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Creare e ammodernare siti Internet Rev. 4.2 del 08/01/2016

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Creare e ammodernare siti Internet

Rev. 4.2 del 08/01/2016

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Certipass ha predisposto questo documento per l’approfondimento delle materie relative alla Cultura Digitale e al migliore utilizzo del personal computer, in base agli standard e ai riferimenti Comunitari vigenti in materia; data la complessità e la vastità dell’argomento, peraltro, come editore, Certipass non fornisce garanzie riguardo la completezza delle informazioni contenute; non potrà, inoltre, essere considerata responsabile per eventuali errori, omissioni, perdite o danni eventualmente arrecati a causa di tali informazioni, ovvero istruzioni ovvero consigli contenuti nella pubblicazione ed eventualmente utilizzate anche da terzi.

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Sommario

Creare e ammodernare siti internet.........................................................................................................................................4

1.1 Web Publishing......................................................................................................................................4

1.2 Content Management System.................................................................................................................5

1.3 WordPress...........................................................................................................................................13

1.4 Gestione dei contenuti..........................................................................................................................18

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1. Creare e ammodernare siti internetIl termine sito Web è ormai alla portata di tutti. Oggigiorno, navigando su internet, ci imbattiamo in diversi siti, ognuno con delle caratteristiche specifiche in funzione dei loro contenuti. Sapere come progettarli e realizzarli sono professioni sempre più richieste, dato il largo uso che se ne fa nella vita di tutti i giorni.

L’evoluzione informatica inoltre ha reso accessibile tale conoscenza a tutti, nel senso che non occorre essere degli esperti programmatori informatici per creare un proprio sito Internet o semplicemente per aggiornarne uno inserendo nuovi contenuti testuali e immagini.

Sul Web possiamo compiere operazioni diverse come consultare l’orario dei treni, prenotare una stanza in albergo, guardare la registrazione di un telegiornale, comunicare telefonicamente da PC a PC, inviare messaggi di chat o di posta elettronica, compiere acquisti on-line, etc.

Nei primi anni 90 il Web era composto solo da poche pagine testuali. Col passare del tempo, il testo è stato arricchito con contenuti multimediali: grafica più ricca, animazioni, audio e video. Il contenuto, inizialmente sviluppato da pochi tecnici e memorizzato in rete su poche migliaia di macchine, ha avuto una rapida crescita come anche le tecnologie che supportavano il tutto.

Il continuo sviluppo di nuovi standard ha incrementato la partecipazione degli utenti che, anche se non in possesso di grosse conoscenze informatiche, hanno contribuito ad arricchire il Web con propri contenuti.

Per far fronte a questo nuovo processo partecipativo e soddisfare le esigenze sempre crescenti degli utenti, è stato sviluppato il Content Management System (CMS) o “Sistema di gestione dei contenuti” per la pubblicazione sul Web.

1.1 Web Publishing Un Web Content Management System (WCMS) o CMS per la pubblicazione sul Web, è una combinazione di database di grandi dimensioni, file system e altri moduli software correlati, che sono utilizzati per memorizzare e poi recuperare enormi quantità di dati.

Questi sistemi di Web Publishing sono diversi dalle banche dati perché possono indicizzare in un database testi, clip audio e video o immagini.

Gli utenti del sistema di pubblicazione Web possono trovare contenuti rilevanti all’interno di un database con la ricerca di parole chiave, autori, data di creazione, etc.

I Web Content Management System possono essere utilizzati per creare portali d’informazioni che rappresentano la spina dorsale della gestione dei dati. In unione con i sistemi per la manipolazione dei database, i moduli software consentono a chiunque di fornire informazioni a un sito Web mediante un’interfaccia utente grafica (GUI).

Essi sono basati di solito su un modello precompilato (template) che funge da piattaforma per ogni pagina del sito, man mano che questa è creata.

1.1.1 Il CMSA livello aziendale, i Content Management System (CMS), archiviano e gestiscono i documenti elettronici e i contenuti Web di un’organizzazione in modo che il dipendente della società possa riutilizzare le informazioni tra diverse applicazioni. Il contenuto Web pubblicato può anche essere distribuito a clienti e partner commerciali al di fuori dell’organizzazione.

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L’applicazione principale del CMS è gestire il contenuto durante l’intero ciclo di vita, cioè dalla creazione alla pubblicazione.

I contenuti del CMS possono essere condivisi sia tramite i siti di e-commerce sia tramite i sistemi di gestione delle relazioni con i clienti (CRM). Il Sistema di Pubblicazione Web consente di creare un aspetto coerente in tutto il sito, ma dà agli autori di contenuto non tecnici la facoltà di pubblicare e aggiornare i propri contenuti utilizzando semplici ma potenti strumenti basati sul browser. Alcuni sistemi di CMS si integrano con le applicazioni di distribuzione di contenuti tramite siti Web.

1.1.2 Le figure di base del CMSCi sono tre figure (attori, partecipanti) di base nel sistema CMS di Web Publishing:

• Editor di contenuto (che decidono quali contenuti pubblicare e dove)

• Gli editori di contenuti (che pubblicano il contenuto sul web)

• Gli autori di contenuto (che creano il contenuto per il web)

Un sistema CMS di Web Publishing riduce il tempo necessario per ottenere e pubblicare dei contenuti. Questo è un tema importante per l’organizzazione moderna. Infatti, il loro valore ed enfasi è maggiore quanto più velocemente si ottengono.

Utilizzando questi sistemi è possibile pubblicare una vasta gamma di contenuti, che possono essere:

• pagine semplici per la presentazione normale;

• pagine complesse, con layout specifico e la presentazione;

• informazioni provenienti da database dinamico, che cambia a intervalli di tempo regolari;

• materiale didattico;

• manuale in linea;

• documenti aziendali generali;

• migliaia di pagine in totale, per le diverse categorie di clienti;

• notevoli collegamenti tra le pagine

1.2 Content Management SystemIl Content Management System (CMS), o “Sistema di gestione dei contenuti”, è una categoria di sistemi software progettato per creare in modo collaborativo e aggiornare in maniera rapida e semplice documenti e contenuti dei siti web.

Il CMS è quindi un’interfaccia tra chi gestisce i contenuti del sito (che spesso è il titolare del sito stesso) e il codice necessario per la loro visualizzazione. Con il supporto del CMS, è molto facile per l’utente creare, modificare o eliminare i contenuti presenti sul sito, senza il rischio di compromettere la struttura esistente e senza conoscere le tecnologie digitali utilizzate per la creazione delle pagine Web. Un esempio immediato è quello di una pagina di notizie (news), dove l’utente inserisce i nuovi contenuti e il CMS si occupa di pubblicarli e inserirli nel sistema di navigazione esistente.

Tra i CMS più diffusi vi sono: joomla!, WordPress e Drupal.

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1.2.1 CMS: le originiI Content Management System sono nati negli Stati Uniti e sono stati inizialmente sviluppati da alcune organizzazioni che producevano notevoli quantità di pubblicazioni per il loro uso interno.

Nel 1995 la CNET rese pubblici gli studi e i prodotti sviluppati internamente, distribuendoli con l’etichetta Vignette. La compagnia cominciò a mettere a disposizione il proprio software come sistema di gestione dei contenuti via web. Per la prima volta un utente poteva creare il proprio sito direttamente dal web, usando l’interfaccia CNET.

Nel 1998, la Pencom Web Works, una compagnia di consulenza aziendale, introdusse il server di trasformazione dati (DTS) Metaphoria, che permetteva agli sviluppatori Java di scrivere applicazioni che si potevano collegare ai contenuti distribuibili su canali diversi. Il prodotto non ebbe successo, ma il concetto che era stato introdotto costituì le basi di ciò che è diventato il CMS odierno.

1.2.2 Analisi del sistema CMSPer comprendere il funzionamento di un CMS, è necessario analizzare la sua composizione e le sue funzioni generali. Passiamo all’analisi del sistema CMS descrivendo i seguenti aspetti:

• Funzione

• Struttura

• Elementi

• Database

• Motore di pubblicazione

• Gestore dei contenuti

Funzione

Una delle applicazioni più utili dei sistemi CMS è la gestione dei portali, dove sono impiegati come strumento di pubblicazione flessibile e multiutente.

Un CMS permette di costruire e aggiornare un sito dinamico, anche molto grande, senza necessità di scrivere codice HTML e senza conoscere linguaggi di programmazione lato server (come PHP) o progettare un particolare database. L’aspetto può essere personalizzato scegliendo un foglio di stile CSS espressamente progettato per un determinato CMS.

Si possono trovare sia CMS specializzati, cioè progettati per un tipo preciso di contenuti (un’enciclopedia on-line, un blog, un forum etc.) e sia CMS generici, che sono più flessibili per consentire la pubblicazione di diversi tipi di contenuti.

Con i CMS si possono gestire criteri di visibilità in funzione della lingua, per esempio potrebbero esserci più versioni dello stesso contenuto. Con una gestione dell’operatore e del suo profilo si consente di regolare il diritto di pubblicazione e di modifica, in funzione del livello.

