coldiretti cremona informa n.17/2013
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il diario in posta elettronica di Coldiretti CremonaTRANSCRIPT
Le imprese, l’ambiente, l’alimentazione Coldiretti Cremona Informa, Anno VIII
NewsLetter
Informazione online
Venerdì 10/05/2013 – Anno VIII, Numero 17
Territorio. Diga sull’Adda, Coldiretti a tutela delle imprese agricole
Eccellenza Made in Itay. Cibi d’Italia, grande successo con 300mila visitatori
Tutela Made in Italy. Coldiretti: bene i controlli anti-frode dei Nac
Suinicoltura. Il calo delle macellazioni e dei consumi fa crollare i prezzi
Giovani Impresa. “L’Italia è il futuro”, Assemblea nazionale a Roma
Imu. Coldiretti: restituire i 45 milioni pagati in più dalle imprese agricole
In agenda. Mercato di Campagna Amica // Bollettino diabrotica // Mercati ………………………………………………………………………… …………………
Diga sull’Adda, la Provincia di Lodi prende tempo
Coldiretti: “Chi risponderà se succede qualcosa?”
Diga sull’Adda, la Provincia di Lodi prende tempo. Alla conferenza dei servizi che si è
tenuta mercoledì nella sede dell’ente per discutere dell’autorizzazione alla maxi centrale
idroelettrica a cavallo fra la sponda lodigiana e cremonese del fiume, fra Castelnuovo e
Crotta, i tecnici della Provincia – spiegano la Coldiretti di Cremona e la Coldiretti di
Milano Lodi e Monza – hanno concesso 30 giorni di tempo alla società Vis srl di
Maccastorna, di proprietà di Antonio Biancardi, storico esponente di Confagricoltura, per
le proprie controdeduzioni alle osservazioni presentate dai tecnici di Coldiretti, dall’Or-
dine degli Ingegneri della Provincia di Cremona e dalla stessa Provincia di Cremona.
Tra i dubbi maggiori c’è quello legato all’assenza di previsioni sul comportamento del
fiume in caso di piena, sulla tenuta delle sponde, sui riflessi ambientali con un invaso che
interesserà un’area lunga 14 chilometri, sull’impatto sulle falde e sulla tenuta dei canali
di irrigazione e sulla permeabilità dei terreni e sul loro utilizzo agricolo. La centrale
prevede uno sbarramento alto 3 metri, un invaso con un volume di 3 milioni di metri
cubi, un costo di 19 milioni di euro per una produzione stimata di 20mila Megawatt/ora
all’anno. I tecnici della Provincia di Lodi hanno quindi comunicato che lasceranno 30
giorni di tempo a partire da oggi alla Vis per rispondere ai dubbi sul tavolo e poi, entro
altri 30 giorni dal ricevimento delle controdeduzioni della società di Biancardi, verrà
concessa o meno l’autorizzazione alla costruzione della diga e della centrale.
“Si tratta di un progetto con un impatto importante sui nostri territori – affermano la
Coldiretti di Lodi e quella di Cremona – e tutto per la necessità di un soggetto che vuole
sfruttare un bene pubblico come l’acqua dell’Adda per un proprio tornaconto privato.
Visto che, come dice anche l’Ordine degli ingegneri di Cremona, non ci sono previsioni
sul comportamento del manufatto in caso di piena, e viste anche le violente
precipitazioni che ormai si verificano in ogni stagione, come dimostrano i temporali dei
giorni scorsi, se poi succedono problemi o addirittura qualcuno si fa male, chi ne
risponde? Il costruttore? L’Autorità di bacino per il Po? I politici? Oppure i tecnici della
Provincia che avranno firmato l’eventuale autorizzazione?”.
SPECIALE CIBI D’ITALIA
In trecentomila per Cibi d'Italia, prova generale per l'Expo 2015
“Dentro questa iniziativa c’è un’idea di modello di sviluppo diverso per il Paese che
possiamo percorrere tutti, ed è ciò che dobbiamo raccontare a Expo 2015, questa
straordinaria Italia che c’è”. Lo ha sottolineato il Presidente della Coldiretti, Sergio Marini,
nel corso del suo intervento a Cibi d’Italia, la manifestazione promossa con Fondazione
Campagna Amica, nei giorni 3-4-5 maggio al Castello Sforzesco di Milano.
Una tre-giorni di iniziative che ha visto la partecipazione di oltre trecentomila visitatori,
assieme a centocinquanta aziende accreditate, e che ha rappresentato una prova generale in
vista dell’Expo 2015, il grande evento internazionale in programma nel capoluogo lombardo
nel quale, ha puntualizzato Marini “dopo il percorso che abbiamo fatto fare all'agricoltura
italiana pensiamo di dovere e potere avere un ruolo da protagonisti”.
“Se anche gli altri settori dell’economia iniziassero a recuperare da quello che abbiamo di
unico ed esclusivo e, pertanto, inimitabile, e su quello costruissero una traiettoria di futuro –
ha aggiunto Marini –, questa sarebbe l’Italia che si proietta nel mondo, un’Italia che fa leva e
perno sul territorio e lì trova la risorse”. Ma, secondo Marini, l’Expo 2015 può rappresentare
l’occasione anche per raccontare “tutte le contraddizioni che stanno intorno al cibo, che è un
bene comune, contraddizioni globali che ci dovrebbero fare indignare, poiché non è più
accettabile che il cibo sia considerata una merce come un’altra”.
“L’iniziativa di Coldiretti ci permette sempre di più di parlare di contenuti che riguardano
Expo 2015 – ha confermato il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia –, poiché la tutela dei
beni primari e della loro qualità è una garanzia per le persone, per l’ambiente e il territorio.
E’ questa la strada da seguire per fare di Expo 2015 un’occasione non solo di sviluppo
economico, ma anche e soprattutto sociale e culturale”. “Expo 2015 dovrà essere l'occasione
per sensibilizzare i Paesi del mondo a porre fine all'agropirateria – ha annunciato il
presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni –. Il cibo è uno dei vanti del Made in
Italy e, sotto questo aspetto, l’Expo di Milano rappresenta un’occasione speciale per
sensibilizzare i Governi sulla contraffazione, una piaga straordinariamente forte, che
penalizza il nostro Paese dal punto di vista economico”.
SPECIALE CIBI D’ITALIA
SPECIALE CIBI D’ITALIA
Cibi d’Italia, grande successo
per il debutto dei “tutor della spesa” In tempo di crisi, risparmi di oltre il 30%
Ha riscosso un vero successo, e ottenuto grande attenzione da parte di visitatori e mass media,
il debutto dei “tutor della spesa”, iniziativa promossa da Coldiretti in occasione di Cibi
d’Italia. La figura del tutor – ha spiegato la Coldiretti – aiuta a risparmiare oltre il 30% del
budget per la spesa, senza rinunciare alla qualità. Un supporto importante, dunque, offerto ai
troppi italiani che sono costretti a tagliare la spesa.
