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PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA
INDICE
Premessa pag. 05
Piano dell’Offerta Formativa pag. 06
IL CONTESTO SOCIOCULTURALE DEL NOSTRO ISTITUTO pag. 06
• Il territorio pag. 07
• Collaborazione con il territorio pag. 07
• Il quartiere "Portone della corte" pag. 08
• Le frazioni di Rodari, Selva Vetere e Salto di Fondi pag. 08
I PLESSI SCOLASTICI pag. 09
• Il plesso Milani pag. 09
• I plessi G. Gonzaga 1-2 pag. 09
• Il plesso G. Rodari pag. 10
• Il plesso Salto Selva Vetere pag. 10
• Il plesso Salto Covino pag. 10
LA SCUOLA IN NUMERI pag. 11
ORGANIGRAMMA ATTIVITA' ORGANIZZATIVE E GESTIONALI pag. 12
CALENDARIO SCOLASTICO pag. 13
ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO SCUOLA pag. 14
• Il tempo prolungato nella scuola secondaria di primo grado pag. 15
• Scuola primaria pag. 15
• Scuola dell'infanzia pag. 15
• Organizzazione mensa scolastica pag. 15
PRINCÌPI E IMPOSTAZIONI METODOLOGICHE pag. 16
OFFERTA FORMATIVA CURRICOLARE ED EXTRACURRICOLARE pag. 18
• Il curricolo della scuola secondaria di primo grado pag. 18
• I tempi per le discipline della scuola primaria pag. 19
CURRICOLO VERTICALE pag. 19
CULTURA- SCUOLA-PERSONA pag. 20
CENTRALITA' DELLA PERSONA pag. 21
SCUOLA LUOGO DEL PRESENTE, FRUTTO DEL PASSATO E DEL FUTURO pag. 22
PER UN NUOVO UMANESIMO pag. 23
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO pag. 24
• Scuola dell’infanzia pag. 24
• Scuola primaria pag. 26
• Scuola secondaria di primo grado pag. 32
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE pag. 40
• Scuola dell’infanzia pag. 41
• Scuola primaria pag. 42
• Scuola secondaria di primo grado pag. 43
CURRICOLO DI RELIGIONE CATTOLICA pag. 45
• Scuola Primaria pag. 46
• Scuola Secondaria di primo grado ……. pag. 46
LA PROGETTAZIONE pag. 48
Gruppo popolare “Milani” pag. 48
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Progetto “Cantiamo insieme il Natale” Coro di Natale (Infanzia G. Gonzaga) pag. 50
Progetto “Attività alternativa” (Scuola infanzia e primaria) pag. 51
Progetto “Attività psicopedagogiche: potenziamento ...” (Scuola infanzia,
primaria e secondaria primo grado pag. 51
Progetti Educazione Ambiente (Scuola infanzia, primaria, secondaria di primo
grado pag. 51
Progetto Accoglienza (Scuola infanzia, primaria, secondaria di primo grado pag. 52
Continuità e Orientamento (Scuola infanzia, primaria, secondaria di primo grado) pag. 52
Natale con il Cuore (Scuola infanzia, primaria, secondaria di primo grado) pag. 52
Attività sportive (Scuola infanzia, primaria, secondaria di primo grado) pag. 53
Teatro (Scuola infanzia, primaria, secondaria di primo grado) pag. 54
Progetto “alfabetizzazione lingua inglese” (primaria classi quinte) pag 55
Progetto “Trinity 1° grade – PRE A1” (primaria classi quinte) pag 55
Successo Scolastico pag 56
Scuola primaria e secondaria di primo grado – Progetto di recupero e
potenziamento pag 56
Progetto Trinity 2°, 3° 4° grade (Scuola secondaria di primo grado ) pag 56
Progetto “Delf A1/A2” (Scuola secondaria di primo grado) pag 56
Progetto Cervantes (Scuola secondaria di primo grado) pag 57
Integrazione (Scuola secondaria di primo grado) pag 57
I giochi matematici (Scuola secondaria di primo grado) pag 58
Progetto lettura (Scuola secondaria di primo grado ) pag 58
Stage in lingua inglese all’estero (Scuola secondaria primo grado) pag 58
Corsi ECDL (Scuola secondaria di primo grado) pag 58
Progetto d’Istituto “Educare alla Pace” Istituto comprensivo “Milani” pag. 59
PROGETTI DI NUOVA FATTURA ED ACQUISIZIONE (Vedi elenco) pag 60
PROGETTI PER LA DEFINIZIONE E L’ATTUAZIONE DEL PIANO
DI MIGLIORAMENTO E DEL P.T.O.F. IN ESITO AL PROCESSO DI
AUTOVALUTAZIONE (R.A.V.) pag. 61
Altre attività pag. 61
VERIFICHE E VALUTAZIONI pag. 61
• Valutazione finale e Certificazione delle competenze pag . 61
• Valutazione esterna pag. 62
• Cosa sono le prove INVALSI pag. 62
GRIGLIA Dl VALUTAZIONE: SCUOLA SECOND. DI PRIMO GRADO pag. 63
CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO –
• Scuola secondaria di primo grado pag. 64
• Valutazione disciplinare nella scuola primaria - La votazione in decimi pag. 65
• GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA SCUOLA PRIMARIA pag. 65
• Griglia di corrispondenza tra il voto assegnato e descrittori di comportamento
nella scuola primaria pag. 66
VALUTAZIONE POF pag. 67
P.O.F. 2015//2016 Adottato/Approvato dal C.d.D. e dal C.d. I. Pag. 67
La Privacy nella Scuola (D.L.gs. 196/2003 pag. 68
La Sicurezza nella Scuola “Gestione del Sistema Sicurezza e Cultura
della Prevenzione nella Scuola” pag. 70
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PATTO EDCUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ pag. 72
Norme di comportamento dei docenti pag. 72
Uscite didattiche pag. 72
Valutazione degli alunni pag. 72
Norme di comportamento degli alunni pag. 73
Parte prima: Gli impegni pag. 73
Parte seconda: norme – frequenza, ritardi, giustificazioni pag. 74
La vita scolastica e Sanzioni pag. 74
Tabella interna definitiva per la valutazione del comportamento pag. 75
CRITERI GENERALI PER L’ACCETTAZIONE DI DONAZIONI
ALL’ISTITUZIONE SCOLASTICA pag. 76
REGOLAMENTO D’ISTITUTO PER L’ACCETTAZIONE DI DONAZIONI
DI BENI O DANARO pag. 79
Rappresentanti dei Genitori – Regolamento Donazioni -
Allegato 1 – Modulo di richiesta pag. 80
Nota MIUR prot. N. 1972 del 15/09/2015 – Chiarimenti e riferimenti normativi
a supporto dell’art. 1 comma 16 Legge 107/2015. “Teoria Gender” pag. 82
REGOLAMENTO DEI DIPARTIMENTI DISCIPLINARI pag. 85
CARTA DEI SERVIZI pag. 88
STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI della scuola secondaria
di primo grado pag. 97
REGOLAMENTO: uscite didattiche, visite guidate e viaggi d'istruzione pag. 98
PROGETTO: ISTRUZIONE DOMICILIARE - Approvato dal C.d.I. del 18/01/2013 pag. 103
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LA NOSTRA SCUOLA
PREMESSAA cura del Dirigente Scolastico
Prof.ssa Luigia Bonelli
L’esperienza acquisita in questi primi anni alla guida dell’I.C. “Milani” mi ha consentito di
conoscere bene i punti di forza e di debolezza della scuola ed ha fatto si che traessi proprio dalle
criticità gli insegnamenti utili a migliorare il servizio che quotidianamente la scuola rende alla
Comunità.
Forte dell’esperienza, dunque, continuerò ad adoperarmi per rendere sempre più agevole e
diretta la comunicazione tra i docenti dei vari ordini di scuola affinché essi abbiano la concreta
possibilità di lavorare insieme, di confrontarsi, mettendo in comune il proprio bagaglio di
conoscenze, competenze e di esperienze.
Consapevole, inoltre, che i veri costruttori di una solida continuità didattica sono i docenti, nel
valorizzare ciascun segmento di istruzione, favorirò tra essi la creazione di armonia e sintonia
necessarie ai fini dell’ elaborazione di un curricolo verticale di grande valenza formativa.
Cercherò , unitamente al gruppo docente, di cogliere tutte le opportunità che la Legge 107 di
riforma della scuola ci offrirà, partendo dai progetti di miglioramento, fino all’ utilizzazione
dell’ organico potenziato.
Anche quest’anno, il curricolo della scuola secondaria di primo grado dell’ I.C. “Milani”, unico
sul territorio, vedrà confermato, in due corsi, l’ insegnamento della lingua spagnola.
L’apertura della scuola, poi, al tema della pace, troverà piena realizzazione nel progetto unitario
di istituto. Affrontare il tema della pace consentirà agli alunni di ogni grado di istruzione di
riflettere sui tanti aspetti legati alle diverse culture, religioni, costumi ed al contempo di far
propri i valori universali della solidarietà e della fratellanza .
Desidero, infine, esprimere la mia più sincera gratitudine a tutti coloro i quali continuano ad
affiancarmi con entusiasmo e fiducia e si adoperano perché l ’I.C. “ Milani” perseveri nel suo
intento di migliorare la propria offerta formativa.
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Il Piano dell'Offerta Formativa (POF) è la carta d'identità di ogni scuola e lo strumento
indispensabile con cui l’autonomia della nostra scuola assume la sua dimensione concreta in
quanto esplicita, attraverso l’elaborazione dei curricoli, l’organizzazione e la pianificazione degli
interventi e delle pratiche, la vera e propria “attività progettuale curriculare, extracurriculare,
educativa ed organizzativa”. Con la neonata Legge 107/2015, esso sarà sostituito e/o inglobato
nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa.
Ogni studente deve avere la possibilità di ricoprire un ruolo secondo le proprie capacità,
potenzialità, creatività ed attitudini, e la scuola ha il compito di accompagnarlo nell’elaborare il
senso della propria esperienza, promuovendo la pratica consapevole della cittadinanza attiva e
l’acquisizione degli alfabeti di base della cultura.
IL CONTESTO SOCIOCULTURALE DEL NOSTRO ISTITUTO
"Non c’è nulla che sia più ingiusto quanto far parti uguali fra disuguali”
“don L. Milani - Lettera ad una professoressa -”
La nostra Scuola vuole essere un luogo in cui, nelle diversità e nelle differenze, si condivide il
primario obiettivo, ossia la crescita della persona, da realizzare attraverso il superamento di ogni
genericità e standardizzazione e tramite la progettazione di una rete di azioni integrate, atte a
valorizzare lo stile cognitivo unico ed irripetibile proprio di ogni studente.
La finalità principale può essere sintetizzata in educare istruendo, che vuol significare
essenzialmente:
consegnare il patrimonio culturale che ci viene dal passato perché non vada disperso e possa
essere messo a frutto tramite l’ interpretazione, l’ elaborazione e lo sviluppo;
preparare i giovani alla vita adulta, fornendo loro quelle competenze indispensabili per essere
protagonisti all'interno del contesto economico e sociale in cui vivono;
accompagnare il percorso di formazione personale che uno studente compie, sostenendo il
processo di costruzione della propria personalità.
Partendo dalla centralità della persona-studente, la nostra scuola ha sempre presente il benessere
degli alunni perché, in un ambiente in cui gli alunni si trovano a proprio agio, sentendosi accettati
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da compagni e insegnanti e valorizzati per le proprie caratteristiche, il processo di apprendimento
non può che risultare facilitato.
Benessere per gli alunni significa anche imparare ad accettare, senza ansie e senza angosce, i
propri limiti, che non debbono essere intesi come vincoli, ma come elementi da prendere in
considerazione per scelte future serene e consapevoli.
Il territorio
Il Comune di Fondi conta, all’anno 2011 ,
36.257 residenti, gli abitanti sono distribuiti
in 10.179 nuclei familiari con una media per
nucleo familiare di 3,05 componenti.
L’economia fondana, dapprima incentrata
solo su attività del settore primario, si è
proiettata poi nei settori secondario e
terziario, ampliando la scala dei valori sociali.
Nell’ultimo decennio si è assistito ad un
aumento del fenomeno dell’immigrazione,
sia da Paesi comunitari che extraeuropei;
pertanto, le offerte lavorative non bastano
più ad assorbire tutte le esigenze della popolazione attiva. Si assiste, quindi, ad un pendolarismo
verso le zone limitrofe e, soprattutto, verso Roma.
Gli istituti superiori e le scuole professionali presenti sul territorio fondano, attraverso
l'articolazione degli indirizzi, offrono agli studenti un’ampia possibilità di scelta sempre più
rispondente alle richieste del mercato.
Collaborazione con il territorio
Sono già stati avviati progetti finalizzati a collaborare con i seguenti enti o associazioni:
Istituti Comprensivi del territorio
Istituti di Istruzione secondaria di
secondo grado presenti sul territorio
Servizi TSMREE : comuni di Fondi e
Terracina
Cooperativa Astrolabio
Parco naturale dei Monti Aurunci
Parco naturale dei Monti Ausoni e del
Lago di Fondi
Associazione Legambiente
Associazioni sportive
Cooperativa Sociale “ Spazio Incontro”
Associazioni di volontariato: Formica e
Viandanza
AIMC
Carabinieri
Croce Rossa Italiana
Falchi
Polizia di Stato
Polizia Municipale
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Il quartiere “Portone della corte”
Gli alunni che frequentano l’Istituto
Comprensivo Milani di Fondi provengono, in
larga parte, dal quartiere “Portone della
Corte”, noto come “zona 167” dalla legge che
ne ha permesso la realizzazione.
Questo quartiere non può essere considerato
più un quartiere di periferia, in quanto ormai
è inglobato nel contesto e nel tessuto urbano
senza soluzione di continuità.
Esso presenta oggi, dopo gli ultimi interventi
di sistemazione ed arredo urbanistico, un aspetto gradevole ed ordinato con una grossa piazza
(Piazzale delle Regioni), ampi spazi, aree verdi e strutture sociali di recente costruzione come il
centro studi multimediale “Dan Danino Di Sarra”, una tenso-struttura (centro sportivo
polivalente) ed altri servizi.
E’ presente sul territorio la Parrocchia di San Paolo, valido centro di aggregazione non solo
religiosa, ma anche sociale, grazie alla presenza di un oratorio. Il quartiere è abitato da famiglie di
ceto sociale eterogeneo.
Attualmente il tessuto urbano del quartiere si presenta così strutturato: case popolari, “case
cooperative”, costruite in condizioni di edilizia agevolata e singole abitazioni.
Le frazioni di Rodari, Selva Vetere e del Salto di Fondi
Dall’anno scolastico 2013/2014 il Plesso periferico di Salto Covino ha assunto unicamente
l’identità di scuola dell’infanzia, mentre il Plesso Selva Vetere accoglie gli alunni di Scuola
Primaria. Tutti gli iscritti delle due zone limitrofe provengono da una larga fascia costiera e
dall’entroterra della piana di Fondi. La scuola dell’infanzia “G. Rodari“ si trova nella zona di
Fondi Scalo.
Si tratta di frazioni con case sparse e prive di nuclei abitativi consistenti. Solo il Salto di Fondi ha
un suo piccolo centro, costituito da un gruppo di case e servizi, gravitante attorno alla chiesa
parrocchiale.
La maggior parte della popolazione è occupata nel settore agricolo. L’ambiente socioculturale di
provenienza delle famiglie è più omogeneo a Salto Covino, più eterogeneo a Selva Vetere, dove è
presente un notevole insediamento di immigrati, specialmente indiani.
La popolazione scolastica dell ’ Istituto Comprensivo “ Milani”, dunque, presenta una certa
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eterogeneità riguardo all’ambiente di provenienza socioculturale e familiare degli alunni, con
caratteristiche diverse all’interno dello stesso plesso.
L’impegno dell’istituzione scolastica sarà quello di favorire opportunità di formazione e
arricchimento per tutti gli alunni, nella sede centrale e nei plessi periferici.
Un risalto particolare va dato alla presenza degli alunni immigrati, che richiedono una maggiore
attenzione per l’integrazione e la necessità di attuare interventi didattici diversificati; di contro,
questa eterogeneità apporta una notevole ricchezza culturale all’interno dell’Istituto.
I PLESSI SCOLASTICIIl nostro Istituto è costituito da un plesso di scuola secondaria di primo grado, due plessi di
scuola primaria e tre plessi di Scuola dell’Infanzia.
Dal punto di vista strutturale i plessi del nostro istituto sono in buone condizioni, ubicati in zone
geografiche favorevoli ed accoglienti.
Il plesso “Milani”.L’edificio presenta strutture moderne e funzionali: 18 aule,
un’ampia palestra, un laboratorio di scienze, due laboratori di
informatica, un’aula di disegno, un'aula di musica utilizzata
anche come spazio/teatro, un’aula videoteca-biblioteca,
un'aula magna multifunzionale.
È dotato di un ampio ingresso; è circondato da uno spazio
esterno, con impianti sportivi e parcheggio per bici e
motocicli degli alunni. In esso alloggiano i locali della
segreteria e della presidenza. L’edificio è privo di barriere architettoniche.
Il plesso “Giulia Gonzaga 1”.L’edificio ospita 12 classi di scuola primaria, 6 sezioni
dell’infanzia a tempo pieno. Dispone di ampie aule con
vetrate che affacciano su cortili e giardini interni, un
refettorio, un’aula magna multifunzionale, una palestra e un
laboratorio di informatica.
Il plesso “Giulia Gonzaga 2”.Edificio di nuova costruzione, è entrato in funzione nel mese
di marzo 2015. Ospita 5 classi di scuola primaria: 3 classi
quinte e 2 classi quarte .
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Il plesso “Gianni Rodari”.L’edificio ospita tre sezioni di scuola dell’infanzia.
Gli spazi interni ed esterni sono ampi e funzionali allo
svolgimento di tutte le attività previste.
Il plesso Selva VetereLa struttura scolastica ospita n. 4 classi di scuola primaria.
Dispone di aule comode ed attrezzate, di un ampio atrio, di
un cortile esterno e di 4 aule utilizzate per attività di
laboratorio.
Il plesso Salto CovinoL’edificio ospita quattro sezioni di scuola dell’infanzia.
Esso offre molteplici possibilità per lo svolgimento delle
attività; è dotato di spazi interni, cortili interni, un atrio e
un parco verde.
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L’AREA DELLE RISORSE
LA SCUOLA IN NUMERI
RIEPILOGO DATI ALUNNI ISTITUTO COMPRENSIVO " MILANI " A.S. 2015/16
ALUNNI SCUOLA MEDIA 1° GRADO " DON MILANI"
Classi
Prime
Classi
Seconde
Classi
Terze
Totale
Alunni
Totale
Classi
120 100 103 323 14
ALUNNI SCUOLA PRIMARIA " G. GONZAGA 1 & 2"
Classi
Prime
Classi
Seconde
Classi
Terze
Classi
Quarte
Classi
Quinte
Totale
Alunni
Totale
Classi
97 90 69 78 72 406 17
ALUNNI SCUOLA PRIMARIA "SELVA VETERE"
Classe
Prima
Classe
Seconda
Classe
Terza
Classe
Quarta
Classe
Quinte
Totale
AlunniTotale Classi
13 15 12 14 08 62 5
ALUNNI SCUOLA DELL’INFANZIA "GONZAGA"
Sez. A Sez. B Sez. C Sez. D Sez. E Sez. FTotale
Alunni
Totale
Sezioni
29 29 26 26 29 27 166 6
ALUNNI SCUOLA DELL’INFANZIA "RODARI"
Sez. A Sez. B Sez. CTotale
Alunni
Totale
Sezioni
27 27 24 78 3
ALUNNI SCUOLA DELL’INFANZIA “SALTO COVINO”
Sez. A Sez. B Sez. C Sez. DTotale
Alunni
Totale
Sezioni
22 22 19 22 85 4
RIEPILOGO DATI DOCENTI
ISTITUTO COMPRENSIVO "MILANI" - A.S. 2015/16
DOCENTI SCUOLA MEDIA 1° GRADO 36
DOCENTI SCUOLA PRIMARIA 36
DOCENTI SCUOLA DELL'INFANZIA 27 Totale n. 99
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ORGANIGRAMMA ATTIVITA’ ORGANIZZATIVE E GESTIONALIDIRIGENTE
SCOLASTICOProf.ssa Luigia Bonelli
COLLABORATORI n. 2 docenti
1. Collaboratore del Dirigente con funzione di vicario: prof.ssa Sabina
Sepe
2. Collaboratore del dirigente: Ins. Ersilia Simonelli
RESPONSABILE
ORARIOn. 1 docente Marco Falanga
FIDUCIARI DI
PLESSOn. 6 docenti
Sabina Sepe, Ersilia Simonelli, Cesarelli Giovanna, Mena Marrocco,
Antonella La Rocca, Cinzia Pauciulo, Mena Farignoli
RESPONSABILI
SICUREZZA
n. 1 docente
interno +
esperto esterno
Gestione di tutte le attività di formazione, informazione, evacuazione e
adempimenti relativi alla Sicurezza di cui al D. Lgs. 81/2008:
Prof. Luigi Buonagurio (RLS – Pro-tempore)
Ing. Paola Pericoli (RSPP)
FUNZIONI
STRUMENTALI
n. 6 docenti
Area 1: gestione del Piano dell’offerta formativa:
Arturo D’ Amodio
Area 2 : servizi didattici - sostegno ai docenti :
Marco Falanga
Area 3 : servizi didattici - sostegno agli alunni e gestione sito web
www.icmilanifondi.it : Morena Carnevale
Area 4: interventi e servizi per studenti:
Antonella Aversa & Carmen Lilli di Biasio
Area 5: figura di supporto multimediale a D.S. , docenti e personale A.T.A.
: Luigi Buonagurio
NUCLEO DI
MIGLIORAMENTOn. 6 docenti
Buonagurio Luigi, D’Amodio Arturo, Sepe Sabina, Carnevale Morena,
Ersilia Simonelli, Marco Falanga
COMITATO DI
VALUTAZIONE
PER I DOCENTI
n. 3 docenti Bortone Nisida, Falanga Marco, Sepe Sabina
REFERENTE DEL
CORSO TRINITYn. 1 docente Antonella Aversa
REFERENTE DEL
CORSO
CERVANTES
n. 1 docente Dea D’Epiro
REFERENTE DEL
CORSO DELFn. 1 docente Maria Assunta Occagna
TIROCINANTI n. 1 docente Ersilia Simonelli
REFERENTI
MOTORIAn. 1 docente Giuseppe Paparello
DAL METODO AL
MIGLIORAMENTO
PER MOTI ...
VALUTARE IN
PROGRESS
docenti Tutti
REFERENTE
ORIENTAMENTO
A.S. 2015/16
n. 1 docente Morena Carnevale
COMMISSIONE
CONTINUITÀ A.S.
2015/16
n. 7 docenti
Mirella Conte
Maria Cristina Parisella
Luigi Buonagurio
Cesarelli Giovanna
Tommasino Tiziana
Marrocco Mena
Colozzo Maria
Pollastro Maria
RESPONSABILI
AREE
DIPARTIMENTALI
n. 4 docenti
Lettere: Sebastiano Patrizia ( Enza Sepe - subentrante - )
Matematica/Scienze: Falanga Marco
Lingue: Aversa Antonella
Educazioni: Frattarelli Biagio
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CALENDARIO SCOLASTICO A.S. 2015/2016
Lunedì 14 settembre 2015 Inizio attività didattica
Sabato 10 ottobre 2015 Festa del Santo Patrono
1 novembre 2015 Tutti i Santi
Giorni: 7 - 8 dicembre 2015 Ponte dell’Immacolata
Dal 23 dicembre 2015 al 6 gennaio
2016Vacanze natalizie
Martedì 9 febbraio 2016 Carnevale
Da giovedì 24 a martedì 29 marzo
2016Vacanze pasquali
Lunedì 25 aprile 2016 Festa della Liberazione
Lunedì 1 maggio 2016 Festa del lavoro
Giovedì 2 giugno 2016 Festa nazionale della Repubblica
Mercoledì 8 giugno 2016Termine attività didattica scuola primaria e
secondaria di I° grado
Giovedì 30 giugno 2016 Termine attività didattica scuola dell’infanzia
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ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO SCUOLA
Scuola secondaria di primo grado
L’orario antimeridiano per la scuola secondaria di primo grado è strutturato su 30 ore
settimanali, dal lunedì al venerdì, articolate in 6 moduli di 58 minuti.
Le classi a tempo prolungato contano sino a 39 unità orarie, di cui 9 pomeridiane di 60 minuti,
comprese le ore di mensa.
Ciascun docente è tenuto a recuperare il monte ore, accumulato secondo il proprio orario di
servizio, in attività formative e trasversali.
Prima ora 08.00 - 8.58
Seconda ora 08.58 - 9.46
Intervallo di 10 minuti 09.46 - 9.56
Terza ora 09.56 -10.54
Quarta ora 10.54 - 11.42
Intervallo di 10 minuti 11.42 - 11.52
Quinta ora 11.52 - 12.50
Sesta ora 12.50 - 13.48
Mensa 13.48 - 14,15
Per le classi tempo prolungato nei giorni previsti
Settima ora 14.15 - 15.15
Ottava ora 15.15 - 16.15
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Il tempo prolungato nella scuola secondaria di primo grado
Il tempo prolungato per la scuola secondaria di primo grado prevede tre moduli settimanali
di due ore ciascuno, distribuiti in tre pomeriggi, in cui sono attivati interventi specifici di
recupero/potenziamento e laboratori operativi così strutturati: alfabetizzazione e preparazione
agli esami ECDL; studio guidato per il successo scolastico; teatro; certificazioni Cervantes –
Trinity – Delf, rispettivamente di lingua spagnola, inglese e francese; corso di nuoto così
denominato : “Nuoto in cartella”.
Scuola primaria
L’orario scolastico della scuola primaria è organizzato su 27 ore e 30 minuti per cinque giorni a
settimana, con ingresso alle ore 8.00 e uscita alle ore 13.30.
Il tempo scuola effettuato in eccedenza, sia per gli alunni che per i docenti, sarà recuperato con
modalità indicate nella relativa delibera del Consiglio di Istituto.
Plessi orario
“GIULIA GONZAGA” 1 - 2 Ore 8,00 - 13,30 dal lunedì al venerdì
“SELVA VETERE” Ore 8,00 - 13,30 dal lunedì al venerdì
Scuola dell’Infanzia
L’orario scolastico per la scuola dell’infanzia è ormai consolidato da anni in antimeridiano e
pomeridiano , con servizio mensa. L’ingresso è alle ore 8.00 e l’uscita alle ore 16.00.
I docenti effettuano il loro orario secondo una turnazione programmata e condivisa.
Plessi Orario
“GIULIA GONZAGA” Ore 08,00 - 16,00 dal lunedì al venerdì
“GIANNI RODARI” Ore 08,00 - 16,00 dal lunedì al venerdì
“SALTO COVINO” Ore 08,00 – 16,00 dal lunedì al venerdì
Organizzazione mensa scolastica
Nel plesso Milani è attivo il servizio della mensa, che si svolge dal lunedì al venerdì dalle ore
13.48 alle ore 14.15. Sono presenti gli insegnanti che si occupano della vigilanza sugli alunni.
Nel plesso Gonzaga il servizio coinvolge i bambini della scuola dell’infanzia nei locali del
refettorio, mentre nei plessi periferici, sempre per la scuola dell’infanzia, sono state adibite a
mensa alcune aule.
