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Quotidiano on-line di Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona, Vicenza Cronaca del Veneto .com GIOVEDÌ 5 MARZO 2020 - NUMERO 2592 - ANNO 10 - Direttore responsabile: RAFFAELE TOMELLERI - Aut. Trib. di Verona n° 41356 del 20/01/1997 - Le Cronache srl - Via Frattini 12/c - 37121 Verona - Telefono 0459612761 - E-mail: [email protected] - Stampa in proprio - Tutti i diritti RISERVATI GUARDA IL SITO CRONACADELVENETO.COM E SEGUICI SU Due anni e 5 mesi per l’ex comandante della sezione di polizia giudiziaria della Procura di Padova. Per le “soffiate” all’ex presidente Galan sull’inchiesta del Mose. Confermato. Nicola Possagnolo Franco Cappadona Con i suoi soci Nunzio Martinello e Sebastiano Favaro della Noonic ha por- tato l’azienda padovana di tech compa- ny all’attenzione del Financial Times. KO OK La Regione del Veneto, nel- l’ambito delle azioni legate all’emergenza “Coronavirus”, ha disposto l’incremento di 534 posti letto complessivi in tutte le aziende sanitarie del territorio e presso le aziende ospedaliere di Padova e Verona. I nuovi posti letto aggiuntivi sono suddivisi tra la Terapie Intensive ed i reparti di Pneumologia (Ospedali Hub) e Malattie Infettive. La patologia legata al Coronavirus – come spiega- no gli esperti – in una per- centuale di soggetti, seppur relativa, può presentare qua- dri di aggravamento con la necessità di cure maggior- mente intensive. Il provvedi- mento è stato preso per assi- curare al sistema sanitario la disponibilità di un più ampio numero di posti letto in que- sto ambito e gestire l’even- tualità di picchi tra le persone ricoverate. Salgono intanto a 360 i casi positivi al Coronavirus regi- strati in Veneto, con sei morti. L'aggiornamento è della Regione, alle ore 8.00 di mercoledì mattina, rispetto all'ultimo dato delle 17.00 di martedìi, quando se n'erano registrati 333. I ricoverati sono 99 (+18), di cui 23 sono in terapia intensiva (+4), e con 9 dimis- sioni. Si registra rispetto a ieri un morto in più all'ospe- dale di Venezia; altri due morti sono valutati per cause diverse dal Coronavirus. L'area più colpita è quella di Treviso e provincia, con 93 casi, invariati rispetto a mar- tedì, che supera il focolaio di Vo' Euganeo, con 90 casi in aumento (+1) rispetto a ieri. Seguono Padova escluso Vo' (58, +16), Venezia escluso Mirano (53, +6), il focolaio di Verona (22, +4), quello di Limena (14), Vicenza (11, +2), il focolaio di Mirano (7), Belluno (4) e Rovigo (3, +2). Altri tre casi (-3) sono in corso di assegnazione. Le tende piantate negli ospedali del Veneto Una discarica abusiva di rifiuti, presso cui lavorava anche un uomo beneficiario del Reddito di Cittadinanza, è stato scoperto dalla Guardia di Finanza di Este (Padova), nel corso di un'indagine contro il lavoro nero. Nel retro di un capannone di un grossista siria- no di prodotti elettronici a Casale di Scodosia (Padova), le Fiamme Gialle hanno scoperto diversi cumuli di rifiuti industriali, accata- stati in modo disordinato, senza autorizzazione e senza osservanza delle basilari norme di sicurezza. L'area, del valore commerciale di oltre 200.000 euro, è stata posta sotto sequestro. Tra i materiali di scarto vi erano anche vernici indu- striali e parti in amianto abbando- nate sul suolo non impermeabiliz- zato, con il rischio di contaminazio- ne delle falde acquifere. Tra i dipendenti era presente, infi- ne, un cittadino marocchino, for- malmente disoccupato, la cui moglie beneficia del Reddito di Cittadinanza, e che è stata segnala- ta per aver dichiarato il falso. Discarica abusiva e reddito di cittadinanza A PADOVA L’EFFETTO DEL CORONAVIRUS: 360 CASI POSITIVI Sono 534 in tutte le aziende sanitarie del territorio e presso le aziende ospedaliere di Padova e Verona. Suddivisi tra le Terapie Intensive, i reparti di Pneumologia e Malattie Infettive Aggiunti posti letto La Finanza al lavoro

