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GreenVIsionTRANSCRIPT
www.greenvision.itNumero Verde 800 700 100
Prima di consegnarteli,li guardiamo e li riguardiamo.
Per 34 volte.
Nei Centri Ottici GreenVision ogni occhiale da vista viene controllato e ricontrollato. Per assicurarti sempre un efficace comfort visivo, garantito dalla professionalità GreenVision.
AlimentazioneDieta e visione
RicercaRetina artificiale
AziendeDilem
ModaOcchiali da sole
FRAnco neRoIl fascino intramontabile
Peri
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Belli, colorati, allegri. Sono di moda e sono quasi sempre sinonimo di vacanza e
di tempo libero, di mare e di montagna, di bella stagione e di vita all’aria aper-
ta. Però, attenzione: gli occhiali da sole sono protezione; prima che look, sono
una prevenzione assolutamente indispensabile. E dunque sono lenti, prima che
montature. E le lenti che hanno il compito fondamentale di salvaguardare i vostri
occhi devono essere le migliori possibili, devono proteggervi dai raggi solari e
dai raggi blu, che possono causare problemi retinici molto seri.
Ricerche e studi medici hanno dimostrato con certezza che i nostri occhi devono
essere protetti dal sole, e la tecnologia ottica più avanzata ci offre oggi prodotti
eccellenti per farlo: lenti polarizzate che eliminano i dannosi e sgradevoli riflessi
luccicanti sul mare e sulla neve, e fotocromatiche, il cui colore cambia di intensità
al variare dell’intensità della luce.
Prima di badare al look, alla forma della montatura e al colore sono le caratteristi-
che delle lenti, appunto, quelle sulle quali dovete focalizzare la vostra attenzione
quando acquistate un paio di occhiali da sole. È importante che le lenti siano di
grande qualità e scelte sulla base dell’uso che intendete farne, delle località di
vacanza nelle quali intendete recarvi. Non è difficile, anche per un profano, veri-
ficare la qualità degli occhiali: affidatevi al vostro ottico di fiducia, ovviamente,
ma verificate sempre che lenti e montature abbiano il marchio CE, che certifica
l’origine europea dei prodotti e, contro ogni possibile contraffazione, impone di
indicare con chiarezza all’interno delle confezioni i dati del fabbricante.
C’è un’ultima raccomandazione che non ci stancheremo mai di ripetere: gli occhi
più delicati, quelli che dovranno vedere, e bene, più a lungo, sono quelli dei bam-
bini. Sono soprattutto questi, dunque, che vanno protetti; specie i bimbi piccoli o
piccolissimi che, stesi in carrozzina o nel passeggino, si trovano particolarmente
esposti ai raggi del sole. Proteggerli con gli occhiali più adatti, pensando anche
nel loro caso più alla qualità delle lenti che alle forme o ai colori delle montature,
è il modo corretto di prendersi cura di loro.
Scegliete con attenzione le lenti giuste, dunque, e… Buona Estate.
Editoriale
di Fortunato De GaetanoPresidente
Consorzio Ottico [email protected]
Moda e protezione
Editorialedi Fortunato De Gaetano
Il Puntodi Paolo Baroni
AntropologiaImpressioni visive
L’IntervistaFranco Nero
OtticaOcchiali: una scelta soggettiva
FabbricheCarl Zeiss Vision
OcchialiSguardi protetti
PediatriaPrevenzione tridimensionale
Giochi visiviIllusione culturale
AlimentazioneDieta e visione
Ricerca scientificaRetina artificiale
TeatroOcchiali e teatro
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Errata CorrigeIn riferimento all’articolo
Modo del precedente numero si precisa che la casa è stata fondata nel 1991 da Alessandro
Lanaro
PERIOdICO dI INFORMAZIONESCIENTIFICO-PROFESSIONALEdEL MONdO dELLA vISIONE
ANNO 2 - N. 3 - 2011
EdITOREConsorzio Ottico Italiano Soc. Coop.Via San Marco, 13 · 35129 · Padova
P.I./C.F. 04118800376 T. 800.700.100 · www.greenvision.it
PRESIdENTE ONORARIOLeonio Toderini
PRESIdENTEFortunato De Gaetano
dIRETTORE RESPONSAbILEPaolo Baroni
COMITATO dI REdAZIONEFortunato De Gaetano, Paolo Baroni,Alessandro Roncaccia, Paolo Carelli, Emilio Giacobbi, Gianni De Napoli,Riccardo Pietroni, Maurizio Vanni,Roberto Regazzoni, Daniela Righi,
Roberto Scoleri
SEGRETERIAOrianna Ferraretto
REdAZIONE E GRAFICAVisioni Grafiche srl
Via Padre S.F. Pifferi, 39 · 00126 · RomaT. 06.52363798 · [email protected]
dIRETTORE dI REdAZIONEClaudio Petrollo
CAPOREdATTOREValentina Mancini
GRAFICOCristian Bifolco
PUbbLICITÀConsorzio Ottico Italiano
Via San Marco, 13 · 35129 · PadovaT. 800.700.100
HANNO COLLAbORATOProf. Dott. Angelo Torre, Prof. Dott.
Adriano Magli, Dott.ssa Cristina Teodori, Dott.ssa Nadia Truglia, Sara Antonelli,
Dott. Maurizio Carta, Dott.ssa Antonietta Iuliano, Giovanni Della Porta, Antonio
Valentini, Ezio Pasero, Carla Sereni
STAMPAArti Grafiche Boccia spa
Via Tiberio Claudio Felice, 784131 · Salerno · Italia
P.I. 00170870653CCIAAsaR.I.00170870653-REA123898
TIRATURA60.000 copie
REGISTRAZIONE PRESSOIL TRIbUNALE dI ROMA
N. 107/2010 DEL 01.04.2010
© COPyRIGHTSe non espressamente comunicato
dall’editore è vietata la riproduzione, anche parziale, di foto e testi
INFORMATIvA PRIvACyAi sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 196/2003, la infor-miamo che l’utilizzo dei suoi dati, trattati in forma scritta e7o con l’ausilio di strumenti informatici, è esclusivamente finalizzato all’invio della pre-sente rivista. Titolare e responsabile del tratta-mento dei dati è il Consorzio Ottico Soc. Coop. in Via San Marco 13 - 35129 Padova. La informiamo inoltre che lei può esercitare i diritti di cui all’art. 7 del citato decreto e che quindi in ogni momento potrà avere gratuitamente accesso ai propi dati e potrà richiederne l’aggiornamento, la rettifica, l’integrazione o la cancellazione se non desidera più ricevere la presente rivista.
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RicercaRetina artificiale
AziendeDilem
ModaOcchiali da sole
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CopertinaFRANCO NERORacconti
Dall’Ottico per migliori performances
AziendeDilem Origines
AziendeEssilor
AziendeSerengeti - Cébé
ModaOcchiali da sole 2011
StoriaDall’Homo Sapiens...
La posta dei lettori5 domande 5 risposte
MedicinaSecchezza oculare
Greenvision Newsdi Gianni De Napoli
La grande famiglia GreenvisionElenco soci per regione
Navigando in InternetCuriosità dal web 53
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CONTROLLACONTROLLALA TUA EFFICIENZALA TUA EFFICIENZAVISIVA NEI CENTRIVISIVA NEI CENTRI
OTTICI GREENVISIONOTTICI GREENVISION
www.greenvision.it - Numero verde 800 700 100
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Cari lettori,
come prima cosa voglio ringraziare tutti coloro che mi scrivono e mi contattano
dimostrandomi così il loro affetto ed il loro apprezzamento per la rivista.
Desidero inoltre fare un plauso speciale ai giornalisti e allo staff della redazione
di GreenVision magazine che, con grande impegno e professionalità, portano
avanti un lavoro così complesso. In questo terzo numero troverete, oltre ad ar-
ticoli originali e curiosità legate al mondo della visione, tre interviste di livello.
La prima a Franco Nero indiscusso mito del cinema internazionale, la seconda
a due ricercatori italiani padri di una scoperta sensazionale. Il Dipartimento di
Neuroscienze e Neurotecnologie dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova
diretto da Fabio Benfenati in collaborazione con il centro di nano scienze e tec-
nologie all’interno del Politecnico di Milano, con la partecipazione di molti gio-
vani ricercatori neuroscienziati tra cui Diego Ghezzi e Marco del Maschio e i fisici
Mariarosa Antognazza e Erica Lanzarini, hanno ricostruito in laboratorio quella
parte dell’occhio così delicata e sensibile che è la più importante per la visione:
la retina! Accoppiando un materiale fotovoltaico a delle cellule nervose, lo staff
di italiani ha ricreato il funzionamento di quella parte dell’occhio preposta alla
ricezione delle immagini, creando così una vera e propria rivoluzione per la cura
delle patologie retiniche.
La terza intervista, più leggera e divertente, è quella alla regista teatrale Emma
Dante che ha scritto e diretto uno spettacolo straordinario e di rara bellezza:
“Trilogia degli occhiali”. Tre episodi in un unico spettacolo raccontano spaccati
di vita un po’ dimenticata, tutti contrassegnati da un unico elemento comune:
gli occhiali.
Nella speranza che troviate interessante gli argomenti trattati e nell’attesa di riceve-
re ancora numerose e-mail con commenti e suggerimenti vi auguro buona lettura.
Italiani di successo
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Il Punto
di Paolo BaroniDirettore Responsabile
IMPRESSIONIVISIVE
“...nella città regnava un puzzo a
stento immaginabile per noi moder-
ni. Le strade puzzavano di letame, le
trombe delle scale di legno marcio,
le cucine di grasso di montone; le
stanze di polvere stantia, le camere
da letto di lenzuola bisunte. Dai cam-
mini veniva puzzo di zolfo, dalle con-
cerie di solventi, dai macelli di san-
gue rappreso...”. La gente puzzava di
sudore e di vestiti non lavati…”
Antropologia
di Nadia Truglia
IMPRESSIONIVISIVE
Ecco come ci presenta la Parigi del
Settecento Patrick Süskind nel suo ro-
manzo Il Profumo (Bergamo, Corbac-
cio 2005) nel quale narra le vicende di
un uomo ossessionato dalla volontà
di creare un profumo tale che gli per-
metta di dominare chiunque egli de-
sideri. Anche se può essere apparso
stravagante un avvio come quello ap-
pena proposto, in realtà si è trattato
di un espediente retorico volto a far
sperimentare al lettore una sorta di
spaesamento sensoriale, un abitare,
temporaneamente, mondi sensoriali
altri e che dunque ci appaiono inim-
maginabili e, in questo caso, intolle-
rabili. Certo, la Francia settecente-
sca non era solo il luogo degli odori
sgradevoli, era anche la realtà nella
quale si conobbe un eccezionale svi-
luppo della sperimentazione nell’ar-
te profumiera e nella quale il senso
dell’olfatto e i suoi percetti, ovvero i
profumi, erano investiti di grande in-
teresse scientifico, come segnalano i
numerosi trattati dell’epoca sui temi
della fisiologia, dell’igiene e, appun-
to, della profumeria. Tutto questo di-
mostra quanto quella cultura tenesse
in alta considerazione la dimensione
olfattiva dell’esistenza, mentre per
le contemporanee culture europee
c’è chi ha parlato di culture perlopiù
caratterizzate da “silenzio olfattivo”
o comunque poco inclini ad attribuire
grande importanza agli odori.
È dato ormai per acquisito il fatto
che - come ha sostenuto Marshall
McLuhan - l’avvento della stampa e
l’introduzione, in pittura, della pro-
spettiva lineare abbiano dato avvio,
nel corso del XV secolo, alla società
moderna occidentale impostandola
prevalentemente su base visiva. Det-
to semplicemente, la società occiden-
tale ha fatto dell’occhio lo strumento
prediletto per la comunicazione so-
ciale configurandosi, è banale oggi
dirlo, come civiltà dell’immagine.
Oltre ad assegnare alla vista un ruo-
lo preminente nella conoscenza di
se stessi, degli altri e del mondo, la
nostra cultura ci ha insegnato a ve-
dere certe cose piuttosto che altre e a
trarre dai dati visivi certe informazioni
considerate significative. La visione
non è infatti una sola questione di
organi e luce. Come infatti sottolinea
lo studioso delle culture Antonio Ma-
razzi “noi vediamo in un certo modo
non soltanto in base ai meccanismi fi-
siologici che abbiamo a disposizione,
ma anche rispetto a come abbiamo
imparato a guardare”. L’importanza
del contesto culturale nel plasmare
il sistema percettivo, del resto, è un
dato acquisito non solo per le scienze
umane e sociali ma, e qui è la novità,
lo è ora anche per le neuroscienze che
tendono a parlare di sistema percet-
tivo come di un sistema malleabile e
influenzabile dall’esperienza. Cosa
guardare, come guardare, quali si-
gnificati attribuire a ciò che si è visto
sono dunque elementi appresi da in-
dividui in quanto membri di una certa
cultura.
La competenza visiva di ognuno è
quella che ci permette, a colpo d’oc-
chio, di dare senso ai contesti sug-
gerendoci pensieri e comportamenti
adeguati e, nel caso di rapporti so-
ciali, assegnando personalità e ruoli
anche “a prima vista”, ovvero sulla
base delle famose prime impressio-
ni. In quei momenti, più che guidati
dall’istinto, stiamo interpretando gli
altri sulla base di codici culturali mol-
to precisi, diventati parte, ormai, della
nostra stessa carne, dei nostri stessi
sensi.
Muovendoci freneticamente in quei
labirinti che sono le nostre accalcate
città, inviamo e riceviamo continua-
mente segnali visivi che ci aiutano a
districarci tra un semaforo, un cartello
pubblicitario, la segnalazione gestua-
le di un vigile urbano e uno sguardo
supplichevole di un mendicante.
Che la comunicazione visiva occupi
un posto di assoluto rilievo ci appare
come un fatto del tutto naturale, pur
non essendolo affatto. Non è bizzarro,
ad esempio, che il profumo - che è una
cosa di cui ci appropriamo sensorial-
mente con l’olfatto - venga pubbliciz-
zato dalle case produttrici attraverso
immagini? Dallo spot televisivo all’im-
magine ammiccante stampata su rivi-
sta o sui manifesti disseminati nelle
città, noi siamo chiamati a scegliere
un “oggetto” di cui non abbiamo re-
ale percezione, che non conosciamo.
Certo, se la pubblicità ci spinge ad an-
dare in profumeria e chiedere di quel
profumo, certamente vorremo sentir-
lo prima di acquistarlo. Ma la partita,
in questo caso, si è comunque giocata
e vinta (per la casa produttrice) solo
su un piano: quello visivo!
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Franco NeroDagli Screen Gems Studios statunitensi considerato
uno dei dieci attori italiani più famosi di tutti i tempi, in esclusiva per GreenVision magazine, si racconta
L’Intervista
di Ezio Pasero
L’anti-occhiali, verrebbe da dire. Perché uno con due occhi
come i suoi, trasparenti come l’innocenza e penetranti
come due frecce, sarebbe matto se li nascondesse dietro
un paio di quelle lenti scure o affumicate che pure hanno con-
tribuito a creare il fascino un po’ misterioso di tanti altri protago-
nisti del mondo dello spettacolo. I suoi, oltre tutto, sono tra gli
occhi più famosi al mondo: perché lui, Franco Nero, stando a una
recente classifica stilata dal sito Internet degli Screen Gems Stu-
dios statunitensi, è uno dei dieci attori italiani più famosi di tutti
i tempi. Insieme ad Anna Magnani, Marcello Mastroianni, Sofia
Loren... Certo di tempo ne è passato, anche per lui, da quando
venne scelto da John Houston per interpretare nel 1964 Abele nel-
la Bibbia, il primo film che gli diede notorietà internazionale. “E in
questi anni la mia vista è peggiorata”, ammette con un sorriso
l’attore, “ora nella vita di tutti i giorni non posso più fare a meno
delle lenti per leggere. Alla protezione degli occhiali da sole, in-
vece, con i miei occhi così chiari, non ho potuto rinunciare mai,
specialmente d’estate”.
Nei suoi film, però, lei non ha mai recitato con lenti o occhiali.
“In un paio sì. Nel 1980 avevo girato Il bandito dagli occhi azzurri,
diretto da Alfredo Giannetti. Ero un impiegato zoppicante, con gli
occhi neri e i capelli bianchi arruffati, che quando tornava a casa si
toglieva parrucca e lenti a contatto colorate con cui si travestiva,
perché in realtà voleva rapinare la multinazionale dove lavorava.
E ora ho finito di girare New Order, un film di fantascienza che si
svolge nel 2033, quando un virus ha ucciso l’80 per cento della
Franco Nero in una scena del film Django,diretto dal regista Sergio Corbucci,considerato una pietra miliare del genere spaghetti-western.
popolazione mondiale. Io interpreto due parti, uno scienziato
con una doppia personalità, e nel laboratorio indosso un paio di
misteriosi occhiali blu”.
Con quest’ultimo, sono 185 i film girati nella sua carriera. Una
vita intensa, non solo sul set.
“E infatti ai primi di maggio sono andato a New Orleans con Lino
Patruno per il Festival jazz più importante del mondo: per la pri-
ma volta non è stato solo jazz, ma hanno dedicato una serata alla
proiezione di Forever blues, il film che ho prodotto, diretto, scritto
e interpretato, un omaggio al grande Louis Armstrong. Poi, di lì in
Brasile, per girare Waiting Room con Lucia Murat, che è ormai la
più grande regista brasiliana. È una storia vera e io interpreto un
ex-terrorista degli anni Settanta”.
In un certo senso, un ritorno ai gialli politici e ai film di denuncia
sociale girati proprio in quegli anni...
“Sì, è vero. Nella mia vita ho ricoperto i ruoli più diversi e ho la-
vorato con tutte le cinematografie del mondo. Nei primi anni Ot-
tanta ho girato a Londra Gli Ultimi giorni di Pompei con Lawrence
Olivier, che ormai era vecchio e malato. Faceva fatica a cammi-
nare, e durante una pausa io l’avevo portato sulle mie spalle. Ci
fosse stato in quel momento un fotografo, che scoop sarebbe
stato... Io avevo conosciuto Lawrence Olivier molti anni prima,
perché era molto amico di un altro grande attore inglese, Micha-
el Redgrave, il padre di Vanessa, che è mia moglie da... da sem-
pre. E allora Olivier mi aveva detto: “Certo, con il bel fisico che
hai, puoi recitare sempre il ruolo dell’eroe. Però tu devi scegliere
se essere una star o un bravo attore. Se vuoi fare la star, giri un
film all’anno, fai sempre lo stesso personaggio, e naturalmente
devi essere sicuro che si tratti di un film di successo, ma pensa
che monotonia. Se invece vorrai essere un vero attore, cambierai
spesso ruolo e avrai alti e bassi, ma vedrai che a lungo andare
questa scelta darà i suoi frutti. Io ho deciso di essere un attore:
è per questo che proprio ora la Brunel University di Londra mi ha
conferito una laurea honoris causa per le arti”.
Un episodio che non dimenticherà mai?
“Risale al 1968, io ero a Hollywood con Vanessa che era candi-
data all’Oscar per la sua interpretazione di Isadora Duncan. Nel
pomeriggio, negli studios della Warner dove avevamo girato Ca-
melot, stavo parlando con Jane Fonda che mi diceva appunto di
voler incontrare Vanessa, quando mi sento battere a una spalla.
Mi giro e... era Paul Newman, che mi dice: “Franco, dovresti farmi
un favore, mi fai un autografo per mia figlia?”. Io ero sbalordito:
Paul Newman, un mito, che chiedeva un autografo a me”.
Fra i suoi tanti interessi professionali, c’è anche il doppiaggio.
“Ho finito da poco il doppiaggio in italiano e in inglese di Cars 2,
il seguito della celebre serie di Walt Disney. Io sono Zio Topolino,
che è un’automobile, e Vanessa è Mamma Topolino. Mi sono di-
vertito molto a farlo in inglese con un forte accento italiano. E poi
l’ho rifatto anche nel dialetto di Parma, che è la mia città”.
Insomma cinema, musica, doppiaggio... Che altro c’è nella vita
di Franco Nero?
“La solidarietà. Collaboro, da 47 anni, anni, con il Villaggio Don
Bosco di Tivoli. Era la fine del ‘63 ed io ero ancora un militare
squattrinato, quando avevo conosciuto Don Nello Del Raso, un
salesiano che era stato cappellano durante la seconda guerra
mondiale. È stata una rivelazione, e ora continuo a collaborare
con il suo successore, Don Benedetto Serafini. Raccolgo fondi,
organizzo, aiuto in tutti i modi... Da noi sono passati orfani di
trenta nazionalità diverse, tutti aiutati con successo a inserirsi
nella società. Ci vado ogni volta che posso, al Villaggio. Io ho
casa a Roma, Londra, Los Angeles, ma quella di Tivoli è la mia
casa più vera, la mia casa spirituale”.
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Occhiali:una scelta soggettiva
I lineamenti parlano di noi e per noi,suggerendoci l’occhiale più adatto
Ottica
di Anna Perella
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L’occhiale passione del momento, accessorio irrinuncia-
bile di stile. Il nuovo Millennio si è aperto con una visione
dell’occhiale positiva, innovativa, completamente diversa. È
il momento della rivendicazione dello stile, della moda, dell’acces-
sorio fashion anche per chi, in realtà, della correzione ottica non
ha bisogno. È il caso delle icone hollywoodiane che hanno fatto
tendenza con montature dalle lenti neutre, così come di qualche
star nostrana che all’occhiale non rinuncia. Si tratta del corona-
mento del proprio look, di un dettaglio che completa l’immagine
conferendole un’aria sbarazzina o intellettuale. Talvolta una vera e
propria conferma di se stessi, una dichiarazione di sicurezza; il vo-
ler dire che non c’è bisogno di nascondere un difetto. Al contrario,
la tendenza è quella di commutare una mancanza in vezzo. Il mon-
do della moda è venuto incontro alle esigenze dei consumatori
con un’offerta di ampio respiro in perenne fermento, continuando
a sfornare novità di stili, materiali, proporzioni e varianti cromati-
che senza eguali nella storia dello strumento occhiale. Come dire
che c’è solo l’imbarazzo della scelta. Le forme sono studiate per
adattarsi meglio a lineamenti del viso differenti, per rispondere a
proporzioni diverse, enfatizzare la morfologia facciale e persino
minimizzare i difetti. A ognuno il suo, dunque, con l’accortezza
di scegliere senza condizionamenti provenienti dall’industria
moda, coniugando invece dettami fashion ed esigenze perso-
nali, qualità ed estetica. Uno dei modi più adottati per scegliere
il proprio occhiale è quello di recarsi dal rivenditore e provare le
varie montature fino a riconoscere quella giusta. Valorizzare e
armonizzare sono i principi del vademecum di seguito proposto.
Partiamo col riconoscere la forma del viso che ci appartiene: qua-
drata, rettangolare, ovale, tonda, triangolare con base inferiore o
superiore, a diamante. La morfologia facciale quadrata presenta
fronte alta e larga, zigomi e mento estesi, mascella pronunciata;
gli occhiali consigliati per tale tipologia di viso hanno forme dalle
curve che aiutano a minimizzare il quadrato per ingentilire il viso,
come quelle ovali. I visi rettangolari, quelli cioè
un po’allungati, sono caratterizzati da
fronte e mascelle strette, zigomi
ravvicinati. Questo è il caso
in cui bisogna dare al
viso l’illusione di es-
sere accorciato;
le montature
perfette per
tale morfo-
logia hanno
lenti alte,
non lar-
ghe; sono
giuste, per
addolcire il
viso, quelle
tonde che con-
feriscono pro-
fondità al viso. Si
consiglia la scelta del
ponte basso per far sem-
brare più corta l’area tra fronte
e naso. Chi per viso ha un ovale ben
proporzionato è sicuramente più fortunato.
Zigomi non troppo alti, fronte e mento abbastanza stretti creano
equilibrio e armonia. La montatura da scegliere segue gli occhi e
le sopracciglia al fine di non alterare l’espressione, e si adatta alle
proporzioni della faccia. In ogni caso, tale morfologia ben si presta
a molti tipi di montature, proprio per la sua sostanziale armonia
di base. Continuiamo questo nostro percorso andando a toccare
le altre, altrettanto diffuse, tipologie di fattezze del viso umano.
