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CONSIGLIO REGIONALE Rapporto di fine legislatura sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale X Legislatura

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CONSIGLIO REGIONALE

Rapporto di fine legislatura

sullo stato della legislazione

e sul rendimento istituzionale

del Consiglio regionale

X Legislatura

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1 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

CONSIGLIO REGIONALE

_____________

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

Rapporto di fine legislatura

sullo stato della legislazione

e sul rendimento istituzionale

del Consiglio regionale

X Legislatura

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 2 2

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

La pubblicazione è stata curata dalla Direzione Affari della Presidenza e Legislativi del Consiglio regionale dell'Abruzzo Direttore Giovanna Colangelo Il testo è disponibile sul sito del Consiglio regionale www.consiglio.regione.abruzzo.it/legislativo/Rapporto/Ricerca.htm

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3 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

INDICE

PARTE PRIMA - LA PRODUZIONE NORMATIVA....................... 7

Introduzione ....................................................................................................................... 9

NOTA DI SINTESI ....................................................................................................... 11

I PROGETTI DI LEGGE ................................................................................................. 17 I progetti di legge presentati .......................................................................................... 19 I progetti di legge suddivisi per soggetto proponente ................................................ 20 I progetti di legge e relativo tasso di successo ............................................................ 21 L’esito dei progetti di legge presentati ......................................................................... 22 I progetti di legge di iniziativa consiliare suddivisi per gruppi di appartenenza ............................................................................................. 23 La distribuzione dei progetti di legge per macrosettori d’intervento ...................... 24 La suddivisione numerica e percentuale dei progetti di legge per Commissione competente ......................................................................................... 25 L’esito dei progetti di legge assegnati alle Commissioni competenti ...................... 26

LE LEGGI REGIONALI ................................................................................................. 27 Le tematiche affrontate dalla produzione legislativa della x legislatura .............. 29 La produzione legislativa ............................................................................................... 37 Il tasso mensile di legislazione ...................................................................................... 38 La dimensione delle leggi regionali ............................................................................... 39 Le leggi regionali suddivise per soggetto proponente ................................................. 40 I macrosettori dell’intervento legislativo .................................................................... 41 La suddivisione delle leggi per Commissione consiliare competente ...................... 42 La suddivisione delle leggi per tipologia di potestà legislativa esercitata ............ 43 La suddivisione delle leggi per tipologia di normazione ........................................... 44 La suddivisione delle leggi per tecnica redazionale ................................................... 45 Il numero e la percentuale di leggi emendate solo in Commissione suddivise per iniziativa legislativa ................................................................................................ 46 Il numero e la percentuale di leggi emendate solo in Aula suddivise per iniziativa legislativa ................................................................................................ 47 Il numero e la percentuale di leggi emendate sia in Commissione che in Aula suddivise per iniziativa legislativa .............................................................................. 48 Il numero e la percentuale di leggi non emendate né in Commissione né in Aula suddivise per iniziativa legislativa ........................................................... 49

LE LEGGI STATUTARIE ............................................................................................... 51 Le leggi statutarie ............................................................................................................ 53

I REGOLAMENTI REGIONALI ..................................................................................... 55 I regolamenti ..................................................................................................................... 57 I regolamenti suddivisi per soggetto proponente ........................................................ 58 I regolamenti suddivisi per settori d’intervento ......................................................... 59

GLI STRUMENTI PER IL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DELLA LEGISLAZIONE ................................................................................................ 61

Le leggi di riordino e le leggi abrogate .......................................................................... 63 Il grado di adeguamento ai rilievi di draftig ed atn ................................................... 64 Le clausole valutative ..................................................................................................... 66 Il numero delle leggi che contengono rinvii a successivi atti attuativi ................... 67 Il numero dei rinvii a successivi atti attuativi suddivisi per soggetti destinatari 68

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 4 4

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

IL CONTENZIOSO COSTITUZIONALE: I RICORSI DEL GOVERNO ............................. 69 Il rapporto tra leggi approvate e leggi impugnate nella Regione Abruzzo ............. 71 La percentuale di leggi impugnate su quelle approvate nella Regione Abruzzo .............................................................................................................. 72

IL CONTENZIOSO COSTITUZIONALE: LE PRONUNCE DELLA CORTE

COSTITUZIONALE ....................................................................................................... 73 Le pronunce della Corte costituzionale ........................................................................ 75 Gli esiti delle pronunce della Corte costituzionale relative alle leggi regionali impugnate dal Governo ........................................................................ 76

PARTE SECONDA - LE FUNZIONI DI CONTROLLO E VALUTAZIONE DELLE POLITICHE ................................................ 81

INTRODUZIONE ......................................................................................................... 83

IL COMITATO PER LA LEGISLAZIONE ....................................................................... 87

LE ATTIVITÀ SVOLTE NELLA X LEGISLATURA ......................................................... 93 Clausole valutative e norme di rendicontazione: pareri ............................................ 95 Clausole valutative e norme di rendicontazione: relazioni di ritorno .................. 102 Missioni valutative ....................................................................................................... 109

PARTE TERZA - LA FORMAZIONE E L'ATTUAZIONE DELLE POLITICHE DELL'UNIONE EUROPEA .......................................... 117

Introduzione ................................................................................................................... 119 1. La programmazione della fase ascendente e discendente: gli indirizzi approvati dal Consiglio regionale ............................................ 121 2. La partecipazione alla formazione del diritto europeo ....................................... 124 3. La verifica del rispetto del principio di sussidiarietà .......................................... 128 4. L’attuazione del diritto europeo .............................................................................. 129 5. Le impugnative delle leggi regionali per profili attinenti all’ordinamento europeo ............................................................................................... 132 6. Le notifiche IMI per le attività di servizi ............................................................... 136 7. La partecipazione del Consiglio regionale alle attività della CALRE: il coordinamento del gruppo di lavoro “Calamità naturali”.................................. 137

APPENDICE ............................................................................................................... 141

PARTE QUARTA - IL RENDIMENTO ISTITUZIONALE ......... 185

CAPO PRIMO - L'ATTIVITÀ DELL'ASSEMBLEA E DELLE COMMISSIONI ............... 187 Introduzione ................................................................................................................... 189 Attività assembleare ..................................................................................................... 190 Attività legislativa dell’Assemblea ............................................................................ 192 Attività regolamentare ................................................................................................. 194 Attività amministrativa ............................................................................................... 196 Sindacato politico e ispettivo ...................................................................................... 198 Conferenza dei Capigruppo consiliari ........................................................................ 200 Commissioni consiliari permanenti ............................................................................ 201

CAPO SECONDO - IL CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI E LA COMMISSIONE PARI OPPORTUNITÀ ............................................................... 203

Il Consiglio delle autonomie locali ............................................................................. 205

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5 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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La Commissione regionale per la realizzazione delle pari opportunità e della parità giuridica e sostanziale tra donne e uomini ................. 219

CAPO TERZO - IL COLLEGIO REGIONALE PER LE GARANZIE STATUTARIE .......... 223 Le funzioni del Collegio regionale per le garanzie statutarie ................................. 225 I pareri del Collegio regionale per le garanzie statutarie ........................................ 226

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 6 6

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7 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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PARTE PRIMA - LA PRODUZIONE NORMATIVA

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La redazione della Parte Prima è stata curata dal Servizio Legislativo, Qualità della Legislazione e Studi del Consiglio regionale dell'Abruzzo Dirigente Francesca Di Muro Coordinamento Rita D’Ambrosio Redazione Mauro Moretti

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9 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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INTRODUZIONE

La Parte Prima del presente Rapporto intende esaminare l’attività normativa della Regione svoltasi nell'intera X Legislatura, che comprende il secondo semestre del 2014, gli anni 2015, 2016, 2017, 2018 e l'anno 2019 fino al 10 febbraio (data in cui si sono svolte le elezioni regionali).

La metodologia utilizzata è quella di mettere a confronto i dati relativi alla produzione normativa realizzata nelle singole annualità in cui si è articolata la Legislatura in esame. Precede una nota di sintesi che rileva le tendenze evolutive della produzione legislativa del periodo di riferimento per fornire al lettore una rapida informazione sull’andamento delle stesse.

I dati sono stati tendenzialmente raggruppati seguendo la successione delle principali fasi in cui si articola il procedimento legislativo regionale: inizialmente sono stati analizzati i dati relativi ai progetti di legge; successivamente sono state oggetto di analisi le leggi regionali approvate.

La presente Parte si conclude con un'analisi del contenzioso costituzionale, comprensiva sia dei ricorsi del Governo che degli esiti delle pronunce della Corte Costituzionale intervenute nel corso della Legislatura in esame.

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11 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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NOTA DI SINTESI

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13 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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X LEGISLATURA

I PROGETTI DI LEGGE

PRESENTATI

Nella X Legislatura sono stati presentati in totale 522 progetti di legge: 57 nel secondo semestre del 2014, 141 nel 2015, 152 nel 2016, 104 nel 2017, 65 nel 2018 e 3 nel 2019 (fino al 10 febbraio).

I Consiglieri hanno presentato in totale 432 progetti di legge, la Giunta regionale 87, gli Enti locali 1 e il Consiglio delle autonomie locali (CAL) 2.

Il tasso di successo, calcolato sul totale dei progetti di legge presentati nel corso della X Legislatura, è pari al 41%. Quanto, invece, al tasso di successo dell'iniziativa legislativa dei vari soggetti proponenti, si rileva che quello della Giunta regionale è pari al 68%, quello consiliare è pari al 36%, mentre quello degli Enti locali e del CAL è pari allo 0%.

Individuando l’appartenenza politica dei 432 progetti di legge d’iniziativa consiliare, risulta che 209 sono di iniziativa della maggioranza, mentre 181 sono di iniziativa dell'opposizione e 42 sono di iniziativa trasversale dal momento che i consiglieri firmatari appartengono a gruppi di entrambi gli schieramenti.

Il macrosettore d’intervento maggiormente interessato dall’iniziativa legislativa è stato quello dei “Servizi alle persone e alla comunità” con 179 progetti di legge presentati.

La Quinta Commissione consiliare è quella che ha avuto il maggior numero di progetti di legge assegnati pari a 177.

LE LEGGI REGIONALI Nella X Legislatura il Consiglio regionale ha approvato 214 leggi.

Delle 214 leggi, 156 sono di iniziativa consiliare, 55 della Giunta, 3 di iniziativa mista. Pertanto il Consiglio regionale ha contribuito in misura maggiore alla produzione legislativa relativa al periodo osservato.

Il macrosettore che più di ogni altro è stato oggetto di intervento legislativo è quello della “Finanza regionale” con 46 leggi.

La Prima Commissione consiliare ha licenziato il maggior numero di leggi, pari a 90.

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 14 14

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Considerando la tipologia di potestà legislativa esercitata, 177 leggi sono espressione di potestà legislativa concorrente, mentre 37 di potestà legislativa residuale regionale.

Per quanto riguarda la tipologia di normazione, la X Legislatura ha visto l’approvazione di 1 legge istituzionale, di 89 leggi di settore, di 1 legge intersettoriale, di 1 legge provvedimento, di 80 leggi di manutenzione che sono intervenute in qualsiasi modo su un testo normativo previgente e di 42 leggi di bilancio.

Considerando la tecnica redazionale utilizzata, le leggi regionali della X Legislatura possono suddividersi in 129 leggi classificabili come testo nuovo e 85 come novella.

L’esame dell’attività emendativa delle Commissioni consiliari e dell’Aula sui progetti di legge esaminati, ha evidenziato che 58 leggi non hanno subito alcun emendamento né in Commissione, né in Aula vedendo l’approvazione finale del testo normativo così come proposto; le restanti 156 leggi hanno comunque subito emendamenti o in Commissione, o in Aula o in entrambe.

LE LEGGI STATUTARIE Nel corso della X Legislatura sono state approvate e sono entrate in vigore 2 leggi statutarie regionali.

I REGOLAMENTI Nel corso della X Legislatura sono stati approvati 14

regolamenti

GLI STRUMENTI PER IL

MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DELLA NORMAZIONE

Nel corso della X Legislatura, la riduzione del volume della legislazione è stata effettuata da 23 leggi regionali che hanno disposto, in totale, l’abrogazione espressa di 54 leggi regionali previgenti.

Per quanto concerne la verifica del grado di adeguamento da parte delle Commissioni consiliari alle segnalazioni di drafting formale effettuate nelle schede per l’istruttoria legislativa dal Servizio Legislativo, Qualità della legislazione e Studi, è risultato che nella X Legislatura le Commissioni consiliari per 59 leggi licenziate (pari al 27%) hanno totalmente recepito le segnalazioni; per 17 leggi licenziate (pari all'8%) hanno parzialmente recepito le segnalazioni; per 5 leggi (pari al 2%) non hanno recepito le segnalazioni, mentre per 85 leggi (pari al 40%) il Servizio non ha effettuato alcuna segnalazione dal momento che o il testo del progetto di

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15 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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legge era già ab origine in linea con le regole di drafting o il Servizio ha collaborato con il proponente alla stesura dell’articolato. Si segnala che per 40 leggi (pari al 19%) non è stato possibile elaborare la scheda istruttoria e per 8 leggi (pari al 4%) non è stato possibile verificare il grado di adeguamento o perché il testo è stato integralmente sostituito nel corso dell’esame o perché la scheda istruttoria è stata elaborata da altro Servizio.

Per quanto concerne la verifica del grado di adeguamento da parte delle Commissioni consiliari alle segnalazioni relative all’analisi tecnico-normativa (ATN) è risultato che nella X Legislatura le Commissioni consiliari per 18 leggi licenziate (pari all'8%) hanno totalmente recepito le segnalazioni; per 14 leggi licenziate (pari al 7%) hanno parzialmente recepito le segnalazioni; per 18 leggi (pari all'8%) non hanno recepito le segnalazioni, mentre per 116 leggi (pari al 54%) non è stato evidenziato alcun contrasto del progetto di legge con l’ordinamento costituzionale, europeo, statale e regionale nonché con la giurisprudenza della Corte costituzionale. Si segnala che per 40 leggi (pari al 19%) non è stato possibile elaborare la scheda istruttoria e per 8 leggi (pari al 4%) non è stato possibile verificare il grado di adeguamento o perché il testo è stato integralmente sostituito nel corso dell’esame o perché la scheda istruttoria è stata elaborata da altro Servizio.

Nel corso della X Legislatura sono state introdotte in totale 16 clausole valutative.

Nella X Legislatura, 97 leggi contengono rinvii a 248 atti attuativi dei quali 204 di Giunta regionale e 44 di Consiglio.

IL CONTENZIOSO

COSTITUZIONALE

Nella X Legislatura su 214 leggi approvate, sono state impugnate dal Governo, in via principale, 21 leggi regionali con una percentuale pari al 10%.

Nel corso della X Legislatura la Corte costituzionale si è pronunciata con 21 sentenze e 4 ordinanze su ricorsi presentati dal Governo avverso leggi regionali e con 6 sentenze su ricorsi in via incidentale.

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17 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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I PROGETTI DI LEGGE

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19 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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I PROGETTI DI LEGGE PRESENTATI

Il grafico evidenzia che l'anno 2016 è quello che ha visto la presentazione del maggior numero di progetti di legge (152).

In totale nella X Legislatura sono stati presentati 522 progetti di legge.

2014 2015 2016 2017 2018 2019

57

141152

104

65

3

Progetti di legge presentati

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 20 20

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I PROGETTI DI LEGGE SUDDIVISI PER SOGGETTO PROPONENTE

I dati riportati nel grafico, relativi all’esercizio dell’iniziativa legislativa nella X Legislatura, evidenziano la netta prevalenza numerica dei progetti di legge di iniziativa consiliare rispetto a quelli presentati dalla Giunta.

In totale nel corso della X Legislatura la Giunta regionale ha presentato 87 progetti di legge, i Consiglieri regionali hanno presentato 432 progetti di legge, gli Enti locali 1 e il CAL 2.

2014 2015 2016 2017 2018 2019

48

123136

84

40

18

16 16 20 25

2

Consiglieri Giunta CAL Enti locali

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21 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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I PROGETTI DI LEGGE E RELATIVO TASSO DI SUCCESSO

Il tasso di successo dell’iniziativa legislativa dei vari soggetti proponenti (ovvero il rapporto tra i progetti presentati e quelli divenuti legge), è calcolato sul totale dei progetti di legge presentati da una certa data (nel caso di specie dal 1° luglio 2014) fino a quella della loro approvazione dal momento che un progetto di legge non necessariamente conclude il suo iter procedimentale nello stesso anno di presentazione.

Ebbene, dal 1° luglio 2014 al termine della X Legislatura risulta confermata la tendenza secondo cui, mentre nella fase dell’iniziativa il contributo consiliare è decisamente superiore a quello della Giunta, il dato si rovescia del tutto facendo riferimento alle leggi effettivamente approvate.

Dai dati riportati nel grafico si può ricavare che il tasso di successo dei progetti di legge di iniziativa della Giunta è pari al 68% e, dunque, superiore a quello dei progetti di legge d’iniziativa consiliare che si attesta, invece, al 36%, mentre quello dei progetti di legge d'iniziativa sia degli Enti locali che del CAL è pari allo 0%.

Consiglieri Giunta CAL Enti locali

432

87

2 1

157

59

Presentati Approvati

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 22 22

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L’ESITO DEI PROGETTI DI LEGGE PRESENTATI

Il grafico suddivide per soggetto proponente i dati relativi ai progetti di legge presentati, approvati, giacenti e ritirati nel corso della X Legislatura.

E’ opportuno precisare che tra gli approvati vi sono anche quei progetti di legge che hanno comunque concluso il loro iter procedimentale essendo stati abbinati ad un altro testo vertente su materia identica ai sensi dell’articolo 78 del Regolamento interno per i lavori del Consiglio regionale. Per progetti di legge giacenti si intendono, invece, quelli assegnati alle Commissioni consiliari competenti per la relativa trattazione, ma non da esse esaminati e licenziati e quelli che, seppur licenziati dalle Commissioni, non sono stati esaminati e licenziati dal Consiglio regionale.

A conclusione dell’analisi dell’iniziativa legislativa relativa alla X Legislatura, si può delineare uno scenario costituito da alcuni elementi forti quali: • un’abbondante iniziativa legislativa pari in totale a 522 progetti di legge

presentati; • un considerevole numero, pari a 287, di progetti di legge giacenti dei quali

ben il 90% di iniziativa consiliare.

Presentati Approvati Ritirati o respinti

Giacenti

432

157

18

257

8759

127

2 21 1

Consiglieri Giunta CAL Enti locali

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23 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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I PROGETTI DI LEGGE DI INIZIATIVA CONSILIARE SUDDIVISI PER GRUPPI DI APPARTENENZA

Il grafico mette a confronto la ripartizione tra maggioranza, opposizione ed aggregazioni trasversali dell’iniziativa legislativa consiliare nella X Legislatura.

In totale nella X Legislatura la maggioranza ha presentato 209 progetti di legge mentre l'opposizione ne ha presentati 181; le iniziative trasversali sono state in totale 42.

2014 2015 2016 2017 2018 2019

28

74

52

31

24

16

40

70

46

8

14

914

7 8

Maggioranza Opposizione Trasversale

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 24 24

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LA DISTRIBUZIONE DEI PROGETTI DI LEGGE PER MACROSETTORI D’INTERVENTO

Il grafico mette a confronto i numeri dei progetti di legge presentati nel corso della X Legislatura suddivisi in macrosettori d’intervento legislativo.

Si evidenzia che: nel secondo semestre del 2014 il macrosettore “Ordinamento istituzionale” è quello che ha visto il maggior numero di interventi legislativi, pari a 18; negli anni 2015, 2016 e 2017 il macrosettore “Servizi alle persone e alla comunità” è quello che ha visto il maggior numero di interventi legislativi, pari rispettivamente a 59, a 62 e a 33; nell'anno 2018 e nel 2019 (fino al 10 febbraio) il macrosettore "Finanza regionale" è quello che ha visto il maggior numero di interventi legislativi, pari rispettivamente a 21 e a 3.

L’anno 2016 è quello che ha visto il maggior numero di interventi legislativi “multisettore” pari a 3.

La tabella che segue riporta per ciascun macrosettore il totale dei progetti di legge presentati nella X Legislatura. Si evidenzia che il macrosettore “Servizi alle persone e alla comunità” ha visto la presentazione del maggior numero di progetti di legge, pari a 179.

Macrosettore Totale progetti di legge presentati

nel corso della X Legislatura

Ordinamento Istituzionale 79

Sviluppo economico ed attività produttive 70

Territorio, ambiente ed infrastrutture 106

Servizi alle persone e alla comunità 179

Finanza regionale 79

Multisettore 9

OrdinamentoIstituzionale

Sviluppoeconomicoed attivitàproduttive

Territorio,ambiente edinfrastrutture

Servizi allepersone e alla

comunità

Finanzaregionale

Multisettore

18

4

14 14

6

1

17 17

35

59

12

1

24

19

27

62

17

3

14 15

20

33

20

2

6

15

10 11

21

23

2014 2015 2016 2017 2018 2019

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25 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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LA SUDDIVISIONE NUMERICA E PERCENTUALE DEI PROGETTI DI LEGGE PER COMMISSIONE COMPETENTE

Il grafico illustra, in percentuale, l’assegnazione alle Commissioni competenti per materia dei progetti di legge presentati in totale nella X Legislatura.

Il dato complessivo che si rileva è che nel corso della X Legislatura la V Commissione consiliare è quella che ha avuto la più alta percentuale di progetti di legge assegnati pari al 34%.

I

(Bilancio, Affari generali e istituzionali)

15730%

I e II

71%

II

(Territorio, Ambiente e Infrastrutture)

8416%

II e III

61%

III

(Agricoltura, Sviluppo economico e Attività

produttive)72

14%

III e V

21%

IV

(Politiche europee, internazionali, Programmi

della Commissione europea, Partecipazione ai

processi normativi

dell'Unione europea)6

1%

V

(Salute, Sicurezza sociale, Cultura, Formazione e

Lavoro)177

34%Statuto

(Commissione Speciale per le modifiche alla legge

elettorale e per l'attuazione e le modifiche allo Statuto)

11

2%

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 26 26

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L’ESITO DEI PROGETTI DI LEGGE ASSEGNATI ALLE COMMISSIONI COMPETENTI

La tabella riporta, per ciascuna Commissione consiliare, il dato complessivo relativo alla X Legislatura dei progetti di legge assegnati suddivisi a seconda che gli stessi abbiano concluso il loro iter in Commissione, siano stati ritirati o siano ancora giacenti.

I dati evidenziano che: la V Commissione ha avuto assegnato il maggior numero di progetti di legge, pari a 177; la I Commissione ha licenziato il maggior numero di progetti di legge, pari a 96; la V Commissione ha il maggior numero di progetti di legge giacenti, cioè 122.

Commissioni Progetti di legge

Assegnati Approvati Ritirati o respinti

Giacenti

I (Bilancio, Affari generali e istituzionali) 157 96 3 58

I e II 7 5 2

II (Territorio, Ambiente e Infrastrutture) 84 37 2 45

II e III 6 2 4

III (Agricoltura, Sviluppo economico e Attività produttive)

72 37 1 34

III e V 2 1 1

IV (Politiche europee, internazionali, Programmi della Commissione europea, Partecipazione ai processi normativi dell'Unione europea)

6 5 1

V (Salute, Sicurezza sociale, Cultura, Formazione e Lavoro)

177 43 12 122

Statuto (Commissione Speciale per le modifiche alla legge elettorale e per l'attuazione e le modifiche allo Statuto)

11 5 1 5

Il grafico che segue proietta, in una visione d’insieme, i dati riportati nella tabella precedente.

I I e II II II e III III III e V IV V Statuto

96

5

37

2

37 1 5

43

5

3

2 1 12

1

58

2

45

4

34

1 1

122

5

Approvati Ritirati o respinti Giacenti

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27 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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LE LEGGI REGIONALI

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 28 28

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29 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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LE TEMATICHE AFFRONTATE DALLA PRODUZIONE LEGISLATIVA DELLA X LEGISLATURA

Tra le 214 leggi approvate nel corso della X Legislatura, diverse ed importanti sono state le leggi di settore che meritano una peculiare segnalazione.

Per quanto riguarda la materia “politiche sociali e sanitarie” si segnalano: • la L.R. 5 ottobre 2015, n. 24 “Disposizioni in favore dei soggetti con disturbi

specifici di apprendimento (DSA)” che in applicazione della legge 8 ottobre 2010, n. 170 (Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico) e dei principi sanciti dagli articoli 3 e 32 della Costituzione, riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia, quali disturbi specifici di apprendimento (DSA), che possono ostacolare il pieno sviluppo dell'individuo. La legge detta norme in materia di interventi in favore di soggetti affetti da DSA volte a creare una importante sinergia tra la Regione, le istituzioni scolastiche e sanitarie, pubbliche e private e le famiglie;

• la L.R. 8 ottobre 2015, n. 25 (Disciplina delle Cooperative di Comunità) che, nel rispetto degli articoli 45 e 117 della Costituzione nonché dell'articolo 7, comma 5 dello Statuto, nell'ambito di iniziative a sostegno dello sviluppo economico, della coesione e della solidarietà sociale, volte a rafforzare il sistema produttivo integrato e a valorizzare le risorse e le vocazioni territoriali, in particolare delle comunità abruzzesi a rischio di impoverimento sociale e/o demografico, definisce i criteri ed i requisiti per il riconoscimento del ruolo e della funzione di "Cooperative di Comunità" alle società cooperative di cui agli articoli 2511 e seguenti del codice civile;

• la L.R. 12 gennaio 2016, n. 3 (Interventi per favorire i cittadini con disabilità nel rifornimento self-service presso i distributori di carburante) con la quale la Regione Abruzzo promuove e sostiene iniziative di sensibilizzazione a favore dell'integrazione sociale dei cittadini disabili;

• la L.R. 12 gennaio 2016, n. 4 (Lotta agli sprechi alimentari) con la quale si tutelano le fasce più deboli della popolazione abruzzese promuovendo l'attività di recupero e di distribuzione delle eccedenze alimentari e non alimentari a favore delle persone in stato di povertà o grave disagio sociale;

• la L.R. 4 marzo 2016, n. 9 (Norme per la prevenzione del soffocamento dei bambini) che promuove tutte le iniziative volte a prevenire la morte per soffocamento accidentale dei bambini da zero a dieci anni, nonché a sensibilizzare la formazione del personale docente e non docente degli asili nido e delle scuole dell'infanzia riguardo le manovre di rianimazione cardiopolmonare pediatrica di base, ossia le tecniche di disostruzione delle vie aeree in età pediatrica;

• la L.R. 12 aprile 2016, n. 10 (Interventi per l'acquisto di immobili da destinare ad abitazione principale in caso di morosità incolpevole) la quale in considerazione dell'attuale situazione di crisi economica e delle ripercussioni negative della stessa sui lavoratori, le famiglie e le imprese, intende promuovere interventi

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 30 30

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a favore di soggetti che versino in condizioni di morosità incolpevole nell'ambito di mutui bancari contratti per l'acquisto di immobili da destinare ad abitazione principale (c.d. prima casa);

• la L.R. 2 maggio 2016, n. 12 (Modifiche ed integrazioni alla L.R. 31 luglio 2007, n. 32 (Norme regionali in materia di autorizzazione, accreditamento istituzionale e accordi contrattuali delle strutture sanitarie e socio sanitarie pubbliche e private) e successive modifiche ed integrazioni) con la quale è stata riscritta la disciplina regionale in materia di autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie e socio sanitarie;

• la L.R. 9 giugno 2016, n. 16 (Promozione e valorizzazione dell'invecchiamento attivo) che riconosce e valorizza il ruolo delle persone anziane nella comunità e ne promuove la partecipazione alla vita sociale, civile, economica e culturale, favorendo la costruzione di percorsi per l'autonomia e il benessere nell'ambito dei propri abituali contesti di vita; valorizza altresì le esperienze formative, cognitive, professionali e umane conseguite dalle persone anziane nel corso della vita, nonché il loro patrimonio di relazioni personali;

• la L.R. 23 giugno 2016, n. 17 (Istituzione e regolamentazione del "Codice Rosa" all'interno dei pronti soccorsi abruzzesi) con la quale la Regione Abruzzo intende contrastare ogni forma e grado di violenza, in particolare contro le donne;

• la L.R. 25 maggio 2017, n. 35 (Norme sul divieto di utilizzo e detenzione di esche avvelenate) con la quale la Regione interviene per prevenire e contrastare il fenomeno degli avvelenamenti volontari di animali domestici e selvatici provocati dall'utilizzo di esche avvelenate;

• la L.R. 30 agosto 2017, n. 46 (Contributi regionali per l'installazione di sistemi di videosorveglianza all'interno delle strutture sanitarie e socio-sanitarie) con la quale la Regione favorisce, attraverso l'erogazione di contributi, l'installazione di sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie di cui all'articolo 2, comma 1, lettera c) della legge regionale 31 luglio 2007, n. 32 (Norme regionali in materia di autorizzazione, accreditamento istituzionale e accordi contrattuali delle strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private) pubbliche e private accreditate, operanti sul territorio regionale, al fine di garantire elevati standard di qualità nell'erogazione dei servizi offerti;

• la L.R. 12 gennaio 2018, n. 2 (Legge organica in materia di sport ed impiantistica sportiva) che persegue l'obiettivo di riscrivere la disciplina degli interventi finanziari della Regione in materia di attivita' sportiva, prima contenuti nella L.R. 7 marzo 2000, n. 20 (Testo unico in materia di sport e impiantistica sportiva) che viene contestualmente abrogata;

• la L.R. 2 agosto 2018, n. 24 (Istituzione del Garante regionale per l'infanzia e l'adolescenza) con la quale viene istituito, presso il Consiglio regionale, il Garante regionale per l'infanzia e l'adolescenza al fine di assicurare la piena attuazione nel territorio regionale dei diritti e degli interessi sia individuali che collettivi dei minori, nel rispetto delle competenze degli enti locali.

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31 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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Per quanto riguarda la materia “emergenza sismica” si segnalano: • la L.R. 27 settembre 2016, n. 33 (Interventi a favore delle popolazioni colpite dal

sisma del 24 agosto 2016 e ulteriori disposizioni urgenti) con la quale la Regione Abruzzo ha partecipato alle iniziative di solidarietà, come individuate dall'Assemblea plenaria della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome riunita a Roma il 5 settembre 2016, finalizzate al ritorno alle normali condizioni di vita delle popolazioni nei territori del centro Italia interessati dagli eventi sismici del 24 agosto 2016;

• la L.R. 24 novembre 2016, n. 37 (Contributo straordinario all'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) che intende sostenere e potenziare le attività di prevenzione e mitigazione del rischio sismico nel territorio regionale abruzzese espletate dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia presso la sede distaccata di L'Aquila;

• la L.R. 30 novembre 2016, n. 39 (Istituzione del premio di studio in memoria dei 77 studenti deceduti durante il terremoto dell'Aquila del 6 aprile 2009) che istituisce il premio di studio in memoria dei 77 studenti deceduti durante il tragico evento sismico del 6 aprile 2009 che colpì la città dell'Aquila;

• la L.R. 30 agosto 2017, n. 49 (Norme per il sostegno alle piccole imprese operanti nei territori della Regione interessati dagli eventi sismici del 2016 e 2017) con la quale la Regione sostiene, attraverso la concessione di un contributo economico, le piccole imprese operanti nei comuni abruzzesi di cui agli Allegati 1, 2 e 2-bis al decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189 (Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici del 2016), convertito con modificazioni dalla legge 15 dicembre 2016, n. 229, interessate dagli eventi sismici dei mesi di agosto ed ottobre 2016 e del mese di gennaio 2017.

Per quanto riguarda la materia “attività produttive” si segnalano: • la L.R. 9 giugno 2015, n. 14 “Nuova disciplina per l'istituzione dei distretti rurali

della Regione Abruzzo e modifica alla legge regionale 3 marzo 1988, n. 25 (Norme in materia di usi civici e gestione delle terre civiche - Esercizio delle funzioni amministrative)” che istituisce i distretti rurali quali strumenti di sviluppo e di corretta gestione del territorio in aree fortemente caratterizzate dall'attività agricola (decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228 "Orientamento e modernizzazione del settore agricolo, a norma dell'articolo 7 della Legge 5 marzo 2001, n. 57"). I distretti rurali sono sistemi locali caratterizzati da identità storiche e territoriali omogenee, derivanti dall'integrazione tra attività agricole ed altre attività locali (agriturismo, turismo rurale, artigianato, valori legati all'ambiente e alla tradizione contadina, attività turistico-culturali), nonché dalla produzione di beni e servizi di particolare specificità, coerenti con storia e vocazioni naturali del territorio;

• la L.R. 9 giugno 2015, n. 15 (Il sistema di Governance turistica regionale) che favorisce processi di aggregazione programmatica, progettuale, operativa e coordinata tra soggetti pubblici e privati per sviluppare una cultura di governo locale del turismo, connessa alle strategie e alle programmazioni

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 32 32

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regionali, nazionali e comunitarie. La legge inoltre, al fine di ottimizzare la competitività dell'offerta turistica regionale, favorisce e sostiene la creazione, la individuazione e l'attivazione di interazioni su base tematica e intersettoriale, il raccordo ed il coordinamento fra livelli locali e regionali fra attori pubblici e privati;

• la L.R. 8 ottobre 2015, n. 26 (Istituzione della Banca della Terra d'Abruzzo) che istituisce la Banca della Terra d'Abruzzo in attuazione dei principi e dei criteri della legge 4 agosto 1978, n. 440 (Norme per l'utilizzazione delle terre incolte, abbandonate o insufficientemente coltivate). La legge intende valorizzare le terre agricole incolte coerentemente con la tutela degli interessi sociali, economici e ambientali delle comunità locali per favorire il recupero delle aree abbandonate, contenere il degrado ambientale, salvaguardare il suolo e gli equilibri idrogeologici, limitare gli incendi boschivi, favorire l'ottimale assetto del territorio attraverso lo svolgimento delle attività agro-forestali, tutelare l'ambiente ed il paesaggio e conservare le biodiversità;

• la L.R. 9 giugno 2016, n. 14 (Disposizioni in materia di promozione e tutela dell'attività di panificazione in Abruzzo) che disciplina il "Sistema della Panificazione Artigianale" sul territorio regionale, al fine di garantire l'esercizio dell'attività di panificazione, di assicurare la qualità professionale degli operatori, valorizzare le produzioni artigianali, il pane fresco e di filiera, le specificità tradizionali e territoriali, la sicurezza igienico-sanitaria;

• la L.R. 20 luglio 2016, n. 22 (Disciplina in materia di sagra tipica dell'Abruzzo, delle feste popolari e dell'esercizio dell'attività temporanea di somministrazione di alimenti e bevande - Disposizioni in favore dei Centri di Ricerca del settore agricolo) con la quale la Regione promuove la valorizzazione delle vocazioni territoriali, lo sviluppo e l'integrazione della propria identità e riconosce le sagre e le feste popolari quali espressioni del patrimonio storico, sociale e culturale delle comunità abruzzesi;

• la L.R. 27 aprile 2017, n. 28 (Gestione della fauna ittica e disciplina della pesca nelle acque interne) con la quale viene disciplinato l'esercizio della pesca nelle acque interne;

• la L.R. 20 novembre 2017, n. 52 (Disposizioni per il riconoscimento, la valorizzazione e la promozione dei cammini abruzzesi) con la quale la Regione riconosce, valorizza e promuove i cammini, costituiti dagli itinerari escursionistici pedonali, o comunque fruibili con altre forme di mobilità dolce sostenibile, presenti nel territorio, per implementare l'offerta culturale e turistica regionale.

• la L.R. 22 maggio 2018, n. 9 (Norme per la promozione e il sostegno delle Pro Loco) con la quale la Regione riconosce e promuove, nel contesto dell'organizzazione e della programmazione turistica regionale, le Associazioni Pro Loco e loro consorzi come associazioni di volontariato, che hanno finalita' di promozione turistica e di valorizzazione dei servizi, delle realta' e delle potenzialita' naturalistiche, culturali, sociali e gastronomiche delle localita' su cui operano;

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33 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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• la L.R. 23 luglio 2018, n. 21 "Abruzzo mountain race: promozione e valorizzazione della montagna attraverso lo sport e modifiche alla legge regionale 22 maggio 2018, n. 10 (Disposizioni urgenti in materia finanziaria per esigenze indifferibili)" con la quale la Regione favorisce gli sport di montagna (arrampicata, corsa in montagna, mountain bike, triathlon, sci, orienteering, canottaggio, sky running, volo a vela, bird watching) quali strumenti di attrazione turistica per l'Abruzzo;

• la L.R. 31 luglio 2018, n. 23 (Testo unico in materia di commercio) che contiene le disposizioni regionali in materia di attivita' commerciali disponendo contestualmente l’abrogazione di ben 16 leggi regionali nonché di altre svariate disposizioni contenute in previgenti leggi regionali;

• la L.R. 24 agosto 2018, n. 35 (Misure a sostegno delle imprese e dell'occupazione sul territorio regionale e di contrasto alle delocalizzazioni produttive) che promuove la tutela e la riduzione dei rischi connessi alla delocalizzazione industriale e favorisce l'insediamento e la permanenza delle imprese in ambito territoriale al fine dell'accrescimento e della salvaguardia dei livelli occupazionali nel territorio abruzzese.

Per quanto riguarda la materia “ordinamento istituzionale” si segnalano: • la L.R. 10 novembre 2014, n.39 (Disposizioni sulla partecipazione della Regione

Abruzzo ai processi normativi dell'Unione Europea e sulle procedure d'esecuzione degli obblighi europei) che disciplina la partecipazione della Regione alla formazione degli atti europei e l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza all'Unione europea, in base ai principi di sussidiarietà, proporzionalità, efficienza, trasparenza e partecipazione democratica;

• la L.R. 20 ottobre 2015, n. 32 (Disposizioni per il riordino delle funzioni amministrative delle Province in attuazione della Legge 56/2014) che, in attuazione di quanto previsto dalla legge 7 aprile 2014, n. 56 (Disposizioni sulle città metropolitane, sulle Province, sulle unioni e fusioni di Comuni), anche con successivi atti normativi da approvare entro il 28 febbraio 2016, provvede al complessivo processo di riordino e riallocazione delle funzioni amministrative nel proprio territorio, individuando le dimensioni ottimali per l'esercizio delle medesime funzioni amministrative, con l'obiettivo di favorire l'associazionismo tra gli enti locali, la gestione delle funzioni di area vasta e la coesione tra le istituzioni del sistema Regione-Autonomie locali;

• la L.R. 27 settembre 2016, n. 34 “Disposizioni in materia di centrale unica di committenza regionale e modifiche alle leggi regionali 14 marzo 2000, n. 25 (Organizzazione del comparto sistemi informativi e telematici), 29 luglio 1998, n. 64 (Istituzione dell'Agenzia Regionale per la Tutela dell'Ambiente (A.R.T.A.)) e 3 agosto 2011, n. 27 (Modifiche alla legge regionale 21 luglio 1999, n. 44 (Norme per il riordino degli Enti di edilizia residenziale pubblica): attuazione del comma 1, dell'articolo 2 della legge regionale 24 marzo 2009, n. 4 (Principi generali in materia di riordino degli Enti regionali))” con la quale, tra l’altro, la Regione Abruzzo promuove, attraverso la costituzione di una centrale unica di committenza regionale, un sistema regionale di negoziazione per il contenimento e la

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 34 34

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razionalizzazione della spesa per l'approvvigionamento di beni e servizi da parte della Regione e degli enti regionali per l'ottimizzazione delle procedure di scelta degli appaltatori pubblici nei settori delle infrastrutture, trasporti, telecomunicazioni, della sanità ed in ogni altra materia di interesse regionale, anche al fine di prevenire e contrastare i fenomeni di corruzione e i tentativi di condizionamento della criminalità mafiosa.

Per quanto riguarda la materia “enti locali” si segnalano: • la L.R. 24 agosto 2018, n. 26 (Diposizioni per l'istituzione del Comune di Nuova

Pescara) con la quale, tenuto conto dell'esito del referendum consultivo regionale proclamato con decreto del Presidente della Giunta regionale n. 34/2014, pubblicato sul BURAT ordinario n. 30 del 30 luglio 2014, si dettano disposizioni volte a istituire, a decorrere dal 1° gennaio 2022, il Comune di ''Nuova Pescara'' attraverso l'ottimizzazione e l'implementazione del processo di fusione dei Comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore;

• la L.R. 24 agosto 2018, n. 28 "Abruzzo 2019 - Una legge per L'Aquila Capoluogo: attraverso una ricostruzione, la costruzione di un modello di sviluppo sul concetto di Benessere Equo e Sostenibile (BES)" che ha ad oggetto l'inquadramento della funzione dell'Aquila Citta' capoluogo di Regione e del suo territorio nel complessivo assetto della Regione Abruzzo, in attuazione dei principi di solidarieta' e di coesione sociale che consentono di perseguire l'armonico ed adeguato sviluppo di tutte le aree della Regione; la legge reca disposizioni volte a valorizzare le peculiarita' del territorio dell'Aquila che rappresentano patrimonio della collettivita' abruzzese, nonche' ad assicurare il recupero dell'ordinaria qualita' della vita in considerazione delle specifiche esigenze del territorio.

Per quanto riguarda la materia “governo del territorio” si segnalano: • la L.R. 23 dicembre 2014, n. 47 recante (Riordino delle partecipazioni societarie

nel settore del trasporto pubblico locale) che al fine di contenere i costi dell’azione amministrativa, di realizzare economie di scala e di razionalizzare le partecipazioni societarie regionali, persegue il miglioramento della gestione operativa ed economico-finanziaria delle Società regionali di trasporto pubblico locale promuovendo la costituzione di una unica azienda pubblica derivante dalla fusione mediante incorporazione delle società “Gestione Trasporti Metropolitani S.p.A.” e “Ferrovia Adriatico Sangritana S.p.A.” nella società “Autolinee Regionali Pubbliche Abruzzesi S.p.A”;

• la L.R. 23 agosto 2016, n. 29 (Disciplina del procedimento semplificato per l'approvazione delle varianti agli strumenti urbanistici comunali ai sensi dell'articolo 58 del D.L. 112/2008) che disciplina il procedimento semplificato per l'approvazione delle varianti urbanistiche previste dai piani delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari di cui all'articolo 58, comma 1, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112 (Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della

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35 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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finanza pubblica e la perequazione tributaria), convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133.