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Page 1: Cronaca del Veneto€¦ · Cronaca del Veneto.com GIOVEDÌ 5 MARZO 2020 - NUMERO 2592 - ANNO 10 ... ny all’attenzione del Financial Times. OK KO La Regione del Veneto, nel-l’ambito

Quotidiano on-line di Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona, VicenzaCronaca del Veneto.comGIOVEDÌ 5 MARZO 2020 - NUMERO 2592 - ANNO 10 - Direttore responsabile: RAFFAELE TOMELLERI - Aut. Trib. di Verona n° 41356 del 20/01/1997 - Le Cronache srl - Via Frattini 12/c - 37121 Verona - Telefono 0459612761 - E-mail: [email protected] - Stampa in proprio - Tutti i diritti RISERVATI

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Due anni e 5 mesi per l’ex comandante della sezione di polizia giudiziaria della Procura di Padova. Per le “soffiate” all’ex presidente Galan sull’inchiesta del Mose. Confermato.

Nicola Possagnolo Franco CappadonaCon i suoi soci Nunzio Martinello e Sebastiano Favaro della Noonic ha por-tato l’azienda padovana di tech compa-ny all’attenzione del Financial Times.

KOOK

La Regione del Veneto, nel-l’ambito delle azioni legate all’emergenza “Coronavirus”, ha disposto l’incremento di 534 posti letto complessivi in tutte le aziende sanitarie del territorio e presso le aziende ospedaliere di Padova e Verona. I nuovi posti letto aggiuntivi sono suddivisi tra la Terapie Intensive ed i reparti di Pneumologia (Ospedali Hub) e Malattie Infettive. La patologia legata al Coronavirus – come spiega-no gli esperti – in una per-centuale di soggetti, seppur relativa, può presentare qua-dri di aggravamento con la necessità di cure maggior-mente intensive. Il provvedi-mento è stato preso per assi-curare al sistema sanitario la disponibilità di un più ampio numero di posti letto in que-sto ambito e gestire l’even-tualità di picchi tra le persone ricoverate. Salgono intanto a 360 i casi positivi al Coronavirus regi-strati in Veneto, con sei morti. L'aggiornamento è della Regione, alle ore 8.00 di mercoledì mattina, rispetto

all'ultimo dato delle 17.00 di martedìi, quando se n'erano registrati 333. I ricoverati sono 99 (+18), di cui 23 sono in terapia intensiva (+4), e con 9 dimis-sioni. Si registra rispetto a ieri un morto in più all'ospe-dale di Venezia; altri due morti sono valutati per cause diverse dal Coronavirus. L'area più colpita è quella di Treviso e provincia, con 93

casi, invariati rispetto a mar-tedì, che supera il focolaio di Vo' Euganeo, con 90 casi in aumento (+1) rispetto a ieri. Seguono Padova escluso Vo' (58, +16), Venezia escluso Mirano (53, +6), il focolaio di Verona (22, +4), quello di Limena (14), Vicenza (11, +2), il focolaio di Mirano (7), Belluno (4) e Rovigo (3, +2). Altri tre casi (-3) sono in corso di assegnazione.

Le tende piantate negli ospedali del Veneto

Una discarica abusiva di rifiuti, presso cui lavorava anche un uomo beneficiario del Reddito di Cittadinanza, è stato scoperto dalla Guardia di Finanza di Este (Padova), nel corso di un'indagine contro il lavoro nero. Nel retro di un capannone di un grossista siria-no di prodotti elettronici a Casale di Scodosia (Padova), le Fiamme Gialle hanno scoperto diversi cumuli di rifiuti industriali, accata-stati in modo disordinato, senza autorizzazione e senza osservanza delle basilari norme di sicurezza. L'area, del valore commerciale di oltre 200.000 euro, è stata posta sotto sequestro. Tra i materiali di scarto vi erano anche vernici indu-striali e parti in amianto abbando-nate sul suolo non impermeabiliz-zato, con il rischio di contaminazio-ne delle falde acquifere. Tra i dipendenti era presente, infi-ne, un cittadino marocchino, for-malmente disoccupato, la cui moglie beneficia del Reddito di Cittadi nanza, e che è stata segnala-ta per aver dichiarato il falso.