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PRINCÌPI E IMPOSTAZIONI METODOLOGICHELa scuola non deve essere luogo di acquisizioni di cognizioni, ma momento di vita, di incontro,
di crescita e di formazione. Essa deve connotarsi, come già detto, in un ambiente per
l’apprendimento, per la cui realizzazione non si può prescindere da alcune impostazioni
metodologiche di fondo quali:
accertare i livelli di partenza;
fissare gli obiettivi;
concordare metodologie e tematiche comuni;
utilizzare testi aggiornati, sussidi audiovisivi e
soprattutto la nuova strumentazione tecnolo-
gica;
valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli
alunni, per ancorarvi nuovi contenuti;
attuare interventi adeguati nei riguardi
delle diversità, per fare in modo che non
diventino disuguaglianze;
favorire l’esplorazione e la scoperta, al fine di
promuovere la passione per la ricerca di
nuove conoscenze;
incoraggiare l’apprendimento collaborativo;
infatti la dimensione comunitaria dell’appren-
dimento svolge un ruolo significativo;
promuovere la consapevolezza del proprio
modo di apprendere, al fine di “imparare ad
apprendere”;
realizzare percorsi in forma di laboratorio, per
favorire l’operatività e allo stesso tempo il dia-
logo e la riflessione su quello che si fa;
stabilire indicatori per le valutazioni qua-
drimestrali e finali, onde verificare il
raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Il successo, al quale ogni alunno ha diritto, è la conseguenza di strategie mirate, di stili di
apprendimento attivati, di scelte adeguate, alle quali l’alunno va guidato in un percorso
d’orientamento realizzato in itinere, in modo sistematico e condiviso. A tale scopo l’attività della
nostra scuola si prefigge di:
porre le basi per la cittadinanza attiva;
educare alla convivenza democratica svilup-
pando in particolare l’abitudine alla coopera-
zione, alla responsabilità, al rispetto dei ruoli;
educare al riconoscimento, alla valorizza-
zione e al rispetto delle differenze sessuali,
culturali ed etniche ed al superamento degli
stereotipi;
promuovere atteggiamenti di solidarietà e
volontariato;
favorire l’integrazione di alunni disabili o in
situazione di disagio per evitare evasione e di-
spersione scolastica;
affinare il gusto e la fruizione estetica;
sviluppare l’autonomia personale e promuovere
la conoscenza di sé;
sviluppare le capacità di scelta e di auto-
orientamento;
sviluppare le capacità logiche, critiche e di ap-
prendimento;
promuovere nell’alunno la consapevolezza
del proprio modo di apprendere al fine di
“imparare ad apprendere” e valorizzarne l’espe-
rienza e le conoscenze;
far acquisire conoscenze e competenze essen-
ziali per la formazione di base;
favorire la continuità tra i diversi gradi
scolastici dell’ istituto comprensivo e c o n l a
s c u o l a s e c o n d a r i a di secondo grado;
favorire attività comuni con le altre scuole del
territorio;
sviluppare la capacità di stabilire un cor-
retto rapporto con l’ambiente naturale ed
antropico;
valorizzare le attitudini e le capacità che
favoriscano la globale espressione della per-
sonalità del singolo alunno con attività currico-
lari e laboratoriali ;
favorire un atteggiamento di maggior interesse
verso le iniziative artistiche presenti nel territo-
rio;
migliorare la motricità con l’avviamento alla
pratica sportiva;
acquisire i nuovi linguaggi attraverso
l’avviamento all’uso delle nuove tecnologie;
ampliare il campo degli interessi.
17
È ormai consolidata l’adozione per gli alunni della scuola secondaria di primo grado di una
divisa scolastica e del diario scolastico d’istituto.
Anche gli alunni della scuola dell’infanzia e primaria adottano una divisa: una t-shirt di
colore diverso per ogni sezione della scuola dell’infanzia e una bianca con il logo della
scuola per la scuola primaria, da utilizzare nelle attività ludico sportive, nelle uscite
didattiche e nei periodi di particolare caldo, mentre il diario è in adozione nelle classi terze,
quarte e quinte della scuola primaria.
Lo scopo principale di tali adozioni è quello di rafforzare negli alunni il senso di appartenenza
ad un gruppo e di fare in modo che essi si riconoscano parte integrante della scuola, altrimenti
spesso vissuta come un’istituzione a loro estranea.
18
OFFERTA FORMATIVA CURRICOLARE ED EXTRACURRICOLARE
Il Collegio dei Docenti ha pianificato le linee generali e portanti dell’offerta formativa
curricolare da contestualizzare, poi, nelle Programmazioni educativo-didattiche di ciascun
insegnante e nei Consigli di classe.
Le competenze sviluppate nell’ambito delle singole discipline concorrono alla promozione di
competenze ampie e trasversali, che rappresentano una condizione essenziale per la piena
realizzazione personale.
Le esperienze interdisciplinari saranno finalizzate a trovare interconnessioni ed accordi fra le
indispensabili conoscenze disciplinari.
Tutte le discipline, ciascuna per le proprie competenze, mireranno al raggiungimento delle
tecniche di comunicazione specifiche, operando in maniera interdisciplinare.
Sono state organizzate attività sia curricolari sia opzionali, in modo che ogni alunno possa
scegliere il proprio percorso di studi, iscrivendosi ai corsi facoltativi o opzionali più vicini ai
propri interessi.
A tale scopo sono state concordate le seguenti strategie:
articolazione flessibile del gruppo classe, per migliorare le opportunità didattico-
organizzative e l’organizzazione di iniziative di recupero, sostegno e consolidamento
nell’ambito dell’orario curricolare ed extracurricolare;
attivazione di insegnamenti integrativi per affiancare agli insegnamenti previsti altri percorsi
didattici e formativi ritenuti idonei a rispondere così ai differenti bisogni degli alunni;
attivazione di laboratori per l’integrazione degli alunni diversamente abili e dei
soggetti con Bisogni Educativi Speciali (BES).
Il curricolo della scuola secondaria di primo grado.
Per la scuola secondaria di primo grado il curricolo si articola, in orario antimeridiano per tutti
gli alunni, sulle discipline previste dal curricolo nazionale, come di seguito riportato, con
prolungamento in alcuni giorni per le attività integrative.
MONTE ORE SETTIMANALE
Tempo
Ore: 30
antimer
idiane
Tempo prolungato
Ore: 30 + 6 + 3
(mensa)
Italiano h. 6 h 6
Storia e Geografia h 4 h 4
Inglese h 3 h 3
Francese/Spagnolo h 2 h 2
Matematica Scienze Naturali e Sperimentali h 6 h 6
Tecnologia h 2 h 2
Arte e Immagine h 2 h 2
Musica h 2 h 2
Scienze Motorie h 2 h 2
Religione Cattolica o Materia Alternativa h 1 h 1
Laboratori Pomeridiani h 6
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E’ data la possibilità agli alunni che si iscriveranno alle classi prime di scegliere come seconda
lingua comunitaria lo spagnolo, previo superamento di un test sulle conoscenze acquisite nella
scuola primaria.
I tempi per le discipline della scuola primaria.
Il monte ore annuale per l’insegnamento, di circa 990 ore, è stato ripartito per ciascuna disciplina
nelle quote orarie settimanali sotto riportate. Queste quote orarie settimanali però non
vanno interpretate in maniera rigida ma flessibile. Esse, infatti, hanno valore indicativo e
servono soprattutto per determinare i tempi di insegnamento frontali degli insegnanti ai quali le
discipline saranno affidate. Sono inoltre possibili, in base alle necessità, delle compensazioni
fra le ore delle discipline assegnate ad insegnanti diversi.
TEMPI SETTIMANALI PER LE DISCIPLINE scuola primaria
Discipline CLASSE I CLASSE II CLASSI III - IV – V
Italiano 9 h 9 h 9 h
Storia e Geografia 4h 4h 4h
Matematica 6h 5h 5h
Scienze 1h 1h 1h
Lingua inglese 1h 2h 2h
Tecnologia e informatica 1h 1h 1h
Arte e immagine 1h 1h 1h
Attività motorie e sportive 1h 1h 1h
Musica 1h 1h 1h
Religione cattolica 2h 2h 2h
TOTALI Ore 27 Ore 27 Ore 27
L’aggiunta di 30 minuti al monte ore settimanale è stata concordata all’interno del team per
rispondere all’organizzazione didattica.
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AMBIENTE
Scuola ubicata nel quartiere “Portone della Corte”, area che ingloba
la zona 167 e l’edilizia residenziale. L’Istituto comprende plessi nella
periferia sud est della città di Fondi, proiettata verso la costa. La
popolazione della scuola risulta abbastanza variegata dal punto di
vista sociale,con una buona presenza di immigrati (indiani, albanesi,
rumeni) soprattutto nei plessi periferici.
TERRITORIO
Pianeggiante e confinante con il mare. Prevalgono le coltivazioni.
La popolazione degli immigrati è prevalentemente dedita
all’agricoltura. Il territorio permette anche l’allevamento e molte
attività affini. E’ presente una grande struttura agroalimentare, il
MOF, che soddisfa una grande parte dell’occupazione.
CULTURA
Con l’insediamento nelle costruzioni di edilizia residenziale, il livello
culturale dei genitori si è elevato. Tuttavia, permangono situazioni
culturali medio -basse. Si osserva che la partecipazione e l’attenzione
alla vita scolastica sono maggiormente presenti nella scuola
dell’Infanzia e della Primaria piuttosto che nella Secondaria.
DIVERSITA’
Presenza di culture differenti che arricchiscono i gruppi classe.
Coinvolgimento delle famiglie, tramite progetti, per favorire la
conoscenza di usi e costumi dei vari Paesi degli alunni presenti
nell’Istituto. Confronto con la cultura locale.
CURRICOLO VERTICALE
Scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado
CULTURA SCUOLA PERSONA
L’apprendimento per “il saper stare al mondo”
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PERSONA
Considerato che ogni individuo è portatore di valori
familiari, socioculturali e affettivi, la scuola si propone di
formare “una persona” in grado di aprirsi all’altro, condividere
e relazionare, accettando le diversità e favorendo la crescita
dell’autostima.
STUDENTE
Suscitare la motivazione negli alunni partendo dai loro
interessi, desideri e inclinazioni. Fornire gli strumenti per poter
colmare le differenze e le difficoltà linguistiche, comunicative
ed espressive per permettere loro di interagire nel gruppo.
CLASSE
La classe è importante per l’apprendimento di ciascuno. E’
necessario attuare strategie per facilitare la convivenza, il
rispetto delle regole, l’ascolto, la solidarietà.
CHIAVI
DELL’APPRENDIMENTO
Obiettivo della nostra scuola è avvicinare gli alunni al piacere
dell’apprendimento fornendo loro, fin dai più piccoli, gli
strumenti essenziali per continuare la propria formazione nel
corso della vita.
CENTRALITA’ DELLA
PERSONA
La scuola dello studente
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LINEA FORMATIVA
Insegnare le regole del vivere e del convivere e promuovere
un’azione educativa sinergica con le famiglie. La scuola affianca al
compito dell’insegnare ad apprendere, quello dell’insegnare ad
essere.
INDIVIDUOValorizzare l’unicità e la singolarità dell’identità culturale di ogni
studente.
SOCIETA’
Promuovere un’alleanza educativa fra scuola e comunità di
apprendimento, per condividere valori che travalichino i confini
nazionali.
CITTADINO
Per formare il cittadino dell’Europa e del Mondo al di là dei confini
nazionali, è necessario valorizzare le diverse identità e radici
culturali di ogni studente. La scuola è il luogo in cui il presente è
elaborato nell’intreccio tra la memoria del passato e il progetto del
futuro.
SCUOLA LUOGO DEL PRESENTE,
FRUTTO DEL PASSATO E DEL FUTURO
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DISCIPLINE
La globalità delle discipline concorre alla formazione e
crescita di ogni individuo in toto. Tutte le discipline
concorrono con gradualità alla formazione dell’individuo.
SAPERI PER UN NUOVO
UMANESIMO
Superare il nozionismo in un mondo in continuo
cambiamento. Abituare il bambino ad agire senza subire
passivamente tenendo presenti le proprie ragioni. Renderlo
protagonista attivo del proprio sapere.
I PROBLEMI
DELL’UMANITA’
In questo mondo della globalizzazione non bisogna perdere
di vista l’identità di ognuno e di tutto ciò che ognuno si
porta dietro.
SAPERI NECESSARIL’essere umano deve essere in grado di vivere
l’interdipendenza tra locale e globale nella sua interezza.
PER UN NUOVO
UMANESIMO
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SCUOLA DELL’INFANZIA
ITALIANO - I DISCORSI E LE PAROLE
Acquisire fiducia nelle proprie capacità comunicative ed espressive.
Rispettare le idee e le opinioni altrui.
Esprimere idee ed opinioni personali e rispettare quelle altrui.
Ascoltare e capire gli altri.
Sviluppare la capacità di risolvere conflitti con la discussione.
Esprimere e comunicare emozioni, bisogni, contenuti.
LINGUA INGLESE
Comprendere messaggi di diverso tipo.
Utilizzare le parole per giocare ed avvicinarsi con curiosità ad atre lingue.
LA CONOSCENZA DEL MONDO
Osservare i fenomeni naturali e gli organismi viventi e non
Rappresentare dati derivanti dall'esperienza diretta attraverso semplici simboli
Confrontare ed analizzare figure e forme di oggetti
Avvicinarsi al numero per interpretare la realtà
Raggruppare ed ordinare secondo criteri diversi
Ordinare e seriare oggetti reali
Utilizzare un linguaggio appropriato per descrivere le esperienze e le osservazioni
LA CONOSCENZA DEL MONDO SCUOLA
Osservare i fenomeni naturali e gli organismi viventi e non
Rappresentare dati derivanti dall’esperienza diretta attraverso semplici simboli
Confrontare ed analizzare figure e forme di oggetti.
Avvicinarsi al numero per interpretare la realtà.
Raggruppare ed ordinare secondo criteri diversi.
Ordinare e seriare oggetti reali.
Utilizzare un linguaggio appropriato per descrivere le esperienze e le osservazioni
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTOAL TERMINE:
DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA,
DELLA CLASSE QUINTA DELLA SCUOLA PRIMARIA,
DELLA CLASSE TERZA DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO
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IL SE’ E L’ALTRO – LA CONOSCENZA DEL MONDO
Il Sé e l'altro
Favorire l’autostima. Prendere coscienza della propria identità.
Esprimere idee, opinioni e vissuti .
Sviluppare il senso di appartenenza alla comunità.
Costruire validi rapporti interpersonali.
LA CONOSCENZA DEL MONDO
Osservare cd esplorare i diversi aspetti della realtà circostante.
Utilizzare simboli convenzionali.
Cogliere le relazioni causa-effetto.
Sviluppare l’orientamento spaziale.
Eseguire e rappresentare semplici percorsi.
IMMAGINI. SUONI, COLORI
Seguire spettacoli teatrali, cinematografici
Sviluppare interesse per l’ascolto della musica
Scoprire l'universo sonoro attraverso attività di percezione e produzione, utilizzando
voce, corpo, oggetti.
Esprimersi con il disegno e attività manipolative
Utilizzare adeguatamente diverse tecniche espressive
EDUCAZIONE FISICA
Raggiungere l'autonomia nell’alimentarsi e nel vestirsi.
Conoscere le diverse parti del corpo e saperlo rappresentare.
Conoscere il proprio corpo, le differenze di genere e di sviluppo.
Esercitare le potenzialità sensoriali.
Provare piacere nel movimento ed in varie forme di attività fisica.
Conoscere pratiche di igiene e cura di sé.
Sapersi coordinare in giochi individuali e di gruppo seguendo le regole.
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SCUOLA PRIMARIA
ITALIANO e LINGUA INGLESE
Ascolto e parlato
• Interagire in una conversazione formulando domande, dando risposte.
• Comprendere il tema, lo scopo e l'argomento di messaggi anche trasmessi dai media.
• Formulare domande precise e pertinenti.
• Comprendere consegne e istruzioni per l'esecuzione di attività scolastiche.
• Raccontare esperienze personali o storie inventate rispettando l'ordine cronologico e
logico.
• Organizzare un semplice discorso orale su varie tematiche
Lettura
• Impiegare tecniche di lettura analitica, selettiva, globale, espressiva.
• Leggere e confrontare informazioni provenienti da testi diversi per farsi un' idea dell’
argomento principale e trarne spunti
• Ricercare informazioni in testi di diversa natura e provenienza (moduli, orari grafici,
mappe ecc.) applicando tecniche quali sottolineare, annotare informazioni.
• Leggere e cogliere il senso di testi letterari narrativi e poetici.
Scrittura
Pianificare la traccia di un racconto o di un’ esperienza. Produrre racconti scritti di
esperienze personali descrivendo persone, luoghi e tempi
Scrivere lettere, articoli di cronaca, pagine di diari.
Esprimere per iscritto esperienze, emozioni, stati d'animo sotto forma di diario.
Parafrasare o riassumere un testo.
Scrivere semplici testi regolativi.
Realizzare testi collettivi.
Produrre filastrocche, racconti brevi, poesie.
Utilizzare correttamente i segni interpuntivi.
• Produrre testi sostanzialmente corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico,
lessicale.
Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo
• Comprendere ed utilizzare un lessico appropriato in relazione alle varie discipline.
• Comprendere ed utilizzare il dizionario.
Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua
• Riconoscere la variabilità della lingua nel tempo.
• Conoscere i principali meccanismi di formazione delle parole.
• Riconoscere la struttura della frase semplice e complessa.
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• Riconoscere e applicare correttamente le nove parti del discorso.
• Conoscere le fondamentali convenzioni ortografiche e saperle usare.
LINGUA INGLESE
Ascolto (comprensione parole)
• Comprendere ed eseguire istruzioni.
• Identificare parole-chiavi e mostrare di aver compreso il significato globale di
espressioni e frasi di uso quotidiano.
Parlato (produzione e interazione orale)
• Descrivere persone e oggetti familiari e dare indicazioni per orientarsi in un percorso.
• Riferire semplici informazioni afferenti alla sfera personale, riprodurre canzoni e
filastrocche.
• Formulare e rispondere a domande utilizzando espressioni e frasi adatte alla situazione.
Lettura (comprensione scritta)
• Leggere e comprendere brevi e semplici test, cogliendo il loro significato globale.
Scrittura (produzione scritta)
• Scrivere messaggi semplici per presentarsi, per fare gli auguri, per ringraziare o
invitare qualcuno, per chiedere o dare notizie, ecc.
Riflessione sulla lingua e sull'apprendimento
• Distinguere il significato di parole con suoni simili.
• Individuare, dalla struttura della frase, l’intenzione comunicativa
MATEMATICA - SCIENZE – TECNOLOGIA
Numeri
• Leggere, scrivere, confrontare numeri naturali e decimali
• Eseguire le quattro operazioni con sicurezza, valutando l'opportunità di ricorrere al
calcolo mentale, scritto o con la calcolatrice, a seconda delle situazioni
• Eseguire la divisione con resto fra numeri naturali e individuare multipli e divisori di
un numero.
• Conoscere ed operare con le frazioni
• Utilizzare numeri decimali, frazioni e percentuali per descrivere situazioni quotidiane.
Spazio e figure
• Descrivere, denominare e classificare figure geometriche
• Riprodurre una figura in base a una descrizione, utilizzando gli strumenti opportuni
(carta a quadretti, riga e compasso, squadre, software di geometria).
• Confrontare e misurare angoli utilizzando proprietà e strumenti.
• Determinare il perimetro di una figura utilizzando le più comuni formule o altri
procedimenti
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• Determinare l'area di rettangoli e triangoli e di altre figure per scomposizione o
utilizzando le più comuni formule.
• Riconoscere rappresentazioni piane di oggetti tridimensionali
Relazioni, dati e previsioni
• Rappresentare relazioni e dati
• Usare le nozioni di frequenza, di moda e di media aritmetica, se adeguata alla tipologia
dei dati a disposizione.
• Rappresentare problemi con tabelle e grafici che ne esprimono la struttura.
• Utilizzare le principali unità di misura per lunghezze, angoli, aree, volumi,capacità,
intervalli temporali, masse, pesi, per effettuare misure e stime.
• Passare da un'unità di misura a un 'altra, limitatamente alle unità di uso più comune,
anche nel contesto del sistema monetario, in situazioni concrete, argomentare
situazioni probabili e non.
SCIENZE
Oggetti, materiali e trasformazioni
Individuare, nell'osservazione di esperienze concrete, alcuni concetti scientifici quali:
dimensioni spaziali( peso, peso specifico, forza, movimento, pressione, temperatura,
calore, ecc.)
Cominciare a riconoscere regolarità nei fenomeni e a costruire in modo elementare il
concetto di energia.
Osservare e sperimentare sul campo
Proseguire nelle osservazioni frequenti e regolari, a occhio nudo o con appropriati
strumenti.
Ricostruire e interpretare il movimento dei diversi oggetti celesti rielaborandoli anche
attraverso giochi col corpo.
L'uomo i viventi e l'ambiente
• Descrivere e interpretare il funzionamento del corpo e dei vari apparati
• Avere cura della propria salute anche dal punto di vista alimentare e motorio.
• Acquisire le prime informazioni sulla riproduzione e la sessualità
• Proseguire l’osservazione e l’interpretazione delle trasformazioni ambientali ivi
comprese quelle globali; in particolare quelle conseguenti all' azione modificatrice
dell’uomo.
TECNOLOGIA
Vedere e osservare
• Effettuare prove ed esperienze sulle proprietà dei materiali più comuni.
• Riconoscere e documentare le funzioni principali di una nuova applicazione
informatica. Rappresentare i dati dell' osservazione attraverso tabelle, mappe,
diagrammi, disegni e testi.
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Prevedere e immaginare
• Riconoscere i difetti di un oggetto e immaginarne possibili miglioramenti.
• Organizzare una gita o una visita ad un museo usando Internet per reperire notizie e
informazioni.
Intervenire e trasformare
• Eseguire interventi di decorazione, riparazione e manutenzione sul proprio corredo
scolastico.
• Realizzare un oggetto in cartoncino descrivendo e documentando la sequenza delle
operazioni.
• Cercare, selezionare, scaricare e installare sul computer un comune programma di
utilità.
STORIA – GEOGRAFIA – CITTADINANZA
Uso delle fonti
• Produrre informazioni ricavate da fonti di diverso tipo utili alla ricostruzione di un
fenomeno storico.
Organizzazione delle informazioni
• Leggere una carta storico-geografica e individuare analogie e differenze tra quadri
storico-sociali lontani nello spazio e nel tempo.
• Usare il sistema di misura occidentale del tempo storico (avanti Cristo - dopo Cristo).
Produzione scritta e orale
• Esporre con coerenza conoscenze e concetti appresi, usando il linguaggio specifico
della disciplina.
GEOGRAFIA
Orientamento
• Orientarsi consapevolmente nello spazio circostante, attraverso punti di riferimento,
utilizzando gli organizzatori topologici.
• Orientarsi nello spazio utilizzando le proprie carte mentali e le rappresentazioni
cartografiche.
Linguaggio della geografia
• Analizzare i principali caratteri fisici del territorio interpretando carte geografiche di
diversa scala, carte tematiche, grafici.
• Localizzare sulla carta geografica dell’Italia le regioni fisiche, storiche e
amministrative, anche sul planisfero e sul globo.
Paesaggio
• Conoscere le principali caratteristiche geografiche dei diversi territori italiani, dell'
Europa e dei continenti.
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Regione e sistemo territoriale
• Acquisire il concetto di regione a partire dal contesto italiano. Individuare problemi
relativi alla tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale.
CITTADINANZA
• Sentirsi partecipi ed interessati di problemi di natura planetaria che investono il mondo
di oggi.
• Comprendere e sapersi confrontare con culture diverse dalla propria.
MUSICA - ARTE e IMMAGINE
Al termine della classe quinta della scuola primaria
MUSICA
• Usare la voce, gli strumenti e le tecnologie sonore per produrre, riprodurre, creare, e
improvvisare fatti sonori ed eventi musicali di vario tipo.
• Eseguire sia individualmente che in gruppo brani vocali e strumentali, curando
espressività e accuratezza esecutiva.
• Riconoscere e discriminare gli elementi di base all'interno di un brano musicale.
• Tradurre gli aspetti espressivi e strutturali di un brano musicale, in modo
convenzionale e non convenzionale.
ARTE E IMMAGINE
Esprimersi e comunicare
• Elaborare creativamente produzioni personali per esprimere sensazioni ed emozioni:
rappresentare e comunicare la realtà percepita;
• Sperimentare strumenti e tecniche diverse per realizzare prodotti grafici, plastici,
pittorici e multimediali.
Osservare e leggere le immagini
• Guardare e osservare con consapevolezza un' immagine e gli oggetti presenti
nell'ambiente, utilizzando le regole della percezione visiva e orientamento nello spazio.
• Riconoscere in un testo iconico-visivo linee, colori, forme, volume, spazio.
Comprendere e apprezzare le opere d'arte
• Familiarizzare con alcune forme d’ arte e di produzione artigianale appartenenti alla
propria e ad altre culture.
• Riconoscere e apprezzare nel proprio territorio gli aspetti più caratteristici del
patrimonio ambientale e urbanistico e i principali monumenti storico-artistici.
EDUCAZIONE FISICA SCUOLA PRIMARIA
Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo
• Coordinare e utilizzare diversi schemi motori combinati tra loro inizialmente in forma
successiva e poi in forma simultanea (correre , saltare, afferrare , lanciare, ecc.).
31
• Riconoscere e valutare traiettorie, distanze, ritmi esecutivi e successioni temporali delle
azioni motorie.
Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva.
• Utilizzare modalità espressive e corporee attraverso forme di drammatizzazione e
danza, sapendo trasmettere nel contempo contenuti emozionali.
• Elaborare ed eseguire semplici sequenze di movimento o semplici coreografie
individuali e collettive.
Il gioco, lo sport, le regole e il fair play
• Conoscere e applicare correttamente modalità esecutive dì diverse proposte di gioco e
sport.
• Saper utilizzare numerosi giochi derivanti dalla tradizione popolare applicandone
indicazioni e regole.
• Partecipare attivamente alle varie forme di gioco organizzate anche in forma di gara,
collaborando con gli altri.
• Rispettare le regole nella competizione sportiva: saper accettare la sconfitta con
equilibrio e vivere la vittoria esprimendo rispetto nei confronti dei perdenti, accettando
le diversità, manifestando senso di responsabilità.
Salute e benessere, prevenzione e sicurezza
• Assumere comportamenti adeguati per la prevenzione degli infortuni e per la sicurezza
nei vari ambienti di vita.
• Riconoscere il rapporto tra alimentazione ed esercizio fisico in relazione a sani stili di
vita.
• Acquisire consapevolezza delle funzioni fisiologiche (cardio - respiratorie e muscolari)
e dei loro cambiamenti in relazione all'esercizio fisico.
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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
ITALIANO – LINGUA INGLESE – SECONDA LINGUA COMUNITARIA
Ascolto e parlato
• Ascoltare testi diversi riconoscendone la fonte e le informazioni principali.
• Intervenire in una conversazione con pertinenza e fornendo un contributo personale.
• Utilizzare nell'ascolto tecniche di supporto alla comprensione: appunti, parole-chiavi,
brevi frasi riassuntive.
