avvenire 010815

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 Conti, 7 Province a rischio dissesto Duello col gov erno La Corte dei Conti: servizi in pericolo Il ministero: no, a settembre i decreti L’intervista. «Via i tagli per 1,8 miliardi» Variati (Upi): Stato e Regioni si sono mossi in grave ritardo MILANO al Senato è arrivato ossi- geno per il 2015. Ma la nostra battaglia è appe- na cominciata». Achille Variati, sin- daco di Vicenza e presidente dell’U- nione delle Province italiane, spiega che «adesso la maggior parte delle Province è in grado di fare un bilan- cio per l’anno in corso, ma a noi ser- vono garanzie in vista della prossi- ma manovra».  A cosasi rifer isce? È necessario che il governo tolga su- bito gli 1,8 miliardi di tagli previsti per il biennio 2016-2017. Solo così il riordino delle funzioni e dei ruoli sul territorio,previstodallariformaDel- rio, potrà avere un futuro. La Corte dei Conti ha fatto bene a ricordare la posta in palio e d’altra parte l’arti- colo 119 della nostra Costituzione sostiene che i servizi offerti hanno obbligo di finanziamento. Non è la solita battaglia di retro- guardia? Come crede che possa re- cuperare l’esecutivo le risorse per annullare i risparmi chiesti alle Pro-  vince?  A s ettemb re lance una prop osta al Parlamento e al governo: interve- niamo su quella pletora di enti in- termedi che si sono dimostrati inu- tili e inefficienti. Penso a enti come i consorzi, le autorità di bacino... Pos- siamo recuperare 6-7 miliardi. Il ministero della Pubblica ammi- nistrazione ha detto che a settem- bre arriveranno i decreti attuativi, uno dei quali riguarderà il pubbli- co impiego...  Anche sui 20milaesuberi, compr e- sa la polizia provinciale, siamo in attesa che si faccia chiarezza. Ben venga l’impegno del ministro Ma- dia, ma finora sia lo Stato centrale che le Regioni si sono mossi con grave ritardo. I Comuni dicono che non sono tan- te le Province che hanno provve- duto a definire gli elenchi del per- sonale in sovrannumero. È così? È vero, quando arriveranno i crite- ri per il ricollocamento dei dipen- denti, ci saranno anche gli elenchi delle Province. Capisco i sindaci, d’altra parte chi come me fa il pri- mo cittadino e il presidente di Pro- vincia non può che essere rigoroso al massimo. Sempre senza prende- re un euro di più, ovviamente. Det- to questo, in autunno ci sarà una piattaforma che metterà in relazio- ne domanda e offerta di personale. Ci aiuteremo tra Province, senza dubbio, senza dimenticare la ne- cessità di fornire i servizi necessari alle nostre comunità. Per l’autunno nessun rischio? Non è detto. L’emergenza sulla ria- pertura delle scuole superiori a set- tembre non è ancora rientrata. Diego Motta ©RIPRODUZIO NERISERVATA D « La proposta. Expo lancia i caschi blu della cultura D ANIEL A  F ASSINI MILANO na task-force inter- nazionale per difen- dere il patrimonio artistico e culturale del mondo. È l’appello lancia- to nel corso della Conferen- za internazionale dei mini- stri della Cultura organizza- ta all’Expo dal ministero dei beni Culturali, alla quale ha partecipato anche il presi- dente del Consiglio, Matteo Renzi. I recenti e dramma- tici eventi di distruzione del patrimonio culturale, colpi- to da catastrofi naturali, co- me in Nepal o da atti terro- ristici, come a Palmira in Si- ria, hanno acceso i rifletto- U ri sulle ricchezze culturali che rappresentano l’iden- tità e la memoria storica non solo di un popolo ma di tutta l’umanità. «La cultura è il cibo della mente ma anche e soprat- tutto uno strumento di dia- logo fra i popoli» spiega Da- rio Franceschini dall’Audi- torium dell’Esposizione u- niversale, completamente tappezzato dalle immagini- simbolo di Pompei, all’a- pertura della conferenza che ha riunito per due gior- ni a Milano 83 ministri dei beni culturali di tutto il mondo. «La Scala e il Cena- colo non sono solo patri- monio italiano ma dell’u- manità intera, sono valori comuni e universali» ha det- to il ministro alle