test teorico con risposte revisione 2 -...

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1 RegioneLombardia 2006 RegioneLombardia 2006 Regione Lombardia CORSO REGIONALE SOCCORRITORI LINEE GUIDA QUIZ Domande, Risposte Capitolo Argomento 01 IL SOCCORRITORE E IL S.S.U.Em. 118 02 IL CORPO UMANO E LA VALUTAZIONE DEL PAZIENTE 03 IL TRATTAMENTO PRIMARIO (BLSD adulto) 04 IL TRAUMA 05 EMERGENZE MEDICHE 06 URGENZE OSTETRICO-GINECOLOGICHE 07 EMERGENZE AMBIENTALI 08 URGENZE PEDIATRICHE 09 DISTURBI DEL COMPORTAMENTO 10 ASPETTI PSICOLOGICI DEL SOCCORSO EXTRAOSPEDALIERO 11 LE OPERAZIONI IN AMBULANZA 12 GESTIONE DELLA MAXIEMERGENZA

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RegioneLombardia2006

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Regione Lombardia

CORSO REGIONALE SOCCORRITORI

LINEE GUIDA

QUIZ

Domande, Risposte

Capitolo Argomento

01 IL SOCCORRITORE E IL S.S.U.Em. 118

02 IL CORPO UMANO E LA VALUTAZIONE DEL PAZIENTE

03 IL TRATTAMENTO PRIMARIO (BLSD adulto)

04 IL TRAUMA

05 EMERGENZE MEDICHE

06 URGENZE OSTETRICO-GINECOLOGICHE

07 EMERGENZE AMBIENTALI

08 URGENZE PEDIATRICHE

09 DISTURBI DEL COMPORTAMENTO

10 ASPETTI PSICOLOGICI DEL SOCCORSO EXTRAOSPEDALIERO

11 LE OPERAZIONI IN AMBULANZA

12 GESTIONE DELLA MAXIEMERGENZA

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CORSO REGIONALE SOCCORRITORI

Capitolo 1

Quiz: Il Soccorritore e il S.S.U.Em 118

Legislazione nazionale e regionale

Organizzazione dei sistemi di soccorso urgenza emergenza

1 GIUNGETE AL DOMICILI O DI UNA RAGAZZA DI 18 ANNI IN ACC, PROBABILMENTE IN SEGUITO AD UN EVENTO VIOLENTO. COSA FATE ?

A aspettate la polizia prima di fare qualsiasi cosa � B iniziate le manovre di rianimazione ed avvisate la COEU 118 C vi preoccupate di dare informazioni ai genitori.

2 QUALE DELLE SEGUENTI AF FERMAZIONI RELATIVE ALLA CONSTATAZIONE D I DECESSO È’ VERA ? A serve solo per le pratiche burocratiche. � B può essere compilata da qualsiasi medico. C può essere compilata solo dal medico di famiglia. D non è necessaria in caso di morte naturale.

3 SIETE GIUNTI, SU RICHIESTA DELLA FIGLIA, AL DOMICILIO DI UN P AZIENTE TERMINALE. A L VOSTRO ARRIVO VI COMUNICANO DI AVER CAMBIATO IDEA E DI NON VOLERE PIÙ IL TRASPORTO DEL PAZIENTE ALL'OSPEDALE. COSA FATE ?

� A chiedete al paziente se vuole essere trasportato all'ospedale, comunicate con la COEU e rispettate il suo volere.

B informate i famigliari che non possono cambiare idea quando siete ormai arrivati sul luogo. C richiedete l'intervento della polizia per evitare abusi nei confronti del paziente. D rispettate il desiderio della figlia.

4 STATE USCENDO DAL MU NICIPIO CON UN PAZIENTE. UN GIORNALISTA RICONOSCE CHE IL VOSTRO PAZIENTE È IL SINDACO E VI CHIEDE INFORMAZIONI SUL SUO STATO D I SALUTE. COSA FATE ?

A non rispondete al giornalista e dite di rivolgersi ai famigliari B spiegate al giornalista i segni, i sintomi e la probabile diagnosi. C negate che il paziente sia il sindaco. � D non fornite informazioni e lo pregate di richiederle all'ospedale dopo il suo arrivo

5 DURANTE IL TRASPORTO UN PAZIENTE VI RIFERISCE DI AVER PERSO TEMPORANEAMENTE CONOSCENZA DOPO AVER ASSUNTO SOSTANZE ILLEGALI. COSA FATE ?

� A lo riferite nella relazione di soccorso B lo segnalate solo via radio alla centrale. C lo riferite privatamente solo al personale medico ed infermieristico del pronto soccorso. D lo riferite alla polizia.

6 UNA BUONA COMUNICAZI ONE CON IL PAZIENTE SI OTTIENE: A usando termini medici al fine di ottenere la fiducia mostrando competenza. B con domande brevi per guadagnare tempo. � C mantenendo il contatto visivo con lui. D evitando di rispondere chiaramente alle sue domande.

7 NEL SOCCORSO DI UN BAMBINO SI DEVE: � A trasportare anche la madre (o un tutore) per offrirgli maggiore sicurezza. B ritenere che il bambino sia sempre spaventato e portarsi dietro un suo giocattolo per ridurne la paura. C non togliergli mai i vestiti. D non dirgli mai che il trattamento può fargli male in quanto può rifiutarsi di cooperare.

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8 LA RELAZIONE DI SOCC ORSO DEVE ESSERE COMPLETATA DEFINITIVAME NTE: A mentre ci si dirige in ospedale. � B prima di lasciare l'ospedale. C alla fine del turno. D immediatamente dopo l'arrivo in sede.

9 QUALE DELLE S EGUENTI AFFERMAZIONI È CONTENUTA NEL DPR 27.3.92 ? A l'attivazione della Centrale Operativa 118 comporta la chiusura di tutte le associazioni di soccorso

� B la Centrale Operativa 118 garantisce il coordinamento di tutti gli interventi sanitari urgenti del territorio di competenza

C le Centrali Operative 118 coprono sempre un territorio provinciale D tutte le precedent I affermazioni sono vere

10 L'AUTISTA DEI MEZZI DI SOCCORSO AVANZATO : � A deve essere qualificato per il soccorso sanitario di base B deve avere solo una buona conoscenza del territorio di riferimento C è obbligato ad avere un certificato di guida veloce D deve avere la patente C

11 LA LEGGE CHE NORMA L’USO DEI DEFIBRILLATORI SEMIAUTOMATICI AL PERSONALE N ON SANITARIO (legge 120/2001):

A Consente l’uso del defibrillatore semiautomatico in sede extraospedaliera

� B Consente l’uso del defibrillatore semiautomatico in sede extraospedaliera a tutti i cittadini non medici che abbiano ricevuto una formazione specifica nell’attività di rianimazione cardiopolmonare

C Consente l’uso del defibrillatore semiautomatico in sede extraospedaliera a tutti i soccorritori

D Consente l’uso del defibrillatore semiautomatico in sede extraospedaliera a tutti i soccorritori purché sia fatta a bordo delle ambulanze

12 IN BASE ALLA D.G.R. 10206/2002 L’AUTORIZZAZIONE ALL’USO DEL DEFIBRILLATORE SEMIAUTOMATICO E’ NOMINATIVA E CONCESSA:

A Dall’Ente/Associazione di Volontariato purché riconosciuta sede formativa � B Dall’Azienda Sanitaria Locale od Ospedaliera sede di SSUEm 118 competente per territorio C Da una Sede Formativa per la sicurezza dei lavoratori in base alla legge 626 D Da un’Azienda Sanitaria Locale od Ospedaliera del Sistema Sanitario Nazionale

13 L’AUTORIZZAZIONE ALL’USO DEL DEFIBRILLATORE SEMIAUTOMATIC O (D.G.R. 10306/2020) HA DI NORMA LA DURATA DI:

� A 12 mesi B 5 anni C Non ha limiti di tempo D 3 anni

14 IN CASO DI IMPERIZIA, DI CHI E’ LA RESPONSABILITA’ DELL’US O DI UN DEFIBRILLATORE SEMIAUTOMATICO ?

A Del Direttore Sanitario dell’Ente/Associazione di Volontariato B Della Centrale operativa del 118 C Del Presidente dell’Ente/Associazione di Volontariato � D Del Soccorritore

15 L’AUTORIZZAZIONE ALLA DEFIBRILLAZIONE SEMIAUTOMATICA HA VALORE REGIONALE. QUANDO CI SI TRASFERISCE IN UN’ALTRA ASSOCIAZIONE SITUATA IN ALTRA PROVINCIA…

� A È’ necessario un aggiornamento/riaddestramento sulla macchina in uso e sul protocollo locale B Basta comunicarlo al Presidente dell’Ente/Associazione di Volontariato C È sufficiente una comunicazione all’ AAT 118 di competenza D Non è necessario alcun tipo di aggiornamento

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CORSO REGIONALE SOCCORRITORI

Capitolo 2

Quiz: Il corpo umano e la valutazione del paziente

Variabili anatomo fisiologiche relative a casi particolari Valutazione primaria e parametri vitali

Valutazione secondaria mediante esame obiettivo e colloquio soggettivo

1 CON IL TERMINE TESSUTO SI INTENDE: A una parte di corpo priva di cellule � B un insieme di cellule con forma e funzioni specifiche C un insieme di cellule con funzioni di rivestimento

2 CON IL TERMINE APPAR ATO O SISTEMA SI INTENDE: A un insieme di cellule B un insieme di organi con funzioni differenti � C un insieme di organi che concorrono a svolgere una stessa funzione

3 IL DIAFRAMMA È’ IL M USCOLO CHE SEPARA: A la cavità addominale dal bacino � B la cavità addominale da quella toracica C la cavità toracica nei due emitoraci

4 I CAPILLARI SONO: � A le diramazioni terminali delle arterie B le diramazioni terminale delle vene C piccoli vasi sanguigni che si trovano solamente nella cute e nei muscoli

5 QUALE DEI SEGUENTI SEGMENTI DELL'A RTO INFERIORE RAPPRESENTA LA PARTE PIÙ' PROSSIMALE AL TRONCO

A la gamba B il piede � C la coscia

6 LA PICCOLA CIRCOLAZI ONE DEL SANGUE: A trasporta il sangue ossigenato dai polmoni ai cuore e dal cuore in periferia a tutto il corpo B trasporta il sangue non ossigenato ai polmoni e lo stesso sangue anche al fegato per depurarlo � C trasporta il sangue non ossigenato dal cuore ai polmoni e quello ossigenato dai polmoni al cuore

7 LA GRANDE CIRCOLAZIO NE DEL SANGUE: A trasporta il sangue ossigenato e non in tutto il corpo B trasporta il sangue non ossigenato al cuore e ai polmoni � C trasporta il sangue ossigenato al corpo, tranne i polmoni, e quello non ossigenato dal corpo al cuore

8 LA RESPIRAZIONE PERM ETTE DI: A eliminare anidride carbonica e ossigeno B eliminare anidride carbonica e scorie del metabolismo � C eliminare anidride carbonica e assumere ossigeno

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9 LA NORMALE FREQUENZA RESPIRATORIA IN UN SOGGETTO ADULTO È: � A 12 - 20 atti al minuto B 8 - 10 atti al minuto C 24 - 28 atti al minuto

10 LA NORMALE FREQUENZA CARDIACA IN UN SOGGE TTO ADULTO È: � A 70 - 80 battiti al minuto B 40 - 70 battiti al minuto C 100 - 130 battiti al minuto

11 ABBINARE LE POSTURE ANATOMICHE ALLA POSIZIONE ASSUNTA DAL PAZIENTE : B supina A sdraiato sul fianco sinistro A decubito laterale sinistro B sdraiato sulla schiena D decubito laterale destro C sdraiato sulla pancia C prono D sdraiato sul fianco destro

12 ABB INA LE SEGUENTI AREE DELLA COLONNA VERTEB RALE: C cervicale B dorsale o toracica E lombare D sacrale A coccige

13 ABBINA LE SEGUENTI A REE O PUNTI CORPOREI: D clavicola G incisura giugulare A regione pettorale C margine dell’arcata costale F processo Xifoideo E sterno B pube

14 QUALE È LA PRIMA COS A DA FARE ALL’ARRIVO SUL LUOGO DELL’EVENT O ? A effettuare il triage B valutare l’A B C D E del paziente � C verificare la sicurezza della scena

15 L’ ABCDE PRIMARIO VA ATTUATO: A sempre quando si tratta di pazienti traumatizzati B solo quando ritenuto necessario, a discrezione del soccorritore � C sempre, su qualsiasi tipo di paziente

16 IN UN ADULTO COSCIENTE, LA CORRETTA VALUTAZIONE DELLA FREQUENZA CARDIOCIRCOLATORIA QUANDO IL POSTO RADIALE NON È PRESENTE SI EFFETTUA:

A valutando il polso brachiale B valutando il polso femorale � C valutando il polso carotideo

17 NELL’ABCDE PRIMARIO, SECONDO QUALE ORDINE AVVIENE LA VALUTAZIO NE DEI PARAMETRI ? � A coscienza, respiro, circolo, valutazione neurologica ed esposizione e protezione del paziente B respiro, circolo, coscienza, valutazione neurologica ed esposizione e protezione del paziente C esposizione e protezione del paziente, respiro, circolo, coscienza, valutazione neurologica

18 PERCHÈ’ È’ IMPORTANT E CHE IL SOCCORRITORE CERCHI DI CAPIRE LA DINAMICA DELL’EVEN TO ? A come cautela, per eventuali conseguenze di carattere medico – legale � B per cercare informazioni utili a formulare un indice di sospetto C per dedurre informazioni cliniche da trasmettere al personale sanitario qualificato in grado di interpretarle

19 ABBINA LE SEGUENTI D EFINIZIONI: C sintomi A polso, respirazione, pressione sanguigna, temperatura B segni B quello che si apprezza guardando, ascoltando, palpando il paziente A segni vitali C disturbi accusati e riferiti dal paziente

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20 ABBINARE LE ALTERAZI ONI DEL COLORITO DEL LA PELLE: C bianco A malattia del fegato D rosso B asfissia, ipossia, avvelenamento, attacco cardiaco B blu C shock, anemia, svenimento, attacco cardiaco A giallo D ipertensione, scottature, malattia infettiva, avvelenamento da CO E nero-blu E ematomi

21 CHE COSA SI INTENDE PER “COLPO D’OCCHIO” ? A Il soccorritore valuta se il torace del paziente si muove � B Il soccorritore valuta globalmente e sommariamente la gravità del paziente C Il soccorritore valuta la risposta pupillare del paziente D Il soccorritore valuta se sul luogo sono presenti tutti i soccorritori

22 IN QUALE DEI SEGUENTI CASI LA FREQUENZA RESPIRATORIA E’ ALTERATA ? A 30 atti in un bimbo di 2 mesi � B 30 atti in un paziente di 18 anni vittima di un trauma della strada C 12 atti in un anziano con dolore al torace D 20 atti in una donna con dolore addominale

23 IN UN PAZIENTE CON UNA GRAVE EMORRAGIA INTERNA, I SEGNI E SINT OMI SONO: � A Tachipnea, tachicardia, sudorazione B Normalmente non sono apprezzabile sul posto C Valutabili sono ecograficamente D Non rilevabili con la valutazione primaria

24 UN PAZIENTE CON FRATTURA DI VERTEBRA: A Presenta sempre segni e sintomi di lesione del midollo spinale B Presenta sempre formicolio alle mani C Presenta sempre dolore ai quattro arti � D Può non presentare segni o sintomi specifici