In occasione di “Cibi d’Italia”, nello scorso fine settimana al Castello Sforzesco di Milano,
Coldiretti ha proposto per la prima volta vere lezioni pratiche di risparmio con figure dedicate
che opereranno progressivamente in tutta Italia. Le famiglie italiane - sottolinea la Coldiretti -
hanno speso per mangiare 477 per euro al mese, ma in 7 casi su 10, nel 2012 secondo l’Istat,
sono state costrette a ridurre non solo le quantità, ma anche la qualità dei prodotti acquistati,
mettendo di fatto a rischio la sicurezza alimentare e la salute. La crisi ha privato le famiglie di
alimenti essenziali per l’alimentazione con il 12,3% degli italiani che - precisa la Coldiretti -
non è più in grado di sedersi a tavola con un pasto adeguato in termini di apporto proteico
almeno una volta ogni due giorni. I “tutor della spesa” di Campagna Amica vogliono invertire
questa drammatica tendenza con la diffusione di comportamenti e conoscenze utili a fare
scelte di acquisto consapevoli nel momento di riempire il carrello. Saranno presenti dalle
scuole ai mercati fino alle fattorie didattiche con dimostrazioni, esercitazioni e consigli per
riconoscere i cibi di qualità, ma low cost, allevare online un maiale o una mucca, preparare
maquillage fai da te a costo zero, coltivare orti nei più piccoli spazi di case, terrazzi, aiuole o
addirittura sui tetti, pulire la casa con i prodotti della natura, riciclare intelligentemente i
rifiuti, fare la pasta, il pane o le conserve in casa, ma anche adottare a distanza una pianta da
frutto o un ulivo per avere pere o extravergine personalizzati. “Tagliare indiscriminatamente
sul cibo significa tagliare sulla salute e sul futuro”, ha affermato il Presidente della Coldiretti
Sergio Marini nel sottolineare che “questo non è accettabile in un Paese che ha conquistato il
mondo grazie ai primati a livello internazionale per qualità e sicurezza del Made in Italy
alimentare. Vogliamo creare le condizioni per mangiare bene a costi accessibili anche in Italia
e su questo - precisa Marini - siamo impegnati a lavorare per la formazione e l’informazione,
nei nostri mercati di Campagna Amica, nelle fattorie didattiche e nelle scuole.
L’attività dei “tutor della spesa” si articola nell’addestramento al risparmio in diverse lezioni,
dall’intelligente utilizzo di internet alle brillanti idee sulle modalità di acquisto che
consentono si risparmiare come il “car pooling” o il “pick your own”, dall’astuto recupero
degli avanzi ai suggerimenti per dire addio all’estetista e preparare un maquillage casalingo
low cost, dai consigli per creare l’orto anche in spazi ridotti alle strategie per scovare prodotti
“doc” al giusto prezzo, dalle istruzioni per leggere bene le etichette e riconoscere le qualità dei
prodotti ai trucchi per risparmiare nella pulizia della casa.
SPECIALE CIBI D’ITALIA
SPECIALE CIBI D’ITALIA
LE 10 LEZIONI DI RISPARMIO DEL TUTOR DELLA SPESA
CON INTERNET, DAL CONFRONTO PREZZI ALL’ADOZIONE DEI MAIALI - Il web è la grande novità della spesa intelligente, con oltre il 29% degli italiani, per un totale di 15 milioni di persone, che dichiara di fare ricerche sul web per confrontare prezzi o trovare punti vendita interessanti. Sono nati siti dedicati alle offerte speciali, quelli dove comperare online, ma anche veri motori di ricerca sul tema alimentare. Un esempio è rappresentato dal sito www.campagnamica.it, dove sono indicati gli appuntamenti con i mercati e le botteghe degli agricoltori di Campagna Amica, che riceve una media di 50mila visite la settimana. C’è anche l’opportunità di diventare partner delle aziende agricole per assicurarsi forniture di prodotti alimentari genuini, freschi, di origine garantita con il miglior rapporto prezzo/qualità. E’ il caso dell’ “adozione” che permette ai consumatori, da soli o in comproprietà, di allevare a distanza un maiale “su misura” (www.adottaunmaiale.it) o un albero da frutta (www.corteroeli.com oppure www.agricoltura-settimocielo.it) o un ulivo secolare (www.acinoverde.it).
COME ACQUISTARE, DAI GAS AL CAR POOLING AL PICK YOUR OWN - L’unione fa la forza. Sono 7 milioni gli italiani che secondo la Coldiretti nel 2012 hanno partecipato a gruppi di acquisto, i cosiddetti Gas formati da condomini, colleghi, parenti o gruppi di amici che decidono di fare la spesa insieme per ottenere condizioni vantaggiose. A questi si aggiunge la possibilità di fare la spesa insieme dividendo il costo dei trasporti (car poooling) per raggiungere i punti più convenienti, dalle aziende agricole ai mercati degli agricoltori, dai mercati all’ingrosso agli ipermercati fino ai discount. C’è anche la possibilità di raccogliere direttamente nell’azienda agricola frutta o verdura con il cosiddetto “pick your own”.
DOVE FARE LA SPESA PER TAGLIARE LE INTERMEDIAZIONI - Il segreto per assicurarsi la qualità al giusto prezzo è tagliare le intermediazioni acquistando nei mercati all’ingrosso nei momenti di apertura per il pubblico o direttamente nelle aziende, nelle botteghe o nei mercati di campagna amica. Il prodotto così acquistato è più conveniente e genuino, e più fresco (in casa dura di più e si spreca di meno). In tanti consumatori già lo fanno e tra le motivazioni di acquisto spiccano la genuinità (63%) seguita dal gusto (39%) e dal risparmio (28%), secondo il sondaggio Coldiretti/Swg. In Italia sono oltre settemila i punti di vendita diretta che possono essere individuati sul sito di www.campagnamica.it.
COSA ACQUISTARE, DAL KM ZERO AL FRUTTO DI STAGIONE - In Italia l'88% delle merci viaggia su strada ed è stato stimato che un pasto medio percorre più di 1900 chilometri su camion, nave e/o aeroplano prima di arrivare sulla tavola e spesso ci vogliono più calorie in termini energetici per portare gli alimenti al consumatore di quanto il pasto stesso provveda in termini nutrizionali. All'impatto ambientale si aggiunge quello economico che fa lievitare i costi dei prodotti importati da lunghe distanze spesso fuori stagione. Acquistare prodotti locali e di stagione garantisce inoltre una maggiore genuinità e freschezza e aiuta a sviluppare l’economia locale in un difficile momento di crisi.
