tra praticantato e specializzazione requisiti. gli aiuti ... · nanziare la crescita degli studi,...

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I BANDI APERTI SICILIA Aiuti per 600 euro ai giovani tirocinanti Obiettivi Con la misura «Finanziamento di tirocini obbligatori e non obbligatori delle professioni ordinistiche» a valere sull’asse I del Por Fse 2014-2020 la Sicilia offre sostegno ai giova- ni per i tirocini obbligatori o per esperienze di lavoro. Beneficiari Giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni. Requisiti Residenza e domicilio in Sicilia, voto di laurea minimo di 90 /110 o di 70/100 per il diploma. Budget La misura gode di uno stanzia- mento di 15 milioni. Contributo Al tirocinante verrà riconosciu- ta un’indennità di partecipa- zione di 600 euro mensili lordi per un periodo della durata massima di 12 mesi che sarà corrisposta solo al raggiungi- mento per ciascun mese di un minimo del 70% delle ore previste. Domande Per questa seconda finestra del bando le domande dovran- no essere inviate obbligatoria- mente via Pec all’indirizzo dipartimento.lavoro@cert- mail.regione.sicilia.it fino alle ore 14 del 30 ottobre prossimo. TOSCANA Voucher di studio agli «over 40» Obiettivi Con il bando dedicato ai tirocini a valere sull’asse A del Por Fse 2014-2020, la Regione Toscana sostiene la formazione dei professionisti e in particolare quella degli over40 allo scopo di valorizzare le competenze nonché capitalizzare professio- nalità acquisita negli anni. Beneficiari Professionisti con età superiore a 40 anni. Requisiti I professionisti over40 devono essere residenti in Toscana e in possesso di partita Iva. Budget L’avviso può contare su uno stanziamento di 642.000 euro. Contributo Il contributo consiste in un voucher per le spese di iscrizio- ne a corsi di formazione, esclusi rimborsi di viaggio, vitto, allog- gio, materiali didattici e qualsia- si altra spesa. Il costo del per- corso formativo per il quale si richiede il voucher deve esse- re di almeno 200 euro (Iva esclusa) e fino a un massimo di 3000 euro. Domande Le domande possono essere inviate fino a esaurimento delle risorse attraverso le procedure online sul sito della Regione (www.open.toscana.it). L’accesso potrà avvenire attra- verso l’identificazione con sistema Spid o con la Carta nazionale dei servizi.

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Page 1: tra praticantato e specializzazione Requisiti. Gli aiuti ... · nanziare la crescita degli studi, quelle a gestione diretta, con la cabina di re- ... Gli aiuti della Ue ai commercialisti

10 Lunedì 8 Ottobre 2018 Il Sole 24 Ore

.professioni Opportunità

Risorse. L’Italia è quarta per ammontaredei finanziamenti ma può migliorare

Con i fondi diretti nuove opportunitàper gli europrogettisti

Fondi strutturali, ma non solo.Se le risorse veicolate attraver-so le regioni rappresentanouna dote consistente per fi-

nanziare la crescita degli studi, quellea gestione diretta, con la cabina di re-gia a Bruxelles, possono trasformarsiin una chance per gli esperti in euro-progettazione, che aiutano le impresea districarsi nell’arena comunitaria.

Nel 2017, secondo le elaborazionidi Assocamerestero, l’associazione delle Camere di commercio all’esterosu dati della Commissione Ue, il no-stro Paese si è situato al secondo postocon 3.797 enti e imprese che hanno be-neficiato di finanziamenti europei a gestione diretta. In vetta c’è la Spagnacon 3.871 beneficiari, ma dopo di noi simettono in luce la Germania (3.684),la Gran Bretagna a un passo dalla Brexit (3.457) e la Francia (3.410). «Si tratta di un dato molto incoraggianteche fa emergere un buon utilizzo deifondi europei da parte dell’Italia, ma cisono ancora margini di miglioramen-to», fa notare il segretario generale Gaetano Fausto Esposito. Con 2.239 bandi vinti, ma soprattutto per l’am-montare dei finanziamenti (4,67 mi-liardi contro i 5,8 della Germania) sci-voliamo infatti in quarta posizione.

