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VALUTARE LE COMPETENZE Rozzano, 14.12.2016 Prof.ssa Luisa de Vita IC VIA ORCHIDEE- ROZZANO

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VALUTARE LE COMPETENZE

Rozzano, 14.12.2016 Prof.ssa Luisa de Vita

IC VIA ORCHIDEE- ROZZANO

LEMIGLIORI STRATEGIE DIDATTICHE

DIDATTICHE

Cronoprogramma degli incontri

1° incontro -modalità collegiale : il tema della valutazione

2° incontro - modalità collegiale: valutare le competenze e progettare percorsi multidisciplinari.

I Compiti autentici

3° incontro -modalità collegiale: presentazione

dei lavori progettati

4° incontro - modalità collegiale : presentazione degli strumenti per la valutazione elaborati

5° incontro -modalità collegiale: facciamo il punto

Rozzano, 2.11.2016 Prof.ssa Luisa de Vita

LEMIGLIORI STRATEGIE DIDATTICHE

DIDATTICHE

Calendario degli incontri

Rozzano, 2.11.2016 Prof.ssa Luisa de Vita

Primo incontro Mercoledì 2 novembre 2016 dalle ore 17.00 alle ore19.00

Secondo incontro Mercoledì 14 dicembre 2016 dalle ore 17.00 alle ore 19.00

Terzo incontro Mercoledì 11 gennaio 2017

dalle ore 17.00 alle ore 19.30 Quarto incontro

Mercoledì 1 marzo 2017 dalle ore 17.00 alle ore 19.30

Quinto incontro Mercoledì 24 maggio 2017

dalle ore 17.00 alle ore 19.00

QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO

Legge n. 517 /1977 “Norme sulla valutazione degli alunni e sull’abolizione degli esami di riparazione nonché altre modifiche dell’ordinamento scolastico.”

DPR n. 275/1999 “Regolamento recante norme in materia di autonomia delle

istituzioni scolastiche”

SCALA VALUTATIVA

RESPONSABILITÀ DELLE

PROPRIE SCELTE

Legge n. 53/2003 "Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale

VALUTAZIONE APPRENDIMENTI

E DELLA QUALITÀ DEL SISTEMA EDUCATIVO

D. L n. 137/2008 “Disposizioni urgenti in materia di istruzione e Università”

VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

IN DECIMI

LEMIGLIORI STRATEGIE DIDATTICHE

DIDATTICHE

QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO

DPR. n. 122/ 2009 “Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalita' applicative in Materia di istruzione”

L. n. 169/2008 "Conversione in legge,, del decreto-legge settembre 2008, n.137,

recante disposizioni urgenti in materia di istruzione e università"

SISTEMA DOCIMOLOGICO

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO,

CRITERI E MODALITÀ DELLA VALUTAZIONE

DPR n. 80 del 2013 “Regolamento sul sistema nazionale di valutazione in materia di

istruzione e formazione”

PROSPETTIVA INTEGRATA AUTOVALUTAZIONE

VALUTAZIONE ESTERNA MIGLIORAMENTO

RENDICONTAZIONE SOCIALE.

LINEE GUIDA PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE, 2015

AGGIUNGE INFORMAZIONI UTILI IN SENSO QUALITATIVO

NON SEMPLICE TRASPOSIZIONE

DEGLI ESITI DEGLI APPRENDIMENTI

DISCIPLINARI

QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO

L. n. 107/2015 “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e

delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”

VALORIZZAZIONE DELLA PROFESSIONALITÀ DOCENTE

qualità dell'insegnamento e del contributo al miglioramento innovazione didattica e metodologica,

documentazione e diffusione di buone pratiche didattiche; responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico

formazione del personale. commi 126, 127, 128, 129, 130,

PIENA ATTUAZIONE ALL’AUTONOMIA

SCOLASTICA

INV

ALS

I

SNV

IL SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE

IND

IRE

CO

RP

O

ISP

ETTI

VO

SVOLGE UNA SERIE DI AZIONI

VOLTE

AD OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO

DIAGNOSTICARE

PROGETTARE INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO E INNOVAZIONE

NON HA SCOPO SANZIONATORIO o PUNITIVO

I Compiti dell’INVALSI

effettuare verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze e abilità degli studenti

e sulla qualità complessiva dell’offerta formativa delle istituzioni di istruzione e formazione professionale

INVALSI

fornire alle singole scuole uno strumento di diagnosi per migliorare il proprio lavoro

e individuare le aree di eccellenza e quelle problematiche

nelle discipline oggetto della rilevazione

La valutazione ha la funzione di un insostituibile strumento conoscitivo.

