitunno, Can-nara, Cascia, Castel Ritaldi, Cerreto di Spoleto, Città della Pieve, Corciano,Deruta, Giano dell’Umbria, Gualdo Cattaneo, Gubbio, Marsciano, Massa Mar-tana, Montefalco, Montefranco, Monteleone di Spoleto, Nocera Umbra, Nor-cia, Paciano, Passignano sul Trasimeno, Poggiodomo, Preci, Sant’Anatolia diNarco, Scheggia e Pascelupo, Scheggino, Sellano, Spello, Spoleto, Torgiano,Valfabbrica, Vallo di Nera e Valtopina.Durante la vita del Premio hanno costituito gruppi di lettori le Pro Loco di Bru-fa, Cannara, Montefranco, Pomonte, Torchiagina, Tordandrea e Santa Mariadegli Angeli, le Associazioni “è.dub.ba” di Perugia, Eirene di Assisi, Pegaso diMarsciano, Spoleto Prima, Sportiva Dilettantistica di Torchiagina di Assisi, “Terniracconta”, A.E.D.E. (Ass. Européenne des Enseignants) di Perugia, il CircoloCulturale di Ospedalicchio di Bastia, il Dopolavoro Ferroviario di Terni, l’En-das Umbria, il Gruppo Giovanile di Costano, la Libera Università PopolareUmbria, l’Ente Nazionale Protezione e Assistenza Sordomuti di Terni, il MuseoRegionale dell’Emigrazione “Pietro Conti” di Gualdo Tadino, i Gruppi Liberidi Foligno e Perugia, il Gruppo della Cartolibreria “La Didattica” di Bastia.Un ruolo considerevole continua ad essere svolto dal Provveditorato Regionaledell’Amministrazione Penitenziaria dell’Umbria (che cura la partecipazione diun gruppo di detenuti nelle carceri di Perugia, Terni, Spoleto ed Orvieto).

L’immagine ritraei lettori popolari di Bastia, Assisi,

Ass. AEDE (2011)

L’Umbria punteggiata dalle località che in questi quindicianni sono state sedi di gruppi di lettori popolari.

Premio Fenice Europa

La Giuria di Spello (2000)

La Giuria di Preci (2000)

La Giuria di Scheggino (2004)

La Giuria di Torgiano ((2011)

La GiuriaPopolare

di Valfabbrica(2009)

La Giuria di Cascia (2003)

Premio Fenice Europa

30

Lettori della Valnerina (2002)

La Giuria di Cerreto di Spoleto (2005) La Giuria di Deruta (2000)

La GiuriaPopolare di

Massa Martana(2010)

Il gruppo lettoricon alcuni

amministratori diCastel Ritaldi

(2012)

La Giuria di Paciano (2008)

La Giuria di Valtopina (2003)

31

Premio Fenice Europa

La Giuria dell’Ente Naz. Sordi – Terni (2009)

La Giuria di Giano dell’Umbria e Pro Loco Pomonte (2002)

La Giuria di Monteleone di Spoleto (2006)

La Giuria di Passignano (2005)

La GiuriaPopolare di

GualdoCattaneo (2011)

La Giuria di Montefranco e DLF Terni (2009) La Giuria di Cannara (2006)

Premio Fenice Europa

Giuseppe Pederiali premiato da Gino Sirci

Prima Edizione 21 novembre 1998

BASTIA UMBRA - (Umbriafiere)

Supervincitore: Giuseppe Pederiali L’amica italiana (Mondadori)

II classificato: Raffaele Nigro Adriatico (Giunti)

III classificato: Giampaolo Rugarli Una gardenia nei capelli (Marsilio)

Ospite d’onore: Arnoldo Foà

32

Briciole di storia21 novembre 1998.

L'avventura del nostro Premiocominciò con un’improvvisa nevicata.Ci fu il timore, rivelatosi infondato, di

un fallimento della manifestazionefinale. Fu un vero successo; oltreseicento persone furono presenti

insieme agli scrittori premiati e a ungrande attore che animò brillantemente

la serata: Arnoldo Foà.

Giampaolo Rugarli premiato da Carlo Giammarino

Raffaele Nigro premiato da Stefano Chinea

Allo spogliodelle schede:R. Guarnieri,M. Briganti e

M.A. Benni Tazzi

Livia Neri riceveun premiospeciale da

Angelo Carrieredel Ministero

degli Affari Esteri

Interventodell’ospite

d’onore ArnoldoFoà

Premio Fenice Europa

Seconda Edizione 18 settembre 1999

CANNARA - (Palazzetto dello Sport)

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Intervento del Ministroagli Affari RegionaliKatia Bellillo

Il supervincitore Roberto Cotroneopremiato da Gino Sirci

Allo spoglio delle schede: Maria Antonietta Benni Tazzi,Rizia Guarnieri, M. Brufani

Paolo Maurensig premiatoda Italia Angelucci

Luisa Adorno riceve il premio dal sindacoRoberto Barontini

L’ospite d’onore Paola Pitagora

Supervincitore: Roberto Cotroneo L’età perfetta (Rizzoli)

II classificato: Paolo Maurensig Venere Lesa (Mondadori)

III classificato: Luisa Adorno Sebben che siamo donne... (Sellerio)

Ospite d’onore: Paola Pitagora

Panoramica del pubblico

Premio Fenice Europa

Younis Tawfik, supervincitore, premiato da Gino Sirci

Terza Edizione 9 settembre 2000

DERUTA - (Discoteca Follia)

