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Università di Macerata Slide 8-1 Teoria del commercio internazionale M.Scoppola Introduzione Un’analisi elementare dei dazi Costi e benefici di un dazio Altri strumenti di politica commerciale Gli effetti della politica commerciale: una sintesi Sommario Organizzazione del capitolo

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Teoria del commercio internazionaleM.Scoppola

Introduzione Un’analisi elementare dei dazi Costi e benefici di un dazio Altri strumenti di politica commerciale Gli effetti della politica commerciale: una sintesi Sommario

Organizzazione del capitolo

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Teoria del commercio internazionaleM.Scoppola

Introduzione Questo capitolo si concentra sulle questioni seguenti:

• quali effetti hanno i diversi strumenti di politica commerciale?

– Chi trae beneficio e chi risulta invece danneggiato da questi strumenti di politica commerciale?

• quali sono i costi ed i benefici del protezionismo?– I benefici più che compensano i costi?

• quale dovrebbe essere la politica commerciale di un paese?– Per esempio, gli Stati Uniti dovrebbero usare un dazio o un

contingentamento per proteggere il loro settore automobilistico dalla concorrenza di Giappone e Corea del Sud?

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Teoria del commercio internazionaleM.Scoppola

Classificazione degli strumenti di politica commerciale

Introduzione

Strumenti di poltica commerciale

Contrazione del commercio Espansione del commercio

Dazio alle esportazio-

ni

Limitazioni volontarie alle esportazioni

(VER)

Sussidio alle importazioni /esportazioni

Espansione volontaria

delle importazioni

(VIE)

Prezzo Quantità Prezzo Quantità

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Università di MacerataSlide 8-4

Teoria del commercio internazionaleM.Scoppola

Un’analisi elementare dei dazi

I dazi possono essere classificati in:• Dazi specifici

– dazi prelevati come ammontare fisso per ogni unità di bene importato

– Esempio: un dazio specifico di 10$ su ogni bicicletta importata al prezzo internazionale di 100$ comporta il prelievo alla dogana di una somma fissa pari a 10$.

• Dazi ad valorem– dazi prelevati come frazione sul valore dei beni

importati– Esempio: un dazio ad valorem del 20% sulle biciclette

comporta il pagamento di 20$ per ogni 100$ di biciclette importate.

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Teoria del commercio internazionaleM.Scoppola

Un’analisi elementare dei daziTabella 8-1: Livello medio dei dazi nel mondo (%)

anno Tutti i beni Beni

agricoli Manufatti

Media Paesi Industrializzati (23): 1998-99 4,0 [2,5] 6,4 3,5 Unione Europea 1999 5,0 10,0 4,2 Giappone 1999 5,2 11,0 3,7 Stati Uniti 1999 4,8 8,7 4,3

Media Paesi in Via di Sviluppo (96): 1993-99 13,1 [13,3] 17,0 12,4 Asia dell’Est (15) 1994-99 9,8 13,9 9,4 Asia del Sud (5) 1996-99 27,7 26,3 28,0 Africa Sub-Sahariana (26) 1993-99 16,5 19,2 16,0 Medio Oriente e Africa del Nord (11) 1995-99 14,4 20,8 13,2 Economie Europee in Transizione(15) 1996-99 9,6 15,7 7,8 America Latina (24) 1995-99 10,1 13,8 9,5 Note: media aritmetica dei dazi; tra parentesi tonda il numero di paesi considerati; tra parentesi

quadra media ponderata dei dazi con pesi basati sulle importazioni. Fonte: Banca Mondiale, Data on import tariffs and NTBs, [http://www1.worldbank.org/wbiep/trade/TR_Data.html]

per media ponderata: Laird S., Market access isuues and the WTO: an overview, in Hoekman B., English P., Mattoo A. (eds), Development, trade and the WTO: a Handbook, The World Bank, 2002

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Teoria del commercio internazionaleM.Scoppola

• Un dazio composto è la combinazione tra un dazio ad valorem ed uno specifico.