Fronte alta, mascella che tende a stringere e zigomi larghi sono le
caratteristiche del viso cosiddetto rotondo. L’obiettivo è quello di
affinare i tratti tentando di riequilibrare i pieni. La montatura più
adatta si estende in larghezza piuttosto che in altezza, è sottile
con aste importanti in senso verticale e presenta un’angolatura
leggera. Più che in altri casi qui si rivela importante la proporzione:
scegliere l’occhiale a misura del viso, né troppo grande né troppo
piccolo. Passiamo ora alla faccia a triangolo (con base inferiore),
in cui il contrasto è tra fronte stretta e linea della mascella allar-
gata, e la faccia a triangolo rovesciato (con base
superiore), caratterizzata da fronte larga
e restringimento del mento. Nel
primo caso si consigliano
montature fortemente
accentuate nei colori
e nei dettagli con
forme medio
alte o ad oc-
chi di gatto.
Nel secon-
do caso, al
contrario,
vanno pre-
feriti colori
e modelli
leggeri, mon-
tature che si
allargano all’e-
sterno, ampie, per
esempio con l’asta
orizzontale superiore drit-
ta e spessa; adatto al caso il
modello aviatore. Infine, una morfo-
logia facciale particolare e più rara: il viso a
diamante. Linea della mascella stretta con sopracciglia alte. Per
alleggerire gli occhi e la parte alta, da provare le montature che
hanno linee essenziali: quelle con solo lenti, meglio se ovali. Con
queste semplici regole il lavoro di scelta dell’occhiale sarà più
semplice e avrà un margine di errore ridotto.
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CARL ZEISS VISIONDiario di viaggio alla scoperta dell’azienda
Monaco. È già lontana la partenza dalla Capitale asso-
lata, vivace e rumorosa. Il taxi ci lascia in un hotel ar-
roccato su una collinetta. Non ce ne siamo accorti ed
è già ora di cena. Un uomo Zeiss ci aspetta nella hall. Chiacchie-
re, buon cibo e il tempo vola, persi in un ambiente non nostro
eppure intimo. Si va a letto: “Buonanotte, a domani”. Di buon
mattino si parte alla volta della Carl Zeiss Vision. Siamo qui per
visitare il nodo propulsore dell’azienda: il luogo dove la creazio-
ne prende vita e si tramuta in oggetto. Ci vengono forniti dei pass
nominativi, poca attesa ed entriamo. La fabbrica sembra andare
avanti da sé: i macchinari lavorano incessantemente, sul soffitto
nastri trasportatori continuano a girare producendo un rumore
continuo tanto che, passato il momento iniziale, non ci si fa più
caso. Dapprima una fase esplicativa in cui ci viene raccontato il
processo di produzione delle lenti, fase per fase. Per motivi di
sicurezza ci chiedono di camminare negli spazi delimitati, per
non intralciare le operazioni. Ed eccoci nel cuore del discorso.
Tutto il processo di costruzione delle lenti, ci spiega la guida,
inizia nel centro ottico, dove avviene l’ordine. L’ingresso degli
ordini per la produzione delle lenti è intorno ai 15.000 quotidiani,
con picchi di 20.000 “La maggior parte delle lenti prodotte sono
generate in real time in modo talmente raffinato e deciso che
oggi non serve più smerigliarle, a vantaggio di una qualità ottica
migliore.” La guida continua dicendoci che i processi sono per-
lopiù automatizzati tranne che per alcune fasi ancora manuali,
come la divisione delle parti nei contenitori appositi secondo un
ordine che, però, solo il computer conosce e può impartire. È im-
pressionante come sembrano non esserci buchi di tempo. Tutto
è fluido, continuo, produttivo in ogni istante. I trattamenti delle
lenti, come l’antiriflesso, avvengono in un centro cui non abbia-
mo accesso poiché al suo interno ci sono sistemi di aerazione e
controllo di pressione e umidità che non devono essere intacca-
ti in alcun modo. Insomma, “sarebbe come entrare in una sala
operatoria sterile”, ci spiega la guida. Continuiamo il giro fino
all’imbustinamento e al controllo finale. Fin quando le lenti sono
pronte, con il certificato di garanzia, per essere spedite all’ottico
che, all’inizio del nostro percorso, aveva generato l’ordine.
È il momento di incontrare Ian Rawcliff, production leader di Carl
Zeiss Vision. Un uomo sulla cinquantina ci accoglie nel suo stu-
dio, non è troppo formale nell’abbigliamento, e ancor meno lo è
nei modi. Ci porta a conoscere le persone che lavorano per lui e
con lui. Scherza, ride e si fa fotografare con i dipendenti. Ha una
parola per tutti. Torniamo nel suo ufficio e inizia l’intervista.
L’azienda Carl Zeiss nasce dall’omonimo fondatore nel 1846
Fabbriche
di Valentina Mancini
per la produzione di apparecchi ottici di precisione. Il suo
successo era dovuto, tra l’altro, alla meticolosità dei control-
li di qualità. Qual è, oggi, il principale motivo dell’affidabilità
dell’azienda?
La Carl Zeiss Group è formata da un gruppo di società che ope-
ra nel mondo nel campo ottico e optoelettronico. Una combi-
nazione tra eredità ed innovazione è alla base dell’azienda fin
dall’inizio ed è ancora la chiave del nostro
successo. Offriamo soluzioni innovati-
ve per mercati futuri medici e di ricerca,
soluzioni industriali, prodotti per la cura
degli occhi e per lo stile di vita. L’azienda
produce e sviluppa microscopi chirurgici,
sistemi diagnostici oculistici, microscopi,
litografia ottica, tecnologie di misurazio-
ne industriale, tecnologie planetarie, pro-
dotti “optoelettronici”, lenti per camere e
videocamere.
La Carl Zeiss si muove in campi che spa-
ziano dalla microscopia, agli obiettivi
fotografici, binocoli e cannocchiali fino ai
planetari e oltre. Nel campo - specificata-
mente - della strumentazione per ottici
optometristi, che cosa assicura al consu-
matore la migliore qualità della visione?
Combiniamo l’esperienza dei nostri di-
pendenti provenienti da 30 paesi diffe-
renti e concentriamo il nostro impegno
in missioni comuni. Inoltre, forniamo ai
consumatori la migliore esperienza visi-
va. Raggiungiamo questo scopo grazie
alla nostra esperienza medica ed ottica,
poiché rappresentiamo il brand più forte
nel campo della “vision care” e vantiamo
il più professionale sistema di assistenza
al consumatore.
L’azienda, leader nel settore, e presente
a livello mondiale, assicura una qualità visiva maggiore grazie
alla “personalizzazione” delle lenti. Quali sono i benefici per il
consumatore?
I nostri prodotti si adattano alle condizioni specifiche dell’occhio
e offrono naturalmente una migliore visione: è come se si trat-
tasse di un abito su misura!
Come avviene il processo che porta alla fabbricazione di una
lente -per così dire- individuale?
Il processo consta di varie fasi di lavora-
zione: stoccare, ordinare, generare, pulire,
e poi rivestire a seconda delle esigenze,
imballare e spedire. In più, vi sono ispe-
zione intermedie di controllo in punti stra-
tegici.
Quali sono le innovazioni ottiche del
mondo Zeiss?
Innovazione è sempre stata e sempre sarà
la chiave di ZEISS. Possiamo ricordare
due novità in particolare: iScription, la
tecnologia di produzione di lenti oftalmi-
che personalizzate che tiene conto delle
aberrazioni di ogni occhio correggendole;
Photofusion, le nuove lenti a scurimento
automatico che reagiscono ancor più ve-
locemente, rispetto alle attuali versioni in
uso, al cambio di luminosità circostante,
mantenendo uniformità cromatica e pro-
tezione dai raggi UV al 100%.
Quali sono i processi produttivi che ga-
rantiscono la qualità di lenti oftalmiche e
lenti a contatto?
La qualità è un punto centrale per Zeiss. Il
nostro brand per le lenti è continuamente
controllato attraverso ispezioni severe e
test che fanno riferimento a norme interne
della Carl Zeiss Vision prima ancora che ai
requisiti obbligatori per legge. Questo è
“I NOStRI pROdOttI SI AdAttANO ALLE CONdIZIONI SpECIFIChE dELL’OCChIOE OFFRONO NAtuRALmENtE uNA VISIONE mIgLIORE: è COmE
SE SI tRAttASSE dI uN AbItO Su mISuRA”
15
· Ian Rawcliff· Una fase della lavorazione manuale del montaggio delle lenti· La sede Carl Zeiss
“NOI IN CARL ZEISS VISION LAVORIAmO COStANtEmENtE pER mIgLIORAREL’ESpERIENZA VISIVA. tENIAmO ALL’INNOVAZIONE, mA CIò ChE CI guIdAè pRImA dI tuttO mIgLIORARE LA quALItà dELLA VItA dI OgNI SINgOLA
pERSONA OVuNquE NEL mONdO”
16
il motivo per cui la qualità delle nostre lenti è già indicata nel
nome - Zeiss Clarity - che vuol dire materiali di prima scelta, la mi-
gliore qualità di rivestimento e la garanzia di ulteriori standard,
come la garanzia che le lenti siano regolate da ECP (protocollo
per la individuazione di errori) qualificati.
La Carl Zeiss Vision da anni certifica tutti i suoi processi e le sue
funzioni. Quali sono le modalità con cui viene attestata l’effi-
cienza di tali processi?
Abbiamo introdotto i nostri standard oltre a quelli di mercato.
Carl Zeiss Group è certificato nel DIN EN ISO 9001/2000. Questo
certificato è un in più rispetto ai requisiti legali della CE.
Altro cardine dell’azienda è l’attività di ricerca e sviluppo.
Come ci si sta muovendo al riguardo?
Noi in Carl Zeiss Vision lavoriamo costantemente per migliorare
l’esperienza visiva. Teniamo all’innovazione, ma ciò che ci guida
è prima di tutto migliorare la qualità della vita di ogni singola
persona ovunque nel mondo. Tra le innovazioni ricordo iScrip-
tion, MyVision e Photofusion.
Quali sono i principi cui si ispira per mantenere e portare avanti
i valori chiave dell’azienda?
Condivido con i dipendenti un comune obiettivo che viene sen-
tito come punto chiave da tutti; si tratta di una missione che
prevede il fornire la migliore esperienza visiva a ogni nostro
consumatore. Cerchiamo di raggiungere l’obiettivo basandoci
sulla nostra esperienza ottica e medica. Siamo il più importante
brand in Vision care ed il più professionale network per la clien-
tela.
Un obiettivo che vorrebbe raggiungere?
C’è un detto: se non vai in avanti vai indietro! E una Società
come Carl Zeiss Vision non sta mai ferma: vuole sempre andare
avanti. Miriamo a comprendere e adottare i migliori avanzamen-
ti per la compagnia e il prodotto. Il punto focale dell’innovazione
è nell’oftalmologia, dove aumenta la soddisfazione del cliente
e vi sono maggiori investimenti. Personalmente, vorrei aumen-
tare la fama del nome Zeiss in modo che i clienti, nel mondo,
chiedano lenti Zeiss indipendentemente dalla manifattura
dell’occhiale.
Per finire, un caffè e l’invito a tornare. Ci rimettiamo in cammino
per visitare il Museo di Zeiss dove scopriamo oggetti dal fasci-
no antico. Oggetti che hanno fatto e continuano a fare la storia
nel mondo dell’ottica e non solo. Così termina il nostro
viaggio. Con l’immagine di un’azienda che è al tempo
stesso passato, presente e futuro. Che ricorda tempi
lontani e lavora per rinnovarsi sempre.
Una delle più storichemacchine fotografiche
di Carl Zeiss
Riuscireste a immaginarveli, i Blues Brothers, senza i loro
mitici occhiali neri? E l’esile Audrey Hepburd di Colazione
da Tiffany senza i grandi occhiali da sole che le conferi-
scono quel fascino un po’ misterioso, mentre mangia cornetti alle
prime luci del mattino? O il giovane Marcello Mastroianni della
Dolce Vita, senza le sue lenti scure? O, ancora, Jackie Kennedy,
Aristotele Onassis, Grace Kelly, senza i grandi occhiali da sole che
celavano i loro occhi e i loro sguardi? Siamo negli anni Sessanta,
quando gli occhiali dei protagonisti dei rotocalchi e delle dive del
mondo della celluloide hanno spesso montature fatte di bache-
lite, la prima resina sintetica del nuovo secolo. Oppure hanno
preziose cornici d’oro, di tartaruga, rivestite di strass, intonate
all’abbigliamento del quale diventano spesso un accessorio im-
portante e primario, che condiziona gli altri, perché si nota prima
di qualsiasi altro. E sono occhiali portati, più che per proteggere
dai raggi del sole, per nascondere i segni della stanchezza, per
coprire quelli degli eccessi notturni e delle levatacce, per dissi-
mulare i piccoli, inevitabili guasti dell’età. Oppure per darsi un
tono, un atteggiamento, per sottolineare la propria personalità
o, più semplicemente, uno stato d’animo.
Ma chi li ha inventati, gli occhiali da sole? E soprattutto, quan-
do? Degli occhiali da vista si sa praticamente tutto, date e luoghi.
L’inventore ufficiale sarebbe stato Ruggero Bacone, il francesca-
no inglese noto con l’appellativo di Doctor Mirabilis, il quale nel
Sguardi protettiOcchiali
di Ezio Pasero
Dedicati dapprima alle pratiche sportive più estreme ed audaci divennero presto un fattore di moda
1268 scrisse nel suo Opus Majus che “segmenti di sfere di vetro
possono ingrandire i caratteri scritti fino a renderli leggibili anche
a persone di vista debole”. I primi a mettere in pratica le osserva-
zioni di Bacone furono probabilmente i maestri dell’arte vetraria
del tempo, i veneziani, che crearono così le prime lenti correttive
ricavate dal berillo, dal cristallo e dal vetro. E infatti, in un paragra-
fo dei Capitolari veneziani datato 15 giugno 1301, riguardante la
Corporazione degli artigiani
del vetro e del cristallo di roc-
ca, si prescrive che coloro che
intendono fabbricare “vitreos
ab oculis ad legendum” siano
iscritti alla corporazione dei
“Cristalleri” e si impegnino a
non diffondere all’esterno di
Venezia i segreti di quest’ar-
te. Anche se già gli antichi
romani ricorrevano a cristalli
e pietre preziose per ingrandire le immagini, e sappiamo che l’im-
peratore Nerone si serviva di una speciale lente costruita con uno
smeraldo e un rubino anche per seguire i giochi circensi.
Ma gli occhiali da sole? Probabilmente, l’atto di alzare la mano
contro il sole a mo’ di visiera per ripararsi dai suoi raggi è stato
uno dei primi gesti istintivi degli uomini primitivi, quando com-
battevano o quando cacciavano. E da quel gesto sono poi nate
le visiere di centinaia di copricapo diversi, più o meno larghe e
lunghe, influenzate dalle latitudini e dalle stagioni. Ma per le
prime lenti colorate bisognerà attendere il XV secolo, e saranno
ancora i maestri vetrai veneziani a fabbricarle, di svariati colori.
Mentre di occhiali da sole veri e propri, non si sentirà parlare fino
all’inizio del Novecento: dedicati dapprima alle pratiche sporti-
ve più estreme ed audaci, alle prime gare automobilistiche, alle
imprese degli esploratori e degli scalatori, alle prodezze dei pio-
nieri del volo. Poi, per imitazione e per il fascino che quei grandi
occhiali scuri comunque emanavano, ma sempre più anche per
una oggettiva utilità, gli occhiali da sole divennero un fatto di
moda. Soprattutto negli anni Trenta, quando si diffuse sempre
più l’abitudine prima sconosciuta delle vacanze in spiaggia e dei
bagni di mare.
Uno straordinario pilota giustamente passato alla storia dell’au-
tomobilismo, Tazio Nuvolari, fu immortalato con i suoi occhialoni
scuri quando vinse la Mille Miglia nel 1930 e nel ‘32 e quando,
due anni dopo, stabilì il record
mondiale di velocità, a oltre
330 chilometri ora, con la mi-
cidiale Alfa Romeo “bimoto-
re” costruita da Enzo Ferrari.
Si ispirarono probabilmente
anche a quegli occhiali e a
quelle vittorie le stravaganti
montature sovradimensio-
nate di Peggy Guggenheim,
musa ispiratrice e grande
mecenate dell’arte del Novecento. Diventati una cifra costante e
caratteristica del suo abbigliamento, e probabilmente della sua
personalità, i grandi occhiali da sole che era solita cambiare con
grande frequenza erano modelli esclusivi e unici, disegnati per
lei dai maggiori artisti dell’epoca. Il paio più famoso, quello miti-
co con la grande montatura a ali di farfalla, creato per lei dall’ar-
tista americano Edward Melcarth, è quello che più ha contribuito
a rilanciare l’immagine di Peggy Guggenheim come estroversa
icona dell’anticonformismo, nemica della banalità e della medio-
crità. Ed è anche, in buona parte, quello che più ha influenzato le
dive di Hollywood degli anni Cinquanta e Sessanta: spesso rese
più interessanti e seducenti, dentro e fuori il grande schermo, da
quei grandi occhiali scuri che sì, certo, forse servivano anche per
proteggere i loro occhi dalla luce del sole e da quella dei riflettori;
ma che soprattutto ne rendevano più misterioso, e dunque più
intrigante, il fascino.
“L’attO di aLzare La manO cOntrO iL SOLe a mO’ di viSieraè StatO unO dei primi geSti iStintivi degLi uOmini primitivi,
quandO cOmbattevanO O quandO cacciavanO”
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19
Bambini corrono felici verso il cinema, in preda all’ecci-
tazione di vedere i propri beniamini un po’ più vicini,
quasi palpabili… ma è un sogno? Oppure come tutte
le cose belle presenta dei tristi risvolti? Andando nelle sale ci-
nematografiche, negli ultimi tempi, possiamo leggere svariati
cartelli nei quali i gestori del cinema declinano ogni respon-
sabilità nel caso in cui i “magici” occhialini dovessero arrecar
danno agli utenti. Allora ci dobbiamo preoccupare per i nostri
figli, oppure si tratta di semplice allarmismo?
Prima di rispondere occorre dare “un’occhiata” da vicino a
questo fenomeno tanto dilagante quanto affascinante. Con-
trariamente a quanto si creda, la tecnologia 3D non è una
nuova creatura, difatti ha raggiunto oramai un secolo di vita!
Al posto di una sola immagine, sullo schermo ne vengono
PrevenzioneTridimensionale
Pediatria
Il mondo del 3D, nel suo aspetto più ludico, è ormai una realtà da utilizzare anche come prevenzione.
del Prof. Dott. Adriano MagliProfessore Associato di Clinica Oculistica
Primario Area Funzionale di Oftalmologia PediatricaUniversità degli Studi di Napoli “Federico II”
del Prof. Dott. Angelo TorreOrtottista Assistente in Oftalmologia
GI.MA Centro di Diagnostica e Terapia OculareNapoli
proiettate due molto simili ma spostate
l’una rispetto all’altra. È grazie a questa
differenza angolare tra le due immagini
polarizzate a 90 gradi che il cervello ri-
costruisce una sola immagine tridimen-
sionale. I magici occhialini non sono al-
tro che degli anaglifi le cui lenti hanno la
stessa direzione di polarizzazione delle
immagini proiettate.
L’emozione che si prova a vedere un
film in 3D è indubbia e, per una volta,
possiamo anche affermare che vedere
film in 3D è molto utile. L’esercizio adat-
tativo che gli occhi devono fare permet-
te di evidenziare eventuali alterazioni
sensoriali e motorie a carico dell’appa-
rato visivo. Spettatori che presentano
una corrispondenza retinica anomala o
alterazioni dell’equilibrio neuromusco-
lare presenteranno una sintomatologia
3D. Eteroforie gravi, ad esempio, pos-
sono dar luogo a transitori fenomeni di
diplopia.
Gli occhi si ritrovano ad effettuare uno
sforzo in convergenza fusionale e que-
sto stressa i muscoli oculari estrinseci
e tutto il sistema neuro-adattativo. Poi,
nel caso in cui lo spettatore presentas-
se eterotropie o strabismi, la visione
stereoscopica sarebbe semplicemente
impossibile.
Per quanto riguarda l’aspetto refrattivo,
nel caso dell’anisometropia, potremmo
“gli occhi si riTrovano ad effeTTuare uno sforzo di convergenzafusionale e quesTo sTressa i muscoli oculari esTrinseci
e TuTTo il sisTema neuro-adaTTaTivo”
avere fenomeni di nausea o cefalea. In generale, possiamo
dire che per avere una buona visione 3D occorre che le imma-
gini retiniche dei due occhi siano molto simili e questo viene
compromesso nel momento in cui sono riscontrabili alcuni
difetti visivi. Ricordiamo che anche persone con una visione
stereoscopica normale possono
avere delle difficoltà. Questo è
dovuto al fatto che non è possi-
bile mettere a fuoco gli oggetti
sullo sfondo, poichè nei film 3D il
fuoco sta dove lo vuole il regista.
In breve, solo una cosa alla volta
risulta a fuoco!
Per evitare il possibile mal di te-
sta bisogna lasciarsi trascinare
dal flusso delle immagini e se-
guirle.
Se ci fermiamo un momento ci accorgiamo che, nonostante i
possibili problemi, il mondo del 3D nel suo aspetto più ludico
è oramai una realtà. Film come Avatar, Alice in Wonderland e
Shrek forever after hanno ampiamente dimostrato che il fa-
scino esercitato da questa tecnologia è destinato ad entrare
anche nelle nostre case grazie ai televisori di ultima genera-
zione. L’unico neo? L’uso degli anaglifi! Vi immaginate una
famiglia riunita per cena mentre guarda la tv indossando i
magici occhialini? Ovviamente la tecnologia viaggia sempre
più veloce... e chissà se un giorno potremo pranzare mentre le
giraffe del parco nazionale si abbeverano alla pozza d’acqua
vicino a noi!
Stando così le cose, perché nelle sale cinematografiche leg-
giamo quei cartelli di avvertimento? In Italia il Ministro della
Salute ha firmato la circolare “Occhiali 3D per la visione di
spettacoli cinematografici”, nella quale si evince che in sog-
getti in tenera età, in seguito al
loro utilizzo, può insorgere qual-
che disturbo di ordine funzio-
nale come nausea, vertigine ed
emicrania, questo perché nei più
piccoli la visione binoculare non
è del tutto consolidata. Disturbi
simili possono colpire anche gli
adulti durante una visione pro-
lungata senza interruzione.
In definitiva? Durante la program-
mazione di un film in 3D, tutti gli
spettatori sono sottoposti ad un test stereoscopico, loro mal-
grado, che al tempo stesso è uno screening test per l’aniso-
metropia, lo strabismo o l’ambliopia. Quindi, se lo spettato-
re dovesse riscontrare dei problemi, saprebbe che è il caso
di andare dall’oculista ed esporre l’accaduto, descrivendo
accuratamente tutte le sensazioni ed i fastidi riscontrati. Un
appello ai genitori: oltre a portare i vostri figli a fare le visite
di controllo dall’oculista, utilizzate questo sistema così grade-
vole e direi “per niente invasivo” per controllarli a loro insapu-
ta, rispettando il limite di 6 anni di età imposto dal Ministero.
Buon divertimento a tutti!
21
22
“Così è, se vi pare”, scriveva Pirandello. Erano
gli anni ‘20 e ‘30, tempo della grande crisi,
in cui il mondo si muoveva incerto tra le con-
seguenze della prima guerra mondiale e le paure di una
possibile seconda. In fisica nasce la meccanica quantistica
(Heisenberg formula il principio di indeterminazione). Tra
Stati Uniti ed Europa fanno scalpore gli spettacoli di Har-
ry Houdini, genio dell’illusione. La Russia di Stalin mostra
all’occidente un volto di forza e di progresso che nei fatti
è inesistente. L’arte, attraverso il nascente astrattismo, si
sgancia dalle figure concrete e cerca vie che siano capa-
ci di dare un’interpretazione del reale soggettiva, propria
ILLUSIONE CULTURALE
Giochi Visivi
L’illusione ottica coincide con il progresso umano e,in alcuni casi, anche col suo mistero
di Maurizio Carta
23
ed esclusiva
de l l ’a r t is ta .