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Panoramicadel pubblico

La parlamentarerumena Marilena Balan

con Claudio Toscanidella giuria tecnica

Allo spoglio delleschede: K. Ciancabilla,R. Guarnieri, M.Briganti, P. Gualfetti eM.A. Benni Tazzi

Supervincitore:Younis TawfikLa straniera (Bompiani)

II classificato: Giorgio Van StratenIl mio nome a memoria (Mondadori)

III classificato: Enrico PalandriAngela prende il volo (Feltrinelli)

Ospite d’onore: Ilaria Occhini

L’ospite d’onore Ilaria Occhini

Enrico Palandri (terzoclassificato) e Giorgio VanStraten (secondoclassificato)

Premio Fenice Europa

Quarta Edizione 8 settembre 2001

SPELLO - (Terme Francescane Village)

Supervincitore:Lia Viola CatalanoMalanascenza (Marsilio)

II classificato: Valerio Massimo ManfrediChimaira (Mondadori)

III classificato: Gino MontesantoSottovento (Nino Aragno)

Ospite d’onore: Luca Zingaretti

Valerio Massimo Manfredi (II class.),Lia Viola Catalano (supervincitrice)

e Gino Montesanto (III class.)

Spoglio schede: Antonio Fabi, Rizia Guarnierie Marcello Migliosi (addetto stampa)

Luca Zingaretti, ospite d’onore

Panoramica del pubblico

Margherita D’Amico, R. Guarnieri, Stella Carnevali, L. V. Catalano,V.M.Manfredi, V. Cementi, M.R. Ascani, G. Montesanto

Premio Fenice Europa

Carmine Abate, supervincitore, premiato dal sindaco Stefano Fodra

Quinta Edizione 16 novembre 2002

TORGIANO - (Albergo Le Tre Vaselle)

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Supervincitore:Carmine AbateTra due mari (Mondadori)

II classificato: Lia LeviL’albergo della Magnolia (Ed. e/o)

III classificato: Cristina ComenciniMatrioska (Feltrinelli)

Ospite d’onore: Mariagiovanna Elmi

L’ospite d’onore Mariagiovanna Elmi Lia Levi (II classificata) Cristina Comencini (III classificata)

Socrate Mattoli, referente giuria del Brasile

Lo staff organizzativo insieme a Mariagiovan-na Elmi

Maria Venturini, Claudio Toscani, Luca Desiato,Giuseppe Pederiali e il tavolo delle schede

Panoramicadel pubblico

Premio Fenice Europa

Sesta Edizione 25 ottobre 2003

CASCIA - (Auditorium di Roccaporena)

Supervincitore:Piero Degli AntoniLa verità è un’altra (Fazi)

II classificato: Luca GoldoniIl sopravvissuto (Rizzoli)

III classificato: Carlo CastellanetaCasta diva (Mondadori)

Ospite d’onore: Laura Troschel

Piero Degli Antoni, supervincitore, premiato dal sindaco Gino Emili

Panoramicadel pubblico

Carlo Castellaneta (III class.), Piero Degli Antoni (supervincitore.) e Luca Goldoni (II class.)L’ospite d’onore Laura Troschel

Il gruppo degli ospiti edegli organizzatori

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Premio Fenice Europa

Antonia Arslan, supervincitrice, con Curzia Ferrari e GianMario Villalta, vincitori della settima edizione

Settima Edizione 16 ottobre 2004

ASSISI - (Lyrick Theatre)

Panoramica del pubblico

Supervincitore:Antonia ArslanLa masseria delle allodole (Rizzoli)

II classificato: Gian Mario VillaltaTuo figlio (Mondadori)

III classificato: Curzia FerrariA fuochi spenti nel buio (Aragno)

Ospite d’onore: Roberto Zibetti

L’ospite d’onore Roberto Zibetti

Il presidente del Consiglio Regionaledell’Umbria, Tippolotti

Fausto Brunetti, console generalea Lipsia

La giuria tecnica, il tavolo dello spoglio delleschede e il sindaco Giorgio Bartolini

Un momentodella

manifestazione

Premio Fenice Europa

Ottava Edizione 10 settembre 2005

MASSA MARTANA - (Palazzetto Sport)

39

Supervincitore:Michele GiuttariLa loggia degli innocenti (Rizzoli)

II classificato: Rocco CarboneLibera i miei nemici (Mondadori)

III classificato: Bijan ZarmandiliLa grande casa di Monirrieh (Feltrinelli)

Ospite d’onore: Anna Mazzamauro

Rocco Carbone con Michele Giuttarie Bijan Zarmandili

L’ospite d’onore,Anna Mazzamauro

Il sindaco di Massa Martana Giampiero Gubbiotti premiail supervincitore Michele Giuttari

La scrittrice cinese Zhai Ran(Premio Speciale)

Panoramicadel pubblico

Il sociologoFrancesco Alberoni

Il PubblicoNelle foto è già evidentequanto pubblico fu presentea condivider le serateconclusive delle annate.Or, per tutto il Direttivo,tutto ciò è un bel motivoper sentirsi ripagato

del volontario praticato.Non possiam che salutareuno ad uno e ringraziareper la stima a noi donata,che ci gratifica non pocoa continuar questo bel gioco.