ESTETISTA ADDIO, ARRIVA IL MAQUILLAGE CASALINGO - E’ possibile non rinunciare alla cura del proprio corpo e al benessere anche in tempi di crisi. La campagna custodisce segreti antichi per la cura della bellezza che si basano sul recupero di prodotti naturali che consentono di ridurre gli sprechi e risparmiare denaro. Le antiche ricette hanno mille varianti e sono alla portata di tutti. Per esempio, per un’ottima maschera antirughe il consiglio è quello di lessare una patata e miscelarla ad un cucchiaio di yogurt da lasciar in posa sul viso per 20 minuti. Se lo scopo è ridurre le occhiaie, allora si può preparare una miscela speciale con un tuorlo d’uovo, un cucchiaio di miele millefiori, un cucchiaio d'olio di oliva, un cucchiaio di latte fresco da lasciar agire 10 minuti e risciacquare con acqua tiepida alternata a fresca.
PULISCI LA CASA SENZA CHIMICA CON I DETERSIVI FAI DA TE - E’ possibile realizzare in casa, con semplici prodotti agricoli o piante aromatiche e officinali, dei detergenti che non contengono agenti chimici e che risultano ottimi alleati delle donne moderne nella pulizia dell’abitazione. Contro il calcare, ad esempio, basta versare sui sanitari aceto bianco: agirà in due ore, poi occorrerà risciacquare. Per pulire l’ottone si può spalmare sull'oggetto yogurt scaduto, poi sciacquare con acqua tiepida e asciugare. Per pulire l'argento, l'oggetto va immerso nell'acqua di cottura delle patate, lasciato in ammollo fino a quando l'acqua si raffredda, asciugato accuratamente con un panno morbido o pulito con latte cagliato (andato a male). Semplicissimo è anche realizzare un detersivo per lavastoviglie a base di alloro, ortica, limone e rosmarino, o un sapone da bucato a base di sambuco e carota, tutti completamente ecocompatibili tanto da poterli riutilizzare per innaffiare le piante. Per un efficace sgrassatore basta mettere in infusione le bucce di limone in alcool puro per almeno tre mesi come si fa per ottenere lo squisito limoncello. Una volta filtrato basta diluirlo con acqua e procedere alla pulizia delle superfici più ostili come il piano cottura della cucina.
MEGLIO I PRODOTTI SEMPLICI O ADDIRITTURA SFUSI - I prodotti elaborati pronti per l’uso possono costare anche 5 volte quelli semplici da preparare in casa ma, soprattutto, maggiori sono le elaborazioni subite da un alimento e i passaggi, maggiori sono i rischi di minor qualità, come il recente scandalo della carne di cavallo spacciata per bovina ha dimostrato. Meglio ancora risparmiare anche sugli imballaggi se è comunque garantita la provenienza dell’alimento. Le confezioni incidono fino al 30% sul prezzo industriale di vendita degli alimenti e pesano sulle tasche degli italiani spesso più del prodotto agricolo in esse contenuto. Meglio avvantaggiarsi dei distributori automatici che si stanno diffondendo nelle aziende agricole come quelli di latte fresco.
DIVENTA HOBBY FARMER O ARTIGIANO DEL CIBO - L’opportunità di creare un orto ormai è alla portata di tutti, non solo per chi dispone di spazi all'aria aperta, ma anche in piccoli spazi di terrazzi grazie all'offerta di piante di varietà adatte alla coltivazione in vaso. E non mancano le novità come gli orti verticali d’appartamento o quelli che si possono fare crescere addirittura sul tetto. Non solo dunque piante ornamentali, fiori, basilico, rosmarino e mentuccia, ma anche pomodori, zucchine e lattuga, disponibili nei vivai che rappresentano non solo una vera passione, ma anche un diversivo antistress e un modo per risparmiare e garantirsi prodotti freschi a portata di mano. Oltre a coltivare per risparmiare senza rinunciare alla qualità è possibile anche preparare in casa pane, pasta, conserve, yogurt o confetture.
TAGLIARE GLI SPRECHI - Con circa il 25 per cento dei prodotti alimentari acquistati che finisce nel bidone è possibile avere risparmi significativi tagliando gli sprechi nel momento di fare la spesa, ma anche recuperando con la cucina gli avanzi. Polpette, frittate, pizze farcite, ratatouille e macedonia, sono un’ottima soluzione per non gettare nella spazzatura gli avanzi. In un momento di difficoltà economica sono in molti ad utilizzare la fantasia e il tempo libero per recuperare con gusto i cibi rimasti sulle tavole. Una usanza molto diffusa che nel passato ha dato origine a piatti diventati simbolo della cultura enogastronomica del territorio come la ribollita toscana, i canederli trentini, la pinza veneta o al sud la frittata di pasta.
RICONOSCERE I PRODOTTI DALL’ETICHETTA - Imparare a leggere le etichette di una bottiglia di extravergine, di una bistecca o un prosciutto è fondamentale per dare il giusto valore alle cose che si acquistano. Tutta la frutta e verdura in vendita deve indicare per legge la provenienza. Se è italiana è molto probabile che si tratti di un prodotto di stagione. Per acquistare un vero extravergine italiano bisogna verificare che sull’etichetta ci sia scritto “100% italiano”, “da olive raccolte in Italia”, oppure che sia uno dei 40 oli a denominazione di origine “Dop” riconosciuti in Italia. E’ bene sapere, per esempio, che per legge la bistecca di bovino deve indicare dove l’animale è nato, è stato allevato, macellato e sezionato, mentre la stessa cosa non è prevista per la braciola di maiale o per l’agnello.
SPECIALE CIBI D’ITALIA
IMU COLDIRETTI: VANNO RESTITUITI
I 45 MILIONI PAGATI IN PIU’ DAGLI AGRICOLTORI
In attesa che si proceda ad una revisione complessiva dell’imposta è almeno
necessario che lo Stato rispetti l’impegno sancito per legge a restituire i 45 milioni di
extragettito pagati in più dagli agricoltori lo scorso anno, come previsto dal Decreto
Legge 6 dicembre 2011, n. 201. E’ quanto afferma il Presidente della Coldiretti Sergio
Marini nel commentare i risultati del Consiglio dei Ministri sull’IMU. Se non si
interverrà adeguatamente le imprese agricole - sottolinea Marini - saranno costrette
ingiustamente a versare a giugno una rata ancora “gonfiata” pari a 346 milioni tra
terreni e fabbricati strumentali. Una situazione inaccettabile in un Paese civile alla
quale - conclude Marini - ci auguriamo venga al più presto posto rimedio.