Cioè di mezzo utile per acquisire il massimo di informazioni significative e affidabili

sulle questioni inerenti alla formazione ….. l’attività valutativa è parte costitutiva

di ogni azione umana intenzionale, e a maggior ragione di quella di apprendimento, che può far diventare

il processo valutativo una risorsa aggiuntiva per migliorare qualità e risultati della formazione

oltre che rendere più equo il sistema educativo.

Valutazione e autovalutazione come risorse aggiuntive nei processi di istruzione- GAETANO DOMENICI 2011

VALUTARE PER CONOSCERE

concentrare l’attenzione sull’evoluzione dell’apprendimento

prestare attenzione ai singoli alunni e alle loro diversità individuali

non incidere negativamente sulla sicurezza e fiducia degli alunni

favorire l’autovalutazione da parte degli alunni migliorare la consapevolezza dei propri punti di forza e

di debolezza nell’apprendimento

usare l’errore come “finestra” sul mondo cognitivo dell’alunno .

VALUTARE

concentrare l’attenzione sull’evoluzione dell’apprendimento e non solo sul risultato

usare l’errore come “spia” dei processi di apprendimento non come atto da sanzionare

attuare l’autovalutazione dell’insegnamento

indispensabile per rivedere le pratiche didattiche

riadattare la programmazione curricolare attivare la sperimentazione sui processi di insegnamento-apprendimento

non enfatizzare l’attenzione sul voto o sul giudizio

appiattendosi solo sulla funzione certificativa.

VALUTARE

Espressione dell’autonomia professionale

nella sua dimensione individuale e collegiale

Espressione dell’autonomia didattica della scuola

Il collegio docenti definisce modalità e criteri

per assicurare omogeneità, equità e trasparenza

Ha per oggetto

il processo di apprendimento il comportamento Il rendimento

Verifiche intermedie e valutazioni periodiche e finali

coerenti con gli obiettivi di apprendimento

delle Indicazioni Nazionali, 2012/curricolo di istituto

Ogni alunno ha diritto a una valutazione trasparente e tempestiva

LA VALUTAZIONE

DEI PROCESSI DI APPRENDIMENTO

Tutor: Luisa de Vita

Il tutto non corrisponde

alla somma delle parti

Teoria sistemica F. von Bertalanffy

LA VALUTAZIONE FORMATIVA

VALUTAZIONE PER L’APPRENDIMENTO

VALUTAZIONE FORMATIVA

VALUTAZIONE SOMMATIVA- BILANCIO

VALUTAZIONE AUTENTICA-OSSERVATIVA-SVILUPPO DELLE COMPETENZE

IL PROFILO DELLA VALUTAZIONE

DAI SAPERI DISCIPLINARI……ALLE COMPETENZE

LEMIGLIORI STRATEGIE DIDATTICHE

DIDATTICHE

La sfida più importante sul fronte progettuale è quella di

finalizzare il sapere disciplinare al raggiungimento

di apposite competenze, di cui occorre sperimentare

anche la certificabilità

Sono le scuole, quindi,

a «realizzare» e non ad “applicare» l’innovazione

in relazione ai traguardi di sviluppo delle competenze,

alle competenze di base degli assi culturali

(di cui all’Allegato 1 del DM n. 139/2007)

e alle competenze chiave di cittadinanza

(Allegato 2 del DM n. 139/2007).

• validazione dell’apprendimento

• non formale e informale

• validazione dell’apprendimento

• non formale e informale

RACCOMANDAZIONI UE, 2008

comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche,

in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale;

le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia.