25 QUALE DEI SEGUENTI E’ SEGNO DI SHOCK ? A Polso rallentato B Ipertensione arteriosa � C Cute pallida, fredda e sudata D Pupille miotiche

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CORSO REGIONALE SOCCORRITORI

Capitolo 3

Quiz: Trattamento primario

Ostruzione delle vie aeree ed arresto respiratorio

Arresto cardiaco

1 LA RIANIMAZIONE CARD IOPOLMONARE DI BASE ( RCP DI BASE ) COMPRENDE: A pronto riconoscimento di un’emergenza respiratoria o cardiaca B contatto telefonico precoce con la COEU 118 di riferimento C l’esecuzione immediata della rianimazione cardiopolmonare di base � D tutte le azioni i precedenti

2 LA VALUTAZIONE DELLO STATO DI COSCIENZA, IN UN PAZIENTE APPAR ENTEMENTE INCOSCIENTE, DEVE AVVENIRE PRINCIPALMENTE:

� A chiamando il paziente e scuotendolo delicatamente B pizzicando il paziente o eseguendo altre manovre che provocano dolore C controllando il diametro pupillare D eseguendo tutte le manovre precedenti

3 LA RIANIMAZIONE CARD IOPOLMONARE SI EFFETTUA CON IL PAZIENTE ADULTO IN POSIZIONE: A laterale di sicurezza B come si trova se si sospetta un trauma � C supina D si può fare in qualsiasi posizione, l’importante è che sia efficace

4 QUAL’È LA CAUSA PIÙ COMUNE DI OSTRUZIONE DELLE VIE AEREE IN U N SOGGETTO ADULTO PRIVO DI COSCIENZA ?

A la dentiera � B la caduta della lingua C le secrezioni D un corpo estraneo

5 PER VALUTARE LA PRES ENZA DI ATTIVITÀ ’ RESPIRATORIA IL SOCC ORRITORE DEVE: A guardare se il torace si espande B ascoltare il rumore dell'aria espirata C apprezzare con la guancia, il flusso dell'aria espirata � D tutte le azioni i precedenti

6 LA RESPIRAZIONE ARTI FICIALE DEVE ESSERE PRATICATA: A solo se si eseguono anche le compressioni toraciche esterne � B in tutti i casi di respiro assente o insufficiente C nell’insufficienza respiratoria anche se di grado lieve D solo se sono disponibili o la maschera tascabile o il pallone auto-espansibile

7 IN UN PAZIENTE ADULT O INCOSCIENTE, DOPO AVER EFFETTUATO 2 VENTILAZIONI NON EFFICACI, AVER RICONTROLLATO E EFFETTUATO ALTRI 2 TENTATIVI NON EFF ICACI , IL SOCCORRITORE DEVE:

� A considerare un’ostruzione da corpo estraneo e continuare con le compressioni toraciche B ritornare a valutare lo stato di coscienza C riposizionare il capo e riprovare a ventilare D eseguire la manovra di Heimlich

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8 IN UN PAZIENTE INCOSCIENTE CHE NON RESPIRA E NON HA SEGNI DI VITA LE COMPRESSIONI TORACICHE ESTERNE :

A devono essere eseguite dopo due ventilazioni � B devono essere eseguite subito C devono essere eseguite dopo la verifica di assenza del del polso carotideo D non devono essere eseguite

9 QUANTO DEVE DURARE, IN FASE INIZIALE DI RIANIMAZIONE CARDIOP OLMONARE, LA VALUTAZIONE DI RESPIRO E SEGNI DI VITA (B+C) PER VALUTARNE L'ASSEN ZA ?

A tutto il tempo necessario, l’importante è essere certi dell’assenza di segni di vita B meno di 5 sec. � C 10 sec. D 20 sec.

10 CON CHE FREQUENZA DEVONO ALTERNARSI COMP RESSIONI CARDIACHE ESTERNE E VENTILAZIONI NELLA RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE A DUE SOC CORRITORI, IN UN PAZIENTE ADULTO ?

� A 30 compressioni – 2 ventilazioni B 5 compressioni – 1 ventilazione C 5 compressioni – 2 ventilazioni D 15 compressioni – 2 ventilazioni

11 LA CANNULA OROFARING EA: � A solleva la base della lingua staccandola dalla parete posteriore della faringe permettendo il passaggio di aria B deve essere utilizzata immediatamente nei pazienti dispnoici C deve essere fissata con cerotto D si usa indifferentemente sia nei pazienti coscienti che incoscienti

12 LE POSSIBILI COMPL ICANZE LEGATE ALLE C OMPRESSIONI TORACICHE NEL MASSAGGIO CARDIACO ESTERNO COMPRENDONO:

A lesioni polmonari B lacerazioni del fegato C rottura di coste e sterno � D tutte le complicanze delle risposte precedenti

13 NELLA FASE INIZIALE DELLA RIANIMAZIONE CARDI OPOLMONARE A DUE SOC CORRITORI IN UN PAZIENTE ADULTO, DOPO QUANTI CICLI COMPRESSIONE-VENTILAZION E SI DEVE ESEGUIRE IL CAMBIO:

� A 5 cicli (2 minuti circa) B 10 cicli (4 minuti circa) C 12 cicli (5 minuti circa) D quando si vuole

14 RIORDINARE NELLA SEQ UENZA CORRETTA I SEGUENTI PASSI DI RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE IN UN PAZIENTE ADULTO, PRESUPPONENDO CHE OGNI VALUTAZIONE ABBIA RISCONTRO NEGATIVO.

7 effettua due ventilazioni

8 esegui il cambio

2 determina se la vittima risponde

6 fai contattare la COEU 118 mentre inizi le compressioni cardiache esterne

5 guarda, ascolta e senti la presenza del respiro e osserva per segni di vita

3 posiziona il paziente

4 instaura la pervietà delle vie aeree

1 garantisci la sicurezza della scena (porre a fianco delle azioni i numeri progressivi da 1 a 8)

15 UNA CIRCOSTANZA IN C UI IL SOCCORRITORE PUÒ’ INTERROMPERE LA RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE È:

A quando pensa che la vittima non sopravviverà B quando pensa che la vittima riporterà un danno cerebrale permanente � C quando è esausto o incapace di continuare D quando non vede reazione pupillare o altri segni di vita

16 SE IL PAZIENTE HA UN ’OSTRUZIONE PARZIALE DELLE VIE AEREE E TOSSISCE VIGOROSAMENTE.... A somministrare ossigeno ed assistere la ventilazione con pallone autoespansibile B ripetere 5 volte la manovra di Heimlich con paziente seduto C svuotare la bocca utilizzando le dita o un aspiratore portatile � D Incitare il paziente a tossire e non intervenire

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17 UN’OSTRUZIONE DELLE VIE AEREE CON RESPIRAZIONE NON PIÙ SUFFICIENTE (RUMORI INSPIRATORI, COLORITO BLUASTRO, AUMENTATA DIFFICOLTÀ RESPI RATORIA) RICHIEDE:

A somministrazione d’ossigeno e rapido trasporto in ospedale B un’osservazione attenta del paziente � C l’attuazione delle manovre di disostruzione D una richiesta d’aiuto

18 PER GASPING SI INTENDE : A attività respiratoria presente , ma scarsa B attività respiratoria che precede l’arresto cardiaco C attività respiratoria che compare alla ripresa di circolo spontaneo � D attività respiratoria lenta, occasionale,inefficace

19 LA PRIMA MANOVRA DA EFFETTUARE PER ARRESTARE UN’EMORRAGIA E STERNA AD UN ARTO CONSISTE NEL:

A applicare un laccio a monte del punto di sanguinamento B posizionare il paziente supino e sollevare gli arti inferiori di 60° � C applicare un’azione compressiva diretta sul punto di sanguinamento D cercare di bloccare i vasi che sanguinano utilizzando un pinza emostatica

20 SI DEVE SOSPETTARE UN’EMORRAGIA INTERNA QUANDO SONO PRESENTI: A vomito o tosse in cui è presente sangue B ematomi della parete toracica o segni di probabili fratture costali C aree dell’addome contuse e gonfie � D tutti I segni precedenti

21 QUALE DEI SEGUENTI PZ NON DEVE ESSERE DEFIBRILLATO CON UN DA E? A un bambino di 3 aa B un uomo di 80 aa C una donna al sesto mese di gravidanza � D nessuno dei precedenti

22 QUANDO, TRA LE SEGUE NTI SITUAZIONI SI INIZIA LA SEQUENZA BLS D? � A Paziente che non risponde B Paziente con danno cerebrale grave C Paziente con respiro inefficace D Paziente in stato di agitazione psico-motoria

23 IL MASSAGGIO CARDIAC O E LA VENTILAZIONE HANNO L’EFFETTO DI: � A Rallentare la degenerazione da morte clinica a morte biologica B Interrompere una fibrillazione ventricolare C Ridurre l’impedenza transtoracica D Interrompere il danno anossico cerebrale

24 ORDINARE NELLA GIUST A SEQUENZA GLI ANELL I DELLA CATENA DELLA SOPRAVVIVENZA: D A ACLS precoce B B RCP precoce C C Defibrillazione precoce A D Allarme precoce

25 DOVE VANNO APPLICAT E LE PIASTRE DEL DEFIBRILL ATORE SEMIAUTOMATICO ? � A sottoclaveare destra e ascellare media sinistra B sottoclaveare sinistra e medio sternale basso C sottoclaveare destra e medio sternale basso D non è determinante per l’efficacia della terapia

26 DURANTE LA FASE DI S HOCK L’OPERATORE DA E DEVE: A Verificare il polso del paziente B Controllare il livello di carica delle batterie DAE � C Controllare che nessuno tocchi il paziente D Sollevare il DAE da terra per evitare interferenze

27 QUANTO DEVE DURARE L A RCP TRA I PRIMI DUE CICLI DI DEFIBRILL AZIONE ? A 1 minuto B Rigorosamente 1 minuto, in ogni caso � C Fino all’attivazione della successiva fase di analisi, circa 2 minuti D E’ indifferente

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28 LA RESISTENZA TRANSTORACICA AL PAS SAGGIO DI CORRENTE PUO’ AUMENTARE IN QUALE DEI SEGUENTI CASI ?

A dopo shock ripetuti � B imperfetta adesione degli elettrodi di defibrillazione sul torace del paziente C dopo tricotomia (rasatura) del torace D basso peso corporeo

29 STATE SOCCORRENDO UN UOMO DI 50 ANNI CHE LAMENTA DOLORE TORAC ICO. IMPROVVISAMENTE IL PZ DIVENTA INCOSCIENTE . LA PRIMA COSA DA F ARE È:

A dare al paziente un pugno precordiale B instaurare la pervietà delle vie aeree, somministrare O2 e, se necessario, iniziare la ventilazione artificiale � C guardare il paziente, chiamarlo e, se incosciente, controllare respiro e segni di circolo D defibrillare

30 PERCHE’ E’ NECESSARIO SOSPENDERE LA RCP DURANTE L’ANALISI EFFETTUATA DAL DAE ? A per non ricevere un’elettrocuzione � B per non creare artefatti C per osservare se il paziente riprende attività cardiaca spontanea D per mantenere un circolo efficace

31 QUAL’E’ LA PRIMA COSA DA FARE APPROCCIANDOSI AD UN PAZIE NTE VITTIMA DI ELETTROCUZIONE ?

A Non accendere il DAE per evitare di danneggiare lo strumento B Ricercare e medicare possibili ustioni � C Procedere dopo essersi assicurati di agire in sicurezza D Iniziare subito con le valutazioni, l’intervento deve essere precoce

32 DOVETE SOCCORRERE UN UOMO DI 60 ANNI IN ACC; IL PARENTE VI I NFORMA CHE E’ PORTATORE DI PaceMaker. UTILIZZATE IL DAE ?

� A SI B NO C Solo se è possibile disattivare il PM D Solo dopo aver contattato il medico di famiglia

33 STATE SOCCORRENDO UN PAZIENTE IN ACC RIPESCATO DALL’ACQUA, COME PROCEDETE ? � A Asciugate il torace e procedete come da protocollo B Non asciugate , in quanto l’acqua conduce meglio l’energia C Non utilizzate il DAE, gli abiti bagnati disperderebbero l’energia D Nessuna delle precedenti

34 SIETE CHIAMATI A SOCCORRERE UN TECNICO DELL’ENEL. QUANDO ARR IVATE LO TROVATE A TERRA A CONTATTO CON ALCUNI CAVI ELETTRICI. COME VI COMPOR TATE ?

A Osservate il paziente fino a che non si riprende da solo

B Rimuovete i cavi elettrici senza troppe precauzioni, se sono stati la causa dell’incidente non costituiscono più un problema

� C Vi accertate di poter agire in sicurezza prima di fare qualsiasi cosa D Iniziate le vostre valutazioni per non causare ulteriori ritardi

35 QUANDO E’ NECASSARIO CONTATTARE LA COEU TRA I MOMENTI SOTTOELENCATI ? A Dopo i primi 10 minuti di RCP � B Dopo avere stabilito che il paziente è in ACC (valutazioni A, B+C neg) C Prima di partire dal posto per comunicare l’ospedale di destinazione D In tutte le situazioni precedenti

36 QUANDO SI CONSENTE LA PRIMA ANALISI CON IL DAE IN UN PAZIENTE IN ACC NON TESTIMONIATO DAI SOCCORRITORI ?

A Quando la COEU vi comunica di attendere in posto il MSA. B Solo dopo aver erogato le due ventilazioni di soccorso. � C Dopo 2 minuti di RCP D Appena possibile, dall’arrivo in posto.

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37 QUANTE SCARICHE CONSECUTIVE SI POSSONO EROGARE QUANDO IL DAE COMUNICA “SHOCK INDICATO”?

A Fino a tre, poi alternare RCP fino a successiva analisi B Nessuna se non si è ancora effettuato 1 min di RCP. � C Solo 1 schock, poi alternare RCP fino all’analisi succesiva D Quante è possibile fino all’arrivo del MSA senza effettuare mai RCP, la defibrillazione è l’unica cosa importante.

38 COSA FARE DOPO IL PRIMO SHOCK ? A Aspettare fino al prossimo ciclo di Analisi e Shock senza toccare il paziente. � B Riprendere immediatamente le compresioni toraciche esterne C Ricercare segni di circolo e se assente iniziare RCP, in seguito procedere come da indicazioni CO. D Valutare la coscienza chiamando e scuotendo il paziente.

39 QUANDO FARE LA CHECK -LIST ? A Solo quando il collega del turno precedente ha usato il DAE. � B Ad ogni inizio turno. C Prima di ogni uscita. D Una volta al mese

40 QUANDO IL DAE NON E’ IN USO LA BATTERIA DEVE ESSERE: A tenuta in carica. � B non è necessario nessun intervento C lasciata a basse temperature per mantenere la carica (nel frigorifero) . D lasciata in ambulanza ma non connessa al DAE per evitare dispersioni.

41 QUANDO E’ CORRETTO ATTIVARE L’ANALISI DEL DAE : A quando la COEU ci dice di trasportare in Ospedale B dopo avere rilevato “coscienza assente” � C dopo avere acceso il DAE e applicato le piastre D durante il trasporto in H

42 QUAL’E’ LA DISTANZA DI SICUREZZA DA TENERE DURANTE LA PROC EDURA DI UTILIZZO DEL DAE NELL’IMPIEGO DI APPARECCHI DI RADIOCOMUNICAZIONE ?