Premio Fenice Europa

Pino Cacucci, Cristiano Cavina e Cinzia Tani

Nona Edizione 9 settembre 2006

MONTELEONE DI SPOLETO

Panoramica del pubblico

Supervincitore:Cinzia TaniL’insonne (Mondadori)

II classificato: Pino CacucciNahui (Feltrinelli)

III classificato: Cristiano CavinaNel paese di Tolintesàc (Marcos y Marcos)

Ospite d’onore: Eleonora Brigliadori

L’ospite d’onore, Eleonora Brigliadori

Gabriella Calisti (PremioSpeciale) con l’assessorealla cultura Marisa Angelinie Ombretta Sonno (addettostampa)

Tavolo delle schede: M. A.Benni Tazzi, Danilo Gorbi e

R. Guarnieri

Gruppo degli ospiti e dei sindaci umbri

Premio Fenice Europa

Decima Edizione 20 ottobre 2007

BASTIA UMBRA - (Umbriafiere)

41

Supervincitore:Giovanni D’AlessandroLa puttana del tedesco (Rizzoli)

II classificato: Laura FacchiDietro il tuo silenzio (Mondadori)

III classificato: Luca BandiniControllo Assoluto (Marsilio)

Ospite d’onore: Paola Saluzzi

Simonetta Agnello Hornby (Premio Specialeper il Decennale) con Roberto Manini

Giovanni D’Alessandro premiatodall’assessore alla cultura Giuseppe Belli

Carlo Giammarino premia Laura Facchi

Collegamentocon la base antartica

Concordia

Panoramicadel pubblico

CarloGrullini(Arulef)

riceve unriconosci-mento da

Rino OrsoliniLuca Bandini premiato dall’assessoreregionale alla cultura Silvano Rometti

L’ospited’onorePaolaSaluzzi

foto Laviano Falaschi

Premio Fenice Europa

Enrica Bonaccorti, Franco Fratoni (sindaco di Paciano),Claudio Toscani, Adriano Cioci e Mariagiovanna Elmi

Undicesima Edizione 13 settembre 2008

PACIANO

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Supervincitore:Marco VichiNero di Luna (Guanda)

II classificato: Giuseppe BonuraLe radici del tempo (Avagliano)

III classificato: Vincenzo CeramiVite bugiarde (Mondadori)

Il sindaco di Bastia Umbra Francesco Lombardiconsegna a Rosella Aristei (Il Giunco) il premio

devoluto dalla Famiglia Bonura

Vincenzo CeramiTavolo delle schede: O. Sonno, M. A. Benni Tazzi, D.Gorbi, R. Guarnieri e Marta Giovagnoli Rappresentanti della giuria antartica

Il Sindaco di Paciano premia Marco Vichi

Panoramica del pubblico

foto Laviano Falaschi

Premio Fenice Europa

Dodicesima Edizione 12 settembre 2009

VALFABBRICA

Supervincitore:Emmanuelle de VillepinLa ragazza che non voleva morire (Longanesi)

II classificato: Edith BruckQuanta stella c’è nel cielo (Garzanti)

III classificato: Paola CaprioloIl pianista muto (Bompiani)

Ospite d’onore: Enzo Decaro

Edith Bruck, Paola Capriolo ed Emmanuelle de Villepin

L’ospite d’onore Enzo Decarocon il Sindaco di ValfabbricaOttavio Anastasi

La delegazione di San Patrignano Adele Irianni (P. N. Ricerche inAntartide)

Panoramicadel pubblico

Carlo Grullini, referente Arulef

foto Laviano Falaschi

Premio Fenice Europa

Il sindaco Rocco Pinto premia Carla Maria Russo

Tredicesima Edizione 11 settembre 2010

PIEVE EMANUELE (MI)

44

Supervincitore:Carla Maria RussoLola nascerà a diciott’anni (Piemme)

II classificato: Francesco CarofiglioRitorno nella valle degli angeli (Marsilio)

III classificato: Gianni BiondilloNel nome del padre (Guanda)

L’assessore di Bastia Francesco Fratellini premiaFrancesco Carofiglio

Carlo Rosignoli premia Gianni Biondillo

Scrittori e Giuria Tecnica

Il tavolo delle schede: Liviana Procacci,Danilo Gorbi, Rizia Guarnieri e Daniela Elisei

foto Laviano Falaschi

Panoramica del pubblico

Si ringrazia l’ing. Giuseppe Federiciper la costante e disinteressata assi-stenza tecnica profusa in occasionedelle serate finali del Premio Fenice-Europa

L’ospite d’onoreMassimo Dapporto

Premio Fenice Europa

Quattordicesima Edizione 10 settembre 2011

GUALDO CATTANEO

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Supervincitore:Romana PetriTutta la vita (Longanesi)

II classificato: Andrea FazioliLa sparizione (Guanda)

III classificato: Amara LakhousDivorzio all’islamica a viale Marconi (Edizioni e/o)

Ospite d’onore: Massimo Dapporto

Andrea Fazioli premiato dal sindacoAndrea Pensi

Il tavolo della raccoltadelle schede

Amara Lakhous premiato dal vice-sindacodi Bastia Rosella Aristei

Romana Petri premiata dall’assessoreregionale alla cultura Fabrizio Bracco

Panoramica del pubblico

foto Laviano Falaschi

La supervincitriceRomana Petri

(Centro Polivalente di Pozzo)

SEZIONE SPECIALE

Premio “Claudia Malizia”

46

“Vivere è bello... ama la vita”

