comunicazioni personali e infomobilità la convergenza fisso-mobile ed i servizi la storia nel...
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Comunicazionipersonali
e infomobilitàLa convergenza fisso-mobile
ed i servizi
La Storia nel Futuro a Torino
Politecnico di Torino,27 maggio 2008
Pietro Porzio Giusto
2Comunicazioni personali e infomobilità - 27.05.2008 - [email protected]
Sommario
• Affinché i servizi abbiano successo occorre che:– soddisfino bisogni profondamente sentiti– rispondano a desideri reali– abbiano prezzi abbordabili
• L’evoluzione tecnologica offre tecniche sempre più sofisticate, che migliorano le prestazioni e riducono i costi
• Le tecniche che si applicano richiedono competenze teoriche e specialistiche sempre più profonde, per le quali occorre una preparazione di base solida e aperta all’innovazione
• Per gli utenti la distinzione fra rete fissa e rete mobile è sempre meno comprensibile, ma la struttura dei costi dei due tipi di rete è diversa e occorre trovare una conciliazione delle tariffe per arrivare a un’effettiva convergenza fisso-mobile
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Servizi e
sviluppi da perseguire
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Servizi
• Fonia• Trasmissione di testi– SMS– chat– email
• Accesso ad Internet• Trasferimento di file• Trasmissione di immagini– MMS– videotelefonia
• Intrattenimento– giochi– radio– televisione
• Telepresenza Immersiva Virtuale:solo con telecomunicazioni fisse?• Servizi di “infomobilità”
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I servizi di infomobilità
• Gestione di flotte di veicoli e del trasporto merci
• Pagamento automatico dei pedaggi
• Controllo del veicolo e navigazione
• Protezione dei veicoli (antifurti)
• (LBS) Location Based Services: servizi e informazioni correlate al luogo in cui il viaggiatore si trova (allertamenti e notizie su ingorghi , mezzi di trasporto pubblici, farmacie, ristoranti, alberghi, pubblicità, giochi, ...)
• Gestione delle emergenze e degli incidenti; eCall (Emergency Call)
I servizi di infomobilità immaginabili sono numerosi.Pochi richiedono bande di trasmissione larghe.
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Gli argomenti di studio e di sviluppo
• individuare i servizi che possono soddisfare bisogni sentiti• progettare prodotti confacenti con i desideri reali dei potenziali
clienti• verificare che i potenziali clienti si potranno permettere ciò che
si intende proporre al tempo in cui il prodotto sarà immesso sul mercato• ottimizzare la tecnologia
Fra i servizi già sperimentati, alcuni hanno avuto successo, altri hanno fatto fiasco.
Per stabilire su quali ricerche e su quali sviluppi conviene investire occorre:
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L’evoluzione delle
reti per comunicazioni personali
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La crescita della banda di trasmissione
Sistema
Bit rate di piccoteorica (kbit/s) Efficienza di
trasmissione (Bit/s/Hz)
Efficienza cellulare
(Bit/s/Hz /cella)Downlink Uplink
TACS 2,4 2,4 0,1 0,005
GPRS (4+1 time slot) 57,6 14,4 0,58 0,064
EDGE (4+1 time slot) 237 59 2,37 0,13
UMTS 384 384 0,46 0,46
HSPA (attuale) 7.200 2.080 1,39 1,39
WiMax (TDD, 5 MHz) 5.200 3.900 1,82 0,45
HSPA evolved 21.000 11.500 3,25 3,25
LTE (20 MHz) 100.000 50.000 3,75 3,75
I valori della tabella sono indicativi e per condizioni ideali di utilizzo
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Due motivi per la crescitadella banda di trasmissione
a) Fornire servizi a larga banda e migliorare la qualità percepita dagli utenti (tempi di risposta della rete, interattività)
b) Ridurre i costi di rete (numero di ricetrasmettitori, branching)
TX 1 TX 2 TX 3 TX 4 TX n
RX 1 RX 2 RX 3 RX 4 RX n
Sistema di branching
...
...
