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Università degli Studi di Verona Università degli Studi di Verona FACOLTÀ DI SCIENZE MOTORIE FACOLTÀ DI SCIENZE MOTORIE Anno accademico 2005/06 Guida on-line Laurea Specialistica

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Università degli Studi di VeronaUniversità degli Studi di Verona

FACOLTÀ DI SCIENZE MOTORIEFACOLTÀ DI SCIENZE MOTORIE

Anno accademico 2005/06Guida on-line

Laurea Specialistica

http://www.motorie.univr.it

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INDICE GENERALEINDICE GENERALE

LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE DELLE ATTIVITA’ MOTORIE PREVENTIVE ED ADATTATE

Requisiti d’ingresso Obiettivi formativi Progetto didatticoModalità di svolgimento della didattica Sbocchi professionali Piano didattico 2005/06 (Curriculum Anziani) Piano didattico 2005/06 (Curriculum Disabili) Calendario delle lezioni

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DOCENTI DELLA FACOLTA’ DI SCIENZE MOTORIEDOCENTI DELLA FACOLTA’ DI SCIENZE MOTORIE

PRESIDE DELLA FACOLTA’ DI SCIENZE MOTORIEProf. Guido Francesco FUMAGALLI

Contatto: Segreteria di Presidenza Tel. 045/8425137 Fax. 045/8425131e-mail: [email protected]

PRESIDENTE DELLA LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE DELLE ATTIVITA’ MOTORIE PREVENTIVE ED ADATTATE

Prof. Antonio CEVESETel. 045/8425134 Fax. 045/8425131

e-mail: [email protected]

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LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE DELLE ATTIVITA’ MOTORIE PREVENTIVE ED ADATTATE

Breve descrizione del Corso di Laurea Specialistica

Classe di appartenenza: 76/S – scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattateReferente: Prof. Guido F: Fumagalli, Preside della Facoltà

Requisiti di ingresso:Possono partecipare alla prova di ammissione al primo anno coloro che sono in possesso del diploma di qualsiasi classe, o diploma ISEF, o diploma di laurea del vecchio ordinamento, o altro titolo conseguito all’estero riconosciuto idoneo secondo la normativa vigente e riconoscimento di almeno 150 dei 180 crediti previsti nel corso di laurea triennale in Scienze delle attività motorie e sportive ( classe 33) dell’Università di Verona. La Facoltà elabora i criteri di selezione per l’ammissione e determina l’eventuale debito didattico degli iscritti.

Obiettivi formativi:Il Corso di Laurea nasce da un approfondito dibattito che la Facoltà di Scienze Motorie ha svolto al suo interno sulla definizione delle funzioni e delle capacità professionali di questa figura che deve, a tutti gli effetti, essere considerata una nuova figura professionale dedicata al benessere, alla qualità della vita, alla lotta alla prevenzione alle malattie. Questo dibattito si è arricchito del contributo portato da Enti e Istituzioni veronesi (Comune di Verona, ASL 20, Istituto Don Calabria) che promuovono l’esercizio fisico per disabili e anziani e cha hanno fama di qualità anche a livello europeo. Questi Enti hanno fattivamente partecipato alla fase di sperimentazione didattica svolta nel precedente anno accademico nella forma di master e che si traduce ora nella Laurea Specialistica in Scienze delle Attività Motorie Preventive e Adattate.Il Corso di Laurea in Scienze della Attività Motorie Preventive ed Adattate ha l’obiettivo di formare esperti con competenze specifiche ed approfondite nel campo della prevenzione e dell’educazione motoria adattata. Al termine del corso gli studenti dovranno aver acquisito una solida preparazione finalizzata alla progettazione, conduzione e gestione di programmi di attività motoria indirizzati alla promozione, mantenimento e sviluppo dello stato di salute e di benessere individuale. Dopo un primo anno in comune si sceglierà l’indirizzo didattico entro il quale completare il percorso formativo nel successivo secondo anno. I due indirizzi sono: - Attività motoria adattata per persone con disabilità- Attività motoria preventiva ed adattata per il benessere psico-fisico nelle persone anziane.

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In relazione all’indirizzo prescelto gli studenti acquisiranno inoltre competenze specifiche per la progettazione, gestione e conduzione di attività motorie finalizzate al raggiungimento e mantenimento del quadro ottimale di salute, di una buona efficienza fisica e di benessere psicofisico; alla prevenzione generale e specifica, al potenziamento motorio, alla correzione della sedentarietà e promozione di corretti stili di vita; al benessere degli anziani; al benessere dei soggetti con disabilità

Progetto didattico:Ai fini indicati, i curricula di corsi di laurea specialistica prevedono:- lezioni in aula ed esercitazioni in laboratori e palestre attrezzate, attività progettuali guidate- in relazione a obiettivi specifici, attività esterne ed interne nella forma di tirocini formativi svolti presso aziende e strutture pubbliche e laboratori che la Facoltà indica tenendo conto della realtà operativa del territorio nell’ambito del terzo settore.. Rientrano in tali attività formative, soggiorni all’estero presso altre Università o Centri attivi nel terzo settore, anche nel quadro di accordi internazionali

Modalità di svolgimento della didattica:Le forme di svolgimento della didattica possono comprendere: lezioni frontali, esercitazioni, attività di tutorato, seminari, attività di lezione in teledidattica, attività di laboratorio, tirocinio.

Sbocchi professionali:Il laureato opererà nell’ambito del terzo settore presso istituzioni, enti specializzati e strutture private per la progettazione, conduzione e gestione di attività motorie finalizzate al raggiungimento e mantenimento del quadro ottimale dell’efficienza fisica e del benessere; mirate a prevenzione e superamento delle patologie correlate alla sedentarietà e a scorretti stili di vita; adattate per anziani; adattate per disabili.

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PIANO DIDATTICO

Curriculum AnzianiIl numero totale dicrediti è 300.

N° TAF Attività Anno Cfu30 A/S BiomedicoI IV 831 A/B Monitoraggio e valutazione I IV 332 A/C Psicopedagogia I IV 533 A/C Psicopedagogia II IV 534 A/

B/CMonitoraggio e valutazione II IV 5

35 B Biomedico II IV 836 B/C Organizzazione sistemi sociali complessi IV 837 B Attività motorie e tecniche per il benessere I IV 538 B Didattica delle attività motorie per il

benessere I IV 4

39 DInsegnamenti a scelta per complessivi 4 crediti (V anno)

Insegnamenti disponibili Cfu

V 4Medicina legale 2Metodi e didattiche delle attività motorie

2

Statistica medica 240 A/

B/CPatologia V 6

41 A/C Psicopedagogia III V 742 B/S Biomedico III V 643 B Attività motorie e sportive per persone

anziane V 744 B/C Bioingegneria V 645 B/C Didattica delle attività motorie per il

benessere II V 946 B/C Monitoraggio e valutazione III V 947 F Tirocinio V 1048 E Prova finale V 5

Le attività formative che presentano il medesimo ordinale (N°) sono in alternativa fra loro.

Tipo Attività Formativa (TAF)A Attività di baseB Attività caratterizzantiC Attività affini o integrativeD Attività a scelta dello studenteE Prova finaleF Altre attività

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S Attività nell’ambito di sede

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PIANO DIDATTICO

Curriculum DisabiliIl numero totale dicrediti è 300.

N° TAFAttività

Anno Cfu30 A/S BiomedicoI IV 831 A/B Monitoraggio e valutazione I IV 332 A/C Psicopedagogia I IV 533 A/C Psicopedagogia II IV 534 A/

B/CMonitoraggio e valutazione II IV 5

35 B Biomedico II IV 836 B/C Organizzazione sistemi sociali complessi IV 837 B Attività motorie e tecniche per il benessere I IV 538 B Didattica delle attività motorie per il

benessere I IV 4

39 DInsegnamenti a scelta per complessivi 4 crediti (V anno)

Insegnamenti disponibili Cfu

V 4Medicina legale 2Metodi e didattiche delle attività motorie

2

Statistica medica 240 A/B Basi biologiche della disabilità V 741 A/C Tecnica e metodologia delle attività motorie

adattate V 9

42 B/S Monitoraggio e valutazione dell’attività motoria adattata V 5

43 B Bioingegneria della disabilità V 644 B/C Didattica delle attività motorie adattate V 845 B/C Promozione delle attività motorie adattate V 1046 B/C Basi neuropsicologiche della disabilità V 547 F Tirocinio V 1048 E Prova finale V 5Le attività formative che presentano il medesimo ordinale (N°) sono in alternativa fra loro.

Tipo Attività Formativa (TAF)A Attività di baseB Attività caratterizzantiC Attività affini o integrativeD Attività a scelta dello studenteE Prova finaleF Altre attivitàS Attività nell’ambito di sede

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ATTIVITÀ MOTORIE E SPORTIVE PER PERSONE ANZIANE

Crediti 7Docente Prof. Chiara Milanese

Prof. Nicola SmaniaProf. Marina Taffara

Obiettivi del CorsoIl corso integrato di Tecniche del fitness, di Tecnica e Didattica delle attività sportive e Medicina fisica riabilitativa per anziani, si propone di fare conoscere (presupposti teorici) e far padroneggiare (esercitazioni pratiche) i metodi e le didattiche di lavoro specifici dell’educazione motoria per la terza età, le tecniche e i metodi di allenamento per anziani agonisti (Master) e di attività sportiva per anziani non agonisti. Inoltre gli studenti dovranno conoscere la fisiopatologia e la riabilitazione delle lesioni da sovraccarico delle strutture osteo-mio-articolari al fine di impostare l’esercizio fisico secondo criteri che tengano conto della prevenzione dei danni a carico delle suddette strutture.Gli studenti dovranno acquisire le competenze professionali che concorrano positivamente al mantenimento del benessere cognitivo e psico- fisico delle persone anziane.