Struttura

Tecnicamente il CMS è un’applicazione lato server, divisa in due parti:

1. Back end, ossia la sezione di amministrazione che si occupa di organizzare e supervisionare la produzione

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del contenuto. Si utilizza per definire l’impostazione grafica, quindi per personalizzare template e per gestire gli accessi e le protezioni.

2. Front end, ossia la sezione dell’applicazione che l’utente usa per realizzare fisicamente modifiche, aggiornamenti e inserimenti.

Elementi

Un CMS è costituito da un insieme di elementi che lavorano in sinergia. I più importanti sono:

• la base dati contenente i contenuti,

• il motore di pubblicazione delle pagine,

• il sistema di gestione dei contenuti.

Vi sono anche elementi specifici per alcuni sistemi, come:

• il modulo di conteggio dei click,

• il modulo di business intelligence per le statistiche sugli accessi,

• l’ottimizzatore per i motori di ricerca.

Il database

È l’archivio dei contenuti che saranno pubblicati sul sito. Normalmente contiene:

• la struttura della parte dinamica del sito, controllabile dall’utilizzatore;

• i contenuti degli articoli, della home e di tutte le parti gestite dall’utilizzatore;

• i link e banner visualizzati con le informazioni collegate;

• le regole di visibilità;

• i dati di accesso.

Il database può essere su Sql Server o Oracle, o ancora su MySql per ambienti Linux.

Il motore di pubblicazione

È la parte software preposta alla pubblicazione dei contenuti. I motori di pubblicazione si dividono in due categorie:

• quelli che a fronte dell’inserimento di un nuovo contenuto, ne consentono immediatamente la visualizzazione;

• quelli che necessitano di una fase di creazione delle pagine perché i nuovi contenuti siano visibili.

Normalmente un motore di pubblicazione è rappresentato da un gruppo di pagine in ASP, Cold Fusion o PHP che inviano in rete il codice HTML corrispondente ai contenuti presenti nel database.

Il gestore dei contenuti

È il front-end mediante il quale l’operatore gestisce i contenuti del sito. Le sue funzioni possono essere:

• editor testuale o HTML dei contenuti;

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• gestione dei livelli di approfondimento;

• gestione dei banner e dei link;

• gestione della visibilità.

Su questo elemento troviamo le maggiori differenze tra un sistema e l’altro. Si passa da applicazioni che consentono il semplice inserimento di un testo a quelli che prevedono link, banner, regole di visibilità in relazione alla provenienza del visitatore, etc.

Trattandosi dell’unico elemento che l’operatore vedrà, è fondamentale che siano effettuate prove di utilizzo reale, prima di procedere con l’acquisto.

Il rischio, diversamente, è che uno splendido sistema non sia usato perché ritenuto troppo difficile da manovrare da chi è responsabile dei contenuti.

1.2.3 CMS: ClassificazioneUn Content Management System è uno strumento software installato su un server web studiato per facilitare la gestione dei contenuti di siti web, svincolando l’amministratore da conoscenze tecniche di programmazione.

È possibile trovare sia CMS specializzati, cioè progettati per un tipo preciso di contenuti (un’enciclopedia on-line, un blog, un forum, ecc.) e sia CMS generici che sono più flessibili per consentire la pubblicazione di diversi tipi di contenuti.

I CMS possono essere programmati in vari linguaggi tra cui più comunemente in ASP, PHP, .NET, J2EE. Il tipo di linguaggio adoperato è indifferente a livello di funzionalità. Alcuni linguaggi rendono il CMS multipiattaforma (per esempio PHP e J2EE), mentre altri lo rendono fruibile solo su piattaforme proprietarie (esempi sono .NET e ASP).

Figura 140 - Schema di un sistema CMS con evidenza dei sottosistemi

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1.2.4 Gestione dei contenutiIn un approccio sistematizzato al problema della gestione delle informazioni, si affrontano le seguenti fasi:

• Identificazione degli utenti di back-end e dei relativi ruoli di produzione o fruizione dell’informazione.

• Assegnazione di responsabilità e permessi a differenti categorie di utenti per distinti tipi di contenuti (in un progetto complesso il prodotto finito non è frutto del lavoro del singolo, che pertanto non ha possibilità o esigenza di intervenire in tutti gli ambiti).

• Definizione delle attività di workflow, cioè formalizzazione di un percorso per l’assemblaggio del prodotto finale che, essendo il frutto di una produzione frammentaria, deve acquisire la sua unitarietà sottostando a opportune procedure di supervisione. Più semplicemente, per rendere efficiente la comunicazione tra i vari livelli della gerarchia, è necessaria un’infrastruttura di messaggistica, con la quale i gestori del contenuto possono ricevere notifica degli avvenuti aggiornamenti.

1.2.5 CMS: aspetti fondamentaliUn CMS:

1. Consente di gestire separatamente la grafica, il codice di programmazione e i contenuti.

Questo significa che ognuno di questi tre elementi può essere gestito da persone diverse con competenze specifiche. Mentre il grafico Web realizza l’interfaccia del sito, il programmatore informatico configura e personalizza la struttura del sistema integrando il materiale grafico e realizzando eventuali template. L’azienda o l’ente committente invece può gestire i contenuti.

Inoltre, con un CMS è tenuta distinta l’attività di sviluppo del sito, da quella di mantenimento. La prima fase è a cura della società informatica che realizza il progetto (il contenitore con tutti gli automatismi necessari). La seconda fase è a cura dell’organizzazione committente che inserisce e aggiorna le informazioni del sito (il contenuto).

2. Valorizza la natura comunicativa del sito.

Alcuni pensano erroneamente che con un CMS si possano realizzare siti graficamente poco accattivanti e che la comunicazione perda di efficacia. È vero il contrario. Un CMS valorizza la comunicazione e l’interazione fra gli utenti e l’azienda o l’ente gestore del sito. Alle pagine di un CMS può essere integrato qualsiasi elemento grafico o multimediale senza vincoli di formati (oggetti flash, file audio e video, 3D).

Un CMS inoltre sfrutta i fogli di stile (CSS) per tenere separata la visualizzazione della pagina dalla struttura dei contenuti garantendo un aspetto omogeneo a tutte le pagine del sito.

Infine, esso consente di modificare o aggiornare la grafica con estrema facilità. Se, ad esempio, si vuole cambiare il logo o il marchio pubblicato sul sito, si deve modificare un solo file che automaticamente compare su tutte le pagine in modo automatico e immediato.

3. Utilizza un motore di template.

Nei CMS è possibile utilizzare dei modelli grafici predefiniti per creare una pagina Web. Essi possono essere richiamati al momento della produzione di nuovi contenuti. Questo permette di scegliere quello che meglio si adatta ai contenuti da pubblicare.

4. Consente la manutenzione del sito via Web.

L’aggiornamento delle informazioni contenute nel sito è effettuato tramite un browser web. Qualsiasi utente autorizzato può contribuire, in collegamento via internet, alla definizione dei contenuti. Questo consente a

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persone dislocate in sedi diverse, anche lontane tra di loro, di partecipare all’aggiornamento del sito.

5. Crea in automatico la mappa del sito.

Il CMS gestisce la navigazione del sito. Quando si crea una nuova sezione o pagina, non è necessario inserirla nella navigazione o di linkarla dalle altre pagine perché questo avviene in modo automatico. Molti CMS inoltre generano anche la mappa del sito. Ogni nuova pagina inserita sarà automaticamente evidenziata nell’albero della mappa.

6. Utilizza editor visuali.

Nei CMS sono integrati degli editor visuali che consentono di scrivere i contenuti della pagina o della sezione di pagina con le stesse funzioni di un semplice word processor: inserimento di testi, modifica del font e della dimensione del carattere, inserimento di elenchi puntati, inserimento di foto o immagini, inserimento di tabelle, scelta del colore dello sfondo, scelta della posizione di testi e foto.

7. Consente di gestire le diverse fasi del lavoro.

Nei CMS sono integrati dei motori di workflow che consentono la definizione delle varie fasi di lavoro. Così, ad esempio, si può dare la possibilità a un operatore di inserire una nuova notizia e di impedire che la pubblichi sul sito fintanto che il responsabile non abbia dato l’autorizzazione. Tutto ciò avviene tramite il Web con eventuali segnalazioni via e-mail.

8. Consente di gestire gli utenti.

Un CMS consente di gestire le diverse figure coinvolte nel mantenimento del sito attribuendo a ciascuna di esse un permesso specifico per intervenire in una particolare sezione (chi fa cosa e dove). Con tale funzione si possono rendere visibili determinate sezioni del sito solo a particolari soggetti (ad esempio partner, rivenditori, agenti, e altro).

9. Ha un motore di ricerca integrato.

Nei CMS è disponibile un motore di ricerca integrato che indicizza i contenuti del sito in modo automatico e consente di fare delle ricerche avanzate sui testi presenti nelle pagine.

