socrem news - maggio 2015

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ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE ai sensi e per gli effetti della legge 7 dicembre 2000, n° 383 - ADERENTE ALLA FEDERAZIONE ITALIANA PER LA CREMAZIONE Aut. Trib. To n° 68 del 23/09/2008 - Poste Italiane SpA - Spedizione in Abbonamento Postale - D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) art. 1 commi 2 e 3, Torino n. 2/2015 Anno XXI numero 2 maggio 2015 Segue a pagina 2 di Giovanni Pollini Come comunicato attraverso l’edizione straordinaria di SOCREM News , il Con- siglio comunale, il 22 dicembre 2014, ha deliberato - non senza contrasti al suo interno - di revocare alla nostra As- sociazione non solo l’affidamento del servizio di cremazione ma anche la concessione del territorio su cui sorgo- no gli impianti e i cellari. Contro que- sto provvedimento, segnato da un’ar- bitrarietà che lascia sconcertati, la SO- CREM Torino ha presentato ricorso al TAR sottolineando, innanzitutto, come la delibera si fondi su un presupposto non corretto: la SOCREM, infatti, es- sendo proprietaria degli impianti dal 1886, non ha mai svolto la sua attività su “concessione”; l’unica “concessione” del Comune riguarda il terreno su cui sorgono i cellari, e questa in parte è pe- renne e in parte scade nel 2077. Ma ci sono altri rilevanti aspetti giuridici er- rati. Così, nell’indicare i dieci motivi in cui si articola la sua posizione davanti al TAR, per ognuno di essi la SOCREM ha denunciato nella scelta del Consi- glio comunale “eccesso di potere per errore e difetto dei presupposti, travi- samento, difetto ed errore di motiva- zione, ingiustizia manifesta”. I dieci motivi saranno illustrati nel cor- so della prossima assemblea. Di uno però vale la pena parlare diffusamente in questa sede, perché riguarda il cuore della nostra vita associativa. Mi riferi- sco al punto 10 del ricorso che recita testualmente: “La protervia della Delibe- razione qui impugnata non si arresta nep- pure dinnanzi alla libertà di associazione prevista e tutelata dall’art. 18 della Costi- tuzione. Infatti, la Deliberazione pretende- rebbe di imporre a SOCREM di riversare al Comune una parte della quota di asso- ciazione, allo scopo di garantire ai Soci lo stesso trattamento già assicurato dalla As- sociazione. Si tratta con tutta evidenza di una previsione di assoluta illegittimità, che pretende di ingerirsi nel rapporto tra SOCREM e Soci; e di istituire una presta- zione economica in assenza di qualsiasi ba- se normativa”. Ravvisare nella delibera del 22 dicembre 2014 la violazione dell’art. 18 della Costituzione sottoli- nea in quel provvedimento il carattere vessatorio nei confronti di uno dei principi fondamentali del nostro ordi- namento giuridico e costituzionale: il diritto ad associarsi liberamente e di vedere garantiti e tutelati gli scopi per cui ci si associa. Nel caso dei 41mila Soci della SOCREM questo diritto si lega a una scelta di consapevolezza ci- vile che non può essere ignorata dal Consiglio comunale. Qui sono in ballo le ragioni ultime che attengono alla morte, al desiderio di predisporre la propria fine nel rispetto della dignità e dell’autonomia dei singoli individui. È una scelta privata ma che ha una rica- duta immediata nello spazio pubblico della memoria, dell’ambiente, della tra- smissione dell’identità collettiva, della sensibilità al bene comune. Entrare così a gamba tesa nel rapporto tra la SO- CREM e i suoi Soci vuol dire investire il Comune di un ruolo improprio, che tra- valica i tradizionali ambiti istituzionali e si pone come un atto di mero arbi- trio. Detto con franchezza, l’impressio- ne è quella che, nella delibera, si sia ne- gata alla SOCREM la sua natura più profonda, cancellando in un colpo solo la dimensione associativa di un Ente che da più di un secolo ha innervato con i suoi valori e i suoi comportamen- ti la società civile di Torino. A riprova della farraginosità della pro- cedura avviata ai danni della SOCREM con la delibera del 22 dicembre 2014, c’è IL DIRITTO DI ESSERCI difendiamo l’attività della nostra Associazione Quadrimestrale per i Soci della Società per la Cremazione di Torino In questo numero Spazio Soci 3 Osservatorio 4 Rito e Memoria 5 Due novità nel rituale 7 Vita associativa 9 Oblazioni dei sostenitori 10 I servizi offerti 12 La parola agli esperti 13 Lettere 16

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Socrem News - Quadrimestrale per i Soci della Società per la Cremazione di Torino

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Page 1: Socrem News - Maggio 2015

ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE ai sensi e per gli effetti della legge 7 dicembre 2000, n° 383 - ADERENTE ALLA FEDERAZIONE ITALIANA PER LA CREMAZIONEAut. Trib. To n° 68 del 23/09/2008 - Poste Italiane SpA - Spedizione in Abbonamento Postale - D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) art. 1 commi 2 e 3, Torino n. 2/2015

Anno XXInumero 2maggio 2015

Segue a pagina 2

di Giovanni Pollini

Come comunicato attraverso l’edizione straordinaria di SOCREM News, il Con-siglio comunale, il 22 dicembre 2014, ha deliberato - non senza contrasti al suo interno - di revocare alla nostra As-sociazione non solo l’affidamento del servizio di cremazione ma anche la concessione del territorio su cui sorgo-no gli impianti e i cellari. Contro que-sto provvedimento, segnato da un’ar-bitrarietà che lascia sconcertati, la SO-CREM Torino ha presentato ricorso al TAR sottolineando, innanzitutto, come la delibera si fondi su un presupposto non corretto: la SOCREM, infatti, es-sendo proprietaria degli impianti dal 1886, non ha mai svolto la sua attività su “concessione”; l’unica “concessione” del Comune riguarda il terreno su cui sorgono i cellari, e questa in parte è pe-renne e in parte scade nel 2077. Ma ci sono altri rilevanti aspetti giuridici er-rati. Così, nell’indicare i dieci motivi in cui si articola la sua posizione davanti al TAR, per ognuno di essi la SOCREM ha denunciato nella scelta del Consi-glio comunale “eccesso di potere per errore e difetto dei presupposti, travi-samento, difetto ed errore di motiva-zione, ingiustizia manifesta”.

I dieci motivi saranno illustrati nel cor-so della prossima assemblea. Di uno però vale la pena parlare diffusamente in questa sede, perché riguarda il cuore della nostra vita associativa. Mi riferi-sco al punto 10 del ricorso che recita testualmente: “La protervia della Delibe-razione qui impugnata non si arresta nep-pure dinnanzi alla libertà di associazione prevista e tutelata dall’art. 18 della Costi-tuzione. Infatti, la Deliberazione pretende-rebbe di imporre a SOCREM di riversare al Comune una parte della quota di asso-ciazione, allo scopo di garantire ai Soci lo stesso trattamento già assicurato dalla As-sociazione. Si tratta con tutta evidenza di una previsione di assoluta illegittimità, che pretende di ingerirsi nel rapporto tra SOCREM e Soci; e di istituire una presta-zione economica in assenza di qualsiasi ba-se normativa”. Ravvisare nella delibera del 22 dicembre 2014 la violazione dell’art. 18 della Costituzione sottoli-nea in quel provvedimento il carattere vessatorio nei confronti di uno dei principi fondamentali del nostro ordi-namento giuridico e costituzionale: il diritto ad associarsi liberamente e di vedere garantiti e tutelati gli scopi per cui ci si associa. Nel caso dei 41mila Soci della SOCREM questo diritto si lega a una scelta di consapevolezza ci-vile che non può essere ignorata dal

Consiglio comunale. Qui sono in ballo le ragioni ultime che attengono alla morte, al desiderio di predisporre la propria fine nel rispetto della dignità e dell’autonomia dei singoli individui. È una scelta privata ma che ha una rica-duta immediata nello spazio pubblico della memoria, dell’ambiente, della tra-smissione dell’identità collettiva, della sensibilità al bene comune. Entrare così a gamba tesa nel rapporto tra la SO-CREM e i suoi Soci vuol dire investire il Comune di un ruolo improprio, che tra-valica i tradizionali ambiti istituzionali e si pone come un atto di mero arbi-trio. Detto con franchezza, l’impressio-ne è quella che, nella delibera, si sia ne-gata alla SOCREM la sua natura più profonda, cancellando in un colpo solo la dimensione associativa di un Ente che da più di un secolo ha innervato con i suoi valori e i suoi comportamen-ti la società civile di Torino.A riprova della farraginosità della pro-cedura avviata ai danni della SOCREM con la delibera del 22 dicembre 2014, c’è

IL DIRITTO DI ESSERCIdifendiamo l’attività della nostra Associazione

Quadrimestrale per i Soci della Società per la Cremazione di Torino

In questo numero

Spazio Soci 3

Osservatorio 4

Rito e Memoria 5

Due novità nel rituale 7

Vita associativa 9

Oblazioni dei sostenitori 10

I servizi offerti 12

La parola agli esperti 13

Lettere 16

Page 2: Socrem News - Maggio 2015

2 . SOCREM News 2015 numero 2 maggio

Editoriale

Sabato 6 giugno 2015 ore 9.30

Assemblea annuale dei SociCentro Congressi Torino Incontra

L’Assemblea dei Soci è convocata per sabato 6 giugno 2015 presso la Sala Einaudi del Centro Congressi Torino Incontra, in Via Nino Costa 8. La registrazione dei Soci è alle ore 9, i lavori assembleari si concludono alle ore 12.30. È previsto un intervallo con coffee break.Il Socio che non può intervenire può farsi rappresentare da un altro asso-ciato utilizzando il modulo di delega presente nella lettera di convoca-zione allegata a questo SOCREM News. Si ricorda che i Soci facenti parte del Consiglio Direttivo non possono essere delegati.

