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Regione Piemonte Val d’Aosta Resoconto CRT Anno 2010

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Regione Piemonte Val d’AostaResoconto CRT Anno 2010

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Resoconto CRT 20103

Indice

Presentazione 5

Procurement 13

Donatori 14

Indici qualità, Opposizioni 18

Attività di Prelievo 19

Attività di trapianto 21

Numero di trapianti 2010 22

Prelievo e scambio - Rene 26

Prelievo e scambio - Rene/Pancreas 27

Prelievo e scambio - Cuore 28

Prelievo e scambio - Fegato 29

Prelievo e scambio - Fegato Split 30

Prelievo e scambio - Polmone 31

Esito trapianti d'organo 33

Rene 34

Cuore 36

Fegato 38

Polmone 40

Pancreas 41

Liste di attesa 43

Trapianto di rene 46

Trapianto di fegato 47

Trapianto di cuore 48

Trapianto di polmone 49

Trapianto di pancreas e combinati 50

Servizio di psicologia medica per i trapianti 51

Tessuti 53

Banca delle cornee 54

Banca delle membrane amniotiche 64

Banca della cute 66

Banca dei tessuti muscolo-scheletrici 72

Banca delle valvole cardiache e dei tessuti vascolari 76

Laboratorio tessuto paratiroideo 78

Cellule staminali emopoietiche 80

Cellule staminali emopoietiche - registro 94

Banca del sangue placentare 102

Attività di immunogenetica 109

Appendice 113

Appendice 1 - Attività Nazionale 114

Appendice 2 - Indici qualità 118

Appendice 3 - il sito internet 139

Indirizzario 140

Pubblicazioni scientifiche 152

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4Regione Piemonte - Valle d’Aosta

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Presentazione

Presentazione

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Presentazione

6Regione Piemonte - Valle d’Aosta

Prof. Antonio Amoroso

Il trapianto di organi, di tessuti o di celluleunisce aspetti di solidarietà – esaltati dal valoreintrinseco rappresentato dalla donazione – conla complessità ed il costo della procedura sanitaria, in continuo divenire per l’innovazione scientificae tecnologica. Inoltre, nella esecuzione dei trapianti sono coinvolte numerose equipe composte da medici ed infermieri ed altro personale sanitario, provenienti da servizi e reparti differenti tra loro: con il trapianto si esalta la capacità di integrazione di competenze diverse, ed è l’indicatore del buon funzionamento di tutto il sistema sanitario.In medicina, l’analisi dei dati offre spunti interessanti di riflessione e questo resoconto illustra in maniera esaustiva il quadro delle attività relative a donazione e trapianto svolte nel 2010 nella nostra Regione. Vi sono indicate, per ciascuna tipologia di trapianto, i volumi di attività – anche riferiti agli anni precedenti per avere una visione dinamica – e la qualità dei programmi. Ne emerge senz’altro un quadro di eccellenza. Il 2010 è stato caratterizzato da un incremento delle attività di donazione di organi e tessuti. Un’analisi più dettagliata è proposta nell’editoriale che segue di Pier Paolo Donadio, che è Responsabile del Coordinamento Regionale dei prelievi e delle donazioni. La nostra Regione - nel panorama italiano - si colloca al primo posto tra le grandi regioni, ben al di sopra della media nazionale.Per questo dobbiamo rivolgere il nostro pensiero ed il nostro profondo riconoscimento ai donatori ed alle loro famiglie, grazie alla generosità dei quali si rende possibile le risposta alle necessitàdi cura di molti pazienti. Quindi si deve riconoscere l’impegno di quanti operano all’interno delle rianimazioni e degli ospedali sede di prelievo nello svolgere con professionalità e dedizione il difficile lavoro di segnalazione e procurement di organi e tessuti. Questo importante aumento di donazioni ha ovviamente incrementato anche il numero dei trapianti: nel 2010 ne sono stati eseguiti 391 (400 organi utilizzati), di cui 13 da donatore vivente, con un incremento – rispetto al 2009 – pari al 12%. La maggior parte dell’attività di

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Resoconto CRT 20107

trapianto ha riguardato organi addominali: 213 trapianti di rene (di cui 13 da vivente) e 142 trapianti di fegato. Comunque importante è stata l’attività dei trapianti di organi toracici, quali il cuore (26 trapianti) e polmone (15 trapianti). Rimane ancora limitato l’utilizzo di pancreas a scopo di trapianto (solo 4 trapianti nel 2010).Il numero complessivo di trapianti eseguiti dai centri del Piemonte dall’inizio della loro attività era – al 31 dicembre 2010 – pari a 6.138.Al di là dei volumi di attività, che comunque pongono i centri di trapianto della nostra regione in posizioni leader in Italia, pure rilevante è la qualità di questi centri: per la maggior parte dei programmi di trapianto della nostra Regione l’efficacia è pari o superiore a quella dei migliori centri europei. E’ da notare che per molti programmi, il trapianto rappresenta una terapia salvavita (come nel caso del fegato, cuore e polmoni), mentre per altri programmi il trapianto costituisce comunque un miglioramento della qualità di vita (come nel caso del rene o delle cornee). Purtroppo, coloro che non riescono ad ottenere un organo in tempo hanno una riduzione delle prospettive di vita: nel caso del trapianto di cuore, nel 2010 circa un candidato ogni 16 in attesa di trapianto è morto prima di riceverlo, nel caso del trapianto di polmone la mortalità in lista raggiunge valori ancora più critici, di circa 7%. L’aumento dell’attività dei trapianti ha però permesso nel 2010 di contenere la mortalità in lista (che nel 2009 era 10% per il cuore e 25% per il polmone). Sempre grazie all’incremento dei trapianti, le liste di attesa non sono sostanzialmente aumentate: al 31 dicembre 2010 erano 750 i pazienti in attesa di un trapianto di rene; 63 pazienti erano in attesa di un trapianto di fegato; 57 in attesa di un cuore; 22 di un polmone. E’ da sottolineare come la buona capacità della nostra Regione di rispondere alle necessità di trapianto dei propri cittadini

consente anche a cittadini di altre regioni di poterne beneficiare: i pazienti non residenti in Piemonte sono il 28% dei candidati in attesa di trapianto renale, il 41% di quelli in attesa di trapianto epatico, il 11% di coloro in attesa di trapianto di cuore e 25% di polmone. Senz’altro è positivo il risultato del programma di trapianto di cornee, che ha visto progressivamente ridursi sia il numero dei candidati in lista (da alcune centinaia nei primi anni 2000, a 161 alla fine del 2010) sia il tempo medio di attesa (oramai solo di un paio di mesi).Per quanto riguarda i trapianti di tessuto, per tutte le banche istituite in Regione la lettura di questo resoconto offre interessanti informazioni. Il sistema dei trapianti di cornea offre buone garanzie, con un incremento di trapianti nel 2010 pari al 6% (470 nel 2010 e 441 nel 2009). L’attività della banca della cute è pure lievemente aumentata rispetto all’anno precedente, con un incremento dei prelievi (63 nel 2010 rispetto ai 59 del 2009) e dei dei trapianti eseguiti (148 nel 2010 rispetto a 136 nel 2009).La banca delle valvole e dei segmenti vascolari ha incrementato la raccolta e la distribuzione delle valvole cardiache (27 valvole raccolte nel 2010 e 11 trapianti effettuati), ma ancora deve consolidare un programma di raccolta e distribuzione dei segmenti vascolari. La banca del tessuto muscolo-scheletrico governa con attenzione l’attività di prelievo di osso da vivente (purein incremento con 243 prelievi nel 2010 rispetto 224 nel 2009), con un’attività di prelievo da donatore cadavere (12 prelievi nel 2010) sostanzialmente analoga a quella del 2009. Pure sono aumentati nel 2010gli interventi di innesto d’osso e la quantità di tessuti utilizzati. La banca delle membrane amniotiche riesce a soddisfare in maniera più che soddisfacente le crescenti richieste di questo tessuto, con 135 innesti registrati nel 2010 (144 nel 2009). La banca delle cornee si è poi fatta carico anche della conservazione

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Presentazione

8Regione Piemonte - Valle d’Aosta

Prof. Antonio Amoroso

e distribuzione di tessuto paratiroideo, con 11 tessuti conservati nel 2010 (erano 7 nel 2009) di cui 2 sono stati reimpiantati. Si è consolidata pure l’attività di trapianto di cellule staminali emopoietiche (CSE): dal 2006 si è assistito ad un incremento continuo di trapianti allogenici (ed una diminuzione di quelli autologhi). Nel 2010 – analogamente al 2009 – sono stati eseguiti negli 8 centri piemontesi 139 trapianti allogenici. E’ interessante notare come il trapianto di CSE da donatore non familiare rappresenti la quota maggiore (69% nel 2010). Il numero di cittadini piemontesi che si rendono disponibili alla donazione di CSE è ormai pari a 33.500. Dopo la flessione del 2009, il reclutamento di nuovi donatori nel 2010 è aumentato: 1119 donatori rispetto a 1053 dell’anno precedente (+11%). Nel 2010 è rimasto invariato il numero di donatori che hanno donato le proprie cellule staminali emopoietiche (15, rispetto a 16 del 2009). Dall’inizio dell’attività, sono state effettuate 266 donazioni a favore di pazienti di tutte le parti del mondo. A queste vanno aggiunte 73 unità di sangue placentare che la banca regionale ha rilasciato dall’inizio della sua attività (nel 2010 sono state 9, più del doppio rispetto all’anno precedente). Di rilievo è stato l’incremento di attività della Banca di cordone, con 214 nuove sacche aggiunte all’archivio nel 2010 (+18%), che oggi conta più di 2000 sacche conservate in azoto liquido, di cui più di 1500 validate. Complessivamente, il 2010 ha confermato che la rete di donazione e trapianto di organi tessuti e cellule è una delle attività di eccellenza della nostra Regione. Prova ne è che per volumi di attività e qualità dei programmi, la nostra Regione occupa una posizione di primissimo piano a livello nazionale, come documentabile dal sito del Centro Nazionale Trapianti - CNT- (http://www.trapianti.salute.gov.it/) o da quello del Centro Regionale Trapianti - CRT- della Regione Piemonte, (http://www.piemonte.airt.it/). Questo primato è frutto di un intenso lavoro che si è sviluppato in questi anni sotto la regia del CRT e del CRP a cui hanno partecipato, a titolo diverso, tutte le ASL e AO della Regione Piemonte.

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Resoconto CRT 20109

Questo sforzo ha permesso di migliorare in generale l'organizzazione e la qualità della sanità nella nostra regione, ed ha contribuito in maniera rilevante ad un risparmio complessivo della spesa sanitaria, offrendo con il trapianto di organi, tessuti e cellule una terapia non solo migliore ma anche più economica rispetto alle altre terapie disponibili.Il sistema regionale trapianti, a fronte degli ottimi risultati raggiunti, vive però con preoccupazione l'ulteriore sviluppo di queste attività, od anche solo il loro mantenimento. L'impegno a cui siamo tutti chiamati nella razionalizzazione dell'attività sanitaria e nel contenimento della spesa relativa pone ovviamente dei rischi per quei settori di più recente introduzione e sviluppo (come quelle della donazione e trapianto), che oltretutto si poggiano su personale precario reclutato per fronteggiare l'incremento delle attività. Da una ricognizione fatta da questo CRT sono stati censiti più di 35 contratti di lavoro flessibile attivi nel 2010 per profili professionalidiversi (non solo medici, ma anche biologi, tecnici di laboratorio, psicologi, amministrativi, ecc..), che sono stati attivati per sostenere la rete di donazione e trapianti.Occorre quindi che il sistema continui a trovare attenzione e supporto dalla Regione Piemonte, soprattutto in quei settori che non trovano valorizzate con tariffe o DRG le proprie prestazioni: il CRT, il CRP, i coordinamenti locali, i centri donatori del registro midollo osseo, ecc. Infine, mi sembra doveroso a conclusione di questa presentazione del resoconto di attività 2010, ringraziare tutti coloro che grazie al loro lavoro, all’impegno professionale che talvolta è andato oltre a quanto previsto da contratti di lavoro, alla loro passione ed entusiasmo hanno consentito di portare a compimento numerosissimi trapianti a beneficio di migliaia di pazienti. Grazie di cuore, con l’augurio che professionalità, impegno, passione ed entusiasmo non declinino nel tempo e possano trovare un giusto riconoscimento.

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10Regione Piemonte - Valle d’Aosta

Dr. Pier Paolo DonadioCoordinamento Regionale Donazioni e Prelievi

A differenza del 2009, il 2010 è stato un ottimo anno per il procurement di organi e tessuti in Piemonte. Sono lievemente aumentate le segnalazioni di potenziali donatori e sono decisamente scese le opposizioni, portando così i donatori utilizzati a 29.4 per milione di popolazione (p.m.p.) contro i 25.6 dell’anno precedente, con un incremento del 15%.Un dato di questo genere potrebbe indurre a commenti entusiastici; tuttavia, così come l’interpretazione dei dati dello scorso anno, in netto peggioramento rispetto all’anno precedente, fu molto cauta e piena di dubbi, anche quest’anno trarre conclusioni non è meno azzardato. Ciò che può essere affermato con discreta certezza è che la rete dei coordinamenti ospedalieri in Piemonte è una realtà ben funzionante, e che un livello di segnalazioni che, con oscillazioni modeste di anno in anno, da tempo si attesta intorno ai 50 per milione di popolazione (p.m.p.) dà buone garanzie di tenuta; e questo lo dicevamo e lo abbiamo scritto anche l’anno scorso. In costanza di segnalazioni, le oscillazioni del numero dei donatori utilizzati, che negli ultimi anni si è collocato tra i 30 e i 25 per milione di popolazione (p.m.p.), sono riconducibili in primo luogo alla variazione delle opposizioni, e, in misura minore, all’idoneità clinica dei donatori.Detto che la seconda variabile è assolutamente casuale, e comunque per nulla influenzabile dalla rete del procurement, e riconosciuto che la bravura dei nostri trapiantatori ha fatto sì che tutti i donatori effettivi diventassero anche donatori utilizzati, resta da analizzare la prima variabile, cioè le opposizioni. Le opposizioni diminuite possono derivare o da una migliore qualità della relazione con le famiglie, o da un miglioramento della qualità percepita del servizio sanitario, oppure ancora da una maggiore propensione sociale alla donazione. Per quanto ci è dato di sapere la qualità della relazione con le famiglie in lutto non è significativamente cambiata, non essendo cambiato il gruppo di persone che se ne sono occupate nel corso dell’anno. La percezione qualitativa del servizio sanitario non è, in assenza di eventi particolari, facilmente monitorizzabile, e non abbiamo

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Resoconto CRT 201011

elementi per affermare che essa sia cambiata nel 2010. Infine riguardo alla propensione alla donazione, la cronaca del 2010 non ha visto, rispetto al 2009, attenuarsi l’interesse dei media per le questioni legate al testamento biologico ed all’etica di fine vita, e non si può escludere, ma nemmeno affermare, che ciò abbia generato maggiore incertezza o maggiore persuasione nella popolazione anche riguardo alla morte encefalica ed alla donazione di organi. Due anni fa, riguardo alla riduzione delle opposizioni dal 2007 al 2008 scrivevamo: “questa riduzione forse rappresenta un reale progresso, ma potrebbe anche essere casuale e non significativa, e su di essa non è corretto trarre alcuna conclusione.”. Lo scorso anno, di fronte all’aumento delle opposizioni ed alla conseguente riduzione dei donatori utilizzati, riprendemmo la medesima frase virgolettata per affermare che anche il peggioramento poteva essere poco significativo e non imputabile a problemi di sistema. Anche quest’anno, in presenza di un risultato positivo, non ci sentiamo di trarre conclusioni: a noi ed alla rete dei coordinatori ospedalieri sembra di aver fatto tutto esattamente come prima. Ciò nondimeno siamo particolarmente soddisfatti di questo risultato alla luce dei dati nazionali, che registrano invece una flessione del 7%; ma anche questo dato, a nostroavviso, rientra nelle oscillazioni fisiologiche di un sistema dove le variabili sono davvero moltissime. Qualche preoccupazione viene invece guardando al futuro. La crisi economica e le drastiche misure di riduzione della spesa che essa comporta mettono a rischio l’erogazione dei fondi coi quali da anni la Regione sostiene l’attività dei coordinamenti ospedalieri; l’esperienza di oltre tredici anni di coordinamento ci dice che senza fondi finalizzati l’attività di procurement, per la sua stessa natura, decresce. Il modello spagnolo, che dà i migliori risultati del mondo ed al quale il nostro Paese si è ispirato con la Legge 91/99 e l’istituzione dei coordinamenti,

ha dimostrato senza ombra di dubbio che senza una struttura dedicata, senza formazione continua e senza finanziamenti non si fanno donatori. Ci auguriamo che, pur con gli inevitabili ridimensionamenti che la situazione presente comporta, non venga meno quel sostegno che negli anni ci ha portato ai risultati di eccellenza di oggi, e che non si debba tornare ai livelli di un tempoperché si comprenda che il procurement nonpuò fare a meno di fondi propri.Concludiamo ringraziando i nostri collaboratori,i coordinatori locali e i gruppi di cordinamento, il centro regionale di riferimento per i trapianti e il funzionario regionale che si occupa di noi; un ringraziamento particolare va al dott. Riccardo Bosco, che a metà dello scorso anno ha lasciato il Coordinamento Regionale dei Prelievi, e che ha contribuito in maniera determinante alla istituzione ed al consolidamento della rete dei coordinatori ospedalieri, così come alla attività del Coordinamento Regionale. Come sempre, chiudiamo questa presentazione esprimendo, a nome nostro e dei pazienti trapiantati, la nostra gratitudine ai donatori ed alle loro famiglie.

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12Regione Piemonte - Valle d’Aosta

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Procurement

Procurement

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Procurement

14Regione Piemonte - Valle d’Aosta

Donatori

La percentuale di donatori utilizzati rispetto ai segnalati viene indicata dalla letteratura intornoal 50%. Nel 2009 in Piemonte - Valle d’Aosta gli utilizzati sono stati il 53%, mentre nel 2010sono stati il 58%. Questa percentuale dimostra quanto sia alto nella nostra regione l'indice di utilizzo per il trapianto.

Donatori

DONATORI SEGNALATI 50,7 p.m.p.

DONATORI EFFETTIVI 29,4 p.m.p.

DONATORI UTILIZZATI 29,4 p.m.p.

Nel corso del 2010 i donatori utilizzati in Piemonte - Valle d’Aosta hanno registrato un buon risultato, invertendo la flessione registrata nel 2009. Il dato di 50.7 p.m.p. segnalati, nonostante variazioni mensili sensibili, dimostra il buon lavoro di identificazione dei donatori svolto dalle rianimazioni di tutta la regione.Si ricorda comunque che la letteratura pone il numero teorico delle morti encefaliche intorno ai 60 p.m.p. Da segnalare la diminuizione delle opposizioni che sono scese dal 34% al 29%.

ANNO 2009PRELEVATI

NON UTILIZZATI 2% (5)

UTILIZZATI 53% (116)

NON CONSENSO 34% (73)

ARRESTO CARDIACO 2% (4)

NON IDONEI 9% (20)

30 -

25 -

20 -

15 -

10 -

5 -

0 -

18

10

15

11

21

118

23

6

15

10

19

11

27

13

18

9

19

15 15

10

30

17

14

Gen

naio

Febbra

io

Mar

zo

Apri

le

Mag

gio

Giu

gno

Lugl

io

Ago

sto

Set

tem

bre

Ott

obre

Nov

embre

Dic

embre

Donatori segnalati (231) Donatori utilizzati (134)

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Resoconto CRT 201015

DONATORI EFFETTIVI IN PIEMONTE E IN ITALIA (p.m.p.)

ANNO 2010

UTILIZZATI 58% (134)

NON CONSENSO 29% (68)

NON IDONEI 13% (29)

Il Piemonte - Valle d’Aosta mostra un significativo rialzo rispetto all'anno precedente, attestandosi su livelli di prelievo ben superiori alla media nazionale e collocandosi ai primi posti tra le grandi regioni.

I donatori effettivi sono la somma dei donatori utilizzati e di quelli ai quali gli organi sono statiprelevati ma non trapiantati per sopravvenuta constatazione di non idoneità dopo il prelievo. Nel 2010 tutti i donatori a cui sono stati prelevati gli organi sono stati utilizzati. Questo dimostra la buona capacità di individuare la non idoneità durante il periodo di osservazione e mantenimento del donatore.

DONATORI UTILIZZATI IN PIEMONTE E IN ITALIA (p.m.p.)

24

26,8

22,6

27,8

29,3

34,130,9

30,0

31,4

26,729,4

15,3

17,1

18,1 18,5

21,1 21 21,6 20,9 21,1 21,3 19,8

2000

2001

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

2010

PIEMONTE

ITALIA

PIEMONTE

ITALIA

16,3

15,6

18,6

17,4

18,8

23,6

25,8

22,2

26,8

28,4

33,5 30,5

29,330,7

25,629,4

1995

1996

1997

1998

1999

2000

2001

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

2010

10,1

11

11,6

12,3

13,7

14,2

15,7

16,8

16,8

19,7 19,6 20,0 19,3 19,2 19,6 18,2

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Procurement

16Regione Piemonte - Valle d’Aosta

Donatori

Nel 2010 si conferma la maggior prevalenza di donatori con età maggiore di 60 anni (60% dei donatori). Le cause di morte encefalica sono sostanzialmente stabili, rimanendo le cause vascolari il gruppo più rappresentato.

Il programma di qualità del procurement avviato in Piemonte, in maniera analoga a quanto avviene in molte altre regioni, parte dall’analisi di tutti i decessi che avvengono in rianimazione, qualunque ne sia la causa, indipendentemente dal fatto che si tratti di morti cardiache o di morti encefaliche. I pazienti deceduti vengono suddivisi in otto categorie a seconda della diagnosi di ingresso in rianimazione, quattro delle quali (postoperatorio neurochirurgico, trauma cranico, accidente cerebrovascolare e coma postanossico) sono compatibili con l’exitus in morte encefalica, mentre le altre quattro non lo sono.

100% -

90% -

80% -

70% -

60% -

50% -

40% -

30% -

20% -

10% -

0% -

> 75 anni

61-75 anni

46-60 anni

31-45 anni

16-30 anni

< 15 anni

17%

15%

7% 1%

31%

29%

19%

14%3%3%

42%

19%

1%4%6% 5%

17%18%

76% 73%

Altro

Postanossico

Trauma

Vascolare

Anno 2009 (116)

Anno 2010 (134)

Anno 2009 (116)

Anno 2010 (134)

PATOLOGIA COMPATIBILE

25% (506)

PATOLOGIA COMPATIBILE

DECESSI CON PATOLOGIA

NON COMPATIBILE 75%

(1543)

COMA POSTANOSSICO 17% (86) TRAUMA CRANICO 19% (95) POSTOPERATORIO NEUROCHIRURGICO 4% (22) ACCIDENTE CEREBROVASCOLARE 60% (303)

100% -

80% -

60% -

40% -

20% -

0% -

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Resoconto CRT 201017

AZIE

ND

A

SA

NIT

AR

IA

CIT

SE

GN

ALA

TI CAUSA MANCATO UTILIZZO EFFETTIVI

BD

I

OP

PO

SI-

ZIO

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PR

ELI

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ARR

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C

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ITÀ

EFF

ET

TIV

I

EFFE

TTIV

I U

TILI

ZZAT

I

MU

LTI

OR

-G

AN

O

TO1 MARTINI - TORINO 5 3 – – 1 1 1 1 71%

TO2M. VITTORIA - TORINO 5 4 – – – 1 1 1 28%G. BOSCO - TORINO 10 4 – – – 6 6 5 44%

TO3RIVOLI 11 3 – – 2 6 6 2 61%

PINEROLO 3 – – – – 3 3 2 23%

TO4

CIRIE' 5 1 – – 1 3 3 3 83%

CHIVASSO 3 2 – – – 1 1 1 33%

IVREA 3 – – – – 3 3 3 18%

TO5CHIERI 3 – – – – 3 3 3 33%

MONCALIERI – – – – – – – – –

VC VERCELLI 9 4 – – 2 3 3 2 31%

BI BIELLA 9 3 – – 1 5 5 3 30%

NO BORGOMANERO 7 4 – – – 3 3 2 58%

VCOVERBANIA 4 – – – – 4 4 2 44%

DOMODOSSOLA 11 3 – – – 8 8 8 52%

CN1SAVIGLIANO 1 1 – – – – – – 25%

MONDOVI' 3 – – – 1 2 2 2 60%

CN2 ALBA 3 1 – – 1 1 1 – 100%

AT ASTI 4 1 – – – 3 3 2 40%

AL

TORTONA 5 3 – – 2 – – – 71%

CASALE M.TO 2 – – – 1 1 1 – 25%NOVI LIGURE 1 – – – – 1 1 1 20%ACQUI TERME 1 – – – – 1 1 – 11%

A.S.O. Arrigo e Biagio ALESSANDRIA INFANT 3 – – – 1 2 2 286%

A.S.O. Arrigo e Biagio ALESSANDRIA 22 5 – – 4 13 13 13A.S.O. S. Croce e Carle CUNEO 15 4 – – 2 9 9 8 41%A.O.U. Maggiore della Carità NOVARA 30 8 – – 4 18 18 18 50%A.O.U. S. Luigi ORBASSANO 3 2 – – – 1 1 1 100%A.S.O. CTO/CRF/M. Adelaide C.T.O. TORINO 13 5 – – 2 6 6 6 76%A.S.O. Mauriziano TORINO 4 1 – – – 3 3 1 40%A.O.U. S. Giovanni Battista TORINO 26 6 – – 2 18 18 10 59%A.S.O. OIRM - S. Anna TORINO 1 – – – 1 – – –

100%A.S.O. OIRM - Reg. Margherita TORINO 3 – – – 1 2 2 1A.S.R. AOSTA 3 – – – – 3 3 3 14%

TOTALE 231 68 – – 29 134 134 106 48%

Grazie al programma di qualità, per il sesto anno vengono presentati, nella tavola sinottica dell'attività delle rianimazioni, non soltanto il numero di morti encefaliche segnalate, di donatori utilizzati e le ragioni di mancato utilizzo, ma anche il numero di deceduti con diagnosi compatibile con la morte encefalica. Viene inoltre calcolato il rapporto tra il numero di morti encefaliche effettivamente segnalate ed il numero di deceduti con diagnosi compatibile (BDI - brain death index). Il numero di deceduti con diagnosi compatibile con la morte encefalica consente di "pesare" la reale potenzialità donativa di ogni singola rianimazione, evitando le stime generiche basate sul numerodi posti letto o di decessi che non tengono conto del case mix specifico di ogni singolo reparto. Il rapporto morti encefaliche segnalate versus decessi con diagnosi compatibili, per reparti con una quantità simile di deceduti con diagnosi compatibile (là dove questa non sia troppo esigua in numero assoluto), consente di "pesare" la reale capacità di non perdere potenziali donatori per sopravvenuta morte cardiaca in soggetti con primitiva lesione encefalica. E' cruciale ribadire che questo indice acquisisce significato a mano a mano che i numeri diventano consistenti, e che è del tutto arbitraria qualsiasi valutazione su numeri piccoli. Tuttavia questo dato, già in qualche misura eloquente per il confronto tra le rianimazioni più grandi, permette da subito di rendersi conto delle differenze di case mix tra i vari ospedali, e di avvicinarsi ad un quadro più veritiero delle singole realtà. I dati delle rianimazioni con casistica più esigua possono essere facilmente accorpati per periodi più lunghi di un anno, assumendo così con l'andare del tempo una effettiva significatività.

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Procurement

18Regione Piemonte - Valle d’Aosta

Indici di qualità Opposizioni alla donazione

I diversi indici di qualità, riportati in dettaglio per ogni singola terapia intensiva nell'appendice 2, sono riassunti nel grafico sottostante. Per ognuno di essi viene indicato il valore di tutti i centri, con il valore medio rappresentato dalla barra rossa. Si nota come vi sia una notevole dispersione per alcuni di essi. E' questo il caso del BDI, che, come già detto, è molto influenzato dal case mix del centro. Altri parametri, invece, dipendono maggiormente dai modelli organizzativi di ciascun ospedale. E' questo il caso, ed esempio, dell'indice donatori cornea/totale decessi.

Le opposizioni alla donazione sono state nel 2010 del 29% in netta riduzione rispetto all'anno precedente (33.5%) e si traducono in 68 potenziali donatori persi.

N. O

ppos

izio

ni

N. S

egna

lazi

oni

22%

35% 41%41% 34%

34% 22%24%

100 -

90 -

80 -

70 -

60 -

50 -

40 -

30 -

20 -

10 -

0 -

I TRIM 2009

II TRIM 2009

III TRIM 2009

IV TRIM 2009

I TRIM 2010

II TRIM 2010

III TRIM 2010

IV TRIM 2010

- 100

- 90

- 80

- 70

- 60

- 50

- 40

- 30

- 20

- 10

- 0

Indici qualità, Opposizioni

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Resoconto CRT 201019

Attività di prelievo

Attività di Prelievo

Nella tabella è riportato il numero degli organi prelevati e che sono stati successivamente trapiantati. Oltre a questi, 6 cuori, non sono stati trapiantati: 5 per non idoneità dell’organo, 1 per mancanza di riceventi; di 5 cuori sono state utilizzate le sole valvole cardiache. 18 reni non sono stati trapiantati: 6 per patologia dell’organo, 4 per neoplasia d’organo, 3 per lesioni iatrogene da prelievo, 5 non idonei dopo biopsia.

AZIE

ND

A S

AN

ITA

RIA

CIT

DO

NAT

OR

I E

FFE

TT

IVI

RENE CUORE FEGATO SPLIT POLMONI PANCREAS

PR

ELE

VAT

I

TR

AP

IAN

TAT

I

PR

ELE

VAT

I

TR

AP

IAN

TAT

I

PR

ELE

VAT

I

TR

AP

IAN

TAT

I

PR

ELE

VAT

I

TR

AP

IAN

TAT

I

PR

ELE

VAT

I

TR

AP

IAN

TAT

I

PR

ELE

VAT

I

TR

AP

IAN

TAT

I

TO1 MARTINI TORINO 1 2 2 – – 1 1 – – – – – –

TO2

M. VITTORIA TORINO 1 2 2 – – 1 1 – – – – – –

G. BOSCO TORINO 6 10 9 4 4 5 5 2 2 4 4 – –

TO3PINEROLO 3 6 4 – – 3 3 – – – – – –

RIVOLI 6 6 4 – – 6 6 – – – – – –

TO5 CHIERI 3 6 6 1 1 3 3 – – – – – –

TO4

CHIVASSO 1 2 2 – – 1 1 – – – – – –

IVREA 3 6 6 1 1 3 3 – – 2 2 – –

CIRIE' 3 6 6 – – 3 3 – – – – – –

BI BIELLA 5 8 6 1 1 5 5 – – – – – –

NO BORGOMANERO 3 4 4 1 – 3 3 – – – – – –

VCOVERBANIA 4 6 5 – – 3 3 – – 2 2 – –

DOMODOSSOLA 8 16 16 1 – 8 8 – – – – – –

VC VERCELLI 3 6 6 – – 2 2 – – – – – –

CN1 MONDOVI' 2 4 4 – – 2 2 – – – – – –

CN2 ALBA 1 – – – – 1 1 – – – – – –

AT ASTI 3 4 4 1 1 2 2 – – – – – –

AL

ACQUI TERME 1 2 2 – – – – – – – – – –

NOVI LIGURE 1 2 2 – – 1 1 – – – – – –

CASALE M.TO 1 – – – – 1 1 – – – – – –

A.S.O.ALESSANDRIA 13 26 23 2 2 13 13 – – 2 2 – –

ALESSANDRIA INFANTILE 2 4 4 1 1 2 2 – – – – – –

A.S.O. CUNEO 9 16 16 4 4 9 9 – – 4 4 1 1

A.O.U. ORBASSANO 1 2 2 – – 1 1 – – – – – –

A.O.U. NOVARA 18 35 35 6 4 18 18 – – 6 6 2 2

A.S.O. MAURIZIANO TORINO 3 4 2 – – 3 3 – – – – – –

A.S.O. C.T.O.-TORINO 6 12 12 3 2 6 6 – – – – – –

A.O.U. O.I.R.M. - REG. MARGHERITA 2 2 1 – – 2 2 – – – – – –

A.O.U. S. GIOVANNI BAT-TISTA -TORINO 18 26 22 4 3 16 16 2 2 – – 1 1

A.S.R. AOSTA 3 6 6 – – 3 3 – – – – – –

TOTALE 134 231 213 30 24 127 127 4 4 20 20 4 4

Page 20: Regione Piemonte Val d’Aosta Resoconto CRT Anno 2010 · anno per il procurement di organi e tessuti in Piemonte. Sono lievemente aumentate le segnalazioni di potenziali donatori

20Regione Piemonte - Valle d’Aosta

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Attività di trapianto

Attività di trapianto

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22Regione Piemonte - Valle d’Aosta

Numero di trapianti 2010Attività di trapianto

Nel corso del 2010 i donatori utilizzati in Piemonte - Valle d’Aosta hanno registrato un buon risultato, i Centri Trapianto della nostra regione hanno effettuato 391 trapianti di organi (400 organi utilizzati), 42 trapianti in più rispetto all’anno precedente. Ancora una volta i Centri Trapianto di rene e di fegato dell’AOU S. Giovanni Battista di Torino si sono collocati al primo posto per volumi di attività in Italia: 213 trapianti di rene e 142 di fegato. Il Centro Trapianti di polmone è secondo in Italia, il Centro Trapianti di rene di Novara e quello di cuore di Torino si sono collocati nella classifica nazionale rispettivamente al 3° ed al 5° posto. Il numero dei Centri di Trapianto che sono operativi appare adeguato, operando a favore di un bacino di utenza che per i trapianti salvavita è pari alla popolazione della nostra regione: tutti i Centri di Trapianto dell’adulto hanno effettuato un numero sufficiente di interventi, come previsto dalle linee guida nazionali. Solo i Centri di Trapianto pediatrico, per i quali non sono stati ancora definiti standard di attività a livello nazionale, mantengono volumi ridotti di trapianti effettuati. Continua ad essere variegata l’offerta trapiantologica, con possibilità di trapianti combinati di vari organi (2 trapianti di rene-pancreas, 6 di rene-fegato e 1 trapianto di fegato combinato con pancreas). Inoltre, tipologie innovative di trapianto (come quello di parti del fegato – split – o di trapianto di entrambi i reni in blocco) rimangono opzioni importanti offerte dai nostri centri di trapianto. Nel 2010 è stato anche eseguito un trapianto di pancreas isolato. Limitata è anche l’attività di trapianto da donatore vivente, che ha segnalato 13 trapianti eseguiti nel 2010 di rene.

Numero di trapianti 2010

205

135

612

2615

1

RENE RENE PANCREAS

FEGATO FEGATO RENE

FEGATO+ PANCREAS

CUORE POLMONE PANCREAS

Page 23: Regione Piemonte Val d’Aosta Resoconto CRT Anno 2010 · anno per il procurement di organi e tessuti in Piemonte. Sono lievemente aumentate le segnalazioni di potenziali donatori

Resoconto CRT 201023

Numero di trapianti 2010

RICEVENTE ADULTO RICEVENTEPEDIATRICO

TOTA

LE

FEG

ATO

SP

LIT

FEG

ATO

+ R

ENE

FEGA

TO +

PAN

CREA

S

DO

N.

