raccolta dedicata ad un amore color fuliggine

Note dell’autrice

Una Raccolta che conserva il ricordo di un’amicizia, di un amore. Una vita se ne va, ma dietro di essa rimangono le tracce di ciò che essa ha lasciato nei cuori degli altri. Una ragazza che decide di creare questa Raccolta, appunto, di chat e varie missive, in ricordo di colei che ha perso.Sono stata ispirata per questo scritto da Le ultime lettere di Jacopo Ortis di Ugo Foscolo, siccome ero in un momento di studio universitario della lette-ratura italiana. L’idea del romanzo epistolare dedicato alla morte di qualcuno mi era piaciuta e dentro di me ardeva il desiderio di stendere a gran velocità uno scritto particolare, che avesse qualcosa di originale (come le chat o gli stati su Facebook). È stato un momento, e poi ho cominciato a scrivere a raf-fica, finendo la storia in meno di due giorni, per poi scrivere il terzo giorno il Capitolo Extra e le Considerazioni.È stato per me un po’ come la poesia per i poeti il fatto di trascrivere in così poco tempo uno scritto di tale significato. Avevo il bisogno di trasmettere sul foglio elettronico tutto ciò che mi passava per la testa in quel momento e l’ho fatto.

Margherita A.T. aka Miss Maggie Paper

“Raccolta dedicata ad un amore color fuliggine” Margherita A.T. aka Miss Maggie Paper

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Una chat del cellulare...

Capitolo I

DAPHNE GRECO

08 MARZO – dalle 12:03 alle 14:52

Ehi :)

Ciao :D, come va?

benissimo grazie ^-^ e tu? Come va la scuola?

tutto a posto. È da molto tempo che non ci

sentivamo!

già :D

a te come va la vita?

tutto bene… a parte mia madre… ma per il resto va tutto a mera-viglia ^-^

sono contenta :)

Scusa se te lo chiedo… ma che problemi hai

con tua madre?

Oh, nulla di importan-te… è solo una rompi palle. Come sempre


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è veramente da un sac-co che non ci sentiva-mo... dovremmo vederci ;)

d’accordo! :D Quando facciamo?

Okay…

se vuoi io domani devo andare al mercato, sei libera?

Sì sì… domani è saba-to… giusto?

Sto perdendo la co-gnizione del tempo, a forza di studiare D:

Ho un sacco di cose da raccontarti.

Ahahahah ma no!

Facciamo alle 10:30 domani, okay?

perfetto! A quell’ora sono libera ;D

;)

dove ci incontriamo, domani?

in piazza

Okay :)


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dove sei?


Sto arrivando! :)

16:43

ahahahah

Tutto a posto? Non ti ha seguita?

sono riuscita ad ar-rivare a casa! Yeeee-eh

fortunatamente ha gi-rato l’angolo xD

Oh dio…

che succede?

credo di aver perso il portamonete ç.ç

o.O

Sant’oddio! Mia mamma mi ammazza D’:

Se vuoi vado a cer-carlo io, tanto abito qua vicino


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mi faresti un’enorme favore :’) grazie mil-

le!

figurati!

Grazieeee! Ti adoro :D

18:01

trovato!

probabilmente era se-gno che dovevamo ri-vederci ;)

ahahahah

Mia madre ti ringrazia ^-^’’

che carina ^-^


Ehi!

Ehilà :D

Allora dove ci vediamo per il portamonete?


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okay ^-^ a che ora?

Se vuoi puoi venire a casa mia. Tanto sai dov’è ;)

vieni alle 16:30!

d’accordo


Marisa Zappetti


ehi Citrulla! Come va?

Ehi Zappetta, io bene grazie

Tu?

non c’è male ragazza! Oggi sono uscita con Dario u.u

e finalmente, direi!

ahahah questi uomini!


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passeggiato al Duomo… un po’ chiacchierato… poi abbiamo preso un gelato che si è rive-lato uno schifo!

che avete fatto di bello?

rivelami dove l’hai preso xD così cercherò di evitare di andarci…

Scusa Ciccia. Ho una connessione che fa schifo. Comunque è quella gelateria vi-cino alla fumetteria, hai presente?

Marisa è offline

Isa?

Marisa è online

quella che ha cambiato da poco gestore?

Sì sì, quella


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Capitolo II

DAPHNE GRECO


‘giorno!