Torino, Via Nino Costa 8 zona parcheggio Valdo Fusi

Continua da pagina 1

da segnalare l’intervento dell’Assessore ai Servizi Cimiteriali Stefano Lo Russo (peraltro presentatore di ben altra de-libera) nella seduta della I Commissio-ne del 18 marzo 2015. Sulla base di un parere espresso dalla Direzione di Staff Partecipazioni Comunali, l’As-sessore ha evidenziato nel provvedi-mento tre gravi lacune, riferite rispet-tivamente all’assenza: a) di una spiegazione delle ragioni per

cui il Consiglio Comunale ha scelto questa procedura prevista ai sensi dell’art. 34 comma 20 d.l. n. 179/2012 convertito in legge n. 221/2012 che rientrerebbe nelle competenze del Consiglio Comunale;

b) del contratto di servizio la cui ste-sura il Consiglio non può delegare agli uffici competenti;

c) di un Piano Economico finanziario, che rappresenta un atto fondamen-tale. La stessa fattibilità economica è fortemente a rischio, perché risul-ta chiaramente condizionata dall’in-terrogativo in ordine alla determi-nazione “dell’indennizzo” da rico-noscere a SOCREM Torino.

La delibera, quindi, appare monca in alcuni passaggi fondamentali anche agli occhi degli uffici competenti a ri-

prova della tortuosità e forse di una certa leggerezza che ne hanno caratte-rizzato l’approvazione. Nell’attesa che il ricorso al TAR pro-duca i suoi effetti, la vita della nostra Associazione procede. Infatti, la delibe-ra comunale stabilisce che l’attività del-la SOCREM Torino continui fino all’in-dividuazione di un nuovo gestore.Mi preme segnalare un’importante novità. Nel febbraio di quest’anno SO-CREM Torino, come mandataria in so-cietà con un partner privato, ha parte-cipato alla gara d’appalto per l’affida-mento in concessione del servizio di cremazione presso l’ara crematoria del cimitero urbano di Bra ed è risulta-ta prima classificata. Dopo Mappano, dunque, ecco Bra. È una scelta che de-riva direttamente dal nostro Statuto che prevede tra gli scopi della nostra Associazione la “promozione sociale” in cui la SOCREM deve impegnarsi per la diffusione del rito della crema-zione, intesa come manifestazione di civiltà e di progresso anche attraverso la realizzazione, la conservazione e la gestione di aree crematorie e di cine-rari. SOCREM Torino promuove e rea-lizza un servizio di cremazione nel rispetto della dignità del defunto e del

dolore dei congiunti attraverso una ri-tualità specifica che prevede tre mo-menti significativi: la cerimonia di commiato, la cerimonia di consegna delle ceneri e la commemorazione men-sile dei defunti.Proporre il modello sperimentato a Torino in altri contesti è un compito a cui oggi la SOCREM non può sottrar-si. La cremazione ormai si è largamen-te diffusa e gli scopi pionieristici che i nostri fondatori si prefissero possono dirsi complessivamente raggiunti in buona parte del Centro-Nord del Pae-se. Ma non basta. Se in passato c’erano da superare ostilità e pregiudizi di ti-po culturale e religioso, oggi le insidie vengono da altri fronti. In un contesto sempre più competitivo nel quale pre-dominano le finalità commerciali, oc-corre ribadire le motivazioni e i valori di un servizio così importante e deli-cato. La cremazione non è una qua-lunque operazione tecnico-commer-ciale, ma un servizio denso di signifi-cati che vanno tutelati e sostenuti con l’etica della Qualità. Purtroppo non è ovunque così e alla proliferazione de-gli impianti non sempre corrisponde un’analoga consapevolezza. In oltre 130 anni di attività la SOCREM Torino ha dimostrato come si possa conciliare l’efficienza del servizio con l’attenzio-ne e la sensibilità alle inclinazioni e alle volontà dei singoli individui. Nel suo impegno c’è sempre stato quello di definire i confini di un mondo in cui il dolore e il lutto possano essere vis-suti dignitosamente. Ed è questo mo-dello che - con molto orgoglio - inten-diamo replicare a Bra.Il Tempio crematorio di Bra ha una sto-ria che inizia nei primi anni del secolo scorso, a seguito di lascito di un cittadi-no, l’avvocato Giuseppe Boglione, sensi-bile agli umori di una società civile at-tenta ai valori della comunità. Da oggi quella storia si incrocia con quella al-trettanto lunga della SOCREM Torino. È come se si rinnovasse un patto anti-co, disegnando un nuovo futuro.

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SOCREM News 2015 numero 2 maggio . 3

Spazio Soci

In queste pagine inauguriamo uno spazio interamente dedicato ai Soci e alle loro testimonianze. Sono già in molti a scriverci per condividere i motivi della propria adesione, mossi da un appassionato spirito associativo: scriveteci anche Voi, pub-blicheremo i Vostri scritti!

Una pluralità di idee, tante buone ragioni

Sono 41mila i Soci della SOCREM Torino. Un insieme di persone con convinzioni esistenziali, religiose e culturali molto diverse, accomunate, però, da una storia che dura da oltre 130 anni e che condividono la scelta di dare dignità e consapevolezza alla propria morte. Sono cittadini legati alla tradizione dell’associa-zionismo, compiutamente inseriti in un tessuto di solidarietà e di civiltà.

Sara M. 37 anni

Per la scelta di associarmi è stata di sti-molo la quota “giovani”, under 30. Ho preso la decisione, con una serena lucidità, di rendere più concreta una scelta maturata negli anni. I lutti vissuti hanno impresso in me l’immagine dolorosa e angosciante… Preferisco pensarmi immutabile cenere, non esposta alla trasformazione. L’Associazione mi ha offerto la libertà di decidere e la promessa che la mia volontà sarà rispettata.Conosco la SOCREM e quando mi è possibile partecipo alle assemblee, ai concerti e ai numerosi eventi culturali ai quali sono gratuitamente invitata e ai quali posso anche portare amici non associati. Sono divertenti momenti di svago. Gli appuntamenti organizzati dalla Fondazione Fabretti offrono inol-

tre molti spunti di dibattito e riflessio-ne su diversi argomenti e spesso sulla tematica della morte, purtroppo erro-neamente relegata a tabù.Ritengo fondamentale che sia un ente senza scopro di lucro come la SOCREM a farsi carico delle mie ultime volontà.Quando lo riterrò opportuno deposi-terò anche il mio testamento con le di-sposizioni per la funzione, sicura che i cerimonieri e tutto il personale sapran-no tradurle in una cerimonia attenta alle mie volontà e nel rispetto del dolo-re dei miei cari.

Antonio C. 70 anni

Sono arrivato a Torino 50 anni fa, dal Sud. Qui ho assistito a diverse ceri-monie di cremazione ma anche se ero convinto di farmi cremare non mi sono

iscritto subito. L’ho fatto nel 2002, do-po aver perso mia moglie. Anche lei voleva essere cremata, ne parlavamo, ma la mor te ci sembrava una cosa “lontana”. Quando però lei s’è amma-lata, quando è mancata… Dopo che l’ho portata al Tempio di Torino, ho capito che era il mo mento per iscri-vermi e mi sono deciso. Partecipo a tutte le attività, principal-mente alle assemblee annuali, perché condivido tutto quello che fa l’Asso-ciazione. Io faccio volontariato da mol-ti anni ma vado al Tempio ogni gior-no, salvo il lunedì perché il cimitero è chiuso… vado a trovare mia moglie. Ora conosco non soltanto l’organizza-zione ma le persone che ci lavorano, il personale SOCREM Torino è splendi-do perché è attento, curato nell’aspet-to e sempre gentile nei modi. Presso altre strutture non c’è lo stesso lo gar-

Segue a pagina 4

Page 4: Socrem News - Maggio 2015

4 . SOCREM News 2015 numero 2 maggio

Spazio Soci

bo, ci sono stato per i funerali di cono-scenti e ho potuto vedere la differen-za, mi dispiace che altrove manchi il rispetto verso i de funti e verso i loro parenti… Amici miei si sono iscritti alla SOCREM non perché li abbia con-vinti io con le mie parole, ma perché quando hanno visto com’è la SOCREM Torino si sono convinti da soli.Le cerimonie sono un di più del servi-zio che la SOCREM Torino fa gratuita-mente per i Soci ma le stesse cose le fa anche per tutti gli altri cittadini. Infat-ti il rito c’è anche per i defunti che vengono cremati dopo l’esumazione, e questo, secondo me, è di grandissimo valore. Le cerimonie di saluto e ricor-do sono un conforto per i parenti an-che dopo tanti anni dalla perdita.