Premio Fenice Europa

Come è nata l’idea di dedicare una sezione del Premio Fenice-Europa a Claudia Malizia? - Abbiamo, come componenti del Premio, sentito, sin dalla nostra nascita, l’esigenza di trovare un legame tra la letteratura e il mondo giovanile, attraverso un messaggioforte che potesse fare breccia sull’animo dei nostri ragazzi e farli ulteriormente riflettere sulvalore della vita. L’esempio di Claudia e i contenuti del suo diario ci hanno fatto non soltantoapprezzare l’alto significato delle sue parole, ma anche la possibilità che queste potesserogiungere direttamente al cuore dei nostri giovani. Claudia è diventata, per i suoi familiari,per gli amici e per coloro che l’hanno conosciuta, luce radiosa. Le sue parole, i suoi esempihanno la forza di penetrare e superare il tunnel dell’abbandono e della rassegnazione.Il premio Claudia Malizia viene assegnato direttamente all’autore del libro vincitore dopo la

selezione effettuata dalla sola Giuria Tecnica, di cui lei ne è coordinatrice.Perché questa formula?- Affinché i lettori possano apprezzare la bontà del libro, senza il giocodella competizione. Cento giovani - che sono i depositari del messaggio -avranno, così, la possibilità di riflettere in maniera approfondita sulletematiche del libro e diventare a loro volta “messaggeri di vita”. Da alcu-ni anni il testo vincitore viene diffuso anche tra le nostre comunità al-l’estero.I libri selezionati in questi anni sono riusciti a cogliere in pieno il significa-to che Claudia stessa aveva dato di “…vivere è troppo bello per rinunciar-vi…”?- Ogni libro è una storia diversa, spesso con esiti necessariamente diver-sificati, ma quello che la Giuria è riuscita a cogliere è stato proprio ilsenso della “rinascita”, non soltanto fisica ma soprattutto emotiva, psi-cologica e morale.In una società spesso degenerante, come quella attuale, c’è ancora spazioper la speranza?- Rispondo come avrebbe fatto Claudia: sì! Oggi più che mai c’è bisognodi un grande coraggio, sia per combattere le avversità che il quotidiano ciimpone, sia per aiutare gli altri. Per fare questo dobbiamo, in primo luo-go, amare noi stessi. Solo così saremo in grado di avere rispetto del pros-simo e trasmettergli la vera forza di non conoscere la rinuncia.

Non c'è più, eppure è viva in mezzo anoi! È costantemente presente con ilsuo prezioso messaggio, che vale pertutti e che il Premio a lei intitolatorimanda ai giovani: “Vivere è troppobello per rinunziarvi. Io amo la vita!”Ogni romanzo premiato, che mette inluce il valore della vita, l'amore e lacustodia che l'esistenza umana merita,ce la fa ricordare. E non c'è modopiù bello! Grazie, Claudia!

Claudia Malizia

La forza dell’amoreIntervista a Rizia Guarnieri, responsabile della Sezione

ALBO D’ORO1998 - Roberta Lanari (poesia)1999 - Moreno Bizzarri (poesia)2000 - Margherita D’Amico, Il secondo di bordo - Piemme2001 - Rocco Fortunato, I reni di Mick Jagger - Fazi2002 - Barbara Garlaschelli, Sirena - Mobydick2003 - Romano Battaglia, Cielo - Rizzoli2004 - Stefano Zecchi, Amata per caso - Mondadori2005 - Rosa Alberoni, La montagna di luce - Rizzoli2006 - Rula Jebreal, La sposa di Assuan - Rizzoli2007 - Mauro Caporiccio, Il Figlio della luna - Il Saggiatore/ Rai Eri2008 - Enrica Bonaccorti, La pecora rossa - Marsilio2009 - Andrea Stella, Due ruote sull’oceano - Longanesi2010 - Maria Venturi, La vita senza me - Rizzoli2011 - Franco Di Mare, Non chiedere perché - Rizzoli

di Ombretta Sonno

Premio Fenice Europa

SEZIONE SPECIALE

Premio “Claudia Malizia”“Vivere è bello... ama la vita”

La poetessa Roberta Lanari, vincitrice della primaedizione della Sezione “Claudia Malizia” (1998)

Il poeta Moreno Bizzarri vincel’edizione 1999

Margherita D’Amico (vincitrice 2000),con il sindaco di Deruta Mauro Mastice

Rocco Fortunato (vincitore 2001) con Rizia Guarnierie Margherita D’Amico

“…La cosa più bellaè che nel deserto del malesta nascendo un fiore,un sentimento,che speroporti i suoi frutti…”

Barbara Garlaschelli (vincitrice 2002) con RiziaGuarnieri e Mariagiovanna Elmi

SEZIONE SPECIALE

Premio “Claudia Malizia”“Vivere è bello... ama la vita”

Premio Fenice Europa

Romano Battaglia, vincitore edizione 2003

Mauro Caporiccio vincel’edizione 2007

Stefano Zecchi,vincitore edizione 2004

Rosa Alberoni,vincitrice edizione 2005

“…Io non voglioassolutamentecedere, ma vogliocombatterecon tutte le mieforze…”

Rula Jebreal, vincitrice 2006,con Lia Viola Catalano e Rizia Guarnieri

e

Premio Fenice Europa

SEZIONE SPECIALE

Premio “Claudia Malizia”“Vivere è bello... ama la vita”