Buondì! ^-^

è da quando siamo uscite per il porta-monete che non ci ve-diamo.

già, da un po’. Pensa-vo fossi impegnata…

lo sai che puoi scri-vermi.. comunque sì. La scuola sta andando di merda…

:c mi spiace.. qualche materia sotto?

ne ho 3 sotto. Non sopporto più mia ma-dre…


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non fa altro che dir-mi cosa fare… quan-do lei passa tutto il suo tempo al lavoro. Se ne frega di me.

Perché?

Perché dici questo? Quando sono venuta a

casa tua non sembrava così male…

tu non puoi capire.

...

Stato sul profilo di Facebook di Daphne Greco...

22 MARZO, ore 12:10


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DAPHNE GRECO

22 MARZO – 12:50

Daphne... sei arrab-biata con me?

Daphne è offline


MARISA ZAPPETTI


Ciao né! Chi?

Ehi Isa! Sai chi ho visto di recente?

Daphne

Quella delle elemen-tari?

Sììì proprio lei ;)


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mi aveva chiesto l’a-micizia su Facebook qualche mese fa… ma sai come sono fatta… non accetto chi non frequento spesso.

capito… siamo usci-te un paio di volte. È rimasta sempre la

stessa Daphne di quei tempi xD

cazzo… ma non mi chiedi neanche come sto?

oddio… scusami. Come stai?

una merda!... ho li-tigato con Dario…

Coooosa? Ma che è suc-cesso? O.o

Pensavo che foste la coppia perfetta!

Penso che non siamo fatti per stare insie-me

già… lo pensavo anche io. Pensavo che il suo dire sempre di sì a tutti fosse qual-cosa di passeggero… pensavo che avrebbe smesso… invece…


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Stavamo mangiando a casa sua… sua madre tutto un tratto si è messa a farmi doman-de… domande parec-chio stronze… e lui non faceva altro che fissare il suo piatto senza proferire paro-la…

cosa ha combinato??

mi ha chiesto se en-tro il prossimo anno avessi cominciato a vestirmi da vera si-gnora… ma che cazzo ne frega a me di ve-stirmi da signora! Se lei c’ha i soldi… buon per lei…

che cosa ti ha chie-sto?

e non è la prima vol-ta… Dario non ha nem-meno il coraggio di difendermi davanti a sua madre! Non mi difende da nessuno… nemmeno i suoi amici…

ma davvero?

ma che stronzi… che hanno da dirti che non

va?


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mi stanno troppo sul cazzo… dicono che io sono tutta perfet-tina…. perché vado bene a scuola e che non possono più usci-re con Dario dato che esce sempre con me….

e lui non ti difende?

non lo ha mai fatto… ha sempre paura di litigare con qualcu-no… stronzo

so che è un insulto alle femmine, ma…. Che

“femminuccia”.

già...


DAPHNE GRECO

31 MARZO

Ciao :)

Ehi… Daphne?

ciao… da quel giorno non ti sei più fatta

sentire…


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sì… perdonami… era proprio un momento di merda.

come stai oggi?

mi sento strana… ma decisamente meglio rispetto a prima.

meno male :)

sto cominciando a re-cuperare le mie ca-renze..

come va con tua madre?

come al solito.

le hai parlato?

è impossibile par-larle… le poche vol-te che è a casa parla solo lei…

tuo padre l’hai senti-to?

Sì si è trasferito in montagna *-*

wow :D

mi ha detto che posso venir da lui quando voglio


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ahahah

uffa, voglio anche io una casa in montagna

sono separati da quando avevo 6 anni.

ma tua madre non va molto d’accordo con

tuo padre, vero?

non ti preoccupare :)

ah… scusa, non vole-vo tirare fuori questa

brutta faccenda…

questo weekend non posso… vado in monta-gna ;) ti spedirò una cartolina

allora.. quand’è che ci vediamo?

wow! Okay ^-^

Stato sul profilo di Facebook di Marisa Zappetti...

31 MARZO, ore 18:44


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Cartolina da Daphne Greco...

Sulla cartolina è stampata l’immagine delle montagne. Sembra un luogo sereno.


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Capitolo IIIUna chat del cellulare...

