sud anno i numero 2

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FREE PRESS DI GIORNALISMO INVESTIGATIVO ANNO I - N.2 - VENERDÌ 15 OTTOBRE 2010 EDIZIONE DI CATANIA CASE LORO A 10mt dal mare dal nulla sorge una villa. In centro storico una terrazza diventa attico su due piani LAVORO STUPRATO PASS E MUSEO COL TRUCCO LO BELLO ATTACK COMIZI IN OSPEDALE PAGINA 4-5 PAGINA 6 PAGINA 3 PAGINA 7 PAGINE 8,9

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Sud Free Press di giornalismo investigativo

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Page 1: SUD Anno I Numero 2

FREE PRESS DI GIORNALISMO INVESTIGATIVO ANNO I - N.2 - VENERDÌ 15 OTTOBRE 2010EDIZIONE DI CATANIA

CASE LOROA 10mt dalmare dal nulla sorge una villa. In centro storico una terrazza diventa attico su due piani

LAVORO STUPRATO PASS E MUSEO COL TRUCCOLO BELLO ATTACK COMIZI IN OSPEDALE

PAGINA 4-5 PAGINA 6PAGINA 3 PAGINA 7

PAGINE 8,9

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Pagina 2 | VENERDÌ 15 OTTOBRE 2010

Direttore ResponsabileANTONIO CONDORELLI

Hanno collaborato a questo numero:Maurizio Giordano, CarloLo Re, Laura Galesi, Giovanni Tizian, Marco Benanti,Nunzio Condorelli Caff, Valerio Di Blasi, Stiben MesaPaniagua, Sonia Giardina, Melania Tanteri

Registrazione Tribunale di Catania n. 18/2010Edito da:Editori Indipendenti S.r.l.Viale Kennedy 10 - 95121Cataniatel. 095349015|e-mail: [email protected] - [email protected]:www.sudpress.it

Impaginazione e graficaMax GuglielminoStampaLitocon S.r.l. Catania

Per le vostre inserzioni pubblicitarie su SUD:tel. 095 349015 - [email protected]

SUD viene impaginato utilizzando programmiOpen Source e stampato su carta riciclata

Chiuso in redazione: 15/10/2010 - h. 16:30

Antonio Condorelli

Chi doveva dirlo che creare un nuovo giornalea Catania avrebbe prodotto nel giro di pochigiorni reazioni eclatanti da parte dei poteri

che governano la città e la Sicilia? E’arrivata lapolizia in redazione su richiesta del presidenteindagato per mafia (ma si è detto sempre estraneoai fatti), ma soprattutto è iniziata, secondo lamigliore tradizione catanese, la diffusione diinformazioni, dossier...Molti siciliani continuano a parlare sottovoce, lo

fanno per indole o per paura, e per questopubblichiamo il servizio sulla casa del presidentedella Regione e su quella del Procuratore CapoVincenzo D’Agata, perché in città da anni non siparla d’altro. Nei corridoi del Comune, nei barsotto al palazzo di Giustizia, mentre si fa la filaall’ufficio dell’Urbanistica, quando arrivavano gliavvisi di garanzia al dipendente che aveva curato lapratica del Procuratore. Serve per fare chiarezza.In ogni caso bisogna riflettere sul fatto che per

la sanatoria di una veranda ci vogliono trent’anni eper questo il Comune di Catania iscrive in bilanciocrediti inesigibili. La gente è condannata a fare lafila come se esistesse un doppio binario di cui unoa disposizione dei colletti bianchi, l’altro riservatoalla gente comune.Quindi facciamo la nostra parte, anche perché

l’informazione libera è utile a tutti. Anche a chinon la vuole.

NON HA PREZZO

EDITORIALE

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| Pagina 3VENERDÌ 15 OTTOBRE 2010

Carlo Lo Re

Dopo mesi di progressivoinnalzamento del livellodella critiche sulla gestione

dell'economia isolana da parte deivertici politico-amministrativiregionali, il presidente diConfindustria Sicilia, Ivan Lo Bello,ha rotto gli indugi ed attaccatopesantemente la giunta guidata daRaffaele Lombardo. Il durissimoj'accuse contro il leaderautonomista è stato pronunciato aGenova, dove Lo Bello hapartecipato ad un forum sulleenergie sostenibili organizzato dallaErg, compagnia petroliferamassicciamente presente sul latoEst dell'Isola.L'affondo di Lo Bello, seppur

tardivo, è senza precedenti: «forsenon ha senso – ha dichiarato -continuare a investire, forseconviene trasferire la sede legaledelle aziende fuori dalla Sicilia etogliere così un miliardo di eurol’anno di introiti fiscali a questaRegione». Più che unaprovocazione, un vero atto diguerra, insomma, una Pearl Harbornei rapporti fra l'industrialesimbolo dell'antimafia e l'inquilinodi Palazzo d'Orléans inseguito(inquisito? Forse che sì, forse cheno, sarebbe bello avere una parolacerta in merito dalla Procura diCatania ...) da sospetti di liaisonsdangereuses con esponenti mafiosi.L'attacco di Lo Bello non è

neanche più, come in passato,mirato contro il parassitario cetodei funzionari e dei dirigentiregionali. No, no, è un attacco aLombardo, diretto e preciso.«L’apparato amministrativo è allaparalisi – ha spiegato a chiarelettere l'industriale aretuseo - ma ilproblema oggi non è solo lamalaburocrazia, perché lamalaburocrazia risponde allamalapolitica e ne esegue ledirettive. L’apparato amministrativoè paralizzato per chiare e netteresponsabilità del governoregionale».Il presidente di Sicindustria ha

apertamente parlato di «tentativo disuicidio della Regione Sicilianaattraverso il contrasto alle imprese.La crisi, infatti, porta unrilevantissimo calo degli introitifiscali per l’amministrazione e laRegione invece di favorire lacrescita blocca gli investimenti. Leautorizzazioni nel settoredell’energia, ad esempio, sonoferme, anzi con le ultime inchiestegiudiziarie abbiamo scoperto che leuniche concessioni nel settoredell’eolico sono state date aimafiosi».Nella Sicilia del cambiamento

urlato a squarciagola dagli uominidell'Mpa e sostento da Pd, finiani ecasiniani continua quindi a nonmutare nulla? Con Sud Lo Bello haparlato di «una politica la cuiesigenza attuale è solo quella di unritorno clientelare a brevissimotermine, tipo il management di unamultinazionale che guardaesclusivamente alle trimestrali».Soluzioni? Da buon capo degliindustriali, per Lo Bello sarebbebene «porre al centro delle scelteeconomiche l'idea di mercato, diun mercato, ovviamente, noncondizionato dagli interessi deiburosauri, dei politicanti o, peggioancora, dei mafiosi».