delegazio- ni presenti. Per questo mo- tivo, «la comunità interna- zionale ha il dovere di mo- bilitarsi» per proteggere i beni culturali minacciati in diverse aree del mondo e tu- telarli dal terrorismo. Per la direttrice generale dell’U- nesco, Irina Bukova, «gli at- tacchi contro la cultura so- no crimini dell’umanità». Bukova chiede di utilizzare i «caschi blu anche per la cultura», di includere cioè nelle missioni di pace del- l’Onu anche la responsabi- lità di proteggere i beni cul- turali. «Lo abbiamo già fat- to in Mali – ha aggiunto – dove sono stati ricostruiti dall’Unesco beni delibera- tamente distrutti». La prima giornata della conferenza ha visto gli in- terventi di 27 ministri, fra cui anche quello palestine- se, Rula Mayaah, che ha puntato il dito contro Israe- le per i «crimini contro il pa- trimonio culturale di Geru- salemme e Betlemme» e quello tunisino Latifa Lakh- dar, che ha sottolineato i re- centi «attacchi subiti per colpire la memoria e l’den- tità della Tunisia». Mentre il ministro del Nepal, Kripa- sur Sherpa, ha ricordato che il terremoto del 25 aprile ha distrutto mezzo milione di abitazioni e gran parte dei monumenti dichiarati pa- trimonio dell’Umanità del- l’Unesco». Per Matteo Renzi, che ha concluso i lavori della pri- ma giornata, l’idea dei ca- schi blu della cultura «è u- na grande proposta». «La cultura – ha detto Renzi – è innanzitutto la carta d’i- dentità di un popolo» ed è quello che «salverà il nostro Paese». ©RIPRODUZIO NERISERVATA Il presidente delle Province italiane: «Si faccia chiarezza anche sui 20mila esuberi» Da Milano la richiesta di 83 ministri di tutto il mondo   Achille V ariati, presi dente dell’Upi e sentenze dividono, tanto più in un mo- mento storico in cui la legislazione, che sta a monte delle sentenze, è impegnata nel per- corso di importanti riforme strutturali e non può dunque che dividere il corpo sociale, come sempre accade quando si vogliono introdurre cambiamenti rilevanti rispetto allo status quo. Ne deriva che il carattere divisivo delle senten- ze è proprio del nostro tempo e in qualche mi- sura ineliminabile. Questo, in forte sintesi, il ragionamento che al- cuni giorni fa uno stimato e noto magistrato di cassazione, il presidente Berruti, ha esposto in una lettera a un quotidiano nazionale. Un ra- gionamento(salvoprecisarei contenutirealidel cambiamentoedelleriforme) difficilmentenon condivisibile. Per contro, mi sembra richieda approfondi- mentoun passaggiodellalettera,aggiuntoa mo’ di corollario: sul presupposto che «non esisto- no questioni o problemi di qualche rilievo che siano solo di un Paese» e che le stesse regole co- stituzionali rischiano di apparire dei localismi «se non riusciamo a individuarne l’essenza più moderna», l’autore propugna un ruolo più at- tivo del giudice, ad esempio in materia di unio- ne tra persone dello stesso sesso, così da evita- re di affidare tale tema «ai tribunali stranieri e alla deliberazione in Italia». Credo sia opportuno intendersi su che cosa si- gnifichi ruolo più attivo del giudice e, in gene- rale, del nostro diritto nazionale. Per restare al- l’esempio fatto da Pino Berruti: nessun dubbio che in Europa la tendenza prevalente sia quel- la di destrutturare il paradigma eterosessuale del matrimonio, ma la "risposta" nazionale (al- la stregua del modello costituzionale di fami- glia di cui all’art. 29 della Costituzione, nella let- tura datane dalla Corte costituzionale) dovreb- be andare nella direzione non di una supina ac- coglienza del "modello" europeo, ma della va- lorizzazione di quello italiano, caratterizzato dall’intimo e forte legame tra il riconoscimen- to dei diritti dei singoli e quello dei doveri di so- lidarietà, nella distinzione tra la sfera di perti- nenza dell’articolo 29 della Costituzione e quel- la propria dell’art. 2 della Costituzione. Se non vogliamo essere soltanto un’appendice o una periferia dell’impero ("europeo", in questo ca- so), è la nostra risposta quella che conta. (L’appuntamento