teri volini, 50 pp ilreale invisibile la ragnatela book ipertestuale

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1 Teri Volini

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Teri Volini

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Sharing Art Land Art Earth Art Breath Art Soft Art Light Art Public Art Textile Art Urban Art Body Art

IL REALE INVISIBILE - LA

RAGNATELA

a living sculpture

Una sintesi di

Premesse - Realizzazioni – Progetti relativi all’Opera

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Spinning

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Spinning

Tessendo con le Antenate nell’Acropolis di Croccia - Ager Cuneatus - Foresta di Gallipoli Cognato – Basilicata

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Spinning

Il Gomitolo Seme, a Living Sculpture

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Il Gomitolo Seme, a Living Sculpture Luoghi vari- dal 1996 link attivo http://www.terivolini.it/html/gomitolorosso.htm

LAND ART SCHERMATA http://www.terivolini.it/html/land_art.htm

Ar

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Con Na’ashijé’ii Asdzàà

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Teri Volini SITO WEB HOMEPAGE http://www.terivolini.it/homepage.htm

LAND ART SCHERMATA http://www.terivolini.it/html/land_art.htm

Una lettura delle Opere di Teri Volini - Video animazione e testi di Lello Romano 2011

Musiche: Peter Gabriel, Wallflower (versione strumentale) da New Blood http://www.youtube.com/watch?v=5dn7o2y4LG8

Video: Aria Fuoco Terra Acqua, http://www.terivolini.it/video/elementi.html

Cenni su: Il Nastro Rosso - cifra stilistica dell’Artista, e link di alcune opere

http://terivolini.blogspot.it/2013/11/testimoni-illustri-per-unopera-di_11.html

GALLERIA VIRTUALE Opere di pacificazione con la terra e con l’umanità

http://www.terivolini.it/gallerie3d/pacificazione_terra/index.html

DOSSIER THE SOCIAL SCULPTURE, Ipertesto http://issuu.com/andypower/docs/social_sculpture_yes__x____book_su_

DOSSIER DIGITALE testi critici, poetici, estimativi http://issuu.com/andypower/docs/dossier_testi_critici_e_poetici

TEXTILE ART http://terivolini.blogspot.it/2009/07/textile-art-arte-tessile-dai-pennelli.html

Progetto Texturahttp://terivolini.blogspot.it/2009/07/textura-progetto.html Imaginifica http://terivolini.blogspot.it/2009/07/imaginifica-living-sculpture.html

Textum http://terivolini.blogspot.it/2009/07/textum-living-sculpture.html La Porta della Vita http://terivolini.blogspot.it/2009/07/la-porta-della-vita-living-sculpture.html

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Spinning

Sharing Art Land Art Earth Art Breath Art Soft Art Light Art Public Art Textile Art Urban Art Body Art

Il Reale Invisibile -La Ragnatela, a living sculpture

Speriment-Azione a Matera - 1997- 1998

Azione simbolica preparatoria di una grande installazione aerea nello spazio aereo dei Sassi

Installazione - Scultura tessile estemporanea – Sperimentazione- Spazio aereo antistante i Sassi della città

La Ragnatela presentata in anteprima a Matera: intervento silente di Land Art e Urban Art, Il Filo Rosso ha disegnato nel

cielo antistante i Sassi della città antica una rete sottile: un intervento tanto intenso per i significati annessi, quanto lieve e

rispettoso …

In seguito, piccole Ragnatele in filo rosso sono state tessute in diversi luoghi del centro storico, in nicchie, fori e portoncini .

La leggerezza dell’intervento artistico sperimentale viene evidenziata dalla realizzazione di un’ opera che non si sovrappone

all’ ambiente né con arroganza né con violenza diretta, come quando si usano i più moderni mezzi tecnologici per attuare

vere e proprie manipolazioni e stravolgimenti della natura, come accade con tante opere di cosiddetta Land Art.

L’opera di Land Art pura si armonizza invece con i luoghi, esaltandone le caratteristiche e la naturale bellezza.

Tali intenti vengono sottolineati dai materiali naturali usati: corde, fili, nastri, ma anche vetro, rame, latta, ferro, legno,

argilla, pietra e così via..

VIDEO Aria Fuoco Terra Acqua http://www.terivolini.it/video/elementi.html

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Spinning

THE REAL INVISIBLE - THE SPIDER WEB

Matera, Basilicata – Italy - A sperimental action, a Symbolic Action for a further larger Installation

In Matera, Basilicata - Italy - a special Work was made, in Land Art, Soft Art, Urban Art, Textile Art 1997 e 1998

The Red Line designed in the sky above the “Sassi” in the ancient city an intense, Red Web: both for the meanings attached, as mild

and respectful. Some little red webs were also weaved and installed in some places in the center of the city, in niches, holes and doors.

