societa solidale n 6 - novembre/dicembre 2013

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La rivista del CSV Società Solidale della provincia di Cuneo.

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Page 1: Societa Solidale n 6 - novembre/dicembre 2013
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••editoriale

n questa Notte Santa, se vogliamo trovare il Dio apparso quale bambino, allo-ra dobbiamo scendere dal cavallo della nostra ragione “illuminata”. Dobbiamodeporre le nostre false certezze, la nostra superbia intellettuale, che ci impedi-sce di percepire la vicinanza di Dio”. Così Benedetto XVI nell’omelia della

Messa della Notte di Natale del 2011, celebrata nella Basilica di San Pietro, nella quale hainvitato a seguire il cammino interiore di san Francesco, “verso quell’estrema semplicità este-riore ed interiore che rende il cuore capace di vedere”.Nella tradizione cristiana, il Natale celebra la nascita di Gesù a Betlemme da Maria. Il rac-conto ci è pervenuto attraverso i Vangeli secondo Luca e Matteo, che narrano l’annuncio del-l’angelo Gabriele, la deposizione nella mangiatoia, l’adorazione dei pastori, la visita dei magi,mentre alcuni aspetti devozionali (la grotta, il bue e l’asino, i nomi dei magi) risalgono in-vece a tradizioni successive.Il significato cristiano della festa risiede nella celebrazione della presenza di Dio. Con lanascita di Gesù, Dio per i cristiani non è più infatti un Dio distante, che si può solo intui-re da lontano, ma è un Dio che si rivela ed entra nel mondo per rimanervi fino alla fine deitempi.Nel corso dell’ultimo secolo però, con il progressivo secolarizzarsi dell’Occidente, e in par-ticolar modo dell’Europa Settentrionale, il Natale ha continuato a rappresentare un giorno difesta anche per i non cristiani, assumendo significati diversi da quello religioso. In questo am-bito, il Natale è generalmente vissuto come festa legata alla famiglia, alla solidarietà, allo scam-bio di regali e a Babbo Natale e al di fuori del suo significato religioso, il Natale ha inoltreassunto nell’ultimo secolo una significativa rilevanza in termini commerciali ed economici,legata all’abitudine dello scambio di doni. A titolo di esempio, negli Stati Uniti è stato stimato

che circa un quarto di tutta la spesa personale venga effettuata nel periodo natalizio. (Gwen Outen 2004-12-03.“Economics Report - Holiday Shopping Season in the U.S.” Voice Of America).Mancano poche settimane al Natale e camminando per la strada non si può fare a meno di soffermarsi ad os-servare la frenesia che caratterizza il nostro muoverci di questi giorni: è difficile rimanere attenti a quel che sista facendo, a non perdere di vista il significato profondo delle nostre azioni, come per esempio scegliere un re-galo. Richard Bach diceva “ogni regalo è un augurio di felicità”. Penso che molti di noi, nella corsa al regalo,rischiano di perdere di vista questo augurio. Purtroppo viviamo immersi in un tempo che va veloce e diritto co-me una freccia, e tutto è in rapida successione: i regali, l’albero di Natale, gli addobbi sono tutte cose che van-no fatte, diventano “cose da fare per forza”. Altro che gioia e augurio di felicità! Si potrebbe dire che molti di noisono più stressati che gioiosi dall’arrivo del Natale.Purtroppo viviamo in un’epoca che non tollera stati d’animo quali la malinconia o la tristezza. È un epoca do-ve tutto deve essere e apparire happy. Le famiglie felici le immaginiamo come quella del Mulino Bianco. Le per-sone che festeggiano il Natale hanno tutti un cappello rosso con il pon-pon bianco e cantano in coro “Oh happyday…”. Sembra quasi che sia obbligatorio essere felici, happy o very happy… e se così invece non fosse? Se in-vece ci sentissimo leggermente sottotono? Di conseguenza potrebbe capitarci di percepire in noi un senso di ina-deguatezza, o senso di colpa, per non essere come “gli altri” ci vogliono. E sempre per adeguarci a questischemi, ecco che lo scambio delle strenne diventa una corsa forsennata al regalo, dove in una sorta di attaccocompulsivo da acquisto-mania si perde di vista l’altro e ciò che veramente desidera.Ed allora vorrei ricordare un altro Grande Papa, Paolo VI a me carissimo, il quale all’Udienza del 18 Dicembre1963 ebbe a dire: ”Vi raccomandiamo il ricordo dei Poveri. Sappiamo che questo ricordo è molto diffuso; e nesiamo lietissimi. La beneficenza natalizia è tuttora un segno di bontà cristiana e di civiltà. Anche voi, ne siamosicuri, nel giorno in cui adoriamo il Signore fatto povero per amor nostro, vi ricorderete con premura sponta-nea e gentile di coloro che hanno bisogno di aiuto. I bisogni sono tanti, e non farete fatica a individuare quel-li che vi sono vicini, o che sono a vostra portata; e Noi fin d’ora vi lodiamo della carità che, in occasione delNatale, voi certamente praticherete. Due raccomandazioni complementari, se mai, aggiungiamo alla principale;che la vostra carità comporti qualche sacrificio, qualche rinuncia ed abbia così il valore ed il merito delle co-se che costano; e che la compiate, la vostra carità, per amore del Signore: questo è il motivo che le dà una di-gnità superiore ed un titolo alla ricompensa divina”.Per vivere allora il Natale secondo il suo vero significato, sarebbe bello, facendo un vero sacrificio, fare “qualcherinuncia ed abbia così il valore ed il merito delle cose che costano” e sarebbe bello che ciascuno di noi facesseun regalo ad una persona che non se lo aspetta, non un amico, ma a qualche persona povera o sola, o forse a qual-cuno che ha perso il lavoro e per questo il Natale sarà triste perché non potrà portare un dono ai suoi bambini.

"Che la vostra caritàcomporti qualche sacrificio…”

“I

Giorgio GroppoPresidenteCSV Società Solidale

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Periodico d’informazionedel Centro di Serviziper il Volontariatodella Provincia di CuneoPubblicazione registratapresso il Tribunale di Cuneo:n. 564 del 6/05/2003

Direttore EditorialeGiorgio [email protected]

Direttore ResponsabileGiorgia [email protected]

CoordinamentoRedazioneDebora [email protected]

DirezioneAmministrazioneRedazioneSocietà SolidaleVia Mazzini, 3 – CUNEOTel. 0171-605660Fax 0171-648441E-mail:[email protected]

Progetto Grafico e Stampa:AGA Grafica - Cuneo

Hanno Collaborato:Cinzia AlloccoBarbara BedinoSerena BersezioManuela BiadeneValentina FidaMara GarelliElisa GirardoPaola IsaiaClara NapoliDanilo PaparelliSusanna RuffinoSamanta SilvestriNoemi Tallone

La rivista è stampatain 4400 copie eviene inviatagratuitamente

IN COPERTINA:Un insieme di immagini di varieassociazioni riguardanteil Natale degli anni passati.

Questo numero,NOVEMBRE-DICEMBRE 2013è stato chiuso in redazioneil 28 novembre 2013

Editoriale 3Sommario 4Scrivilo a Società Solidale 5Chiedilo a Società Solidale 7Società Solidaleprogramma il 2014 8Gioco e solidarietà 9Intervista al giornalistaDomenico Quirico 10Scuola &Volontariato 12Aprofondimento sullenuove modalità del bando CSVper la presentazionedi proposte formative 13Notizie dal CSV 14Progettare nel Sociale 17News dalle Associazioni 21Speciale Natale 27Appuntamenti solidali 37Intervista all’associazioneAmico Parco di Valdieri 45Comunicare nel sociale 47Libri solidali 50

Società Solidale IN QUESTO NUMERO

4 - società solidale N. 6/2012

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società solidale N. 6/2013 - 5

“Scrivilo a Società Solidale” è una rubrica di dialogo diretto tra redazione e Organizzazionidi Volontariato, uno spazio aperto per riflessioni, commenti, esigenze ed informazioni.Per inviare il proprio contributo:[email protected].

Se qualcuno chiede denaro per fare clownterapia in nome del-l'associazione Vip ViviamoInPositivo... A seguito delle ripetute se-

gnalazioni di TRUFFA subite dai cittadini che hanno donato deisoldi a sostegno della Clownterapia a FALSI clown, con il presentecomunicato stampa la Federazione Vip ViviamoInPositivo ItaliaOnlus, intende dissociarsi dall’agire di tali individui e mettere sul-l’avviso quante più persone possibile, in modo da porre fine a que-ste azioni immorali che discreditano i clown della nostra Federazionei quali svolgono il loro servizio di volontariato gratuitamente pres-so gli Ospedali d’Italia.Negli ultimi mesi purtroppo in molte città dove siamo presenti, so-no state truffate persone con l’inganno di raccogliere fondi per “ibambini delle pediatrie”, o per la Giornata del Naso Rosso (nostragiornata di raccolta fondi nazionale) oppure a nome di nostre as-sociazioni federate (rilasciando peraltro false ricevute riportanti il co-dice fiscale di queste ignare associazioni).Alcuni gruppi sono stati visti davanti a supermercati, ospedali ecentri commerciali in varie città d’Italia.Visto che il periodo natalizio sta favorendo il prolificare di banchetti“improvvisati” di presunti clown, sostenitori della clownterapia epronti a girare tutta l’Italia per raccogliere “fondi”, da destinare a fi-ni diversi da quelli dichiarati, riportiamo di seguito alcune indica-zioni utili per distinguere i falsi clown dai clown della FederazioneVip Italia.I clown di Vip Italia:• NON raccolgono soldi porta a porta• indossano TUTTI sempre un camice distintivo (maniche a righegiallo/verde, bavero rosso, Logo VIP Italia sul taschino, scrittaViviamoInPositivo sul retro);

• indossano sempre il TESSERINO DI RICONOSCIMENTO, che ri-porta nome clown, nome e cognome della persona

• l’unica raccolta fondi a livello nazionale è la Giornata del NasoRosso (GNR), che si svolge la terza domenica di maggio nelle piaz-ze di tutta Italia (pubblicizzata sul sito www.giornatadelnasoros-so.it)

• le altre raccolte fondi a livello locale sono pubblicizzate sui sitidelle nostre associazioni federate

DIFFIDATE dei clown che sostengono di girare tutta l’Italia per rac-cogliere fondi per portare GIOCHI e DOLCI o fare “feste di ani-mazione” negli ospedaliDIFFIDATE dei clown che anticipano le vostre domande sulla de-stinazione dei fondi, mostrandovi prontamente delle ricevute “in-corniciate”DIFFIDATE da chi non vi spiega in modo chiaro e preciso presso qua-le/i Ospedale/i svolge il proprio servizioCi sono,inoltre, gruppi di persone che realizzano raccolte fondinei supermercati e nei centri commerciali dicendo di fare clow-nterapia in ospedali di tutta Italia, ma provengono da regioni lon-tane rispetto ai luoghi in cui effettuano le raccolte fondi. Verificateattentamente quanto vi vien detto: fare clownterapia non significaeffettuare solo raccolte fondi per portare dolciumi e giocattoli in do-no ai bambini delle Pediatrie.Se qualcuno chiede denaro per conto di un’associazione Vip Vi-viamoInPositivo senza essere autorizzato a farlo inganna le perso-ne, commettendo il reato penale di truffa. Qualora doveste incontrarequesti truffatori nelle vesti di un clown - che potrebbero lavorare sin-golarmente o per conto di un’organizzazione – avvisate immedia-

tamente le autorità competenti e informate la nostra associazione.Federazione Vip - ViviamoInPositivo Italia Onlus - www.vipita-

lia.org - [email protected]

“GIACOMO A 95 ANNILASCIA IL SERVIZIO AL CVA DI ALBA”

Unsaluto a Giacomo Rossotto che all’età di 95 anni lascia il ser-vizio come volontariato CVA (Centro volontari assistenza).

“Siamo scoperti in alcuni servizi e non riusciamo a reperire i vo-lontari, chi interpelliamo? Giacomo”.Veramente, Giacomo sei stato un volontario efficiente e disponibi-le sempre e tante volte la nostra àncora di salvezza. Grazie per tut-ti gli anni che sei stato con noi e hai seguito con amore, entusiasmoe indiscussa capacità i nostri amici ammalati e ricoverati. Tutti noivolontari del Cva ti esprimiamo la nostra riconoscenza sicuri checontinuerai la tua missione di aiuto a chi ti avvicina. Perché quan-do nel cuore c’è il desiderio di fare del bene si è sempre volontari,segno di speranza, pronti ad andare là dove l’amore per gli altri cispinge. Ti salutiamo ringraziandoti per la tua saggezza

I volontari del Cva di Alba

L’AIDO BRA PREMIATA dal CSV CUNEO

Anche nel 2013 l'Aido Gruppo di Bra con una bella immagine daltitolo "Lo sport è amicizia" è stata premiata dal Centro Servizi del

Volontariato di Cuneo con una menzione speciale in virtù dell'in-dubbio valore e significato dell'immagine, al concorso fotografico“Scatti Solidali”. Son particolarmente soddisfatto e contento per que-sto premio non tanto per quanto di materiale ci è stato consegnato(una targa ed un libro), ma perché stimola il sottoscritto e l'intero grup-po dirigente braidese ad impegnarsi e proseguire l'attività di volon-tariato pur tra mille problemi e difficoltà non ultimo il reperire risorseindispensabili per concretizzare progetti ed attività e proprio graziea questo stimolo ed al sempre valido ed utile supporto del CSV Cu-neo con a capo Giorgio Groppo attento alle nostre iniziative che stia-mo concretizzando due progetti entrambi che riteniamo simpatici edutili a promuovere il gesto generoso degli organi... una serata di ca-baret per sorridere, ma anche per parlare di trapianti, ed una carto-lina auguri natalizia che sarà inviata a tutti i donatori iscritti all'Aido.In poca sostanza cerchiamo, anche con l'ausilio di realtà private, en-ti creditizi ed in particolare l'amministrazione comunale di Bra sem-pre attenta e vicina alle nostre iniziative, di non star "mai fermi" edattuare la politica del fare sempre e comunque, un fare che si sta ri-levando positivo ed utile in un ottica di aumento delle adesioni edi numeri ci stanno dando ragione tanto che l'obbiettivo quota 1.500inizia ad intravedersi... speriamo che a fine anno si possa stappareuna buona bottiglia di "bollicine" per festeggiare l'ambito traguardo...èquello che speriamo ed è quello che ci auguriamo.

Gianfranco VergnanoPresidente Aido Bra

UN TRAPIANTATO CHE “SCORRAZZA” PER LE ALPI

Chiunque, arrivando dalla pianura ,si inoltri verso la città di Cu-neo, non può fare a meno di rimanere stupefatto nell'osserva-

ATTENZIONE ALLE TRUFFE IN NOME DELLA CLOWNTERAPIADenuncia della Federazione di volontari clown di corsia “VIP ViviamoInPositivo Italia Onlus”

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6 - società solidale N. 6/2013

re la cerchia della Alpi che la contornano; dipartendosi dal “re di pie-tra” delle Graie - il Monviso – che con i suoi 3.848 metri sovrastale altre cime , la catena di montagne continua con le Marittime efinisce con le Liguri. Quel giorno a rimanere estasiato come ognivolta era Marco che rientrava da Torino. Il giorno prima Simona, lacapo-sala, gli aveva dato la notizia : “ Domani la mandiamo a ca-sa”. Una frase che suona come un’esplosione di gioia per chiun-que, degente in ospedale, non vede l’ora di lasciare quel letto cheseppure modernissimo e meccanizzato, come quello del reparto tra-pianti, non è certo il massimo per trovare una posizione conforte-vole quando si è collegati con una moltitudine di tubicini. Eranopassati solamente nove giorni dall’operazione e Marco non si sa-rebbe aspettato di tornarsene a casa; era dolorante ma felice. So-prattutto era ancora vivo e questo era il primo pensiero che glivenne in mente. Dal parabrezza dell'auto guardò quelle monta-gne che erano “sue”. Si divertiva ogni volta ad individuare da quel-la distanza le cime che aveva scalato , dove il temporale l’avevacolto impreparato, o su quel passo che gli aveva permesso di ve-dere cosa c’era dietro: uno stimolo di curiosità presente in ogni al-pinista. Marco abbinava al grande amore per la montagna quellaper la caccia alpina: una passione ereditata dal padre e dal nonno,allora considerato il più nobile degli sport ed oggi contestato damolti. Una passione che gli aveva permesso di conoscere anfrat-ti , habitat , ogni specie della variegata fauna di montagna e le sueabitudini, il profumo intenso del pino mugo o la difficoltà nel pro-cedere su un tappeto instabile di rododendri Era un profondo co-noscitore di quelle zone anche perché per lunghi anni oltre a quelladi cacciatore aveva esercitato il ruolo di presidente di Zona Alpi epure di guardacaccia; come tale rigoroso difensore delle regole enemico acerrimo di quel bracconaggio moderno che in tempi pas-sati ed epici aveva significato la sopravvivenza per molti montanari.Quel giorno, però, nel guardare quei monti tanto famigliari con gliocchi lucidi di emozioni e di paure , una frase lo tormentava nel suointimo, come un tamburo : “ Mai più salirò su quelle cime!” E quel“mai più” che suonava per lui come una rinuncia dolorosa, conti-nuava a riecheggiare ogni qualvolta faceva quel percorso di ri-torno da Torino. Cinque anni dopo però suo figlioccio Maurizio,al quale aveva trasmesso quell’ antico mestiere venatorio, gli re-galò un cucciolo di setter. Marco era da sempre un “setterista”convinto: una razza di cani affettuosa, con quella splendida codafrangiata, lo sguardo languido ed un galoppo elegante. Il cane è un“unicum” col suo padrone, ma quello da caccia – se possibile – loè ancor di più: riesce a percepire l’andamento delle stagioni e quan-do giunge in autunno il tempo di caccia è il primo a capirlo, a sma-niare per poter salire sull’auto che lo condurrà in zona od a saltaredi gioia quando capisce che uno zaino in spalla al padrone signi-fica un’avventura anche per lui. E cosi, dopo aver fatto qualcheescursione estiva di prova ,fin su alla “Casina”, un rifugio situato a

2200 metri accostato ad un la-ghetto incantevole e ricavato ingioventù con altri amici da unacasermetta abbandonata - an-che da Tino , pure lui oggi tra-piantato di fegato- Marcoprovò l’ebbrezza di ripartire colfucile. Sapeva della ritrosia diquesto mondo moderno a quel-la sua passione antica , e mai simetteva a discutere con coloroche la pensavano diversamen-te . Diceva : “ rispettare le ideealtrui e sacrosanto per un libe-rale come me, così spero chegli altri rispettino le mie ; ma lamontagna e la caccia sono co-se sane , per un giovane, mol-to meglio della discoteca o deglistupefacenti”.Quel primo giorno,dopo tutti

quei “mai più”, fu per lui una delle più grandi soddisfazioni che glipotesse dare questa seconda vita. L’entusiasmo di questo ritrovatomondo , il gruppetto di amici con i quali commentare gli eventi, unatotale liberazione dalle noie quotidiane , una immersione di spen-sieratezza e di fatica ricercata e non imposta. Preziosità che non tut-ti possono godere in un ambiente limpido ed incontaminato. Larisalita sulle “sue” montagne , quella prima volta non fu facile, eraperò un nuovo inizio; era la conferma che un trapiantato non è néda compatire e nemmeno é un ammalato cronico: è una persona“normale”. L’arrivare là,dove ci sono le stelle alpine , raccoglierneuna soltanto gli fece sgorgare qualche lacrima di gioia e di rico-noscenza. Sono passati sette anni da quel giorno e seppure arri-vato sulla soglia dei settanta Marco persiste nella sua ricerca dellanormalità di vita. Ora è più allenato, il fiato risponde meglio; le sueginocchia - alla faccia di Sergio, il suo amico ortopedico, che gli ha“vietato” queste camminate- rispondono ancora bene. Arrendersiè l’ultima cosa che vuol fare, anche se sa, come tutti, che invecchiareè un “male” comune. Ma quando si trova solo per le sue Alpi achiacchierare con Lapo, il suo setter, con il quale si capisce , in queicontesti, meglio che con gli umani ; quando scorge un camoscio sul-le vette o quando il cervo bramisce all’alba ed il capriolo con lasua tipica macchia bianca sul posteriore balza come una gazzellatra i larici ad incontrare più in alto stambecchi e mufloni, Marco,che questi animali non li caccia, si sente un re.

Note autobiografiche di Marco BorgognoAssociazione Italiana Trapiantati di Fegato - Delegazione Cuneo

ATTENZIONE ALLE TRUFFEIN NOME DELLA SOLIDARIETÀSpecialmente nell'approssimarsi delle feste,donate solo ad associazioni conosciute

Spesso veniamo contattati da cittadini segnalandoci raccolte di de-naro da parte di associazioni dubbie o non conosciute, oppure

da Associazioni che, sia nell'abbigliamento, sia nel nome, cercanodi imitare quelle riconosciute e confondere la buona fede dellepersone, tanto che diviene difficile orientarsi e discernere, per cuici limitiamno a fornire alcuni consigli. Specialmente nell'approssi-marsi delle festività natalizie, si moltiplicano le richieste di denaro,offerte, oppure dell'acquisto di prodotti che ci pervengono per po-sta o presso i centri commerciali delle nostre città per cui tra volontaricon il cuore d'oro, si mescolano furfanti che speculano sulle disgraziedella gente. Come discernere il bene dal male?Innanzitutto privilegiare le Associazioni riconosciute, che si vedo-no tutto l'anno a svolgere l'attività sul territorio attraverso l'opera di-retta dei volontari e non solo sotto le festività o ricorrenze varie, leassociazioni iscritte a registro, per cui si può chiedere loro il tesse-rino e quando si hanno dei dubbi, si può chiedere di descrivere laloro attività che svolgono sul nostro territorio, diffidando di quelleassociazioni che hanno sede in altre regioni e non hanno una Se-zione o un Gruppo locale... spesso facendole parlare e chiedendoad esempio se conoscono una persona del luogo, diventa facilesmascherarli. Per le richieste di denaro che provengono per posta,è facile aiutarsi con i mezzi informatici di Internet, valutando la lo-ro attività, per cui diventa ad esempio difficile che una "Associazione"venda biglietti augurali per finanziare la propria attività non cono-sciuta nella propria Provincia o Città, così come richiedere offerteper acquistare mezzi ed autoambulanze, se non hanno rapporticon le istituzioni locali.Sono piccoli espedienti per smascherari i furfanti e gli impostori chespeculano sulla buona fede della gente, ma nel non farsi abbindo-lare, è importante donare, specialmente sotto Natale, per sostene-re invece quelle straordinarie opere di bene che operano, per caritàe giustizia sociale nell'ottica della creazione di una società solida-le, più giusta, per dono e per-dono.

Giorgio GroppoPresidente CSV Società Solidale

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società solidale N. 6/2013 - 7

Nell’ottica di privilegiare gli strumenti di dialogo, che anche una rivista car-tacea può adottare, si propone la rubrica “Chiedilo a Società Solidale”. Il CSV raggruppa iquesiti più ricorrenti nel periodo di riferimento e lo staff del Centro Servizi provvede, di vol-ta in volta, a rispondere.

Persone giuridiche ed enti non ricono-sciuti - Autonomia patrimoniale perfetta eimperfettaL’ordinamento giuridico italiano ricono-sce l’esistenza di enti “con personalità”(enti riconosciuti o persone giuridiche) e dienti “di fatto” (enti non riconosciuti), am-mettendo che entrambe le categorie di en-ti citate possono diventare titolari di dirittie di obblighi. Gli enti privati acquistano lapersonalità giuridica (e l’autonomia pa-trimoniale) tramite iscrizione nel Registrodelle persone giuridiche istituito presso laprefettura (se l’ente opera a livello nazio-nale o multi-regionale) o presso la Regio-ne (se l’ente opera a livello regionale). Ilriconoscimento e la registrazione sonodunque indispensabili per evitare la re-sponsabilità personale ed illimitata degliamministratori dell’ente e degli altri sog-getti che agiscono in nome e per contodel medesimo.L’elemento caratteristico principale dellepersone giuridiche riconosciute è l’auto-nomia patrimoniale perfetta; a seguito del-l’iscrizione nel registro delle personegiuridiche, infatti, si ottiene una separa-zione patrimoniale perfetta tra il patrimo-nio dell’associazione e quello degliamministratori e degli altri soggetti cheagiscono in nome e per conto dell’ente. In-fatti, grazie all’iscrizione i creditori degliamministratori o degli associati non po-tranno esercitare i propri diritti sul patri-monio dell’ente; del pari i creditoridell’ente non potranno pretendere che gliamministratori o gli altri soggetti che sonointervenuti nella gestione dell’ente paghi-no i debiti dell’ente con il loro patrimoniopersonale. In questo caso, comunque, lamancanza di responsabilità degli ammi-nistratori viene mitigata dalla responsabi-lità che gli amministratori hanno versol’ente, i creditori ed i terzi, per danni cau-sati in violazione dei doveri inerenti alla lo-ro carica.Al contrario, gli enti non riconosciuti, co-me nella maggior parte dei casi sono co-stituite le organizzazioni di volontariato,godono di autonomia patrimoniale im-perfetta nel senso che, da un lato, l’articolo

38 del codice civile stabilisce che “per leobbligazioni assunte dalle persone cherappresentano l’associazione i terzi pos-sono far valere i loro diritti sul fondo co-mune“, ma dall’altro aggiunge che delleobbligazioni “rispondono anche perso-nalmente e solidalmente le persone chehanno agito in nome e per conto“ del-l’ente. Tale disposizione conferma senzadubbio che all’ente non riconosciuto l’or-dinamento giuridico attribuisce un certogrado di soggettività, in quanto ne identi-fica un patrimonio e dei diritti che sullostesso possono essere esercitati dai credi-tori dell’ente. In altre parole, l’ente ri-sponde direttamente delle proprieobbligazioni nei limiti del fondo comune(costituito dai contributi degli associati edai beni acquistati con tali contributi), per-tanto gli associati possono opporre al cre-ditore la limitazione della propriaresponsabilità. Ciò significa che, per il sod-disfacimento delle proprie pretese il cre-ditore non potrà agire nei confronti delpatrimonio dell’associato, ma piuttosto neiconfronti dell’ente e, quindi, del fondo co-mune. Tuttavia, la seconda parte dell’arti-colo in esame precisa che tale patrimonionon è perfettamente autonomo, infatti, peril soddisfacimento delle loro pretese, i cre-ditori dell’ente possono anche agire con-tro il patrimonio delle singole persone chehanno assunto, in presenza dei necessaripoteri, le obbligazioni in nome e per con-to dell’ente. La norma non si riferisce so-lo agli amministratori, ma anche ai soggettiche hanno ricevuto un mandato speciale atrattare un determinato affare, che hannoagito in nome e per conto dell’ente. Il mo-tivo di fondo per cui tale distinzione tra en-ti riconosciuti e non riconosciuti esiste siindividua nel fatto che al fine di ottenere ilriconoscimento e la conseguente perso-nalità giuridica, la legge richiede che “ilpatrimonio risulti adeguato alla realizza-zione dello scopo“ dell’ente. Pertanto,l’autorità competente prima di concedereil riconoscimento ad un ente ne verifica, trail resto, la consistenza patrimoniale ri-spetto agli scopi statutari dell’ente.Concludendo l’analisi del citato articolo

38, si evidenzia che la responsabilità del-le persone che hanno agito in rappresen-tanza dell’ente è di tipo solidale, pertantoognuna di esse, in caso di insufficienzadel fondo comune, sarà tenuta verso il ter-zo al risarcimento del danno, salvo il dirittodi rivalersi pro-quota sugli altri soggettiobbligati in solido che abbiano agito innome e per conto dell’ente.Come ottenere la personalità giuridica(D.P.R. 361/2000). I Registri delle Perso-ne Giuridiche RiconosciuteLa materia è regolata dal D.P.R. n. 361 del10 febbraio 2000 che stabilisce che “leassociazioni, le fondazioni e le altre isti-tuzioni di carattere privato acquistano lapersonalità giuridica mediante il ricono-scimento determinato dall’iscrizione nelRegistro delle persone giuridiche, istituitopresso le Prefetture“. Le persone giuridicheche operano in materie attribuite alla com-petenza delle Regioni e le cui finalità sta-tutarie si esauriscono nell’ambito di unasola Regione, acquistano la personalitàgiuridica mediante iscrizione nel Registrodelle persone giuridiche istituito presso larelativa Regione.Per ottenere il riconoscimento, è neces-sario che: siano soddisfatte le condizionipreviste dalla legge o dai regolamenti perla costituzione dell’ente; lo scopo dell’entesia possibile e lecito; il patrimonio risultiadeguato alla realizzazione dello scopo.Entro 120 giorni dalla data di presenta-zione della domanda la Regione provvedeall’iscrizione nel Registro. In seguito, leeventuali modifiche apportate all’atto co-stitutivo e allo statuto devono essere de-positate nel rispetto della stessa proceduraprevista per ottenere il riconoscimento giu-ridico.Per espressa previsione legislativa, il Re-gistro ed i relativi documenti, possono es-sere esaminati da chiunque ne facciarichiesta e i soggetti interessati hanno ildiritto di ottenere estratti e certificati.FONTE: Infocontinua CSVNet

Sul prossimo numero di Società Solidaleapprofondiremo le modalità per ottenerela Personalità giuridica in Piemonte.

Su questo numero la redazione di “Società Solidale” affronta il tema della Personalità giuridica con unestratto tratto da Infocontinua di CSVNet.

