sant'agostino - le otto questioni di dulcizio (ita)

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  • 7/29/2019 Sant'Agostino - Le Otto Questioni Di Dulcizio (ITA)

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    LE OTTO QUESTIONI DI DULCIZIO

    Tutte le Opere - versione italiana > Dommatici >

    Le otto questioni di Dulcizio

    LE OTTO QUESTIONI DI DULCIZIO

    PREFAZIONE.

    Dulcizio, figlio carissimo, non mi sembra di aver tardato arispondere ai tuoi interrogativi. Ho ricevuto le tue lettere che mi haispedito da Cartagine al tempo di Pasqua, che quest'anno cadeva il30 marzo, quand'ero a casa tra i miei. Dopo quei santi giorni sonopartito subito per Cartagine: in questa citt la molteplicit delleoccupazioni, che ivi non mancano mai, non mi ha permesso didettare alcunch. Ma dopo il mio ritorno, trascorsi quindici giorni trai nostri concittadini, che mi spinsero ad occuparmi di altre questionitrascurate nella mia lunga assenza - infatti sono rientrato dopo tremesi -, non ho tralasciato di scriverti e di offrire alle questioni da teinviate, che erano gi state trattate da me in vari opuscoli, unasoluzione o almeno un parere ripreso dagli stessi opuscoli. Solo diuna questione, quella in cui domandi perch il Signore, pienamenteconsapevole degli avvenimenti futuri, ha detto: Ho scelto Davidesecondo il mio cuore1, quantunque egli abbia commesso cos gravi

    e numerose mancanze, non ho potuto trovare n dove l'ho trattatan come l'ho esposta e neppure so se in qualche libro o in unamia lettera. Per questo motivo, avendomi costretto ad una nuovaindagine su questo argomento, l'ho messa alla fine dello scritto:prima ho voluto, infatti, riprodurre ci che era gi preparato neglialtri miei libri, per non venir meno al desiderio della tua Santit,che mi tanto cara, e per non essere costretto a ripetere in altromodo le identiche cose: il che sarebbe a me assai faticoso e a tenon gioverebbe affatto.

    PRIMA QUESTIONE: I battezzati peccatori saranno liberati dallageenna?

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    1. 1. La tua prima domanda questa: possibile a coloro chehanno peccato dopo il battesimo essere liberati una buona voltadall'inferno?Tu dici che su questo argomento le opinioni sonodiverse. Alcuni rispondono che i tormenti dei peccati sono senza

    fine, come il premio dei giusti. Essi vogliono infatti affermare che ilcastigo eterno quanto il premio. Ma contro costoro c' la parolaevangelica che dice: "Non uscirai di l, finch tu non abbia pagatofino all'ultimo spicciolo "2. Ne deriva quindi che, saldato il debito,possa uscire. Questa, noi crediamo, anche la sentenzadell'Apostolo che dice: " Egli si salver per come attraverso ilfuoco " 3. Ma poich altrove si legge: " Egli non l'ha conosciutoprima di partorire " 4, tu dici che non si pu interpretare cos; perquesto desideriamo essere meglio informati su questo punto.

    Questa la tua domanda.

    La fede senza le opere non giova alla salvezza.

    1. 2. Ad essa rispondo con un brano del mio libro La fede e leopere, dove su questo tema mi sono cos espresso: Giacomo,ioaffermo, cos avverso nei confronti di quanti presumono che lafede senza le opere valga per ottenere la salvezza da paragonarliaddirittura ai demoni. Dice infatti: " Tu credi che c' un solo Dio?

    Fai bene; anche i demoni lo credono, e tremano " 5. Che cosa sisarebbe potuto dire di pi vero e in modo pi breve ed incisivo?Anche nel Vangelo infatti leggiamo di questa confessione deidemoni quando proclamarono Cristo Figlio di Dio e da lui furonorimproverati6, cosa che fu lodata da Pietro nella sua professione difede. " Fratelli miei, domanda Giacomo, che giova ad uno dire diaver la fede, se non ha le opere? Forse che quella fede potrsalvarlo? " 7; e ancora: " Perch la fede senza le opere morta " 8.Ecco fino a qual punto dunque s'ingannano quelli che siripromettono la vita eterna sul fondamento di una fede morta!

    Il testo dell'Apostolo di difficile interpretazione.

    1. 3. Perci bisogna esaminare con diligenza come interpretare quelpasso, veramente difficile da comprendere, dove l'apostolo Paolodice: " Nessuno infatti pu porre altro fondamento oltre quello giposto, cio Ges Cristo. Ora, se uno costruisce sopra a questofondamento con oro, argento e pietre preziose, oppure con legno,fieno e paglia, l'opera di ciascuno si render manifesta qual ;infatti il giorno del Signore la far conoscere, poich si riveler nel

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    fuoco e il fuoco prover la qualit dell'opera di ciascuno. Se l'operache uno costru sul fondamento resister, costui ne ricever laricompensa; ma se l'opera finir bruciata, sar punito; tuttavia eglisi salver, ma come attraverso il fuoco " 9. Secondo alcuni questo

    passo deve essere interpretato come se quelli che sembranoedificare sopra questo fondamento con oro, argento e pietrepreziose sono coloro che, alla fede che riposa sul Cristo,aggiungono le opere buone; quelli invece che sembrano edificarecon fieno, legno e paglia, sono coloro che, pur avendo la medesimafede, agiscono male. E ne concludono che anche questi ultimipossono essere purificati come per mezzo delle pene del fuoco, inmodo da ottenere la salvezza, per merito del fondamento.

    respinta l'opinione di chi ritiene che la fede senza le opere giovaalla salvezza.

    1. 4. Se cos, riconosciamo che costoro si adoperano conencomiabile carit per far ammettere tutti, senza distinzionealcuna, al battesimo: e non solo gli adlteri e le adltere, cheportano a pretesto false nozze contro il giudizio del Signore, maanche le pubbliche meretrici, che perseverano in una cos turpeprofessione, quelle che di certo neppure la pi trascurata delle

    Chiese ha la consuetudine di ammettere, a meno che non si fosseroliberate previamente da quel vizio. Ma, in base a tale criterio, nonvedo proprio perch non dovrebbero essere ammesse senza alcunariserva: chi, infatti, non preferisce che anche esse in virt delfondamento posto, per quanto vi abbiano ammucchiato sopralegno, fieno e paglia, siano purificate, magari con un fuocoparecchio pi lungo, piuttosto che vadano perdute in eterno? In talcaso per saranno falsi i testi, esenti da oscurit e ambiguit,come: " Se possedessi la pienezza della fede cos da trasportare lemontagne, ma non avessi la carit, io sono un niente " 10, e: "Fratelli miei, che giova ad uno dire di avere la fede se non ha leopere? Forse che quella fede potr salvarlo? " 11E falso sar anchequello che dichiara: " Non fatevi illusioni: n i fornicatori, n gliadoratori di idoli, n i ladri, n gli avari, n gli adlteri, n glieffeminati, n i pederasti, n gli ubriaconi, n i maldicenti, n gliavidi possederanno il regno di Dio " 12. E anche quello che dice: " Leopere della carne sono ben note: fornicazioni, impurit, libertinaggi,

    piaceri, idolatria, stregonerie, inimicizie, contese, dissensi, divisioni,fazioni, invidie, ubriachezze, orge e cose del genere; circa questecose vi preavviso, come ho gi detto, che chi le compie non

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    erediter il regno di Dio " 13. Questi testi dunque saranno falsi, se sufficiente che credano e che siano battezzati, perch essi, perquanto perseverino in simili peccati, siano salvati per mezzo delfuoco. Coloro che sono battezzati in Cristo perci, anche se

    commettono tali colpe, possederanno il regno di Dio. Quindi dettosenza senso: " E tali eravate alcuni di voi, ma siete stati lavati " 14,dal momento che, anche lavati, restano tali. Sembrer detto invanoanche ci che affermato da Pietro:" Figura, questa, del battesimo,che ora fa salvi anche voi, non lavando le sozzure del corpo, madomandando una buona coscienza " 15, se vero che il battesimo fasalvi anche coloro che hanno una coscienza pessima, piena di tuttele colpe pi riprovevoli, e non cambiata dal pentimento per esse;grazie al fondamento che posto proprio nel battesimo, essi infatti

    saranno salvi, bench attraverso il fuoco. E non vedo neppureperch il Signore abbia detto: " Se vuoi aver la vita, osserva icomandamenti " - e ricord quelli che concernono i buonicostumi16 -,se possibile avere la vita eterna anche senza osservarli, permezzo della sola fede, la quale " senza le opere morta ". Inoltre,come potr essere vero ci che dir a coloro che collocher allapropria sinistra: " Andate al fuocoeterno, che preparato per ildiavolo e per i suoi angeli "? Costoro non li rimprovera perch nonhanno creduto in lui, ma perch non hanno compiuto opere buone.Evidentemente, proprio perch nessuno si ripromettesse la vitaeterna sul fondamento della fede che, senza le opere, morta, perquesto annunzi la separazione di tutte le genti che, mescolate,godevano dei medesimi pascoli, perch apparisse chiaro che adirgli: " Signore, quando mai ti abbiamo visto patire questo e quelloe non ti abbiamo soccorso? "saranno quelli che avranno creduto inlui, senza curarsi per di fare opere buone, come se dalla stessafede morta si potesse avere la vita eterna. O forse andranno nel

    fuoco eterno coloro che non hanno compiuto opere di misericordia,mentre non ci andranno coloro che rubarono i beni altrui o nonebbero misericordia verso se stessi, profanando in se stessi iltempio di Dio? Quasi che le opere di misericordia giovino a qualcosasenza l'amore, quando invece l'Apostolo dice: " E se anchedistribuissi tutte le mie sostanze ai poveri e dessi il mio corpo peressere bruciato, ma non avessi la carit, (tutto questo) non migiova a nulla " 17. Oppure quasi che chi non ama se stesso possaamare il prossimo come se stesso, quando invece: " Chi ama

    l'iniquit, odia l'anima sua " 18. E a questo punto non si potr direci che alcuni pur dicono, fuorviando se stessi, cio che si tratta di

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    un fuoco eterno, ma non gi di una pena eterna; per cui pensanoche per il fuoco, che sar eterno, passeranno coloro ai qualipromettono la salvezza attraverso il fuoco, a causa della loro fedemorta. Di modo che il fuoco in se stesso sarebbe eterno e non il

    loro bruciare; ossia l'azione del fuoco su di loro non sarebbe eterna.Ma il Signore, proprio in quanto tale, prevedendo ci, ha concluso lesue parole dicendo: " E se ne andavano, questi al supplizio eterno,e i giusti alla vita eterna " 19. Il bruciare, dunque, sar eterno, comeil fuoco, e la Verit ha detto che vi andranno, come ha dichiarato,coloro ai quali non mancata la fede ma le opere buone.