Enrica C. 48 anni

Ho scelto la cremazione perché è un pro-cesso naturale, per me è solo accelera-re ciò che il tempo farebbe da sé... La mia iscrizione non è motivata da diver-genze di idee con i parenti, anzi, la mia famiglia condivide la scelta che ho com-piuto. Mi sono associata per non dare ulteriori incombenze ai miei famigliari in un momento già di per sé non facile.Non partecipo alle assemblee, lavo-rando non ho molto tempo per altre attività, ma leggo con interesse il qua-drimestrale: gli articoli li trovo inte-ressanti e a 360 gradi, anche se tratta-no argomenti difficili e per alcuni im-pronunciabili… però parlare di temi legati al lutto è importante, perché ri-guardano proprio tutti.Come tutti, anche la mia famiglia ha subito lutti. E, in tutte le occasioni, il servizio SOCREM Torino è stato im-peccabile. La gestione del rito della cremazione in tutte le sue fasi e il mo-nitorare l’intero processo, danno un senso di sicurezza ai famigliari... e pen-so che una gestione così organizzata si possa ottenere solo con tanti anni di

esperienza e con personale molto spe-cializzato, appositamente formato, che operi con intelligenza e tatto.Se vogliamo parlare della ritualità del-la SOCREM, è come parlare della punta di diamante di questa organizzazione. In tempi in cui il rito religioso era l’u-nico modo di salutare il defunto, la SO-CREM Torino dava già la possibilità

Continua da pagina 3

di ritrovarsi in un ambiente dedicato e accogliente dove tutti potevano racco-gliersi insieme e condividere, ognuno a suo modo, il saluto al proprio caro. Anche per noi cattolici, il ritrovarsi, ancora, ma in maniera più intima, per l’ultimo saluto... Serve. A me è servito. È come avere ancora un po’ di tempo per salutarsi meglio.

Osservatorioa cura di GDL

Il 15 novembre 2013, in un alloggio po polare di Torino, si verificò un furto totalmente ignorato dalle cronache cittadine. E a ragione: in una casa po vera di un quartiere povero i ladri avevano asportato solo tre anellini d’oro, un’inezia insignificante rispetto ad altri colpi messi a segno in quel periodo. Pure, nelle denuncia pre-sentata ai Carabinieri, la derubata, oltre a quella dei tre anellini, lamen-tava anche la sparizione dell’urna con-tente le ceneri del marito “custodite in un cofanetto di legno decorato”. Pro-babilmente i ladri lo avevano scam-biato per uno scrigno porta gioie e saranno rimasti molto delusi quando hanno scoperto in cosa consisteva il loro bottino. Sembra una storia di ordinaria quo-tidianità, ma è invece un episodio che si presta a una riflessione dettata proprio dalla singolarità dell’oggetto trafugato. È indubbio, infatti, che la possibilità di conservare nel proprio domicilio le ceneri dei propri cari mo difichi notevolmente il modo di vivere il lutto e il ricordo dei defunti. Come diceva William Gladstone, “mostratemi il modo in cui una Paese si occupa dei propri morti e io vi dirò con una ragionevole certezza quali sono i sentimenti e gli ideali del suo

popolo”. A mio avviso, la rottura del nesso tra la memoria dei morti e il cimitero, la possibilità di avere altri luoghi in cui esprimere il proprio rimpianto, possono provocare come uno straniamento. Fuori dai recinti del “camposanto” la memoria si pri-vatizza, diventa domestica, non più pubblica, cioè individuale e non più comunitaria. Al culto dei morti si sostituisce il ricordo dei singoli morti fino agli effetti paradossali di una loro “patrimonializzazione”, quasi come facessero parte dei beni e dei gioielli di famiglia. Stiamo discutendo di un caso limite e di ladri particolar-mente sprov veduti che scambiano un cofanetto con le ceneri per un portagioie; pure quel furto segnala i rischi di una memoria domestica che, alla fine, banalizza i simboli del lutto, li appiattisce a livello degli altri oggetti “di ordinaria quotidianità”, sottraendoli all’aura del cimitero e all’insieme dei valori che la tradi-zione ha sedimentato in un luogo in cui la comunità ha sempre trovato le sue radici.

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SOCREM News 2015 numero 2 maggio . 5

Rito eMemoria

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Intervista a Luciano Scagliarini

Com’è nata la nostra “Cerimonia di Commiato”

di Carlo Giraudo

La Società per la Cremazione di Torino considera tra le sue più grandi ragioni di orgoglio quella di essere stata la prima, in Italia, ad aver immaginato e realizzato un atto rituale laico che riguardasse l’avveni-mento funerario e esequiale. Non è davvero fuori luogo annoverare questo atto come precursore dell’intera rinnovata ritualità esequiale laica italiana. Ne parliamo in questa pagina, in parte per dovere storico ma soprattutto come segno di riconoscenza verso coloro che ne sono stati protagonisti, fautori e testimoni. Primo fra tutti Luciano Scagliarini, che ha ricoperto la carica di presidente della SOCREM dal 1990 al 2001 e che ancora oggi, dal lonta-no 1975, si adopera per la nostra Associa-zione nel Direttivo in qualità di Consigliere.

Nel 1990 l’Associazione iniziò una profonda ristrutturazione in tre direttrici principali: efficienza tecnica, vitalità culturale e nuove prospettive rituali.

In passato, poiché non esisteva un vero e proprio rituale laico, la SOCREM Torino si era attenuta alla prassi che ri-servava atti rituali e commemorativi soltanto ai personag-gi pubblici nella forma dell’elogio funebre. Tra questi, per citarne alcuni, i funerali di Emilio Bachi presidente della SOCREM dal 1961 al 1990 e di Domenico Coggiola, che fu sindaco di Torino dal 1948 al 1951. Negli anni ’90 la richiesta della cremazione aumentò sen-sibilmente, i tempi erano maturi per inaugurare una nuo-va “ritualità laica delle esequie”. Intuii che un rito specifico sarebbe stato il modo più efficace per offrire a tutti coloro che sceglievano la cremazione un nuovo spazio di “sacralità” che, da un lato, doveva andare incontro alle esigenze rituali di ciascuno e, dall’altro, dove-va fungere da supporto per superare il dolore più intimo. Fu l’inizio di una nuova via, di un percorso originale.

Nella prefazione di Parole per un ricordo, la prima antologia poetica realizzata dalla SOCREM per il rito della cremazione, Lei aveva scritto “Nessun esempio, nessuna tradizione ci ha indicato il cammino”.

Ogni intuizione, prima di divenire idea e progetto, ha bi-sogno di un “innesco”, di un evento catalizzante che le dia evidenza e forma. Questo avvenimento fu la prematura scomparsa di mio figlio Mauro il 9 dicembre 1990. All’uscita della Grotta Labassa, nella Gola della Chiusella sul Marguareis, Mauro fu travolto, con altri otto compa-gni, da due valanghe. Non ci fu scampo.La notizia mi raggiunse improvvisa e mi sconvolse con violenza inaudita. Fui subito accompagnato dai compagni del CAI per il riconoscimento. Il funerale fu fissato per il mattino del giorno 15 al Cimitero Monumentale di Torino. All’arrivo del carro funebre molta gente affollava l’ingres-so del Cimitero e la Sala del Commiato del Tempio era già piena. Era mio desiderio dare a quel momento “l’impronta di Mauro”, caratterizzare il “commiato” con qualcosa che non solo parlasse di lui ma che ne esprimesse lo spirito li-bero e avventuroso. Chiesi a tre suoi compagni di suonare per lui nella Sala e dal vivo. Mauro amava da sempre la musica celtica. Tre compagni suonarono tre brani e la Ce-rimonia di Commiato iniziò così con la musica che lui amava e suonava. Durante la Cerimonia poi presero la pa-rola alcuni membri del Lion Club Torino-Superga, di cui io ero allora Presidente, poi presi io la parola. Le mie furono parole di ringraziamento per i soccorritori del CAI e per tutti i presenti. Ai ringraziamenti aggiunsi l’esigenza mia

Page 6: Socrem News - Maggio 2015

6 . SOCREM News 2015 numero 2 maggio

Rito e Memoria

Continua da pagina 5

e della famiglia di proseguire la cerimonia in modo priva-to. Era infatti in me forte il desiderio di salutare Mauro in un luogo riservato solo alla famiglia. Portammo così il fe-retro nella Sala della Memoria e lì vivemmo l’ultimo saluto. Furono minuti eterni e durissimi, soprattutto per mia moglie, in particolare nel momento in cui il feretro, lasciando la Sala, attraversò la porta di marmo che allora metteva in co-municazione la Sala della Memoria con il luogo della cre-mazione. Il lunedì mattina ci ritrovammo al Tempio per la tumulazione dell’urna. Fu una cerimonia intima e silenzio-sa. Portammo l’urna di Mauro in una celletta del Chiostro lì la deponemmo insieme ad un flauto sudamericano che lui molto amava. Questa fu la prima “Cerimonia di Com-miato” che avveniva del Tempio Crematorio di Torino.La consapevolezza di questo non fu per me immediata. Quello che era avvenuto in quei giorni e in quel luogo si scolpì nella mia mente come una costante presenza per molti giorni. Mi resi piano piano conto che gli atti e le parole che avevano interpretato il commiato a Mauro rappresentavano un significato che andava al di la del mio dolore di padre, che scendevano al di dentro della missione che indirizza-va il mio credo cremazionista, il mio impegno umanitario. Capii che era assolutamente necessario sperimentare una ritualità del Commiato che divenisse per tutti un aiuto, uno strumento che potesse in qualche modo contribuire a leni-re il dolore ad accompagnare il momento del distacco.

In che modo si arrivò a “inventare” il rito SOCREM?