10. Ha un supporto multilingua.

La gestione multilingua del sito, solitamente laboriosa e complessa, è effettuata in modo semplice utilizzando un CMS.

11. Offre moduli aggiuntivi.

Quasi tutti i CMS mettono a disposizione dei moduli aggiuntivi che possono essere facilmente integrati al sistema di base come ad esempio forum, newsletter, sondaggio, e altro.

12. Integra e supporta funzionalità evolute.

Ai CMS sono interfacciabili database esterni, cataloghi di prodotti, sistemi e-commerce e in generale funzionalità web evolute.

13. È scalabile.

I CMS consentono di realizzare dei semplici siti che possono essere in seguito migliorati integrando nuove funzionalità.

14. Aiuta a creare e mantenere siti accessibili.

I CMS più moderni soddisfano i requisiti necessari per realizzare pagine Web secondo le direttive W3C guidando i gestori dei contenuti nell’inserimento delle corrette informazioni. Dispongono, inoltre, di funzionalità native come le “briciole di pane”, ossia la pulsantiera per modificare la dimensione del carattere,

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che aiutano i navigatori a muoversi all’interno del sito.

15. Supporta il lavoro collaborativo.

I CMS rappresentano la base per realizzare sistemi collaborativi come le Intranet.

1.2.6 Vantaggi dei CMSUn CMS permette di costruire e aggiornare un sito dinamico, anche molto grande, senza che sia necessario scrivere una riga di HTML/XHTML e senza dover conoscere i linguaggi di programmazione lato server (come PHP, .NET, Ruby, JSP, etc…) o progettare un apposito database modellato per un sistema di CMS.

Inoltre, l’aspetto esteriore delle pagine Web può essere personalizzato scegliendo un foglio di stile CSS opportunamente progettato per un determinato CMS.

I flat file CMS, altrimenti noti come text-based CMS, sono dei Content Management System che si fondano su file di testo (il più delle volte files XML) e che quindi non necessitano di alcun database come MySQL, PostgreSQL, Microsoft SQL Server, etc.

Questi CMS sono facilmente installabili e dunque sono particolarmente adatti per siti personali o per piccole comunità. Un CMS open source di questa tipologia è Flatnuke.

1.2.7 Limiti dei CMSUn CMS è tanto più efficiente quanto più è specializzato. Molti piccoli portali fanno ricorso a CMS (scritti da altri e messi a disposizione gratuitamente o a pagamento) di tipo generico. Per quanto un CMS possa essere flessibile, un sito basato su questa struttura in genere presenta un aspetto poco personalizzato salvo che non sia possibile intervenire direttamente sul codice sorgente del prodotto per modificarlo. Analogamente, i contenuti saranno sempre ancorati a quanto previsto da chi ha progettato il CMS e non alle esigenze di chi pubblica il sito.

Questo è un limite strettamente connesso al vantaggio primario dei CMS: pubblicare un portale senza doverne progettare la struttura o senza possedere le conoscenze tecniche (o le risorse finanziarie) per uno sviluppo personalizzato. Tuttavia, è possibile ricorrere a CMS particolarmente evoluti che permettono di scrivere direttamente sul database. È il caso, per esempio, di alcuni CMS proprietari.

Questi problemi sono risolvibili utilizzando software open source: la possibilità di accedere al loro codice sorgente permette di personalizzarli sulla base delle proprie esigenze. Va però messo in conto che lo sviluppo di moduli personalizzati o di funzioni particolari richiede dei costi, salvo che non si posseggano in proprio o nella propria struttura aziendale le conoscenze tecniche per intervenire nel codice sorgente.

I portali di una certa importanza generalmente non fanno mai ricorso a CMS distribuiti bensì usano programmi e database progettati su misura. In altre parole “CMS personalizzati” e dunque necessariamente specializzati. In questo modo, la struttura e la presentazione sono realizzate tenendo presenti i contenuti che il sito dovrà ospitare e potranno essere modificati in seguito.

1.2.8 I Web Content Management SystemNonostante i CMS non siano stati concepiti per il Web, oggi il loro utilizzo più diffuso è rivolto alla gestione di siti Web, soprattutto se sono di grandi dimensioni e richiedono un frequente aggiornamento.

Una delle applicazioni più utili dei sistemi Web Content Management System (WCMS) è nella gestione dei

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portali (intranet, extranet, community, siti di e-commerce...) dove vengono impiegati come strumento di pubblicazione flessibile e multiutente. Ad esempio, gestione di contenuti testuali (notizie, articoli ecc.), link, immagini, liste di discussione, forum, materiale scaricabile.

A volte i WCMS danno la possibilità di gestire anche più versioni dello stesso sito (ad esempio, HTML o WAP). I WCMS inoltre consentono di definire utenti, gruppi e diritti in modo da poter permettere una distribuzione del lavoro tra più persone. Per esempio, è possibile definire una classe di utenti abilitati esclusivamente all’inserimento delle notizie, mentre si può riservare la scrittura di articoli a un altro gruppo, e limitare tutti gli altri alla sola consultazione.

L’introduzione di un Web Content Management System in azienda richiede la definizione di chiari processi interni d’approvazione dei contenuti. La scelta di un software di WCMS è strategica per le aziende che generano la maggior parte di volume d’affari su internet, ma è importante anche per il libero professionista che vuole per farsi conoscere tramite il Web. In letteratura esistono numerosi modelli che aiutano a valutare il ritorno di un investimento (ROI) in un WCMS. I costi di adozione sono spesso elevati, quindi non sono sostenibili per i professionisti o i privati che non fanno del Web la loro competenza di base.

Per rispondere a questa necessità di mercato sono nati alcuni Application Service Provider (ASP) che offrono questo servizio direttamente via Web, senza richiedere alcun investimento hardware o software. Gli ASP costano ai loro clienti un canone annuale per il servizio di WCMS erogato .

1.2.9 I CMS più diffusiQui di seguito, compaiono delle brevi descrizioni dei CMS più diffusi.

• Licenza: GNU General Public License

• Programmi necessari: server Web dotato di supporto PHP e avere a disposizione un database MySQL per i dati del programma

• Realizzato con: PHP

• Download: https://it.wordpress.org

• Licenza: GNU General Public License

• Programmi necessari: server Web dotato di supporto PHP e avere a disposizione un database MySQL per i dati del programma

• Realizzato con: PHP

• Download: https://www.joomla.org/download.html

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• Licenza: GNU General Public License

• Programmi necessari: Drupal utilizza un database per memorizzare i contenuti, e necessita dunque di un software come MySQL e PostgreSQL che sono gli unici DBMS al momento supportati

• Realizzato con: PHP

• Download: http://www.drupalitalia.org/download

1.3 WordPressUno dei CMS (Content Management System) più diffusi è WordPress. Nato nel 2003 per creare e gestire blog personali, è diventato in poco tempo uno degli strumenti software più diffusi e apprezzati per creare e gestire siti Web di qualsiasi dimensione, anche con milioni di accessi ogni giorno.

WordPress è distribuito in due versioni: sotto forma di servizio o di software, entrambi gratuiti.

1.3.1 Il servizio WordPress.comIl servizio WordPress.com è un’applicazione Web che permette di creare un sito secondo le proprie esigenze senza dover installare nulla sul proprio computer e senza dover acquistare uno spazio Web personale da un fornitore di servizio.

Per poterne usufruire è necessario eseguire le seguenti operazioni:

1. da un qualsiasi browser accedere all’indirizzo https://it.wordpress.com/;

2. effettuare la registrazione al servizio, indicando il proprio indirizzo di posta elettronica;

3. scegliere un nome per il sito che si vuole creare.

Dopo aver portato a termine le suddette operazioni, è possibile pubblicare i propri contenuti. L’indirizzo del sito che si vuole creare sarà del tipo “www.nome.wordpress.com” dove “nome” può essere personalizzato sencondo le proprie esigenze.

Il servizio di base è gratuito, mentre gli aggiornamenti per accedere alle funzionalità avanzate, come la registrazione di un dominio personale, avere uno spazio aggiuntivo, utilizzare una versione libera da pubblicità, sono a pagamento.

Uno dei vantaggi di WordPress.com è che il fornitore del servizio si occupa della gestione tecnica del sito. Ciò significa che l’utente non deve installare nulla sul suo computer per creare un sito Web e che non sono necessarie competenze tecniche. Inoltre, non è necessario acquistare uno spazio Web personale da un fornitore di servizio perché WordPress.com ospita il sito Web o blog creato.

Uno degli svantaggi, invece, è che non si possono compiere delle personalizzazioni a differenza di quanto accade con il software WordPress.org. Infatti, con il servizio WordPress.com, non è possibile modificare il codice di programmazione del sistema e installare nuovi temi o plug-in (gli strumenti per cambiare grafica e funzionalità del sito).

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Quest’aspetto rende il servizio WordPress.com molto utile per gli utenti che vogliono avere un blog semplice e facile da usare, ma è poco flessibile se si desidera personalizzare l’ambiente o gestire i propri contenuti e la propria presenza sul Web.