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La “Core Network”
• Cresce il numero di servizi di telecomunicazioni basati sull’IP
• Con l’IP si possono impiantare su una base comune i protocolli di tutti i servizi e rendere semplice e flessibile la gestione delle reti
• L’IP consente generalmente di ridurre i costi di rete
• Si possono applicare tecniche ROHC (Robust Header Compression) che rendono accettabile l’uso dell’IP anche per la voce sull’interfaccia radio
Le nuove reti mobili (WiMax, LTE) sonocompletamente basate sull’IP (IPv6)
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Tecniche radio
• Tecniche di accesso:– FDMA (Frequency Division Multiple Access)– TDMA (Time Division Multiple Access)– CDMA (Code Division Multiple Access)– OFDMA (Orthogonal Frequency Division Multiple Access)– SC-FDMA (Single Carrier-Frequency Division Multiple Access)
• Modulazioni fino a 64 stati (64QAM)• Codificazioni per la rivelazione e la correzione degli errori di
trasmissione (codici convoluzionali, turbo codici, ...)• Adattatività di modulazione e codificazione• HARQ (Hybrid-Automatic Repeat reQuest) e “soft combining”• Sistemi d’antenna MIMO (Multiple Input Multiple Output)• Multiuser Detection (Joint Detection- Interference Cancellation)
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Propagazione e antenne
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I cammini multipli di propagazione
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La variabilità del canale radio
• La rapidità delle evoluzioni del canale può essere dell’ordine del tempo che il terminale impiega per percorrere una distanza pari un quarto della lunghezza d’onda della portante radio (la rapidità di adattamento dei ricevitori è cruciale)
• Gli errori di trasmissione capitano tendenzialmente a folate
Ampiezza della funzione di trasferimento del canale
Frequenza
Canaleradio
I cammini multipli di propagazione creano forti distorsioni della funzione di trasferimento del canale radio.
Le distorsioni mutano con il movimento del terminale e degli oggetti circostanti
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Sistemi d’antenna MIMO(Multiple-Input/Multiple-Output)
Bandabase
Bandabase
R1 = T1 H11 + T2 H21
R2 = T1 H12 + T2 H22
TX1
TX2
RX1
RX2
H11
H21H22
H12
Inviando appositi segnali pilota si stimano le funzioni di trasferimento Hxy e, risolvendo il sistema di equazioni, si ricavano i segnali T1 e T2:
sul canale radio distorcente si trasmettono più segnali
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Principi dell’HARQ(Hybrid-Automatic Retransmission reQuest)
a) L’informazione da trasmettere è suddivisa in blocchi e ogni blocco è codificato con un a codifica molto robusta e ridondate
b) Il blocco codificato è suddiviso in sottoblocchi, il primo dei quali contiene il “codice madre” e un minimo di ridondanza per la rivelazione degli errori di trasmissione.