    Come si deve interpretare il testo dell'Apostolo.

    1. 5. Se, dunque, tutte queste affermazioni ed altre ancora che sipossono trovare in quantit per tutte le Scritture formulate senzaambiguit, saranno false, allora potr essere vera quellainterpretazione che danno della legna, del fieno e della paglia,secondo la quale saranno salvi attraverso il fuoco quelli che si sonolimitati a serbare la fede in Cristo e hanno trascurato le operebuone. Se invece le affermazioni riportate sono vere oltre chechiare, allora non c' alcun dubbio che quel passo dell'Apostolo vainterpretato in un altro modo e deve essere posto tra quelli a

    proposito dei quali Pietro dice che nei suoi scritti vi sono alcunecose difficili da comprendere, ma che gli uomini si devono guardarebene dallo stravolgerne il senso a loro propria rovina, fino al puntodi assicurare, in contrasto con evidentissimi testi delle Scritture, aindividui completamente pervertiti e ostinatamente attaccati allaloro perversione che otterranno la salvezza, pur restando gli stessi,cio senza correggersi e senza fare penitenza.

    1. 6.A questo punto qualcuno potrebbe chiedermi quale la mia

    opinione sul passo richiamato dell'apostolo Paolo e come ritengache debba essere interpretato. Confesso che sull'argomentopreferirei ascoltare esegeti pi penetranti e competenti, capaci dispiegarlo in modo che conservino tutta la loro verit eincontrovertibilit sia i testi sopra richiamati sia tutti gli altri nonrichiamati, con i quali la Scrittura attesta in modo assolutamenteinequivocabile che la fede non giova a niente, se non si tratta diquella " che", come l'ha definita l'Apostolo " opera per mezzo dellacarit " 20; invece la fede senza le opere non pu salvare n senza ilfuoco n per mezzo del fuoco, perch, se salva attraverso il fuoco,in ogni caso ancora essa che salva, mentre detto in modo

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    assolutamente chiaro: " Che giova ad uno dire di avere la fede, senon ha le opere? Forse che quella fede potr salvarlo? " 21. Dirtuttavia, nella forma pi breve possibile, anche quale la miaopinione su quel passo dell'apostolo Paolo difficile da intendersi;

    per, a proposito della mia dichiarazione, si tenga conto soprattuttodi quello che ho gi detto, cio che su questo punto preferireiascoltare esegeti migliori di me. Che Cristo sia fondamento rientranel piano del sapiente Architetto, e questo non ha bisogno dispiegazione perch detto chiaramente: " Nessuno infatti puporre altro fondamento oltre quello gi posto, cio Ges Cristo " 22.Ma se Cristo, senza dubbio la fede in Cristo: per mezzo della fede,infatti, Cristo abita nei nostri cuori, come dice lo stesso Apostolo23.Inoltre, se la fede in Cristo non pu essere che quella " che ", come

    l'ha definita l'Apostolo, " opera per mezzo della carit "; infatti nonpu essere presa come fondamento la fede dei demoni, benchanche essi credano e, tremanti, confessino che Ges il Figlio diDio24. E per quale ragione, se non perch non fede che opera permezzo dell'amore, ma fede che si manifesta sotto la pressione deltimore? dunque la fede in Cristo, la fede della grazia cristiana,cio la fede che opera per mezzo dell'amore e che, posta nelfondamento, non permette a nessuno di perdersi. Ma che cosasignifichi edificare su questo fondamento con oro, argento e pietrepreziose, oppure con legno, fieno e paglia, temo che, se cercassi diapprofondirlo, la spiegazione stessa sarebbe piuttosto difficile dacomprendere. Tuttavia, con l'aiuto del Signore, mi sforzer diesporre in breve e, per quanto potr, in modo chiaro quello chepenso. Ecco: colui che chiese al buon maestro che cosa doveva faredi buono per avere la vita eterna, si sent rispondere che, sedesiderava avere la vita eterna, doveva osservare i comandamenti;e quando poi domand quali comandamenti, gli fu risposto: " Non

    ucciderai, non commetterai adultri, non ruberai, non testimonieraiil falso; onora il padre e la madre, ama il prossimo tuo come testesso " 25.Agendo cos nella fede di Cristo, senza dubbio avrebbeposseduto la fede che opera per mezzo della carit: infatti, nonavrebbe potuto amare il prossimo come se stesso, se non dopoaver accolto l'amore di Dio, senza il quale non avrebbe potutoamare se stesso. Ebbene, se avesse fatto anche quello che ilSignore aggiunse dicendo: " Se vuoi essere perfetto, va, vendiquello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; poi

    vieni e seguimi " 26, avrebbe edificato sopra quel fondamento conoro, argento e pietre preziose; infatti, non avrebbe pensato ad altro

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    che alle cose che sono di Dio e a come piacergli, e questi pensieri, amio avviso, sono oro, argento e pietre preziose. Se invece, per unasorta di affezione carnale, fosse rimasto attaccato alle sue ricchezze- sebbene ne facesse materia per elemosine senza ricorrere, per

    aumentarle, a frodi o rapine e senza cadere nel vizio o nella colpaper timore di vederle diminuire o di disperderle (altrimenti gi inquesto modo si sarebbe sottratto alla stabilit di quel fondamento)- e se lo avesse fatto, come ho detto, per una sorta di affezionecarnale nei loro confronti, per cui non potesse esser privo di talibeni senza dolore, avrebbe edificato su quel fondamento con legno,fieno e paglia. E questo sarebbe accaduto soprattutto se avesseavuto una moglie e, per causa sua, avesse pensato alle cose delmondo e a come piacerle. Poich dunque queste cose, quando sono

    amate con attaccamento carnale, non si perdono senza dolore, perquesto chi le possiede, bench abbia a fondamento la fede cheopera mossa dalla carit, e per nessun motivo o cupidigia preferiscaad essa queste cose, tuttavia soffre un danno allorch le perde ecos, attraverso questo dolore che come un fuoco, perviene allasalvezza. Dal dolore di cos grande danno uno tanto pi al riparoquanto meno le ha amate oppure le ha possedute come se non lepossedesse27. Chi invece o per conservarle o per ottenerle, hacommesso omicidio, adulterio, fornicazione, idolatria e cose simili,invece di essere salvato attraverso il fuoco grazie al fondamento,sar tormentato col fuoco eterno, avendo perduto il fondamento.

    Altro testo dell'Apostolo addotto da chi insegna che la fede senza leopere salva.

    1. 7. Quasi per voler comprovare quanto vale la fede da sola, essimi propongono quel passo dove l'Apostolo dice: " Ma se il noncredente vuole separarsi, si separi pure; in tal caso il fratello o lasorella non sono costretti a servit " 28, cio che, a causa della fedein Cristo, si pu ripudiare senza colpa alcuna la moglie stessa,anche se sposata con legittime nozze, qualora essa non volesserimanere con il suo sposo cristiano, proprio perch cristiano. Essiper non considerano che il ripudio in tal modo pienamentegiustificato, nel caso in cui questa dica a suo marito: " Non sar tuamoglie, se non accumulerai per me ricchezze anche rubando "oppure " se, anche da cristiano, non continuerai ad esercitare le

    solite ruffianerie, per le quali usavi la nostra casa ", e cos diqualunque altro vizio o colpa che conoscesse nel marito, dalla qualeera attratta e di cui saziava la sua libidine o ne ricavava

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    abbondante vitto o si mostrava in pubblico con pi sfarzo. Di frontea questa dichiarazione della moglie, il marito, se si veramentepentito delle opere morte quando si accostato al battesimo e haper suo fondamento la fede che opera per mezzo della carit, senza

    dubbio si sentir pi legato all'amore della grazia divina che aquello del corpo della moglie: per questo amputa coraggiosamenteil membro che gli di scandalo. Cos, il dolore del cuore chesopporter in questa rottura, a causa dell'attaccamento carnale allamoglie, il danno che deve subire, il fuoco attraverso il quale,mentre il fieno arde, egli si salver. Se invece aveva gi la mogliecome se non l'avesse, rendendole pi che non esigendo il debitoconiugale non per passione ma per misericordia, nell'intento disalvare anche lei, di certo non prover alcun dolore carnale quando

    tale unione si interromper: in lei, del resto, non pensava che allecose di Dio e come potesse piacere a Dio29. Cos, nella misura incui edificava su quei pensieri con oro, argento e pietre preziose,nella stessa misura non pativa alcun danno e la sua costruzione,che non era fatta con fieno, non bruciava per nessun incendio.