• I governi preferiscono solitamente adottare politiche protezionistiche basate su barriere non tariffarie, quali:

– quote all’importazione– Limiti alla quantità d’importazioni

– restrizioni alle esportazioni– Limiti alla quantità di esportazioni

Un’analisi elementare dei dazi

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Teoria del commercio internazionaleM.Scoppola

Offerta, domanda e commercio internazionale in un singolo settore• Supponiamo che ci siano due paesi (A e B).• I due paesi consumano e producono grano, che può

essere trasportato a costi nulli da un paese all’altro.• In ogni paese, il settore del grano è perfettamente

concorrenziale.• Supponiamo che, in assenza di scambi, il prezzo del

grano in A sia maggiore che in B.– Ciò implica che gli operatori comincino a trasportare

grano da A a B. – L’esportazione di grano fa aumentare il prezzo in B e

contemporaneamente fa diminuire il prezzo in A, fino a che le differenze iniziali tra i due prezzi vengono completamente eliminate.

Un’analisi elementare dei dazi: equilibrio parziale

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Teoria del commercio internazionaleM.Scoppola

Per determinare il prezzo mondiale (Pw) e la quantità di scambi (Qw), vengono definite due curve:• la curva di domanda di importazioni di A

– Mostra la quantità massima di importazioni che il paese A vorrebbe consumare per ogni dato prezzo del bene importato.

– Si tratta dell’eccesso della domanda espressa dai consumatori di A rispetto all’offerta dei produttori di A: MD = D(P) – S(P)

• la curva di offerta di esportazioni di B– Mostra la quantità massima di esportazioni che B

vorrebbe fornire al resto del mondo per ogni dato prezzo.– Si tratta dell’eccesso dell’offerta dei produttori di B rispetto alla

domanda espressa dai consumatori di B: XS = S*(P*) – D*(P*)

Un’analisi elementare dei dazi

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Teoria del commercio internazionaleM.Scoppola

Quantità, Q

Prezzo, PPrezzo, P

Quantità, Q

MDD

S

APA

P2

P1

S2 D2 D2 – S2

2

S1 D1 D1 – S1

1

Figura 8-1: derivazione della curva di domanda di importazioni di A

Un’analisi elementare dei dazi

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Teoria del commercio internazionaleM.Scoppola

Proprietà della curva di domanda interna di importazioni:• interseca l’asse verticale in corrispondenza del

prezzo di autarchia del paese importatore

• è decrescente

• è più piatta della curva di domanda domestica del paese importatore.

Un’analisi elementare dei dazi

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Teoria del commercio internazionaleM.Scoppola

P2

P*A

D*

S*

P1

XSPrezzo, P Prezzo, P

Quantità, Q Quantità, QS*2 – D*2S*2D*2

Figura 8-2: derivazione della curva di offerta di esportazioni di B

Un’analisi elementare dei dazi

D*1 S*1 S*1 – D*1

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Teoria del commercio internazionaleM.Scoppola

Proprietà della curva di offerta estera di esportazioni:• interseca l’asse verticale in corrispondenza del

prezzo di autarchia del paese esportatore

• è crescente

• è più piatta della curva di offerta domestica del paese esportatore

Un’analisi elementare dei dazi

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Università di MacerataSlide 8-13

Teoria del commercio internazionaleM.Scoppola

Figura 8-3: equilibrio mondiale

XS

Prezzo, P

Quantità, Q

MD

PW

QW

1

Un’analisi elementare dei dazi

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Università di MacerataSlide 8-14

Teoria del commercio internazionaleM.Scoppola

Definizioni utili:• la ragione di scambio è il prezzo relativo del bene di

esportazione espresso in unità del bene d’importazione• un paese piccolo è un paese che non è in grado di

influenzare la sua ragione di scambio, indipendentemente da quanto commerci con il resto del mondo.

L’analisi si baserà su una delle seguenti possibilità: • due paesi grandi che commerciano tra loro• un paese piccolo che commercia con il resto del

mondo

Un’analisi elementare dei dazi

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Università di MacerataSlide 8-15

Teoria del commercio internazionaleM.Scoppola

Effetti di un dazio• Assumiamo che due paesi grandi commercino tra loro.

