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a cura del Centro Studi Unioncamere Presentazione Rapporto Unioncamere 2010 Roma, 6 maggio

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Page 1: A cura del Centro Studi Unioncamere Presentazione Rapporto Unioncamere 2010 Roma, 6 maggio

a cura del Centro Studi Unioncamere

PresentazioneRapporto Unioncamere

2010Roma, 6 maggio

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IL PUNTO DI PARTENZA: L’ITALIA E I SUOI COMPETITORS NEL 2009

-5,0

-5,0

-2,2

-3,6

-2,7

-2,0

-7,1

-4,1

-4,1

-2,4

-5,2

7,8

7,5

9,5

18,0

9,6

9,5

11,9

9,4

8,9

9,3

5,1

Italia

Germania

Francia

Spagna

Portogallo

Grecia

Irlanda

Eurozona

Ue a 27

Stati Uniti

Giappone

PIL Tasso di disoccupazione

2010: 8,8%

2010: 7,8%

2010: 10,2%

2010: 19,7%

2010: 11,8%

2010: 13,8%

2010: 9,7%

Fonti: FMI (WEO, aprile 2010) e Commissione Europea (Economic Forecast, maggio 2010)

Rapporto Unioncamere 2010

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LA TENUTA DEL TESSUTO IMPRENDITORIALE

SERIE STORICHE DEI TASSI DI ISCRIZIONE E CESSAZIONE:SERIE STORICHE DEI TASSI DI ISCRIZIONE E CESSAZIONE: I trim. 2001-I I trim. 2001-I trim.2010trim.2010

LIEVE E’ L’INCREMENTO DELLE IMPRESE ENTRATE IN LIEVE E’ L’INCREMENTO DELLE IMPRESE ENTRATE IN PROCEDURA FALLIMENTARE NEL I TRIMESTRE PROCEDURA FALLIMENTARE NEL I TRIMESTRE 20102010: :

SE NE CONTANO SE NE CONTANO 0,5 OGNI 1.000 IMPRESE ESISTENTI0,5 OGNI 1.000 IMPRESE ESISTENTI (ERANO 0,4 NEL I TRIMESTRE 2009) (ERANO 0,4 NEL I TRIMESTRE 2009)

130.629130.629

118.407118.407

123.094123.094

139.275139.275

149.113149.113

152.443152.443

110.000

115.000

120.000

125.000

130.000

135.000

140.000

145.000

150.000

155.000

160.000

I trim. 2001 I trim. 2002 I trim. 2003 I trim. 2004 I trim. 2005 I trim. 2006 I trim. 2007 I trim. 2008 I trim. 2009 I trim. 2010

Iscrizioni Cessazioni

TASSO DI CRESCITA TASSO DI CRESCITA I TRIM. 2010:I TRIM. 2010:

-0,27%-0,27% (-16.181 imprese) (-16.181 imprese)

I trim. 2009: -0,50% I trim. 2009: -0,50% (-(-30.706)30.706)

Stock imprese

registrate al 31.XII.20005.657.001

Stock imprese

registrate al 31.III.20106.058.558

Rapporto Unioncamere 2010

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INDICATORI CONGIUNTURALI IN LENTA RIPRESA...

CostruzioniCostruzioni

CommerciCommercio al o al dettagliodettaglio

Altri serviziAltri servizi

-14,7-14,7-14,1-14,1

-13,4-13,4

-10,2-10,2

-2,4-2,4

-10,8-10,8

-7,0-7,0 -6,8-6,8 -4,4-4,4

-5,7-5,7

-5,1-5,1-3,8-3,8

-4,8-4,8-3,8-3,8

-2,5-2,5

-5,3-5,3

-7,3-7,3-7,2-7,2

-4,9-4,9

-1,2-1,2

-20,0

-17,5

-15,0

-12,5

-10,0

-7,5

-5,0

-2,5

0,0

2,5

I trim.2007

II trim.2007

III trim.2007

III trim.2007

I trim.2008

II trim.2008

III trim.2008

IV trim.2008

I trim.2009

II trim.2009

III trim.2009

IV trim.2009

I trim.2010

ManifatturieroManifatturiero

Andamento del fatturato delle PMI con Andamento del fatturato delle PMI con dipendenti (1-499 dipendenti) dal I trim. 2007 dipendenti (1-499 dipendenti) dal I trim. 2007 al I trim. 2010al I trim. 2010variazioni % rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedentevariazioni % rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente

