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LA FARMACOPEA Le Farmacopea Ufficiale della Repubblica Italiana (XII edizione) era un codice farmaceutico, cioè un insieme di disposizioni tecniche ed amministrative rivolte a permettere il controllo della qualità di medicamenti, sostanze e preparati finali, mediante l’indicazione di metodiche di verifica analitica e tecnologica, delle specifiche di qualità, dei metodi di preparazione e formulazione. E’ il testo di riferimento non solo del farmacista ma di tutte le figure professionali che afferiscono al settore farmaceutico. Essendo il testo ufficiale della Repubblica Italiana, ha valore legale. Farmacopea Europea (European Pharmacopeia) La Farmacopea Europea (VIII edizione) ha lo scopo di armonizzare i testi delle principali farmacopee degli Stati della Comunità Europea. E’ redatta da una apposita Commissione insediata a Strasburgo in esecuzione alla apposita convenzione siglata nel 1964 su iniziativa del Consiglio d’Europa. Viene pubblicata ogni 3 anni con supplementi ogni 4 mesi ed esiste in lingua inglese e francese.

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LA FARMACOPEA

Le Farmacopea Ufficiale della Repubblica Italiana (XII

edizione) era un codice farmaceutico, cioè un insieme di

disposizioni tecniche ed amministrative rivolte a permettere il

controllo della qualità di medicamenti, sostanze e preparati

finali, mediante l’indicazione di metodiche di verifica analitica

e tecnologica, delle specifiche di qualità, dei metodi di

preparazione e formulazione.

E’ il testo di riferimento non solo del farmacista ma di tutte le

figure professionali che afferiscono al settore farmaceutico.

Essendo il testo ufficiale della Repubblica Italiana, ha valore

legale.

Farmacopea Europea (European Pharmacopeia)

La Farmacopea Europea (VIII edizione) ha lo scopo di

armonizzare i testi delle principali farmacopee degli Stati

della Comunità Europea. E’ redatta da una apposita

Commissione insediata a Strasburgo in esecuzione alla

apposita convenzione siglata nel 1964 su iniziativa del

Consiglio d’Europa.

Viene pubblicata ogni 3 anni con supplementi ogni 4 mesi edesiste in lingua inglese e francese.

CONTENUTO DELLA F.U. XII1

Capitoli generali:

1. Prescrizioni generali della Farmacopea Europea e della

Farmacopea Italiana.

2. Metodi di analisi.

3. Materiali usati nella fabbricazione di contenitori e

contenitori.

4. Reattivi.

5. Argomenti generali.

Monografie:

Monografie generali, forme farmaceutiche, materie prime,

preparazioni farmaceutiche specifiche, preparazioni

omeopatiche.

Norme di buona preparazione dei medicinali in farmacia.

Norme di buona preparazione dei radiofarmaci per

medicina nucleare.

CONTENUTO DELLA F.U. XII2

Tabelle:

1. Masse atomiche relative.

2. Sostanze medicinali di cui le farmacie debbono essere

obbligatoriamente fornite.

3. Sostanze da tenere in armadio chiuso a chiave.

4. Elenco dei prodotti da vendere solo dietro presentazione

di ricetta medica.

5. Elenco dei prodotti da vendere solo dietro presentazione

di ricetta medica da rinnovare ogni volta.

6. Apparecchi ed utensili obbligatori in farmacia.

7. Elenco delle sostanze, loro sali e preparazioni ad azione

stupefacente o psicotropa.

8. Dosi dei medicinali per l’adulto oltre le quali il farmacista

non può fare la spedizione senza una dichiarazione

specifica del medico.

SAGGI LIMITE1

I saggi limite sono procedimenti semiquantitativi che

permettono di determinare se, in una data sostanza, le

impurezze sono presenti in quantità superiore o inferiore ad

un limite stabilito.