• Supponiamo che A imponga un dazio di 2$ su ogni chilo di grano importato.

– Allora gli operatori non vorranno trasportare grano a meno che la differenza di prezzo tra i due mercati sia pari ad almeno 2$.

• La Figura 8-4 illustra gli effetti di un dazio specifico di t$ per ogni unità di grano.

Un’analisi dei dazi: paese grande

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Teoria del commercio internazionaleM.Scoppola

XS

PT

MDD*

S*

D

S

PW

2

QT

1

QW

Un’analisi elementare dei dazi

Figura 8-4: effetti di un dazio

P*T

3t

Prezzo, P

Quantità, Q

Prezzo, P

Quantità, Q

Prezzo, P

Quantità, Q

Home market World market Foreign marketMercato di A Mercato mondiale Mercato di B

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Università di MacerataSlide 8-17

Teoria del commercio internazionaleM.Scoppola

• In presenza del dazio, il prezzo del grano aumenta fino a PT

in A e si riduce fino a P*T (= PT – t) in B, cioè sino a che la differenza diventa pari a $t.

– In A: i produttori offrono una quantità maggiore ed i consumatori domandano una quantità minore in conseguenza dell’aumento del prezzo, quindi si riduce la domanda di importazioni.

– In B: i produttori offrono una quantità minore ed i consumatori domandano una quantità maggiore in conseguenza della riduzione del prezzo, quindi si riduce l’offerta di esportazioni.

– Pertanto, il volume degli scambi di grano si riduce in conseguenza dell’introduzione di un dazio.

Un’analisi elementare dei dazi

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Teoria del commercio internazionaleM.Scoppola

• Quando il paese che impone il dazio è grande, l’incremento del prezzo domestico in A è inferiore al dazio perché parte del dazio si riflette nella riduzione del prezzo di esportazione di B.

• Se il paese è piccolo: – Se A è un paese piccolo e introduce un dazio, allora

il prezzo estero di esportazione rimane invariato ed il prezzo domestico in A (il paese importatore) aumenta dell’intero l’ammontare del dazio.

Un’analisi elementare dei dazi

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Teoria del commercio internazionaleM.Scoppola

Figura 8-5: dazio in un paese piccolo

SPrezzo, P

Quantità, Q

D

PW + t

PW

Importazioni dopo il dazio

S1 D1

Importazioni prima del dazio

D2S2

Un’analisi elementare dei dazi

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Università di MacerataSlide 8-20

Teoria del commercio internazionaleM.Scoppola

La misurazione del grado di protezione• Nell’analisi pratica delle politiche commerciali, è

importante conoscere il livello di protezione effettiva che una certa politica commerciale fornisce.

– Si può esprimere il livello di protezione come percentuale del prezzo che prevarrebbe in regime di libero scambio.

– Due problemi emergono con questo metodo di misurazione:» nel caso di un paese grande, il dazio ridurrà il prezzo estero di

esportazione» i dazi possono produrre effetti diversi sui diversi stadi della

produzione di un bene.

Un’analisi elementare dei dazi

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Teoria del commercio internazionaleM.Scoppola

Tasso effettivo di protezione• Bisogna considerare gli effetti di un dazio sia sul

prezzo finale di un bene che sui costi degli input impiegati nella produzione.

– La protezione effettiva fornita da un dazio non sarà pari al dazio se beni intermedi importati sono impiegati nella produzione del bene soggetto alla protezione.

– Esempio: un aeroplano europeo venduto per 60 milioni di dollari ne costa 50 milioni. Metà del prezzo di vendita dell’aeroplano è rappresentata dal costo di componenti acquistate da altri paesi. Un sussidio da parte del governo europeo pari a 10 milioni di dollari riduce per i compratori il costo del valore aggiunto da 30 a 20 milioni di dollari. Quindi, il tasso effettivo di protezione è pari a (30-20)/20 = 50%.