Page 8: Societa Solidale n 6 - novembre/dicembre 2013

8 - società solidale N. 6/2013

Tutti concordi, senza nes-sun astenuto: è il risul-tato della votazione del

Programma previsionale 2014,in merito all’attività del CentroServizi per il Volontariato “So-cietà Solidale” della Provin-cia di Cuneo.All’Assemblea dei soci, chesi è svolta il 19 novembre nel-la Sala San Giovanni di Cu-neo, hanno partecipato irappresentanti delle 337 As-sociazioni che aderiscono aSocietà Solidale.Durante la serata il Presiden-te Giorgio Groppo ha espo-sto a nome del ConsiglioDirettivo, il Programma pre-visionale 2014 mettendo inluce le novità per l’anno a ve-nire e sottolineando l’impe-gno profuso dal CSV percontinuare a erogare servizialle OdV in maniera precisa epuntuale: garantire l’opera diservizio sul territorio è quan-to mai importante in questomomento di crisi economicache mette spesso in difficoltà

l’impegnativo lavoro dei vo-lontari della Granda. Nono-stante la riduzione del budgetdisponibile, dunque, il CSVSocietà Solidale anche nel2014 garantirà la completaofferta di servizi gratuiti alleOdV, mantenendo tuttavia unatteggiamento prudenzialeper individuare e risponderealle reali e più impellenti esi-genze della solidarietà orga-nizzata in provincia di Cuneo.Nel 2014 si continuerà ad in-vestire nella promozione del

volontariato cercando di tra-smettere i valori della solida-rietà, mentre ampio spazioverrà nuovamente dedicato al-la formazione dei volontari at-traverso corsi rivolti a tutti ivolontari e percorsi specificidelle OdV. Anche nel prossi-mo anno ci si concentrerà sul-la promozione del volontariatonelle scuole, in quanto biso-gna divulgare la coscienza ci-vile, contribuire alla creazionedi una cittadinanza responsa-bile e per farlo è utile iniziare

un’ opera di avvicinamento al-le nuove generazioni.Ha concluso Groppo: “Anchenel 2014 il CSV di Cuneocontinuerà a servire tutte leassociazioni del territorio no-nostante le pesanti riduzionidi fondi degli ultimi anni: se ilVolontariato del nostro terri-torio non ne ha risentito, èperché negli anni passati ab-biamo gestito le erogazioniprovenienti dalla Fondazionibancarie, con parsimonia eoculatezza.Penso che questo dato siamotivo di orgoglio per tuttoil territorio e sono convintoche, se siamo riusciti a rag-giungere questi risultati, è per-ché siamo persone checredono in quello che fanno.Nonostante gli anni difficiliche stiamo vivendo il volon-tariato continua ad esserci:sono sicuro che non ci sia for-za al mondo che possa disto-gliere una persona dal faredel bene.”Presenti all’assemblea anchel’Assessore provinciale al-l’istruzione e cultura Licia Vi-scusi, e gli Assessori allepolitiche sociali del Comunedi Cuneo e di Alba FrancaGiordano e Luigi Garassino.

Si è tenuta martedì 19 novembre l’Assemblea dei soci del CSV “Società Solidale”

Società Solidaleprogramma

il 2014Groppo: “Grazie alla gestione

oculata degli anni passatianche nel 2014 il CSVgarantirà tutti i servizi

alle associazioni del territorio”

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società solidale N. 6/2013 - 9

Gioco e Solidarietà

Per inviare giochi, disegni, barzellette, rompicapo, test è possibile contattare la redazionedi “Società Solidale”: [email protected].

Su questo numero riportiamo tre simpatiche vignette di Danilo Paparelli (“Papa Francesco”è stata pubblicata sulla rivista Idea,“Buon Nat” su La Guida e “Previsioni per l'anno 2014”è stata realizzata per il CSV) e un bellissimo disegno del volontario del CVA di Alba PieroPiano.

La rubrica di “Società Solidale” propone il legame tra gioco e solidarietà, ac-comunabili da valori, chiavi di lettura e modelli: la creatività, lo spirito di squa-dra, il superamento degli schemi.

Piero Piano

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10 - società solidale N. 6/2013

Prima una domanda biografica:come mai ha scelto di fare ilcronista nei luoghi della soffe-renza e della guerra?Per raccontare le loro vicende, laloro evoluzione o il loro cam-mino. La necessità di testimo-niare credo sia il compitoprincipale di chi fa un mestierecome il mio.

Quando la realtà si presenta pri-va di pietà, c’è ancora spazioper far affiorare la speranza e lacarità?La mia storia personale è la di-mostrazione che questo è possi-bile, nel senso che io sono statosalvato in Libia da due ragazzi li-bici che parteggiavano perGheddafi e che hanno impeditoai loro compagni di uccidermi,ho trovato in Siria un miliziano

che ha disobbedito ai suoi capiper darmi un telefonino e per-mettermi di chiamare casa. Pos-so citare anche altre vicende. InRwanda, ci sono stati uominiche hanno rischiato la vita persalvare. Nel grande genocidiodei Tutsi da parte degli Hutu, cisono stati degli Hutu che hannonascosto dei Tutsi, li hanno difesidai loro compagni di etnia. An-che nelle vicende più buie del-l’uomo, ecco l’affiorare delcontrario del male, il bene nellasua totale assenza di premio, diricompensa, di utile.

La pace è il tema a cui que-st’anno il CSV Società Solidaleha dedicato il Bilancio sociale edi missione. Che cosa si può fa-re, secondo Lei, a favore dellapace, nella vita di ogni giornocosì come di fronte alle grandiscelte o nelle situazioni più a ri-schio?Questa è una domanda in cuibisogna evitare di fare dell’otti-mismo di bassa lega, ci sono lefrasi fatte, ma credo che il siste-ma migliore per contribuire alrafforzarsi o al nascere della pa-ce sia quello di essere realisti edi analizzare con attenzione esenza cedimenti all’ottimismodi maniera le situazioni terribiliche la storia propone all’uomodi volta in volta. Soltanto attra-verso il realismo è possibile co-struire la pace, non attraversol’utopismo. Non c’è nessunautopia che trasformi la realtà co-

me ci ha dimostrato tra l’altro lastoria. Bisogna essere realisti,rendersi conto che ci sono si-tuazioni in cui la pace può es-sere costruita solo attraverso deicompromessi e non dei valoriassoluti. Questa credo sia la le-zione che bisogna trarre dallastoria di questi ultimi anni. Leutopie di vario genere sono ca-dute. I pochi passi in avanti sul-la via della pace sono stati fattiattraverso l’accontentarsi del rea-lismo e delle piccole cose, gior-no per giorno, degli accordiapparentemente secondari, mi-nimi, ma che in realtà permet-tono di fare del cammino inavanti.

Questa lettura della realtà, maanche la ricerca della “verità” eil racconto della stessa, il famo-so motto giornalistico “andare,vedere e raccontare” è ancorapossibile secondo Lei oggi, nel-l’era dell’informazione-chiac-chiera attraverso i socialnetwork?Ci sono delle condizioni ogget-tive che non dipendono dai gior-nalisti, cioè che dipendono dallevicende che uno cerca narrare incui spesso non è possibile en-trare perché il rischio sarebbetroppo grande. Questo è un po’un alibi. D’altro canto la condi-zione principale fare giornali-smo è che qualcuno te lo facciafare, ti mandi in giro a raccon-tare queste storie, è un campoun po’ più complicato. Ho l’im-

pressione che questo tipo di rac-conti sui giornali, per vari moti-vi, economici, di rischio,eccetera, che sarebbe lungo ap-profondire, si sono drastica-mente ridotte negli ultimi anni.Per il resto l’elemento fonda-mentale è la volontà di chi que-ste storie dovrebbe scrivere, cioèi giornalisti stessi. Ho l’impres-sione che si sia un po’ persa lavoglia tra quelli che fanno il miomestiere di andare nei luoghi incui raccontare l’uomo è faticoso,pericoloso, complicato. È piùsemplice, costa meno, si fa pri-ma e rende allo stesso modopassare attraverso quegli stru-menti che lei ha citato prima.Ho l’impressione però che il ri-sultato di questa scorciatoia nonsia lo stesso cioè che la qualità,l’attendibilità e la verità di quel-lo che uno racconta non sia lastessa.

Anche il diritto ad essere infor-mati verrebbe un po’ meno…Tra chi scrive sui giornali, chi lifa e chi legge c’è un rapporto ditotale onestà, io non posso con-trabbandare per realtà ciò chenon ho visto di persona.

Lei ha scelto di vivere a Govone,un paese della provincia di Cu-neo, dal globale per via del Suolavoro, al locale. Secondo Lei, sipuò parlare di globalizzazionedell’informazione o il fenomenoriguarda soltanto l’economia?C’è spazio per far circolare le

L’intervista a Domenico Quirico

La condivisioneè l’unica viaper raccontarel’UOMOe aiutarela SOFFERENZA

La redazione di “Società Solidale”ha intervistato il giornalista Dome-nico Quirico, inviato della Stam-pa nei Paesi dove la guerra e lasofferenza sono la quotidianità.L’8 settembre è stato rilasciato do-po cinque mesi di sequestro in Siria.Gli abbiamo posto alcune do-mande sulla solidarietà e sul temadella pace, filo conduttore del “Bi-lancio sociale e di missione delCSV” di quest’anno.

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notizie che riguardano i Paesipiù poveri e i popoli che nonhanno potere di espressione?Non è tanto un problema tecni-co, è un problema umano, nelsenso che se qualcuno è inte-ressato a questo tipo di raccon-ti ci sono milioni di modi perfarli emergere. In realtà per quel-lo che riguarda i giornali, parlosoprattutto di quelli italiani, lospazio per le notizie internazio-nali in genere, al di là dei gran-dissimi eventi come la guerra inIraq, le elezioni americane o co-se di questo genere, lo spazionegli ultimi anni si è drastica-mente ridotto. Non è un proble-ma tecnico. La quantità diinformazioni oggi è talmente ele-vata che il problema è difender-sene più che diffonderle perchésono troppe numerose per fareuna scelta, la grande quantità diesse non valgono niente o sonodi dubbia origine. Il problema èdi decidere che cosa si vuoleraccontare sui giornali. Se si vuo-le fare una sorta di super reda-zione della politica o di storiecosiddette del costume più omeno esemplificative del mondodi oggi o se si vuole raccontareil mondo, insomma. Una volta,quindici-vent’anni fa, lo spaziodel mondo era assai più grandedi oggi. Poi sono anche i lettoriche devono premere sui giorna-li e dire: “Noi vogliamo saperecosa succede nel Burkina Faso enon soltanto sapere cosa succe-de nelle anticamere del Mini-stero dell’Economia, delParlamento italiano o cose diquesto genere”.

C’è qualche spazio, secondo Lei,per raccontare la solidarietà?Perché non ci dovrebbe esserespazio? C’è spazio eccome. È unproblema di scelte. Il giornalepuò mettere tutto quello che vuo-le. Bisogna capire qual è la real-tà che ci interessa e che vogliamoraccontare. Deciso questo c’è po-sto eccome per la solidarietà.

Oltre al Suo lavoro che si avvi-cina a una missione…È una parola un po’ grossa, mi li-miterei alla parola lavoro chemi sembra più che sufficiente…

D’accordo, a parte il Suo lavo-ro, ha mai prestato volontariato

in qualche associazione?No.

Se volesse dare un messaggio aigiovani che si affacciano sul fu-turo che cosa si sentirebbe didire?Che escano dal circuito degli in-teressi comuni: Stati Uniti, Fran-cia, Gran Bretagna, Germania,Europa. C’è un mondo molto piùgrande dell’Occidente che, tral’altro, sta progressivamente ca-povolgendo i rapporti di forzacon noi, e che per molti aspetti,nel bene e nel male è assai piùcreativo dell’Occidente. Quin-di invece di andare a fare l’Era-smus a Parigi che non serve anulla, andarlo a fare magari inSudafrica, piuttosto che in Libia,in Brasile o in Cina. Non so sesia possibile Erasmus in quellezone, ma lo dico come provo-cazione. In altri luoghi che nonsiano quelli tradizionali del no-stro piccolo circuito provinciale,di europei ed occidentali.

Le parole chiave del Volonta-riato sono la gratuità e la fidu-cia. Si parla anche direciprocità: io dono, ma ricevodi più. Che cosa ne pensa?È un discorso molto complicato.Io non so neanche, per espe-rienze che ho fatto ad esempioin Africa, non so se l’aiuto al Ter-zo mondo, allo sviluppo, viaggiesattamente ancora in questi ter-mini. Certamente esiste un vo-lontariato in cui le paroled’ordine sono gratuità, dono, re-ciprocità, ma ho l’impressioneche l’aiuto al Terzo mondo oQuarto mondo sia diventatoun’altra cosa in cui questi valo-ri non hanno più alcun spazio esia diventata una specie di atti-vità collaterale dell’economiadell’Occidente di cui gli stessioperatori, per molti aspetti, sonovolontariamente interpreti, nesono consapevoli. Le faccio unesempio. Sono stato a Dadaabche è il più grande campo di ri-fugiati del mondo, al nord delKenya, è un campo per i Soma-li, in cui ci sono 500.000 perso-ne e che è aperto da più di 20anni. Sono presenti tutte le or-ganizzazioni di assistenza allosviluppo del mondo, dalle piùpiccole alle più grandi. Questeorganizzazioni agivano in un

campo circondato da filo spina-to, controllato da gente armata econ standard di vita pari a quel-li di una città occidentale: tele-visione, aria condizionata,servitori eccetera. Mi sono posto,quando sono andato lì due annifa, il problema se questo abbiasenso. Il soccorritore, non dicoche debba vivere nella capan-na di fango e di teloni di plasti-ca dell’assistito, ma dev’esserciun rapporto quasi paritario tra idue. Le cito il vecchio missio-nario che viveva come gli afri-cani che aiutava. Forse èopportuno fare tutta una rifles-sione su questo e invertire unpo’ i termini di questo aiuto allosviluppo. Quando io sento par-lare di Organizzazioni non Go-vernative mi metto in unaposizione di prudente verificaperché non è tutto oro quelloche luccica. Oltre che dalle ve-tuste memorie del colonialismoche non hanno ormai più alcunrapporto concreto con la storiadi quei Paesi nel senso che ildanno è stato fatto, se è stato fat-to in alcuni casi, talmente tantotempo fa che non hanno più al-cuna conseguenza sulle trage-die, sui problemi, sullasofferenza di quei Paesi. Ho l’im-pressione che uno dei problemiche l’Occidente ha con il Terzomondo sia costituito da questaforma di assistenza ai Paesi po-veri non so se sia il nocciolostesso dei problemi. Spero di es-sere stato chiaro.

Da quello che ha detto, si po-trebbe rilevare che il valore fon-dante del Volontariato sia lacondivisione…È il valore fondante anche delmio mestiere. Io racconto per-

ché condivido. Condivido nonnel senso puramente psicologi-co o morale, nel senso che con-divido la sofferenza, lacondivido quotidianamente cioèandando lì, vivendo la loro stes-sa sofferenza. È l’unica ragioneper cui posso raccontare. L’uni-co modo per avere il diritto diaiutarli come di raccontarli sia dicondividerne la sofferenza.

E che cosa si sentirebbe di direai numerosi volontari della pro-vincia di Cuneo, in una realtàdiversa dalle Ong citate prima,in questo periodo di crisi eco-nomica e valoriale affinché nonsi sentano minati nell’operati-vità e anche nelle prospettive?C’è una quantità tale da fare nelmondo che l’elemento di quellache è una delle periodiche crisidell’economia dell’Occidente misembra totalmente secondario,non certamente nelle conse-guenze pratiche nel senso chec’è meno denaro per aiutare, manon è questo il problema. Credosia fondamentale manteneresempre chiare le dimensioni delrapporto tra la sofferenza e i pro-blemi di coloro che dobbiamoaiutare, che sono i due terzi delmondo e il carattere minimaledei problemi che ha l’Occiden-te oggi, quel problema è il tassoPil dello 0 virgola qualcosa, lapaura di ritornar poveri. C’è gen-te invece che povera lo è e muo-re di fame e di guerra tutti i giornie mi sembra che nel confronto,nelle nostre chiacchiere da bar,ci sia una siderale differenza tratutto quello che ogni giornoriempe i giornali, le nostre chiac-chiere di bar eccetera veramen-te nulla.

Giorgia Barile

Foto di Debora Sattamino scattate durante l’intervento di Quirico in oc-casione della consegna del premio“Palodium per la cultura”di Paroldo.

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PEER EDUCATION “MANI IN VOLO”Martedì 19 novembre scorso si è conclusa la prima fase del progettodi Peer Education “Mani in Volo” che ha visto i ragazzi coinvoltinella conoscenza ed incontro con le Associazioni di Volontariatoche offriranno ai giovani dei percorsi di stage di volontariato.I 24 ragazzi Peer Senior (che lo scorso anno scolastico hanno co-nosciuto il ricco mondo del volontariato tramite il Progetto Scuo-la “Volo sul territorio”) hanno incontrato in tre momenti diversi leAssociazioni coinvolte in via sperimentale nel progetto (A.Ge.Don Giorgio Belliardo di Costigliole Saluzzo, Emmaus di Boves, Vo-lontari per l’Arte di Cuneo, Caritas di Cuneo ed OdV ad essa col-legate, Anteas di Cuneo, Genitori Pro Handicap di Cuneo) perconoscere il loro operato e le offerte di stage di volontariato che pro-pongono ai giovani come momento di sperimentazione, crescita edesperienza diretta di volontariato.Gli incontri con le Associazioni non sono stati solo momenti di co-noscenza reciproca, ma anche di formazione, scambio e condivi-sione tra i giovani ed i volontari, portando anche nuove riflessionie proposte volte ad avvicinare i ragazzi al mondo del volontaria-to.I ragazzi Peer Senior dovranno ora sperimentarsi nella fase suc-cessiva del loro lavoro: la ricaduta. Nel mese di dicembre prossi-mo forti anche del bagaglio in tema di volontariato acquisito nelpercorso dello scorso anno, dovranno infatti presentare a tutte leclassi IV dei loro Istituti (Magistrali, Grandis ed Ipsia di Cuneo) leAssociazioni che hanno incontrato e spiegare ai loro compagni leattività svolte e l’offerta di volontariato da sperimentare.A seguito di questa prima formazione/informazione ricevuta daicompagni Peer Senior, nel mese di Gennaio 2014 i ragazzi che de-siderano fare un’esperienza diretta di volontariato verranno invitatiad una ulteriore fase di formazione approfondita e mirata sull’OdVscelta, per conoscere nel dettaglio l’organizzazione e per struttu-rare insieme ai volontari il successivo percorso di stage.Ricordiamo inoltre che proseguono le altre attività del progettoGiovani Scuola&Volontariato che propone in tutti gli Istituti Supe-riori della Provincia di Cuneo percorsi gratuiti in collaborazione conle Associazioni di Volontariato per affrontare insieme ai ragazzi le

seguenti tematiche: il pregiudizio e la diversità “Facciamo la Dif-ferenza”, l’ educazione affettiva e la parità di genere ““ImPARIamoin GENERE”, il valore del volontariato “Un gesto (da) volontario”.In collaborazione con il Forum del volontariato, da anni portiamoinoltre avanti il progetto “Percorsi alternativi alle sanzioni disci-plinari” (rivolto agli studenti delle scuole superiori che sono stati so-spesi dalla scuola ed ai quali viene proposta, come alternativa, losvolgimento di attività di volontariato presso le Associazioni sul ter-ritorio) ed il progetto “Stage di volontariato” (occasioni di crescitaattraverso la sperimentazione di stages nelle Organizzazioni diVolontariato). Per qualsiasi informazione Referente Progetto Gio-vani Scuola&Volontariato cell. 339-76.21.756

Il Progetto Giovani Scuola e Volon-tariato del CSV “Società Solidale”è un percorso educativo finalizzatoa stimolare attività di collabora-zione tra studenti e volontari, raf-forzare e diffondere esperienze dipromozione del volontariato per eCON i giovani nella provincia diCuneo. Le Organizzazioni di Volon-tariato interessate a candidarsi co-me partners per progetti o aproporne altri sono invitate a con-tattare il CSV per valutare percorsie intrecciare risorse e competenze.

Referente del Progetto Scuola e Volontariato del CSV Società Solidale:Valentina Fida cell. 339-76.21.756, [email protected]

di Valentina Fida

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società solidale N. 6/2012 - 13

L’attività di formazione rappresenta un settore in cui il Cen-tro di Servizi per il Volontariato Società Solidale ha dasempre concentrato molte energie. Gli obiettivi principali

della formazione con le OdV sono: favorire la crescita dellecompetenze necessarie alle organizzazioni di volontariato per ri-spondere al meglio ai bisogni del contesto di riferimento; favo-rire lo scambio, la messa in rete di esperienze e competenzeattraverso la progettazione e la realizzazione di percorsi forma-tivi su tematiche di interesse trasversale a più organizzazioni divolontariato; valorizzare e sostenere lo sviluppo delle capacitàproprie delle singole organizzazioni.Una buona formazione dei volontari concorre allo sviluppodell’Organizzazione di Volontariato (OdV): accrescendo le com-petenze del singolo associato e favorendo la sua crescita per-sonale, di riflesso, il servizio che l’associazione offre allacomunità diventa più qualificato ed efficace, più competente edorganizzato.Il CSV Società Solidale accompagna da sempre le OdV nella lo-

ro crescita formativa attraverso tre canali:• Formazione diretta gestita dal CSV (Catalogo Corsi di Forma-zione proposti – annuale)

• Formazione svolta in collaborazione con le OdV (Bando perla presentazione di Proposte Formative)

• Formazione tramite partecipazione a corsi organizzati da En-ti terzi

Formazione svolta in collaborazione con le OdV(Bando per la presentazione di Proposte Formative)

Per quanto riguarda i corsi di formazione progettati con le OdV(Bando per la presentazione di Proposte Formative), ricordiamoche:• questi sono un’opportunità per valorizzare le attività delleOrganizzazioni di Volontariato proponenti, per implementa-re le reti di solidarietà e partecipazione, per sviluppare nuo-ve progettualità e consolidare percorsi comuni di diffusione edi crescita della cultura del volontariato;

• anche per il prossimo anno il CSV Società Solidale ha impe-gnato risorse (Programma Previsionale 2014 approvato dal-l’Assemblea dei Soci del 19.11 u.s.) per continuare a sostenerela formazione dei volontari della provincia in partenariatocon le OdV, tramite il Bando per la presentazione di Propo-ste Formative da parte di OdV singole o associate (percorsi for-mativi specifici sulla base dei bisogni emersi);

• dal 2013 è stato introdotto l’Albo Formatori, aperto ai Formatoriche abbiano esperienza nella progettazione e nella gestione diinterventi formativi in discipline relative ai volontari, al mon-do no-profit e a specifici settori della solidarietà (sanitario,socio-assistenza, culturale, ambientale ecc.). Lo strumentodell’Albo sarà utilizzato anche il prossimo anno per il confe-rimento di incarichi di docenza da parte del CSV, per pro-grammare la formazione con personale accreditato ecompetente per l’insegnamento che andrà a svolgere;

• è confermato per il 2014 il servizio di accompagnamento e so-stegno alle Organizzazioni di Volontariato, sia nella fase di pro-grammazione dell’azione formativa, con incontri per definirecongiuntamente ogni fase dell’intero percorso formativo da at-tivare e la gestione dei rapporti con i fornitori e con i docen-ti coinvolti nel progetto, sia nella fase di realizzazione emonitoraggio.

In vista della pubblicazione nei prossimi mesi del nuovo Bando,si invitano le Organizzazioni che vorranno partecipare al Ban-do per la presentazione di Proposte Formative 2014 a servirsi del-la consulenza che il CSV mette a disposizione nella faseprogettuale, al fine di creare percorsi di formazione che rispon-dano ai reali bisogni dell’OdV e che eventualmente possanocoinvolgere anche volontari di altre Organizzazioni, in un’otti-ca di rete e nell’esigenza di un utilizzo efficace delle risorsemesse a disposizione per le azioni di formazione.

Raccogliamo idee,progettiamo insieme,condividiamoi frutti dellaFORMAZIONEdei volontari.

Per ogni informazione inerente al Bandoper la presentazione di Proposte Formative 2014:

Referente Formazione tramite BandoDott.ssa Serena Bersezio

Sede di Cuneotel: 0171–60.56.60

[email protected] scattate in un corso di formazione a Cuneo

Approfondimento sulle nuove modalità del bando CSVper la presentazione di proposte formative

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14 - società solidale N. 6/2013

FORUM TERZO SETTORE SU LEGGE DI STABILITÀ:IL BICCHIERE NON È ANCORA MEZZO PIENOIl Forum del terzo settore ha diffuso un comunicato a commen-to della presentazione da parte del Governo della legge di sta-bilità. Insieme ad alcuni elementi positivi, il Forum evidenziadiversi elementi di insoddisfazione. “Il bicchiere non è ancoramezzo pieno”, questo il commento a caldo del Portavoce del Fo-rum nazionale del Terzo Settore alla versione definitiva della Leg-ge di Stabilità 2014. “Senza dubbio riscontriamo che sono statifatti passi in avanti rispetto agli anni passati, e che nel testocompaiono provvedimenti che vanno nella direzione dellerichieste avanzate dal nostro mondo. Evidenziamo però che ri-mangono per le nostre organizzazioni diversi aspetti critici, checompromettono la possibilità di garantire servizi di importanzavitale per tanti cittadini e cittadine e che possono mettere seri-amente a rischio molti posti di lavoro.” “Non troviamo traccia– prosegue Barbieri – del Sia, il sostegno all’inclusione attiva, pro-posto dal Ministro Giovannini, né del Reis, il reddito di inclu-sione sociale, proposto da Acli e Caritas. Le risorse e gli strumentimessi in campo, a fronte dello stanziamento di 250 milioni dieuro, sono pochi e soprattutto non innovativi. Manca infattiuna visione prospettica per l’elaborazione di un piano nazionaledi contrasto alla povertà, come hanno gli altri paesi europei etenendo presente che questo avviene in un momento sociale par-ticolarmente drammatico per il Paese.”Certo, prosegue il Forum, sono state stanziate risorse per il Fon-do per politiche sociali (317 mln euro), per il Fondo per la nonautosufficienza (250 mln euro), per la vecchia Social card este-sa ai cittadini comunitari e stranieri con permesso di soggiorno(250 mln euro), e per il Servizio Civile (105 mln euro) . “Piccolerisorse che tuttavia – commenta il Portavoce – reputiamo ancorainadeguate per garantire, in particolare per quanto riguarda ilFondo per la non autosufficienza, il minimo di servizi e di as-sistenza”. “Positiva – continua Barbieri – invece la cancellazionedell’aumento al 10% dell’Iva per le attività socio assistenziali s-volte dalle cooperative sociali e lo stanziamento di risorse perla cooperazione internazionale (170 mln euro). Non sufficientelo stanziamento di 400 milioni di euro per il 5 per mille, con-siderando che mancano ancora una volta il tema della stabi-lizzazione, e soprattutto quei 100 milioni in più, di cui abbiamoribadito la richiesta, che lo renderebbero un vero 5 per mille, enon un 4 per mille. Assolutamente grave il dimezzamento delFondo Infanzia.”“Seppur questa Legge di stabilità contenga segnali di attenzioneper il terzo settore, questi non sono né sufficienti, né coerenti congli impegni presi dal Governo. Quello che manca, soprattutto,è una visione di prospettiva per i prossimi anni. Siamo stanchi– conclude Barbieri – di portare avanti ogni anno le stessebattaglie. Vorremmo che il Paese scegliesse una volta per tutteuno sviluppo fondato su relazioni economiche diverse doveuguaglianza delle opportunità, sostenibilità ambientale e cresci-ta culturale possano esserne cifra fondante. Quel modello di pro-mozione dei beni comuni praticato quotidianamente dai cittadiniattivi nel terzo settore che tuttavia non vedono riconosciuto illoro ruolo fondamentale per la crescita sociale, economica e cul-turale del nostro Paese.”

DARE VOCE ALLO SPORT DI BASELe società sportive del territorio lanciano un appello a istituzioni

e politica: così non si va avanti. Pubblichiamo il comunicatostampa unitario diffuso al termine della conferenza stampa del-le società sportive, con l’adesione e il sostegno di Uisp, Csi, UsAcli, Aics, Acsi (Roma, venerdì 8 novembre). È un appello ac-corato alle istituzioni e all’opinione pubblica quello che le so-cietà sportive di base hanno lanciato a Roma nel corso dellaconferenza stampa nazionale “Dare voce allo sport di base”, daloro organizzata con il sostegno di Csi, Uisp, Aics, Us Acli, Ac-si. La denuncia è stata unanime: il mondo del “piccolo” sport -ma tutt’altro che piccolo nei numeri, contando decine di migliaiadi società sportive e milioni di tesserati – ne ce la fa più e temedi non potere più garantire quel servizio sociale fin qui assicu-rato alla collettività, servizio che parla di tutela della salute,educazione giovanile, inclusione e coesione sociale. Non ba-stassero le difficoltà dovute alla congiuntura economica, che haridotto notevolmente i contributi di Regioni e Comuni, le societàsportive devono affrontare quotidianamente una giungla di nor-mative burocratiche, fiscali e sanitarie, ricche di lacune e con-traddizioni, che si incrociano e si sovrappongono per lamancanza di una legislazione chiara e specificamente dedica-ta. Aumenta così la confusione dei dirigenti che si trovano a do-vere gestire le società sportive, chiamati però ad assumersi lapiena responsabilità legale della corretta applicazione di quel-le norme. È tempo – si è detto – di sanare le lacune. Tempoche le istituzioni italiane riconoscano finalmente, anche a livellocostituzionale, il valore sociale dello sport, così come è già av-venuto in tanti paesi europei, mettendo mano ad una legge chepromuova e sostenga la diffusione della pratica sportiva razio-nalizzando e semplificando il quadro normativo. Una buona ba-se di partenza può essere la proposta di legge presentata allaCamera dai deputati Filippo Fossati e Bruno Molea, che accogliee sviluppa gli 11 punti di richiesta presentati poco più di un an-no fa a Roma, a conclusione della prima assemblea nazionaledelle società sportive di base. Il testo del provvedimento è sta-to rilanciato nel corso della conferenza stampa dai due firmatari.Principali contenuti: semplificazioni e detrazioni fiscali, proce-dure per l’affidamento gestionale degli impianti sportivi pub-blici, promozione e riqualificazione di spazi per l’attività fisicadi base dei cittadini, tutela dei marchi delle società sportive di-lettantistiche, riconoscimento del volontariato sportivo, delegaal Governo per l’emanazione in 24 mesi di un testo. FONTE:Uisp.