Per quanto riguarda la materia “tutela dell’ecosistema” si segnalano: • la L.R. 9 giugno 2016, n. 15 (Interventi a favore della conservazione dell'Orso

bruno marsicano) con la quale la Regione individua la conservazione dell'Orso bruno marsicano come una priorità nel quadro della strategia europea e nazionale per la biodiversità e pertanto favorisce e promuove, nell'ambito delle proprie competenze, la tutela della specie in tutto il territorio regionale;

• la L.R. 9 luglio 2016, n. 21 (Riconoscimento del cane bianco italiano da custodia delle greggi patrimonio culturale della Regione Abruzzo con il nome di "cane da pecora abruzzese" o "mastino abruzzese") con la quale la Regione riconosce il cane bianco italiano da custodia delle greggi, così come trasmesso dalla civiltà pastorale abruzzese, unico e inconfondibile, parte integrante del proprio patrimonio culturale con il nome di "cane da pecora abruzzese" o "mastino abruzzese".

Per quanto riguarda la materia del “lavoro” si segnala la L.R. 21 aprile 2017, n.

27 (Disposizioni in materia di tutela dei livelli occupazionali nel territorio regionale e ulteriori disposizioni urgenti) con la quale la Regione riconosce la clausola sociale quale misura volta a promuovere la stabilità occupazionale del personale impiegato, l'uniformità dei trattamenti contrattuali e ad assicurare i diritti acquisiti dai lavoratori nelle procedure per l'affidamento dei contratti di concessione e di appalto di lavori e servizi indette dalla Regione, dagli enti da essa dipendenti.

Per quanto riguarda la materia delle “professioni” si segnala la L.R. 30 agosto

2017, n. 44 (Legge europea regionale 2017) che da un lato riscrive la disciplina delle agenzie di viaggio e turismo e della professione di direttore tecnico e dall’altro modifica la disciplina dell'attività professionale di guida speleologica.

Per quanto riguarda la materia della “cultura” si segnala la L.R. 20 novembre

2017, n. 53 (Interventi in favore del comparto audiovisivo: musica, cinema e spettacolo. Istituzione della Film Commission d'Abruzzo) con la quale si attribuisce al Dipartimento regionale competente in materia di turismo e cultura, Servizio Beni e attività Culturali la funzione di "Film Commission d’Abruzzo" il cui scopo è essenzialmente quello di valorizzare il territorio regionale attraverso il sostegno alla realizzazione di opere audiovisive che incrementi la visibilità del territorio e della cultura regionali.

Da ultimo, in materia di “rapporti con l’Unione europea” si segnala la L.R. 24

agosto 2018, n. 27 (Partecipazione del Consiglio regionale alla costituzione dell'associazione denominata "L'Abruzzo in Europa") con la quale si autorizza il Consiglio regionale a costituire con l'Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) e l'Associazione Italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa (AICCRE) un'Associazione denominata "L'Abruzzo in Europa" avente lo scopo di supportare i comuni del territorio regionale nelle attivita' di euro

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 36 36

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progettazione al fine di utilizzare al massimo i fondi diretti provenienti dall'Unione europea.

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37 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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LA PRODUZIONE LEGISLATIVA

Il grafico illustra che sono state approvate 18 leggi nel secondo semestre dell’anno 2014, 42 nel 2015, 44 nel 2016, 64 nel 2017, 44 nel 2018 e 2 nel 2019 (fino al 10 febbraio).

La X Legislatura ha visto in totale l’approvazione di 214 leggi.

2014 2015 2016 2017 2018 2019

18

42 44

64

44

2

Leggi approvate

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 38 38

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IL TASSO MENSILE DI LEGISLAZIONE

Per tasso di legislazione si intende il numero di leggi approvate dal Consiglio regionale in un’unità di tempo determinata.

Considerando il mese quale unità di tempo, risulta che sono state approvate 3

leggi/mese nel secondo semestre dell’anno 2014, 3,5 nel 2015, 3,7 nel 2016, 5,3

nel 2017, 3,7 nel 2018 e 1 nel 2019 (fino al 10 febbraio).

Nella X legislatura sono state approvate 3,8 leggi/mese.

2014 2015 2016 2017 2018 2019

33,5 3,7

5,3

3,7

1

Tasso mensile di legislazione

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39 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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LA DIMENSIONE DELLE LEGGI REGIONALI

Indicatore dimensionale

Quantità

2014 2015 2016 2017 2018 2019 Totale

Numero leggi 18 42 44 64 44 2 214

Numero articoli 197 367 406 432 498 40 1.940

Numero commi 452 828 931 882 1.215 100 4.408

Numero caratteri 170.006 339.473 437.361 356.404 478.882 45.455 1.827.581

Numero medio articoli 11 9 9 7 11 20 9

Numero medio commi 25 20 21 14 28 50 21

Numero medio caratteri 9.445 8.083 9.940 5.569 10.884 22.728 8.540

Dalla tabella si evince che le leggi del 2019 (fino al 10 febbraio) contano un più elevato numero medio di articoli, commi e caratteri risultando quindi, mediamente, le leggi più corpose.

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 40 40

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

LE LEGGI REGIONALI SUDDIVISE PER SOGGETTO PROPONENTE

I dati proiettati nel grafico evidenziano l’andamento del contributo che la Giunta e i Consiglieri regionali hanno apportato alla produzione legislativa nella X Legislatura.

Si evidenzia che nella X Legislatura si è riscontrata una netta prevalenza delle leggi di iniziativa dei Consiglieri che numericamente rappresentano quasi il triplo delle leggi di iniziativa della Giunta regionale.

Suddividendo, infatti, per soggetto proponente le 214 leggi approvate nel corso della X Legislatura, si evidenzia che 55 sono di iniziativa della Giunta, 156 sono di iniziativa consiliare, 3 sono di iniziativa mista.

2014 2015 2016 2017 2018 2019

15

3337

44

27

37 7

1917

22 1

Iniziativa Consiliare Iniziativa di Giunta Iniziativa Mista

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41 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

I MACROSETTORI DELL’INTERVENTO LEGISLATIVO

Il grafico mette a confronto la suddivisione per macrosettore d’intervento delle leggi approvate nella X Legislatura.

Si evidenzia che: nel secondo semestre 2014 il macrosettore “Ordinamento istituzionale” è quello che ha visto il maggior numero di interventi legislativi, pari a 7; nell’anno 2015 il macrosettore “Territorio, ambiente ed infrastrutture” è quello che ha visto il maggior numero di interventi legislativi, pari a 17; nell’anno 2016 il macrosettore “Servizi alle persone e alla comunità” è quello che ha visto il maggior numero di interventi legislativi, pari a 13; negli anni 2017, 2018 e 2019 il macrosettore “Finanza regionale” è quello che ha visto il maggior numero di interventi legislativi, pari rispettivamente a 19, 14 e 2.

La tabella che segue riporta per ciascun macrosettore il totale delle leggi approvate nel corso della X Legislatura. Si evidenzia che il macorsettore “Finanza regionale” ha visto l’approvazione del maggior numero di leggi (46), seguito dal macrosettore “Servizi alle persone e alla comunità” (45) e dal macrosettore “Territorio, ambiente ed infrastrutture” (43).

Macrosettore Totale leggi

dal 1° luglio 2014 al 10 febbraio 2019

Ordinamento Istituzionale 27

Sviluppo economico ed attività produttive 39

Territorio, ambiente ed infrastrutture 43

Servizi alle persone e alla comunità 45

Finanza regionale 46

Multisettore 14

2014 2015 2016 2017 2018 2019

7

4

7

3

6

1

6

911 12

5

17

7

10

44

9

1315

4

1

5 5

19

14

213

64

Ordinamento

Istituzionale

Sviluppo

economicoed attività

produttive

Territorio,

ambiente edinfrastrutture

Servizi alle

persone e allacomunità

Finanza

regionale

Multisettore

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 42 42

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LA SUDDIVISIONE DELLE LEGGI PER COMMISSIONE CONSILIARE COMPETENTE

Il grafico evidenzia che nelle singole annualità di riferimento le Commissioni consiliari che hanno licenziato il maggior numero di leggi sono: nel secondo semestre 2014 la I Commissione con 8 leggi; nell’anno 2015 la II Commissione con 14 leggi; negli anni 2016, 2017, 2018 e nel primo bimestre 2019 la I Commissione con 15, 32, 22 e 2 leggi.

La tabella che segue riporta, suddivise per Commissione consiliare competente, le leggi approvate nella X Legislatura. Si può notare che la I Commissione consiliare ha licenziato il maggior numero di leggi pari a 90.

Commissione competente Leggi approvate

dal 1° luglio 2014 al 10 febbraio 2019

I (Bilancio, Affari generali e istituzionali)

90

I e II 4

II (Territorio, Ambiente e Infrastrutture)

32

II e III 2

III (Agricoltura, Sviluppo economico e Attività produttive)

36

III e V 1

IV (Politiche europee, internazionali, Programmi della

Commissione europea, Partecipazione ai processi normativi dell'Unione europea)

5

V (Salute, Sicurezza sociale, Cultura, Formazione e Lavoro)

41

Statuto

(Commissione Speciale per le modifiche alla legge elettorale e per l'attuazione e le modifiche allo Statuto)

3

2014 2015 2016 2017 2018 2019

811

15

32

22

21 1 22

14

6 64

1 11

7 710 11

12 1 1 14

8

1411

43

I I e II II II e III III III e V IV V Statuto

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43 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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LA SUDDIVISIONE DELLE LEGGI PER TIPOLOGIA DI POTESTÀ LEGISLATIVA ESERCITATA

Il grafico illustra che sia nel secondo semestre 2014 che nel 2015, nel 2016, nel 2017, nel 2018 e nel 2019 (fino al 10 febbraio) è stata esercitata prevalentemente la potestà legislativa concorrente ex art. 117, terzo comma, della Costituzione.

Suddividendo per tipologia di potestà legislativa esercitata dalle leggi approvate nella X Legislatura, risulta che il totale delle leggi inquadrabili nell’esercizio della potestà legislativa residuale è pari a 37 mentre il totale delle

leggi inquadrabili nell’esercizio della potestà legislativa concorrente è pari a 177.

2014 2015 2016 2017 2018 2019

17

36 36

53

33

216 8

11 11

Potestà concorrente Potestà residuale

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 44 44

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LA SUDDIVISIONE DELLE LEGGI PER TIPOLOGIA DI NORMAZIONE

Il grafico evidenzia la prevalenza delle leggi di manutenzione normativa nel secondo semestre del 2014 (11) e nell'anno 2017 (25), delle leggi di settore negli anni 2015 (22), 2016 (26) e 2018 (15), in quest'ultimo a pari merito con le leggi di bilancio.

La tabella che segue suddivide per tipologia di normazione tutte le leggi approvate nel corso della X Legislatura. Il dato aggregato evidenzia la prevalenza delle leggi di settore (89) seguite dalle leggi di manutenzione normativa (80).

Tipologia di normazione Leggi approvate

dal 1° luglio 2014 al 10 febbraio 2019

Leggi istituzionali 1

Leggi di settore 89

Leggi intersettoriali 1

Leggi provvedimento 1

Leggi di manutenzione normativa 80

Leggi di bilancio 42

2014 2015 2016 2017 2018 2019

1

6

22

26

20

15

1 1

11

17

14

25

13

13 2

19

15

2

Leggi

istituzionali

Leggi di

settore

Leggi

intersettoriali

Leggi

provvedimento

Leggi di

manutenzionenormativa

Leggi di

bilancio

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45 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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LA SUDDIVISIONE DELLE LEGGI PER TECNICA REDAZIONALE

Il grafico evidenzia che mentre nel secondo semestre del 2014 il Legislatore ha privilegiato il ricorso alla tecnica della novella, in tutte le successive annualità ha effettuato un maggiore utilizzo della tecnica redazionale del testo nuovo.

Nel corso della X Legislatura, infatti, sono stati approvati in totale 129 testi nuovi e 85 novelle.

2014 2015 2016 2017 2018 2019

7

25

30

3431

2

11

1714

30

13

Testo nuovo Novella

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 46 46

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IL NUMERO E LA PERCENTUALE DI LEGGI EMENDATE SOLO IN

COMMISSIONE SUDDIVISE PER INIZIATIVA LEGISLATIVA

La tabella che segue riporta, per la X Legislatura, con una suddivisione per soggetto proponente, il numero delle leggi emendate soltanto in Commissione e la relativa percentuale.

Periodo

dal 1° luglio 2014 al 10 febbraio 2019

Numero complessivo leggi

Numero leggi emendate solo in Commissione

Percentuale

Iniziativa Giunta 55 8 4%

Iniziativa consiliare 156 43 20%

Iniziativa mista 3

Totale leggi 214 51 24%

Il grafico mette a raffronto, per la X Legislatura, il numero delle leggi emendate solo nel corso dell’esame presso le Commissioni consiliari competenti, suddivise per soggetto proponente.

Il grafico evidenzia che nella X Legislatura le leggi di iniziativa del Consiglio sono quelle maggiormente emendate soltanto nel corso dell’esame presso le competenti Commissioni consiliari.

2014 2015 2016 2017 2018 2019

2 21

34

6

10

15

8

Giunta Consiglieri

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47 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

IL NUMERO E LA PERCENTUALE DI LEGGI EMENDATE SOLO IN AULA

SUDDIVISE PER INIZIATIVA LEGISLATIVA

La tabella che segue riporta, per la X Legislatura, con una suddivisione per soggetto proponente, il numero delle leggi emendate soltanto in Aula e la relativa percentuale.

Periodo

dal 1° luglio 2014 al 10 febbraio 2019

Numero complessivo leggi

Numero leggi emendate solo in Aula

Percentuale

Iniziativa Giunta 55 10 5%

Iniziativa consiliare 156 16 7%

Iniziativa mista 3

Totale leggi 214 26 12%

Il grafico mette a raffronto, per la X Legislatura, il numero delle leggi emendate solo nel corso dell’esame in Aula suddivise per soggetto proponente.

Il grafico evidenzia che nella X Legislatura le leggi di iniziativa del Consiglio sono quelle maggiormente emendate solo nel corso dell’esame in Aula.

2014 2015 2016 2017 2018 2019

2 2 2 2 22

5

3

5

1

Giunta Consiglieri

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 48 48

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

IL NUMERO E LA PERCENTUALE DI LEGGI EMENDATE SIA IN

COMMISSIONE CHE IN AULA SUDDIVISE PER INIZIATIVA LEGISLATIVA

La tabella che segue riporta, per la X Legislatura, con una suddivisione per soggetto proponente, il numero delle leggi emendate sia in Commissione che in Aula con la relativa percentuale.

Periodo

dal 1° luglio 2014 al 10 febbraio 2019

Numero complessivo leggi

Numero leggi emendate in Commissione e in

Aula Percentuale

Iniziativa Giunta 55 10 5%

Iniziativa consiliare 156 66 31%

Iniziativa mista 3 3 1%

Totale leggi 214 79 37%

Il grafico mette a raffronto, per la X Legislatura, il numero delle leggi emendate sia nel corso dell’esame in Commissione che in Aula, suddivise per soggetto proponente.

Il grafico evidenzia che nella X Legislatura le leggi di iniziativa del Consiglio sono quelle maggiormente emendate sia nel corso dell’esame in Commissione che in Aula.

2014 2015 2016 2017 2018 2019

2 2 21

3

6

16

18

14

12

21

Giunta Consiglieri Mista

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49 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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IL NUMERO E LA PERCENTUALE DI LEGGI NON EMENDATE NÉ IN

COMMISSIONE NÉ IN AULA SUDDIVISE PER INIZIATIVA LEGISLATIVA

La tabella che segue riporta, per la X Legislatura, con una suddivisione per soggetto proponente, il numero delle leggi non emendate né in Commissione né in Aula con la relativa percentuale.

Periodo

dal 1° luglio 2014 al 10 febbraio 2019

Numero complessivo leggi

Numero leggi non emendate né in

Commissione né in Aula Percentuale

Iniziativa Giunta 55 27 13%

Iniziativa consiliare 156 31 14%

Iniziativa mista 3

Totale leggi 214 58 27%

Il grafico mette a raffronto, per la X Legislatura, il numero delle leggi non emendate né nel corso dell’esame in Commissione né in Aula, suddivise per soggetto proponente.

Il grafico evidenzia che negli anni 2017 e 2018, a differenza delle altre annualità, le leggi di iniziativa della Giunta regionale non emendate né in Commissione né in Aula sono numericamente superiori a quelle di iniziativa consiliare.

2014 2015 2016 2017 2018 2019

1 1 1

15

9

3

6 6

10

6

Giunta Consiglieri

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 50 50

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51 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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LE LEGGI STATUTARIE

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 52 52

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53 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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LE LEGGI STATUTARIE

Nel corso della X Legislatura sono state approvate e sono entrate in vigore 2

leggi statutarie regionali:

- la legge Statutaria Regionale 20 marzo 2015, n. 1 (Modifiche allo Statuto della Regione Abruzzo), che si compone di 6 articoli suddivisi in 6 commi e 2.345 caratteri;

- La legge Statutaria Regionale 15 settembre 2015, n. 2 (Modifica dello Statuto), che si compone di 1 articolo, 1 comma e 866 caratteri.

Esse derivano, rispettivamente, dai seguenti progetti di legge:

- n. 1 del 2014 (Modifica all'articolo 15 dello Statuto della Regione Abruzzo), di iniziativa consiliare di maggioranza, che ha subito emendamenti sia in Commissione che in Aula;

- n. 78 del 2015 (Modifica dello Statuto), di iniziativa consiliare trasversale, che non ha subito emendamenti né in Commissione né inAula.

Le due leggi statutarie hanno un numero medio di articoli pari a 3,5, un numero medio di commi pari a 3,5 e un numero medio di caratteri pari a 1.605,5.

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 54 54

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55 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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I REGOLAMENTI REGIONALI

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 56 56

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57 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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I REGOLAMENTI

Il grafico illustra la produzione regolamentare della Regione nella X Legislatura.

La X Legislatura ha visto in totale l’approvazione di 14 regolamenti.

2014 2015 2016 2017 2018 2019

1

8

3

2

Regolamenti approvati

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 58 58

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

I REGOLAMENTI SUDDIVISI PER SOGGETTO PROPONENTE

I dati proiettati nel grafico evidenziano l’andamento del contributo che la Giunta e il Consiglio regionale hanno apportato alla produzione regolamentare nel corso della X Legislatura.

Suddividendo per soggetto proponente i 14 regolamenti approvati nella X Legislatura si evidenzia che 9 sono di iniziativa della Giunta e 5 d'iniziativa consiliare.

2014 2015 2016 2017 2018 2019

3

1 11

5

2

1

Iniziativa Consiliare Iniziativa di Giunta

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59 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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I REGOLAMENTI SUDDIVISI PER SETTORI D’INTERVENTO

Il grafico mette a confronto la suddivisione per macrosettore d’intervento dei regolamenti approvati nel corso della X Legislatura.

Si evidenzia che il macrosettore “Servizi alle persone e alla comunità” ha visto il maggior numero di interventi regolamentari, pari a 6.

2014 2015 2016 2017 2018 2019

1

3

2

1 11

3

2

OrdinamentoIstituzionale

Sviluppoeconomicoed attivitàproduttive

Territorio,ambiente edinfrastrutture

Servizi allepersone e allacomunità

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 60 60

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61 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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GLI STRUMENTI PER IL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DELLA LEGISLAZIONE

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 62 62

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63 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

LE LEGGI DI RIORDINO E LE LEGGI ABROGATE

Il grafico evidenzia che il 2018 è l'anno che ha visto l’abrogazione del maggior numero di leggi pari a 20.

In totale nella X Legislatura 23 leggi di riordino hanno abrogato 54 leggi.

2014 2015 2016 2017 2018 2019

5

9

2 2

5

11

9

7 7

20

Leggi di riordino Leggi abrogate

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 64 64

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

IL GRADO DI ADEGUAMENTO AI RILIEVI DI DRAFTIG ED ATN

Per quanto concerne la verifica del grado di adeguamento da parte delle Commissioni consiliari alle segnalazioni di drafting formale effettuate dal Servizio legislativo, Qualità della Legislazione e Studi è risultato che nella X Legislatura le Commissioni consiliari per 59 leggi licenziate (pari al 27%) hanno totalmente recepito le segnalazioni; per 17 leggi licenziate (pari all'8%) hanno parzialmente recepito le segnalazioni; per 5 leggi (pari al 2%) non hanno recepito le segnalazioni, mentre per 85 leggi (pari al 40%) il Servizio legislativo, Qualità della legislazione e Studi non ha effettuato alcuna segnalazione dal momento che o il testo del progetto di legge era già ab origine in linea con le regole di drafting o il Servizio ha collaborato con il proponente alla stesura dell’articolato. Quest’ultimo dato in particolare può essere interpretato come una maggiore consapevolezza acquisita dal Legislatore che il rispetto delle regole formali è sicuramente un primo passo per garantire la qualità della legislazione. Si fa presente che per 40 leggi (pari al 19%) approvate nella X Legislatura non è stato possibile elaborare da parte del Servizio legislativo, Qualità della legislazione e Studi la scheda istruttoria a causa, per lo più, dell’esiguità del tempo intercorso tra l’assegnazione e l’esame del progetto di legge presso la Commissione consiliare competente. Si segnala, infine, che per 8 leggi (pari al 4%), non è stato possibile verificare il grado di adeguamento da parte delle Commissioni consiliari o perché il testo è stato integralmente sostituito nel corso dell’esame o perché la scheda istruttoria è stata elaborata da altro Servizio.

2014 2015 2016 2017 2018 2019

4

1513

15

11

1

6

3 35

12 2

8

14

20

25

18

3 35

19

9

12 2

12

1

Adeguamento alle segnalazioni di drafting formale

Totale Parziale Nullo Senza segnalazioni Senza scheda Altro

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65 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

Per quanto concerne la verifica del grado di adeguamento da parte delle Commissioni consiliari alle segnalazioni relative all’analisi tecnico-normativa

(ATN) effettuate dal Servizio legislativo, Qualità della Legislazione e Studi è risultato che nella X Legislatura le Commissioni consiliari per 18 leggi licenziate (pari all'8%) hanno totalmente recepito le segnalazioni; per 14 leggi licenziate (pari al 7%) hanno parzialmente recepito le segnalazioni; per 18 leggi (pari all'8%) non hanno recepito le segnalazioni, mentre per 116 leggi (pari al 54%) le osservazioni del Servizio legislativo, Qualità della legislazione e Studi non hanno evidenziato contrasti del progetto di legge con l’ordinamento costituzionale, europeo, statale e regionale nonché con la giurisprudenza della Corte costituzionale. Si fa presente che per 40 leggi (pari al 19%) approvate nel corso della X Legislatura non è stato possibile elaborare da parte del Servizio legislativo, Qualità della legislazione e Studi la scheda istruttoria a causa, per lo più, dell’esiguità del tempo intercorso tra l’assegnazione e l’esame del progetto di legge presso la Commissione consiliare competente. Si segnala, infine, che per 8 leggi (pari al 4%), non è stato possibile verificare il grado di adeguamento da parte delle Commissioni consiliari o perché il testo è stato integralmente sostituito nel corso dell’esame o perché la scheda istruttoria è stata elaborata da altro Servizio.

2014 2015 2016 2017 2018 2019

4

1

75

1

6

31

4

1

75 4

1

8

23 23

33

28

13 3

5

19

9

12 2 1 2 1

Adeguamento alle segnalazioni relative all'analisi tecnico-normativa (ATN)

Totale Parziale Nullo Senza segnalazioni Senza scheda Altro

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 66 66

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

LE CLAUSOLE VALUTATIVE

Nella X Legislatura sono state introdotte in totale 16 clausole valutative, contenute in 16 leggi regionali.

2014 2015 2016 2017 2018 2019

1

4

7

2 2

1

4

7

2 2

Leggi Clausole valutative

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67 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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IL NUMERO DELLE LEGGI CHE CONTENGONO RINVII A SUCCESSIVI ATTI ATTUATIVI

Anno Numero leggi Leggi che contengono

rinvii Percentuale

2014 (secondo semestre)

18 10 56%

2015 42 23 55%

2016 44 24 55%

2017 64 21 33%

2018 44 17 39%

2019 (fino al 10 febbraio)

2 2 100%

Totale 214 97 45%

Nel secondo semestre del 2014 10 leggi contengono rinvii ad atti non legislativi; nell'anno 2015 sono 23; nell'anno 2016 sono 24; nell'anno 2017 sono 21; nell'anno 2018 sono 17; nel 2019 (fino al 10 febbraio) sono 2 le leggi che li contengono.

In totale nella X Legislatura 97 leggi su un totale di 214 promulgate contengono rinvii a successivi atti attuativi, con una percentuale pari al 45%.

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 68 68

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IL NUMERO DEI RINVII A SUCCESSIVI ATTI ATTUATIVI SUDDIVISI PER SOGGETTI DESTINATARI

Il grafico mette a confronto, per il secondo semestre 2014, per gli anni 2015, 2016, 2017, 2018 e per il 2019 (fino al 10 febbraio), il numero degli atti non legislativi di Giunta e di Consiglio cui il Legislatore regionale ha rinviato aspetti di disciplina della materia trattata. In totale gli atti sono 248.

Si può notare la tendenza secondo cui gli atti non legislativi ai quali il legislatore regionale rinvia maggiormente sono quelli della Giunta.

In totale nella X Legislatura i rinvii agli atti di Giunta sono pari a 204 e quindi di gran lunga superiori a quelli di Consiglio, pari a 44.

2014 2015 2016 2017 2018 2019

23

41

4745

41

710

4

13

6

11

Giunta Consiglio

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69 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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IL CONTENZIOSO COSTITUZIONALE: I RICORSI DEL GOVERNO

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 70 70

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71 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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IL RAPPORTO TRA LEGGI APPROVATE E LEGGI IMPUGNATE NELLA REGIONE ABRUZZO

Il grafico mette a raffronto i dati relativi alle leggi approvate e alle leggi impugnate nel corso della X Legislatura.

Nella X Legislatura sono state impugnate in totale 21 leggi regionali su 214 approvate con una percentuale pari al 10%.

2014 2015 2016 2017 2018 2019

18

42 44

64

44

227

3 5 4

Leggi approvate Leggi impugnate

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 72 72

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LA PERCENTUALE DI LEGGI IMPUGNATE SU QUELLE APPROVATE NELLA

REGIONE ABRUZZO

Il grafico proietta la percentuale di leggi impugnate rispetto a quelle approvate nel secondo semestre 2014, negli anni 2015, 2016, 2017, 2018 e nel 2019 (fino al 10 febbraio).

2014 2015 2016 2017 2018 2019

11%

17%

7% 8%9%

Leggi impugnate

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73 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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IL CONTENZIOSO COSTITUZIONALE: LE PRONUNCE DELLA CORTE COSTITUZIONALE

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 74 74

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75 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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LE PRONUNCE DELLA CORTE COSTITUZIONALE

Anno Sentenze Ordinanze Totale

2014 (secondo semestre)

2 2

2015 6 3 9

2016 6 1 7

2017 6 6

2018 5 5

2019 (fino al 28 febbraio)

2 2

Totali 27 4 31

La tabella riporta le sentenze e le ordinanze pronunciate dalla Corte costituzionale nel secondo semestre 2014, negli anni 2015, 2016, 2017, 2018 e nel 2019 (fino al 28 febbraio) sulle leggi della Regione Abruzzo.

Il grafico che segue illustra i dati riportati nella tabella.

2014 2015 2016 2017 2018 2019

2

6 6 6

5

2

3

1

Sentenze Ordinanze

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 76 76

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GLI ESITI DELLE PRONUNCE DELLA CORTE COSTITUZIONALE RELATIVE ALLE LEGGI REGIONALI IMPUGNATE DAL GOVERNO

La tabella che segue riporta gli esiti delle pronunce della Corte Costituzionale dal 1° luglio 2014 al 28 febbraio 2019 relative alle leggi regionali approvate nel corso della X Legislatura che sono state impugnate dal Governo.

Per ogni pronuncia sono riportati gli esiti con riferimento ad ogni singola disposizione impugnata.

Estremi pronuncia

Legge regionale Disposizione

impugnata dal Governo

Esito

Sentenza 249/2014

L.R. 30 luglio 2014, n. 34 (Modifica all'articolo 7 della legge regionale 27 marzo 2014, n. 14)

Art. 38 della L.R. 18 dicembre 2013, n. 55

Illegittimità costituzionale, in

via consequenziale, dell'art. 1, comma 1

Ordinanza 27/2016

L.R. 21 novembre 2014, n. 41 (Riordino dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise "G. Caporale")

Art. 12, comma 5 Art. 25, comma 2

Estinzione del processo

Sentenza 131/2016

L.R. 12 novembre 2014, n. 40 (Modifiche ed integrazioni all'art. 2 della L.R. 28 aprile 2014, n. 26, all'art. 14 della L.R. 25 ottobre 1996, n. 96, alla L.R. 10 marzo 2008, n. 2 e ulteriori norme in materia di edilizia residenziale pubblica)

Art. 3

Inammissibilità della questione di

legittimità costituzionale

Art. 4 Illegittimità

costituzionale

Sentenza 161/2016

L.R. 8 gennaio 2015, n. 1 (Proroga termini e altre disposizioni urgenti)

Art. 8

Infondatezza della questione di legittimità

costituzionale

Sentenza 249/2016

L.R. 8 giugno 2015, n. 13 (Modifiche ed integrazioni alla L.R. 10 marzo 2008, n. 2 (Provvedimenti urgenti a tutela del territorio regionale))

Art. 1, commi 1 e 2 Illegittimità

costituzionale

Sentenza 273/2016

L.R. 21 maggio 2015, n. 10 (Norme per l'alienazione e la valorizzazione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica)

Art. 5, commi 3 e 5 Illegittimità

costituzionale

Sentenza 36/2017

L.R. 6 novembre 2015, n. 38 (Istituzione del Parco Naturale Regionale Costa dei Trabocchi e modifiche alla legge regionale 21 giugno 1996, n. 38 (Legge-quadro sulle aree protette della Regione Abruzzo per l'Appennino Parco d'Europa))

Art. 1, commi 1, 2 e 3 Art. 2, commi 1, 2, 3 e 4

Art. 3, comma 1 Art. 4 Art. 5 Art. 6 Art. 7 Art. 8 Art. 9

Art. 11 Art. 12

Illegittimità costituzionale

Sentenza 39/2017

L.R. 14 ottobre 2015, n. 29 (Provvedimenti urgenti per la tutela dell'ambiente e dell'ecosistema della costa abruzzese)

Legge nella sua interezza

Illegittimità costituzionale

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77 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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Estremi pronuncia

Legge regionale Disposizione

impugnata dal Governo

Esito

Sentenza 59/2017

L.R. 3 novembre 2015, n. 36 (Disposizioni in materia di acque e di autorizzazione provvisoria degli scarichi relativi ad impianti di depurazione delle acque reflue urbane in attuazione dell'art. 124, comma 6, del decreto legislativo 152/2006 e modifica alla L.R. 5/2015)

Art. 1, comma 2, lett. b) Illegittimità

costituzionale

L.R. 19 gennaio 2016, n. 5 (Disposizioni finanziarie per la redazione del Bilancio pluriennale 2016-2018 della Regione Abruzzo (Legge di Stabilità Regionale 2016))

Art. 11, comma 6, lett. b) Illegittimità

costituzionale

L.R. 13 aprile 2016, n. 11 (Modifiche alle leggi regionali 25/2011, 5/2015, 38/1996 e 9/2011)

Art. 1, comma 1, lett. a), b) e c)

Parziale illegittimità costituzionale del comma 1, lett. a);

Illegittimità costituzionale del comma 1, lett. b) e

c); Illegittimità

costituzionale, in via consequenziale, del comma 1, lett.

d)

Sentenza 60/2017

L.R. 8 giugno 2015, n. 12 (Modifiche alla legge regionale 11 agosto 2011, n. 28 (Norme per la riduzione del rischio sismico e modalità di vigilanza e controllo su opere e costruzioni in zone sismiche), relativamente agli articoli 5 e 7.

Art. 5

Inammissibilità della questione di

legittimità costituzionale

Art. 7

Parziale illegittimità costituzionale e

parziale inammissibilità

della questione di legittimità

costituzionale

Sentenza 74/2017

L.R. 13 aprile 2016, n. 11 (Modifiche alle leggi regionali 25/2011, 5/2015, 38/1996 e 9/2011)

Art. 4 Illegittimità

costituzionale

Sentenza 49/2018

L.R. 7 marzo 2017, n. 16 (Rendiconto generale per l'esercizio 2013. Conto finanziario, conto generale del patrimonio e nota illustrativa preliminare)

Legge nella sua interezza

Illegittimità costituzionale

Sentenza 118/2018

L.R. 27 aprile 2017, n. 30 (Tutela del legittimo affidamento dei concessionari balneari)

Art. 3, comma 3 Illegittimità

costituzionale

Sentenza 245/2018

L.R. 1 agosto 2017, n. 40 (Disposizioni per il recupero del patrimonio edilizio esistente. Destinazioni d'uso e contenimento dell'uso del suolo, modifiche alla L.R. 96/2000 ed ulteriori disposizioni)

Art.4, comma 4 Art. 5, comma 2

Art. 7

Infondatezza delle questioni di legittimità

costituzionale dell'articolo 4,

comma 4; Illegittimità

costituzionale dell'art. 5, comma 2;

Illegittimità costituzionale

dell'art. 7

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 78 78

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Estremi pronuncia

Legge regionale Disposizione

impugnata dal Governo

Esito

Sentenza 246/2018

L.R. 4 settembre 2017, n. 51 (Impresa Abruzzo. Competitività - sviluppo - territorio)

Art. 6, commi 1, 2 e 6 Art. 7, commi 6, 7, 8,

lettera c), e 9 Art. 8, comma 2

Illegittimita' costituzionale

dell'art. 6, commi 1 e 2;

Parziale illegittimita'

costituzionale dell'art. 6, comma 6;

Parziale illegittimita'

costituzionale dell'art. 7, comma 6,

lettere a) e b); Illegittimita'

costituzionale dell'art. 7, comma 7;

Parziale illegittimita'

costituzionale dell'art. 7, commi 8,

lettera c), e 9; Parziale

illegittimita' costituzionale

dell'art. 8, comma 2

Sentenza 28/2019

L.R. 23 gennaio 2018, n. 5 (Norme a sostegno dell'economia circolare - Adeguamento Piano Regionale di Gestione Integrata dei Rifiuti (PRGR))

Art. 2 e adeguato piano regionale di gestione integrata dei rifiuti,

composto dagli Allegati alla legge

Illegittimità costituzionale

dell'art. 2; Illegittimità

costituzionale del piano regionale di gestione integrata dei rifiuti (PRGR)

adeguato, composto dagli Allegati alla

legge; Illegittimita'

costituzionale, in via consequenziale, dell'art. 11, comma

4-bis, della L.R. 45/2007, aggiunto dall'art. 11, comma

1, della L.R. 44/2011

In totale la Corte con 16 sentenze e 1 ordinanza si è pronunciata su 53

disposizioni contenute in 19 leggi regionali: • di 38 di queste è stata dichiarata l’illegittimità costituzionale; • di 9 è stata dichiarata l’illegittimità costituzionale parziale; • di 2 è stata dichiarata l'inammissibilità della questione di legittimità

costituzionale; • di 2 è stata dichiarata l'infondatezza della questione di legittimità

costituzionale;

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79 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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• di 2 è stata dichiarata l'estinzione del processo.

Il grafico che segue illustra i dati sopra riportati.

Per un’analisi più approfondita dei ricorsi e delle relative pronunce della Corte costituzionale riportate nel presente paragrafo si fa rinvio, altresì, alle parti sul contenzioso costituzionale dei Rapporti sullo stato della legislazione regionale relativi al secondo semestre 2014 e agli anni 2015, 2016, 2017, 2018.

38

9

2 2 2

Illegittimitàcostituzionale

Parziale Illegittimitàcostituzionale

Inammissibilità della questionedi legittimità costituzionale

Infondatezza della questionedi legittimità costituzionale

Estinzionedel processo

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 80 80

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81 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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PARTE SECONDA - LE FUNZIONI DI CONTROLLO E VALUTAZIONE DELLE POLITICHE

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 82 82

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La redazione della Parte Seconda è stata curata dal Servizio Analisi Economica, Statistica e Monitoraggio del Consiglio regionale dell'Abruzzo Dirigente Silvana De Paolis Coordinamento Francesca Tironi Redazione Silvia Macciocchi

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83 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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INTRODUZIONE

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 84 84

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85 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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Il Consiglio Regionale svolge le attività nell’ambito delle funzioni di controllo, valutazione e monitoraggio previste dall’art. 26 dello Statuto1 attraverso il Comitato per la Legislazione, istituito nel 2011.

Il Comitato rappresenta la trasposizione a livello di organismo interno delle predette funzioni: questo elemento costituisce una esperienza specifica della regione Abruzzo, condivisa con poche altre regioni italiane (tra le quali Lombardia, Piemonte e Friuli Venezia Giulia).

Il controllo sull’attuazione delle leggi e le attività di valutazione e monitoraggio hanno come finalità ultima quella di produrre una normazione di qualità, idonea a rispondere in maniera chiara, coerente ed efficace alle esigenze e ai bisogni della collettività; il Comitato opera proprio in tal senso.

Fare buone leggi, infatti, non risolve i problemi. L’approvazione di una legge è solo il primo passo di un processo molto più lungo e complesso che passa attraverso l’attuazione. Il dovere di fare delle buone leggi implica quindi la necessità di verificare che le stesse siano state realmente attuate (e come) e di capire se e in che misura le politiche promosse abbiano apportato benefici alla collettività.

Per migliorare la qualità della normazione e per esercitare le funzioni di controllo, valutazione degli effetti delle politiche e verifica del raggiungimento dei risultati previsti, sono stati predisposti e assegnati al Comitato appositi strumenti.

Tra questi: la redazione di testi unici, di leggi di abrogazione e di riordino, la promozione di missioni valutative e l’inserimento nelle leggi di clausole valutative attraverso le quali il soggetto attuatore comunica le informazioni necessarie per conoscere i tempi, le modalità applicative e le eventuali criticità emerse in fase di implementazione, ciò per valutare le conseguenze dell’atto e gli effetti delle politiche pubbliche sui destinatari diretti e sulla collettività”2.

1 BURA 10 gennaio 2007, n. 1 Straordinario

2 Statuto (art. 26) e L.R. 26/2010

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 86 86

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IL COMITATO PER LA LEGISLAZIONE

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 88 88

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89 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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Ruolo del Comitato per la Legislazione

IL CONSIGLIO ISTITUISCE secondo le disposizioni del Regolamento il

COMITATO PER LA LEGISLAZIONE

(Statuto Art. 27)

IL COMITATO PER LA LEGISLAZIONE

opera per

• assicurare il MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DELLA NORMAZIONE

• consentire l'esercizio della funzione consiliare di CONTROLLO SULL'ATTUAZIONE DELLE LEGGI

• consentire l'esercizio della funzione consiliare di VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI DELLE POLITICHE REGIONALI

(Regolamento Art. 121) QUALITÀ DELLA

NORMAZIONE

FUNZIONE DI CONTROLLO

L'ATTIVITÀ NORMATIVA È IMPRONTATA AI SEGUENTI

PRINCIPI: a) chiarezza, semplicità e omogeneità dei testi normativi; b) rispetto delle regole e suggerimenti per la redazione dei testi normativi adottati con deliberazione dell'Ufficio di Presidenza; c) qualità, coerenza ed efficacia rispetto agli obiettivi perseguiti; d) semplificazione e riordino del sistema normativo; e) CONTROLLO SULL'ATTUAZIONE DELLE LEGGI E VALUTAZIONE DELLE POLITICHE REGIONALI. […]

Il Consiglio regionale predispone gli strumenti per esercitare la funzione di controllo, per valutare gli effetti delle politiche e per verificare il raggiungimento dei risultati previsti. LE LEGGI, PER L'ESPLETAMENTO DELLE FUNZIONI DI CONTROLLO E VALUTAZIONE, POSSONO PREVEDERE CLAUSOLE

VALUTATIVE che disciplinano dati e informazioni che i soggetti attuatori sono tenuti a fornire.

(Regolamento Art. 57)

(Statuto Art. 26)

IL CONTROLLO SULL'ATTUAZIONE DELLE LEGGI E LA VALUTAZIONE DELLE POLITICHE vanno intesi sia come strumento per migliorare la qualità della normazione,

rendendola più adeguata ai bisogni della collettività, sia come esplicitazione del ruolo che l'assemblea legislativa svolge nei confronti dell'esecutivo

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 90 90

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Funzioni di controllo e valutazione

Il Comitato per la Legislazione per le funzioni connesse al controllo sull'attuazione delle leggi e alla valutazione degli effetti delle politiche regionali opera:

formulando proposte per l'inserimento nei progetti di legge di clausole

valutative

esprimendo pareri alle commissioni in merito alla formulazione delle

clausole valutative e di altre norme di rendicontazione contenute nei

progetti di legge

verificando il rispetto degli obblighi informativi previsti dalle clausole

valutative in vigore, esaminando i contenuti delle relazioni inviate in

ottemperanza a tali norme e comunica gli esiti dell'esame svolto alle

Commissioni permanenti competenti

promuovendo lo svolgimento di missioni valutative da sottoporre

all'approvazione dell'Ufficio di Presidenza

attivando tutti gli strumenti necessari per ottenere informazioni dai

soggetti attuatori delle politiche regionali e dalle rappresentanze degli

interessi sociali ed economici.

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91 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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Composizione

Il Comitato è composto da sei Consiglieri, nominati su designazione congiunta dei Presidenti dei Gruppi consiliari, in rappresentanza paritaria della maggioranza e dell’opposizione.

La pariteticità dell’organo è posta a presidio della credibilità dei processi di controllo e valutazione.

L’indicazione del Presidente è riservata alla maggioranza.

Per il funzionamento dell’organo, il regolamento rinvia alle norme dettate per le Commissioni permanenti, in quanto applicabili. Nella prassi dei lavori, le deliberazioni sono sempre state assunte all’unanimità dei consensi.

I componenti del Comitato per la Legislazione nella X legislature sono stati nominati con decreto del Presidente del Consiglio Regionale n. 75 del 4 novembre 2014.