Discarica abusiva e reddito di cittadinanza

A PADOVA L’EFFETTO DEL CORONAVIRUS: 360 CASI POSITIVI

Sono 534 in tutte le aziende sanitarie del territorio e presso le aziende ospedaliere di Padova e Verona. Suddivisi tra le Terapie Intensive, i reparti di Pneumologia e Malattie Infettive

Aggiunti posti letto

La Finanza al lavoro

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QUOTIDIANO ON.LINE DEL VENETO 5 MARZO 2020 - 2Cronaca del VenetoRegione

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Conte scrive a Conte

“Più sostegno”

Il presidente di Anci Veneto, Mario Conte, har scritto una lettera al presidente del Consiglio dei Ministro, Giuseppe Conte, con le misure urgenti di sostegno per lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da Covid -2019. La missiva è stata, inoltre, inviata anche al Ministro dell’Economia e delle Finanze ed a quello per i Beni e le Attività Culturali. La lettera fa riferimento, in particolare, ad una misura che riguarda la finanza locale che “pur se di impatto circoscritto, potrebbe essere costituita dalla sospen-sione, almeno per l’anno 2020, del versamento della tassa per l’occupazione del suolo pubblico e dell’imposta di soggiorno. Si tratterebbe di mostrare un particolare segno di attenzione verso gli opera-tori particolarmente colpiti dagli effetti dell’emergenza e di incentivo alle attività. Tale misura dovrebbe essere inse-rita tra quelle all’esame del Governo, da adottare attraver-so la legislazione d’urgenza, prevedendo la correlata copertura finanziaria per com-pensare le minore entrate comunali. “La lettera di Anci Veneto non è un libro dei sogni, ma la richiesta di inter-venti urgenti per rimettere in moto il turismo e l’economia del Veneto”, conclude.

Mario Conte

ANCI VENETO

Rilanciare il “Made in Veneto” e via ai voucher semplificatiPer affrontare la carenza di manodopera stagionale nei campi ‘Liberare’ le merci e i prodotti agricoli dalla paura ‘surreale’ del coronavirus rilanciando la sicurezza e la qualità dell’in-tera filiera agroalimentare del ‘made in Veneto’ e reperire manodopera stagionale per non fermare le attività sui campi e la raccolta di aspara-gi, fragole, ortaggi di serra, ciliegie: sono queste le prime richieste del Tavolo Verde della Regione Veneto, convo-cato dall’assessore all’agri-coltura, per formulare al pre-sidente del Veneto e al Governo la graduatoria degli interventi normativi ed econo-mici che possano aiutare il settore agroalimentare a fron-teggiare la crisi generata dall’emergenza Covid-19. Al tavolo hanno preso parte i presidenti regionali di Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Agriveneto, Confco -operative, Legacoop, insieme ai referenti padovani delle associazioni agricole, per un focus specifico anche sul-l’area di Vo’ e dei Colli Euganei. Osservazioni e richieste del Tavolo Verde sono confluite in un documento unico di pro-poste, ora all’esame del pre-sidente della Regione che se ne farà interprete con il GovernoQueste le richieste prioritarie: a) Riconoscimento ed indennizzo al 100% dei danni diretti subiti dalle 164 aziende agricole nella ‘zona rossa’. L’indotto vinicolo e oleicolo nell’area dei Colli Euganei ammonta a circa 30 milioni di euro, cifra che sale a 42 milioni se si calcolano anche le altre attività del set-tore primario; b) Rico -noscimento ed indennizzo dei

