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4120.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 3
Allegato A
MODALITA’ DI ACCESSO ALL’ELENCO REGIONALE DEI VALUTATORI E REQUISITI RICHIESTI.
1) MODALITA’ DI ACCESSO ALL’ELENCO REGIONALE DEI VALUTATORI
Per accedere all’elenco regionale dei valutatori previsto dalla legge regionale 5 agosto 2009, n. 51, art. 41, è indetto, con successivo atto del dirigente regionale competente per materia, un avviso di selezione pubblica.
L’inserimento nell’elenco regionale dei valutatori e la formazione della relativa graduatoria è subordinato al possesso dei requisiti di accesso di cui al successivo paragrafo 2) e agli esiti della valutazione dei requisiti di cui al paragrafo 3) e delcolloquio attitudinale di cui al paragrafo 5).
La valutazione dei requisiti ed il colloquio attitudinale sono svolti da una Commissione esaminatrice composta da 5 membri della Commissione regionale per la qualità e la sicurezza di cui all’art. 40 della L.R. 51/2009. Fra i membri della Commissione esaminatrice, individuati dalla Commissione stessa, è ricompreso il dirigente regionale competente in materia di qualità che la presiede.
Sono ammessi al colloquio attitudinale i candidati che avranno ottenuto almeno 30 punti nella valutazione dei requisiti di cui al successivo paragrafo 3.
2) REQUISITI PER L’ ACCESSO ALL’ELENCO REGIONALE DEI VALUTATORI
I candidati interessati all’inserimento nell’elenco regionale dei valutatori debbono essere in possesso dei seguenti requisiti:
1. cittadinanza italiana (sono equiparati ai cittadini italiani, gli italiani non appartenenti alla Repubblica), ovvero cittadinanza di stato membro dell’Unione Europea, purché con un’adeguata conoscenza della lingua italiana da accertarsi durante lo svolgimento del colloquio attitudinale;
2. godimento dei diritti civili e politici anche negli stati di appartenenza; 3. età non superiore a 70 anni; 4. assenza di condanne penali passate in giudicato o di procedimenti penali in corso, che impediscano, ai sensi delle
vigenti disposizioni, la costituzione del rapporto di lavoro con la pubblica amministrazione; 5. laurea specialistica o magistrale o diploma di laurea secondo il vecchio ordinamento; 6. 5 anni di esperienza lavorativa in ambito sanitario; 3 anni in caso di medici specialisti o in possesso di diploma di
formazione complementare in medicina generale.
3) REQUISITI SOGGETTI A VALUTAZIONE
Sono soggetti a valutazione da parte della Commissione esaminatrice i seguenti requisiti:
a)- possesso di certificazione di valutatore di qualità dei servizi sanitari rilasciata da parte di organismi di
certificazione riconosciuti a livello nazionale o internazionale; - master universitari di I e II livello o corsi avanzati su tematiche di gestione della qualità, rischio clinico e
management sanitario; - titolo di dottorato su tematiche di gestione della qualità, rischio clinico e management sanitario; - pubblicazioni scientifiche su tematiche di gestione della qualità, rischio clinico e management sanitario; b)- esperienza di valutazione nel settore della qualità e della sicurezza in ambito sanitario; - esperienza di direzione generale o direzione sanitaria o direzione di dipartimento in aziende sanitarie o ospedaliere; - esperienza di attività di ricerca in istituzioni universitarie presso la Facoltà di Medicina o centri di ricerca di
management /economica sanitaria o presso agenzie sanitarie e strutture equivalenti; - esperienza nel settore della qualità e della sicurezza in ambito sanitario.
Tutti i requisiti, sia quelli di accesso che quelli soggetti a valutazione da parte della Commissione esaminatrice, devono essere posseduti alla data di scadenza del termine utile per la presentazione della domanda di partecipazione alla selezione.
