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DailyNetIl quotidiano del marketing in rete

ANNO XIV LUNEDÌ 19 DICEMBRE 2016

#214< DIRETTORE RESPONSABILE GIANNI QUARLERI < IN REDAZIONE GIACOMO BROGGI DAVIDE SECHI ANTONELLA ROCCA FRANCESCO LATTANZIO SEBASTIANO ZERI < PROGETTO GRAFICO RUBBERDUCK IMPAGINAZIONE NADIA MORONI< PUBBLICITÀ EDIFORUM SRL: UFFICIO TRAFFICO MONICA MINUTI: TRAFFICONEWSCOMULTIMEDIA.IT <DIRETTORE COMMERCIALE ERMILIA MANCINI < CONCESSIONARIA DELLA PUBBLICITÀ PER LE INIZIATIVE SPECIALI EMOTIONAL PUBBLICITÀ SRL VIA F. MELZI D’ERIL 29 MILANOAUT.TRIB. MI N°465 DEL 20/09/02 DIFFUSIONE DIGITALE - NEWSCO MULTIMEDIA SRL VIA GUSTAVO FARA 25, 20124 MILANO TEL. 0253598411 FAX 0253598231 PUBLISHER GIANNI QUARLERI REDAZIONE: [email protected] AMMINISTRAZIONE: [email protected] ABBONAMENTI: [email protected] • R.O.C. N°18866 - ISSN 24990159

< DIRETTORE RESPONSABILE GIANNI QUARLERI < IN REDAZIONE GIACOMO BROGGI DAVIDE SECHI ANTONELLA ROCCA FRANCESCO LATTANZIO SEBASTIANO ZERI < PROGETTO GRAFICO RUBBERDUCK IMPAGINAZIONE NADIA MORONI< PUBBLICITÀ EDIFORUM SRL: UFFICIO TRAFFICO MONICA MINUTI: TRAFFICONEWSCOMULTIMEDIA.IT <DIRETTORE COMMERCIALE ERMILIA MANCINI < CONCESSIONARIA DELLA PUBBLICITÀ PER LE INIZIATIVE SPECIALI EMOTIONAL PUBBLICITÀ SRL VIA F. MELZI D’ERIL 29 MILANOAUT.TRIB. MI N°465 DEL 20/09/02 DIFFUSIONE DIGITALE - NEWSCO MULTIMEDIA SRL VIA GUSTAVO FARA 25, 20124 MILANO TEL. 0253598411 FAX 0253598231 PUBLISHER GIANNI QUARLERI REDAZIONE: [email protected] AMMINISTRAZIONE: [email protected] ABBONAMENTI: [email protected] • R.O.C. N°18866 - ISSN 24990159

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WebAds chiude l’anno a +25% e prepara una DMPLa società, guidata in itaLia da constantijn Vereecken, sta raccogLiendo i frutti di una strategia di Lungo termine

constantijn Vereecken, managing partner itaLia di webads

Social Facebook, ancora errori di metriche: colpiti gli Instant ArticlesL’azienda ha ammesso di aVer sottostimato iL traffico da iphone per aLcuni editori. si tratta deL quarto annuncio fatto daL mese di settembre

8 Media NBA.com debutta online su skysport.it anche nella versione per mobile14 Aziende Bosch Italia si apre al colore: al via la strategia con Movi&Co

Il futuro secondo David Shing, il digital prophet di AOL. Branding, digital audio, IoT e virtual reality saranno i trend di domani

L’intervista

19daVid shing

IL TUO BRANDÈ SEMPRE

IN PRIMO PIANO

CON

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# 000 marzo 2016

F o o dfocus on

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28 Mercato Verizon, dopo le violazioni, l’acquisizione di Yahoo sembra in pericolo

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Numeri da record, format e contenuti sempre più innovativi per essere costantemente al centro dell’attenzione del pubblico più strategico per il tuo brand.

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Social Facebook, ancora un errore di metriche: colpito sempre Instant ArticlesL’azienda ha ammesso di aver sottostimato il traffico da iPhone per alcuni editori. È il quarto annuncio da settembre

Rischia di innescarsi una spirale senza uscita per Facebook, che venerdì ha reso noto un nuovo erro-re di calcolo relativo alle metriche di reportistica. È il quarto annuncio da

settembre e lo sbaglio ri-guarda per la seconda volta il prodotto Instant Articles, varato ormai più

di un anno fa con l’obiet-tivo di agevolare, velociz-zare e rendere più inte-rattiva la fruizione degli

articoli sulla piattaforma, dando la possibilità agli editori di vendere la pub-blicità in autonomia trat-

tenendo il 100% delle en-trate o appoggiandosi a Facebook Audience Net-work con un modello di revenue share 70-30.

IL NuoVo erroreDopo aver ammesso di aver sovrastimato i tem-pi di fruizione nell’ordi-ne del 7-8%, Facebook ha detto di aver contato al ri-basso il traffico di Instant Articles per alcuni edito-ri che hanno utilizzato la soluzione. In particolare comScore, una delle sigle che si occupa della rileva-zione del traffico, come

< di giacomo broggi

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spiega il Wall Street Journal, ha confermato l’errore, precisando come abbia riguardato solo gli iPhone per il periodo dal 20 set-tembre al 30 novembre mentre i dati relativi ai dispositivi iPad e Android sono immuni da erro-ri. L’errore, ha spiegato Facebo-ok, è avvenuto a seguito di un aggiornamento dei suoi softwa-re. ”Abbiamo risolto il problema”, ha scritto la società di Menlo Park in un blogpost, sottolineando come lo stesso abbia riguardato un ristretto numero di editori.

L’IMPAttoNonostante Facebook abbia sempre sostenuto che gli errori delle metriche non abbiano al-cun impatto sulle fatturazioni, queste influenzano comunque il modo in cui gli inserzionisti al-locano i propri budget. È vero,

infatti, che la qualità del dato di profilazione rimane intatta, ma è anche vero che gli operatori del-la filiera si servono delle metri-che per comprendere le azioni e il comportamento dell’audien-ce sulla piattaforma. La contro-mossa del social è stata quella di promettere una apertura mag-giore a enti di verifica terzi, assi-curando il proprio impegno per una maggiore trasparenza. Se-condo una fonte interpellata dal Wall Street Journal, le stime er-rate hanno avuto entità variabi-li: la maggior parte degli editori ha registrato conteggi sbaglia-ti di circa l’1% ma per altri le ci-fre sono arrivate fra il 10 e il 20%. Washington Post, BuzzFeed, Mic, Entrepreneur, Foreign Po-licy, Inverse, PopSugar e Variety sono stati quelli con le maggiori discrepanze. <

Mobile Nuovi filtri nella fotocamera di Messenger, molto più veloci e in 3DQueste novità avvicinano sempre di più la piattaforma di Facebook a Snapchat In occasione delle vacanze natalizie, Messenger rende disponibile una nuova fotocamera, più veloce, dotata di maschere 3D e di effet-ti speciali per aiutare gli utenti di tutto il mondo a festeggiare con amici e famiglia su Messenger. Le novità in casa Messenger fanno si che la piattaforma sia sempre più simile a Snapchat, che ha co-struito sulle immagini la sua fortuna, e ha lanciato da poco i suoi fil-tri ad hoc per il Natale. Si tratta di opzioni non fondamentali ma che per gli utenti - soprattutto i teenager - fanno la differenza nell’uso di un’app piuttosto che un’altra. Annunciando la novità Facebook ha sottolineato che gli utenti stanno diventando sempre più “visuali”: ogni giorno su Messenger spediscono oltre 2 miliardi e mezzo tra emoji, foto, adesivi e video. Insomma, afferma il social da quasi due

miliardi di utenti, “Per cer-ti versi la fotocamera sta rimpiazzando la tastie-ra”. Sarà per questo che in alcuni Paesi Facebook sta anche testando una funzione che permette di condividere con i propri amici su Messenger uno status “visivo”.