DAPHNE GRECO

18 APRILE – dalle 19:55 alle 20:30

mi ha fatto piacere vederti oggi :)

anche a me ^-^

che ne dici se ci vedessimo anche do-mani?

io non potrei… :( ho dei compiti da fare

per dopodomani..

okay, okay… non im-porta

che fai?

stavo pensando…

a cosa di preciso? Se posso chiedere :P


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oh, nulla

ho appena dato da mangiare al mio gat-

tino *^*

tu che fai?

hai un gatto? *-*

siiii è una pallina di pelo peloso

noooooo, voglio ve-derlo!

Quanto ha?

tre anni

cucciolooo *^*. Quanto vorrei anche io un animaletto…

mi fa le fusaaaaa

è un maschio?

no, è una femmina, e penso che sia in

calore. Non si stru-scia mai così xD


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ahahah

dimmi :)

Lia

non ce la faccio più

ch’è successo? O.o

il mio ex mi tor-menta…

aspetta, aspetta… hai un ex?

sì, fino a tre mesi fa stavo insieme a questo tipo. Solo che non mi piace-va realmente e l’ho lasciato..

cosa aveva che non andava?

non so. Forse era troppo geloso, ma non lo so. Ho l’im-pressione che non mi fosse mai piaciuto in realtà.

E adesso è da due mesi che continua a tormentarmi…


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mi manda messaggi strani. Io non gli rispondo, in gene-re, ma lui continua ad inviarmeli

in che senso?

O.o

poi ieri ho par-lato con una mia amica del fatto, e lei mi ha detto che il giorno prima lo aveva visto se-guirmi, mentre era ferma alla fermata dell’autobus.

oh.. Dio.. ti sta stalkerando!

temo di sì

magari non ti sta-va seguendo… la tua

amica è sicura?

sì sì… lei lo cono-sce meglio di me.. è sicura che fosse lui

magari non è come pensate… almeno,

spero


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sono andata un po’ a cercare su Inter-net. Ho trovato il sito di una psico-loga che descriveva il comportamento di un uomo tendenzial-mente violento… pa-ragonandoli la dif-ferenza non è molta…

l’hai detto ai tuoi?

ma sei pazza!? Non glielo dirò mai…

okay...

E tu non dirglielo… per favore

grazie per aver-mi ascoltata.. sei un’amica

figurati :) quando vuoi


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MARIA ZAPPETTI


Ciao come va?

Hey Isa

bene grazie

io tutto bene, tu?

sì

Vi siete chiariti alla fine?

no...

ma… state ancora insieme?

già… gli ho dato del ‘senza palle’.. e lui mi ha mollata

allora avete liti-gato…?

Isa… avresti dovuto mollarlo tu!


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e come ti senti?

Adesso, non capisco perché… ma non mi sento male come do-vrei.

lo so! Porca troia… ma io… non so… for-se non ne avevo il coraggio

boh… strana… non mi sento bene, ma nem-meno male…Pensavo di amarlo.. e inveceMi sento in col-pa perché non sento niente

Magari è lo shock del momento… no?

parliamo di altro… okay?

Okay, okayCome sta la tua mam-

ma?

bene, energica, come al solito :)

Oggi avevo una ve-rifica di latino

Dx, a sorpresa, per giunta…


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azz. che “fortuna”!

puoi dirlo forte!

AZZ. CHE “FORTUNA”!

ahahah burlona! xD

xD

Chat di Facebook con Marisa Zappetti...

20 APRILE


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Capitolo IVUna chat del cellulare...

DAPHNE GRECO


stiamo arrivando! ;)

okay

simpatica la tua amica :DMi daresti il suo numero pleaseee? :3

ehi ehi ehi, non è che poi me la

stalkeri? xD

xD d’oh non sono malata a tal puntoGrazie, comunque… mi avete fatta sentire meglio. È un perio-daccio per me.

mi fa piacere che ti senta meglio :)


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allora… il numero me lo dai?? *^*

okayyy okayyy xD


MARISA ZAPPETTI


hai dato tu il mio numero a Daphne?

sì, perché?

no nulla… avresti potuto avvisarmi però!

scusami… ero presa dall’emozione xD

certo che sei stra-na xD

muhuhuhuhahahahah

O.o esci da questo corpo!