The art work’s lightness is underlined by respectful meaning , that doesn’t overlap the environment with arrogance , as when

using the most modern technological means to implement a real nature’s manipulation: as it happens with many works of a so-called

Land Art.

The pure Land Art work blends with the places, exalting their natural beauty.

Those meanings are highlighted by natural materials used: ropes, wires, tapes, but also glass, copper, tin, iron, wood, clay, stone and

so on…

A Project for A Lighter Spiderweb

I think at an even more "light" Web Texture, and at the same time interwoven with a changing brightness, with only a lot of little

mirror elements and little bells, mounted on a wire not visible from afar: in this case the result would reflect fully the Installation title:

"The Real Invisible" His fascination would be highlighted during the day by the Sun light, and at night, from the Moon light

and..Stars..

By day, in the constantly changing sky ,the brilliance would be treated as one thousand reverberations of the Sun on the sea. At night,

the Moon would provide to highlight this special structure with a lot of flashes in the velvet background of the dark sky.

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Spinning

Land Art Earth Art Body Art Public Art Textile Art Sharing Art

IL RITMO DEL FUOCO, a living sculpture - Monti Sartorius - Etna – Catania - maggio 1999

Grande Performance - Installazione con Nastro Rosso - mt. 180 x 2- Azione Simbolica in Arte Coinvolgente con 60

compartecipanti e l’Ente Parco Etna sulla montagna vulcanica - Testimonial del Percorso simbolico e della mostra La Danza della

Corda - In collaborazione con Anthèos - Provincia di Potenza - Ente Parco Etna – Comune di S.Alfio – CT

IL RITMO DEL FUOCO http://www.terivolini.it/html/performances2.htm

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Spinning

Sharing Art Land Art Earth Art Breath Art Soft Art Light Art Public Art Textile Art Urban Art

Il Reale Invisibile - La Ragnatela a living sculpture

Piccole Dolomiti Lucane - Castelmezzano - Basilicata - settembre 1999

Grande Installazione tra i picchi rocciosi delle piccole Dolomiti Lucane.

Metafora del collegamento profondo, sebbene invisibile, fra gli esseri umani e non umani, e fra tutte le creature viventi

e il Pianeta.

Scultura Tessile- Materiali e dimensioni: Nastro rosso,corda, chiodi e materiale da alpinismo, elementi specchianti, elementi

sonori. Struttura finale mq.10.000 ca. http://www.terivolini.it/html/performances3.htm

Nel paesaggio aspro e affascinante della Montagna Lucana è stata tessuta tra due picchi rocciosi una grande Ragnatela di Filo

Rosso.

Realizzata secondo le suggestioni della Land Art - intesa rigorosamente non come sovrapposizione e manipolazione dell'artista nei

confronti della Natura, bensì come azione empatica e sinergica con essa – simboleggia, tramite la sua fugace bellezza, la ricerca di

armonia e di equilibrio con la Madre Terra, e il rinnovarsi di quel rispetto nei suoi riguardi che gli esseri umani sembrano avere

dimenticato. In tal modo, l'Arte può essere catalizzatrice di nuove consapevolezze.

In questa 1° installazione, la stessa leggerezza e "fragilità" dell'Opera, la sua "inermità" di fronte alle forze della Natura, il vento, la

pioggia, il sole, la stessa possibilitità di essere danneggiata o distrutta da esse, sono significative, dal momento che la caducità è

nell'ordine naturale delle cose.

Contemporaneamente, gli stessi elementi sono, insieme all'artista, autori dell'opera d'arte: il Vento, l'ispiratore sonoro, il Sole,

l'operatore luminoso, facendo vibrare la Ragnatela di suoni e lampi di luce.

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Come in una ragnatela vera ogni minima vibrazione viene percepita in tutti gli altri punti, anche i più lontani, così tutte le nostre

azioni si ripercuotono profondamente su noi stessi e sugli altri, senza che neanche ne siamo consapevoli.

Tutto ciò che accade, in qualsiasi luogo del pianeta e dell'Universo, ha influenza su ciascuno di noi, e così ciascun pensiero,

ciascuna azione si riverbera intorno ed influisce sul tutto di cui siamo parte..

Solo ridivenendo sensibili a questo collegamento potremo migliorare le nostre vite, e percepire le esigenze connesse al tutto di cui

siamo parte. Se nella ragnatela vera si crea squilibrio anche in un solo punto, ciò indebolisce l'intera struttura: se non vi si pone

rimedio e lo squilibrio aumenta, viene messa in pericolo l' esistenza stessa dell' insieme.