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Agenzie WebAds, l’anno si chiude a +25% in attesa delle novità 2017La società, guidata in Italia da Constantijn Vereecken, sta raccogliendo i frutti di una strategia di lungo termine: «Ampliare l’inventory, rafforzare l’area video, rinnovare partnership con importanti editori e puntare sul programmatic, lavorando sulla DMP interna», ha spiegato

Tempo di bilanci anche in casa WebAds, pre-mium audience net-work e partner esclusi-vo per l’Italia di alcuni dei maggiori publisher nazionali e internazio-nali. La chiusura dell’an-no, infatti, è positiva con un +25% di cresci-ta. La società, guidata in Italia da Constanti-jn Vereecken, sta racco-gliendo i frutti di una strategia di lungo ter-mine che già da diver-si anni l’ha vista punta-re sui maggiori trend di mercato, «In primis sul programmatic», come conferma a DailyNet il managing part-

ner dell’agency. «Ab-biamo raggiunto gli obiettivi stabiliti a ini-zio anno, e la vendi-ta in programmatic è stata molto significati-va. Ma non solo: stia-mo ampliando la nostra inventory, rafforzando

l’area video e abbiamo rinnovato alcune part-nership con importan-ti editori. Stiamo inoltre lavorando sulla nostra DMP interna, per inte-grare con i nostri first party data le campagne dei nostri inserzionisti, fornendo anche un va-lore aggiunto ai publi-sher», le parole di Veree-cken. «Per far fronte alle nuove dinamiche di

mercato e, di conse-guenza, ai rinnovati obiettivi di WebAds

- continua - negli ul-timi tempi abbiamo

dato vita una riorga-nizzazione delle ri-

s o r -

se interne del team».

gLI INgreSSI NeL 2016Per quanto riguarda le novità di questo 2016, invece, «Da inizio anno nel nostro network sono entrati Tesionline.it, MailOnline e The Mo-odPost, mentre sono tantissimi altri i siti con cui lavoriamo pur non avendo con loro part-nership esclusive. È di settembre invece l’ini-zio della collaborazione con Orangemedialab, con l’obiettivo di offrir-gli un servizio comple-to, che includa anche la strategia creativa», ha confermato Constantijn Vereecken. «Per il pros-simo anno, inoltre, ab-biamo già parlato con

due nuovi soggetti

che potrebbero entra-re a far parte del nostro network», spiega il ma-naging partner, senza però anticipare nient’al-tro.

PreVISIoNI Future«Il 2017 inizierà con una novità per We-bAds, con l’obiettivo di presentare la nostra of-ferta in maniera sem-pre più coerente per il nostro posizionamen-to», ha affermato Vere-ecken. «Nel 2017 pun-tiamo a una crescita sempre in doppia cifra, sulla scia di quanto fat-to già quest’anno. Pro-grammatic e un utiliz-zo di dati più intenso da offrire ai clienti, saran-no le nostre linee guida per continuare a cresce-re ancora», ha concluso.

constantijnVereecken

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7 MILIONI DI USERS NATIVE CONTENT WHITE LABEL CONTENT AGILE PUBLISHING FORMATI ADVERTISING INTERATTIVI REPORTISTICA EVOLUTA

SEMPRE IN PRIMO PIANONOI PORTIAMO L’AUDIENCE, I CONTENUTI,

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Aziendetelecom punta sulla strategia “quadruple play”Annunciato l’avvio del procedimento di societarizzazione delle attività di TIMvision

Telecom Italia punta sulla strategia “quadru-ple play”, entrando nella produzione di con-tenuti premium per la banda ultralarga e l’av-vio del procedimento di societarizzazione delle attività di TIMvision. Lo si apprende da una nota dell’azienda, rilasciata nella giornata di venerdì. Il comunicato spiega che la nuova società avrà come missione quella di presen-tare al mercato un’offerta video arricchita di nuovi contenuti premium prodotti e copro-dotti a livello nazionale e internazionale. La strategia delineata dall’amministratore dele-gato, Flavio Cattaneo, al Consiglio di Ammi-nistrazione di Telecom individua in TIMvision lo strumento per assicurare al gruppo TIM la disponibilità di contenuti in esclusiva per la banda ultralarga che permetteranno uno svi-luppo accelerato dell’utilizzo della fibra allar-gando l’offerta di prodotti e servizi in IPTV. Il piano strategico 2017-2019, che sarà presen-tato a febbraio, conterrà indicazioni sullo svi-luppo di questo nuovo business del gruppo. La notizia segue il recente annuncio del lan-cio di Studio+, soluzione video on demand varata in collaborazione con Vivendi, mag-giore azionista di Telecom Italia.

L’a.d. fLaVio cattaneo

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Media NBA.com online su skysport.it anche in modalità mobileLa piattaforma satellitare si conferma così come il vero partner a 360° della National Basketball Association

Il sito ufficiale NBA è online, in esclusiva in Italia, su sky-sport.it, anche in versione mobile. E accedervi è sem-plicissimo: basta digitare NBA.com/italia. Sky è quindi partner a 360° della National Basketball Association per essere sempre più un pun-

to di riferimento del gran-de basket americano con oltre 140 match a stagione in tv e l’esclusiva italiana del sito ufficiale, per tutte le in-formazioni, le news, i video e gli approfondimenti. Uno spazio web, curato dalla re-dazione di Sky, ricco di con-

tenuti inediti e sempre ag-giornati, per raccontare da vicino tutto ciò che ruota in-torno al mondo NBA in ver-sione italiana.

HIgHLIgHtS, VIDeogALLerY, FotogALLerY e NeWS

Ogni mattina online gli hi-ghlights di tutte le partite e delle migliori giocate della notte (schiacciate, azioni, re-cuperi, stoppate e altro an-cora), insieme agli articoli di cronaca e commento. Spa-zio anche a videogallery, fo-togallery, news, risultati in tempo reale, classifiche e a tutte le statistiche ufficiali di NBA su squadre e giocato-ri. E ancora: curiosità, com-menti, approfondimenti, i migliori estratti della tra-smissione “Basket Room” e un blog dedicato. Oltre al coinvolgimento, ogni mese, di un campione della nostra Serie A di calcio appassio-nato di NBA. News sempre aggiornate sul basket ame-ricano anche con il tg Sky Sport24 HD e il suo mosaico interattivo, la App Sky Sport e i canali social (#SkyNBA).