• Riconoscere, all'ascolto, gli elementi ritmici e sonori del testo poetico.
• Narrare, selezionando informazioni significative e usando un registro adeguato.
• Descrivere selezionando i concetti chiave e usando un lessico adeguato alla situazione
anche attraverso materiali di supporto (cartine, tabelle, grafici).
• Argomentare la propria tesi in maniera valida e pertinente.
Lettura
• Leggere ad alta voce in modo espressivo usando pause e intonazioni per la
comprensione altrui.
• Leggere in modalità silenziosa con l'ausilio di note, sottolineature e strategie
differenziate (lettura selettiva, orientativa, analitica).
• Ricercare informazioni esplicite e implicite da testi espositivi e manuali di studio.
• Confrontare informazioni ricavabili da più fonti e riorganizzarle in modo personale.
• Comprendere testi descrittivi e semplici testi argomentativi, individuando gli elementi
essenziali
• Leggere testi letterari di vario tipo e forma.
Scrittura
• Conoscere e applicare le procedure di ideazione, pianificazione, stesura e revisione del
testo.
• Scrivere testi di forma e di tipo diversi selezionando il registro più adeguato. Utilizzare
citazioni e parafrasi da fonti diverse. Scrivere sintesi in forme diverse.
• Utilizzare la videoscrittura per scrivere testi digitali anche come supporto al parlato.
• Realizzare forme diverse di scrittura creativa.
Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo
• Ampliare il proprio patrimonio lessicale usando il vocabolario.
• Comprendere e usare in modo appropriato i termini tecnici delle diverse discipline.
• Realizzare scelte lessicali adeguate al contesto.
• Utilizzare dizionari di vario tipo ricavandone le informazioni utili.
Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua
• Riconoscere le modificazioni del registro linguistico nel tempo.
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• Riconoscere le caratteristiche e le strutture dei principali tipi testuali.
• Riconoscere i campi semantici e lessicali e i principali meccanismi di formazione delle
parole.
• Riconoscere l'organizzazione logico-sintattica della frase semplice e della frase
complessa.
• Riconoscere in un testo le caratteristiche grammaticali morfo- sintattiche, ortografiche e
le loro specificità.
• Riflettere sui propri errori ed imparare ad autocorreggersi.
LINGUA INGLESE - SECONDA LINGUA COMUNITARIA
Ascolto (comprensione orale)
• Comprendere le informazioni essenziali di un discorso, pronunciato chiaramente, su
argomenti noti.
• Comprendere brevi testi multimediali identificandone parole chiave e senso generale.
• Condizione che venga usata una lingua chiara è che si parli di argomenti familiari
inerenti alla scuola, al tempo libero, ecc.
• Individuare, ascoltando, termini e informazioni attinenti a contenuti di studio di altre
discipline.
Parlato (produzione e interazione orale)
• Descrivere o presentare persone, luoghi e oggetti familiari; indicare che cosa piace o
non piace; esprimere un'opinione e motivarla con espressioni e frasi in modo semplice,
integrando eventualmente con mimica e gesti.
• Interagire, in modo comprensibile, con un interlocutore, comprendendo i punti chiave di
una conversazione ed utilizzando espressioni e frasi adatte alla situazione.
• Gestire conversazioni, facendo domande e scambiando idee e informazioni in situazioni
quotidiane prevedibili.
Lettura (comprensione scritta)
• Leggere e individuare informazioni esplicite in brevi testi di uso quotidiano e in lettere
personali.
• Leggere globalmente testi relativamente lunghi per trovare informazioni specifiche
relative ai propri interessi e a contenuti di studio di altre discipline.
• Leggere e comprendere consegne ed istruzioni in lingua.
• Leggere brevi storie, semplici biografie e testi narrativi più ampi in edizioni graduate.
Scrittura (Produzione scritta).
• Produrre risposte a questionari e formulare domande su testi.
• Raccontare per iscritto esperienze, esprimendo sensazioni e opinioni con frasi semplici.
• Scrivere brevi lettere personali adeguate al destinatario e brevi resoconti che si
avvalgano di lessico sostanzialmente appropriato e di sintassi elementare, anche se con
errori formali che non compromettano però la comprensibilità del messaggio.
Riflessione sulla lingua e sull’apprendimento
Rilevare semplici regolarità e differenze nella forma di testi scritti di uso comune.
34
Confrontare parole e strutture relative a codici verbali diversi.
Osservare le strutture delle frasi e mettere in relazione costrutti e intenzioni comunicative.
Rilevare semplici analogie o differenze tra comportamenti e usi legati a lingue diverse.
Riconoscere, anche guidati, i propri errori.
MATEMATICA – SCIENZE – TECNOLOGIA
Numeri
Eseguire le 4 operazioni, ordinamenti e confronti tra i numeri conosciuti
Rappresentare i numeri conosciuti sulla retta orientata.
Utilizzare scale graduate in testi significativi per le scienze e per la tecnica.
Utilizzare il concetto di rapporto fra numeri o misure ed esprimerlo sia nella forma
decimale, sia mediante frazione.
Comprendere il significato di percentuale e saperla calcolare in contesti diversi.
Individuare multipli e divisori di un numero naturale e multipli e divisori comuni a più
numeri
Comprendere il significato e l'utilità, in matematica ed in contesti reali, del m.c.m. e del
M.C.D.
Scomporre i numeri naturali in fattori primi e conoscerne l'utilità per diversi fini
Comprendere il significato ed utilizzare le potenze e le loro proprietà per semplificare
calcoli e notazioni
Conoscere la radice quadrata come operatore inverso dell'elevamento al quadrato.
Utilizzare le proprietà delle operazioni per semplificarne il calcolo.
Descrivere con un’ espressione numerica la sequenza di operazioni che fornisce la
soluzione di un problema.
Eseguire semplici espressioni con i numeri conosciuti essendo consapevoli del significato
delle parentesi e delle convenzioni sulla precedenza delle operazioni.
Esprimere misure utilizzando anche le potenze del 10 e le cifre significative.
Spazio e figure
Riprodurre figure e disegni geometrici anche in scala utilizzando gli opportuni strumenti.
Rappresentare punti, segmenti e figure sul piano cartesiano.
Conoscere definizioni e proprietà delle principali figure piane.
Riprodurre figure piane e solide in base a una descrizione. Conoscere il Teorema di
Pitagora e le sue applicazioni in matematica e in situazioni concrete.
Determinare l'area di semplici figure scomponendole in figure elementari o utilizzando le
più comuni formule.
Calcolare l’area ed il volume delle figure solide più comuni.
Relazioni e funzioni
Interpretare, costruire e trasformare formule che contengono lettere per esprimere in
forma generale relazioni e proprietà.
Esprimere la relazione di proporzionalità con un’ uguaglianza di frazioni e viceversa.
Usare il piano cartesiano per rappresentare relazioni e funzioni empiriche o ricavate da
tabelle, e per conoscere in particolare le funzioni di proporzionalità diretta ed inversa.
Esplorare e risolvere problemi utilizzando equazioni di primo grado.
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Dati e previsioni
Rappresentare e confrontare dati statistici, al fine di prendere decisioni, utilizzando le
distribuzioni delle frequenze.
Calcolare ed utilizzare moda, mediana, media aritmetica in semplici situazioni aleatorie;
individuare gli eventi elementari, assegnare a essi una probabilità e calcolare la probabilità
semplice di qualche evento.
SCIENZE
Fisica e chimica
Utilizzare i concetti fisici fondamentali quali: pressione, volume, velocità, peso, peso
specifico, forza, temperatura, calore, carica elettrica, ecc., in varie situazioni di esperienza.
Realizzare semplici esperimenti in contesti reali.
Possedere semplici conoscenze di elementi chimici e delle loro reazioni e trasformazioni
attraverso la realizzazione di semplici esperienze.
Astronomia e Scienze della Terra
Osservare e interpretare i più evidenti fenomeni celesti attraverso l'osservazione del cielo,
utilizzando anche planetari o simulazioni al computer.
Spiegare i meccanismi delle eclissi di sole e di luna.
Riconoscere con esperienze concrete i principali tipi di rocce ed i processi geologici da cui
hanno avuto origine.
Conoscere la struttura della Terra e i suoi movimenti (tettonica a placche).
Individuare i rischi sismici vulcanici ed idrogeologici della propria regione per pianificare
eventuali attività di prevenzione.
Biologia
Riconoscere le somiglianze e le differenze del funzionamento delle diverse specie di
viventi.
Comprendere il senso delle grandi classificazioni.
Comprendere l'importanza dei fossili come indizi per ricostruire nel tempo le
trasformazioni dell'ambiente fisico, la successione e l'evoluzione delle specie.
Sviluppare la capacità di spiegare il funzionamento macroscopico dei viventi con un
modello cellulare.
Realizzare semplici esperienze: dissezione di una pianta, osservazione di cellule al
microscopio, coltivazione di microorganismi.
Conoscere le basi biologiche della trasmissione dei caratteri ereditari e le prime elementari
nozioni di genetica.
Acquisire corrette informazioni sullo sviluppo puberale e la sessualità; sviluppare la cura e
il controllo della propria salute attraverso una corretta alimentazione ed igiene personale;
comprendere i danni prodotti dal fumo e dalle droghe.
Assumere comportamenti e scelte personali ecologicamente sostenibili.
Rispettare e preservare la biodiversità nei sistemi ambientali.
Realizzare esperienze sul campo.
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TECNOLOGIA
Vedere, osservare e sperimentare
Eseguire misurazioni e rilievi grafici o fotografici sull'ambiente scolastico o sulla
propria abitazione.
Impiegare gli strumenti e le regole del disegno tecnico nella rappresentazione di oggetti
o processi.
Accostarsi a nuove applicazioni informatiche esplorandone le funzioni e le potenzialità.
Prevedere, immaginare e progettare.
Effettuare stime di grandezze fisiche riferite a materiali e oggetti dell'ambiente
scolastico.
Pianificare le diverse fasi per la realizzazione di un oggetto impiegando materiali di uso
quotidiano.
Intervenire, trasformare e produrre.
Utilizzare semplici procedure per eseguire prove sperimentali nei vari settori della
tecnologia (ad esempio: preparazione e cottura degli alimenti).
Rilevare e disegnare la propria abitazione o altri luoghi anche avvalendosi di software
specifici.
Immaginare modifiche di oggetti e prodotti di uso quotidiano in relazione a nuovi
bisogni e/o necessità.
STORIA – GEOGRAFIA – CITTADINANZA
STORIA
Uso delle fonti
Utilizzare fonti di tipologie diverse per ricavarne informazioni e conoscenze sui vari
aspetti del passato.
Organizzazione delle informazioni
Selezionare e organizzare le informazioni con mappe, schemi e tabelle
Rappresentare graficamente e /o con risorse digitali ed esporre verbalmente le vicende
storiche.
Collocare la storia locale in relazione con la storia italiana, europea e mondiale.
Strumenti concettuali
Individuare analogie e differenze attraverso il confronto tra quadri storico-sociali diversi
e lontani nel tempo e nello spazio
Conoscere il patrimonio culturale collegato con i temi affrontati.
Produzione scritta e orale
Argomentare su conoscenze e concetti appresi usando il linguaggio specifico della
disciplina.
37
GEOGRAFIA
Orientamento
leggere e analizzare i sistemi territoriali vicini e lontani su carte geografiche.
Linguaggio della geografia
distinguere elementi naturali e artificiali con l'utilizzo di carte, grafici, immagini.
Paesaggio
riconoscere le diverse caratteristiche fisiche e storico-culturali dei territori:
conoscere temi e problemi di tutela del paesaggio e ipotizzare azioni di valorizzazione
Regione e sistema territoriale
analizzare le interrelazioni tra fatti e fenomeni demografici, sociali ed economici di
portata nazionale, europea e mondiale
CITTADINANZA
Riconoscere il nesso tra le tracce e le conoscenze del passato
Valorizzare le diverse identità e radici culturali dei popoli
Superare la visione locale per aprirsi al mondo globale
Essere consapevoli del ruolo attivo del cittadino nella società.
MUSICA - ARTE e IMMAGINE –
Al termine della classe terza della scuola secondaria di primo grado
MUSICA
Imparare ad eseguire ed interpretare in modo espressivo, sia individualmente che
collettivamente, avvalendosi di brani di diversi generi musicali.
Usando strutture semplici, consentire agli alunni di rielaborare e comporre brani vocali
e strumentali.
Nella notazione musicale: saper riconoscere e classificare gli elementi.
Attraverso audizioni mirate di diversi stili, imparare a conoscere, descrivere ed
interpretare, anche in senso critico, opere d'arte musicali e progettare eventi sonori,
integrando altre forme artistiche quali danza e teatro.
Conoscere non solo il sistema tradizionale della notazione musicale ma anche altri
sistemi di scrittura.
Attraverso il vissuto musicale, raggiungere una più ampia e matura consapevolezza
della propria identità musicale.
Utilizzare tecnologie multimediali per elaborare composizioni musicali
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ARTE E IMMAGINE
Esprimersi e comunicare
Ideare e progettare elaborati ricercando soluzioni creative originali, ispirate anche dallo
studio dell'arte e della comunicazione visiva.
Utilizzare consapevolmente gli strumenti, le tecniche figurative varie e le regole della
rappresentazione visiva.
Osservare e leggere le immagini
Leggere e interpretare un'immagine o un'opera d'arte.
Riconoscere i codici e le regole compositive presenti nelle opere d'arte e nelle immagini
della comunicazione multimediale per individuarne la funzione simbolica, espressiva e
comunicativa nei diversi ambiti di appartenenza (arte, pubblicità, informazione,
spettacolo).
Comprendere e apprezzare le opere d'arte.
Leggere e commentare un'opera d’arte mettendola in relazione con gli elementi
essenziali del contesto storico e culturale a cui appartiene.
Possedere una conoscenza delle linee fondamentali della produzione artistica dei
principali periodi storici del passato e dell’arte moderna e contemporanea.
Conoscere il patrimonio ambientale e storico-artistico del proprio territorio.
EDUCAZIONE FISICA
Il corpo e la sua relazione con Io spazio e il tempo
Saper utilizzare e trasferire le abilità per la realizzazione dei gesti tecnici dei vari sport.
Saper utilizzare l’esperienza motoria acquisita per risolvere situazioni nuove o inusuali.
Utilizzare e correlare le variabili spazio-temporali funzionali alla realizzazione del gesto
tecnico in ogni situazione sportiva.
Sapersi orientare nell'ambiente naturale e artificiale anche attraverso ausili specifici
(mappe, bussole).
Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo - espressiva
Conoscere e applicare semplici tecniche di espressione corporea per rappresentare idee,
stati d'animo e storie mediante gestualità e posture svolte in forma individuale, a coppie,
in gruppo.
Saper decodificare i gesti di compagni e avversari in situazione di gioco e di sport.
Saper decodificare i gesti arbitrali in relazione all'applicazione del regolamento di
gioco.
Il gioco, lo sport, le regole e il fair play
Padroneggiare le capacità coordinative adattandole alle situazioni richieste dal gioco in
forma originale e creativa, proponendo anche varianti.
Saper realizzare strategie di gioco, mettere in atto comportamenti collaborativi e
partecipare in forma propositiva alle scelte della squadra
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Conoscere e applicare correttamente il regolamento tecnico degli sport praticati
assumendo anche il ruolo di arbitro o di giudice.
Saper gestire in modo consapevole le situazioni competitive, in gara e non, con
autocontrollo e rispetto per l'altro, sia in caso di vittoria sia in caso dì sconfitta.
Salute e benessere, prevenzione e sicurezza
Essere in grado di conoscere cambiamenti morfologici caratteristici dell'età ed
applicarsi nel seguire un piano di lavoro consigliato in vista del miglioramento delle
prestazioni.
Essere in grado di distribuire lo sforzo in relazione al tipo di attività richiesta e di
applicare tecniche di controllo respiratorio e dì rilassamento muscolare a conclusione
del lavoro.
Saper disporre, utilizzare e riporre correttamente gli attrezzi salvaguardando la propria e
l’altrui sicurezza.
Saper adottare comportamenti appropriati per la sicurezza propria e dei compagni anche
rispetto a possibili situazioni di pericolo.
Praticare attività di movimento per migliorare la propria efficienza fisica
riconoscendone i benefici.
Conoscere ed essere consapevoli degli effetti nocivi legati all’assunzione di integratori,
di sostanze illecite o che inducono dipendenza (doping, droghe, alcool).
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SCUOLA DELL’INFANZIA
I DISCORSI E LE PAROLE
Arricchisce il proprio codice linguistico formulando correttamente frasi di senso
compiuto.
Sa descrivere e raccontare eventi personali, storie e racconti.
Familiarizza con la lingua scritta anche utilizzando le nuove tecnologie.
Riassume una breve vicenda presentata su lettura o racconto.
Sviluppa fiducia e sicurezza nell'esprimere e comunicare agli altri le proprie emozioni, i
propri ragionamenti, utilizzando il linguaggio verbale.
Sviluppa la propria creatività attraverso le invenzioni di storie, racconti, poesie e
filastrocche.
Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse e sperimenta la pluralità di
diversi linguaggi, misurandosi con la creatività e la fantasia.
LA CONOSCENZA DEL MONDO
Osserva con attenzione il suo corpo, l'ambiente circostante ed i cambiamenti dello
stesso .
Colloca se stesso e gli oggetti nello spazio .
Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana.
Dimostra prime abilità di tipo logico.
Si orienta nel mondo dei simboli, delle rappresentazioni, dei media, delle tecnologie.
IMMAGINI, SUONI, COLORI
MUSICA
Scopre il linguaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale,
utilizzando voce, corpo e oggetti.
COLORI ED IMMAGINE
Si esprime attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolative, utilizzando
materiali e strumenti di vario genere.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
SCUOLA DELL’INFANZIA,PRIMARIASECONDARIA DI PRIMO GRADO
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SCUOLA PRIMARIA
ITALIANO
Ascoltare e Comunicare
Partecipa alla vita scolastica intervenendo nelle comunicazioni in modo adeguato e
pertinente alla situazione.
Riferisce su esperienze personali con lessico adeguato.
Legge e comprende testi di vario tipo, ne individua il senso globale e le informazioni
principali, utilizzando le strategie opportune.
Legge testi in modo espressivo esponendo il proprio punto di vista.
Produrre
Produce vari tipi di testi scritti corretti ortograficamente e sintatticamente.
Rielabora vari testi manipolandoli con l'utilizzo delle varie tecniche.
Riflessione Linguistica
Riflette sulle principali categorie grammaticali, utilizzandole in modo opportuno nelle
varie situazioni comunicative.
LINGUA INGLESE
Ascolta diversi tipi di messaggi e stabilisce relazioni tra la lingua madre e quella
straniera.
Si esprime in modo fluente con adeguata espressione.
Comprende frasi ed espressioni di uso frequente relative ai vari ambiti.
Interagisce in modo comprensibile con i compagni.
Descrive con termini semplici alcuni aspetti del proprio vissuto.
MATEMATICA – SCIENZE - TECNOLOGIA
MATEMATICA
Esegue con sicurezza il calcolo scritto e mentale con i numeri naturali.
Riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici (frazioni,
percentuali, scale di riduzione).
Conosce ed usa le unità di misura convenzionali relative alla massa, alla capacità ed alla
lunghezza.
Denomina, descrive e classifica le principali figure geometriche, ne determina misure e
sa costruire, utilizzando correttamente gli strumenti per il disegno (riga, squadra,
compasso, goniometro).
Analizza e confronta dati raccolti e sa rappresentarli graficamente in modi diversi.
SCIENZE
Sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo.
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Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: osserva e descrive lo svolgersi dei
fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali.
Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali.
Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi
organi e apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento.
Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri: rispetta
e apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale.
Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e
spiegazioni sui problemi che lo interessano.
TECNOLOGIA
Riconosce e identifica nell’ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo
artificiale.
È a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia e
del relativo impatto ambientale.
Si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso adeguato, a
seconda delle diverse situazioni.
Riconosce e identifica nell'ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo
artificiale.
Inizia a riconoscere in modo critico le caratteristiche, le funzioni e i limiti della
tecnologia attuale.
MUSICA - ARTE e IMMAGINE
MUSICA
Discrimina ed elabora i diversi eventi sonori.
Esplora le diverse possibilità espressive della voce e degli strumenti musicali.
Esegue da solo ed in gruppo semplici brani vocali o strumentali, utilizzando anche
strumenti didattici e auto-costruiti.
Ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere.
ARTE E IMMAGINE
Utilizza le tecniche del linguaggio visivo per realizzare i diversi tipi di testi visivi e
rielabora immagini.
Osserva e descrive immagini di vario tipo e messaggi multimediali.
Conosce, rispetta ed apprezza le opere artistiche ed artigianali del proprio territorio e di
culture diverse.
43
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ITALIANO
Interazione dell’alunno nelle diverse modalità comunicative:
Interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative.
Ascolta e comprende testi di vario tipo e provenienti da diverse fonti e/o li espone
oralmente con l'ausilio di appunti specifici.
Padroneggia testi e manuali e costruisce lavori e ipertesti con strumenti tradizionali ed
informatici.
Legge testi letterari di vario tipo e inizia ad interpretarli.
Scrive testi di vario tipo adeguandoli alla situazione.
Comprende ed utilizza in modo appropriato il vocabolario di base sia in forma cartacea
che digitale.
Usa termini tecnici propri delle discipline.
Usa il lessico in maniera adeguata alle varie situazioni educative.
Padroneggia ed applica le fondamentali conoscenze lessicali e morfosintattiche.
Utilizza e applica le fondamentali conoscenze del metalinguaggio.
LINGUA INGLESE - SECONDA LINGUA COMUNITARIA
(I traguardi sono riconducibili al livello 42 del Q.C.E.R.)
Comprende oralmente e per iscritto l'informazione essenziale di testi standard su
argomenti familiari o di studio.
Descrive oralmente avvenimenti ed esperienze personali, espone argomenti di studio
con un linguaggio adeguato.
Interagisce con un interlocutore in contesti familiari e su argomenti noti.
Legge semplici testi con espressività.
Legge testi informativi e ascolta spiegazioni attinenti a contenuti di studio, anche di
altre discipline.
Scrive semplici resoconti e compone brevi lettere o messaggi rivolti a coetanei e
familiari.
Individua elementi culturali della lingua madre o di scolarizzazione e li confronta con
quelli della lingua straniera con atteggiamento di apertura e rispetto.
Affronta situazioni nuove attingendo al suo repertorio linguistico, collabora
fattivamente con i compagni nella realizzazione di attività e progetti.
MATEMATICA – SCIENZE - TECNOLOGIA
MATEMATICA
Opera con consapevolezza con i numeri razionali e sa rappresentarli.
Conosce-rappresenta le principali forme del piano e dello spazio e ne coglie le relazioni.
Raccoglie, analizza e rappresenta i dati di una indagine statistica.
Calcola la probabilità di un evento, ne interpreta i risultati e riesce a fare previsioni.
Sa muoversi in situazioni problematiche adottando procedimenti risolutivi adeguati.
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Sa rappresentare leggi matematiche e funzioni.
SCIENZE
Osserva, riconosce e sa spiegare i più comuni fenomeni naturali.
Conosce la struttura e la fisiologia dei principali sistemi e apparati del proprio corpo a
livello micro e macroscopico.
E’ consapevole dell’impatto, spesso negativo, della comunità umana sulla terra, e che
l'accesso alle risorse naturali è diverso nelle varie parti del mondo.
Adotta stili di vita ecosostenibili.
Comprende che il progresso scientifico-tecnologico ha contribuito alle condizioni di
vita dell'uomo.
Conosce e utilizza un linguaggio specifico.
TECNOLOGIA
Comprende la realtà tecnologica e la cultura nelle sue diverse forme ed espressioni;
analizza criticamente gli usi della tecnologia per i bisogni dell'uomo e le sue esigenze
quotidiane.
Acquisisce un lessico minimo specifico degli elementi tecnologici, indispensabili per
una lettura a livello elementare del mondo della tecnica.
MUSICA - ARTE E IMMAGINE
ARTE E IMMAGINE
Conosce ed usa delle tecniche artistiche acquisite e sperimentate nel corso degli
anni,riproposte e rielaborate in forme espressive e personalizzate, con eventuale
riferimento alle attuali tecnologie interattive.
Sa produrre elaborati grafici e rielaborare messaggi visivi in modo personale e creativo.
Sa leggere e descrivere un'opera d'arte, dall'arte primitiva a quelle contemporanee.
Sa leggere i documenti del patrimonio culturale ed artistico del territorio, acquisendo
gradualmente una sensibilità alla relativa tutela e conservazione.
MUSICA
Notazione musicale:
Legge le note, conosce gli elementi fondamentali della notazione musicale quali:
figure,valori, pause, tempi, alterazioni, punto di valore, legatura. ecc.
Pratica strumentale: articola su tutta la scala cromatica; esegue facili brani strumentali di
diverso genere.
Audizioni:
Ascolta e discerne generi e stili diversi.
Pratica vocale:
Intona correttamente brani vocali di diverso genere.
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CURRICOLO RELIGIONE CATTOLICA
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al
termine della
scuola primaria
L’alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita di Gesù e
sa collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in
cui vive; riconosce il significato cristiano del Natale e della Pasqua.
Riconosce che la Bibbia è il libro sacro per cristiani ed ebrei e documento
fondamentale della nostra cultura.
Si confronta con l’esperienza religiosa e distingue la specificità della proposta di
salvezza del cristianesimo.
Obiettivi di apprendimento
ClasseV scuola primaria Dio e l’uomo
Conoscere le origini e lo sviluppo del cristianesimo e delle altre grandi religioni,
individuando gli aspetti più importanti del dialogo inter-religioso.
La Bibbia e le altre fonti
Confrontare la Bibbia con i testi sacri delle altre religioni.
Il linguaggio religioso
Intendere il senso religioso del Natale e della Pasqua a partire dalle narrazioni
evangeliche e dalla vita della Chiesa.
I valori etici e religiosi
Riconoscere nella vita e negli insegnamenti di Gesù proposte di scelte responsabili, in vista di
un personale progetto di vita.
Scuola secondaria di primo grado
E’ aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sul trascendente e porsi
domande di senso, cogliendo l'intreccio tra dimensione religiosa e culturale. A partire dal
contesto in cui vive, sa interagire con persone di religione differente, sviluppando
un'identità capace di accoglienza, confronto e dialogo.
Individua, a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali e i dati oggettivi della storia della
salvezza, della vita e dell'insegnamento di Gesù, del cristianesimo delle origini.
Ricostruisce gli elementi fondamentali della storia della Chiesa e li confronta con le
vicende della storia civile passata e recente, elaborando criteri per avviarne una
interpretazione consapevole.
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Riconosce i linguaggi espressivi della fede (simboli, preghiere, riti, ecc.), ne individua
le tracce presenti in ambito locale, italiano, europeo e nel mondo, imparando ad
apprezzarli dal punto di vista artistico, culturale e spirituale.
Coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e le rende oggetto di riflessione in
vista di scelte di vita progettuali e responsabili. Inizia a confrontarsi con la complessità
dell'esistenza e impara a dare valore ai propri comportamenti, per relazionarsi in
maniera armoniosa con se stesso, con gli altri, con il mondo che lo circonda.
Al termine della
scuola secondaria di primo grado
Dio e l'uomo:
Cogliere nelle domande dell'uomo e in tante sue esperienze tracce di una ricerca
religiosa.
