scrivere in guerra. l’epistolario della famiglia … · con documentazione dal 1914 al 1954;...

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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO FACOLTÀ DI LETTERE E FILOSOFIA LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE STORICHE TESI DI LAUREA SCRIVERE IN GUERRA. L’EPISTOLARIO DELLA FAMIGLIA PETROLLI DI MORI (1914 – 1954) Relatore: Laureando: Prof. Andrea Giorgi Alessandro Giovannini Correlatori: Prof. Quinto Antonelli Prof. Giuseppe Chironi ANNO ACCADEMICO 2007-2008

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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO

FACOLTÀ DI LETTERE E FILOSOFIA

LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE STORICHE

TESI DI LAUREA

SCRIVERE IN GUERRA.

L’EPISTOLARIO DELLA FAMIGLIA

PETROLLI DI MORI (1914 – 1954)

Relatore: Laureando:

Prof. Andrea Giorgi Alessandro Giovannini

Correlatori:

Prof. Quinto Antonelli

Prof. Giuseppe Chironi

ANNO ACCADEMICO 2007-2008

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I

SOMMARIO

1. INTRODUZIONE 1

2. CONTESTO STORICO E PROTAGONISTI 5

2.1. L’ITALIA NELLA SECONDA GUERRA MONDIALE 5 2.1.1. La “guerra parallela” 5 2.1.2. L’attacco alla Grecia 6 2.1.3. Gli italiani in Russia 9 2.1.4. Gli internati militari italiani 11

2.2. LA FAMIGLIA PETROLLI 15 2.2.1. I protagonisti 15

3. SCRIVERE IN GUERRA 23

3.1. LE SCRITTURE DI GUERRA 23 3.1.1. La scrittura popolare 23 3.1.2. Dalla prima alla seconda guerra mondiale 25

3.1.3. Le memorie di internati militari italiani 27 3.1.4. Tipologie testuali relative alla guerra 28

3.2. UNA FAMIGLIA IN GUERRA 32 3.2.1. Introduzione 32 3.2.2. Corrispondenza dei figli dalle zone di guerra 33 3.2.3. Corrispondenza dei genitori ai figli 40 3.2.4. Un epistolario non solo familiare 42

4. ARCHIVI FAMILIARI 47

4.1. L’ARCHIVIO DI FAMIGLIA 47 4.1.1. Introduzione 47 4.1.2. Archivi familiari tra passato e presente 48 4.1.3. Interesse della legislazione italiana in merito agli archivi familiari 49

4.2. EPISTOLARIO DELLA FAMIGLIA PETROLLI 52 4.2.1. Introduzione 52 4.2.2. Struttura, ordinamento e indicizzazione 53 4.2.3. Corrispondenza numerica 55 4.2.4. Consistenza materiale 55

5. CRITERI DI DESCRIZIONE E DI INDICIZZAZIONE 57

5.1. CRITERI DI DESCRIZIONE 57

5.2. CRITERI DI INDICIZZAZIONE 60

6. INVENTARIO SOMMARIO DELL’EPISTOLARIO DELLA FAMIGLIA PETROLLI 61

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II

7. INDICI 133

7.1. INDICE DELLE LOCALITÀ DI PROVENIENZA 133

7.2. INDICE DEI MITTENTI 137

7.3. INDICE DEI DESTINATARI 141

7.4. INDICE DELLE LOCALITÀ DI DESTINAZIONE 144

8. BIBLIOGRAFIA 147

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1

1. INTRODUZIONE

Anche oggi una lettera per i Petrolli. Arriva dalla città di Scutari in Albania e la

manda Giovanni. Scrive che sta bene, nonostante il freddo intenso e la neve che è

caduta copiosa, chiede notizie da casa e promette di farsi sentire più spesso. La neve

copre pure i tetti e le strade di Mori, d’altronde ormai è quasi Natale, il secondo triste

Natale di guerra, ma non c’è aria di festa in via S.Bernardino tra le mura di questa

famiglia, una famiglia come molte altre in quell’Italia di inizio anni ‘40. I Petrolli sono

sempre stati lavoratori, chi operaio, chi postino, chi contabile, chi perito chimico, ma la

guerra, con un colpo di spugna, ha già cancellato tutto: speranze, progetti, illusioni,

giovinezza. Un figlio combatte in Albania, l’altro è ricoverato all’ospedale militare di

Roma, un terzo è appena partito per l’addestramento e poi per chissà quale fronte.

Anche il quarto figlio è lontano ma, grazie a Dio, solamente per lavoro. Agnese e

Giovanni li hanno cresciuti insieme, tra mille sacrifici; insieme li hanno educati e

insieme, sconsolati, li hanno visti partire. Ogni qualvolta il postino bussa alla porta, e

così è stato anche in questa occasione, loro trasaliscono. La mente corre subito ai figli

lontani e non ancora tornati, si guardano e si promettono di non pensare al peggio, a

quel telegramma che nessun padre e nessuna madre vorrebbe mai ricevere, sorretti in

ciò anche dalla profonda fede religiosa; però, un brutto giorno, quel telegramma

arriverà. L’unico legame, l’unica consolazione, l’unico esile filo che li congiunge ai

propri cari è ormai rappresentato dalla scrittura. Biglietti postali, lettere, cartoline, a

decine, a centinaia, scritte e ricevute, per informare, per salutare, per fermare un

momento, per tranquillizzare, per raccontare, per ricordare, per sentirsi ancora vivi e

non morire dentro.

Fulcro del presente studio è l’archivio della famiglia Petrolli, originaria di Mori,

con documentazione dal 1914 al 1954; l’archivio è prevalentemente costituito da

carteggi il cui punto di riferimento è rappresentato dai genitori Agnese e Giovanni,

destinatari della maggior parte delle corrispondenze e attorno ai quali, anno dopo anno,

lettera dopo lettera, prende corpo l’epistolario in esame. Un ruolo fondamentale nella

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conservazione della documentazione è da attribuirsi ad Agnese che ha raccolto tutta la

fitta corrispondenza che giungeva in casa.

Il nucleo più significativo dell’archivio è rappresentato, per quantità e uniformità,

dalla corrispondenza tra genitori e figli durante il secondo conflitto mondiale. Al

contrario, negli anni precedenti il conflitto e in quelli successivi, l’epistolario presenta

documentazione talmente scarsa da rendere difficile il poter tracciare un filo conduttore

nelle vicende della famiglia. Per questi motivi, si è scelto di concentrare il lavoro sul

carteggio relativo agli anni della seconda guerra mondiale, anche perché qui emerge con

maggiore chiarezza la rete di relazioni interpersonali sia nella sfera familiare che in

quella comunitaria.

Da tutte le cartoline e lettere di guerra affiorano vicende intessute di fatti minimi,

soggettivi, esperienze quotidiane, anche ripetitive, che ogni membro analizza in base ai

suoi valori e all’interno del suo mondo. I documenti non riportano solamente affetti e

stati d’animo, ma spaziano anche nella vita di tutti i giorni con i suoi problemi e le sue

ristrettezze, gettano un fascio di luce sulla condizione dei combattenti al fronte e in

prigionia, parlano della campagna, delle semine, dei raccolti. Ogni lettera, ogni

cartolina, ricostruendo la vita del nucleo familiare, restituisce una realtà sociale. Nel

corso degli anni, lo spostamento dell’attenzione degli storici verso questi temi sociali e

culturali ha fatto sì che anche personaggi di secondo piano come contadini, semplici

soldati, artigiani, operai, potessero avere finalmente una voce e divenire protagonisti

all’interno delle dinamiche storiche1.

Il lavoro svolto si articola sostanzialmente in due parti: una storica e una

archivistica. Nella prima viene ricostruito, principalmente su base bibliografica, il

contesto storico dell’Italia nel secondo conflitto mondiale soffermandosi

prevalentemente sulla campagna di Francia, di Grecia, su quella di Russia e sulle

vicende degli internati italiani in Germania. Viene inoltre dedicato un capitolo alla

1 Fin dall’epoca di Erodoto e Tucidide la storia è coincisa con la narrazione degli avvenimenti politici e militari. Intorno alla metà del Settecento un certo numero di scrittori e studiosi cominciarono ad interessarsi a quella che chiamarono “storia della società”: una storia che, non più confinata alla guerra e alla politica, trattava di costumi, di cultura, di leggi, di commerci. I veri capostipiti di quella che Peter Burke chiama “rivoluzione storiografica” furono però due storici francesi del XX secolo: Marc Bloch e Lucien Febvre. L'elemento di novità nell'approccio di Bloch e Febvre fu il coinvolgimento nello studio della storia di altre discipline, dalla geografia alla sociologia, alla psicologia. A partire dalla seconda guerra mondiale poi gli storici iniziarono ad interessarsi sempre più alla storia rurale, alla storia della mentalità, della popolazione, delle donne, dei movimenti operai.

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scrittura popolare negli anni di guerra, con particolare riferimento al carteggio fra i figli,

impegnati al fronte, e i genitori rimasti nella casa di Mori, che costituisce, come già

sottolineato, la parte più cospicua e rilevante dell’epistolario. Nella seconda parte viene

presentata una descrizione generale degli archivi familiari, a cui segue l’analisi della

formazione, della struttura e dell’ordinamento dell’epistolario. Conclude il lavoro

l’inventario sommario dell’archivio Petrolli e i relativi indici.

Il presente studio non si è limitato ad un lavoro di descrizione dell’epistolario, ma

è consistito anche in una parte pratica, concernente una vera e propria sistemazione

fisica dell’archivio. Le varie buste-contenitore, in cui i documenti dell’epistolario erano

già stati suddivisi per mittente e destinatario dal donatore, sono state da un lato

mantenute in tale ordine e dall’altro ordinate in base agli estremi cronologici. Allo

stesso modo, all’interno di queste, i documenti sono stati presi uno ad uno e riordinati

cronologicamente secondo la data di spedizione.

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2. CONTESTO STORICO E PROTAGONISTI

2.1. L’ITALIA NELLA SECONDA GUERRA MONDIALE

2.1.1. La “guerra parallela”

Nell’estate del 1939, l’Italia di Mussolini, colta di sorpresa dal precipitare della

situazione internazionale, allo scoppio delle ostilità2 proclamò la propria non

belligeranza. In verità, a causa del Patto d’Acciaio sottoscritto nel maggio dello stesso

anno, l’Italia sarebbe stata obbligata fin dall’inizio ad intervenire al fianco della

Germania, ma Mussolini era riuscito a rinviare l’applicazione dell’accordo, adducendo

che la guerra era stata prevista di comune intesa per il 1942 e solo allora l’Italia sarebbe

stata pronta. In effetti le forze armate italiane erano del tutto impreparate per affrontare

una guerra di lunga durata3.

Il rapido crollo della Francia nel maggio-giugno 1940 fece però cambiare idea al

dittatore che intravedeva una facile vittoria da ottenersi con il minimo sforzo ed era

sempre più convinto a non consentire che l’Italia restasse spettatrice nel conflitto. Lo

stesso Mussolini parlò in privato di una guerra che “finirà in fretta. Io ho solo bisogno di

un certo numero di morti per sedere al tavolo della pace”4. È il 10 giugno 1940 quando,

dal balcone di Piazza Venezia, il duce annuncia l’entrata in guerra dell’Italia, una guerra

che il paese dovrà condurre in completa autonomia rispetto ai tedeschi, una “guerra

parallela” con obiettivi esclusivamente italiani5.

L’attacco alla Francia, un paese praticamente già sconfitto dalla Germania, venne

sferrato il 21 giugno attraverso le Alpi e nonostante la netta superiorità numerica la

penetrazione fu piuttosto limitata e le perdite elevate. I francesi si arresero solo dopo 4

giorni di duri combattimenti. I soldati italiani, benché la loro potenza militare si fosse

2 Il 1° settembre 1939 le truppe tedesche attaccarono e invasero la Polonia. Il 3 settembre Francia e Gran Bretagna, in difesa del paese aggredito, dichiararono guerra alla Germania. Varsavia, assediata dalle armate di Hitler, capitolò alla fine del mese. Conquistata la Polonia le forze tedesche furono spostate a ovest dove, il 10 maggio 1940, iniziò l’offensiva contro la Francia. 3 G. Rochat, Le guerre italiane 1935-1943. Dall’impero d’Etiopia alla disfatta, Torino, Einaudi, 2005, p. 239. 4 H. Michel, Storia della seconda guerra mondiale, I, Milano, Mursia, 1997, p. 143. 5 Rochat, Le guerre italiane 1935-1943, cit., p. 242.

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rivelata alquanto debole, parvero soddisfatti della vittoria ottenuta, ma ben altre prove li

attendevano in futuro6.

Questa soddisfazione traspare anche dalla lettera che Emilio Petrolli scrisse ai

genitori in quei delicati giorni. Emilio infatti era stato inviato sul fronte francese con

l’11° Reggimento Alpini7 anche se poi non venne impiegato in azione:

Genitori carissimi, come vedete a guerra finita sono ancora qui sano e salvo

con salute ottima come spero sia anche di voi tutti. Ora siamo fermi in un

paesello e credo ci staremo diversi giorni poi non si sa dove si andrà. Ma a

me poco importa, la guerra è finita e mi mandino anche a casa del diavolo,

si stà sempre più bene che in guerra! Non vi pare? Qualche giorno poi mi

manderanno anche a casa! […] Io gli ultimi quattro giorni di guerra gli ho

passati sul confine a 3000 metri in mezzo a 3 metri di neve giorno e notte e

sotto il bombardamento nemico, ma sempre in gamba. Ora non cè che da

finirla con l’Inghilterra e poi siamo a posto. (10.17)

2.1.2. L’attacco alla Grecia

Il 28 ottobre 1940, esattamente nel diciottesimo anniversario della marcia su

Roma, l’esercito italiano apriva un terzo fronte nei Balcani, che si andava ad aggiungere

a quello in Africa settentrionale e in Etiopia. I motivi che portarono Mussolini ad

attaccare improvvisamente la Grecia sono ancora poco chiari, anche perché il paese

avversario era governato da un regime autoritario, con cui l’Italia aveva intrattenuto

sempre buoni rapporti. Decisa in gran fretta e senza adeguata preparazione, l’offensiva

italiana fu determinata probabilmente da ragioni di rivalsa nei confronti di Hitler il

quale, senza avvertire il duce, si era impadronito di ricchi pozzi petroliferi in Romania.

Non solo: Mussolini era stato portato ad un tragico errore di valutazione dal suo stesso

“entourage” che lo aveva rassicurato circa un’offensiva facile e di breve durata, che

sarebbe stata agevolata dalla complicità di numerosi uomini politici e generali greci,

“comperati” con grosse somme di denaro8. Con queste premesse, la mattina del 28

ottobre, le truppe italiane varcavano il confine greco e penetravano in territorio nemico:

6 Rochat, Le guerre italiane 1935-1943, cit., p. 250. 7 Unità archivistica 10.16. 8 Michel, Storia della seconda guerra mondiale, I, cit., p. 210.

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aveva inizio la campagna di Grecia. Punto di partenza dell’offensiva fu l’Albania,

territorio occupato dall’Italia nell’aprile del 1939 e già all’epoca considerato come una

possibile base per un’ulteriore penetrazione nei Balcani.

L’euforia per l’avanzata in Grecia durò poco. Già dopo alcuni giorni, infatti, le

truppe elleniche passarono al contrattacco e alla fine del mese di novembre l’esercito

italiano fu costretto a ripiegare in territorio albanese e a disporsi sulla difensiva.

L’esercito greco si era rivelato molto più combattivo e resistente di quanto previsto. I

soldati italiani, dal canto loro, sperimentarono fin da subito quanto fosse tremendo

combattere la “guerra fascista”, senza armi, vestiario, equipaggiamento, privi di carri

armati e moderni cannoni. Le condizioni metereologiche, inoltre, non aiutavano:

l’inverno era alle porte, pioveva, faceva freddo, i soldati erano costretti ad arrancare nel

fango9.

Fu proprio in questo delicato frangente che i fratelli Emilio e Giovanni Petrolli

partirono, dopo un periodo di addestramento, alla volta dell’Albania, rispettivamente

con l’11° Reggimento Alpini e con il Battaglione Val Natisone10. Pur appartenendo a

reparti diversi, in dicembre Emilio e Giovanni casualmente si incontrarono. È Emilio a

dare la lieta notizia a casa:

…in questo momento mi è capitato qui in accampamento Giovanni, non

potete immaginare la mia grande gioia ed anche la sua. Gianni11 fino a

pochi giorni fa è stato in linea ed ora si trova arretrato in riposo. Io dopo

che sono giunto qui non ho mai avuto un po’ di pace, pensavo sempre a lui,

dove sarà? Non sapevo se era in linea o se era dietro, insomma ero in

continui pensieri. Ora sono molto contento, Gianni è qui nella mia tenda

che mangia, era affamato come un lupo ma ora se la cava. (10.48)

Così invece Giovanni descrive il primo Natale trascorso fra la neve e il gelo del fronte

albanese:

Dalla mia tenda ove sono vi scrivo con un po’ di nostalgia nel cuore,

pensando a Natale. Siamo qui in 3 al lume di una piccola candela, si

racconta tutti qual’cosa del Natale 1939. Non potete immaginarvi quanto

9 Rochat, Le guerre italiane 1935-1943, cit., p. 263. 10 Unità archivistiche 10.46 e 11.29. 11 Gianni è il diminutivo utilizzato per Giovanni.

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sia il nostro dolore a pensare a ciò mentre lontano e anche vicino si sente il

cannone tuonare e la mitraglia che col suo ritmo di tam, tam va perdendosi

lontano. Ci addormentiamo tutti pieni di tristezza. (11.33)

All’inizio di dicembre il Capo di Stato Maggiore Badoglio, indicato come

principale responsabile della disastrosa offensiva, venne costretto a dimettersi e fu

sostituito dal generale Cavallero, il quale assunse anche il comando delle truppe

schierate in Albania. La situazione però non migliorò12.

Nei Balcani, come in Africa, il fallimento delle iniziative italiane finì per l’aprire

la strada all’intervento risolutore della Germania: era la fine della tanto sognata “guerra

parallela” e, da allora, l’Italia avrebbe proseguito il conflitto solamente come alleato

subalterno. Nell’aprile 1941, la Jugoslavia e la Grecia, attaccate contemporaneamente

da truppe tedesche e italiane, furono rapidamente travolte. Gli inglesi, che in marzo

erano sbarcati nella penisola ellenica per aiutare l’esercito greco, dovettero evacuare il

territorio e reimbarcarsi. Il 28 aprile la bandiera con la croce uncinata veniva issata sul

Partenone13.

In questo modo Emilio narra, rispettivamente alla famiglia e al fratello Luigi, quei

vittoriosi giorni d’aprile:

Tutto bene. Si corre a tutto vapore verso la grande Vittoria. (16.68)

Questi giorni precedenti non ho potuto scrivere perché sono andato via.

Pensa che ho fatto un giro di mille chilometri. Non c’è male vero? Sono

quattro notti chi non dormo ed ora vado a letto perché sono stanchissimo.

Ora le cose vanno bene e spero di rivederci presto nella nostra bella Italia.

(16.72)

Scrive invece Giovanni:

Genitori carissimi. Vengo a voi con questa mia per farvi noto del mio

ottimo stato di salute, come spero sia pure di voi tutti. Ora a quanto pare le

cose vanno molto bene e vedrete che fra pochi giorni anche i signori Greci

avranno finito di fare i furbi. (15.41)

12 Rochat, Le guerre italiane 1935-1943, cit., p. 266. 13 Michel, Storia della seconda guerra mondiale, I, cit., p. 216.

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2.1.3. Gli italiani in Russia

Con l’Operazione Barbarossa, ossia l’attacco scatenato da Hitler contro l’Unione

Sovietica all’alba del 22 giugno 1941, il conflitto entrò in una nuova fase che avrebbe

avuto conseguenze decisive per le sorti della guerra stessa. Mussolini volle subito

partecipare all’impresa, per poter così scrivere sui libri di storia che anche l’Italia aveva

avuto una parte nella “crociata antibolscevica”. Dopo molte insistenze, Hitler acconsentì

finalmente all’invio di un corpo di spedizione italiano, il CSIR (Corpo di Spedizione

Italiano in Russia), creato in fretta e furia con le divisioni Torino, Pasubio e Celere

poste al comando del generale Messe14.

Nonostante l’apporto modesto di truppe e le solite difficoltà date da un armamento

scarso, da un equipaggiamento insufficiente e dal carburante limitato, l’avanzata degli

italiani parve inarrestabile. Anche nei mesi più rigidi, seppur continuamente incalzato

dai contrattacchi russi, il CSIR diede prova di solidità e compattezza a tal punto che la

considerazione dei tedeschi mutò radicalmente. Agli occhi di Hitler insomma, gli

italiani avevano superato positivamente il difficile esame imposto dall’inverno russo,

l’ultimo, secondo le sue illusioni di vittoria, che le truppe avrebbero dovuto trascorrere

ad est. Sull’onda dell’illusione hitleriana e sottovalutando ancora le sconfinate capacità

di resistenza e potenza dell’Armata Rossa, Mussolini, nella primavera del 1942, sostituì

l’esausto CSIR con la più consistente ARMIR, cioè l’Ottava Armata Italiana in Russia,

al comando del generale Gariboldi, alla quale fu riservata una notevole fetta del settore

sud dell’immenso fronte russo15.

Alla struttura militare dell’ARMIR si aggiunse anche la divisione Vicenza, reparto

di cui faceva parte il giovane Luigi Petrolli, che partì nell’agosto di quello stesso anno16.

Così Luigi descrive le interminabili camminate di avvicinamento al fronte che ben

presto si erano sostituite al viaggio in treno:

Quasi tutti hanno male ai piedi e quando si cammina, sembra di vedere

tanti vecchi da 90 anni che vanno con il bastone e che strascicano le gambe

per terra! (18.33)

14 Rochat, Le guerre italiane 1935-1943, cit., p. 378. 15 Michel, Storia della seconda guerra mondiale, I, cit., p. 290. 16 Unità archivistica 18.31.

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Ieri ed oggi, abbiamo avuto riposo, il quale è ben meritato, era ormai 10

giorni che si marciava carichi come muli e sotto un sole tremendamente

forte e la media che si faceva al giorno era sempre di 25-30 km. Puoi

pensare! avevo i piedi che mi facevano male ed erano pieni di piaghe ma

però con questa sosta spero che mi cessano. Domani si continuerà a

camminare. (18.34)

Una volta giunto a destinazione Luigi devette fare i conti con l’inverno russo ormai alle

porte:

…qui continua a nevicare e fa un freddo cane, tutto questo però è dato dalla

buffera che ogni giorno imperversa da queste parti. Ma si porta pazienza,

specialmente quando si è in postazione oppure quando si è di vedetta ed in

questi momenti come credo sapete, si è più esposti al freddo ed al vento e

mi capirete che razza di brochete si battono in questi momenti. Per fortuna

quando si termina quelle ore si ritorna in rifugio e questi se lo trova caldo e

quando si entra sembra di entrare in un paradiso. (18.51)

La tragedia dell’ARMIR iniziò nel novembre del ‘42 quando venne sferrato un

poderoso attacco russo al fine di chiudere in una gigantesca sacca le truppe tedesche

schierate a Stalingrado. L’offensiva, pur non investendo direttamente l’esercito italiano,

mise in crisi tutto il fronte del fiume Don, a nord della città, dove l’ARMIR era appunto

dislocato. Una seconda spallata arrivò l’11 dicembre e questa volta contro il centro

dell’armata italiana. I reparti a difesa di quel settore resistettero strenuamente qualche

giorno, ma poi, schiacciati dalla soverchiante potenza sovietica, furono costretti a

ritirarsi. Stremati dal freddo, dalla fame e dai continui scontri con truppe e partigiani

russi, migliaia di italiani vagarono nella steppa come fantasmi alla disperata ricerca di

un varco che spezzasse l’accerchiamento sovietico. Tutti questi fatti si svolsero nel

pieno della stagione invernale, con temperature che toccavano anche i 30 gradi sotto lo

zero17.

Proprio in questi drammatici giorni di dicembre Luigi scrisse l’ultima cartolina

postale ai genitori18. Luigi infatti non tornerà: caduto prigioniero dei russi, morirà pochi

mesi dopo in un campo di prigionia.

17 Rochat, Le guerre italiane 1935-1943, cit., p. 398. 18 La cartolina postale è datata 30 dicembre 1942.

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Carissimi genitori! Prima di tutto mi dovete scusare se in questi giorni non

vi ho scritto ma mi dovete capire che nei momenti che ci troviamo…

Dunque mettetevi il cuore in pace se di qui e in avanti non riceverete posta

di frequente ed appena ricevete questa fate dire una messa a S.Antonio per

certe cose che ho passato in questi giorni, vi dico solamente che quest’anno

il giorno di Natale l’ho passato abbastanza malamente. La salute però

fin’ora è buona e spero sia pure di tutti voi. Salutatemi tanto tutti. Ricevete

tanti baci affmo Luigino. (18.57)

All’alba del 17 gennaio la situazione si fece disperata e anche gli ultimi reparti

ancora schierati sul Don, tra cui la divisione Vicenza, ricevettero l’ordine di

abbandonare le posizioni e ripiegare. La confusione fu incredibile: mancavano ordini

precisi, le strade erano intasate da muli, slitte stracariche di feriti e congelati, artiglieria

abbandonata e camion inservibili. Il 25 gennaio scomparve definitivamente dalla lotta la

divisione Vicenza, i cui soldati furono fatti prigionieri nei pressi di Valujki19. La marcia

dei disperati continuò fino al 31 gennaio quando le colonne incontrarono le linee

tedesche. Un’eventuale ricostruzione dei reparti non era nemmeno pensabile e ciò che

rimaneva dell’ARMIR venne ricondotto, chi in treno, chi a piedi, in patria.

Il bilancio delle perdite della campagna di Russia fu drammatico: 85.000 fra morti

e dispersi e 27.000 tra feriti e congelati. Negli anni successivi tornarono dalla prigionia

poco più di 10.000 italiani. I rimanenti 75.000 trovarono la morte in diverse fasi: chi

durante i combattimenti sul Don, chi nella tragica ritirata, chi nelle altrettanto disastrose

marce forzate verso i campi di prigionia sovietici e chi nei campi stessi, dove le malattie

fecero strage di soldati indeboliti da mesi e mesi di privazioni e sofferenze20.

2.1.4. Gli internati militari italiani

Le gravi sconfitte subite dalle forze dell’Asse in Africa e in Russia, l’invasione

della Sicilia da parte degli Alleati, i sempre più intensi bombardamenti sulle città

italiane, avevano contribuito a diminuire drasticamente il consenso nei confronti di

Mussolini che, messo in minoranza nella notte fra il 24 e il 25 luglio 1943 in una

19 Rochat, Le guerre italiane 1935-1943, cit., p. 393. 20 Rochat, Le guerre italiane 1935-1943, cit., p. 396.

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riunione del Gran consiglio del fascismo, fu costretto a rassegnare le dimissioni e venne

arrestato dai carabinieri. Il Re Vittorio Emanuele III lo sostituì alla guida del governo

con il maresciallo Pietro Badoglio che, pur annunciando il proseguimento della guerra a

fianco della Germania, iniziò a stabilire contatti segreti con gli Alleati che portarono

alla firma di un armistizio siglato il 3 settembre ma reso noto solo l’821.

L’annuncio dell’armistizio, comunicato da Badoglio al paese con un messaggio

radiofonico, gettò l’Italia nella confusione più totale. Mentre il Re e il governo

abbandonavano la capitale, l’esercito tedesco procedeva rapidamente all’occupazione di

tutta l’Italia centro-settentrionale. Abbandonate a se stesse, con ordini vaghi e

contradditori, le truppe si sbandarono senza poter opporre ai tedeschi una resistenza

efficace. La mattina del 9 settembre le zone di confine e i più importanti nodi ferroviari

e stradali erano già nelle mani dell’esercito tedesco22.

Le prime migliaia di ufficiali e soldati italiani, soprattutto quelli impiegati

all’estero, appena disarmati e fatti prigionieri partirono alla volta dei campi di

concentramento in Germania. A questi, con il passare dei giorni, se ne aggiunsero altri e

alla fine gli internati militari italiani nei Lager tedeschi furono più di 600.00023. La cifra

risulta comunque inferiore al totale di coloro che vennero disarmati in quei giorni (più

di 1 milione fra soldati e ufficiali), molti infatti riuscirono a fuggire o furono lasciati

liberi subito dopo la cattura24.

I Lager che accolsero i prigionieri erano di due tipi, uno destinato ai soldati, detto

Stammlager e l’altro destinato agli ufficiali, detto Offizierlager, con lo scopo di

smembrare la struttura militare delle truppe catturate separando i comandanti dai

combattenti.

In uno di questi campi destinati ai soldati, nei pressi di Monaco di Baviera, fu

internato Giovanni Petrolli25. Proprio lì Giovanni, nell’aprile del ’44, apprese con

angoscia la notizia del bombardamento di Trento e Bolzano:

Carissimi genitori! Vi scrivo ogni giorno con la speranza che almeno una

ogni tanto vi possa arrivare e per rendervi noto che la mia salute è sempre

21 H. Michel, Storia della seconda guerra mondiale, II, Milano, Mursia, 1997, pp. 135-136. 22 Rochat, Le guerre italiane 1935-1943, cit., pp. 431-432. 23 A. Natta, L’altra resistenza. I militari italiani internati in Germania, Torino, Einaudi, 1997, p. 7. 24 B. Mantelli, Lavoratori forzati, deportati, internati militari, in Storia e memoria. La seconda guerra mondiale nella costruzione della memoria europea, a cura di G. Corni, Trento, Museo Storico in Trento Onlus, 2007, pp. 75-76. 25 Unità archivistica 23.1.

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ottima. Spero pure che nel ricevere questa mia lo siate voi pure. Oggi ò

sentito che anno bombardato Trento, Bolzano e Merano. Spero che Bepi26

se la sia cavata pure questa volta. Pure noi ieri abbiamo avuto un allarme

ma però senza bombardamento. Speriamo che Dio ce la mandi sempre

bene. (23.2)

Con il passare dei giorni però anche il campo di prigionia di Giovanni iniziò ad essere

seriamente minacciato dai bombardamenti Alleati. Gli allarmi antiaerei si fecero di

conseguenza più frequenti:

Carissimi genitori! Pure oggi ò fatto un ora e mezza di rifugio. Diversi

colpi di contraerea, ma però senza bombardamento. Tanto meglio, fin che

va così chiamiamoci fortunati. Me la cavo sempre con un po di paura ma

poi tutto passa. Pure questa volta una corsetta in cantina, peccato che non

siano piene di vino, ormai mi sembra che ci facciano prendere l’abitudine

di farci correre in su e in giù. I primi 4 5 giorni non anno mandato mai

l’allarme, ora invece un paio di volte al giorno e una volta pure la notte.

(23.6)

Lo status giuridico di questi internati restò a lungo in sospeso: da una parte i

tedeschi li considerarono veri e propri traditori, mentre dall’altra il neonato governo

italiano del Sud pretendeva che dovessero essere trattati come prigionieri di guerra. Nel

caso dei militari italiani infatti, le autorità tedesche decisero di non applicare la

convenzione di Ginevra, dal momento che l’Italia era ancora un paese alleato essendosi

costituita da poco la Repubblica Sociale di Salò e i militari catturati, non appartenendo

ad un paese ostile, erano da considerasi “temporaneamente trattenuti”27. Gli internati

militari furono messi ripetutamente di fronte alla richiesta di aderire alla Repubblica

Sociale Italiana, ma non più di 10.000 uomini decisero di collaborare28. Nonostante forti

pressioni, offerte di libertà, umiliazioni, condizioni pessime di vita e di lavoro, centinaia

di migliaia di soldati e ufficiali scelsero la prigionia piuttosto che un nuovo giuramento

di fedeltà a Hitler e a Mussolini. Un’ ingente quantità di uomini fu così avviata al lavoro

coatto, rimpiazzando i vuoti lasciati dalla manodopera tedesca richiamata sempre più

spesso al fronte.

26 Bepi è il diminutivo utilizzato per il fratello Giuseppe che lavora a Bolzano. 27 Mantelli, Lavoratori forzati, deportati, internati militari, cit., pp. 76-77. 28 Natta, L’altra resistenza. I militari italiani internati in Germania, cit., p. 8.

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Con queste parole Giovanni informa i genitori della sua mansione nel lager:

Sono a lavorare già da due ore. Il lavoro non è pesante, consiste solo nel

legare i sacchi pieni di pacchi in partenza. Fino ad’ora non ne ò legato

nemmeno uno. Con il mangiare non va male, le patate poi non mancano

mai. (23.7)

Nel maggio 1945, crollato il regime nazista e conclusa finalmente la guerra in

Europa29, coloro che erano ancora in vita iniziarono un lento e difficoltoso ritorno in

Italia. All’appello mancavano però circa 40.000 persone30.

29 In aprile crollava il fronte italiano. Il 25 i tedeschi abbandonavano Milano, mentre Mussolini, che tentava di fuggire in Svizzera travestito da soldato tedesco, fu catturato e fucilato dai partigiani il 28. Il 7 maggio, nel quartier generale alleato a Reims fu firmata la resa incondizionata delle forze armate tedesche. Le ostilità cessarono nella notte fra l’8 e il 9 maggio. 30 Mantelli, Lavoratori forzati, deportati, internati militari, cit., p. 77.

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2.2. LA FAMIGLIA PETROLLI

2.2.1. I protagonisti31

Giovanni Petrolli nacque a Mori il 25 maggio 1885 da Giuseppe ed Edvige

Benoni32. La coppia aveva anche altri due figli: Mario ed Eleonora. Giovanni iniziò ben

presto a lavorare come postino nel paese di origine.

Agnese Boni nacque a Mori il 19 aprile 1893 da Emilio e Maria Bonatti33. La

famiglia Boni era numerosa, oltre ad Agnese infatti contava altri sei figli: tre femmine,

Pierina, Gioseffa e Maria Anna e tre maschi, Luigi, Emilio e Giuseppe. Agnese, a 16

anni, venne mandata a Rovereto presso una famiglia nobile per svolgere il servizio di

cameriera e di cuoca.

Agnese e Giovanni si sposarono a Mori il 25 aprile 1914, alla vigilia della prima

guerra mondiale34. Con lo scoppio del conflitto fra Austria-Ungheria e Italia, i Petrolli

furono costretti dalle autorità austriache a lasciare Mori e a prendere dimora nel paese di

Imst a pochi chilometri da Innsbruck. Qui Giovanni, dopo aver lavorato prima in una

fabbrica di munizioni e poi in una fattoria, ottenne l’incarico di portalettere35. Sempre a

Imst nacquero i primi tre figli, tutti maschi: Giuseppe (14 luglio 1915), Emilio (20

febbraio 1917) e Giovanni (17 novembre 1918)36. Nel 1921 finalmente fecero ritorno

nel paese di origine, ma nel frattempo la vecchia casa di famiglia era andata

completamente distrutta dai colpi delle artiglierie. Nonostante i disagi dovuti alla

ricostruzione e alle ristrettezze economiche, i Petrolli non si persero d’animo: Giovanni

ritornò al suo vecchio lavoro di postino al quale affiancò più avanti anche quello di

guardiacaccia37 mentre Agnese si prese cura dei tre figli. Il 7 ottobre 1922 nacque Luigi,

quarto e ultimo figlio38.

31 Le informazioni generali relative alla famiglia Petrolli sono state ricavate dall’analisi del carteggio, essendo questa una tesi basata in gran parte sull’approccio diretto alle fonti. Ulteriori informazioni sono state gentilmente fornite da Fiorello, figlio di Emilio Petrolli. 32 Unità archivistica 1.1. 33 Unità archivistica 1.1. 34 Unità archivistica 1.1. 35 Unità archivistica 2.1. 36 Unità archivistica 2.45. 37 Unità archivistica 6.18. 38 Unità archivistica 2.2.

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Con lo scoppio del secondo conflitto mondiale avvenne la separazione della

famiglia. In verità, già dalla fine degli anni ‘30, Giuseppe, Giovanni ed Emilio

risiedevano lontani dal nucleo familiare. I primi due vivevano a Bolzano: Giuseppe

studiava da perito chimico e contemporaneamente lavorava allo stabilimento I.N.A.

della Montecatini (industria specializzata nella lavorazione e nella produzione

dell’alluminio)39 mentre Giovanni era tirocinante presso le Poste Ferroviarie40. Emilio

invece, dai primi mesi del ‘39, svolgeva il servizio militare di leva presso l’11°

Reggimento Alpini il cui comando era stanziato a Brunico41.

Nel 1940 Giuseppe, grazie al diploma di perito chimico, ottenne di poter essere

impiegato come lavoratore militarizzato e così continuò la mansione alla fabbrica

evitando di svolgere il servizio militare al fronte42. Nel capoluogo altoatesino conobbe e

sposò Anita, la quale lavorava all’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo43. Anita

era una vedova e aveva già una figlia: Tiziana44. Giuseppe rimase a lavorare all’INA

anche dopo la guerra fino agli anni ‘80 quando, ormai in pensione, decise di fare ritorno

a Mori. Qui è morto nel 1988.

Nel marzo del ‘40, Giovanni venne chiamato alle armi e partì per l’addestramento

in Friuli45, a conclusione del quale si ritrovò in Albania con il battaglione Val Natisone

(novembre 1940)46. Proprio sul suolo albanese Giovanni riabbracciò Emilio, giunto

anch’egli in quel paese, ma con un altro reparto. Quando i due si incontrarono avvenne

un simpatico e allo stesso tempo amaro “siparietto”: Emilio, infatti, inizialmente non

riconobbe il fratello tanto questi era dimagrito negli ultimi tempi47. A parte un fugace

ritorno a casa per un breve periodo di licenza48, Giovanni rimase nei Balcani quasi due

anni con delicati compiti di presidio territoriale e di contrasto delle sempre temute

azioni partigiane. Alla fine del mese di agosto del ‘42 tutto il battaglione venne

rimpatriato49. Dopo un breve periodo trascorso ad Aosta, verso la fine dell’anno ottenne

39 Unità archivistica 7.4. 40 Unità archivistica 7.2. 41 Unità archivistica 5.2. 42 Unità archivistica 7.4. 43 Unità archivistiche 7.52 e 7.66. 44 Unità archivistica 7.56. 45 Unità archivistica 11.2. 46 Unità archivistica 11.29. 47 Unità archivistica 10.48. 48 Unità archivistica 15.108. 49 Unità archivistica 17.57.