:P


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comunque, hai ragio-ne, è simpatica ^-^

veeedi? Ogni tanto fidati di me xD

ci proverò xD

Probabilmente, l’ordine di questi avvenimenti per voi non avrà alcun senso. Lasciate che vi spieghi.Io mi chiamo Rosalia. Molto probabilmente avrete notato che il mio nome non compare mai, per pura sfortuna, all’interno delle citazioni che ho scritto fino ad ora. Sì, perché di citazioni si tratta. Mossa dall’unico desiderio di raccontare la storia della mia cara amica, Daphne, ho estrapolato da vecchie conversazioni quello che serviva per dare una sequenza logica a questa storia.Purtroppo, so bene che non sarà possibile comprendere fino in fondo ogni avvenimento, per via della limitatezza data da una conversazione in ‘chat’, ed è proprio per questo motivo, che intenderò spiegarvi, per bene, ogni singola cosa che metterò all’interno di questa Raccolta.

Daphne, una mia vecchia amica delle scuole elementari: è di lei che tratta questo racconto, ed è solo per lei che prego di riuscire a scrivere decentemente ogni singola frase all’interno della Raccolta; un bel giorno torna a farsi viva. Era il periodo delle scuole superiori, perciò erano passati molti anni dall’ultima volta che l’avevo sentita. Ogni tanto sono ancora portata a chie-dermi: che cosa le avrà fatto desiderare, in quel preciso istante, di contattarmi? Se lo avesse fatto poco prima, non avrei ricevuto il suo messaggio, perché non uso spesso il 3G e quando vado a scuola lo tengo sempre spento (di norma per non far scaricare le batterie del cellulare); e se lo avesse fatto dopo, io sarei stata fuori a studiare con una mia compagna di classe. È in-credibile, come in quel preciso istante, fortuitamente, si può dire, mi arrivò il suo messaggio. Coincidenza che non potrò mai dimenticare.Ero così felice. Alle elementari la consideravo la migliore tra le amiche, passavo più tempo a giocare con lei che con la mia cagnetta (allora avevo un cane). So che probabilmente molti di voi lo considereranno un paragone infelice, ma, dopotutto, quale vergogna potreste realmente provare nell’essere paragonati ad un cane, che, per quanto un animale sciocco, è uno tra gli


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animali più dolci che possano esistere?Cominciai a scriverle, ricominciammo a vederci. Purtroppo non si trattava di un periodo molto felice, né per lei, né per la mia migliore amica, Marisa, che stava soffrendo per via dei continui litigi con il suo ragazzo. Quando si sono lasciati, devo ammettere, per me è stato uno shock: perché li ho sempre avuti incastonati nella mia mente come “la coppia perfetta”. Stavano in-sieme da due anni, per quanto ricordi.Nel frattempo, Daphne stava subendo in silenzio violenze psicologiche dal suo ex ragazzo, insistendo nel non voler rivelarlo ai suoi genitori.In quel periodo annacquato dalla tristezza provai a mettermi d’accordo con entrambe, perché uscissero. Soprattutto, uscissero insieme. In modo che potessero sfogarsi l’una con l’altra. Non so perché, ma dentro di me sentivo che si sarebbero capite. Certo, non potevo minimamente immaginare che si sarebbero capite così tanto.


DAPHNE GRECO

06 GIUGNO – dalle 18:00 alle 18:34

Ehilà! :D

Daphne! Sei ancora viva allora! xD

sì, sì, scusa se non ho più risposto ai tuoi messaggiGli ultimi mesi sono stati all’insegna dell’ “orribile”

mamma mia, da quan-to tempo.

Ma per te sono sem-pre mesi orribili xD


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bè no dai, tanto orribili no.

ooooh allora c’è qualcosa di buono,

finalmente?

ehi! Non prendere in giro! Lo sai che se dico orribile è orribile

Okay dai, scusa.

comunque, sai il mio ex?

sì… cosa ha combi-nato?

è venuto sotto casa mia..

o.o

non faceva altro che mandarmi messaggi inquietantiMi continua a ripe-tere che mi ama, che non mi lascerà mai… ma poi dato che non gli rispondo comin-cia ad insultarmi..