Comprendere alcune categorie fondamentali della fede ebraico-cristiana (rivelazione,
promessa, alleanza, Messia, resurrezione, grazia, Regno di Dio, salvezza ... ) e confrontarle
con quelle di altre religioni.
Approfondire l'identità storica, la predicazione e l'opera di Gesù e correlarle alla fede
cristiana che, nella prospettiva dell'evento pasquale (passione, morte e resurrezione),
riconosce in lui il Figlio di Dio fatto uomo, Salvatore del mondo che invia la Chiesa nel
mondo.
Conoscere l'evoluzione storica e il cammino ecumenico della Chiesa, realtà voluta da
Dio, universale e locale, articolata secondo carismi e ministeri e rapportarla alla fede
cattolica che riconosce in essa l'azione dello Spirito Santo.
Confrontare la prospettiva della fede cristiana e i risultati della scienza come letture distinte
ma non conflittuali dell'uomo e del mondo.
La Bibbia e le altre fonti
Saper adoperare la Bibbia come documento storico-culturale e apprendere che nella
fede della Chiesa è accolta come Parola di Dio.
Individuare il contenuto centrale di alcuni testi biblici, utilizzando tutte le informazioni
necessarie ed avvalendosi correttamente di adeguati metodi interpretativi.
Individuare i testi biblici che hanno ispirato le principali produzioni artistiche (letterarie,
musicali, pittoriche ...) italiane ed europee.
Il linguaggio religioso
Comprendere il significato principale dei simboli religiosi, delle celebrazioni liturgiche
e dei sacramenti della Chiesa.
Riconoscere il messaggio cristiano nell'arte e nella cultura in Italia e in
Europa, nell'epoca tardo-antica, medievale, moderna e contemporanea.
Individuare gli elementi specifici della preghiera cristiana e farne anche un confronto
con quelli di altre religioni.
Focalizzare le strutture e i significati dei luoghi sacri dall'antichità ai nostri giorni.
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I valori etici e religiosi
Cogliere nelle domande dell'uomo e in tante sue esperienze tracce di una ricerca
religiosa.
Riconoscere l'originalità della speranza cristiana, in risposta al bisogno di salvezza della
condizione umana nella sua fragilità, finitezza ed esposizione al male.
Saper esporre le principali motivazioni che sostengono le scelte etiche dei cattolici rispetto
alle relazioni affettive e al valore della vita dal suo inizio al suo termine, in un contesto di
pluralismo culturale e religioso.
Confrontarsi con la proposta cristiana per la realizzazione di un progetto di vita
responsabile.
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LA PROGETTAZIONE
A differenza della progettazione curricolare, che va programmata tenendo conto di obiettivi,
tempi e contenuti già definiti a livello nazionale, la progettazione extracurricolare è di
esclusiva competenza delle scuole, che provvedono ad elaborarla in piena autonomia.
Essa consiste essenzialmente in progetti, iniziative varie e forme di collaborazione con
soggetti interni e/o esterni alla scuola. Le iniziative e i progetti che verranno attuati avranno lo
scopo di arricchire e migliorare la qualità dell’offerta formativa, favorendo negli alunni la
dimensione creativa.
Per comodità di fruizione tali progetti vengono suddivisi in due gruppi:
- il primo comprende progetti di lungo respiro e pertanto pluriennali o confermati di anno in
anno scolastico;
- il secondo gruppo comprende i progetti di nuova fattura ed acquisizione, alcuni dei quali
potrebbero essere eventualmente soggetti a conferma per gli anni successivi .
PROGETTI PLURIENNALI E/O CONFERMATI ANNUALMENTE
Gruppo popolare Milani Finalità
Il progetto nasce dalla necessità di far conoscere le tradizioni popolari alle nuove generazioni.
Si propone di avvicinare i bambini ed i ragazzi alle proprie origini e radici, attraverso la ricerca
di tradizioni che fanno parte del nostro patrimonio culturale, tramite la musica, il ballo
popolare e l’espressione teatrale.
Il progetto prevederà comunque una ricerca preliminare di testi, nenie, ninne-nanne, proverbi e
quanto caratterizza l’identità culturale del nostro territorio.
Obiettivi formativi:
Comprendere ciò che unisce e contraddistingue il popolo laziale.
Promuovere la conoscenza della lingua dialettale attraverso la ricerca e lo studio di
poesie, proverbi, modi di dire.
Promuovere le caratteristiche culturali locali attraverso la musica, il ballo, il teatro.
Sviluppare sistemi per attivare l’uso della multimedialità nell’educazione alla ricerca
della nostra storia.
Sviluppare la capacità di lavorare in gruppo.
Comprendere che la salvaguardia e la tutela della tradizione orale del proprio territorio è
fonte di crescita ed elevazione culturale.
Comprendere che il recupero dei valori tradizionali e ambientali aiuta a capire meglio il
presente e a progettare il futuro.
Obiettivi cognitivi
Saper fare una ricerca di tipo antropologico.
Saper fare una ricerca dei testi di cultura locale.
Saper esprimersi in un contesto di scena nella lingua dialettale.
Saper ascoltare un brano e riconoscerne il ritmo.
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Saper eseguire un canto e un ballo tradizionale.
Contenuti ed attività
Lettura e rielaborazione di:
Canti
Filastrocche
Nenie
Ninna-nanne
Balli
Feste
Ritualità
Abbigliamento
Alimentazione.
Modalità operative
Il progetto è diviso in due fasi:
1. Una fase curriculare che vedrà lo studio delle tradizioni popolari attraverso la lettura di
testi, aneddoti direttamente raccontati dagli anziani del quartiere, la visione del film Non
c’è pace tra gli ulivi del regista fondano Giuseppe De Santis, uscite didattiche sul
territorio alla scoperta dei quartieri più caratteristici.
2. Una fase extra curriculare che vedrà la partecipazione dei ragazzi al gruppo
folkloristico “ Gruppo popolare Milani”.
Prodotti Finali
Realizzazioni grafiche ed iconografiche.
Video, filmati o altro su supporto digitale.
Adesione al gruppo folkloristico “Gruppo popolare Milani”.
Tempi di attuazione: intero anno scolastico.
Scuola dell’infanzia: Il castello tra sogno e realtà .
Scuola primaria: Conoscenza delle tradizioni popolari locali.
Scuola secondaria di 1° grado: Conoscere il passato per vivere il presente e
progettare il futuro.
Progetto “Cantiamo insieme il Natale” Coro di Natale
(Scuoladell’infanzia G. Gonzaga)Finalità
Favorire lo sviluppo dell’ intelligenza musicale generale .
Promuovere capacità di intonazione attraverso momenti ed attività di esplorazione sonora
e musicale.
Tempi di attuazione: da novembre a dicembre .
Alunni coinvolti: tutti (sezioni aderenti ).
Insegnanti coinvolti: docenti interni ed esperto del settore.
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Progetto “Attività alternativa“
(Scuola infanzia e primaria)Percorso formativo rivolto a tutti gli alunni frequentanti l’ infanzia o la primaria che non si
avvalgono dell’ insegnamento della religione cattolica .
Finalità
Attraverso i concetti di diversità come valore-ricchezza e di vita umana come unicum
irripetibile, promuovere il rispetto di tutto il creato, naturale e umano, ancor di più se
portatore di idee, tradizioni ed usanze diverse dalle proprie.
Comprendere, attraverso la conoscenza storico-geografica delle religioni, che esse
nascono e rispondono agli stessi interrogativi esistenziali dell’uomo e che tutte hanno
identici valori di base: amore, pace, fratellanza, solidarietà, bene ecc.
Tempi di attuazione: intero anno scolastico.
Alunni coinvolti: gruppo di interesse.
Insegnanti coinvolti: docenti interni.
Progetto “Attività psicopedagogiche: potenziamento …“
(Scuola infanzia-primaria-secondaria)
Gli interventi della psicologa consisteranno in attività di gruppo nella classe, attività
laboratoriali e colloqui individuali tramite sportello.
Finalità
Attraverso il soddisfacimento dei bisogni emotivo-affettivi, relazionali, cognitivi e
comportamentali, prevenire le diverse forme di disagio , favorendo il benessere psico-
fisico .
Promuovere azioni atte a favorire una vita scolastica positiva, uno sviluppo armonico ed
integrale, ad evitare la dispersione scolastica.
Tempi di attuazione: da novembre a maggio.
Alunni coinvolti: tutti gli interessati, previo assenso genitoriale.
Insegnanti coinvolti: esperto esterno.
Progetti di Educazione Ambientale
(Scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado)
In collaborazione con gli Enti Parco, con il Comune di Fondi e con la regione Lazio.
Finalità
Sviluppare negli alunni una più approfondita conoscenza dell’ambiente in cui vivono e
dei suoi problemi.
Promuovere atteggiamenti e comportamenti consapevoli e responsabili, per quanto
riguarda il risparmio delle risorse naturali e la salvaguardia dell’ambiente naturale.
Tempi di attuazione: delineati dai docenti in base alle programmazione delle
singole classi.
Alunni coinvolti: tutti.
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Insegnanti coinvolti: docenti interni ed esperti del settore.
Progetto Accoglienza
(Scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado)
Finalità: favorire il superamento del disagio e del disorientamento degli alunni delle
classi ponte attraverso la creazione di un contesto favorevole alla conoscenza dei nuovi
compagni, degli insegnanti e delle strutture scolastiche.
Tempi di attuazione: prima settimana di scuola.
Attività previste: attività didattiche e ludiche finalizzate alla conoscenza ed
all’aggregazione.
Alunni coinvolti: tutti gli alunni delle classi prime dei tre ordini.
Insegnanti coinvolti: tutti i docenti delle classi interessate.
Continuità e orientamento
(Scuoladell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado)
Finalità: prevenire le difficoltà che gli alunni incontrano nel passaggio tra i diversi
ordini di scuola attraverso l’individuazione di obiettivi comuni con le scuole di raccordo
del territorio.
Tempi di attuazione: intero anno scolastico.
Attività previste:
Creazione di una rete con gli Istituti presenti sul territorio.
Incontro con i docenti delle classi ponte per concordare ed attuare attività
comuni atte a favorire la conoscenza reciproca e l’interscambio di esperienze.
Incontro con gli alunni delle classi ponte che seguiranno alcune attività didattiche
negli istituti ospitanti.
Alunni coinvolti: tutti gli alunni in uscita dall’infanzia, dalla primaria e dalla
secondaria di primo grado.
Insegnanti coinvolti: docenti dei tre ordini di scuola.
Natale con il Cuore
(Scuoladell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado)
Il Natale rappresenta un momento importante per la vita scolastica, in grado di veicolare e
sostenere numerose opportunità di apprendimento e socializzazione.
Finalità:
consolidare i valori della solidarietà.
riscoprire e valorizzare le proprie radici.
rafforzare l’integrazione, lo spirito di collaborazione e di cooperazione.
sviluppare la manualità e la creatività.
Tempi di attuazione: da novembre a dicembre .
52
Attività previste:
Ideazione, progettazione e realizzazione di oggetti natalizi.
Allestimento della mostra dei lavori realizzati.
Cori e spettacoli teatrali.
Organizzazione del Mercatino della solidarietà.
Alunni coinvolti: tutti gli alunni della scuola.
Insegnanti coinvolti: tutti.
Attività sportive
(Scuoladell’infanzia, primaria e secondaria di primogrado)Progettazione e organizzazione dell’attività sportiva dell’Istituto in orario curriculare ed
extracurriculare.
Nella Scuola si è sempre promossa l’attività motoria e sportiva come strumento per la
formazione completa dell’alunno.
Il nostro Istituto ha attivato proposte in orario extrascolastico, non soltanto nel contesto della
preparazione degli alunni per la partecipazione ai Giochi sportivi studenteschi.
Molte delle discipline sportive sono relative alla scuola secondaria di primo grado per
attitudini specifiche, mentre i bambini dell’infanzia e gli alunni della primaria svolgono
attività curriculare ed usufruiscono in larga parte di esperi esterni che interagiscono con il
docente di sezione o di scienze motorie.
Attività:
Tutte le specialità dell’ atletica leggera:
corsa campestre
corsa veloce (60/80)
corsa ad ostacoli
staffetta (4x100) salto in lungo
salto in alto lancio del peso
lancio del vortex
I giochi di squadra: pallavolo, calcio, basket,pallamano.
Altre attività: preparazione e avviamento "a secco" per le specialità dello sci e dello
snowboard e allenamento per una settimana presso il centro sciistico dell’Abetone.
Tempi: le attività per la secondaria di primo grado verranno svolte in orario
pomeridiano , secondo turni distribuiti durante tutta la settimana, ad iniziare dal mese di
ottobre fino al mese di giugno. L’organizzazione dei turni favorirà la partecipazione
degli alunni diversamente abili e l’espletamento delle attività terrà conto delle loro
particolari esigenze.
Spazi
Le attività si svolgeranno:
negli spazi attrezzati della scuola: la palestra e il cortile.
in spazi esterni messi a disposizioni dal Comune di Fondi per l’intero anno scolastico:
il Palazzetto dello sport, lo Stadio comunale di via Arnale Rosso e la Tensostruttura di
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Via Gobetti.
Alunni coinvolti: tutti gli alunni. Per coloro che si distingueranno per preparazione e
predisposizione si predisporranno gli allenamenti per le gare dei Giochi sportivi
studenteschi.
Tempi previsti: intero anno scolastico.
Docenti coinvolti: docenti interni.
Teatro
(Scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primogrado)L'animazione teatrale nella scuola utilizza il mezzo ludico-espressivo che genera situazioni di
gratificazione e di emozione positiva. Ha come caratteristiche gli aspetti di creatività, di
espressione e di comunicazione e non pura riproduzione di un testo.
La possibilità di riuscire al meglio secondo proprie potenzialità e capacità favorisce
positivamente la funzione dell'animazione teatrale.
Il fine di tale attività non è lo spettacolo ma il percorso di scoperta delle capacità creative e
comunicative, che diventano bagaglio personale di ciascuno. L’animazione teatrale ha un
serio valore preventivo, ma nello stesso tempo agisce anche sul disagio conclamato, non a
caso sono inseriti nei gruppi di animazione teatrale ragazzi diversabili e con manifeste
problematiche.
Finalità:
sviluppare le capacità ed abilità espressive del corpo e della voce.
conoscere se stesso.
scoprire e saper indirizzare la propria energia ed azione in modo positivo.
scoprire e superare alcuni dei propri limiti insieme agli altri.
sviluppare l'autostima.
assumere ruoli diversi per provare a vivere esperienze da punti di vista diversi.
sperimentare la formalizzazione delle scene e il lavoro creativo sul personaggio e sulla
storia.
Attività previste:
Lettura di testi vari.
Leggere e adattare un testo teatrale.
Analizzare la funzione espressiva del dialogo nel testo teatrale.
Riprodurre con una mimica adeguata espressioni dei personaggi analizzati.
Saper modulare la voce (intonazione, timbro, intensità) in base alla caratterizzazione del
personaggio da analizzare.
Produrre suoni e rumori con strumenti occasionali e mezzi vari coerenti e di supporto
all'attività teatrale.
Eseguire sequenze di gesti e movimenti su una base ritmico -musicale data.
Realizzare scenografie e costumi.
Tempi: intero anno scolastico.
Alunni coinvolti: tutti.
Insegnanti coinvolti: docenti interessati.
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Progetto “Alfabetizzazione della lingua inglese “
(Scuola primaria classi quinte)Finalità
Favorire negli alunni una prima conoscenza di un altro codice linguistico .
Promuovere capacità di comprensione e produzione, spendibili nei diversi contesti di vita
quotidiana.
Tempi di attuazione: intero anno scolastico.
Alunni coinvolti: gruppo di interesse (classi quinte aderenti).
Insegnanti coinvolti: referente scuola secondaria. Esperto esterno madrelingua.
Progetto “Trinity 1° grade (PRE-A1)“
(Scuola primaria classi quinte)La partecipazione degli alunni è subordinata al superamento di un test orale con esperto
madrelingua. Gli stessi alunni sosterranno l’esame finale per il conseguimento della
Certificazione Trinity .
Finalità
Favorire negli alunni una prima conoscenza di un altro codice linguistico .
Promuovere capacità di comprensione e produzione, spendibili nei diversi contesti di vita
quotidiana.
Tempi di attuazione: intero anno scolastico.
Alunni coinvolti: gruppo di interesse (classi quinte aderenti ).
Insegnanti coinvolti: referente scuola secondaria. Esperto esterno madrelingua.
Educazione affettivo sessuale
(Scuola primaria classiquinte)
Gli alunni acquisiranno informazioni scientificamente corrette sulla loro sessualità,
inquadrandole in un discorso più ampio di formazione della persona che porta a considerare la
sessualità non come un semplice fenomeno biologico - genitale, ma come componente
essenziale del modo di essere di una persona e del suo modo di rapportarsi con gli altri.
Finalità
Conoscere se stessi e i cambiamenti del proprio corpo.
Comprendere se stessi, la propria storia, le proprie relazioni con gli altri.
Osservare le proprie emozioni.
Tempi di attuazione: seconda parte dell’anno scolastico.
Attività: incontri con esperti, testi mirati, conversazioni guidate.
Alunni coinvolti: alunni classi quinte primaria.
Insegnanti coinvolti: docenti classi quinte.
55
Successo scolastico
(Scuola primaria e secondaria di primo grado)
Progetto di recupero e potenziamento
Con questo progetto si intende permettere a tutti gli alunni di conseguire gli stessi
risultati degli altri ed evitare che le diversità si trasformino in disuguaglianze.
Il progetto si basa sull'impostazione di percorsi di apprendimento, attività e strategie
alternative a quelle già utilizzate, scelte che terranno conto della situazione di apprendimento
e del particolare stile cognitivo dell’alunno.
In alcuni periodi dell’anno, in base alla programmazione degli insegnanti e alle
adesioni, il progetto è attuato anche in orario aggiuntivo.
Finalità: recupero e potenziamento delle abilità di base, in particolare di italiano e
matematica
Alunni coinvolti: tutti.
Docenti coinvolti: interni ed esterni in orario aggiuntivo.
Progetto:
“Trinity 2°grade/A1 classi prime“
“Trinity 3°grade/A2.1 classi seconde“
“Trinity 4°grade/A2 classi terze“(Scuola secondaria di primo grado)
La partecipazione degli alunni è subordinata al conseguimento di un voto disciplinare non
inferiore a 7/10. Gli stessi alunni sosterranno l’esame finale per il conseguimento della
Certificazione Trinity .
Finalità
Favorire negli alunni l a conoscenza e l’ uso di un altro codice linguistico .
Promuovere capacità di comprensione e produzione, spendibili nei diversi contesti di vita
quotidiana.
Tempi di attuazione: intero anno scolastico.
Alunni coinvolti: gruppo di interesse (classi aderenti ).
Insegnanti coinvolti: referente scuola secondaria. Esperto esterno madrelingua.
Progetto “Delf A1/A2“
(Scuola secondaria di primo grado)Il livello A1 è indirizzato agli alunni delle classi seconde, il livello A2 agli alunni delle classi
terze.
Gli stessi alunni sosterranno l’ esame finale per il conseguimento del Diploma Delf A1/A2 .
Finalità
Favorire negli alunni l a conoscenza e l’ uso di un altro codice linguistico .
Promuovere capacità di comprensione e produzione, spendibili nei diversi contesti di vita
quotidiana.
Tempi di attuazione: da novembre a maggio.
Alunni coinvolti: gruppo di interesse (classi aderenti).
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Insegnanti coinvolti: referente scuola secondaria. Esperto esterno madrelingua.
Progetto “Cervantes“
(Scuola secondaria di primo grado)Gli alunni sosterranno l’ esame finale per il conseguimento del Diploma Cervantes .
Finalità
Favorire negli alunni l a conoscenza e l’ uso di un altro codice linguistico .
Promuovere capacità di comprensione e produzione, spendibili nei diversi contesti di vita
quotidiana.
Tempi di attuazione: da novembre a maggio.
Alunni coinvolti: gruppo di interesse (classi aderenti).
Insegnanti coinvolti: referente scuola secondaria. Esperto esterno madrelingua.
Integrazione
(Scuola secondaria di primo grado)Finalità:
Promuovere le potenzialità conoscitive, operative e relazionali degli alunni con bisogni
specifici di apprendimento, attraverso un tipo di apprendimento laboratoriale che valorizzi
tutte le forme espressive.
Stimolare i processi di integrazione coinvolgendoli in attività comuni.
Attività previste:
laboratorio di ceramica: laboratorio di manualità creativa per la lavorazione della
creta.
laboratorio di informatica: laboratorio di alfabetizzazione informatica.
laboratorio di maglia e cucito: laboratorio per insegnare a creare piccoli lavori di
maglia o cucito attraverso l'utilizzo di tecniche base.
progetto Alias: percorsi di apprendimento della lingua italiana come L2 per alunni
migranti.
progetto serra: il laboratorio sfrutta l’utilizzo di una piccola serra, presso il plesso Milani,
e delle aiuole del plesso G. Gonzaga, per produrre e curare vari tipi di piccole piante,
seguendo tutte le fasi della loro crescita.
ippoterapia: attività finalizzate alla presa di coscienza del “sé” e delle possibilità
motorie del proprio corpo, per padroneggiare situazioni di equilibrio statico e
dinamico.
nuoto e benessere.
tennis.
arrampicata sportiva.
laboratorio di pasta di zucchero.
Alunni coinvolti: alunni diversamente abili o che presentano disagio socio-culturale e
scolastico, alunni migranti, alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES).
Insegnanti coinvolti: i docenti del dipartimento integrazione, docenti interni ed
esperti esterni.
57
Tempi di attuazione: intero anno scolastico.
I giochi matematici
(Scuola secondaria di primo grado)
Finalità: laboratorio matematico di preparazione alla partecipazione ai Campionati
Internazionali di Giochi Matematici organizzati dal centro PRISTEM dell'università
Bocconi di Milano.
Tempi di attuazione: da novembre ad aprile.
Attività previste:
potenziamento di matematica ed esercitazioni guidate con risoluzione di problemi
assegnati nelle edizioni precedenti dei campionati.
realizzazione della selezione d’istituto per individuare gli alunni c he prenderanno
parte alla fase provinciale a Terracina.
organizzazione della trasferta a Milano con gli alunni classificatisi per la finale.
Insegnanti coinvolti: docenti di matematica.
Progetto lettura
(classi prime-seconde-terze della scuolasecondaria di primo grado)
Finalità: educare i bambini ad una lettura attiva, consapevole ed appassionata.
Attività: lettura dell'insegnante, lettura ad alta voce e silenziosa, conversazioni
esplicative e/o rievocative, giochi di ruolo e di simulazione, drammatizzazione,
ricostruzione e illustrazione in sequenza, manipolazione e rielaborazione della storia,
uso di mezzi e strumenti informatici, attività di lettura animata.
Durata: il progetto si attuerà nell’arco dell’intero anno scolastico. Le attività si
svolgeranno nell’ambito delle ore curricolari.
Insegnanti coinvolti: docenti di italiano.
Prodotto Finale: allestimento dell’ incontro con l’ autore e visita guidata a tema.
Stage di lingua inglese all’estero
(Scuola secondaria di primo grado)
Finalità: potenziamento della lingua inglese.
Tempi di attuazione: una settimana.
Attività previste: lezioni in lingua e attività ricreative all’estero.
Alunni convolti: classi seconde e terze.
Docenti coinvolti: docente interno di inglese.
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Corsi di preparazione agli esami per il conseguimento
dell’ECDL - patente europea del computer
(Scuola secondaria di primo grado)
Finalità: preparazione per sostenere gli esami necessari al conseguimento della
Patente Europea del Computer, certificazione internazionale che attesta il possesso delle
competenze informatiche di base.
Tempi di attuazione: intero anno scolastico .
Attività previste: corsi di due livelli: per principianti e avanzato. Prevedono lezioni
frontali ed esercitazioni sui contenuti dei sette moduli previsti.
Alunni coinvolti: il corso è rivolto a tutti gli alunni della secondaria.
Insegnanti coinvolti: docenti interni.
Progetto d’Istituto: ”Educare alla Pace”
(Istituto Comprensivo “Milani”)Le esigenze della società contemporanea, in una fase di crescente globalizzazione e forti
movimenti migratori, richiedono alla scuola il gravoso confronto con nuovi obiettivi formativi,
in grado di garantire alle generazioni future la capacità di affrontare le sfide di un mondo in
continuo cambiamento.
In tale ottica, una programmazione incentrata sulla cooperazione tra culture diverse ben si
addice ad un percorso educativo “moderno”, capace cioè di formare giovani studenti preparati a
cogliere le opportunità assicurate da un futuro sempre più complesso e dinamico.
Il presente progetto prende spunto proprio da queste considerazioni e si pone obiettivi
didattico/educativi in grado di formare giovani studenti preparati ad affrontare le nuove realtà
socio-economiche nell’ “era della globalizzazione”.
Allo stesso tempo, le iniziative poste in essere si propongono di gettare le basi per una scuola
davvero moderna, basata su concetti di tolleranza, integrazione, inclusività, fratellanza ,
collaborazione ed innovazione, in grado di rispondere pienamente ai bisogni formativi che la
società moderna richiede alle istituzioni educative.
Finalità :
Educare alla pace ed alla fratellanza universale.
Rafforzare il ruolo dell’apprendimento permanente nello sviluppo di un sentimento di
cittadinanza mondiale, basato sulla comprensione e sul rispetto dei diritti dell’uomo e della
democrazia e nella promozione della fratellanza e del rispetto degli altri popoli e delle altre
culture.
Promuovere l’ educazione valoriale e sentimentale, partendo dal valore della pace nel
mondo.
Perseguire la sana e completa formazione personale e professionale di tutti gli alunni
coinvolti nelle diverse attività programmate.
Tempi di attuazione: intero anno scolastico / curricolare.
Alunni coinvolti: tutti.
Insegnanti coinvolti: tutti .
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PROGETTI DI NUOVA FATTURA ED ACQUISIZIONE
Lezioni DiEducazione
Stradale
PoliziaStradale Di
Latina
TuttiEducaz.Stradale
GratuitoDa Concordare
TramiteAdesione
UN GIOCO DABAMBINI
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SANDROSPOSITO
CAPORICCIORECCHIA
INFANZIAPLESSI
GONZAGAE
RODARI
ARTISTICOMUSICALE
60 ORE GONZAGA( € 1200)
45 ORE RODARI( € 900 )
GENNAIO-GIUGNO
MARATONATELETHON 2015
TELETHON LTE. DI
TROCCHIOTUTTI
RACCOLTAFONDI PERBENEFICEN
ZA
VERSAMENTO SUCOORDINATEBANCARIE O
POSTALI .
NOVEMBRE-DICEMBRE
TITOLO REFERENTEUTILIZZOESPERTI
GRADOSCOLAST.
AMBITODISCIPL.
ONERI/COSTI ACARICO DI…
ORE/PERIODO/
FREQUENZA
CORSO DI NUOTOONDA VERDE
PISCINATUTTI
MOTORIOSPORTIVO
€ 25 PRO-CAPITEMENSILE 1
LEZIONE/WEEK.€ 50 PRO-CAPITE
MENSILE 2 LEZIONI/WEEK
OTTOBRE-MAGGIO
PROGRAMMIUNPLUGGED /STAND BY ME
PREVENZIONEDIPENDENZE NEGLI
ADOLESC.