    1. 8. Sia dunque che gli uomini patiscano queste pene soltanto inquesta vita, sia che anche dopo questa vita seguano giudizi di talgenere, l'interpretazione che propongo di questo passo, per quantocredo, non contrasta con il criterio della verit Comunque, se ce n'un'altra che mi sfugge, va senz'altro preferita; fino a che ciatteniamo a questa, per, non siamo costretti a dire agli iniqui, agliindocili, agli empi, ai viziosi, ai parricidi, ai matricidi, agli omicidi, aifornicatori, agli invertiti, ai plagiari, agli spergiuri e a quanti altrioperino in modo contrario alla sana dottrina, che concorda conl'annuncio della gloria di Dio beato: " sufficiente che crediate inCristo e che riceviate il sacramento del suo battesimo, e voi sarete

    salvi, anche se non cambierete questa vostra pessima vita"

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    .Quale fede della Cananea stata lodata.Il fuoco prova in questavita l'opera di ciascuno.

    1. 9. Questo non ce lo impone neppure quella donna cananea, per ilfatto che il Signore le concesse ci che chiedeva, bench prima leavesse detto: " Non bene prendere il pane dei figli per gettarlo aicagnolini "; perch egli, che scruta i cuori, la vide cambiata, quandola lod. E appunto non disse: " O cane, grande la tua fede ", ma:" O donna, grande la tua fede " 31. Cambi vocabolo, perch videche era mutata la disposizione dell'animo e si rese conto che il

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    rimprovero aveva dato il suo frutto. Sarebbe invece motivo disorpresa se avesse lodato in lei una fede senza le opere, cio unafede che non fosse gi in condizione di operare per mezzo dallacarit, una fede morta, che Giacomo, senza il minimo dubbio, ha

    definito fede propria dei demoni, non dei cristiani. Da ultimo, senon vogliono intendere che questa cananea abbia mutato i suoicorrotti costumi, quando Cristo la redargu con un atteggiamento didistacco e quindi di biasimo, tutte le volte che incontrerannopersone disposte soltanto a credere, ma non a nascondere la lorovita assolutamente scandalosa, anzi pronte a renderladeliberatamente pubblica e a non volerla mutare, risanino i lorofigli, se ne sono capaci, come fu risanata la figlia della donnacananea; si guardino bene tuttavia dal farne membri di Cristo, fino

    a che non smettano di essere membri di meretrice.

    Opinione di alcuni: i fedeli battezzati, anche se peccatori, si salvanoattraverso il fuoco.

    1. 10. Ugualmente nel libro intitolato: Fede, speranza e carit, cheho scritto a mio figlio Lorenzo, tuo fratello, ho esposto la miaopinione sull'argomento con queste parole: Taluni poi credono cheriusciranno a salvarsi, pur attraversando il fuoco, anche quanti non

    abbandonano il nome di Cristo, ricevono il lavacro del suobattesimo nella Chiesa, non se ne separano per qualche scisma oeresia, pur vivendo fra delitti tali, che nessuna penitenza ripara, nalcuna elemosina riscatta, perseverando anzi in essi con massimaostinazione fino all'ultimo giorno di questa vita; e questo ancheammettendo, in rapporto all'entit dei misfatti e dei vizi, unapunizione con un fuoco durevole, ma non eterno. Eppure quanti lapensano cos mi sembra che s'ingannino, pur essendo cattolici, peruna certa umana benevolenza: interpellando la divina Scritturainfatti, si ha una risposta diversa. Sulla questione comunque hoscritto un libro intitolato: La fede e le opere, dove, basandomi sulleSacre Scritture, con l'aiuto di Dio ho cercato, nei limiti del possibile,di mostrare che la salvezza dipende da quella fede, indicatadall'apostolo Paolo in modo sufficientemente chiaro con le parole: "In Cristo Ges infatti non la circoncisione che conta, n la noncirconcisione, ma la fede che opera per mezzo della carit " 32. Sepoi, anzich operare bene, essa opera male, non c' dubbio, come

    afferma l'apostolo Giacomo, che " morta in se stessa "33

    ; egliinfatti aggiunge: " Se qualcuno dice di avere la fede, ma non ha leopere, quella fede forse potr salvarlo? " 34Se poi un uomo

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    scellerato attraversando il fuoco si salver per la sola fede,intendendo cos le parole del beato Paolo: " Tuttavia egli si salver,per come attraverso il fuoco " 35, allora la fede potr salvare senzale opere e sar falso quanto ha detto Giacomo, Apostolo come lui.

    Sar falso allora anche ci che lo stesso Paolo ha detto: " Noningannatevi: n impuri, n idolatri, n adulteri, n effeminati, nsodomiti, n ladri, n avari, n ubriaconi, n maldicenti, naccaparratori possederanno il regno di Dio " 36. Se infatti costoro,perseverando in tali delitti, tuttavia si salveranno in virt della fedein Cristo, come potranno non essere nel regno di Dio?

    Il fuoco che, in questa vita, prova il nostro operato.

    1. 11. Ma poich queste testimonianze apostoliche, assolutamenteesplicite ed evidenti, non possono essere false, tutto quel che stato detto in modo oscuro a proposito di quanti edificano sopra ilfondamento che Cristo non con oro, argento e pietre preziose, macon legno, fieno e paglia (di essi stato detto che attraversando ilfuoco si salveranno, poich sar il valore del fondamento a non farliperire), si deve intendere in modo da non contraddire questi testicos espliciti. Ora legno e fieno e paglia possono essere intesi inmodo non arbitrario come una forma di passione per le cose del

    mondo, per quanto lecitamente accordate, tale che riesceimpossibile perderle senza che l'anima ne provi dolore. Quandoperci un dolore di questo genere che brucia, se Cristo occupa nelcuore il posto di un fondamento, in modo che, in altri termini,niente gli venga anteposto e l'uomo, bruciato da tale dolore,preferisca privarsi di queste cose tanto amate piuttosto che diCristo, allora egli, attraversando il fuoco, si salva. Se al contrario,nel tempo della tentazione, ha preferito il possesso di queste realttemporali e mondane a Cristo, allora non lo ha avuto comefondamento, mantenendo quelle cose al primo posto, mentre in unedificio niente precede le fondamenta. Il fuoco di cui in quel passoha parlato l'Apostolo si deve intendere come ci attraverso cuipassano entrambi, cio chi costruisce sopra questo fondamento conoro, argento, pietre preziose e chi con legno, fieno, paglia. E dopoaver detto questo, egli ha aggiunto: " Il fuoco prover la qualitdell'opera di ciascuno. Se l'opera costruita da qualcuno resister,costui ne avr la ricompensa; ma se l'opera finir bruciata, egli ne

    subir le conseguenze: tuttavia egli si salver, per comeattraverso il fuoco " 37. Dunque il fuoco prover l'opera di entrambi,non di uno dei due soltanto.

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    1. 12. La prova della tribolazione una specie di fuoco e altrove sene parla esplicitamente: " La fornace saggia gli oggetti del vasaio ela prova della tribolazione gli uomini giusti " 38. Quel fuoco realizzatemporaneamente in questa vita quel che l'Apostolo ha detto a

    proposito di due credenti, uno dei quali pensa " alle cose di Dio,come possa piacere a Dio ", edifica cio sopra il fondamento che Cristo con oro, argento, pietre preziose, mentre l'altro pensa "allecose del mondo, come possa piacere alla moglie " 39, cio edificasopra il medesimo fondamento con legno, fieno, paglia. L'operadell'uno non finisce bruciata, poich non ha amato cose la cuiperdita potrebbe tormentarlo. Finisce bruciata invece l'operadell'altro, poich non indolore la perdita delle cose possedute conamore; eppure visto che costui, posto dinanzi all'alternativa,

    preferirebbe privarsi di quelle cose piuttosto che di Cristo e che iltimore di perderle non gli fa abbandonare Cristo, bench la perditanon sia indolore, questi senz'altro si salva, per come attraverso ilfuoco, perch il dolore delle cose perdute e che aveva amato lobrucia, senza per atterrarlo e distruggerlo, difeso com' dallasolidit incorruttibile del fondamento.

    Il fuoco purificatore dopo questa vita;

    1. 13. Che qualcosa del genere avvenga anche dopo questa vitanon incredibile, e ci si pu domandare se le cose stiano in questitermini, e se possibile o meno scoprire che alcuni credenti,attraverso un fuoco purificatore, si salvino in un tempo pi o menolungo, a seconda che il loro amore per i beni effimeri sia stato pi omeno grande; tuttavia non saranno come coloro che " nonpossederanno il regno di Dio " 40, se dopo un'adeguata penitenzanon vengono loro rimessi i medesimi crimini. Ho parlato di unapenitenza adeguata, perch non siano infruttuosi nelle loroelemosine, alle quali la Scrittura divina ha attribuito tantaimportanza, che il Signore proclama di ascrivere unicamente il lorofrutto a chi seder alla sua destra e unicamente la loro sterilit achi seder alla sua sinistra, quando agli uni dir: " Venite, benedettidel Padre mio, ricevete il regno ", mentre agli altri: " Andate nelfuoco eterno " 41.

    1. 14. Riguardo poi alla parola del Signore: Non uscirai, finch nonavrai pagato l'ultimo spicciolo42, non ho avuto bisogno dirispondere perch tu stesso hai risolto la questione, citando unafrase simile del Vangelo: Non l'ha conosciuta prima di partorire43.