Dagli Usa storico via libera
ai salumi made in Italy
Finalmente salami, pancette, coppe, culatello e altri salumi Made in Italy potranno
arrivare sulle tavole dei 250 milioni di cittadini americani che fino ad ora sono stati
costretti ad acquistare imitazioni di bassa qualità realizzate fuori dall’Italia. E’ la
Coldiretti a commentare il passo storico compiuto con il superamento del blocco durato
15 anni delle esportazioni nazionali di salumi dal prossimo 28 maggio grazie alla
pubblicazione del provvedimento con cui le autorità statunitensi di Aphis hanno
ufficialmente riconosciuto l'indennità dalla malattia vescicolare del suino di Lombardia,
Emilia-Romagna, Veneto, Piemonte e delle Province autonome di Trento e Bolzano. Si
tratta delle regioni dove si concentra la stragrande maggioranza degli allevamenti di
maiali e degli stabilimenti di lavorazione delle carni in Italia.
In questo difficile momento di crisi si tratta di un passo importante per l’economia del
sistema agroalimentare nazionale, che ha ora l’opportunità di crescere nel ricco mercato
americano. Il provvedimento non riguarda il prosciutto, che se stagionato oltre i 14 mesi
può già essere esportato negli Usa. Dal culatello uruguaiano alla soppressata calabrese
Made in Usa, dal salame veneto canadese al “Parma salami” del Messico, i consumatori
statunitensi sono stati fino ad ora una facile preda di salumi taroccati che purtroppo è
imbarazzante notare a volte vedono coinvolte all’estero imprese industriali italiane.
Se l’abbattimento di questa anacronistica barriera commerciale, che ha fatto perdere
all’Italia un importo stimato in 250 milioni di euro all’anno, sarà accompagnato a livello
internazionale da una più decisa tutela delle denominazione di origine dei nostri salumi si
aprono enormi spazi di crescita.
COLDIRETTI: BENE I CONTROLLI ANTI-FRODI DEI NAC
“Dai falsi salumi italiani viene la crisi dei nostri allevamenti”
Il giro di falsi salumi prodotti con carni straniere, ma spacciati come italiani, è una delle cause della crisi dei nostri allevamenti, dove i prezzi sono in discesa e le macellazioni nazionali si sono drasticamente ridotte del 17,4 per cento a febbraio 2013. E’ quanto afferma la Coldiretti nell’esprimere apprezzamento per i risultati dei controlli effettuati dai Nuclei antifrodi dei carabinieri (Nac) sulla tracciabilità ed etichettatura dei prodotti agroalimentari che hanno portato al sequestro di oltre 4.000 chili di prodotto, tra cui anche carne proveniente dall'Olanda in un circuito di produzione di falsi salumi Dop.
Quattro prosciutti su cinque di quelli venduti in Italia provengono da maiali allevati in Olanda, Danimarca, Francia, Germania, Spagna, senza che questo – sottolinea la Coldiretti – venga chiaramente indicato in etichetta e con l'uso di indicazioni fuorvianti come “nostrano” che ingannano il consumatore sulla reale origine. L’importante azione di controllo svolta dalle forze dell’ordine deve essere accompagnata – conclude la Coldiretti – da una decisa politica di valorizzazione degli allevamenti nazionali, che deve partire dalla obbligatorietà dell’indicazione dell’origine del suino in tutti i prodotti della macelleria e della salumeria.
MADE IN ITALY: IL CIBO TAROCCO SCIPPA 300MILA POSTI LAVORO
La contraffazione e la falsificazione dei prodotti alimentari Made in italy costano all’Italia trecentomila posti di lavoro che si potrebbero creare nel Paese con una seria azione di contrasto a livello nazionale ed internazionale. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti. “Con il fatturato del falso Made in Italy, che solo nell’agroalimentare ha superato i 60 miliardi di euro, la lotta alla contraffazione e alla pirateria rappresentano per le Istituzioni un’area di intervento prioritaria per recuperare risorse economiche utili al Paese e generare occupazione”, ha affermato il Presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che le esportazioni agroalimentari potrebbero addirittura triplicare. Alla perdita di opportunità economiche ed occupazionali si somma il danno provocato all’immagine dei prodotti nostrani, soprattutto nei mercati emergenti dove spesso il falso è più diffuso del vero e condiziona quindi negativamente le aspettative dei consumatori. Il cosiddetto “Italian sounding” colpisce i prodotti più rappresentativi dell’identità alimentare nazionale. Le denominazioni Parmigiano Reggiano e Grana Padano sono le piu’ copiate nel mondo. Coldiretti ha scovato nei diversi continenti numerosissimi, ed eclatanti, casi di pirateria alimentare, con inquietanti aberrazioni, dallo “Spicy thai pesto” statunitense al “Parma salami” del Messico, ma anche la curiosa “mortadela” siciliana dal Brasile, il “salami calabrese” prodotto in Canada, un “barbera bianco” rumeno, il “provolone” del Wisconsin, gli “chapagetti” in Corea, una “pizza polla cipolla Basilicata” prodotta in Olanda e un preoccupante sugo “mascarpone e ruccola” prodotto in Svezia.
Suini, il calo di macellazioni
e consumi fa crollare i prezzi
Calano i prezzi dei suini pesanti made in Italy. Dopo che nelle prime sette settimane dell’anno
si è assistito ad un aumento delle quotazioni determinato dalla ridotta quantità di capi in
offerta, l’industria ha adottato una politica di drastica riduzione delle macellazioni
settimanali. Diminuendo la domanda, il prezzo è precipitato fino al livello minimo attuale
raggiunto nella sedicesima settimana (1,30 € kg/peso vivo).
Anche se il confronto tra la media dei prezzi delle prime 18 settimane del 2013 con quelle del
2012 resta in attivo (+7,7 per cento, 1,46 € rispetto a 1,355 €), occorre tenere in
considerazione i cresciuti costi di produzione. Analogo andamento si registra anche sui
mercati europei: Utrecht +5,4 per cento rispetto al 2012 e Mercolleida +9,1 per cento.
A differenza dell’Italia, sulle piazze straniere le quotazioni sono rimaste in aumento o stabili
fino alla diciassettesima settimana, dalla quale si è poi manifestata un’inversione di tendenza
con caduta del prezzo.
All’inizio dell’anno il mercato si è avvantaggiato del positivo volano di fine 2012.