Programma del corsoTecniche di mantenimento e sviluppo delle capacità di forza; possibili esercitazioni, metodi e strategie di somministrazione; in particolare verrà trattata la tecnica della progressione del carico con somministrazione in serie e ripetizioni, la tecnica di tonificazione e rinforzo generale, le tecniche che utilizzano ausili didattici e attrezzature specifiche – bande elastiche, leg estension, ecc.;tecniche di mantenimento e sviluppo delle capacità di resistenza; possibili esercitazioni, metodi e strategie di somministrazione; in particolare verrà analizzato il regime di lavoro utile ad un approccio allenante e le modalità per raggiungerlo;tecniche di mantenimento e sviluppo della mobilità articolare; possibili esercitazioni, metodi e strategie di somministrazione; in particolare verranno analizzate tecniche per la mobilità attiva, per la mobilità passiva, per la respirazione;tecniche di mantenimento e sviluppo dell’equilibrio; possibili esercitazioni, metodi e strategie di somministrazione; in particolare verranno studiate le variabili che intervengono sul mantenimento dello stato di equilibrio e la loro sollecitazione analitica e associata;strategie per incrementare il controllo cognitivo e sensoriale del movimento e della posturatecniche di mantenimento e sviluppo della coordinazione; possibili esercitazioni, metodi e strategie di somministrazione. In particolare verranno esaminate le possibili tecniche per sollecitare le diverse tipologie di coordinazione (oculo-manulae, oculo-podalica,

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intersegmentaria, spazio temporale, fine delle dita) e studiate le correlazioni tra le tipologie di coordinazione e la vita di relazione; tecniche e metodi di apprendimento e pratica di alcune specialità di atletica leggera. tecniche e metodi di apprendimento e pratica del gioco del tennis. Verrà posta particolare attenzione all’analisi del gesto tecnico e agli aspetti tattici della partita.tecniche e metodi di apprendimento e pratica del ciclismo; tecniche di programmazione e conduzione di un allenamento individualizzato per le discipline trattate.Le lezioni si articoleranno in teoriche, svolte in aula, e di laboratorio realizzate negli impianti sportivi della Facoltà di Scienze Motorie

Modalità d’esameQuestionario a risposta aperta.Produzione di un progetto didattico su argomento concordato con la docente.

ATTIVITÀ MOTORIE E TECNICHE PER IL BENESSERE 1

Crediti 5Docente Prof.sa Camilla Raffaelli

Obiettivi Formativi:- Acquisizione di diversificate tecniche di intervento sulla popolazione adulta atte a far svolgere attività motorie utili al mantenimento dello stato di benessere psico-fisico, al recupero dello stato di salute e al mantenimento di esso lungo tutto l’arco della vita- Sviluppo delle conoscenze specifiche relative al movimento in tutte le sue forme in relazione alle più recenti evoluzioni tecnologiche con prevalente attenzione alle tecniche del fitness in acqua e in palestra

Programma del CorsoOBIETTIVI SPECIFICI RELATIVI A TECNICHE E DIDATTICHE DELLE ATTIVITA’ MOTORIE IN PALESTRA- L’ambiente palestra: requisiti strutturali, igienici, spaziali- Gli ergometri per l’allenamento cardiovascolare Vantaggi e limiti Caratteristiche dei diversi tipi di ergometri La biomeccanica e la didattica dei movimenti Metodologie di allenamento cardiovascolare Il monitoraggio dell’allenamento- Le attrezzature per l’allenamento della forza: macchine isotoniche, pesi liberi e cavi Caratteristiche delle attrezzature e didattica dei movimenti Metodologie di allenamento della forza Monitoraggio dell’allenamentoOBIETTIVI SPECIFICI RELATIVI A TECNICHE E DIDATTICHE DELLE ATTIVITA’ MOTORIE IN ACQUA

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- L’ambiente acqua: caratteristiche fisiche e principi dinamici, la resistenza e il galleggiamento in rapporto al movimento- Effetti dell’immersione e del movimento in acqua sui diversi apparati fisiologici - Differenze tra il movimento in acqua e quello fuori dall’acqua: incidenza della gravità sul carico, sulla fatica e sulla libertà di movimento- Classificazione delle attività non natatorie in acquaCaratteristiche comuni a tutte le attività e analisi di tali caratteristiche in rapporto al recupero e al mantenimento del benessere nonché alla prevenzione delle situazioni patologichePubblico potenziale e pubblico reale- Ambientamento- AquafitnessPresentazione di tutte le attività comprese in questo settoreTecnica e didattica degli elementi fondamentali comuniTecnica e didattica degli elementi specifici di ogni attivitàGradi di difficoltà e strategie per incrementare o diminuire l’intensità di lavoroUtilizzazione dello spazioIncidenza della profondità dell’acqua e delle dimensioni della vascaAttrezzi resistenti, galleggianti e di riportoIdentificazione delle caratteristiche necessarie all’impianto che ospita l’attivitàLa gravidanza: modificazioni fisiologiche e movimento, incidenza del peso, effetti dell’esercizio fisico, ginnastica in acquaObesità e movimento: indicazioni e controindicazioni, incidenza dei traumi muscolari e articolari, acqua come possibile soluzione- Principi di rieducazione funzionale in acqua- Aquatraining: la preparazione sportiva in acqua, nuovi impieghi nei settori agonistici e non

Modalità d’esame:Tesine di approfondimento e test a risposta multipla

BASI BIOLOGICHE DELLA DISABILITA’

Crediti 7Docenti Prof. Federico Schena

Prof. Carlo Zancanaro

Obiettivi del CorsoIl corso si propone di fornire conoscenze specifiche sui seguenti argomenti:

anatomia umana applicata con particolare riguardo all’anatomia di superficie e palpatoria

principali metodiche antropometriche elementi di anatomia microscopica applicata a stati di

disabilità

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principali aggiustamenti fisiologici messi in atto da soggetti con disabilità congenita od acquisita nell’attuazione di esercizio fisico in situazioni di vita quotidiana e/o di attività sportiva

adattamenti che i soggetti disabili possono ottenere attraverso l’allenamento con particolare riguardo ai soggetti con lezione del midollo spinale e con disturbi mentali.

principali meccanismi di danno molecolare e cellulare principali meccanismi che conducono all’insorgenza delle

patologie che determinano disabilità. Le conoscenze da acquisire sono propedeutiche alla migliore comprensione e utilizzazione dei contenuti dei corsi professionalizzanti

Programma del corsoAnatomia di superficie e topografica:individuazione di punti di repere osseoindividuazione di origine e inserzione di muscoli scheletriciprocedure di valutazione funzionale manuale di muscoli scheletriciindividuazione di punti di repere vascolare e nervosoAntropometriaesecuzione delle principali misure antropometriche mediante antropometroesecuzione di plicometria e determinazione della percentuale di grasso corporeoAnatomia microscopica applicata:morfologia del muscolo scheletrico e sue principali alterazioni associate a disfunzione genetica, metabolica, nervosamorfologia dell’osso e delle articolazioni e sue principali alterazioni associate a disfunzione genetica, metabolica, secondaria

Fisiologia applicata:La disabilità e la limitazione delle funzioni fisiologiche Funzionalità cardiovascolare nel  disabile Funzionalità respiratoria nel disabile Modificazioni della funzionalità muscolo-scheletrica nel disabile Modificazioni neurologiche, immunitarie e termoregolatorie nel disabile Risposta fisiologica all’esercizio acuto nel disabile Risposta adattativa all’esercizio fisico cronico nel disabile Patologia applicata:Patologia molecolare e cellulare:La patologia molecolare come primo livello di espressione di un evento patologico. Concetti di alterazioni omeostatica e di malattia. Livelli di espressione delle malattie e loro forme. Gli adattamenti al danno: ipertrofia, atrofia, iperplasia, ipoplasia. La necrosi e le sue conseguenze (rigenerazione e riparazione dei tessuti).Meccanismi di patologia molecolare e cellulare:Meccanismi di danno genetico alla base di malattie ereditarieMalattie ereditarie da carenza di enzimi: le malattie d’accumulo lisosomiale

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Malattie ereditarie da alterazioni di proteine di membrana: fibrosi cistica e altra patologie ereditarie del trasporto.Malattie ereditarie da alterata espressione o funzione di recettori.Malattie da danni al DNA mitocondriale. Alterazioni molecolari risultanti in danni alla cellula muscolare scheletrica

I processi reattivi (infiammazione e coagulazione) come causa di malattia

Modalità d’esameprova scritta con domande a risposta multipla.

BASI NEUROPSICOLOGICHE DELLA DISABILITÀ

Crediti 5Docenti Prof. Bianca de Bernardi

Prof. Leonardo Toccante

Obiettivi del CorsoIl modulo integrato si propone di fornire conoscenze sugli aspetti neurologici e psicologici che caratterizzano la disabilità, in particolare in età infantile e giovanile, evidenziando il ruolo e le ripercussioni dell’attività motoria su sviluppo e apprendimento cognitivo e motorio. Verranno considerati gli aspetti relativi allo sviluppo motorio, cognitivo, affettivo e sociale, linguistico in relazione a diversi tipi di disabilità (uditiva, visiva, motoria) e a disturbi dell’apprendimento e del controllo del comportamento.