IMU, IL DECRETO È LEGGE. E IL NON PROFIT PAGAROMA – “La conversione del decreto Imu in legge è un segnaledi scarsa attenzione al nostro mondo, alle attività che portiamoavanti, al ruolo prezioso che il terzo settore, nel suo comp-lesso, dalle attività di assistenza e cura, alle mense sociali, ai dor-mitori, alla protezione civile ma anche a tutto il variegato mondodell’associazionismo della promozione sociale e culturale svolgeper le nostre comunità e per la tenuta della coesione sociale intutto il Paese”.Questo il commento del Portavoce del Forum na-zionale del Terzo Settore, Pietro Barbieri.“Una misura come questa, che mostra il perdurare dell’assen-za di un intervento di fiscalità premiale per il non profit sull’Imu,creerà gravi problemi e difficoltà alle organizzazioni di terzo set-tore: molte associazioni si troveranno di fronte alla scelta dram-matica di cessare alcune attività, se non a chiudere del tutto. InItalia – prosegue il portavoce – parliamo di oltre 300mila or-

NOVITÀ FISCALI

NOVITÀ NORMATIVE

NOTIZIE dal CSV a cura di Giorgia Barile

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società solidale N. 6/2013 - 15

NOTIZIE dal CSVganizzazioni, circa 700mila lavoratori retribuiti e quasi 5 mil-ioni di volontari. Un sistema che contribuisce al 5 per mille cen-to del Pil nazionale e fornisce servizi fondamentali ai cittadininon può che essere considerato parte integrante del sistema pro-duttivo italiano. Alla luce di questi numeri, penalizzare cosìfortemente il nostro settore è un’ingiustizia inammissibile esoprattutto una scelta miope da parte dello Stato, perché lerisorse che riceverà dall’Imu saranno risibili rispetto ai nu-merosi benefici sociali prodotti dalle attività rese dal non prof-it”. FONTE: www.volontariatoggi.info.

IN PARLAMENTO LA CAMPAGNA “SAPPIATELO”CHE CHIEDE LA STABILIZZAZIONE DEL 5 PER MILLEE LA CANCELLAZIONE DEL TETTOArriva in Parlamento la campagna “sappiatelo” che chiede la sta-bilizzazione del 5 per mille e la cancellazione del tetto. Lune-dì 4 novembre Vita magazine e le più importanti organizzazioninon profit hanno consegnato 10mila firme ai parlamentari del-l’Intergruppo per il Terzo Settore invitandoli a un’azione parla-mentare per l’abolizione del tetto al 5 per mille e per lastabilizzazione della norma. Diecimila firme di singoli e asso-ciazioni a favore della stabilizzazione del 5 per mille e controlo scippo di 172 milioni che lo Stato ha trattenuto negli eserci-zi 2010 e 2011. Sono quelle che il magazine Vita e i rappre-sentanti delle più importanti organizzazioni non profit hannoconsegnato lunedì 4 novembre alla Camera dei Deputati nellemani degli onorevoli Edoardo Patriarca e Paolo Beni, coordi-natori dell’Intergruppo parlamentare per il Terzo Settore. L’in-contro è avvenuto nel pieno della discussione sulla legge diStabilità che ancora una volta ha previsto un tetto a 400 milio-ni per il 5 per mille 2014, riducendolo, nei fatti, a un 4 per mil-le. Negli ultimi 3 mesi il sito del magazine non solo ha raccoltole adesioni alla campagna, ma, sotto l’hashtag “sappiatelo”,ha anche invitato le associazioni a rendere pubblici i dannisocio-assistenziali procurati dai mancati incassi degli anni scor-si. I resoconti sono facilmente rintracciabili sempre su Vita.it ela loro raccolta è stata distribuita nel corso della riunione. Al-l’appuntamento, oltre ad alcuni esperti di diritto tributario e difiscalità del non profit, che hanno illustrato le inadempienze del-lo Stato nei confronti delle organizzazioni non profit e dei con-tribuenti, hanno partecipato esponenti di primissimo piano delTerzo settore. Fra questi la socia-fondatrice di 30 Ore per la Vi-ta, Lorella Cuccarini, Rossano Bartoli, segretario generale diLega del Filo d’oro, Anna Lisa Mandorino, vice presidente di Cit-tadinanzattiva, l’onorevole Sandra Cioffi del direttivo del Tele-fono Azzurro, Maria Luisa Viganò, vicepresidente Ail, RaffaellaPannuti presidente Ant e Andrea Del Bianco, direttore delleMisericordie. FONTE: IID – Istituto Italiano della Donazione.

NASCE A ROMA L’ALLEANZA CONTRO LA POVERTÀDi recente, a Roma si è svolta la Conferenza stampa di pre-sentazione dell’Alleanza contro la povertà in Italia. Si tratta diun evento importante in quanto è la prima volta che un nume-ro molto ampio di soggetti sociali, sindacali, del Terzo settore,istituzionali, dà vita ad un sodalizio per promuovere adeguatepolitiche contro la povertà assoluta, segno dell’urgenza di ri-spondere al diffondersi di questo grave fenomeno, che negli ul-timi anni ha visto raddoppiare le persone colpite. Vi è anche unamaggiore consapevolezza in tutti i soggetti proponenti, che so-lo unendo le forze si può provare a cambiare qualcosa, a co-

minciare da questa legge di stabilità che rappresenta il banco diprova della volontà politica di avviare sin dal prossimo anno unPiano nazionale contro la povertà. É una delle richieste al go-verno da parte dell’Alleanza, contenute in un documento co-mune presentato nel corso della Conferenza stampa darappresentanti dei soggetti aderenti. Aderiscono all’Alleanzacontro la Povertà in Italia: Acli, Anci, Action Aid, Azione Cat-tolica Italiana, Caritas Italiana, Cgil-Cisl- Uil, Cnca, Comunitàdi S. Egidio, Confcooperative, Conferenza delle Regioni e del-le Province Autonome, Federazione Nazionale Società di SanVincenzo De Paoli Consiglio Nazionale Italiano ONLUS, Fio-PSD, Fondazione Banco Alimentare, Forum Nazionale del Ter-zo Settore, Lega delle Autonomie, Movimento dei Focolari,Save the Children, Jesuit Social Network. L’Alleanza contro laPovertà in Italia nasce da un’idea del Prof. Cristiano Gori, del-l’Università Cattolica di Milano, ed è promossa grazie al con-tributo delle Acli. La partecipazione all’Alleanza è aperta atutti i soggetti sociali interessati alla lotta contro la povertà as-soluta in Italia. FONTI: www.acli.it; Forum Nazionale TerzoSettore.

PROGETTI SPERIMENTALIDA PARTE DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATOLinee di indirizzo 2013 - variazione dell’importo dei contribu-ti. In riferimento a quanto stabilito nella Direttiva del 14 otto-bre 2013, concernente la presentazione di progetti sperimentalidi volontariato, si informa che le disponibilità finanziarie indi-cate nella Sezione B) delle Linee di indirizzo, sono state varia-te da 1.895.118 euro a 1.878.964 euro, a seguito dei taglieffettuati in sede di conversione in legge 28 ottobre 2013, n. 124,del decreto legge n. 102 del 2013. FONTE: Ministero del Lavoroe delle Politiche sociali.

CONTRIBUTI IN FAVORE DI ASSOCIAZIONI DI VOLONTA-RIATO E ONLUS PER L’ACQUISTO DI AMBULANZE, BENISTRUMENTALI E BENI DA DONARE A STRUTTURE SANITARIEPUBBLICHE. DISPONIBILI I MODELLI DI DOMANDA PER L'AN-NO 2013 E LE LINEE GUIDA PER LA COMPILAZIONESono disponibili le linee guida e i modelli di domanda per le as-sociazioni di volontariato e le Onlus che intendono presenta-re richiesta di contributo per l’acquisto di ambulanze, benistrumentali e beni da donare a strutture sanitarie pubbliche,così come previsto dall’art. 96 della legge 21 dicembre 2000 n.342 e dal D.M. attuativo 177/2010.Gestione annuale per l’attribuzione e l’erogazione dei contri-buti per acquisti di beni di utilità sociale in favore delle asso-ciazioni di volontariato ed Onlus per l’acquisto di ambulanze,beni strumentali e beni da donare a strutture sanitarie pubbli-che ai sensi dell’ art. 96 della legge 21 dicembre 2000 n. 342,art. 20 della legge 24 novembre 2003 n. 326 e del D.M. at-tuativo 177/2010 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Ge-nerale n. 255 del 30 ottobre 2010, che sostituisce il precedenteregolamento D.M. 388/2001.Tale decreto regolamenta i criteri e le modalità per l’attribuzionee l’erogazione dei contributi per l’acquisto di beni in materia diutilità sociale, ambulanze, beni strumentali e beni da donare astrutture sanitarie pubbliche, in favore delle associazioni di vo-lontariato ed Onlus.La modifica nasce sulla base dell’esperienza relativa all’attivi-tà svolta e maturata nel tempo, a partire dall’emanazione del-l’art. 96 della legge 342/2000 e del D.M. attuativo 388/2001, cheha presentato nel corso degli anni numerose lacune sia perl’Amministrazione nella gestione della stessa procedura, siaper le organizzazioni nel presentare le richieste di contributo.

NOVITÀ PER IL VOLONTARIATO

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NOTIZIE dal CSVIl nuovo regolamento, pertanto, ha l’obiettivo di aggiornare i cri-teri e le modalità per l’attribuzione dei contributi, nonché digarantire un linguaggio uniforme, chiaro e preciso, fondamen-tale per un’interpretazione condivisa della normativa, al fine difavorire l’uniformità e lo snellimento della procedura e renderetrasparente e costruttivo il rapporto tra Amministrazione ed or-ganizzazioni del terzo settore, nonché qualificare l’attività reci-proca d’informazione e comunicazione per l’ottimizzazione deirisultati, nel rispetto anche di quanto previsto dal D.Lvo150/2009.Possono presentare la domanda per l’attribuzione del contri-buto i seguenti soggetti:a) le associazioni di volontariato, costituite in forma di associa-

zione o nelle forme previste dall’articolo 3 della legge 11agosto 1991 n. 266, iscritte nei registri di cui all’articolo 6 del-la medesima legge;

b) le organizzazioni non lucrative di utilità sociale (Onlus) in pos-sesso dei requisiti di cui all’ art.10 del decreto legislativon.460/1997, iscritte all’anagrafe unica delle Onlus di cui al-l’articolo 11 del medesimo decreto legislativo.

Le domande devono essere compilate utilizzando l’appositomodello di domanda ed allegati con le linee guida, pubblicati sulsito istituzionale del Ministero, ponendo particolare attenzionealla documentazione da allegare e seguendo le istruzioni dicompilazione in esso dettagliatamente indicate. Le domandedevono essere inviate al Ministero del Lavoro e delle PoliticheSociali entro il 31 dicembre (fa fede il timbro postale d’invio) edevono riguardare acquisti e/o acquisizioni effettuati dal 1 gen-naio al 31 dicembre dell’anno di riferimento. Ai fini di una mag-giore speditezza delle procedure amministrative, leOrganizzazioni devono includere tutta la documentazione re-lativa agli acquisti effettuati nell’anno di riferimento in un’uni-ca busta, riportante la dizione: “Richiesta contributi D.M.177/2010 - anno ___”.

Le domande devono essere inviate al seguente indirizzo: Mini-stero del Lavoro e delle Politiche Sociali Direzione Generale peril Terzo Settore e le Formazioni Sociali Divisione III – Volonta-riato Via Fornovo, 8 (pal. C) - 00192 ROMA. L’associazione divolontariato od Onlus che ha presentato domanda è tenuta a co-municare tempestivamente eventuali variazioni riguardanti l’in-dirizzo, i recapiti telefonici, di fax o di posta elettronica, i datibancari o postali. Per informazioni contattare i seguenti nume-ri: tel. 06-46.83.44.30/4191/4572.

PRIMA RESTITUZIONE DEL CICLO DI INCONTRI"RIPARTIRE DALLA STRADA"Il CSV Società Solidale ringrazia quanti hanno partecipato al ci-clo di incontri “Ripartire dalla Strada”, organizzato dal CSV nei

mesi di settembre e ottobre, per ascoltare le istanze ed i bisognidella cittadinanza e dei volontari e confrontarsi rispetto allapossibilità di mettere in atto azioni comuni per costruire progettiche possano aiutare il territorio provinciale a meglio affrontaree/o superare l’attuale momento economico sociale, per prova-re a costruire insieme una società solidale.Grazie a quanti hanno partecipato: ci avete offerto idee e spun-ti preziosi. Sul sito del CSV www.csvsocsolidale.it, si trova unaprima sintesi di quanto emerso; come già comunicato durantegli incontri, al fine di rendere il report il più completo possibi-le, è stato chiesto di prendere visione del report e di far perve-nire ulteriori riflessioni, spunti, idee, consigli, buone prassi, ecc.entro lunedì 2 dicembre tramite i consueti canali CSV ([email protected]; Sportelli territoriali; fax 0171-64.84.41).Le nuove riflessioni verranno assemblate al report e discussecon gli stakeholder e gli Enti preposti al fine di valutare la pos-sibilità di attivazione di progetti comuni sul territorio.

CHIUSURA UFFICI CSV SOCIETÀ SOLIDALEGli uffici del CSV Società Solidale rimarranno chiusi, in occasionedelle festività natalizie, da lunedì 23 dicembre 2013 a lunedì 6gennaio 2014. Riprenderanno i consueti orari martedì 7 gennaio2014.

Nel mese di dicembre si concluderanno i corsi di formazionein programma nel 2013. Intanto il CSV Società Solidale sta giàlavorando all’offerta formativa 2014, che sarà elaborata te-nendo conto delle richieste avanzate dalle OdV, direttamen-te o attraverso i questionari compilati al termine di ciascuncorso.Successivamente sarà pubblicato ed inviato a tutte le OdVdella provincia, l’opuscolo contenente l’offerta formativa com-

pleta. La promozione sarà inoltre attuata attraverso i comuni-cati stampa ai giornali locali, la realizzazione di locandine e vo-lantini informativi distribuiti presso la sede e gli sportelliterritoriali del CSV e l’aggiornamento costante del sito webcon le informazioni principali sui corsi.Per ulteriori informazioni è possibile contattare la Referente For-mazione Susanna Ruffino tel. 0171-60.56.60, cell. 339-76.23.653, [email protected]

CORSI DI FORMAZIONE CSV

Foto di Associazione Ampelos

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CENTRODOWNI

l Centro Down di Cuneo, conil Csv Società Solidale, ha or-ganizzato il progetto dal titolo

“Percorsi educativi individualiz-zati e progetti di vita”.L’attività ha inteso sviluppare lepotenzialità di bambini e ragaz-zi con sindrome di Down attra-verso un percorso educativopersonalizzato per ciascuno, inorario anche extrascolastico, alfine di mettere a punto progettidi vita. Tutto ciò in linea con lalegge 104 che promuove un’at-tenzione complessiva all’interoprogetto di vita della persona,con una visione unitaria dei suoibisogni, favorendo la piena par-tecipazione nei principali ambi-

ti della vita sociale: famiglia,scuola, lavoro e società.Gli obiettivi prefissati dall’asso-ciazione sono stati:- sviluppare le potenzialità dibambini e ragazzi con sindor-me di Down attraverso un per-corso educativo personalizzatoin orario scolastico ed extra-scolastico;

- concretizzare percorsi con con-tinuità didattica;

- migliorare l’integrazione sco-lastica delle persone con sin-drome di Down;

- favorire lo sviluppo umano del-la persona con handicap;

- migliorare la comunicazione ela collaborazione tra i diversi

attori del processo inclusivo.Il progetto è nato dal fatto chel’inizio dell’anno scolastico vedealunni con ore di sostegno ri-dotte e le ore di assistenza al-l’autonomia e comunicazionecarenti. Ciò comporta in molticasi la parziale esclusione dibambini e ragazzi con handicapa scuola poiché di fatto questidevono frequentare la scuolacon orario ridotto a causa deitagli. In quest’ottica il progettointende supportare tali lacuneassistenziali dovute ai tagli del-le risorse al fine della realizza-zione di quanto previsto dallalegge 104/92.Chi desiderasse ulteriori infor-

mazioni sul progetto o sull’atti-vità può rivolgersi in sede inPiazza Foro Boario n. 2 a Cu-neo, telefonare al numero 0171-67.399 oppure scrivere unaemail a [email protected]

Terminiamo su questo numero la descrizione dei progetti a scadenza unica presentati in risposta al bando del 2011, svoltisi apartire dai primi mesi del 2012.

La rubrica “Progettare nel sociale” vuole essere una finestra sulle attività che le Orga-nizzazioni di Volontariato svolgono sul territorio. Il Centro Servizi per il Volontariato met-te a disposizione delle OdV un servizio di affiancamento nella fase di attuazione deiprogetti, seguito dalla Dottoressa Paola Isaia. È possibile contattarla via email all’indi-rizzo [email protected] o telefonicamente al numero 339-76.20.960. Un’in-terfaccia, dunque, tra il CSV e le Organizzazioni di volontariato finalizzata a creare unlavoro di rete sul territorio della provincia di Cuneo,monitorando le varie tappe e do-cumentando le attività effettuate con fotografie ed articoli. In tal modo si condividonole risorse e le idee, per un volontariato sempre più integrato e diffuso.

CENTRO DOWN“Percorsi educativi individualizzati e progetti di vita” – Cuneo

GIARI ‘NTUSSIÀ“Incontriamoci” - Manta

MONDOQUI“Ex prima classe, spazi di attesa tra mete e percorsi” - MondovìSO

MMARIO

Percorsi educativi individualizzati e progetti di vita

di Paola Isaia

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GIARI‘NTUSSIÀ

PROGETTARE NEL SOCIALE • PROGETTARE NEL SOCIALE

L’associazione Giari ‘Ntussià di Manta haorganizzato, in collaborazione con il CSVSocietà Solidale, il progetto dal titolo “In-contriamoci”. Il titolo esprime bene il si-gnificato che il centro aggregativo ha per iGiari: un luogo di incontro aperto e ospi-tale in cui tutti i giovani e i ragazzi posso-no stare bene e esprimere le loro peculiaritàe la loro creatività sentendosi protagonistidel loro territorio e della loro vita. In par-ticolare, in questo momento storico in cuiviene spesso sottolineato che il diverso, lostraniero non sia un portatore di risorsenuove, bensì qualcuno di cui avere paura,si vuole favorire l’integrazione. Un pro-getto per accompagnare i ragazzi a supe-rare la difesa e la minimizzazione delladiversità, per compiere un processo di ac-cettazione, adattamento e integrazione,che non si accontenta di una semplice ri-cerca degli elementi comuni e delle somi-glianze, ma che porta a considerare ladiversità come componente costitutiva del-l’identità di ciascuno; la diversità comeopportunità, ricchezza che identifica.Di seguito gli obiettivi specifici:- creare uno spazio per i ragazzi extraco-munitari, propedeutico ad inserirsi gra-dualmente nelle attività proposte dalcentro aggregativo, in modo da crearemomenti di confronto e crescita tra i ra-gazzi di varie culture;

- favorire l’integrazione di ragazzi e fami-glie extracomunitarie;

- potenziare i collegamenti di rete tra leassociazioni, Comune, Parrocchia e grup-pi informali di Manta;

- dare maggiori contenuti al tempo liberoper favorire una crescita sociale respon-sabile e per evitare i rischi di conflitto edel “vagabondare “per strada.

I bisogni da cui è nato il progetto sono: ri-spondere all’esigenza di integrazione del-la popolazione straniera, con particolareattenzione ai giovani, in continua cresci-ta sul territorio affinché partendo dai ra-

gazzi stranieri possa nascere anche nelle lo-ro famiglie un senso di appartenenza allacomunità; avere figure professionali chesostengano i volontari nelle ore di apertu-ra del centro di aggregazione giovanile eche diano loro gli strumenti per gestire larelazione con i ragazzi e adolescenti italianie stranieri.Chi desidera contattare l’associazione puòrivolgersi in sede a Manta in via Roma op-pure scrivere una e-mail a [email protected]

Incontriamoci

CHI È CENTRO DOWN?

L’Associazione riunisce le persone portatrici di sindrome diDown e le loro famiglie della provincia di Cuneo.

Gli scopi dell’associazione sono:- attività di sostegno alle famiglie, con l’aiuto di psicologi e ge-nitori esperti;- promozione del volontariato a favore dei portatori di Sindromedi Down (SdD);- collaborazione con le strutture sanitarie pubbliche socio assi-stenziali;- attività informativa sulla SdD;- difesa dei diritti della persona Down anche tramite il sostegnoa proposte di legge ai vari livelli istituzionali;

- attivare un centro per lo sviluppo delle abilità psicomotorie eintellettive dei portatori di SdD.

L’Associazione fa parte del Coordinamento Regionale Associa-zioni Down Piemonte, della consulta provinciale del volontariatoed è iscritta nel registro regionale delle Associazioni di Volonta-riato, fa parte del COORDOWN (Cordinamento nazionale As-sociazioni delle persone con Sindrome di Doown) che riunisce

le Associazioni che operano a favore della SdD sul territorio na-zionale.L’Associazione "Centro Down Cuneo" è nata nel 1989 per ini-ziativa di un gruppo di genitori della provincia di Cuneo persostenere e tutelare le persone Down e le loro famiglie, conl’obiettivo di giungere alla piena valorizzazione dei soggettiDown e delle loro potenzialità, quali ricchezze distintive perl’intera comunità. Le attività svolte possono essere così sintetiz-zate:- supporto alle famiglie delle persone con sindrome di Down;- promozione di attività psicopedagogiche e riabilitative che fa-voriscano lo sviluppo delle persone Down in ogni stadio dicrescita;

- diffusione di una corretta informazione sulla sindrome di Down;- percorsi di formazione e informazione per operatori scolastici,sociosanitari, volontari;

- informazioni sulle agevolazioni a favore dei soggetti disabili;- messa in rete con altre Associazioni aventi le medesime finali-tà.

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CHI SONO I GIARI?

L’associazione è iscritta al Registro del Volontariato dal 2012. Si prefigge la promozione dei servizi culturali, sociali ed edu-cativi che contribuiscono alla crescita psicofisica dei giovani; il miglioramento della qualità della vita dei giovani me-diante la messa a disposizione di strumenti ed opportunità socio-culturali idonei e qualificati, quali punti informativi di ascolto,di aggregazione, realizzando opportunità culturali e ricreative per il tempo libero; la valorizzazione delle realtà giovanili for-mali ed informali presenti nel territorio comunale e regionale; la promozione e lo sviluppo, nel rispetto delle norme inter-nazionali e comunitarie, di scambi socio-culturali, in particolare con paesi della Comunità Europea; la sensibilizzazione dellacomunità e dell’opinione pubblica sull’importanza delle predette finalità al fine del coinvolgimento generale verso risposteadeguate ai problemi della crescita umana giovanile.

PROGETTARE NEL SOCIALE • PROGETTARE NEL SOCIALE

MONDOQUIL’Associazione Mondo-

qui di Mondovì, con lacollaborazione del

Centro Servizi per il Volonta-riato di Cuneo, ha organizza-to il progetto dal titolo: “Exprima classe, spazi di attesatra mete e percorsi. Progetto asostegno della promozionedel protagonismo giovanile”.Il progetto si sviluppa all’in-terno di due ambiti specifici:lasala d’aspetto dell’ex primaclasse della stazione e il quar-tiere circostante. I volontarihanno rilevato che la stazioneda tempo è attraversata da in-quietudini che rendono diffi-coltose le relazioni tra abitantidel quartiere, viaggiatori e co-loro che hanno eletto quellospazio come luogo di aggre-gazione informale. Molte diqueste persone sono cittadiniimmigrati, in particolare gio-vani di seconda generazione,spesso vittime di pregiudizi eusate come capri espiatorispecialmente in periodi come

quello attuale, caratterizzatida crescente insicurezza eco-nomica e disagio sociale. L’au-

mento di episodi di intolle-ranza e di violenza sono sin-tomi preoccupanti di un corto

circuito che rischia di dege-nerare. L’associazione Mon-doQui, pertanto, il 27 ottobre

Ex prima classe, spazi di attesa tra mete e percorsi

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CHI È MONDOQUI?

Si tratta di un’associazione nata per il dialogo tra le cultu-re, l’amicizia e l’integrazione a Mondovì e dintorni, per co-

noscersi e impegnarsi per costruire insieme una città migliore.I volontari sono italiani e immigrati che agiscono concreta-mente, insieme, attraverso la solidarietà e l’impegno sociale.L’Associazione di volontariato non ha scopo di lucro e per-segue il fine esclusivo della solidarietà sociale, umana, civi-le e culturale. In particolare, l’OdV si avvale in mododeterminante e prevalente delle prestazioni non occasionalidi volontariato attivo nelle seguenti aree di intervento:- lo studio della situazione degli immigrati sul territorio;- lo studio dei modelli di integrazione possibili e proposte perrealizzarli anche presso le istituzioni;

- l’approfondimento di tematiche particolari legate al tema del-l’integrazione (come i problemi delle donne, dei bambini, deilavoratori e degli studenti immigrati);

- l’organizzazione di incontri pubblici di approfondimento edivulgazione dei suddetti temi;

- la proposta di incontri nel mondo della scuola, considera-ta come luogo in cui prende forma la società di domani e co-me fondamentale e primario strumento e luogo diintegrazione;

- la collaborazione con enti pubblici e privati e qualsiasi al-tra associazione o agenzia, conservando però l’autonomiae l’identità associativa;

- la denuncia dei problemi degli immigrati, per far valere i di-ritti rigettando l’assistenzialismo;

- prese di posizione pubbliche su tematiche legate agli sco-pi associativi;

- l’organizzazione di iniziative per far conoscere agli stra-nieri che hanno scelto di vivere nel Monregalese, la storia,la cultura e l’ambiente italiano e locale;

- la formazione degli immigrati, insieme agli italiani, alla Co-stituzione, alle leggi, ai diritti e ai doveri di cittadini, in Italia;- l’organizzazione e il sostegno del volontariato, come stru-mento di integrazione per chi lo pratica.

PROGETTARE NEL SOCIALE • PROGETTARE NEL SOCIALE

2010 ha fatto richiesta alla RFIdi poter utilizzare alcuni lo-cali inutilizzati della StazioneFs di Mondovì come sede perle proprie attività e come luo-go di aggregazione giovanile.I locali, dopo un lungo iterburocratico, prima ferroviarioe poi comunale, sono stati ce-duti in comodato al Comuneche li ha messi a disposizionedell’associazione in subco-modato.Gli obiettivi che l’associazio-ne si prefigge di raggiungeresono:• consolidare la rete comuni-cativa e operativa delle as-sociazioni monregalesi,nonché la collaborazionedi questa con le Istituzioniper perseguire obbiettivi co-muni;

• promuovere la socialità edil protagonismo giovanileall’interno e intorno allospazio della Stazione Fer-roviaria attraverso l’utilizzodella sala d’aspetto dell’exprima classe a fini aggrega-tivi;

• ampliare le potenzialitàcreative, espressive e co-municative dei ragazzi nelcontesto scuola media perfavorire e consolidare l’ac-cettazione di sé all’internodi un gruppo in cui le di-

versità tra i pari vengono in-tese come valore aggiunto enon come fattore discrimi-nante;

• promuovere la socialità edil protagonismo degli ado-lescenti all’interno del grup-po di pari;

• sostenere i processi di cre-scita e di auto-realizzazionedei singoli;

• favorire l’incontro tra igruppi informali e risorsedel territorio;

• fornire strumenti, metodo-logie, tecniche di comuni-

cazione per incrementare lecompetenze dei volontari.

Per ulteriori informazioni te-lefonare al numero 348-27.93.556 oppure scrivere unaemail a [email protected]

Paola Isaia

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dalle ASSOCIAZIONI

CORSO DI FORMAZIONE PER MIGLIORAREL’AZIONE DEI VOLONTARI NELL’ASSISTENZAA GIOVANI DISABILI IN ETÀ POST-SCOLAREIl Centro Servizi per il Volontariato “Società Solidale” in colla-borazione con l’Associazione Creattività propone un corso di for-mazione per dare risposte pratiche alle esigenze di tutti i volontariche lavorano a contatto con i ragazzi disabili. Il corso si proponedi dare nozioni importanti che accompagnino il volontario dalprimo approccio nei confronti del ragazzo con esigenze parti-colari all’assistenza nei compiti di lavoro a lui affidati.Il percorso formativo si tiene presso lo sportello CSV di Mondo-vì (Via Trona 2/b) con orario pomeridiano dalle 17 alle 19. Le le-zioni sono iniziate il 15 ottobre e termineranno il 12 febbraio 2014.Il corso è articolato in due distinte fasi: la prima fase di incon-tri è gestita da uno psicologo che si occupa di insegnare le tec-niche essenziali di interazione tra volontari, per dare supportoin caso di situazioni di emergenza. La seconda parte del corsosarà tenuta da un educatore e sarà dedicata a imparare le stra-tegie di coinvolgimento per far lavorare i ragazzi in un clima di-steso e produttivo. Un’ulteriore lezione del percorso sarà tenutada un medico generico che si concentrerà sui gesti quotidiani concui assistere i ragazzi.Per informazioni: referente CSV Dott.ssa Serena Bersezio 0171-60.56.60 mail [email protected]; per iscrizioni:Associazione Creattività Margherita Boero tel. 327-82.89.797.