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    Invero, senza nasconderti il mio parere su questo punto, vorrei checi fosse possibile; anzi voglio, se possibile, essere vinto dallaverit in questa materia. Quando infatti si dice che, dopo moltotempo, coloro che muoiono nella comunione cattolica, anche se

    sono vissuti sino al termine della vita in modo colpevole ecriminoso, saranno infine liberati dalle pene vendicatrici, questoeccita maggiormente l'affetto che porto a quelli che con noi hannoin comune i sacramenti del corpo e del sangue di Cristo,quantunque odiamo il loro pessimo comportamento che nonriusciamo a correggere con la disciplina ecclesiastica n riusciamoad allontanare dalla mensa del Signore. Ma io desidero essere vintodalla verit irresistibile delle Sacre Scritture, soprattutto le pichiare. Se vi si oppone qualcosa, assolutamente impossibile

    credere o parlare di verit. Prima per di udire o di leggerequalcosa di simile, ascoltiamo colui che dice: Non illudetevi: nimmorali, n idolatri, eccetera, erediteranno il regno di Dio44. Se,infatti, le cose stanno cos, qualunque cosa si dica al contrario, lostesso Apostolo ci ha al riguardo e senza dubbio ammoniti a nonstravolgere in altro senso il contenuto delle sue parole, dicendo:Perch, sappiatelo bene, nessun fornicatore, o impuro, o avaro,cio idolatra, avr parte al regno di Cristo e di Dio. Nessuno viinganni con vani ragionamenti45. Quando dunque sentiamo chequalche fornicatore o impuro o avaro si salver attraverso il fuoco eavr parte nel regno di Cristo e di Dio non chiudiamo l'orecchiodavanti all'Apostolo che grida e afferma: Nessun fornicatore, oimpuro, o avaro avr parte al regno di Cristo e di Dio; e nontrascuriamo le parole che subito aggiunge: Nessuno vi inganni convani ragionamenti.

    SECONDA QUESTIONE. Utilit delle offerte per i defunti.

    2. 1. La tua seconda domanda la seguente: L'offerta fatta per idefunti apporta qualcosa alle loro anime? infatti evidente che noisiamo sollevati o appesantiti dalle nostre azioni. Inoltre leggiamoche negli inferi nessuno pu pi lodare il Signore. Al che moltidicono che se l fosse possibile qualche beneficio dopo la morte,l'anima stessa vi ricercherebbe da sola, confessando i propripeccati, un refrigerio ben pi grande di quello che le procurerebbel'offerta altrui.

    2. 2. Di questo argomento ho detto qualcosa nel libro cherecentemente ho scritto al santo vescovo Paolino di Nola, che mi

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    aveva domandato se la sepoltura presso le tombe dei martiri fossedi qualche utilit alle anime dei defunti. Eccoti quanto di l inseriscoin questa lettera. Da molto tempo, venerabile Paolino, fratellod'episcopato, sono debitore d'una risposta alla tua santit; da

    quando mi hai fatto avere un tuo scritto per mezzo degli uominidella nostra religiosissima figlia Flora, chiedendomi se a qualcunopu giovare, dopo la morte, che il suo corpo sia sepolto presso laMemoria di un santo. Questo t'aveva infatti chiesto la ricordatavedova per suo figlio morto dalle tue parti, e tu le avevi rispostoconfortandola e assicurandola che per il corpo del fedele giovaneCinegio era gi stato compiuto il desiderio del pio affetto materno,cio che fosse posto nella basilica del beatissimo confessore Felice.In quell'occasione, servendosi dei latori medesimi della tua lettera,

    tu scrivesti anche a me, per propormi la questione e chiedermi conla risposta il mio parere, non senza espormi il tuo. A te, dici, non parso vano lo slancio delle anime religiose e fedeli, che sipreoccupano dei loro cari. Non pu, aggiungi infatti, essere vana laconsuetudine della Chiesa intera di pregare per i morti: da questo sipu cos dedurre che all'uomo dopo la morte giova se la fede deisuoi provvede per la sepoltura del suo corpo un luogo tale, che gidi per s una chiara invocazione del patrocinio dei santi.

    2. 3. E tuttavia, pur pensando cos, mi confessi che non vedi comenon si opponga a una tale opinione il detto dell'Apostolo: "Tuttiinfatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, ciascunoper ricevere la ricompensa delle opere compiute finch era nelcorpo, sia inbene che in male "46. Senza dubbio questa frasedell'Apostolo ammonisce a fare prima della morte ci che giovadopo la morte e non al momento di ricevere ci che uno hacompiuto prima della morte. Ma la questione si pu risolvere cos:

    con un determinato genere di vita, mentre si vive nel corpo, simerita che tali cose giovino da morti; e dunque i morti traggonogiovamento dai suffragi religiosamente offerti per loro dopo la finedella vita corporale secondo quanto essi stessi hanno compiuto.Quindi c' chi dai suffragi non trae alcun beneficio, sia che venganoofferti per quelli dei quali le colpe son cos gravi che in nessunmodo possono essere aiutati dai suffragi, sia per quelli dei quali imeriti sono cos grandi, che non hanno bisogno di questo aiuto. Dalgenere di vita che ciascuno ha condotto nel corpo dipende dunque

    l'efficacia o l'inutilit di tutto ci che si pu fare piamente per lui,dopo che avr lasciato il corpo. Invano infatti si cerca il merito dopoquesta vita, in ragione del quale i suffragi giovano, se durante

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    questa vita non ce lo siamo procurato. Perci non vano che laChiesa o la cura dei congiunti mettano in opera per i morti tutto ciche la religione pu suggerire; tuttavia ciascuno ricever laricompensa di quanto ha compiuto nel corpo sia in bene che in

    male, rendendo il Signore a ciascuno secondo le sue opere. Cosciascuno durante la vita vissuta nel corpo merita che gli possanogiovare i suffragi, applicati per lui dopo la morte del corpo.

    Il luogo delle anime prima della risurrezione.

    2. 4. Ho detto ancora qualcosa di simile a Lorenzo ed questo: Iltempo frapposto tra la morte dell'uomo e la risurrezione finaletrattiene le anime in dimore misteriose, a seconda che ciascuna

    abbia meritato quiete o afflizione, in rapporto a quel che haottenuto in sorte finch viveva nella carne. Non si deve nemmenonegare che le anime dei defunti ricevono sollievo dalla piet deipropri cari che sono in vita, quando viene offerto per loro ilsacrificio del Mediatore o si fanno elemosine nella Chiesa. Tuttoquesto per giova a quanti in vita hanno acquisito meriti checonsentissero in seguito di ricavarne vantaggio. C' infatti un tipo dicondotta non cos buono da non richiedere questi suffragi dopo lamorte, n cos cattivo da non ricavarne giovamento dopo la morte;

    ve n' poi uno talmente buono da non richiederne e viceversa unotalmente cattivo da non potersene avvantaggiare, una volta lasciataquesta vita. in questa vita perci che si acquista ogni merito, checonsente a ciascuno di ricavarne sollievo o oppressione. Nessunoper s'illuda di guadagnarsi presso Dio, al momento della morte,quanto ha trascurato quaggi. Quindi tutte le pratiche solitamenteraccomandate dalla Chiesa a favore dei defunti non sono contrarieall'affermazione dell'Apostolo: " Tutti dovremo comparire davanti altribunale di Dio, ciascuno per ricevere la ricompensa per quanto hafatto finch era nel corpo, sia in bene che in male " 47; anche ilmerito di potersi giovare di queste cose, infatti, ciascuno se l'procurato finch viveva nel corpo. Ma non tutti se ne giovano: eperch mai, se non perch ciascuno ha condotto, finch era nelcorpo, una vita diversa? Ora, dal momento che vengono offerti sia isacrifici dell'altare sia di qualunque altra elemosina, essi rendonograzie per chi veramente buono; intercedono per chi non veramente buono; per chi poi veramente cattivo, non potendo in

    alcun modo aiutare i morti, cercano in qualche modo di consolare ivivi. Per quanti poi se ne giovano, il giovamento comporta o la

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    piena remissione o almeno la possibilit di una condanna pitollerabile.

    TERZA QUESTIONE: Il Giudizio alla venuta del Signore e i viventi

    durante la venuta.3. 1. La tua terza domanda la seguente: Bisogna ritenere che ilgiudizio avverr subito alla venuta del Signore o dopo un certotempo? Poich leggiamo, tu affermi, che alla sua venuta "quelli chesono in vita saranno rapiti sulle nubi incontro a Cristo nell'aria esaranno sempre con il Signore "48. Desidero sapere se il giudiziosar contemporaneo alla venuta e se quelli che saranno rapiti sullenubi non moriranno, a meno che non dobbiamo considerare la loro

    trasformazione il sostituto della morte.3. 2. A questa tua richiesta, con cui domandi se alla venuta delSignore ci sar subito il giudizio, ritengo che sia sufficiente la fededel Simbolo, nel quale professiamo che Cristo verr alla destra delPadre a giudicare i vivi e i morti. Poich questo lo stesso motivodella sua venuta, che altro mai far al momento della venuta senon ci per cui verr? Quanto poi a quelli che saranno rapiti sullenubi, in una lettera che ho scritto a mio figlio Mercatore, da voi

    sicuramente ben conosciuto, che mi aveva consultato su alcunequestioni dei pelagiani, i quali negano che la morte sia conseguenzadel peccato, puoi leggere quanto ho discusso nelle seguenti parole :L'Apostolo, scrivo,parlando della risurrezione dei morti, dice: "Noipoi, i viventi, noi che siamo superstiti, saremo portati via assieme aloro sulle nubi incontro al Signore nell'aria e cos saremo sempre colSignore "49; ora, coloro ai quali accenna qui l'Apostolo sollevanodelle perplessit per se stessi, non a causa di questi nostriavversari. Anche se coloro di cui parla l'Apostolo, fossero anch'essi

    destinati a non morire, non vedo affatto quale argomento lorofavorevole potrebbero trarne i nostri avversari, poich potremmorispondere loro ci che abbiamo detto dei due Profeti, cio Enoch edElia. Ma per quanto concerne l'espressione paolina sembra vogliadavvero significare che alla fine del mondo, quando apparir ilSignore e i morti risorgeranno, alcuni passeranno senza morireall'immortalit, largita a tutti gli altri fedeli servi di Dio, per essere "

    portati via con loro ", come dice l'Apostolo,"sulle nubi ": e non hopotuto trovare un senso diverso tutte le volte che ho volutoesaminare queste parole.