1.3.2 Il software WordPress.orgIl software WordPress.org consente di gestire in completa autonomia un sito Web e deve essere installato su uno spazio Web personale. È costituito da script in linguaggio PHP gratuito e open source. Quindi, è possibile scaricarlo e usarlo liberamente, oltre che modificarne il codice.

L’utilizzo del software WordPress.org ha dei vantaggi come la possibilità di utilizzare e personalizzare dei temi grafici e delle estensioni disponibili, oppure come la possibilità di modificare i file che compongono il servizio, adattandoli alle finalità e alle necessità del proprio sito.

Lo svantaggio, invece, è che alcune operazioni come l’installazione e la configurazione del software WordPress.org, la gestione degli aggiornamenti e delle problematiche tecnologiche legate al suo utilizzo e l’identificazione di uno spazio web che comprenda un dominio personalizzato e gli indirizzi di posta elettronica, sono a carico dell’utente.

1.3.3 Le funzioni principali di WordPressWordPress è uno dei sistemi più utilizzati per creare e gestire siti Web, con funzionalità e caratteristiche sempre più sofisticate. Analizziamole.

Strumenti di scrittura

Per scrivere articoli e pagine Web con WordPress è possibile utilizzare l’editor TinyMCE. Quest’ultimo è stato creato per semplificare al massimo la sua integrazione nelle applicazioni di Content Managment System. Oltre a creare testi formattati, elenchi e tabelle direttamente dalla piattaforma WordPress, è possibile inserire documenti realizzati con il software di scrittura Microsoft Word. Nella versione 3.2 è stato anche introdotto un nuovo editor, a tutto schermo, semplice ed essenziale.

I suoi vantaggi sono i seguenti:

• consente di scrivere i testi senza lasciarsi distrarre da menu, barre e pulsanti;

• il codice generato dall’editor, come quello generato dalla piattaforma, è compatibile con le specifiche del consorzio W3C;

• è possibile pubblicare articoli su WordPress mediante smartphone, via e-mail o mediante programmi desktop che si interfacciano direttamente con la piattaforma.

Multimedialità

Con WordPress è possibile:

• gestire in modo molto sofisticato gli elementi multimediali, soprattutto le immagini;

• allegare un’immagine a ogni post, detta Immagine in evidenza;

• includere nel contenuto immagini, file video o file audio.

Grazie alla presenza di un editor di foto, WordPress permette di applicare correzioni alle immagini (ritaglio,

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ridimensionamento, rotazione), e tutti gli elementi inclusi negli articoli sono salvati in un archivio (detto Libreria media) dal quale possono essere facilmente recuperati e pubblicati nuovamente, senza doverli ricaricare nuovamente nella piattaforma. Inoltre, mediante uno strumento integrato nella piattaforma, è possibile creare gallerie di immagini.

Gestione del flusso editoriale

Con WordPress è possibile gestire il flusso editoriale degli articoli da pubblicare. È consentito, infatti, inserire delle bozze degli articoli da pubblicare oppure segnalarli per un successivo controllo. Si può anche programmare la pubblicazione futura di ogni articolo o semplicemente renderlo privato.

Esistono inoltre delle estensioni, i plug-in, che consentono di arricchire le caratteristiche con calendari di pubblicazione, osservazioni e commenti dei caporedattori e così via.

Ambiente multi-utente

WordPress è un ambiente multi-utente ad accesso controllato. Ciò significa che è possibile identificare gli utenti attraverso un sistema di registrazione nella piattaforma e consentire loro di eseguire solo determinate azioni.

WordPress prevede due figure fondamentali sulla base delle quali suddividere gli utenti: gli amministratori e gli editori. I primi si occupano della gestione del sito, mentre i secondi sono preposti all’elaborazione e alla programmazione dei contenuti da pubblicare o modificare.

Nell’installazione tradizionale sono previsti cinque ruoli predefiniti, ma con opportuni plug-in o modifiche del codice, è possibile aggiungerne altri.

Espandibilità

WordPress consente l’installazione di estensioni chiamate plug-in, con i quali si possono aggiungere diverse tipologie di articoli, eseguire dei backup, modificare il flusso editoriale, aggiungere gallerie d’immagini, migliorare la velocità del sito e così via. Sul Web, sono disponibili decine di migliaia di plug-in gratuiti.

Il sistema è progettato in modo tale da consentire a sviluppatori esterni di modificare tutte le sue funzioni di base aggiungendo dei file specifici, senza dover per questo modificare quelli che costituiscono le fondamenta del sistema stesso (file core).

Personalizzazione della grafica

WordPress consente di personalizzare la grafica e la struttura ricorrendo ai “temi”. Questi ultimi sono delle estensioni che permettono di modificare i colori, la disposizione del testo, le immagini e i layout del sito. Essi sono distribuiti in forma gratuita o a pagamento.

I temi possono essere istallati nell’area di amministrazione. Con un semplice clic è, infatti, possibile modificare l’aspetto esteriore del sito lasciando invariati i contenuti pubblicati. Si può inoltre passare da un tema a un altro senza perdere tutto ciò che era stato salvato in precedenza.

I temi sono in grado di rendere più veloce e gradevole il processo di pubblicazione. Possono anche essere impiegati per modificare la grafica del sito, per aggiungere elementi come menu o box e definire molti altri aspetti dell’installazione.

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Supporto

WordPress è un software che è costantemente arricchito con nuove funzioni. Infatti, è disponibile un valido supporto per la risoluzione dei problemi più comuni, per la verifica della qualità dei temi e dei plug-in disponibili ed è aggiornato con le correzioni degli errori di sicurezza (http://codex.wordpress.org/).

Gli aggiornamenti

WordPress è costantemente potenziato con nuovi aggiornamenti scaricabili che compatibili con le versioni precedenti.

1.3.4 Installazione di WordPress su un dominio internetCome anticipato in precedenza, WordPress.org (in breve WordPress) è un software che deve essere installato all’interno di uno spazio Web, acquistabile presso i fornitori di servizi on-line.

Lo “spazio web” è un servizio di hosting (in abbonamento) che mette a disposizione degli abbonati gli strumenti necessari per eseguire l’installazione e l’utilizzazione del sito. I servizi forniti sono i seguenti:

• uno spazio su disco per conservare i file;

• gli strumenti di configurazione;

• un database per conservare i dati e le informazioni;

• la registrazione del dominio (ossia dell’indirizzo del sito stesso);

• un pacchetto di indirizzi di posta elettronica,

• vari servizi accessori (sistemi antispam, antivirus, backup automatici, etc.).

Fino al 2014, l’installazione di Wordpress prevedeva il download del software e l’acquisto sia del dominio e sia di uno spazio web con i servizi inclusi PHP e MySQL. Era necessario, inoltre, caricare i file d’installazione di Wordpress all’interno del proprio spazio web mediante un software FTP (come ad esempio FileZilla).

Oggi, quasi tutti i provider di servizi internet hanno semplificato tale procedura introducendo dei pacchetti completi di tutte le applicazioni necessarie per creare un sito web.

Per creare un dominio tramite il provider Register.it, occorre seguire la seguente procedura:

1. Apri il tuo browser preferito e digita nella barra degli indirizzi www.register.it.

2. Dalla barra del menu presente, seleziona HOSTING > Wordpress Blog.

3. La pagina web che compare contiene tutte informazioni tecniche relative al servizio quali le caratteristiche del dominio e dell’hosting, le risorse hardware, le caratteristiche del database MySQL, le statistiche del sito, gli indirizzi e-mail contenuti nel servizio.

4. Clicca sul tasto ACQUISTA.

5. Digita il nome che vuoi assegnare al tuo dominio e scegli l’estensione (.it, .com, .eu, ecc.).

6. Clicca sul tasto CONTROLLA. Se il nome che hai scelto per il tuo dominio è disponibile, puoi procedere con la registrazione.

7. Concluso l’iter di registrazione, è necessario attendere un massimo di 48h per l’attivazione (generalmente l’attesa è di qualche ora). Nel frattempo avrai ricevuto una email contenente le credenziali per accedere al pannello di controllo Register.it, una con la conferma di

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attivazione del servizio e un’altra ancora con le credenziali di accesso al sito WordPress. 8. Apri l’email con oggetto “Nuova installazione di WordPress“. Il contenuto è simile alla seguente figura:

Figura 141 - Contenuto della email con oggetto Nuova installazione di WordPress. In essa sono riportate le credenziali di accesso al sito registrato

E’ stata effettuata una nuova installazione di WordPress 4.4.1. Di seguito, i dettagli dell’installazione:

Percorso : /home/kp2aa2eb/public_html

URL : http://ilmioprimositoweb.it

URL admin : http://ilmioprimositoweb.it/wp-admin/

Nome utente Admin : kp2aa2eb

Password amministratore : +t$4)do11e}2

Email admin: [email protected]

database MySQL : kp2aa2eb_9V9db

Utente del database MySQL : kp2aa2eb_9V9db

Host del database MySQL : localhost

Password del database MySQL : B1[23A[TYv

Update Notification : Enabled

Aggiornamento automatico : Disabled

Automated Backup : Disabled

Data di installazione : Gennaio 8, 2016, 8:54 am

9. Copia l’indirizzo web URL admin e incollalo nella barra degli indirizzi del tuo browser. Questo sarà il link permanente da cui potrai amministrare il tuo sito.