COMPETENZE

COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA DM n°139 del 2007

COMPETENZE CHIAVE PER L’APPRENDIMENTO PERMANENTE

Racc. EU, 2006

Comunicazione nella madre lingua

Comunicazione nelle lingue straniere Competenza matematica e

competenze di base in scienze e tecnologie Competenza digitale

Imparare ad imparare Competenze sociali e civiche

Spirito d’iniziativa e Imprenditorialità

Consapevolezza e Espressione culturale

Imparare ad imparare Progettare, elaborare e realizzare

progetti Comunicare

Collaborare e partecipare Agire in modo

autonomo e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire ed interpretare l’informazione

COMPETENZE CHIAVE

DI CITTADINANZA +

COMPETENZE CHIAVE PER L’APPRENDIMENTO

Il Profilo Educativo, Culturale e Professionale

PECUP

ciò che gli studenti, alla fine del corso di studi,

devono sapere -le conoscenze disciplinari interdisciplinari-

e saper fare -le abilità operative o professionali-

per crescere e maturare , per essere persona e cittadino

di domani

la dimensione culturale e quella professionale

sono occasioni e strumenti per la crescita educativa personale.

Bertagna G., 2003

Il profilo del “competente”

Le competenze sociali (Life-skills) – di apprendimento

e le competenze di cittadinanza sono finalizzate

a supportare il progetto personale di vita professionale

e lavorativo di ciascuno

(sogni, attitudini, motivazioni).

PECUP

PERSONA/ALUNNO

LA SCUOLA DELLE INDICAZIONI NAZIONALI, 2012

Luisa de Vita, Varese 28.02.2013

La conoscenza non può che essere il risultato di una costruzione attiva e personale del discente

Il soggetto che apprende è al centro dell’azione dell’insegnamento

L’attenzione si sposta

dalle prestazioni del soggetto in apprendimento ai processi sottesi al suo apprendimento

Al rapporto tra soggetto e oggetto da apprendere

LA SCUOLA DELLE INDICAZIONI NAZIONALI, 2012

LE COMPETENZE SI ACQUISISCONO:

IL LORO SVILUPPO DIPENDE IN GRAN PARTE DALLA PROGETTAZIONE

DI UN AMBIENTE DI APPRENDIMENTO APPROPRIATO

LA SCUOLA DELLE INDICAZIONI NAZIONALI, 2012

Introdotte con il DM n. 139 del 2007, a seguito del recepimento della

Raccomandazione del Parlamento Europeo del 2006

che istituisce il Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli –EQF

Non una semplice restituzione di “esiti”,

ma occasione fondamentale

del processo di apprendimento durante il quale:

-l’alunno ha la possibilità di utilizzare conoscenze ed abilità personali

e sociali in contesti reali, con riferimento alle discipline

e agli ambiti culturali che caratterizzano ciascun asse culturale

-il docente di monitorare il processo di apprendimento

LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

La certificazione delle competenze, che accompagna il documento di valutazione

degli apprendimenti e del comportamento degli alunni, rappresenta un atto educativo

legato ad un processo di lunga durata e aggiunge informazioni utili in senso qualitativo

5in quanto descrive i risultati del processo formativo, quinquennale e triennale,

anche in vista della ulteriore certificazione delle competenze al termine dell’obbligo di istruzione del secondo ciclo

LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

LINEE GUIDA PER LA CERTIFICAZIONE C.M. N°3 13 FEBBRAIO 2015

L’azione didattica non può limitarsi

ad una prospettiva limitatamente disciplinare

l’insegnamento è costituito da tre attività

progettazione, attività didattica in classe, valutazione.

La progettazione deve partire dai traguardi per lo sviluppo

delle competenze, dichiarati «prescrittivi» dalle Indicazioni

i contenuti, devono essere caratterizzati da maggiore

trasversalità e rappresentano i mattoni

con cui si costruisce la competenza personale

ricorso anche a modalità di apprendimento

cooperativo e laboratoriale

LINEE GUIDA PER LA CERTIFICAZIONE C.M. N°3 13 FEBBRAIO 2015

LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

.