c) Sul canale si trasmette il primo sottoblocco da cui il ricevitore tenta il recupero dell’informazione; in caso di decodificazione corretta, l’informazione risulta trasmessa con la massima efficienza
d) Se gli errori di trasmissione impediscono di estrarre l’informazione, il ricevitore chiede la trasmissione di un altro sottoblocco e tenta il recupero dell’informazione combinando ciò che ha ricevuto fino al momento (ridondanza incrementale)
e) Si ripete il punto d), anche con la ritrasmissione di sottoblocchi già trasmessi, finché la decodifica non ha successo o finché non si supera un limite massimo di trasmissioni di sottoblocchi
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IL DS-CDMA(Direct Sequence – Code Division Multiple Access)
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Generazione di un segnale CDMA
AxB: segnale codificato
A: bit di modulazionebitchip
B: codice di spreading
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Ricezione di un segnale CDMA
A: prodotto AxB
B: clodice di spreading C: segnale ricevuto
D: codice di spreading ortogonale
AxD: valor medio nullo
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Codici ortogonali
A
B
C
D
A Bx
Il prodotto di ogni
elemento per
ciascuno degli altri ha valor medio nullo
A Cx
A Dx
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Sovrapposizione e trasmissione (I)
Segnale n
Codice n
Segnale 1
Codice 1
Segnale 2
Codice 2
Sommatore
Dalla base ai terminali
Segnale x
Codice x
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Sovrapposizione e trasmissione (II)
Segnale x
Codice x
Dai terminali alla base
Segnale 1Codice 1
Segnale 2Codice 2
Segnale nCodice n
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Il ricevitore “a rastrello”
Ritardo
Somma
Codice x
Coeff. 1
Codice x
Coeff. 2
Codice x
Coeff. 3
Ritardo Ritardo
Segnale decodificato
ed equalizzato
Per velocità di bit e di chip elevate il ricevitore Rake comporta un rilevante carico elaborativo
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Il CDMA entra nei sistemi cellulari
1978: prima idea di utilizzare il CDMA per sistemi cellulari (Cooper e Nettleton)
1985: fondazione della Qualcomm (QUALity COMMunication) da parte di Jacbos, Viterbi e altri
1989: la Qualcomm fa una prima dimostrazione del CDMA per sistemi cellulari
1989: l’Europa inizia gli studi sulla 3G con il “COST 231”, considerando l’alternativa fra TDMA e CDMA.In una riunione del 1991 Viterbi presenta il CDMA
1992: avvio del programma europeo di ricerche RACE II, con studi sul CDMA e il TDMA
1992: In ambito ETSI/SMG (Special Mobile Group) si costituisce il gruppo SMG5 per la standardizzazione di un sistema cellulare di terza generazione
1992: la DoCoMo inizia gli studi sul CDMA
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Il primo sistema CDMA
1993: completamento dello standard IS-95 (cdmaOne)
1995: Hutchison Telecom lancia commercialmente a Hong Kong la prima rete cdmaOne
Canalizzazione 1,25 MHz
Cip rate 1,2288 Mchip/s
Spreading code 64 chip
Modulation rate 19,2 kbit/s
Data Rate 14,4 kbit/s
Caratteristiche del cdmaOne
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L’avvio dello standard UMTS
1996: la DoCoMo sperimenta il CDMA a 2 Mbit/s
Nel frattempo in Europa vi era stata la liberalizzazione dei servizi mobili e gli operatori avevano drasticamente ridotto gli investimenti in ricerca, cosicché gli studi sulla 3G erano passati quasi completamente nelle mani delle manifatturiere.
Si costituirono due campi contrapposti sulla tecnica di accesso, simboleggiate dal modo di combinare i due
versi di trasmissione:FDD (Frequency Division Duplex)
TDD (Time Division Duplex)
1997: MoU fra TIM e NTT DoCoMo, la prima posizione di un operatore europeo a favore del CDMA
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Gli standard del 3GPP e del 3GPP2
3GPP 3GPP2
WCDMA(Wideband-CDMA)
TD-CDMA(Time Division-CDMA;inutilizzato)
TD-SCDMA(Time Division-Synchronous CDMA,lo “standard cinese”,per ora non utilizzato)
cdma2000 1x(per canali da 1,25 MHz)
cdma2000 3x(3 canali “1x” in parallelo;inutilizzato)
cdma2000 1xEV-DO(EVolution-Data Optimized)