Programma del corsoLe lezioni avranno prevalentemente un carattere seminariale, con momenti nei quali gli studenti prenderanno parte attiva allo svolgimento del corso, tramite l’analisi e la discussione critica di una bibliografia consigliata, nonché la ricerca anche in siti Internet di informazioni atte ad approfondire le tematiche del corso.

Modalità d’esameL'esame si svolgerà in forma scritta e orale: la prova scritta sarà costituita dalla stesura di una tesina relativa ad una delle tematiche affrontate nel corso; la prova orale sarà costituita da domande di integrazione ai contenuti della tesina e da domande di carattere più generale.

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BIOINGEGNERIA

Crediti 7Docenti Prof. Paola Cesari

Prof. Paolo FioriniProf. Nicola Smania

Obiettivi del CorsoIl corso si baserà su di una selezione di argomenti e problematiche relative all’analisi del movimento umano. Questi argomenti saranno affrontati da un punto di vista delle scienze del movimento e dello sport.In generale gli studenti dovranno: Conoscere le diverse descrizioni del movimento umano ed i relativi strumenti utilizzati. Sapere come attraverso l’uso di questi strumenti avviene l’acquisizione ed l’elaborazione dei segnali . Saper costruire e analizzare modelli del movimento umano. Saper analizzare lo spostamento temporale nello spazio sia angolare che lineare di articolazioni e segmenti articolari

Programma del corso1- Telecamere ad alta definizione ad infrarossi2- Frequenze di campionamento, calibrazione, posizione dei markers sui punti di repere 3- Calcolo di: spostamenti, velocita’, accelerazioni 5- La cinematica in 3D di un corpo rigido6- Il controllo della postura dell’arto superiore nel puntamento ad un bersaglio7- La pedana di forza: posture umane

Modalità d’esameUna prova scritta

BIOINGEGNERIA DELLA DISABILITÀ

Crediti 6Docenti Prof. Paola Cesari

Prof. Paolo FioriniProf. Nicola Smania

Obiettivi del CorsoL’obiettivo formativo è l’acquisizione di conoscenze mediche e tecnologiche relative alla disabilità motoria ed alle problematiche d’analisi di progettazione di utilizzo ed adattamento all’uso di ausili e protesi. Gli studenti dovranno conoscere i fondamenti e le tecnologie più comunemente usate per l’analisi cinematica, dinamica e clinica per movimenti che presentano disabilità di diversa natura. Saranno affrontati i modelli di controllo e gli specifici protocolli che vengono principalmente utilizzati al fine di una corretta descrizione dei movimenti esaminati. Saranno fornite nozioni relative alle tecnologie

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costruttive ed interfaccia con l’utente di sistemi d’ausilio al movimento e protesi.

Programma del corsoStrumenti di analisi del movimento umano: telecamere ad alta definizione, pedane di forza, elettromiografiAnalisi sui segnali ottenuti per lo studio del movimento umano: cinematica, dinamicaApplicazioni specifiche relative ad alcune patologie neuromotorie e relative alla popolazione anziana.

Modalità d’esameL’esame finale sarà unico e consisterà in un test scritto formato da domande aperte e chiuse.

BIOMEDICO I

Crediti 8Docenti Prof. Antonio Cevese

Prof. Guido Francesco FumagalliProf. Carlo Morandi

Obiettivi FormativiL’obiettivo formativo è di mettere in luce gli aspetti più rilevanti dei fenomeni biologici che sottendono l’adattamento all’esercizio fisico e le interferenze che su ciò possono avere il patrimonio genetico individuale e l’uso di farmaci.

Programma del CorsoProgramma di FarmacologiaPrincipi generali di FarmacoterapiaReazioni avverse ai farmaci, farmacoepidemiologia

L’efficacia clinica dei farmaci (2 ore)-la forza dell’evidenza scientifica-i trial clinici randomizzati-le meta-analisi-come leggere i risultati-problematiche etici

Farmacologia del sistema respiratorio (2 ore)-farmaci attivi sui recettori beta adrenergici e altri broncodilatatori (cenni)-farmaci antinfiammatori steroidei

Antibatterici (4 ore)-cenni storici-epidemiologia delle malattie infettive nel mondo

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-disponibilità dei farmaci a livello modiale: differenze e problemi-principali farmaci antibatterici con particolare riferimento alle ADR

Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei (4 ore)-meccanismo d’azione-principi attivi in commercio-FANS nella traumatologia sportiva-reazioni avverse da FANS e linee-guida

Farmaci attivi sul sistema cardiocircolatorio (8 ore)- Controllo farmacologico dell’ipertensione arteriosa - Nitroderivati - Ca antagonisti- betabloccanti)- Sistema renina-angiotensian e ACEi- diuretici

Gli integratori alimentari nella pratica sportiva (4 ore)-classificazione degli integratori-meccanismi, efficacia e sicurezza degli integratori-le insidie del mercato

Programma di Fisiologia1. Il concetto di omeostasi2. Fisiologia dell’esercizio: variazioni rispetto alle condizioni

omeostatiche e ripristino delle stesse. I sistemi di controllo3. Per normalizzare le misure: prestazioni massimali (difficoltà,

potenziali pericoli, alternative)4. Errori ed approssimazioni5. L’uomo in natura e nella società sviluppata: mantenimento di

potenzialità e ricupero delle capacità originali6. Evoluzione delle capacità umane nelle società sviluppate:

specializzazione del ruolo sociale e perdita di capacità fisiche innate7. Definizione di condizioni basali e meccanismi di adattamento, acuti

e cronici (allenamento)8. La definizione dei limiti: quale sistema limita per primo le

prestazioni massimali? In condizioni fisiologiche e in presenza di malattia o disabilità

9. Problemi inerenti il superamento dei limiti (es. doping)10. Principali variabili cardiocircolatorie a riposo e loro limiti durante

l’attività fisica11. Frequenza cardiaca, pressione arteriosa, volume cardiaco, gettata

sistolica, gettata cardiaca, resistenze periferiche totali12. Effetti dell’allenamento sul sistema cardiovascolare: analisi dei

meccanismi implicati13. Effetti dell’allenamento sul cuore: analisi, meccanismi, vantaggi

conseguiti, possibili svantaggi14. Substrato anatomico per l’insorgenza di aritmie: causa di morte

improvvisa15. Revisione della fisiologia cardiaca: il ciclo cardiaco; l’anello

pressione-volume; legge di Frank-Starling; variazioni di contrattilità

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e loro importanza fisiologica; meccanismi delle variazioni di contrattilità; aumento della massima forza isometrica; aumento della massima velocità di contrazione; l’innervazione cardiaca; curve del ritorno venoso; funzione di pompa del cuore; accoppiamento cuore-vasi

16. Concetto di compliance: la compliance arteriosa e la sua importanza per l’impedenza aortica ed il lavoro del cuore; onda sfigmica; variazioni di compliance arteriosa con l’età; effetto dell’allenamento

17. Allenamento: specificità degli effetti sull’apparato muscolo-scheletrico. Variabili: intensità, durata, frequenza

18. Effetti dell’aumento di carico: meccanismi molecolari a livello delle fibre muscolari

19. Ipertrofia muscolare: modalità di insorgenza e di perdita. Sezione traversa del muscolo

20. Importanza degli elementi non contrattili, della disposizione delle fibre, del coordinamento delle unità motorie

21. contrazione eccentrica e concentrica: effetti sulla massa muscolare (ipertrofia e iperplasia), sul tipo di fibre prevalenti (lente o veloci), sul controllo motorio

22. Ipertrofia: aumento della sezione; aumento della lunghezza23. Ruolo delle cellule satelliti nell’ipertrofia24. Ruolo del sistema nervoso centrale: variazioni della frequenza di

scarica (definizione fenomenologia e meccanismi del tetano); treni d’impulsi; reclutamento di unità motorie

25. Recettori muscolari: fusi neuromuscolari; corpi tendinei del Golgi; recettori articolari

26. Riflessi spinali: miotatico; miotatico inverso; inibizione reciproca; riflesso di allontanamento: interneuroni di Renshaw

27. Concetto di pool motoneuronico; motoneuroni alfa e gamma; gerarchia di reclutamento; influenza dell’innervazione sul fenotipo (fibre lente e veloci)

28. Principali vie ascendenti e discendenti del midollo spinale29. Aree e centri del controllo motorio30. Esecuzione di movimenti volontari e involontari; apprendimento

motorio31. Allenamento di resistenza: meccanismi centrali (trasporto

dell’ossigeno) e periferici (utilizzazione dell’ossigeno)

Modalità d’esame: Questionario a risposta multipla

BIOMEDICO II

Crediti 8Docenti Prof. Marcello Ferrari

Prof. Matteo Ricci Prof. Michele Tinazzi

Obiettivi del Corso

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descrivere sinteticamente il quadro clinico delle condizioni morbose riportate nel programma;enumerare per sommi capi i meccanismi più importanti alla base dello sviluppo della malattia;descrivere i meccanismi con i quali la malattia può interferire con l’esercizio e quelli con i quali l’esercizio può interagire positivamente o negativamente con quella condizione morbosa;descrivere i dati più importanti della letteratura scientifica che dimostrano l’effetto preventivo (primario o secondario) dell’esercizio sulla malattia;formulare un programma di esercizio per ciascuna condizione morbosa, saperlo monitorare e saperne valutare i risultati.