A 2 metri dal paziente B è irrilevante � C 1,5 - 2 metri dal DAE D non si possono usare

43 DOPO A B+C (neg.) VIENE COLLEGATO CORRETTAMENTE IL DAE AL PA ZIENTE, MA L’ANALISI NON PARTE E IL DAE RIPETE IL MESSAGGIO “COLLEGARE GLI ELETTRODI”

A spegnere e riaccendere il DAE B inizare la RCP � C controllare che le connessioni siano corrette, gli elettrodi ben adesi ed eventualmente sostituirli D invertre la posizione degli elettrodi

44 QUALE SEQUENZA TRA QUELLE ELENCATE, E’ CORRETTA NL SOCCORSO IN UN ACC TESTIMONIATO NELL’UTILIZZO DEL DAE?

A Coscienza, chiedi DAE, segni Mo.To.Re., 2 minuti di RCP, applica il DAE � B Coscienza, chiedi DAE, vie aeree, GAS e segni di Mo.To.Re., applica il DAE C Coscienza, chiedi DAE, applica il DAE D Ognuna delle precedenti è una sequenza corretta

45 IN UN PAZIENTE DI 2 ANNI DOVE SI APPLICANO LE PIASTRE PEDIATRICHE ADESIVE DEL DAE ? A Come nell’adulto, senza differenze. L’importante è erogare la scarica quanto prima B Solamente antero-posteriormente per garantire una maggiore efficacia di passaggio dell’energia � C Come nell’adulto se distano tra loro almeno 3 cm. altrimenti antero-posteriormente D In qualunque posizione sia consentito dalla madre presente che deve tenerlo sempre in braccio

46 SE SI RILEVA LA COMPARSA DI SEGNI DI CIRCOLO (MO.TO.RE.) DUR ANTE LA PROCEDURA DAE OCCORRE:

A Interrompere le manovre di RCP, attendere l’analisi del DAE e se negativa rivalutare � B Interrompere le manovre di RCP, rivalutare C, se positivo rivalutare B, se positivo rivalutare A

C Continuare le manovre di RCP fino all’avvio della nuova analisi perché il circolo non è comunque efficace appena ristabilito

D Chiedere conferma a chi sta alla testa e quindi rivalutare, altrimenti proseguire RCP

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47 L’OPERATORE DAE COME MANTIENE LA SICUREZZA DELLA SCENA ?

A Enuncia ad alta voce la filastrocca “io sono via, voi siete via, tutti sono via” facendo guardare al collega soccorritore che nessuno si avvicini alla scena mentre guarda il tasto di scarica per premerlo al momento giusto

� B Enuncia ad alta voce la filastrocca “io sono via, voi siete via, tutti sono via” facendo attenzione ad allontanare l’ossigeno e dando uno sguardo tutto intorno al paziente subito prima di premere il tasto shock

C Enuncia ad alta voce la filastrocca “io sono via, voi siete via, tutti sono via” facendo attenzione che sia alla giusta distanza dai cavi e incarica il collega di mantenere distanti le altre persone mentre preme il tasto di shock

D Dice a tutti ad alta voce che è pericoloso avvicinarsi perché si sta utilizzando corrente elettrica e lo ripete finchè non ha erogato lo shock

48 STATE FACENDO UN TRASFERIMENTO EXTRA -PROVINCIA IN LOMBARDIA E TROVATE UN MALORE IN STARDA, AVETE A BORDO IL DAE, COSA FATE ?

A Valutate le condizioni del paziente, iniziate le manovre di soccorso e chiamate il 118 competente riferendo di avere il DAE, ma di non poterlo utilizzare perché siete fuori dalla vostra provincia

� B Valutate le condizioni del paziente, iniziate le manovre di soccorso e chiamate il 118 competente e riferite di avere la possibilità di attivare la procedura DAE secondo i protocolli di vostra conoscenza

C Valutate le condizioni del paziente e iniziate subito RCP attendendo il mezzo inviato dal 118 locale D Chiamate il 118 e vi fate passare la vostra COEU per chiedere l’autorizzazione all’utilizzo del DAE

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CORSO REGIONALE SOCCORRITORI

Capitolo 4

Quiz: Trauma

Valutazione della scena, meccanismo di lesione, Valutazione primaria, ABCDE

Valutazione secondaria, Lesioni della colonna spinale, Lesioni delle parti molli e ossee Trauma cranico, Lesioni toraciche e addominali

Traumi nel bambino e nell’anziano, nella donna gravida e nel paziente incarcerato

1 METTERE IN ORDINE CRONOLOGICO I PASSAGGI SOTTOELENCATI IN CASO D I SOCCORSO AD UN POLITRAUMATIZZATO

8 effettuare la valutazione secondaria 6 immobilizzare il paziente con presidi adeguati 2 autoprotezione 3 comunicare con la Centrale Operativa in caso di necessità o situazioni diverse dal motivo di invio 4 immobilizzare il rachide cervicale e fare l'ABCDE primario 1 valutare la sicurezza della scena ed il meccanismo di lesione 7 rivalutare i parametri vitali 5 comunicare alla COEU le condizioni del paziente e farsi indicare l'ospedale di destinazione

2 IL PUNTO “ A” DELL'ABCD PRIMARIO C OMPRENDE: A aspettare aiuto � B rendere pervie le vie aeree mentre si mantiene immobilizzato il rachide cervicale C valutare solo se il paziente è attento D rendere solo pervie le vie aeree, il rachide cervicale si tratta nel punto C

3 QUAL’ È’ LA PRIMA COSA DA FAR E APPENA GIUNTI SUL LUOGO DI UN INCIDENTE ? A rianimare subito i pazienti più gravi B rianimare i pazienti più giovani C fermare le emorragie importanti � D valutare la scena e fare autoprotezione E mettere l'ossigeno F immobilizzare il rachide cervicale e fare ll'ABCDE primario

4 PER POLITRAUMA SI IN TENDE: � A trauma di più distretti corporei con moltiplicazione degli effetti negativi concomitanti B trauma cranico più la frattura di un arto C trauma toracico D frattura di entrambe le caviglie

5 LA PRESENZA DI ENFIS EMA SOTTOCUTANEO IN UN POLITRAUMATIZZATO , DEVE FAR SOSPETTARE CON PIÙ PROBABILITÀ:

A emotorace B rottura di aorta � C pneumotorace D gangrena gassosa E tamponamento cardiaco

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6 IN UNA FERITA SOFFIA NTE APERTA DEL TORAC E, SI DEVE: A fare una medicazione occlusiva B lasciare la ferita aperta C aspirare con aspiratore collegato ad un sondino sterile � D fare medicazione chiusa su tre lati E chiudere ed aprire la ferita in modo sincrono con il respiro

7 LO SCOPO DELLA VALUT AZIONE PRIMARIA NEL TRAUMA: A aprire le vie aeree e proteggere il rachide cervicale � B identificare e trattare rapidamente le situazioni immediatamente pericolose per la sopravvivenza C rilevare i parametri relativi a coscienza respiro e circolo D immobilizzare correttamente la vittima

8 IL TELO TERMICO (“MET ALLINA”) HA LA PROPR IETÀ’ DI A riscaldare B ritardare la comparsa di ipotensione � C rallentare la dispersione di calore D far vedere il paziente a distanza dall'elicottero

9 ESISTE UNA CORRELAZI ONE TRA OSSIGENAZIONE E VENTILAZIONE ED EVOLUZIONE DELLE LESIONI CEREBRALI IN SEGUITO A TRAUMA CRANICO?

A una corretta ossigenazione e ventilazione sono un fattore determinante solo se il paziente ha subito anche trauma toracico

B non vi è possibilità di ridurre il rischio di evoluzione di danni cerebrali in un trauma cranico C è importante fornire ossigeno solo se il paziente è cianotico � D una corretta ossigenazione e ventilazione normalmente riducono il rischio di evoluzione di un danno cerebrale

10 QUALE È’ LO SCOPO DELLA VALUT AZIONE SECONDARIA NE L PAZIENTE TRAUMATIZ ZATO? A l'identificazione di problemi secondari per quanto riguarda la sopravvivenza del paziente.

� B l'identificazione di segni e sintomi che possono contribuire alla scelta dell’ospedale adeguato da parte della COEU 118

C la prevenzione del danno secondario D la correzione delle complicanze del danno primario E l'elaborazione di un corretto piano di valutazione del paziente

11 IN CASO DI TRAUMA CR ANICO NELLA VALUTAZI ONE PRIMARIA E’ PRIOR ITARIO: � A garantire la pervietà delle vie aereee, mettere l'ossigeno B valutare il diametro delle pupille C mettere in posizione laterale di sicurezza (PLS) D tutte le precedenti E nessuna delle precedenti

12 LA PARTE AMPUTATA DI UN ARTO DEVE ESSERE: A inviata in medicina legale B lavata accuratamente e immersa in un contenitore con ghiaccio C immersa in disinfettante o soluzione fisiologica � D trasportata con il paziente avvolta in telo sterile, poi messa in sacchetto di plastica e tenuta al freddo

13 NEL CASO DI LESIONE ALLA COLONNA VERTEBR ALE IN PERSONA COSCI ENTE : A la valutazione evidenzia sempre un deficit neurologico di moto e/o di sensibilità agli arti � B la valutazione può non evidenziare alcun sintomo o segno a carico della colonna vertebrale C in tutti i casi l’infortunato riferisce almeno dolore alla schiena D se è cosciente non può avere una lesione della colonna

14 NEL CASO DI CORPO ESTRANEO (LAMA DI COLT ELLO) CONFICCATO NEL T ORACE IL COMPORTAMENTO DA TENERE È :

A rimuoverlo rapidamente per evitare l’insufficienza respiratoria B rimuoverlo con le dovute precauzioni se il paziente lamenta dolore � C non rimuoverlo e fissarlo adeguatamente D rimuoverlo rapidamente per facilitare l’espansione del parenchima polmonare e, quindi, l’ossigenazione E conficcarlo più a fondo affinché non si muova

15 I PAZIENTI ANZIANI C HE SUBISCONO UN TRAUMA: A hanno in generale una migliore sopravvivenza rispetto ai soggetti giovani � B a parità di lesioni hanno una mortalità più elevata rispetto ai soggetti giovani C hanno meno probabilità di subire lesioni gravi rispetto ai soggetti giovani D hanno meno probabilità di subire fratture rispetto ai soggetti giovani E hanno in generale una migliore prognosi rispetto ai soggetti giovani

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16 LA CONOSCENZA DELLE CIRCOSTANZE E DELLA DINAMICA DELL’EVENTO È IMPORTANTE PERCHÉ’:

A può essere richiesta dall’Assicurazione per stabilire di chi è la colpa � B permette di ipotizzare e ricercare lesioni correlate ed elaborare un indice di sospetto C stabilisce la priorità delle manovre di soccorso D è la base fondamentale del triage per scegliere i pazienti da trattare per primi

17 QUAL’È , TRA QUELLE ELENCAT E, LA MIGLIORE MODAL ITÀ DI TRASPORTO DI UNA GRAVIDA ALLA 20^ SETTIMANA TRAUMATIZZATA?

A supina ruotata leggermente sul lato destro � B supina ruotata leggermente sul lato sinistro C supina semiseduta D prona

18 IL CASCO INTEGRALE SI TOGL IE : A solo se c'e' un medico B solo se si ha in dotazione il collare cervicale C solo se si e' già messo il collare cervicale � D sempre, se e' possibile E nessuna delle precedenti

19 IN CASO DI PAZIENTE TRAUMATIZZATO CHE INDOSSA UN CASCO DI TIPO INTEGRALE, IL COLLARE CERVICALE VA POSIZIONATO

A prima di togliere il casco B durante l’estrazione del casco � C dopo l’estrazione del casco D dopo aver posizionato il paziente sulla tavola spinale

20 UN VALORE NORMALE INDICATO DAL SATURIMETRO NEL PAZIENTE CO N DUBBIO DI INTOSSICAZIONE DA MONOSSIDO DI CARBONIO (CO) È COMUNQUE IN DICE DI UNA BUONA OSSIGENAZIONE TESSUTALE ?

A si � B no C si, solo se non vi è cianosi D si, solo se al paziente e’ stato somministrato ossigeno

21 LA VALUTAZIONE NEUROLOGICA PRIMARIA NEL PAZIENTE TRAUMATIZ ZATO SI ESEGUE: A facendo alzare il paziente e vedendo come si muove B facendo camminare per valutarne l'equilibrio C facendo toccare il naso con la punta delle dita (indice-naso) � D nessuna delle precedenti risposte è corretta

22 FARE L'AVPU VUOL DIRE VALUTARE: A A= vie Aeree, V= Ventilazione, P= risposta al dolore (Pain), U= non risponde (Unresponsive) B A= vie Aeree, V= Valutare la coscienza, P= Parlare al paziente, U= dare Uno stimolo � C A= cosciente, V= reagisce allo stimolo Verbale, P= reagisce al dolore, U= non reagisce D A= Attento, V= Vocalizza, P= Parla, U= non risponde E nessuna delle precedent risposte è corretta

23 IN CASO DI FERITA AL CAPO CON FUORIUSCITA DI MATERIA CEREBRALE SI DEVE: A tamponare la ferita con garze sterili ed evitare che esca materiale cerebrale B versare disinfettante sulla ferita � C coprire delicatamente con telino sterile senza comprimere

D raccogliere il materiale uscito in telino sterile, metterlo in un sacchetto di plastica, non a contatto diretto con il

ghiaccio, e portarlo con il paziente. E nessuna delle precedent risposte è corretta

24 IN BASE AL MECCANIS MO DI LESIONE, INDICATE QUALI PAZIENTI SI PRESUME ABBIANO S UBITO UNA LESIONE DELLA COLONNA

A un muratore caduto da un'impalcatura due piani sopra il terreno B una persona trovata a galleggiare a faccia in giù in una piscina

C il passeggero sveglio di un'auto che ha urtato un albero e che presenta solo numerosi tagli ed ecchimosi sul volto prodotti dal parabrezza

� D tutti i precedenti risposte sono corrette

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25 NEL CASO DI PERSONA VITTIMA DI EVENTO TRAUMATICO CON TRAUMA CRANICO ED OTORRAGIA SINISTRA IL COMPORTAMENTO PIÙ IDONEO TRA QUELLI ELENCATO È:

A posizionarla supina con gli arti inferiori rialzati di 30 gradi per contrastare un eventuale ipotensione derivante dall’importante otorragia

B posizionarla supina e ruotare il capo sul lato sinistro per facilitare la fuoriuscita di sangue dall’orecchio

C posizionarla supina ed immobilizzare il capo con un collare cervicale senza tentare di arrestare la fuoriuscita di sangue dal canale uditivo

D posizionarla supina, immobilizzare il capo con un collare cervicale e inserire un tampone all’interno del canale uditivo per il controllo dell’emorragia

26 NEL CASO IN CUI NON FOSSE APPREZZABILE IL POLSO ARTERIOSO RADI ALE IN UN SOGGETTO PALLIDO E AGITATO, VITTIMA DI TRAUMA, SI PUÒ PENSARE CHE:

� A la sua pressione arteriosa sistolica sia inferiore a 80 mmHg B sia estremamente spaventato C sia da rianimare per evitare un completo arresto cardiaco D sia necessario eseguire la valutazione senza guanti

27 QUALI TRA I PARAMETRI SOTTO ELENCATI NON FA PARTE DELLA SCALA A PUNTEGGIO DI GLASGOW ?

� A frequenza cardiaca B apertura degli occhi C risposta al dolore D risposta alla chiamata

28 IN QUALI CASI IN UN PAZIENTE CHE HA RIPORTATO UN TRAUMA CRANICO IN SEGUITO AD INCIDENTE D’AUTO NON È INDICATA L’APPLICAZIONE DI COLLARE CERVICALE?

