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CORSO DI DIAGNOSI, TERAPIA
E CRITICAL APPRAISAL IN NEFROLOGIA
E DISCIPLINE CORRELATE
COME ORIENTARSI NELLA FASE EMPIRICA
DELLA TERAPIA ANTIBIOTICA DELLA SEPSI
Dr.ssa Miriam Fossati
U.O. Malattie Infettive OSA
Lecco, 07/11/2017
Modello patogenetico della sepsi/shock settico
In corso di sepsi/shock settico l’organismo subisce un’invasione microbica (area verde
chiaro)
Lo step successivo è uno stato tossico (area verde scuro) che a sua volta condiziona
una risposta infiammatoria generalizzata (area arancione) con conseguente disfunzione
cellulare e danno multi-organo (area viola)
Nel caso della sepsi/shock settico esiste un’unica terapia
eziologica che agisce sull’area verde chiaro: la terapia
antibiotica
(rivolta verso la patologia) (rivolta verso il patogeno)
Ruolo della terapia antibiotica
La terapia antibiotica agisce inducendo la clearance microbica.
Subito dopo il suo inizio (freccia nera) si riduce progressivamente l’area verde
chiaro che determina il controllo del toxic burden e della conseguente risposta
infiammatoria contribuendo a ridurre il danno tissutale.
L’effetto della terapia è quello di accorciare la lunghezza della linea rossa (che nel
grafico rappresenta il tempo che il paziente resta in stato di shock).
Precocità:
Una terapia antimicrobica precoce nella sepsi/shock settico è di
fondamentale importanza perché prima inizierà il suo effetto, più bassa
sarà la campana della curva e di conseguenza minore il tempo che il
paziente sarà in stato di shock (linea rossa)
Efficacia:
La terapia antimicrobica deve essere potente ed efficace, riducendo i
tempi delle varie fasi della sepsi/shock settico, ovvero più rapida
possibile nell’indurre la eliminazione microbica
Virulence. 2014 Jan 1; 5(1): 80–97 Anand Kumar
Terapia antibiotica empirica: i dogmi
Appropriata
In grado di assicurare massima rapidità di attività
Mantenere la ottimale farmacocinetica
Potente ed efficace verso i patogeni coinvolti
Ottimizzata in relazione agli indici di
farmacocinetica e alle tipicità farmacologiche:
- antibiotici tempo dipendenti
- antibiotici concentrazione dipendenti
- antibiotici liposolubili e idrosolubili
Appropriatezza
Nello shock settico gli studi mostrano un significativo aumento nella mortalità in
caso di inizio di una terapia antibiotica empirica non idonea, quindi non
appropriata allo spettro di sensibilità del germe in causa (Kumar, Chest 2009;
Kollef , Clin Infect Dis 2008; Paul, Antimicrob Agents Chemother 2010).
La scelta richiede la conoscenza del:
• potenziale sito di infezione (fonte)
• la sindrome clinica
• la storia clinica del paziente (stato immunologico, co-morbilità, fattori di rischio
per infezioni multiresistenti quali ospedalizzazione prolungata, recente uso di
antimicrobici)
• la precedente o meno infezione o colonizzazione con germi MDR
I pazienti con sepsi severa e shock settico necessitano di terapia
antibiotica ad ampio spettro fino ad isolamento del germe e
identificazione delle relative suscettibilità (SSC Cric Care Med
2013).
I patogeni più comunemente associati ad inadeguate terapie antibiotiche sono:
Enterococchi Vancomicina-resistenti
Candida spp
Stafilococchi Meticillino-resistenti (MRSA)
Pseudomonas aeruginosa
(Chest 2000 July: 118 (1): 146
Inadeguatezza terapeutica: cause microbiologiche
Rapidità di inizio
Secondo i risultati di numerosi studi, nella sepsi/shock settico ogni ora di
ritardo nella somministrazione di antibiotici comporta un aumento
misurabile della mortalità (7,6%) (Kumar, Crit Care Med 2006).
Dobbiamo somministrare antibiotici:
Efficaci
Endovena
Dopo esecuzione delle emocolture
Entro la prima ora dal riconoscimento di uno shock settico e di una sepsi
severa e comunque … as early as possibile (Crit Care Med 2015)
Monoterapia o terapia di
associazione
• Ampliamento spettro
• Sinergismo
• Efficacia nei pazienti
critici
• Utilizzo nella
eziologia
polimicrobica
• Ridotta selezione
ceppi multiresistenti
• Aumentato rischio di
tossicità
• Possibile
antagonismo tra le
molecole
• Aumento dei costi
complessivi
Pro Contro
Terapia di associazione
Associare due antibiotici con differente azione può avere un effetto sinergico.
Gli studi clinici dimostrano un reale beneficio per le terapia combinata rispetto
alla monoterapia, nei pazienti in stato critico e shock settico (Kumar Crit
Care Med 2010; Eur J Clin Microbiol Infect Dis 2012; Diaz-Martin Crit Care 2012).
Alcuni esperti raccomandano la terapia di associazione per le infezioni da
Gram-.
La maggior parte degli esperti userebbe l’associazione antibiotica nei pazienti
neutropenici. Antimicrob Agents Chemother 2010 May; 54 (5): 1742
Le associazioni di dimostrata efficacia sono generalmente:
beta-lattamico + fluorochinolonico
beta-lattamico + aminoglicoside
beta-lattamico + macrolide
beta-lattamico + clindamicina
Terapia supplementare: source
control
The Third International Consensus for Sepsis and Septic
Shock (Sepsis-3) raccomanda la ricerca precoce di
un’eventuale raccolta o focus infettivo
L’antibiotico resistenza nella
valutazione della scelta terapeutica
Le resistenze antibiotiche sono un problema universale, anche se con
espressioni diverse nelle varie regioni del Mondo.