Programma del corso1. MEDICINA INTERNAMalattie cardiovascolariAterosclerosiIpertensione arteriosaCardiopatia ischemicaArteriopatia obliterante degli arti inferioriScompenso cardiaco cronicoMalattie dell’apparato respiratorioAsma bronchialeBroncopneumopatia cronica ostruttivaMalattie metabolicheObesitàDiabete mellitoMalattie osteomuscolariOsteoporosi2. NEUROLOGIALa malattia di Parkinson I parkinsonismiLe distonieLe sindromi coreicheI ticsIl mioclonoI tremoriMalattie del motoneurone3. ORTOPEDIACenni di traumatologiaAnatomia, fisiologia e patologia della spallaAnatomia, fisiologia e patologia  del ginocchioAnatomia, fisiologia e patologia del rachideAnatomia, fisiologia e patologia dell'anca

Modalità d’esameEsame scritto con domande chiuse a risposta multipla.

BIOMEDICO III

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Crediti 6Docenti Prof. Guido Francesco Fumagalli

Prof. Paolo MughettiProf. Silvia Pogliaghi

Obiettivi del CorsoRichiamare i meccanismi di risposta adattativa all’attività motoria acuta e cronica, con riferimento agli apparati cardiorespiratorio, muscoloscheletrico ed endocrinoApprofondire le modificazioni funzionali indotte dall’invecchiamento a riposo ed in risposta all’attività motoria acuta e cronica nei soggetti sani ed in presenza di patologie endocrine ad elevata prevalenza nella popolazione anziana. In particolare verranno approfondite le modificazioni cardiorespiratorie, muscoloscheletriche, endocrinologiche, della farmacocinetica e dell’insorgenza di reazioni avverse ai farmaci Introdurre il ruolo dell’attività motoria nella prevenzione primaria e secondaria delle malattie e nella promozione della salute e del benessere psicofisico nell’anziano

Programma del corso

Lezioni di Endocrinologia, 24 ore, 3 CFUDott. Paolo MoghettiContenuto delle lezioniFisiologia dell’adattamento endocrino all’esercizio fisico. Ruolo dei vari ormoni nell’adattamento metabolico all’esercizio; cenni sul ruolo degli ormoni nell’adattamento emodinamico e idroelettrolitico all’esercizio. Utilizzo dei substrati energetici nell’attività fisica, in relazione all’entità dello sforzo e alla sua durata. Integrazione della risposta endocrina nell’adattamento metabolico all’esercizio fisico. Effetti del training.Modificazioni endocrine nell’età avanzata. Modificazioni ormonali legate all’età avanzata e loro significato: menopausa, andropausa, adrenopausa, somatopausa. Modificazioni del bilancio idroelettrolitico. Effetti della terapia sostitutiva nella donna in climaterio. Implicazioni per l’attività motoria.Relazioni fra diabete ed attività fisica: aspetti generali e specifici dell’anziano. Epidemiologia, patogenesi, manifestazioni cliniche, complicanze acute e croniche del diabete. La sindrome metabolica. Evidenze sul ruolo dell’attività fisica nella prevenzione del diabete tipo 2. Effetti dell’esercizio sul metabolismo del glucosio e su altri aspetti metabolici nel diabetico. Conseguenze di eccesso o carenza di insulina sull’adattamento metabolico all’esercizio fisico nel diabete. L’esercizio fisico come strumento di terapia del diabete. Effetti dell’attività fisica regolare sul rischio cardiovascolare nel diabetico. Indicazioni, controindicazioni, precauzioni e monitoraggio dell’attività fisica nel diabetico anziano.

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Effetti di patologie endocrine comuni nell’anziano sull’adattamento all’esercizio fisico. Malattie della tiroide: cenni su epidemiologia e manifestazioni cliniche dei quadri di carenza ed eccesso di ormoni tiroidei. Conseguenze di carenza ed eccesso di ormoni tiroidei sulla funzione cardiaca e muscolare e sull’adattamento all’esercizio fisico. Osteoporosi: meccanismi endocrini e implicazioni per l’attività fisica. Alterazioni metaboliche dell’età avanzata. Generalità sugli aspetti iatrogeni nell’anziano.

Lezioni di Farmacologia, 8 ore, 1 CFUDott. Guido FumagalliContenuto delle lezioniModificazioni della farmacocinetica indotte dall’etàModificazioni dell’insorgenza di reazioni avverse ai farmaci indotte dall’età

Lezioni di Fisiologia Umana, 16 ore, 2 CFUDott.ssa Silvia PogliaghiContenuto delle lezioniModificazioni fisiologiche dell’apparato cardiovascolare indotte dall’etàModificazioni fisiologiche dell’apparato respiratorio indotte dall’etàModificazioni fisiologiche muscolo-scheletriche indotte dall’etàModificazioni fisiologiche neurologiche, immunitarie e termoregolatorieEffetti specifici dell’inattività/immobilitàRisposta fisiologica all’esercizio acuto nell’anzianoRisposta adattativa all’esercizio fisico cronico nell’anziano

Modalità d’esameL’esame finale consisterà in un questionario a scelta multipla, con 30 domande (15 di endocrinologia, 10 di fisiologia e 5 di farmacologia).

DIDATTICA DELLE ATTIVITA’ MOTORIE ADATTATE (DISABILI)

Crediti 8Docenti Prof. Donatella Donati

Prof. Franco LaroccaProf. Nicola Rovetti

Obiettivi Formativi:

L’obiettivo formativo consiste nell’acquisizione di competenze di programmazione didattica in modo che di seguito apprendano a saper condurre le attività motorie adattate a persone con disabilità. Questo implica che gli allievi sia posti in grado di impostare progetti adeguati a soggetti in difficoltà. La competente scelta di specifiche attività motorie e sportive andrà operata nel rispetto della progettazione in cui siano state assunte finalità adeguate ai soggetti, e, ancora, dopo che la lettura psicogenetica di adeguati ingrandimenti di mappa consentano di individuare azioni specifiche ed individualizzate per ciascun tipo di resistenza relativa non solo al

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movimento adattato ma anche e soprattutto a quelle resistenze endogene ed esogene che inibiscono la personalità.E’ proprio per una idonea programmazione di attività motorie e sportive adattate che si esige.una piena competenza progettuale scientificamente corretta anche dal punto di vista epistemologico. La coscienza critica che ne deriva consente allo specializzando di leggere le azioni del soggetto in modo contestuale e attento a tutti quegli ulteriori ostacoli che l’incultura della disabilità ha introdotto nel tessuto sociale.Il perseguimento dell’obiettivo integrazione proprio della macroarea in questione non avviene in virtù di semplici conoscenze tecnico operative, ma è il frutto di una impostazione culturale che chiami in prima persona i corsisti a saper progettare – entro gli eventi e i corsi di attività motoria –lo sviluppo della personalità dei soggetti disabili

Il corso va pertanto integrato non soltanto con conoscenze di singole tecniche motorio-sportive, bensì sulla conoscenza approfondita delle modalità di progettazione e di programmazione individualizzata, senza che vengano trascurati gli aspetti di sviluppo sociale integrato con soggetti normodotati.

Programma del corso:

Modulo: M-EDF/01 Tecnica e metodologia delle attività motorie adattateDocente Rovetti Nicola

1-Questo modulo ha i seguenti obiettivi:Fornire tecniche didattiche e strumenti per la gestione di attività motorie con persone con disabilità. Aumentare il livello di consapevolezza emotiva dei corsisti come aspetto fondamentale nella gestione delle dinamiche relazionali con persone con disabilità.Fornire tecniche di comunicazione finalizzate alla gestione delle attività. Il modulo prevede una parte di interventi teorico da svolgersi in aula ed una parte di intervento pratico da svolgersi in palestra.2-Metodologia delle attività motorie adattate:2a-attività non strutturate: obiettivi, progettazione e programmazione, metodo di conduzione delle situazioni non strutturate, contenuti, valutazione.

Il gioco spontaneo: significato e interpretazione 2b-attività semi-strutturate: obiettivi, progettazione e programmazione, metodo di conduzione delle situazioni semi-strutturate, contenuti, valutazione.

L’approccio psicomotorio; L’albero e il poligono: strumenti didattici della ricerca

psicomotoria.2c-attività strutturate:obiettivi, metodo di conduzione delle situazioni non strutturate, contenuti, valutazione.

Il gioco di squadra strutturazione e destrutturazione del gioco di squadra

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la sociomotricità.

3-la gestione degli interventi motori con persone con disabilità.La relazione, la comunicazione nella conduzione di interventi motori rivolti a persone con disabilità (mentali, fisica e sensoriale).

Modulo: M-EDF/02 TECNICHE E DIDATTICHE DELLE ATTIVITÀ SPORTIVE PER DISABILI Docente Donatella DonatiContenuti

cenni storici sugli sport adattati in Italia e nel mondo; lo sport adattato in Italia: il dopo olimpiadi 2004; dalla classificazione medico sportiva a quella funzionale della

disabilità; la motricità e l’apprendimento motorio nei minorati della vista; tipologie e caratteristiche delle discipline sportive Paraolimpiche

per persone con disabilità: fisica, sensoriale; attività motorie e gli sport per persone con disabilità intellettiva e

relazionale; l’’empowerment socio-affettivo come strumento per dare la

motivazione ad essere promotori del proprio benessereContenuti del corso che necessitano di attività in palestra

Esperienze motorie con deprivazione sensoriale Accompagnamento della persona non vedente Guida dell’atleta non vedente La motricità, il corpo e la corporeità nella relazione didattica ed

educativa: comunicazione, competenze emotive e comportamentali nella conduzione e gestioni di attività motoria rivolta a persone con disabilità o in difficoltà

esercitazioni di conduzione e progettazione di attività motorie e sportive adattate rivolte a persone con disabilità in contesti individuali e collettivi anche scolastici;

esercitazioni con atleti disabili.

