resilienza nella terapia questioni di resilienza

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4/17/20 Crescita post-traumatica: strumenti corpo-mente per coltivare la resilienza e aiutare i pazienti a risvegliare il loro potenziale Arielle Schwartz, Ph.D Nscience, April 2020 Un approccio compassionevole alla guarigione Capacità aumentata di essere presente e rispondere con efficacia a: Stati della mente Emozioni Sensazioni Relazioni Complessità Resilienza nella terapia Resilienza: La resilienza è adattarsi bene di fronte alle avversità. La capacità fisiologica e psicologica di rispondere flessibilmente agli eventi difficili. Crescita post-traumatica: Percezione di sé migliorata, relazioni rafforzate e filosofia di vita più forte dopo un evento traumatico. Questioni di resilienza Perché alcune persone rispondono meglio agli eventi traumatici rispetto ad altre? Quali strategie di coping e comportamenti sono associati con un maggiore adattamento agli eventi traumatici della vita? Quali sono gli scopi più efficaci di integrare queste strategie nella nostra vita? Sfida: La credenza che la crescita e la saggezza possono essere ottenute dalle esperienze di vita difficili o complicate. Controllo: Piuttosto che scivolare nella passività e inazione; la credenza che con il giusto sforzo puoi influenzare il corso degli eventi nella tua vita. Impegno: L’abilità di essere coinvolti, rimanere presi dagli eventi piuttosto che isolarsi. 1 Fattori di resilienza (The Hardiness Institute, Maddi, 2013) La resilienza non è un tratto che le persone hanno o non hanno. Riguarda pensieri, comportamenti, azioni e può essere appresa e praticata

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Page 1: Resilienza nella terapia Questioni di resilienza

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Crescita post-traumatica: strumenti corpo-mente per coltivare la resilienza e aiutare i pazienti a risvegliare il loro potenziale

Arielle Schwartz, Ph.D Nscience, April 2020

Un approccio compassionevole alla guarigione

• Capacità aumentata di essere presente e rispondere con efficacia a:▪ Stati della mente▪ Emozioni▪ Sensazioni▪ Relazioni▪ Complessità

Resilienza nella terapia

• Resilienza: La resilienza è adattarsi bene di fronte alle avversità. La capacità fisiologica e psicologica di rispondere flessibilmente agli eventi difficili.

• Crescita post-traumatica: Percezione di sé migliorata, relazioni rafforzate e filosofia di vita più forte dopo un evento traumatico.

Questioni di resilienza

• Perché alcune persone rispondono meglio agli eventi traumatici rispetto ad altre?

• Quali strategie di coping e comportamenti sono associati con un maggiore adattamento agli eventi traumatici della vita?

• Quali sono gli scopi più efficaci di integrare queste strategie nella nostra vita?

• Sfida: La credenza che la crescita e la saggezza possono essere ottenute dalle esperienze di vita difficili o complicate.

• Controllo: Piuttosto che scivolare nella passività e inazione; la credenza che con il giusto sforzo puoi influenzare il corso degli eventi nella tua vita.

• Impegno: L’abilità di essere coinvolti, rimanere presi dagli eventi piuttosto che isolarsi.

1

Fattori di resilienza(The Hardiness Institute, Maddi, 2013)

La resilienza non è un tratto che le persone hanno o non hanno. Riguarda pensieri, comportamenti, azioni e può

essere appresa e praticata

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La resilienza è sia un processo che un risultato:

• Essere resilienti non significa che non esperiamo le difficoltà.

• Il percorso per la resilienza coinvolge la capacità di rispondere efficacemente agli eventi difficili.

La resilienza come processo• Lavoro sulle emozioni vulnerabili• Sfida ai pensieri e le credenze negative• Esplorare i significati

• Trasformare l’impotenza appresa, in ottimismo appreso

La resilienza come risultatoMaggiore senso della scelta nel Qui e Adesso

Maggiore libertà

Non siamo più definiti dal passato

Capacità di vivere nel mondo per com’è

Il risultato della resilienza è ciò che possiamo dire con

“Mi è successo, ma è passato”

Crescita post-traumatica(PTG) Fattori di PTG (Tedeschi et al., 2018)

• Scoprire la nostra forza

• Relazioni interpersonali stimolate

• Volontà aumentata di chiedere e accettare aiuto

• Volontà migliorata di essere vulnerabile

• Migliore ricognizione del sostegno sociale che è stato precedentemente ignorato.

