vivere lavagno ottobre 2011

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Vivere La vagno Periodico trimestrale - Anno 2 - Numero 2 - Ottobre 2011 - Direttore responsabile Alberto Menini - Editore Università Popolare di Lavagno Reg. Trib.VR n° 1871 - Redazione e progetto grafico Federico Zenari - Stampa Arti Grafiche Studio 83 Srl, Vago di Lavagno (VR) Inaugurazione anno accademico 2011 - 2012 0260 vivere lavagno settembre 2011.indd 1 07/10/11 16.47

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Vivere Lavagno Ottobre 2011

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Page 1: Vivere Lavagno Ottobre 2011

Vivere LavagnoPeriodico trimestrale - Anno 2 - Numero 2 - Ottobre 2011 - Direttore responsabile Alberto Menini - Editore Università Popolare di Lavagno

Reg. Trib.VR n° 1871 - Redazione e progetto grafico Federico Zenari - Stampa Arti Grafiche Studio 83 Srl, Vago di Lavagno (VR)

Inaugurazione anno accademico2011 - 2012

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2 Attualità www.lavagnounipop.it Settembre 2011 Vivere Lavagno

L'U.S.D. unisce due ComuniLa squadra di Lavagno e Mezzane registra il record di iscritti

Scuole medie di San Pietro. La nuova tribuna è stata costruita con questi fon-di. Così come sono state comprate le divise, le borse, le attrezzature, e così come vengono garantite la pulizia degli spogliatoi, la calce per le righe, l'iscri-zione ai campionati. «Non c'è alcun guadagno a giocare nel campionato provinciale della F.I.G.C. - continuano i due dirigenti - Non è per soldi che si fa questo mestiere ai nostri livelli. È la felicità dei ragazzi che ci guida e rappresenta la nostra principale soddisfazione».Anche il campo da calcio a 5 vicino alla sala prove di San Pietro è gestito dalla società. Resta aperto il pomeriggio fino alle 19; dopo si può noleggiare per 35 euro all'ora, una cifra piuttosto bassa. Di cosa ha bisogno l'U.S.D. Lavagno- Mezzane per crescere ancora di più? «Il Comune potrebbe aiutarci nella ri-cerca degli sponsor - dice Perusi - e ma-gari anche l'amministrazione di Mezza-ne potrebbe concederci finalmente una convenzione per la gestione del loro campo sportivo». Il Comune di Mezzane, infatti, non ha affidato le proprie strutture sportive alla società sportiva e non dà alcun contri-buto economico. Chiede, invece, 150 euro al giorno a chiunque voglia utiliz-zare il campo da calcio. Per fortuna i bambini possono allenarsi gratis. Federico Zenari

Tutto cambia. Una volta si chiama-va Ajace Calcio, ora U.S.D. Lavagno Mezzane. Due comuni, due società sportive, ma un destino unico. «Vogliamo vincere il campionato». Il presidente Tiziano Perusi e il suo vice Giuliano Zenari hanno le idee chia-re: «Se ci riusciremo, nella stagione prossima la prima squadra potrebbe disputare il campionato regionale». Ci vogliono tanti sacrifici, tante spese e tanta passione per lo sport. Il Lavagno Mezzane fa muovere circa 150 giova-ni, tra esordienti, pulcini, giovanissimi, allievi, juniores e prima squadra. La so-cietà è nata nel 2008 e dopo un paio di anni finalmente la dirigenza non è più costretta a "comprare" giocatori dalle altre squadre. L'autosufficienza è stata raggiunta. Il denaro, però, non si accu-mula, tutto viene speso per

l'attività spor-tiva. Gli spon-sor non sono mai sufficienti. Se non ci fos-se il contributo dell'amministra-zione pubblica, sarebbero dolo-ri. Circa 20 mila euro che se ne vanno in manu-tenzione di quel campo sportivo adiacente alle

Squadra al lavoro Una partita dell'U.S.D. Lavagno Mezzane al campo di San Pietro.

di fatti locali e degli eventi importanti del nostro territorio. Attenzione vera, affettuosa, quasi protettiva, verso il no-stro Lavagno, sviluppato su tre frazioni, dalla distribuzione territoriale variega-ta, un po’ nell’assolata pianura, un po’ nella pittoresca collina, lungo arterie di grande e concitato traffico. Riportiamo tutte le notizie nel rispetto delle persone e del libero pensiero di ognuno di noi. Questo nostro trimestra-le, conferma la sua vocazione alla ricer-ca culturale e storica sulle nostre affa-scinanti tradizioni locali, auspicando la collaborazione attiva di voi lettori. Anche Lavagno, come tutti i paesi della cintura di Verona, è in grande crescita demografica, quindi c’è voglia di ca-pire, di partecipare, di migliorare. In paese sono presenti molte associazio-ni, che sanno costruire nuove e piccole comunità solidali, le quali promuovono verso i giovani così come gli anziani sane attività sportive, eventi musicali, culturali e di gestione del tempo libe-ro. L’Università Popolare di Lavagno, presenta in questo numero, la sua pro-grammazione per la stagione 2011-12. Un’offerta culturale e formativa, varia e stimolante, rivolta a tutti coloro che vogliono consolidare in modo salutare il proprio stile di vita ed essere infor-mati per stare “in rete” e non solo su Facebook! Maria Grazia BelliPresidente Università Popolare di Lavagno

Anche in questo nuovo numero, il nostro noti-ziario consolida la sua vocazione a portavoce di eventi, di piccole storie,

L'editoriale

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Settembre 2011 Vivere Lavagno www.lavagnounipop.it Attualità 3

Cresce la pallavolo a LavagnoLa squadra si è rinnovata ed è iscritta al campionato FIPAV

Festa della birra...in sicurezza!