I n s o m m a ,
tutto, special-
mente il mondo reale, sembra essere
riportato ad un punto di vista che ne
fa inganno, probabilità, eventualità,
finzione. È in questo contesto che
l’illusione ottica - fenomeno studiato
da centinaia di anni - assume una va-
lenza pratica inedita, un ruolo che in
forme diverse tutt’oggi ricopre all’in-
terno del nostro quotidiano. Ma fac-
ciamo un passo indietro per ricordare
un po’ di storia. Che con le illusioni
ottiche ci si potesse vivere lo sapeva-
no i grandi artisti del nostro Rinasci-
mento. È soprattutto sul fronte della
prospettiva, ovvero della costruzione
di una figura spaziale su un piano,
che all’inizio del ‘400 si compì quella
rivoluzione artistica e scientifica che
valse all’Italia un secolare primato
culturale mondiale. L’obiettivo era
quello di ricostruire, attraverso pro-
posizioni e procedimenti di carattere
geometrico-matematico, un’immagi-
ne tridimensionale su una superficie
bidimensionale. Questa traslazione
fu oggetto degli studi di Brunelleschi
(purtroppo andati perduti), giunti fino
a noi grazie al “De Pictura” (1434) di
Leon Battista Alberti.
Ogni giorno, attraverso la grafica e le
applicazioni informatiche, l’illusione
ottica diven-
ta strumento
del reale nella
d i a g n o s t i c a
medica, nell’aeronautica, nei video-
game, nei più disparati aspetti della
vita sociale. Interessante però notare
che la prospettiva non diventa gran-
de, nasce grande: l’abilità da parte
di Melozzo da Forlì (1438-1494) di
“dipingere le volte con l’arte del sotto
in su” è la stessa che oggi usa Tracy
Lee Stum, artista di strada, per trac-
ciare sui marciapiedi di tutto il mon-
do opere che lasciano a bocca aperta
centinaia di migliaia di persone (www.
tracyleestum.com). Mutatis mutan-
dis, un tempo l’artista era protetto dal
mecenate, dal politico, oggi la Stum è
sponsorizzata da Sony, Nike, Disney,
General Motors, New York Times, Bo-
ston Globe. E pensare che il rapporto
tra l’illusione ottica e la politica non
è stato sempre così disinteressato e
neutro. Era infatti illusione ottica an-
che “l’arte del villaggio Potemkin”:
l’allestimento di scenografie da parte
del principe russo Grigorij Potemkin
per mostrare agli ambasciatori stra-
nieri e all’Imperatrice Caterina - op-
portunamente collocati lontani e dal
punto di vista giusto - un volto delle
province russe sottratte ai turchi che
non corrispondeva alla realtà (villaggi
ordinati, navi inesistenti, ecc).
23
L’obiettivo, ricostruire attraversoproposizioni e procedimenti di carattere
geometrico-matematico, un’immaginetridimensionale su una superficie
bidimensionale
Vediamo ora il contesto delle illusioni cognitive in cui si
inserisce quella legata alla prospettiva. In effetti, questa
è solo una delle tante illusioni cognitive che si conosco-
no. Esistono infatti le illusioni geometriche, quelle cioè
che, per ragioni legate al colore e alle sue sfumature, pro-
ducono una percezione delle linee rette come linee curve
(celebre è il caso della stanza di Amens, una stanza che
frontalmente sembra un parallelepipedo ma ha una pian-
ta trapezoidale), le illusioni di colore e contrasto (assurdo
il caso della scacchiera di Adelson: non c’è essere umano
che, posto di fronte agli stessi colori di due settori della
scacchiera, non sia disposto a giurare che siano diversi),
le illusioni di movimento (immagini
ferme, stampate su un foglio, che
sembrano muoversi), le figure am-
bigue, le figure impossibili (celebri
i dipinti del grande pittore olande-
se Escher), ecc…
Durante il ‘900 l’arte astratta ha
raggiunto un tale grado di specu-
lazione sul reale che la sua ultima
evoluzione in Italia - siamo negli
anni ‘60 - cerca di utilizzare le ricerche relative alle illusioni
ottiche per fare delle opere qualcosa di vivo, di interagen-
te con lo spettatore. Alberto Biasi, Getulio Alviani e Gianni
Colombo sono stati i principali esponenti di tale corrente.
La risonanza internazionale è stata tale che all’arte cine-
tica è stata dedicata anche una mostra al MoMa di New
York. L’illusione ottica non è però solo faccenda cognitiva.
Si circonda anche di un’ala di mistero. Oltre ai cortocircuiti
celebrali che ci fanno vedere ciò che non è, risulta forse
più interessante indagare sulle illusioni percettive, quelle
dovute, cioè, alla fisiologia dell’occhio, ancora oggi non
del tutto spiegate. Gli scienziati stimano che l’80% delle
informazioni che riceve il nostro cervello proviene dalla
vista. Forse la vista è il senso più complesso di tutti, quel-
lo che più degli altri chiama in causa la complessità della
macchina umana. Se percepisce qualcosa che non esiste
senza che alla base ci sia la volontà dolosa di stimolarlo,
siamo nel campo del mistero. Ne è stato testimone persi-
no il grande illusionista Houdini.
Mosso dalla volontà di smasche-
rare gli impostori dell’occulto, lo
straordinario prestigiatore divenne
membro del comitato di Scientific
American, un’associazione che of-
friva un premio in denaro a chiun-
que avesse saputo dimostrare di
possedere capacità soprannaturali
(grazie a lui il premio non fu mai ri-
tirato). Non contento, usava anche partecipare in incognito
a sedute spiritiche per smascherare medium truffatori. Si
fermò davanti al caso di Margery, una sensitiva che riusciva
a produrre accadimenti non del tutto replicabili attraverso
i giochi di prestigio.
“ESISTONO LE ILLUSIONIGEOmETRIChE, qUELLE CIOè ChE, pER RAGIONI LEGATE AL
COLORE E ALLE SUE SfUmATURE,pROdUCONO UNA pERCEzIONE
dELLE LINEE RETTE COmE LINEE CURVE”
24
Dieta e visioneL’alimentazione come coadiuvante nella cura
e prevenzione dei disturbi visivi
Alimentazione
della Dott.ssa Antonietta Iuliano
L’importanza di un’alimentazione sana ed equilibra-
ta nella crescita psicofisica di ognuno è un fatto
ormai noto non solo in ambiti medici. Ricordiamo
qualche luogo comune mai smentito. Chi non si è mai sentito
dire “mangia gli spinaci perché ti fanno diventare forte!” e
“mangia tante carote che fanno bene alla vista”. Pur senza
un retroterra di studi consolidato in ambito accademico, le
signore dei fornelli hanno imparato a riconoscere le proprie-
tà che fanno dei cibi veri toccasana per la salute. Una tradi-
zione soprattutto italiana ha da sempre creduto nell’alimen-
tazione come uno strumento utile non solo a sostentamento
e sopravvivenza ma custode di principi nutritivi essenziali
per migliorare la qualità della vita.
Per comprendere qual è la connessione tra cibo e salute, e in
particolar modo tra cibo e vista, analizziamo le connessioni
tra alimentazione e visione.
La ricerca attuale dimostra che i nutrimenti antiossidanti
possono aiutare a prevenire o ritarda-
re l’insorgenza dei disturbi visivi in età
avanzata.
Nell’Unione Europea sono circa 760
persone su 100.000 a soffrire di pro-
blemi alla vista. Nei paesi occidentali
i principali disturbi si ravvisano in catarat-
ta e degenerazione maculare senile. Molti
studi affermano che oggi l’occhio è sotto-
posto a un grande stress dovuto alla richie-
sta sempre maggiore d’impegno da
parte della società moderna; a
ciò bisogna poi aggiun-
gere l’azione di fat-
tori quali il fumo, lo
stress psicofisico
e l’inquina-
mento atmosferico e ambientale. Ne risulta che, da alcuni
decenni, si è amplificata e continua ad aumentare la necessi-
tà di preservare gli occhi e il loro funzionamento. Gli alimenti
ricchi di antiossidanti si rivelano utili allo scopo. Proteggono
l’organismo dall’effetto negativo dei radicali liberi che acce-
lerano l’invecchiamento cellulare, favoriscono l’insorgenza
25
26
di tumori, problemi cardiovascolari, respiratori, neurologici
e metabolici. La ricerca sugli antiossidanti dimostra che l’as-
sunzione di una maggiore quantità di vitamine può aiutare
a prevenire o ritardare lo sviluppo di alcuni tipi di cataratta
e della degenerazione maculare senile. Uno studio condotto
dalla Dott.sa Joanne Seddon, ricercatrice presso la Harvard
University, in Massachussets (www.neec.com), ha evidenzia-
to che le proprietà antiossidanti di alcune verdure aiutano
a proteggere la retina dalle radiazioni nocive. Il merito va a
un pigmento naturale chiamato luteina, un carotenoide, pre-
sente in molti prodotti di origine vegetale, negli ortaggi a fo-
glia verde scura (gli spinaci, per esempio), nel tuorlo d’uovo,
nel grano e nella frutta. La luteina è un potente antiossidante
in grado di filtrare la luce blu, riducendo lo stress ossidativo
e il danneggiamento degli organi più esposti alle radiazioni
nocive della luce. Gli alimenti che hanno caratteristiche an-
tiossidanti sono elencati nella tabella a fondo pagina.
È evidente l’importanza che il cibo assume per mantenere
un buono stato di salute. A questo proposito molti studiosi
parlano di nutrizione cellulare. La nutrizione è la scienza che
studia il rapporto tra l’alimentazione (inteso come regime ali-
mentare) e lo stato o malattia dell’organismo, specie quello
cellulare e tissutale. La nutrizione cellulare è il meccanismo
che consiste nel portare a ogni singola cellula il nutrimento
necessario. Lo studio del Dr. Matthias Rath si focalizza sul
ruolo che svolge la nutrizione cellulare nel perseguire l’obiet-
tivo di una vista sana. In particolare, sottolinea l’importanza
della sinergia tra nutrienti nel favorire un buono stato di salu-
te. Tutto il cibo che noi assumiamo può essere sfruttato cor-
rettamente solo se contiene quantità e proporzioni ottimali
di vitamine, minerali e micronutrienti. L’approccio del dot-
tor Rath alla medicina cellulare parte dal presupposto che
“lA ricercA AttuAle DimostrA che i nutrimenti AntiossiDAntipossono AiutAre A prevenire o ritArDAre l’insorgenzA
Dei Disturbi visivi in età AvAnzAtA”
Vitamina A (Retinolo e Betacarotene) olio di fegato di merluzzo, tarassaco, carote, aglio, pappa reale, polline, germe di grano
Vitamina Cfrutta e verdura (particolarmente in cetrioli, peperoni, pa-paie, meloni, cavolini di Bruxelles, broccoli, fragole, arance, limoni, kiwi e pomodori)
Vitamina E olii vegetali (soia, girasole e mais), frutta secca, semi e ce-reali (germe di grano in primis)
Zinco zucca e semi di zucca e noci e cereali, pesce
Capsicina pepe di Caienna, peperoni, peperoncino, curcuma, ecc.
Composti di zolfo porri, aglio e cipolla
Omega 3 Pesce azzurro, salmone, tonno e crostacei
Esperodina, Quercitina, Rutina,Tannini, ecc. (Flavonoidi o Bioflavonoidi e altri polifenoli)
agrumi, tè verde, uva, broccoli, cipolla, ciliege, melograno, kiwi, fragole, lamponi e mirtilli, uva e vino rosso, cacao e tè verde
27
tutti gli organi del nostro corpo - occhi
compresi - sono formati da cellule che
richiedono nutrienti specifici per fun-
zionare al meglio. Perché questi organi
mantengano le loro funzioni ottimali
è necessario un apporto continuo di
vari micronutrienti, come le vitamine.
Dalle cellule del nervo ottico che co-
municano i segnali di luce al cervello,
a quelle dei muscoli che consentono di
“allineare gli occhi”, a quelle dei vasi
sanguigni incaricate di portare sangue
e nutrimento all’apparato visivo, tutte
hanno bisogno di particolari nutrienti.
Vediamo nel dettaglio le vitamine utili
alla vista e come una loro mancanza
possa danneggiare il sistema visivo.
· Vitamina A. Il retinolo e i carotenoi-
di sono indispensabili per la vista, in
quanto componenti della rodopsina,
la sostanza sensibile alla luce presen-
te sulla retina oculare. Una carenza di
vitamina A può provocare un rapido af-
faticamento degli occhi, sensibilità alle
variazioni della luce, palpebre secche,
predisposizione alle infezioni degli oc-
chi, possibili ulcerazioni e, nei casi più
gravi, cecità
È necessario, quindi, seguire una dieta
equilibrata, in cui ogni elemento possa
dare il suo contributo alla prevenzione
delle malattie.
· Vitamine del gruppo B. La carenza
di vitamine del complesso B può pro-
vocare la paralisi dei muscoli oculari,
prurito, bruciore, sensibilità alla luce,
lacrimazione.
· Vitamina C. Utile contro la tensione
del glaucoma e l’indurimento dell’oc-
chio (che porta ad una progressiva per-
dita della vista), per la cura delle ulcere
corneali e per prevenire o combattere
infezioni.
· Vitamina E. Diminuisce la gravità e
la durata della fase acuta della fibro-
plasia retrolenticolare; ha dato buoni
risultati anche nella cura dell’indeboli-
mento dei muscoli oculari, dello strabi-
smo, della vista annebbiata o sdoppia-
ta. Anche l’arteriosclerosi dell’occhio è
stata curata con l’uso di vitamine C ed
E. La carenza di vitamina E è probabil-
mente uno dei fattori responsabili del
distacco della retina.
Dovrebbe ora risultare meno oscura e
più intellegibile quella verità traman-
data del “Noi siamo ciò che mangia-
mo”. Una verità che la medicina, oggi,
conferma con dati scientifici.
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Ricerca Scientifica
di Valentina Mancini
Retina artificiale:una scoperta tutta italiana!
Porta una firma tutta italiana il progetto della prima retina artifi-
ciale organica, ad alta biocompatibilità, elettricamente autono-
ma, paragonabile in tutto e per tutto a quella umana. Il progetto
nasce dalle ricerche sul fotovoltaico e dall’interesse a risolvere i
malfunzionamenti visivi legati alla retina. È una vera e propria
rivoluzione che potrebbe cambiare la vita a tutte quelle persone
con problemi alla retina e patologie a essa legate. A coordinare
la ricerca i professori Guglielmo Lanzani e Fabio Benfenati che
hanno risposto, di seguito, ad alcune domande per spiegarci il
funzionamento del prototipo.
Prof. Guglielmo LanzaniCome nasce questo progetto rivoluzionario e chi sono, insieme
a lei, gli artefici?
È una collaborazione tra l’NBT di Genova (dipartimento di neuro-
scienze e neurotecnologie) dell’Istituto italiano di tecnologia (iit)
diretto da Fabio Benfenati e il centro di nano scienze e tecnologie
Intervista ai due professori padridello straordinario progetto
29
all’interno del Politecnico
di Milano. Molti i giovani
ricercatori coinvolti, tra cui
Diego Grezzi e Marco Dal
Maschio, neuroscienziati,
e Mariarosa Antognazza e
Erica Lanzarini, fisici. Il la-
voro è stato pubblicato on
line su Nature Communi-
cations, la rivista dedicata
alle neuroscienze. Il pro-
getto ha avuto un richiamo
sulla rivista del MIT (Mas-
sachusetts Institute of Technology di Boston) e poi su Repubblica,
il Corriere... su tutti i maggiori quotidiani italiani. Ha avuto spazio
su Nature Photonic e su riviste informative che riportano, comun-
que, trafiletti o spiegazioni. Il progetto nasce grazie alla collabo-
razione tra scienziati dei materiali e neuroscienziati che studiano
cellule, neuroni e processi biologici. È un’attività multidisciplinare.
Ci spiega qual è il funzionamento della retina artificiale fase per
fase?
Quello che abbiamo fatto è utilizzare un polimero conduttore -
come per fare cellule fotovoltaiche - materiale che trasforma la
luce in segnale elettrico come substrato per la crescita di neuroni.
I neuroni vengono infatti depositati su questo polimero e coltivati.
È importante dire che i neuroni non crescono su qualunque ma-
teriale; al contrario, hanno affinità solo con alcuni materiali. Gli
embrioni sono cresciuti in un liquido che permette loro di vivere.
La prima scoperta è che i neuroni sono contenti di stare sul nostro
polimero. Quindi abbiamo eccitato il polimero conduttore con la
luce, che i neuroni non vedono. In effetti, nella retina umana ci
sono dei neuroni che non vedono la luce e dei neuroni che vedono
la luce, quelli che in alcune patologie portano alla degenerazione
dei fotorecettori e alla cecità. Il nostro polimero fotovoltaico deve
funzionare come fotorecettore e deve poter trasferire il segnale ai
neuroni che non vedono, trasformare quindi il segnale luminoso
in segnale elettrico. L’esperimento è riuscito. In seguito ad illumi-
nazione è stato rivelato il potenziale d’azione tipico della risposta
neuronale. Gli esperimenti sono stati fatti a Genova, presso NBT,
usando degli elettrodi opportuni. In questo modo abbiamo realiz-
zato le funzioni fondamentali di una retina. Questa è in parte una
scoperta e in parte - con-
sentimi il vanto - un’inven-
zione. L’invenzione è l’idea
di accoppiare un materiale
fotovoltaico ai neuroni. La
scoperta è che esiste un
fenomeno di comunica-
zione all’interfaccia tra un
materiale semiconduttore
e le cellule nervose. Ed è
una scoperta perché non
l’avevamo previsto.
Quali sono i vantaggi di
tale dispositivo?
Innanzitutto può essere compatibile con l’inserimento nel fondo
dell’occhio; i materiali di base sono materiali cosiddetti soffici,
quindi più biocompatibili rispetto al silicio. Si differenzia sia per il
materiale sia per il tipo di meccanismo: un processo ionico simile
a quello naturale. Completamente diverso, dunque, rispetto all’u-
so di elettrodi metallici a contatto della retina. È un dispositivo
completamente fotovoltaico: non c’è un’alimentazione elettrica.
Un’altra cosa: il segnale luminoso eccita i neuroni in una zona ri-
stretta localmente a dove c’è la luce. Questo significa, in linea di
principio, che dovremmo essere in grado di ricostruire il segnale,
altrimenti avremmo un’immagine molto confusa. Il sistema è,
cioè, in grado di mantenere la risoluzione spaziale.
Quali sono i problemi che avete ravvisato durante la fase di ri-
cerca?
La prima difficoltà consisteva nel fatto che non si sapeva se il poli-
mero avrebbe resistito al processo di sterilizzazione e invece lo ha
fatto; essendo materiali soffici, infatti, sono delicati. La seconda
difficoltà riguardava la crescita e l’adesione delle cellule al sub-
strato, anche questa superata. Siamo stati fortunati. Però, ricor-
do, è una prima prova di concetto; dobbiamo stare attenti perché
nella retina il segnale viene processato da molte cellule prima di
arrivare al cervello, e il processo della visione è molto complesso.
Vi sono due possibili impianti: il subretinico che lavora dal fondo
dell’occhio e solo con una retina che, a parte i fotorecettori, fun-
ziona; l’altro che va dallo strato superiore in contatto con il nervo
ottico. Detto ciò, bisogna essere coscienti che la retina è l’organo
di senso più complicato e quindi è difficile ricostruire le sue fun-
30
zioni; dal momento che c’è una situazione complicata, allora la
cosa più ragionevole, quando è possibile, è mantenere la retina e
sostituire solo i fotorecettori, che di solito sono il problema. Dob-
biamo sicuramente studiare meglio le funzionalità che una retina
completa dovrebbe avere.
Ci sono altri problemi?
Ci sono due problemi: che si deteriori e che si creino delle infe-
zioni. L’occhio da un lato ci favorisce perchè è isolato e quindi
protetto. Dall’altro lato, però, è un ambiente in cui, se si sviluppa,
un’infezione dilaga proprio perché l’occhio, in quanto isolato, non
ha difese. È un ambiente in cui si ravvisano pro e contro, che va
valutato con molta attenzione.
Bisogna studiare bene il meccanismo fisico alla base della foto-
ricezione. Ci sono già attività di ricerca in merito per migliorare il
prototipo. Bisogna esplorare gli aspetti più prettamente fisiologi-
ci, come spiega Fabio Benfenati.
Essendo una dimostrazione in vitro, in che modo e quando po-
trete testare il dispositivo?
Il prossimo passo è d’inserire il dispositivo in una cavia da labo-
ratorio per vedere se crea infezioni: testare dunque la biocompa-
tibilità, se è abbastanza sterile da poter essere sopportato da un
essere vivente. In parallelo dobbiamo anche studiare meglio il
funzionamento della retina e capire se effettivamente il dispositi-
vo riproduce perfettamente tutte le caratteristiche. Dovremo rifare
l’sperimento su un substrato di plastica e, a questo punto, testarlo
su un animale.
Può fare una stima del tempo che occorre per rendere fruibile
tale cura e quindi la disponibilità sul mercato?
Non vorrei creare aspettative. Si parla di anni, se fossimo fortunati
due, tre o quattro. Ma potrebbero essere dieci se le cose non van-
no bene. Esistono già degli impianti fatti col silicio, ma i risultati
sono piuttosto riduttivi. Da quel che so, riescono solo a far vedere
macchie o lettere retroilluminate giganti.
Cosa pensa della ricerca italiana?
Vorrei sottolineare che l’Istituto italiano di tecnologia favorisce il
rientro dei cervelli, circa il trenta per cento dei ricercatori attuali,
attraverso contratti ragionevoli per quegli italiani che hanno stu-
diato all’estero. Cerchiamo di correggere un trend negativo. In
Italia è difficile trovare capitali, le industrie non vogliono investire,
c’è un’inerzia di cui soffriamo molto. Un’altra cosa che tengo a
dire è che la ricerca non ha colore politico. Abbiamo avuto ricono-
scimenti a destra e a sinistra, siamo al di fuori degli orientamenti
32
politici.
Qual è il suo obiettivo per il futuro?
Fare una vacanza. A parte questo, ho vari sogni nel cassetto. Si-
curamente una protesi che funzioni e poi riuscire a contribuire al
problema energetico, visto che le nostre ricerche partono proprio
dal fotovoltaico.
Prof. Fabio BenfenatiL’Iit si è mosso stringendo accordi di collaborazione con enti e
università. Quanto ha contato, per la riuscita del progetto, que-
sto dialogo interdisciplinare?
È stata una cosa molto stimolante, mettere a confronto ricercato-
ri con background diversi. Noi siamo medici biologi, mentre altri
sono esperti di fisica, robotica... Quindi è chiaro che l’idea è quella
di fare ricerca ai confini tra le discipline. E questa ricerca ne è un
esempio. vengono studiati polimeri organici con effetto fotovol-
taico. L’idea era applicare lo studio dei polimeri organici con ef-
fetto fotovoltaico in un contesto biologico, visto che, colpiti dalla
luce, generano un fenomeno elettrico. Quindi, l’idea si è svilup-
pata facendo crescere i neuroni su questi polimeri che generano
corrente ed eccitano i neuroni stessi.
Quali sono le patologie risolvibili con la retina artificiale?
In generale, come approccio, sono le partologie della retina come
la retinite pigmentosa, degenerazone progressiva dei neuroni,
malattia genetica che colpisce generalmente in giovane età. Ma
anche la degenerazione maculare, pato-
logia legata invece all’invecchiamento e
molto più frequente che comporta la per-
dita della vista in quella zona della retina
detta macula. Queste le patologie princi-
pali dove ci può essere indicazione per un
impianto, aldilà del fatto che dipende tut-
to dall’aspettativa di vita. Le protesi retini-
che che cominciano ad essere impiantate
sono impiantate su cip di elettrodi, alcuni
con sistemi sensibili alla luce con stimola-
zione elettrica, altri con telecamera mon-
tata su un paio di occhiali. Ce ne sono di
due tipi in sperimentazione, con una logi-
ca diversa ma entrambi basati sull’utilizzo
del silicio; questi hanno bisogno di esse-
re alimentati con corrente, mentre il nostro approccio avrebbe il
pregio di non aver bisogno di alimentazione e di non produrre
calore. È uno strato fotosensibile che genera corrente se colpito
dalla luce e la corrente verrebbe somministrata per contatto alle
cellule a contatto con il polimero. Nonostante uno strato continuo
di sostanza fotovoltaica, poi, la corrente colpisce con risoluzione
localizzata, e quindi c’è un’alta risoluzione spaziale.
Quali sono le difficoltà che potreste incontrare passando alla
sperimentazione in vivo?