• Migliore apprezzamento della vita

• Aumento della capacità di “farla semplice”

• Nuovi interessi o passioni

• Scoperte spirituali

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La resilienza non è un tratto che le persone hanno o non hanno. Riguarda pensieri, comportamenti, azioni e può

essere appresa e praticata

“Come risultato, sono più forte”

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Resilienza indiretta

• Gli effetti positivi sull’aiuto dei professionisti che hanno visto la guarigione e la resilienza della persona che è sopravvissuta a diversi traumi nella sua vita (Hernandez, Engstrom, and Gangsei, 2007; Killian, 2017)

Neuroplasticità e crescita post-traumatica

Neuroplasticità(Cozolino, 2014; May,

2011)

• Il cervello cambia a ogni esperienza.• La crescita avviene durante tutta la vita.• I ricordi sono malleabili.• Il cervello si modella sulle esperienze sociali e

comportamentali• Il cambiamento neuroplastico richiede l’inibizione

consapevole delle vecchie reazioni insieme alla ripetizione intenzionale di nuove reazioni più adattive. (Ogden & Fisher, 2015).

Paura e il ricordo della paura

• Memoria dipendente dallo stato

• Spirale discendente e spirale ascendente

Neuropsicoterapia e trattamento del trauma

Le 6R della neuropsicoterapia (Schwartz, in stampa)

• Relazionarsi: Il cervello è connesso, e si rafforza

con la connessione.

• Risorse: rafforzare le reti neurali per esperienze

positive

• Riprocessare: Cambiare le reti neurali maladattive.

Integrare i ricordi dolorosi con le risorse.

• Repatterning - rimodellare: Integrare nuove sequenze di

movimenti che non erano disponibili durante gli eventi

traumatici.

• Riflettere: Dare un senso all’esperienza, crea coerenza.

• Resilienza: Adattarsi meglio di fronte le difficoltà. La

resilienza fisiologica è la flessibilità del sistema

nervoso.

Relazionarsi

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Co-Regolazione:Insieme possiamo sopportare di più

• Le nostre connessioni con gli altri ci aiutano a mantenerci in uno stato amorevole.

• Ci rivolgiamo con compassione al nostro dolore quando siamo accettati incondizionatamente dagli altri.

• Raggiungere, dare e ricevere

• Digerire le nostre esperienze, processare il passato, richiedere speranza per il futuro

Neurobiologia interpersonale

• Il terapeuta agisce come regolatore esterno psicobiologico sintonizzandosi con gli stati di attivazione del paziente e modellando l’autoregolazione (Schore, 2012)

• Il terapeuta applica la teoria polivagale attraverso un processo interattivo attimo per attimo che stimola il sistema nervoso sociale e scioglie l’immobilizzazione e la mobilitazione dall’attivazione traumatica (Dana 2018).

Interventi di regolazione psicobiologica

• Stimolare il sistema nervoso sociale (vostro e del paziente)

• Focalizzarsi sul presente e sulla sicurezza• Consapevolezza della prossimità• Sviluppo dei confini• Interventi sensoriali• Uso consapevole del contatto visivo• Uso consapevole del tono di voce

• Intervento sui movimenti

Rottura e riparazione• Nello sviluppo, gli errori nella sintonizzazione

seguiti da una riparazione hanno uno scopo.

• A livello di sviluppo, questo aiuta i bambini a gestire l’inevitabile stress della vita - e a fidarsi che possono risolvere con degli stati emotivi positivi (Tronick, 2007).

• Le riparazioni possono avvenire in ogni momento:

– Riconoscendo la rottura

– Sintonizzandosi con il prossimo

– Rimanere coinvolto finché la riconnessione non è possibile

• La regolazione reciproca diventa la precorritrice dell’autoregolazione, e ci aiuta a imparare a tollerare l’angoscia interiore.