Enrica Bonaccorti, vincitrice edizione 2008 Andrea Stella, vincitore 2009

Franco Di Mare (vincitore2011) con Younis Tawfik eRizia Guarnieri

Maria Venturi vince l’edizione 2010

“…C’è qualcosache senz’altromi distingueda tutti gli altri:io vivo veramente,io amo la vita…”

(foto Laviano Falaschi)

SEZIONE SPECIALE

Premio “Claudia Malizia”“Vivere è bello... ama la vita”

Premio Fenice Europa

Rizia Guarnieri(dal 2000 al 2012)

Sara Stangoni(2000)

Roberto Cotroneo(dal 2000 al 2002)

Giuseppe Belli(nel 2003 e nel 2007)

Stella Carnevali(dal 2000 al 2001)

La Giuria Tecnica

Mariagiovanna Elmi (dal 2003 al 2012)Giuseppe Pederiali (dal 2000 al 2001)

Younis Tawfik(dal 2004 al 2012)

Lia Viola Catalano(dal 2002 al 2012)

Rocco Fortunato(2002)

e Margherita D’Amico(dal 2001 al 2003)

Premio Fenice Europa

InformazioniNasce un “punto”

con prestito gratuito dei libri

Le signore Silvia e Antonietta nell’area informativa del Premio

Marta Giovagnoli, Valentina Discepolie Daniela Elisei con Enzo Decaro(foto Laviano Falaschi)

L’iniziativa parte da Bastia Umbra, dove il Fenice-Europa è nato esi è consolidato. La proposta è il frutto della collaborazione tra l’As-sociazione Culturale “Bastia Umbra: città d’Europa” e la Cartoli-breria “La Didattica” di Via Firenze.In una piccola area della stessa è stato ricavato uno spazio dove sipossono ricevere informazioni sulla vasta rete di giurie popolaridislocate in quasi ogni angolo del pianeta. Si potranno visionare ifascicoli e i video delle ultime edizioni del Premio. La novità piùimportante è quella del prestito librario. I cittadini potranno acce-dere gratuitamente al servizio spaziando tra oltre duecento romanziche fanno parte di una selezione di libri che hanno partecipato alpremio letterario. I testi si potranno consultare e prendere in presti-to per la lettura. La sola regola è quella che i volumi dovrannoessere restituiti nel tempo massimo di un mese per consentire a tuttidi prenderne visione.“Questa iniziativa, che non ha carattere commerciale – dice Anto-nietta Giuliani, titolare della cartolibreria “La Didattica” – vuoledare un contributo allo stimolo della lettura nella nostra città ed èrivolta ad ogni tipo di pubblico, con una particolare tendenza versoquello giovanile, spesso alla ricerca di consigli e di orientamenti”.

“Il punto informativo di Bastia, per il momento unico nel suo gene-re - dice Adriano Cioci, direttore del Premio – diventa anche unmomento di discussione e di riflessione attorno ai temi contenutinegli stessi romanzi. Già molti lettori non si sono limitati alla solalettura, ma hanno espresso giudizi scritti su alcune opere presenti”.

La parolaalle nostre collaboratrici

Serate finali

Il Premio Fenice Europa, in questi anni, ciha accompagnate in una crescita culturale esociale, dandoci l'occasione di leggere libridi ogni genere e di confrontarci, nonché diavere il privilegio di conoscerne gli scritto-ri. Tale aspetto acquista tanto più valorequanto più si considera che viviamo inun’epoca dominata dalla tecnologia, ove lapassione per la lettura sembra ormai rico-prire un ruolo marginale.

Originale è l’aspetto itinerante dell’iniziativa,per cui non sono le persone che vanno al Pre-mio, ma è questo che va alle persone, consen-tendoci di viaggiare attraverso i Comuni dellanostra regione e non solo, scoprendo belle re-altà locali e luoghi a noi vicini ma spesso pococonosciuti. Tutto ciò ci rende sempre più entu-siaste di intraprendere nuove avventure insie-me al Premio Fenice Europa.

Marta, Valentina e Daniela

Premio Fenice Europa

“Molti nostri connazionali, grazie alFenice-Europa, hanno ritrovato ilpiacere della lettura...Quando abbiamo iniziato questopercorso vi è stato qualche timore.Gli anziani sarebbero stati attiratidalla lettura? I giovani come se lasarebbero cavata con l'italiano?Con grande sorpresa abbiamoscoperto che questa iniziativa haletteralmente coinvolto tutti.Grazie, quindi.”

Hanno detto...CARLO GRULLINI:

Il determinante ruolodell’ARULEF

Luciano e SoniaSonno,

referenti dellagiuria diLosanna

La manifestazione di Basilea (2008)