settimanale con "Pane e giu- stizia" riprenderà il 3 settembre) ©RIPRODUZIO NERISERVATA L Italia: modello indipendente o periferia dell'impero? pane e giustizia di Renato Balduzzi 9 Sabato 1 Agosto 2015  A T T U A L I T À DIEGO MOTTA MILANO l nuovo allarme della Corte dei Conti sullo stato di salute delle Province provo ca la rea- zione del governo e apre, di fatto con largo anticipo, l’autunno caldo dei dipendenti pub- blici. Mentre continua il duello a distanza tra i Comuni e i nuovi enti di area vasta disegna- ti dalla riforma Delrio, la partita si sposta dai tagli dei finanziamenti ai bisogni delle comu- nità locali. Le risorse a disposizione delle Pro - vince, a riordino non concluso, rischiano di non bastare a «garantire servizi di primaria importanza» hanno spiegato ieri, non per la prima volta, i magistrati contabili in una rela- zione sulla finanza locale. Senza interventi, «la forbice tra risorse correnti e fabbisogno» tende a una «profonda divaricazione, difficil- mente sostenibile per l’intero comparto». Il discorso riguarda più il biennio 2016-17 che l’anno in corso, per cui sono stati recente- mente recuperati in Senato circa 270 milioni (a fronte di tagli per il 2015 di 900 milioni): di fatto, però, già due Province sarebbero in sta- to di dissesto (si tratta di Biella e Vibo Valen- tia) mentre per altre cinque è in corso un pia- no di rientro quadriennale: sono quelle di Po- tenza, Imperia, Chieti, Ascoli Piceno e Verba- no Cusio Ossola. Quanto ai fondi recuperati, 210 milioni sono relativi ai centri per l’impie- go (90 dei quali cash) 30 verranno destinati al- l’assistenza dei cosiddetti "invalidi sensoria- li" presenti nelle scuole superiori e altri 30 ser- viranno per garantire la quadratura del bilan- cio delle amministrazioni in forte difficoltà. Concretamente, a rischio ci sono servizi-chia- ve per il territorio, dalla manutenzione delle strade all’ambiente fino al funzionamento de- gli istituti scolastici. La risposta del ministro della Pubblica amministrazione, Marianna Madia, è arrivata a stretto giro: non esistono rischi per la continuità dei servizi forniti dal- le Province ai cittadini. Immediata la contro- replica, questa volta da parte dei sindacati. «Il collasso dei servizi è sotto gli occhi di tutti. Serve un impegno del governo, che vada oltre le parole del ministro» sostengono in una no- ta di Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl, secondo cui tra l’altro «va tutelato il grande patrimonio di professionalità che ogni giorno assicura, no- I nostante il caos generato da una gestione sba- gliata del riassetto territoriale, sicurezza, am- biente, viabilità, scuole, servizi culturali, turi- stici e formativi». Si torna così al futuro incerto dei 20mila di- pendenti in uscita dalle Province, che do- vrebbero essere riassorbiti da altri uffici del- lo Stato. Sì, ma quali? Sarà necessario atten- dere settembre, quando verranno chiariti i cr i- teri per il ricollocamento del personale. Ieri Madia ha spiegato che dovrebbero arrivare due decreti attuativi, «uno più rivolto all’e- sterno, con misure di semplificazione, e l’al- tro orientato all’interno, ovvero al pubblico impiego». Quanto all’organizzazione dei servizi sul ter- ritorio, sempre ieri l’Anci ha chiesto al mini- stero della Pubblica amministrazione «un at- to ministeriale che definisca tempestivamen- te alcuni aspetti procedurali», in modo da con- sentire ai Comuni di procedere con l’assun- zione del personale degli asili nido e delle scuole comunali, necessaria per garantire l’av- vio delle attività già dal prossimo settembre. Per procedere con le assunzioni di «figure pro- fessionali non presenti nei ruoli delle Città metropolitane e degli Enti di area vasta», è ne- cessaria, secondo il presidente dell’Anci, Pie- ro Fassino, «la dimostrata assenza di queste fi- gure professionali tra le unità soprannume- rarie delle Province destinate alla ricolloca- zione presso i Comuni». Il problema è che «ad oggi non sono tante le Province