10. Nella finestra di login che compare, inserisci il Nome utente Admin e Password amministratore per accedere all’area amministrativa del sito registrato.

Figura 142 - Finestra di login di WordPress

11. A questo punto l’installazione è stata ultimata. Puoi quindi procedere con crezione del tuo sito.

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1.4 Gestione contenutiQuando si parla di Web, ci si riferisce a vari tipi d’informazione, quindi il fattore che accomuna tutti i siti Web sono i contenuti e le informazioni che si trasmettono.

Un aspetto fondamentale è rappresentato dal fatto che la scrittura per il Web differisce dalla normale scrittura su carta, quindi deve avere un’impostazione differente per presentare agli utenti dei contenuti facili e immediati.

Una precisazione deve essere fatta in merito alla differenza tra Sito e Blog: un sito Web è simile a una vetrina espositiva, in cui si presenta qualcosa (articoli, recensioni, prodotti, servizi, ecc...) ed è molto utile anche per fare promozione on-line; un blog, invece, a differenza di un sito, consente all’utente di interagire direttamente con i commenti.

1.4.1 Concetti di base per la gestione di un sito Web con WordPressPassiamo all’analisi dei concetti di base necessari per gestire un sito Web con WordPress. In particolare, si descriverà come creare e aggiornare i suoi elementi principali e si presenteranno gli ambienti in cui è suddiviso un sito Web progettato con WordPress: l’area pubblica (detta front-end) e l’area di amministrazione (detta back-end).

Gli articoli

Gli articoli (o post) contengono gli argomenti che devono essere aggiornati di frequente. Sono costituiti da:

• un titolo

• un corpo (che è il contenuto)

• elementi opzionali (sottotitolo, immagini di riferimento, campi personalizzati, categoria di appartenenza, tag, etc.)

Un articolo può essere visualizzato in vari formati come:

• galleria d’immagini

• immagine singola

• citazione

• status

Tipicamente, per gli articoli è fondamentale la cronologia, infatti:

• sono pubblicati in ordine cronologico, nella homepage del sito;

• sono raccolti in ordine cronologico nelle pagine di archivio (per data, categoria, autore e tag).

Le pagine

Le pagine (o page) contengono gli argomenti che non devono essere aggiornati di frequente, per esempio i contatti, la presentazione di un’azienda, etc. Sono pagine Web non legate al flusso dei contenuti.

Le pagine, prive di categorie o Tag, seguono un ordine gerarchico: possono avere una pagina “madre” posta a un livello più alto della gerarchia (per esempio, la pagina “Storia dell’azienda” può essere contenuta in una pagina madre “Informazioni sull’azienda”).

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Inoltre, non ha importanza l’ordine cronologico della loro pubblicazione e di solito sono visualizzate nella barra laterale (sidecar) secondo un’organizzazione “ad albero”.

Il loro formato di visualizzazione è determinato dai template (o modelli) disponibili nel tema installato. Per le sue caratteristiche, una pagina può sostituire anche l’homepage del sito e può anche essere trasformata facilmente in una voce all’interno di un menu.

Le categorie

Le categorie (o category) contengono gli articoli che affrontano gli stessi argomenti e che presentano caratteristiche simili.

Un articolo può essere incluso in una o più categorie. È consigliabile associarne sempre una di riferimento e contenere il più possibile il loro numero per facilitare la navigazione.

La categoria cui un articolo appartiene è citata al disotto del suo titolo. Tutti gli articoli sono inoltre mostrati in ordine cronologico all’interno dell’archivio della categoria d’appartenenza.

Anche le categorie seguono un ordine gerarchico, cioè possono essere organizzate in un sistema padre/figlio.

I Tag

I Tag sono parole (etichette, brevi frasi) che identificano il contenuto di un articolo e rappresentano il secondo metodo di classificazione che WordPress utilizza per organizzare gli articoli in insiemi omogenei.

Non c’è limite al numero di Tag che è possibile attribuire e non c’è alcun ordine gerarchico da rispettare. Come per le categorie, è consigliabile associare uno o più Tag a un articolo.

Gli archivi

Gli archivi (archive) sono pagine contenenti gli articoli pubblicati all’interno del sito elencati in ordine cronologico.

La creazione degli archivi segue un ordine che può essere la data di pubblicazione (mese, giorno e anno), l’autore, la categoria e i Tag. Le diverse possibilità dipendono dal tipo d’installazione.

I collegamenti per accedere agli archivi si trovano di solito nella barra laterale (sidecar) oppure sono collegati ai Tag, alle categorie o agli autori.

I temi

I temi (theme) sono strumenti che:

• consentono di personalizzare un sito modificandone la grafica;

• si occupano della visualizzazione e strutturazione del contenuto pubblicato;

• comprendono vari script PHP, immagini e altri file;

• comprendono tutta la struttura del sito in un unico “pacchetto”, dai file per visualizzare le pagine a quelli per modificare l’area di amministrazione.

Inoltre, i temi contengono elementi strutturali come:

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• uno o più menu,

• numero e posizione dei box laterali,

• tipologie di contenuti aggiuntivi (rispetto ad articoli e pagine).

I temi s’installano e si abilitano direttamente dall’area di amministrazione e il passaggio da un tema a un altro non cancella i contenuti pubblicati nel sito.

L’archivio è disponibile in Aspetto -> Tema -> Aggiungi nuovo tema. Le ultime versioni di WordPress sono distribuite con un tema predefinito, chiamato Twenty Sixteen.

Menu personalizzati

I menu sono uno strumento molto utile per gestire e organizzare la navigazione nel sito. In essi sono contenuti i link alle varie sezioni disponibili.

I menu possono essere personalizzati, scegliendo le voci che si desiderano pubblicare, la relativa posizione e la gerarchia. Si possono inoltre collocare dove si ritiene più opportuno: nella testata del sito (in alto) oppure in basso o nella barra laterale. A un menu se ne possono aggiungere altri.

Plug-in

I plug-in (o semplicemente estensioni) sono file in linguaggio PHP che accrescono l’efficienza del sito e sono disponibili sia gratuitamente e sia a pagamento.

I plug-in devono essere installati e gestiti (abilitati, disabilitati o aggiornati) dall’area di amministrazione del sistema.

L’insieme dei plugin di WordPress è molto ricco, oggi se ne contano circa 2.000 ed è accessibile mediante la voce di menu plugin -> aggiungi nuovo. Sono consigliati:

• All in one Wp Security. La caratteristica migliore di questo plugin è la possibilità di cambiare l’URL della pagina di login del proprio pannello di amministrazione. Grazie a questo sistema vengono scongiurati gli attacchi di forza bruta, capaci di trovare la password di accesso al proprio blog.

• Yoast SEO. Migliora l’indicizzazione delle pagine del prorpio sito nei motori di ricerca. Permette, ad esempio, di applicare regole sui titoli e di indicizzare i contenuti desiderati.

• Contact Form 7. Lo scopo di questo plugin è creare un form di contatto, altamente personalizzato, da inserire all’interno di una qualsiasi pagina, facilmente posizionabile, per dare la possibilità a qualsiasi utente di scrivere messaggi. È essenziale per chiunque desideri essere contattato comodamente dai propri visitatori.

• Social Locker | BizPanda. Questo plugin è in grado di nascondere una parte del contenuto di una pagina, che può essere visualizzata per intero solo in seguito a una condivisione social da parte dell’utente. Questo plugin permette un aumento delle condivisioni, con notevoli vantaggi dal punto di vista SEO, infatti più un post è condiviso, più probabilità ha di scalare le classifiche dei motori di ricerca.

• W3 Total Cache. Un plugin molto potente in grado di salvare le pagine in cache, riducendo drasticamente i tempi di caricamento della pagina.

• Woocommerce. È la soluzione ideale per chi vuole avviare il proprio portale di e-commerce, senza conoscenze informatiche e senza esborsi economici in consulenze IT specialistiche. WooCommerce è un plugin per WordPress capace di trasformare il noto CMS per blog in una vera e propria piattaforma di

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commercio elettronico.

I Widget (box)

I widget sono componenti che permettono di visualizzare qualsiasi contenuto e assumono la forma di piccoli box. La piattaforma WordPress ne contiene molti, ma è possibile aggiungerne altri mediante plugin o temi.

Possono contenere:

• immagini

• video

• elenco degli ultimi articoli

• articoli più letti

• articoli più recenti

• elenchi di articoli esterni

• menu

I box sono pubblicati sul sito, solitamente nella barra laterale, ma possono essere sistemati anche in altre aree del sito, se il tema in uso lo consente.