IL CONVEGNO TOGLIAMOCI L’AMIANTODALLA TESTA DELL’ASSOCIAZIONE A.I.E.A. PIEMONTEDiciassette mila persone esposte, 290 decessi all’anno per malattieasbesto-correlate in Piemonte, 55 nella sola provincia di Cuneo. So-no le drammatiche cifre fornite sabato 9 novembre, in occasione delconvegno nazionale “Togliamoci l’amianto dalla testa”, organizzatodall’Associazione Italiana Esposti Amianto (Aiea), in collaborazio-ne con il CSV di Cuneo e il Ban Asbestos Network, con il patroci-nio del Comune e dell’Asl Cn1. «Anche se la giustizia sta facendoil suo corso, ridando dignità a vittime e famiglie – ha detto il pre-sidente dell’Aiea, Armando Vanotto, riferendosi al processo Eternitdi Casale Monferrato – il problema dell’esposizione all’amiantocontinua ad esistere. Di amianto si continua a morire. In partico-lare, sono aumentati i decessi di persone che non hanno avutocontatti professionali con il materiale: nel corso degli anni, sono cre-sciuti dal 12% al 30%».Vanotto, nel ricordare le richieste che l’associazione ha fatto al go-verno nazionale (70 milioni di euro per tre anni per interventi di bo-nifica, 60 milioni di euro per tre anni per la riapertura delle domandedi pensionamento anticipato per esposizione all’amianto Diciassettemila persone esposte, 290 decessi all’anno per malattie asbesto-correlate in Piemonte, 55 nella sola provincia di Cuneo. Sono ledrammatiche cifre fornite in occasione del convegno nazionale“Togliamoci l’amianto dalla testa”, organizzato dall’Associazione Ita-liana Esposti Amianto (Aiea), in collaborazione con il CSV di Cuneoe il Ban Asbestos Network, con il patrocinio del Comune e dell’AslCn1. «Anche se la giustizia sta facendo il suo corso, ridando dignitàa vittime e famiglie – ha detto il presidente dell’Aiea, Armando Va-notto, riferendosi al processo Eternit di Casale Monferrato – il pro-blema dell’esposizione all’amianto continua ad esistere. Di amiantosi continua a morire. In particolare, sono aumentati i decessi di per-sone che non hanno avuto contatti professionali con il materiale:nel corso degli anni, sono cresciuti dal 12% al 30%». Vanotto, nelricordare le richieste che l’associazione ha fatto al governo nazio-

nale (70 milioni di euro per tre anni per interventi di bonifica, 60 mi-lioni di euro per tre anni per la riapertura delle domande di pen-sionamento anticipato per esposizione all’amianto «Savigliano haconosciuto questo dramma – ha detto il primo cittadino –Non si puòpensare di contrattare il diritto alla salute con quello al lavoro. È unbaratto senza senso.Un pensiero sincero va a tutte le famiglie saviglianesi che hanno per-so una persona cara per via di questo male».Fino a qualche decennio fa, la lavorazione dell’amianto era prati-ca comune all’interno dello stabilimento della Fiat Ferroviaria (og-gi Alstom, ndr), così come ha spiegato Barbara Tibaldi, segretariaprovinciale Fiom Cgil. Nella fabbrica dei treni, i lavoratori entravanoin contatto con il materiale pericoloso sia nella fase di ferrolastra-tura, quando le lamiere venivano raffreddate in una soluzione liquidacomposta da acqua e amianto, sia durante le operazioni di verni-ciatura e assemblaggio delle carrozze. «Esisteva una squadra d’ad-detti che s’occupava di spazzare quotidianamente il reparto, alzandoun pulviscolo d’amianto: ma nessuno di quei lavoratori è ancora invita per raccontarlo – ha dichiarato Tibaldi – La stragrande mag-gioranza degli operai non sa-peva cosa stava maneggiandoo, se ne era a conoscenza, cer-cava di minimizzare: i lavora-tori erano soli, ricattabili dallapossibilità di perdere il lavoro.Purtroppo, ancora oggi, glioperai vivono nella stessa si-tuazione di fragilità: con con-tratti precari, chiudono unocchio per mantenere il po-sto».L’area del saviglianesefossanese, come evidenza il rapporto suimesoteliomi pleurici della Regione presentato da Dario Mirabelli,professore che si occupa di epidemiologia dei tumori all’Universi-tà di Torino e CPO Piemonte, è tra le più a rischio della provinciadi Cuneo. Nel torinese, i siti più “pericolosi” sono quelli di Gru-gliasco e Collegno, anche se la zona più colpita dal problema re-sta quella nelle vicinanze di Casale Monferrato.«Il dato che balza all’occhio è legato all’incidenza dei tumori pleu-rici nella nostra Regione – ha detto Mirabelli – In Piemonte, un ca-so su quattro riguarda pazienti che non hanno avuto contatti diretticon il materiale, ma cittadini che vivono in zone ad alto rischio. Nelresto del Paese, il rapporto è di uno su dieci». Benedetto Terracini,

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ex professore di epidemiologia all’Università di Torino, ha conte-stualizzato il problema nel resto del mondo, in particolare nei Pae-si dell’America Latina, mentre Massimo D’Angelo, direttore delCentro Amianto della Regione, ha definito alcune strategie neces-sarie per “limitare” il fenomeno. «Il primo passo è la prevenzione,evitando l’esposizione all’amianto – ha detto D’Angelo – In se-condo luogo è necessario monitorare gli ex esposti con visite di con-trollo e, in ultima battuta, aiutare nella cura i soggetti affetti dapatologie asbesto-correlate».È intervenuto anche l’assessore regionale alla Sanità, Ugo Cavalle-ra, che ha definito le priorità dell’azione di governo su questo spe-cifico tema. «Bonificare le aree a rischio, monitoraggio della salutedei cittadini che sono stati esposti al rischio e finanziamento dellaricerca su questo settore – ha detto Cavallera – Il risarcimento che,come Regione, otterremo dal processo Eternit sarà finalizzato aquesti obiettivi». Era previsto anche l’intervento del sostituto pro-curatore del Tribunale di Torino, Raffaele Guariniello, che ha datoforfait per impegni di lavoro.

Andrea Giaccardi e Paola IsaiaTratto da Il Corriere di Savigliano

DOPOSCUOLA DI QUALITÀ, CORSODI FORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONEORIZZONTI DI PACEIl Centro Servizi per il Volontariato “Società Solidale” in colla-borazione con l’associazione Orizzonti di pace ha organizzatoil corso di formazione Doposcuola di qualità rivolto a volonta-ri e aspiranti volontari con interesse ed esperienze nel campo so-cio-educativo e a tutti coloro che vogliono impegnarsi nelsostenere l’attività di recupero scolastico nei punti studio.Il corso di formazione, che che si è tenuto in Via Bersezio 2, èsuddiviso in due blocchi: una parte teorica di 4 lezioni e cinqueesercitazioni pratiche. Il percorso rientra nelle attività dell’As-sociazione Orizzonti di pace che si dedica ai temi dell’inter-cultura anche attraverso la formazione.La parte teorica si è svolta: lunedì 4 novembre “Motivare i vo-lontari”, Gigi Garelli (Insegnante e presidente Orizzonti di Pa-ce), lunedì 11 Novembre “Alunni, insegnanti, famiglie: i problemie le passioni che attraversano la scuola”, Anna Lia Fia, (Consu-lente doposcuola), lunedì 18 novembre “Educare al “mondo”,Faty Lo Sokhna, Olga Rybushkina (mediatrici culturali), lunedì25 novembre “Imparare a educare e a relazionarsi con i mino-ri”, Simona Beccaria e Micol Serra (Operatrici doposcuola).Le esercitazioni pratiche si svolgeranno mercoledì 4 e 11 di-cembre dalle 14.30 alle 16.30, venerdì 6 dicembre dalle 14.30alle 16.30, mercoledì 13 dicembre dalle 15.45 alle 17.45 e ve-nerdì 13 dicembre dalle 15.45 alle 17.45.Per informazioni: referente CSV Dott.ssa Serena Bersezio 0171-60.56.60 [email protected]; per iscrizioni: as-sociazione Orizzonti di pace da lunedì a venerdì 14.30 -17.45Tel. 0171-69.56.77.

Elisa Girardo

FACE TO FACE,OLTRE LO SCHERMO PER FARE RETEIl Centro Servizi per il Volontariato “Società Solidale” in colla-borazione con l’associazione Giari’Ntussià organizza il corso diformazione “Face to Face- Oltre lo schermo” per fare rete chesi propone di fornire un bagaglio di conoscenze sulle opportu-

nità e i limiti della rete. Il corso cerca di dare una panoramicache consenta di sfruttare le potenzialità di internet, facebook, so-cial network e youtube. Le lezioni inoltre si propongono di for-nire gli strumenti per usare in maniera sana chat, video e giochionline. Finalità del corso è anche quella di lavorare sul recuperodi una relazione face to face.Il percorso formativo è tenuto dal media educator Fabio Schia-vone e si svolgerà presso la scuola media Rosa Bianca di Saluzzo.I contenuti degli incontri che si sono svolti nel mese di novem-bre sono: “Nuove tecnologie, nuovi stili e nuove dipendenze _Introduzione e social network”, “Il gioco senza game over _ ilnet gambling e net gaming”, “Voglio l’erba voglio_ lo shoppingonline e il download”, “Genitore disinteressato, proibizionista oattivo?_ parental control e dibattito”.

”IO, TU, NOI, VOI CAMMINO ATTRAVERSOLE RELAZIONI” DELL’ASSOCIAZIONE IL CERCHIOSabato 9 novembre nella sala Vinaj a Cuneo, si è tenuto il pri-mo modulo del Progetto/Percorso organizzato dall'Associazio-ne Il Cerchio di Cuneo grazie al sostegno del CSV SocietàSolidale (Il progetto è realizzato con il contributo del Fondospeciale per il volontariato in Piemonte).L’appuntamento dal titolo “Viaggio tra intelligenza e apprendi-mento”, tenuto dal Dott. Vincenzo Masini, psicologo e psicote-rapeuta è stato rivolto prevalentemente a insegnanti e personein contatto con il mondo pre e adolescenziale. L’incontro ha ri-guardato la comunicazione didattica (dinamica, simbolica, nar-rativa), i tre ambiti dell’intelligenza e le “formae mentis”, laqualità dell’apprendimento e il metodo di studio, autorità, au-torevolezza e autoritarismo e si è conclusa con alcuni suggeri-menti di didattica personalizzata.“Il Seminario – spiegano gli organizzatori – si propone di dota-re gli insegnanti di alcuni strumenti del counseling relazionaleutili nella gestione delle classi, nella qualità dell’apprendimen-to e nel rapporto Insegnante /alunno. Questo affinché il ruolo del-l’insegnate non si connoti solo in qualità di puro formatore,ma possa rivestire anche quello di educatore”.Il 13 e 20 novembre l’associazione ha inoltre proposto il La-boratorio "Il conflitto, mio compagno di viaggio" tenuto dal-l’educatore Claudio Lanzetti. Gli appuntamenti si propongonodi analizzare la relazione di conflitto nella dinamica di gruppoe nella dimensione personale, al fine di rendere palese ciò chegenera conflitto, non per eliminarlo, ma per avere gli strumen-ti per gestirlo. Questo affinché la gestione del conflitto diventi unarisorsa e una competenza da utilizzare nella relazione.Il progetto prosegue con altri 2 percorsi: il 30 novembre (secondomodulo del Seminario "Viaggio tra intelligenza e apprendimen-to" (gruppi e classi, la geografia della classe, le personalità col-lettive della classe, tecniche di gestione d’aula, le classi difficilie le relazioni in classe) e il 1° febbraio 2014 “seminario "Viag-gio nella comunicazione educativa".Per partecipare ai laboratori e maggiori info: contattare l’Asso-ciazione Il Cerchio (Tel. 320-45.58.156) [email protected].

AIUTARE CI UNISCE: L’ERA NUOVA DELL’AVOL’Avo Cuneo sabato 26 ottobre ha celebrato la giornata nazio-nale Avo. La storia dell’ Associazione volontari ospedalieri, ini-zia oltre 35 anni fa proprio grazie a un bicchiere d’acqua,quando un paziente solo ed in difficoltà trovò qualcuno pron-

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to ad aiutarlo. Sono questipiccoli e preziosi gesti checon gli anni hanno fattogrande l’A.v.o. presente intutte le più importanti Strut-ture Ospedaliere e Case diRiposo sul territorio nazio-nale. I volontari cuneesi han-no allestito un gazebo inCorso Nizza con l’offerta di

una bottiglia d’acqua (simbolo dell’associazione Avo) e di ma-teriale informativo. La stessa cosa hanno fatto i volontari di Ca-raglio presenti con dei gazebo davanti alla RSA Casa Protetta edavanti alla Chiesa. Obiettivo dell’iniziativa dimostrare alla cit-tadinanza che “Aiutare ci unisce” e dare vita alla nuova era del-l’Associazione con tanti nuovi volontari. La giornata, organizzatain collaborazione con il CSV “Società Solidale” si è prefissa disensibilizzare al problema delle persone sole e ammalate che sitrovano ricoverate negli ospedali: il contributo dei volontari è fon-damentale per la costruzione di una società migliore dove ven-ga valorizzata l’importanza di essere vicini al nostro prossimo,all’altro, al più debole. Per maggiori informazioni segreteriaAvo Cuneo – Corso Dante 41 Tel. 0171-67.03.8 [email protected]

INSIEME A NOI, FESTA DEL DECENNALEDELL’ASSOCIAZIONEQuando nel 2003 quattro papà e tre mamme hanno fondatol'Associazione Genitori Prohandicap avevano tante speranze emolti obiettivi; il lavoro di questi anni ci ha permesso di rag-giungerne tanti. La rieducazione motoria in acqua fu il primo tra-guardo. Aiutati da una convenzione con l'Asl abbiamo portatoin piscina a Cuneo e Mondovì 40 tra ragazzi e bambini. Con ilprogetto del campus estivo è stata realizzata una attività estivamodulata sui loro bisogni che ha permesso di migliorarne l'au-tostima, l'autonomia e quindi semplificare un poco i rapporti coni coetanei. Ma dovevamo insegnare loro ad applicare le regoledel vivere comune, il rispetto e cosi guidati dal maestro Rava edalla figlia Giordana con un corso di avvicinamento alle Arti Mar-ziali tutto è diventato meno difficile.Preparati dalle precedenti esperienze noi genitori abbiamo pen-sato di provare a staccarli dal nido.È stato realizzato il progetto “Mamma, papa' io esco” insiemead educatori professionali e tanti volontari i ragazzi sono im-pegnati in uscite nei fine settimana, principalmente la domeni-ca dalle 9 alle 17. Le mete, raggiunte con bus o treni, sonosovente le fattorie didattiche di campagna amica, manifesta-zioni, giornate sulla neve, gite con i fuoristrada. Per la manua-lità è nato il progetto “ Guarda l'ho fatto io" laboratorio d'arte incollaborazione con il liceo artistico Ego Bianchi. I lavori del la-boratorio sono stati esposti in due mostre: una nella sala espo-

sizioni della Provincia, la seconda al Filatoio di Caraglio.Sempre partendo da questa esperienza abbiamo organizzatoun convegno sull'Arteterapia, in collaborazione con l'AslCn1 epartecipato alla manifestazione Zooart con la Wunderkammercostruita insieme a due artisti e due architetti.Dal 2011 si è aggiunta una settimana in campeggio a Lazise, sen-za genitori, sempre per migliorare l'autonomia dei ragazzi.Il bilancio di 10 anni di attività è certamente positivo ma nonl'avremmo realizzato eenza l'apporto fondamentale della Citta'di Cuneo, dei tanti volontari, della Fondazione Crc, della Fon-dazione Crt, del Centro Servizi per il Volontariato di Cuneo, delRotary Club, del Soroptimist, dello Zonta Club, delle Donnedel Country Club di Cuneo, della Coldiretti, dei privati con le lo-ro donazioni di privati, del 5 x mille e di tutti coloro che cre-dono in quello che noi facciamo. Per il futuro ci aspettanonuove sfide quali i lavori di ristrutturazione della scuola di Tet-ti Roero data in comodato dal Comune di Cuneo, la fattoria deifragili per dare ai nostri figli un lavoro dignitoso e per il dopo dinoi.Per ringraziare ed informare sui nuovi progetti l’associazione haorganizzato domenica 27 ottobre dalle 18 in piazza Virginioun giornata che ha previsto il concerto del gruppo Dub Fire; l’ini-ziativa è organizzata in collaborazione con il CSV Società Soli-dale. Si ringraziano il Birrificio Baladin e la Markas e laCooperativa Caracol che ha collaborato per la realizzazionedella giornata.

Associazione Genitori Pro Handicap

LA MUSICOTERAPIA PER IL TRATTAMENTORIABILITATIVO DELLE PERSONECOLPITE DA AFASIAIl Centro Servizi per il Volontariato “Società Solidale” in colla-borazione con l’Associazione ALICe Cuneo Onlus organizza ilcorso di formazione “La musicoterapia per il trattamento riabi-litativo delle persone colpite da afasia” che si propone di ap-profondire l’argomento della musicoterapia specifico per lepersone afasiche, allargato alle problematiche del paziente di-gastrico da traumi cranici, oncologiche, malattie degenerative(Parkinson) che danneggiano il linguaggio verbale del paziente.Il corso è tenuto della professoressa Loredana Boito di Trieste, cheda diversi anni lavora per aiutare i pazienti afasici a recuperarela capacità di linguaggio a seguito dell’ictus ed è rivolto a vo-lontari ed aspiranti tali con interesse particolare per la logope-dia e la musicoterapia. La professoressa Loredana Boito illustreràle basi della musicoterapia e nello specifico la musicoterapia inambito riabilitativo con le esperienze portate avanti in collabo-razione con l’Associazione ALICe di Trieste e gli Ospedali Riu-niti di Trieste in particolare la struttura Riabilitativa dove prestaservizio. Sarà inoltre proiettato il video del gruppo di musico-terapia che successivamente è diventato il Coro degli Afasici diALICe.Gli incontri sono iniziati il 29 novembre e proseguiranno dalle17 alle 20 il 24 gennaio e il 21 febbraio presso il Circolo ALI-Ce Cuneo Onlus.Per informazioni: referente CSV Dott.ssa Serena Bersezio 0171-60.56.60 [email protected] proposito del percorso formativo spiega il dr. Giuseppe Bonatto,presidente di ALICe Cuneo: “La riabilitazione della persona afa-sica attraverso la musicoterapia nasce dalla considerazione chela musica è uno dei mezzi di elezione nell’approccio di queste

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persone in quanto la musica e il linguaggio verbale non sono lo-calizzate nello stesso emisfero cerebrale. Come sappiamo daglistudi più recenti sulla percezione musicale, il linguaggio è situatonell’emisfero dominante, mentre la funzione musicale interessasoprattutto l’emisfero non dominante. Nella persona afasica l’abi-lità musicale è in genere mantenuta maggiormente rispetto alla ca-pacità della parola e questo consente di avviare il primo passodella sua riabilitazione, in quanto cantando o modulando il ri-tornello di una canzone per lei emotivamente importante (iden-tità sonora della persona), la persona viene riavvicinata a quellache in origine era la sua voce e può rendersi conto che l’attaccosubito non l’ha negata per sempre ma solo bloccata, questa è unainiezione di sicurezza fondamentale per il perseguimento diobiettivi molto più impegnativi. Per persone con problematichecome l’afasia globale o cronica, la musicoterapia può essereconsiderata un trattamento riabilitativo meno pesante da affron-tare, ma che può essere la base per altri trattamenti neuropsico-logici. Qualsiasi lingua è una organizzazione strutturale, con i suoiritmi, le sue sfumature, le sue inflessioni, il suo specifico timbro…tutte caratteristiche che troviamo nella fraseologia musicale. Conla persona afasica, riattivare il linguaggio verbale attraverso ilcanto è un po’ andare a ritroso, pensare cantando e risponderecantando per tornare alla comunicazione, è una scommessa av-vincente poiché siamo persone adulte e strutturate in un certo mo-do e sconvolgere le strutture di una persona adulta non è certocosa facile. Cantare è una sollecitazione dinamica, è una stimo-lazione continua nei confronti del cervello che viene così solle-citato a riorganizzare le strutture e i circuiti neuronali lesi,attraverso la creazione di nuove sinapsi”.“Il canto, insomma, - conclude il Presidente Bonatto - può es-sere un nuovo stimolo per riattivare il linguaggio verbale, unanuova strada da percorrere. Ricordiamoci che è il cervello checanta, indotto dall’orecchio che ascolta una canzone emoti-vamente importante al paziente. Cantando il corpo viene mes-so in azione a tutti i livelli, attraverso i vari collegamenti delsistema nervoso”.

NELL’ULTIMO LETTO DELL’ULTIMA CORSIAC’È UN AMMALATO CHE CHIEDEUN SORRISO IL TUOIl Centro Servizi per il Volontariato, in collaborazione con l’As-sociazione Avo Cuneo, organizza il 31° corso di formazioneper nuovi Volontari Avo durante il quale si cercherà di dare le no-zioni di base per permettere di assistere gli ammalati a tuttequelle persone che vogliono dedicare parte del loro tempo liberoad alleviare le sofferenze altrui.I volontari Avo Cuneo dal 1982 si impegnano per portare so-stegno alle persone che soffrono in un letto di ospedale con as-sistenza all’interno delle strutture convenzionate agli ammalatisoli, privi di aiuti famigliari, bisognosi e in grave difficoltà, nel-la convinzione che è sempre più importante impegnarsi perraggiungere una maggiore umanizzazione dei rapporti tra lastruttura e i degenti. L’Associazione Avo fornisce assistenza diur-na gratuita all’interno dell’ospedale, agli ammalati soli, privi diaiuto familiare, bisognosi e in grave difficoltà.Il corso gratuito con una durata di nove lezioni, ha avuto iniziomercoledì 6 novembre nel Salone di Rappresentanza del-l’ospedale S. Croce alle 17.45 e, dopo una breve introduzionecirca la storia, la struttura, l’organizzazione e la finalità del-l’Avo, tratterà le principali tematiche per riuscire ad assistere al

meglio gli ammalati quali ad esempio i cambiamenti di vita perl’anziano con relativi aspetti relazionali e pratici, la salute men-tale e l’assistenza psichiatrica oltre ad aspetti psicologici sui ri-svolti inaspettati del servizio volontario.Per informazioni ed iscrizioni contattare la referente c/o CSV So-cietà Solidale, Dott.ssa Serena Bersezio tel. 0171-60.56.60 fax0171-64.84.41 – [email protected] oppure lasegreteria dell’Avo al numero 0171-69.67.29 [email protected].

LOTTERIA BENEFICA DELL’ASSOCIAZIONEFIORI SULLA LUNAL’Associazione Fiori sulla luna, in collaborazione con l’ospedaleSanta Croce e Carle, organizza una lotteria di beneficenza la cuiestrazione è avvenuta il 29 novembre presso il reparto di NPIall’Ospedale Carle a Confreria, giornata conclusiva della setti-mana di sensibilizzazione della Neuropsichiatria infantile (inprogramma dal 23 al 29 novembre).La Lotteria benefica è finalizzata a sostenere le attività dell’as-sociazione e per contribuire alla borsa di studio in onore dellaneuropsichiatra Giuliana Marchiò (cuneese della Valle Maira).L’associazione ha per scopo la realizzazione di interventi di so-stegno in favore dei bambini affetti da patologie neurologiche edelle relative famiglie.A tal fine si propone di: Favorire un sempre più stretto rapportotra famiglie e operatori del SSN; Promuovere e creare un colle-gamento tra famiglie, con l’aiuto dei professionisti, allo scopo direndere accessibili tutte le informazioni e approfondire tutte letematiche inerenti le patologie neurologiche; Tutelare le famiglienel luogo di residenza offrendo loro assistenza domiciliare vo-lontaria specificamente rivolta al bambino; Tutelare le famiglienel luogo di “ricovero per diagnosi e cure” del bambino sia perquanto concerne le informazioni logistiche che per eventuali aiu-ti economici, se necessari; Sostenere la ricerca, l’informazionee l’approfondimento professionale promuovendo ogni iniziati-va adatta allo scopo, progetto siblings (sostegno psicologico aifratelli dei ragazzi con disabilità).

Elisa Girardo

25 NOVEMBRE: GIORNATA INTERNAZIONALECONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNEL’Associazione Futuro Donna di Ceva organizza lunedì 25 no-vembre prossimo alle 21 una serata di sensibilizzazione con iltrio musicale femminile “Les Très Chic” presso il Cinema par-rocchiale Borsi, via Pio Bocca, 1 - Ceva.Il 25 novembre ricorre la giornata internazionale per l’elimina-zione della violenza sulle donne, indetta dall’Assemblea gene-rale delle Nazioni Unite. L’Associazione Futuro Donna, attraversolo spettacolo, vuole sensibilizzare alla problematica e gettare se-mi che possano essere la chiave di un cambiamento culturale cheponga fine all’uso della violenza come strumento di potere neirapporti tra uomo e donna: più in generale si vuole evitare l’abu-so di potere tra chi è più forte psicologicamente e/o fisicamen-te e chi è in posizione di inferiorità.Purtroppo nel mondo una donna su tre, nel corso della sua vi-ta, è vittima di violenza: sono fondamentali cambiamenti culturaliche pongano fine alla considerazione del genere femminile co-me a cittadine di “seconda classe” e che costituiscano le basi per

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tre 400), sulle notti e quindi sui costi sociali risparmiati (15.000 not-ti per centinaia di migliaia di euro di costi alberghieri). A seguire l’in-tervento del dott. Andrea Gallamini, primario dell’Ematologiadell’ospedale “S.Croce” di Cuneo, che ha spiegato la storia delreparto negli anni, fino al cantiere attualmente in corso per la nuo-va degenza, premendo sul supporto parallelo e irrinunciabile del-l’AIL. Al dr. Nicola Mordini il compito di illustrare un ambiziosoprogetto per la dimissione anticipata dei trapiantati di midollo, darealizzare proprio nelle “case AIL”: un mini ambulatorio, un’equi-pe medico-infermieristica per le visite e i prelievi, ma soprattuttoil malato prontamente fuori dall’ospedale. Un progetto innovativoin Europa (sperimentato finora in Svezia e Spagna) che trasforme-rebbe in realtà quello che finora era solo un sogno per una tipologiadi malati normalmente costretti a lunghi periodi di isolamento nel-le camere sterili. A coronare gli interventi, il saluto dei “colleghi”dell’AIL di Livorno e della vicepresidente AIL nazionale, d.ssa Ma-ria Luisa Rossi Viganò.Non hanno nascosto l’emozione i signori Piero ed Elda Rubino, fon-datori dell’associazione e genitori di Paolo, il giovane morto di leu-cemia a cui è intitolata l’associazione: “E’ difficile esprimere aparole le sensazioni che suscitano ogni volta in noi la vicinanza ela fiducia dei nostri sostenitori. Comprendiamo quanto sia impe-gnativo, oggi, mettere a disposizione piccole e grandi risorse nel no-me del volontariato e siamo fieri che il nostro lavoro e la nostraassociazione meritino questo affetto. Per noi parlano le storie con-crete, quelle partite dal dolore per la perdita di Paolo per poi sno-darsi in un percorso tracciato dal coraggio e dalla speranza che, conl’aiuto di tutti, la malattia si può combattere e magari vincere. Tut-te queste storie, però, sono segnate dall’incontro con persone spe-ciali, che hanno saputo cogliere il valore della solidarietà e dellacondivisione: mille volte grazie per tutto quello che avete fatto e perquello che ancora vorrete fare, con voi e anche per voi siamospronati a lavorare di più e sempre meglio!”.

BERTORNATO...“OTTOBRANDO”“Ottobrando” è... rinato! L’ap-puntamento organizzato dal-la Pro loco Savigliano perdomenica 29 settembre ha vi-sto un rinnovato interesse, siada parte delle tanti associa-zioni presenti che dai tantis-simi che hanno volutopartecipare alla manifestazio-ne. Hanno preso parte tutti isodalizi attivi della città.Il tempo non è stato clemen-te, ma grazie all’accoglienzadell’Ala di piazza del Popolo,la festa non è stata rovinata.Per ravvivare la manifestazio-ne, l’associazione guidata daMaria Teresa Sora ha decisoquest’anno di abbandonare ilpranzo in piazza e trasfor-marlo in una marenda sinoiraapprezzata da circa trecentopartecipanti che si sono se-duti a tavola ed hanno gusta-to, ed apprezzato, l’ottima

creare una cultura del rispetto.L’Associazione Futuro Donna, dal 2008 anno della sua nascita,si occupa di promuovere e valorizzare le donne nella società ci-vile, nel sostenerne l’impegno nella vita sociale, economica,amministrativa e politica e ad accompagnarle nel fornire aiu-to, a livello familiare e comunitario, a soggetti in situazioni di di-sagio. La serata di sensibilizzazione, ad ingresso libero, vuolepromuovere le attività dell’associazione e celebrare la ricor-renza del 25 novembre, perché è fondamentale che la tematicanon resti sotto silenzio. Per informazioni contattare l’AssociazioneFuturo Donna al numero 373-50.88.683 oppure via e-mail [email protected]

L'AIL DI CUNEO HA APERTO LA TERZA"CASA AIL" A CUNEO, IN VIA BASSIGNANO 52

La giornata di inaugurazione della terza “casa AIL” a Cuneo, de-stinata a pazienti e parenti in cura presso il reparto di Ematologiaprovenienti da fuori città, è stata un successo insperato. Tante le per-sone che, lo scorso sabato 26 ottobre, hanno seguito con attenzionele relazioni nella sala riunioni dell’ospedale (tutti esauriti i cento po-sti a sedere): soprattutto volontari, ma anche malati, parenti, so-stenitori a vario titolo della causa AIL. Doveva essere forte ildesiderio di condividere un risultato costruito con il contributo ditutti: perché davvero quanto fatto dall’associazione, ora e in pas-sato, è il frutto della generosità delle persone, delle piccole e gran-di donazioni, del tempo regalato dai volontari sulle piazze perdistribuire Stelle di Natale e Uova di Pasqua. Lì in mezzo le spe-ranze, i dolori, le gioie di chi ha affrontato il difficile percorso del-la malattia e che ha trovato nell’AIL una presenza tangibile, unaforma concreta di solidarietà. Alla segreteria è toccata una detta-gliata descrizione del percorso delle residenze dal 2004 ad oggi,con i dati sui posti letto (ora 14 in totale), sugli ospiti transitati (ol-

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polenta-salsiccia-spezzatino preparata dagli alpini dell’Ana di Sa-vigliano, il tutto impreziosito da gorgonzola e frutta.La manifestazione era già iniziata dalle 14, con i tantissimi standdelle associazioni di volontariato che hanno potuto farsi conoscere,o rinnovare la “presenza” al pubblico. Un grazioso spettacolo diballo e di rap dei ragazzi dell’Oasi Giovani ha iniziato la parte mu-sicale della giornata, continuata con l’esibizione di ballo della“School Dance” di Savigliano. Una ampia parte dell’Ala era de-dicata ai giochi “di una volta”, in pratica dedicati ai bambini ma,nella realtà, presi d’assalto, anche, da tantissimi adulti che si so-no divertiti come, e più, dei bimbi! Lo spazio per un gustosissimo“Nutella Party” è servito a presentare una bellissima novità al-l’interno della Pro loco, l’arrivo di alcuni giovanissimi ed entusiastineoaffiliati, che sicuramente con la loro energia sapranno porta-re un vento di “futuro” alla associazione. Benvenuti! Durante la ma-renda sinoira è stata estratta la bicicletta offerta dalla FondazioneBanca Cassa di Risparmio di Savigliano (andata ad uno dei vo-lontari presenti ai banchetti delle associazioni) e al termine dellacena centinaia di premi sono stati estratti per la sottoscrizione, ac-contentando veramente tanti fortunati vincitori. Non poteva man-care il “granfinale” che è stato firmato dalla grande orchestra“Luca Panama Group” che ha fatto ballare ed entusiasmato i tan-tissimi che si sono fermati quasi fino alle 23.Sicuramente una edizione di “svolta” questa di Ottobrando, cheha segnato un’inversione di tendenza che ci si augura possa con-tinuare in futuro.