Modulo M-PED/03 - PEDAGOGIA SPECIALEDocente: Franco LaroccaArgomenti del CorsoA partire dalla comprensione del quadro formale si operano gli approfondimenti contestuali delle Ce e delle Azioni (attività fisiche adattate) mediante le inferenze pratiche, il controfattuale, l’applicazione del condizionale INUS e della teoria di Machie in modo da cogliere le condizioni per l’efficacia dell’atto didattico motorio.Il Progetto in situazione, la programmazione individualizzata e la mediazione (R. Feuerstein), la ricerca sull’azione motoria/educativa del disabile verranno affrontati in modo da consentire al disabile attività di gioco, di sport e di lavoro motorio.

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Modalità d’esame:Orale:

1. Domanda a scelta del candidato.2. Domande inerenti la domanda a scelta del candidato,

ampliando il discorso sui vari aspetti del programma.3. Autovalutazione del candidato confrontata con la valutazione

della commissione.

DIDATTICA DELLE ATTIVITA’ MOTORIE PER IL BENESSERE I

Crediti 4Docenti Prof. Massimo Lanza

Prof. Edo Zocca

Obiettivi del CorsoLo scopo formativo del corso integrato è fare acquisire competenze di progettazione, programmazione e conduzione delle attività finalizzate all’educazione delle capacità motorie e alla promozione dello stato di salute per soggetti in età evolutiva e adulti, anche nell’ambito di iniziative di collaborazione tra professionalità e/o Enti diversi.Le lezioni si articoleranno in teoriche e laboratoriali. Queste ultime saranno realizzate con modalità diversificate: a) esposizione di linee guida, esperienze di docenti e studenti, analisi di casi, b) esercitazioni pratiche, c) rielaborazioni progettuali realizzate individualmente o in piccoli gruppi.L’insegnamento, di 4 CFU (32 ore) è fortemente coordinato con il corso integrato “Monitoraggio e valutazione I”Programma del corsoElementi fisici e motori che caratterizzano le condizioni di fitness e benessere nelle diverse etàEffetti, benefici e limiti delle attività motorie finalizzate alla promozione della saluteCaratteristiche delle attività motorie e effetti sullo stato funzionale e di saluteMotivazione e orientamento a stili di vita attivi

Stili di insegnamento tra direttività e non direttivitàPrincipi metodologici per l’apprendimento motorio (formulazione di obiettivi, presentazione del compito, correzione dell’errore, quantità di pratica, distribuzione della pratica, variabilità delle esperienze, la pratica globale e la pratica per parti, il transfer di apprendimento)Strategie di insegnamento (per imitazione, interattivo, a stazioni, cooperativo, auto apprendimento)

Ruolo e limiti dell'attività motoria e sportiva nella formazione in età evolutivaForme naturali e culturali della pratica motoria e del gioco nelle teorie e nel discorso scientifico

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Apprendimento, processi cognitivi (dal riprodurre, l’organizzare e riorganizzare, all’inventare e produrre il nuovo) e attività motoria e gioco nelle attività operative e ricreative.Tappe della crescita motoria, cognitiva e relazionale e comportamento ludicoRelazione tra l’evoluzione dei processi psico-sociali e l’ampliamento del “campo operativo competente”, l’orientamento evolutivo delle padronanze a “modelli attuativi efficaci” ed ottimaliAnalisi e classificazione strutturale del gioco: il gioco come insieme strutturato, le azioni di gioco e i gesti di gioco, modelli e criteri di riferimento, funzioni e dinamiche sociali della pratica motoria e di giocoIl comportamento ludico come competenza: azione e gesto, attività specifica, propedeutica ed elementare finalizzata all’integrazione sociale nel gruppo. I giochi spontanei e le forme di normalizzazione organizzata per la pratica del gioco socialeGli ambienti, i materiali e gli strumenti del gioco: produzioni, materiali informali, oggetti da gioco e giocattoli.Il gioco nell’era dell’immagine: simboli, mode, modelli e devianze. Gioco, disagio, disadattamento e condizione di disabilità

Criteri di progettazione e programmazione di attività motorieProgettazione e programmazione diattività motorie formative per l’età evolutivaattività sportive in ottica formativa in età evolutivaattività di fitness individualizzateattività sportive orientate alla fitnessattività motorie adattate a persone con patologie fuori dall’ambito riabilitativoProgettazione di attività motorie nelle istituzioni scolastiche

Esercitazioni di conduzione di attività motorie collettive per l’età evolutivadi attività sportive in ottica formativa in età evolutivadi attività di fitness individualizzateper l’apprendimento in contesti ambientali e relazionali differenziatidi attività motorie adattate a persone con patologie fuori dall’ambito riabilitativo

Formulazione di progetti per la promozione di stili di vita attivi in contesti di collaborazione tra soggetti e/o Enti con diverse competenze

Modalità d’esamequestionario a risposta multiplaproduzione di un progetto-programma su un argomento concordato con i docenti

DIDATTICA DELLE ATTIVITA’ MOTORIE PER IL BENESSERE II (ANZIANI)Crediti 9

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Docenti Prof. Massimo LanzaProf. Franco LaroccaProf. Bruno Sanguanini

Obiettivi formativiPerfezionare nello studente la conoscenza degli stili di vita e dell’habitus culturale finalizzato al benessere ed all’interazione. La centralità accordata al movimento ed alle attività motorie è coniugata con la valorizzazione dei linguaggi non verbali ed espressivi, della comunicazione interpersonale, della vita di gruppo, e quindi della cura di sé e della vita di relazione. Si propugnano tre linee formative: l’acquisizione del sapere circa le metodologie educative e gli sviluppi attivi della mediazione; lo studio dei processi di acculturazione e socializzazione tramite i consumi culturali dal vivo o la comunicazione mediata; l’individuazione dei criteri validi per la progettazione e conduzione delle pratiche per individui e gruppi in diversi contesti organizzativi.

Programma del CorsoModulo M-EDF/O1DIDATTICA DELL'ATTIVITÀ MOTORIA PER PERSONE ANZIANEOre: 32Docente: dott. Massimo Lanza

Caratteristiche Effetti e limitazioni dell'esercizio fisico nell’anziano sano e in alcune delle principali patologie geriatriche.. Analisi dei bisogni e definizione degli obiettivi delle attività motorie per le diverse categorie funzionali di persone anziane. Tipologie di attività motorie rivolte alla opolazione anziana. La programmazione individualizzata e collettiva dell’attività motoria adattata alle diverse tipologie di persone anziane. Progettazione di iniziative integrate per la promozione di stili di vita attivi rivolte ad anziani.

Modulo M-PED/03PEDAGOGIA SPECIALEOre: 16 Docente: prof. Franco LaroccaDeficit ed handicap specifici dell’anziano. La risignificazione in ordine alla motivazione. L’auto-progettualità motoria. Analisi critica e falsificazione della progettualità motoria in situazione. Le qualità dell’educatore motorio ed anziano.

Modulo: SPS/08SOCIOLOGIA DEI PROCESSI COMUNICATIVIOre: 24Docente: prof. Bruno Sanguanini

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Il posto della comunicazione dal vivo e dell’interazione mediata nella vita quotidiana di giovani/adulti/anziani. Teorie della diffusione della comunicazione mediatas, le pratiche di consumo dei media, le conseguenze sociali nella vita di relazione e sulla sfera pubblica. Introduzione a consumi dei media. Lo stato di realtà dei servizi di comunicazione pubblica e istituzionale anche a favore della terza e quarta età.

Modalità dell’EsameProva scritta (9 domande)In caso di deficit post-prova scritta: eventuale e suppletiva prova orale su proposta del Docente.

MEDICINA LEGALECrediti 2Docenti Prof. Franco Tagliaro

Obiettivi Formativi:L'obiettivo formativo generale del corso è rappresentato dall'acquisizione da parte degli studenti della conoscenza delle principali problematiche medico legali e deontologiche che ineriscono l'attività del laureato in Scienze delle Attività Motorie Preventive ed Adattate. In particolare l'attività formativa, basata su lezioni frontali e discussione di casi, riguarderà: il nesso di causalità materiale in medicina legale, i doveri deontologici del laureato (informazione, consenso, segreto), l'esercizio abusivo di professione, il sistema di tutela, previdenza e assistenza sociale, il danno alla persona, la capacità giuridica, la capacità di agire e l'imputabilità.

Programma del corso:- Introduzione: definizione di medicina legale; cenni storici

sull’origine e lo sviluppo della medicina legale (2 ore).- Il rapporto di causalità: la causa e le concause; l’art. 40 del

Codice Penale; l’art. 41 del Codice Penale (2 ore).- Il consenso dell’avente diritto (2 ore).- Le professioni intellettuali; esercizio abusivo di una professione

(2 ore).- Il sistema di tutela sociale: tutela degli invalidi civili; legge

quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate (L. 104/92) (2 ore).