4) CRITERI DI VALUTAZIONE DEI REQUISITI DI CUI AL PARAGRAFO 3
La Commissione esaminatrice stabilirà i criteri per l’attribuzione del punteggio ai requisiti di cui al paragrafo 3, nel rispetto dei seguenti limiti massimi:
A) titoli di formazione di cui alla lettera a) comprese le pubblicazioni scientifiche: massimo 20 punti;
B) esperienze professionali di cui alla lettera b): massimo 40 punti.
5) COLLOQUIO ATTITUDINALE
La Commissione esaminatrice deciderà le modalità di svolgimento del colloquio attitudinale e l’attribuzione del punteggio fino a un massimo di 40 punti, in relazione alle competenze nel settore della qualità e sicurezza in ambito sanitario e alle capacità relazionali.
Visto il Piano nazionale di sorveglianza per la ricerca dei residui negli animali e in alcuni prodotti di origine animale predisposto dal Ministero della Salute per l’anno 2010 (PNR 2010), che individua le categorie e le specie animali oggetto di controlli, i criteri di campionamento ed il numero di campioni da prelevare sul territorio nazionale in base alle caratteristiche e alla distribuzione dell’attività di allevamento;
Vista la necessità di recepire e dare attuazione al PNR 2010 in Regione Toscana, definendo a tal fine il numero di campioni da prelevare per ciascun settore produttivo sul territorio di competenza di ciascuna Azienda USL;
Ritenuto pertanto di approvare il, “Programma Regionale Residui 2010 – Disposizioni per la ricerca dei residui negli animali e in alcuni prodotti di origine animale in attuazione al Piano Nazionale Residui 2010” contenuto nell’allegato A, facente parte integrante del presente atto;
A voti unanimi
DELIBERA
1. di recepire il Piano nazionale di sorveglianza per la ricerca dei residui negli animali e in alcuni prodotti di origine animale predisposto dal Ministero della Salute per l’anno 2010 (PNR 2010);
2. di approvare l’allegato A “Programma Regionale Residui 2010 – Disposizioni per la ricerca dei residui negli animali e in alcuni prodotti di origine animale in attuazione al Piano Nazionale Residui 2010” contenuto nell’allegato A, facente parte integrante del presente atto.
Il presente atto è pubblicato integralmente sul B.U.R.T. ai sensi dell’art. 5 comma 1 lettera c) della L.R. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della giunta regionale ai sensi dell’art. 18 comma 2 della medesima L.R. 23/2007.
Segreteria della GiuntaIl Direttore Generale
Lucia Bora
SEGUE ALLEGATO
DELIBERAZIONE 11 gennaio 2010, n. 15
“Programma regionale residui 2010 - Disposizioni per la ricerca dei residui negli animali e in alcuni prodotti di origine animale in attuazione al Piano Nazionale Residui 2010”. Approvazione.
LA GIUNTA REGIONALE
Visto il regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio 470/2009 del 6 maggio 2009, che stabilisce procedure comunitarie per la determinazione di limiti di residui di sostanze farmacologicamente attive negli alimenti di origine animale, abroga il regolamento (CEE) n. 2377/90 del Consiglio e modifica la direttiva 2001/82/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e il regolamento (CE) n. 726/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio;
Vista la decisione della Commissione 98/179/CE del 23 febbraio 1998, che stabilisce la modalità per il prelievo ufficiale dei campioni e per la sorveglianza di alcune sostanze e sui loro residui negli animali vivi e nei loro prodotti di origine animale;
Visto il regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio n. 882/2004 del 29 aprile 2004, relativo ai controlli ufficiali intesi a verificare la conformità alla normativa in materia di mangimi e di alimenti e alle norme sulla salute e sul benessere degli animali;