Scorrerà birra a fiumi anche quest'anno, ma con un occhio alla sicurezza. Torna l'Ein Prosit Fest, organizzato in località Lepia, a Vago di Lavagno. Il programma prevede tre serate di musica folk dell'Alto Adige, dal 20 al 23 otto-bre. Come da tradizione sarà possibile gustare specialità tirolesi irrorate da bir-re bavaresi. L'organizzazione è a cura del gruppo Giovani Mezzane Lavagno. Per chi per una sera volesse trasgredi-re e bere di più è previsto un servizio di bus navetta. L'itinerario comprende i Comuni di San Martino Buon Albergo Lavagno, Mezzane e Caldiero. Il servizio sarà attivo dalle ore 19 alle 2. Alice Turri

Pallavolo in crescita Le ragazze che giocheranno nella Terza Divisione.

Cresce la pallavolo a Lavagno. Il 17 settembre è ufficialmente iniziata la stagione della Nuova Ajace Volley. Le novità? Un nuovo direttivo e l'iscrizione al campionato FIPAV. «L'obiettivo - dice la presidente Cecilia Stevanin - è di creare nei prossimi due anni le basi per assicurare lo sviluppo della società». L'associazione, infatti, si appoggia prevalentemente sul volon-tariato dei genitori dei ragazzini. La proposta sportiva prevede molte cate-gorie: mini volley, under 12, under 14, under 16 e terza divisione (oltre i 16 anni). Sono previste, inoltre, le attività di ginnastica per adulti, per i bambini dell'asilo e per i bimbi di prima e secon-da elementare. L'insegnante sarà la dot-toressa Martina Aprili. «Per affrontare

al meglio questa avventura - continua la presidente -. Abbiamo formato un sodalizio con la società sportiva di San Martino Buon Albergo, che ci aiuterà a muovere i primi passi nell'ambiente della Federazione». L'Ajace Pallavolo nacque nel 2000 per iniziativa di Mi-chele Zenari, Marco Camarella, Nicola Zocca e Nicoletta Lavagnoli. Nel 2003 divenne presidente Maurizio Tamellini; da allora la società ha vinto sei campio-nati CSI nelle diverse categorie. Nel-la stagione 2010/11 ci sono stati 115 iscritti. Nel nuovo direttivo sono pre-senti Luciano Merzari, Cesare Roncari, Bruno Dal Pra, Marco Venco e Alida Campanini,una delle colonne portanti della pallavolo lavagnese. Per info: [email protected] Federico Zenari

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4 Attualità www.lavagnounipop.it Settembre 2011 Vivere Lavagno

Rebongia 1979, un gruppo ormai storico La squadra di Lavagno, nata nel 1979, regala molte soddisfazioni agli appassionatiIl calcio è uno sport diffusissimo in Ita-lia. Migliaia e migliaia di squadre sco-nosciute che si affrontano ogni giorno. Accade, quindi, che, all’insaputa di molti, a Lavagno ci sia una squadra di amatori che fa ben figurare il paese. Si tratta della SS Rebongia 1979, che l’anno scorso ha disputato il 14° cam-pionato UISP Verona a sette giocatori e ha raggiunto i play-off nel girone “Ec-cellenza”. La squadra ha alle spalle una lunga sto-ria. Nata nel 1979 per volontà di Piero Cambioli, Beveresco Marco, Germa-no Peroni, Milani Alessandro, Stefano Corsi e con l’aiuto dell’immancabile dottor Visco Antonio, ha disputato tor-nei notturni fino ai primi anni 90.Poi, una pausa per consentire il cambio generazionale. Nel 2007 alcuni giovani la riesumano. Chi sono? Qualche nome:

Enrico Maria Vi-sco, Matteo Santi, Gianandrea Alber-tini, Borsato Da-miano, Luca Salga-ro, Giovanni Maria Molinaroli, Rancan Antonio, Mala-carne Giovanni e Montini Massimo. Il campo di allena-mento e di gioco è quello parrocchia-le di San Pietro, chiamato anche “la spiaggia” a causa

allena per cercare di vincere il prossimo campionato, all’insegna dell’amicizia, del divertimento, della sana competi-zione e dell'attaccamento alla maglia. F.Z.

della quasi totale assenza di manto er-boso. «Servirebbe - dicono i calciatori - di un campo adeguato e di un sostegno da parte delle istituzioni per sostenere alcune spese». Nell’attesa la squadra si

Grande allegria La SS Rebongia 1979 pronta per il campionato.