Sin dal 1998, anno di nascita del Premio Fenice-Europa,l’A.R.U.L.E.F. (Associazione Regionale Umbra Lavorato-ri Emigrati e Famiglie) sostiene l’iniziativa letteraria me-diante l’individuazione di gruppi di lettori tra le comunitàdi connazionali che vivono all’estero.Il principio che muove l’associazione, coordinata da CarloGrullini e presieduta da Franco Subicini, è quello di man-tenere forte il legame affettivo con la propria terra d’origi-ne.La sede principale dell’Arulef è a Perugia e tiene i contatti,attraverso le dieci sedi decentrate in Europa, con almeno3.000 famiglie, dislocate soprattutto in Francia, Belgio,Svizzera e Lussemburgo. “Molti nostri connazionali - diceGrullini - grazie al Fenice-Europa hanno ritrovato il pia-cere della lettura”.Tra le cellule Arulef in Europa quella di Losanna è tra lepiù attive. Unisce ben 180 famiglie, circa 500 persone. “Ilnostro gruppo è operante da oltre trent’anni - dicono i refe-

renti svizzeri Luciano e Sonia Sonno - Senza il Premio Fenice-Europa non avremmo avuto l’opportunità di conoscere e ap-prezzare la nostra più recente letteratura. I lettori più accanitisono i giovani. Durante i mesi estivi si riuniscono spesso e com-mentano insieme i romanzi finalisti”.Nel 2008 il Gruppo Lettori del Fenice-Europa di Basilea, coor-dinato da Rocco Burdino, ha dato vita, in collaborazione conl’Arulef, la Regione Umbria e le istituzioni scolastiche dellacittà Svizzera, ad un concorso sul tema “Mi racconto…raccontola mia classe” al quale hanno partecipato con numerosi testi glialunni delle classi quarta e quinta elementare bilingue di Basi-lea. L’iniziativa ha riscosso un inaspettato successo.Il 10 gennaio 2009 si è tenuta presso la Zwinglihaus di Basileala premiazione del concorso di scrittura rivolto agli alunni fre-quentanti i corsi di lingua e cultura italiana di livello medio neicantoni di Basilea Città, Basilea Campagna e Argovia.Il concorso, che ha voluto offrire un’occasione di promozionedella lingua e della cultura d’origine, è stato indetto dal GruppoLettori Fenice-Europa di Basilea con la collaborazione dell’Aru-lef di Perugia e del Circolo Sardo “Eleonora d’Arborea” di Ba-silea.Tutti i ragazzi hanno ricevuto in premio per la partecipazione alconcorso un libro.

I relatori alla manifestazione di Basilea (2009)

Carlo Grullini,referente Arulef

A fianco del Fenice-Europa sin dalla nascita

L’Associazione coordinata da Carlo Grullini

Premio Fenice Europa

Visita alle comunità estere

Ogni viaggio è un'avventura,divertente... ma anche dura,

per incontrare quei cari giuratiche in Europa son dislocati,

che entusiasti hanno accettatoun impegno assai delicato:

tre romanzi da valutareper poterne uno solo votare!Ogni incontro è interessante;ogni viaggio è entusiasmante!

IL PREMIO IN VIAGGIOLa delegazione

del Premiocon Giorgia Rettaroli

Klopfer, referentedella giuria popolare

di Wurzburg (2002)

Con Antonino Pecoraro, consiglierecomunale di Wurzburg (2002)

Maria Antoniettaa Wurzburg (2002)

Con Gemma,della giuria catalana (2003)

Con i referenti della giuriadi Cadaques, (2003)

Davanti alla Sagrada Familia, conGemma, referente di Barcellona (2003)

Premio Fenice Europa

Con i referenti di Sciaffusa, Alvaro eArianna Cesari (2005)Davanti alle cascate del Reno, con i referenti della giuria di Sciaffusa (2005)

La delegazione con ireferenti di Basilea(2006)

Ricevuti dal Consoleitalianoa Losanna, Renato Castel-lani (2004)

Visita alle comunità estere

A Wurzburgcon la referente Cora

Gengaroli Bauer (2005)

...Prima tappa: le Cascateche dal Reno son causate,

grandi, bianche, spumeggiantipiene son di villeggianti...

Lì di fronte io approdoe lo spettacolo mi godo;

accomodata alla panchinami riposo ‘sta mattina!

Invece, i quattro coraggiosis’avventuran tra i “marosi”per tornar col tempo belloa “cavallo” d’un battellotutti allegri e spensieratientusiasti ed ammirati!

IL PREMIO IN VIAGGIO

Premio Fenice Europa

Visita alle comunità estere

Scambiodi donicon lareferentedi Bruxelles,NadiaButtini(2006)

Con il gruppo di Norimberga (2009) A Norimberga, con le referenti Giorgia (Wurzburg) e Cora (2009)

La giuria di Monaco diBaviera (2008)

Nei dintornidi Monaco (2008)

Con Rocco Burdino, referentedi Basilea (2007)

Primo maggio: si riparteper Bruxelles, città d’arte,

ma i cartelli indagatorisono pochi e son doloriper l’autista sconfortato:

che il viaggio sia sfigato!?S’è stancata la fortuna

o stanno andando sulla luna?...Un po’ si parla, un po’ si ride.

Sull’asfalto la ruota stridementre di fianco sfilan viacase, alberi e compagnia.

Lo scenario è certo bello...sembra fatto col pennello.

IL PREMIO IN VIAGGIO

Premio Fenice Europa

Daniele con Rocco Burdino, referentedi Basilea (2011)

Davanti alla Residenza di Wurzburg (2011)

Nella sededel Circolo Italianoa Losanna (2011)

A Wurzburg, con Cora (2011)

Visita alle comunità estere

In un ristorantedi Norimberga

(2011)

A concluder ‘sto viaggioce n’è voluto di coraggio,di tanta forza e volontà,

perché le comunitàche si voleva visitare

eran vaste come il mare!L’esperienza fu grandiosa;

ci mancò solo una cosa:maggior tempo per restarecon gli amici a colloquiarein quella colta compagnia

di romanzi e di poesia.