ATTACKS

Il Tea Party È ANCHE IN SICILIAL'onda lunga di Sarah Palin giunge addirittura a Catania. È stata infatti presentata, presso la sala refettorio delCortile Platamone, la sezione siciliana del Tea Party Italia, emanazione nello Stivale del movimento antitasseamericano che ha la sua anima nella vulcanica ex governatrice dell'Alaska. “Legalità, mercato, autonomia: unaricetta per il Mezzogiorno” il titolo dell'evento etneo, al quale hanno partecipato il presidente di ConfindustriaSicilia Ivan Lo Bello, il docente dell'Università di Palermo Salvatore Modica e l'economista Antonio Pogliese.In vista delle elezioni di mid term che si terranno negli Usa il prossimo 2 novembre, il Tea Party starapidamente mutando il volto dei repubblicani statunitensi, schiacciandoli su posizioni assai più estremerispetto a quelle tenute nel recente passato. Fisco più equo e Stato minimo i suoi cavalli di battaglia. Idem perl'Italia, anche se certo qui da noi questo spazio politico è già stato occupato decenni fa dalla Lega Nord. Cheperò in mezzo Paese è assente... Maria Musumeci

Tutti assolti per la TORRE DI CONTROLLO NANAL’Enac, l'Ente nazionale per l'aviazione civile, ha reso noto l'esito finale del processo che ha visto indagati ilprecedente dg, Silvano Manera, e il direttore centrale Infrastrutture, Alessandro Cardi, in merito alla presuntalimitazione alla visibilità della torre di controllo dell’aeroporto Fontanarossa di Catania, determinata dallapresenza del fabbricato che ospita gli uffici aeroportuali. Il giudice etneo ha pronunciato la sentenza diassoluzione «in quanto il fatto non sussiste», accogliendo quanto richiesto dallo stesso pubblico ministero e daidifensori delle parti. Il presidente dell’Enac, Vito Riggio, e l'attuale dg, Alessio Quaranta, hanno espressocompiacimento per la fine del procedimento giudiziario, che «ha confermato la correttezza dell’operatodell’ente e la trasparenza delle azioni amministrative e tecniche di sua pertinenza». Ai catanesi rimane lasingolarità (l'ennesima in una città tutta particolare) di una torre di controllo dell'aeroporto più bassa dellatorre degli uffici... M. M.

Battuta d'arresto per il TUBE DI CATANIAUn sfortunato imprevisto (quanto sfortunato e quanto imprevisto non è al momento dato sapere) ha bloccatol'avvio dei lavori per la realizzazione dell'ultimo segmento della galleria della tratta da piazza Giovanni XXIII apiazza Stesicoro della metropolitana catanese. L'avanzamento è slittato a causa di uno sciopero dellemaestranze dell'impresa Sigenco che, semplicemente, non si sono presentate al cantiere, richiedendo mesi distipendi arretrati.Il commissario governativo della Ferrovia Circumcetnea, Gaetano Tafuri, ha precisato in una nota di essere inperfetta regola con i pagamenti alla ditta e con tutte le procedure tecniche e amministrative, dichiarando «nonsaranno tollerati eventuali ritardi nella realizzazione dell'opera, che deve andare avanti». «È giunto il momentodi capire – ha scritto Tafuri - che, trattandosi di significative risorse pubbliche, le grandi opere debbano essererealizzate velocemente e con buona arte e che non “per forza” debbano costare due o tre volte il loro prezzooriginario». M. M.

Il microcredito ARRIVA A CATANIAIl microcredito, la straordinaria intuizione di Muhammad Yunus, premio Nobel per la Pace nel 2006 efondatore della Grameen Bank, l'istituto di Dacca, nel Bangladesh, specializzato nel sostegno alle idee di chinon ha garanzia alcuna da dare ad una banca, è arrivato anche a Catania. È stato infatti firmato un protocollod'intesa fra la Provincia di Catania, il Credito Etneo, la Prefettura e la Caritas per un programma di piccoliprestiti alla famiglie bisognose di Catania e dintorni. La Provincia stanzierà un fondo da centomila euro, chepotranno arrivare fino a trecentomila.Molto soddisfatto Antonino Pellegrino, presidente del Credito Etneo, una banca di credito cooperativo chenelle teorie di Yunus ha sempre creduto. «Di sicuro la nostra è la banca più adatta ed attrezzata per condurre inporto una simile operazione – ha notato con orgoglio Pellegrino – anche perché siamo abituati, per profondaconvinzione, a trattare tutti i nostri clienti come persone, non come numeri». M. M.

ANCHE RIFKIN SCARICALOMBARDO?Più o meno un anno fa lacollaborazione del celebre futurologo edambientalista americano Jeremy Rifkincon Raffaele Lombardo per redarre ilPears, il piano energetico regionale,aveva fatto scalpore, suscitando anchequalche dichiarato mal di pancia, comequello degli industriali, per nullaconvinti dalle idee della “stranacoppia”. Il presidente siciliano avevainvitato il pensatore statunitense edinsieme avevano girato l'Isola ondeillustrare alla gente il progetto perdare autonomia energetica alla regioneche più di ogni altra in Italia gode deivantaggi di un Sole impareggiabile,fonte, volendo, anche di kilowatt a maifinire.Ma ecco che, passato un po' di tempo,troppo per i criteri pragmatici delloyankee, certo abituato a ben altri ritmidi lavoro, il piano è parso seppellito inun cassetto all'illustre filosofo, che perbocca del suo referente italiano, AngeloConsoli, si è detto anche pronto adisconoscerlo. Rottura quindi fral'innovatore a stelle e strisce el'ultrariformista di Trinacria? Non èdetto. Perché al forum sullo sviluppoafricano organizzato qualche giorno faa Taormina dalla Fondazione Banco diSicilia e dal The European HouseAmbrosetti il feeling fra i due pare averavuto un nuovo input. Rifkin haribadito di considerare ancoraLombardo «il punto di riferimento perla realizzazione della “terza viaindustriale” in Sicilia», solo, ha detto,«deve essere meno timido e fare più infretta». C.L.R.

Definitivarottura fra gli

industrialiisolani e la

Regione. Per ilpresidente diSicindustria

«gli uffici sonoalla paralisi e

le impresepronte ad

andare via»

MEZZOGIORNO:l'economia,le interviste,le inchieste.SEGUI TUTTO SUSUDPRESS.IT

ECONOMIA

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Pagina 4 | VENERDÌ 15 OTTOBRE 2010

Laura Galesi e Giovanni Tizian

La paga media è di 15 euro per un totaledi 12 ore lavorative. Di giorno e dinotte. Le migranti di origine rumena,

infatti, nel vittoriose sono costrette aprestazione di natura sessuale nei confrontidei datori di lavoro. A renderlo noto è donBeniamino Sacco che gestisce il centro perimmigrati, Spirito Santo a Vittoria. “Qui sisfascia anche il tessuto delle famiglie. C’è chista perdendo la testa. Tempo fa erano nostreospiti due giovani romene di neppure 25anni, entrambe hanno scelto di portare atermine la gravidanza nonostante a casaabbiano una famiglia, un marito e dei figli. Ipadri dei bambini erano due piccoliproprietari. Le hanno ricattate, se rifiutavanovenivano licenziate. E loro non potevano farea meno di quei soldi. Molti proprietari, chesono a loro volta padri di famiglia a volteanche nonni, lo sanno e se ne approfittano.Poi volevano che abortissero, Ma queste dueragazze sono state molto forti e noi leabbiamo aiutate a far vincere la vita. I maritile hanno riprese e loro sono tornate inRomania. Oggi- continua Sacco- nellecampagne ci sono i cosiddetti festiniagricoli».Si tratta di appuntamenti pressoché

abituali nelle campagne tra Scoglitti e Acate,dove le giovani migranti di età media tra 20-25 anni “sono costrette a darsi ai datori dilavoro per circa 10 euro. E’ difficile fare unastima del fenomeno- continua ancora donBeniamino- ma si aggira intorno al 15 percento. Noi in questo momento ne ospitiamodue”. Il fenomeno delle lavoratrici stranierenell’agroindustria siciliana nelle campagne ènuovo. E del fenomeno la questura diRagusa, a detta del capo di gabinetto GiorgioTerranova “non ci sono denunce che