Visto il D.Lgs. 16 marzo 2006 n. 158 e successive modifiche “Attuazione della direttiva 2003/74/CE, concernente il divieto di utilizzazione di talune sostanze ad azione ormonica, tireostatica e delle sostanze beta-agoniste nelle produzioni animali”;
Considerato che il D.Lgs. n. 158/2006 assegna al Ministero della Salute il compito di predisporre annualmente, in base alle indicazioni della Commissione europea, un piano nazionale per il controllo per la ricerca di sostanze ad effetto anabolizzante, sostanze non autorizzate, farmaci veterinari e contaminanti ambientali negli animali ed in alcuni prodotti di origine animale, affidando al Ministero stesso il coordinamento centrale del monitoraggio ed alle regioni lo svolgimento delle attività di sorveglianza previste dal piano sul territorio di competenza;
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42 20.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 3
ALLEGATO A
PROGRAMMA REGIONALE RESIDUI 2010
Disposizioni per la ricerca dei residui negli animali e in alcuni prodotti di origine animale in attuazione al Piano Nazionale Residui 2010
Capo I
1. PremessaLa finalità del PRR (Programma Regionale Residui) è il monitoraggio, su base statisticamente significativa, della presenza/assenza negli animali produttori di alimenti, nei prodotti di o.a. e nei mangimi di residui di sostanze non consentite, di farmaci veterinari in quantità superiore ai limiti massimi ammessi dalla legislazione comunitaria e nazionale e di contaminanti ambientali allo scopo ultimo di valutare la sicurezza delle produzioni agro-alimentari regionali, anche attraverso il monitoraggio dell’ambiente in cui vengono prodotte.La Regione Toscana attua per l’anno 2010 il PRR in applicazione del PNR 2010 (Piano Nazionale Residui) emanato dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali con nota n.0034009-P-26/11/2008 del 26 novembre 2009.Il PNR 2010 viene recepito integralmente escluse le modifiche apportate con il presente atto.
Per quanto non espressamente citato nel presente documento si rimanda al testo del PNR 2010, e ai piani regionali degli anni precedenti.
2.Principali modifiche PNR 2010
Le principali modifiche del piano sono dovute all’inserimento di nuove molecole da ricercare, che sono:
• metiltestosterone nelle urine di bovini e suini: tale ricerca è garantita dall’IZS del Lazio e della Toscana e dall’IZS della Lombardia e dell’Emilia Romagna;
• clormadinone acetato in tessuto adiposo di bovini e suini: tale ricerca è garantita dall’IZS della Lombardia e dell’Emilia Romagna. Tali molecole rientrano nel gruppo “gestageni” (A3);
• dapsone in muscolo: nella seconda metà del 2010, a conclusione delle procedure di convalida del metodo di screening, ai sensi della decisione 2002/657/CE, l’IZS del Lazio e della Toscana, sarà in grado di effettuare tale ricerca. Gli specifici campionamenti verranno programmati in seguito alla comunicazione di disponibilità del metodo.
• carbadox in muscolo di conigli: per tale ricerca sarà l’IZS delle Venezie ha previsto la conclusione delle procedure di convalida del metodo di conferma, ai sensi della decisione 2002/657/CE, entro la fine del 2010. Gli specifici campionamenti saranno programmati in seguito alla comunicazione di disponibilità del metodo.
In considerazione delle non conformità riscontrate nel corso del 2008 e del primo semestre 2009 su tutto il territorio nazionale, nel PNR è stato incrementato, e di conseguenza proporzionalmente anche per la Regione Toscana, il numero di campioni per la ricerca delle seguenti sostanze: cortisonici, progestinici, zeranolo e metaboliti, metaboliti dei nitrofurani, cloramfenicolo, sostanze del gruppo B1 (sostanze antibatteriche, compresi sulfamidici e chinolonici), coccidiostatici, antielmintici, composti organoclururati compresi i PCB, elementi chimici ed aflatossine.