Sottolineando la piccolezza di qualsiasi opera umana di fronte alla potenza della natura, la Ragnatela di Filo Rosso, "mandala"

vivente, ci stimola alla riflessione, ricordandoci le nostre responsabilità individuali, sociali, ambientali e ci spinge non solo ad

evitare ulteriori scompensi ma ad attivare un mondo nuovo, rispettoso di tutti gli esseri e della natura.

Facendosi portatrice di un messaggio relativo al senso stesso della vita - creare qualcosa di bello pur sapendo fin dall'inizio che

tutto è effimero; apprezzare la bellezza, esserne artefici, compiendo al meglio ciò in cui crediamo - l’Opera condivide una

rinnovata speranza, preziosa per tutti in una società sfiduciata, ed in particolare per le più giovani generazioni..

Realizzata con la collaborazione degli alpinisti del CAI di Potenza, Rocco Caldarola, Paolo Santarsiere, Santo Galata, Pierfrancesco Barba, Gieseppe

Ferrara e gli abitanti amici di Castelmezzano. Patrocinio della Regione Basilicata e del Comune di Castelmezzano.

Per documentare e testimoniare l'Evento, per trasmetterlo a chi non è potuto intervenire di persona è stato realizzato un VIDEO,

pubblicato su you tube -

in formato ridotto: Video sintesi La Ragnatela http://www.youtube.com/watch?v=DnBzhtqpJz0

Video Integrale: Il Reale Invisibile La Ragnatela 1a Parte http://www.youtube.com/watch?v=E6JlnzuMmRA&feature=related

Il Reale Invisibile La Ragnatela 2a Parte http://www.youtube.com/watch?v=Y3OWXH4KAzc&feature=related

Il Reale Invisibile La Ragnatela 3a Parte http://www.youtube.com/watch?v=rJUf_OAXqDw&feature=related

ed una doppia pubblicazione “Il Reale Invisibile. La Ragnatela” I e “Il Reale Invisibile.La Ragnatela” II http://www.terivolini.it/html/pubblicazioni1.htm

Foto e riprese di Anthéos, Tonio Califano, Antonio Tamburrino,Giuseppe Ferrara, Michele Volini, Pierfrancesco Barba..

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La grandiosità, lo stupore, la poesia

L’efficacia comunicativa dell’Opera non è disgiunta dalla sua forza poetica e la meraviglia che essa suscita è autentica e sublime, perché

tocca le corde più profonde di ciascuna persona sensibile e le fa risuonare all’unisono con quelle dell’artista, delle sue emozioni, della sua

energia creatrice.

La grandiosità dell’Opera non risponde dunque ad esigenze di auto-esaltazione, ma è strettamente funzionale all’intento comunicativo:

l’imponenza dell’Opera favorisce la sua visibilità, e attraverso lo stupore focalizza l’attenzione, stimolando la ricerca dei significati di

cui essa è portatrice.

L’enfatizzazione del medium - in questo caso la Ragnatela, precedentemente il Grande Nastro Rosso sull’Etna - non essendo figlia del

narcisismo dell’artista e non rispondendo a un sensazionalismo fine a se stesso, diventa mezzo privilegiato per la condivisione di

pensieri, riflessioni e stimoli vivi e attivi..

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Land Art Breath Art Soft Art Light Art Public Art Textile Art Urban Art Sharing Art

Progetto per una Ragnatela di Luce

Ipotizzo la costruzione di una Ragnatela ancora più "leggera", e al contempo intessuta di una cangiante luminosità, fatta

solo di innumeri elementi specchianti, e sonori, montati su un filo non visibile da lontano: in questo caso il risultato

rifletterebbe perfettamente il titolo dell'Installazione, "II Reale Invisibile".

La sua fascinazione verrebbe evidenziata, di giorno, dalla luce del Sole, di notte, da quella della Luna.

In tutti i casi, la costruzione avverrebbe nel tempo della Luna Crescente, che, come si sa, favorisce le belle imprese.

Di giorno, nel cielo, che farebbe da sfondo, continuamente mutevole, dell'Opera d'arte, il luccichìo sarebbe assimilabile ai

mille riverberi del Sole sul mare. Di notte, provvederebbe la Luna a far risaltare questa speciale trama con miriadi di

sprazzi sullo sfondo velluto del cielo scuro.

Al mattino, quando il sole levante rende azzurre le montagne, che si disvelano lentamente, emergendo da una leggera

nebbia traslucente, il luccichìo richiamerebbe l'umido splendore delle goccioline di rugiada catturate dall'alba.

A sera, la Ragnatela diverrebbe la rete che trattiene tra le sue maglie invisibili le stelle del firmamento e la stessa Luna:

oppure le lucciole in una bella sera d'estate ..

