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Sviluppo sostenibile. Ottavo Rapporto Symbola-Unioncamere Giuseppe Latour .n «Ambiente e lavoro sembravano due valori contrapposti. Si pensava che la green eco- nomy fosse marginale, ma oggi abbiamo chiaro che è uno dei pilastri della nostra sostenibilità e competitività. La green economy è la migliore risposta alla crisi». Sono le parole conle quali il presidente del Consiglio, Paolo Gentiioni ieri a Palazzo Chigi ha commentato i numeri di Greenltaly 2017, l'ottavo rapporto di Fondazione Symbola e Unioncamere sul ruolo strategico che l'economia verde ha oggi per le imprese italiane. Un ruolo condensato tutto in un numero: oggi tre milioni di posti di lavoro sono giàcollegati alle competenze in campo ambientale. Per Gentiioni «mai come in questi anni le sfide ambientali sono rilevanti, sia in positivo che in negativo». I rischi si vedono chiaramente,adesempio, dalla situazione di alcune megalopoli asiatiche. «Accanto alle minacce, però, ci sono grandi opportunità». Ad esempio, «già oggi nel mondo gli investimenti sulle rinnovabili valgono il doppio rispetto a quelli sulle fonti fossili». Un aiuto importante può arrivare anche dagli interventi normativi: «Con la Strategia economica nazionale abbiamo cercato proprio di forzare quelle che sarebbero le tendenze naturali della nostra economia ma, in generale, cerchiamo sempre di definire un quadro dipolitiche e regole che creino convenienze ainvestire per le imprese». Gli esempi sono molti, a diversi livelli: da Industria 4.0 al bonus verde, in via di introduzione grazie alla legge di Bilancio. Secondo il rapporto, in Italia oggi sono 355mila, ossia il 27,1% del totale, le aziende dell'industria e dei servizi che dal 2011 hanno investito, o lo faranno quest'anno,intecnologie green per ridurre l'impatto ambientale, risparmiare energia e contenere le emissioni di CO2. Una quota che sale al 33,8% nell'industria manifatturiera, dove l'orientamento green si confermaun driver strategico per il made in Italy, traducendosi in maggiore competitività, crescita delle esportazioni, dei fatturati e dell'occupazione. Alla nostra green economy si devono già quasi 3 milioni di "green jobs", ossia occupati che applicano competenze ambientali. Questi numeri, per il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, raccontano «un paese virtuoso che puntando sul rispetto Il Sole 24 Ore (ITA) - it Print Tipo media: Quotidiano Nazionale Tiratura: 338.824 Publication date: 23.11.2017 Diffusione: Pagina: 25 Spread: 389.015 Readership: 901.000 i Il Sole 24 Ore (ITA) - it Tipo media: Publication date: Pagina: Quotidiano Nazionale 23.11.2017 25 Tiratura: Diffusione: Spread: Readership: Print 338.824 389.015 901.000 Svilupposostenibile. Ottavo RapportoSymbo[a-Unioncamere Ambienteeoccupazione valorinoncontrapposti GiuseppeLatour «Ambiente e lavoro sem- bravano due valori coiltrappo- sti. Si pensava chela green eco- nomy fosse marginale, maoggi abbiamo chiaro che è uno dei pilastri della nostra sostenibili- tà e competitività. La green economy èla migliore risposta allacrisi». Sono le parole conle quali il presidente del Consi- glio, Paolo Gentiloni ieri a Pa- lazzo Chigi ha commentato i numeri di Greenitaly 2017, lot- tavo rapporto di Fondazione Symbola e Unioncamere sul ruolo strategico che l'econo- mia verde ha oggi per le impre- seitaliane. Un ruolo condensa- to tutto in un numero: oggi tre milioni di posti di lavoro sono giàcollegati allecompetenze in campo ambientale. Per Gentiloni «mai come in questi anni le sfide ambientali sono rilevanti, sia in positivo che in negativo». I rischi si ve- dono chiaramente,adesempio, dalla situazione di alcune me- galopoli asiatiche. «Accanto alle minacce, però, ci sono grandi opportunità». Ad esem- pio, «già oggi nel mondo gli in- vestimenti sulle rinnovabili valgono il doppio rispetto a quelli sulle fonti fossili». Un aiuto importante può ar- rivare anche dagli interventi normativi: «Con la Strategia economica nazionale abbiamo cercato proprio di forzare quelle che sarebbero le ten- denze naturali della nostra economia ma,in generale, cer- chiamo sempre di definire un quadro dipolitiche eregole che creino convenienze ainvestire perle imprese». Gli esempi so- no molti, adiversi livelli: da In- dustria 4.0 al bonus verde, in via di introduzione grazie alla legge di Bilancio. Secondo il rapporto, in Italia oggi sono 355mi1a, ossiail 27,1% del totale, le aziende dell'indu- stria e dei servizi che dal 2011 hanno investito, o lo faranno quesranno,intecnologie green per ridurre l'impatto ambienta- le, risparmiare energia e conte- nere le emissioni di CO2. Una quota che sale al 33,8% nell'industria manifatturiera, dove l'orientamento green si confermaundriver strategico per il made in Italy, traducen- dosi in maggiore competitivi- tà, crescita delle esportazioni, dei fatturati e delloccupazio- ne.Alla nostragreeneconomy si devono già quasi 3 milioni di ossia occupati che applicano competenze ambientali. Questi numeri, per il presi- dente di ConfindustriaVincen- zo Boccia, raccontano «unpae- sevirtuoso che puntando sul ri- spetto dell'ambiente innova e produce in una chiave che fa della creatività la sua caratteri- stica dominante». Non si tratta -haproseguito Boccia - «di ade- rire semplicemente auno sche- ma etico ma di prendere atto che leimprese cheinvestono di piùinquesto campo sonoanche quelle che guadagnano e assu- mono di più, rappresentando il punto di forza della nostra eco- nomia. Un'economia dalla vi- sione larga, inclusiva, che sap- pia tenere insieme sviluppo e sostenibilità». L'Italia verde è un'Italiavincente-haprosegui- to -, attenta alterritorio erispet- tosa dei talenti, che può diven- tare un riferimento in Europa per la sua particolare capacità di coniugare qualità e bellezza. Un'Italia che savedere nel dato ambientale le opportunità che offre senza farsi condizionare dalle criticità che occorre saper fronteggiare». Queste innovazioni stanno creando opportunità molto in- teressanti, come dice l'ammini- strazione delegato di Enel, Francesco Starace:«Stiamo as- sistendo a convergenze nuove tra settori che prima non si era- no maicombinati. Pensoaquel- lo che è successo con le rinno- vabili e i sistemi di stoccaggio dell'energia». Sulla stessalinea leparole del presidente della commissione Ambiente della Camera, Erme- te Realacci: «Le imprese oggi sono quelle che inno- vano di più, esportano di più e produconopiii posti di lavoro. E queste stesse imprese sono an- che quelle clic utilizzano di più gli incentivi di Industria 4.0». LEVALUTAZIONI GentiIoni:Lamigliore risposta alla crisi Boccia:Italia modello in Europaperla sintesi tra qualità e bellezza I NUMERI 27,1% GLi investimenti\green\ Sonoin tutto 355m11a [e impresecheharinofatto investimenti\green\ neL periodocompresotra112011 e iL2017.Sitratta de[27,1% dettatate 8Omia Tutti i diritti riservati PAESE : Italia PAGINE : 25 SUPERFICIE : 45 % PERIODICITÀ : Quotidiano DIFFUSIONE : (500000) AUTORE : Giuseppe Latour 23 novembre 2017 - N°317