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Settembre 2011 Vivere Lavagno www.lavagnounipop.it Attualità 5

Il paradosso degli oggetti d’uso quotidiano

Vi trovate davanti ad una “normalis-sima” porta e vi sorge un dubbio: «Per aprirla bisognerà spingere o tirare?». Poi la osservate meglio e vi accorgete che su un lato di essa, solitamente quel-lo di destra, è stata incollata una targhet-ta con su scritto "SPINGERE" e allora tutto diventa chiaro. Tutto diventa chiaro? Ma vi siete mai chiesti perché una porta deve avere le istruzioni d’uso per essere aperta? Come questo ci sono mille altri esempi e ora ve ne riporto qualcuno. A chi non è mai capitato infatti di avere a che fare con un videoregistratore con mille funzioni delle quali è in grado di usarne al massimo dieci, o con dei te-lefoni da ufficio che, per essere usati, hanno bisogno di un foglietto di istru-zioni incollato sopra o ancora con for-nelli che, per capire qual è la manopola corrispondente ad un determinato fuo-co, richiedono un’attenzione particola-re? E chi davanti a questi oggetti non si è sentito, almeno una volta, a disagio e ha pensato: «Dovrei essere in grado di usarlo ma non ci capisco niente, sono un cretino/a». In realtà spesso questi oggetti presen-tano dei fondamentali errori di design, sono stati pensati e ideati da tecnici lau-reati che però non hanno tenuto conto che un oggetto deve essere innanzitutto funzionale per chi lo usa. Quindi consoliamoci, quando dobbia-mo riunire tutta la famiglia per cerca-re di capire come poter vedere un dvd, pensiamo che non siamo noi che man-chiamo di intelligenza ma che la mag-gior parte delle persone, se si trovasse nella nostra situazione, avrebbe le no-stre stesse difficoltà. Soluzione? Innanzitutto esserne consa-pevoli ci aiuta almeno a non colpevoliz-zarci e poi…prestiamo più attenzione a quello che acquistiamo. Alice Turri

Scacciapensieri

Festa di San Francesco a VagoTre giorni all'insegna di musica e divertimento

L’angolo di BoldrinA sinistra, “Un bel silenzio, non fu mai scritto” acrilico cm 132,5 x 98,5; 2010. Sotto: acrilico cm 100 x 100; 2010. www.pinoboldrin.com

Dal 30 settembre al 2 ottobre ha avuto luogo la Festa di San Francesco a Vago. Promotrice storica dell'evento è l'asso-ciazione "Vago x Vago". Da tre anni nel collettivo è entrato a far parte un gruppo di giovani, che stanno svecchiando l'im-magine della sagra. Quest'anno, infatti, in collaborazione col Baricentro, locale di San Martino Buon Albergo, nel primo giorno si sono esibiti gli Arthemis, formazione power metal che ha diviso il palco con Slayer e Hammerfall in tutta Europa. Sabato c'è stato il tributo a Vasco Rossi e domeni-ca la musica country è risuonata per tut-ta la frazione, preceduta dalla pedalata

ecologica e dall'esibizione di Majoret-tes e Corpo Bandistico. Le attività sono avvenute all'aperto, mentre negli anni scorsi si cucinava e mangiava dentro il Circolo Noi. La piazza era tutta occupata: banchetti, luna park, pesca di beneficenza, concor-so di degustazione di torte. «Vogliamo collaborare con tutte le associazioni di Lavagno - continua il gruppo - Faccia-mo un incontro per organizzare insieme gli eventi futuri!». Che sia la volta buona per faticare tutti meno e migliorare la qualità delle feste del paese? Federico Zenari

Festa grande Piazza San Francesco a Vago con il tendone e i banchetti.

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6 Università Popolare www.lavagnounipop.it Ottobre 2011 Vivere Lavagno

Ripartono le lezioni Inizia il nuovo anno accademico con un ospite d'eccezione

Anno nuovo, vita nuova. Giovedì 20 ot-tobre presso la sala civica di Vago avrà luogo la cerimonia d’apertura dell’an-no accademico 2011/12 dell’Universi-tà Popolare di Lavagno. Il programma della giornata prevede alcune novità rispetto agli anni scorsi. Dopo il saluto iniziale della presidente Maria Grazia Belli e la presentazione di Sergio Danzi dei momenti più belli del-le attività dell’anno scorso, partirà subi-to il corso del dottor Paolo Marocchio sulla musica come prodotto industriale e come prodotto della tradizione. Sarà presente un ospite d'eccezione: il mu-sicista senegalese Alioune Biaye, che proporrà brani della tradizione africana soffermandosi in particolare sul ruolo dei cantastorie (griot) e sull’importanza dell’oralità nella cultura africana.

Al termine dell’evento musicale, l’inau-gurazione terminerà con un rinfresco e un brindisi di bene augurio. Il programma con tutti i corsi, le escur-sioni e gli incontri del giovedì sarà anche disponibile anche sul sito web www.lavagnounipop.it. F.Z.