VIV

EN

TE

FEG

ATO

SP

LIT

FEG

ATO

+ R

ENE

DO

N.

VIVE

NTE

126 3 4 1 – 3 3 2 – 142S. GIOV. BATTISTA - TORINO

RICEVENTE ADULTO RICEVENTE PEDIATRICO

CUOREPOLMONE

UNILATERALEPOLMONE

BILATERALEPANCREAS

PANCREAS + COMBINATI

CUORE

22 5 10 1 3 –

– 4

S. GIOV. BATTISTA - TORINO

O.I.R.M.- S. ANNA - TORINO

CENTRO TRAPIANTI

RICEVENTE ADULTO RICEVENTEPEDIATRICO

TOTA

LE

RE

NE

RE

NE

DO

PP

IO

REN

E +

PA

N-

CR

EAS

RE

NE

+ F

EG

ATO

DO

N.

VIV

EN

TE

RE

NE

RE

NE

+ F

EG

ATO

DO

N.

VIV

EN

TE

109 3 2 4 9 – – – 127

– – – – – 5 2 – 7

67 8 – – 4 – – – 79

176 11 2 4 13 5 2 – 213

S. GIOV. BATTISTA - TORINO

O.I.R.M.- S. ANNA - TORINO

MAGG. DELLA CARITà - NOVARA

TOTALE

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24Regione Piemonte - Valle d’Aosta

Numero di trapianti 2010Attività di trapianto

REGIONE PIEMONTE - NUMERO TRAPIANTI DA INIZIO ATTIVITÀ

Se si valuta nel tempo l’attività di trapianto dei centri del Piemonte, si nota che il trapianto di polmone ha avuto un aumento rispetto all’anno precedente (15 trapianti di polmone). Al di là delle variazioni casuali, collegate ai piccoli numeri di questa attività, occorre però monitorare questo programma, innovandolo soprattutto nella possibilità di utilizzo di organi provenienti da donatori non convenzionali.Se i numeri complessivi dei trapianti effettuati in Piemonte assumono valori di tutto rilievo nel caso del rene, fegato e cuore, rimane ancora limitata l’esperienza del trapianto di pancreas da solo o in combinazione con il rene. Occorre dare maggiore stabilità a questi programmi, valutando attentamente sia le potenzialità donative della nostra regione, sia la popolazione di pazienti attesi in Piemonte che potrebbero beneficiare di questi trapianti.

250 -

200 -

150 -

100 -

50 -

0 -

3329 Rene*

2145 Fegato*

502 Cuore*163 Polmone*

1981

1982

1983

1984

1985

1986

1987

1988

1989

1990

1991

1992

1993

1994

1995

1996

1997

1998

1999

2000

2001

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

2010

* Inclusi i trapianti combinati e i trapianti da donatore vivente

NUMERODI TRAPIANTI

DA INIZIO ATTIVITÀ

TORINOS. GIOVANNI

BATTISTA

TORINOO.I.R.M.S. ANNA

NOVARAMAGGIORE

DELLA CARITàTOTALE

RENE* 2499 46 784 3329

FEGATO* 2145 - - 2145

CUORE* 483 19 - 502

POLMONE* 163 - - 163

PANCREAS* 37 - - 37

* Inclusi i trapianti combinati e i trapianti da donatore vivente

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Resoconto CRT 201025

Numero di trapianti 2010

TRAPIANTI DI RENE*

TRAPIANTI DI FEGATO*

TRAPIANTI DI POLMONE*

TRAPIANTI DI CUORE*

2,7 3,0 1,8

2,5

1,6

1,8

1,6

1,2

2,1

1,4

2,1

3,0 1,6

2,9 3,3

P.M

.P.

12

13

8

11

7

8

7

5

9

6

9

13

7

13

15

NU

ME

RO

1996

1997

1998

1999

2000

2001

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

2010

101

114

120

126

138

174

155

170

171

222 211

184

184

176

213

NU

ME

RO

23,3

26,3

27,7

29,1

31,8

40,1

35,8

39,2

39,5

51,2 48,742,5

42,5

38,9

46,7

P.M

.P.

1996

1997

1998

1999

2000

2001

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

2010

7,2 7,4 5,8 4,8

5,8

5,1

3,7

3,0

3,7

6,9 6,5 6,9 6,2 6,6 5,7

P.M

.P.

31

32

25

21

25

22

16

13

16

30

28

30

27

30

26

NU

ME

RO

1996

1997

1998

1999

2000

2001

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

2010

* Inclusi i trapianti combinati e i trapianti da donatore vivente

** + 1 trapianto di pancreas

84

92

101

116

148

133

123

120

147 166 146

138

136

134

142

NU

ME

RO

19,2

21,2

23,3

26,8

34,1

30,7

28,4

27,7

33,9

38,3 33,7 31,8 31,4 29,6 31,1

P.M

.P.

1996

1997

1998

1999

2000

2001

2002

2003

2004

2005

2006**

2007

2008**

2009**

2010**

Page 26: Regione Piemonte Val d’Aosta Resoconto CRT Anno 2010 · anno per il procurement di organi e tessuti in Piemonte. Sono lievemente aumentate le segnalazioni di potenziali donatori

26Regione Piemonte - Valle d’Aosta

ReneAttività di prelievo e scambio

Indice di prelievoORGANI PRELEVATI IN REGIONE E TRAPIANTATI

79%ORGANI DISPONIBILI IN REGIONE

Indice di utilizzoORGANI PRELEVATI E TRAPIANTATI IN REGIONE

92%ORGANI PRELEVATI IN REGIONE E OVUNQUE TRAPIANTATI

* compresi 6 combinati con fegato

Se si analizza, infine, la capacità dei nostri centri di utilizzare al meglio gli organi reperiti nel 2010 in Piemonte, si nota come sia il programma di trapianto di rene, sia quello di fegato, hanno mostrato indici di prelievo e di utilizzo apprezzabili, raggiungendo il 98% di indice di prelievo per il fegato. Ancora, l’indice di accettazione del fegato nel 2010 è stato del 90%, calcolato su tutti gli organiofferti al Centro. Nel caso dei programmi di trapianto di cuore, polmone e pancreas, sono statiprelevati nel 2010 solo una minima parte degli organi disponibili dai donatori segnalati: 18%dei potenziali donatori hanno anche donato il cuore e 8% il polmone. Questo è giustificato dai criteri di idoneità alla donazione di questi organi, più restrittiva rispetto a rene e fegato. Se si considerano solo i donatori di età inferiore a 60 anni (limite di età che definisce l’idoneità alla donazione di cuore e polmone) la percentuale dei donatori a cui è stato prelevato il cuore sale al 47% ed a cui sono stati prelevati i polmoni al 20%. Infine, i flussi di organi piemontesi verso altre regioni (e viceversa dalle altre regioni al Piemonte) assumono valori consistenti percentualmente solo nel caso dei trapianti di cuore: quasi la metà dei cuori trapiantati in Piemonte nel 2010 provenivano da altre regioni, a testimonianza dell’impegno delle equipe trapiantologiche nella buona riuscita del programma.

195

14

16

18

PRELEVATI MA NON TRAPIANTATI

PRELEVATI IN PIEMONTE - VALLE D’AOSTA

229

TRAPIANTATI FUORI REGIONE

5 Em. Romagna

1 Toscana 2 Puglia 6 NITp 2 OCST

PRELEVATI IN

4 Em. Romagna3 Puglia 3 NITp 4 OCST

TRAPIANTATI IN PIEMONTE

209*reni su 198 pazienti

Prelievo e scambio - Rene

Page 27: Regione Piemonte Val d’Aosta Resoconto CRT Anno 2010 · anno per il procurement di organi e tessuti in Piemonte. Sono lievemente aumentate le segnalazioni di potenziali donatori

Resoconto CRT 201027

Rene/Pancreas

Pancreas isolato

* compreso 1 trapianto fegato/pancreas

Prelievo e scambio - Rene/Pancreas

PRELEVATI IN PIEMONTE - VALLE D’AOSTA

4 (2 trapianti combinati)

TRAPIANTATI IN PIEMONTE

4 (2 trapianti combinati)

PRELEVATI IN PIEMONTE - VALLE D’AOSTA

2

TRAPIANTATI IN PIEMONTE

2*

2

4

Page 28: Regione Piemonte Val d’Aosta Resoconto CRT Anno 2010 · anno per il procurement di organi e tessuti in Piemonte. Sono lievemente aumentate le segnalazioni di potenziali donatori

28Regione Piemonte - Valle d’Aosta

CuoreAttività di prelievo e scambio

PRELEVATI IN PIEMONTE - VALLE D’AOSTA

30

TRAPIANTATI IN PIEMONTE

26

16

PRELEVATI

MA NON TRAPIANTATI

10

8

6

Indice di prelievoORGANI PRELEVATI IN REGIONE E TRAPIANTATI

18% 47%*ORGANI DISPONIBILI IN REGIONE

Indice di utilizzoORGANI PRELEVATI E TRAPIANTATI IN REGIONE

67%ORGANI PRELEVATI IN REGIONE E OVUNQUE TRAPIANTATI

* CALCOLATO SUI DONATORI UTILIZZATI DI ETÀ <60 ANNI

Prelievo e scambio - Cuore

PRELEVATI IN

1 Em. Romagna 1 Toscana2 Puglia 3 NITp 3 OCST

TRAPIANTATI FUORI REGIONE

3 Em. Romagna

1 Puglia 2 NITp 2 OCST

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Resoconto CRT 201029

Fegato

13

PRELEVATI IN PIEMONTE - VALLE D’AOSTA

127

TRAPIANTATI IN PIEMONTE

136*

116

20

11

* Compresi 6 combinati con rene e 1 combinato con pancreas

Prelievo e scambio - Fegato

PRELEVATI IN

4 Em. Romagna 7 Puglia 6 NITp 3 OCST

TRAPIANTATI FUORI REGIONE

3 Em. Romagna

7 NITp 1 OCST

Page 30: Regione Piemonte Val d’Aosta Resoconto CRT Anno 2010 · anno per il procurement di organi e tessuti in Piemonte. Sono lievemente aumentate le segnalazioni di potenziali donatori

30Regione Piemonte - Valle d’Aosta

Fegato split

PRELEVATI IN PIEMONTE - VALLE D’AOSTA

4 (2)

TRAPIANTATI IN PIEMONTE

6 (6)

2 (2)

PRELEVATI IN

1 (1) Puglia 3 (3) NITp

4 (4)

Indice di prelievo*ORGANI PRELEVATI IN REGIONE E TRAPIANTATI

98%ORGANI DISPONIBILI IN REGIONE

Indice di utilizzo*ORGANI PRELEVATI E TRAPIANTATI IN REGIONE

90%ORGANI PRELEVATI IN REGIONE E OVUNQUE TRAPIANTATI

* INCLUSI GLI SPLIT DI FEGATO

Attività di prelievo e scambio

Prelievo e scambio - Fegato Split

( fegati interi )

2 (2)

TRAPIANTATI FUORI REGIONE

1 (1) NITp 1 (1) OCST

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Resoconto CRT 201031

Polmone

PRELEVATI IN PIEMONTE - VALLE D’AOSTA

20

TRAPIANTATI IN PIEMONTE

25 polmonisu 15 pazienti

11

PRELEVATI IN

5 Em. Romagna

4 Puglia 1 Toscana

4 NITp

14

Indice di prelievoORGANI PRELEVATI IN REGIONE E TRAPIANTATI

8% 20%*ORGANI DISPONIBILI IN REGIONE

Indice di utilizzoORGANI PRELEVATI E TRAPIANTATI IN REGIONE

55%ORGANI PRELEVATI IN REGIONE E OVUNQUE TRAPIANTATI

* CALCOLATO SUI DONATORI UTILIZZATI DI ETÀ <60 ANNI

Prelievo e scambio - Polmone

9

TRAPIANTATI FUORI REGIONE

6 NITp 2 OCST

1 Toscana

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32Regione Piemonte - Valle d’Aosta

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Esito trapianti d’organo

Esito trapianti d'organo

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34Regione Piemonte - Valle d’Aosta

ReneEsito trapianti d’organo

I Centri piemontesi di Trapianto di Rene non solo hanno eseguito un buon numero di trapianti, ma anche la loro riuscita è risultata più che soddisfacente e tra le migliori in Italia. Nel 2010 il Centro Trapianti dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria S. Giovanni Battista di Torino ha eseguito il maggior numero di trapianti in Italia.Nei trapianti, la valutazione dei risultati viene effettuata valutando la sopravvivenza dei riceventi nel tempo. Al momento dell’intervento il 100% di essi è vivo, passando il tempo, si valuta quale sia la percentuale dei trapiantati che sopravvive o – nel caso del trapianto di rene – non necessita di dialisi. Nel caso del trapianto di rene si calcolano in genere 2 sopravvivenze: una per il paziente (nel caso di primo trapianto da donatore cadavere 93% a 5 anni e 83% a 10 anni) ed una per l’organo (sempre per la stessa tipologia di trapianto, 80% a 5 anni e 65% a 10 anni). Nel caso del rene infatti la possibilità della terapia sostitutiva consente al paziente, in caso di fallimento del trapianto, di tornare in dialisi.E’ da sottolineare che se si valuta la prospettiva di successo dei trapianti di rene eseguiti in periodi differenti, si nota come i trapianti eseguiti in periodi più recenti mostrino una continua migliore probabilità di funzionare nel tempo: per i trapianti eseguiti a partire dal 2000, la probabilità di successo è di circa 87% a 5 anni, con notevole miglioramento rispetto a quelli eseguiti in periodi precedenti. Se si usano come confronto i risultati di studi multicentrici europei (come il CTS - Collaborative Transplant Study) si nota come il programma regionale di trapianto renale sia di ottima qualità.Nell’analisi si è evidenziata anche la differenza tra il successo (per quanto riguarda l’organo) di un trapianto eseguito con donatore vivente rispetto a un organo prelevato da cadavere. Seppure di dimensioni limitata (126 trapianti da donatore vivente – circa 4%) a 5 anni dall’intervento, la differenza di sopravvivenza è più del 5%. Anche la prospettiva di successo di un secondo (o di un successivo) trapianto è più che soddisfacente. Pur trattandosi di interventi a maggior rischio, la probabilità di successo dei ritrapianti (che ormai rappresentano circa il 12% di tutti i trapianti) è solo di poco inferiore a quello di un primo trapianto, meno del 10% a distanza di 10 anni. I Centri Trapianto della Regione, in definitiva, prospettano in maniera analoga un programma di successo: se si paragonano le loro attività in un analogo periodo di tempo, non si notano differenze significative. Inoltre, nessuna differenza in sopravvivenza viene evidenziata tra il trapianto di rene singolo e quello di rene ‘doppio’, ovvero quando vengono trapiantati entrambi i reni nello stesso ricevente.

Rene

* di cui 4 ritrapianti

CENTRO TRAPIANTI

TORINO S. GIOVANNI

BATTISTA

NOVARA MAGGIORE

DELLA CARITÀ

TORINO O.I.R.M. S. ANNA

TOTALE

PERIODO ATTIVITÀ 1981-2010 1998-2010 2000-2010

TRAPIANTI DI RENE DA DONATORE VIVENTE 98 28 - 126*

TRAPIANTI DI RENE DA DONATORE CADAVERE 2401 756 46 3203

TOTALE 2499 784 46 3329

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Resoconto CRT 201035

ESITO DEL TRAPIANTO DI RENE - 2930 PRIMI TRAPIANTI (1981/2010)

ESITO DEL TRAPIANTO DI RENE - SOPRAVVIVENZA D’ORGANO 2930 PRIMI TRAPIANTI (1981/2010)

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Tempo dal trapianto (anni)

Tempo dal trapianto (anni)

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36Regione Piemonte - Valle d’Aosta

Esito trapianti d’organo

Cuore

Rene

ESITO DEL TRAPIANTO DI RENE - SOPRAVVIVENZA D’ORGANO 3203 TRAPIANTI DA DONATORE CADAVERE (1981/2010)

ESITO DEL TRAPIANTO DI RENE - SOPRAVVIVENZA D’ORGANO 2808 PRIMI TRAPIANTI DA DONATORE CADAVERE (1981/2010)

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Tempo dal trapianto (anni)

Tempo dal trapianto (anni)

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Resoconto CRT 201037

Dal primo trapianto di cuore, eseguito il 3/4/1990, sono stati eseguiti in Piemonte 502 trapianti di cuore, 483 presso l’Az. Osp. Univ. S. Giovanni Battista di Torino e 19 presso il Centro Trapianti Pediatrico dell’Az. Osp. O.I.R.M.– S. Anna di Torino, che ha iniziato la sua attività nel 2002. In totale, 8 sono stati i ritrapianti eseguiti, di cui 1 su un paziente pediatrico.L’analisi di sopravvivenza è stata eseguita sui primi trapianti (494).Globalmente, l’esito del trapianto di cuore in Piemonte si sovrappone ai dati del CTS(Collaborative Transplant Study), a cui il Centro di Torino partecipa dall’inizio della sua attività. Pur se riferito ad un numero di casi limitato (19), il programma di trapianto pediatrico si dimostra particolarmente efficace, con una sopravvivenza a 5 anni del tutto sovrapponibile a quella del trapianto su paziente adulto.

Esito trapianti d’organo Cuore

ESITO DEL TRAPIANTO DI CUORE - SOPRAVVIVENZA D’ORGANO 494 PRIMI TRAPIANTI (1990/2010)

ESITO DEL TRAPIANTO DI CUORE - SOPRAVVIVENZA D’ORGANO 494 PRIMI TRAPIANTI (1990/2010)

Pro

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Pro

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Tempo dal trapianto (anni)

Tempo dal trapianto (anni)

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38Regione Piemonte - Valle d’Aosta

Dal 1990 al 31/12/2010 sono stati eseguiti nella Regione Piemonte 2125 trapianti di fegatoda donatore cadavere, 14 da donatore vivente e 6 trapianti domino, presso il Centro Trapianti dell’Az. Osp. Univ. S. Giovanni Battista di Torino. Dall’inizio dell’attività 182 sono stati i ritrapianti (8,6%), il cui numero cresce di anno in anno.L’analisi di sopravvivenza è stata eseguita sui primi trapianti (1943), comprendendo l’intera attività.Vengono, come nel caso del trapianto renale, proposte 2 curve si sopravvivenza, una relativa al trapianto ed una al paziente, che in alcuni casi ha potuto beneficiare di un successivo trapianto.Complessivamente, il 74% dei trapianti continua a funzionare a distanza di 5 anni. La prospettiva di successo di un secondo trapianto è senz’altro meno buona, pur rimanendo più accettabile se si considera la condizione di urgenza nella quale viene eseguito: la metà dei ritrapianti mostra ancora una buona funzione a 5 anni dall’intervento (58%).L’evoluzione della tecnica chirurgica, insieme al perfezionamento delle terapie immunosoppressive, e dell’esperienza maturata dall’equipe di trapianto e da quanti collaborano con essa, contribuiscano ad un miglioramento della sopravvivenza, che registra un 5% di differenza a 5 anni dal trapianto se si paragonano, ad esempio, i risultati degli ultimi 8 anni rispetto al periodo precedente.Globalmente, l’esito del trapianto di fegato si dimostra decisamente superiore se confrontato con i dati del CTS (Collaborative Transplant Study), a cui il Centro di Torino partecipa.Questo rende l’attività del Centro trapianti di Torino un punto di eccellenza e di riferimento per il mondo trapiantologico. Interessante è stata l’esperienza maturata nel trapianto pediatrico, che pur rappresentando poco meno del 5% dell’intera attività del centro, costituisce un punto di attrazione nazionale. La qualità di questo programma è analoga a quella del trapianti nell’adulto: analogamente al trapianto renale, anche in questo caso un maggior rischio di fallimento precoce è controbilanciato da una migliore tolleranza del trapianto nel tempo.

Fegato

Fegato

ESITO DEL TRAPIANTO DI FEGATO - 1943 PRIMI TRAPIANTI DA DONATORE CADAVERE (1990/2010)

Pro

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Tempo dal trapianto (anni)

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Resoconto CRT 201039

3

ESITO DEL TRAPIANTO DI FEGATO 2125 TRAPIANTI DA DONATORE CADAVERE (1990/2010)

ESITO DEL TRAPIANTO DI FEGATO1943 PRIMI TRAPIANTI DA DONATORE CADAVERE (1990/2010)

Pro

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Pro

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Tempo dal trapianto (anni)

Tempo dal trapianto (anni)

3

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40Regione Piemonte - Valle d’Aosta

Dal 1993 al 31/12/2010 sono stati eseguiti 163 trapianti di polmone nella Regione Piemonte, presso l’Az. Osp. Univ. S. Giovanni Battista di Torino. Di questi, 53 sono stati trapianti di entrambi i polmoni nello stesso paziente. 10 pazienti sono stati ritrapiantati nel corso di questi anni (un trapianto eseguito nel 2010).L’analisi di sopravvivenza è stata eseguita sui primi trapianti (153), sia comprendendo l’intera attività che suddividendo le curve per periodo.Globalmente, l’esito del trapianto di polmone è inferiore rispetto ai dati del CTS: il 61% dei pazienti trapiantati ha l’organo funzionante ad un anno dal trapianto. Anche nel caso del trapianto polmonare, si nota comunque un miglioramento della qualità del programma, con un aumento della prospettiva di successo in caso di trapianti eseguiti in epoca più recente, rispetto a quelli eseguiti nel primo periodo di attività del Centro. Non si rileva alcuna differenza di sopravvivenza tra i trapianti di entrambi i polmoni rispetto a quelli in cui è stato trapiantato un solo polmone.

PolmoneEsito trapianti d’organo

Polmone

ESITO DEL TRAPIANTO DI POLMONE - 153 PRIMI TRAPIANTI (1993/2010)

Pro

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Tempo dal trapianto (anni)

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Resoconto CRT 201041

Il trapianto di pancreas e combinati è un’attività ancora molto limitata: sono stati infatti eseguiti dal 18/08/1999 al 31/12/2010 solo 37 trapianti di pancreas nella Regione Piemonte, presso l’Az. Osp. Univ. S. Giovanni Battista di Torino. Di questi, 30 sono stati trapianti in combinazione con il rene, 2 con il fegato e 5 come organi isolati. Un paziente ha subito un ritrapianto nel corso degli anni di attività.L’analisi di sopravvivenza mostra la buona qualità di questo programma: più dell’85% dei pancreas trapiantati è ancora funzionante a 5 anni, permettendo alla maggioranza dei riceventi la sospensione della terapia insulinica. Solo in un caso, il trapianto da solo non è stato in grado di ripristinare in maniera completa il corretto controllo glicemico, rendendo necessaria l’introduzione di terapia insulinica, anche se a dosaggi inferiori rispetto alle necessità prima del trapianto.

Polmone

Pancreas

Pancreas

ESITO DEL TRAPIANTO DI POLMONE - 153 PRIMI TRAPIANTI (1993/2010)

Pro

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Tempo dal trapianto (anni)

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42Regione Piemonte - Valle d’Aosta

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Liste di attesa

Liste di attesa

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44Regione Piemonte - Valle d’Aosta

Nella pagina seguente sono riportate le principali caratteristiche dei pazienti in lista attiva in attesa di trapianto.

Liste di attesa

LISTE DI ATTESA AL 31/12/2010

Le liste di attesa della regione Piemonte -Valle d’Aosta sono custodite presso il Centro Regionale Trapianti (CRT). L’aggiornamento delle liste viene effettuato in tempo reale da parte degli Ambulatori e Centri trapianto della Regione. Il paziente può essere iscritto nella lista di attesa con lo status di attivo (potenziale candidato al trapianto) oppure temporaneamente sospeso. Le motivazioni per la sospensione sono indicate dagli Ambulatori di afferenza del paziente. In ottemperanza ad un progetto regionale, dal 2007 il CRT ha provveduto a fornire tutti i Centri Dialisi della regione di un computer connesso all’archivio della lista di attesa del CRT, in modo da permettere ai Medici dei Centri Dialisi di seguire i propri assistiti nella massima trasparenza. Inoltre, dal 2009, i Centri Dialisi piemontesi possono inserire nel sistema informatico direttamente i dati dei pazienti che vogliono inviare ai Centri Trapianto per una valutazione per l’immissione in lista di attesa al trapianto.L’intero archivio viene mensilmente trasmesso al Centro Nazionale Trapianti, tramite il Sistema Informativo Trapianti (SIT), per il monitoraggio dell’andamento e delle iscrizioni a livello nazionale. La situazione delle liste di attesa regionali al 31/12/2010 è riportata nel grafico seguente.

RENE FEGATO CUORE POLMONE PANCREAS

758

403

355

63 5722 8

Temp. Sospesi

Attivi

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Resoconto CRT 201045

Nel grafico seguente è riportato l’andamento delle liste di attesa attive dal 1990 al 2010.Per quanto riguarda il trapianto di rene, si nota come dal 2001 si è iniziata una fase di sensibile diminuzione del numero di pazienti in lista, che, dopo un paio d’anni di stabilizzazione, ha ripreso ad aumentare dal 2006. Sempre dal 2006 si nota un aumento dei pazienti in lista per trapianto di fegato (esiguo nel 2010) e cuore, mentre resta stabile la lista dei trapianti polmonari e di pancreas e combinati con il pancreas.

LISTA ATTIVA AL 31/12/2010 RENE FEGATO CUORE POLMONE

PANCREAS E PANCREAS-COM-

BINATIPAZIENTI ISCRITTI RESIDENTI

IN REGIONE 289 37 31 14 6

FUORI REGIONE 114 (28%) 26 (41%) 4 (11%) 8 (36%) 2 (25%)

SESSOMASCHI 247 43 29 12 5

FEMMINE 156 20 6 10 3

ETA’

<30 AA 25 5 7 5 1

31-50 AA 181 24 10 5 6

51-65 AA 157 31 18 9 1

>65 AA 40 3 - 3 -

DIAGNOSI DI INGRESSO

45% Nefropatie glomerulari13% Nefropatie cistiche8% Nefropatie tubulari ed interstiziali7% Nefrosclerosi ipertensiva3% Nefropatia diabetica4% Nefro-ed uropatie congenite2% Sindromi nefrovasculopatiche 18% Altre patologie renali

77% Cirrosi non colestatiche10% Cirrosi colestatiche13% Altre epatopatie/rigetto

36% Cardiomiopatie15% Cardiopatie congenite44% Coronaropatie5% Altre patologie

23% Fibrosi cistica32% Fibrosi polmonare idiopatica32% Enfisema/Broncopneumopatia13% Altre pneumopatie/rigetto

75% Nefropatia diabetica25% altre patologie del pancreas

TOTALE PAZIENTI 403 63 35 22 8

TEMPO ATTESA MEDIANO 1,2 AA 6,5 MESI 11 MESI 6,2 MESI 18 MESI

MORTALITA’ IN LISTA 2% 3% 6% 7% 20%

ANDAMENTO DELLE LISTE DI ATTESA 1990/2010

1000 -

900 -

800 -

700 -

600 -

500 -

400 -

300 -

200 -

100 -

0 -

-300

-250

-200

-150

-100

-50

-0

Rene

CuoreFegato

Polmone

1990

1991

1992

1993

1994

1995

1996

1997

1998

1999

2000

2001

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

2010

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46Regione Piemonte - Valle d’Aosta

Al 1 gennaio 2010 la lista di attesa era composta da 714 pazienti, di cui 403 (56%) in lista attiva e 355 temporaneamente sospesi. Nel corso del 2010 si sono aggiunte 323 nuove iscrizioni attive, sia di pazienti che si affacciavano in lista per la prima volta, che di pazienti iscritti nuovamente per un ritrapianto. In totale quindi, nel corso del 2010 sono stati 1037 i pazienti potenziali riceventi di trapianto di rene o combinato con il rene. Di questi, il 22% è stato trapiantato (200 trapianti da donatore cadavere e 13 da donatore vivente in Piemonte). 5 trapianti di rene singolo sono stati eseguiti presso il Centro Trapianti dell’Az. Osp. O.I.R.M. – S. Anna di Torino su riceventi pediatrici. 17 pazienti residenti in Piemonte sono stati trapiantati in un altro Centro fuori regione. Il risultato è eccellente se si considera che il tempo di attesa mediano per un trapianto è di 1,2 anni, (8 mesi in meno rispetto al 2009), e che quindi il 74% dei pazienti risulta ancora in lista al 31/12/2010. Il restante 4% dei pazienti è stato escluso dalla lista (49 pazienti). 24 casi di decesso (2%) in lista di attesa sono stati registrati nel corso del 2010, avvenuti quasi esclusivamente per pazienti già temporaneamente sospesi per problemi clinici.

Trapianto di reneListe di attesa

Trapianto di rene

714 LISTA AL

01/01/2010

323 INGRESSI 2010

230 TX

758 LISTA AL

31/12/2010

24 DECESSI 25 ESCLUSI

2% 2%

22%

74%

01/01/2010 31/12/2010

ANNO 2010

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Resoconto CRT 201047

Al 1 gennaio la lista di attesa era composta da 62 pazienti, a cui si sono aggiunte – nel corso del 2010 – 153 nuove iscrizioni, per un totale di 215 potenziali riceventi di trapianto nel 2010. Il 66% dei pazienti è stato trapiantato nel corso dell’anno:142 trapianti in totale, di cui 129 fegati trapiantati da donatore cadavere, 6 trapianti eseguiti con tecnica split, 6 trapianti combinati fegato-rene, 1 trapianto combinato fegato-pancreas. Ancora, 8 trapianti sono stati eseguiti su riceventi pediatrici da donatore cadavere. 63 pazienti sono ancora iscritti al 31/12/2010 (29%), mentre 6 pazienti sono deceduti in lista (3%) e altri 4 (2%) sono stati esclusi nel corso dello stesso anno.

Trapianto di fegato

Trapianto di fegato

62 LISTA AL

01/01/2010

153 INGRESSI 2010

142 TX

63LISTA AL

31/12/2010

6 DECESSI 4 ESCLUSI3%

2%

66%

29%

01/01/2010 31/12/2010

ANNO 2010

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48Regione Piemonte - Valle d’Aosta

Liste di attesa

Nel corso del 2010, 53 pazienti si sono iscritti in lista di attesa per il trapianto di cuore, andandosi ad aggiungere ai 50 pazienti già presenti in lista al 1 gennaio 2010. Su un totale di 103 pazienti potenziali riceventi nel 2010, il 25% è stato effettivamente trapiantato (26 trapianti). 57 pazienti (55%) sono ancora in lista al 31 dicembre 2010. Il tempo di attesa medio è sostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente.14 pazienti (14%) sono stati esclusi dalla lista nel corso dell’anno mentre 6 pazienti (6%) sono deceduti in lista nell’anno. Nel 2010 sono stati eseguiti 4 trapianti pediatrici pressoil Centro Trapianti dell’Az. Osp. O.I.R.M. – S. Anna di Torino.

Trapianto di cuore

Trapianto di cuore

26 TX

57 LISTA AL

31/12/2010

6 DECESSI

14 ESCLUSI

53 INGRESSI 2010

50 LISTA AL

01/01/2010

6%

14%

25%

55%

01/01/2010 31/12/2010

ANNO 2010

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Resoconto CRT 201049

La lista di attesa per il trapianto di polmone era composta di 21 pazienti al 1 gennaio 2010.A questi si sono aggiunte 20 iscrizioni nel corso dell’anno. Su un totale di 41 pazienti, dunque, il 39% ha subìto un trapianto (16 trapianti in totale di cui 1 trapianto fuori regione), mentre 22 pazienti (54%) sono ancora in attesa al 31 dicembre 2010. La mortalità registrata per il 2010 è del 7%, con 3 pazienti deceduti in lista attiva, drasticamente diminuita rispetto al 26% dell’anno precedente.

Trapianto di polmone

Trapianto di polmone

21 LISTA AL

01/01/2010

20 INGRESSI 2010

16 TX

3 DECESSI

22 LISTA AL

31/12/2010

7%

39%

54%

01/01/2010 31/12/2010

ANNO 2010

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50Regione Piemonte - Valle d’Aosta

Liste di attesa

14 pazienti erano iscritti nelle liste per trapianto di pancreas e combinati al 1 gennaio 2010, di cui 9 in attesa di rene-pancreas e 5 per pancreas isolato. A questi si è aggiunto 1 nuovo paziente nel corso dell’anno, mentre 2 trapianti di rene-pancreas e 1 trapianto di fegato-pancreas sono stati eseguiti nel corso del 2010 in Piemonte. 8 pazienti (53%) sono ancora in attesa di trapianto al 31 dicembre 2010. La mortalità registrata nel 2010 è di 3 pazienti deceduti in lista.

Trapianto di Pancreas e combinati con il Pancreas

Trapianto di pancreas e combinati

14 LISTA AL

01/01/2010

01/01/2010 31/12/2010

ANNO 2010

4 TX

3DECESSI

8 LISTA AL

31/12/2010

20%

27%

53%

1 INGRESSI 2010

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Resoconto CRT 201051

Servizio di psicologia medica per i trapianti Attività 2010

L'attività del servizio di Psicologia Medica riguarda i pazienti di tutti i Centri Trapianto operanti presso l'Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni Battista di Torino.

Tipologia degli interventi: a) Valutazione psicosociale per l'ammissione in Lista Attiva trapianto di fegato, rene, cuore, polmone.b) Valutazione psicosociale della coppia donatore/ricevente nella donazione da vivente di rene

e di fegato.c) Visite di follow-up dei pazienti trapiantati e gestione di situazioni di difficoltà psichiche di

pazienti/familiari (su richiesta dei Centri).d) Valutazione psicologica di donatori di sangue midollare per trapianto di midollo.e) Colloqui psicoterapici con familiari di donatori deceduti, che lo richiedano.

Nel 2010 sono stati trattati 701 pazienti per un totale di 1162 visite così suddivise: • 365 degenti• 32 day hospital• 765 ambulatoriali o day service

Sul totale delle visite effettuate (valutazione psicosociale per l'ammissione in Lista Attiva Trapianto, controllo e follow-up programmato post-trapianto) sono risultate: • 374 per Nefrologia e Trapianto Rene• 409 per Trapianto Fegato• 222 per Trapianto Cuore• 77 per Trapianto Polmone• 29 per Trapianto di Midollo• 51 per altre Divisioni/Servizi

Sono stati contattati con 153 lettere i familiari di 134 donatori deceduti e sono stati eseguiti 49 colloqui psicoterapici con familiari. Sono stati condotti 18 seminari di aggiornamento professionale per il personale delle Rianimazioni e per il personale sanitario del Piemonte.Il Servizio ha inoltre svolto un ruolo di coordinamento nella costituzione di una rete di assistenza psicologica per i pazienti nefropatici dall'insufficienza renale cronica al trapianto (8 incontri del Gruppo di Lavoro PSI-Nefro Piemonte).