Rapporto Unioncamere 2010

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…MA TARDANO A RIPRENDERE QUOTA

LE PICCOLE IMPRESE

GRANDE DISTRIBUZIONE E MEDIE IMPRESE EXPORT GRANDE DISTRIBUZIONE E MEDIE IMPRESE EXPORT ORIENTED SPINGONO IN ALTO LE ASPETTATIVE PER IL II ORIENTED SPINGONO IN ALTO LE ASPETTATIVE PER IL II TRIMESTRETRIMESTREIl saldo tra imprese della GDO che prevedono aumenti di fatturato e Il saldo tra imprese della GDO che prevedono aumenti di fatturato e quelle che si attendono diminuzioni raggiunge i 47 punti percentuali. quelle che si attendono diminuzioni raggiunge i 47 punti percentuali. Positivo anche quello delle imprese manifatturiere con più di 50 Positivo anche quello delle imprese manifatturiere con più di 50 addetti (+26 punti), incoraggiate soprattutto dalla ripresa degli addetti (+26 punti), incoraggiate soprattutto dalla ripresa degli ordinativi esteri (+31 punti il saldo sulle previsioni).ordinativi esteri (+31 punti il saldo sulle previsioni).

11 ANCORA FLESSIONI TRA LE PICCOLE IMPRESE E ANCORA FLESSIONI TRA LE PICCOLE IMPRESE E NELL’ARTIGIANATO, SPECIALMENTE NEL MEZZOGIORNONELL’ARTIGIANATO, SPECIALMENTE NEL MEZZOGIORNONel I trimestre la variazione del fatturato è del -4,5% per le imprese Nel I trimestre la variazione del fatturato è del -4,5% per le imprese manifatturiere fino a 49 dip. e scende al -6% per gli artigiani, a fronte manifatturiere fino a 49 dip. e scende al -6% per gli artigiani, a fronte del più contenuto -0,3% delle imprese di più grandi dimensioni. Dati del più contenuto -0,3% delle imprese di più grandi dimensioni. Dati più critici nel Mezzogiorno (-9,4%), seguito dal Nord-Ovest (-4,2%).più critici nel Mezzogiorno (-9,4%), seguito dal Nord-Ovest (-4,2%).

COMMERCIO AL DETTAGLIO E TURISMO APRONO L’ANNO COMMERCIO AL DETTAGLIO E TURISMO APRONO L’ANNO IN NEGATIVOIN NEGATIVOCommercio al dettaglio in calo soprattutto nei prodotti non alimentari Commercio al dettaglio in calo soprattutto nei prodotti non alimentari (-3,3%, contro il -2,5% dell’intero comparto), anche in questo caso con (-3,3%, contro il -2,5% dell’intero comparto), anche in questo caso con una flessione più intensa al Sud. Tra gli altri servizi, il turismo presenta una flessione più intensa al Sud. Tra gli altri servizi, il turismo presenta la contrazione più accentuata del volume d’affari (-2,8%), concentrata la contrazione più accentuata del volume d’affari (-2,8%), concentrata soprattutto per i piccoli esercizi (-3,1%). Anche la logistica stenta soprattutto per i piccoli esercizi (-3,1%). Anche la logistica stenta ancora a ripartire al traino del settore manifatturiero (-2,6%).ancora a ripartire al traino del settore manifatturiero (-2,6%).