riguardano la fattispecie”. Eppure a darel’allarme è stato proprio il presidioospedaliero “R.Guzzardi”, a seguito di unanomalo aumento del tasso di interruzionivolontarie di gravidanza, registratosiall’interno di un unico gruppo, quello dellelavoratrici migranti. Si tratta, quasiesclusivamente, di donne romene e polaccheimpegnate nei vasti campi agricoli della fasciaterritoriale del vittoriese. “Il dato- spiegaFortunato Miceli dell’ufficio immigrazionedell’Asl 7- è anche in calo, perché nel 2007con l’apertura delle frontiere la percentualedi aborti delle straniere era più alta”.L’incidenza di aborti richiesti da questedonne negli ultimi mesi si aggirerebbeintorno ai 15 casi. La presenza più alta distranieri, circa 12 mila, riguarda la fasciatrasformata che va da Cassibile a Gela,passando per Vittoria dove si registra lapresenza di 2500 donne di origine rumena.Un mercato del lavoro in rosa, viziato anchedal caporalato femminile. Sono donne chegestiscono altre donne per 5-6 mila euro inpiù l’anno lavorano sette giorni su sette,per conto del datore di lavoro. Il comunecapofila è Rosolini, 20 mila anime nelsiracusano agricolo, tra Cassibile e Pachino.Il metodo è quello ereditato dai colleghi

uomini. La mattina delle caporali inizia allequattro. Un pulmino carica 20 ragazze diorigine rumena per portarle nei campi araccogliere i fantomatici pomodorini diPachino o le zucchine nei tunnel, piccoleserre alte 80 centimetri. Il meccanismo deipulmini che le aziende private utilizzanoogni giorno per raccogliere i braccianti a casaloro, funziona anche nel territorio di S.Croce. Nel vittoriese, invece, vi sono deipunti di incontro, la piazza centrale, dove

braccianti stranieri alle quattro di mattina sifanno trovare, nella speranza di esserereclutati dai caporali. Salgono a bordo deipulmini o di autovetture che li portanosino all'azienda, per 8 ore di lavoro e ilmisero compenso di 15 o 20 euro, ai qualivanno decurtati da 3° 5 euro per l’ingaggio.L’immigrazione è un fenomeno stanzialenel sud est della SiciliaNella fascia produttiva del siracusano,

nonostante la crisi economica, il prodottolordo vendibile è aumentato del 20 percento. "Da un lato aumenta la produzionee dall’altro si abbassa il numero deilavoratori, di conseguenza esiste una fasciagrigia - fa notare Enzo Pirosa della Flai Cgilrosolinese- la forza lavoro è scesa inprovincia da 13 a 10 mila”. Il governoregionale aveva annunciato ad agosto oltre5000 controlli nei cantieri edili e nelleaziende agricole siciliane. L'azione ispettivaè contenuta nel piano straordinario divigilanza, avviato nel 2010 dal ministero delLavoro, in Sicilia, Calabria, Campania ePuglia per contrastare la manodoperairregolare e lo sfruttamento e per tutelarela sicurezza dei lavoratori clandestini.Per contrastare il fenomeno la Regione

ha dato il via ad una campagna perl’acquisto dei voucher per le prestazionioccasionali. Veri e propri buoni compresividi salario e assicurazione che le impresepossono utilizzare per pagare i lavoratoristagionali. La Sicilia tra il 2008 a luglio2010 ne ha venduti 100.378, gran parte daimpiegare proprio nelle campagne. “Ma ilproblema è ancora lontano dallarisoluzione - concludono i sindacati - Lafascia grigia rende ancora invisibili ilavoratori stranieri.

la nuova frontiera delLAVORO IN SICILIA

Nelle campagne sicilianei padroni sfruttano

le lavoratrici immigrateanche sessualmente

POLITICA REGIONALE

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| Pagina 5VENERDÌ 15 OTTOBRE 2010

UNA STAGIONE ALL’INFERNOSecondo il rapporto “Una stagione all’inferno” realizzato da Medici Senza Frontiere il 72% degli immigratiimpiegati in agricoltura è privo del permesso di soggiorno. La gran parte della “manovalanza”, quindi, ècomposta da lavoratori ricattabili per la loro posizione irregolare. Puglia, Campania, Sicilia e Calabria tra lepeggiori. Il 65% degli immigrati stagionali vive in strutture abbandonate, il 53% dorme per terra e solo il 20%in spazi regolarmente affittati. Con compensi che arrivano a 25 euro al giorno . Il 64% degli immigrati non haaccesso all’acqua potabile, il 62% non dispone di servizi igienici. Le condizioni di vita sono “al di sotto deglistandard minimi di sopravvivenza. I rilevamenti di Msf raccontano che gli immigrati si ammalano qui. Il 76%di loro ha meno di 30 anni e arriva in Italia in salute. Nella più totale mancanza di igiene contrae infezioniall’apparato respiratorio (13%), che se cronicizzate portano a gravi complicazioni polmonari, malattieosteomuscolari (22%), pesanti gastriti (12%). Fino ad arrivare a casi si scabbia e tubercolosi. Il 75% deglistranieri non accede ai servizi sanitari di base, neppure a quelli pensati (ai tempi della Turco-Napolitano) pergli irregolari, ovvero gli ambulatori Stp (per Stranieri temporaneamente presenti). Il 71% risulta privo ditessera sanitaria.G.T.

AL PRESIDIO OSPEDALIERO DI VITTORIA:“BASTA ABORTI”Non è più concesso alle donne abortire nell’ospedale di Vittoria, in barba alla legge 194. I medici si sonodichiarati tutti obiettori di coscienza. Chi volesse interrompere volontariamente la gravidanza si accomodi, aGela, a Noto, a Modica. Ma non a Vittoria. Proteste anche del vicesindaco, Giovanni Caruano: "rispetto imedici e gli infermieri obiettori, ma le leggi vanno rispettate". Una contraddizione con quanto denunciatodai medici stessi dell’Ospedale medici dell’ospedale “R. Guzzardi” di Vittoria che hanno denunciato, pochimesi fa, un anomalo aumento dell’incidenza delle richieste di aborti da parte delle braccianti agricolestraniere. 15 casi, soltanto negli ultimi mesi.G.T.

“FESTINO AGRICOLO”: PARLA IL PRETE TESTIMONE"Sono arrivato in una di queste tenute agricole e mi ha accolto la musica al massimo volume, grigliate dicarne, alcol a fiumi". E sesso? "Si, in cambio di alcool o di pochi denari. E’ facile che queste giovani ragazzecedano, tra abuso di alcol e miseria, le loro difese morali si abbassano notevolmente". E’ il racconto delpadre avventista di Vittoria che ha vissuto uno dei festini denunciati più volte da don Beniamino Sacco. Eracapitato lì’ per caso, dopo essere stato in ospedale a trovare un conoscente. "Sono rimasto poco, non è ilmio ambiente. C’è molta ignoranza, era un contesto moralmente degradante". Gli chiediamo se c’erano i“padroncini”, i datori di lavoro. "Ho visto due signori italiani, un po’ in disparte, con delle ragazze rumene.Uno era il figlio del datore di lavoro, so che entrambi sono sposati- conclude padre Eugen Havresciuk".G.T.