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 92 92

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93 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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LE ATTIVITÀ SVOLTE NELLA X LEGISLATURA

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 94 94

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95 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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CLAUSOLE VALUTATIVE E NORME DI RENDICONTAZIONE: PARERI

Le clausole valutative sono articoli di legge attraverso i quali si attribuisce un mandato ai soggetti incaricati dell'attuazione della legge (in primis all'Esecutivo) di raccogliere, elaborare e infine comunicare all'organo legislativo, con cadenza determinata, una serie di informazioni pertinenti, dettagliate e complete, tese a rendicontare tempi e modalità d'attuazione della legge e risultati da essa conseguiti (o non conseguiti). Lo scopo è la rappresentazione di un’immagine chiara del processo d’implementazione in modo da fornire al Legislatore elementi di valutazione a supporto delle scelte di mantenere o, al contrario, modificare la norma per migliorarne l'efficacia.

Oltre alle clausole valutative, in molti testi normativi sono state previste delle generiche attività di rendicontazione all'Assemblea sullo stato di attuazione della legge. Tali norme non possono essere considerate vere e proprie clausole, in quanto non guidano il processo di valutazione, ma lasciano alla discrezionalità dell’esecutivo la scelta dei contenuti.

Nel corso della X legislatura il Comitato ha tenuto 17 sedute per lo svolgimento delle competenze in materia di valutazione ed espresso 48 pareri (di cui 17 nel 2015 e 19 nel 2016, 10 nel 2017 e 2 nel 2018). Nel 2014 e nel 2019 il Comitato non ha svolto riunioni.

I pareri espressi dal Comitato sulle clausole valutative e sulle norme di rendicontazione dei progetti di legge sono stati tutti accolti dalle Commissioni consiliari competenti in sede di discussione degli stessi progetti di legge.

17

19

10

2

0

5

10

15

20

2015 2016 2017 2018

PARERI SU CLAUSOLE VALUTATIVE E NORME DI RENDICONTAZIONE

X LEGISLATURA

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 96 96

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

PARERI X LEGISLATURA PER AREA DI POLICY

ANNO PROGETTO DI LEGGE AREA DI POLICY

COMMISSIONE

1 2015 PDL n. 62/2015 “Principi generali per il contenimento del consumo del suolo”

ambiente II

2 2015 PDL n. 16/2014 "Disciplina della Pesca Sportiva in mare nelle acque prospicienti la regione Abruzzo"

sviluppo economico

III

3 2015 PDL n. 88/2015 "Disposizioni in materia di agricoltura sociale: modifiche ed integrazioni alla L.R. 6 luglio 2011, n. 18"

agricoltura/ sviluppo economico

III

4 2015 PDL n. 93/2015 "Nuova disciplina per l'istituzione dei distretti rurali della regione Abruzzo"

agricoltura/ sviluppo economico

III

5 2015 PDL n. 107/2015 "Norme per la prevenzione, il contrasto e il trattamento della dipendenza dal gioco d'azzardo patologico, nonché delle problematiche e delle patologie correlate"

sanità V

6 2015 PDL n. 110/2015 "Istituzione del reddito minimo garantito: sostegno al reddito in favore dei disoccupati, inoccupati, o precariamente occupati"

welfare V

7 2015

PDL n. 111/2015 "Istituzione del reddito minimo garantito. Sostegno al reddito in favore di disoccupati, inoccupati o precariamente occupati

welfare V

8 2015

PDL n. 125/2015 "Norme per il sostegno dei Gruppi di Acquisto Solidale (GAS) per la promozione dei prodotti agricoli da filiera corta, a chilometri zero, di qualità, delle Reti di Economia Solidale (RES) e dei Distretti di Economia Solidale (DES)

welfare III

9 2015 PDL n. 130/2015 "Istituzione dell'Organismo di composizione della crisi da sovraindebitamento"

welfare V

10 2015 PDL n. 131/2015 "Istituzione dell'Ufficio centralizzato per l'acquisto di energia elettrica e gas"

sviluppo economico

III

11 2015 PDL n. 133/2015 "Norme per l'istituzione e la valorizzazione del sistema regionale del servizio civile"

welfare V

12 2015 PDL n. 135/2015 "Lotta agli sprechi alimentari" welfare V

13 2015 PDL n. 140/2015 "Norme in materia di Birra Artigianale Abruzzese"

sviluppo economico

III

14 2015 PDL n. 169/2015 "Istituzione dell'Osservatorio regionale della Legalità"

affari istituziona

li I

15 2015 PDL n. 176/2015 "Incentivi alle fusioni dei piccoli Comuni" affari

istituzionali

I

16 2015 PDL n. 180/2015 "Promozione e valorizzazione dell'invecchiamento attivo"

welfare V

17 2015 PDL n. 181/2015 "Norme per la prevenzione del soffocamento dei bambini"

sanità V

18 2016 PDL n. 190/2015 "Istituzione e regolamentazione del Codice Rosa all'interno dei pronti soccorsi abruzzesi"

sanità V

19 2016

PDL n. 194/2015 "Disposizioni legislative per la promozione e il sostegno dell'Economia Solidale e Norme per il sostegno dei Gruppi di Acquisto Solidale (GAS) per la promozione dei prodotti agricoli da filiera corta, a chilometri zero, di qualità, delle Reti di Economia Solidale (RES) e dei Distretti di Economia Solidale (DES)"

agricoltura/ sviluppo economico

III

20 2016 PDL n. 196/2015 "Politiche per la prevenzione dei reati a danno delle persone anziane"

welfare V

Page 99: Rapporto di fine legislatura - Consiglio regionale dell ...€¦ · Rapporto di fine legislatura sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale

97 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

ANNO PROGETTO DI LEGGE AREA DI POLICY

COMMISSIONE

21 2016 PDL n. 163/2015 "Politiche di genere nella Regione Abruzzo" welfare V

22 2016

PDL n. 178/2015 "Disposizioni urgenti per la sperimentazione del reddito minimo garantito nei Comuni di Bussi sul Tirino, Castiglione a Casauria, Lettomanoppello, Manoppello e Tocco da Casauria in provincia di Pescara"

welfare V

23 2016 PDL n. 199/2016 "Disposizioni sulla partecipazione allo svolgimento delle funzioni regionali"

affari istituziona

li Statuto

24 2016

PDL n. 202/2016 ""Norme per la prevenzione, il contrasto e il trattamento della dipendenza dal gioco d'azzardo patologico, nonché delle problematiche e delle patologie correlate"

sanità/welfare

V

25 2016

PDL n. 206/2016 "Disposizioni per l'istituzione del Comune di Nuova Pescara" e PDL n. 207/2016 "Disposizioni per l'istituzione del Comune di Nuova Pescara mediante fusione dei Comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore"

affari istituzion.

I

26 2016

PDL n. 211/2016 "Norme e misure a sostegno dei genitori separati e divorziati in situazione di disagio economico e sociale"

welfare V

27 2016

PDL n. 221/2016 "Disposizioni in materia di centrale unica di committenza regionale e modifiche ed integrazioni alla L.R. n. 25/2000 (Organizzazione del comparto sistemi informativi e telematici)"

finanza/ affari

istituzion. I

28 2016 PDL n. 237/2016 "Impresa sviluppo. Competitività – sviluppo - territorio"

sviluppo economico

III

29 2016 PDL n. 243/2016 "Disciplina delle Città del tartufo e delle Strade del tartufo in Abruzzo"

agricoltura/sviluppo

economico III

30 2016 PDL n. 249/2016, recante "Modifiche alla l.r. 29 ottobre 2013, n. 40 (Disposizioni per la prevenzione della diffusione dei fenomeni di dipendenza dal gioco)"

welfare V

31 2016 PDL n. 250/2016 "Interventi per il sostegno del sistema dell'informazione abruzzese"

cultura/ lavoro

V

32 2016

PDL n. 265/2016 "Istituzione della struttura regionale per la conservazione e l'uso razionale dell'energia della Regione Abruzzo"

infrastrutture/ambie

nte II

33 2016 PDL n. 273/2016 "Misure a sostegno delle imprese e dell'occupazione sul territorio regionale e di contrasto alle delocalizzazioni produttive"

sviluppo economico

III

34 2016 PDL n. 282/2016 "Norme in materia di sostegno al sistema radiotelevisivo ed editoriale locale e per la equa retribuzione della professione giornalistica"

cultura/ lavoro

V

35 2016 PDL n. 306/2016 "Norme per la promozione e il sostegno dell'Economia Solidale"

sviluppo economico

III

36 2016 PDL n. 337/2016 "Disposizioni per favorire la conciliazione nelle controversie sanitarie e in materia di servizi pubblici"

affari istituzion.

I

37 2017 PDL n. 358/2017 “Misure a sostegno delle attività commerciali nei centri storici dei comuni abruzzesi – contrasto del fenomeno di spopolamento”

sviluppo economico

III

38 2017 PDL n. 368/2017 “Istituzione della Carta dell’anziano” sanità V

39 2017

PDL n. 385/2017 “Istituzione del trasporto regionale pubblico notturno e norme in materia di prevenzione degli incidenti stradali durante il fine settimana”

infrastrutture/

ambiente II

40 2017 PDL n. 398/2017 “Nuove norme sulla promozione turistica della Regione Abruzzo”

sviluppo economico

III

Page 100: Rapporto di fine legislatura - Consiglio regionale dell ...€¦ · Rapporto di fine legislatura sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale

Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 98 98

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

ANNO PROGETTO DI LEGGE AREA DI POLICY

COMMISSIONE

41 2017 PDL n. 410/2017 “Istituzione del progetto “Un museo per tutti”

welfare V

42 2017 PDL n. 422/2017 “Istituzione del Cinema senza barriere” welfare V

43 2017 PDL n. 427/2017 “Norme integrative per la valutazione della posizione economica equivalente delle famiglie – istituzione del Fattore Famiglia Abruzzese”

welfare V

44 2017 PDL n. 428/2017 “Norme contro le discriminazioni e le violenze determinate dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere”

welfare V

45 2017 PDL n. 434/2017 “Istituzione della bussola solidale” welfare V

46 2017

PDL n. 441/2017 “Promozione della partecipazione popolare alla programmazione e alle politiche regionali e locali. Il dibattito pubblico ed altri istituti”

affari istituzion.

I

47 2018

PDL n. 475/2018 “Interventi Regionali per il recupero, il reimpiego e la donazione ai fini del riutilizzo di medicinali inutilizzati in corso di validità”

welfare V

48 2018 PDL n. 478/2018 "Contributo straordinario in favore del Consorzio di Bonifica centro”

agricoltura/sviluppo

economico III

L’area di policy nella quale sono stati espressi più pareri è quella “welfare” (il 37%), seguita dall’area “sviluppo economico” (15%).

2

2

1

2

3

7

0 2 4 6 8

AFFARI ISTITUZIONALI

AGRICOLTURA/ SVILUPPO ECONOMICO

AMBIENTE

SANITA’

SVILUPPO ECONOMICO

WELFARE

CULTURA/LAVORO

FINANZA/AFF. ISTITUZIONALI

INFRASTRUTTURE/AMBIENTE

SANITA’/WELFARE

PARERI PER MATERIA - 2015

Page 101: Rapporto di fine legislatura - Consiglio regionale dell ...€¦ · Rapporto di fine legislatura sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale

99 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

3

2

1

3

5

2

1

1

1

0 2 4 6 8

AFFARI ISTITUZIONALI

AGRICOLTURA/ SVILUPPO ECONOMICO

AMBIENTE

SANITA’

SVILUPPO ECONOMICO

WELFARE

CULTURA/LAVORO

FINANZA/AFF. ISTITUZIONALI

INFRASTRUTTURE/AMBIENTE

SANITA’/WELFARE

PARERI PER MATERIA - 2016

1

1

1

5

1

1

0 2 4 6 8

AFFARI ISTITUZIONALI

AGRICOLTURA/ SVILUPPO ECONOMICO

AMBIENTE

SANITA’

SVILUPPO ECONOMICO

WELFARE

CULTURA/LAVORO

FINANZA/AFF. ISTITUZIONALI

INFRASTRUTTURE/AMBIENTE

SANITA’/WELFARE

PARERI PER MATERIA - 2017

Page 102: Rapporto di fine legislatura - Consiglio regionale dell ...€¦ · Rapporto di fine legislatura sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale

Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 100 100

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

Dei 48 progetti presentati nel corso della X Legislatura sui quali il Comitato è stato chiamato ad esprimere il proprio parere, 11 sono diventati legge della regione Abruzzo:

1. L.R. 24 agosto 2018 n. 35 “Misure a sostegno delle imprese e dell'occupazione sul territorio regionale e di contrasto alle delocalizzazioni produttive”

2. L.R. 23 luglio 2018 n. 17 “Disposizioni in favore del Consorzio di Bonifica Centro – Istituzione fondo di rotazione”

3. L.R. 4 settembre 2017, n. 51 “Impresa Abruzzo. Competitività - sviluppo - territorio.”

4. L.R. 12 giugno 2017, n. 36 “Istituzione dell’Osservatorio Regionale della Legalità.”

5. L.R. 27 settembre 2016, n. 34 “Disposizioni in materia di centrale unica di committenza regionale e modifiche alle leggi regionali 14 marzo 2000, n. 25 (Organizzazione del comparto sistemi informativi e telematici), 29 luglio 1998, n. 64 (Istituzione dell'Agenzia Regionale per la Tutela dell'Ambiente (A.R.T.A.)) e 3 agosto 2011, n. 27 (Modifiche alla legge regionale 21 luglio 1999, n. 44 (Norme per il riordino degli Enti di edilizia residenziale pubblica): attuazione del comma 1, dell'articolo 2 della legge regionale 24 marzo 2009, n. 4 (Principi generali in materia di riordino degli Enti regionali)).”

6. L. R. 5 luglio 2016, n. 19 “Incentivi alle fusioni dei piccoli comuni, contributo alle spese di funzionamento della SAGA e contributo straordinario alla fondazione CIAPI”

7. L.R. 23 giugno 2016, n. 17 "Istituzione e regolamentazione del "Codice Rosa" all'interno dei pronti soccorsi abruzzesi"

1

1

0 2 4 6 8

AFFARI ISTITUZIONALI

AGRICOLTURA/ SVILUPPO ECONOMICO

AMBIENTE

SANITA’

SVILUPPO ECONOMICO

WELFARE

CULTURA/LAVORO

FINANZA/AFF. ISTITUZIONALI

INFRASTRUTTURE/AMBIENTE

SANITA’/WELFARE

PARERI PER MATERIA - 2018

Page 103: Rapporto di fine legislatura - Consiglio regionale dell ...€¦ · Rapporto di fine legislatura sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale

101 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

8. L.R. 9 giugno 2016, n. 16 “Promozione e valorizzazione dell'invecchiamento attivo”

9. L.R. 4 marzo 2016, n. 9 "Norme per la prevenzione del soffocamento dei bambini"

10. L.R. 12 gennaio 2016, n. 4 "Lotta agli sprechi alimentari" 11. L.R. 9 giugno 2015, n. 14 "Nuova disciplina per l'istituzione dei distretti

rurali della Regione Abruzzo e modifica alla legge regionale 3 marzo 1988, n. 25 (Norme in materia di usi civici e gestione delle terre civiche - Esercizio delle funzioni amministrative)".

Per 8 progetti di legge che hanno completato l’iter fino a diventare leggi, l’inserimento di clausole valutative/norme di rendicontazione è avvenuto senza il coinvolgimento del Comitato:

L.R. 24 agosto 2018, n. 29 Disposizioni in favore del Consorzio di Bonifica Interno "Bacino Aterno e Sagittario" e del Consorzio Bonifica Nord "Bacino del Tronto - Tordino e Vomano"

L.R. 24 agosto 2018, n. 28 Abruzzo 2019 - Una legge per L'Aquila Capoluogo: attraverso una ricostruzione, la costruzione di un modello di sviluppo sul concetto di Benessere Equo e Sostenibile (BES)

L.R. 22 maggio 2018, n. 9 “Norme per la promozione e il sostegno delle Pro Loco”

L.R. 1 agosto 2017, n. 40 “Disposizioni per il recupero del patrimonio edilizio esistente. Destinazioni d'uso e contenimento dell'uso del suolo, modifiche alla L.R. 96/2000 ed ulteriori disposizioni”

L.R. 27 Dicembre 2016, n. 43 “Norme per il riconoscimento ed il sostegno del caregiver familiare (persona che presta volontariamente cura e assistenza)”

L.R. 30 ottobre 2015, n. 34 Riconoscimento dell'agricoltore come custode dell'ambiente e del territorio

L.R. 20 ottobre 2015, n. 32 Disposizioni per il riordino delle funzioni amministrative delle Province in attuazione della Legge 56/2014

L.R. 8 ottobre 2015, n. 26 Istituzione della Banca della Terra d'Abruzzo.

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 102 102

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

CLAUSOLE VALUTATIVE E NORME DI RENDICONTAZIONE: RELAZIONI DI

RITORNO

Il Comitato è chiamato a verificare il rispetto, da parte dei soggetti attuatori, degli obblighi informativi previsti dalle clausole valutative e dalle norme di rendicontazione in vigore, allo scopo di consentire il compimento del ciclo di valutazione delle politiche regionali innescato dalle clausole valutative [(art. 121 comma 5 lett. g) Reg. Consiglio].

A tal fine, periodicamente, vengono inviate alle strutture competenti della Giunta regionale, richieste di trasmissione, nei tempi previsti dalla norma stessa, di relazioni il più possibile esaustive che consentano di comprendere appieno come si è svolto il processo di attuazione della legge.

Al 2019, sono 47 le leggi regionali che contengono clausole valutative o altre

norme di rendicontazione dell’attuazione della legge, ma solo in pochissimi casi sono pervenute le previste relazioni alle Commissioni competenti o al Comitato per la legislazione.

Nell’anno 2015 il Comitato ha richiesto relazioni di rendicontazione relative a 263 clausole valutative e norme di rendicontazione sull’attività svolta nel 2014. Solo 2 Servizi hanno risposto inviando, in un caso, una comunicazione, nel secondo caso una sintetica relazione pubblicata sul sito web del Consiglio regionale alla pagina dedicata.

Nell’anno 2016, a fronte degli scarsi risultati, è stata avviata una collaborazione tra l’Assemblea legislativa e l’Esecutivo, il Servizio Attività Legislativa e Qualità della Normazione della Giunta e il Servizio Analisi Economica, Statistica e Monitoraggio del Consiglio. I due Servizi hanno selezionato tra le leggi regionali contenenti clausole, quelle che, per articolazione delle domande di valutazione e sufficiente vigenza temporale della legge, consentono di strutturare un valido processo di analisi (11 leggi) e hanno provveduto ad inoltrare le richieste alle strutture competenti. La collaborazione ha consentito di ricevere, a fronte di 113 richieste, 6 risposte pubblicate sempre sul sito web del Consiglio.

Dal 2016 si è provveduto anche a segnalare alle strutture di Giunta le leggi regionali, di recente approvazione, contenenti clausole, in modo da consentire alle stesse di attrezzarsi per tempo per il lavoro di rendicontazione.

Nell’anno 2017, dopo aver raccolto in via informale una serie di osservazioni da parte delle strutture competenti della Giunta, le 273 richieste di relazione sono state accompagnate da una scheda contenente un mini-questionario per individuare i referenti e le eventuali criticità legate alla predisposizione delle

3 Il numero di richieste varia in funzione delle scadenze previste per la consegna della relazione (annuale,

biennale, triennale)

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103 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

relazioni. In esito a tale richieste, seguite da una serie di sollecitazioni, sono pervenute 10 risposte: 5 relazioni e 5 schede compilate.

Nell’anno 2018, si è provveduto all’invio delle richieste di relazione corredate da una scheda per la raccolta delle informazioni sui referenti e sulle eventuali criticità. In risposta alle richieste sono pervenute n. 4 relazioni e 3 schede.

In generale, dalle schede restituite e dalle interlocuzioni avute, emergono:

- la difficoltà da parte dei Dipartimenti della Giunta Ragionale nel reperire dati, soprattutto quando nel processo informativo risultano coinvolte altre amministrazioni (enti locali, ARTA ecc.) tenute a trasmetterli

- la mancanza di successive disposizioni attuative (regolamenti e delibere) delle leggi che incidono inevitabilmente su attuazione e implementazione

- le criticità organizzative (mancanza di personale).

Di seguito si fornisce il dettaglio delle 47 Leggi regionali con clausole valutative o norme di rendicontazione e il tipo di risposta pervenuta. Il maggior numero di non risposte è relativo al Dipartimento Salute e Welfare che ha segnalato problemi organizzativi e assenza di referenti tecnici sia per la compilazione delle schede, sia per la redazione delle relazioni.

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 104 104

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

LEGGI CON CLAUSOLE VALUTATIVE–RELAZIONI DI RITORNO

Estremi atto Documento Scheda/

Relazione

L.R. 4 settembre 2017, n. 51

Impresa Abruzzo. Competitività - sviluppo - territorio.

scadenza futura

Dipartimento di riferimento

Sviluppo economico, politiche del lavoro, istruzione, ricerca e università

L.R. 1 agosto 2017, n. 40

Disposizioni per il recupero del patrimonio edilizio esistente. Destinazioni d'uso e contenimento dell'uso del suolo, modifiche alla L.R. 96/2000 ed ulteriori disposizioni.

scadenza futura

Dipartimento di riferimento

Turismo, Cultura e Paesaggio

L.R. 27 Dicembre 2016, n. 43

Norme per il riconoscimento ed il sostegno del caregiver familiare (persona che presta volontariamente cura e assistenza).

no scheda Dipartimento di riferimento

Per la Salute e il welfare

L.R. 12 giugno 2017, n. 36

Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 12 novembre 2004, n. 40 (Interventi regionali per promuovere l'educazione alla legalità e per garantire il diritto alla sicurezza dei cittadini). Istituzione dell'Osservatorio Regionale della Legalità

scadenza futura

Dipartimento di riferimento

Servizio Riforme Istituzionali, Enti Locali, Governance Locale - Competitività Territoriale

L.R. 27 settembre 2016, n. 34

Disposizioni in materia di centrale unica di committenza regionale e modifiche alle leggi regionali 14 marzo 2000, n. 25 (Organizzazione del comparto sistemi informativi e telematici), 29 luglio 1998, n. 64 (Istituzione dell'Agenzia Regionale per la Tutela dell'Ambiente (A.R.T.A.)) e 3 agosto 2011, n. 27 (Modifiche alla legge regionale 21 luglio 1999, n. 44 (Norme per il riordino degli Enti di edilizia residenziale pubblica): attuazione del comma 1, dell'articolo 2 della legge regionale 24 marzo 2009, n. 4 (Principi generali in materia di riordino degli Enti regionali)).

no scheda

Dipartimento di riferimento

Risorse e Organizzazione

L.R. 5 luglio 2016, n. 19

Incentivi alle fusioni dei piccoli comuni, contributo alle spese di funzionamento della SAGA e contributo straordinario alla fondazione CIAPI

scadenza futura Dipartimento di riferimento

Presidenza e rapporti con l'Europa

L.R. 23 giugno 2016, n. 17

Istituzione e regolamentazione del "Codice Rosa" all'interno dei pronti soccorsi abruzzesi

no scheda Dipartimento di riferimento

Per la Salute e il welfare

L.R. 9 giugno 2016, n. 16

Promozione e valorizzazione dell'invecchiamento attivo scadenza

futura Dipartimento di riferimento

Per la Salute e il welfare

Page 107: Rapporto di fine legislatura - Consiglio regionale dell ...€¦ · Rapporto di fine legislatura sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale

105 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

L.R. 4 marzo 2016, n. 9

Norme per la prevenzione del soffocamento dei bambini scadenza

futura Dipartimento di riferimento

Per la Salute e il welfare

L.R. 12 gennaio 2016, n. 4

Lotta agli sprechi alimentari

scadenza futura

Dipartimento di riferimento

Per la Salute e il welfare

L.R. 20 ottobre 2015, n. 32

Disposizioni per il riordino delle funzioni amministrative delle Province in attuazione della Legge 56/2014

Relazione

Dipartimento di riferimento

Presidenza e Rapporti con l'Europa

L.R. 8 ottobre 2015, n. 26

Istituzione della Banca della Terra d'Abruzzo

sì scheda Dipartimento di riferimento

Politiche dello sviluppo rurale e della pesca

L.R. 9 giugno 2015, n. 14

Nuova disciplina per l'istituzione dei distretti rurali della Regione Abruzzo e modifica alla legge regionale 3 marzo 1988, n. 25 (Norme in materia di usi civici e gestione delle terre civiche - Esercizio delle funzioni amministrative)

sì scheda

Dipartimento di riferimento

Politiche dello sviluppo rurale e della pesca

L.R. 4 gennaio 2014, n. 4

Modalità di erogazione dei farmaci e dei preparati galenici magistrali a base di cannabinoidi per finalità terapeutiche

no scheda Dipartimento di riferimento

Per la Salute e il welfare

L.R. 20 novembre 2013, n. 42

Norme in materia di Polizia amministrativa locale e modifiche alle leggi regionali 18/2001, 40/2010 e 68/2012

Relazione 2018 Relazione 2017

Dipartimento di riferimento

Gabinetto di Presidenza

L.R. 23 novembre 2012, n. 57

Interventi regionali per la vita indipendente

sì scheda Dipartimento di riferimento

Per la Salute e il welfare

L.R. 8 agosto 2012, n. 40

Promozione e sviluppo del sistema produttivo regionale Relazione

Dipartimento di riferimento

Sviluppo economico, politiche del lavoro, istruzione, ricerca e università

L.R. 6 luglio 2011, n. 18

Disposizioni in materia di agricoltura sociale sì scheda + breve

relazione Dipartimento di riferimento

Politiche dello sviluppo rurale e della pesca

L.R. 20 ottobre 2010, n. 42

Norme per orientare e sostenere il consumo dei prodotti agricoli a chilometri zero

Relazione 2018

Dipartimento di riferimento

Politiche dello sviluppo rurale e della pesca

L.R. 30 ottobre 2009, n. 23

Nuova legge organica in materia di artigianato Relazione

Dipartimento di riferimento

Sviluppo economico, politiche del lavoro, istruzione, ricerca e università

L.R. 20 ottobre

Disposizioni per la promozione ed il sostegno dei centri antiviolenza e delle case di accoglienza per le donne

no scheda

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 106 106

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

2006, n. 31 maltrattate

Dipartimento di riferimento

Per la Salute e il welfare

L.R. 28 marzo 2006, n. 7

Disposizioni per la diffusione del commercio equo e solidale in Abruzzo

Relazione

Dipartimento di riferimento

Sviluppo economico, politiche del lavoro, istruzione, ricerca e università

L.R. 30 dicembre 2003, n. 27

Norme in materia di monitoraggio delle prescrizioni mediche, farmaceutiche, specialistiche ed ospedaliere nella Regione Abruzzo

no scheda Dipartimento di riferimento

Per la Salute e il welfare

L.R. 27 marzo 1998, n. 22

Norme per la programmazione e l'organizzazione dei servizi di assistenza sociale - Piano sociale regionale 1998/2000

no scheda Dipartimento di riferimento

Per la Salute e il welfare

L.R. 21 luglio 1993, n. 28

Disciplina delle attività di prevenzione e di recupero dei soggetti in stato di tossicodipendenza, in attuazione del T.U. delle leggi in materia di tossicodipendenza 9 ottobre 1990, n. 309 - Istituzione dell'albo regionale degli enti ausiliari

no scheda

Dipartimento di riferimento

Per la Salute e il welfare

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107 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

LEGGI CON NORME DI RENDICONTAZIONE–RELAZIONI DI RITORNO

Estremi atto Documento Scheda/

Relazione

L.R. 24 agosto 2018, n. 35 Misure a sostegno delle imprese e dell’occupazione sul territorio regionale e di contrasto alle delocalizzazioni produttive.

scadenza futura

L.R. 24 agosto 2018, n. 29 Disposizioni in favore del Consorzio di Bonifica Interno "Bacino Aterno e Sagittario" e del Consorzio Bonifica Nord "Bacino del Tronto - Tordino e Vomano"

scadenza futura

L.R. 24 agosto 2018, n. 28 Abruzzo 2019 - Una legge per L'Aquila Capoluogo: attraverso una ricostruzione, la costruzione di un modello di sviluppo sul concetto di Benessere Equo e Sostenibile (BES)

scadenza futura

L.R. 24 agosto 2018, n. 26 Disposizioni per l'istituzione del Comune di Nuova Pescara

scadenza futura

L.R. 23 luglio 2018, n. 17 Disposizioni in favore del Consorzio di Bonifica Centro – Istituzione fondo di rotazione

scadenza futura

L.R. 22 maggio 2018, n. 9 Norme per la promozione e il sostegno delle Pro Loco

scadenza futura

L.R. 23 dicembre 2014, n. 46

Relazione anno 2016

Disposizioni per l'adempimento degli obblighi della Regione Abruzzo derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione Europea. Disposizioni per l'attuazione della direttiva 2011/24/UE, della direttiva 2011/62/UE, nonché per l'applicazione del regolamento (UE) 717/2013, del regolamento (CE) 1069/2009, del regolamento (CE) 852/2004, del regolamento (UE) 234/2011, del regolamento (UE) 1169/2011, del regolamento (UE) 609/2013, del regolamento (CE) 2023/2006 e del regolamento (CE) 282/2008. Disposizioni per l'attuazione della normativa europea sugli aiuti di Stato in materia culturale. (Legge europea regionale 2014).

L.R. 30 ottobre 2015, n. 34

sì scheda + breve

relazione Riconoscimento dell'agricoltore come custode dell'ambiente e del territorio.

L.R. 18 dicembre 2013, n. 47 Norme sul controllo del randagismo, anagrafe canina e protezione degli animali da affezione.

Relazione anno 2017 Relazione anno 2016

L.R. 29 luglio 1998, n. 64

sì scheda Istituzione dell'Agenzia Regionale per la Tutela dell'Ambiente (A.R.T.A.).

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 108 108

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L.R. 27 dicembre 2001, n. 86 Istituzione del Nucleo regionale di valutazione e verifica degli investimenti pubblici

Relazione anno 2017 Relazione anno 2016

L.R. 21 giugno 1996, n. 38 Legge-quadro sulle aree protette della Regione Abruzzo per l'Appennino Parco d'Europa

Relazione anno 2017 Relazione anno 2014

L.R. 3 marzo 1999, n. 11

Attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112: Individuazione delle funzioni amministrative che richiedono l'unitario esercizio a livello regionale e conferimento di funzioni e compiti amministrativi agli enti locali ed alle autonomie funzionali.

L.R. 3 aprile 1995, n. 27

sì scheda

Istituzione del Servizio volontario di vigilanza ecologica

L.R. 16 dicembre 2005, n. 40

no scheda Politiche regionali per il coordinamento e l'amministrazione dei tempi delle città

L.R. 23 gennaio 2004, n. 3

no scheda

Istituzione del Servizio di psicologia scolastica

L.R. 8 maggio 1995, n. 103

no scheda Potenziamento e razionalizzazione delle attività di prelievo d'organo

L.R. 27 dicembre 1999, n. 147

no scheda

Interventi in materia di servizio civile

L.R. 21 febbraio 2011, n. 5

sì scheda Promozione e riconoscimento dei distretti agroalimentari di qualità DAQ

L.R. 10 luglio 1998, n. 55

no scheda Legge-quadro in materia di politiche regionali di sostegno all'occupazione

L.R. 19 dicembre 2007, n. 45

no scheda

Norme per la gestione integrata dei rifiuti

L.R. 24 aprile 1990, n. 48

no scheda Norme per la programmazione sanitaria regionale e per il Piano sanitario 1990/92

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109 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

MISSIONI VALUTATIVE

La missione valutativa è lo strumento utilizzato dal Comitato per ricostruire il percorso di attuazione di una legge regionale e a valutarne gli effetti. Si ricorre ad essa sia nei casi in cui le attività informative, previste dalle clausole valutative, possono non soddisfare interamente le esigenze conoscitive che emergono sull'attuazione delle leggi, sia nei casi in cui si manifesti, da parte del Comitato o di altri organismi consiliari, la necessità di approfondire alcuni aspetti della legge o di avere maggiori informazioni sull'applicazione del testo legislativo a prescindere dalla presenza o meno di una clausola valutativa.

Lo svolgimento di missioni valutative viene affidato all'Ufficio Monitoraggio con apposito atto deliberativo dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio su impulso del Comitato per la Legislazione, secondo quanto previsto dall'articolo 121, comma 5, lett. h) del regolamento interno per i lavori del Consiglio regionale: «Il Comitato promuove lo svolgimento di missioni valutative da sottoporre all'approvazione dell'Ufficio di Presidenza".

Il risultato dell'analisi è riassunto in un documento denominato "Nota Informativa" che viene presentato all'Ufficio di Presidenza, distribuito ai Consiglieri e pubblicato sul sito istituzionale del Consiglio regionale.

Le missioni valutative affidate e concluse nella X legislatura sono:

anno 2014 - L.R. 11/2009 "Norme per la protezione dell'ambiente dai pericoli derivanti dall'amianto"

anno 2015 - L.R. 15/2011 "Adozione dei modelli di organizzazione e di gestione ai sensi dell'art. 6 del Decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 (Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, a norma dell'art. 11 della L. 29 settembre 2000, n. 300)"

anno 2016 - L.R. 45/2007 "Norme per la gestione integrata dei rifiuti"

anno 2017 - L.R. 40/2012 "Promozione e sviluppo del sistema produttivo regionale”

anno 2018 - L.R. 28/1993 “Disciplina delle attività di prevenzione e di recupero dei soggetti in stato di tossicodipendenza, in attuazione del T.U. delle leggi in materia di tossicodipendenza 9 ottobre 1990, n. 309 - Istituzione dell'albo regionale degli enti ausiliari” e L.R. 40/2013 “Disposizioni per la prevenzione della diffusione dei fenomeni di dipendenza dal gioco”.

La missione valutativa sulla L.R. 11/2009 "Norme per la protezione dell'ambiente dai pericoli derivanti dall'amianto", affidata con deliberazione n. 138 del 8.10.2013, si è conclusa a dicembre dell’anno successivo. Lo studio ha

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 110 110

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analizzato lo stato di attuazione degli strumenti previsti per la tutela ed il risanamento dell’ambiente e per la tutela della salute attraverso la bonifica ed lo smaltimento dell’amianto presente sul territorio regionale.

In particolare l’analisi si è concentrata sull’applicazione di due strumenti:

1. il “Piano regionale di protezione dell’ambiente, decontaminazione, smaltimento e bonifica ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall’amianto” che programma e gestisce le operazioni di censimento, bonifica e smaltimento dei materiali contaminati,

2. l’erogazione dei contributi a Comuni e soggetti privati o associati per la rimozione e lo smaltimento di piccoli quantitativi di rifiuti contenenti amianto (RCA) destinatari.

L’analisi ha evidenziato come la L.R. 11/2011 non abbia raggiunto integralmente i suoi obiettivi, in primo luogo per la mancata approvazione del Piano Regionale per l’Amianto (P.R.A.) il suo strumento operativo più importante.

In quanto all’altro obiettivo della legge, pur nella considerazione della validità degli strumenti operativi individuati, l’analisi ha suggerito alcuni spunti e riflessioni per incentivare la rimozione dei materiali contenenti amianto e assicurare un livello maggiore di salvaguardia e tutela della salute:

assegnare maggiori risorse finanziarie per cofinanziare la rimozione e la bonifica delle strutture contaminate di edifici di proprietà degli Enti Territoriali e soggetti privati;

promuovere altre forme di incentivazioni, come il reimpiego dei proventi derivanti da sanzioni, agevolazioni fiscali e/o riduzione IRAP per la rimozione dell’amianto e la sostituzione di manufatti contenenti amianto con materiali e sistemi ecologici;

prevedere la comminazione di sanzioni amministrative per chiunque non comunichi la presenza di amianto negli edifici, ad opera di ASL, Comuni e Enti proposti alla sicurezza dei luoghi di lavoro e dei lavoratori.

La missione valutativa sulla L.R. 15/2011 "Adozione dei modelli di organizzazione e di gestione ai sensi dell'art. 6 del Decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 (Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, a norma dell'art. 11 della L. 29 settembre 2000, n. 300)", affidata con atto n. 21 del 10.02.2015, ha avuto un percorso di elaborazione complesso, principalmente dovuto alle criticità che sono emerse in fase di raccolta dati, che si è concluso a dicembre dello stesso anno.

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111 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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La legge regionale sancisce l’obbligatorietà, per gli enti dipendenti e strumentali della Regione, con o senza personalità giuridica, per i consorzi, le agenzie e le aziende regionali e le società controllate e partecipate, dell’adozione degli strumenti previsti dal D. Lgs. 8/6/2001 n. 231 al fine di conseguire l’esenzione dalla responsabilità amministrativa in caso di illeciti amministrativi dipendenti da reato.

La norma regionale rinforza, in questo modo, l’incidenza del decreto legislativo che non prevede l’obbligatorietà dell’adozione del modello ma lo considera un requisito indispensabile per realizzare l’esenzione dalla responsabilità amministrativa.

L’analisi ha evidenziato la scarsa risposta da parte degli enti nell’adempiere alle prescrizioni della legge regionale sostanzialmente a causa della mancata conoscenza dei suoi contenuti e della difficile individuazione degli enti soggetti alla sua disciplina. Di qui le indicazioni per una sua migliore implementazione:

definire puntualmente l’ambito soggettivo della legge con l’individuazione puntuale degli enti regionali sottoposti agli obblighi di adozione e di trasmissione del modello organizzativo e gestionale ex d.lgs. 231/2001;

prevedere una sanzione per gli enti e le società che non ottemperano agli obblighi previsti dalla legge regionale.

Il Comitato, inoltre, allo scopo di recepire i suggerimenti e le proposte indicate nella missione valutativa ha approvato una proposta di modifica per migliorare l’efficacia e l’attuazione della legge (PdL 309/2016). La proposta non è stata mai discussa nella Commissione competente.

La missione valutativa sulla L.R. 45/2007 "Norme per la gestione integrata dei rifiuti" ha comportato attività di raccolta, analisi ed elaborazione di informazioni e dati volti a ricostruire un percorso di attuazione rivelatosi abbastanza complesso e articolato. La missione, affidata con deliberazione U.P. n. 47 del 31.03.2016, si è conclusa a novembre dello stesso anno.

L’analisi si è concentrata sui processi di adeguamento della normativa regionale alle nuove disposizioni comunitarie e statali in materia di programmazione del servizio di gestione integrata dei rifiuti e di governance del settore.

In particolare ne sono state evidenziate le difficoltà implementative, individuando le cause tecniche e procedurali che ne hanno determinato l’evoluzione e che hanno inciso notevolmente sui tempi: cambiamenti normativi che hanno imposto, per la loro rilevanza, la necessità di riscrittura dell’intero documento; necessità di numerosi incontri per l’adeguamento condiviso del Piano; passaggio dalla IX alla X legislatura; cambiamenti organizzativi dei servizi competenti della Giunta Regionale.

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 112 112

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Accanto alle difficoltà incontrate nei processi di pianificazione-programmazione e di costituzione della nuova governance, la gestione dei rifiuti in Abruzzo, pur manifestando tendenze positive, ha mostrato alcune criticità. I dati regionali, negli ultimi anni hanno avuto un trend in crescita per la raccolta differenziata, che ha permesso di recuperare, a partire dal 2010, il gap rispetto al dato medio nazionale. Anche i dati sullo smaltimento in discarica dei rifiuti urbani hanno delineato una tendenza sostanzialmente positiva, in particolare a partire dagli anni 2008 e 2010. Tuttavia il raggiungimento degli obiettivi definiti dalla normativa vigente, in particolare per la raccolta differenziata, appare ancora lontano.

La missione valutativa sulla L.R. 40/2012 "Promozione e sviluppo del sistema produttivo regionale”, affidata con deliberazione U.P. n. 3 dell’11.01.2017, si è conclusa a novembre dello stesso anno. Nasce dalla necessità di dare una risposta alle esigenze conoscitive espresse nella clausola valutativa della L.R. 40/2012 (art. 28). Infatti, a fronte di una clausola abbastanza articolata, l’unica relazione pervenuta dalla Giunta Regionale non è stata esaustiva. Rispetto alle tipologie di analisi contenute nella Clausola (attuazione, implementazione e effetti) il lavoro si concentra sull’analisi dell’attuazione e di implementazione, per le difficoltà di realizzazione di una valutazione degli effetti come richiesta dalla clausola. La motivazione è legata alle caratteristiche della la L.R. 40/2012, un intervento normativo ampio ed articolato che si propone l’obiettivo di sistematizzare tutti gli interventi, gli strumenti e le risorse esistenti in vari ambiti (tutti i settori produttivi, la ricerca scientifica, l’economia sociale) per rilanciare lo sviluppo della regione.

Le metodologie applicate sono di tipo qualitativo: analisi documentale, somministrazione di questionari, interviste. Pertanto il lavoro si è sviluppato in diverse fasi:

1. Ricerca ed analisi della documentazione (testi di legge, atti istituzionali, bandi pubblici, convenzioni, carte dei servizi, relazioni, informazioni attinte da siti web e da quotidiani)

2. Predisposizione di due questionari a risposta aperta per rilevare le informazioni mancanti sottoposto ai soggetti attuatori (strutture tecniche della G.R.)

3. Elaborazione delle risposte al questionario 4. Stesura della prima parte del documento 5. Predisposizione delle domande e intervista ai principali protagonisti

dell’attuazione della Legge 6. Rielaborazione delle risposte all’intervista 7. Stesura della versione finale del documento.

L’Analisi dell’attuazione e dell’implementazione della L.R. 40/2012 ha mostrato un quadro fatto di luci e ombre.

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113 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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Alcuni aspetti della Legge sono stati attuati con un discreto successo, in particolare le reti d’impresa e i poli d’innovazione.

Nel caso delle Reti, le imprese coinvolte sono passate da 116 nel 2012 a 820 nel 2017, mostrando una decisa tendenza positiva.

La distribuzione provinciale delle reti riflette il tessuto produttivo della regione, più dinamico nelle zone costiere.