Un’analisi elementare dei dazi

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Università di MacerataSlide 8-22

Teoria del commercio internazionaleM.Scoppola

Costi e benefici di un dazio Un dazio determina l’aumento del prezzo di un bene

nel paese importatore e la sua riduzione nel paese esportatore.

In conseguenza di queste variazioni nei prezzi:• il benessere dei consumatori si riduce nel paese

importatore e aumenta nel paese esportatore

• il benessere dei produttori aumenta nel paese importatore e si riduce nel paese esportatore

• il governo che introduce il dazio ottiene un gettito

Per misurare e confrontare questi costi e benefici, dobbiamo definire il surplus del consumatore e quello del produttore.

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Università di MacerataSlide 8-23

Teoria del commercio internazionaleM.Scoppola

Surplus del consumatore e del produttore• Surplus del consumatore

– Misura il beneficio che un consumatore trae dall’acquistare come differenza tra il prezzo effettivamente pagato ed il prezzo che sarebbe stato disposto a pagare.

– Può essere derivato dalla curva della domanda di mercato.– Graficamente, è pari all’area sottostante alla curva di

domanda e situata al di sopra del prezzo.– Esempio: supponiamo che una persona sia disposta a

pagare 20$ per ogni scatola di pillole, ma che il prezzo è solamente di 5$. Allora, il surplus del consumatore, realizzato attraverso l’acquisto di un pacchetto di pillole, è di 15$.

Costi e benefici di un dazio

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Teoria del commercio internazionaleM.Scoppola

8

$12

9

$10

10

$9

11

D

Figura 8-6: derivazione del surplus del consumatore dalla curva di domanda

Costi e benefici di un dazio

Prezzo, P

Quantità, Q

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Teoria del commercio internazionaleM.Scoppola

Figura 8-7: geometria del surplus del consumatore

Costi e benefici di un dazio

a

bP1

P2

D

Prezzo, P

Quantità, QQ2Q1

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Università di MacerataSlide 8-26

Teoria del commercio internazionaleM.Scoppola

• Surplus del produttore– Misura il beneficio che un produttore trae dal vendere

come differenza tra il prezzo effettivamente praticato ed il prezzo a cui sarebbe stato disposto a vendere.

– Può essere derivato dalla curva dell’offerta di mercato.

– Graficamente, è pari all’area sovrastante la curva di offerta e situata al di sotto del prezzo.

– Esempio: un produttore disposto a vendere un bene per 2$, ma che ne riceve 5$, realizza un surplus del produttore di 3$.

Costi e benefici di un dazio

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Università di MacerataSlide 8-27

Teoria del commercio internazionaleM.Scoppola

Figura 8-8: geometria del surplus del produttore

Costi e benefici di un dazio

d

c

P2

P1

S

Prezzo, P

Quantità, QQ2Q1

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Università di MacerataSlide 8-28

Teoria del commercio internazionaleM.Scoppola

Costi e benefici di un dazio Misurazione di costi e benefici

• E’ possibile sommare il surplus del consumatore con quello del produttore?

– Assumiamo che al margine il guadagno o la perdita di un dollaro abbiano lo stesso valore sociale per ogni gruppo.

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Teoria del commercio internazionaleM.Scoppola

Figura 8-9: costi e benefici di un dazio per il paese importatore

Costi e benefici di un dazio

PT

PW

P*T

b c d

e

D

a

= perdita del consumatore (a + b + c + d)

= beneficio del produttore (a)

= gettito del governo (c + e)

QT

D2S2

S

S1 D1

Prezzo, P

Quantità, Q

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Teoria del commercio internazionaleM.Scoppola

• Le aree dei due triangoli b e d misurano la perdita subita dalla nazione nel suo insieme (perdita di efficienza) e l’area del rettangolo e misura i benefici in termini di ragione di scambio.

– La perdita di efficienza emerge perché un dazio distorce gli incentivi al consumo e alla produzione.