Ognuna delle rifrazioni luminose nella profonda notte, ricorderebbe il lontano splendore pulsante di una Supernova, di cui

ci giunge una luce che non esiste già più; lo sfrigolìo silenzioso si accorderebbe con quello delle misteriose costellazioni..

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Spinning

Land Art, Soft Art, Urban Art, Textile Art Sharing Art

Il Reale Invisibile - La Ragnatela, a living sculpture

Ritessitura di una Grande Ragnatela

con Nastro Rosso permanente

Basilicata, anno 2000

link sito web Ritessitura Ragnatela http://www.terivolini.it/html/performances8.htm

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Spinning

Land Art, Soft Art, Urban Art, Textile Art…

Il Reale Invisibile. La Ragnatela, a living sculpture

Biella

Installazione Ragnatela con Nastro Rosso permanente

su invito di

Fondazione Michelangelo Pistoletto e Manifesto 0

16 giugno – 30 luglio 2000

Link RAGNATELA BIELLA http://www.terivolini.it/html/performances9.htm

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Teri Volini. Cenni biografici

Artista biofila, performer, operatrice culturale,Teri Volini espone in pittura dagli anni '80 le magiche suggestioni de La Montagna Stregata,

ispirata alla sua terra d'origine, la Basilicata e le piccole dolomiti lucane di Castelmezzano- Pietrapertosa, seguita da altri importanti cicli di opere,

presenti in oltre 90 mostre personali in sedi regionali, nazionali ed estere - tra cui Milano, dove ha uno studio d'arte e una esposizione permanente

delle opere - Zurigo, Winterthur, Nizza, New York, Arles en Provence, Canterbury etc. - con notevoli riscontri di critica e pubblico, partecipando

a numerose collettive e ricevendo pubblicazioni, premi e riconoscimenti.

Canta nella donna il valore femminile originario, sottolineandone sacralità, bellezza e magia nell’esuberante creatività e nella coincidente ciclicità

con la Natura: l'una e l'altra essendo portatrici e nutrici di vita. –

Italiana per nascita, non considera la sua nazionalità esclusiva e ama definirsi cittadina del mondo

Studiosa di culture e lingue e letterature straniere, in particolare francese, inglese, spagnolo e tedesco, ha soggiornato a lungo in Francia, a Grenoble,

Lione e Parigi, dove ha seguito corsi di civiltà, arte e teatro alla Sorbona, laureandosi poi con una tesi sul teatro di Jean Anouilh. - Come linguista

ha curato, fra 1'altro, la traduzione inedita della Lettre à monsieur Chauvet di Alessandro Manzoni. - Compie studi di risemantizzazione

linguistica: partire dalle parole per attivare un cambiamento del reale.

- Ha studio in Basilicata e in Lombardia, ma ama lavorare a stretto contatto con la natura.

Preconizza un tempo in cui l'arte e la vita siano coincidenti ed in cui sia possibile riconquistare l'incanto gioioso di fronte alla bellezza e al

mistero della vita sulla terra. - Poeta, si lascia suggestionare da Emily Dikinson, Marina Cvetaeva, Violeta Parra, Pablo Neruda, George Trakle,

Guillaume Apollinaire, F.Garcia Lorca, Robert Graves, Rainer M. Rilke, Walt Whitman, Stanislao Nievo, Alexandro Jodorowsky… -

Presidente del Centro d'Arte e Cultura Delta, promuove una cultura non superficiale e non conformista, organizza corsi, conferenze, letture

poetiche, proiezioni, mostre di pittura e di fotografia, azioni simboliche e in arte coinvolgente e cura la realizzazione di filmati d'arte e documentari. -

Saggista, scrive d’arte e cultura e pubblica con le DEE (Delta Edizioni). sito web http://www.terivolini.it/

Sue opere di pittura e grafica sono presenti in collezioni pubbliche e private e appaiono su libri e riviste di saggistica, poesia e narrativa, in dossier

culturali e cataloghi d'arte.-http://www.terivolini.it/html/opere.htm

E’ segnalata in innumerevoli recensioni giornalistiche, servizi radiotelevisivi, con presentazioni di autorevoli critici, scrittori e curatori d'arte, tra

cui Cesare Vivaldi, Franco Solmi, Elio Mercuri, Yves Tarlet, Keith Corbett-Jones, Giorgio Galli, Gabriella Parca, Max Clamour, Odile Rio, Maїté

Dubocquet, Lucio Tufano, Cinzia Zungolo, P.Totaro-Ziella, Ezio Alberione, Maria Grazia Longhi, Manuela Stefani, Stanislao Nievo e numeroso

altri/e: esperienze e attestazioni tutte caratterizzate dall'autenticità e da una voluta distanza dai sistemi tipici delle multinazionali dell'arte.