Servizio di psicologia medica per i trapianti

1286

1344

1353

1336

1211

1364

1502

1337

1357

1205

947

1049

1067

1141

1235 1162

1995

1996

1997

1998

1999

2000

2001

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

2010

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52Regione Piemonte - Valle d’Aosta

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Tessuti

Tessuti

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54Regione Piemonte - Valle d’Aosta

La Banca delle Cornee della Regione Piemonte è stata istituita con D.G.R. n.° 51-3035 del 21 maggio 2001 con sede presso l’A.O.U. S. Giovanni Battista di Torino. L’attività è stata avviata nell’ottobre 2001 e la piena operatività è cominciata dal luglio 2002.La Banca delle Cornee della Regione Piemonte è stata certificata dal Centro Nazionale Trapianti per la prima volta nel 2005, e la certificazione nazionale è stata riconfermata dopo l’audit di dicembre 2007.Gli obiettivi che la Banca delle Cornee si pone rispetto all’attività di raccolta, selezione e distribuzione dei tessuti sono: • riduzione dei tempi d’attesa del trapianto, legati alla disponibilità dei tessuti;• garanzia della sicurezza dei tessuti, per assicurare il minor rischio possibile di trasmissione

di patologie dal donatore al ricevente;• garanzia della qualità dei tessuti, per assicurare che il trapianto sia ottimale e duraturo.E’ presente un programma di follow-up dei trapianti, indispensabile per migliorare costantemente il livello di sicurezza e di efficacia di tutto il processo. Per tutti i tessuti distribuiti, la Banca raccoglie dai chirurghi le informazioni relative ai riceventi mediante una specifica modulistica: questo, oltre ad assicurare la rintracciabilità del tessuto distribuito, consente al chirurgo di monitorare la condizione clinica del paziente sottoposto al trapianto.

Attività di prelievo e distribuzioneNel 2009 sono state prelevate 758 cornee da 402 donatori, con un decremento del 21% rispetto all’anno precedente, in continuità rispetto all’andamento dell’anno precedente, che riconosce come origine principale l’introduzione di un limite di età non più indicativo a partire dal 1 luglio 2009. Tale limite è compreso tra i 5 e i 75 anni, con deroga in caso di forte volontà donativa dei familiari, su approvazione del responsabile della Banca delle Cornee. Il limite è stato concordato con tutte le Strutture (prelievo, coordinamento, valutazione e trapianto) coinvolte nella rete prelievo e trapianto di cornee in Piemonte. La diminuzione delle cornee prelevate è comunque da riconoscersi nella selezione per limite superiore di età.Sono state processate dalla Banca delle Cornee della Regione Piemonte in totale 743 cornee, incluse le 33 presenti in banca al 1 gennaio 2010.Complessivamente sono state assegnate e distribuite 415 cornee per trapianto a 15 Strutture di Trapianto degli ospedali della regione Piemonte, per un totale di 410 interventi di trapianto di cornea. Al contrario rispetto all’andamento dei prelievi, l’incremento nei trapianti è stato + 7% rispetto al 2009. La maggior disponibilità di cornee è derivata sia dalla selezione per età dei donatori, sia da strategie di banca che vedono un maggior turn-over delle cornee con tempi di coltura più consoni alle caratteristiche biologiche dei singoli tessuti. Di rilievo anche il conseguente allineamento dell’età tra donatori e riceventi nelle classi di età superiori ai 40 anni.L’inserimento in lista di attesa per trapianti di pazienti ha visto però un incremento che ha portato ad un aumento della richiesta di cornee, per la quale è stato necessario ricorrere a banche di altre regioni. Sono state acquisite in totale 30 cornee da altre banche (Fondazione Banca degli Occhi del Veneto, Banca delle Cornee della Regione Toscana, Banca degli Occhi di Monza), per un totale di 434 trapianti.Di questi, 362 sono stati trattamenti elettivi, 58 sono gli interventi d’urgenza registrati e 14 sono stati eseguiti su pazienti ad elevato rischio di rigetto, iscritti in lista d’attesa per cornee HLA compatibili.Ancora, tra i trattamenti elettivi sono stati eseguiti 46 interventi lamellari anteriori (ALTK, LK, DLK e DALK) e 168 lamellari endoteliali (D-SAEK).5 cornee non sono state utilizzate dopo l’assegnazione per cause legate principalmente a problemi insorti durante l’esecuzione del trapianto.

Banca delle cornee

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Resoconto CRT 201055

Donatori di cornea 2010

Al 31 dicembre 2010, 41 cornee risultavano conservate presso la Banca.La percentuale di idoneità finale sul totale delle cornee prelevate è risultato essere del 57%.Le richieste per intervento d’urgenza assoluta hanno avuto tempi di risposta inferiori alle 24 ore dalla comunicazione.Sono state distribuite 14 cornee provenienti da donatori tipizzati per innesti HLA compatibili.Infine, nel 2010 sono stati distribuiti 6 anelli corneo-sclerali.

Liste di attesaL’incremento delle iscrizioni in lista ha influito con un aumento dei tempi di attesa, malgrado l’aumento di cornee idonee prelevate in regione e il ricorso al reperimento da banche di altre regioni.Di conseguenza, a partire dal 2009, si è avuto un incremento dei pazienti in lista di attesa e del tempo medio di permanenza in lista per trapianto.L’introduzione di nuove tecniche di trapianto, per le quali è stata creata una sottolista, e una gestione attenta della Lista di Attesa per Trapianto hanno consentito di razionalizzare l’utilizzo delle cornee in funzione della tipologia di iscrizione dei pazienti, permettendo di migliorare l’organizzazione.

Attività di organizzazioneNel 2010 la banca, congiuntamente al CRT e al CRP, ha edito la consueta revisione 2010 del Protocollo Regionale Prelievo e Innesto Cornee, condiviso con le Strutture di Prelievo e di Innesto della Regione. La Banca ha partecipato ai corsi di formazione regionale per coordinatori locali, nonché al corso di formazione regionale al prelievo di cornea organizzato dall’A.S.L. di Ivrea.

Attività di innovazioneL’attività di innovazione e ricerca della Banca delle Cornee della Regione Piemonte si sviluppa nel 2010 con: • il prosieguo di un progetto per la valutazione dell’utilizzo della concentrazione assoluta

di interleuchina-6 nel terreno di coltura delle cornee quale indicatore della qualità biologica della cornea e del periodo ottimale di conservazione;

• lo studio dell'espressione di CD38 e CD157 sulle sottopopolazioni dell'epitelio corneale;• l’avvio del progetto clinico-organizzativo “Cornee HLA compatibili” in AIRT, con il quale

si vuole giungere a distribuire cornee geneticamente compatibili in pazienti ad elevato rischio di rigetto in tutte le regioni dell’AIRT, e nel contempo conseguire una migliore compatibilità HLA tra donatore e ricevente;

• il prosieguo del progetto di distribuzione di cornee preparate per interventi di trapianto lamellare endoteliale alle Strutture di Trapianto;

• l’avvio del progetto di distribuzione di foglietti endoteliali per interventi di trapianto di endotelio.

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56Regione Piemonte - Valle d’Aosta

Donatori di cornea 2010

> 150 p.m.p.

100-150 p.m.p.

< 100 p.m.p.

88,2 p.m.p. regionale

P.M.P. DONATORI DI CORNEA NEL 2010

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Resoconto CRT 201057

AZIENDA SANITARIA SEDE PRELIEVO – OSPEDALE

TOTA

LE

DO

NAT

OR

I

DO

NAT

OR

I C

UO

RE

BAT

TE

NT

E

DO

NAT

OR

I C

UO

RE

FE

RM

O

CO

RN

EE

C

UO

RE

BAT

TE

NT

E

CO

RN

EE

C

UO

RE

FE

RM

O

TOTA

LE C

OR

NE

E

TO1 TORINO – Martini 6 1 5 2 10 12

TO2TORINO – Maria Vittoria 6 1 5 1 10 11

TORINO – Giovanni Bosco 27 4 23 8 46 54

TO3RIVOLI 5 1 4 2 8 10

PINEROLO – Osp. Civile 17 2 15 4 30 34

TO4

CIRIE' 8 2 6 4 11 15

CHIVASSO 9 – 9 – 18 18

IVREA 9 2 7 4 14 18

TO5MONCALIERI 2 – 2 – 4 4

CHIERI 8 3 5 6 10 16

VC VERCELLI 8 3 5 6 10 16

BI BIELLA – Osp. Degli Infermi 11 4 7 8 14 22

NOBORGOMANERO 7 2 5 4 10 14

ARONA 2 – 2 – 4 4

VCOVERBANIA 2 2 – 4 – 4

DOMODOSSOLA 5 4 1 8 2 10

CN1

MONDOVI' 8 1 7 2 14 16

FOSSANO 1 – 1 – 2 2

CEVA 1 – 1 – 2 2

SAVIGLIANO 3 – 3 – 6 6

SALUZZO 1 – 1 – 2 2

CN2 ALBA 12 – 12 – 18 18

AT ASTI 6 2 4 4 8 12

AL

CASALE MONFERRATO 4 – 4 – 8 8

ACQUI TERME 5 – 5 – 10 10

TORTONA 4 2 2 4 4 8

NOVI LIGURE 3 1 2 2 4 6

A.S.O. ALESSANDRIA 14 8 6 14 10 24

ASL ALESSANDRIA Hospice Il Celso 1 – 1 – 2 2

A.S.O. CUNEO 11 5 6 8 12 20

A.O.U. NOVARA 34 16 18 32 36 68

A.O.U. ORBASSANO – S. Luigi 5 1 4 2 8 10

A.S.O. TORINO – C.T.O. 8 3 5 4 8 12

A.O.U. TORINO – San Giovanni Battista 114 11 103 22 181 203

A.S.O. TORINO – Mauriziano 15 – 15 – 30 30

A.S.R. AOSTA 20 3 17 4 33 37

TOTALE 402 84 318 159 599 758

Cornee prelevate nel 2010

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Procurement

58Regione Piemonte - Valle d’Aosta

Cornee prelevate nel 2010

TIPOLOGIA DI DONATORI IN PIEMONTE - VALLE D’AOSTA 2010

CAUSE DI DECESSO DEI DONATORI 2010

700 -

600 -

500 -

400 -

300 -

200 -

100 -

0 -

6048

53

69 72

76 87

106100

9490

70

84

85 59 100 76

79 197 205369

376429 485

517 562

459

318107145

153 155

266 277

445 463535

585 611652

529

402

1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Cuore fermo

Cuore battente

250 -

200 -

150 -

100 -

50 -

0 -

131

97 100

3935

Car

dio

vasc

olar

e

Cer

ebro

vasc

olar

e

Neo

pla

sia

Trau

ma

Alt

ro

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Resoconto CRT 201059

Cornee prelevate nel 2010

791

IDONEE

415INNESTI

434

ESAMINATE

743

758

CORNEEPRELEVATE

4

IN BANCAAL 31/12/2010

33

IN BANCAAL 31/12/2009

30

DA ALTRE BANCHE

48

NON ESAMINATE

287

NON IDONEE

6

NON UTILIZZATEPER ECCED. LK

5

NON UTILIZZATEPER MOTIVI TECNICI

IN COLTURA

576

IDONEE A 31°C

375

ID0NEE A 4°C

61758

387

CORNEE

DONATORI97

ELIMINATE PERCAUSE BIOLOGICHE

175

ELIMINATE PERCAUSE BIOLOGICHE

24

ELIMINATE PER NONIDONEITÀ DEL DONATORE

26

ELIMINATE PER NONIDONEITÀ DEL DONATORE

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60Regione Piemonte - Valle d’Aosta

Procurement Bilancio Cornee

NUMERO DI TRAPIANTI 2010 CENTRO TRAPIANTI NUMERO TRAPIANTI

OSPEDALI

ALBA 2ALESSANDRIA 8ARONA 15BIELLA 3CASALE M.TO 13CUNEO 125IVREA 64NOVARA 20PINEROLO 1SAVIGLIANO 3TORINO - OFTALMICO* 179VERCELLI 1

TOTALE 434

CASE DI CURACITTA' DI BRA' - BRA' 11SAN CROCE E CARLE - CN 8SEDES SAPIENTIAE - TO 17

TOTALE 36

TOTALE TRAPIANTI 470

DIVISIONE OCULISTICA NUMERO TRAPIANTI

*OSPEDALE OFTALMICO TORINO

CLINICA UNIVERSITARIA 80GLAUCOMI 21PEDIATRIA 42TRAUMATOLOGIA 36

TOTALE 179

TRAPIANTI DI ANELLI CORNEO-SCLERALI DIVISIONE OCULISTICA NUMERO TRAPIANTI

OSPEDALI

A.S.O. S. CROCE E CARLE - CN 2OSP. CIRIE' 1OSP. OFTALMICO TORINO TRAUMATOLOGIA 1

OSP. CIVILE - IVREA - TO 2TOTALE 6

67%

32%

1% 2%

32%

66%

6%

27%

67%

3%

27%

70%

1%

29%

70%

1%

56%

43%

3%

40%

57%

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Idonee non utilizzate Idonee trapiantate Eliminate

% C

orne

e

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Resoconto CRT 201061

CORNEE PRELEVATE

TRAPIANTI DI CORNEE

PAZIENTI IN LISTA DI ATTESA

500 -

400 -

300 -

200 -

100 -

0 -

136

215

298312

422

295279

334

379362 371 397

441 470

1997

1998

1999

2000

2001

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

2010

Trapianti in ospedali Trapianti in case di cura

1400 -

1200 -

1000 -

800 -

600 -

400 -

200 -

0 -

287212

294 306

512 530

859 9041024

11371193

1278

964

721

1997

1998

1999

2000

2001

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

2010

Pazienti in lista ordinaria ed HLA compatibile LK EK

400 -

300 -

200 -

100 -

0 -

145

228

301262

160

223

281244

210173

74 49 5979

11 34 39

1997

1998

1999

2000

2001

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

2010

24 34 10 96 9 19 28 43

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62Regione Piemonte - Valle d’Aosta

Bilancio Cornee

79%

16%

5%

70%

20%

10%

80%

15%

5%

82%

12%

6%

83%

13%

4%

82%

15%

3%

CORNEE INNESTATE IN PIEMONTE - VALLE D’AOSTA 2010

DONATORI/PAZIENTI - CLASSI D’ETÀ 2010

350 -

300 -

250 -

200 -

150 -

100 -

50 -

0 -0 0 6 10 9

142

29 14

5035 36

119

190170

6

56

0-10 11-20 21-30 31-40 41-50 51-65 66-80 >80

Donatori Pazienti

Istocompatibili Urgenze Trattamenti elettivi

2005 2006 2007 2008 2009 2010

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Resoconto CRT 201063

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64Regione Piemonte - Valle d’Aosta

Procurement

Banca delle Membrane amniotiche

La Banca delle Membrane Amniotiche della Regione Piemonte è stata istituita con D.G.R.n° 20-8711 del 17 marzo 2003, e ha sede presso l’A.O. S. Croce e Carle di Cuneo.L’attività di prelievo di placenta è iniziata nel febbraio 2004 e da marzo 2004 è iniziata l’attività di distribuzione delle membrane amniotiche alle strutture di Oculistica. Dal 2005 il personale della Banca ha partecipato alle riunioni nazionali per la stesura delle Linee guida nazionali per il prelievo, la processazione e la distribuzione di tessuti a scopo di trapianto, edito il 19-6-2007.Nel 2005, oltre alla distribuzione alle strutture di oculistica, è iniziata l’attività di distribuzione delle membrane amniotiche alla Chirurgia Plastica dell’A.O. S. Croce e Carle di Cuneo, per la cura delle ulcere distrofiche degli arti inferiori. Nel 2006 è iniziata una collaborazione con la S.C. di Odontostomatologia nella chirurgia ricostruttiva parodontale. La Banca ha partecipato alla stesura di tesi di laurea in diversi ambiti: “Impiego terapeutico della membrana amniotica in patologia clinica” tesi di specializzazione in Patologia Clinica, “La membrana amniotica di Banca in chirurgia orale: studio sperimentale con tests in vitro ed utilizzo clinico” tesi di specializzazione in Chirurgia Odontosomatologica, “Valutazione isto-morfologica della membrana amniotica e impiego terapeutico nella patologia della superficie oculare” tesi di laurea in Tecniche di Laboratorio Biomedico, “Impiego della membrana amniotica in chirurgia plastica” tesi di laurea in Medicina e Chirurgia. Nel 2010 sono state prelevate e processate 17 placente. Dopo la processazione sono state eliminate 4 placente. Nello stesso anno sono stati distribuiti 125 pezzi di membrana amniotica in Regione Piemonte e 10 patch fuori Regione. Al 31 dicembre 2010 sono stoccati in banca 296 pezzi di membrana amniotica.I Centri di innesto che richiedono la membrana amniotica si trovano in Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta. Nel 2010 è stata istituita una convenzione per la distribuzione delle membrane amniotiche ad un centro della Lombardia. La Banca è stata sottoposta a verifica ispettiva e certificata da parte del Centro Nazionale Trapianti nel marzo 2010.

PATCHPRODOTTI

305

PATCH INNESTATI IN REGIONE

125

PATCH INNESTATI

135

PATCH INNESTATI FUORI REGIONE

10

PATCHIDONEI

235

17

PLACENTEPRELEVATE

17

PLACENTEPROCESSATE

107

ELIMINATI

4

ELIMINATE

296

IN BANCAAL 31/12/2010

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Resoconto CRT 201065

Attività

160 -

140 -

120 -

100 -

80 -

60 -

40 -

20 -

0 -2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

68

41

56

31

8

41 3617

142 142

118

147 144

125

ATTIVITÀ NEGLI ANNI 2004-2010

CENTRO TRAPIANTI NUMERO TRAPIANTI

ALESSANDRIA SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo 4

ARONA SS. Trinità 10

ASTI Cardinal Massaia 1

BIELLA degli Infermi 4

CASALE M.TO S. Spirito 4

CIRIE' Stab. Osp. 3

CUNEO S. Croce e Carle 17

IVREA Civile 25

NOVARA Maggiore della Carità 1

SAVIGLIANO Maggiore SS. Annunziata 3

TORINO Presidio Sanitario Gradenigo 1

TORINO Oftalmico 39

VERCELLI Sant'Andrea 5

TOTALE 117CARMAGNOLA Lisa - Day Surgery 1

TORINO Maria Pia Hospital 5

TORINO Sedes Sapientiae 1

FARA NOVARESE I cedri 1

TOTALE 8GENOVA San Martino - Clinica Oculistica 7

LA SPEZIA Sant'Andrea 1

LAVAGNA Asl n. 4 Chiavarese 1

MELEGNANO Vizzolo - Predabissi 1

TOTALE 10

TOTALE TRAPIANTI 135

Patch innestati Placente prelevate

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66Regione Piemonte - Valle d’Aosta

Procurement

Banca della cute

La Banca della Cute di Torino, Struttura Semplice Dipartimentale del Dipartimento di Chirurgia Plastica dell’ASO CTO/M. Adelaide, è da 11 anni Centro di Riferimento Regionale per la Conservazione della Cute (DGR 27-29929 del 13-4-2000) e certificata dal Centro Nazionale Trapianti dopo le verifiche ispettive avvenute nel 2005, nel 2007 e nel 2010.Il personale è rappresentato da un biologo ed un tecnico di laboratorio, dipendenti dall’Azienda, ma si avvale anche dell’opera di cinque biologi borsisti che, oltre a condurre i progetti di ricerca, cooperano alle attività di produzione.L’attività della Banca comprende, fin dall’istituzione, il prelievo, il trattamento e la conservazione dei lembi cutanei alloplastici prelevati da donatori multiorgano e multitessuto, inoltre provvede a condurre i controlli di qualità dei tessuti, la produzione di ricerca applicata e la supervisione sulle applicazioni cliniche.Nata esclusivamente per fare fronte alle richieste del Centro Grandi Ustionati di fatto l’attività clinica basata sull’utilizzo della cute di Banca si è grandemente sviluppata in tutto il decennio di attività, conseguendo importanti successi terapeutici.Attualmente Banca Cute gestisce forniture dirette a 5 strutture accreditate regionali (A.O.U. San Giovanni Battista di Torino, Casa di Cura San Luca di Torino, Ospedale di Bra, Ospedale di Avigliana, Ospedale di Ciriè) presso cui sono stati effettuati nel corso del 2010 61 interventi chirurgici con innesti cutanei alloplastici pari a cm2 5719.E’ da notare peraltro che la nostra Banca ha intrapreso rapporti di fornitura con altre Regioni, segnatamente Veneto, Liguria ed Emilia Romagna. I pazienti a cui vengono dedicate tali forniture sono sia ustionati gravi che pazienti portatori di ulcere cutanee. Complessivamente le distribuzioni extraregionali sono state, nel corso del 2010, in numero di 7, pari a cm2 16716.L’evoluzione della normativa a livello europeo ed anche a livello nazionale ci ha portato progressivamente ad arricchire la strumentazione e ad affinare la lavorazione, ma anche a richiedere la radicale ristrutturazione degli ambienti di lavoro che, per proiettarsi nell’operatività adeguata ha richiesto un progetto di ristrutturazione che è in via di avanzata realizzazione. I requisiti generali per i rinnovati locali della Banca hanno ricalcato quelli dei Laboratori per Terapie Avanzate: sono infatti in via di realizzazione aree distinte destinate alla manipolazione di cute da donatore, al processamento cellulare (coltura di epidermide umana in vitro) ed alla crioconservazione di tessuti, campioni e prodotti. L’intento è di ricondurre le attività inerenti le terapie cellulari e quelle di manipolazione di cute da donatore nella pratica di una produzione in accordo alle norme farmaceutiche GMP, al fine di consentire il migliore accesso alle nuove terapie da parte dei pazienti, con l’obiettivo non soltanto di ridurre al minimo i rischi di tipo biologico, ma anche di ottenere la massima garanzia di efficacia e sistematica riproducibilità dei risultati.Parte integrante dell’attività della banca è la ricerca sperimentale e clinica, soprattutto dedicata al miglioramento del trattamento del paziente gravemente ustionato con cute alloplastica di Banca. Alcuni studi sono stati indirizzati al miglioramento delle tipologie di conservazione, in particolare ai procedimenti di decontaminazione del tessuto per diminuire le quantità di scarto. Inoltre è stato ideato, sulla base dei risultati delle ricerche da noi condotte, un nuovo biosostituto cutaneo composto da cute alloplastica disepitelizzata e cheratinociti autologhi; la sperimentazione clinica, approvata dal Comitato Etico Interaziendale di Torino è in corso.

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Resoconto CRT 201067

Attività

SEDE DIDONAZIONE

DONATORICUOREBATTENTE

PRELIEVO cm2

DONATORICUOREFERMO

PRELIEVO cm2

TOTALEDONATORI

TOTALE cm2

ASO ALESSANDRIA 6 22322 – – 6 22322

ASR AOSTA 3 6211 – – 3 6211

BI BIELLA 4 15805 – – 4 15805

NO BORGOMANERO 1 3143 – – 1 3143

TO5 CHIERI 2 9042 – – 2 9042

TO4 CIRIE' 1 1410 – – 1 1410

ASO CUNEO 3 11962 – – 3 11962

VCO DOMODOSSOLA 2 3295 – – 2 3295

TO4 OSPEDALE IVREA 1 1990 – – 1 1990

CN1 OSPEDALE MONDOVI' 1 2189 – – 1 2189

AOU MAGGIORE DELLA CARITA' NOVARA 8 26236 – – 8 26236

AOU SAN LUIGI ORBASSANO 1 4225 – – 1 4225

TO3 PINEROLO 2 5256 1 2440 3 7696

TO2 OSP. G. BOSCO TORINO 3 8141 3 7642 6 15783

ASO CTO TORINO 2 3780 1 1571 3 5351

AOU S. GIOV. BATTISTA TORINO 7 26269 3 8604 10 34873

VCO STAB. OSPED. VERBANIA 2 2340 – – 2 2340

VC VERCELLI 3 10193 3 4778 6 14971

TOTALE 52 163809 11 25035 63 188844

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68Regione Piemonte - Valle d’Aosta

Procurement

CUTEPROCESSATA

188844 cm2

GLICEROLATA

188844 cm2

188844 cm2

CUTEPRELEVATA

CRIOCONSERVATA

29036 cm2

DISTRIBUITACRIOCONSERVATA

104836 cm2

DISTRIBUITAGLICEROLATA

19316 cm2

SCARTATA

283214 cm2

GIACENTE AL 31/12/2009

318870 cm2

CUTE CONSERVATA IN BANCA AL 31/12/2010

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Resoconto CRT 201069

Attività

Crioconservata Glicerolata

La cute prelevata può essere congelata (crioconservata), lasciandone intatta la proprietà oppure trattata con glicerolo.

Cm

2

Cuore fermo Cuore battente

11

5245

NUMERO DONATORI/ANNO

307.605

0

188.884

11.2650

19.316

104.836

29.036

300.000 –

200.000 –

100.000 –

0 –

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

515654

85554643

21

1

14

5

38 8 14

41

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70Regione Piemonte - Valle d’Aosta

Procurement

Fresca Crioconservata Glicerolata

CUTE PRELEVATA/ANNO

MEDIA PRELIEVO PER DONATORE/ANNO

INNESTI DI CUTE PER PATOLOGIA/2010 - cm2

cm2

1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

ustioni - 124103ulcere - 8578scuoiamenti - 30altro - 1161

200.000 -

150.000 -

100.000 -

50.000 -

0 -

cm2

2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

29973154

3547

2877

2179

17771597

11141131

1412

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Resoconto CRT 201071

Attività

* Inclusi 7 trapianti fuori regione

TECNICHE CHIRURGICHE/PAZIENTI USTIONATI/ANNO

ANNO COPERTURA TEMPORANEA ALEXANDER* CUONO*

1999 – – 2

2000 4 2 3

2001 13 10 1

2002 13 8 –

2003 13 2 3

2004 14 1 1

2005 11 2 2

2006 9 3 1

2007 11 9 3

2008 16 10 –

2009 40 12 –

2010 42 24 4

TOTALE 186 83 20

* Tecniche Chirurgiche Utilizzate

TRAPIANTI EFFETTUATI*

PAZIENTI TRATTATI

ustioni - 70ulcere - 71scuoiamenti - 1altro - 6

ustioni - 39ulcere - 68scuoiamenti - 1altro - 5

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72Regione Piemonte - Valle d’Aosta

Procurement

Banca dei tessuti muscolo-scheletrici

L’osso da donatore vivente ed i tessuti muscolo-scheletrici da donatore cadavere sono indispensabili per trattare pazienti affetti da patologie caratterizzate da perdita di massa ossea e di tessuti connettivi in ambito soprattutto ortopedico, neurochirurgico, odontoiatrico e maxillo-facciale. L’aumentato utilizzo ha determinato la necessità di disporre di grandi quantitativi di tessuti muscolo-scheletrici che per legge vengono raccolti, conservati e distribuiti da una Banca, che ha il compito di garantirne la qualità e sicurezza dal momento del prelievo fino al momento in cui vengono usati come allotrapianti o innesti. I tessuti prelevati sono conservati congelati a -80°C ed utilizzati come tali oppure sono sottoposti a “manipolazione minima”, cioè tagliati in apposite dimensioni; processati mediante liofilizzazione; ridotti in stecche o piccoli frammenti (chips di osso spongioso, oppure cunei di osso corticospongioso o spongioso); degrassati (osso morcellizzato); demineralizzati; sterilizzati con raggi gamma o ossido di etilene, ed altri processi ancora. Il principio sia dell’utilizzo del trapianto congelato che dell’innesto processato è simile: il tessuto di banca, in particolare l’osso di banca, serve come trama (“scaffold”) che le cellule del ricevente riconoscono e su cui depositano osteoclasti ed osteoblasti capaci di rimodellarlo (l’innesto viene progressivamente riassorbito e rinnovato con osso nuovo: “creeping substitution”). L’innesto può avere una funzione “riempitiva” quando colma una perdita di sostanza, oppure una funzione di tenuta meccanica “strutturale” quando sostituisce un intero segmento (in questo caso è anche denominato innesto o trapianto massivo). La scelta del tipo di innesto (tipo di processazione ed eventuale sterilizzazione, dimensioni, tipo di osso) dipende dalla patologia per cui è usato e dalla funzione che deve sostenere: per esempio, in patologia odontoiatrica spesso sono necessari microchips di osso liofilizzato che, reidratati in sala operatoria, sono in grado di riempire le zone di osteolisi peridentali; in oncologia ortopedica si usano i trapianti massivi osteocondrali che sostituiscono le parti affette da tumore asportate in blocco; nelle revisioni di protesi d’anca mobilizzate si riempie l’osteolisi periprotesica con osso morcellizzato o liofilizzato e si sostiene il femore con stecche di corticale. La Regione Piemonte con D.G.R. n° 20-1133 del 23 ottobre 2000 ha identificato la “Banca dell’Osso” presso l’Azienda Ospedaliera CTO, CRF MA di Torino, dove era attiva in via sperimentale dal 1998, e nel 2003 ne ha modificato la denominazione in “Banca dei Tessuti Muscoloscheletrici della Regione Piemonte” (BTM) per sottolinearne l’impegno su tutto l’ambito dei trapianti. La BTM della Regione Piemonte è una delle cinque BTM al momento attive in Italia e dal settembre 2004 è accreditata come Banca Europea dal Ministero della Salute Italiano che, a seguito di ispezioni biennali, ne ha periodicamente rinnovato la certificazione. Dal 2000 fino a settembre 2004 l’attività della BTM è stata concentrata sul prelievo di osso chirurgico da donatore vivente. L’osso chirurgico è l’epifisi prossimale del femore asportata durante l’intervento chirurgico di protesi d’anca in caso di coxartrosi o frattura del collo del femore. Molti Ospedali del Piemonte, il cui personale è stato addestrato con uno specifico corso di formazione la cui V edizione si è svolta nel 2010, collaborano come Centri di Prelievo al reclutamento dei donatori ed inviano alla BTM regionale il tessuto prelevato perché possa essere certificato per qualità e sicurezza. A seguito inoltre dell’elaborazione di istruzioni operative specifiche distribuite a tutte le neurochirurgie della regione Piemonte e Valle d’Aosta, vengono inviate alla BTM le teche craniche di pazienti sottoposti ad interventi di decompressione cerebrale per la conservazione e la certificazione di idoneità del tessuto in attesa del successivo reimpianto al paziente stesso. Dal settembre 2004 la BTM ha iniziato il prelievo dei tessuti muscolo-scheletrici da donatore cadavere (multiorgano o multitessuto). E’ stato così possibile prelevare: interi segmenti di osso comprendenti anche la parte articolare con le inserzioni capsulari e tendinee (allotrapianto osteocondrale); i tessuti connettivi come la fascia lata, i tendini (per esempio, il tendine rotuleo, il tendine d’Achille, il tendine del tibiale anteriore-posteriore, i tendini della zampa d’oca) ed i menischi del ginocchio. Con l’obiettivo di ampliare l’attività di prelievo della BTM e migliorare il servizio ai donatori ed ai riceventi, nel 2005 si è svolto il primo corso per la formazione di ortopedici ed infermieri per il prelievo di tessuti da cadavere, che nel 2010 ha raggiunto la sua IV edizione. Dal 2006 la BTM distribuisce il proprio tessuto anche fuori regione, alla Clinica Ortopedica dell’Ospedale Vittorio Emanuele di Catania. Nel 2010 la BTM ha cambiato la propria sede d’attività all’interno dell’Azienda Ospedaliera CTO/Maria Adelaide, per consentire la realizzazione di una “clean room” all’interno della quale poter processare i tessuti secondo le norme GMP. In attesa che la “clean room”

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Resoconto CRT 201073

Attività

ATTIVITA’ PRELIEVO E DISTRIBUZIONE Nel 2010 sono stati esaminati 583 pazienti da sottoporre ad intervento di protesi totale d’anca, di cui 189 sono stati considerati idonei alla donazione di tessuto.

SEDE DIDONAZIONE

DO

NAT

OR

EC

UO

RE

BAT

TE

NT

E

DO

NAT

OR

E C

UO

RE

FER

MO

TOTA

LE

DO

NAT

OR

E V

IVE

NT

E

US

O O

MO

LOG

O

DO

NAT

OR

E V

IVE

NT

E

US

O A

UTO

LOG

O

TOTA

LE

TORINO ASO CTO 1 – 1 28 20 48TORINO ASO MARIA ADELAIDE – – – 8 – 8ASO ALESSANDRIA 1 – 1 37 – 37ASR AOSTA – – – – 12 12TO5 CHIERI – – – 32 – 32TO4 CIRIE' – – – 1 – 1ASO CUNEO 2 – 2 – – –TORINO AOU S. GIOV. BATTISTA 2 – 2 – – –ASO TORINO O.I.R.M. – – – – 2 2TO2 - GIOVANNI BOSCO 1 – 1 – 17 17TO3 - PINEROLO – 1 1 – – –AOU NOVARA 1 – 1 – 10 10CN1 SAVIGLIANO – – – 75 1 76VC VERCELLI – 3 3 – – –

TOTALE 8 4 12 181 62 243

Sono stati imbancati, con la collaborazione dei centri prelievo, 243 tessuti da donatori viventi di cui 181 provenienti da donatori omologhi e 62 per uso autologo.

venga completata, per meglio soddisfare le molteplici tipologie di tessuto richieste, la BTM è convenzionata con la BTM della Regione Emilia Romagna, con sede presso gli Istituti Ortopedici Rizzoli (IOR) di Bologna, a cui invia alcuni segmenti di tessuto muscolo-scheletrico da sottoporre a processazione asettica.

583 PAZIENTI ESAMINATI PER DONAZIONE OMOLOGA

IDONEI

NON IDONEI

68%

32%

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74Regione Piemonte - Valle d’Aosta

Procurement

La BTM ha partecipato con la propria equipe a 12 prelievi di tessuto muscoloscheletrico da donatore cadavere di cui 4 da donatore a cuore fermo (NHB) e 8 da donatore a cuore battente (HB).

243 DONATORE VIVENTE

DONAZIONI OMOLOGHE

DONAZIONI AUTOLOGHE

12 DONATORE CADAVERE

HB

NHB

1477754

Donatore vivente Donatore cadavere

224247235

193186172

136121

105127

12

243

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

26%

33%

74%

67%

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Resoconto CRT 201075

Attività

A seguito dell’attività di prelievo da donatore cadavere sono stati imbancati 158 segmenti.

Nel corso dell’anno per conto della BTM Regione Piemonte presso la BTM IOR di Bologna sono stati sottoposti a processazione asettica n° 45 segmenti con la produzione di 257 tessuti, tra cui 67 confezioni di osso liofilizzato e 81 confezioni di osso morcellizzato.

L’attività della BTM ha consentito di evadere 637 richieste di tessuto per l’esecuzione di 464 interventi di varia tipologia.