In relazione ai Poli d’innovazione, questi in realtà si sono costituiti grazie ai bandi relativi alla programmazione UE 2007-2013, ben prima dell’entrata in vigore della L.R. 40/2012. La legge regionale, però, allo scopo di sostenere e governare il processo di costituzione dei poli, ha consentito la nascita (non ufficiale, in assenza di appositi atti della Giunta regionale) della Piattaforma di gestione dei Poli. La piattaforma ha cessato la propria attività dopo la scadenza del contratto tra la Regione ed Abruzzo Sviluppo.

Dalla costituzione, alcuni Poli hanno dimostrato di essere capaci di governarsi e di svilupparsi, senza avere necessità della guida della Regione, reperendo autonomamente le risorse finanziarie necessarie al finanziamento dei progetti e delle attività (es. Automotive, Farmaceutico), altri hanno dimostrato invece, una certa fragilità. Una possibile spiegazione risiede nel fatto che in assenza della definizione delle regole per il riconoscimento dei Poli e per la governance (mancata approvazione del disciplinare per il riconoscimento dei Poli e della Piattaforma), lo sviluppo dei Poli non è stato guidato nel modo opportuno, ponendo problemi di scarsa rappresentatività del settore per imprese partecipanti al polo stesso e, di conseguenza, di scarsa incisività nel promuovere gli interessi delle imprese del settore nelle sedi istituzionali.

Il raggiungimento di alcuni degli obiettivi contenuti dalla legge 40/2012 è avvenuto attraverso altri strumenti normativi. In particolare, in materia di ricerca scientifica ed innovazione (capo VI), l’Osservatorio regionale sullo sviluppo del sistema produttivo e della ricerca ed innovazione previsto dalla legge non è stato istituito, mentre, senza espresso riferimento alla L.R. 40/2012, è stato istituito il Consiglio per la Ricerca con DGR 721 del 9.09.2015.

Analogo discorso interessa le aree di crisi. Previste come aree di crisi regionale nell’ambito della Legge, hanno avuto attuazione come aree di crisi complessa e non complessa nell’ambito di processi paralleli definiti a livello nazionale.

In relazione al Fondo rotativo per le PMI (capo VII), questo è stato istituito non ai sensi dell'art. 26 della L.R. 40/2012, ma in attuazione del POR-FESR 2007-2013 (Attività I.2.2. e I.2.4,in parte disciplinato con L.R. 10/2017 art. 16).

Alcuni strumenti di programmazione negoziata si sono dimostrati poco utilizzabili nell’ambito della realtà abruzzese che ha visto invece un sostanziale uso del solo Contratto di sviluppo locale.

La Legge non è stata attuata con riferimento a:

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 114 114

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Tavolo per l'internazionalizzazione previsto dalla legge;

Osservatorio regionale per l'internazionalizzazione;

Fondo per l'Economia sociale.

La ricostruzione del quadro di attuazione della Legge 40/2012 ha messo in luce alcune criticità, determinate dai seguenti aspetti:

la duplice natura della legge: in parte norma di principio, in parte norma di dettaglio, carente negli aspetti di programmazione

la mancata adozione di regole di disciplina e indirizzo che hanno comportato la non attuazione di tutti gli strumenti e degli organismi previsti dalla Legge

le modalità di attuazione non continuative (mancato rinnovo convenzioni Abruzzo Sviluppo) e gli interventi spot che non hanno consentito di codificare il bagaglio di conoscenze acquisito e di elaborare e internalizzare buone prassi da utilizzare nell’ambito della struttura tecnica della Giunta

il ricorso a fonti di finanziamento comunitarie e/o nazionali che ha condizionato le modalità di gestione degli interventi.

La missione valutativa sulle L.R. 28/1993 “Disciplina delle attività di prevenzione e di recupero dei soggetti in stato di tossicodipendenza, in attuazione del T.U. delle leggi in materia di tossicodipendenza 9 ottobre 1990, n. 309 - Istituzione dell'albo regionale degli enti ausiliari” e L.R. 40/2013 “Disposizioni per la prevenzione della diffusione dei fenomeni di dipendenza dal gioco” affidata con deliberazione n. 13/2018, ha analizzato lo stato di attuazione delle due normative e le dimensioni del fenomeno sulle dipendenze nel territorio regionale.

Entrambe le norme, allo stato attuale, non sono state completamente attuate. Per quanto riguarda la legge regionale 28/1993, non è stato completato il processo di accreditamento degli enti del privato sociale che operano nel settore delle dipendenze, interrotto dal termine della legislatura. L’attuazione della L.R. 40/2013 non è pienamente completata in quanto il termine per l’adeguamento ai limiti di distanza dai luoghi sensibili prescritti per gli esercizi che ospitano apparecchi da gioco è stato procrastinato al 2020. L’obbligo è pienamente vigente ed operativo per le autorizzazioni concesse dall’entrata in vigore della legge.

L’analisi dei dati ha evidenziato come il fenomeno delle dipendenze abbia un impatto rilevante nella regione Abruzzo, soprattutto la dipendenza da gioco. Il territorio abruzzese si colloca al primo posto per raccolta pro-capite del gioco d’azzardo, superando tutte le altre regioni.

Per quanto riguarda il consumo di droghe, l’Abruzzo si colloca nella fascia medio-bassa di consumo. A fronte di un livello di consumi più contenuto rispetto ad altre regioni, si segnala tuttavia, una maggiore criticità sul fronte del contrasto e del trattamento delle dipendenze da sostanze. I dati sul personale

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115 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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dei Servizi per le Dipendenze delle Asl (Ser.D.) relegano l’Abruzzo nell’ultima fascia, con un tasso di personale disponibile ogni 100.000 residenti inferiore alle 10 unità, insieme a Lazio, Molise, Campania e Sicilia. Considerando che l’Abruzzo figura tra le regioni con maggior numero di assistiti dai Ser.D. (da 27,5 a 36,8 utenti assistiti ogni 10.000 residenti) si comprende la difficoltà dei servizi nel mantenere gli standard qualitativi dell’offerta all’utenza.

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 116 116

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117 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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PARTE TERZA - LA FORMAZIONE E L'ATTUAZIONE DELLE POLITICHE DELL'UNIONE EUROPEA

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 118 118

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La redazione della Parte Terza è stata curata dal Servizio Affari Istituzionali ed Europei del Consiglio regionale dell'Abruzzo Dirigente Giovanni Giardino Coordinamento Gabriella Rosa, Giuseppe Maria Spedicato Redazione Maria Teresa Panetta

La Parte Terza è stata elaborata dall’Ufficio Relazioni Europee in collaborazione con i borsisti di ricerca dell’Università degli Studi di Teramo di cui alla delibera dell’Ufficio di Presidenza. n. 113/2017 ed in particolare: Alessandra Di Giuseppe per “La partecipazione del Consiglio regionale alle attività della CALRE: il coordinamento del gruppo di lavoro 'Calamità naturali'”, Luigi

D’Ettorre per “Emendamenti alle proposte di parere del Comitato delle regioni”, “Verifica del rispetto del principio di sussidiarietà” “Attuazione del diritto europeo”, Marta Ferrara

per “Premessa. Il ruolo europeo delle Regioni”, “ La programmazione della fase ascendente e discendente:gli indirizzi approvati dal Consiglio regionale”, “Le impugnative delle leggi regionali per profili attinenti all'ordinamento europeo”, “Le notifiche IMI”.

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119 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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INTRODUZIONE

Dal trattato di Maastricht (TUE, 1992) in poi, il principio di sussidiarietà (art. 5, par. III TUE ex TCE) ha legittimato il progressivo coinvolgimento degli Stati membri e delle loro articolazioni territoriali nei settori che non afferiscono alla competenza esclusiva dell’Unione. Per la loro prossimità ai cittadini, le Regioni, in particolare, sono state chiamate a partecipare ai processi sovranazionali in un processo istituzionale graduale, che ha interessato il diritto originario europeo e, di riflesso, quello interno agli Stati. Si colloca in tale ultimo solco la modifica del Titolo V della Costituzione avutasi con la l. cost. n. 3 del 2001, che ha responsabilizzato anche il legislatore regionale all’adozione di norme conformi al quadro europeo (art. 117, co. I cost.), all’attuazione legislativa dei principi statali nella materia concorrente dei “rapporti internazionali e con l'Unione europea delle Regioni” (art. 117, co. III cost.), al diretto adempimento degli obblighi normativi europei nell’ambito della competenza residuale (co. IV), nonché alla partecipazione alle decisioni dirette alla formazione degli atti normativi comunitari nelle materie di loro competenza (co. V). A livello europeo, una compiuta valorizzazione dell’autonomia territoriale si è avuta, tuttavia, solo con il Trattato di Lisbona del 2009. E’ quanto dimostrano l’impegno assunto dall’Unione al rispetto delle identità nazionali che ricomprendono anche il sistema delle autonomie locali e regionali previsto dagli Stati (art. 4, par. II TUE); come pure il riconoscimento della coesione territoriale quale obiettivo fondamentale della politica Ue (art. 3 par. 3 TUE), e, infine, l’adozione di una nozione lata di sussidiarietà che coinvolge espressamente anche le articolazioni territoriali interne (art. 5, par. III TUE). Proprio in attuazione di tale ultimo principio, il secondo Protocollo allegato al Trattato sull’applicazione dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità razionalizza la procedura di consultazione obbligatoria dei Parlamenti nazionali e favorisce la consultazione di quelli territoriali4 nella fase ascendente, che è prodromica all’adozione unionale degli atti normativi. Rispetto al passato, in cui ai soli Parlamenti nazionali spettava il controllo sul rispetto del principio di sussidiarietà, il cambiamento introdotto dal Protocollo 2 è evidente, e necessita di un coerente coordinamento normativo interno agli Stati membri. Con tale ultima finalità, il legislatore italiano ha adottato la l. 24 dicembre 2012 n. 234 (Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea), che disciplina la procedura domestica di partecipazione ai processi europei dello Stato e della Regione nelle fasi discendente e ascendente (quest’ultima già disciplinata dalla precedente l. n. 131 del 2003, cd. La Loggia).

4 Ai sensi dell’art. 2 del Protocollo:“Prima di proporre un atto legislativo, la Commissione effettua ampie consultazioni. Tali consultazioni devono tener conto, se del caso, della dimensione regionale e locale delle azioni previste. Nei casi di straordinaria urgenza, la Commissione non procede a dette consultazioni. Essa motiva la decisione nella proposta.”.

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 120 120

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L’accresciuto peso delle Regioni nella cornice europea conosce però un ulteriore riflesso nei consessi organici in cui le rappresentanze regionali si esprimono. Tra tutti, il Comitato delle regioni (artt. 305-307 TFUE), in particolare, costituisce sin dalla sua istituzione avvenuta con Maastricht un organismo di equilibrio fra la dimensione statuale e quella regionale e locale che, attraverso questo nuovo soggetto può così accedere, sia pure solo in forma propositiva e consultiva, al processo decisionale europeo.

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121 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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1. LA PROGRAMMAZIONE DELLA FASE ASCENDENTE E DISCENDENTE: GLI

INDIRIZZI APPROVATI DAL CONSIGLIO REGIONALE

In accordo con la richiamata l. n. 234 del 2012, anche le Regioni partecipano alla formazione delle decisioni e alla predisposizione degli atti europei, nell’ambito delle richiamate competenze loro attribuite dalla Costituzione. Il coinvolgimento regionale avviene nelle fasi ascendente (art. 24, l. n. 234) e discendente, nonché in sede di verifica del rispetto del principio di sussidiarietà dei progetti di atti legislativi dell'Unione europea (artt. 8 e 25). In armonia con i pertinenti principi statutari (art. 4), la Regione Abruzzo ha razionalizzato le procedure interne di partecipazione al diritto unionale e il relativo raccordo con lo Stato nella L.R. 10 novembre 2014, n. 39, contenente le Disposizioni sulla partecipazione della Regione Abruzzo ai processi normativi dell'Unione Europea e sulle procedure d'esecuzione degli obblighi europei5. Tra gli strumenti previsti, vi sono:

la Relazione sullo stato di conformità dell'ordinamento regionale all'ordinamento europeo, che è un documento sottoposto dalla Giunta regionale al Consiglio e riguarda l’annualità precedente a quella di presentazione (art. 6, L.R. n. 39);

l’atto d’indirizzo, che è adottato annualmente dal Consiglio regionale e orienta l'attività della Giunta regionale in materia europea, anche su proposta di quest’ultima (art. 6, L.R. n. 39).

1.1 La Relazione sullo stato di conformità dell'ordinamento regionale all'ordinamento europeo La Relazione illustra con cadenza annuale lo stato di adeguamento della normativa regionale a quella europea e statale di riferimento e, dopo l’approvazione consiliare, è inviata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento politiche europee, come previsto dal’art. 29, co. III, l. n. 234/2012. Nello specifico, la Relazione contiene: a) le leggi regionali, in primis la legge europea regionale (art. 8, L.R. n. 39), i regolamenti e gli atti amministrativi con cui nell’anno precedente la Regione ha attuato gli atti normativi unionali; b) l’indicazione delle direttive UE che sono state recepite dallo Stato e che necessitano ancora dell’attuazione regionale, nonché le direttive ancora in attesa della ricezione statale e riguardanti materie di competenza della Regione; c) eventuali procedure d'infrazione; d) eventuale contenzioso pendente davanti la Corte di Giustizia6.

5 L’art. 22, co. II abroga espressamente la disciplina previgente, contenuta nella L.R. n. 22 del 2009 e recante Disposizioni sulla partecipazione della Regione Abruzzo ai processi normativi dell'Unione Europea e sulle procedure d'esecuzione degli obblighi europei. 6 Negli ultimi due casi, la legge europea regionale può recare le disposizioni per l'esecuzione delle sentenze della Corte di Giustizia e di altri provvedimenti adottati dalla Commissione europea, che comportino l’obbligo di adeguamento per la Regione.

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 122 122

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1.2 L’Atto di indirizzo in materia europea per la partecipazione della Regione alla formazione e all'attuazione dell'ordinamento europeo Entro il mese di marzo di ciascun anno, il Consiglio regionale7 esamina il Programma di lavoro annuale della Commissione europea, e in modo contestuale, la Relazione sullo stato di conformità presentata dalla Giunta. A conclusione dell'analisi dei documenti, l’organo legislativo approva l'Atto d'indirizzo, che presenta una struttura composita, in cui:

per la fase ascendente: il Consiglio approva le linee annuali di partecipazione regionale alla materia europea, anche recependo le proposte che provengono dalle Commissioni consiliari e dalla Giunta;

per la fase discendente: il Consiglio, preso atto della Relazione presentata dalla Giunta e relativa all’anno precedente, approva gli indirizzi per la fase discendente.

Nella X legislatura, il Consiglio ha adottato n. 4 atti di indirizzo, come riporta la tabella a seguire.

1.2.1 Atti di indirizzo adottati dal Consiglio regionale dell’Abruzzo nella X legislatura

X legislatura dal 30.VI.2014 al 16.VIII.2018

2015 Disposizioni sulla partecipazione della Regione Abruzzo ai processi normativi dell'Unione Europea e sulle procedure d'esecuzione degli obblighi europei". Indirizzi in materia europea per l'annualità 2015, relativi alla partecipazione alla formazione e all'attuazione del diritto europeo (fasi "ascendente" e "discendente") (Approvata dal Consiglio regionale con verbale n. 30/5 del 5 maggio 2015)

2016 Disposizioni sulla partecipazione della Regione Abruzzo ai processi normativi dell'Unione Europea e sulle procedure d'esecuzione degli obblighi europei". Indirizzi in materia europea per l'annualità 2016, relativi alla partecipazione alla formazione e all'attuazione del diritto europeo (fasi "ascendente" e "discendente"). L.R. 30 agosto 2016, n. 30 (Approvata dal Consiglio regionale con verbale n. 69/5 del 26 luglio 2016)

2017 Disposizioni sulla partecipazione della Regione Abruzzo ai processi normativi dell'Unione Europea e sulle procedure d'esecuzione degli obblighi europei". Indirizzi in materia europea per l'annualità 2017 relativi alla partecipazione della Regione alla formazione e all'attuazione del Diritto Europeo (fasi ascendente e discendente). L.R. 30 agosto 2017, n. 44 (Approvata dal Consiglio regionale con verbale n. 96/3 dell'1 agosto 2017)

7 Secondo le procedure previste dal regolamento interno dell’organo, e, nello specifico, dall’art. 115 (Partecipazione alla formazione e all'attuazione del diritto europeo - verifica del rispetto del principio di sussidiarietà) co. IV-XI.

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123 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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X legislatura dal 30.VI.2014 al 16.VIII.2018

2018 Disposizioni sulla partecipazione della Regione Abruzzo ai processi normativi dell'Unione Europea e sulle procedure d'esecuzione degli obblighi europei". Indirizzi in materia europea per l'annualità 2018 relativi alla partecipazione della Regione alla formazione e all'attuazione del diritto Europeo (fasi ascendente e discendente). (Approvata dal Consiglio regionale con verbale n. 108/2 del 25 maggio 2018)

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 124 124

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2. LA PARTECIPAZIONE ALLA FORMAZIONE DEL DIRITTO EUROPEO

Nella fase ascendente, come evidenziato in precedenza, è l’Assemblea regionale che annualmente approva, anche su proposta della Giunta, gli indirizzi per la partecipazione della Regione alla formazione degli atti europei, in esito all’esame del Programma di lavoro della Commissione europea. Le osservazioni della Regione, utili alla formazione della posizione italiana sulle singole proposte europee individuate negli indirizzi, sono poi approvate dalla IV Commissione consiliare competente per gli affari europei, su proposta di ciascun Consigliere o della Giunta. Si offre, a seguire, una rassegna delle risoluzioni che sono state adottate nella fase ascendente, per il cui esame dettagliato rinvia all’Appendice allegata al presente Rapporto.

ANNO 2014

RISOLUZIONE N. 2 DEL 23/10/2014 Consultazione pubblica della Commissione europea avente ad oggetto Libro verde – Sfruttare al meglio il know – how tradizionale dell'Europa: una possibile estensione della protezione delle indicazioni geografiche dell'Unione europea ai prodotti non agricoli – COM(2014) 469 Final del 15 luglio 2014.

ANNO 2015

RISOLUZIONE N. 2 DEL 11/6/2015 Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni - Strategia per il mercato unico digitale in Europa COM (2015) 192 Final –P.E. 9/UE/2015.

RISOLUZIONE N. 3 DEL 18/6/2015 COM (2015) 240 Final, Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni – Agenda Europea sulla Migrazione.

RISOLUZIONE 4 DEL 20/10/2015 COM (2015) 429, Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni – Progetto di relazione congiunta del Consiglio e della Commissione sull'attuazione di un quadro rinnovato di cooperazione europea in materia di gioventù per il 2015 (2010 – 2018).

ANNO 2016

RISOLUZIONE 5 DEL 13/1/2016 Partecipazione della Regione Abruzzo alla fase ascendente di formazione del diritto europeo - Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni - Proposta di Raccomandazione del Consiglio sull'inserimento dei disoccupati di lungo periodo nel mercato del lavoro (COM (2015) 462 final), assegnata come P.E. n. 14/2015 alla 4^ Commissione e per parere alla 5^ Commissione.

RISOLUZIONE 7 DEL 12/04/2016 Partecipazione della Regione Abruzzo alla fase ascendente di formazione del diritto europeo - Consultazione

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125 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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pubblica sulla proposta di riforma della procedura che consente agli Stati membri di notificare i nuovi requisiti normativi applicabili ai prestatori di servizi. Questionario assegnato come P.E. n. 19/UE/2016.

RISOLUZIONE 8 DEL 30/05/2016 Partecipazione della Regione Abruzzo alla fase ascendente di formazione del diritto europeo – Consultazione pubblica sul progetto della Commissione europea recante modifica del regolamento (UE) n. 651/2014 che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato. - assegnato come P.E. n. 21/UE/2016 alla 4^ Commissione e per parere alle Commissioni 2^ e 5^ - scadenza 30 maggio 2016.

RISOLUZIONE 9 DEL 29/11/2016 Seconda consultazione pubblica sul progetto della Commissione europea recante "Modifica del regolamento (UE) n. 651/ 2014 che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno, in applicazione degli art. 107 e 108 del Trattato".

RISOLUZIONE 10 DEL 20/12/2016 Partecipazione della Regione Abruzzo alla fase ascendente di formazione del diritto europeo – Consultazione pubblica sul pilastro europeo dei diritti sociali – Questionario della Commissione europea . Osservazioni della Regione.

ANNO 2017

RISOLUZIONE 12 DEL 09/05/2017 Proposta di Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio relativa a un test della proporzionalità prima dell'adozione di una nuova regolamentazione delle professioni (COM(2016)822 final). Osservazioni della Regione in risposta alla Consultazione aperta dal Comitato delle regioni.

RISOLUZIONE 13 DEL 18/07/2017 Partecipazione della Regione Abruzzo alla fase ascendente di formazione del diritto europeo. Proposta di proclamazione interistituzionale sul pilastro europeo dei diritti sociali (COM (2017) 251 final). Osservazione della Regione - Assegnata come P.E. n. 32/UE/2017.

RISOLUZIONE 14 DEL 26/07/2017 Proposta di Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che fissa le condizioni e la procedura con le quali la Commissione può richiedere alle imprese e associazioni di imprese di fornire informazioni in relazione al mercato interno e ai settori correlati (COM (2017) 257 final). Osservazioni della Regione - Assegnata come P.E. n. 33/UE/2017.

ANNO 2018

RISOLUZIONE 15 DEL 06/02/2018 Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo, al Consiglio e al Comitato delle Regioni – Potenziare la gestione delle catastrofi da parte dell'U.E.: rescEU solidarietà e responsabilità (COM (2017) 773 final). Osservazioni della Regione.

RISOLUZIONE 16 DEL 06/02/2018 Proposta di regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale,

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 126 126

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sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio per quanto riguarda il sostegno alle riforme strutturali negli Stati membri (COM (2017) 826 final). Osservazioni della Regione.

RISOLUZIONE 17 DEL 17/04/2018 Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la decisione n. 1313/2013/UE su un meccanismo unionale di protezione civile COM (2017) 772 Final 2. Trasmissione ai sensi dell'art. 24, comma 1, della legge 234 del 2012. Partecipazione alla formazione della posizione italiana – assegnato come

P.E. n. 42/2018.

RISOLUZIONE 18 DEL 29/05/2018 Osservazioni della Regione Abruzzo sulla: 1. Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo e al Consiglio: è

giunto il momento di istituire norme fiscali moderne, eque ed efficaci per l'economia digitale (COM 2018) – 146 Final) – assegnato come P.E. n. 43/PE/2018.

2. Proposta di direttiva del Consiglio che stabilisce norme per la tassazione delle società che hanno una presenza digitale significativa (SWD (2018) 81 FINAL) – (SWD (2018) 82 FINAL (COM 2018) 147 Final) - assegnato come P.E. n. 44/PE/2018.

3. Proposta di direttiva del consiglio relativa al sistema comune d'imposta sui servizi digitali applicabile ai ricavi derivanti dalla fornitura di taluni servizi digitali (COM 2018) 148 Final) - assegnato P.E. n. 45/PE/2018.

RISOLUZIONE 19 DEL 03/07/2018 Osservazioni della Regione Abruzzo sulla "Proposta di Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio che istituisce l'Autorità europea del lavoro”. COM (2018) 131 final assegnato come P.E. n. 46/2018.

RISOLUZIONE 21 DEL 06/08/2018 Osservazioni della Regione Abruzzo sulla "Proposta di Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio che istituisce il programma Diritti e valori. COM (2018) 383 final. assegnato come P.E. n. 48/2018.

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127 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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2.1 Emendamenti alle proposte di parere del Comitato delle regioni Nel periodo 2018-inizio 2019, il Presidente del Consiglio regionale ha presentato emendamenti (in qualità di componente supplente) ai progetti di parere del Comitato delle regioni, con particolare riferimento alla Commissione Politica sociale, istruzione, occupazione, ricerca e cultura (SEDEC). In diversi casi le proposte modificative sono state accolte dal Comitato delle regioni. Di seguito, un elenco di alcune delle proposte di parere che hanno recepito taluni emendamenti presentati dal Presidente del Consiglio regionale:

a) 131a sessione plenaria dell'8, 9 e 10 ottobre 2018- ENVE-VI/035, Parere: Proposta di regolamento che istituisce un programma per l'ambiente e l'azione per il clima (LIFE) e abroga il regolamento (UE) n. 1293/2013; cfr. Emendamento 11; cfr. Nuovo considerando 24 bis, dopo il considerando 24 ed Emendamento 16 - Articolo 3, par. 2, lett. d);

b) 131a sessione plenaria dell’8, 9 e 10 ottobre 2018 SEDEC-VI/037, Parere: Inserire lo sport nel programma di lavoro dell'UE per il periodo successivo al 2020 - Cfr. parr. 12, 18, 24, 30, 40;

c) 131a sessione plenaria dell’8, 9 e 10 ottobre 2018 SEDEC-VI/038, Parere: “Istituzione di un'Autorità europea del lavoro” - cfr. Proposta di emendamento 13- Proposta di regolamento - Articolo 18 (nuovo);

d) 131ª sessione plenaria dell’8, 9 e 10 ottobre 2018, CIVEX-VI/021, Parere Riflettere sull'Europa: la voce degli enti locali e regionali per ripristinare la fiducia nell'Unione europea, cfr. par. 32;

e) 132ª sessione plenaria del 5 e 6 dicembre 2018 Risoluzione sul programma di lavoro della Commissione europea per il 2019 RESOL-VI/033 - Cfr. parr. 12, 24, 46, 52 56;

f) 132ª sessione plenaria del 5 e 6 dicembre 2018- SEDEC-VI/042, Parere: Il corpo europeo di solidarietà e la nuova strategia dell'UE per la gioventù Cfr. Emendamento 2 Preambolo (5); Emendamento 14 Preambolo (28); Emendamento 17 Capo IV, articolo 17;

g) 133ª sessione plenaria del 6 e 7 febbraio 2019 progetto di Parere Erasmus – Programma per l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport, cfr. Emendamento 8 Preambolo, considerando 15; Emendamento 11 Preambolo, considerando 18; Emendamento 16, Preambolo, considerando 23; Emendamento 18, Preambolo, considerando 32; Emendamento 19 Preambolo, considerando 37; Emendamento 27 art. 4, art. 6, emendamento 29, art. 6.

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 128 128

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3. LA VERIFICA DEL RISPETTO DEL PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETÀ

Ai sensi dell’art. 4 della L.R. n. 39, il Consiglio regionale dell’Abruzzo, anche in raccordo con la Giunta, verifica il rispetto del principio di sussidiarietà dei progetti di atti legislativi dell'Unione europea (art. 8, co. III, l. n. 234), siccome previsto dall’art. 25, l. n. 234/20128. I risultati della verifica sono contenuti in una risoluzione della Commissione in materia di politiche Ue e trasmessi alla Giunta regionale, alle Camere, al Comitato delle regioni e alla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome. Nella legislatura 2014-18, in particolare, la Regione ha approvato n. 2 risoluzioni ai sensi dell’art. 3 bis della L.R. n. 22/2009 e art. 5, della L.R. n. 39/2014, presenti in appendice:

COM(2014)397 final Proposta di Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica le direttive 2008/98/CE relativa ai rifiuti, 94/62/CE sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio, 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti, 2000/53/CE relativa ai veicoli fuori uso, 2006/66/CE relativa a pile e accumulatori e ai rifiuti di pile e accumulatori e 2012/19/UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche

COM(2016) 821 final Proposta di Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio concernente l’applicazione della direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi nel mercato interno, che istituisce una procedura di notifica dei regimi di autorizzazione e dei requisiti relativi ai servizi, e che modifica la direttiva 2006/123/CE e il regolamento (UE) n. 1024/2012 relativo alla cooperazione amministrativa attraverso il sistema di informazione del mercato interno

8 Ai fini della verifica del rispetto del principio di sussidiarietà (Prot. n. 2 sull'applicazione dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità, allegato al TUE e al TFUE), i Consigli regionali e le assemblee delle Province autonome possono far pervenire alle Camere le loro osservazioni in tempo utile per l'esame parlamentare, dandone contestuale comunicazione alla Conferenza dei Presidenti delle assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome. A tenore dell’art. 6 del prot. 2, i Parlamenti nazionali hanno un tempo pari a otto settimane dalla trasmissione del progetto di atto legislativo europeo per adottare un parere motivato sul rispetto del principio di sussidiarietà, in cui ciascuna Camera può tener conto delle osservazioni regionali.

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129 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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4. L’ATTUAZIONE DEL DIRITTO EUROPEO

In accordo con quanto dispone la L.R. 10 novembre 2014, n. 39, la Regione Abruzzo garantisce l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea. L’art. 8 dell’articolato, sotto la rubrica Attuazione degli obblighi europei – Legge europea regionale, prevede nello specifico che: “La Regione per l’adeguamento periodico dell’ordinamento regionale agli obblighi derivanti da atti normativi europei o alle sentenze della Corte di giustizia dell’Unione europea ovvero per prevenire o per porre fine a procedure d’infrazione avviate nei confronti dell’Italia che comportano obblighi di adeguamento in capo alla Regione, entro il 31 luglio di ogni anno approva la legge europea regionale”. Nel corso della legislatura sono state approvate quattro leggi europee regionali, ovvero:

a) L.R. 23 dicembre 2014, n. 46 (Legge europea regionale 2014); b) L.R. 20 agosto 2015, n. 22 (Legge europea regionale 2015); c) L.R. 30 agosto 2016, n. 30 (Legge europea regionale 2016); d) L.R. 30 agosto 2017, n. 44 (Legge europea regionale 2017).

4.1. Le leggi europee regionali A seguire, si offre una rassegna dei contenuti delle leggi europee approvate dalla Regione Abruzzo.

a) L. R. 23 dicembre 2014, n. 46 Direttive Ue - D.lgs. attuazione

Direttiva 2011/24/UE concernente l’applicazione dei diritti dei pazienti relativi all’assistenza sanitaria transfrontaliera (e nel rispetto del decreto legislativo 4 marzo 2014, n. 38). Materie (ex art. 117 Cost.): tutela della salute;

Direttiva 2011/62/Ue riguardante il codice comunitario relativo ai medicinali per uso umano, al fine di impedire l'ingresso dei medicinali falsificati nella catena di fornitura legale. Materie (ex art. 117 Cost.): tutela della salute.

Regolamento Ue:

Regolamento (UE) n. 717/2013 riguardante le voci sul benessere degli animali in determinati modelli di certificati sanitari. Materie (ex art. 117 Cost.): tutela della salute;

Regolamento (CE) n. 1069/2009 sulle norme sanitarie relative ai sottoprodotti di origine animale e ai prodotti derivati non destinati al consumo umano. Materie (ex art. 117 Cost.): tutela della salute; alimentazione;

Regolamento (CE) n. 852/2004 sull'igiene dei prodotti alimentari. Materie (ex art. 117 Cost.): tutela della salute; alimentazione;

Regolamento (UE) n. 234/2011 che attua il regolamento (CE) n. 1331/2008 che istituisce una procedura uniforme di autorizzazione per

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 130 130

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gli additivi, gli enzimi e gli aromi alimentari. Materie (ex art. 117 Cost.): tutela della salute; alimentazione;

Regolamento (UE) n. 1169/2011 del 25 ottobre 2011 relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori, che modifica i regolamenti (CE) n. 1924/2006 e (CE) n. 1925/2006 e abroga la direttiva 87/250/CEE, la direttiva 90/496/CEE, la direttiva 1999/10/CE, la direttiva 2000/13/CE, le direttive 2002/67/CE e 2008/5/CE e il regolamento (CE) n. 608/2004. Materie (ex art. 117 Cost.): tutela della salute; alimentazione;

Regolamento (UE) n. 609/2013 relativo agli alimenti destinati ai lattanti e ai bambini nella prima infanzia, agli alimenti a fini medici speciali e ai sostituti dell’intera razione alimentare giornaliera per il controllo del peso e che abroga la direttiva 92/52/CEE, le direttive 96/8/CE, 1999/21/CE, 2006/125/CE e 2006/141/CE, la direttiva 2009/39/CE e i regolamenti (CE) n. 41/2009 e (CE) n. 953/2009. Materie (ex art. 117 Cost.): tutela della salute; alimentazione;

Regolamento (CE) n. 2023/2006 sulle buone pratiche di fabbricazione dei materiali e degli oggetti destinati a venire a contatto con prodotti alimentari. Materie (ex art. 117 Cost.): tutela della salute; alimentazione;

Regolamento (CE) n. 282/2008 relativo ai materiali e agli oggetti di plastica riciclata destinati al contatto con gli alimenti e che modifica il regolamento (CE) n. 2023/2006; Materie (ex art. 117 Cost.): tutela della salute; alimentazione.

Altro

Attuazione della normativa sugli aiuti di Stato in materia culturale e in materia ambientale attraverso il contratto di sviluppo locale.

b) L.R. 20 agosto 2015, n. 22 Direttive Ue - D.lgs. attuazione

Direttiva 2012/12/UE che modifica la direttiva 2001/112/CE concernente i succhi di frutta e prodotti analoghi destinati all'alimentazione umana. Materie (ex art. 117 Cost.): tutela della salute; alimentazione;

Direttiva 2002/89/CE che modifica la direttiva 2000/29/CE concernente le misure di protezione contro l'introduzione nella Comunità di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali e contro la loro diffusione nella Comunità. Materie (ex art. 117 Cost.): agricoltura; foreste;

Direttiva 2000/60/CE che istituisce un quadro per l'azione comunitaria in materia di acque. Materie (ex art. 117 Cost.): ambiente; governo del territorio;

Direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche. Materie (ex art. 117 Cost.): ambiente.

Regolamento Ue

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131 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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Regolamento (UE) n. 702/2014 che dichiara compatibili con il mercato interno, in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, alcune categorie di aiuti nei settori agricolo e forestale e nelle zone rurali e che abroga il regolamento (CE) n. 1857/2006 (interventi nel settore della zootecnia). Materie (ex art. 117 Cost.): aiuti di stato nei settori dell’agricoltura e della zootecnia;

Regolamento (UE) n. 651/2014 che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato Testo rilevante ai fini del SEE. Materie (ex art. 117 Cost.): aiuti di stato per infrastrutture locali e cultura;

Altro

Attuazione delle Comunicazioni COM (2008) 394 “Pensare anzitutto in piccolo” (Think Small First) – Uno “Small Business Act” per l’Europa e attuazione della comunicazione della Commissione Europea COM (2011) 78 - Riesame dello "Small Business Act" per l’Europa. Materie (ex art. 117 Cost.): sviluppo economico.

c) L.R. 30 agosto 2016, n. 30 Direttive Ue - D.lgs. attuazione

Direttiva 2014/64/UE che modifica la direttiva 64/432/CEE per quanto concerne le basi di dati informatizzate che fanno parte delle reti di sorveglianza degli Stati membri. Materie (ex art. 117 Cost.): sanità veterinaria;

Direttiva 2009/158/CE relativa alle norme di polizia sanitaria per gli scambi intracomunitari e le importazioni in provenienza dai Paesi terzi di pollame e uova da cova. Materie (ex art. 117 Cost.): sanità veterinaria;

Direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi nel mercato interno. Materie (ex art. 117 Cost.): commercio su aree pubbliche.

d) L.R. 30 agosto 2017, n. 44 Direttive Ue - D.lgs. attuazione

Direttiva 2008/122/CE sulla tutela dei consumatori per quanto riguarda taluni aspetti dei contratti di multiproprietà, dei contratti relativi ai prodotti per le vacanze di lungo termine e dei contratti di rivendita e di scambio.

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 132 132

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5. LE IMPUGNATIVE DELLE LEGGI REGIONALI PER PROFILI ATTINENTI

ALL’ORDINAMENTO EUROPEO

Nell’ambito del sindacato di costituzionalità (art. 134 cost.), i giudizi in via d’azione attivati dal Governo avverso la Regione Abruzzo per potenziali violazioni normative di parametri costituzionali attinenti all’ordinamento europeo sono stati 4: due rispettivamente occorsi nel 2016 e 2017 e altrettanti nel 2018. Parte ricorrente ha tuttavia sottoposto all’attenzione dei giudici costituzionali in una sola occasione, quella relativa alla sent. n. 249 del 2016, una doglianza sulla presunta lesione diretta del comma 1 dell’art. 117 cost.9 da parte delle norme regionali, nonostante in due casi la delibera con cui la Presidenza del Consiglio dei Ministri autorizza la presentazione dei ricorsi ex art. 127 Cost. enunciasse tra motivi di impugnazione anche la compressione all’art. 117, co. 1 cost.10. Nella maggior parte dei casi, dunque, l’accoglimento delle censure presentate ha investito profili lato sensu inerenti al diritto europeo, come la tutela della concorrenza (art. 117, co. 2, lett. e) cost.), o si è focalizzato su altri profili del riparto normativo Stato-Regione (co. 2, lett. h), l), m), s)). 5.1 Le decisioni della Corte costituzionale sulle norme della Regione Abruzzo approvate nella X Legislatura Per comodità di consultazione, si offre un indice schematico dei contenuti delle quattro pronunce di costituzionalità con le quali la Corte ha sindacato la conformità a Costituzione di alcune norme regionali.

a) Sent. n. 249/2016 (Pres. P. Grossi, Red. G. Coraggio)

Norma impugnata: Art. 1, L.R. n. 13 del 2015, Modifiche ed integrazioni alla L.R. 10 marzo 2008, n. 2 Provvedimenti urgenti a tutela del territorio regionale, nella parte in cui introduce nella L.R. Abruzzo 10 marzo 2008, n. 2 (Provvedimenti urgenti a tutela del territorio regionale) l'art. 1.2, commi 1 e 2.

Questione giuridica: violazione dei vincoli europei da parte del legislatore regionale; violazione della potestà esclusiva statale in materia di ordine pubblico e sicurezza (art. 117, co. 2 lett. h)), determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali (lett. m)); tutela dell'ambiente, dell'ecosistema e dei beni culturali (lett. s)); mancato rispetto dei principi statali in potestà concorrente tra Stato-Regione.

Parametri costituzionali Artt. 41, 42, 43, 117, co., 1, 2, lett. h), m) e s), 3, artt. 118 e 120; artt. 43 e 49 TFUE.

Esito

9 A tenore del quale, come noto, “La potestà legislativa è esercitata dalle Regioni nel rispetto della Costituzione […] nonché dei vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario”. 10 E’ quanto si riscontra nella delib. C.d.M. del 31.5.2016, relativa all’impugnazione della L.R. n. 11/2016 (Modifiche alle leggi regionali 25/2011, 5/2015, 38/1996 e 9/2011); nonché in quella del 17.7.2015, riguardante l’impugnazione della L.R. n. 13/2015 (Modifiche ed integrazioni alla L.R. 10 marzo 2008, n. 2 (Provvedimenti urgenti a tutela del territorio regionale). Tutte le delibere governative sono reperibili in www.affariregionali.gov.it, nella sezione “banche dati”.

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133 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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La Corte rileva l’insufficienza argomentativa dell’impugnativa con riguardo alla presunta lesione dell’art. 117, co. 1 Cost. arrecata dall’art. 1 L.R. Abruzzo n. 13 del 2015, nella parte in cui introduce, rispettivamente, il comma 1 e il comma 2 dell’art. 1.2 della L.R. n. 2 del 2008. Parimenti per i giudici costituzionali risulta carente di supporto motivazionale la censura relativa all’art. 1 L.R. n. 13 del 2015, fondata sul presunto contrasto con gli artt. 41, 42, 43 e 117, commi 1 e 3, 118 e 120 Cost. e con gli artt. 43 e 49 TFUE. La Corte dichiara, inoltre: l’illegittimità dell’art. 1, L.R. Abruzzo 8 giugno 2015, n. 13, recante «Modifiche ed integrazioni alla L.R. 10 marzo 2008, n. 2 (Provvedimenti urgenti a tutela del territorio regionale)», nella parte in cui introduce l’art. 1.2, commi 1 e 2, nella L.R. Abruzzo n. 2 del 2008 per contrasto con i principi fondamentali nella materia concorrente di «produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell'energia».

b) Sent. n. 59 del 2017 (Pres. P. Grossi, Red. F. Modugno)

Norme impugnate: art. 1, co. 2, lett. b), L.R. Abruzzo 3 novembre 2015, n. 36 (Disposizioni in materia di acque e di autorizzazione provvisoria degli scarichi relativi ad impianti di depurazione delle acque reflue urbane in attuazione dell'art. 124, comma 6, del decreto legislativo n. 152/2006 e modifica alla L.R. n. 5/2015); art. 11, co. 6, lett. b), L.R. Abruzzo 19 gennaio 2016, n. 5, recante «Disposizioni finanziarie per la redazione del Bilancio pluriennale 2016-2018 della Regione Abruzzo (Legge di Stabilità Regionale 2016)»; art. 1, co. 1, lett. a), b) e c), L.R. Abruzzo 13 aprile 2016, n. 11 (Modifiche alle leggi regionali 25/2011, 5/2015, 38/1996 e 9/2011).

Questione giuridica: violazione della potestà legislativa esclusiva statale nella materia "tutela della concorrenza”.

Parametri costituzionali: artt. 41, 42, 43, 117, co. 1, 2, lett. h), m) e s), 3, artt. 118 e 120; artt. 43 e 49 TFUE.

Esito: 1. illegittimità dell’art. 1, co. 2, lett. b), L.R. Abruzzo 3 novembre 2015, n.

36 (Disposizioni in materia di acque e di autorizzazione provvisoria degli scarichi relativi ad impianti di depurazione delle acque reflue urbane in attuazione dell’art. 124, comma 6, del decreto legislativo n. 152/2006 e modifica alla L.R. n. 5/2015);

2. illegittimità dell’art. 11, co. 6, lett. b), L.R. Abruzzo 19 gennaio 2016, n. 5, recante «Disposizioni finanziarie per la redazione del Bilancio pluriennale 2016-2018 della Regione Abruzzo (Legge di Stabilità Regionale 2016»;

3. illegittimità costituzionale dell’art. 1, co. 1, lett. a), L.R. Abruzzo 13 aprile 2016, n. 11 (Modifiche alle leggi regionali 25/2011, 5/2015, 38/1996 e 9/2011), nella parte in cui, nello stabilire il costo unitario del canone per l’uso idroelettrico, prevede che esso sia dovuto «per ogni Kw di potenza efficiente» anziché «per ogni Kw di potenza nominale media»;

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 134 134

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4. illegittimità dell’art. 1, co. 1, lett. b) e c), L.R. Abruzzo n. 11 del 2016; 5. illegittimità conseguenziale dell’art. 1, co. 1, lett. d), L.R. Abruzzo n.