Risorse relazionali

• “Per me va bene…” o “nota come ti senti quando io…”– ti supporto– mi siedo qui con te– ti vedo– ti aiuto a proteggerti– ti do spazio– muovo la sedia più vicina o lontana

• “Sei in controllo. Puoi guardare altrove o cercare il contatto quanto vuoi.”

Risorse

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Finestra di tolleranza condivisa

Finestra di tolleranza

limitata

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Lista di alleati immaginali

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Fattori di resilienza1. La credenza che tua madre ti amava da piccolo

2. La credenza che tuo padre ti amava da piccolo

3. Avere avuto altri parenti o caregiver che si preoccupavano per

te da piccolo

4. Avere avuto vicini, amici dei genitori, insegnanti o preti a cui piacevi e che ti hanno aiutato

5. Avere qualcuno che si preoccupava per come andavi a scuola

6. Avere delle regole chiare da seguire a casa

7. Avere qualcuno di fidato con cui parlare quando avevi bisogno

8. Avere delle persone che ti vedevano come capace

9. Essere indipendenti e ottenere risultati

10. Credere che la vita sia ciò che ne fai

11. Avere ricordi positivi di momenti in cui si è stati compresi,

accettati, amati, sicuri e protetti.

Lavoro sulle parti

• Identificare le parti

– Parti bambine: portano emozioni, immagini e sensazioni correlate al ricordo traumatico

– Critica interiore: la rabbia è rivolta verso l’interiorità, non è sicuro o accettabile mostrare rabbia verso un genitore.

– Protettore: mantiene uno stato difensivo per proteggersi dai sentimenti di angoscia o dai ricordi delle parti più giovani [perfezionismo, controllo, stakanovismo, comportamenti autodistruttivi, dipendenze]

• Identificare la parte che ha bisogno di:– Nutrimento– Protezione dall’abuso– Limiti e differenziazione– Saggezza e guida– Accettazione

Riparare l’esperienza mancante

• Risorse di autocompassione

– L’Io Adulto offre compassione per le parti più giovani dell’Io

• Creare un posto sicuro per l’Io Adulto o per una parte

• Alleati con le risorse immaginali:

– Accudire un bambino rifiutato o abbandonato

– Proteggere il bambino da un abusatore

– Salvare o togliere il bambino da una situazione non sicura

– Aiutare la parte ad avere una voce e sentirsi incoraggiata

• Presenza amorevole, premurosa e che si prende cura• Figura eroica, protettiva o guerriera• Presenza saggia, guida o savio• Testimone o osservatore non giudicante• Sentinella o guardia che continua a osservare• Supereroe

• Insegnante o mentore che ti sostiene• Amico fidato o confidente• Guaritore, sciamano, figura mistica o presenza

spirituale• Antenato• Personaggio selvaggio o giocoso che vede le limitazioni

del passato• Comunità sicura e accogliente

RiprocessareRiprocessare il ricordo

• Riflettere sull’esperienza• Assimilare le risorse positive nei ricordi dolorosi• Esprimere sentimenti a parole• Sviluppare un maggiore autocontrollo e gestire gli impulsi

• Senso del Sé maggiorato e coerente

• Integrazione cerebrale: destra e sinistra, frontale e posteriore

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Cos’è una rete neurale

• Una rete neurale è un gruppo di neuroni

interconnessi nel cervello che lavorano

insieme

• Le reti neurali formano le basi di ogni

apprendimento

• Ogni volta che impariamo un nuovo

comportamento, creiamo un nuovo circuito

neurale.

• Le ripetizioni frequenti dei comportamenti mielinizzano i percorsi nervosi che permettono ai segnali di muoversi velocemente.

• Tutti i ricordi sono pattern di reti neurali.

Consolidare il ricordo• La consolidazione dei ricordi permette a ogni evento

singolo di essere integrato con migliaia di altre esperienze precedenti già contenute nel nostro cervello.