Sotto CANeStro A NAtALeNatale e Capodanno in compagnia delle stelle del basket americano: tra il 25 dicembre 2016 e il 1° gen-naio 2017, ben sei match di NBA in diretta esclusiva su Sky Sport HD. Sarà un Chri-stmas Day entusiasman-

te quello in programma la sera di Natale: in campo le due finaliste delle ultime due stagioni di NBA, Cle-veland-Golden State. Ecco, dunque, rinnovarsi il duello fra LeBron James e i suoi Ca-valiers e Stephen Curry con i suoi Warriors. Diretta esclu-siva domenica 25 dicembre in prima serata alle ore 20.30 su Sky Sport 1 HD e Sky Sport Mix HD. A precedere il match, alle ore 20, appun-tamento con “Basket Room - Speciale Christmas Day”, con Alessandro Mamoli, Fla-vio Tranquillo e Davide Pes-sina. Alle ore 23, poi, su Sky Sport 1 HD, da non perde-re anche la sfida tra San An-tonio Spurs e Chicago Bulls. Entrambe le telecronache saranno curate da Alessan-dro Mamoli, con Davide Pessina e Flavio Tranquillo, che analizzerà le azioni più spettacolari e salienti con la lavagna tattica. NBA in cam-po anche a Capodanno: per dare il benvenuto al 2017, sul parquet di Atlanta saran-no di scena i padroni di casa degli Hawks, che riceveran-no la visita degli Spurs di San Antonio (a mezzanotte su Sky Sport 2 HD).

stephen curry

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Aziende/1 “La Scelta IoNIQ” è la nuova web serie di HyundaiIn onda sui canali digital della casa automobilistica, vede come protagonista l’attore Marco d’Amore insieme a IONIQ

Hyundai presenta la nuova web se-ries “La Scelta IONIQ” con la parteci-pazione straordinaria dell’attore Mar-co d’Amore, protagonista della serie insieme a IONIQ. La serie prenderà vita sui canali digital di Hyundai Italia - il primo dei quattro episodi è online da oggi - per raccontare la rivoluzio-ne nella emobility firmata IONIQ in-sieme all’attore napoletano. Con IO-NIQ, Hyundai offre una scelta giusta e intelligente rivolta al presente e che guarda al futuro. Si tratta, infatti, del-la prima auto di serie al mondo che consente di scegliere fra tre differen-

ti motorizzazioni elettriche: Hybrid, Electric e Plug-in.

IL CoNCePtIl concept della serie si riassume nella battuta che sarà il fil rouge degli epi-sodi: “Il bene sta nelle scelte che fai” - e La scelta IONIQ è quella giusta. Gio-cando sul dualismo “Personaggio Vs. Uomo”, infatti, Marco d’Amore rac-conta chi è veramente nella vita reale: una persona lontana dai personaggi “cattivi” che interpreta nel suo lavoro, attento alle scelte di vita personale e anche all’ambiente.

iL backstage deLLo spot con marco d’amore

Aziende/2 TriniTy ViAggiSTudio rinnoVA lA propriA immAgineLa Trinity ViaggiStudio annuncia il rinnovamento del proprio sito, già online, con un’immagine innovativa e in linea con le ultime tendenze del web design per i suoi programmi di vacanze e soggiorni studio. Lo spazio, progettato e realizza-to dalla digital agency Greenbubble, ha l’obiettivo di inaugurare la nuova strate-gia di marketing e comunicazione: minimalismo contemporaneo che predilige i colori del brand verde e blu, l’iscrizione online alle vacanze e la tecnica responsi-ve, che garantisce la fruizione su tutti i dispositivi tablet e mobili. “La nostra clien-tela apprezzerà questo approccio più facile e diretto”, ha affermato Claudia Ran-dazzo, managing director del Trinity Group.

La dimensione e l’inde-rogabilità del problema non si discutono: il pia-neta spreca tra 1/3 e la metà del cibo mondia-le, mentre 800 milioni di persone soffrono la fame, arrivando a morirne.Chef, ristoratori e distri-butori alimentari non possono fare gli indiffe-

renti: per ragioni di etica, di ottimizzazione costi e di brand devono anch’es-si reagire. In Italia è arri-vato uno strumento per combattere il fenomeno: la legge n. 166/16 del 19 agosto 2016, GU n. 202 del 30 agosto 2016. Lotta aL Food waste tra

società civiLe e ristorantiSui social media domina-no hashtag legati ai temi degli sprechi alimenta-ri: basta andare su Twit-ter e seguire a esempio il flusso dei Tweet #No-Waste o #FoodWaste. Gli utenti sono sensibi-li ma in Italia si utilizza-

Legge contro gli sprechi alimentari approvata, ristoratori impreparati?

RistoRatoRi e distRibutoRi alimentaRi non possono faRe gli indiffeRenti

l’attualità della tematica è sotto gli occhi di tutti: l’attenzione ai valori ambientali e di eco-sostenibilità si diffonde viralmente a suon di slogan

chef e ristoratori che ri-tengono poco elegante questa pratica.Ricordo ancora quan-do, due anni fa, propo-nemmo a un ristorante di San Marino di caval-care la lotta agli sprechi con un’iniziativa di gran-de impatto: Save Bag, con packaging brandiz-zato e una forte campa-gna fondata sui valori. Ci guardarono inorriditi e, ovviamente, non se ne fece nulla.

Ma cosa centrano i ristoranti?La maggiore consapevo-lezza è nata grazie a re-altà coraggiose che da anni, e contro corrente, lottano per sensibilizzare i cittadini e gli operato-ri sul problema. Citiamo tra tutte Banco Ali-

no ancora pochissimo le cosiddette doggy bag, i sacchettini o vaschette nelle quali riporre le por-zioni avanzate al ristoran-te. Perché? Un po’ il timo-re dell’ospite a portare via il cibo non consuma-to, per non essere guar-dato male dagli operato-ri, un po’ lo snobismo di

sensibilitàGli utenti

sono sensibili ma in Italia si

utilizzano ancora pochissimo le

cosidette doggy bag, i sacchetti

o vaschette nelle quali riporre

le porzioni avanzarte

al ristorante

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DailyNet

mentare, con la sua sto-rica Colletta. Ora molti utenti, che si confronta-no e condividono infor-mazioni soprattutto in rete, hanno un approc-cio differente alla selezio-ne, acquisto, preparazio-ne e consumo dei propri pasti. Anche nella scel-ta di attività ristorative e imprese di produzione e trasformazione del cibo dalle quali si aspettano un approccio più rispet-toso e sostenibile. Stefa-no Colmo, segretario ge-nerale fondazione Terra Madre puntualizza: “I nu-meri del fenomeno sono impressionanti: da un 1/3 a metà del cibo del pianeta viene sprecato; più di 800 milioni di per-sone muoiono di fame e abbiamo 1,5 miliardi di obesi. Presi dalla frene-sia della vita quotidiana,

spesso non ci rendiamo conto che, giorno dopo giorno, buttiamo lette-ralmente nella spazza-tura 120 chilogrammi di cibo edibile a testa e, con esso, circa l’1% del PIL”.

Legge sugLi sprechi aLiMentari itaLianaAlcuni osservatori so-stengono che sarà com-

plesso impatta-re su rigidi modelli di logistica e

distribuzio-ne delle mer-

ci, soprattutto nella GD e sugli attori

che ancora non risultano sensibilizzati o ignorano la rilevanza economica e morale della situazione (piccoli operatori e risto-ratori), con la nuova Leg-ge n. 166/16. Tutto vero ma, per lo meno, ora una norma di riferimento esi-ste. Il segreto è quello di raccontare, spiegare la legge e i suoi benefici a tutti gli operatori, anco-

ra un po’ diffidenti e restii al cambiamento. La nuo-va legge crea condizioni per favorire il recupero, le donazioni solidali e la distribuzione di prodotti come ci racconta Marco Lucchini Direttore Gene-rale Fondazione banco Alimentare: “Con questa legge i ristoratori avran-no più facilità a proporre la SAVE BAG perché si sta generando un clima po-sitivo verso questo sem-plice strumento, nato per evitare di buttare ciò che il cliente ha avanza-to nel proprio piatto. La stesura del testo è sta-ta un continuo con-fronto con tutte le parti coinvolte.”Anche i grandi brand stanno comprendendo e seguendo l’onda emo-tiva e di promozione di

questi temi, come la Cuki Save Bag, in questi gior-ni adottata da Eataly, il cui patron, Oscar Farinet-ti, dichiara: “La Save Bag di Cuki è un’idea genia-le: un oggetto che farà pensare, porterà le per-sone a combattere con-tro lo spreco alimenta-re non solo con il gesto di portarsi a casa quel-lo che si avanza nel piat-to al ristorante. Da oggi è in tutti gli Eataly d’Ita-lia e del mondo: invito tutti i miei colleghi del-la ristorazione ad adot-tare la Save Bag”. Con la nuova legge e grandi aziende che compren-dono il fenomeno, la vita per gli utenti -rispetto-si dell’ambiente e atten-ti all’impatto sociale del food - sarà certamente più facile. <

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Agenzie optimized group lancia una guida per le strategie di seoIl documento della web agency, diviso in sei capitoli, è dedicato a marketing manager e a coloro che sono appassionati della comunicazione sui new media

Optimized Group, web agen-cy specializzata nella seo e parte del Gruppo DigiTouch,

ha realizzato una guida dedi-cata all’implementazione di un’efficace strategia seo per

raggiungere un buon posi-zionamento all’interno del-la serp (pagina dei risultati

di ricerca) e per aumentare di conseguenza il traffico or-ganico e le conversioni. De-dicata a marketing manager e ad appassionati della co-municazione sui media di-gitali, questa guida snoc-ciola in 6 capitoli le best practice per raggiungere questo obiettivo.