PRELIEVI DONATORE CADAVERE 2010

SEGMENTI

FEMORE 8

FEMORE PROSSIMALE 2

FEMORE DISTALE 2

EPIFISI FEMORALE 2

TIBIA 11

TIBIA PROSSIMALE 1

TIBIA DISTALE 1

PERONE 2

SEGMENTI DI CRESTA ILIACA 34

TENDINE 95

TOTALE 158

700 -

600 -

500 -

400 -

300 -

200 -

100 -

0 -2005 2006 2007 2008 2009 2010

ATTIVITÀ NEGLI ANNI 2004-2010

Tessuti utilizzati Interventi

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76Regione Piemonte - Valle d’Aosta

Procurement

Banca delle Valvole Cardiache e dei Tessuti Vascolari

SEDE DIDONAZIONE

DONATORICUORE BATTENTE

VALVOLEPRELEVATE

DONATORICUORE FERMO

VALVOLEPRELEVATE

ASO SS. ANTONIO E BIAGIO ALESSANDRIA

2 3 – –

VCO SAN BIAGIO DOMODOSSOLA

2 3 – –

AOU MAGGIORE DELLA CARITA' - NOVARA

4 8 – –

TO3 E. AGNELLI PINEROLO

– – 1 1

TO2 GIOVANNI BOSCO TORINO

– – 1 2

ASO C.T.O./C.R.F./MARIA ADELAIDE - TORINO

1 2 1 2

AOU S. G. BATTISTA TORINO

1 2 – –

VC S. ANDREA VERCELLI

– – 2 4

TOTALE 10 18 5 9

L’attività di prelievo, dissezione e criopreservazione di Valvole Cardiache Umane da Donatore Domino e Cadavere a Cuore Battente è iniziata nel 1996, vista la necessità di reperire valvole ad uso pediatrico da parte della divisione di Cardiochirurgia dell’Azienda Ospedaliera O.I.R.M. – S. Anna.Nel 2003 la Regione Piemonte ha riconosciuto la Banca delle Valvole Cardiache e Segmenti Vascolari Umani con D.G.R. n° 28-8861 del 31 marzo 2003, con sede presso il Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale dell’Azienda Ospedaliera O.I.R.M. – S. Anna. La Banca opera nel rispetto delle Linee Guida nazionali, emesse dal Centro Nazionale Trapianti, alla stesura delle quali ha collaborato insieme alle altre Banche italiane di Valvole Cardiache e Tessuti Vascolari. Nel 2005 la Banca si è dotata di un Comitato Scientifico che ha sviluppato, in collaborazione con il CRT, le linee di indirizzo per il prelievo e l’utilizzo delle valvole cardiache umane. A seguito dello sviluppo delle linee di indirizzo sono state formate, in collaborazione con tutte le Cardiochirurgie del Piemonte, le equipe di prelievo locali. Queste ultime sono quindi presenti e attive presso l’ A.S.O. O.I.R.M – S. Anna di Torino, l’A.O.U. S. Giovanni Battista di Torino e l’A.S.O. Mauriziano di Torino, l’A.S.O. S. Croce e Carle di Cuneo, l’A.S.O. SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo di Alessandria, l’A.O.U. Maggiore della Carità di Novara. Con l’attivazione delle equipe locali di prelievo, dal giugno 2005 ha potuto potenziare l’attività di prelievo di valvole cardiache umane da donatore cadavere. Nel corso del 2005 la Banca ha inoltre ottenuto la Certificazione Vision 2000 e sono stati ultimati i lavori per la realizzazione della Stanza di Manipolazione, utilizzata per la lavorazione in asepsi dei tessuti vascolari e valvolari, in ottemperanza a quanto richiesto dagli standard nazionali ed internazionali. Da inizio attività (27/05/2005 ) al 31/12/2010, sono state prelevate 233 valvole, 64 delle quali risultate non conformi (scarto 27%); sono stati eseguiti 93 innesti in Piemonte, di cui 11 provenienti da altre Banche in Italia (12%). Inoltre, è stato eseguito 1 innesto fuori regione con valvola fornita dalla nostra Banca.Sono state rilasciate in totale 47 valvole polmonari (51%), 38 delle quali (81%) utilizzate dalla Cardiochirurgia dell’Az. Osp. O.I.R.M.-S. Anna.

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Resoconto CRT 201077

27

711

Attività

ATTIVITÀ VALVOLE CARDIACHE

Prelevate Non Conformi Innestate

30

7 8

58

1724

57

1523

38

23

8 1014 13

2005 2006 2007 2008 2009 2010

INNESTATE

11

IDONEE

20

DISPONIBILI

118

27

VALVOLEPRELEVATE

27

VALVOLEPROCESSATE

98

IN BANCAAL 31/12/2009

7

NON IDONEE

5

ELIMINATE

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78Regione Piemonte - Valle d’Aosta

Laboratorio di processazione, conservazione e distribuzione del tessuto paratiroideo

Dal 1 gennaio 2008, la Banca delle Cornee della Regione Piemonte è stata individuata quale struttura di processazione, conservazione e distribuzione di tessuto paratiroideo.L’esigenza della conservazione di tessuto paratiroideo nasce dalla necessità, per i pazienti che vengono sottoposti a paratiroidectomia, a seguito dell’insorgenza di iperparatiroidismo. Se – a seguito dell’intervento – la capacità del tessuto paratiroideo residuo di produrre paratormone non risulta sufficiente per regolare il metabolismo del calcio, il tessuto paratiroideo conservato viene reinnestato in una tasca muscolare del paziente a cui era stato asportato. Si definisce quindi il processo quale conservazione per innesto di tessuto autologo.Nel corso del primo anno di questa attività - 2008 - è stato conservato il tessuto paratiroideo di sedici pazienti, prelevato presso due Strutture di Chirurgia dell’A.O.U. S. Giovanni Battista di Torino, la Chirurgia Generale 1 e la Chirurgia Esofagea 3. Per due di questi pazienti è risultato necessario procedere alla distribuzione per trapianto autologo del tessuto paratiroideo conservato.

Nel corso del secondo anno – 2009 – è stato conservato il tessuto paratiroideo di dieci pazienti, prelevato presso le stesse due Strutture di Chirurgia.Per un solo paziente si è proceduto alla distribuzione per trapianto autologo del tessuto paratiroideo conservato.

Nel corso del terzo anno – 2010 - è stato conservato il tessuto paratiroideo di undici pazienti, prelevato presso le stesse due Strutture di Chirurgia.Per due pazienti si è proceduto alla distribuzione per trapianto autologo del tessuto paratiroideo conservato.

Laboratorio tessuto paratiroideo

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80Regione Piemonte - Valle d’Aosta

Il primo trapianto di midollo osseo sull’uomo fu eseguito nel settembre del 1957; da allora, migliaia di pazienti sono stati trattati con questa terapia, che attualmente è eseguita in circa 500 Centri distribuiti in oltre 50 paesi del mondo. Il percorso che ha portato il trapianto di cellule staminali emopoietiche (CSE) ad affermarsi come migliore terapia per pazienti affetti da patologie oncoematologiche ed ematologiche gravi è stato lungo e difficoltoso tanto che, solo negli anni ’70 si ottennero i primi successi in termini di miglioramento della sopravvivenza. Inizialmente, il trapianto era limitato solo a quei pazienti (circa 25-30%) che avevano un familiare compatibile; più tardi risultati promettenti si ottennero trapiantando le cellule di un donatore compatibile non familiare, intorno alla fine degli anni ’80 si delineò la possibilità di usare il sangue cordonale come fonte di CSE a scopo di trapianto. Il numero di patologie potenzialmente curabili con il trapianto di cellule staminali è cresciuto nel corso degli anni: malattie tumorali del sangue come leucemie, mielomi, linfomi e non tumorali, immunodeficienze, talassemia, anemia aplastica hanno migliorato la loro prognosi con la possibilità del trapianto; più recente è l’estensione di questa terapia a malattie del metabolismo, tumori solidi e sindromi ereditarie.L’introduzione del trapianto nella pratica clinica ha contribuito a stimolare la ricerca, accrescendo le conoscenze in campo oncologico, immunologico ed ematologico; sono state raggiunte importanti acquisizioni sulla tolleranza immunitaria ed è stato dimostrato il ruolo del sistema immunitario nel controllo del cancro. L’osservazione che all’eradicazione della malattia tumorale contribuiscono sia i potenti regimi di preparazione al trapianto chemio e radioterapici, definiti mieloablativi o convenzionali, sia gli effetti immunologici delle cellule trapiantate, ha indotto i clinici a trovare nuovi regimi di condizionamento meno aggressivi e quindi meno tossici, ma capaci di conservare la loro attività antitumorale - graft-versus-leukemia/tumor (GVL/GVT) dovuta ai T linfociti e cellule accessorie della risposta immunitaria del donatore e di garantire l’attecchimento del tessuto trapiantato. Risale agli anni più recenti la messa a punto di protocolli clinici in cui regimi di condizionamento definiti non-mieloablativi sono associati a un potente regime immunosoppressivo post-trapianto, con lo scopo di ridurre da un lato la morbilità e mortalità post-trapianto, e dall’altro di evitare il rigetto e prevenire la reazione del trapianto contro l’ospite, la graft-versus-host-disease (GVHD), complicanza talvolta letale. Il miglioramento delle terapie di supporto e l’introduzione di protocolli terapeutici più mirati consente, attualmente, di proporre questa strategia terapeutica ad un maggior numero di pazienti che per età, patologia o condizioni cliniche, fino a qualche anno fa sarebbero stati esclusi. In Piemonte l’attività di trapianto delle CSE è presente in numerosi Centri che aderiscono al Gruppo Italiano di Trapianto di Midollo Osseo (GITMO). Negli ospedali di Alessandria, IRCC Candiolo, Cuneo, Novara, S. Luigi di Orbassano, Torino S.G. Battista, OIRM e Mauriziano, Verbania, Vercelli sono attivi programmi di prelievo, crioconservazione, manipolazione ed utilizzo di CSE a scopo di trapianto autologo e nella maggior parte di essi anche di trapianto allogenico. Alcuni di questi Centri Trapianto (CT) sono anche accreditati dal GITMO ad effettuare il trapianto di CSE da donatore non consanguineo (Marrow Unrelated Donor – MUD): CT AL01: Ematologia A.O. SS Antonio e Biagio e C. Arrigo di Alessandria (Dr. A. Levis) CT CN01: Ematologia A.O. S. Croce e Carle di Cuneo (Dr. A. Gallamini) CT TO01: Centro Trapianti Interdipartimentale A.O.U. S. Giovanni Battista di Torino (Dott. M. Falda) CT TO02: Ematologia Pediatrica OIRM-S. Anna di Torino (Dr. ssa F. Fagioli) L’attività di trapianto piemontese è integrata con quella italiana tramite una rete collaborativa che ha l’obiettivo principale di migliorare il grado di specializzazione delle tecniche trapiantologiche nelle singole unità regionali e, attraverso un costruttivo scambio di dati ed informazioni, la stesura di progetti clinico-scientifici multicentrici, utilizzando in modo razionale le risorse economiche destinate alla ricerca. In conformità alle Direttive Europee 23/2004/CE e 17/2006/CE i Centri di conservazione e di trapianto di CSE hanno intrapreso, già nel 2006, il percorso di accreditamento presso l’autorità competente rappresentata dal JACIE (Joint Accreditation Committee of ISCT and EBMT – European Bone Marrow Transplantation Group), sia per il settore clinico (trapianto autologo ed allogenico), sia per il laboratorio (raccolta e processazione delle CSE).

Cellule staminali emopoietiche

Cellule staminali emopoietiche

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Resoconto CRT 201081

AttivitàPer tutti i centri che eseguono trapianti di CSE in Piemonte è riportata in dettaglio la sintesi dell’attività a partire dal 2000. Nel 2010, il numero totale di trapianti autologhi ed allogenici, pur con alcune variazioni da centro a centro, si è mantenuto complessivamente stabile rispetto all’anno precedente; nell’ambito del trapianto allogenico, si è registrata una ripresa del trapianto da donatore non consanguineo rispetto al familiare, e riguardo la fonte di CSE, stabile è stato il ricorso alle unità di sangue placentare. Di seguito è riportata una valutazione più dettagliata dell’attività dei Centri e una breve scheda, che riporta le caratteristiche delle patologie trattate con il trapianto allogenico e la valutazione dell’esito complessivo del trapianto (suddividendo, quando possibile, i trapianti da donatore consanguineo rispetto a quelli da donatore non consanguineo).Le curve di sopravvivenza e mortalità trapianto-correlata, presentate dai Centri, si riferiscono a tipologie di pazienti diversi per patologia ed età e pertanto non sono direttamente confrontabili. Si precisa, inoltre, che nelle tabelle di attività del CT sono indicate le segnalazioni di trapianto, mentre i grafici a torta raffigurano il numero di pazienti trapiantati suddiviso per patologia; è possibile quindi che i numeri riportati nelle tabelle e nei grafici non coincidano, poiché un paziente potrebbe essere stato trapiantato più di una volta.

CT AL01Nel 2010 il numero di trapianti allogenici eseguiti ha confermato l’incremento di attività rilevato nel 2009. Sono 25 i trapianti allogenici (12 da donatore famigliare e 13 da donatore non famigliare - MUD) e 40 i trapianti autologhi. Si è assistito, rispetto all’anno precedente, ad un aumento significativo delle procedure da donatore non famigliare mentre non sono state eseguite procedure utilizzando il sangue cordonale. I dati di mortalità trapianto correlata sono simili a quelli del 2009 ma con una tendenza confortante al miglioramento.Nel complesso i dati del nostro centro appaiono allineati con quelli prodotti dagli altri centri italiani afferenti al GITMO.Nel corso del 2010 sono state eseguite le prime tre procedure di trapianto allogenico non mieloablativo utilizzando la TLI (Total Lymphoid Irradiation) come terapia di condizionamento.

CT CN01La Struttura Complessa di Ematologia, istituita nel 1994 è articolata in 3 branche di attività distinte: la degenza con una dotazione di 15 posti letto di cui tre isolati in ambiente a bassa carica batterica, il Day Hospital-Ambulatorio con una dotazione di 6 poltrone/posti letto e il laboratorio di biologia cellulare e criobiologia. La S.C. ha iniziato l'attività di trapianto autologo nel dicembre 1995, di trapianto allogenico da donatore familiare nel dicembre 1999 e da donatore non consanguineo nel 2005; dal 2006 si utilizza quale fonte di CSE anche il cordone ombelicale. L 'unità è accreditata alle Società Italiana ed Europea di trapianto di midollo (GITMO e EBMT). La "mission" aziendale della S.C. è l'erogazione di assistenza ematologica a tutto il quadrante sud-ovest della regione Piemonte e pertanto svolge attività di consulenza ematologica presso i presidi ospedalieri di tale area: dal 1999 esiste una convenzione per consulenza periodica con l'ex Asl n°16 di Mondovì-Ceva, dal 2000 è stata attivata un'analoga convenzione per consulenza con l'ex Asl n°17 di Savigliano-Saluzzo-Fossano attualmente confluite nell'ASL CN1 e dal 2003 con l'ASL CN2 di Alba-Bra. La S.C di Ematologia è dotata di un laboratorio dedicato alle attività diagnostiche in campo ematologico e al congelamento e criopreservazione di CSE. La S.C. svolge attività di ricerca clinica nell'ambito delle principali emopatie neoplastiche e nell’ambito del trapianto di midollo osseo autologo e allogenico, e delle infezioni opportunistiche nei pazienti immunocompromessi.La pianta organica è attualmente composta dal Direttore, 8 dirigenti medici, 1 dirigente biologo-patologo clinico, 1 biologo PhD (dottore di ricerca in medicina molecolare), 1 infermiere C.P.S. esperto, 1 Coadiutore Amministrativo-Coordinatore di sperimentazioni cliniche, 1 A.S. C.P.S. esperto, 24 infermieri C.P.S., 4 O.S.S. ( personale A.M.O.S.).

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82Regione Piemonte - Valle d’Aosta

CT TO01Nel corso del 2010, le attività dei Centri Trapianto TO01 e TO03, afferenti rispettivamente all’Ematologie Ospedaliera ed Universitaria dell’A.O.U. San Giovanni Battista, si sono unificate in un unico Centro Trapianto Interdipartimentale (TO01231). L’unificazione del programma ha permesso di creare un qualificato gruppo di lavoro, sia sotto il profilo clinico che scientifico, seguendo le attuali direttive europee e del Centro Nazionale Trapianti nell'ambito del percorso di accreditamento J.A.C.I.E.. L’attività del Centro nel 2010 si sostanzia in 175 trapianti di cui 119 autologhi e 56 allogenici. I pazienti affetti da mieloma multiplo sono più frequentemente sottoposti ad un trapianto autologo e le leucemie acute ad un trapianto allogenico. L’attività cumulativa dei CT TO01 e TO03 dal 2000 ha portato globalmente 589 pazienti affetti da patologie onco-ematologiche altrimenti incurabili al trapianto allogenico e 1692 al trapianto autologo. In particolare, per quanto riguarda il trapianto allogenico, 369 pazienti hanno ricevuto cellule staminali emopoietiche da un donatore familiare e 213 da donatore non consanguineo (MUD) identificato nei registri dei donatori italiano (IBMDR) ed esteri. La sopravvivenza globale di tutti i pazienti sottoposti a trapianto allogenico raggiunge un plateau, con un follow up che si estende a quasi 11 anni sottolineando che il trapianto è stato un efficace presidio terapeutico in un congruo numero di pazienti affetti da patologie maligne altrimenti incurabili. Due ulteriori analisi di sopravvivenza sono presentati in questa relazione: un confronto tra la sopravvivenza globale e quella dei trapianti eseguiti da donatore familiare e da donatore MUD e dei trapianti eseguiti dopo un regime di condizionamento intenso, comunemente definito mieloablativo, o dopo un regime a ridotta intensità. Si sottolinea che negli ultimi anni è proporzionalmente incrementato il numero di trapianti effettuati dopo un regime di condizionamento a intensità ridotta per permettere anche a pazienti non candidabili ad una chemio-radioterapia intensa, perché affetti da comorbità o per età, di esser trattati con un presidio potenzialmente curativo. Il trapianto ad intensità ridotta è quindi riservato a pazienti più anziani con un maggior rischio di tossicità trapiantologica, mentre mediamente i più giovani sono candidati a trapianti mieloablativi. Questo spiega la differenza di sopravvivenza tra i due tipi di condizionamento impiegati in clinica.Per quanto riguarda la ricerca clinico-scientifica, il Centro coordina studi clinici multicentrici, in particolare nell’ambito delle patologie linfoproliferative, sia sul trapianto autologo sia sul trapianto allogenico, nell'ambito della società scientifica del GITMO (Gruppo Italiano Trapianti di Midollo) e partecipa attivamente a programmi di ricerca internazionali facendo parte del “Seattle Consortium”, consorzio di centri trapiantologici americani ed europei impegnati in numerosi studi collaborativi biologici e clinici. I risultati della ricerca clinico-scientifica 2000-2010 hanno portata alla pubblicazione di circa 100 manoscritti in extenso su riviste di alto livello scientifico e a numerose relazioni a congressi nazionali ed internazionali. Inoltre, l’attività scientifica del Centro ha permesso in anni recenti di ottenere importanti finanziamenti dal Ministero della Ricerca e da Fondazioni private che hanno consentito l’assegnazione di borse di studio a giovani medici e biologi delle strutture di ricerca clinica e scientifica della regione Piemonte creando un network di competenze di alta qualità tra i Centri Trapianto di Midollo regionali. Complessivamente, i dati dell’attività del decennio passato, per quantità e qualità dei risultati ottenuti, pongono il Centro Trapianti dell‘Azienda San Giovanni Battista tra le prime realtà trapiantologiche nazionali ed in linea con i risultati riportati dai più importanti Centri trapianto internazionali.

CT TO02 L’attività del Centro Trapianti di Cellule Staminali e Terapia Cellulare dell’Ospedale Infantile Regina Margherita, Torino, è iniziata nel 1989 e si è caratterizzata nel corso degli anni per il trattamento di malattie tumorali e non tumorali con il trapianto autologo ed allogenico di cellule staminali ematopoietiche, midollari, periferiche e cordonali, da donatore familiare e non correlato. L’attività del Centro è orientata alla promozione della qualità clinica e di laboratorio delle procedure trapiantologiche di raccolta, manipolazione e di uso clinico delle cellule staminali ematopoietiche e mesenchimali.

Cellule staminali emopoietiche

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Resoconto CRT 201083

Nel corso degli anni sono proseguiti i programmi di Certificazione ISO 9001 e di Accreditamento JACIE (Joint Accreditation Committee of ISCT-Europe and EBMT), ed è stata inoltre avviata la fase di qualifica della Cell Factory, al fine di ottenere l’autorizzazione AIFA alla produzione di prodotti di terapia cellulare ad uso clinico.Nell’Ottobre 2010 è stata definita la costituzione del Centro Trapianti Metropolitano Torino, cui afferiscono i CT dell’IRCC di Candiolo e dell’Ospedale San Luigi di Orbassano; il Centro Coordinatore è il CT TO02 dell’Ospedale Infantile Regina Margherita. Prossimo obiettivo sarà di raggiungere l’Accreditamento JACIE come Centro Metropolitano, condividendo le problematiche del percorso del paziente trapiantando.

CT IRCC - CandioloDal Gennaio 2001 presso la Divisione di Oncologia dell’ IRCC è stata avviato un programma di trapianto allogenico sia in ambito di tumori solidi che di neoplasie ematologiche. Da allora in accordo con tale approccio sono stati eseguiti 70 trapianti. Di questi 31 sono stati eseguiti in neoplasie solide e 39 in emopatie maligne. Tra le emopatie maligne 11 erano rappresentate da Mieloma multiplo alla diagnosi, 8 da Mieloma Multiplo risultato resistente a più linee di chemioterapia, 8 da malattia linfoproliferativa (3 Linfomi di Hodgkin, 3 Linfomi non Hodgkin e 2 LLC) resistenti a più linee di chemioterapia e 12 da malattia mieloproliferativa (5 LAM e 7 MDS).Tutti i pazienti sono stati trapiantati da donatori familiari; 62 pazienti da donatori HLA-identici e 8 pazienti da donatori familiari solo parzialmente identici.L’età mediana al trapianto è stata di 55 anni (21-69 anni), lo stato di malattia al trapianto è stato di diagnosi/remissione completa in 15 pazienti e di malattia ricaduta/non in remissione completa in 55 pazienti. Sono riportate le curve di sopravvivenza globale dei pazienti ed in base al tipo di tumore (tumori ematologici o tumori solidi).La mortalità trapianto relata nei primi 100 giorni è stata di 1/67 (0.1%) mentre quella complessiva di 7/70 (10%). La causa di mortalità è stata la GVHD in 4 pazienti e infezioni n 3. La incidenza cumulativa di mortalità trapianto relata globale (14,2%) e suddivisa in base allo stato di malattia al trapianto calcolata secondo il metodo Kaplan Meier.Dall’ottobre 2010 il CT fa parte del Programma trapianti metropolitano dell’area torinese. Nell’ambito di tale realtà verranno potenziate le peculiarità proprie del Centro rivolte allo studio del trapianto allogenico di cellule staminali quale immunoterapia adottiva nelle neoplasie maligne. Al fine di raggiungere tale obiettivo particolare attenzione verrà prestata a studi di ricerca traslazionale/clinica in grado di potenziare l’effetto di graft versus tumor e contemporaneamente di limitare la tossicità legata alla procedura trapiantologica.

CT Ospedale San Luigi - OrbassanoL’attività del Centro Trapianti dell’Ospedale San Luigi (Orbassano-Torino) viene svolta all’interno della Divisione di Medicina Interna II ad indirizzo Ematologico (Direttore Prof. G. Saglio). Il Centro afferisce al GITMO (Gruppo Italiano Trapianti Midollo Osseo) ed è membro dell’EBMT (The European Group for Blood and Marrow Trasplantation).L’attività trapiantologica effettuata nel 2010 (38 trapianti complessivamente) ha riguardato come di consueto patologie oncoematologiche prevalentemente sottoposte a trapianto autologo; si è avuto tuttavia un significativo incremento dei trapianti allogenici familiari (5 rispetto a 1 nel 2009) ed un trapianto autologo per Sclerosi Multipla. Tappa importante nell’evoluzione futura del Centro è stata la costituzione nel corso del 2010 del Centro Trapianti Metropolitano di Torino. Gli obiettivi fondanti di tale processo di integrazione e unificazione sono l’ottimizzazione delle risorse strutturali disponibili, cliniche e di laboratorio e l’implementazione dei processi di formazione e aggiornamento delle risorse umane necessarie per l’espletamento e lo sviluppo dell’attività di Trapianto delle Cellule Staminali Ematopoietiche. Analogamente è in corso un processo di integrazione e coordinamento delle procedure di Accreditamento JACIE dei tre Centri con l’obiettivo di un accreditamento congiunto nel corso del 2012.

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84Regione Piemonte - Valle d’Aosta

CT Vercelli L'attività è iniziata presso l'Ospedale S. Andrea di Vercelli nel 1999 dapprima nell'ambito della struttura complessa di Oncologia e successivamente dal 2006 come Struttura semplice a valenza dipartimentale di Ematologia.Complessivamente sono state portate a termine circa 100 procedure senza che si siano registrate significative complicanze.Nel corso del 2010 sono stati effettuati 8 trapianti autologhi. Il CT è dotato di una camera protetta con zona filtro d'accesso e sistema di ventilazione positiva; tale camera è ubicata nel reparto di Ematologia/Oncologia in un’area inizialmente creata ed assegnata al reparto di malattie infettive e come tale progettata con i criteri di protezione adeguati. Il Centro intende proseguire con tale attività inserendo la procedura nel percorso di cura di linfomi, mielomi e leucemie acute secondo quanto indicato dalle linee guida internazionali.

CT NovaraLa Struttura Complessa a Direzione Universitaria di Ematologia dell'A.O.U. Maggiore della Carità di Novara e dell'Università del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro è accreditata presso il GITMO per lo svolgimento di attività di trapianto di cellule staminali emopoietiche autologhe. Dal febbraio 2010, ha conseguito la certificazione di un sistema qualità secondo la norma ISO 9001: 2008. E' inoltre in fase avanzata il percorso destinato all'accreditamento in accordo ai requisiti JACIE. L'attivita' trapiantologica è orientata al trattamento delle principali patologie oncoematologiche e si svolge nell'ambito di una struttura di degenza dedicata a bassa carica microbica (camere singole, pressione positiva e filtri EPHA). Nell'ambito del programma trapianti di cellule staminali, viene offerta ai pazienti la partecipazione a protocolli di ricerca clinica e traslazionale. Dal 2010, è attivo un Incarico Professionale di Alta Specializzazione (IPAS) specificamente dedicato ai Trapianti di Cellule Staminali Emopoietiche.

CT MaurizianoLa S.C.D.U. di Ematologia e Terapie Cellulari è stata attivata presso l’ASO Ordine Mauriziano di Torino nell’Ottobre 2008, sotto la direzione del Prof. C. Tarella.Dopo una iniziale fase di organizzazione delle attività cliniche, negli ultimi mesi del 2009 sono stati eseguiti i primi 2 trapianti di CSE autologhe in pazienti affetti da linfoma non Hodgkin. L’attività trapiantologica è poi proseguita, con un progressivo incremento, nel corso del 2010 che ha portato a 18 il numero complessivo di procedure sinora effettuate. Ad esse si aggiungono oltre 22 procedure eseguite c/o il CT San Giovanni Antica Sede. I pazienti dopo la chiusura del Centro sono stati trasferiti per la gestione del follow up al CT dell'Ospedale Mauriziano. In particolare, nel corso del 2010, sono stati sottoposti a procedura di autotrapianto 10 pazienti affetti da NHL e 6 pazienti affetti da Linfoma di Hodgkin.Per quanto riguarda le procedure di criopreservazione, l'attività si è svolta fino ad ora in stretta collaborazione con la Divisione Universitaria di Ematologia dell'Ospedale Molinette diretta dal Prof. Boccadoro; le procedure aferetiche sono state eseguite presso la Banca del Sangue dello stesso Ospedale. Si ritiene che a breve sarà possibile eseguire la criopreservazione delle cellule presso l'Istituto di Biotecnologie dell'Università di Torino. Inoltre, è prevista la realizzazione presso l’Ospedale Mauriziano del nuovo Reparto con annesse camere dedicate, che consentirà di ampliare le procedure trapiantologiche. Visto che l’attività trapiantologica si è ormai consolidata, abbiamo recentemente avviato la pratica per la richiesta di assegnazione di codice CIC. Il Responsabile del Centro Trapianti è il Prof. Corrado Tarella e il Referente clinico del progetto è il Dr. Alberto De Crescenzo.

Cellule staminali emopoietiche

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Resoconto CRT 201085

2000

2001

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

2010

TOTA

LE

CT AL01 - A.S.O. SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo di Alessandria Direttore: Prof. A. Levis

TRAPIANTI ALLOGENICI

DONATORECONSANGUINEO 6 9 8 10 11 8 8 10 7 16 12 105

DONATORE NON CONSANGUINEO – – – – – 2 4 3 9 9 13 40

SANGUEPLACENTARE – – – – – – – – – 2 – 2

TRAPIANTI AUTOLOGHI 20 24 19 37 30 27 33 37 48 49 40 364

CT CN01 A.S.O. S. Croce e Carle - Cuneo Direttore: Prof. A. Gallamini

TRAPIANTI ALLOGENICI

DONATORECONSANGUINEO 3 4 4 6 14 11 6 4 7 5 3 67

DONATORE NON CONSANGUINEO – – – – – 1 4 7 2 5 7 26

SANGUEPLACENTARE – – – – – – 1 – 2 4 5 12

TRAPIANTI AUTOLOGHI 22 29 27 16 20 24 22 22 19 12 22 235

CT TO01 A.O.U. S. Giovanni Battista di Torino Direttore: Dott. M. Falda

TRAPIANTI ALLOGENICI

DONATORECONSANGUINEO 54 34 31 43 40 35 30 25 22 34 21 369

DONATORE NON CONSANGUINEO 7 9 9 6 16 23 25 19 37 28 34 213

SANGUEPLACENTARE 3 2 – – 2 – 1 – – 3 1 12

TRAPIANTI AUTOLOGHI 177 138 158 176 172 182 171 136 135 126 119 1690

CT TO02 A.S.O. O.I.R.M. - S. Anna di Torino Direttore: Dott.ssa F. Fagioli

TRAPIANTI ALLOGENICI

DONATORECONSANGUINEO 8 8 12 11 10 10 11 12 8 12 11 113

DONATORE NON CONSANGUINEO 2 2 8 12 15 14 13 23 13 12 15 129

SANGUEPLACENTARE 3 4 2 1 1 4 1 1 6 6 7 36

TRAPIANTI AUTOLOGHI 26 25 28 39 25 19 28 18 23 11 16 258

Istituto per la Ricerca e la Cura del Cancro - (IRCC) - Candiolo Direttore: Prof. M. Aglietta

TRAPIANTI ALLOGENICI

DONATORECONSANGUINEO – 7 11 10 10 3 10 6 6 2 5 70

TRAPIANTI AUTOLOGHI 26 15 22 14 18 23 15 29 20 16 15 213

A.O.U. S. Luigi Gonzaga - Orbassano Direttore: Prof. G. Saglio

TRAPIANTI ALLOGENICI

DONATORECONSANGUINEO – 2 3 7 3 5 5 5 2 1 5 38

TRAPIANTI AUTOLOGHI 40 33 40 37 35 25 32 43 33 34 27 379

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N. TRAPIANTI PER ANNO

86Regione Piemonte - Valle d’Aosta

Cellule staminali emopoietiche

2000

2001

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

2010

TOTA

LE

Osp. Civile - Ivrea Direttore: Dott. M. GirottoTRAPIANTI AUTOLOGHI – – – – 1 6 5 6 6 3 1 28

A.O.U. Maggiore della Carità - Novara Direttore: Prof. G. GaidanoTRAPIANTI AUTOLOGHI – – – – 4 19 15 19 16 24 28 125

A.S.O. Osp. Mauriziano - Torino Direttore: Prof. C. TarellaTRAPIANTI AUTOLOGHI – – 1 3 3 5 5 5 – 2 16 40

Osp. Castelli - Verbania Direttore: Dott. S. CozziTRAPIANTI AUTOLOGHI – – – – – 6 8 2 4 6 6 32

Osp. S. Andrea - Vercelli Direttore: Dott. A. SantagostinoTRAPIANTI AUTOLOGHI – – – – – – – – – 7 8 15

AUTOLOGHI

ALLOGENICI

DONATORE CONSANGUINEO

DONATORE NON CONSANGUINEO

SANGUE PLACENTARE

706162

7072

8887

696471

290304317334319300319294

264311 298

54 57

69

139121115119116122106888186139

158

13431266

9 1117 18

3140

46

52 52

13

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

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Resoconto CRT 201087

CT AL01

ATTIVITÀ DEL TRAPIANTO ALLOGENICO DAL 2000

SOPRAVVIVENZA GLOBALE

MORTALITÀ TRAPIANTO CORRELATA

% P

azie

nti

% P

azie

nti

FAMMUD o CB

FAMMUD o CB

Leucemia mieloide acutaLeucemia mieloide cronicaLeucemia linfoblastica acutaLeucemia linfatica cronicaLinfoma non HodgkinLinfoma di HodgkinMieloma multiploMielodisplasiaAltro

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88Regione Piemonte - Valle d’Aosta

ATTIVITÀ DEL TRAPIANTO ALLOGENICO DAL 2000

Cellule staminali emopoietiche CT CN01

SOPRAVVIVENZA GLOBALE

MORTALITÀ TRAPIANTO CORRELATA

CordoneFamigliareMUD

CordoneMUDFamigliare

Leucemia mieloide acutaLeucemia mieloide cronicaLeucemia linfoblastica acutaLeucemia linfatica cronicaLinfoma non HodgkinLinfoma di HodgkinMieloma multiploMielodisplasiaAltro

% P

azie

nti

% P

azie

nti

Mesi dal trapianto

Mesi dal trapianto

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Resoconto CRT 201089

CT T001

ATTIVITÀ DEL TRAPIANTO ALLOGENICO DAL 2000

SOPRAVVIVENZA TRAPIANTI

SOPRAVVIVENZA TRAPIANTI DOPO CONDIZIONAMENTO

MORTALITÀ TRAPIANTO CORRELATA

Anni dal trapianto

% P

azie

nti

Anni dal trapianto

% P

azie

nti

Leucemia mieloide acutaLeucemia mieloide cronicaLeucemia linfoblastica acutaLeucemia linfatica cronicaLinfoma non HodgkinLinfoma di HodgkinMieloma multiploMielodisplasiaAltroTumori solidiAnemia aplastica severa

MIELOABLATIVO VS RIDOTTA INTENSITA'FAMILIARE VS MUD

Anni dal trapianto

% P

azie

nti

Page 90: Regione Piemonte Val d’Aosta Resoconto CRT Anno 2010 · anno per il procurement di organi e tessuti in Piemonte. Sono lievemente aumentate le segnalazioni di potenziali donatori

90Regione Piemonte - Valle d’Aosta

Cellule staminali emopoietiche CT T002

ATTIVITÀ DEL TRAPIANTO ALLOGENICO DAL 2000

SOPRAVVIVENZA GLOBALE

MORTALITÀ TRAPIANTO CORRELATA

FamiliareMUD

Mesi dal trapianto

Mesi dal trapianto

% P

azie

nti

% P

azie

nti

FamiliareMUD

Leucemia mieloide acutaLeucemia mieloide cronicaLeucemia linfoblastica acutaLinfoma non HodgkinLinfoma di HodgkinMieloma multiploMielodisplasiaAltroTumori solidiAnemia aplastica severaMalattie ematologiche non tumoraliMalattie immunologiche

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Resoconto CRT 201091

CT Candiolo

ATTIVITÀ DEL TRAPIANTO ALLOGENICO DAL 2000

SOPRAVVIVENZA GLOBALE IN BASE AL TIPO DI NEOPLASIA

MORTALITÀ TRAPIANTO CORRELATA

Mesi dal trapianto

% P

azie

nti

Mesi dal trapianto

% P

azie

nti

Leucemia mieloide acutaLeucemia mieloide cronicaLeucemia linfatica cronicaLinfoma non HodgkinLinfoma di HodgkinMieloma multiploMielodisplasiaAltroTumori solidi

Page 92: Regione Piemonte Val d’Aosta Resoconto CRT Anno 2010 · anno per il procurement di organi e tessuti in Piemonte. Sono lievemente aumentate le segnalazioni di potenziali donatori

92Regione Piemonte - Valle d’Aosta

Cellule staminali emopoietiche CT Orbassano

ATTIVITÀ DEL TRAPIANTO ALLOGENICO DAL 2000

SOPRAVVIVENZA GLOBALE

MORTALITÀ TRAPIANTO CORRELATA

Mesi dal trapianto

Leucemia mieloide acutaLeucemia mieloide cronicaLinfoma non HodgkinLinfoma di HodgkinMieloma multiploTumori solidi

Mesi dal trapianto

% P

azie

nti

% P

azie

nti

Page 93: Regione Piemonte Val d’Aosta Resoconto CRT Anno 2010 · anno per il procurement di organi e tessuti in Piemonte. Sono lievemente aumentate le segnalazioni di potenziali donatori

Resoconto CRT 201093

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94Regione Piemonte - Valle d’Aosta

RegistroCellule staminali emopoietiche

Cellule staminali emopoietiche - registro

Organizzazione L’attività di reclutamento dei Donatori Volontari (DV) di Cellule Staminali Emopoietiche (CSE) in Piemonte, è iniziata alla fine degli anni ’80, con il coordinamento del Centro Regionale di Riferimento per i Trapianti di organi e tessuti (CRT), situato presso l’A.O.U. S. G. Battista di Torino.Il riconoscimento istituzionale di questa attività, è avvenuto nel giugno del 1998 con la delibera della Giunta della Regione Piemonte che costituì la rete regionale per l’attività di tipizzazione tessutale ed istituì il Registro Regionale (RR) dei donatori volontari di midollo osseo – D.G.R. n.28-24840 –. Fatta eccezione per il CD TO01 che è localizzato all’interno del CRT, tutti gli altri CD sono situati all’interno di un Servizio Trasfusionale facilitando l’adesione al programma di donazione di CSE da parte dei donatori di sangue, anche in considerazione del fatto che l’idoneità alla donazione di sangue e quella di CSE è definita dalla stessa normativa di riferimento e cioè dal Decreto Ministeriale del 3 marzo 2005; tale decreto oltre a stabilire le caratteristiche di idoneità clinica, riconosce dal punto di vista giuridico la figura del DV, delineandone con chiarezza diritti e “doveri”. L’organizzazione attuale prevede il RR TO01 che coordina l’attività di 8 CD in Piemonte ed 1 CD in Valle D’Aosta e 6 Centri Prelievo (CP): 2 per il prelievo di CSE da midollo e 4 per il prelievo da sangue periferico. Il RR rappresenta sul territorio regionale il Registro nazionale, IBMDR, fondato a fine 1989 presso l’Ente “Ospedali Galliera” di Genova.L’impegno e la determinazione del personale dei CD nel perseguire questo progetto e il sostegno costante dell’ADMO e dell’Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte hanno permesso una costante e progressiva crescita del Registro sia per la quantità, sia per la qualità dei dati genetici che si allinea con quella prevista dagli Standard Internazionali.