Doriano MandrileTratto dal Corriere di Savigliano

PUNTA SU DI TE: PROGETTOPER LA PREVENZIONE E LA CURADEL GIOCO D’AZZARDOMartedì 5 novembre nella sala consigliare del Palazzo comu-nale di Alba è stata presentata la campagna di prevenzione e dicura della dipendenza dal gioco d’azzardo “Punta su di te”.Il progetto promosso dall’Associazione Lucio Grillo con la Coo-perativa Sociale Alice Onlus in collaborazione con il Comunedi Alba, l’Asl Cn2-Ser.T, il Consorzio Socio-Assistenziale AlbaLanghe e Roero la Caritas Diocesana, il Cnca, l’Associazione Li-

beralidea, grazie al contributo del Centro Servizi per il Volon-tariato Società Solidale e della Fondazione Cassa di Risparmiodi Cuneo e parte dalla campagna nazionale contro i rischi delgioco d’azzardo “Mettiamoci in gioco” nata nel 2012 per sen-sibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sul fenomeno, sul-le sue conseguenze sociali, sanitarie, economiche ed avanzareproposte di regolamentazione.Su queste basi è nata anche la campagna albese “Punta su di te”finalizzata a fronteggiare il gioco d’azzardo quale fattore diesclusione sociale favorendo l’accesso ai servizi di aiuto e cu-ra delle persone con problemi legati al gioco.La campagna mira a creare una rete territoriale con l’obiettivodi: fare una mappatura della zona per comprendere e fermareil fenomeno del gioco d’azzardo sul territorio albese definendoe coordinando le azioni possibili; sensibilizzare e formare la po-polazione con eventi pubblici, materiale informativo, incontrinelle scuole in collaborazione con il Forum Giovani comuna-le, il Ser.T Asl CN2, l’Associazione Libera - Alba attraverso la di-visione Liberalidea, realizzare seminari formativi per familiari,amici e tutti coloro che sono in contatto con giocatori d’azzardo;attivare sportelli d’accoglienza, condurre un gruppo educativocon periodicità quindicennale, organizzare moduli residenzia-li dedicati ai giocatori all’interno di due strutture terapeutichegestite dalla Cooperativa Alice.«“Punta su di te” ha preso vita grazie ai finanziamenti ricevu-ti dal CSV all’associazione “Lucio Grillo” (Bando a ScadenzaUnica 2012 – Fondo Speciale per il Volontariato) e dalla Fon-dazione CRC alla Cooperativa Sociale Alice - ha sottolineatoManuela Ferrero referente del progetto per la Cooperativa So-ciale Alice – Il progetto riserva un’attenzione particolare aigiovani con azioni di prevenzione e alle fasce socialmente piùdeboli. Uno dei punti forti è la campagna di sensibilizzazionecon le locandine e il gratta e vinci, un test di 8 domande colquale ogni persona può scoprire che tipo di giocatore è. La fi-nalità è duplice: a livello individuale posso acquisire una con-sapevolezza sul gioco nella mia vita ma è anche è lo strumentoche permette a noi di mappare il territorio albese rispetto al gio-co d’azzardo».«Questo è un tema di grande attualità che ci tocca molto – hadichiarato il sindaco Maurizio Marello - Sul nostro territorio c’èstato un proliferare di luoghi in cui si gioca, le richieste sul-l’apertura e sull’installazione di video poker sono sempre mol-to alte. Come comuni abbiamo le mani legate dal punto divista normativo. Al di là della possibilità di mantenere le di-stanze da luoghi sensibili, non possiamo di dire no all’apertu-ra e all’installazione di sale da gioco. Spero che prossimamentei comuni possano avere voce in capitolo su questa tematica per-ché queste attività hanno delle ricadute sociali gravissime. At-traverso il gioco si rovinano persone e intere famiglie ed ilgioco è anche uno di quei canali dove la criminalità organiz-zata ripulisce i propri affari. Per fortuna, in un recente incon-tro sulla sicurezza qui ad Alba con il prefetto, i vertici dellaQuestura, della Guardia di Finanza, dei Carabinieri, della Po-lizia Municipale è emerso che sul nostro territorio al momen-to non ci sono organizzazioni criminali operanti, masicuramente ci sono settori dove bisogna fare attenzione e unodi questi è il gioco l’altro sono i “compro oro”. Come Ammi-nistrazione siamo partecipi di questa iniziativa perché credia-mo che sia un settore in cui intervenire. Crediamo che lo Statoabbia commesso un errore enorme quando ha pensato di co-minciare a fare cassa con il gioco e le scommesse e ci interes-sa che si faccia un lavoro sulla prevenzione e sulla cura».

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LE INIZIATIVE LILT PER IL NATALE 2013La LILT sezione provinciale di Cuneo durante i mesi di novembree dicembre propone la campagna di raccolta fondi “Un Nataledi solidarietà”. I volontari della Lilt in questi mesi saranno pre-senti davanti alle principali chiese della provincia per offrire incambio di un’offerta un panettone Balocco.Le aziende che vorranno aderire al Natale di solidarietà Lilt,presso la sede di Cuneo, potranno prenotare: panettoni Baloc-co, cesti con prodotti a chilometri 0 “Campagna amica” di Col-diretti, biglietti di auguri personalizzati. Per informazioni:0171-69.70.57 [email protected]

PRESEPI IN MOVIMENTO A CENTALLOL’associazione Centallo Viva, attiva da 20 anni nel settore culturalesul territorio provinciale, organizza la mostra “Presepi in movi-mento” dalla collezione di Claudio Vola. Sarà allestita nella sa-la della Mappa dal 22 dicembre al 6 gennaio 2014. Si potràvisitare nei giorni festivi dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19. Neiprefestivi anche dalle 16 alle 19. Inoltre, nel giardino dell’IstitutoSan Camillo si potrà andare a passeggio tra i presepi, ammi-rando le realizzazioni in materiale povero delle classi della scuo-la primaria di Centallo. Il percorso andrà dalla Sala della Mappaal giardino dell’Istituto San Camillo. Qui sarà possibile visitare ilpresepe gigante con le sagome in legno realizzate in collabo-razione con la scuola secondaria di primo grado del paese.

CONCERTO BENEFICO NATALIZIOPER L’AIL DI CUNEOL’A.i.l. – Associazione Italiana Leucemie – sezione di Cuneo “Pao-lo Rubino” invita al concerto benefico natalizio con il giovanecantautore dronerese Fabio Massano sabato 28 dicembre. L’ap-puntamento si terrà al Teatro Toselli di Cuneo. La collaborazionecon la sezione A.i.l. di Cuneo, intitolata a sua volta a un giovanedronerese morto di leucemia, è iniziata nel 2008 ed è diventatanegli anni una “bella consuetudine”. Aiutare i malati è un impe-gno che – come la musica – prescinde da distinzioni di razza, re-ligione, ceto sociale; la sofferenza parla a tutti la stessa lingua,rende tutti drammaticamente uguali. D’altro canto si può parla-re dimalati e di cure anche con la gioia e la spensieratezza che san-no regalare le note: spesso è nelle corsie che si imparano aconoscere il valore essenziale di un sorriso e la vera voglia di vi-vere.Fabio Massano nasce artisticamente nei primi anni del nuovomillennio. Con “La vita di chi, nel 2002 ha vinto la XV edizione delconcorso scolastico europeo organizzato dalMovimento per la Vi-ta italiano e dal Forum delle associazioni familiari. L’anno se-guente (2003), alla prima edizione del premio “Ravviva la vita”organizzato dall’istituto tecnico commerciale “F. A. Bonelli” diCuneo, si classifica al primo posto con un brano dal titolo “Lamia verità”. Negli stessi mesi partecipa all’edizione successivadel concorso scolastico europeo e vince con la canzone “Ri-

flettendo questi miei giorni”.Inizia, sempre nel 2003, la collaborazione conFederico Bersia, affermassimo pianista e ar-rangiatore. Nel 2007 dà vita ad un progettoche porterà lui e i suoi musicisti (LorenzoArese – batteria, Simona Bernardi – cori, Fe-

derico Bersia – pianoforte/tastiere, DiegoMarongiu – chitarre,Mi-chele Piantà – basso/contrabbasso, Claudio Salerno – saxofo-no/cori/percussioni) a esibirsi in diversi teatri del Piemonte edella Liguria proponendo brani da lui composti e cover di nume-rosi cantautori italiani quali De Andrè, Amerio, Fossati, Vecchi, Fa-sano, ecc.

STELLE DI NATALE PER L’A.I.L.Il 6, 7 e 8 dicembre l’A.i.l. sezione di Cuneo tor-na nelle piazze della provincia con le stelle diNatale, piantine simbolo della speranza nellalotta contro lemalattie. Per la distribuzione si cer-cano volontari per presidiare banchetti o “adot-tare” una scatola da offrire a parenti, amici,colleghi. Per informazioni: 0171-69.52.94; 335-29.43.69; [email protected]; www.ail.cuneo.it.

SERATE DI PROMOZIONEDEL VOLONTARIATO A CENTALLOL’associazione Centallo Viva organizza sabato 14 dicembre una se-rata musicale con il Gruppo G70 e il Coro parrocchiale di Villa-falletto. Presenteranno “La buona novella “ di Fabrizio De Andrè.L’appuntamento sarà alle 21 al Nuovo Lux – in occasione dei 20anni dell’associazione Centallo Viva. L’iniziativa è realizzata incollaborazione con il CSV Società Solidale.

PRESEPI IN MONSERRATO EDIZIONE 2013Torna con la sua terza edizione “Presepi in Monserrato”, l’ap-puntamento a ridosso del Natale che consente a qualunque crea-tore di un Presepe, piccolo o grande che sia, di esporlo nellastraordinaria cornice del Santuario della Madonna di Monserra-to sito sul belvedere di Borgo San Dalmazzo, meta di pellegri-naggio ma anche di chi semplicemente vuole godere di uno deibelvedere più belli di tutto il Piemonte.

Speciale Natale 2013

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Anche l’edizione 2013 è aperta a tutti gli “artigiani” del Presepe,di qualunque età, che vogliono sfruttare le aperture straordina-rie del Santuario per esporre la propria Opera.Tutti sono i benvenuti. Unica richiesta è di proporre un Presepeche non sia stato mai esposto nel cuneese.Chiunque lo desideri può proporre la sua Opera contattando gli Or-ganizzatori attraverso il form presente sul sito internet www.san-tuariodimonserrato.it nella sezione dedicata a “Presepi inMonserrato 2013”, avendo cura di indicare il proprio nome e co-gnome, il luogo di domicilio ed il proprio numero di telefono.Presepi in Monserrato 2013 sarà inaugurato domenica 8 dicem-bre e sarà aperto al pubblico ogni sabato e domenica dall’8 al 22dicembre. L’Associazione Santuario di Monserrato è inoltre a di-sposizione per aperture straordinarie della mostra per scuole e as-sociazioni. Per informazioni: www.santuariodimonserrato.it nellasezione “Presepi in Monserrato 2013”.

Associazione Santuario di Monserrato

CONCERTO DI NATALE A SOMMARIVA PERNODomenica 22 dicembre, a Sommariva Perno, l’associazione Centroculturale San Bernardino organizza il “Grande Concerto di Natale”.Risuoneranno sotto le navate della chiesa parrocchiale baroccadel “paese delle Bela Rosin” le armonie della Corale Polifonica diSommariva Bosco, diretta dal maestro Adriano Popolani. Il Concertodi Natale, giunto alla seconda edizione, apre il Presepe vivente2013 che si svolgerà presso la Residenza L’Annunziata, in LocalitàMuanera il 26 28 e 29 dicembre.Novità importanti per la quinta edizione del Presepe vivente. Ol-tre 200 saranno i volontari impegnati direttamente ed indiretta-mente in un avvenimento che, comunque vada, è già un successodi amicizia, di nuove conoscenze, di unità del paese.Molti borghi e località del “paese della Bela Rosin”, oltre a tanti cit-tadini semplici, daranno vita ad unamanifestazione semplice, masuggestiva nello stesso tempo, proposta ancora una volta e coor-dinata quest’anno anche con la Pro Loco dall’Associazione Cui DraFròla ‘d Sumariva, un gruppo di volontari da anni impegnati nellaanimazione di attività di tipo sociale, folcloristico emusicale. L’am-bientazione del Presepe vivente 2013 sarà sempre quella intornoalla Residenza L’Annunziata. Le 35 scene del presepe saranno infatticollocate tutte all’interno dell’area della Casa di riposo, per con-sentire anche agli anziani ospiti di poterle contemplare. Anchequest’anno verrà proposto il concorso riservato agli alunni dellescuole per i migliori lavori sul Natale, che, in una mostra poi al-l’interno della Residenza, costituiscono già da soli un valido moti-vo per fare un salto a Sommariva Perno, tanto sono belli e creativi.Un’accurata “piantina del Presepe” sarà distribuita a tutti i visita-tori che potranno così orientarsi con facilità e rapidamente sulpercorso, rinnovato in parte ed arricchito con nuove scene.

La rappresentazione si svolgerà giovedì 26 dicembre dalle 15 alle19.30; sabato 28 dicembre dalle 20 alle 23 e domenica 29 dicem-bre dalle 15 alle 19.30, su un percorso che si snoderà dall’inizio del-la strada che porta all’Annunziata per concludersi sull’ampio piazzaledella Residenza, dove sarà sistemata la capanna della natività conil bue e l’asinello. Un bimbo sommarivese, nato recentemente,avrà il ruolo di Gesù Bambino, interpretando dal vivo, con i suoi ge-nitori, la Sacra Famiglia. A ricreare l’atmosferamagica del Natale con-tribuiranno poi il suono delle zampogne e le classiche melodienatalizie. Anche quest’anno l’ingresso al Presepe Vivente sarà gra-tuito e verranno offerti ai partecipanti vin brulé, caldarroste, the,cioccolata calda, dolci e zabajone. Per informazioni: 335-78.62.232;www.frolasommariva.it; [email protected];[email protected].

AIDO GRUPPO DI BRA: IN “WORK IN PROGRESS”DIVERSE INIZIATIVE ANCORA SUL 2013,MA GIÀ SI PENSA AL 2014

Il direttivo dell’Ai-do Gruppo di Brasi è riunito ven-erdì 8 novembreper delinearenuove idee inun‘ottica di piani-ficare l’attività del2014. Ma via viasi stanno concre-tizzando ancorasul 2013 dei “so-gni nel cassetto”non ultimo l’inviodi una simpaticacartolina augurinatalizia realizza-ta grazie alla pen-na amica delfamoso bozzetti-sta umorista Da-

nilo Paparelli, da sempre al fianco dell’Aido e supportata dalCentro Servizi del Volontariato di Cuneo e dalla Banca diCherasco Credito Cooperativo. “Son davvero contento esoddisfatto di poter concretizzare questa cartolina perpoter esser vicino in modo semplice, ma significativo aitanti donatori che oramai veleggiano a quota “1500““ di-

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ce il Presidente Aido Gruppo di Bra Gianfranco Vergnano che ve-ste anche la carica di referente provinciale - “entreremo nellecase con gli auguri natalizi e ci auguriamo di poter così farciconoscere da altri componenti della famiglia ed allargare ulteri-ormente la lista delle adesioni alla nostra realtà associativa“.Alla cartolina auguri, una nuova “chicca” Aido è aver concretizza-to e già inviato, da oltre un mese, a tantissimi contatti email unaNewsletter che, grazie ad un gruppo di lavoro che vede impe-gnati i consiglieri Sergio Provera, Mauro Cortassa, Chiara Fissoreed Eliana Gangi, stanno via via dando vita ad un appuntamentoquindicinale di tipo “editoriale”, un modo simpatico, diverso, ac-cattivante, immediato, per dare notizie sulla vita dell’Aido che inquest’occasione ha creato una sana sinergia con la realtà sporti-va dell’Unvs (Unione Nazionale Veterani dello Sport Sezione di Bra):unmodo diverso per parlare di volontariato e di sport. “Crediamomolto nelle sinergie ed in particolare con il mondo dello sport sì tan-to che son diverse le realtà che portano i nostri colori tanto che ab-biamo voluto ricordarle nella cartolina auguri“ - aggiungenuovamente il Presidente Vergnano - “non solo è notizia “frescafresca” che se saranno reperiti i fondi uno spettacolo di cabaret cheandrà in scena nel mese di dicembre sarà “messo in scena” uni-tamente all’Avis Gruppo di Bra che ha favorevolmente raccoltol’invito fatto dal nostro direttivo a collaborare sull’onda del mot-to “uniti si vince per la vita“.

UNITI PER IL VOLONTARIATOL’associazione Cristiani Latini Bra dal 25 al 31 dicembre organizzaconcerti e iniziative promozionali presso la chiesa di San Roccoa Bra. Gli spettacoli avranno natura natalizia con temi di soli-darietà umana. Saranno coinvolti tutti i cittadini per far conoscerela cultura romena. Al progetto, realizzato in collaborazione conil CSV Società Solidale, parteciperà anche la parrocchia orto-dossa romena di Bra.

COLORA IL NATALE DI ALTRUISMOAnche quest’anno l’Avis Bra ha collaborato con l’associazione Te-lefono Azzurro: sabato 23 e domenica 24 novembre, i volonta-ri avisini sono stati presenti presso il BigStore per vendere letradizionali candele blu nell’ambito della campagna nazionale Ac-cendi l’Azzurro. L’intero ricavato va all’associazione Telefono Az-zurro che ormai da ventisei anni dedica il suo impegno allaprevenzione degli abusi e dei maltrattamenti sull’infanzia e si bat-te per denunciare e fermare la violenza sui bambini. Il ricavatosarà destinato al potenziamento delle sue linee telefoniche (il19696 e il 199.15.15.15) e del servizio chat attivato nel 2011, ilcuore pulsante dell’associazione. Ricordiamo anche che TelefonoAzzurro non è solo linea di ascolto telefonico e consulenza viachat: numerosi sono i progetti che l’associazione ha realizzatonelle scuole e nelle carceri in tutta Italia e durante le maxiemergenze a seguito di alluvioni e terremoti.Chi desidera aderire all’iniziativa, ma non ha potuto recarsi al Big-Store il 23 e il 24 novembre, può acquistare le candele presso lasede Avis in via Vittorio Emanuele 1 a Bra, tutti i venerdì e le do-meniche dalle 8 alle 11.30 per tutto il periodo natalizio, fino al6 gennaio. Un’idea originale per celebrare il Natale, facendoregali solidali.

Elisa Paschetta

NATALECONSPORTIAMOSabato 14 dicembre,alle 16, presso la SalaConferenze del Cen-tro Polifunzionale “G.Arpino” – Largo dellaResistenza, l’associa-zione Sportiamo or-ganizza un pomeriggiocon intrattenimentomusicale natalizio. Sa-rà l’occasione perscambiarsi gli augurie distribuire il giorna-lino realizzato in col-laborazione con il CSVSocietà Solidale.

GRAN VARIETÀ PER L’AVIS DI BRAL’associazione Avis di Bra invita al “Gran varietà” che sarà unospettacolo nello spettacolo sabato 7 dicembre al Centro poli-funzionale Arpino di Bra. L’appuntamento si terrà alle 20.30.Presenteranno Valter Manzone e Sergio Provera con l’accom-pagnmento musicale di RobyMolino. Si esibiranno: la scuola diballo “Happy dance for you”, la scuola di ballo “Gli amici del rock”,Aldo Rampone, il circolo musicale Eureka, la scuola circense“Fuma che ‘nduma”, la Banda musicale di Cherasco, ClaudioGallizio, Martina & Alex, la ginnastica artistica “New Twirling Bra”.Sarà l’occasione per scambiarsi gli auguri di Natale.

LA STRANA COPPIA AL FEMMINILECHERASCOL’Avis di Cherasco“Lorenzo Piumatti” eil Piccolo Teatro diBra presentano “Lastrana Coppia al fem-minile”, una brillan-te commedia di NeilSimon. Lo spettaco-lo andrà in scena sa-bato 7 dicembre alTeatro Salomone diCherasco.L’ingresso è libero.La regia è di Giancar-lo Chiesa.

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EVENTO MUSICALE NATALIZIOLa Fidas di Bra invita sabato 14 dicembre al concerto natalizio“Duet’s 8” di Daniela Caggiano. L’appuntamento sarà all’audi-torium del Centro polifunzionale G. Arpino di Bra alle 20.45.Parteciperanno i “Fuma che ‘nduma scuole di circo”. Per infor-mazioni: cell. 338-84.95.457.

NATALE SOLIDALE PER SALESL’associazione Smilab e la Fondazione Mago Sales propongonoper Natale il calendario che avrà come filo conduttore gli occhie gli sguardi dei bambini per sottolineare che i 40 anni di sa-cerdozio di don Silvio Mantelli, in arte Mago Sales e 50 di ma-gia hanno saputo regalare meraviglia. Per informazioni:www.sales.it.

GIORNATA DEL VOLONTARIO E PIAZZETTADELLA SOLIDARIETÀ

Torna ad Alba domenica 15 dicembre la Piazzetta della Solida-rietà organizzato dalla Consulta Comunale del Volontariato e dalCentro Servizi per il Volontariato Società Solidale, in collabora-zione con il Mercato della Terra. La mattinata sarà dedicata a ri-cordare la giornata internazionale del Volontario, nella Sala delConsiglio del Palazzo Comunale, alla presenza delle autorità,dove si renderà tributo ai volontari più giovani per ogni asso-ciazione. Nel pomeriggio, dalle 14.30 alle 19, in Via Cavour e Piaz-

za Risorgimento si svolgerà il mercatino del volontariato“Piazzetta della Solidarietà”. Un regalo alternativo facontento chi lo offre, chi lo riceve e chi lo realizza. Sa-ranno in Piazza: AMPELOS di Alba • Insieme per l’In-

dia di Fossano • Progetto Solidarietà - Parrocchia di Cristo Re diAlba • Aurora di Pollenzo • Gruppo Volontari Monteacutese diMonteu Roero • Amnesty International Gruppo 270 di Alba •Emergency di Alba • Strani Vari • LILT Lega Italiana per la Lottacontro i Tumori di Alba • Comunità L’Accoglienza di Alba • La Col-lina degli Elfi di Govone • Gruppo Semplicemente Solidarietà diLequio Berria • Gruppo Missionario Ricca di S. Rocco Cherasca• ANMIC Associazione Nazionale Mutilati Invalidi Civili - sede diAlba • Castagnito per Kami • Urubamba Associazione di Soli-darietà e volontariato di Corneliano d’Alba • ADMO Ass. Dona-tori Midollo Osseo - Sez. Patrizia Gosso di Alba • ACAT di Alba,Langhe e Roero • Gruppo Caritas Interparrocchiale di Montà d’Al-ba • Cani Rubini di Alba • Centro Missionario Diocesano di Al-ba • SMILE - Un Sorriso per Chernobyl - Gruppo di Alba •Laboratorio Artigiano di Diano d’Alba • Gruppo Incontro Loca-lità Vaccheria • Liberalidea perMauro Rostagno - presidio Liberadi Alba • Centro Volontari Assistenza di Alba.Nel pomeriggio animazione a cura dell’Associazione di volon-tariato Pijtervarda di Castino. In caso di maltempo le bancarel-le saranno allestite sotto i portici della piazza e di via Cavour.Per informazioni: [email protected], tel.0173-29.23.57, Sportello CSV di Alba tel. 0173-36.69.01, [email protected].

BABBO NATALE IN CONCERTORiceviamo e pubblichiamoI volontari dell’associazione Presenza Amica Onlus, in collabo-razione con l’associazione culturale In Canto Popolare Italiano, or-ganizzano, in occasione delle prossime feste natalizie e difine-inizio anno “Babbo Natale in concerto”, spettacolo d’in-trattenimento natalizio, itinerante per la regione, per augurarea tutti Buone Feste. A vestire i panni di Babbo Natale sarà Luigid’Alba che presenterà uno spettacolo, dedicato a tutta la famiglia,contenente le più belle melodie natalizie e canzoni popolari di ie-ri e di oggi. Quanti desiderassero ospitare per un pomeriggio difesta il “Babbo Natale - canterino” sono pregati di contattarel’associazione al 333-23.88.266 oppure con email: [email protected]. Con l’occasione anticipiamo sin d’ora i migliori au-guri per un Natale sereno, che Gesù Bambino riesca a portare,specialmente in questi difficili momenti per il nostro paese, unraggio di luce e di speranza per tutti!

MOSTRA PRESEPI AD ALBAPresso la chiesa di San Giuseppe domenica 15 dicembre, alle17.30, sarà inaugurata laMostra dei Presepi, organizzata dal Cen-

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tro Culturale San Giuseppe Onlus in collaborazione con Gazzettad’Alba e il Centro Culturale San Paolo onlus. Per tutte le festenatalizie sarà possibile ammirare queste splendide opere artigia-nali. La mostra si potrà visitare fino al 6 gennaio 2014 tutti i gior-ni dalle 15 alle 19 nella chiesa di San Giuseppe in PiazzettaVernazza, ad Alba.

FESTA DEGLI AUGURI CON L’AVCL’Associazione Volontari Cottolenghino invita alla tradizionale “Fe-sta degli Auguri” sabato 21 dicembre nella Piccola Casa della Di-vina Provvidenza Cottolengo di Alba. A partire dalle 15, dopo ilsaluto ai partecipanti, gli ospiti della casa proporranno la recita na-talizia. Sarà l’occasione per il classico scambio di auguri e per vi-sitare la mostra dei lavori nel laboratorio del Cottolengo.

SEI LUCE NEL MONDO - ALBAIl clima natalizio si avvicina, con i panettoni in vendita al su-permercato e il desiderio di vacanze alle porte.Ampelos Onlus, l’associazione albese nata nel 2004 per realiz-zare progetti di sviluppo agroalimentare, sanitario ed educati-vo nel Corno d’Africa (Etiopia ed Eritrea), non si accontenta solodi questo: pensiamo che il nutrimento dell’anima sia altrettan-to necessario, se non di più, in un momento storico in cui pro-fughi africani muoiono a migliaia nel deserto o in mare, neltentativo di raggiungere standard di vita dignitosi.Con le nostre piccole forze stiamo cercando di creare occasio-ni di sviluppo socio-economico in Paesi tra i più poveri al mon-do, da cui attualmente si fugge per mancanza di prospettive divita e di lavoro.La creazione di un pozzo di acqua potabile non inquinata, larealizzazione di un impianto di produzione di marmellate di fi-chi d’India sono una goccia in un oceano d’indifferenza, cheperò migliora concretamente la vita delle persone coinvolte neiprogetti di Ampelos. Questa è la nostra più grande soddisfa-zione, e la ragione per cui la nostra associazione di volontaria-to continua ad esistere.Per raccontare i nostri progetti di cooperazione, Ampelos haorganizzato sabato 23 novembre un concerto benefico in Fon-dazione Ferrero (Strada di Mezzo 44, Alba), dal titolo “Sei lucenel mondo”. Sul palco è salita la famosa corale “Gli alunni delCielo” proveniente da Torino, formata da 35 giovani entusiasti,

impegnati da anni nell’annunciare la parola del Vangelo at-traverso la musica e il canto. Lo spettacolo in due atti ha vi-sto alternarsi brani di carattere religioso ad altri di autorilaici come Renato Zero e gli U2, con la dinamicità e l’imme-diatezza di un’esibizione cantata, recitata e ballata, dal gran-

de impatto visivo ed emotivo. Ampelos e la spiritualità,produzione di yogurt e riflessione sui valori alla base dellafratellanza umana: questo è il nostro invito in preparazionedel Natale.

SESTA MOSTRA PRESEPI PER IL CENTROCULTURALE DON MARIO DESTEFANISDal 24 dicembreal 6 gennaio l’as-sociazione “Vo-lontari CentroDonMario Deste-fanis” di Ricca -San Rocco Chera-sca organizza lasesta edizionedella Mostra Pre-sepi. Di vetro, dicarta, di filo, distoffa… Con la ve-nuta dell’autunnosi comincia a pen-sare a come alle-stire il presepi perun vero e proprioconcorso. Il pre-sepe è un modotradizionale perrivivere uno deimomenti più bel-li della nostra sto-ria e per farlo cisono tante possi-bilità. Con la pro-pria fantasia emanualità ciascu-no può contribuire a dare un senso al Natale. Il presepe è sim-bolo di accoglienza segno di pace di fratellanza universale. Senzail presepe il Natale rimarrebbe esclusivamente una festa delconsumismo fatta di regali e di abbuffate, priva di valori e di in-segnamenti. Per questo e per mettere alla prova le vostre e lenostre capacità e creatività l’associazione invita anche que-st’anno a partecipare numerosi per il Concorso presepi. Per l’al-lestimento ogni partecipante ha a diposizione uno spazio di100 cm per 60 cm. Il presepe dovrà essere montano su una ta-vola multistrato, compensato, laminato ecc. La consegna deglielaborati dovrà avvenire nei giorni 21-23 dicembre 2013 dalle14 alle 18. Quest’anno la mostra di San Rocco Cherasca è entrataa far parte del circuito “Presepi in Granda”. Per informazioni338-17.77.448 (Beppe).

CONCORSO DISEGNI “DA GRANDE FARÒ”“Da grande farò il pompiere, anzi no farò l’astronauta, o megliofarò l’archeologo, ma che dico, da grande voglio fare il contadi-no”. Viaggio semiserio e fantasioso nelmondo del lavoro visto congli occhi dei bambini: le loro aspirazioni, i loro sogni, il loro con-cetto di mestiere e di professione. È un’altra iniziativa legata alperiodo natalizio ideata e realizzata dall’associazione “Volonta-ri Centro donMario Destefanis”, in collaborazione con ilCSV Società Solidle. Cosa si aspettano dal futuro e dalmondo degli adulti; cosa sognano di diventare. Og-gi che il mondo del lavoro offre ai giovani poche so-

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luzioni, immaginiamo un mondo senza crisi dove anche il piùstrampalato deimestieri diventa una vincente professione. Le spe-ranze sono tante e la fantasia non manca per aiutarci a trovaresbocchi impensati, soluzioni innovative, scelte originali da pro-porre al mondo dei grandi. I bambini disegneranno i proprio so-gno di cosa fare da grande e di come pensano che sia il lavoro chevorrebbero fare. I disegni andranno consegnati presso i locali delCentro culturale presso la biblioteca nei giorni 21 e 23 dicembredalle 14 alle 18. Per informazioni: 331-77.78.725 (Bruna). L’espo-sizione dei disegni sarà dal 24 dicembre al 6 gennaio.