LA guIDA NeL DettAgLIoPartendo dalle attività di seo on-page, che ne costituisco-no le fondamenta, la guida

passa poi in rassegna gli ele-menti per ottenere visibilità da traffico organico (Site-Wi-de seo), quindi approfondi-sce i tool necessari per ren-dere efficace la strategia e svela l’approccio del link bu-ilding sulla seo e i suoi effetti. Un capitolo è inoltre dedica-to al mobile seo, alla luce del volume notevole di ricerche che Google dichiara vengo-no fatte da device mobili. Un ulteriore tema affrontato dal-la guida è quello del content marketing per l’importanza di sviluppare contenuti qua-litativi al fine di essere com-petitivi e premiati dal moto-re di ricerca. Chiude il testo un utile “ABC” per orientar-si tra i tanti acronimi e termi-ni tecnici del search engine optimization.

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Aziende Bosch Italia si apre al colore: al via la nuova strategia con Movi&CoUno filmato che viene pianificato sul circuito Movie Media in accompagnamento al film Disney Oceania, in programmazione da giovedì 22 dicembre, ma anche sul sul sito dell’azienda

Bosch Italia ha il suo primo spot corporate. La realizza-zione del video è il frutto del progetto creativo We are Bosch. We are Colourful!, pro-mosso dall’azienda in colla-borazione con l’associazione Movi&Co. Il progetto, inizia-to a metà maggio 2016, na-sce da un percorso di Bosch inaugurato nel 2013 che si inserisce nel piano di cor-porate social responsibility dell’azienda e nelle finalità della sua Fondazione: pro-muovere i valori di innova-zione e condivisione, attra-verso il coinvolgimento dei collaboratori Bosch; soste-nere l’arte e la cultura, pun-tando sulla creatività di gio-vani talenti in campo video. Il processo di sviluppo è sta-to caratterizzato dalla pre-senza di un video in tutte le sue fasi di lavorazione, del-la durata complessiva di 6 mesi, e ha visto i collabora-

tori dell’azienda protagoni-sti assoluti: sono loro, per la prima volta nella storia del-la multinazionale tedesca, gli attori.

Sotto L’ALBero e NeI CINeMA CoN WALt DISNeY e MoVIeMeDIALo spot, che interpreta la tra-sformazione di Bosch tradu-cendola in immagini, sarà trasmesso in tutti i cinema del circuito MovieMedia da giovedì 22 dicembre e ac-compagnerà il film di anima-zione Oceania, la nuova e at-tesissima avventura dei Walt Disney Animation Studios. Una serie di inquadratu-re, dominate dai caldi colori identificativi della nuova im-magine del marchio, vede al centro i collaboratori Bosch. I loro volti, la loro gestuali-tà trasmettono la passione, l’entusiasmo e l’orgoglio di appartenere a una realtà che

non solo produce tecnolo-gia sofisticata ma rende mi-gliore la vita. Il video intende avvicinare il concetto di alta qualità alla semplicità del quotidiano. Dietro il marchio Bosch esistono migliaia di individui, dal dirigente all’im-piegato, dall’operaio all’inge-gnere che dedicano la loro professionalità e il loro tem-po a rendere grande l’azien-da. Sono queste persone e le loro idee a renderlo così pre-stigioso con la consapevo-lezza di appartenere a qual-cosa di grande che funziona proprio grazie all’apporto di ogni singolo individuo.

I NuMerI DeL ProgettoIdeazione, progettazione e conclusione dei lavori han-no comportato: 6 mesi di lavorazione; 10 registi se-lezionati dall’Associazione Movi&Co.; 17 sedi italiane di Bosch chiamate a esami-nare le idee creative e a vo-tare il regista vincitore; circa 6.000 collaboratori coinvolti nel progetto; 211 video can-didature; 250 provini; 14 di-pendenti selezionati; 10 ore di riprese; 60 secondi la du-rata dello spot. Bosch Italia si è servita della collaborazio-ne di Movi&Co, un’associa-zione che da anni sostiene la giovane creatività in campo audiovisivo.

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P R O G R A M M A T I C

Mercato AppNexus prosegue sulla strada dell’header bidding e lancia i video PreBid in favore degli editoriAppNexus ha svelato il lancio della funziona-lità di header bidding prebid.js, la soluzione open source utilizzata da centinaia di editori, che permette di evitare il pagamento della tas-sa Google AdX. Insieme alla funzionalità la com-pagnia ha svelato an-che il proprio partner: si tratta della piattaforma video, Playwire.

Non un solo motivoI video PreBid danno agli editori la stessa op-portunità di monetizza-re dell’header bidding per la pubblicità display. AppNexus ha però af-fermato che la decisio-ne è stata presa anche per mitigare la latenza.

Nuovo standardEric Hoffert, senior vice president della tecnolo-

gia video di AppNexus, afferma:“Il sistema Pre-Bid è diventato il nuovo standard per la mone-tizzazione della pubbli-cità display, aiutando gli editori a realizza-re il miglior prezzo di mercato per i loro spa-zi pubblicitari con una

Aiuterà gli editori a incrementare il guadagno pubblicitario di una percentuale maggiore del 100% rispetto alle altre metodologie

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semplice e trasparente asta ed evitando la tas-sa Google AdX”.

Versione betaLa tecnologia di he-ader bidding video di AppNexus è disponibi-le in versione beta su GitHub, incluso il co-

dice sorgente prebid.js, la documentazione su come integrare l’ad server video con Goo-gle DoubleClick For Pu-blisher e esempi di co-dice per popolari attori del panorama come JW Player, Brightcove, Kal-tura e Ooyala.

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ApplicazioniWhatsApp torna indietro: quasi pronta la funzione revoke per messaggi e fotoRumors fanno intendere che nell’aggiornamento dell’app per iOS nelle versione beta, di prova (2.17.1.869), venga evidenziata questa possibilità

Mani nei capelli, sudori freddi, sensazione di aver compiuto un errore madornale, forse irre-parabile: hai inviato un WhatsApp alla persona sbagliata, e non si può tornare indietro. E inve-ce, forse, sì. Non subito, ma a breve potrebbe essere pronta la funzione che non ti farà tor-nare indietro nel tempo, per quello toccherà attendere ancora qualche decina di anni, ma che permetterà di cancellare il messaggio in-viato in maniera errata. Secondo indiscrezio-ni in rete, infatti, la compagnia di proprietà di Mark Zuckerberg potrebbe mettere in cam-po con il prossimo aggiornamento della chat una funzione Revoke. A diffondere l’eventua-lità è stato il profilo Twitter @WABetaInfo che scrive come nell’aggiornamento dell’app per iOS nelle versione beta, di prova (2.17.1.869), venga evidenziata questa possibilità. L’opzio-ne - secondo il sito Bgr.com - consentirebbe di revocare il messaggio prima di essere conse-gnato al destinatario, semplicemente apren-do un menu sul testo appena mandato e sele-zionando la funzione revoke. La cancellazione si estenderebbe anche agli allegati come foto e video. Al momento la possibilità è già dispo-nibile sulla posta Gmail, a patto che l’annul-lamento dell’invio di un’email avvenga entro 30 secondi dal momento in cui si è cliccato il

tasto Invia. A perderci sa-rebbe la spontaneità,

a guada-gnarci la salute.

