valutazione delle competenze (2)

38
1 Docenti dell’ Asse Scientifico - Tecnologico: Cipriani Anna, Ist. Mag. Berti - TO Del Sonno Antonio, IIS Moro, Rivarolo Canavese - TO Ficara Matilde, IIS Romero, Rivoli - TO Lanfranco Daniela, IIS Vittone, Chieri - TO Lora Maria Grazia, IIS Einaudi, Alba - CN Vio Elisabetta, IC Airasca - TO Redazione a cura di Maria Grazia Lora Asse Scientifico - Tecnologico Valutare competenze Venerdì 05 marzo 2010 - IIS Amaldi - Orbassano Azione di sistema per l'obbligo di istruzione e la continuità fra Secondarie di I e II grado - Fase 2 - USP Torino

Upload: iva-zigghyova-martini

Post on 29-Nov-2014

1.119 views

Category:

Documents


3 download

DESCRIPTION

 

TRANSCRIPT

Page 1: Valutazione delle competenze (2)

1

Docenti dell’ Asse Scientifico - Tecnologico:Cipriani Anna, Ist. Mag. Berti - TO

Del Sonno Antonio, IIS Moro, Rivarolo Canavese - TOFicara Matilde, IIS Romero, Rivoli - TO

Lanfranco Daniela, IIS Vittone, Chieri - TO Lora Maria Grazia, IIS Einaudi, Alba - CN

Vio Elisabetta, IC Airasca - TO

Redazione a cura di Maria Grazia Lora

Asse Scientifico - Tecnologico

Valutare competenze

Venerdì 05 marzo 2010 - IIS Amaldi - Orbassano

Azione di sistema per l'obbligo di istruzione e la continuità fra Secondarie di I e II grado - Fase 2 - USP Torino

Page 2: Valutazione delle competenze (2)

2

Valutare competenze

Valutare competenze è certo un’ operazione complessa, fattibile solo se, a monte, ci si è adoperati per formare competenze (interpretazione, azione, autoregolazione) e, in seguito, si sono strutturate verifiche adatte a ciò che si vuole valutare.

Non è possibile applicare una logica valutativa per competenze se la scuola insegna solo conoscenze (contenuti).

…………Un errore da non commettere

Page 3: Valutazione delle competenze (2)

3

Come aiutare gli allievi a crescere competenti? 1/3

Promuovere lo sviluppo di strutture di interpretazione

Far lavorare l’allievo su casi reali.

Chiedere di dare delle letture e di confrontarle con le letture dei pari.

Offrire letture multiple.

Promuovere l’ampliamento dei “modelli di pensiero”.

Valutare positivamente l’“apertura” del discente.

FASE 1: FORMARE competenze

Page 4: Valutazione delle competenze (2)

4

Come aiutare gli allievi a crescere competenti? 2/3

Promuovere lo sviluppo di strutture di azione.

Mettere l’allievo di fronte a “sfide”.

Far conoscere ed analizzare diverse strategie di azione, in contesti e situazioni differenti.

Non fornire “soluzioni preconfezionate”, ma far progettare all’allievo le proprie strategie, adattandole a contesti e situazioni differenti.

Valutare positivamente la messa in atto di strategie personali.

FASE 1: FORMARE competenze

Page 5: Valutazione delle competenze (2)

5

Come aiutare gli allievi a crescere competenti? 3/3

Promuovere lo sviluppo di strutture di autoregolazione.

Promuovere il confronto dei propri elaborati con insiemi di criteri di autovalutazione e con gli elaborati dei propri pari.

Promuovere la riflessione sull’efficacia ed efficienza delle proprie “visioni del mondo” e strategie, instillando il dubbio.

Guidare l’allievo alla costante autovalutazione.

Valutare positivamente la riflessione personale sulle proprie visioni e azioni.