Restringendo il focus sui cinqueprincipali programmi il nostro Paesespicca per Erasmus Plus, che finanzial’istruzione e la formazione. Nel 2017sono 369 le scuole e gli enti di forma-zione professionale che hanno otte-nuto complessivamente un assegnoda 125,5 milioni. Le antenne italianesono dritte anche per captare le risor-se di Life a tutela dell’ambiente. Con54 bandi vinti e 183 beneficiari - tra i quali il Cnr, Legambiente, diverse

università e comuni - guadagna la se-conda posizione dopo la Spagna. Edè medaglia d’argento anche per Co-sme, il programma per la compettivi-tà delle imprese, con 38 progetti fi-nanziati e 147 beneficiari nel 2017. Il nostro paese può però fare di più peraggiudicarsi le risorse di «Creative Europe» dedicate alla cultura e all’au-diovisivo, ma soprattutto per compe-tere con gli altri big Ue su Horizon 2020 per la ricerca e l’innovazione.

Un ruolo chiave«L’architettura dei programmi - ag-giunge Esposito - è spesso complessa,i potenziali beneficiari hanno scarsa propensione a informarsi e l’esigenzadi creare partnership si rivela in alcunicasi uno scoglio». Per poter fare uno scatto in avanti, dice, «occorre saper giocare d’anticipo, raccogliere le infor-mazioni prima della pubblicazione delbando e iniziare al più presto a prepa-rarsi alla prossima tornata che comin-cerà nel 2021», ancora in fase di nego-ziato a Bruxelles.

Per non arrivare impreparati unruolo chiave è svolto dagli europro-gettisti, spesso liberi professionisticon competenze specifiche. Unsupporto significativo è arrivato daAssocamerestero, che, tramite larete delle Camere di commercioitaliane all’estero, negli ultimi 4 an-ni ha sostenuto circa 600 impresenella partecipazione a oltre 100progetti europei. «Vincere un ban-do Ue - chiarisce - non è punto diarrivo ma di partenza, perché pro-ietta l’impresa in un contesto stra-tegico di riferimento al di fuori daiconfini nazionali».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Intervista. Marco Falzetti

Horizon al rush finale: ancora disponibileil 20 per cento del budget

CCon 2,4 miliardi di euro(l’8,3% del totale assegnato),16.461 contratti firmati e6.789 beneficiari, l’Italia si po-

siziona oggi al quarto posto nella classi-fica europea della partecipazione a Horizon2020, il programma che vale 80 miliardi e che finanzia i progetti di ricerca e innovazione nel 2014-2020. Ascorrere la classifica meglio di noi fan-no la Germania, il Regno Unito e, sor-presa, anche la Spagna. «Con il suo 8,3%di finanziamenti sul totale l’Italia espri-me una buona capacità di partecipazio-ne a Horizon ma con il freno a mano ti-rato sotto il profilo della capacità di faresistema e di attrazione», spiega MarcoFalzetti, direttore di Apre, l’agenzia perla Promozione della ricerca europea che ha elaborato i dati con un aggiorna-mento a marzo scorso.

Qual è il bilancio di Horizon 2020a oggi? L’Italia è un grande protagonista diHorizon ed è anche un discreto sog-getto per quanto riguarda le perfor-mance, anche se qui mediamenteoccupiamo una posizione sottodi-mensionata rispetto ad altri partnereuropei. Grossomodo noi rientria-mo in un range dell’8% della contri-buzione totale che mediamente siattesta intorno al 13 per cento. In unipotetico saldo tra dare e avere, l’Ita-lia è almeno un paio di punti percen-tuale al di sotto di quello che potreb-be essere il rientro dei contributiversati al programma.