ACAT DI ALBA IN FESTAL’Acat di Alba Langhe e Roero festeggerà il Natale con i volontari,gli amici e la cittadinanza venerdì 20 dicembre, alle 21, pressolo Sportello CSV di Alba, in Corso Europa 92. La festa di solida-rietà sarà anche l’occasione per distribuire ai partecipanti il ca-lendario realizzato in collaborazione con il CSV Società Solidale.

GRANDE FESTASOLIDALEA SANTOSTEFANO ROEROL’associazione Avis di Santo Ste-fano Roero, in collaborazionecon il CSV Società Solidale, pro-muove la “Grande festa solida-le” sabato 14 dicembre nelPalarocche del paese. A partiredalle 19 si proporrà musica live,pizza, birra. Suoneranno “Lacricca dej mes cia’”, i “GatorsRevolver”, “Tuttafuffa”.Per informazionie prenotazioni:389-85.24.055, [email protected],www.facebook.com/avis.san-tostefanorero.

MERCATINI DI NATALEA CANALEA Canale si svolgeranno nelle domeniche che precedonoil Natale i tradizionali mercatini lungo le vie del centrostorico. Parteciperanno attivamente anche le associazioni divolontairaot Canale 2000, impegnata nella protezione civile e Vi-va i Nonni, a servizio della cittadinanza per il volontariato civi-co. Saranno occasioni per distribuire alla cittadinanza i calendarirealizzati in collaborazione con il CSV Società Solidale.

VOLONTARIATO ALLA FIERADEI CÙBIOT A SANTO STEFANO BELBO

Ogni anno la prima domenica del mese di dicembre si festeggiaa Santo Stefano Belbo la fiera dei “Cùbiot”. Una manifestazionenella quale, secondo l’antica tradizione, il Bacialè si aggirava peril paese per favorire l’unione di un uomo e di una donna per unpossibile fidanzamento; da qui il termine “Cùbiot” (accoppiare).Ormai sono moltissimi anni che questa tradizione si realizzanel paese di Cesare Pavese. Una fiera pre-natalizia che coinvol-ge in tutta Via Roma anche le Associazioni di volontariato, tra cuiFidas, gli Amici dei Vigili del Fuoco ed altre realtà del paese cheoperano sul territorio. Ogni associazione in tale occasione ne ap-profitta per propagandare la propria attività, con la distribu-zione di dolciumi concessi da privati e attività commerciali,palloncini e depliant informativi.Unmomento di confronto, aggregazione e di pubblicità verso l’in-tera collettività. Centinaia di bambini rimangono ormai colpiti,da anni, dal gigantesco Babbo Natale che si erge a lato del Ga-

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zebo Fidas e che caratterizza la fiera stessa; infatti bastano po-che ore per vedere l’intero comune di Santo Stefano Belbo in-vaso di palloncini colorati della Fidas. Uno strumento bello,colorato ed agevole per pubblicizzare la nostra presente sulterritorio.La fiera nasce dai primi albori della mattina e si protrae pertutta la giornata in una cornice di colline e paesaggi tipici dellazona del moscato. In questo particolare caso con l’intervento dipubblici e privati si possono gustare i prodotti locali, unendo vo-lontariato ed altruismo con il gusto dell’enogastronomia e del vi-no. D’altronde se è vero che il vino fa buon sangue …. benvengano donazioni!

Giovanni Gatti

ACCENDIAMO IL NATALE - VerzuoloL’Avis di Villanovetta – Verzuolo organizza la 19^ edizione di“Accendiamo il Natale” domenica 8 dicembre presso PalazzoDrago di Verzuolo, dalle 9.30. Saranno allestiti gli stand delle as-sociazioni del territorio che si presenteranno alla cittadinanza.Spettacoli di animazione per bambini e famiglie, degustazionedi prodotti, mostre e momenti di incontro e di riflessione sulletematiche inerenti il volontariato arricchiranno la giornata. Sa-ranno consegnati i premi di solidarietà ad alcuni studenti dellascuola elementare che si sono particolarmente distinti per ge-nerosità nei confronti dei loro compagni. Di seguito il calenda-rio degli eventi:DOMENICA 1° DICEMBRE - dalle 9.30: 6° edizione di “NataleNel Borgo Antico” a cura dell’ A.T. Pro loco della Villa.Mercatino di prodotti tipici dell’artigianato, merenda per tutti eintrattenimento musicale.MERCOLEDÌ 4 DICEMBRE alle 21 - Palazzo Drago - Serata di fe-steggiamento in occasione dei 30 anni dell’associazione sporti-va Tennis tavolo A4 – Verzuolo.Nel corso della serata si svolgeràla premiazione dei gemelli Bernard eMartin Dematteis campionieuropei di corsa in montagna.VENERDÌ 6 dicembre alle 21 - Palazzo Drago – “Uscire dal silenzio

si Può” . Donne e Uomini: Parlarne insieme per risolvere insie-me. A cura del centro antiviolenza donnaMai + Sole di Saviglianoe dell’Associazione Segnal’etica.DOMENICA 8 DICEMBRE - Palazzo Drago – “Accendiamo il Na-tale: mostra mercato della solidarietà” dalle 9.30 alle 18.Mercatino di Natale con dolci, idee regalo, artigianato, prodot-ti del commercio equosolidale.Ore 9.45 Colazione “Solidale” con degustazione dei prodottidella Cooperativa Colibrì.Ore 10 Consegna delle Borse di studio “ Cav. G. Vada” agli Allievidella second. di I° grado dell’ Istituto “L. Da Vinci” di Verzuolo.Ore 14.30 Letture animate a tema per i bambini.Nel corso della giornata momenti musicali a cura della Coope-rativa Librarsi. Bruschette, frittelle, vin brulé a cura del gruppoA.n.a. Protezione civile.VENERDÍ 13 DICEMBRE alle 19.30 - Palazzo Drago - Cena mul-tietnica - all’isola delle conchiglie (Senegal). Cena preparatadall’Associazione Fadiouth sans Frontieres a offerta libera: il ri-cavato verrà destinato a scopi benefici.VENERDÌ 20 DICEMBRE alle 21 nell’antica parrocchiale della Vil-la Concerto “Lettera di Natale” . Scuola Secondaria di primo gra-do dell’Istituto Comprensivo “L. Da Vinci” di Verzuolo direttidal professor Luciano Migliore.Le iniziative sono gratuite, aperte a tutti e realizzate con il Cen-tro Servizi per il Volontariato “Società Solidale” di Cuneo. Per in-formazioni: tel. 339-86.34.175.

UN ANNO DI AMICIZIACON I VOLONTARI DELL’ANNUNZIATASabato 30 novembre a Busca l’Associazione Volontari dell’An-nunziata, in collaborazione con il CSV “Società Solidale”, ha or-ganizzato una giornata di festa per promuovere le proprie attivitàe mettere in vetrina i risultati di un anno di iniziative e di ami-cizia tra i volontari e gli ospiti della casa di riposo in cui opera l’As-sociazione. La Giornata ha preso il via alle 15 presso la chiesa “LaRossa” di Busca con il concerto della Corale “I Cantalegher”. Aseguire è stata presentata la 10^ edizione della mostra “Sguar-di e colori” allestita presso i locali dell’IstitutoMusicale di Via Um-berto I. Il titolo della mostra vuole ricordare due elementiindivisibili della vecchiaia: gli sguardi e colori appunto perché l’as-sociazione, attraverso le sue attività, opera affinché la quoti-dianità delle persone anziane non sia grigia e monotona mapiena di colori e di vita. Lamostra – orari di apertura venerdì mat-tina 9–12 , sabato e domenica 9–12 e 15–18 – è la vetrina deilavori effettuati nel corso del 2013 dai volontari e dagli anzianinelle ore di laboratorio: si tratta di lavoretti di découpage che

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mettono in evidenza le peculiarità degli ospiti della struttura evalorizzano le loro abilità. Rimarrà aperta fino a domenica 22 di-cembre.Il 30 novembre, e durante gli orari di visita della mostra è statodistribuito gratuitamente il calendario 2014 dell’Associazione chequest’anno è dedicato al servizio di leva tra guerra e pace conricordi del servizio militare.Attraverso questo consueto appuntamento di fine anno i vo-lontari dell’Annunziata vogliono promuovere le loro attività al-l’interno della struttura: trovare nuovi volontari e sensibilizzarela fascia giovanile della popolazione è particolarmente impor-tante per combattere la solitudine che affligge molti anziani erendere gioiosa l’età della vecchiaia. L’Associazione opera percombattere la solitudine attraverso la realizzazione di attivitàcreative che sviluppino le capacità e abilità degli anziani: in tan-ti è ancora più semplice e divertente riuscire a dar vita ad unastruttura nella quale la gioia e l’amicizia sono i protagonisti in-discussi.

Elisa Girardo

A SAVIGLIANO “APETTANDO NATALE 2013”

Ritorna a Savigliano, per la quarta edizione, la manifestazione“Aspettando Natale” organizzata congiuntamente dall’Associa-zione conTE e dalla Pro loco Savigliano.Sabato 21 e domenica 22 dicembre circolerà per le vie cittadi-ne il Trenino di Natale, con trasporto gratuito dei bambini, even-to che, come negli anni precedenti, entusiasmerà non solo ibambini, ma anche i loro accompagnatori (nonni e genitori).Prevista, tra l’altro, la sosta presso il Museo Ferroviario.Domenica 22 dicembre nel pomeriggio: Grande festa nel loca-le della Crusà Neira, con esibizione del gruppo musicale Stile Li-bero Band, attrazioni varie per piccoli e grandi e a seguirerinfresco per tutti, con distribuzione di gadget ai bambini pre-senti.

I GIOVANI DELLASOCIETÀ DI SAN VINCENZODI SAVIGLIANO SOSTENGONOIL PROGETTO “ADOTTA UNO STUDENTE”Il progetto “Adotta uno studente” nasce dalla convinzioneche il diritto allo studio sia insindacabile e che la conoscenza siaun fondamentale strumento di riscatto sociale. In concreto, il fi-ne della raccolta fondi è il sostegno allo studio di ragazzi e ragazzeappartenenti a famiglie in difficoltà economiche o sociali, che inquanto tali non hanno la possibilità di essere affiancati da pro-fessionisti nel recupero di materie insufficienti. Con questoobiettivo, per il terzo anno consecutivo, durante il periodo na-talizio (più precisamente sabato 14 e 21 dicembre) i saviglianesiche passeggeranno alla ricerca degli ultimi regali di Natale po-tranno scaldarsi gustando un bicchiere di cioccolata calda o vinbrulè presso uno stand allestito dai giovani della San Vincenzo:lo scopo di questa iniziativa è sensibilizzare la cittadinanza sul di-ritto allo studio, al fine di raccogliere fondi a sostegno del pro-getto.Grazie alla generosità di chi ci ha creduto nel progetto, “Adot-ta uno studente” ha permesso in questi tre anni di sostenere nel-lo studio sette diversi ragazzi, i quali ci hanno ripagato conottimi risultati e grande impegno. Tuttavia, questo numero è dav-vero esiguo se paragonato alla quantità dei ragazzi che neces-siterebbero del nostro aiuto: per questo motivo speriamo dipoterlo incrementare grazi alle attività in programma nel periodonatalizio. Riponiamomolta fiducia nella sensibilità dei saviglia-nesi, i quali ci auguriamo sappiano accogliere con entusiasmoquesto progetto come negli anni passati, dal momento che ri-teniamo che investire sui giovani e sull’istruzione debba esse-re una priorità.

APPUNTAMENTI NATALIZICON L’ASSOCIAZIONE LA TORREA Caramagna Piemonte nel periodo natalizio si svolge l’iniziati-va “Disegna la solidarietà”: partecipano gli alunni di Materne, Ele-mentari, Medie, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo, iltema di quest’anno è “l’accoglienza”. I lavori verranno esposti epremiati nell’Oratorio Parrocchiale il 19 dicembre, con un po-meriggio di animazione in collaborazione con gli operatori delDoposcuola. Anche quest’anno è istituito il “premio generosità”,un premio ai volontari che si sono distinti in tanti anni di attivi-tà solidale; la premiazione si terrà domenica 22 dicembre duranteil pranzo della Festa degli anziani nel cinema teatro. Il 5 genna-io l’associazione La Torre organizza “Cous Cous e bagna cauda”la tipica specialità delle cuoche caramagnesi provenienti datante parti del mondo incontro conviviale interculturale; ap-

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puntamento all’Oratorio Parrocchiale. Infine è previsto il presepevivente presso l’Oratorio parrocchiale dove un centinaio di vo-lontari organizzeranno la 10^ edizione dell’evento che coin-volge tutto il paese, la notte di Natale, il pomeriggio del 29dicembre e dell’Epifania.Per informazioni: 345-88.32.469.

FESTA DELLA BEFANA AVISINAL’associazione Avis di Fossano, in collaborazione con il CSV So-cietà Solidale, organizza la “Festa della Befana avisina”. L’even-to promozionale si terrà sabato 4 gennaio 2014 dalle 15 alle 18presso il Palazzetto dello sport a Fossano. Sarà aperto alla cit-tadinanza. L’Avis allestirà uno stand e distribuirà materiale in-formativo e promozionale agli intervenuti. Si proporrà anche unospettacolo di musica e magia.

LABORATORI CREATIVI A MAGLIANO ALPIL’associazione Anello Forte di Magliano Alpi intende promuoverela propria attività organizzando due serate creative con l’inten-to di coinvolgere le donne di ogni età e la cittadinanza per sen-sibilizzare al volontariato ed alla cultura del dono, realizzandoinsieme decorazioni natalizie da donare ai negozi del paese.Sarà offerto anche uno spettacolo musicale di canti natalizi.pres-so il salone dell’Oratorio, con il coinvolgimento dei volontaridelle associazioni presenti sul territorio, delle famiglie e degli an-ziani ospiti della casa di riposo con presentazione attività e finalitàdell’OdV.

IL PROGRAMMA NATALIZIO DELL’ASSOCIAZIONESAN BIAGIO MARIA VERGINE DI MIROGLIOL’Associazione San Biagio di Miroglio di Frabosa Sottana pro-muove, per il periodo dell’Avvento e del Natale le seguenti ini-ziative locali aperte a tutti.Durante il Tempo di Avvento, nel corso della celebrazione del-la Messa alle 17 del sabato, verrà progressivamente allestitol’abete natalizio delle “buone intenzioni” con addobbi coloratiprodotti artigianalmente da genitori e bimbi, contenenti ap-punto le buone intenzioni che, grandi e piccini, sgorgano dal cuo-re di ognuno.Tutte le intenzioni saranno poi anonimamente trascritte in un do-cumento che sarà custodito agli atti dell’Associazione mentre, isingoli foglietti originali, saranno bruciati in occasione dellagiornata di chiusura dei festeggiamenti natalizi nel corso di unaspecifica circostanza che si svolgerà il giorno dell’Epifania.Al termine delle celebrazioni della 2° di Avvento, coincidendo conessa la solennità dell’Immacolata Concezione, verrà rinnovatol’affidamento di Miroglio a Maria, mentre nella 3° di Avvento ilSacerdote celebrante la Messa, in analogia con quanto avviene

“Bimbi in festaalla scuola dell’infanziadi Valle Talloria legata

da un filo di solidarietàalla comunità keniota

di Ndugu Zangu”

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in Vaticano da parte di Sua Santità Papa Francesco,procederà alla benedizione dei Bambinelli che, come

ogni anno, saranno parte dei “Presepi di casa nostra”.Sabato 28 dicembre alle 15.30, prima della celebrazio-ne Eucaristica, si terrà la “Camminata dei pastori” con

partenza dalla Cappella dell’Annunciazione in località Ponte e ar-rivo alla Chiesa Parrocchiale: il gruppo dei partecipanti porteràin dono pane, uova, frutti e dolciumi, poi offerti in dono.Sabato 4 gennaio 2014 pomeriggio al cinema; a partire dalle15.30 proiezioni per grandi e piccini nel salone della Canonica(g.c.).Lunedì 6 gennaio, giorno della manifestazione del Signore almondo, verrà festeggiata l’infanzia con giochi vari al coperto apartire dalle 10.30; seguirà l’accensione del falò nel quale ver-ranno bruciati i foglietti contenenti le buone intenzioni che han-no addobbato l’abete natalizio e l’omaggio degli ultimi dolcetti.Completa il calendario delle feste natalizie … allungate, la pro-grammazione di una delle due feste patronali del Borgo di Mi-roglio. Lunedì 3 febbraio la chiesa celebra la liturgia in onore diSan Biagio vescovo titolare della Parrocchiale; i festeggiamentirelativi, con la consegna del Sanbiagino d’oro, si terranno la se-guente domenica 9.

SERATE CREATIVE NATALIZIECON L’ASSOCIAZIONE FUTURO DONNA

L’associazione Futuro Donnadi Ceva in occasione del pe-riodo natalizio organizza al-cune serate creative. Giovedì5 dicembre e lunedì 9 di-cembre presso il Centro diFormazione ProfessionaleCebanoMonregalese (via Re-gina Margherita a Ceva) dal-le 20.30 alle 23 si terrannole lezioni per realizzare ce-stini a intreccio con carta re-ciclata.Nel mese di novembre si era-no già svolti con successo icorsi per ghirlande natalizie eper addobbi in panno.Per informazioni e iscrizioni:373-50.88.683.

PRIMO CONCERTO DI NATALEDI GENITORI PRO HANDICAP CUNEOIl Natale porta sempre con sé un’atmosfera particolare, quasi ma-gica. Quest’anno l'Associazione Genitori Pro Handicap Cuneovuole contribuire a rendere ancora più magico il Natale orga-nizzando il suo primo concerto di Natale. Sabato 7 dicembre al-le 21 in sala San Giovanni (Via Roma 4) a Cuneo i musicistiCristina Silvestro e Alberto Borello intratterranno il pubblicocon musiche per violino e pianoforte di J.S. Bach, W.A. Mo-zart, L.Van Beethoven, J. Brahms, B. Bartòk.Con questa iniziativa l’Associazione “Genitori Pro Handicap Cu-neo” avvia a compimento un anno ricco di iniziative dedicate aidisabili e di partecipazioni a eventi culturali, ricreativi, sociali, sulterritorio Cuneese. all’insegna dello scambio di esperienze edella solidarietà. L'ingresso è gratuito; il ricavato delle offerteeventualmente raccolte durante la serata sarà utilizzato per

continuare l'attività nel prossimo anno. Sarà l’occasione per au-gurare un felice Natale e un buon inizio di anno.

INIZIATIVE NATALIZIE DEL CENTROCULTURALE SAN PAOLO DI ALBAL’associazione Centro cultu-rale San Paolo Onlus organiz-za un primo appuntamentovenerdì 13 dicembre, alle 21,nella chiesa dei Ss. Cosma eDamiano. Titolo della seratasarà “La creazione. All’inizioc’è la vita”. Si tratterà di unmomento di riflessione e dipreghiera sulle grandi paroledella fede ripensate per l’uo-mo di oggi. Interverrà, in qua-lità di relatore, don RenatoGallo. La preghiera sarà affi-data a suor Liliana Renaldo.Allieterà la serata il Coro diCanto Gregoriano del Mae-stro Ezio Aimasso. Un secon-do appuntamento natalizio siterrà il 18 dicembre. Sarà il“Concerto dell’Avvento” e siterrà nella cappella del semi-nario. Verranno eseguite le Cantate per l'Avvento e l'Oratorio diNatale.

NOTE DI NATALE A SAVIGLIANOLa Società di San Vincenzo propone il concerto “Note di Nata-le” sabato 14 dicembre. Parteciperanno: la Corale Sorelle Mi-lanollo diretta da Sergio Chiarlo, il Coro Fergusio diretto daRinaldo Tallone, il Coro polifonico Città di Savigliano diretto daSergio Daniele. Il concerto si terrà alle 21 nella chiesa parrocchialedi San Pietro, a Savigliano.

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APPUNTAMENTI SOLIDALIStraordinario successo da parte di un pubblico entusiasta e ge-neroso ha accolto, domenica 27 ottobre, presso il Teatro Tosellidi Cuneo, l’ultima tappa di “Che Spettacolo di Casa” (ideacreativa del progetto “Cônivip Circus - Circo Teatro Distratto”e realizzata dai volontari dell’Associazione di clownterapiaCônivip Onlus), che ha visto il Teatro traboccante e al completoper entrambi gli spettacoli, per un complessivo di più di 1.000spettatori.Con questa eccezionale tappa finale, la tournee di Cônivip Cir-cus, dopo otto date tra piazze e palchi tra Piemonte e Liguria,conclude il suo percorso in maniera straordinaria, perché quelsogno e quella speranza, da cui il progetto “Una Casa in Gua-temala” ha preso vita, raccontati e alimentati nello Spettacolo,si sono tramutati in realtà, concretizzandosi in una Casa di ve-ri mattoni per una mamma rimasta vedova con sei figli e una ba-racca di terra e lamiera, laggiù in Guatemala, terra indigentedove l’Associazione Cônivip Onlus (associazione di volontariclown di corsia, www.conivip.it) da anni sostiene progetti di so-lidarietà internazionale, di rafforzamento scolastico e di apa-drinamiento per i bambini del luogo.Uno degli obiettivi del progetto, attraverso cui si è dato vita alCônivip Circus, era quello di mettere l’arte a sostegno di situa-zioni più disagiate, tramite un sostegno che partisse dal “basso”,portando il pubblico a “costruire”, insieme ai volontari, la ca-sa, seguendo lo spettacolo e appoggiando una filosofia in par-te legata ad ambientazioni e a offerte di spettacolo d’altri tempi,dove basilare risultasse il contatto con il territorio, dove si po-tesse ancora toccare con mano la cultura dell’accoglienza e del-la sensibilità del pubblico.Raggiungere questo obiettivo e vedere realizzare quel sogno harappresentato un’emozione indescrivibile per i volontari di Cô-nivip Circus: in un momento storico delicato e particolare adogni latitudine, quel sogno ha continuato a pulsare speranzo-so e si è potuto concretizzare proprio grazie a una strepitosa di-mostrazione di generosità da parte di chi ha seguito questaavventura sin dalla prima data dello spettacolo, e grazie a chidomenica 27 ha affollato il Toselli e ha festeggiato con la Com-pagnia il finale in maniera straordinaria.

In particolare, presen-za speciale tra gli spet-tatori è stata quella diHarriet Wiedemann eAngelica Quiñonez, in-segnanti presso la Scuo-la Montessori dellaCasa N.P.H. Guatema-la, struttura che ognidue anni ospita i vo-lontari clown parteci-panti alla Missione delSorriso.Inoltre, un grazie parti-colare va a Levante,giovane cantautriceemergente dalla vocestraordinaria, presenzadiscreta, coinvolta ecommossa che ha assi-stito, al primo spettaco-lo, come madrinad’eccezione!Il sostegno del pubbli-co, con gli ultimi duespettacoli, ha permes-so di raccogliere ben4.763 euro e ha con-sentito al progetto di raggiungere 9.809 euro: questo totale per-metterà di stanziare una cifra pari a 8 mila euro per coprireinteramente le spese della costruzione della casa, inizialmen-te preventivate in 6.747 euroLa rimanenza di 1.809 euro è stata devoluta al Fondo Niños, isti-tuito dall’Associazione Cônivip nel 2010, successivamente al-la raccolta fondi legata al libro e alla Mostra fotografica “Niños”,e che da allora consente di dare sussistenza e continuità agli al-tri progetti sostenuti da Cônivip in Guatemala, come il raffor-zamento scolastico e l’apadrinamiento.In data 11 settembre è stato effettuato il primo versamento di3.195 euro al fine di iniziare a smantellare la baracca di lamierae consentire quindi, ufficialmente, ai lavori di prendere il via!Nei prossimi giorni verrà effettuata la seconda tranche di ver-samento, per consentire il prosieguo della costruzione. Ag-giornamenti e maggiori informazioni sul proseguimento deilavori sono reperibili sul sito www.conivipcircus.com.Un ringraziamento particolare da parte del Direttivo e di tutti ivolontari di Cônivip Onlus va alla preziosa collaborazione delCSV Società Solidale di Cuneo, al Comune di Cuneo e al RotaryClub Cuneo per il patrocinio concesso all’evento, alla reda-zione di +eventi per la visibilità gratuita offertaci in questi me-si e al Console Onorario del Guatemala Pier Giovanni Ramascoper la sua profonda dimostrazione d’affetto verso il progetto.Infine, sincera gratitudine e riconoscenza per il prezioso servi-zio prestato, significativa testimonianza di solidarietà, vanno aiVolontari dei Vigili del Fuoco, a Roberto Punzi per l’assisten-za tecnica presso il Teatro Toselli, ad Andrea Collino e a DarioTondo per le riprese, al fotografo Paolo Viglione, e a tutti i vo-lontari e alle famiglie che, a vario titolo, hanno aiutato e sup-portato nella resa straordinaria dello spettacolo.

Ufficio Stampa Cônivip [email protected]

CHE SPETTACOLO DI CASA...CHE SPETTACOLO DI FINALE!

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APPUNTAMENTI SOLIDALI • APPUNTAMENTI SOLIDALI

L’ASSOCIAZIONE SAN BIAGIO DI MIROGLIOE LA CANTINA DEL SOLE

A Miroglio di Frabosa Sottana èancora oggi presente, sebbeneinattivo per il susseguirsi di even-ti che alcuni anni orsono ne han-no compromesso l’operatività, ilRistorante del Sole.È una struttura relativamente re-cente, erede di una presenza sto-rica per la località, l’antica cantinadel Sole, ultima tappa prima del-l’erta finale che, attraverso i fittiboschi che rivestivano i dorsalidelle montagne, conducevano persentieri impervi ai pascoli monta-ni dell’alta Valle Maudagna, sullaquale troneggia da sempre, mae-stoso, il Mondolè.La Cantina del Sole è, ancora og-gi, nonostante il trascorrere deltempo e gli inevitabili mutamentiche lo stesso porta con sé, neicuori di tutti i paesani e negli oc-chi di coloro che hanno potutovederla, ma ancor più viverla.Oggi, dell’antica Cantina, resta lastruttura muraria, ammodernata eresa accogliente, testimonianza diun passato che, sebbene non po-trà mai più tornare, vive ancoranello spirito dei mirogliesi, ali-mentandone le radici culturali equelle della tradizione.In occasione di un recente con-corso di poesia tenutosi nelle ter-re del kyè, il ricordo dell’Osteriadel Sole è stato protagonista, vin-cendolo.L’Associazione San Biagio di Mi-roglio – che ha, tra l’altro, nel suo

statuto il recupero della cultura e della tradizione locale - intendepartecipare a tutti il ricordo di quella meta tanto ambita in pas-sato, che ha segnato per molti una sola, semplice, umile tappa,del lungo cammino della vita.Autunno, tempo di castagne, di sagre, di incontri e di gioia con-

divisa prima del rigido inverno.Anche Frabosa Sottana ha celebrato la sua Sagra della castagnanello scorso mese di ottobre, in un fine settimana tipicamente au-tunnale, uggioso e con una repentina caduta della temperaturaambientale.Come è consuetudine da diversi anni, anche l’Associazione SanBiagio e Maria Vergine ha partecipato all’iniziativa per pro-muovere, tra residenti ed ospiti, il volontariato attraverso la va-lorizzazione di ciò che esso propone, offre e compie in Valle enell’intero circondario.Nonostante il clima, molti sono stati i partecipanti alla due gior-ni di Sagra, intensa e dinamica; molte le occasioni di conver-sazione e approfondimento con i visitatori, buon auspicio per unasempre crescente condivisione delle finalità del volontariato e delservizio che lo stesso può mettere a disposizione di molti.

LA SAGRADELLA FRITTELLALa più bella festa per i 10 anni della Sagra della Frittella l’ha fat-ta la grande partecipazione. Gente di tutte le parti che oltre al-le frittelle - della tradizione caramagnese e poi aquilonesi,marocchine, senegale-si, indiane, albanesi -ha preso d’assalto an-che le bellezze storicheaperte per l’occasionedalle guide volontarie,assieme all’esposizio-ne, in Biblioteca e inParrocchia, dei volumidonati dal cittadinoonorario Piero Concio,che ha presenziato allamanifestazione. E i ca-ramagnesi che si sonogoduti le opere sconosciute di tre loro artisti, i lavori in legno diArmando Colombano, quelli in ferro di Donato Costi, i quadridi Antonio Palermo, un’occasione anche per salire i ripidi gra-dini della Torre Civica, per molti una scoperta. Poi tante ban-carelle, di cose d’altri tempi, oggettistica, prodotti agricoli (finda Lucinasco e Finale Ligure con l’Anga) e del volontariato, che

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APPUNTAMENTI SOLIDALI • APPUNTAMENTI SOLIDALI

ha ricevuto generosa solidarietà. Gli alpini protagonisti con ca-stagne e vin brulè. Anche una piccola giostra delle catene. Al-l’ingresso della festa i visitatori venivano accolti dalle grandicanzoni degli anni 60, eseguite con antica perizia dalle Pante-re, a cui ha anche dato una mano il nostro Gianni. E il ClownTrinchetto ha fatto il pienone, intrattenendo bambini e genitoriper tutto il pomeriggio.Sabato sera erano stati i balli occitani, con gli ottimi musici deL’Arbut, a festeggiare il decennale al “polivalente”.Tutti i volontari hanno ricevuto un piccolo omaggio, un brac-cialetto in gomma arancio con la scritta “frittellar@”, con lachiocciolina che include femmine e maschi.“C’era un signore torinese che fa tanti mercati e sagre che do-menica sera mi ha fatto un sacco di complimenti per la bellez-za di Caramagna e per la festa. Quel che più fa piacere è farscoprire ed apprezzare il nostro paese dai forestieri e qualchevolta anche dai caramagnin. Questo è il primo obiettivo dellamanifestazione, che riesce grazie all’impegno di tantissimi vo-lontari di tante associazioni. Ringrazio tutti di cuore, con un gran-de abbraccio. Voglio solo nominare il Centro Servizi Volontariatopresieduto da Giorgio Groppo che ci sostiene da sempre. E di-re un grazie al tempo che è stato clemente, un bel regalo per idieci anni di una Sagra che ormai possiamo dire essere entrataa pieno titolo nella nostra tradizione” dice Mario Riu, che è sin-daco ma anche presidente dell’Associazione di Volontariato LaTorre che con la rinata Pro Loco e le altre associazioni coordi-na l’evento.

