rilevare segnali dei dsa

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Modulo 6, U.D. 4, Lezione 1: “L’insegnante di fronte ai DSA” La capacità di osservazione degli insegnati nel rilevare precocemente anomalie nella acquisizione degli strumenti di base della lettura scrittura e calcolo ed eventualmente strutturare un intervento personalizzato è decisiva, eppure ci sono molte resistenze nell’accettare che l’alunno presenti un DSA, piuttosto si tende a credere che il mancato apprendimento degli automatismi sia questione di mancanza di studio. L’alunno con DSA ha difficoltà a focalizzare più aspetti insieme, perché non riesce ad automatizzare una routine di azioni, quindi deve stare attento a tutto. Un primo pregiudizio è che spesso si pensa che la mente funzioni in maniera omogenea, quindi che un soggetto con facoltà cognitive brillanti non riesca ad automatizzare funzioni strumentali come la scrittura, i calcoli e le regole ortografiche. Un secondo pregiudizio è credere che l’esercizio sviluppi sempre delle abilità, ma se il soggetto è privo dei requisiti non è così, perché la ripetizione, da sola, non riesce a creare in lui l’automatismo. I bambini con DSA interagiscono normalmente con i compagni e apparentemente non rivelano differenze, fuori dalla scuola, il loro è un disturbo invisibile e per questo poco accettato. Un ulteriore pregiudizio è pensare che sia stato il metodo di insegnamento ad essere sbagliato, o che non leghi con l’insegnante, quando in realtà il rifiuto della scuola è la conseguenza, non la causa delle sue difficoltà. Ora per l’insegnante si pone il non facile problema di fare qualcosa di diverso per il bambino con DSA, e possibilmente, di cominciare a farlo nelle prime fasi di sviluppo. Se l’insegnante è capace di trovare strade alternative l’alunno eviterà di bloccarsi sulle strumentalità che non riesce ad acquisire, questo può avvenire semplicemente con l’adozione di specifici ausili, quali computer

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I segnali dei Disturbi specifici di apprendimento

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Modulo 6, U.D. 4, Lezione 1: Linsegnante di fronte ai DSALa capacit di osservazione degli insegnati nel rilevare precocemente anomalie nella acquisizione degli strumenti di base della lettura scrittura e calcolo ed eventualmente strutturare un intervento personalizzato decisiva, eppure ci sono molte resistenze nellaccettare che lalunno presenti un DSA, piuttosto si tende a credere che il mancato apprendimento degli automatismi sia questione di mancanza di studio. Lalunno con DSA ha difficolt a focalizzare pi aspetti insieme, perch non riesce ad automatizzare una routine di azioni, quindi deve stare attento a tutto. Un primo pregiudizio che spesso si pensa che la mente funzioni in maniera omogenea, quindi che un soggetto con facolt cognitive brillanti non riesca ad automatizzare funzioni strumentali come la scrittura, i calcoli e le regole ortografiche. Un secondo pregiudizio credere che lesercizio sviluppi sempre delle abilit, ma se il soggetto privo dei requisiti non cos, perch la ripetizione, da sola, non riesce a creare in lui lautomatismo. I bambini con DSA interagiscono normalmente con i compagni e apparentemente non rivelano differenze, fuori dalla scuola, il loro un disturbo invisibile e per questo poco accettato. Un ulteriore pregiudizio pensare che sia stato il metodo di insegnamento ad essere sbagliato, o che non leghi con linsegnante, quando in realt il rifiuto della scuola la conseguenza, non la causa delle sue difficolt. Ora per linsegnante si pone il non facile problema di fare qualcosa di diverso per il bambino con DSA, e possibilmente, di cominciare a farlo nelle prime fasi di sviluppo. Se linsegnante capace di trovare strade alternative lalunno eviter di bloccarsi sulle strumentalit che non riesce ad acquisire, questo pu avvenire semplicemente con ladozione di specifici ausili, quali computer (software didattico compensativo, come sintesi vocale, libri digitali), tavola pitagorica, calcolatrice, adottando pi flessibilit sulle richieste strumentali, fissando obiettivi concreti e realistici , evitando la lettura ad alta voce in classe e concedendo pi tempo per completare il lavoro. Sar necessario comprendere e sorreggere anche la famiglia, specialmente quando nasconde il problema rendendo il compito ancor pi difficile.Lezione 2: La Dislessia: predittori, indicatori e manifestazioniAl fine di attivare in tempo utile interventi compensativi e predisporre un eventuale diagnosi di dislessia, occorre fare molta attenzione, sin dalla scuola primaria, e allertarsi in presenza di segnali, quali difficolt nella gestione del tempo, problemi di