cdma2000 1xEV-DV(EVolution-Data and Voice)
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Scrambling
Schema semplificato del trasmettitore di una stazione base
Codifica della voce
Codifica per la correzione degli errori di trasmissione
Interleaving(Disordinamento)
Sequenza pseudocasuale
Inserzione della regolazione
della potenza di trasmissione
del mobile
Codici ortogonali
Codice di identificazione
della cella
Spreading
Modulatore
29Comunicazioni personali e infomobilità - 27.05.2008 - [email protected]
L’interleaving
• A parità delle altre condizioni (tasso di errore medio, quantità di ridondanza, tempo di osservazione, ecc.), le codifiche sono tanto più efficaci quanto più gli errori sono distribuiti uniformemente nel tempo
• Per sparpagliare gli errori che capitano a folate si usa l’interleaving, ovvero il disordinamento dei bit prima della trasmissione con il corrispettivo riordinamento dopo la ricezione
• L’interleaving è semplice e poco costoso, ma comporta un ritardo di trasmissione, perciò deve essere limitato in profondità per i servizi “conversazionali”
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Canali fondamentali delle stazioni
• Pilota (acquisizione iniziale)
• Sincronismo (aggancio e sincronizzazione dei terminali sui segnali delle stazioni)
• Paging (chiamate ai terminali)
•Controllo (gestione delle risorse)
•Traffico (voce e dati)
31Comunicazioni personali e infomobilità - 27.05.2008 - [email protected]
Canali fondamentali dei terminali
•Accesso (richiesta del terminale di un canale di comunicazioni)
•Controllo (gestione delle risorse)
•Traffico (voce e dati)
32Comunicazioni personali e infomobilità - 27.05.2008 - [email protected]
Il “Soft Handover”
Nei sistemi CDMA celle adiacenti possono utilizzare le stesse frequenze, cosicché, nel passaggio da una cella ad un’altra, il terminale, con un solo ricetrasmettitore dotato di più correlatori, può stabilire connessioni con più stazioni contemporaneamente ed attuare un “soft handover”
Affinché il terminale possa combinare i segnali di più stazioni occorre che ci sia un certo allineamento (sincronizzazione) fra tali segnali– nel cdma2000 le stazioni sono sincronizzate mediante i riferimenti
temporali del GPS (Global Positioning System)
– nel WCDMA il mobile misura la differenza fra i tempi di arrivo dei segnali, riporta la misura alla stazione base, e la rete provvede all’allineamento fra i segnali trasmessi verso il terminale
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IL principio dell’OFDM
Suddivi-sione in
N flussi in parallelo
Flusso numerico da trasmettere
Modulazione su f1
Modulazione su f2
Modulazione su f3
Modulazione su fN
Sommatore
Frequenza
Spettro di frequenza del segnale OFDM
f2
f1
f3
f4
fN
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La variabilità del canale OFDM
Ampiezza della funzione di trasferimento del canale
Frequenza
Canaleradio
Sugli segnali a banda stretta componenti il segnale OFDM i cammini multipli di propagazione non creano distorsioni significative ma solo variazioni di ampiezza
Inseguire variazioni di ampiezza è molto più facile che equalizzare distorsioni a banda larga, ma generare e demodulare in parallelo centinaia o migliaia di canali, anche se sono a banda stretta, implica pesanti carichi elaborativi
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Schema di trasmettitore OFDM
Convertitoreserie/parallelo
Associazione degli N sotto-simboli a N
sottoportantiCampioni complessi che rappresentano le
sottoportanti modulate (dominio della frequenza)
N campioni complessi che rappresentano il segnale nel dominio del tempo entro un periodo di simbolo
N sottosimboli di ki bit (il numero di bit può essere diverso da sottosimbolo a sottosimbolo).
Il numero di bit del simbolo OFDM è M = ki
Trasformata inversa di Fourier
Aggiunta del prefisso ciclico
Convertitore digitale/
analogico
Traslazione di frequenza
Flusso binario da trasmettere
(°) Il numero di bit può essere diverso da sottosimbolo a sottosimbolo
37Comunicazioni personali e infomobilità - 27.05.2008 - [email protected]
Schema di trasmettitore SC-FDMA
Costellazioneper portante
singola
Conv. serie/
parall.