FASE 1: FORMARE competenze

Page 6: Valutazione delle competenze (2)

6

Come riconoscere l’ agire con competenza per strutturare la valutazione della competenza 1/2

L ’ allievo dimostra la sua capacità di agire con competenza:

mettendo in campo le sue RISORSE (usa le sue conoscenze, capacità personali, ecc. );

dimostrando la sua VOLONTA’ DI AGIRE (si mette in gioco);

sperimentando la sua CAPACITA’ DI FARE SCELTE GIUSTE nel contesto in cui sta operando (esprime autonomia nelle scelte e si assume la responsabilità della scelte stesse).

FASE 2:RICONOSCERE competenze

Page 7: Valutazione delle competenze (2)

7

Come riconoscere l’ agire con competenza per strutturare la valutazione della competenza 2/2

L’ allievo ha delle RISORSE di cui servirsi che non consistono solo nel suo bagaglio di conoscenze, ma anche nelle sue capacità personali, nel suo carattere, nel suo vissuto scolastico e familiare.

Posto di fronte ad un problema lo INTERPRETA, cioè lo legge e decide che cosa fare per risolverlo, se lo ritiene possibile.

Dopo la fase interpretativa passa all’ AZIONE, cioè risolve il caso esaminato.

In conclusione esamina il risultato ottenuto e, se necessario, cerca

di percorrere altre strade per ottenerne uno migliore. Si AUTOREGOLA.

Autoregolazione significa saper correggere in itinere le proprie strategie

operative in funzione delle sollecitazioni che giungono dal contesto.

FASE 2:RICONOSCERE competenze

Page 8: Valutazione delle competenze (2)

8

Come creare compiti di verifica idonei a far emergere la competenza al fine di poterla valutare?

Proporre problemi reali “aperti” a più interpretazioni,

che consentano più strategie di soluzione.

Invitare gli allievi a valutare la propria azione,

riflettendo sulle strategie adottate.

FASE 3: VALUTARE competenze

Page 9: Valutazione delle competenze (2)

9

La valutazione della competenza

Non parte dal risultato ottenuto (prestazione), ma dalle strade percorse per ottenerlo.

Tiene conto della capacità dell’ allievo di mobilitare le risorse personali al fine di ottenere il risultato.

Misura la capacità dell’ allievo di trasferire la competenza, cioè applicarla a casi simili ma non uguali.

FASE 3: VALUTARE competenze

Page 10: Valutazione delle competenze (2)

10

Un esempio classico: il problema del carpentiere

Un carpentiere ha 32 m di tavole. Quale di questi recinti può realizzare?

FASE 3: VALUTARE competenze

Page 11: Valutazione delle competenze (2)

11

L’ allievo abile e l’ allievo competente

  Allievo abile Allievo competente

RISORSE Conosce il concetto somma e di perimetro, sa effettuare somme, ecc.

Conosce il concetto somma e di perimetro, sa effettuare somme, ecc.

INTERPRETAZIONE Si chiede” Quando abbiamo trattato questefigure a scuola?”

Legge il problema come“Trasformare le figureirregolari in figure note”

AZIONE Cerca, senza successo,di applicare una formularisolutiva nota

Trasforma le figure irregolari in figure note

AUTOREGOLAZIONE Rinuncia a risolvere ilproblema (“Non loabbiamo trattato a scuola)

Se la trasformazione nonporta ad una soluzione, cerca trasformazioni alternative

FASE 3: VALUTARE competenze

Page 12: Valutazione delle competenze (2)

12

Come far emergere la competenza dalla prestazione?

Si possono individuare tre prospettive di osservazione nell’ analisi della competenza:

dimensione soggettiva

dimensione intersoggettiva

dimensione oggettiva

Le tre dimensioni richiedono strumenti di valutazione differenti

da integrare e comporre tra loro!

FASE 3: VALUTARE competenze

Page 13: Valutazione delle competenze (2)

13

Come far emergere la competenza dalla prestazione?