Non ci si può accontentare di accumulare conoscenze, ma occorre trovare il modo

di stabilire relazioni tra esse e con il mondo Per elaborare soluzioni ai problemi

che la vita reale pone quotidianamente

La competenza si presenta pertanto come un costrutto sintetico, nel quale confluiscono

diversi contenuti di apprendimento – formale, non formale ed informale – insieme a una varietà di fattori individuali

Spetta agli insegnanti monitorare continuamente il grado di maturazione delle competenze di ciascun alunno per

valorizzarle e favorirne lo sviluppo.

LINEE GUIDA PER LA CERTIFICAZIONE C.M. N°3 13 FEBBRAIO 2015

LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

.

.

i vari progetti presenti nelle scuole

(teatro, coro, ambiente, legalità, intercultura, ecc.)

rappresentano significativi percorsi di realtà

con prove autentiche aventi caratteristiche

di complessità e di trasversalità.

I progetti svolti dalle scuole entrano nel ventaglio delle prove autentiche

e le prestazioni e i comportamenti (ad es. più o meno collaborativi)

degli alunni al loro interno sono elementi

su cui basare la valutazione delle competenze.

LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

LINEE GUIDA PER LA CERTIFICAZIONE C.M. N°3 13 FEBBRAIO 2015

La pedagogia del progetto è una pratica educativa che coinvolge gli studenti nel lavorare intorno a un compito condiviso

che abbia una sua rilevanza, non solo all’interno dell’attività scolastica…….. ……si può proporre di impegnarsi nella

produzione di uno spettacolo, nella pubblicazione di un giornale,

nel preparare un viaggio o un’escursione, scrivere una novella,

redigere una guida turistica che descriva un luogo o un oggetto d’arte, preparare una esposizione, girare un film o un video,

progettare e realizzare un sito informatico, partecipare a un’azione umanitaria ecc.

E’ nel contesto di tali attività che essi saranno stimolati a mettere in moto, ad acquisire significativamente, a coordinare efficacemente

conoscenze e abilità, ad arricchire e irrobustire le loro disposizioni interne stabili (valori,atteggiamenti, interessi, ecc.).

AMBIENTI PER FAVORIRE LE COMPETENZE

linee guida- dpr 88/2010

UNITA’ DIDATTICHE

• Centrate prevalentemente sugli obiettivi di insegnamento

• Centralità del docente e della sua attività progettuale

• Centratura sulle conoscenze della disciplina

UNITA’ DI APPRENDIMENTO è un percorso di natura formativa

• Centrate sull’apprendimento e sull’acquisizione di competenze

• Centralità dell’allievo e della sua azione autonoma e responsabile

• Centratura sulle competenze

LA PROGETTAZIONE DIDATTICA PER COMPETENZE

Formalmente l’U.A . viene scandita in tre fasi: 1. fase di progettazione 2. fase di realizzazione

3. fase di controllo La progettazione prevede A. uno e piu’ obiettivi formativi tra loro integrati B. attivita’, metodi, soluzioni organizzative finalizzate al perseguimento degli obiettivi C. verifica delle conoscenze e abilita’ acquisite e delle competenze sviluppate

LE UNITA’ DI APPRENDIMENTO …COME MAPPE CONOSCITIVE

La valutazione delle competenze si può effettuare solo mettendo in «azione» l’allievo di fronte ad un compito significativo

nel quale egli mobiliti conoscenze, abilità e capacità personali e all’occorrenza ne costruisca di nuove per far fronte ai problemi

Vengono valutati:

• Il processo (come lavora, come si relaziona, la diligenza, la puntualità, la capacità di far fronte alle crisi, ecc.) mediante osservazione • Il prodotto (mediante la valutazione degli elementi propri del prodotto) • La riflessione ricostruzione mediante la relazione scritta e orale individuale sul lavoro svolto

LA VALUTAZIONE DELLE UDA E DEI COMPITI SIGNIFICATIVI

LA VALUTAZIONE DELLE ABILITÀ E DELLE CONOSCENZE SI AVVALE DEI SISTEMI TRADIZIONALI DOCIMOLOGICI

Gli assi definiscono gli ambiti attraverso cui si rende manifesta la relazione tra discipline e

trasversalità, tra saperi, irrinunciabili e generatori di nuovi apprendimenti, e

competenze del cittadino

ASSI CULTURALI

"I saperi e le competenze per l'assolvimento dell'obbligo di istruzione sono riferiti ai quattro assi culturali (dei linguaggi; matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale) contenuti nell'all. 1. Essi costituiscono il tessuto per la costruzione di percorsi di apprendimenti orientati all'acquisizione di competenze chiave che preparino i giovani alla vita adulta e che costituiscano la base per consolidare e accrescere saperi e competenze in un processo di apprendimento permanente anche ai fini della vita lavorativa".