• Le reti neurali di ricordi si connettono in diverse aree del cervello: l’informazione visiva nel lobo occipitale, quella tattile nel parietale, il linguaggio nel lobo frontale e così via.

• Il consolidamento del ricordo ci aiuta a sviluppare un senso coerente del Sé nel tempo.

Ricordi traumatici

• Codifica compromessa delle reti neurali (Bergmann, 2012)

• Non sono integrati con le altre esperienze positive

• Abilità limitata di processare nuove informazioni (Shapiro, 2018).

• “Stati dell’Io incapsulati” (Schore, 2012)

• Nuove informazioni, emozioni positive, e sensazioni di risorsa che sono incapaci di connettersi funzionalmente con il ricordo compromesso.

• Danneggiano la capacità dei pazienti essere emotivamente flessibili o costruttivi cognitivamente mentre pensano agli eventi difficili della vita.

Terapia EMDR e riprocessazione del trauma

• Adaptive Information Processing (Modello AIP): capacità inerente alla persona di guarire con il giusto sostegno.

• Fornisce la capacità di processare le informazioni

e imparare da ogni esperienza, anche da quelle

difficili.

• Integra nuove informazioni sulle esperienze esistenti come ricordi, pensieri, sensazioni e sentimenti.

• La riprocessazione coinvolge consciamente l’accesso

al ricordo traumatico per determinare un’esperienza

più adattiva.

Dual Attention State e Dual Attention Stimulation

• Dual Attention: Il paziente è consapevole dell’attimo presente mentre al contempo si rivolge ai ricordi correlati all’evento traumatico

• Dual Attention Stimulation (DAS)/Stimolo bilaterale(BLS): Movimenti oculari bilaterali, pulsazioni, colpetti, o toni che si alternano tra la parte destra e sinistra del corpo.

Sviluppo del ”Target”

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Sviluppare il “target” da dei sintomi persistenti o dal ricordo traumatico

• “Illumina” la rete neurale: Identifica le immagini peggiori, le emozioni, le credenze e le sensazioni corporee associate ai sintomi.

• Identifica il target di riferimento: I primi ricordi correlati alla presentazione del problema.

• Facilitare il “floatback” o “affect bridge”: Invita il paziente a richiamare i primi ricordi connessi, associati con la questione attuale (può non essere logico)

• Stabilire il target: Far sì che il paziente descriva le peggiori immagini che sono correlate: NC, PC, VoC, emozioni, SUDS e sensazioni corporee

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Desensibilizzazione: Interrompere il lavoro sui ricordi

• Desensibilizzazione: Usa la DAS per riprocessare i materiali dolorosi correlati al target del trauma fino a che il paziente non riporta alcun disturbo (SUDS).

• Contenimento: Creare una maggiore scelta su come e quando focalizzarsi sugli eventi disturbanti.

• Interruzione: Interferire con il focus sul ricordo doloroso attraverso l’accesso ad altri stimoli

• Distanza: Immaginare l’evento disturbante come distante (fuori da un finestrino di un treno, o visto su uno schermo)

• Integrazione: Inserire risorse relazionali o immaginali per integrare un senso positivo dell’Io.

Rafforzare gli Stati Positivi

• Installare e stabilizzare una cognizione positiva (PC): Rafforza le credenze positive e si correla a un felt sense che cresce dopo un completamento della desensibilizzazione di successo.

Pausa di metà seduta Repatterning

Modello in 5 passaggi Embodiment nel trattamento del trauma

Seguire le sensazioni corporee: rispondere e regolare.

• Identificare le risorse somatiche: consapevolezza del

corpo, grounding, limiti e doppia consapevolezza

• Comprendere l’impatto: Il corpo mantiene il ricordo di ciò

che è successo (nel profondo della ferita originaria)

• Rivendicare i movimenti guaritori: Il corpo conserva il

ricordo di ciò che è successo (trovare un’esperienza

riparativa)

• Rilascio somatico: Permette alle sensazione di

sequenziarsi, permette tremori o brividi.