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4320.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 3
ALLEGATO A
PROGRAMMA REGIONALE RESIDUI 2010
Disposizioni per la ricerca dei residui negli animali e in alcuni prodotti di origine animale in attuazione al Piano Nazionale Residui 2010
Capo I
1. PremessaLa finalità del PRR (Programma Regionale Residui) è il monitoraggio, su base statisticamente significativa, della presenza/assenza negli animali produttori di alimenti, nei prodotti di o.a. e nei mangimi di residui di sostanze non consentite, di farmaci veterinari in quantità superiore ai limiti massimi ammessi dalla legislazione comunitaria e nazionale e di contaminanti ambientali allo scopo ultimo di valutare la sicurezza delle produzioni agro-alimentari regionali, anche attraverso il monitoraggio dell’ambiente in cui vengono prodotte.La Regione Toscana attua per l’anno 2010 il PRR in applicazione del PNR 2010 (Piano Nazionale Residui) emanato dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali con nota n.0034009-P-26/11/2008 del 26 novembre 2009.Il PNR 2010 viene recepito integralmente escluse le modifiche apportate con il presente atto.
Per quanto non espressamente citato nel presente documento si rimanda al testo del PNR 2010, e ai piani regionali degli anni precedenti.
2.Principali modifiche PNR 2010
Le principali modifiche del piano sono dovute all’inserimento di nuove molecole da ricercare, che sono:
• metiltestosterone nelle urine di bovini e suini: tale ricerca è garantita dall’IZS del Lazio e della Toscana e dall’IZS della Lombardia e dell’Emilia Romagna;
• clormadinone acetato in tessuto adiposo di bovini e suini: tale ricerca è garantita dall’IZS della Lombardia e dell’Emilia Romagna. Tali molecole rientrano nel gruppo “gestageni” (A3);
• dapsone in muscolo: nella seconda metà del 2010, a conclusione delle procedure di convalida del metodo di screening, ai sensi della decisione 2002/657/CE, l’IZS del Lazio e della Toscana, sarà in grado di effettuare tale ricerca. Gli specifici campionamenti verranno programmati in seguito alla comunicazione di disponibilità del metodo.
• carbadox in muscolo di conigli: per tale ricerca sarà l’IZS delle Venezie ha previsto la conclusione delle procedure di convalida del metodo di conferma, ai sensi della decisione 2002/657/CE, entro la fine del 2010. Gli specifici campionamenti saranno programmati in seguito alla comunicazione di disponibilità del metodo.
In considerazione delle non conformità riscontrate nel corso del 2008 e del primo semestre 2009 su tutto il territorio nazionale, nel PNR è stato incrementato, e di conseguenza proporzionalmente anche per la Regione Toscana, il numero di campioni per la ricerca delle seguenti sostanze: cortisonici, progestinici, zeranolo e metaboliti, metaboliti dei nitrofurani, cloramfenicolo, sostanze del gruppo B1 (sostanze antibatteriche, compresi sulfamidici e chinolonici), coccidiostatici, antielmintici, composti organoclururati compresi i PCB, elementi chimici ed aflatossine.
3. Attuazione del Programma
La Regione Toscana pianifica e coordina l’attività delle Aziende Sanitarie Locali, responsabili del prelievo dei campioni.A livello locale la predisposizione delle attività del PRR 2010 è compito specifico del Referente PNR e della struttura professionale di Igiene degli Allevamenti e Produzioni Zootecniche; le Unità Operative di Sanità Animale e di Igiene degli Alimenti di Origine Animale contribuiscono a fornire informazioni tese alla distribuzione dei campionamenti in modo che sia la più rappresentativa della realtà territoriale; le Unità Funzionali, cui è affidata l’esecuzione dei campionamenti, devono garantire il costante raccordo con il Referente PNR al fine di monitorare la prevista calendarizzazione dei campionamenti, segnalando ogni difficoltà o problematica che possano influire sulla realizzazione integrale del PRR; il Referente PNR deve garantire costante supporto tecnico-scientifico agli addetti al campionamento in merito alle modalità di scelta del campione, alle modalità di campionamento previste per le diverse matrici e sostanze da ricercare; il Referente PNR deve altresì garantire il raccordo con la Sezione Diagnostica dell’Istituto Zooprofilatico (I.Z.S. L-T)cui spetta il compito di raccogliere i campioni e di procedere o direttamente all’esecuzione delle prove diagnostiche richieste o al sollecito invio del campione ricevuto al laboratorio incaricato dell’esecuzione delle analisi.