"Festini agricoli": orgie e alcolin cambi di lavoro nei campi.Parla il prete testimoneintervistato da Sud

POLITICA REGIONALE

Su www.sudpress.itguarda i video:"Festini agricoli": parla il pretetestimone

Rumene sfruttate sessualmente:la pista degli aborti clandestini

Ospedale di Vittoria: tutti obiettori,vietato abortire

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Pagina 6 | VENERDÌ 15 OTTOBRE 2010

Andrea Sessa

A Catania, si sa, è sempre difficile trovareparcheggio. Tra stalli delle zone bluperennemente occupati, zone a traffico

limitato e posteggiatori abusivi girare in auto è uninferno. Anche per l'assessore alla Cultura e GrandiEventi del Comune, la stilista Marella Ferrera, lavita è grama in questo senso. L'assessore, però, hadeciso di ovviare al problema con un finto passstampato e firmato da lei stessa, proprio come sipuò vedere dalle foto che ritraggono la sua auto equella del marito in piazza Duca di Genova.Pare proprio che i due tagliandi siano troppo

“artigianali” e siano usati come soluzioneall'annoso problema del parcheggio. Annoso pertutti, tranne che per alcuni.Ma se non sono le autorità pubbliche, ossia le

istituzioni che rappresentano una città, a dare ilbuon esempio ai cittadini, chi dovrebbe farlo? Leauto parcheggiate in divieto con un finto pass nonsono il massimo.Altra stranezza, stavolta dinanzi agli occhi di

tutti, è la presenza di uno shopping center- atelier,in un edificio vincolato come il museo Biscari: sulweb lo chiamano “Museum and Fashion” macliccando si scopre l’intera collezione di capifirmati dall’assessore.Lo shopping center è di Marella Ferrera e di

conseguenza si ripropone un'altra pruriginosaquestione di opportunità. L'assessore alla Culturapotrebbe evitare di aprire una sua attivitàcommerciale in un edificio storicamenteconosciuto come museo della città che amministra?E’ opportuno che l’assessore riceva i cittadini nelsuo atelier?Abbiamo provato a contattare l'assessore, ma

non ci è stato possibile rintracciarlo se nonfissando con largo anticipo un appuntamento.Pochi giorni fa in via Sangiuliano un vigile

urbano è stato aggredito per aver elevato una multaad un mezzo posteggiato in doppia fila. In una cittàsempre più allergica alle regole dovrebbero esserein primis i suoi amministratori a fungere damodello. Come diceva l’unico grande giornalistacatanese ammazzato dalla mafia, uno dei più grandiproblemi di Catania si chiama “spirtizza”.

COL TRUCCOFinti pass perparcheggiare (colmarito) in divieto, unmuseo trasformato inshopping center...È questione di "cultura" IN SENSO ORARIO: L'AUTO DEL MARITO E DELLA MOGLIE, ASSESSORE ALLA CULTURA MARELLA FERRERA,

POSTEGGIATE IN DIVIETO IN PIAZZA DUCA DI GENOVA, UTILIZZANDO UN FINTO PASS "ASSESSORIALE"

REPORTAGE

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| Pagina 7VENERDÌ 15 OTTOBRE 2010

RIBALTONE: IL CONSIGLIERE COMUNALE NAVARRIA IMPUTATO INSIEME AD ALTRI POLITICI PER I COMIZI NELL'OSPEDALEPUBBLICO DIRETTO DAL PADRE, ADESSO E' PASSATO DAL PDL AL PARTITO "SCELTA GIOVANE"

Scuole di calciofantasma, fondipubblici bruciati,giovani dimenticatidalle istituzioni.Un serbatoio di voti:questa è Librino perla classe politicacatanese.

guarda la videoinchiesta diSonia Giardina suwww.sudpress.it

PROCESSO BLOCCATORaffaele Stancanelli,Giuseppe Castiglionee il consigliereFrancesco Navarriasono imputati peraver tenuto comiziall'internodell'ospedaleGaribaldi

Marco Benanti

Stavolta, non è il caso di un “clamoroso alCibali” quanto piuttosto di un “clamorosoa piazza Verga” sede del Palazzo di

Giustizia di Catania.Il colpo di scena è arrivato a fine settembre,

al processo che vede imputati il sindacoRaffaele Stancanelli, il Presidente dellaProvincia Giuseppe Castiglione, l’ex direttoregenerale dell’azienda ospedaliera “Garibaldi”Giuseppe Navarria e al figlio, il consiglierecomunale Francesco davanti alla terza sezionepenale del Tribunale di Catania.Il giudice monocratico Enza De Pasquale ha

accolto l’eccezione di costituzionalità dellalegge avanzata nell’ultima udienza dal legale diStancanelli, l’avv. Franco Passanisi, che haevidenziato una disparità di trattamento fra lanormativa che regola la propaganda nelleelezioni politiche e in quella che regolamentala stessa materia nelle tornate amministrative.Il giudice ha dichiarato “non

manifestamente infondata” la questione equindi ha disposto la trasmissione degli atti allaCorte Costituzionale, sospendendo il giudizio.Il reato ipotizzato nei confronti degli imputati,in concorso, è di violazione della leggeelettorale e di turbamento di pubblico servizioper la presenza all’incontro di dipendentiospedalieri durante l’ora di lavoro.Il processo, dopo la citazione diretta in

giudizio disposta dal sostituto procuratoreAlessandro La Rosa, era cominciato 7 luglioscorso, dopo le indagini condotte dalla Digos.

IL PALA SAN TEODORO DOVEVA ESSERE UTILIZZATO COME PALESTRA DELLALIMITROFA SCUOLA BRANCATI

REPORTAGE

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Pagina 8 | VENERDÌ 15 OTTOBRE 2010

ISPICA (RG) - Nel 2004 dopo il sequestro dellefondamenta, Raffaele Lombardo avevaassicurato l'abbattimento.Adesso sua moglie ha ripreso i lavori, a diecimetri dal mare in piena zona protetta edarcheologica.La villetta cresce giorno dopo giorno...

Antonio Condorelli

In piena riserva naturale tra cicognee papiri, a soli 10 metri dal mare, ilpresidente della Regione Raffaele

Lombardo sta costruendo la sua villettacon tanto di spiaggia “privatizzata”. Unavicenda nota dal 2004 quando laProcura sequestrava il basamento dellacostruzione, una colata di cementofronte mare. Poi arrivava laprescrizione e dopo qualche tempo ildissequestro. Nel 2008 Legambiente,all’interno del rapporto sulle coste“Goletta Verde” titolava: “Ispica,l’abuso del Governatore”. “Erano statiautorizzati -si legge nel dossier- comelavori di manutenzione straordinaria diun rudere, ma in realtà si volevacostruire il classico appartamento vistamare…uno dei tanti casi di abusivismoedilizio che accadono in Sicilia, se nonfosse che l’autore dell’abuso in pienaregola è Raffaele Lombardo, il neogovernatore della Regione Sicilia. IlComune di Ispica ha emessoun’ordinanza di sospensione dei lavori,senza concessione edilizia e all’internodella Riserva Naturale “Pantani dellaSicilia S.O.”, addirittura sottoposta avincolo archeologico. Pochi mesi dopo,a settembre 2004, il perito nominato daRaffaele Lombardo ha datocomunicazione dell’inizio dei lavori didemolizione del basamento inmuratura, sospendendo ogni attivitàinerente l’intervento. Sono passatiquattro anni ma il basamento incemento è ancora lì. Ci auguriamo

–concludeva Legambiente- che il primocittadino siciliano, dia un segnale dilegalità demolendo l’opera realizzataabusivamente”.Ma il Presidente ha mantenuto le

promesse? Sollecitati da una letteraanonima ci siamo recati sul posto eabbiamo scoperto che Raffaele hapassato la palla alla moglie SaveriaGrosso che ha inviato al Comune unaDIA cioè “denuncia di inizio attività”. Inpratica il geometra Alberto Miceli,collaboratore di un importante studioche si occupa anche di appalti pubblici,si è assunto tutte le responsabilitàassicurando l’esistenza della conformitàurbanistica. Ma a livello catastale, iterreni ad Ispica della moglie diLombardo, sono classificati come“vigneto” e “pascolo”. Sul cartello siparla di “manutenzione straordinaria”di un fabbricato preesistente.Guardando Google Maps, (tutti lopossono fare ed è gratuito), si scoprecome il fabbricato sorge proprio alcentro di un canneto spazzato via dalleruspe: sino a pochi anni addietroniente c’era. Il processo penale delprecedente sequestro è andato inprescrizione, era stata assicurata lademolizione del basamento, e adessoc’è una villetta di lusso in costruzione. Itecnici protagonisti della vicendahanno preferito non rispondere alleinterviste telefoniche. I muratorilavorano notte e giorno. Sicuro che ètutto regolare?