memoria di lavoro, pensiero per immagini, lateralizzazione incerta e difficolt nella coordinazione motoria. Durante la fase prescolastica importante riconoscere i seguenti segnali predittori: la persistenza di disturbi del linguaggio dopo i 4 anni di et, che pu comportare il rischio che successivamente si presentino disturbi di apprendimento; la presenza in famiglia di casi di DSA pu essere correlata con il disturbo del bambino; la presenza di disturbi nella organizzazione motoria pu condurre a difficolt nel programmare i movimenti richiesti dalla lettura, scrittura e calcolo; i disturbi della condotta che possono essere una conseguenza dellansia da prestazione. La scuola primaria, per i suoi contenuti, evidenzia i problemi del bambino con difficolt, riconoscibili in base a specifici indicatori, ma anche il momento adatto per gli interventi di potenziamento, specialmente nei primi 2-3 anni. Alcune manifestazioni della dislessia sono una lettura lenta e scorretta e problemi nella attribuzione del giusto significato alle parole. In funzione della difficolt nellattivare differenti vie di lettura, si hanno differenti tipi di dislessia: superficiale, se vi sono difficolt ad usare la via visiva, prediligendo leggere lettera per lettera; fonologica, se riconosce la parola dalla forma, prediligendo le parole brevi; profonda se oltre al deficit fonologico vi sono problemi di identificazione semantica. Una lettura lenta e scorretta influenzer negativamente la comprensione. Lalunno dovrebbe giungere alla scuola media gi in possesso di una diagnosi, ma pu succedere di avere delle diagnosi molto tardive, e se da una parte la lettura in genere migliora, la comprensione del testo diviene fondamentale, che per un dislessico pu comportare un peggioramento dellandamento scolastico. Le principali difficolt nella secondari per i dislessici sono: leggere a voce alta, ricordare vocaboli specifici, definizioni e date, fare dettati e riassunti. La mole di lavoro e le difficolt dei testi possono rendere molto complicato liter scolastico, se non si utilizzano gli strumenti compensativi e le misure dispensative necessari, ma in alcune situazioni, il bambino potrebbe anche rifiutarli per il timore di essere giudicato diverso dai suoi compagni. La difficolt nello studio delle lingue straniere un indicatore della presenza di DSA, per la loro minore corrispondenza tra grafemi e fonemi, rispetto allitaliano. Anche le difficolt nel fare la sintesi, comprendere o individuare le parole chiave di un testo, specialmente se ricco di termini specialistici un indicatore di possibile DSA. Altri indicatori sono lentezza nelleseguire compiti, affaticabilit, deficit di memoria, esposizione orale scarna o insoddisfacente, infine la demotivazione allo studio un indicatore comportamentale da approfondire, perch pu essere una maschera per la dislessia.Lezione 3: La Disgrafia: predittori, indicatori e manifestazioniI disturbi della scrittura sono: disgrafia e la disortografia, la scrittura disgrafica difficile a leggersi, osservando il bambino mentre scrive linsegnante pu rilevare precocemente le difficolt ed intervenire per prevenire e compensare, ma se il problema alla secondaria permane opportuno utilizzare la videoscrittura. I segnali predittori nella scuola dellinfanzia possono attenere alle competenze visuo spaziali, cio il bambino ha difficolt a rappresentare in maniera organizzata il segno grafico nello spazio del foglio, o trattarsi di difficolt a mantenere una postura corretta e impugnare correttamente la matita, oppure non riuscire a rispettare caratteristiche spaziali nella copiatura delle figure. Per aiutare gli insegnanti a individuare precocemente le difficolt sono state approntate prove di screening di tipo visuo-spaziale, al fine di progettare interventi di recupero delle abilit. Nella scuola primaria le difficolt vengono alla luce perch la scrittura una attivit molto importante ed i segnali sono la persistenza di difficolt visuo-spaziali, come il non rispetto dei margini del foglio, spazio inadeguato tra lettere, ecc., persistenza di difficolt posturali e motorie, utilizzo di strategie inadeguate, confusione tra lettere simili e segni inesistenti, infine difficolt di controllo della traiettoria della scrittura. Al bambino si devono dare informazioni precise su come scrivere e quanto spazio lasciare vuoto. E opportuno iniziare con lo stampato maiuscolo, che pi semplice rispetto ad altri caratteri, mentre il corsivo pu risultare complesso per gli alunni con DSA, importante lavorare sul movimento della mano e la diteggiatura. Nella scuola secondaria si richiede una maggior rapidit della scrittura ed in presenza di scrittura faticosa e con numerosi errori conviene