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Page 1: Svilupposostenibile. Ambienteeoccupazione ...€¦ · rapporto di Fondazione Symbola e Unioncamere sul ruolo strategico che l'economia verde ha oggi per le imprese italiane. Un ruolo

Sviluppo sostenibile. Ottavo Rapporto Symbola-Unioncamere Giuseppe Latour .n «Ambiente e lavoro sembravano due valori contrapposti. Si pensava che la green eco- nomy fosse marginale, ma oggi abbiamo chiaro che è uno dei pilastri della nostra sostenibilità e competitività. La green economy è la migliore risposta alla crisi». Sono le parole conle quali il presidente del Consiglio, Paolo Gentiioni ieri a Palazzo Chigi ha commentato i numeri di Greenltaly 2017, l'ottavo rapporto di Fondazione Symbola e Unioncamere sul ruolo strategico che l'economia verde ha oggi per le imprese italiane. Un ruolo condensato tutto in un numero: oggi tre milioni di posti di lavoro sono giàcollegati alle competenze in campo ambientale. Per Gentiioni «mai come in questi anni le sfide ambientali sono rilevanti, sia in positivo che in negativo». I rischi si vedono chiaramente,adesempio, dalla situazione di alcune megalopoli asiatiche. «Accanto alle minacce, però, ci sono grandi opportunità». Ad esempio, «già oggi nel mondo gli investimenti sulle rinnovabili valgono il doppio rispetto a quelli sulle fonti fossili». Un aiuto importante può arrivare anche dagli interventi normativi: «Con la Strategia economica nazionale abbiamo cercato proprio di forzare quelle che sarebbero le tendenze naturali della nostra economia ma, in generale, cerchiamo sempre di definire un quadro dipolitiche e regole che creino convenienze ainvestire per le imprese». Gli esempi sono molti, a diversi livelli: da Industria 4.0 al bonus verde, in via di introduzione grazie alla legge di Bilancio. Secondo il rapporto, in Italia oggi sono 355mila, ossia il 27,1% del totale, le aziende dell'industria e dei servizi che dal 2011 hanno investito, o lo faranno quest'anno,intecnologie green per ridurre l'impatto ambientale, risparmiare energia e contenere le emissioni di CO2. Una quota che sale al 33,8% nell'industria manifatturiera, dove l'orientamento green si confermaun driver strategico per il made in Italy, traducendosi in maggiore competitività, crescita delle esportazioni, dei fatturati e dell'occupazione. Alla nostra green economy si devono già quasi 3 milioni di "green jobs", ossia occupati che applicano competenze ambientali. Questi numeri, per il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, raccontano «un paese virtuoso che puntando sul rispetto dell'ambiente innova e produce in una chiave che fa della creatività la sua caratteristica dominante». Non si tratta -haproseguito Boccia - «di aderire semplicemente a uno schema etico ma di prendere atto che le imprese che investono di piùinquesto campo sono anche quelle che guadagnano e assumono di più, rappresentando il punto di forza della nostra economia. Un'economia dalla visione larga, inclusiva, che sappia tenere insieme sviluppo e sostenibilità». L'Italia verde è un'Italia vincente - haprosegui- to -, attenta al territorio e rispettosa dei talenti, che può diventare un riferimento in Europa per la sua particolare capacità di coniugare qualità e bellezza. Un'Italiache sa vedere nel dato ambientale le opportunità che offre senza farsi condizionare dalle criticità che occorre saper fronteggiare». Queste innovazioni stanno creando opportunità molto interessanti, come dice l'amministrazione delegato di Enel, Francesco Starace: «Stiamo assistendo a convergenze nuove tra settori che prima non si erano mai combinati. Penso a quello che è successo con le rinnovabili e i sistemi di stoccaggio dell'energia». Sullastessa lineale parole del presidente della commissione Ambiente della Camera, Ermete Realacci: «Le imprese "green" oggi sono quelle che innovano di più, esportano di più e producono più posti di lavoro. E queste stesse imprese sono anche quelle che utilizzano di più gli incentivi di Industria 4.0». LE VALUTAZIONI Gentiioni: ia migliore risposta alia crisi Boccia: Italia modeiio in Europa perla sintesi tra qualità e bellezza I NUMERI 27,1% Gli investimenti "green" Sonointutto355milale imprese che hanno fatto investimenti "green" nel periodocompresotrail2011 eil2017.Sitratta del27,l% dettata le 8 Ornila Il manifatturiero Tra i settori con u na maggiore propensione agli investimenti verdi spicca il manifatturiero. Symboia ha censito SOmila imprese che hannofattoinvestimenti "green"trail2011eil2017,il 33,8%deltotale 13,1% I "green jobs" L'impatto dell'industria verde sull'occupazione è notevole. Nelsolo 2016 ill3,1% dei nuovi posti di lavoro è stato collegato in qua Iche modo a competenzeambientali. Un numero che corrisponde a tre milioni di occupati

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Svilupposostenibile. Ottavo RapportoSymbo[a-Unioncamere

AmbienteeoccupazionevalorinoncontrappostiGiuseppeLatour

«Ambiente e lavoro sem-bravano due valori coiltrappo-sti.Sipensava chela green eco-nomy fosse marginale, maoggiabbiamo chiaro che è uno deipilastri dellanostra sostenibili-tà e competitività. La greeneconomy èla migliore rispostaallacrisi». Sono le parole conlequali il presidente del Consi-glio, Paolo Gentiloni ieri a Pa-lazzo Chigi ha commentato inumeri di Greenitaly 2017, lot-tavo rapporto di FondazioneSymbola e Unioncamere sulruolo strategico che l'econo-miaverde haoggi per le impre-seitaliane. Un ruolo condensa-to tutto in un numero: oggi tremilioni di posti di lavoro sonogiàcollegati allecompetenze incampo ambientale.

