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1957 - 201760° anniversario dei

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60°anniversario dei Trattati di Roma

A cura dell'Ufficio comunicazione istituzionaleServizio dei resoconti e della comunicazione istituzionale.© Senato della Repubblica 2017Stampato dalla Tipografia Tipografare S.r.l.La presente pubblicazione è edita dal Senato della Repubblica nell'ambito delle attività di comunicazione istituzionale.Non è destinata alla vendita e non può essere utilizzata per scopi diversi,è possibile effettuare il download da: http://www.senato.it/4574http://www.senatoperiragazzi.it/materiali-docentiCentro di in-Form@zione e Libreria multimedialeVia della Maddalena, 27 - 00186 Romatel. 06.6706.2505

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i padri fondatori dell'Unione eUropea

Il lungo e talvolta faticoso camminoper la costruzione dell'Unione europea èstato ispirato e guidato da figure straordi-narie.

Diversi per nazionalità, formazionee idee politiche, i padri fondatori condivi-devano gli stessi ideali e agivano per glistessi obiettivi: la pace, l'unità e la pro-sperità dell'Europa.

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altiero spinelli (1907-1986)Autore del Manifesto perun'Europa Libera e Unita, me-glio conosciuto come “Mani-festo di Ventotene”, chedefinisce l'unificazione degliStati europei come obiettivo

politico. Fondatore nel 1943 del Movimentofederalista europeo, fu membro della Commis-sione europea e poi del Parlamento europeo.

Manifesto di ventotene (ventotene, agosto 1941)

“E quando, superando l'orizzonte del vec-chio continente, si abbracci in una visionedi insieme tutti i popoli che costituisconol'umanità, bisogna pur riconoscere che lafederazione europea è l'unica garanzia con-cepibile che i rapporti con i popoli asiaticie americani possano svolgersi su una basedi pacifica cooperazione, in attesa di un piùlontano avvenire, in cui di-venti possibile l'unità poli-tica dell'intero globo".

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Winston ChUrChill (1874-1965)Primo ministro britannico.Al termine del secondo con-flitto mondiale sostenne lacreazione degli “Stati Unitid’Europa”, ritenendo che soloun’Europa unita potesse ga-

rantire la pace tra i popoli.

disCorso alla gioventù aCCadeMiCa(Università di Zurigo, 19 settembre1946)

“Esiste un rimedio che in pochi anni rende-rebbe tutta l’Europa libera e felice. Esso con-siste nella ricostruzione della famiglia deipopoli europei, o in quanto più di essa riu-sciamo a ricostruire, e nel dotarla di unastruttura che le permetta di vivere in pace, insicurezza ed in libertà. Dobbiamo costruireuna sorta di Stati Uniti d’Europa. Solo cosìcentinaia di migliaia di lavoratori saranno ingrado di recuperare le sem-plici gioie e speranze cherendono la vita degna di es-sere vissuta”.

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robert sChUMan (1886-1963)Ministro degli Esteri francesetra il 1948 e il 1952. Nel 1950propose il controllo congiuntodella produzione del carbonee dell'acciaio, i principali ma-teriali per l'industria bellica.

diChiaraZione sChUMan (parigi, 9 maggio 1950)

“La pace mondiale non potrà essere salva-guardata se non con sforzi creativi, proporzio-nali ai pericoli che la minacciano. Il contributoche un'Europa organizzata e vitale può appor-tare alla civiltà è indispensabile per il mante-nimento di relazioni pacifiche. La Francia,facendosi da oltre vent'anni antesignana diun'Europa unita, ha sempre avuto per obiettivoessenziale di servire la pace. L'Europa non èstata fatta: abbiamo avuto la guerra. L'Europanon potrà farsi in una sola volta, né sarà co-struita tutta insieme; essa sorgerà da realizza-zioni concrete che creino anzitutto unasolidarietà di fatto. L'unione delle nazioni esigel'eliminazione del contrasto secolare tra laFrancia e la Germania:l'azione intrapresa deve con-cernere in prima linea laFrancia e la Germania".