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il congedo e riprese il suo vecchio lavoro alle Poste Ferroviarie di Bolzano50. La vita da

borghese durò però poco tempo, nel febbraio del ‘43 infatti Giovanni venne richiamato

all’11° Reggimento Alpini, 2ª Compagnia Deposito di stanza a Trento51. Per qualche

settimana, nel mese di aprile, fu anche rinchiuso nelle carceri militari di Forte San

Mattia presso Verona52. A questo riguardo le informazioni risultano assai scarse, dal

momento che lo stesso Giovanni appare reticente sui motivi del suo arresto e nelle

lettere scritte ai genitori riferisce solamente di stare tranquilli e che Emilio li informerà

di tutto. Uscito dal carcere militare, all’inizio di maggio Giovanni venne spostato a

Brunico alla 1ª Compagnia e poi nuovamente a Trento alla 361ª Compagnia Presidiaria

Alpina53. Dall’agosto di quello stesso anno una cortina di silenzio cala sulle vicende e

sulla vita di Giovanni fino all’aprile del ‘44, quando apprendiamo che fu imprigionato

in un Lager nelle vicinanze di Monaco di Baviera54. Quasi sicuramente cadde

prigioniero dell’esercito tedesco nelle ore o nei giorni successivi all’8 settembre e

portato, in tradotta, nei campi di detenzione della Germania, subendo la stessa sorte di

migliaia di altri suoi connazionali. Con la fine della guerra Giovanni poté tornare

finalmente in Italia, dove, seguendo le orme del padre, intraprese l’attività di

portalettere a Mori. Nel giugno del 1952 sposò Margherita Mazzoldi di Nago55 dalla

quale ha avuto quattro figli: Gianluigi, Fiorenzo, Paolo e Annamaria. È morto nel marzo

del 2007.

Emilio, prima di svolgere il servizio militare, lavorava come apprendista contabile

allo stabilimento I.N.A. della Montecatini di Mori che, come quello di Bolzano dov’era

impiegato il fratello Giuseppe, era specializzato nella produzione e nella lavorazione

dell’alluminio56. Partito come militare di leva all’inizio del ‘39, venne trattenuto nei

ranghi dell’esercito a causa dello scoppio della guerra nel giugno dell’anno successivo.

Proprio in quel mese, terminato il periodo di esercitazioni e addestramenti in varie zone

dell’Alto Adige57, si mosse con l’11° Reggimento Alpini alla volta del fronte francese

dove rimase per qualche settimana senza però essere impiegato nelle operazioni

50 Unità archivistica 17.72. 51 Unità archivistica 21.4. 52 Unità archivistica 21.17. 53 Unità archivistiche 21.21 e 21.39. 54 Unità archivistica 23.1. 55 Unità archivistica 8.8. 56 Unità archivistica 20.2. 57 Unità archivistica 5.2.

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militari58. Nel novembre infine venne imbarcato alla volta dell’Albania nel pieno della

controffensiva greca59. Qui venne addetto al servizio di posta dietro le linee. Ogni

giorno Emilio faceva la spola tra l’ufficio postale, situato nelle retrovie, e il Comando di

Reggimento, portando lettere, cartoline, telegrammi, pacchi ai soldati che erano in

costante attesa di notizie da casa60. Questa mansione, pur se faticosa, lo tenne lontano

dai pericoli della prima linea, anche se nel settembre del ‘41 venne coinvolto in un

grave incidente61. Emilio, infatti, stava svolgendo come ogni giorno il suo incarico

quando all’improvviso un colpo di mortaio ribaltò l’autocarro sul quale era seduto. Il

violento urto gli procurò la rottura del femore, ma i danni maggiori furono procurati

dall’interminabile viaggio a dorso di un mulo (ben 12 ore) con cui i compagni lo

trasportarono al Comando dell’infermeria da campo. Il ricovero tardivo e la prolungata

e disagevole posizione di Emilio sul mulo fecero sì che il femore, durante i lunghi mesi

di convalescenza, non riuscisse più a saldarsi bene. Emilio si ritrovò così con una

gamba più corta di 5cm. Dopo qualche mese trascorso all’ospedale militare “Regina

Elena” di Roma62, dove peraltro ricevette la visita della regina Elena in persona, e un

periodo di riposo in Alto Adige63, ottenne il congedo e ritornò a Mori64. Alla fine del

’42 riprese il vecchio impiego65. Al contrario del fratello Giovanni, causa il suo stato di

invalidità, non ricevette la tanto temuta cartolina di richiamo alle armi e potè trascorrere

gli ultimi anni di guerra lavorando alla fabbrica di Mori. Nel dopoguerra sposò Gina

Bellini di Loppio dalla cui unione nacque un figlio: Fiorello. Nel 1956, in conseguenza

dei postumi della ferita riportata in Albania, Emilio si licenziò dalla Montecatini

ottenendo dal ‘63 la pensione di invalidità. È morto nel 1987.

Luigi era il più giovane dei fratelli Petrolli. Frequentò la scuola per avviamento

professionale in agraria a Mori e dopo aver conseguito il diploma nel 193666 aiutò il

padre in campagna. All’inizio del 1939 decise di arruolarsi volontario nel C.R.E.M.

58 Unità archivistica 10.16. 59 Unità archivistica 10.46. 60 Unità archivistica 10.59. 61 Unità archivistica 16.121. 62 Unità archivistica 16.135. 63 Unità archivistica 16.144. 64 Unità archivistica 16.146. 65 Unità archivistica 20.2. 66 Unità archivistica 2.2.

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(Corpo Reale Equipaggi Marittimi)67. La domanda di arruolamento volontario

necessitava di una lunga serie di attestati: certificato di cittadinanza italiana, certificato

di buona condotta, certificato generale penale, certificato di povertà e l’indispensabile

certificato di razza ariana, tutti documenti conservati nell’archivio familiare68. La

domanda però venne respinta e Luigi proseguì così il lavoro in campagna alternandolo

con quello alla S.C.A.C. (Società Cementi Armati Centrifugati) di Mori. Nel gennaio

del ‘42 arrivò la chiamata alle armi anche per Luigi, il quale, malgrado la giovane età,

non venne meno al suo impegno di soldato69. Intraprese fin da subito un periodo di

esercitazioni in alta montagna, prima a Corvara e poi a Predazzo, nel quale portò a

termine con ottimi risultati un corso per sciatori70, finché nell’agosto del ‘42 venne

trasferito con la 60ª Compagnia del battaglione Vicenza in Russia al seguito

dell’ARMIR 71. Il Vicenza era formato da giovanissimi soldati e da anziani richiamati,

era un gruppo male amalgamato e psicologicamente poco preparato che venne

impiegato principalmente nelle retrovie con compiti di presidio territoriale. Per questo

motivo gli vennero colpevolmente tolti la sezione di artiglieria e quella di carri leggeri e

quando, nel dicembre del ‘42, venne improvvisamente spedito in prima linea a

tamponare l’enorme falla creatasi dall’attacco russo le conseguenze furono disastrose72.

Da questo momento non si ebbero più notizie di Luigi73, ma la famiglia, ignara,

continuò a inviare la corrispondenza. Pochi mesi dopo Luigi venne dichiarato disperso

dal Ministero della Guerra74. Il padre però non si arrese e cercò di ottenere altre

informazioni, prima contattando direttamente la Croce Rossa Italiana75 e poi alcuni

commilitoni del figlio che, al contrario di quest’ultimo, ebbero la fortuna di tornare in

patria76. Dalle informazioni raccolte si intuì che Luigi era sopravvissuto all’attacco, ma

che i russi l’avevano poi fatto prigioniero durante la disastrosa ritirata di gennaio; al

momento della cattura le sue condizioni sembravano buone, tutti però ignoravano cosa

potesse essere accaduto successivamente. Ma Luigi non tornò. Giovanni e Agnese

morirono (rispettivamente nel ‘49 e nell’89) senza conoscere la sorte toccata al figlio.

67 Unità archivistica 6.3. 68 Unità archivistiche 2.2, 2.3, 2.4, 2.5, 2.6, 2.7, 2.8, 2.9 e 2.10. 69 Unità archivistica 18.1. 70 Unità archivistica 18.13. 71 Unità archivistica 18.31. 72 G. Rochat, Le truppe italiane in Russia 1941-1943, in “Storia militare”, 115, 2003, p. 42. 73 L’ultima cartolina postale di Luigi è datata 30 dicembre 1942 (unità archivistica 18.57). 74 Unità archivistica 2.33. 75 Unità archivistica 6.69. 76 Unità archivistiche 22.1 e 22.2.

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Le uniche notizie certe giunsero nel marzo del 1997 quando una lettera del Ministero

della Difesa fece finalmente luce sul destino di Luigi77. La consultazione degli Archivi

Segreti di Stato a Mosca, resa praticabile dal crollo dell’U.R.S.S. e da accordi

intergovernativi, diede infatti la possibilità di cercare e trovare preziose informazioni

relative ai militari italiani considerati dispersi. Grazie a queste ricerche e a questi

controlli il Ministero della Difesa riuscì a ricostruire gli spostamenti e la triste fine di

Luigi, il quale, una volta catturato dall’esercito russo sul Don, fu internato nell’ospedale

N°3655 ad Arsk, nella Repubblica del Tatarstan, dove successivamente morì il 18

marzo 1943. La frettolosa sepoltura in una fossa comune rese impossibile

l’identificazione e il recupero dei resti mortali78.

Se della famiglia si sono venuti a conoscere tanti aspetti, dei parenti più stretti si è

saputo invece poco: di Maria Anna, sorella di Agnese, sono presenti solo alcune lettere

spedite da Jesi dove si trasferì per lavoro presso una famiglia del luogo79, mentre del

fratello Giuseppe sappiamo che nel 1923 emigrò in Argentina80 anch’egli in cerca di un

posto di lavoro e lì morì venticinque anni dopo81, ma mancano del tutto le sue

corrispondenze. L’altro fratello di Agnese, Luigi, morì invece a soli 19 anni (nel 1927) a

causa di un’infezione tetanica contratta mentre lavora alla diga di Mori. Luigi stava

rompendo una pietra con una mazza ferrata quando una grossa scheggia lo ferì sotto il

ginocchio. Da quel momento il ragazzo si ammalò seriamente e nonostante le cure si

spense poche settimane dopo.

Alcune notizie sono state ricavate anche su qualche nipote di Giovanni e Agnese (e

quindi cugini dei quattro fratelli). Mario e Giovanni Boni, figli di Gioseffa, vennero

anch’essi arruolati nell’esercito regio82 e come Emilio e Giovanni ebbero la fortuna di

tornare a casa e rivedere parenti e amici. Giovanni Petrolli (figlio di un fratello di

Giovanni) emigrò in Francia negli anni ’3083 e ancora oggi i figli e i nipoti risiedono

oltr’alpe. Eleonora Petrolli invece si sposò con un certo Ciaghi e si trasferì a Rovereto84.

77 La lettera non è presente nell’archivio ma è conservata da Fiorello Petrolli, figlio di Emilio. 78 M. Pizzini, M. Torboli, Lettere dal fronte: l’alpino Luigi Petrolli, in “El Campanò de San Giuseppe”, 19, 2004, p. 79. 79 Unità archivistica 2.42. 80 Unità archivistiche 3.1. e 3.2. 81 Unità archivistica 3.3. 82 Unità archivistiche 2.30 e 14.3. 83 Unità archivistica 6.9. 84 Unità archivistica 6.56.

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Infine Giulio Petrolli, mentre si trovava in Sardegna nel ‘43 con la 1172ª Compagnia

Mitraglieri, si unì in matrimonio con Lucia Aste di Carloforte85.

I fratelli Gino e Pompilio Miori (detto Cesare), che sono comparsi a più riprese

rispettivamente sul fronte russo86, accanto a Luigi e in prigionia in Germania87, accanto

a Giovanni, erano cugini di primo grado di Agnese e Giovanni. Anche loro, a guerra

finita, tornarono ad abbracciare i propri cari.

Le vicende della famiglia Petrolli e dei parenti più prossimi si intrecciarono con

quelle di molti commilitoni dei fratelli, alcuni dei quali erano vecchi amici d’infanzia,

altri persone conosciute durante le operazioni militari. Nella corrispondenza di questi

amici risaltano, per numero e intensità, le lettere e le cartoline di Tullio Mazzocchi,

Renato e Gino Garuffo.

Una famiglia con la quale durante la guerra i Petrolli intrattennero rapporti non

solo d’amicizia ma anche commerciali furono i Bertuzzi di Malcesine. Questi ultimi

erano interessati all’acquisto di patate mentre la famiglia di Mori richiedeva olio

d’oliva88. Quando la quantità di patate richiesta non era eccessiva era lo stesso Giovanni

che, inforcata la vecchia bicicletta con il sacco di tuberi fra le gambe, macinava

chilometri e chilometri su strade sterrate e polverose facendo la spola fra Mori e

Malcesine. A volte però il sacco era così ingombrante che il capo famiglia era costretto

a pedalare forzando con una gamba sola e di conseguenza la “gita fuori porta” si

trasformava in un vero e proprio calvario.

Per concludere questa rassegna sui protagonisti dell’epistolario, è interessante

porre velocemente l’accento anche sulle missive inviate da varie ragazze ai fratelli

Petrolli (in particolare Emilio e Giovanni). Si tratta di lettere sentimentali, d’amore ma

anche d’amicizia, fra cui spiccano quelle di Elisa Gottardi, una ragazza di Serravalle

all’Adige e di Pina Benedetti, una compaesana.

Di seguito è stata inserita una genealogia essenziale della famiglia Petrolli inerente

gli anni coperti dall’epistolario. Questa sorta di albero genealogico da un lato offre un

quadro semplificato e generale dei protagonisti trattati e dall’altro facilita la lettura e la

consultazione del lavoro eseguito.

85 Unità archivistiche 6.52 e 6.61. 86 Unità archivistica 4.36. 87 Unità archivistica 23.24. 88 Unità archivistiche 12.2. e 12.10.

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3. SCRIVERE IN GUERRA

3.1. LE SCRITTURE DI GUERRA

3.1.1. La scrittura popolare

Carissimi, con tanto piacere ho ricevuto la vostra cartolina postale del 14.3.

Mi fa tanto piacere il sentire che ricevete spesso mie notizie e anche di

Gianni. Sento che Gino ha passato la visita e che è stato fatto abile. Sarà

anche lui un alpino in gamba. Speriamo che quando sarà il tempo che lui

dovrà venir sotto sia tutto finito. Quest’anno le patate le avete seminate

veramente presto, speriamo che la stagione sia propizia e che il raccolto sia

abbondante. Oggi è S.Giuseppe, sarebbe molto bello essere tutti uniti alla

Madonna su qualche Croz e fare una bella merendina. Speriamo che il

prossimo lo possiamo passare tutti in famiglia. Sarebbe ora. (16.52)

Queste poche ma significative righe sono contenute in una delle tante lettere che

Emilio Petrolli scrisse dal fronte albanese alla famiglia lontana. Si noti come le parole

siano velate dalla malinconia, dalla consapevolezza di essere stato strappato dal proprio

ambiente per finire scaraventato in una realtà drammatica. È in scritti come questo che

la microstoria si affianca alla storia dei grandi eventi e diviene un tutt’uno con essa. La

scrittura popolare è appunto la voce delle “classi inferiori”, della gente comune che

spinta da un’esperienza eccezionale, inconsueta, prende in mano la penna e inizia a

scrivere, a lasciare una traccia di sé, gente comune che altrimenti sarebbe destinata a

rimanere “silenziosa”, a non superare il livello dell’anonimato89. La scrittura popolare

non rappresenta quindi qualcosa di teorico, astratto, impalpabile, ma costituisce invece

un corpus imponente e differenziato di diari, autobiografie, lettere, libri di famiglia,

canzonieri, quaderni scolastici90.

Studiando le ricche e variegate testimonianze lasciate da uomini semplici come

operai, contadini, artigiani, soldati, lo storico si ritrova al confine tra letterati e

89 M. Isnenghi, Le guerre degli italiani. Parole, immagini, ricordi 1848-1945, Milano, Mondadori, 1989, p. 294. 90 Q. Antonelli, Scritture di confine. Guida all’Archivio della scrittura popolare, Trento, Museo Storico in Trento Onlus, 1999, p. 76.

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illetterati, tra alfabetizzati e analfabeti, tra scritto e parlato, tra italiano e dialetto, tra

individualità e collettività. In particolare, l’archivio Petrolli offre allo studioso una

particolare prospettiva circa l’impatto delle vicende del secondo conflitto mondiale sulla

vita familiare e sociale; un conflitto visto ora “dal basso”, “dalla parte dell’uomo”, come

frammenti di universi ormai scomparsi91.

Ma fino a che punto la storia di un uomo qualsiasi può contribuire alla conoscenza

di eventi e processi più grandi di lui? Due sono le risposte a questa domanda:

solitamente tali scritti non nascono come narrazioni storiche e tanto meno per essere

pubblicati e quindi rappresentano un’originale espressione del pensiero dell’autore, da

valutare attentamente; questi documenti, inoltre, relativi a vicende di singoli individui,

esprimono la mentalità, gli atteggiamenti di un ceto sociale, di una comunità, di una o

più generazioni, risultando di fondamentale importanza per l’analisi della storia sociale

e culturale di quanti malgrado loro vennero coinvolti direttamente o indirettamente nel

conflitto92.

Per quale motivo si scrive? La guerra costituisce un tale elemento di rottura e di

separazione per cui l’azione dello scrivere diviene una necessità, un bisogno impellente.

Quando mai altrimenti un semplice contadino avrebbe impugnato carta e penna e

spedito lettere e cartoline se non sotto il tormento di questa forzata e straziante

lontananza da casa? La guerra quindi diviene la causa scatenante del bisogno di affidare

alla carta le proprie esperienze e di narrare le sofferenze patite, azione questa del tutto

inusuale, soprattutto fra gli strati popolari93. C’è tuttavia anche un’altra motivazione: la

salvezza dell’identità; il militare non vuole essere dimenticato e invia continuamente

segnali di sé nelle retrovie, vuol essere ancora parte di quel mondo dal quale è stato

drammaticamente separato. L’uniforme e la vita in caserma o al fronte rendono infatti il

soldato uguale a tutti gli altri, i tratti individuali di ciascuno vengono cancellati da

questa massificazione della vita. A difesa dell’individualità minacciata, ecco intervenire

a centinaia e a migliaia le cartoline, le lettere che il militare quasi analfabeta si industria

di scrivere ma che anche riceve, grazie alle quali si ritaglia un prezioso spazio di

identità e di relazioni personali. A dare notizia di sé, infatti, non è solamente il soldato

al fronte, ma altrettanto, dal paese natio, fanno la madre, la moglie, i figli e la guerra 91 S. Landi, Autobiografie militari nella seconda guerra mondiale, in “Materiali di Lavoro”, 1-2, 1990, pp. 231-232. 92 A. Gibelli, C’era una volta la storia dal basso…, in Vite di carta, a cura di Q. Antonelli e A. Iuso, Napoli, L’ancora del Mediterraneo, 2000, pp. 170-171. 93 Landi, Autobiografie militari, cit., p. 237.

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finisce veramente per fungere da gigantesco innesco alla scrittura coinvolgendo tutta la

famiglia e i conoscenti94.

Accanto alla guerra, c’è un ulteriore rottura spazio-temporale che mette in moto il

bisogno di scrivere: l’emigrazione. Per milioni di persone emigrare significa anche

necessità di tenere vivo il ricordo di sé e di conseguenza cercare di mantenere un

contatto con chi è rimasto, per non smarrire irrimediabilmente radici e relazioni95.

L’epistolario Petrolli tocca l’argomento emigrazione con Giuseppe Boni, fratello di

Agnese, partito per l’Argentina negli anni ’20 e lì deceduto nel 1948. All’interno

dell’archivio infatti sono presenti sia il passaporto che la carta d’identità argentina di

Giuseppe, oltre alla ricevuta del cimitero della città di Buenos Aires per il pagamento

della sua sepoltura96.

3.1.2. Dalla prima alla seconda guerra mondiale

Se la prima guerra mondiale risulta molto studiata dal punto di vista del materiale

autobiografico, non è così per la seconda, la quale presenta invece una “memoria

frantumata”97. Le scritture di guerra relative al secondo conflitto mondiale appaiono

meno omogenee principalmente per tre motivi:

• geografico: mentre la Grande Guerra risulta per i soldati italiani ambientata

soprattutto sul fronte alpino e sul fronte carsico (non fu così per i soldati trentini

che, appartenenti all’Impero Austro-Ungarico, furono impiegati principalmente

sul fronte russo fin dall’estate del 191498), molto più vasti sono i teatri dai quali

proviene la memorialistica del secondo conflitto mondiale: Francia, Albania,

Grecia, Russia, Africa, Germania99;

• tematico: sfogliando e raffrontando le memorie a nostra disposizione, notiamo

che per quanto riguarda il primo conflitto mondiale siamo in presenza,

solitamente, di testi che documentano una successione quasi ininterrotta di

94 M. Isnenghi, La Grande Guerra, Firenze, Giunti, 1995, p. 74. 95 Isnenghi, La Grande Guerra, cit., p. 75. 96 Unità archivistiche 3.1, 3.2 e 3.3. 97 Isnenghi, Le guerre degli italiani, cit., p. 247. 98 Q. Antonelli, I dimenticati della Grande Guerra. La memoria dei combattenti trentini (1914 – 1920), Trento, Il Margine, 2008, pp. 21-22. 99 Isnenghi, Le guerre degli italiani, cit., p. 247.

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eventi (la partenza per il fronte, i combattimenti, l’eventuale prigionia), mentre

per ciò che concerne il secondo si privilegiano certi episodi rispetto ad altri: il

ritorno a casa, la prigionia, il tutto condizionato molte volte dallo spartiacque

dell’8 settembre100;

• quantitativo: se mettiamo a confronto le due memorialistiche, risulta subito

evidente come quella relativa alla prima guerra mondiale sia molto più vasta di

quella relativa alla seconda. Questo può dipendere da svariati fattori, come la

difficoltà di reperimento delle testimonianze legate al secondo conflitto, la poca

importanza data ai documenti da parte di coloro che li possiedono, gli eventi

ritenuti ancora troppo vicini per poter essere trasmessi senza suscitare

nuovamente il ricordo tremendo di ciò che si è visto e provato101. D’altronde,

appariva già difficile narrarli a caldo, come scrive dal fronte russo Gino Garuffo

all’amico Emilio Petrolli:

Non dire ai miei genitori dell’azione fatta. Loro non lo devono sapere.

(9.39)

E ancora:

Mi farai un piacere se non farai circolare tanto la voce, affinché non arrivi

all’orecchie dei miei, di come vivo e dove sono. (9.29)

Così Luigi Petrolli racconta ai genitori il tragico Natale passato sul fiume Don:

…appena riceverete questa fate dire una messa a S.Antonio per certe cose

che ho passato in questi giorni, vi dico solamente che quest’anno il giorno

di Natale l’ho passato abbastanza malamente. (18.57)

100 D. Leoni, La scrittura del silenzio. Diari e memorie di soldati della prima e della seconda guerra mondiale, in Guerra e mass media. Strumenti e modi della comunicazione in contesto bellico, a cura di P. Ortoleva e C. Ottaviano, Napoli, Liguori, 1994, p. 166. 101 F. Rasera, Un itinerario attraverso gli scritti e le memorie dei combattenti, in Rovereto 1940-45. Frammenti di un’autobiografia della città, a cura di D. Leoni e F. Rasera, Rovereto, Osiride – Materiali di lavoro, 1993, p. 298.

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Questi sono solamente dei piccoli, ma significativi esempi di quella che Diego

Leoni, a ragione, chiama “il silenzio della scrittura”102. Anche durante la Grande Guerra

abbiamo lettere, cartoline reticenti, che descrivono di malavoglia quanto vissuto

dall’autore, ma con il passare degli anni, quaderni, diari, memorie, sono emersi sempre

in maggior numero, mentre ciò non pare essersi verificato, se non in minima parte, per il

secondo conflitto, il cui dopoguerra è ancora vissuto come “un campo di battaglia

politica e culturale”103.

3.1.3. Le memorie di internati militari italiani

Mario Isnenghi, parlando del secondo conflitto mondiale, afferma che “cercando

di raggruppare e distinguere i portatori e i percorsi della memoria, se ne evidenziano

alcuni: anzitutto, la memorialistica di Russia che è la più feconda; poi le memorie di

prigionia; poi il bosco e il sottobosco della memoria e della contro-memoria della guerra

civile” 104.

L’epistolario della famiglia Petrolli tocca da vicino non solo la memorialistica

relativa al fronte russo e albanese (dove i figli furono appunto impiegati), ma anche le

memorie di prigionia. Giovanni Petrolli fa parte infatti di quei 600.000 militari italiani

che vennero catturati dai tedeschi dopo l’8 settembre e inviati nei campi di detenzione

dell’Europa centrale.

La questione dei militari internati dai tedeschi rappresenta ancora un mondo

abbastanza sconosciuto che attende di essere meglio approfondito, sia perché le fonti

archivistiche sono ampiamente lacunose, sia perché gli scritti dei prigionieri sono

piuttosto rari, nonostante nuove ricerche e progetti stiano portando a rivedere in parte

queste valutazioni105. La soluzione del problema non si esaurisce solamente con la

raccolta di nuovi testi di scrittura popolare; anche dal punto di vista storiografico i

documenti dei prigionieri risultano estremamente importanti. I militari italiani infatti

subirono sorti molto differenziate, soprattutto a seconda del lavoro cui furono costretti

fin dall’inizio e a seconda del campo cui furono assegnati. I lavori e le condizioni di vita

102 Leoni, La scrittura del silenzio, cit., p. 172. 103 Rasera, Un itinerario attraverso gli scritti, cit., p. 297. 104 Isnenghi, La Grande Guerra, cit., p. 251. 105 I campi dei soldati. Diari e lettere di internati militari 1943-1945, a cura di F. Rasera, Rovereto, Osiride, 2003, pp. 6-7.

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furono dunque le più disparate, a causa anche del comportamento adottato dalle autorità

militari tedesche, che variava da Lager a Lager106.

La fatica e la tempistica dei lavori forzati, le condizioni di penuria e precarietà, la

scarsità di carta, costituirono sicuramente un forte ostacolo alla scrittura di diari, i quali

per altro erano vietati dai sorveglianti tedeschi. Non risulta che venissero inflitte pene

così gravi per i trasgressori di questi divieti, ma molti prigionieri si videro comunque

sequestrare i propri scritti107.

Ecco quindi che la raccolta, la conservazione e la ricostruzione di questa tipologia

di materiale inedito sfuggito alle perquisizioni tedesche e alla successiva dispersione

costituisce un lavoro lungo e complesso, anche perché risultano fondamentali, per la

ricerca storica, pure le produzioni diaristiche più scarne, che hanno comunque il potere

di fare luce su particolari significativi per lo studio di questi soldati italiani a lungo

dimenticati dalla storia.

3.1.4. Tipologie testuali relative alla guerra

L’archivio Petrolli è un epistolario, ossia è un corpus costituito per lo più da lettere

e cartoline legate per la maggior parte al secondo conflitto mondiale. Vi sono però

anche altre tipologie testuali attraverso le quali gli scriventi hanno lasciato memoria di

sé durante la guerra.

Lettere

La corrispondenza di guerra nasce dal bisogno reciproco di sapere che si instaura

fra civili e militari. A casa le famiglie e gli amici domandano, al fronte il militare

risponde; o al contrario è il soldato ad inviare lettere verso le retrovie e a reclamare una

risposta. In questo duplice flusso di corrispondenza colui che ha più bisogno di

raccontare e di venir rassicurato è proprio il militare: è per lui infatti che la normalità si

è drammaticamente lacerata.

106 L. Cajani, Diaristica e memorialistica degli internati militari italiani in mano tedesca (1943-1945), in “Materiali di Lavoro”, 1-2, 1990, p. 282. 107 Cajani, Diaristica e memorialistica degli internati militari italiani, cit., p. 281.

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Varie tematiche e caratteristiche si intrecciano in questo tipo di lettere: le notizie

circa la situazione a casa o al fronte, le informazioni sulle semine e i raccolti, la richiesta

di pacchi e vaglia, le descrizioni drammatiche di vita quotidiana, la disinvoltura con la

quale si cerca di nascondere l’angoscia.

Attraverso questo impellente bisogno di comunicare a distanza possiamo venire a

conoscenza, sempre nei limiti della censura e dell’autocensura praticata dagli stessi

soldati per evitare sia sofferenze alle proprie famiglie, sia il blocco delle lettere, delle

condizioni di vita e degli stati d’animo degli eserciti con una immediatezza

difficilmente riscontrabile in altri tipi di resoconto108.

Diari

Può trattarsi di diari scritti a caldo, cioè quotidianamente, oppure a posteriori,

quando nei momenti di tranquillità si riassumono gli eventi precedenti. Il diario è

comunque una testimonianza strettamente legata al presente (o al passato prossimo),

infatti il lasso di tempo che intercorre fra avvenimento e annotazione del fatto è

solitamente molto limitato.

Di solito, il diario tenuto da un soldato impegnato direttamente al fronte risulta

discontinuo a causa di avanzate, ritirate e condizioni disagevoli, mentre appare più

completo e interiorizzato quando l’autore è costretto all’inattività e alla solitudine da

eventi quali la malattia o la prigionia. Altre caratteristiche che accomunano la maggior

parte dei diari di guerra sono l’elevata drammaticità degli eventi narrati, la nostalgia e la

lontananza da casa, la consapevolezza di un’esistenza appesa ad un filo109.

I soldati compilano diari spinti dall’eccezionalità dell’evento, si tramutano in

scrittori e narrano prima di tutto a se stessi, sentimenti, dolori e vicende in cui sono stati

coinvolti. Alla carta affidano lo sfogo per le ingiustizie sopportate o la descrizione di

esperienze riconosciute come anomale, inconsuete ma meritevoli comunque di essere

annotate110.

108 A. Bendotti, G. Bertacchi, M. Pelliccioli, E. Valtulina, Le parole della prigionia, in “Materiali di Lavoro”, 1-2, 1990, p. 289. 109 Antonelli, Scritture di confine, cit., pp. 77-78. 110 S. Landi, La guerra narrata. Materiale biografico orale e scritto sulla seconda guerra mondiale, Venezia, Marsilio Editori, 1989, p. 29.

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Memorie autobiografiche

La memoria autobiografica, al contrario del diario, è dotata di unità e coerenza,

appare come una sorta di bilancio degli eventi vissuti. La scrittura autobiografica è

infatti costruita solamente sul passato e può essere redatta subito dopo il ritorno a casa

oppure a distanza di tempo. Nel primo caso l’autore rivive un’esperienza inconsueta e

sconvolgente, riorganizzando come meglio crede certi episodi e plasmandoli secondo la

forma preferita, mentre nel secondo il ricordo tende ad essere soggettivizzato,

aumentando così il distacco dalla realtà. I fatti cioè vengono raccontati attraverso un

filtro che aumenta al dilatarsi del tempo trascorso e degli eventi successivi.

Le memorie autobiografiche, infine, possono anche essere scritte dal protagonista

e poi perfezionate da altri. L’autore affida cioè a una seconda persona lo scritto affinché

venga corretto e sistemato, probabilmente per porre rimedio alla sua poca dimestichezza

con la scrittura, alterandone irreversibilmente le caratteristiche linguistiche111.

Canzonieri popolari

I canzonieri sono repertori canori condizionati fortemente dalla situazione in cui

vengono redatti, come la guerra, la prigionia, l’emigrazione. Hanno il potere di fissare

in maniera indelebile, come fosse una fotografia, episodi, storie, ma anche cultura,

tradizioni, folklore.

La maggior parte delle volte la canzone popolare è allo stesso tempo una musica

che ha origini lontane e una melodia “riciclata”. Il popolo italiano infatti ha fatto propri

e ha riutilizzato con disinvoltura sempre gli stessi motivi musicali, modificando però i

testi al mutare delle circostanze storiche. Luoghi di questa rielaborazione sono stati il

fronte, la caserma, i campi di prigionia, le retrovie112.

Libri di famiglia

I libri di famiglia si collocano a metà strada tra i generi prima descritti e non

risultano incentrati solamente sull’esperienza di guerra. Queste scritture familiari

111 Landi, Autobiografie di militari, cit., p. 235. 112 Isnenghi, Le guerre degli italiani, cit., pp. 73-74.

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coprono infatti un arco di tempo piuttosto ampio, coinvolgendo diverse generazioni e

trattando più temi. Rientrano in questa categoria anche i libri di casa, i libri di conti, i

ricettari, gli zibaldoni, che comunque hanno poco a che fare con le scritture militari

trattate in questo ambito113.

113 Q. Antonelli, Ricuperanti: l’Archivio della scrittura popolare, in Vite di carta, a cura di Q. Antonelli e A. Iuso, Napoli, L’ancora del Mediterraneo, 2000, p. 87.

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3.2. UNA FAMIGLIA IN GUERRA

3.2.1. Introduzione

Come già anticipato precedentemente, è stato preso in considerazione soprattutto il

nucleo epistolare relativo alla famiglia negli anni del secondo conflitto mondiale, dal

1939 al 1945, così da poter concentrare il lavoro non solo su un numero elevato di

pezzi, ma anche su una parte dotata di maggiore unità e coerenza. I documenti racchiusi

in questo nucleo presentano comunque alcune lacune dovute non solo ad impedimenti

causati dagli eventi bellici (come la prigionia), ma anche probabilmente ad una

successiva dispersione della corrispondenza.

L’archivio Petrolli, oltre a costituire un valido esempio di scrittura di guerra,

rientra anche nella categoria delle scritture familiari, confermando quando detto finora

circa la scrittura popolare. Occorre però sottolineare come i componenti della famiglia,

in particolare i figli, scrivano in modo chiaro, comprensibile e sostanzialmente corretto,

dimostrando di avere alle spalle un adeguato studio della lingua italiana. Per quanto

riguarda Luigi Petrolli, siamo in possesso della pagella scolastica relativa al corso di

avviamento professionale in agraria, dove infatti, alla voce “lingua italiana”, è indicato

un eloquente “nove”114.

Qualche volta si riscontrano espressioni derivate dal dialetto ed errori grossolani

(soprattutto nelle missive dei genitori), ma quanto scritto non corrisponde mai al tipico

trasferimento del parlato sulla carta; il loro è un italiano semplice, scorrevole, ricco di

intercalari, che non viene influenzato dalle modalità tipiche del linguaggio orale.

Quando l’oralità si trasforma nello scritto, infatti, porta con sé alcune caratteristiche

inevitabili come l’inflessione dialettale, gli accenti, il ritmo, un lessico colorito e

pittoresco, ma tutto ciò non accade in queste missive115. In realtà nell’epistolario vi è

anche la presenza di documenti caratterizzati da scrittura incerta e confusa, la maggior

parte dei quali proviene dai vari fronti in cui i figli furono impiegati. Ciò è

114 Unità archivistica 2.2. 115 Landi, La guerra narrata, cit., p. 43.

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semplicemente dovuto al fatto che questi documenti furono redatti in circostanze

difficili se non estreme (vita in prima linea, spostamenti continui, ecc.)116.

La guerra, ma prima ancora l’addestramento militare (nel caso di Luigi, Giovanni

ed Emilio) e il lavoro lontano da Mori (nel caso di Giuseppe) hanno costituito per la

famiglia Petrolli quell’elemento di separazione e crisi che si è trasformato rapidamente

in fucina di scrittura, riproponendo così un meccanismo che aveva già visto protagoniste

tante altre famiglie bisognose di raccontarsi le vicende in cui erano state coinvolte, i

sentimenti e i dolori che ne erano scaturiti.

Le esperienze storiche vissute dai vari membri della famiglia hanno una cornice

comune (il secondo conflitto mondiale), ma non sono uniformi e variano al variare dei

luoghi, della persona e del rapporto individuo-famiglia; per questo motivo, qui di

seguito, ho cercato di analizzare e suddividere in tre grandi gruppi il nucleo epistolare al

centro del mio lavoro.

3.2.2. Corrispondenza dei figli dalle zone di guerra

Il primo elemento che emerge da queste corrispondenze permette di sottolineare

come i figli impegnati in guerra non siano né convinti fascisti né disfattisti; la loro è una

sorta di rassegnazione ad una guerra che li ha portati lontano dal paese natio e dagli

affetti più cari. Un discorso a parte sembra meritare Luigi, il quale voleva intraprendere

la carriera militare arruolandosi come volontario in marina117 (richiesta poi respinta),

ma dai suoi scritti non traspaiono frasi e concetti intrisi dei valori dominanti della

cultura fascista come eroismo, imperialismo, patriottismo. Certo, come quasi tutti i

soldati, i fratelli Petrolli confidano in una buona riuscita della guerra, credono nella

vittoria finale, nel dovere che sono chiamati a compiere: del resto, sono stati allevati in

una società plasmata dal regime fascista. Rare, ma comunque significative, sono frasi

come questa, che Emilio scrive al fratello dall’Albania:

Caro Gino, oggi ti ho spedito pure una raccomandata contenente un

regaluccio per te. È un ricordo d’Albania e devi tenerlo caro, è il ricordo di

116 Vedi a questo proposito l’ultima cartolina postale scritta da Luigi alla famiglia (unità archivistica 18.57). 117 Unità archivistica 6.3.