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    3. 3. Ma su questo punto vorrei consultare piuttosto quelli che sonopi dotti di me per vedere se le parole dell'Apostolo: "Stolto, nonvedi che ci che semini non germina in vita nuova se prima nonmuore?"50, non siano rivolte per caso anche a coloro che credono

    che alcuni passeranno vivificati alla vita eterna senza dover morire.In qual modo infatti pu avverarsi ci che si legge in parecchiesemplari, cio "tutti risorgeremo "51, se tutti non morremo?Poich non pu esservi la risurrezione, se prima non ci sar lamorte. A dar questo senso alla frase ci costringe l'espressione moltopi facile e chiara, riportata da alcuni altri esemplari e cio: "noimorremo tutti ". Anche altri passi come questo della Sacra Scritturapaiono indurci a credere che nessun uomo potr giungereall'immortalit se prima non ci sar stata la morte. Ecco il passo

    dell'Apostolo: "Noi poi, i viventi, noi che ci saremo ancora al tempodella venuta del Signore, non andremo (incontro a lui) prima diquelli che gi si addormentarono ( = morirono), poich il Signorestesso ad un cenno di comando, (ossia) con la voce di un angelo,allo squillo della tromba di Dio, discender dal cielo; e primarisorgeranno quelli che sono morti in Cristo; quindi noi, i vivisuperstiti, saremo portati via insieme con essi sulle nubi (perandare) incontro a Cristo nell'aria, e cos saremo sempre colSignore "52. Vorrei, come ho gi detto, consultare su tale passoquelli che sono pi dotti di me e, purch siano capaci di spiegarlonel senso che tutti gli uomini viventi adesso o dopo di noi sonodestinati a morire, vorrei rettificare la mia opinione diversaespressa da me una volta su questo argomento. Poich seinsegniamo, dobbiamo essere anche pronti ad imparare e per certo meglio che uno sia raddrizzato da piccolo che spezzato quandonon pi flessibile, dal momento che con i nostri scritti vieneesercitata o istruita la nostra o l'altrui infermit senza per che su

    di essi voglia fondarsi alcuna canonica autorit.3. 4.Se nelle citate parole dell'Apostolo non potr riscontrarsi alcunaltro senso, e apparir chiaro ch'egli ha voluto intendere ci chepare dire chiaramente il testo preso alla lettera, che cio alla finedel mondo, alla venuta del Signore, ci saranno alcuni che sirivestiranno dell'immortalit senza spogliarsi del corpo, "in modoche la parte mortale sia assorbita dalla vita "53; se tale il sensodel passo, esso concorder con la regola della fede in base alla

    quale professiamo che il Signore verr a giudicare i vivi ed i morti54, senza dare a " vivi " il senso di giusti, n a " morti " quellod'ingiusti, anche se i giusti e gl'ingiusti dovranno essere giudicati,

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    ma intendendo per " vivi " coloro che il Signore alla sua ultimavenuta trover ancora in vita e per" morti " coloro che gi ne sonousciti. Se ci sar assodato, bisogner vedere qual senso dare aquest'altra espressione dell'Apostolo: "Ci che tu semini, non

    germina in vita nuova, se prima non muore"55

    , e a queste altreparole: "risusciteremo tutti ", oppure: "morremo tutti "56, in modoche non contrastino con l'opinione secondo la quale si crede chealcuni entreranno nella vita eterna anche col corpo senza provarel'amarezza della morte.

    3. 5. Ma qualunque sia dei due il senso pi genuino e pi chiaro chesi possa scoprire, che cosa pu giovare alla causa di costoro, siache a tutti venga inflitta la dovuta pena di morte, sia che solo ad

    alcuni venga risparmiata siffatta condizione? Poich evidente chese non fosse preceduto il peccato, non ne sarebbe conseguita nonsoltanto la morte dell'anima, ma neppure quella del corpo, e che lapotenza della grazia pi mirabile nel risuscitare i giusti dallamorte per l'eterna felicit, che nel non farli giungere a provare lesofferenze della morte. Bastino queste osservazioni per risponderea coloro di cui mi hai scritto, sebbene io pensi che ormai essi nonosano pi dire che Adamo sarebbe morto pure col corpo anche senon avesse peccato.

    3. 6. Del resto sarebbe necessario sottoporre a un esame piapprofondito la questione della risurrezione per quanto concernecoloro che si crede non morranno ma, dalla condizione dellapresente vita mortale, giungeranno all'immortalit senza passareattraverso la morte. Se tu hai inteso, se hai letto o pensato da testesso, oppure ti capiter anche in seguito di sentire, di leggere opensare qualche soluzione di tale problema chiara e precisa,scaturita da argomentazioni razionali e complete, ti chiedo percortesia di mettermene alcorrente. Io infatti - debbo confessarloalla tua Carit - preferisco imparare anzich insegnare. A questosiamo esortati anche dall'apostolo Giacomo che dice: Ognuno siapronto ad ascoltare ma tardo a parlare57; ad imparare dobbiamoquindi sentirci attratti dalla soavit della verit, ma ad insegnaredobbiamo sentirci obbligati solo dalla necessit della carit.Dobbiamo ad ogni modo augurarci piuttosto che non ci sia pi lanecessit che uno insegni qualcosa a un altro, "in modo da avere

    tutti per unico maestro Iddio "58

    . Del resto Dio stesso a istruirciquando impariamo le massime della vera piet, anche quando inapparenza ce le insegna un uomo. Infatti non nulla n chi pianta

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    n chi innaffia, ma [] Dio, che fa crescere59. Se quindi Dio nonfacesse crescere, non varrebbe nulla che gli Apostoli piantassero einnaffiassero; quanto meno valgo io o tu, o chiunque altro di questotempo, quando abbiamo l'aria di insegnare agli altri!

    QUARTA QUESTIONE. La discendenza dei giusti benedetta.

    4. 1. La tua quarta domanda : Perch Davide ha detto: " Potentesulla terra sar la sua stirpe, la discendenza dei giusti sarbenedetta "60, quando sappiamo che i figli dei giusti sono stati esono maledetti, mentre i figli degli ingiusti sono stati e sonobenedetti?

    4. 2. A questa domanda rispondo con l'esposizione dello stessoSalmo che ho spiegato al popolo : "Beato l'uomo che teme ilSignore, egli si delizier grandemente nei suoi precetti "61. VedaIddio, egli che il solo capace di giudicare con verit emisericordia, i progressi compiuti da questo devoto nella via deicomandamenti. Dice Giobbe: "La vita dell'uomo sulla terra unaprova "62, e in un altro libro scritto: "Il corpo corruttibileappesantisce l'anima, e la dimora di argilla sospinge al basso lamente e i suoi molti pensieri "63. Il nostro giudice, in effetti, il

    Signore. Noi non dobbiamo prematuramente emettere giudizi, maaspettare che venga il Signore a illuminare i nascondigli tenebrosi ea rendere manifesti i pensieri del cuore. "Allora avr ciascuno daDio la lode che gli spetta "64. Veda, dunque, Dio i progressi diciascuno nell'osservanza dei suoi comandamenti; in essi ripongatutte le sue delizie l'uomo innamorato della pace provenientedall'essere nella compagine di quell'edificio. Egli infatti si deliziagrandemente nei precetti del Signore, e " pace in terra per gliuomini di buona volont "65.

    4. 3. Ecco perch "vigoroso sar sulla terra il suo seme ". Semedella messe futura sono le opere di misericordia. Lo attestal'Apostolo quando dice: "Non stanchiamoci di compiere il bene,poich a suo tempo ne raccoglieremo la messe "66. E altrove: "Questo peraltro io vi ricordo: Chi semina poco raccoglie poco "67.In effetti qual potere potr immaginarsi superiore a quello chepermise a Zaccheo di comprarsi il regno dei cieli con la distribuzionedi met dei suoi beni68, mentre alla vedova bast l'erogazione didue spiccioli69, sicch alla fine tutt'e due riuscirono ugualmente apossederlo? Qual vigore pi grande che rendere dello stesso valore,

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    in ordine al regno dei cieli, e il tesoro erogato dal ricco70 e ilbicchiere d'acqua fresca dato dal povero?71 Ci sono, vero,persone che si dedicano alle opere di misericordia con mire terrene,cio ripromettendosi dal Signore una ricompensa materiale o

    intendendo piacere agli uomini; ma "ad essere benedetta sar lastirpe degli uomini retti ". Saranno benedette, cio, le opere dicoloro verso i quali buono il Dio d'Israele, in quanto essi sono rettidi cuore, e avere un cuore retto significa non resistere a Dio quandosferza salutarmente e credergli in ci che promette. Non lo sarannoaltrettanto le opere di chi ha vacillante il piede e incerto e malfermoil passo (come si canta in un altro Salmo), n quelle della gente cheinvidia i peccatori vedendone la pace72 e teme che siano vane leproprie opere buone, per il fatto che non ne intravvedono la

    ricompensa caduca che si attendevano. L'uomo timorato di Dio, dicui il Salmo mediante la conversione del cuore si erge a tempiosanto di Dio, n aspira a gloria umana n avido di ricchezzeterrene. Nondimeno nella sua casa ci sono la gloria e la ricchezza.La sua casa il cuore e l dentro egli loda Dio e, ricco di speranze divita eterna, vi dimora con maggiori provviste di quante non neavrebbe se, pur fra le adulazioni della gente, abitasse in stanze dimarmo con preziosi soffitti, oppresso per dal timore della morteeterna. La giustizia di un tal pio stabile in eterno73: questagiustizia la sua ricchezza e la sua gloria. Al contrario la porpora, ilbisso e i lauti banchetti dell'empio passano nell'istante stesso che sigodono e, quando si sar arrivati alla fine, non rester che il gridaredi una lingua bruciata dalle fiamme e desiderosa di una gocciad'acqua che piova dal dito [del giusto]74. Questo quanto ricordodi aver esposto su questo Salmo e credo di aver offerto unasoluzione abbastanza esauriente alla tua quarta domanda. Allaquinta domanda da te proposta, ho promesso di rispondere al

    termine di tutto.SESTA QUESTIONE: Samuele stato realmente evocato dagli inferidalla pitonessa?