A quando è cosciente e risponde perfettamente a tutte le domande B quando non lamenta dolore al collo C quando è cosciente, cammina e riferisce di star bene � D nessuno dei precedenti

29 NEL CASO DI LESIONE ALLA COLONNA VERTEBRALE IN PERSONA COSCIENTE : A vi è sempre un deficit neurologico di moto e/o di sensibilità agli arti � B potrebbe anche non essere riferito dall’infortunato alcun sintomo o segno C in tutti i casi l’infortunato riferisce dolore alla schiena D nessuna delle precedenti

30 QUAL’E’ LA CAUSA PIÙ FREQUENTE DI SHOCK IN UNA PERSONA VITTI MA DI TRAUMA ? A un grande spavento B un trauma cranico � C una emorragia D una lesione al midollo spinale

31 ESISTONO CONTROINDICAZIONI ALLA SOMMINISTRAZIONE DI OSSIGENO IN MASCHERA CON RESERVOIR AD UN PAZIENTE COSCIENTE E NON CIANOTICO, VITTIMA DI EVENTO TRAUMATICO?

� A no, nessuna a flussi di 12 lt/minuto B no, ma solo se somministrato a bassi flussi (max 6 lt/minuto) C si, se è presente ipertensione arteriosa D si, se è presente trauma cranico

32 NEL CASO DI PERSONA VITTIMA DI EVENTO TRAUMATICO, NON COSCIEN TE ED IN POSIZIONE SUPINA, LA PRIMA MANOVRA DA EFFETTUARE E’:

A controllo polso radiale per valutare se è in arresto cardiaco B applicazione di collare cervicale � C stabilizzazione manuale della colonna , apertura e controllo delle vie aeree D controllo del diametro delle pupille

33 QUALE COLLARE CERVICALE TRA QUELLI SOTTO ELENCATI È IN GRADO DI IMMOBILIZZARE MEGLIO UNA COLONNA CERVICALE?

� A modello rigido B modello morbido anatomicamente conformato C non ci sono differenze significative D tutte le precedenti

34 LA PRIMA MANOVRA DA EFFETTUARE NEL CASO DI UNA EMORRAGIA ESTER NA AD UN ARTO E’: � A applicare un’azione di compressione sul punto di sanguinamento B applicare un laccio a monte del punto di sanguinamento C comprimere selettivamente l’arteria a monte del punto di sanguinamento D posizionare l’infortunato supino con gli arti inferiori sollevati di 60 gradi E cercare di clampare con una pinza i vasi che sanguinano

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35 LA SCALA DI GLASGOW (GCS) SERVE PER: � A dare una valutazione del livello di coscienza B dare una valutazione dei parametri vitali (compreso respiro e circolo) C dare una valutazione della gravità di uno stato di shock D dare una valutazione dello stato generale del paziente

36 LA MANOVRA DI APERTURA DELLE VIE AEREE NEL PAZIENTE NON COSCIENTE VITTIMA DI EVENTO TRAUMATICO VIENE EFFETTUATA:

A mediante iperestensione del capo e sollevamento della mandibola � B mediante sublussazione della mandibola evitando l’iperestensione del capo C con la posizione laterale di sicurezza D con l’aspirazione e lo svuotamento del cavo orale

37 NEL PRIMO SOCCORSO NEL CASO DI USTIONE DA CONTATTO CON SOSTA NZA CHIMICA (polvere): � A rimuovere prima la sostanza asciutta e lavare con abbondante quantità di acqua B pulire con fisiologica sterile in minima quantità C non lavare assolutamente per non peggiorare l’ustione D coprire con telino termico per evitare la dispersione

38 NEL CASO DI FERITA APERTA ALL’ADDOME CON EVISCERAZIONE, IL CO MPORTAMENTO PIÙ OPPORTUNO È:

� A non tentare di riposizionare i visceri e coprire con una telo sterile B tentare di riposizionare i visceri all’interno della cavità addominale e coprire con una medicazione sterile C comprimere l’addome in corrispondenza dei visceri per ridurre il sanguinamento D non far tossire il paziente

39 IN UN PAZIENTE USTIONATO SOSPETTARE UNA LESIONE DA INALAZIONE IN PRESENZA DI: A ustioni da corrente elettrica agli arti � B voce rauca C si riscontra presenza di benzina sulla scena dell’evento D se la frequenza respiratoria è elevata

40 4 LA PRIMA CAUSA DI ARRESTO RESPIRATORIO IN UN PAZIENTE TRAUM ATIZZATO NON COSCIENTE È':

A l’arresto cardiaco � B la caduta della lingua C lo stato di shock D il trauma toracico

41 IN UN SOGGETTO TRAUMATIZZATO, LA CANNULA ORO - FARINGEA PUÒ ESSERE UTILIZZATA SE: A è presente una ostruzione delle vie aeree profonde da corpo estraneo solido B sono presenti segni o sintomi di importante emorragia alle prime vie aeree � C il paziente è incosciente D è presente un trauma facciale

42 IN UN PAZIENTE IN STATO DI SHOCK POSSONO VERIFICARSI I SEGUENTI SEG NI E SINTOMI: A alterazione della coscienza B alterazione del respiro C alterazione dei segni di circolo � D Tutti I sintomi presenti nelle precedenti risposte

43

SOCCORRETE UNA DONNA INVESTITA DA AUTO. LA PAZIENTE SI PRESENT A COSCIENTE E ORIENTATA, IN POSIZIONE PRONA CON UN’EVIDENTE FRATTURA DI GA MBA. DOPO AVER IMMOBILIZZATO IL RACHIDE CERVICALE QUALE E’ LA PRIMA COSA DA FARE TRA QUELLE ELENCATE DI SEGUITO?

A posizionare il collare cervicale B somministrare ossigeno � C effettuare la manovra di pronosupinazione D immobilizzare l’arto fratturato

44 IN QUALE DEI CA SI ELENCATI È CORRETTO TRASPORTARE UN INFORTUNATO PRONO SU MATERASSINO A DEPRESSIONE O TAVOLA SPINALE ?

A quando non è cosciente B quando vomita sangue C quando viene già trovato prono sulla strada � D nessuna delle precedenti è corretta

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45 IL MATERASSO A DEPRESSIONE: A e’ un sistema di immobilizzazione della colonna in toto B necessità di tempi lunghi di posizionamento C Per il corretto utilizzo richiede il posizionamento del collare cervicale � D tutte le precedent risposte sono corrette

46

QUAL’E’ LA POSIZIONE PIU’ IDONEA DA FAR ASSUMERE AD UN INFO RTUNATO NON COSCIENTE CON SOSPETTO TRAUMA ADDOMINALE DURANTE IL TRASPORTO IN OSPEDA LE CON AMBULANZA?

A laterale di sicurezza B semiseduta � C supina D prona

47

IN UN SOGGETTO ADULTO TRAUMATIZZATO CON TRAUMA CRANIC O IN COMA UNA IPOTENSIONE ARTERIOSA È NORMALMENTE ESPRESSIONE DI:

A estrema gravità del trauma cranico � B shock emorragico C shock emotivo D dinamica maggiore

48 IL COLLARE CERVICALE PUÒ ESSERE CONTROINDICATO IN CASO DI:

A paziente cosciente, senza deficit neurologici agli arti � B difficoltà ad ottenere la posizione neutra per dolore o contrattura muscolare C non ci sono controindicazioni D difficoltà respiratoria

49 UN PAZIENTE DI 40 ANNI HA U NA SOSPETTA FRATTURA DI TIBIA -PERONE. COSA IMMOBILIZZATE ? A solo la zona con sospetta frattura B frattura e ginocchio � C caviglia, frattura e ginocchio D bacino, femore,ginocchio frattura e caviglia

50 E’ CONSIGLIATO L’UTILIZZO DEL COLLARE NEL BAMBINO DI 10 ANNI TRAUMATIZZATO?

A no se muove correttamente i 4 arti e non lamenta dolori al collo � B si sempre C solo se incosciente e in caso di grave sospetto di lesione midollare D no se si oppone piangendo

51

QUALE TRA I SEGNI ELENCATI SI MANIFESTA PIÙ PRECOCEMENTE IN CASO D I SHOCK EMORRAGICO:

� A tachicardia B ipotensione C tachipnea D nessuno dei precedenti

52 IL PULSOSSIMETRO (O SATURIMETRO) FORNISCE INDICAZIONI SU: A la pressione parziale di ossigeno nel sangue periferico � B la percentuale di emoglobina legata all’ossigeno nel sangue periferico C la pressione parziale di ossigeno nel sangue venoso D Il rapporto fra ossigenazione e frequenza cardiaca

53 DURANTE LA VALUTAZIONE PRIMARIA DI UN TRAUMATIZZATO, I L RACHIDE CERVICALE DEVE ESSERE IMMOBILIZZATO:

� A prima d'iniziare qualunque altra manovra B quando si inizia la somministrazione di ossigeno C dopo aver reso pervie le vie aeree, ma prima di valutare la ventilazione D dopo avere verificato lo stato di coscienza, ma prima di aprire le vie aeree.

54 QUALE DELLE SEGUENTI AFFERMAZIONI È’ VERA CIR CA LA STABILIZZAZION E MANUALE DEL RACHIDE CERVICALE:

A non è necessaria se è stato messo un collare cervicale B può essere rimossa dopo che è stato messo un collare cervicale C può essere rimossa quando l’infortunato è supino sulla barella

� D deve essere mantenuta sino a quando il capo non è stato fissato ad una tavola spinale o ad altro presisio di immobilizzazion edefinitiva

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55 IL COLLARE CERVICALE NON DEVE ESSERE APPLICATO SE: A si è ottenuta una stabilizzazione manuale � B il capo non può essere allineato in posizione neutra C il capo può essere mantenuto immobile dall'infortunato D l'infortunato è stato immobilizzato con l'estricatore.

56 PER QUALI MOTIVI È’ NECESSARIO IMMOBILIZ ZARE UN ARTO FRATTU RATO? A ridurre le perdite di sangue B ridurre la possibilità di lesioni alle strutture vicine C ridurre il dolore � D tutti i precedent risposte sono corrette

57 INCIDENTE STRADALE, PAZIENTE ALL’INTERNO DELL’AUTO, NON INCARCERATO, IN ARRESTO CARDIACO: E’ GIUSTIFICATA L’ESTRICAZIONE RAPIDA?

� A si B no C solo dopo aver posizionato il collare cervicale D solo dopo aver contattato la Centrale Operativa

58

IL SIGNOR BIANCHI, ALLA GUIDA DI UN'AUT O DECAPPOTTABILE, H A URTATO UN PALO DELLA LUCE A 60KM/ORA; NON INDOSSANDO LA CINTURA DI SICUREZZA È STATO PROIETTATO FUORI DALL'AUTOVEICOLO A CAUSA DELL'IMPATTO. LO TROVATE SUPINO, INCOSCIENTE A LATO DELLA STRADA. QUALE DEI SEGUENTI METODI UTILIZZERESTE PER MANTENERE LA PERVIETÀ DELL E VIE AEREE ?

A iperestensione del capo B tripla manovra di pervietà delle vie aeree � C posizione neutra del capo e sollevamento della mandibola D posizione laterale di sicurezza

59 QUAL' È' LA FRATTURA CHE SI ACCOMPAGNA AL LA MAGGI ORE PERDITA DI SANGUE TRA QUELLE ELENCATE ?

� A frattura della pelvi B frattura di femore C frattura di tibia e fibula D frattura di arto superiore

60 PER UNA CORRETTA VAL UTAZIONE DELL'USTION E, QUALI DEI SEGUENTI FATTORI SONO DA CONSIDERARE:

A la fonte dell’ustione B il grado di ustione C la regione del corpo lesa D l'estensione dell'ustione � E tutti i fattori elencati

61 IL MEZZO PIÙ’ EFFICACE PER CONTROLLARE UNA EMORRAGIA ESTER NA È': A sollevare la parte interessata B applicare il laccio emostatico � C applicare una compressione diretta D comprimere l'arteria a monte

62 SE DOPO L'APPLICAZIO NE DI UNA MEDICAZIONE STERILE SU UNA FERITA ALLA COSCIA VI ACCORGETE CHE IL SANGUINAMENTO CONTINUA POTETE:

A applicare il tourniquet B rimuovere la precedente medicazione ed applicarne una nuova � C aggiungere nuove garze senza togliere le precedenti comprimendo con la mano. D comprimere l'arteria femorale per controllare il sanguinamento

63 QUALE DELLE SEGUENTI MANOVRE È' PRIORITAR IA NEL PRIMO SOCCORSO DI UN TRAUMATIZZATO INCOSCIENTE?

A controllo di un modesto sanguinamento � B medicazione su tre lati di una ferita aperta del torace C raccolta di informazioni sull'accaduto D immobilizzazione di eventuali fratture

64 LO SHOCK COMPORTA UN 'INADEGUATA PERFUSIO NE DI: A arterie B capillari C polmoni � D tessuti e organi

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65 NEL CASO DI UN PAZIE NTE CADUTO IN UNA CISTERNA CHE POTREBBE CONTENERE GAS TOSSICO SI DEVE:

A scendere immediatamente per estrarlo � B aspettare i Vigili del Fuoco C mettere l’autorespiratore, assicurasi con una corda e calarsi con l’aiuto di altri colleghi muniti di autorespiratore D nessuno dei precedenti

66 FARE L'ABCDE PRIMARIO SIGNIFICA VALUTARE E TRATTARE:

� A A= vie Aeree, B= respiro, C= Circolo, D= Disabilita' neurologica, E= esposizione e rapida valutazione testa-piedi

B A= vie Aeree, B= respiro, C= rachide Cervicale, D= Disabilita' neurologica, E= esposizione e rapida valutazione test-piedi

C A= paziente Attento, B= respiro, C= Circolo, D= Deviazione sguardo, E= esposizione e rapida valutazione testa-piedi

D A= vie Aeree, B= valutare cervello ( coscienza, Brain ), C= Circolo, D= Debolezza da un lato del corpo, E= esposizione e rapida valutazione testapiedi

67 UN OGGETTO PENETRANTE DEVE ESSERE: A estratto immediatamente B estratto con cautela stando pronti a tamponare la ferita � C lasciato dove è fissandolo perché non si muova D lasciarlo dov’è

68 IN CASO DI FRATTURA NON ESPOSTA DI UN ARTO SI DEVE: � A immobilizzare l'arto con steccobenda B raddrizzare l'arto anche forzandolo e steccarlo C ripristinare la posizione anatomica trazionando l’arto D caricarlo cosi' com'è sulla barella a cucchiaio

69 LA RIMOZIONE DEL CASCO: A deve essere preceduta dal posizionamento del collare cervicale � B Viene effettuata sempre da due soccorritori addestrati e con paziente supino C e’ da evitare se si notano emorragie delle vie aeree per il sospetto di una frattura cranica D e’ necessaria solo se il paziente non respira o vomita