LA LETTERA ANONIMA INVIATA A SUD

TUTTI AL MARE A CASA DEL PRESIDENTELa villetta di Raffaele Lombardo sovrasta una parte di scogliera che racchiude al suo interno una spiaggia isolata di rara bellezza.Il Presidente ha recintato con una colata di cemento la parte frontale del terreno mentre dal lato mare la macchia mediterranea è stata scolpita da ruspe e detriti edili.L’accesso al mare deve essere consentito a tutti i cittadini.A questo punto ci autoinvitiamo per l’inaugurazione della villetta fronte mare del presidente Raffaele Lombardo ed estendiamo l’invito al 65% degli elettori che lo hannosostenuto, opposizione compresa che adesso lo sostiene.

CASE LORO/1 - il Presidente

INCHIESTA

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TUTTI AL MARE A CASA DEL PRESIDENTELa villetta di Raffaele Lombardo sovrasta una parte di scogliera che racchiude al suo interno una spiaggia isolata di rara bellezza.Il Presidente ha recintato con una colata di cemento la parte frontale del terreno mentre dal lato mare la macchia mediterranea è stata scolpita da ruspe e detriti edili.L’accesso al mare deve essere consentito a tutti i cittadini.A questo punto ci autoinvitiamo per l’inaugurazione della villetta fronte mare del presidente Raffaele Lombardo ed estendiamo l’invito al 65% degli elettori che lo hannosostenuto, opposizione compresa che adesso lo sostiene.

Su www.sudpress.it guardail video:Presidente costruttore

SOPRA E SOTTO: GRAZIE A GOOGLE MAPS, NELLA COLONNA DI SINISTRA È POSSIBILE VEDERE L'AREA PRIMA DELLO SCEMPIO EDILIZIOA DESTRA, INVECE, LE FOTO DELL'ATTUALE STATO DEI LAVORI

IL NUOVO CARTELLO DEI LAVORI AFFISSO ALLA VILLA DEL PRESIDENTE

INCHIESTA

Page 10: SUD Anno I Numero 2

Pagina 10 | VENERDÌ 15 OTTOBRE 2010

NEGLI ULTIMI MESI L'ATTICO DEL PROCURATORE SI È DOTATO DI UN NUOVO VANO

Antonio Condorelli

«In meno di un decennio sul muro di confine dellaterrazza è spuntato un attico di due piani che cresceancora giorno dopo giorno». Parla sottovoce la signoraRosalba Conte, il suo vicino di casa, il proprietariodell’attico di lusso “lievitato” è il procuratore Capo diCatania Vincenzo D’Agata. «Negli ultimi mesil’ennesimo sottotetto è diventato un nuovo vano, eccoqui ho le foto, sono stata assente poco tempo e adessoche sono rientrata a Catania ho trovato una nuovasorpresa, l’ennesima nel giro di pochi anni». Si tratta diun palazzo storico a pochi passi dal tribunale diCatania in via Aloi 51, tutto, secondo la ricostruzionedella signora Conte –e le foto sembrano confermarlo-sarebbe iniziato con l’edificazione del primo piano sulmuro di confine «gravando sulle strutture del palazzo–continua la signora Conte- e sui muri portanti dellamia abitazione. Locali di sgombero, locali tecnici,all’inizio c’era un progetto non approvato, poimisteriosamente a questo progetto iniziale nonapprovato è stata fatta una variante avallata daldirigente comunale Vito Padalino, più volte indagatodalla stessa Procura di D’Agata per questioni relative apresunti scandali urbanistici». Una vicenda avvolta nelmistero e una voce, quella della vicina di casa delProcuratore che sino a oggi è stata ignorata dallastampa catanese e dagli avvocati della città. «Mi sonorivolta ai principali studi legali –spiega la coraggiosasignora- hanno rifiutato la mia difesa perché conosconoil Procuratore, a me è stato impedito anche di fare unaveranda, il mio vicino ha fatto due piani». Una storiacatanese tutta da approfondire, sulla quale però nonbisogna giungere a conclusioni affrettate.SUD concederà ampio spazio alProcuratore Vincenzo D’Agata nelprossimo numero.

CASE LORO/2 - il Procuratore

La vicina denuncia:"Il Procuratore Capoha costruito un atticosul muro di confine.A curare la pratica èstato un dipendentecomunale più volteindagato dalla stessaprocura."

LA CORAGGIOSA SIGNORA ROSALBA CONTE MOSTRA L'ATTICO DEL PROCURATORE ALLE SUE SPALLE E IL MURO DICONFINE SUL QUALE IN PARTE INSISTE L'EDIFICIO

LA FIRMA DEL DIPENDENTE COMUNALE VITO PADALINO SU UNO DEGLI ATTI

INCHIESTA

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COSE DI CASA LORO

Ecco le intercettazioni che nonandranno a processo

Recentemente l’Anm di Catania ha invitato ilprocuratore Capo Vincenzo D’Agata alledimissioni per il processo che lo vede imputatodi abuso d’ufficio a Messina. Lui ha replicatodefinendosi “sereno” e confermando checompleterà il mandato nel mese di febbraio del2011.

«Resto profondamente sorpreso –ha replicatoD’Agata- per il fatto che il presidente e icomponenti della sezione distrettuale ANMhanno trattato l'argomento come se fossequestione di esclusivo interesse della sezione edel dottor Papa, senza che il presidente abbiaavvertito la necessità di accertarecompiutamente i fatti che nel deliberatovengono riferiti in maniera assolutamenteinesatta».

Tutto è scaturito dalle intercettazioni delprocesso per il buco di bilancio tra l’exragioniere generale del Comune di CataniaFrancesco Bruno e il procuratore CapoD’Agata. Si ipotizza che il procuratore avrebbeottenuto lo spostamento di fondi pubbliciverso il pagamento degli affitti di immobili diproprietà della propria moglie e della cognata.Il ragioniere generale avrebbe attestatofalsamente che gli immobili erano utilizzati peresigenze di giustizia, in questo modo sarebbestato possibile pagare gli arretrati con i fondivincolati a livello ministeriale.

Anche Francesco Bruno si è detto sereno, il suodifensore è l’Avv. Carmelo Galati, membro delConsiglio Superiore della Fondazione Banco diSicilia, sindaco di Sant'Agata Li Battiati in quotaMpA, difensore di fiducia anche di RaffaeleLombardo nell’indagine per concorso esternoin associazione mafiosa.

Nelle intercettazioni ci sono tutti: l’avvocato diLombardo, che è anche legale dell’indagatointercettato -che comunica di essere “andato atrovare” D’Agata come si trattasse di un vecchioamico- il Procuratore che contatta l’indagato,ma alcuni brani non andranno a processoperché si tratta di conversazioni tra il difensoreGalati e l’assistito Bruno. Sud le pubblicaintegralmente:

BRUNO: ... ne approfitto perun’altra cosa ... poi quellaquestione del ProcuratoreD’Agata l’ho sbrigata, mi hachiamato anche ieri, oggipomeriggio per ringraziarmi.

GALATI: ... sì perché io ci sonostato in questi giorni...

BRUNO: ... sono stato a trovarlo...

GALATI: ... sono stato in questigiorni, gli ho detto che lei avevafatto carte false ... la verità... cioèpoi era successo, in effetti, comelui sospettava... in una prima fasec’era stato... come dire... (ride)una distrazione di fondi... versoaltre emergenze... che però poi erastato tutto stato... peraltrointegralmente per evitare...