E questo cosa significa?Significa che abbiamo un problema generale di qualità dei progetti pre-sentati: noi partecipiamo, ma portia-mo a casa un po’ meno della media de-gli altri Paesi. Mi riferisco ovviamenteai Paesi forti come la Germania e il Re-gno Unito. Ma ci sono Paesi come la Spagna che negli ultimi anni hanno sviluppato un’importante capacità disistema che li ha resi estremamente agressivi e performanti.

Quali sono i pilastri in cui l’Italia èpiù debole?Tra le ombre sicuramente la nostra partecipazione nei temi del primo pila-sto e cioè la ricerca di base. Ma questo non per una scarsa qualità della ricercao dei ricercatori italiani che sono gene-ralmente eccellenti. L’Italia resta indie-tro nella capacità di attrarre i vincitoridei grant, cosa importantissima in schemi che prevedono la mobilità e portabilità degli stessi.

E dove invece esprimiamo al me-glio le nostre capacità?Sicuramente nel secondo pilastro, quello della ricerca industriale e tecno-logica e mi riferisco alla ricerca sui ma-teriali avanzati, le tecnologie di produ-zione, l’Ict, lo spazio, le Pmi. Qui siamomolto ben posizionati oltre la soglia del10% di finanziamenti già conquistati.

A quanto ammonta la spesa per iprossimi anni, quelli di chiusura?I dati sono ancora fluidi ma sicura-mente possiamo parlare di una dispo-nibilità di budget totale (tra 2019 e 2020) di ancora circa il 20% degli origi-nali 80 miliardi. Sul piatto ci sono an-cora molti soldi da andare a prendere.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Finanziamenti dalle Regioni. In Sicilia e Toscana il mix di erogazioni a favore di professionisti junior e seniorTra gli strumenti i voucher e le indennità per formazione obbligatoria e aggiornamento delle competenze

Gli aiuti della Ue ai commercialisti tra praticantato e specializzazionePagina a cura diChiara BussiFlavia Landolfi

Senior e junior, pratican-tati e alta formazione. Ifondi strutturali europeiguardano ai commer-cialisti e tendono unamano a chi si affaccia per

la prima volta nel mondo del lavoro non trascurando però i professionistipiù navigati per la loro riqualificazio-ne e specializzazione. Agli strumentipensati per la qualificazione si affian-cano poi le iniziative delle categorie.Come quella lanciata da Ungdcec,l’unione giovani dottori commercia-listi che ha dedicato un convegno (dal4 al 6 ottobre a Foggia) al ruolo dei professionisti nel settore dell’agri-fo-od. Ma andiamo per ordine.

È sempre la Toscana, Regione pi-lota nell’apertura dei bandi ai profes-sionisti, a spingere sull’aggiorna-mento e sulla formazione di alto livel-lo. Con un bando ancora aperto che vale 642mila euro (Por Fes 2014-2020), la Regione eroga voucher a trelinee di intervento destinate ai pro-fessionisti over40: corsi di formazio-ne professionale (anche in e-lear-ning), master di I e II livello in Italia eall’estero e scuole di specializzazionericonosciute dal Miur (solo per l’ulti-mo anno di frequenza). La Sicilia punta sui giovani aspiranti professio-nisti nel loro percorso di praticantato.Anche qui la misura è finanziata at-traverso il Por Fse 2014-2020 con unadotazione di 15 milioni di euro.

«I fondi Ue - dice Marcella Galvani,consigliere del Consiglio nazionale

dei dottori commercialisti e degli esperti contabili (Cndcec) delegata al-le politiche europee - potrebbero rap-presentare un importante strumentodi crescita per la professione se miratia promuovere processi di aggrega-zione, organizzazione, informatizza-zione e specializzazione degli studi.La crescita della professione passa at-traverso un cambiamento che richie-de investimenti importanti, anche intermini finanziari». Il sostegno ai professionisti in generale, e ai com-mercialisti che assistono circa 4 mi-lioni di Pmi, prosegue Galvani, «do-vrebbe essere molto più significativo,per le importanti ricadute in terminidi incremento dell’occupazione e delPil e perché la loro attività rappresen-ta una leva per lo sviluppo economicodel Paese. Basti pensare che le attivitàprofessionali già producono circa il 10% del Pil nazionale e i 120mila com-mercialisti, da soli, occupano 370mila