Nel 2002 ha iniziato lo studio e la pratica delle Mudra e la scrittura dei Māndālā come meditazione sull'Oneness - la percezione di essere uno con gli

altri esseri e l 'Universo- e attivazione quotidiana di tale consapevolezza.

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Per favorire la pratica dei valori che attengono al vivere civile e alla “sostenibilità” sociale e ambientale in ambito locale e planetario, Il Centro

d’Arte e Cultura Delta si è fatto promotore di un’Impresa morale definita “Operare la Pace” il cui scopo è attivare la coscienza e la pratica della

Pace, il rispetto reciproco delle pratiche religiose e culturali di tutti i popoli della terra

Promuove l'Arte Coinvolgente, favorendo un'attiva, ludica partecipazione nella realizzazione dell'Opera d'Arte, in modo che il pubblico non sia solo

spettatore e fruitore bensì - insieme all’artista - collaboratore e co-protagonista. - Crede in un'Arte che sia anche terapia di guarigione, valida spinta

al miglioramento di sé, potente attivatrice di conoscenza e di consapevolezza, cosa viva e attiva nel promuovere importanti processi di rinnovamento

e ritrovamento

Dalla fine degli anni '90 si consacra maggiormente all'impegno civile e ambientale, con opere che possano contribuire a un nuovo rapporto con la

Natura e con l'Umanità. - Tramite i diversi linguaggi espressivi - pittura, scultura, poesia, installazioni, performances, azioni simboliche, video, ma

anche ricerche, conferenze, articoli, e poi incontri mirati con le giovani generazioni e la società civile- l'Artista attiva un nuovo rispetto per il

pianeta, percepito non più come un oggetto da dominare e sfruttare, ma come Terra Madre, generatrice e nutrice di tutti i viventi.

Promuove una specifica ricerca relativa alle culture nascoste o negate; cura lo studio, la preservazione e la diffusione delle tradizioni lucane - usi,

costumi, riti - in connessione con la ricerca storica, archeologica, e antropologica non convenzionale.

Studiosa di antiche civiltà e mito-archeologa, promuove 1'approfondimento sul periodo arcaico pre-istorico, in una visione di recupero e

rivalutazione del Femminile e della Natura, in linea con le più recenti, rivoluzionarie teorie e scoperte di grandi ricercatori tra cui Marija Gimbutas,

James Mellaart, Janine Davis Kimball... in riconoscente sintonia con C.G. Jung, Mircea Eliade, Fritjof Capra, Sigfried Giedion, Joseph Campbell,

Eric Fromm, Ronald Laing, C. PinKola Estés, Armanda Guiducci, Viki Noble, Mary Daly, Riane Eisler …

S'intrecciano nella sua modalità espressiva diverse forme artistiche, oltre a scultura, pittura e incisione come la Body Art (utilizzare il proprio corpo

come strumento espressivo, creando un’Opera d’arte che vive, respira, parla, si muove...) - la Land Art (realizzazione di un’opera d’arte con e per la

natura, in un’azione empatica e sinergica con essa) – la Public Art (intesa come superamento dei luoghi convenzionali – gallerie, musei - ed

espansione in spazi pubblici, con cui si interagisce ed con cui si scambia vitalità e sostanza: espressione di quella coniugazione di arte e vita che,

sola, può impedire all'arte di insterilirsi e di essere puro contenitore di fredda concettualità e senso estetico fine a sé stesso; un monito per quegli

artisti ormai intrappolati nelle gabbie dell'auto-referenzialità e nel delirio auto-centrato, che quella strada porta alla dissoluzione dell'arte, soprattutto

nella sua ipotesi comunicativa propositiva che dovrebbe essere suo privilegio.

Teri Volini, come artista resiliente, parla a questo proposito di ri-definizione dell'Arte, sottolineando la necessità di una maggiore consapevolezza

dell'Artista del nostro tempo; di una sua più ambita e meritata autorevolezza, invece che di ricercati privilegi; fa riferimento all'autenticità, per un

fondamentale mutamento nella percezione sociale dell'arte; scrive di una riconversione dell'arte, anticipatrice di quanto del resto sta avvenendo in

tutti gli ambiti della società: elementi indispensabili per l'Arte del 3° millennio.