che hanno provveduto a definire gli elenchi». ©RIPRODUZIO NERISERVATA Biella e Vibo Valentia in default, altre cinque amministrazioni coinvolte da piani di rientro I sindacati: territori al collasso Scuola. Interpellanza sull’Ici alle paritarie Basilicata, sì alla mozione contro il gender ontinuano a far discutere i temi del- la scuola paritaria e e della teoria del gender. Ieri nuova interpellan- za urgente presentata dall’onorevole Gian Luigi Gigli (Per l’Italia) sulla vicenda dell’I- ci/Imu per le paritarie. Nella sua risposta il viceministro all’Economia Enrico Moran- do ha ribadito la posizione espressa due giorni fa dal ministro Padoan. «Prendiamo atto del chiarimento sull’Imu per le scuo- le paritarie ribadito dal viceministro Mo- rando in linea con quanto dichiarato dal ministro Padoan – ha commentato il par- lamentare –. Bene anche l’impegno a mo- nitorarel’applicazionedelregolamentoat- tuativo approvato dal governo Monti nel 2012, non escludendo eventuali ritocchi normativi nel caso di interpretazioni di- storte. Non è stato, però, chiarito perché mai il regolamento stesso, che avrebbe do- vuto sanare l’inadempienza dell’Italia in tema di concorrenza sleale, non sia stato di- C rettamenteapplicatodallaCassazionenel- la vicenda del pagamento dell’Ici da parte delle due scuole livornesi». Una precisa- zione che metterebbe la parola fine all’in- tera vicenda. Sul tema della teoria del gender arriva dal- la Regione Basilicata la notizia dell’appro- vazione da parte del Consiglio regionale di una mozione contro la possibilità dell’in- segnamento del gender nelle scuole di o- gni ordine e grado. Proposta dal consiglie- re regionale di Fdi GIanni Rosa, la mozio- ne vuole «dire con chiarezza a questa teo- ria nelle scuole». Su questo tema sempre due giorni fa ilministrodell’IstruzioneSte- fania Giannini aveva ribadito che nel testo della riforma scolastica appena approvata «non vi è alcuna apertura alla teoria del gender, ma viene ribadita soltanto la sen- sibilizzazione contro la violenza di genere». Enrico Lenzi ©RIPRODUZIO NERISERVATA  AMBIENTE Xylella, emergenza prorogata altri sei mesi Il Consiglio dei Ministri ha pro- rogato per altri 180 giorni lo stato di emergenza in Salento a causa della diffusione del batterio patogeno da quaran- tena Xylella fastidiosa. «L’at- tuazione del Piano del Com- missario di Protezione civile sta dando risultati – ha detto il ministro per le Politiche agri- cole, Maurizio Martina – ed è necessario andare avanti nel contrasto alla diffusione del batterio». PEDOFILIA Scoperto mercato illecito sul web invisibile Scambiavano materiale pedo- pornografico sul deep web (u- na parte del web non non se- gnalato dai normali motori di ricerca) grazie a un vero e pro- prio "mercato" creato da un i- taliano. Qui le comunità pedo- file si davano appuntamento per reperire nuovo materiale. È stato scoperto dalla Polizia di Stato. Le indagini, durate due anni, hanno visto la col- laborazione dell’Europol. A seguito di numerose perqui- sizioni informatiche, per la prima volta i poliziotti hanno eseguito il sequestro di 11mi- la "portafogli" di moneta vir- tuale. POLEMICA Torino: «Via la croce dal consiglio comunale» Sarà dibattuta all’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale, e discussa nella commissione competente in autunno, la proposta di toglie- re il crocifisso dal Consiglio comunale di Torino. La richie- sta è stata sottoscritta da Sil- vio Viale (Pd), Vittorio Bertola (M5s) e Piera Levi Montalcini (Misto Maggioranza): «Il pun- to non è il crocifisso in sé – di- ce Viale – ma la sua presenza in Consiglio comunale. Il prin- cipio della laicità delle istitu- zioni è un valore assoluto a ga- ranzia di tutti». Indagati i con- siglieri leghisti che avevano ef- fettuato il blitz nel centro di preghiera per gli ospiti musul- mani allestito nel Municipio. Il reato ipotizzato è la violazione della Legge Mancino. SUPERIORI NEL MIRINO.Coi tagli alle Province, a rischio l’apertura delle scuole