Successivamente, in Italia si è riscontrata una drastica riduzione delle lavorazioni a
Denominazione di origine protetta (Dop). A partire da febbraio si è assistito alla riduzione del
16 per cento delle cosce salate Dop rispetto sia allo stesso mese dell’anno precedente che a
gennaio 2013. La riduzione delle produzioni a denominazione di origine si sta protraendo
anche dopo febbraio. Questo comportamento condiziona pesantemente anche le macellazioni
Dop che, infatti, hanno fatto segnare un crollo del -17,4 per cento (dato febbraio 2013).
Il crollo dei consumi dei prosciutti (nella Grande distribuzione organizzata superiore al 10 per
cento) ed in parte della carne suina è dovuto alla situazione economica in cui versano le
famiglie e anche allo sfavorevole andamento meteorologico. I consumi hanno un andamento
stagionale e, di norma, tendono a crescere con l’arrivo della stagione calda, che quest’anno
purtroppo tarda. In ogni caso, in questi ultimi tempi c'è qualche timido segnale di ripresa
delle vendite di prosciutti che gradualmente riprendono fiato dopo i primi difficili mesi
dell’anno.
Per quanto riguarda l’offerta di suini, informazioni di campo indicano ancora la presenza di
partite di capi in attesa di macellazione e questo potrebbe richiedere alcune settimana prima
di un ritorno alla normalità e, quindi, alla ripresa delle quotazioni.
Per quanto riguarda i restanti mercati europei, anch’essi vivono qualche incertezza per una
riduzione delle esportazioni verso alcuni importanti Paesi come Russia, Cina e Giappone e per
una flessione dei consumi. La previsione realizzata dalla Dg Agricoltura della Commissione Ue
indica una diminuzione dell’export comunitario del 13,9 per cento rispetto al 2012, mentre
per i consumi si registra una flessione del 2,5 per cento. La suinicoltura europea quest’anno
dovrebbe produrre circa il 109,7 per cento del proprio fabbisogno e quindi è di estrema
importanza la collocazione dell’eccedenza sui mercati dei Paesi terzi.
Purtroppo la Russia, che è stato un grande importatore in questi anni, sta facendo politiche
protezionistiche e cerca di aumentare la propria capacità di autoapprovvigionamento. D’altra
parte, le suinicolture Nord-Americane sono in questo momento più competitive per il prezzo
rispetto a quella europea.
Ma il comparto suinicolo in Italia non può certo paragonarsi a quello degli altri Paesi
competitori e rimane inutile seguire la chimera della riduzione dei costi di produzione (anche
se un certo grado di efficienza deve essere maggiormente perseguito), visto che la peculiarità
della nostra produzione è unica nel panorama europeo e mondiale. Quello di cui necessita è
una decisa politica di valorizzazione che deve partire dalla obbligatorietà dell’indicazione
dell’origine del suino in tutti i prodotti della macelleria e della salumeria.
Circa le previsioni di produzione europea, nel 2013 c’è una certa incertezza per quanto
riguarda il secondo semestre dell’anno. Non è possibile al momento quantificare quale potrà
essere l’effetto dell’applicazione della Direttiva benessere per le scrofe, che vede già dieci
Paesi diffidati per la mancata piena attuazione. Le incertezze del mercato attuale e una certa
severità nel far rispettare le norme sul benessere potrebbero determinare una riduzione della
produzione più significativa rispetto a quella attualmente prevista, che si attesta intorno al
3,3 per cento rispetto al 2012. Se ciò avvenisse, sicuramente i mercati dovrebbero rilevare
prezzi in crescita.
UE-27 2011 2011/10 2012* 2012/11 2013* 2013/12
Produzione (t) 22.617.080 +1,4% 22.200.153 -1,8% 21.457.642 -3,3%
Macellazioni (t) 22.550.855 +1,5% 22.163.590 -1,7% 21.422.659 -3,3%
Import
di carne suina
(t peso carcassa)
15.462 -29,8% 16.190 +4,7% 16.000 -1,2%
Export
di carne suina
(t peso carcassa)
2.174.589 +18,2% 2.182.419 +0,4% 1.880.000 -13,9%
Consumo (t) 20.391.728 +0,0% 19.997.362 -1,9% 19.558.659 -2,2%
Popolazione
(n° di abitanti) 501.113.000 +0,2% 502.616.000 +0,3% 504.124.000 +0,3%
Consumo pro-capite (kg) 40,69 -0,3% 39,79 -2,2% 38,80 -2,5%
Autoapprovvigionamento
(%) 110,90% +1,5% 111,00% +0,1% 109,70% -1,2%
* Stime
Elaborazione su dati della Commissione UE - DG Agricoltura
Tutti gli aggiornamenti e ogni ulteriore informazione sono su www.ilpuntocoldiretti.it,
il giornale online per le imprese del sistema agroalimentare
L’Italia è il futuro
Assemblea Nazionale
Coldiretti Giovani Impresa
Coldiretti Cremona
prenderà parte
all’importante
appuntamento.
Stiamo organizzando un
pullman, per permettere a
tutti i giovani imprenditori
agricoli di essere presenti
all’Assemblea, preziosa
occasione di incontro e di
dialogo sui temi da cui
dipende il futuro della nostra
agricoltura e del nostro Paese.
Tutti i giovani imprenditori
agricoli cremonesi
sono invitati!!!
Per ogni ulteriore
informazione, contattare la
Segreteria provinciale di
Giovani Impresa:
Tel. 0372 499814
Cell. 335 6185383
Roma, 21 maggio 2013
Auditorium Parco della Musica - ore 10.00
CRISI: LA PAURA DELLA BANCAROTTA
FRENA LA NASCITA DI NUOVE IMPRESE
Quattro italiani su dieci hanno paura del rischio di andare in bancarotta nel caso di avvio di una nuova attività imprenditoriale. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti, sulla base dei dati Eurobarometro pubblicati nel 2013, divulgata in occasione dell’Assemblea di Rete Imprese Italia. A frenare l’apertura di nuove attività economiche (PMI) in Italia concorre anche il rischio di perdere la proprietà o la casa (32%) mentre il 27% teme di non avere un reddito garantito. Eppure quasi la metà degli italiani (44%) se potesse scegliere tra diversi tipi di lavoro preferirebbe impegnarsi in proprio piuttosto che essere dipendente di un’azienda, una percentuale più alta rispetto alla media comunitaria del 37%. Tendenza confermata dal fatto che il 40% degli italiani desidererebbe diventare imprenditore nei prossimi 5 anni, nono-stante le difficoltà. Il sistema imprenditoriale italiano, fondato sulla piccola media impresa gode - sostiene la Coldiretti - di un’alta considerazione sociale a livello nazionale con l’88% dei cittadini che lo ritiene importante per creare lavoro e il 78% che lo giudica positivamente perché realizza nuovi prodotti e servizi per il bene di tutti. Un patrimonio a rischio, come conferma l’allarme lanciato dalla BCE sul fatto che le piccole e medie imprese italiane e spagnole sono al “top” nell'Eurozona per quanto riguarda il peggioramento di utili e fatturato nel periodo fra ottobre 2012 e marzo 2013. Un problema che riguarda anche il settore primario nel quale il saldo tra nuove iscrizioni e chiusure di imprese agricole è risultato negativo per ben 13.106 unità nel primo trimestre del 2013. L'effetto credit crunch si fa sentire anche nel settore agricolo dove il credito agrario erogato alle aziende ha subito un taglio del 22% nel 2012 con il valore delle erogazioni sceso al livello più basso dal 2008.