Abbiamo tutta una serie di punti da analizzare, il primo riguarda
l’intensità luminosa che genera la corrente. Bisogna accertare se
il polimero ha una buona efficienza con le intensità luminose che
sono proiettate dal cristallino sulla retina. Dobbiamo vedere qual
è l’intensità minima che permette ai neuroni di funzionare. Poi
dobbiamo vedere se il polimero, a contatto con i tessuti, mantie-
ne le sue funzioni fotovoltaiche, utilizzare quindi espianti di retina
di animali per vedere cosa accade in una struttura retinica già for-
mata; per vedere se anche in questa situazione c’è il trasferimento
di corrente. Questi i principali filoni che stiamo analizzando per
sapere se l’approccio può andare avanti o bisogna trovare alter-
native partendo da questa base.
Il sistema potrebbe funzionare anche a bassa luminosità?
È un effetto fotovoltaico, relativo al momento in cui una certa
quantità di luce tocca il polimero. È quindi contestuale allo sti-
molo luminoso: otteniamo l’eccitazione istantaneamente alla
somministrazione. Il principio dell’effetto
fotovoltaico è che garantisce un’alta riso-
luzione spaziale.
Qual è il suo obiettivo per il futuro?
Noi studiamo come il sistema nervoso
si adatta all’ambiente, sia in condizioni
fisiologiche che patologie; siamo inte-
ressati a sistemi che curano patologie
degenerative. Questo filone è più biotec-
nologico ma alla fine, come obiettivo ul-
timo, si inserisce bene nel discorso gene-
rale del dipartimento: quello di rallentare
la degenerazione del cervello. In questo
caso, la degenerazione della retina.
33
Acquasanta, Il castello della zisa, Ballarini. Questi i tre
episodi che si susseguono nell’ultimo lavoro della
regista palermitana. Emma Dante, vincitrice nel
2010 del premio Sinopoli per la cultura, in questo spet-
tacolo tocca, in maniera originale, altrettante storie
di vita reale. Tutti rigorosamente con gli occhiali,
gli attori riescono a far vivere allo spettatore una
visione della realtà con “occhi diversi”. A Lei ab-
biamo chiesto:
Come ti sei avvicinata al teatro, e perché hai in-
trapreso questa strada?
È successo tardi, perché quando ero piccola non
ero mai entrata a teatro, i miei genitori non lo fre-
quentavano. La prima volta che sono entrata in un
teatro è stato a Siracusa, con la scuola. È bizzarro
che la prima volta era proprio all’aperto. Il teatro per
eccellenza, antico, bello, quello con la T maiuscola. E
ho detto: “voglio fare questo nella vita”, ho sentito
questo. Da lì sono successe tante
cose. Ho finito gli studi, il liceo,
Occhiali e TeatroTeatro
a cura della Redazione
Emma Dante, regista siciliana, porta in scena il suo nuovocapolavoro dal titolo“TRILOGIA DEGLI OCCHIALI”.
Uno spettacolo unico che, dello spettatore, tocca non solo il cuore
foto
di G
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Di S
tefa
no
ho frequentato una scuola di teatro a Palermo... Poi mia madre
si è procurata il bando dell’Accademia Silvio d’Amico, a Roma,
e mi ha detto “se davvero lo vuoi fare nella vita devi andare ”.
Sei una delle voci più rappresentative del teatro italiano. Che
cosa è per te l’arte della rappresentazione? Avresti potuto
esprimerti in altri modi?
Bah, non so ragionare col se. Se non avessi fatto questo non so
che tipo di carriera avrei fatto, che tipo di persona sarei stata. Ci
sono state una serie di coincidenze; coincidenze che portano
a fare una cosa. Poi tutti abbiamo talento, l’uomo è un essere
talmente sviluppato che o per una cosa o per un’altra è un ta-
lento. Solo che non sempre si riesce
a tirarlo fuori, il talento. Mia madre
ha subito capito che c’era qualcosa,
una fiammella che si doveva consu-
mare, anzi alimentare! E lì mi sono
ritrovata. Prima mi sono ritrovata
come attrice, poi ho capito che non
era quello il mio vero indirizzo e cer-
cavo di aiutare gli altri a fare quello
che io non riuscivo a essere: un at-
tore che, a 360 gradi, sa recitare,
ballare, cantare. Poi ci sono dei ta-
lenti straordinari che non riescono a
uscire proprio perché magari non c’è
quella coincidenza di cose anche for-
tuita, il contatto con altre persone, la
visibilità.
Quando parli di coincidenze intendi
la fortuna?
Si, anche la fortuna, ma non scaramanzia. Esiste qualcosa che
incontra qualcos’altro, qualcosa di misterioso.
Hai detto che il tuo è un teatro “non d’intonazione”. Che signi-
fica essere stonati?
Sì, una volta ho detto questa cosa. Era a proposito de “Le Pul-
le”. Significa essere fuori dal coro, significa anche non essere
perfetti, avere una grande spinta, dire cose fuori dalla norma,
essere sgarbati, maleducati. Una compagnia di attori, di saltim-
banchi un po’ sgarbati, che magari non sono puliti. Nel senso
che l’educazione può essere anche che ha a che fare con l’ipo-
crisia, con la finzione. Il maleducato ti dice la sua, ti dice in fac-
cia quello che pensa, non avendo freni. In questo fastidio della
maleducazione c’è sempre qualcosa di buono.
Da cosa nasce la necessità di un teatro sociale?
Io non mi sono mai posta il problema. Non ho mai detto: “ades-
so faccio un teatro sociale”. Mi viene naturale mettere in risalto
certe problematiche ma non ho mai fatto caso alle definizioni. È
chiaro che non facendo cabaret, un teatro d’intrattenimento - e
questa è una cosa che dico sempre - si fa una riflessione. E que-
sta riflessione, l’approfondimento, diventa sociale perché ha a
che fare con l’umano.
Quali sono le difficoltà che hai in-
contrato nel tuo percorso e quali
pensi siano gli ostacoli ancora da
superare?
L’ostacolo più grande a volte sono
io. Perché quando mi impunto,
quando mi ostino, divento sorda,
cieca. Quando nel rapporto della
creazione subentra l’odio ho vera-
mente col teatro un rapporto con-
flittuale perché è passionale. Perciò
è chiaro che l’ostacolo sono io, per-
ché divento violenta, mi accanisco. È
importante essere umili, sennò il te-
atro è un mostro che ti sopraffa, che
ti uccide. Poi ci sono milioni di altri
ostacoli, problemi di non avere soldi,
spazio, di essere ignorati, di perdere
gli attori che a un certo punto se ne
vanno. Le persone cercano sempre, poi, un percorso individua-
le perché la maggior parte vuole un pizzico di notorietà, vuole
essere messa in luce. Io invece ho quest’ossessione del teatro
come luogo dell’ombra, della ricerca e del segreto. Quindi tutto
il baccano, i riflettori puntati non ne fanno parte.
Ti accanisci con i tuoi attori?
Eh sì, perché gli attori sono il teatro. L’atmosfera, il tipo di do-
manda che si produce facendo questo mio mestiere, questo
mio lavoro, è violenta. Io sono violenta con me stessa. Mi im-
punto, mi sveno, mi do, perché magari non riesco ad acchiap-
pare, a cercare di domare questo mostro che, però, non è l’atto-
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foto
di C
arm
ine
Mar
ingo
la
re, ma è lo spettacolo stesso.
Quando inizi a scrivere un testo sai già come andrà a finire?
La storia che io racconto è originale, nasce e si sviluppa dal nien-
te, da quello che io so, dagli attori, dall’argomento che voglio
trattare. Comincio a vestirli, a interrogarli e non so come va a
finire. Non so neanche come inizia! È un processo che si mesco-
la talmente alla
vita che non
so mai quando
è cominciato.
Perché non è
che comincia il
primo giorno
in sala prove;
comincia den-
tro di me, nei miei sogni, nei miei momenti di serenità, negli
sguardi alle persone, sulle strade. È un continuo mescolarsi con
le cose della vita.
I tuoi spettacoli sono stati rappresentati anche all’estero. Qua-
li sono le differenze tra un pubblico italiano e uno straniero?
Ci sono delle differenze anche tra il pubblico del sud e del nord,
anche tra una città e un’altra nella stessa regione, tra un uomo
che vive in un condominio e uno della porta accanto. Non c’è
una differenza generale, sul fatto che l’Italia è diversa dalla
Francia. Ogni volta in platea c’è sempre un’atmosfera nuova,
energie di persone che riescono a condurre l’atmosfera. Se ci
sono delle persone ben disposte, tra il pubblico, riescono a
trascinare la massa; se sono maldisposte e non vogliono par-
tecipare a questo banchetto tutti vengono coinvolti. Il pubblico
è incredibile. È come respirare ogni giorno in maniera diversa;
ci sono giornate in cui sei sereno, giornate in cui sei nervoso,
fiacco, è una differenza umana.
Il tuo ultimo lavoro teatrale s’intitola “Trilogia degli occhiali”.
Come nasce l’idea di questo spettacolo?
Come tutti. Nasce dal desiderio di raccontare categorie di per-
sone che non trovano un posto nella società come i vecchi, i
malati, i poveri, quelle persone che si tende ad allontanare per-
ché danno fastidio. Poi sono nate le storie, è nato un altro sen-
so in cui è l’amore il protagonista. Le persone sono innamorate
di qualcuno che gli è stato tolto e se lo riprendono.
Sulla scena si susseguono tre storie unite da un filo condut-
tore che è l’accessorio occhiale. Che ruolo svolge nello spet-
tacolo?
Dissi: “questi personaggi avranno degli occhiali”. Metto spesso
dei paletti, creo un recinto dentro il quale gli attori si devono
muovere. Dare dei paletti, delle regole, significa lavorare sul
dettaglio e questi personaggi non possono non portare gli oc-
chiali! Sono diventati un’attitudine del personaggio, più che un
accessorio. Prima succedeva spesso che le persone avessero
sempre gli occhiali. Facevano parte delle persone. Mia mamma
aveva gli occhiali e non se li toglieva mai. Non me la so immagi-
nare senza. Quando è morta glieli ho messi nella tomba! In que-
sto spettacolo gli occhiali diventano gli occhi dei personaggi.
Progetti futuri?
Sto ultimando una sceneggiatura. In autunno dovremmo girare
questo film tratto dal mio romanzo “Via Castellana Bandiera”.
Per l’anno prossimo invece c’è un’opera di Auber che si chiama
la “Muta di Portici”. Si tratta di una muta, non può cantare, e vi-
sto che si tratta di un’opera lirica mi sembra un’idea molto bella
su cui lavorare.
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foto
di C
arm
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Mar
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la
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PD
Dall’ottico permigliori performancesQuello che dalle lenti si riesce ad ottenere!
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“Cinquant’anni.
Non sono pochi, cara compagna mia. Devo tirare già somme par-
ziali?
No, non ci penso nemmeno, anzi...
Ancora ho traguardi da raggiungere e vita da vivere.
Cara Francesca, io sono sempre aggiornatissimo ed attivissimo e
continuo a competere anche con i giovani.
Certo mi aiuta la cura che ho di me ed anche la mia propensione ver-
so la tecnologia e l’elettronica.
Sono un mostro con il computer, anche grazie ai miei occhiali con
lenti “occupazionali”.
Ti ricordi, tu non le hai volute ed ora lotti cercando posizioni e distan-
ze o cambiando, di continuo, occhiali. Assumi anche posture assur-
de che poi ti provocano fastidi.
Peccato, io sto diritto e vedo benissimo tutta la mia scrivania, da ciò
che ho in mano sino al pc ed anche il trucco delle tue ciglia, anche se
sei sull’altro lato.
Sto troppo tempo davanti allo schermo?
Lo sai che non è solo per lavoro e che non mi stanca per niente.
Lo so, a te sarebbero servite anche per i lavoretti in cucina e per il tuo
amore per le carte. Non ci credi ma potresti vedere sia le carte tue sia
quelle sul tavolo da gioco ed anche le espressioni dei tuoi compagni.
Ma forse non hanno saputo spiegarti tutti i vantaggi di queste lenti
facili da usare e che incrementano le nostre abilità.
Per esempio, sai in cosa davvero batto il tuo nipotino?
Proprio nei piccoli lavori di riparazione e bricolage.
Lì quella speciale lampadina led da testa, che mi hai regalato e che
mi dà la luce diretta, ed i famosi occupazionali mi fanno vedere me-
glio di quel piccolo presuntuoso a tutte le distanze.
Infatti mi dice: “zio Paolo sei un mito”.
Ricordati, per vedere bene: luce e lenti giuste.
Continua a dirtelo il tuo ottico ma tu sei sorda alle opportunità per
migliorare i tuoi risultati.
Anzi, continui a prenderci in giro dicendo che siamo affetti da presbi-
tismo pur sapendo bene che si chiama presbiopia.
Allora cerco di sostituirmi al nostro amico e di spiegarti i vantaggi
delle “vere lenti per leggere”.
Perché ho detto vere?
Gli occhiali stampati che trovi dai cinesi ed in farmacia sono semplici
lenti positive che hanno lavorazioni che servono principalmente a
produrle in serie ed a basso costo e non ad ottimizzare le performan-
ces visive ed il confort.
Inoltre la stragrande maggioranza delle persone non ha l’occhio de-
stro con eguale abilità visiva del sinistro e necessita anche di corre-
zione dell’astigmatismo.
Infatti i miei occhiali sono realizzabili solo dall’ottico e specificamen-
te per me e per le mie esigenze.
Quindi, sono vere lenti per leggere e lavorare.
Mi hai risposto con il tuo solito: “Caro Paolo ma chi se ne frega”.
Salvo poi notare, però, come non vedi perfettamente i contorni ed
i particolari e come, oltre ad accusare affaticamento quando leggi
a lungo e la sera (certamente non dovuto solo agli occhiali), sei co-
stretta a comprarne sempre con nuovo potere.
Io con le occupazionali raggiungo tutti i miei obiettivi con eccezionali
risultati visivi e di riposo.
Anche suonare i miei amati strumenti musicali leggendo bene lo
spartito.
Non prendermi in giro, però è vero che le uso anche per mangiare.
Scusami ma perché non dovrei vedere le spine del pesce o leggere
l’etichetta del vino e contemporaneamente godermi i vostri visi?
37
Racconti
di Giovanni Della Porta
38
Ma lo sai che mi stanco meno ora anche rispetto a quando non ne
avevo bisogno?
Dall’ottico mi hanno spiegato che ora anche per i giovani ci sono len-
ti da usare per vedere da lontano con un potere centrale diverso da
quello inferiore proprio per ridurre l’affaticamento visivo, e per uso
“prossimale” cioè anche da vicino e per pc.
Come vedi non è per la vecchiaia ma per avere maggior riposo e mi-
gliori risultati visivi che realizzano lenti speciali.
Per fortuna nostro figlio dà ascolto a me, all’oculista ed al nostro
ottico di fiducia ed effettua controlli costanti ed usa occhiali adatti.
Per fortuna il nostro ottico ci dà sempre la migliore consulenza, con-
sigliandoci persino i prodotti con il miglior rapporto qualità-prezzo,
anche perché ottiene costanti opportunità ed aggiornamenti tecnici
Gruppo GreenVision - Centri Ottici selezionati, Consorzio Ottico.
Francesca, per piacere, smettila di scherzare e di offendere!
Le mie lenti non sono “progressiste indossate da un reazionario ma-
schilista”, il tuo gioco di parole si riferisce a quelle che uso anche per
guidare e fare sport e che chiamano progressive.
Ma di questo ti parlerò un’altra volta.
Ricorda, queste sono lenti occupazionali adatte a tutti i lavori ed
hobby quindi inutili per tuo fratello che, a differenza mia che sono
iper attivo, è un inutile pantofolaio.
Ancora scherzi? Non hanno trattamenti anti rifritto ma anti riflesso.
Non capirai mai che significa aumento della trasmittanza e riduzione
delle doppie immagini e miglior risoluzione di soglia nonché conte-
nimento delle aberrazioni cromatiche.
Beccati queste parole da enciclopedia tecnica, sprecate per te che
non condividi che io ottenga sempre il massimo.
Ok, hai ragione, scusa ma mi sono innervosito e sto esagerando.
Speri che si rompano così sarò, come te, meno bravo e forse meno
presuntuoso!
Non vorrei deluderti ma le attuali lenti che usiamo io ed i tuoi figli
sono tutte in materiale plastico per cui, oltre a proteggermi gli occhi
ed essere leggerissime, non si rompono.
Questo abbraccio mi fa capire che hai perdonato la mia saccente ar-
roganza e che mi vuoi bene. Grazie.
Perdonami ma davvero sono innamorato della tecnologia ottica che
ha sempre incuriosito tanti scienziati e che oggi è di supporto in tan-
tissime realtà della nostra vita.
Veramente vuoi che ti spieghi come sono realizzate le lenti occu-
pazionali?
È abbastanza semplice.
Nella parte inferiore hanno il potere maggiore.
Infatti viene valutata la correzione, cioè il potere, per la distanza di
lavoro minima che ti occorre per vedere i caratteri più minuti.
Poi il potere decresce andando verso la parte alta della lente.
Per ottenere ciò bisogna usare geometrie e macchinari altamente
precisi e le più recenti tecniche di costruzione.
Non hanno tutte eguale degressione, cioè differenza di potere fra la
parte bassa e quella intermedia-alta. Tale differenza dipende infatti
anche dalla distanza massima dalla quale vuoi vedere utilizzando la
parte alta.
Inoltre, a seconda delle esigenze, dell’età e della presbiopia viene
realizzata la riduzione di potere rispetto alla parte bassa.
Sono costruite per ottimizzare l’abilità visiva, per vicino ed interme-
dio, di tutti i presbiti, anche se miopi ed astigmatici.
Il campo visivo, sia da vicino sia a media distanza è tanto normale ed
ampio che l’utilizzo viene automatico, semplice e spontaneo.
Possono essere adattate e sagomate per montature, anche non
troppo alte e di tutti i tipi e materiali.
La centratura, le caratteristiche delle lenti ed il posizionamento della
montatura devono essere ben individuate e controllate.
Se vuoi, vengono anche colorate per usarle quando leggi o lavori al
sole o sei all’interno della barca.
Ovviamente non sono adatte per la visione da lontano e per la gui-
da, sono “in door”.
Allora davvero vuoi che ti spieghi anche le progressive e come pro-
teggerti dal sole?
Ora completo l’esame del progetto della nostra casa di
vacanza (inutile aggiungere che vedo a fuoco tutto
l’enorme foglio grazie sempre alle lenti oc-
cupazionali) e poi obbedisco alla tua
richiesta.”
Dilem OriginesGenesi, ovvero la nascita di un prodotto straordinario
Aziende
a cura della Redazione
Dietro Dilem un uomo di talento:
Daniel Arnaud. Il suo progetto:
creare una montatura innovati-
va che avrebbe rivoluzionato il mercato
degli occhiali... In questo momento, non
ci si immagina nemmeno la possibilità
di creare una montatura con aste inter-
cambiabili... Siamo nel 2005 quando
tre elementi prendono corpo: una mon-
tatura con una linea molto pulita, musi
composti da due elementi che formano il
segno di uguale e aste trasparenti senza
anime e dritte.
Inizia così un lungo lavoro di ricerca in
materia di tecnicità per ottenere la mon-
tatura perfetta.
Per l’asta, la scelta ricade ovviamente sul
XP2, le cui proprietà permettono di evita-
re anime e di garantire flessibilità e resi-
stenza. Per il muso, il lavoro si complica
un po’... Bisogna trovare il materiale e la
tecnica che rendano possibili una rota-
zione sulla sua forma di uguale. Diversi
tentativi infruttuosi con il metallo porta-
no l’équipe tecnica ad orientarsi verso lo
stesso materiale delle aste: l’XP2. La de-
cisione di creare un prodotto innovativo
e la volontà di non utilizzare una cerniera
tradizionale orienta le ricerche verso un
muso agganciato su un asse posizionato
sull’asta.
I test condotti sul sistema di chiusura
con aggancio portano verso un’asta non
solo agganciabile ma anche sganciabi-
le. La scoperta mette tutta l’azienda in
subbuglio. Il Gruppo Oxibis è in pieno
fermento; questa innovazione lascia pre-
sagire grandi cose. Nasce così il concetto
di montature con aste intercambiabili.
Questa innovazione tecnologica offre
un tale potenziale che la Direzione del
Gruppo Oxibis decide di dare un nuovo
marchio all’azienda. Nel 2006, dopo un
anno di ricerche, nasce Dilem.
In un primo momento, colori acidi per
tinte unite compongono la gamma di
colori delle aste. Dilem gioca molto con
i colori, e accosta aste a caramelle... Per
questo, ancora oggi, le aste in tinta uni-
ta portano nomi di gusti, uno più goloso
dell’altro: liquirizia, lampone, cocco, gra-
natina...
In cinque anni, il concetto ha conosciu-
to un tale progresso che si è ampliato
e sviluppato in funzione delle tendenze
ma anche dei mezzi tecnici. Dalle aste
in tinta unita, Dilem è passato alle aste
fantasia (dai motivi più semplici a quelli
più ricercati). Le forme delle aste si sono
moltiplicate e i designer dell’azienda
sono alla continua ricerca di nuove for-
me e motivi, sempre più innovativi.
Oggi Dilem è presente in 25 paesi, per la
felicità degli ottici di tutto il mondo. Per
loro, Dilem è un’ottima alternativa alla
corsa alle licenze. Rappresenta infatti la
possibilità di proporre un prodotto per-
sonalizzabile e sempre più vicino alle
tendenze del momento.
Dilem, prima di tutto uno stile, un’e-
spressione, un modo di essere... Dilem,
la libertà! Tutt’altro che convenzionale,
offre a ciascuno la possibilità di persona-
lizzare a piacimento il proprio look.
Con una scelta di 14 collezioni di monta-
ture e circa 370 paia di aste tutte diverse,
Dilem si impone come leader dell’inter-
cambiabilità.
Gli occhiali Dilem sono in esclusivasolo presso i centri GreenVision
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ESSILOR:svelato il “Codice Unico”
Ogni occhio è unico e da oggi è possibile realizzare
lenti oftalmiche personalizzate che si adattano
agli occhi per ritrovare il piacere di una visione
confortevole, dinamica e senza sforzo.
Molto spesso, chi indossa occhiali correttivi pensa a qual-
cosa di “personalizzato” unicamente in termini di montatu-
ra che il proprio ottico-optometrista di fiducia consiglia a
seconda della prescrizione, della forma del viso, del colore
della pelle e dei capelli, tenendo in considerazione lo stile
e il gusto personale di chi la dovrà indossare.
Ma per raggiungere i più elevati livelli in termini di comfort
ed efficienza visiva, ancora più determinante è la persona-
lizzazione delle lenti: più alto è il livello di “unicità” della
lente e più ci si avvicina a una visione immediatamente
confortevole, ben contrastata e dinamica, dove è proprio la
lente ad adattarsi agli occhi e non viceversa!
Diversi fattori contribuiscono a rendere unico ogni occhio,
la fisiologia, l’anatomia, il personale modo di muoverli, la
dimensione e, non ultimo, il Centro di Rotazione Oculare.
Quest’ultimo può variare di oltre il 30% secondo i casi ed è
il principale riferimento per il calcolo delle lenti progressive
e monofocali personalizzate.
In questo scenario ESSILOR, leader mondiale nel settore
delle lenti oftalmiche correttive, propone attraverso i centri
ottici specializzati, l’esclusiva tecnologia eyecode™ in gra-
do di offrire un ineguagliabile livello di personalizzazione
applicabile alle lenti oftalmiche.
Attraverso una nuova ed esclusiva misurazione dinamica
in 3D dell’occhio, effettuata con Visioffice®, un sistema di
presa misure multifunzionale brevettato e ad elevata pre-
cisione, è infatti possibile realizzare lenti con tecnologia
eyecode™, progressive Varilux® o monofocali ESSILOR.
Attraverso questa presa misure personalizzata, effettuata
in 30 secondi e non invasiva, potrà essere svelato il codice
unico dell’ occhio e realizzare così la lenti uniche, per ogni
occhio.
Dalla famosa azienda arriva il“CODICE UNICO” degli occhi per lenti correttive altamente personalizzate
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Aziende
a cura della Redazione
Serengeti® punta su tecnologia e materiali all’avanguardia per realizzare i migliori occhiali da sole al mondo per la guida.
Professionisti e designer di altissimo livello si sono uniti per raggiungere i migliori risultati. Gli occhiali da sole Serengeti®
si distinguono per la cura dei dettagli e perché superano ogni standard commerciale e normativa in materia di protezione.
I migliori occhiali da sole al mondo per la guida
Serengeti è sinonimo di massima protezione ed ottima acuità visiva, grazie a cristalli selezionati con cura e lavorati in
modo artigianale. Il tutto con l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia. Serengeti rappresenta il perfetto equilibrio tra pas-
sato e futuro per una visione senza paragoni.
