piano dell’offerta formativa a.s. 2015/2016 · integrazione (scuola secondaria di primo grado)...

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1 PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA A.S. 2015/2016 www.icmilanifondi.it

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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

A.S. 2015/2016

www.icmilanifondi.it

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PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA

INDICE

Premessa pag. 05

Piano dell’Offerta Formativa pag. 06

IL CONTESTO SOCIOCULTURALE DEL NOSTRO ISTITUTO pag. 06

• Il territorio pag. 07

• Collaborazione con il territorio pag. 07

• Il quartiere "Portone della corte" pag. 08

• Le frazioni di Rodari, Selva Vetere e Salto di Fondi pag. 08

I PLESSI SCOLASTICI pag. 09

• Il plesso Milani pag. 09

• I plessi G. Gonzaga 1-2 pag. 09

• Il plesso G. Rodari pag. 10

• Il plesso Salto Selva Vetere pag. 10

• Il plesso Salto Covino pag. 10

LA SCUOLA IN NUMERI pag. 11

ORGANIGRAMMA ATTIVITA' ORGANIZZATIVE E GESTIONALI pag. 12

CALENDARIO SCOLASTICO pag. 13

ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO SCUOLA pag. 14

• Il tempo prolungato nella scuola secondaria di primo grado pag. 15

• Scuola primaria pag. 15

• Scuola dell'infanzia pag. 15

• Organizzazione mensa scolastica pag. 15

PRINCÌPI E IMPOSTAZIONI METODOLOGICHE pag. 16

OFFERTA FORMATIVA CURRICOLARE ED EXTRACURRICOLARE pag. 18

• Il curricolo della scuola secondaria di primo grado pag. 18

• I tempi per le discipline della scuola primaria pag. 19

CURRICOLO VERTICALE pag. 19

CULTURA- SCUOLA-PERSONA pag. 20

CENTRALITA' DELLA PERSONA pag. 21

SCUOLA LUOGO DEL PRESENTE, FRUTTO DEL PASSATO E DEL FUTURO pag. 22

PER UN NUOVO UMANESIMO pag. 23

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO pag. 24

• Scuola dell’infanzia pag. 24

• Scuola primaria pag. 26

• Scuola secondaria di primo grado pag. 32

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE pag. 40

• Scuola dell’infanzia pag. 41

• Scuola primaria pag. 42

• Scuola secondaria di primo grado pag. 43

CURRICOLO DI RELIGIONE CATTOLICA pag. 45

• Scuola Primaria pag. 46

• Scuola Secondaria di primo grado ……. pag. 46

LA PROGETTAZIONE pag. 48

Gruppo popolare “Milani” pag. 48

3

Progetto “Cantiamo insieme il Natale” Coro di Natale (Infanzia G. Gonzaga) pag. 50

Progetto “Attività alternativa” (Scuola infanzia e primaria) pag. 51

Progetto “Attività psicopedagogiche: potenziamento ...” (Scuola infanzia,

primaria e secondaria primo grado pag. 51

Progetti Educazione Ambiente (Scuola infanzia, primaria, secondaria di primo

grado pag. 51

Progetto Accoglienza (Scuola infanzia, primaria, secondaria di primo grado pag. 52

Continuità e Orientamento (Scuola infanzia, primaria, secondaria di primo grado) pag. 52

Natale con il Cuore (Scuola infanzia, primaria, secondaria di primo grado) pag. 52

Attività sportive (Scuola infanzia, primaria, secondaria di primo grado) pag. 53

Teatro (Scuola infanzia, primaria, secondaria di primo grado) pag. 54

Progetto “alfabetizzazione lingua inglese” (primaria classi quinte) pag 55

Progetto “Trinity 1° grade – PRE A1” (primaria classi quinte) pag 55

Successo Scolastico pag 56

Scuola primaria e secondaria di primo grado – Progetto di recupero e

potenziamento pag 56

Progetto Trinity 2°, 3° 4° grade (Scuola secondaria di primo grado ) pag 56

Progetto “Delf A1/A2” (Scuola secondaria di primo grado) pag 56

Progetto Cervantes (Scuola secondaria di primo grado) pag 57

Integrazione (Scuola secondaria di primo grado) pag 57

I giochi matematici (Scuola secondaria di primo grado) pag 58

Progetto lettura (Scuola secondaria di primo grado ) pag 58

Stage in lingua inglese all’estero (Scuola secondaria primo grado) pag 58

Corsi ECDL (Scuola secondaria di primo grado) pag 58

Progetto d’Istituto “Educare alla Pace” Istituto comprensivo “Milani” pag. 59

PROGETTI DI NUOVA FATTURA ED ACQUISIZIONE (Vedi elenco) pag 60

PROGETTI PER LA DEFINIZIONE E L’ATTUAZIONE DEL PIANO

DI MIGLIORAMENTO E DEL P.T.O.F. IN ESITO AL PROCESSO DI

AUTOVALUTAZIONE (R.A.V.) pag. 61

Altre attività pag. 61

VERIFICHE E VALUTAZIONI pag. 61

• Valutazione finale e Certificazione delle competenze pag . 61

• Valutazione esterna pag. 62

• Cosa sono le prove INVALSI pag. 62

GRIGLIA Dl VALUTAZIONE: SCUOLA SECOND. DI PRIMO GRADO pag. 63

CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO –

• Scuola secondaria di primo grado pag. 64

• Valutazione disciplinare nella scuola primaria - La votazione in decimi pag. 65

• GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA SCUOLA PRIMARIA pag. 65

• Griglia di corrispondenza tra il voto assegnato e descrittori di comportamento

nella scuola primaria pag. 66

VALUTAZIONE POF pag. 67

P.O.F. 2015//2016 Adottato/Approvato dal C.d.D. e dal C.d. I. Pag. 67

La Privacy nella Scuola (D.L.gs. 196/2003 pag. 68

La Sicurezza nella Scuola “Gestione del Sistema Sicurezza e Cultura

della Prevenzione nella Scuola” pag. 70

4

PATTO EDCUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ pag. 72

Norme di comportamento dei docenti pag. 72

Uscite didattiche pag. 72

Valutazione degli alunni pag. 72

Norme di comportamento degli alunni pag. 73

Parte prima: Gli impegni pag. 73

Parte seconda: norme – frequenza, ritardi, giustificazioni pag. 74

La vita scolastica e Sanzioni pag. 74

Tabella interna definitiva per la valutazione del comportamento pag. 75

CRITERI GENERALI PER L’ACCETTAZIONE DI DONAZIONI

ALL’ISTITUZIONE SCOLASTICA pag. 76

REGOLAMENTO D’ISTITUTO PER L’ACCETTAZIONE DI DONAZIONI

DI BENI O DANARO pag. 79

Rappresentanti dei Genitori – Regolamento Donazioni -

Allegato 1 – Modulo di richiesta pag. 80

Nota MIUR prot. N. 1972 del 15/09/2015 – Chiarimenti e riferimenti normativi

a supporto dell’art. 1 comma 16 Legge 107/2015. “Teoria Gender” pag. 82

REGOLAMENTO DEI DIPARTIMENTI DISCIPLINARI pag. 85

CARTA DEI SERVIZI pag. 88

STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI della scuola secondaria

di primo grado pag. 97

REGOLAMENTO: uscite didattiche, visite guidate e viaggi d'istruzione pag. 98

PROGETTO: ISTRUZIONE DOMICILIARE - Approvato dal C.d.I. del 18/01/2013 pag. 103

5

LA NOSTRA SCUOLA

PREMESSAA cura del Dirigente Scolastico

Prof.ssa Luigia Bonelli

L’esperienza acquisita in questi primi anni alla guida dell’I.C. “Milani” mi ha consentito di

conoscere bene i punti di forza e di debolezza della scuola ed ha fatto si che traessi proprio dalle

criticità gli insegnamenti utili a migliorare il servizio che quotidianamente la scuola rende alla

Comunità.

Forte dell’esperienza, dunque, continuerò ad adoperarmi per rendere sempre più agevole e

diretta la comunicazione tra i docenti dei vari ordini di scuola affinché essi abbiano la concreta

possibilità di lavorare insieme, di confrontarsi, mettendo in comune il proprio bagaglio di

conoscenze, competenze e di esperienze.

Consapevole, inoltre, che i veri costruttori di una solida continuità didattica sono i docenti, nel

valorizzare ciascun segmento di istruzione, favorirò tra essi la creazione di armonia e sintonia

necessarie ai fini dell’ elaborazione di un curricolo verticale di grande valenza formativa.

Cercherò , unitamente al gruppo docente, di cogliere tutte le opportunità che la Legge 107 di

riforma della scuola ci offrirà, partendo dai progetti di miglioramento, fino all’ utilizzazione

dell’ organico potenziato.

Anche quest’anno, il curricolo della scuola secondaria di primo grado dell’ I.C. “Milani”, unico

sul territorio, vedrà confermato, in due corsi, l’ insegnamento della lingua spagnola.

L’apertura della scuola, poi, al tema della pace, troverà piena realizzazione nel progetto unitario

di istituto. Affrontare il tema della pace consentirà agli alunni di ogni grado di istruzione di

riflettere sui tanti aspetti legati alle diverse culture, religioni, costumi ed al contempo di far

propri i valori universali della solidarietà e della fratellanza .

Desidero, infine, esprimere la mia più sincera gratitudine a tutti coloro i quali continuano ad

affiancarmi con entusiasmo e fiducia e si adoperano perché l ’I.C. “ Milani” perseveri nel suo

intento di migliorare la propria offerta formativa.

6

Il Piano dell'Offerta Formativa (POF) è la carta d'identità di ogni scuola e lo strumento

indispensabile con cui l’autonomia della nostra scuola assume la sua dimensione concreta in

quanto esplicita, attraverso l’elaborazione dei curricoli, l’organizzazione e la pianificazione degli

interventi e delle pratiche, la vera e propria “attività progettuale curriculare, extracurriculare,

educativa ed organizzativa”. Con la neonata Legge 107/2015, esso sarà sostituito e/o inglobato

nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa.

Ogni studente deve avere la possibilità di ricoprire un ruolo secondo le proprie capacità,

potenzialità, creatività ed attitudini, e la scuola ha il compito di accompagnarlo nell’elaborare il

senso della propria esperienza, promuovendo la pratica consapevole della cittadinanza attiva e

l’acquisizione degli alfabeti di base della cultura.

IL CONTESTO SOCIOCULTURALE DEL NOSTRO ISTITUTO

"Non c’è nulla che sia più ingiusto quanto far parti uguali fra disuguali”

“don L. Milani - Lettera ad una professoressa -”

La nostra Scuola vuole essere un luogo in cui, nelle diversità e nelle differenze, si condivide il

primario obiettivo, ossia la crescita della persona, da realizzare attraverso il superamento di ogni

genericità e standardizzazione e tramite la progettazione di una rete di azioni integrate, atte a

valorizzare lo stile cognitivo unico ed irripetibile proprio di ogni studente.

La finalità principale può essere sintetizzata in educare istruendo, che vuol significare

essenzialmente:

consegnare il patrimonio culturale che ci viene dal passato perché non vada disperso e possa

essere messo a frutto tramite l’ interpretazione, l’ elaborazione e lo sviluppo;

preparare i giovani alla vita adulta, fornendo loro quelle competenze indispensabili per essere

protagonisti all'interno del contesto economico e sociale in cui vivono;

accompagnare il percorso di formazione personale che uno studente compie, sostenendo il

processo di costruzione della propria personalità.

Partendo dalla centralità della persona-studente, la nostra scuola ha sempre presente il benessere

degli alunni perché, in un ambiente in cui gli alunni si trovano a proprio agio, sentendosi accettati

7

da compagni e insegnanti e valorizzati per le proprie caratteristiche, il processo di apprendimento

non può che risultare facilitato.

Benessere per gli alunni significa anche imparare ad accettare, senza ansie e senza angosce, i

propri limiti, che non debbono essere intesi come vincoli, ma come elementi da prendere in

considerazione per scelte future serene e consapevoli.

Il territorio

Il Comune di Fondi conta, all’anno 2011 ,

36.257 residenti, gli abitanti sono distribuiti

in 10.179 nuclei familiari con una media per

nucleo familiare di 3,05 componenti.

L’economia fondana, dapprima incentrata

solo su attività del settore primario, si è

proiettata poi nei settori secondario e

terziario, ampliando la scala dei valori sociali.

Nell’ultimo decennio si è assistito ad un

aumento del fenomeno dell’immigrazione,

sia da Paesi comunitari che extraeuropei;

pertanto, le offerte lavorative non bastano

più ad assorbire tutte le esigenze della popolazione attiva. Si assiste, quindi, ad un pendolarismo

verso le zone limitrofe e, soprattutto, verso Roma.

Gli istituti superiori e le scuole professionali presenti sul territorio fondano, attraverso

l'articolazione degli indirizzi, offrono agli studenti un’ampia possibilità di scelta sempre più

rispondente alle richieste del mercato.

Collaborazione con il territorio

Sono già stati avviati progetti finalizzati a collaborare con i seguenti enti o associazioni:

Istituti Comprensivi del territorio

Istituti di Istruzione secondaria di

secondo grado presenti sul territorio

Servizi TSMREE : comuni di Fondi e

Terracina

Cooperativa Astrolabio

Parco naturale dei Monti Aurunci

Parco naturale dei Monti Ausoni e del

Lago di Fondi

Associazione Legambiente

Associazioni sportive

Cooperativa Sociale “ Spazio Incontro”

Associazioni di volontariato: Formica e

Viandanza

AIMC

Carabinieri

Croce Rossa Italiana

Falchi

Polizia di Stato

Polizia Municipale

8

Il quartiere “Portone della corte”

Gli alunni che frequentano l’Istituto

Comprensivo Milani di Fondi provengono, in

larga parte, dal quartiere “Portone della

Corte”, noto come “zona 167” dalla legge che

ne ha permesso la realizzazione.

Questo quartiere non può essere considerato

più un quartiere di periferia, in quanto ormai

è inglobato nel contesto e nel tessuto urbano

senza soluzione di continuità.