addetti». Per promuovere all’internodella categoria una cultura maggior-mente orientata all’Europa l’attuale Cndcec ha istituito una delega speci-fica e ha avviato un piano formativoin materia di europrogettazione. L’obiettivo è migliorare l’accesso deicommercialisti, come utilizzatori o consulenti dei propri clienti, alle ri-sorse messe a disposizione dai pro-grammi operativi.

È invece declinata sull’agri-foodl’iniziativa di Ungdcec che ha chia-mato a raccolta a Foggia i giovanicommercialisti impegnati a ragiona-re su due filoni: l’agricoltura hi-teche i “millennial farmers”. «L’agrifoodè un’eccellenza in piena espansione-spiega il presidente Ungdcec DanieleVirgillito - e rappresenta una grandeoccasione per i giovani commerciali-sti chiamati a orientare le imprese inun settore davvero complesso».

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Requisiti.Per parteciparealla corsa ai contributioccorre essere residente o domiciliato nella Regione che ha aperto l’avviso pubblico di finanziamento

I BANDI APERTI

SICILIA

Aiuti per 600 euroai giovani tirocinanti

ObiettiviCon la misura «Finanziamento di tirocini obbligatori e non obbligatori delle professioni ordinistiche» a valere sull’asse I del Por Fse 2014-2020 la Sicilia offre sostegno ai giova-ni per i tirocini obbligatori o per esperienze di lavoro.

BeneficiariGiovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni.

RequisitiResidenza e domicilio in Sicilia, voto di laurea minimo di 90 /110 o di 70/100 per il diploma.

BudgetLa misura gode di uno stanzia-mento di 15 milioni.

ContributoAl tirocinante verrà riconosciu-ta un’indennità di partecipa-zione di 600 euro mensili lordi per un periodo della durata massima di 12 mesi che sarà corrisposta solo al raggiungi-mento per ciascun mese di un minimo del 70% delle ore previste.

DomandePer questa seconda finestra del bando le domande dovran-no essere inviate obbligatoria-mente via Pec all’indirizzo [email protected] fino alle ore 14 del 30 ottobre prossimo.

TOSCANA

Voucher di studioagli «over 40»

ObiettiviCon il bando dedicato ai tirocini a valere sull’asse A del Por Fse 2014-2020, la Regione Toscana sostiene la formazione dei professionisti e in particolare quella degli over40 allo scopo di valorizzare le competenze nonché capitalizzare professio-nalità acquisita negli anni.

BeneficiariProfessionisti con età superiore a 40 anni.

RequisitiI professionisti over40 devono essere residenti in Toscana e in possesso di partita Iva.

BudgetL’avviso può contare su uno stanziamento di 642.000 euro.

ContributoIl contributo consiste in un voucher per le spese di iscrizio-ne a corsi di formazione, esclusi rimborsi di viaggio, vitto, allog-gio, materiali didattici e qualsia-si altra spesa. Il costo del per-corso formativo per il quale si richiede il voucher deve esse-re di almeno 200 euro (Iva esclusa) e fino a un massimo di 3000 euro.

DomandeLe domande possono essere inviate fino a esaurimento delle risorse attraverso le procedure online sul sito della Regione (www.open.toscana.it). L’accesso potrà avvenire attra-verso l’identificazione con sistema Spid o con la Carta nazionale dei servizi.

Deboli nella ricercadi base: ci manca la capacità di attrarrei vincitori dei grant

Marco FalzettiDIRETTORE APRE

Marcella Galvani (Cndcec):«Il soste-gno ai pro-fessionisti dovrebbe essere più significati-vo»

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