danni indiretti subiti dalle oltre 70 mila aziende agricole venete, per effetto delle Ordinanze di prevenzione contro la diffusione del virus; c) Attivazione di misure a sostegno degli agriturismi, il settore attualmente più colpi-to, anche nelle sue funzioni didattiche e sociali. In Veneto gli agriturismi sono circa 1450 e generano un valore di 83 milioni di euro di fatturato. Nella zona rossa gli agrituri-smi sono oltre una ventina: calcolando una media di 40 euro a pernottamento e di 30 euro a pasto, i mancati introiti ammontano a circa 100 mila euro al mese. Su scala regio-nale le disdette determinano mancati introiti calcolabili in 6,9 milioni di euro al mese; d) Riconoscimento della cassa integrazione anche per i lavo-ratori stagionali; e) Estensione delle regole per l’utilizzo dei voucher semplifi-cati in ambito agricolo; f) Proroghe dei mutui, sospen-

sione delle cartelle esattoriali, proroghe dei bandi e delle scadenze di rinnovo dei ‘patentini’ per le attività agri-cole e anticipo dei pagamenti della Pac per le aziende in ‘zona rossa’; g) Vigilanza sulle speculazioni dei prezzi; h) Attivazione di una campa-gna nazionale ed internazio-nale per la promozione del ‘Made in Veneto’, con focus sulla ‘zona rossa’. Oltre al rilancio dell’immagine del ‘food’ nazionale, l’altro aspetto da affrontare è la carenza di manodopera sta-gionale: romeni e polacchi non possono più arrivare nel Nord Italia, bloccati dal rischio quarantena. L’as -sessore all’Agricoltura, d’inte-sa con il Tavolo Verde, chiede di reintrodurre nel settore agricolo i voucher semplifica-ti, in modo di poter far partire le raccolte di asparagi, frago-le ciliegie e assicurare conti-nuità ai lavori stagionali nei filari e nelle serre.

L’incontro con l’assessore Pan

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LA LETTERA DELLA CONFERENZA EPISCOPALE DEL TRIVENETO

In un blocco completamente isolato 50 letti dedicati “che non speriamo di usare”L’Ospedale di Schiavonia, in provincia di Padova, chiuso all’inizio dell’emergenza coronavirus e progressiva-mente svuotato dei pazienti che vi si trovavano, riaprirà i battenti a breve. La data più probabile è quella del 7 marzo. Lo ha annunciato l’assessore alla Sanità della Regione Veneto incontrando, a Padova, la Conferenza dei Sindaci dell’Ulss 6 Euganea. “L’attività – ha detto l’Assessore – si riavvierà pro-gressivamente, fino a ritorna-re ai livelli operativi usali, con tutti i suoi servizi”. “A questi, nell’ambito delle azioni che stiamo individuando con il Presidente della Regione per ampliare i posti letto per i casi di coronavirus in tutta la regione – ha detto ancora – si aggiungerà un servizio prezioso e di vera e propria eccellenza per tutto il siste-ma sanitario nella lotta e cura al coronavirus”. Si tratterebbe, come ha anti-cipato l’assessore, di adibire l'area della week day surgery a degenza per i pazienti affetti da Covid - 19 per un

totale di 50 posti letto, che rimarrà operativa per il perio-do necessario a superare le problematiche legate al coro-navirus. “Ci auguriamo tutti – ha detto l’assessore – che il tempo sia il più breve possi-bile ma, ora come ora, non sarebbe serio fare previsioni. Né si può essere certi che questi letti, qui come in altri ospedali, serviranno davve-ro. Auspichiamo di no, ma è un dovere verso tutta la

popolazione veneta prepa-rarsi adeguatamente anche allo scenario più negativo”. L’area in questione è collo-cata al primo piano del bloc-co C3 e può essere raggiun-ta dall'esterno con accessi dedicati e completamente avulsi dal resto dell’ospeda-le, così come in totale isola-mento funzionerà l’intera struttura dedicata. Tale bloc-co è dotato inoltre di impian-tistica che funzionalmente

può essere separata dalle altre aree, rendendolo di fatto un tutt’uno a sé stante. “Nessun cittadino e nessun operatore sanitario, tranne quelli dedicati e i malati che verranno eventualmente ricoverati – ha concluso l’as-sessore – avrà il benchè minimo contatto con que-st’area di un ospedale che, quindi, riprenderà la sua atti-vità in totale sicurezza per operatori e utenti”.