70 NEL CASO DI UNA FERI TA AL COLLO MOLTO SA NGUINANTE CON SOSPETTA LESIONE DELL’ARTERIA CAROTIDEA, UN SOCCORRITORE DEVE:

A non fare nulla e portarlo rapidamente in ospedale � B comprimere con delle garze la ferita

C mettere subito il collare cervicale D nessuna delle precedenti

71 IL MODO MIGLIORE PER RIDURRE I RISCHI DI LESIONI AL RACHIDE CERVICALE E': � A posizionare un collare rigido e mantenere manualmente il capo in posizione neutra

B posizionare un collare morbido C iperestendere la testa per rendere pervie le vie aeree D lasciare il paziente come si trova

72 IN UN PAZIENTE TRAUMATIZZATO INCOSCIENTE CHE VOMITA DURANTE IL TRASP ORTO SI DEVE: A aspettare che finisca e poi aspirare in bocca � B metterlo in posizione laterale (mantenendo l’immobilizzazione) ed aspirare il cavo orale C mantenere l’ossigeno D nessuna delle precedent è corretta

73 IN UN PAZIENTE TRAUMATIZZATO COSCIENTE SENZA POLSO PERIFERICO SI DEVE: A effettuare subito un massaggio cardiaco � B sospettare ad uno stato di shock e controllare il polso carotideo C mettere ossigeno a 2 lt/min

D metterlo semiseduto e tranquillizzarlo

74 IN UN PAZIENTE CON UNA ABBONDANTE PERDITA DI SANGUE DA UNA FERITA AD UN ARTO , SI DEVE:

A non fare nulla, attendere l’automedica B mettere del ghiaccio sulla ferita � C comprimere direttamente la ferita D nessuna delle precedenti

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75 UNA SOSPETTA FRATTUR A SEMPLICE E COMPOSTA DI GAMBA DEVE ESSE RE IMMOBILIZZATA:

A come prima cosa appena arrivati sul posto � B dopo aver fatto l’ABCDE primario, prima di mobilizzare il paziente C senza precauzioni poichè non e’ esposta D solo in ambulanza

76 IN CASO DI USTIONE DA FONTE DI CALORE LA MANOVRA PIU’ IM PORTANTE DA ESEGUIRE E’: A applicare una pomata rinfrescante e antibiotica � B raffreddare la zona colpita con acqua pulita e fredda C rompere le flittene e asportare la pelle necrotica

77 LA PERSONA USTIONATA : A non si deve coprire perché possa disperdere il calore accumulato B è da fasciare con un bendaggio compressivo per evitare emorragie

� C è a rischio di ipotermia e quindi è necessario coprirla con teli sterili asciutti dopo aver raffreddato la zona ustionata

78 IN CASO DI USTIONI È’ IMPORTANTE RILEVAR E E RIFERIRE ALLA CE NTRALE OPERATIVA: A la fonte dell’ustione B le regioni del corpo che sono state colpite C l’entità della zona lesa D l’età del paziente � E tutte le precedenti risposte sono corrette

79 TRA I SEGUENTI FATTORI DI RISCHIO PER UNA PERSONA USTIONATA UNO SOLO NON È ’ INDICE DI GRAVITÀ:

A segni di inalazione di fumo B ustione al volto e al collo C estensione dell’ustione superiore al 20% D paziente con traumi associati � E estensione dell’ustione inferiore al 5%

80 IN CASO DI USTIONE DA CALCE SEC CA: A sciacquare la zona con acqua � B rimuovere la sostanza dalla pelle e dagli abiti spazzolando C non rimuovere la sostanza ma avvolgere la zona colpita con teli sterili

81 IN UN PAZIENTE CON USTIONE AGLI OCCHI CA USATA DA SOSTANZE CHIMIC HE E’ NECESSARIO: A detergere abbondantemente con acqua tenendo bene aperte le palpebre B coprire entrambi gli occhi con tamponi inumiditi C continuare il lavaggio se il paziente lamenta sensazioni di bruciore o di irritazione � D tutti le precedent risposte sono corrette

82 NEL SOCCORSO AD UN PAZIENTE COLPITO DA U NA SCARICA ELETTRICA : � A si deve verificare che la scena sia sicura e non ci siano contatti elettrici B si puo’ valutare immediatamente il paziente perché i guanti servono da isolante C si rianima il paziente con materiali che non conducono elettricità, cannule, pallone autoespansibile D Non si somministra o2 per motivi di sicurezza

83 NELLA VALUTAZIONE PR IMARIA DI UN PAZIENT E VITTIMA DI UNA FOLGORAZIONE QUA LE DI QUESTI SEGNI PUO’ NON ESSERE IMMEDIATAMENTE PRESENTE:

A ustioni nel punto di entrata e di uscita dell’energia elettrica � B ipotermia C battito cardiaco irregolare o arresto cardiaco D difficoltà o arresto respiratorio (la lingua può gonfiarsi) E fratture ossee

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LINEE GUIDA

Capitolo 5

Quiz: Emergenze mediche

Insufficienza respiratoria e cerebrale, dolore toracico Crisi convulsive, reazione anafilattica, diabete mellito

Dolore addominale, intossicazioni Punture di insetti, morsi di rettili o animali marini

1 PAZIENTE DISPNOICO È’ UN PAZIENTE CHE: A non ha alcun interesse per quello che succede intorno a lui B ha difficoltà a digerire � C fa fatica a respirare D è affetto da una malattia respiratoria cronica

2 PAZIENTE MOLTO SOFFERENTE PER DOLORE TORACICO: A rivalutare costantemente ABC in quanto e’ una patologia evolutiva B somministrare o2 C trasportare nella posizione più idonea tenendo presente la possibile evoluzione � D tutte le precedent I risposte non sono corrette

3 LA CURA DI UN PAZIEN TE SVEGLIO, POCO CONTATTABILE E ROSEO IN CLUDE: � A la somministrazione di ossigeno B il posizionamento in posizione laterale di sicurezza C la necessità di parlare a voce molto alta D la somministrazione di zucchero

4 NEL CORSO DI UN INTERVENTO PER URGENZA MEDICA LE NOTIZIE PRINCIPALI DA TRASMETTERE ALLA COEU 118 SONO :

A il nominativo del paziente B l’età del paziente � C le condizioni di coscienza, respiro e circolo D il nome della struttura presso la quale è stato in passato curato il paziente

5 CON QUALE DEI SEGUENTI QUADRI RESPIRATORI SI PUO’ PRESENTARE IN UNA REAZIONE ALLERGICA?

A bronchite B edema polmonare acuto � C asma D enfisema

6 SIETE INVIATI PER MALORE NELL’ABITAZIONE DI UN PAZIENTE CHE DALLA DOCUMENTAZIONE MEDICA RISULTA ESSERE DIABETICO IN TERAPIA CON INSULINA:

A somministrate glucosio istantaneo B ponete una zolletta di zucchero sotto la lingua � C trasmettete le condizioni alla COEU 118 e seguite le indicazioni fornitevi D somministrate piccoli sorsi di succo di frutta

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7 STATE TRASPORTANDO U NA DONNA NON COSCIENTE PER ABUSO DI BEVA NDE ALCOLICHE. IN CASO DI VOMITO:

A fate in modo che i piedi siano più alti della testa B somministrate bassi flussi di ossigeno � C posizionate la paziente sul fianco D usate un piccolo catetere per aspirare le vie aeree

8 PER PREVENIRE LA TRASMISSIONE DELLE M ALATTIE INFETTIVE E’ NECESSARIO? A sottoporsi annualmente ad un’ accurata visita medica B mantenere aggiornato il calendario delle vaccinazioni C utilizzare spesso farmaci antibiotici � D lavarsi le mani prima e subito dopo ciascun contatto con pazienti

9 QUALI DELLE SEGUENTI CONDIZIONI RICHIEDE SICURAMENTE L’IMPIEG O DI MASCHERINA PROTETTIVA ?

A diarrea B ferita con drenaggio C ittero � D manifestazioni cutanee associate a febbre

10 LAVORANDO IN SU PPORTO AD UN MEZZO DI SOCCORSO AVANZATO (MSA) VI SIETE ACCIDENTALMENTE PUNTI CON UN AGO. E’ OPPORTUNO:

A immergere la parte ferita in soluzione a base di candeggina � B notificare l’accaduto al PS che riceve il paziente C ignorare l’episodio D disinfettare la ferita con un prodotto germicida

11 UN PAZIENTE EPILETTICO NOTO HA AVUTO UN MALORE SULLE SCALE D I CASA. AL VOSTRO AR RIVO LO TROVATE SOPOROSO, IN POSIZIONE PRONA SUL PIANEROTTOLO, CO ME LO TRASPORTATE:

A utilizzate il telo per il trasporto � B posizionate il collare cervicale e utilizzate la tavola spinale C lo fate camminare fino al lettino D l’utilizzo del telo o della tavola spinale è indifferente

12 UN PZ CARDIOPATICO L AMENTA SENSO DI PROFONDO MALESSERE, LIEV E DISPNEA E MAL DI STOMACO:

A lo tranquillizzate, è una semplice congestione � B lo considerate come possibile presentazione della malattia cardiaca C consigliate visita medica domiciliare D non può essere nulla di importante

13 LA RILEVA ZIONE DEI PARAMETRI VITALI E LA LETTURA DELLA DOCUMENTAZIONE SANITARIA È’ UTILE:

� A per comunicare dati corretti alla COEU 118 B per poter fare diagnosi e comunicarla alla COEU 118 C per cultura sanitaria personale D solo se il soccorso ha caratteristiche di estrema urgenza

14 UN PAZIENTE DI 18 ANNI AL VOSTRO ARRIVO IN ABITAZIONE HA UNA CRISI CONVULSIVA IN ATTO A cercate di trattenerlo per forzare l’apertura delle vie aeree e somministrare ossigeno � B lo proteggete da possibili traumi senza trattenerlo, attendete la fine della crisi e iniziate con l’ABC C posizionate subito un collare per proteggere il rachide cervicale D non fate nulla

15 UN PAZIENTE CON FORTI DOLORI ADDOMINALI DURANTE IL TRASPO RTO: A deve essere posizionato supino B deve essere posizionato seduto � C può assumere una posizione in cui sente minor dolore (antalgica) D deve essere messo in posizione laterale d sicurezza

16 UNA PAZIENTE VIENE RINVENUTA INCOSCIENTE , RESPIRA E HA POLSO. VICINO ALLA PAZIENTE TROVATE 2 SCATOLE VUOTE DI TRANQUILLANTI:

A cercate di provocare vomito � B recuperate le scatole vuote e le portate in Pronto Soccorso C le buttate perché inutili D non è sicuramente la causa del malore

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17 QUALI DEI SEGUENTI SEGNI E SINTOMI POSSONO ESSERE PRESENTI IN UN PAZIENTE COLPITO DA ICTUS?

A alterazione del respiro B perdita controllo degli sfinteri C alterazione della motilità’ e sensibilità di un distretto corporeo � D tutti i precedenti

18 QUALI CARATTERISRSTICHE SONO TIPICHE DI UN PAZINETE IN CRISI IPOGLICEMICA ? A glicemia inferiore a 70 B alterazione dello stato di coscienza C sudorazione � D tutti i precedenti

19 QUALI SONO I PRINCIPALI SEGNI DI SHOCK ? � A tachicardia – ipotensione – tachipnea -pallore B tachicardia – ipertensione –tachipnea - pallore C tachicardia – ipotensione – bradipnea - sudorazione D bradicardia – ipotensione – pallore - sudorazione

20 UNA DIFFICOLTA’ RESPIRATORIA E’ CONSIDERATA GRAVE QUANDO: A è presente cianosi B la frequenza respiratoria è minore di 10 o maggiore di 30 atti respiratori per minuto C il valore della saturimetria è minore di 90% � D tutte le precedenti risposte sono corrette

21 IL DOLORE TORACICO DI ORIGINE CARDIACA: A inizia sempre in concomitanza con uno sforzo intenso � B è caratterizzato da dolore retrosternale sordo descritto come pressione, stringimento/costrizione C si associa sempre a sudorazione e pallore D compare solo in soggetti maschi fra i 40 e i 70 anni

22 UNA CRISI CONVULSIVA PUO’ ESSERE CAUSATA DA: A epilessia e malattie del sistema nervoso centrale B trauma cranico C ipoglicemia � D tutte le precedent risposte sono corrette

23 QUANDO UN PAZIENTE PRESENTA DOLORE ADDOMINALE INTENSO E’ IMPOR TANTE: A favorire il vomito B evitare la somministrazione di ossigeno � C favorire la posizione che provoca meno dolore (antalgica) D Informare il paziente circa la possibilità di intervento chirurgico

24 IL DIABETE E’: A malattia cronica secondaria ad ipertensione arteriosa non trattata � B malattia cronica caratterizzata da alterazioni del metabolismo glucidico C malattia secondaria ad insufficienza renale cronica D malattia cronica caratterizzata da sudorazione profusa e diuresi abbondante

25 IN CASO DI SOSPETTA REAZIONE ALLERGICA QUALE DELLE SEGUENTI RE AZIONI CUTANEE E’ UN SEGNALE DI ALLARME?

A prurito e gonfiore circoscritti B calore e rossore diffuso della cute � C orticaria generalizzata D formicolio delle estremità

26 IN CASO DI ABUSO DI FARMACI ANTIDEPRESSIVI A SCOPO AUTOLESIVO : A verificate le informazioni sull’accaduto e preparate subito il paziente al trasporto,è una situazione evolutiva � B valutate un paziente secondo lo schema ABCDE , con particolare attenzione all’anamnesi C valutate la coscienza per accertare l’effettiva assunzione del farmaco D controllate tramite COEU quale è l’ospedale di competenza psichiatrica , è un TS

27 UN PAZIENTE DI 28 ANNI HA APPENA AVUTO UNA CRISI CONVULSIVA E NON RISPONDE, PER PRIMA COSA:

� A mantenete la pervietà delle vie aeree, posizionate cannula e ossigeno B posizionate il paziente sulla tavola spinale per contenerlo in previsione di un’altra crisi C posizionate collare e ossigeno D posizionate il paziente in posizione laterale di sicurezza

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UN PAZIENTE CARDIOPATICO E DIABETICO LAMENTA DOLOR E ALL’ ARTO INFERIORE SINISTRO CHE APPARE PALLIDO E FREDDO ; PA, FC E FR SONO NORMALI:

A accertate l’assenza di trauma all’arto B frizionate energicamente il polpaccio � C considerate un problema vascolare arterioso D sollevate l’arto in posizione declive

29 UN PAZIENTE ANZIANO E CARDIOPATICO RESPIRA CON FATICA E C ON RUMORI GORGOGLIANTI: A lo invitate a tossire per espettorare e somministrate ossigeno � B lo invitate a mantenere la posizione semi-seduta e somministrate ossigeno C lo obbligate a mantenere la posizione supina e somministrate ossigeno D gli lasciate a mantenere la posizione che preferisce

30 UN UOMO SANO DI 46 ANNI HA LAMENTATO DOLORE TORACICO O PPRESSIVO AL CENTRO DEL TORACE, ORA SCOMPARO; PA, FC E FR SONO NORMALI:

� A contattate la COEU per ricevere indicazioni B lo obbligate a seguirvi in ambulanza C lo posizionate sulla tavola spinale D suggerite un controllo in giornata presso il medico di base

31 SECONDO LA SCALA AVPU UN PAZIENT E È’ A (ALERT ) SE: � A risponde a tono alle domande e capisce quello che state dicendo B è soporoso ma risponde alle domande C si lamenta dopo uno stimolo D non risponde agli stimoli

