sfratti per morosita’: fenomeno sempre allarmante e reddito.pdfsfratti emessi anno 2015 sfratti...

8
1 Servizio AREE URBANE CASA Politiche abitative Rapporto UIL SFRATTI PER MOROSITA’: FENOMENO SEMPRE ALLARMANTE L’AFFITTO INCIDE OLTRE IL 40% SUL REDDITO DA LAVORO DIPENDENTE E IL 50% SU QUELLO DA PENSIONE CON UNA MEDIA DI 687 EURO AL MESE Luglio2016

Upload: others

Post on 23-Sep-2020

6 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: SFRATTI PER MOROSITA’: FENOMENO SEMPRE ALLARMANTE E REDDITO.pdfSFRATTI EMESSI ANNO 2015 SFRATTI EMESSI* di cui PER MOROSITA’/ALTRA CAUSA Incidenza MOROSITA’/ALTRA CAUSA Roma

1

Servizio AREE URBANE CASA

Politiche abitative Rapporto UIL

SFRATTI PER MOROSITA’:

FENOMENO SEMPRE ALLARMANTE

L’AFFITTO INCIDE OLTRE IL 40% SUL REDDITO DA LAVORO DIPENDENTE E IL 50% SU QUELLO DA PENSIONE

CON UNA MEDIA DI 687 EURO AL MESE

Luglio2016

Page 2: SFRATTI PER MOROSITA’: FENOMENO SEMPRE ALLARMANTE E REDDITO.pdfSFRATTI EMESSI ANNO 2015 SFRATTI EMESSI* di cui PER MOROSITA’/ALTRA CAUSA Incidenza MOROSITA’/ALTRA CAUSA Roma

2

Partendo dai recenti dati del Ministero dell’Interno sui provvedimenti di sfratti relativi all’anno 2015 e dal “Rapporto Immobiliare 2016” dell’Agenzia delle Entrate sulle locazioni immobiliari, condotto su 8 città capoluogo di Regione, risulta evidente - illustra

Guglielmo Loy, segretario confederale UIL - come la crisi economica si ripercuota sulla difficoltà per le famiglie italiane di pagare l’affitto.

Infatti, i provvedimenti esecutivi di rilascio di immobili a uso abitativo sono stati in Italia 64.676 (in aumento del 23,7% rispetto al 2008, ultimo anno pre-crisi economica) di cui 57.015 dovuti a morosità e altra causa (con un incremento del 38,4% rispetto al 2008).

Fonte Ministero dell’Interno

Page 3: SFRATTI PER MOROSITA’: FENOMENO SEMPRE ALLARMANTE E REDDITO.pdfSFRATTI EMESSI ANNO 2015 SFRATTI EMESSI* di cui PER MOROSITA’/ALTRA CAUSA Incidenza MOROSITA’/ALTRA CAUSA Roma

3

L’incessante e implacabile crisi economica di questi lunghi anni ha prodotto ricadute negative sia sul fronte occupazionale che sociale, con una riduzione del reddito per centinaia di migliaia di famiglie, che, come dimostrano i dati sugli sfratti, si è tradotta,

in molti casi, anche nella difficoltà di pagare il canone di locazione.

Si pensi solo che in Italia, nel 2015, il rapporto tra sfratti emessi e numero famiglie è di 1 ogni 399 famiglie, molto più basso

rispetto al rapporto che si era registrato negli anni pre-crisi. A livello regionale, la Liguria presenta dati di sofferenza abitativa tra i più preoccupanti del Paese con un rapporto di 1 sfratto emesso ogni 261 famiglie.