Tutte le lenti Serengeti sono fotocromatiche, per adattarsi ad ogni condizione luminosa.
Le lenti Serengeti sono raccomandate dagli oculisti, nei casi di fotofobia e post operatorio.
Disponibili anche lenti graduate dietro prescrizione medica.
Per informazioni: www.serengeti-eyewear.it
I danni da luce bluLa principale fonte di luce blu è il sole, responsabile di
diverse patologie oftalmiche. La scoperta dei danni della
luce blu sull’occhio è relativamente recente. È una luce ric-
ca di energia, a lunghezza d’onda corta, che irradia in tutte
le direzioni focalizzandosi davanti alla retina. Può danneg-
giare seriamente ed irreversibilmente la retina e l’epitelio
pigmentato retinico (a breve termine provoca rischi di foto-
traumatismi violenti e a lungo termine rischi DMLA) . È an-
che fonte di abbagliamento, offuscamento e riduzione di
acuità visiva.
Gli occhiali da sole Serengeti non si accontentano di offrire la massima protezione da luce blu ma offrono anche una
visione HD.
Solo le lenti Serengeti® sono in grado di bloccare il 95%
della luce blu, i dannosi raggi UV e di offrire contempora-
neamente l’eccezionale tecnologia dello Spectral Control®
(un’esclusiva di Serengeti) che consente di migliorare il
contrasto visivo ed esaltare i colori.
Aziende
a cura della Redazione
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Tutta la linea Cébé Junior possiede lenti categoria 4 (per una massima protezione anche dai raggi infrarossi). Questa linea
di occhiali gommati garantisce massima protezione ed ottima vestibilità anche per i più grandi.
La melanina: un pigmento salva occhi
Nel corso degli anni è cambiato il modo di vivere con la moltiplicazione delle situazioni a rischio dovuta ad una maggiore
esposizione solare (neve, mare...). Anche la diminuzione dello strato d’ozono è una grave minaccia per l’occhio. Non a
caso, nel corso degli anni, il numero degli interventi di cataratta è significativamente aumentato ed interessa persone
sempre più giovani.
COME AGISCE LA MELANINA? La melanina è il pigmento responsabile del colore scuro dei capelli e dell’abbronzatura della pelle, è la protezione naturale
del corpo dei bambini contro la luce blu e le radiazioni UV. Assorbe l’energia della luce e frena le reazioni foto-chimiche
nocive imprigionando le particelle instabili generate da queste reazioni che provocherebbero, altrimenti, l’accumulo delle
scorie cellulari al livello della retina. La melanina frena quindi l’invecchiamento prematuro della retina.
È stato annunciato, durante il congresso Europeo di Oftalmologia (a giugno 2007), che l’ 80% dei raggi nocivi sono assor-
biti prima dei 18 anni di età. È quindi importante proteggere gli occhi dei più piccoli, perché nasciamo con un capitale di
melanina che si riduce man mano che invecchiamo.
Lo storico marchio francese,Cébé, propone la lente
“CÉBÉ 2000 MELANINA” peruna protezione naturale
contro la luce blu.
COME FUNZIONA LA LENTE CÉBÉ 2000 MELANINA?
Prima dell’età di 14 anni, gli occhi dei più piccoli sono in
corso di sviluppo e sono particolarmente sensibili alle
condizioni di luminosità estreme. I raggi di sole più nocivi
sono: i raggi UV e la luce blu che irradia la retina per tutta
la giornata. Un’esposizione prolungata alla luce blu può
provocare dei danni alla retina e favorire l’invecchiamento
prematuro del contorno occhi. Le lenti CÉBÉ 2000 Melanina
filtrano il 100% dei raggi UV e il 98% della luce blu : i raggi
più pericolosi non raggiungono la retina, mentre i raggi a
più bassa energia consentono di vedere il colore blu e di
avere una buona percezione naturale dell’ambiente.
Moda
di Carla Sereni
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Occhiali sole 2011Ecco le ultime tendenze per la stagione estiva
Il gusto per il gioco e la raffinata spregiudicatezza di Vogue si incontra-no in questo occhiale da sole oversize dalle linee chic e originali, sotto-
lineate dall’attaccatura bassa dell’asta sul frontale. L’ironia delle forme e l’ispirazione anni ‘80 sono accentuate
dalla decorazione in metallo applicata sull’a-sta, che fa di questo modello un occhiale ele-gantemente sfrontato, unico e imperdibile.
Questi occhiali da sole in stile aviatore, realizzati con un originalissimo abbina-mento metallo-acetato, sono perfetti per l’uomo che predilige uno stile senza tem-po ma dal gusto moderno. Le montature frontali sono proposte in combinazioni caratterizzate dalla sovrapposizione di tre colori stile anni ‘80, fra cui frontale nero rivestito in turchese e bianco con aste gunmetal, oppure aste gunmetal abbinate a montature frontali bianche con sovrapposizione di rosso e blu.
SILHOUETTELa collezione Silhouette SUN 2011 accosta in naturale armonia i suoi modelli da sole allo stile personale, valorizzando l’espressività del viso e proteggendo gli occhi dai raggi solari. Le colorazioni dei vari modelli trovano ispira-zione nel mondo della natura: verde, grigio e marrone sono proposti in diverse sfumature per forme attraenti e decise dai dettagli incon-fondibili!
VOGUED&G
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Il gusto per il gioco e la raffinata spregiudicatezza di Vogue si incontra-no in questo occhiale da sole oversize dalle linee chic e originali, sotto-
lineate dall’attaccatura bassa dell’asta sul frontale. L’ironia delle forme e l’ispirazione anni ‘80 sono accentuate
dalla decorazione in metallo applicata sull’a-sta, che fa di questo modello un occhiale ele-gantemente sfrontato, unico e imperdibile.
TOMMY HILFIGERLa collezione eyewear di Tommy Hilfiger svi-luppa il progetto “Tommy Hilfiger eyewear - The preppy point of view” che propone in-novative e coinvolgenti attività online. Gli occhiali di Tommy Hilfiger sono infatti prota-gonisti nella sezione eyewear del sito www.tommy.com/eyewear, con una nuova campa-
gna eyewear in cui gli Hillfingers interpre-tano gli occhiali con abbinamenti
multimediali.
GUCCIUno dei marchi leader mondiali annuncia il lancio di nuovi modelli realizzati in modo so-stenibilie. Questi modelli sono prodotti con un acetato innovativo che, rispetto a quello tra-dizionale utilizzato nelle montature, contiene una percentuale di materiale di origine natu-rale molto più elevata, dedicati ad un pubblico giovane e dinamico particolarmente attento e sensibile alle tematiche ambientali.
BOSS ORANGELa nuova collezione eyewear Boss Orange riflette lo spirito young e fashion del marchio, in linea con le più innovative tendenze di stile. tra vintage appeal e urban inspiration i nuovi modelli conquista-no con uno spirito giovane e irresistibile, mixando stili diversi con accoppiamenti cromatici originali e dettagli inconfondibili.
CARRERAMetallico, sofisticato, moderno: Carrera reinterpreta il blu con i suoi nuovi modelli fashion.
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OXIDOLa nuova collezione eyewear Oxido è dedicata a chi raccon-ta se stesso attraverso l’occhiale che indossa, un irrinun-ciabile completamento di stile che permette di mostrare il proprio vero io, per un’innata personalità, dall’innato pote-re seduttivo, che va oltre ogni moda.
OAkLEYOakley, inc. ha annunciato che Valentino Rossi ha scelto di diventare ambasciatore del marchio Oakley. Definito spesso da stampa e tv come “il migliore di tutti i tempi” Valentino ha sempre ricercato per se stesso e per tutta la sua squadra aspettative e traguardi altissimi. Ha dichiarato: “ho scelto di essere con Oakley perché condividiamo la stessa natura. L’at-tenzione verso la tecnologia e l’innovazione è ciò che rende la qualità degli occhiali Oakley così eccezionale”!Valentino Rossi indossa il modello Holbrook.
Modello dal-lo stile retrò in acetato con lenti sfumate. La for-ma ampia rende l’occhiale unisex e sofisticato: le aste sono deco-rate da borchiet-te metalliche per un sapore ancora più vinta-ge. Oltre ai toni del nero e avana scuro è disponi-bile nelle tona-lità sfumate del giallo, sabbia e grigio.
LOZZA
A grande richiesta come trend dell’anno, ritornano i tondi in me-tallo con lente verde, gli inconfondibili oc-chialini resi celebri da grandi personalità del passato.
RAY-BAN
Nel numero precedente di Gre-
en Vision concludevo la prima
parte di questo viaggio con una
domanda. L’attuale tendenza alla miopia
può essere interpretata come una nuova
risposta dell’organismo al passaggio da
una condizione agricolo-rurale ad una con-
dizione tecnologico-informatica?
Possiamo constatare, ai giorni nostri, la
tendenza allo sviluppo della miopia, la
quale può essere interpretata, appunto,
come una risposta dell’organismo al pas-
saggio appena citato. Dunque, da una
condizione agricolo-campestre fortemente
deculturalizzata nella quale l’attività preva-
lente consisteva in attività all’aperto, e con
un campo d’osservazione che andava dal
metro all’infinito, ad una condizione tec-
nologico-informatica e altamente scolariz-
zata, in cui si lavora prevalentemente in un
range compreso tra cinquanta centrimetri
e cinque metri. Quindi, tornando al nostro
discorso, per milioni di anni le capacità visi-
ve della condizione prona furono assoluta-
mente idonee a garantire ai nostri pre-pre-
decessori il controllo del proprio habitat.
Ma col sollevarsi sulle zampe posteriori, e
col mantenimento della postura eretta, im-
provvisamente, per quanto di improvviso
ci può essere nel campo dell’evoluzione,
l’orizzonte si decuplicò e di conseguenza
anche le fonti di pericolo: si era più indivi-
duabili dai predatori (i quali si evolvevano
a loro volta). Perché una cosa è muoversi
tra le foglie, altra è emergere da esse. Ecco
Dall’HOMO SAPIENSalle LENTI a CONTATTOViaggio alla ricerca del vedere
seconda parte
Storia
di Antonio Valentini
che allora, per motivi di sopravvivenza, l’occhio si adegua, di-
venta più selettivo e va a collaborare con l’olfatto e l’udito
che, avendo cominciato a ridurre le loro capacità di de-
codificazione dell’ambiente, da soli non erano più
sufficienti a garantire il controllo del territorio e
l’incolumità. È utile ripetere, per evitare eccessi-
vi errori di semplificazione, che le varie tappe
evolutive sono avvenute sempre per picco-
le modificazioni in alcuni soggetti, i quali,
proprio in virtù di quelle modificazioni, si
sono rivelati più adatti alla sopravvivenza.
Alcune specie, a volte, esaurivano questo
processo evolutivo; in quanto perfettamen-
te adattate ed integrate in un certo ambiente,
non necessitavano di ulteriori modificazioni tra-
mandando quindi il livello raggiunto. Altre, invece,
si estinsero proprio perché prive di tale adattamento. Altre
ancora, infine, proseguirono l’evoluzione e tramandarono le mo-
difiche subite ai loro discendenti che continuarono nel processo
di ulteriore affinamento di generazione in generazione. È proprio
a seguito di questo processo di affinamento che la vista diventerà
sempre più acuta e l’occhio riuscirà a vedere là dove prima non po-
teva. Avendo liberato due degli arti dalla necessità di camminare,
questi furono utilizzati in altro modo: per difendersi; per modificare
l’ambiente; per soddisfare le necessità proprie e quelle del gruppo
di appartenenza. Si cominciò così a sentire l’esigenza di servirsi di
arnesi, utensili da lavoro, oggetti d’uso domestico, armi da difesa,
ripari, indumenti. Come è stato già detto, all’inizio ciò avvenne solo
mediante l’uso di oggetti già esistenti in natura che grazie alla loro
forma e alle loro caratteristiche si rivelavano utili per un certo uso:
conchiglie o gusci per bere, pietre per battere o colpire, rami per
frugare tra l’erba o per raggiungere luoghi inaccessibili, ossa di ani-
mali per difesa e offesa. Poi, procedendo con l’evoluzione, si passò
alla produzione vera e propria; all’inizio piuttosto grossolana per
farsi via via più raffinata. Ciò avvenne grazie alla maggiore mae-
strìa che i nostri antenati andavano acquisendo tramite il sempre
più sviluppato coordinamento del complesso mano/occhio. Per
rendersi conto di ciò, basta confrontare i primi manufatti in pietra,
risalenti al Paleolitico, con quelli appartenenti al Neolitico: tra i ciot-
toli taglienti ottenuti per scheggiatura colpendo rozzamente i lati
alterni di un sasso risalenti a circa 1,7 milioni di anni fa, e i perfetti
strumenti in selce levigata risalenti a circa 12.000 anni fa, non ci
sono solo 1,58 milioni di anni di differenza, ci sono una manua-
lità e una tecnologia più raffinate e complesse, frutto di
una sempre più sofisticata ottimizzazione del coordi-
namento oculo/motorio (oltre che di maggiori esi-
genze: si era arrivati alla creazione di suppellettili
ornamentali sia per la persona che per la casa).
Man mano che le abilità crescevano, veniva-
no apprese e tramandate, cresceva la quali-
tà tecnologica dei manufatti. E ci si avviava
verso la specializzazione tra i sessi: lo scim-
panzè usa cibarsi di noci e per far ciò spezza
i frutti raccolti con uno “strumento” apposito,
di legno o di pietra, che abbia funzioni percus-
sorie; sembra che le femmine siano più abili dei
maschi in questa tecnica per il semplice motivo che,
essendo questi più dediti alla caccia, hanno minore capacità
manuale nell’eseguire un’operazione che praticano meno. Da no-
tare, a riprova che l’evoluzione è sempre in cammino, che questo è
un gesto acquisito da alcuni odierni scimpanzé. Ciò dimostra, an-
cora una volta, che il cervello svolge sempre meglio una funzione
di controllo e comando delle mani nell’esecuzione di gesti legati
ad un’assiduità operativa. Qualunque musicista sa che deve fare
ogni giorno le sue ore di esercizi per padroneggiare il tocco delle
dita sul suo strumento. La conseguenza del progressivo evolversi
di tutte queste abilità (manualità, vista, accrescimento corporeo,
capacità di integrare dati…) fu che il volume del cervello passò, nei
circa 20 milioni di anni che vanno dal Proconsul all’Homo sapiens,
da +/- 200 gr. a +/- 1,700 gr. Abbiamo visto che il volume cerebrale
subì un graduale aumento, e da ciò derivò il moltiplicarsi, il diffe-
renziarsi e lo specializzarsi delle diverse aree del cervello: diminuì
la capacità olfattiva ma anche la relativa zona corticale; cambiò
quella uditiva, non più usata per percepire rumori e sibili dotati di
frequenze subsoniche, ma utilizzata per decodificare suoni e lin-
guaggio; conseguentemente s’incrementò la zona preposta all’ar-
ticolazione della parola (la cosiddetta area di Broca); aumentò la
zona visiva e così pure quella tattile.
In tal modo la vista, ma sarebbe il caso di iniziare a parlare di visio-
ne, divenne la fonte attraverso la quale passerà la maggior parte
delle informazioni provenienti dall’ambiente nel quale viviamo,
divenendo oggetto di studio.
51
Sono Lorenzo da Firenze, ho 32 anni, sono miope di 2,50 e
astigmatico di 4,00. Sono un giocatore di tennis professio-
nista e da qualche mese non tollero più le lenti a contatto.
Vorrei sapere se, con occhiali avvolgenti graduati per il
mio difetto, avrò una visione confortevole.
Le nuove tecnologie studiate dalla aziende di lenti oftalmi-
che hanno portato sul mercato dei prodotti in grado di sod-
disfare le richieste più esigenti. Spessori ottimizzati, curvatu-
re estreme, colorazioni personalizzate sono solo alcune delle
possibilità che oggi possiamo avere nella realizzazione degli
occhiali sport, garantendo una visione ottimale senza distor-
sioni, con massima protezione dalla luce e dai raggi UV.
Sono Antonella da Palermo e mia figlia di anni 3 è affetta
da nistagmo congenito. La sua vista non riesce a migliora-
re nonostante porti occhiali. Vorrei maggiori informazioni
su questo tipo di difetto.
Il nistagmo congenito ha di solito un’origine sconosciuta e
consiste nel continuo movimento degli occhi a piccole scos-
se: ciò rende difficile la fissazione dello sguardo sugli oggetti,
impedendo il normale sviluppo della capacità visiva che av-
viene in massima parte nei primi 6 anni di vita. Generalmente
la visione risulta migliore in un occhio o in una certa direzione
di sguardo rispetto a tutte le altre, pertanto il bambino ten-
de inconsapevolmente a guardare sempre in quella direzione
mantenendo la testa in una posizione anomala. È importante
verificare se sia presente anche strabismo ed intervenire con
lenti prismatiche o con intervento chirurgico riportando gli
occhi in asse e stimolando la retina con esercizi ortottici che
potranno portare ad un discreto miglioramento visivo.
Sono Lidia da Pescara, ho 24 anni e vorrei spiegazioni sul fat-
to che il mio ottico, prima del controllo della vista, mi chiede
di rimanere senza lenti a contatto per almeno 48 ore.
La cornea, superficie trasparente dell’occhio sulla quale si
posiziona la lente a contatto, è una parte dell’occhio che ri-
ceve ossigeno anche dal liquido lacrimale. Con l’utilizzo del-
la lente a contatto la quantità dell’ossigeno che arriva è minore e la cornea subisce un leggero rigonfiamento. Per effettuare
una esatta misurazione della vista è necessario ristabilire le condizioni base dell’occhio ed è per questo motivo che sono
necessarie almeno 48 ore di astinenza dalle lenti a contatto.
Sono Teodora da Isernia, ho 39 anni e sono ipermetrope di 5 diottrie. Mi hanno consigliato delle lenti per occhiale “pre-
calibrate”. Posso avere informazioni a riguardo?
La lavorazione di precalibratura consente, in base ai parametri ottici , di ridurre lo spessore ed il peso delle lenti positive per
occhiali personalizzandole in base alla montatura scelta dal cliente. Questa speciale lavorazione, già conosciuta negli anni
ottanta, consente di realizzare occhiali particolarmente sottili. Il risultato finale, comunque, dipende da diversi fattori, come
la forma e la grandezza dell’occhiale, la gradazione, la distanza interpupillare e il materiale scelto per la lente.
5 Domande5 RisposteSono Carla da Reggio Emilia, ho 53 anni e porto un occhiale multifocale. Vorrei passare alle lenti a
contatto. Avrò lo stesso risultato visivo?
Le lenti a contatto multifocali sono generalmente ben tollerate anche se il risultato visivo è molto sogget-
tivo. Il funzionamento di queste lenti, a differenza degli occhiali multifocali, è basato sul principio dei
poteri concentrici, ovvero di cerchi con poteri diversi che, a seconda dell’immagine da osservare,
il cervello utilizza per osservare.
La Posta dei lettori
a cura della Redazione
53
in esclusiva per l’Italiapresso i centri ottici GreenVision
55
Scoperta nel 1993, la sindrome di Sjogren prende il
nome dal medico oculista svedese che la descris-
se. È considerata piuttosto comune in quanto cir-
ca il 2% della popolazione può avere segni della malattia;
le donne sono affette 9 volte più rispetto agli uomini.
Questa patologia riduce la normale produzione di saliva
e lacrime ma può estendersi ad altre aree dell’organismo
ovunque siano ghiandole che producono secrezioni ac-
quose che umidificano le mucose. È una malattia autoim-
mune sistemica caratterizzata da infiltrati linfocitari delle
ghiandole esocrine e da membrane mucose con conse-
guente riduzione secondaria della secrezione, anomalia
del film lacrimale e patologie delle superfici oculari come
la cheratocongiuntivite secca.
I sintomi più comuni sono la sensazione di secchezza, di
corpo estraneo e bruciore - sintomi che peggiorano du-
rante il giorno - presenza di secrezioni filamentose, offu-
scamento transitorio della visione, rossore e formazione
di crosticine a livello delle palpebre. Al sorgere dei primi
disturbi è importante sottoporsi subito ad un controllo
specialistico che valuterà e determinerà la gravità del
problema. Gli esami da eseguire verificano la stabilità del
film lacrimale, la quantità di liquido lacrimale prodotto e
l’integrità della superficie oculare.
La terapia per questa sindrome è rivolta, mediante so-
stanze idratanti e lubrificanti, a contrastare i sintomi che
di volta in volta si presentano. Il paziente dovrà dedicare
molta attenzione alle norme igieniche - igiene orale e de-
gli occhi - e comportamentali, evitando il fumo e i luoghi
affollati durante le epidemie influenzali.
Secchezza Oculare: Sindrome di Sjogren
Circa il 2% della popolazione può averne sintomi e le donne sono affette 9 volte di più rispetto agli uomini
Medicina
di Dott.ssa Cristina Teodori
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Cari amici e lettori di GV Magazine,
sono qui, come sempre, per raccontarvi
le novità che il Consorzio Ottico Italiano
promuove e porta avanti. Il 2011 è ricco di
appuntamenti divertenti, formativi e soli-
dali. Gli eventi sono organizzati al meglio
per promuovere l’aggiornamento dei soci
e garantire la soddisfazione del cliente.
Il nostro impegno è sempre profuso per
raggiungere, di volta in volta, livelli più alti
e importanti per i progetti proposti, al fine
di aumentare professionalità e qualità dei
servizi.
Convention 2011
Il consueto incontro tra soci avrà luogo,
quest’anno, nella località di Antalya, in Tur-
chia. La convention, riservata ai soci, incar-
na perfettamente quell’ideale di “vacanza
studio” in voga tra le nuove generazioni.
È, infatti, l’occasione per aprirsi a nuovi
scenari, migliorare le proprie competenze
e conoscere posti e culture diversi. Cinque
giorni dedicati a corsi di aggiornamento
per continuare a nutrire la fame di sapere
di tutti i soci GreenVision; cinque giorni nei
quali nomi altisonanti nel campo dell’oftal-
mologia e altrettanti volti noti nei settore
di marketing e informatica condurranno
lezioni illuminanti. Ma ci saranno anche
momenti di svago e relax, escursioni e
visite alla città. Il soggiorno sarà presso il
prestigioso luxury hotel “Adam & Eve”,
progettato dal celebre architetto turco Eren
Talu. Immerso in una foresta di 100.000 mq
nella regione di Belek, affacciato su una
delle più belle spiagge del Mediterraneo,
l’Adam & Eve Hotel ospita i suoi clienti in
camere - quelle standard - di 64 mq, tutte
dotate di terrazzo, tv al plasma, vasca da
bagno con musico e luce terapia. Un vero
e proprio paradiso terrestre questo hotel
High Tech, con una tra le tre Luxury Spa al
mondo e un arredamento minimal in total
white e specchi; l’ideale per rilassarsi dopo
una giornata di conferenze.
il mondo della pesCa sportiva si
inContra Con Greenvision
La FIPSAS, Federazione Italiana Pesca
Sportiva ed Attività Subacquee, è promo-
trice della Manifestazione “Sport Fishing
World Championship”, giunta alla sua
GREENVISIONN E WS
57
GreenVision News
di Gianni De Napolimenbro del CDA del COI
Delegato alla pubblicità comunicazione e [email protected]
58
terza edizione. Tale evento, promosso
dall’Assemblea Generale della Confedera-
zione Internazionale della Pesca Sportiva,
rappresenta una sorta di Olimpiade, vista
la presenza di ben 26 discipline e oltre
3.000 partecipanti in rappresentanza di 66
paesi di tutti i continenti, per un totale di
132 Federazioni Nazionali. Occasione di di-
vertimento e alta visibilità, promozione del
territorio e del turismo, si tratta di un’occa-
sione imperdibile, per la quale si prevedo-
no oltre 30.000 persone. La stima è confer-
mata dalla copertura mediatica; i network
saranno infatti presenti nelle località dove,
dal 28 Agosto al 4 Settembre, si svolgeran-
no le gare. Sei le regioni coinvolte: Umbria,
Lazio, Toscana, Emilia Romagna, Alto Adi-
ge e Liguria. L’onore di organizzare, pro-
muovere e supportare la manifestazione
spetta alla GreenVision che, in qualità di
unico sponsor, sarà presente e disponibile
per la nazionale azzurra di pesca sportiva e
non solo. Gli atleti, infatti, utilizzeranno len-
ti firmate GV durante le gare. Per tutti i par-
tecipanti sarà prodotto un set di occhiali da
sole dotati di lenti dalle caratteristiche spe-
ciali per questa disciplina, in vendita nei
Centri Ottici GreenVision. La Nazione che
avrà ottenuto più vittorie, inoltre, riceverà
una importante riconoscimento: la Coppa
GreenVision, a testimoniare l’attenzione
per i più meritevoli.