Attività Il numero complessivo di donatori volontari attivi iscritti nel registro piemontese, a fine 2010, ha superato 33500, corrispondente a circa il 10% del Registro Italiano (IBMDR). I donatori iscritti al Registro sono stati distribuiti sulle mappe dell’Italia e del Piemonte in base al comune di residenza, in modo da visualizzare le aree con scarso numero di iscritti, che potrebbero essere oggetto di una campagna di informazione e sensibilizzazione alla donazione. Il numero di nuovi donatori arruolati nel 2010 (1119) è sensibilmente aumentato rispetto all’anno precedente senza però invertire la tendenza negativa in atto già da alcuni anni in Piemonte come in altre regioni italiane. Rispetto all’età, quasi la metà dei donatori sono nella fascia 36-45 aa, mentre circa il 26% appartengono alla fascia 46-55 aa e quindi sono destinati ad uscire dal Registro nei prossimi 10 anni per superati limiti di età; da ciò si rende evidente la continua necessità di alimentare il Registro con l’iscrizione di soggetti giovani di età 18-25 aa, che al momento costituiscono meno del 4% della popolazione dei donatori volontari. Rispetto al sesso, i DV sono quasi equamente distribuiti tra maschi e femmine con lieve prevalenza di queste ultime.I dati aggiornati al 31 dicembre 2010 indicano che sono state eseguite 266 donazioni di CSE in totale; il 33% delle donazioni è stata effettuata a favore di pazienti esteri. Questa consistente percentuale viene mantenuta costante grazie anche alla continua ricerca volta ad individuare DV con caratteristiche genetiche più rare, da anni obiettivo del Registro IBMDR. Nel corso del 2010 sono stati selezionati oltre 500 donatori, iscritti al Registro piemontese, in quanto risultati compatibili con un paziente per HLA-A,-B e –DR; per 404 di essi è stato eseguito un approfondimento della tipizzazione con tecniche di biologia molecolare ad alta risoluzione. I campioni di sangue di 156 donatori sono stati inviati al Centro Trapianti del paziente per eseguire i test finali di conferma della compatibilità ed in base ai risultati sono stati selezionati per la donazione.Di questi, 33 donatori sono stati selezionati per la donazione portata a termine in 15 casi, poiché negli altri 18 si è sospeso l’iter per fattori riconducibili al donatore o al ricevente; inoltre in 4 casi è stato richiesto, sempre per il medesimo paziente, un secondo prelievo di CSE.

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Resoconto CRT 201095

Caratteristiche del Registro Piemontese La qualità dei dati contenuti in un Registro di DV consente una più rapida progressione verso il prelievo di CSE. La procedura di selezione e analisi della compatibilità di un DV a favore di un paziente procede infatti per “step” successivi, perciò quanto meglio il DV è tipizzato e periodicamente controllato per quel che riguarda la sua idoneità, tanto più veloce ed affidabile sarà la sua valutazione, e tanto più tempestivamente si potrà programmare il trapianto di CSE.Circa 88% dei DV afferenti al Registro piemontese è tipizzato estesamente (HLA di Classe I e II), preferibilmente con tecniche di biologia molecolare del DNA (le più precise ed affidabili), e risulta essere il secondo in Italia, per la completezza dei dati HLA, dopo il Registro umbro, che conta circa 4.000 DV tipizzati estesamente nella quasi totalità dei casi. La media nazionale di DV tipizzati per HLA di Classe I e II è del 65% circa; la media internazionale del 74% circa. I dati indicano che una Regione come la nostra, al 6° posto per numero di abitanti, riesce a mantenere un buon tasso di donazione (3° posto dopo Lombardia e Veneto) grazie anche alla riqualificazione costante dell’archivio regionale dei donatori. A questo proposito il RR del Piemonte, su indicazione dell’IBMDR, ha elaborato un progetto di riqualificazione dei dati genetici dei donatori già iscritti in Italia, che riguarda un gruppo di oltre 30.000 donatori selezionati in base alle caratteristiche HLA, età e genere. Questi donatori saranno meglio caratterizzati con tecniche molecolari in alta risoluzione, rendendo il Registro Italiano più competitivo con i più grandi registri internazionali, americano e tedesco, i cui donatori sono già tipizzati con queste tecniche. Da metà 2010 è diventato requisito obbligatorio IBMDR tipizzare in alta risoluzione per DRB1* i donatori fin dall’arruolamento nel Registro.I referenti dei CD e dei Centri Prelievo si riuniscono periodicamente presso il CRT al fine di analizzare i dati regionali di attività, affrontare e risolvere eventuali criticità, individuare strategie di reclutamento e progetti comuni su cui lavorare. Questi ultimi, con i dati di attività del registro piemontese, vengono regolarmente presentati e discussi con l’Assessorato alla Sanità e l’ADMO per le opportune collaborazioni. Dal punto di vista laboratoristico, i principali obiettivi di questi ultimi anni sono stati la tipizzazione di caratteristiche genetiche generalmente non considerate al momento dell’iscrizione ma indispensabili poi in sede di conferma (HLA-Cw), ricerca di caratteristiche HLA più rare al fine di creare opportunità anche per pazienti di origine etnica geneticamente distante dalla nostra. A questo fine è importante valutare quanti DV abbiano caratteristiche genetiche uniche, ovvero non trovino nel Registro altre combinazioni analoghe. Infatti, obiettivo di un Registro non è solamente l’incremento del numero dei DV, ma soprattutto l’inserimento di donatori le cui caratteristiche non siano già presenti nel registro stesso. Più del 70% dei DV del registro piemontese possiede una tipizzazione per HLA-A, B e DR che è presente una sola volta nel registro. Per quel che riguarda aspetti clinici, è stata per esempio presa la decisione di non utilizzare come DV i portatori di tratto talassemico, in quanto presentano generalmente tempi e modalità di recupero, dopo le donazioni (anche di solo sangue), incompatibili con una procedura di donazione volontaria, che ha tra i suoi obiettivi principali la tutela del donatore. La nostra esperienza evidenzia che solo la stretta collaborazione tra le varie figure specialistiche (clinici, laboratoristi, trasfusionisti), tra le strutture sanitarie (CD, CP, CRT, IBMDR), e tra queste e gli organi regionali e le associazioni, può garantire ai pazienti il miglior trattamento possibile attraverso una costante attività di aggiornamento scientifico e promozione della donazione.

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96Regione Piemonte - Valle d’Aosta

RegistroCellule staminali emopoietiche

CD A.S.O. U.O. RESPONSABILE

RR TO01 A.O.U. San Giovanni Battista - Torino Immunologia dei Trapianti Prof. A. Amoroso

CD AL01 A.S.O. SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo - Alessandria Immuno-Trasfusionale Dr. F. Dalla Valle

CD AO01 A.S.R. Ospedale Regionale - Aosta Immuno-Trasfusionale Dr. P.L. Berti

CD CN01 A.S.O. Santa Croce e Carle - Cuneo Immuno-Trasfusionale Dr. M. Peano

CD TO01 A.O.U. San Giovanni Battista - Torino Immunologia dei Trapianti Prof. A. Amoroso

CD TO03 A.S.O. O.I.R.M. - Sant'Anna - Torino Immuno-Trasfusionale Dr. M. Pagliarino

CD TO04 TO4 Ospedale Civile - Ivrea Immuno-Trasfusionale Dr. M. Girotto

CD TO05 A.O.U. San Giovanni Battista - Torino Banca del Sangue Dr. F. Curti

CD VB01 VCO Ospedale Castelli - Verbania Immuno-Trasfusionale Dr. ssa P. Rosetta

CD VC01 VC Ospedale Sant'Andrea - Vercelli Immuno-Trasfusionale Dr. R. Mari

CP A.S.O. U.O. RESPONSABILE

CP-p AL01 A.S.O. SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo - Alessandria Immuno-Trasfusionale Dr. R. Guaschino

CP-p CN01 A.S.O. Santa Croce e Carle - Cuneo Immuno-Trasfusionale Dr. M. Peano

CP-p TO01 A.O.U. San Giovanni Battista - Torino Banca del Sangue Dr. F. Curti

CP-p TO02 A.S.O. O.I.R.M. - Sant'Anna - Torino Immuno-Trasfusionale Dr. M. Pagliarino

CP-m TO01 A.O.U. San Giovanni Battista - Torino Centro Trapianti Dr. M. Falda

CP-m TO02 A.S.O. O.I.R.M. - Sant'Anna - Torino Centro Trapianti Dr. ssa F. Fagioli

COMPOSIZIONE DEL REGISTRO DONATORI DI CELLULE STAMINALI EMOPOIETICHE

DONATORI TOTALI ATTIVI: 33571 AL 31/12/2010

AL01 21%

AO01 3%

CN01 21%

TO01 5%

TO03 23%

TO04 4%

TO05 6%

VB01 10%

VC01 7%

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Resoconto CRT 201097

DISTRIBUZIONE DEI DONATORI (X 10.000 ABITANTI) IN ITALIA PER COMUNE

DISTRIBUZIONE DEI DONATORI (X 10.000 ABITANTI) IN PIEMONTE PER COMUNE

I donatori sono stati rapportati

a 10.000 abitanti.

In azzurro sono indicate le aree

con basso numero di donatori,

in rosso quelle con alto numero,

in giallo e rosa i valori intermedi.

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98Regione Piemonte - Valle d’Aosta

RegistroCellule staminali emopoietiche

CRESCITA DEL REGISTRO

DISTRIBUZIONE DONATORI PER ETÀ E SESSO

F M

Donatori attivi totali Nuovi ingressi

Età (anni)

Don

ator

i

8000 -

12000 -

16000 -

4000 -4%

21%

47%

28%

1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

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Resoconto CRT 201099

DISTRIBUZIONE DONATORI PER LIVELLO DI TIPIZZAZIONE

% CI I

% CI I + CI II

% CI I + CI II mol

VARIABILITÀ FENOTIPICA DEL REGISTRO

N° donatori tipizzati HLA-A, -B, -DR N° fenotipi diversi HLA-A, -B, -DR split N° fenotipi unici in Piemonte

ATTIVITÀ DI DONAZIONE

1995

1996

1997

1998

1999

2000

2001

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

2010

*46%*59%

*50% *54% *62% *73%

80% Italia 20% per Estero

1999

2000

2001

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

300

250

200

150

100

50

0

300

250

200

150

100

50

0

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100Regione Piemonte - Valle d’Aosta

RegistroCellule staminali emopoietiche

DONAZIONIEFFETTUATE

15

N. DONATORI SELEZIONATI PER

COMPATIBILITÀ A,B,DR

508

APPROFONDIMENTO COMPATIBILITÀ DR/DNA

404

TEST CONFERMA

156

33571

REGISTRO

33146

N. DONATORI ATTIVI

1108

34305

INGRESSI 2010

TOTALE DONATORI

734

DONATORI DISATTIVATI

14

SOSPENSIONE PER INIDONEITÀ DONATORE

4

SOSPENSIONI PER INIDONEITÀ RICEVENTE

ATT

IVIT

À 2

010

SELEZIONE FINALEPER DONAZIONE

33

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102Regione Piemonte - Valle d’Aosta

Procurement

Banca del sangue placentare

La Banca di Sangue Placentare Piemontese (Torino Cord Blood Bank) è una delle 18 banche attive sul territorio nazionale, afferenti alla rete Italiana delle Banche pubbliche di sangue placentare coordinata dal Centro Nazionale Sangue in collaborazione con il Centro Nazionale Trapianti (Italian Cord Blood Network). La Banca individuata con DGR n. 18-752 del 31/08/2000, ha sede presso il SIMT dell’OIRM S. Anna di Torino, dove l’attività di raccolta di sangue placentare era stata avviata fin dal 1990. Il sangue placentare è una consolidata alternativa al midollo osseo e al sangue periferico per la terapia di tutte le malattie curabili con trapianto di cellule staminali emopoietiche (CSE) ed infatti negli ultimi anni il 19% circa dei trapianti è stato effettuato utilizzando il sangue placentare quale fonte di CSE. I vantaggi sono prevalentemente la immediata disponibilità e il minor rischio di graft versus host disease; lo svantaggio principale è la cellularità ridotta dovuta al piccolo volume (media di 80 ml rispetto a oltre 1000 ml) e per questo la maggior parte delle Banche adotta la strategia di criopreservare unità altamente cellulate (>800 milioni di cellule nucleate).

Banca allogenica non familiareA fine 2010 le unità validate e quindi disponibili per la ricerca a favore di un paziente, italiano o estero erano 1528. La Banca piemontese ha rilasciato a scopo di trapianto 73 unità di sangue cordonale dall’inizio della sua attività. Nella regione Piemonte, la raccolta si basa sulla collaborazione di 22 centri qualificati (localizzati nei punti nascita della regione), di cui 12 attivi ai fini del banking allogenico non familiare. Dall’inizio attività le unità raccolte sono state 8.313; solo il 24% di esse aveva requisiti specifici di qualità tali da consentirne l’imbancaggio.Nel 2010 sono state selezionate 64 sacche ai fini di trapianto; alcune di esse sono state abbinate a più di un paziente portando a 70 il numero di procedure di selezione espletate.L’attività di consegna ha registrato un significativo incremento rispetto all’anno precedente poiché sono state consegnate 9 unità per trapianto a Centri per lo più esteri (2 in Francia, 1 in Canada, 1 in Austria, 1 in Germania, 2 in Olanda e 2 in Italia,). Il rilascio è avvenuto nel 40% dei casi in regime di urgenza, con una media di 8 giorni dalla richiesta.

Banca intrafamiliareAccanto all’attività di criopreservazione delle unità placentari per uso allogenico solidaristico, la Banca svolge un’importante attività di raccolta ad uso intrafamiliare: si tratta cioè di cordoni provenienti da bambini nella cui famiglia è presente una patologia, riconosciuta come potenzialmente curabile con le CSE; il beneficiario potrebbe essere il bambino stesso (terapia genica), un fratello o sorella affetti dalla malattia o un altro famigliare (in casi selezionati). A tal fine nel 2005 la Direzione della Banca ha promosso la stesura di un Documento sulle Indicazioni al Banking ad uso Intrafamiliare in collaborazione con i Responsabili e Referenti delle strutture di cura dei pazienti, in particolare: Divisioni di Oncologia, Ematologia, Immunologia, Trapianto di Midollo Osseo, Servizi di Consulenza Genetica e Diagnosi Prenatale, Coordinamento Regionale per i Trapianti. Nel 2006 è stata anche istituita una commissione per valutare, sulla base di tale documento, l’eleggibilità alla raccolta di sangue placentare ad uso mirato da parte di coloro che ne abbiano fatto richiesta. Le unità con queste caratteristiche, criopreservate alla data del 31/12/2010, sono 302, di cui 16 utilizzate per trapianto.A partire dal 1997 si è evidenziato un graduale incremento di raccolte per famiglie a rischio di emoglobinopatia (per un eventuale futuro fratello malato). L’incremento è ascrivibile da un lato all’aumentata incidenza di tale patologia dovuta alle popolazioni immigrate e alla loro attitudine culturale di rifiutare la diagnosi prenatale, dall’altro ad una maggiore percentuale di genitori che rifiutano l’interruzione di gravidanza in caso di feto malato; tale rifiuto dipende dalla migliore qualità di vita dei pazienti talassemici e la possibilità di cura con il trapianto da fratello compatibile.

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Resoconto CRT 2010103

Attività

UNITÀ CONSEGNATE

9

BANCA

214907

UNITÀ RACCOLTE

693

UNITÀ SCARTATE

64

UNITÀ SELEZIONATE

Banking AutologoLa conservazione ad uso personale autologo in assenza di indicazioni non è raccomandata dalla comunità scientifica in quanto la probabilità media di usare il proprio sangue placentare è estremamente ridotta (0,001 %). Tale conservazione non è prevista in Italia e in molti paesi Europei, dove le Banche di Sangue Placentare gravano sulla Sanità Pubblica. Il decreto del 18 Novembre 2009 del Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali in merito a: “Disposizioni in materia di conservazione di cellule staminali da sangue del cordone ombelicale per uso autologo-dedicato”, decreta nell’art. 2 al comma 2 che [...] è consentita la conservazione di sangue da cordone per uso dedicato al neonato con patologia in atto al momento della nascita o evidenziata in epoca prenatale, o per uso dedicato a consanguineo con patologia in atto al momento della raccolta o pregressa, per la quale risulti scientificamente fondato e clinicamente appropriato l’utilizzo di cellule staminali da sangue cordonale, previa presentazione di motivata documentazione clinico sanitaria rilasciata da parte di un medico specialista nel relativo ambito clinico, inoltre al comma 3 [...] è altresì consentita la conservazione di sangue da cordone ombelicale per uso dedicato nel caso di famiglie a rischio di avere figli affetti da malattie geneticamente determinate per le quali risulti scientificamente fondato e clinicamente appropriato l’utilizzo di cellule staminali da sangue cordonale, [...] al comma 7 [...] può essere consentita nel caso di particolari patologie non ancora ricompresse nell’elenco, ma per le quali sussistono compravate evidenze scientifiche di un possibile impiego di cellule staminali del sangue da cordone ombelicale anche nell’ambito di sperimentazioni cliniche approvate secondo la normativa vigente previa presentazione di una documentazione rilasciata da un medico specialista nel relativo ambito clinico. L’elenco delle indicazioni cliniche viene periodicamente aggiornato sulla base delle indicazioni fornite dal Centro Nazionale Trapianti (CNT) di concerto con il Centro Nazionale Sangue (CNS). In caso di particolari patologie non comprese nell’elenco il responsabile della Banca autorizza la conservazione dopo aver sentito il parere di un apposito gruppo tecnico multidisciplinare coordinato dal Centro Nazionale Trapianti, con oneri a carico del Sistema Sanitario Nazionale. Non è consentita la conservazione del sangue cordonale ad uso personale per finalità diverse da quelle previste ai commi 2, 3 e 7 del presente articolo. E’ autorizzata l’esportazione di campioni di sangue da cordone ombelicale per uso personale ai fini della loro conservazione presso banche operanti all’estero secondo quanto previsto dall’ordinanza ministeriali del 26 febbraio 2009.Dal 1° novembre 2010, secondo D.G.R. 16/802 DEL 15/10/2010, la regione Piemonte ha regolamentato l'autorizzazione all'esportazione delle unità di sangue cordonale raccolte per uso personale ed imbancate in banche private estere.

ATTIVITÀ DELLA BANCA ALLOGENICA NON FAMILIARE NEL 2010

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104Regione Piemonte - Valle d’Aosta

Procurement

8313

20031528

745 73

UNITÀ RACCOLTE

UNITÀ IMBANCATE

UNITÀ VALIDATE

UNITÀ SELEZIONATE*

UNITÀ RILASCIATE

Consegnate per trapianti (al 31/12/2010)

Unità imbancate Unità selezionate Unità rilasciate

200 -

180 -

160 -

140 -

120 -

100 -

80 -

60 -

40 -

20 -

0 -1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

114

190

1 3 7 7 4 5 5 6 5 9 8 4 9

6657

7364

104108

181

214

58

72

53

71

43

83

46

101

6058

79

157

87

152

6

57

* CORRISPONDENTI A 783 RICHIESTE DI SELEZIONE

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Resoconto CRT 2010105

Attività

CENTRI RACCOLTA CORDONEPER ATTIVITÀ ASSISTENZIALI UNITÀ RACCOLTE UNITÀ IMBANCATE

S. ANNA CLINICA UNIVERSITARIA - TO 174 38

S. ANNA OSPEDALE - TO 132 20

OSPEDALE MAURIZIANO - TO 12 1

OSPEDALE MARIA VITTORIA - TO 21 1

OSPEDALE E. AGNELLI - PINEROLO - TO 50 14

OSPEDALE SANTA CROCE E CARLE - CN 148 14

OSPEDALE SS. TRINITà - BORGOMANERO - NO 39 22

OSPEDALE CARDINAL MASSAIA - AT 23 10

OSPEDALE CIVILE - IVREA - TO 140 59

OSPEDALE SS. ANTONIO E MARGHERITA - TORTONA - AL 6 2

OSPEDALE MARTINI NUOVO - TO 29 7

OSPEDALE SS. ANTONIO E BIAGIO E C. ARRIGO - AL 133 26

TOTALE 907 214

UNITÀ NUMERO CENTRO TRAPIANTO

SELEZIONATE* 64

CONSEGNATE PER TRAPIANTO

2 ITALIA - GENOVA - FIRENZE

2 FRANCIA - NIZZA - NANTES

1 CANADA - CALGARy

1 AUSTRIA - GRAZ

1 GERMANIA - MUNCHEN

2 OLANDA - LEIDEN

*Le unità vengono selezionate per approfondire la compatibilità con un paziente

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106Regione Piemonte - Valle d’Aosta

Procurement

80 -

70 -

60 -

50 -

40 -

30 -

20 -

10 -

0 -1990-93 1994-96 1997-99 2000-02 2003-05 2006-08 2009-10

18 23

4

35

6

38

11

53

28

46

7

33

Ricevente malato Futuro fratello malato

2009-10

2006-08

2003-05

2000-02

1997-99

1994-96

1990-93

74 3

40 2

64 3

44 3

39 3

23 1

18 1

Imbancate Trapiantate

ATTIVITÀ BANCA INTRAFAMILIARE - INDICAZIONI AL TRAPIANTO

ATTIVITÀ GLOBALE BANCA INTRAFAMILIARE

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Resoconto CRT 2010107

Attività

Albania

Algeria

Angola

Burkina Faso

Cameroon

Congo

Costa d'Avorio

Ecuador

Filippine

Ghana

Iran

Marocco

Nigeria

Pakistan

Senegal

Vietnam

Zaire

PAESI DI PROVENIENZA DELLE COPPIE A RISCHIO DI EMOGLOBINOPATIA

DISTRIBUZIONE 73 UNITÀ PER TRAPIANTO ALLOGENICO NON FAMILIARE RILASCIATE AL 31/12/2010

Italia23%

Resto d'Europa44%

Sud America5%

USA25%

Asia3%

1%

7%1%

6% 4%

4%

4%

5%

5%

8%

1%

1%1%

1%

49%

1%1%

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108Regione Piemonte - Valle d’Aosta

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Attività di immunogenetica

Attività di immunogenetica

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110Regione Piemonte - Valle d’Aosta

Attività di immunogenetica

L’attività di immunogenetica è svolta dalla Struttura Complessa (SC) di Immunologia dei Trapianti dell'Azienda Ospedaliero Universitaria San Giovanni Battista di Torino, che si articola in diversi laboratori: Laboratorio di Sierologia, Laboratorio di Biologia Molecolare (BM) in bassa risoluzione (LR), Laboratorio di BM in alta risoluzione (HR). Nel 2008 si è attivato anche il laboratorio per lo studio del microchimerismo dopo trapianto di CSE (Cellule Staminali Emopoietiche).

Tipologia di esami eseguitiLe indagini di laboratorio si diversificano a secondo dei diversi programmi di trapianto, ed in particolare: per il programma di trapianto di midollo osseo, l’immunogenetica si occupa delle tipizzazioni tessutali (tipizzazioni HLA) di pazienti e familiari allo scopo di ricercare un donatore di midollo osseo completamente o parzialmente compatibile ed idoneo alla donazione: a questo fine, oltre alle tipizzazioni HLA abituali, vengono effettuati test funzionali di compatibilità come la ricerca dei precursori dei linfociti T citotossici (CTLp) oggi effettuate con tecnica ELISPOT e le tipizzazioni di polimorfismi "minori". Dopo l'esecuzione del trapianto, per determinarne l'attecchimento, vengono effettuati, a scadenze predeterminate, test per la valutazione del chimerismo. Questi test si basano sull'analisi di short tandem repeat (STR). Nel 2010 sono state eseguite 330 analisi di chimerismo. Per i pazienti per i quali non si trova un donatore idoneo in ambito familiare si provvede, su richiesta dei medici curanti, all'attivazione di una ricerca tra i donatori iscritti all'Italian Bone Marrow Donor Registry (IBMDR). A questo proposito la SC è sede del Registro Piemontese dei Donatori di Midollo Osseo afferenti all'IBMDR. Organizza i Controlli di Qualità Regionali della tipizzazione e gestisce la fase finale del "work-up" di tutti i donatori di sangue midollare piemontesi che arrivano al prelievo.per il programma di trapianto di organi solidi, l’immunogenetica garantisce: – le tipizzazioni HLA dei donatori d'organo e dei pazienti in attesa di trapianto solido (cuore, polmoni, fegato, pancreas e reni) – lo studio degli anticorpi anti-HLA attraverso l'analisi dei sieri dei pazienti iscritti in lista per trapianti di organi e/o tessuti, in cui viene ricercata la presenza di anticorpi linfocitotossici prima e dopo il trapianto. Per una più estesa identificazione degli anticorpi sono state introdotte nuove e più sensibili metodiche (Luminex e Citofluorimetria) – l’esecuzione delle prove crociate tra il siero del paziente e le cellule del donatore (crossmatch) al momento del trapianto. Nel corso dell’anno, inoltre, è stato avviato l’utilizzo del test Immuknow della Cylex per il controllo della reattività immunologica dei pazienti trapiantati. Tale test si è dimostrato efficace nel rivelare stati di eccessiva immunosopppressione con rischi di complicanze infettive per i pazienti in terapia antirigetto. Sono state eseguite 340 analisi nel 2010.

Volumi di attività di immunogeneticaI volumi di attività degli esami di Immunogenetica è sostanzialmente in aumento negli ultimi anni, e pure si sono modificate le metodologie di indagine. Vengono esaminati ogni anno circa 5000 sieri per la ricerca di anticorpi antitessuto. Un po’ più della metà di essi viene anche esaminato nelle prove crociate di compatibilità (crossmatch). Le indagini di tipizzazione HLA sono passate negli ultimi anni da 4000 a più di 5400. Se si valutano in maggior dettaglio le diverse tipologie di tipizzazioni HLA [sierologica, molecolare a bassa risoluzione (LR) e molecolare ad alta risoluzione (HR)] si notano delle interessanti differenze. Stanno infatti aumentando in maniera considerevole le tipizzazioni ad alta risoluzione, che constano ognuna di un certo numero di analisi di sequenze dei geni

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Resoconto CRT 2010111

HLA. Questo fenomeno è da imputarsi essenzialmente all’attività sui donatori di midollo osseo (+16%), e trova giustificazione sia dall’aumento del numero dei donatori iscritti nei registri, e di conseguenza dal numero di trapianti allogenici da donatori non consanguinei (MUD) che si eseguono in Piemonte, sia dal continuo aumento degli alleli HLA conosciuti (ora sono più di 2000).

2007 2008 2009 2010N. crossmatch 1168 1186 1158 2919

N. sieri studiati 3047 3443 3879 5442^Tipizzazioni HLA 4004 4232 4791 5498

METO

DIC

A

SIE

RO

LOG

ICA

MO

LEC

OLA

RE LR

MO

LEC

OLA

RE H

R

TOTA

LE

SIE

RO

LOG

ICA

MO

LEC

OLA

RE LR

MO

LEC

OLA

RE H

R

TOTA

LE

SIE

RO

LOG

ICA

MO

LEC

OLA

RE LR

MO

LEC

OLA

RE H

R

TOTA

LE

SIE

RO

LOG

ICA

MO

LEC

OLA

RE LR

MO

LEC

OLA

RE H

R

TOTA

LE

CATEGORIA

pazienti per trapianto d’organi 320 566 10 896 340 574 14 928 324 514 205 1043 366 631 126 1123

pazienti per trapiantodi midollo osseo 183 209 185 577 177 198 186 561 184 196 197 577 167 163 203 533

donatori d’organoe tessuti 137 151 – 288 220 268 8 496 122 130 9 261 140 371 112 623

donatori di midollo osseo* 376 778 462 1616 434 725 481 1640 441 617 345 1403 342 515 604 1461

altri studi 276 326 25 627 164 386 57 607 155 758 594 1507 100 885 773 1758

* Inclusi i consanguinei e gli estranei, ^ un siero studiato con 2 metodiche differenti viene conteggiato 2 volte

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

4172 4185 4190 4004

5498

42324791

3107 2742 2879

5442

30473443

3879

1104 1329 1295

2919

1168 1186 1158

N. tipizzazioni HLA

N. sieri studiati per anticorpi anti-tessuto

N. crossmatch eseguiti

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112Regione Piemonte - Valle d’Aosta

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Appendice

Appendice

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114Regione Piemonte - Valle d’Aosta

CNT - Attività NazionaleAppendice 1

Appendice 1 - Attività Nazionale

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Resoconto CRT 2010115

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116Regione Piemonte - Valle d’Aosta

CNT - Attività NazionaleAppendice 1

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Resoconto CRT 2010117

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118Regione Piemonte - Valle d’Aosta

Indici di qualità donazioni e prelieviAppendice 2

Nell’appendice 2 vengono presentati alcuni dei dati del programma di qualità del processo di donazione prelievo, che il Coordinamento Regionale Prelievi ha attivato dal 2003. Per ogni rianimazione piemontese vengono indicati: il primario, il coordinatore locale, i membri del gruppo di coordinamento, il numero di letti, il numero totale dei decessi avvenuti, suddivisi in morti cardiache e morti encefaliche, e l’esito delle segnalazioni di morte encefalica: i prelievi eseguiti, le espressioni di volontà in vita, favorevoli o contrarie, ed i consensi o le opposizioni famigliari al prelievo. Viene inoltre indicato il rapporto tra le morti encefaliche segnalate e il numero di deceduti con diagnosi compatibile per evoluzione in morte encefalica, il cosiddetto BDI (brain death index). Si tratta di un dato di particolare interesse, perché il numero di deceduti con diagnosi compatibile per evoluzione in morte encefalica (cioè trauma cranico, accidente cerebrovascolare, postoperatorio neurochirurgico e coma postanossico) rappresenta la potenzialità donativa di ogni singola rianimazione in modo puntuale, indipendentemente dalle sue dimensioni e dal suo case mix; solo in quei soggetti, e non dai deceduti in toto, la morte avrebbe potuto essere una morte encefalica. Il rapporto tra quante morti encefaliche sono state segnalate e quante ne sarebbero potute avvenire, il BDI, raccolto sul piccolo numero di casi di ogni rianimazione, è ovviamente ancora poco significativo; esso tuttavia inizia ad assumere una certa rilevanza se considerato a livello regionale, ed a mano a mano che le casistiche delle singole rianimazioni verranno implementate con l’aggregazione dei dati di più anni consecutivi, diventerà un indicatore attendibile dell’efficienza del processo, in quanto tarato sul case mix specifico del reparto considerato.