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una terra dove gli alpini hanno sparso tanto sangue generoso per difenderla,

dove tanti hanno immolato le loro vite e dove tanti sono pronti ad

immolarle per dare all’Italia la Vittoria e la grandezza. (16.59)

Con più frequenza si riscontrano invece passi come i successivi, che rispettivamente

Emilio e Giovanni spediscono ai propri cari:

Carissimi, stasera ho festeggiato assieme a Mazzucchi e Bona il mio 24°

compleanno. Abbiamo passato una bellissima serata e abbiam brindato alla

speranza di trovarci un’altr’anno in ben diverse condizioni. (16.35)

Io a dirvi la verità sò ben poco cosa debbo dirvi, perché è sempre la solita,

ma almeno speriamo che questa guerra finisca presto, per poter un giorno

arrivare a casa (se Dio mi da la Grazia) e abbracciarvi tutti. (15.19)

Si noti d’altronde la gioia con cui Giovanni apprende la notizia del rimpatrio della sua

compagnia dal suolo albanese:

Miei carissimi Genitori!! Vengo a voi con questa mia per darvi una buona

notizia. Vi dico la verità che io dalla contentezza non son nemmeno capace

di scrivere. Ieri è venuto l’ordine dal Comando Supremo del rimpatrio del

nostro Gruppo. Credo che entro questo mese saremo nella bella Italia tanto

sognata e desiderata. (17.55)

La vita raccontata in queste centinaia di lettere e cartoline segue solo da lontano i

grandi eventi che nel frattempo si verificano nel mondo sconvolto dal conflitto,

nettamente prevalenti sono le annotazioni relative al modo di vivere quotidiano e il

problema centrale è quello della salvezza del protagonista. L’interesse di chi scrive è

incentrato soprattutto nell’informare insistentemente sul proprio ottimo stato di salute e

nel chiedere notizie circa la condizione dei propri familiari, di quanto accade nella

campagna (andamento della vendemmia e della coltivazione delle patate) e della

stagione di caccia (il padre è guardiacaccia ed è iscritto all’Associazione Provinciale

Cacciatori, sezione di Mori)118. Dominano sentimenti come la nostalgia, l’ansia di non

118 Unità archivistica 6.18.

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perdere il contatto con “l’altra vita”, di restare partecipi delle vicende quotidiane per

sentirsi comunque “vivi”. Scrive infatti Emilio al padre:

Mi dici che la caccia incomincia con la prima festa di settembre io ti

auguro che ti diverti tanto e che ti frutti anche un poco. A quanto pare

anche quest’anno fai un bel raccolto di grano turco ma che l’uva però è

poca, pazienza, basta che ci sia la mangieria, non ti pare? Gino mi dice

anche che hai ucciso un aquilotto, bravo, tieni pure la penna per il mio

cappello. (16.114)

Mentre Luigi si preoccupa sia dell’andamento della terra, sia della salute del padre:

Ho sentito che ai già seminato le parambole nell’orto, ora che sono sotto

terra speriamo che filano a dovere e che fruttano molto. Guarda che quando

semini le patate alla Madonnina di prendere un’ po’ d’aiuto altrimenti se fai

come hai fatto nell’orto starai male per un bel pezzo, dunque stai attento di

non faticarti troppo ma vai con calma. In quanto ai bachi da seta sei sicuro

di essere in forze per lavorarci dietro? (18.6)

L’impulso a ridurre le distanze si manifesta anche attraverso l’invio di immagini

fotografiche. Nell’epistolario Petrolli è presente solamente una foto, relativa a Giovanni

immortalato in abiti militari a Valona119, ma molte devono essere state quelle allegate

alle lettere, come dimostra questa frase di Luigi:

Qui unite vi mando un paio di fotografie non sono riuscito proprio bene ma

insomma… una la più grande la terrete voi e l’altra la darete al mio

compare Beppe Rizzi. (18.6)

Ricorrenti in questi scritti sono anche le richieste di pacchi contenenti ogni tipo di

genere, dalle sigarette alla cioccolata, dalle coperte agli indumenti, per far fronte ai

terribili disagi prodotti dalla cronica mancanza di cibo e vestiario, a tal punto che i

genitori non rappresenteranno solamente un punto di riferimento psicologico, ma

assicureranno anche la stessa sopravvivenza fisica dei figli:

119 Unità archivistica 2.16.

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Caro papà, come saprai ora è ammessa anche la spedizione dei pacchi per

l’Albania fino a due chili. Mi fai il favore di mandarmi un po’ di roba,

qualche paio di mutandine corte, un paio di magliette, del cioccolato,

caramelle e quello che più mi preme dei fiammiferi, una decina di scatole

perché qui non ve ne sono da nessuna parte e sono molto utilissimi. (16.8)

Domanda cortesemente Emilio, mentre Giovanni, in modo ironico, si improvvisa poeta

per mettere in versi una richiesta di soldi da inviare ai genitori (richieste peraltro

frequenti nelle sue corrispondenze):

Il vostro aiuto da voi sia, per goder tutta la naia mia, per ben capirete che

del mio tesorin non ci resta che un soldin. Sperando da voi un vagliettin per

bere alla vostra salute un bicchier di vin. […] Scusatemi di questa abuso

ma della naia si fà tutt’uso. (11.15)

L’arrivo a destinazione dei tanto sospirati pacchi costituiva ogni volta occasione di gioia

e faceva dimenticare per qualche istante la dura realtà della guerra come annota Luigi:

Caro papà! Oggi finalmente ho ricevuto il tanto atteso pacco non puoi

immaginare la gioia che m’ha dato nel trovarmi tutta quella roba. Sono

contento che tu mi abbia mandato pure queste cartoline per via aerea che

mi sono molto utili. (18.48)

Questi scritti danno un’ulteriore conferma di quanto fosse importante per il soldato

scrivere e ricevere posta da casa. Mai come in questi momenti il militare si sente solo a

combattere una propria guerra individuale e il bisogno costante di avere l’appoggio

affettivo delle persone a lui più vicine si fa opprimente. Scrive disperato Giovanni:

Genitori carissimi. Ancora nulla! ma perché non mi scrivete? non fatemi

soffrire inutilmente! non vi basta che mi trovi così lontano? Dunque vi

prego scrivetemi, almeno una volta alla settimana ma fatelo. Ora son più di

due settimane che non sò nulla di voi. (17.12)

Emilio invece è stato più fortunato del fratello se può scrivere:

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Vi domanderete come mai a quest’ora sono ancora alzato: oggi grande da

fare e grande gioia per me e anche per tutti i miei amici, vi domanderete il

perché e vi spiegherò subito: era nientemeno che più di 20 giorni che non

arrivava posta ordinaria ed ero privo di notizie, specialmente della

fidanzata […] ieri finalmente è arrivata e in che misura! Nientemeno che

25 sacchi di posta, non tutta per me s’intende, ma una buona parte. (16.12)

E ancora:

…ho ancora diverso lavoro e poi di buon’ora farò i miei quotidiani

chilometri (sempre in macchina si capisce) per portare la posta ai baldi

Alpini. Sebbene abbia molto lavorato e l’ora sia tarda non sono per niente

stanco e penso la soddisfazione che proverò domani al vedere le faccie che

faranno tutti quando dopo tanto tempo non ricevono notizie. Pensate quanta

felicità porterò loro. Non vi potete immaginare che cosa vuol dire ricevere

posta quaggiù, la posta è necessaria quasi più che il pane per i nostri bravi e

valorosi soldati, poche righe, anche un solo saluto è bastante per farci

contenti e sollevati un po’. (16.12)

Dal canto loro, i figli fanno di tutto per infondere coraggio ai genitori,

confortandoli con la speranza che prima o poi tutto si risolverà. A questo punto è lecito

domandarsi se Luigi, Giovanni ed Emilio, sapendo che l’arrivo di notizie circa le

proprie condizioni di vita avrebbe prodotto profonda angoscia nei familiari, preferissero

tacere la loro situazione o scrivere qualche bugia per non impressionare coloro che a

casa leggevano la posta, allo stesso modo in cui, limitando o tacendo critiche ed

espressioni di sconforto, evitavano di incorrere nella severa censura militare,

determinando in entrambi i casi forme di evidente autocensura. Numerose sono poi le

cartoline postali di rapido saluto pervenuteci, come se l’autore vivesse una vita talmente

normale da non meritare racconti di qualche impegno e che paiono quasi paradossali se

si pensano scritte dal fronte. Conoscendo però le difficoltà della vita in prima linea e i

continui spostamenti a cui i reparti erano sottoposti, non deve stupire che i soldati

avessero poco tempo per scrivere testi più complessi.

Di solito la verità veniva riferita più facilmente ad amici e conoscenti esterni alla

cerchia familiare, magari accompagnata da frasi del tipo “mi raccomando di non

raccontare nulla ai miei cari”. A tale proposito, un valido esempio può essere costituito

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dalle lettere di cui si è detto sopra, inviate da Gino Garuffo ad Emilio, suo caro amico

(v. paragrafo 3.1.2.).

Interessante è invece notare come lo stesso Emilio descriva al padre e alla famiglia

l’infortunio che lo costringerà a vari mesi di convalescenza:

Spero che quando riceverai questa sia arrivato120 e che ti abbia spiegato la

mia situazione ad ogni modo non stare in pensieri che si tratta solamente di

una gamba rotta. Del resto la salute è buona come spero sia pure di te e

tutti. (16.125)

Da rimarcare qui è l’assoluta mancanza di particolari (e così anche nelle missive

successive), a tal punto che le informazioni su come questo infortunio sia avvenuto e

sulle cause che l’hanno provocato sono state gentilmente fornite dal figlio Fiorello (v.

paragrafo 2.2.1.).

È opinione diffusa che la corrispondenza inviata dal fronte o dalla prigionia non

possa assumere particolare interesse per lo storico a causa dei forti condizionamenti

dettati dalla censura e dall’autocensura121. Tale considerazione è però valida solo su un

piano generale, poiché esistono molti libri e raccolte di lettere di soldati e prigionieri

che dimostrano esattamente l’opposto122. I meccanismi della censura e dell’autocensura

non sempre hanno bloccato gli stati d’animo, non sempre hanno soffocato la verità,

anche se molte volte occorre leggere tra le righe e cogliere particolari pensati ma non

detti. Per esempio, la richiesta del pacco da farsi spedire al fronte (accompagnata di

frequente da minute raccomandazioni sul suo contenuto) dichiara quello che non è mai

apertamente ammesso e cioè che si sta soffrendo la fame e il freddo123.

Nel nostro caso, Giovanni sottolinea ripetutamente ai familiari come le sue

condizione di vita nel Lager non siano cattive, tanto da sembrargli migliori di quelle

patite in Albania:

120 Emilio si riferisce al fratello Giovanni. 121 I campi dei soldati. Diari e lettere di internati militari 1943-1945, cit., p. 12. 122 Vedi, solo per citare qualche esempio: L. Spitzer, Lettere di prigionieri di guerra italiani 1915-1918, ed. it. Torino, Boringhieri, 1976; N. Ravelli, L’ultimo fronte. Lettere di soldati caduti o dispersi nella seconda guerra mondiale, Torino, Einaudi, 1971; G. Procacci, Soldati e prigionieri italiani nella Grande Guerra. Con una raccolta di lettere inedite, Torino, Bollati Boringhieri, 2000; I campi dei soldati. Diari e lettere di internati militari 1943-1945, a cura di F. Rasera, Rovereto, Osiride, 2003. 123 Bendotti, Bertacchi, Pelliccioli, Valtulina, Le parole della prigionia, cit., p. 289.

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Carissimi genitori! Con questa mia vi posso assicurare che la mia salute è

ottima, sperando che sia così pure di voi tutti. Fino ad ora tutto bene dopo il

25 notte dal bom. non abbiamo più avuto nessun all’arme e nemmeno

preallarme, a dirvi il vero per ora non sembra nemmeno d’essere in guerra,

speriamo sia così per sempre. (23.20)

Sempre in questi termini parla poi del lavoro cui deve sottostare:

Domani è Pasqua e dovrò lavorare tutto il giorno, invece sono libero

posdomani per due giorni di seguito. Con questi 2 sono già 3 riposi che

faccio, mica male non vi pare? Come va con il lavoro caro papà? la tua

salute ti permette di lavorare? io spero di sì. Noi ce la passiamo abbastanza

bene, il guaio è che non si comprende la loro lingua, ma a forza di parlare e

a fare dei moti qualche volta si riesce a strappare il ragno dalla sua tana.

(23.3)

Anche le razioni di cibo sembrano soddisfarlo:

Per il mangiare ottimamente bene, il burro poi non manca mai. (23.1)

A casa non ò mai mangiato burro con sopra la marmellata e se non

bastasse, pure lo zucchero ci metto. Abbiamo il nostro ¼ di latte al giorno,

le uova, il salame e la margarina… (23.4)

Tutte queste considerazioni paiono confermate da una delle rare lettere a nostra

disposizione che i fratelli Petrolli scrivono ad una persona estranea al ristretto nucleo

familiare, cioè il cugino Pompilio Miori (detto Cesare), anche lui prigioniero in

Germania:

Carissimo Cesare! Vengo a te con questa mia per dirti che domani 6/9

parto per un’altra località, cioè Starlaim. Il capo ma detto che lavoro con

un’altro comando, speriamo in bene. Rientrato dal lavoro manno dato

questa notizia. Per me è male perché chissà quando ti potrò vedere ora.

Stavo troppo bene dove ero prima e adesso chissà se andrò a star bene,

oppure _ . Cosa vuoi, io mi metto nelle mani di Dio sperando sempre in

bene. (23.24)

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La scrittura, a differenza di quella utilizzata per i genitori, risulta per la prima volta

velata di incertezza e di preoccupazione riguardo un futuro che non si preannuncia così

roseo come la situazione attuale. Le condizioni di vita non paiono però peggiorare se

qualche settimana dopo Giovanni torna a scrivere al cugino con queste parole:

Io lavoro in una fabbrica e mi trovo bene, anche con il mangiare. (23.25)

Anche se ammette:

Ti prego Cesare carissimo di darmi notizie sopratutto della mia famiglia

che è più di 4 lunghi mesi che non ò notizie. Io gli ò già scritto una volta

due mesi fà, ma fino ad’ora non ò avuto nessuna notizia. Sono in grande

pena, perciò ti supplico appena ricevi questa mia di farmi avere notizie.

Prima che io venissi qui potevo sapere qualche cosa perché ogni settimana

venivi a trovarmi; ma ora sono troppo lontano e notizie a voce non ne

posso più avere, ecco perché ti prego di scrivermi. (23.25)

3.2.3. Corrispondenza dei genitori ai figli

Come il soldato scrive dal fronte, altrettanto da casa fanno la madre, il padre, la

moglie, la fidanzata, cosicché anche per loro la guerra diviene occasione per

trasformarsi in scriventi. Per l’uomo che è irrimediabilmente distante dalla sfera degli

affetti e dalle consuetudini, colui che è rimasto al paese natio rappresenta il simbolo di

una normalità che, nonostante tutto, va avanti e al tempo stesso la speranza di un

prossimo ritorno. Ecco spiegato perché l’arrivo della posta rappresenti sempre il

principale momento di distacco e distrazione da una realtà altrimenti drammatica. Le

lettere spedite e quelle ricevute permettono, sia a chi è rimasto a casa sia a chi è partito,

di non farsi travolgere dal presente e di programmare invece il futuro: “quando sarà

tutto finito…”, “quando tornerai a casa…”.

Relativamente poche sono le lettere spedite da Agnese e Giovanni ai figli e ancora

conservate. Dagli scritti di questi ultimi emerge però che le missive dei genitori furono

in realtà numerose124. Le cause di questa dispersione sono molteplici: prima di tutto,

124 Unità archivistiche 18.48 e 18.49.

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questo è un epistolario che raccoglie principalmente le corrispondenze giunte a casa

Petrolli e quindi la maggior parte delle missive inviate ai figli non sono confluite

nell’archivio; in secondo luogo le comunicazioni con i reparti dell’esercito non sempre

furono agevoli e molta corrispondenza andò perduta (spesso i figli si lamentano del fatto

che la posta non arriva a destinazione)125. La maggior parte delle missive dei genitori

hanno come destinatario il figlio Giovanni e sono state scritte nel periodo in cui questi

era prigioniero in Germania.

La triste separazione dai figli porta Agnese e Giovanni ad attendere con ansia

notizie dal luogo di addestramento o dal fronte. Quando queste finalmente giungono a

Mori, i due genitori si impegnano nel rispondere con costanza attraverso epistole in cui

sono quasi sempre presenti passaggi del tipo:

Ieri abbiamo ricevuto una tua lettera, e nei giorni trascorsi ne abbiamo

ricevuto ben diverse fra cartoline e lettere. Siamo molto contenti dei tuoi

scritti, basta che tu continui sempre così. (20.1)

A dare forza e speranza alla coppia è spesso la profonda fede religiosa, che risulta

evidente nel continuo riferimento a preghiere:

…in qualunque ora ti ò sempre in mente specialmente colle orazioni…

(2.38)

Grazie alla religiosità, i genitori sembrano accettare serenamente il proprio destino e

quello dei figli, spronando questi a fare sempre del proprio meglio e non mettendo mai

in discussione il naturale corso degli eventi. Molto toccante a questo proposito è la

lettera scritta da Agnese al figlio Luigi, l’unico che non tornerà, inghiottito per sempre

dal fronte russo:

…ti racomando sempre al Signore e alla Madona che ti dia la grazia di star

sempre sano e così tornare un giorno fra noi e che ti dia la forza di fare

sempre il tuo dovere come i tuoi fratelli. (20.1)

125 Unità archivistiche 16.12 e 17.12.

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Luigi non leggerà mai questa lettera, che infatti torna al mittente. Il suo reparto è stato

travolto dall’offensiva russa sul Don e del ragazzo non si hanno più notizie.

Lo schema utilizzato in questi scritti è quasi sempre lo stesso: esordio con

ringraziamento per la corrispondenza ricevuta, informazioni sul proprio stato di salute e

sulla situazione familiare, raccomandazioni circa lo svolgere sempre il proprio dovere.

Ho riportato qui di seguito un esempio che riassume questi concetti; è una lettera inviata

da Giovanni al figlio prigioniero:

Caro figlio! O ricevuto due delle tue cartoline e sono rimasto molto

contento, specialmente per il mangiare. Ti raccomando di far bene e di

ubbidire ai tuoi superiori. La prossima volta che scrivi dimmi qual è il tuo

servizio. Noi tutti bene come per il passato. Io col mio servizio me la

sbrigo bene basta che non mi torna i miei disturbi. Ricevi tanti e poi tanti

saluti da tutti noi e bacci da tuo papà. (2.34)

Fra figli e genitori non c’era solo uno scambio di corrispondenza. Accadeva di

frequente che i figli inviassero a casa vaglia postali contenenti denaro126, mentre a loro

volta i genitori spedivano pacchi per sopperire alla mancanza di indumenti e cibo127.

Questo scambio riguardava un po’ tutti i militari impegnati al fronte, anche se non

sempre però le famiglie erano in grado di sopperire alle necessità dei loro cari. Dopo la

partenza dei loro congiunti, queste si trovavano a dover dipendere dal sussidio dello

Stato e dalle donazioni di enti privati. Ciò accadde anche per la famiglia Petrolli, come

testimoniato da queste righe che il padre scrive a Luigi:

Per in quanto dei tuoi vaglia ne o ricevuto due. Settembre e ottobre e quello

di Novembre sarà poco distante. Anche il sussidio lo riceviamo solo per te.

(20.1)

3.2.4. Un epistolario non solo familiare

Durante lo studio dell’epistolario, oltre alle vicende dei Petrolli sono emerse

corrispondenze e riferimenti a personaggi estranei al nucleo familiare. Troviamo infatti

126 Unità archivistica 7.86. 127 Unità archivistica 15.42.

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sia un buon numero di lettere e cartoline di amici e parenti che ruotano attorno ai

Petrolli sia dettagli circa queste persone nella stessa corrispondenza della coppia e dei

figli.

Si possono allora immaginare due cerchi concentrici per quanto riguarda i livelli di

comunicazione presenti in questo epistolario. Il cerchio interno racchiude la

corrispondenza fra i membri del nucleo familiare, nel cui ambito spiccano la pressante

richiesta di informazioni, gli incoraggiamenti, le rassicurazioni. Il cerchio più esterno

comprende le relazioni dei Petrolli nei confronti della comunità, ove ricorrono sovente

temi quali l’amicizia, i rapporti commerciali, i tentativi di riappacificazione, la

partecipazione ad eventi collettivi. Il quadro che ne deriva parla di una famiglia unita,

che tiene particolarmente a mantenere vivi i legami con i parenti e che può vantare

molte amicizie, sia nella comunità di Mori, sia al di fuori di essa.

La maggior parte di questi conoscenti è sparsa un po’ ovunque in Italia e nel

mondo (alcune lettere provengono perfino dagli Stati Uniti d’America)128 e numerosi,

fra questi, risultano essere i commilitoni di Giovanni, Emilio e Luigi. In particolare,

l’archivio Petrolli presenta una settantina di scritti che Emilio ha ricevuto dall’amico

Gino Garuffo, in un periodo che va dal 1942 al 1945 passando attraverso alterne

vicende, dall’addestramento militare, al fronte russo, alla successiva prigionia in

Germania.

Risulta a questo punto interessante mettere a confronto le lettere che Gino invia

dalle zone di guerra con quelle spedite invece da Emilio. Appare comunque doverosa

un’osservazione: mentre Gino scrive all’amico e può quindi sfogarsi liberamente con lui

(censura permettendo), i destinatari di Emilio sono la coppia di genitori e i fratelli verso

i quali tendenzialmente si è più reticenti. Si vedano a questo proposito le successive

righe, provenienti dal fronte russo, che contengono particolari che non si ritrovano in

nessuna missiva di Emilio:

Pure io godo di ottima salute. Con tormento non posso dir così del posto

dove mi trovo. Sai come succede! Gira e rigira vai a capitare dove si sta più

male di quando si stava male prima. A me è successo proprio così. […] Un

buon colpo di moschetto centrato e mandi all’aria una persona. Se i primi

giorni ero un po’ impressionato ora ci ho fatto l’abitudine e si tira avanti

alla bella meglio. (9.29)

128 Unità archivistiche 7.9, 7.10 e 7.11.

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Le notizie relative alla vita militare si fanno poi più dettagliate e cruente con il passare

del tempo, a differenza di quelle fornite da Emilio alla famiglia, che assumono invece

tratti poco esaustivi e che a sua volta si tramutano velocemente in richieste di notizie da

casa:

Se fino ad ora ci siamo limitati a tenere il fronte sul Don restando solo ad

aspettare che venissero i Russi per darle qualche buona stangata, ora è un

po’ di tempo che andiamo noi a passare le nottate al di là del Don. C’ero

anch’io per l’appunto che facevo parte della puntata, col mio apparecchio

in spalla, assieme ad altri lanciafiammisti, e grande fu la mia soddisfazione

quando potei far fuoco e abbrustolire più d’uno di quei Russi che tenevano

la postazione. Son contento aver partecipato all’azione. Non so e non posso

proferirmi per l’avvenire, se ci sarà ancora qualche azione del genere, e se

parteciperò. Un fatto è certo che i lanciafiamme si son fatti vedere

veramente arditi e temerari con la sua arma. Se avrò la fortuna di ritornare

a casa certi fatterelli ti li racconto, perché meritano veramente di sentirli.

(9.39)

L’epistolario di Gino si conclude con le cartoline che spedisce dalla Germania,

dove si trova prigioniero e qui vale la pena soffermarsi brevemente per confrontarle con

quelle inviate da Giovanni. Entrambi lamentano le limitatezze imposte, alla loro

corrispondenza, dai sorveglianti del Lager. Scrive in maniera ironica Gino:

Moltissimo vorrei scriverti, caro Emilio, ma purtroppo; la mia situazione

non permette, che possa andare in una qualsiasi cartoleria, comperare delle

più belle cartoline panoramiche e spedirtele, come facevo una volta quando

ero a Firenze, Roma, Torino, ecc… Se poco ti scrivo, al paragone; tanto ti

ricordo. (9.63)

Gino, alla pari di Giovanni, sottolinea anche come le condizioni di vita non siano così

drammatiche:

Io sto bene; ed anche il morale è abbastanza alto. Mi ricordo sempre di te

come pure di tutti gli amici. (9.61)

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A volte Gino, ma anche altri commilitoni, utilizzano i fratelli Petrolli come tramite

per portare saluti e rassicurazioni alle loro famiglie lontane:

A proposito caro Emilio, quando vai a casa mia, tu dille sempre che stò

bene e che sono fuori pericolo, che sono allegro e tutto quello che ti pare di

poter dirle in si fatti così. (9.36)

Se viene ancora a casa nostra la sorella di Mazzucchi, dile che stà benone.

Non sò come sia per quella mancata corrispondenza, ti assicuro che quasi

tutti i giorni scrive come faccio io. (16.59)

Altre volte sono invece queste persone che portano ai Petrolli notizie dei loro parenti:

…proprio oggi ho ricevuto una cartolina da tuo cugino Gino!! Mi dice che

sta bene e quanto prima verrà a trovarti. (9.34)

Ho ricevuto una cartolina da Cesare nella quale mi dice che Gino129 si trova

in un’ospedale di Modena con la febbre reumatica. (16.33)

Alle lettere non si affidano però solamente affetti e ricordi; alcune infatti sono

relative a rapporti puramente economici, come quelli che il padre Giovanni intrattiene

durante la guerra con i Bertuzzi, una famiglia originaria di Malcesine. Mentre la

famiglia di Mori è interessata all’acquisto di olio d’oliva, di cui i Bertuzzi sono

produttori, questi ultimi richiedono grandi quantità di patate:

Eg. Sig Petrolli Da molto tempo non ò vostre notizie. Favorite guardare dai

soliti clienti di olio oliva se si potesse smerciarne come il solito. Favorite

scrivermi il quantitativo e il giorno che devo venire… (12.2)

Caro Giovanni Siamo a pregarVi di volerci comperare un quintale di

patate, tanto per prevenire ad un eventuale aumento. Mi raccomando che

siano belle, e alla prima occasione passeremo noi a ritirarle. (12.10)

129 L’autore si riferisce a Gino Miori, cugino di secondo grado dei fratelli Petrolli.

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In realtà le missive fra le due famiglie non si limitano solamente a richieste formali di

provviste. In alcune, infatti, emerge una sincera amicizia fra i figli dei Bertuzzi, Lydia e

Vincenzo, ed Emilio. Scrive Lydia:

…guardate che se viene mio fratello a prendere l’auto, vi aspettiamo

assieme con lui, così avete mio fratello per compagnia nel venire e poi

provate anche la machina se andrà bene, così vi aspettiamo ancora qui con

noi; guardate di non mancare a questo nostro desiderio sapete Emiglio?

Quel lunedì che siete partito di qui; io ho mangiato in freta, e con una gran

corsa in bicicletta, insomma era quasi le una ch’ero a Torbole che poi sono

stata a Arco; ma voi non vi ho visto! (12.4)

La missiva di Lydia ci consente di volgere lo sguardo a quel folto gruppo di

ragazze che di frequente scrivono ai fratelli Petrolli e in particolare a Giovanni e ad

Emilio. Alcune di loro indirizzano lettere d’amicizia ricordando con nostalgia i tempi

felici precedenti la guerra, altre fissano appuntamenti per chiarire questioni irrisolte,

altre ancora scrivono vere e proprie lettere sentimentali come quella che, nel febbraio

del 1942, Gina da Fortezza scrive ad Emilio:

No Emilio, non mi è possibile esprimere quanto ho provato, un grande

desiderio solo so dirti, quello di rivederti e poterti raccontare a voce quanto

è successo dopo la tua partenza. Sentirti ripetere ancora che non hai nutrito

rancore, che mi perdoni se ti ho fatto soffrire tanto, sebbene io ho sofferto

forse di più. Ti amavo tanto anch’io e la contrarietà della mamma mi

faceva sempre più male. (19.1)

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4. ARCHIVI FAMILIARI

4.1. L’ARCHIVIO DI FAMIGLIA

4.1.1. Introduzione

Quando si parla di archivi si pensa immediatamente agli Archivi di Stato o agli

archivi pubblici in genere, ma in realtà si definisce archivio il complesso dei documenti

prodotti o acquisiti durante lo svolgimento della propria attività sia da organi dello Stato

ed enti pubblici, sia da istituzioni private, famiglie e persone. Ciascun archivio è quindi

pubblico o privato a seconda se sia stato creato da un soggetto di diritto pubblico o da

un soggetto di diritto privato130. L’epistolario Petrolli costituisce un valido esempio di

archivio privato e in particolare di archivio familiare.

Gli archivi di famiglia rientrano nella categoria degli archivi privati assieme agli

archivi di persone fisiche, partiti, sindacati, comitati vari, associazioni e istituzioni

fornite di personalità giuridica privata, di società e imprese, banche e giornali. Gli

archivi di questo genere non sono in linea di massima vincolati a quel complesso di

norme tecniche e giuridiche previste per la formazione e la conservazione dei documenti

appartenenti agli archivi degli organi che esercitano funzioni pubbliche. Questa

distinzione non incide comunque sul concetto di archivio, che nella sua formulazione

generale può essere riferito a tutti gli archivi qualunque sia l’ente che li ha prodotti e

l’epoca storica in cui sono stati costituti131, purché sussista un legame naturale e

necessario tra le carte che li compongono, legame detto “vincolo archivistico”.

130 P. Carucci, Le fonti archivistiche: ordinamento e conservazione, Roma, La Nuova Italia Scientifica, 1995, p. 19. 131 E. Lodolini, Archivi privati, archivi personali, archivi familiari, ieri e oggi, in Il futuro delle memoria, atti del convegno internazionale di studi sugli archivi di famiglie e di persone (Capri, 9-13 settembre 1991), I, Roma, Ufficio centrale per i beni archivistici, 1997, pp. 23-24.

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4.1.2. Archivi familiari tra passato e presente

La considerazione degli organi istituzionali e della dottrina archivistica verso gli

archivi di persone fisiche e di famiglie è piuttosto recente nonostante questi ultimi

abbiano origini assai antiche132. In passato l’attenzione era diretta soprattutto verso gli

archivi pubblici, anche perché solo questi venivano definiti archivi in senso stretto. A

partire dall’età antica e fino al XIX secolo, infatti, con il termine “archivum” si

identificava un complesso di documenti di natura pubblica, mentre rimaneva esclusa da

questa definizione la documentazione di tipo privato133. I documenti pubblici potevano

beneficiare della massima attenzione da parte di storici e studiosi grazie alle loro

peculiarità politiche, giuridiche e amministrative134.

Con la seconda metà del diciannovesimo secolo, la distinzione fra pubblico e

privato iniziò ad affievolirsi, anche se non pochi archivisti, nel riferirsi a documenti

privati, mostrarono un’attenzione maggiore a quelli prodotti in seguito a processi

amministrativi o giuridici135. La presenza di documenti pubblici negli archivi privati era

infatti un evento normalmente diffuso, soprattutto quando i membri di una famiglia

ricoprivano cariche pubbliche o pubblici uffici. Accanto a scritture strettamente

personali, era quindi possibile trovare conservate nell’archivio carte prodotte durante la

gestione degli incarichi politici o amministrativi136.

Agli inizi del XX secolo, Eugenio Casanova definì per la prima volta l’archivio

una “raccolta ordinata degli atti di un ente o individuo, costituitasi durante lo

svolgimento della sua attività e conservata per il conseguimento degli scopi politici,

giuridici e culturali di quell’ente o individuo”137. La precisa definizione di Casanova

includeva ora nel concetto di archivio la produzione dei privati e non lasciava più spazio

ad interpretazioni ed ambiguità. Tale posizione verrà accettata con successo dalla

dottrina archivistica italiana seguente. Giorgio Concetti infatti considerò l’archivio un

“complesso degli atti spediti e ricevuti da un ente o individuo per il conseguimento dei

132 A. Romiti, Per una teoria della individuazione e dell’ordinamento degli archivi personali, in Specchi di Carta. Gli archivi storici di persone fisiche: problemi di tutela e ipotesi di ricerca, a cura di C. Leonardi, Firenze, Fondazione Ezio Franceschini, 1993, p. 89. 133 Lodolini, Archivi privati, archivi personali, archivi familiari, ieri e oggi, cit., pp. 34-35. 134 Romiti, Per una teoria della individuazione e dell’ordinamento degli archivi personali, cit., pp. 89-90. 135 Romiti, Per una teoria della individuazione e dell’ordinamento degli archivi personali, cit., pp. 92-93. 136 Lodolini, Archivi privati, archivi personali, archivi familiari, ieri e oggi, cit., p. 39. 137 A. Romiti, Gli Archivi domestici e personali tra passato e presente, in Archivi nobiliari e domestici. Conservazione, metodologie di riordino e prospettive di ricerca storica, a cura di L. Casella e R. Navarrini, Udine, Forum, 2000, p. 18.

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propri fini o per l’esercizio delle proprie funzioni” 138. Tra quanti hanno teorizzato in

materia, ricordiamo Elio Lodolini il quale considerò l’archivio “il complesso dei

documenti formatisi presso una persona fisica o giuridica”139.

In Italia, sia la prassi, sia la dottrina, hanno quindi riconosciuto alle carte prodotte

da privati per qualsiasi fine, la possibilità di essere qualificate come “archivio”.

Fra Settecento e Ottocento ed ancor più nel corso del Novecento è cessata a poco a

poco la formazione dei grandi archivi di famiglia, sviluppandosi di contro la formazione

di archivi di persone fisiche. Una nuova trasformazione si è verificata con l’avvento

massiccio di altre forme di comunicazione (telefono, radio, internet): al giorno d’oggi

infatti risulta difficile che si formino, negli archivi personali, epistolari ricchi come

quelli dei secoli passati140.

4.1.3. Interesse della legislazione italiana in merito agli archivi familiari

Se nei secoli precedenti l’attitudine a prendere in considerazione gli archivi privati

fu occasionale, con il XIX secolo si registrò in Italia una nuova tendenza. Alla base

c’era la preoccupazione di conservare questi archivi nella loro integrità e di renderli

fruibili al pubblico, ponendo un preciso divieto alla loro divisione141.

Nel 1861, il primo a sollecitare il neonato Stato Italiano ad un intervento

legislativo per la tutela degli archivi privati fu Francesco Bonaini. Bonaini infatti nel

rapporto introduttivo ad una sua proposta di legge sull’ordinamento degli archivi

italiani, pose l’accento sulla necessità di conservare gli archivi privati, richiamando a

questo dovere lo Stato, i comuni e i privati stessi142. Tuttavia, la Commissione

Cibrario143 riunita nel 1870 per dibattere in merito al futuro assetto degli archivi italiani

non affrontò la tematica degli archivi personali e familiari, che quindi rimase estranea ai

138 Romiti, Gli Archivi domestici e personali tra passato e presente, cit., p. 19. 139 E. Lodolini, Lineamenti di storia dell’archivistica italiana. Dalle origini alla metà del secolo XX, Roma, La Nuova Italia Scientifica, 1991, p. 69. 140 Lodolini, Archivi privati, archivi personali, archivi familiari, ieri e oggi, cit., p. 38. 141 Lodolini, Archivi privati, archivi personali, archivi familiari, ieri e oggi, cit., p. 47. 142 O. Bucci, Il profilo storico della legislazione italiana in materia di archivi privati, in Archivi nobiliari e domestici cit., p. 33. 143 La Commissione, che prendeva il nome da chi la presiedeva ossia Luigi Cibrario allora Ministro di Stato, fu istituita per risolvere alcuni problemi riguardanti gli archivi italiani come la loro unificazione sotto un unico ministero, la scelta di questo ministero, ecc.

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primi testi legislativi sugli archivi. La classe politica post-risorgimentale non volle

infatti limitare in nessun modo il diritto di proprietà privata144.

Con la legge Rosadi del 1909145, riguardante la salvaguardia dei Beni Artistici e

Storici, si fece per la prima volta un passo in avanti146. La legge infatti specificava che

fra le “cose mobili” da salvaguardare erano compresi “i codici, gli antichi manoscritti,

gli incunaboli, le stampe e incisioni rare e di pregio, le cose di valore numismatico”147.

Le “cose mobili” appartenenti a privati potevano essere definite di “importante

interesse”, il che avrebbe comportato tutta una serie di obblighi e divieti, come il divieto

di esportazione e il diritto di prelazione da parte dello Stato. La legge Rosadi quindi, pur

non menzionando apertamente gli archivi privati, permise qualche intervento di tutela in

questa direzione148.

Le prime vere e proprie norme specifiche per gli archivi privati compaiono

finalmente con la legge archivistica del 1939149. La legge prevedeva l’obbligo della

denuncia e la dichiarazione di “interesse particolarmente importante” dell’archivio

privato, con conseguente divieto di esportazione e di divisione. Era anche previsto il

diritto di prelazione da parte dello Stato in caso di messa in vendita dell’archivio. In

seguito alla promulgazione della legge furono istituiti appositi uffici (per la precisione 9

Soprintendenze archivistiche) con il compito di “vigilare” su archivi di enti pubblici non

statali e archivi di famiglie e persone fisiche150.

Alla legge del 1939 fece poi seguito la normativa del 1963151. Il decreto,

riprendendo in parte la legge del 1939, interviene con articoli specifici su divieti,

obblighi e inadempienze dei privati come il divieto di esportare gli archivi senza

autorizzazione o l’obbligo di permettere agli studiosi la consultazione dei documenti. La

144 Bucci, Il profilo storico della legislazione italiana in materia di archivi privati, cit., p. 34. 145 Legge 20 giugno 1909, n. 364. 146 Già alcuni anni prima, nel 1902, lo studente Ezio Sebastiani sottolineò nella sua tesi di laurea in giurisprudenza il bisogno di conciliare la conservazione del patrimonio storico nazionale con la proprietà individuale. Secondo Sebastiani qualsiasi documento di un certo valore storico doveva essere conservato dallo Stato con il conseguente divieto di esportazione. Anche questa volta però il regolamento archivistico del 1902 (approvato con il Regio Decreto 9 settembre 1902 n. 445) non recò alcun obbligo riguardante la conservazione degli archivi privati. 147 Lodolini, Archivi privati, archivi personali, archivi familiari, ieri e oggi, cit., p. 51. 148 Bucci, Il profilo storico della legislazione italiana in materia di archivi privati, cit., p. 37. 149 Legge 22 dicembre 1939, n. 2006. 150 O. Bucci, La legislazione di tutela degli archivi privati dallo Stato fascista allo Stato democratico, in Il futuro delle memoria, atti del convegno internazionale di studi sugli archivi di famiglie e di persone (Capri, 9-13 settembre 1991), I, Roma, Ufficio centrale per i beni archivistici, 1997, pp. 113-114. 151 D. P. R. 30 settembre 1963, n. 1409.