Esso presenta oggi, dopo gli ultimi interventi

di sistemazione ed arredo urbanistico, un aspetto gradevole ed ordinato con una grossa piazza

(Piazzale delle Regioni), ampi spazi, aree verdi e strutture sociali di recente costruzione come il

centro studi multimediale “Dan Danino Di Sarra”, una tenso-struttura (centro sportivo

polivalente) ed altri servizi.

E’ presente sul territorio la Parrocchia di San Paolo, valido centro di aggregazione non solo

religiosa, ma anche sociale, grazie alla presenza di un oratorio. Il quartiere è abitato da famiglie di

ceto sociale eterogeneo.

Attualmente il tessuto urbano del quartiere si presenta così strutturato: case popolari, “case

cooperative”, costruite in condizioni di edilizia agevolata e singole abitazioni.

Le frazioni di Rodari, Selva Vetere e del Salto di Fondi

Dall’anno scolastico 2013/2014 il Plesso periferico di Salto Covino ha assunto unicamente

l’identità di scuola dell’infanzia, mentre il Plesso Selva Vetere accoglie gli alunni di Scuola

Primaria. Tutti gli iscritti delle due zone limitrofe provengono da una larga fascia costiera e

dall’entroterra della piana di Fondi. La scuola dell’infanzia “G. Rodari“ si trova nella zona di

Fondi Scalo.

Si tratta di frazioni con case sparse e prive di nuclei abitativi consistenti. Solo il Salto di Fondi ha

un suo piccolo centro, costituito da un gruppo di case e servizi, gravitante attorno alla chiesa

parrocchiale.

La maggior parte della popolazione è occupata nel settore agricolo. L’ambiente socioculturale di

provenienza delle famiglie è più omogeneo a Salto Covino, più eterogeneo a Selva Vetere, dove è

presente un notevole insediamento di immigrati, specialmente indiani.

La popolazione scolastica dell ’ Istituto Comprensivo “ Milani”, dunque, presenta una certa

9

eterogeneità riguardo all’ambiente di provenienza socioculturale e familiare degli alunni, con

caratteristiche diverse all’interno dello stesso plesso.

L’impegno dell’istituzione scolastica sarà quello di favorire opportunità di formazione e

arricchimento per tutti gli alunni, nella sede centrale e nei plessi periferici.

Un risalto particolare va dato alla presenza degli alunni immigrati, che richiedono una maggiore

attenzione per l’integrazione e la necessità di attuare interventi didattici diversificati; di contro,

questa eterogeneità apporta una notevole ricchezza culturale all’interno dell’Istituto.

I PLESSI SCOLASTICIIl nostro Istituto è costituito da un plesso di scuola secondaria di primo grado, due plessi di

scuola primaria e tre plessi di Scuola dell’Infanzia.

Dal punto di vista strutturale i plessi del nostro istituto sono in buone condizioni, ubicati in zone

geografiche favorevoli ed accoglienti.

Il plesso “Milani”.L’edificio presenta strutture moderne e funzionali: 18 aule,

un’ampia palestra, un laboratorio di scienze, due laboratori di

informatica, un’aula di disegno, un'aula di musica utilizzata

anche come spazio/teatro, un’aula videoteca-biblioteca,

un'aula magna multifunzionale.

È dotato di un ampio ingresso; è circondato da uno spazio

esterno, con impianti sportivi e parcheggio per bici e

motocicli degli alunni. In esso alloggiano i locali della

segreteria e della presidenza. L’edificio è privo di barriere architettoniche.

Il plesso “Giulia Gonzaga 1”.L’edificio ospita 12 classi di scuola primaria, 6 sezioni

dell’infanzia a tempo pieno. Dispone di ampie aule con

vetrate che affacciano su cortili e giardini interni, un

refettorio, un’aula magna multifunzionale, una palestra e un

laboratorio di informatica.

Il plesso “Giulia Gonzaga 2”.Edificio di nuova costruzione, è entrato in funzione nel mese

di marzo 2015. Ospita 5 classi di scuola primaria: 3 classi

quinte e 2 classi quarte .

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Il plesso “Gianni Rodari”.L’edificio ospita tre sezioni di scuola dell’infanzia.

Gli spazi interni ed esterni sono ampi e funzionali allo

svolgimento di tutte le attività previste.

Il plesso Selva VetereLa struttura scolastica ospita n. 4 classi di scuola primaria.

Dispone di aule comode ed attrezzate, di un ampio atrio, di

un cortile esterno e di 4 aule utilizzate per attività di

laboratorio.

Il plesso Salto CovinoL’edificio ospita quattro sezioni di scuola dell’infanzia.

Esso offre molteplici possibilità per lo svolgimento delle

attività; è dotato di spazi interni, cortili interni, un atrio e

un parco verde.

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L’AREA DELLE RISORSE

LA SCUOLA IN NUMERI

RIEPILOGO DATI ALUNNI ISTITUTO COMPRENSIVO " MILANI " A.S. 2015/16

ALUNNI SCUOLA MEDIA 1° GRADO " DON MILANI"

Classi

Prime

Classi

Seconde

Classi

Terze

Totale

Alunni

Totale

Classi

120 100 103 323 14

ALUNNI SCUOLA PRIMARIA " G. GONZAGA 1 & 2"

Classi

Prime

Classi

Seconde

Classi

Terze

Classi

Quarte

Classi

Quinte

Totale

Alunni

Totale

Classi

97 90 69 78 72 406 17

ALUNNI SCUOLA PRIMARIA "SELVA VETERE"

Classe

Prima

Classe

Seconda

Classe

Terza

Classe

Quarta

Classe

Quinte

Totale

AlunniTotale Classi

13 15 12 14 08 62 5

ALUNNI SCUOLA DELL’INFANZIA "GONZAGA"

Sez. A Sez. B Sez. C Sez. D Sez. E Sez. FTotale

Alunni

Totale

Sezioni

29 29 26 26 29 27 166 6

ALUNNI SCUOLA DELL’INFANZIA "RODARI"

Sez. A Sez. B Sez. CTotale

Alunni

Totale

Sezioni

27 27 24 78 3

ALUNNI SCUOLA DELL’INFANZIA “SALTO COVINO”

Sez. A Sez. B Sez. C Sez. DTotale

Alunni

Totale

Sezioni

22 22 19 22 85 4

RIEPILOGO DATI DOCENTI

ISTITUTO COMPRENSIVO "MILANI" - A.S. 2015/16

DOCENTI SCUOLA MEDIA 1° GRADO 36

DOCENTI SCUOLA PRIMARIA 36

DOCENTI SCUOLA DELL'INFANZIA 27 Totale n. 99

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ORGANIGRAMMA ATTIVITA’ ORGANIZZATIVE E GESTIONALIDIRIGENTE

SCOLASTICOProf.ssa Luigia Bonelli

COLLABORATORI n. 2 docenti

1. Collaboratore del Dirigente con funzione di vicario: prof.ssa Sabina

Sepe

2. Collaboratore del dirigente: Ins. Ersilia Simonelli

RESPONSABILE

ORARIOn. 1 docente Marco Falanga

FIDUCIARI DI

PLESSOn. 6 docenti

Sabina Sepe, Ersilia Simonelli, Cesarelli Giovanna, Mena Marrocco,

Antonella La Rocca, Cinzia Pauciulo, Mena Farignoli

RESPONSABILI

SICUREZZA

n. 1 docente

interno +

esperto esterno

Gestione di tutte le attività di formazione, informazione, evacuazione e

adempimenti relativi alla Sicurezza di cui al D. Lgs. 81/2008:

Prof. Luigi Buonagurio (RLS – Pro-tempore)

Ing. Paola Pericoli (RSPP)

FUNZIONI

STRUMENTALI

n. 6 docenti

Area 1: gestione del Piano dell’offerta formativa:

Arturo D’ Amodio

Area 2 : servizi didattici - sostegno ai docenti :

Marco Falanga

Area 3 : servizi didattici - sostegno agli alunni e gestione sito web

www.icmilanifondi.it : Morena Carnevale

Area 4: interventi e servizi per studenti:

Antonella Aversa & Carmen Lilli di Biasio

Area 5: figura di supporto multimediale a D.S. , docenti e personale A.T.A.

: Luigi Buonagurio

NUCLEO DI

MIGLIORAMENTOn. 6 docenti

Buonagurio Luigi, D’Amodio Arturo, Sepe Sabina, Carnevale Morena,

Ersilia Simonelli, Marco Falanga

COMITATO DI

VALUTAZIONE

PER I DOCENTI

n. 3 docenti Bortone Nisida, Falanga Marco, Sepe Sabina

REFERENTE DEL

CORSO TRINITYn. 1 docente Antonella Aversa

REFERENTE DEL

CORSO

CERVANTES

n. 1 docente Dea D’Epiro

REFERENTE DEL

CORSO DELFn. 1 docente Maria Assunta Occagna

TIROCINANTI n. 1 docente Ersilia Simonelli

REFERENTI

MOTORIAn. 1 docente Giuseppe Paparello

DAL METODO AL

MIGLIORAMENTO

PER MOTI ...

VALUTARE IN

PROGRESS

docenti Tutti

REFERENTE

ORIENTAMENTO

A.S. 2015/16

n. 1 docente Morena Carnevale

COMMISSIONE

CONTINUITÀ A.S.

2015/16

n. 7 docenti

Mirella Conte

Maria Cristina Parisella

Luigi Buonagurio

Cesarelli Giovanna

Tommasino Tiziana

Marrocco Mena

Colozzo Maria

Pollastro Maria

RESPONSABILI

AREE

DIPARTIMENTALI

n. 4 docenti

Lettere: Sebastiano Patrizia ( Enza Sepe - subentrante - )

Matematica/Scienze: Falanga Marco

Lingue: Aversa Antonella

Educazioni: Frattarelli Biagio

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CALENDARIO SCOLASTICO A.S. 2015/2016

Lunedì 14 settembre 2015 Inizio attività didattica

Sabato 10 ottobre 2015 Festa del Santo Patrono

1 novembre 2015 Tutti i Santi

Giorni: 7 - 8 dicembre 2015 Ponte dell’Immacolata

Dal 23 dicembre 2015 al 6 gennaio

2016Vacanze natalizie

Martedì 9 febbraio 2016 Carnevale

Da giovedì 24 a martedì 29 marzo

2016Vacanze pasquali

Lunedì 25 aprile 2016 Festa della Liberazione

Lunedì 1 maggio 2016 Festa del lavoro

Giovedì 2 giugno 2016 Festa nazionale della Repubblica

Mercoledì 8 giugno 2016Termine attività didattica scuola primaria e

secondaria di I° grado

Giovedì 30 giugno 2016 Termine attività didattica scuola dell’infanzia

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ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO SCUOLA

Scuola secondaria di primo grado

L’orario antimeridiano per la scuola secondaria di primo grado è strutturato su 30 ore

settimanali, dal lunedì al venerdì, articolate in 6 moduli di 58 minuti.

Le classi a tempo prolungato contano sino a 39 unità orarie, di cui 9 pomeridiane di 60 minuti,

comprese le ore di mensa.

Ciascun docente è tenuto a recuperare il monte ore, accumulato secondo il proprio orario di

servizio, in attività formative e trasversali.

Prima ora 08.00 - 8.58

Seconda ora 08.58 - 9.46

Intervallo di 10 minuti 09.46 - 9.56

Terza ora 09.56 -10.54

Quarta ora 10.54 - 11.42

Intervallo di 10 minuti 11.42 - 11.52

Quinta ora 11.52 - 12.50

Sesta ora 12.50 - 13.48

Mensa 13.48 - 14,15

Per le classi tempo prolungato nei giorni previsti

Settima ora 14.15 - 15.15

Ottava ora 15.15 - 16.15

15

Il tempo prolungato nella scuola secondaria di primo grado

Il tempo prolungato per la scuola secondaria di primo grado prevede tre moduli settimanali

di due ore ciascuno, distribuiti in tre pomeriggi, in cui sono attivati interventi specifici di

recupero/potenziamento e laboratori operativi così strutturati: alfabetizzazione e preparazione

agli esami ECDL; studio guidato per il successo scolastico; teatro; certificazioni Cervantes –

Trinity – Delf, rispettivamente di lingua spagnola, inglese e francese; corso di nuoto così

denominato : “Nuoto in cartella”.

Scuola primaria

L’orario scolastico della scuola primaria è organizzato su 27 ore e 30 minuti per cinque giorni a

settimana, con ingresso alle ore 8.00 e uscita alle ore 13.30.

Il tempo scuola effettuato in eccedenza, sia per gli alunni che per i docenti, sarà recuperato con

modalità indicate nella relativa delibera del Consiglio di Istituto.

Plessi orario

“GIULIA GONZAGA” 1 - 2 Ore 8,00 - 13,30 dal lunedì al venerdì

“SELVA VETERE” Ore 8,00 - 13,30 dal lunedì al venerdì

Scuola dell’Infanzia

L’orario scolastico per la scuola dell’infanzia è ormai consolidato da anni in antimeridiano e

pomeridiano , con servizio mensa. L’ingresso è alle ore 8.00 e l’uscita alle ore 16.00.

I docenti effettuano il loro orario secondo una turnazione programmata e condivisa.

Plessi Orario

“GIULIA GONZAGA” Ore 08,00 - 16,00 dal lunedì al venerdì

“GIANNI RODARI” Ore 08,00 - 16,00 dal lunedì al venerdì

“SALTO COVINO” Ore 08,00 – 16,00 dal lunedì al venerdì

Organizzazione mensa scolastica

Nel plesso Milani è attivo il servizio della mensa, che si svolge dal lunedì al venerdì dalle ore

13.48 alle ore 14.15. Sono presenti gli insegnanti che si occupano della vigilanza sugli alunni.

Nel plesso Gonzaga il servizio coinvolge i bambini della scuola dell’infanzia nei locali del

refettorio, mentre nei plessi periferici, sempre per la scuola dell’infanzia, sono state adibite a

mensa alcune aule.