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alCide de gasperi(1881-1954) Primo ministro italiano inotto governi consecutivi, dal1945 al 1953. In politicaestera si dedicò con impegnoe convinzione alla realizza-zione dell'Europa unita.

la politiCa eUropea: intervento alsenato della repUbbliCa (roma, 15 novembre 1950)

“Qualcuno ha detto che la federazione eu-ropea è un mito. È vero, è un mito nel sensosoreliano. E se volete che un mito ci sia, di-temi un po' quale mito dobbiamo dare allanostra gioventù per quanto riguarda i rap-porti fra Stato e Stato, l'avvenire della no-stra Europa, l'avvenire del mondo, lasicurezza, la pace, se non questo sforzo versol'unione? Volete il mito della dittatura, ilmito della forza, il mito della propria ban-diera, sia pure accompagnato dall'eroismo?Ma noi, allora, creeremmo di nuovo quelconflitto che porta fatalmente alla guerra. Iovi dico che questo mito èmito di pace; questa è lapace, questa è la strada chedobbiamo seguire".

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8 60°anniversario dei Trattati di Roma

paUl-henri spaak(1899-1972)Primo Ministro e Ministrodegli Affari esteri del Belgio.Fu presidente del comitato in-caricato di preparare la rela-zione (nota come "RapportoSpaak") che costituì la base del

Trattato istitutivo della Comunità economicaeuropea.

parigi, 11 diCeMbre 1951

“…/... mentre taluni sono appena toccatidall'interesse e dall'utilità del nostro ope-rato, per diversi di noi ciò che dovremmofare qui è una cosa vitale e di urgente ne-cessità. Ammiro chi riesce a mantenere lacalma nella situazione attuale dell'Europa.Si potrebbe essere terribilmente crudeli senon fossimo costretti ad essere così diplo-matici... ma ripensate co-munque agli anni appenatrascorsi!".

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siCCo Mansholt(1908 - 1995)Membro della resistenza du-rante la Seconda Guerra Mon-diale, Ministro dell'Agricolturaolandese e primo Commissarioeuropeo per l’agricoltura. Lesue idee posero le basi per la

politica agricola comune dell’Unione europea.

parigi, 25 MarZo 1952

“Il problema dell'integrazione agricola del-l'Europa fa parte di quello dell'integrazioneeconomica nel suo complesso. Non si potràmai realizzare una federazione politica delcontinente europeo se i Governi non si mo-strano pronti al fare al tempo stesso dei pro-gressi in tutti i settori economici".

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Jean Monnet (1888-1979)In qualità di consigliere del go-verno francese, fu il principaleispiratore della “DichiarazioneSchuman” del 9 maggio 1950,che portò alla creazione dellaComunità europea del carbonee dell’acciaio.

disCorso iniZiale della priMasedUta dell'alta aUtorità dellaCoMUnità eUropea del Carbone edell'aCCiaio(lussemburgo, 10 agosto 1952)

“Siamo solo all'inizio dello sforzo che l'Eu-ropa deve compiere per conoscere finalmentel'unità, la prosperità e la pace. I doveri checi sono stati assegnati ci impongono di met-terci al lavoro senza indugio. Abbiamo allostesso tempo delle responsabilità immediatee la responsabilità di preparare trasforma-zioni così importanti che non si può perdereun attimo per metterle inopera. La costruzione del-l'Europa non tollera ulte-riori ritardi".

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konrad adenaUer(1876-1967)Cancelliere della Repubblica fe-derale di Germania dal 1949 al1963. Contribuì alla fondazionedella Comunità europea delcarbone e dell’acciaio e dellaComunità economica europea.

intervento in oCCasione dellafirMa dei trattati Che istitUisConola CoMUnità eConoMiCa eUropea ela CoMUnità eUropea dell’energiaatoMiCa (roma, 25 marzo 1957)

“Come dice un proverbio tedesco, gli alberinon devono impedire di vedere il bosco. Infatti,i particolari non devono impedire di intrave-dere tutta l’ampiezza del progresso raggiunto:poiché solo rafforzando instancabilmente lasolidarietà dei nostri Stati siamo sicuri di so-pravvivere e di salvaguardare le nostre libertàe il nostro progresso sociale. .../... Così dunque,anche qui come ovunque, l’unione dell’Europaè conforme e vincolata ai più vasti obiettivi delprogresso nella pace e nella prosperità. Unen-dosi oggi, l’Europa non serve soltanto i suoipropri interessi e quelli degliStati che sono in essa com-presi, essa serve anche ilmondo intero".