Dal 3 al 5 Giugno, a Salerno, si terrà il Fe-
stival Internazionale della Pesca. Inaugu-
razione per un evento che è, appunto, alla
sua prima edizione e nel quale la GreenVi-
sion crede quale possibilità di incontro tra
campioni e culture. Proprio per questo ci
vedrà impegnati in prima linea, come ma-
jor sponsor.
Anche quest’anno, come ormai consuetu-
dine, la GreenVision è major sponsor de
“La Pesca del Cuore”, il binomio perfetto
tra sport e solidarietà. La manifestazione,
coordinata da Carlo Conti, ha il Patrocinio
del Ministero delle Politiche Agricole. Tra i
vip presenti a Orbetello presenti Panariel-
lo, Pupo, Clerici, Masini, Giovanni Galli e
tanti altri. L’evento è inoltre l’occasione di
un raduno Smart per tutti i soci.
“a tutto Gas” Con smart
È con grande piacere che ricordo a tutti uno
dei primi raduni Smart previsto per i giorni
19 e 20 di Giugno. Partenza da Milano con
tappe a Como, Lecco, Sondrio; arrivo a
Bormio per una suggestiva salita sul passo
dello Stelvio. Da non perdere tale occasio-
ne di incontro, imperdibile appuntamento
e momento di scambio di idee fra i soci.
Come già accennato, poi, un altro raduno
è previsto durante la manifestazione di be-
neficenza “La Pesca del Cuore”.
impeGno umanitario e soCiale
Proseguono le operazioni di solidarietà
promosse dalla GreenVision. Fra tutte,
“Facciamoli Vedere”, progetto di aiuto
alle popolazioni africane in difficoltà, in
collaborazione con l’Associazione dei Fa-
tebenefratelli e l’Aeronautica Militare. Per
dare il tuo contributo a quelle persone
che necessitano di occhiali senza poterseli
permettere, dona in un centro GV il tuo vec-
chio paio ormai in disuso. Sarà nostro com-
pito rimetterlo a nuovo per ridare la vista - e
un po’ di felicità - a chi ne ha bisogno.
Dopo aver sponsorizzato con successo il
Convegno Internazionale dei Medici Ocu-
listi specializzati in pediatria oftalmica, la
GreenVision - in esclusiva - sarà testimonial
del Convegno previsto per il 16-18 Giugno
2011. Continua dunque la collaborazione
con la Classe Medica a favore dei bambini,
per assicurare loro un futuro di luce.
Greenvision a portata di CliCk
Da oggi potrete averci sempre in tasca.
Saranno presto disponibili applicazioni su
I-phone e I-pad. Potrete sapere qual è il
centro ottico più vicino a voi e raggiungerci
con facilità. Avrete, inoltre, la possibilità di
provare gli occhiali delle nostre linee diret-
tamente sullo schermo del telefono cellu-
lare per sapere qual è il modello che fa al
caso vostro. Sul social network Facebook,
invece, sarà disponibile una sorta di ufficio
stampa on-line attraverso il quale saran-
no comunicati eventi, iniziative e notizie
continuamente aggiornate. Inoltre, i nostri
esperti saranno a disposizione per rispon-
dere in tempo reale a domande e curiosità.
il marChio di CertifiCazione
Sebbene ne abbiamo già parlato nel nu-
mero precedente, tengo a sottolineare
l’importanza di una certificazione che at-
testi in maniera inequivocabile la qualità
dei nostri prodotti. Il Marchio di Certifica-
zione di Sistema di Gestione Qualità TUV,
fra i più importanti organismi di certifica-
zione, garantisce la qualità GreenVision
secondo gli standard ISO 9001:2000 e
ISO 13485:2004, norme che testimonia-
no l’organizzazione in linea con i requisiti
regolamentari e di mercato, a garanzia di
una buona e sana visione, attraverso la
fabbricazione e l’applicazione di prodotti
e di servizi sicuri, efficienti, qualificati.
Sono 34 i controlli sulla qualità dei forni-
tori, sulla montatura, sulle lenti oftalmiche
e sull’assemblaggio degli occhiali fino alle
verifiche precedenti la consegna del pro-
dotto, infine fornito di documentazione
preparata dall’ottico optometrista. Tale
documentazione prevede la rintraccia-
bilità del dispositivo, le istruzioni
per l’uso e la dichiarazione di
conformità con Registrazione al Ministero
della Salute.
vision Card: tanti vantaGGi, un’u-
niCa Card
Approfitto di questo spazio per ricordare
a tutti la cartà fedeltà di GreenVision. Tale
carta consente di accedere a vantaggi
esclusivi e alla raccolta punti che prevede
importanti benefici tra cui l’acquisto pro-
tetto, il rimborso del 50% in caso di furto,
smarrimento o rottura dell’occhiale vista
e sole.
Si conclude qui il nostro terzo incontro,
con la certezza che la rubrica GreenVision
News sarà sempre ricca di eventi, propo-
siti e migliorie a favore del cliente. Un co-
stante aggiornamento per trovare il favore
e la soddisfazione del cliente. Ed è grazie
agli standard qualitativi che contraddistin-
guono il nostro marchio che siamo sicuri
di riuscirci.
premio taGliaCarne 2010alle imprese:vince Greenvision
In una cornice spettacolare di uno
dei più prestigiosi Hotel e Centro
Congressi d’Europa, alla presenza di
centinaia di Soci del Consorzio Ottico
Italiano è stato conferito al Presiden-
te Fortunato De Gaetano Il Premio Ta-
gliacarne 2010 alle Imprese.
Il Presidente dell’AISM Associazione
Italiana Marketing, Prof. Franco Gia-
comazzi, ha presentato ai convenuti
l’Associazione nata nel 1954 per vo-
lontà del Prof. Guglielmo Tagliacar-
ne, a cui dal 1985 è stato intitolato
il Premio diventato il più importante
riconoscimento italiano a Persone e
ad Organizzazioni che si sono partico-
larmente distinte nello sviluppo, dif-
fusione e applicazione della Cultura e
delle Tecniche di Marketing.
Alla presenza del dr. Giuseppe Carlini,
consigliere Nazionale AISM e membro
del Comitato Tecnico Scientifico che
ha promosso la candidatura del COI, il
Presidente Giacomazzi ha letto la mo-
tivazione con cui il Consiglio Direttivo
AISM ha attribuito il Premio:
“per l’eccellenza nelle politiche di
Marketing distributivo che, con la
valorizzazione della territorialità,
ha consentito agli Associati il con-
tinuo miglioramento dell’ascolto e
del servizio alla Clientela fino a rag-
giungere e consolidare una posizio-
ne primaria a livello nazionale nella
distribuzione organizzata di prodotti
e servizi Ottici.”
59
Gli Ottici GreenVision
42
54
90
5411
63
9
14
11
35
22
4
32
38
17
2
5
27
9
60
GREENVISION
La grande famiglia
Abruzzo
L’AQuiLA
DiEMMEDuE oTTiCAVIA TRENTO, 14/16 - 67051AVEZZANO AQ - T. 086333165
oTTiCA CENTrALEC. C. QUATTRO CANTONI SS 17 KM. 4267100 - L’AQUILA LOC. bAZZANOAQ - T. 0862441851
oTTiCA CENTrALEP.ZZA DUOMO, 56 - 67100L’AQUILA AQ - T. 0862410800
ChiETi
oTTiCA CiPoLLoNEVIA ESTONIA, 9 - 66050SAN SALVO Ch - T. 0873670403
oTTiCA CiPoLLoNEP.ZZA L.V. PUDENTE, 8 - 66054VASTO Ch - T. 0873367293
oTTiCA DE SiMoNEC.SO MARRUCCINO, 29 - 66100CHIETI ChT. 0871348651
oTTiCA DE SiMoNEVIALE NETTUNO, 10 - 66022FRANCAVILLA AL MARE ChT. 0854913452
oTTiCA STELLAVIA POLLIDORI, 5 - 66034LANCIANO ChT. 0872712611
oTTiCA ToPPi ANToNioVIALE bENEDETTO CROCE, 191 - 66100CHIETI ChT. 0871565750
bASiLiCATA
MATErA
oTTiCA 3000P.ZZA RIPOLI, 53/55 - 75025POLICORO MTT. 0835973033
oTTiCA MorAMArCoV.LE REgINA MARgHERITA,84 - 75019TRICARICO MT T. 0835723078
PoTENzA
CENTro oTTiCo MorAMArCoVIA VESCOVADO, 6,8,10 - 85100POTENZA Pz - T. 097127007
oTTiCA MoLAC.SO VITTORIO EMANUELE II, 66 - 85029VENOSA Pz - T. 097237805
CALAbriA
CoSENzA
CENTro bruNoVIALE MARgHERITA, 47 - 87032AMANTEA CS - T. 098241007
CENTro bruNoP.ZZA IV NOVEMbRE, 8 - 87027PAOLA CS - T. 0982587239
CENTroTTiCo PuGLiESEVIALE ALDO MORO, 1 - 87067ROSSANO CS - T. 0983513516
oTTiCA CozzAVIA TRIESTE, 16 - 87046MOLTALTO UFFUgO CS - T. 0984927240
TECNoTTiCA EuroPEACORSO MAZZINI, 80 - 87100COSENZA CS - T. 098423425
CATANzAro
MEDiCALC.SO MAZZINI, 88 - 88100CATANZARO Cz - T. 0961741212
MEDiCALVIA T. CAMPANELLA, 88/D - 88100CATANZARO Cz - T. 0961773825
MEDiCALP.ZZA gARIbALDI, 24 - 88100CATANZARO Cz - T. 0961360501
oTTiCA DiPiC.SO NICOTERA, 226 - 88046LAMEZIA TERME CzT. 096828092
oTTiCA VENTriCEC.SO UMbERTO I, 166 - 88068SOVERATO Cz - T. 096723913rEGGio CALAbriAbLu oTTiCAVIA CORRADO ALVARO, 21/23 - 89018VILLA SAN gIOVANNI rCT. 0965751639
oTTiCA ArGurioVIA DE NAVA, 132 - 89122REggIO CALAbRIA rCT. 096526133-818660
oTTiCA GiANNiLiViGNiC.SO gARIbALDI, 615 - 89127REggIO CALAbRIA rC - T. 096525460
oTTiCA GiANNiLiViGNiVIALE A. MORO, 57/61 - 89124REggIO CALAbRIA rC - T. 096554068
oTTiCA GiANNiLiViGNiC/O C. COMM. LE NINFEEVIALE CALAbRIA - 89131REggIO CALAbRIA rC - T. 0965736125
Vibo VALENTiA
oTTiCA ALToMArEC.SO VITTORIO EMANUELE III, 95 - 89900VIbO VALENTIA VV - T. 096345667
CAMPANiA
AVELLiNo
CENTro oTTiCo rEPPuCCiVIA gIUSEPPE NAPPI, 41/43 - 83100AVELLINO AV - T. 082574600
CENTro oTTiCo MArio ruGGiEroP.ZZA NAPOLITANO, 29 - 83022bAIANO AV - T. 0818244727
CENTro oTTiCo MArio ruGGiEroVIA R. MARCONE, 20 - 83013MERCOgLIANO AV - T. 0825787943
CENTro oTTiCo SCAuziLLoP.ZZA PLEbISCITO, 26 - 83031ARIANO IRPINO AV - T. 0825872834
oTTiCA CruGNALEVIA PAPA gIOVANNI XXIII - 83035gROTTAMINARDA AVT. 0825441554
oTTiCA JoLLYVIA TAgLIAMENTO, 68 - 83100AVELLINO AV - T. 082537250
oTTiCA JoLLYP.ZZA bARTOLI, 27 - 83048MONTELLA AV - T. 082761853
bENEVENTo
oTTiCA FoTo CLiCVIA AMENDOLA, 53 - 82016MONTESARCHIO bNT. 0824835515
CASErTA
CASALiNo oTTiCAVIA g.M. bOSCO, 208/212 - 81100CASERTA CE - T. 0823441083
CASALiNo oTTiCAVIA NAZIONALE APPIA, 221/223 - 81028S. MARIA A VICO CET. 0823758236
oTTiCA CASoLAroVIALE ITALIA, 20 - 81050VITULAZIO CE - T. 0823966861
oTTiCA CASoLAroVIA ETTORE FIERAMOSCA, 25 - 81043CAPUA CET. 0823962345
oTTiCA Di MELLAVIA ROMA, 225 - 81031AVERSA CE - T. 0818902447
NAPoLi
CENTro oTTiCo SCArFAToVIA ROMA, 21 - 80054gRAgNANO NA - T. 0818012947
EFFETTo oTTiCoVIA PANORAMICA, 164 - 80056ERCOLANO NA - T. 0817393069
MArTiNEz oTTiCi DAL 1940C/O C.COMM. IL VULCANOVIA ON. F. NAPOLITANO, 1/b - 80035NOLA NA - T. 0818231114
oPTiCALV.LE L. DA VINCI, 50 - 80055PORTICI NAT. 081488202
oPTiCAL SYSTEMS ProF.A.PASCoTToCORSO UMbERTO I, 19 - 80138NAPOLI NA - T. 0815517449
oTTiCA AMiNTAVIA DELLE ROSE, 23 - 80063PIANO DI SORRENTO NAT. 0815323333
oTTiCA bETTANiNiVIA TOLEDO, 146 - 80134NAPOLI NA - T. 0815523050
oTTiCA CASCiANoVIA LEPANTO, 96 - 80045POMPEI NAT. 0818632769
oTTiCA FoTo CLAuDio PiPoLoVIA AVV. FRANCESCO REggINE, 29 - 80075FORIO D’ISCHIA NA - T. 081997701
oTTiCA FoTo CLAuDio PiPoLoVIA DELLE TERME, 10 - 80077ISCHIA PORTO NAT. 081991865
oTTiCA LAuriAC.SO gARIbALDI, 27 - 80021AFRAgOLA NA - T. 0818691539
oTTiCA LAuriAVIA AMENDOLA, 172 - 80021AFRAgOLA NAT. 0818511852
oTTiCA MArTiNEzC.SO TOMMASO VITALE, 21/23 - 80035NOLA NA - T. 0818231114
oTTiCA PETriKVIALE AUgUSTO, 8/10 - 80125NAPOLI NA - T. 0815931016
oTTiCA PETriKVIA LEOPARDI, 147 - 80125NAPOLI NA - T. 081627741
oTTiCA rANiEri LuiGiVIA gIORDANO, 90 - 80040TERZIgNO NA - T. 0815294155
oTTiCA rECCiAVIA ROMA, 39/41 - 80059TORRE DEL gRECO NAT. 0818813726
oTTiCA rECCiAVIA NAZIONALE, 965 - 80059TORRE DEL gRECO NAT. 0818831388
oTTiCA SACCo - oTTiCi DAL 1802VIA D. CAPITELLI, 34/35/36/37/38 - 80134NAPOLI NA - T. 0815512552
oTTiCA VEDErEC.SO VITTORIO EMANUELE, 27 - 80053CASTELLAMMARE DI STAbIA NAT. 0818718563
PuNTi Di ViSTA MArTiNEzVIA g. MARCONI, 76 - 80036PALMA CAMPANIA NAT. 0815101482
TELoTTiCAP.ZZA gARIbALDI, 28 - 80142NAPOLI NA - T. 081268280
ViSioN oTTiCA Di CArPENTiEriVIA FELICE TERRACCIANO, 144-146 - 80038POMIgLIANO D’ARCO NAT. 0818842273
ViSioN PoiNTVIA DEgLI ARANCI, 117/A-D - 80067SORRENTO NAT. 0818784962
ViSiVA CooPVIALE DEI PINI, 97 - 80131NAPOLI NA - T. 0817445075
ViSiVA CooPVIA O. FRAgNITO, 96 - 80131NAPOLI NA - T. 0815454532
SALErNo
CENTro oTTiCo bAVoSAC.SO VITT.EMANUELE, 141 - 84122SALERNO SA - T. 089224528
CENTro oTTiCo SiLVErioVIA MATTEOTTI, 3 - 84036SALA CONSILINA SA - T. 097521453
LiNEA oTTiCAVIA MATTEO RIPA, 29 - 84025EbOLI SA - T. 0828365470
oTTiCA AMENDoLAVIA A. CESARANO, 59/61 - 84016PAgANI SA - T. 0815155747
oTTiCA CASCiANoVIA NAZIONALE, 140 - 84018SCAFATI SA - T. 0818502695
oTTiCA DELLA PorTAVIA MURELLE, 31 - 84012ANgRI SAT. 081947464
oTTiCA DELLA PorTAVIA bRIg. gIOACCHINO D’ANNA, 21 - 84012ANgRI SA - T. 0815138739
oTTiCA DELLA PorTAVIA g. CERRATO, 11 - 84083CASTEL SAN gIORgIO SAT. 0815161132
oTTiCA DELLA PorTAC.SO VITT.EMANUELE, 27 - 84014NOCERA INFERIORE SAT. 081925865
oTTiCA DELLA PorTAC.SO AMENDOLA, 104 - 84087SARNO SAT. 0815136600
oTTiCA Di MAioC.SO UMbERTO I, 331 - 84013CAVA DE’ TIRRENI SA - T. 089341646
oTTiCA MAiESEP.ZZA VITTORIO EMANUELE, 17 - 84078VALLO DELLA LUCANIA SAT. 09744837
61
oTTiCA MAiESEVIA NAZIONALE, 28 - 84040CASAL VELINO SA - T. 097462992
oTTiCA SESSAC.SO DIAZ, 101 - 84085MERCATO SAN SEVERINO SAT. 089879009
oTTiCA SESSAVIA SAN LEONARDO, 52 - 84100SALERNO SA - T. 0897728508
oTTiCA SuDS.S. MARTIRI SALERNITANI, 35/37 - 84122SALERNO SA - T. 089229566
oTTiCo CASCiANo MArioVIA NAZIONALE, 325 - 84018SCAFATI SA - T. 0818639800
ViSioN PoiNTVIA PASITEA, 90/b - 84017POSITANO SA - T. 0898122058
EMiLiA roMAGNA
boLoGNA
boVESi SuPEroPTiCALVIALE MARCONI, 12 - 40026IMOLA bo - T. 054234955
CENTro ViSioNEVIA MAZZINI, 9 - 40046PORRETTA TERME bo - T. 053421230
ETruSCoTTiCAVIA PORRETANA NORD, 25 - 40043MARZAbOTTO bo - T. 051932801
ETruSCoTTiCAVIA DEL MERCATO, 6 - 40037SASSO MARCONI boT. 0516751186
L’oTTiCA Di SErrA & FANToNiVIA g. MATTEOTTI, 20/C - 40129bOLOgNA bo - T. 051374651
oTTiCA ALiCEVIA bOLOgNA, 110 - 40017SAN gIOVANNI IN PERSICETO boT. 0516871164
oTTiCA bArDELLEVIA A. RIgHI, 32/b - 40126bOLOgNA bo - T. 051267770
oTTiCA DELLA PiAzzAP.ZZA CAPITANI DELLA MONTAgNA, 34-35 - 40038VERgATO boT. 0516740364
oTTiCA GArAGNANi DAL 1926VIA MONTEgRAPPA, 3/2 b - 40121bOLOgNA bo - T. 051222622
oTTiCA GArAGNANi DAL 1926VIA MAZZINI, 146 - 40138bOLOgNA bo - T. 051397302
oTTiCA GArAGNANi DAL 1926VIA SANTO STEFANO, 38/A - 40125bOLOgNA bo - T. 051222487
oTTiCA PASQuiNiVIA INDIPENDENZA, 20/M - 40121bOLOgNA boT. 051228474
oTTiCA ViSioNVIA ROMA, 185 - 40052bARICELLA bo - T. 051873140
oTTiCA ViSioNVIA MATTEOTTI, 6 - 40053bAZZANO bo - T. 051830904
oTTiCA ViSioNVIA CENTO, 226 - 40010S. MATTEO DELLA DECIMA boT. 0516826150
oTTiCA zoLLiP.ZZA VITTORIO VENETO, 12 - 40046PORRETTA TERME bo - T. 053422198
PuNTo Di ViSTAVIA DON PASTI, 18 - 40050FUNO DI ARgELATO bo - T. 051861103
ForLì-CESENA
oTTiCA TrAViSANiC.SO CAVOUR, 15 - 47023CESENA FC - T. 054728689
oTTiCA ViSioNC.SO DELLA REPUbbLICA, 106 - 47121FORLI FC - T. 054320033
FErrArA
FoTo oTTiCA GrEChiVIA REPUbbLICA 42/D - 44012bONDENO FE - T. 0532893297
oTTiCA PuNTo Di ViSTAPIAZZA gARIbALDI, 22/A - 44012bONDENO FE - T. 0532897573
oTTiCA ViSioNVIA MAZZINI, 82 - 44100FERRARA FE - T. 0532202967
STuDio oPToMETriCo PASTi FrANCoP.ZZA UMbERTO I, 13 - 44015PORTOMAggIORE FE - T. 0532811072
MoDENA
ANGELo LuGLi oCChiALiCORSO A. PIO, 32 - 41012CARPI Mo - T. 059696073
CENTro oTTiCo ViSioNV.LE MURATORI, 240 - 41100MODENA Mo - T. 059223336
FrEE & CLASSC/O C. COMM. PANORAMAVIA ARCHIMEDE, 9 - 41049SASSUOLO Mo - T. 0536815884
oTTiCA CriSTALLoVIALE XX SETTEMbRE, 51/A - 41049SASSUOLO MoT. 0536882884
oTTiCA DEL CENTroVIA E. ZANASI, 11/D - 41051CASTELNUOVO RANgONE MoT. 0599781095
oTTiCA DuEMiLAVIA S. gIOVANNI bOSCO, 1 - 41043FORMIgINE Mo - T. 059573192
oTTiCA FrEE SErViCEVIA C.SIgONIO, 272 - 41100MODENA MoT. 059304800
oTTiCA MoDErNAVIA EMILIA CENTRO, 309 - 41100MODENA Mo - T. 059243517
oTTiCA SArAVIA DELLA PACE, 584 - 41058VIgNOLA MoT. 059773497
oTTiCA SArA CENTroC.SO ITALIA, 60 - 41058VIgNOLA Mo - T. 059772663
oTTiCA VENTurELLiVIA SINISTRA gUERRO, 24/D - 41014CASTELVETRO Mo - T. 059790940
ouTLET oTTiCAVIA gRAMSCI, 227 - 41122MODENA Mo - T. 0599781782
riFLESSi NELL’oTTiCAVIA EMILIA OVEST, 1480 - 41123MODENA MoT. 059848943
SPAzio ViSTAVIA AgNINI, 37 - 41037MIRANDOLA Mo - T. 053522754
SPAzio ViSTAC/O C.COMM. I gELSIVIA VIgNOLESE, 835/F - 41100MODENA Mo - T. 059364990
PiACENzA
oTTiCA PAGANiP.ZZA DUOMO, 6 - 29100PIACENZA PC - T. 0523326610