Il pensiero di elaborare una rito laico per il “commiato” di-venne un progetto da concretare senza indugi. Compresi però che occorreva interpellare competenze e raccogliere dati per arrivare ad un testo, ad una struttura rituale sem-plice ed efficace, comprensibile e condivisibile. Nel 1994 la SOCREM Torino commissionò uno studio “sul campo”, un’indagine di tipo psicologico per verificare le reali esi-genze dei Soci. I risultati furono elaborati da un pool di studiosi in psicologia, storia e antropologia, e posero le ba-si per l’elaborazione di un primo testo rituale.

Negli anni successivi, il testo è stato aggiornato e integrato.

Sì, e ciò si deve all’attività della nostra Fondazione Fabretti, che studia le problematiche legate al lutto, ma anche al con-tributo di coloro che per primi si resero interpreti dell’azio-ne rituale, il compianto dottor Sergio Lippolis e il dottor Fabrizio Gombia. Oggi la Cerimonia del Commiato coniuga l’originaria ma-trice con l’impegno quotidiano di rispondere alle più varie attese rituali che si manifestano. È un percorso “in itinere”, un seme antico che germina in un sempre nuovo terreno.

A cura dei cerimonieri

Carlo Giraudoe Michele Parisi

Commemorare significa: “ricordare insieme”

Un Rito per il RicordoLa SOCREM Torino promuove il culto del la memoria attra-verso molteplici iniziative. Una delle più significative ed apprezzate è la cerimonia commemorativa mensile nella Sala del Commiato del Tempio Crematorio di Torino. È dedicata al ricordo di coloro che sono stati cremati du-rante il mese precedente ed è aperta non soltanto ai nostri Soci ma a tutti coloro che sono in lutto per la perdita di una persona cara.Prima dell’inizio della commemorazione, ognuno può scrivere il nome della persona cara nel foglio pergamena, a disposizione dei presenti sul leggio al centro della sala. I nomi sono pronunciati tutti nel corso della cerimonia. La particolarità della nostra commemorazione collettiva è che in essa non si parla dei defunti ma, con l’ausilio di lettu-re poetiche e brani musicali, si parla di sentimenti e ricordi. Suoni e parole costituiscono un invisibile ed essenziale supporto nel passaggio dalla solitudine del dolore alla condivisione del conforto.

Cerimonia del RicordoSala del Commiato del Tempio Crematorio di Torino Ci mitero Monumentale

Terzo sabato di ogni mese, ore 8.30

Prossime celebrazioni16 MAGGIO18 LUGLIO19 SETTEMBRE17 OTTOBRE

Page 7: Socrem News - Maggio 2015

SOCREM News 2015 numero 2 maggio . 7

La musica al pianoforte è gratuita per tutti i funerali in arrivo nella Sala del Commiato

al Tempio SOCREM Torino Corso Novara 147/b.

Due nuovi elementi nelle cerimonie

Gratuitamente

Musica al pianoforte al Tempio di Torino

Tavola lignea simbolo e poesia

Il dono di una piccola tavola di legno, sulla quale sono incise parole

di sentimento e di memoria: il cerimoniale SOCREM Torino comprende anche questo simbolico gesto nei confronti

dei famigliari che hanno subito una perdita.

La particolarità è che la poesia si compone di sei frammenti a se stan-ti e, spezzando il legno lungo le sca-nalature che dividono i versi in frasi di senso compiuto, i famigliari più stretti possono conservane uno cia-scuno, in ricordo.Questo è un simbolo di memoria che è

possibile condividere nei suoi signifi-cati attraverso la suddivisione ma-teriale dei versi. Un segno tangibile e duraturo che viene offerto ai famigliari dalla SO-CREM Torino con solidarietà e parte-cipazione, nei Templi crematori di Torino e di Mappano Torinese.

Il Rito SOCREM si è arricchito di un ulteriore elemento. Dal 1° novembre 2014, durante la ce-rimonia che si svolge nella storica Sala del Commiato di Torino, la mu-sica è suonata da un pianista. La no-vità per il momento riguarda so lo il Tempio di Torino, ma l’Associazione spera di poterla attuare in futuro anche nel Tempio di Mappano.

A scanso di equivoci, si precisa che l’esecuzione di brani musicali dal vivo è offerta dalla SOCREM Torino e in nessun caso comporta oneri a carico dei richiedenti.

Si ricorda che, come di consueto, i famigliari possono personalizzare la cerimonia con brani di qualsiasi genere musicale, eventualmente re-gistrati su cd o chiavetta USB.

Rito e Memoria

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Informazioni utili Il servizio di cremazione

La SOCREM Torino applica un sistema di Qualità per garantire l’affidabilità del servizio. Gli impianti di Torino e di Mappano hanno ottenuto la certificazione QAS - Qualità Ambiente Sicurezza.

La SOCREM dispone di cinque linee a Torino nella sede operativa situata all’interno del Cimitero Monumenta-le, e di altre due a Mappano di Caselle Torinese nel locale cimitero. È in grado di garantire la continuità del servizio ed accoglie i funerali dal lune-dì al sabato compreso. A Torino come a Mappano, è in grado di effettuare il servizio e di consegnare le ceneri (purché sussistano le condi-zioni amministrative e tecniche neces-sarie) il giorno stesso dell’arrivo del feretro e senza oneri extra. La tariffa di cremazione è comprensi-va della fornitura di un’urna in mate-riale semplice (alluminio). La procedura di cremazione è rigoro-samente certificata, ogni fase del pro-cesso è monitorata e documentata.Il servizio è effettuato per tutti, per i defunti provenienti da Torino, da al-tri Comuni piemontesi o da altre zone d’Italia, e include la ritualità effettuata sempre gratuitamente.

La destinazione delle ceneri

Le ceneri possono essere tumulate in una celletta del Tempio Crematorio o in una celletta di un cimitero cittadino o di un altro Comune, possono essere ricongiunte ad altro defunto ospitato in un loculo all’interno dei cimiteri di Torino o collocate in una tomba di fa-miglia o conferite nel cinerario comune (manufatto di sepoltura collettiva che offre la conservazione indistinta e per-petua delle ceneri). Tra le possibilità di conservazione del-le ceneri vi è l’affido dell’urna a un fa-migliare, che si assume la responsabi-lità della custodia presso l’abitazione. È bene sapere, però, che l’affidatario do-vrà sempre comunicare agli uffici del Comune di residenza l’eventuale deci-sione di cambiare il proprio domicilio - infatti ogni spostamento dell’urna è possibile solo se preventivamente auto-rizzato - e, qualora desiderasse conclu-dere l’affido, egli dovrà conferire l’urna al cimitero del Comune di residenza. La dispersione delle ceneri in natura al di fuori del cimitero è consentita a una

distanza di almeno duecento metri da centri ed insediamenti abitativi. A To-rino, in attesa che siano individuate zo-ne extracimiteriali idonee, la dispersio-ne è possibile solo all’interno del Cimi-tero Monumentale in un’area apposita e interamente gestita dai Servizi Cimi-teriali della Città di Torino, chiamata “Luogo del Ricordo”. I Soci che decido-no la destinazione delle proprie ceneri possono depositare presso la SOCREM una precisa dichiarazione redatta di proprio pugno. La modulistica è disponibile on line nel nostro sito www.socremtorino.it.

Notiziario

Sportello informativoIncaricati della SOCREM Torino sono presenti in numerose Circoscrizioni e in molti Comuni piemontesi, in date e orari prestabiliti, per dare informazio-ni sulla cremazione e sulla destinazio-ne delle ceneri.

Il calendario è pubblicato in www.socremtorino.it e su pagina SOCREM Torino

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SOCREM News 2015 numero 2 maggio . 9

Un francobollo per la Cremazione?

Pioniere della cremazione sin dal 1945 e attualmente vice-presidente della SO CREM Torino, l’avvocato Bruno Segre è un appassionato filatelico. Come ta le ha sempre auspicato l’emissione da par te delle Poste Italiane di un francobollo dedicato alla cremazione. Pubblichiamo un estratto della sua istanza al Ministero per lo Sviluppo Economico, competente per le emissioni filateliche.

“ Quale presidente onorario, dopo 40 anni di presidenza effettiva, della Federazione Italiana delle Società per la Cremazione (SOCREM), fondatore e direttore della rivista L’ARA, chiedo al competente Ufficio di codesto Mini-stero di sottoporre alla Consulta Fila-telica Na zionale la mia proposta di emissione di un francobollo dedicato alla Cremazione, un rito civile, antico e moderno, sempre più diffuso in Italia. La SOCREM Torino (di cui sono vice-presidente) conta oltre 41mila iscritti, in continuo aumento „

VitaAssociativa

La memoria nel Tempio SOCREM

La tumulazione delle urne nell’area del Tempio è riservata ai Soci e ai loro famigliari.

Le cellette cinerarie sono assegnate in diritto d’uso per un massimo di 99 anni nella zona storica e fino al 2077 nelle zone attigue al Giardino della Serenità. Per le cellette destinate ai Soci è prati-cato uno sconto pari al 20% sul prezzo di listino; un’ulteriore agevolazione del 5% è prevista per le cellette scelte in vita dai Soci ultrasessantenni. La SOCREM provvede all’incisione del marmo, all’applicazione dei relativi accessori lapidei ed alla manutenzione dei manufatti senza richiedere oneri successivi al pagamento della tariffa di diritto d’uso. Garantisce, inoltre, la costante pulizia dei locali e il rinnovo delle decorazioni floreali al fine di mantenere l’alto standard di decoro che caratterizza l’area.