– I produttori ed i consumatori agiscono come se le importazioni fossero più care di quello che sono effettivamente.

– Il triangolo b rappresenta la distorsione nella produzione ed il triangolo d rappresenta la distorsione nel consumo.

– Il beneficio legato alla ragione di scambio emerge in quanto il dazio riduce il prezzo estero delle esportazioni.

Costi e benefici di un dazio

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Università di MacerataSlide 8-31

Teoria del commercio internazionaleM.Scoppola

• Nel paese grande Se il beneficio legato alla ragione di scambio è maggiore della perdita di efficienza, il dazio migliora il benessere del paese importatore.

• Nel caso di un paese piccolo, il dazio riduce necessariamente il benessere del paese importatore

Costi e benefici di un dazio

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Università di MacerataSlide 8-32

Teoria del commercio internazionaleM.Scoppola

Figura 8-10: effetto netto di benessere di un dazio

PT

PW

P*T

b d

e

D

= perdita di efficienza (b + d)

= beneficio legato alla ragione di scambio (e)

Importazioni

SPrezzo, P

Quantità, Q

Costi e benefici di un dazio

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Università di MacerataSlide 8-33

Teoria del commercio internazionaleM.Scoppola

Altri strumenti di Politica commercialeTabella 8-2: Livello medio delle barriere non

tariffarie nel mondo – tasso di copertura

1984 1988 1993 1996

Media Paesi Industrializzati (23): nd 16,7 12,4 nd

Unione Europea nd 26,6 23,7 19,1

Giappone nd 13,1 12,2 10,7

Stati Uniti nd 25,5 22,9 16,8

Media Paesi in Via di Sviluppo (80): 29,8 32,7 8,1 nd

Asia dell’Est (10) 23,2 7,1 3,6 nd

Asia del Sud (5) 47,6 33,6 20,4 nd

Africa Sub-Sahariana (26) 32,7 47,1 8,8 nd

Medio Oriente e Africa del Nord (15) 27,3 41,9 21,1 nd

Economie Europee in Transizione (4) 39,3 62,8 nd nd

America Latina (20) 25,1 23,4 1,7 nd

Note: tra parentesi tonda il numero di paesi considerati Fonte: Hoekman B., English P., Mattoo A. (eds), Development, trade and the WTO: a Handbook,

The World Bank, 2002 (Table A.4) OECD, Indicators of tariff & non-tariff trade barriers, 1997 (Table 5.1)

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Università di MacerataSlide 8-34

Teoria del commercio internazionaleM.Scoppola

I sussidi all’esportazione: la teoria• Sussidio all’esportazione

– Pagamento del governo a favore di un’impresa o di un operatore che trasporta il bene all’estero

– Quando il governo offre un sussidio all’esportazione, gli operatori esportano il bene fino a che il prezzo domestico eccede il prezzo estero dell’intero ammontare del sussidio.

– Può essere specifico o ad valorem.

Altri strumenti di Politica commerciale

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Università di MacerataSlide 8-35

Teoria del commercio internazionaleM.Scoppola

ba

Figura 8-11: effetti di un sussidio all’esportazione

Sussio all’export: paese grande

PS

PW

P*S

Prezzo, P

Quantità, QEsportazioni

gfe

Sussidio dc = guadagno del produttore (a + b + c)

= perdita del consumatore (a + b)= costo del sussido per il governo (b + c + d + e + f + g)

D

S

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Università di MacerataSlide 8-36

Teoria del commercio internazionaleM.Scoppola

• Un sussidio all’esportazione provoca l’aumento dei prezzi nel paese esportatore e la loro diminuzione nel paese importatore.

• Inoltre, e al contrario di un dazio, un sussidio all’esportazione peggiora la ragione di scambio.

• Un sussidio all’esportazione genera dei costi che sono inevitabilmente superiori ai corrispondenti benefici.