oTTiCA PAGANiVIA MANFREDI, 49 - 29100PIACENZA PC - T. 0523759050
rAVENNA
ForLiNi oPTiCAL SPECiALiSTVIA bERLINgUER, 82 - 48100RAVENNA rAT. 0544401215
oTTiCA ArGurioC.SO MAZZINI, 22 - 48018FAENZA rA - T. 054622440
oTTiCA DiNo MArANGoNiP.ZZA MAZZINI, 65 - 48022LUgO rA - T. 054523273
oTTiCA GASPEriNiVIA CAIROLI, 17/A - 48100RAVENNA rA - T. 0544218210
rEGGio EMiLiA
ATELiEr oTTiCoC.SO VALLISNERI, 14 A/b - 42019SCANDIANO rE - T. 0522857794
ATELiEr oTTiCoC. ACQUISTI MONTECCHIO VIALE DELLE SCIENZE, 17 - 42027MONTECCHIO EMILIA rET. 0522866726
ATELiEr oTTiCo GrEENViSioNVIA STATALE 467, 28H - 42019SCANDIANO rE - T. 0522985203
ATELiEr oTTiCo GrEENViSioNP.ZZA SPALLANZANI, 2/A - 42019SCANDIANO rE - T. 0522766757
riMiNi
FoTo oTTiCA PoLVErELLiVIA ROMA, 100 - 47900RIMINI rN - T. 054125856
oTTiCA ASToLFiVIALE MATTEOTTI, 23 - 47841CATTOLICA rN - T. 0541953841
oTTiCA PAPiNiVIA F.LLI CERVI, 151 - 47838RICCIONE rN - T. 0541697811
oTTiCA PoLVErELLiVIA PASCOLI, 10 - 47833MORC. DI ROM. rN - T. 0541988237
TECNo oTTiCAVIA DEL PASSETTO, 111 - 47891SAN MARINO rN - T. 0549878521
FriuLi VENEziA GiuLiA
GoriziA
STuDio oTTiCo GrEENViSioNVIA VITT. VENETO, 34 - 34170gORIZIA GoT. 048132870
PorDENoNE
CENTro oTTiCo SAN MArCoVIALE MARTELLI, 10/A - 33170PORDENONE PNT. 043427603
PuNTo Di ViSTAVIA MAZZINI, 1 - 33082TIEZZO - AZZANO DECIMO PNT. 0434581287
TriESTE
CENTro oTTiCo boSSiLARgO SIDNEY SONNINO, 5 - 34138TRIESTE TS - T. 040774787
uDiNE
EMiLio GiACobbi oTTiCAVIA PAOLO SARPI, 15 - 33100UDINE uD - T. 04321790262
oTTiCA EPiSP.ZZA INDIPENDENZA, 31 - 33053LATISANA uD - T. 0431521095
oTTiCA EPiSVIA CIVIDALE, 29 - 33057PALMANOVA uD - T. 0432928909
oTTiCA EPiSVIA ROMA, 6 - 33052CERVIgNANO DEL FRIULI uD T. 0431371160
LAzio
FroSiNoNE
oTTiCA E FoTo FrioNiVIA UMbERTO I, 1/3 - 03018PALIANO Fr - T. 0775579427
oTTiCA FrioNiV.LE REgINA MARgHERITA, 19/21/23 - 03012ANAgNI Fr - T. 0775739187
oTTiCA FrioNiVIA FONTE ANTICOLANA, 4 - 03014FIUggI Fr - T. 0775507021
oTTiCA FrioNiVIA PIAggIE, 184 - 03010PIgLIO Fr - T. 0775501566
oTTiCA FrioNiVIA ROTAbILE S.FRANCESCO - 03012LOC. FINOCCHIETO ANAgNI FrT. 0775768574
oTTiCA GAbriELEVIA b. CATALDI, 2-6 - 03036ISOLA DEL LIRI Fr - T. 0776812157
LATiNA
AroNiCA oTTiCA oPToMETriAVIA VITRUVIO, 20 - 04023FORMIA LT - T. 0771771934
MorETTo oTTiCAVIA DUCA DEL MARE, 27/31 - 04100LATINA LT - T. 0773695435
oTTiCA MArzoLiVIALE V. EMANUELE III, 33 - 04022FONDI LT - T. 0771502069
oTTiCA MENiChELLiVIA ROMA, 80 - 04019TERRACINA LT - T. 0773700283
oTTiCA MorETToVIA EUgENIO DI SAVOIA, 13/15 - 04100LATINA LT - T. 0773697995
riETi
oTTiCA CurCiVIA CINTIA, 41/43 - 02100RIETI ri - T. 0746274543
roMA
CANTiEri oTTiCiC/O C.COMM.DIMA SHOPP. bUFFALOTTAVIA DELLA bUFALOTTA, 548 - 00139ROMA rM - T. 0687201370
CAPALDo oTTiCAVIA DELLE COPPELLE, 24 - 00186ROMA rM - T. 066877364
CAPALDo oTTiCAVIA SEggIANO, 1/3 - 00139ROMA rM - T. 068107351
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CAPALDo oTTiCAVIA DI RIPETTA (PIAZZA DEL POPO-LO), 253 - 00186ROMA rMT. 063220157
CENTro oTTiCo DEL Dr. MiLiTErNiVIA MATTEOTTI, 67-69 - 00015MONTEROTONDO rM T. 0690627301
CENTro oTTiCo FAVAVIA P. MAFFI, 68/b - 00168ROMA rMT. 063070593
CENTro oTTiCo FAVAC/O C.COMM. IL FONTANILEVIA DELLA VALLE DEI FONTANILI, 11 - 00168ROMA rM - T. 066143753
CENTro oTTiCo oPTi ChiCVIA DEI gALLA E SIDAMA, 57-59 - 00199ROMA rM - T. 0686391631
CENTro oTTiCo VASAriAEROPORTO DI FIUMICINO - 00050FIUMICINO rM - T. 0665955836
CENTro oTTiCo VASAriP.ZZA DELLA REPUbbLICA, 61 - 00185ROMA rM - T. 064882240
CENTro oTTiCo VASAriVIA DELLA CROCE, 74/A - 00187ROMA rM - T. 066794160
CENTro oTTiCo VASAriVIA SICILIA, 36/38 - 00187ROMA rM - T. 064823637
CENTro oTTiCo VASAriVIA APPIA NUOVA, 15 - 00183ROMA rMT. 0670496529
CENTro oTTiCo VASAriVIA CANDIA, 123/125 - 00192ROMA rMT. 0639733576
F.i.o.S. CoNTACTVIA DEL VIMINALE, 41 - 00184ROMA rM - T. 064883476
FoTo oTTiCA TuLLiVIA g. MATTEOTTI, 32 - 00042ANZIO rMT. 069831533
iST. oTTiCo FioS Dr G. roNCACCiAVIA DEL VIMINALE, 43 - 00184ROMA rMT. 064819051
iSTiTuTo oTTiCo bErTi MANriCoVIA DEL TREVIO, 43 - 00019TIVOLI rM - T. 0774312685
oPTiCA FrEE ShoPVIA MURA DEI FRANCESI, 164 - 00043CIAMPINO rM - T. 067963738
oPTiSTYLVIA DIEgO ANgELI, 81 - 00159ROMA rM - T. 064390692
oTTiCA bAroNiVIA DI ACILIA, 57/b - 00125ROMA rM - T. 0652353856
62
oTTiCA CANDiNoVIA F. OZANAM, 52 - 00152ROMA rMT. 06535642
oTTiCA CANDiNoVIA gREgORIO VII, 377 - 00163ROMA rM - T. 06633244
oTTiCA CoSTANzoVIA LAMARMORA, 15 - 00040POMEZIA rMT. 069108646
oTTiCA DAVoLi Di DoTT.SSA D.bErNArDiVIA NOMENTANA NUOVA, 107/109 - 00141ROMA rM - T. 068177741
oTTiCA EFFE ErrEVIA CASILINA, 1912/Ab - 00132ROMA rMT. 062072680
oTTiCA EFFE ErrEVIALE bEETHOVEN, 80/82 - 00144ROMA rM - T. 065925541
oTTiCA EFFE ErrEVIA CASILINA, 402 - 00030SAN CESAREO rMT. 0695595009
oTTiCA FEMiLC.SO MATTEOTTI, 158 - 00040ALbANO LAZIALE rMT. 0693263036
oTTiCA GioVANNoTTiVIA DUCA DEgLI AbRUZZI, 18 - 00053CIVITAVECCHIA rMT. 076625322
oTTiCA GrANDEVIA PRENESTINA, 363/Ab - 00177ROMA rM - T. 062594579
oTTiCA hAWArAVIA DIEgO SIMONETTI, 50 - 00122LIDO DI OSTIA rMT. 065683709
oTTiCA hAWArAP.ZZA ESCHILO, 60-61 - 00125ROMA rM - T. 0652363902
oTTiCA MArCoNiC.SO gRAMSCI, 29 - 00045gENZANO DI ROMA rMT. 069397405
oTTiCA MioTToVIA DELLA COSTITUENTE, 32 - 00046gROTTAFERRATA rM - T. 069410773
oTTiCA NArCiSiVIA MARX, 141/143 - 00137ROMA rM - T. 0686891367
oTTiCA orMEAP.ZZA ORMEA, 34 - 00166ROMA rMT. 0661550280
oTTiCA PErAzziNiVIA bEVAgNA, 66 - 00191ROMA rM - T. 063337270
oTTiCA VENTuriP.ZZA F. CARLI, 8/9 - 00191ROMA rMT. 0636307421
VALENTiNi oTTiCA oFTALMiCAVIA LUCREZIO CARO, 72 - 00193ROMA rMT. 063612654
ViTErbo
F.LLi SorriNi FoTo oTTiCACORSO ITALIA, 110 - 01100VITERbO VT T. 0761340992
oTTiCA FAbbriVIA AURELIA TARQUINIA, 22 - 01014MONTALTO DI CASTRO VTT. 076689590
LiGuriA
GENoVA
DE PAoLi oTTiCiVIA ObERDAN, 218/R - 16167gENOVA GE - T. 0103728480
DE PAoLi oTTiCiVIA ObERDAN, 79/R - 16167gENOVA GET. 010321267
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iMPEriA
iSTiTuTo oTTiCoVIA bLENgINO, 31 - 18018TAggIA iM - T. 018441156
L’oCChiALEVIA STAZIONE, 32 - 18018TAggIA iM - T. 018441632
SuN & FAShioNVIA C.QUEIROLO, 17/19 - 18018TAggIA iM - T. 018442268
LA SPEziA
CENTro oTTiCo GiACoMELLiP.ZZA SANT’AgOSTINO, 14 - 19121LA SPEZIA SP - T. 0187743784
CENTro oTTiCo GiACoMELLiVIA SAN CIPRIANO, 19/21 - 19124LA SPEZIA SP - T. 0187-23123
SAVoNA
FoTo oTTiCA roCChETTiVIA gRAMSCI, 9-11 - 17047VADO LIgURE SV - T. 019880776
oTTiCA roCChETTiVIA PAOLO bOSELLI, 37/R - 17100SAVONA SV - T. 019826867
LoMbArDiA
bErGAMo
CENTro oTTiCo SArNiCoVIA ROMA, 68 - 24067SARNICO bG - T. 035914140
CENTro oTTiCo TrESCorEVIA LOCATELLI, 5 - 24069TRESCORE bALNEARIO bGT. 035941787
oTTiCA DANTEVIA COLLEONI, 4-8 - 24058ROMANO DI LOMbARDIA bGT. 0363910109
oTTiCA roLiNVIA XX SETTEMbRE, 58 - 24100bERgAMO bG - T. 035213292
oTTiCA roLiNC.COMM.LE CURNOVIA E. FERMI, 1 - 24035CURNO bG - T. 035462330
oTTiCA roLiNVIA MAZZINI, 103 - 24018VILLA D’ALME’ bG - T. 035541471
brESCiA
oTTiCA Ai MirACoLiC.SO MARTIRI LIbERTA’, 38/A - 25121bRESCIA bS - T. 03044539
CoMo
EYES oTTiCAVIA VARESINA, 193 - 22100COMO CoT. 031592771
FoTo oTTiCA FANTiNAToC.SO XXV APRILE, 123 - 22036ERbA Co - T. 031642176
FoToTTiCA bErNASCoNiVIA bELLINZONA, 291 - 22100PONTE CHIASSO Co - T. 031541580
oTTiCA CoNFALoNiEriVIA VOLTA, 5 - 22063CANTU’ Co - T. 031714783
oTTiCA DEL Co’VIA gARIbALDI, 22/A - 22018PORLEZZA Co - T. 034461971
oTTiCA FANTiNAToVIA ROMA, 8 - 22035CANZO Co - T. 031682443
oTTiCA FoTo FAbriSVIA MAZZINI, 4 - 22070APPIANO gENTILE CoT. 031930339
oTTiCA GhizzoNiVIA V. EMANUELE, 11 - 22100COMO Co - T. 031264443
oTTiCA GioDiNi Di GArCEAVIA IV NOVEMbRE, 41 - 22040ALZATE bRIANZA Co - T. 031631894
oTTiCA oPToMETriA rAVErA LuCiANoVIA REg. MARgHERITA, 6 - 22075LURATE CACCIVIO Co - T. 031491458
oTTiCA VErGoTTiNiVIA CALVI, 12 - 22010MENAggIO Co - T. 031950223
oTTiCA VErGoTTiNiP.ZZA MAZZINI, 12/14 - 22021bELLAgIO Co - T. 031950223
oTTiCA ViDoriVIA XX SETTEMbRE, 79 - 22075LURATE CACCIVIO Co - T. 031490143
oTTiCA ViLLAVIA PACE, 29 - 22074LOMAZZO Co - T. 0296371034
CrEMoNA
oTTiCA DANTEVIA MATTEOTTI, 15 -26029SONCINO Cr - T. 0363910109
LECCo
ArTFoTo roNCAToC.SO EMANUELE FILIbERTO, 93/A - 23900LECCO LC - T. 0341421300
CENTro oTTiCo CATTANEoVIA MARIO gREPPI, 7/C - 23899RObbIATE LC - T. 039513179
CENTro oTTiCo GALAVIA PARODI, 14 - 23826MANDELLO DEL LARIO LCT. 0341731290
CENTro oTTiCo SErGio CALDiroLAP.ZZA LIbERTA’, 21 - 23873MISSAgLIA LC - T. 0399241910
CorTi CENTro ViSioNE MErATEVIA A. DE gASPERI, 115 - 23807MERATE LC - T. 0399903153
CorTi oTTiCA E FoToVIA S. AgNESE, 7/9 - 23854OLgINATE LC - T. 0341681484
FoTo oTTiCA LoVAT WALTErVIA RISORgIMENTO, 6 - 23826MANDELLO DEL LARIO LC - T. 0341730510
GioiELLEriA E oTTiCA PANzEriVIA AZZONE VISCONTI, 54 - 23900LECCO LC - T. 0341368585
GioiELLEriA E oTTiCA PANziEriP.ZZA DON gNOCCHI, 14 - 23851gALbIATE LC - T. 0341540368
GoLDEN EYEP.ZZA MAZZINI, 11 - 23900LECCO LC - T. 0341284179
NuoVA oTTiCAVIA PROVINCIALE, 44 - 23843DOLZAgO LC - T. 0341451210
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oTTiCA bEriVIA V. EMANUELE, 10 - 23815INTRObIO LCT. 0341980500
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oTTiCA CALDiroLAP.ZZA REPUbbLICA, 5 - 23880CASATENOVO LC - T. 0399204373
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oTTiCA CoNSoNNiP.ZZA PRINETTI, 30 - 23807MERATE LC - T. 0399902967
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oTTiCA MuSCETTiVIA gARIbALDI, 125 - 23891bARZANO’ LCT. 039955389
oTTiCA oPToMETriA GioVENzANAVIA MILANO, 6 - 23871LOMAgNA LC - T. 0395300560
oTTiCA SPECKENhAuSErVIA FRATELLI CAIROLI, 9H - 23900LECCO LC - T. 0341368298
SoLE ViSTA SPorTVIA ROMA, 51 - 23855PESCATE LC - T. 0341287376
LoDi
ViSuAL oTTiCAVIA EMILIA, 2 - 26836MONTANASO LOMbARDO LoT. 0371412163
MiLANo
CiNE FoTo oTTiCA MAzzuCChELLiP.ZZA WAgNER, 4 - 20145MILANO Mi - T. 0248003696
iSTiTuTo oTTiCo CoNTALENSVIA MILANO, 71 - 20096PIOLTELLO MiT. 0292106500
L’oCChiALEriADELLo STuDio CArELLiVIA CARDUCCI, 13 - 20123MILANO Mi - T. 02866212
oTTiCA ALEArDiC.SO SAN gOTTARDO, 2 - 20136MILANO Mi - T. 0289409059
oTTiCA brAMbiLLAVIA L. DA VINCI, 5 - 20062CASSANO D’ADDA MiT. 036360471
oTTiCA CLEMENTEV.LE COOPERAZIONE, 1/A - 20095CUSANO MILANINO Mi - T. 026133630
oTTiCA Di GiroLAMo D.G.o.VIA CAVOUR, 11 - 20090OPERA Mi - T. 0257601411
oTTiCA Di GiroLAMo D.G.o.VIA gRAMSCI, 2/4 - 20089ROZZANO Mi - T. 028243270
oTTiCA Di GiroLAMo D.G.o.VIALE LOMbARDIA, 10 - 20089ROZZANO MiT. 0257505199
oTTiCA FoCuSP.ZZA bAUSAN, 3 - 20158MILANO Mi - T. 0239310151
oTTiCA FoTo CiNEDi rEGiNA MASCAzziNiVIA PORPORA, 128 - 20131MILANO Mi - T. 0270630373
oTTiCA GALuzziC.SO LODI, 1 - 20135MILANO Mi - T. 025516590
oTTiCA M3P.ZZA RISORgIMENTO, 15 - 20066MELZO Mi - T. 029551910
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oTTiCA rhoDENSEVIA CAPUANA ANg. C.SO EUROPA - 20017RHO Mi - T. 029308114
oTTiCA SALAiST. oTTiCo oPToMETriCoVIA DANTE, 30 - 20099MILANO Mi - T. 0222472603
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oTTiCo GENiToNiVIA MONTE gRAPPA, 111 - 20092CINISELLO bALSAMO MiT. 0266010360
STuDio CArELLiLENTI A CONTATTO DA TUTTO IL MONDOP.LE CADORNA, 15 - 20123MILANO MiT. 02878984
63
MANToVA
FoTo oTTiCA bENATTiVIA ROMA, 41 - 46100MANTOVA MN - T. 0376320445
FoTo oTTiCA bENATTiP.ZZA gARIbALDI, 14 b - 46029SUZZARA MN - T. 0376531809
MoNzA E briANzA
iSTiTuTo oTTiCo CAPPELLETTiVIA CIALDINI, 15 - 20036MEDA Mb - T. 036270468
oTTiCA biASSoNoP.ZZA ITALIA, 12 - 20046bIASSONO Mb - T. 0392752273
oTTiCA CASLiNiVIA CUSANI, 31 - 20048CARATE bRIANZA MbT. 0362903807
oTTiCA oPToMETriA GioVENzANAVIA VITTORIO EMANUELE, 19 - 20900MONZA Mb - T. 0392304406
oTTiCA TorChioVIA MANZONI, 25 - 20052MONZA Mb - T. 039360348
PAViA
oTTiCA PriSMAV.LE CERTOSA, 40 - 27012CERTOSA DI PAVIA PV - T. 038221103
oTTiCA PriSMAVIALE C. bATTISTI, 33 - 27100PAVIA PV - T. 038221103
oTTiCA PriSMAVIA g. DI VITTORIO, 1/3 - 27020TRAVACO’ SICCOMARIO PVT. 0382556401
STuDio CArELLiLENTI A CONTATTO DA TUTTO IL MONDOP.ZZA DELLA VITTORIA, 2 - 27100PAVIA PVT. 038233778
SoNDrio
FoTo oTTiCA VALEriVIA NAZIONALE, 81 - 23823COLICO SoT. 0341941333
FoTo oTTiCA VALEriVIALE AMbROSETTI, 25 - 23017MORbEgNO So - T. 0342610176
GioiELLEriA oTTiCA ANGELiNiVIA gERA, 10 - 23030CHIURO So - T. 0342482354
oroL. orEF. oTTiCA PANizzAVIALE ITALIA, 24 - 23037TIRANO So - T. 0342701335
oTTiCA DAMiANiL.gO RISORgIMENTO, 5 - 23037TIRANO So - T. 0342701766
oTTiCA FuSCELLiVIA ITALIA, 12 - 23037TIRANO So - T. 0342703300
oTTiCA GiuLiANo ViTALiVIALE MALOggIA, 6/E - 23022CHIAVENNA So - T. 034336267
oTTiCA LAzzErigALLERIA CAMPELLO, 15 - 23100SONDRIO SoT. 0342514755
oTTiCA oCChi 1907VIA ROMA, 6/A - 23032bORMIO SoT. 0342901390
oTTiCA PASSEriNiVIA VANONI, 43 - 23017MORbEgNO So - T. 0342611535
oTTiCA SPECKENhAuSErC.SO ITALIA, 8 - 23100SONDRIO So - T. 0342513223
oTTiCA VALTELLiNESEVIA PIAZZI, 31 - 23100SONDRIO So - T. 0342212880
VALGoi oTTiCA oPToMETriAVIA S. VITALE, 10 - 23032bORMIO So - T. 0342903374
VErGoTTiNiCORSO XXV APRILE, 3 - 23100SONDRIO So - T. 0342512303
VArESE
iSTiTuTo oTTiCo 3 VVIA gENOVA, 5 - 21047SARONNO VA - T. 0296701832
L’oTTiCAVIA ZANONI, 13 - 21037LAVENA PONTE TRESA VAT. 0332550338
L’oTTiCo DEL CENTroC.COMM.LE MALPENSA UNOVIA LARIO, 37 - 21013gALLARATE VA - T. 0331779655
L’oTTiCo DEL CENTroC/O C.COMM.LE COOPVIA M.TE SAN MICHELE, 71 - 28021TRADATE VA - T. 0331814076
oTTiCA CArCANoP.ZZA XX SETTEMbRE, 5 - 21100VARESE VA - T. 0332284641
oTTiCA CArCANoP.ZZA PODESTA’, 2 - 21100VARESE VA - T. 0332288564
MArChE
ANCoNA
FoTo oTTiCA PALMAP.ZZA DEL COMUNE, 16 - 60044FAbRIANO AN - T. 073221262
MANNA AL PiANo V.LE COLOMbO, 10 - 60128ANCONA AN - T. 071893998
oTTiCA MANNAP.ZZA ROMA, 11/12 - 60121ANCONA AN - T. 071202647
oTTiCA SANSEVEriNATiC.SO MAZZINI, 53/55 - 60027OSIMO AN - T. 071715603
oTTiCA SANSEVEriNATiVIA M. POLO, 182 - 60027OSIMO AN - T. 0717132650
SErGio CASAGrANDE oTTiCAC.SO 2 gIUgNO, 111 - 60019SENIgALLIA AN - T. 071659413
ASCoLi PiCENo
oTTiCA TALAMoNTiVIA XX SETTEMbRE, 17 - 63039SAN bENEDETTO DEL TRONTO APT. 0735587387
oTTiCA TALAMoNTiV.LE SECONDO MORETTI, 58 - 63039SAN bENEDETTO DEL TRONTO AP T. 0735587447
FErMo
oTTiCA FELiCioNiVIA MAZZINI, 111 - 63821PORTO SANT’ELPIDIO FMT. 0734996269
MACErATA
CENTro oTTiCo ErCoLiVIA DELLA PACE, 18 - 62029TOLENTINO MC - T. 0733968684
CENTro oTTiCo MATALoNiVIA DANTE ALIgHIERI, 124 - 62012CIVITANOVA MARCHE MCT. 0733771861
oTTiCA PiETroNiC.SO CAIROLI, 35 - 62100MACERATA MC - T. 0733233027
PiETroNi TrENDC.SO CAVOUR, 14 - 62100MACERATA MCT. 0733231600
PESAro E urbiNo
oTTiCA oMiCCioLiVIA FLAMINIA, 176 - 61030SALTARA Pu - T. 0721894492
PuNTo Di ViSTAVIA ROSSINI, 64 - 61100PESARO E URbINO PuT. 072133939
PiEMoNTE
ALESSANDriA
2 EMME oTTiCAS.S. PER VOgHERA, 23 - 15057TORTONA AL - T. 0131850520
FoTo oTTiCA rEborAVIA gIACOMETTI, 36 - 15067NOVI LIgURE AL - T. 014373561
oTTiCA MArio MENEGAzziC.SO bAgNI, 16 - 15011ACQUI TERME AL - T. 0144322430
oTTiCA TEChNE’VIA MAZZINI, 37 - 15100ALESSANDRIA AL - T. 0131267895
biELLA
oTTiCA iNNoCENTi ELiSAbETTAVIA COLETTA, 1/bIS - 13811ANDORNO MICCA biT. 0152476010
oTTiCA iNNoCENTi ELiSAbETTAP.ZZA ADUA, 9/C - 13900bIELLA biT. 015404467
oTTiCA zoNCoVIA MAZZINI, 25 - 13836COSSATO bi - T. 0159842500
CuNEo
CENTro oTTiCo DiECiDECiMiC.SO PIAVE, 19 - 12051ALbA CN - T. 0173282331
L’oTTiCo Di CArAGLioVIA ROMA, 97 - 12023CARAgLIO CN - T. 0171619922
oTTiCA CASATiVIA MAMELI, 4/bIS - 12100CUNEO CNT. 0171693114
oTTiCA FrANCoVIA gARIbALDI, 110 - 12060gALLO DI gRINZANE CAVOUR CNT. 0173262770
oTTiCA MANFrEDiP.ZZA SAN PIETRO, 2/A - 12084MONDOVI’ CN - T. 017447887