PRIMA GIORNATA ALBESEDEL VOLONTARIATO A 4 ZAMPEDiverse Associazioni animaliste del territorio, domenica 22settembre, dalle ore 14 alle ore 18 hanno organizzato unamanifestazione che si è tenuta ad Alba – Piazzale Beausoleil -Zona H.

Noi volontari abbiamo illustrato le varie attività che svolgiamocostantemente in favore degli animali di cui ci occupiamo qua-li, ad esempio, acquisto di cibo per cani e gatti bisognosi, ste-rilizzazioni, pubblicazioni informative, campagne disensibilizzazione, locandine… A tutti i numerosi partecipanti, inparticolare ai bambini, è stato, inoltre, offerto un piccolo rin-fresco. Vogliamo ringraziare la ditta Ferrero per i dolci gentil-mente offerti, Busto Mistero per le cornici e Rima Belle Arti perle opere d’arte realizzate.Ci auguriamo che questa giornata abbia offerto a tante personel’opportunità di avvicinarsi al mondo del “volontariato a quat-tro zampe” che, spesso, è poco conosciuto e che ha bisogno disostegno e visibilità. Solo noi, esseri umani, possiamo “dar vo-ce a chi voce non ce l’ha”per far si che aumenti sempre più lasensibilità nei confronti degli animali e la consapevolezza dei lo-ro diritti perché, come diceva Gandhi,“La grandezza di unaNazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal mo-do in cui essa tratta gli animali”.

Anpa Sinio

BIMBI IN FESTA CON NATI PER LEGGERE

Nel pomeriggio di sabato 9 novembre, si è tenuta, presso la bi-blioteca “A. Bertrand” di Ceva, la prima data del ciclo di incontriNati per Leggere, promossi dall’Associazione di volontariato“La Giostra” in collaborazione con l’Amministrazione comunale.All’iniziativa, che intende promuovere la lettura ad alta voce co-me momento di condivisione tra genitori e figli, hanno parteci-pato una quarantina di bambini che hanno ascoltato le storieinterpretate da Romina Panero, lettrice volontaria del progettoNpL. L’incontro è stato anche occasione per i genitori di cono-scere nuovi libri e nuove modalità interpretative da sperimentarecon i propri figli.Al termine del pomeriggio i bambini hanno potuto dare sfogo al-la loro creatività in un laboratorio nel quale hanno confeziona-to dei segnalibri ricordo della giornata.In appendice alla manifestazione si è tenuto l’annuale appun-tamento promosso dall’Amministrazione comunale per la con-segna di un libro dono ai bambini nati nel 2012. Nei lororispettivi interventi, il Sindaco Alfredo Vizio e l’Assessore alla Cul-tura Giorgio Raviolo hanno ribadito l’importanza della lettura findal primo anno di vita come strumento per l’acquisizione e losviluppo di migliori competenze linguistiche e relazionali.Nati per Leggere proseguirà sabato 14 dicembre, alle ore 16:30,presso la biblioteca civica di Ceva con l’incontro dal titolo: “El-mer, l’elefante variopinto” e il laboratorio: “Con Elmer ne com-

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biniamo … di tutti i colori”. Per esigenze organizzative, a que-sto secondo incontro potranno partecipare un numero massimodi 20 bambini, si prega pertanto di prenotarsi al numero3282025098 (Elisa) o tramite mail all’indirizzo [email protected].

LA SPORTIAMO A MILANOPER UNA DIMOSTRAZIONE DI BASKINSabato 26 ottobre si è svolta a Milano la manifestazione sporti-va “Smile for life” presso l’arena civica. Presente l’associazioneSportiamo onlus di Bra che ha promosso lo sport più innovati-vo in assoluto: il “Baskin”.La giornata è iniziata presto per il gruppo Sportiamo, partenzaalle 6.45, per arrivare a Milano intorno alle 10 dove un tram sto-rico ci ha accompagnati a visitare il magnifico centro storico del-la città.Nel pomeriggio sono iniziate le attività sportive presso l’arena do-ve l’Associazione il Fontanile con varie attività di intratteni-mento, giochi di gruppo e attività socio-culturali che hannofatto divertire tutti con la partecipazione anche dei ragazzi di-versamente abili.Alle 17 finalmente i ragazzi dell’associazione Sportiamo sonoscesi in campo giocandosi un triangolare di baskin contro le for-

mazioni di Aosta eRho dimostrando atutti le potenzialitàdi questo sport.La manifestazioneè andata avanti fi-no a tarda seratacon partite di cal-cio e gare di atleti-ca. Sono giornatecome questa cheaiutano tutti, abili edisabili, a capire il

vero senso della vita e l’importanza dell’aggregazione.Musica e solidarietà: sono stati questi i due temi che invecehanno fatto da sfondo al pomeriggio musicale che si è svoltodomenica 20 ottobre a Bra in favore dell’associazione SportiamoOnlus.All’interno dell’Auditorium Cassa di Risparmio di Bra, nella sug-gestiva Sala rosa, si è svolto il concerto della band “Senza Dis-chetto”, il gruppo composto dal maestro Popi alla fisarmonica,Mari e Anna le voci – e che voci!, Corrado grande chitarrista el’insostituibile Max alla batteria, hanno dato vita ad un interes-sante progetto musicale. Tanti sono stati gli ospiti che sono sa-liti sul palco e hanno cantato e suonato in modo strepitoso. Unplauso ai ballerini di Rock and Roll e al gruppo “Deliranza”con Erika e Niko, che arrivano dall’Accademia di Torino “Il tea-tro nuovo”.Il filo conduttore della giornata non è mai cambiato, l’obiettivoche ci eravamo proposti è stato centrato in pieno: fare dellabella musica e garantire il divertimento a tutti gli atleti dell’as-sociazione e non solo.Tutte le offerte raccolte durante il pomeriggio, che prevedeva l’in-gresso libero, sono state interamente devolute alla Sportiamo cheutilizzerà questi soldini per portare avanti le attività sportivedestinate a dei ragazzi diversamente abili.Molte aziende del territorio hanno aderito a questo appuntamentocon la solidarietà. Tra le tante ricordiamo il contributo di: “il Ger-moglio” fiori di Rossana e Jacqueline, Libero Mondo societàcooperativa sociale, cerimonie funebri l’Arcangelo.Vogliamo ringraziare anche tutti i volontari che, impegnandosiin prima persona, hanno reso possibile la buona riuscita delconcerto in particolare: Sergio Fissore addetto alle riprese, An-gela e Carlo che si sono messi in gioco e hanno dato il massimoe Mauro al mixer.Un particolare ringraziamento alla Cassa di Risparmio di Bra checi ha concesso gratuitamente la prestigiosa sala e all’ammini-strazione comunale sempre presente.Un grazie sincero a tutti coloro che hanno partecipato!

Gandino CinziaPresidente Sportiamo onlus Bra

CORSO BASE PER ASPIRANTI CLOWNDI CORSIA ORGANIZZATO DA MONDOVIP

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Il mondo si è illuminato di nuovi sorrisi. Può proprio essere que-sto lo slogan al termine del corso base di aspiranti Clown di cor-sia.Trentacinque persone che arrivavano da tutto il monregalese, divarie età, con diverse occupazioni che non si conoscevano si so-no trovate per fare un corso di cui sapevano pochissimo, ma chehanno voluto fare con tutto loro stessi.E così Francesca Ernesto Federica Mauro… sono entrati in quelsalone e dopo questo fantastico weekend sono usciti “ciospa”“macchianera” “ciapaciapa” “sciu’pet” e non erano più le stes-se persone erano strane con un sorriso stampato sul volto, nonc’erano più diversità di età, di luogo di origine, di lavoro o di ses-so, sembravano amici da anni sembrava che da sempre aves-sero condiviso i sogni, le aspirazioni e le emozioni.E poi un naso rosso fiammante risplendeva in mezzo al loro vi-so, un piccolo pezzo di plastica che in questo weekend hannoimparato a conoscere, ad amare e principalmente ad indossare.Ad indossare come una maschera, come la più piccola delle ma-schere, un travestimento che li porterà ad essere missionari del-la gioia a diventare volontari clown ad andare in luoghi doveregna il disagio, dove non sempre il sorriso è facile e luminoso,ma in situazioni dove proprio un piccolo pezzo di plastica ros-sa, un camice colorato e tanta gioia possono fare miracoli, pos-sono fare stare meglio bambini, adulti e nonni che in un lettodevono restare.E allora siamo fieri che questi strani personaggi che hanno saputolasciarsi andare, scoprire e far uscire il bambino che era dentrodi loro sono ora pronti di portare in giro il sorriso.E diciamo grazie a tutti coloro che con il loro aiuto hanno fat-to sì che questi semplici persone si trasformassero in fantasticiclown, clown di corsia, clown che tutti i sabati girano per l’ospe-dale. Grazie e che la gioia vi perseguiti sempre.

Mondovip Mondovì

IL GRUPPO GIOVANI DELL’AVIS BRAINCONTRA LE SCUOLESabato 9 novembre si è svolto il primo di una serie di incontriche vedrà impegnato il Gruppo Giovani Avis Bra, nei principa-li istituti scolastici superiori cittadini, al cospetto degli studentidelle classi quinte.Obiettivo degli incontri, naturalmente, sensibilizzare i ragazzi sul-l’importanza e la necessità della donazione di sangue, gestoanonimo, volontario e gratuito, grazie al quale si può arrivare an-che a salvare un vita umana.

A fare da apripista fra le scuole brai-desi è stato il Liceo Scientifico eClassico “Giolitti-Gandino”, che,grazie alla disponibilità del presi-de Ierardi e all’intervento del prof.Gaido, ha messo a disposizionel’aula magna di via Carando, dovei maturandi hanno trascorso un’orain compagnia dell’Avis, per cono-scere un po’ più da vicino il signifi-cato della donazione.L’incontro ha dato inoltre l’occa-sione per promuovere il concorso“Donare per Vincere”, indetto dal-l’associazione avisina per il terzoanno consecutivo, che mette in pa-lio 5 borse di studio del valore di300,00 euro cad. agli studenti-do-natori che si saranno distinti per ilrendimento scolastico. I prossimiappuntamenti saranno a fine no-vembre e inizio dicembre negli isti-tuti “Mucci” e “Guala”.

Silvio Malena

CENA AL BUIO: A LUCI SPENTE E MENTEAPERTA PER IMPARARE A USARE TUTTI I SENSI«Non si vede bene che col cuore. Ricordati: ciò che è essenzialeè invisibile agli occhi. Lo si vede solo con gli occhi del cuore»rivela la Volpe al Piccolo Principe. E di cuore ne serve per tro-vare il coraggio di mettersi in gioco.Se vi siete chiesti come sarebbe la vostra vita se non poteste piùvedere, come fareste a camminare, a sedervi, a versarvi un bic-chiere d’acqua questo appuntamento allora è assolutamenteimperdibile. L’Avis Bra in collaborazione con la sezione cu-neese dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ha or-ganizzato una Cena al Buio: una serata da passare interamentea luci spente e cuore acceso per imparare qualcosa di nuovo ecapire come si vive senza vedere quel che ci circonda. Si sa, chiè cieco affina altri sensi, dall’olfatto all’udito, al tatto, al gusto chenoi vedenti usiamo molto meno. E’ stato un viaggio sensoriale perimparare a sentire, odorare e gustare il mondo attorno.Di certo un’esperienza umanamente illuminante.Il menù non è stato svelato in anticipo: i partecipanti lo hannoscoperto passo passo affinando i sensi. Tutti i partecipanti sonostati accompagnati in un breve percorso per l’aperitivo duranteil quale hanno avuto modo di familiarizzare gradualmente conil buio. È seguita poi la cena vera e propria.

Elisa Paschetta

PRIMA MARATONA BENEFICADI ZUMBA FITNESS PER ILCENTRO DOWN DI CUNEOIl centro Down di Cuneo ha organizzato il primo dicembre unamaratona di zumba fitness a scopo benefico in favore dell’as-sociazione. L’appuntamento si è tenuto presso il Centro poli-funzionale a Cascina San Giovanni di Moretta.L’associazione ha collaborazione con la “Moretta Danza” e Ta-nia Tzoneva, istruttore qualificato di zumba.

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DECIMO RADUNO PER GLI EX ALLIEVIDEI PADRI SOMASCHIDomenica 13 Ottobre 2013 gli ex allievi dei Padri Somaschi delVillaggio della Gioia a Narzole si sono ritrovati per il loro de-cimo raduno. Quest’anno hanno commemorato i cento annidalla nascita del fondatore del Villaggio P. Renato Bianco natoa Costigliole d’Asti il 16-02-1913 e deceduto il 29-05-1998.Alcuni suoi ex allievi degli anni 50/65, che dal 2003 si ritrova-no annualmente nella seconda domenica di ottobre al Villaggiodella gioia di Narzole, hanno dedicato questo incontro a lui, chehanno conosciuto da ragazzini e di cui conservano un indele-bile ricordo e una viva riconoscenza per la sua amorosa operaeducativa.Durante la commemorazione dei cento anni dalla nascita di P.Bianco Renato hanno partecipato i Padri Somaschi provenientida Roma, Rapallo, Somasca e Padri missionari attualmente in Ita-lia . Hanno concelebrato la Santa messa il P. Generale P. Fran-co Moscone, P. Mario Ronchetti direttore editoriale di “VitaSomasca” P. Dante. superiore a Narzole, P. Francesco ex supe-riore a Narzole. Padre Giuseppe Oddone attualmente a Rapal-lo e altri due Padri missionari.I signori Baldracco ,proprietari del castello di Valcasotto, dovenoi andavamo ai campi estivi, hanno testimoniato l’amiciziache li legava a P. Bianco e la grande umanità che questo Padreaveva verso i suoi ragazzi.I Padri Somaschi si sono sempre dedicati ai ragazzi, hanno se-guito le orme del loro fondatore San Girolamo Emiliani.Nel 1928 S. Girolamo viene proclamato da Pio XI Patrono uni-versale degli orfani e della gioventù abbandonata. Ma fu solo del1921 l’inizio della diffusione dei Somaschi nel mondo quandoi primi padri arrivarono nel Salvador in Centro America. Da al-lora si sono diffusi in 13 nazioni di 3 continenti: Americhe, Eu-ropa e Asia.Negli anni in cui noi ex allievi frequentavamo le scuole pro-fessionali a Narzole, la maggior parte di noi era orfano di geni-tore, oggi Padre Dante Cagnasso superiore al Villaggio presta lasua opera verso i ragazzi in difficoltà.

Giuseppe Stra

L’ASSOCIAZIONE PRESENZA AMICA A VERCELLIl’Associazione Presenza Amica Far musica e solidarietà Onlusdi Alba, ha organizzato, nell’ambito del progetto “La storia di unavita” , iniziativa culturale e solidale itinerante a livello interre-gionale presso i centri della terza età, le strutture di cura, sog-giorno e riposo degli anziani, degli ammalati e dei disabili e lefeste varie del volontariato e della solidarietà, giovedì 14 no-vembre presso il Salone del Clero in Vercelli un incontro di fe-sta dedicato agli anziani della città, alle loro famiglie ed a tuttii volontari del territorio. AE’ andato in scena lo spettacolo “Cansun e Tradisiun” melodiedi ieri e di oggi, aneddoti di vita contadina e ricordi di gioven-tù proposti con simpatia dal menestrello cantastorie Luigi d’Al-ba, artista albese qui in veste di benemerito volontario.L’associazione ha organizzato un momento di festa e di aggre-gazione tra gli anziani, le loro famiglie, gli amici e tutti i volon-tari del territorio.Il progetto dell’associazione Presenza Amica persegue tre ob-biettivi: sostegno alle persone anziane, con un evento musica-le di intrattenimento e coinvolgimento a valenza psicomusicoterapica, la promozione del volontariato verso la terza etàe la riscoperta culturale popolare e musicale, anche presso igiovani e gli stranieri, delle nostre origini.

TORINO GIALLA CON L’AVIS DI BRAComodamente seduti sul pullman con partenza Piazza Giolitti,i partecipanti hanno raggiunto la capitale sabauda e, incontratauna enigmatica guida, si sono immersi nel racconto dei tantidelitti irrisolti che hanno sconvolto la città e riempito le cro-nache nere dei giornali. Tante le storie e i luoghi ad essi as-sociati raccontati a partire dal delitto di Don Gnavi 95 anni fa.In una Torino in cui arrivano gli echi della Grande Guerra ungiovane di San Germano Vercellese, Pietro Balocco, affitta unappartamento al 19 di Contrada San Filippo, l’odierna viaMaria Vittoria. Tante altre ancora le storie e i luoghi visitati mapiù suggestiva di tutte è stata la visita alle Carceri “Nuove” or-mai deserte e trasformate in museo. Il percorso storico-museale

Il 10º raduno degli ex allievi

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propone la scoperta dei luoghi più nascosti dove uomini co-muni soffrirono per l’affermazione dell’Italia libera e demo-cratica, dall’Unità all’inizio del Terzo Millennio. La strutturaarchitettonica presenta la segregazione individuale delle cel-le, il sistema panottico (“che fa vedere tutto”) della Prima Ro-tonda, l’unica memoria dei cubicoli utilizzati dai detenuti inassoluto silenzio. Specchio della società, ci ha permesso di ca-pire come si vive privati della libertà in una cella. Si sonorievocati eventi criminali noti, storie di fascisti, l’ultima ese-cuzione capitale in Italia, le lotte antifasciste, la resistenzanel famigerato primo braccio tedesco, la testimonianza dei va-lori universali nelle celle dei condannati a morte, il terrorismocon la barbara uccisione di quattro agenti. Patrimonio storicoe civile dell’umanità che non va dimenticato. Ora l’Avis Bra siconcentrerà nell’organizzazione della tradizionale serata de-gli auguri del 7 dicembre ma presto si ripartirà con nuove ini-ziative e proposte. Chi volesse esserne tenuto al corrente siiscriva alla newsletter mandando una mail a [email protected]

Stefania Cassine

NIDI D’ARTISTA CON L’ASSOCIAZIONERICICLARTE DI ALBA

Venerdì 22 novembre alle ore 14.30 presso laScuola Primaria G. Rodari di Alba si è svolta l’inau-gurazione dei “Nidi d’artista“, evento realizzatonell’ambito del progetto “Tutti per la natura, lanatura per tutti” promosso dall’Associazione Ri-ciclarte Onlus, con il contributo del CSV e il sup-porto di diverse associazioni della Provincia diCuneo. L’incontro ha visto la partecipazione delpresidente del CSV Giorgio Groppo, del Sindacodi Alba Maurizio Marello, dell’Assessore all’Am-biente Massimo Scavino, dell’Assessore all’Istru-zione e Servizi Sociali Luigi Garassino, delPresidente del Comitato di Quartiere San Cassia-no Avv. Andrea Porro, del Segretario dell’Unesco

di Alba Prof. Roberto Negro, del Dirigente scolastico del 2° Cir-colo Michele Cauda, dei rappresentanti delle Associazioni coin-volte nel progetto e di oltre 250 bambini della Scuola Primariaaccompagnati dalle loro insegnanti. L’iniziativa ha ricevuto ilpatrocinio del Comune di Alba e rientra nelle attività previste dal-la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti e della SettimanaUNESCO per lo Sviluppo Sostenibile. Il progetto ha avuto comeobiettivo la realizzazione di micro habitat nei giardini di alcunescuola albesi e nell’area del Parco “Percorso Vita” di San Cas-siano per incrementare la biodiversità e recuperare specie parti-colarmente minacciate, creando nei bimbi coinvolti laconsapevolezza che la tutela dell’ambiente è possibile anche nel-la propria città, nel proprio quartiere, nella propria scuola. I ni-di realizzati dai volontari dell’associazione Riciclarte Onlus,sono stati decorati dai bambini delle Scuole elementari del 2° e3° Circolo di Alba e dai volontari di altre associazioni legate almondo del disagio e dell’Handicap. Il progetto si è posto quin-di anche l’importante obiettivo di agevolare l’inclusione socia-le di chi è più debole per far emergere la capacità creativa dellepersone con disabilità e il loro impegno a partecipare attiva-mente alla vita sociale e civile. Alla luce del grande successoriscontrato nella cittadinanza, l’associazione Riciclarte vuoleaprire una campagna a favore dei piccoli “Amici Alati” invitan-do altre scuole e Comuni a partecipare al progetto che proseguiràanche con un’iniziativa denominata “Adotta un nido”. Il progettoprevede la realizzazione di altri nidi e mangiatoie per piccoli uc-cellini da porre in vendita a offerta libera a chi ne farà richiesta,magari per fare un regalo di Natale eco-sostenibile e originale (inidi potranno essere personalizzati con scritte, disegni o condedica per il destinatario). I fondi raccolti saranno destinati aproseguire il lavoro dei volontari e promuovere tra la cittadi-nanza e nelle scuole la tutela dell’ambiente (fornendo materia-le didattico per lo studio dei piccoli uccellini e la realizzazionedi oggetti di riciclo per proteggerli) e a realizzare altri habitat disopravvivenza nei giardini delle scuole e nei parchi pubblici diAlba. Saremo anche presenti alla Piazzetta della Solidarietà delComune di Alba il 15 dicembre, vi aspettiamo numerosi. Perinformazioni [email protected]

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INCONTRO DELL’AIB DELL’AREA BASEDELLE VALLI PO, BRONDA E INFERNOTTOSi è tenuta a novembre presso la nuova sede della squadra Aibdi Bagnolo Piemonte la riunione delle otto squadre appartenen-ti all’Area di Base delle Valli Po, Bronda e Infernotto. All’ordinedel giorno il resoconto del progetto “Volontariato del Monviso2013” finanziato attraverso il bando del Centro Servizi per ilVolontariato Società Solidale. Alla riunione ha partecipato il vi-ce sindaco di Bagnolo Piemonte Romano Bagnus che in qualitàdi rappresentante del Consorzio Bim del Po ha ricordato che inoccasione della visita ai cantieri dei lavori il presidente del Bimdel Po Gabriele Donalisio augurandosi che l’iniziativa a bandodel Csv si possa ripetere nel 2014 e vi sia squadra Aib che in ve-ste di capofila si riproponga per un nuovo progetto, ha già assi-curato come in passato il sostegno economico del Bim del Po. Il

comandante del distaccamento AibClaudio Rossa ha invitato quindi icapisquadra ad individuare sin daora quali interventi e iniziative pro-porre per un nuovo progetto che po-trebbe anche essere esteso ad altreassociazioni di Volontariato esisten-ti sul territorio delle valli e indivi-duati altri possibili partner per magaripresentare un progetto a valere sulbando di maggiore dimensione eco-nomica. La riunione è quindi prose-guita con il parto dei rimborsi speserelativi al Concerto di Ferragosto te-nutosi al Pian del Re nel Comune diCrissolo per il quale il sindaco diCrissolo Aldo Perotti ha, in una let-tera inviata ai volontari, espresso pa-role di plauso e ringraziamento,rimarcando “l’ottimo risultato e ilcorretto svolgimento del concerto,senza problematiche rilevanti, sonopertanto frutto della vostra efficienza

dell’apporto che ognuno di voi ha volontariamente donato al-l’organizzazione e alla gestione del concerto: grazie”.Inoltre il 30 settembre scorso in occasione della Giornata del Vo-lontariato di Paesana sono stati consegnati gli attestati di parte-cipazione alle varie squadre che hanno preso parte al Progetto“Volontariato del Monviso”. Tra i premiati anche il Consorzio delPo e il Csv Società Solidale.

Il comandante del distaccamento Claudio Rossa

“COMPITI DI CITTA’”CON L’ASSOCIAZIONE AGE DI MONDOVI’L’Associazione Age Mondovì, in collaborazione con il CentroServizi per il volontariato Società Solidale presenta il progetto“Compiti di città” che si propone di offrire sostegno e aiutare le fa-miglie nel loro difficile compito educativo e di implementare il la-voro della scuola nel tempo extrascolastico. Il progetto è realizzatocon numerosi partners: collaborano le associazioni Mondoqui,Antenna Missiomondo e Dalla Parte dell’Educare del mondo delvolontariato. Il progetto gode del patrocinio del Comune di Mon-dovì e della collaborazione del Consorzio Socio Assistenziale delMonregalese, della Caritas diocesana, degli Uffici Pastorali Dio-cesani famigliare e giovanile.

Gli istituti scolastici che fruiscono del progetto sono la DirezioneDidattica statale del 1º circolo e del 2º circolo e l’Istituto “Gallo Cor-dero Frank”. Partner è anche la Emmanuele Società CooperativaSociale Onlus, da oltre 25 anni attiva e propositiva su tematicheinerenti minori e giovani.Le principali azioni del lavoro che si sta affrontando riguardanol’attività di rinforzo scolastico, di accompagnamento nei compitioltre alla promozione di spazi e momenti di socializzazione af-fiancata alla scolarizzazione, volontari esperti proporranno dun-que ai ragazzi proposte ludico-educative. Il programma si prefiggedi prevenire o, ove purtroppo già presente, contrastare il disagiosociale e di sostenere le famiglie nel percorso di crescita dei figliall’interno del mondo scolastico.Tra gli obiettivi del percorso vi è la promozione del protagonismogiovanile e la sensibilizzazione al mondo del volontariato: vi so-no infatti educatori che stanno terminando la formazione di ungruppo di ragazzi delle scuole medie e delle scuole superiori se-gnalati dai professori. Questi ultimi, grazie al metodo della peereducation, saranno gli “insegnanti” dei loro amici più piccoli e deiloro stessi compagni. Il progetto è realizzato con il contributo delFondo speciale per il Volontariato in Piemonte – Centro di Servi-zio Società Solidale della Provincia di Cuneo. Oggi le famiglie in-contrano sempre maggiori difficoltà nel rispondere ai compitieducativi verso i propri figli. Le ragioni sono diverse, da una par-te la frammentazione delle agenzie educative (scuola-famiglia), dal-l’altra la difficile conciliazione dei tempi di vita (dedicati quindi aifigli) con i tempi lavorativi, infine la carenza di servizi dovuta al-la scarsità di risorse. Il progetto nasce quindi per sollevare le fa-miglie e implementare il lavoro della Scuola nel tempoextra-scolastico, attraverso: l’attivazione di attività di rinforzo sco-lastico; l’accompagnamento nello svolgimento dei compiti; lapromozione di momenti di socializzazione. In particolare, si cer-cherà di rispondere al bisogno di accompagnare gli alunni che han-no maggiori difficoltà nel loro percorso scolastico: alunni, chenecessitano di un ulteriore tempo-scuola per raggiungere gli obiet-tivi minimi e accrescere così le loro chance di successo scolasti-co. Si aggiungono inoltre bisogni di accompagnamento dovutialle difficoltà di monitoraggio dei figli da parte di alcune famigliedovuto a ragioni lavorative e/o socio-economiche. Infine, la scar-sa conoscenza della lingua italiana e del sistema scolastico, im-pedisce ad alcune famiglie straniere di assistere in modosoddisfacente i figli nel loro percorso scolastico. Non meno im-portante, la necessità di soddisfare il bisogno di socializzazione neltempo extrascolastico. Al di la di attività strutturate (attività spor-tive, corsi di musica, ecc.), gli alunni della scuola primaria hannonecessità di momenti di gioco spontaneo. In questi tempi è indi-spensabile la presenza di una figura educativa che conduca le at-tività e che sappia alternare le occasioni di gioco spontaneo adattività ludico educative più organizzate.In riferimento agli studenti della scuola secondaria di primo gra-do, l’analisi dei bisogni evidenzia: assenza di adulti di riferimento,solitudine dei ragazzi, bisogno di un sostegno sistematico nellostudio personale e nell’esecuzione dei compiti, bisogno di unospazio aggregativo “sicuro” (con la presenza di figure adulte si-gnificative), bisogno di compagnia e relazione con altri ragazzie con figure adulte positive, bisogno di essere coinvolti in attivi-tà alternative, bisogno di affermazione e di visibilità.Il progetto risponde quindi alla necessità di promuovere buonepratiche di collaborazione tra attori e di definire azioni di inte-grazione tra giovani italiani e stranieri grazie alla realizzazionedi attività formali di doposcuola vero e proprio e di attività in-formali di tipo educativo - ludico - ricreativo.

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All’AssociazioneAmico Parcodi Valdieri

INTERVISTA

Com’è nata l’Associazione?Amico Parco è nata dall’esi-genza di dare la possibilità diimpegnarsi concretamente nel-la gestione dell’ambiente allenumerose persone che pren-devano contatto con il Parconaturale delle Alpi Marittimeper proporsi come collabora-tori volontari. Il rapporto di col-laborazione volontaria puòessere avviato solo in presenzadi una convenzione tra l’Entepubblico e una associazionedi volontariato, e così è statacreata Amico Parco, una asso-ciazione che opera nel campoambientale specificamenteorientata, per statuto, a tutela-re e promuovere il territorio delParco Alpi Marittime.

Chi sono gli iscritti della vo-stra associazione?Sono persone di tutte le età,dai 12 ai 70 anni, e di tutte leregioni d’Italia che hanno de-ciso di dedicare un periodo piùo meno lungo di tempo, da unasettimana a 6 mesi, alla colla-borazione con il Parco su pro-getti specifici e con compitiben delineati. L’associazioneconta tra i propri iscritti alcunivolontari “storici” residenti nel-le vicinanze del Parco e altriprovenienti di volta in volta daLombardia, Emilia, Veneto, To-scana, Sicilia, Lazio e, in unpaio casi, anche dalla Spagna.Molti iscritti sono giovani lau-reati o laureandi che vedononel volontariato ambientale unmodo di fare una esperienzaconcreta nel loro campo di stu-dio o di futuro impiego; altrisoci sono impiegati, professio-nisti o brillanti pensionati che

dedicano volentieri il loro tem-po e la loro esperienza ad atti-vità sia di archiviazione che diraccolta dei dati di campo. Lasezione giovanile, Junior Ran-ger, raccoglie poi molti ragaz-zi della scuola media locale edei comuni limitrofi.