Fonte Ministero dell’Interno “GLI SFRATTI IN ITALIA: ANDAMENTO DELLE PROCEDURE DI RILASCIO DI IMMOBILI AD USO ABITATIVO” Anno 2015

Fonte Ministero dell’Interno “GLI SFRATTI IN ITALIA: ANDAMENTO DELLE PROCEDURE DI RILASCIO DI IMMOBILI AD USO ABITATIVO” Anno 2015

Page 4: SFRATTI PER MOROSITA’: FENOMENO SEMPRE ALLARMANTE E REDDITO.pdfSFRATTI EMESSI ANNO 2015 SFRATTI EMESSI* di cui PER MOROSITA’/ALTRA CAUSA Incidenza MOROSITA’/ALTRA CAUSA Roma

4

Ciò che maggiormente preoccupa di questo quadro – osserva Guglielmo Loy - è l’incremento, negli anni, dell’incidenza degli sfratti per morosità che, nel 2015, assorbono l’88,2% con una crescita, rispetto al 2008, di oltre 9 punti percentuali (78,8% del 2008).

Pur non essendo menzionati i motivi degli sfratti che vedono nella morosità la principale causa, è, però, presumibile che gran parte degli stessi derivi da una “morosità incolpevole” cioè da una situazione di sopravvenuta impossibilità a provvedere al

pagamento del canone locativo, in ragione della perdita o consistente riduzione della capacità reddituale del nucleo familiare. I cambiamenti della società e la crisi occupazionale vedono aumentare sempre più le famiglie mononucleari e monoreddito.

Da qui l’esigenza di capire quanta parte del reddito individuale venga assorbita dal “caro affitti”, quale potenziale causa di

sfratti per morosità.

Per fare ciò ci avvarremo del Rapporto OMI che analizza il fenomeno del mercato degli affitti delle abitazioni in Italia ad uso

residenziale, registrati nel 2015, presso l’Agenzia delle Entrate. Questo elaborato ha focalizzato l’indagine su 8 principali città: Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo, Genova, Bologna, Firenze.

Come si evince dai dati del Ministero dell’Interno, si tratta proprio delle città che sono in testa alla classifica per maggior disagio abitativo.

Fonte Ministero dell’Interno “GLI SFRATTI IN ITALIA: ANDAMENTO DELLE PROCEDURE DI RILASCIO DI IMMOBILI AD USO ABITATIVO” Anno 2015

Page 5: SFRATTI PER MOROSITA’: FENOMENO SEMPRE ALLARMANTE E REDDITO.pdfSFRATTI EMESSI ANNO 2015 SFRATTI EMESSI* di cui PER MOROSITA’/ALTRA CAUSA Incidenza MOROSITA’/ALTRA CAUSA Roma

5

PRINCIPALI CITTA’ CAPOLUOGO

SFRATTI EMESSI ANNO 2015

SFRATTI EMESSI*

di cui PER MOROSITA’/ALTRA CAUSA

Incidenza MOROSITA’/ALTRA CAUSA

Roma 7.274 5.233 71,9

Milano 4.245 1.892 44,6

Napoli 3.303 1.304 39,5

Torino 1.186 832 70,2

Palermo 1.520 n.d. n.d.

Genova 1.352 967 71,5

Bologna 1.301 1.109 85,2

Firenze 1.392 617 44,3

ITALIA 64.676 57.015 88,2

Fonte Ministero dell’Interno “GLI SFRATTI IN ITALIA: ANDAMENTO DELLE PROCEDURE DI RILASCIO DI IMMOBILI AD USO ABITATIVO” Anno 2015 *I dati( Ministero dell’ Interno) si riferiscono esclusivamente alla Città capoluogo considerata. Il dato ricomprende sfratti emessi per “necessità locatore”, “finita locazione” e “morosità/altra causa”

Vediamo, ora, quanto incide sul reddito familiare, mediamente, pagare l’affitto al residente in queste città.

Per tale analisi sono state considerate due tipologie di locazioni: quelle a canone libero e quella a canone concordato (tenendo conto che i dati elaborati sulle otto principali città prese a campione hanno considerato una diversa superficie media locata, sia

in base alla città capoluogo sia in base al tipo di canone di locazione).