M.L. ROSSISECOND.
SALUTE
12 U.D. + CORSODOCENTI X CLASSI
II-III( UNPLUGGED) ;
2 U.D. X CLASSIPRIME ( STAND BY
ME )
60
PROGETTI PER LA DEFINIZIONE E L’ATTUAZIONE DEL
PIANO DI MIGLIORAMENTO E DEL P.T.O.F.
IN ESITO AL PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE (R.A.V.)
TITOLO DOCENTIPROPONENTI
GRADOSCOLASTICO
AMBITODISCIPLINARE
ONERI/COSTI A CARICODI …
PROGETTO L2: OGNI ALUNNOÈ SINGOLARE E PLURALE
SEPE S.D’AMODIOCESARELLI
MARROCCOSIMONELLI
PRIMARIAE
SECONDARIALINGUISTICO F.I.S. E/O ALTRO
PROGETTO INVALSI:SUPERIAMO GLI OSTACOLI
SEPE S.D’AMODIOCESARELLI
MARROCCOSIMONELLI
PRIMARIAE
SECONDARIA
LINGUISTICOF.I.S. E/O ALTRO
PROGETTO INVALSI:SUPERIAMO GLI OSTACOLI
FALANGADI BIASIO
CARNEVALE MO.CARNEVALE MI.
PRIMARIAE
SECONDARIA
LOGICO-MATEMATICO
F.I.S. E/O ALTRO
POTENZIAMENTO DELLELINGUE STRANIERE
AVERSAOCCAGNAD’AGNESE
PRIMARIAE
SECONDARIALINGUISTICO
F.I.S. E/O ALTRO
PROGETTO “INCLUSIONE“(HOP & TACO – LABORATORIO
DI CERAMICA- EDUCAREATTRAVERSO L’ACQUA –LABORATORIO IN SERRA)
ROSABIANCAFORCINA
PRIMARIAE
SECONDARIA
DIDATTICORELAZIONALE
ORGANICOPOTENZIAMENTO
PROGETTO MUSICALE:COMPLESSO MUSICA
PROTA SECONDARIAARTISTICO-MUSICALE F.I.S. E/O ALTRO
PROGETTO: ATTIVITA’ALTERNATIVA
FIOREGIOVANNONI
SEPE V.
PRIMARIA ESECONDARIA
CONVIVENZACIVILE
ORGANICOPOTENZIAMENTO
PROGETTO GOAL … A GO-GO MICELI SECONDARIA SPORTIVO F.I.S. E/O ALTRO
POTENZIAMENTOINFORMATICO(FOR T.I.C.) ED
AUDIOVISIVI
BUONAGURIO SECONDARIA INFORMATICO F.I.S. E/0 ALTRO
PROGETTO “COMUNICARECON LA PITTURA”
COSSU SECONDARIA ARTISTICOORGANICO
POTENZIAMENTO
PROGETTO “FLASH CAD(Computer Aided Design)
COSSU SECONDARIAINFORMATICOTECNOLOGICO
ORGANICOPOTENZIAMENTO
ISTITUZIONE INDIRIZZOCOREUTICO
DA MIUR SECONDARIA MUSICALE ORGANICO DIRITTO
INGLESE NUNZIANTE NICOLETTA INFANZIA LINGUISTICOORGANICO
POTENZIAMENTO
SPORT DI CLASSEINSEGNANTE DI CLASSE +
TUTOR ESTERNOPRIMARIA MOTORIO MIUR
STRUMENTO MUSICALESMARRAZZO M.G. PRIMARIA MUSICALE
ORGANICOPOTENZIAMENTO
(D.M. 08/2011)
PERCORSI DIDATTICI CONMETODOLOGIA C.L.I.L
DA MIURSECONDARIA
CLASSI IIILINGUITSICO
ORGANICOPORTENZAMENTO
61
***Altre attività***La scuola è aperta a tutte le iniziative culturali del territorio e delle istituzioni e si rende
disponibile ad aderire ad iniziative, manifestazioni, concorsi, convegni indetti da altre scuole,
enti, associazioni, ecc.
L’adesione, naturalmente, sarà possibile dopo aver valutato la valenza educativa
dell’attività proposta e che gli obiettivi dei progetti siano in linea con il P.O.F. 2015-2016.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Una delle finalità delle scuole, oltre a garantire la formazione e l'elevamento culturale degli
alunni, è quella di certificare il loro progresso nel corso degli studi; come scrive il
Regolamento dell’autonomia, all'art 4, comma 4, le scuole hanno infatti il compito di
individuare “le modalità e i criteri di valutazione degli alunni nel rispetto della normativa
nazionale ed i criteri per la valutazione periodica dei risultati conseguiti dalle istituzioni
scolastiche rispetto agli obiettivi prefissati”.
La valutazione presuppone un’attenta analisi della situazione di partenza dell’alunno, che sarà
formulata con criteri uniformi e test d’ingresso scelti e condivisi collegialmente, tenendo conto
della situazione socio-familiare, delle competenze e delle conoscenze acquisite, del carattere,
degli interessi e delle motivazioni.
A questo momento iniziale corrisponderà la seconda fase degli interventi di compensazione
didattica che verranno individuati per ciascun alunno, indicati nelle programmazioni
individuali e di classe e comunicati alle famiglie.
La valutazione periodica e annuale degli apprendimenti e del comportamento degli allievi e
la certificazione delle competenze da essi acquisite sono affidate ai docenti responsabili
degli insegnamenti e delle attività previsti dai piani di studio.
La legge 169 del 30 ottobre 2008 prevede agli artt. 2 e 3 che la valutazione periodica
ed annuale degli apprendimenti e del comportamento degli alunni e la certificazione delle
competenze da essi acquisite sia espressa in decimi e che se inferiore ai sei decimi in ciascuna
disciplina o gruppo di discipline determina, insieme al voto espresso dal C.d.C. sul
comportamento, la non ammissione all’anno di corso successivo e all’esame conclusivo del
ciclo.
Per una coerenza valutativa si è predisposta una griglia di valutazione, di seguito allegata,
che esplicita il livello che sottende ad ogni voto espresso in numeri, secondo la nuova
normativa.
Ai fini della validità dell’anno è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario
annuale delle lezioni per la scuola secondaria di primo grado.
Valutazione finale e Certificazione delle competenze
Tutti i dati delle osservazioni sistematiche raccolti nel Registro personale contribuiranno,
insieme a tutte le altre verifiche, ad attivare e supportare la valutazione, che dovrà riguardare i
livelli di formazione e di preparazione culturale conseguiti in relazione agli obiettivi prefissati.
La valutazione dovrà tener conto della necessaria acquisizione di un patrimonio culturale
comune, del conseguimento soddisfacente di abilità, capacità, conoscenze e competenze
62
essenziali ed indispensabili per l’inserimento, senza eccessive difficoltà, nel segmento
successivo.
Al termine del primo ciclo di scuola è prevista la certificazione dei livelli di competenze
raggiunti dagli allievi e rilevati dal consiglio di classe in riferimento al modello nazionale del
Ministero.
Valutazione esterna
Il nostro Istituto Comprensivo partecipa ogni anno alla rilevazione obbligatoria sugli
apprendimenti di Italiano e Matematica (prove Invalsi).
Cosa sono le prove INVALSI?
L’INVALSI è l’Istituto nazionale di Valutazione del sistema Istruzione. Le prove sono lo
strumento utilizzato per rilevare e misurare periodicamente il livello di apprendimento degli
studenti italiani. Gli standard delle prove sono definiti a partire dalle Indicazioni per il
curricolo del Ministero.
Attualmente si prevede la somministrazione di prove oggettive di italiano e matematica,
discipline scelte anche per la loro valenza trasversale. È prevista, inoltre, la somministrazione
di un questionario anonimo.
Le classi terze della scuola secondaria di primo grado svolgeranno la prova all’interno
dell’esame di Stato, a seguito della progressiva messa a regime che l’Invalsi ha realizzato
prima in base alla direttiva ministeriale n. 74 del 2008 ed ora in base alla Direttiva n. 88/2011.
63
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Rendimento Voto Prestazione
Preparazione molto lacunosa 4
L’alunno conosce in modo frammentario e superficiale gli
elementi essenziali della disciplina, commette errori e non
conosce il linguaggio specifico della materia; è
disorganizzato nel lavoro.
Preparazione non sufficiente 5
L’alunno conosce gli elementi essenziali della disciplina
ma in modo superficiale e lacunoso. Ha difficoltà nel
metodo di studio ed una conoscenza limitata del linguaggio
specifico.
Rendimento sufficiente 6
L’alunno dimostra di aver acquisito gli elementi essenziali e
di saper procedere nelle applicazioni degli stessi, pur con
errori non determinanti. Applica quasi regolarmente il
metodo di studio e riesce a seguire il lavoro con ritmo
costante.
Rendimento soddisfacente 7
L’alunno dimostra sicurezza nelle conoscenze e nelle
applicazioni, pur commettendo qualche errore non
determinante. Applica quasi regolarmente il metodo di
studio e riesce a seguire il lavoro con ritmo costante.
Rendimento buono 8
L’alunno dimostra di possedere conoscenze
approfondite e procede con sicurezza, senza errori
concettuali e con correttezza formale. Applica regolarmente
il metodo di studio e riesce a seguire il lavoro con ritmo
costante.
Rendimento apprezzabile 9
L’alunno ha sicure conoscenze ed ha sviluppato le
abilità corrispondenti. È in grado di trasferire quanto ha
appreso in concetti nuovi. Collega autonomamente gli
elementi delle discipline. È organizzato nel proprio lavoro.
Rendimento ottimo 10
L’alunno dimostra di saper svolgere in maniera completa i
lavori assegnati, approfondisce e coordina i concetti
trattati, sviluppa con ampiezza i temi assegnati, si esprime
con correttezza formale e con originalità.
64
CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
Scuola secondaria di primo grado
Indicatori Sanzioni Voto
Scrupolosorispetto del Regolamento d’Istituto, degli altri,
dell’istituzione scolastica.
Nessuna
sanzione10
Frequenza assidua o assenze sporadiche, rari ritardi e/o uscite
anticipate.
Puntuale/serio svolgimento delle consegne scolastiche.
Interesse e partecipazione propositiva alle lezioni ed alle attività della scuola.
Ruolo propositivo all’interno della classe ed ottima socializzazione.
Rispetto delle norme disciplinari dell’istituto.
Nessuna
sanzione9
Frequenza assidua, assenze sporadiche, rari ritardi e/o uscite anticipate.
Costante adempimento dei doveri scolastici.
Interesse e partecipazione attiva alle lezioni.
Equilibrio nei rapporti interpersonali e ruolo positivo e di collaborazione nel
gruppo-classe.
Osservazione regolare delle norme fondamentali relative alla vita
scolastica.
Rari richiami
verbali max
2 note
disciplinari
8
Alcune assenze, ritardi e/o uscite anticipate.
Svolgimento regolare dei compiti assegnati.
Discreta attenzione e partecipazione alle attività scolastiche.
Correttezza nei rapporti interpersonali e ruolo collaborativo al funzionamento
del gruppo classe.
Episodi limitati e non gravi di mancato rispetto del regolamento d’istituto
soggetti a sanzione.Richiami
verbali
frequenti e
note
disciplinari
7Ricorrenti assenze, ritardi e/o uscite anticipate.
Saltuario svolgimento dei compiti assegnati.
Partecipazione discontinua all’attività didattica.
Interesse selettivo e rapporti sufficientemente collaborativi con gli altri.
Episodi di mancato rispetto del regolamento scolastico, anche soggetti a
sanzioni disciplinari con sospensione. Frequenti
note
disciplinari e
sospensione
6Frequenti assenze e numerosi ritardi e/o uscite anticipate.
Mancato svolgimento dei compiti assegnati.
Scarsa partecipazione alle lezioni e disturbo dell’attività didattica.
Disinteresse per alcune discipline e rapporti problematici con gli altri.
Mancato rispetto del Regolamento scolastico e gravi episodi che hanno dato
luogo a sanzioni disciplinari.Frequenti
note
disciplinari e
sospensione
5
Numerose assenze e continui ritardi e/o uscite anticipate.
Mancato svolgimento dei compiti assegnati.
Disinteresse per le attività didattiche e disturbo continuo delle lezioni.
Comportamento scorretto nel rapporto con gli insegnanti e relazione
negativa con il gruppo classe.
65
Valutazione disciplinare nella scuola primaria
La votazione in decimi
Per contenere possibili rischi di ambiguità e soggettività legati ad un tipo di valutazione puramente
quantitativa ed estremamente sintetica qual è quella dei voti in decimi, verranno adottate delle
griglie descrittive dei comportamenti corrispondenti a ciascun voto numerico.
In pratica gli insegnanti, dopo aver individuato gli obiettivi rilevati nel curricolo che saranno
oggetto di valutazione, li tradurranno in livelli di prestazione corrispondenti ai singoli voti.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA SCUOLA PRIMARIA IN DECIMI
Svolgono con puntualità e costante impegno il lavoro
scolastico conseguendo risultati eccellenti.
Livello alto
10 / 9
Svolgono con regolarità e profitto il lavoro scolastico
conseguendo risultati ottimi/quasi ottimi.
Livello medio
9 / 8
Presentano adeguata conoscenza dei contenuti che applicano
quasi correttamente. Utilizzano quasi adeguatamente il
metodo di studio e riescono a seguire il lavoro con ritmo
costante.
Livello soddisfacente
7
Presentano accettabile conoscenza dei contenuti che applicano
parzialmente, utilizzando un metodo di studio non del tutto
adeguato.
Livello essenziale 6
Presentano frammentaria conoscenza dei contenuti che
applicano in maniera inadeguata.
Livello insufficiente
5 / 4
66
Griglia di corrispondenza tra il voto assegnato e descrittori di comportamento
nella scuola primaria
Descrizione A B C
Ottimo
Comportamento esem-
plare, rispetto delle norme
comportamentali in tutte
le situazioni con respon-
sabilità e consapevolezza
Frequenza costante e rego-
lare
Atteggiamenti di studio
collaborativi e propositivi
Distinto
Comportamento corretto,
rispetto delle norme com-
portamentali
Frequenza regolare
Atteggiamenti di studio
caratterizzati da meritevole
responsabilità ed impegno
Buono
Comportamento non sem-
pre rispettoso delle norme
comportamentali. Viva-
cità e a volte disturbo.
Necessità di qualche
richiamo
Frequenza non sempre
regolare con ritardi e
assenze non sempre regola-
rmente giustificati
Atteggiamenti di studio
caratterizzati da super-
ficialità ed impegno occa-
sionale
Sufficiente
Comportamento spesso
scorretto e difficoltà a ri-
spettare le norme compor-
tamentali. Necessità di
continui richiami e
sollecitazioni
Frequenza irregolare con
assenze e ritardi non
giustificati
Atteggiamenti di studio
caratterizzati da disinte-
resse, passività o impegno
di studio diffusamente
carente
Insufficiente
Comportamento grave-
mente scorretto che ne-
cessita di provvedimenti
disciplinari
Mancata progressione, cambiamenti o miglioramenti nel
comportamento e nel percorso di crescita e maturazione.
67
Criteri di verifica e valutazione del P.O.F.
Il Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto viene verificato e valutato sia in itinere che alla
fine dell’anno scolastico in tutti i suoi aspetti: attività didattica, operato delle commissioni e
dei gruppi di lavoro, efficacia del sistema organizzativo. Annualmente si procede ad un
aggiornamento e ad una revisione del documento stesso.
Gli indicatori di validità del POF sono:
coerenza con le finalità educative
fattibilità organizzativa
rispondenza ai bisogni dell’utenza in relazione alle istanze del territorio
grado di coinvolgimento e di collaborazione tra docenti
grado di coinvolgimento degli alunni e delle famiglie.
I soggetti che concorrono alla valutazione sono:
Collegio Docenti.
Referenti dei progetti che ne curano l’avanzamento e ne valutano i risultati finali.
Preside e collaboratori che valutano gli aspetti didattico-organizzativi.
Coordinatori di classe che verificano la congruenza didattica delle attività proposte
nell’ambito dei Consigli di classe.
Consiglio d’Istituto.
Utenza.
La verifica viene effettuata con la somministrazione di questionari a docenti, personale ATA e
campioni di genitori e alunni. Verranno elaborati grafici e report finali.
Nella verifica finale il Collegio dei Docenti prende atto delle criticità emerse, formula
proposte e i dati emersi costituiscono punti di riferimento per la progettazione dell’attività
educativa e didattica dell’anno successivo.
P.O.F. 2015/2016
Approvato dal Collegio docenti nella seduta del 22/12/2015
Adottato in Consiglio di Istituto nella seduta del 15/01/2016
VALUTAZIONE P.O.F.
68
LA PRIVACY NELLA SCUOLA (Dlgs 196/2003)
La privacy a scuola. Dai tablet alla pagella elettronica. Le regole da ricordare. Obbligo del
consenso per video e foto sui social network. Scrutini e voti pubblici. Sì alle foto di recite e gite
scolastiche. No alla pubblicazione on line dei nomi e cognomi degli studenti non in regola coi
pagamenti della retta. Su cellulari e tablet in classe l'ultima parola spetta alle scuole.
il Garante per la protezione dei dati personali ha ritienuto utile fornire a professori, genitori e
studenti, sulla base dei provvedimenti adottati e dei pareri resi, alcune indicazioni generali in
materia di tutela della privacy.
Temi in classe. Non lede la privacy l'insegnante che assegna ai propri alunni lo
svolgimento di temi in classe riguardanti il loro mondo personale. Sta invece nella sensibilità
dell'insegnante, nel momento in cui gli elaborati vengono letti in classe, trovare l'equilibrio tra
esigenze didattiche e tutela della riservatezza, specialmente se si tratta di argomenti delicati.
Cellulari e tablet. L'uso di cellulari e smartphone è in genere consentito per fini
strettamente personali, ad esempio per registrare le lezioni, e sempre nel rispetto delle persone.
Spetta comunque agli istituti scolastici decidere nella loro autonomia come regolamentare o se
vietare del tutto l'uso dei cellulari. Non si possono diffondere immagini, video o foto sul web se
non con il consenso delle persone riprese. E' bene ricordare che la diffusione di filmati e foto
che ledono la riservatezza e la dignità delle persone può far incorrere lo studente in sanzioni
disciplinari e pecuniarie o perfino in veri e propri reati.
Stesse cautele vanno previste per l'uso dei tablet, se usati a fini di registrazione e non soltanto
per fini didattici o per consultare in classe libri elettronici e testi on line.
Recite e gite scolastiche. Non violano la privacy le riprese video e le fotografie raccolte
dai genitori durante le recite, le gite e i saggi scolastici. Le immagini in questi casi sono
raccolte a fini personali e destinati ad un ambito familiare o amicale. Nel caso si intendesse
pubblicarle e diffonderle in rete, anche sui social network, è necessario ottenere di regola il
consenso delle persone presenti nei video o nelle foto.
Retta e servizio mensa. É illecito pubblicare sul sito della scuola il nome e cognome
degli studenti i cui genitori sono in ritardo nel pagamento della retta o del servizio mensa. Lo
stesso vale per gli studenti che usufruiscono gratuitamente del servizio mensa in quanto
appartenenti a famiglie con reddito minimo o a fasce deboli. Gli avvisi messi on line devono
avere carattere generale, mentre alle singole persone ci si deve rivolgere con comunicazioni di
carattere individuale. A salvaguardia della trasparenza sulla gestione delle risorse scolastiche,
restano ferme le regole sull'accesso ai documenti amministrativi da parte delle persone
interessate.
Telecamere. Si possono in generale installare telecamere all'interno degli istituti
scolastici, ma devono funzionare solo negli orari di chiusura degli istituti e la loro presenza
deve essere segnalata con cartelli. Se le riprese riguardano l'esterno della scuola, l'angolo
visuale delle telecamere deve essere opportunamente delimitato. Le immagini registrare
devono essere cancellate in generale dopo 24 ore.
69
Inserimento professionale. Al fine di agevolare l'orientamento, la formazione e
l'inserimento professionale le scuole, su richiesta degli studenti, possono comunicare e
diffondere alle aziende private e alle pubbliche amministrazioni i dati personali dei ragazzi.
Questionari per attività di ricerca. L'attività di ricerca con la raccolta di informazioni
personali tramite questionari da sottoporre agli studenti è consentita solo se ragazzi e genitori
sono stati prima informati sugli scopi delle ricerca, le modalità del trattamento e le misure di
sicurezza adottate. Gli studenti e i genitori devono essere lasciati liberi di non aderire
all'iniziativa.
Iscrizione e registri on line, pagella elettronica. In attesa di poter esprimere il previsto
parere sui provvedimenti attuativi del Ministero dell'istruzione riguardo all'iscrizione on line
degli studenti, all'adozione dei registri on line e alla consultazione della pagella via web, il
Garante auspica l'adozione di adeguate misure di sicurezza a protezione dei dati.
Voti, scrutini, esami di Stato. I voti dei compiti in classe e delle interrogazioni, gli esiti
degli scrutini o degli esami di Stato sono pubblici. Le informazioni sul rendimento scolastico
sono soggette ad un regime di trasparenza e il regime della loro conoscibilità è stabilito dal
Ministero dell'istruzione. E' necessario però, nel pubblicare voti degli scrutini e degli esami nei
tabelloni, che l'istituto eviti di fornire, anche indirettamente, informazioni sulle condizioni di
salute degli studenti: il riferimento alle "prove differenziate" sostenute dagli studenti portatori
di handicap, ad esempio, non va inserito nei tabelloni, ma deve essere indicato solamente
nell'attestazione da rilasciare allo studente.
Trattamento dei dati personali. Le scuole devono rendere noto alle famiglie e ai
ragazzi, attraverso un'adeguata informativa, quali dati raccolgono e come li utilizzano. Spesso
le scuole utilizzano nella loro attività quotidiana dati delicati - come quelli riguardanti le
origini etniche, le convinzioni religiose, lo stato di salute - anche per fornire semplici servizi,
come ad esempio la mensa. E' bene ricordare che nel trattare queste categorie di informazioni
gli istituti scolastici devono porre estrema cautela, in conformità al regolamento sui dati
sensibili adottato dal Ministero dell'istruzione. Famiglie e studenti hanno diritto di conoscere
quali informazioni sono trattate dall'istituto scolastico, farle rettificare se inesatte, incomplete o
non aggiornate.
Roma, 6 settembre 2012
70
LA SICUREZZA NELLA SCUOLA
Le fonti di rischio
I pericoli nella scuola possono scaturire da vari fattori, che sono tuttavia riconducibili quasi
tutti a quattro grandi categorie:
i locali e gli impianti che ne fanno parte integrante (elettrico, idrosanitario, termico, ecc.);
le macchine, le attrezzature, i materiali e i prodotti usati per l'attività didattica nei
laboratori, nelle palestre, oppure dal personale nell'espletamento delle mansioni;
l'organizzazione dell'attività;
i comportamenti individuali.
LA SICUREZZA DEI LOCALI E DEGLI IMPIANTI
Va conservata agli atti la seguente documentazione da conservare, che deve essere fornita
dall'Ente proprietario dell'edificio:
Certificato di agibilità;
Certificato di abitabilità;
Verbale di consegna, con la destinazione d'USO (nelle scuole pubbliche);
Certificato di prevenzione incendi;
Denunce o verbali di primo collaudo (ISPESL) e di verifica periodica (ASL) del seguenti
impianti:
messa a terra;
protezione contro le scariche atmosferiche;
installazioni in luoghi pericolosi (se esistono).
Gli impianti realizzati nel rispetto delle norme tecniche di sicurezza dell'Ente Italiano di
Unificazione (UNI) e del Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI) si intendono costruiti a regola
d'arte.
Al termine dei lavori, I soggetti che li hanno eseguiti debbono rilasciare una dichiarazione di
conformità, obbligatoria per i seguenti impianti:
elettrici;
elettronici, antenne, scariche atmosferiche;
riscaldamento e climatizzazione;
idrosanitari;
gas liquido e aeriforme;
ascensori e montacarichi;
protezione antincendio.
LA SICUREZZA NEI NUOVI LOCALI ED IMPIANTI
Va conservata agli atti anche la seguente documentazione, che deve essere fornita dall'Ente
proprietario dell'edificio:
Libretto di centrale termica, coi controlli periodici a norma del D.P.R. 26 agosto 1993, n.
412, mentre gli impianti termici alimentati da combustibili gassosi sono regolamentati dal
D.M. Interno 12 aprile 1996;
Libretto di immatricolazione e verifica periodica degli ascensori e montacarichi.
LA CORRETTA GESTIONE DEI LOCALI ED IMPIANTI
E’ necessario tenere sgombre le vie di circolazione, interne ed esterne, e le uscite di
emergenza, perché possano essere usate per ogni evenienza;
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Far pulire regolarmente i luoghi di lavoro, gli impianti e i dispositivi, in modo da assicurare
l'igiene necessaria;
Provvedere alla manutenzione tecnica del luoghi di lavoro, degli impianti e dei dispositivo
di sicurezza, eliminando eventuali difetti quanto più rapidamente possibile;
Provvedere alla manutenzione degli impianti e dispositivi di prevenzione, controllando il
loro effettivo funzionamento.
Per le scuole pubbliche, la manutenzione degli edifici spetta agli Enti locali proprietari. Il
capo d'istituto deve segnalare le eventuali situazioni di rischio e richiedere gli interventi del
caso; deve comunque garantire il regolare funzionamento delle attrezzature che vengono
usate dai lavoratori o dagli allievi.
Se la pulizia dei locali è affidata ad un'impresa esterna, e in tutti i casi in cui vengono
eseguiti lavori di manutenzione tecnica degli impianti, ad opera del soggetti abilitati, per il
capo d'istituto ricorre l'obbligo di coordinamento col personale esterno delle misure di
prevenzione e protezione.
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PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
NORME DI COMPORTAMENTO DOCENTI:
I docenti si impegnano a:
1. Fornire con il comportamento in classe esempio di buona condotta ed esercizio di virtù.
2. Curare la chiarezza e la tempestività di ogni comunicazione riguardante l’attività didattica o
formativa in classe.
3. Promuovere in ogni occasione il dialogo, con il singolo studente e con il gruppo classe.
4. Adoperare ogni strumento atto al recupero delle insufficienze e delle lacune, durante l’anno
scolastico.
4.1 Utilizzare il momento della “pausa didattica” come occasione per la promozione di
didattiche partecipative e cooperative, come possibilità per dedicarsi al recupero delle
insufficienze e alla valorizzazione dei successi didattici.
5. Adoperare con regolarità e precisione il registro personale, il diario di classe ed il registro
dei voti on-line.
5.1 Provvedere con scrupolosità e costanza alla compilazione e all’aggiornamento
settimanale del registro dei voti on-line.
6. Partecipare attivamente e con spirito di collaborazione a tutte le riunioni collegiali, nonché
agli incontri con i tutor, con i docenti incaricati e con la dirigenza.
7. In fede ai principi dell’educazione personalizzata e al rispetto delle famiglie, evitare ogni
giudizio frettoloso o sommario nei confronti degli studenti.
8. Migliorare costantemente la conoscenza della propria disciplina ed aggiornarsi sugli
strumenti dell’attività formativa e pedagogica.