In stretta sintonia con la filosofia di Josef Beuys, Teri Volini crede in un'arte estesa a tutti gli aspetti fondamentali della vita e che dia all’impegno

nella società un posto importante, a partire dalla difesa della natura; un'arte che permetta di compiere “ operazioni ecologiche, spirituali e umane”…

more info: sito web http://www.terivolini.it BLOG http://www.terivolini.blogspot.com - Contatti: terivolini.art@ gmail.com 3392414133

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The Social Sculpture

(S)Cultura Sociale, un'arte che formi la cultura e la vita…

“La Scultura sociale come l'arte più importante; come sistema che trasformi tutto l'organismo sociale in un'opera d'arte” (J.Beuys)

La ricerca di Armonia è alla base di tutta l’opera di Teri Volini, fin da quando esaltava e magnificava la bellezza e la generosità della Madre Terra

tramite la pittura, esprimendo nel colore più vivido e nell’ombra più profonda, nella strutturazione cellulare delle immagini e nel misterioso

disvelarsi dei mondi visibili e invisibili un amore intenso per ogni forma di vita, umana e non umana e per l’universo …

Quando alla fine degli anni ‘90 inizia il fatidico percorso che dalle opere pittoriche – con le quali aveva onorato la sua mission di comunicatrice di

Bellezza – la porta a operare direttamente in natura e in ambiente urbano tramite Performances e Installazioni in grande e piccola scala - l’Artista

non fa che rispondere all’esigenza di personificare ed esemplificare un vivere più intenso, cosciente e rispettoso di tutti gli esseri e della

natura, nella percezione di essere Uno con tutto l’esistente.

Teri dà dei nomi - forgiati cammin facendo - a quel concetto allargato di arte che “istintivamente” e intensamente pratica: Arte Coinvolgente o

Partecipativa, Body art, Video Art, Textile Art, Writing Art, Land Art, Urban Art, Pubblic Art, No Will Art, Channeling Art, Art for Peace…

Con essa prosegue, fuori da ogni stereotipo, nella intuizione prima e nella dichiarata consapevolezza poi, che solo un ripristino del reale senso

dell’arte può preservare quest’ultima - e chi la pratica - da un declino, inevitabile se continua a seguire le linee e i dictat di un certo tipo di cultura,

di cui è spesso serva e complice.

Sente di essere sulla giusta via: quella di una ridefinizione dell’Arte nella Verità, Autenticità, Consapevolezza e Bellezza, in linea con Vita stessa;

spinta e supporto di una rinnovata coscienza, permeata - e al tempo stesso divulgatrice - di valori fondamentali per l’umanità.

Che ciò possa ridare all’arte – e alla società tutta - nuova forza e significato, diventa sempre più chiaro all’Artista; e grande è la sua gioia quando

ritrova importanti conferme a ciò, nella visione non solo di grandi pensatori, sociologi ed economisti illuminati, ma in quella di un grande maestro

come Beuys, che - lei lo scopre tardivamente - già negli anni '70 propugnava nuove privilegiate possibilità per l'arte, che vedeva appunto

strettamente collegata con lo sviluppo spirituale e umano di ciascun individuo: l’Arte Antropologica.

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Esprimendo profeticamente un concetto rivoluzionario, Beuys parlava di un'arte che formasse la cultura e la vita; "un concetto di Scultura sociale

come l'arte più importante; come sistema che trasformi tutto l'organismo sociale in un'opera d'arte, dove sia incluso tutto il processo di lavoro, sia

quello di Goya, sia dell'agricoltura, delle scienze dell'educazione, della tecnologia. Dove il principio di produzione e consumo prenda una forma

veramente di qualità. Si deve trasformare non solo il fare quadri e sculture, ma tutta la forma sociale.È un programma gigantesco".

Teri Volini scopre di praticare da sempre quella che poi riscontra essere uno dei cardini del pensiero Beuysiano, la (S)cultura Sociale, intesa

come un mezzo per contribuire a “trasformare” la società: un processo permanente di continuo divenire dei legami politici, economici, ecologici,

storici e culturali che determinano l’apparato sociale, cui l’artista consapevole può dare un contributo determinante.Sculura sociale è l’arte che crea

strutture nella società utilizzando linguaggi, pensieri, azioni e oggetti.

Profondamente colpita dalla grandezza e dalla preveggenza di Beuys, che parlava di valori umani e di libera creatività, di senso della vita, di difesa

della natura contestuale alla difesa dell'individuo, Teri continua con creatività inesauribile e un sempre rinnovato vigore a realizzare quanto era già in

lei connaturato.

Già al servizio della Musa, ora lo è – insieme a Quella - ancor più pienamente nella difesa della Terra; senza minimamente rinnegare la

Bellezza, l’Originalità e l’Indipendenza creativa, le accentua e ne amplia il senso, i modi e il campo d’azione.