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Media Il mondo Versace si racconta in un nuovo sitoMobile-user friendly, intuitivo e disponibile in 5 lingue, il portale fornisce al cliente un’esperienza a 360° sviluppando una customer experience completa

Versace lancia ufficial-mente il nuovo sito Ver-sace.com completa-mente rinnovato, che va a unirsi alla piattafor-ma di ecommerce del brand, arricchendo così l’esperienza di shopping e storytelling. Mobile-user friendly, intuitivo e disponibile in 5 lingue - italiano, inglese, fran-cese, tedesco e cinese -, Versace.com fornisce al cliente un’esperien-

za a 360 gradi svilup-pando una customer experience completa grazie a una architettu-ra digitale di facile na-

vigazione. Versace.com, progetto realizzato inte-ramente dal team inter-no del marchio, diventa così il veicolo privilegia-

to di informazione della maison sviluppando un discorso che trova il suo naturale proseguimen-to attraverso i canali so-cial. Sarà, inoltre, la piat-taforma per presentare esclusive capsule collec-tion dedicate all’acqui-sto online.

uN VIAggIo ALL’INterNo DeL PortALe Il design adotta uno

scorrimento verticale con immagini fullscreen permettendo ai visitatori di esplorare le collezioni ready-to-wear, accesso-ri e nella nuova sezione “World of Versace” sco-prire i progetti specia-li della maison. World of Versace accompagna i visitatori in un viaggio alla scoperta del brand attraverso le collezio-ni e non solo. La sezio-ne dà accesso a esclusivi backstage raccontati da immagini dinamiche e video dedicati. Qui, inol-tre, trovano posto anche le collezioni di gioielli, profumi, orologi, hotel-lerie che contribuiscono a creare un unico Versa-ce lifestyle.

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#214L’intervista Il futuro secondo David Shing, il digital prophet di AoLBranding, digital audio, internet of things, branded podcast, digital assistant e virtual reality: nei prossimi anni saranno questi i punti cardine per lo sviluppo delle tecnologie legate alla rete. Ma in che modo? David Shing lo spiega al DailyNet

< francesco Lattanzio

La costituzione del trio AOL - Verizon - Yahoo, ha arricchi-to l’ecosistema digitale di un nuovo colosso, con una pro-fonda expertise in ogni sin-golo segmento del mercato. La visione, la capacità di pre-vedere la direzione da pren-dere nel breve e lungo ter-mine, diventa fondamentale per aggiudicarsi terreno su-gli altri, agguerriti, competi-tor. All’interno di AOL esiste una figura che gode della li-bertà di girare il mondo per tastare i diversi terreni e inter-cettare le nuove tendenze. Si chiama David Shing, cono-sciuto anche come Shingy, e il suo ruolo ufficiale è “di-gital prophet”. DailyNet lo ha incontrato e ha discusso con lui del futuro del digitale.

DurANte IL Suo INterVeNto A IAB ForuM HA PArLAto DI INterNet oF eMotIoNS. CoSA INteNDeVA?L’advertising digitale è nato con obiettivi di direct re-sponse, non per il branding. Ma per costruire una mar-ca è necessario fare leva sul-le emozioni, ed è possibile misurarle, anche in real time,

attraverso strumenti di sen-timent analysis. Se le storie che un brand racconta sono positive, le persone comin-ceranno ad amare il marchio, se cominciano a odiarlo, que-ste piattaforme possono aiu-tare a indicare la strada per migliorarne l’immagine. Un marchio che esprime dei va-lori condivisi ha più appeal di un altro che mira solo a ven-dere, e avrà una vita più lun-ga. Il transactional adverti-sing non costruisce niente di

longevo. Il 75% delle donne tra i 18 e i 25anni, ad esem-pio, tiene molto in conside-razione gli ideali dei brand, e questo permette di apri-re business differenti man-tenendo un’identità soli-da attraverso le emozioni e i principi espressi. Tom’s, che si occupa di scarpe, è diven-tato una coffee company. Ha costruito una brand equi-ty e dei valori tali che ai con-sumatori non interessa più nello specifico cosa vendo-

no, gli interessa invece quello che rappresenta. L’internet of emotions supera i device fisi-ci, i dispositivi devono esse-re trasparenti, invisibili. Molte delle ultime cose sviluppa-te non hanno schermi, ope-rano nel background field. È conveniente, efficiente. Per-mette alle persone di ave-re più tempo libero, e come lo impiegano? Prima ci si se-deva di fronte alla tv, adesso gli spettatori sono sempre meno. Non vedo un grande futuro per la tv nei prossimi anni, ma lo schermo grande avrà comunque importan-za. Cambierà solo l’uso. Con-nesso ad altri device mantie-ne la potenza emozionale, che sicuramente è più effi-cace della superficie di uno smartphone, ma permetterà di vedere qualunque video si scelga di riprodurre.

PArLAVI DI DeVICe “trASPAreNtI”. ALexA, googLe HoMe e tuttI gLI ASSISteNtI VIrtuALI StANNo AttIrANDo gLI INtereSSI DegLI eDItorI Per LA rIProDuzIoNe VoCALe DI ArtICoLI e PoDCASt. CHe Futuro AVrà QueStA teNDeNzA?

Vista, suono e movimento sono i tre elementi dell’este-tica dei media. Per molti anni ho ripetuto che il suono è il segreto meglio conservato. Alexa, Echo o Google Home, non producono suoni fini a se stessi, ma connessi alle emozioni perché hanno un approccio molto persona-le. Posso chiedergli che tem-po fa, di leggermi un articolo, o qualunque cosa, e i device per rispondere utilizzano ar-chitetture basate sull’intelli-genza artificiale, che impara cosa vuoi sapere e si adatta ai bisogni emotivi. Arriveran-no a riconoscere le inflessioni vocali: se parli in tono arrab-biato, ad esempio, lo capiran-no e daranno risposte basate anche sullo stato d’animo di chi formula le domande. Non c’è motivo di non credere che il volante della macchina un giorno non possa perce-pire dalle mie mani il battito cardiaco, e se questo è ac-celerato, lo stereo non pos-sa propormi una playlist tran-quilla. Questa è la potenza del digital audio. Stiamo solo grattando la superficie di un nuovo, bellissimo, campo per lo storytelling.

CHe ruoLo AVrà rISPetto AL VIDeo?Credo che siano comple-mentari. La scelta tra l’uno e l’altro dipende dalla situa-zione. Nei viaggi in metro, per esempio, l’esperienza vi-deo non è poi così gradevole e in molti preferiscono met-tere gli auricolari e dedicarsi all’audio.