DM 139, 2007

PROGETTARE PER ASSI CULTURALI

Si può parlare di valutazione autentica quando siamo in grado di esaminare direttamente le prestazioni dello studente nell’atto di svolgere significativi compiti intellettuali.

(Wiggins, 1990)

Una valutazione autentica deve esprimere un giudizio non solo su ciò che una persona conosce, ma su ciò che riesce a fare in compiti che richiedono di utilizzare processi elevati quali pensare criticamente, risolvere problemi, lavorare in gruppo, ragionare ed apprendere in modo permanente

LA RUBRICA COME STRUMENTO

DI VALUTAZIONE AUTENTICA

(Arter, Bond 1996)

GLI INSEGNANTI : definiscono la competenza attesa definiscono gli apprendimenti che si vogliono integrare Scelgono una situazione appartenente ad una famiglia di situazioni di un livello di complessità adatto che sia significativa che sia nuova che offra l’occasione di integrare ciò che si vuol fare integrare Strutturano l e modalità di realizzazione, non solo per assicurarsi della funzionalità delle attività stesse, ma anche per garantire che sia l’allievo al centro dell’attività definiscono gli strumenti di valutazione

COME SI PROGETTA PER COMPETENZE?

• individuare le competenze (in termini di risultati finali attesi) • articolarle in abilità e conoscenze • rilevare le “evidenze”, ovvero le prestazioni essenziali che denotano il possedimento della competenza; • individuare i saperi essenziali; • individuare esempi di compiti significativi da affidare agli allievi; • definire livelli di padronanza (es.: strutturando “rubriche”) • strutturare percorsi didattici (es. unità di apprendimento) disciplinari e interdisciplinari centrati sulle competenze • prevedere attività che permettano all’allievo di esercitare le competenze in contesti significativi, per risolvere problemi

COME SI PROGETTA PER COMPETENZE?

Si deve precisare:

ciò che fanno gli allievi

ciò che fa l’insegnante

il materiale che gli allievi hanno a disposizione

la consegna precisa data agli allievi

le modalità di lavoro (individuale, in gruppo, che tipo di gruppo…)

le fasi del lavoro

indicazione degli scogli da evitare

COME SI CONDUCE IL LAVORO D’AULA?

LE UNITA’ DI APPRENDIMENTO …UN MODELLO PER PROGETTARE

UNITÀ DI APPRENDIMENTO INTERDISCIPLINARE

TITOLO

SCUOLA

ANNO SCOLASTICO

PERIODO

PROTAGONISTI

DOCENTI E FIGURE COINVOLTI

PROBLEMA/I-BISOGNO/I

alla luce delle osservazioni, delle attività didattiche, delle valutazioni, delle storie personali, delle relazioni… di cosa hanno bisogno gli alunni di questo gruppo classe, in questo periodo, dentro questo contesto? (non troppo generale, ma nemmeno eccessivamente ristretto)

OBIETTIVO/I FORMATIVO/I quale obiettivo darsi alla luce del bisogno?

COMPETENZE MOBILITATE quali competenze vengono mobilitate messe in gioco per rispondere al bisogno e perseguire l’obiettivo?

COMPITO/I AUTENTICO/I O DI REALTÀ

quale situazione sufficientemente complessa, motivante, sfidante, reale, mette in gioco le competenze degli alunni come protagonisti?