4. Referenti PNR 2010Il referente PNR a livello regionale è il dott. Boschi Massimo [email protected] nominativi dei referenti PNR delle Aziende USL per l’anno 2010 sono i seguenti:
Azienda U.S.L. n. 1 Massa Pedro Pedri [email protected] U.S.L. n. 2 Lucca Pier Giorgio De Lucia [email protected] U.S.L. n. 3 Pistoia Mauro Spedaliere [email protected] U.S.L. n. 4 Prato Cristina Tacconi [email protected] U.S.L. n. 5 Pisa Sandro Emilio Abbattista [email protected] U.S.L. n. 6 Livorno Stephan Vignali [email protected] U.S.L. n. 7 Siena Grazia Buonincontro [email protected] U.S.L. n. 8 Arezzo Paolo Omizzolo [email protected] U.S.L. n. 9 Grosseto Antonio Tomaiuolo a. tomaiuolo @usl9.toscana.itAzienda U.S.L. n. 10 Firenze Michele Pomini [email protected] U.S.L. n. 11 Empoli Agnese Cini [email protected] U.S.L.n. 12 Viareggio Antonio Barsanti [email protected]
5. Suggerimenti e precisazioni utili per l’applicazione delProgrammaSi raccomanda di assicurare il reciproco coordinamento tra il personale che esegue i prelievi ed il laboratorio dell’ I.Z.S. L-T, affinché, tenendo conto anche delle esigenze dei laboratori, venga ridotto al minimo il tempo di attesa dell'esito analitico.A tal proposito il personale che esegue i prelievi invierà una e-mail a cadenza settimanale, con la previsione dei campionamenti per la ricerca delle sostanze di categoria A, delle sostanze di categoria B3d (aflatossine) e la ricerca di antibiotici nel latte al seguente indirizzo di posta elettronica della sezione territoriale dell’ I.Z.S. L-T di Firenze: [email protected],[email protected].
6. Numero di aliquote Il campione mirato per la ricerca di sostanze autorizzate o di sostanze vietate ed il campione su sospetto clinico anamnestico o a seguito di positività deve essere effettuato, conformemente al D.P.R. 327/80, in campioni legali suddivisi in 4/5 aliquote.
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Al contrario, il campione mirato per la ricerca di contaminanti ambientali (per i quali non è previsto un limite d’azione dalla normativa nazionale o comunitaria, p.es. cadmio e piombo in miele, selvaggina, conigli, eccetera) deve essere suddiviso in due aliquote, ai sensi della decisione 98/179/CE, che saranno entrambe consegnate all’ I.Z.S. L-T.Per quanto riguarda la ricerca di cadmio nella selvaggina cacciata, essendo questa una ricerca di tipo conoscitivo che mira a valutare il grado di contaminazione ambientale, si ritiene opportuno procedere al campionamento in due aliquote, da effettuarsi nei periodi di caccia e/o durante l’intero anno in caso di abbattimenti selettivi, presso le squadre di cacciatori che operano sul territorio regionale.La ripartizione è presente nella tabella allegata al presente piano regionale.
7. Piano IstologicoViene attuato anche per il 2010 il piano di monitoraggio mediante test istologico, per la cui attuazione dovranno essere seguiti i criteri generali descritti nel piano nazionale.L’intento del piano è quello di acquisire, su base regionale, informazioni conoscitive sui trattamenti illeciti operati in bovini regolarmente macellati, evitando che la scelta delle partite da campionaresia determinata da valutazioni anamestiche tipiche dell’attività di vigilanza.Si ricorda che l’idoneità del campione è legata alla presenza di tutti gli organi previsti per ciascun animale della partita, elemento imprescindibile per considerare la stessa idonea al controllo.La ripartizione del piano istologico è presente nella tabella allegata al presente piano regionale.