9. Promuovere un clima di collegialità e collaborazione all’interno del corpo docente.
10. Curare con attenzione l’applicazione delle norme che regolamentano la disciplina ed il
comportamento degli studenti, segnalando sul registro, sul diario di classe o direttamente
alla presidenza ogni mancanza o contravvenzione.
11. Dedicarsi con regolarità e passione all’attività della tutoria.
12. In qualità di docente tutor, garantire alle famiglie e agli studenti la possibilità di ottenere
con regolarità i colloqui individuali, provvedendo a fornire orari per il colloquio
compatibili con le esigenze lavorative dei genitori.
13. In qualità di docente incaricato di classe, promuovere la partecipazione degli studenti alle
attività della Scuola, istituendo e dirigendo le riunioni di classe, invitando gli studenti
rappresentanti di classe a segnalare al Consiglio di Classe le loro istanze, promuovendo le
iniziative della Scuola, come la rivista, le conferenze o le diverse attività extracurricolari.
Uscite didattiche:
14. Organizzare uscite didattiche ed attività formative, complementari alla didattica in classe.
14.1 Curare, in accordo con l’Incaricato di Classe e previa autorizzazione della Presidenza,
la pianificazione dell’itinerario, dei costi e della gestione delle uscite didattiche.
14.2 Considerare il mese di aprile come il termine ultimo per le uscite didattiche di un
periodo superiore ai due giorni.
Valutazione degli alunni
15. Provvedere ad una programmazione puntuale e coordinata dell’attività didattica ed in
particolare delle prove di valutazione scritta ed orale.
15.1. Per promuovere un’efficace e responsabile programmazione dello studio e del lavoro
73
degli alunni, comunicare tempestivamente in classe la pianificazione delle verifiche
scritte durante l’anno scolastico.
15.2. Affinché la visibilità della programmazione annuale delle verifiche scritte sia
immediata e chiara a tutte le componenti dell’istituzione scolastica (docenti, presidenza,
direzione, alunni), utilizzare un calendario scolastico appositamente predisposto nella
bacheca dell’edificio scolastico, indicando tempestivamente le date predisposte per le
verifiche scritte.
15.3. Evitare modifiche della pianificazione delle verifiche scritte, a meno di una settimana
dalla data prevista.
15.4. Concedere nelle prove orali (interrogazioni) una giustificazione per materia, al
quadrimestre.
Va richiesta dall’alunno prima della chiamata da parte del docente. Solo dopo aver esaurito la
giustificazione a disposizione dell’alunno, le eventuali giustificazioni prodotte dai genitori
saranno accolte se vidimate dal preside, al quale vanno presentate con due giorni di anticipo
sull’interrogazione prevista, a cura dell’alunno.
15. Evitare un cumulo eccessivo delle prove di verifica, limitandosi in particolare ad una (e non
oltre) verifica scritta al giorno e a cinque (e non oltre) verifiche scritte in una settimana.
16. Considerare che il voto è solo una delle componenti della valutazione dell’alunno, per cui si
devono prendere in considerazione altri elementi quali il contesto emotivo del ragazzo,
l’andamento durante tutto l’anno scolastico, l’analisi dei momenti di calo e di progresso, la
situazione scolastica nel suo complesso; per tali componenti è necessaria e particolarmente
utile la comunicazione continua e in ogni caso tempestiva dei docenti con il tutor.
17. Considerare il 3 come la valutazione minima e il 10 come quella massima, in ogni prova di
verifica scritta od orale.
18.1. Utilizzare il momento della correzione della verifica scritta in classe in tutta la sua
valenza formativa, secondo i principi dell’educazione personalizzata, provvedendo alla
riconsegna delle verifiche in tempi brevi, esplicitando con chiarezza i criteri di valutazione,
chiarendo agli studenti gli errori, valorizzando i successi, ed incoraggiando i miglioramenti.
18.2. Evitare quindi di pianificare le verifiche scritte in momenti che renderebbero vano il
momento della correzione, come ad esempio l’ultimo giorno di scuola.
18.3. Non assegnare una nuova verifica scritta prima della consegna e della correzione di
quella precedente.
18.4. Lasciare che lo studente che ne faccia richiesta porti a casa una copia della verifica
scritta consegnata e corretta in classe.
18.5. Provvedere in tempi brevi alla consegna in segreteria delle verifiche corrette, affinché
venga archiviata tempestivamente e messa a disposizione per i colloqui di tutoria.
NORME DI COMPORTAMENTO STUDENTI:
Parte prima: impegni.
Gli studenti si impegnano a:
1. Frequentare con regolarità tutte le lezioni e le attività didattiche.
2. Comportarsi in modo corretto e rispettoso –sostanziale e formale- nei confronti del preside,
dei docenti, del personale della scuola, degli alunni.
3. Utilizzare un linguaggio corretto nel rispetto dei ruoli e dell’istituzione scolastica.
4. Rispettare le strutture della scuola senza arrecare danni all’edificio e alle attrezzature messe
74
a disposizione.
5. Rispettare il diario di classe.
6. Dimostrare lealtà nei rapporti interpersonali, nelle verifiche, nella vita scolastica.
7. Raggiungere gli obiettivi prefissati per il proprio curricolo dedicandosi in modo
responsabile allo studio e all’esecuzione dei compiti richiesti.
8. Essere puntuali nell’arrivare a scuola, nel rientrare in aula dopo intervalli e/o attività svolte
in altri contesti.
9. Essere puntuali nelle consegne didattiche e di segreteria.
10. Avere con sé il materiale scolastico richiesto per le lezioni.
11. Tenere il telefono cellulare spento e in cartella durante le ore di lezione.
12. Condividere la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico e averne cura
13. come importante fattore di qualità della vita della scuola.
14. Dare il buon esempio ogni qual volta si trovassero a contatto con gli studenti della primaria
e della secondaria di primo grado del Centro Scolastico.
15. Rispettare le norme del regolamento per gli studenti riassunte di seguito (parte seconda).
Parte seconda: norme.
Frequenza, ritardi, giustificazioni:
1. La frequenza scolastica è obbligatoria per tutti e regolata dall’orario scolastico. In caso di
assenza, l’alunno sarà riammesso in classe solo dopo che avrà presentato al preside o a un
suo delegato la giustificazione scritta firmata dai genitori o da chi ne fa le veci.
2. Durante l’orario scolastico nessun alunno può uscire dal Centro Scolastico senza
autorizzazione.
3. In caso di ritardo all’inizio della scuola, l’alunno viene ammesso in classe dopo che il
docente responsabile della prima ora ha segnato sul diario di classe l’entità del ritardo in
minuti. Se il ritardo all’ingresso superasse i venti minuti, l’alunno sarà ammesso in classe
solo con la giustificazione scritta: se non vi fosse, occorrerà una giustificazione telefonica
da parte dei genitori o di chi ne fa le veci.
4. In caso di ritardo al rientro in classe dopo un intervallo e/o dopo un’attività svolta al di
fuori dell’aula, l’alunno viene ammesso in classe dopo che il docente responsabile dell’ora
in questione ha segnato sul diario di classe l’entità del ritardo in minuti.
5. Alla terza segnalazione di ritardo (che sia di ingresso a scuola o di rientro dopo l’intervallo
e/o ttività svolte fuori dall’aula) viene registrata una nota sul diario di classe.
6. Durante i cambi d’ora non è consentito agli alunni di lasciare la propria aula senza
autorizzazione.
7. Solo in presenza della firma dei genitori e del preside o di un suo delegato l’alunno può
lasciare la scuola prima della fine delle lezioni. L’uscita anticipata va annotata sul diario di
classe dal docente presente in classe al momento dell’uscita.
Vita scolastica:
1. Nel rispetto della normativa vigente è vietato l’uso del telefono cellulare durante le ore di
lezione. Il cellulare deve essere spento ed in cartella; può essere usato solo durante
l'intervallo.
2. In caso di infrazione della norma 2.1 il telefono sarà sequestrato da un docente e
consegnato al preside o a un suo delegato che avvertirà il tutor e di conseguenza la
famiglia.
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3. Nel rispetto della normativa vigente è vietato fumare negli spazi dell’istituto; durante
l’intervallo e solo negli spazi aperti è ammesso fumare; per gli studenti del biennio sorpresi
a fumare si rende comunque necessaria una segnalazione al tutor e alle famiglie.
4. L’aula con il suo arredo va tenuta in ordine e rispettata: è inoltre vietato scrivere sui banchi
perché equivale a danneggiare il patrimonio della scuola.
5. E’ vietato scrivere sulla lavagna cose ingiuriose, volgari o lesive della sensibilità altrui.
6. E’ vietato riprodurre simboli e/o scritte che rimandino a ideologie che possono ledere la
sensibilità civile altrui.
7. E’ vietato esporre simboli politici in aula.
8. Gli studenti sono invitati al rispetto delle “Norme di sicurezza sui luoghi di lavoro”
emanate ai sensi delle disposizioni vigenti.
1. Sanzioni:
In caso di violazione delle norme inserite nel patto di responsabilità e/o del regolamento
d’Istituto sono previste talune sanzioni temporanee pensate in modo proporzionale alla
infrazione e atte, dove possibile, a riparare il danno arrecato.
Le sanzioni possono essere:
Segnalazione scritta e/o comunicazione orale
Ore a disposizione della scuola per lavori socialmente utili
Multe (in caso di infrazione al divieto di fumare, di utilizzare il telefono cellulare secondo
le normative vigenti)
Risarcimento danno (in caso di danneggiamenti di strutture, macchinari e sussidi didattici)
Di natura didattica (compiti extra)
Allontanamento temporaneo (invio al preside)
Per quanto riguarda infrazioni gravi si rimanda al Consiglio di Classe che potrà provvedere alla
sospensione della frequenza scolastica fino a 15 giorni.
Nota Bene: le sanzioni sono legate strettamente con il voto in condotta in quanto verranno
segnate sul diario di classe e la quantità di note sul diario di classe influisce in sede di
Consiglio di Classe sulla valutazione della condotta dell’alunno (vedi tabella)
Tabella interna definitiva per la valutazione del comportamento
Valutazione Criteri per quadrimestre
4 Recidiva di sospensioni per un periodo superiore a 15 giorni consecutivi
5 1 sospensione per un periodo superiore a 15 giorni consecutivi
6 Sospensioni per periodi da 4 a 15 giorni consecutivi e non consecutivi
7Sospensioni da 1 a 3 giorni anche non consecutivi; 2 o più note sul registro di
classe
8 1 nota disciplinare sul registro di classe
9
10 Atteggiamento che si distingue in positività
Note:
1. Non ci sono automatismi cogenti che impediscano giudizi migliorativi a cura del Consiglio
di classe, soprattutto nella valutazione di fine anno.
2. Non sono ammessi giudizi peggiorativi in assenza delle sanzioni sopra indicate.
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3. Le decisioni vengono prese a maggioranza semplice dei presenti; in caso di parità il voto
del presidente determina l’esito della votazione.
Il voto è proposto, in sede di consiglio di classe, dal docente incaricato di classe.
77
CRITERI GENERALI PER L'ACCETTAZIONE DI DONAZIONIALL'ISTITUZIONE SCOLASTICA
Delibera del Consiglio di Istituto n. ... del ...../......./......
IL CONSIGLIO DI ISTITUTO
Premesso:
che il Ministero della Pubblica Istruzione, di concerto con il Ministero del
Tesoro, del Bilancio e della Programmazione economica, con Decreto n. 44 del
1 febbraio 2001, al Titolo IV, Capo I, ha stabilito i principi generali relativi
all'attività negoziale dell'Istituzione Scolastica, ed al Capo TU ha indicato altre
attività negoziali, oltre le singole figure contrattuali contenute al Capo II, fra le
quali, all'art. 55, le donazioni;
che la competenza a deliberare in merito alle donazioni è del Consiglio
d'Istituto ai sensi dell'art. 33, comma 1) lettera a) del suddetto Decreto;
che la destinazione di una donazione all'Istituzione scolastica deve essere
nell'interesse generale della scuola, vale a dire attinente alla realizzazione dei
fini istituzionali della medesima e cioè formativi, educativi e sociali;
Ritenuto che per il buon funzionamento dell'Istituzione scolastica bisogna provvedere ad
individuare ed approvare criteri generali per l'accettazione di donazioni
all'Istituzione scolastica;
Visto in particolare l'ari. 33, comma 1, lettera a), e l'art. 55 del D.I. n. 44 del 1 febbraio
2001 n. 44;
Visto il Regolamento in vigore nell’Istituto comprensivo “Milani” di Fondi;
In attesa del nuovo Regolamento concernente le istruzioni generali sulla gestione
amministrativo contabile delle Istituzioni Scolastiche;
DELIBERA
i seguenti criteri generali per l'accettazione di donazioni all'Istituzione scolastica:
1. L'istituzione Scolastica accetterà beni (beni immobili, beni mobili, denaro, ecc.) in
donazione da parte di Enti, Istituzioni, Società, Gruppi, Genitori, Banche, singoli privati,
attinenti la realizzazione dei tini istituzionali della Scuola e cioè formativi, educativi e
sociali.
2. Qualora i beni siano conseguenti a raccolte punti o bollini, l'istituto potrà provvedere a
formalizzare l'adesione alle iniziative purchè attinenti le finalità di cui al precedente punto
1); le raccolte saranno a carico dei genitori e non comporteranno alcuna forma di
pubblicità da parte della scuola rispetto a singole Ditte.
3. in relazione alla forma il contratto sarà stipulato mediante atto pubblico amministrativo,
con relativa registrazione, e i beni donati saranno poi iscritti nell'Inventario;
oppure
nel caso di beni mobili di modico valore, sia per l'oggetto stesso che per la situazione
economica del donante, il contratto sarà stipulato in forma scritta e con scrittura privata
(Registro facile consumo);
1) Nel contratto, oltre che il donante e l'oggetto della donazione, saranno inserite tutte le altre
clausole del caso, relative ai modi, ai tempi, alle condizioni, ad eventuali dichiarazioni di
accettazione della donazione, ecc., tenendo presente:
78
che nel caso di donazioni modali per ristrutturazione degli edifici scolastici di proprietà
dell'Ente Locale si devono concordare con l'Ente stesso le modalità di utilizzazione della
donazione;
che nel caso di donazioni di denaro per borse di studio ci si deve riferire, per quanto
possibile, ai contratti di gestione finalizzata del denaro come da art. 48 del D.I. n. 44 del
1 febbraio 2001.
2) Tutte le imposte e tasse inerenti e conseguenti relative al contratto saranno ad esclusivo
carico del donante.
3) Lettera o altra modalità di ringraziamento ed apprezzamento verrà inviata al donante per la
sensibilità dimostrata nei confronti delle necessità dell'istituzione scolastica e dei suoi fini
educativi e formativi.
79
REGOLAMENTO D’ISTITUTO PER L’ACCETTAZIONE
DI DONAZIONI DI BENI O DANARO
PREMESSA
Al fine di favorire la qualità dei servizi prestati, l’attività dell’Istituto Comprensivo Milani (di
seguito IC) può essere sostenuta anche attraverso erogazioni liberali, donazioni e comodati.
Dette erogazioni rappresentano atti di generosità effettuati senza alcuno scopo di lucro e senza
che, per l’erogante, vi possano essere benefici direttamente o indirettamente collegati
all’erogazione.
- art. 1 -
Il presente regolamento disciplina il procedimento diretto alla conclusione di contratti di
donazione o di comodato d'uso nel rispetto delle seguenti Linee Guida in materia di
DONAZIONI E COMODATI D’USO:
1. La scuola è autorizzata ad accettare DONAZIONI di beni di facile consumo o
inventariabili, solo nel caso di beni nuovi, appositamente acquistati;
2. Nel caso di beni mobili usati ritenuti comunque utili dalla scuola è possibile accettare il
COMODATO D’USO secondo le ordinarie disposizioni di diritto civile che regolano il
comodato d’uso;
3. Nel caso di donazioni di beni di facile consumo o di beni inventariabili di valore
commerciale complessivamente inferiore a € 150 l’atto di accettazione è delegato al
Dirigente Scolastico che destinerà il bene tenendo conto della volontà di destinazione,
sentiti anche i Responsabili di plesso e/o i responsabili di Laboratorio e informerà il
Consiglio d'Istituto sulle donazioni ricevute e accettate nella prima convocazione utile;
4. Dovranno invece essere accettate tramite apposita delibera del Consiglio d'Istituto le
donazioni di beni di valore commerciale superiori a € 150,00. In questo caso la delibera
indicherà, opportunamente motivando, anche la destinazione del bene;
5. Le donazioni in denaro, finalizzate o meno, vengono iscritte a bilancio come modifiche al
PA;
6. Al di fuori di quanto previsto nel presente Regolamento nessun dipendente è delegato a
accettare donazioni di qualsivoglia natura in nome e per conto dell'IC.
- art. 2 -
La proposta di donazione deve essere preceduta da una lettera della società, associazione o
privato cittadino indirizzata al Dirigente Scolastico, che segnala la disponibilità a fornire il
bene ovvero una determinata somma di denaro.
Nella proposta di donazione sono dichiarati:
1. il nome, il cognome, la residenza del proponente, se è persona fisica, ovvero la sua
denominazione e la sua sede, se è persona giuridica;
2. la volontà di donare il denaro o il bene mobile (animus donandi);
3. qualora oggetto della donazione sia denaro, l’importo e l'eventuale finalizzazione;
4. qualora oggetto della donazione sia un bene mobile:
a) la marca, il modello, il costo (IVA inclusa);
b) l’impegno ad allegare copia della fattura d’acquisto e copia dei documenti relativi alla
garanzia;
c) se il bene è uno strumento tecnico, la conformità di esso alla normativa che ne
disciplina le caratteristiche, se possibile indicando gli estremi della normativa stessa ed
80
allegando i documentinei quali sono rappresentate le caratteristiche del bene
(documentazione tecnica);
d) l’impegno a garantire che siano reperibili, anche in rete, i manuali d’uso e i documenti
nei quali sono rappresentate le caratteristiche del bene (documentazione tecnica).
Nella proposta di donazione il donante può esprimere una preferenza non vincolante sulla
destinazione del bene.
- art. 3 -
Salvo giustificato motivo, la proposta di donazione è accettata qualora ricorrano i seguenti
presupposti:
a) la proposta contiene le indicazioni di cui all’art. 2;
b) il bene è strumentale all’attività istituzionale dell'IC;
c) se la donazione è finalizzata alla realizzazione di un progetto didattico, la proposta deve
passare al vaglio del Collegio docenti per la competenza tecnico-didattica.
- art. 4 -
La donazione di modico valore è conclusa con lettera di accettazione a firma del Dirigente
Scolastico che riporta altresì i doverosi sentiti ringraziamenti. E’ di modico valore la donazione
che non diminuisce in modo apprezzabile il patrimonio del donante. La donazione di valore
non modico è conclusa con atto pubblico.
Copia del presente regolamento è pubblicata sul sito internet dell’Istituto.
IL PRESENTE REGOLAMENTO E’ STATO APPROVATO DAL CONSIGLIO DI
ISTITUTO CON DELIBERA N. del giorno mese anno
81
RAPPRESENTANTI DEI GENITORI REGOLAMENTO DONAZIONI
Allegato 1 - Modulo di richiesta
Il Sottoscritto
Cognome e Nome (Persona fisia o giuridica)
Scuola: Istituto Comprensivo “Milani” di Fondi (LT) – Plesso:
Classe/Sezione:
Preso atto del Regolamento, richiede:
Descrizione dettagliata del bene e costi stimati
Per le seguenti attività scolastiche o progetti educativi
Si dichiara che il bene è utile per la realizzazione dell'attività o progetto educativo sopra
descritta nel corso del presente A.S.
Il Dirigente Scolastico pro-tempore o persona delegata s'impegna a comunicare l'avvenuto
ricevimento del bene e il suo utilizzo per le finalità dichiarate.
Il richiedente
Data: Firma:
Per presa visione, il Dirigente Scolastico o persona delegata
Data: Firma:
82
Nota MIUR prot. N. 1972 del 15/09/2015 (Testo integrale)
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazionme
Oggetto: Chiarimenti e riferimenti normativi a supporto dell’art. 1 comma 16 legge 107/2015.
Pervengono al MIUR numerose richieste di chiarimenti, sia da parte di dirigenti scolastici e
docenti che di genitori, riguardo a una presunta possibilità di inserimento all’interno dei Piani
dell’Offerta Formativa delle scuole della cosiddetta “Teoria del Gender” che troverebbe
attuazione in pratiche e insegnamenti non riconducibili ai programmi previsti dagli attuali
ordinamenti scolastici.
Soprattutto tra i genitori si è riscontrata un forte preoccupazione derivante anche dalla
risonanza mediatica di informazioni non sempre corrette e obiettive. Si ritiene pertanto
indispensabile da parte dell’Amministrazione fornire ulteriori chiarimenti a integrazione di
quanto già comunicato nella nota del 6 luglio 2015, trasmessa a tutte le scuole, sui corretti
adempimenti relativi al POF. I maggiori dubbi dei genitori scaturiscono da una non corretta
interpretazione del comma 16 della legge 107/2015 di Riforma su “La Buona Scuola” che
recita testualmente: “Il piano triennale dell'offerta formativa assicura l'attuazione dei principi di
pari opportunità, promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l'educazione alla parità tra i
sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni, al fine di informare e
di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori sulle tematiche indicate dall'articolo 5,
comma 2, del decreto-legge14 agosto 2013, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla legge 15
ottobre 2013, n. 119”. La previsione di tale disposizione risponde all’esigenza di dare puntuale
attuazione ai princìpi costituzionali di pari dignità e non discriminazione di cui agli articoli 3
(Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di
sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È
compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando
di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona
umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e
sociale del Paese), 4 (la Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le
condizioni che rendano effettivo questo diritto), 29 (La Repubblica riconosce i diritti della
famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Il matrimonio è ordinato
sull'uguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia
dell'unità familiare), 37 (La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse
retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire
l'adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una
speciale adeguata protezione. La legge stabilisce il limite minimo di età per il lavoro salariato.
La Repubblica tutela il lavoro dei minori con speciali norme e garantisce ad essi, a parità di
lavoro, il diritto alla parità di retribuzione.) e 51 (tutti i cittadini dell'uno o dell'altro sesso
possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza,
secondo i requisiti stabiliti dalla legge. A tal fine la Repubblica promuove con appositi
provvedimenti le pari opportunità tra donne e uomini. La legge può, per l'ammissione ai
pubblici uffici e alle cariche elettive, parificare ai cittadini gli italiani non appartenenti alla
Repubblica. Chi è chiamato a funzioni pubbliche elettive ha diritto di disporre del tempo
necessario al loro adempimento e di conservare il suo posto di lavoro) nonchè a quanto previsto
dal diritto europeo che proibisce la discriminazione per ragioni connesse al genere, alla
religione, alle convinzione personali, handicap, età, orientamento sessuale o politico. La finalità
del suddetto articolo non è, dunque, quella di promuovere pensieri o azioni ispirati ad ideologie
83
di qualsivoglia natura, bensì quella di trasmettere la conoscenza e la consapevolezza riguardo i
diritti e i doveri della persona costituzionalmente garantiti, anche per raggiungere e maturare le
competenze chiave di Cittadinanza, nazionale, europea e internazionale, entro le quali rientrano
la promozione dell’autodeterminazione consapevole e del rispetto della persona, così come
stabilito pure dalla Strategia di Lisbona 2000. Nell’ambito delle competenze che gli alunni
devono acquisire, fondamentale aspetto riveste l’educazione alla lotta ad ogni tipo di
discriminazione, e la promozione ad ogni livello del rispetto della persona e delle differenze
senza alcuna discriminazione. Si ribadisce, quindi, che tra i diritti e i doveri e tra le conoscenze
da trasmettere non rientrano in nessun modo né “ideologie gender” né l’insegnamento di
pratiche estranee al mondo educativo. Inoltre, è opportuno sottolineare che le due leggi citate
come riferimento nel comma 16 della legge 107 non fanno altro che recepire in sede nazionale
quanto si è deciso nell’arco di anni, con il consenso di tutti i Paesi, in sede Europea, attraverso
le Dichiarazioni, e in sede Internazionale con le Carte1 . Infatti il Decreto legge 14 agosto 2013
(convertito nella legge n.193/2013), a cui si fa riferimento nel comma 16 della “Buona Scuola”,
enuncia le finalità del "Piano d'azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere" che
anche la Scuola è chiamata a perseguire: a) prevenire il fenomeno della violenza contro le
donne attraverso l'informazione e la sensibilizzazione della collettività, rafforzando la
consapevolezza degli uomini e ragazzi nel processo di eliminazione della violenza contro le
donne; b) promuovere l'educazione alla relazione e contro la violenza e la discriminazione di
genere nell'ambito dei programmi scolastici delle scuole di ogni ordine e grado, al fine di
sensibilizzare, informare, formare gli studenti e prevenire la violenza nei confronti delle donne
e la discriminazione di genere, anche attraverso un'adeguata valorizzazione della tematica nei
libri di testo; …….(Omissis) g) prevedere specifiche azioni positive che tengano anche conto
delle competenze delle Amministrazioni impegnate nella prevenzione, nel contrasto e nel
sostegno delle vittime di violenza di genere e di stalking;
h) definire un sistema strutturato di governance tra tutti i livelli di governo, che si basi anche
sulle diverse esperienze e sulle buone pratiche già realizzate nelle reti locali e sul territorio.
Deve essere, inoltre, sottolineato che il personale scolastico, a cui è affidato il compito di
educare i nostri ragazzi anche su queste delicate tematiche, deve essere debitamente formato e
aggiornato, così come previsto anche dalla legge 128/2013 che all’art.16 let. D che pone
all’attenzione delle scuole la necessità di favorire: ”l'aumento delle competenze relative
all'educazione all'affettività, al rispetto delle diversità e delle pari opportunità di genere e al
superamento degli stereotipi di genere, in attuazione di quanto previsto dall’articolo 5 del
decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 ottobre 2013,
n. 119”. Infine, connessa e a integrazione delle azioni di cui sopra, è la Collaborazione con
l’Alleanza Europea per il contrasto all’“Istigazione all’Odio” (in sede internazionale “Hate
Speech”). L’istigazione all’odio, così come definita dal comitato dei ministri del Consiglio
d’Europa è espressione di tutte le forme di diffusione ed incitazione all’odio razziale, alla
xenofobia, all’antisemitismo e ad altre forme di intolleranza, espressione di nazionalismi,
discriminazione nei confronti di minoranze, di migranti. Altre forme di discriminazione sono la
misoginia, l’islamofobia, la cristianofobia e tutte le forme di pregiudizio circa l’orientamento
sessuale e di genere. La campagna contro il “discorso d’odio” (Hate speech) è un progetto
coordinato con l’Alleanza parlamentare contro l'odio (No Hate Alliance) del Consiglio
d'Europa, partito nel 2012, e mira a combattere il razzismo e le forme di discriminazione on
line, fornendo ai giovani e alle associazioni le competenze necessarie per riconoscere e
84
svolgere azioni contro le violazioni dei diritti umani, sempre attraverso la trasmissione
consapevole delle conoscenze del diritto e dei diritti. Alla luce di tale quadro normativo di
rifermento, il MIUR intende supportare e sostenere attivamente i tanti studenti, docenti e
dirigenti scolastici impegnati nel difficile lavoro quotidiano, affrontando le problematiche
relative a tutte le forme di discriminazione e contrastando ogni forma di violenza e aggressione
contro la dignità della persona. In tale ambito, alle scuole spetta il compito – nelle forme e
modalità che riterranno più opportune ed efficaci e che individueranno, sulla base
dell’autonomia didattica e gestionale loro attribuita, di predisporre azioni nel rispetto di linee di
indirizzo generale che saranno appositamente divulgate dal MIUR. Tali linee - che saranno
elaborate con il contributo di rappresentanti di associazioni ed esperti riuniti in un apposito
tavolo di lavoro che sarà istituito presso il Miur - saranno utili a monitorare e supportare le
scuole nelle azioni previste dal comma 16 dell’art 1 della L. 107/2015, anche verificando
l’attuazione del piano straordinario contro la violenza sessuale e di genere, esclusivamente per
la parte di competenza dell’istruzione. Non può mancarsi di sottolineare, il compito
fondamentale affidato ai genitori di partecipare e contribuire, insieme alla scuola, al percorso
educativo e formativo dei propri figli esercitando il diritto/dovere che l’art. 30 della nostra
Costituzione riconosce loro: “E’ dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i
figli, anche se nati fuori del matrimonio“. Come già chiarito nella sopra citata nota del 6 luglio
2015, “le famiglie hanno il diritto, ma anche il dovere, di conoscere prima dell’iscrizione dei
propri figli a scuola i contenuti del Piano dell’Offerta Formativa e, per la scuola secondaria,
sottoscrivere formalmente il Patto educativo di corresponsabilità per condividere in maniera
dettagliata diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie”.