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Scuola. Interpellanza sull’Ici alle paritarieBasilicata, sì alla mozione contro il gender

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  • Conti, 7 Provincea rischio dissestoDuello col governoLa Corte dei Conti: servizi in pericoloIl ministero: no, a settembre i decreti

    Lintervista. Via i tagli per 1,8 miliardiVariati (Upi): Stato e Regioni si sono mossi in grave ritardo

    MILANO

    al Senato arrivato ossi-geno per il 2015. Ma lanostra battaglia appe-

    na cominciata. Achille Variati, sin-daco di Vicenza e presidente dellU-nione delle Province italiane, spiegache adesso la maggior parte delleProvince in grado di fare un bilan-cio per lanno in corso, ma a noi ser-vono garanzie in vista della prossi-ma manovra.A cosa si riferisce? necessario che il governo tolga su-bito gli 1,8 miliardi di tagli previstiper il biennio 2016-2017. Solo cos ilriordino delle funzioni e dei ruoli sulterritorio, previsto dalla riforma Del-rio, potr avere un futuro. La Cortedei Conti ha fatto bene a ricordare laposta in palio e daltra parte larti-colo 119 della nostra Costituzionesostiene che i servizi offerti hannoobbligo di finanziamento.

    Non la solita battaglia di retro-guardia? Come crede che possa re-cuperare lesecutivo le risorse perannullare i risparmi chiesti alle Pro-vince?A settembre lancer una proposta alParlamento e al governo: interve-niamo su quella pletora di enti in-termedi che si sono dimostrati inu-tili e inefficienti. Penso a enti comei consorzi, le autorit di bacino... Pos-siamo recuperare 6-7 miliardi.Il ministero della Pubblica ammi-nistrazione ha detto che a settem-bre arriveranno i decreti attuativi,uno dei quali riguarder il pubbli-co impiego...Anche sui 20mila esuberi, compre-sa la polizia provinciale, siamo inattesa che si faccia chiarezza. Benvenga limpegno del ministro Ma-dia, ma finora sia lo Stato centraleche le Regioni si sono mossi congrave ritardo.I Comuni dicono che non sono tan-

    te le Province che hanno provve-duto a definire gli elenchi del per-sonale in sovrannumero. cos? vero, quando arriveranno i crite-ri per il ricollocamento dei dipen-denti, ci saranno anche gli elenchidelle Province. Capisco i sindaci,daltra parte chi come me fa il pri-mo cittadino e il presidente di Pro-vincia non pu che essere rigorosoal massimo. Sempre senza prende-re un euro di pi, ovviamente. Det-to questo, in autunno ci sar unapiattaforma che metter in relazio-ne domanda e offerta di personale.Ci aiuteremo tra Province, senzadubbio, senza dimenticare la ne-cessit di fornire i servizi necessarialle nostre comunit.Per lautunno nessun rischio?Non detto. Lemergenza sulla ria-pertura delle scuole superiori a set-tembre non ancora rientrata.

    Diego Motta RIPRODUZIONE RISERVATA

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    La proposta. Expo lancia i caschi blu della culturaDANIELA FASSINIMILANO

    na task-force inter-nazionale per difen-dere il patrimonio

    artistico e culturale delmondo. lappello lancia-to nel corso della Conferen-za internazionale dei mini-stri della Cultura organizza-ta allExpo dal ministero deibeni Culturali, alla quale hapartecipato anche il presi-dente del Consiglio, MatteoRenzi. I recenti e dramma-tici eventi di distruzione delpatrimonio culturale, colpi-to da catastrofi naturali, co-me in Nepal o da atti terro-ristici, come a Palmira in Si-ria, hanno acceso i rifletto-

    Uri sulle ricchezze culturaliche rappresentano liden-tit e la memoria storicanon solo di un popolo madi tutta lumanit. La cultura il cibo dellamente ma anche e soprat-tutto uno strumento di dia-logo fra i popoli spiega Da-rio Franceschini dallAudi-torium dellEsposizione u-niversale, completamentetappezzato dalle immagini-simbolo di Pompei, alla-pertura della conferenzache ha riunito per due gior-ni a Milano 83 ministri deibeni culturali di tutto ilmondo. La Scala e il Cena-colo non sono solo patri-monio italiano ma dellu-manit intera, sono valori

    comuni e universali ha det-to il ministro alle delegazio-ni presenti. Per questo mo-tivo, la comunit interna-zionale ha il dovere di mo-bilitarsi per proteggere ibeni culturali minacciati indiverse aree del mondo e tu-telarli dal terrorismo. Per ladirettrice generale dellU-nesco, Irina Bukova, gli at-tacchi contro la cultura so-no crimini dellumanit.