L’assessore regionale Lanzarin con la conferenza dei sindaci dell’Euganea

Schiavonia, ospedale verso riapertura

“Condividere il momento diffi-cile con tutti gli operatori del comparto turistico e rivolgere a loro e alle loro famiglie un pen-siero grato ed un forte incorag-giamento”: è il primo pensiero espresso – in una lettera comune- dagli incaricati regio-nali per il turismo delle Conferenze episcopali di Lombardia, Emilia-Romagna e

Triveneto, le Regioni italiane sinora più colpite dall’emer-genza coronavirus. “Non è una categoria, bensì una filiera - continuano don Massimo Pavanello, don Tiziano Zoli e don Fabio Mattiuzzi -. L'impatto econo-mico, di un flusso asciugato, mostra già i primi segni. Quanti sono impiegati in que-

sto settore, poi, normalmente presidiano il front desk della generale accoglienza. Una posizione che li porta ad esse-re - insieme ad altri - soggetti a maggior rischio di contagio sanitario. Per tanti motivi, allo-ra, siamo loro vicini”. Gli incaricati regionali per il turi-smo delle Chiese di Lombardia, Emilia-Romagna e

Triveneto concludono così il loro messaggio: “Condi -vidiamo volentieri – confer-mando la disponibilità alla col-laborazione - la speranza, non ipotetica, che ogni quaresima (quarantena) termina con la Pasqua di Resurrezione”.

“Un forte incoraggiamento ai lavoratori del turismo”

Don Massimo Pavanello

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Il patrimonio da 10 miliardi “va assolutamente tutelato”Il sistema produttivo non può farsi abbattere da un’influenzaDal crollo delle prenotazioni turistiche ai rischi per l’export, l’allarme Coronavirus sta insi-diando da più fronti l’economia italiana e in particolare quella veneta e padovana. Ma quanto rischia di perdere il nostro sistema economico? Fabbrica Padova, centro studi di Confapi, ha messo in fila un po’ di dati. Il prodotto interno lordo della regione si attesta sui 162,5 miliardi, di cui circa 32 prodotti dalle imprese padova-ne. L’export veneto nel 2018 ha sfiorato i 47,8 miliardi, quello padovano nello stesso anno ha superato i 10. Le presenze turi-stiche all’anno toccano nella provincia i 5,4 milioni di perso-ne, e superano i 69,2 milioni in Veneto: ora stanno crollando. Altro elemento da considerare, le previsioni all’inizio del 2020 ipotizzavano un incremento del Pil regionale dell’1,1% e, nono-stante le incertezze e il clima di tensione geopolitica, si preve-deva +4,3% nel 2020-2022 per le esportazioni. Previsioni che vanno drammaticamente rivi-ste al ribasso. “Nel considerare questi numeri non posso che fare mie le riflessioni del presidente nazio-nale della Confederazione Maurizio Casasco, quando evi-denzia come il Sistema Italia sia un sistema sano. Ciò signi-fica che non dobbiamo assolu-tamente lasciarci prendere da allarmismi ingiustificati. Il Coronavirus è molto contagio-so, ma ha una mortalità più bassa della normale influen-za», sottolinea Carlo Valerio, presidente di Confapi Padova. “Ecco perché, come Asso -ciazione imprenditoriale ci sen-tiamo in dovere di lanciare un messaggio rassicurante, ov via -

mente, allo stesso tempo, ado-perandoci per fare dei luoghi di lavoro posti più sicuri, garan-tendo alti standard di igiene. Ma, come abbiamo sottolinea-to nei recenti incontri con le altre associazioni datoriali in Camera di commercio e in Regione, si impone l’assoluta esigenza di avere una voce unica nazionale che comunichi col mondo nel solo linguaggio della scienza. Viviamo di Made