32 UN PAZIENTE DISPNOICO: A non riesce a dire frasi lunghe senza interrompersi B ha una frequenza respiratoria è elevata C mantiene obbligatoriamente la posizione seduta � D tutte le precedenti risposte sono corrette

33 SINTOMI E SEGNI DI IPOGLICEMIA SONO: A glicemia <70 mg/dl B alterazione della coscienza C sudorazione � D tutte le precedenti risposte sono corrette

34 LA PRIMA COSA DA FARE CON SOSPETTO DI INTOSSICAZIONE È’: A rilevare le modalità di intossicazione B riconoscere gli scenari tipici di intossicazione (stufe, camini, caldaie...) C comunicare le osservazioni alla COEU � D valutare la sicurezza della scena prima di intervenire

35 VI TROVATE ALLA PRESENZA DI UN PAZIENTE CON DISTURBI DEL LINGU AGGIO: A sospettate un attacco ischemico cerebrale B sospettate una grave malattia neurologica � C chiedete ai parenti se quella riscontrata è una condizione abituale per il paziente D nessuna delle precedenti

36 VI TROVATE ALLA PRESENZA DI UN PAZIENTE VALUTATO “ U” SECONDO LA SCALA AVPU CON PA, FC E FR NORMALI:

A mettete il pz in posizione semiseduta � B posizionate la cannula orofaringea C caricate il pz e vi portate in codice rosso al più vicino PS D nessuna delle precedenti

37 VI TROVATE ALLA PRE SENZA DI UN UOMO DI 60 ANNI AGITATO, CON FORTI DOLOR I ADDOMINALI, PALLIDO, SUDATO:

A sospettate una colica addominale e vi portate in codice verde in PS B chiedete se è già stato operato di appendicite � C rilevate i parametri vitali, il dolore (da 1 a 10), eseguite l’AMPIA, comunicate i dati alla COEU D sospettate un infarto miocardico e allertate la COEU

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38 LA SINCOPE E’ UN DISTURBO IMPROVVISO CARATTERIZZATO DA : A caduta a terra B alterazione dello stato di coscienza C alterazioni di FC e PA � D tutti i precedenti

39 CON IL TERMINE PALPITAZIONI SI INTENDE : A rapida apertura e chiusura delle palpebre � B fastidiosa percezione del proprio battito cardiaco C tremito regolare e fine delle mani D fastidiosa sensazione di svenimento

40 LA SOMMINISTRAZIONE DI OSSIGENO 10 -12l/min NEIL PAZIENTE CARDIOPATICO : A va sospesa al raggiungimento del 100% di saturazione � B va mantenuta sempre indipendentemente dal valore di saturazione C va ridotta al raggiungimento del 100% di saturazione D va effettuata solo se il paziente ha difficoltà respiratoria

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Capitolo 6

Quiz: Emergenze ostetrico-ginecologiche

Il parto normale, anormale, gemellare e prematuro

Trattamento del nascituro e della madre Trattamento del parto prematuro

Equipaggiamento

1 METTERE IN RELAZIONE CON UNA LINEA I SEGU ENTI TERMINI CON LE PARTI ANATOMICHE DEL DISEGNO:

6 Placenta 5 parete uterina 4 feto 3 cordone ombelicale 2 collo dell’utero 1 vagina

2 ASSOCIARE I SEGUENTI SEGNI E SINTOMI DEL TRAVAGLIO FISIOLOGIC O CON LA FASE CORRISPONDENTE COLLEGANDOLI CON UNA LINEA:

C contrazioni di 15 secondi ogni 10 minuti (A) secondamento B bisogno irrefrenabile di spingere (B) espulsivo B rigonfiamento all’apertura vaginale durante le contrazioni (C) dilatante A fuoriuscita di placenta e annessi fetali

3 QUALI SONO I TRE CRITERI LA CUI COMPRESENZA INDUCE AD ASSIST ERE IL PARTO DOVE CI TROVIAMO

A presentazione anomala del feto, prolasso del cordone ombelicale

� B desiderio irrefrenabile di spingere ( la partoriente desidera andare in bagno) contrazioni frequenti e regolari ( meno di due minuti) rigonfiamento all’apertura vaginale durante le contrazioni

C contrazioni frequenti e regolari ( meno di due minuti) presentazione anomala del feto, rigonfiamento all’apertura vaginale durante le contrazioni

D tutte le precedenti

4 LA PRIMA MANOVRA DA ESEGUIRE DURANTE L’A SSISTENZA AL NEONATO È’: A pinzare il cordone ombelicale e tagliarlo � B liberare le vie aeree pulendo la bocca e il naso C attaccare il neonato al seno D Lavare il neonato

5 LA FREQUENZA CARDIAC A DI UN NEONATO SANO A TERMINE E’: � A superiore a 120 battiti\minuto B tra 80 e 100 battiti\ minuto C inferiore a 80 battiti\ minuto D Tra 100 e 120 battiti\minuto

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6 NEL NEONATO, IL PIANTO VIGOROSO È’ SEGNO DI: A sofferenza cronica durante la gravidanza B dolore dovuto al passaggio nel canale vaginale � C buona reattività e capacità respiratoria

7 LA QUANTITÀ DI SANGU E CHE SI PERDE NORMALMENTE DURANTE IL PA RTO È’: A 50 cc B come una mestruazione abbondante � C da 250 a 400 cc D più di 1000 cc

8 I PARAMETRI PER LA V ALUTAZIONE DEL NEONA TO SONO: A colorito del liquido amniotico, reazione pupillare, riflesso di suzione, pianto � B colorito cutaneo, tono muscolare, respiro, frequenza cardiaca, reattività C pulsazioni del cordone ombelicale, colorito ungueale, temperatura, tumefazione da parto

9 NELLA RIANIMAZIONE N EONATALE IL RAPPORTO COMPRESSIONE - VENTILAZIONE È’: A 15 : 2 B 5 : 2 C 5 : 1 � D 3 : 1

10 SE UN NEONATO NON RESPIRA ED HA UNA FREQ UENZA CARDIACA DI 90 B/M SI DEVE: A mantenere esclusivamente le vie aeree pervie B massaggiare alla frequenza di 50 compressioni /minuto � C ventilare alla frequenza di 30 insufflazioni al minuto ricontrollando ogni 30” se la frequenza cardiaca migliora D eseguire sequenza RCP 5:2

11 QUALI SONO LE MODIFICHE FISIOLOGICHE PRESENTI DURANTE LA GRAVI DANZA ? A aumento di peso B aumento gettata cardiaca C alterazione livelli glicemici � D tutte le precedenti

12 L’ABORTO SPONTANEO � A provoca sanguinamento lieve-medio B avviene nel 3 trimestre della gravidanza C provoca sempre stato di shock da ipovolemia D non provoca dolore addominale

13 LA FASE ESPULSIVA E’ CARATTERIZZATA DA: A assenza di contrazioni B contrazioni non frequenti di durata breve � C contrazioni frequenti e regolari D contrazioni molto dolorose

14 UNA PAZIENTE CON DISTACCO INTEMPESTIVO DI PLACENTA NO RMALMENTE IMPIANTATA (DIPNI) PRESENTA:

A dolore addominale intenso e improvviso B emorragia abbondante o assente C utero costantemente contratto � D tutti i precedenti

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Capitolo 7

Quiz: Emergenze legate all’ambiente

Esposizione ad alte e basse temperature

Incidenti in acqua

1 QUALE TRA LE SEGUENT I AFFERMAZIONI RIGUA RDANTI UNA PERSONA C OLTA DA COLPO DI CALORE È ERRATA?

A è necessario valutare l’ABC del paziente anche se è cosciente B bisogna raffreddare il paziente con impacchi freschi C è utile somministrare O2 anche se il paziente non ha patologie polmonari � D durante la valutazione non e’ necessario spostare il paziente in un ambiente fresco

2 UN PAZIENTE VITTIMA DI UN INCIDENTE STRADALE E’: A meno esposto agli effetti delle basse temperature � B più esposto agli effetti delle basse temperature C non presenta variazioni rilevanti rispetto ad altri eventi D nessuna delle precedenti

3 UNA PERSONA ESPOSTA A BASSE TEMPERATURE QUALI SEGNI E SINTOMI, TRA QUELLI ELENCAT I PRESENTA PRINCIPALMENTE?

A rossore della cute e sudorazione B febbre, vomito C respiro e polso regolari, cefalea � D sonnolenza, respiro e polso lenti

4 NEL TRASPORTO DI UNA PERSONA GRAVEMENTE IPOTERMICA E’ IMPORTA NTE EVITARE I MOVIMENTI BRUSCHI DURANTE IL TRASPORTO ED E’ NECESSARIO MONI TORARE I SEGNI VITALI PERCHE’:

A Il paziente potrebbe svegliarsi improvvisamente ed agitarsi � B si può scatenare una aritmia cardiaca severa C se i segni vitali dovessero migliorare si evita il trasporto in ospedale D potrebbero peggiorare le lesione cutanee

5 IN CASO D’INCIDENTE DA TUFFO IN ACQUA È’ IMPORTANTE TRATTARE LA VITTIMA, SOPRATTU TTO SE NON È COSCIENTE,

� A come se avesse riportato lesioni alla colonna vertebrale B senza precauzioni particolari perché sicuramente ha inalato acqua C effettuare il trasporto in posizione laterale di sicurezza D asciugare il paziente

6 UN PAZIENTE, RIMASTO IMMERSO IN ACQUA MOL TO FREDDA PER CIRCA 15 MINUTI, VIENE TROVATO IN ACC:

A è inutile tentare alcuna manovra di rianimazione perché le vie aeree sono ostruite B si iniziano le manovre di rianimazione solo se presenti le autorità competenti � C è necessario iniziare sempre la rianimazione cardiopolmonare perché l’ipotermia rallenta il danno ipossico D prima di iniziare la rianimazione cardiopolmonare è necessario riscaldare il paziente

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7 IN CASO DI SOCCORSO A VITTIMA IN STATO DI IPOTERMIA GRAVE:

A procedere ad un rapido riscaldamento attivo (massaggi e frizioni sulla cute, applicare – se disponibili - borse dell’acqua calda, invitare a muoversi)

� B rimuovere indumenti bagnati, evitare ulteriore dispersione di calore, riscaldare lentamente (coprire), somministrare ossigeno, immobilizzare come se traumatizzato

C procedere prima di tutto al trasporto in locale caldo D attendere il Mezzo di Soccorso Avanzato

8 IN CASO DI VITTIMA IN ACC RINVENUTA GRAVEMENTE IPOTERMICA (ES. AMBIENTE INNEVATO) A Non procedere con manovre RCP (cuore “refrattario” al trattamento rianimatorio) � B Procedere con manovre RCP standard (interromperle solo su indicazione medico MSA/COEU 118)

C Procedere con manovre RCP associate a tentativi di riscaldamento attivo (massaggi e frizioni sulla cute, applicare – se disponibili - borse dell’acqua calda)

D Nessuna delle precedenti

9 IN CASO DI CONGELAME NTO DELLE ESTREMITÀ DISTALI (MANI/PIEDI) : A Immergere l’estremità corporea in acqua calda B Procedere con vigorosi massaggi e frizioni sulla cute congelata per riattivare la circolazione sanguigna

� C Proteggere da ulteriore raffreddamento e mettere la zona colpita a contatto con una superficie corporea calda (es. mani sotto le ascelle)

D Frizionare con alcool

10 QUALI SONO I SINTOMI E I SEGNI PRINCIPALI DI UN’ESPOSIZIONE PROLUNGATA AL CALORE ( ES. “INSOLAZIONE”, COLPO DI CALORE ECC.)?

� A Ipotensione arteriosa, debolezza, sete,nausea B Bradicardia, ipertensione arteriosa, iperpiressia C Cute rossa , marezzata D Nessuna delle precdenti

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Capitolo 8

Quiz: Urgenze pediatriche

Valutazione del paziente pediatrico

BLS pediatrico ed ostruzione delle vie aeree Urgenze mediche: Convulsioni, iperpiressia, dispnea

1 LA FREQUENZA CARDIAC A FISIOLOGICA IN UN INFANTE DI UN ANNO È’: A Inferiore ad 80 battiti\minuto B 80 - 100 battiti\minuto � C Superiore a 100 battiti\minuto D Superiore a 160 battiti/minuo

2 LA CANNULA DI MAYO NELL’INFANTE � A Si può utilizzare con l’impiego dell’abbassalingua B ha le stesse indicazioni e limitazioni valide per l'adulto C e' da evitare se il paziente è traumatizzato D Non si utilizza mai

3 NEL CASO SIA NECESSA RIO EFFETTUARE LA RC P A DUE SOCCORRITORI SU UN INFANTE, IL RAPPORTO COMPRESSIONI - VENTILAZIONI DEVE ESSERE:

� A 15:2 B 3:2 C 5:1 D 30:2

4 QUALE È’ IL METODO P ER IDENTIFICARE IL PUNTO DI COMPRESSIONE TORACICA NEL MASSAGGIO CARDIACO ESTERNO E QUALE TECNICA DEVE ESSERE UTILIZZATA IN UN PA ZIENTE DI 3 MESI:

A al centro del torace B al centro dello sterno � C metà inferiore dello sterno D metà superior dello sterno

5 IN CASO SIA NECESSARIO EFFETTUARE LA RCP A 2 SOCCORRITORI SU UN BAMBINO DI 6 A NNI, IL RAPPORTO COMPRESSIONI - VENTILAZIONI DEVE ESSERE:

A 5:1 � B 15:2 C 7:1 D 30:2

6 IL POLSO CENTRALE IN UN NEONATO O IN UN INFANTE DEVE ESSERE RICERCATO: � A a livello brachiale B a livello carotideo C auscultando il cuore con un fonendoscopio perché il polso nei neonati o lattanti non si sente D A livello femorale

7 IN UN BAMBINO DI TRE ANNI CON CONVULSIONI IN ATTO, IL SOCCORRITORE DEVE: A somministrare farmaci idonei B spogliare il paziente anche se non presenta febbre � C evitare possibili traumi ed una volta cessate le convulsioni fare ABC D Immergere in acqua fredda

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8 PER INFANTE SI INTENDE: A dalla nascita fino a 1 mese � B dalla nascita fino a 1 anno C da 1 mese a 1 anno D finchè si allatta al seno

9 IN UN BIMBO DI 3 ANNI, IN CASO DI INSUFFICIENZA RESPIRAT ORIA, COSA SI DEVE VALUTARE?

A stato di coscienza B parametri vitali (frequenza respiratoria, frequenza cardiaca, saturazione) C modalità di respiro � D tutte le precedenti risposte sono corrette

10 LA FREQUENZA CARDIAC A IN UN INFANTE DI UN ANNO È: A Inferiore ad 80 battiti al minuto B 80 - 100 battiti al minuto � C Superiore a 100 battiti al minuto D Maggiore a 150 battiti al minuto

11 LA CANNULA DI MAYO, NELL’INFANTE: A Non è consigliabile per le possibili lesioni alla cavità orale B Ha le stesse indicazioni e limitazioni valide per l'adulto � C Se utilizzata,si introduce con l’ausilio di un abbassalingua senza movimento di rotazione D E' da evitare se il paziente è traumatizzato

12 QUALE TECNICA DEVE E SSERE UTILIZZATA PER ESEGUIRE IL MASSAGGI O CARDIACO ESTERNO, IN UN PAZIENTE DI 3 MESI ?

A Utilizzare il palmo della mano per le compressioni applicandola sul torace un dito trasverso sopra la linea che congiunge i capezzoli

B Utilizzare due dita per le compressioni applicandole tre dita trasverse sotto la linea che congiunge i capezzoli � C Porre l’indice e il medio sulla metà inferiore dello sterno D Porre il pollice sulla linea traversa che congiunge i capezzoli

13 IL POLSO CENTRALE IN UN INFANTE DEVE ESSERE RICERCATO: � A A livello brachiale B A livello carotideo C Auscultando il cuore con un fonendoscopio perché il polso nei neonati o lattanti non si sente D A livello radiale

14 ABBINA I SEGUENTI PA RAMETRI RESPIRATORI: A Neonato A 30 – 50 atti respiratori al minuto B Bambino 2 – 4 anni B 20 - 30 atti respiratori al minuto C Bambino 8 – 12 anni C 12 – 20 atti respiratori al minuto D Infante D 30 – 40 atti respiratori al minuto

15 QUALI DELLE SEGUENTI PROCEDURE E’ CORRETTO CHE IL SOCCORRITORE ESEGUA NEL SOCCORSO A BAMBINO CON CONVULSIONI IN ATTO ?