Le sedi della SOCREM Torino

Tempio Crematorio Cimitero di Mappano Via Argentera10072 Mappano di Caselle T.se

011 9968 268

Orario Segreteriadal lunedì al sabato 8.30 - 17.00www.tempiocrematoriomappano.it

Tempio Crematorio Cimitero Monumentale di Torino Corso Novara 147/b, 10153 Torino

011 2419 332

Orario Segreteriadal martedì al venerdì 8.30 - 16.00 sabato 8.30 - 13.00www.socremtorino.it

Sede Sociale e DirezioneCorso Turati 11/c, 10128 Torino

011 5812 333

Una gita a… Santena al castello di Cavour

A grande richiesta, siamo lieti di or-ganizzare, per i Soci e i loro amici una giornata di cultura e svago per visitare la Maison de plaisance della famiglia Benso di Cavour. Dal punto di vista architettonico, l’an-tico castello rimaneggiato più volte nel corso dei secoli si presenta oggi come una villa settecentesca circon-data da un parco all’inglese. Il celebre conte Camillo, non soltanto

crebbe in questa magione, ma vi la-vorò: nell’ampia Sala Diplomatica, lunga venti metri, lo statista teneva infatti riunioni politiche. La ricca biblioteca e l’archivio del ca-stello conservano preziosi documenti storici.La data della gita a Santena, che com-prenderà la visita al castello e il con-sueto momento conviviale tra i Soci partecipanti, è in corso di definizione.

Per informazioni e prenotazioni

Segreteria Soci

011 2419 328

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Oblazioni

Agosto 2014Euro 100: Giovannini Barbara. Euro 50: Cantamessa Ines, Savio Graziella, Sca-glione Franco. Euro 30: Valle Rosa. Euro 20: Anonimo, Cargnino Giuseppina, Corona e Stefani , Ferraris Marcello, Ricci Orlando, Sabato Amato, Sarti Dolo-res, Tullio Lucia, Vacchetta Michela. Euro 15: Crosetto Francesco, Sigot Anna. Euro 10: Borgato Gianpietro, Cannata Benito, Rivoira Giacomo, Ubertalli Ape Fernanda. Euro 5: Pietro Curione.

Settembre 2014Euro 50: Garciamayorca Tapia Josefina, Mautone Eva, Monaco Carrera Jole. Euro 40: Delfino Giuseppe. Euro 30: Biolè Francesca, Becchi Ester Margherita, Serra Giuseppe. Euro 25: Bori Ernesta Emilia, Tosa Emanuele. Euro 20: Nigra Adelia. Euro 15: Bruna Santina. Euro 10: Castellan Giovanni, Cattunari Ma-rio, Oglietti Giovanni, Piera Molenda, Quattrocolo Ermanno Maurizio, Resta Anna Maria, Rolfo Carlo, Tencone Ugo.

Ottobre 2014Euro 500: Greco Giuliana. Euro 100: Audi Antonio, Grimaldi Carmela, Lardone Mario, Masseroni Franca. Euro 50: Amato Assunta, Basili Pasquale, Bianchi Benito, Bisio Annamaria, Bocchi Gino, Bongiovanni Gior-getta, Bouvier Severino, Brocchiero Teresa, Canelli Giuseppe, Maria Vallarino, Mottino Maria Teresa, Panzeri Giuseppe, Pennone Pizzetti Renata, Rocci Riccar-do, Rosolino Molinaro, Rossini Emma Elisa, Salinas Giovanni. Zeller Mario. Euro 40: Conenna Roberto. Euro 30: Buffo Vincenzo, De Luca Rossana, Ghittino Luciano, Lanza Roberto, Mario Menegon, Melchior Luigi Sevino. Euro 25: Anselmo Lucia, Brago Giovanna, Clara Scarpato, Conti Demetrio, Gatto Albertino, Lege Loren-zo, Nerea Albertini, Russi Riccardo, Varvello Luigina, Ziroldy Edy. Euro 20: Aldo Genotti, Allio Emma, Antoniotto Clelia, Balducci Edmondo, Bellone Maria Mar-gherita, Bin Dario, Boggio Giulio, Bonino Leandro, Bottini Alda, Camillo Lino, Cardi-no Loretta, Ceccardi Giancarla, Cutrupi Irma, D’Accurso Antonietta, Falchi Cate-rina, Fraccaro Valentino, Frasca Francesco, Gaido Francesco, Gambino Rosa Giovanna, Gavosto Chiara, Geninatti Crich Teresa Enrica, Girotto Guido, Gison-di Luigi, Giulio Ghibò, Golfrè Girardi, Laura e Stefano Zallio, Lazzari Carlo Remo, Marrale Rosa, Mautino Gianfranco, Meano Clelia, Milano Riccardo, Molino Giu-

seppe, Novello Eva, Oberto Mariagrazia, Paschetta Sergio, Pellerino Rina, Pier-ro Pierino, Pizzato Vincenzo, Ravetto Luigi, Sada Milena, Scianna Vincenzo, Silva-na Gallizio, Simondi Luigi, Solgazzo Rosa, Visentini Giulia, Zanellato Luciano. Euro 15: Baraggia Enrica, Berthier Bonardi Marisa, Casini e Triazza, Cavallo Franco, Depamis Fiorenzo, Gena Rosa, Locatelli Domenica, Mele Giuseppe, Miaz-zo Enorge, Ogliaro Vilma Maria, Ottoz Simonetta, Zatti Antonio. Euro 14: Gam-bino Saveria. Euro 10: Anonimo, Balbi Gian Piero, Baraldo Adriana, Bauducco Paolo, Bertola Margherita, Borio Vincenzo, Bruno Vinciguerra, Caligaris Carlo,

Camerano Giuseppe, Costa Arnalda, Definis Lieg-gi, Di Bartolomeo Angela, Di Pietro Antonino, Di-fazio Irene, Dilli Gianluigi, Dimolfetta Antonio, D’O-ria Andrea, Fam. Barbero, Formici Ilsa, Franca Campolonghi, Giachino Carlo, Gianfranco Piras, Grangetto Dante, Guffi Angelo, Lescio Isora De Nicola, Lucano Aristodemo, Maria Cristina Fa-letto, Maroni Roberto, Massenz Ave, Mellano Re-nato, Moletto, Monge, Nicolosi Maria, Oglietti Lui-gina, Palumbo Maria, Paparezia Adelaide, Pas se - rone Maria, Pedroni Maria Luisa, Putzulu Alba Maria, Racca Mariateresa, Romero Carlo, Sam-

bo Cerrado, Stabile Pierina, Taverna Nella, Zeni Silvana, Zuccalà Giuseppe. Euro 7,25: Griot Luca. Euro 5: Del Grande Mirena, Lisa Luigia, Nobardella Lui-gi, Salerno Gaetano, Tonini Zita, Torta Giovanna Maria.

Novembre 2014Euro 300: Martinoli Arturo. Euro 100: Casetta Franca, Franco Grazia, Sansal-vadore Pierluigi, Valbassora Grazia Maria. Euro 50: Amorini Giuseppa, Blais Gior-gio, Capriolo Lucia, Cintia Fernanda, Ferrero Elisabetta, Funzio Andrea, Gam-bino Carla, Gariglio Elvira Marisa, Gario Marcella, Lozito Ferruccio, Luigi Pauna, Mele Domenica, Metailer Rena, Papini Marco, Penna Carla, Prandi Rosalba, Ranghiro Andreina, Scaramelli Gaetana. Euro 40: Cabiale Rita. Euro 30: Arri-ghetti Angela, Baroni Luciana, Bori Ernesta Emilia, Boscaro Iole, Costa Lilliana, Curti Elena, Del Corso Luciano, Franco Silvia, Genero Lodovico, Guido Perda-dotto, Negro Francesco, Selli Daria. Euro 25: Apuzzo Franco, Argentero Rolan-do, Bricchi Franco, Gallina Claudia, Grasso Michela, Isoardi Luigi, Lagable Elsa, Mussio Anna, Segato Serenella, Vercellotti Ennio, Vietti Michele. Euro 20: Amerelli

Un segno di partecipazione costante e attivaLe oblazioni sono un aiuto indispensabile per mantenere il decoro del Tempio Crematorio e la gratuità di numerosi servizi nonché per sostenere parte delle attività di promozione sociale che la SOCREM Torino svolge direttamente oppure tramite la Fondazione Fabretti. Pubblichiamo l’elenco delle oblazioni dei Soci ricevute tra agosto 2014 e febbraio 2015.

Grazie della fiducia.

SOCREM News è un periodico gratuito, inviato a tutti i Soci

Come effettuare un’oblazione a sostegno delle attività

della SOCREM Torinocon C/C postale n. 32240103 oppure direttamente nei nostri uffici di SegreteriaLe oblazioni sono fiscalmente dedu-cibili. Per usufruire di tale possibilità occorre conservare la ricevuta del ver-samento e presentarla con la Dichia-razione dei redditi.