O.O


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va avanti così da mesi… non credevo che un uomo potes-se impegnarsi così tanto per farmi sof-frire…

devi dirlo ai tuoi… la situazione po-

trebbe degenerare da un momento all’al-tro… e tu lo sai!

lo so… ma non voglio dirglielo..

ma perché??

perché no… non vo-glio che mia ma-dre cominci con la sua solita lagna di ‘come mi sarei do-vuta comportare o no’….

andiamo… è una scusa ridicola… preferi-

sci fare una brutta fine?

ma quello è una mez-za tacca! Figurati se ha il coraggio di fare qualcosa del genere… poi… se non a parole… non è stato ancora vio-lento con me


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ma potrebbe diven-tarlo da un momento

all’altro!

oh! Ma la smetti di gufare!?

mi sto solo preoc-cupando per te..

sì… come no… anche tu non fai altro che dirmi cosa devo fare

Daph’ guarda che sto solo cercando di

aiutarti, non voglio farti arrabbiare.

sì.. vabbè… intanto ci sei riuscita.. ciao

Daph’?Non essere arrab-

biata con me

Queste furono le ultime parole che scambiai con Daphne, prima che succedesse il fattaccio.Di questo parlerò in seguito.


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MARISA ZAPPETTI

08 GIUGNO – dalle 18:32 alle 20:24

Ehi Isa

ciao tesoro, dimmi tutto

tu per caso in que-sti ultimi giorni

hai sentito Daphne?

ehm… no… pensavo avesse impegni con la scuola

non saprei

:/

penso sia arrabbia-ta con me…

perché mai?

perché ho cercato di aiutarla e lei si è

incazzata…


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aiutarla?

hai presente che il suo ex la sta per-

seguitando?

ah sì.. me l’ha det-to l’ultima volta che siamo uscite..

ho paura che possa diventare violento..

bè, effettivamente…

effettivamente cosa?

ti devo confessare una cosa…

è qualcosa di scioc-cante o.o ?

peggio…

olàlà! Cosa?

ti prego… non rive-larlo a nessuno…

cosa è successo?

io… e Daphne…

tu e Daphne?


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beh… insomma.. in questi mesi… ci sia-mo frequentate

e quindi?

beh… e quindi… ecco.. mi sono ac-corta che...Lei mi piace

sul serio?nel senso che ti

piace come amica… o… che ti piace...

piace?

la seconda…

mi sconvolgi… ero sicura che fossi

etero! xD e perché mai non me l’hai

detto prima, que-sto??

ehm… non mi piace parlarne…

mmm… ma cosa è suc-cesso?

penso che ci siamo… innamorate

oddio… ma… piaci anche a lei?


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sì… vedi.. ci siamo avvicinate un bel po’ in questo ulti-mo periodo…

e sarebbe per que-sto che non mi hai

più contattata?Sei la mia migliore amica! L’ultima cosa

che dovresti fare sarebbe smettere di

parlarmi!

ti prego.. perdona-mi

non ti preoccupare :) è tutto a posto

l’ultima volta che io e Daphne siamo uscite…eravamo mano nella mano… e..Abbiamo incrociato il suo ex…

o.o cosa è successo?

lui ci ha fermate, si era separato dal-la sua combriccola quando ci ha viste… Ha cominciato ad in-veire su Daphne… a insultarla nei peg-gio modiE poi… ha sputato… a un piede da lei…


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perché se te l’aves-si detto… avrei do-vuto spiegarti tut-to questo… anche se alla fine ho ceduto lo stesso.

…mio dio… Perciò anche tu sei

preoccupata per lei… e perché non me l’hai detto?

settimana scorsa…

okay… adesso dob-biamo preoccuparci

di lei…Da quanto tempo non

la senti?

d’accordo

provo a chiamar-la… se non risponde ti avviso… così la

chiami tu


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Dopo questa conversazione con Marisa, provai a chiamare Daphne. Non ottenni risposta.Lasciai allora che fosse Marisa stessa a chiamarla. Purtroppo nemmeno lei ottenne risposta.Allora ci mettemmo d’accordo per andare a cercarla a casa sua il giorno dopo.Quando fummo davanti al portone del condominio dove abitava, il giorno 9 giugno, citofo-nammo: la voce che uscì dal citofono pareva straziata, non percepimmo nulla di buono. Era la madre di Daphne. Ci aprì il cancello.Fu, però, il padre della nostra amica ad aprirci la porta, in lontananza potevamo udire i lamenti strazianti della madre. Lui ci fece sedere sul divano e ci raccontò con la voce che gli si faceva sempre più roca, della disgrazia.In quel momento ringraziai di essere stata insieme a Marisa, altrimenti probabilmente non avrei saputo rispondere delle mie azioni.