in Italy, di export di prodotti e servizi, oltre che di import di turisti e visitatori: ogni messag-gio negativo rischia di condizio-nare per mesi, se non per anni, il nostro intero sistema econo-mico. Le conseguenze le pagherebbero tutti. Ecco per-ché il senso di responsabilità, il senso dello Stato, devono pre-valere su qualsiasi tentazione di protagonismo da parte della classe politica locale, regionale e nazionale. Non c’è spazio per nessuna polemica di schiera-mento alla ricerca di facile con-senso, e chi ne approfittasse deve restare negativamente impresso per sempre nella memoria dei cittadini elettori. Oggi», prosegue Valerio, «il nostro compito è anche quello di fare rete e aiutare le nostre imprese. Un’influenza, per quanto nuova, non può mette-re in ginocchio un’economia che vale 162,5 miliardi di Pil come quella veneta”. Di fatto anche la solitamente prudente Banca d’Italia ha stimato che l’allarme Coronavirus potrebbe impattare sul Pil nazionale per più dello 0,2%, come ha recen-temente affermato il governa-tore Ignazio Visco. “Un dato che, ai valori attuali, si traduce in circa 40 miliardi di euro», rimarca Davide D’Onofrio, direttore dell’Asso -ciazione, fornendo altri rilievi statistici. «Fabbrica Padova ha allargato la proiezione al Veneto: un impatto dello 0,2% comporterebbe perdite per circa 325 milioni nel prodotto interno lordo regionale e di circa 64,4 milioni per quello della provincia di Padova. Con lo 0,3% ipotizzato da Pro -meteia si salirebbe rispettiva-mente a 487,5 e a 96.

Commissione per eleggere il presidente

Il Collegio Speciale dei Probiviri di Assindustria Venetocentro - Imprenditori Padova Treviso in coordina-mento con gli ultimi Past President ha individuato per sorteggio, in un elenco parite-tico di 5 nominativi per cia-scun territorio, i cinque com-ponenti la Commissione di Designazione per l’avvio delle procedure di designazione ed elezione del nuovo presiden-te, composta da Fiorenzo Corazza (Presidente R.A.L.C. Costruzioni di Corazza e Luciana, Ponte di Piave), Katia Da Ros (Vicepresidente e Amministratore Delegato Irinox, Treviso), Elisa Gera (Presidente CdA H. Krull & C., Treviso), Gianni Marcato (Consigliere Delegato Sirca, Massanzago), Gianni Potti (Socio Procuratore Action, Padova). Dopo l’insediamento della Commissione si avvie-ranno nel mese di marzo le consultazioni che, a norma di Statu to, coinvolgeranno un’ampia, qualificata e rap-presentativa platea di soci e si concluderanno entro il mese di aprile. Hanno diritto di esse-re sentiti i membri effettivi del Consiglio Generale e tutti gli associati effettivi che ne fac-ciano richiesta.

Elisa Gera

Carlo Valerio e Davide D’Onofrio

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I Salesiani e gli enti formativi come Cnos, Dieffe ed Enaip fanno da capofila“La scuola professionale del Veneto non si ferma. I Salesiani e gli enti formativi Cnos sono capofila di questa capacità di fare didattica a distanza, così come Dieffe ed Enaip. Il mondo della forma-zione professionale attraverso l’e-learning riesce a garantire qualità e normalità ai ragazzi che devono continuare la loro attività scolastica. Un apprez-zamento va ai docenti che hanno avuto la capacità in poco tempo di ripensare le proprie lezione ed attivare l’in-segnamento a distanza, coin-volgendo i propri studenti nel perseguimento degli obiettivi didattici”. Visitando l’Istituto salesiano San Marco di Mestre, l’assessore regionale all’Istruzione e Formazione professionale ha reso così merito all’organizzazione del centro di formazione profes-sionale, che è anche istituto tecnico superiore e centro di formazione universitaria, per i programmi di e-learning atti-vati che stanno consentendo ai propri allievi di proseguire l’ordinaria attività formativa e scolastica nonostante la

sospensione dell’attività didattica in classe disposta dalle ordinanze ministeriali e regionali per l’emergenza coronavirus. L’Istituto Salesiano San Marco è ‘Apple Distinguished School’, grazie ad uno specia-le ed esclusivo accordo con Apple che fornisce gli stru-menti all’istituto (gli iPad per

docenti e studenti) e utilizza la piattaforma Google Classroom, un applicativo della suite che Google mette a disposizione delle scuole, per garantire le lezioni ai propri alunni. All’istituto salesiano San Marco le lezioni sono nor-mali, rispondono al consueto quadro orario settimanale, con gli insegnanti impegnati nel-