16

PRINCÌPI E IMPOSTAZIONI METODOLOGICHELa scuola non deve essere luogo di acquisizioni di cognizioni, ma momento di vita, di incontro,

di crescita e di formazione. Essa deve connotarsi, come già detto, in un ambiente per

l’apprendimento, per la cui realizzazione non si può prescindere da alcune impostazioni

metodologiche di fondo quali:

accertare i livelli di partenza;

fissare gli obiettivi;

concordare metodologie e tematiche comuni;

utilizzare testi aggiornati, sussidi audiovisivi e

soprattutto la nuova strumentazione tecnolo-

gica;

valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli

alunni, per ancorarvi nuovi contenuti;

attuare interventi adeguati nei riguardi

delle diversità, per fare in modo che non

diventino disuguaglianze;

favorire l’esplorazione e la scoperta, al fine di

promuovere la passione per la ricerca di

nuove conoscenze;

incoraggiare l’apprendimento collaborativo;

infatti la dimensione comunitaria dell’appren-

dimento svolge un ruolo significativo;

promuovere la consapevolezza del proprio

modo di apprendere, al fine di “imparare ad

apprendere”;

realizzare percorsi in forma di laboratorio, per

favorire l’operatività e allo stesso tempo il dia-

logo e la riflessione su quello che si fa;

stabilire indicatori per le valutazioni qua-

drimestrali e finali, onde verificare il

raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Il successo, al quale ogni alunno ha diritto, è la conseguenza di strategie mirate, di stili di

apprendimento attivati, di scelte adeguate, alle quali l’alunno va guidato in un percorso

d’orientamento realizzato in itinere, in modo sistematico e condiviso. A tale scopo l’attività della

nostra scuola si prefigge di:

porre le basi per la cittadinanza attiva;

educare alla convivenza democratica svilup-

pando in particolare l’abitudine alla coopera-

zione, alla responsabilità, al rispetto dei ruoli;

educare al riconoscimento, alla valorizza-

zione e al rispetto delle differenze sessuali,

culturali ed etniche ed al superamento degli

stereotipi;

promuovere atteggiamenti di solidarietà e

volontariato;

favorire l’integrazione di alunni disabili o in

situazione di disagio per evitare evasione e di-

spersione scolastica;

affinare il gusto e la fruizione estetica;

sviluppare l’autonomia personale e promuovere

la conoscenza di sé;

sviluppare le capacità di scelta e di auto-

orientamento;

sviluppare le capacità logiche, critiche e di ap-

prendimento;

promuovere nell’alunno la consapevolezza

del proprio modo di apprendere al fine di

“imparare ad apprendere” e valorizzarne l’espe-

rienza e le conoscenze;

far acquisire conoscenze e competenze essen-

ziali per la formazione di base;

favorire la continuità tra i diversi gradi

scolastici dell’ istituto comprensivo e c o n l a

s c u o l a s e c o n d a r i a di secondo grado;

favorire attività comuni con le altre scuole del

territorio;

sviluppare la capacità di stabilire un cor-

retto rapporto con l’ambiente naturale ed

antropico;

valorizzare le attitudini e le capacità che

favoriscano la globale espressione della per-

sonalità del singolo alunno con attività currico-

lari e laboratoriali ;

favorire un atteggiamento di maggior interesse

verso le iniziative artistiche presenti nel territo-

rio;

migliorare la motricità con l’avviamento alla

pratica sportiva;

acquisire i nuovi linguaggi attraverso

l’avviamento all’uso delle nuove tecnologie;

ampliare il campo degli interessi.

17

È ormai consolidata l’adozione per gli alunni della scuola secondaria di primo grado di una

divisa scolastica e del diario scolastico d’istituto.

Anche gli alunni della scuola dell’infanzia e primaria adottano una divisa: una t-shirt di

colore diverso per ogni sezione della scuola dell’infanzia e una bianca con il logo della

scuola per la scuola primaria, da utilizzare nelle attività ludico sportive, nelle uscite

didattiche e nei periodi di particolare caldo, mentre il diario è in adozione nelle classi terze,

quarte e quinte della scuola primaria.

Lo scopo principale di tali adozioni è quello di rafforzare negli alunni il senso di appartenenza

ad un gruppo e di fare in modo che essi si riconoscano parte integrante della scuola, altrimenti

spesso vissuta come un’istituzione a loro estranea.

18

OFFERTA FORMATIVA CURRICOLARE ED EXTRACURRICOLARE

Il Collegio dei Docenti ha pianificato le linee generali e portanti dell’offerta formativa

curricolare da contestualizzare, poi, nelle Programmazioni educativo-didattiche di ciascun

insegnante e nei Consigli di classe.

Le competenze sviluppate nell’ambito delle singole discipline concorrono alla promozione di

competenze ampie e trasversali, che rappresentano una condizione essenziale per la piena

realizzazione personale.

Le esperienze interdisciplinari saranno finalizzate a trovare interconnessioni ed accordi fra le

indispensabili conoscenze disciplinari.

Tutte le discipline, ciascuna per le proprie competenze, mireranno al raggiungimento delle

tecniche di comunicazione specifiche, operando in maniera interdisciplinare.

Sono state organizzate attività sia curricolari sia opzionali, in modo che ogni alunno possa

scegliere il proprio percorso di studi, iscrivendosi ai corsi facoltativi o opzionali più vicini ai

propri interessi.

A tale scopo sono state concordate le seguenti strategie:

articolazione flessibile del gruppo classe, per migliorare le opportunità didattico-

organizzative e l’organizzazione di iniziative di recupero, sostegno e consolidamento

nell’ambito dell’orario curricolare ed extracurricolare;

attivazione di insegnamenti integrativi per affiancare agli insegnamenti previsti altri percorsi

didattici e formativi ritenuti idonei a rispondere così ai differenti bisogni degli alunni;

attivazione di laboratori per l’integrazione degli alunni diversamente abili e dei

soggetti con Bisogni Educativi Speciali (BES).

Il curricolo della scuola secondaria di primo grado.

Per la scuola secondaria di primo grado il curricolo si articola, in orario antimeridiano per tutti

gli alunni, sulle discipline previste dal curricolo nazionale, come di seguito riportato, con

prolungamento in alcuni giorni per le attività integrative.

MONTE ORE SETTIMANALE

Tempo

Ore: 30

antimer

idiane

Tempo prolungato

Ore: 30 + 6 + 3

(mensa)

Italiano h. 6 h 6

Storia e Geografia h 4 h 4

Inglese h 3 h 3

Francese/Spagnolo h 2 h 2

Matematica Scienze Naturali e Sperimentali h 6 h 6

Tecnologia h 2 h 2

Arte e Immagine h 2 h 2

Musica h 2 h 2

Scienze Motorie h 2 h 2

Religione Cattolica o Materia Alternativa h 1 h 1

Laboratori Pomeridiani h 6

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E’ data la possibilità agli alunni che si iscriveranno alle classi prime di scegliere come seconda

lingua comunitaria lo spagnolo, previo superamento di un test sulle conoscenze acquisite nella

scuola primaria.

I tempi per le discipline della scuola primaria.

Il monte ore annuale per l’insegnamento, di circa 990 ore, è stato ripartito per ciascuna disciplina

nelle quote orarie settimanali sotto riportate. Queste quote orarie settimanali però non

vanno interpretate in maniera rigida ma flessibile. Esse, infatti, hanno valore indicativo e

servono soprattutto per determinare i tempi di insegnamento frontali degli insegnanti ai quali le

discipline saranno affidate. Sono inoltre possibili, in base alle necessità, delle compensazioni

fra le ore delle discipline assegnate ad insegnanti diversi.

TEMPI SETTIMANALI PER LE DISCIPLINE scuola primaria

Discipline CLASSE I CLASSE II CLASSI III - IV – V

Italiano 9 h 9 h 9 h

Storia e Geografia 4h 4h 4h

Matematica 6h 5h 5h

Scienze 1h 1h 1h

Lingua inglese 1h 2h 2h

Tecnologia e informatica 1h 1h 1h

Arte e immagine 1h 1h 1h

Attività motorie e sportive 1h 1h 1h

Musica 1h 1h 1h

Religione cattolica 2h 2h 2h

TOTALI Ore 27 Ore 27 Ore 27

L’aggiunta di 30 minuti al monte ore settimanale è stata concordata all’interno del team per

rispondere all’organizzazione didattica.

20

AMBIENTE

Scuola ubicata nel quartiere “Portone della Corte”, area che ingloba

la zona 167 e l’edilizia residenziale. L’Istituto comprende plessi nella

periferia sud est della città di Fondi, proiettata verso la costa. La

popolazione della scuola risulta abbastanza variegata dal punto di

vista sociale,con una buona presenza di immigrati (indiani, albanesi,

rumeni) soprattutto nei plessi periferici.

TERRITORIO

Pianeggiante e confinante con il mare. Prevalgono le coltivazioni.

La popolazione degli immigrati è prevalentemente dedita

all’agricoltura. Il territorio permette anche l’allevamento e molte

attività affini. E’ presente una grande struttura agroalimentare, il

MOF, che soddisfa una grande parte dell’occupazione.

CULTURA

Con l’insediamento nelle costruzioni di edilizia residenziale, il livello

culturale dei genitori si è elevato. Tuttavia, permangono situazioni

culturali medio -basse. Si osserva che la partecipazione e l’attenzione

alla vita scolastica sono maggiormente presenti nella scuola

dell’Infanzia e della Primaria piuttosto che nella Secondaria.

DIVERSITA’

Presenza di culture differenti che arricchiscono i gruppi classe.

Coinvolgimento delle famiglie, tramite progetti, per favorire la

conoscenza di usi e costumi dei vari Paesi degli alunni presenti

nell’Istituto. Confronto con la cultura locale.

CURRICOLO VERTICALE

Scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado

CULTURA SCUOLA PERSONA

L’apprendimento per “il saper stare al mondo”

21

PERSONA

Considerato che ogni individuo è portatore di valori

familiari, socioculturali e affettivi, la scuola si propone di

formare “una persona” in grado di aprirsi all’altro, condividere

e relazionare, accettando le diversità e favorendo la crescita

dell’autostima.

STUDENTE

Suscitare la motivazione negli alunni partendo dai loro

interessi, desideri e inclinazioni. Fornire gli strumenti per poter

colmare le differenze e le difficoltà linguistiche, comunicative

ed espressive per permettere loro di interagire nel gruppo.

CLASSE

La classe è importante per l’apprendimento di ciascuno. E’

necessario attuare strategie per facilitare la convivenza, il

rispetto delle regole, l’ascolto, la solidarietà.

CHIAVI

DELL’APPRENDIMENTO

Obiettivo della nostra scuola è avvicinare gli alunni al piacere

dell’apprendimento fornendo loro, fin dai più piccoli, gli

strumenti essenziali per continuare la propria formazione nel

corso della vita.

CENTRALITA’ DELLA

PERSONA

La scuola dello studente

22

LINEA FORMATIVA

Insegnare le regole del vivere e del convivere e promuovere

un’azione educativa sinergica con le famiglie. La scuola affianca al

compito dell’insegnare ad apprendere, quello dell’insegnare ad

essere.

INDIVIDUOValorizzare l’unicità e la singolarità dell’identità culturale di ogni

studente.

SOCIETA’

Promuovere un’alleanza educativa fra scuola e comunità di

apprendimento, per condividere valori che travalichino i confini

nazionali.

CITTADINO

Per formare il cittadino dell’Europa e del Mondo al di là dei confini

nazionali, è necessario valorizzare le diverse identità e radici

culturali di ogni studente. La scuola è il luogo in cui il presente è

elaborato nell’intreccio tra la memoria del passato e il progetto del

futuro.

SCUOLA LUOGO DEL PRESENTE,

FRUTTO DEL PASSATO E DEL FUTURO

23

DISCIPLINE

La globalità delle discipline concorre alla formazione e

crescita di ogni individuo in toto. Tutte le discipline

concorrono con gradualità alla formazione dell’individuo.

SAPERI PER UN NUOVO

UMANESIMO

Superare il nozionismo in un mondo in continuo

cambiamento. Abituare il bambino ad agire senza subire

passivamente tenendo presenti le proprie ragioni. Renderlo

protagonista attivo del proprio sapere.

I PROBLEMI

DELL’UMANITA’

In questo mondo della globalizzazione non bisogna perdere

di vista l’identità di ognuno e di tutto ciò che ognuno si

porta dietro.

SAPERI NECESSARIL’essere umano deve essere in grado di vivere

l’interdipendenza tra locale e globale nella sua interezza.

PER UN NUOVO

UMANESIMO

24

SCUOLA DELL’INFANZIA

ITALIANO - I DISCORSI E LE PAROLE

Acquisire fiducia nelle proprie capacità comunicative ed espressive.

Rispettare le idee e le opinioni altrui.

Esprimere idee ed opinioni personali e rispettare quelle altrui.

Ascoltare e capire gli altri.

Sviluppare la capacità di risolvere conflitti con la discussione.

Esprimere e comunicare emozioni, bisogni, contenuti.

LINGUA INGLESE

Comprendere messaggi di diverso tipo.

Utilizzare le parole per giocare ed avvicinarsi con curiosità ad atre lingue.

LA CONOSCENZA DEL MONDO

Osservare i fenomeni naturali e gli organismi viventi e non

Rappresentare dati derivanti dall'esperienza diretta attraverso semplici simboli

Confrontare ed analizzare figure e forme di oggetti

Avvicinarsi al numero per interpretare la realtà

Raggruppare ed ordinare secondo criteri diversi

Ordinare e seriare oggetti reali

Utilizzare un linguaggio appropriato per descrivere le esperienze e le osservazioni

LA CONOSCENZA DEL MONDO SCUOLA

Osservare i fenomeni naturali e gli organismi viventi e non

Rappresentare dati derivanti dall’esperienza diretta attraverso semplici simboli

Confrontare ed analizzare figure e forme di oggetti.

Avvicinarsi al numero per interpretare la realtà.

Raggruppare ed ordinare secondo criteri diversi.

Ordinare e seriare oggetti reali.

Utilizzare un linguaggio appropriato per descrivere le esperienze e le osservazioni

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTOAL TERMINE:

DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA,

DELLA CLASSE QUINTA DELLA SCUOLA PRIMARIA,

DELLA CLASSE TERZA DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO

25

IL SE’ E L’ALTRO – LA CONOSCENZA DEL MONDO

Il Sé e l'altro

Favorire l’autostima. Prendere coscienza della propria identità.