Altri strumenti di Politica commerciale

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Università di MacerataSlide 8-37

Teoria del commercio internazionaleM.Scoppola

Figura 8-12: la Politica Agricola Comune europea

Altri strumenti di Politica commerciale

Prezzo, P

Quantità, Q

S

D

Prezzo nell’UEin assenzadi importa-zioniPrezzo

mondiale

= costo del sussidio per il governo

Prezzo di sostegno

Esportazioni

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Università di MacerataSlide 8-38

Teoria del commercio internazionaleM.Scoppola

I contingentamenti delle importazioni (Quote) Un contingentamento delle importazioni è una

restrizione diretta alla quantità importate di un bene. – Esempio: gli Stati Uniti hanno un contingentamento delle

importazioni di formaggio straniero.

• La restrizione è spesso applicata mediante la concessione di licenze a gruppi di operatori o di imprese.

– Esempio: soltanto alcune compagnie commerciali sono abilitate ad importare formaggio.

• Per alcuni casi importanti, segnatamente lo zucchero e l’abbigliamento, il diritto di vendere negli Stati Uniti viene concesso direttamente al governo dei paesi esportatori.

Altri strumenti di Politica commerciale

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Università di MacerataSlide 8-39

Teoria del commercio internazionaleM.Scoppola

• Un contingentamento delle importazioni comporta sempre l’aumento del prezzo domestico del bene importato.

• I titolari delle licenze possono acquistare i beni d’importazione e rivenderli ad un prezzo più alto sul mercato domestico.

– I profitti realizzati dai titolari delle licenze sono noti come rendite da contingentamento.

Altri strumenti di Politica commerciale

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Università di MacerataSlide 8-40

Teoria del commercio internazionaleM.Scoppola

• Confronto di benessere tra dazio e contingentamento delle importazioni

– La differenza risiede nel fatto che con un contingentamento un governo non riceve alcun gettito.

– Nel determinare i costi ed i benefici di un contingentamento, è cruciale stabilire chi percepisce la rendita.

– Quando i diritti per vendere sul mercato domestico vengono assegnati ai governi dei paesi esportatori, il trasferimento della rendita all’estero rende i costi del contingentamento sostanzialmente pù alti del dazio equivalente.

Altri strumenti di Politica commerciale

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Università di MacerataSlide 8-41

Teoria del commercio internazionaleM.Scoppola

Prezzo nel mercato U.S.A. = 466

Prezzo mondiale = 280b c d

Domanda

a

8.456.32

Offerta

5.14 9.26

Prezzo, $/tonnellata

Quantità di zucchero,milioni di tonnellate

Figura 8-13: effetti del contingentamento statunitense sullo zucchero

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Contingentamento:2.13 milioni di tonnellate

= perdita del consumatore (a + b + c + d)

= guadagno del produttore (a) = rendita dal contingentamento (c)

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Restrizioni volontarie alle esportazioni• Una restrizione volontaria alle esportazioni (VER) è

un contingentamento alle esportazioni amministrato dal paese esportatore.

– E’ noto anche come accordo volontario di restrizione (VRA).

• Le VER sono imposte dietro richiesta del paese importatore e accordate dall’esportatore per evitare altre restrizioni agli scambi.

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• Una VER equivale ad un contingentamento in cui le licenze siano assegnate ai governo esteri, pertanto è molto costosa per il paese importatore.

• Una VER è sempre più costosa per il paese importatore di un dazio che limiti le importazioni dello stesso ammontare.

– Con una VER,il gettito del dazio equivalente si trasforma in rendita realizzata da operatori esteri.

– Esempio: circa i 2/3 del costo gravante sui consumatori statunitensi delle tre maggiori VER (su tessile, abbigliamento, acciaio e automobili) consiste in rendite realizzate da operatori esteri.

• Una Ver produce una perdita per il paese importatore.

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Requisiti di contenuto minimo della produzione• Un requisito di contenuto minimo della produzione è

una norma che richiede che una frazione predeterminata di bene finale sia prodotta localmente.

– Tale frazione può essere specificata in termini di unità fisiche o di valore.