passare direttamente alla videoscrittura che favorisce la correttezza ortografica e la rilettura, poich un intervento di recupero sarebbe faticoso e poco utile.Lezione 4: La Disortografia: predittori, indicatori e manifestazioniTutti i bambini, elaborano teorie, su che cosa rappresentino le scritte di cui il mondo pieno, prima ancora di conoscerne le convenzioni ed il codice. Se chiediamo al bambino di scrivere come capace parole o frasi che conosce potremo sapere il tipo di corrispondenza che egli rileva tra il parlato e lo scritto. Possiamo cos sintetizzare le seguenti fasi di sviluppo: Fase iconica, non distingue il disegno dalla scrittura,la parola rappresentata con un disegno. Fase presillabica, usa 3/4 lettere conosciute, che non corrispondono alla lunghezza della parola. Fase sillabica, divide le parole in sillabe e associa un segno ad ognuna, una tappa importante. Fase sillabica-alfabetica, segni sillabici alternati a singoli suoni fonemici. Fase alfabetica, sa dividere la parola in fonemi e scrive tutte le lettere.Al termine della scuola dellinfanzia i bambini passano dalla fase presillabica a quella sillabica, nella primaria sanno scrivere il nome, sono consapevoli della corrispondenza suono-segno e usano pi segni per le parole lunghe. Un ritardo nella acquisizione delle fasi attese pu indicare la necessit di potenziare i processi che sottendono lapprendimento. I predittori di difficolt possono essere difficolt nello stabilire rapporto tra la lunghezza della parola e la durata del suono; difficolt a scandire il ritmo sillabico, difficolt a fare rime, dire parole appartenenti alla stessa categoria o ripetere parole sconosciute. Spesso dislessia e disortografia sono due aspetti dello stesso problema. Nella primaria i possibili indicatori sono difficolt fonologiche nella acquisizione del codice scritto, scambi di fonemi, errori negli accenti e nelle doppie nel comporre le parole, difficolt a copiare dalla lavagna, povert del testo scritto. Nella secondaria i problemi nella scrittura o comprensione del testo permangono, mentre la lettura pu migliorare. Lalunno con DSA trova difficile scrivere in maniera ortograficamente corretta, fare un dettato, un riassunto, un tema, prendere appunti, creare schemi copiare testi ed espressioni matematiche, scrivere parole in lingua straniera. Nella produzione dei testi rileveremo molti errori, contenuto ridotto e povert lessicale. La ripetitivit del lessico impiegato pu dipendere dalla paura di commettere errori utilizzando parole delle quali non sono sicuri.Lezione 5: La Discalculia: predittori, indicatori e manifestazioniIl bambino con discalculia ha difficolt a memorizzare le tabelline, imparare informazioni in sequenza, processare numeri e calcoli, inoltre ha difficolt nelle prassie motorie, problemi attentivi e di concentrazione e di memoria a breve termine. Gli studi attribuiscono le difficolt a carenze, durante il periodo prescolastico, nella strutturazione dei concetti logico-spaziali-temporali, ma un potenziamento precoce pu compensare i deficit. Le abilit matematiche sono costruite sulla base di immagini mentali, quindi si tratterebbe di assecondare questo modo spontaneo di apprendere affinch si creino solide basi per gli apprendimenti successivi, poi gli interventi didattici saranno integrati con gli strumenti compensativi. I bambini sin da piccoli possiedono un modulo numerico innato, che permette loro di riconoscere la numerosit e distinguere i cambiamenti di quantit, la cui inefficienza una delle componenti della discalculia. I predittori nella fase prescolastica sono: difficolt di orientamento spazio-temporale, difficolt nelle prassie, nel riconoscere la numerosit e valutare le differenze. Per evitare errori i discalculici debbono essere diagnosticati dalla terza classe della primaria, per gi prima possiamo riconoscerne i segnali, ad esempio la non acquisizione di strategie per lefficienza del calcolo o la lentezza nel recuperare fatti aritmetici, mentre sarebbe in grado di risolvere i problemi se, di fatto non si bloccasse sui calcoli. Nei discalculici non si attiva lautomatismo che recupera dal magazzino della memoria i calcoli pi semplici e frequenti. Oltre la terza classe elementare permangono segnali specifici quali gli errori nellenumerazione sia avanti che indietro, difficolt nel recupero dei fatti aritmetici, nella lettura e scrittura dei numeri, lentezza nel calcolo a mente. Per trattare efficacemente la discalculia si deve intervenire precocemente, in seguito opportuno fare usare la calcolatrice e, dal momento che essa frequentemente associata a dislessia, vi sono difficolt nella comprensione del testo del problema, per cui occorrer leggerlo pi di una volta per lui.