    6. 1. La tua sesta proposizione : Secondo la storia del libro dei Rela pitonessa ha evocato dagli inferi proprio il profeta Samuele75?

    6. 2. Questo mi ha richiesto tempo fa il vescovo di MilanoSimpliciano di felice memoria. Leggi di seguito cosa gli ho risposto :Ho detto: Mi domandi ancora se lo spirito immondo, che era nellapitonessa, ha potuto far vedere Samuele a Saul e parlare con lui76.

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    Ma desta maggior meraviglia che Satana stesso, principe di tutti glispiriti immondi, abbia potuto parlare con Dio e chiedere di tentareGiobbe, uomo giustissimo77; anzi chiese di tentare anche gliApostoli78. Ma forse questo non costituisce un difficile problema,

    perch la verit, ovunque presente, parla, per mezzo di qualsiasicreatura che vuole, a ogni creatura che vuole: pertanto pocoimporta a chi parla Dio, ma importa ci che dice. Anchel'imperatore non parla con molti innocenti, sulla cui salvezza vegliacon cura assidua, mentre parla con numerosi colpevoli, checomanda di uccidere. Se questo pertanto non fa problema, non c'neppure motivo di domandare perch uno spirito immondo abbiapotuto parlare con l'anima di un sant'uomo. Dio creatore esantificatore infatti infinitamente superiore a tutti i santi. Se ci

    turba l'aver permesso a uno spirito maligno di evocare l'anima di ungiusto e richiamarla, per dire cos, dai recessi segreti dei morti, non ancora pi strano che Satana abbia preso e portato lo stessoSignore sul pinnacolo del tempio79? Come poi l'abbia fatto, e come stato possibile evocare anche Samuele, ugualmente nascosto. Ameno che uno non dica che era pi facile concedere al diavolo ilpermesso d'impadronirsi a suo piacimento del Signore e ditrasportarlo dove voleva, che richiamare l'anima del defuntoSamuele dal suo riposo. Se questo fatto nel Vangelo non cisorprende, perch il Signore, senza alcuna diminuzione della suapotenza e volont, ha voluto e permesso che ci accadesse, comeha sopportato di essere preso, legato, schernito, crocifisso e uccisodagli stessi Giudei, quantunque perversi, impuri e collaboratori deldiavolo, allora non assurdo credere che, a causa di unadisposizione della volont divina, sia stato permesso, senza essereforzato n dominato e soggiogato da un potere magico, maliberamente e in conformit a una segreta decisione di Dio, che era

    nascosta a quella maga e a Saul, che lo spirito del santo profetaacconsentisse ad apparire agli occhi del re per colpirlo con lasentenza divina. Perch dunque l'anima di un uomo buono, se vieneevocata da uomini che vivono male, dovrebbe perdere la suadignit, quando anche coloro che vivono bene si recanofrequentemente dai cattivi, se sono chiamati, e, salvo e difeso ildecoro della loro virt, compiono con loro ci che esige il serviziodella giustizia, tenendo conto dei loro difetti secondo l'utilit e lanecessit delle circostanze?

    Samuele apparve forse come un fantasma?

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    6. 3. Di questo fatto si pu dare anche un'altra conclusione pifacile e un'interpretazione pi semplice, ammettendo che non lospirito di Samuele sia stato veramente evocato dal suo riposo, maun qualche fantasma o un'illusione immaginaria, frutto di

    macchinazione diabolica, a cui la Scrittura d di conseguenza ilnome di Samuele, perch ordinariamente le immagini sonochiamate con i nomi delle cose che rappresentano. Cos tutto ciche disegnato e scolpito in qualche materiale di metallo, di legnoo di qualunque altra cosa atta ad opere di questo genere, e ancheci che appare nei sogni e quasi tutte le immagini prendono disolito il nome delle cose di cui sono immagini. Chi infatti dubita dichiamare uomo il ritratto di un uomo? Quando vediamo i ritratti dialcuni individui, noi applichiamo loro senza esitazione i nomi propri;

    guardando ad esempio un quadro o un affresco, diciamo: Quello Cicerone, Sallustio, Achille, Ettore; questo il fiume Simeonta,quella Roma, anche se sono solo immagini dipinte. Diconseguenza anche le rappresentazioni dei Cherubini, pur essendopotest celesti, modellate in metallo, secondo il comando di Dio,sopra l'Arca dell'Alleanza per simboleggiare una magnifica realt,sono chiamate semplicemente Cherubini80. Ugualmente chi sognanon dice: Ho visto l'immagine di Agostino o di Simpliciano, ma: Hovisto Agostino o Simpliciano; mentre noi non sappiamo cosa havisto in quel momento: tanto vero che non sono gli uomini inpersona ma le loro immagini ad apparire. Anche il Faraone ha dettodi aver visto in sogno spighe e vacche 81, non le immagini dellespighe e delle vacche. Se dunque consta chiaramente che questeimmagini sono chiamate coi nomi delle cose che rappresentano,non c' da meravigliarsi che la Scrittura parli della visione diSamuele, anche se forse apparsa la sua immagine, grazie a unartificio di colui che si maschera da angelo di luce e i suoi ministri

    da ministri di giustizia82

    .Come i demoni possono sapere il futuro.

    6. 4. Se poi ci sorprende che a Saul siano state predette delleverit da uno spirito cattivo, pu anche sembrare strano che idemoni abbiano riconosciuto il Cristo83, che i Giudei nonconoscevano. Quando infatti Dio vuol far conoscere a qualcuno delleverit riguardanti le realt temporali e questa vita mortale,

    servendosi anche di spiriti abietti e infernali, facile e nonsconveniente che l'onnipotente e giusto comunichi, mediantel'occulto apparato dei suoi ministri, qualche potere di divinazione

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    anche agli spiriti cattivi perch annunzino agli uomini quello chesentono dagli angeli, al fine di anticipare il castigo di coloro a cuisono predette queste cose, perch, prevedendo il male che liminaccia, ne soffrano prima che arrivi. Per essi ascoltano solo ci

    che il Signore e moderatore di tutte le cose comanda o permette.Per questo anche negliAtti degli Apostoli uno spirito di divinazionerende testimonianza all'apostolo Paolo e intraprende a farel'evangelizzatore84. Costoro per fanno un miscuglio di falsit eannunziano il vero, che hanno potuto conoscere, pi conl'intenzione di ingannare che di istruire. E forse proprio per questo,quando il fantasma di Samuele predisse la morte a Saul85, gli disseanche che sarebbe stato con lui: il che totalmente falso.Leggiamo infatti nel Vangelo che, dopo la morte, i buoni sono

    separati dai cattivi da una grande distanza, quando il Signoreattesta che stabilito un grande abisso tra quel ricco superbo, cheallora era tormentato nell'inferno, e il mendicante che giacevaavanti alla sua porta coperto di piaghe e ora stava nel luogo delriposo86. Se poi le parole di Samuele a Saul: "Sarai con me " 87,non si riferiscono all'uguaglianza di felicit ma all'identicacondizione mortale, perch entrambi erano uomini ed entrambipotevano morire, e chi gi era morto preannunziava la morte alvivo, la tua Prudenza comprende, per quanto io ritengo, che il testoin questione, secondo la duplice interpretazione, ammette unasoluzione che non contraddice la fede. A meno che, con un esamepi approfondito e accurato, che sorpassa i limiti delle mie capacite del tempo, non si giunga alla certezza che l'anima umana, dopoessere uscita da questa vita, evocata con formule magiche, possa omeno comparire agli sguardi dei vivi anche con i lineamenti dellafisionomia corporea, cos da essere non solo vista ma anchericonosciuta. E se la cosa possibile, forse anche l'anima di un

    giusto, senza essere costretta da riti magici ma piegandosi ad ordinisegreti della legge suprema, potrebbe farsi vedere; se inveceapparir chiaramente che la cosa impossibile, non si accetter,nella trattazione e spiegazione di questo testo della Scrittura,nessuna delle due interpretazioni, ma, respinta la prima, si riterrl'apparizione di Samuele un fantasma prodotto da un artificiodiabolico. Ma che questo sia o meno possibile, la malizia e l'attivitmolteplice e astuta di Satana a suscitare fantasmi per ingannare isensi dell'uomo sempre vigile; con estrema cautela, per non

    precludere ricerche pi diligenti, riteniamo tuttavia pi probabile,

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    finch non ci sia concesso di trovare una spiegazione migliore, chequel fatto opera dell'intervento funesto di quella maga.

    6. 5. Questo quanto allora ho scritto della pitonessa e di Samuele.

    Credo di aver giustamente detto che in questo fatto dobbiamoritenere che, mediante l'ufficio ingannatore della pitonessa, siastata presentata una falsa immagine di Samuele, senza respingereinterpretazioni pi accurate. Una mia ricerca posteriore, allorch hotrovato nel libro dell'Ecclesiastico dove i Padri sono lodati secondol'ordine storico, ha concluso che Samuele stato lodato per averprofetizzato anche da morto 88. Ma se si rifiuta questo libro, che nonsi trova nel canone degli Ebrei, che cosa diremo di Mos chesecondo il Deuteronomio certamente morto 89 e nel Vangelo si

    legge che apparso a dei viventi insieme ad Elia che non morto?90

    SETTIMA QUESTIONE: Sara sfugge allo stupro di Abimelech e delFaraone.

    7. 1. La tua settima interrogazione : Cosa si deve rispondere aquanti affermano che Sara non sfuggita allo stupro, perch diconoche Abimelech stato trattenuto dall'unirsi a lei da un sogno91

    invece il Faraone si unito a lei92

    ?