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più recente normativa in materia di beni culturali152 presenta molti elementi in comune

con quella contenuta nel D.P.R. 1409 del 1963, sia pure con alcune significative novità

ed alcuni evidenti limiti. In particolare, vengono considerati nel novero dei beni

culturali solo “gli archivi e i singoli documenti appartenenti a privati” nei confronti dei

quali è intervenuta la dichiarazione di “interesse storico particolarmente rilevante”. Tale

normativa presenta quindi un forte limite, in quanto può comportare gravi rischi di

dispersione per materiali che possiedono un evidente valore storico-culturale, ma che

non vengono compresi nel novero dei beni culturali. Per questo motivo, considerando

gli archivi di famiglia veri e propri serbatoi di informazioni degni di interesse, raccolte

come quella della famiglia Petrolli meriterebbero di essere pienamente valorizzate per

renderne possibile sia un’adeguata conoscenza, sia un corretto utilizzo.

152 Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, art. 10, comma 3, lettera b).

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4.2. EPISTOLARIO DELLA FAMIGLIA PETROLLI

4.2.1. Introduzione

Il materiale oggetto della presente tesi fa parte delle collezioni della Fondazione

Museo Storico del Trentino. Il Museo Storico è una struttura che ha lo scopo di

valorizzare la storia della comunità Trentina ed è dotato di più sezioni: biblioteca

specializzata, archivio fotografico e iconografico, archivio della scrittura popolare,

archivio di cinema e storia, centro di documentazione sull’emigrazione trentina e

laboratorio di formazione storica.

In particolare, l’Archivio della Scrittura Popolare è un luogo di raccolta,

censimento, catalogazione e custodia di epistolari, diari, memorie, autobiografie,

quaderni di scuola, raccolte di poesie, canzonieri di scriventi non professionisti, ossia

persone appartenenti ad una classe sociale medio-bassa, come artigiani, contadini,

operai, soldati, impiegati ecc.

Scopo dell’Archivio non è solo quello di recuperare preziose testimonianze ed

evitare che queste vadano disperse ma è anche quello di metterle a disposizione della

ricerca storica. L’Archivio può essere quindi considerato, allo stesso tempo, luogo di

raccolta e luogo di studio, ricerca, confronto. In questa struttura, infatti, lo studioso può

trovare una moltitudine di informazioni riguardanti la storia nazionale e trentina dei

secoli XIX e XX, con particolare riferimento alle guerre di indipendenza italiana,

all’irredentismo, al fascismo, alle due guerre mondiali, alla resistenza, al movimento

operaio, all’emigrazione, agli usi e costumi, alla vita quotidiana.

L’ingresso dell’epistolario Petrolli nella Fondazione Museo Storico del Trentino

risale al 2007, quando un membro della famiglia, Fiorello, decise di donarlo all’ente da

un lato per mantenere sempre vivo il ricordo della propria famiglia e dall’altro come

testimonianza di quasi mezzo secolo di storia.

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4.2.2. Struttura, ordinamento e indicizzazione

L’epistolario Petrolli si presentava fin da subito già parzialmente ordinato. Fiorello

Petrolli, il donatore, aveva infatti organizzato le varie unità archivistiche153

suddividendole, in base al mittente e al destinatario, in diverse buste-contenitore.

All’interno di queste buste Fiorello ha poi riordinato, anche se non sempre in modo

rigoroso, le varie unità secondo l’ordine cronologico di spedizione. Partendo da questa

prima sistemazione, le buste sono state ordinate in base agli estremi cronologici e così,

allo stesso modo, tutte le unità all’interno di ogni singola busta. Sulla base di questo

ordinamento è stata attribuita una segnatura a ciascuna unità per poterle

contraddistinguere. Il principio seguito è stato quello di attribuire un prefisso per

individuare la busta e un suffisso costituito da un numero progressivo.

Le buste ordinate si presentano così:

• Busta 1 intitolata “ATTESTATO DI MATRIMONIO DEL 8/5/1914 DI

NONNA AGNESE E NONNO GIOVANNI SPOSATISI IL 25/04/1914”: 1.1;

• Busta 2 intitolata “DOCUMENTI PER LA DOMANDA DI SERVIZIO

MILITARE VOLONTARIO ZIO GINO 1939”: da 2.1 a 2.55;

• Busta 3 intitolata “C.I. ARGENTINA DI ZIO BONI GIUSEPPE,

PASSAPORTO, ONORIFICENZE FUNEBRI”: da 3.1. a 3.3;

• Busta 4 intitolata “POSTA VARIA X PAPÀ – PETROLLI EMILIO NATO A

IMST (A) IL 20-02-17 – FIORELLO”: da 4.1 a 4.61;

• Busta 5 intitolata “PAPÀ 1 DEL ‘38 + ‘39”: da 5.1 a 5.29;

• Busta 6 intitolata “POSTA VARIA PER NONNI AGNESE E GIOVANNI”: da

6.1. a 6.87;

• Busta 7 intitolata “POSTA VARIA DI ZIO BEPI e ANITA DA BZ”: da 7.1 a

7.92;

• Busta 8 intitolata “1939 ZIO GIANNI PETROLLI CLASSE 1918 IMST (A)”:

da 8.1 a 8.9;

• Busta 9 intitolata “GARUFFO GINO DAL FRONTE E DALLA PRIGIONIA”:

da 9.1 a 9.68;

153 Ad ogni unità archivistica può corrispondere una lettera, una cartolina, un biglietto o la miscellanea (telegramma, vaglia postale, attestato, certificato, tessera, carta d’identità, passaporto, busta paga, atto notarile, minuta, foto).

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• Busta 10 intitolata “PAPÀ 1940”: da 10.1 a 10.60;

• Busta 11 intitolata “1940”: da 11.1 a 11.34;

• Busta 12 intitolata “FAMIGLIA BERTUZZI DI MALCESINE”: da 12.1 a

12.10;

• Busta 13: da 13.1 a 13.5;

• Busta 14 intitolata “BONI MARIO, BONI GIOVANNI”: da 14.1 a 14.11;

• Busta 15 intitolata “1941”: da 15.1 a 15.122;

• Busta 16 intitolata “PAPÀ 1941”: da 16.1 a 16.147;

• Busta 17 intitolata “1942”: da 17.1 a 17.73;

• Busta 18 intitolata “LETTERE ZIO GINO DAL 17/1/42 AL 30/12/42”: da 18.1

a 18.58;

• Busta 19 intitolata “RAGAZZE DI PAPÀ E LETTERE D’ADDIO”: da 19.1 a

19.13;

• Busta 20 intitolata “LETTERE DI NONNO GIOVANNI, PAPÀ E ZIO GIANNI

SCRITTE A ZIO GINO MA RIMANDATE INDIETRO AL MITTENTE

PERCHÈ ZIO GINO NON SI TROVAVA PIÙ. 29/12/42, 4/1/43, 6/2/43,

8/2/43”: da 20.1 a 20.4;

• Busta 21 intitolata “1943”: da 21.1 a 21.41;

• Busta 22 intitolata “2 LETTERE DI RISPOSTA (NEGATIVA) PER

INFORMAZIONI DAL FRONTE RUSSO”: da 22.1 a 22.2;

• Busta 23 intitolata “1944”: da 23.1 a 23.27.

Conclusa l’operazione di ordinamento cronologico e di segnatura, è stato

compilato un inventario sommario dell’archivio, nel quale sono riportate le

informazioni essenziali all’individuazione di ciascuna unità documentaria. A partire da

questo elenco sono stati creati degli indici per:

• mittente;

• destinatario;

• luogo di provenienza;

• luogo di destinazione.

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Gli indici risultano essere particolarmente utili per definire un quadro generale

dell’epistolario e per una sua rapida consultazione.

4.2.3. Corrispondenza numerica

L’archivio Petrolli è costituito da poco più di 1000 unità, che si possono

distinguere a seconda del mittente e del destinatario. In particolare, la corrispondenza

relativa al ristretto nucleo familiare, cioè le lettere e le cartoline che i membri della

famiglia si sono inviati reciprocamente, copre circa il 70% di tutto il corpus. La

corrispondenza che i membri della famiglia hanno ricevuto da altri risulta invece del

25%. La rimanente (5%) è costituita da quanto i membri della famiglia hanno spedito ad

altri, da quelle lettere e cartoline sia con mittente che con destinatario estranei alla

famiglia e da altre tipologie documentarie (tessere, attestati, certificati, passaporto, carta

d’identità, foto, ecc.).

All’interno della corrispondenza strettamente familiare si nota come i genitori,

Agnese e Giovanni, siano le persone che hanno ricevuto il maggior numero di lettere:

circa l’85%. Seguono i figli Giovanni (5%), Luigi (5%), Emilio (2,5%) e Giuseppe

(2,5%). Significativa è la corrispondenza spedita da Gino Garuffo all’amico Emilio,

poiché costituisce circa il 20% delle missive inviate ai membri della famiglia Petrolli da

personaggi esterni al nucleo familiare.

4.2.4. Consistenza materiale

L’archivio Petrolli è costituito da:

• cartoline postali;

• biglietti postali;

• lettere con o senza busta;

• biglietti con o senza busta;

• miscellanea: telegrammi, vaglia postali, attestati, certificati, tessere, carta

d’identità, passaporto, buste paga, atti notarili, minute, foto.

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Per la maggior parte si tratta di documenti manoscritti. Tra le cartoline postali

numerose sono quelle predisposte per la corrispondenza di guerra, mentre rare sono

quelle dotate di illustrazione. Anche i biglietti postali si suddividono fra i biglietti per la

posta ordinaria e i biglietti destinati alle forze armate. Le lettere, solitamente scritte su

carta semplice ma in qualche caso anche su carta intestata, non sempre risultano essere

dotate di busta; a volte invece è presente solamente la busta senza contenuto. Particolare

interesse riscuote anche la miscellanea, in quanto da un lato rappresenta la parte meno

recente dell’archivio, con documenti ben anteriori agli anni del secondo conflitto

mondiale (come ad esempio il certificato di matrimonio di Agnese e Giovanni risalente

al 1914, oppure il passaporto e la carta d’identità di Giuseppe Boni emigrato in

Argentina negli anni ‘20) e dall’altro fornisce importanti informazioni per la

ricostruzione delle vicende della famiglia, come date di nascita e di matrimonio

(attestati e certificati), lavori svolti (buste paga, tessere di lavoro), studi effettuati

(certificati di studio e di buona condotta) come pure notizie relative alla sorte toccata a

qualche membro (notifica che dichiara Luigi Petrolli disperso sul fronte russo).

Dal punto di vista cronologico l’epistolario si articola lungo un quarantennio (dal

1914 al 1954), ma la distribuzione delle lettere non è omogenea. I documenti infatti

risultano particolarmente numerosi solo per il periodo che va dal 1939 al 1945. Gli anni

precedenti e quelli successivi presentano invece meno testimonianze. Le motivazioni di

ciò possono essere dovute a cause diverse: impossibilità di conservare troppe lettere,

scelte individuali di conservazione, dispersione dovuta al trascorrere del tempo. I figli

poi iniziano a scrivere a casa solamente dopo essere partiti per l’addestramento militare

(Emilio, Giovanni e Luigi) o per lavoro (Giuseppe), mentre prima, vivendo in casa con i

genitori, non avevano questa necessità. Con la fine della seconda guerra mondiale e il

ritorno a Mori di Emilio e Giovanni l’unico dei figli che continua a spedire lettere ai

genitori è il solo Giuseppe che infatti vive e lavora a Bolzano.

Nonostante il trascorrere del tempo e le vicende belliche cui è stato soggetto,

l’epistolario può essere considerato in buono stato di conservazione. Gli unici danni che

si possono menzionare sono quelli relativi alla luce, che ha provocato l’ingiallimento

della carta (anche se ciò non ostacola la lettura dei documenti) e alla scarsa cura (buste e

lettere strappate, tagli, fogli mancanti). Relativamente poche sono le macchie dovute

all’inchiostro, mentre in un caso (v. lettera 9.29) è intervenuta la censura militare a

rendere illeggibili ampi passi.

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5. CRITERI DI DESCRIZIONE E DI INDICIZZAZIONE

5.1. CRITERI DI DESCRIZIONE

Trattandosi di un carteggio consistente (più di 1000 unità), si è pensato di creare

un agile strumento di consultazione che riportasse le essenziali informazioni funzionali

all’individuazione di ciascuna unità documentaria. Per ogni unità sono state riportate le

seguenti caratteristiche:

• Segnatura: sigla costituita dal numero della busta e dal numero progressivo del

pezzo (es.: 4.25); per facilità di lettura e per evitare inutili ripetizioni,

nell’inventario sommario dell’epistolario si è segnalato solo il numero

progressivo del pezzo, in quanto l’elenco è già suddiviso per buste;

• Data topica: luogo di spedizione del pezzo in questione; la data topica risulta

essenziale per ricostruire gli spostamenti dei mittenti e i loro periodi di

permanenza in determinate località;

• Data cronica: data in cui è stato redatto il pezzo in questione (anno, mese,

giorno);

• Mittente: colui che scrive l’unità documentaria in questione (nome e cognome);

• Destinatario: colui che riceve la missiva (nome e cognome);

• Luogo di destinazione: informazione essenziale per ricostruire gli spostamenti

dei destinatari e i loro periodi di permanenza in determinate località;

• Tipologia: forma dell’unità archivistica in questione (cartolina postale, foglio

singolo, bifoglio, biglietto, telegramma, ecc.);

• Note: annotazioni ritenute importanti ai fini della comprensione e

dell’individuazione dell’unità.

Nel caso di vaglia postali, attestati, tessere di varia natura, ricevute, certificati,

carta d’identità, foto, passaporto, non si è potuto seguire lo schema sopra indicato e si è

optato per una descrizione generale dell’unità, classificandola, quando possibile, in

ordine cronologico.

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Sono stati predisposti alcuni criteri di descrizione per evitare confusioni e facilitare

lo studio e la consultazione del carteggio:

• In assenza dell’indicazione della data topica si è indicato: [s.l.] (“senza luogo”);

• In assenza dell’indicazione della data cronica si è indicato: [s.d.] (“senza data”);

• Se un elemento della descrizione risulta mancante, ma è comunque possibile

ricavarlo, è stato inserito tra parentesi quadre; in nota si è poi specificato com’è

stato possibile desumerlo;

• Quando l’elemento in questione risulta illeggibile, è stato indicato con […]; se

invece risulta parzialmente leggibile, tra parentesi quadre è stata inserita l’ipotesi

di lettura;

• In mancanza del mittente e/o del destinatario e nel caso in cui non sia stato

possibile in alcun modo desumerli, si è indicato: “senza mittente” o “senza

destinatario”;

• In mancanza del luogo di destinazione la voce relativa non è stata inserita;

• I nomi dei mittenti e dei destinatari sono stati tutti normalizzati:

o Giuseppe Petrolli per Beppe, Beppi o Beppino Petrolli;

o Giovanni Petrolli per Gianni Petrolli;

o Luigi Petrolli per Luigino o Gino Petrolli;

o Emilio Petrolli per Milio Petrolli;

o Eleonora Petrolli per Nora Petrolli;

o Margherita Petrolli per Rita Petrolli;

o Maria Anna Boni per Anna Boni;

o Vincenzo Bertuzzi per Vincenzino Bertuzzi;

• Si è utilizzata la denominazione “Giovanni Petrolli junior” per distinguere il

figlio dal padre, che porta lo stesso nome. Per il padre si è utilizzato

semplicemente “Giovanni Petrolli”, mentre si è adottato “Giovanni Petrolli

nipote” per indicare il nipote;

• Nel caso di lettere dotate di busta e cartoline postali, si è considerato il nome del

destinatario che appare nell’apposito spazio dedicato al ricevente;

• I nomi di località estere note (es.: Monaco di Baviera), di località un tempo

italiane (es.: in Slovenia, in Croazia, in Albania) o di località dell’Alto Adige

(es.: Brunico) sono stati normalizzati in italiano. Sono stati lasciati nella lingua

originale i toponimi che non hanno una traduzione italiana. Nel caso di località

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un tempo italiane, nell’indice delle località di provenienza e di destinazione

delle missive sono stati inseriti dei rinvii che si riferiscono al nome attuale;

• Se la località italiana in questione non è capoluogo di comune, è stato inserito tra

parentesi tonde il comune di appartenenza; nel caso di località estere è stata

inserita tra parentesi tonde lo Stato di appartenenza; i dati riportati tra parentesi

si riferiscono alla toponomastica odierna (2009);

• I toponimi di località italiane sono stati adattati alla toponomastica odierna

secondo quanto indicato dall’Elenco dei comuni italiani (es.: Corvara →

Corvara in Badia);

• In caso di dubbio (es.: nomi errati, grafie poco leggibili) le località sono state

riportate come indicato dall’Elenco dei comuni italiani;

• Nel caso di corrispondenza militare, in mancanza del luogo d’invio oppure in

presenza della sola sigla “p.m.” (posta militare), è stata impiegata la dicitura:

“posta militare”.

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5.2. CRITERI DI INDICIZZAZIONE

Per quanto riguarda gli indici di mittenti, destinatari, località di provenienza e di

destinazione, sono stati adottati i seguenti criteri di indicizzazione:

• Le località di provenienza e destinazione sono state riportate seguendo gli stessi

criteri utilizzati nell’inventario sommario; nel caso di località un tempo italiane,

sono stati inseriti dei rinvii che fanno riferimento al nome attuale;

• Le località non identificate con certezza sono state inserite tra parentesi quadre;

• Alcuni mittenti e destinatari sono stati indicati solo con il nome di battesimo

quando il cognome non è identificabile;

• I mittenti non identificati con certezza, in quanto solo parzialmente leggibili,

sono stati inseriti tra parentesi quadre.

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6. INVENTARIO SOMMARIO DELL’EPISTOLARIO DELLA FAMIGLIA PETROLLI

Busta 1 intitolata: “ATTESTATO DI MATRIMONIO DEL 8/5/1914 DI NONNA

AGNESE E NONNO GIOVANNI SPOSATISI IL 25/04/1914”.

• 1 Certificato di matrimonio fra Giovanni Battista Petrolli e Agnese Boni emesso dall’Ufficio Arcipretale di Mori l’8 maggio 1914.

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Busta 2 intitolata: “DOCUMENTI PER LA DOMANDA DI SERVIZIO MILITARE

VOLONTARIO ZIO GINO 1939”.

Corrispondenze di mittenti diversi tra le quali molte inviate a Giovanni Petrolli junior e

ad Emilio Petrolli. Contiene anche altri documenti tra i quali molti relativi alla domanda

di servizio militare di Luigi Petrolli.

Estremi: 1918 novembre 27 – 1953 dicembre 8;

• 1 1918 novembre 27; mittente: K.K. Post – Telegraphenamt a Imst; destinatario: Giovanni Petrolli; lettera senza busta, scritta in tedesco; note: firma del direttore delle poste, illeggibile;

• 2 1936 gennaio 1; pagella scolastica di Luigi Petrolli relativa al regio corso secondario di avviamento professionale a programmi normali a tipo agrario di Mori; note: ultima annotazione: 10 giugno 1936;

• 3 1939 febbraio 24; attestato di nascita e di battesimo di Luigi Petrolli rilasciato dall’Ufficio Decanale di Mori;

• 4 1939 febbraio 24; certificato di studio di Luigi Petrolli rilasciato dalla Direzione del regio corso secondario di avviamento professionale a tipo agrario di Mori;

• 5 1939 febbraio 25; certificato di povertà di Luigi Petrolli rilasciato dal Podestà del Comune di Mori;

• 6 1939 febbraio 25; certificato di buona condotta di Luigi Petrolli rilasciato dal Podestà del Comune di Mori;

• 7 1939 febbraio 25; certificato di cittadinanza italiana di Luigi Petrolli rilasciato dall’Ufficio dello Stato Civile del Comune di Mori;

• 8 1939 febbraio 25; richiesta di certificato generale penale di Luigi Petrolli da parte del Podestà del Comune di Mori e certificato generale penale di Luigi Petrolli rilasciato dalla Procura del Re di Rovereto in data 27 febbraio 1939;

• 9 1939 febbraio 27; atto di assenso sottoscritto da Giovanni Petrolli in presenza del Podestà del Comune di Mori per acconsentire al figlio minorenne Luigi di intraprendere il servizio militare volontario;

• 10 1939 marzo 17; certificato di appartenenza alla ‘razza ariana’ di Luigi Petrolli e dei genitori rilasciato dal Podestà del Comune di Mori;

• 11 [Albania], 1939 aprile 20; senza mittente; senza destinatario; foglio singolo senza busta; note: data topica parziale desunta da contesto; la parte finale del foglio è stata strappata;

• 12 Pinerolo, 1939 novembre 25; mittente: Renato [Garuffo]; destinatario: Giovanni [Petrolli]; foglio singolo senza busta; note: mittente desunto da grafia e da contesto; destinatario desunto da contesto;

• 13 Torino, 1940 giugno 30; mittente: Luigia; destinatario: [Famiglia Petrolli]; bifoglio senza busta; note: destinatario desunto da contesto;

• 14 1940 dicembre; busta paga di Giuseppe Petrolli rilasciata dall’Industria Nazionale Alluminio, stabilimento di Bolzano;

• 15 Mori, 1941 aprile 5; mittente: Tullia Petrolli; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Comando 11° Reggimento Alpini ; biglietto illustrato con busta;

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• 16 Valona (Albania), 1941 aprile 7; foto di Giovanni Petrolli junior; • 17 Bologna, 1942 gennaio 27; mittente: Antonio Agnoletto; destinatario: Emilio

Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate; • 18 Roma, 1942 febbraio 1; mittente: [Renato Ronati]; destinatario: Emilio

Petrolli; luogo di destinazione: Mori; biglietto postale delle forze armate; note: mittente parzialmente leggibile;

• 19 Genova, 1942 febbraio 2; mittente: Anna [Capurro]; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio con busta; note: mittente desunto da grafia e da contesto;

• 20 Posta militare, [1942 aprile 3]; mittente: Tullio Mazzucchi; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate; note: data cronica desunta da timbro postale; in calce saluti di molti altri amici;

• 21 Gorizia, 1942 aprile 9; mittente: Vittorio Saggin; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 22 Malcesine, 1942 aprile 21; mittenti: Orazio Valentino e Bertuzzi; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; biglietto con busta;

• 23 Verona, 1942 maggio 18; copia di atto notorio redatta dal notaio Francesco De Besi e relativa alla proprietà dell’autocarro di Giovanni Battista Bertucci di Vincenzo residente a Malcesine;

• 24 Posta militare, 1942 giugno 7; mittente: Gino [Miori]; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale; note: mittente desunto da grafia e da contesto;

• 25 Posta militare, 1942 giugno 29; mittente: Gino [Miori]; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio con busta; note: mittente desunto da grafia e da contesto;

• 26 Posta militare, 1942 giugno 30; mittente: […]; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; foglio singolo con busta, busta intestata: Dopolavoro Forze Armate P.N.F.;

• 27 [s.l.], 1942 luglio 19; mittente: Gino [Miori]; destinatario: Emilio Petrolli; bifoglio senza busta; note: mittente desunto da grafia e da contesto;

• 28 Posta militare, 1942 ottobre 12; mittente: Remo Rizzardi; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; foglio singolo con busta;

• 29 Posta militare, 1942 novembre 17; mittente: Gino [Garuffo]; destinatario: Emilio Petrolli; bifoglio senza busta; note: mittente desunto da grafia e da contesto;

• 30 Posta militare, 1942 dicembre 21; mittente: Mario Boni; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 31 1943 marzo 29; libretto personale dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale intestato a Giovanni Petrolli;

• 32 Bolzano, 1943 aprile 12; mittente: Pina Girardi; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio con busta;

• 33 Trento, 1943 luglio 10; mittente: Regia Prefettura di Trento. Ufficio Provinciale Notizie; destinatario: Ufficio Notizie alle famiglie dei militari chiamati alle armi del Comune di Mori; foglio singolo senza busta, scritto a macchina; note: l’Ufficio rende noto che il Ministero della Guerra, con telegramma del 5 giugno 1943, ha dato comunicazione che Luigi Petrolli risulta disperso; copia conforme;

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• 34 Mori, [1944] aprile 13; mittente: Giovanni Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli junior; luogo di destinazione: Monaco di Baviera (Germania); cartolina postale; note: data cronica desunta da timbro postale; il recapito è relativo ad un campo di prigionia;

• 35 Mori, 1944 aprile 13; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli junior; luogo di destinazione: Monaco di Baviera (Germania); cartolina postale; note: il recapito è relativo ad un campo di prigionia;

• 36 Mori, 1944 aprile 20; mittenti: Emilio e Giovanni Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli junior; luogo di destinazione: Monaco di Baviera (Germania); cartolina postale; note: il recapito è relativo ad un campo di prigionia;

• 37 Mori, 1944 maggio 8; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli junior; luogo di destinazione: Monaco di Baviera (Germania); cartolina postale; note: il recapito è relativo ad un campo di prigionia; in calce saluti di Giovanni Petrolli;

• 38 Mori, [1944] maggio 12; mittente: Giovanni Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli junior; luogo di destinazione: Monaco di Baviera (Germania); cartolina postale; note: data cronica desunta da timbro postale; il recapito è relativo ad un campo di prigionia; cartolina ritornata al mittente;

• 39 Mori, 1944 maggio 18; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli junior; luogo di destinazione: Monaco di Baviera (Germania); cartolina postale; note: il recapito è relativo ad un campo di prigionia; in calce saluti di Giovanni Petrolli;

• 40 Mori, 1944 maggio 18; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli junior; luogo di destinazione: Monaco di Baviera (Germania); cartolina postale; note: il recapito è relativo ad un campo di prigionia; in calce saluti di Giovanni Petrolli;

• 41 Mori, 1944 giugno 12; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli junior; luogo di destinazione: Monaco di Baviera (Germania); cartolina postale; note: il recapito è relativo ad un campo di prigionia; in calce saluti di Giovanni Petrolli; cartolina ritornata al mittente;

• 42 Jesi, 1945 marzo 13; mittente: [Maria Anna Boni]; destinatario: [Maria Boni]; foglio singolo senza busta; note: mittente desunto confrontando la grafia e il contesto con la lettera 2.43; destinatario desunto confrontando il contesto con la lettera 2.43; la lettera non è completa manca la parte finale;

• 43 Jesi, 1946 marzo 7; mittente: Maria Anna Boni; destinatario: Famiglia Boni; luogo di destinazione: Mori; foglio singolo con busta;

• 44 Jesi, 1946 ottobre 8; mittente: Maria Anna [Boni]; destinatario: Famiglia Boni; luogo di destinazione: Mori; foglio singolo con busta; note: mittente desunto da grafia e da contesto;

• 45 1948 settembre 18; atto di notorietà redatto dal Comune di Mori con il quale si attestano gli eredi di Luigi Petrolli disperso in Russia;

• 46 1948 settembre 18; delega a Giovanni Petrolli per il prelievo dell’indennizzo ad integrazione degli assegni di prigionia di Luigi Petrolli firmata dalla moglie e dai 3 figli superstiti;

• 47 1951 luglio; busta paga di Emilio Petrolli rilasciata dall’Industria Nazionale Alluminio, stabilimento di Mori;

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• 48 Jesi, 1953 aprile 12; mittente: Maria Anna [Boni]; destinatario: Gina Petrolli; luogo di destinazione: Mori; n°2 fogli singoli con busta; note: mittente desunto da grafia e da contesto;

• 49 Jesi, 1953 settembre 7; mittente: Maria Anna [Boni]; destinatario: Agnese Petrolli; luogo di destinazione: Mori; foglio singolo con busta; note: mittente desunto da grafia e da contesto; anno apposto da altra mano;

• 50 Jesi, [1953] dicembre 8; mittente: Maria Anna [Boni]; destinatario: Agnese Petrolli; luogo di destinazione: Mori; foglio singolo con busta; note: mittente desunto da grafia e da contesto; data cronica desunta da timbro postale;

• 51 [s.l., s.d.]; mittente: Emilio [Petrolli]; senza destinatario; foglio singolo senza busta; note: mittente desunto da grafia e da contesto;

• 52 [s.l., s.d.]; mittente: Giovanni Miola; destinatario: Luigi [Petrolli]; bifoglio senza busta, carta intestata: P.N.F. Feder. dei Fasci di Combattimento; note: destinatario desunto da contesto;

• 53 [s.l., s.d.]; mittente: […]; destinatario: Giovanni; bifoglio senza busta; • 54 [s.l., s.d.]; mittente: Maria Anna [Boni]; senza destinatario; foglio singolo

senza busta; note: mittente desunto da grafia; • 55 cartolina postale illustrata.

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Busta 3 intitolata: “C.I. ARGENTINA DI ZIO BONI GIUSEPPE, PASSAPORTO,

ONOREFICENZE FUNEBRI”.

Documenti vari relativi a Giuseppe Boni.

Estremi: 1923 marzo 14 – 1948 maggio 7;

• 1 Passaporto per l’estero di Giuseppe Boni con fotografia, rilasciato il 14 marzo 1923 dalla sottoprefettura di Rovereto;

• 2 Carta d’identità argentina di Giuseppe Boni con fotografia e impronta digitale, rilasciata il 5 agosto 1931 dalla prefettura generale di polizia di Buenos Aires;

• 3 Ricevuta del cimitero della città di Buenos Aires in data 7 maggio 1948 per il pagamento della sepoltura di Giuseppe Boni.

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Busta 4 intitolata: “POSTA VARIA X PAPÀ – PETROLLI EMILIO NATO A IMST

(A) IL 20-02-17 - FIORELLO”.

Corrispondenze familiari e di mittenti diversi tra le quali molte ricevute da Emilio

Petrolli.

Estremi: 1937 novembre 24 – 1947 luglio 9;

• 1 Asiago, 1937 novembre 24; mittente: Egidio [Basso]; destinatario: [Giuseppe Petrolli]; bifoglio senza busta; note: mittente ricavato da grafia; destinatario ricavato da contesto;

• 2 Brunico, 1940 luglio 30; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; biglietto postale;

• 3 Posta militare, 1940 ottobre 7; mittente: Squadra Maggiorità Comando 11°Reggimento Alpini; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate; note: cartolina inviata collettivamente dai membri della Squadra Maggiorità Comando 11°Reggimento Alpini;

• 4 Roma, 1941 gennaio 24; mittente: Vittorio Saggin; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 5 Posta militare, 1941 marzo 13; mittente: Valente Daprà; destinatario: Luigi Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 6 Posta militare, 1941 luglio 17; mittente: Eugenio Modena; destinatario: Luigi Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale;

• 7 Posta militare, 1941 agosto 31; mittente: Giuseppe Moscatelli; destinatario: Giuseppe Petrolli; luogo di destinazione: Bolzano; cartolina postale delle forze armate;

• 8 Posta militare, 1941 dicembre 16; mittente: [Morelli]; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio con busta; note: mittente parzialmente leggibile;

• 9 Roma, 1941 dicembre 17; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 10 Posta militare, 1942 gennaio 25; mittente: Luigi Segale; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 11 Perugia, 1942 gennaio 29; mittente: Gino Miori; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 12 [Bologna], 1942 febbraio 16; mittente: Antonio Agnoletto; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate; note: data topica ricavata da timbro postale;

• 13 Posta militare, [1942] febbraio 17; mittente: Tullio Mazzucchi; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; biglietto postale delle forze armate; note: anno autografo: 1941 [sic.]; da timbro postale e da contenuto si ricava che l’anno in questione è il 1942;

• 14 Posta militare, 1942 marzo 7; mittente: Tullio Mazzucchi; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

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• 15 Bracciano, 1942 marzo 8; mittente: Gino [Miori]; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate; note: mittente desunto da grafia e contesto;

• 16 Trento, 1942 marzo 10; mittente: Tullio; destinatario: Emilio Petrolli; foglio singolo senza busta, scritto a macchina;

• 17 Brunico, 1942 marzo 10; mittente: Gianna; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; biglietto con busta;

• 18 Roma, 1942 marzo 16; mittente: [Renato Ronati]; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate; note: mittente parzialmente leggibile;

• 19 [Brunico, 1942 aprile 1]; mittente: Famiglia Moschen; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale; note: data ricavata da timbro postale;

• 20 Posta militare, 1942 aprile 15; mittente: Severo Nicolussi; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale illustrata delle forze armate;

• 21 Posta militare, 1942 maggio 1; mittente: Alberto Fait; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 22 Posta militare, 1942 maggio 16; mittente: Andrea Piccoli; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio con busta;

• 23 Posta militare, 1942 maggio 30; mittente: Andrea Piccoli; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio con busta;

• 24 Posta militare, 1942 giugno 6; mittente: Tullio Mazzucchi; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 25 Posta militare, 1942 giugno 11; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 26 Posta militare, 1942 giugno 12; mittente: Andrea Piccoli; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; biglietto postale delle forze armate;

• 27 Posta militare, 1942 giugno 12; mittente: Severo Nicolussi; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 28 Posta militare, 1942 luglio 13; mittente: Tullio Mazzucchi; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 29 Bolzano, 1942 luglio 15; mittente: Elisa Gottardi; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; biglietto con busta;

• 30 Posta militare, 1942 luglio 21; mittente: […]; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale illustrata delle forze armate;

• 31 Posta militare, 1942 luglio 25; mittente: Andrea Piccoli; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 32 Posta militare, 1942 agosto 23; mittente: […]; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; biglietto postale delle forze armate;

• 33 Posta militare, 1942 agosto 31; mittente: Gino Miori; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 34 Brunico, 1942 settembre 18; mittente: Lorena e Greti; destinatario: [Famiglia Petrolli]; biglietto; note: destinatario desunto da contesto;

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• 35 Posta militare, 1942 settembre 24; mittente: Gino Miori; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 36 Posta militare, 1942 ottobre 6; mittente: Gino Miori; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 37 Verona, 1942 ottobre 10; mittente: Elisa [Gottardi]; senza destinatario; biglietto; note: mittente desunto da grafia;

• 38 [Lizzanella (Rovereto)], 1942 novembre 10; mittente: Elisa Gottardi; destinatario: Emilio Petrolli; biglietto con busta; note: data topica ricavata da timbro postale;

• 39 Posta militare, 1942 dicembre 3; mittente: Tullio Mazzucchi; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 40 Trento, 1942 dicembre 4; mittente: Ugo Uksa; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale;

• 41 Posta militare, 1942 dicembre 28; mittente: Tullio Mazzucchi; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 42 Sant’Antioco, 1943 gennaio 16; mittente: Giulio Petrolli; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 43 Sant’Antioco, 1943 gennaio 31; mittente: Giulio Petrolli; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 44 Sant’Antioco, 1943 febbraio 2; mittente: Giulio Petrolli; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 45 Posta militare, 1943 febbraio 19; mittente: Gino Miori; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 46 Sant’Antioco, 1943 febbraio 25; mittente: Giulio Petrolli; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 47 Posta militare, 1943 marzo 17; mittente: Severo Nicolussi; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 48 Sant’Antioco, 1943 marzo 20; mittente: Giulio Petrolli; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 49 Brescia, 1943 marzo 26; mittente: Lia Testani; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; biglietto con busta;

• 50 Sant’Antioco, 1943 marzo 26; mittente: Giulio Petrolli; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 51 Posta militare, 1943 maggio 6; mittente: Andrea Piccoli; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 52 Posta militare, 1943 giugno 20; mittente: Tullio Mazzucchi; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 53 Brescia, 1943 giugno 24; mittente: Lia Testani; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; biglietto con busta;

• 54 Posta militare, 1943 luglio 7; mittente: Tullio Mazzucchi; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

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• 55 Posta militare, 1943 luglio 21; mittente: Tullio Mazzucchi; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 56 Posta militare, 1943 luglio 23; mittente: Tullio Mazzucchi; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 57 [Malcesine, 1944 aprile 9]; mittente: Orazio Valentino; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale; note: data topica ricavata da timbro postale; data cronica “Pasqua 1944” ricavata da A. Cappelli, Cronologia cronografia e calendario perpetuo, Milano, 1983;

• 58 Firenze, 1946 marzo 25; mittente: Ubaldo Gori; destinatario: [Emilio Petrolli]; foglio singolo senza busta; note: destinatario desunto da contesto;

• 59 Roma, 1947 luglio 9; mittente: Vittorio Marzani; destinatario: Emilio Petrolli; foglio singolo senza busta;

• 60 [Bolzano, s.d.]; mittente: […]; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale; note: data topica ricavata da timbro postale;

• 61 Treviso, [s.d.]; mittente: Giulio Pedrotti; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale illustrata delle forze armate.

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Busta 5 intitolata: “PAPÀ 1 DEL ‘38 + ‘39”.

Corrispondenze familiari di Emilio Petrolli la maggior parte delle quali inviate ai

genitori Agnese e Giovanni Petrolli.

Estremi: 1938 maggio 12 – 1939 dicembre 8;

• 1 Trento, 1938 maggio 12; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: [Famiglia Petrolli]; bifoglio senza busta; note: destinatario desunto da contesto;

• 2 Brunico, 1939 marzo 2; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio con busta;

• 3 Brunico, 1939 marzo 15; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; bifoglio senza busta;

• 4 Brunico, 1939 aprile 26; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale;

• 5 Brunico, 1939 maggio 4; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale;

• 6 Brunico, 1939 maggio 24; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Giuseppe Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale;

• 7 Brunico, 1939 giugno 15; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio con busta;

• 8 Brunico, 1939 giugno 24; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; bifoglio senza busta;

• 9 Lappago (Selva dei Molini), 1939 luglio 7; mittente: Emilio Petrolli; destinatari: Agnese e Giovanni Petrolli; bifoglio senza busta;

• 10 Brunico, 1939 luglio 22; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale;

• 11 Brunico, 1939 agosto 11; mittente: Emilio Petrolli; destinatari: Agnese e Giovanni Petrolli; bifoglio senza busta;

• 12 Brunico, 1939 agosto 17; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; biglietto postale;

• 13 Brunico, 1939 agosto 28; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio con busta;

• 14 Brunico, 1939 agosto 29; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Agnese Petrolli; bifoglio senza busta;

• 15 Brunico, 1939 settembre 2; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; foglio singolo con busta;

• 16 Brunico, 1939 settembre 5; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; biglietto postale;

• 17 Brunico, 1939 settembre 8; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio con busta;

• 18 Brunico, 1939 settembre 11; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; bifoglio senza busta;

• 19 Brunico, 1939 settembre 12; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli junior; luogo di destinazione: Bolzano; biglietto postale;

• 20 Brunico, 1939 settembre 14; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; biglietto postale;

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• 21 Brunico, 1939 settembre 18; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio con busta;

• 22 Brunico, 1939 settembre 22; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; bifoglio senza busta;

• 23 Brunico, 1939 ottobre 9; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; bifoglio senza busta;

• 24 Brunico, 1939 ottobre 14; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; bifoglio senza busta;

• 25 Brunico, 1939 novembre 3; mittente: Emilio Petrolli; destinatari: Agnese e Giovanni Petrolli; bifoglio senza busta;

• 26 Brunico, 1939 novembre 13; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: [Giovanni Petrolli]; luogo di destinazione: Mori; telegramma; note: destinatario desunto da contesto;

• 27 Brunico, 1939 novembre 16; mittente: Emilio Petrolli; destinatari: Agnese e Giovanni Petrolli; bifoglio senza busta;

• 28 Brunico, 1939 dicembre 2; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; bifoglio senza busta, carta intestata: 11° Reggimento Alpini;

• 29 Brunico, 1939 dicembre 8; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; foglio singolo senza busta.