Esprimere idee, opinioni e vissuti .

Sviluppare il senso di appartenenza alla comunità.

Costruire validi rapporti interpersonali.

LA CONOSCENZA DEL MONDO

Osservare cd esplorare i diversi aspetti della realtà circostante.

Utilizzare simboli convenzionali.

Cogliere le relazioni causa-effetto.

Sviluppare l’orientamento spaziale.

Eseguire e rappresentare semplici percorsi.

IMMAGINI. SUONI, COLORI

Seguire spettacoli teatrali, cinematografici

Sviluppare interesse per l’ascolto della musica

Scoprire l'universo sonoro attraverso attività di percezione e produzione, utilizzando

voce, corpo, oggetti.

Esprimersi con il disegno e attività manipolative

Utilizzare adeguatamente diverse tecniche espressive

EDUCAZIONE FISICA

Raggiungere l'autonomia nell’alimentarsi e nel vestirsi.

Conoscere le diverse parti del corpo e saperlo rappresentare.

Conoscere il proprio corpo, le differenze di genere e di sviluppo.

Esercitare le potenzialità sensoriali.

Provare piacere nel movimento ed in varie forme di attività fisica.

Conoscere pratiche di igiene e cura di sé.

Sapersi coordinare in giochi individuali e di gruppo seguendo le regole.

26

SCUOLA PRIMARIA

ITALIANO e LINGUA INGLESE

Ascolto e parlato

• Interagire in una conversazione formulando domande, dando risposte.

• Comprendere il tema, lo scopo e l'argomento di messaggi anche trasmessi dai media.

• Formulare domande precise e pertinenti.

• Comprendere consegne e istruzioni per l'esecuzione di attività scolastiche.

• Raccontare esperienze personali o storie inventate rispettando l'ordine cronologico e

logico.

• Organizzare un semplice discorso orale su varie tematiche

Lettura

• Impiegare tecniche di lettura analitica, selettiva, globale, espressiva.

• Leggere e confrontare informazioni provenienti da testi diversi per farsi un' idea dell’

argomento principale e trarne spunti

• Ricercare informazioni in testi di diversa natura e provenienza (moduli, orari grafici,

mappe ecc.) applicando tecniche quali sottolineare, annotare informazioni.

• Leggere e cogliere il senso di testi letterari narrativi e poetici.

Scrittura

Pianificare la traccia di un racconto o di un’ esperienza. Produrre racconti scritti di

esperienze personali descrivendo persone, luoghi e tempi

Scrivere lettere, articoli di cronaca, pagine di diari.

Esprimere per iscritto esperienze, emozioni, stati d'animo sotto forma di diario.

Parafrasare o riassumere un testo.

Scrivere semplici testi regolativi.

Realizzare testi collettivi.

Produrre filastrocche, racconti brevi, poesie.

Utilizzare correttamente i segni interpuntivi.

• Produrre testi sostanzialmente corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico,

lessicale.

Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo

• Comprendere ed utilizzare un lessico appropriato in relazione alle varie discipline.

• Comprendere ed utilizzare il dizionario.

Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua

• Riconoscere la variabilità della lingua nel tempo.

• Conoscere i principali meccanismi di formazione delle parole.

• Riconoscere la struttura della frase semplice e complessa.

27

• Riconoscere e applicare correttamente le nove parti del discorso.

• Conoscere le fondamentali convenzioni ortografiche e saperle usare.

LINGUA INGLESE

Ascolto (comprensione parole)

• Comprendere ed eseguire istruzioni.

• Identificare parole-chiavi e mostrare di aver compreso il significato globale di

espressioni e frasi di uso quotidiano.

Parlato (produzione e interazione orale)

• Descrivere persone e oggetti familiari e dare indicazioni per orientarsi in un percorso.

• Riferire semplici informazioni afferenti alla sfera personale, riprodurre canzoni e

filastrocche.

• Formulare e rispondere a domande utilizzando espressioni e frasi adatte alla situazione.

Lettura (comprensione scritta)

• Leggere e comprendere brevi e semplici test, cogliendo il loro significato globale.

Scrittura (produzione scritta)

• Scrivere messaggi semplici per presentarsi, per fare gli auguri, per ringraziare o

invitare qualcuno, per chiedere o dare notizie, ecc.

Riflessione sulla lingua e sull'apprendimento

• Distinguere il significato di parole con suoni simili.

• Individuare, dalla struttura della frase, l’intenzione comunicativa

MATEMATICA - SCIENZE – TECNOLOGIA

Numeri

• Leggere, scrivere, confrontare numeri naturali e decimali

• Eseguire le quattro operazioni con sicurezza, valutando l'opportunità di ricorrere al

calcolo mentale, scritto o con la calcolatrice, a seconda delle situazioni

• Eseguire la divisione con resto fra numeri naturali e individuare multipli e divisori di

un numero.

• Conoscere ed operare con le frazioni

• Utilizzare numeri decimali, frazioni e percentuali per descrivere situazioni quotidiane.

Spazio e figure

• Descrivere, denominare e classificare figure geometriche

• Riprodurre una figura in base a una descrizione, utilizzando gli strumenti opportuni

(carta a quadretti, riga e compasso, squadre, software di geometria).

• Confrontare e misurare angoli utilizzando proprietà e strumenti.

• Determinare il perimetro di una figura utilizzando le più comuni formule o altri

procedimenti

28

• Determinare l'area di rettangoli e triangoli e di altre figure per scomposizione o

utilizzando le più comuni formule.

• Riconoscere rappresentazioni piane di oggetti tridimensionali

Relazioni, dati e previsioni

• Rappresentare relazioni e dati

• Usare le nozioni di frequenza, di moda e di media aritmetica, se adeguata alla tipologia

dei dati a disposizione.

• Rappresentare problemi con tabelle e grafici che ne esprimono la struttura.

• Utilizzare le principali unità di misura per lunghezze, angoli, aree, volumi,capacità,

intervalli temporali, masse, pesi, per effettuare misure e stime.

• Passare da un'unità di misura a un 'altra, limitatamente alle unità di uso più comune,

anche nel contesto del sistema monetario, in situazioni concrete, argomentare

situazioni probabili e non.

SCIENZE

Oggetti, materiali e trasformazioni

Individuare, nell'osservazione di esperienze concrete, alcuni concetti scientifici quali:

dimensioni spaziali( peso, peso specifico, forza, movimento, pressione, temperatura,

calore, ecc.)

Cominciare a riconoscere regolarità nei fenomeni e a costruire in modo elementare il

concetto di energia.

Osservare e sperimentare sul campo

Proseguire nelle osservazioni frequenti e regolari, a occhio nudo o con appropriati

strumenti.

Ricostruire e interpretare il movimento dei diversi oggetti celesti rielaborandoli anche

attraverso giochi col corpo.

L'uomo i viventi e l'ambiente

• Descrivere e interpretare il funzionamento del corpo e dei vari apparati

• Avere cura della propria salute anche dal punto di vista alimentare e motorio.

• Acquisire le prime informazioni sulla riproduzione e la sessualità

• Proseguire l’osservazione e l’interpretazione delle trasformazioni ambientali ivi

comprese quelle globali; in particolare quelle conseguenti all' azione modificatrice

dell’uomo.

TECNOLOGIA

Vedere e osservare

• Effettuare prove ed esperienze sulle proprietà dei materiali più comuni.

• Riconoscere e documentare le funzioni principali di una nuova applicazione

informatica. Rappresentare i dati dell' osservazione attraverso tabelle, mappe,

diagrammi, disegni e testi.

29

Prevedere e immaginare

• Riconoscere i difetti di un oggetto e immaginarne possibili miglioramenti.

• Organizzare una gita o una visita ad un museo usando Internet per reperire notizie e

informazioni.

Intervenire e trasformare

• Eseguire interventi di decorazione, riparazione e manutenzione sul proprio corredo

scolastico.

• Realizzare un oggetto in cartoncino descrivendo e documentando la sequenza delle

operazioni.

• Cercare, selezionare, scaricare e installare sul computer un comune programma di

utilità.

STORIA – GEOGRAFIA – CITTADINANZA

Uso delle fonti

• Produrre informazioni ricavate da fonti di diverso tipo utili alla ricostruzione di un

fenomeno storico.

Organizzazione delle informazioni

• Leggere una carta storico-geografica e individuare analogie e differenze tra quadri

storico-sociali lontani nello spazio e nel tempo.

• Usare il sistema di misura occidentale del tempo storico (avanti Cristo - dopo Cristo).

Produzione scritta e orale

• Esporre con coerenza conoscenze e concetti appresi, usando il linguaggio specifico

della disciplina.

GEOGRAFIA

Orientamento

• Orientarsi consapevolmente nello spazio circostante, attraverso punti di riferimento,

utilizzando gli organizzatori topologici.

• Orientarsi nello spazio utilizzando le proprie carte mentali e le rappresentazioni

cartografiche.

Linguaggio della geografia

• Analizzare i principali caratteri fisici del territorio interpretando carte geografiche di

diversa scala, carte tematiche, grafici.

• Localizzare sulla carta geografica dell’Italia le regioni fisiche, storiche e

amministrative, anche sul planisfero e sul globo.

Paesaggio

• Conoscere le principali caratteristiche geografiche dei diversi territori italiani, dell'

Europa e dei continenti.

30

Regione e sistemo territoriale

• Acquisire il concetto di regione a partire dal contesto italiano. Individuare problemi

relativi alla tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale.

CITTADINANZA

• Sentirsi partecipi ed interessati di problemi di natura planetaria che investono il mondo

di oggi.

• Comprendere e sapersi confrontare con culture diverse dalla propria.

MUSICA - ARTE e IMMAGINE

Al termine della classe quinta della scuola primaria

MUSICA

• Usare la voce, gli strumenti e le tecnologie sonore per produrre, riprodurre, creare, e

improvvisare fatti sonori ed eventi musicali di vario tipo.

• Eseguire sia individualmente che in gruppo brani vocali e strumentali, curando

espressività e accuratezza esecutiva.

• Riconoscere e discriminare gli elementi di base all'interno di un brano musicale.

• Tradurre gli aspetti espressivi e strutturali di un brano musicale, in modo

convenzionale e non convenzionale.

ARTE E IMMAGINE

Esprimersi e comunicare

• Elaborare creativamente produzioni personali per esprimere sensazioni ed emozioni:

rappresentare e comunicare la realtà percepita;

• Sperimentare strumenti e tecniche diverse per realizzare prodotti grafici, plastici,

pittorici e multimediali.

Osservare e leggere le immagini

• Guardare e osservare con consapevolezza un' immagine e gli oggetti presenti

nell'ambiente, utilizzando le regole della percezione visiva e orientamento nello spazio.

• Riconoscere in un testo iconico-visivo linee, colori, forme, volume, spazio.

Comprendere e apprezzare le opere d'arte

• Familiarizzare con alcune forme d’ arte e di produzione artigianale appartenenti alla

propria e ad altre culture.

• Riconoscere e apprezzare nel proprio territorio gli aspetti più caratteristici del

patrimonio ambientale e urbanistico e i principali monumenti storico-artistici.

EDUCAZIONE FISICA SCUOLA PRIMARIA

Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo

• Coordinare e utilizzare diversi schemi motori combinati tra loro inizialmente in forma

successiva e poi in forma simultanea (correre , saltare, afferrare , lanciare, ecc.).

31

• Riconoscere e valutare traiettorie, distanze, ritmi esecutivi e successioni temporali delle

azioni motorie.

Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva.

• Utilizzare modalità espressive e corporee attraverso forme di drammatizzazione e

danza, sapendo trasmettere nel contempo contenuti emozionali.

• Elaborare ed eseguire semplici sequenze di movimento o semplici coreografie

individuali e collettive.

Il gioco, lo sport, le regole e il fair play

• Conoscere e applicare correttamente modalità esecutive dì diverse proposte di gioco e

sport.

• Saper utilizzare numerosi giochi derivanti dalla tradizione popolare applicandone

indicazioni e regole.

• Partecipare attivamente alle varie forme di gioco organizzate anche in forma di gara,

collaborando con gli altri.

• Rispettare le regole nella competizione sportiva: saper accettare la sconfitta con

equilibrio e vivere la vittoria esprimendo rispetto nei confronti dei perdenti, accettando

le diversità, manifestando senso di responsabilità.

Salute e benessere, prevenzione e sicurezza

• Assumere comportamenti adeguati per la prevenzione degli infortuni e per la sicurezza

nei vari ambienti di vita.

• Riconoscere il rapporto tra alimentazione ed esercizio fisico in relazione a sani stili di

vita.

• Acquisire consapevolezza delle funzioni fisiologiche (cardio - respiratorie e muscolari)

e dei loro cambiamenti in relazione all'esercizio fisico.

32

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

ITALIANO – LINGUA INGLESE – SECONDA LINGUA COMUNITARIA

Ascolto e parlato

• Ascoltare testi diversi riconoscendone la fonte e le informazioni principali.

• Intervenire in una conversazione con pertinenza e fornendo un contributo personale.

• Utilizzare nell'ascolto tecniche di supporto alla comprensione: appunti, parole-chiavi,

brevi frasi riassuntive.

• Riconoscere, all'ascolto, gli elementi ritmici e sonori del testo poetico.

• Narrare, selezionando informazioni significative e usando un registro adeguato.

• Descrivere selezionando i concetti chiave e usando un lessico adeguato alla situazione

anche attraverso materiali di supporto (cartine, tabelle, grafici).

• Argomentare la propria tesi in maniera valida e pertinente.

Lettura

• Leggere ad alta voce in modo espressivo usando pause e intonazioni per la

comprensione altrui.

• Leggere in modalità silenziosa con l'ausilio di note, sottolineature e strategie

differenziate (lettura selettiva, orientativa, analitica).

• Ricercare informazioni esplicite e implicite da testi espositivi e manuali di studio.

• Confrontare informazioni ricavabili da più fonti e riorganizzarle in modo personale.