LE UNITA’ DI APPRENDIMENTO …UN MODELLO PER PROGETTARE

UNITÀ DI APPRENDIMENTO INTERDISCIPLINARE

titolo “ Non nuove terre ma nuovi occhi” ( M. Proust) scuola anno scolastico 2015/2016 Periodo (Inizio – fine attività)

Aprile/maggio

protagonisti Classe 1^ docenti e figure coinvolti Italiano, Geografia, Arte, Lingue straniere, Educazione fisica

problema/i-bisogno/i favorire l’acquisizione di uno spirito critico di osservazione del territorio in cui vivono, nelle convinzione che questo nuovo approccio conoscitivo possa aiutarli a conoscere meglio se stessi.

obiettivo/i formativo/i Sviluppare il senso di appartenenza alla comunità

competenze da mobilitare

- Comunicazione nella madrelingua e nelle lingue straniere; - Competenze digitali; - Imparare ad imparare; - Consapevolezza ed espressione culturale; - Competenze sociali e civiche.

compito/i autentico/i o di realtà

Progettare una mappa interattiva dei principali luoghi di interesse presenti nel territorio

SCHEDA DI SINTESI INTERDISCIPLINARE

competenza linguistica conoscenze abilità

competenza linguistica (lingua straniera)

conoscenze abilità

competenza matematica scientifica tecnologica

conoscenze abilità

competenza storico, socio economica

conoscenze

abilità

competenze trasversali (cognitive, sociali, relazionali, affettive…)

LE UNITA’ DI APPRENDIMENTO …UN MODELLO PER PROGETTARE

SCHEDA DI ESPANSIONE DISCIPLINARE

DISCIPLNA: INS.

competenze conoscenze abilità

esperienze ed attività

metodologia

strumenti risorse

criteri e modalità di valutazione delle competenze

Criteri e modalità di valutazione del compito unitario

Documentazione (modalità di raccolta dei RISULTATI DELLO SVOLGIMENTO DEL COMPITO UNITARIO IN SITUAZIONE dei RISULTATI Di PROVE SPECIFICHE, di MATERIALI PARTICOLARMENTE SIGNIFICATIVI degli alunni)

LE UNITA’ DI APPRENDIMENTO …UN MODELLO PER PROGETTARE

UNITÀ DI APPRENDIMENTO DISCIPLINARE

titolo

scuola

anno scolastico

periodo

protagonisti

docenti e figure coinvolti

problema/i-bisogno/i

Alla luce delle osservazioni, delle attività didattiche, delle valutazioni, delle storie

personali, delle relazioni… di cosa hanno bisogno gli alunni di questo gruppo

classe, in questo periodo, dentro questo contesto? (non troppo generale, ma

nemmeno eccessivamente ristretto)

obiettivo/i formativo/i quale obiettivo darsi alla luce del bisogno?

competenze mobilitate

quali competenze vengono mobilitate messe in gioco per rispondere al bisogno e

perseguire l’obiettivo?

compito/i autentico/i o di realtà

quale situazione sufficientemente complessa, motivante, sfidante, reale, mette in

gioco le competenze degli alunni come protagonisti?

LE UNITA’ DI APPRENDIMENTO …UN MODELLO PER PROGETTARE

SCHEDA DISCIPLINARE

DISCIPLNA: INS.

competenze conoscenze abilità

esperienze ed attività

metodologia

strumenti risorse

criteri e modalità di valutazione delle competenze

Criteri e modalità di valutazione del compito unitario

Documentazione (modalità di raccolta dei RISULTATI DELLO SVOLGIMENTO DEL COMPITO UNITARIO IN SITUAZIONE dei RISULTATI Di PROVE SPECIFICHE, di MATERIALI PARTICOLARMENTE SIGNIFICATIVI degli alunni)

LE UNITA’ DI APPRENDIMENTO …UN MODELLO PER PROGETTARE

Con i compiti autentici si attivano, in ambito scolastico, le metodologie dell’apprendimento esperienziale,

in situazione, azione, relazione. Hanno rilevanza e utilità nel mondo reale dell’allievo.

Non è sufficiente soltanto qualche riferimento alla realtà come nei test.

Per superare il divario esistente nell’utilizzo del sapere tra contesti scolastici e contesti reali;

sono integrati nel curricolo.

(Tessaro)

I COMPITI AUTENTICI

Devono prevedere un prodotto visibile e concreto che richieda di risolvere problemi con attività e competenze complesse, all’interno di un progetto pianificato. Es. monitoraggio del clima, analisi delle acque, questionari, giornalini, lucidi per lezioni, libretto di istruzioni, guida a mostre, organizzazione di viaggi … In questo processo vengono attivate: •capacità di ideazione •di organizzazione •di gestione •di reperimento di informazioni e risorse •di operatività e di valutazione.