22

33

Rapporto Unioncamere 2010

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I LIVELLI PRE-CRISI NON SARANNO RAGGIUNTI ENTRO L’ANNO

-40% -20% 0% 20% 40% 60% 80% 100% 120%

Industrie meccaniche e dei mezzidi trasporto

Industrie dei metalli

Industrie del legno e del mobile

Altra industria

Industrie chimiche e delle materieplastiche

Industrie delle macchine elettricheed elettroniche

Industrie tessili, dell'abbigliamentoe delle calzature

Filiera Energia

Industrie alimentari

Variazione 07-09

LIVELLO 2011

Evoluzione del fatturato al 2011 per settore, a prezzi Evoluzione del fatturato al 2011 per settore, a prezzi costanti costanti

Variazione 2010

Rapporto Unioncamere 2010

Page 7: A cura del Centro Studi Unioncamere Presentazione Rapporto Unioncamere 2010 Roma, 6 maggio

Industria: 4,9Industria: 4,9 Servizi: 8,9Servizi: 8,9

9,5

-2

-1

0

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

2008 2009

Tassi di entrata Tassi di uscita Saldi %

2010(*)

(*) dati provvisori ad aprile 2010

9,5

6,8

8,5 8,7 8,6

1,0

-1,9 -1,5

7,1

Industria: -2,5Industria: -2,5

Servizi: -0,7Servizi: -0,7

COSA E’ SUCCESSO NEL MERCATO DEL LAVORO?

PREVISIONI AL 2010 PER I DIPENDENTI NELLE PREVISIONI AL 2010 PER I DIPENDENTI NELLE IMPRESE DELL’INDUSTRIA E DEI SERVIZIIMPRESE DELL’INDUSTRIA E DEI SERVIZI

Rapporto Unioncamere 2010

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-4,0 -3,5 -3,0 -2,5 -2,0 -1,5 -1,0 -0,5 0,0

ANCORA MARCATA MA MENO INTENSA LA FLESSIONE NELL’INDUSTRIA

-172.620

SALDI OCCUPAZIONALI PREVISTI DALLE IMPRESE INDUSTRIALI PER IL 2010 (in % e SALDI OCCUPAZIONALI PREVISTI DALLE IMPRESE INDUSTRIALI PER IL 2010 (in % e val. ass.)val. ass.)

TOTALE ECONOMIA

INDUSTRIA

di cui: industria in senso stretto

di cui: costruzioni

Estrazione di minerali

Alimentari, bevande e tabacco

Tessili, abbigliamento e calzature

Legno e mobile

Carta, cartotecnica e stampa

Chimica, farmaceutica e petrol.

Gomma e materie plastiche

Minerali non metalliferi

Lavorazione metalli

Meccanica e mezzi di trasporto

Ind. elettriche ed elettroniche

Beni per casa e tempo libero

Energia, gas e acqua

-124.280

-760

-79.920

-5100

-12.610

-7.040

-3.030

-3.100

-4.690

-16.990

-15.650

-5.760

-1.840

-41.830

-1.760

-1.610 Manutenzione e installazione impianti

-2.530

Rapporto Unioncamere 2010

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SALDI OCCUPAZIONALI PREVISTI DALLE IMPRESE TERZIARIE PER IL 2010 (in % e val. SALDI OCCUPAZIONALI PREVISTI DALLE IMPRESE TERZIARIE PER IL 2010 (in % e val. ass.)ass.)