Daphne pochi giorni prima era stata aggredita e stuprata dal suo ex ragazzo, mentre tornava da scuola. Era rimasta segregata in camera sua per giorni, nonostante la madre insistesse nel dirle di andare a scuola. Non sapeva.La situazione psicologica della ragazza andava velocemente peggiorando, fino a quando non si impiccò, proprio il giorno prima che venissimo a cercarla io e Marisa, l’8 giugno, nella sua stanza.La domanda vi chiederete è: come hanno scoperto i genitori dello stupro? È molto più sem-plice di quanto possiate pensare: Daphne usava tenere un diario, sin da quando era piccola, e all’interno di questo diario scriveva ogni cosa. Era il suo meccanismo di sfogo, che probabil-mente in parte la aiutava a tenere nascoste molte cose alla sua famiglia, e in parte la spingeva sempre più nella disperazione, perché la consolazione di un diario non sarà mai pari a quella di un genitore.Sopra questo diario aveva scritto delle violenze subite da quel ragazzo, che mi schifa al sol pensiero. Spero sinceramente che faccia la fine che si merita.

Io e Marisa ci facemmo forza l’un l’altra, dopo questa esperienza. Ricorderemo per sempre la nostra cara amica Daphne. Rimarrà per sempre nei nostri cuori, come una cicatrice, indelebile.

E ricordate voi, giovani o anziani che siate, ricordate che l’amore è la medicina di ogni male, e solo ed unicamente con l’amore le ferite più profonde potranno essere rimarginate.Vi prego di non rimanere attristiti dalla mia storia, ci tengo che ognuno di voi possa arrivare a comprendere quello che sento io, nelle mie vene, nel mio stomaco, quando penso a quel mo-mento. E se fossimo andate a casa sua prima che facesse quella sciocchezza? E se l’avessimo salvata?Ho passato molti anni a pormi questa domanda, molti anni, e ancora adesso mi ripeto: l’a-vremmo salvata, certo, come avremmo potuto non arrivare in tempo, ma dopotutto, la colpa non è nostra, la colpa non è mia. Noi non avremmo potuto mai sapere ciò che stava avvenendo


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in quella stanza. Nella stessa stanza in cui giocai con quella dolce bambina dai capelli color fuliggine. Non avremmo potuto conoscere la decisione che avrebbe preso Daphne, perché lei prese una decisione, che fosse giusta o sbagliata, lei prese quella decisione e con incredibil forza portò a termine l’atto. Come possiamo noi esseri umani conoscere il voler di Fortuna o di Caso. Sono voleri a noi sconosciuti e, molto probabilmente, voleri che l’essere umano dovrà per l’Eternità ignorare.


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Capitolo Extra«Che ne pensi?»Gli occhi di Marisa incrociarono quelli di Daphne, mentre questa si stava avvicinando al collo una collana di pietre verdi e marroni.«Non so… non ti dona molto», rispose lei senza molti indugi.Daphne diede un’ultima occhiata alla collana, come cercando di carpire il segreto della luminosità di quelle pietre, poi la rigettò nel cumulo dal quale l’aveva trovata.«Non sei molto d’aiuto»Il mercato era, come al solito, ben fornito e soprattutto economico.Passarono accanto ad una bancarella che esponeva degli abiti rossi, il colore preferito di Daphne, infatti non mancò un attimo che lei vi si bloccò davanti e cominciò ad accarezzarne il fresco e delicato tessuto.«Bè devi andare ad una comunione, dopotutto, non ad una serata con gli amici» le parole di Marisa proba-bilmente arrivarono all’orecchio di Daphne e uscirono dall’altro, perché la ragazza non reagì minimamente al consiglio dell’amica.«È proprio bello. Tocca un po’»Marisa si avvicinò al vestito e ne tastò il tessuto, che si dimostrò incredibilmente liscio e setoso, nonostante il materiale sembrasse particolarmente fragile.«Devi proprio comprare un nuovo vestito?», Marisa sbuffò.Daphne la guardò male ma non rispose. Non permetteva mai a nessuno di consigliarle cosa fare. Faceva sem-pre di testa sua.Dopo qualche minuto, finalmente, si decise a staccarsi dall’abito e riprese la mano di Marisa, come se improv-visamente l’affetto che provava per lei fosse ricomparso.Era fatta così: a volte pareva che non provasse più niente per nessuno, altre bombardava d’affetto chiunque. Come se non conoscesse il vero significato di “amare” qualcuno.Avvistarono una panchina, si sedettero, Daphne aveva cominciato un discorso sul loro programma preferito e Marisa vi stava partecipando, anche se distrattamente.«Daph’» Daphne improvvisamente cessò di parlare, in attesa di sentire le parole della sua amica.«Io… non ci riesco più»«Non riesci più… cosa?», Daphne la guardò con la sua tipica espressione da “ma cosa mi stai dicendo mai” con un occhio più assottigliato dell’altro.«Non riesco più a… farlo»Daphne si ammutolì, questa volta, probabilmente per riflettere se quello che aveva compreso fosse giusto o sbagliato.«A stare ‘insieme’ a me?»La domanda di Daphne fece arrossire leggermente Marisa. La sua parlata divenne più nervosa e affrettata.«Bè… sì… i miei genitori mi stanno facendo un sacco di domande… e io non so più quello che voglio real-mente. Io ti voglio bene Daph’, ma non sono s-», non fece in tempo a terminare la frase che Daphne si gettò sulle sue labbra. Il bacio durò qualche secondo, ma sembrò molto di più a Marisa.Improvvisamente lei sobbalzò, alzandosi dalla panchina «M-mi dispiace… ma non ci riesco»