Appendice 2 - Indici qualità

TO1 - OSPEDALE MARTINI NUOVO - TORINO TOTALE POSTI LETTO 210Primario Rianimazione: L. ParigiCoordinatore Locale: R. BarberoComponenti Gruppo: M. Fammartino, R. Caponi,A. Rigano, G. Castronuovo, G.P. Prioli, F. Zurlo, M. MezzanotteTotale decessi rianimazione 32Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 7Decessi encefalici 5Decessi cardiaci 27Decessi encefalici/diagnosi compatibile 5/7 = 71,0%Commissioni concluse/Decessi Encefalici 5/5 = 100%Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita 1Volontà espressa da familiari 1 Opposizioni familiari 2

TOTALE 1 TOTALE 3NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 1n. donatori cornea 5

= 1,1%n. decessi encefalici 5

= 1,1%decessi tot H 464 decessi tot H 464n. decessi encefalici 5

= 15,6%n. totale donatori 1

= 3,1%decessi tot rianimazione 32 decessi tot rianimazione 32n. decessi encefalici 5

= 71,4%n. decessi encefalici 5

= 0,7decessi con diagnosi compatibile 7 n. posti letto rianimazione 7

1 non idoneo a priori

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Resoconto CRT 2010119

TO2 - OSPEDALE M. VITTORIA - TORINO TOTALE POSTI LETTO 235Primario Rianimazione: E. MannoCoordinatore Locale: E. MannoComponenti Gruppo: A. Brunetti, L. Faccio, S. Mossio, A.L. Calamai, V. Serafin, A.M. SoriceTotale decessi rianimazione 67Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 18Decessi encefalici 5Decessi cardiaci 62Decessi encefalici/diagnosi compatibile 5/18 = 27,8%Commissioni concluse/Decessi Encefalici 5/5 = 100%Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita 3Volontà espressa da familiari 1 Opposizioni familiari 1

TOTALE 1 TOTALE 4NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 1n. donatori cornea 5

= 0,9%n. decessi encefalici 5

= 0,9%decessi tot H 569 decessi tot H 569n. decessi encefalici 5

= 7,5%n. totale donatori 1

= 1,5%decessi tot rianimazione 67 decessi tot rianimazione 67n. decessi encefalici 5

= 27,8%n. decessi encefalici 5

= 0,8decessi con diagnosi compatibile 18 n. posti letto rianimazione 6

TO2 - OSPEDALE G. BOSCO - TORINO TOTALE POSTI LETTO 326Primario Rianimazione: S. LivigniCoordinatore Locale: R. PotenzaComponenti Gruppo: W. Declame, L. Maina, I. Finiguerra, S. Sutera, R. Garavello, A. Sciascia, G. Martucci, A. Fonsato, E. Boscolo, M. VittoneTotale decessi rianimazione 56Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 23Decessi encefalici 10Decessi cardiaci 46Decessi encefalici/diagnosi compatibile 10/23 = 43,5%Commissioni concluse/Decessi Encefalici 10/10 = 100%Volontà favorevole in vita 3 Opposizioni in vita 3Volontà espressa da familiari 3 Opposizioni familiari 1

TOTALE 6 TOTALE 4NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 6n. donatori cornea 23

= 3,1%n. decessi encefalici 10

= 1,3%decessi tot H 749 decessi tot H 749n. decessi encefalici 10

= 17,9%n. totale donatori 6

= 0,1decessi tot rianimazione 56 decessi tot rianimazione 56n. decessi encefalici 10

= 43,5%n. decessi encefalici 10

= 0,9decessi con diagnosi compatibile 23 n. posti letto rianimazione 11

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Indici qualità donazioni e prelievi

120Regione Piemonte - Valle d’Aosta

TO3 - OSPEDALE RIUNITI - RIVOLI TOTALE POSTI LETTO 241Primario Rianimazione: B. BarberisCoordinatore Locale: M. ParlantiComponenti Gruppo: G. Droetto, D. Minniti, M.L. Batti, S.C. Guiotto, C. Conti, A. Giorda, C. Lodo, F. Bonino, M. Garbuglia, S. MossolaTotale decessi rianimazione 48Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 18Decessi encefalici 11Decessi cardiaci 37Decessi encefalici/diagnosi compatibile 11/18 = 61,1%Commissioni concluse/Decessi Encefalici 11/11 = 100%Volontà favorevole in vita 4 Opposizioni in vita 2Volontà espressa da familiari 2 Opposizioni familiari 1

TOTALE 6 TOTALE 3NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 6n. donatori cornea 4

= 0,9%n. decessi encefalici 11

= 2,5%decessi tot H 436 decessi tot H 436n. decessi encefalici 11

= 22,9%n. totale donatori 6

= 12,5%decessi tot rianimazione 48 decessi tot rianimazione 48n. decessi encefalici 11

= 61,1%n. decessi encefalici 11

= 2,8decessi con diagnosi compatibile 18 n. posti letto rianimazione 4

2 non idonei a priori

TO3 - OSPEDALE E. AGNELLI - PINEROLO TOTALE POSTI LETTO 310Primario Rianimazione: M. PastorelliCoordinatore Locale: P. ViglianiComponenti Gruppo: V. Faure Rolland, A. Prone, B. Nucci, E. Tosco,R. Buonomo, R. Passerò, M.R. Guglielmet, M. Marina Totale decessi rianimazione 48Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 13Decessi encefalici 3Decessi cardiaci 45Decessi encefalici/diagnosi compatibile 3/13 = 23,1%Commissioni concluse/Decessi Encefalici 3/3 = 100%Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita -Volontà espressa da familiari 3 Opposizioni familiari -

TOTALE 3 TOTALE -NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 3n. donatori cornea 15

= 2,5%n. decessi encefalici 3

= 0,5%decessi tot H 596 decessi tot H 596

n. decessi encefalici 3= 6,3%

n. totale donatori 3= 6,3%

decessi tot rianimazione 48 decessi tot rianimazione 48n. decessi encefalici 3

= 23,1%n. decessi encefalici 3

= 0,5decessi con diagnosi compatibile 13 n. posti letto rianimazione 6

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Resoconto CRT 2010121

TO4 - OSPEDALE CIVILE - CIRIE' TOTALE POSTI LETTO 263Primario Rianimazione: P.M. GiugiaroCoordinatore Locale: P.M. GiugiaroComponenti Gruppo: R. Rubino, S. Savoldi, L. Chiadò Piat, G. D'Amico, M.C. De Abate, C. Cappelletti, M.R. Cornaglia, G. Meneghin, D. PapurelloTotale decessi rianimazione 32Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 6Decessi encefalici 5Decessi cardiaci 27Decessi encefalici/diagnosi compatibile 5/6 = 83,3%Commissioni concluse/Decessi Encefalici 5/5 = 100%Volontà favorevole in vita 1 Opposizioni in vita 1Volontà espressa da familiari 3 Opposizioni familiari -

TOTALE 4 TOTALE 1NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 3*n. donatori cornea 6

= 1,4%n. decessi encefalici 5

= 1,1%decessi tot H 435 decessi tot H 435

n. decessi encefalici 5= 15,6%

n. totale donatori 3= 9,4%

decessi tot rianimazione 32 decessi tot rianimazione 32n. decessi encefalici 5

= 83,3%n. decessi encefalici 5

= 1,0decessi con diagnosi compatibile 6 n. posti letto rianimazione 5

*1 donatore senza riceventi disponibili

TO4 - OSPEDALE CIVICO - CHIVASSO TOTALE POSTI LETTO 216Primario Rianimazione: E. CastenettoCoordinatore Locale: M. BlefariComponenti Gruppo: B. Scapino, A. Palmas, A. Girardi, A. Pavan, G. Padulano, G. Reato, P. RicciardiTotale decessi rianimazione 48Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 9Decessi encefalici 3Decessi cardiaci 45Decessi encefalici/diagnosi compatibile 3/9 = 33,3%Commissioni concluse/Decessi Encefalici 3/3 = 100%Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita -Volontà espressa da familiari 1 Opposizioni familiari 2

TOTALE 1 TOTALE 2NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 1

n. donatori cornea 9= 1,4%

n. decessi encefalici 3= 0,5%

decessi tot H 624 decessi tot H 624n. decessi encefalici 3

= 6,3%n. totale donatori 1

= 2,1%decessi tot rianimazione 48 decessi tot rianimazione 48n. decessi encefalici 3

= 33,3%n. decessi encefalici 3

= 0,6decessi con diagnosi compatibile 9 n. posti letto rianimazione 5

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Indici qualità donazioni e prelievi

122Regione Piemonte - Valle d’Aosta

TO4 - OSPEDALE CIVILE - IVREA TOTALE POSTI LETTO 229Primario Rianimazione: M. TurelloCoordinatore Locale: P. RamelloComponenti Gruppo: P. Sasso, A. Petrachi, M. LiccardiTotale decessi rianimazione 68Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 17Decessi encefalici 3Decessi cardiaci 65Decessi encefalici/diagnosi compatibile 3/17 = 17,6%Commissioni concluse/Decessi Encefalici 3/3 = 100%Volontà favorevole in vita 2 Opposizioni in vita -Volontà espressa da familiari 1 Opposizioni familiari -

TOTALE 3 TOTALE -NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 3n. donatori cornea 7

= 0,9%n. decessi encefalici 3

= 0,4%decessi tot H 747 decessi tot H 747n. decessi encefalici 3

= 4,4%n. totale donatori 3

= 4,4%decessi tot rianimazione 68 decessi tot rianimazione 68n. decessi encefalici 3

= 17,6%n. decessi encefalici 3

= 0,4decessi con diagnosi compatibile 17 n. posti letto rianimazione 7

TO5 - OSPEDALE MAGGIORE - CHIERI TOTALE POSTI LETTO 139Primario Rianimazione: Dott. A. MastroianniCoordinatore Locale: F. MuccioComponenti Gruppo: G. Albry, S. Testa/A. Pessione, A. Ballerini, M. De Mattei/A. Bonzanino,I. Di Gianni, R. Lasagna/F. Nebbia, P. Perrone, C. Vuocolo, P. Di GerolamoTotale decessi rianimazione 37Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 9Decessi encefalici 3Decessi cardiaci 34Decessi encefalici/diagnosi compatibile 3/9 = 33,3%Commissioni concluse/Decessi Encefalici 3/3 = 100%Volontà favorevole in vita 1 Opposizioni in vita -Volontà espressa da familiari 2 Opposizioni familiari -

TOTALE 3 TOTALE -NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 3n. donatori cornea 5

= 1,2%n. decessi encefalici 3

= 0,7%decessi tot H 415 decessi tot H 415n. decessi encefalici 3

= 8,1%n. totale donatori 3

= 8,1%decessi tot rianimazione 37 decessi tot rianimazione 37n. decessi encefalici 3

= 33,3%n. decessi encefalici 3

= 0,8decessi con diagnosi compatibile 9 n. posti letto rianimazione 4

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Resoconto CRT 2010123

TO5 - OSPEDALE SANTA CROCE - MONCALIERI TOTALE POSTI LETTO 165Primario Rianimazione: P. BuffaCoordinatore Locale: F. MuccioComponenti Gruppo: G. Albry, S. Testa/A. Pessione, A. Ballerini, M. De Mattei/A. Bonzanino,I. Di Gianni, R. Lasagna/F. Nebbia, P. Perrone, C. Vuocolo, P. Di GerolamoTotale decessi rianimazione 34Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 3Decessi encefalici 0Decessi cardiaci 34Decessi encefalici/diagnosi compatibile 0/3 = -Commissioni concluse/Decessi Encefalici 0/0 = -Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita -Volontà espressa da familiari - Opposizioni familiari -

TOTALE - TOTALE -NUMERO PRELIEVI ESEGUITI -n. donatori cornea 2

= 0,5%n. decessi encefalici -

= -decessi tot H 437 decessi tot H 437n. decessi encefalici -

= -n. totale donatori -

= -decessi tot rianimazione 34 decessi tot rianimazione 34n. decessi encefalici -

= -n. decessi encefalici -

= -decessi con diagnosi compatibile 3 n. posti letto rianimazione 4

VC - OSPEDALE SANT'ANDREA - VERCELLI TOTALE POSTI LETTO 270Primario Rianimazione: Dott. A. CitinoCoordinatore Locale: C. FontanetoComponenti Gruppo: R. Boschetti, P. Colombo, T. Ferraris, C. Sartore, S. Nazario, C. ScianguettaTotale decessi rianimazione 77Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 29Decessi encefalici 9Decessi cardiaci 68Decessi encefalici/diagnosi compatibile 9/29 = 31,0%Commissioni concluse/Decessi Encefalici 9/9 = 100%Volontà favorevole in vita 1 Opposizioni in vita 4Volontà espressa da familiari 2 Opposizioni familiari -

TOTALE 3 TOTALE 4NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 3n. donatori cornea 5

= 0,8%n. decessi encefalici 9

= 1,5%decessi tot H 597 decessi tot H 597n. decessi encefalici 9

= 11,7%n. totale donatori 3

= 3,9%decessi tot rianimazione 77 decessi tot rianimazione 77n. decessi encefalici 9

= 31,0%n. decessi encefalici 9

= 0,9decessi con diagnosi compatibile 29 n. posti letto rianimazione 10

2 non idonei a priori

Page 124: Regione Piemonte Val d’Aosta Resoconto CRT Anno 2010 · anno per il procurement di organi e tessuti in Piemonte. Sono lievemente aumentate le segnalazioni di potenziali donatori

Indici qualità donazioni e prelievi

124Regione Piemonte - Valle d’Aosta

BI - OSPEDALE DEGLI INFERMI - BIELLA TOTALE POSTI LETTO 400Primario Rianimazione: C. PissaiaCoordinatore Locale: D. PeracchioComponenti Gruppo: R. Cappelletti, F. D'Aloia, E. SpagarinoTotale decessi rianimazione 71Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 30Decessi encefalici 9Decessi cardiaci 62Decessi encefalici/diagnosi compatibile 9/30 = 30,0%Commissioni concluse/Decessi Encefalici 9/9 = 100%Volontà favorevole in vita 3 Opposizioni in vita -Volontà espressa da familiari 2 Opposizioni familiari 3

TOTALE 5 TOTALE 3NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 5n. donatori cornea 7

= 1,1%n. decessi encefalici 9

= 1,4%decessi tot H 660 decessi tot H 660n. decessi encefalici 9

= 12,7%n. totale donatori 5

= 7,0%decessi tot rianimazione 71 decessi tot rianimazione 71n. decessi encefalici 9

= 30,0%n. decessi encefalici 9

= 1,1decessi con diagnosi compatibile 30 n. posti letto rianimazione 8

1 non idoneo a priori

NO - OSPEDALE SS. TRINITÀ - BORGOMANERO TOTALE POSTI LETTO 257Primario Rianimazione: E. MorettiCoordinatore Locale: A.L. PistocchiniComponenti Gruppo: A. Bartoccini, V. Belloli, L.P. Zanetta, E. Ragazzoni, D. KozelTotale decessi rianimazione 39Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 12Decessi encefalici 7Decessi cardiaci 32Decessi encefalici/diagnosi compatibile 7/12 = 58,3%Commissioni concluse/Decessi Encefalici 7/7 = 100%Volontà favorevole in vita 1 Opposizioni in vita 2Volontà espressa da familiari 2 Opposizioni familiari 2

TOTALE 3 TOTALE 4NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 3n. donatori cornea 7

= 1,9%n. decessi encefalici 7

= 1,9%decessi tot H 371 decessi tot H 371n. decessi encefalici 7

= 17,9%n. totale donatori 3

= 7,7%decessi tot rianimazione 39 decessi tot rianimazione 39n. decessi encefalici 7

= 58,3%n. decessi encefalici 7

= 1,2decessi con diagnosi compatibile 12 n. posti letto rianimazione 6

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Resoconto CRT 2010125

VCO - OSPEDALE CASTELLI - VERBANIA TOTALE POSTI LETTO 159Primario Rianimazione: C. MaestroneCoordinatore Locale: P. ToscanoComponenti Gruppo: V. Trotta, S. Raffa, R. Lembo, M. Bassi, P. Martinelli, M. Giani, I. PoggeseTotale decessi rianimazione 51Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 9Decessi encefalici 4Decessi cardiaci 47Decessi encefalici/diagnosi compatibile 4/9 = 44,4%Commissioni concluse/Decessi Encefalici 4/4 = 100%Volontà favorevole in vita 1 Opposizioni in vita -Volontà espressa da familiari 3 Opposizioni familiari -

TOTALE 4 TOTALE -NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 4n. donatori cornea -

= -n. decessi encefalici 4

= 1,5%decessi tot H 264 decessi tot H 264n. decessi encefalici 4

= 7,8%n. totale donatori 4

= 7,8%decessi tot rianimazione 51 decessi tot rianimazione 51n. decessi encefalici 4

= 44,4%n. decessi encefalici 4

= 1,3decessi con diagnosi compatibile 9 n. posti letto rianimazione 3

VCO - OSPEDALE SAN BIAGIO - DOMODOSSOLA TOTALE POSTI LETTO 135Primario Rianimazione: C. MaestroneCoordinatore Locale: P. ToscanoComponenti Gruppo: V. Trotta, S. Raffa, R. Lembo, M. Bassi, P. Martinelli, M. Giani, I. PoggeseTotale decessi rianimazione 62Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 21Decessi encefalici 11Decessi cardiaci 51Decessi encefalici/diagnosi compatibile 11/21 = 52,4%Commissioni concluse/Decessi Encefalici 11/11 = 100%Volontà favorevole in vita 2 Opposizioni in vita 1Volontà espressa da familiari 6 Opposizioni familiari 2

TOTALE 8 TOTALE 3NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 8n. donatori cornea 1

= 0,4%n. decessi encefalici 11

= 4,6%decessi tot H 241 decessi tot H 241n. decessi encefalici 11

= 17,7%n. totale donatori 8

= 12,9%decessi tot rianimazione 62 decessi tot rianimazione 62n. decessi encefalici 11

= 52,4%n. decessi encefalici 11

= 2,8decessi con diagnosi compatibile 21 n. posti letto rianimazione 4

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Indici qualità donazioni e prelievi

126Regione Piemonte - Valle d’Aosta

CN1 - OSPEDALE CIVILE - MONDOVI' TOTALE POSTI LETTO 179Primario Rianimazione: G. VigliettiCoordinatore Locale: M. SalvaticoComponenti Gruppo: P. Ermini, F. Fiorelli, C. Muzzulini, F. Acquarone, S. RegisTotale decessi rianimazione 28Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 5Decessi encefalici 3Decessi cardiaci 25Decessi encefalici/diagnosi compatibile 3/5 = 60,0%Commissioni concluse/Decessi Encefalici 3/3 = 100%Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita -Volontà espressa da familiari 2 Opposizioni familiari -

TOTALE 2 TOTALE -NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 2n. donatori cornea 8

= 3,6%n. decessi encefalici 3

= 1,4%decessi tot H 222 decessi tot H 222n.decessi encefalici 3

= 10,7%n. totale donatori 2

= 7,1%decessi tot rianimazione 28 decessi tot rianimazione 28n. decessi encefalici 3

=60,0% n. decessi encefalici 3 = 0,5

decessi con diagnosi compatibile 5 n. posti letto rianimazione 6

1 non idoneo a priori

CN1 - OSPEDALE SS. ANNUNZIATA - SAVIGLIANO TOTALE POSTI LETTO 278Primario Rianimazione: G. VaiCoordinatore Locale: P. PortoleseComponenti Gruppo: G. Guano, C. Bianco, M. Giordanengo, A. Milanesio, G. Pessina, A. Campagnaro, D. PesceTotale decessi rianimazione 24Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 4Decessi encefalici 1Decessi cardiaci 23Decessi encefalici/diagnosi compatibile 1/4 = 25,0%Commissioni concluse/Decessi Encefalici 1/1 = 100%Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita -Volontà espressa da familiari - Opposizioni familiari 1

TOTALE - TOTALE 1NUMERO PRELIEVI ESEGUITI -n. donatori cornea 4

= 1,7%n. decessi encefalici 1

= 0,4%decessi tot H 236 decessi tot H 236n.decessi encefalici 1

= 4,2%n. totale donatori -

= -decessi tot rianimazione 24 decessi tot rianimazione 24n. decessi encefalici 1

= 25,0%n. decessi encefalici 1

= 0,2decessi con diagnosi compatibile 4 n. posti letto rianimazione 6

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Resoconto CRT 2010127

CN1 - OSPEDALE CIVILE - SALUZZO TOTALE POSTI LETTO 133Primario Rianimazione: G. GarelliCoordinatore Locale: P. PortoleseComponenti Gruppo: G. Guano, C. Bianco, M. Giordanengo, A. Milanesio, G. Pessina,A. Campagnaro, D. PesceTotale decessi rianimazione 20Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 6Decessi encefalici 0Decessi cardiaci 20Decessi encefalici/diagnosi compatibile 0/6 = -Commissioni concluse/Decessi Encefalici - = -Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita -Volontà espressa da familiari - Opposizioni familiari -

TOTALE - TOTALE -NUMERO PRELIEVI ESEGUITI -n. donatori cornea 1

= 0,3%n. decessi encefalici -

= –decessi tot H 353 decessi tot H 353n.decessi encefalici -

= –n. totale donatori -

= –decessi tot rianimazione 20 decessi tot rianimazione 20n. decessi encefalici -

= –n. decessi encefalici -

= –decessi con diagnosi compatibile 6 n. posti letto rianimazione 4

CN2 - OSPEDALE S. LAZZARO - ALBA TOTALE POSTI LETTO 223Primario Rianimazione: G. MassanoCoordinatore Locale: G. CarlidiComponenti Gruppo: V. Venturino, G. Lanza, M. Verney, C. Porro, E. Ravera, G. Massano, L. PortaTotale decessi rianimazione 27Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 2Decessi encefalici 3Decessi cardiaci 24Decessi encefalici/diagnosi compatibile 3/2 = 100,0%Commissioni concluse/Decessi Encefalici 3/3 = 100%Volontà favorevole in vita 1 Opposizioni in vita 1Volontà espressa da familiari - Opposizioni familiari -

TOTALE 1 TOTALE 1NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 1n. donatori cornea 12

= 3,6%n. decessi encefalici 3

= 0,9%decessi tot H 332 decessi tot H 332n.decessi encefalici 3

= 11,1%n. totale donatori 1

= 3,7%decessi tot rianimazione 27 decessi tot rianimazione 27n. decessi encefalici 3

= 100,0%n. decessi encefalici 3

= 0,8decessi con diagnosi compatibile 2 n. posti letto rianimazione 4

1 non idoneo a priori

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Indici qualità donazioni e prelievi

128Regione Piemonte - Valle d’Aosta

AT - OSPEDALE CIVILE - ASTI TOTALE POSTI LETTO 467Primario Rianimazione: S. CardellinoCoordinatore Locale: G. SciutoComponenti Gruppo: S. Cardellino, D. Ciaceri, S. Perno, M. Musso, V. Vaia, M. Beghin, E. BiaseTotale decessi rianimazione 95Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 10Decessi encefalici 4Decessi cardiaci 91Decessi encefalici/diagnosi compatibile 4/10 = 40,0%Commissioni concluse/Decessi Encefalici 4/4 = 100%Volontà favorevole in vita 1 Opposizioni in vita -Volontà espressa da familiari 2 Opposizioni familiari 1

TOTALE 3 TOTALE 1NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 3n. donatori cornea 4

= 0,3%n. decessi encefalici 4

= 0,3%decessi tot H 1207 decessi tot H 1207n.decessi encefalici 4

= 4,2%n. totale donatori 3

= 3,2%decessi tot rianimazione 95 decessi tot rianimazione 95n. decessi encefalici 4

= 40,0%n. decessi encefalici 4

= 0,5decessi con diagnosi compatibile 10 n. posti letto rianimazione 8

AL - OSPEDALE SS. ANTONIO E MARGHERITA - TORTONA TOTALE POSTI LETTO 172Primario Rianimazione: G. PettazziCoordinatore Locale: G. RaggiComponenti Gruppo: M. Bensi, G. Pettazzi, S. GrandiTotale decessi rianimazione 38Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 7Decessi encefalici 5Decessi cardiaci 33Decessi encefalici/diagnosi compatibile 5/7 = 71,4%Commissioni concluse/Decessi Encefalici 5/5 = 100%Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita 2Volontà espressa da familiari - Opposizioni familiari 1

TOTALE - TOTALE 3NUMERO PRELIEVI ESEGUITI -n. donatori cornea 2

= 0,6%n. decessi encefalici 5

= 1,5%decessi tot H 328 decessi tot H 328n.decessi encefalici 5

= 13,2%n. totale donatori -

= –decessi tot rianimazione 38 decessi tot rianimazione 38n. decessi encefalici 5

= 71,4%n. decessi encefalici 5

= 0,8decessi con diagnosi compatibile 7 n. posti letto rianimazione 6

1 non idoneo a priori1 non idoneo durante osservazione

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Resoconto CRT 2010129

AL - OSPEDALE S. SPIRITO - CASALE M.TO TOTALE POSTI LETTO 231Primario Rianimazione: F. RicagniCoordinatore Locale: A. PellerinoComponenti Gruppo: C. Bertazzo, R. D'Aprile, P. Del Nero, M. Galletti, G. Parovina,A. Ferraris, A. Mariano, C. Grivetto, S. Muratore, C. Perugini,P. Aceto, M. DeGiovanni, L. Marongiu, I. Biolcati, M. FranzolinTotale decessi rianimazione 64Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 8Decessi encefalici 2Decessi cardiaci 62Decessi encefalici/diagnosi compatibile 2/8 = 25,0%Commissioni concluse/Decessi Encefalici 2/2 = 100%Volontà favorevole in vita 1 Opposizioni in vita -Volontà espressa da familiari 1 Opposizioni familiari -

TOTALE 2 TOTALE -NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 1*n. donatori cornea 4

= 0,6%n. decessi encefalici 2

= 0,3%decessi tot H 680 decessi tot H 680n.decessi encefalici 2

= 3,1%n. totale donatori 1

= 1,6%decessi tot rianimazione 64 decessi tot rianimazione 64n. decessi encefalici 2

= 25,0%n. decessi encefalici 2

= 0,3decessi con diagnosi compatibile 8 n. posti letto rianimazione 6

*1 non idoneo al prelievo

AL - OSPEDALE CIVILE - ACQUI TERME TOTALE POSTI LETTO 121Primario Rianimazione: G.M. BianchiCoordinatore Locale: R. MannoniComponenti Gruppo: V. BalestreroTotale decessi rianimazione 62Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 9Decessi encefalici 1Decessi cardiaci 61Decessi encefalici/diagnosi compatibile 1/9 = 11,1%Commissioni concluse/Decessi Encefalici 1/1 = 100%Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita -Volontà espressa da familiari 1 Opposizioni familiari -

TOTALE 1 TOTALE -NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 1n. donatori cornea 5

= 1,4%n. decessi encefalici 1

= 0,3%decessi tot H 363 decessi tot H 363n.decessi encefalici 1

= 1,6%n. totale donatori 1

= 1,6%decessi tot rianimazione 62 decessi tot rianimazione 62n. decessi encefalici 1

= 11,1%n. decessi encefalici 1

= 0,3decessi con diagnosi compatibile 9 n. posti letto rianimazione 4

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Indici qualità donazioni e prelievi

130Regione Piemonte - Valle d’Aosta

AL - OSPEDALE SAN GIACOMO - NOVI LIGURE TOTALE POSTI LETTO 183Primario Rianimazione: G. OrlandoCoordinatore Locale: M. PratoComponenti Gruppo: P. BacigalupoTotale decessi rianimazione 32Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 5Decessi encefalici 1Decessi cardiaci 31Decessi encefalici/diagnosi compatibile 1/5 = 20,0%Commissioni concluse/Decessi Encefalici 1/1 = 100%Volontà favorevole in vita 1 Opposizioni in vita -Volontà espressa da familiari - Opposizioni familiari -

TOTALE 1 TOTALE -NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 1n. donatori cornea 2

= 0,4%n. decessi encefalici 1

= 0,2%decessi tot H 484 decessi tot H 484n.decessi encefalici 1

= 3,1%n. totale donatori 1

= 3,1%decessi tot rianimazione 32 decessi tot rianimazione 32n. decessi encefalici 1

= 20,0%n. decessi encefalici 1

= 0,2decessi con diagnosi compatibile 5 n. posti letto rianimazione 6

A.S.O. SS. ANTONIO E BIAGIO E C. ARRIGOALESSANDRIA - OSPEDALE INFANTILE

TOTALE POSTI LETTO 76

Primario Rianimazione Ospedale Infantile: C. GallinoCoordinatore Locale: N. VivaldiComponenti Gruppo: L. Ruiz, V. Bonato, P. Della Pietra, V. AcetoTotale decessi rianimazione 9Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 3Decessi encefalici 3Decessi cardiaci 6Decessi encefalici/diagnosi compatibile 3/3 = 100%Commissioni concluse/Decessi Encefalici 3/3 = 100%Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita -Volontà espressa da familiari 2 Opposizioni familiari -

TOTALE 2 TOTALE -NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 2n. donatori cornea -

= –n. decessi encefalici 3

= 33,3%decessi tot H 9 decessi tot H 9n.decessi encefalici 3

= 33,3%n. totale donatori 2

= 22,2%decessi tot rianimazione 9 decessi tot rianimazione 9n. decessi encefalici 3

= 100,0%n. decessi encefalici 3

= 0,6decessi con diagnosi compatibile 3 n. posti letto rianimazione 5

1 non idoneo a priori

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Resoconto CRT 2010131

A.S.O. SS. ANTONIO E BIAGIO E C. ARRIGOALESSANDRIA

TOTALE POSTI LETTO 551

n. donatori cornea 7= 0,9%

n. decessi encefalici 22= 2,7%

decessi tot H 821 decessi tot H 821n.decessi encefalici 22

= 32,8%n. totale donatori 13

= 19,4%decessi tot rianimazione 67 decessi tot rianimazione 67n. decessi encefalici 22

= 84,6%n. decessi encefalici 22

= 1,4decessi con diagnosi compatibile 26 n. posti letto rianimazione 16

A.S.O. SS. ANTONIO E BIAGIO E C. ARRIGOALESSANDRIA - RIANIMAZIONE GENERALEOSPEDALE CIVILEPrimario Rianimazione generale : A. PergoloCoordinatore Locale: N. VivaldiComponenti Gruppo: L. Ruiz, V. Bonato, P. Della Pietra, V. AcetoTotale decessi rianimazione 49Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 25Decessi encefalici 21Decessi cardiaci 28Decessi encefalici/diagnosi compatibile 21/25 = 84,0%Commissioni concluse/Decessi Encefalici 21/21 = 100%Volontà favorevole in vita 2 Opposizioni in vita 2Volontà espressa da familiari 10 Opposizioni familiari 3

TOTALE 12 TOTALE 5NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 124 non idonei a priori

A.S.O. SS. ANTONIO E BIAGIO E C. ARRIGOALESSANDRIA - T.I. CARDIO CHIRURGICAOSPEDALE CIVILEPrimario CardioRianimazione : A. PergoloCoordinatore Locale: N. VivaldiComponenti Gruppo: L. Ruiz, V. Bonato, P. Della Pietra, V. AcetoTotale decessi rianimazione 18Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 1Decessi encefalici 1Decessi cardiaci 17Decessi encefalici/diagnosi compatibile 1/1 = 100%Commissioni concluse/Decessi Encefalici 1/1 = 100%Volontà favorevole in vita 1 Opposizioni in vita -Volontà espressa da familiari - Opposizioni familiari -

TOTALE 1 TOTALE -NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 1

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Indici qualità donazioni e prelievi

132Regione Piemonte - Valle d’Aosta

A.S.O. SAN CROCE E CARLE CUNEO TOTALE POSTI LETTO 654Primario Rianimazione: G. CornaraPrimario CardioRianimazione: A. LocatelliCoordinatore Locale: G. MaggiorottoComponenti Gruppo: A. Garibaldi, P. Indemini, E. Azzan, P. Pellegrino, C. Guidoni,D. Isnardi, R. LerdaTotale decessi rianimazione 98Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 37Decessi encefalici 15Decessi cardiaci 83Decessi encefalici/diagnosi compatibile 15/37 = 41%Commissioni concluse/Decessi Encefalici 15/15 = 100%Volontà favorevole in vita 4 Opposizioni in vita 4Volontà espressa da familiari 5 Opposizioni familiari -

TOTALE 9 TOTALE 4NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 9n. donatori cornea 6

= 0,7%n. decessi encefalici 15

= 1,8%decessi tot H 837 decessi tot H 837n.decessi encefalici 15

= 15,3%n. totale donatori 9

= 9,2%decessi tot rianimazione 98 decessi tot rianimazione 98n. decessi encefalici 15

= 40,5%n. decessi encefalici 15

= 1,2decessi con diagnosi compatibile 37 n. posti letto rianimazione 13

2 non idonei a priori

A.O.U. MAGGIORE DELLA CARITA' DI NOVARA TOTALE POSTI LETTO 570Primario Rianimazione generale: F. Della CortePrimario T.I. Cardio Chirurgica: C. MonacoCoordinatore Locale: L. CancelliereComponenti Gruppo: P.P. Caimmi, G. Bompan, R. Garone, R. Torchio, MC. Barbè,F. Capuzzi, M. Pavani, M.T. CampaillaTotale decessi rianimazione 181Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 60Decessi encefalici 30Decessi cardiaci 151Decessi encefalici/diagnosi compatibile 30/60 = 50%Commissioni concluse/Decessi Encefalici 30/30 = 100%Volontà favorevole in vita 6 Opposizioni in vita 4Volontà espressa da familiari 12 Opposizioni familiari 4

TOTALE 18 TOTALE 8NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 18n. donatori cornea 18

= 2,0%n. decessi encefalici 30

= 3,3%decessi tot H 911 decessi tot H 911n.decessi encefalici 30 = 16,6% n. totale donatori 18

= 9,9%decessi tot rianimazione 181 decessi tot rianimazione 181n. decessi encefalici 30

= 50,0%n. decessi encefalici 30

= 2,1decessi con diagnosi compatibile 60 n. posti letto rianimazione 14

4 non idonei a priori

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Resoconto CRT 2010133

A.O.U. SAN LUIGI GONZAGA DI ORBASSANO TOTALE POSTI LETTO 343Primario Rianimazione: G. RadeschiCoordinatore Locale: M. MonterossiComponenti Gruppo: E. Erovigni, E. Gatti, M. Iudicello, P. Sega, A. Fraternali, R. VacchelliTotale decessi rianimazione 64Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 3Decessi encefalici 3Decessi cardiaci 61Decessi encefalici/diagnosi compatibile 3/3 = 100,0%Commissioni concluse/Decessi Encefalici 3/3 = 100%Volontà favorevole in vita 1 Opposizioni in vita -Volontà espressa da familiari - Opposizioni familiari 2

TOTALE 1 TOTALE 2NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 1n. donatori cornea 4

= 0,5%n. decessi encefalici 3

= 0,4%decessi tot H 756 decessi tot H 756n.decessi encefalici 3

= 4,7%n. totale donatori 1

= 1,6%decessi tot rianimazione 64 decessi tot rianimazione 64n. decessi encefalici 3

= 100,0%n. decessi encefalici 3

= 0,5decessi con diagnosi compatibile 3 n. posti letto rianimazione 6

A.S.O. C.T.O./C.R.F./M.ADELAIDE TORINO TOTALE POSTI LETTO 243Primario Rianimazione: M. BerardinoCoordinatore Locale: S. BoifavaComponenti Gruppo: P. Costa, M. Seminario, C. Tavoso, G. Triolo, A. Barale, L. GilardiTotale decessi rianimazione 30Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 17Decessi encefalici 13Decessi cardiaci 17Decessi encefalici/diagnosi compatibile 13/17 = 76,5%Commissioni concluse/Decessi Encefalici 13/13 = 100%Volontà favorevole in vita 2 Opposizioni in vita 4Volontà espressa da familiari 5 Opposizioni familiari 1

TOTALE 7 TOTALE 5NUMERO PRELIEVI ESEGUITI *6n. donatori cornea 5

= 3,6%n. decessi encefalici 13

= 9,3%decessi tot H 140 decessi tot H 140n.decessi encefalici 13

= 43,3%n. totale donatori 6

= 20,0%decessi tot rianimazione 30 decessi tot rianimazione 30n. decessi encefalici 13

= 76,5%n. decessi encefalici 13

= 0,9decessi con diagnosi compatibile 17 n. posti letto rianimazione 14

1 non idoneo a priori*1 non idoneo al prelievo

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Indici qualità donazioni e prelievi