TENGONO MEGLIO I SERVIZI, SITUAZIONE DIFFICILE PER IL TURISMO

TOTALE ECONOMIA

SERVIZI

Commercio al dettaglio

Comm. e ripar. autoveicoli

Commercio all'ingrosso

Alberghi, ristoranti e serv. turistici

Trasporti e logistica

Media e comunicazione

Informatica e telecomunicazioni

Servizi avanzati alle imprese

Credito, assicuraz. e serv. finanziari

Serv. operativi alle imprese e alle persone

Istruzione e servizi formativi privati

Sanità e servizi sanitari privati

Altri servizi alle persone

Studi professionali

-2,0 -1,5 -1,0 -0,5 0,0 0,5 1,0

-172.620

-48.330

-4.730

-4.030

-11.260

-3.060

-1.070

-4.360

+800

+620

-2.690

-1.310

-3.680

-2.440

+3.530

-14.670

Rapporto Unioncamere 2010

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LE ASSUNZIONI DIVENTANO SEMPRE PIÙ “QUALIFICATE”

16,4

28,4

31,7

23,423,4

12,9

28,9

36,6

21,621,6

12,5

33,8

32,9

20,820,8

13,7

33,2

34,9

18,218,2

20102010 20092009 20082008 20072007

Dirigenti, impiegati con elevata

specializzazione e tecnici

Impiegati, professioni

commerciali e dei servizi

Operai specializzati e conduttori di

impianti

Professioni non qualificate

SALDI OCCUPAZIONALI PREVISTI DALLE IMPRESE TERZIARIE PER IL 2010 (in % e val. SALDI OCCUPAZIONALI PREVISTI DALLE IMPRESE TERZIARIE PER IL 2010 (in % e val. ass.)ass.)

Rapporto Unioncamere 2010

Page 11: A cura del Centro Studi Unioncamere Presentazione Rapporto Unioncamere 2010 Roma, 6 maggio

Distribuzione % delle assunzioni programmate nel 2010 per tipologia di contrattoDistribuzione % delle assunzioni programmate nel 2010 per tipologia di contratto

DIMINUISCE LA DOMANDA DI LAVORO A TERMINE

60,058,0

56,558,4

50,0

46,3 45,447,4

30,833,0 32,8

29,2

37,8

41,142,6 42,6

9,2 9,010,7

12,4 12,2 12,7 12,010,0

11,3 10,9

0

10

20

30

40

50

60

70

2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

48,149,8

40,639,3

Tempo indeterminato Tempo determinatoAltri contratti (apprendistato, inserimento, ecc.)

Rapporto Unioncamere 2010

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FLESSIBILITÀ DEL LAVORO E FLESSIBILITÀ DELL’ORGANIZZAZIONE

PRODUTTIVA

fino a 9 dipendentifino a 9 dipendenti 10-49 dipendenti10-49 dipendenti 50-249 dipendenti50-249 dipendenti 250 dipendenti e oltre250 dipendenti e oltre

Domanda interna contenuta e calo degli ordini si riflettono Domanda interna contenuta e calo degli ordini si riflettono in una maggiore flessione occupazionale nelle micro-imprese per il 2010in una maggiore flessione occupazionale nelle micro-imprese per il 2010

-2,5

-1,4

-1,1

-0,9

-2,2

-1,9

-1,7

-1,4

-3,0

-2,5

-2,0

-1,5

-1,0

-0,5

0,0

Tasso di variazione occupazionale 2010Tasso di variazione occupazionale 2010

Tasso di variazione occupazionale 2009Tasso di variazione occupazionale 2009

Rapporto Unioncamere 2010

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LE IMPRESE CHE CREANO OCCUPAZIONE

Cluster 1 - I grandi elefanti: “pachidermici, non ci si aspetta guizzi rilevanti”Sono il 22% delle imprese totali ma assorbono il 52% delle assunzioni. Medie e grandi imprese soprattutto dei servizi, per lo più del Nord.Assorbono figure dal profilo medium-high skill, e per il 39% a tempo indeterminato. Cluster 2 - Le tartarughe domestiche: “lente e impacciate”Sono il 30% delle imprese totali ma assorbono il 7% delle assunzioni, quasi esclusivamente figure operaie e non qualificate. Piccole imprese manifatturiere, senza alcuna propensione ad innovare e nessuna dimestichezza con mercati più ampi.