• Integrazione di nuove esperienze: Prendetevi il tempo

di integrare una nuova esperienza, un nuovo significato

cognitivo.

Accogliere le emozioni

Il coraggio di sentire - il trauma è un lavoro sul dolore

• Paura—Resa per la fragilità

• Tristezza—Onora la tua vulnerabilità

• Rabbia—Toccare la propria forza

• Vergogna—Ricordarsi di appartenere

• Gioia—Rivendicare la propria vitalità

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Lezioni di neurobiologia interpersonale

• Lavorare sulla Finestra di Tolleranza (Siegel)

• PTSD: Bloccato sull’iper-attivazione, ipo-attivazione o alternare i due estremi.

• Una terapia ben bilanciata aiuta a lavorare attraverso i ricordi traumatici senza risultare sopraffatti o bloccati nel processo.

Sintomi di iper-attivazione (Reazione simpatica eccessiva):

• Irritabilità

• Ansia

• Mancanza di riposo

• Aggressività o rabbia

• Pianto incontrollato

• Ipervigilanza

• Sensazione di sopraffazione

Sintomi di ipo-attivazione (Reazione parasimpatica eccessiva):

• Fatica

• Letargia

• Impotenza

• Apatia

• Fawning (Obbedienza)

• Malessere

• Sensazione di depressione

Segni di un sistema nervoso regolato

• Sentirsi calmi e vigili

• Esprimere diverse emozioni senza sentirsi bloccati in una sensazione o in un malessere

• Capacità di pensare chiaramente e in modo logico

• Capacità di riflettere sulle scelte e prendere decisioni sane

• Sentirsi “concreto”• Consapevolezza del corpo e del

respiro• Ciclo del sonno sano

• Comunicare chiaramente con gli altri

Lavorare all’interno della finestra di tolleranza

• E’ normale sentirsi bloccati in uno stato iper-attivato o ipo-attivato, o alternare i due stati..

• Una guarigione bilanciata ci aiuta a lavorare negli eventi traumatici senza essere sopraffatti o bloccare il processo.

• Inizialmente ci concentriamo sulla regolazione e il rimanere dentro la finestra di tolleranza.

• Eventualmente, lavoriamo sui picchi della finestra di tolleranza in modo da imparare a gestire un maggior numero di emozioni e sensazioni

La falsa finestra di tolleranza

• La falsa finestra di tolleranza: coinvolge temporaneamente la gestione dell’angoscia senza risolvere a pieno il problema dello squilibrio fisiologico non evidente (Kain & Terrell, 2018)

• Superare i sintomi in modo che mima l’essere all’interno della finestra di tolleranza.

• Le ultime tecniche si basano sulla moderazione o sull’eccessiva forza di volontà che può avere effetti collaterali.

• I sintomi tendono a riemergere più che risolversi.

• Lavorare sui limiti superiori e inferiori

• Aumentare la sopportazione dell’angoscia per i sintomi di iper- o ipo-attivazione.

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Lavorare sui picchi

Limite superiore espanso

Limite inferiore espanso

Limite inferiore precedente

Limite superiore precedente

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Repatterning somatico e Sequencing

• Dove senti questa sensazione? Gola, petto, pancia, diaframma,

braccia e gambe

• Repatterning somatico: Completamento della sequenza di movimenti -

esplorare i movimenti lentamente e consapevolmente

• Sequencing: movimento dal nucleo verso la periferia

Movimenti pandiculari

▪ Movimenti intuitivi e istintivi

▪ Sbadiglio con tutto il corpo

▪ Le sensazioni sono la guida

▪ Sequencing congelato o movimenti troncati

Interventi somatici per le sensazioni bloccate

• Se la sensazione potesse muoversi, come lo farebbe?

• C’è un suono o una parola per la sensazione?

• Metti le mani sul punto e respira la sensazione.

• Permetti alle tue mani e braccia di esprimere la

sensazione.