134Regione Piemonte - Valle d’Aosta

A.S.R. OSPEDALE REGIONALE DI AOSTA TOTALE POSTI LETTO 417Primario Rianimazione: E. VisettiCoordinatore Locale: P. FolettoComponenti Gruppo: E. Visetti, M. Meucci, P. Calò, M. Gianni, M. Sarboraria, P. Torti,G. Paternoster, S. CalìTotale decessi rianimazione 77Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 22Decessi encefalici 3Decessi cardiaci 74Decessi encefalici/diagnosi compatibile 3/22 = 13,6%Commissioni concluse/Decessi Encefalici 3/3 = 100%Volontà favorevole in vita 2 Opposizioni in vita -Volontà espressa da familiari 1 Opposizioni familiari -TOTALE 3 TOTALE -NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 3n. donatori cornea 17

= 2,6%n. decessi encefalici 3

= 0,5%decessi tot H 658 decessi tot H 658n.decessi encefalici 3

= 3,9%n. totale donatori 3

= 3,9%decessi tot rianimazione 77 decessi tot rianimazione 77n. decessi encefalici 3

= 13,6%n. decessi encefalici 3

= 0,3decessi con diagnosi compatibile 22 n. posti letto rianimazione 9

A.S.O. MAURIZIANO - TORINO - RIANIMAZIONE GENERALEPrimario Rianimazione: V. SegalaCoordinatore Locale: I. VignaComponenti Gruppo: V. Segala, M. Arobio, C. Labate, P. Biolino, G. Mennuti, A. Pracca, L. Scirelli, P. Tomasella, A.G. TrentalangeTotale decessi rianimazione 73Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 9Decessi encefalici 3Decessi cardiaci 70Decessi encefalici/diagnosi compatibile 3/9 = 33,3%Commissioni concluse/Decessi Encefalici 3/3 = 100%Volontà favorevole in vita 1 Opposizioni in vita 1Volontà espressa da familiari 1 Opposizioni familiari -TOTALE 2 TOTALE 1NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 2

A.S.O. MAURIZIANO - TORINO - RIANIMAZIONE CARDIOVASCOLAREPrimario CardioRianimazione: C. VerdecchiaCoordinatore Locale: I. VignaComponenti Gruppo: V. Segala, M. Arobio, C. Labate, P. Biolino, G. Mennuti, A. Pracca, L. Scirelli, P. Tomasella, A.G. TrentalangeTotale decessi rianimazione 65Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 1Decessi encefalici 1Decessi cardiaci 64Decessi encefalici/diagnosi compatibile 1/1 = 100,0%Commissioni concluse/Decessi Encefalici 1/1 = 100%Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita -Volontà espressa da familiari 1 Opposizioni familiari -TOTALE 1 TOTALE -NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 1

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Resoconto CRT 2010135

A.S.O. MAURIZIANO - TORINO TOTALE POSTI LETTO 402n. donatori cornea 15

= 2,3%n. decessi encefalici 4

= 0,6%decessi tot H 650 decessi tot H 650n.decessi encefalici 4

= 2,9%n. totale donatori 3

= 2,2%decessi tot rianimazione 138 decessi tot rianimazione 138n. decessi encefalici 4

= 40,0%n. decessi encefalici 4

= 0,3decessi con diagnosi compatibile 10 n. posti letto rianimazione 14

A.S.O. O.I.R.M. /S.ANNA - TORINOO.I.R.M.- RIANIMAZIONE GENERALEPrimario Rianimazione: G. IvaniCoordinatore Locale: I. CastellettiComponenti Gruppo: G. Capizzi, A. Conio, R. Coppo, S. Randaccio, S. Treves, G. GrecoTotale decessi rianimazione 22Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 2Decessi encefalici 2Decessi cardiaci 20Decessi encefalici/diagnosi compatibile 2/2 = 100,0%Commissioni concluse/Decessi Encefalici 2/2 = 100%Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita -Volontà espressa da familiari 1 Opposizioni familiari -

TOTALE 1 TOTALE -NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 11 non idoneo a priori

A.S.O. O.I.R.M. /S.ANNA - TORINOO.I.R.M.- RIANIMAZIONE PED. CARDIOVASCOLAREPrimario CardioRianimazione: P. CostaCoordinatore Locale: I. CastellettiComponenti Gruppo: G. Capizzi, A. Conio, R. Coppo, S. Randaccio, S. Treves, G. GrecoTotale decessi rianimazione 11Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 1Decessi encefalici 1Decessi cardiaci 10Decessi encefalici/diagnosi compatibile 1/1 = 100,0%Commissioni concluse/Decessi Encefalici 1/1 = 100%Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita -Volontà espressa da familiari 1 Opposizioni familiari -

TOTALE 1 TOTALE -NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 1

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Indici qualità donazioni e prelievi

136Regione Piemonte - Valle d’Aosta

A.S.O. O.I.R.M./ S.ANNA - TORINOS.ANNA

TOTALE POSTI LETTO 271

Primario Rianimazione: E. GolloCoordinatore Locale: I. CastellettiComponenti Gruppo: G. Capizzi, A. Conio, R. Coppo, S. Randaccio, S. Treves, G. GrecoTotale decessi rianimazione 1Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 1Decessi encefalici 1Decessi cardiaci 0Decessi encefalici/diagnosi compatibile 1/1 = 100%Commissioni concluse/Decessi Encefalici 1/1 = 100%Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita -Volontà espressa da familiari - Opposizioni familiari -

TOTALE - TOTALE -NUMERO PRELIEVI ESEGUITI -n. donatori cornea -

= -n. decessi encefalici 1

= 2,6%decessi tot H 39 decessi tot H 39n.decessi encefalici 1 = 100,0% n. totale donatori -

= -decessi tot rianimazione 1 decessi tot rianimazione 1n. decessi encefalici 1

= 100,0%n. decessi encefalici 1

= 0,5decessi con diagnosi compatibile 1 n. posti letto rianimazione 2

1 non idoneo a priori

A.S.O. O.I.R.M. /S.ANNA - TORINOO.I.R.M.

TOTALE POSTI LETTO 301

n. donatori cornea -= -

n. decessi encefalici 3= 6,7%

decessi tot H 45 decessi tot H 45n.decessi encefalici 3

= 9,1%n. totale donatori 2

= 6,1%decessi tot rianimazione 33 decessi tot rianimazione 33n. decessi encefalici 3

= 100,0%n. decessi encefalici 3

= 0,3decessi con diagnosi compatibile 3 n. posti letto rianimazione 11

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Resoconto CRT 2010137

A.O.U. SAN GIOVANNI BATTISTA TORINO - II RIAN. NEUROPrimario Rianimazione: M. IllengoCoordinatore Locale: E. MontalentiComponenti Gruppo: L. Mussano, V. Bonicalzi, M. Ferrero, D. Pasero, R. Urbino, A. Scarmozzino,N. Bosco, D. Zelli, S. VeraTotale decessi rianimazione 20Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 18Decessi encefalici 11Decessi cardiaci 9Decessi encefalici/diagnosi compatibile 11/18 = 61,1%Commissioni concluse/Decessi Encefalici 11/11 = 100%Volontà favorevole in vita 6 Opposizioni in vita 1Volontà espressa da familiari 3 Opposizioni familiari 1

TOTALE 9 TOTALE 2NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 9

A.O.U. SAN GIOVANNI BATTISTA TORINO - RIAN. I U Primario Rianimazione: V.M. RanieriCoordinatore Locale: E. MontalentiComponenti Gruppo: L. Mussano, V. Bonicalzi, M. Ferrero, D. Pasero, R. Urbino, A. Scarmozzino,N. Bosco, D. Zelli, S. VeraTotale decessi rianimazione 49Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 3Decessi encefalici 0Decessi cardiaci 49Decessi encefalici/diagnosi compatibile 0/3 = -Commissioni concluse/Decessi Encefalici - = -Volontà favorevole in vita - Opposizioni in vita -Volontà espressa da familiari - Opposizioni familiari -

TOTALE - TOTALE -NUMERO PRELIEVI ESEGUITI -

A.O.U. SAN GIOVANNI BATTISTA TORINO - RIAN I U CARDIOCHIRURGIAPrimario Rianimazione: V.M. RanieriCoordinatore Locale: E. MontalentiComponenti Gruppo: L. Mussano, V. Bonicalzi, M. Ferrero, D. Pasero, R. Urbino, A. Scarmozzino,N. Bosco, D. Zelli, S. VeraTotale decessi rianimazione 31Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 1Decessi encefalici 4Decessi cardiaci 27Decessi encefalici/diagnosi compatibile 4/1 = 100%Commissioni concluse/Decessi Encefalici 4/4 = 100%Volontà favorevole in vita 2 Opposizioni in vita -Volontà espressa da familiari 2 Opposizioni familiari -

TOTALE 4 TOTALE -NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 4

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Indici qualità donazioni e prelievi

138Regione Piemonte - Valle d’Aosta

A.O.U. SAN GIOVANNI BATTISTA TORINO - IX RIAN. TERAPIA INTENSIVAPrimario Rianimazione: P.P. DonadioCoordinatore Locale: E. MontalentiComponenti Gruppo: L. Mussano, V. Bonicalzi, M. Ferrero, D. Pasero, R. Urbino, A. Scarmozzino,N. Bosco, D. Zelli, S. VeraTotale decessi rianimazione 16Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 5Decessi encefalici 2Decessi cardiaci 14Decessi encefalici/diagnosi compatibile 2/5 = 40,0%Commissioni concluse/Decessi Encefalici 2/2 = 100%Volontà favorevole in vita 1 Opposizioni in vita -Volontà espressa da familiari 1 Opposizioni familiari -

TOTALE 2 TOTALE -NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 2

A.O.U. SAN GIOVANNI BATTISTA TORINO - X RIAN. P.S.A.R.Primario Rianimazione: P. Del GaudioCoordinatore Locale: E. MontalentiComponenti Gruppo: L. Mussano, V. Bonicalzi, M. Ferrero, D. Pasero, R. Urbino, A. Scarmozzino,N. Bosco, D. Zelli, S. VeraTotale decessi rianimazione 63Decessi con diagnosi di ingresso compatibile 17Decessi encefalici 9Decessi cardiaci 54

Decessi encefalici/diagnosi compatibile Commissioni concluse/Decessi Encefalici

9/17 = 52,9%9/9 = 100%

Volontà favorevole in vita 3 Opposizioni in vita 1Volontà espressa da familiari 1 Opposizioni familiari 3

TOTALE 4* TOTALE 4NUMERO PRELIEVI ESEGUITI 3*1 non idoneo al prelievo1 non idoneo a priori

A.O.U. SAN GIOVANNI BATTISTA - TORINO TOTALE POSTI LETTO 1037n. donatori cornea 103

= 7,8%n. decessi encefalici 26

= 2,0%decessi tot H 1326 decessi tot H 1326n.decessi encefalici 26

= 14,5%n. totale donatori 18

= 10,1%decessi tot rianimazione 179 decessi tot rianimazione 179n. decessi encefalici 26

= 59,1%n. decessi encefalici 26

= 0,6decessi con diagnosi compatibile 44 n. posti letto rianimazione 45

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Resoconto CRT 2010139

Appendice 3

Appendice 3 - il sito internet

All’indirizzo web http: //www. piemonte.airt.itè possibile consultare il sito del Centro Regionale Trapianti.

Le aree di consultazione riguardano sia argomenti specifici, adatti ad un pubblico di professionisti, sia temi facilmente approcciabili anche dai non addetti ai lavori.Particolarmente ricca è la parte documentale: nella apposita sezione è possibile reperire la legislazione nazionale e regionale nonché i protocolli e le linee guida che regolano l’attività di trapianto. È anche presente una vasta gamma di modulistica che gli addetti ai lavori possono usare nella pratica quotidiana. L’attività di trapianto è aggiornata con cadenza mensile nell’apposito settore (Contatrapianti) con la possibilità di tenere sotto esame l’andamento sia con una proiezione sull’anno in corso, sia con una da inizio attività. I report di attività sono scaricabili in formato PDF. L’iter di trapianto per ogni singolo organo è spiegato con attenzione nell’apposita

sezione (Attività) in modo da rendere di facile comprensione un processo con numerosi momenti e passaggi.L’area Immunogenetica è densa di approfondimenti scientifici in modo da evidenziarne il ruolo nel processo trapiantologico.

Tutti gli indirizzi e i recapiti telefonici delle strutture regionali che si occupano di trapianto di organi e tessuti (Centri Trapianto e Banche Tessuti) sono facilmente reperibili sul sito.

Il sito è stato studiato in modo da adattasi ai criteri di accessibilità; è possibile navigarlo attraverso tasti-guida (access key) e visualizzarlo in modalità alternative (alta leggibilità e solo testo).Il tasto Cerca aiuta gli utenti nelle ricerche di argomenti specifici; la Mappa del Sito ne fornisce una visione complessiva. Il sito è amministrato ed aggiornato dal settore informatico del CRT Piemonte – Valle d’Aosta.

Il sito internet

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140Regione Piemonte - Valle d’Aosta

A.S.L./A.S.O. - Ospedale - Direttore/Primario

Coordinatore Locale - Indirizzo - Telefono - Email

Indirizzario

Indirizzario

TO1 - OSPEDALE MARTINI NUOVO - DOTT. L. PARIGIDott.ssa R. Barbero - Via Tofane 71, 10141 Torino - 011 70952215 - [email protected]

TO2 - OSPEDALE MARIA VITTORIA - DOTT. E. MANNODott. E. Manno - Via Cibrario 72, 10144 Torino - 011 4393412 - [email protected]

TO2 - OSPEDALE GIOVANNI BOSCO - DOTT. S. LIVIGNIDott. R. Potenza / Dott. M. Vergano - Piazza Donatori di Sangue 3, 10154 Torino - 011 2402453 [email protected]

TO3 - OSPEDALE RIUNITI DI RIVOLI - DOTT. B. BARBERISDott. M. Parlanti - Strada Rivalta 29, 10098 Rivoli (TO) - 011 9551275 - [email protected]

TO3 - OSPEDALE E. AGNELLI - DOTT. M. PASTORELLIDott. P. Vigliani - Via Brigata Cagliari 39, 10064 Pinerolo (TO) - 0121 233618 - [email protected]

TO4 - OSPEDALE CIVILE DI CIRIè - DOTT. P. M. GIUGIARODott. P. M. Giugiaro - Via Battitore 7/9, 10073 Ciriè (TO) - 011 9217361 [email protected]

TO4 - OSPEDALE CIVICO DI CHIVASSO - DOTT. E. CASTENETTODott.ssa M. Blefari - C.so Galileo Ferraris 3, 10034 Chivasso (TO) - 011 9176828 - [email protected]

TO4 - OSPEDALE CIVILE DI IVREA - DOTT. M. TURELLODott. P. Ramello - P. zza della Credenza 2, 10015 Ivrea (TO) - 0125 414310 - [email protected]

TO5 - OSPEDALE MAGGIORE - DOTT. A. MASTROIANNIDott.ssa F. Muccio - Via De Maria 1, 10023 Chieri (TO) - 011 94294207 - [email protected]

TO5 - OSPEDALE SANTA CROCE - DOTT. P. BUFFADott.ssa F. Muccio - Piazza A. Ferdinando 3, 10024 Moncalieri (TO) - 011 6930254 - [email protected]

VC - OSPEDALE SANT’ANDREA - DOTT. A. CITINODott.ssa C. Fontaneto - Corso Abiate 21, 13100 Vercelli - 0161 593507 - [email protected]

BI - OSPEDALE DEGLI INFERMI - DOTT. C. PISSAIADott.ssa D. Peracchio - Via Caraccio 5, 13900 Biella - 015 3503297 - [email protected]

NO - OSPEDALE SS. TRINITÀ - DOTT. E. MORETTIDott.ssa A. Pistocchini - Viale Zoppis 10, 28021 Borgomanero (NO) - 0322 848244 - [email protected]

VCO - OSPEDALE CASTELLI - DOTT. C. MAESTRONEDott. P. Toscano - Via Crocetta 1, 28900 Verbania - 0323 541206 - [email protected]

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Resoconto CRT 2010141

A.S.L./A.S.O. - Ospedale - Direttore/Primario

Coordinatore Locale - Indirizzo - Telefono - Email

VCO - OSPEDALE SAN BIAGIO - DOTT. C. MAESTRONEDott. P. Toscano - L.go Caduti Lager Nazisti 1, 28845 Domodossola - 0324 491440 [email protected]

CN1 - OSPEDALE CIVILE DI MONDOVì - DOTT. G. VIGLIETTIDott. M. Salvatico - Via San Rocchetto 99, 12084 Mondovì (CN) - 0174 677021 - [email protected]

CN1 - OSPEDALE SS. ANNUNZIATA - DOTT. G. VAIDott. P. Portolese - Via Ospedale 14, 12038 Savigliano (CN) - 0172 719408 - [email protected]

CN1 - OSPEDALE CIVILE DI SALUZZO - DOTT. G. GARELLIDott. P. Portolese - Via Spielberg 58, 12037 Saluzzo (CN) - 0175 215660 - [email protected]

CN2 - OSPEDALE SAN LAZZARO - DOTT.SSA G. MASSANODott. G. Carlidi - Via Pierino Belli 26, 12051 Alba (CN) - 0173 316382 - [email protected]

AT - OSPEDALE CARDINAL MASSAIA - DOTT. S. CARDELLINODott. G. Sciuto - Corso Dante 202, 14100 Asti - 0141 485201 - [email protected]

AL - OSPEDALE SS. ANTONIO E MARGHERITA - DOTT. G. PETTAZZIDott. G. Raggi - Piazza Felice Cavallotti 7, 15057 Tortona (AL) - 0131 865334 - [email protected]

AL - PRESIDIO OSPEDALIERO SANTO SPIRITO - DOTT. F. RICAGNIDott.ssa A. Pellegrino - Viale Giolitti 2, 15033 Casale Monferrato (AL) - 0142 434327 - [email protected]

AL - OSPEDALE SAN GIACOMO - DOTT. G. ORLANDODott. M. Prato - Via E. Raggio 22, 15067 Novi Ligure (AL) - 0143 332382 - [email protected]

AL - OSPEDALE CIVILE DI ACQUI TERME - DOTT. G. M. BIANCHIDott. R. Mannoni - Via Fatebenefratelli 1, 15021 Acqui Terme (AL) - 0144 777382 - [email protected]

A.S.O. O.I.R.M. SANT’ANNA - OSPEDALE SANT’ANNA - DOTT.SSA E. GOLLODott.ssa I. Castelletti - Corso Spezia 60, 10126 Torino - 011 3134369 - [email protected]

A.S.O. O.I.R.M. SANT’ANNA - OSPEDALE REGINA MARGHERITA - DOTT. G. IVANIA.S.O. O.I.R.M. SANT’ANNA - OSPEDALE REGINA MARGHERITA - DOTT. P. COSTADott.ssa I. Castelletti - Piazza Polonia 94, 10126 Torino - 011 3135272 - [email protected]

A.S.O. C.T.O./C.R.F./MARIA ADELAIDE - OSPEDALE C.T.O. - DOTT. M. BERARDINODott.ssa S. Boifava - Via Zuretti 29, 10126 Torino - 011 6933445 - [email protected]

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142Regione Piemonte - Valle d’Aosta

Indirizzario

A.O.U. SAN GIOVANNI BATTISTA - II - DOTT. M. ILLENGO A.O.U. SAN GIOVANNI BATTISTA - III - PROF. V. M. RANIERIA.O.U. SAN GIOVANNI BATTISTA - IV - PROF. V. M. RANIERIA.O.U. SAN GIOVANNI BATTISTA - IX - DOTT. P. P. DONADIOA.O.U. SAN GIOVANNI BATTISTA - X - DOTT. P. DEL GAUDIODott.ssa E. Montalenti - Corso Bramante 88, 10126 Torino - 011 6335420 - [email protected]

A.O.U. SAN LUIGI GONZAGA - DOTT. G. RADESCHIDott.ssa M. Monterossi - Regione Gonzole 10, 10043 Orbassano (TO) - 011 9026219 [email protected]

A.S.O. SAN CROCE E CARLE - DOTT. G. CORNARAA.S.O. SAN CROCE E CARLE - DOTT. A. LOCATELLIDott.ssa G. Maggiorotto - Via Michele Coppino 26, 12100 Cuneo - 0171 641111 [email protected]

A.S.O. SS. ANTONIO E BIAGIO E C. ARRIGO - DOTT. A. PERGOLOA.S.O. SS. ANTONIO E BIAGIO E C. ARRIGO INFANTILE - DOTT. C. GALLINODott.ssa N. Vivaldi - Via Venezia 16, 15100 Alessandria - 0131 206403 - [email protected]

A.O.U. MAGGIORE DELLA CARITÀ - PROF. F. DELLA CORTEA.O.U. MAGGIORE DELLA CARITÀ - DOTT.SSA C. MONACODott.ssa L. Cancelliere - Corso Mazzini 18, 28100 Novara - 0321 3733380 - [email protected]

A.S.O. MAURIZIANO - DOTT. V. SEGALA A.S.O. MAURIZIANO - DOTT. C. VERDECCHIADott.ssa I. Vigna - Largo Filippo Turati 62, 10128 Torino - 011 5082073 - [email protected]

A.S.R. OSPEDALE REGIONALE DI AOSTA - DOTT. E. VISETTIDott.ssa P. Foletto - Viale Ginevra 3, 11100 Aosta - 0165 543276 - [email protected]

CENTRI TRAPIANTO DI RENE

A.O.U. SAN GIOVANNI BATTISTA - PROF. G.P. SEGOLONI

Nefrologia Dialisi Trapianto - Corso Bramante 88, 10126 Torino - 011 6336797 - [email protected]

A.O.U. MAGGIORE DELLA CARITÀ - PROF. P. STRATTA

Nefrologia e Trapianto Renale - Corso Mazzini 18, 28100 Novara - 0321 3733798 [email protected]

A.S.O. O.I.R.M. SANT’ANNA - OSPEDALE REGINA MARGHERITA - PROF.SSA R. COPPO

Nefrologia Dialisi Trapianto Renale - Piazza Polonia 10126 Torino - 011 3135362 [email protected]

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Resoconto CRT 2010143

CENTRI TRAPIANTO DI RENE-PANCREAS

A.O.U. SAN GIOVANNI BATTISTA - PROF. G.P. SEGOLONI

Nefrologia Dialisi Trapianto - Corso Bramante 88, 10126 Torino - 011 6336797 - [email protected]

A.O.U. SAN GIOVANNI BATTISTA - PROF. M. SALIZZONI

Chirurgia Generale 8 - Corso Bramante 88, 10126 Torino - 011 6335246 - [email protected]

CENTRI TRAPIANTO DI CUORE

A.O.U. SAN GIOVANNI BATTISTA - PROF. M. RINALDI

Cardiochirurgia - Corso Bramante 88, 10126 Torino - 011 6335514 - [email protected]

A.S.O. O.I.R.M. SANT’ANNA - OSPEDALE REGINA MARGHERITA - PROF. P. ABBRUZZESE

Cardiochirurgia - Corso Spezia 60, 10126 Torino - 011 3135807 - [email protected]

CENTRO TRAPIANTO DI FEGATO

A.O.U. SAN GIOVANNI BATTISTA - PROF. M. SALIZZONI

Chirurgia Generale 8 - Corso Bramante 88, 10126 Torino - 011 6335246 - [email protected]

CENTRI TRAPIANTO DI POLMONE

A.O.U. SAN GIOVANNI BATTISTA - PROF. A. OLIARO

Chirurgia Toracica - Corso Bramante 88, 10126 Torino - 011 6335599/5919 - [email protected]

A.O.U. SAN GIOVANNI BATTISTA - PROF. M. RINALDI

Cardiochirurgia - Corso Bramante 88, 10126 Torino - 011 6335514 - [email protected]

CENTRI TRAPIANTO DI TESSUTI OCULARI

TO1 - OSPEDALE OFTALMICO - DOTT. G. GIROTTO

SSVD prelievo e trapianto di cornea - Via Juvarra 19, 10122 Torino - Tel. 011 5666158 - Fax 011 5666134 [email protected]

TO1 - OSPEDALE OFTALMICO - DOTT. S. D’AMELIO

Pediatria - Via Juvarra 19, 10122 Torino - Tel. 011 5666158 - Fax 011 5666134 - [email protected]

TO1 - OSPEDALE OFTALMICO - DOTT. F. M. GRIGNOLO

Clinica Universitaria - Via Juvarra 19, 10122 Torino - Tel. 011 5666158 - Fax 5666134 - [email protected]

TO1 - OSPEDALE OFTALMICO - DOTT. C. PANICO

Traumatologia - Via Juvarra 19, 10122 Torino - Tel. 011 5666158 - Fax 011 5666134 - [email protected]

TO1 - OSPEDALE OFTALMICO - DOTT. P. VAONA

Glaucomi - Via Juvarra 19, 10122 Torino - Tel. 011 5666158 - Fax 011 5666134 - [email protected]

Page 144: Regione Piemonte Val d’Aosta Resoconto CRT Anno 2010 · anno per il procurement di organi e tessuti in Piemonte. Sono lievemente aumentate le segnalazioni di potenziali donatori

144Regione Piemonte - Valle d’Aosta

Indirizzario

CN2 - OSPEDALE SAN LAZZARO - DOTT. A. ALBERTI

Oculistica - Via P. Belli 26, 12051 Alba (CN) - Tel. 0173 316358 - Fax 0173 316049 - [email protected]

TO4 - OSPEDALE CIVILE - DOTT. L. BAUCHIERO

Oculistica - Piazza Credenza 2, 10015 Ivrea (TO) - Tel. 0125 414842 - Fax 0125 414916 - [email protected]

TO3 - OSPEDALE E. AGNELLI - DOTT. S. AMASIO

Oculistica - Via B. Cagliari 35, 10064 Pinerolo (TO) - Tel. 0121 233345 - Fax 0121 76449 - [email protected]

VC - OSPEDALE SANT’ANDREA - DOTT. V. GERMINETTI

Oculistica Generale - Corso Abiate 21, 13100 Vercelli - Tel. 0161 593548 - Fax 0161 593501 [email protected]

BI - OSPEDALE DEGLI INFERMI - DOTT. G. BAGNASACCO

Oculistica - Via Caraccio 30, 13051 Biella - Tel. 015 3503235 - Fax 015 3503569 [email protected]

NO - OSPEDALE SS. TRINITÀ - DOTT. V. BELLOLI

Oculistica - Via S. Carlo 11, 28041 Arona (NO) - Tel. 0322 516313 - Fax 0322 516322 [email protected]

CN1 - OSPEDALE NUOVO REGIONE SAN BERNARDINO - DOTT. E. BIANCARDI

Oculistica - Regione San Bernardino 12073 Ceva (CN) - Tel. 0174 723792 - Fax 0174 723914

AT - OSPEDALE CARDINALE G. MASSAIA - DOTT. E. PROSIO

Oculistica - Corso Dante 202, 14100 Asti - Tel. 0141 489301 - Fax 0141 489332

CN1 - OSPEDALE MAGGIORE SS. ANNUNZIATA - DOTT. G. GALLARATE

Oculistica - Via Ospedali 14, 12038 Savigliano (CN) - Tel. 0172 719334 - Fax 0172 719337 [email protected]

AL - OSPEDALE SANTO SPIRITO - DOTT. M. FIORETTO

Oculistica - V.le Giolitti 2, 15033 Casale Mon.to (AL) - Tel. 0142 434352 - Fax 0142 434810 [email protected]

AL - OSPEDALE SAN GIACOMO - DOTT. R. ROSSI

Oculistica - Via E. Raggio 12, 15067 Novi Ligure (AL) - Tel. 0143 332441 - Fax 0143 332289 [email protected]

A.S.O. - SAN CROCE E CARLE - DOTT. G. CARAMELLO

Oculistica - Via M. Coppino 26, 12100 Cuneo - Tel. 0171 642572 - Fax 0171 642572 [email protected]

Page 145: Regione Piemonte Val d’Aosta Resoconto CRT Anno 2010 · anno per il procurement di organi e tessuti in Piemonte. Sono lievemente aumentate le segnalazioni di potenziali donatori

Resoconto CRT 2010145

A.O.U. - MAGGIORE DELLA CARITÀ - PROF. F. SEBASTIANI

Oculistica - Corso Mazzini 18, 28100 Novara - Tel. 0321 3733470 - Fax 0321 3733544 [email protected]

A.S.O. - SS. ANTONIO E BIAGIO E C. ARRIGO - DOTT.SSA D. DOLCINO

Oculistica - V. Venezia 18, 15100 Alessandria - Tel. 0131 206289 - Fax 0131 206943 [email protected]

REGISTRO REGIONALE DONATORI CELLULE STAMINALI EMOPOIETICHE – SEDE PRESSO:

A.O.U. SAN GIOVANNI BATTISTA - PROF. A. AMOROSO

Immunologia dei Trapianti - Via Santena 19, 10126 Torino - Tel. 011 6336760/6522 - Fax 011 [email protected]

MEDICI

A. Amoroso - 011 6336760 - [email protected]. Ferrero - 011 6336522 - [email protected]

SEGRETERIA

S. Rendine - 011 6336518 - [email protected]. Parisi - 011 6336521 - [email protected]

CENTRI TRAPIANTO CELLULE STAMINALI EMOPOIETICHE

A.S.O. SS. ANTONIO E BIAGIO E C. ARRIGO - DOTT. A. LEVIS

Ematologia - Via Venezia 16, 15100 Alessandria - Tel. 0131 206278 - Fax 0131 261029 - [email protected]

A.S.O. SAN CROCE E CARLE - DOTT. A. GALLAMINI

Ematologia - Via Michele Coppino 24, 12100 Cuneo - Tel. 0171 642229 - Fax 0171 642216 [email protected]

A.O.U. SAN GIOVANNI BATTISTA - PROGRAMMA TRAPIANTI CSE - DOTT. M. FALDA

Centro Trapianto di Midollo - Corso Bramante 88, 10126 Torino - Tel. 011 6335359 - Fax 011 6335759 [email protected]

A.S.O. O.I.R.M. SANT’ANNA - OSPEDALE REGINA MARGHERITA - PROF. SSA F. FAGIOLI

Centro Trapianti di Cellule Staminali e Terapia Cellulare - Piazza Polonia 94, 10126 Torino Tel. 011 3135360 - Fax 011 3135375 - [email protected]

I.R.C.C. - ISTITUTO PER LA RICERCA E LA CURA DEL CANCRO - PROF. M. AGLIETTA

Oncologia ed Ematologia - Strada Provinciale 142, 10060 Candiolo - Tel. 011 9933628 - Fax 011 9933299 [email protected]

A.O.U. SAN LUIGI GONZAGA - PROF. G. SAGLIO

Medicina Interna II ad indirizzo ematologico - Via Regione Gonzole 10, 10043 Orbassano (TO) Tel. 011 9026545 - Fax 011 9038636 - [email protected]

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146Regione Piemonte - Valle d’Aosta

Indirizzario

TO4 - OSPEDALE CIVILE DI IVREA - DOTT. M. GIROTTO

Centro Trasfusionale - P. zza della Credenza 2, 10015 Ivrea (TO) - Tel. 0125 414289 - Fax 0125 641154 - [email protected]

A.O.U. MAGGIORE DELLA CARITÀ - PROF. G. GAIDANO

SCDU Ematologia Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale - Via Mazzini 18, 28100 NovaraTel. 0321 660655 - Fax 0321 620421 - [email protected]

A.S.O. - OSP. MAURIZIANO - DOTT. C. TARELLA

Ematologia e Terapie Cellulari - Largo Filippo Turati 62, 10128 Torino - Tel. 011 5082650 - [email protected]

VCO - OSPEDALE CASTELLI - DOTT. S. COZZI

Oncologia Medica e Oncoematologia - Via Crocetta 1, 28900 Verbania Tel. 0323 541373 - Fax 0323 541484 - [email protected]

A.S.O. - OSP. SANT’ANDREA - DOTT. A. SANTAGOSTINO

Oncologia Ematologia D.H. - C.so Abiate 21, 13100 Vercelli - Tel. 0161 593491

CENTRI DONATORI CELLULE STAMINALI EMOPOIETICHE - REFERENTI

CD AL01 - A.S.O. SS. ANTONIO E BIAGIO E C. ARRIGO - DOTT.SSA L. MELE

Centro Trasfusionale - Via Venezia 16, 15100 Alessandria - Tel. 0131 206418/203 - Fax 0131 206859 [email protected]

CD AO01 - A.S.R. OSPEDALE REGIONALE DI AOSTA - DOTT.SSA F. TOUSCO

Servizio Immunoematologia e Med. Trasf. - Viale Ginevra 3, 11100 AostaTel. 0165 543670 - Fax 0165 543611 - [email protected]

CD CN01 - A.S.O. SAN CROCE E CARLE - DOTT. G. MENARDI

Servizio Immunoemat. Med. e Trasf. - Via Michele Coppino 26, 12100 CuneoTel. 0171 642290/334 - Fax 0171 616331 - [email protected]

CD TO01 - A.O.U. SAN GIOVANNI BATTISTA - DOTT.SSA N. M. FERRERO

SC Immunologia dei trapianti DU - Via Santena 19, 10126 Torino Tel. 0116336760/6522 - Fax 0116336529 - [email protected]

CD TO03 - A.S.O. O.I.R.M. SANT’ANNA - OSPEDALE SANT’ANNA - DOTT.SSA A. CRISTIANO

Centro Trasfusionale - P.zza Polonia 94, 10126 Torino - Tel. 011 3131625/1664/5567 - Fax 011 [email protected]

CD TO4 - OSPEDALE CIVILE - DOTT. G. FRANCISCO

Centro Trasfusionale - P. zza della Credenza 2, 10015 Ivrea (TO)Tel. 0125 414289 - Fax 0125 641154 - [email protected]

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Resoconto CRT 2010147

CD TO05 - A.O.U. SAN GIOVANNI BATTISTA - DOTT.SSA A. M. DALL’OMO

Banca del Sangue - Corso Bramante 88, 10126 Torino - Tel. 011 6334107/4097 - Fax 011 6334090 - [email protected]

CD VB01 - OSPEDALE CASTELLI - DOTT.SSA I. PAOLUCCI

Centro Trasfusionale - Via Crocetta 1, 28922 - Verbania Tel. 0323 541445/546/232/305 - Fax 0323 508580 - [email protected]

CD VC01 - OSPEDALE SANT’ANDREA - DOTT.SSA A.M. MANGIONE

Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale - Corso Abiate 21, 13100 VercelliTel. 0161 593364 - Fax 0161 593858 - labhlavc@asl11. piemonte.it

CENTRI PRELIEVO CELLULE STAMINALI EMOPOIETICHE – REFERENTI

CP-m TO01 - A.O.U. SAN GIOVANNI BATTISTA - DOTT. A. BUSCA

Centro Trapianti

CP-m TO02 - A.S.O. O.I.R.M. - SANT’ANNA - DOTT.SSA E. VASSALLO

Centro Trapianti

CP-p TO01 - A.O.U. SAN GIOVANNI BATTISTA - DOTT. W. TASSI

Banca del Sangue

CP-p TO02 - A.S.O. O.I.R.M. - SANT’ANNA - DOTT. E. INCARBONE

Immunologia dei Trapianti

CP-p AL01 - A.S.O. SS. ANTONIO E BIAGIO E C. ARRIGO - DOTT. F. DALLA VALLE

Immuno-Trasfusionale

CP-p CN01 - A.S.O. SAN CROCE E CARLE - DOTT. D. MARENCHINO

Immuno-Trasfusionale

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148Regione Piemonte - Valle d’Aosta

Indirizzario

BANCA DELLE VALVOLE CARDIACHE E DEI TESSUTI VASCOLARI

A.S.O. O.I.R.M. SANT’ANNA - OSPEDALE REGINA MARGHERITA

Piazza Polonia 94, 10126 Torino - Tel. 011 3135568 - Fax 011 3135095 - [email protected] Banca: M. Pagliarino - [email protected]. Laboratorio: L. Fazio - [email protected] Scientifico: P. Abbruzzese - [email protected]

BANCA DEI TESSUTI MUSCOLO-SCHELETRICI

A.S.O. C.T.O./C.R.F./MARIA ADELAIDE - OSPEDALE C.T.O.