    Bukova chiede di utilizzarei caschi blu anche per lacultura, di includere cionelle missioni di pace del-lOnu anche la responsabi-lit di proteggere i beni cul-turali. Lo abbiamo gi fat-to in Mali ha aggiunto dove sono stati ricostruitidallUnesco beni delibera-tamente distrutti.La prima giornata dellaconferenza ha visto gli in-terventi di 27 ministri, fracui anche quello palestine-se, Rula Mayaah, che hapuntato il dito contro Israe-le per i crimini contro il pa-trimonio culturale di Geru-salemme e Betlemme equello tunisino Latifa Lakh-dar, che ha sottolineato i re-

    centi attacchi subiti percolpire la memoria e lden-tit della Tunisia. Mentre ilministro del Nepal, Kripa-sur Sherpa, ha ricordato cheil terremoto del 25 aprile hadistrutto mezzo milione diabitazioni e gran parte deimonumenti dichiarati pa-trimonio dellUmanit del-lUnesco. Per Matteo Renzi, che haconcluso i lavori della pri-ma giornata, lidea dei ca-schi blu della cultura u-na grande proposta. Lacultura ha detto Renzi innanzitutto la carta di-dentit di un popolo ed quello che salver il nostroPaese.

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    Il presidentedelle Province italiane:

    Si faccia chiarezzaanche sui 20mila esuberi

    Da Milanola richiesta

    di 83 ministridi tutto il mondo

    Achille Variati, presidente dellUpi

    e sentenze dividono, tanto pi in un mo-mento storico in cui la legislazione, che sta

    a monte delle sentenze, impegnata nel per-corso di importanti riforme strutturali e nonpu dunque che dividere il corpo sociale, comesempre accade quando si vogliono introdurrecambiamenti rilevanti rispetto allo status quo.Ne deriva che il carattere divisivo delle senten-ze proprio del nostro tempo e in qualche mi-sura ineliminabile.

    Questo, in forte sintesi, il ragionamento che al-cuni giorni fa uno stimato e noto magistrato dicassazione, il presidente Berruti, ha esposto inuna lettera a un quotidiano nazionale. Un ra-gionamento (salvo precisare i contenuti reali delcambiamento e delle riforme) difficilmente noncondivisibile.Per contro, mi sembra richieda approfondi-mento un passaggio della lettera, aggiunto a modi corollario: sul presupposto che non esisto-no questioni o problemi di qualche rilievo che

    siano solo di un Paese e che le stesse regole co-stituzionali rischiano di apparire dei localismise non riusciamo a individuarne lessenza pimoderna, lautore propugna un ruolo pi at-tivo del giudice, ad esempio in materia di unio-ne tra persone dello stesso sesso, cos da evita-re di affidare tale tema ai tribunali stranieri ealla deliberazione in Italia.Credo sia opportuno intendersi su che cosa si-gnifichi ruolo pi attivo del giudice e, in gene-rale, del nostro diritto nazionale. Per restare al-

    lesempio fatto da Pino Berruti: nessun dubbioche in Europa la tendenza prevalente sia quel-la di destrutturare il paradigma eterosessualedel matrimonio, ma la "risposta" nazionale (al-la stregua del modello costituzionale di fami-glia di cui allart. 29 della Costituzione, nella let-tura datane dalla Corte costituzionale) dovreb-be andare nella direzione non di una supina ac-coglienza del "modello" europeo, ma della va-lorizzazione di quello italiano, caratterizzatodallintimo e forte legame tra il riconoscimen-

    to dei diritti dei singoli e quello dei doveri di so-lidariet, nella distinzione tra la sfera di perti-nenza dellarticolo 29 della Costituzione e quel-la propria dellart. 2 della Costituzione. Se nonvogliamo essere soltanto unappendice o unaperiferia dellimpero ("europeo", in questo ca-so), la nostra risposta quella che conta.