    7. 2. Io non so come si possa affermare che il Faraone si unito aSara, quando la Scrittura non ci costringe a crederlo. Infatti l'hapresa certamente in moglie e Abramo stato subito colmato acausa sua di molti donativi degli Egiziani; non scritto per che ilFaraone ha dormito con lei: Dio non gli ha infatti permesso di farlo,affliggendolo con gravi e numerosi tormenti. Leggiamo infatti nelLibrodi Esterche le donne, che piacevano ai re in vista del

    coniugio, non venivano subito conosciute carnalmente, ma il lorocorpo veniva preparato per vari mesi, addirittura per un annointero, con profumi, belletti, unguenti, prima di unirsi fisicamente alre 93. In questo intervallo di tempo accaddero quindi i fatti descritti,finch il Faraone pentito e atterrito restitu la donna al marito 94.Poich Abimelech fu impedito da un sogno di unirsi a lei 95, coloroche pretendono che Sara non sia sfuggita allo stupro, per questomotivo pensano che il re non ha potuto sognare se non dopo avercompiuto l'atto carnale. Come se Dio, passando sotto silenzio ilperiodo, che ho ricordato prima, della preparazione fisica delle

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    donne destinate al piacere dei re, non avesse potuto, primadell'unione, addormentarlo e avvertirlo in sogno.

    Il fatto accaduto in Mauritania Sitifense.

    7. 3. Racconter cosa accaduto in Mauritania Sitifense. Il Dio deisanti Patriarchi anche il nostro stesso Dio. Un giovanecatecumeno, Celtizio, rap una vedova, che aveva fatto voto dicontinenza, per sposarla. Prima di unirsi, oppresso dal sonno espaventato da un sogno, la consegn intatta al vescovo di Setif chel'aveva richiesta con grande forza. Costoro, di cui parlo, sonoancora in vita. Quegli, dopo il battesimo e convertitosi al Signore amotivo del prodigio che lo riguardava, pervenuto all'episcopato

    con ammirevole rettitudine; quella permane nella santa vedovanza.7. 4. Cosa poi ho scritto Contro il manicheo Fausto, che calunniavail patriarca Abramo per aver venduto la propria moglie a due re, lomostrano le seguenti parole : Ma quando egli, io affermo, definiscequesto giusto e sposo fedele il pi losco trafficante del suomatrimonio e afferma di aver venduto, in tempi diversi, la suasposa Sara a due re, Abimelech e Faraone, perch ne abusassero,dicendola sorella, Fausto non distingue con bocca veridica l'onest

    dall'infamia, ma volge tutto in crimine con bocca maledica. Ilcomportamento di Abramo appare dunque simile al lenocinio, masolo a coloro che non sanno distinguere rettamente, alla luce dellalegge eterna, le azioni dai peccati; solo a coloro ai quali la fermezzapu sembrare ostinazione, che confondono la virt della fiducia conil vizio dell'audacia e allo stesso modo vengono riprovate da coloro,che non vedono secondo giustizia, tutte le cose che non sembranocompiute secondo giustizia. Abramo infatti non ha accondisceso alcrimine della moglie n ha venduto il suo adulterio; ma come Sara

    aveva concesso al marito la sua schiava non per libidine ma amotivo della figliolanza96, senza violare l'ordine naturale, perchera in suo diritto comandare piuttosto al marito obbediente checedere alle lusinghe; cos anch'egli si comport con sua moglie,sposa casta, a lui unita con cuore puro, del cui animo, doverisiedeva il pudore, non dubitava affatto: non la chiam sposa masorella perch dopo essere stato ucciso, non fosse posseduta comeschiava da empi stranieri; era sicuro che il suo Dio non avrebbepermesso che subisse qualcosa di turpe e delittuoso. La sua fede ela sua speranza non furono deluse. Il Faraone, atterrito da prodigi eafflitto da molte tribolazioni a causa di lei, gliela restitu integra e

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    onorata, appena seppe da Dio che era sua moglie; ancheAbimelech, avvertito e istruito in sogno, fece altrettanto 97.

    OTTAVA QUESTIONE. Lo Spirito di Dio aleggiava sulle acque.

    8. 1. Da ultimo chiedi una spiegazione riguardo allo Spirito di Dioche aleggiava sulle acque. Tu dici:Alcuni asseriscono che loSpirito Santo; altri invece uno spirito qualsiasi, sotto pretesto che lostorico non poteva citare insieme il Creatore e le creature nassegnargli un luogo, poich egli interamente dappertutto, con ilPadre e il Figlio.

    8. 2. Ci che io intendo su questo argomento lo ricopio in questo

    opuscolo dal primo de i dodici libriche ho scritto, per quanto hopotuto, sulla Genesi, non secondo l'allegoria, ma secondo losvolgersi dei fatti : In Dio, affermo, la somma, santa, giusta,benevolenza e uno speciale amore verso le proprie opere nonderivante dalla necessit ma dalla sua bont. Ecco perch la frasedella Scrittura: "Dio disse: Vi sia la luce"98 preceduta daquest'altra: "E lo Spirito di Dio si portava sopra le acque" 99. Coltermine acqua la Scrittura ha voluto indicare una di queste duecose: o l'insieme della materia fisicafacendo cos vedere ci di cui

    son fatte e formate tutte le cose che noi ormai possiamodistinguere quanto alle loro specie - la Scrittura chiama acqua lamateria, poich noi vediamo tutte le cose sulla terra formarsi ecrescere, secondo le varie loro specie, grazie all'elemento umido -,oppure denota una sorta di vita spirituale indeterminata e, per cosdire, allo stato fluido prima di ricevere la forma col volgersi versoDio. Di certo per lo Spirito di Dio si portava al di sopra [dellamateria], poich alla buona volont del Creatore soggiaceva tuttoci a cui aveva cominciato a dar forma e perfezione di modo che,

    dicendo Dio, mediante il suo Verbo: "Vi sia la luce ", l'essere creatosarebbe stato permanente, secondo la capacit della sua specie, nelbeneplacito di Dio, sarebbe cio continuato a piacergli. quindibuono ci ch' piaciuto a Dio, poich la Scrittura dice: "E vi fu laluce. E Dio vide che la luce buona"100. In tal modo la Trinit delCreatore presentata proprio all'inizio della creazione appenaabbozzata; essa ricordata con il termine dicielo e terra in vista dici che doveva esser portato a termine a partire da essa poichquando la Scrittura dice: "In principio Dio cre il cielo e la terra "101, con il nome di "Dio " noi intendiamo il Padre, con il nome di "Principio " il Figlio, ch' principio non del Padre, ma anzitutto e

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    soprattutto della creatura spirituale creata da Lui e perconseguenza lo anche di tutte le altre creature; quando invece laScrittura dice: "Lo Spirito di Dio si portava sulle acque ", noiriconosciamo la menzione completa della Trinit. Ugualmente,

    nell'atto con cui la creatura si volge a Dio e vien resa perfetta inmodo che vengono distinte le diverse specie degli esseri, ci vienfatta conoscere la medesima Trinit e cio da una parte il Verbo diDio e Colui che genera il Verbo, quando la Scrittura dice: "E Diodisse ", e dall'altra la santa Bont - per la quale a Dio piacequalunque essere gli piace d'aver reso perfetto nei limiti dellacapacit della sua natura - quando la Scrittura dice: "Dio vide ch'una cosa buona "102.

    8. 3. Ma perch mai menzionata prima la creatura ancoraimperfetta e poi lo Spirito di Dio? La Scrittura infatti prima disse: "La terra per era invisibile e caotica e le tenebre erano sopral'abisso ", e dopo soggiunse: " e lo Spirito di Dio si portava al disopra delle acque "103. Forse perch l'amore indigente e bisognoso[delle cose amate] ama in modo da rimanere soggetto alle cose cheama, perci quand'era menzionato lo Spirito di Dio, nella cuipersona si lascia intendere la sua santa bont e amore, la Scritturadice che si portava al di sopra, perch non si pensasse che Diofosse portato ad amare le opere, che avrebbe fatto, per la necessitdel bisogno anzich per la sovrabbondanza della sua bont?Memore di ci l'Apostolo, sul punto di parlare della carit, dice chemostrer "una via sovreminente "104, e in un altro passo parladella "carit di Cristo ch' al di sopra d'ogni conoscenza"105.Dovendosi dunque indicare lo Spirito di Dio col dire che si portava aldi sopra, era pi conveniente che prima fosse presentato qualcosasolo appena avviato, al di sopra del quale si potesse dire ch'Egli si

    librava non per la posizione ma per la sua potenza che sorpassa etrascende ogni cosa.

    QUINTA QUESTIONE: (che viene trattata per ultima). Davidel'eletto di Dio.

    5. 1. Ora fermati un po' su ci di cui ho differito la trattazione. Tuchiedi: Perch il Signore, che conosceva perfettamente il futuro, hadetto: "Ho scelto Davide uomo secondo il mio cuore" 106,puravendo commesso numerosi e gravi peccati?

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    5. 2. Se noi lo riferiamo allo stesso Davide, che fu re d'Israele dopola riprovazione e la morte di Saul 107, Dio, che conosceva il futuro,ha previsto pi esattamente in lui una tale piet e una cos sincerapenitenza da annoverarlo nel numero di coloro di cui egli dice: Beati

    coloro ai quali sono rimesse le colpe e perdonati i peccati. Beatol'uomo a cui Dio non imputa il peccato108. Dio dunque, sapendo cheegli avrebbe peccato e avrebbe cancellato i suoi peccati medianteuna pia umilt e una sincera penitenza, perch non avrebbe potutodire: Ho trovato Davide uomo secondo il mio cuore109? Aquest'uomo, che compiva tante opere buone e viveva in cos grandepiet e con identica piet offriva per i suoi peccati il sacrificio di unospirito contrito, non doveva forse non imputare il peccato? Per tuttoquesto detto con assoluta verit: Ho trovato Davide uomo

    secondo il mio cuore. Certamente se non era secondo il cuore di Dioa motivo del peccato, lo era senz'altro a motivo della riparazionedei suoi peccati mediante un'appropriata penitenza. In lui non eradunque secondo il cuore di Dio solo ci che Dio non gli ha imputato.Quindi eliminato questo, ossia ci che non gli veniva imputato, chealtro restava se non dire in tutta verit: Ho trovato Davide uomosecondo il mio cuore?