Maltempo: gravi danni in Emilia e al Nord
C’è l’impegno del Governo
Millesettecento movimenti franosi, centinaia di cittadini evacuati, una trentina di case
distrutte e altrettante attività produttive. E’ il bilancio dell’ondata di maltempo che ha
colpito l’Emilia Romagna, la nuova emergenza che tra frane e tromba d'aria ha provocato
danni stimati negli ultimi mesi pari a 171,2 milioni, tracciato dalla Coldiretti che ha
chiamato a raccolta a Reggio Emilia un migliaio di agricoltori provenienti dalle campagne
dell’intera regione. Nubifragi e grandine hanno devastato i frutteti di mele, pere e pesche,
ma anche frumento, barbabietole, cocomeri e meloni coltivati nei campi dove si contano
anche danni strutturali alle abitazioni, alle serre e ai capannoni. Problemi si sono registrati
anche in Veneto e Lombardia. La violenta perturbazione che ha colpito il Nord Italia si è
aggiunta ai danni causati dai ritardi delle operazioni colturali per le continue piogge, che
hanno impedito le semine e i lavori primaverili.
Dopo le richieste giunte dalla Regione e dalla Coldiretti, il Governo si è impegnato a
valutare di dichiarare lo “stato d'emergenza” per l’Emilia Romagna e le altre regioni
colpite dal maltempo (Toscana e Marche) e di verificare “le disponibilità per un immediato
primo stanziamento” per gli “interventi più urgenti, riservandosi di reperire i fondi
complessivi da stanziare a copertura dei danni”. “E’ importante il tempestivo impegno del
Governo per l’emergenza in Appennino, a sostegno della capacità reattiva di una
popolazione che è stata costretta ad affrontare la dura serie di criticità che si sono
sommate in poco tempo” ha commentato il Presidente della Coldiretti Sergio Marini.
Conto Energia, il consumo 2012 da dichiarare entro il 31 maggio
Il Gestore dei Servizi Energetici informa che tutti i soggetti titolari di impianti fotovoltaici
incentivati in Conto Energia, di potenza nominale superiore a 20 kW, hanno l’obbligo di
trasmissione di copia della dichiarazione annuale di consumo relativa alla produzione di
energia elettrica dell’anno solare precedente, inviata all’Agenzia delle Dogane e dei
Monopoli attraverso il servizio telematico EDI. La scadenza per l’invio della dichiarazione di
consumo per l’energia elettrica prodotta nell’anno 2012 è fissata al 31 maggio 2013.
I soggetti obbligati sono tenuti ad inviare al Gse, esclusivamente per via telematica, in un
unico file in formato pdf ed entro il termine comunicato sul sito web http://www.gse.it/,
la seguente documentazione: lettera di accompagnamento alla trasmissione delle
informazioni resa ai sensi del DPR 445/2000; copia della Dichiarazione Annuale di Consumo
contente anche il file di esito firmato digitalmente dall’Agenzia delle Dogane e dei
Monopoli disponibile per l’utente sul portale web dell’ Agenzia stessa, nell’applicazione del
servizio telematico doganale, seguendo il percorso “Operazioni su file – Interrogazione –
Ricerca - Codice File - Dettaglio – Esito - Positivo” (vedi fac-simile); copia della licenza di
officina elettrica o copia della comunicazione del Codice Ditta ove previsto dalle regole
applicative del Gestore. Il mancato invio della Dichiarazione Annuale di Consumo, nelle
modalità richieste e di seguito riportate, può comportare la sospensione dell’erogazione
degli incentivi e la richiesta di restituzione di quanto indebitamente percepito. Si fa
presente, infine, che il Gse si riserva di eseguire controlli con l’Agenzia delle Dogane e dei
Monopoli per accertare la veridicità delle dichiarazioni inviate. Per maggiori informazioni,
consulta il sito http://www.fattoriedelsole.org/
Festa delle Croci a Pizzighettone L’agricoltura si raccoglie in preghiera
E’ un appuntamento particolarmente
sentito dagli imprenditori agricoli e da
tutte le famiglie che vivono del lavoro dei
campi: la “Festa delle Croci” – che
quest’anno sarà celebrata domenica 12
maggio, secondo tradizione presso
l’eremo di Sant’Eusebio a Pizzighettone,
con la Santa Messa alle ore 17 –
rappresenta un momento di preghiera,
d’incontro e di fiducioso abbandono alla
divina protezione.
L’iniziativa, promossa dagli agricoltori del territorio, dalla Parrocchia e dalla Coldiretti, si
chiude con la consegna agli agricoltori delle croci benedette dal Sacerdote. Le croci saranno
portante nei campi, collocate lungo le rive o all’ombra degli alberi che incorniciano gli
appezzamenti, quale segno della benevolenza e della protezione divina sul nostro lavoro,
sulle nostre quotidiane fatiche e sulle nostre famiglie, che vivono dei frutti della terra.
Presso gli Uffici del Caf Coldiretti
è in corso la “Campagna 730”
Caf Coldiretti è il Centro di Assistenza Fiscale costituito dalla
Coldiretti. Garantisce assistenza qualificata nell’intero arco
dell’anno a tutti i Cittadini che ne fanno richiesta
I nostri uffici sono a:
CREMONA.
Via Ruffini, 28
Tel. 0372.732930
SORESINA.
Via Lombardia, 3
Tel. 0372.732990
CASALMAGGIORE.
Via Cairoli, 3 - 0372.732960
CREMA.
Via del Macello, 34/36
Tel. 0372.732900
Siamo a disposizione di tutti i Cittadini per la compilazione
e la presentazione del Modello 730
PEC
Si ricorda che entro il 30 giugno prossimo tutte le ditte individuali dovranno attivare e
comunicare alla Camera di Commercio un indirizzo di Posta Elettronica Certificata.