IL DIgItAL AuDIo StA rACCogLIeNDo NuoVI INVeStIMeNtI trA BrANDeD PoDCASt

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daVid shing

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e ProgrAMMAtIC AuDIo. IL SegMeNto eSPLoDerà PreSto?Sì. General Electrics ha lanciato un bel-lissimo branded podcast che non cer-ca di vendere niente, prova a collegar-si emotivamente con gli ascoltatori. E più tempo viene speso dagli ascolta-tori sui suoi podcast, e più ne guada-gnano in considerazione. Il principio alla base è lo slow journalism. Ades-so, gli argomenti sono trattati attra-verso storie brevi, nello stile di social network come Twitter. Sembra stia calando l’attenzione per determina-ti argomenti, mentre sale quella ver-so i contenuti. Se tutti gli articoli sullo stesso argomento fossero impacchet-tati meglio, si creerebbero delle “big story”. Lo slow journalism sta tornan-do in un modo differente. Nell’univer-so della rete gli utenti scelgono a cosa dedicare la propria attenzione, e se i contenuti sono coinvolgenti, come quello di GE, è naturale che vengano fruiti. Non importa poi che facciano numeri enormi, il punto è che riesca-no ad attrarre utenti molto attenti.

APPLe HA DICHIArAto DI eSSere AL LAVoro SuLLo SVILuPPo DI SMArt gLASSeS CHe rICorDANo DA VICINo I FALLIMeNtArI googLe gLASSeS. e INtANto SNAPCHAt HA LANCIAto gLI SPeCtACLeS. I MoDeLLI SoNo ProFoNDAMeNte DIVerSI. QuAL è IL PIù APPetIBILe?Vedremo cosa proporrà Apple. Intan-to, la differenza tra i Google Glasses e gli Spectacles è che la premessa dei primi consiste nel riportare i dati su tutto, sempre. Questo li faceva sem-brare uno strumento di sorveglianza e la società non è pronta a una cosa del genere. Andavano incontro anche a una serie di problemi legati alla priva-cy. Gli Spectacles invece si propongo-no un solo obiettivo, il divertimento. Chi si mette gli occhiali di Snapchat, sa che quando fa qualcosa di diver-tente gli basta schiacciare un bottone

per registrarlo in video di 10 secondi. È un tipo diverso di contenuto. Diverti-mento contro sorveglianza, sono due scopi radicalmente diversi. Non sono sicuro che i Google Glasses possano diventare un fenomeno di massa ma credo che potranno essere molto utili in attività specifiche come la chirurgia ad esempio. Ancora una volta, il con-testo è fondamentale.

QuALI SoNo Le CoNSegueNze DI Mettere Le PerSoNe AL CeNtro DI uN eCoSISteMA DI DeVICe CoNtroLLAtI DA INterNet?È conveniente. Secondo le stime, en-tro il 2025 ci saranno 34 miliardi di de-vice collegati alla rete. Non ci saranno schermi, le bottiglie d’acqua saran-no connesse direttamente al frigo e si ordineranno da sole una volta fini-te. È pura comodità, e questa regala alle persone più tempo libero. E come lo impiegheranno? Probabilmente nell’entertainment. Sarà una categoria molto importante e segmentata. Ogni cosa che possa essere connessa, farà parte del network dell’IoT.

MA Per QuANto rIguArDA IL CoNSuMo, DIVeNtereBBe PIù DIFFICILe SPezzAre LA CAteNA DeL re-orDer. Le PerSoNe NoN ANDreBBero PIù AL SuPerMerCAto e L’ADVertISINg DoVreBBe eSSere PIù PoteNte Per CoNVINCerLI A CAMBIAre MArCA. CoMe CAMBIerà LA PuBBLICItà? L’advertising si fonda su una cosa sola, la sorpresa. Una volta che so quello che voglio, qualcos’altro attira la mia attenzione. Può essere per via del de-sign, o un gusto nuovo ci sono mol-ti modi per stimolare i comportamen-ti di consumo. A questo va aggiunta una dimensione emozionale, legata ai valori e all’immagine del brand. La sto-ria dietro al marchio sarà sempre più decisiva. Anche se non sarà sempre facile spezzare la catena. <

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Aziende Yahoo lancia una nuova soluzione di email adsNon si tratta di email marketing e lo strumento sfrutta avanzate capacità di targeting, come spiega Mediapost

Yahoo ha introdotto una nuova feature adv nativa che consente agli inserzionisti di targettizzare l’audience attra-verso Yahoo Mail. Non si trat-ta di email marketing: come segnala Mediapost gli an-nunci sono mostrati in cima a un inbox quando l’uten-te accede al servizio. Il mes-saggio, ha scritto Avinash Chukka, product manager di Yahoo, può essere aper-to, consultato e letto esatta-mente come un messaggio di posta elettronica. L’ad può anche essere salvato mentre i marketer hanno a disposi-zione avanzati strumenti di

dall’e

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o

reporting. Per Chukka la so-luzione rappresenta il giusto bilanciamento fra messaggi impattanti e costi.

LA SoLuzIoNe NeL DettAgLIo e I PrIMI rISuLtAtIIl tema del tar-geting è alla base del nuo-vo strumento: i marketer pos-sono segmen-tare l’audien-ce a partire da età, sesso e in-teressi, oltre a profilazioni ef-

nome cognome

incArichi eASyjeT Sceglie mrm meTeoriTe per il crm pAneuropeoLa società si è aggiudicata questo incarico in seguito a una consultazione, dove ha avuto la meglio su concorrenti come l’uscente Helia, Rapier e MBA

Easyjet ha scelto MRM Me-teorite per la gestione del proprio account paneuro-peo CRM, come riportato da Campaign, mettendo così fine a una partnership durata oltre 8 anni con Havas Helia. MRM si è aggiudicata questo incarico in se-guito a una consultazione, dove ha battuto concorrenti come l’uscente Helia, Rapier e MBA. Anche Lida, VCCPme e Wunderman, inoltre, sono state coinvolte nel proces-so. La compagnia aerea britannica era alla ricerca di un partner già dallo scorsa estate, quando aveva dichiarato di voler investire pesantemente nel comparto digitale nel triennio 2016-2018, nella speranza di una maggiore per-sonalizzazione e di un aumento dei tassi di conversione. Una aumento di creatività e di agilità è l’obiettivo che si era posto Easyjet nello sviluppo di queste strategie CRM.

fettuate manualmente da-gli inserzionisti, per esempio a partire da mailing list pro-prietarie. Su Gemini, infatti, è adesso possibile individua-re un opzione “Optimize ad for Yahoo Mail” mentre la so-

luzione è acces-sibile anche via API. Yahoo, infi-ne, ha effettua-to una serie di test e sostiene che questa tipo-logia di mail ads ha generato ri-sultati superio-ri a quelli native standard.

Mercato Snapchat mette a punto un piano adv per il Super BowlIl social è alla caccia di nuovi inserzionisti in occasione dell’atto finale di NFL: 3 milioni per il match conclusivo, a fronte dei 5 per l’intera stagioneSnapchat, in occasione delle partite della stagione di Na-tional Football League (NFL) 2016-2017 che culmineran-no nel celebre evento del Super Bowl, ha offerto pac-chetti di spazi pubblicita-ri fino a 5 milioni, secondo quanto pubblicato dal com-parto adv dello stesso social network. Il materiale pub-blicitario, denominato “La NFL su Snapchat”, è dispo-nibile fin da inizio stagio-ne, quando Snapchat ha si-

glato un accordo con l’NFL, offrendo alla Lega spazi sul canale Discover e nelle Sto-

rie per trasmettere le partite ogni settimana. In un primo momento, Snapchat aveva

fatto capire agli inserzioni-sti che i pacchetti adv per la long-season avrebbero po-tuto toccare quota 7 milio-ni di euro.