• Comprendere testi descrittivi e semplici testi argomentativi, individuando gli elementi

essenziali

• Leggere testi letterari di vario tipo e forma.

Scrittura

• Conoscere e applicare le procedure di ideazione, pianificazione, stesura e revisione del

testo.

• Scrivere testi di forma e di tipo diversi selezionando il registro più adeguato. Utilizzare

citazioni e parafrasi da fonti diverse. Scrivere sintesi in forme diverse.

• Utilizzare la videoscrittura per scrivere testi digitali anche come supporto al parlato.

• Realizzare forme diverse di scrittura creativa.

Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo

• Ampliare il proprio patrimonio lessicale usando il vocabolario.

• Comprendere e usare in modo appropriato i termini tecnici delle diverse discipline.

• Realizzare scelte lessicali adeguate al contesto.

• Utilizzare dizionari di vario tipo ricavandone le informazioni utili.

Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua

• Riconoscere le modificazioni del registro linguistico nel tempo.

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• Riconoscere le caratteristiche e le strutture dei principali tipi testuali.

• Riconoscere i campi semantici e lessicali e i principali meccanismi di formazione delle

parole.

• Riconoscere l'organizzazione logico-sintattica della frase semplice e della frase

complessa.

• Riconoscere in un testo le caratteristiche grammaticali morfo- sintattiche, ortografiche e

le loro specificità.

• Riflettere sui propri errori ed imparare ad autocorreggersi.

LINGUA INGLESE - SECONDA LINGUA COMUNITARIA

Ascolto (comprensione orale)

• Comprendere le informazioni essenziali di un discorso, pronunciato chiaramente, su

argomenti noti.

• Comprendere brevi testi multimediali identificandone parole chiave e senso generale.

• Condizione che venga usata una lingua chiara è che si parli di argomenti familiari

inerenti alla scuola, al tempo libero, ecc.

• Individuare, ascoltando, termini e informazioni attinenti a contenuti di studio di altre

discipline.

Parlato (produzione e interazione orale)

• Descrivere o presentare persone, luoghi e oggetti familiari; indicare che cosa piace o

non piace; esprimere un'opinione e motivarla con espressioni e frasi in modo semplice,

integrando eventualmente con mimica e gesti.

• Interagire, in modo comprensibile, con un interlocutore, comprendendo i punti chiave di

una conversazione ed utilizzando espressioni e frasi adatte alla situazione.

• Gestire conversazioni, facendo domande e scambiando idee e informazioni in situazioni

quotidiane prevedibili.

Lettura (comprensione scritta)

• Leggere e individuare informazioni esplicite in brevi testi di uso quotidiano e in lettere

personali.

• Leggere globalmente testi relativamente lunghi per trovare informazioni specifiche

relative ai propri interessi e a contenuti di studio di altre discipline.

• Leggere e comprendere consegne ed istruzioni in lingua.

• Leggere brevi storie, semplici biografie e testi narrativi più ampi in edizioni graduate.

Scrittura (Produzione scritta).

• Produrre risposte a questionari e formulare domande su testi.

• Raccontare per iscritto esperienze, esprimendo sensazioni e opinioni con frasi semplici.

• Scrivere brevi lettere personali adeguate al destinatario e brevi resoconti che si

avvalgano di lessico sostanzialmente appropriato e di sintassi elementare, anche se con

errori formali che non compromettano però la comprensibilità del messaggio.

Riflessione sulla lingua e sull’apprendimento

Rilevare semplici regolarità e differenze nella forma di testi scritti di uso comune.

34

Confrontare parole e strutture relative a codici verbali diversi.

Osservare le strutture delle frasi e mettere in relazione costrutti e intenzioni comunicative.

Rilevare semplici analogie o differenze tra comportamenti e usi legati a lingue diverse.

Riconoscere, anche guidati, i propri errori.

MATEMATICA – SCIENZE – TECNOLOGIA

Numeri

Eseguire le 4 operazioni, ordinamenti e confronti tra i numeri conosciuti

Rappresentare i numeri conosciuti sulla retta orientata.

Utilizzare scale graduate in testi significativi per le scienze e per la tecnica.

Utilizzare il concetto di rapporto fra numeri o misure ed esprimerlo sia nella forma

decimale, sia mediante frazione.

Comprendere il significato di percentuale e saperla calcolare in contesti diversi.

Individuare multipli e divisori di un numero naturale e multipli e divisori comuni a più

numeri

Comprendere il significato e l'utilità, in matematica ed in contesti reali, del m.c.m. e del

M.C.D.

Scomporre i numeri naturali in fattori primi e conoscerne l'utilità per diversi fini

Comprendere il significato ed utilizzare le potenze e le loro proprietà per semplificare

calcoli e notazioni

Conoscere la radice quadrata come operatore inverso dell'elevamento al quadrato.

Utilizzare le proprietà delle operazioni per semplificarne il calcolo.

Descrivere con un’ espressione numerica la sequenza di operazioni che fornisce la

soluzione di un problema.

Eseguire semplici espressioni con i numeri conosciuti essendo consapevoli del significato

delle parentesi e delle convenzioni sulla precedenza delle operazioni.

Esprimere misure utilizzando anche le potenze del 10 e le cifre significative.

Spazio e figure

Riprodurre figure e disegni geometrici anche in scala utilizzando gli opportuni strumenti.

Rappresentare punti, segmenti e figure sul piano cartesiano.

Conoscere definizioni e proprietà delle principali figure piane.

Riprodurre figure piane e solide in base a una descrizione. Conoscere il Teorema di

Pitagora e le sue applicazioni in matematica e in situazioni concrete.

Determinare l'area di semplici figure scomponendole in figure elementari o utilizzando le

più comuni formule.

Calcolare l’area ed il volume delle figure solide più comuni.

Relazioni e funzioni

Interpretare, costruire e trasformare formule che contengono lettere per esprimere in

forma generale relazioni e proprietà.

Esprimere la relazione di proporzionalità con un’ uguaglianza di frazioni e viceversa.

Usare il piano cartesiano per rappresentare relazioni e funzioni empiriche o ricavate da

tabelle, e per conoscere in particolare le funzioni di proporzionalità diretta ed inversa.

Esplorare e risolvere problemi utilizzando equazioni di primo grado.

35

Dati e previsioni

Rappresentare e confrontare dati statistici, al fine di prendere decisioni, utilizzando le

distribuzioni delle frequenze.

Calcolare ed utilizzare moda, mediana, media aritmetica in semplici situazioni aleatorie;

individuare gli eventi elementari, assegnare a essi una probabilità e calcolare la probabilità

semplice di qualche evento.

SCIENZE

Fisica e chimica

Utilizzare i concetti fisici fondamentali quali: pressione, volume, velocità, peso, peso

specifico, forza, temperatura, calore, carica elettrica, ecc., in varie situazioni di esperienza.

Realizzare semplici esperimenti in contesti reali.

Possedere semplici conoscenze di elementi chimici e delle loro reazioni e trasformazioni

attraverso la realizzazione di semplici esperienze.

Astronomia e Scienze della Terra

Osservare e interpretare i più evidenti fenomeni celesti attraverso l'osservazione del cielo,

utilizzando anche planetari o simulazioni al computer.

Spiegare i meccanismi delle eclissi di sole e di luna.

Riconoscere con esperienze concrete i principali tipi di rocce ed i processi geologici da cui

hanno avuto origine.

Conoscere la struttura della Terra e i suoi movimenti (tettonica a placche).

Individuare i rischi sismici vulcanici ed idrogeologici della propria regione per pianificare

eventuali attività di prevenzione.

Biologia

Riconoscere le somiglianze e le differenze del funzionamento delle diverse specie di

viventi.

Comprendere il senso delle grandi classificazioni.

Comprendere l'importanza dei fossili come indizi per ricostruire nel tempo le

trasformazioni dell'ambiente fisico, la successione e l'evoluzione delle specie.

Sviluppare la capacità di spiegare il funzionamento macroscopico dei viventi con un

modello cellulare.

Realizzare semplici esperienze: dissezione di una pianta, osservazione di cellule al

microscopio, coltivazione di microorganismi.

Conoscere le basi biologiche della trasmissione dei caratteri ereditari e le prime elementari

nozioni di genetica.

Acquisire corrette informazioni sullo sviluppo puberale e la sessualità; sviluppare la cura e

il controllo della propria salute attraverso una corretta alimentazione ed igiene personale;

comprendere i danni prodotti dal fumo e dalle droghe.

Assumere comportamenti e scelte personali ecologicamente sostenibili.

Rispettare e preservare la biodiversità nei sistemi ambientali.

Realizzare esperienze sul campo.

36

TECNOLOGIA

Vedere, osservare e sperimentare

Eseguire misurazioni e rilievi grafici o fotografici sull'ambiente scolastico o sulla

propria abitazione.

Impiegare gli strumenti e le regole del disegno tecnico nella rappresentazione di oggetti

o processi.

Accostarsi a nuove applicazioni informatiche esplorandone le funzioni e le potenzialità.

Prevedere, immaginare e progettare.

Effettuare stime di grandezze fisiche riferite a materiali e oggetti dell'ambiente

scolastico.

Pianificare le diverse fasi per la realizzazione di un oggetto impiegando materiali di uso

quotidiano.

Intervenire, trasformare e produrre.

Utilizzare semplici procedure per eseguire prove sperimentali nei vari settori della

tecnologia (ad esempio: preparazione e cottura degli alimenti).

Rilevare e disegnare la propria abitazione o altri luoghi anche avvalendosi di software

specifici.

Immaginare modifiche di oggetti e prodotti di uso quotidiano in relazione a nuovi

bisogni e/o necessità.

STORIA – GEOGRAFIA – CITTADINANZA

STORIA

Uso delle fonti

Utilizzare fonti di tipologie diverse per ricavarne informazioni e conoscenze sui vari

aspetti del passato.

Organizzazione delle informazioni

Selezionare e organizzare le informazioni con mappe, schemi e tabelle

Rappresentare graficamente e /o con risorse digitali ed esporre verbalmente le vicende

storiche.

Collocare la storia locale in relazione con la storia italiana, europea e mondiale.

Strumenti concettuali

Individuare analogie e differenze attraverso il confronto tra quadri storico-sociali diversi

e lontani nel tempo e nello spazio

Conoscere il patrimonio culturale collegato con i temi affrontati.

Produzione scritta e orale

Argomentare su conoscenze e concetti appresi usando il linguaggio specifico della

disciplina.

37

GEOGRAFIA

Orientamento

leggere e analizzare i sistemi territoriali vicini e lontani su carte geografiche.

Linguaggio della geografia

distinguere elementi naturali e artificiali con l'utilizzo di carte, grafici, immagini.

Paesaggio

riconoscere le diverse caratteristiche fisiche e storico-culturali dei territori:

conoscere temi e problemi di tutela del paesaggio e ipotizzare azioni di valorizzazione

Regione e sistema territoriale

analizzare le interrelazioni tra fatti e fenomeni demografici, sociali ed economici di

portata nazionale, europea e mondiale

CITTADINANZA

Riconoscere il nesso tra le tracce e le conoscenze del passato

Valorizzare le diverse identità e radici culturali dei popoli

Superare la visione locale per aprirsi al mondo globale

Essere consapevoli del ruolo attivo del cittadino nella società.

MUSICA - ARTE e IMMAGINE –

Al termine della classe terza della scuola secondaria di primo grado

MUSICA

Imparare ad eseguire ed interpretare in modo espressivo, sia individualmente che

collettivamente, avvalendosi di brani di diversi generi musicali.

Usando strutture semplici, consentire agli alunni di rielaborare e comporre brani vocali

e strumentali.

Nella notazione musicale: saper riconoscere e classificare gli elementi.

Attraverso audizioni mirate di diversi stili, imparare a conoscere, descrivere ed

interpretare, anche in senso critico, opere d'arte musicali e progettare eventi sonori,

integrando altre forme artistiche quali danza e teatro.

Conoscere non solo il sistema tradizionale della notazione musicale ma anche altri

sistemi di scrittura.

Attraverso il vissuto musicale, raggiungere una più ampia e matura consapevolezza

della propria identità musicale.

Utilizzare tecnologie multimediali per elaborare composizioni musicali

38

ARTE E IMMAGINE

Esprimersi e comunicare

Ideare e progettare elaborati ricercando soluzioni creative originali, ispirate anche dallo

studio dell'arte e della comunicazione visiva.

Utilizzare consapevolmente gli strumenti, le tecniche figurative varie e le regole della

rappresentazione visiva.

Osservare e leggere le immagini

Leggere e interpretare un'immagine o un'opera d'arte.

Riconoscere i codici e le regole compositive presenti nelle opere d'arte e nelle immagini

della comunicazione multimediale per individuarne la funzione simbolica, espressiva e

comunicativa nei diversi ambiti di appartenenza (arte, pubblicità, informazione,

spettacolo).

Comprendere e apprezzare le opere d'arte.

Leggere e commentare un'opera d’arte mettendola in relazione con gli elementi

essenziali del contesto storico e culturale a cui appartiene.

Possedere una conoscenza delle linee fondamentali della produzione artistica dei

principali periodi storici del passato e dell’arte moderna e contemporanea.

Conoscere il patrimonio ambientale e storico-artistico del proprio territorio.

EDUCAZIONE FISICA

Il corpo e la sua relazione con Io spazio e il tempo

Saper utilizzare e trasferire le abilità per la realizzazione dei gesti tecnici dei vari sport.

Saper utilizzare l’esperienza motoria acquisita per risolvere situazioni nuove o inusuali.

Utilizzare e correlare le variabili spazio-temporali funzionali alla realizzazione del gesto

tecnico in ogni situazione sportiva.

Sapersi orientare nell'ambiente naturale e artificiale anche attraverso ausili specifici

(mappe, bussole).

Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo - espressiva

Conoscere e applicare semplici tecniche di espressione corporea per rappresentare idee,

stati d'animo e storie mediante gestualità e posture svolte in forma individuale, a coppie,

in gruppo.

Saper decodificare i gesti di compagni e avversari in situazione di gioco e di sport.

Saper decodificare i gesti arbitrali in relazione all'applicazione del regolamento di

gioco.