- Capacità giuridica e capacità di agire; interdizione ed inabilitazione (2 ore).

- Capacità di intendere e di volere ed imputabilità (2 ore).- Cenni di responsabilità professionale (2 ore).

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Modalità d’esame:Colloquio orale

METODI E DIDATTICHE DELLE ATTIVITA’ MOTORIECrediti 2Docenti Prof. Attilio Carraio

Obiettivi Formativi:In molte strutture cliniche, riabilitative e educative che ospitano persone con problemi psichiatrici vengono proposti programmi di attività motoria, generalmente offerti in forma gruppale. È perciò opportuno che lo specialista in Scienze Motorie sia a conoscenza delle problematiche che riguardano questo specifico ambito di intervento.La finalità di questo insegnamento è di fornire conoscenze e di stimolare la riflessione sull’adattamento delle attività fisiche nei diversi contesti psichiatrici e per diverse categorie patologiche.

Programma del corso:- Le attività fisiche adattate: concetto e definizione.- Cenni sulla classificazione APA dei disturbi mentali nel DSM-IV-TR.- Il ruolo dell’attività fisica nella promozione della salute mentale e

del benessere psicologico.- Gli effetti dell’attività fisica sull’autostima e sulla percezione di sé.- Attività fisica, ansia e stress.- Le relazioni tra attività fisica e disturbi dell’umore.- Attività fisica e addiction.- Attività fisica e disturbi del comportamento alimentare.- Attività fisica e disturbi psicotici.- Osservare e valutare i progressi degli utenti: la scala LOFOPT.- Progettare e realizzare interventi di attività fisica adattata per

persone con disturbi mentali, in diversi contesti ambientali.

Modalità d’esame:

La valutazione verrà espressa in forma globale, sulla base dei risultati di una prova scritta, strutturata con domande a scelta multipla ed aperte, e di una discussione orale

MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DELL’ATTIVITA’ MOTORIA ADATTATA (DISABILI)Crediti 5Docenti Prof. Bianca De Bernardi

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Prof. Donatella DonatiProf. Nicola RovettiProf. Federico SchenaProf. Nicola Smania

Obiettivi FormativiQuesto corso si propone di fornire conoscenze e competenze relativamente alla valutazione ed al monitoraggio delle diverse dimensioni (psicologiche, fisiologiche, mediche, relazionali, motorie e sportive) di cui si compone un intervento di attività motoria adattata sia riferito alla singola persona con disabilità sia in riferimento al progetto complessivo e al contesto entro il quale esso si sviluppa.Il corsista al termine del modulo integrato dovrà essere in grado di progettare ed applicare uno schema di valutazione/monitoraggio ad uno specifico intervento avendo anche padronanza degli strumenti operativi necessari per realizzare il controllo.

Programma del corso1- Concetto di valutazione dell'apprendimento per fornire un quadro teorico di riferimento condiviso2- Valutazione come accertamento diagnostico od interattivo finalizzata a:

- rilevare la disponibilità o capacità di risposta all'istruzione (potenziale di apprendimento)

- progettazione di interventi educativi efficaci3- Valutazione e monitoraggio dei meccanismi energetici aerobici ed anaerobici durante esercizio fisico nel disabile4- Valutazione clinica e fisiologica delle disabilità motorie in relazione a

- forza - deficit funzionali - autonomia nelle attività della vita quotidiana.

5- Analisi degli aspetti relativi all'attività motoria adattata:- influenza che può avere sulla fitness- influenza su sfera relazionale o psicologica

6- Adeguatezza di un progetto di attività motoria adattata all'interno della rete di interventi rivolti alla persona con disabilità.7- Sistemi di classificazione della disabilità da medico sportiva a funzionale 8- Analisi funzionale dei comportamenti problema 9- Valutare l’integrazione dell’atleta con disabilità

Modalità d’esame: Discussione di un elaborato scritto su una traccia fornita dai docenti che gli studenti dovranno inviare in formato elettronico alla segreteria del corso almeno 1 settimana prima della data di appello

MONITORAGGIO E VALUTAZIONE I

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Crediti 3Docenti Prof. Antonio Cevese

Prof. Massimo LanzaProf. Edo Zocca

Obiettivi FormativiL’obiettivo formativo è fare acquisire competenze di misura, monitoraggio e valutazione degli adattamenti cardiocircolatori e respiratori all’esercizio fisico.

Programma del Corso: applicare i tests di valutazione funzionale cardiocircolatoria e

respiratoria interpretare i risultati dei test identificare gli obiettivi di programmi di attività motoria in funzione

del miglioramento dello stato funzionale dei sistemi cardiocircolatorio e respiratorio

programmare l’attività motoria per soggetti normali e per casi speciali (anziani, portatori di handicap) in funzione degli obiettivi sopra indicati

Modalità d’esame: questionario a risposta multipla con le altre discipline che formano il corso integrato

MONITORAGGIO E VALUTAZIONE IICrediti 5Docenti Prof. Franco Cesaro

Prof. Natale FilippiProf. Luca LeoneProf. Massimo Valsecchi

Obiettivi Formativi:

Nel corso integrato, ai fini del monitoraggio della qualità della vita, saranno sviluppate conoscenze specifiche in ordine alla disposizione, alla pratica riflessione mediante l’analisi e l’approfondimento di strumenti quali l’intervista, il questionario, il diario di bordo. L’obiettivo formativo è fare acquisire competenze di monitoraggio e valutazione dei diversi aspetti pedagogici, psicologici ed organizzavi delle attività motoria per un loro utilizzo nell’ambito delle corrette procedure di progettazione, programmazione e conduzione delle iniziative.

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Programma del Corso

Prove di efficacia dell’attività fisica per il mantenimento della salute e la prevenzione delle malattie: analisi della letteratura scientifica. Strategie generali dell’intervento preventivo per la modifica terapeutica degli stili di vita. L’intervento sui determinanti sociali e ambientali dell’attività fisica. La promozione del cammino.

Modalità d’esame:

Esame scritto con domande aperte e domande a risposta multipla.

MONITORAGGIO E VALUTAZIONE IIICrediti 9Docenti Prof. Paola Ciddio

Prof. Massimo LanzaProf. Luca LeoneProf. Silvia PogliaghiProf. Bruno Sanguanini

Obiettivi FormativiConsiderando che questa seconda parte del corso di diritto si colloca all’interno del corso integrato di Monitoraggio e valutazione delle attività motorie finalizzate al benessere e alla salute nelle persone anziane, verranno affrontati i seguenti argomenti, che si crede possano rivelarsi fondamentali per una completa formazione di operatori professionali specializzati nell’ambito lavorativo oggetto di questo indirizzo della laurea specialistica in Scienze delle attività motorie preventive ed adattate

ProgrammaConsiderando che questa seconda parte del corso di diritto si colloca all’interno del corso integrato di Monitoraggio e valutazione delle attività motorie finalizzate al benessere e alla salute nelle persone anziane, verranno affrontati i seguenti argomenti, che si crede possano rivelarsi fondamentali per una completa formazione di operatori professionali specializzati nell’ambito lavorativo oggetto di questo indirizzo della laurea specialistica in Scienze delle attività motorie preventive ed adattate:la pubblica amministrazione e i servizi pubblici, i servizi alla persona e alla comunità e i servizi socio-sanitariistituzione e modifiche del Servizio Sanitario Nazionalei singoli servizi sociali (in senso ampio e in senso ristretto) nelle previsioni normative e la loro gestione: caratteristiche, modalità di

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instaurazione del servizio e di ammissione dei beneficiari o utenti al servizioconcorso tra pubblico e privato nell’attività dei servizi sociali: il c.d. terzo settorespecialità e molteplicità dei rapporti di convivenza tra pubblico e privato (welfare mix)l’assistenza sociale e il servizio sanitario per la tutela della salute; definizione di servizi socio-sanitariprestazioni sanitarie a rilevanza sociale, prestazioni sociali a rilevanza sanitaria, prestazioni socio-sanitarie ad elevata integrazione sanitaria (in particolare le prestazioni attinenti all’area anziani)organizzazione ed erogazione dei servizi socio-sanitari: il ruolo delle Regioni e la ripartizione dei compiti tra Comuni e SSNla programmazione nei servizi sociali: le fasi del processo programmatorio; la pianificazione generale di settore, strategica e operativala programmazione nazionale, regionale e zonale e i livelli essenziali delle prestazioniModalità d’esameTest scritto

ORGANIZZAZIONE DEI SISTEMI SOCIALI COMPLESSI

CreditiDocenti

Obbiettivi formativiIntrodurre allo studio dei sistemi sociali con particolare riferimento alle relazioni socio-culturali ed agli stati di complessità. Il sistema comunicativo è analizzato alla luce dei processi di produzione e consumo, interazione e comunicazione che avvengono su scala interpersonale, in pubblico, via mass media, con i media digitali. Il sistema organizzativo è considerato a partire dalla dinamica di gruppo, dalla leadership, dai fenomeni di gestione e controllo delle attività produttive. Il sistema della salute & benessere è preso in esame a partire sia da case history di politiche sociali orientate sia al benessere ed all’attività fisica che allo sviluppo di culture di genere (maschile, femminile) della cura di sé. Per tutti e tre i sistemi sono altresì considerati i fattori di tradizione e innovazione, complessità e semplificazione.