oTTiCA PiEroP.ZZA SAVONA, 42 - 12074CORTEMILIA CNT. 017381978
oTTiCA PiEroVIA XX SETTEMbRE, 10 - 12058SANTO STEFANO bELbO CNT. 0141843170
NoVArA
CENTro oTTiCo DiECiDECiMiP.ZZA DELLA REPUbbLICA, 10 - 28050POMbIA No - T. 0321921050
CENTro oTTiCo DiECiDECiMiP.ZZA MARTIRI, 34 - 28047OLEggIO No - T. 032194426
CENTro oTTiCo DiECiDECiMiVIA SEMPIONE, 1 - 28040VARALLO POMbIA No - T. 0321921040
L’oTTiCo DEL CENTroC/O C.COMM.LE IPERCOOP - 28021bORgOMANERO No - T. 0322831262
oTTiCA MoSCATELLiVIA gRAMSCI, 20 - 28066gALLIATE No - T. 0321863640
oTTiCA WoLFCORSO REPUbbLICA, 86 - 28041ARONA No - T. 032245451
ToriNo
DoCChiALiVIA DON MINZONI, 1 - 10082CUORgNE’ To - T. 012468765
DoCChiALiC.SO TORINO, 47 - 10086RIVAROLO CANAVESE To - T. 012427752
DoCChiALiVIA IVREA, 26 - 10086RIVAROLO CANAVESE To - T. 012429158
iL PuNTo D’oTTiCAV.LE XXIV MAggIO, 10 - 10093COLLEgNO To - T. 0114052936
iSTiTuTo oTTiCo zANETTAVIA CERNAIA, 30 - 10122TORINO To - T. 011541720
oroLoGEriA oTTiCA ANSELMoVIA ROMA, 62 - 10094gIAVENO To - T. 0119365676
oTTiCA FoToGrAMMAVIA MONTEgRAPPA, 25 - 10064PINEROLO To - T. 0121396959
oTTiCA iriDEAVIA MAZZINI, 49 - 10091ALPIgNANO To - T. 0119676286
oTTiCA LENSC.SO DE gASPERI, 16/C - 10126TORINO To - T. 0115807563
oTTiCA LENSC.SO ORbASSANO, 126 - 10136TORINO To - T. 011365663
oTTiCA ViSTA 2000VIA gARIZIO, 1/A - 10139TORINO To - T. 011746295
oTTiCA ViSuSVIA RIbET, 10 - 10062LUSERNA S. gIOVANNI ToT. 0121909637
oTTiCA ViSuSVIA ARNAUD, 5 - 10066TORRE PELLICE To - T. 0121933260
TEChNoViSioNVIA VITTORIO EMANUELE, 111 - 10023CHIERI To - T. 0119422701
VErbANo-CuSio-oSSoLA
CENTro oTTiCo DiECiDECiMiC.SO ITALIA, 24 - 28838STRESA Vb - T. 032331800
oTTiCA WoLFC.SO PAOLO FERRARIS, 32 - 28845DOMODOSSOLA Vb - T. 032444383
PuGLiA
bAri
MiSTEroPTiKC.SO VITTORIO EMANUELE, 213/215 70019TRIggIANO bA - T. 0804622836
oTTiCA buXVIA XX SETTEMbRE, 26/28 - 70022ALTAMURA bA - T. 0803111986
oTTiCA buXCORSO gARIbALDI, 22 - 70038TERLIZZI bA - T. 0803516770
oTTiCA iuriNo Di iuriNo ANToNioVIA MOLA, 64 - 70018RUTIgLIANO bA - T. 0804761655
oTTiCA iuriNoP.ZZA XX SETTEMbRE, 11 - 70042MOLA DI bARI bA - T. 0804741569
oTTiCA LoMbArDiP.ZZA VITTORIO VENETO, 19 - 70019TRIggIANO bA - T. 0804683636
oTTiCA MAzziLLiCORSO gARIbALDI, 132 - 70033CORATO bA - T. 0808721636
oTTiCA MiKiVIA MUZIO SFORZA, 9/11 - 70043MONOPOLI bA - T. 0809303199
oTTiCA MorAMArCoVIA C. MUSACCHIO, 15/17 - 70024gRAVINA IN PUgLIA bA - T. 0803265705
oTTiCA MorAMArCoP.ZZA PLEbISCITO, 14 - 70024gRAVINA IN PUgLIA bA - T. 0803267488
rANiEri oTTiCi DAL 1931CORSO ITALIA, 25/A - 70123bARI bA - T. 0805211383
bArLETTA ANDriA TrANi
oTTiCA LAMuSTAC.SO V. EMANUELE, 46/48 - 76121bARLETTA bT - T. 0883331566
oTTiCA LAMuSTAPIAZZA DELLA REPUbbLICA, 9 - 76125TRANI bTT. 0883489171
oTTiCA WALTEr ATTiMoNELLiVIA REg. MARgHERITA, 56 - 76123ANDRIA bT - T. 0883593810
briNDiSi
oTTiCA DE bErNArDiC.SO gARIbALDI, 33/37 - 72100bRINDISI br - T. 0831521043
oTTiCA MoLAC.SO UMbERTO I, 44 - 72014CISTERNINO brT. 0804449989
FoGGiA
CENTro oTTiCoVIA gRAMSCI, 11 - 71036LUCERA FGT. 0881520005
LA ViSoTTiCAVIA TRIbUNA, 216 - 71043MANFREDONIA FGT. 0884583660
oTTiCA bErTErAMoCORSO ALDO MORO, 39 - 71042CERIgNOLA FGT. 0885414486
64
oTTiCA iuSoCORSO MATTEOTTI, 68 - 71017TORREMAggIORE FGT. 0882393598
oTTiCA MASANoTTiC.SO gARIbALDI, 50 - 71010PESCHICI FGT. 0884964896
oTTiCA MASANoTTiVIALE XXIV MAggIO, 62 - 71019VIESTE FG - T. 0884708769
LECCE
NEW oPTiCSVIA MAZZINI, 37 - 73026MELENDUgNO LET. 0832835446
oTTiCA CANDiDoVIA TRENTO E TRIESTE, 9 - 73024MAgLIE LE - T. 0836484156
oTTiCA oCuLAriuMVIA ALDO MORO, 45 - 73048NARDO’ LE - T. 0833567230
oTTiCA roMAVIA LUPO, ANg. VIA MATINO - 73042CASARANO LET. 0833512799
oTTiCA roMAVIA ROMA, 215 - 73054PRESICCE LE - T. 0833721416
TArANTo
CENTro oTTiCo DE LAuroVIA MAZZINI, 190 - 74100TARANTO TAT. 0994525150
DE LAuro LooKVIA FEDERICO DI PALMA, 92 - 74100TARANTO TAT. 0994533262
oTTiCA rizzoVIA PRINCIPE AMEDEO, 208 - 74100TARANTO TAT. 0994526555
SArDEGNA
CAGLiAri
oTTiCA 2010VIA CAgLIARI, 101 - 09032ASSEMINI CA - T. 070940096
oTTiCA CoSTAC. COMM. I MULINIVIA PIERO DELLA FRANCESCA, 3 - 09047 SELARgIUS CA - T. 070530787
oTTiCA FANNiVIA ISTRIA 32,34 - 09047SELARgIUS CA - T. 070840607
oTTiCA GiuSEPPE TiNTiVIA E. TOTI, 3/5 - 09134CAgLIARI CA - T. 070506869
PuNTo oTTiCo Di SANNA STEFANoVIA CAgLIARI, 35/37 - 09026 SAN SPERATE CAT. 0709601817
CArboNiA-iNGLESiAS
oTTiCA PAoLo PALAP.ZZA CIUSA, 19 - 09013CARbONIA Ci - T. 078162207
oTTiCA PAoLo PALAP.ZZA UMbERTO, 7/8 - 09017S. ANTIOCO CiT. 078183651
oriSTANo
PuNTi Di ViSTAVIA TIRSO, 6 - 09170ORISTANO orT. 0783301719
oLbiA-TEMPio
oTTiCA PriAroNEP.ZZA REgINA MARgHERITA, 29 - 07026OLbIA oT - T. 078921594
oTTiCA PriAroNESS. 125 CENTRO COMM.LE TERRANOVA 07026OLbIA oT - T. 078951457
SiCiLiA
AGriGENTo
oTTiCA LiNEA iNGLESEC.SO UMbERTO, 163 - 92016RIbERA AG - T. 0925544646
oTTiCA PiroVIA ATENEA, 39 - 92100AgRIgENTO AG - T. 092229851
CALTANiSSETTA
oTTiCA ALFoNSo MAMoVIA PALERMO, 142 C - 93014MUSSOMELI CL - T. 0934991355
oTTiCA CoNTAriNoC.SO VITTORIO EMANUELE, 314 - 93012gELA CL - T. 0933912902
oTTiCA FiorENTiNAP.ZZA gARIbALDI, 8 - 93100CALTANISSETTA CL - T. 093421315
CATANiA
FoTo oTTiCA AVELLiVIA g. D’ANNUNZIO, 156 - 95127CATANIA CT - T. 095375742
GrAN oPTiCAL SAPiENzAVIA g. gARIbALDI, 204 - 95047PATERNO’ CT - T. 095846534
ViSuAL oTTiCA Di MuDú SAL-VATorEVIA P.SSA DI PIEMONTE, 95 - 95048SCORDIA CT - T. 0957935261
ENNA
oTTiCA CuLiCiVIA ROMA, 286 - 94100ENNA EN - T. 093525501
oTTiCA CuLiCiC.SO REgINA MARgHERITA, 75 - 94010VILLAROSA EN - T. 093531285
ViSuAL CENTErVIA LIbERTA’, 12 - 94100ENNA EN - T. 0935510607
MESSiNA
bLu oTTiCAVIA T. CANIZZARO, 82 - 98122MESSINA ME - T. 090671504
bLu oTTiCAVIALE SAN MARTINO, 112 - 98123MESSINA MET. 090710804
CENTro oTTiCo oPToMETriCo ViTAVIA NAZIONALE, 37 - 98048SPADAFORA ME - T. 0909942948
FrACASSoLi oTTiCAVIA CAVOUR, 17 - 98057MILAZZO ME - T. 0909222780
oTTiCA FrACASSoLi STELioVIA TOMMASO CANNIZZARO, 68 - 98122MESSINA MET. 090710032
oTTiCA FrACASSoLi STELioVIA UMbERTO I, 417 - 98026NIZZA DI SICILIA ME - T. 0942715515
oTTiCA GENTiLE GiuSEPPEVIA NAZIONALE, 118 - 98050TERME VIgLIATORE MET. 0909781715
PALErMo
oTTiCA FErrArAVIA MARIANO STAbILE, 206 - 90141PALERMO PA - T. 091582820
oTTiCA GALEAzzoVIA EMERICO AMARI, 127/123 - 90139PALERMO PA - T. 091582897
oTTiCA GErACiVIA MARCHESE DI ROCCAFORTE, 56 - 90143PALERMO PA - T. 091362681
oTTiCA horuSVIA MAZZINI, 19 - 90018TERMINI IMERESE PAT. 0918113845
oTTiCA LibErTA’VIA LIbERTA’, 17 - 90139PALERMO PA - T. 091328562 6023633
oTTiCA MoLiNoVIA PRINCIPE AMEDEO, 44/46 - 90047PARTINICO PAT. 0918906090
rAGuSA
FoToTTiCA oCChiPiNTiP.ZZA DEL POPOLO, 3-4 - 97019VITTORIA rGT. 0932981785
oTTiCA SPoToVIA F. TANTILLO, 20 - 97015MODICA rGT. 0932764769
oTTiCA SPoToVIALE TEN. LENA, 11-13 - 97100RAgUSA rG - T. 0932623380
SirACuSA
oTTiCA AGoSTAVIA g. LAVAggI, 127 - 96011AUgUSTA Sr - T. 0931994627
oTTiCA MArCìVIALE TICA, 119 - 96100SIRACUSA Sr - T. 093132900
TrAPANi
oTTiCA PArriNELLoVIA MAZZINI, 8 - 91025MARSALA TP - T. 0923713035
oTTiCA NEW LiNEVIA UMbERTO I, 97 - 91021CAMPObELLO DI MAZARA TPT. 0924912393
oTTiCA PAriSiVIA TORREARSA, 26 - 91100TRAPANI TPT. 092323351
TECNoTTiCA PAriSiVIA TORREARSA, 75 - 91100TRAPANI TP - T. 092328692
TECNoTTiCA PorToGhESEC.SO UMbERTO I, 45 - 91026MAZARA DEL VALLO TPT. 0923931777
ToSCANA
ArEzzo
CENTro oFTALMiCo ArETiNoVIALE MICHELANgELO, 6 - 52100AREZZO ArT. 0575300621
iMMAGiNE oTTiCAP.ZZA S. PERTINI, 8 - 52044CAMUCIA Ar - T. 0575603100
oTTiCA EYESCORSO ITALIA, 265 - 52100AREZZO ArT. 0575302034
FirENzE
FoTo oTTiCA GALANTiVIA gIObERTI, 104/R - 50121FIRENZE Fi - T. 055669653
FoTo oTTiCA STATuToVIA DELLO STATUTO, 13/R - 50129FIRENZE Fi - T. 055486260
oTTiCA bACCiP.ZZA CAIROLI, 7b - 50065PONTASSIEVE Fi - T. 0558368104
oTTiCA GALANTiVIA MARTELLI, 32 R - 50129FIRENZE Fi - T. 055294131
oTTiCA MATToLiNi CorrADoP.ZZA DALMAZIA, 53/R - 50141FIRENZE Fi - T. 0554221555
oTTiCA ProVVEDiVIA gIANPAOLO ORSINI, 29/R - 50126FIRENZE Fi - T. 0556812268
oTTiCA SPizzoNEVIA MASACCIO, 31/R - 50132FIRENZE Fi - T. 055587064
oTTiCA SPizzoNEVIA MASACCIO, 29b/R - 50132FIRENZE Fi - T. 055587064
oTTiCA SPizzoNEVIA PONTE ROSSO, 43 - 50132FIRENZE Fi - T. 0553841769
oTTiCA VALEVIA PAOLIERI, 1 - 50023IMPRUNETA Fi - T. 0552312295
GroSSETo
oTTiCA bALLEriNiC.SO CARDUCCI, 59 - 58100gROSSETO Gr - T. 056423226
LiVorNo
EuroTTiCAVIA LOMbROSO, 22 - 57025PIOMbINO Li - T. 0565220211
L’ANGoLo oTTiCoVIA g. MARCONI, 2 - 57034CAMPO NELL’ELbA Li - T. 0565976939
oTTiCA ProToVIALE MARCONI, 16/A - 57023CECINA Li - T. 0586681246
oTTiCA ProTo - SoLE SErViCEVIALE MARCONI, 7 - 57023CECINA Li - T. 0586631970
oTTiCA T. CiAMPiP.ZZA DI VITTORIO, 26 - 57017COLLESALVETTI Li - T. 0586942496
oTTiCA T. CiAMPiVIA RICASOLI, 84 - 57126LIVORNO Li - T. 0586898420
ProTo FoTo oTTiCAV.LE DELLA VITTORIA, 101/10 - 57023CECINA LiT. 0586622598
LuCCA
EYESPACEP.ZZA MAZZINI, 22 - 55049VIAREggIO Lu - T. 058431414
oTTiCA CACiNiC/O C. COMM.LE IL bORgOVIA LODOVICA - 55023bORgO A MOZZANO Lu - T. 058388656
oTTiCA CACiNiVIA DELLE CORNACCHIE, 960 - 55100LUCCA Lu - T. 0583469327
oTTiCA CACiNiC. COMM. ESSELUNgAVIA DEL bRENNERO, 44 - 55014MARLIA Lu - T. 0583577607
oTTiCA CACiNiV.LE DELLA STAZIONE, 39 - 55016PORCARI Lu - T. 0583210649
oTTiCA ruFFoP.ZZA MAZZINI, 27 - 55049VIAREggIO Lu - T. 058444113
oTTiCA ruFFoV.LE MARgHERITA, 65 - 55049VIAREggIO Lu - T. 058444113
MASSA-CArrArA
oPTiMoDA Di STAbELLiNi ANNAP.ZZA PELLERANO, 3/1 - 54037MARINA DI MASSA MST. 0585246150
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PiSA
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oTTiCA MEuCCiC.SO MATTEOTTI, 52 - 56025PONTEDERA Pi - T. 058759761
oTTiCA MoriVIA ObERDAN, 2 - 56127PISA Pi - T. 050541246
PrATo
oTTiCA DANiELA riGhiVIA g. gARIbALDI, 109 - 59100PRATO Po - T. 0574607575
oTTiCA DANiELA riGhi YouNG D.r.Y.VIA g. gARIbALDI, 72 - 59100PRATO Po - T. 057425838
PiSToiA
oTTiCA 2 GVIALE VERDI, 40 - 51016MONTECATINI PT - T. 057275607
oTTiCA bArbiEriVIA CURTATONE E MONTANARA, 44 - 51100PISTOIA PT - T. 057323016
oTTiCA DANiELA riGhiVIA ROMA, 76 - 51031AgLIANA PT - T. 0574673393
oTTiCA GiNANNiVIA g. VERDI, 55 - 51035LAMPORECCHIO PTT. 0573803152
SiENA
iSTiTuTo oTTiCo SENESEMONTANINI, 7 - 53100SIENA Si - T. 057748480
TrENTiNo ALTo ADiGE
boLzANo
FAShioN EYESVIA MUSEO, 7 - 39100bOLZANO bz - T. 0471303637
FoTo oPTiK DALDoSSi WoLFVIA PORTICI, 75 - 39012MERANO bz - T. 0473230079
oTTiCA GiANNiVIA MILANO, 93 A/b - 39100bOLZANO bz - T. 0471910523
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PrAMSTALLEr oPTiKDAL 1900 oTTiCAVIA PORTICI MINORI, 1/A - 39042bRESSANONE bzT. 0472836266
TrENTo
ArEA oTTiCAVIA S. MARIA, 3 - 38066RIVA DEL gARDA TN - T. 0464520940
oTTiCA SoPPAVIA gARIbALDI, 32 - 38068ROVERETO TN - T. 0464433660
uMbriA
PEruGiA
CENTro oTTiCo EMMEDuEC/O C. COMM.LE AgORÀVIA ASPROMONTE - 06034FOLIgNO PGT. 0742321194
CENTro oTTiCo EMMEDuEVIALE TRENTO E TRIESTE, 147 - 06049SPOLETO PG - T. 0743222580
CENTro oTTiCo EMMEDuEC/O C. COMM.LE IL DUCATOVIA DEI FILOSOFI - 06049SPOLETO PG - T. 0743225415
CENTro oTTiCo EMMEDuEC.SO gARIbALDI, 21 - 06049SPOLETO PG - T. 0743222736
CENTro oTTiCo EMMEDuEC/O C. COMM. PIAZZA UMbRAS.S. FLAMINIA KM 147 - 06039TREVI PG - T. 074267433
oTTiCA ANANiAVIA LAMbRUSCHINI, 2 - 06012CITTA’ DI CASTELLO LOC. TRESTINA PG - T. 0758540170
oTTiCA 2MV.LE UNITÀ D’ITALIA, 37 - 06019UMbERTIDE PG - T. 0759411446
oTTiCA PANiChiP.ZZA gAbRIOTTI, 12 - 06012CITTA’ DI CASTELLO PGT. 0758554186
TErNi
oTTiCA DiAMANTiVIA gOLDONI, 21 - 05100TERNI Tr - T. 0744407087
VALLE D’AoSTA
AoSTA
oTTiCA oSTiNELLiPLACE DES FRANCHISES, 3 - 11100AOSTA AoT. 016541129
oTTiCA oSTiNELLiVIA gRAMSCI, 20 - 11100AOSTA Ao - T. 016540127
VENETo
bELLuNo
ALEXVIA LEVIS, 4/6 - 32040SAN NICOLO’ DI COMELICO bLT. 0435428077
CENTro oTTiCo iGor GhEDiNAVIA DEL MERCATO, 6 - 32043CORTINA D’AMPEZZO bLT. 0436863719
oTTiCA MoDErNAVIA CAFFI, 26 - 32100bELLUNO bLT. 043727871
PADoVA
CENTro oTTiCogALL. MOISE TRIESTE, 1 - 35031AbANO TERME PDT. 049667498
CENTro oTTiCoP.ZZA TODESCHINI, 7 - 35031AbANO TERME PD - T. 0498078491
CENTro oTTiCoVIA S. LUCIA, 69 - 35139PADOVA PDT. 049654902
CENTro oTTiCoC/O C. COMM. gIOTTO 1 PIANOVIA VENEZIA, 61 - 35129PADOVA PD - T. 0498073584
CENTro oTTiCo FrizzAriNPORTICO DELLA CALANDRATURA, 1 - 35016PIAZZOLA SUL bRENTA PDT. 0499600516
oTTiCA ChiMiNELLoV.LE EUROPA, 1 - 35018SAN MARTINO DI LUPARI PDT. 0495952116
oTTiCA riNALDoVIA MARCONI, 18 - 35010CARMIgNANO DI bRENTA PDT. 0495957495
oTTiCA SAN PiETro iN GuP.ZZA PRANDINA, 2 - 35010SAN PIETRO IN gU PD - T. 049955593
oTTiCA ToFFoLi.iTVIA gRAMSCI 118 - 35010CADONEgHE PD - T. 049703201
ProGETTo ViSTAC/O C. COMM. AIRONEVIA CRISTOFORO COLOMbO, 79 - 35043MONSELICE PD - T. 042972856
roViGo
ProGETTo ViSTAC/O C. COMM. LA FATTORIAVIALE PORTA PO, 193 - 45030bORSEA ro - T. 0425471153
ToFFoLi oTTiCi DAL 1867P.ZZA V. EMANUELE II, 29 - 45100ROVIgO ro - T. 042525322
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66
Questo è lo straordinario
risultato ottenuto in Giap-
pone dai ricercatori dell’i-
stituto Riken, che hanno
lavorato con le cellule di un
piccolo topolino.
L’obiettivo è quello di creare in laboratorio retine “di scorta” da
poter sviluppare da staminali umane. Ora i ricercatori giapponesi
sono riusciti a dimostrare che per l’occhio non serve alcun suppor-
to perché le cellule staminali embrionali sono in grado di organiz-
zarsi da sole come se avessero al proprio interno un “libretto di
istruzioni” da seguire alla lettera. Il risultato, tutt’altro che sconta-
to, si è meritato la copertina della prestigiosa rivista Nature.
Avere informazioni sul tem-
po o la temperatura, sulle
distanze o gli orari degli au-
tobus, fino ad avere il naviga-
tore direttamente nel campo
visivo.
Questa è la realtà aumentata.
All’Univeristà di Washington i
ricercatori sono al lavoro da anni su lenti a contatto che portano
la realtà aumentata direttamente nell’occhio.
Le applicazioni sarebbero innumerevoli, sia dal punto di vista
sociale (leggere lo status Facebook o Twitter di una persona
mentre la si guarda) che medico, dato che la stessa lente po-
trebbe essere configurata per monitorare i livelli di colesterolo,
sodio e potassio senza bisogno di aghi o altri apparati medici.
I problemi possono essere molteplici, dalla miniaturizzazione
dei circuiti al surriscaldamento della lente fino all’alimentazio-
ne del sistema, ma la strada è tracciata.
ll signor Elias Konstanto-
poulos, emigrato in Ameri-
ca dalla Grecia quand’era
ragazzo, ha oggi settan-
tadue anni. Quando ne
aveva quarantatre si era
accorto che la sua vista stava cominciando ad avere dei pro-
blemi, e si era recato dall’oculista che ha riscontrato una pa-
tologia retinica che lo avrebbe portato alla cecità. Elias è una
delle trenta persone che nel mondo stanno sperimentando la
tecnologia Argus 2 della società californiana Second Sight.
Gli occhiali, dotati di una telecamera wireless, comunicano
con alcuni elettrodi inseriti chirurgicamente negli occhi del
paziente. Grazie a questa operazione di tre ore, poco doloro-
sa a detta del signor Konstantopoulos, l’uomo è in grado di
distinguere i contorni degli oggetti scuri su sfondo chiaro (riu-
scendo per esempio a scorgere i contorni delle finestre aperte
all’interno delle stanze) e, se una macchina passa, i suoi occhi
riescono a distinguere un veloce fascio di luce.
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rischio di indossare
lenti a contatto scadu-
te. L’app permette di
impostare la vita utile
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