• Permetti al tuo corpo di prendere il controllo sulla

sensazione

• Spingi con gambe e braccia

• Fai movimenti come passi con gambe e piedi

• Muovi la faccia, la mascella, la lingua e le labbra

• Toccala con le mani e le braccia

• Puoi raccontare cosa è successo senza usare le parole

Pendolazione tra l’angoscia e la risorsa

• Identificare l’evento angosciante: Richiamare una difficoltà o un ricordo traumatico. Che immagine rappresenta questo evento? Nota l’impatto sul corpo e le emozioni.

• Identificare la risorsa: Portare la propria consapevolezza del qui-e-ora per sentirsi concreti e identificare il momento in cui ci si sente sicuri, incoraggiati e amati. Permettere a questa sensazione positiva di crescere.

• Pendolazione: Alternare il prestare attenzione all’angoscia per brevi periodi di tempo e poi tornare alla consapevolezza della risorsa.

RiflessioneApprofondimento sull’azione

• Saldare i cambiamenti positivi nel corpo e nella mente• Riconoscere le barriere del cambiamento (es. famiglia,

società) e esplorare il supporto di cui si ha bisogno per superarle

• Identificare le aree che il paziente vorrebbe inserire nella nuova esperienza:

– Stabilire un limite nella vita fuori dalla seduta

– Provare confidenza nel parlare in pubblico

– Comunicare con il partner sinceramente

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Un nuovo senso del Sé• La fase finale del trattamento aiuta il paziente a

lavorare attraverso ogni barriera potenziale all’integrazione di un nuovo senso di sé nel mondo. (Schwartz & Maiberger, 2018)

• Il cambiamento positivo è ancora un cambiamento

• I pazienti con sintomi traumatici a lungo termine spesso hanno vite che riflettono una condizione invalidante.

• “Conosco me stesso come malato, chi sarò adesso?”

• Seguire le credenze che fanno blocco

• Seguire gli obiettivi secondari - ogni vantaggio positivo che accompagna sintomi fisici o fisiologici

Credenze bloccanti e obiettivi secondariCredenze bloccanti:

• Se lascio andare il trauma, perdo una parte di chi sono realmente.

• Ho avuto questi problemi per così tanto tempo che non potrò mai guarire.

• Non mi merito di stare meglio.

• Non sono in grado di proteggere me stesso se lascio andare i miei sintomi.

Obiettivi secondari

• Stare “male” fornisce un’identità sociale con regole di coinvolgimento.

• I sintomi si prendono cura dei miei bisogni di dipendenza.

• “Sarò…(amato, apprezzato e sostenuto economicamente) se non sono più malato?”

• I sintomi sono un modo per esprimere una rabbia irrisolta verso un genitore o uno sposo.

Esercizio dell’albero della vita (NET)

Cumulo di compostaggio: fa un po’ schifo, ma può essere usato per crescere. Eventi traumatici, abusi, negligenze, etc.Radici: Fonte di forza. La tua città, il tuo paese, l’influenza positiva o i legami familiari (coraggio, perseveranza, ecc.)Suolo: fonti attuali di nutrimento, atttività di self-care

Tronco: Ciò che ti tiene “in piedi” i valori come integrità, onestà, apertura, gentilezza e responsabilità

• Rami: Ciò che stai raggiungendo; speranze, sogni e desideri.

• Foglie: Ciò che ti permette di illuminarti. Amici, familiari, animali, etc.

• Fiori e semi: Quello che vuoi trasmettere agli altri o alla prossima generazione. Il tuo regalo al mondo.

Albero della vita

L’integrazione come una ricerca di significato

• Il trauma ci chiede di venire a patti con la mancanza di ragione o l'insensatezza presente che circonda gli atti di abuso o violenza (Frankl, 1959 Man’s Search for Meaning)

• Non stiamo dicendo che

“tutto accade per una

ragione”

• Il senso è il risultato di una volontà attiva verso gli obiettivi di lavorare attraverso la disperazione per trovare speranza per il futuro.

Significato e valori

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Frankl (1986, The Doctor and the Soul) offre tre risorse comuni di significato:

• Valori creativi: il significato è connesso all’espressione creativa musicalmente, artisticamente, costruttivamente o intellettualmente.