Sempre più al di fuori dei mondi stereotipati della pseudo-arte, manifesta la sua libera creatività privilegiando l’impegno ambientale e civile,

nell’esemplarità delle azioni quotidiane e nelle performances artistiche, con le varie definizioni che risultano comunque essere delle etichette

puramente indicative, dal momento che ciascuna sua opera è contemporaneamente apparentata a più di un campo concettuale.

Ma Teri si permette di più: se scopre che in qualche definizione usata correntemente c’è un difetto di chiarezza o delle ambiguità d’uso, interviene:

analizza, approfondisce e dice la sua, ad esempio ri-definendo la Land Art tramite una vera e propria ricerca differenziata, rendendo

successivamente pubbliche le sue osservazioni, tramite articoli, pubblicazioni, conferenze etc., reindirizzando in senso evolutivo quella forma d’arte

che dovrebbe concernere, preservare, difendere e valorizzare l’ambiente.

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Rimarcando i modi incoscienti con cui essa viene usata da alcuni artisti, noncuranti della preservazione dell’habitat - anzi operando senza alcun

ritegno delle modificazioni violente, in perfetta linea con ciò che accade negli altri campi della cultura imperante - Teri ne evidenzia il narcisismo e

parla di Land Art come il piacere di realizzare un’opera d’arte in sintonia con la Natura.

Sottolineando la possibilità per l’Artista di essere portabandiera di un cambiamento, esemplare nel superare il conformismo e nel trasmettere idee

innovative tramite il codice comunicativo altamente efficace che possiede, Teri arriva a cercare alternative linguistiche, usando spesso il termine

Earth Art o (H)eart Art, per chiarire meglio la radicalità della sua scelta.

Segue la stessa procedura con la Body Art, di cui coglie la potenza rivoluzionaria propria dell’utilizzo del corpo fisico: ben oltre l’uso decorativo,

che nella nostra fast/cultura divoratrice viene enfatizzato ad usi promiscui, spesso usurpando caratteristiche e modi ad altre tradizioni, in cui esso è

ben più ricco di senso e finalità espressive.

Il Corpo può essere un potente strumento espressivo: al di là del suo corrispondere o meno agli estenuanti schemi estetici di certa imperante

snob/cultura - che prevede l'ossessiva l’omologazione a un modello imposto e ciecamente accettato - esso è Opera vivente, che parla, sorride, urla,

salta - come nelle performances o negli happening - ma che può comunicare anche nella perfetta, apparente immobilità, in situazioni che –

secondo il progetto dell’artista – devono attirare l’attenzione per uno scopo preciso.

Il Corpo si espone al di fuori di ogni usuale operazioni pubblicitaria commerciale come efficace strumento per comunicare più direttamente ciò

in cui crede e che ritiene importante, come nei Manifesti d’Artista che Teri realizza da alcuni anni per attivare un nuovo rispetto per la Terra.

L’attenzione che richiamano non è fine a se stessa, come per l’obsoleto - e tuttavia perversamente persistente - artista rampante di ogni

età, che vuole servirsene per nutrire il suo narcisismo, né alla cultura dominante ed ai suoi interessi.

Al contrario, la Body Art pura crea choc subliminali di altissimo livello, tali da innescare processi mentali ed emozionali in grado di realizzare una

forte presa di coscienza nel personale e nel sociale, e - a seguire – cambiamenti perturbativi della disarmonia, per ricreare armonia e bellezza nel

mondo. In tal modo l’Artista può anticipare, precorrere e co-costruire i mondi nuovi.

Teri Volini si pronuncia anche in merito alla Living Sculpture, dichiarando impropria ed invasiva l’esclusiva attribuzione del termine a “strutture

fatte con le piante o elementi naturali”.

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Sembrandole troppo limitato far rientrare in un termine così prezioso - che chiama a testimone la vita nel suo fluire, e che non ha sinonimi degni

di un utilizzo sostitutivo – solo le opere che si trovano nei giardini, spesso con scopi dichiaratamente e puramente decorativi, lei si arroga il diritto

di una riappropriazione debita del termine, per includervi opere ed azioni artistiche riferite a tutto ciò che è nel flusso della vita. Considera

dunque Living Sculpture sia le opere nelle quali si utilizzano elementi naturali, sia quelle installate su elementi naturali, sia quelle realizzate con e

a favore degli elementi naturali … e dei viventi tutti. Non per niente, Teri è una linguista, di parole se ne intende, e di usurpazioni linguistiche

storiche pure, tanto da averne fatto l’oggetto di un lavoro decennale definito risemantizzazione.