L’impurezza può essere di diversa origine come:

• cloruri;

• arsenico;

• calcio;

• metalli pesanti;

• ferro;

• magnesio.

L’impurezza viene determinata mediante specifiche reazioni

di precipitazione, visualizzando l’entità di precipitato che si

forma, o mediante reazioni di complessazione che vedono la

formazione di un cromoforo.

Nota bene:è detto cromoforo un gruppo di atomi presente in alcune

molecole e composti organici che ha la capacità di assorbire

radiazione elettromagnetica nella regione del visibile e in

quella dell’ultravioletto.

I cromofori più comuni sono caratterizzati da legami chimici

multipli (insaturi). I composti contenenti uno o più cromofori

sono detti cromogeni.

SAGGI LIMITE2

Per verificare se il sale in esame soddisfi il saggio limite per

una determinata impurezza, si eseguono due prove:

1) sul campione oggetto d’analisi;

2) sul riferimento che contiene un’impurezza in quantità nota.

Si procede poi al confronto dei due risultati e si possono

riscontrare due casi:

a) Il responso della reazione del sale oggetto d’esame èpiù intenso di quello del riferimento.

In questo caso, l’impurezza è presente in una quantità

superiore al valore limite e di conseguenza il saggio limite

non è soddisfatto.

b) Il responso della reazione del sale oggetto d’esame èmeno intenso di quello del riferimento.

In questo caso, l’impurezza è presente in una quantità

inferiore al valore limite e di conseguenza il saggio limite è

soddisfatto.

SOLUZIONI STANDARD

Per poter eseguire correttamente i saggi limite, non solo è

necessario disporre di riferimenti affidabili, ma anche di

reattivi il cui titolo risulti essere noto con assoluta precisione.

In questo caso si parla di soluzione standard.

Uno standard può essere:

•Primario: si ottiene per solubilizzazione di una quantità

pesata di soluto in un volume noto di solvente (es. NaCl). Il

soluto deve essere estremamente puro (purezza ≥ 99.99%),

deve avere una reazione stechiometrica univoca e non deve

reagire col solvente.

•Secondario: lo si ha tutte le volte che non è possibile

conoscere a priori la quantità di soluto. Un esempio è l’HCl

0,1M: non è possibile pesare una quantità esatta di HCl

perché è gassoso. Si può solo preparare una soluzione a

concentrazione approssimativa e poi procedere alla

standardizzazione.

La standardizzazione:è un procedimento che permette di stabilire l’esatto titolo di

una soluzione per la preparazione di uno standard

secondario. Per la standardizzazione, si usano standard

primari.

SOLUZIONE STD DI CLORURO 5 ppm

Il cloruro di sodio (NaCl) è disponibile con una purezza

sufficiente per poter essere utilizzato come standard

primario.

1 ppm = una parte per milione = 1 mg/Kg

Siccome l’acqua ha densità 1:

1 Kg = 1 l = 1.000 ml

PMNaCl = MNa + MCl = 22,9898 + 35,4530 = 58,4428 g/mol

5 mg / 35,4530 mg/mmol = 0,1410 mmol di Cl- richieste

0,1410 mmol * 58,4428 mg/mmol = 8,24 mg di NaCl

Teoricamente basterebbe sciogliere 8,24 mg di NaCl in 1.000

ml di acqua, ma siccome sarebbe richiesta una eccessiva

precisione nella pesata, è meglio sciogliere 0,824 g in 1.000

ml e poi procedere ad una diluizione 1/100 con H2O.

SOLUZIONE STD DI PIOMBO 0,1 %

0,1% = 0,1 g / 100 ml = 250 mg / 250 ml

Per la preparazione della soluzione viene utilizzato il

Pb(NO3)2 (nitrato di piombo):

1 Kg = 1 L = 1.000 ml

PM Pb(NO3)2 = 331 g/mol

M Pb++ = 207 g/mol

250 mg / 207 mg/mmol = 1,21 mmol di Pb++ richieste

1,21 mmol * 331 mg/mmol = 399,8 mg di Pb(NO3)2

Per ottenere la soluzione standard, basterà sciogliere 399,8

mg di nitrato di piombo in 250 ml di acqua.