11 del 2016.

c) Sent. n. 118 del 2018 (Pres. G. Lattanzi – Red. D. de Pretis)

Norma impugnata: Art. 3, co. 3, L.R. n. 30 del 2017, Tutela del legittimo affidamento dei concessionari balneari.

Questione giuridica: violazione della potestà legislativa esclusiva statale nella materia "tutela della concorrenza”.

Parametri costituzionali: art. 117, co. 2, lett. e) moneta, tutela del risparmio e mercati finanziari; tutela della concorrenza; sistema valutario; sistema tributario e contabile dello Stato; armonizzazione dei bilanci pubblici; perequazione delle risorse finanziarie; e l) giurisdizione e norme processuali; ordinamento civile e penale; giustizia amministrativa.

Esito: illegittimità dell’art. 3, co. 3, per contrasto con l’art. 117, co. 2, lett. e) cost.; assorbimento della censura proposta in riferimento all’art. 117, co. 2, lett. l) cost.

d) Sent. n. 246 del 2018, Pres. G. Lattanzi, Red. D. de Pretis

Norme impugnate: L.R. 4 settembre 2017, n. 51, Impresa Abruzzo competitività - sviluppo – territorio: art. 6 (Semplificazione), co. 1, 2 e 6; art. 7 (Amministrazione unica), co. 6, 7, 8, lett. c), e 9; art. 8 (Sistema integrato dei controlli), co. 2.

Questione giuridica: violazione della potestà legislativa esclusiva statale nelle materie “tutela della concorrenza”, “livelli essenziali delle prestazioni” e “tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali”.

Parametri costituzionali: art. 117, co. 2, lett. e) tutela della concorrenza (riguardo l’impugnazione dell’art. 6, co. 1, 2 e 6; m) livelli essenziali delle prestazioni (riguardo l’impugnazione dell’art. 6, co. 1, 2 e 6 e dell’art. 7, co. 6, lett. a) e b), 7 e 8 lett. c), e dell’art. 8, co. 2); s) tutela dell'ambiente, dell'ecosistema e dei beni culturali (riguardo l’impugnazione dell’art. 7, co. 9).

Esito: 1. illegittimità dell’art. 6, co. 1 e 2, L.R. Abruzzo 4 settembre 2017, n. 51

(Impresa Abruzzo competitività - sviluppo - territorio); 2. illegittimità dell’art. 6, co. 6, L.R. n. 51 del 2017, nella parte in cui fa

riferimento ai «procedimenti di cui ai commi 1 e 5», anziché ai soli «procedimenti di cui al comma 5»;

3. illegittimità dell’art. 7, co. 6, lett. a) e b), L.R. Abruzzo n. 51 del 2017, nella parte in cui non rinvia all’art. 2, co. 7, della l. 7 agosto 1990, n. 241 (Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi), al fine di individuare il termine relativo alla produzione dei documenti integrativi;

4. illegittimità dell’art. 7, co. 6, lett. b), L.R. Abruzzo n. 51 del 2017, nella parte in cui non rinvia all’art. 17 bis della l. n. 241 del 1990;

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135 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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5. illegittimità dell’art. 7, co. 7, L.R Abruzzo n. 51 del 2017; 6. illegittimità dell’art. 7, co. 8, lett. c), L.R. n. 51 del 2017, nella parte in

cui non prevede la possibilità di adottare un provvedimento di rigetto nel caso di diniego assoluto;

7. illegittimità dell’art. 7, co. 9, L.R. Abruzzo n. 51 del 2017, nella parte in cui non rinvia all’art. 20, co. 4, della l. n. 241 del 1990;

8. illegittimità dell’art. 8, co. 2, L.R. Abruzzo n. 51 del 2017, nella parte in cui non esclude dal suo ambito di applicazione le irregolarità riscontrate in sede di verifica delle condizioni dell’autorizzazione integrata ambientale (AIA);

9. non fondatezza della questione di legittimità dell’art. 7, co. 6, lett. b), L.R. Abruzzo n. 51 del 2017, in riferimento all’art. 117, co. 2, lett. m) Cost., in relazione all’art. 14 bis della l. n. 241 del 1990.

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 136 136

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6. LE NOTIFICHE IMI PER LE ATTIVITÀ DI SERVIZI

L’art. 12 della L.R. Abruzzo n. 39 del 2014 disciplina la Notifica delle discipline per le attività di servizi, in attuazione della Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio 2006/123/CE relativa ai Servizi nel mercato interno (d’ora in poi “Direttiva Servizi”), a tutela delle libertà di stabilimento e di circolazione di persone e servizi nello spazio europeo. Ai sensi dell’art. 15 della Direttiva, infatti, gli Stati membri possono subordinare l'accesso ad un'attività di servizi o il suo esercizio al rispetto di talune condizioni elencate al par. 2 della medesima disposizione solo se queste sono conformi ai principi di non discriminazione, necessità e proporzionalità della misura (par. 3). Grava pertanto sugli Stati11 e sulle Regioni l’obbligo di notificare alla Commissione europea i progetti legislativi, regolamentari e amministrativi recanti che introducono i suddetti requisiti, specificandone le motivazioni. Nello specifico, la Regione è tenuta a notificare alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le politiche europee attraverso il sistema Internal Market Information (cd. IMI) i progetti di legge e di regolamento potenzialmente lesivi delle libertà tutelate dalla Direttiva dopo la loro approvazione da parte della Giunta, (art. 4, co. 2, l. n. 39)12. Parimenti, la Regione può formulare entro dati termini le proprie osservazioni sui progetti legislativi approvati dagli altri Stati membri al fine di verificarne la conformità alla Direttiva (art. 4, co. 7). Anche in tal caso, le eventuali notazioni regionali sono poi inviate alla Commissione europea attraverso il canale IMI. 6.1 Le notifiche IMI osservate dalla Regione Abruzzo nella X Legislatura Si offre a seguire una rassegna delle Risoluzioni della IV Commissione consiliare competente per gli affari europei con le quali la Regione ha formulato rilievi in punto di compatibilità tra la Direttiva Servizi ed i progetti di legge e di atti amministrativi approvati da Francia, Olanda e Ungheria e notificati dalla Commissione13:

Notifica IMI n. 2828 Risoluzione n. 1/2015

Notifica IMI n. 3354 Risoluzione n. 6/2016

Notifica IMI n. 40535 Risoluzione n. 20/2018

11 A livello interno, la Direttiva Servizi è stata attuata con d.lgs. 26 marzo 2010, n. 59.

12 Le procedure consiliari per la notifica alla Commissione Ue sono disciplinate dall’art. 69, co. 10 ter del Regolamento interno per i lavori del Consiglio regionale.

13 Per la disamina dettagliata si rinvia all’Appendice allegata al presente Rapporto.

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137 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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7. LA PARTECIPAZIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE ALLE ATTIVITÀ

DELLA CALRE: IL COORDINAMENTO DEL GRUPPO DI LAVORO

“CALAMITÀ NATURALI”.

Durante la X legislatura, il Consiglio regionale dell’Abruzzo ha partecipato costantemente alle attività, prendendo parte anche ad alcuni gruppi di lavoro istituiti con cadenza annuale nell’ambito della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee regionali europee con poteri legislativi (CALRE)14. La Sessione Plenaria della CALRE, svoltasi a Varese nel novembre 2016, ha, in particolare, deliberato l’istituzione di un nuovo gruppo per l’anno 2017, dedicato al tema delle “Calamità Naturali” e ne ha affidato il coordinamento al Presidente del Consiglio regionale dell’Abruzzo. Al gruppo hanno aderito otto Assemblee regionali, sia italiane che europee: il Parlamento dell’Andalusia e della Vallonia e i Consigli regionali di Veneto, Puglia, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Umbria e Molise. Al momento della costituzione è stato individuato un gruppo di esperti

provenienti dalle Università di Teramo, Chieti e Pescara, nonché dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e dal Gran Sasso Science Institute, dalla Giunta e dal Consiglio regionale dell’Abruzzo15. Il team degli esperti ha supportato costantemente il gruppo di lavoro CALRE in attività quali l’individuazione delle tipologie di calamità naturali maggiormente frequenti nel territorio dell’Unione europea e tra queste quelle che richiedono una maggiore attenzione e possibili strategie di prevenzione e reazione a tali fenomeni. È seguita la ricognizione e l’analisi della normativa europea di riferimento con particolare riguardo agli strumenti messi a disposizione dall’Unione per far fronte alle calamità naturali e all’analisi di quanto previsto dalla normativa europea in materia di aiuti di Stato rispetto alle forme di sostegno erogabili al mondo delle imprese nei casi in cui si verificano tali fenomeni. E’ stato altresì esaminato il modello statunitense in materia di calamità

naturali e disaster law. Contemporaneamente, il Consiglio regionale ha somministrato alle diverse Assemblee regionali europee partecipanti un questionario16 mirato all’acquisizione di informazioni in merito alle competenze regionali in materia, ai rischi maggiori dei territori di riferimento, alle problematiche riscontrate, alle migliori pratiche, ad eventuali proposte da sottoporre alle Istituzioni europee17.

14 La CALRE riunisce i Parlamenti regionali di 74 Regioni facenti parte di 8 Paesi (Spagna, Italia, Belgio, Austria, Germania, Finlandia, Portogallo, Regno Unito). 15 Delibera Up n. 38/2017. 16 Gli esiti del questionario sono pubblicati sul sito istituzionale della CALRE, al seguente link: www.calrenet.eu/wp-content/uploads/2017/09/08_CALRE_IT_risultato_questionario.pdf. 17 Hanno risposto al questionario:

per l’Italia i Consigli regionali di: Abruzzo, Calabria, Marche, Molise, Puglia e Sardegna;

per l’Austria le Assemblee di: Bassa Austria, Alta Austria e Vorarlberg;

per la Spagna il Parlamento Basco, e le Assemblee di Castiglia-La Mancia e Estremadura;

per il Portogallo l’Assemblea della Regione Autonoma di Madeira.

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 138 138

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Come prima ricognizione dell’attività svolta, in data 14 luglio, presso la sede del Consiglio regionale a L’Aquila, è stato organizzato un workshop degli

esperti del gruppo di lavoro CALRE 2017 “calamità naturali”, nel corso del quale sono stati presentati i primi contributi scientifici e giuridici sul tema. Successivamente, nell’ottobre 2017, si è svolta a Bruxelles, presso la sede della Regione Abruzzo, la prima riunione del gruppo di lavoro nel corso della quale sono stati presentati gli esiti delle attività. La riflessione condotta dal gruppo di lavoro ed, in particolare, gli approfondimenti svolti dal gruppo scientifico, la ricognizione della normativa europea da parte del gruppo tecnico nonchè l’analisi e la sintesi delle considerazioni espresse dalle Assemblee CALRE in risposta al questionario hanno consentito una prima individuazione delle esigenze e dei possibili interventi che l’Unione europea potrebbe mettere in campo in tema di calamità naturali. Di seguito sono elencati gli interventi ritenuti dal gruppo necessari per un’Europa resiliente in tema di calamità naturali:

1. Necessità di introdurre un metodo univoco per l’analisi del rischio; 2. Prevedere misure contro i cambiamenti climatici; 3. Legiferare sulla prevenzione dei rischi (in particolare sulla prevenzione di alcuni

tipi rischi quali quelli di incendi e terremoti); 4. Legiferare sul contenimento del consumo del suolo; 5. Armonizzare e rendere sistematica la normativa europea in materia di disastri

naturali; 6. Incrementare il Fondo di solidarietà e semplificare le procedure per l’accesso allo

stesso; 7. Riconsiderare e integrare l’art. 50 del Regolamento UE 651/2014, sugli aiuti in

esenzione per i danni causati da calamità naturali; 8. Investire sulla ricerca in materia di calamità naturali e sull’informazione dei

cittadini nonchè sulla formazione di figure professionali esperte in materia; 9. Valutare la possibilità di introdurre un Fondo per la fase del predisastro sul

modello dell’esperienza statunitense; 10. Orientare, con azioni concrete, sia i Fondi strutturali e di investimento sia i

Fondi diretti ad affrontare anche le questioni connesse alle calamità naturali. Quale atto conclusivo dell’attività, il gruppo di lavoro ha predisposto il

documento finale18 che è stato presentato dal Presidente del Consiglio regionale all’Assemblea plenaria della CALRE svoltasi presso il Parlamento dell’Andalusia a Siviglia il 9 e 10 novembre 2017 Nella medesima occasione, l’Assemblea plenaria ha confermato il gruppo di lavoro anche per l’anno 2018 affidandone il coordinamento al Presidente del Consiglio regionale dell’Abruzzo. Al gruppo, che originariamente era composto dalle Assemblee legislative regionali europee dell’Umbria, della Puglia, della Calabria, del Friuli Venezia Giulia, del Molise, del Veneto, dell’Andalusia, della

18 In www.crabruzzo.it/sites/crabruzzo.it/files/pagine/141526/relazionefinaleitp.pdf Per la documentazione relativa alle attività del gruppo, cfr. i materiali disponibili in www.calrenet.eu/natural-disasters-leader/#documentation

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139 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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Vallonia, della Galizia ed dell’Estremadura, nel 2018 hanno aderito anche i Consigli regionali della Lombardia e dell’Umbria. Anche per l’anno 2018, inoltre, le attività sono state svolte con il supporto del gruppo scientifico composto dalle Università di Chieti, Pescara, L’Aquila, Teramo nonché dal Gran Sasso Science Institute e dall’Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia. Per l’anno 2018, il gruppo di lavoro si è posto due obiettivi:

1. la predisposizione di una o più proposte normative tra quelle individuate nella Relazione finale dell’anno 2017 o di una proposta di libro verde o di libro bianco riguardo alla opportunità e al merito di un intervento dell'UE su uno di tali temi o la promozione di una risoluzione del Parlamento europeo sulle questioni più urgenti;

2. il monitoraggio delle iniziative messe in campo dall’Unione anche ai fini della eventuale presentazione di osservazioni condivise tra le Assemblee Calre.

Con riguardo al primo obiettivo, al fine di selezionare le tematiche su cui lavorare nell’anno 2018, il Consiglio regionale dell’Abruzzo ha somministrato un questionario alle Assemblee CALRE, chiedendo alle stesse di indicare uno o più punti da sviluppare tra le 10 istanze indicate nella Relazione 2017 e le relative motivazioni nonché di suggerire altresì lo strumento formale da utilizzare per presentare una proposta alle Istituzioni europee. Le medesime questioni sono state sottoposte ai componenti del gruppo scientifico. All’esito del questionario, le linee di intervento sulle quali è stato raggiunto il maggiore consenso sono risultate le seguenti:

1. Orientare con azioni concrete, sia i Fondi strutturali e di investimento che i Fondi diretti ad affrontare anche le questioni connesse alle calamità naturali;

2. Investire sulla ricerca in materia di calamità naturali; 3. Necessità di introdurre un metodo univoco per l’analisi del rischio; 4. Prevedere misure contro i cambiamenti climatici; 5. Legiferare sul contenimento del consumo del suolo.

Con riguardo al secondo obiettivo, la Regione Abruzzo ha provveduto a sottoporre alle Istituzioni europee il documento finale del gruppo relativo all’anno 2017 in sede di partecipazione alla fase ascendente in merito alla Comunicazione della Commissione europea (COM (2017) 773 final) “Potenziare la gestione delle catastrofi da parte dell'U.E.: rescEU solidarietà e responsabilità”19. Inoltre, sempre nell’ambito della fase ascendente, è stata esaminata la Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la decisione n. 1313/2013/UE su un meccanismo unionale di protezione civile COM (2017) 772 Final 2. Le osservazioni regionali, poi confluite in una risoluzione della IV Commissione consiliare (n. 17/2018), insieme ad una sintesi della Proposta europea, sono state trasmesse alle Assemblee regionali europee aderenti al

19 Cfr. Risoluzione IV Commissione consiliare n. 15/2018.

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 140 140

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gruppo di lavoro. sulla COM (2017) 772 si è espresso altresì il Comitato delle Regioni con il parere del 16 maggio 201820. Sempre nell’ambito delle attività del gruppo, in data 22 giugno 2018, il Consiglio regionale ha organizzato a L’Aquila un convegno internazionale sul tema “Calamità naturali e cambiamenti climatici”21, al quale hanno partecipato il Capo dipartimento della Protezione civile, i membri della Giunta regionale, un esperto in materia di aiuto di Stato, i rappresentanti dell’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV), i professori universitari esperti di geofisica e geologia, e della normativa internazionale ed europea in materia di calamità naturali. In occasione del convegno è stata, altresì, organizzata la prima riunione del gruppo di lavoro che ha visto la partecipazione di diversi Presidenti delle Assemblee legislative regionali e nel corso del quale il Presidente ha presentato la Relazione tecnica22. La Relazione esamina i profili indicati dalle Assemblee legislative della CALRE che hanno risposto al questionario somministrato dal gruppo di lavoro e offre altresì una prima ricognizione della normativa europea in materia di Fondi strutturali e di investimento e di Fondi diretti (in particolare Horizon e Life) che affronta le questioni connesse alle calamità naturali. La relazione si compone di due sezioni la prima riguardante le azioni più urgenti in materia di calamità naturali e la seconda dedicata alle questioni ad essa collegate e al monitoraggio delle iniziative messe in campo dall’unione europea.

20dm.cor.europa.eu/CoRDocumentSearch/Pages/opinionsresults.aspx?k=(adoptiondate:2018/05/15..2018/05/18)(documentlanguage:IT) 21 Gli atti del Convegno sono pubblicati sul sito istituzionale del Consiglio regionale e disponibili in www.consiglio.regione.abruzzo.it/contenuti/documenti-e-iniziative.

22 Pubblicata sul sito istituzionale alla pagina www.consiglio.regione.abruzzo.it

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141 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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APPENDICE

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 142 142

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143 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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RISOLUZIONE N. 2 DEL 23/10/2014 COM(2014) 469 final "Libro verde – Sfruttare al meglio il know – how tradizionale dell'Europa: una possibile estensione della protezione delle indicazioni geografiche

dell'Unione europea ai prodotti non agricoli – COM(2014) 469 Final del 15 luglio 2014”

Sintesi dell’iniziativa europea

Nel luglio 2014 la Commissione Europea ha presentato un libro verde da sottoporre a consultazione sulla possibilità di estendere la protezione delle indicazioni geografiche (IG) a prodotti non agricoli.

La consultazione affrontava anche la tematica relativa al numero dei soggetti che potrebbero presentare domanda per la registrazione delle indicazioni geografiche e la questione del livello e della durata, illimitata o rinnovabile, della protezione da accordare.

Secondo la Commissione un sistema delle IG armonizzato a livello dell’UE presenterebbe due vantaggi per i produttori non agricoli: l’aumento dell’attrattiva e il carattere distintivo dei prodotti a garanzia della qualità e dell’origine potrebbe stimolare le vendite e garantirebbe parimenti una tutela più efficace ed uniforme, a livello dell’UE, contro le perdite causate dalla contraffazione e dalle imitazioni.

Alcune delle questioni poste, infatti, riguardano i possibili vantaggi o svantaggi che la protezione armonizzata potrebbe apportare ai consumatori, alle relazioni commerciali, ed inoltre, garantirebbe ai produttori di difendersi dagli abusi e dalle imitazioni.

Nel questionario, inoltre, è stato chiesto se sia necessario differenziare i vari regimi di tutela in base alle categorie di prodotti non agricoli interessati (approccio settoriale)

Infine, alcune domande vertevano sull’opportunità di introdurre una procedura di registrazione per tutelare le IG di prodotti non agricoli.

Base giuridica non indicata:

OSSERVAZIONI REGIONALI

RISOLUZIONE N. 2 DEL 23/10/2014

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE: LEGGE N. 234/2012, ART. 24, CO. 3

FORMAZIONE DELLA POSIZIONE ITALIANA

Il Consiglio regionale dell’Abruzzo ha partecipato al questionario adottando la risoluzione n. 2/2014.

Nel merito, la Regione ha ritenuto che in un’epoca di contraffazione di prodotti di qualsiasi genere e in ambiti territoriali vasti, sarebbe opportuna la presenza di uno strumento di protezione comune e generale che dia una identità a prodotti di nicchia dei territori della Unione europea, che potrebbe avere nel mercato interno importanti effetti economici positivi.

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 144 144

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I consumatori potrebbero trarre vantaggio dalla protezione armonizzata a livello di Unione europea delle indicazioni geografiche per i prodotti non agricoli, in quanto le stesse mirano ad offrire ai consumatori la certezza che un prodotto presenti una particolare qualità, determinate caratteristiche e/o una notorietà dovute alla sua specifica origine geografica. Il principale vantaggio per i consumatori è rappresentato dalla maggiore tutela che ne deriverebbe, soprattutto con riferimento ad un uso fraudolento del nome di una indicazione geografica. L’eliminazione della concorrenza sleale contribuirebbe a stabilire, o ristabilire, un clima di fiducia negli scambi, creando le condizioni per il funzionamento del mercato.

L’unico svantaggio potrebbe essere quello relativo al prezzo ma solo per i consumatori che nella scelta del prodotto antepongono il costo alla qualità.

Per quanto riguarda le relazioni commerciali, un sistema di protezione unitaria delle indicazioni geografiche per i prodotti non agricoli nell'Unione Europea potrebbe incidere positivamente sulle relazioni commerciali tra l'Unione ed i Paesi terzi, che siano interessati a tutelare le indicazioni geografiche dei loro prodotti nell'Unione europea oltre che comportare vantaggi di natura competitiva per ragioni di riconoscibilità e di azione condivisa a livello UE.

Un approccio trasversale rischia troppo facilmente di non valorizzare le diversità, inoltre un approccio settoriale, in analogia a quanto già vige per le indicazioni geografiche per prodotti agricoli, potrebbe essere applicato anche per le indicazioni geografiche di prodotti non agricoli, in relazione alla necessità di tutele particolari con riferimento specifico ai prodotti dell’artigianato artistico, che rappresentano la connotazione più significativa della produzione di una regione, di una zona, di una località, in quanto espressione di un patrimonio artistico, di cultura e di tradizioni.

Una procedura di registrazione serve ad avere certezza quanto all’esistenza o all’ambito di applicazione della protezione e per rendere effettiva la tutela conferita, conferendo maggiore sicurezza all’applicazione dei diritti, in caso di controversia.

La Regione ha indicato la Direttiva come strumento più adatto da adottare.

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145 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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RISOLUZIONE N. 2 DEL 11/6/2015 COM (2015) 192 FINAL

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL

CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO

DELLE REGIONI, STRATEGIA PER IL MERCATO UNICO DIGITALE IN EUROPA

Sintesi dell’iniziativa europea

La strategia proposta dalla Commissione si basa su tre pilastri: (i) migliorare l’accesso on-line ai beni e servizi in tutta l’Europa per consumatori e imprese; (ii) creare un contesto favorevole allo sviluppo delle reti e servizi digitali; (iii) massimizzare il potenziale di crescita dell’economia digitale europea.

Base giuridica: NON INDICATA

OSSERVAZIONI REGIONALI

RISOLUZIONE N. RISOLUZIONE N. 2 DEL 11/06/2015

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE: LEGGE N. 234/2012, ART. 24, CO. 3 FORMAZIONE

DELLA POSIZIONE ITALIANA

Merito:

intervento normativo per regolare il sistema della spedizione merci per impedire barriere all’entrata di nuove imprese;

necessità di assicurare leale competizione/coesistenza tra commercio online e offline;

attenzione verso i diritti dei consumatori;

favorire investimenti pubblici e privati sulle infrastrutture digitali e sviluppare banda ultra-larga;

rispetto del diritto alla privacy del cittadino;

individuare forme di bilanciamento tra tutela del diritto d’autore e principio del libero accesso;

affrontare questione delle competenze e abilità digitali nelle future iniziative.

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RISOLUZIONE N. 3 DEL 18/6/2015 COM (2015) 240 FINAL DEL 13 MAGGIO 2015 - AGENDA EUROPEA SULLA

MIGRAZIONE

Sintesi dell’iniziativa europea

L’Agenda europea sulla migrazione comprende una serie di iniziative per una politica della migrazione efficace ed equilibrata ed è divisa in due parti. Sotto la voce Azioni immediate, si prevede un rafforzamento del sistema Frontex, l’identificazione, la cattura e la distruzione sistematica delle imbarcazioni per contrastare le reti criminali di trafficanti, infine il potenziamento dell’Europol. La Commissione annuncia inoltre la presentazione di una proposta legislativa entro il 2015 finalizzata all’introduzione di un sistema di ricollocazione obbligatorio ed automatico in caso di afflusso massiccio, che distribuisca all’interno dell’UE le persone con evidente bisogno di protezione internazionale.

A questa si aggiunge la proposta, entro il 2015, di una raccomandazione recante un programma di reinsediamento di 20.000 posti da applicarsi in tutti gli Stati membri secondo specifici criteri di distribuzione.

Infine, si prevedono l’adozione di un nuovo metodo, basato sui “punti di crisi”, e l’assegnazione di 30 milioni di euro ai programmi di sviluppo e protezione regionale.

La seconda parte dell’Agenda introduce un sistema a Quattro pilastri, corrispondenti ad altrettanti livelli di azione per una politica migratoria dell’Ue, ovvero:

riduzione degli incentivi alla migrazione irregolare;

azione contro le reti criminali di trafficanti;

attuazione piena del sistema europeo comune di asilo;

nuova politica di migrazione legale.

Base giuridica: Art. 78, par. 3 TFUE

OSSERVAZIONI REGIONALI

RISOLUZIONE N. 3 DEL 18/6/2015

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE: LEGGE N. 234/2012, ART. 24, CO. 3

FORMAZIONE DELLA POSIZIONE ITALIANA

MATERIA DI COMPETENZA STATALE MA AD INTERESSE REGIONALE

Merito: Sulle linee di azione immediata delineate nell’Agenda. La Regione ritiene che:

Frontex debba incentrarsi maggiormente sul rispetto dei diritti umani nell’attività di controllo delle frontiere esterne dell’Ue;

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il contrasto alle organizzazioni criminali mediante la distruzione delle navi di trasporto per la migrazione irregolare è un’azione ingannevole che non elimina il problema della criminalità migratoria, pertanto la Regione osserva la necessità di individuare strumenti per l’immediate creazione di vie legali di accesso e canali umanitari;

i criteri di ricollocazione dei migranti, per quanto positivamente accolti, devono tener conto anche di situazioni specifiche che potrebbero richiedere una trattazione differenziata;

l’attuale normativa in materia di diritto di asilo, il c.d. regolamento di Dublino III, non appare adeguato a gestire con efficacia un’emergenza umanitaria crescente;

al fine di sostenere le amministrazioni locali sarebbe auspicabile che l’unione europea prevedesse un sostegno a favore delle progettualità messe in campo dai Comuni ospitanti, non essendo sufficiente l’allentamento del patto di stabilità.

Con riguardo al sistema a Quattro pilastri, la Regione osserva che:

per il contrasto all’immigrazione irregolare, occorre tener conto dell’esigenza di assicurare costantemente tutela e protezione ai migranti come possibili vittime di traffici illeciti, nonché assumere a livello europeo iniziative contro il lavoro sommerso. Inoltre, la politica di contrato dell’immigrazione irregolare non deve limitarsi al controllo delle frontiere e alle intercettazioni dei migranti al momento della partenza, ma su effettive possibilità di ingresso regolare.

il sistema europeo comune di asilo dovrebbe prevedere meccanismi idonei a velocizzare l’esame delle relative richieste, mentre i finanziamenti destinati all’asilo ed alla protezione internazionale garantire un effettivo equilibrio tra le risorse destinate alla sicurezza e alla gestione delle frontiere e quelle destinate a garantire adeguate condizioni di accoglienza dei richiedenti asilo, in riferimento alle quali Regioni ed Enti locali possono svolgere un ruolo cruciale. Pertanto, questi ultimi devono farsi parte attiva nel processo di dialogo politico teso a stabilire le priorità finanziarie delle risorse destinate a dette politiche;

la nuova politica di migrazione legale, che prevede la revisione del c.d. sistema Dublino, deve assicurare la solidarietà effettiva tra gli Stati membri, il rispetto dei diritti umani, incluso il diritto all’unità e al ricongiungimento familiare.

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RISOLUZIONE 4 DEL 20/10/2015 COM(2015) 429 FINAL COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO

EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL

COMITATO DELLE REGIONI PROGETTO DI RELAZIONE CONGIUNTA DEL CONSIGLIO E DELLA COMMISSIONE

SULL'ATTUAZIONE DI UN QUADRO RINNOVATO DI COOPERAZIONE EUROPEA IN

MATERIA DI GIOVENTÙ PER IL 2015 (2010-2018)

Sintesi dell’iniziativa europea

L'UE sostiene l'occupazione, l'occupabilità e l'inclusione sociale dei giovani, nel quadro dell'agenda per l'occupazione, la crescita e gli investimenti, della strategia Europa 2020 e mediante i fondi dell'UE, come Erasmus+, FSE e l'iniziativa a favore dell'occupazione giovanile.

In questo quadro si colloca la COM 429 del 2015, che contiene una relazione sui progressi verso gli obiettivi e le priorità del quadro di cooperazione per il periodo 2013-2015 sulla base di una valutazione della situazione dei giovani e delle misure operative adottate a livello dell'UE e degli Stati membri. La fascia di età osservata è compresa tra i 15 e i 29 anni.

Il rapporto si concentra anche sul quadro di cooperazione per la gioventù per il periodo 2016-18, sottolineandone gli obiettivi di garanzia di autonomia per i giovani, in particolar modo per quelli a rischio di esclusione, e aiuto nella ricerca di un posti di lavoro di qualità. Al riguardo, sul versante dei finanziamenti, si prevedono oltre al fondo del programma Erasmus+, altri strumenti, quali il Fondo sociale europeo (FSE) e l'iniziativa a favore dell'occupazione giovanile (IOG), quali canali per garantire le risorse necessarie all‘inclusione dei giovani nel mercato del lavoro e allo sviluppo del loro capitale umano.

Base giuridica: Artt. 6 e 165 TFUE di sostegno, coordinamento e completamento Ue delle azioni degli Stati membri.

OSSERVAZIONI REGIONALI RISOLUZIONE N. 4 DEL 20/10/2015 MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE: LEGGE N. 234/2012, ART. 24, CO. 3 FORMAZIONE

DELLA POSIZIONE ITALIANA Merito: La Regione auspica una sempre più ampia collaborazione tra i diversi livelli di governance unita ad una integrazione delle politiche come quelle dell'istruzione, dell'occupazione, della formazione, della salute, della cultura, dei media digitali, dello sviluppo sostenibile, della cittadinanza e dello sport, nonché il continuo sostegno a tale orientamento da programmi quali Erasmus+, Garanzia Giovani e da strumenti di finanziamento UE quali l'FSE o la IOG, senza perdere di vista uno dei rischi principali per l’attuazione dei suddetti programmi e finanziamenti, ossia le possibili divergenze di attuazione, fruibilità e sostegno della politica in materia di gioventù tra uno Stato membro e l’altro.

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149 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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RISOLUZIONE 5 DEL 13/1/2016 COM(2015) 462 FINAL PROPOSTA DI RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO

SULL'INSERIMENTO DEI DISOCCUPATI DI LUNGO PERIODO NEL MERCATO DEL

LAVORO

Sintesi dell’iniziativa europea

La proposta di Raccomandazione ha posto l’attenzione sul problema della disoccupazione di lungo periodo ovvero quella che ha una durata di almeno un anno, secondo la definizione dell’Eurostat che si riferisce alle persone che sono senza lavoro e che cercano attivamente un'occupazione per almeno un anno. Si stima che nell’Ue (ai tempi della proposta) erano 12 milioni i disoccupati di lungo periodo. Dare una risposta a tale problema contribuisce a una crescita sostenibile e alla coesione aumentando l’occupazione, oltre ad alleggerire l’onere sulle finanze pubbliche riducendo la spesa per l’assistenza sociale e aumentando il gettito fiscale.

Base giuridica: NON INDICATA Osservazioni regionali RISOLUZIONE N. 5 DEL 13/01/2016 MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE LEGGE N. 234/2012, ART. 24, CO. 3 FORMAZIONE

DELLA POSIZIONE ITALIANA Merito:

gli obiettivi specifici proposti dalla Commissione siano pertinenti e funzionali al raggiungimento dell’obiettivo generale: il contrasto alla disoccupazione di lungo periodo;

è fondamentale lo strumento dell’“apprendimento reciproco” che mira a rafforzare il dialogo non solo tra le Istituzioni nazionali, ma anche tra i Servizi per l’impiego, attraverso il coordinamento delle politiche in materia di occupazione;

si è concordi con la Proposta nel ritenere di fondamentale importanza un loro utilizzo realmente efficace ed efficiente in modo tale da raggiungere risultati concreti in termini di reinserimento e integrazione dei disoccupati di lungo periodo;

invita gli Stati membri a favorire la registrazione dei disoccupati di lungo periodo presso i servizi pubblici per l’impiego;

favorire la creazione di partenariati tra i SPI e gli Organismi di formazione e gli Istituti scolastici;

l’accordo di reinserimento lavorativo, da offrire entro i 18 mesi di disoccupazione, dovrebbe offrire ai disoccupati un percorso di reinserimento lavorativo concreto e personalizzato;

condivisibile è poi l’indicazione della proposta di coinvolgere attivamente e proattivamente i datori di lavoro, sia pubblici sia privati, nell’inserimento dei disoccupati di lungo periodo attraverso l'erogazione di servizi ad hoc da parte dei servizi dell'impiego insieme a incentivi 10 finanziari mirati e al coinvolgimento delle parti datoriali

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RISOLUZIONE 7 DEL 12/04/2016 CONSULTAZIONE PUBBLICA SULLA PROPOSTA DI RIFORMA DELLA PROCEDURA CHE

CONSENTE AGLI STATI MEMBRI DI NOTIFICARE I NUOVI REQUISITI NORMATIVI

APPLICABILI AI PRESTATORI DI SERVIZI GENNAIO-APRILE 2016

Sintesi dell’iniziativa europea

Nell’ambito della strategia per il mercato unico dei beni e dei servizi inaugurata nel 2015, l'applicazione della direttiva 2006/123/CE sui servizi nel mercato interni ha generato talune difficoltà attuative tra gli Stati soprattutto con riguardo alla procedura di notifica dei regimi di autorizzazione e dei requisiti relativi ai servizi. Tra le maggiori ostacoli, la Commissione rileva, in particolare, la mancata trasmissione delle notifiche da parte degli Stati, l’impossibilità per i soggetti di avere accesso alle notifiche, la mancata chiarezza delle misure che debbono essere notificate.

Al fine di porre rimedio a tali impedimenti, la Commissione avvia una valutazione con gli stakeholders, tra cui le Regioni.

Il questionario si compone di 11 quesiti, inerenti, tra gli altri, a:

uniformità applicativa ed efficienza del funzionamento della direttiva servizi;

idoneità del test di proporzionalità delle disposizioni nazionali in termini di applicazione uniforme delle norme sul mercato unico dei servizi;

funzionamento della direttiva servizi;

carenze della procedura di notifica rispetto alla direttiva servizi;

elementi sui quali un’eventuale azione politica coordinata a livello unionale potrebbe basarsi per migliorare l’obbligo di notifica;

chiarimenti procedurali sui quali la revisione della procedura di notifica dovrebbe concentrarsi;

costi amministrativi gravanti sulla Regione in relazione a voci specifiche;

effetto di una riforma della procedura di notifica

Base giuridica: NON INDICATA

Osservazioni regionali

RISOLUZIONE N. 7 DEL 12/4/2016

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE LEGGE N. 234/2012, ART. 24, CO. 3 FORMAZIONE

DELLA POSIZIONE ITALIANA

Merito:

Con riguardo alle evidenziate carenze della procedura di notifica rispetto alla direttiva servizi (d), la Regione rileva la necessità di una maggiore trasparenza nella fase successiva alla notifica di un atto, quindi l’esigenza di una maggiore chiarificazione delle procedure e dei formulari standard per effettuare le notifiche e proporre osservazioni, in modo da agevolare l’attività delle

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151 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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amministrazioni pubbliche e favorire una reciproca comprensione tra gli Stati membri. Relativamente agli elementi sui quali un’eventuale azione politica coordinata a livello unionale potrebbe basarsi per migliorare l’obbligo di notifica (e), la Regione evidenzia la mancata previsione di una sanzione per l’obbligo previsto dall’art. 15, par. 7 della direttiva servizi, relativo alle disposizioni legislative di natura regolamentare e amministrativa “in fase di progetto” che debbono essere oggetto di notifica statale. Con riferimento ai chiarimenti procedurali sui quali la revisione della procedura di notifica dovrebbe concentrarsi (f), la Regione chiarisce la necessità di notificare anche il testo previgente della direttiva servizi, nonché di prevedere un termine specifico entro cui gli Stati possano fare le loro osservazioni nell’ambito della valutazione reciproca. Infine, quanto agli effetti che una riforma della procedura di notifica potrebbe provocare a livello nazionale (h), la Regione segnala, in particolare:

a previsione di una sospensione della procedura legislativa nazionale per un determinato periodo al fine di consentire alla Commissione, agli altri Stati e alle parti interessate, di presentare osservazioni e reagire al progetto di legislazione;

la previsione di una sorta di “controllo preventivo”, o, di una concreta autorizzazione, da parte della Commissione per l’adozione della legislazione e regolamentazione degli Stati;

l’esistenza di un rapporto consequenziale tra l’effetto ipotizzato di obbligo di notifica di un maggior numero di misure (o di un più sistematico obbligo di notifica unito all’aggravio di fornire un maggior numero informazioni), e la possibilità di un regime di disapplicazione normativa per le disposizioni nuove e modificate che non siano state oggetto di notifica da parte dello Stato che le abbia adottate

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RISOLUZIONE 8 DEL 30/05/2016 CONSULTAZIONE PUBBLICA SUL PROGETTO DI MODIFICA DEL REGOLAMENTO (UE)

N. 651/2014 CHE DICHIARA ALCUNE CATEGORIE DI AIUTI COMPATIBILI CON IL

MERCATO INTERNO IN APPLICAZIONE DEGLI ARTICOLI 107

Sintesi dell’iniziativa europea

In sede di consultazione pubblica la Commissione non ha ancora predisposto una proposta

Base giuridica: NON INDICATA

Osservazioni regionali

RISOLUZIONE N. 8 DEL 30/05/2016

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE LEGGE N. 234/2012

Merito:

Approvazione osservazioni della Regione Abruzzo in risposta alla Consultazione;

Trasmissione della risoluzione al presidente del Consiglio regionale e alla Commissione europea

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153 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

RISOLUZIONE 9 DEL 29/11/2016 SECONDA CONSULTAZIONE PUBBLICA SUL PROGETTO DELLA COMMISSIONE

EUROPEA RECANTE MODIFICA DEL REGOLAMENTO (UE) N. 651/2014 CHE DICHIARA

ALCUNE CATEGORIE DI AIUTI COMPATIBILI CON IL MERCATO INTERNO IN

APPLICAZIONE DEGLI ARTICOLI 107 E 108 DEL TRATTATO

Osservazioni regionali

RISOLUZIONE N. 9 /2016

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE LEGGE N. 234/2012

Nessuna delle osservazioni prodotte nella prima consultazione sul progetto di revisione del Regolamento (UE) 651/2014 è stata recepita dalla Commissione europea.

Con riguardo agli aiuti agli aeroporti regionali la regione ha ribadito la richiesta di includere nel novero degli aiuti esenti da notifica alla Commissione europea anche gli aiuti al funzionamento degli aeroporti regionali.

La Regione ha ritenuto necessario riguardo agli aiuti ai porti che la Commissione europea chiarisca quale sia la ratio della esclusione dalla esenzione da notifica del dragaggio di manutenzione (art. 56 ter lett. b) proposto).

La Regione, inoltre, ha chiesto di chiarire, riguardo agli aiuti agli investimenti agli aeroporti, la relazione tra il criterio individuato dal par. 9 dell’art. 56 bis proposto dalla Commissione, in base al quale “l’importo dell’aiuto non supera la differenza tra i costi ammissibili e il risultato operativo dell’investimento”, ed il parametro di cui al par. 99 degli Orientamenti sugli aiuti di Stato agli aeroporti e alle compagnie aeree 2014/C 99/03, in virtù del quale “per essere proporzionato, l’aiuto all’investimento non deve superare il deficit di finanziamento del progetto di investimento, che viene stabilito sulla base del piano industriale ex ante come il valore attuale netto della differenza tra i flussi di cassa positivi e negativi (inclusi i costi di investimento) nell’arco di vita dell’investimento”.

La regione ha riproposto le osservazioni riguardo agli aiuti agli investimenti a favore dei porti marittimi (art. 56 ter proposto) per quanto attiene la richiesta di chiarire il criterio di cui al par. 4 dell’art. 56 ter in virtù del quale “l’importo dell’aiuto non supera la differenza tra i costi ammissibili e il risultato operativo dell’investimento”.

Sono state riproposte nuovamente le osservazioni effettuate in sede di prima consultazione con le quali è stato chiesto che la possibilità di calcolare i costi ammissibili conformemente alle opzioni dei costi semplificati di cui agli artt. 67 e 68 del Regolamento (UE) n. 1303/2013 (integrazione del par. 1 dell’art. 7) non fosse subordinata alla condizione che l’operazione sia sovvenzionata almeno in parte da un fondo dell’UE.

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 154 154

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RISOLUZIONE 10 DEL 20/12/2016 CONSULTAZIONE PUBBLICA SUL PILASTRO EUROPEO DEI DIRITTI SOCIALI –

QUESTIONARIO DELLA COMMISSIONE EUROPEA

Sintesi dell’iniziativa europea

In sede di consultazione pubblica la Commissione non ha ancora predisposto una proposta

Base giuridica: NON INDICATA

Osservazioni regionali

RISOLUZIONE N. 10 DEL 20/12/ 2016

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE

LEGGE N. 234/2012 Merito:

Rispondendo al questionario, il Consiglio si è detto non d’accordo con l’approccio delineato per creare il pilastro in quanto:

ha una formulazione troppo generica e la struttura del pilastro non è chiara;

il pilastro dovrebbe essere rivolto a tutti gli Stati membri, non solo quelli dell’Eurozona;

no a possibilità di opting-out. Inoltre si propone di completare talune disposizioni relative ai contratti di lavoro flessibili, pensioni, assistenza all’infanzia.