Sala civica Un momento dell'inaugurazione avvenuta lo scorso anno

Ospite Il musicista Alioune Biaye

Inaugurata la nuova biblioteca comunale

San Pietro ricorda i suoi dottori scomparsi

Sabato 24 settembre è stata inaugurata la nuova biblioteca comunale, un evento atteso da tempo. Finalmente anche La-vagno è ora fornito di uno spazio cultu-rale moderno e appropriato. Alla cerimonia hanno partecipato in tan-ti: dal sindaco Simone Albi all'assessore alla cultura Maria Vittoria Chiaramonti, dal corpo bandistico "Carlo Montanari" al comitato dei volontari della bibliote-ca, capeggiato da Roberto Carbognin.« Uno degli obiettivi della biblioteca - dice il presidente - è quello di dare un senso unitario a tutte le attività culturali del comune, coinvolgendo a tale scopo anche le associazioni culturali del no-stro comune ». Riuscirà nell'impresa?Numerosa è stata la presenza dei citta-dini, che hanno gustato gli stuzzichini indiani e africani, preparati da "Semi di culture".

Domenica 25 settembre la sala civica di San Pietro di Lavagno è stata intitolata ai dottori Giovanni e Antonio Visco.I due, padre e figlio, per anni hanno rappresentato la medicina a Lavagno. Il primo esercitò la professione in tempi in cui essere medico significava essere di-sponibile 24 ore su 24 e disposto a maci-nare chilometri per le contrade. Durante l'ultima guerra rifiutò di aderire alla Re-pubblica di Salò e lottò contro i tedeschi con l'amico Luciano Dal Cero, coman-dante della brigata partigiana “Luciano Manara”. Il secondo, invece, fu uno dei primi ad avere un proprio ambulatorio, dove accogliere i pazienti. Ma soprat-tutto desta commozione il ricordo della loro generosità per il paese.Alla cerimonia erano presenti, oltre alle autorità comunali, anche il professor Giancarlo Volpato, intimo amico dei Vi-sco, il sacerdote di San Pietro don Ago-stino Martinelli, che se ne andrà a Illasi. Presenti anche i gruppi degli Alpini del-le tre frazioni, che finalmente dopo tem-po immemorabile hanno sfilato insieme. Che abbiano anche deciso di unirsi in un gruppo unico?

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Ottobre 2011 Vivere Lavagno www.lavagnounipop.it Programma 7Giovedì 20 - INAUGURAZIONE ANNO ACCADEMICO. “ma che musica maestro ?!” il ruolo della musica.dott. paolo marocchioGiovedì 27 - STORIA E TERRITORIO. Riflessioni su un evento che cambiò la società americana ed il modo di concepi-re la guerra: la guerra civile americana.Dott. Maurizio Zanoli.

Giovedì 1 - STORIA E FILOSOFIA. L’Indice dei libri proibi-ti: storia della censura religiosa. Prof. Giancarlo VolpatoGiovedì 15 - Spettacolo per gli auguri di Natale. Organizzazione a cura di Fausta Croce.

Giovedì 3 - MEDICINA E SALUTE. L’intelligenza emotiva e le sue risorse. Dott. ssa Margherita Brunetto.Giovedì 10 - VISITA GUIDATA. Venezia: bellezze sconosciute della città lagunare. Guida: Rebecca Romere.Giovedì 17 - FILOSOFIA. La nascita della filosofia occi-dentale. Prof. Giuseppe BoschiGiovedì 24 - EDUCAZIONE ALLA SALUTE. Invecchiare non è una malattia. Prof. Trabucchi

Giovedì 2 - EDUCAZIONE CIVICA. Diritto Internaziona-le Umanitario e Costituzione Italiana: le regole fondamentali. Senatrice della Repubblica:dott. ssa Mariapia GaravagliaGiovedì 9 - EDUCAZIONE ALLA SALUTE. Migliorare la qualità della vita: piccoli interventi di ortopedia.Dott. Vincenzo Furfaro.Giovedì 16 - STORIA E TERRITORIO. I paleoveneti: storia di un popolo. Prof.ssa Giuliana Borghesani.Giovedì 23 - PRESENTAZIONE DEL LIBRO. Racconti inediti di Sandro Baganzani: l’uomo,il politico, lo scrittore, il giornalista e il soldato. Prof. Giancarlo Volpato.

Giovedì 5 - Filosofia i grandi temi della filosofia greca. Prof. Giuseppe boschi.Giovedì 12 - MEDICINA E SALUTE. Dormire bene miglio-ra la qualità della vita: l’igiene del sonno.Dott.ssa Alice Turri.Giovedì 19 - VITA SOCIALE: separazione e divorzio. Dott. Marco Fossato.Giovedì 26 - AMBIENTE E SALUTE. I pericoli dell’energia nucleare: da Cernobyl a Fukushima.Prof. Serafino Zanderigo.

Giovedì 1 - FILOSOFIA. Gli aspetti fondamentali del pen-siero medievale. Prof. Giuseppe Boschi.Giovedì 8 - STORIA E TERRITORIO. Dea madre: riflessioni sulla religiosità antica. Prof.ssa Giuliana Borghesani.Giovedì 15 - MEDICINA E SALUTE. Il trattamento chi-rurgico dell’iperidrosi palmare ed ascellare.Dott. Alessandro Lonardoni.Giovedì 22 - MEDICINA E SALUTE. Anziani e farmaci. Dott. Matteo Grezzana.Giovedì 29 - VITA SOCIALE. Padri stranieri,figli italiani: la cittadinanza tra diritti e sicurezze. Dott. Antonio Mazzei, dott.ssa Maria Genco,dott. Pasquale Marchetto.