l’attività frontale – ha verificato l’assessore nella sede di via Salesiani 15 - Le attività che sono costantemente ispezio-nate dalla Regione del Veneto, che questa mattina ha fatto un’ispezione online da remoto, entrando in alcune classi, verificando la presenza dell’insegnante e facendo l’ap-pello. In questa esperienza si fa formazione iniziale, obbligo formativo, che per essere rico-nosciuta a livello Europeo deve essere certificata: i ragazzi sono di fatto in classe, anche se dalle proprie case”.“Vorrei che tutta la scuo-la veneta imparasse da que-sta opportunità di formazione a distanza, che rappresenta il futuro della didattica – ha con-cluso l’assessore -. Ci sono istituti che già stanno facendo formazione a distanza, come sta accadendo ad Asiago, ma per ora sono esperienze epi-sodiche. Queste modalità, dove la tecnologia serve la didattica, dovrebbero diventa-re la normalità, perché il digi-tale è ormai parte della quoti-dianità lavorativa e personale di ognuno di noi”.

L’ assessore con il direttore ISSM Alberto Grillai

La scuola professionale non si ferma

Il progetto di legge per l’attiva-zione a Treviso di un corso completo di Medicina e Chirurgia dell’Università di Padova è stato approvato dalla Quinta Commissione consiliare. L’importante pas-saggio apre la strada alla con-clusione dell’iter legislativo con il voto del Consiglio Regionale. Il corso prevede

60 posti e sarà attivo dall’anno accademico 2020-2021, in sinergia con l’Ulss 2 Marca Trevigiana che, da tempo, ospita già nelle sue strutture il triennio clinico della facoltà (quarto, quinto e sesto anno). “Le strutture trevigiane – sot-tolinea il presidente della Regione – ospiteranno ora un corso di Medicina e Chirurgia

in piena regola, consentendo agli studenti di iniziare e com-pletare il ciclo di studi nella stessa sede”. “Questa nuova sede – aggiunge l’Assessore alla Sanità – nulla toglierà alla casa madre padovana perché i posti per gli studenti di Treviso vanno ad incrementa-re quelli previsti per l’Università di Padova fino a

un totale complessivo di 456. È una svolta importante nel rapporto di collaborazione tra la Regione, Università e Ulss 2 che dà una risposta signifi-cativa al problema, su cui siamo costretti a misurarci ogni giorno, della grave diffi-coltà di reperire medici”.

Corso completo di medicina con 60 posti attivati a Treviso

Luca Zaia

L’ASSESSORE REGIONALE IN VISITA AL SAN MARCO DI MESTRE

Regione

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RegioneQUOTIDIANO ON.LINE DEL VENETO 5 MARZO 2020 - 8Cronaca del Veneto

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PER DIMINUIRE LE EMISSIONI NELL’ATMOSFERA

Nel ranking “FT 1000”La tech company è attiva anche in Gran Bretagna e in India Dopo «Forbes» e «Il Sole 24 Ore», che nei mesi scorsi l’ave-vano selezionata tra le eccel-lenze italiane, arriva ora la con-sacrazione internazionale con il «Financial Times». La tech company Noonic entra infatti per la prima volta nella sua gio-vane storia nel ranking «FT1000 Europe’s Fastest Growing Companies», la pre-stigiosa classifica del quotidia-no economico-finanziario bri-tannico che sceglie le mille aziende europee con la mag-giore crescita economica. Per l’azienda padovana un succes-so che la pone ora tra le realtà Ue più brillanti e dinamiche. Tra il 2015 e il 2018, Noonic ha registrato infatti un tasso di cre-scita annuale composto (Cagr) pari al 94,5% essendo passata da un fatturato di 310mila euro ai due milioni 273mila euro