Cluster 3 - Le tigri del Nord: “forti, in grado di giocarsela con chiunque”Il 17% delle imprese ma il 33% delle assunzioni e il 43% dei laureati.Medie e grandi imprese industriali dinamiche e innovatrici, nei 3/4 dei casi al Nord.Cluster 4 - Le volpi dell’industria: “piccole, difficili da catturare”Sono il 16% delle imprese totali ma assorbono solo il 4% delle assunzioni. Piccole imprese, non solo industriali, domestic oriented e investitrici.Figure tecniche, con formazione secondaria e terziaria, ma difficili da reperire.Cluster 5 – Le formiche nazionali: “operose, alla continua ricerca di cibo”Sono il 16% delle imprese totali ma assorbono solo il 5% delle assunzioni. Piccole e piccolissime imprese, per lo più del Sud, che investono ma non innovano.Figure operaie e commerciali, con formazione secondaria.

I risultati di una cluster analysis sulle imprese che hanno programmato assunzioni nel I risultati di una cluster analysis sulle imprese che hanno programmato assunzioni nel 20092009

Rapporto Unioncamere 2010

Page 14: A cura del Centro Studi Unioncamere Presentazione Rapporto Unioncamere 2010 Roma, 6 maggio

SOSTENERE L’OCCUPAZIONE PER ALIMENTARE LA DOMANDA INTERNA

Nel biennio 2008-2009 la spesa per consumi delle famiglie Nel biennio 2008-2009 la spesa per consumi delle famiglie si è contratta meno del PIL: come sostenerla?si è contratta meno del PIL: come sostenerla?

ATTENZIONE ALL’IMPOSTAZIONE DELLA POLITICA TARIFFARIAATTENZIONE ALL’IMPOSTAZIONE DELLA POLITICA TARIFFARIACi sono timori di erosione del potere di acquisto delle famiglie Ci sono timori di erosione del potere di acquisto delle famiglie e di una crescita dei costi che gravano sui bilanci delle impresee di una crescita dei costi che gravano sui bilanci delle imprese

ATTENZIONE ALLA QUALITA’ DEI CONSUMIATTENZIONE ALLA QUALITA’ DEI CONSUMILe famiglie hanno spostato gli acquisti di beni alimentari verso Le famiglie hanno spostato gli acquisti di beni alimentari verso i prodotti a minor costo, al Centro-Nord sfruttando l’attività i prodotti a minor costo, al Centro-Nord sfruttando l’attività promozionale messa in campo da Super e Iper, al Sud con promozionale messa in campo da Super e Iper, al Sud con maggior ricorso ad hard discount.maggior ricorso ad hard discount.

ATTENZIONE AL RILANCIO DEI CONSUMI NON ALIMENTARIATTENZIONE AL RILANCIO DEI CONSUMI NON ALIMENTARIIl “decreto incentivi”, nonostante le dimensioni ‘forzatamente’ Il “decreto incentivi”, nonostante le dimensioni ‘forzatamente’ contenute, ha agito positivamente sugli umori dei contenute, ha agito positivamente sugli umori dei consumatori. consumatori.

ATTENZIONE ALLE SPESE PER INVESTIMENTIATTENZIONE ALLE SPESE PER INVESTIMENTIGli effetti - diretti e indiretti - del ‘Piano Casa 2’ saranno ingenti Gli effetti - diretti e indiretti - del ‘Piano Casa 2’ saranno ingenti (62 miliardi di euro di risorse investite) ma solo a partire dalla (62 miliardi di euro di risorse investite) ma solo a partire dalla fine del 2011. fine del 2011.