• Leggi sui requisiti minimi di contenuto nazionale sono largamente impiegate dai paesi in via di sviluppo nel tentativo di indirizzare la propria struttura industriale dall’assemblaggio verso la produzione di beni intermedi.

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• Le leggi sui requisiti minimi di contenuto nazionale non generano né un gettito né una rendita da contingentamento.

– Il prezzo finale del bene, osservato dai consumatori, riflette una media tra i prezzi degli input importati e quelli degli input prodotti localmente.

– Esempio: supponiamo che il 50% delle componenti usate dalle imprese di assemblaggio debba essere di produzione locale. Il costo delle componenti importate è di 6000$, mentre quello delle componenti prodotte localmente è di 10,000$. Allora, il costo medio delle componenti è pari a 8000$ (0.5 x 6000$ + 0.5 x 10,000$).

• E’ consentito alle imprese di soddisfare il requisito sui contenuti minimi nazionali esportando, invece che acquisendo componenti prodotte localmente.

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Altri strumenti di politica commerciale• Crediti agevolati all’esportazione

– Forma di prestito agevolato concessa agli acquirenti. – Hanno gli stessi effetti di un normale sussidio

all’esportazione.• Politica delle commesse pubbliche

– Gli acquisti da parte del governo (o di imprese soggette a specifici regolamenti) possono essere indirizzati a beni di produzione locale, nonostante siano più cari di quelli importati.

• Regolamenti– Talvolta i governi frappongono barriere sostanziali agli

scambi attraverso procedure doganali e l’imposizione di determinati standard sanitari o di sicurezza.

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Strumenti di Politica commercialeTabella 8-3: Livello di protezione medio di varie

regioni importatrici (%) Risorse

naturali Prodotti primari

agricoltura

Prodotti agricoli

trasformati

Tessile e abb.

Manuf. Servizi

Europa dell’Ovest 0 12.1 20.9 5.1 1.9 0 America del Nord 0.2 8.5 10 10.3 1.3 0

Giappone 0 30 46 6 0.3 0

NICs 2.3 37.7 20.2 8 4.8 0 Cina 1.9 15.5 15.4 12.9 6.1 0 Asia del Sud 14.1 20.6 29.4 27.5 23.8 0 America Latina 4.9 12.4 16.5 14.7 10.7 0.7 Economie in Transizione 1.3 12.6 19.7 13.5 8.8 1 Africa Sub-Sahariana 4.9 16.3 26.9 20.5 10.9 1.8 Oceania 0 1.7 4.6 15.5 3.2 0 Africa del Nord e Medio Oriente

4 48.7 57.8 13.4 8 0.2

Resto del Mondo 4.5 6.3 12.5 14.2 9.2 0 Nota: i dati di fonte GTAP sono relativi al 1997 Fonte: Cernat L., S. Laird, A. Turrini, How important are market access issues fro developing countries in the Doha Agenda?, mimeo, July 2002, Trade Analysis Branch, UNCTAD (dati da fonte GTAP5 database e UNCTAD TRAINS database).

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Sommario Un dazio determina un cuneo tra i prezzi domestici e

quelli esteri, aumentando il prezzo domestico, ma meno del dazio (eccetto nel caso di un “paese piccolo”).• Nel caso di un “paese piccolo”, il dazio si riflette

completamente nei prezzi domestici. I costi ed i benefici di un dazio o di altri strumenti di

politica commerciale possono essere misurati mediante l’uso dei concetti di surplus del consumatore e di surplus del produttore.• I produttori domestici del bene ci guadagnano• I consumatori domestici ci rimettono• Il governo realizza un gettito

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Sommario L’effetto netto di benessere di un dazio può essere

scomposto in due componenti: • perdita di efficienza (nel consumo e nella produzione)

• guadagno legato alla ragione di scambio (nullo nel caso di un paese piccolo)

Un sussidio all’esportazione causa una perdita di efficienza in modo analogo rispetto ad un dazio, ma amplifica questa perdita deteriorando la ragione di scambio.

In presenza di contingentamenti o restrizioni volontarie delle esportazioni, il governo non realizza alcun gettito.