Via Zuretti 29, 10100 Torino - Tel. 011 6933721 - Fax 011 6933722 - [email protected] Banca: A. M. Biondi - [email protected] Scientifico: E. Brach Del Prever - [email protected]

BANCA DELLE CORNEE

A.O.U. SAN GIOVANNI BATTISTA

C.so Bramante 88/90, 10126 Torino - Tel. 011 6336519/4074 - Fax 011 6334363 - [email protected] Banca: F. Genzano Besso - [email protected]. Laboratorio: P. Santoro - [email protected] Scientifico: U. De Sanctis - [email protected]

BANCA DELLA CUTE

A.S.O. C.T.O./C.R.F./MARIA ADELAIDE - OSPEDALE C.T.O.

Via Zuretti 29, 10100 Torino - Tel. 011 6933668 - Fax 011 6933669 - [email protected] Banca: M. Stella - [email protected]. Laboratorio: C. Castagnoli - [email protected]

BANCA DELLE MEMBRANE AMNIOTICHE

A.S.O. SAN CROCE E CARLE

Via Michele Coppino 26, 12100 Cuneo - Tel. 0171 642242/2704 - Fax 0171 642124 [email protected] Banca: G. Caramello - [email protected]. Laboratorio: P. Indemini - [email protected]

BANCA DEL SANGUE PLACENTARE

A.S.O. O.I.R.M. SANT’ANNA - OSPEDALE REGINA MARGHERITA

Piazza Polonia 94, 10126 Torino - Tel. 011 3135568 - Fax 011 3135095 - [email protected] Direzione Banca: M. Pagliarino - [email protected] Laboratorio: L. Fazio - [email protected] Scientifico: F. Fagioli - [email protected]

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Resoconto CRT 2010149

CENTRO REGIONALE PER I TRAPIANTI

A.O.U. SAN GIOVANNI BATTISTA - PROF. A. AMOROSO

Immunologia dei Trapianti - Via Santena 19, 10126 Torino - Tel. 011 6336760/6544 - Fax 011 [email protected]

COORDINAMENTO TRAPIANTI

R. Giacometti 011 6336544/6545 [email protected]. Mansouri 011 6336544/6545 [email protected]. Bertinetto 011 6336544/6545 [email protected]

SEGRETERIA AMMINISTRATIVA

M. Brunelli 011 6336515 [email protected]

ELABORAZIONE DATI

P. Magistroni 011 6335136 [email protected]. Pignocchino 011 6335136 [email protected]. Risottino 011 6335136 [email protected]

SUPPORTO INFORMATICO

V. Caldara 011 6336517 [email protected]. Crifò 011 6336517 [email protected]

PSICOLOGIA MEDICA PER I TRAPIANTI

L. Giordanengo 011 6336643 [email protected]. Bennardi 011 6336643 [email protected]. De Benedetti 011 6336643 [email protected]

UFFICIO ISTRUTTORE PER AUTORIZZAZIONI TRAPIANTI

S. Damo 011 6334441 [email protected]

COORDINAMENTO REGIONALE DONAZIONI E PRELIEVI

A.O.U. SAN GIOVANNI BATTISTA

Anestesia e Rianimazione IX - Corso Bramante 88, 10126 Torino - Padiglione arancione II piano

COORDINAMENTO

P. P. Donadio 011 6336735 [email protected]. Bosco 011 6335056 [email protected]. Guermani 011 6334210 [email protected]. Potenza 011 6335056 [email protected]

SEGRETERIA AMMINISTRATIVA

A. Casciola 011 6336712 [email protected]. Peluso 011 6335488 [email protected]

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150Regione Piemonte - Valle d’Aosta

Indirizzario

S.C. IMMUNOLOGIA DEI TRAPIANTI D.U. (DIPARTIMENTO DIAGNOSTICA DI LABORATORIO)LABORATORIO ACCREDITATO EFI (EUROPEAN FEDERATION FOR IMMUNOGENETICS)

A.O.U. SAN GIOVANNI BATTISTA - PROF. A. AMOROSO

Immunologia dei Trapianti - Via Santena 19, 10126 Torino - Tel. 011 6336760/6544 - Fax 011 6336529immunologia [email protected]

MEDICI

S. Roggero 011 6336514 [email protected]. Genzano Besso 011 6336518 [email protected]. Ferrero 011 6336522 [email protected]. Mansouri 011 6336545 [email protected]. Giacometti 011 6336545 [email protected]

SEGRETERIA AMMINISTRATIVA

M. Pezzin 011 6336760 [email protected]. Damo 011 6336760 [email protected]

INFERMIERI

R. Altare 011 6336760 [email protected]. Parisi 011 6336760 [email protected]. Fiarè 011 6336760 [email protected]

COORDINATORE TECNICO

M. Tacconella 011 6336517 [email protected]

LABORATORIO SIEROLOGIA

L. Praticò 011 6336512 [email protected]. Conca 011 6336512 [email protected]. Leone 011 6336513 [email protected] F. Rosati 011 6336513 [email protected]. Oda 011 6336513 [email protected]. Peiretti 011 6336513 [email protected]

LABORATORIO BIOLOGIA MOLECOLARE I

M.E. Fasano 011 6336516 [email protected]. Brancatello 011 6336516 [email protected]. Chidichimo 011 6336516 [email protected] E. Dametto 011 6336516 [email protected]. Marin 011 6336516 [email protected]. Fiore 011 6336516 [email protected]. Sartorello 011 6336516 [email protected]. Boetto 011 6336516 [email protected]

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Resoconto CRT 2010151

LABORATORIO BIOLOGIA MOLECOLARE II

G. Mazzola 011 6336520 [email protected]. Caropreso 011 6336520 [email protected]. Garino 011 6336520 [email protected] D. Bongioanni 011 6336520 [email protected]. Melchiorre 011 6336520 [email protected]

LABORATORIO BIOLOGIA MOLECOLARE III

M. Berrino 011 6336518 [email protected]. Bertinetto 011 6336518 [email protected]

LABORATORIO COLTURE CELLULARI

C. Caorsi 011 6334672 [email protected]. Giordano 011 6334672 [email protected]

BANCA CORNEE

F. Genzano Besso 011 6336519/4074 [email protected]. Santoro 011 6336519/4074 [email protected]. Battaglio 011 6336519/4074 [email protected]. Fiarè 011 6336519/4074 [email protected]. Lippiello 011 6336519/4074 [email protected]

PSICOLOGIA MEDICA

L. Giordanengo 011 6336643 [email protected]. Bennardi 011 6336643 [email protected]. De Benedetti 011 6336643 [email protected]

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152Regione Piemonte - Valle d’Aosta

Pubblicazioni scientifiche

Pubblicazioni scientifiche

Linkage and linkage disequilibrium analysis of X-STRs in Italian families.Inturri S, Menegon S, Amoroso A, Torre C, Robino C.Forensic Sci Int Genet. 2010 Nov 17

OMiR: Identification of associations between OMIM diseases and microRNAs.Rossi S, Tsirigos A, Amoroso A, Mascellani N, Rigoutsos I, Calin GA, Volinia S.Genomics. 2011 Feb;97(2): 71-6. Epub 2010 Oct 23

A novel defect in mitochondrial p53 accumulation following DNA damage confers apoptosis resistance in Ataxia Telangiectasia and Nijmegen Breakage Syndrome T-cells.Turinetto V, Porcedda P, Minieri V, Orlando L, Lantelme E, Accomasso L, Amoroso A, De Marchi M, Zannini L, Delia D, Giachino C.DNA Repair (Amst). 2010 Nov 10;9(11): 1200-8. Epub 2010 Oct 14

HLA-C/KIR genotypes in oral lichen planus patients infected or non-infected with hepatitis C virus.Carrozzo M, Elia A, Mereu V, Dametto E, Fasano M, Broccoletti R, Rendine S, Amoroso A.Oral Dis. 2010 Sep 23

Retrospective screening of solid organ donors in Italy, 2009, reveals unpredicted circulation of West Nile virus.Capobianchi MR, Sambri V, Castilletti C, Pierro AM, Rossini G, Gaibani P, Cavrini F, Selleri M, Meschi S, Lapa D, Di Caro A, Grossi P, De Cillia C, Venettoni S, Landini MP, Ippolito G, Nanni Costa A; Italian Transplant Network.Euro Surveill. 2010 Aug 26;15(34).

Modeling the effect of 3 missense AGXT mutations on dimerization of the AGT enzyme in primary hyperoxaluria type 1.Robbiano A, Frecer V, Miertus J, Zadro C, Ulivi S, Bevilacqua E, Mandrile G, De Marchi M, Miertus S, Amoroso A.J Nephrol. 2010 Nov-Dec;23(6): 667-76

Human mesenchymal stem cells modulate cellular immune response to islet antigen glutamic acid decarboxylase in type 1 diabetes.Zanone MM, Favaro E, Miceli I, Grassi G, Camussi E, Caorsi C, Amoroso A, Giovarelli M, Perin PC, Camussi G.J Clin Endocrinol Metab. 2010 Aug;95(8): 3788-97

Safety and effectiveness of low dosing of double antiplatelet therapy during long-term left ventricular support with the INCOR system.Attisani M, Centofanti P, La Torre M, Campanella A, Sansone F, Rinaldi M.J Artif Organs. 2010 Dec;13(4): 202-6

Left ventricular aneurysm or free wall covered rupture Is preoperative evaluation always correct?Sansone F, Centofanti P, Rinaldi M.Int J Cardiol. 2010 Oct 7

Nail gun penetrating injury of the heart mimicking an acute coronary syndrome.Comoglio C, Sansone F, Boffini M, Ribezzo M, Rinaldi M.Int J Emerg Med. 2010 Feb 5;3(2): 135-7

Mesothelial cyst of the pericardium, absent on earlier computed tomography.Comoglio C, Sansone F, Delsedime L, Campanella A, Ceresa F, Rinaldi M.Tex Heart Inst J. 2010;37(3): 354-7

Results with cyclosporine monotherapy in long-term cardiac transplant recipients.Sansone F, Boffini M, Comoglio C, Checco L, Saviolo R, Centofanti P, La Torre M, Rinaldi M.Transplant Proc. 2010 May;42(4): 1291-3

Herpesviruses detection by quantitative real-time polymerase chain reaction in bronchoalveolar lavage and transbronchial biopsy in lung transplant: viral infections and histopathological correlation.Costa C, Delsedime L, Solidoro P, Curtoni A, Bergallo M, Libertucci D, Baldi S, Rinaldi M, Cavallo R.Transplant Proc. 2010 May;42(4): 1270-4

The use of CO2 removal devices in patients awaiting lung transplantation: an initial experience.Ricci D, Boffini M, Del Sorbo L, El Qarra S, Comoglio C, Ribezzo M, Bonato R, Ranieri VM, Rinaldi M.Transplant Proc. 2010 May;42(4): 1255-8

Oral sildenafil: potential role in heart transplantation. Review of the literature and personal experience.Sansone F, Rinaldi MJ Cardiol. 2010 May;55(3): 291-5

Page 153: Regione Piemonte Val d’Aosta Resoconto CRT Anno 2010 · anno per il procurement di organi e tessuti in Piemonte. Sono lievemente aumentate le segnalazioni di potenziali donatori

Resoconto CRT 2010153

Extracorporeal membrane oxygenation as a “bridge to recovery” in a case of myotomy for myocardial bridge complicated by biventricular dysfunction.Sansone F, Campanella A, Rinaldi M.J Artif Organs. 2010 Jul;13(2): 97-100

Left atrial paraganglioma: diagnosis and surgical management.Ceresa F, Sansone F, Rinaldi M, Patanè F.Interact Cardiovasc Thorac Surg. 2010 Jun;10(6): 1047-8

Acute ischemia of right superior arm: an unusual presentation of Takotsubo cardiomiopathy?Fortunato G, Ceresa F, Sansone F, Attisani M, Rinaldi M.Minerva Cardioangiol. 2010 Feb;58(1): 156-7

Lung transplantation: is it still an experimental procedure?Boffini M, Ranieri VM, Rinaldi MCurr Opin Crit Care. 2010 Feb;16(1): 53-61

Port-access surgery as elective approach for mitral valve operation in re-do procedures.Ricci D, Pellegrini C, Aiello M, Alloni A, Cattadori B, D’Armini AM, Rinaldi M, Viganò M.Eur J Cardiothorac Surg. 2010 Apr;37(4): 920-5

Association of cytomegalovirus infections with recurrence of humoral and cellular autoimmunity to islet autoantigens and of type 1 diabetes in a pancreas transplanted patient.Zanone MM, Favaro E, Quadri R, Miceli I, Giaretta F, Romagnoli R, David E, Perin PC, Salizzoni M, Camussi G.Transpl Int. 2010 Mar 1;23(3): 333-7

Efficacy, safety, and pharmacokinetics of intramuscular hepatitis B immune globulin, Igantibe, for the prophylaxis of viral B hepatitis after liver transplantation.Filipponi F, Franchello A, Carrai P, Romagnoli R, De Simone P, Woodward MK, Paez A, Salizzoni M.Dig Liver Dis. 2010 Jul;42(7): 509-14

Hyperbaric oxygen therapy in liver transplantation; is its use limited to the management of hepatic artery thrombosis?Franchello A, Ricchiuti A, Maffi L, Romagnoli R, Salizzoni M.Transpl Int. 2010 Sep;23(9): e49-50

Combined antifungal therapy, iron chelation and surgical resection as treatment of hepatic zygomycosis in a patient with haematological malignancy.Busca A, Marmont F, Locatelli F, Limerutti G, Sorrentino MT, Barbui A, Patrono D, Salizzoni M, David E, De Rosa F.Mycoses. 2010 May;53(3): 275-8

Lymphomatous renal involvement].Besso L, Quercia AD, Daidola G, Burdese M, Colla L, Basso E, Karvela E, Marcuccio C, Tarella C, Segoloni GP.G Ital Nefrol. 2010 Sep-Oct;27 Suppl 50: S34-9

Loss of nephrin expression in glomeruli of kidney-transplanted patients under m-TOR inhibitor therapy.Biancone L, Bussolati B, Mazzucco G, Barreca A, Gallo E, Rossetti M, Messina M, Nuschak B, Fop F, Medica D, Cantaluppi V, Camussi G, Segoloni GP.Am J Transplant. 2010 Oct;10(10): 2270-8

Analysis of four scoring systems and monocentric experience to optimize criteria for marginal kidney transplantation.Messina M, Fop F, Gallo E, Tamagnone M, Segoloni GP.Transplant Proc. 2010 Jul-Aug;42(6): 2209-13

Real-time RT-PCR assay for the quantitation of polyomavirus BK VP1 mRNA levels in urine.Bergallo M, Astegiano S, Sidoti F, Mantovani S, Segoloni GP, Cavallo R, Costa C.Mol Biotechnol. 2010 May;45(1): 82-6

Protective effect of resin adsorption on septic plasma-induced tubular injury.Cantaluppi V, Weber V, Lauritano C, Figliolini F, Beltramo S, Biancone L, De Cal M, Cruz D, Ronco C, Segoloni GP, Tetta C, Camussi G.Crit Care. 2010;14(1): R4

Non-organ-specific and anti-endothelial antibodies in relation to CMV infection and acute rejection in renal transplant recipients.Costa C, Touscoz GA, Bergallo M, Terlizzi ME, Astegiano S, Sidoti F, Sinesi F, Segoloni GP, Cavallo R.Clin Transplant. 2010 Jul;24(4): 488-92

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154Regione Piemonte - Valle d’Aosta

Pubblicazioni scientifiche

In vivo T-cell depletion with pretransplant low-dose antithymocyte globulin is associated with reduced transplant-related mortality and improved clinical outcome in patients receiving allogeneic hematopoietic stem cell transplantation from unrelated and partially matched related donors.Busca A, Locatelli F, Flonta SE, Ciccone G, Baldi I, D’Ardia S, Allione B, Falda M.Am J Hematol. 2010 Oct 26

Early CPAP prevents evolution of acute lung injury in patients with hematologic malignancy.Squadrone V, Massaia M, Bruno B, Marmont F, Falda M, Bagna C, Bertone S, Filippini C, Slutsky AS, Vitolo U, Boccadoro M, Ranieri VM.Intensive Care Med. 2010 Oct;36(10): 1666-74

Higher incidence of relapse in patients with acute myelocytic leukemia infused with higher doses of CD34+ cells from leukapheresis products autografted during the first remission.Gorin NC, Labopin M, Reiffers J, Milpied N, Blaise D, Witz F, de Witte T, Meloni G, Attal M, Bernal T, Rocha V; Acute Leukemia Working Party, European Cooperative Group for Blood and Marrow Transplantation.Blood. 2010 Oct 28;116(17): 3157-62

Allogeneic transplantation improves the overall and progression-free survival of Hodgkin lymphoma patients relapsing after autologous transplantation: a retrospective study based on the time of HLA typing and donor availability.Sarina B, Castagna L, Farina L, Patriarca F, Benedetti F, Carella AM, Falda M, Guidi S, Ciceri F, Bonini A, Ferrari S, Malagola M, Morello E, Milone G, Bruno B, Mordini N, Viviani S, Levis A, Giordano L, Santoro A, Corradini P; Gruppo Italiano Trapianto di Midollo Osseo.Blood. 2010 May 6;115(18): 3671-7

Iron overload in patients receiving allogeneic hematopoietic stem cell transplantation: quantification of iron burden by a superconducting quantum interference device (SQUID) and therapeutic effectiveness of phlebotomy.Busca A, Falda M, Manzini P, D’Antico S, Valfrè A, Locatelli F, Calabrese R, Chiappella A, D’Ardia S, Longo F, Piga A.Biol Blood Marrow Transplant. 2010 Jan;16(1): 115-22

The efficacy and safety of bortezomib and dexamethasone as a maintenance therapy in patients with advanced multiple myeloma who are responsive to salvage bortezomib-containing regimens.Benevolo G, Larocca A, Gentile M, Pregno P, Gay F, Botto B, Frairia C, Evangelista A, Morabito F, Boccadoro M, Vitolo U, Palumbo A.Cancer. 2010 Nov 18

Bortezomib-melphalan-prednisone-thalidomide followed by maintenance with bortezomib-thalidomide compared with bortezomib-melphalan-prednisone for initial treatment of multiple myeloma: a randomized controlled trial.Palumbo A, Bringhen S, Rossi D, Cavalli M, Larocca A, Ria R, Offidani M, Patriarca F, Nozzoli C, Guglielmelli T, Benevolo G, Callea V, Baldini L, Morabito F, Grasso M, Leonardi G, Rizzo M, Falcone AP, Gottardi D, Montefusco V, Musto P, Petrucci MT, Ciccone G, Boccadoro M.J Clin Oncol. 2010 Dec 1;28(34): 5101-9

Efficacy and safety of once-weekly bortezomib in multiple myeloma patients.Bringhen S, Larocca A, Rossi D, Cavalli M, Genuardi M, Ria R, Gentili S, Patriarca F, Nozzoli C, Levi A, Guglielmelli T, Benevolo G, Callea V, Rizzo V, Cangialosi C, Musto P, De Rosa L, Liberati AM, Grasso M, Falcone AP, Evangelista A, Cavo M, Gaidano G, Boccadoro M, Palumbo A.Blood. 2010 Dec 2;116(23): 4745-53

European Myeloma Network: the 3rd Trialist Forum Consensus Statement from the European experts meeting on multiple myeloma.Engelhardt M, Udi J, Kleber M, Spencer A, Rocci A, Knop S, Bruno B, Bringhen S, Pérez-Simón JA, Zweegman S, Driessen C, Patriarca F, Gramatzki M, Terpos E, Sezer O, Kropff M, Straka C, Johnsen HE, Waage A, Boegsted M, Lokhorst H, Hájek R, Morgan G, Boccadoro M, Ludwig H, Cavo M, Polliack A, Sonneveld P, Einsele H, Palumbo A.Leuk Lymphoma. 2010 Nov;51(11): 2006-11

Early CPAP prevents evolution of acute lung injury in patients with hematologic malignancy.Squadrone V, Massaia M, Bruno B, Marmont F, Falda M, Bagna C, Bertone S, Filippini C, Slutsky AS, Vitolo U, Boccadoro M, Ranieri VM.Intensive Care Med. 2010 Oct;36(10): 1666-74

A retrospective study on 226 polycythemia vera patients: impact of median hematocrit value on clinical outcomes and survival improvement with anti-thrombotic prophylaxis and non-alkylating drugs.Crisà E, Venturino E, Passera R, Prina M, Schinco P, Borchiellini A, Giai V, Ciocca Vasino MA, Bazzan M, Vaccarino A, Boccadoro M, Ferrero D.Ann Hematol. 2010 Jul;89(7): 691-9

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Resoconto CRT 2010155

Current multiple myeloma treatment strategies with novel agents: a European perspective.Ludwig H, Beksac M, Bladé J, Boccadoro M, Cavenagh J, Cavo M, Dimopoulos M, Drach J, Einsele H, Facon T, Goldschmidt H, Harousseau JL, Hess U, Ketterer N, Kropff M, Mendeleeva L, Morgan G, Palumbo A, Plesner T, San Miguel J, Shpilberg O, Sondergeld P, Sonneveld P, Zweegman S.Oncologist. 2010;15(1): 6-25

Hepatitis B virus reactivation and efficacy of prophylaxis with lamivudine in patients undergoing allogeneic stem cell transplantation.Giaccone L, Festuccia M, Marengo A, Resta I, Sorasio R, Pittaluga F, Fiore F, Boccadoro M, Rizzetto M, Bruno B, Marzano A.Biol Blood Marrow Transplant. 2010 Jun;16(6): 809-17

Melphalan, prednisone, thalidomide and defibrotide in relapsed/refractory multiple myeloma: results of a multicenter phase I/II trial.Palumbo A, Larocca A, Genuardi M, Kotwica K, Gay F, Rossi D, Benevolo G, Magarotto V, Cavallo F, Bringhen S, Rus C, Masini L, Iacobelli M, Gaidano G, Mitsiades C, Anderson K, Boccadoro M, Richardson P; Italian Multiple Myeloma Network GIMEMA.Haematologica. 2010 Jul;95(7): 1144-9

Bortezomib as induction before autologous transplantation, followed by lenalidomide as consolidation-maintenance in untreated multiple myeloma patients.Palumbo A, Gay F, Falco P, Crippa C, Montefusco V, Patriarca F, Rossini F, Caltagirone S, Benevolo G, Pescosta N, Guglielmelli T, Bringhen S, Offidani M, Giuliani N, Petrucci MT, Musto P, Liberati AM, Rossi G, Corradini P, Boccadoro M.J Clin Oncol. 2010 Feb 10;28(5): 800-7

Melphalan 200 mg/m(2) versus melphalan 100 mg/m(2) in newly diagnosed myeloma patients: a prospective, multicenter phase 3 study.Palumbo A, Bringhen S, Bruno B, Falcone AP, Liberati AM, Grasso M, Ria R, Pisani F, Cangialosi C, Caravita T, Levi A, Meloni G, Nozza A, Pregno P, Gabbas A, Callea V, Rizzo M, Annino L, De Stefano V, Musto P, Baldi I, Cavallo F, Petrucci MT, Massaia M, Boccadoro M.Blood. 2010 Mar 11;115(10): 1873-9

Safety and efficacy of bortezomib-based regimens for multiple myeloma patients with renal impairment: a retrospective study of Italian Myeloma Network GIMEMA.Morabito F, Gentile M, Ciolli S, Petrucci MT, Galimberti S, Mele G, Casulli AF, Mannina D, Piro E, Pinotti G, Palmieri S, Catalano L, Callea V, Offidani M, Musto P, Bringhen S, Baldini L, Tosi P, Di Raimondo F, Boccadoro M, Palumbo A, Cavo M.Eur J Haematol. 2010 Mar;84(3): 223-8

Comparative assessment of telomere length before and after hematopoietic SCT: role of grafted cells in determining post-transplant telomere status.Ruella M, Rocci A, Ricca I, Carniti C, Bodoni CL, Ladetto M, Caracciolo D, Boccadoro M, Carlo-Stella C, Corradini P, Tarella C.Bone Marrow Transplant. 2010 Mar;45(3): 505-12

Zoledronic acid repolarizes tumour-associated macrophages and inhibits mammary carcinogenesis by targeting the mevalonate pathway.Coscia M, Quaglino E, Iezzi M, Curcio C, Pantaleoni F, Riganti C, Holen I, Mönkkönen H, Boccadoro M, Forni G, Musiani P, Bosia A, Cavallo F, Massaia M.J Cell Mol Med. 2010 Dec;14(12): 2803-15

Oxaliplatin-based chemotherapy (dexamethasone, high-dose cytarabine, and oxaliplatin)±rituximab is an effective salvage regimen in patients with relapsed or refractory lymphoma.Rigacci L, Fabbri A, Puccini B, Chitarrelli I, Chiappella A, Vitolo U, Levis A, Lauria F, Bosi A.Cancer. 2010 Oct 1;116(19): 4573-9

Results of a phase I/II study of ocrelizumab, a fully humanized anti-CD20 mAb, in patients with relapsed/refractory follicular lymphoma.Morschhauser F, Marlton P, Vitolo U, Lindén O, Seymour JF, Crump M, Coiffier B, Foà R, Wassner E, Burger HU, Brennan B, Mendila M.Ann Oncol. 2010 Sep;21(9): 1870-6

Consensus conference on the use of 90-yttrium-ibritumomab tiuxetan therapy in clinical practice. A project of the Italian society of hematology.Vitolo U, Barosi G, Fanti S, Gianni AM, Martelli M, Petrini M, Zinzani PL, Tura S.Am J Hematol. 2010 Feb;85(2): 147-55

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156Regione Piemonte - Valle d’Aosta

Intracellular reactive oxygen species are required for directional migration of resident and bone marrow-derived hepatic pro-fibrogenic cells.Novo E, Busletta C, Bonzo LV, Povero D, Paternostro C, Mareschi K, Ferrero I, David E, Bertolani C, Caligiuri A, Cannito S, Tamagno E, Compagnone A, Colombatto S, Marra F, Fagioli F, Pinzani M, Parola M.J Hepatol. 2010 Oct 31

Nonmetastatic Ewing family tumors: high-dose chemotherapy with stem cell rescue in poor responder patients. Results of the Italian Sarcoma Group/Scandinavian Sarcoma Group III protocol.Ferrari S, Sundby Hall K, Luksch R, Tienghi A, Wiebe T, Fagioli F, Alvegard TA, Brach Del Prever A, Tamburini A, Alberghini M, Gandola L, Mercuri M, Capanna R, Mapelli S, Prete A, Carli M, Picci P, Barbieri E, Bacci G, Smeland S.Ann Oncol. 2010 Nov 8

Prospective bone ultrasound patterns during childhood acute lymphoblastic leukemia treatment.Mussa A, Bertorello N, Porta F, Galletto C, Nicolosi MG, Manicone R, Corrias A, Fagioli F.Bone. 2010 Apr;46(4): 1016-20

Efficacy of amoxycillin plus clavulanic acid-based triple therapy for Helicobacter pylori eradication: a retrospective study.Berrutti M, Astegiano M, Smedile A, Fagoonee S, Rizzetto M, Pellicano R.Panminerva Med. 2010 Dec;52(4): 361-2

Prevalence of Helicobacter pylori infection in patients with inflammatory bowel disease: pilot study.Pellicano R, Bresso F, Demarchi B, Bertolusso L, Sapone N, Rizzetto M, Astegiano M.Rev Esp Enferm Dig. 2010 Nov;102(11): 675-6

Practical out-patient management of autoimmune hepatitis.Vanni E, Actis GC, Ciancio A, Pellicano R, Abate ML, Touscoz GA, Smedile A, Rizzetto M.Panminerva Med. 2010 Sep;52(3): 265

A retrospective study on a cohort of patients with lymphocytic colitis.Simondi D, Pellicano R, Reggiani S, Pallavicino F, David E, Sguazzini C, Bonagura AG, La Terra A, Rizzetto M, Astegiano M.Rev Esp Enferm Dig. 2010 Jun;102(6): 381-4

Thymalfasin in the treatment of hepatitis B and C.Ciancio A, Rizzetto M.Ann N y Acad Sci. 2010 Apr;1194: 141-6

Hepatitis D: clinical features and therapy.Rizzetto M.Dig Dis. 2010;28(1): 139-43

A 2010 panorama on diseases of the small and large intestine.Pellicano R, Astegiano M, Rizzetto M.Minerva Gastroenterol Dietol. 2010 Mar;56(1): 25-6

Application of the guidelines into clinical practice: A multicenter analysis of the treatment of membranous glomerulonephritis in Piedmont].Rollino C, Coppo R, Giacchino F, Savoldi S, Manganaro M, Amore A, Colla L, Ferro M, Demicheli G, Berutti S, Burdese M, Paternoster G, Cravero R, Benozzi L, Vagelli G, Messuerotti A, Licata C, Bainotti S, Patti RR, Quaglia M, Costantini L, Stratta P, Segoloni G; Gruppo Piemontese di Nefrologia Clinica.G Ital Nefrol. 2010 Nov-Dec;27(6): 639-48

Free light-chains and renal disorders: when small is worse.Stratta P, Airoldi A, Izzo C, Rossi D, Gaidano GL.Lancet. 2010 Oct 9;376(9748): 1221

Relative survival of patients with lupus nephritis significantly improved over time in an Italian region: comment on the article by Faurschou et al.Stratta P, Canavese C, Ciccone G, Rosso S.Arthritis Care Res (Hoboken). 2010 Dec;62(12): 1812-3

Renal outcome and monoclonal immunoglobulin deposition disease in 289 old patients with blood cell dyscrasias: A single center experience.Stratta P, Gravellone L, Cena T, Rossi D, Gaidano G, Fenoglio R, Lazzarich E, Quaglia M, Airoldi A, Bozzola C, Monga G, Valente G, Canavese C, Magnani C.Crit Rev Oncol Hematol. 2010 May 28

Pubblicazioni scientifiche

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Resoconto CRT 2010157

The contraceptive vaginal ring in women with renal and liver transplantation: analysis of preliminary results.Paternoster DM, Riboni F, Bertolino M, Garofalo G, Lazzarich E, Surico N, Stratta P.Transplant Proc. 2010 May;42(4): 1162-5

Decreased kidney function and crystal deposition in the tubules after kidney transplant.Stratta P, Fogazzi GB, Canavese C, Airoldi A, Fenoglio R, Bozzola C, Ceballos-Picot I, Bollée G, Daudon M.Am J Kidney Dis. 2010 Sep;56(3): 585-90

The case of the solitary sick kidney.Stratta P, Canavese C, Monzani A, Corrado L, Giordano M.Kidney Int. 2010 Feb;77(3): 257-8

Gadolinium-associated nephrogenic systemic fibrosis in patients with renal failure: the need for an interdisciplinary helping network.Stratta P, Canavese C, Quaglia M, Fenoglio R.Rheumatology (Oxford). 2010 Apr;49(4): 821-3

Oxidative stress in IgA nephropathy.Coppo R, Camilla R, Amore A, Peruzzi L.Nephron Clin Pract. 2010;116(3): c196-8

Can a dysregulated mucosal immune system in IgA nephropathy be controlled by tonsillectomy?Coppo R.Nephrol Dial Transplant. 2010 Aug;25(8): 2395-7

Innate immunity and IgA nephropathy.Coppo R, Amore A, Peruzzi L, Vergano L, Camilla R.J Nephrol. 2010 Nov-Dec;23(6): 626-32

ERA-EDTA Immunonephrology working group.Coppo R, Daha MR, Egido J, El-Nahas M, Feehally J, Floege J, Gesualdo L, Holthofer H, Remuzzi G, Ronco P; ERA-EDTA Immunonephrology Working Group.Nephrol Dial Transplant. 2010 May;25(5): 1706-7

Aberrantly glycosylated IgA1 induces mesangial cells to produce platelet-activating factor that mediates nephrin loss in cultured podocytes.Coppo R, Fonsato V, Balegno S, Ricotti E, Loiacono E, Camilla R, Peruzzi L, Amore A, Bussolati B, Camussi G.Kidney Int. 2010 Mar;77(5): 417-27

Toll-like receptor 4 expression is increased in circulating mononuclear cells of patients with immunoglobulin A nephropathy.Coppo R, Camilla R, Amore A, Peruzzi L, Daprà V, Loiacono E, Vatrano S, Rollino C, Sepe V, Rampino T, Dal Canton A.Clin Exp Immunol. 2010 Jan;159(1): 73-81

Rescue mitral valve repair one hour after birth.Deorsola L, Chiappa E, Agnoletti G, Abbruzzese PA.Interact Cardiovasc Thorac Surg. 2010 Nov;11(5): 716-8

Pulmonary valve replacement with mechanical prosthesis: long-term results in 4 patients.Deorsola L, Abbruzzese PA, Aidala E, Cascarano MT, Longo S, Valori A, Ochieng GA.Ann Thorac Surg. 2010 Jun;89(6): 2036-8

Human cytomegalovirus load in fresh and glycerolized skin grafts.Astegiano S, Sidoti F, Costa C, Ostorero A, Alotto D, Castagnoli C, Bergallo M, Stella M, Cavallo R.New Microbiol. 2010 Jul;33(3): 253-6

Preparation and characterization of a novel skin substitute.Castagnoli C, Fumagalli M, Alotto D, Cambieri I, Casarin S, Ostorero A, Casimiri R, Germano P, Pezzuto C, Stella M.J Biomed Biotechnol. 2010;2010

Normal citratemia and metabolic tolerance of citrate anticoagulation for hemodiafiltration in severe septic shock burn patients.Mariano F, Tedeschi L, Morselli M, Stella M, Triolo G.Intensive Care Med. 2010 Oct;36(10): 1735-43

Videocapillaroscopy in postburn scars: in vivo analysis of the microcirculation.Gangemi EN, Carnino R, Stella M.Burns. 2010 Sep;36(6): 799-805

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Redazione a cura di: S. Pignocchino, P. Magistroni, S. Risottino Con la collaborazione di: P. Santoro, F. Genzano, L. Giordanengo, G. Crifò, N. Ferrero, S. Rendine, M. Morteza, P. P. Donadio, M. Peluso, A. Amoroso Progetto grafico e impaginazione: Dario QuatriniStefano MaccarelliManuela Roncon

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