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Busta 6 intitolata: “POSTA VARIA PER NONNI AGNESE E GIOVANNI”.

Corrispondenze di mittenti diversi tra le quali molte inviate ad Agnese e Giovanni

Petrolli. Contiene anche altri documenti.

Estremi: 1938 giugno 15 – 1953 dicembre 10;

• 1 Rovereto, [1938 giugno] 15; mittente: Giovanni Petrolli; destinatario: Agnese Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale; note: data cronica ricavata da timbro postale;

• 2 Torino, 1939 marzo 8; mittente: Giulio [Petrolli]; destinatario: Giovanni [Petrolli]; bifoglio senza busta; note: mittente desunto da grafia; destinatario desunto da contesto;

• 3 Venezia, 1939 marzo 11; mittente: Comando Deposito C.R.E.M. Ufficio Leve e Congedamenti; destinatario: Luigi Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale prestampata; note: ammissione al concorso per l’arruolamento volontario;

• 4 Rovereto, 1939 aprile 18; mittente: Renato [Garuffo]; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; biglietto con busta; note: destinatario desunto da contesto;

• 5 Genova, 1939 giugno 20; mittente: Anna [Capurro]; destinatario: [Famiglia Petrolli]; bifoglio senza busta; note: destinatario desunto da contesto; mittente desunto confrontando la grafia e il contesto con la lettera 6.58;

• 6 [Albania], 1939 giugno 27; mittente: Giulio Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate; note: data topica parziale ricavata da contesto;

• 7 Silvano Pietra, 1939 luglio 16; mittente: Giovanna; destinatario: Agnese [Petrolli]; bifoglio senza busta; note: destinatario desunto da contesto;

• 8 Bolzano, 1939 settembre 12; mittente: Renato Garuffo; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio con busta;

• 9 [s.l.], 1939 ottobre 4; mittente: Giovanni Petrolli nipote; destinatari: [Agnese e Giovanni Petrolli]; foglio singolo senza busta; note: destinatari desunti da contesto; mancano le foto che dovevano essere allegate;

• 10 Rovereto, 1939 ottobre 16; mittente: Renato [Garuffo]; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale; note: mittente desunto da grafia e da contesto;

• 11 […], 1939 novembre 6; mittente: […]; destinatario: Giovanni [Petrolli]; bifoglio senza busta; note: destinatario desunto da contesto;

• 12 Rovereto, 1939 novembre 30; mittente: [Eddi]; destinatario: Giovanni [Petrolli]; bifoglio senza busta; note: destinatario desunto da contesto; mittente parzialmente leggibile;

• 13 Rovereto, 1939 dicembre 11; mittente: [Eddi]; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale; note: mittente parzialmente leggibile;

• 14 Bolzano, 1940 gennaio 15; mittente: Renato [Garuffo]; destinatario: Giovanni [Petrolli]; foglio singolo senza busta; note: mittente desunto da grafia e da contesto; destinatario desunto da contesto;

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• 15 Torino, 1940 gennaio 28; mittente: Giovanna; destinatario: Agnese [Petrolli]; biglietto; note: destinatario desunto da contesto;

• 16 Bolzano, 1940 febbraio 1; mittente: Renato [Garuffo]; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale; note: mittente desunto da grafia e da contesto;

• 17 Bolzano, 1940 febbraio 4; mittente: Renato [Garuffo]; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; biglietto con busta; note: mittente desunto da grafia e da contesto;

• 18 Mori, 1940 agosto 5; mittente: Associazione Provinciale Cacciatori, Trento. Sezione di Mori; destinatario: Giovanni Petrolli; foglio singolo senza busta; note: firma del direttore della riserva, illeggibile;

• 19 Cremeno, 1940 agosto 27; mittente: Renato Garuffo; destinatario: Giovanni [Petrolli]; bifoglio senza busta; note: destinatario desunto da contesto;

• 20 [s.l.], 1940 settembre 9; foglio di appunti con nota spese; • 21 [s.l.], 1940 settembre 17; mittente: Maria Lucini; destinatario: Famiglia

Petrolli; bifoglio senza busta; • 22 [s.l.], 1940 settembre 29; mittente: Renato Garuffo; destinatario: Giovanni

Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio con busta; • 23 1940 ottobre 10; tessera per operai rilasciata dall’Istituto Nazionale Fascista

della Previdenza Sociale di Bologna a Maria Anna Boni; • 24 Posta militare, [1940 ottobre 13]; mittente: Giulio Pedrotti; destinatario:

Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate; note: data cronica ricavata da timbro postale;

• 25 Rovereto, 1940 novembre 10; mittente: Amalia; destinatari: Agnese e Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale;

• 26 Rovereto, 1940 dicembre 22; mittente: Silvio Secchi; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate; note: in calce saluti di altri amici;

• 27 Posta militare, 1941 gennaio 16; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 28 Posta militare, 1941 febbraio 7; mittente: Valente Daprà; destinatario: Luigi Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 29 Posta militare, 1941 febbraio 18; mittente: Renato Garuffo; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 30 Genova, 1941 marzo 19; mittente: Anna [Capurro]; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio con busta; note: mittente desunto confrontando la grafia e il contesto con la lettera 6.58;

• 31 Posta militare, 1941 marzo 31; mittente: Giovanni Miola; destinatario: Luigi Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 32 Posta militare, [1941 aprile 8]; mittente: Antonio Bona; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate; note: data cronica ricavata da timbro postale;

• 33 Mezzolombardo, 1941 aprile 13; mittente: […]; destinatari: Giovanni Petrolli e Miori; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale;

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• 34 Posta militare, 1941 aprile 20; mittente: Antonio Bona; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 35 Albania, 1941 aprile 24; mittente: Silvio Secchi; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 36 [s.l.], 1941 giugno 6; mittente: Eleonora [Petrolli]; senza destinatario; foglio singolo senza busta; note: mittente desunto dal contesto della lettera 6.9; la lettera è indirizzata allo zio di Eleonora;

• 37 Albania, 1941 giugno 11; mittente: Silvio Secchi; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 38 Prizren (Serbia), 1941 giugno 27; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 39 Prizren (Serbia), 1941 luglio 5; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 40 Rovereto, 1941 agosto 12; mittente: Renato [Garuffo]; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; biglietto postale; note: mittente desunto da grafia e da contesto;

• 41 1941 agosto 18; tessera sanitaria rilasciata dal Comune di Bologna a Maria Anna Boni;

• 42 Milano, 1941 settembre 27; mittente: [Anselmo Giussi]; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate; note: mittente parzialmente leggibile;

• 43 1941 ottobre 16; ricevuta di pagamento dell’elettricità rilasciata a Giovanni Petrolli dall’Azienda Elettrica Municipale di Mori;

• 44 Posta militare, 1941 dicembre 12; mittente: Giulio Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 45 1941; santino con “suppliche al S. Cuore di Gesù per i nostri soldati”; • 46 Chivasso, 1942 febbraio 17; mittente: Severino Prandi; destinatario: Famiglia

Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate; • 47 Posta militare, 1942 marzo 23; mittente: Vittorio Todesco; destinatario:

Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 48 [Mori, 1942] aprile 2; mittente: Giovanni Petrolli; destinatario: Giuseppe Petrolli; luogo di destinazione: Bolzano; cartolina postale; note: data ricavata da contesto;

• 49 Posta militare, 1942 aprile 13; mittente: Luigi Bertolini; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 50 Trento, 1942 agosto 25; mittente: Francesco Sembenotti; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale, scritta a macchina, intestata: Francesco Sembenotti - Trento;

• 51 Posta militare, 1942 settembre 20; mittente: Giovanni Modena; destinatario: [Giovanni Petrolli]; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate; note: destinatario desunto da contesto;

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• 52 Carloforte, 1942 ottobre 24; mittente: Giulio Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; biglietto postale delle forze armate;

• 53 Posta militare, 1942 ottobre 18; mittente: Emilio Passerini; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 54 Posta militare, 1942 ottobre 25; mittente: Mario De Conto; destinatario: Giovanni Petrolli junior; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 55 Posta militare, [1942 novembre 4]; mittente: Attilio Moscatelli; destinatario: Agnese Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate; note: data cronica desunta da timbro postale;

• 56 Carloforte, 1942 novembre 9; mittente: Giulio Petrolli; destinatario: Eleonora Ciaghi; luogo di destinazione: Rovereto; biglietto postale delle forze armate;

• 57 [s.l.], 1942 novembre 16; mittente: Ufficio Contributi in Agricoltura, Trento; destinatario: Giovanni Petrolli; cartolina postale prestampata; note: ordine di sgravio di quote indebite per contributi in agricoltura;

• 58 [Genova, 1942] novembre 17; mittente: Anna Capurro; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; foglio singolo con busta; note: data ricavata da timbro postale;

• 59 Posta militare, 1942 novembre 28; mittente: Severino Prandi; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 60 Posta militare, 1942 dicembre 5; mittente: Mario Morani; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 61 Sant’Antioco, 1943 gennaio 13; mittente: Giulio Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 62 Cittiglio, 1943 febbraio 16; mittente: [Regina]; senza destinatario; bifoglio senza busta; note: mittente parzialmente leggibile;

• 63 Brentonico, [1943 febbraio] 19; mittente: Augusto; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale; note: data cronica ricavata da timbro postale;

• 64 Bolzano, 1943 febbraio 25; mittente: Bruno Fogolari; senza destinatario; foglio singolo senza busta, scritto a macchina; note: la lettera è indirizzata ad un cugino di Bruno;

• 65 Carloforte, 1943 aprile 26; mittente: Lucia [Aste]; destinatari: [Agnese e Giovanni Petrolli]; foglio singolo senza busta; note: mittente desunto dal contesto della cartolina postale 6.61; destinatari desunti da contesto;

• 66 Labastide d’Armagnac (Francia), 1943 maggio 18; mittente: Giovanni Petrolli nipote; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; foglio singolo con busta;

• 67 [Rovereto], 1943 maggio 25; mittente: […]; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; biglietto postale; note: data topica ricavata da timbro postale;

• 68 Besagno (Mori), 1943 giugno 1; mittente: Domenico Ferrari; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale;

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• 69 Roma, 1943 giugno 21; mittente: Croce Rossa Italiana; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale prestampata;

• 70 Posta militare, 1943 luglio 5; mittente: Giuseppe Bizzi; destinatario: Agnese Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 71 [s.l.], 1943 agosto 11; mittente: Attilio Moscatelli; destinatario: Agnese Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale;

• 72 1944 maggio 3; avviso di accertamento di imponibili rilasciato dall’Ufficio Distrettuale delle Imposte di Rovereto a Giovanni Petrolli;

• 73 Monaco di Baviera (Germania), 1944 giugno 3; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale; note: il mittente scrive da un campo di prigionia;

• 74 Kelchsau (Austria), 1944 giugno 12; mittente: Angelina Pugnaghi; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale;

• 75 Monaco di Baviera (Germania), [1944] agosto 18; mittente: Pompilio Miori; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; foglio singolo con busta; note: data topica desunta da contesto; il mittente scrive da un campo di prigionia;

• 76 Garniga, 1944 dicembre 24; mittente: Emilio Baldo; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale;

• 77 [Germania], 1945 febbraio 9; mittente: Antonio Rizzi; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; biglietto postale per prigionieri di guerra; note: il mittente scrive da un campo di prigionia; data topica parziale prestampata su biglietto postale;

• 78 Riscle (Francia), 1945 aprile 23; mittente: Marcelle; destinatario: senza destinatario; foglio singolo senza busta, scritto in francese; note: la lettera è indirizzata agli zii e ai cugini di Marcelle;

• 79 [s.l.], 1946 luglio 25; mittente: […]; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; foglio singolo con busta;

• 80 Grumolo Pedemonte (Zugliano), [1947 aprile 26]; mittente: Elio Dalle Carbonare; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; foglio singolo con busta; note: data cronica desunta da timbro postale;

• 81 Cully (Svizzera), 1947 settembre 6; mittente: Ada; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio con busta;

• 82 Mori, 1951 maggio 23; mittente: Federazione Italiana della Caccia. Sezione Comunale di Mori; destinatario: Angelo Bertolini; biglietto prestampato; note: invito a partecipare all’assemblea generale dei soci;

• 83 Genova, 1953 dicembre 10; mittenti: Egle e Nello Capurro; senza destinatario; partecipazione di nascita prestampata e illustrata;

• 84 [s.l., s.d.]; mittente: Ada; destinatario: Giovanni [Petrolli]; bifoglio senza busta; note: destinatario desunto da contesto;

• 85 [s.l., s.d.]; mittente: Giovanni Modena; destinatario: Luigi Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate; note: lettera datata 17 maggio;

• 86 [s.l., s.d.]; mittente: Anna [Capurro]; destinatario: [Famiglia Petrolli]; foglio singolo senza busta; note: mittente desunto da grafia e contesto; destinatario desunto da contesto;

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• 87 [s.l., s.d.]; minuta della richiesta di rinnovo della licenza di porto d’armi alla Regia Questura di Trento da parte di Giovanni Petrolli; sul verso: minuta di due permessi d’ospite in bianco.

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Busta 7 intitolata: “POSTA VARIA DI ZIO BEPI e ANITA DA BZ”.

Corrispondenze familiari e di mittenti diversi tra le quali molte inviate da Anita e

Giuseppe Petrolli ai genitori Agnese e Giovanni Petrolli.

Estremi: 1939 febbraio 3 – 1954 marzo 5;

• 1 Cittaducale, 1939 febbraio 3; mittente: Egidio Basso; destinatario: Giuseppe Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio con busta, carta intestata: Milizia Nazionale Forestale;

• 2 Bolzano, 1939 marzo 17; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale;

• 3 Bolzano, 1939 marzo 24; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: [Famiglia Petrolli]; bifoglio senza busta; note: destinatario desunto da contesto;

• 4 Bolzano, 1939 giugno 14; mittente: Giuseppe Petrolli; destinatari: Agnese e Giovanni Petrolli; bifoglio senza busta;

• 5 Bolzano, 1939 giugno 17; mittente: Giuseppe Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale;

• 6 Bolzano, 1939 giugno 25; mittente: Giuseppe Petrolli; destinatari: Agnese e Giovanni Petrolli; bifoglio senza busta; note: in calce saluti di Giovanni Petrolli junior;

• 7 Bolzano, 1939 luglio 7; mittente: Giuseppe Petrolli; destinatari: Agnese e Giovanni Petrolli; bifoglio e foglio singolo senza busta;

• 8 Bolzano, 1939 agosto 9; mittente: Giuseppe Petrolli; destinatari: Agnese e Giovanni Petrolli; bifoglio senza busta;

• 9 Avon (Stati Uniti d’America), 1939 novembre 11; mittente: Olivia Folgherait; destinatario: Giuseppe Petrolli; luogo di destinazione: Bolzano; bifoglio con busta;

• 10 Avon (Stati Uniti d’America), 1940 febbraio 8; mittente: Olivia Folgherait; destinatario: Giuseppe Petrolli; luogo di destinazione: Bolzano; bifoglio con busta;

• 11 Avon (Stati Uniti d’America), 1940 febbraio 25; mittente: Olivia Folgherait; destinatario: Giuseppe Petrolli; luogo di destinazione: Bolzano; bifoglio con busta;

• 12 Bolzano, 1940 marzo 13; mittente: Giuseppe Petrolli; destinatari: Agnese e Giovanni Petrolli; bifoglio senza busta;

• 13 [Bolzano, 1940 aprile 23]; mittente: Antonietta Land; destinatario: Giuseppe Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale; note: data ricavata da timbro postale;

• 14 Bolzano, 1940 maggio 12; mittente: Giuseppe Petrolli; destinatari: Agnese e Giovanni Petrolli; bifoglio senza busta;

• 15 Bolzano, 1940 giugno 17; mittente: Giuseppe Petrolli; destinatari: Agnese e Giovanni Petrolli; bifoglio senza busta;

• 16 Bolzano, 1940 agosto 6; mittente: Giuseppe Petrolli; destinatari: Agnese e Giovanni Petrolli; bifoglio senza busta;

• 17 Bolzano, 1941 gennaio 4; mittente: Giuseppe Petrolli; destinatari: Agnese e Giovanni Petrolli; bifoglio senza busta;

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• 18 Bolzano, 1941 gennaio 14; mittente: Giuseppe Petrolli; destinatari: Agnese e Giovanni Petrolli; bifoglio senza busta;

• 19 [Serravalle all’Adige (Ala)], 1941 aprile 26; mittente: Ines Simonini; destinatario: Giuseppe Petrolli; luogo di destinazione: Bolzano; bifoglio con busta; note: data topica ricavata da timbro postale;

• 20 Bolzano, 1941 maggio 7; mittente: Giuseppe Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale;

• 21 Bolzano, [1941] luglio 8; mittente: Giuseppe Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale; note: data cronica ricavata da timbro postale;

• 22 Posta militare, 1941 agosto 28; mittente: Isidoro Tomasi; destinatario: Giuseppe Petrolli; luogo di destinazione: Bolzano; cartolina postale delle forze armate; note: il mittente si firma Angelino;

• 23 [Viterbo], 1941 settembre 13; mittente: [Betti]; destinatario: Giuseppe Petrolli; luogo di destinazione: Bolzano; cartolina postale; note: mittente parzialmente leggibile; data topica ricavata da timbro postale;

• 24 [Mori], 1941 ottobre 27; mittente: Emma; destinatario: Giuseppe Petrolli; luogo di destinazione: Bolzano; cartolina postale; note: data topica ricavata da timbro postale; mittente fidanzata con Isidoro Tomasi;

• 25 Bolzano, 1942 maggio 11; mittente: Giuseppe Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale;

• 26 Bolzano, 1942 settembre 7; mittente: Giuseppe Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio con busta;

• 27 Posta militare, 1942 novembre 21; mittente: Isidoro Tomasi; destinatario: Giuseppe Petrolli; luogo di destinazione: Bolzano; bifoglio con busta;

• 28 Bolzano, [1942] dicembre 2; mittente: Giuseppe Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale; note: data cronica ricavata da timbro postale;

• 29 Mantova, 1942 dicembre 4; mittente: Tina Giulini; destinatario: Giuseppe Petrolli; luogo di destinazione: Bolzano; bifoglio con busta;

• 30 Bolzano, 1942 dicembre 7; mittente: Giuseppe Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale;

• 31 Posta militare, 1942 dicembre 28; mittente: Isidoro Tomasi; destinatario: Giuseppe Petrolli; luogo di destinazione: Bolzano; cartolina postale delle forze armate; note: il mittente si firma Angelino;

• 32 Merano, 1943 febbraio 18; mittente: Ida De Lorenza; destinatario: Giuseppe Petrolli; luogo di destinazione: Bolzano; foglio singolo con busta;

• 33 Merano, 1943 febbraio 22; mittente: Ida De Lorenza; destinatario: Giuseppe Petrolli; luogo di destinazione: Bolzano; foglio singolo con busta;

• 34 Bolzano, 1943 febbraio 26; mittente: Giuseppe Manzini; destinatario: Giuseppe Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale;

• 35 Merano, 1943 marzo 1; mittente: Ida De Lorenza; destinatario: Giuseppe Petrolli; luogo di destinazione: Bolzano; foglio singolo con busta;

• 36 Merano, 1943 marzo 3; mittente: Pina Bornaghi; destinatario: Giuseppe Petrolli; luogo di destinazione: Bolzano; cartolina postale;

• 37 Bressanone, 1943 marzo 19; mittente: Guido Boninsegna; destinatario: Giuseppe Petrolli; luogo di destinazione: Bolzano; cartolina postale delle forze armate;

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• 38 Bolzano, 1943 marzo 31; mittente: Giuseppe Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale;

• 39 Bolzano, 1943 aprile 6; mittente: Giuseppe Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale;

• 40 Bolzano, 1943 agosto 24; mittente: Giuseppe Manzini; destinatario: Giuseppe Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale;

• 41 Bolzano, 1944 marzo 6; mittente: Giuseppe Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale;

• 42 Bolzano, 1944 maggio 20; mittente: Giuseppe Petrolli; destinatari: Agnese e Giovanni Petrolli; foglio singolo senza busta;

• 43 Bolzano, 1944 settembre 4; mittente: Rita Demonti; destinatario: Giuseppe Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale;

• 44 Bolzano, 1944 novembre 11; mittente: Giuseppe Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; foglio singolo con busta, busta intestata: Industria Nazionale Alluminio – I.N.A. Stabilimento di Bolzano;

• 45 Bolzano, 1944 novembre 14; mittente: Giuseppe Petrolli; destinatario: [Famiglia Petrolli]; foglio singolo senza busta; note: destinatario desunto da contesto;

• 46 Bolzano, 1944 novembre 24; mittente: Giuseppe Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; foglio singolo con busta, busta intestata: Industria Nazionale Alluminio – I.N.A. Stabilimento di Bolzano;

• 47 Bolzano, 1945 febbraio 17; mittente: Giuseppe Petrolli; destinatari: Agnese e Giovanni Petrolli; foglio singolo senza busta;

• 48 Bolzano, 1945 aprile 6; mittente: Giuseppe Petrolli; destinatario: [Famiglia Petrolli]; bifoglio senza busta; note: destinatario desunto da contesto;

• 49 Bolzano, 1945 luglio 11; mittente: Giuseppe Petrolli; destinatario: [Famiglia Petrolli]; foglio singolo senza busta; note: destinatario desunto da contesto;

• 50 Bolzano, [1946 ottobre 23]; mittente: Giuseppe Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; foglio singolo con busta; note: data cronica ricavata da timbro postale;

• 51 Bolzano, 1950 aprile 6; mittente: Giuseppe Petrolli; destinatario: Agnese Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio con busta; note: la busta contiene anche un articolo di giornale relativo alle ricerche dei soldati italiani dispersi in Russia;

• 52 [Mori, 1950 luglio 20]; mittente: Anita Petrolli; destinatario: Agnese Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale; note: data ricavata da timbro postale;

• 53 Bolzano, 1950 agosto 10; mittente: Anita Petrolli; destinatario: Agnese Petrolli; bifoglio senza busta; note: in calce saluti di Giuseppe Petrolli;

• 54 [Bolzano, 1950 novembre 22]; mittente: Giuseppe Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli junior; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale; note: data ricavata da timbro postale;

• 55 [Bolzano, 1951 marzo 14]; mittente: Giuseppe Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale; note: data ricavata da timbro postale;

• 56 [Bolzano], 1951 maggio 11; mittente: Anita Petrolli; destinatario: Agnese Petrolli; luogo di destinazione: Mori; foglio singolo con busta; note: data topica ricavata da contesto;

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• 57 Bolzano, 1951 giugno 21; mittente: Giuseppe Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale;

• 58 [Mori, 1951 agosto 9]; mittenti: Anita e Giuseppe Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; bifoglio con busta; note: data ricavata da timbro postale ma non certa in quanto il timbro può essere relativo all’arrivo a destinazione della lettera;

• 59 Bolzano, 1951 settembre 5; mittente: Giuseppe Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale;

• 60 Bolzano, 1951 settembre 25; mittente: Giuseppe Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale;

• 61 Bolzano, 1952 luglio 9; mittente: [Anita Petrolli]; destinatario: Agnese Petrolli; luogo di destinazione: Mori; foglio singolo con busta, scritto a macchina, carta intestata: Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo Bolzano; note: mittente ricavato da contesto;

• 62 Bolzano, 1952 luglio 14; mittente: Giuseppe Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio con busta;

• 63 Bolzano, [1952] luglio 22; mittente: Giuseppe Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio con busta; note: data cronica ricavata da timbro postale;

• 64 Bolzano, 1952 luglio 24; mittente: Giuseppe Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale;

• 65 Bolzano, 1952 settembre 11; mittente: Giuseppe Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio con busta;

• 66 Bolzano, 1952 novembre 20; mittente: Anita Petrolli; destinatario: Agnese Petrolli; foglio singolo senza busta, scritto a macchina, carta intestata: Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo Bolzano;

• 67 Bolzano, 1952 dicembre 31; mittente: Anita Petrolli; destinatario: Agnese Petrolli; luogo di destinazione: Mori; foglio singolo con busta, scritto a macchina;

• 68 Bolzano, 1953 febbraio 27; mittente: Anita Petrolli; destinatario: Agnese Petrolli; luogo di destinazione: Mori; foglio singolo con busta; note: in calce saluti di Giuseppe Petrolli; alla busta è allegato un vaglia postale di lire 100;

• 69 [Bolzano, 1953 marzo 30]; mittente: [Anita Petrolli]; destinatario: Agnese Petrolli; luogo di destinazione: Mori; busta senza foglio, busta intestata: Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo Bolzano; note: data ricavata da timbro postale; mittente ricavato da contesto;

• 70 Bolzano, 1953 marzo 30; mittente: Anita Petrolli; destinatario: Agnese Petrolli; luogo di destinazione: Mori; foglio singolo con busta, scritto a macchina;

• 71 Bolzano, 1953 aprile 29; mittente: Anita Petrolli; destinatario: Agnese Petrolli; luogo di destinazione: Mori; foglio singolo con busta, busta intestata: Industria Nazionale Alluminio – I.N.A.; note: in calce saluti di Giuseppe Petrolli;

• 72 Bolzano, 1953 luglio 3; mittenti: Anita e Giuseppe Petrolli; destinatario: Agnese Petrolli; foglio singolo senza busta, la parte di Anita è scritta a macchina;

• 73 Bolzano, 1953 agosto 9; mittente: Giuseppe Petrolli; destinatario: [Famiglia Petrolli]; foglio singolo senza busta; note: destinatario desunto da contesto;

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• 74 Bolzano, 1953 agosto 18; mittente: Anita Petrolli; destinatario: Agnese Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio con busta;

• 75 Bolzano, 1953 settembre 8; mittente: Anita Petrolli; destinatario: Agnese Petrolli; bifoglio senza busta;

• 76 Bolzano, 1953 ottobre 3; mittente: Giuseppe Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; foglio singolo con busta, busta intestata: Montecatini Settore Alluminio stabilimento di Bolzano; note: mancano le foto che dovevano essere allegate;

• 77 Bolzano, 1953 novembre 7; mittenti: Anita e Giuseppe Petrolli; destinatario: Agnese Petrolli; foglio singolo senza busta;

• 78 Bolzano, 1953 dicembre 1; mittente: Anita Petrolli; destinatario: Agnese Petrolli; luogo di destinazione: Mori; foglio singolo con busta, scritto a macchina;

• 79 Bolzano, 1954 febbraio 5; mittente: Anita Petrolli; destinatario: Agnese Petrolli; foglio singolo senza busta, scritto a macchina;

• 80 Bolzano, 1954 marzo 5; mittente: Anita Petrolli; destinatario: Agnese Petrolli; foglio singolo con busta, scritto a macchina, busta intestata: Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo Bolzano;

• 81 Bolzano, [s.d.]; mittente: Giuseppe Petrolli; destinatario: Agnese Petrolli; luogo di destinazione: Mori; foglio singolo con busta, busta intestata: Montecatini Settore Alluminio Stabilimento di Bolzano; note: lettera datata 29 agosto;

• 82 Bolzano, [s.d.]; mittente: Giuseppe Petrolli; destinatario: Agnese Petrolli; luogo di destinazione: Mori; foglio singolo con busta, busta intestata: Montecatini Settore Alluminio Stabilimento di Bolzano; note: lettera datata 14 luglio;

• 83 Bolzano, [s.d.]; mittente: Giuseppe Petrolli; destinatari: Agnese e Giovanni Petrolli; bifoglio e foglio singolo senza busta; note: lettera datata 12 febbraio;

• 84 Bolzano, [s.d.]; mittente: Giuseppe Petrolli; destinatario: Agnese Petrolli; foglio singolo senza busta; note: lettera datata 19;

• 85 Bolzano, [s.d.]; mittente: Giuseppe Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; busta senza foglio;

• 86 [s.l., s.d.]; mittente: Giuseppe Petrolli; destinatari: Agnese e Giovanni Petrolli; bifoglio senza busta;

• 87 [s.l., s.d.]; mittente: Giuseppe Petrolli; destinatario: [Giovanni Petrolli]; biglietto; note: destinatario desunto da contesto;

• 88 Bolzano, [s.d.]; mittente: Giuseppe Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli junior; foglio singolo senza busta; note: lettera datata 23 luglio;

• 89 Bolzano, [s.d.]; mittente: Giuseppe Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; bifoglio senza busta; note: lettera datata 15 agosto;

• 90 [s.l., s.d.]; mittente: Giuseppe Petrolli; senza destinatario; foglio singolo senza busta;

• 91 [s.l., s.d.]; mittente: Giuseppe Petrolli; senza destinatario; bifoglio senza busta; note: minuta destinata probabilmente ad una donna;

• 92 appunti di elettrotecnica; bifoglio.

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Busta 8 intitolata: “1939 ZIO GIANNI PETROLLI CLASSE 1918 IMST (A)”.

Corrispondenze familiari di Giovanni Petrolli junior inviate ai genitori Agnese e

Giovanni Petrolli. Contiene anche altri documenti e corrispondenze.

Estremi: 1939 febbraio 28 – 1952 agosto 1;

• 1 Bolzano, 1939 febbraio 28; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio con busta;

• 2 Bolzano, 1939 marzo 4; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio con busta;

• 3 Bolzano, 1939 aprile 20; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio con busta;

• 4 Bolzano, 1939 maggio 3; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatari: Agnese e Giovanni Petrolli; bifoglio senza busta;

• 5 Bolzano, 1939 maggio 23; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatari: Agnese e Giovanni Petrolli; bifoglio senza busta;

• 6 Bolzano, 1939 giugno 5; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatari: Agnese e Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio con busta; note: manca la foto che doveva essere allegata;

• 7 Bolzano, 1939 luglio 25; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio con busta;

• 8 1952 luglio 8; certificato di matrimonio fra Giovanni Petrolli junior e Margherita Mazzoldi emesso dal Comune di Riva; note: il certificato è accompagnato da una lettera di trasmissione del Comune di Riva datata 8 luglio 1952;

• 9 Riva [del Garda], 1952 agosto 1; mittente: [Maria Datoro]; destinatari: Margherita e Giovanni Petrolli junior; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale; note: data topica desunta da timbro postale; mittente parzialmente leggibile.

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Busta 9 intitolata: “GARUFFO GINO DAL FRONTE E DALLA PRIGIONIA”.

Corrispondenze di Gino Garuffo inviate ad Emilio Petrolli. Contiene anche altre

corrispondenze.

Estremi: 1939 novembre 15 – 1945 marzo 8;

• 1 Pinerolo, 1939 novembre 15; mittente: Renato Garuffo; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale;

• 2 Posta militare, 1942 gennaio 23; mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 3 Moncalieri, 1942 gennaio 29; mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale illustrata delle forze armate;

• 4 Moncalieri, 1942 febbraio 3; mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 5 Moncalieri, 1942 febbraio 6; mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 6 Moncalieri, 1942 febbraio 15; mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 7 Moncalieri, 1942 febbraio 22; mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 8 Moncalieri, 1942 marzo 10; mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 9 Alba, 1942 marzo 18; mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 10 Alba, 1942 aprile 9; mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 11 Alba, 1942 aprile 14; mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 12 Alba, 1942 aprile 25; mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 13 Alba, 1942 aprile 30; mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; biglietto postale delle forze armate;

• 14 Alba, 1942 maggio 10; mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 15 Alba, 1942 maggio 29; mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 16 Alba, 1942 giugno 5; mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 17 Alba, 1942 giugno 12; mittente: Gino [Garuffo]; destinatario: Emilio Petrolli; bifoglio senza busta; note: mittente desunto da grafia e da contesto; manca la foto che doveva essere allegata;

• 18 Cervignano, 1942 giugno 21; mittente: Gino [Garuffo]; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale; note: mittente desunto da grafia;

• 19 Posta militare, 1942 giugno 21; mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

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• 20 Posta militare, 1942 giugno 22; mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 21 Posta militare, 1942 giugno 24; mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 22 Posta militare, 1942 giugno 30; mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 23 Posta militare, 1942 luglio 7; mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 24 Posta militare, 1942 luglio 13; mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 25 Posta militare, 1942 luglio 22; mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 26 Posta militare, 1942 luglio 27; mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 27 Posta militare, 1942 agosto 3; mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 28 Posta militare, 1942 agosto 15; mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 29 Posta militare, 1942 agosto 26; mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio e foglio singolo con busta; note: lettera censurata in alcune parti;

• 30 Posta militare, 1942 settembre 2; mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 31 Posta militare, 1942 settembre 9; mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 32 Posta militare, 1942 settembre 16; mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 33 Posta militare, 1942 settembre 20; mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; biglietto postale delle forze armate;

• 34 Posta militare, 1942 settembre 30; mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio e foglio singolo con busta;

• 35 Posta militare, 1942 ottobre 23; mittente: Marcello Gozza; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 36 Posta militare, 1942 ottobre 31; mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio e foglio singolo con busta;

• 37 Posta militare, 1942 novembre 13; mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 38 Posta militare, 1942 novembre 29; mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale;

• 39 Posta militare, 1942 dicembre 8; mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio e foglio singolo con busta;

• 40 Posta militare, 1943 febbraio 24; mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 41 Posta militare, 1943 marzo 4; mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio con busta;

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• 42 Posta militare, 1943 marzo 9; mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 43 Posta militare, 1943 marzo 12; mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 44 Posta militare, 1943 marzo 22; mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 45 Posta militare, 1943 marzo 28; mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 46 Posta militare, 1943 aprile 3; mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 47 Posta militare, 1943 aprile 10; mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 48 Posta militare, 1943 aprile 22; mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 49 Posta militare, 1943 aprile 25; mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 50 Posta militare, 1943 aprile 29; mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 51 Osoppo, 1943 maggio 15; mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 52 Osoppo, 1943 maggio 25; mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 53 Cesano (Roma), 1943 luglio 7; mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 54 Cesano (Roma), 1943 luglio 9; mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 55 Cesano (Roma), 1943 luglio 16; mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 56 Cesano (Roma), 1943 luglio 20; mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 57 Posta militare, 1943 luglio 27; mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 58 Tolone (Francia), [1943] luglio 31; mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; n°2 fogli singoli con busta; note: anno autografo: 1941 [sic.]; da timbro postale e da contenuto si ricava che l’anno in questione è il 1943;

• 59 Posta militare, 1943 agosto 6; mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 60 Posta militare, 1943 agosto 9; mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 61 [Germania], 1944 giugno 25; mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale per prigionieri di guerra; note: il mittente scrive da un campo di prigionia; data topica parziale prestampata su cartolina postale;

• 62 [Germania], 1944 luglio 24; mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale per prigionieri di guerra; note: il mittente scrive da un campo di prigionia; data topica parziale prestampata su cartolina postale;

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• 63 [Germania], 1944 agosto 7; mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; biglietto postale per prigionieri di guerra; note: il mittente scrive da un campo di prigionia; data topica parziale prestampata su biglietto postale ;

• 64 Durlach (Germania), 1944 ottobre 11, mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale; note: Gino è tenuto prigioniero nel Lager Zenit;

• 65 Durlach (Germania), 1944 dicembre 17, mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale; note: Gino è tenuto prigioniero nel Lager Zenit;

• 66 Durlach (Germania), 1945 gennaio 15, mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale; note: Gino è tenuto prigioniero nel Lager Zenit;

• 67 Durlach (Germania), 1945 febbraio 9, mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale; note: Gino è tenuto prigioniero nel Lager Zenit;

• 68 Bolzano, 1945 marzo 8, mittente: Gino Garuffo; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale.

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Busta 10 intitolata: “PAPÀ 1940”.

Corrispondenze familiari di Emilio Petrolli la maggior parte delle quali inviate ai

genitori Agnese e Giovanni Petrolli.