BRUNO: ... integralmente...

GALATI: ... che si potessepensare... perché poi c’era ilrischio che dice... ma come ad A sìe a B no?...

ROSALBA CONTE HA RICOSTRUITO LE VICENDE CON L'AIUTO DI UN ARCHITETTO

IN EVIDENZA L'ORIGINARIA ALTEZZA DEL MURO DI RECINZIONE SOPRA IL QUALE, NELCORSO DEGLI ANNI, È STATO EDIFICATO L'ATTICO DEL PROCURATORE VINCENZO D'AGATA

Su www.sudpress.itguarda il video:Galati e Bruno intercettati

INCHIESTA

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Scheda IQBAL MASIH

All'interno del percorso del centro Iqbal Masih nel 2006 nasce l'associazione"I Briganti Rugby" con l'obiettivo di “coinvolgere attraverso lo sport i bambini edi ragazzi del quartiere di Librino. L’associazione vuole valorizzare lo sport comemezzo di emancipazione sociale e culturale di uno dei quartieri più complessi delnostro territorio.”

www.centroiqbalmasih.it

Percorsi di resistenza contro il degradonei quartieri di CataniaSonia Giardina

San Cristoforo-Librino. L’emarginazioneesiste non solo in periferia, ma anche nelcuore di Catania. Abbandonati dalle

istituzioni, senza spazi di socialità, nella morsadella disoccupazione e della povertà, questiquartieri hanno però visto crescere due delleesperienze più significative di volontariatopresenti in città.Il G.A.P.A. (Giovani Assolutamente Per

Agire) lavora con le famiglie e i minori a SanCristoforo dal 1988. Nessuno scopoassistenzialistico, solo “l’obiettivo – spiegaGiovanni Caruso - di cercare di cancellare ildegrado morale, fisico, politico e sociale, nonper sostituirlo con un altro modello didegrado, borghese o legalista, ma percontribuire allo sviluppo del senso diautodeterminazione e coscienza attiva”. Unadelle attività portanti del G.A.P.A. è il sostegnoscolastico, da non confondere col doposcuola,perché – continua Giovanni - “non aiutiamosemplicemente i bambini a fare i compiti, bensìandiamo al di là delle parole dei libri, offrendoun approccio critico alla realtà, unsupplemento alla formazione della scuola”.Oltre al sostegno scolastico ci sono tanteattività culturali, sportive, teatrali, ludiche e diinformazione.Anche i volontari dell’Iqbal Masih

condividono questo metodo e promuovonoattività simili cercando di “trasmettere – spiegaValentina Marletta - altri punti di vista, distimolare i bambini e i ragazzi ad aprire lamente e a scoprire il piacere di condividere lecose”. L’Iqbal Masih esiste da 15 anni e la cosapiù bella, per Valentina, è l’aver visto crescerebambini che ora hanno 17-18 anni econtinuano a partecipare alla vita del centro.“Qui trovano uno spazio di dialogo e diappoggio nelle scelte di vita. Molti, anche senon si sono diplomati, non hanno imboccato –aggiunge Valentina - una cattiva strada, ecoltivano tra di loro una rete di relazioni e disolidarietà… Di tutto questo noi siamoorgogliosi!”.Nonostante ciò, molte sono le difficoltà che

l’Iqbal Masih incontra. Negli ultimi anni, perValentina, si è andato progressivamenteperdendo il senso della comunità di quartiereed è diminuita la partecipazione delle famigliealle attività proposte. “È dura - conclude - macontinuiamo a resistere perché i frutti a lungotermine si vedono”.

SchedaG.A.P.A.

Il G.A.P.A., da 5 anni, porta avanti anche un'altra attività importante: “ICordai”, mensile di quartiere fatto da giornalisti ”improvvisati”. “Facciamogiornalismo di strada, raccontando – spiega Giovanni Caruso -, con uno stilesemplice e immediato, le storie della gente comune, denunciando le ingiustiziesociali e le mafie dentro il quartiere”.Inoltre dall’anno scorso il giornale ospita il supplemento “I Piccoli Cordai”,scritto dai bambini e dai ragazzi del quartiere, e una pagina autogestita dagliallievi dell’I.C. “Andrea Doria”.

www.associazionegapa.org

FOTO GIOVANNI CARUSO

FOTO SONIA GIARDINA

FOTO GIUSY GUGLIELMINO

FOTO MIRIANA SQUILLACI

FOTO CHIARA D'AMICO

FOTO GIOVANNI CARUSO

ATTIVISMO SOCIALE

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"Contro la mafia dellecase editrici, controla connivenza deidocenti" Cervantes haattivato il mercatinodel libro usato in viaS. Sofia 42 a Catania

Un immobilepubblicoabbandonato èstato recuperatograzie all'impegnodei ragazzi diCervantes.Motto del centro“Nessun limiteeccetto il cielo”

Fernando M. Adonia«Creare un'oasi di sport, cultura esolidarietà». Con quest'obiettivo iragazzi dell'associazione “Radici e

germogli” hanno dato vita allo “Spazio liberoCervantes”, la prima e unica occupazione non-conforme in Italia da Roma in giù. Lo stabilepreso in possesso il 9 Aprile 2009 è l'ex circolodidattico “XX Settembre” di Via Santa Sofia aCibali. Al momento dell'occupazione, l'asiloversava in uno stato di degrado totale, doposette anni di chiusura a seguito dei danniriportati dal terremoto di Santa Venerina del2002.Per favore però, non chiamatela

occupazione. Gli animatori del centropreferiscono dire di aver restituito lo stabile«alla città». Infatti la nascita del Cervantes vienecome protesta dopo la lunga campagnainformativa sugli spazi comunali abbandonati ela mancanza di luoghi per l'aggregazionegiovanile a Catania. «Vogliamo chel'amministrazione abbia il coraggio di guardarein faccia agli sprechi, all'emarginazione». Perquesto nell'estate del 2008 è stato presentatoproprio sotto il Palazzo degli Elefanti un videoe un dossier sullo stato di abbandono in cuiversano a tutt'oggi il Bernini, Villa Fazio aLibrino e l'ex Guernica di via Pola.«Il Cervantes è bonifica di spazi». Si legge

PRIMA

DOPO

PRIMA

DOPO

questo nel Manifesto del centro. É così che oggiall'interno dei locali troviamo la bibliotecapopolare “Logos”, realizzata con i testi donatidalle famiglie del quartiere. Così come lapalestra “Mayhem” - nome preso in prestito daFight Club – che offre giornalmente una salaattrezzi (anch'essi donati), corsi di box e didifesa personale. Il Cervantes è anche “ScossaSociale”: corsi gratuiti di basso, chitarra efotografia. Di prossima realizzazione anche unasala prove artigianale.Il Cervantes vuole anche configurarsi come

un «fronte culturale che produce e amplificalinguaggi».Per questo a un anno dalla fondazione del

centro, alla presenza di Pietrangelo Buttafuoco,è stato presentato il libro “TreSeiCinque”, unaraccolta di poesie e sperimentazioni graficheche condiscono il catalogo dell'attività svoltefino ad allora. La scopo della pubblicazione è dipresentare il Cervantes come una «sincronia dipensiero e prassi», dove i valori di riferimentosono l'amore per la propria identità el'impegno per la giustizia. Da quil'attaccamento ai due eroi antimafia, PaoloBorsellino e Peppino Impastato. È in questi dueesempi -per molti aspetti distanti- che si rileva lospirito dei ragazzi del Cervantes: «attivismo si,ma oltre gli steccati del XX secolo».