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155 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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RISOLUZIONE 12 DEL 09/05/2017 COM (2016)822 FINAL - PROPOSTA DI DIRETTIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO E

DEL CONSIGLIO RELATIVA A UN TEST DELLA PROPORZIONALITÀ PRIMA

DELL'ADOZIONE DI UNA NUOVA REGOLAMENTAZIONE DELLE PROFESSIONI

Sintesi dell’iniziativa europea

La direttiva 2005/36, modificata dalla direttiva 2013/55/UE ha imposto agli Stati Membri l’obbligo di valutare la proporzionalità dei requisiti previsti dalla legislazione nazionale che limitano l’accesso alle professioni regolamentate o il loro esercizio e di comunicare alla Commissione i risultati della valutazione, dando il via al processo di valutazione reciproca.

Secondo la Commissione, i risultati del processo di valutazione reciproca hanno messo in evidenza la mancanza di chiarezza per quanto riguarda i criteri che le autorità nazionali competenti devono utilizzare nella valutazione della proporzionalità dei requisiti che limitano l’accesso alle professioni regolamentate o il loro esercizio, nonché una disomogeneità nell’esame di tali provvedimenti a tutti i livelli di regolamentazione.

La Commissione Europea con la proposta di direttiva ha ritenuto necessario definire un approccio comune a livello dell’Unione per evitare l’adozione di provvedimenti sproporzionati, per impedire la frammentazione del mercato interno ed eliminare gli ostacoli all’accesso ad alcune attività di lavoro subordinato o autonomo e all’esercizio di queste.

Base giuridica: Art. 46, art, 53, paragrafo 1, e art. 62 del TFUE in base ai quali l’Unione Europea ha il diritto di intervenire nel campo della regolamentazione delle professioni in vista del conseguimento del mercato interno

Osservazioni regionali

RISOLUZIONE N.12 DEL 09/05/2017

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE: ART. 3 DELLA L.R. 10 NOVEMBRE 2014, N. 39

(DISPOSIZIONI SULLA PARTECIPAZIONE DELLA REGIONE ABRUZZO AI PROCESSI

NORMATIVI DELL'UNIONE EUROPEA E SULLE PROCEDURE D'ESECUZIONE DEGLI

OBBLIGHI EUROPEI)

Merito:

Un’eccessiva complessità dei criteri per l’effettuazione del test di proporzionalità. I criteri che devono essere considerati dalle autorità competenti per la valutazione della proporzionalità sono numerosi e in alcuni casi di non immediata interpretazione (ad esempio il criterio relativo alla natura dei rischi connessi agli obiettivi di interesse pubblico perseguiti, in particolare i rischi per i consumatori, i professionisti o i terzi).

Il rischio di abbassamento degli standard qualitativi professionali. La Regione Abruzzo ha posto la questione se i criteri elencati nell’art. 6 della

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 156 156

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proposta di direttiva siano in grado di tutelare anche le professionalità dei lavoratori europei stessi. L’armonizzazione potrebbe comportare un livellamento verso il basso della professionalità.

Un aumento della complessità delle procedure, in quanto rafforza l’obbligo di valutare ex ante la proporzionalità.

Aumento degli oneri, in quanto le procedure introdotte dalla proposta di direttiva comportano certamente per gli Stati membri aggiuntivi oneri burocratici ed economici significativi.

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157 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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RISOLUZIONE 13 DEL 18/07/2017

Sintesi dell’iniziativa europea

Il Comitato delle Regioni ha aperto una consultazione sulla Proposta di proclamazione interistituzionale sul pilastro europeo dei diritti sociali, contenuta nella COM (2017) 251.

La COM (2017) 251 enunciava il nuovo pilastro, che è stato modificato rispetto al progetto preliminare (COM (2016) 127) alla luce di quanto emerso dalla consultazione pubblica aperta dalla Commissione europea nel 2016.

Il pilastro stabilisce una serie di principi e diritti fondamentali per sostenere mercati del lavoro e sistemi di protezione sociale equi e ben funzionanti.

I 20 principi e diritti sanciti nel pilastro si articolano in tre categorie:

•Capo I: Pari opportunità e accesso al mercato del lavoro

•Capo II: Condizioni di lavoro eque

Capo III: Protezione sociale e inclusione

Base giuridica: art. 3 TUE e gli articoli 9, 151, 152 TFUE), nonché la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea.

Base giuridica: NON INDICATA

Osservazioni regionali

RISOLUZIONE N. 13/2017

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE LEGGE N. 234/2012

In risposta alla consultazione pubblica sulla proposta iniziale, la Regione Abruzzo aveva effettuato le seguenti osservazioni generali:

1. Cambiare il paradigma in ambito occupazionale, che vede come priorità la competitività nel settore economico;

2. l’Unione Europea, nella valutazione della spesa pubblica nazionale, non dovrebbe considerare in modo negativo i disavanzi pubblici degli Stati Membri laddove destinati al sociale e all'incentivazione dell'occupazione, ma valutarla in modo positivo;

3. andrebbe creato un coordinamento maggiore tra il Consiglio Occupazione, politica sociale, salute e consumatori e il Consiglio Affari economici e finanziari

4. sarebbe necessario perseguire un bilanciamento tra gli obiettivi esclusivamente economici dell'Unione europea e gli obiettivi più strettamente sociali e occupazionali;

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 158 158

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

5. nell'aggiornamento dell’acquis dell'UE si ritiene che si debba tenere conto dei livelli più elevati di tutela garantiti in uno Stato membro al fine di esportarli anche negli altri Stati.

Nella nuova proposta, la Commissione europea aveva, inoltre, apportato alcune modifiche rispetto alla prima stesura di marzo del 2016, che hanno tenuto conto anche di alcune osservazioni poste dalla Regione Abruzzo (Risoluzione della IV Commissione consiliare n. 10 del 2016). E, infatti, la Regione Abruzzo aveva sostenuto che “il pilastro sarebbe dovuto essere rivolto a tutti i paesi dell'UE, non solo a quelli della zona euro, in quanto la non uniformità della copertura del pilastro potrebbe dare luogo a disparità di trattamento fra i diversi Paesi” (cfr. risposta a domanda n. 1). Tale osservazione è stata recepita.

Inoltre, la Regione aveva espresso dubbi in merito al principio enunciato nel pilastro che riguardava le pensioni di vecchiaia. La Regione aveva, altresì, invitato la Commissione europea a riflettere sull’importanza della correlazione tra l’età pensionabile e la tipologia di lavoro. In esito a tali osservazioni, la Commissione europea ha eliminato il riferimento alla correlazione tra l’aumento della speranza di vita e l’aumento dell’età pensionabile, inserendo al suo posto il seguente principio più generico: “Ogni persona in età avanzata ha diritto a risorse che garantiscano una vita dignitosa”. A tal proposito si rileva che una esplicita negazione della citata correlazione, richiesta da più parti in occasione della Consultazione pubblica, sarebbe stata più incisiva”. Infine, nella nuova versione la Commissione europea ha voluto rafforzare i principi ivi contenuti, specificando l’esistenza di veri e propri “diritti”, come ad esempio il diritto all’istruzione, il diritto all’assistenza sanitaria, il diritto alla parità di retribuzione, andando oltre la semplice possibilità di “accesso”, prevista nel progetto preliminare, come, ad esempio, l’accesso all’istruzione, l’accesso all’assistenza sanitaria, l’accesso alla parità di retribuzione.

Base giuridica: art. 3 TUE e gli artt. 9, 151, 152 TFUE nonché la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea.

Sussidiarietà: occorre che lo stesso sia garantito dagli atti europei attuativi, legislativi e non, di detto pilastro che, a loro volta, non potranno diventare uno strumento per sottrarre competenze agli Stati o alle Regioni.

Proporzionalità: CORRETTA

Merito:

- Il principio n. 11 - Assistenza all’infanzia e sostegno ai minori. Rispetto alla stesura precedente, il principio ora enunciato sembra aver perso due caratteristiche fondamentali. Nella prima versione veniva assicurato “a tutti i bambini l'accesso a servizi di assistenza all'infanzia di qualità e non eccessivamente costosi, erogati da professionisti adeguatamente qualificati”. Nella nuova versione invece, è enunciato il diritto dei bambini all’educazione e alla cura solo nella prima infanzia e scompare il riferimento all’erogazione dei

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159 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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servizi da parte di professionisti adeguatamente qualificati. La Regione Abruzzo ritiene che la prima stesura fosse più completa ed efficace.

- Il principio n. 18 - Assistenza a lungo termine. In base a tale principio “Ogni persona ha diritto a servizi di assistenza a lungo termine di qualità e a prezzi accessibili, in particolare ai servizi di assistenza a domicilio e ai servizi locali”. Anche in questo caso, rispetto alla prima stesura, scompare il riferimento all’erogazione dei servizi da parte di professionisti adeguatamente qualificati. Si ritiene che tale omissione renda il principio meno completo e meno efficace.

Il principio n. 19 – Alloggi e assistenza per i senzatetto. In questo principio è stato aggiunto il seguente punto “Ai senzatetto sono forniti alloggi e servizi adeguati al fine di promuoverne l'inclusione sociale”. In merito si richiede che venga specificato quali sono le caratteristiche che qualificano i “senzatetto” e di conseguenza i beneficiari dei diritti derivanti da tale principio.

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 160 160

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RISOLUZIONE 14 DEL 26/07/2017 COM (2017) 257 DEL 2 MAGGIO 2017

PROPOSTA DI REGOLAMENTO DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO CHE

FISSA LE CONDIZIONI E LA PROCEDURA CON LE QUALI LA COMMISSIONE PUÒ

CHIEDERE ALLE IMPRESE DI FORNIRE INFORMAZIONI IN RELAZIONE AL MERCATO

INTERNO E AI SETTORI CORRELATI

Sintesi dell’iniziativa europea

La proposta di regolamento contenuta nella COM (2017) 257 prevede la possibilità per la Commissione europea di adottare decisioni o semplici domande rivolte direttamente ad imprese o gruppi/associazioni di imprese qualora essa ritenga che ci sia una grave difficoltà nell’applicazione del diritto dell’Unione europea (causata da uno Stato membro) riferita al funzionamento del mercato unico e quando queste informazioni non sono pubbliche e quindi non facilmente reperibili. Le imprese o gruppi di imprese indicate dalla Commissione europea sono obbligate a fornire alla Commissione europea stessa le informazioni in loro possesso in modo chiaro, completo e preciso. Solo contro le decisioni, e non anche contro le semplici domande, le imprese o i gruppi di imprese possono presentare ricorso alla Corte di Giustizia europea. Tuttavia, qualora le imprese, intenzionalmente o per negligenza grave, forniscano informazioni inesatte, fuorvianti, incomplete, o non rispondano affatto, la proposta di regolamento prevede la facoltà, in capo alla Commissione europea, di irrogare sanzioni che prendono la forma di ammende e penalità di mora. Le ammende non possono essere superori all’1% del fatturato totale realizzato durante l’esercizio sociale precedente, mentre le penalità di mora non possono superiore il 5% del fatturato medio giornaliero dell’impresa o dell’associazione di imprese per ogni giorno lavorativo di ritardo. Le ammende e le penalità di mora sono previste qualora un’impresa o gruppo di imprese non risponda ad una decisione, mentre le semplici domande sono in grado di generare solo le penalità di mora. È la Commissione europea che decide quando ridurre la penalità di mora o rinunciarvi ed è sempre la Commissione europea a decidere l’ammontare dell’importo della sanzione che varia a seconda della gravità, della natura e della durata della violazione commessa dall’impresa o dal gruppo di imprese. Qualora, invece, la risposta fornita dall’impresa o dal gruppo di imprese sia ritenuta dalla Commissione europea pertinente, essa ha la facoltà di aprire un procedimento di infrazione contro lo Stato ritenuto responsabile ai sensi dell’articolo 258 TFUE23 dinanzi la Corte di Giustizia dell’Unione europea.

23 Secondo quanto previsto dall’art. 258 TFUE, quando rileva la violazione di una norma europea, la Commissione europea procede all'invio di una "lettera di messa in mora", concedendo allo Stato un termine di due mesi entro il quale presentare le proprie osservazioni. Qualora lo Stato membro non risponda alla lettera di messa in mora nel termine indicato oppure fornisca alla Commissione risposte non soddisfacenti, quest'ultima può emettere un parere motivato con il quale cristallizza in fatto e in diritto l'inadempimento contestato e diffida lo Stato a porvi fine entro un dato termine. Nel caso in cui lo Stato

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161 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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Per quanto riguarda le risposte, le imprese o le associazioni di imprese possono chiedere alla Commissione europea di non divulgare quanto fornito. La Commissione europea, tuttavia, qualora non ritenga fondata e proporzionata la richiesta di segretezza, può comunque decidere di divulgare le informazioni ricevute. Infine, la proposta di regolamento contiene i termini di prescrizione per l’irrogazione e per l’esecuzione di ammende e penalità di mora che, nel primo caso, non può superare i sei anni e, nel secondo, non può superare i cinque. In entrambi i casi, da ogni nuova decisione della Commissione europea deriva un’interruzione e un nuovo termine di prescrizione. Il termine di prescrizione è sospeso quando la decisione è oggetto di un procedimento dinanzi alla Corte di Giustizia, che potrà annullare o ridurre o maggiorare l'ammenda o la penalità di mora irrogata dalla Commissione europea. Base giuridica:

art. 17 TUE che elenca i compiti e le funzioni della Commissione europea.

art. 337 TFUE che si riferisce alla Commissione europea la quale, per l'esecuzione dei compiti che le sono stati affidati, può raccogliere tutte le informazioni e procedere alle necessarie verifiche nei limiti e alle condizioni fissati dal Consiglio conformemente alle disposizioni dei trattati;

art. 43, par. 2 TFUE che si riferisce alla politica agricola comune;

artt. 91 e 100 TFUE che si riferiscono ai trasporti;

art. 114 TFUE che riguarda il ravvicinamento delle legislazioni;

art. 192 TFUE che riguarda le misure che Consiglio e Parlamento europeo possono prendere per realizzare gli obiettivi previsti dall'art. 191 e cioè per la tutela dell'ambiente;

art. 194, par. 2, TFUE che riguarda il campo dell'energia. Osservazioni regionali RISOLUZIONE N. 14/2017 MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE LEGGE N. 234/2012 La Comunicazione della Commissione europea COM (2017) 257 del 2 maggio 2017 reca la proposta di adozione di un regolamento da parte del Consiglio e del Parlamento europeo ed ha lo scopo di permettere alla Commissione stessa di ottenere informazioni nel modo più veloce e più completo possibile rivolgendo semplici richieste alle imprese e/o ai gruppi di imprese o adottando decisioni direttamente nei confronti delle stesse. Le imprese o gruppi di imprese indicate dalla Commissione europea sono obbligate a fornire alla Commissione europea stessa le informazioni in loro possesso in modo chiaro, completo e preciso. Per quanto riguarda le condizioni, la Commissione europea può richiedere le informazioni:

membro non si adegui al parere motivato, la Commissione può presentare ricorso per inadempimento davanti alla Corte di Giustizia. Si conclude così la fase del cosiddetto "pre-contenzioso".

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 162 162

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qualora ritenga sussista una grave difficoltà nell'applicazione del diritto;

qualora non ci siano dati disponibili in una fonte accessibile al pubblico e;

qualora non siano state fornite da uno Stato membro o da una persona fisica e giuridica.

Per quanto riguarda la procedura che la Commissione europea definisce per la richiesta di informazioni, al contrario, essa non appare di facile e immediata comprensione quindi potrebbe essere soggetta a interpretazione in quanto poco chiara. Dall’esame della proposta di regolamento sembra potersi dedurre il seguente procedimento:

prima di richiedere informazioni, la Commissione europea adotta una decisione motivata, indirizzata allo Stato membro o agli Stati membri interessati, in cui dichiara la propria intenzione di avvalersi del potere di richiedere informazioni a imprese o associazioni di imprese;

successivamente, la Commissione europea può richiedere informazioni a imprese e associazioni di imprese, mediante semplice domanda o mediante decisione, le quali devono indicare la base giuridica e lo scopo della richiesta, precisare le informazioni richieste e stabilire un termine adeguato entro il quale le informazioni devono essere fornite;

a seguito di una richiesta di informazioni della Commissione, le imprese o associazioni di imprese devono fornire informazioni in modo chiaro, completo e preciso;

qualora, intenzionalmente o per negligenza grave, le imprese o associazioni di imprese forniscano informazioni inesatte, fuorvianti, incomplete o qualora non rispondano, la proposta di regolamento prevede per esse ammende e penalità di mora che la Commissione europea ha la facoltà di irrogare;

a questo punto, come previsto dalla proposta di regolamento, l'impresa o associazione di imprese hanno il diritto di ricorrere alla Corte di Giustizia dell'Unione europea per presentare ricorsi contro le decisioni della Commissione europea;

infine, tramite le informazioni eventualmente fornite da un'impresa o gruppo di imprese, la Commissione europea, quando lo ritenga pertinente, ha la facoltà di aprire un procedimento di infrazione ai sensi dell'art. 258 TFUE dinanzi la Corte di Giustizia dell'Unione europea nei confronti dello Stato membro interessato.

Solo contro le decisioni, e non anche contro le semplici domande, le imprese o i gruppi di imprese possono presentare ricorso alla Corte di Giustizia europea. Tuttavia, qualora le imprese, intenzionalmente o per negligenza grave, forniscano informazioni inesatte, fuorvianti, incomplete, o non rispondano affatto, la proposta di regolamento prevede la facoltà, in capo alla Commissione europea, di irrogare sanzioni che prendono la forma di ammende e penalità di mora. Le ammende non possono essere superori all’1% del fatturato totale realizzato durante l’esercizio sociale precedente, mentre le penalità di mora non

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163 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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possono superiore il 5% del fatturato medio giornaliero dell’impresa o dell’associazione di imprese per ogni giorno lavorativo di ritardo. Per quanto riguarda le risposte, le imprese o le associazioni di imprese possono chiedere alla Commissione europea di non divulgare quanto fornito. La Commissione europea, tuttavia, qualora non ritenga fondata e proporzionata la richiesta di segretezza, può comunque decidere di divulgare le informazioni ricevute. Infine, la proposta di regolamento contiene i termini di prescrizione per l’irrogazione e per l’esecuzione di ammende e penalità di mora che, nel primo caso, non può superare i sei anni e, nel secondo, non può superare i cinque. Base giuridica:

art. 17 TUE che elenca i compiti e le funzioni della Commissione europea.

art. 337 TFUE che si riferisce alla Commissione europea la quale, per l'esecuzione dei compiti che le sono stati affidati, può raccogliere tutte le informazioni e procedere alle necessarie verifiche nei limiti e alle condizioni fissati dal Consiglio conformemente alle disposizioni dei trattati;

art. 43, par. 2 TFUE che si riferisce alla politica agricola comune;

artt. 91 e 100 TFUE che si riferiscono ai trasporti;

art. 114 TFUE che riguarda il ravvicinamento delle legislazioni;

art. 192 TFUE che riguarda le misure che Consiglio e Parlamento europeo possono prendere per realizzare gli obiettivi previsti dall'art. 191 e cioè per la tutela dell'ambiente;

art. 194, par. 2, TFUE che riguarda il campo dell'energia. Sussidiarietà: Riguardo al rispetto del principio di sussidiarietà, nella proposta è specificato che un'azione a livello dell'Unione europea sarebbe più incisiva di quanto non lo sia quella dei singoli Stati membri in quanto si tratta della semplificazione e del coordinamento tra i vari livelli di governo nei casi in cui la dimensione transfrontaliera è maggiore. Proporzionalità: Riguardo al rispetto del principio di proporzionalità nella proposta è specificato che gli strumenti ivi contenuti sono proporzionati agli obiettivi perseguiti, limitandosi oltretutto a quanto necessario per conseguirli. La Commissione europea inoltre, precisa che il regolamento proposto debba essere utilizzato solo in ultima istanza e qualora sussista un grave problema di applicazione del diritto dell'Unione europea. Merito:

Rispetto alla procedura per la richiesta di informazioni, la Regione ha osservato che la Commissione europea debba spiegare in modo più chiaro la differenza tra decisioni e semplici domande. In particolare, non sarebbe chiara la valenza giuridica delle "semplici domande" in quanto la possibilità di adire la Corte di Giustizia da parte dell'impresa o dell'associazione di imprese è prevista esclusivamente per il ricorso

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 164 164

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contro la decisione e non anche contro la semplice domanda che, tuttavia, è in grado di produrre gli stessi effetti della decisione

In merito alla facoltà della Commissione europea di aprire un procedimento dinanzi alla Corte di Giustizia, la Regione Abruzzo si è soffermata sull’assenza della previsione di un contraddittorio tra lo Stato membro e la Commissione europea prima del ricorso all’art. 258 TFUE. Ai sensi dell’art. 258 TFUE infatti, lo Stato interessato può presentare le proprie osservazioni dopo l’invio da parte della Commissione europea di una lettera di messa in mora e quindi dopo l’inizio della procedura di infrazione. La Regione Abruzzo ha osservato, al contrario, che lo Stato membro interessato dovrebbe avere la possibilità di esprimersi prima dell’apertura del procedimento di infrazione.

La Regione Abruzzo, in merito alle sanzioni, ha ritenuto eccessivamente punitive e sproporzionate sia le ammende che le penalità di mora che, pertanto, andrebbero eliminate o comunque modificate al fine di renderle proporzionate.

L’imposizione di ammende o penalità di mora da parte della Commissione europea, inoltre, può tradursi in ulteriori oneri a carico delle imprese, già penalizzate dalla mancata applicazione del diritto UE da parte dello Stato membro, e non può trovare giustificazione nello scopo generale del regolamento, ovvero la necessità di applicare il diritto UE.

Per quanto riguarda la prescrizione, la Regione Abruzzo ha ritenuto che la sospensione e quindi l'allungamento dei tempi di prescrizione, così come già sostenuto per le sanzioni, sembra rifarsi ad una dimensione esageratamente punitiva per l'impresa o l'associazione di imprese; stessa cosa dicasi per la facoltà della Corte di Giustizia di maggiorare le ammende o le penalità di mora. In questo caso infatti, la Corte di Giustizia dovrebbe avere le esclusive facoltà di confermare, ridurre ed eliminare le sanzioni.

La Regione ha ritenuto che la Commissione europea non tenga nella giusta considerazione l’esigenza manifestata dalle imprese di assicurare “garanzie di riservatezza”. Emerge, infatti, una grande incongruenza tra "il bisogno del consenso del rispondente per la divulgazione delle informazioni fornite" e la facoltà della Commissione europea di decidere sulla fondatezza e sulla proporzionalità di una richiesta di riservatezza da parte dell'impresa interessata con la conseguenza che la Commissione europea possa decidere di divulgare comunque le informazioni protette da segreto.

Per tale ragione, è stato ritenuto opportuno che venga eliminato il riferimento alla divulgazione delle informazioni tranne nel caso in cui lo Stato eventualmente ritenuto responsabile di una violazione, dedotta da una risposta fornita dalle imprese, si debba difendere in sede di Corte di Giustizia.

La Regione ha ritenuto, inoltre, che le microimprese debbano essere tenute fuori dalla portata di applicazione del regolamento in quanto, da

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165 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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un lato, le loro caratteristiche limitate non sono in grado di distorcere la concorrenza sul mercato e, dall'altro, potrebbero essere eccessivamente gravate da oneri burocratici (risposte da fornire) e finanziari (eventuali sanzioni).

La Regione Abruzzo ha ritenuto non proporzionati gli oneri finanziari dovuti alla risposta in quanto, oltretutto, la Commissione europea fa riferimento ad una singola risposta. Ciò vuol dire che la Commissione europea potrebbe avere bisogno di un numero maggiore di risposte che farebbero crescere esageratamente gli oneri finanziari addebitati alle PMI.

Inoltre, la Regione Abruzzo vuole ricordare che, allo scopo di aiutare le imprese europee, in particolare le MPMI, e allo scopo di creare un clima favorevole all'imprenditorialità, le istituzioni dell'Unione europea hanno imposto agli Stati membri, quale “condicio sine qua non” per l'ottenimento dei fondi europei, l’attuazione dello Small Business Act, che prevede, tra le altre cose, la realizzazione di un test sui progetti di legge nazionali o regionali o regolamentari che abbiano un impatto sulle MPMI con riguardo agli oneri amministrativi e finanziari. Tuttavia, tale condizionalità non sembra essere in linea con quanto previsto dalla presente proposta di regolamento in quanto, al contrario, da un lato, crea ulteriori obblighi in capo alle imprese, già gravate dalla crisi economica, ma soprattutto, dall'altro, le rende responsabili di violazioni che non sono dovute alle imprese, bensì agli Stati membri. Eppure, nonostante ciò, quelle stesse imprese, che spesso sono costrette ad operare in contesti poco favorevoli all'imprenditorialità, saranno gravate da ulteriori oneri a causa di sanzioni sproporzionate, eccessive ed inutili se paragonate all'obiettivo del regolamento (il completamento del mercato unico). Infine, la proposta di regolamento, a causa della sua eccessiva rigidità, rischia di vanificare l'operato delle istituzioni europee che stanno provando, attraverso molteplici strategie, a risollevare le sorti economiche del continente, ma rischia anche di contribuire ad istigare il clima antieuropeistico che si sta sviluppando in tutta l'Unione europea.

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 166 166

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RISOLUZIONE 15 DEL 06/02/2018 GRUPPO DI LAVORO CALRE 2017 SULLE “CALAMITÀ NATURALI”.

Osservazioni regionali

RISOLUZIONE N. 15/2018

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE LEGGE N. 234/2012

La Sessione Plenaria della CALRE, svoltasi a Varese nel novembre 2016, ha deliberato l’istituzione di un nuovo Gruppo di Lavoro per l’anno 2017 dedicato al tema delle “Calamità Naturali” e ne ha affidato il coordinamento al Presidente del Consiglio regionale dell’Abruzzo. Al Gruppo hanno aderito otto Assemblee regionali italiane ed europee. La finalità ultima del gruppo era quella di individuare le problematiche ancora aperte, analizzare gli strumenti che l’Unione Europea mette a disposizione degli Stati e quindi delle Regioni e sottoporre alle Istituzioni europee le istanze regionali di intervento dell’UE sia sotto il profilo della prevenzione che sotto quello del ristoro dei danni. Inizialmente è stato individuato un Gruppo di esperti provenienti dal mondo accademico che ha supportato costantemente il Gruppo di lavoro CALRE in attività quali l’individuazione delle tipologie di calamità naturali maggiormente frequenti nel territorio dell’Unione Europea e tra queste quelle che richiedono una maggiore attenzione e di possibili strategie di prevenzione e reazione a tali fenomeni. È seguita la ricognizione e l’analisi della normativa europea di riferimento con particolare riguardo agli strumenti messi a disposizione dall’Unione Europea per far fronte alle calamità naturali e all’analisi di quanto previsto dalla normativa europea in materia di aiuti di Stato. rispetto alle forme di sostegno erogabili al mondo delle imprese nei casi in cui si verificano tali fenomeni. Contemporaneamente è stato somministrato alle diverse Assemblee regionali europee partecipanti un questionario1 mirato all’acquisizione di informazioni in merito alle competenze regionali in materia, ai rischi maggiori dei territori di riferimento, alle problematiche riscontrate, alle migliori pratiche, ad eventuali proposte da sottoporre alle Istituzioni europee.

Dalla ricognizione della normativa, inoltre, è emerso che la stessa ha ad oggetto prevalentemente la gestione delle emergenze rispetto alla prevenzione dei rischi.

Base giuridica: NON INDICATA

Base giuridica: NON INDICATA

Base giuridica: NON INDICATA

Merito: La Regione ha presentato una relazione finale nel 2017 in cui sono sono illustrati gli interventi necessari per un’Europa resiliente in tema di calamità naturali:

1. Necessità di introdurre un metodo univoco per l’analisi del rischio 2. Prevedere misure contro i cambiamenti climatici

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167 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

3. Legiferare sulla prevenzione dei rischi (in particolare sulla prevenzione di alcuni tipi rischi quali quelli di incendi e terremoti)

4. Legiferare sul contenimento del consumo del suolo 5. Armonizzare e rendere sistematica la normativa europea in materia di

disastri naturali 6. Incrementare il Fondo di solidarietà e semplificare le procedure per

l’accesso allo stesso 7. Riconsiderare e integrare l’articolo 50 del Regolamento UE 651/2014, sugli

aiuti in esenzione per i danni causati da calamità naturali 8. Investire sulla ricerca in materia di calamità naturali 9. Valutare la possibilità di introdurre un Fondo per la fase del pre-disastro

sul modello dell’esperienza statunitense Orientare, con azioni concrete, sia i Fondi strutturali e di investimento che i Fondi diretti ad affrontare anche le questioni connesse alle calamità naturali

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 168 168

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RISOLUZIONE 16 DEL 06/02/2018 COM(2017) 826 FINAL

PROPOSTA DI REGOLAMENTO CHE MODIFICA IL REGOLAMENTO (UE) N. 1303/2013

RECANTE DISPOSIZIONI COMUNI SUL FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE, SUL FONDO SOCIALE EUROPEO, SUL FONDO DI COESIONE, SUL FONDO EUROPEO

AGRICOLO PER LO SVILUPPO RURALE E SUL FONDO EUROPEO PER GLI AFFARI

MARITTIMI E LA PESCA E DISPOSIZIONI GENERALI SUL FONDO EUROPEO DI

SVILUPPO REGIONALE, SUL FONDO SOCIALE EUROPEO, SUL FONDO DI COESIONE E

SUL FONDO EUROPEO PER GLI AFFARI MARITTIMI E LA PESCA, E CHE ABROGA IL

REGOLAMENTO (CE) N. 1083/2006 DEL CONSIGLIO PER QUANTO RIGUARDA IL

SOSTEGNO ALLE RIFORME STRUTTURALI NEGLI STATI MEMBRI.

Sintesi dell’iniziativa europea

Nell'ambito del quadro finanziario pluriennale per il periodo successivo al 2020, la Commissione propone un nuovo strumento per gli Stati membri finalizzato a realizzare le riforme strutturali discusse a livello UE e concordate nei cosiddetti "impegni di riforma".

Ferma la competenza nazionale nel settore, la proposta di regolamento considera il coordinamento come essenziale per massimizzare l'efficacia delle riforme, non solo a livello nazionale, ma anche a livello di UE.

Tale strumento gode di una dotazione di bilancio separata che si aggiunge ai fondi strutturali e di investimento europei.

E’ prevista una fase pilota per il periodo 2018-2020, che offre agli Stati la possibilità di utilizzare in tutto o in parte la riserva di efficacia dell'attuazione dei fondi strutturali e di investimento europei (fondi SIE) esistenti per sostenere le riforme, invece di ricorrere a progetti specifici. A tal fine, la Commissione propone di modificare il regolamento (UE) n. 1303/2013 (regolamento recante disposizioni comuni).

Base giuridica: Reg. (UE) n. 1303/2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo […]

Osservazioni regionali

RISOLUZIONE N. 16 DEL 06/02/2018

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE: ART. 24, CO. 3, LEGGE N. 234/2012 FORMAZIONE

DELLA POSIZIONE ITALIANA

Merito:

(a) Lesione del legittimo affidamento: la proposta rischia di ledere il legittimo affidamento delle Regioni sulla possibilità di un utilizzo della “riserva di performance” loro riservate.

(b) Intempestività della proposta: interviene ad oltre 4 anni dall’avvio del ciclo di programmazione 2014/2020, ed in prossimità della scadenza intermedia per la verifica del raggiungimento del target prevista per la fine del 2018, introducendo elementi di incertezza e mettendo a rischio il

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169 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

finanziamento delle azioni previste nei programmi operativi sia con riguardo al cofinanziamento europeo che a quello nazionale.

(c) Diminuzione delle risorse regionali: per destinarle alle riforme strutturali nazionali, alterando in tal modo la destinazione territoriale dei Fondi strutturali.

Inutilità della fase pilota: la proposta della Commissione Ue inerente al nuovo quadro finanziario pluriennale è prevista per il secondo semestre del 2018

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 170 170

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RISOLUZIONE 17 DEL 17/04/2018 COM (2017) 772 FINAL MODIFICA LA DECISIONE N. 1313/2013/UE SU UN

MECCANISMO UNIONALE DI PROTEZIONE CIVILE

Sintesi dell’iniziativa europea

La proposta mira a:

(a) rafforzare l’efficacia degli interventi di prevenzione nel ciclo di gestione del rischio calamità;

(b) potenziare i legami con le altre principali politiche dell’Ue in materia di prevenzione/risposta alle catastrofi;

(c) rafforzare la capacità collettiva dell’Ue e degli Stati membri di rispondere alle catastrofi, istituendo una riserva specifica di mezzi di risposta a livello Ue denominata rescEU;

(d) assicurare l’agilità e l’efficacia delle procedure amministrative del meccanismo unionale a sostegno delle operazioni di emergenza

Base giuridica: Art. 196 TFUE

Osservazioni regionali

RISOLUZIONE N. 17 DEL 17/04/2018

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE

LEGGE 234/2012 ART. 24, CO. 3 FORMAZIONE DELLA POSIZIONE ITALIANA Merito:

(a) la proposta non delinea chiaramente quando può essere mobilitato il Pool volontario e quando debba intervenire rescEU e se quest’ultimo abbia una capacità di intervento residuale;

(b) il rispetto di parametri quali la previa valutazione dei rischi e la valutazione della rispettiva capacità di gestione dei rischi e la panoramica dei rischi non deve portare all’armonizzazione delle disposizioni legislative e regolamentari degli Stati membri;

(c) è auspicabile introduzione di ulteriori azioni ammissibili al finanziamento Ue;

(d) prevedere coinvolgimento Regioni e EE.LL. che hanno competenza in materia di protezione civile;

(e) chiarire a chi spetti la scelta finale sulla mobilitazione dei mezzi del pool di protezione civile richiesto all’EERC;

(f) chiarire e completare la lista dei mezzi utili a far fronte alle calamità (art. 12) come ad es. turbine per neve;

(g) chiarire la proprietà a altri diritti sui mezzi; (h) rivedere il termine di 90 giorni per la richiesta di assistenza all’EERC per

la mobilitazione del pool volontario e estenderlo al periodo di durata dello stato di emergenza;

insufficienza della dotazione finanziaria per il periodo 2014-2020.

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171 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

RISOLUZIONE 18 DEL 29/05/2018 SINTESI DELL’INIZIATIVA EUROPEA

COM(2018)146 FINAL

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL

CONSIGLIO, È GIUNTO IL MOMENTO DI ISTITUIRE NORME FISCALI MODERNE, EQUE

ED EFFICACI PER L'ECONOMIA DIGITALE

La COM (2018) 146 final ha natura di documento e non di proposta normativa e muove dalla inadeguatezza del vigente sistema di tassazione dell’economia digitale, con l’obiettivo di introdurre una tassazione sostenibile nell’era digitale.

In particolare, da un lato, la proposta rileva l’inadeguatezza delle norme fiscali riguardanti le imposte sulle società, siccome fondate sulla presenza fisica delle società in un Paese e sulla coincidenza tra luogo di tassazione degli utili e luogo di creazione del valore economico, e, dall’altro, prende atto della frammentazione dei regimi fiscali tra i diversi Stati membri che hanno adottato misure unilaterali di imposizione indiretta.

Entro questo quadro, la proposta individua due principali linee di intervento:

1. una soluzione globale nell’ambito del sistema di tassazione delle società;

2. una misura temporanea per la tassazione di determinati ricavi derivanti dai servizi digitali.

Base giuridica: NON INDICATA

COM(2018)147 FINAL

PROPOSTA DI DIRETTIVA DEL CONSIGLIO CHE STABILISCE NORME PER LA

TASSAZIONE DELLE SOCIETÀ CHE HANNO UNA PRESENZA DIGITALE SIGNIFICATIVA

La COM (2018) 147 final è una proposta di direttiva che stabilisce norme relative alla tassazione delle società che hanno una presenza digitale significativa. In particolare, la proposta di direttiva introduce le norme intese ad ampliare il concetto di stabile organizzazione, applicabile ai fini dell’imposta sulle società in ciascuno Stato membro (per l’Italia imposta sul reddito delle società), allo scopo di includere una presenza digitale significativa attraverso la quale è esercitata, in tutto o in parte, un’attività; quindi, i principi per l’attribuzione degli utili a una presenza digitale significativa o in relazione ad essa, ai fini dell’imposta sulle società.

La “presenza digitale significativa” in uno Stato membro è definita dalla proposta sulla base dei ricavi provenienti dalla fornitura di servizi digitali o del numero di utenti online o del numero di contratti commerciali per servizi digitali

Base giuridica: Art. 115 TFUE

COM(2018)148 FINAL,

PROPOSTA DI DIRETTIVA DEL CONSIGLIO RELATIVA AL SISTEMA COMUNE

D’IMPOSTA SUI SERVIZI DIGITALI APPLICABILE AI RICAVI DERIVANTI DALLA

FORNITURA DI TALUNI SERVIZI DIGITALI

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 172 172

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

La COM (2018) 148 final è una proposta di direttiva tesa ad introdurre un’imposta unica sui servizi digitali a livello UE al fine di evitare eventuali distorsioni della concorrenza.

La proposta prevede, nello specifico, una misura che colpisce i ricavi derivanti dalla fornitura di due tipi di servizi digitali: a) i servizi che consistono nella collocazione di pubblicità sulle interfacce digitali; b) i mercati e interfacce digitali di intermediazione finalizzati principalmente a facilitare l’interazione diretta tra gli utenti.

L’imposta unica sui servizi digitali (ISD) è destinata a trovare applicazione nei confronti delle multinazionali con un’aliquota fissata al 3%.

Base giuridica: Art. 113 TFUE

Osservazioni regionali

COMPETENZA STATALE (ART. 117, CO. II COST., LETT. E)) D’INTERESSE REGIONALE

RISOLUZIONE N. 18 DEL 18/6/2018

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE: ART. 24, COMMA 3, L. 24 DICEMBRE 2012, N. 234, NORME GENERALI SULLA PARTECIPAZIONE DELL’ITALIA ALLA FORMAZIONE E

ALL’ATTUAZIONE DELLA NORMATIVA E DELLE POLITICHE DELL’UNIONE EUROPEA

Base giuridica:

COM (2018) 146 final: ASSENTE, IN QUANTO LA PROPOSTA RECA UN

DOCUMENTO, PRIVO DI PORTATA VINCOLANTE;

COM (2018) 147 final: CORRETTA;

COM (2018) 148 final: CORRETTA.

Sussidiarietà:

COM (2018) 146 final: ASSENTE, IN QUANTO LA PROPOSTA RECA UN

DOCUMENTO, PRIVO DI PORTATA VINCOLANTE;

COM (2018) 147 final: CORRETTA;

COM (2018) 148 final: CORRETTA.

Proporzionalità:

COM (2018) 146 final: ASSENTE, IN QUANTO LA PROPOSTA RECA UN

DOCUMENTO, PRIVO DI PORTATA VINCOLANTE;

COM (2018) 147 final: CORRETTA;

COM (2018) 148 final: CORRETTA.

Merito:

COM (2018) 146 final: La Regione condivide l’impostazione del documento che si pone l’obiettivo di trovare una soluzione strutturale al problema della tassazione dell’economia digitale all’interno dell’Unione.

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173 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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Tuttavia, la Comunicazione apre alla possibilità di prevedere che una parte del gettito ricavato dall’imposta sui ricavi derivanti da servizi digitali (ISD) possa essere destinata ad entrare a far parte del bilancio dell’Unione, ma la previsione non risulta adeguatamente specificata in quanto relegata in una nota della Comunicazione (par. 4, nota 20). Al riguardo, La Regione sottolinea la necessità che il gettito dell’ISD sia riscosso dallo Stato membro in cui il soggetto passivo ha una “presenza digitale significativa” e in cui genera ricavi e che, quindi, esso faccia parte del bilancio dello Stato di riferimento.

COM (2018) 147 final: Nell’individuazione dei servizi digitali tassabili e di quelli esenti, la Regione rileva che le previsioni contenute nella COM 147 riguardo, rispettivamente, ai servizi tassabili (articolo 3, par. 5, lett. f) e, allegato n. II) e ai servizi non tassabili (art. 3, par. 5, ult. cpv. e allegato III) debbano essere messe a sistema con le disposizioni vigenti, e, in particolare, con la dir. n. 2017/2455/UE, che sugli obblighi in tema di imposta sul valore aggiunto. Pur trattandosi di imposte diverse, l’imposta sulle società e l’imposta sui consumi, resta, infatti, in ogni caso un’esigenza di chiarezza e di sistematicità delle norme europee.

Inoltre, dal punto di vista sostanziale, la direttiva 2006/112/CE reca un elenco sintetico delle attività digitali sovrapponibile solo in misura parziale a quelle previste nella COM 147.

La Regione rileva ulteriori incertezze nella ricognizione delle norme vigenti nel settore dei servizi digitali, in carenza di un atto normativo che riordini e sistematizzi le modifiche a più riprese introdotte a livello unionale anche sul fronte dell’imposta del valore aggiunto. Una volta entrate in vigore le direttive “gemelle” ossia le Comunicazioni nn. 147 e 148, andrebbe adottata una disciplina organica del settore, nonché un elenco unico dei servizi digitali tassabili e di quelli esenti.

COM (2018) 148 final: La Regione rileva l’esistenza di un contrasto tra più gli artt. 10, par. 3, lett. b) (Identificazione); 16, par. 1 (Modalità di pagamento) e 18, par. 4 (Contabilità, tenuta dei registri, misure antifrode, di esecuzione e di controllo) riguardanti lo Stato legittimato a riscuotere l’ISD.

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 174 174

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RISOLUZIONE 19 DEL 03/07/2018 COM (2018) 131 FINAL

PROPOSTA DI REGOLAMENTO CHE ISTITUISCE L’AUTORITÀ EUROPEA DEL LAVORO

Sintesi dell’iniziativa europea

La proposta mira a conseguire due obiettivi generali: (i) rafforzare equità mercato interno e la fiducia in esso; (ii) sostenere libera circolazione lavoratori e servizi.