Giovedì 12 - SCIENZE. I rapporti tra i viventi: l’etologia. Dott. ssa Lina Zenato.Giovedì 26 - VITA SOCIALE. Storie di persone immigrate. Prof. Giuseppe Corrà.

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Giovedì 3 - VISITA GUIDATA. La foresta più grande d’ Europa: il Cansiglio. Collaborazione con l’ AUSER di IllasiGiovedì 10 - MEDICINA E SALUTE. Il linguaggio dei bambini: giochi e attività divertenti per aiutarli a svilupparlo. dott. ssa Margherita Brunetto

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Escursioni e visite guidate

10 novembre 2011VENEZIA: bellezze

sconosciute della città lagunare

Guida: Rebecca Romere

febbraio 2012 “Il Settecento a Verona, la

Nobiltà della Pittura”Verona -palazzo della Gran

GuardiaGuida: Maria Grazia Belli

aprile 2012 percorso salute:

CamminataGuida: Piero Colombari

EVENTI IN COLLABORAZIONE

CON L’AUSER DI ILLASI

Oratorio di San Rocco, presso il Giardino

Musicale

25 novembre 2011 ore 20,30 Proiezione del film “Il bene oscuro” Presentato dall’as-sociazione di volontariato

“Le Viss” Leucemia vissuta. Presenterà la serata la

dott. ssa Graziella Bazzoni.

27 gennaio 2011 ore 20,30 presentazione del libro LA FRECCIA E L’ACQUA, L’ACQUA E LA FRECCIA

di V. Rioda - G. Borghesani

3 maggio 2012 nell’ anno dedicato

dall’ Unesco alle foreste, “La foresta più grande d’ Europa: il Cansiglio”

Info tel. 345 9147814

Dany ChiocchettaSegretaria ed organizzatrice dei corsi

(tel. 3296040157)

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8 Corsi www.lavagnounipop.it Ottobre 2011 Vivere Lavagno

Corso di fitness - aerobica dolce e corso di yoga

Gli insegnanti sono laureati ISEF o provvisti dei diplomi necessari all’insegnamento.

YogaInizio lezioni: martedì 25 ottobre 2011. Orario: marte-dì dalle 15 alle 16,30. Costo: € 120 (due rate da € 60) per n° 23 lezioni di un’ora e mezza. Insegnante: Simonetta Romanelli. Luogo: sala civica di Vago

Fitness ed Aerobica dolce1° corso: inizio lezioni lunedì 24 ottobre 2011 alle ore 9. Costo: € 90 (due rate da € 45) per n. 23 lezioni 2° corso: inizio lezioni mercoledì 26 ottobre 2011 alle ore 9. Costo: € 90 (due rate da € 45) per n. 23 lezioni. Insegnante: Pastena Cristina. Luogo: sala civica di Vago.

Info: 345 9147814

Corso sull’igiene del sonnoPer una migliore qualità del dormirePensi di dormire male? Non ti senti riposato quando ti svegli? Non riesci a dormire per un tempo continuato? Insomma ti piacerebbe capire come avere un sonno più riposante e una giornata più attiva? O semplice-mente vorresti saperne di più sul sonno? Bene. Il corso sull’igiene del sonno ti fornirà le risposte alle tue domande sulla natura del sonno, i fattori che lo influenzano e le conseguenze della sua deprivazione. Inoltre, attraverso diverse esercitazioni guidate, impa-rerai alcune strategie per dormire in maniera efficace e ristoratrice. Il corso sarà tenuto dalla nostra psicolo-ga Alice Turri che precisa: “In un ottica di prevenzione, ognuno imparerà a mantenere nel tempo un sonno effettivamente riposante. Il sonno infatti non è fuori dal nostro controllo”. Gli incontri formativi saranno tre e si svolgeranno nei mesi di gennaio e febbraio 2012. Ciascun incontro prevede una parte teorica e una ricca parte pratica di esercitazioni. Gli incontri si svolgeranno nella sala civica di Vago. Sede del corso: sala civica di Vago. Info tel. 340 4535377.

Pittura ad acquerello e pittura su seta

Il laboratorio inizierà venerdì 28/10/2011. L’attività si svolgerà ogni venerdì dalle 15 alle 17, fino a primavera del 2012. Il corso prevede un contributo di € 70 e com-prende il materiale necessario, compresa la seta, per ambedue le tecniche proposte. Insegnante: Barbara Remonti. Luogo: sede di via Miglio n°7 a San Pietro. Acquerello. La tecnica per dipingere, cenni alla teoria del colore, studio del soggetto e studio dell’elemento luce. Pittura su seta. Montaggio della seta sul telaio, scelta e preparazione del disegno, riporto del disegno sulla seta, delineo con la gutta e stesura del colore, tecnica del sale. Decorazione di due pezzi di cm. 40x40, adatti a realizzare un cuscino.

Info tel. 346 9466992.