Questa opportunità offerta ai genitori, consentirà di scegliere la scuola dei propri figli dopo
aver attentamente analizzato e valutato le attività didattiche, i progetti e le tematiche che i
docenti affronteranno durante l’anno che, in ogni caso, dovranno risultare coerenti con i
programmi previsti dall’attuale ordinamento scolastico e con le linee di indirizzo emanate dal
MIUR.
85
REGOLAMENTO DEI DIPARTIMENTI DISCIPLINARI
PREMESSA
In conformità con il D.P.R. 89/2010 (art.10, comma 2) che recita:
“ Ai fini della realizzazione dei principi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8
marzo 1999, n. 275, e per il conseguimento degli obiettivi formativi di cui al presente
regolamento, nell’esercizio della loro autonomia didattica, organizzativa e di ricerca, le
istituzioni scolastiche:
a. possono costituire, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, dipartimenti,
quali articolazioni funzionali del collegio dei docenti, per il sostegno alla progettazione
formativa e alla didattica …,”
Il Collegio dei Docenti si riunisce e lavora sia in seduta plenaria sia in sedute dipartimentali.
I Dipartimenti sono luogo di confronto tra insegnanti dell’area disciplinare in merito
alla progettazione dei percorsi formativi correlati al profilo educativo e culturale dello
studente, a conclusione del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione di
cui all’art. 1, comma 5, del D. L. n. 226/2005.
I Dipartimenti disciplinari sono inoltre sedi deputate alla ricerca, all’innovazione
metodologica e disciplinare ed alla diffusione interna della documentazione educativa, allo
scopo di favorire scambi di informazioni, di esperienze e di materiali didattici.
I dipartimenti operano nel pieno rispetto della libertà d’insegnamento del singolo docente
all’interno della programmazione individuale, tenuto conto della fisionomia della classe e
delle esigenze degli alunni.
Essi sono presieduti dal Dirigente Scolastico che, su proposta dei docenti, nomina un coordinatore
di dipartimento.
Art. 1 - Composizione
I Dipartimenti sono composti dai docenti, raggruppati per Assi culturali o aree disciplinari,
che rappresentano le varie discipline trasversalmente e ne indirizzano e sistematizzano le
finalità nei diversi corsi di studio.
La loro composizione potrà essere modificata tenendo conto delle varie esigenze e realtà,
nonché dei diversi progetti posti in essere dall’istituzione scolastica.
I responsabili dei Dipartimenti si dovranno incontrare una volta l’anno per programmare le
attività da svolgere nelle riunioni.
Art. 2 - Compiti del dipartimento
Individuare le conoscenze, le abilità e le competenze in uscita
definire gli standard minimi richiesti a livello di conoscenze e competenze
definire le modalità attuative del piano di lavoro disciplinare
concordare e adottare nuove strategie di insegnamento secondo una didattica
laboratoriale
definire i criteri della valutazione per competenze
eventualmente progettare e coordinare lo svolgimento di prove di verifica disciplinari
comuni in ingresso e in uscita
progettare interventi di recupero e sostegno didattico
proporre l’adozione di libri di testo, di sussidi e di materiali didattici
proporre percorsi formativi per una didattica disciplinare orientativa
proporre percorsi di autoaggiornamento, aggiornamento, formazione
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Art. 3 Funzionamento del dipartimento
Le riunioni dipartimentali si svolgono nei tempi fissati dall’art. 29 del C.C.N.L. vigente, non
superando di norma 40 ore annuali comprensive delle convocazioni ordinarie e straordinarie
del collegio docenti.
Ciascun incontro si svolge con le seguenti modalità:
a) discussione, moderata dal coordinatore, che assegna la parola sulla base dell’ordine di
prenotazione;
b) decide sulle proposte da presentare al Collegio dei docenti.
Le proposte:
a. vengono approvate a maggioranza semplice dei docenti presenti;
b. non possono essere in contrasto con il P.O.F. e con il Regolamento d’Istituto, pena la loro
validità;
c. una volta approvate dal dipartimento vengono portate alla deliberazione del Collegio
docenti;
d. le delibere così assunte non possono essere modificate né rimesse in discussione, fino a
che non si presentino elementi di novità che richiedano nuova discussione, nuova
elaborazione e procedura deliberante;
e. la discussione e le proposte sono riportate a verbale nel rispetto di quanto indicato dal
capo III, art. 10 comma 2 del CCNL 1998 – 2001 assunto dal vigente C.C.N.L.;
Ciascun docente:
a) ha l’obbligo contrattuale (ex. art. 29 C.C.N.L. vigente) di partecipare alle riunioni di
Dipartimento;
b) in caso di assenza per motivi giustificati deve avvisare il coordinatore e giustificare
l’assenza per iscritto al Dirigente;
c) ha il diritto di richiedere al coordinatore che vengano messi all’ordine del giorno
argomenti da discutere, purché entro 7 giorni prima della data dell’incontro stesso.
Le riunioni del Dipartimento sono convocate dalla dirigenza o, d’intesa con il Dirigente
Scolastico, dal Coordinatore.
Le riunioni dipartimentali si svolgono almeno in 4 momenti dell’anno scolastico:
1^ riunione (prima dell’inizio delle attività didattiche e successivamente all’incontro dei
responsabili dei dipartimenti per programmare le attività da svolgere nelle riunioni)
stesura/modifica/integrazione regolamento dipartimenti
verifica delle attività didattiche dell’anno precedente
definizione degli obiettivi partendo dall’analisi delle conoscenze e competenze per
approdare alla individuazione delle abilità, delle conoscenze e delle competenze
definizione dei livelli di apprendimento
individuazione del numero e della tipologia degli strumenti di verifica;
condivisione dei criteri e degli strumenti di valutazione;
creazione di un archivio ed una banca dati di proposte didattiche integrate fruibile dai
docenti
2^ riunione (inizio attività didattiche)
elaborazione della programmazione didattica e disciplinare
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proposte di attività per l’ampliamento dell’offerta formativa;
proposte di attività interdisciplinari;
proposte progetti viaggi d’istruzione e visite guidate
proposte di acquisto materiali utili per la didattica
progettare e coordinare lo svolgimento di prove di verifica disciplinari comuni in ingresso
e di prove di verifica di competenza in uscita per il primo biennio
individuare compiti in base alle specifiche competenze dei docenti
proporre percorsi di autoaggiornamento / aggiornamento, formazione docenti (anche alla
luce delle attività progettuali deliberate).
3^ riunione (dopo la fine del 1° quadrimestre)
relazione del Coordinatore sullo stato dei lavori
verifica intermedia della programmazione disciplinare, alla luce dei risultati della
valutazione trimestrale
progettare interventi di recupero e sostegno didattico
coordinamento iniziative di orientamento in accordo con la Funzione Strumentale
4^ riunione (....):
revisione delle programmazioni didattiche
monitoraggio sullo sviluppo dei percorsi formativi
proposte di adozione di libri di testo, di sussidi e dei materiali didattici
individuare e analizzare i livelli di apprendimento
individuazione contenuti essenziali per le prove di verifica nei casi di sospensione del
giudizio
proposte didattiche per l’inizio del nuovo anno scolastico
relazione finale delle attività svolte dal Dipartimento
Art. 4 Verbalizzazioni
Le sedute vengono verbalizzate. Il verbale, una volta approvato e firmato dal coordinatore,
viene inviato al Dirigente Scolastico e successivamente pubblicato sul sito dell’istituto.
Art. 5 Compiti del coordinatore
D'intesa con il Dirigente scolastico presiede le riunioni del Dipartimento programmate dal
Piano annuale delle attività;
collabora con la dirigenza e i colleghi;
programma le attività da svolgere nelle riunioni;
raccoglie la documentazione prodotta dal Dipartimento consegnandone copia al Dirigente
Scolastico e mettendola a disposizione di tutti i docenti;
è punto di riferimento per i docenti del proprio dipartimento come mediatore delle
istanze di ciascun docente, garante del funzionamento,della correttezza e della
trasparenza del dipartimento;
nomina il segretario che provvederà alla verbalizzazione della seduta; il gruppo di lavoro
dipartimentale in sottogruppi;
su propria iniziativa o su richiesta motivata espressa dalla maggioranza dei docenti del
Dipartimento, può richiederne la convocazione.
88
CARTA DEI SERVIZI
PREMESSA
La Carta dei Servizi scolastici costituisce il documento formale nel quale ciascuna istituzione
scolastica è tenuta a predefinire e rendere noti all'esterno, ai sensi del Decreto del Presidente
del Consiglio dei Ministri del 7 giugno 1995:
gli indirizzi generali cui ispira la sua attività amministrativa e gestionale;
le caratteristiche di qualità che gli alunni e le loro famiglie possono aspettarsi dallo
svolgimento delle varie attività dell'istituzione scolastica;
i livelli o gli obiettivi quantitativi e/o qualitativi ai quali, in considerazione delle attese
dell'utenza, tendono le attività della struttura organizzativa;
i meccanismi approntati per monitorare e valutare costantemente l'attività svolta, anche al
fine di praticare correttivi in itinere;
i mezzi o rimedi messi a disposizione degli utenti per segnalare disfunzioni, prima di dar
corso ad eventuale contenzioso.
La Carta dei servizi inoltre definisce le competenze educative, didattiche, organizzative dei
soggetti, organi individuali e collegiali coinvolti e le loro assunzioni di responsabilità in
rapporto:
alle risorse professionali, economiche, logistiche e strutturali disponibili;
all'analisi dei bisogni formativi ed agli impegni presi nel Progetto d'Istituto;
alle collaborazioni con altri soggetti pubblici e privati che si sono resi disponibili.
Essa deriva, come documento normativo, dall'esigenza di una completa attuazione dei diritti -
doveri del cittadino nei confronti dell'istituzione scolastica (art. 3 - 33 - 34 della Costituzione
Italiana) e dalla necessità, molto sentita e richiesta dalla comunità sociale, di poter verificare
con un sistema trasparente, le modalità organizzativo - gestionali che caratterizzano il Progetto
educativo della scuola nel quadro normativo previsto dalla riforma che ha concesso l'autonomia
organizzativa, didattica, di ricerca e sperimentazione alle istituzioni scolasticheEssa costituisce,
insieme al Progetto educativo d'istituto ed al Regolamento interno, il riferimento principale
dell'identità progettuale della scuola. Il Progetto d'istituto sarà tenuto periodicamente
aggiornato in rapporto alle esigenze dell'utenza scolastica, con particolare attenzione ai bisogni
formativi degli alunni. Si auspica che la Carta dei Servizi introduca nella vita scolastica un
maggiore dialogo fra le componenti coinvolte, favorendo l'acquisizione di una maggiore
assunzione di responsabilità verso gli impegni comuni.
CAPO I
Principi fondamentali
La Carta dei Servizi dell'istituto comprensivo “Milani” ha come fonte di ispirazione
fondamentale gli articoli 3, 33 e 34 della Costituzione della Repubblica Italiana.
Articolo I
Principio di uguaglianza
1. Nessuna discriminazione nell'erogazione del servizio scolastico può essere compiuta per
motivi riguardanti sesso, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psicofisiche
e socio economiche.
Articolo 2
Principio di imparzialità e regolarità
1. Tutti gli operatori in servizio nell'istituto sono impegnati ad agire secondo criteri di
obiettività ed equità.
89
2. Gli operatori dell'istituto, avvalendosi della collaborazione degli enti locali e di altre
istituzioni pubbliche e private, garantiscono la regolarità e la continuità del servizio e delle
attività educative, nel rispetto dei principi e delle norme sancite dalla legge in applicazione
delle attuali disposizioni in materia.
Articolo 3
Principio di accoglienza e integrazione
1. Gli operatori dell'istituto si impegnano, con opportuni ed adeguati atteggiamenti ed azioni,
a favorire l'accoglienza dei genitori e degli alunni, l'inserimento e l'integrazione di questi
ultimi con particolare riguardo alla fase di ingresso alle classi iniziali e alle situazioni di
rilevante necessità. Particolare impegno è prestato per la soluzione delle problematiche
relative agli alunni stranieri, a quelli diversamente abili ed a tutti gli alunni in situazione di
disagio.
2. Nello svolgimento della propria attività, ogni operatore ha pieno rispetto dei diritti e degli
interessi dell'alunno.
Articolo 4
Diritto di scelta, obbligo scolastico e frequenza
1. L'utente ha facoltà di scegliere fra le istituzioni che erogano i servizi scolastici, in base a
quanto previsto dalla normativa nazionale e provinciale in materia.
2. In caso di eccedenza di domande rispetto alla disponibilità di classi dell'istituzione
scolastica si fa riferimento al Regolamento d'istituto.
3. L'obbligo scolastico e la regolarità della frequenza sono assicurati con interventi di
prevenzione e controllo dell'evasione e della dispersione scolastica da parte di tutte le
istituzioni coinvolte, che collaborano tra loro in modo funzionale ed organico.
Articolo 5
Partecipazione, efficienza e trasparenza
1. Istituzioni, personale, genitori, alunni, sono protagonisti e responsabili dell'attuazione della
Carta dei Servizi, attraverso una gestione partecipata della scuola, nell'ambito degli organi
collegiali e nel rispetto delle procedure vigenti.
2. L'Istituto comprensivo, in accordo con gli enti locali, si impegna a favorire le attività
extrascolastiche che realizzano la funzione della scuola come centro di promozione
culturale, sociale e civile, consentendo l'uso degli edifici e delle attrezzature fuori
dell'orario del servizio scolastico previa verifica della loro compatibilità con quelle
programmate dalla scuola.
3. L'Istituto comprensivo, al fine di promuovere ogni forma di partecipazione, si impegna a
garantire la massima semplificazione delle procedure e un'informazione completa e
trasparente ai dipendenti ed all'utenza.
4. L'attività scolastica, ed in particolare l'orario di servizio di tutti i dipendenti, si informa a
criteri di efficienza, efficacia, flessibilità nell'organizzazione dei servizi amministrativi,
dell'attività didattica e dell'offerta formativa integrata facendo particolare riferimento al
Progetto Educativo d'Istituto.
Articolo 6
Libertà d'insegnamento e formazione del personale
1. La programmazione assicura il rispetto della libertà di insegnamento dei docenti e
garantisce la formazione dell'alunno, facilitandone le potenzialità evolutive e contribuendo
allo sviluppo armonico della sua personalità. Questo nel rispetto degli obiettivi formativi
90
provinciali, nazionali ed europei, generali e specifici, così come proposti nei Piani di studio
comuni a tutte le scuole provinciali del primo ciclo, Piani di studio adattati ed integrati
dall'istituzione scolastica autonoma.
2. La scuola garantisce ed organizza le modalità di formazione e aggiornamento del personale
in collaborazione con istituzioni ed enti culturali, nell'ambito delle Linee guida definite
dall’USR e dall’A.T..
3. L'aggiornamento e la formazione costituiscono un impegno per tutto il personale scolastico
e un compito per l'amministrazione, che assicura interventi organici e regolari.
CAPO II
Servizi didattici educativi
Articolo 7
Il contratto formativo
1. lI contratto formativo è la dichiarazione, esplicita e partecipata, dell'operato della scuola.
Esso si stabilisce, in particolare, tra i docenti e gli allievi, ma coinvolge gli organi
collegiali, i genitori, gli enti esterni preposti o interessati al servizio scolastico.
2. Sulla base del contratto formativo, elaborato nell'ambito ed in coerenza con gli obiettivi
formativi definiti a diversi livelli istituzionali
l'allievo deve conoscere:
1. gli obiettivi didattici ed educativi delle attività scolastiche; il percorso per raggiungerli;
2. le tappe di questo percorso;
il docente deve:
1. esprimere la propria offerta formativa; motivare il proprio intervento didattico;
2. esplicitare le strategie, gli strumenti di verifica, i criteri di valutazione;
il genitore deve:
1. conoscere l'offerta formativa; esprimere pareri e proposte; collaborare nelle attività.
2. lI contratto formativo viene aggiornato periodicamente nel Progetto d'istituto di cui fa parte
integrante.
Articolo 8
Area didattica
1. La scuola, con l'apporto delle competenze professionali del personale e con la
collaborazione ed il concorso delle famiglie, delle istituzioni e della società civile, si
impegna a garantire la qualità delle attività educative e l'adeguatezza delle risposte alle
esigenze culturali e formative degli alunni, nel rispetto di obiettivi educativi validi per il
raggiungimento delle finalità istituzionali.
2. La scuola individua ed elabora gli strumenti per garantire la continuità educativa tra i
diversi ordini e gradi dell'istruzione, al fine di promuovere un armonico sviluppo delle
personalità degli alunni.
3. Nella scelta dei libri di testo e delle strumentazioni didattiche, la scuola assume come criteri
di riferimento la validità culturale e la funzionalità educativa, con particolare riguardo agli
obiettivi formativi, e la rispondenza alle esigenze dell'utenza. Nella programmazione
dell'azione educativa e didattica i docenti, nella scuola dell'obbligo, devono adottare, con il
coinvolgimento delle famiglie, soluzioni idonee a rendere possibile un'equa distribuzione
dei testi scolastici nell'arco della settimana, in modo da evitare, nella stessa giornata, un
sovraccarico di materiali didattici da trasportare.
91
4. Nell'impegnarsi a garantire risposte adeguate alle esigenze culturali e formative degli
alunni si ritiene importante fissare in una Carta dei Diritti e degli Impegni ciò che viene
richiesto agli alunni e ciò che costituisce, di contro, un loro diritto. Questo per far sì che gli
alunni possano, con gli adulti educatori, riflettere e condividere il fatto che esistono degli
"impegni", non astratti, ma funzionali alla praticabilità, da parte di tutti, di corrispondenti
diritti.
Articolo 9
I diritti degli studenti
1. Gli alunni hanno il diritto di usufruire del tempo scolastico e delle opportunità educative
che in esso sono organizzate, senza che niente intralci il normale funzionamento della
giornata scolastica. Gli alunni hanno diritto a che tutto il tempo trascorso a scuola sia
funzionale alla qualità del progetto educativo per loro e con loro ideato.
2. Gli alunni hanno il diritto di trascorrere il tempo scolastico in ambienti sani, puliti, sicuri.
3. Tutti gli alunni hanno il diritto di crescere affermando la propria autonomia e autostima.
Essi devono essere informati e coinvolti nelle decisioni che li riguardano.
4. Tutti gli alunni hanno diritto che i loro genitori o chi ne fa le veci, possano partecipare ai
colloqui, regolarmente programmati con gli insegnanti, secondo le modalità e la periodicità
indicate nel Regolamento d'Istituto.
5. Gli alunni hanno diritto al gioco libero e/o organizzato nei tempi stabiliti dall'orario
scolastico.
6. Ogni alunno ha il diritto di esprimere le proprie opinioni, purché correttamente manifestate
e non lesive della personalità di altri soggetti.
7. Ogni alunno ha il diritto di ricevere dai docenti la migliore attenzione educativa e didattica
adeguata ai suoi bisogni.
8. Ogni alunno ha diritto alla correzione e valutazione trasparente dei compiti assegnati dai
docenti.
9. Tutti gli alunni hanno diritto ad essere rispettati dai compagni e dagli adulti che si occupano
di loro. Ciascuno ha il diritto di comprendere il significato degli interventi educativi adottati
o verso la propria persona o nei confronti del gruppo classe. Ogni alunno ha diritto ad
essere ascoltato e/o riferire le proprie ragioni, in relazione ad atteggiamenti e/o azioni,
considerati inadeguati dall'insegnante o dall'adulto di riferimento. In ogni caso il linguaggio
o le azioni utilizzate dall'insegnante per correggere tali comportamenti giudicati inadeguati,
non devono risultare lesivi della dignità personale e consone alle finalità educative della
scuola.
10. Ogni alunno ha il diritto di dialogare, essere ascoltato, compreso e che la sua presenza nel
gruppo e la sua partecipazione alla vita di classe abbiano senso e valore per sé e per gli
altri. Nella scuola secondaria di primo grado gli alunni eleggono, annualmente, 2
rappresentanti per classe, i quali costituiranno la Consulta degli studenti che verrà
convocata dal Dirigente scolastico almeno due volte all'anno.
11. Ogni classe della Scuola Secondaria di primo grado ha il diritto ad effettuare un'assemblea
ogni 2 mesi con la presenza dell'insegnante coordinatore e indire assemblee straordinarie
qualora richieste dal Dirigente e dal docente coordinatore.
12. Ogni studente della scuola secondaria di primo grado può prelevare il proprio materiale
dagli armadietti nei 5 minuti prima dell'inizio delle lezioni mattutine e riporlo alla fine delle
lezioni della giornata. Nei cambi dell'ora è possibile recarsi all'armadietto solo dopo aver
92
chiesto l'autorizzazione all'insegnante.
13. Ogni classe della scuola secondaria di primo grado può effettuare massimo una verifica
scritta al giorno. Sono invece possibili più verifiche orali.
Articolo 10
Gli impegni degli studenti
1. Gli alunni hanno il dovere di frequentare regolarmente la scuola. Ogni assenza va
giustificata dai genitori o da chi ne fa le veci; non sono permesse uscite anticipate, se non
autorizzate, sulla base di adeguate motivazioni.
2. Gli alunni hanno il dovere di utilizzare correttamente le attrezzature e gli spazi della
comunità scolastica, nel rispetto della proprietà comune e dei diritti degli altri.
3. Gli alunni hanno il dovere di entrare a scuola senza essere accompagnati dai genitori, se
non in caso di accertata necessità. Ciò allo scopo di:
- evitare di recare disturbo all'attività didattica;
- permettere all'alunno di responsabilizzarsi e di rendersi sempre più autonomo;
- evitare diversità di trattamento ingiustificate.
1. Gli alunni hanno il dovere di rispettare le regole fissate dalla comunità scolastica.
2. Non è permesso nella scuola l'uso di strumenti non pertinenti all'attività didattica (telefono
cellulare, video-giochi, i-pod, mp3, mp4 e simili), salvo specifica autorizzazione degli
insegnanti per percorsi formativi particolari.
3. Gli alunni hanno il dovere di rispettare le regole sull'utilizzo di internet e dei laboratori
informatici della scuola.
4. Ogni alunno ha il dovere di rispettare le opinioni degli altri, anche se non condivise, di
rispettare i compagni e di aiutarli in caso di difficoltà.
5. Ogni alunno ha il dovere di svolgere i compiti assegnati a scuola e a casa che costituiscono
approfondimenti o esercitazioni delle abilità apprese a scuola. i compiti scritti vengono
assegnati solo nei pomeriggi liberi da impegni scolastici.
6. Gli alunni hanno il dovere di rispettare i compagni e tutti gli adulti, insegnanti e operatori
scolastici, che si occupano della loro educazione all'interno della comunità scolastica.
7. Gli alunni hanno il dovere di ascoltare e mettere in pratica i suggerimenti degli insegnanti
sul piano del comportamento e dell'apprendimento.
Articolo 11
Ddocumenti fondamentali dell'istituto
1. i documenti fondamentali che qualificano e regolano l'autonomia didattica, organizzativa,
di ricerca, sperimentazione e sviluppo dell'istituto si fondano sull'analisi dei bisogni
formativi degli alunni e del contesto sociale in cui opera, formulata nel Progetto d'istituto.
2. La scuola garantisce l'elaborazione, l'adozione e la pubblicazione e l'aggiornamento
periodico dei seguenti documenti:
a) il Progetto d'istituto che viene aggiornato annualmente, contiene le scelte educative ed
organizzative dell'istituto;
b) il Regolamento d'istituto, che fissa le norme comuni relative agli aspetti più propriamente
organizzativi e gestionali;
c) il Regolamento sui diritti, doveri e mancanze disciplinari degli studenti;
d) "i piani di studio d'istituto" declinati annualmente nella programmazione di ogni
Consiglio di classe e presentati ai genitori durante le assemblee d'inizio d'anno.
e) La Carta dei servizi scolastici;
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f) il portale WEB dell'istituto, aggiornato continuamente, a disposizione dei personale e
dell'utenza per le comunicazioni relative all'offerta formativa della comunità scolastica.
CAPO III
I servizi amministrativi
Articolo 12
Fattori di qualità dei servizi amministrativi
1. La scuola individua, fissandone e pubblicandone gli standard e garantendone altresì
l'osservanza ed il rispetto, i seguenti fattori di qualità dei servizi amministrativi:
- celerità delle procedure
- trasparenza
- informatizzazione dei servizi di segreteria
- tempi di attesa in ufficio
- flessibilità degli orari degli uffici con il pubblico.
- cortesia e disponibilità nei confronti dell'utenza
- tutela della privacy.
Articolo 13
Standard specifici delle procedure
L'iscrizione alle classi prime è effettuata presso la segreteria dell'istituto in giorni
prestabiliti e secondo un orario pubblicizzato in modo efficace, entro le scadenze previste a
livello provinciale.
Per le classi successive alla prima elementare l'istituto garantisce d'ufficio l'iscrizione,
tuttavia chiede agli utenti di formalizzare le iscrizioni alle classi prime della scuola media
per verificare le loro esigenze in rapporto all'organizzazione scolastica ed all'offerta
formativa.
Il rilascio dei certificati è effettuato nel normale orario di apertura della segreteria al
pubblico, all'atto della richiesta ovvero entro il tempo massimo di tre giorni lavorativi per
quelli di iscrizione e frequenza e di cinque per quelli con votazioni e/o giudizi.
Le schede di valutazione sono consegnate direttamente dagli insegnanti, o dall'ufficio di
segreteria, o dal Dirigente scolastico, o da docenti incaricati entro cinque giorni dal termine
delle operazioni generali di scrutinio ai genitori degli alunni o a loro delegati.
Gli uffici di segreteria garantiscono il seguente orario di apertura al pubblico funzionale
alle esigenze degli utenti e del territorio:
Martedì, Giovedì, Venerdì dalle ore 11.00 alle 13.00
Lunedì e Mercoledì dalle ore 15.00 alle 17.00
lI Dirigenza riceve il pubblico
Martedì, Giovedì, Venerdì dalle ore 10.30 alle 13.00
Lunedì e Mercoledì dalle ore 15.00 alle 16.00
sia su appuntamento telefonico sia secondo l'orario di apertura dell'ufficio di Direzione,
reso pubblico con appositi avvisi.