Il front-end

WordPress prevede che un sito (progettato e pubblicato secondo le sue linee guida) sia diviso in due aree distinte: front-end e back-end. La prima è l’area pubblica del sito, mostrata agli utenti che digitano il suo indirizzo; la seconda è l’area di amministrazione riservata agli utenti registrati.

Per la composizione delle pagine che costituiscono il front-end (area pubblica) di un sito, WordPress utilizza quattro tipi di file diversi per forma e struttura, detti file template. In particolare:

• il primo tipo è utilizzato per comporre l’homepage del sito;

• il secondo tipo riguarda gli articoli ed è utilizzato per definire la struttura di tutti gli articoli pubblicati con WordPress;

• il terzo tipo riguarda le pagine: ogni pagina può essere strutturata in modo differente selezionando uno specifico template, ossia un file che definisce la collocazione della grafica e dei contenuti;

• il quarto tipo riguarda gli archivi ed è utilizzato per strutturare qualsiasi pagina di questo tipo.

I file in cui WordPress conserva la struttura delle pagine del front-end sono:

• index.php per l’homepage

• single.php per gli articoli

• page.php per le pagine

• archive.php per gli archivi

Modificando questi file, si modificheranno le visualizzazioni di tutti i contenuti cui essi fanno riferimento.

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L’homepage

Il CMS Wordpress prevede cha sia il tema installato a gestire l’homepage di un sito e, nella configurazione predefinita, a mostrare gli ultimi articoli in ordine cronologico.

È possibile modificare l’intera pagina specificandone un’altra mediante un’impostazione dell’area di amministrazione. Una struttura di base (schema) che consente di evidenziare gli elementi principali del front-end è rappresentata nella figura seguente (Fig. 143):

Figura 143 - Schema dell’homepage di un sito progettato con WordPress

In particolare, gli elementi del front-end sono i seguenti (i numeri del prossimo elenco corrispondono a quelli presenti nella figura 143):

1. Testata (o header): elemento fisso nell’intero sito. Di solito è un’immagine (il logo del sito) con le voci di menu della navigazione principale.

2. Contenuto: area che varia al variare della pagina. Il contenuto è formato dall’elenco degli ultimi articoli in ordine cronologico.

3. Sidebar: nota anche come “barra” o “colonna laterale”. È un’area con contenuti che variano al mutare della pagina. In essa sono visualizzati gli elementi di supporto alla navigazione, i box testuali, i box pubblicitari, etc.

4. Piè di pagina: è collocato nel footer (fondo pagina). Contiene i riferimenti del sito (chi siamo, contatti, note legali e così via) oppure i box di contenuti;

5. Immagine in evidenza (o thumbnail): è un’immagine utilizzata per rendere più informativo ed evidente il

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contenuto dell’homepage o di un articolo.

6. Riassunto: è una sintesi (o sommario) del contenuto dell’articolo. È collocato al disotto del suo titolo e può essere scritto per ciascun articolo in particolare o essere costituito dal primo paragrafo dell’articolo stesso.

7. Widget del piè di pagina: in alcuni temi è possibile inserire i widget (box informativi) nel piè di pagina, non solo nella sidebar, ma il funzionamento è lo stesso.

8. Widget della sidebar: la posizione più naturale dei widget è la barra laterale. Nello schema su indicato ci sono tre widget, dei quali il primo è impostato per una visualizzazione a doppia colonna.

L’articolo

Solitamente gli articoli conservano il layout su descritto. La principale differenza è che nella zona del contenuto è pubblicato il testo specifico dell’articolo che è pubblicato utilizzando gli strumenti di scrittura del back-end. A fondo pagina dell’articolo, inoltre, sono di solito pubblicati anche i commenti, il cui numero è definito all’interno delle opzioni di configurazione del sito.

Da notare che alcuni plugin sono in grado di pubblicare altri contenuti a fondo articolo prima del piè di pagina.

Nelle versioni più recenti di WordPress è stata introdotta una funzione chiamata Formato articoli (o Post format) che permette, in fase di pubblicazione di un articolo, di decidere un particolare formato per i contenuti da pubblicare.

La pagina

Questo contenuto è visualizzato nel front-end in base al template collegato. I template sono file che definiscono la struttura di una pagina e sono abilitati dal tema che si decide di installare.

Uno dei template per pagine abituali di WordPress è quello “a pagina intera” (detto “template senza sidebar”).

Gli archivi

Gli archivi sono creati dal tema e non possono essere modificati se non agendo sul file responsabile della loro visualizzazione o con plugin. Ogni archivio mostra l’elenco degli articoli in modo identico: uno sotto l’altro e ordinati cronologicamente dal più recente a quello meno.

L’unica cosa che si può modificare senza dover necessariamente mettere mano al codice del file è il numero di articoli da visualizzare nell’elenco. Nell’area di amministrazione del sito basta seguire il percorso Impostazioni -> Lettura e definire il numero massimo di elementi da mostrare nell’archivio nella casella Le pagine del blog visualizzano al massimo. Questa impostazione modificherà anche il numero di post che WordPress pubblica nell’homepage.

Gli archivi degli articoli sono creati automaticamente per le categorie, i Tag, i mesi, gli anni, i giorni, gli autori.

La barra di amministrazione

Un elemento contenuto nel front-end che permette di gestire il back-end è la barra di amministrazione. Quest’ultima è visualizzata nella parte superiore delle pagine nell’area pubblica, quando un utente ha eseguito

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il login nella piattaforma. La barra è visualizzata per qualsiasi tipo di utente e mostra menu e comandi che permettono di accedere velocemente all’area di amministrazione senza dover digitare manualmente il suo indirizzo. Le azioni permesse dalla barra dipendono dal ruolo dell’utente che la visualizza (ma anche dal tema installato nel sistema). In tutte le configurazioni è mostrato, nell’estrema sinistra, il nome dell’utente accompagnato da un’icona. Facendo clic sul nome si può eseguire, dal menu che appare, il logout dalla piattaforma oppure raggiungere il proprio profilo per modificare o aggiungere dati personali. Se un utente ha i giusti permessi, saranno visualizzati anche i menu Aggiungi nuovo, per aggiungere al volo articoli, post, plugin o altri contenuti; Commenti, per raggiungere l’area di gestione delle discussioni; e Aspetto, con link diretti a tutte le opzioni che riguardano l’aspetto del sito come temi, widget, menu e così via.

Dalla pagina del proprio profilo nell’area di amministrazione (Utenti -> Il tuo profilo) è possibile decidere se visualizzare la barra anche nel back-end o se disabilitarla del tutto selezionando l’opzione Mostra la barra di amministrazione.

Il back-end

Al back-end possono accedere soltanto gli utenti registrati. È l’area privata dalla quale si amministra il sito e si aggiungono i contenuti da pubblicare. Uno schema di back-end è rappresentato nella figura seguente:

Figura 143 - Back-end Wordpress

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Da questa figura (Fig. 143), si evince che gli elementi principali che compongono il back-end sono i seguenti (i numeri del prossimo elenco fanno riferimento ai numeri della figura precedente):

1. Titolo del sito. Cliccando sul titolo del sito si raggiunge l’homepage ed è un modo veloce per passare rapidamente dal back-end al front-end.

2. Bacheca. La bacheca è la prima pagina che si apre dal momento in cui accedi al tuo pannello di amministrazione WordPress. Il sua funzione è visualizzare rapidamente una breve panoramica dello stato di aggiornamento in cui si trova il tuo sito.

3. Pubblicazione. Questa area ospita tutti i collegamenti che si riferiscono ai contenuti ed è la sezione da cui si aggiungono articoli, pagine, immagini e si amministrano i commenti.

4. Amministrazione. Contiene tutti i link che servono a configurare l’aspetto e ad amministrare il sito. Quest’area è interamente visibile solo agli utenti con il ruolo di amministratore.

5. Riduci menu. Cliccando su questa voce il menu perde le etichette di testo mostrando solo le icone e ampliando la parte di pagina dedicata alla gestione delle impostazioni.

6. Aiuto. Cliccando su Aiuto si fanno apparire, direttamente nella pagina in cui ci si trova, brevi note di aiuto riguardanti la pagina che si sta visualizzando al momento.

7. Profilo e logout. Cliccando sul proprio nome si apre il menu dal quale, oltre a raggiungere direttamente il proprio profilo, si può eseguire il logout dalla piattaforma.

8. Impostazioni schermata. È una sezione che visualizza, se disponibili, le opzioni per organizzare i box della pagina che si sta visualizzando. È possibile aggiungere o rimuovere i box oppure impostare la pagina che per impostazione predefinita è suddivisa in due colonne, a sua volta suddivise in tre o quattro colonne. I box possono poi essere spostati liberamente nella pagina trascinandoli con il mouse dalla testata del titolo. È un menu che va controllato spesso, almeno nei primi giorni di utilizzo del sistema, per raggiungere una configurazione ottimale e per scoprire gli elementi che WordPress nasconde per impostazione predefinita.