IL PREMIO IN VIAGGIO

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Premio Fenice Europa

Visita alle comunità estere

Rouen, al Museo,con Marie-Paule,Jean-Jacquesed Eveline (2010)

Sulla costa atlantica,nei pressi di Dieppe (2010)

In quest’anno, se lo vedete,grandi assenze noterete:restò a casa il Presidente

per un impegno molto urgente;restò a casa l’Antonietta,col magone, poveretta,

perché il perfido destinoci aveva messo lo zampino!

Se nelle foto guarderetealtre presenze troverete:

cari amici fortunati.Però, quanto l’ho invidiati!

IL PREMIO IN VIAGGIO

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A Rouen,sotto la pioggia (2010)

Nella sede dell’Associazione Europe-Echanges,con i lettori popolari (2010)

Con Marcel e gli amici francesia Honfleur (2010)

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Le altre Sezionidel Premio

Premio Fenice Europa

E' stato creato per contribuire, dapprima, allo sviluppo della lettura e, poi,della scrittura tra i giovani. Questi hanno potuto usufruire, in tal modo, dimomenti di riflessione e di crescita mantenendo un contatto con la realtàlocale. Fiabe, racconti e poesie hanno messo in moto la fantasia e la cre-atività di adulti e giovani arricchendo il loro bagaglio culturale.

Un Premio per i Ragazzi

Vincitore: Claudio Ferrata, TirulìII class.: Paolo Pergolari, La guerra dei filiIII class.: Romelio Moracci, La fiaba più bella del mondoCoordinatrice: Liviana ProcacciNote: brani scritti da adulti e giudicati da studenti di alcune scuo-le elementari e medie del territorio

Vincitore: Bruno Fiorenza, E se invece no?II class.: Letizia Di Fede, La storia di MariaIII class.: Alice Ciceroni, La conchigliaCoordinatrice: Teresa MorettoniNote: brani scritti da studenti delle primetre classi di IPC e Alberghiero di Assisie giudicati dagli studenti delle ultimedue classi

Vincitrice: Alessia BecchettiII class.: Chiara FranceschiniIII class.: Simone MirroniTema: Un padre che aspetta sempre...Coordinatrice: Teresa MorettoniNote: brani scritti da studenti delle prime tre clas-si di istituti superiori di Assisi e Bastia, giudicatidagli studenti delle ultime due classi

Vincitrice: Silvestra Meranghini, Gli occhi verdi della dea BastetII class.: Loredana Frescura, Non dirmi poi che le mele non fannodivertireIII class.: Romelio Moracci, Leggenda di Santa DegnaCoordinatrice: Paola GualfettiNote: brani scritti da adulti e giudicati da studenti delle scuoleelementari e medie del territorio

Vincitrice: Chiara Franceschini, Un Giubileo per JanikII class.: Elena Fastellini, Non è solo esistereIII class.: Augusta Perticoni, Perdonare è possibilePremio Speciale: Carlo Cecconi, Giubileo sotto le stelleTema: Giubileo 2000Coordinatrice: Teresa MorettoniNote: brani scritti da studenti delle scuole medie superiori del ter-ritorio, giudicati da adulti

Vincitrice: Beatrice Chioccioni, La storia di DorinaII classificato: Marco Pastorelli, Scientificamente parlandoIII classificato: Natascia Cimarelli, Il colore dell’amoreCoordinatrice: Teresa MorettoniNote: brani scritti da studenti delle prime tre classi delle mediesuperiori del territorio, giudicati da adulti e studenti

Premio Letterario “Città di Bastia”Fiaba Inedita 1998

Premio Letterario “Città di Bastia”Sezione Giovani (racconto inedito) - 1998

FENICE-EUROPA GIUBILEO 2000Edizione 1999 – Collaborazione Diocesi di Assisi

FENICE-EUROPA GIUBILEO 2000Edizione 2000 – Collaborazione Diocesi di Assisi

MITI E LEGGENDE DI IERI E DI OGGIEdizione 1999

SEZIONE GIOVANIEdizione 2001 – Collaborazione Diocesi di Assisi

Claudio Ferrata, Paolo Pergolari, Romelio Moracci, Liviana Procacci

Paola Gualfetti, Michelangelo Segatori, Silvestra Meranghini

Carlo Rosignoli Teresa Morettoni

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Il Premio Piandarca è stato fortemente voluto dalla Pro Loco di Cannara, presieduta da Marco Bini, che voleva far conoscere, con tale mezzo, unodei luoghi più suggestivi del proprio territorio, quale è appunto Piandarca, dove, secondo la tradizione, San Francesco d'Assisi predicò agli uccelli.L'Associazione Culturale “Bastia Umbra: città d'Europa” fu ben lieta di accogliere la richiesta di collaborazione del sig. Bini. Tale concorso,rivolto agli alunni delle scuole elementari e medie, ha avuto come protagonisti non soltanto gli studenti, che si sono cimentati con testi, elaboratidi disegno e grafica, ma anche gli scrittori adulti, giudicati dagli stessi ragazzi. Il Premio, con successo, è stato in attività dal 2001 al 2005.

C’ERA UNA VOLTA... IL PIANDARCA

Premio Fenice Europa

La collaborazione del “Fenice-Europa” è stata garantita per rispettare unodegli scopi principali del Premio Letterario: incentivare l'educazione allalettura ed alla scrittura nelle giovani generazioni. Con un'aggiunta: favo-rire l'aspetto artistico mediante l'illustrazione delle fiabe finaliste da partedegli alunni delle classi quinte, ai quali quelle fiabe venivano date in let-tura perché le valutassero.