ATTIVISMO SOCIALE

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A Catania mostra antologica diJEAN CALOGERODal 23 ottobre al 12 dicembre la Galleria d'Arte Moderna del Centro LeCiminiere di Catania ospita la prima grande mostra antologica dedicataall'artista siciliano Jean Calogero (1920-2001), promossa dai figli Massimilianoe Patrizia Calogero e dalla Provincia Regionale di Catania. L’evento èorganizzato dall'Associazione Culturale Spaziovitale e curato dal critico prof.Carmelo Strano.

Al Centro Zo in scena “TURI MARIONETTA” DI SAVI MANNAIl 28 e 29 ottobre, alle 21, al Centro Culture Contemporanee Zo, per il festival“Altre Scene”, in scena lo spettacolo teatrale “Turi Marionetta”, scritto, direttoed interpretato da Savi Manna. Esordio per un giovane autore e regista chemette in scena, in un solo atto, il frutto del proprio lavoro di ricercasull’universalità e l’evoluzione della marionettistica partendo dalle maschere didata preistorica fino all’Opera dei Pupi. Scenografia e disegno luci di SalvoPappalardo.

Al Duomo di Catania lettura scenica di “NATHAN IL SAGGIO”Il 22 ottobre al Duomo di Catania, alle ore 20:45, lettura scenica di “Nathan ilSaggio” (Gotthold Ephraim Lessing), per la regia di Lamberto Puggelli, con tragli altri, Gianrico Tedeschi e Marianella Laszlo. Introdurranno l'Arcivescovometropolita di Catania, Salvatore Gristina e il teologo don Pino Ruggieri. Eventoorganizzato da Ingresso Libero, associazione a sostegno del Teatro d'Arte, incollaborazione con la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Catania.

a cura di Maurizio Giordano

Anche quest’anno sarà l’ispiratore, il “maestro”, della stagione di prosa 2010-2011 del Teatro del Canovaccio di Catania,in via Gulli 12,. Stiamo parlando dell’attore e regista, di origini siciliane, Piero Sammataro, nato a Roma, ma trasferitosisubito a Cremona e che adesso vive e lavora stabilmente a Catania dove agisce come consulente artistico, regista, attore,al Teatro del Canovaccio, alle spalle di piazza Pietro Lupo”, dove i primi di novembre, partirà, per poi concludersi allafine di aprile, "La bottega dei mastri artigiani", il laboratorio teatrale diretto Dallo stesso Sammataro, progetto nato circasei anni fa, con la collaborazione del gruppo di attori del Canovaccio. Sammataro, durante la sua carriera, ha lavoratoconmostri sacri quali GiorgioDe Lullo, Romolo Valli, Orazio Costa, Luchino Visconti, Giorgio Strehler. “Il Canovaccio èil luogo ideale per fare teatro, - dichiara Sammataro - vieni ascoltato, sei più raccolto rispetto ai luoghi ampi delle grandistrutture. Ho trovato delle persone di grande forza, entusiasmo, con loro si può fare di tutto. E’ un teatro che sprigionasensazioniparticolari”.Cosa occorre per fare teatro? ”E’ necessaria la preparazionepratica,ma anche filosofica, quella cheho appresodaOrazioCosta. Bisogna prima imparare a leggere il testo, a dare la vita a un personaggio. Il teatro si può fare senza businnes,telecamere e senza strutture faraoniche, bastano le assi di un palcoscenico, un copione e un buonmaestro. Ho bisognodi comunicare imiei insegnamenti a qualcunoche credeancoranel teatro”.Maurizio Giordano

TEATRO

LA SALA MAGMACOMPIE 30 ANNIUna stagione, quella 2010-2011, all’insegna dei trent’anni d’attività, all’insegna della continuità,di una tradizione che parla di drammaturgia, di ricerca e di cultura in una città in cui le proposte,i luoghi di incontro e di confronto, sembrano da qualche tempo mancare. Ci riferiamo alla nuovaavventura teatral-culturale, della Sala Magma nella piccola, ma storica struttura di via Adua 3,culla dell’avanguardia catanese, che, con il Centro Magma e la cooperativa La Terra del Sole, dallontano 1981, porta avanti, grazie all’instancabile attività di Salvo Nicotra, direttore artistico edanima della sala e ad un gruppo di attori, registi, poeti, proposte improntate sulla cultura,segnalandosi spesso nell’asfittico panorama catanese, con iniziative nel campo teatrale, dellaconcertistica, della poesia, dell’editoria e dell’animazione per ragazzi. Il cartellone di quest’anno,inaugurato dall’effervescente “Alice al Cubo”, liberamente tratta da “Le avventure di Alice nelpaese delle Meraviglie” di Lewis Carroll, grazie ad una squadra di baldi e volenterosi autori, attorie tecnici, guidata da Marco Longo, Alessandra Barbagallo e Marzia Longo, è ricco di iniziativestimolanti e sterza verso un percorso tutt’altro che agevole, quello della sperimentazione. “Ilcartellone di quest’anno – spiega l’anima della sala Salvo Nicotra - prevede un’attivapartecipazione di giovani professionisti del settore che hanno sposato la filosofia della sala. I testisi ispirano ad autori come Carroll, Buzzati, Bulgakov, Molière, Shakespeare, i tragici greci oall’attualità (la legge 180, la sicurezza sul lavoro), poi c’è la musica classica e la poesia (attività cheproponiamo da sempre grazie anche ad Orazio Indelicato). I testi sono scritture contemporaneedi giovani che vogliono dire qualcosa sul loro mondo ispirandosi a chi prima di loro unariflessione l’ha lasciata ai posteri. Il segreto dei nostri trent’anni di attività? Quello di aver datospazio a quanti avevano voglia di esprimersi attraverso i linguaggi dell’arte scenica nelle variecombinazioni. Le difficoltà non sono mancate e non mancano, ma rinnovandoci, dopo trent’anni,siamo ancora qua”. Maurizio Giordano

Il programma della Sala Magma su www.sudpress.it

SPETTACOLO

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Via Enrico Pantano 45 / 47 - 95129 CATANIA - Tel. +39 095 7150414www.vaccalluzzoevents.it - [email protected] - [email protected]

LA VOSTRA SOLIDARIETÀ

Enzo Bianco“Solidarietà al periodico Sud Press che, in base a quanto reso noto dal suo direttore, oggi ha subito uncontrollo sul numero in uscita da parte dell’autorità giudiziaria, in seguito alla denuncia sporta dalpresidente della Regione. Siamo fermi sostenitori della libertà di informazione e del pluralismo, nelrispetto delle normative vigenti, e ogni atto che rischia di condizionare l’esercizio di questa libertà nonpuò essere condiviso”.

Ivan Lo Bello“Piena solidarietà a Sud sono allarmato per la tensione che si respira in Sicilia”.

Salvo Pogliese“Comunico la mia solidarietà per l’accaduto e ferma condanna ad ogni attività liberticidadell’informazione”.

Rosario D'Agata“Massima solidarietà e tanti complimenti alla redazione di Sud per l’ottimo lavoro svolto”.

Giovanni Burtone“Voi conoscete le mie posizioni, comunico la mia vicinanza a tutta la redazione e condanno il blitz deigiorni scorsi”.

Pietro Agen“A fronte degli ultimi episodi che non possono non preoccupare per chi crede nella libertà diinformazione libera, desidero manifestarvi la più ampia solidarietà”.

Pinella LeocataCon il C.d.R. de La Sicilia abbiamo fatto un comunicato di solidarietà a Sud, diffuso soltanto dall'Ansa diPalermo.

Ascanio FiorentinoBravi complimenti! Ci deve pur essere qualcuno che mostri il coraggio di denunciare il patto scelleratotra Lombardo e certa magistratura.