Programma del Corso

SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONEIModulo: SPS/08

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Ore: 24CFU: 3Docente: prof. Bruno SanguaniniNella fase iniziale si considerano i concetti e le pratiche contemporanee della comunicazione (interpersonale, non verbale, culturale, mediale, mobile). Successivamente si analizzano le teorie sociologiche di produzione, circolazione, consumo, ricezione, valorizzazione della comunicazione come processo di costruzione sociale del senso di realtà. Di seguito saranno presi in esame alcuni scenari di produzione e consumo della comunicazione mediata. Un riferimento speciale riguarderà la questione dell’identità e della comunicazione mobile in riferimento a diversi tipi di soggetto sociale (giovani, adulti, anziani; uomini e donne).

PSICOLOGIA DEL LAVORO E DELLE ORGANIZZAZIONI IModulo M-PSI/06Ore: 24CFU: 3Docente: prof. Romano ToppanLa psicologia come scienza del comportamento osservabile: breve cenno alla storia della psicologia moderna. Approfondimento della psicologia del lavoro e delle organizzazioni : dal taylorismo e fordismo al toyotismo, con particolare riguardo alle teorie delle risorse umane, dello sviluppo organizzativo, dei modelli innovativi di gestione delle organizzazioni ( direzione per obiettivi, project management, team building, sistemi di qualità ).Le suggestioni e le possibili applicazioni della AT (Analisi transazionale) nella gestione del rapporto tra empatia e controllo.

IGIENE GENERALE E APPLICATAModulo SSD MED/42 Ore: 16CFU: 2Docente: dott. Massimo ValsecchiOrganizzazione generale del sistema socio-sanitario. Strategie dell’intervento preventivo per la modifica terapeutica degli stili di vita. Prove di efficacia dell’attività fisica: analisi della letteratura scientifica. La promozione dell’attività fisica a livello individuale e di comunità. L’intervento sui determinanti sociali e ambientali dell’attività fisica. La promozione del cammino. L’inquinamento atmosferico. Linee guida per una corretta alimentazione nell’adulto e nell’anziano. Il counseling sull’attività motoria e l’alimentazione; la motivazione individuale al cambiamento dello stile di vita.

Modalità dell’EsameProva scritta: n. 8 domande.

PATOLOGIA (ANZIANI)Crediti 6

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Docenti Prof. Ottavio BoselloProf. Luisa Zanolla

Obiettivi Formativi

Patologia GeneraleL’obiettivo formativo consiste nella conoscenza della biologia dell’invecchiamento e nella conoscenza degli eventi fisio-patologici tipici dell’età, allo scopo di fornire le basi per la comprensione degli effetti dell’attività fisica e della sua mancanza sul benessere dell’individuo e sul mantenimento dello stato di salute.

Medicina InternaL’obiettivo formativo consiste nella conoscenza dell’evoluzione dell’aspettativa di vita e delle relative ricadute e delle modalità con cui i meccanismi di invecchiamento si collegano agli eventi fisio-patologici tipici dell’età involutiva.

Malattie dell’apparato cardiovascolareLo studio dell'adattamento all'esercizio fisico del paziente anziano, principalmente in presenza delle più diffuse patologie a carico dell'apparato cardiovascolare, delle indicazioni e controindicazioni, dei potenziali benefici, dei potenziali rischi, dell'interazione con la terapia farmacologica.

Programma del Corso

Patologia generale

IntroduzioneConcetti generaliLa biologia cellulare dell’invecchiamento:Invecchiamento programmatoDifetti di riparazione del DNADegenerazione di materiali della matrice extracellulareDanno da radicali liberiTeoria dell’accumularsi dei danniLa necrosiAnatomia e fisiologia articolarePatologie infiammatorie delle articolazioni.L’infiammazione delle articolazioni da batteri comuniEsiti dell’infiammazione: fenomeni degenerativi di origine flogistica:ArtrosiArtriteArtrite reumatoide

Medicina InternaDEMOGRAFIA DELL’INVECCHIAMENTOFISIOLOGIA E FISIOPATOLOGIA DELL’INVECCHIAMENTOL’INVECCHIAMENTO DEGLI ORGANI E APPARATI

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LA VALUTAZIONE MULTIDIMESNSIONALELA SINDROME DA IMMOBILIZZAZIONEL’INVECCHIAMENTO DEL MUSCOLO, LA SARCOPENIA E LA DISABILITÀRUOLO DELL’ATTIVITÀ FISICA SULL’APPARATO MUSCOLARETIPOLOGIE DI ATTIVITÀ FISICHE IN RELAZIONE ALL’ETÀ E ALLA CAPACITÀ DI PERFORMANCE

MATERIALE DI STUDIO: FILES DELLE DIAPOSITIVE DELLE LEZIONI

Malattie dell’apparato cardiovascolareArgomenti didattici : Nel corso delle lezioni saranno affrontati i seguenti argomenti: Variazioni dell'adattamento cardiovascolare all'esercizio nel

paziente anziano Benefici cardiovascolari dell'attività fisica nell'anziano Controindicazioni e limitazioni per motivazioni cardiovascolari

all'attività fisica nell'anziano Interazioni tra terapia farmacologica cardiovascolare ed attività

fisica Il paziente anziano con cardiopatia ipertensiva

o modificazioni della risposta cardiovascolare all'esercizio

o controindicazioni e limitazioni all'attività fisicao benefici cardiovascolari dell'attività fisica

Il paziente anziano con elevato profilo di rischio cardiovascolare: o controindicazioni e limitazioni all'attività fisicao benefici cardiovascolari dell'attività fisica

Il paziente anziano con cardiopatia ischemicao modificazioni della risposta cardiovascolare

all'esercizioo controindicazioni e limitazioni all'attività fisicao benefici cardiovascolari dell'attività fisicao possibili complicanze in corso di attività fisica

L'educazione all'attività motoria nell'anziano come opportunità per un counselling allargato sulla prevenzione cardiovascolare

Il paziente anziano con insufficienza cardiacao modificazioni della risposta cardiovascolare

all'esercizioo controindicazioni e limitazioni all'attività fisicao possibili complicanze in corso di attività fisica

Il paziente anziano con aritmie Il paziente portatore di pacemaker o di defibrillatore impiantabile Le Linee Guida sull'attività fisica nel paziente anziano cardiopatico

e sulla la sicurezza dell'ambiente in cui sottoporre ad attività fisica il paziente cardiopatico

Gestione da parte dello specialista non medico delle complicanze in corso di attività fisica nel paziente cardiopatico

Modalità d’esame

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Compilazione di questionari a risposta multipla: eventualmente integrati da colloquio orale

PROMOZIONE DELLE ATTIVITA’ MOTORIE ADATTATE

Crediti 10

Docenti Prof. Angelo LascioliProf. Luca LeoneProf. Stefano SchenaProf.Romano Toppan

Obbiettivi formativiAvviare lo studente alla scoperta dei sistemi sociali, degli apparati formativi, delle organizzazioni, delle norme che regolano le attività motorie adattate che vengono svolte sia in ambito istituzionale che extra-istituzionale, con il concorso di tecnici, associazionismo, volontariato. Si chiede alle discipline della pedagogia, della psicologia, della sociologia, della giurisprudenza, lo studio di case history in funzione dell’approfondimento sia tecnico che metodologico dei sistemi di intervento e direzione delle strategie, anche nell’ipotesi di accostare agli standard attuali dei fattori di innovazione. Attenzione particolare è dedicata alla “rappresentazione sociale” del disabile.

Programma del Corso

PSICOLOGIA DEL LAVORO E ORGANIZZAZIONE IIFormazione a skills mentali per le attività sportive in relazione alle tecniche cognitivo-somatiche a carattere terapeutico e riabilitativo.Il recupero di fenomeni di esclusione sociale e di devianza attraverso i laboratori di team building e gli atelier di educazione manuale on the job. Elaborazione dell’ “Atleta Mentale” e definizione delle capacità di recupero di chi svolge attività motorie. Un caso concreto : skills e indicatori di self-efficacy durante la coppa mondiale di calcio degli handicappati fisici. Strategie di regolazione dell’autostima e di superamento della ansietà per disabili. Il ruolo del coach e del suo stile di leadership nell’esito delle attività motorie.Didattica e Pedagogia SpecialeLa letteratura in pedagogia sulle istituzioni di servizio sociale e sulla disabilità. Analisi del significato di “promozione” e “progettazione” in relazione ai problemi delle persone con disabilità. La multi-fattorialità del processo di integrazione. La qualità della vita per il mondo dei disabili. La didattica sarà sviluppata con lezioni frontali, ma anche con l’incontro di testimonial che operano nel campo della promozione e progettazione delle attività motorie, educative, ricreative e sportive adattate per persone con disabilità, nonché con discussioni di approfondimento.

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Diritto PrivatoNormativa e routine di funzionamento dell’assistenza sociale e più in generale del servizio sanitario. Lo stato giuridico delle istituzioni e delle organizzazioni preposte alla tutela della salute. Definizione dei servizi socio-sanitari su scala territoriale, regionale, nazionale, europea. La disciplina delle prestazioni sanitarie a rilevanza sociale e delle prestazioni sociali a rilevanza sanitaria. Il problema delle prestazioni socio-sanitarie attinenti all’area handicap.

Modalità dell’EsameProva scritta: n. 10 domande.

PSICOPEDAGOGIA I

Crediti 5

Docenti Prof. Franco CesaroProf. Massimo Girelli

Obiettivi Formativi

L’obiettivo formativo è l’acquisizione delle conoscenze sui meccanismi psicologici interessati dai processi adattativi indotti dall’esercizio in età adulta e sugli atteggiamenti e percezioni individuali della persona verso l’attività fisica intesa come abitudine e stile di vita.