Di cosa si occupa la Vostra as-sociazione? E quali sono lemaggiori attività che sono sta-te svolte in questi ultimi anni?Amico Parco si occupa perStatuto della tutela, della pro-mozione e della divulgazionedell’ambiente, con particolareriferimento al territorio del Par-co naturale delle Alpi Maritti-me. I volontari sono impiegatidi volta in volta secondo unpiano di attività concordato

Abbiamo posto alcune domande a Gianni Oppi presidente del-l’associazione Amico Parco di Valdieri

La redazione di “Società Solidale” continual’approfondimento dedicato a settori del vo-lontariato meno diffusi o meno riconosciuti.Tramite testimonianze dirette dei rappresen-tanti delle associazioni di Volontariato si in-tendono esplorare limiti e possibilità di areedella solidarietà attive in provincia di Cu-neo. La legge regionale 29 agosto 1994,n. 38“Valorizzazione e promozione del volonta-riato” prevede tra i settori del Registro delVolontariato la “Tutela e valorizzazione del-l’ambiente”. Se una quindicina di anni fa ilvolontariato ambientale era una realtà con-solidata, nel corso del tempo si è drastica-mente ridimensionato, sino a rischiarel’estinzione. La preparazione richiesta agliattivisti e, dall’altro canto, le difficoltà ope-rative in cui inevitabilmente si incappa, sonostati probabilmente i maggiori deterrenti.Nei casi più delicati si può arrivare allo“scon-tro” con le istituzioni o con le aziende co-stringendo i volontari ambientali ad unoscomodo ruolo di “sentinella”. I volontariatoambientale in senso stretto era diminuitomentre si erano sviluppati maggiormentealtri ambiti comunque legati al territorio co-me la Protezione civile e la tutela degli ani-mali. Ultimamente tuttavia si assiste a unrecupero del volontariato ambientale e al ri-fiorire di nuove associazioni.

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annualmente tra Associazioneed Ente, a seconda delle ne-cessità. Negli ultimi anni i vo-lontari sono stati impiegati adesempio in progetti scientificicome il monitoraggio del rila-scio di esemplari di Gipeto,della migrazione autunnale deirapaci, della qualità delle ac-que delle sorgenti della Valle

Gesso, del comportamento deicamosci radiocollarati del Val-lone del Valasco. Ma anche inattività di manutenzione e con-servazione del territorio mon-tano, dalla pulizia dei sentierial loro rilievo puntuale trami-te GPS per la stesura aggior-nata della carta tecnicaregionale.Nel 2013 i volontari sono statiimpiegati soprattutto in attivi-tà di accoglienza e animazionepresso i Centri Visita del Parcoe, assieme agli Junior Ranger,nella manutenzione di sentierie aree verdi, proprio nell’am-bito di un progetto varato e co-finanziato insieme al CSV.

Come viene gestito il rapportocon la società contemporaneae quali sono le problematicheche dovete affrontare?I problemi della società civile siriflettono invariabilmente an-che nelle nostre attività; adesempio è triste vedere che

molti dei giovani associati,spesso laureati ed estrema-mente professionalizzati, si de-dicano al volontariato pertrovare una motivazione per-sonale e sociale che la lorocondizione di disoccupati nonpuò offrire. Nonostante ciò, so-litamente i nostri volontari af-frontano i disagi economici diuna lunga trasferta fuori casaper venire a passare una o piùsettimane da noi, viaggiando aloro spese e utilizzando i loroveicoli personali anche duran-te l’impiego sul campo. Ami-co Parco fino ad oggi è riuscitaa rimborsare in parte le spesevive effettivamente sostenutedai volontari.

Quali potrebbero essere pos-sibili soluzioni ad eventuali dif-ficoltà che incontra unaassociazione di volontariatoche si occupa di ambiente?Credo sia molto importante peruna associazione di volonta-

riato ambientale definire congli enti che si occupano dellagestione del territorio, ad esem-pio un Parco, ma anche un Co-mune, la Provincia e così via,dei progetti e dei protocolli diimpiego dei volontari che sianochiari, concreti e delimitati, inmodo che gli obiettivi siano fa-cilmente individuati, conseguitie verificati. Meglio fare benepoche cose utili e concrete,piuttosto che inseguire obietti-vi fumosi e utopistici.Gli Enti possono aiutare enor-memente questo processo dicollaborazione fornendo sup-porto tecnico e logistico alle as-sociazioni, ospitalità ai volontariche vengono da fuori sede, egarantendo alle associazioni deimodesti contributi in denaro daimpiegare come sostegno allespese personali di chi si impe-gna a mantenere e tutelarel’ambiente, che, ricordiamolo, èpatrimonio di tutti.

Debora Sattamino

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Nel mondo della

SOLIDARIETÀattraverso iMEDIA

COMUNICARE NEL SOCIALE

È la rubrica dedicata alla comunica-zione sociale, una navigazione nel mon-do dei mass media locali, nazionali einternazionali, dal punto di vista dellasolidarietà. Ciò che qua e là, dunque, ilVolontariato propone attraverso i diversimezzi di comunicazione di massa.

a cura di Giorgia Barile

PER UN'AUTENTICA CULTURA DELL'INCONTRO“Comunicazione al servizio di un’autentica cultura dell’incontro”:è il tema del Messaggio del Santo Padre per la Giornata Mondialedelle Comunicazioni Sociali 2014. Lo ha reso noto, lunedì 30 set-

tembre, il Pontificio Consiglio del-le Comunicazioni Sociali.L’essere umano si esprime soprat-tutto nella capacità di comunicare.Nella comunicazione e attraversoessa possiamo, infatti, incontrarealtre persone, esprimiamo noi stes-si, il nostro pensiero, quello in cuicrediamo, come vorremmo viveree, forse anche più importante, im-pariamo a conoscere le personecon cui siamo chiamati a vivere.Una tale comunicazione richiedeonestà, rispetto reciproco e impe-

gno per imparare gli uni dagli altri; esige la capacità di saper dialo-gare rispettosamente con le verità degli altri. Spesso, infatti, quello cheinizialmente potrebbe sembrare “diversità” rivela la ricchezza del-la nostra umanità e nella scoperta dell’altro incontriamo pure la ve-rità del nostro essere.Nella nostra epoca si sta sviluppando una nuova cultura, favoritadalla tecnologia, e la comunicazione è in un certo senso “ampli-ficata” e “continua”. Siamo dunque chiamati a “far riscoprire, an-che attraverso i mezzi di comunicazione sociale, oltre chenell’incontro personale, la bellezza di tutto ciò che è alla base delnostro cammino e della nostra vita, la bellezza della fede, la bel-lezza dell’incontro con Cristo.” In tale contesto, ciascuno di noi do-vrebbe accogliere la sfida di essere autentico, testimoniando ivalori in cui crede, la sua identità cristiana, il suo vissuto cultura-le, espressi con un nuovo linguaggio, per giungere alla condivisione.La nostra capacità di comunicare, riflesso della nostra partecipazioneal creativo, comunicativo e unificante Amore trinitario, è un donoche ci permette di crescere nei rapporti personali, che sono una be-nedizione nella nostra vita, e di trovare nel dialogo una risposta aquelle divisioni che creano tensioni all’interno delle comunità e trale nazioni. L’era della globalizzazione impone con forza che la co-municazione possa arrivare nei più remoti angoli del mondo rea-le, ma anche “negli ambiti creati dalle nuove tecnologie, nelle retisociali, per far emergere una presenza... che ascolta, dialoga, in-coraggia” (Discorso di Papa Francesco ai partecipanti all’AssembleaPlenaria del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, 21settembre 2013), perché nessuno resti escluso.

Il Messaggio per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali

2014 vuole esplorare il potenziale della comunicazione, nel mon-do sempre collegato e in rete, per far si che le persone siano sem-pre più vicine e si costruisca un mondo più giusto.La Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, l’unica giornatamondiale stabilita dal Concilio Vaticano II (“Inter Mirifica”, 1963),viene celebrata in molti paesi, su raccomandazione dei vescovidel mondo, la domenica che precede la Pentecoste (nel 2014, il 1°giugno). Il Messaggio del Santo Padre per la Giornata Mondiale del-le Comunicazioni Sociali viene tradizionalmente pubblicato in oc-casione della ricorrenza di San Francesco di Sales, patrono deigiornalisti (24 gennaio). FONTE: www.pccs.va.

UNA PROPOSTA CONDIVISAPER LA COMUNICAZIONE AMBIENTALENell’ambito di Ecomondo, la fiera internazionale “green”, dedica-ta al recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile chesi è svolta a Rimini, il 7 novembre, si è tenuta la prima assembleanazionale di Fima – Federazione italiana media ambientali, fonda-ta da un ampio Comitato promotore il 24 aprile 2013 durante il “Fe-stival internazionale del giornalismo” di Perugia. Durante Ecomondo,Ferpi, la Federazione Italiane Relazioni Pubbliche, ha presentatoun’ipotesi di collaborazione. L’idea è di lavorare insieme per crea-re le migliori condizioni perché i cittadini possano partecipare al-le scelte e misurarsi in maniera consapevole con lo sviluppo delterritorio.Fima ha lo scopo di promuovere e migliorare la comunicazione am-bientale, diffondere la cultura della sostenibilità, concorrendo allatutela e valorizzazione dell’ambiente. Sergio Vazzoler, esperto di co-municazione ambientale, socio di Ferpi, ha presentato un proget-to nazionale per lavorare con le delegazioni territoriali sullaquestione “Infrastrutture & Condivisione: il ruolo delle Rp nei pro-cessi inclusivi per la realizzazione di grandi opere infrastrutturali adimpatto ambientale”. Molti dei delegati, in particolare i rappresen-tanti di Toscana, Piemonte, Veneto, Emilia, Sud, Abruzzo e Liguria,hanno già dato disponibilità a lavorare in tal senso. In cosa consi-ste la proposta? “Finalmente anche a livello legislativo si stanno muo-vendo i primi passi per cercare d’introdurre e sperimentare formee modalità innovative di partecipazione dei cittadini ai processi dicostruzione delle politiche pubbliche e delle scelte collettive: nel-l’agosto 2013 in Toscana è stata varata la nuova legge regionale sul-la partecipazione che per la prima volta prevede l’obbligatorietàdell’istituto del Dibattito Pubblico per le opere d’importo superio-re ai 50 milioni di Euro, mentre a livello nazionale il Ministro del-l’Ambiente, Andrea Orlando, ha recentemente proposto al Consigliodei Ministri d’introdurre lo strumento del Dibattito Pubblico per leopere del Paese” dichiara Vazzoler. “Da qui la volontà di Ferpi di

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cogliere opportunità tematiche e relazionali in chiave locale e at-tivarsi per mettere a fattor comune una serie di esperienze e com-petenze che esistono nella Federazione, puntando sul reale valoreaggiunto di Ferpi che sta nel poter fare cultura su questo tema, re-lazionandosi e confrontandosi (anche in termini dialettici) con glialtri soggetti impegnati nella costruzione di uno sviluppo sosteni-bile”. “La comunicazione ambientale in Italia”, afferma Luca Mer-calli, Presidente della Società meteorologica italiana, giornalista edocente, “è sofferente proprio come l’ambiente di cui si dovrebbeoccupare. Le questioni ambientali, infatti, sono argomenti complessi,che richiedono ampie e variegate competenze scientifiche connessea brillanti capacità comunicative. Riguardano quasi sempre situa-zioni socialmente ed economicamente delicate, e necessitano deldialogo tra scienze dure e scienze umane. Raramente tutti questi ele-menti sono riuniti per fornire ai cittadini e ai decisori un’informa-zione completa, oggettiva, autorevole e responsabile. Eppure èproprio lì che dobbiamo arrivare se vogliamo che la cultura am-bientale, oggi così urgente e così necessaria, salvi il Paese.”“È importante colmare al più presto queste mancanze, in quanto ilsuccesso e l’attuazione di una politica di vaste vedute che proteg-ga a lungo termine l’ambiente e la qualità della vita dipende nonsolo da leader competenti e onesti, ma da quanto sostegno forni-ranno loro le grandi masse di cittadini. E senza un’eccellente co-municazione ambientale, non ci saranno cittadini informati e nonci sarà politica ambientale”, chiosa Mercalli.Ma la colpa di questa scarsa qualità dell’informazione è solo dei me-dia? O anche i comunicatori ne sono responsabili? “Dobbiamo in-sieme iniziare una nuova partita”, asserisce un altro collega Ferpi,Antonio Ferro, pioniere della comunicazione ambientale in Italia etra i fondatori di Legambiente, “dove tutti i giocatori devono par-tecipare al gioco: gli amministratori pubblici con più coraggio; gliimprenditori con più trasparenza; i cittadini/consumatori con più vo-glia di partecipazione; i media con più curiosità. L’Italia e la Gre-en Economy hanno bisogno di molta comunicazione ambientale”.Insomma, se l’obiettivo, comune, di Ferpi e Fima è “fare cultura” nelsenso di individuare una visione generale basata su un denomina-tore comune in grado di condurre ad una green society, allora la col-laborazione tra comunicatori e operatori dei media diventa strategicae può rappresentare una soluzione a problemi endemici che atta-nagliano il Paese, sempre più “bloccato” da sospetti, paure e, ap-punto, incomunicabilità.Con la proposta di collaborazione presentata il 7 novembre si apri-rà il dibattito su questi temi, creando nel tempo le condizioni per unconfronto stabile tra Fima e Ferpi a livello locale e nazionale su co-me creare insieme le migliori condizioni perché i cittadini, attraversol’informazione ambientale e la messa a punto di processi condivi-si, possano partecipare alle scelte e misurarsi in maniera consape-vole con lo sviluppo del territorio. FONTE: www.ferpi.it.

COMUNICAZIONE E GIORNALISMONELL’ERA DIGITALEQuanto le nuove generazioni influiscono nella creazione di contenutida parte dei media? Quali sono le prospettive per il giornalismo nel-l’era digitale? Il mutato scenario obbliga i media e le organizzazionia ripensare rispettivamente il modo di fare informazione e quello direlazionarsi ai pubblici. Se ne è discusso a Roma lo scorso 21 ottobredurante il terzo “Eisenhower Day Italia”.I millennials, i ragazzi nati tra il 1980 e il 2000, cioè quelli che han-no tra i 13 e i 30 anni fruiscono informazione e comunicazione inmodo diverso rispetto al passato e attraverso i loro comportamen-ti tendono a cambiare quelli degli altri. I media, ma anche la co-municazione delle organizzazioni più diverse, invece stentano adadeguarsi a questi cambiamenti. È una delle analisi emerse dalworkshop Communication and Journalism in the Digital Era che si

è svolto a Roma il 21 ottobre scorso in occasione del terzo Eisen-hower Day Italia, organizzato dall’associazione che raggruppa gliEisenhower Fellow italiani in collaborazione con l’Ambasciata de-gli Stati Uniti in Italia e il Centro Studi Americani. Il mutato scena-rio mediatico e della comunicazione obbliga i media e leorganizzazioni a ripensare rispettivamente il modo di fare infor-mazione e quello di relazionarsi ai pubblici.Tanti gli interrogativi e poche ancora le risposte. Quanto le nuovegenerazioni influiscono nella creazione di contenuti da parte dei me-dia? Quali sono le prospettive per il giornalismo nell’era digitale?“I millennials hanno già cambiato il loro modo di fruire le infor-mazioni e, attraverso i loro comportamenti, tendono a mutare an-che quello degli altri – ha affermato John Della Volpe, Director ofPolling dell Harvard Institute of Politics ed Eisenhower Fellow nel-la sua relazione introduttiva – il modo di fruire dell’informazione diquesta generazione non è solo indicativo della loro predisposizio-ne alla tecnologia, ma intreccia sociologia, psicologia e new me-dia per la creazione di un nuovo contesto di riferimento culturale”.“Non si tratta più solo di utilizzo di social network” – sottolinea Del-la Volpe – “ma di come il loro uso massiccio da parte di questa ge-nerazione crei un nuovo modo di far circolare l’informazione,tanto da produrre cambiamenti sociali considerevoli, come testi-moniato, ad esempio, dalla Primavera araba. Questo approccio sitraduce in un ampliamento del pubblico che fruisce delle infor-mazioni ed offre prospettive importanti anche per l’utilizzo deinuovi media da parte delle aziende. Le organizzazioni, infatti, ten-dono sempre di più a creare dei propri media totalmente persona-lizzati che utilizzano per identificare gli influencer di settore,migliorare la relazione con i fan e chiedere loro di supportare ilbrand”.All’analisi di Della Volpe è seguito un dibattito con Luca Sofri, Di-rettore de Il Post.it, che ha coordinato la discussione, Paolo EmilioMazzoletti, Membro del Comitato di Gestione del Centro Studi Ame-ricani, Angela Mills Wade, Direttore Generale del European PublishingCouncil, Mario Tedeschini Lalli, Responsabile Internazionale del-l’Online News Association e Massimo Russo, Direttore di Wired Ita-lia. Secondo Russo, i media tradizionali si ostinano a voler declinarein chiave moderna vecchi paradigmi del giornalismo, mentre non han-no ancora capito che quello in cui ci troviamo è un universo del tut-to nuovo di fruizione delle informazioni, come ampiamente dimostratodalle scelte dei “millennials”. “Sarebbe più utile e produttivo ripen-sare dal principio al concetto di “giornalismo”, piuttosto che prova-re a declinare vecchi schemi su nuovi strumenti”.Mentre i comunicatori e la comunicazione hanno una visione piùchiara del contesto e degli scenari futuri, ma anche degli strumen-ti, i giornalisti sono più confusi e legati a vecchi modelli. “Non si hala minima idea del futuro del giornalismo – ha evidenziato Luca So-fri, concludendo i lavori. In generale il quadro sembra molto con-fuso e vario. Il giornalismo potrà diventare molte cose. E si parlasempre con il concetto implicito che continuerà a esistere, ma piùpassa il tempo, più questo non è detto che succeda”.Le prospettive del giornalismo nell’era digitale non appaiono affat-to chiare, ma è sicuramente vero che le modalità di creazione e frui-zione dell’informazione da parte delle nuove generazioni influisconoed influiranno sempre di più nella produzione dell’informazione stes-sa. La tendenza sembra indicare l’abbandono della figura classicadel giornalista a favore di un fruitore e creatore evoluto di infor-mazione. FONTE: www.ferpi.it.

DAL PERÙ UNA CAMPAGNA SPECIALEUna campagna sociale innovativa: “Mettici il cuore”, un’iniziativarealizzata dalla Peruvian Cancer Foundation per risolvere il problemadella costante diminuzione di fondi destinati ai bambini malati ditumore. Un allarme serio che impone di cambiare strategia e spe-

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PARLIAMO D’INFORMAZIONECON IL PROFESSOR GIORGIO PIRALa redazione di “Società Solidale” ha intervistato il so-ciologo Francesco Pira professore dell’Università degliStudi di Messina, incontrato in occasione della cerimo-nia di premiazione del Premio Cento alla Stampa loca-le, lo scorso 5 ottobre. Pira è docente di ComunicazioneIstituzionale, Teorie e Tecniche del linguaggio giornali-stico, Giornalismo Digitale e Comunicazione Integrata Dipartimentodi Civiltà Antiche e Moderne. È anche giornalista e Consigliere Na-zionale dell’Associazione Italiana della Comunicazione Pubblica.

In occasione della tavola rotonda alla cerimonia del Premio Cento,Lei ha affrontato il tema delle nuove tecnologie applicate, in parti-colare, al ruolo della stampa locale. Può fare una panoramica tenendoin considerazione le maggiori criticità e i principali punti di forza?È molto complesso concentrare in poche righe la grande rivoluzione,in cui come dice uno dei maggiori pensatori dei nostri tempi ZygmuntBauman, siamo cascati dentro. Intanto non possiamo parlare di un so-lo giornalismo, ma di più giornalismi che incontriamo sulla rete eche ci permettono ad esempio di collegarci con più media dallo stes-so apparecchio (tablet o I-Phone). Cambiano i linguaggi, la quantitàdi notizia, la capacità che ognuno di noi ha di diventare protagonistadell’informazione. Il rischio è di essere perennemente connessi e di ave-re poche relazioni. Una over dose di informazioni a volte incapace difornirci la verità. Questo è il rischio più grande, ma le potenzialità so-no enormi.

Ha parlato di “citizen journalism”, una sorta di auto comunicazio-ne di massa, di esercizio della manifestazione del pensiero (articolo21 della Costituzione) in cui sono i social network a far circolare lenotizie e le informazioni, annullando l’intermediazione del giorna-lista. C’è ancora spazio per il controllo delle fonti e per la ricerca del-la notizia autentica?Proprio oggi ho tenuto per i miei studenti la lezione all’Università diMessina, nel corso di teoria e tecniche del linguaggio giornalistico, sucome sono cambiate le fonti. I social network oggi sono la principa-

le fonte di approvvigionamento per giornali, radio e te-levisioni ed il canale naturale per i giornali on line. Ilgiornalista deve avere consapevolezza che la professio-ne è cambiata e va riscritta come è già accaduto in altripaesi. E come già sta avvenendo in alcune testate italia-ne.

Quali mezzi di comunicazione è consigliabile che le Or-ganizzazioni di Volontariato utilizzino per trovare spazio, attenzio-ne e per reperire nuove risorse umane ed economiche?Il Volontariato ha superato la fase critica. Le cose sono molto cambiatenegli ultimi 10 anni. Il lavoro di formazione che è stato fatto per i di-rigenti e gli stessi volontari ha dato qualche frutto. Io credo che occorraanche al Volontariato una comunicazione strategica capace di fare unmix degli strumenti più accreditati sul territorio in cui le associazionioperano.

Durante un seminario sulle Relazioni pubbliche e la comunicazioneesterna organizzato dalla scuola di formazione dell’Avis del Triveneto,la scorsa estate, ha consigliato di cambiare il modo di comunicare poi-ché non funziona più la comunicazione da uno a molti, tipica dei massmedia, ma la relazione tra molti. Come possono fare le OdV a crea-re coinvolgimento e adesione, a costruire una “comunità”?Il messaggio che le OdV veicolano è sempre positivo. Partono invantaggio perché alle spalle hanno una comunità non virtuale, ma rea-le. Le nuove tecnologie possono aiutare, attraverso un uso professio-nale e consapevole, agevolare nuove forme di contatto e anche farenuovi proseliti. La comunicazione ormai è cambiata. Siamo nodi di unarete e come tali dobbiamo comprendere che bisogna lavorare perutilizzare i nuovi media nel migliore dei modi.

In occasione del Premio Cento, altri relatori hanno sottolineato l’or-mai ruolo inutile e dispersivo dell’invio dei comunicati stampa e dimessaggi email. Partendo dal presupposto che in provincia di Cuneosi vive ancora in una sorta di preistoria rispetto alle nuove tenden-ze comunicative, è presumibile però, guardando in prospettiva, chein futuro ci si ritroverà allineati. Sin d’ora, dunque, che cosa consi-glia alle OdV e al CSV per migliorare la comunicazione sociale?Nelle singole realtà locali vanno sempre misurate le esigenze di co-municazione e informazione con le esigenze dei giornalisti. Ma aparte le informazioni da veicolare attraverso i giornali, le radio o le tvesiste una comunicazione autoprodotta che le OdV possono veicolareper far conoscere le loro attività, il loro impegno e soprattutto i lorovalori.

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rimentare nuove modalità, come racconta Rossella Sobrero.Dal Perù, Paese che forse molti considerano dal punto di vista del-la comunicazione arretrato, ci arriva una campagna sociale parti-colarmente innovativa.Ponle corazón (Mettici il cuore) è un’iniziativa realizzata dalla Pe-ruvian Cancer Foundation (Fondazione Peruviana per la Lotta Con-tro il Cancro) per risolvere un problema grave: a causa della costantediminuzione dei fondi raccolti dal pubblico l’organizzazione ri-schia di non poter garantire il livello di assistenza necessario aibambini malati di tumore. Un allarme serio che stimola la Fonda-zione a cambiare strategia, sperimentare modalità di raccolta fon-di diverse, identificare nuovi potenziali donatori.L’idea è veramente straordinaria: avviare un’attività di fundraisingnella prigione Castro Castro, considerata la più pericolosa del Pae-se, coinvolgendo direttamente i detenuti. I responsabili della Fon-dazione incontrano i carcerati, li motivano e li trasformano infundraiser. Per cinque giorni all’interno del carcere sono proprio que-sti detenuti che organizzano l’attività di raccolta presso i loro com-

pagni. Il risultato è inaspettato: non solo viene raccolta una cifra si-gnificativa, ma si ottengono una serie di altre ricadute positive. I de-tenuti si sentono “persone in grado di aiutare altre persone” e il gestodel dono si trasforma in momento di autostima e di libertà.Ma i risultati positivi non finisco qui: grazie ai social network arri-vano centinaia di messaggi di appoggio alla campagna e Ponle co-razón riesce in pochi giorni a coinvolgere tante persone anchefuori dal carcere. Cittadini che si trasformano in donatori e diven-tano promotori dell’iniziativa attraverso le loro reti relazionali. E, gra-zie all’attività di media relations, la campagna viene valorizzata sulweb e su altri media con articoli, reportage, servizi.Una scelta coraggiosa che attiva un processo di emulazione e di con-taminazione positiva: Ponle corazón è davvero una campagna vi-rale e speciale per la scelta di coinvolgere una categoria debole persostenere un’altra categoria debole. Una dimostrazione che a vol-te le idee apparentemente più folli possono raggiungere risultatiinaspettati. Perché la solidarietà vera non conosce confini. FONTE:www.ferpi.it. di Rossella Sobrero

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Ugo ParentiVOCI DALL’UNIVERSOAchille e La Tartaruga, 2011pp. 59 - € 8,00

Piccole storie: questa sembra poteressere una buona definizione a unaprima lettura di “Voci dall’Uni-verso”,ma andando un po’ a fondo ci si ac-corge che ogni piccola storia racchiu-de in sé qualcosa di più grande eintimo. Compare l’autore che si svela eci rivela sfaccettature di sé: è come sein ogni racconto venissero fuori parti (osub personalità) che permettono di co-noscerlo più a fondo. Un tema ricor-rente in queste storie è il tema dell’essere utile agli altri. Intermini psicosintetici si potrebbe parlare di via dell’azione e delservizio.Ogni essere umano tende verso l’Uno (da qui il titolo del-la raccolta), e lo fa seguendo il suo personale sentiero. Altro te-ma ricorrente è la celebrazione della vita, che si può evincere nonattraverso il racconto di imprese grandiose, ma attraverso lariappropriazione del proprio sentire.Saper accogliere pienamente il dolore come la serenità, recu-perare la capacità di dare e ricevere un bacio, una carezza, unabbraccio significa vivere pienamente. Il termine completo del-

la psicosintesi è “bio-psicosintesi”, a ricordarci l’estrema impor-tanza del nostro corpo, (e quindi delle sensazioni e delle emo-zioni), strumento indispensabile del nostro viaggio qui, in questomomento.Compare poi un’altra “sfaccettatura” dell’autore, il suo trattoumoristico ed infine c’è il racconto dove l’autore non si cela piùdietro personaggi immaginari, ma racconta di sé, anche qui tra-smettendo un messaggio di speranza.

Indice.Introduzione –Yadà – Il cipresso depresso - Fanali con gli occhiali– Pietre - Gemelle – Girotondo – La macchinina – La fortuna –Noi – Sincerità – Finale… - Lʼautore

L’AutoreUgo Parenti è nato a Torino nel 1970, è sposato e ha due figli.Fino alla maggiore età è vissuto tra Torino, Avigliana e, per cir-ca un anno, a Seattle negli Stati Uniti d’America. Diplomato in Ra-gioneria, si è poi arruolato nella Marina Militare Italiana nelGennaio 1991. Dal 2007, lavora presso l’Istituto Idrografico del-la Marina di Genova. Nel corso del 2009 ha ricoperto la caricadi Referente Regionale per il Piemonte del Gruppo AspergerOnlus ed è stato membro del Direttivo Nazionale della stessa On-lus. Da novembre 2010 è l’ideatore del progetto “Le Iniziative del-lo Gnomo ASPirino”, che si prefigge di informare più personepossibili sull’esistenza della sindrome di Asperger (www.gno-moaspirino.it). Da ottobre 2011 è Presidente dell’Associazionedi Volontariato –Time Out che si occupa di gestire il tempo libe-ro di ragazzi/adulti con disturbi dello spettro autistico.

LIBRI SOLIDALIdal Centro di documentazione CSV A cura di Susanna Ruffino

Il Centro di documentazione dedicato al non profit è disponibile presso la sede del Cen-tro Servizi per il Volontariato “Società Solidale” con un’ampia scelta. I libri si possono con-sultare o richiedere in prestito. Per informazioni: 0171-60.56.60. La Biblioteca è consultabileanche on line nell’apposita sezione sul sito www.csvsocsolidale.it.

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A cura di FISDIR e CoorDown

ESSERE DIFFERENTI È NORMALE,ANCHE NELLO SPORTOrientamenti sulla pratica sportivaper gli atleti con sindrome di Down

“Il diritto a una scuola di qualità, le opportunità concrete per en-trare nel mondo del lavoro e la possibilità dipraticare sport a livello promozionale o ago-nistico, sono aspetti imprescindibili nel rag-giungimento di una vera e piena autonomiapersonale e sociale per tutti i bambini, ado-lescenti e adulti con sindrome di Down.Ognidisciplina sportiva, oltre all’importanza delbenessere fisico, porta con sé delle precisedinamiche che consentono ai ragazzi – an-che e soprattutto attraverso una sana com-petizione – di interagire sinceramente, di“mettersi in gioco” e di dimostrare quali pos-sano essere le loro reali capacità.” (SergioSilvestre, Coordinatore Nazionale Coor-Down).Successivamente al Vademecum Scuola,strumento editoriale realizzato per promuo-

vere l’inclusione scolastica degli alunni con sindrome di Down (ve-di rubrica Libri solidali, pag. 50, Società Solidale n. 4/2013), è sta-to pubblicato questo Vademecum Sport, nato dalla collaborazionetra il Coordinamento Nazionale delle Associazioni con sindromedi Down e la Federazione Italiana Sport Disabilità Intellettiva eRelazionale. Il progetto si pone un duplice obiettivo: da una par-te fornire alle famiglie di persone con sindrome di Down precisipunti di riferimento per poter avviare i propri figli, nel migliore deimodi, alla pratica dell’attività sportiva e allo stesso tempo con-sentire agli operatori e ai tecnici di avvicinarsi con competenza

al mondo della disabilità riconoscendo cosìle potenzialità di questi ragazzi e atleti, chesono molte.

Indice.Parte tecnica. Praticare sport in FISDIR –Parte medica. I benefici fisici della praticasportiva per le persone con sindrome diDown – Parte formativa e psicologica. Losviluppo educativo dei ragazzi con sindromedi Down – Parte internazionale. Le categoriee le competizioni internazionali per gli atletidella classe 21 – Atletica – Nuoto – Parte le-gislativa. Legislazione in materia di sport peratleti con disabilità – Come affiliarsi alla FI-SDIR – FAQ – FISDIR riferimenti utili – Co-orDown riferimenti utili

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