A Somministrare farmaci idonei B Spogliare il paziente anche se non presenta febbre � C Evitare possibili traumi ed una volta cessate le convulsioni fare ABC D Applicare del ghiaccio sulla fronte ed all’inguine

16 DOPO AVER VALUTATO L ’ASSENZA DI RESPIRO IN UN BAMBINO/INFANT E OCCORRE: A Iniziale le CTE B Valutare la presenza di polso centrale C Contattare la centrale � D Eseguire 5 ventilazioni

17 IL POLSO CENTRALE IN UN BAMBI NO DEVE ESSERE RICERCATO: A A livello brachiale � B A livello carotideo C Auscultando il cuore con un fonendoscopio perché il polso nel bambino non si sente D A livello femorale

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IN CASO DI ACC IN UN BAMBINO DI 6 ANNI, DOPO L’EROGAZI ONE DI UNO SHOCK SU INDICAZIONE DEL DAE:

A Si riavvia l’analisi B Si controllano polso e segni di circolo � C Si iniziano immediatamente le compressioni toraciche esterne D Si eroga un altro shock

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19 IL TRATTAMENTO DELL’ OSTRUZIONE COMPLETA DELL E VIEE AEREE DA CORPO ESTRANEO NELL’INFANTE COSCIENTE COMPRENDE:

A 5 colpi interscapolari / 5 compressioni addominali � B 5 colpi interscapolari / 5 compressioni toraciche C Compressioni addominali D Compressioni subdiaframmatiche

20 SU UN BAMBINO DI 8 A NNI E’ STATO EROGATO LO SHOCK SU INDICAZIONE DEL DAE, PER QUANTO TEMPO SI DEVE CONTINUARE L’RCP FINO ALL’ANALISI SUCCESSIVA ?

A 1 minuto B 3 minuti � C 2 minuti D 90 secondi

21 LA DEFIBRILLAZIONE D AE IN ETA’ PEDIATRICA E ’ INDICATA: A In tutte le età � B Per età superiore ad un anno C Mai D Superiore ad 8 anni

22 IN CASO DI NECESSITA’ DI DEFIBRILLARECON IL DAE IN ETA’ PEDIA TRICA, IN ASSENZA DI PLACCH E PEDIATRICHE:

� A E’ consentito l’utilizzo delle placche per adulti B E’ necessario sospendere l’RCP C Non può essere utilizzato il DAE D Nessuna delle precedenti

23 AL VOSTRO ARRIVO UN BAMBINO DI 6 ANNI E’ VIGILE E COSCIENTE MA DOPO POCHI MINUTI,PERDE COSCIENZA COSA FATE ?:

A Consolate la madre � B Valutate lo stato di coscienza , iniziate procedura PBLS e contattate la centrale operativa. C Accendete il DAE D Cercate il polso centrale e somministri ossigeno in maschera

24 COSA COMPRENDE IL PB LS?

� A Prevenzione, riconoscimento precoce del ACC, l’allarme tempestivo, supporto con RCP, riconoscimento e trattamento dell’ostruzione delle vie aeree

B Prevenzione, riconoscimento precoce del ACC,supporto con RCP. C Allarme tempestivo, riconoscimento precoce del ACC,supporto con RCP. D Riconoscimento precoce dell’Arresto Cardiaco

25 SIETE SU UN MEZZO DI SOCCORSO DI BASE (MSB), VI TROVATE DI FRONTE AD UN INFANTE CON FREQUENZA CARDIACA INFERIORE A 60 BATTITI AL MINUTO E MO .TO.RE NEGATIVO COSA FATE?

A Continuate con le ventilazioni 20 al minuto � B Iniziate le manovre di RCP e contattate la CO 118 C Caricate il lattante e lo portate al Pronto Soccorso più vicino. D Iniziate le CTE, ventilate il paziente e contattate la CO 118 prima di partire per l’ospedale

26 IN CASO DI CIRCOLO POSITIVO E GAS NEGATIVO, QUANTE VENTILAZI ONI SI ESEGUONO NEL BAMBINO?

A 8/10 ventilazioni al minuto come nell’adulto B non importa il numero, l’importante ventilare � C 20 ventilazioni al minuto D 10 ventilazioni seguite da rivalutazione del circolo

27 DOPO QUANTI MINUTI SI EFFETTUA LA RIVALU TAZIONE C + MO TO RE, IN UN INFANTE? A Sempre, ogni minuto � B Ogni 2 minuti circa (8 cicli) C Solo quando il lattante si riprende spontaneamente D Dopo 5 minuti

28 SEI UN PASSANTE, TROVI UN BAMBINO INCOSC IENTE A TERRA , COSA FAI? A vai subito a chiamare aiuto abbandonando il bambino � B chiami aiuto generico e inizi le manovre di PBLS C passi alla fase C + Mo To Re e a risposta negativa inizi le CTE D Prendi il bambino con te e vai a chiamare aiuto

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29 DURANTE IL SOCCORSO AD UN BAMBINO IN ACC , QUALE DI QUESTE AFFE RMAZIONI E’ QUELLA CORRETTA?

� A La sopravvivenza e l’esito neurologico possono essere migliorati da una RCP immediata B All’arrivo si deve disostruire le vie aeree e chiamare aiuto C Iniziare subito il massaggio cardiaco dopo aver effettuato le 5 ventilazioni di soccorso D Cercare subito il polso centrale e poi iniziare le CTE

30 I SEGNI DI SHOCK IN ETA’ PEDIATRICA SONO: A Presenti molto precocemente � B Tardivi C Assenti D Tachicardia ed Ipertensione arteriosa in associazione

31 NELL’INSUFFICIENZ A RESPIRATORIA ACUTA IL BAMBINO PUO’ PRESENTARE: A Uno stato di agitazione psicomotoria B Aumento della frequenza respiratoria C Aumento della frequenza cardiaca � D Tutte le precedenti

32 SI PARLA DI FEBBRE Q UANDO LA TEMPERATURA CORPOREA ESTERNA E’ SUPERIORE A: � A 37 gradi centigradi B 35 gradi centigradi C 36,5 gradi centigradi D Solo se superior a 38 gradi centigradi

33 NEL SOSPETTO DI INTOSSICAZIONE IN ETA’ P EDIATRICA E’ CORRETT O: A Non favorire mai il vomito B Consegnare in PS eventuale materiale biologico raccolto sul luogo dell’evento C Raccogliere e trasportare in PS con il bambino il contenitore e gli eventuali residui della sostanza ingerita � D Tutte le precedenti risposte sono esatte

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Capitolo 9

Quiz: disturbi del comportamento

Conoscere i bisogni psicologici del paziente in situazioni d’urgenza

Conoscere le diverse modalità di approccio al paziente

1 QUALE È L'ESPRESSION E PIÙ CORRETTA DA UTILIZZARE CON UN ANZI ANO? A "ehi, nonno, dove ti fa male"? � B dove ha dolore signor ………….. ? C dove hai dolore nonnino?

2 IN PRESENZA DI ALCOL ISTI E TOSSICODIPENDENTI È’ NECESSARIO.. . � A valutare sempre e comunque i parametri vitali del paziente B denunciarli alle autorità C chiamare le forze dell'ordine D trasportarli in PS ed avvisare il poliziotto di guardia

3 IL MODO MIGLIORE PER TRANQUILLIZZARE UN P AZIENTE È’: A ignorare le sue domande B invitarlo alla calma � C spiegare le manovre che stiamo facendo D parlare d'altro

4 SE VI TROVATE DAVANT I AD UN PAZIENTE PSICHIATRICO IN STATO DI AGITAZIONE PSICOMOTORIA E VIOLENTO:

� A attendente l'arrivo delle forze dell'ordine B gli parlate in modo fermo e deciso C cercate di immobilizzarlo D consigliate di assumere un tranquillante

5 UN PAZIENTE CON FOBIA QUALI SINTOMI PUÒ PRESENTARE: � A paura immotivata, ansia associata a sensazioni di panico B iperagitazione e insonnia C sonnolenza e ipotonia D aggressività improvvisa

6 UN PAZIENTE CON DEPRESSIONE QUALI SINTOMI PUÒ PRESENTARE: A agitazione incontrollata, euforia. � B tristezza immotivata, diminuzione della facoltà intellettuali, rallentamento motorio C sbalzi di umore D affaccendamento

7 IDENTIFICA LA CORRET TA DEFINIZIONE DI DEMENZA SENILE: � A fisiologico decadimento psicofisico dell’anziano B deficit intellettivo di media gravità C disturbo del pensiero legato ad un’alterazione patologica D mancanza di capacità comunicative

8 IL MORBO DI ALZHEIME R COLPISCE SOPRATTUTTO: � A le donne B gli uomini C nella stessa misura uomini e donne D gli anziani

9 UN PAZIENTE CON MORBO DI ALZHEIMER PUO’ PRESENTARE:

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A disturbi a carico della memoria e dell’orientamento B comparsa di afasia C agitazione psicomotoria � D tutti i precedenti

10 COSA OCCORRE FARE CON UN PAZIENTE CON DISTURBI DEL COMPORTAM ENTO A aspettare sempre le forze dell’ordine � B mantenere sempre un atteggiamento professionale C attendere sempre il MSA per una sedazione D seguire le indicazioni del parente

11 ARRIVATE A CASA DI U N PERSONA CHE HA ABU SATO DI SOSTANZE PSICOATTIVE QUAL’E’ IL COMPORTAMENTO PIU’ CORRETTO DA METTERE IN ATTO TRA QUELLI EL ENCATI ?

� A valutate coscienza respiro e circolo B attendete indicazione dalla Centrale Operativa C aspettate di ottenere dai i parenti il nominativo delle sostanze assunte D richiedete la presenza delle Forze dell’Ordine

12 IL RIDOTTO APPORTO DI OSSIGENO A LIVELLO CE REBRALE PUÒ CAUSARE: � A agitazione psicomotoria B stanchezza intensa C depressione dell’umore D nessuna delle precedenti

13 VENITE INVIATI A DOMICILIO DI UN PAZIENTE CON PROBLEMI DI DEPRESSIONE COME VI COMPORTATE:

A cercate di sdrammatizzare la situazione, ridete con lui e lo trasportate in pronto soccorso � B cercate di rassicurarlo senza mentire, parlate in modo chiaro senza perdere il controllo visivo C cercate di trasportarlo in ambulanza, utilizzando la forza se necessario D cercate di convincerlo a rimanere a casa , l’ospedale non è il luogo più adatto

14 CON LA PROPOSTA DI T RATTAMENTO SANITARIO OBBLIGATORIO (TSO) I L MEDICO CERTIFICA: A l'esistenza di alterazioni psichiche tali da richiedere urgenti interventi terapeutici B la non accettazione di tali interventi da parte del paziente C la non esistenza di condizioni per attuare idonee misure sanitarie extraospedaliere � D tutte le precedenti

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Capitolo 10

Quiz: Disturbi del comportamento

Conoscere le modalità personali di risposta alle situazioni d’urgenza

1 DURANTE UN INTERVENTO IN ABITAZIONE PER UN BAMBINO DI 8 ANNI CON HANDICAP È NECESSARIO:

� A usare con lui un tono di voce calmo e tranquillo B non farsi problemi, non è in grado di capire C parlare solo con i suoi genitori D richiedere l’intervento dell’assistente sociale

2 DURANTE UN INTERVENTO IN UNA CASA DI RIP OSO PER UN PAZIENTE ANZIANO CON DIFFICOLTÀ NELLA DEAMBULAZIONE , È NECESSARIO:

A usare un tono di voce calmo B cercare un contatto fisico, aiuta a rassicurarlo C usare sempre il dovuto rispetto � D tutte le precedenti

3 DURANTE UN INTERVENTO PER MALORE ALL ’INTERNO DI UNA DISCOTECA, AL VOSTRO ARR IVO TROVATE UNA PERSONA IN EVIDENTE STATO DI EBBREZZA COME VI COMPORT ATE:

A non è necessario nessun intervento lo stato di ebbrezza passa da solo B se necessario utilizzo la forza � C non sottovaluto altri disturbi medici che la persona può presentare cercando di comunicare con lui D richiedo l’intervento delle forze dell’ordine

4 NELL’ASSISTENZA AD U N PAZIENTE NON VEDENTE QUALI SONO GLI AC CORGIMENTI DA TENERE PRESENTI:

A nessun accorgimento � B lasciare spazio alla necessità tattile C parlare ad alta voce D stare sempre a fianco del paziente

5 ARRIVATE A DOMICILIO DI UNA PERSONA IN AC C I PARENTI VI COMUNICANO CHE È AFFETTA DA PATOLOGIA TUMORALE IN FASE TERMINALE COME PROCEDETE:

� A inizio il trattamento e contatto la COEU 118 B non inizio nessuna manovra in quanto il paziente è terminale C chiamo il medico di famiglia D contatto subito la COEU 118

6 VENITE CHIAMATI PER UN INTERVENTO IN ABITAZIONE , ALL’ARRIVO TROVATE UN UOMO DI 30 ANNI, EXTRACOMUNITARIO CON FORTI DOLORI ADDOMINALI, N ON CONOSCETE LA SUA LINGUA, COME COMUNICATE CON LUI:

A non è un problema esagerano sempre ,dicono di stare male, in realtà non hanno nulla � B cercando di utilizzare la comunicazione non verbale per capire cosa sta succedendo C non è necessario comunicare, ma in silenzio eseguire la valutazione e portare il paziente in ospedale D è opportuno aspettare fino all’arrivo di qualcuno che faccia da interprete

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7 MALORE IN CASA, RAGA ZZA DI 13 ANNI CIRCA , MUSULMANA, DOLORI ADDOMINALI, AL VOSTR O ARRIVO VENITE ACCOLTI DAL PAPÀ CHE NON VUOLE CHE UN UOMO VI SITI SUA FIGLIA, COME VI COMPORTATE:

A rispetto il loro volere B faccio valutare la ragazza da una volontaria donna (se presente in equipaggio) C contatto la COEU per fa parlare direttamente i parenti con il personale sanitario � D tutte le precedenti

8 DURANTE UN INTERVENTO PER MALORE ALL’IN TERNO DELLE CARCERI ,IL PAZIENTE LAMENTA FORTI DOLORI ADDOMINALI , È NECESSARIO:

A usare la forza per valutarlo B ascoltare solamente quello che ti viene detto dai poliziotti � C cercare sempre di instaurare una relazione e comunicare D eseguire la valutazione solamente in infermeria

9 DURANTE UN INTERVENTO IN CHIESA PER UN PAZIENTE ANZIANO, AVE TE DIFFICOLTÀ A COMUNICARE CON LUI, VI SEMBRA CHE NON RIESCA A CAPIRE QUELLO CHE DITE, COSA FATE:

A caricate e uscite subito dalla chiesa, stanno celebrando una funzione religiosa � B verificate se porta un apparecchio acustico, parlate lentamente guardandolo in viso C non importa quello che il paziente sta dicendo, applicate la procedura e lo trasportate in ospedale D cercate un parente per avere informazioni

10 PER INSTAURARE UNA BU ON RAPPORTO DI RELA ZIONE CON IL PAZIENTE È NECESSARIO: A mostrare competenza e professionalità B rispondere correttamente alle domande C parlare con calma � D tutte le precedenti

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Capitolo 11

Quiz: Le operazioni in ambulanza

Mantenere il mezzo di soccorso in ordine e operativo

Avvicinamento al luogo dell’evento e trasporto in ospedale in condizioni di sicurezza Norme igieniche, corretta comunicazione tre unità mobili e C.O., raccolta e trasmissione

corretta dei dati Carico e trasporto del paziente in modo atraumatico e in condizioni di sicurezza

1 ALL’INIZIO DI OGNI T URNO L’EQUIPAGGIO DE VE CONTROLLARE LA PR ESENZA E FUNZIONALIT À DELLE ATTREZZATURE; PER REALIZZARE QUESTO È NECESSARIO:

A sospendere l’operatività del mezzo informando la COEU 118 � B compilare e firmare l’apposita lista di controllo C e’ sufficiente attenersi alla consegna verbale realizzata dal precedente turno.