Gli aggiornamenti

L’area dedicata agli aggiornamenti (Bacheca -> Aggiornamenti) è una delle più importanti del back end, in cui sono mostrati tutti gli aggiornamenti disponibili per la propria installazione di WordPress (non solo gli aggiornamenti del sistema, ma anche quelli dei plugin e dei temi).

I menu di pubblicazione

Per pubblicare i diversi contenuti del sito e per gestirne le caratteristiche si utilizzano i link posti sotto la voce Bacheca. Il primo gruppo di funzioni (Articoli) riguarda la pubblicazione degli articoli. È possibile visualizzare:

• l’elenco completo (Tutti gli articoli)

• aggiungerne uno nuovo (Aggiungi nuovo)

• gestire le categorie (Categorie)

• i Tag (Tag articolo) già creati, per modificarli, ordinarli o cancellarli

Dalla sezione Media si gestiscono invece i contenuti multimediali del sito:

• le immagini

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• i video

• i suoni

Cliccando su Libreria si accede alla libreria del sito, in cui è possibile aggiungere, cercare, modificare o cancellare gli elementi multimediali aggiunti dalla libreria stessa o al momento di pubblicare un articolo.

Cliccando su Link si gestisce il cosiddetto blogroll, ossia la raccolta di link ad altri siti Web che quasi ogni tema pubblica nella sidebar (a volte nel piè di pagina). È una funzione molto utilizzata nei blog poiché permette facilmente di creare una “rete” di siti a temi comuni, di rafforzare le relazioni o semplicemente di raccomandare un altro blog ai visitatori del proprio sito.

Gli ultimi due collegamenti (Pagine e Commenti) servono per aggiungere pagine al sito o per gestire i commenti lasciati dai visitatori.

I menu di amministrazione

Nella sezione inferiore della barra sinistra si trovano i collegamenti alle pagine più direttamente coinvolte nella gestione tecnica e amministrativa del sito. Dalla sezione Aspetto si gestisce tutto ciò che riguarda il layout del sito.

La pagina più importante è quella dedicata ai Temi: da qui si può decidere, cercandone uno nell’archivio online di WordPress o caricandolo direttamente dal computer, il tema del sito, ossia il pacchetto di file che ne modifica aspetto, colori, struttura e che definisce il numero di widget, menu, sfondi, formati di articoli disponibili.

In base al tema scelto, il menu Aspetto si popola di diverse opzioni: da qui si aggiungono o si rimuovono i widget e si gestiscono sia il menu sia la testata del sito. L’ultima voce di questa sezione (Editor) è dedicata agli utenti più esperti: serve a modificare direttamente i file che compongono il tema del sistema.

Dal menu Plugin si possono aggiungere, attivare, disattivare o rimuovere i plugin, le estensioni con cui aggiungere funzionalità a WordPress, mentre dal menu Utenti si gestiscono gli utenti registrati nel sito e si può modificare il proprio profilo. Il menu Strumenti, nell’installazione di base, contiene solamente tre voci (Strumenti disponibili, Importa, Esporta) che però possono essere ampliate dai plugin che in questa sezione aggiungeranno le loro opzioni di configurazione.

Strumenti disponibili include la bookmarklet Pubblicalo, che serve per pubblicare al volo in un articolo citazioni prese dal Web e il Convertitore di categorie e Tag, utile per convertire Tag in categorie e viceversa. Dai link Importa o Esporta si può accedere agli strumenti che, rispettivamente, permettono di importare contenuti di altri servizi in WordPress o di esportare i contenuti pubblicati con WordPress in un file XML. Si possono importare link in formato OPML e contenuti, oltre che da altri siti creati con WordPress, anche da feed Rss e dai servizi Blogger, LiveJournal, Movable Type e TypePad.

Nel menu Impostazioni si trovano tutte le impostazioni di configurazione del sito.

1.4.2 Gestione di pagine e articoliLe Pagine sono quelle sezioni del sito che devono contenere le informazioni che non cambiano spesso o che comunque non ha senso presentare con un riferimento temporale (data). Le pagine più comuni sono quelle che compaiono cliccando sulle diciture Chi siamo oppure Cosa facciamo o Contatti presenti in molti siti Web.

Gli Articoli (o Post) sono quelle pagine del sito che contengono informazioni aggiunte o modificate in momenti diversi e che ha quindi senso presentare con un riferimento temporale (data). Ad esempio, cliccando sulle

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voci Notizie, Annunci al pubblico o Eventi presenti in molti siti, compaiono degli Articoli.

Se si pubblica un contenuto come Pagina, non è poi possibile convertirlo in un Articolo, o viceversa.

Il sistema consente di fare sforzi minimi per la gestione del sito seguendo alcune semplici linee guida. Per esempio, prima di pubblicare un contenuto, bisogna sempre capire se è meglio renderlo come Pagina o come Articolo.

Una pagina dipende idealmente da una “pagina madre”. Si può così costruire un albero che rappresenta la struttura del sito. Di default la pagina madre è la “pagina base” o homepage del sito che fa parte della struttura portante del sito.

Un articolo ha una data di pubblicazione che consente al sistema di ordinare le notizie. L’utente può così visualizzare per primo il contenuto più recente. È inoltre possibile impostare la data di pubblicazione nel futuro. In questo modo, il sistema farà comparire l’articolo alla data e ora prestabilita senza successivi interventi.

Un articolo può essere associato a una precisa categoria definibile dall’utente. Questo sistema rappresenta un modo efficace per consentire agli utenti di leggere tutti gli articoli che trattano un particolare tema escludendo gli altri. Esempi di categorie sono News ed Eventi.

Nulla vieta di assegnare una notizia a più categorie contemporaneamente ed è pure possibile creare delle sottocategorie, in modo da partizionare i contenuti senza dover modificare il sito.

Un articolo può essere associato a dei Tag (“etichette”). Le etichette funzionano in modo simile alle categorie, con la differenza che l’autore può sceglierle anche “all’ultimo momento”, senza pensarci troppo.

In molti siti i Tag sono automaticamente convertiti in parole chiave per avere un migliore posizionamento sui motori di ricerca. È possibile inserire nel sito una “Tag cloud”, uno strumento in grado di far raggiungere all’utente i contenuti che gli interessano in modo semplice e intuitivo.

Nella Tag cloud che segue, costruita a partire da contenuti di migliaia di utenti diversi e senza alcuna preparazione, è evidente che i contenuti su “family”, “party”, “wedding”, “nature” e “japan” sono quantitativamente i maggiori. Basta cliccare la parola per averne accesso. A differenza delle categorie, questo sistema si auto-regola ed è utilizzabile anche da autori che non hanno una specifica preparazione.

Un articolo può essere diffuso e pubblicizzato da altre fonti automaticamente da Wordpress tramite Feed RSS. In alternativa alle obsolete mailing list che finiscono per affollare le cartelle “Posta indesiderata” di

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mezzo mondo, si sta diffondendo la tecnologia RSS la quale prevede che sia l’utente a prelevare i contenuti con la frequenza da lui desiderata, tramite specifici programmi come Windows Live Mail, iGoogle e oggetti di consumo come l’iPad di Apple.

La sequenza degli ultimi 10 articoli viene infatti trasmessa dal sito al lettore mediante questo formato standard. Se poi il lettore vorrà leggere la notizia, sarà trasferito sulla pagina del sito e sarà quindi possibile misurare con precisione quanti sono i lettori interessati.

Aggiungere una pagina

Per aggiungere una pagina, occorre verificare di trovarsi nel pannello di amministrazione di Wordpress e quindi cliccare su Pagine, poi su Aggiungi Nuova.

Dopodiché, si proceda come segue:

1. Scrivere il titolo della pagina.

2. Scrivere il testo nello spazio bianco usando l’editor visuale.

3. Se non è sufficiente ricorrere alle funzioni di formattazione presenti simili a quelle di Word, si può far comparire la seconda fila di pulsanti (stili Paragrafo/Titolo 1/Titolo 2/Titolo 3) mediante il tasto (3). Chi conosce HTML può passare alla visualizzazione HTML usando l’apposita linguetta “HTML”.

4. Scegliere la pagina cui collegare quella che stiamo inserendo. Nel dubbio, è meglio non modificare l’opzione Pagina base.

5. Cliccare Pubblica per salvare e pubblicare la pagina. In alternativa, si può vedere come apparirà cliccando Anteprima oppure lasciarla in sospeso con Salva bozza e pubblicarla più avanti.

6. (Facoltativo) Per aggiustare la pagina che si trova più in alto o più in basso nella struttura (che poi si tradurrà nel menu di navigazione), scegliere nella barra sinistra Pagine -> PageMash. Trascinare con il mouse la pagina nella posizione desiderata. Confermare cliccando Update.

Modificare o cancellare una pagina

Per modificare o cancellare una pagina:

1. Verificare di trovarsi nel pannello di amministrazione di Wordpress.

2. Cliccare su Pagine.

3. Identificare nella lista la pagina che si vuole modificare. Fate attenzione perché le liste eccessivamente lunghe sono organizzate in paginate, quindi per trovare la pagina di nostro interesse può essere necessario avanzare cliccando sui comandi pagina in fondo alla lista.