Estremi: 1940 gennaio 28 – 1940 dicembre 31;

• 1 Brunico, 1940 gennaio 28; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; biglietto postale;

• 2 Brunico, 1940 febbraio 7; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; biglietto postale;

• 3 Brunico, 1940 febbraio 18; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; biglietto postale;

• 4 Brunico, 1940 marzo 4; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; biglietto postale;

• 5 Brunico, 1940 marzo 14; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; biglietto postale;

• 6 Brunico, 1940 marzo 25; mittente: Emilio Petrolli; destinatari: Agnese e Giovanni Petrolli; bifoglio senza busta, carta intestata: 11° Reggimento Alpini;

• 7 Brunico, 1940 marzo 28; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio con busta, carta e busta intestate: 11° Reggimento Alpini;

• 8 Brunico, 1940 aprile 7; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio con busta, carta e busta intestate: 11° Reggimento Alpini;

• 9 Brunico, 1940 aprile 11; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; biglietto postale;

• 10 Brunico, 1940 maggio 6; mittente: Emilio Petrolli; destinatari: Agnese e Giovanni Petrolli; bifoglio senza busta, carta intestata: 11° Reggimento Alpini;

• 11 Brunico, 1940 maggio 11; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; bifoglio senza busta;

• 12 Brunico, 1940 maggio 13; mittente: Emilio Petrolli; destinatari: Agnese e Giovanni Petrolli; bifoglio senza busta;

• 13 Case di Nava (Pornassio), 1940 giugno 6; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio con busta;

• 14 [Case di Nava (Pornassio)], 1940 giugno 10; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio con busta, carta e busta intestate: 11° Reggimento Alpini; note: data topica ricavata da timbro postale;

• 15 [s.l.], 1940 giugno 12; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; biglietto con busta, biglietto e busta intestate: 11° Reggimento Alpini;

• 16 [s.l.], 1940 giugno 21; mittente: Emilio Petrolli; destinatari: Agnese e Giovanni Petrolli; bifoglio senza busta, carta intestata: 11° Reggimento Alpini;

• 17 Posta militare, 1940 giugno 28; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; biglietto con busta, biglietto e busta intestate: 11° Reggimento Alpini;

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• 18 [s.l.], 1940 luglio 2; mittente: Emilio Petrolli; destinatari: Agnese e Giovanni Petrolli; foglio singolo senza busta; note: carta macchiata da inchiostro;

• 19 Posta militare, 1940 luglio 4; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio con busta; note: manca l’articolo di giornale che doveva essere allegato;

• 20 Posta militare, 1940 luglio 14; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 21 [Alessandria], 1940 luglio 15; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale illustrata delle forze armate; note: data topica desunta da timbro postale;

• 22 Chiusa di Pesio, 1940 luglio 16; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio con busta, carta e busta intestate: 11° Reggimento Alpini;

• 23 Chiusa di Pesio, 1940 luglio 20; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; biglietto postale;

• 24 Posta militare, 1940 luglio 22; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 25 Posta militare, 1940 luglio 24; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 26 Posta militare, 1940 luglio 26; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 27 Brunico, 1940 agosto 3; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; biglietto postale;

• 28 Posta militare, 1940 agosto 16; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 29 Posta militare, 1940 agosto 22; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 30 Posta militare, 1940 agosto 25; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 31 Posta militare, 1940 agosto 27; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 32 Brunico, 1940 agosto 29; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; biglietto postale;

• 33 Posta militare, 1940 settembre 2; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 34 Posta militare, 1940 settembre 17; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

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• 35 Posta militare, 1940 settembre 26; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 36 Posta militare, 1940 ottobre 12; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 37 Posta militare, 1940 ottobre 19; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 38 Posta militare, 1940 ottobre 20; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 39 Posta militare, 1940 ottobre 22; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Luigi Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 40 Posta militare, 1940 ottobre 24; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 41 [s.l.], 1940 novembre 4; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: [Famiglia Petrolli]; bifoglio senza busta; note: destinatario desunto da contesto;

• 42 Posta militare, 1940 novembre 7; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 43 Posta militare, 1940 novembre 9; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 44 Brunico, 1940 novembre 17; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; telegramma;

• 45 Posta militare, 1940 novembre 22; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 46 Posta militare, 1940 novembre 27; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 47 Posta militare, 1940 novembre 30; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 48 [s.l.], 1940 dicembre 1; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: [Famiglia Petrolli]; bifoglio senza busta; note: destinatario desunto da contesto; in calce saluti di Giovanni Petrolli junior;

• 49 Posta militare, 1940 dicembre 6; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 50 Posta militare, 1940 dicembre 9; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 51 Posta militare, 1940 dicembre 10; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

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• 52 Posta militare, 1940 dicembre 12; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 53 Posta militare, 1940 dicembre 14; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 54 Posta militare, 1940 dicembre 18; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 55 Posta militare, 1940 dicembre 21; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 56 Posta militare, 1940 dicembre 23; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 57 Posta militare, 1940 dicembre 26; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 58 Posta militare, 1940 dicembre 26; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Luigi Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 59 [s.l.], 1940 dicembre 27; mittente: Emilio Petrolli; destinatari: Agnese e Giovanni Petrolli; foglio singolo senza busta;

• 60 Posta militare, 1940 dicembre 31; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Luigi Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate.

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Busta 11 intitolata: “1940”.

Corrispondenze familiari di Giovanni Petrolli junior la maggior parte delle quali inviate

ai genitori Agnese e Giovanni Petrolli.

Estremi: 1940 marzo 3 – 1940 dicembre 29;

• 1 Bolzano, 1940 marzo 3; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatari: Agnese e Giovanni Petrolli; bifoglio senza busta;

• 2 Tarcento, 1940 aprile 3; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatari: Agnese e Giovanni Petrolli; bifoglio senza busta;

• 3 [s.l.], 1940 aprile 5; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 4 Tarcento, 1940 aprile 15; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatari: Agnese e Giovanni Petrolli; foglio singolo senza busta, carta intestata: 8° Reggimento Alpini;

• 5 [s.l.], 1940 giugno 4; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatari: Agnese e Giovanni Petrolli; bifoglio senza busta; note: data topica autografa: posto sconosciuto;

• 6 Nalogo (Slovenia), 1940 giugno 13; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatari: Agnese e Giovanni Petrolli; bifoglio senza busta; note: luogo al tempo in provincia di Gorizia;

• 7 Nalogo (Slovenia), 1940 giugno 20; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Agnese Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio con busta; note: luogo al tempo in provincia di Gorizia;

• 8 Nalogo (Slovenia), 1940 giugno 24; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale; note: luogo al tempo in provincia di Gorizia;

• 9 Nalogo (Slovenia), 1940 giugno 27; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatari: Agnese e Giovanni Petrolli; bifoglio senza busta; note: luogo al tempo in provincia di Gorizia;

• 10 Nalogo (Slovenia), 1940 luglio 2; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale; note: luogo al tempo in provincia di Gorizia;

• 11 Nalogo (Slovenia), 1940 luglio 8; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatari: Agnese e Giovanni Petrolli; bifoglio senza busta; note: luogo al tempo in provincia di Gorizia;

• 12 Sonzia (Slovenia), 1940 luglio 13; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatari: Agnese e Giovanni Petrolli; bifoglio senza busta; note: luogo al tempo in provincia di Gorizia;

• 13 Sonzia (Slovenia), 1940 luglio 20; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale; note: luogo al tempo in provincia di Gorizia;

• 14 Sonzia (Slovenia), 1940 luglio 24; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale; note: luogo al tempo in provincia di Gorizia;

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• 15 Sonzia (Slovenia), 1940 luglio 25; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale; note: luogo al tempo in provincia di Gorizia;

• 16 Tolmino (Slovenia), 1940 agosto 6; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale; note: luogo al tempo in provincia di Gorizia;

• 17 Posta militare, 1940 agosto 22; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale;

• 18 Posta militare, 1940 settembre 8; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 19 Posta militare, 1940 settembre 15; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: [Giuseppe Petrolli]; bifoglio senza busta; note: destinatario desunto da contesto;

• 20 [Sonzia (Slovenia)], 1940 settembre 15; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio con busta; note: data topica ricavata da timbro postale; luogo al tempo in provincia di Gorizia;

• 21 Posta militare, 1940 settembre 23; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 22 Posta militare, 1940 settembre 24; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 23 Posta militare, 1940 settembre 30; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 24 Posta militare, 1940 ottobre 1; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 25 Posta militare, 1940 ottobre 6; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatari: Agnese e Giovanni Petrolli; bifoglio senza busta;

• 26 Posta militare, 1940 ottobre 12; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 27 Posta militare, 1940 ottobre 31; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 28 Posta militare, 1940 novembre 12; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 29 Posta militare, 1940 novembre 28; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio con busta;

• 30 Posta militare, 1940 dicembre 13; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

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• 31 Posta militare, 1940 dicembre 19; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 32 Posta militare, 1940 dicembre 20; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 33 Posta militare, 1940 dicembre 25; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 34 Posta militare, 1940 dicembre 29; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate.

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Busta 12 intitolata: “FAMIGLIA BERTUZZI DI MALCESINE”.

Corrispondenze della famiglia Bertuzzi inviate alla famiglia Petrolli.

Estremi: 1940 maggio 22 – 1946 agosto 29;

• 1 Malcesine, 1940 maggio 22; mittente: Vincenzo Bertuzzi; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale;

• 2 Malcesine, 1940 luglio 25; mittente: Vincenzo Bertuzzi; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale;

• 3 Malcesine, 1941 gennaio 30; mittenti: Tonina e Battista Bertuzzi; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; biglietto postale;

• 4 Malcesine, 1942 aprile 7; mittente: Lydia Bertuzzi; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; foglio singolo con busta;

• 5 Malcesine, 1942 ottobre 5; mittente: Vincenzo Bertuzzi; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale;

• 6 Malcesine, 1942 luglio 28; mittente: Vincenzo Bertuzzi; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale;

• 7 Malcesine, 1943 aprile 3; mittente: Famiglia Bertuzzi; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale;

• 8 Malcesine, 1943 maggio 10; mittenti: Tonina e Battista Bertuzzi; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale;

• 9 Malcesine, 1943 maggio 28; mittente: Battista Bertuzzi; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale;

• 10 Malcesine, 1946 agosto 29; mittente: Famiglia Bertuzzi; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale, scritta a macchina.

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Busta 13.

Corrispondenze familiari e di mittenti diversi. Contiene anche altri documenti.

Estremi: 1940 luglio 1 – 1949 ottobre 10;

• 1 Libretto per le abbreviazioni di corrispondenza ad uso delle stazioni ricetrasmittenti del Regio Esercito (Codice “G”);

• 2 Nalogo (Slovenia), 1940 luglio 1; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatari: Agnese e Giovanni Petrolli; bifoglio senza busta; note: luogo al tempo in provincia di Gorizia;

• 3 Malcesine, 1942 ottobre 28; mittente: Orazio Valentino; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; biglietto con busta;

• 4 Trento, 1944 aprile 19; mittente: Lina Paoli; destinatario: Giovanni Petrolli junior; luogo di destinazione: Monaco di Baviera (Germania); biglietto con busta; note: il recapito è relativo ad un campo di prigionia;

• 5 Mori, 1949 ottobre 10; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Agnese Petrolli; luogo di destinazione: Milano; cartolina postale.

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Busta 14 intitolata: “BONI MARIO, BONI GIOVANNI”.

Corrispondenze di Giovanni e Mario Boni inviate ai nonni Maria ed Emilio Boni e alla

Famiglia Petrolli.

Estremi: 1940 agosto 6 – 1946 marzo 26;

• 1 Brunico, 1940 agosto 6; mittente: Mario Boni; destinatari: Maria ed Emilio Boni; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 2 Posta militare, 1940 settembre 5; mittente: Mario Boni; destinatari: Maria ed Emilio Boni; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 3 Merano, 1942 novembre 1; mittente: Giovanni Boni; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 4 Merano, 1942 novembre 16; mittente: Giovanni Boni; destinatario: Emilio, Luigi, Giuseppe e Giovanni Petrolli junior; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale;

• 5 Posta militare, 1942 dicembre 11; mittente: Mario Boni; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 6 Posta militare, 1942 dicembre 19; mittente: Mario Boni; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 7 Posta militare, 1942 dicembre 25; mittente: Giovanni Boni; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale;

• 8 Posta militare, 1943 febbraio 10; mittente: Giovanni Boni; destinatario: Mario Boni; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 9 Posta militare, 1943 agosto 7; mittente: Giovanni Boni; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 10 Bolzano, 1946 marzo 5; mittente: Giovanni Boni; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale;

• 11 Bolzano, 1946 marzo 26; mittente: Giovanni Boni; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate.

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Busta 15 intitolata: “1941”.

Corrispondenze familiari di Giovanni Petrolli junior la maggior parte delle quali inviate

ai genitori Agnese e Giovanni Petrolli. Contiene anche altre corrispondenze.

Estremi: 1941 gennaio 1 – 1941 dicembre 29;

• 1 Posta militare, 1941 gennaio 1; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio con busta;

• 2 Posta militare, 1941 gennaio 4; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 3 Posta militare, 1941 gennaio 4; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale illustrata delle forze armate;

• 4 Posta militare, 1941 gennaio 8; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 5 Posta militare, 1941 gennaio 13; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 6 Posta militare, 1941 gennaio 17; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 7 Posta militare, 1941 gennaio 17; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 8 Posta militare, 1941 gennaio 18; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 9 Posta militare, 1941 gennaio 19; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 10 [s.l.], 1941 gennaio 20; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatari: Agnese, Giovanni e Luigi Petrolli; bifoglio senza busta;

• 11 Posta militare, 1941 gennaio 23; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatari: Agnese e Giovanni Petrolli; bifoglio senza busta;

• 12 Posta militare, 1941 gennaio 25; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 13 Posta militare, 1941 gennaio 26; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 14 Posta militare, 1941 gennaio 26; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

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• 15 Posta militare, 1941 gennaio 30; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 16 Posta militare, 1941 febbraio 20; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 17 [Albania], 1941 febbraio 23; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatari: Agnese e Giovanni Petrolli; bifoglio senza busta; note: data topica parziale desunta da contesto;

• 18 Posta militare, [1941] febbraio 26; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate; note: anno autografo: 1940 [sic.]; da timbro postale e da contenuto si ricava che l’anno in questione è il 1941;

• 19 [s.l.], 1941 febbraio 27; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatari: Agnese e Giovanni Petrolli; bifoglio senza busta;

• 20 Posta militare, 1941 marzo 2; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 21 Posta militare, 1941 marzo 9; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 22 Posta militare, 1941 marzo 10; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 23 Posta militare, 1941 marzo 10; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate, scritta a macchina;

• 24 Posta militare, 1941 marzo 11; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 25 Posta militare, 1941 marzo 12; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 26 Posta militare, 1941 marzo 13; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 27 Posta militare, 1941 marzo 14; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 28 Posta militare, 1941 marzo 16; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 29 Posta militare, 1941 marzo 18; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 30 Posta militare, 1941 marzo 19; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

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• 31 Posta militare, 1941 marzo 21; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 32 Posta militare, 1941 marzo 23; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 33 Posta militare, 1941 marzo 24; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 34 Posta militare, 1941 marzo 29; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 35 [Albania], 1941 aprile 1; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate; note: data topica parziale desunta da contesto;

• 36 [Albania], 1941 aprile 2; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate; note: data topica parziale desunta da contesto;

• 37 Posta militare, 1941 aprile 3; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 38 Posta militare, 1941 aprile 5; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 39 Posta militare, 1941 [aprile 10]; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate, scritta a macchina; note: data cronica desunta da timbro postale;

• 40 Posta militare, 1941 aprile 11; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 41 [s.l.], 1941 aprile 13; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatari: Agnese e Giovanni Petrolli; bifoglio senza busta; note: mancano le foto che dovevano essere allegate;

• 42 Posta militare, 1941 aprile 15; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 43 Posta militare, 1941 aprile 16; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 44 Posta militare, 1941 aprile 16; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 45 Posta militare, 1941 aprile 18; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale;

• 46 Posta militare, 1941 aprile 18; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

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• 47 Posta militare, 1941 aprile 20; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 48 Posta militare, 1941 aprile 24; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 49 Posta militare, 1941 aprile 27; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate, scritta a macchina;

• 50 Porto Edda (Albania), 1941 aprile 30; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 51 Porto Edda (Albania), 1941 aprile 30; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 52 Valona (Albania), 1941 maggio 6; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 53 Posta militare, 1941 maggio 7; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate, scritta a macchina;

• 54 [Scutari (Albania)], 1941 maggio 9; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate; note: data topica desunta da contesto;

• 55 Scutari (Albania), 1941 maggio 10; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 56 Scutari (Albania), 1941 maggio 12; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 57 Scutari (Albania), 1941 maggio 13; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 58 Scutari (Albania), 1941 maggio 15; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 59 Scutari (Albania), 1941 maggio 15; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 60 Scutari (Albania), 1941 maggio 16; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 61 Scutari (Albania), 1941 maggio 17; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 62 Scutari (Albania), 1941 maggio 19; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

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103

• 63 Scutari (Albania), 1941 maggio 23; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 64 Scutari (Albania), 1941 maggio 25; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 65 Scutari (Albania), 1941 maggio 27; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 66 Scutari (Albania), 1941 maggio 28; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 67 Scutari (Albania), 1941 maggio 30; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 68 Scutari (Albania), 1941 maggio 31; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 69 Scutari (Albania), 1941 giugno 2; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 70 Scutari (Albania), 1941 giugno 3; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 71 Posta militare, 1941 giugno 4; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 72 Posta militare, 1941 giugno 6; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 73 Posta militare, 1941 giugno 7; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 74 Posta militare, 1941 giugno 8; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 75 Posta militare, 1941 giugno 10; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 76 Kukes (Albania), 1941 giugno 12; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 77 Prizren (Serbia), 1941 giugno 15; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 78 Prizren (Serbia), 1941 giugno 16; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

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104

• 79 Prizren (Serbia), 1941 giugno 21; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Luigi Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 80 Prizren (Serbia), 1941 giugno 22; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 81 Prizren (Serbia), 1941 giugno 23; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 82 Prizren (Serbia), 1941 giugno 25; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 83 Prizren (Serbia), 1941 giugno 26; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 84 Prizren (Serbia), 1941 giugno 29; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 85 Prizren (Serbia), 1941 giugno 30; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 86 Prizren (Serbia), 1941 luglio 2; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 87 Posta militare, 1941 luglio 5; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 88 Prizren (Serbia), 1941 luglio 9; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 89 Prizren (Serbia), 1941 luglio 10; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 90 Prizren (Serbia), 1941 luglio 14; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 91 Prizren (Serbia), 1941 luglio 14; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 92 Prizren (Serbia), 1941 luglio 16; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 93 Prizren (Serbia), 1941 luglio 16; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 94 Prizren (Serbia), 1941 luglio 18; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

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• 95 Pec (Serbia), 1941 luglio 28; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; foglio singolo con busta;

• 96 Berane (Montenegro), 1941 agosto 10; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 97 [Lacovizza], 1941 agosto 10; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate; note: luogo non identificato con certezza, corrisponde probabilmente ad un luogo in Montenegro;

• 98 Berane (Montenegro), 1941 agosto 13; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Giuseppe Petrolli; luogo di destinazione: Bolzano; cartolina postale delle forze armate;

• 99 Berane (Montenegro), 1941 agosto 13; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 100 Prizren (Serbia), 1941 agosto 17; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 101 Prizren (Serbia), 1941 agosto 18; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 102 Prizren (Serbia), 1941 agosto 19; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 103 Posta militare, 1941 agosto 28; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 104 Scutari (Albania), 1941 agosto 28; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 105 Scutari (Albania), 1941 settembre 4; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 106 Scutari (Albania), 1941 settembre 10; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; foglio singolo con busta; note: mancano le foto che dovevano essere allegate;

• 107 Scutari (Albania), 1941 settembre 18; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 108 Posta militare, 1941 settembre 27; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 109 Posta militare, 1941 settembre 28; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 110 Durazzo (Albania), 1941 ottobre 2; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

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• 111 Durazzo (Albania), 1941 ottobre 8; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 112 Posta militare, 1941 ottobre 23; mittente: Mario De Conto; destinatario: Giovanni Petrolli junior; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 113 Bari, 1941 novembre 24; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatari: Agnese e Giovanni Petrolli; foglio singolo senza busta;

• 114 Posta militare, 1941 dicembre 3; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 115 Podgorica (Montenegro), 1941 dicembre 7; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 116 Podgorica (Montenegro), 1941 dicembre 10; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 117 Podgorica (Montenegro), 1941 dicembre 17; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 118 Podgorica (Montenegro), 1941 dicembre 18; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio con busta;

• 119 Scutari (Albania), 1941 dicembre [19]; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatari: Agnese e Giovanni Petrolli; foglio singolo senza busta; note: giorno parzialmente leggibile; dal contesto della lettera 15.120 si evince che il giorno in questione è probabilmente il 19;

• 120 Scutari (Albania), 1941 dicembre 29; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; foglio singolo con busta;

• 121 Posta militare, [s.d.]; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 122 Posta militare, [s.d.]; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate, scritta a macchina.

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Busta 16 intitolata: “PAPÀ 1941”.

Corrispondenze familiari di Emilio Petrolli la maggior parte delle quali inviate ai

genitori Agnese e Giovanni Petrolli. Contiene anche altri documenti e corrispondenze.

Estremi: 1941 gennaio 2 – 1942 settembre 16;

• 1 Posta militare, 1941 gennaio 2; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 2 Posta militare, 1941 gennaio 3; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 3 Posta militare, 1941 gennaio 5; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 4 Posta militare, 1941 gennaio 6; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 5 Posta militare, 1941 gennaio 7; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Luigi Petrolli; luogo di destinazione: Mori; foglio singolo con busta;

• 6 Posta militare, 1941 gennaio 9; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 7 Posta militare, 1941 gennaio 11; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 8 Posta militare, 1941 gennaio 15; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio con busta;

• 9 Posta militare, 1941 gennaio 15; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 10 Posta militare, 1941 gennaio 16; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 11 Posta militare, 1941 gennaio 16; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Giuseppe Petrolli; luogo di destinazione: Bolzano; cartolina postale delle forze armate;

• 12 [s.l.], 1941 gennaio 18; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; bifoglio senza busta;

• 13 Posta militare, 1941 gennaio 20; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 14 [s.l.], 1941 gennaio 23; mittente: Emilio Petrolli; destinatari: Agnese, Giovanni e Luigi Petrolli; bifoglio senza busta;

• 15 Posta militare, 1941 gennaio 24; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

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• 16 Posta militare, 1941 gennaio 26; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 17 Posta militare, 1941 gennaio 27; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 18 Posta militare, 1941 gennaio 28; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 19 Posta militare, 1941 gennaio 29; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 20 Posta militare, 1941 gennaio 30; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 21 Posta militare, 1941 gennaio 30; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Boni; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 22 Posta militare, 1941 gennaio 31; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 23 Posta militare, 1941 febbraio 1; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Agnese Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 24 Posta militare, 1941 febbraio 1; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 25 Posta militare, 1941 [febbraio] 6; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate; note: mese autografo: gennaio [sic.]; da timbro postale e da contenuto si ricava che il mese in questione è febbraio;

• 26 Posta militare, 1941 febbraio 10; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 27 Posta militare, 1941 febbraio 11; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 28 Posta militare, 1941 febbraio 12; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 29 Posta militare, 1941 febbraio 13; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 30 Posta militare, 1941 febbraio 14; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 31 Posta militare, 1941 febbraio 15; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

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• 32 Posta militare, 1941 febbraio 17; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 33 Posta militare, 1941 febbraio 18; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; foglio singolo con busta;

• 34 1941 febbraio 19; vaglia postale di Lire 500 spedito dal Banco di Napoli; note: il vaglia è di Emilio Petrolli come si evince dal contesto della lettera 16.36;

• 35 Posta militare, 1941 febbraio 20; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 36 Posta militare, 1941 febbraio 21; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; foglio singolo con busta, carta e busta intestate: Vincere! A cura dei Fasci della V Zona del P.N.F. (Campodazzo – Castelrotto – Fiè);

• 37 Posta militare, 1941 febbraio 23; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 38 Posta militare, 1941 febbraio 24; mittente: Valente [Daprà]; destinatario: Luigi Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio con busta; note: mittente desunto confrontando la grafia e il contesto con la cartolina postale 6.28;

• 39 Posta militare, 1941 febbraio 25; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 40 [s.l.], 1941 febbraio 26; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: [Famiglia Petrolli]; foglio singolo senza busta, carta intestata: Vincere! A cura dei Fasci della V Zona del P.N.F. (Campodazzo – Castelrotto – Fiè); note: destinatario desunto da contesto;

• 41 Posta militare, 1941 febbraio 27; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; foglio singolo con busta, carta e busta intestate: Vincere! A cura dei Fasci della V Zona del P.N.F. (Campodazzo – Castelrotto – Fiè);

• 42 Posta militare, 1941 marzo 1; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 43 Posta militare, 1941 marzo 2; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 44 Posta militare, 1941 marzo 3; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 45 Posta militare, 1941 marzo 7; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 46 Posta militare, 1941 marzo 8; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Luigi Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio e foglio singolo con busta;

• 47 Posta militare, 1941 marzo 10; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 48 Posta militare, 1941 marzo 14; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

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• 49 Posta militare, 1941 marzo 15; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 50 Posta militare, 1941 marzo 17; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 51 Posta militare, 1941 marzo 18; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 52 Posta militare, 1941 marzo 19; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio con busta; note: manca la foto che doveva essere allegata;

• 53 Posta militare, 1941 marzo 20; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 54 Posta militare, 1941 marzo 21; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 55 Posta militare, 1941 marzo 21; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Giuseppe Petrolli; luogo di destinazione: Bolzano; cartolina postale delle forze armate;

• 56 Posta militare, 1941 marzo 22; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 57 Posta militare, 1941 marzo 23; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 58 Posta militare, 1941 marzo 26; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 59 Posta militare, 1941 marzo 28; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Luigi Petrolli; luogo di destinazione: Mori; foglio singolo con busta;

• 60 Posta militare, 1941 aprile 3; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 61 Posta militare, 1941 aprile 6; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Luigi Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio con busta;

• 62 Posta militare, 1941 aprile 7; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 63 Posta militare, 1941 aprile 8; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 64 Posta militare, 1941 aprile 10; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; foglio singolo con busta;

• 65 Posta militare, 1941 aprile 13; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 66 Posta militare, 1941 aprile 14; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

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• 67 Posta militare, [1941 aprile 15]; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate; note: data cronica ricavata da timbro postale; in calce saluti di alcuni amici sottoufficiali;

• 68 Posta militare, 1941 aprile 15; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 69 Posta militare, 1941 aprile 17; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 70 Posta militare, 1941 aprile 19; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 71 Posta militare, 1941 aprile 20; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Luigi Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 72 Posta militare, 1941 aprile 28; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Luigi Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 73 Posta militare, 1941 aprile 30; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 74 Posta militare, 1941 maggio 2; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 75 Posta militare, 1941 maggio 6; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 76 Posta militare, 1941 maggio 9; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 77 Posta militare, 1941 maggio 12; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 78 Posta militare, 1941 maggio 13; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 79 Posta militare, 1941 maggio 15; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 80 Posta militare, 1941 maggio 17; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate; note: in calce saluti del nipote Mario;

• 81 Posta militare, 1941 maggio 19; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate; note: in calce saluti del nipote Mario;

• 82 Posta militare, 1941 maggio 19; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Luigi Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

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• 83 Posta militare, 1941 maggio 23; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 84 Posta militare, 1941 maggio 27; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate; note: in calce saluti del nipote Mario;

• 85 Posta militare, 1941 giugno 3; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 86 Posta militare, 1941 giugno 8; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 87 Posta militare, 1941 giugno 14; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 88 Posta militare, 1941 giugno 16; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio con busta;

• 89 Posta militare, 1941 giugno 19; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 90 Posta militare, 1941 giugno 20; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Luigi Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 91 Posta militare, 1941 giugno 20; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 92 Posta militare, 1941 giugno 21; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 93 Posta militare, 1941 giugno 26; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio con busta;

• 94 Posta militare, 1941 giugno 29; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 95 Posta militare, 1941 luglio 5; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 96 Posta militare, 1941 luglio 11; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Luigi Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 97 Posta militare, 1941 luglio 12; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 98 Posta militare, 1941 luglio 24; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 99 Posta militare, 1941 agosto 2; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Giuseppe Petrolli; luogo di destinazione: Bolzano; cartolina postale delle forze armate;

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• 100 Posta militare, 1941 agosto 5; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 101 Posta militare, 1941 agosto 9; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 102 Posta militare, 1941 agosto 16; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 103 Posta militare, 1941 agosto 18; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 104 [s.l.], 1941 agosto 28; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; bifoglio senza busta;

• 105 Posta militare, 1941 agosto 29; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio con busta;

• 106 Posta militare, 1941 agosto 30; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 107 Posta militare, 1941 settembre 2; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; biglietto con busta;

• 108 Posta militare, 1941 settembre 3; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 109 Posta militare, 1941 settembre 3; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Giuseppe Petrolli; luogo di destinazione: Bolzano; cartolina postale delle forze armate;

• 110 Posta militare, 1941 settembre 4; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 111 Posta militare, 1941 settembre 7; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 112 Posta militare, 1941 settembre 10; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 113 Posta militare, 1941 settembre 12; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Luigi Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 114 Posta militare, 1941 settembre 12; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 115 Posta militare, 1941 settembre 15; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 116 Posta militare, 1941 settembre 17; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

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• 117 Posta militare, 1941 settembre 19; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 118 Posta militare, 1941 settembre 21; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 119 Posta militare, 1941 settembre 23; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 120 Posta militare, 1941 ottobre 2; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 121 Posta militare, 1941 ottobre 5; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli junior; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 122 Mori, 1941 ottobre 6; mittente: Luigi Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli junior; luogo di destinazione: Comando Battaglione Val Natisone; foglio singolo con busta; note: lettera reindirizzata verso Mori;

• 123 Posta militare, 1941 ottobre 9; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli junior; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 124 Posta militare, 1941 ottobre 12; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 125 Posta militare, 1941 ottobre 13; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 126 Posta militare, 1941 ottobre 16; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Giuseppe Petrolli; luogo di destinazione: Bolzano; cartolina postale delle forze armate;

• 127 Posta militare, 1941 ottobre 16; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 128 [s.l.], 1941 ottobre 19; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: [Famiglia Petrolli]; bifoglio senza busta; note: destinatario desunto da contesto;

• 129 Posta militare, 1941 ottobre 21; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 130 Posta militare, 1941 ottobre 25; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 131 Posta militare, 1941 ottobre 27; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 132 Posta militare, 1941 ottobre 30; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

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• 133 Posta militare, 1941 ottobre 31; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 134 [s.l.], 1941 ottobre 31; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Luigi Petrolli; foglio singolo senza busta;

• 135 Roma, 1941 novembre 4; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; foglio singolo con busta;

• 136 Roma, 1941 novembre 9; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: [Famiglia Petrolli]; bifoglio senza busta; note: destinatario desunto da contesto;

• 137 Roma, 1941 novembre 23; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 138 Roma, 1941 novembre 30; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; foglio singolo con busta;

• 139 Roma, 1941 dicembre 11; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Luigi Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 140 Roma, 1941 dicembre 24; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; biglietto postale delle forze armate;

• 141 Roma, 1941 dicembre 28; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; biglietto postale delle forze armate;

• 142 Roma, 1942 gennaio 4; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: [Famiglia Petrolli]; luogo di destinazione: Mori; bifoglio senza busta; note: destinatario desunto da contesto;

• 143 Mori, 1942 gennaio 5; mittente: Luigi Petrolli; destinatario: [Giuseppe Petrolli]; luogo di destinazione: Bolzano; cartolina postale; note: destinatario desunto da contesto;

• 144 Fortezza, 1942 febbraio 18; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; biglietto postale;

• 145 Brunico, 1942 febbraio 25; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; biglietto postale;

• 146 Mori, 1942 settembre 16; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Giuseppe Petrolli; luogo di destinazione: Bolzano; cartolina postale;

• 147 [s.l., s.d.]; mittente: Amalia; senza destinatario; biglietto.

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Busta 17 intitolata: “1942”.

Corrispondenze familiari di Giovanni Petrolli junior la maggior parte delle quali inviate

ai genitori Agnese e Giovanni Petrolli.

Estremi: 1942 gennaio 5 – 1942 dicembre 16;

• 1 Scutari (Albania), 1942 gennaio 5; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 2 Scutari (Albania), 1942 gennaio 5; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 3 Scutari (Albania), 1942 gennaio 17; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio con busta;

• 4 Scutari (Albania), 1942 gennaio 18; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 5 Scutari (Albania), 1942 gennaio 26; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; foglio singolo con busta;

• 6 Scutari (Albania), 1942 febbraio 1; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 7 Scutari (Albania), 1942 febbraio 1; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 8 Scutari (Albania), 1942 febbraio 6; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio con busta;

• 9 Scutari (Albania), 1942 febbraio 13; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; biglietto postale delle forze armate;

• 10 Scutari (Albania), 1942 febbraio 17; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 11 Scutari (Albania), 1942 febbraio 24; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 12 Scutari (Albania), 1942 febbraio 27; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 13 Scutari (Albania), 1942 marzo 2; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 14 Scutari (Albania), 1942 marzo 6; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

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• 15 Scutari (Albania), 1942 marzo 10; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 16 Posta militare, 1942 marzo 11; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 17 Posta militare, 1942 marzo 15; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 18 Posta militare, 1942 marzo 23; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 19 Posta militare, 1942 marzo 23; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; foglio singolo con busta;

• 20 Posta militare, 1942 aprile 5; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; biglietto postale delle forze armate;

• 21 Posta militare, 1942 aprile 14; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 22 Visegrad (Bosnia Erzegovina), 1942 aprile 17; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 23 Visegrad (Bosnia Erzegovina), 1942 aprile 19; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 24 Visegrad (Bosnia Erzegovina), 1942 aprile 20; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 25 Posta militare, 1942 aprile 22; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 26 Posta militare, 1942 aprile 25; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate, scritta a macchina;

• 27 Visegrad (Bosnia Erzegovina), 1942 aprile 26; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 28 Visegrad (Bosnia Erzegovina), 1942 aprile 28; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio con busta;

• 29 Posta militare, 1942 maggio 8; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 30 Posta militare, 1942 maggio 11; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Luigi Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

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• 31 Posta militare, 1942 maggio 13; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 32 Posta militare, 1942 maggio 14; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 33 Posta militare, 1942 maggio 15; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 34 Visegrad (Bosnia Erzegovina), 1942 maggio 19; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 35 Posta militare, 1942 maggio 20; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 36 Posta militare, 1942 maggio 23; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 37 Posta militare, 1942 maggio 23; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 38 Posta militare, 1942 maggio 27; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 39 Posta militare, 1942 maggio 30; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 40 Posta militare, 1942 maggio 31; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate, scritta a macchina;

• 41 Posta militare, 1942 giugno 2; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 42 Posta militare, 1942 giugno 3; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 43 Posta militare, 1942 giugno 4; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 44 Posta militare, 1942 giugno 12; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Giuseppe Petrolli; luogo di destinazione: Bolzano; cartolina postale delle forze armate;

• 45 Posta militare, 1942 giugno 14; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 46 Posta militare, 1942 giugno 17; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

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• 47 Posta militare, 1942 giugno 17; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 48 Posta militare, 1942 giugno 25; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 49 Posta militare, 1942 giugno 27; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 50 Posta militare, 1942 giugno 28; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 51 Posta militare, 1942 luglio 8; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 52 Posta militare, 1942 luglio 12; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 53 Posta militare, 1942 luglio 12; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 54 Posta militare, 1942 luglio 16; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 55 Posta militare, 1942 luglio 18; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 56 Posta militare, 1942 luglio 23; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 57 Scalnizza (Croazia), 1942 agosto 3; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate; note: luogo al tempo in provincia di Fiume;

• 58 [Giordani], 1942 agosto 13; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate; note: luogo non identificato con certezza, corrisponde ad un luogo in Italia;

• 59 Padova, 1942 agosto 15; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 60 Aosta, 1942 agosto 17; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatari: Agnese e Giovanni Petrolli; bifoglio senza busta;

• 61 Aosta, 1942 agosto 20; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 62 Aosta, 1942 agosto 22; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

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• 63 Aosta, 1942 agosto 22; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 64 Aosta, 1942 agosto 31; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 65 Aosta, 1942 settembre 1; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 66 Aosta, 1942 settembre 1; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 67 Aosta, 1942 settembre 26; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 68 Aosta, 1942 settembre 28; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 69 Aosta, 1942 [ottobre] 7; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate; note: mese autografo: agosto [sic.]; da timbro postale e da contenuto si ricava che il mese in questione è ottobre;

• 70 Aosta, 1942 ottobre 10; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 71 Aosta, 1942 ottobre 15; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 72 Bolzano, 1942 dicembre 15; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale;

• 73 Bolzano, 1942 dicembre 16; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale.

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Busta 18 intitolata: “LETTERE ZIO GINO DAL 17/1/42 AL 30/12/42”.

Corrispondenze familiari di Luigi Petrolli la maggior parte delle quali inviate ai genitori

Agnese e Giovanni Petrolli.