Gli obiettivi specifici sono tre:

a) migliorare accesso di lavoratori e datori di lavori alle informazioni sui loro diritti e obblighi;

b) sostenere cooperazione tra Stati membri e autorità ai fini dell’applicazione transfrontaliera della normativa Ue;

c) agevolare soluzioni in caso di controversie tra autorità nazionali o di perturbazioni transfrontaliere del mercato del lavoro

Base giuridica: TFUE Artt. 46, 48, 53 par. 1, 91 par. 1.

Osservazioni regionali

RISOLUZIONE N. 19 DEL 3/07/2018

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE: LEGGE 234/2012 ART. 24, CO. 3 FORMAZIONE DELLA

POSIZIONE ITALIANA

Sussidiarietà: conforme

Proporzionalità: conforme

Merito:

(a) contemplare tutte le regioni degli Stati membri e non solo quelle di confine nell’attività svolta dall’Autorità di agevolazione della cooperazione tra gli stakeholders per affrontare le perturbazioni del mercato di lavoro come eventi di ristrutturazione con ripercussioni sull’occupazione nelle regioni di confine;

(b) inserire premialità nella valutazione dei progetti-faro connessi all’attuazione delle strategie macroregionali dell’Ue che includono tra i partner autorità regionali di paesi terzi che accettano controllo dell’Autorità;

(c) inserire un rappresentante delle autorità regionali nel CdA dell’Autorità scelto dal Comitato delle Regioni tra i componenti provenienti dagli Stati membri che hanno competenza anche regionale in materia di politiche del lavoro;

designare L’Aquila come sede dell’Autorità

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175 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

RISOLUZIONE 21 DEL 06/08/2018 COM (2018) 383 FINAL PROPOSTA DI REGOLAMENTO DEL PARLAMENTO EUROPEO E

DEL CONSIGLIO CHE ISTITUISCE IL PROGRAMMA DIRITTI E VALORI

Sintesi dell’iniziativa europea

Dal 1° gennaio 2021, entrerà a regime il nuovo programma di finanziamento Diritti e valori (per il periodo 2021-27), finalizzato alla protezione e promozione dei diritti e i valori sanciti dal diritto originario UE, anche attraverso il sostegno alle organizzazioni della società civile e la promozione di una società più equa, inclusiva e democratica.

La Commissione ha semplificato i quattro attuali programmi di finanziamento (Diritti, uguaglianza e cittadinanza, L'Europa per i cittadini, Europa creativa e Giustizia) in tre programmi e altrettante linee di finanziamento ossia Diritti e valori, Giustizia e Europa creativa (quest’ultimo rimasto inalterato).

I programmi Diritti e valori e Giustizia confluiranno nel nuovo Fondo per la giustizia, i diritti e i valori del bilancio dell'UE, con una capienza pari a 947 milioni di euro per l’intero settennato.

E’ prevista inoltre l’abrogazione espressa dei regolamenti (UE) n. 1381/2013 (istitutivo del programma Diritti, uguaglianza e cittadinanza per il periodo 2014-2020) e n. 390/2014 (recante il programma L'Europa per i cittadini) a partire dal 1° gennaio 2021.

Base giuridica: Art. 2; art. 16, par. 2; art. 19, par. 2; art. 21, par. 1 e 2; art. 24, art. 167, par. 5 TUE; art. 168 TFUE - Competenza concorrente Ue

Osservazioni regionali

RISOLUZIONE N. 21 DEL 6/8/2018

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE: LEGGE N. 234/2012, ART. 24, CO. 3 FORMAZIONE

DELLA POSIZIONE ITALIANA

Base giuridica: Corretta, ma integrabile

Sussidiarietà: Corretta

Proporzionalità: Non valutabile ex ante

Merito:

La Regione segnala:

il mancato richiamo alla tutela degli interessi finanziari unionali, ai sensi dell’art. 325 TFUE;

la necessità di un chiarimento in merito al richiamo all’art.61 par. 1 lett. c) (Valutazione ex ante e accordi di delega) del regolamento finanziario Ue Euratom (n. 966/2012) per la gestione indiretta, e non all’art. 58, par. lett. c) (Metodi di esecuzione del bilancio) che appare invece più corretto.

la necessità di implementare dei casi di discriminazione di cui al’art. 3 della COM (Sezione Uguaglianza e diritti), relativi alle attività di

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 176 176

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

prevenzione e contrasto alle diseguaglianze, alla luce dell’art. 21 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea.

la necessità di eliminare la difformità presente nella Scheda finanziaria legislativa allegata alla COM e il testo dell’articolato, nelle parti dedicate alle modalità di gestione, in quanto la prima indica la sola gestione indiretta (p.to 1.6, p. 37), mentre il secondo comprende anche quella indiretta (p.to 23, Considerando).

La Regione suggerisce altresì di annettere alle iniziative finanziabili nell’ambito del progetto Diritti e valori:

la diffusione della conoscenza dei diritti tutelati dalla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (Cedu), in attesa dell’adesione formale dell’unione al trattato;

la diffusione della conoscenza del quadro unionale e dei diritti connessi alla cittadinanza Ue nella prospettiva di una fuoriuscita della Gran Bretagna dall’Europa.

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177 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

LA VERIFICA DEL RISPETTO DEL PRINCIPIO DI

SUSSIDIARIETÀ

COM(2014)397 final Proposta di Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica

le direttive 2008/98/CE relativa ai rifiuti, 94/62/CE sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio, 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti, 2000/53/CE relativa ai veicoli fuori uso, 2006/66/CE relativa a pile e accumulatori e ai rifiuti di pile e accumulatori e 2012/19/UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche

Nell’ambito della Strategia europea 2020, la proposta mira a garantire che le

materie di valore contenute nei rifiuti siano efficacemente riutilizzate, riciclate e

reimmesse nell’economia europea, in modo da contribuire alla economia

circolare e creare, in definitiva, nuove opportunità economiche e posti di lavoro.

A tal fine, la proposta intende modificare sei direttive sui rifiuti e prevede, in

particolare:

a) l’obiettivo di prevenire i rifiuti alimentari;

b) i nuovi obiettivi di riciclaggio di rifiuti, con nuove scadenze, tra cui:

c) l’incremento del tasso di riutilizzo e riciclaggio dei rifiuti urbani al 70%, e di

quelli da imballaggio all’80% entro il 2030;

d) la riduzione progressiva dello smaltimento dei rifiuti riclicabili nelle

discariche per rifiuti non pericolosi entro il 2025, fino al raggiungimento del

tasso massimo di smaltimento pari al 25% dei rifiuti urbani in discarica.

Si prevede altresì che la Commissione Ue goda di poteri delegati e

competenze specifiche nella fase di esecuzione della normativa da parte degli

Stati.

Base giuridica: artt. 192, par. 1 (procedura legislativa ordinaria e previa

consultazione del Comitato economico e sociale e del Comitato delle regioni, per le azioni

che devono essere intraprese dall'Unione per gli obiettivi dell'art. 191) e 114 (misure di

ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative degli

Stati membri che hanno per oggetto l'instaurazione ed il funzionamento del mercato

interno) TFUE.

Osservazioni regionali

(ai sensi dell’art. 3 bis, l.r. n. 22/2009)

Materia statale, d’interesse regionale per competenza concorrente governo del

territorio e tutela della salute (art. 117, co. III cost.)

RISOLUZIONE N. 1 DEL 23 SETTEMBRE 2014

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE:

LEGGE N. 234/2012, ART. 8, co. III, PARTECIPAZIONE DELLE CAMERE

ALLA VERIFICA DEL RISPETTO DEL PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETÀ

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 178 178

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

SINTESI DELLE OSSERVAZIONI

Base giuridica:

Sussidiarietà:

sub a) obiettivo di prevenire i rifiuti alimentari: La proposta introduce non un

obbligo specifico, ma un obiettivo generale dalla portata non vincolante,

quale, appunto, la prevenzione dei rifiuti alimentari. Al riguardo, la

Regione rileva la necessità di introdurre un vincolo più stringente a carico

degli Stati, che sia legato, anche a specifiche agevolazioni tariffarie, come

un’ecotassa regionale;

sub b) nuovi obiettivi di riciclaggio di rifiuti: la Regione rileva, con riferimento

al suindicato p.to 1 sul raggiungimento entro il 2030 del tasso di riutilizzo e

riciclaggio per i rifiuti urbani e per quelli da imballaggio (fissato

rispettivamente al 70% e all’80%), che esso necessita di un maggiore

supporto motivazionale, idoneo a responsabilizzare i soggetti interessati,

pubblici o privati. In tal modo, la Regione ritiene sia possibile evidenziare

gli ulteriori risultati positivi connessi al riciclaggio dei rifiuti, quali il

risparmio energetico, il minor impatto ambientale e l’aumento dei proventi

economici. Parimenti, con riferimento al suindicato p.to 2, relativo alla

riduzione progressiva dello smaltimento dei rifiuti riclicabili nelle

discariche per rifiuti non pericolosi entro il 2025, la Regione osserva che

l’obiettivo previsto è carente di sufficiente motivazione, che potrebbe

invece, ove inserita, influire positivamente sulla consapevolezza degli effetti

favorevoli legati a un minor tasso di rifiuti, quali un più basso consumo

delle risorse naturali, risparmio energetico, minore impatto ambientale e

riduzione dei costi dei servizi.

Infine, la Regione ritiene che la fissazione del termine del 2030 per

l’adempimento dell’obiettivo vincolante di una modalità di eliminazione dei

rifiuti alternativa a quella costituita dalla discarica, appare problematica.

Proporzionalità: CORRETTA

Merito: La Regione segnala la necessità di una verifica attenta da parte della

Commissione durante la fase di recepimento delle Direttive nel settore, soprattutto al

fine di evitare situazioni di difformità tra gli Stati potenzialmente idonee ad alterare le

regole del mercato. La Regione auspica, infine, che l’Unione ricorra all’art. 113 TFUE

per armonizzare le diverse normative nazionali e introdurre un nuovo sistema di

incentivi e disincentivi di carattere fiscale che renda convenienti le attività di riciclo.

COM(2016) 821 final

Proposta di Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio concernente l’applicazione della direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi nel mercato

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179 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

interno, che istituisce una procedura di notifica dei regimi di autorizzazione e dei requisiti relativi ai servizi, e che modifica la direttiva 2006/123/CE e il regolamento (UE) n. 1024/2012 relativo alla cooperazione amministrativa attraverso il sistema di informazione del mercato interno

La proposta di direttiva modifica la direttiva servizi (2066/123/CE), nella

parte riguardante la procedura di notifica alla Commissione europea dei

requisiti in materia di accesso e esercizio delle attività di servizi. La proposta

incide in senso modificativo anche sul regolamento n. 1024/2012, in tema di

cooperazione amministrativa mediante il sistema di informazione del mercato

interno (IMI).

Tra gli obiettivi dell’atto, vi è il miglioramento dell’applicazione delle norme

europee riguardanti le attività di servizi e la predisposizione di una procedura

più efficace per prevenire l’adozione da parte degli Stati membri di regimi di

autorizzazione o di requisiti difformi da quanto stabilito dalla direttiva n. 123

del 2006.

Nello specifico, la proposta prevede:

Base giuridica: artt. 53, par. I; 62 e 114 Tfue.

Osservazioni regionali

(ai sensi dell'art. 4, l.r. n. 39/2014)

RISOLUZIONE N. 11 DEL 22 FEBBRAIO 2017 MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE LEGGE N. 234/2012, ART. 8, co. III, PARTECIPAZIONE DELLE CAMERE

ALLA VERIFICA DEL RISPETTO DEL PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETÀ Base giuridica: CORRETTA Sussidiarietà: CORRETTA Proporzionalità: PARZIALMENTE CORRETTA Merito: La proposta di direttiva abroga l’art. 15, par. 7, della direttiva servizi

che stabilisce che la notifica non osta all’adozione della disposizione notificata. L’art. 3, par. 3, della proposta prevede infatti che i testi che si trovano ancora in fase preparatoria (art. 2) devono essere notificati prima della loro adozione. Pertanto l’atto non potrà essere adottato dallo Stato membro oppure dovrà essere abrogato qualora il progetto di misura sia stato adottato in violazione della direttiva (ovvero, senza previa notifica). Detto controllo preventivo da parte della Commissione europea su procedure e atti di competenza delle Regioni e degli enti territoriali, appare sproporzionato.

In particolare, la proposta di direttiva sancisce, all’art. 3, par. 4, che l’inosservanza di uno degli obblighi previsti comporta un vizio procedurale sostanziale di natura grave per quanto riguarda i suoi effetti nei confronti dei singoli. A tale riguardo, la Regione sottolinea la necessità di un chiarimento da parte della Commissione europea, al fine di definire se spetti agli Stati, nell’ambito delle proprie competenze, la qualificazione delle conseguenze giuridiche del vizio procedurale e sostanziale e, in tal caso, se la Commissione

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 180 180

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

europea dovrebbe chiarire se i singoli che abbiano subito conseguenze a seguito di inadempimenti da parte di uno Stato membro possano richiedere un risarcimento danni.

La Regione inoltre rileva come in caso di vizio procedurale e sostanziale, la Commissione europea potrebbe aprire una procedura di infrazione nei confronti degli Stati membri, secondo quanto previsto dagli artt. 258 e 259 TFUE, stante la lesione all’art. 288 TFUE.

La previsione di cui all’art. 3, par. 5, della proposta chiede poi agli Stati destinatari di osservazioni su un progetto di misura notificato, di fornire informazioni, dimostrare la conformità della misura alla direttiva servizi nonché fornire la prova della proporzionalità del requisito. Nella relazione allegata alla proposta, inoltre, la Commissione europea specifica che le nuove disposizioni non comportano alcuna incidenza sul bilancio degli Stati.

Al riguardo, la Regione Abruzzo sostiene l’opportunità di un chiarimento circa le nozioni di “fornire informazioni” e “dimostrare”, giacché l’onere dimostrativo è più dispendioso rispetto a quello esplicativo, implicando un aumento di carico di lavoro del personale e quindi dei costi per le amministrazioni.

In merito all’oggetto della notifica, l’art. 4 della proposta di direttiva conferma gli obblighi di notifica dei requisiti di cui all’art. 15, par. 2, all’art. 16, par. 1, terzo comma; e all’art. 16, par. 3, prima frase (libera prestazione di servizi) della direttiva 2006/123/CE. Ad essi aggiunge l’obbligo di notifica per i regimi di autorizzazioni per l’accesso e la prestazione di servizi (art. 9, par.1, della direttiva 2006/123/CE); per il requisito di sottoscrivere un’assicurazione di responsabilità civile professionale (art. 23, dir. 2006/123/CE); infine, per i requisiti che incidono sulle attività multidisciplinari, ad esempio, quando un prestatore di servizi non è autorizzato a prestare due o più servizi congiunti (art. 25 dir. 2006/123/CE). A tale riguardo, la Regione Abruzzo rileva che una elencazione esaustiva potrebbe essere più utile per la corretta applicazione della direttiva servizi, giacchè il testo vigente non è chiaro in ordine dell’obbligo o meno di notifica dei regimi di autorizzazione.

Infine, l’iter di notifica prospettato dalla nuova proposta di direttiva. L’art. 5 della proposta prevede che in caso di osservazioni da parte degli Stati membri o dalla Commissione europea, lo Stato che ha notificato il progetto di misura risponde entro un mese dal ricevimento dell’osservazione.

Per la Regione detta previsione non chiarisce se rispondere alle osservazioni poste da un altro Stato membro sia o meno un obbligo in capo allo Stato notificante; inoltre essa non specifica quale sia la conseguenza giuridica in caso di mancata risposta.

Ancora, in base a quanto stabilito dagli artt. 6 e 7 della proposta, l’intero iter avviato con la notifica può arrivare ad avere una durata massima di sei mesi qualora la Commissione europea ritenga opportuno segnalare allo Stato membro le proprie preoccupazioni in merito alla compatibilità del progetto di misura con la “direttiva servizi”.

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181 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

In questo periodo massimo di sei mesi lo Stato membro notificante o la

Regione notificante non possono adottare il progetto di misura, che viene

sospeso in attesa di una decisione della Commissione europea che dichiara

l’incompatibilità del progetto di misura con la direttiva servizi. La possibilità di

sospendere un progetto di misura per un periodo di massimo sei mesi rischia

per la Regione Abruzzo di dilatare in maniera eccessiva le tempistiche sia per

un’eventuale adozione e modifica del progetto di misura (laddove fosse

possibile renderla compatibile con la direttiva servizi), sia per un suo definitivo

ritiro con conseguente compressione delle competenze legislative ed

amministrative regionali.

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 182 182

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NOTIFICHE IMI

Notifica IMI n. 2828

Risoluzione n. 1/2015 CONTENUTO NOTIFICA: Progetto di decreto delle autorità francesi che disciplina un regime autorizzatorio fortemente restrittivo per lo svolgimento di attività di vacanze per persone con gravi disabilità. Tale decreto richiederebbe al prestatore di servizi, che abbia già ottenuto nello Stato membro di origine l’idoneità a prestare detta attività, di produrre le prove necessarie a dimostrare il c.d. effetto equivalente. Motivo imperativo: sanità pubblica. OSSERVAZIONI REGIONE: la norma francese limiterebbe fortemente la libertà d’impresa delle agenzie, costrette a chiedere un’autorizzazione alle autorità francesi per l’esercizio di un’attività tipica ma non esclusiva delle agenzie di viaggio italiane. L’invocazione della tutela della sanità pubblica come motivo imperativo alla base della norma appare sproporzionata rispetto all’obiettivo della tutela dei soggetti svantaggiati.

Notifica IMI n. 3354

Risoluzione n. 6/2016 CONTENUTO NOTIFICA: ordinanza municipale dei servizi generali del Comune di Ede (APV) 2012 delle autorità olandesi che disciplina le esibizioni pubbliche di artisti di strada (buskers) introducendo delle forti limitazioni quali l’obbligo di informazione del sindaco con almeno 5 giorni di anticipo, divieto di esibirsi come buskers davanti a un pubblico in quei luoghi pubblici designati dal sindaco per motivi di ordine pubblico, pubblica sicurezza, salute pubblica e tutela dell’ambiente, limitazione delle esibizioni in particolari giorni o periodi di tempo. Motivo imperativo: tutela dell’ambiente. OSSERVAZIONI REGIONE: l’invocazione della tutela dell’ambiente come motivo imperativo alla base della norma appare sproporzionata rispetto all’obiettivo perseguito.

Notifica IMI n. 40535

Risoluzione n. 20/2018 CONTENUTO NOTIFICA: decreto n. 31/2016 del 2 settembre 2016 del Ministero per l’economia nazionale dell’Ungheria sui requisiti tecnici per l’esercizio e la manutenzione dei distributori automatici di alimenti e sulla trasmissione dei dati registrati da tali macchine alle autorità fiscali e doganali nazionali. Il Decreto prevede che l’operatore del settore dei distributori automatici, per poter erogare il suo servizio, è tenuto a ottenere preventivamente un codice identificativo unico dall’autorità competente per ogni distributore automatico. Motivo imperativo: ordine pubblico e pubblica sicurezza. OSSERVAZIONI REGIONE: l’ordine pubblico e la pubblica sicurezza non sembrano pienamente pertinenti come giustificazioni, giacché è difficile ricostruire il nesso tra distributori automatici e questi due ordini di motivi. Se invece la sicurezza pubblica e l’ordine pubblico si riferiscono alla dimensione

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183 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

fiscale della questione – e questo pare essere il caso nella notifica IMI ungherese – allora si ricorda che la Direttiva servizi non si applica al settore fiscale, ex art. 2, par. 3.il decreto ungherese si configura come un aggravio burocratico sugli operatori del settore e si pone in violazione della Direttiva servizi.

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 184 184

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

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185 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

PARTE QUARTA - IL RENDIMENTO ISTITUZIONALE

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 186 186

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

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187 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

CAPO PRIMO - L'ATTIVITÀ DELL'ASSEMBLEA E

DELLE COMMISSIONI

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 188 188

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

La redazione del Capo Primo è stata curata dal Servizio Affari Assembleari e Commissioni del Consiglio regionale dell'Abruzzo Dirigente Giovanna Colangelo Coordinamento Valerio Taddei, Antonella Minunni, Danilo Tarquini, Laura Valente, Barbara Bonanni Redazione Ufficio segreteria del Consiglio regionale

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189 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

INTRODUZIONE

Per la prima volta nella X Legislatura la Direzione Affari della Presidenza e Legislativi ha ritenuto di affiancare al tradizionale rapporto sulla Legislazione anche una prima analisi delle attività degli Organismi consiliari attraverso la ricognizione, la raccolta e l'elaborazione dei dati sull'attività dell'Assemblea regionale, delle Commissioni consiliari permanenti e di altri organismi istituzionali.

In particolare, si è ritenuto utile monitorare l’attività del Consiglio, raccogliendo anno per anno i dati relativi alle sedute ordinarie, straordinarie, solenni e dedicate al Question time, nonché delle Commissioni permanenti e della Conferenza dei Capigruppo.

Si è ritenuto, altresì, utile monitorare il flusso degli atti presentati ed esaminati dalle Commissioni e dall’Assemblea regionale con riferimento ai progetti di legge, alle proposte di regolamento, ai provvedimenti amministrativi ed europei, ai pareri rilasciati dalle Commissioni ed agli atti di sindacato politico.

Tali dati sono stati riportati in schemi riepilogativi ed elaborati in rappresentazioni grafiche che consentono una valutazione comparativa dei dati relativi all’attività svolta nel corso dell’intera consiliatura, da cui emerge come, per quanto riguarda i lavori dell’Aula, l’attività più intensa si sia svolta negli anni dal 2015 al 2017, con un picco nel 2016, anno centrale della Legislatura medesima, e si sia concentrata nell’attività ordinaria del Consiglio regionale, con poche sedute straordinarie e solenni, e nella produzione legislativa, con un numero di progetti di legge presentati ed esaminati di gran lunga superiore a quello di altri atti tipici del Consiglio regionale (provvedimenti amministrativi, regolamenti, atti di sindacato politico). Con riferimento alle Commissioni consiliari permanenti si rileva una spiccata prevalenza delle attività della Prima Commissione consiliare e, in sostanziale coerenza con quanto riscontrato per l’Assemblea legislativa, l’intensificarsi delle attività negli anni 2016 – 2017.

Rispetto ai dati riportati, si segnala che per l’anno 2014 i dati raccolti riguardano i mesi da giugno a dicembre, in quanto la seduta di insediamento del Consiglio regionale della X Legislatura si è svolta il 30.6.2014 e che il 2018 è stato senza dubbio caratterizzato dallo svolgimento delle elezioni politiche, tenutesi nel mese di marzo, all’esito delle quali il Presidente della Giunta regionale è stato eletto Senatore della Repubblica, nonché dalle dimissioni di quest’ultimo da Presidente della Giunta, presentate il 10 agosto, che hanno comportato lo scioglimento anticipato del Consiglio regionale e l’apertura della fase di prorogatio, durata fino all’insediamento del nuovo Consiglio regionale, avvenuta nella seduta del 12 marzo 2019.

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 190 190

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

ATTIVITÀ ASSEMBLEARE

Nel corso della X Legislatura regionale, si sono svolte n. 125 sedute del Consiglio, come di seguito suddivise nel corso delle varie annualità e per tipologia.

ANNO

Ordinarie Straordinarie Question time Solenni Totale

2014 14 1 3 1 19

2015 29 5 2 1 37

2016 23 9 4 0 36

2017 19 1 4 0 24

2018 9 0 0 0 9

2019 0 0 0 0 0

Ordinarie Straordinarie Question time Solenni Totale

Totale 94 16 13 2 125

SEDUTE DI CONSIGLIO

SEDUTE DI CONSIGLIO

0

5

10

15

20

25

30

35

40

2014 2015 2016 2017 2018 2019

Solenni 1 1 0 0 0 0

Question time 3 2 4 4 0 0

Straordinarie 1 5 9 1 0 0

Ordinarie 14 29 23 19 9 0

Nu

me

ro s

ed

ute

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nn

o

Sedute di Consiglio regionale - X Legislatura

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191 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 192 192

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

ATTIVITÀ LEGISLATIVA DELL’ASSEMBLEA

D’iniziativa consiliare o della Giunta regionale, sono stati presentati e assegnati alle competenti Commissioni, previo un primo esame di ricevibilità, proponibilità e ammissibilità, n. 522 Progetti di legge, di cui 220 esaminati con esito nella quasi totalità favorevole. Le leggi regionali pubblicate sono state complessivamente 214.

ANNO

P.d.L.

presentati

P.d.L.

esaminati

Leggi

pubblicate

2014 57 22 18

2015 141 47 42

2016 152 51 44

2017 104 59 64

2018 65 41 44

2019 3 0 2

P.d.L.

presentati

P.d.L.

esaminati

Leggi

pubblicate

Totale 522 220 214

PROGETTI DI LEGGE

0

20

40

60

80

100

120

140

160

2014 2015 2016 2017 2018 2019

P.d.L. presentati 57 141 152 104 65 3

P.d.L. esaminati 22 47 51 59 41 0

Leggi pubblicate 18 42 44 64 44 2

Nu

me

ro P

dLR

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nn

o

Progetti di legge regionale - X Legislatura

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193 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

0

100

200

300

400

500

600

P.d.L. presentati

P.d.L. esaminati

Leggi pubblicate

Totale 522 220 214

Nu

me

ro P

dLR

/ t

ota

leProgetti di legge regionale - X Legislatura

P.d.L. presentati; 522

P.d.L. esaminati; 220

Leggi pubblicate; 214

Altra; 214

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 194 194

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

ATTIVITÀ REGOLAMENTARE

D’iniziativa della Giunta regionale, sono stati presentati e assegnati alle competenti Commissioni, previo un primo esame di ricevibilità, proponibilità e ammissibilità, n. 20 Progetti di regolamento nelle materie di competenza regionale, 14 dei quali approvati dal Consiglio o dalle Commissioni in sede deliberante.

ANNO

Presentati Esaminati Pubblicati

2014 2 1 1

2015 8 8 8

2016 5 3 3

2017 1 2 2

2018 4 0 0

2019 0 0 0

Presentati Esaminati Pubblicati

Totale 20 14 14

REGOLAMENTI

0

1

2

3

4

5

6

7

8

2014 2015 2016 2017 2018 2019

Presentati 2 8 5 1 4 0

Esaminati 1 8 3 2 0 0

Pubblicati 1 8 3 2 0 0

Nu

me

ro r

eg.

/ a

nn

o

Progetti di Regolamento - X Legislatura

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195 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

Sono, altresì, state presentate ed esaminate 12 proposte di modifica al Regolamento interno per i lavori del Consiglio regionale.

Presentati; 20

Esaminati; 14

Pubblicati; 14 Altra; 14

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 196 196

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA

L’attività amministrativa del Consiglio regionale, nel corso della X Legislatura, risulta classificata in provvedimenti amministrativi e provvedimenti europei, complessivamente nel numero di 164. Le proposte di provvedimento amministrativo sono state 115, mentre sono state presentate 39 proposte di provvedimento europeo.

La Giunta regionale ha, altresì, presentato alle competenti Commissioni consiliari n. 18 richieste di parere.

ANNO

Presentati Esaminati

2014 13 13

2015 32 28

2016 28 20

2017 20 17

2018 21 13

2019 1 0

Presentati Esaminati

Totale 115 91

Provvedimenti amministrativi

Presentati Esaminati

Totale 115 91

0

20

40

60

80

100

120

140

Num

ero

prov

v. a

mm

. / to

tale

Provvedimenti amministrativi - X Legislatura

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197 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

ANNO Provv. Europei

Presentati

2014 4

2015 10

2016 10

2017 12

2018 13

2019 0

Presentati

Totale 49

2014 2015 2016 2017 2018 2019

Presentati 4 10 10 12 13 0

0

2

4

6

8

10

12

14

Nu

me

ro p

rovv

ed

ime

nti

eu

rop

ei

Provvedimenti europei - X Legislatura

ANNO Pareri

Presentati

2014 4

2015 3

2016 10

2017 4

2018 7

2019 0

Presentati

Totale 28

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 198 198

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

SINDACATO POLITICO E ISPETTIVO

Al fine dell’attività di sindacato politico e ispettivo, risultano presentate complessivamente n. 272 Interpellanze, n. 103 Interrogazioni a risposta orale e n. 17 Interrogazioni a risposta scritta.

L’Assemblea regionale, indi le Commissioni consiliari a cui le intervenute modifiche regolamentari attribuiscono la competenza, nell’ambito dell’attività di indirizzo politico, hanno altresì esaminato n. 188 Risoluzioni e n. 5 Mozioni.

ANNO

Interpellanze Interrogazioni a r.o. Interrogazioni a r.s.

2014 24 26 7

2015 88 18 4

2016 82 15 2

2017 64 32 1

2018 14 12 3

2019 0 0 0

Interpellanze Interrogazioni a r.o. Interrogazioni a r.s.

TOTALE 272 103 17

svolte 205 82

ritirate/decadute 29 9

Documenti di sindacato ispettivo

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199 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 200 200

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

CONFERENZA DEI CAPIGRUPPO CONSILIARI

La Conferenza dei Capigruppo consiliari, complessivamente, ha provveduto a svolgere 139 riunioni, 12 delle quali in forma integrata con i Presidenti delle Commissioni consiliari (al fine della programmazione della Sessione di Bilancio e della Sessione Europea) e 3 costituita in Giunta per le elezioni, le ineleggibilità, le incompatibilità e le immunità; la Conferenza, in 28 occasioni, ha svolto audizioni dei portatori d’interesse.

ANNO

Ordinaria IntegrataGiunta

ElezioniAudizioni

2014 15 3 1 -

2015 27 2 0 6

2016 37 2 0 9

2017 29 4 0 11

2018 16 1 2 2

2019 0 0 0 0

Ordinaria IntegrataGiunta

Elezioni

Totale 124 12 3

SEDUTE CONFERENZA CAPIGRUPPO

0

5

10

15

20

25

30

35

40

2014 2015 2016 2017 2018 2019

Ordinaria 15 27 37 29 16 0

Integrata 3 2 2 4 1 0

Giunta Elezioni 1 0 0 0 2 0

Nu

me

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ed

ute

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nn

o

Sedute Conferenza dei Capigruppo - X Legislatura

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201 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

COMMISSIONI CONSILIARI PERMANENTI

Le Commissioni permanenti sono in numero di cinque – ad esse si aggiunge la Commissione di Vigilanza avente carattere permanente - ed hanno competenza, rispettivamente, sulle seguenti materie:

a) I Commissione "Bilancio, Affari generali e istituzionali": Bilancio; Programmazione; Finanze; Demanio e Patrimonio; Cassa e Contabilità; Tributi; Organi della Regione; Personale ed Amministrazione regionale; Enti regionali; Enti locali e decentramento; Affari generali; Affari istituzionali;

b) II Commissione "Territorio, Ambiente e Infrastrutture": Lavori Pubblici; Protezione civile; Urbanistica; Ambiente; Parchi e Riserve; Risorse idriche e Difesa del suolo; Trasporto e Produzione di Energia; Miniere e Risorse geotermiche; Inquinamento e Gestione dei rifiuti; Viabilità; Trasporti;

c) III Commissione "Agricoltura, Sviluppo economico e Attività produttive": Agricoltura e Foreste; Zootecnia; Credito fondiario e agrario; Caccia e Pesca; Industria; Commercio; Artigianato; Professioni; Sostegno all'Innovazione per i Settori produttivi; Ricerca; Turismo;

d) IV Commissione "Commissione per le politiche europee, internazionali, per i Programmi della Commissione europea e per la partecipazione ai processi normativi dell'Unione europea": Politiche e cooperazione internazionali; Rapporti con l'Unione europea; Riforma Trattati dell'Unione europea; Recepimento produzione legislativa europea; Esame del programma di lavoro annuale della Commissione europea e della relazione sullo stato di conformità dell'ordinamento regionale al diritto europeo; Esame del progetto di legge europea dello Stato e Partecipazione ai processi normativi dell'Unione europea; Esame del progetto di legge europea regionale e monitoraggio sullo stato di attuazione della stessa; Pareri sulla conformità dei progetti di legge all'ordinamento europeo; Attuazione e promozione di politiche europee sulla base delle comunicazioni della Giunta e dei Direttori regionali; Monitoraggio dell'utilizzo delle risorse europee; Verifica del rispetto del principio di sussidiarietà delle proposte di atti europei;

e) V Commissione "Salute, Sicurezza sociale, Cultura, Formazione e Lavoro": Tutela della Salute; Alimentazione; Politiche sociali; Servizi sociali; Sicurezza sociale e del Lavoro; Previdenza; Istruzione scolastica e universitaria; Formazione professionale; Lavoro; Beni ed Attività culturali; Ordinamento della Comunicazione; Spettacolo; Sport; Pari Opportunità.

La Commissione di Vigilanza svolge funzione di vigilanza sulla realizzazione del programma e sull'attività dell'Esecutivo e per la valutazione dell'attuazione degli atti normativi e di alta programmazione.

Nel corso della X Legislatura, le Commissioni consiliari permanenti, ivi compresa la Commissione di Vigilanza, hanno svolto complessivamente 719 riunioni, come da tabelle sotto riportate, dalle quali risulta evidente una prevalenza delle attività della Prima Commissione, nonché una concentrazione delle attività negli anni centrali della Legislatura (2016-2017).

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 202 202

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

ANNO

Prima Seconda Terza Quarta Quinta Vigilanza

2014 21 16 10 14 12 9 82

2015 50 34 29 35 39 20 207

2016 43 26 40 30 28 27 194

2017 25 18 26 18 26 21 134

2018 28 22 17 13 11 11 102

2019 0 0 0 0 0 0 0

Prima Seconda Terza Quarta Quinta Vigilanza Totale

Totale 167 116 122 110 116 88 719

SEDUTE DI COMMISSIONI PERMANENTI

SEDUTE DI COMMISSIONI PERMANENTI

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203 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

CAPO SECONDO - IL CONSIGLIO DELLE

AUTONOMIE LOCALI E LA COMMISSIONE PARI

OPPORTUNITÀ

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 204 204

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

La redazione del Capo Primo è stata curata dal Servizio Affari Istituzionali ed Europei del Consiglio regionale dell'Abruzzo Dirigente Giovanni Giardino Coordinamento Isabella Fabi Redazione Guerino Scarpone

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205 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

IL CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI

Previsto dall’art. 123 della Costituzione, quale “organo di consultazione fra la Regione e gli enti locali”, il Consiglio delle autonomie locali (CAL) dell’Abruzzo è disciplinato dagli artt. 71 e 72 dello Statuto e dalla l.r. 11 dicembre 2007, n. 41 "Istituzione e disciplina del Consiglio delle Autonomie Locali", come da ultima novellata dalla l.r. 24 agosto 2018 n. 31, che ha modificato il sistema di elezione dei componenti elettivi del CAL con la designazione da parte di ciascuna delle Assemblee dei Sindaci dei Comuni appartenenti alle quattro Province abruzzesi e ha prorogato le funzioni del CAL in carica fino alla seduta di insediamento del nuovo CAL e comunque non oltre novanta giorni dall'entrata in vigore della citata legge regionale. Il CAL, quindi, che si è insediato il 2 agosto 2012, è scaduto il 23 novembre 2018 ed è stato rinnovato con la seduta di insediamento del 4 aprile 2019. Nel corso della X Legislatura, il CAL ha svolto n. 22 sedute, ed ha provveduto a: ANNO 2014 2 ottobre:

- esprimere il parere sul progetto di legge regionale avente ad oggetto:

“Costituzione e funzionamento del Sistema Bibliotecario Abruzzese”,

proposto dall’UPI Abruzzo;

- esaminare la deliberazione dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio

regionale n. 98 del 29 luglio 2014: “Adesione del Consiglio regionale

dell’Abruzzo alla Carta della Governance Multilivello e promozione

della stessa presso gli Enti locali”;

- esaminare le richieste pareri alla Corte dei Conti dei Comuni di

Avezzano (AQ) e Scontrone (AQ) e delle Province di Teramo e Chieti.

15 ottobre: - eleggere il Vicepresidente del CAL;

- esprimere il parere sullo schema del Documento di Programmazione

Economico Finanziaria Regionale 2015/2017.

10 dicembre: - esprimere il parere sul progetto di legge n. 40/2014, d’iniziativa della

Giunta regionale: “Disposizioni regionali in materia di esercizio,

conduzione, controllo, manutenzione ed ispezione degli impianti termici;

- esaminare le richieste di parere alla Corte dei Conti, Sezione regionale di

controllo per l’Abruzzo, formulate dai Comuni di Palombaro (CH),

Basciano (TE), L'Aquila, Morro D'Oro (TE), Ari (CH) e Pratola Peligna

(AQ).

In totale, nell’anno 2014, il CAL ha espresso n. 3 pareri obbligatori favorevoli sui seguenti documenti:

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 206 206

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

- Delib. n. 1/2014 – Patto di stabilità regionalizzato: art. 1, commi 138 e

segg. della legge 13 dicembre 2010, n. 220 e smi. Approvazione schema

di disciplinare recante criteri di virtuosità e modalità operative per la

ripartizione degli spazi finanziari agli enti territoriali della Regione

Abruzzo – Annualità 2014 - DGR 49/2014;

- Delib. n. 2/2014 – Schema di Convenzione dell'Autorità per la gestione

dei rifiuti urbani (AGIR) di cui all'art. 3, comma 1, lett. d), legge regionale

21 ottobre 2013, n. 36: "Attribuzione delle funzioni relative al servizio di

gestione integrata dei rifiuti urbani e modifiche alla legge regionale 19

dicembre 2007, n. 45 (Norme per la gestione integrata dei rifiuti)";

- Delib. n. 6/2014 – Bozza di Documento di Programmazione Economico

Finanziaria della Regione Abruzzo 2015-2017.

n. 1 parere obbligatorio negativo sul seguente documento: - Delib. n. 7/2014 – Progetto di legge n. 40/2014, d'iniziativa della Giunta

regionale: "Disposizioni regionali in materia di esercizio, conduzione,

controllo, manutenzione ed ispezione degli impianti termici”.

ANNO 2015 22 gennaio:

- esprimere il parere sul progetto di legge n. 57/2014, d’iniziativa dei

Consiglieri Pierpaolo Pietrucci e Luciano D’Alfonso: “Abruzzo 2019 –

Una legge per l’Aquila Capoluogo: attraverso una ricostruzione, la

costruzione di un modello di sviluppo sul concetto di Benessere Equo e

Sostenibile (BES)”;

- esaminare la richiesta di parere alla Corte dei Conti, Sezione regionale di

controllo per l’Abruzzo, formulata dal Comune di Palombaro.

9 marzo: - esprimere il parere sul progetto di legge n. 75/2015, d’iniziativa dei

Consiglieri Lorenzo Berardinetti e Donato Di Matteo: “Valorizzazione e

sviluppo aree interne e borghi caratteristici dell’Abruzzo”;

- esprimere il parere sul progetto di legge regionale, d’iniziativa

dell’Unione Province Abruzzesi, avente ad oggetto: “Norme per la

definizione ed il riordino delle funzioni amministrative provinciali”;

- esaminare le richieste di parere alla Corte dei Conti, Sezione regionale di

controllo per l’Abruzzo, formulate dalla Provincia di Teramo e dai

Comuni di Orsogna (CH), Ateleta (AQ) e Fossacesia (CH);

- comunicare i pareri resi dalla Corte dei Conti, Sezione regionale di

controllo per l’Abruzzo, al Comune dell’Aquila (Deliberazione n. 10 del 3

febbraio 2015), al Comune di Pratola Peligna (Deliberazione n. 21 del 24

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207 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

febbraio 2015) e al Comune di Palombaro (Deliberazione n. 22 del 24

febbraio 2015).

22 aprile: - esprimere il parere sulla Deliberazione della Giunta regionale n. 239 del

28 marzo 2015: “Patto di stabilità regionale per l’annualità 2015 (art. 1,

commi da 480 a 486 della legge 23 dicembre 2014, n. 190) – Approvazione

schema di disciplinare recante criteri di virtuosità e modalità operative

per la ripartizione degli spazi finanziari agli enti territoriali della Regione

Abruzzo”.

27 aprile: - esprimere il parere sulla Deliberazione della Giunta regionale n. 239 del

28 marzo 2015: “Patto di stabilità regionale per l’annualità 2015 (art. 1,

commi da 480 a 486 della legge 23 dicembre 2014, n. 190) – Approvazione

schema di disciplinare recante criteri di virtuosità e modalità operative

per la ripartizione degli spazi finanziari agli enti territoriali della Regione

Abruzzo” – Proposta del CAL di stralciare dallo schema di disciplinare la

preclusione agli enti locali che nel 2014 non hanno rispettato il patto di

stabilità interno (Comune dell’Aquila e Provincia di Chieti) a partecipare

alle procedure di attribuzione dei maggiori spazi finanziari;

- esprimere il parere sulla deliberazione Consiglio regionale n. 24/4 del 24

marzo 2015: “Nomina, su indicazione del Consiglio delle Autonomie

Locali, di uno dei cinque esperti che compongono il Collegio regionale

per le garanzie statutarie, ai sensi della L.R. 11.12.2007, n. 42 "Istituzione

e disciplina del Collegio regionale per le garanzie statutarie". NON

APPROVATA. Richiesta parere al Collegio regionale per le garanzie

statutarie sull’interpretazione dell’articolo 79, comma 1, dello Statuto

della Regione Abruzzo, ai sensi dell’articolo 71, comma 5, dello Statuto

medesimo;

- esaminare le richieste pareri alla Corte dei Conti formulate dai Comuni

di L’Aquila, Ari (CH) e Morino (AQ);

- comunicare i pareri resi dalla Corte dei Conti alla Provincia di Teramo

(Deliberazioni n. 34/2015 e n. 52/2015), al Comune di Ateleta

(Deliberazione n. 49/2015), al Comune di Orsogna (Deliberazione n.

50/2015) e al Comune di Fossacesia (Deliberazione n. 51/2015).