I COMPITI AUTENTICI

COMPLESSITÀ

TEMA IN CLASSE ESERCIZIO

BIGLIETTO

DI AUGURI

ARTICOLO

GIORNALINO S

IG

NI

FI

CA

T

IV

IT

À

RIPRODUZIONE RIELABORAZIONE

POCO SIGNIFICATIVO

MOLTO SIGNIFICATIVO

I COMPITI AUTENTICI

COMPLESSITÀ

PO

CO

CO

MP

LESSO

MO

LTO C

OM

PLESSO

I COMPITI AUTENTICI……

NON SOLO QUESTIONI DI LESSICO

PROVE l’insegnante conosce le risposte o perlomeno i criteri di validità delle stesse gli allevi si devono uniformare alle risposte e alle prestazioni attese

COMPITO AUTENTICO

il soggetto produce le conoscenze nell’agire riflessivo, in situazioni di realtà. Sono problemi complessi, aperti, per apprendere ad usare conoscenze nel reale di vita e di studio

Glatthorn, 1999

SCHEDA

OSSERVATIVA

ATTEGGIAMENTI

CLASSE ATTIVITÀ DIDATTICHE LABORATORIALI/COOPERATIVE

Data

TIPOLOGIA DI

ATTEGGIAMENTO

chiede o dà

suggerimenti

sul miglior modo di

procedere o trattare un

problema

coordina o sintetizza

quello che sta

accadendo

fornisce o chiede fatti,

idee,

opinioni, sentimenti,

feed – backs o cerca di

alternative

aiuta il gruppo a

rimanere sul compito

affidato

ALUNNI 0

mai

1

a volte

2

sempre

0

mai

1

a volte

2

sempre

0

mai

1

a volte

2

sempre

0

mai

1

a volte

2

sempre

GLI STRUMENTI PER OSSERVARE

SCHEDA

OSSERVATIVA

ATTIVITÀ DIDATTICHE LABORATORIALI/COOPERATIVE

CLASSE PARTECIPAZIONE/ COLLABORAZIONE

Data PARTECIPAZIONE COLLABORAZIONE

ALUNNI 0 1 2 0 1 2

non

partecipa

a volte sempre non

collabora

a volte sempre

GLI STRUMENTI PER OSSERVARE

SCHEDA

OSSERVATIVA ATTIVITÀ DIDATTICHE LABORATORIALI/COOPERATIVE

CLASSE VALUTAZIONE DEI PROCESSI

Data ADERENZA ALLA CONSEGNA PUNTUALITÀ NELLA CONSEGNA

ALUNNI 0 1 2 0 1 2

assente In parte completa assente In parte completa

GLI STRUMENTI PER VALUTARE

SCHEDA PER LA

RIFLESSIONE

RELAZIONE INDIVIDUALE DELLO STUDENTE

CLASSE NOME

DATA COGNOME

Descrivi il percorso generale dell’attività Indica come avete svolto il compito e cosa hai fatto tu Indica quali criticità hai dovuto affrontare Indica come le hai superate Che cosa hai imparato da questa unità di apprendimento Cosa devi ancora imparare Quali aspetti vorresti approfondire Come valuti il lavoro da te svolto

GLI STRUMENTI PER VALUTARE

INCONTRI NEL 2017

Mercoledì 11 gennaio

Mercoledì 1 marzo

Mercoledì 24 maggio

Progettare una unità di

apprendimento e/o com

pito autentico- utilizzando il modello

illustrato

Presentazione dei lavori

Presentazione dei materiali predisposti

per la somministrazione in

classe

Presentazione/Raccolta dei materiali

Raccolta dei materiali prodotti e

degli esiti Facciamo il punto della situazione

Costituzione di un repository

La cultura

plasma la mente,

ci fornisce

l’insieme degli attrezzi

con cui

costruiamo

non solo

il nostro mondo

ma la nostra

concezione

di noi stessi

e delle nostre capacità.

J.Bruner