L’inglese: la lingua per parlare con tutti

Sono previsti 3 corsi diversificati per livelli di appren-dimento:

Corso base: si proporrà un approfondimento delle competenze di base al fine di saper comprendere e co-municare in diverse situazioni quotidiane. Ogni lunedì (ore 18,10-19,10) dal 24 ottobre 2011. Il corso avrà la durata di 22 lezioni. Contributo di €150, da versare in 2 rate da € 75 ciascuno.

Corso intermedio: privilegerà la conoscenza della grammatica, del lessico ed il potenziamento del voca-bolario personale, per saper capire e parlare in ingle-se. Ogni lunedì (ore 15,00-16,30) dal 24 ottobre 2011. Il corso avrà la durata di 33 ore, contributo di € 220, da versare in 2 rate da €110 ciascuna.

Corso di conversazione: mirerà al potenziamento delle abilità comunicative e del lessico, anche per adeguar-si ad esigenze lavorative e professionali, per sapersi esprimere in maniera scorrevole e spontanea. Ogni lunedì (ore 16,40-18,10) dal 24 ottobre 2011. Il corso avrà la durata di 33 ore, contributo di € 220, da versare in 2 rate da €110 ciascuno.

Info tel. 345 9147814

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Ottobre 2011 Vivere Lavagno www.lavagnounipop.it Corsi 9

Corsi di musica per tutti i gusti ed etàQuest’anno l’offerta musicale si amplia con intensi approfondimenti e qualche novità

L’associazione culturale “Note di pas-saggio”, con sede a Montorio, in Via Olivè 28, da anni si pone come obbiet-tivo il recupero della memoria musica-le del territorio veronese per scoprire: le canzoni di una volta, i luoghi dove si tenevano le feste, le famose osterie dove si suonava e ballava fino a notte fonda, gli strumenti usati, i musicisti importanti e naturalmente tanti e tanti ricordi di Verona e provincia le cui me-morie devono essere registrate. “Note di passaggio” sta realizzando un film documentario sulla musica tradizionale della nostra provincia, che ha lo scopo di mettere in contatto le nuove genera-zioni con le tradizioni dei loro nonni nel tentativo di non dimenticare. La musica tradizionale rappresenta un patrimonio nel quale converge la com-plessità culturale di un luogo e delle generazioni che l’hanno vissuto. Tele-visione, radio e giradischi, con la loro diffusione di massa, sono stati portatori di nuovi valori e di nuove musiche che

hanno accompagnato il processo di mo-dernizzazione, nel secondo dopoguerra, dell’Europa e dell’Italia. Il ventesimo secolo rappresenta una linea di confine tra il “nuovo” e il “vecchio”, tra la tradi-zione orale e la globalizzazione culturale. Le sagre hanno lasciato il posto a con-certi che riempiono gli stadi, la vecchia canzone cantata durante il lavoro nelle campagne del veronese è stata sostituita dall’utilizzo dell’Ipod, le foto dei nonni dai poster di cantanti famosi in pose da

“Note di passaggio” recupera la memoria musicaleL’associazione culturale sta realizzando un film documentario sulla canzoni tradizionali

Sala prove Esercizi durante il corso di chitarra elettrica

L’Università Popolare di Lavagno cre-de nella musica. Quest’anno l’offerta dei corsi musicali si amplia. Nel giorno stesso dell’inaugurazione del nuovo anno accademico partirà, infatti, il corso tenuto dal dottor Paolo Marocchio. Oltre ai cantastorie nella tradizione culturale africana, i succes-sivi quattro incontri saranno un appro-fondimento sull’industria della musica,

sui formati dal vinile a internet, sulle musiche del mondo e sulla musi-ca popolare italiana e, in particolare, veronese. «Le tecnologie hanno rivolu-zionato la nostra perce-zione della realtà e la no-stra vita quotidiana - dice Marocchio - Per poter apprezzare a pieno i nuo-vi ruoli che la musica ha assunto nell’epoca della globalizzazione e per ca-pire con quali modalità

nello scorso secolo la musica è stata portatrice di valori e ideali che hanno influenzato molte generazioni, è interes-sante analizzare questo fenomeno anche in termini economici e tecnologici». Le ultime due lezioni saranno, invece, una scoperta del ruolo della musica in un epo-ca “preindustriale”.Presso la baita degli alpini di Vago, in-vece, il maestro Aurelio Boscaini terrà il

corso di chitarra classica. Le lezioni inizieranno martedì 18 ottobre alle ore 15. In collaborazione con l’associazio-ne culturale Officina Fotonica anche quest’anno partiranno due corsi. Renè Montresor sarà l'insegnante di quello di chitarra elettrica, che inizierà giovedì 27 ottobre alle ore 17, mentre Enrico Favalezza terrà il corso di per-cussioni e batteria che inizierà venerdì 28 ottobre alle ore 17. Entrambi i corsi avranno luogo nella sala prove di Via Brolo Vecchio a San Pietro.Info tel. 345 9147814. Federico Zenari