4. Cliccare il titolo di una pagina per aprirla in modifica o usare il link Modifica.

5. Cliccare Aggiorna Pagina per confermare le modifiche fatte.

6. Per cancellare la pagina, cliccare sul link Cancella che si trova sia nella lista, sia vicino al tasto Aggiorna pagina.

Nota. Alcuni temi grafici consentono di modificare i contenuti dal sito, il che a volte rappresenta una possibilità più semplice. Perché

questo sistema funzioni, occorre prima essere entrati nel pannello di amministrazione, dopodiché, senza chiudere il browser, passare

al sito. Il link Modifica o Edit dovrebbe apparire sopra o sotto i contenuti, ovviamente è visibile solo al gestore. Se il link non appare, è

perché il tema grafico non lo prevede (vedere: Modifica dell’aspetto).

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Aggiungere un articolo

Per aggiungere un articolo, occorre verificare di trovarsi nel pannello di amministrazione di Wordpress e quindi cliccare su Articoli, poi su Aggiungi Nuovo.

Dopodiché, si proceda come segue (i numeri presenti nell’elenco che segue fanno riferimento alla figura 16):

1. Scrivere un titolo.

2. Scrivere il testo nello spazio bianco (con l’editor visuale). Ci sono pulsanti per la formattazione come in Word e, se non è sufficiente, si possono utilizzare gli stili Paragrafo/Titolo 1/Titolo 2/Titolo 3 facendo apparire la seconda fila di pulsanti tramite il tasto (3). Si può passare anche alla visualizzazione HTML usando l’apposita linguetta “HTML”.

3. Scegliere la categoria (o le categorie) di pertinenza dell’articolo. La scelta di base è che gli articoli finiscano nella categoria News. Ciò però non dà modo agli utenti di separare quelle di tipo specifico. Si può aggiungere una nuova categoria con il link apposito.

4. (Facoltativo) Aggiungere una o più Tag (“etichette”) sotto forma di parole chiave. Se ne possono specificare diverse separandole con una virgola, esempio: convegni, econometria.

5. (Facoltativo) Se si desidera che l’articolo non sia pubblicato subito o risulti pubblicato in passato, si deve modificare la data di pubblicazione.

6. Cliccare Pubblica per salvare il tutto e renderlo visibile sul sito. Con i pulsanti Anteprima o Salva Bozza, si può impaginare il lavoro e salvarlo. Sarà così possibile riprenderlo in seguito.

Modificare o cancellare un articolo

Per modificare o cancellare un articolo occorre eseguire le operazioni indicate di seguito:

1. Verificare di trovarsi nel pannello di amministrazione di Wordpress.

2. Cliccare su Articoli.

3. Identificare nella lista l’articolo che si vuole modificare. Fate attenzione perché le liste eccessivamente lunghe sono organizzate in paginate, quindi per trovare la pagina di nostro interesse può essere necessario avanzare cliccando sui comandi pagina in fondo alla lista.

4. Cliccare il titolo di una pagina per aprirla in modifica o usare il link Modifica.

5. Cliccare Aggiorna per confermare le modifiche fatte.

6. Per cancellare la pagina, cliccare sul link Cancella che si trova sia nella lista, sia vicino al tasto Aggiorna.

Gestione di problemi comuni e soluzioni

I problemi che comunemente si possono incontrare gestendo i contenuti con Wordpress sono quelli sotto elencati. Per ognuno è indicata una procedura per risolverli.

• Inserire/rimuovere un collegamento ipertestuale

Si fa direttamente nell’editor visuale selezionando una parola o un’immagine che fungerà da pulsante e poi cliccando uno dei due pulsanti:

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Il primo inserisce il link, il secondo lo elimina.

• Inserire un’immagine

Spesso si vorrebbe inserire un’immagine o ridimensionarla, oppure allinearla sul margine sinistro o destro, in modo che il testo vi scorra intorno. Ecco come procedere:

1. Assicurarsi si essere nella fase di modifica di una pagina o di un articolo.

2. Cliccare sul tasto aggiungi media.

3. Nella finestra puoi scegliere una immagine dalla tua libreria o aggiungere una nuova.

4. Se hai scelto di aggiungere una nuova immagine, dopo aver selezionato il file che si desidera allegare, occorre attendere qualche secondo che il caricamento avvenga.

5. Inserire un titolo “parlante” e possibilmente in relazione con i contenuti. Per quanto possa sembrare superfluo, le parole del titolo delle immagini rimangono visibili ai motori di ricerca e possono attirare molti utenti che fanno ricerche con parole chiave.

6. Scegliere l’allineamento. È possibile scegliere Nessuna, Sinistra, Centro o Destra. Nessuna mostra l’immagine in linea con il testo, le soluzioni Sinistra o Destra la allineano sui margini facendo scorrere il testo a fianco e attorno. In caso di errore, si può cambiare anche in seguito.

7. Scegliere la dimensione. Come impostazione predefinita, il sistema propone tre dimensioni: miniatura, media, dimensione reaIn URL Link, lasciare l’opzione Nessuna per avere una immagine non cliccabile. Se si vuole che l’immagine (una volta cliccata) punti alla versione ingrandita (dell’immagine) scegliere URL file, altrimenti, se si vuole che punti a una pagina in particolare, cliccare URL articolo e poi inserire qui l’indirizzo Internet della pagina cui l’utente deve andare se clicca l’immagine.

8. Cliccare su Inserisci nell’articolo per confermare e inserire l’immagine.

Immagine di riferimento

Inserendo nelle varie pagine immagini di diverse dimensioni e in posizioni differenti, si ottiene un risultato disordinato. Per questo motivo è stata creata la funzione Immagine di riferimento.

L’Immagine di riferimento è quella che “rappresenta” la pagina o l’articolo. Essa apparirà sempre con le stesse dimensioni e sempre nello stesso punto, a seconda del tema grafico utilizzato. Per questo motivo:

La prima immagine che si carica andrebbe sempre impostata come Immagine di riferimento: ci penserà poi il sistema a ridimensionarla, posizionarla correttamente e utilizzarla.

Per impostare un’immagine di riferimento, usare il box Immagine di riferimento che si trova in basso a destra nello schermo durante la modifica di un articolo/pagina. Tutto procede come per il caricamento di un’immagine sopra menzionato ma, invece di cliccare Inserisci nell’articolo si clicca il link Imposta come immagine di riferimento. A questo punto l’immagine apparirà miniaturizzata in basso a destra e occorrerà visualizzare l’articolo/pagina sul sito per vedere il risultato finale.

Inserire un file PDF

La procedura è del tutto simile a quella vista per le immagini. Occorre soltanto aver cura di scegliere URL file in modo che cliccando il link si apra il PDF.

Per produrre un’icona che punti al PDF, occorre combinare le tecniche viste sopra:

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1. Selezionare e aprire il link usando il pulsante collegamento;

2. Copiare il link al file PDF;

3. Inserire l’immagine come descritto alla sezione precedente, facendo in modo che punti al link appena copiato.

Contenuti acquisiti da MS word

È una pratica diffusa far circolare i contenuti in documenti Word e, da lì, compiere il copia-incolla in Wordpress.

Questo è possibile e di solito funziona bene, salvo alcuni casi particolari in cui la formattazione del testo rimane a esso attaccata e pare non si riesca mai a sistemarla.

1. Invece di incollare con il solito “Incolla”, provare a usare il pulsante Incolla da Word oppure Incolla come testo. Entrambi si trovano nella seconda fila di pulsanti.

2. Provare a passare alla visualizzazione HTML, incollare lì, poi tornare all’editor visuale e riformattare il testo. È più laborioso, ma funziona.

Cambiare un articolo in pagina o viceversa

Nella circostanza in cui sia necessario cambiare, non c’è un metodo automatico. Una soluzione è la seguente:

1. Aprire l’articolo (o la pagina) in modifica. Dopodiché selezionare tutto il testo e quindi Copia.

2. Creare la nuova pagina (o articolo) e selezionare Incolla.

3. Copia-incolla del titolo dall’uno all’altra e Salvare.

4. Cancellare l’articolo (o la pagina) di partenza perché i contenuti sono stati trasferiti.

Impostare una redirezione (redirect)

Una redirezione (redirect) è un modo per mandare gli utenti che visitano una certa pagina, su un’altra esistente eliminando così la necessità di duplicare dei contenuti (con conseguente fatica di mantenerli uguali nel tempo).

1. Aprire l’articolo (o la pagina) che si vuole redirezionare altrove. NON scrivere nulla come contenuto (il titolo va scritto).

2. In basso, nella sezione campi personalizzati, scegliere dalla tendina la parola: redirect.

3. Nel campo valore a fianco, scrivere (o incollare) l’indirizzo della pagina verso la quale si vuole indirizzare l’utente.

4. Salvare e provare a visualizzare la pagina attuale. Si dovrebbe essere spediti all’indirizzo appena impostato.

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