La dimensione soggettiva richiama i significati personali attribuiti dall’ allievo alla sua esperienza di apprendimento scolastico: il senso dato al compito operativo in cui esprimere la propria competenza, la percezione della propria adeguatezza nell’ affrontarlo, delle risorse da utilizzare, degli schemi di pensiero da attivare. Essa implica l’ autovalutazione del modo in cui l’ allievo giudica la sua esperienza di studio e la sua capacità di far fronte alle richieste.

FASE 3: VALUTARE competenze

Page 14: Valutazione delle competenze (2)

14

Come far emergere la competenza dalla prestazione?

La dimensione soggettiva può essere valutata tramite:

diari di bordo,

autobiografie,

questionari di autopercezione,

giudizi sulle proprie prestazioni e sulla loro adeguatezza ai compiti richiesti.

FASE 3: VALUTARE competenze

Page 15: Valutazione delle competenze (2)

15

Come far emergere la competenza dalla prestazione?

La dimensione intersoggettiva richiama il sistema di attese che il contesto sociale esprime in rapporto alla capacità dell’ allievo di rispondere adeguatamente al compito richiesto. Sono coinvolti gli insegnanti, le famiglie, gli altri allievi, i rappresentanti del mondo del lavoro o della comunità sociale, a seconda delle caratteristiche del processo apprenditivo esplorato.I soggetti del contesto in cui si manifesta la competenza giudicano il comportamento messo in atto.

FASE 3: VALUTARE competenze

Page 16: Valutazione delle competenze (2)

16

Come far emergere la competenza dalla prestazione?

La dimensione intersoggettiva può essere valutata tramite:

rubriche valutative, attraverso le quali esplicitare i criteri valutativi impiegati;

questionari e/o interviste utili per rilevare le percezioni dei diversi soggetti.

FASE 3: VALUTARE competenze

Page 17: Valutazione delle competenze (2)

17

Come far emergere la competenza dalla prestazione?

La dimensione oggettiva richiama le evidenze osservabili che attestano la prestazione del soggetto e i suoi risultati in relazione al compito richiesto e, in particolare alle conoscenze ed abilità che la manifestazione della competenza richiede.

FASE 3: VALUTARE competenze

Page 18: Valutazione delle competenze (2)

18

Come far emergere la competenza dalla prestazione?

La dimensione oggettiva può essere valutata tramite:

prove di verifica,

compiti di realtà,

realizzazione di manufatti o prodotti, ecc

FASE 3: VALUTARE competenze

Page 19: Valutazione delle competenze (2)

19

Una valutazione completa della competenza deve tenere conto delle tre dimensioni

Dimensione soggettiva Dimensione intersoggettiva

Dimensione oggettiva

Autovalutazione Osservazione

Analisi prestazioni

Rubriche valutativeQuestionariInterviste

Compiti di prestazioneProve di verifica

Diari di bordoAutobiografie

FASE 3: VALUTARE competenze

Page 20: Valutazione delle competenze (2)

20

Cosa dice la normativa

La pluralità delle modalità di valutazione necessarie per l’ accertamento delle competenze è espressa in modo chiaro anche nella CM 84/2005 che dice:

FASE 3: VALUTARE competenze

Page 21: Valutazione delle competenze (2)

21

ApprofondimentoLa dimensione oggettiva: i compiti di prestazione

Sono problemi complessi, aperti, posti agli studenti come mezzo per dimostrare la padronanza di qualcosa (definizione di Glatthorn).

Si tratta di problemi, ossia di situazioni che richiedono allo studente di mobilitare le sue risorse per trovare delle soluzioni. I problemi devono essere agganciati al contesto di vita dello studente perché abbiano un senso per lui.Deve trattarsi di situazioni impegnative che contengano una dimensione di sfida per lo studente in rapporto alle sue conoscenze ed esperienze, sollecitino l’ attivazione delle sue risorse e si prestino a diverse modalità di soluzione. Devono consentire agli studenti di utilizzare il loro sapere pregresso.