Nel contempo sono in scadenza anche le p.e.c. già attivate a suo tempo per le società.
Nell’occasione della consegna della documentazione delle dichiarazioni dei redditi Unico si
provvederà a disbrigare i relativi adempimenti. Per questo è necessario consegnare ai nostri
Uffici una copia della carta d’identità (del titolare o del rappresentante legale) e fornire il
numero di un telefono cellulare.
Gli Uffici di Impresa Verde Cremona sono a disposizione delle imprese agricole per ogni
ulteriore informazione e per l’attivazione e comunicazione della Pec.
IL “BOLLETTINO DIABROTICA” SUL SITO DI COLDIRETTI CREMONA
A cura del Servizio fitosanitario regionale
Segnaliamo che, dalla scorsa settimana, ha preso nuovamente avvio sul sito di Coldiretti
Cremona la pubblicazione del “Bollettino Diabrotica”, redatto e puntualmente aggiornato a
cura del Servizio fitosanitario regionale.
Il “Bollettino Diabrotica”, che viene pubblicato dalla comparsa delle prime larve al termine del
periodo, utile per effettuare i trattamenti contro gli adulti, vuole essere un documento
informativo nel quale vengono
riportate le seguenti informazioni
principali:
a. previsione del momento di
comparsa delle larve di I età;
b. evoluzione delle popolazioni
larvali;
c. comparsa dei primi adulti;
d. comparsa delle prime femmine
gravide;
e. periodo ottimale per effettuare i
trattamenti contro gli adulti;
f. indicazioni sulle strategie di
gestione di larve e adulti.
L’obiettivo è quello di contribuire ad
una migliore conoscenza dell'insetto,
ma soprattutto agevolare gli
agricoltori nelle operazioni di
campagna.
Il “Bollettino Diabrotica”, per il
quarto anno, è sul nostro sito
www.cremona.coldiretti.it.
Per accedervi basta cliccare la voce
“bollettino diabrotica”, sul banner del sito.
Tutti gli imprenditori agricoli che preferissero ricevere il “bollettino” direttamente a casa,
tramite e.mail, possono rivolgere tale richiesta all’Ufficio stampa Coldiretti Cremona (mail:
[email protected] // [email protected]).
Il bollettino diabrotica è su www.cremona.coldiretti.it
21 MILIONI DI ITALIANI
NEI MERCATI DI CAMPAGNA AMICA
(TRIPLICATI IN 5 ANNI) Nel 2012 hanno fatto la spesa nei mercati degli agricoltori 21 milioni di italiani, il triplo rispetto a cinque anni fa, prima dell’inizio della crisi. E’ quanto emerge da un’analisi Coldiretti/Censis, in riferimento all’indagine Unioncamere secondo la quale tra il 2009 e il 2012 le imprese del commercio al dettaglio ambulante iscritte ai registri delle Camere di commercio sono aumentate di 17.458 unità, più del 10 per cento.
Un vero e proprio boom trainato anche dalla crescita del 40 per cento delle imprese agricole accreditate a Campagna Amica, che commercializzano ai consumatori nei mercati ambulanti e nei punti vendita organizzati nelle città e nelle campagne.
Nei mercati degli agricoltori - precisa la Coldiretti – fanno regolarmente la spesa 7 milioni di italiani e altri 14 lo hanno fatto almeno una volta. Un’opportunità resa possibile dal fatto che in Italia sono presenti quasi 7.000 punti vendita di Campagna Amica gestiti direttamente dagli agricoltori dei quali 1.105 mercati degli agricoltori, 4.739 aziende agricole, 877 agriturismi, 178 botteghe (www.campagnamica.it).
I prodotti più acquistati nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica sono nell’ordine secondo un’indagine Coldiretti/Swg la verdura, la frutta, i formaggi, i salumi, il vino, il latte, il pane, le conserve di frutta, la frutta secca, i biscotti ed i legumi, ma non manca l’interesse per i prodotti non alimentari come ad esempio gli agricosmetici. A fare la spesa direttamente dal produttore nei mercati degli agricoltori sono per il 68 per cento donne con una presenza maschile molto più elevata rispetto alla media, il livello di istruzione è medio alto per il 68 per cento degli acquirenti. L’età è inferiore ai 54 anni nel 64 per cento dei casi mentre lo status sociale ed economico è medio alto nell’82 per cento dei casi, secondo l’indagine Coldiretti/Swg. Un risultato che evidenzia come il risparmio sia solo una delle ragioni che spinge all’acquisto e che la scelta è fortemente condizionata dalla ricerca di cibi sani, di informazioni sui prodotti e dal bisogno di essere rassicurati su quello che si mette nel piatto.
www.cremona.coldiretti.it, il sito
Ricordiamo che notizie, avvisi, appuntamenti promossi da
Coldiretti Cremona vengono comunicati anche attraverso il
nostro sito, all’indirizzo www.cremona.coldiretti.it
(in particolare, per gli avvisi e gli appuntamenti rivolti agli
imprenditori agricoli, c’è lo spazio “avvisi alle imprese”).
Il sito è rivolto agli imprenditori agricoli e a tutti i cittadini
attenti ai temi della difesa e valorizzazione dell’agricoltura e
alimentazione made in Italy, alla promozione del territorio, alla
tutela dell’ambiente. Sul sito sono presenti tutti i comunicati
stampa diffusi da Coldiretti Cremona, i nostri video
le pagine dedicate ai servizi garantiti dai vari uffici,
tutte le iniziative sul territorio, accanto ad una serie di link e di indirizzi utili.
IL MERCATO DI CAMPAGNA AMICA
IN PROVINCIA DI CREMONA
Eccellenza a km zero. Ecco il calendario degli appuntamenti
CREMONA. Al Foro Boario, tutti i venerdì
mattina.
CASALMAGGIORE. In Piazza Turati,
ogni sabato mattina.
SORESINA. Tutti i lunedì, davanti al Palazzo
Comunale.
VESCOVATO. Tutti i sabati, in piazza Roma.
CASTELLEONE. La mattina del sabato in via
Garibaldi.
PIZZIGHETTONE. Tutti i giovedì, presso il
“Torrione del guado”.
BAGNOLO CREMASCO. In piazza Aldo Moro
la 2° domenica del mese.
PANDINO. In via Umberto I, il 2° e il 4° lunedì
del mese (+ alcuni eventi).
CREMA. In via Terni, la 1° e la 3° domenica del
mese (+ alcuni eventi).
Domenica 26 maggio ‘Uscita speciale’ a Crema:
“E’ tempo di fragole e ciliegie”.