    Cristo chiamato Davide.

    5. 3. Se noi per vogliamo intendere profeticamente questo dettoin rapporto a Cristo, non c' alcun problema, a meno che non sivoglia domandare come Cristo abbia potuto essere rettamentechiamato con questo nome. Ma noi risponderemo che era dellastirpe di Davide, dal quale Cristo ha preso la carne. Noidimostriamo anche che questo nome di Cristo non senza esempio.Troviamo infatti chiarissimamente che Ges Cristo stato chiamatoDavide nel profeta Ezechiele, dove si leggono sulla bocca di DioPadre le parole: Susciter per le mie pecore un pastore che lepascer, Davide mio servo. Egli le condurr al pascolo e sar il loropastore. E io, il Signore, sar il loro Dio e Davide mio servo sarprincipe in mezzo a loro; io, il Signore, ho parlato110. E in un altropasso dice: Un solo re regner su tutti; non saranno pi due popolin pi saranno divisi in due regni. Non si contamineranno pi con iloro idoli, con i loro abomini e le loro iniquit. Io li liberer da tutti iluoghi in cui hanno peccato e li purificher. E saranno il mio popolo

    e io sar il loro Dio. Il mio servo Davide sar loro re e ci sar unsolo pastore per tutti loro111. Anche il profeta Osea,preannunciando il tempo attuale dei Giudei e poi la loro fede in

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    Cristo, ha chiamato Cristo col nome di Davide, dicendo: Poich perlunghi giorni staranno gli Israeliti senza re e senza capo, senzasacrificio e senza altare, senza sacerdozio, senza oracoli112.Nessuno contesta che i Giudei oggi siano cos. Ma ci che dice

    l'apostolo Paolo, parlando ai Gentili: Come voi un tempo siete statidisobbedienti a Dio e ora avete ottenuto misericordia per la lorodisobbedienza, cos anch'essi ora sono diventati disobbedienti invista della misericordia usata verso di voi, perch anch'essiottengano misericordia113; lo stesso profeta l'aveva detto moltotempo prima, aggiungendo: Poi torneranno gli Israeliti ecercheranno il Signore loro Dio, e Davide loro re e trepidi sivolgeranno al Signore e ai suoi beni, alla fine dei giorni114. Anchequi col nome di Davide preannunziato Cristo; infatti Davide, re

    d'Israele, era gi morto da tempo, quando queste cose venivanoprofetizzate. Il Signore Ges della sua stirpe doveva invece ancoravenire nella carne: ecco perch secondo il linguaggio profetico erachiamato Davide. Anche l'apostolo Paolo sembra aver citato questotesto negliAtti degli Apostoliin modo da poterlo riferire al reDavide, successore di Saul. Dice tra l'altro: Poi essi chiesero un re,e Dio diede loro Saul, figlio di Cis, della trib di Beniamino, perquarant'anni. E dopo averlo rimosso suscit loro il re Davide, alquale rese questa testimonianza: Ho trovato Davide, figlio di Iesse,uomo secondo il mio cuore; egli adempir tutti i miei voleri. Mapoich subito dopo aggiunge: Dalla discendenza di lui, secondo lapromessa, Dio trasse per Israele un salvatore, Ges115, ha cosindicato che questa testimonianza era da riferire piuttosto alSignore Ges, che ha compiuto totalmente i voleri di Dio Padre inmodo assai pi perfetto del re Davide. Di questi, secondo laspiegazione precedente, perdonati e non imputati i peccati, grazieanche a quella sua pia penitenza, si pu ben dire che stato

    trovato secondo il cuore di Dio. Ma come ha adempiuto tutti i voleridi Dio? Pur essendo stato lodato smisuratamente, quando laScrittura ha narrato i suoi tempi e le sue gesta, viene tuttaviarimarcato che non ha distrutto le alture dove il popolo di Diosacrificava contro il comando di Dio, che aveva ordinato disacrificare solamente davanti al Tabernacolo dell'Alleanza, sebbenesu quelle alture si sacrificasse a Dio stesso. Pi tardi il re Ezechia,che discendeva dalla stessa stirpe di Davide, le soppresse con suogrande onore e merito 116.

    5. 4. Ho risposto, come ho potuto, alle tue domande. Se riguardo aqueste questioni hai trovato, o potrai trovare, qualcosa di meglio, ti

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    saremmo assai grati se ce le farai conoscere. Io infatti, come ti hodetto prima, preferisco apprendere piuttosto che insegnare.

    [ inizio ]

    1 - Reg 8, 16.

    2 - Mt 5, 26.

    3 - 1 Cor 3, 15.

    4 - Mt 1, 25.

    5 - Gc 2, 19.

    6 - Cf. Mt 8, 28-32; Mc 1, 24-25.

    7 - Cf. Mt 16, 16-17.

    8 - Gc 2, 14. 20.9 - 1 Cor 3, 11-15.

    10 - 1 Cor 13, 2.

    11 - Gc 2, 14.

    12 - 1 Cor 6, 9-10.

    13 - Gal 5, 19-21.14 - 1 Cor 6, 11.

    15 - 1 Pt 3, 21.

    16 - Mt 19, 17-19.

    17 - 1 Cor 13, 3.

    18 - Sal 10, 6.

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    19 - Mt 25, 45-46.

    20 - Gal 5, 6.

    21 - Gc 2, 14.22 - 1 Cor 3, 11.

    23 - Cf. Ef 3, 17.

    24 - Cf. Mt 8, 28-29.

    25 - Mt 19, 18-19.

    26 - Mt 19, 21.

    27 - 1 Cor 7, 29.

    28 - 1 Cor 7, 15.

    29 - Cf. 1 Cor 7, 29-32.

    30 - Cf. 1 Tm 1, 9-11.

    31 - Mt 15, 26.28.

    32 - Cf. Gc 2, 19.

    33 - Gal 5, 6.

    34 - Gc 2, 17. 14

    35 - 1 Cor 3, 15.

    36 - 1 Cor6, 9-10.

    37 - 1 Cor 3, 13-15.

    38 - Sir (Sir) 27, 5.

    39 - 1 Cor 7, 32.33.

    40 - 1 Cor 6, 11.

    41 - Mt 25, 34.41.

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    42 - Mt 5, 26.

    43 - Mt1, 25.

    44 - 1 Cor 6, 9-10.45 - Ef 5, 5-6.

    46 - 2 Cor 5, 10.

    47 - Ibidem.

    48 - 1 Ts 4, 17.

    49 - 1 Ts 4, 16.

    50 - 1 Cor 15, 36.

    51 - 1Cor15, 51.

    52 - 1 Ts 4, 14-16.

    53 - Cf. 2 Cor 5, 4.

    54 - Cf. 2 Tm 4, 1.

    55 - 1 Cor 15, 36, 51.

    56 - 1Cor15, 51.

    57 - Gc 1, 19.

    58 - Cf. Gv 6, 45.

    59 - 1 Cor 3, 7.

    60 - Sal 111, 2.

    61 - Sal111, 1.

    62 - Gb 7, 1.

    63 - Sap 9, 15.

    64 - Cf. 1 Cor 4, 4-5.

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    65 - Cf. Lc 2, 14.

    66 - Gal 6, 9.

    67 - 2 Cor 9, 6.68 - Cf. Lc 19, 8.

    69 - Cf. Mc 12, 42.

    70 - Cf. Mc13, 44.

    71 - Cf. Mc10, 42.

    72 - Cf. Sal 72, 1 ss.

    73 - Cf. Sal111, 1-3.

    74 - Cf. Lc 16, 19. 24.

    75 - Cf. 1 Sam 28, 7-19.

    76 - Ibidem.

    77 - Cf. Gb 1, 11.

    78 - Lc 22, 31.

    79 - Cf. Mt 4, 5.

    80 - Cf. Es 25, 18.

    81 - Cf. Gn 41, 17-28.

    82 - Cf. 2 Cor 11, 14-15.

    83 - Cf. Mt 8, 29.

    84 - Cf. At 16, 17.

    85 - 1 Sam 28, 20.

    88 - Cf. Sir 46, 20.

    86 - Cf. Lc 16, 21.

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    87 - 1 Sam 28, 19.

    89 - Cf. Dt 24, 5.

    90 - Mt 17, 3.91 - Cf. Gn12, 14-20.

    92 - Cf. Gn 12, 15-19.

    93 - Cf. Est 2, 12-13.

    94 - Cf. Gn 12, 19.

    95 - Cf. Gn20, 3-4.

    96 - Cf.Gn 16, 1-3.

    97 - Cf. Gn12, 12-19; 20, 2-16.

    98 - Gn 1, 3.

    99 - Gn1, 2.

    100 - Gn1, 3-4.

    101 - Gn1, 1.

    102 - Gn1, 4.

    103 - Gn 1, 2.

    104 - Cf. 1 Cor 12, 31.

    105 - Ef 3, 19.

    106 - At 13, 22; 1 Sam 13, 14.

    107 - Cf. 2 Sam 5, 3.

    108 - Sal 31, 1-2.

    109 - At 13, 22; 1 Sam 13, 14.

    110 - Ez 34, 23-24.

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    111 - Ez 37, 22-24.

    112 - Os 3, 4.

    113 - Rm 11, 30-31.114 - Os 3, 5.

    115 - At 13, 21-23.

    116 - 2 Re 18, 4.