Per Gentiloni «mai come inquesti anni le sfide ambientalisono rilevanti, sia in positivoche in negativo». I rischi si ve-dono chiaramente,adesempio,dalla situazione di alcune me-galopoli asiatiche. «Accantoalle minacce, però, ci sonograndi opportunità». Ad esem-pio, «già oggi nel mondo gli in-vestimenti sulle rinnovabilivalgono il doppio rispetto aquelli sulle fonti fossili».

Un aiuto importante può ar-rivare anche dagli interventinormativi: «Con la Strategiaeconomica nazionale abbiamocercato proprio di forzarequelle che sarebbero le ten-denze naturali della nostraeconomia ma,in generale, cer-chiamo sempre di definire unquadro dipolitiche eregole checreino convenienze ainvestireperle imprese». Gli esempi so-no molti, adiversi livelli: da In-

dustria 4.0 al bonus verde, invia di introduzione grazie allalegge di Bilancio.

Secondo il rapporto, in Italiaoggisono 355mi1a,ossiail 27,1%

del totale, le aziende dell'indu-stria e dei servizi che dal 2011

hanno investito, o lo farannoquesranno,intecnologie greenper ridurre l'impatto ambienta-le, risparmiare energia econte-nere le emissioni di CO2.

Una quota che sale al 33,8%nell'industria manifatturiera,dove l'orientamento green siconfermaundriver strategicoper il made in Italy, traducen-dosi in maggiore competitivi-tà, crescita delle esportazioni,dei fatturati e delloccupazio-ne.Alla nostragreeneconomysi devono già quasi3 milioni di

ossia occupatiche applicano competenzeambientali.

Questi numeri, per il presi-dentedi ConfindustriaVincen-zo Boccia, raccontano «unpae-sevirtuoso chepuntando sul ri-spetto dell'ambiente innova eproduce in una chiave che fadella creatività lasua caratteri-stica dominante». Non si tratta-haproseguito Boccia - «di ade-rire semplicemente auno sche-ma etico ma di prendere attoche leimprese cheinvestono dipiùinquesto camposonoanchequelle che guadagnano e assu-mono di più, rappresentando ilpunto di forza della nostra eco-nomia. Un'economia dalla vi-sione larga, inclusiva, che sap-pia tenere insieme sviluppo esostenibilità». L'Italia verde èun'Italiavincente-haprosegui-to -, attenta alterritorio erispet-tosa dei talenti, che può diven-

tare un riferimento in Europaper la sua particolare capacitàdi coniugare qualità e bellezza.Un'Italia chesavedere nel datoambientale le opportunità cheoffre senza farsi condizionaredallecriticità cheoccorre saperfronteggiare».

Queste innovazioni stannocreando opportunità molto in-teressanti, come dice l'ammini-strazione delegato di Enel,Francesco Starace:«Stiamo as-sistendo a convergenze nuovetra settori cheprima non si era-no maicombinati. Pensoaquel-lo cheè successo con le rinno-vabili e i sistemi di stoccaggiodell'energia».

Sulla stessalinea leparole delpresidente della commissioneAmbiente della Camera, Erme-te Realacci: «Le imprese

oggi sono quelle che inno-vano di più, esportano di più eproduconopiii posti di lavoro. Equestestesseimprese sono an-chequelle clic utilizzano di piùgli incentivi di Industria 4.0».

LEVALUTAZIONIGentiIoni:Lamigliorerisposta allacrisiBoccia:Italia modelloin Europaperla sintesitra qualità e bellezzaI NUMERI

27,1%GLiinvestimenti \green\Sonointutto 355m11a[eimpresecheharinofattoinvestimenti \green\ neLperiodocompresotra112011e iL2017.Sitratta de[27,1%dettatate

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Il manifattunproTraisettori conunamaggiorepropensioneagliinvestimenti verdi spiccailmanifatturiero.Symbola hacensito8omila impresechebannofatto investimenti\green\tra i12011ei12017,il33,8% deltotale

13,1%IL'impatto dell'industria verdesull'occupazioneè notevole.Nelsolo2016 i113,1%deinuovi posti di lavoroè statocollegato in qualche modoacompetenzeambientali. Unnumerochecorrispondea tremilioni di occupati

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