Estremi: 1942 gennaio 17 – 1942 dicembre 30;

• 1 Trento, 1942 gennaio 17; mittente: Luigi Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale;

• 2 Trento, 1942 gennaio 21; mittente: Luigi Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 3 [s.l.], 1942 gennaio 21; mittente: Luigi Petrolli; destinatario: Agnese Petrolli; foglio singolo senza busta; note: data cronica apposta da altra mano;

• 4 Trento, 1942 febbraio 1; mittente: Luigi Petrolli; destinatari: Agnese e Giovanni Petrolli; foglio singolo senza busta;

• 5 Trento, 1942 febbraio 13; mittente: Luigi Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale;

• 6 Trento, 1942 febbraio 14; mittente: Luigi Petrolli; destinatari: Agnese e Giovanni Petrolli; bifoglio senza busta; note: mancano le foto che dovevano essere allegate;

• 7 Trento, 1942 febbraio 23; mittente: Luigi Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale;

• 8 Trento, 1942 febbraio 25; mittente: Luigi Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale;

• 9 Trento, 1942 febbraio 25; mittente: Luigi Petrolli; destinatario: Giuseppe Petrolli; luogo di destinazione: Bolzano; cartolina postale;

• 10 Trento, 1942 marzo 1; mittente: Luigi Petrolli; destinatari: Agnese e Giovanni Petrolli; bifoglio senza busta;

• 11 Trento, 1942 marzo 12; mittente: Luigi Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale;

• 12 Corvara in Badia, 1942 marzo 22; mittente: Luigi Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio con busta;

• 13 Corvara in Badia, 1942 marzo 26; mittente: Luigi Petrolli; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 14 Corvara in Badia, 1942 aprile 1; mittente: Luigi Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale;

• 15 Corvara in Badia, 1942 aprile 2; mittente: Luigi Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio con busta;

• 16 Predazzo, 1942 aprile 23; mittente: Luigi Petrolli; destinatari: Agnese e Giovanni Petrolli; foglio singolo senza busta;

• 17 Predazzo, 1942 aprile 29; mittente: Luigi Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale;

• 18 Predazzo, 1942 maggio 6; mittente: Luigi Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale;

• 19 Predazzo, 1942 maggio 20; mittente: Luigi Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio con busta, carta e busta intestate: Dopolavoro Forze Armate P.N.F.;

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• 20 Predazzo, 1942 maggio 25; mittente: Luigi Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; foglio singolo con busta, carta e busta intestate: Dopolavoro Forze Armate P.N.F.;

• 21 Predazzo, 1942 giugno 1; mittente: Luigi Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale;

• 22 Predazzo, 1942 giugno 10; mittente: Luigi Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 23 Predazzo, 1942 giugno 17; mittente: Luigi Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale;

• 24 [Predazzo], 1942 giugno 29; mittente: Luigi Petrolli; destinatari: Agnese e Giovanni Petrolli; bifoglio senza busta, carta intestata: Partito Nazionale Fascista Direttorio Nazionale Ufficio Combattenti; note: data topica ricavata da contesto;

• 25 Predazzo, 1942 luglio 6; mittente: Luigi Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; bifoglio senza busta;

• 26 Predazzo, 1942 luglio 9; mittente: Luigi Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale;

• 27 Predazzo, 1942 luglio 14; mittente: Luigi Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale;

• 28 [Gorizia, 1942 agosto 8]; mittente: Luigi Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale; note: data ricavata da timbro postale;

• 29 Gorizia, 1942 agosto 11; mittente: Luigi Petrolli; destinatari: Agnese e Giovanni Petrolli; bifoglio senza busta;

• 30 [s.l.], 1942 agosto 21; mittente: Luigi Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; foglio singolo con busta, carta e busta intestate: Partito Nazionale Fascista Direttorio Nazionale Ufficio Combattenti;

• 31 Posta militare, 1942 agosto 26; mittente: Luigi Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio con busta;

• 32 Posta militare, 1942 agosto 31; mittente: Luigi Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio con busta;

• 33 Posta militare, 1942 settembre 4; mittente: Luigi Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio con busta; note: in calce saluti di Claudio Mazzurana;

• 34 Posta militare, 1942 settembre 11; mittente: Luigi Petrolli; destinatario: Giuseppe Petrolli; luogo di destinazione: Bolzano; cartolina postale delle forze armate;

• 35 Posta militare, 1942 settembre 11; mittente: Luigi Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; foglio singolo con busta; note: in calce saluti di Claudio Mazzurana;

• 36 Posta militare, 1942 settembre 16; mittente: Luigi Petrolli; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 37 Posta militare, 1942 settembre 26; mittente: Luigi Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; biglietto postale delle forze armate;

• 38 Posta militare, 1942 settembre 27; mittente: Luigi Petrolli; destinatario: Emilio Petrolli; bifoglio senza busta;

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• 39 Posta militare, 1942 ottobre 4; mittente: Luigi Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 40 Posta militare, 1942 ottobre 9; mittente: Luigi Petrolli; destinatario: Emilio Petrolli; foglio singolo senza busta;

• 41 Posta militare, 1942 ottobre 16; mittente: Luigi Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate; note: in calce saluti di altri amici;

• 42 Posta militare, 1942 ottobre 17; mittente: Luigi Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; foglio singolo con busta;

• 43 Posta militare, 1942 ottobre 20; mittente: Luigi Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; foglio singolo con busta;

• 44 Posta militare, 1942 ottobre 24; mittente: Luigi Petrolli; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; foglio singolo con busta; note: in calce saluti di Remo Rizzardi;

• 45 Posta militare, 1942 ottobre 30; mittente: Luigi Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; biglietto postale delle forze armate;

• 46 Posta militare, 1942 ottobre 31; mittente: Luigi Petrolli; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 47 Posta militare, 1942 novembre 8; mittente: Luigi Petrolli; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 48 Posta militare, 1942 novembre 8; mittente: Luigi Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale;

• 49 Posta militare, 1942 novembre 14; mittente: Luigi Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; n°2 fogli singoli con busta;

• 50 Posta militare, 1942 novembre 23; mittente: Luigi Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale;

• 51 Posta militare, 1942 novembre 28; mittente: Luigi Petrolli; destinatari: Agnese e Giovanni Petrolli; bifoglio senza busta; note: in calce saluti di Claudio Mazzurana;

• 52 Posta militare, 1942 dicembre 4; mittente: Luigi Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 53 Posta militare, 1942 dicembre 7; mittente: Luigi Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli junior; luogo di destinazione: Mori; foglio singolo con busta;

• 54 Posta militare, 1942 dicembre 13; mittente: Luigi Petrolli; destinatario: [Emilio Petrolli]; n°2 fogli singoli con busta; note: destinatario desunto da contesto; la lettera era inserita nella busta 18.58;

• 55 Posta militare, 1942 dicembre 20; mittente: Luigi Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate; note: in calce saluti di altri amici;

• 56 Posta militare, [1942 dicembre 20]; mittente: Luigi Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale illustrata delle forze armate; note: data cronica desunta da timbro postale;

• 57 Posta militare, 1942 dicembre 30; mittente: Luigi Petrolli; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

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• 58 [s.l., s.d.]; mittente: Luigi Petrolli; destinatario: [Famiglia Petrolli]; luogo di destinazione: Mori; busta senza lettera, intestata: Partito Nazionale Fascista Direttorio Nazionale Ufficio Combattenti; note: il mittente ha scritto sul verso della busta; destinatario desunto da contesto; nella busta era inserita la lettera 18.54 ma dal contesto e dalle note apposte da altra mano si evince che le due unità sono da ritenersi separate.

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Busta 19 intitolata: “RAGAZZE DI PAPÀ E LETTERE D’ADDIO”.

Corrispondenze di mittenti donne inviate ad Emilio Petrolli.

Estremi: 1942 febbraio 15 – 1944 febbraio 12;

• 1 Fortezza, 1942 febbraio 15; mittente: Gina; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; foglio singolo con busta;

• 2 [Mori], 1942 marzo 28; mittente: Elisa [Gottardi]; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio con busta; note: data topica ricavata da timbro postale ma non certa in quanto il timbro può essere relativo all’arrivo a destinazione della lettera; mittente desunto da grafia;

• 3 [Brunico, 1942 marzo 29]; mittente: […]; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; biglietto con busta; note: data ricavata da timbro postale;

• 4 Brunico, 1942 maggio 15; mittente: […]; destinatario: Emilio Petrolli; foglio singolo senza busta;

• 5 [Serravalle all’Adige (Ala)], 1942 luglio 18; mittente: Elisa Gottardi; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; biglietto con busta; note: data topica ricavata da timbro postale;

• 6 [Mori], 1942 settembre 4; mittente: Elisa Gottardi; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio con busta; note: data topica ricavata da timbro postale ma non certa in quanto il timbro può essere relativo all’arrivo a destinazione della lettera;

• 7 Capitignano; 1942 settembre 5; mittente: Marisa; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; bifoglio con busta;

• 8 [s.l.], 1942; mittente: Elisa [Gottardi]; destinatario: Emilio Petrolli; biglietto; note: biglietto datato 31 1942; mittente desunto da grafia;

• 9 Brunico, [1943 aprile 25]; mittente: Lorena Moschen; destinatari: Emilio e Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; biglietto con busta; note: data cronica “Pasqua 1943” ricavata da A. Cappelli, Cronologia cronografia e calendario perpetuo, Milano, 1983;

• 10 Brescia, 1943 dicembre 5; mittente: Lia Testani; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; foglio singolo con busta;

• 11 Brescia, 1944 febbraio 12; mittente: Lia Testani; destinatario: Emilio Petrolli; luogo di destinazione: Mori; biglietto con busta;

• 12 Brunico, [s.d.]; mittente: […]; destinatario: Emilio Petrolli; bifoglio senza busta;

• 13 [s.l., s.d.]; mittente: Dolores; destinatario: Emilio Petrolli; foglio singolo senza busta; note: in calce saluti di molti altri amici.

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Busta 20 intitolata: “LETTERE DI NONNO GIOVANNI, PAPÀ E ZIO GIANNI

SCRITTE A ZIO GINO MA RIMANDATE INDIETRO AL MITTENTE PERCHÈ

ZIO GINO NON SI TROVAVA PIÙ. 29/12/42, 4/1/43, 6/2/43, 8/2/43”.

Corrispondenze familiari inviate a Luigi Petrolli ma ritornate al mittente.

Estremi: 1942 dicembre 29 – 1943 febbraio 8;

• 1 [Mori, 1942] dicembre 29; mittenti: Agnese e Giovanni Petrolli; destinatario: Luigi Petrolli; luogo di destinazione: Comando Battaglione Vicenza 60ª Compagnia; bifoglio con busta; note: data ricavata da timbro postale; in calce saluti del cugino Nello;

• 2 Mori, 1943 gennaio 4; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Luigi Petrolli; foglio singolo senza busta;

• 3 Mori, 1943 febbraio 6; mittente: Emilio Petrolli; destinatario: Luigi Petrolli; luogo di destinazione: Comando Battaglione Vicenza 60ª Compagnia; bifoglio con busta;

• 4 Mori, 1943 febbraio 8; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Luigi Petrolli; foglio singolo senza busta.

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Busta 21 intitolata: “1943”.

Corrispondenze familiari di Giovanni Petrolli junior la maggior parte delle quali inviate

ai genitori Agnese e Giovanni Petrolli. Contiene anche altri documenti e

corrispondenze.

Estremi: 1943 gennaio 15 – 1943 agosto 12;

• 1 Bolzano, 1943 gennaio 15; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale;

• 2 Bolzano, [1943] gennaio 20; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale; note: anno autografo: 1942 [sic.]; da timbro postale e da contenuto si ricava che l’anno in questione è il 1943;

• 3 Bolzano, 1943 gennaio 25; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale;

• 4 Bolzano, 1943 gennaio 29; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale;

• 5 Bolzano, 1943 febbraio 2; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; foglio singolo con busta;

• 6 Trento, 1943 febbraio 17; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 7 Trento, 1943 febbraio 24; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; foglio singolo con busta, busta intestata: 11° Reggimento Alpini Truppe al Deposito;

• 8 Trento, 1943 febbraio 26; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 9 Trento, 1943 marzo 2; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 10 Trento, 1943 marzo 4; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 11 Trento, 1943 marzo 5; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 12 Trento, 1943 marzo 5; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 13 [Calabria], 1943 marzo 9; mittente: Giovanni Boni; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate; note: data topica parziale desunta da contesto;

• 14 Trento, 1943 marzo 18; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

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• 15 Trento, 1943 marzo 20; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; foglio singolo con busta;

• 16 Trento, 1943 marzo 23; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Giovanni Petrolli; foglio singolo senza busta;

• 17 Forte San Mattia (Verona), 1943 aprile 1; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; foglio singolo con busta, carta e busta intestate: Forte San Leonardo Verona;

• 18 Posta militare, 1943 aprile 15; mittente: Luigi Bertolini; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 19 San Michele (Verona), 1943 aprile 21; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; foglio singolo con busta;

• 20 Trento, 1943 aprile 29; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; foglio singolo con busta;

• 21 Brunico, 1943 maggio 8; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; foglio singolo con busta;

• 22 Brunico, 1943 maggio 11; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatari: Agnese e Giovanni Petrolli; foglio singolo senza busta;

• 23 Brunico, 1943 maggio 14; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatari: Agnese e Giovanni Petrolli; foglio singolo senza busta;

• 24 Brunico, 1943 maggio 24; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; foglio singolo con busta;

• 25 Brunico, 1943 maggio 26; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 26 Brunico, 1943 maggio 26; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate, scritta a macchina;

• 27 Brunico, 1943 maggio 26; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Giuseppe Petrolli; luogo di destinazione: Bolzano; cartolina postale delle forze armate;

• 28 Brunico, 1943 maggio 29; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 29 Brunico, 1943 maggio 31; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 30 Brunico, 1943 giugno 1; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 31 Brunico, 1943 giugno 6; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 32 Brunico, 1943 giugno 8; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Giuseppe Petrolli; luogo di destinazione: Bolzano; foglio singolo con busta;

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• 33 Brunico, 1943 giugno 10; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 34 Brunico, 1943 giugno 13; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale;

• 35 Posta militare, 1943 giugno 30; mittente: Gino Staderini; destinatario: Giovanni Petrolli junior; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 36 Brunico, 1943 luglio 8; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 37 Brunico, 1943 luglio 9; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 38 Brunico, 1943 luglio 13; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale delle forze armate;

• 39 Trento, 1943 agosto 6; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; foglio singolo con busta;

• 40 1943 agosto 7; ricevuta di vaglia telegrafico di Lire 100 spedito da Giovanni Petrolli per conto di Giovanni Petrolli junior;

• 41 Trento, 1943 agosto 12; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; foglio singolo con busta.

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Busta 22 intitolata: “2 LETTERE DI RISPOSTA (NEGATIVA) PER INFORMAZIONI

DAL FRONTE RUSSO”.

Corrispondenze di mittenti diversi inviate a Giovanni Petrolli per informazioni sul figlio

Luigi.

Estremi: 1943 aprile 8 – 1946 agosto 6;

• 1 Novoledo (Villaverla), 1943 aprile 8; mittente: Luigi Mioni; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; foglio singolo con busta;

• 2 Concorezzo (Milano), 1946 agosto 6; mittente: Mario Zotti; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; foglio singolo con busta; note: manca la foto che doveva essere allegata.

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Busta 23 intitolata: “1944”.

Corrispondenze familiari di Giovanni Petrolli junior la maggior parte delle quali inviate

ai genitori Agnese e Giovanni Petrolli. Contiene anche altre corrispondenze di mittenti

diversi ricevute da Giovanni Petrolli junior.

Estremi: 1944 aprile 1 – 1944 settembre 23;

• 1 Monaco di Baviera (Germania), 1944 aprile 1; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale; note: il mittente scrive da un campo di prigionia;

• 2 Monaco di Baviera (Germania), 1944 aprile 2; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale; note: il mittente scrive da un campo di prigionia;

• 3 Monaco di Baviera (Germania), 1944 aprile 8; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale; note: il mittente scrive da un campo di prigionia;

• 4 Monaco di Baviera (Germania), 1944 aprile 10; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatari: Agnese e Giovanni Petrolli; foglio singolo senza busta; note: il mittente scrive da un campo di prigionia;

• 5 Monaco di Baviera (Germania), 1944 aprile 12; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale; note: il mittente scrive da un campo di prigionia;

• 6 Monaco di Baviera (Germania), 1944 aprile 13; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale; note: il mittente scrive da un campo di prigionia;

• 7 Monaco di Baviera (Germania), 1944 aprile 14; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale; note: il mittente scrive da un campo di prigionia;

• 8 Monaco di Baviera (Germania), 1944 aprile 14; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale; note: il mittente scrive da un campo di prigionia;

• 9 Mori, 1944 aprile 14; mittente: Pina Benedetti; destinatario: Giovanni Petrolli junior; luogo di destinazione: Monaco di Baviera (Germania); cartolina postale; note: il recapito è relativo ad un campo di prigionia;

• 10 Monaco di Baviera (Germania), 1944 aprile 17; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale; note: il mittente scrive da un campo di prigionia;

• 11 [Mori], 1944 aprile 26; mittente: Margherita Chizzola; destinatario: Giovanni Petrolli junior; luogo di destinazione: Monaco di Baviera (Germania); cartolina postale; note: data topica ricavata da timbro postale; il recapito è relativo ad un campo di prigionia;

• 12 Mori, 1944 aprile 27; mittente: Pina Benedetti; destinatario: Giovanni Petrolli junior; luogo di destinazione: Monaco di Baviera (Germania); foglio singolo con busta; note: il recapito è relativo ad un campo di prigionia;

• 13 Monaco di Baviera (Germania), 1944 aprile 29; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina

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postale; note: il mittente scrive da un campo di prigionia; cartolina ritornata al mittente;

• 14 Mori, 1944 maggio 3; mittente: Bruna; destinatario: Giovanni Petrolli junior; luogo di destinazione: Monaco di Baviera (Germania); cartolina postale; note: il recapito è relativo ad un campo di prigionia;

• 15 Monaco di Baviera (Germania), 1944 maggio 5; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale; note: il mittente scrive da un campo di prigionia;

• 16 Mori, 1944 maggio 8; mittente: Fulvio Benedetti; destinatario: Giovanni Petrolli junior; luogo di destinazione: Monaco di Baviera (Germania); cartolina postale; note: il recapito è relativo ad un campo di prigionia; in calce saluti di altri amici;

• 17 Monaco di Baviera (Germania), 1944 maggio 15; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale; note: il mittente scrive da un campo di prigionia;

• 18 Mori, 1944 maggio 15; mittente: Pina Benedetti; destinatario: Giovanni Petrolli junior; luogo di destinazione: Monaco di Baviera (Germania); foglio singolo con busta; note: il recapito è relativo ad un campo di prigionia;

• 19 Trento, 1944 maggio 16; mittente: Lina Paoli; destinatario: Giovanni Petrolli junior; luogo di destinazione: Monaco di Baviera (Germania); foglio singolo con busta; note: il recapito è relativo ad un campo di prigionia;

• 20 Monaco di Baviera (Germania), 1944 maggio 22; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Famiglia Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale; note: il mittente scrive da un campo di prigionia;

• 21 Mori, 1944 maggio 22; mittente: Pina Benedetti; destinatario: Giovanni Petrolli junior; luogo di destinazione: Monaco di Baviera (Germania); foglio singolo con busta; note: il recapito è relativo ad un campo di prigionia;

• 22 Monaco di Baviera (Germania), 1944 agosto 7; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; biglietto postale, intestato: Gerichtsgefängnis Cornelius; note: il mittente scrive dal carcere del tribunale;

• 23 Monaco di Baviera (Germania), [1944] agosto 31; mittente: Pompilio Miori; destinatario: Giovanni Petrolli; luogo di destinazione: Mori; cartolina postale; note: data cronica ricavata da timbro postale; il mittente scrive da un campo di prigionia; in calce saluti di Giovanni Petrolli junior;

• 24 Monaco di Baviera (Germania), 1944 settembre 5; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: [Pompilio Miori]; foglio singolo senza busta; note: destinatario desunto da contesto e chiamato Cesare dal mittente;

• 25 Monaco di Baviera (Germania), 1944 settembre 23; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Pompilio Miori; luogo di destinazione: Monaco di Baviera (Germania); biglietto postale, intestato: Gefängnisse München; note: il mittente scrive da un carcere; il recapito è relativo ad un campo di prigionia;

• 26 Monaco di Baviera (Germania), [s.d.]; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: [Pompilio Miori]; foglio singolo senza busta; note: destinatario desunto da contesto e chiamato Cesare dal mittente; dal contesto si desume che il mittente scrive da un carcere;

• 27 [s.l., s.d.]; mittente: Giovanni Petrolli junior; destinatario: Giovanni Petrolli; foglio singolo senza busta.

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7. INDICI

7.1. INDICE DELLE LOCALITÀ DI PROVENIENZA

Alba 9.9, 9.10, 9.11, 9.12, 9.13, 9.14, 9.15, 9.16, 9.17 Albania 2.11, 6.6, 6.35, 6.37, 15.17, 15.35, 15.36 Alessandria 10.21 Aosta 17.60, 17.61, 17.62, 17.63, 17.64, 17.65, 17.66, 17.67, 17.68, 17.69, 17.70, 17.71 Asiago 4.1 Avon (Stati Uniti d’America) 7.9, 7.10, 7.11 Bari 15.113 Berane (Montenegro) 15.96, 15.98, 15.99 Besagno (Mori) 6.68 Bologna 2.17, 4.12 Bolzano 2.32, 4.29, 4.60, 6.8, 6.14, 6.16, 6.17, 6.64, 7.2, 7.3, 7.4, 7.5, 7.6, 7.7, 7.8, 7.12,

7.13, 7.14, 7.15, 7.16, 7.17, 7.18, 7.20, 7.21, 7.25, 7.26, 7.28, 7.30, 7.34, 7.38, 7.39, 7.40, 7.41, 7.42, 7.43, 7.44, 7.45, 7.46, 7.47, 7.48, 7.49, 7.50, 7.51, 7.53, 7.54, 7.55, 7.56, 7.57, 7.59, 7.60, 7.61, 7.62, 7.63, 7.64, 7.65, 7.66, 7.67, 7.68, 7.69, 7.70, 7.71, 7.72, 7.73, 7.74, 7.75, 7.76, 7.77, 7.78, 7.79, 7.80, 7.81, 7.82, 7.83, 7.84, 7.85, 7.88, 7.89, 8.1, 8.2, 8.3, 8.4, 8.5, 8.6, 8.7, 9.68, 11.1, 14.10, 14.11, 17.72, 17.73, 21.1, 21.2, 21.3, 21.4, 21.5

Bracciano 4.15 Brentonico 6.63 Brescia 4.49, 4.53, 19.10, 19.11 Bressanone 7.37 Brunico 4.2, 4.17, 4.19, 4.34, 5.2, 5.3, 5.4, 5.5, 5.6, 5.7, 5.8, 5.10, 5.11, 5.12, 5.13, 5.14,

5.15, 5.16, 5.17, 5.18, 5.19, 5.20, 5.21, 5.22, 5.23, 5.24, 5.25, 5.26, 5.27, 5.28, 5.29, 10.1, 10.2, 10.3, 10.4, 10.5, 10.6, 10.7, 10.8, 10.9, 10.10, 10.11, 10.12, 10.27, 10.32, 10.44, 14.1, 16.145, 19.3, 19.4, 19.9, 19.12, 21.21, 21.22, 21.23, 21.24, 21.25, 21.26, 21.27, 21.28, 21.29, 21.30, 21.31, 21.32, 21.33, 21.34, 21.36, 21.37, 21.38

Calabria 21.13 Capitignano 19.7 Carloforte 6.52, 6.56, 6.65 Case di Nava (Pornassio) 10.13, 10.14 Cervignano 9.18 Cesano (Roma) 9.53, 9.54, 9.55, 9.56 Chiusa di Pesio 10.22, 10.23 Chivasso 6.46 Cittaducale 7.1 Cittiglio 6.62 Concorezzo (Milano) 22.2 Corvara in Badia 18.12, 18.13, 18.14, 18.15 Cremeno 6.19 Cully (Svizzera) 6.81

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Durazzo (Albania) 15.110, 15.111 Durlach (Germania) 9.64, 9.65, 9.66, 9.67 Firenze 4.58 Forte San Mattia (Verona) 21.17 Fortezza 16.144, 19.1 Garniga 6.76 Genova 2.19, 6.5, 6.30, 6.58, 6.83 Germania 6.77, 9.61, 9.62, 9.63 [Giordani] (Italia) 17.58 Gorizia 2.21, 16.28, 16.29 Grumolo Pedemonte (Zugliano) 6.80 Jesi 2.42, 2.43, 2.44, 2.48, 2.49, 2.50 Kelchsau (Austria) 6.74 Kukes (Albania) 15.76 Labastide d’Armagnac (Francia), 6.66 [Lacovizza] (Montenegro) 15.97 Lappago (Selva dei Molini) 5.9 Lizzanella (Rovereto) 4.38 Malcesine 2.22, 4.57, 12.1, 12.2, 12.3, 12.4, 12.5, 12.6, 12.7, 12.8, 12.9, 12.10, 13.3 Mantova 7.29 Merano 7.32, 7.33, 7.35, 7.36, 14.3, 14.4 Mezzolombardo 6.33 Milano 6.42 Monaco di Baviera (Germania) 6.73, 6.75, 23.1, 23.2, 23.3, 23.4, 23.5, 23.6, 23.7, 23.8,

23.10, 23.13, 23.15, 23.17, 23.20, 23.22, 23.23, 23.24, 23.25, 23.26 Moncalieri 9.3, 9.4, 9.5, 9.6, 9.7, 9.8 Mori 2.15, 2.34, 2.35, 2.36, 2.37, 2.38, 2.39, 2.40, 2.41, 6.18, 6.48, 6.82, 7.24, 7.52,

7.58, 13.5, 16.122, 16.143, 16.146, 19.2, 19.6, 20.1, 20.2, 20.3, 20.4, 23.9, 23.11, 23.12, 23.14, 23.16, 23.18, 23.21

Na Logu (Slovenia) 11.6, 11.7, 11.8, 11.9, 11.10, 11.11, 13.2 Nalogo v. Na Logu Novoledo (Villaverla) 22.1 Osoppo 9.51, 9.52 Padova 17.59 Pec (Serbia) 15.95 Perugia 4.11 Pinerolo 2.12, 9.1 Podgorica (Montenegro) 15.115, 15.116, 15.117, 15.118 Porto Edda v. Sarandë Posta militare 2.20, 2.24, 2.25, 2.26, 2.28, 2.29, 2.30, 4.3, 4.5, 4.6, 4.7, 4.8, 4.10, 4.13,

4.14, 4.20, 4.21, 4.22, 4.23, 4.24, 4.25, 4.26, 4.27, 4.28, 4.30, 4.31, 4.32, 4.33, 4.35, 4.36, 4.39, 4.41, 4.45, 4.47, 4.51, 4.52, 4.54, 4.55, 4.56, 6.24, 6.27, 6.28, 6.29, 6.31, 6.32, 6.34, 6.44, 6.47, 6.49, 6.51, 6.53, 6.54, 6.55, 6.59, 6.60, 6.70, 7.22, 7.27, 7.31, 9.2, 9.19, 9.20, 9.21, 9.22, 9.23, 9.24, 9.25, 9.26, 9.27, 9.28, 9.29, 9.30, 9.31, 9.32, 9.33, 9.34, 9.35, 9.36, 9.37, 9.38, 9.39, 9.40, 9.41, 9.42, 9.43, 9.44, 9.45, 9.46, 9.47, 9.48, 9.49. 9.50, 9.57, 9.59, 9.60, 10.17, 10.19, 10.20, 10.24, 10.25, 10.26, 10.28, 10.29, 10.30, 10.31, 10.33, 10.34, 10.35, 10.36, 10.37, 10.38, 10.39, 10.40, 10.42, 10.43, 10.45, 10.46, 10.47, 10.49, 10.50, 10.51, 10.52, 10.53, 10.54, 10.55, 10.56, 10.57, 10.58, 10.60, 11.17, 11.18, 11.19, 11.21, 11.22,

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11.23, 11.24, 11.25, 11.26, 11.27, 11.28, 11.29, 11.30, 11.31, 11.32, 11.33, 11.34, 14.2, 14.5, 14.6, 14.7, 14.8, 14.9, 15.1, 15.2, 15.3, 15.4, 15.5, 15.6, 15.7, 15.8, 15.9, 15.11, 15.12, 15.13, 15.14, 15.15, 15.16, 15.18, 15.20, 15.21, 15.22, 15.23, 15.24, 15.25, 15.26, 15.27, 15.28, 15.29, 15.30, 15.31, 15.32, 15.33, 15.34, 15.37, 15.38, 15.39, 15.40, 15.42, 15.43, 15.44, 15.45, 15.46, 15.47, 15.48, 15.49, 15.53, 15.71, 15.72, 15.73, 15.74, 15.75, 15.87, 15.103, 15.108, 15.109, 15.112, 15.114, 15.121, 15.122, 16.1, 16.2, 16.3, 16.4, 16.5, 16.6, 16.7, 16.8, 16.9, 16.10, 16.11, 16.13, 16.15, 16.16, 16.17, 16.18, 16.19, 16.20, 16.21, 16.22, 16.23, 16.24, 16.25, 16.26, 16.27, 16.28, 16.29, 16.30, 16.31, 16.32, 16.33, 16.35, 16.36, 16.37, 16.38, 16.39, 16.41, 16.42, 16.43, 16.44, 16.45, 16.46, 16.47, 16.48, 16.49, 16.50, 16.51, 16.52, 16.53, 16.54, 16.55, 16.56, 16.57, 16.58, 16.59, 16.60, 16.61, 16.62, 16.63, 16.64, 16.65, 16.66, 16.67, 16.68, 16.69, 16.70, 16.71, 16.72, 16.73, 16.74, 16.75, 16.76, 16.77, 16.78, 16.79, 16.80, 16.81, 16.82, 16.83, 16.84, 16.85, 16.86, 16.87, 16.88, 16.89, 16.90, 16.91, 16.92, 16.93, 16.94, 16.95, 16.96, 16.97, 16.98, 16.99, 16.100, 16.101, 16.102, 16.103, 16.105, 16.106, 16.107, 16.108, 16.109, 16.110, 16.111, 16.112, 16.113, 16.114, 16.115, 16.116, 16.117, 16.118, 16.119, 16.120, 16.121, 16.123, 16.124, 16.125, 16.126, 16.127, 16.129, 16.130, 16.131, 16.132, 16.133, 17.16, 17.17, 17.18, 17.19, 17.20, 17.21, 17.25, 17.26, 17.29, 17.30, 17.31, 17.32, 17.33, 17.35, 17.36, 17.37, 17.38, 17.39, 17.40, 17.41, 17.42, 17.43, 17.44, 17.45, 17.46, 17.47, 17.48, 17.49, 17.50, 17.51, 17.52, 17.53, 17.54, 17.55, 17.56, 18.31, 18.32, 18.33, 18.34, 18.35, 18.36, 18.37, 18.38, 18.39, 18.40, 18.41, 18.42, 18.43, 18.44, 18.45, 18.46, 18.47, 18.48, 18.49, 18.50, 18.51, 18.52, 18.53, 18.54, 18.55, 18.56, 18.57, 21.18, 21.35

Predazzo 18.16, 18.17, 18.18, 18.19, 18.20, 18.21, 18.22, 18.23, 18.24, 18.25, 18.26, 18.27

Prizren (Serbia) 6.38, 6.39, 15.77, 15.78, 15.79, 15.80, 15.81, 15.82, 15.83, 15.84, 15.85, 15.86, 15.88, 15.89, 15.90, 15.91, 15.92, 15.93, 15.94, 15.100, 15.101, 15.102

Riscle (Francia) 6.78 Riva del Garda 8.9 Roma 2.18, 4.4, 4.9, 4.18, 4.59, 6.69, 16.135, 16.136, 16.137, 16.138, 16.139, 16.140,

16.141, 16.142 Rovereto 6.1, 6.4, 6.10, 6.12, 6.13, 6.25, 6.26, 6.40, 6.67 San Michele (Verona) 21.19 Sant’Antioco 4.42, 4.43, 4.44, 4.46, 4.48, 4.50, 6.61 Sarandë (Albania) 15.50, 15.51 Scalnizza v. Skalnica Scutari (Albania) 15.54, 15.55, 15.56, 15.57, 15.58, 15.59, 15.60, 15.61, 15.62, 15.63,

15.64, 15.65, 15.66, 15.67, 15.68, 15.69, 15.70, 15.104, 15.105, 15.106, 15.107, 15.119, 15.120, 17.1, 17.2, 17.3, 17.4, 17.5, 17.6, 17.7, 17.8, 17.9, 17.10, 17.11, 17.12, 17.13, 17.14, 17.15

Serravalle all’Adige (Ala) 7.19, 19.5 Skalnica (Croazia) 17.57 Silvano Pietra 6.7 Soča (Slovenia) 11.12, 11.13, 11.14, 11.15, 11.20 Sonzia v. Soča Tarcento 11.2, 11.4 Tolmin (Slovenia) 11.16 Tolmino v. Tolmin

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Tolone (Francia) 9.58 Torino 2.13, 6.2, 6.15 Trento 2.33, 4.16, 4.40, 5.1, 6.50, 13.4, 18.1, 18.2, 18.4, 18.5, 18.6, 18.7, 18.8, 18.9,

18.10, 18.11, 21.6, 21.7, 21.8, 21.9, 21.10, 21.11, 21.12, 21.14, 21.15, 21.16, 21.20, 21.39, 21.41, 23.19

Treviso 4.61 Valona 15.52 Venezia 6.3 Verona 4.37 Visegrad (Bosnia Erzegovina) 17.22, 17.23, 17.24, 17.27, 17.28, 17.34 Viterbo 7.23

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7.2. INDICE DEI MITTENTI

Ada 6.81, 6.84 Agnoletto, Antonio 2.17, 4.12 Amalia 6.25, 16.147 Associazione Provinciale Cacciatori Trento. Sezione di Mori 6.18 Aste, Lucia 6.65 Augusto 6.63 Baldo, Emilio 6.76 Basso, Egidio 4.1, 7.1 Benedetti, Fulvio 23.16 Benedetti, Pina 23.9, 23.12, 23.18, 23.21 Bertolini, Luigi 6.49, 21.18 Bertuzzi (famiglia) 12.7, 12.10 Bertuzzi 2.22 Bertuzzi, Battista 12.3, 12.8, 12.9 Bertuzzi, Lydia 12.4 Bertuzzi, Tonina 12.3, 12.8 Bertuzzi, Vincenzo 12.1, 12.2, 12.5, 12.6 [Betti] 7.23 Bizzi, Giuseppe 6.70 Bona, Antonio 6.32, 6.34 Boni, Giovanni 14.3, 14.4, 14.7, 14.8, 14.9, 14.10, 14.11, 21.13 Boni, Maria Anna 2.42, 2.43, 2.44, 2.48, 2.49, 2.50, 2.54 Boni, Mario 2.30, 14.1, 14.2, 14.5, 14.6 Boninsegna, Guido 7.37 Bornaghi, Pina 7.36 Bruna 23.14 Capurro, Anna 2.19, 6.5, 6.30, 6.58, 6.86 Capurro, Egle 6.83 Capurro, Nello 6.83 Chizzola, Margherita 23.11 Comando Deposito C.R.E.M. Ufficio Leve e Congedamenti 6.3 Croce Rossa Italiana 6.69 Dalle Carbonare, Elio 6.80 Daprà, Valente 4.5, 6.28, 16.38 [Datoro, Maria] 8.9 De Conto, Mario 6.54, 15.112 De Lorenza, Ida 7.32, 7.33, 7.35 Demonti, Rita 7.43 Dolores 19.13 [Eddi] 6.12, 6.13 Emma 7.24 Fait, Alberto 4.21 Federazione Italiana della Caccia. Sezione Comunale di Mori 6.82 Ferrari, Domenico 6.68 Fogolari, Bruno 6.64

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Folgherait, Olivia 7.9, 7.10, 7.11 Garuffo, Gino 2.29, 9.2, 9.3, 9.4, 9.5, 9.6, 9.7, 9.8, 9.9, 9.10, 9.11, 9.12, 9.13, 9.14, 9.15,

9.16, 9.17, 9.18, 9.19, 9.20, 9.21, 9.22, 9.23, 9.24, 9.25, 9.26, 9.27, 9.28, 9.29, 9.30, 9.31, 9.32, 9.33, 9.34, 9.36, 9.37, 9.38, 9.39, 9.40, 9.41, 9.42, 9.43, 9.44, 9.45, 9.46, 9.47, 9.48, 9.49, 9.50, 9.51, 9.52, 9.53, 9.54, 9.55, 9.56, 9.57, 9.58, 9.59, 9.60, 9.61, 9.62, 9.63, 9.64, 9.65, 9.66, 9.67, 9.68

Garuffo, Renato 2.12, 6.4, 6.8, 6.10, 6.14, 6.16, 6.17, 6.19, 6.22, 6.29, 6.40, 9.1 Gianna 4.17 Gina 19.1 Giovanna 6.7, 6.15 Girardi, Pina 2.32 Giulini, Tina 7.29 [Giussi, Anselmo] 6.42 Gori, Ubaldo 4.58 Gottardi, Elisa 4.29, 4.37, 4.38, 19.2, 19.5, 19.6, 19.8 Gozza, Marcello 9.35 Greti 4.34 K.K. Post Telegraphenamt a Imst 2.1 Land, Antonietta 7.13 Lorena 4.34 Lucini, Maria 6.21 Luigia 2.13 Manzini, Giuseppe 7.34, 7.40 Marcelle 6.78 Marisa, 19.7 Marzani, Vittorio 4.59 Mazzucchi, Tullio 2.20, 4.13, 4.14, 4.24, 4.28, 4.39, 4.41, 4.52, 4.54, 4.55, 4.56 Miola, Giovanni 2.52, 6.31 Mioni, Luigi 22.1 Miori, Gino 2.24, 2.25, 2.27, 4.11, 4.15, 4.33, 4.35, 4.36, 4.45 Miori, Pompilio 6.75, 23.23 Modena, Eugenio 4.6 Modena, Giovanni 6.51, 6.85 Morani, Mario 6.60 [Morelli] 4.8 Moscatelli, Attilio 6.55, 6.71 Moscatelli, Giuseppe 4.7 Moschen (famiglia) 4.19 Moschen, Lorena 19.9 Nicolussi, Saverio 4.20, 4.27, 4.47 Paoli, Lina 13.4, 23.19 Passerini, Emilio 6.53 Pedrotti, Giulio 4.61, 6.24 Petrolli, Agnese 20.1 Petrolli, Anita 7.52, 7.53, 7.56, 7.58, 7.61, 7.66, 7.67, 7.68, 7.69, 7.70, 7.71, 7.72, 7.74,

7.75, 7.77, 7.78, 7.79, 7.80 Petrolli, Eleonora 6.36 Petrolli, Emilio 2.35, 2.36, 2.37, 2.39, 2.40, 2.41, 2.51, 4.2, 4.9, 5.1, 5.2, 5.3, 5.4, 5.5,

5.6, 5.7, 5.8, 5.9, 5.10, 5.11, 5.12, 5.13, 5.14, 5.15, 5.16, 5.17, 5.18, 5.19, 5.20,