Gran parte delle sue opere sono a pieno titolo delle Living Sculpture e delle Social Sculpture- http://issuu.com/andypower/docs/social_sculpture

http://www.terivolini.it/gallerie3d/pacificazione_terra/index.html

TEXTILE ART

Gran parte delle opere realizzate dalla fine degli anni ‘90 onorano una Tessitura reale e simbolica, espressa in natura e/o in ambiente

urbano, coniugata con le più diverse modalità espressive della Public Art , Land Art/ Earth Art, Sharing Art (Arte Coinvolgente),

Urban Art, Body Art, estesa nella Video Art , Writing Art nelle Azioni d’Impegno civile … v. Social Sculpture e Living Sculpture, link

dossier ipertestuale: http://issuu.com/andypower/docs/social_sculpture_yes__x____book_su_

Azioni simboliche, Performances e Installazioni che hanno come protagonista il Nastro Rosso, divenuto Cifra Stilistica dell’artista-- ad

iniziare dal Gomitolo-Seme nel 1996 in Basilicata, Calabria, Molise, Lazio, Lombardia, alla Tessitura Piccole Ragnatele in esterno e

La Ragnatela a Matera, 1997; al progetto Textura e Textum in Arte Coinvolgente Basilicata e diverse regioni italiane dal 1997;

a Il Ritmo del Fuoco sull’Etna, Imaginifica, Il Reale Invisibile-La Ragnatela sulle Piccole Dolomiti Lucane, 1999;

alla Ritessitura della Ragnatela, al Labirinto Spiralica e Arcana in Basilicata, Off Loom Arte fuori dal telaio in Lazio , Primavera delle Arti

in Basilicata, La Ragnatela in ambiente urbano per Passaggi a Nord-Ovest in Piemonte; Message in the Bottle, Nastro Rosso sulla Porta del

Labirinto di Arianna, Nastro Rosso su Energia Mediterranea e Manteion in Sicilia e Calabria, anno 2000; al Documento di pietra I

Speriment-Azione in Sicilia anno 2000, al Documento di pietra II in Basilicata e Documento di pietra III, in Calabria 2001; a Textura,

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Textum e La Porta della Vita in Installazione presso Museo archeologico a Potenza, e tessitura piccole Ragnatele Milano 2002; Il Nastro

Rosso della Vita in Basilicata, Attraversamenti I, Il Cuore Ferrato, in Lombardia, 2003; a La Spirale della Rinascita, Nido e Tessitura

Piccole Ragnatele in esterno, in Lombardia 2006; Il Mandala Aureo, Il Nastro è Il Messaggio, L'Eterna Rinascita in Lombardia 2004-

2006; a La Coppa del Mondo e Testimoni Illustri in Basilicata, anno 2013,

si aggiungono le Opere che hanno sempre come medium importante un elemento tessile, come RiVelAzione e il Velo Numinoso a Milano e

in Basilicata dal 2001, Convivium I a Livigno, Lombardia, anno 2002 e Convivium II a Potenza, Basilicata, 2003; Attraversamenti II,

Celebrazione a Milano 2003 e Noi nell’universo, Lombardia 2005, Message in the bottle 2 in Basilicata 2005, Felici contaminazioni,

Madre e La Casa Del Vento, Basilicata e Lombardia 2005, Hieros Gamos Basilicata 2008 etc.

alcuni link attivi:

Rivelazione: http://www.terivolini.it/html/performancs20.htm - http://www.terivolini.it/html/veloNuminoso.html

http://www.terivolini.it/html/Convivium_legnano.htm - http://www.terivolini.it/html/Convivium.htm Potenza

Attraversamenti II : http://www.terivolini.it/html/celebrazione.htm, Milano - Message in the Bottle II

:http://www.terivolini.it/html/Message_Bottle.htm

Message in the bottle video: http://www.terivolini.it/video/message.html

http://www.terivolini.it/html/felici_contaminazioni.htm - http://www.teivolini.it/html/hierosgamos.html

PERFORMANCES SCHERMATA http://www.terivolini.it/html/performances.htm

Tuttavia, sono Tessili in senso lato tutte le opere portatrici dell’intento - dichiarato o implicito - di tessere legami, di “ordire” conoscenza,

di “tramare” bellezza, di “ricucire” nuovi rapporti gli esseri umani fra di loro, con tutti i viventi e la natura; si tratta di una tessitura di

consapevolezze, sensibilità e armonia, di un nuovo rispetto per il principio femminile e per i valori fondanti in ambito naturale e nel sociale:

in questo senso più ampio, sono tout court “tessili” tutte le opere in difesa dell’ambiente e quelle d’impegno civile..

Si rimanda al Dossier Social sculture e alla Biografia poliedrica ipertestuale in curriculum sul sito web

http://issuu.com/andypower/docs/social_sculpture_yes__x____book_su_

Teri Volini [email protected]