Rapporto Unioncamere 2010

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LA CRISI COME ACCELERATORE DEL CAMBIAMENTO

22

11

DAL “SU MISURA” AL “SU SCALA”: MA A CHE PREZZO? DAL “SU MISURA” AL “SU SCALA”: MA A CHE PREZZO? Nuovo equilibrio tra economie di specializzazione ed economie di Nuovo equilibrio tra economie di specializzazione ed economie di scala per produrre qualità sostenibile: e il premium price è ormai scala per produrre qualità sostenibile: e il premium price è ormai ridotto al minimo.ridotto al minimo.Il 46% migliora i prodotti contenendo i prezzi; il 22% utilizza la sola Il 46% migliora i prodotti contenendo i prezzi; il 22% utilizza la sola leva del prezzo. leva del prezzo.

33

CENTRALITÀ DEL PRODOTTO E FORZA DEL MARCHIO: CENTRALITÀ DEL PRODOTTO E FORZA DEL MARCHIO: BASTANO ANCORA AD ESSERE COMPETITIVI?BASTANO ANCORA AD ESSERE COMPETITIVI?Qualità effettiva e qualità percepita sono asset competitivi solo se Qualità effettiva e qualità percepita sono asset competitivi solo se frutto anche di una ampia capacità innovativa e di maggiore efficienza frutto anche di una ampia capacità innovativa e di maggiore efficienza produttiva (interna e di filiera).produttiva (interna e di filiera).Il 51% si concentra sul Il 51% si concentra sul core businesscore business e il 12% si aggrega a reti e il 12% si aggrega a reti funzionali.funzionali.

DALL’EFFICIENZA INTERNA ALL’EFFICIENZA DI FILIERA: DALL’EFFICIENZA INTERNA ALL’EFFICIENZA DI FILIERA: L’IMPATTO SUI TERRITORIL’IMPATTO SUI TERRITORIIl 22,2% esternalizza fasi e il 16,6% che internalizza. Il 57% delle PMI ha Il 22,2% esternalizza fasi e il 16,6% che internalizza. Il 57% delle PMI ha fornitori in provincia o regione; il 7% ha fornitori esteri ma con fornitori in provincia o regione; il 7% ha fornitori esteri ma con rilevanza sempre inferiore. rilevanza sempre inferiore.

IL SISTEMA PAESE SI E’ MANTENUTO COMPETITIVO IL SISTEMA PAESE SI E’ MANTENUTO COMPETITIVO ANCHE IN UNO SCENARIO DI FORTE FLESSIONE ANCHE IN UNO SCENARIO DI FORTE FLESSIONE DELL’EXPORTDELL’EXPORTNel 2009, le quote di mercato italiane sono diminuite dello 0,1%. E nei Nel 2009, le quote di mercato italiane sono diminuite dello 0,1%. E nei primi tre mesi del 2010 è cresciuto l’export verso Cina, India, Sud-Est primi tre mesi del 2010 è cresciuto l’export verso Cina, India, Sud-Est asiatico, America Latina.asiatico, America Latina.

44

Rapporto Unioncamere 2010

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GLI ASSI DA GIOCARE: LE SOLUZIONI DELL’INFORMATION TECHNOLOGYIl Il 63,1%63,1% DELLE PMI MANIFATTURIERE HA INVESTITO NEL DELLE PMI MANIFATTURIERE HA INVESTITO NEL

20092009ma è il ma è il 54,4%54,4% nelle piccole imprese e il nelle piccole imprese e il 73,8%73,8% nelle medie nelle medie

9,3 9,0

52,1

19,8

4,6 5,17,7

10,2

56,2

17,4

5,23,4

10,48,4

49,3

21,5

4,16,3

Terreni e fabbricati

Automezzi e veicoli

Macchinari eapparecchiature

elettroniche

Softwarespecialistici e

servizi informatici

Marchi e brevetti Altro

Totale

Piccole imprese 820-49 dip.)

Medie imprese (50-499 dip.)