8. Modifiche ed integrazioni al PNR 2010Come precisato nella nota di emanazione del PNR 2010, lo stesso potrà subire modifiche ed integrazioni. La Regione si riserva, pertanto, di adottare gli opportuni provvedimenti integrativi in merito.
9.Comunicazione non conformitàIl laboratorio d’analisi dell’I.Z.S. L-T in caso di positività di un campione PNR, provvederà a comunicare immediatamente l’esito analitico all’Unità Funzionale che ha effettuato il campione, tramite fax e per conoscenza al referente aziendale tramite e-mail.
10. Disposizioni finali
Si richiede alle ASL di predisporre la programmazione annuale dei campioni assegnati divisa per trimestre e di trasmetterla aggregata per Azienda U.S.L. agli indirizzi e-mail:[email protected] e [email protected] del Settore Medicina Predittiva-Preventiva entro il 31 gennaio 2010. Si ricorda che la suddetta programmazione deve comprendere solo i campioni assegnati in piano e in extrapiano presenti nel documento regionale. La programmazione, una volta trasmessa, non potrà essere modificata, ad eccezione dell’impossibilità di fare le ricerche richieste per modifiche/sospensioni/chiusura degli impianti. In questi casi sarà avvertito il Dr. Massimo Boschi, Referente regionale PNR, per Fax (055/4382500) o per e-mail ([email protected]).Eventuali extrapiani aziendali concordati con l’I.Z.S. L-T devono essere comunicati, prima della loro attuazione, al Referente regionale..I Referenti Aziendali del PNR monitoreranno lo stato d’avanzamento del piano tramite il cruscotto operativo on line dell’I.Z.S. L-T.Qualora gli operatori sul territorio riscontrino disallineamenti tra l’attività riportata nel cruscotto e quella effettivamente svolta devono prontamente avvertire il Dr. Massimo Mari ([email protected] e Genny Bertini ([email protected]), che provvederanno ognuno per la propria competenza alle verifiche, e se del caso , alla correzione.
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Al contrario, il campione mirato per la ricerca di contaminanti ambientali (per i quali non è previsto un limite d’azione dalla normativa nazionale o comunitaria, p.es. cadmio e piombo in miele, selvaggina, conigli, eccetera) deve essere suddiviso in due aliquote, ai sensi della decisione 98/179/CE, che saranno entrambe consegnate all’ I.Z.S. L-T.Per quanto riguarda la ricerca di cadmio nella selvaggina cacciata, essendo questa una ricerca di tipo conoscitivo che mira a valutare il grado di contaminazione ambientale, si ritiene opportuno procedere al campionamento in due aliquote, da effettuarsi nei periodi di caccia e/o durante l’intero anno in caso di abbattimenti selettivi, presso le squadre di cacciatori che operano sul territorio regionale.La ripartizione è presente nella tabella allegata al presente piano regionale.
7. Piano IstologicoViene attuato anche per il 2010 il piano di monitoraggio mediante test istologico, per la cui attuazione dovranno essere seguiti i criteri generali descritti nel piano nazionale.L’intento del piano è quello di acquisire, su base regionale, informazioni conoscitive sui trattamenti illeciti operati in bovini regolarmente macellati, evitando che la scelta delle partite da campionaresia determinata da valutazioni anamestiche tipiche dell’attività di vigilanza.Si ricorda che l’idoneità del campione è legata alla presenza di tutti gli organi previsti per ciascun animale della partita, elemento imprescindibile per considerare la stessa idonea al controllo.La ripartizione del piano istologico è presente nella tabella allegata al presente piano regionale.
8. Modifiche ed integrazioni al PNR 2010Come precisato nella nota di emanazione del PNR 2010, lo stesso potrà subire modifiche ed integrazioni. La Regione si riserva, pertanto, di adottare gli opportuni provvedimenti integrativi in merito.
9.Comunicazione non conformitàIl laboratorio d’analisi dell’I.Z.S. L-T in caso di positività di un campione PNR, provvederà a comunicare immediatamente l’esito analitico all’Unità Funzionale che ha effettuato il campione, tramite fax e per conoscenza al referente aziendale tramite e-mail.