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SOCREM News 2015 numero 2 maggio . 11

Giuseppina, Arnaud Enrico, Bonino Carla, Botta Luisa, Canavesio Angiolina, Carpignano Sergio, Cometto Irma, Facta Angela, Fam. Scuotto, Favro Teresina, Fenoglio Giovanni, Ferri Ezio, Festa Franca, Franza Bruno, Gariglio Cesarina, Gariglio Giuseppina, Gasco Franco, Genovese Paolo, Geuna Albino Giovanni, Legno Silvio, Maschio Elena, Mosconi Francesco, Origlia Laura, Pace Giacomi-na, Perazzolo Aureliana, Raineri Carlo, Rosso Anna Maria, Rostagno Valeria, Silvia Guglielminotti, Simone Giuseppe. Euro 15: Anonimo, Callegaris, Colusso Virginio, Marisa Rivolta, Monnet Elena, Monnet Liliana, Perlo Franco, Pusateri Salvatore, Renato Peres, Rocco Margherita. Euro 12: Chiabotto Ida Franca. Euro 10: Appen-dino Rosa, Aprato Caterina, Atzei Franco, Beretta Ernestina, Bertolotti Carla, Beux Tullio, Bianchi Stella, Boschetto Mirella, Boschi Anna, Bruno Sergio, Cagno Vincenzo, Camanozzi Angela, Campassi Amelio, Capello Adriano, Cappa Maria Teresa, Cattunar Mario, Caustico Giorgina, Cavagnero Mirella, Cecchini Giulio, Ceratto Giovanni, Cernusco Franca, Cristofori Giuseppe, Di Bella Pietro, Etere Iole, Frizzarin Emilio, Gennaro Antonio, Giaccardo Margherita, Grasselli Cosimo, Ingrassia Maria Antonia, Macario Germana, Maffiotto Andreina, Malpesi Fran-co, Marmo Paolo, Martella Antonia, Merlo Angelo, Miroglio Mario, Pallaro Armi-da, Passuello Giorgia, Pennasso Riccardo, Prella Annamaria, Remoli Mirra, Rocci Tullio, Roulph Arcangela, Sassi Jolanda, Scoglia Mario, Sedda Efesina, Sedici Botta, Sensale Mario, Silvestri Lidia, Soru Giuseppe, Vigna Ivo, Volpiano Domenico, Zammuto Beatrice. Euro 5: Andreone Rosa, Bandrocco Francesco, Brocco Pier Luigi, Capillo Mirella, Delsedime Rosa Maria, Leone Maria.

Dicembre 2014Euro 155: Brunetto Cinzia. Euro 100: Fraira Mario, Borghese Bruna. Euro 70: Del Bosco Adele. Euro 50: Andreotti Mafalda, Astelfi Almerindo, Balestreri Fran-cesca, Bersano Renzo, Boccio Pia, Borla Vittoria, Corradin Maria Giuseppina, Debenedetti Franco, Licini Giuseppina, Mottino Mariateresa, Peracchio Carla, Rosso Giovanni, Vigliani Anna Maria. Euro 49: Stortiero Ciro. Euro 35: Berga Ugo. Euro 30: Actis Grosso Costanzo, Giavarini Carla, Mimita Lamberti Maria, Mar-tinetti Mirella, Zucca Liliana. Euro 25: Busca Michelina, D’Alessandro Bruno, Ferrara Danilo, Frongia Perissinotto, Guidoni Annunziata, Mariotto Fortunato, Milani Luciano, Oriella Antonia, Valentini Liliana, Valenzano Pizzorno Rosanna, Zavattaro Luigi. Euro 20: Bellone Giuseppe, Bertoluzzo Egle Caterina, Bosso Roberto, Bulino Agata, Campagnari Maria Giuseppina, Candela Pier Antonio, Capello Filippo, Colombotto Isabella, Craighead Sandra, Di Girolamo Maria, Fam. Scuotto, Frezza Giovanni, Gallo Margherita, Gastaldo Paola, Liberatori Jone, Maccari Franco, Mascia Mario, Micheletto Lucia, Mondiglio Angela, Rolando Perino Delia, Ruoppo Marina, Severina Tardito, Vacchetta Michela, Vercelli Federi-ca, Zadra Evelina, Zecchino Caterina. Euro 19: Bucarelli Carlo. Euro 15: Ambro-sione Giovanni, Angaramo Nicola, Anonimo, Beretta Trabucchi, Blengino Ade-laide, Cauduro Gilberto, Filippi Onesto, Gallo Giovanni, Guazzone Bruno, Massa Graziella, Trovati Clotilde. Euro 13: Pomero Cesare. Euro 10: Beltramo Franca, Bertoldo Irma, Botta Annamaria, Carretto Maria Grazia, Cavagliotto Onorina, Col Melania, Colombo Mirella, Coriasco Adriana, Curci Giovanna, Damato Lui-gi, D’Iglio Felicita, Fardarelli Lio, Ferrara Gay Gaby, Fioravanti Armando, Garne-ro Sergio, Gioè Giovanna, Girola Giuseppina, Martini Anna Cristina, Miani Dina, Mollar Ines, Musso Mirella, Orcellet Lilliana, Polastri Pierina, Pravato Franca, Rava Maria Piera, Rondolotto Maria Teresa, Sansalvatore Anna Maria, Tibolla Roberto, Vair Teresina, Villa Giuliano, Zanato Bruno. Euro 5,15: Gallo Maria. Euro 5: Ciavattini Carmen, Coiro Antonio, Russo Anna Cira, Stella Adriana.

Gennaio 2015Euro 80: Cescon Pietro. Euro 50: Fantini - Carusi, Fiorino Carla, Giaccone - Fiorino, Moschetti Maddalena, Reitano Maria, Scotti Irma, Tosi Angela, Zanone Poma Evelina. Euro 40: Pognant Annamaria. Euro 30: Bezzone Alberto, Bosio Adria-na, Castaudi Anna Pia, Di Maria Giuseppe, Piedinovi Natale. Euro 25,83: Deco-rete Giovanni. Euro 25: Della Rossa Aldo, Genta Emma, Odino Egle, Palmero Pierino, Trombetta Giuseppe. Euro 20: Barberis Franca, Battistella Marrughi, Callia Vaudagna Marialuisa, Degiovannini Angela, Degrandi Maria Cristina, Doppiu Francesco, Fortini Angelo, Gamba Ester, Masenga Giuseppina, Mellano Renato, Mensa Maria Teresa, Peretta Lidia, Quaglia Andreina, Santini Laurini Vito, Teno Mirella, Treno Carla. Euro 15: Gallino Marisa, Gasperini Francesco, Gian-nutti Annamaria, Goitre Enrica, Mansi Tommasi, Pasquero Adelina, Rachele Cano, Spertino Giandomenico, Varsallona Mario, Visciglia Mario. Euro 10: Ani-sio Pietro, Bertazza Novella, Bigotta Grazia, Bortone Giuseppe, Capecchi Bruno, Cardillo Carlo, Cavalieri Francesco, Cicero Tommaso, Cornetto Emma Giuliana, Cornetto Maria Teresa, Costamagna Laura, De Benedectis Luisa, Franca Badi-no, Giordano Giulio, Mancini Gennaro, Maschio Maria Pia, Mones Pietro, More-se Rudoleo, Peotti Matilde, Prella Lia, Priori Gina, Quinto Luigi, Robetti Ezio, Salva Lavinia, Taliana Roberto, Tamburini Cesarina, Thione Onorina Maria, To-matis Luigi, Truffi Giovanna, Tuffi Maria, Viazzo Maria. Euro 5: Castagneri Vir-ginia, Cerrato Mirco Natale, Pia Olga Maria.

Febbraio 2015Euro 50: Baudino Adelina, Brocero Agnese, Dalmasso Silvana, Giaretto Eral-do, Pagoncelli Giorgio. Euro 40: Lavinia Franco. Euro 30: Bertoglio Severino, Micheli Antonella, Pasino Bruna. Euro 20: Corona Milena e Stefani, Ferraris Marcello, Micheletti Duilio, Montali Marilena. Euro 15: Castagneri Nicola, Vin-cenzini Giuseppina. Euro 10: Bianco Fortunata, Bigatti Emiliana, Bruna Santi-na, Ferrero Anna Maria, Grisorio Maria Elisabetta, Lioi Patrizia, Minetti Irma, Siccardi Anna Maria, Tedeschi Francesca. Euro 5: Caruso Adriano, Garibaldi Renata, Mazzanti Paola, Origlia Franco.

Oblazioni

A sostegno della nostra attivitàVi ricordiamo che…

il 5xmille 2015 è la quota dell'imposta IRPEF che ogni cittadino può destinare a favore di associazioni

no-profit, organizzazioni socialmente utili, enti culturalmente rilevanti.

Il codice fiscale della SOCREM Torino è 01910530011.

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Servizi offertidalla SOCREM

Ricordo su internetLa possibilità di condividere in rete il ricordo del proprio caro tramite un profilo biografico pubblicato sul sito della SOCREM Torino, nella sezione Memoteca.

Parere di Diritto civileLa consulenza di un avvocato esperto in questioni riguardanti il testamento, le successioni, le problematiche inerenti al Diritto di famiglia. L’avvio di una eventuale pratica è a totale discrezione dell’associato.

Colloquio terapeuticoUn incontro con una psicologa e psicoterapeuta, specialista in dinamiche cognitivo-com portamentali, sul modello della “psicoterapia a seduta singola”: in molti casi, infatti, anche un solo colloquio può modificare il modo di pensare se stessi in rapporto al problema e lasciare intravedere nuove alternative.L’obiettivo del servizio è permettere agli associati che attraversano un momento di difficoltà nella vita di relazione o di lavoro, di sperimentare la libertà di parlare dei propri problemi e di trovare ascolto.