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Joseph beCh (1887-1975)Primo ministro e Ministrodegli Affari esteri del Lussem-burgo. Partecipò alla creazionedella Comunità europea delcarbone e dell'acciaio.

(strasbUrgo, 1968)

“Perché abbiamo in realtà voluto crearel'Europa all'indomani della secondaguerra mondiale? Pensavamo che fosse as-solutamente necessario costruire unanuova Europa per permettere, all'internodi questo nuovo quadro, di riconciliare laFrancia e la Germania. E riconosciamoche almeno in questo settore, che era fon-damentale, poiché da esso dipende la pacein Europa, abbiamo dato vita a un'ideadell'Europa con cui uno dei motivi, unodegli obiettivi della lottaper l'Europa unita, è dive-nuto realtà" .

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l'eUropa in qUindiCi date

9 maggio 1950Robert Schuman, Ministro francese degli af-fari esteri, propone di mettere l'insieme dellaproduzione franco-tedesca di carbone e diacciaio sotto una comune Alta Autorità, nelquadro di un'organizzazione alla quale pos-sono aderire gli altri paesi europei. Il Trattatoche istituisce la Comunità europea del car-bone e dell’acciaio (CECA) sarà sottoscrittol'anno successivo da sei Stati: Belgio, Fran-cia, Germania, Italia, Lussemburgo e PaesiBassi. Nasce l’Europa unita e questa dataviene scelta per celebrare ogni anno la “Gior-nata dell’Unione europea”.

25 marzo 1957Firma a Roma del Trattato che istituisce laComunità economica europea (CEE) e delTrattato che istituisce la Comunità europeadell'energia atomica (Euratom). Entrano invigore il 1° gennaio 1958.

1° gennaio 1973Danimarca, Irlanda e Regno Unito entrano afar parte delle Comunità europee.

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1° giugno 1979Prima elezione del Parlamento europeo a suf-fragio universale diretto.

1° gennaio 1981La Grecia diventa il decimo Stato membro.

1° gennaio 1986Spagna e Portogallo aderiscono alle Comunitàeuropee.

15 giugno 1987Inizia il programma Erasmus per gli studentiche intendono svolgere una parte dei propristudi universitari in un altro paese d’Europa.

7 febbraio1992Firma a Maastricht del Trattato sull'Unione eu-ropea, in vigore il 1° novembre 1993. La “Comu-nità economica europea” diventa “Comunitàeuropea”. Viene creata l'Unione europea, chepoggia su tre pilastri: la Comunità europea, la po-litica estera e di sicurezza comune e la coopera-zione di polizia e la cooperazione giudiziaria inmateria penale.

1° gennaio 1993Realizzazione del Mercato unico europeo,uno spazio senza frontiere interne nel qualepersone, merci, servizi e capitali possono cir-colare liberamente.

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60°anniversario dei Trattati di Roma 15

1° gennaio 1995Austria, Finlandia e Svezia entrano a farparte dell'Unione europea.

1° gennaio 2002Monete e banconote in euro entrano in cir-colazione in dodici Stati, compresa l'Italia.

1° maggio 2004Entrano a far parte dell’Unione europea Cipro,Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Re-pubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia e Ungheria.

1° gennaio 2007Bulgaria e Romania aderiscono all'Unione eu-ropea.

13 dicembre 2007Firma del Trattato sull'Unione europea e delTrattato sul funzionamento dell'Unione euro-pea, in vigore dal 1° dicembre 2009. Scomparel'architettura istituzionale in tre pilastri e la“Comunità europea” diventa “Unione europea”.

1° luglio 2013Adesione della Croazia all'Unione europea.

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16 60°anniversario dei Trattati di Roma

la Moneta UniCa

L'euro è la moneta ufficiale per 19 dei 28 paesimembri dell'Unione europea.

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