SuLLe orMe DI gAtorADeCon l’avvicinarsi della fine della stagione, l’app è anco-ra alla caccia di nuovi inser-zionisti per completare i pac-chetti in occasione dell’atto finale del Super Bowl per un prezzo intorno ai 3 mi-

lioni, come rivela un’agen-zia. Si tratta di prezzi molto alti per un player che è sce-so nel campo pubblicita-rio, seriamente, solo l’anno scorso. Allora era stata Ga-torade la prima a sponsoriz-zare le Animated Lens otte-nendo 165 milioni di views e vincendo premi anche al Festival di Cannes. È chia-ra ormai la strategia del so-cial network di Evan Spie-gel: riproporre il successo e la popolarità del progetto Gatorade anche quest’an-no, ma in un contesto ben più importante come la fi-nale del Super Bowl. Ed è per questo che quest’an-no ci sono due Lens in vendita.

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Normative google accetta di cambiare il metodo di scansione delle emailI messaggi non saranno controllati a fini pubblicitari prima che possano arrivare nelle inbox dei vari utenti

Google, martedì, ha accettato di modificare il suo metodo di scansione delle email come conseguenza di un procedimento della corte americana, ha riportato The Verge.

L’ACCorDoIl cambiamento riguarda il modo in cui la com-pagnia scansiona le mail a scopo pubblicita-rio. Con questo accordo, Google non scansio-nerà più le email per raccogliere i dati per una questione di targeting pubblicitario prima che queste non raggiungano le inbox degli utenti.

CLASS ACtIoNNella class action - Matera contro Google - i querelanti hanno argomentato come sia ille-gale nei confronti del Wiretap Act e del Califor-nia Information Privacy Act controllare le email prima che raggiungano l’utente. Big G sostie-ne che scansionare e mandare informazioni è il modo per offrire il servizio Gmail gratuita-mente.

LA teSI DeLL’ACCuSAIl testo della querela cita anche il fatto che nei termini di servizio e della privacy non appare nessun riferimento alla pratica della scansione delle email per uso pubblicitario e che la com-pagnia non ha ottenuto legalmente il consen-so degli utenti Gmail.

MA NoN è ANCorA FINItACome parte dell’accordo, Google ha accettato di pagare 2,2 milioni di dollari di parcelle di av-vocati e 2mila dollari per ogni rappresentante della class action. La corte ha bocciato la mozio-

ne di Google in ago-sto. L’accordo deve ancora essere appro-vato dalla corte del distretto del Nord California.

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Social Media Facebook prende posizione contro le fake news: in arrivo nuovi tool per dare battaglia alla “disinformazione”Il fondatore Marck Zuckerberg ha riconosciuto la responsabilità della sua piattaforma nel veicolare l’informazione e alimentare il dibattito pubblico

“Da un grande potere derivano grandi respon-sabilità”. Una regola che non vale solo per i su-pereroi, ma oggi anche per quel “super” social network da 1,8 miliardi di utenti che è diventa-to Facebook. Ecco, quin-di, che il fondatore Mark Zuckerberg ha preso fi-nalmente posizione contro le “fake news”, notizie false che ormai da tempo avvelenano la diffusione d’informazio-ni sulla sua piattaforma e ben oltre. “Penso a Fa-cebook come a una so-cietà tecnologica, ma ri-conosco che abbiamo una responsabilità che va oltre la costruzione della tecnologia attra-verso cui veicolare l’in-formazione”, ha scrit-to Zuckerberg in un

post pubblicato venerdì scorso. «Non scriviamo le notizie che leggete e condividete, ma ricono-sciamo che siamo mol-to di più di un distribu-tore di contenuti. Siamo una nuova piattaforma per il dibattito pubbli-co», ha aggiunto, an-nunciando le nuove misure adottate per ar-ginare la diffusione del-le notizie false.

Le SegNALAzIoNI DegLI uteNtI VerIFICAte DA uN PooL DI gIorNALIStID’ora in poi, infatti, i link condivisi su Facebook potranno essere indica-ti dagli utenti come po-tenzialmente falsi. Sarà inserito un pulsante che consentirà agli utenti di segnalare una bufa-la. Le segnalazioni ripe-

tute verranno analizza-te tenendo conto di altri parametri e con il sup-porto di terze parti: Sno-pes, Abc News, Asso-ciated Press, FactCheck.org, Politifact, per ora at-tive solo negli Stati Uni-ti e affiliate alla no pro-fit The Poynter Institute. Se i sospetti si dimostre-ranno fondati il conte-nuto verrà contrasse-gnato sul social network come controverso e ac-compagnato da un ar-ticolo che spiega il per-ché, perderà posizioni nel News Feed e non potrà essere sponsoriz-zato. A questo propo-sito, il social network sta anche cercando un head of news partener-ship per gestire i rap-porti e le strategie con gli editori.

PugNo Duro CoNtro LA DISINForMAzIoNe“Useremo anche il pugno duro nei confronti di quel-li che si travestono da te-state giornalistiche molto conosciute”, ha aggiunto Zuckerberg. Adam Mos-seri, responsabile della sezione News Feed di Fa-cebook, ha annunciato un’ulteriore modifica agli algoritmi. Il sistema con-fronterà il tempo trascor-so a leggere un articolo, gli accessi allo stesso e le condivisioni ricevute per rendere meno rilevanti quegli articoli che usano titoli fuorvianti per atti-rare più lettori. Infine, Fa-cebook ha deciso di au-mentare le verifiche al di fuori del suo social net-work, analizzando i siti che utilizzano i suoi siste-mi per la condivisione dei contenuti o per mostrare gli annunci pubblicitari.

mark zuckerberg

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< di marianna marcoVich

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indagini La pubblicità erogata dalle connected tv è in netto incrementoSecondo un articolo del Wall Street Journal i buyer stanno assistendo a una crescita esplosiva del mercato degli annunci OTT, anche se la misurazione è ancora in fase del tutto embrionale

Sempre più americani guardano tv connesse al web. Quindi, secondo un articolo pubblicato dal Wall Street Journal, sta diventando un’abi-tudine guardare i pro-grammi a richiesta at-traverso applicazioni invece che via cavo. Per-ciò si sta aprendo un nuovo spazio pubblici-tario per i media buyer. Potrebbe essere l’ini-

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< di Marianna Marcovich

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zio del boom della pubblicità televisiva over-the-top?

i NumeriSecondo Pivotal Research, la vi-sione di tv connesse è salita del 65% nel corso dell’ultimo anno e ora rappresenta l’8,1% del consumo televisivo giornaliero totale per gli adulti tra i 18 e i 49 anni negli Stati Uniti. Senz’al-tro gran parte di quella visione è stata guidata da piattaforme senza pubblicità come Netflix e Amazon Prime. Ma è arriva-to il tempo per uno sviluppo del marketing legato all’OTT. La società di ad tech Innovid, che eroga annunci a web video out-let così come a un numero cre-scente di applicazioni televisive come Fox Now, Hulu e Crackle, sostiene che la quota di pub-blicità fornita attraverso la sua piattaforma alle connected tv sia quadruplicata quest’anno. E secondo Modi Media, divisio-ne di ad buying focalizzata sul-le nuove forme di pubblicità te-levisiva all’interno di GroupM, oltre 37 milioni di famiglie sta-tunitensi hanno guardato spet-tacoli ad-supported su televi-sori connessi al web nel corso dell’anno passato.

i graNDi NetworkI network televisivi vedono il mezzo come un modo per rag-giungere quelle persone che non guardano molta tv linea-re live. I marketer hanno anche la speranza che la tv connes-sa supportata dalla pubbli-cità possa collegare meglio i contenuti pubblicitari televisi-vi premium al grande pubbli-co, con la profilazione mag-giore dell’advertising digitale. Un media buyer ha stimato che nel 2016 la spesa della sua agenzia in connected tv avreb-be raggiunto le 8 cifre con una

rapida espansione. Crescita de-stinata a continuare di pari pas-so con le abitudini di consumo delle persone. NBCUniversal ha dichiarato che nel corso del terzo trimestre di quest’anno, la visione di spettacoli in pri-ma serata attraverso connec-ted tv ha rappresentato il 24% del consumo di video digitali su tutte le sue piattaforme, tra cui la televisione via cavo. Due anni fa, quel numero era ap-pena il 4%. E circa tre quarti di quel consumo è stato guidato da spettacoli di intrattenimen-to come “This Is Us”. Per alcuni spettacoli, la visualizzazione di-gitale, tra cui lo streaming da connected tv, rappresenta dal 30% al 40% della loro audience tra gli adulti dai 18 ai 49 anni.