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«Non ci provi neanche» Daphne si alzò e si gettò nuovamente su di lei in un altro bacio, che venne evitato quasi subito dall’amica «Cosa stai facendo? Non vedi quanta gente c’è? Ci stanno guardando»Daphne le prese la mano. Stava per cominciare a parlarle quando il suo sguardo incrociò qualcosa di proba-bilmente poco gradito. Marisa seguì il suo sguardo e finì con l’incrociare quello di un ragazzo che sembrava avere la loro età.«Ah-ah! È per questo che non mi rispondevi più ai messaggi? Eri troppo impegnata a fare la puttana con la tua amichetta, vero?»Daphne rispose all’insulto con un’impassibilità ineguagliabile.«Che cazzo vuoi, scusa? Chi ti conosce»Il volto del ragazzo fu attraversato per un momento da un’espressione di disgusto.«Cos’è, adesso fingi di non conoscermi? Piccola stronza. Perché non rispondi ai miei messaggi? Eh? Eh?»Dietro di lui Marisa riuscì ad intravedere un gruppetto di ragazzi che li stavano osservando. Probabilmente dei suoi amici.«La lasci in pace?!», rispose Marisa in difesa di Daphne, che non stava reagendo in alcun modo alle provoca-zioni del ragazzo, se non con il silenzio.«Ma stai zitta, puttana. Cazzo, mi rubi la ragazza e poi pretendi anche di parlare? Fate schifo!» continuò con altri insulti rivolti a Daphne.«Vaffanculo stronzo! Ma perché non vai a farti una vita?!» la voce di Daphne si era improvvisamente alzata e stava praticamente urlando.Il ragazzo alzò un lato della bocca e con l’espressione più brutta che Marisa avesse mai visto sputò ai piedi di Daphne. Quando provò a farlo un’altra volta, probabilmente in faccia a Marisa, venne richiamato dagli amici, che gli consigliavano di non esagerare.Quando questo comincio ad allontanarsi, lo sguardo di Daphne incrociò quello di Marisa e, presa la sua mano, la trascinò subito via di lì.«È per questo che non ci riesco» sul volto di Marisa avevano cominciato a scivolare calde lacrime. Aveva avu-to paura. Non sapeva come, ma l’espressione di quel ragazzo l’aveva terrorizzata.Daphne la guardò. Non si riuscì a comprendere cosa stesse pensando, ma all’uscita della piazza, le lasciò la mano e la salutò. Ancora una volta, ogni espressione affettiva le si era cancellata dal viso.


