università di macerata - sdf - aed - 2014-15 semanticita’ del colore il colore deriva dalla...
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università di macerata - sdf - AED - 2014-15
SEMANTICITA’ DEL COLORE• Il colore deriva dalla scomposizione della luce• Dipende dal mezzo che trasmette la luce (aria, acqua, vetro…)• Dalla superficie dell’oggetto (materia)• Dalle dimensioni• Dall’ambiente circostante• Dal nostro sistema percettivo
p rim a ri:b lu -v io la
ve rdero sso
S IN T E S I A D D IT IV A(C O L O R I-L U C E )
p rim a ri:g ia llo ca dm io ch ia ro
m ag en tab lu cia no
S IN T E S I S O T R A T T IV A(C O L O R I-P IG M E N T O )
C O L O RE
• Fino al Romanticismo il colore è subordinato al disegno (elemento nobile e primario del fare artistico)
• Platone aveva detto che il colore è vanità
• Aristotele aveva ribadito che il disegno è sostanza immutabile e vera, mentre il colore è accidente fenomenico e ingannevole
• Con l’Impressionismo inizia il percorso di emancipazione del colore
• L’arte moderna nasce nel segno del colore
• ANTICHITA’ - il mondo artificiale era poco colorato e a costi altissimi
• MODERNITA’ - solo l’industria chimica permetterà di
colorare il mondo artificiale a basso costo
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Valore simbolico del colore Valore espressivo del coloreil giallo ricorda l’oro, metallo prezioso e incorruttibile, il rosso ricorda l’abito dell’imperatore, il blu ricorda la volta celeste (simboli delle virtù della Vergine: senza peccato originale, regina, prescelta da Dio)
giallo della tovaglia, del liquido contenuto nel bicchiere e della
confezione evoca sensazioni di “calore domestico”, di “cose naturali” come il sole
e il grano
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COME SONO FATTI I COLORI:
-IN ANTICO:
-minerali ridotti in polvere (carbone, malachite, lapislazzulo..) unita poi ad un legante (tuorlo d’uovo, latte di fico, olio di lino…)
-liquidi organici (nero di seppia, porpora, cocciniglia) usati prevalentemente per i tessuti
-vegetali ridotti in polvere o che producevano sostanze in polvere (zafferano, ginestra..)
-OGGI:
-ottenuti da resine acriliche, un acido organico insaturo ottenuto dagli idrocarburi
QUANTI SONO ?: tanti, probabilmente infiniti, ma si possono ottenere tutti a partire da tre colori detti primari:
1) GIALLO CADMIO
2) MAGENTA
3) BLU CIANO
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COME SONO FATTI I COLORI:
-IN ANTICO:
-minerali ridotti in polvere (carbone, malachite, lapislazzulo..) unita poi ad un legante (tuorlo d’uovo, latte di fico, olio di lino…)
-liquidi organici (nero di seppia, porpora, cocciniglia) usati prevalentemente per i tessuti
-vegetali ridotti in polvere o che producevano sostanze in polvere (zafferano, ginestra..)
-OGGI:
-ottenuti da resine acriliche, un acido organico insaturo ottenuto dagli idrocarburi
QUANTI SONO ?: tanti, probabilmente infiniti, ma si possono ottenere tutti a partire da tre colori detti primari:
1) GIALLO CADMIO
2) MAGENTA
3) BLU CIANO
1° 2°
3°
CERCHIO CROMATCO DI ITTEN
Tre primari nel triangolo centrale
Tre secondari nella corona interna mescolando a due a due i primari
Sei terziari nella corna esterna mescolando un primario con il secondario che lo segue o lo precede (più i tre primari e i tre secondari)
POI OGNUNO SI PUO’ MESCOLARE CON IL BIANCO O CON IL NERO
TINTA: i dodici colori puri del cerchio disposti sull’equatore. E’ la cromaticità
SATURAZIONE: andando verso il centro mescoliamo ogni colore con parti crescenti del colore opposto con il grigio al centro.
