LE ABITUDINI ALIMENTARI DI IERI

Gli alimenti più consumati erano le castagne, le patate, i fagioli, il granoturco, il frumento, il latte, il formaggio, la carne, poca e

prevalentemente di maiale, i frutti di bosco e i funghi.

Alla polenta di farina dolce si alternava quella di granturco, in genere

accompagnata da formaggio o carne accomodata in modo molto semplice.

Il pane era prodotto una volta alla settimana, non da tutte le famiglie, usando farina di grano mescolata spesso a segale, miglio brillato e patate.

La farina di grano serviva anche per preparare la pasta e i dolci, ma

solo per le grandi occasioni (Pasqua, Natale, Festa del Patrono).

La carne di vitello veniva mangiata per le solennità o anche tutte le domeniche, se la famiglia era più benestante.

La frutta veniva raccolta e conservata per

l'inverno, sia al naturale che sotto forma di

conserve o marmellate.

Le abitudini alimentari di oggi

Oggi le abitudini alimentari sono completamente cambiate: si è passati

progressivamente dall'uso di ciò che offriva l'ambiente alla consumazione

dei cibi più disparati e spesso sofisticati. Non possiamo ovviamente tornare indietro ma, senza privarci delle strutture che ci fornisce la tecnologia moderna, possiamo utilizzare meglio i prodotti del nostro territorio e più razionalmente ciò che il progresso ci mette a

disposizione.

Lo stile di vita moderno ha influenzato le nostre abitudini alimentari evidenziando delle problematiche che si riversano sul

piano salutare.

Gli alimenti consumati oggi in grande quantità sono: pane bianco

pasta bianca

merendine

patatine

patate fritte

biscotti

cioccolata

dolciumi

bibite gasate

La realtà è che stiamo sacrificando la qualità dell'alimentazione per via dei ritmi frenetici e della vita altamente dinamica che conduciamo.

Le abitudini alimentari di domani

L’alimentazione aiuta a prevenire e curare i tumori

Recentissimi studi a livello mondiale stanno dimostrando perché un consumo

cospicuo di frutta e verdura svolge un’azione chiave nella riduzione del rischio di

Cancro.

A cura di: Gabriella Limongi, Fernando Pinci e Nicoletta La Marca (Tutor)

Classe 3A I.I.S. “S. Aleramo”, Roma