L’acquisto iN programmaticL’acquisto di annunci su tele-visori connessi è però fram-mentato e la loro misurazione è ancora in fase embrionale, due fattori che potrebbero sof-focarne la crescita. In questo momento, un po’ d’inventory OTT viene venduta come par-te di grandi pacchetti televisi-vi tradizionali. Altra è vendu-ta da aziende come Roku o da ad tech intermediarie. E, solo in alcuni casi, questi annunci vengono acquistati in modali-tà programmatica. Ma secon-do Jonathan Bokor, senior vice president and director of ad-vanced media presso la divi-sione di media buying Media-vest/Spark di Publicis, l’intero mercato della televisione fini-rà per essere sostenuto dell’ad-vertising OTT. I digital buyer infatti preferiscono acquista-re questi annunci via softwa-re con la speranza di evitare di pagare prezzi del prime time televisivo. <

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Mercato Verizon, dopo l’ultima violazione informatica l’acquisizione di Yahoo ora è in pericoloLo rivela Bloomberg, secondo cui l’affare potrebbe saltare o essere rinegoziato al ribasso. DailyNet tenta di ricostruire l’intera vicenda

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La goccia che ha fatto tra-boccare il vaso è stata la notizia della violazione di un miliardo di account av-venuta nel 2013. E ora Ve-rizon potrebbe rinegoziare l’accordo per rilevare Ya-hoo o addirittura farlo sal-tare. A confermare quan-

to già scritto da DailyNet venerdì scorso, anche del-le persone a conoscenza dei fatti interpellate da Blo-omberg. Dunque l’opera-zione di mercato dell’an-no, non tanto per il prezzo quanto per il valore “sto-rico” dell’azienda di Sun-

nyvale, è in pericolo. Cosa che non sorprende più di tanto. Quando dallo scor-so luglio è stato annuncia-to l’accordo per la cessione del core business al gigan-te delle telecomunicazioni che possiede anche AOL, Yahoo è inciampata su

tim armstrong

< di giacomo broggi

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29PAgINA

ANNO XIV LUNEDÌ 19 DICEMBRE 2016

#214

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una serie di ostacoli, che potrebbero appunto com-promettere la buona riu-scita della vendita.

Le VICeNDe Sotto oSSerVAzIoNePrima l’ammissione di un’hackeraggio di 500 mi-lioni di account nel 2014, poi indiscrezioni su pre-sunte collaborazioni con le autorità governative ame-ricane sul possibile spio-naggio delle attività dei suoi utenti per il governo americano, e, infine, l’ulti-ma incursione informatica che ha toccato 1 miliardo di account perpetrata nel 2013. Fatti che non posso-no passare inosservati. Re-stano però da capire le re-ali intenzioni di Verizon.

AoL CoNtINuA A LAVorAre SuLL’INtegrAzIoNe MA…Secondo Bloomberg la società di telecomunica-zioni starebbe agendo su due livelli: da una par-te il ceo di AOL Tim Arm-strong starebbe lavoran-do all’integrazione con Yahoo; dall’altra sarebbe

stato assunto un team di avvocati che sta valutan-do l’entità dei danni per capire se bloccare l’acqui-sizione o chiedere un ab-bassamento del prezzo. Un tema già emerso da un’inchiesta del New York Post di ottobre, per cui Ve-rizon potrebbe chiedere uno sconto di circa 1 mi-liardo di dollari. L’opera-tore telco vuole tutelarsi per assicurarsi di non do-ver fronteggiare in futuro alcuna disputa legale ine-rente alle violazioni. D’al-tra parte, come segnala Bloomberg, alcuni citta-dini hanno già avviato le prime azioni legali con-tro Yahoo. Per ora la posi-zione ufficiale di Verizon è quella di uno statement inviato mercoledì e ripre-so sempre da DailyNet, in cui il colosso ha affermato di voler valutare meglio la situazione mentre Yahoo continua a investigare.

Per orA VerIzoN NoN SI SBILANCIA“Riconsidereremo l’impat-to di questo nuovo svilup-po prima di prendere una qualsiasi decisione finale”.

Nell’ultimo attacco infor-matico subìto, Yahoo ha spiegato che è stata una terza parte non autorizza-ta ad accedere alle infor-mazioni degli account de-gli utenti. Tra queste nomi, indirizzi email, numeri di telefono, date di nascita, password. Sarebbero in-vece salvi gli account ban-cari e i dati delle carte di pagamento.

YAHoo rIMANe StrAtegICASarà comunque complica-to per Verizon fare un pas-so indietro. L’acquisizione dovrebbe essere comple-tata entro il primo trime-stre dell’anno prossimo con l’obiettivo di dare vita a una alternativa allo stra-potere di Facebook e Go-ogle. Compito impossibile da raggiungere separata-mente e molto difficile an-che insieme: stando ai dati eMarketer, quest’anno Ve-rizon (AOL + Millennial Media) ha in mano lo 0,7% del mercato digitale men-tre Yahoo si ferma all’1,5%. Insomma un 2,2% aggre-gato non è in grado di competer con l’oltre 30%

di share di Google e il 12% circa di Facebook.

AoL HA oBIettIVI AMBIzIoSICome sottolineato da Armstrong a Cannes, gli obiettivi sono quelli di raggiungere i 2 miliardi di utenti entro il 2020 gra-zie a una serie di compe-tenze tecnologico-con-tenutistico-pubblicitarie invidiabili, che potrebbe-ro nascere dalla combina-zione delle attività di AOL, Yahoo e Verizon. Ecco per-ché l’ipotesi di un vero e proprio stop al deal non è facilmente applicabile alla realtà. AOL, che quest’an-no ha tagliato il 5% della forza-lavoro globale come parte di un piano di rior-ganizzazione, l’anno scor-so ha generato 2,7 miliar-di di dollari di ricavi. Per il 2020 il target di fatturato è molto ambizioso: 20 mi-liardi.

uN ANNo DIFFICILe Per YAHooL’anno di Yahoo era co-minciato male e potreb-be finire anche peggio. Chiusa la sede italiana, e

altre nel mondo, la società aveva deciso di vendere il core business dopo alcu-ne lotte intestine tra azio-nisti. Trovata l’intesa con Verizon, i problemi di Ya-hoo sembravano aver tro-vato una soluzione. Eppu-re ora tutto è di nuovo a rischio. Secondo eMarke-ter quest’anno Yahoo gua-dagnerà 2,8 miliardi dalla pubblicità, in picchiata di oltre il 10% rispetto a un anno fa, con stime riviste al ribasso. A partire dall’an-no prossimo il giro d’affari, sostenuto da search e di-splay, dovrebbe ripartire. Ma con incrementi deci-samente meno importan-ti a livello percentuale. In Italia, a ottobre Yahoo ha raggiunto 3,195 milioni di persone nel giorno medio stando ai dati Audiweb, con una netta prevalen-za da mobile. La raccolta è gestita da Mediamond, in base a un accordo rag-giunto a febbraio, quando è stata annunciata la chiu-sura della filiale italiana. I ricavi 2015 della società, secondo quanto risulta a DailyNet, sono stati di cir-ca 15 milioni. <

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