FASE 3: VALUTARE competenze

Page 22: Valutazione delle competenze (2)

22

ApprofondimentoLa dimensione oggettiva: i compiti di prestazione

Un esempio tra tanti

FASE 3: VALUTARE competenze

Page 23: Valutazione delle competenze (2)

23

ApprofondimentoLa dimensione intersoggettiva: le rubriche valutative

La rubrica valutativa è un prospetto sintetico che: descrive una competenza identifica ed esplicita le aspettative specifiche

relative ad una data prestazione indica il grado di raggiungimento degli obiettivi

stabiliti

Perciò le rubriche valutative rappresentano lo strumento attraverso cui strutturare ed esplicitare i criteri di valutazione di una competenza e descrivere i diversi livelli di padronanza dello studente.

FASE 3: VALUTARE competenze

Page 24: Valutazione delle competenze (2)

24

ApprofondimentoLa dimensione intersoggettiva: le rubriche valutative

I componenti di una rubrica sono:Dimensioni - rispondono alla domanda: “Quali aspetti considero nel valutare una prestazione?”Criteri - rispondono alla domanda: “In base a cosa posso apprezzare la prestazione?”Indicatori - rispondono alla domanda: “Quali evidenze osservabili mi consentono di rilevare il grado di presenza del criterio di giudizio prescelto?”Livelli - precisano il grado di raggiungimento dei criteri considerati

FASE 3: VALUTARE competenze

Page 25: Valutazione delle competenze (2)

25

Un

esem

pio

di r

ubric

a va

luta

tiva

Page 26: Valutazione delle competenze (2)

26

La certificazione delle competenze secondo l’ UE e l’ Italia

A questo punto, chiarito con quali metodi e strumenti

valutare le competenze, dobbiamo

CONOSCERE QUALI COMPETENZE

l’ Unione Europea e lo Stato Italiano

CI RICHIEDONO DI VALUTARE

e conseguentemente

DI CERTIFICARE.

FASE 4: CERTIFICARE competenze

Page 27: Valutazione delle competenze (2)

27

La certificazione delle competenze in Italia. Le competenze base

Il problema da affrontare diventa allora quello di

valutare e certificare le competenze di base previste

nei 4 assi culturali e non le competenze nelle singole

discipline.

L’ interdisciplinarietà diventa una condizione

imprescindibile per l’ insegnamento.

FASE 4: CERTIFICARE competenze

Page 28: Valutazione delle competenze (2)

28

La certificazione delle competenze in Italia. Competenze base – Competenze chiave

Non dimentichiamo, però, che le competenze base dei

4 assi sono funzionali all’ acquisizione delle

competenze chiave che preparino i giovani alla vita

adulta e che costituiscano la base per consolidare ed

accrescere i saperi e le competenze in un processo di

apprendimento permanente, anche ai fini della futura

vita lavorativa!

FASE 4: CERTIFICARE competenze

Page 29: Valutazione delle competenze (2)

29

Risolvere problemi

Asse dei linguaggi- Padronanza della lingua italiana- Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi e operativi- Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario- Utilizzare e produrre testi multimediali

Asse matematico- Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica- Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni- Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi- Analizzare dati e interpretarli……

Asse scientifico-tecnologico- Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni, appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità- Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza- Essere consapevole delle potenzialità delle tecnologie rispetto al contesto culturale e sociale in cui vengono applicate

Asse storico-sociale- Comprendere il cambiamento e la diversita’ dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali.- Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti della Costituzione, della persona, della collettività, dell’ambiente- Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio

Asse dei linguaggi

Asse matematico

Asse scientifico-tecnologico

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonomo e responsabile

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire ed interpretare

l’informazione

Asse storico -

sociale

Page 30: Valutazione delle competenze (2)

30

La certificazione delle competenze in Italia. Competenze base – Competenze chiave

Come si scioglie questo nodo cruciale? Una strategia

che le scuole potrebbero adottare:

1.Isolare competenze – obiettivo.