Confrontando i dati, risulta una spesa maggiore per l’affittuario con contratto a canone libero. La città ove risulta maggiormente oneroso il pagamento dell’affitto a canone libero è Roma (823,74 € mensili per una media di 83,7 metri quadri).

In Italia, mediamente, per un affitto a canone libero si spendono 687,26 € mensili per una superficie locata di 79,3 metri quadri, a fronte dei 640,20 € mensili a canone concordato per una superficie di 88 metri quadri (quindi, in quest’ultimo caso,

la spesa risulta inferiore pur in presenza di maggiori metri quadri locati).

Roma risulta essere la città dove il “caro affitti” da contratto di locazione a canone libero incide maggiormente sul reddito da pensione (incidenza del 59,2%), sul reddito da lavoro dipendente (con il 48,2%) e sul reddito da lavoro autonomo (con il

27,8%).

Page 6: SFRATTI PER MOROSITA’: FENOMENO SEMPRE ALLARMANTE E REDDITO.pdfSFRATTI EMESSI ANNO 2015 SFRATTI EMESSI* di cui PER MOROSITA’/ALTRA CAUSA Incidenza MOROSITA’/ALTRA CAUSA Roma

6

La media nazionale annuale per le locazioni a canone libero è di euro 8.247,12 mentre l’incidenza media sul reddito da lavoro dipendente risulta essere del 40,2%; sul reddito da lavoro autonomo è del 23,2%, sul reddito da pensione è del 49,4%.

PRINCIPALI CITTA’ CAPOLUOGO

LOCAZIONI A CANONE LIBERO LOCAZIONI A CANONE CONCORDATO

SUPERFICIE MEDIA (mq)* 2015

CANONE MENSILE MEDIO 2015 (valori in €)

SUPERFICIE MEDIA (mq)* 2015

CANONE MENSILE MEDIO 2015 (valori in €)

Roma 83,7 823,74 88,6 829,14

Milano 72,0 790,20 75,1 522,57

Napoli 85,6 505,75 94,0 450,78

Torino 71,3 466,42 80,8 432,28

Palermo 99,1 439,34 107,5 463,14

Genova 80,3 438,30 86,4 476,64

Bologna 75,0 628,12 81,6 567,80

Firenze 82,8 722,43 91,4 621,70

ITALIA 79,3 687,26 88,0 640,20

Elaborazione UIL su dati OMI e MEF

N:B:Il Rapporto OMI ha preso in considerazione ,per ogni città ,la superficie media dell’abitazione locata

Page 7: SFRATTI PER MOROSITA’: FENOMENO SEMPRE ALLARMANTE E REDDITO.pdfSFRATTI EMESSI ANNO 2015 SFRATTI EMESSI* di cui PER MOROSITA’/ALTRA CAUSA Incidenza MOROSITA’/ALTRA CAUSA Roma

7

PRINCIPALI CITTA’ CAPOLUOGO

LOCAZIONI A CANONE

LIBERO

INCIDENZA AFFITTO

SU PRINCIPALE FONTE DI REDDITO

CANONE MEDIO ANNO 2015 (valori in €)

INCIDENZA su

REDDITO DA LAVORO DIPENDENTE

(calcolato sul valore medio annuo di reddito pari a € 20.520)

INCIDENZA su

REDDITO LAVORO AUTONOMO (calcolato sul valore medio annuo

di reddito pari a € 35.570)

INCIDENZA su

REDDITO DA PENSIONE (calcolato sul valore medio annuo di

reddito pari a € 16.700)

Roma 9.884,88 48,2 27,8 59,2

Milano 9.482,40 46,2 26,7 56,8

Napoli 6069,00 29,6 17,1 36,3

Torino 5.597,04 27,3 15,7 33,5

Palermo 5.272,08 25,7 14,8 31,6

Genova 5.259,60 25,6 14,8 31,5

Bologna 7.537,44 36,7 21,2 45,1

Firenze 8.669,16 42,2 24,4 51,9

ITALIA 8.247,12 40,2 23,2 49,4

Elaborazione UIL su dati OMI e MEF Analisi dati IRPEF – Anno d’imposta 2014”