10. Disposizioni finali
Si richiede alle ASL di predisporre la programmazione annuale dei campioni assegnati divisa per trimestre e di trasmetterla aggregata per Azienda U.S.L. agli indirizzi e-mail:[email protected] e [email protected] del Settore Medicina Predittiva-Preventiva entro il 31 gennaio 2010. Si ricorda che la suddetta programmazione deve comprendere solo i campioni assegnati in piano e in extrapiano presenti nel documento regionale. La programmazione, una volta trasmessa, non potrà essere modificata, ad eccezione dell’impossibilità di fare le ricerche richieste per modifiche/sospensioni/chiusura degli impianti. In questi casi sarà avvertito il Dr. Massimo Boschi, Referente regionale PNR, per Fax (055/4382500) o per e-mail ([email protected]).Eventuali extrapiani aziendali concordati con l’I.Z.S. L-T devono essere comunicati, prima della loro attuazione, al Referente regionale..I Referenti Aziendali del PNR monitoreranno lo stato d’avanzamento del piano tramite il cruscotto operativo on line dell’I.Z.S. L-T.Qualora gli operatori sul territorio riscontrino disallineamenti tra l’attività riportata nel cruscotto e quella effettivamente svolta devono prontamente avvertire il Dr. Massimo Mari ([email protected] e Genny Bertini ([email protected]), che provvederanno ognuno per la propria competenza alle verifiche, e se del caso , alla correzione.
Capo II
1. Extra piani
1.1 MieleConsiderate le positività riscontrate con l’espletamento dell’extrapiano miele del 2008, e di alcuni esiti di indagini effettuate nel 2009 si ritiene opportuno ripetere il piano regionale prevedendo nel 2010 l’effettuazione di campioni sul miele prelevato direttamente all’interno degli apiari, le ricerche riguardano antibiotici e pesticidi che potrebbero essere usati in maniera fraudolenta per la lotta contro la varroa. e altre malattie delle api. Per quanto riguarda le modalità di effettuazione dei prelievi si rimanda a quanto previsto nel piano regionale residui del 2007.La numerosità campionaria e la ripartizione è inserita nella tabella allegata al presente piano regionale.
1.2 MicotossineConsiderato che nel 2009 si sono verificate positività per la aflatossina M1 nel latte e considerato il ridotto numero di campionamenti per aflatossine presenti nel PNR 2010 la Regione Toscana programma un extrapiano regionale per la ricerca di aflatossina M1 nel latte sia bovino che ovicaprino.La numerosità campionaria e la ripartizione è inserita nella tabella allegata al presente piano regionale.
1.3 Ricerca di antibiotici nel latte bovino e ovi-caprino in stalla
Al fine di monitorare la corretta applicazione dei piani di autocontrollo, in applicazione del “Pacchetto igiene” e il corretto uso del farmaco veterinario nella produzione primaria di latte bovino e ovi-caprino, la Regione Toscana programma per il 2010 un extrapiano regionale per la ricerca di antibiotici.Tutti i campioni di latte pervenuti presso le Sedi territoriali dell’I.Z.S. L-T vengono analizzati mediante una prova di screening accreditata basata sul metodo dell’inibizione della crescita batterica. In caso di positività, i campioni saranno inviati presso il laboratorio chimico di Firenze,dove verrà effettuato il test ELISA per le principali categorie di molecole previste dal PNR. Ilsuddetto laboratorio provvederà ad effettuare le analisi di conferma.In caso di esito positivo al test di screening, il laboratorio in attesa dell’esito del test di conferma,provvederà a darne comunicazione alla ASL di competenza. Qualora il test di conferma convalidi la non conformità, questa sarà comunicata alla ASL secondo le modalità previste al punto 9 del presente PRRLa numerosità campionaria e la ripartizione è inserita nella tabella allegata al presente piano regionale.
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