dell’anno scorso. Numeri che inseriscono l’azienda nella parte alta della classifica e pre-cisamente al 259esimo posto complessivo, 56esimo in Europa nella categoria Technology e addirittura in quinta posizione tra le società italiane dello stesso settore. «Essere stati selezionati tra le più importanti società tecnolo-giche europee da uno dei più autorevoli quotidiani economici al mondo è per noi un motivo di grande orgoglio – commenta il co-founder, Nicola Possagnolo -, questo risultato ci stimola ancora di più ad andare avanti con grande con-vinzione sulla strada tracciata in questi anni e ad alzare sem-pre di più l’asticella dei nostri obiettivi». Performance marke-ting e lead generation da un lato, sviluppo di startup e piatta-

forme innovative secondo metodologie lean e agile dall’al-tro: è questa oggi la value pro-position di Noonic, società fon-data nel 2011 per iniziativa dei tre soci Nicola Possagnolo, Nunzio Martinello e Sebastiano Favaro, e ora atti-va tra Padova, Milano, Londra

e Bangalore. La sua missione è quella di portare crescita alle aziende, cercando di intercet-tare i potenziali clienti in ogni fase del loro ciclo di acquisto attraverso qualunque mezzo possibile digitale: dalle campa-gne marketing a performance, allo sviluppo di funnel ad hoc, alla creazione di community online. Il tutto per poi convertire i contatti in opportunità di ven-dita. Una capacità certificata nei mesi scorsi sia dalla rivista «Forbes Italia» che ha selezio-nato Nunzio Martinello e Nicola Possagnolo tra i «100 Number One – L’Italia dei giovani leader del futuro» del 2019, rispettiva-mente nelle categorie «Marketing & Advertising» e «Enterprise Technology», sia da «Il Sole 24 Ore» che ha inserito la loro società tra i «Leader della crescita 2020».

Nicola Possagnolo

Il Financial Times ha scelto Noonic

Al via un nuovo bando con ulteriori incentivi per la rotta-mazione delle vecchie auto. La Giunta regionale, su proposta del-l'assessore regionale all'am-biente, ha infatti deliberato l'avvio anche per il 2020 di un bando dedicato ai cittadini allo scopo di ridurre le emis-sioni in atmosfera. Saranno inizialmente messi a disposi-zione 600.000 euro a favore di chi deciderà di sostituire la propria vecchia auto con vei-coli a basso impatto ambien-tale di nuova immatricolazio-ne. "Rispetto ai bandi prece-denti, - specifica l'assessore - nel 2020 abbiamo esteso la rottamazione anche ai vec-

chi veicoli alimentati a benzi-na euro 3 e gasolio euro 5, mentre nel valutare i punteg-gi per i nuovi acquisti conti-nueremo a privilegiare il cri-terio delle emissioni, ritenen-dolo più idoneo". Gli incenti-vi, fino a 4.500 euro, saran-no, quindi, differenti in funzio-ne delle effettive emissioni di anidride carbonica e ossidi di azoto del nuovo mezzo, sta-biliti in base a specifici proto-colli e si potranno ottenere, rottamando autovetture adi-bite al trasporto persone, che appartengano alle classi emissive benzina Euro 0 Euro 1 Euro 2, Euro 3, gaso-lio Euro 0, Euro 1 Euro 2 ed Euro 3 Euro 4, Euro 5 bifuel

Euro 0 Euro 1 Euro 2. “Anche in questo bando, per agevolare il più possibile chi può averne più bisogno, – specifica l’assessore - nel predisporre la graduatoria, oltre a tenere conto delle emissioni, abbiamo confer-mato punteggi differenti a seconda della situazione economica dei beneficiari, prevedendo una priorità per le fasce di reddito più basse”. Tra i criteri è stato, inoltre, previsto un incremento di punteggio per le istanze pre-sentate da residenti nei Comuni nei quali sono state approvate ordinanze confor-mi alle disposizioni dell’Accordo di Programma

del Bacino Padano, così da premiare in quota parte anche il lavoro delle ammini-strazioni locali.Per la presen-tazione della domanda ci saranno 30 giorni di tempo dalla pubblicazione sul BUR, prevista nell’arco di qualche giorno. In caso di punteggi equivalenti, come criterio residuale, si terrà conto del-l'ordine cronologico di arrivo delle domande, fino ad esau-rimento delle disponibilità finanziarie.

Gianpaolo Bottacin

Incentivi per la rottamazione A disposizione 600 mila euro