Il regime antibiotico andrebbe rivisto giornalmente per un’eventuale
riduzione dello spettro di attività al fine di contenere lo sviluppo di resistenza,
ridurne la tossicità e i costi (SSC Crit Care 2013).
Ridurre lo spettro di copertura antimicrobica e la durata della terapia riduce
la probabilità di sovra-infezioni con altri patogeni o germi resistenti
(Candida, Clostr Difficile, Enterococcus Faecium vancomicino-resistente) (SSC
Crit Care 2013).
Nei pazienti con sepsi/shock settico prevale la necessità di
somministrare terapia antibiotica ad ampio spettro fino al
riconoscimento dell’agente causale e dell’antibiogramma
Tang S. et al. Advanced Drug Delivery Reviews, 2014. 78:3-13
Batteri MDR: un prodotto della globalizzazione?
La de-escalation therapy
Una terapia combinata empirica nella sepsi /shock settico deve essere sempre
rivalutata dopo 48/72 ore dal suo inizio sulla base dei dati microbiologici e
clinici.
La de-escalation al regime antibiotico più efficace deve essere
instaurata il più presto possibile.
Alcune eccezioni includono le endocarditi che richiedono prolungati
regimi di terapia combinata (SSC, Crit Care 2013).
La durata del trattamento nella sepsi dovrebbe essere in
media di 7-10 giorni e dovrebbe essere guidata dalla
risposta clinica del paziente.
Origine della sepsi: sconosciuta
comunitaria
Potenziali patogeni: Gram neg S. aureus
Streptococchi
Terapia: piperacillina-tazobactam 4,5 gr x3-4
amoxicillina-clavulanato 2,2 gr x3
ceftriaxone 2 gr
Origine della sepsi: sconosciuta
nosocomiale Potenziali patogeni: Gram neg Enterobatteri Pseudomonas MDR MRSA
Terapia: - piperacillina-tazobactam 4,5 g x3-4 (6 g/750 mg in 2 h poi 12 g/1,5 g
o 16 g/2 g in infusione continua (IC)
+ / -
linezolid 600 mg x 2 ev o per os
vancomicina 15 mg/kg in 2 ore poi 2 gr IC
(se coinvolgimento polmonare)
- imipenem 500 mg x4/ meropenem 1gr x3
+ / -
vancomicina /daptomicina 6-10 mg/kg ev
Linee Guida per la gestione della sepsi: M. Bassetti et al. Gennaio 2016
Origine della sepsi: vie biliari
Potenziali patogeni: Enterobatteri Anaerobi Streptococchi
Terapia: - ampicillina-sulbactam 2g x3-4
- piperacillina-tazobactam 4,5 g x3-4
- ciprofloxacina 400 mg x3
- ceftriaxone 2 g o cefotaxime 2 g x3
+ metronidazolo 500 mg x4
- carbapenemico
- tigeciclina 50 mg x2 (100 mg la prima dose)
Origine della sepsi: vie urinarie
comunitaria
Potenziali patogeni: Gram neg Enterococchi
Terapia: - ceftriaxone 2 g
- ciprofloxacina 400 mg x 2
- levofloxacina 500-750 mg
- piperacillina-tazobactam 4,5 g x3-4
- ceftazidime 2 g x3
Origine della sepsi: vie urinarie
nosocomiale
Potenziali patogeni: Enterobatteri Pseudomonas MDR
E. Coli ESBL+ Klebsiella ESBL+
Terapia: - piperacillina-tazobactam 4,5 g x3-4
- ceftazidime 2 g x3
+ / -
amikacina 15 mg/kg o gentamicina 3mg/kg
- carbapenemico
Origine della sepsi: addominale-pelvica
Potenziali patogeni: Gram neg Aerobi-anaerobi
Candida (se perforazione intestinale)
Terapia: - piperacillina-tazobactam 4,5 g x3-4
- ciprofloxacina 400 mg x2-3 + metronidazolo
500 mg x4
- ceftriaxone 2gr o cefotaxime 2 gx3-4 o cefepime 2g x2-3
+ metronidazolo 500 mg x4
- carbapenemico
- tigeciclina 50 mg x2 (100 mg la prima dose)
- fluconazolo 800-400 mg o echinocandine:
anidulafungina 100 mg (200 mg la prima dose) caspofungina
50 mg (70 mg la prima dose) micafungina 100 mg
Origine della sepsi: CAP/HAP
Potenziali patogeni: Pneumococco Haemophilus i.
Branhamella c. Mycoplasma p. Legionella
- beta-lattamico (ceftriaxone o amoxi/clavulanico)
+ macrolide (claritromicina o azitromicina) oppure doxiciclina
- levofloxacina
Polmonite ospedaliera (Pseudomonas Gram - MDR MRSA):
Piperacillina-tazobactam + levofloxacina +/- vancomicina/linezolid
Carbapenemico + / - vancomicina/linezolid
Origine della sepsi: infezione CVC
Potenziali patogeni: MSSA, MRSA
MSSE, MRSE
Candida
Terapia: - vancomicina 500 mg x 4
- linezolid 600 mg x2
se paziente neutropenico associare terapia anti-pseudomonas
se presente catetere femorale associare terapia anti Gram –
(ceftazidime, cefepime, PIP/TAZ) e anti Candida(fluconazolo o
echinocandine)