• Valori esperienziali: Il significato deriva da momenti di ispirazione e che cambiano la vita come stupirsi nella natura, provare il miracolo della nascita di un figlio, fare un viaggio, o sentirsi amati profondamente da un altro essere umano.

• Valori attitudinali: “non hai scelto cosa ti è successo; tuttavia, hai la libertà di scegliere come reagire”. Il potere del crederci.

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Forze e valori• Terapia dell’Accettazione e dell’Impegno(Hayes,

2005): una vita piena di significato si allinea con i nostri valori

• Valori: ci connettono a ciò che vogliamo essere

nella vita.

• Congruenza: Aumenta il benessere riducendo le

discrepanze tra i comportamenti e i valori

• Forza caratteriale e virtù(Peterson & Seligman,

2004): Massimizza le forze che possediamo per

promuovere il benessere nella nostra vita.

• Valori in azione: Inventario della forza di 24 forze

caratteriali cross-culturali identificate.

Valori, Forze e Virtù• Riflessione spirituale

• Persistenza

• Tempo di qualità con il prossimo

• Integrità

• Creatività • Atti di gentilezza

• Tempo all’aperto

• Essere socialmente responsabili

• Prendersi cura degli altri • Perdonare

• Fare volontariato • Essere grati

• Apertura mentale • Agire equamente

• Amare l’apprendimento • Essere un leader

• Atti di coraggio • Umorismo

• Essere umili • Speranza e ottimismo

Resilienza Resilienza: La volontà di essere coinvolti nella vita sapendo che le perdite e gli eventi dolorosi possono succedere

“Il coraggio non è l’assenza di disperazione, è piuttosto la capacità di andare avanti

nonostante la disperazione”Rollo May

I 6 Pilastri della resilienza

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Page 12: Resilienza nella terapia Questioni di resilienza

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Mentalità di crescita:

• Esplorazione di quanto siano difficili gli eventi che

ti hanno rafforzato

• Quanto sei cresciuto come risultato delle tue

difficoltà?

• Le ricerche indicano la tendenza umana a

focalizzarsi sul negativo

• La capacità di focalizzarsi sulle cose positive va

sviluppata

Intelligenza emotiva:

• Esprimere emozioni vulnerabili o dolorose ci permette di avere accesso all’accettazione, la compassione e la gioia.

• Parlarne e scriverne.

Connessioni comunitarie:

• I buoni rapporti con i membri della famiglia, gli amici e gli altri.

• Cercare e costruire un buon circolo sociale

• Rimanere coinvolti (fare chiamate, raggiungere, andare ad eventi sociali e incontri)

Espressione di Sé:

• Disegnare, ballare, scrivere una poesia, musica, ascoltare musica

• Non ti preoccupare se non è bella per gli altri. E’ il processo non il prodotto l’importante.

Embodiment:

• Fare attività che ti piacciono

• Prendersi cura del proprio corpo.

• Tornare alle basi:

o Esercizi

o Mangiare sano

o Rilassarsi

o Dormire bene.

Scelta e controllo:

• Essere coinvolti e vivere

• Sviluppare obiettivi realistici che puoi svolgere ogni giorno che ti aiutano a gestire il raggiungimento dei tuoi obiettivi

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Pratiche di resilienza• Esercizio• Fare una camminata• Fare yoga• Passare del tempo nella

natura• Fare un bagno• Praticare la mindfulness• Supervisione o consulto• Andare in terapia• Ricevere un massaggio

• Ballare

• Ascoltare musica o suonare

• Leggere un libro• Fare arte• Partecipare a un evento• Guardare un film o una

serie• Stare con gli amici• Giocare• Bere una tazza di the• Partecipare a un workshop• Scrivere il diario• Godersi un pasto nutriente

e salutare• Altro

Crescita post-traumatica (Schwartz, 2020)• Maggiore accettazione del sé

• Aumentare l’apprezzamento per la vita• Nuove passioni e interessi• Scoperte spirituali• Desiderio di dare un regalo al mondo• Attualizzazione del Sé e Trascendenza del Sé

www.drarielleschwartz.com

Risorse aggiunte:

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