LA BOTTEGA DI CAMPAGNA AMICA
è a Cremona, in via Buoso da Dovara, n. 29
Segnaliamo che il calendario di tutti i Mercati di Campagna Amica
proposti nella provincia di Cremona (con iniziative ed eventuali aggiornamenti)
è sul sito di Coldiretti Cremona all’indirizzo online www.cremona.coldiretti.it
MERCATI – AGGIORNATI 10 MAGGIO 2013
PRODOTTO Unità di
misura
CREMONA 8 maggio
MILANO 7 maggio
MANTOVA 9 maggio
BOLOGNA 9 maggio
FRUMENTO tenero buono
mercantile Tonn.
236-240
n.q.
n.q.
(fino) 261-264
buono m. n.q.
GRANOTURCO
ibr. naz.
14% um. Tonn. 217-219 230-231 221-225 225-229
SEMI di SOIA Nazionale
Tonn. n.q. n.q. n.q. n.q.
ORZO naz.
p.spec. 55-60
p.spec. 66-68 Tonn.
219-223 225-230
n.q. 252-254
Fino a 65
n.q.
Fino a 70
n.q.
(p.spec. 62-64)
n.q.
(p.spec. 66-67)
250-252
CEREALI MINORI
Tonn.
Triticale 257
Sorgo 258-261
Sorgo nazionale
250-254
CRUSCA alla rinfusa
Tonn. 208–210 202–203 203-206
194-195
FIENO Magg. 2012
Agostano Tonn.
170–185
loietto: 170–185
141-151 145-150
Mag. 1° t.
n.q.
PAGLIA press. (rotoballe)
Tonn.
85-95
80-92
Paglia di frum.
rotob. 45-50
PRODOTTO Unità di
misura
CREMONA 8 maggio
MILANO 6 maggio
MANTOVA 9 maggio
MODENA 6 maggio
SUINI lattonzoli locali
15 kg 4,180 n.q. 4,130 4,200
SUINI lattonzoli locali
25 kg 3,130 n.q. 3,085 3,150
SUINI lattonzoli locali
30 kg 2,900 n.q. 2,860 2,930
SUINI lattonzoli locali
40 kg 2,370 n.q. 2,350 2,390
SUINI da macello
156 kg 1,240 1,300 n.q. (da 144 a 156 kg)
1,245
SUINI da macello
176 kg 1,300 1,300 n.q. (da 156 a 176 kg)
1,300
SUINI da macello
Oltre
176 kg 1,270 1,275 n.q.
(da 176 a 180 kg)
1,284
PRODOTTO Unità di
misura
CREMONA
8 maggio
MONTICHIARI
10 maggio
MANTOVA
9 maggio MODENA
6 maggio
VACCHE FRIS.
1° qualità (p.v.) kg.
p.v. 1,21-1,40
p.m 2,75-3,05 1,38-1,57
da macello 1,22-1,32
VACCHE FRIS.
2° qualità (p.v.) kg.
pv 0,95-1,10
pm 2,25-2,55 1,00-1,20 1,06-1,16
VACCHE FRIS.
3° qualità (p.v.) kg.
pv 0,66-0,82
pm 1,70-2,00 0,80-0,95 0,91-1,01
MANZE scott. 24 mesi
kg. pm 2,65-3,15 1,47-1,57 1,44-1,61
Vitelloni femm. da macello pez. nere (kg. 450-500)
p.v. 1,45–1,60 pm 2,80-3,10
VITELLI baliotti
fris. (p.v.) 50-60
kg. 1,30-1,60
MONTICHIARI
(1° q. 56/60 kg)
1,55-1,75
(da 46 a 55 kg)
1,40-1,80 (45-55 kg)
1,65-2,05
VITELLI baliotti
pie blu belga p.v 50-60
kg. 3,00-4,00
MONTICHIARI 3,85-4,10
3,40-4,00 (pregiate 70 kg)
4,06-4,65
PRODOTTO Unità di
misura
CREMONA 8 maggio
MILANO 6 maggio
MANTOVA 9 maggio
MODENA
6 maggio
BURRO pastorizzato
kg. 3,50 past. 3,20 centr. 3,90
2,90 Zangolato di
creme
X burrificaz. 2,60
PROVOLONE VALPADANA fino a 3 mesi
kg. (dolce)
5,05-5,20 5,05-5,20 n.q. --
PROVOLONE VALPADANA oltre 3 mesi
kg. (piccante) 5,25-5,50
5,25-5,50 n.q.
PARM.
REGGIANO
12 mesi 8,60-9,50
GRANA scelto
stag. 9 mesi kg. 6,85-7,20 6,65-7,05 6,75-6,95
PARMIGIANO
REGGIANO
fino a 24 m 10,35-11,00
GRANA scelto stag. 12-15 mesi
kg. 8,00-8,25 7,85-8,80 7,95-8,15 PARMIG. REGG.
30 mesi e oltre 11,35-12,30
N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il 1° e
il 3° mercoledì del mese. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono il martedì per il comparto dei
cereali e derivati, per gli altri comparti il lunedì. Per la zootecnia da latte si fa riferimento a Montichiari,
che quota il venerdì. Il mercato di Mantova avviene il giovedì. Modena il lunedì. Il mercato di Bologna,
che riportiamo come riferimento per i cereali, quota il giovedì.
TUTTI GLI AGGIORNAMENTI DELLA TABELLA MERCATI
- INSIEME AI COLLEGAMENTI ALLE PRINCIPALI BORSE -
SONO SUL SITO www.cremona.coldiretti.it
CUN SUINI – Commissione Unica Nazionale Suini da macello
PREZZI CIRCUITO TUTELATO (Maggio 2013)
CATEGORIA
QUOTAZIONE
QUOTAZIONE
2 maggio 2013 9 maggio 2013
Dal 06.05.13
al 10.05.13
Dal 13.05.13
al 17.05.13
144/152 kg
1,210
1,205
152/160 kg
1,240
1,235
160/176 kg
1,300
1,295
TUTTE le SETTIMANE l’AGRICOLTURA è in TV
Segnaliamo che W l’Agricoltura, la trasmissione dedicata al vero Made in Italy a cura di
Coldiretti Cremona, va in onda su Telecolor e Primarete tutti i giovedì alle ore 19.50
(subito dopo il tg) e in replica la domenica, ore 13 circa, su Telecolor.
Coldiretti Cremona Informa Vi dà appuntamento alla prossima settimana l’Agricoltura – Coldiretti Cremona Informa Vi dà appuntamento alla prossima settimana
se vadhttp://ec.europa.eu/agriculture/rurdev/index_it.htm
È
La newsletter di Coldiretti Cremona è nel sito www.cremona.coldiretti.it