2 L’USO DEI SISTEMI DI ALLARME ACUSTICI ED OTTICI È’ INDICATO: A ogni volta che si effettua un soccorso su ordine della COEU 118

B in tutti i casi in cui si vuole trasportare in fretta il paziente all’ospedale indipendentemente dalle condizioni cliniche.

� C solo ed esclusivamente quando le condizioni cliniche di un paziente sono critiche e richiedono un trasporto rapido in Pronto Soccorso

3 QUANDO SI USANO I SISTEMI DI ALLARME ACU STICI ED VISIVI: A non si deve necessariamente aumentare la velocità di guida B si deve evitare una guida brusca per permettere ai soccorritori di assistere il paziente � C le precedenti affermazioni sono vere

4 QUANDO L’EQUIPAGGIO DI UN’AMBULANZA RICE VE LA COMUNICAZIONE DI UN SERVIZIO � A deve partire e chiedere , se necessario, ulteriori indicazioni alla COEU 118 per reperire facilmente il luogo B l’autista deve conoscere necessariamente il luogo C contatta i vigili urbani del posto per avere indicazioni.

5 LE VARIAZIONI DEL CODICE DI GRAVITÀ DEL PAZIENTE SONO DA COMUNICARE ALLA COEU 118 A alla fine del servizio quando si trasmettono al telefono i dati del paziente B mentre si consegna il paziente al personale del pronto soccorso annotandolo nell’apposita scheda

� C immediatamente quando si verifica il cambio delle condizioni cliniche attraverso i canali di comunicazione a disposizione

6 L’USO DELLE CINTURE DI SICUREZZA PER L’E QUIPAGGIO È’ RACCOMA NDATO: � A sempre, quando è possibile, anche se non obbligatorio B solo in casi in cui si usano i sistemi di allarme acustici e ottici C esclusivamente quando si eseguono soccorsi in autostrada

7 PER UNA CORRETTA COMUNICAZIONE CON LA CO EU 118 ATTRAVERSO LE RADIO FISSE O PORTATILI È NECESSARIO:

� A essere sintetici chiari usando un linguaggio comprensibile B interrompere chi sta usando il canale se la comunicazione è più urgente C dare un meticoloso e dettagliato rapporto di ogni azione svolta

8 PER COMUNICARE CON LA COEU 118, IN ALCUN E SITUAZIONI PARTICOLA RI, IL TELEFONO E’ D A PREFERIRE A LLA RADIO PERCHE’:

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A permette maggior riservatezza delle informazioni trasmesse B non è interrotta da comunicazioni sovrapposte C si può mantenere più a lungo la comunicazione � D tutte le precedenti

9 ASSOCIA LE SEGUENTI PATOLOGIE CON LE POS IZIONI DI DEGENZA PIÙ IDONEE: B shock A posizione laterale di sicurezza C edema polmonare B supina A stato di incoscienza con vomito C semiseduta o seduta

10 ASSOCIA LE SEGUENTI MALATTIE INFETTIVE CON LA RELATIVA MODALITÀ DI TRASMISSIONE. D scabbia A puntura accidentale con siringhe e aghi infetti B meningite batterica B goccioline di saliva e secrezioni A epatite B C ingestione di alimenti contaminati C salmonella D contatto diretto interumano o tramite indumenti

11 QUALE STRUMENTO USI PER TRASPORTARE UN PAZIENTE ASMATICO CON DIFFICOLTÀ RESPIRATORIA DAL 3° PIANO DELL’EDIFICIO ALL’AMBULANZA ?

A materasso a depressione � B sedia portantina C telo da trasporto

12 IL RAPPORTO SCRITTO O SCHEDA INTERVENTO CHE ACCOMPAGNA IL PA ZIENTE: � A deve essere compilata in modo corretto e completo B e’ esclusivamente responsabilità del personale sanitario compilarla in ogni sua parte C riporta solo i tempi di intervento ma non i dati personali per la legge sulla privacy

13 LA PROCEDURA PIÙ UT ILE ED IMPORTANTE PER EVITARE LA TRASMIS SIONE DI MALATTIE DA PERSONA A PERSONA È:

� A lavarsi le mani B la disinfezione dell’ambulanza C lo smaltimento adeguato dei rifiuti

14 DURANTE UN SERVIZIO VI SIETE ACCIDENTALM ENTE TAGLIATI UN DIT O CON UN VETRO SPORCO DI SANGUE, COSA FATE ?

A segnalate l’accaduto al Direttore Sanitario dell’Associazione B lavate e disinfettate la parte ferita e fate segnalazione all’arrivo in Pronto Soccorso � C tutte le precedenti

15 DOVETE TRASPORTARE UN PAZIENTE CON SOSPETTO DI MENINGITE. OLTRE AI GUANTI, QUALE ALTRO PRESIDIO È INDISPENSABILE PER PREVENIRE IL CONTAGIO ?

� A la mascherina per evitare la trasmissione per via aerea B solo gli occhiali per evitare la trasmissione attraverso le congiuntive C nessun presidio perché la malattia non è contagiosa

16 IL MATERIALE CHE OBB LIGATORIAMENTE DEVE ESSERE SMALTITO IN CONTENITORI SPECIALI PER RIFIUTI POTENZIALMENTE PERICOLOSI È:

A garze sporche di sangue B sondini usati per l’aspirazione C traversine monouso sporche di liquidi organici � D tutti i precedenti

17 I PRESIDI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE SONO DA USARE: A durante il trasporto di pazienti affetti da malattie infettive B durante i servizi in cui si possa venire a contatto con il sangue � C sempre ogni volta che assistiamo ad una persona

18 QUALI DELLE SEGUENTI MALATTIE INFETTIVE P OSSONO ESSERE PREVENUTE ATTRAVERSO UN’ADEGUATA VACCINAZIONE (RISPOSTA MULTIPLA):

� A epatite B B AIDS � C influenza � D tetano

19 LA PRINCIPALE CARAT TERISTICA DELLE COMU NICAZIONI VERSO LA C OEU 118 EFFETTUATE TRAMITE APPARATO RADIO È:

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A possibilità di trasmettere comunicazioni complete e riservate � B possibilità di trasmettere comunicazioni brevi e veloci che non contengono dati sensibili (generalità) C possibilità di trasmettere senza interferenze D possibilità di trasmettere a basso costo

20 LA PRINCIPALE CARATT ERISTICA DELLE COMUN ICAZIONI VERSO LA CO EU 118 EFFETTUATE TRAMITE APPARATO TELEFONICO È:

� A possibilità di trasmettere comunicazioni complete e riservate B possibilità di trasmettere comunicazioni brevi e veloci che non contengono dati sensibili (generalità) C possibilità di registrare quanto viene trasmesso D possibilità di trasmettere in tempi diversi

21 QUALI DELLE SEGUENTI SONO MISURE DI PREVENZIONE DEL RISCHIO DI CONTAGIO? A Utilizzo della divisa di soccorso completa e a maniche lunghe B Lavaggio delle mani dopo l’intervento (anche se si sono utilizzati guanti di protezione) C Pulizia e sanificazione del mezzo di soccorso � D Tutte le precedenti

22 QUALI SONO LE VIE DI TRASMISSIONE POTENZIALMENTE PRESENTI NELL’ATTIVITÀ DI SOCC ORSO? A Contatto cutaneo B Via aerea C Contatto con sangue � D Tutte le precedenti

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Capitolo 12

Quiz: La gestione della maxiemergenza

1 LA PRIMA FASE DI RIC OGNIZIONE NELL’AREA DELL’EVENTO È FINALI ZZATA A: A confermare l’evento B individuare il rischio evolutivo C dimensionare l’evento � D tutte le precedenti

2 QUALI PARAMETRI PREN DE IN CONSIDERAZIONE IL METODO DI TRIAGE “ START ”?: A GCS, pressione arteriosa, sudorazione B GCS, RTS e respiro C Saturazione, stato neurologico e frequenza cardiaca � D Respiro, polso periferico e stato di coscienza

3 QUALI TRA LE SEGUENT I SONO LE CARATTERISTICHE CHE DEVE AVERE UN BUON SISTEMA DI TRIAGE:

A facile memorizzazione B rapidità di esecuzione C attendibilità nello stabilire le priorità � D tutte le precedenti

4 QUALE TRA LE SEGUENT I NON È UNA CARATTER ISTICA DI UN BUON SISTEMA DI TRIAGE: A facile memorizzazione B rapidità di esecuzione � C staticità D facilità di impiego

5 CHI È IL DSS: � A il direttore dei soccorsi sanitari B il direttore socio-sanitario C il direttore dei servizi sanitari D il direttore dei servizi strutturali

6 QUALE È LA FUNZIONE - SANITÀ UMANA, VETERI NARIA ED ASSISTENZA SOCIALE ATTIVATA A LIVELLO DI CENTRI DI COORDINAMENTO OPERATIVI IN EMERGENZA:

A funzione 3 � B funzione 2 C funzione 6 D funzione 1

7 COSA SI INTENDE PER CCS: A centro di controllo sanitario B centro di comando dei soccorsi � C centro di coordinamento soccorsi D controllo centrale dei soccorsi

8 CHE COSA SI INTENDE PER COM: A centro operativo medico � B centro operativo misto C comando operativo misto D coordinamento operativo multiforze

9 CHE COSA È IL PMA: A è una struttura ospedaliera con P.S. vicino al luogo dell’evento � B è una struttura o un’area funzionale dove radunare e trattare le vittime

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C è la struttura dove viene istituito il posto di comando avanzato D è un ospedale da campo

10 NEL SISTEMA START, U N PAZIENTE CHE: NON CAMMINA, HA FREQUENZ A RESPIRATORIA DI 25 ATTI/MIN, HA POLSO RADIALE ED ESEGUE ORDINI SEMPLICI, CO N QUALE CODICE COLORE VIENE IDENTIFICATO?:

A verde � B giallo C rosso D bianco

11 GLI STRUMENTI DELLA MEDICINA DELLE CATAS TROFI SONO: � A strategia, logistica, tattica B strategia, logistica, formazione C prevenzione, logistica, tattica D collaborazione , improvvisazione, prontezza

12 IN MEDICINA DELLE CA TASTROFI, LA STRATEG IA È: A l’insieme di personale , mezzi e materiale che sostengono un piano � B l’elaborazione dei piani di soccorso C l’applicazione dei piani D la conduzione di un’esercitazione

13 IN MEDICINA DELLE CA TASTROFI, LA LOGISTI CA È: A l’elaborazione dei piani di soccorso B l’applicazione dei piani � C l’insieme di personale, materiale e mezzi che sostengono un piano D la movimentazione delle attrezzature

14 IN MEDICINA DELLE CA TASTROFI, LA TATTICA È: � A l’applicazione dei piani B l’insieme di personale, materiale e mezzi che sostengono un piano C l’elaborazione dei piani di soccorso D l’analisi dei rischi del territorio

15 NEL SISTEMA START, U N PAZIENTE CHE: CAMM INA, HA UNA FREQUENZ A RESPIRATORIA DI 22 , HA POLSO RADIALE, ESEGUE ORDINI SEMPLICI, CON QUALE CODICE COLORE VI ENE IDENTIFICATO?:

A rosso � B verde C giallo D bianco

16 NEL SISTEMA START, U N PAZIENTE CHE NON CAMMINA, HA UNA FREQU ENZA RESPIRATORIA DI 35 ATTI/MIN, CON QUALE CODICE COLORE VIENE IDENTIFICATO?:

A verde B giallo � C rosso D bianco

17 NEL SISTEMA START, U N PAZIENTE CHE NON CAMMINA, HA U NA FREQUENZA RESPIRA TORIA DI 25, HA POLSO RADIALE E NON ESEGUE ORDINI SEMPLICI, CON QUALE CODIC E COLORE VIENE IDENTIFICATO?:

A verde � B rosso C giallo D bianco

18 NEL SISTEMA START, U N PAZIENTE CHE NON CAMMINA, HA UNA FREQU ENZA RESPIRATORIA DI 26 ATTI/MIN, NON HA POLSO RADIALE, CON QUALE CODICE COLORE VIENE IDENTIFICATO?:

� A rosso B verde C giallo D bianco

19 UN EVENTO CATASTROFICO AD EFFETTO LIMITA TO È CARATTERIZZATO DA: A integrità delle strutture di soccorso

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RegioneLombardia2006

RegioneLombardia2006

B limitata estensione nel tempo delle operazioni di soccorso valutate ( < 12 ore) C attivazione piano di emergenza straordinario interno alla CO � D tutte le precedenti

20 UN EVENTO CATASTROFICO CHE TRAVALICA LE POTENZIALITÀ DI RIS POSTA DELLE STRUTTURE LOCALI È CARATTERIZZATO DA:

A devastazione di ampi territori B elevato numero di vittime C coordinamento degli interventi estremamente difficile ( comunicazione, transitabilità..) � D tutte le precedenti

21 TRA I SEGUENTI, QUALE NON È UN COMPITO DEL DIRETTORE AL TRASPORTO A movimentazione dei mezzi di trasporto sanitario B censimento dei mezzi disponibili C comunicazione con la CO e il DSS � D coordinamento delle funzioni di triage

22 DA CHI È COSTITUITO IL POSTO DI COMANDO AVANZATO PROVVISORIO : A 1° squadra VVF+ 1° MSB + 1° squadra MSA ( guardia igie nica) � B 1° squadra VVF+ 1° mezzo FFO + 1° mezzo sanitario (M SB o MSA) giunto sul posto C 1° MSB + 1° MSA + 1° mezzo FFO D 1 ° squadra MSB + mezzo FFO + personale COEU