Informazioni e prenotazioni di questi servizi

011 5812 325

Cerimonieun rito nel commiato e un rito nel momento della consegna dell’urna cineraria

Le cerimonie hanno luogo per tutti i funerali al Tempio Crematorio di Torino e di Mappano, sono garantite grazie alla presenza di sei cerimonieri, formati e qualificati, e di quattro operatori specializzati come aiuto cerimo nieri. La ritualità prevede:

la personalizzazione della cerimonia con musiche e letture a scelta. I cerimonieri sono a disposizione dei congiunti il giorno prima delle esequie per offrire il supporto all’organizzazione di una cerimonia personalizzata e ricca di significato;

la presenza di due pianisti qualificati, per l’esecuzione di brani durante i funerali al Tempio Crematorio di Torino;

un libro per i famigliari che si intitola Alfabeto degli Addii, testi selezionati appositamente per personalizzare il rito;

la predisposizione di una sala per il commiato e una per la consegna dell’urna cineraria;

la consegna, al termine della cerimonia, di un oggetto simbolico in legno con incisa una poesia in memoria.

Un’ulteriore importante fase della ritualità è la commemorazione mensile dei defunti, che è effettuata presso la Sala del Commiato di Torino.

Per contattare i Cerimonieri

Torino 011 2419 332 - Mappano 011 9968 268 e-mail: [email protected]

Supporto al luttouno sportello di ascolto e, per chi lo desidera, l’accesso in un gruppo di Auto Mutuo Aiuto

Lo sportello è aperto a tutti coloro che hanno vissuto l’esperienza del lutto e hanno necessità di un supporto per superare il dolore della perdita. I gruppi sono spazi protetti dove è pos sibile condividere le esperienze e il vissuto di ognuno può essere trasformato in una risorsa. Le riunioni dei gruppi AMA si svolgono con frequenza settimanale e sono guidate da un facilitatore esperto.

Auto Mutuo Aiuto Fondazione Fabretti

011 5812 314 - 346 8649 355 e-mail: [email protected]

La SOCREM Torino pone la massima attenzione alle esigenze dei suoi associati e offre gratuitamente numerosi servizi

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SOCREM News 2015 numero 2 maggio . 13

MEDICINAcomplementare

La parolaagli esperti

Nel rigoglio primaverilele salutari proprietà delle gemme vegetali

Il medico belga Pol Henry (1918-1988) per primo introdusse la pratica della Gemmoterapia. Di certo fu influenzato filosoficamente dal saggio La metamor-fosi delle piante e altri scritti sulla scienza della natura di Johann Wolfgang Goethe. Gli approfonditi studi botanici circa lo sviluppo e la distribuzione delle spe-cie vegetali, la meticolosa osservazio-ne dei misteri della natura e le infati-cabili sperimentazioni cliniche, porta-rono Henry, nel 1959, alla definizione di questa interessante disciplina. Per Gemmoterapia si intende una meto-dica terapeutica che utilizza soluzioni in prima diluizione decimale (1 DH) di macerati idrogliceroalcolici ottenuti da estratti freschi da tessuti embrionali vegetali (meristematici) quali gemme, germogli, giovani getti, boccioli, radi-ci giovani, amenti, scorza interna di radici, scorza di rami giovani, linfa, semi o altri succhi di vegetali in fase di crescita. Le piante a cui faremo rife-rimento, tutte assai comuni, andranno assunte in tale forma per evitare intos-sicazioni e uso improprio. In ogni ca-so occorre cautela e il consiglio di un medico o di un erborista esperto.

L’Acer Campestre (Acero) e il Fraxinus Excelsior (Frassino) hanno azione sulla litiasi colecistica, sul ristagno di sab-bia o fango biliare, prevengono la for-mazione di calcoli nella cistifellea, ab-bassano la colesterolemia, regolano i grassi nel sangue. L’Aesculus Hippocastanum (Castagno d’India) è utile nel caso di vene vari-cose e varici, nella riduzione delle emorroidi, nella stasi vascolare perife-rica, nei disturbi vascolari delle estre-mità quali i geloni, l’acrocianosi, e mi-gliora la fragilità capillare. L’Alnus Incana (Ontano Bianco) trova indicazione nelle situazioni di fibro-matosi uterina, per curare i fibromi e fibromiomi uterini e la mastopatia fi-bro cistica della mammella; inoltre ar-resta o riduce la montata lattea.L’Ampelopsis Veitchii (Vite Vergine) e il Buxus Sempervirens (Bosso) possono dare benefici nei casi di reumatismo cronico, nelle sindromi reumatiche in-fiammatorie (artriti e artrosi defor-manti) e nelle periartriti dolorose. Il Prunus Amygdalus (Mandorlo) aiuta nella riduzione dell’ipercolesterole-mia e della ipertrigliceridemia, inoltre rende le arterie più morbide e ha azio-ne anti trombotica. La Betula Verrucosa (Betulla Bianca) abbassa il colesterolo e l’acido urico (sindromi gottose), ha un’azione sulle vie urinarie riducendo la creatinina, l’uremia e l’albuminuria; inoltre drena l’ingorgo dei gangli linfatici ammorbi-dendo le adenopatie. Il Cedrus (Cedro del Libano) tratta le

dermatosi croniche e gli eczemi pruri-ginosi, è indicato nelle forme secche e cheratosiche (calli, indurimenti) e può essere provato in caso di psoriasi. Il Ribes Nigrum (Ribes Nero) migliora la stanchezza e la debilitazione, ha buo-ni effetti anti infiammatori nei casi di dermatiti quali l’eczema cronico e l’or-ticaria, modera le risposte allergiche, può aiutare nei casi recidivanti di rini-te e sinusite e nelle bronchiti croniche.Il Rubus Fructicosus (Rovo) ha azione favorevole nella bronchite cronica ostruttiva e nell’enfisema, inoltre può dare benefici nell’osteoporosi senile, dolorosa o non, e in varie forme di ar-trosi (al ginocchio, all’anca). Il Rubus Idaeus (Lampone) è un anti-spasmodico uterino e riequilibra i di-sturbi ormonali femminili: è indicato nell’assenza di mestruazioni (amenor-rea), nel dolore e irregolarità mestrua-le (dismenorrea), in caso di sterilità e aborto abituale, nel trattamento di fi-bromi uterini e cisti ovariche. La Tilia Tomentosa (Tiglio Argentato) può risultare valida nei casi di distonie neuro vegetative caratterizzate da an-sia, insonnia, angoscia, iper emotività, nevrosi ossessiva, e nelle forme di lie-ve ipertensione arteriosa da stress, ma-gari associata a Olea Europaea (Olivo).

Federico Audisio di SommaMedico omeopata e scrittore, esperto in medicine naturali

Il dott. Pol Henry

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14 . SOCREM News 2015 numero 2 maggio

Rilassare mente e corpoun meraviglioso obiettivo

Il nostro “normale” modo di essere è caratterizzato da dispersione su mille fronti, alto ritmo di attivazione, di-strazione continua. Simili ritmi di vita quotidiana inducono facilmente uno stato cronico di stress. La risposta di stress di per sé, in natura, è un’attiva-zione dell’organismo biologicamente funzionale dinanzi ad un evento par-ticolarmente impegnativo sul piano fisico o mentale: di fronte ad un peri-colo, ad esempio, l’organismo si attiva - aumentano il ritmo cardiaco, la pres-sione, il ritmo respiratorio, la tensione muscolare - in modo da poter al meglio reagire secondo le modalità sintetica-mente definite nella formula “combatti o fuggi”. Cessato il pericolo, la reazio-ne di stress decade e l’organismo tor-na ad uno stato di tranquillità.I ritmi della nostra vita quotidiana - pur-troppo spesso molto lontani ormai dai veri ritmi naturali - sommati anche tal-volta a disfunzionalità degli atteggia-menti cognitivi e in genere psicologici, inducono spesso uno stato di disagio caratterizzato da vari sintomi somatici: si tratta di una risposta cronica di stress elevata e continua nel tempo. Que sto fenomeno arriva nel tempo a condizio-nare il regolare funzionamento psicofi-sico, fino a sfociare in vari tipi di di-sturbi quali, ad esempio: insonnia, dif-ficoltà di concentrazione e di memoria, abbassamento del tono dell’umore e perdita di motivazione nelle proprie attività, differenti disturbi psicosoma-tici, varie manifestazioni di ansia, etc.Apprendere a padroneggiare corretta-

mente una tecnica di rilassamento costi-tuisce un passo spesso decisivo per la diminuzione e scomparsa della risposta cronica di stress, oltreché per la corretta gestione di eventuali nuovi eventi stres-santi. Affrontare un esame scolastico, sbrogliare una difficile situazione di la-voro, affrontare un compito nuovo: que-ste e molte altre situazioni potenzial-mente ansiogene e stres santi possono essere gestite con calma e lucidità una volta che si sia appreso come mantenere rilassati il corpo e la mente.La terapia di rilassamento consiste in una procedura che, in condizioni nor-mali, è piuttosto breve da apprendere e coinvolge la persona fin dal primo momento in una presa in carico di se stessa, smettendo di delegare il pro-prio benessere a supporti esterni. Via

via che si penetra più profondamente nello stato rilassato si produce un pro-gressivo aumento della consapevolez-za di sé per giungere infine ad una con-dizione psicofisica nuova in cui non soltanto diminuiscono o scompaiono i disturbi che si avevano ma, addirittu-ra, si possono spesso constatare pre-stazioni molto superiori a quelle di un tempo: infatti, un corpo ed una mente rilassati esprimono al meglio le pro-prie potenzialità cognitive, fisiche ed emotive.Esistono molte tecniche che insegna-no a rilassare corpo e mente: è impor-tante sceglierne una, quella che si sen-te più congeniale a se stessi, e non di-sperdersi su decine di offerte. Dopo che si è scelta una tecnica in particola-re, è anche importante affidarsi a un professionista per l’apprendimento cor-retto di essa e la miglior cosa è che l’ap-prendimento avvenga in modo indivi-dualizzato: in tal senso non sono utili le varie offerte di “rilassamento guida-to” o “meditazione guidata” che oggi si possono trovare sulla rete, le quali offrono mezzorette di tranquillo tor-pore! Rilassare davvero corpo e mente significa cambiare la propria vita, posi-zionandola su un livello qualitativo nuovo: questo meraviglioso obiettivo si raggiunge impegnandosi nell’ap-prendimento di una tecnica specifica e in dialogo continuo con un terapeuta che, poggiando sull’esperienza e la co-noscenza professionali e personali, pos-sa guidare il percorso in modo squisi-tamente individuale.