La destinazione degli La destinazione degli investimenti delle imprese nel investimenti delle imprese nel 2009 2009 (in % sul totale delle imprese (in % sul totale delle imprese investitrici)investitrici)

Imprese che nel 2010 svilupperanno nuovi progetti utilizzando

tecnologie informatiche

31,031,0 44,944,9

Rapporto Unioncamere 2010

Page 17: A cura del Centro Studi Unioncamere Presentazione Rapporto Unioncamere 2010 Roma, 6 maggio

GLI ASSI DA GIOCARE: LA RICONVERSIONE “GREEN” DELLE PMI

INDUSTRIALI

44,3

41,2

40,4

37,0

35,5

34,1

33,6

30,4

0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0 30,0 35,0 40,0 45,0 50,0

Imprese che sposteranno il target

di mercato verso clientela di fascia più alta

Imprese con fatturato aumentatonel 2009

Imprese con vantaggio competitivonella capacità innovativa

Imprese che miglioreranno i prodotti

(migliore qualità, nuovi materiali, ecc.)

Imprese investitrici

Imprese con vantaggio competitivo

nella qualità delle risorse umane

Imprese esportatrici

TOTALE PMI CHE INVESTIRANNONEL 2010 IN PRODOTTIE TECNOLOGIE "GREEN"

29,129,1

(in % sul totale delle imprese)(in % sul totale delle imprese)

Piccole imprese

Rapporto Unioncamere 2010

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COME LE IMPRESE STANNO SOSTENENDO

GLI INVESTIMENTI?Persistono le difficoltà nell'accesso al credito bancario. E aumentano quelle Persistono le difficoltà nell'accesso al credito bancario. E aumentano quelle che non si rivolgono agli istituti di credito e utilizzano l’autofinanziamentoche non si rivolgono agli istituti di credito e utilizzano l’autofinanziamento

19,8

46,1

34,1

20,5

37,2

42,3

13,7

52,5

33,8

18,8

38,5

42,6

6,1

44,4

49,5

12,3

44,1

43,5

10,1

47,4

42,5

15,1

36,5

48,4

10,5

46,6

42,9

15,3

39,8

44,9

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

I trim 2009 IV trim 2009 I trim 2009 IV trim 2009 I trim 2009 IV trim 2009 I trim 2009 IV trim 2009 I trim 2009 IV trim 2009

Ha avuto difficoltà Non ha avuto difficoltà Non ha chiesto credito

Industria Costruzioni Commercio Altri servizi Totale

Rapporto Unioncamere 2010

Page 19: A cura del Centro Studi Unioncamere Presentazione Rapporto Unioncamere 2010 Roma, 6 maggio

LE PROSPETTIVE DI SVILUPPO DEI TERRITORI

13,6

16,2

16,2

23,6

26,7

36,1

42,7

43,0

45,4

46,7

49,5

4,2

5,6

18,5

14,3

25,3

15,2

28,4

33,4

27,0

24,7

14,2

Profondo Sud

Città delle Isole

Capitali del Sud

Aree intermedie

Sud in mezzo al guado

Aree minori del Centro

Sistemi diversificati

Nord dinamico

Frontiere della sostenibilità

Gates internazionali

Sistemi forti aperti

Fatturato 2009-2010 Addetti 2009-2010

Variazione del saldo imprese in crescita-calo fatturato e addetti

dal 2009 al 2010 nei cluster provinciali (modello ESA)

Rapporto Unioncamere 2010

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Rapporto Unioncamere 2010VALORIZZARE GLI ASSET COMPETITIVI

DEL SISTEMA ITALIA

TANGRAM: “Le sette pietre della saggezza”TANGRAM: “Le sette pietre della saggezza”

Spirito imprenditoriale Lavoro qualificato

Innovazione

Solidità famiglie

Coesione

sociale

Valore delterritorio

AmbienteValore delterritorio

Innovazione

Solidità famiglie

Spirito imprenditoriale

Coesione sociale

Ambiente

Lavoro qualificato

Rapporto Unioncamere 2010

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