DiegoPlauso a questo giornale! Il messaggio “cartaceo + web” sortisce un effetto sinergico, corroborato dal“non aver peli sulla lingua” che scopre le magagne e la cricca del malaffare nella amministrazione dellacosa pubblica.Ci voleva. Lo spazio è ancora ampio, la motivazione è data dall’attesa del lettore a percepire le veritànuove e scomode e dalla indubbia capacità, vostra, a scoprire…ANCORA BRAVI!

Massimiliano NicosiaMassima solidarietà ad Antonio Condorelli e a tutta la redazione. Con l’augurio che l’ennesimotentativo di conservare la cappa di potere e malaffare serva a scuotere le coscienze dei catanesi.Massimiliano Nicosia, la Periferica

AlfredoForza ragazzi, ho letto della vostra attività e del tentativo di fermarvi. Non mollate, vi seguo e inviteròtutti i miei conoscenti a fare altrettanto.Grazie, Alfredo

AngelaSulla Catania non corrotta potrete sempre contare... La vostra lotta e la nostra lotta… La vostra voce ela nostra voce… Solidarietà a tutta la redazione, aspetto con ansia il 5 ottobre!

NessunoSolidarietà e complimenti!La lotta che state conducendo è troppo seria. Siete di esempio per tutti igiornalisti siciliani. Forza a Sud press e forza alla Catania Pulita.Vi seguo e vi seguirò.

PinoSiamo qui – io e la mia famiglia – e vi sosterremo, come cerchiamo di sostenere la dura lotta quotidianacontro l’infamia, il qualunquismo e gli interessi di parte, che in questa terra soffocano la libertà ed idiritti delle persone. Vi chiediamo solo di agire con responsabilità perché la lotta non è solo nostra maè anche di altre persone ed è anche per altre persone.È necessario sentire la consapevolezza del ruolo e del significato sociale che questa lotta rappresentaper chi neanche arriva ad avere più la forza di ribellarsi.

Fabio CantarellaSolidarietà piena ad Antonio Condorelli e a tutti i colleghi della redazione di SUD.

Neva AllegraL’EVIS-Partito per l’Indipendenza della Sicilia, esprime la sua solidarietà ai giornalisti e alla redazione di“Sud”; condanna duramente l’atto di censura preventiva messo in atto con l ‘intento di ”mettere ilbavaglio” a quelle poche voci libere non legate al sistema partitocratico-mafioso che da anni opprime lanostra Terra. L‘EVIS sarà al Vostro fianco.An.Tu.Do.Neva Allegra, Segretaria Nazionale dell’ EVIS – Partito per l ‘Indipendenza della Sicilia

Gero AccardoPiena solidarietà a Sud Press grave sintomo del clima che si respira in tutta la Sicilia.

C.M.E.Ovviamente solidarietà alla redazione. […] spero vivamente che non vi lasciate intimorire, ancheperché quello che è successo vuol dire che avete rotto le scatole quindi siete sulla buona strada.

"Forza SUD!"

Luciano RagusaForza SUD, la gente onesta e libera è con voi!P.S. Ma i grandi quotidiani, la FNSI, che dicono?

Marco PolizziSolidarietà da Primoconsumo. Sgomento per i metodi degni di un regime da parte di chi, come noi,tutela i diritti dei cittadini, anche quello di essere informati dalla libera stampa.Memori dell’isolamento che la Sicilia ed i Siciliani hanno creato intorno a Pippo Fava lotteremo contutti i nostri mezzi per affermare il vostro diritto di informare.Marco Polizzi, Presidente Primoconsumo

Francesco AloisioCoraggio. Da Dublino io sono con voi!

Roman Henry ClarkeCredevo fossero passati i tempi in cui la stampa funzionava con le “veline” del Minculpop, e le piùimportanti testate del giornalismo italiano ed europeo venivano chiuse con la violenzadell’autoritarismo. E invece, siamo ancora lì, con i controlli preventivi, le intimidazioni, l’etica mafiosapraticata dalle istituzioni.Già da semplice cittadino libero proverei rabbia, ma da giornalista indipendente, vicino nel cuore e nelmestiere “delle armi” ad Antonio, e da amico di Pierluigi, al cui fianco sono onorato di aver combattutobattaglie di libertà e civiltà, sono davvero inorridito.

Sebastiano GulisanoTutta la mia solidarietà. Non fatevi fermare da questa banda di lestofanti gallonati.

Mimmo CosentinoIl circolo Rosa L. del Prc di Catania esprime piena solidarietà ai giornalisti di Sud,vittime dell’ennesimoatto di imbarbarimento politico,che ha come obiettivo, a Roma come in Sicilia,con la complicità di chi sipresta,di negare la libertà di stampa e il diritto all’informazione.Al di là delle posizioni editoriali di SUD, siamo convinti che è in corso in Sicilia una guerra per bande etra contrapposti interessi affaristico-mafiosi, rispetto ai quali è doveroso per tutte le istituzioni nonesserne parte in causa più o meno consapevole.Alla politica spetta il compito di rilanciare l’affermazione del bene comune, che non può darsi senzauna strenua e indefessa lotta agli interessi mafiosi ovunque e da chiunque siano rappresentati.Mimmo Cosentino,segretario circolo Prc Rosa L. Catania

BoboAvete tutta la mia solidarietà, posso solo dire che state facendo bene andate avanti.

Pino FinocchiaroAd Antonio Condorelli, all’editore e a tutti i colleghi di Sud i complimenti e la solidarietà per la grandeopera di verità che vi siete intestati.Pino Finocchiaro. Giornalista di Rai NewsComponente del Consiglio di presidenza dell’ associazione Articolo21

NicolaTotale ed incondizionata solidarietà!! Come si dice: “molti nemici, molto onore”. Avanti così! Nonmollare!

Catania SommersaPiù che indignati siamo schifati da tanta arroganza e impunità.Non vi fermate avete dalla vostra parte tutta la solidarietà delle persone oneste.VAI AVANTI COSÌ CONDORELLI, BRAVISSIMO!

Rosa Maria Di NataleSolidarietà ad Antonio e a tutti coloro che credono ancora alla libertà di stampa.

MaryForza Antonio, non possiamo più permettere questa infamità a Catania. Se vince il giornale, vinciamotutti noi. Non restiamo zitti… Facciamo intervenire anche le testate nazionali su questa grave vicenda.

Salvatore PappalardoDopo aver letto il vs. numero zero su internet, grazie ad una segnalazione su facebook, ero rimastocolpito soprattutto per le pubblicazioni relative alla memoria che il PD siciliano evidentemente non ha.Avevo tristemente pronosticato che, in qualche modo, non sareste arrivati al n. 3, ma vedo che ero statotroppo ottimista e che non vogliono farvi pubblicare nemmeno il numero 1 del free press.Purtroppo, questa è la Catania dove sono nato e dove non vivo più da anni, soffrendo sempre perquesta terra martoriata da troppi flagelli, purtroppo umani.

Toni LeonardiAvanti tutta così ragazzi! Questa è gente ormai abituata ad essere rappresentata a senso unicoall’opinione pubblica. Quando la si mostra senza i filtri creati appositamente da certa stampa incline aipoteri, si agitano come farebbero malati di nervi.

MeloBRAVI RAGAZZI! Solo con la “contro-informazione”, l’informazione vera, libera, non di regime, si puòfare un poco di “trasparenza” sulla gestione della cosa pubblica e del malaffare.

ErnestoANCORA BRAVI! a tutto lo staff di Sudpress.

SopracataniaForza SUD! continuate così!.

Ecco una piccola parte delle testimonianze di solidarietà arrivate in redazione.La battaglia è appena iniziata!

Steben Mesa Paniagua

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