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Considerazioni riguardo alla RaccoltaMolto probabilmente, molti di voi avranno trovato confusionaria questa raccolta.Bensì, per quanto possa apparire semplice, o divagante, il suo significato è profondo: proprio per questo è necessario scavare, sotto il suo significato, esattamente come è necessario non farsi colpire dalle prime appa-renze e, una volta letto il Capitolo I, abbandonarne definitivamente la lettura.In primis, questa è una storia narrata in quattro brevi capitoli da Rosalia, una ragazza dal carattere poco defi-nibile all’interno della storia, probabilmente per il suo volere di calcare la mano sulle sue due amiche, soprat-tutto Daphne, che si trova più centrale all’interno della storia, rispetto a Marisa.

Il personaggio di Daphne appare anch’esso in modo semplice, eppure non è così.Daphne è una ragazza che ha maturato un’incredibile senso di vuoto dentro di sé (i genitori divorziati fin da quando era piccola, la madre che passa molto del suo tempo a lavoro e che non le lascia mai la possibilità di parlare – almeno secondo l’opinione della figlia), questo la porta ad un continuo cambiamento (da affettuosa e amica di tutti, diviene solitaria e misteriosa) e ad un bisogno irrefrenabile di avere sempre ragione.Una caratteristica che va a definire il personaggio di Daphne, è il collegamento con la ninfa Daphne del mito greco, ossia: un continuo rifuggire da chi la ama (infatti Daphne fugge da sua madre, come fugge dal suo ragazzo, come fugge dalle sue stesse amiche, come fugge da Marisa), dimostrato dal suo desiderio di esser sempre dalla parte della ragione. Questo ‘fuggire’ è poi collegato anche al suo suicidio, una fuga dalla vita (l’autrice specifica: un suicidio che si sarebbe potuto evitare se Daphne non fosse stata sé stessa ed avesse con-fessato i suoi dolori a chi la amava. Ma non si può mai definire un ‘bene’ il cambiamento di una persona, che sia in bene o che sia in male, perché va contro le leggi di Natura).

Marilisa è la rappresentazione per eccellenza dell’indecisione.Quando ha la necessità di fare una scelta si ritrova sempre dubbiosa, anche nelle risposte che appaiono de-cisive (non sa se lasciare il suo ragazzo, non sa se uscire con la sua amica e Daphne, non sa se rivelare il suo segreto alla sua migliore amica, non sa se resisterà stando con Daphne).

La narratrice, ossia Rosalia, è presente unicamente nei pezzi di narrazione, in modo quasi distaccato dalla storia, nonostante sia onnipresente anche all’interno delle chat e dei messaggi come ricevente.Il personaggio che rinuncia del tutto a farsi conoscere, per scrivere la storia delle sue amiche. Il personaggio generoso della storia: che fa conoscere le sue due amiche, per aiutarle a confortarsi a vicenda, a condividere le loro frustrazioni. È il personaggio che aiuta gli altri personaggi.

Il significato di questa storia appare semplice (due amiche si rivedono dopo tanto tempo, una fa conoscere all’altra una sua amica, le due nuove amiche si innamorano, delle indecisioni le separano, tutta una serie di piccoli fattori influenzano a tal punto l’animo di una delle amiche da portarla al suicidio – vero che così sem-bra più semplice?), ma non lo è.Tutta la Raccolta (formata da Capitolo I, Capitolo II, Capitolo III e Capitolo IV) è stata scritta da Rosalia non solo per aiutare il ricordo della sua amica Daphne a non svanire mai, ma anche per portare pace a sé stessa ed a tutte le sue domande sul “perché” della sua morte, sul “perché” del suo suicidio. Si tratta di una sorta di viaggio interiore fatto dalla narratrice, per convincersi, attraverso la scrittura, che la colpa della morte della sua amica non è sua, e non è di nessun’altro.


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Conclude che la morte della sua amica sia stata causata da lei sola, a causa della sua Mente, a causa delle influenze degli altri sulla sua Mente. Così vuole arrivare al fatto che l’essere umano è impotente davanti alle forze del Caso o della Fortuna, perciò non ha colpa di quello che succede nel mondo, ma ha il potere di modificare ciò che potrebbe succedere attraverso le sue scelte. Nonostante ciò, eppure, se l’essere umano non è consapevole di come e quando il Caso gestirà l’Animo altrui, non ha la colpa di non aver reagito per tempo, in modo da evitare un avvenimento o un’azione.

Questo è il significato di questa Raccolta. Spero di essere stata utile e di aver spiegato ogni cosa, per filo e per segno, senza aver tralasciato nulla.


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raccolta dedicata ad un amore color fuliggine

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