2.Definire situazioni - problema in cui le competenze

vengano messe in gioco.

3.Rilevare dati valutativi sulle molteplici situazioni e

utilizzare le informazioni per collocare l’ allievo su un

livello definito da una rubrica basata sui livelli EQF.

FASE 4: CERTIFICARE competenze

Page 31: Valutazione delle competenze (2)

31

La certificazione delle competenze secondo l’UE

La Raccomandazione (2008/C 111/01/CE) del Parlamento

Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008 pone l’ accento

sulla necessità che gli Stati dell’ UE facciano riferimento al

Quadro Europeo delle Qualifiche per l’Apprendimento

Permanente (EQF).

La Raccomandazione stabilisce due date limite: il 2010 per

rapportare i propri sistemi nazionali di qualificazione

all’EQF e il 2012 per introdurre, nei singoli certificati di

Qualifica, un riferimento al livello corrispondente dell’ EQF.

FASE 4: CERTIFICARE competenze

Page 32: Valutazione delle competenze (2)

32

La certificazione delle competenze secondo l’UE

L’EQF è un quadro comune europeo di riferimento

che collega fra loro i sistemi di qualificazione di Paesi

diversi, fungendo da dispositivo di traduzione, utile

a rendere le qualifiche più leggibili e comprensibili tra

Paesi e sistemi europei differenti.

I suoi principali obiettivi sono:

promuovere la mobilità transfrontaliera dei cittadini,

agevolare l’apprendimento permanente.

FASE 4: CERTIFICARE competenze

Page 33: Valutazione delle competenze (2)

33

La certificazione delle competenze secondo l’UE

L’EQF collegherà i quadri e i sistemi nazionali di

qualificazione di vari Paesi basandosi su un riferimento

comune europeo: i suoi otto livelli, che prendono in

considerazione l’intera gamma di qualifiche previste,

da un livello di base (Livello 1, ad esempio uscita

dall’istruzione primaria) ai livelli più avanzati (Livello 8,

ad esempio i dottorati).

FASE 4: CERTIFICARE competenze

Page 34: Valutazione delle competenze (2)

34

La certificazione delle competenze secondo l’UE

Gli otto livelli di riferimento sono descritti in

termini di risultati dell’apprendimento.

L’EQF riconosce che i sistemi di istruzione e

formazione in Europa differiscono al punto che è

necessario spostare l’attenzione sui risultati

dell’apprendimento perchè sia possibile effettuare

raffronti e dare vita a una cooperazione fra Paesi e

Istituzioni diverse.

FASE 4: CERTIFICARE competenze

Page 35: Valutazione delle competenze (2)

35

La certificazione delle competenze secondo l’UE

Nell’EQF, il singolo risultato dell’apprendimento viene

definito da ciò che un individuo conosce, comprende e

sa fare al termine di un processo di apprendimento.

L’EQF si concentra sui risultati dell’apprendimento

(piuttosto che sugli input, quali la durata del periodo di studi),

che vengono delineati secondo le tre categorie:

COMPETENZA, ABILITA’, CONOSCENZA.

FASE 4: CERTIFICARE competenze

Page 36: Valutazione delle competenze (2)

36

EQF

FASE 4: CERTIFICARE competenze

Page 37: Valutazione delle competenze (2)

37

EQF

FASE 4: CERTIFICARE competenze

Page 38: Valutazione delle competenze (2)

38

bibilografia

Le competenze nel contesto europeoSpunti di riflessione A cura di Maurizio Tiriticco

Le rubriche valutativeA cura di Marco Castoldi

Formare per competenzeA cura di Roberto Trinchero

Valutare le competenzeCertificare le competenzeA cura di Marco Castoldi, Piero Cattaneo e Franco Peroni

INVALSI Dalla scuola delle conoscenze alla scuola delle competenzeProf.ssa Michela Mayer Prof.ssa Michela Mayer Prof.ssa Stefania PozioProf.ssa Stefania Pozio