N campioni complessi che
rappresentano N sottoportanti
modulate (dominio della frequenza)
N campioni complessi che
rappresentano il segnale nel dominio del tempo entro un periodo di simbolo
N sotto-simboli di k bit
ciascuno
Trasformata inversa di Fourier
Aggiunta del prefisso ciclico
Convertitore digitale/
analogico
Traslazione di frequenza
Flusso binario da
trasmettere
Trasformata di Fourier
Associazione a N sotto-portanti OFDM
38Comunicazioni personali e infomobilità - 27.05.2008 - [email protected]
Associazione delle componenti SC-FDMAalle sottoportanti OFDM
FrequenzaAssociazione a gruppi di sottoportanti contigue
Utente a Utente b Utente c Utente d
FrequenzaAssociazione a sottoportanti uniformemente distribuite
Utente a Utente b Utente c Utente d
39Comunicazioni personali e infomobilità - 27.05.2008 - [email protected]
La convergenza fisso-mobile
dal punto di vista di costi e tariffe
40Comunicazioni personali e infomobilità - 27.05.2008 - [email protected]
La convergenza:che cosa vorrebbe l’utente?
• Un solo telefonino personale da tenere sempre con sé, con i propri menu personalizzati, rubrica, agenda, memoria per messaggi, foto, musica, ...
• Un PC portatile con la disponibilità di connessione ad alta velocità ovunque
• Prezzi abbordabili
• Buona qualità delle comunicazioni
• Sicurezza
• Semplicità di utilizzo
Ma c’è una “divergenza” fra le reti
41Comunicazioni personali e infomobilità - 27.05.2008 - [email protected]
Escluso il costo della terminazione (dove si applica), investimenti e costi operativi sono
largamente indipendenti dall’uso
I costi della rete fissa
Linea fissa di accesso:costi indipendenti dall’uso
Linea fissa di accesso:costi indipendenti dall’uso,
eccetto la terminazione della telefonia
Trasporto:costi lievi
Retelocale
Rete ditrasporto
Retelocale
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Trasmissione dati sulla rete fissa
A chi invia non c’è bisogno di far pagarei costi della “consegna”
né per cose di valorené per cose fastidiose (virus compresi)
Tariffe “flat” con uso illimitato
Costi indipendenti dall’uso
Percezione di gratuitàdella trasmissione di qualunque cosa,
del download (volontario) di qualunque cosa edella ricezione (volontaria o no) di qualunque cosa
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I costi della rete Mobile
Rete locale Rete
locale
Collegamento radio condiviso:costi dipendenti dall’uso
Trasporto:costi lievi
Rete di trasporto
Investimenti e costi operatividipendono dall’uso
Collegamento radio condiviso:costi dipendenti dall’uso
44Comunicazioni personali e infomobilità - 27.05.2008 - [email protected]
La convergenza fisso-mobile richiede una conciliazione dei piani tariffari
Trasmissione dati sulla rete mobile
Preoccupazione dell’utente
• Tariffe a consumo con conteggio della quantità di byte che si trasmettono e che si ricevono• Canone mensile con limite sulla quantità di byte che
si trasmettono e che si ricevono• Canone mensile con limite delle ore di connessione, in
cui si cumula anche il tempo che si impiega per ricevere
Se i costi dipendono dall’usonon si possono offrire tariffe con uso illimitato
45Comunicazioni personali e infomobilità - 27.05.2008 - [email protected]
Note finali
46Comunicazioni personali e infomobilità - 27.05.2008 - [email protected]
Tecnologie critiche
• Fonti di alimentazione elettrica
• Amplificatori di potenza lineari
• Filtraggi a radiofrequenza
• Circuiti integrati (velocità di elaborazione e consumi bassi)
• SDR (Software Defined Radio)
• Tecniche per la sicurezza (virus, clonazioni) e la riservatezza (intercettazioni)
47Comunicazioni personali e infomobilità - 27.05.2008 - [email protected]
Commenti
• Le comunicazioni personali, con nuovi servizi ed in particolare con i servizi di infomobilità, prospettano ancora di importanti sviluppi
• Dal punto di vista dell’utente è altamente auspicabile la “convergenza fisso-mobile”, ma vi sono problemi tariffari da risolvere
• Alcuni aspetti critici riguardano le tecnologie, che diventano sempre più sofisticate; esse richiedono una solida preparazione di base insieme con approfondimenti specialistici mirati
• I progressi tecnologici combinati con le economie di scala faranno ridurre i costi e daranno agli operatori più flessibilità sulle tariffazioni