Chitarra classica Aurelio Boscaini

vio digitale a cui chiunque può contri-buire. Per questo chiediamo la colla-borazione anche ai lettori di "Vivere Lavagno". Se avete del materiale fo-tografico o registrazioni audio/video di canti, musiche strumentali, testi-monianze su lavoro, magie o rituali, medicina popolare e ricordi di guerra, feste, carnevali, sagre o vecchie inter-viste contattate [email protected] o chiamate il 328/7477885. Paolo Marocchio

divi e la radio tra-smette sempre più canzoni in inglese. Per valorizzare e analizzare i diversi aspetti della cultura popolare e conser-vare la documenta-zione di tradizioni scomparse o in de-clino, l'associazio-ne ha intenzione di realizzare un archi-

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10 Tradizioni www.lavagnounipop.it Ottobre 2011 Vivere Lavagno

La terra, l'acqua e il vino: dall'ultima guerra ai nostri giorni Come l'evoluzione dei mezzi agricoli e delle tecniche di coltivazione ha cambiato l'agricoltura e l'aspetto del territorio a Lavagno«Una volta ghera pièn de ciliegi qua e là». Chissà per quanti anni la nostra valle ha festeggiato l'arrivo della primavera con i bianchi ciliegi in fiore. L’agricoltura è sempre stata in lenta evoluzione, ma nello scorso secolo abbiamo assistito ad una netta accelerazione che ha radicalmente modificato un sistema produttivo legato alle tradizioni antiche. Un’ac-celerazione che ha investito il mondo intero, un cambiamento economico e tecnologico che ci ha portato ricchezza e be-nessere e che da noi molto spesso viene associato al secondo dopoguerra. I grandi eventi planetari hanno risuonato nella valle, la prima guerra mondiale ha visto partire molti giova-ni, la grande depressione del '29 ha impaurito e impoverito molte persone e poi ci sono stati il Ventennio e la seconda guerra mondiale. Durante la guerra c’era il mercato nero, nelle notti d'inver-no c'era chi era costretto a tagliar di nascosto gli alberi o i pali delle vigne per farsi legna per riscaldarsi un po', «i ga-vea robà anca le patate». Durante il Regime qualcuno maci-nava il grano di nascosto al di fuori delle restrizioni previste: «I gavea el mulin de drio casa, el Vincere, e i se masenava a man qualcosina de scondon». In un mondo di miseria chi aveva del terreno non ha mai sofferto la fame: «Gaveeno un po’ de bestie, del formento, polenta, un poco de vin par cia-par qualcosa e de legna ghe n’era par scaldarse».«El formento el se taiava co la messora, el se ligava a man e dopo i le batéa sul selese o soto el portego par secarlo». Prima della seconda guerra chi produceva frumento sfrut-tava già le nuove tecnologie e nella valle, infatti, c’era una trebbia a vapore alimentata a legna con un grande camino che veniva trascinata dai buoi «ghe tocava tacarghe i boo par portarla nella nostra corte». I grani poi venivano por-tati dal mulinar a San Pietro poco prima della Pesa che era di proprietà del vecchio curato. Chi aveva il grano pagava l’utilizzo della trebbia e poi il mugnaio a percentuale. Successivamente di macchine trebbiatrici ce n’erano due, quella dei Santi di Montecurto e quella dei Filippi dalla Val de Meso e ad Ilasi ne avevano 3 o 4. Nel '39 arrivò nella valle il primo trattore, un Caterpillar, poi arrivarono altri modelli come il Deus o il Fat, e nel 52/53 quasi tutti hanno iniziato a comprarli. Poteva costare anche fino a 2 milioni di lire ed erano investimenti grandissimi per l’epoca a il vantaggio che poteva dare era ovviamente sia in termini di riduzione di tem-po che di riduzione dell'utilizzo di manodopera. Prima si ara-va con gli animali e molti lavori infatti richiedevano diversi lavoratori «na olta volta, quando i piantava le vigne i arava col versor (l’aratro per erpicare le zolle dopo l’aratura) , i butava fora la terra col bail par far el fondo, il fosso dove se piantava le vigne», ma con l’arrivo dei trattori cingolati si poteva arare più a fondo «sensa dover tripular tanto». L’evento che maggiormente modificò il nostro territorio e portò maggior beneficio fu l’arrivo dell’acqua per l’irriga-zione nella metà degli anni 50. Da quel momento in poi l’acqua era disponibile in qualsiasi momento mentre prima il contadino era costretto ad atten- dere la pioggia «e se non pioveva per troppi giorni... Tutti a San Piero a pregar parchè el pioa». Luglio e agosto erano