DETERMINAZIONE DEI

METALLI PESANTI SECONDO F.U.

Preparazione del campione:

• Preparare 2 ml di soluzione tampone a pH 3,5.

• Aggiungere 12 ml di soluzione acquosa della sostanza in

esame (come prepararla è riportato nella monografia

specifica della sostanza).

• Mescolare ed aggiungere 1,2 ml di tioacetamminde

reattivo.

• Mescolare.

Preparazione della soluzione di riferimento:

• Preparare 2 ml di soluzione tampone a pH 3,5.

• Aggiungere 10 ml di soluzione standard di Pb++ (1-5 ppm).

• Aggiungere 2 ml di acqua deionizzata.

• Mescolare ed aggiungere 1,2 ml di tioacetamminde

reattivo.

• Mescolare.

Il saggio è da considerarsi soddisfatto quando la

colorazione bruna della soluzione di riferimento è più

intensa di quella della soluzione della sostanza in esame.

DETERMINAZIONE DEI CLORURI PER IL

SOLFATO DI SODIO SECONDO F.U.1

Preparazione del campione:

• Preparare una soluzione di Na2SO4 sciogliendone 2,2 g in

100 ml di H2O deionizzata (soluzione S).

• Prelevare 5 ml della suddetta soluzione e portarla a 15 ml

con H2O deionizzata.

• Aggiungere 1 ml di AgNO3 + 1 ml di HNO3 (il volume finale

è di 17 ml).

• La quantità finale di Na2SO4 sarà di 0,11 g in 17 ml perché

sono stati utilizzati 5 ml della soluzione iniziale e quindi:

2,2 g * 5 / 100 = 0,11 g

Preparazione della soluzione di riferimento:

• Preparare una soluzione di NaCl sciogliendone 0,824 g in

1.000 ml di H2O deionizzata.

• Eseguire una diluizione 1/100. Si ottiene così una

soluzione standard di NaCl 5 ppm.

• Miscelare: 10 ml di soluzione standard di NaCl + 5 ml di

H2O deionizzata + con 1 ml di AgNO3 + 1 ml di HNO3. Il

volume finale è di 17 ml.

Il massimo quantitativo ammesso di cloruri nel solfato di

sodio è di 450 ppm.

DETERMINAZIONE DEI CLORURI PER IL

SOLFATO DI SODIO SECONDO F.U.2

• La quantità finale di cloruri sarà pari a quella contenuta in

10 ml di soluzione 5 ppm e cioè 0,05 mg / 17 ml.

Il saggio permette di stabilire se il contenuto di cloruri nel

solfato di sodio è maggiore o minore a 450 ppm perché:

(5,0 .10-5 g di Cl- / 0,11 g di Na2SO4) * 1,0 . 106 = 450 ppm

Il saggio è da ritenersi soddisfatto quando l’opalescenza

bianca della soluzione di riferimento è più intensa di quella

della soluzione della sostanza in esame.

ALTRI SAGGI LIMITE

Determinazione dello ione ammonio.

Questo saggio limite lo si esegue col reattivo di Nessler che

è una soluzione alcalina di potassio tetraiodiomercurato

secondo la seguente reazione:

NH4+ + 2 [HgI4]

2- + 4 OH- HgO.Hg(NH2)I + 7 I- + 3 H2O

giallo bruno

Determinazione del calcio.

Come reattivo precipitante si usa (NH4)2C2O4 (ossalato

d’ammonio) in ambiente acido per CH3COOH (acido

acetico):

Ca++ + C2O42- CaC2O4

bianco

La torbidità viene confrontata con quella di una soluzione di

riferimento di ossalato di calcio.