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5.21, 5.22, 5.23, 5.24, 5.25, 5.26, 5.27, 5.28, 5.29, 10.1, 10.2, 10.3, 10.4, 10.5, 10.6, 10.7, 10.8, 10.9, 10.10, 10.11, 10.12, 10.13, 10.14, 10.15, 10.16, 10.17, 10.18, 10.19, 10.20, 10.21, 10.22, 10.23, 10.24, 10.25, 10.26, 10.27, 10.28, 10.29, 10.30, 10.31, 10.32, 10.33, 10.34, 10.35, 10.36, 10.37, 10.38, 10.39, 10.40, 10.41, 10.42, 10.43, 10.44, 10.45, 10.46, 10.47, 10.48, 10.49, 10.50, 10.51, 10.52, 10.53, 10.54, 10.55, 10.56, 10.57, 10.58, 10.59, 10.60, 16.1, 16.2, 16.3, 16.4, 16.5, 16.6, 16.7, 16.8, 16.9, 16.10, 16.11, 16.12, 16.13, 16.14, 16.15, 16.16, 16.17, 16.18, 16.19, 16.20, 16.21, 16.22, 16.23, 16.24, 16.25, 16.26, 16.27, 16.28, 16.29, 16.30, 16.31, 16.32, 16.33, 16.35, 16.36, 16.37, 16.39, 16.40, 16.41, 16.42, 16.43, 16.44, 16.45, 16.46, 16.47, 16.48, 16.49, 16.50, 16.51, 16.52, 16.53, 16.54, 16.55, 16.56, 16.57, 16.58, 16.59, 16.60, 16.61, 16.62, 16.63, 16.64, 16.65, 16.66, 16.67, 16.68, 16.69, 16.70, 16.71, 16.72, 16.73, 16.74, 16.75, 16.76, 16.77, 16.78, 16.79, 16.80, 16.81, 16.82, 16.83, 16.84, 16.85, 16.86, 16.87, 16.88, 16.89, 16.90, 16.91, 16.92, 16.93, 16.94, 16.95, 16.96, 16.97, 16.98, 16.99, 16.100, 16.101, 16.102, 16.103, 16.104, 16.105, 16.106, 16.107, 16.108, 16.109, 16.110, 16.111, 16.112, 16.113, 16.114, 16.115, 16.116, 16.117, 16.118, 16.119, 16.120, 16.121, 16.123, 16.124, 16.125, 16.126, 16.127, 16.128, 16.129, 16.130, 16.131, 16.132, 16.133, 16.134, 16.135, 16.136, 16.137, 16.138, 16.139, 16.140, 16.141, 16.142, 16.144, 16.145, 16.146, 20.2, 20.3

Petrolli, Giovanni 2.34, 2.36, 2.38, 6.1, 6.48, 20.1 Petrolli, Giovanni (junior) 4.25, 6.27, 6.38, 6.39, 6.73, 7.2, 7.3, 8.1, 8.2, 8.3, 8.4, 8.5,

8.6, 8.7, 11.1, 11.2, 11.3, 11.4, 11.5, 11.6, 11.7, 11.8, 11.9, 11.10, 11.11, 11.12, 11.13, 11.14, 11.15, 11.16, 11.17, 11.18, 11.19, 11.20, 11.21, 11.22, 11.23, 11.24, 11.25, 11.26, 11.27, 11.28, 11.29, 11.30, 11.31, 11.32, 11.33, 11.34, 13.2, 13.5, 15.1, 15.2, 15.3, 15.4, 15.5, 15.6, 15.7, 15.8, 15.9, 15.10, 15.11, 15.12, 15.13, 15.14, 15.15, 15.16, 15.17, 15.18, 15.19, 15.20, 15.21, 15.22, 15.23, 15.24, 15.25, 15.26, 15.27, 15.28, 15.29, 15.30, 15.31, 15.32, 15.33, 15.34, 15.35, 15.36, 15.37, 15.38, 15.39, 15.40, 15.41, 15.42, 15.43, 15.44, 15.45, 15.46, 15.47, 15.48, 15.49, 15.50, 15.51, 15.52, 15.53, 15.54, 15.55, 15.56, 15.57, 15.58, 15.59, 15.60, 15.61, 15.62, 15.63, 15.64, 15.65, 15.66, 15.67, 15.68, 15.69, 15.70, 15.71, 15.72, 15.73, 15.74, 15.75, 15.76, 15.77, 15.78, 15.79, 15.80, 15.81, 15.82, 15.83, 15.84, 15.85, 15.86, 15.87, 15.88, 15.89, 15.90, 15.91, 15.92, 15.93, 15.94, 15.95, 15.96, 15.97, 15.98, 15.99, 15.100, 15.101, 15.102, 15.103, 15.104, 15.105, 15.106, 15.107, 15.108, 15.109, 15.110, 15.111, 15.113, 15.114, 15.115, 15.116, 15.117, 15.118, 15.119, 15.120, 15.121, 15.122, 17.1, 17.2, 17.3, 17.4, 17.5, 17.6, 17.7, 17.8, 17.9, 17.10, 17.11, 17.12, 17.13, 17.14, 17.15, 17.16, 17.17, 17.18, 17.19, 17.20, 17.21, 17.22, 17.23, 17.24, 17.25, 17.26, 17.27, 17.28, 17.29, 17.30, 17.31, 17.32, 17.33, 17.34, 17.35, 17.36, 17.37, 17.38, 17.39, 17.40, 17.41, 17.42, 17.43, 17.44, 17.45, 17.46, 17.47, 17.48, 17.49, 17.50, 17.51, 17.52, 17.53, 17.54, 17.55, 17.56, 17.57, 17.58, 17.59, 17.60, 17.61, 17.62, 17.63, 17.64, 17.65, 17.66, 17.67, 17.68, 17.69, 17.70, 17.71, 17.72, 17.73, 20.4, 21.1, 21.2, 21.3, 21.4, 21.5, 21.6, 21.7, 21.8, 21.9, 21.10, 21.11, 21.12, 21.14, 21.15, 21.16, 21.17, 21.19, 21.20, 21.21, 21.22, 21.23, 21.24, 21.25, 21.26, 21.27, 21.28, 21.29, 21.30, 21.31, 21.32, 21.33, 21.34, 21.36, 21.37, 21.38, 21.39, 21.41, 23.1, 23.2, 23.3, 23.4, 23.5, 23.6, 23.7, 23.8, 23.10, 23.13, 23.15, 23.17, 23.20, 23.22, 23.24, 23.25, 23.26, 23.27

Petrolli, Giovanni (nipote) 6.9, 6.66 Petrolli, Giulio 4.42, 4.43, 4.44, 4.46, 4.48, 4.50, 6.2, 6.6, 6.44, 6.52, 6.56, 6.61 Petrolli, Giuseppe 7.4, 7.5, 7.6, 7.7, 7.8, 7.12, 7.14, 7.15, 7.16, 7.17, 7.18, 7.20, 7.21,

7.25, 7.26, 7.28, 7.38, 7.39, 7.41, 7.42, 7.44, 7.45, 7.46, 7.47, 7.48, 7.49, 7.50,

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7.51, 7.54, 7.55, 7.57. 7.58, 7.59, 7.60, 7.62, 7.63, 7.64, 7.65, 7.72, 7.73, 7.76, 7.77, 7.81, 7.82, 7.83, 7.84, 7.85, 7.86, 7.87, 7.88, 7.89, 7.90, 7.91

Petrolli, Luigi 16.122, 16.143, 18.1, 18.2, 18.3, 18.4, 18.5, 18.6, 18.7, 18.8, 18.9, 18.10, 18.11, 18.12, 18.13, 18.14, 18.15, 18.16, 18.17, 18.18, 18.19, 18.20, 18.21, 18.22, 18.23, 18.24, 18.25, 18.26, 18.27, 18.28, 18.29, 18.30, 18.31, 18.32, 18.33, 18.34, 18.35, 18.36, 18.37, 18.38, 18.39, 18.40, 18.41, 18.42, 18.43, 18.44, 18.45, 18.46, 18.47, 18.48, 18.49, 18.50, 18.51, 18.52, 18.53, 18.54, 18.55, 18.56, 18.57, 18.58

Petrolli, Tullia 2.15 Piccoli, Andrea 4.22, 4,23, 4.26, 4.31, 4.51 Prandi, Severino 6.46, 6.59 Pugnaghi, Angelina 6.74 Regia Prefettura di Trento. Ufficio Provinciale Notizie 2.33 [Regina] 6.62 Rizzardi, Remo 2.28 Rizzi, Antonio 6.77 [Ronati, Renato] 2.18, 4.18 Saggin, Vittorio 2.21, 4.4 Secchi, Silvio 6.26, 6.35, 6.37 Segale, Luigi 4.10 Sembenotti, Francesco 6.50 Simonini, Ines 7.19 Squadra Maggiorità Comando 11°Reggimento Alpini 4.3 Staderini, Gino 21.35 Testani, Lia 4.49, 4.53, 19.10, 19.11 Todesco, Vittorio 6.47 Tomasi, Isidoro 7.22, 7.27, 7.31 Tullio 4.16 Ufficio Contributi in Agraria Trento 6.57 Uksa, Ugo 4.40 Valentino, Orazio 2.22, 4.57, 13.3 Zotti, Mario 22.2

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7.3. INDICE DEI DESTINATARI

Bertolini, Angelo 6.82 Boni (famiglia) 2.43, 2.44, 16.21 Boni, Emilio 14.1, 14.2 Boni, Maria 2.42, 14.1, 14.2 Boni, Mario 14.8 Ciaghi, Eleonora v. Petrolli, Eleonora Giovanni 2.53 Miori 6.33 Miori, Pompilio 23.24, 23.25, 23.26 Petrolli (famiglia) 2.13, 4.2, 4.9, 4.34, 4.57, 5.1, 5.2, 5.4, 5.15, 6.5, 6.21, 6.27, 6.32,

6.38, 6.39, 6.46, 6.49, 6.53, 6.60, 6.69, 6.77, 6.86, 7.2, 7.3, 7.20, 7.25, 7.30, 7.38, 7.39, 7.41, 7.44, 7.45, 7.46, 7.48, 7.49, 7.50, 7.55, 7.57, 7.58, 7.59, 7.60, 7.62, 7.63, 7.64, 7.65, 7.73, 7.76, 7.85, 7.89, 8.1, 8.2, 8.3, 10.1, 10.4, 10.5, 10.8, 10.13, 10.14, 10.15, 10.17, 10.19, 10.20, 10.21, 10.22, 10.23, 10.24, 10.25, 10.26, 10.27, 10.28, 10.29, 10.30, 10.31, 10.34, 10.36, 10.37, 10.38, 10.40, 10.41, 10.42, 10.43, 10.45, 10.46, 10.47, 10.48, 10.49, 10.50, 10.51, 10.52, 10.53, 10.54, 10.55, 10.56, 10.57, 11.3, 11.8, 11.10, 11.13, 11.14, 11.15, 11.16, 11.17, 11.18, 11.20, 11.22, 11.23, 11.24, 11.26, 11.27, 11.28, 11.30, 11.31, 11.32, 11.33, 11.34, 12.5, 12.7, 12.10, 14.3, 14.7, 14.9, 14.10, 14.11, 15.1, 15.2, 15.3, 15.4, 15.5, 15.6, 15.7, 15.8, 15.9, 15.12, 15.13, 15.14, 15.15, 15.16, 15.18, 15.20, 15.21, 15.22, 15.24, 15.25, 15.26, 15.27, 15.28, 15.29, 15.30, 15.31, 15.32, 15.33, 15.34, 15.35, 15.36, 15.37, 15.38, 15.39, 15.42, 15.43, 15.44, 15.45, 15.46, 15.47, 15.48, 15.49, 15.50, 15.51, 15.52, 15.53, 15.54, 15.55, 15.56, 15.57, 15.59, 15.60, 15.61, 15.62, 15.63, 15.64, 15.65, 15.66, 15.67, 15.68, 15.69, 15.70, 15.71, 15.72, 15.73, 15.74, 15.75, 15.76, 15.77, 15.78, 15.80, 15.81, 15.82, 15.83, 15.84, 15.85, 15.86, 15.87, 15.88, 15.89, 15.90, 15.91, 15.92, 15.93, 15.94, 15.95, 15.96, 15.97, 15.99, 15.100, 15.101, 15.102, 15.103, 15.104, 15.105, 15.106, 15.107, 15.108, 15.109, 15.110, 15.111, 15.121, 15.122, 16.1, 16.2, 16.3, 16.4, 16.6, 16.7, 16.8, 16.9, 16.10, 16.12, 16.13, 16.15, 16.16, 16.17, 16.18, 16.19, 16.20, 16.22, 16.24, 16.25, 16.26, 16.27, 16.28, 16.29, 16.30, 16.31, 16.32, 16.33, 16.35, 16.36, 16.37, 16.39, 16.40, 16.42, 16.43, 16.44, 16.45, 16.48, 16.49, 16.50, 16.51, 16.52, 16.53, 16.54, 16.56, 16.57, 16.58, 16.60, 16.62, 16.63, 16.65, 16.66, 16.67, 16.68, 16.69, 16.70, 16.73, 16.74, 16.75, 16.76, 16.77, 16.78, 16.79, 16.80, 16.81, 16.83, 16.84, 16.85, 16.87, 16.89, 16.92, 16.94, 16.95, 16.97, 16.98, 16.100, 16.101, 16.102, 16.103, 16.106, 16.108, 16.110, 16.111, 16.112, 16.117, 16.118, 16.119, 16.120, 16.124, 16.127, 16.128, 16.129, 16.130, 16.131, 16.132, 16.133, 16.135, 16.136, 16.140, 16.141, 16.142, 16.144, 16.145, 17.7, 17.9, 17.11, 17.12, 17.13, 17.14, 17.15, 17.16, 17.17, 17.18, 17.19, 17.20, 17.21, 17.22, 17.23, 17.24, 17.25, 17.26, 17.27, 17.29, 17.31, 17.34, 17.35, 17.36, 17.37, 17.38, 17.40, 17.43, 17.45, 17.47, 17.48, 17.49, 17.51, 17.52, 17.53, 17.54, 17.55, 17.56, 17.57, 17.58, 17.59, 17.62, 17.63, 17.64, 17.65, 17.66, 17.67, 17.69, 17.71, 18.1, 18.2, 18.5, 18.7, 18.8, 18.11, 18.12, 18.14, 18.15, 18.17, 18.18, 18.19, 18.20, 18.21, 18.22, 18.23, 18.26, 18.27, 18.28, 18.30, 18.31, 18.32, 18.33, 18.35, 18.47, 18.58, 19.9, 21.1, 21.6, 21.8, 21.9, 21.10, 21.11, 21.12, 21.13, 21.14, 21.15, 21.18, 21.25, 21.26, 21.28, 21.29, 21.30, 21.31, 21.33, 21.34, 21.36, 21.37, 21.38, 21.41, 23.15, 23.20

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Petrolli, Agnese 2.49, 2.50, 5.9, 5.11, 5.14, 5.25, 5.27, 6.1, 6.7, 6.9, 6.15, 6.25, 6.55, 6.65, 6.70, 6.71, 7.4, 7.6, 7.7, 7.8, 7.12, 7.14, 7.15, 7.16, 7.17, 7.18, 7.42, 7.47, 7.51, 7.52, 7.53, 7.56, 7.61, 7.66, 7.67, 7.68, 7.69, 7.70, 7.71, 7.72, 7.74, 7.75, 7.77, 7.78, 7.79, 7.80, 7.81, 7.82, 7.83, 7.84, 7.86, 8.4, 8.5, 8.6, 10.6, 10.10, 10.12, 10.16, 10.18, 10.59, 11.1, 11.2, 11.4, 11.5, 11.6, 11.7, 11.9, 11.11, 11.12, 11.25, 13.2, 13.5, 15.10, 15.11, 15.17, 15.19, 15.41, 15.113, 15.119, 16.14, 16.23, 17.60, 18.3, 18.4, 18.6, 18.10, 18.16, 18.24, 18.29, 18.51, 21.22, 21.23, 23.4

Petrolli, Eleonora 6.56 Petrolli, Emilio 2.15, 2.17, 2.18, 2.19, 2.20, 2.21, 2.22, 2.24, 2.25, 2.26, 2.27, 2.28, 2.29,

2.30, 2.32, 4.3, 4.4, 4.8, 4.10, 4.11, 4.12, 4.13, 4.14, 4.15, 4.16, 4.17, 4.18, 4.19, 4.20, 4.21, 4.22, 4.23, 4.24, 4.25, 4.26, 4.27, 4.28, 4.29, 4.30, 4.31, 4.32, 4.33, 4.35, 4.36, 4.38, 4.39, 4.40, 4.41, 4.42, 4.43, 4.44, 4.45, 4.46, 4.47, 4.48, 4.49, 4.50, 4.51, 4.52, 4.53, 4.54, 4.55, 4.56, 4.57, 4.58, 4.59, 4.60, 4.61, 9.2, 9.3, 9.4, 9.5, 9.6, 9.7, 9.8, 9.9, 9.10, 9.11, 9.12, 9.13, 9.14, 9.15, 9.16, 9.17, 9.18, 9.19, 9.20, 9.21, 9.22, 9.23, 9.24, 9.25, 9.26, 9.27, 9.28, 9.29, 9.30, 9.31, 9.32, 9.33, 9.34, 9.35, 9.36, 9.37, 9.38, 9.39, 9.40, 9.41, 9.42, 9.43, 9.44, 9.45, 9.46, 9.47, 9.48, 9.49. 9.50, 9.51, 9.52, 9.53, 9.54, 9.55, 9.56, 9.57, 9.58, 9.59, 9.60, 9.61, 9.62, 9.63, 9.64, 9.65, 9.66, 9.67, 9.68, 12.4, 12.6, 13.3, 14.4, 14.5, 14.6, 15.40, 15.58, 17.2, 17.3, 17.6, 17.8, 17.32, 17.33, 17.42, 17.70, 18.13, 18.36, 18.38, 18.40, 18.44, 18.46, 18.54, 19.1, 19.2, 19.3, 19.4, 19.5, 19.6, 19.7, 19.8, 19.9, 19.10, 19.11, 19.12, 19.13

Petrolli, Gina 2.48 Petrolli, Giovanni 2.1, 2.12, 5.3, 5.5, 5.7, 5.8, 5.9, 5.10, 5.11, 5.12, 5.13, 5.16, 5.17,

5.18, 5.20, 5.21, 5.22, 5.23, 5.24, 5.25, 5.26, 5.27, 5.28, 5.29, 6.2, 6.4, 6.6, 6.8, 6.9, 6.10, 6.11, 6.12, 6.13, 6.14, 6.16, 6.17, 6.18, 6.19, 6.22, 6.24, 6.25, 6.26, 6.29, 6.30, 6.33, 6.34, 6.35, 6.37, 6.40, 6.42, 6.44, 6.47, 6.50, 6.51, 6.52, 6.57, 6.58, 6.59, 6.61, 6.63, 6.65, 6.66, 6.67, 6.68, 6.73. 6.74, 6.75, 6.76, 6.79, 6.80, 6.81, 6.84, 7.4, 7.5, 7.6, 7.7, 7.8, 7.12, 7.14, 7.15, 7.16, 7.17, 7.18, 7.21, 7.26, 7.28, 7.37, 7.42, 7.47, 7.83, 7.86, 7.87, 8.4, 8.5, 8.6, 8.7, 9.1, 10.2, 10.3, 10.6, 10.7, 10.9, 10.10, 10.11, 10.12, 10.16, 10.18, 10.32, 10.33, 10.35, 10.44, 10.59, 11.1, 11.2, 11.4, 11.5, 11.6, 11.9, 11.11, 11.12, 11.21, 11.25, 11.29, 12.1, 12.2, 12.3, 12.8, 12.9, 13.2, 15.10, 15.11, 15.17, 15.19, 15.23, 15.41, 15.113, 15.114, 15.115, 15.116, 15.117, 15.118, 15.119, 15.120, 16.14, 16.41, 16.47, 16.64, 16.86, 16.88, 16.91, 16.93, 16.104, 16.105, 16.107, 16.114, 16.115, 16.116, 16.121, 16.123, 16.125, 16.137, 16.138, 17.1, 17.4, 17.5, 17.10, 17.28, 17.39, 17.41, 17.46, 17.50, 17.60, 17.61, 17.68, 17.72, 17.73, 18.4, 18.6, 18.10, 18.16, 18.24, 18.25, 18.29, 18.37, 18.39, 18.41, 18.42, 18.43, 18.45, 18.48, 18.49, 18.50, 18.51, 18.52, 18.55, 18.56, 18.57, 21.2, 21.3, 21.4, 21.5, 21.7, 21.16, 21.17, 21.19, 21.20, 21.21, 21.22, 21.23, 21.24, 21.39, 22.1, 22.2, 23.1, 23.2, 23.3, 23.4, 23.5, 23.6, 23.7, 23.8, 23.10, 23.13, 23.17, 23.22, 23.23, 23.27

Petrolli, Giovanni (junior) 2.34, 2.35, 2.36, 2.37, 2.38, 2.39, 2.40, 2.41, 5.19, 6.54, 7.54, 7.88, 8.9, 13.4, 14.4, 15.112, 16.122, 18.53, 21.35, 23.9, 23.11, 23.12, 23.14, 23.16, 23.18, 23.19, 23.21

Petrolli, Giuseppe 4.1, 4.7, 5.6, 6.48, 7.1, 7.9, 7.10, 7.11, 7.13, 7.19, 7.22, 7.23, 7.24, 7.27, 7.29, 7.31, 7.32, 7.33, 7.34, 7.35, 7.36, 7.40, 7.43, 11.19, 14.4, 15.98, 16.11, 16.55, 16.99, 16.109, 16.126, 16.143, 16.146, 17.44, 18.9, 18.34, 21.27, 21.32

Petrolli, Luigi 2.25, 4.5, 4.6, 6.3, 6.28, 6.31, 6.85, 10.39, 10.58, 10.60, 14.4, 15.10, 15.79, 16.5, 16.14, 16.38, 16.46, 16.59, 16.61, 16.71, 16.72, 16.82, 16.90, 16.96, 16.113, 16.134, 16.139, 17.30, 20.1, 20.2, 20.3, 20.4

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143

Petrolli, Margherita 8.9 Ufficio Notizie alle famiglie dei militari chiamati alle armi del Comune di Mori 2.33

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144

7.4. INDICE DELLE LOCALITÀ DI DESTINAZIONE

Bolzano 4.7, 5.19, 6.48, 7.9, 7.10, 7.11, 7.19, 7.22, 7.23, 7.24, 7.27, 7.29, 7.31, 7.32, 7.33, 7.35, 7.36, 7.37, 15.98, 16.11, 16.55, 16.99, 16.109, 16.126, 16.143, 16.146, 18.9, 18.34, 21.27, 21.32

Comando 11° Reggimento Alpini 2.15 Comando Battaglione Val Natisone 16.122 Comando Battaglione Vicenza 60ª Compagnia 20.1, 20.3 Milano 13.5 Monaco di Baviera (Germania) 2.34, 2.35, 2.36, 2.37, 2.38, 2.39, 2.40, 2.41, 13.4, 23.9,

23.11, 23.12, 23.14, 23.16, 23.18, 23.19, 23.21, 23.25 Mori 2.17, 2.18, 2.19, 2.20, 2.21, 2.22, 2.24, 2.25, 2.26, 2.28, 2.30, 2.32, 2.43, 2.44,

2.48, 2.49, 2.50, 4.2, 4.3, 4.4, 4.5, 4.6, 4.8, 4.9, 4.10, 4.11, 4.12, 4.13, 4.14, 4.15, 4.17, 4.18, 4.19, 4.20, 4.21, 4.22, 4.23, 4.24, 4.25, 4.26, 4.27, 4.28, 4.29, 4.30, 4.31, 4.32, 4.33, 4.35, 4.36, 4.39, 4.40, 4.41, 4.42, 4.43, 4.44, 4.45, 4.46, 4.47, 4.48, 4.49, 4.50, 4.51, 4.52, 4.53, 4.54, 4.55, 4.56, 4.57, 4.60, 4.61, 5.2, 5.4, 5.5, 5.6, 5.7, 5.10, 5.12, 5.13, 5.15, 5.16, 5.17, 5.20, 5.21, 5.26, 6.1, 6.3, 6.4, 6.6, 6.8, 6.10, 6.13, 6.16, 6.17, 6.22, 6.24, 6.25, 6.26, 6.27, 6.28, 6.29, 6.30, 6.31, 6.32, 6.33, 6.34, 6.35, 6.37, 6.38, 6.39, 6.40, 6.42, 6.44, 6.46, 6.47, 6.49, 6.50, 6.51, 6.52, 6.53, 6.54, 6.55, 6.58, 6.59, 6.60, 6.61, 6.63, 6.66, 6.67, 6.68, 6.69, 6.70, 6.71, 6.73, 6.74, 6.75, 6.76, 6.77, 6.79, 6.80, 6.81, 6.85, 7.1, 7.2, 7.5, 7.13, 7.20, 7.21, 7.25, 7.26, 7.28, 7.30, 7.34, 7.50, 7.51, 7.52, 7.54, 7.55, 7.56, 7.57, 7.59, 7.60, 7.61, 7.62, 7.63, 7.64, 7.65, 7.67, 7.68, 7.69, 7.70, 7.71, 7.74, 7.76, 7.78, 7.81, 7.82, 7.85, 8.1, 8.2, 8.3, 8.6, 8.7, 8.9, 9.1, 9.2, 9.3, 9.4, 9.5, 9.6, 9.7, 9.8, 9.9, 9.10, 9.11, 9.12, 9.13, 9.14, 9.15, 9.16, 9.18, 9.19, 9.20, 9.21, 9.22, 9.23, 9.24, 9.25, 9.26, 9.27, 9.28, 9.29, 9.30, 9.31, 9.32, 9.33, 9.34, 9.35, 9.36, 9.37, 9.38, 9.39, 9.40, 9.41, 9.42, 9.43, 9.44, 9.45, 9.46, 9.47, 9.48, 9.49. 9.50, 9.51, 9.52, 9.53, 9.54, 9.55, 9.56, 9.57, 9.58, 9.59, 9.60, 9.61, 9.62, 9.63, 9.64, 9.65, 9.66, 9.67, 9.68, 10.1, 10.2, 10.3, 10.4, 10.5, 10.6, 10.7, 10.8, 10.9, 10.13, 10.14, 10.15, 10.17, 10.19, 10.20, 10.21, 10.22, 10.23, 10.24, 10.25, 10.26, 10.27, 10.28, 10.29, 10.30, 10.31, 10.32, 10.33, 10.34, 10.35, 10.36, 10.37, 10.38, 10.39, 10.40, 10.42, 10.43, 10.44, 10.45, 10.46, 10.47, 10.49, 10.50, 10.51, 10.52, 10.53, 10.54, 10.55, 10.56, 10.57, 10.58, 10.60, 11.3, 11.7, 11.8, 11.10, 11.13, 11.14, 11.15, 11.16, 11.17, 11.18, 11.20, 11.21, 11.22, 11.23, 11.24, 11.26, 11.27, 11.28, 11.29, 11.30, 11.31, 11.32, 11.33, 11.34, 12.1, 12.2, 12.3, 12.4, 12.5, 12.6, 12.7, 12.8, 12.9, 12.10, 13.3, 14.1, 14.2, 14.3, 14.4, 14.5, 14.6, 14.7, 14.8, 14.9, 14.10, 14.11, 15.1, 15.2, 15.3, 15.4, 15.5, 15.6, 15.7, 15.8, 15.9, 15.12, 15.13, 15.14, 15.15, 15.16, 15.18, 15.20, 15.21, 15.22, 15.23, 15.24, 15.25, 15.26, 15.27, 15.28, 15.29, 15.30, 15.31, 15.32, 15.33, 15.34, 15.35, 15.36, 15.37, 15.38, 15.39, 15.40, 15.42, 15.43, 15.44, 15.45, 15.46, 15.47, 15.48, 15.49, 15.50, 15.51, 15.52, 15.53, 15.54, 15.55, 15.56, 15.57, 15.58, 15.59, 15.60, 15.61, 15.62, 15.63, 15.64, 15.65, 15.66, 15.67, 15.68, 15.69, 15.70, 15.71, 15.72, 15.73, 15.74, 15.75, 15.76, 15.77, 15.78, 15.79, 15.80, 15.81, 15.82, 15.83, 15.84, 15.85, 15.86, 15.87, 15.88, 15.89, 15.90, 15.91, 15.92, 15.93, 15.94, 15.95, 15.96, 15.97, 15.99, 15.100, 15.101, 15.102, 15.103, 15.104, 15.105, 15.106, 15.107, 15.108, 15.109, 15.110, 15.111, 15.112, 15.114, 15.115, 15.116, 15.117, 15.118, 15.120, 15.121, 15.122, 16.1, 16.2, 16.3, 16.4, 16.5, 16.6, 16.7, 16.8, 16.9, 16.10, 16.13, 16.15, 16.16, 16.17, 16.18, 16.19, 16.20,

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16.21, 16.22, 16.23, 16.24, 16.25, 16.26, 16.27, 16.28, 16.29, 16.30, 16.31, 16.32, 16.33, 16.35, 16.36, 16.37, 16.38, 16.39, 16.41, 16.42, 16.43, 16.44, 16.45, 16.46, 16.47, 16.48, 16.49, 16.50, 16.51, 16.52, 16.53, 16.54, 16.56, 16.57, 16.58, 16.59, 16.60, 16.61, 16.62, 16.63, 16.64, 16.65, 16.66, 16.67, 16.68, 16.69, 16.70, 16.71, 16.72, 16.73, 16.74, 16.75, 16.76, 16.77, 16.78, 16.79, 16.80, 16.81, 16.82, 16.83, 16.84, 16.85, 16.86, 16.87, 16.88, 16.89, 16.90, 16.91, 16.92, 16.93, 16.94, 16.95, 16.96, 16.97, 16.98, 16.100, 16.101, 16.102, 16.103, 16.105, 16.106, 16.107, 16.108, 16.110, 16.111, 16.112, 16.113, 16.114, 16.115, 16.116, 16.117, 16.118, 16.119, 16.120, 16.121, 16.123, 16.124, 16.125, 16.127, 16.129, 16.130, 16.131, 16.132, 16.133, 16.135, 16.137, 16.138, 16.139, 16.140, 16.141, 16.142, 16.144, 16.145, 17.1, 17.2, 17.3, 17.4, 17.5, 17.6, 17.7, 17.8, 17.9, 17.10, 17.11, 17.12, 17.13, 17.14, 17.15, 17.16, 17.17, 17.18, 17.19, 17.20, 17.21, 17.22, 17.23, 17.24, 17.25, 17.26, 17.27, 17.28, 17.29, 17.30, 17.31, 17.32, 17.33, 17.34, 17.35, 17.36, 17.37, 17.38, 17.39, 17.40, 17.41, 17.42, 17.43, 17.45, 17.46, 17.47, 17.48, 17.49, 17.50, 17.51, 17.52, 17.53, 17.54, 17.55, 17.56, 17.57, 17.58, 17.59, 17.61, 17.62, 17.63, 17.64, 17.65, 17.66, 17.67, 17.68, 17.69, 17.70, 17.71, 17.72, 17.73, 18.1, 18.2, 18.5, 18.7, 18.8, 18.11, 18.12, 18.13, 18.14, 18.15, 18.17, 18.18, 18.19, 18.20, 18.21, 18.22, 18.23, 18.26, 18.27, 18.28, 18.30, 18.31, 18.32, 18.33, 18.35, 18.36, 18.37, 18.39, 18.41, 18.42, 18.43, 18.44, 18.45, 18.46, 18.47, 18.48, 18.49, 18.50, 18.52, 18.53, 18.55, 18.56, 18.57, 18.58, 19.1, 19.2, 19.3, 19.5, 19.6, 19.7, 19.9, 19.10, 19.11, 21.1, 21.2, 21.3, 21.4, 21.5, 21.6, 21.7, 21.8, 21.9, 21.10, 21.11, 21.12, 21.13, 21.14, 21.15, 21.17, 21.18, 21.19, 21.20, 21.21, 21.24, 21.25, 21.26, 21.28, 21.29, 21.30, 21.31, 21.33, 21.34, 21.35, 21.36, 21.37, 21.38, 21.39, 21.41, 22.1, 22.2, 23.1, 23.2, 23.3, 23.5, 23.6, 23.7, 23.8, 23.10, 23.13, 23.15, 23.17, 23.20, 23.22, 23.23

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RINGRAZIAMENTI

Come una tappa del giro d’Italia. Anzi un tappone dolomitico del giro d’Italia:

Pordoi, Sella, Gardena, Falzarego, Marmolada e pure il Mortirolo anche se è un po’ più

in là. Salite, discese, tornanti, e ancora salite. È stata una tappa lunga e difficile lo

ammetto: in certi momenti le gambe “giravano” che era un piacere e allora via, forzando

il ritmo, scattando all’improvviso e quando la salita diventava discesa giù ad 80 all’ora a

uovo come Pantani con le braccia ghiacciate e le ginocchia che urlavano dal dolore

dopo aver spinto per 7 o 8 chilometri tutti all’insù; in altri momenti invece le gambe si

facevano di piombo, il respiro sempre più corto, la pendenza insuperabile: un ciclista

sfinito in cerca solo di una borraccia.

Tre anni e qualche mese. Tanto è durata questa tappa dolomitica e tante sono state

le persone che mi hanno accompagnato in questo viaggio: qualcuna era con me già alla

partenza, qualcuna l’ho trovata lungo il percorso (chi a pedalare affianco a me, chi ai

bordi della strada), qualcuna invece è stata in “ammiraglia” a seguirmi da vicino, passo

dopo passo, a consigliarmi, ad aiutarmi e ad incitarmi. A tutti devo dire GRAZIE!!! ma

andiamo per ordine.

I miei più sentiti ringraziamenti vanno a chi mi ha seguito durante la relazione del

lavoro di tesi:

• Prof. Andrea Giorgi, per la fiducia fin da subito dimostratami nell’aver accettato

questo argomento di tesi e per avermi seguito durante lo svolgimento del lavoro

con consigli e confronti che mi hanno aiutato a prendere, ogni volta, le scelte più

appropriate;

• Prof. Quinto Antonelli, per avermi dato la possibilità di conoscere da vicino e

studiare l’epistolario della famiglia Petrolli e per la continua disponibilità e

prontezza nei chiarimenti e nei suggerimenti;

• Prof. Giuseppe Chironi, che grazie ai suoi consigli e ai suoi aiuti ha reso

possibile la realizzazione di questa mia tesi;

• Caterina Tomasi, per la pazienza e la gentilezza con cui mi ha guidato nella

stesura dell’inventario sommario e degli indici della tesi e per i tanti consigli

pratici senza i quali me la sarei vista davvero brutta;

Page 156: SCRIVERE IN GUERRA. L’EPISTOLARIO DELLA FAMIGLIA … · con documentazione dal 1914 al 1954; l’archivio è prevalentemente costituito da carteggi il cui punto di riferimento è

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• Fiorello Petrolli, per la cordialità e l’entusiasmo con cui mi ha puntualmente

fornito informazioni indispensabili sulla storia della sua famiglia. Ricorderò

sempre con piacere quella serata di gennaio passata insieme fra album di foto,

libri e preziosi ricordi;

• Fondazione Museo Storico del Trentino, per avermi offerto la possibilità di

svolgere il mio lavoro di ricerca nei suoi locali e per avermi sempre fornito di

tutti i libri e i documenti di cui avevo bisogno.

Per ultimi, ma di certo non per importanza, ringrazio famiglia, amici e morosa che

non mi hanno mai fatto mancare il loro appoggio in questi anni di “ritorno allo studio”:

• Il primo pensiero va ai miei genitori, a cui dedico questo lavoro di tesi: senza il

loro supporto non avrei mai raggiunto questa meta. Sono davvero grato per tutto

il loro sostegno economico, ma più di ogni altra cosa per tutto l’aiuto che è

venuto dal loro cuore: a tutte quelle volte che mi hanno incoraggiato vedendomi

preso dai libri, da un esame e da questa tesi, ma soprattutto per la serenità che

hanno saputo darmi; insieme ai miei genitori un grazie commosso e quanto più

sentito va a zio Bepino (non vedo l’ora che i miei vadano in ferie per tornare ad

assaggiare i tuoi squisiti manicaretti), zia Mariarosa (per le caramelle e le

cioccolate indispensabili per i notevoli cali di zucchero dovuti agli studi) e zio

Orazio (per avermi sempre appoggiato negli studi, soprattutto per quanto

riguarda le indispensabili informazioni datemi sulla storia dell’arte, e per avermi

fatto conoscere e amare la montagna);

• Un grazie particolare a mio fratello Matteo a cui in questi anni ho praticamente

usurpato la camera per studiare, ma soprattutto tantissimi auguri per il

matrimonio ormai alle porte e un oceano di felicità da condividere con la sua

futura sposa e mia futura cognatina Marianna. Che dire ancora? W gli sposi!!!

• Come non ringraziare tutti gli amici che sono anche un po’ l’altra mia famiglia?!

Ci sono amici con cui ho condiviso la maggior parte degli studi e affrontato

parecchi esami, ma con i quali per fortuna ho anche trascorso momenti

indimenticabili: Vale, Mary, Cri, Elena, Sara, Nadia, Emma, Silvia, C18, Manu,

Mattia, Daniele, Giorgio, Ale, Oskar.

Ci sono amici da una vita con cui non ho mai condiviso studi ed esami ma tutto

il resto sì: feste, bevute, lauree, matrimoni, addii ai celibati, momenti tristi,

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momenti belli: Cugy, Mary, Vale, Teo, Matthew, Lety, Anny, Luky, Giuly,

Simo, Ely, Reby.

Ci sono amici che fino a pochi anni fa erano “gli amici della micky” ma che poi

con il passare del tempo sono diventati “amici punto e basta”: Ava, Gabry, Teo,

Bis, Lazzar8, Roby, Dorlo, Sat, Sara, Tompa;

• E giunti alla fine un grazie strapieno di sentimento a Micky, che ormai sono

quasi 9 anni che mi sopporta. Se ho raggiunto questo traguardo lo devo anche

alla tua costante presenza e pazienza. Non riesco a scrivere tutto quello che

dovrei dire per ringraziarti perché: 1. non ci sarebbe abbastanza spazio, 2. non

ami troppo le smancerie. Volevo però almeno farti capire con poche parole

quanto sei stata preziosa in questi anni di studio: mi hai accompagnato, mi hai

aiutato, mi hai consigliato, mi hai distratto quando serviva, mi hai appoggiato in

ogni scelta, mi hai sopportato, mi hai incoraggiato, mi hai fatto capire che era lì

con me anche quando eri lontana, ti sei “arrabbiata” quando studiavo troppo

(“cosa studi ancora? Tanto ormai sai già tutto”) ma hai fatto il tifo per me in

ogni esame, anche il più piccolo.

Ho solamente 4 semplici parole da aggiungere: GRAZIE DI CUORE

AMORE!!!!!!!!!!!!!!!!