21 maggio: - audire dell'Assessore agli Enti locali per conoscere:

Page 210: Rapporto di fine legislatura - Consiglio regionale dell ...€¦ · Rapporto di fine legislatura sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale

Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 208 208

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

a) le iniziative assunte dalla Regione in merito ai danni subiti a causa dell'alluvione dell'1 e 2 dicembre 2013, per i quali molti comuni del teatino hanno anticipato centinaia di migliaia di euro; b) i provvedimenti adottati dalla Regione relativamente alla riforma delle Province (deleghe delle funzioni e personale), con riguardo anche alla proposta di legge, d'iniziativa del CAL, trasmessa alla Giunta regionale per il supporto alla redazione delle norme finanziarie;

- prendere atto della cessazione di Antonio Del Corvo, componente di

diritto del CAL, dalla carica di Presidente della Provincia di L’Aquila, a

seguito dei risultati delle elezioni per il rinnovo degli organi provinciali

svoltesi il 2 maggio 2015;

- esprimere il parere sul provvedimento amministrativo n. 22/2015 avente

ad oggetto: “DGR n. 257/C dell’11 aprile 2015 – Programma triennale

della viabilità regionale 2008-2010. Deliberazione n. 101/4 del 29.04.2008.

Rimodulazione intervento n. 5, Tab. B.3, annualità 2009 – Provincia di

Pescara – di importo pari ad € 1.375.000,00 e approvazione, in

sostituzione, di nuovo intervento di pari importo, denominato

«Completamento degli interventi di miglioramento dell’accessibilità

della S.S. 81 all’area collinare a ridosso della Val Pescara»”;

- esaminare le richieste di parere alla Corte dei Conti, Sezione regionale di

controllo per l’Abruzzo, formulate dalla Provincia di Teramo e dai

Comuni di Campo di Giove (AQ) e Lanciano (CH).

22 giugno: - eleggere il Presidente del Consiglio delle Autonomie Locali;

- esprimere il parere sul provvedimento amministrativo n. 22/2015 avente

ad oggetto: “DGR n. 257/C dell’11 aprile 2015 – Programma triennale

della viabilità regionale 2008-2010. Deliberazione n. 101/4 del 29.04.2008.

Rimodulazione intervento n. 5, Tab. B.3, annualità 2009 – Provincia di

Pescara – di importo pari ad € 1.375.000,00 e approvazione, in

sostituzione, di nuovo intervento di pari importo, denominato

«Completamento degli interventi di miglioramento dell’accessibilità

della S.S. 81 all’area collinare a ridosso della Val Pescara»”;

- esprimere il parere sui progetti di legge regionale n. 110/2015,

d’iniziativa del Capogruppo consiliare SEL, Mario Mazzocca, avente ad

oggetto: “Istituzione del reddito minimo garantito: sostegno al reddito in

favore dei disoccupati, inoccupati o precariamente occupati” e n.

111/2015, d’iniziativa del Gruppo consiliare M5S, avente ad oggetto:

“Istituzione del reddito minimo garantito. Sostegno al reddito in favore

di disoccupati, inoccupati o precariamente occupati”;

Page 211: Rapporto di fine legislatura - Consiglio regionale dell ...€¦ · Rapporto di fine legislatura sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale

209 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

- esprimere il parere sul progetto di legge regionale n. 112/2015,

d’iniziativa del Consigliere regionale Emilio Iampieri (Forza Italia),

avente ad oggetto: “L’Aquila capitale della macroregione mediana”;

- esprimere il parere sul progetto di legge regionale n. 113/2015,

d’iniziativa del Consigliere regionale Mario Olivieri (Abruzzo Civico),

avente ad oggetto: “Norme per il migliore utilizzo degli autoporti

regionali – Modifiche ed integrazioni alla L.R. 29 novembre 2002, n. 28”;

- esaminare le richiesta di parere alla Corte dei Conti, Sezione regionale di

controllo per l’Abruzzo, formulata dal Comune di Sant’Eufemia a

Maiella (PE).

30 giugno: - esprimere il parere sulla bozza di deliberazione della Giunta regionale

avente ad oggetto: «Attuazione della legge 56/2014 – Approvazione

disegno di legge regionale recante: “Disposizioni per il riordino delle

funzioni amministrative delle Province in attuazione della legge

56/2014” – Revoca DGR 897/C del 29 dicembre 2014».

16 luglio: - esprimere il parere sui progetti di legge regionale n. 110/2015,

d’iniziativa del Capogruppo consiliare SEL, Mario Mazzocca, avente ad

oggetto: “Istituzione del reddito minimo garantito: sostegno al reddito in

favore dei disoccupati, inoccupati o precariamente occupati” e n.

111/2015, d’iniziativa del Gruppo consiliare M5S, avente ad oggetto:

“Istituzione del reddito minimo garantito. Sostegno al reddito in favore

di disoccupati, inoccupati o precariamente occupati”;

- esprimere il parere sul progetto di legge regionale n. 112/2015,

d’iniziativa del Consigliere regionale Emilio Iampieri (Forza Italia),

avente ad oggetto: “L’Aquila capitale della macroregione mediana”;

- esprimere il parere sulla Deliberazione della Giunta regionale n. 439 del

9 giugno 2015 – Programma triennale della viabilità regionale 2008-2010.

Deliberazione n. 101/4 del 29.04.2008. Sostituzione dell’intervento n. 4, di

cui alla Tab. B.2, annualità 2009 – Provincia di L’Aquila – con il nuovo

intervento di pari importo, denominato “Lavori urgenti di sistemazione

generale della S.P. n. 10 Peligna, dal Km. 22+800 al Km. 23+655 (innesto

S.S. 17)”;

- esprimere il parere sulla Deliberazione della Giunta regionale n. 444 del

9 giugno 2015 – Programma triennale della viabilità regionale 2008-2010.

Deliberazione n. 101/4 del 29.04.2008. Sostituzione dell’intervento n. 2, di

cui alla Tab. B.3, annualità 2009 – Provincia di Pescara – con il nuovo

Page 212: Rapporto di fine legislatura - Consiglio regionale dell ...€¦ · Rapporto di fine legislatura sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale

Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 210 210

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

intervento di pari importo, denominato “Interventi di manutenzione

straordinaria, potenziamento e adeguamento della rete stradale di

competenza. Opere di messa in sicurezza della S.S. 5 e della S.S. 17”;

- esprimere il parere sul progetto di legge regionale n. 127/2015,

d’iniziative dei Consiglieri regionali Mariani, Sospiri, Berardinetti e

Balducci, avente ad oggetto: “Gestione della fauna ittica e disciplina della

pesca nelle acque interne”;

- esaminare la richiesta di parere alla Corte dei Conti, Sezione regionale di

controllo per l’Abruzzo, formulata dal Comune di Pescasseroli (AQ).

24 settembre: - esprimere il parere sulla Deliberazione della Giunta regionale n.

671/2015 avente ad oggetto: «Programma triennale della viabilità

regionale 2008-2010. Deliberazione m. 101/4 del 29.04.2008 – Sostituzione

dell’intervento n. 1, di cui alla Tab. B.4, annualità 2009 – Provincia di

Teramo, dell’importo di M€ 2,90, rimodulato con Deliberazione n. 167/5

del 03.12.2013 – con il nuovo intervento di pari importo, denominato

“S.P. 23 di Cellino. Realizzazione del nuovo ponte di Castelnuovo sul

fiume Vomano”»;

- esprimere il parere sul progetto di legge regionale n. 101/2015,

d’iniziativa della Giunta regionale – Testo interamente riformulato dalla

1^ Commissione consiliare, ad oggetto: “Piano di rafforzamento

legislativo dell’efficacia dell’azione regionale”;

- esprimere il parere sul progetto di legge regionale n. 112/2015,

d’iniziativa del Consigliere regionale Emilio Iampieri (Forza Italia),

avente ad oggetto: “L’Aquila capitale della macroregione mediana”;

- esaminare il progetto di legge regionale, d’iniziativa del CAL, avente ad

oggetto: «Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 11 dicembre

2007, n. 41: “Istituzione e disciplina del Consiglio delle Autonomie

Locali”» (Modifiche al sistema elettorale);

- esaminare la richiesta di parere alla Corte dei Conti, Sezione regionale di

controllo per l’Abruzzo, formulata dal Comune di Acciano (AQ);

- comunicare i pareri resi dalla Corte dei Conti al Sindaco del Comune di

Lanciano (Deliberazione n. 187 del 17 luglio 2015), al Sindaco del

Comune di Pescasseroli (Deliberazione n. 199 del 28 luglio 2015), al

Sindaco del Comune di Calascio (Deliberazione n. 234 del 25 agosto

2015), al Sindaco del Comune di Capistrello (Deliberazione n. 235 del 25

agosto 2015), al Sindaco del Comune di Sant’Eufemia a Maiella

(Deliberazione n. 136 del 25 agosto 2015) e al Sindaco del Comune di

Page 213: Rapporto di fine legislatura - Consiglio regionale dell ...€¦ · Rapporto di fine legislatura sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale

211 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

Orsogna (Deliberazione n. 137 del 25 agosto 2015), al Sindaco del

Comune di Ari (Deliberazione n. 245 del 25 agosto 2015); e la

Deliberazione della Corte dei Conti n. 233 del 25 agosto 2015 avente ad

oggetto: “Modifica Deliberazione n. 32/2015 - Programma di controllo

sulla gestione per l'anno 2015”.

7 ottobre: - esprimere il parere sul progetto di legge regionale n. 159/2015,

d’iniziativa del consigliere Pierpaolo Pietrucci: “Progetto di legge recante

modifiche alla “LL.RR 5/2015 e 7/2010”.

27 novembre: - esprimere il parere sulla relazione che accompagna il Rendiconto

consuntivo 2013, ai sensi dell’art. 72, comma 2, dello Statuto della

Regione Abruzzo e dell’art. 10, comma 1, lett. b), della l.r. n. 41/2007;

- esprimere il parere sul Documento di Economia e Finanza Regionale

(DEFR) 2016-2018, ex DGR n. 891/C del 5 novembre 2015;

- esprimere il parere sul progetto di legge n. 175/2015: “Disposizioni per

la salvaguardia dell’ambiente a tutela dell’incolumità pubblica e per la

prevenzione del dissesto idrogeologico”;

- esprimere il parere sul progetto di legge n. 178/2015: “Disposizioni

urgenti per la sperimentazione del reddito minimo garantito nei Comuni

di Bussi sul Tirino, Castiglione a Casauria, Lettomanoppello,

Manoppello e Tocco da Casauria in Provincia di Pescara”;

- esaminare le richieste di parere alla Corte dei Conti, Sezione regionale di

controllo per l’Abruzzo, formulate dal Presidente della Provincia di

Teramo, dal Sindaco del Comune di Turrivalignani (PE), dal Sindaco del

Comune di Tossicia (TE) e dal Sindaco del Comune di Fontecchio (AQ);

- comunicare i pareri resi dalla Corte dei Conti, Sezione regionale di

Controllo per l’Abruzzo, ai Sindaci dei Comuni di Acciano

(Deliberazione n. 246/2015), di Orsogna (Deliberazione n. 247/2015), di

L’Aquila (Deliberazione n. 278/2015) e di Città Sant’Angelo

(Deliberazione n. 279/2015).

11 dicembre:

- esprimere il parere sulla relazione che accompagna il Rendiconto

consuntivo 2013, ai sensi dell’art. 72, comma 2, dello Statuto della

Regione Abruzzo e dell’art. 10, comma 1, lett. b), della l.r. n. 41/2007 (Il

parere sarà reso solo dopo la decisione di parifica da parte della Sezione

regionale di controllo della Corte dei Conti);

Page 214: Rapporto di fine legislatura - Consiglio regionale dell ...€¦ · Rapporto di fine legislatura sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale

Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 212 212

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

- esprimere il parere sul progetto di legge n. 183/2015, d’iniziativa dei

Consiglieri regionali Berardinetti e Mariani: “Norme per il recupero ed il

riuso temporaneo di immobili ed aree produttive dismesse”;

- esprimere il parere sul progetto di legge n. 186/2015, d’iniziativa dei

Consiglieri regionali D’Alessandro e Pietrucci: “Disposizioni urgenti in

materia di trasporto pubblico locale”;

- indicare uno dei cinque esperti che compongono il Collegio regionale per

le garanzie statutarie - L.R. n. 42/2007: “Istituzione e disciplina del

Collegio regionale per le garanzie statutarie”.

In totale, nell’anno 2015, il CAL ha espresso n. 6 pareri obbligatori favorevoli sui seguenti documenti:

- provvedimento amministrativo n. 22/2015 avente ad oggetto: “DGR n.

257/C dell’11 aprile 2015 – Programma triennale della viabilità regionale

2008-2010. Deliberazione n. 101/4 del 29.04.2008. Rimodulazione

intervento n. 5, Tab. B.3, annualità 2009 – Provincia di Pescara – di

importo pari ad € 1.375.000,00 e approvazione, in sostituzione, di nuovo

intervento di pari importo, denominato «Completamento degli interventi

di miglioramento dell’accessibilità della S.S. 81 all’area collinare a

ridosso della Val Pescara»”;

- parere sulla Deliberazione della Giunta regionale n. 439 del 9 giugno

2015 – Programma triennale della viabilità regionale 2008-2010.

Deliberazione n. 101/4 del 29.04.2008. Sostituzione dell’intervento n. 4, di

cui alla Tab. B.2, annualità 2009 – Provincia di L’Aquila – con il nuovo

intervento di pari importo, denominato “Lavori urgenti di sistemazione

generale della S.P. n. 10 Peligna, dal Km. 22+800 al Km. 23+655 (innesto

S.S. 17)”;

- parere sulla Deliberazione della Giunta regionale n. 444 del 9 giugno

2015 – Programma triennale della viabilità regionale 2008-2010.

Deliberazione n. 101/4 del 29.04.2008. Sostituzione dell’intervento n. 2, di

cui alla Tab. B.3, annualità 2009 – Provincia di Pescara – con il nuovo

intervento di pari importo, denominato “Interventi di manutenzione

straordinaria, potenziamento e adeguamento della rete stradale di

competenza. Opere di messa in sicurezza della S.S. 5 e della S.S. 17”

- parere sulla Deliberazione della Giunta regionale n. 671/2015 avente ad

oggetto: «Programma triennale della viabilità regionale 2008-2010.

Deliberazione m. 101/4 del 29.04.2008 – Sostituzione dell’intervento n. 1,

di cui alla Tab. B.4, annualità 2009 – Provincia di Teramo, dell’importo di

M€ 2,90, rimodulato con Deliberazione n. 167/5 del 03.12.2013 – con il

Page 215: Rapporto di fine legislatura - Consiglio regionale dell ...€¦ · Rapporto di fine legislatura sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale

213 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

nuovo intervento di pari importo, denominato “S.P. 23 di Cellino.

Realizzazione del nuovo ponte di Castelnuovo sul fiume Vomano”.»;

- parere sul Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR) 2016-

2018, ex DGR n. 891/C del 5 novembre 2015;

- parere sul progetto di legge n. 186/2015, d’iniziativa dei Consiglieri

regionali D’Alessandro e Pietrucci: “Disposizioni urgenti in materia di

trasporto pubblico locale”;

n. 5 pareri obbligatori negativi: - progetto di legge regionale n. 112/2015, d’iniziativa del Consigliere

regionale Emilio Iampieri (Forza Italia), avente ad oggetto: “L’Aquila

capitale della macroregione mediana”;

- progetto di legge regionale n. 113/2015, d’iniziativa del Consigliere

regionale Mario Olivieri (Abruzzo Civico), avente ad oggetto: “Norme

per il migliore utilizzo degli autoporti regionali – Modifiche ed

integrazioni alla L.R. 29 novembre 2002, n. 28”;

- progetto di legge regionale n. 112/2015, d’iniziativa del Consigliere

regionale Emilio Iampieri (Forza Italia), avente ad oggetto: “L’Aquila

capitale della macroregione mediana”;

- progetto di legge n. 175/2015: “Disposizioni per la salvaguardia

dell’ambiente a tutela dell’incolumità pubblica e per la prevenzione del

dissesto idrogeologico”;

- progetto di legge n. 178/2015: “Disposizioni urgenti per la

sperimentazione del reddito minimo garantito nei Comuni di Bussi sul

Tirino, Castiglione a Casauria, Lettomanoppello, Manoppello e Tocco da

Casauria in Provincia di Pescara”;

n. 8 pareri obbligatori favorevoli con richieste di modifica: - progetto di legge n. 57/2014, d’iniziativa dei Consiglieri Pierpaolo

Pietrucci e Luciano D’Alfonso: “Abruzzo 2019 – Una legge per l’Aquila

Capoluogo: attraverso una ricostruzione, la costruzione di un modello di

sviluppo sul concetto di Benessere Equo e Sostenibile (BES)”;

- progetto di legge n. 75/2015, d’iniziativa dei Consiglieri Lorenzo

Berardinetti e Donato Di Matteo: “Valorizzazione e sviluppo aree interne

e borghi caratteristici dell’Abruzzo”;

- Deliberazione della Giunta regionale n. 239 del 28 marzo 2015: “Patto di

stabilità regionale per l’annualità 2015 (art. 1, commi da 480 a 486 della

legge 23 dicembre 2014, n. 190) – Approvazione schema di disciplinare

recante criteri di virtuosità e modalità operative per la ripartizione degli

spazi finanziari agli enti territoriali della Regione Abruzzo”;

Page 216: Rapporto di fine legislatura - Consiglio regionale dell ...€¦ · Rapporto di fine legislatura sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale

Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 214 214

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

- bozza di deliberazione della Giunta regionale avente ad oggetto:

«Attuazione della legge 56/2014 – Approvazione disegno di legge

regionale recante: “Disposizioni per il riordino delle funzioni

amministrative delle Province in attuazione della legge 56/2014” –

Revoca DGR 897/C del 29 dicembre 2014».

- progetto di legge regionale n. 127/2015, d’iniziative dei Consiglieri

regionali Mariani, Sospiri, Berardinetti e Balducci, avente ad oggetto:

“Gestione della fauna ittica e disciplina della pesca nelle acque interne”;

- progetto di legge regionale n. 101/2015, d’iniziativa della Giunta

regionale – Testo interamente riformulato dalla 1^ Commissione

consiliare, ad oggetto: “Piano di rafforzamento legislativo dell’efficacia

dell’azione regionale”;

- parere sul progetto di legge regionale n. 159/2015, d’iniziativa del

consigliere Pierpaolo Pietrucci: “Progetto di legge recante modifiche alla

“LL.RR 5/2015 e 7/2010”;

- parere sul progetto di legge n. 183/2015, d’iniziativa dei Consiglieri

regionali Berardinetti e Mariani: “Norme per il recupero ed il riuso

temporaneo di immobili ed aree produttive dismesse”.

ANNO 2016 27 aprile:

- esprimere il parere sulla Deliberazione della Giunta regionale n. 223 del

12 aprile 2016: “Patto di stabilità regionalizzato, art. 1, commi 728 e

seguenti legge 28 dicembre 2015 n. 208- Adempimenti”_ Relatore Marco

Moca

- esaminare la richiesta di parere alla Corte dei Conti formulata dal

Sindaco del Comune di Manoppello;

- comunicare i pareri resi dalla Corte dei Conti alle richieste formunlate

dai Sindaci dei Comuni di Pescara (deliberazione 33/2016), di

Giulianova (TE) (deliberazione 35/2016), di Tossicia (TE) (deliberazione

43/2016), di Manoppello (PE) (deliberazione 56/2016), di Civita

D’Antino (AQ) (deliberazione57/2016), di Casalincontrada (CH)

(deliberazione 58/2016), di Scanno (AQ) (deliberazione 59/2016), di

Pescara (deliberazione 60/2016), di Castilenti (TE) (deliberazione

78/2016), di Carsoli (AQ) (deliberazione 79/2016) e di Spoltore (PE)

(deliberazione 80/2016).

20 ottobre: - eleggere il Presidente e l’Ufficio di Presidenza del CAL, ai sensi dell’art. 8

bis della l.r. n. 41/2007;

Page 217: Rapporto di fine legislatura - Consiglio regionale dell ...€¦ · Rapporto di fine legislatura sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale

215 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

- esprimere il parere sul Documento di Economia e Finanza Regionale

(DEFR) 2017-2019 - DGR n. 577/C del 22 settembre 2016;

- designare i componenti del CAL che parteciperanno al tavolo di

concertazione ai sensi dell’art. 13 della l.r. 41/2007 per l’intesa tra la

Giunta regionale e il CAL sulla “Definizione della rete dei servizi minimi

regionali e comunali del trasporto pubblico locale - DGR n. 522 del 4

agosto 2016”;

- comunicare i pareri resi dalla Corte dei Conti ai quesiti formulati dal

Presidente della Provincia di Teramo, dal Sindaco del Comune di

Avezzano (AQ) e dal Sindaco del Comune di Spoltore (PE).

29 novembre - tavolo concertazione: sancire l’intesa tra la Giunta regionale e il CAL sul documento ricognitivo della rete dei servizi minimi regionale e comunali del trasporto pubblico locale – Deliberazione della Giunta regionale n. 522 del 4 agosto 2016 L.R. 9 giugno 2016, n. 13. 14 dicembre:

- esprimere il parere sul progetto di legge n. 329/2016, d’iniziativa dei

Consiglieri regionali Monticelli, Pepe, Berardinetti, Balducci, Paolini ed

altri, avente ad oggetto: “Tutela del legittimo affidamento dei

concessionari balneari”;

- esaminare le richieste di pareri alla Corte dei Conti formulate dai Sindaci

dei Comuni di Rocca Pia (AQ), di Città Sant’Angelo (PE), di Pescara, di

Roseto degli Abruzzi (TE), di Sulmona (AQ) e di Martinsicuro (TE);

- comunicare i pareri resi dalla Corte dei Conti ai quesiti formulati dai

Sindaci dei Comuni di Lanciano, Atessa, Torricella Peligna, Martinsicuro

e Turrivalignani.

In totale, nell’anno 2016, il CAL ha espresso n. 3 pareri obbligatori favorevoli sui seguenti documenti:

- schema di disciplinare recante criteri di virtuosità e modalità operative

per la ripartizione di spazi finanziari validi ai fini del Patto di stabilità

regionale di tipo verticale e orizzontale , ai sensi dell’art.1commi 728 e

segg, della legge 28 dicembre 2015 n. 208 s.m.i –Annualità 2016-

approvato con DGR n. 223 del 12 aprile 2016;

- Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR)2017-2019, ex DGR

n. 577/del 22 settembre 2016;

- progetto di legge n. 329/2016, d’iniziativa dei Consiglieri regionali

Monticelli, Pepe, Berardinetti, Balducci, Paolini ed altri, avente ad

oggetto: “Tutela del legittimo affidamento dei concessionari balneari”,

condizionato all’indicazione da parte della Giunta dei criteri ai quali i

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 216 216

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

comuni devono attenersi per rendere omogenea la tutela del legittimo

affidamento delle concessioni rilasciate anteriormente al 31 dicembre

2009.

ANNO 2017 Secondo semestre 2017 numero 3 sedute 10 maggio:

- esprimere il parere sul progetto di legge regionale n. 340/2016,

d’iniziativa della Giunta regionale, avente ad oggetto: “Contenimento

dell’uso del suolo attraverso il recupero del patrimonio edilizio esistente

– Destinazioni d’uso”;

- esprimere il parere sul progetto di legge regionale n. 381/2017,

d’iniziativa del Consigliere Gianluca Ranieri, avente ad oggetto:

“Modifiche alla l.r. 40/2011 (Norme per l’organizzazione e il

funzionamento del Comitato Regionale Tecnico Amministrativo –

Sezione Lavori pubblici) – Soppressione del Comitato Regionale Tecnico

Amministrativo – Sezione Lavori pubblici”;

- invitare i Presidenti delle quattro Province ed i Sindaci dei Comuni

capoluogo a voler indicare n. 1 Dirigente e n. 1 Funzionario degli Enti

locali che faranno parte dei Gruppi tecnici tematici del Nucleo tecnico

per la semplificazione delle norme e delle procedure – L.R. n. 31/2013;

- esaminare le richieste di pareri alla Corte dei Conti formulate dai Sindaci

dei Comuni di Rocca Scalegna (CH), di San Giovanni Teatino (CH), di

Pescara e di Francavilla al Mare (CH);

- comunicare i pareri resi dalla Corte dei Conti ai quesiti formulati dai

Sindaci dei Comuni di Roseto degli Abruzzi (Delib. n. 4/2017), Pescara

(Delib. n. 5/2017), Martinsicuro (Delib. n. 12/2017) e Fagnano Alto

(Delib. n. 15/2017);

26 luglio: - esprimere il parere sul progetto di legge regionale n. 403/2017,

d’iniziativa dei Consiglieri regionali Lorenzo Berardinetti e Sandro

Mariani, avente ad oggetto: “Norme per la promozione e il sostegno

delle Pro Loco”;

- esprimere il parere sul progetto di legge regionale n. 411/2017,

d’iniziativa dei Consiglieri regionali Camillo D’Alessandro, Giuseppe Di

Pangrazio, Lucrezio Paolini e Alessio Monaco, avente ad oggetto:

“Modifiche alla legge regionale 20 ottobre 2015, n. 32 (Disposizioni per il

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217 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

riordino delle funzioni amministrative delle Province in attuazione della

legge 56/2014)”;

- esaminare le richieste di pareri alla Corte dei Conti formulate dai Sindaci

dei Comuni di Santo Stefano di Sessanio (AQ), di Avezzano (AQ) e di

Sulmona (AQ);

- comunicare i pareri resi dalla Corte dei Conti ai quesiti formulati dal

Sindaco del Comune di San Giovanni Teatino (Delib. n. 98/2017) e dal

Sindaco del Comune di Francavilla al Mare (Delib. n. 118/2017).

31 luglio: - esprimere il parere sul progetto di legge regionale n. 417/2017,

d’iniziativa del Consigliere regionale Camillo D’Alessandro, avente ad

oggetto: “Disposizioni in materia di trasporto pubblico locale”.

13 settembre: - esprimere il parere sulla Deliberazione della Giunta regionale n. 440

dell’11.08.2017 recante: “D.Lgs 03.04.2006, n. 152 e s.m.i. – Art. 199, co. 8 –

L.R. 19.12.2007, n. 45 e s.m.i. – Art. 9 – Disegno di Legge Regionale

recante: Norme a sostegno dell’economia circolare – Adeguamento del

Piano Regionale di Gestione Integrata dei Rifiuti (PRGR) – Presa d’atto e

completamento iter amministrativo”;

- esaminare la richiesta di parere alla Corte dei Conti formulata dal

Sindaco del Comune di Rocca San Giovanni.

In totale, nell’anno 2017, il CAL ha espresso n. 4 pareri obbligatori favorevoli sui seguenti documenti:

- esprimere il parere sul progetto di legge regionale n. 381/2017,

d’iniziativa del Consigliere Gianluca Ranieri, avente ad oggetto:

“Modifiche alla l.r. 40/2011 (Norme per l’organizzazione e il

funzionamento del Comitato Regionale Tecnico Amministrativo –

Sezione Lavori pubblici) – Soppressione del Comitato Regionale Tecnico

Amministrativo – Sezione Lavori pubblici”;

- schema di disciplinare recante criteri di virtuosità e modalità operative

per la ripartizione di spazi finanziari validi ai fini del Patto di stabilità

regionale di tipo verticale e orizzontale , ai sensi dell’art.1commi 728 e

segg, della legge 28 dicembre 2015 n. 208 s.m.i –Annualità 2016-

approvato con DGR n. 223 del 12 aprile 2016;

- Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR)2017-2019, ex DGR

n. 577/del 22 settembre 2016;

- progetto di legge n. 329/2016, d’iniziativa dei Consiglieri regionali

Monticelli, Pepe, Berardinetti, Balducci, Paolini ed altri, avente ad

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 218 218

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

oggetto: “Tutela del legittimo affidamento dei concessionari balneari”,

condizionato all’indicazione da parte della Giunta dei criteri ai quali i

comuni devono attenersi per rendere omogenea la tutela del legittimo

affidamento delle concessioni rilasciate anteriormente al 31 dicembre

2009.

n. 1 parere obbligatorio negativo: - progetto di legge regionale n. 340/2016, d’iniziativa della Giunta

regionale, avente ad oggetto: “Contenimento dell’uso del suolo

attraverso il recupero del patrimonio edilizio esistente – Destinazioni

d’uso”.

ANNO 2018 Nell’anno 2018, il CAL è stato convocato il 13 aprile e il 16 luglio; in entrambe le date non è stato raggiunto il numero legale. Il 23 novembre il CAL in carica è scaduto e la seduta di insediamento del nuovo CAL si è tenuta il 4 aprile 2019.

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219 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

LA COMMISSIONE REGIONALE PER LA REALIZZAZIONE DELLE PARI

OPPORTUNITÀ E DELLA PARITÀ GIURIDICA E SOSTANZIALE TRA DONNE E

UOMINI

La Commissione regionale Pari Opportunità è uno degli organismi di garanzia previsti dall'articolo 81 dello Statuto regionale, “ opera in piena autonomia per la valorizzazione della differenza di genere ed il superamento di ogni altra discriminazione diretta ed indiretta (età, razza, origine etnica, disabilità e lingua, credo religioso, orientamento sessuale), per la promozione e la realizzazione delle pari opportunità tra uomo e donna nell'educazione, nella formazione, nella cultura e nei comportamenti, nella

partecipazione alla vita politica e sociale, nelle istituzioni, nella vita familiare e professionale, nell'accesso alle cariche elettive ed alle funzioni direttive”

La Commissione durante la X Legislatura si è riunita 13 volte ed ha provveduto a:

ANNO 2014 17 novembre

- Approvare la realizzazione della Mostra fotografica L’Aquila, Palazzetto

dei Nobili, 1-7- dicembre 2014 del Progetto Donna & Artigianato:

Concorso fotografico nazionale “Uno scatto di dignità”.

22 dicembre Approvare il Piano Triennale di Attività 2015-2017. ANNO 2015 2 marzo

- Concedere il patrocinio a titolo gratuito alla Mostra fotografica “ Uno

scatto di dignità” – Associazione Circolo culturale e del commercio

solidale “Chaikhana” Roseto degli Abruzzi (TE) per l’8 marzo 2015.

31 marzo

- Approvare la Relazione sull’attività della Commissione regionale per la

realizzazione delle pari opportunità e della parità giuridica e sostanziale

tra donne e uomini per l’anno 2014;

- aderire agli Stati generali Nazionali delle Donne.

4 maggio - Approvare l’abstract del progetto “Nutrirsi con stile “ Stati generali

nazionali delle donne Milano 26/28 settembre 2015.

12 ottobre Aderire alla Fondazione Food Education Italy; approvare la realizzazione del convegno “Nutrirsi con stile-Abruzzo. 29 ottobre

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 220 220

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

- Esprimere il parere favorevole sul progetto. di legge n. 163/2015

d’iniziativa del Consigliere Lucrezio Paolini :” Politiche di genere nella

Regione Abruzzo”

ANNO 2016 5 febbraio

Concedere il patrocinio gratuito all’Associazione Erga Omnes per il il workshop “Leadership femminile” da svolgersi presso il C.A.S.A. – Centro di Ascolto e Servizi Assistenziali di Chieti Scalo;

26 febbraio - Adottare la “Carta delle Donne nel Mondo;

- concedere il patrocinio gratuito al convegno “Genere senza frontiere”e alla mostra fotografica “Chi dice donna”

13 maggio - istituire un premio della Commissione pari opportunità per l’edizione

per la IV Edizione del Premio “Urbanistica in rosa” organizzato dalla Ass. Ilaria Rambaldi onlus;

- approvare la Relazione attività della Commissione regionale per la realizzazione delle pari opportunità e della parità giuridica e sostanziale tra donne e uomini per l’anno 2015.

- approvare il Bando per il concorso fotografico “Uno scatto di dignità : Donna & bici” e logo tipo;

- concedere il patrocinio gratuito per l’evento “Pasta madre day ” organizzato dall’ Associazione culturale “I colori della vita” di Pescara;

- designare un’ esperta in materia di Pari Opportunità per la composizione del Comitato per le pari opportunità presso il Consiglio giudiziario della Corte di Appello di L’Aquila.

15 settembre

- esprimere il parere favorevole al progetto di legge n.280/2016 d’iniziativa della Conigliera Marinella Sclocco “Modifiche alla L.R. 2.04.2013, n.9-Norme per l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale”;

- approvare le modifiche al Bando concorso fotografico “Uno scatto di dignità : Donna & bici” e concorso di Idee per la creazione di Logo-tipo.

ANNO 2017 In data 11 dicembre 2016 la Commissione in carica , nominata durante la IX Legislatura con deliberazione del Consiglio regionale n. 144/1 del 9 aprile 2013, è venuta a scadere, ai sensi dell’art. 10, comma 2 bis della L.R. 26/2012. La Commissione è rimasta in carica in regime di prorogatio

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221 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

Nel corso dell’anno 2017 la CPO non ha reso pareri e non ha intrapreso alcuna iniziativa. ANNO 2018 27 marzo

- organizzare un Convegno dal Titolo “ Doppia preferenza.Unica democrazia” per il giorno 11 aprile 2018, presso la sala G. D’Annunzio dell’Aurum di Pescara, con l’intervento del Prof. Stelio Mangiameli, al fine di riaprire il dibattito sull’introduzione della doppia preferenza nella legge elettorale della Regione Abruzzo.

L’attività della CPO è stata supportata dall’Ufficio di Presidenza, composta dalla Presidente e dalla Vice Presidente, che ha costantemente esaminato preliminarmente tutte le questioni poste all’ordine del giorno della Commissione stessa.

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 222 222

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

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223 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

CAPO TERZO - IL COLLEGIO REGIONALE PER LE

GARANZIE STATUTARIE

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 224 224

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

La redazione del Capo Terzo è stata curata dal Servizio Legislativo, Qualità della Legislazione e Studi del Consiglio regionale dell'Abruzzo Dirigente Francesca Di Muro Coordinamento Rita D’Ambrosio Redazione Mauro Moretti

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225 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

LE FUNZIONI DEL COLLEGIO REGIONALE PER LE GARANZIE STATUTARIE

Il Collegio regionale per le garanzie statutarie, previsto dallo Statuto tra gli strumenti di garanzia, è organo di consulenza della Regione ed è composto da cinque esperti, di cui uno indicato dal Consiglio delle Autonomie locali, eletti a maggioranza dei tre quarti dal Consiglio regionale.

Il Collegio regionale per le garanzie statutarie è stato istituito e disciplinato con la legge regionale 11 dicembre 2007, n. 42.

Svolge, in primo luogo, funzioni consultive ed in particolare esprime pareri: - sull’interpretazione dello Statuto nei conflitti tra gli organi della Regione; - sull’ammissibilità dei referendum e delle iniziative popolari; - sui rilievi di compatibilità con lo Statuto delle deliberazioni legislative; - sull’interpretazione dello Statuto e la compatibilità, con questo, di leggi e

provvedimenti riguardanti gli Enti Locali, anche su richiesta del Consiglio delle Autonomie Locali;

- su ogni altra questione di legittimità dell’azione regionale, anche con riferimento ad iniziative legislative.

Il Collegio esprime altresì parere sulle richieste delle Giunte consiliari e, nell'ambito del procedimento volto all'adozione del Regolamento del Consiglio, si esprime sulla legittimità di tutto o parte dello stesso, qualora richiesto da un terzo dei Consiglieri.

Svolge, inoltre, funzioni in materia elettorale nonché in materia di referendum e di procedimenti legislativi di iniziativa popolare.

Il Collegio è stato istituito per la prima volta con delibera del Consiglio regionale n. 46/5 del 13 luglio 2010.

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 226 226

Direzione Affari della Presidenza e Legislativi

I PARERI DEL COLLEGIO REGIONALE PER LE GARANZIE STATUTARIE

Nel corso della X Legislatura il Collegio regionale per le garanzie statutarie ha espresso 15 pareri, di seguito indicati.

Parere n. 4 del 25 giugno 2014 ex articolo 3 della legge regionale 11 dicembre 2007, n. 42 (Istituzione e disciplina del Collegio regionale per le garanzie statutarie) sulla "Richiesta di intervento d'ufficio per avvio iniziativa referendaria" avanzata con nota del 6 giugno 2014 dal signor Pio Rapagnà per il Comitato promotore referendum regionali abrogativi.

Parere n. 5 del 6 agosto 2014 ex articolo 3 della legge regionale 11 dicembre 2007, n. 42 (Istituzione e disciplina del Collegio regionale per le garanzie statutarie) sulla "Richiesta e preavviso deposito dei quesiti referendari e dei moduli da vidimare per l'avvio della raccolta delle firme" avanzata con nota del 31 giugno 2014 dal signor Pio Rapagnà per il Comitato promotore referendum regionali abrogativi.

Parere n. 6 del 15 dicembre 2014 ex articolo 3 della legge regionale 11 dicembre 2007, n. 42 (Istituzione e disciplina del Collegio regionale per le garanzie statutarie) sulla potestà dei consiglieri regionali con riguardo all’accesso agli atti delle Aziende Sanitarie Locali della Regione Abruzzo.

Parere n. 1 del 29 gennaio 2015 ex articolo 3 della legge regionale 11 dicembre 2007, n. 42 (Istituzione e disciplina del Collegio regionale per le garanzie statutarie) sulla richiesta avanzata dal Presidente della Regione Luciano D’Alfonso con decreto 26.11.2014, n. 97, pubblicato sul BURA n. 134 speciale del 3.12.2014.

Parere n. 2 del 23 febbraio 2015 ex articolo 3 della legge regionale 11 dicembre 2007, n. 42 (Istituzione e disciplina del Collegio regionale per le garanzie statutarie) sulla legittimità dell'azione regionale, con riferimento alle sostituzioni dei Componenti dell'organismo straordinario, di cui all'art. 21, commi 6 e 7, della L.R. n. 17/2011, modificato dall'art. 5 della L.R. n. 43/2013, operate dalla Giunta regionale, con atti nn. 571 e 572 del 9.09.2014.

Parere n. 3 del 20 aprile 2015 ex articolo 3 della legge regionale 11 dicembre 2007, n. 42 (Istituzione e disciplina del Collegio regionale per le garanzie statutarie) in merito alla decorrenza del periodo di campagna elettorale nel quale vige il divieto di comunicazione istituzionale.

Parere n. 4 dell'8 giugno 2015, su richiesta del Consiglio delle autonomie locali, sull'interpretazione dell'art. 79, comma 1, dello Statuto della Regione Abruzzo, ai sensi dell'art. 71, comma 5, dello Statuto medesimo.

Parere n. 5 del 31 luglio 2015 ex articolo 3 della legge regionale 11 dicembre 2007, n. 42 (Istituzione e disciplina del Collegio regionale per le garanzie statutarie) sul diritto di accesso diretto dei consiglieri regionali ai dati e ai documenti relativi alla contabilità e al bilancio regionale.

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227 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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Parere n. 1 del 4 novembre 2016 ex articolo 3 della legge regionale 11 dicembre 2007, n. 42 (Istituzione e disciplina del Collegio regionale per le garanzie statutarie) sul potere della Commissione di vigilanza di disporre l'audizione dei componenti degli organismi amministrativi delle società a partecipazione regionale, con particolare riferimento al collegio sindacale.

Parere n. 2 del 5 dicembre 2016 ex articolo 3 della legge regionale 11 dicembre 2007, n. 42 (Istituzione e disciplina del Collegio regionale per le garanzie statutarie) sulla legittimità dell'azione regionale, con riferimento al D.P.G.R. n. 34 dell'8 aprile 2016 recante: "Funzione Regione. Precisazione dell'ambito di esercizio delle funzioni conferite al Vicepresidente e agli Assessori della Giunta Regionale con D.P.G.R. n. 32 del 24 giugno 2014".

Parere n. 1 del 6 febbraio 2017 ex articolo 3 della legge regionale 11 dicembre 2007, n. 42 (Istituzione e disciplina del Collegio regionale per le garanzie statutarie) sulla richiesta pervenuta dal Presidente del Consiglio regionale in merito alla interpretazione dell'articolo 32, comma 3, dello Statuto della Regione Abruzzo.

Parere n. 2 del 24 maggio 2017 ex articolo 3 della legge regionale 11 dicembre 2007, n. 42 (Istituzione e disciplina del Collegio regionale per le garanzie statutarie) sulla richiesta pervenuta dal Presidente del Consiglio regionale avente ad oggetto la revoca dell'affiliazione politica dell'originario Gruppo consiliare e contestuale revoca dell'uso del nome e del simbolo di Abruzzo civico.

Parere n. 1 del 6 agosto 2018 ex articolo 80 dello Statuto e articolo 3 della legge regionale 11 dicembre 2007, n. 42 (Istituzione e disciplina del Collegio regionale per le garanzie statutarie) sulla richiesta pervenuta dal Presidente dela Giunta regionale avente ad oggetto la valutazione di compatibilità con lo Statuto della Regione Abruzzo della delibera legislativa approvata dal Consiglio Regionale dell'Abruzzo nel corso della seduta del 2 luglio 2018 con Verbale n. 110/16 (recante "Norme per il migliore utilizzo delle aree industriali ex consorzi").

Parere n. 2 del 24 dicembre 2018 ex articolo 80 dello Statuto e articolo 3, comma 1, lett. c) della legge regionale 11 dicembre 2007, n. 42 (Istituzione e disciplina del Collegio regionale per le garanzie statutarie) sulla richiesta pervenuta dal Presidente del Consiglio regionale e dal Vice Presidente della Giunta regionale in merito alla compatibilità con lo Statuto regionale della deliberazione legislativa approvata con verbale n. 113/14 del 29 novembre 2018.

Parere n. 1 dell'8 gennaio 2019 ex articolo 80 dello Statuto e articolo 3, comma 1, lett. e) della legge regionale 11 dicembre 2007, n. 42 (Istituzione e disciplina del Collegio regionale per le garanzie statutarie) sulla richiesta pervenuta dal Presidente del Consiglio regionale e dal Vice Presidente della Giunta regionale in merito alla possibilità per il Consiglio regionale, che opera in regime di

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 228 228

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prorogatio, di riesaminare le deliberazioni legislative ritenute non conformi allo Statuto dal Collegio regionale per le garanzie statutarie.

Il grafico che segue proietta il numero dei pareri emessi dal Collegio nelle singole annualità della X Legislatura.

2014 (secondo semestre)

2015 2016 2017 2018 2019(fino al 10 febbraio)

3

5

2 2 2

1

Pareri del Collegio nella X Legislatura

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229 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 230 230

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231 Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura

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TIPOLITO 95 L'Aquila

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Rapporto sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale - X Legislatura 232 232

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