Il gioco, lo sport, le regole e il fair play

Padroneggiare le capacità coordinative adattandole alle situazioni richieste dal gioco in

forma originale e creativa, proponendo anche varianti.

Saper realizzare strategie di gioco, mettere in atto comportamenti collaborativi e

partecipare in forma propositiva alle scelte della squadra

39

Conoscere e applicare correttamente il regolamento tecnico degli sport praticati

assumendo anche il ruolo di arbitro o di giudice.

Saper gestire in modo consapevole le situazioni competitive, in gara e non, con

autocontrollo e rispetto per l'altro, sia in caso di vittoria sia in caso dì sconfitta.

Salute e benessere, prevenzione e sicurezza

Essere in grado di conoscere cambiamenti morfologici caratteristici dell'età ed

applicarsi nel seguire un piano di lavoro consigliato in vista del miglioramento delle

prestazioni.

Essere in grado di distribuire lo sforzo in relazione al tipo di attività richiesta e di

applicare tecniche di controllo respiratorio e dì rilassamento muscolare a conclusione

del lavoro.

Saper disporre, utilizzare e riporre correttamente gli attrezzi salvaguardando la propria e

l’altrui sicurezza.

Saper adottare comportamenti appropriati per la sicurezza propria e dei compagni anche

rispetto a possibili situazioni di pericolo.

Praticare attività di movimento per migliorare la propria efficienza fisica

riconoscendone i benefici.

Conoscere ed essere consapevoli degli effetti nocivi legati all’assunzione di integratori,

di sostanze illecite o che inducono dipendenza (doping, droghe, alcool).

40

SCUOLA DELL’INFANZIA

I DISCORSI E LE PAROLE

Arricchisce il proprio codice linguistico formulando correttamente frasi di senso

compiuto.

Sa descrivere e raccontare eventi personali, storie e racconti.

Familiarizza con la lingua scritta anche utilizzando le nuove tecnologie.

Riassume una breve vicenda presentata su lettura o racconto.

Sviluppa fiducia e sicurezza nell'esprimere e comunicare agli altri le proprie emozioni, i

propri ragionamenti, utilizzando il linguaggio verbale.

Sviluppa la propria creatività attraverso le invenzioni di storie, racconti, poesie e

filastrocche.

Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse e sperimenta la pluralità di

diversi linguaggi, misurandosi con la creatività e la fantasia.

LA CONOSCENZA DEL MONDO

Osserva con attenzione il suo corpo, l'ambiente circostante ed i cambiamenti dello

stesso .

Colloca se stesso e gli oggetti nello spazio .

Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana.

Dimostra prime abilità di tipo logico.

Si orienta nel mondo dei simboli, delle rappresentazioni, dei media, delle tecnologie.

IMMAGINI, SUONI, COLORI

MUSICA

Scopre il linguaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale,

utilizzando voce, corpo e oggetti.

COLORI ED IMMAGINE

Si esprime attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolative, utilizzando

materiali e strumenti di vario genere.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

SCUOLA DELL’INFANZIA,PRIMARIASECONDARIA DI PRIMO GRADO

41

SCUOLA PRIMARIA

ITALIANO

Ascoltare e Comunicare

Partecipa alla vita scolastica intervenendo nelle comunicazioni in modo adeguato e

pertinente alla situazione.

Riferisce su esperienze personali con lessico adeguato.

Legge e comprende testi di vario tipo, ne individua il senso globale e le informazioni

principali, utilizzando le strategie opportune.

Legge testi in modo espressivo esponendo il proprio punto di vista.

Produrre

Produce vari tipi di testi scritti corretti ortograficamente e sintatticamente.

Rielabora vari testi manipolandoli con l'utilizzo delle varie tecniche.

Riflessione Linguistica

Riflette sulle principali categorie grammaticali, utilizzandole in modo opportuno nelle

varie situazioni comunicative.

LINGUA INGLESE

Ascolta diversi tipi di messaggi e stabilisce relazioni tra la lingua madre e quella

straniera.

Si esprime in modo fluente con adeguata espressione.

Comprende frasi ed espressioni di uso frequente relative ai vari ambiti.

Interagisce in modo comprensibile con i compagni.

Descrive con termini semplici alcuni aspetti del proprio vissuto.

MATEMATICA – SCIENZE - TECNOLOGIA

MATEMATICA

Esegue con sicurezza il calcolo scritto e mentale con i numeri naturali.

Riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici (frazioni,

percentuali, scale di riduzione).

Conosce ed usa le unità di misura convenzionali relative alla massa, alla capacità ed alla

lunghezza.

Denomina, descrive e classifica le principali figure geometriche, ne determina misure e

sa costruire, utilizzando correttamente gli strumenti per il disegno (riga, squadra,

compasso, goniometro).

Analizza e confronta dati raccolti e sa rappresentarli graficamente in modi diversi.

SCIENZE

Sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo.

42

Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: osserva e descrive lo svolgersi dei

fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali.

Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali.

Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi

organi e apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento.

Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri: rispetta

e apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale.

Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e

spiegazioni sui problemi che lo interessano.

TECNOLOGIA

Riconosce e identifica nell’ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo

artificiale.

È a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia e

del relativo impatto ambientale.

Si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso adeguato, a

seconda delle diverse situazioni.

Riconosce e identifica nell'ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo

artificiale.

Inizia a riconoscere in modo critico le caratteristiche, le funzioni e i limiti della

tecnologia attuale.

MUSICA - ARTE e IMMAGINE

MUSICA

Discrimina ed elabora i diversi eventi sonori.

Esplora le diverse possibilità espressive della voce e degli strumenti musicali.

Esegue da solo ed in gruppo semplici brani vocali o strumentali, utilizzando anche

strumenti didattici e auto-costruiti.

Ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere.

ARTE E IMMAGINE

Utilizza le tecniche del linguaggio visivo per realizzare i diversi tipi di testi visivi e

rielabora immagini.

Osserva e descrive immagini di vario tipo e messaggi multimediali.

Conosce, rispetta ed apprezza le opere artistiche ed artigianali del proprio territorio e di

culture diverse.

43

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ITALIANO

Interazione dell’alunno nelle diverse modalità comunicative:

Interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative.

Ascolta e comprende testi di vario tipo e provenienti da diverse fonti e/o li espone

oralmente con l'ausilio di appunti specifici.

Padroneggia testi e manuali e costruisce lavori e ipertesti con strumenti tradizionali ed

informatici.

Legge testi letterari di vario tipo e inizia ad interpretarli.

Scrive testi di vario tipo adeguandoli alla situazione.

Comprende ed utilizza in modo appropriato il vocabolario di base sia in forma cartacea

che digitale.

Usa termini tecnici propri delle discipline.

Usa il lessico in maniera adeguata alle varie situazioni educative.

Padroneggia ed applica le fondamentali conoscenze lessicali e morfosintattiche.

Utilizza e applica le fondamentali conoscenze del metalinguaggio.

LINGUA INGLESE - SECONDA LINGUA COMUNITARIA

(I traguardi sono riconducibili al livello 42 del Q.C.E.R.)

Comprende oralmente e per iscritto l'informazione essenziale di testi standard su

argomenti familiari o di studio.

Descrive oralmente avvenimenti ed esperienze personali, espone argomenti di studio

con un linguaggio adeguato.

Interagisce con un interlocutore in contesti familiari e su argomenti noti.

Legge semplici testi con espressività.

Legge testi informativi e ascolta spiegazioni attinenti a contenuti di studio, anche di

altre discipline.

Scrive semplici resoconti e compone brevi lettere o messaggi rivolti a coetanei e

familiari.

Individua elementi culturali della lingua madre o di scolarizzazione e li confronta con

quelli della lingua straniera con atteggiamento di apertura e rispetto.

Affronta situazioni nuove attingendo al suo repertorio linguistico, collabora

fattivamente con i compagni nella realizzazione di attività e progetti.

MATEMATICA – SCIENZE - TECNOLOGIA

MATEMATICA

Opera con consapevolezza con i numeri razionali e sa rappresentarli.

Conosce-rappresenta le principali forme del piano e dello spazio e ne coglie le relazioni.

Raccoglie, analizza e rappresenta i dati di una indagine statistica.

Calcola la probabilità di un evento, ne interpreta i risultati e riesce a fare previsioni.

Sa muoversi in situazioni problematiche adottando procedimenti risolutivi adeguati.

44

Sa rappresentare leggi matematiche e funzioni.

SCIENZE

Osserva, riconosce e sa spiegare i più comuni fenomeni naturali.

Conosce la struttura e la fisiologia dei principali sistemi e apparati del proprio corpo a

livello micro e macroscopico.

E’ consapevole dell’impatto, spesso negativo, della comunità umana sulla terra, e che

l'accesso alle risorse naturali è diverso nelle varie parti del mondo.

Adotta stili di vita ecosostenibili.

Comprende che il progresso scientifico-tecnologico ha contribuito alle condizioni di

vita dell'uomo.

Conosce e utilizza un linguaggio specifico.

TECNOLOGIA

Comprende la realtà tecnologica e la cultura nelle sue diverse forme ed espressioni;

analizza criticamente gli usi della tecnologia per i bisogni dell'uomo e le sue esigenze

quotidiane.

Acquisisce un lessico minimo specifico degli elementi tecnologici, indispensabili per

una lettura a livello elementare del mondo della tecnica.

MUSICA - ARTE E IMMAGINE

ARTE E IMMAGINE

Conosce ed usa delle tecniche artistiche acquisite e sperimentate nel corso degli

anni,riproposte e rielaborate in forme espressive e personalizzate, con eventuale

riferimento alle attuali tecnologie interattive.

Sa produrre elaborati grafici e rielaborare messaggi visivi in modo personale e creativo.

Sa leggere e descrivere un'opera d'arte, dall'arte primitiva a quelle contemporanee.

Sa leggere i documenti del patrimonio culturale ed artistico del territorio, acquisendo

gradualmente una sensibilità alla relativa tutela e conservazione.

MUSICA

Notazione musicale:

Legge le note, conosce gli elementi fondamentali della notazione musicale quali:

figure,valori, pause, tempi, alterazioni, punto di valore, legatura. ecc.

Pratica strumentale: articola su tutta la scala cromatica; esegue facili brani strumentali di

diverso genere.

Audizioni:

Ascolta e discerne generi e stili diversi.

Pratica vocale:

Intona correttamente brani vocali di diverso genere.

45

CURRICOLO RELIGIONE CATTOLICA

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al

termine della

scuola primaria

L’alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita di Gesù e

sa collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in

cui vive; riconosce il significato cristiano del Natale e della Pasqua.

Riconosce che la Bibbia è il libro sacro per cristiani ed ebrei e documento

fondamentale della nostra cultura.

Si confronta con l’esperienza religiosa e distingue la specificità della proposta di

salvezza del cristianesimo.

Obiettivi di apprendimento

ClasseV scuola primaria Dio e l’uomo

Conoscere le origini e lo sviluppo del cristianesimo e delle altre grandi religioni,

individuando gli aspetti più importanti del dialogo inter-religioso.

La Bibbia e le altre fonti

Confrontare la Bibbia con i testi sacri delle altre religioni.

Il linguaggio religioso

Intendere il senso religioso del Natale e della Pasqua a partire dalle narrazioni

evangeliche e dalla vita della Chiesa.

I valori etici e religiosi

Riconoscere nella vita e negli insegnamenti di Gesù proposte di scelte responsabili, in vista di

un personale progetto di vita.

Scuola secondaria di primo grado

E’ aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sul trascendente e porsi

domande di senso, cogliendo l'intreccio tra dimensione religiosa e culturale. A partire dal

contesto in cui vive, sa interagire con persone di religione differente, sviluppando

un'identità capace di accoglienza, confronto e dialogo.

Individua, a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali e i dati oggettivi della storia della

salvezza, della vita e dell'insegnamento di Gesù, del cristianesimo delle origini.

Ricostruisce gli elementi fondamentali della storia della Chiesa e li confronta con le

vicende della storia civile passata e recente, elaborando criteri per avviarne una

interpretazione consapevole.

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Riconosce i linguaggi espressivi della fede (simboli, preghiere, riti, ecc.), ne individua

le tracce presenti in ambito locale, italiano, europeo e nel mondo, imparando ad

apprezzarli dal punto di vista artistico, culturale e spirituale.

Coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e le rende oggetto di riflessione in

vista di scelte di vita progettuali e responsabili. Inizia a confrontarsi con la complessità

dell'esistenza e impara a dare valore ai propri comportamenti, per relazionarsi in

maniera armoniosa con se stesso, con gli altri, con il mondo che lo circonda.

Al termine della

scuola secondaria di primo grado

Dio e l'uomo:

Cogliere nelle domande dell'uomo e in tante sue esperienze tracce di una ricerca

religiosa.

Comprendere alcune categorie fondamentali della fede ebraico-cristiana (rivelazione,

promessa, alleanza, Messia, resurrezione, grazia, Regno di Dio, salvezza ... ) e confrontarle

con quelle di altre religioni.

Approfondire l'identità storica, la predicazione e l'opera di Gesù e correlarle alla fede

cristiana che, nella prospettiva dell'evento pasquale (passione, morte e resurrezione),

riconosce in lui il Figlio di Dio fatto uomo, Salvatore del mondo che invia la Chiesa nel

mondo.

Conoscere l'evoluzione storica e il cammino ecumenico della Chiesa, realtà voluta da

Dio, universale e locale, articolata secondo carismi e ministeri e rapportarla alla fede

cattolica che riconosce in essa l'azione dello Spirito Santo.

Confrontare la prospettiva della fede cristiana e i risultati della scienza come letture distinte

ma non conflittuali dell'uomo e del mondo.

La Bibbia e le altre fonti

Saper adoperare la Bibbia come documento storico-culturale e apprendere che nella

fede della Chiesa è accolta come Parola di Dio.

Individuare il contenuto centrale di alcuni testi biblici, utilizzando tutte le informazioni

necessarie ed avvalendosi correttamente di adeguati metodi interpretativi.

Individuare i testi biblici che hanno ispirato le principali produzioni artistiche (letterarie,

musicali, pittoriche ...) italiane ed europee.