sempre un rischio e nei periodi di siccità i contadini doveva- no assistere impotenti, «se non pioea morea le piante». Altre volte si seminava, ma senza la pioggia risultava un lavoro inutile. «Con l’irrigazione ià scominsià a piantar vigne» e tra il 1957 ed il 1960 in quasi tutta la valle le coltivazioni precedenti sono stati sostituite con la vite. Se prima il vino era costoso e veniva allungato con l’acqua, negli anni del boom economico le famiglie poterono finalmente acquistar-lo. La domanda era cresciuta a tal punto che i contadini abbandonarono senza aver dubbi le precedenti colture per dedicarsi esclusivamente alla vite. Il nuovo sistema di colti-vazione che prevede l’uso del trattore ha bisogno di uno spa-zio maggiore per passare tra i filari e una volta, «quando se spiansava a man» tra un filare e l’altro si piantava anche una bina (fila) di frumento, una di polenta o di erba spagna. «Ci siamo fidati perché si guadagnava molto di più», con rese via via maggiori e con il trattore tutto era più veloce. In poco tempo, 5/10 anni, c’è stata la rivoluzione vinicola della valle, anche i vecchi vigneti sono stati sostituiti e parallelamente è cambiato anche l’utilizzo dei fertilizzanti e antiparassitari. «I fertilizzanti iè rivè dopo la guerra e, da calce e verdera-me semo arrivè alla chimica» «Una volta col fosfometil-ddt ghera na spusa, te te stofegai! E la gente la ndasea in tera parcheè erimo sensa maschere». Negli anni sono sorte le cantine sociali e il mondo agricolo si è via via specializzato ed industrializzato tanto che oggi quando guardiamo in un vigneto vediamo un solo operatore che lavora a bordo del suo trattore e che nei giorni di trat-tamento è costretto a indossare una tuta protettiva tanto da sembrare un astronauta tra le vigne. Tanti sono stati cam-biamenti e tutto è accaduto molto velocemente in un mondo agricolo che sembra industriale, che ha abbandonato in par-

Duro lavoro Tutti in posa per festeggiare l'arrivo del primo trattore in località Donzellino a San Pietro.

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Siamo nel 1946, in una contrada della nostra valle dove l’ac-qua potabile sarebbe arrivata solamente l’anno successivo. Qui, in quell’epoca, si poteva accedere all’acqua solamente da un pozzo profondo 32 metri, situato nel mezzo della corte, che riusciva a sostenere a malapena le esigenze delle famiglie circostanti. Il piccolo pozzo era indispensabile perché l’altro si trovava a più di un chilometro di distanza, a San Pietro. L’acqua andava razionata con attenzione per non prosciugar-lo e la gente del posto lo sapeva bene (e infatti quando nel 1944 alcuni tedeschi, accampati alle case rosse, ne prelevaro-no appena 20 canestri, l’acqua finì...). Un giorno un animale vi cadde dentro, si trattava di un gatto della zona. Questo evento oggi provocherebbe molta appren-sione per la sorte del piccolo animale, verrebbe avvertito il padrone, si cercherebbe in tutti i modi di trarlo in salvo e forse si andrebbero a chiamare i pompieri. La vicenda po-trebbe anche andare a finire in un piccolo articolo di cronaca locale su "L’Arena". Invece, ho scelto questo racconto di vita proprio per mostrare quanto il mondo sia cambiato in questi ultimi sessanta anni. Nelle parole di chi mi ha raccontato il fatto non c’era preoc-cupazione alcuna per il povero micio, l’urgenza non era quel-la di salvare il gatto, ma l’acqua. La morte del gatto avrebbe potuto pregiudicare le salubrità dell’acqua per molto tempo e costretto le persone della corte a prenderla altrove. E così la soluzione venne da un “esperto” che risolse il pro-blema buttando nel pozzo un sacco di calce, con l’intento di sterilizzare e disinfettare l’acqua. «El gatto el sa smarsio e la calce la brusà tuto!!». Altro che salvare il gattino; il tutto si risolse in tempi fin troppo ristretti «e dopo oto giorni l’emo beùa... e vedo che mi son ancora qua!». Alcuni giorni dopo che mi è stato raccontato questo aneddo-to, l’ho riportato ad un caro amico senegalese, che mi ha spie-gato che anche da loro, vista l’enorme importanza dei pozzi nei piccoli villaggi, esistono degli esperti che risolvono que-sti problemi in caso di necessità. Accade infatti molto spesso che qualche animale cada nell’acqua e allora uno di questi personaggi venga chiamato e, con una tecnica molto antica e altrettanto elementare, verifica, prima di calarcisi dentro, se in fondo c’è ossigeno. Una candela viene calata all’interno del pozzo e se al ritorno la fiamma è ancora accesa questo significa che la discesa è sicura e l’esperto si può infilare per raggiungere il fondo ed estrarre l’animale cadutovi dentro restituendo l’acqua incon-taminata alla comunità. Questi pozzi sono spesso molto stret-ti e profondi, sul fondo il buio è quasi completo e spesso dal basso si fatica a vederne l’uscita. Storie di pozzi e d’acqua, racconti antichi e recenti, di ge-sti che per noi oggi non hanno più senso o significato e che invece, visti con gli occhi li ha vissuti, ci possono mostrare quanto alcune priorità vitali ci risultino oggi lontane e quasi incomprensibili. Paolo Marocchio

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La terra, l'acqua e il vino: dall'ultima guerra ai nostri giorni Come l'evoluzione dei mezzi agricoli e delle tecniche di coltivazione ha cambiato l'agricoltura e l'aspetto del territorio a Lavagno

Il gatto nel pozzo e i giorni nostri...

te gli insegnamenti antichi per affidarsi alle nuove tecnolo-gie. Siamo in ottobre, è periodo di vendemmia e siamo pronti a festeggiare il vino nuovo nella speranza che il sistema im-pari a premiare sempre più i produttori di qualità che riesco-no a produrre il buon vino nel rispetto della natura. Paolo Marocchio

Duro lavoro Tutti in posa per festeggiare l'arrivo del primo trattore in località Donzellino a San Pietro.

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