Premio Piandarca

Marco Bini, ideatoredel Premio Piandarca

Il Teatro Thesorieridi Cannara gremito di studenti,in occasione della edizione 2002del Premio

Liviana Procacci,coordinatrice del Premio

I tre vincitori della edizione 2004. In secondo piano il criticoGiovanni Zavarella, presidente della Giuria Tecnica

Vincitori: Francesca Gaudenzi (1°), Silvia Giorgetti (2°),Alessio Pieroni (3°)Coordinatrice: Liviana ProcacciNote: scritti e giudicati da studenti delle scuole elementari e mediedel territorio. Numerosi i partecipanti anche nella sezione disegno.

2001

Vincitori: Matteo Borrini (1°), Ludovica Roscini (2°),Eugenio Moretti (3°)Coordinatrice: Liviana ProcacciNote: scritti e giudicati da studenti delle scuole elementari e mediedel territorio. Numerosi i partecipanti anche nella sezione disegno.

2002

Vincitori: Chiara Genovesi (1°), Simone Gubbiotti (2°), VeronicaMoretti (3°), Elisa Bacchi (4°), Anna Caputo (5°), Marco Iori (6)Coordinatrice: Liviana ProcacciNote: scritti e giudicati da studenti delle scuole elementari e mediedel territorio. Numerosi i partecipanti anche nella sezione disegno.

2003

Vincitori: Claudio Ferrata (1°), Gilberto Scalabrini (2°), GiuseppeBaiocco (3°)Coordinatrice: Liviana ProcacciNote: scritti da adulti e giudicati da studenti delle scuole elementarie medie del territorio. Numerosi partecipanti nella sezione disegno.

2004

Vincitori: Filomena Calcutto (1°), Antonella Antonini (2°),Giuseppe Amato (3°)Coordinatrice: Liviana ProcacciNote: scritti da adulti e giudicati da studenti delle scuole elementarie medie del territorio. Numerosi partecipanti nella sezione disegno.

2005

Premio Fenice Europa

Rizia e Michela verificano l’assegnazione dei posti in sala (2010)

Liviana, Michela, Stella e Franca, al tavolo della segreteria (2011)

Il Premio dietro le quinte

Ben s’accorse l’Antonietta,un po’ cicciotta e assai bassetta,

che le serviva la scaletta.Dio che sforzo per entrare

ed il posto conquistare!Lei si deve arrampicare.Con la mole sua rotonda

con lo slancio ci si fiondae ci ride su, gioconda.

Chi non crede a ‘sta evenienzache si ripete a ogni partenza

può vedere, qui allegata,una foto ritrovata!

AL MOMENTO DELLAPARTENZA

60

Liviana, Nicoletta, Enrica Bonaccorti e Franca,prima della serata finale (2008)

Caffè prima della partenza degli ospiti(2011)

Claudio, Rizia, Roberto eMarco, al tavolo dellasegreteria (1998)

Adriano e Pino di Pieve Emanuelemettono a punto l’organizzazione della

serata (2010)

Premio Fenice Europa

Il Premio dietro le quinte

61

Con gli ospiti prima della loro partenza (2011)

C’è da far la spedizionedei romanzi finalisti;

con la massima attenzioneun per uno vanno visti!

Tra risate, qualche battutasu chi c’è e chi non aiuta,

ogni libro è sistematonello scatolone preparato.

Chi dirige, chi lavora,chi ci spende più di un’ora,

chi controlla, chi obbedisce…Van le cose tutte lisce!

Sono i pacchi sistemati,poi, spediti ed arrivati!

LIBRIIN PARTENZA

Il tavolo della segreteria (2009)

Con Vincenzo Cerami e MariagiovannaElmi a Paciano (2008)

Autografia fine serata

(2011)

Relax dopo la serata finale(2008)

La spedizionedei libri

Ogni edizione ha visto l’uscita di un’elegante pubblicazione di sedici pagine (a distribuzione gratuita) connotizie, interviste e immagini relative ad ogni singolo evento. La linea grafica è il frutto della passione, dellaprofessionalità e della generosità di Enrico Andreozzi (Ikonastudio), nostro simpatizzante e tessera numero“uno” tra i nostri soci onorari. Grazie Enrico.

Le nostre pubblicazioniby Enrico Andreozzi (Ikonastudio)

Premio Fenice Europa

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Deruta (2000)

Bastia Umbra (1998) e Cannara (1999)

Assisi (2004)

Paciano (2008)

Spello (2001)

Massa Martana (2005)

Valfabbrica (2009)

Torgiano (2002)

Monteleone di Spoleto (2006)

Pieve Emanuele (2010)

Cascia (2003)

Bastia Umbra (2007)

Gualdo Cattaneo (2011)

Premio Fenice Europa

63

15 edizioni

940 autori partecipanti

8.520 giurati popolari

9.200 spettatori presenti

20.000 volumi acquistati

36 comuni dell’Umbria partecipanti

14 regioni d’Italia con lettori popolari

32 comunità in Europa con giurie popolari

25 paesi del mondo con lettori popolari

Presidio più lontano:base italo-francese Concordia in Antartide (18.000 km)

I numeri del Premio LetterarioFenice - Europa

La “geografia” del Premio