Il linguaggio religioso

Comprendere il significato principale dei simboli religiosi, delle celebrazioni liturgiche

e dei sacramenti della Chiesa.

Riconoscere il messaggio cristiano nell'arte e nella cultura in Italia e in

Europa, nell'epoca tardo-antica, medievale, moderna e contemporanea.

Individuare gli elementi specifici della preghiera cristiana e farne anche un confronto

con quelli di altre religioni.

Focalizzare le strutture e i significati dei luoghi sacri dall'antichità ai nostri giorni.

47

I valori etici e religiosi

Cogliere nelle domande dell'uomo e in tante sue esperienze tracce di una ricerca

religiosa.

Riconoscere l'originalità della speranza cristiana, in risposta al bisogno di salvezza della

condizione umana nella sua fragilità, finitezza ed esposizione al male.

Saper esporre le principali motivazioni che sostengono le scelte etiche dei cattolici rispetto

alle relazioni affettive e al valore della vita dal suo inizio al suo termine, in un contesto di

pluralismo culturale e religioso.

Confrontarsi con la proposta cristiana per la realizzazione di un progetto di vita

responsabile.

48

LA PROGETTAZIONE

A differenza della progettazione curricolare, che va programmata tenendo conto di obiettivi,

tempi e contenuti già definiti a livello nazionale, la progettazione extracurricolare è di

esclusiva competenza delle scuole, che provvedono ad elaborarla in piena autonomia.

Essa consiste essenzialmente in progetti, iniziative varie e forme di collaborazione con

soggetti interni e/o esterni alla scuola. Le iniziative e i progetti che verranno attuati avranno lo

scopo di arricchire e migliorare la qualità dell’offerta formativa, favorendo negli alunni la

dimensione creativa.

Per comodità di fruizione tali progetti vengono suddivisi in due gruppi:

- il primo comprende progetti di lungo respiro e pertanto pluriennali o confermati di anno in

anno scolastico;

- il secondo gruppo comprende i progetti di nuova fattura ed acquisizione, alcuni dei quali

potrebbero essere eventualmente soggetti a conferma per gli anni successivi .

PROGETTI PLURIENNALI E/O CONFERMATI ANNUALMENTE

Gruppo popolare Milani Finalità

Il progetto nasce dalla necessità di far conoscere le tradizioni popolari alle nuove generazioni.

Si propone di avvicinare i bambini ed i ragazzi alle proprie origini e radici, attraverso la ricerca

di tradizioni che fanno parte del nostro patrimonio culturale, tramite la musica, il ballo

popolare e l’espressione teatrale.

Il progetto prevederà comunque una ricerca preliminare di testi, nenie, ninne-nanne, proverbi e

quanto caratterizza l’identità culturale del nostro territorio.

Obiettivi formativi:

Comprendere ciò che unisce e contraddistingue il popolo laziale.

Promuovere la conoscenza della lingua dialettale attraverso la ricerca e lo studio di

poesie, proverbi, modi di dire.

Promuovere le caratteristiche culturali locali attraverso la musica, il ballo, il teatro.

Sviluppare sistemi per attivare l’uso della multimedialità nell’educazione alla ricerca

della nostra storia.

Sviluppare la capacità di lavorare in gruppo.

Comprendere che la salvaguardia e la tutela della tradizione orale del proprio territorio è

fonte di crescita ed elevazione culturale.

Comprendere che il recupero dei valori tradizionali e ambientali aiuta a capire meglio il

presente e a progettare il futuro.

Obiettivi cognitivi

Saper fare una ricerca di tipo antropologico.

Saper fare una ricerca dei testi di cultura locale.

Saper esprimersi in un contesto di scena nella lingua dialettale.

Saper ascoltare un brano e riconoscerne il ritmo.

49

Saper eseguire un canto e un ballo tradizionale.

Contenuti ed attività

Lettura e rielaborazione di:

Canti

Filastrocche

Nenie

Ninna-nanne

Balli

Feste

Ritualità

Abbigliamento

Alimentazione.

Modalità operative

Il progetto è diviso in due fasi:

1. Una fase curriculare che vedrà lo studio delle tradizioni popolari attraverso la lettura di

testi, aneddoti direttamente raccontati dagli anziani del quartiere, la visione del film Non

c’è pace tra gli ulivi del regista fondano Giuseppe De Santis, uscite didattiche sul

territorio alla scoperta dei quartieri più caratteristici.

2. Una fase extra curriculare che vedrà la partecipazione dei ragazzi al gruppo

folkloristico “ Gruppo popolare Milani”.

Prodotti Finali

Realizzazioni grafiche ed iconografiche.

Video, filmati o altro su supporto digitale.

Adesione al gruppo folkloristico “Gruppo popolare Milani”.

Tempi di attuazione: intero anno scolastico.

Scuola dell’infanzia: Il castello tra sogno e realtà .

Scuola primaria: Conoscenza delle tradizioni popolari locali.

Scuola secondaria di 1° grado: Conoscere il passato per vivere il presente e

progettare il futuro.

Progetto “Cantiamo insieme il Natale” Coro di Natale

(Scuoladell’infanzia G. Gonzaga)Finalità

Favorire lo sviluppo dell’ intelligenza musicale generale .

Promuovere capacità di intonazione attraverso momenti ed attività di esplorazione sonora

e musicale.

Tempi di attuazione: da novembre a dicembre .

Alunni coinvolti: tutti (sezioni aderenti ).

Insegnanti coinvolti: docenti interni ed esperto del settore.

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Progetto “Attività alternativa“

(Scuola infanzia e primaria)Percorso formativo rivolto a tutti gli alunni frequentanti l’ infanzia o la primaria che non si

avvalgono dell’ insegnamento della religione cattolica .

Finalità

Attraverso i concetti di diversità come valore-ricchezza e di vita umana come unicum

irripetibile, promuovere il rispetto di tutto il creato, naturale e umano, ancor di più se

portatore di idee, tradizioni ed usanze diverse dalle proprie.

Comprendere, attraverso la conoscenza storico-geografica delle religioni, che esse

nascono e rispondono agli stessi interrogativi esistenziali dell’uomo e che tutte hanno

identici valori di base: amore, pace, fratellanza, solidarietà, bene ecc.

Tempi di attuazione: intero anno scolastico.

Alunni coinvolti: gruppo di interesse.

Insegnanti coinvolti: docenti interni.

Progetto “Attività psicopedagogiche: potenziamento …“

(Scuola infanzia-primaria-secondaria)

Gli interventi della psicologa consisteranno in attività di gruppo nella classe, attività

laboratoriali e colloqui individuali tramite sportello.

Finalità

Attraverso il soddisfacimento dei bisogni emotivo-affettivi, relazionali, cognitivi e

comportamentali, prevenire le diverse forme di disagio , favorendo il benessere psico-

fisico .

Promuovere azioni atte a favorire una vita scolastica positiva, uno sviluppo armonico ed

integrale, ad evitare la dispersione scolastica.

Tempi di attuazione: da novembre a maggio.

Alunni coinvolti: tutti gli interessati, previo assenso genitoriale.

Insegnanti coinvolti: esperto esterno.

Progetti di Educazione Ambientale

(Scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado)

In collaborazione con gli Enti Parco, con il Comune di Fondi e con la regione Lazio.

Finalità

Sviluppare negli alunni una più approfondita conoscenza dell’ambiente in cui vivono e

dei suoi problemi.

Promuovere atteggiamenti e comportamenti consapevoli e responsabili, per quanto

riguarda il risparmio delle risorse naturali e la salvaguardia dell’ambiente naturale.

Tempi di attuazione: delineati dai docenti in base alle programmazione delle

singole classi.

Alunni coinvolti: tutti.

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Insegnanti coinvolti: docenti interni ed esperti del settore.

Progetto Accoglienza

(Scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado)

Finalità: favorire il superamento del disagio e del disorientamento degli alunni delle

classi ponte attraverso la creazione di un contesto favorevole alla conoscenza dei nuovi

compagni, degli insegnanti e delle strutture scolastiche.

Tempi di attuazione: prima settimana di scuola.

Attività previste: attività didattiche e ludiche finalizzate alla conoscenza ed

all’aggregazione.

Alunni coinvolti: tutti gli alunni delle classi prime dei tre ordini.

Insegnanti coinvolti: tutti i docenti delle classi interessate.

Continuità e orientamento

(Scuoladell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado)

Finalità: prevenire le difficoltà che gli alunni incontrano nel passaggio tra i diversi

ordini di scuola attraverso l’individuazione di obiettivi comuni con le scuole di raccordo

del territorio.

Tempi di attuazione: intero anno scolastico.

Attività previste:

Creazione di una rete con gli Istituti presenti sul territorio.

Incontro con i docenti delle classi ponte per concordare ed attuare attività

comuni atte a favorire la conoscenza reciproca e l’interscambio di esperienze.

Incontro con gli alunni delle classi ponte che seguiranno alcune attività didattiche

negli istituti ospitanti.

Alunni coinvolti: tutti gli alunni in uscita dall’infanzia, dalla primaria e dalla

secondaria di primo grado.

Insegnanti coinvolti: docenti dei tre ordini di scuola.

Natale con il Cuore

(Scuoladell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado)

Il Natale rappresenta un momento importante per la vita scolastica, in grado di veicolare e

sostenere numerose opportunità di apprendimento e socializzazione.

Finalità:

consolidare i valori della solidarietà.

riscoprire e valorizzare le proprie radici.

rafforzare l’integrazione, lo spirito di collaborazione e di cooperazione.

sviluppare la manualità e la creatività.

Tempi di attuazione: da novembre a dicembre .

52

Attività previste:

Ideazione, progettazione e realizzazione di oggetti natalizi.

Allestimento della mostra dei lavori realizzati.

Cori e spettacoli teatrali.

Organizzazione del Mercatino della solidarietà.

Alunni coinvolti: tutti gli alunni della scuola.

Insegnanti coinvolti: tutti.

Attività sportive

(Scuoladell’infanzia, primaria e secondaria di primogrado)Progettazione e organizzazione dell’attività sportiva dell’Istituto in orario curriculare ed

extracurriculare.

Nella Scuola si è sempre promossa l’attività motoria e sportiva come strumento per la

formazione completa dell’alunno.

Il nostro Istituto ha attivato proposte in orario extrascolastico, non soltanto nel contesto della

preparazione degli alunni per la partecipazione ai Giochi sportivi studenteschi.

Molte delle discipline sportive sono relative alla scuola secondaria di primo grado per

attitudini specifiche, mentre i bambini dell’infanzia e gli alunni della primaria svolgono

attività curriculare ed usufruiscono in larga parte di esperi esterni che interagiscono con il

docente di sezione o di scienze motorie.

Attività:

Tutte le specialità dell’ atletica leggera:

corsa campestre

corsa veloce (60/80)

corsa ad ostacoli

staffetta (4x100) salto in lungo

salto in alto lancio del peso

lancio del vortex

I giochi di squadra: pallavolo, calcio, basket,pallamano.

Altre attività: preparazione e avviamento "a secco" per le specialità dello sci e dello

snowboard e allenamento per una settimana presso il centro sciistico dell’Abetone.

Tempi: le attività per la secondaria di primo grado verranno svolte in orario

pomeridiano , secondo turni distribuiti durante tutta la settimana, ad iniziare dal mese di

ottobre fino al mese di giugno. L’organizzazione dei turni favorirà la partecipazione

degli alunni diversamente abili e l’espletamento delle attività terrà conto delle loro

particolari esigenze.

Spazi

Le attività si svolgeranno:

negli spazi attrezzati della scuola: la palestra e il cortile.

in spazi esterni messi a disposizioni dal Comune di Fondi per l’intero anno scolastico:

il Palazzetto dello sport, lo Stadio comunale di via Arnale Rosso e la Tensostruttura di

53

Via Gobetti.

Alunni coinvolti: tutti gli alunni. Per coloro che si distingueranno per preparazione e

predisposizione si predisporranno gli allenamenti per le gare dei Giochi sportivi

studenteschi.

Tempi previsti: intero anno scolastico.

Docenti coinvolti: docenti interni.

Teatro

(Scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primogrado)L'animazione teatrale nella scuola utilizza il mezzo ludico-espressivo che genera situazioni di

gratificazione e di emozione positiva. Ha come caratteristiche gli aspetti di creatività, di

espressione e di comunicazione e non pura riproduzione di un testo.

La possibilità di riuscire al meglio secondo proprie potenzialità e capacità favorisce

positivamente la funzione dell'animazione teatrale.

Il fine di tale attività non è lo spettacolo ma il percorso di scoperta delle capacità creative e

comunicative, che diventano bagaglio personale di ciascuno. L’animazione teatrale ha un

serio valore preventivo, ma nello stesso tempo agisce anche sul disagio conclamato, non a

caso sono inseriti nei gruppi di animazione teatrale ragazzi diversabili e con manifeste

problematiche.

Finalità:

sviluppare le capacità ed abilità espressive del corpo e della voce.

conoscere se stesso.

scoprire e saper indirizzare la propria energia ed azione in modo positivo.

scoprire e superare alcuni dei propri limiti insieme agli altri.

sviluppare l'autostima.

assumere ruoli diversi per provare a vivere esperienze da punti di vista diversi.

sperimentare la formalizzazione delle scene e il lavoro creativo sul personaggio e sulla

storia.

Attività previste:

Lettura di testi vari.

Leggere e adattare un testo teatrale.

Analizzare la funzione espressiva del dialogo nel testo teatrale.

Riprodurre con una mimica adeguata espressioni dei personaggi analizzati.

Saper modulare la voce (intonazione, timbro, intensità) in base alla caratterizzazione del

personaggio da analizzare.

Produrre suoni e rumori con strumenti occasionali e mezzi vari coerenti e di supporto

all'attività teatrale.

Eseguire sequenze di gesti e movimenti su una base ritmico -musicale data.

Realizzare scenografie e costumi.

Tempi: intero anno scolastico.

Alunni coinvolti: tutti.

Insegnanti coinvolti: docenti interessati.

54

Progetto “Alfabetizzazione della lingua inglese “

(Scuola primaria classi quinte)Finalità

Favorire negli alunni una prima conoscenza di un altro codice linguistico .