Prendendo a riferimento le locazioni a canone concordato risulta essere ancora una volta Roma in testa alla classifica delle 8 città prese a campione, sia rispetto all’incidenza dell’affitto sul reddito da pensione (incidenza del 59,6%), sia rispetto al reddito da lavoro dipendente (con il 48,5%), sia sul reddito da lavoro autonomo (il 28%).

La media nazionale annua di un contratto di affitto a canone concordato è di euro 7.628,40, che incide del 37,4% sul reddito da lavoro dipendente, del 21,6% sul reddito da lavoro autonomo e del 46% sul reddito da pensione.

Page 8: SFRATTI PER MOROSITA’: FENOMENO SEMPRE ALLARMANTE E REDDITO.pdfSFRATTI EMESSI ANNO 2015 SFRATTI EMESSI* di cui PER MOROSITA’/ALTRA CAUSA Incidenza MOROSITA’/ALTRA CAUSA Roma

8

PRINCIPALI CITTA’ CAPOLUOGO

LOCAZIONI A CANONE

CONCORDATO

INCIDENZA AFFITTO

SU PRINCIPALE FONTE DI REDDITO

CANONE MEDIO ANNO 2015 (valori in €)

INCIDENZA su

REDDITO DA LAVORO DIPENDENTE

(calcolato sul valore medio annuo di reddito pari a €

20.520)

INCIDENZA su

REDDITO LAVORO AUTONOMO (calcolato sul valore medio annuo

di reddito pari a € 35.570)

INCIDENZA su

REDDITO DA PENSIONE (calcolato sul valore medio annuo di

reddito pari a € 16.700)

Roma 9.949,68 48,5 28,0 59,6

Milano 6.270,84 30,6 17,6 37,5

Napoli 5.409,36 26,4 15,2 32,4

Torino 5.187,36 25,3 14,6 31,1

Palermo 5.557,68 27,1 15,6 33,3

Genova 5.719,68 27,9 16,1 34,2

Bologna 6.813,60 33,2 19,2 40,8

Firenze 7.460,40 36,4 21,0 44,7

ITALIA 7.682,40 37,4 21,6 46,0

Elaborazione UIL su dati OMI e MEF Analisi dati IRPEF – Anno d’imposta 2014”

Dati allarmanti- sottolinea Guglielmo Loy - in considerazione del fatto che fino ad ora non sono stati attivati quegli auspicati interventi governativi che avrebbero potuto segnare un’inversione di tendenza. Uno strumento utile sarebbe ripristinare il Fondo sostegno affitti, azzerato per il 2016 dalla legge di stabilità, consentendo alle Regioni di attuare una politica di programmazione

adeguata alle esigenze dei cittadini.

Continuiamo a dire – conclude Loy - che è necessario mettere al centro di tutto l’”affitto”, tramite l’introduzione di politiche

fiscali premianti, come, ad esempio, quella di prevedere la possibilità per l’inquilino di detrarre dalle tasse parte dell’affitto, facendo emergere, tra l’altro, le tantissime locazioni in nero.

Appare chiara, quindi, la necessità di un effettivo piano di rilancio dell'edilizia popolare che possa creare, attraverso l'opportuno

coordinamento di risorse pubbliche e private, le condizioni per il risanamento di interi quartieri metropolitani e per il reperimento di abitazioni compatibili con l'ambiente e caratterizzate da costi realmente sostenibili per le famiglie.

Il “caro casa” incide pesantemente sulle tasche degli italiani, in particolare per chi sta soffrendo un disagio occupazionale e, più in generale, per lavoratori e pensionati i quali hanno visto calare, negli ultimi anni, le loro disponibilità economiche.