La Segreteria dell'istituto comprensivo Milani assicura all'utente la tempestività del contatto
telefonico e stabilisce ai proprio interno modalità di risposta che comprendono:
il nome e la qualifica di chi risponde
l'ufficio o la persona in grado di fornire le informazioni richieste.
La Dirigenza dell'istituto comprensivo Milani garantisce agli utenti la possibilità di
acquisire informazioni mettendole a disposizione con appositi avvisi all'albo dell'istituto,
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sui portale della scuola o, a richiesta degli interessati, in orario di apertura ai pubblico da
parte dei personale dell'ufficio di segreteria o dei Dirigente:
orario di servizio e delle udienze individuali e generali dei docenti programmati
annualmente per ogni sede scolastica;
orario di servizio, funzioni e dislocazioni dei personale amministrativo della Direzione
dell'istituto comprensivo Milani e dei personale ausiliario;
organigramma dell'ufficio (Dirigente scolastico, Insegnante vicario e collaboratori del
dirigente, funzionario amministrativo responsabile dell'organizzazione e del coordinamento
degli uffici di segreteria e del personale ausiliario, assistente amministrativo);
organigramma del Consiglio dell'Istituzione (Presidente, membri del Consiglio
dell'istituzione);
organigramma dei Consigli di classe (presidente e suo sostituto, verbalizzatore, componente
docenti, genitori eletti rappresentanti di classe);
organico del personale docente e amministrativo;
i documenti di valutazione dei rischi ed i piani di evacuazione degli edifici scolastici;
i verbali degli organi collegiali, fatta eccezione per eventuali parti coperte da segreto
d'ufficio o che siano vincolate dalla normativa sulla tutela della privacy.
Presso la scuola secondaria do èrimo grado “Milani”, sede della Dirigenza dell'istituto, sono
predisposti appositi spazi per l'albo dell'istituto, l'albo sindacale, io spazio per l'affissione di
materiale pubblicitario e di eventuali comunicazioni che interessano l'utenza.
in ciascuna scuola dell'istituto sono disponibili appositi spazi per l'albo di plesso, l'albo
sindacale, lo spazio per l'affissione di materiale pubblicitario e di eventuali comunicazioni
che interessano l'utenza.
li Progetto d'istituto, il Regolamento d'istituto, il Regolamento alunni e la Carta dei servizi
scolastici sono affissi all'albo della Dirigenza dell'istituto, sono a disposizione per la
consultazione in appositi spazi presso la segreteria dell'istituto e le aule docenti delle scuole
dell'istituto; sono inoltre consultabili e scaricabili dal portale web dell'istituto.
Presso l'ingresso della scuola secondaria di primo grado “Milani” e nella zona del piano
terra che ospita gli uffici di segreteria e di Dirigenza, sono ben visibili cartelli indicatori
delle varie tipologie di servizi.
il funzionario amministrativo è responsabile dei controllo dell'effettiva affissione all'albo
dell'istituto, da parte dei personale ausiliario, degli atti della Dirigenza destinati alla
pubblicazione.
Gli insegnanti fiduciari sono responsabili dell'effettiva affissione agli albi dei plessi
scolastici, ad opera del personale ausiliario, degli atti inviati dalla Direzione destinati alla
pubblicazione.
CAPO IV
Strutture e sicurezza
Articolo 14
Condizioni ambientali delle scuole dell'istituto e rispetto delle norme di sicurezza
1. L'ambiente scolastico deve essere pulito, accogliente, sicuro.
2. Le condizioni di igiene e sicurezza dei locali e dei servizi devono garantire una permanenza
a scuola confortevole per gli alunni e per il personale.
3. Il personale ausiliario deve adoperarsi per garantire la costante igiene di tutti i locali
scolastici ed in particolare dei servizi igienici.
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4. La scuola si impegna, in particolare, a sensibilizzare le istituzioni interessate, comprese le
associazioni dei genitori, degli utenti e dei consumatori, al fine di garantire agli alunni la
massima sicurezza durante le attività scolastiche, le ricreazioni e gli intervalli che
precedono e seguono lo svolgimento delle lezioni.
5. Annualmente vengono aggiornati i piani di evacuazione degli edifici scolastici ed i
documenti di valutazione dei rischi che vengono inviati per gli adempimenti di competenza
all’ Amministrazioni comunale di Fondi.
6. Ogni anno vengono effettuate almeno due prove di evacuazione dei plessi afferenti l'Istituto
con il coinvolgimento di tutti gli alunni e del personale in servizio.
7. La prevenzione dei rischi ed il rispetto delle norme in materia di sicurezza sono oggetto
annualmente di programmazione didattica da parte dei docenti con gli opportuni
accorgimenti in rapporto all'età degli alunni.
CAPO V
Procedure dei reclami e valutazioni
Articolo 15
Reclami
1. I genitori, gli insegnanti, gli alunni e tutti gli operatori scolastici hanno la possibilità di
esprimere al Dirigente scolastico osservazioni, richieste, reclami in ordine a problemi,
disfunzioni, presunte irregolarità relativi al servizio scolastico.
2. I reclami possono essere espressi in forma orale, scritta, telefonica, via fax e mediante
e.mail e devono contenere generalità, indirizzo e reperibilità del proponente.
3. I reclami orali e telefonici debbono successivamente, essere formalizzati e sottoscritti.
4. I reclami anonimi possono essere presi in considerazione solo se espressi in forma scritta e
se sono circostanziati.
5. Il Dirigente scolastico, per quanto di sua competenza o individuando i giusti referenti, si
impegna a rimuovere, nel minor tempo possibile, le cause che hanno provocato il reclamo e
risponde entro quindici giorni in forma orale o, se richiesto, scritta ai reclami di sua
competenza.
6. Qualora il reclamo non sia di competenza del Dirigente scolastico, al reclamante sono
fornite indicazioni circa il corretto destinatario.
7. Annualmente il Dirigente scolastico relaziona al Consiglio dell'Istituzione sui reclami
pervenuti e sui provvedimenti conseguenti nell'ambito della relazione generale sull'anno
scolastico.
Articolo 16
Rilevazioni perla valutazione del servizio
1. Allo scopo di raccogliere elementi utili alla valutazione del servizio sono previste forme di
autovalutazione e valutazione esterna, mediante questionari, opportunamente tarati, rivolti
ai genitori ed al personale, interviste da parte di "focus group" o altre modalità di
rilevazione che offrano garanzie di obiettività dal punto di vista della registrazione e della
raccolta dei dati.
2. I questionari, che vertono sugli aspetti organizzativi, didattici ed amministrativi del
servizio, devono consentire di esprimere valutazioni e di formulare proposte. Devono
prevedere altresì, nella fase di elaborazione dello strumento d'indagine, il coinvolgimento
attivo di rappresentanti della componente cui è destinato il lavoro.
3. lI progetto d'istituto definisce le modalità per l'autoanalisi e l'autovalutazione dell'efficacia
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e dell'efficienza del servizio scolastico.
4. Entro il mese di giugno il Collegio dei docenti compie le verifiche sull'attuazione del
Progetto d'istituto e sull'attività svolta e redige una relazione che viene sottoposta
all'attenzione del Consiglio dell'istituzione.
CAPO VI
Disposizioni finali
Articolo 17
Rilevazioni perla valutazione del servizio
1. Le indicazioni contenute nella presente Carta dei servizi si applicano fino a quando non
intervengano, in materia, disposizioni modificative contenute nei contratti collettivi di lavoro
e/o in nuove disposizioni legislative e/o non risulti comunque inadeguata ai nuovi bisogni
formativi dell'utenza e dell'istituto Comprensivo.
INDICE GENERALE
Premessa
CAPO I Principi generali
Articolo 1 Principio di uguaglianza
Articolo 2 Principio di imparzialità e regolarità
Articolo 3 Principio di accoglienza e integrazione
Articolo 4 Diritto di scelta, obbligo scolastico e frequenza
Articolo 5 Partecipazione, efficienza e trasparenza
Articolo 6 Libertà d'insegnamento e formazione del personale
CAPO II Servizi educativi
Articolo 7 Il contratto formativo
Articolo 8 Area didattica
Articolo 9 I diritti degli studenti
Articolo 10 Gli impegni degli studenti
Articolo 11 I documenti fondamentali dell'istituto autonomo
CAPO III I servizi amministrativi
Articolo 12 Fattori di qualità dei servizi amministrativi
Articolo 13 Standard specifici delle procedure
CAPO IV Strutture e sicurezza
Articolo 14 Condizioni ambientali delle scuole dell'istituto e rispetto delle norme di sicurezza
CAPO V Procedure dei reclami e valutazioni
Articolo 15 Reclami
Articolo 16 Rilevazioni perla valutazione del servizio
CAPO VI Disposizioni finali
Articolo 17 Rilevazioni perla valutazione del servizio
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Statuto delle Studentesse e degli Studenti
della scuola secondaria di primo grado
Lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti, entrato in vigore come DPR 249 del 24 giugno
1998 e modificato dal DPR 235 del 21 novembre 2007, contiene i diritti e i doveri degli
studenti iquali devono impegnarsi a rispettare le norme che vi sono contenute e farle valere in
ogni sua parte.
Articolo 1 (Vita della comunità scolastica)
La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle
conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica.
La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai
valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa
ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla
cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di
ciascufio e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla
Costituzione e dalla Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia fatta a New York il
20 novembre 1989 e con i principi generali dell'ordinamento italiano.
La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è
parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni
insegnante-studente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche
attraverso l'educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione dell'identità di genere,
del loro senso di responsabilità e della loro autonomia individuale e persegue il
raggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati all'evoluzione delle
conoscenze e all'inserimento nella vita attiva.
La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di
coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono quale che
sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale.
Articolo 2 (Diritti)
Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e
valorizzi, anche attraverso l'orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle
idee [ ... ].
La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello
studente alla riservatezza.
Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la
vita della scuola.
[... Lo studente ha inoltre diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare
un processo di autovalutazione che lo conduca a individuare i propri punti di forza e di
debolezza e a migliorare il proprio rendimento.
Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità
alla quale appartengono La scuola promuove e favorisce iniziative volte all'accoglienza e alla
tutela della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attività interculturali
La scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l'esercizio del diritto di riunione e
di assemblea degli studenti, a livello di classe, di corso e di istituto.
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I regolamenti delle singole istituzioni garantiscono e disciplinano l'esercizio del diritto di
associazione all'interno della scuola secondaria superiore, del diritto degli studenti singoli e
associati a svolgere iniziative all'interno della scuola, nonché l'utilizzo di locali da parte degli
studenti e delle associazioni di cui fanno parte.
Articolo 3 (Doveri)
Gli studenti sono tenuti frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli
impegni di studio
Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale
tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se
stessi.
Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi
didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della
scuola.
Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e
averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola.
Articolo 4 (Disciplina)
I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso
di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica, nonché
al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a
vantaggio della comunità scolastica.
La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni
disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni.
In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera
espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità.
L'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto quando siano
stati commessi trasgressioni che violano la dignità e il rispetto della persona umana o vi sia
pericolo per l'incolumità di altri.
Copia dello stesso è affissa all'Albo, pubblicata sul sito www.icmilanifondi.it
Data approvazione da parte del Consiglio di Istituto 18/12/2012 (Delibera n. 14)
99
REGOLAMENTOuscite didattiche, visite guidate
e viaggi d'istruzione
Approvato dal consiglio d’Istituto nella seduta del 18/12/2012
PREMESSA
Le uscite didattiche, le visite guidate e i viaggi di istruzione, rivestono un ruolo importante
nella formazione dei giovani e costituiscono un valido strumento nell'azione didattico-
educativa.
Sul piano educativo, consentono un positivo sviluppo delle dinamiche socio-affettive del
gruppo classe e sollecitano la curiosità di conoscere.
Sul piano didattico, favoriscono l'apprendimento delle conoscenze, l'attività di ricerca e
conoscenza dell'ambiente.
Affinchè queste esperienze abbiano un'effettiva valenza formativa, devono essere
considerate come momento integrante della normale attività scolastica.
Le uscite didattiche, le visite guidate e i viaggi di istruzione, devono essere funzionali agli
obiettivi educativi, didattici e culturali della Scuola e fanno parte integrante della
programmazione educativa, didattica e formativa delle singole classi.
Essi vanno progettati dal Consiglio di Intersezione, di Interclasse, di Classe ad inizio anno
scolastico, su apposito modello, ALLEGATO A, in cui saranno chiaramente indicati il
docente referente, gli eventuali docenti accompagnatori, la classe interessata, il periodo di
svolgimento, la meta e il programma, gli obiettivi didattico-educativi di massima.
Il presente regolamento si fonda sulla normativa vigente ed è stato elaborato tenendo
presenti le esigenze dell'istituto nell'ambito dell'autonomia della scuola.
TIPOLOGIE Dl ATTI VITA'
Si intendono per:
1. USCITE DIDATTICHE SUL TERRITORIO: le uscite che si effettuano nell'arco di una
sola giornata, per una durata non superiore all'orario scolastico giornaliero, nell'ambito del
territorio del comune e\o dei comuni territorialmente contigui;
2. VISITE GUIDATE: le uscite che si effettuano nell'arco di una sola giornata, per una durata
uguale o superiore all'orario scolastico giornaliero, al di fuori del territorio del comune e\o
dei comuni territorialmente contigui;
3. VIAGGI D'ISTRUZIONE: le uscite che si effettuano in più di una giornata e comprensive
di almeno un pernottamento.
DESTINATARI
Destinatari dei viaggi, sono tutti gli alunni regolarmente iscritti presso questa istituzione
scolastica.
Per raggiungere gli obiettivi prefissati, è necessario che gli alunni siano preventivamente forniti
di tutti gli elementi conoscitivi e didattici idonei a documentarli ed orientarli sul contenuto dei
viaggio, al fine di promuovere una vera e propria esperienza di apprendimento.
Gli alunni che non partecipano alle uscite e ai viaggi, non sono esonerati dalla frequenza
scolastica.
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CRITERI GENERALI PER L'EFFETTUAZIONE DELLE USCITE E DEI VIAGGI
attinenza con le programmazioni di classe
la partecipazione degli alunni dovra' essere la piu' ampia possibile e comunque non
inferiore al 2\3 per la scuola dell'infanzia e per la scuola primaria
l'esiguo numero di partecipanti di una classe di scuola secondaria, non costituisce motivo di
esclusione, in quanto e' possibile aggregare gli alunni partecipanti agli alunni delle altre
classi parallele
itinerari che combinino storia, arte, natura e attivita' pratico laboratoriali
valorizzazione degli itinerari "minori, ma non per questo meno interessanti e formativi
costi ridotti
vicinanza chilometrica
possono essere effettuati uscite e viaggi fino e non oltre alla prima decade del mese dl
maggio
partecipazione subordinata alla buona condotta
COMPITI DEI DOCENTI
Al fine di realizzare le uscite didattiche e le visite guidate programmate, i docenti della
classe interessata dovranno:
Entro la fine del mese di Novembre, compilare e consegnare alla Funzione Strumentale, il
modulo relativo ai dati del viaggio da effettuare (MODULO A - MODULO B e\o
MODULO C). In seguito, 30 giorni prima della partenza, compilare e consegnare l'elenco
relativo ai nominativi degli alunni partecipanti (MODULO D) e, nel contempo, distribuire
agli alunni le autorizzazioni (MODULO E) da far firmare ai genitori.
Entro una settimana dalla partenza, consegnare alla F. S. le autorizzazioni firmate.
Al rientro dal viaggio, compilare una breve relazione, FACOLTATIVA, (MODULO E)
riguardante gli aspetti didattici-organizzativi, la qualità del servizio ed eventuali
inconvenienti e\o disservizi registrati durante l'effettuazione dell'uscita.
ACCOMPAGNATORI
La funzione di accompagnatore, per la particolarità dell'incarico, è svolta dal personale
docente. Non è esclusa la partecipazione del Capo d'istituto, tenuto conto degli aspetti positivi
che la sua persona rappresenta per gli alunni e per eventuali contatti con autorità.
Considerata la valenza didattica ed educativa dei viaggi di istruzione ed uscite, i docenti
accompagnatori devono aver dato la disponibilità, appartenere alla classe e possibilmente avere
affinità con l'ambito disciplinare attinente al viaggio. Nella programmazione delle uscite, visite
e viaggi di istruzione, deve essere prevista la presenza di un docente ogni 15 alunni. Per i
viaggi in cui sia presente un allievo diversamente abile, si rende necessaria la presenza
dell'insegnante di sostegno.
Qualora l'insegnante dell'allievo portatore di handicap non si rendesse disponibile, all'alunno
non sarà preclusa la possibilità di partecipazione, affidando la sorveglianza a un altro
insegnante designato dal Dirigente Scolastico.
Nel caso di un improvviso impedimento di un accompagnatore, il Dirigente provvederà, per
quanto possibile, alla sua sostituzione con un insegnante di riserva.
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COMPITI DELLA FUNZIONE STRUMENTALE RESPONSABILE DELLE
USCITE DIDATTICHE, VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE
Il docente Funzione Strumentale raccoglie e organizza le proposte, fornisce ai docenti tutte le
informazioni relative all'uscita da effettuare, si occupa delle prenotazioni a mostre, spettacoli...,
raccoglie e consegna in Segreteria i moduli per l'autorizzazione al viaggio degli alunni, si
assicura che i partecipanti siano in possesso di tutti i documenti utili per la partecipazione
all'uscita e\o al viaggio, riceve in consegna i documenti relativi all'uscita (MODULI A-B-C-D-
E), raccoglie eventuali relazioni finali dei docenti MODULO F).
Entro la fine del mese di novembre, il Dirigente Scolastico e la Funzione Strumentale per le
uscite e i viaggi, verificano la fattibilità delle proposte sotto l'aspetto organizzativo ed
economico e il D.S.G.A. avvia l'attività negoziale con le agenzie specializzate in turismo
scolastico.
REGOLE DI COMPORTAMENTO DURANTE IL VIAGGIO
Gli alunni durante le uscite e i viaggi, sono tenuti a rispettare le regole previste dal
Regolamento d'Istituto.
Inoltre sono tenuti ad assumere comportamenti corretti nei confronti del personale addetto ai
servizi turistici e rispettosi degli ambienti e delle attrezzature alberghiere, dei mezzi di trasporto
messi a loro disposizione, dell'ambiente e del patrimonio storico-artistico.
Gli alunni sono tenuti a partecipare a tutte le attività didattiche previste dal programma, sotto la
direzione e la sorveglianza dei docenti incaricati, senza assumere iniziative autonome.
Eventuali episodi di violazione del regolamento di disciplina segnalati nella relazione dei
docenti accompagnatori, avranno conseguenze disciplinari in sede.
ASPETTI FINANZIARI
I costi delle uscite e dei viaggi di istruzione, saranno a totale carico degli alunni. Per tutti i
viaggi si deve tener conto dell'esigenza di contenere le spese per evitare un eccessivo onere per
le famiglie.
Si deve tener conto altresì, della possibilità di usufruire di facilitazioni e di gratuità concesse da
Amministrazioni o Enti statali, locali e privati.
La gestione finanziaria dei viaggi deve avvenire secondo le procedure previste dalla normativa
specifica attraverso il bilancio d'istituto nel quale devono confluire gli importi versati dagli
alunni.
Le eventuali rinunce, dopo l'approvazione del progetto, devono avere carattere eccezionale ed
essere motivate. Le rinunce che avvengono dopo che è stato stipulato il contratto con l'Agenzia,
comportano il pagamento delle penali previste. L'individuazione delle Ditte di trasporto e delle
Agenzie di Viaggi a cui chiedere i preventivi di spesa, compete al Dirigente Scolastico e alla
Direzione Amministrativa.
La scelta dei mezzi di trasporto e dei fornitori di servizi, deve essere effettuata tenendo conto
dei criteri di economicità, senza tuttavia trascurare la buona qualità dei servizi stessi
ORGANI COMPETENTI ALLA PROCEDURA VIAGGI
il Collegio Docenti individua, mediante il presente regolamento, i criteri e le finalità generali da
102
seguire nella programmazione dei viaggi di istruzione e delle uscite formative.
Il Consiglio di intersezione, di Interciasse e di Classe, d'intesa con il Dirigente
Scolastico, programmano le attività e gli obiettivi didattici, propone le mete, definisce il
periodo e la durata, esamina gli aspetti organizzativi ed economici delle iniziative.
La Figura Strumentale monitora le diverse fasi della programmazione, coordinando la
realizzazione delle iniziative elaborate nei singoli Consigli.
Gli Alunni sono invitati a collaborare nella preparazione dei materiali, dei documenti e delle
attività necessarie allo svolgimento delle uscite e dei viaggi.
Il Consiglio d'istituto viene informato delle iniziative programmate ed esprime un parere
consultivo.
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Per gli aspetti generali e per quanto non previsto dal presente Regolamento, si rinvia alla
normativa vigente le cui disposizioni in materia di uscite e viaggi di istruzione, sono contenute
in diversi orientamenti normativi.
AGGIORNAMENTO E REVISIONE
Tutti gli utenti possono proporre, quando ritenuto necessario, integrazioni e\o modifiche al
presente Regolamento.
Il presente Regolamento è soggetto a revisione periodica, secondo necessità.
ALLEGATI:
MODULO A: scheda programmazione uscite didattiche e visite guidate
MODULO B: scheda richiesta uscita didattica nel territorio
MODULO C: scheda richiesta visita guidata fuori territorio
MODULO O: elenco alunni partecipanti
MODULO E: richiesta autorizzazione alle famiglie e informativa viaggio
MODULO F: relazione finale (facoltativa).
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PROGETTO ISTRUZIONE DOMICILIARE - Approvato dal C.d.I. del 18/01/2013
Modello di progetto
Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della RicercaUfficio Scolastico Regionale per il Lazio
Istituto Comprensivo MILANI - FondiVia Toscana, 1 - 04022 Fondi LT -Tel. 0771/501653 - Fax 0771/504956 –
[email protected] - P. E. C.: [email protected]
Anno scolastico .........
Denominazione del progetto
Istruzione domiciliare .....
Responsabile del progetto
Ins.te
Prof.
Durata
...... mesi a partire dal mese di ............................... (min. 1 mese)
Destinatario
Alunn_
Frequentante la classe ........... Sez. ........
Presso .......................................................
Di ..............................................................
Residente a ...............................................
Via ..............................................................................................
Insegnanti partecipanti e impegno scolastico
Ins.te ...................................................................... n. ore: ...........
Ins.te ...................................................................... n. ore: ...........
Ins.te ...................................................................... n. ore: ...........
Ins.te ...................................................................... n. ore: ...........
Modalità di servizio
Si prevedono due/tre incontri settimanali della durata di due/tre ore ciascuno che
verranno concordati con i genitori compatibilmente con le condizioni di salute
dell’alunn_
Finalità
Superamento del disagio attraverso l'integrazione dell'alunno nel mondo della
scuola;
Recupero dell'interesse per le attività di tipo cognitivo e della capacità di
riorganizzare la propria quotidianità;
Riappropriarsi delle proprie potenzialità;
Contribuire al mantenimento e al recupero dell'equilibrio psico-fisico dell'allievo;
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Favorire la capacità di relazionarsi con i coetanei;
Acquisire maggiore autonomia personale, sociale ed operativa.
Obiettivi didattici trasversali agli ambiti disciplinari
Acquisire un valido metodo di lavoro;
Sviluppare capacità operative, logiche e creative; Sviluppare la capacità di
comunicare, anche a distanza, pensieri, emozioni, contenuti, in forma orale, scritta,
pittorica e gestuale;
Conoscere le parti componenti il computer e far cogliere la loro funzione;
Saper utilizzare i principali programmi (vibeo-scrittura, paint ... ) se è previsto l'uso
del computer
Contenuti
Argomenti di studio correlati ai piani di lavoro delle diverse discipline
Metodologie
Verranno attivate tutte le possibili strategie per coinvolgere positivamente sia la
famiglia che l'alunno, che vivono una condizione di particolare disagio per la patologia
in atto.
Il piano operativo si prefigge di valorizzare l'aspetto motivazionale e culturale,
modulando opportunamente il percorso didattico alle concrete possibilità del discente
e al suo stato emozionale, che risente delle condizioni fisiche.
Le attività di insegnamento/apprendimento saranno individualizzate, ma saranno anche
proposti momenti di interazione con gli adulti e i compagni attraverso l'uso delle nuove
tecnologie in modalità sincrone che asincrone.
L'alunno verrà coinvolto in attività disciplinari e interdisciplinari che si avvarranno
possibilmente del computer come strumento di produzione, elaborazione, gioco,
creatività, ricerca e comunicazione con l'esterno (in particolare con, compagni e amici).
Attività, iniziative, strategie educative, strumenti
Attività: conversazioni guidate, domande stimolo, consultazione di testi di vario genere,
CD/DVD educativo-didattici riferiti alle diverse discipline, navigazione in internet,
scambio di e-mail con compagni ed amici.
Iniziative: incontri virtuali e in presenza con i compagni.
Strategie ebucative:
Approccio umanistico-affettivo, basato sull'interazione tra alunno ed insegnante
centrata, in modo particolare, sui bisogni e sul vissuto del bambino;
Approccio ludico;
Apprendimento cooperativo a distanza;
Apprendimento individualizzato;
Strumenti: materiale strutturato e non di vario tipo.
Produzione di materiali
L'alunno alla fine del processo educativo sarà in gratdo di proseguire insieme ai
compagni il normale svolgimento delle attività didattiche svolte in classe
Rapporti con la “Scuola in ospedale” e/o altre istituzioni
Sono/non sono stati attivati i contatti con la scuola in ospedale ( ins. funzione
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strumentale) per interagire nell'espletamento delle fasi procedurali del progetto
(elaborazione/ trasmissione agli organi competenti).
Tali rapporti verranno mantenuti nel corso dell'istruzione domiciliare (coordinamento
delle attivita svolte dall'alunno durante i periodi di ricovero in reparto e/o i frequenti
ricoveri in DayHospital ed eventuali comunicazioni di tipo sanitario).
Eventuali valutazioni congiunte.
Gestione di scrutini e/o esami.
Verifica e valutazione
In itinere e finale, si baserà sull'osservazione sistematica dei risultati conseguiti, sulle
conversazioni guidate, sulle domande stimolo e sulla somministrazione di schede e
prove strutturate anche in formato elettronico.
La verifica/valutazione terrà conto della motivazione all’apprendimento dell'impegno,
del potenziamento dell'autostima e del raggiungimento delle competenze di base.
Monitoraggio
I docenti coinvolti nel progetto avranno cura di annotare su un apposito registro gli
incontri effettuati, indicando la data, la durata dell'incontro e le attivita svolte.
La presenza del docente deve essere controfirmata dal genitore presente a casa.
Alla fine dell'esperienza gli insegnanti stileranno una relazione sul percorso formativo
del bambino/ragazzo, riferita non solo all'acquisizione di nuove competenze ed abilita,
ma anche alla motivazione all'apprendimento e alla disponibilità all'incontro e alla
interazione con i docenti e con i pari.
I suddetti documenti verranno inviati all'ufficio scolastico regionale e alla scuola polo
ospedaliera.