CHIAREZZA: andando verso l’alto mescoliamo ad ogni colore parti crescenti di bianco, mentre verso il basso parti crescenti di nero. E’ il tono
LA SFERA CROMATICA
T IN T A(m a ssim a sa tu raz io n e)
S C A L A D I S A T U R A Z IO NE(to n i)
S C A L A D I CH IA R E Z ZA(lu m in o s ità )
L E V A R IA N T I D E L C O L O RE
COLORI CALDI/FREDDIa destra colori caldi (dal giallo al rosso-viola) a sinistra colori freddi (dal viola al giallo-verde)
COLORI COMPLEMENTARI ad ogni primario corrisponde sul lato opposto un secondario (ottenuto dalla combinazione degli altri due primari) che non contiene il primo
LE COPPIE SONO: C1 - giallo / viola (blu+rosso) C2 -rosso / verde (blu+giallo) C3 - blu / arancione (giallo+rosso)
complementari “contrastano” violentemente tra loro
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tra co lo ri p u ri
d i ch ia ro e scu ro
d i ca ldo e fred do
d i co m p le m e n ta ri
d i s im u ltan e ità
d i q ua lità
d i qu an tità
C O N T R A S T OC R O M A T IC O
sch em i d i It te n a 3 e 4 co lo ri
il co n tin u u m c ro m a tico
A R M O N IAC R O M A T IC A
R E L A Z IO N IT R A C O L O R I
1) Contrasto tra colori puri
In particolare l’accostamento dei tre primari è il culmine di questo contrasto (il più vivace, energico, “chiassoso” Ulteriormente accresciuto con linee nere - come nelle vetrate medievali - che inibiscono la capacità di irradiazione (si possono usare anche le linee bianche).NON A CASO TECNICA USATA DAGLI ESPRESSIONISTI
2) Contrasto di chiari - scuri
NATURALMENTE OCCORRE TENER CONTO DEL CONTESTO Lo stesso colore appare più chiaro se circondato da un colore molto scuro e viceversa più scuro se circondato da un colore molto chiaroIl più energico e violento contrasto è quello tra bianco e nero che assumono il massimo rilievo percettivo
3) Contrasto di caldi e freddi
ANCHE QUI CONTA IL CONTESTO Lo stesso colore appare più freddo se circondato da un colore caldo e viceversa più caldo se circondato da un colore freddo
Il rosso-arancio (rosso di Saturno), ritenuto il colore più caldo, e il verde-blu (ossido di manganese), ritenuto il più freddo, costituiscono la massima polarità del contrasto freddo-caldo
H. Matisse, La musica, 1910
4) Contrasto di complementari
giallo-violarosso-verde
ciano-arancio
Il contrasto di complementarietà è rafforzato dal sommarsi di altri contrasti: chiaro-scuro (giallo e viola) e caldo-freddo (blu e arancio)
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5) Contrasto di simultaneità
Fissare la stella rossa e poi spostare lo sguardo in basso: comparirà la stella verde nel cerchio rosso.
Il nostro sistema percettivo “cerca” istintivamente il colore complementare per ottenere un equilibrio compositivoINDUZIONE CROMATICA
Questa scoperta ha portato per esempio al colore verde dei camici dei chirurghi
6) Contrasto di qualità
SI INTENDE IL RAPPORTO CHE SI CREA TRA COLORI DI DIVERSA LUMINOSITA’ Un colore appare più luminoso se inserito in un contesto scuro e viceversa più scuro se inserito in un contesto luminoso
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7 ) Contrasto di quantità
SI BASA SUI RAPPORTI CHE
INTECORRONO TRA SUPERFICI
CROMATICHE DI DIFFERENTE
ESTENSIONE E LUMINOSITA’ Alcuni colori sono più
luminosi di altri. Per equilibrare una parte di giallo occorrono tre parti
di viola.
GRADO DI LUMINOSITA’
giallo = 9arancione = 8rosso e verde = 6blu = 4viola = 3
M. Ernst, Configurazione, 1974
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Armonia cromatica: schemi di Itten a tre e quattro colori
ARMONIA significa equilibrio, simmetria di forze
La percezione dell’armonia cromatica non è soggettiva, ma sottostà a precise leggi fisiche e percettive
Per Itten deriva:sia dall’interazione di colori dello stesso tono chiaroscurale, dello stesso grado di calore o della stessa qualità cromatica, sia dall’interazione di colori opposti (complementari)
Armonia cromatica: il continuum cromatico
Augusto Garau (1999) ha considerato le mescolanze terziarie (usate soprattutto nel passato) realizzando il “disco del continuum cromatico”
Il continuum non si verifica nel caso di una giustapposizione tra due colori puri, ma quando un colore puro si unisce a una mescolanza che lo contiene, o quando due mescolanze si giustappongono fra loro
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caldi fredd i
puro n on puro
chiaro scuro
in rappo rto allo sfond o
grada zion i
C IN E M A T IS M OC R O M A T IC O
chiaro scuro
P E S OC R O M A T IC O
T R A S P A R E N Z E
R E L A Z IO N IT R A C O L O R I
In genere i freddi sembrano arretrare, i caldi avanzare
I colori sembrano avanzare o arretrare a seconda del loro cromatismo e del rapporto con altri colori
Il giallo sul bianco arretra, sul nero avanza
Il blu sul bianco avanza, sul nero arretra
L’effetto si complica se consideriamo il rapporto con lo sfondo:
L’effetto si complica ancora se consideriamo la purezza e la luminosità
Il blu ciano puro (freddo) accostato a colori caldi impuri, offuscati, (tipo l’ocra) sembra avanzare
I colori puri (saturi)tendono ad avanzare se confrontati con colori meno saturi, cioè con un grado inferiore di luminosità