    (Lappuntamento settimanale con "Pane e giu-stizia" riprender il 3 settembre)

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    Italia: modello indipendente o periferia dell'impero?panee giustiziadi Renato Balduzzi

    9Sabato1 Agosto 2015 A T T U A L I T

    DIEGO MOTTAMILANO

    l nuovo allarme della Corte dei Conti sullostato di salute delle Province provoca la rea-zione del governo e apre, di fatto con largo

    anticipo, lautunno caldo dei dipendenti pub-blici. Mentre continua il duello a distanza trai Comuni e i nuovi enti di area vasta disegna-ti dalla riforma Delrio, la partita si sposta daitagli dei finanziamenti ai bisogni delle comu-nit locali. Le risorse a disposizione delle Pro-vince, a riordino non concluso, rischiano dinon bastare a garantire servizi di primariaimportanza hanno spiegato ieri, non per laprima volta, i magistrati contabili in una rela-zione sulla finanza locale. Senza interventi,la forbice tra risorse correnti e fabbisognotende a una profonda divaricazione, difficil-mente sostenibile per lintero comparto.Il discorso riguarda pi il biennio 2016-17 chelanno in corso, per cui sono stati recente-mente recuperati in Senato circa 270 milioni(a fronte di tagli per il 2015 di 900 milioni): difatto, per, gi due Province sarebbero in sta-to di dissesto (si tratta di Biella e Vibo Valen-tia) mentre per altre cinque in corso un pia-no di rientro quadriennale: sono quelle di Po-tenza, Imperia, Chieti, Ascoli Piceno e Verba-no Cusio Ossola. Quanto ai fondi recuperati,210 milioni sono relativi ai centri per limpie-go (90 dei quali cash) 30 verranno destinati al-lassistenza dei cosiddetti "invalidi sensoria-li" presenti nelle scuole superiori e altri 30 ser-viranno per garantire la quadratura del bilan-cio delle amministrazioni in forte difficolt.Concretamente, a rischio ci sono servizi-chia-ve per il territorio, dalla manutenzione dellestrade allambiente fino al funzionamento de-gli istituti scolastici. La risposta del ministrodella Pubblica amministrazione, MariannaMadia, arrivata a stretto giro: non esistonorischi per la continuit dei servizi forniti dal-le Province ai cittadini. Immediata la contro-replica, questa volta da parte dei sindacati. Ilcollasso dei servizi sotto gli occhi di tutti.Serve un impegno del governo, che vada oltrele parole del ministro sostengono in una no-ta di Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl, secondo cuitra laltro va tutelato il grande patrimonio diprofessionalit che ogni giorno assicura, no-

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    nostante il caos generato da una gestione sba-gliata del riassetto territoriale, sicurezza, am-biente, viabilit, scuole, servizi culturali, turi-stici e formativi.Si torna cos al futuro incerto dei 20mila di-

    pendenti in uscita dalle Province, che do-vrebbero essere riassorbiti da altri uffici del-lo Stato. S, ma quali? Sar necessario atten-dere settembre, quando verranno chiariti i cri-teri per il ricollocamento del personale. IeriMadia ha spiegato che dovrebbero arrivaredue decreti attuativi, uno pi rivolto alle-sterno, con misure di semplificazione, e lal-tro orientato allinterno, ovvero al pubblicoimpiego.Quanto allorganizzazione dei servizi sul ter-ritorio, sempre ieri lAnci ha chiesto al mini-stero della Pubblica amministrazione un at-to ministeriale che definisca tempestivamen-te alcuni aspetti procedurali, in modo da con-

    sentire ai Comuni di procedere con lassun-zione del personale degli asili nido e dellescuole comunali, necessaria per garantire lav-vio delle attivit gi dal prossimo settembre.Per procedere con le assunzioni di figure pro-fessionali non presenti nei ruoli delle Cittmetropolitane e degli Enti di area vasta, ne-cessaria, secondo il presidente dellAnci, Pie-ro Fassino, la dimostrata assenza di queste fi-gure professionali tra le unit soprannume-rarie delle Province destinate alla ricolloca-zione presso i Comuni. Il problema che adoggi non sono tante le Province che hannoprovveduto a definire gli elenchi.