PSICOLOGIA

La parolaagli esperti

Raffaella Arrobbio AgostiniPsicologa e psicoterapeuta, specialista in dinamiche cognitivo-com portamentali

Henri Matisse “La blouse rose” 1922-23

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SOCREM News 2015 numero 2 maggio . 15

Spese condominiali divise tra proprietario e usufruttuario

Sempre più spesso accade che alcune persone, soprattutto anziane, decida-no di procurarsi liquidità vendendo la nuda proprietà della loro casa, tratte-nendosi però l’usufrutto e dunque la possibilità di continuare a vivere nel-la suddetta casa o di concederla in tut-to o in parte in locazione. L’operazione di riservarsi l’usufrutto cedendo la nu-da proprietà a un altro soggetto è anche talvolta utilizzata con l’intento di as-segnare, per il momento in cui l’usufrut-tuario non sarà più in vita, un certo be-ne immobile proprio a quella persona, senza redigere apposito testamento. Come molti sapranno, il 18 giugno 2013 è entrata in vigore la Legge 11.12.2012 n° 220 “Modifiche alla disciplina del con-dominio negli edifici” in merito alla qua-le mi pare opportuno dare ai lettori in-teressati qualche delucidazione.Innanzi tutto va chiarito che con la co-stituzione del diritto di usufrutto il di-ritto del proprietario non scompare, ma viene ad essere compresso (infatti si parla di “nudo proprietario”). La circo-stanza che sullo stesso bene coesistano due diritti diversi, usufrutto e nuda pro-prietà, comporta l’esigenza di regolare la ripartizioni delle spese condominiali inerenti il bene tra questi due soggetti.La normativa generale (art. 1004 e 1005 codice civile) prevede che l’usufruttua-rio sia onerato delle spese e degli oneri relativi alla custodia, amministrazione e manutenzione ordinaria della cosa, mentre al proprietario facciano carico le riparazioni straordinarie. Tali rego-le sono direttamente applicabili quando

gli unici soggetti coinvolti sono il nudo proprietario e l’usufruttuario e ciò ac-cade per gli immobili autonomi.Quando, invece, l’immobile di cui è sta-ta alienata la nuda proprietà (o, come accade più raramente, è stato ceduto l’usufrutto) è compreso in un condomi-nio, si presenta il problema della ripar-tizione delle spese condominiali: a chi competono? In questa sola pagina non è possibile esporre la casistica utile a dare una ri-sposta esaustiva, ma è bene sapere che usufruttuario e nudo proprietario so-no titolari di diversi e autonomi diritti che, seppur riferiti alla medesima uni-tà immobiliare, li legittima da un lato a partecipare - anche contestualmente - all’assemblea e dall’altro a esprimere la propria volontà non già in sostitu-zione dell’uno o dell’altro, bensì in as-soluta autonomia e su materie diverse. In ogni caso, la portata assolutamente innovativa dell’art. 67 delle disposizio-ni di attuazione del codice civile, dopo la riforma delle norme sul condominio, è data dall’inserimento della seguente previsione: “Il nudo proprietario e l’usu-fruttuario rispondono solidalmente per il pagamento dei contributi dovuti all’ammi-nistrazione condominiale”. Ciò significa che l’amministratore del condominio po trà chiedere ad uno dei due l’intero debito (ordinario e straordinario) even-tualmente esistente; poi, nei rapporti, interni, l’usufruttuario pagherà le spe-se di ordinaria amministrazione, men-tre il nudo proprietario pagherà le spe-se straordinarie.

La conseguenza più rilevante della nuo-va disciplina è che, in caso di mancato pagamento da parte o del nudo pro-prietario o dell’usufruttuario, l’ammi-nistratore del condominio è legittima-to a richiedere un decreto ingiuntivo per il pagamento di tutte le spese non pagate ad entrambi o anche a uno solo dei due soggetti, anche a quello che ma-gari ha già pagato le spese di sua stretta competenza. La riforma del condominio ha voluto ga-rantire proprio il diritto di credito del condominio, legittimato ora a richie-dere all’uno o all’altro l’intera quota di spettanza della loro unità immobi-liare di riferimento.

DIRITTO

La parolaagli esperti

Marinella BoscoAvvocato civilista, esperto in Diritto Collaborativo

L’usufruttuario e il nudo proprietario sono entrambi condomini a tutti gli effetti e, come tali, sono tenuti a concorrere alla forma-zione della volontà del condominio.

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16 . SOCREM News 2015 numero 2 maggio

SOCREM News

Anno XXInumero 2maggio 2015Quadrimestrale della Società per la Cremazione di Torino

Fondatore Luciano Scagliarini

EditoreFondazione Ariodante FabrettiCorso Turati 11/c10128 Torino

Direttore Giovanni Pollini

Direttore responsabile Marina Cassi

Comitato di redazioneFabrizio GombiaGisella GramagliaGiovanni Pollini Luciano Scagliarini

Capo redattore Gisella Gramaglia

Hanno collaborato a questo numeroRaffaella Arrobbio AgostiniFederico Audisio di SommaMarinella BoscoGiovanni De LunaCarlo GiraudoGisella GramagliaGiovanni PolliniLuciano Scagliarini

RedazioneCorso Turati 11/c 10128 Torino Tel. 011 5812 325Fax 011 5812 390e-mail: [email protected]

Progetto graficoDaniela Fresco

ImpaginazioneDada Effe di Daniela Fresco

StampaStige, Società TorineseIndustrie GraficheEditoriali S.p.A.San Mauro TorineseAut. Trib. To n° 68 del 23/09/2008

Tiratura 40.000

Un associato ci scrive...a cura di

Gisella [email protected]

Lettere

Fino a che punto vale la volontà di un Socio deceduto, se un famigliare si oppone alla cremazione dichiarando che il Socio in questione gli aveva confidato di volere un’altra sepoltura?

Finché si è in vita, si è liberi di cambiare idea. Però la dichiarazione di volontà depositata presso la SOCREM Torino è un vero e proprio testamento, dunque per essere revocata è ne-cessaria una nuova dichiarazione scritta di pu-gno dal Socio dimissionario secondo i detta-mi di legge per le disposizioni testamentarie. Le dichiarazioni dei parenti che riportano

volontà differenti da quelle scritte dal Socio, non confermate da uno scritto olografo ma sem-plicemente dedotte da presunte affermazioni del Socio oppure “raccolte” all’esalare del suo ultimo respiro, non hanno valore giuridico e certamente la SOCREM Torino in questi casi difende le ultime volontà formali, se necessa-rio, anche in tribunale.

Tutto questo, eccezione nel panorama italiano, è garantito in Italia solo dalla SOCREM Torino - Associazione di Promozione Sociale senza fini di lucro.

SOCREM Torino è un punto di riferimento per chi ha scelto o intende scegliere la cremazione, perché garantisce:

Il sistema di gestione e controllo dell’intero processo, certificato secondo le norme*.

Il servizio svolto da personale competente,

qualificato e appositamente formato.

La continuità del servizio grazie a 5 linee a Torino

e 2 a Mappano con requisiti B.A.T.

(Best Available Technology)

La Commemorazione dei Defunti ogni mese al Tempio, gratuitamente.

La dignità di un rito funebre e non un mero processo

tecnologico.

La Cerimonia di Commiato gratuita per tutti i funerali al Tempio

nella sala dedicata all’accoglienza.

La Cerimonia di Consegna delle Ceneri

gratuita per tutti nella sala dedicata

alla Memoria.

La puntualità nella consegna delle ceneri,anche lo stesso giorno di arrivo del funerale

e senza costi aggiuntivi.

La SOCREM Torino integra l’efficienza del servizio con un rituale di memoria e devozione, perché ritiene la cremazione una delicatissima procedura con risvolti di carattere sociale ed etico, che deve attuarsi onorando la dignità del defunto e rispettando il dolore dei congiunti. Per questo garantisce un ulteriore servizio di supporto ai dolenti, attraverso uno spor-tello gratuito di ascolto e gruppi di Auto Mutuo Aiuto per chi è in lutto.

*UNI EN ISO 9001:2008 per la Qualità, UNI EN ISO 14001:2004 per l’Ambiente, BS OHSAS 18001:2007 per la Sicurezza sul lavoro.