1. Apprendimento di tecniche attraverso le quali i pratici possono essere avviati al pensare riflessivo.2. Costruire mappe di senso utilizzando la scrittura.3. Cogliere la valenza formativa della disciplina del “diario di bordo”, giornaliero, che accompagna e documenta l’agire quotidiano.4. Acquisire competenza nello sviluppo della pratica riflessiva tramite l’analisi della propria autobiografia.

Programma di psicologia sociale1. La Psicologia Sociale come scienza nel suo sviluppo storico e

teorico 2. La Psicologia Culturale e la Vita Quotidiana

3. Lo Studio delle Relazioni Sociali, con riferimento alla costruzione sociale della relazione di aiuto (solidarietà, altruismo, etc.)

4. I Gruppi, con riferimenti alle tematiche della comunicazione fra gruppi ed all’interno dei gruppi

5. I processi di comunicazione, con approfondimenti sulla persuasione, sulla comunicazione di massa e sui mass-media,

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sulle problematiche dell’etica e della deontologia della comunicazione

6. Lo studio e lo stato della ricerca sulle Teorie del Ben Essere, con approfondimenti sugli attuali orientamenti della Psicologia Positiva e sulla teoria del FLOW

7. Le vie psichiche verso il ben essere: modalità e strumenti di indagine sul campo

Programma di psicologia generale- Apprendimento Motorio- Adattamento e Apprendimento- Apprendimento Motorio e Memoria Implicita- Memoria implicita e Sonno- Apprendimento Osservazionale- Rinforzo e Punizione- Apprendimento Percettivo-Motorio- Feedback- Immaginazione Motoria di I e II tipo- Immaginazione motoria e lesioni cerebrali- Motivazione- Istinti e Pulsioni- Bisogni- Motivi- Incentivi- Scopi- Teoria della Percezione- Teoria Psicodinamica- Teoria di Maslow- Psicologia delle Motivazioni- Motivazioni Intrinseche ed Estrinseche- Motivazione al Successo- TAT- Volizione- Autoefficacia- Autoefficacia in ambito Sportivo- Goal-Setting Feedback- Modeling- Esercizio Fisico e Benessere Psicologico- Benessere derivante dell’esercizio fisico- Esercizio Fisico e Funzionamento Cognitivo- Esercizio Fisico e Tono dell’Umore- Esercizio Fisico e Stress- Valutazione Cognitiva Primaria e Secondaria dello Stress- Risposte e Risorse di Coping- Concetto di Se’, Autoefficacia e Autostima- Ipotesi di Autoaccrescimento e Ipotesi dello Sviluppo delle

Abilita’- Concetto di Se’ Fisico- Competenza Fisica Percepita- Attrazione del Proprio Corpo

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Modalità d’esameProva scritta

PSICOPEDAGOGIA II

Crediti 5Docenti Prof. Franco Cesaro

Prof. Natale Filippi

Obiettivi FormativiPartendo dalla chiarificazione sul significato del pensare riflessivo nella formazione a partire dalla pratica effettuata nella macroarea 2,in questo modulo saranno esplorate le tecniche formative atte a portare l’esperienza dentro il contesto di apprendimento. In particolare si verificheranno: la biografia e la storia individuale,le forze sociali che hanno influenzato il passato,il rapporto con la cultura ed il sistema simbolico,le motivazioni verso una scelta di attività motoria utile ad una “buona vita”

Programmail diario di bordo,l’autobiografia formativa, i gruppi di riflessione,la letteratura criticale vie psichiche verso il ben essere: modalità e strumenti di indagine sul campo.Modalità d’esameProva scritta

PSICOPEDAGOGIA III

Crediti 7Docenti Prof. Paola Ciddio

Prof. Natale FilippiProf. Romano Toppan

Obiettivi Formativi- attivare la competenza all’ ascolto e al dialogo intergenerazionale; - saper applicare in modo creativo le abilità di comunicazione interpersonale e di problem solvinq nel lavoro professionale; apprendere le basi di riferimento per la capacità di coaching e di conduzione della dinamica dei gruppi; - saper elaborare progetti e programmi di soggiorni e pacchetti integrati di attività leisure, sportive, ricreative, manuali, gestuali e turistiche coerenti con gli obiettivi delle attività motorie adattate ed appropriate

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secondo l’età,i bisogni e le aspettative esplicite ed implicite del sistema cliente..

Programmaanalisi e sperimentazioni nell’ambito delle relazioni tra processi cognitivi e processi motori nella terza età - effetti misurabili della “mobilità turistica” sul mantenimento delle performance percettive e intellettive - progetti e pacchetti di attività motorie, di benessere e di fltness per le persone anziane: supporti scientifici dell’esperto in attività motorie e adattate nella progettazione analitica e nella organizzazione delle attività ricreative e di animazione nella comunità residenziale per anziani - metodologia della ricerca sulla customer satisfaction - la cura di sé nella vita anziana - transitorietà della vita e senso della sofferenza

Modalità d’esameProva scritta

STATISTICA MEDICA

Crediti 2Docenti dott. Marta Rava

Obiettivi Formativi:Il corso persegue il fine di riprendere i metodi e concetti principali della statistica applicata alle scienze biologiche sperimentali, estendendo lo studio ai metodi fondamentali della statistica inferenziale. Gli studenti dovrebbero essere in grado di:- descrivere, interpretare e comunicare in modo appropriato le

informazioni raccolte su un collettivo di unità sperimentali o pazienti,

- conoscere le norme che regolano la pianificazione di un disegno sperimentale,

- utilizzare i principali modelli probabilistici per a) predire il comportamento di una variabile biologica nella popolazione o in gruppi di pazienti , b) prendere razionalmente decisioni tra più ipotesi diagnostiche o terapeutiche in presenza di incertezza.

Programma del corso:- Richiami di calcolo delle probabilità- Variabili casuali- Principali modelli probabilistici in medicina (distribuzione di Gauss)- Cenni di teoria del campionamento- Cenni sulla pianificazione di un disegno sperimentale- La distribuzione campionaria di uno stimatore e il relativo intervallo

di confidenza- La logica del test d’ipotesi

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- Test per il confronto tra una stima campionaria e un parametro- Test per il confronto tra due stime campionarie

Modalità d’esame:L’esame è scritto e costituito da test a scelta multipla ed esercizi con risposta libera.

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TECNICA E METODOLOGIA DELLE ATTIVITA’ MOTORIE ADATTATE

Crediti 9Docenti Prof. Franco Larocca

Prof. Nicola Rovetti

Obiettivi formativi Poiché si tratta di far perseguire agli allievi l’obiettivo formativo dell’acquisizione di diversificate tecniche di intervento sulla persona con disabilità operando in modo che queste siano in grado di eseguire attività motorie o sportive utili per il proprio maggior benessere e per il miglioramento dello stato di salute, si impone che tale apprendimento avvenga a partire da quanto è implicato dallo stesso obiettivo.

Nel corso pertanto, prima ancora di porre l’attenzione sulle competenze specifiche relative al movimento adattato proprio perché avvenga in forma educativa e sportiva (ossia capace di creatività originale nel movimento), occorre che i corsisti individuino le modalità personologiche più idonee per operare incontri efficaci con i soggetti disabili.

Le conoscenze di tutto ciò che riguarda sia la differenza tra deficit ed handicap, sia l’ambito culturale, e filosofico, così come quello sociale e psicobiologico diventano estremamente importanti per sviluppare una nuova mentalità nei confronti del disabile.

Entro questo contesto assumono rilevanza gli argomenti specifici della pedagogia speciale dell’integrazione e quindi le caratteristiche specifiche della progettualità educativa entro la quale si situa la giustificazione dell’apprendimento di tecniche viste come mediatori dello sviluppo umano del soggetto in situazione di disabilità.

Occorre d’altra parte tener conto che la medesima tecnica va adattata alla singola noxa del disabile. Il che implica non solo una conoscenza della struttura specifica della deficienza organica o sensoriale, ma soprattutto che cosa questa comporti sul piano delle relazioni umane e quindi sul piano della resistenza alla propria crescita personale (sul piano dell’handicap connaturato e quindi sul piano dell’handicap indotto).

Il corso va pertanto integrato non soltanto con conoscenze di singole tecniche motorio-sportive, bensì sulla conoscenza approfondita delle potenzialità e quindi della natura neotenica di ciascun tipo di disabile.

Modulo M-PED/03 - PEDAGOGIA SPECIALEDocente: prof. Franco LaroccaPartendo da una concezione della disabilità alla luce della neotenia e della creatività si pongono i presupposti per realizzare un Progetto integrazione consistente nell’ individuazione di interventi individualizzati) per attività motorie/sportive integrate.A tale scopo si affrontano argomenti quali la costruzione di mappe logico-disposizionali al fine di individuare azioni adattate per il sordo, il cieco, il pluri - minorato, il mio-distrofico, il down, il soggetto artistico, ecc..

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Modulo M-EDF/01 : METODI E DIDATTICHE DELLE ATTIVITÀ MOTORIE IIDocente Rovetti Nicola Questo modulo ha come obiettivo quello di fornire conoscenze e competenze sulla progettazione didattica di attività motorie adattate rivolte a persone con disabilità.

Modalità d’esame:da definire sulla base del codice di Facoltà per i Corsi Integrati.

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