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    Biella e Vibo Valentia in default,altre cinque amministrazionicoinvolte da piani di rientro

    I sindacati: territori al collasso

    Scuola. Interpellanza sullIci alle paritarieBasilicata, s alla mozione contro il gender

    ontinuano a far discutere i temi del-la scuola paritaria e e della teoriadel gender. Ieri nuova interpellan-

    za urgente presentata dallonorevole GianLuigi Gigli (Per lItalia) sulla vicenda dellI-ci/Imu per le paritarie. Nella sua risposta ilviceministro allEconomia Enrico Moran-do ha ribadito la posizione espressa duegiorni fa dal ministro Padoan. Prendiamoatto del chiarimento sullImu per le scuo-le paritarie ribadito dal viceministro Mo-rando in linea con quanto dichiarato dalministro Padoan ha commentato il par-lamentare . Bene anche limpegno a mo-nitorare lapplicazione del regolamento at-tuativo approvato dal governo Monti nel2012, non escludendo eventuali ritocchinormativi nel caso di interpretazioni di-storte. Non stato, per, chiarito perchmai il regolamento stesso, che avrebbe do-vuto sanare linadempienza dellItalia intema di concorrenza sleale, non sia stato di-

    C rettamente applicato dalla Cassazione nel-la vicenda del pagamento dellIci da partedelle due scuole livornesi. Una precisa-zione che metterebbe la parola fine allin-tera vicenda.Sul tema della teoria del gender arriva dal-la Regione Basilicata la notizia dellappro-vazione da parte del Consiglio regionale diuna mozione contro la possibilit dellin-segnamento del gender nelle scuole di o-gni ordine e grado. Proposta dal consiglie-re regionale di Fdi GIanni Rosa, la mozio-ne vuole dire con chiarezza a questa teo-ria nelle scuole. Su questo tema sempredue giorni fa il ministro dellIstruzione Ste-fania Giannini aveva ribadito che nel testodella riforma scolastica appena approvatanon vi alcuna apertura alla teoria delgender, ma viene ribadita soltanto la sen-sibilizzazione contro la violenza di genere.

    Enrico Lenzi RIPRODUZIONE RISERVATA

    AMBIENTEXylella, emergenzaprorogata altri sei mesiIl Consiglio dei Ministri ha pro-rogato per altri 180 giorni lostato di emergenza in Salentoa causa della diffusione delbatterio patogeno da quaran-tena Xylella fastidiosa. Lat-tuazione del Piano del Com-missario di Protezione civilesta dando risultati ha detto ilministro per le Politiche agri-cole, Maurizio Martina ed necessario andare avanti nelcontrasto alla diffusione delbatterio.

    PEDOFILIAScoperto mercatoillecito sul web invisibileScambiavano materiale pedo-pornografico sul deep web (u-na parte del web non non se-gnalato dai normali motori diricerca) grazie a un vero e pro-prio "mercato" creato da un i-taliano. Qui le comunit pedo-file si davano appuntamentoper reperire nuovo materiale. stato scoperto dalla Poliziadi Stato. Le indagini, duratedue anni, hanno visto la col-laborazione dellEuropol. Aseguito di numerose perqui-sizioni informatiche, per laprima volta i poliziotti hannoeseguito il sequestro di 11mi-la "portafogli" di moneta vir-tuale.

    POLEMICATorino: Via la croce dal consiglio comunaleSar dibattuta allordine delgiorno del prossimo Consigliocomunale, e discussa nellacommissione competente inautunno, la proposta di toglie-re il crocifisso dal Consigliocomunale di Torino. La richie-sta stata sottoscritta da Sil-vio Viale (Pd), Vittorio Bertola(M5s) e Piera Levi Montalcini(Misto Maggioranza): Il pun-to non il crocifisso in s di-ce Viale ma la sua presenzain Consiglio comunale. Il prin-cipio della laicit delle istitu-zioni un valore assoluto a ga-ranzia di tutti. Indagati i con-siglieri leghisti che avevano ef-fettuato il blitz nel centro dipreghiera per gli ospiti musul-mani allestito nel Municipio. Ilreato ipotizzato la violazionedella Legge Mancino.

    SUPERIORI NEL MIRINO.Coi tagli alle Province, a rischio lapertura delle scuole