Promuovere capacità di comprensione e produzione, spendibili nei diversi contesti di vita

quotidiana.

Tempi di attuazione: intero anno scolastico.

Alunni coinvolti: gruppo di interesse (classi quinte aderenti).

Insegnanti coinvolti: referente scuola secondaria. Esperto esterno madrelingua.

Progetto “Trinity 1° grade (PRE-A1)“

(Scuola primaria classi quinte)La partecipazione degli alunni è subordinata al superamento di un test orale con esperto

madrelingua. Gli stessi alunni sosterranno l’esame finale per il conseguimento della

Certificazione Trinity .

Finalità

Favorire negli alunni una prima conoscenza di un altro codice linguistico .

Promuovere capacità di comprensione e produzione, spendibili nei diversi contesti di vita

quotidiana.

Tempi di attuazione: intero anno scolastico.

Alunni coinvolti: gruppo di interesse (classi quinte aderenti ).

Insegnanti coinvolti: referente scuola secondaria. Esperto esterno madrelingua.

Educazione affettivo sessuale

(Scuola primaria classiquinte)

Gli alunni acquisiranno informazioni scientificamente corrette sulla loro sessualità,

inquadrandole in un discorso più ampio di formazione della persona che porta a considerare la

sessualità non come un semplice fenomeno biologico - genitale, ma come componente

essenziale del modo di essere di una persona e del suo modo di rapportarsi con gli altri.

Finalità

Conoscere se stessi e i cambiamenti del proprio corpo.

Comprendere se stessi, la propria storia, le proprie relazioni con gli altri.

Osservare le proprie emozioni.

Tempi di attuazione: seconda parte dell’anno scolastico.

Attività: incontri con esperti, testi mirati, conversazioni guidate.

Alunni coinvolti: alunni classi quinte primaria.

Insegnanti coinvolti: docenti classi quinte.

55

Successo scolastico

(Scuola primaria e secondaria di primo grado)

Progetto di recupero e potenziamento

Con questo progetto si intende permettere a tutti gli alunni di conseguire gli stessi

risultati degli altri ed evitare che le diversità si trasformino in disuguaglianze.

Il progetto si basa sull'impostazione di percorsi di apprendimento, attività e strategie

alternative a quelle già utilizzate, scelte che terranno conto della situazione di apprendimento

e del particolare stile cognitivo dell’alunno.

In alcuni periodi dell’anno, in base alla programmazione degli insegnanti e alle

adesioni, il progetto è attuato anche in orario aggiuntivo.

Finalità: recupero e potenziamento delle abilità di base, in particolare di italiano e

matematica

Alunni coinvolti: tutti.

Docenti coinvolti: interni ed esterni in orario aggiuntivo.

Progetto:

“Trinity 2°grade/A1 classi prime“

“Trinity 3°grade/A2.1 classi seconde“

“Trinity 4°grade/A2 classi terze“(Scuola secondaria di primo grado)

La partecipazione degli alunni è subordinata al conseguimento di un voto disciplinare non

inferiore a 7/10. Gli stessi alunni sosterranno l’esame finale per il conseguimento della

Certificazione Trinity .

Finalità

Favorire negli alunni l a conoscenza e l’ uso di un altro codice linguistico .

Promuovere capacità di comprensione e produzione, spendibili nei diversi contesti di vita

quotidiana.

Tempi di attuazione: intero anno scolastico.

Alunni coinvolti: gruppo di interesse (classi aderenti ).

Insegnanti coinvolti: referente scuola secondaria. Esperto esterno madrelingua.

Progetto “Delf A1/A2“

(Scuola secondaria di primo grado)Il livello A1 è indirizzato agli alunni delle classi seconde, il livello A2 agli alunni delle classi

terze.

Gli stessi alunni sosterranno l’ esame finale per il conseguimento del Diploma Delf A1/A2 .

Finalità

Favorire negli alunni l a conoscenza e l’ uso di un altro codice linguistico .

Promuovere capacità di comprensione e produzione, spendibili nei diversi contesti di vita

quotidiana.

Tempi di attuazione: da novembre a maggio.

Alunni coinvolti: gruppo di interesse (classi aderenti).

56

Insegnanti coinvolti: referente scuola secondaria. Esperto esterno madrelingua.

Progetto “Cervantes“

(Scuola secondaria di primo grado)Gli alunni sosterranno l’ esame finale per il conseguimento del Diploma Cervantes .

Finalità

Favorire negli alunni l a conoscenza e l’ uso di un altro codice linguistico .

Promuovere capacità di comprensione e produzione, spendibili nei diversi contesti di vita

quotidiana.

Tempi di attuazione: da novembre a maggio.

Alunni coinvolti: gruppo di interesse (classi aderenti).

Insegnanti coinvolti: referente scuola secondaria. Esperto esterno madrelingua.

Integrazione

(Scuola secondaria di primo grado)Finalità:

Promuovere le potenzialità conoscitive, operative e relazionali degli alunni con bisogni

specifici di apprendimento, attraverso un tipo di apprendimento laboratoriale che valorizzi

tutte le forme espressive.

Stimolare i processi di integrazione coinvolgendoli in attività comuni.

Attività previste:

laboratorio di ceramica: laboratorio di manualità creativa per la lavorazione della

creta.

laboratorio di informatica: laboratorio di alfabetizzazione informatica.

laboratorio di maglia e cucito: laboratorio per insegnare a creare piccoli lavori di

maglia o cucito attraverso l'utilizzo di tecniche base.

progetto Alias: percorsi di apprendimento della lingua italiana come L2 per alunni

migranti.

progetto serra: il laboratorio sfrutta l’utilizzo di una piccola serra, presso il plesso Milani,

e delle aiuole del plesso G. Gonzaga, per produrre e curare vari tipi di piccole piante,

seguendo tutte le fasi della loro crescita.

ippoterapia: attività finalizzate alla presa di coscienza del “sé” e delle possibilità

motorie del proprio corpo, per padroneggiare situazioni di equilibrio statico e

dinamico.

nuoto e benessere.

tennis.

arrampicata sportiva.

laboratorio di pasta di zucchero.

Alunni coinvolti: alunni diversamente abili o che presentano disagio socio-culturale e

scolastico, alunni migranti, alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES).

Insegnanti coinvolti: i docenti del dipartimento integrazione, docenti interni ed

esperti esterni.

57

Tempi di attuazione: intero anno scolastico.

I giochi matematici

(Scuola secondaria di primo grado)

Finalità: laboratorio matematico di preparazione alla partecipazione ai Campionati

Internazionali di Giochi Matematici organizzati dal centro PRISTEM dell'università

Bocconi di Milano.

Tempi di attuazione: da novembre ad aprile.

Attività previste:

potenziamento di matematica ed esercitazioni guidate con risoluzione di problemi

assegnati nelle edizioni precedenti dei campionati.

realizzazione della selezione d’istituto per individuare gli alunni c he prenderanno

parte alla fase provinciale a Terracina.

organizzazione della trasferta a Milano con gli alunni classificatisi per la finale.

Insegnanti coinvolti: docenti di matematica.

Progetto lettura

(classi prime-seconde-terze della scuolasecondaria di primo grado)

Finalità: educare i bambini ad una lettura attiva, consapevole ed appassionata.

Attività: lettura dell'insegnante, lettura ad alta voce e silenziosa, conversazioni

esplicative e/o rievocative, giochi di ruolo e di simulazione, drammatizzazione,

ricostruzione e illustrazione in sequenza, manipolazione e rielaborazione della storia,

uso di mezzi e strumenti informatici, attività di lettura animata.

Durata: il progetto si attuerà nell’arco dell’intero anno scolastico. Le attività si

svolgeranno nell’ambito delle ore curricolari.

Insegnanti coinvolti: docenti di italiano.

Prodotto Finale: allestimento dell’ incontro con l’ autore e visita guidata a tema.

Stage di lingua inglese all’estero

(Scuola secondaria di primo grado)

Finalità: potenziamento della lingua inglese.

Tempi di attuazione: una settimana.

Attività previste: lezioni in lingua e attività ricreative all’estero.

Alunni convolti: classi seconde e terze.

Docenti coinvolti: docente interno di inglese.

58

Corsi di preparazione agli esami per il conseguimento

dell’ECDL - patente europea del computer

(Scuola secondaria di primo grado)

Finalità: preparazione per sostenere gli esami necessari al conseguimento della

Patente Europea del Computer, certificazione internazionale che attesta il possesso delle

competenze informatiche di base.

Tempi di attuazione: intero anno scolastico .

Attività previste: corsi di due livelli: per principianti e avanzato. Prevedono lezioni

frontali ed esercitazioni sui contenuti dei sette moduli previsti.

Alunni coinvolti: il corso è rivolto a tutti gli alunni della secondaria.

Insegnanti coinvolti: docenti interni.

Progetto d’Istituto: ”Educare alla Pace”

(Istituto Comprensivo “Milani”)Le esigenze della società contemporanea, in una fase di crescente globalizzazione e forti

movimenti migratori, richiedono alla scuola il gravoso confronto con nuovi obiettivi formativi,

in grado di garantire alle generazioni future la capacità di affrontare le sfide di un mondo in

continuo cambiamento.

In tale ottica, una programmazione incentrata sulla cooperazione tra culture diverse ben si

addice ad un percorso educativo “moderno”, capace cioè di formare giovani studenti preparati a

cogliere le opportunità assicurate da un futuro sempre più complesso e dinamico.

Il presente progetto prende spunto proprio da queste considerazioni e si pone obiettivi

didattico/educativi in grado di formare giovani studenti preparati ad affrontare le nuove realtà

socio-economiche nell’ “era della globalizzazione”.

Allo stesso tempo, le iniziative poste in essere si propongono di gettare le basi per una scuola

davvero moderna, basata su concetti di tolleranza, integrazione, inclusività, fratellanza ,

collaborazione ed innovazione, in grado di rispondere pienamente ai bisogni formativi che la

società moderna richiede alle istituzioni educative.

Finalità :

Educare alla pace ed alla fratellanza universale.

Rafforzare il ruolo dell’apprendimento permanente nello sviluppo di un sentimento di

cittadinanza mondiale, basato sulla comprensione e sul rispetto dei diritti dell’uomo e della

democrazia e nella promozione della fratellanza e del rispetto degli altri popoli e delle altre

culture.

Promuovere l’ educazione valoriale e sentimentale, partendo dal valore della pace nel

mondo.

Perseguire la sana e completa formazione personale e professionale di tutti gli alunni

coinvolti nelle diverse attività programmate.

Tempi di attuazione: intero anno scolastico / curricolare.

Alunni coinvolti: tutti.

Insegnanti coinvolti: tutti .

59

PROGETTI DI NUOVA FATTURA ED ACQUISIZIONE

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LEZIONE/WEEK.€ 50 PRO-CAPITE

MENSILE 2 LEZIONI/WEEK

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II-III( UNPLUGGED) ;

2 U.D. X CLASSIPRIME ( STAND BY

ME )

60

PROGETTI PER LA DEFINIZIONE E L’ATTUAZIONE DEL

PIANO DI MIGLIORAMENTO E DEL P.T.O.F.

IN ESITO AL PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE (R.A.V.)

TITOLO DOCENTIPROPONENTI

GRADOSCOLASTICO

AMBITODISCIPLINARE

ONERI/COSTI A CARICODI …

PROGETTO L2: OGNI ALUNNOÈ SINGOLARE E PLURALE

SEPE S.D’AMODIOCESARELLI

MARROCCOSIMONELLI

PRIMARIAE

SECONDARIALINGUISTICO F.I.S. E/O ALTRO

PROGETTO INVALSI:SUPERIAMO GLI OSTACOLI

SEPE S.D’AMODIOCESARELLI

MARROCCOSIMONELLI

PRIMARIAE

SECONDARIA

LINGUISTICOF.I.S. E/O ALTRO

PROGETTO INVALSI:SUPERIAMO GLI OSTACOLI

FALANGADI BIASIO

CARNEVALE MO.CARNEVALE MI.

PRIMARIAE

SECONDARIA

LOGICO-MATEMATICO

F.I.S. E/O ALTRO

POTENZIAMENTO DELLELINGUE STRANIERE

AVERSAOCCAGNAD’AGNESE

PRIMARIAE

SECONDARIALINGUISTICO

F.I.S. E/O ALTRO

PROGETTO “INCLUSIONE“(HOP & TACO – LABORATORIO

DI CERAMICA- EDUCAREATTRAVERSO L’ACQUA –LABORATORIO IN SERRA)

ROSABIANCAFORCINA

PRIMARIAE

SECONDARIA

DIDATTICORELAZIONALE

ORGANICOPOTENZIAMENTO

PROGETTO MUSICALE:COMPLESSO MUSICA

PROTA SECONDARIAARTISTICO-MUSICALE F.I.S. E/O ALTRO

PROGETTO: ATTIVITA’ALTERNATIVA

FIOREGIOVANNONI

SEPE V.

PRIMARIA ESECONDARIA

CONVIVENZACIVILE

ORGANICOPOTENZIAMENTO

PROGETTO GOAL … A GO-GO MICELI SECONDARIA SPORTIVO F.I.S. E/O ALTRO

POTENZIAMENTOINFORMATICO(FOR T.I.C.) ED

AUDIOVISIVI

BUONAGURIO SECONDARIA INFORMATICO F.I.S. E/0 ALTRO

PROGETTO “COMUNICARECON LA PITTURA”

COSSU SECONDARIA ARTISTICOORGANICO

POTENZIAMENTO

PROGETTO “FLASH CAD(Computer Aided Design)

COSSU SECONDARIAINFORMATICOTECNOLOGICO

ORGANICOPOTENZIAMENTO

ISTITUZIONE INDIRIZZOCOREUTICO

DA MIUR SECONDARIA MUSICALE ORGANICO DIRITTO

INGLESE NUNZIANTE NICOLETTA INFANZIA LINGUISTICOORGANICO

POTENZIAMENTO

SPORT DI CLASSEINSEGNANTE DI CLASSE +

TUTOR ESTERNOPRIMARIA MOTORIO MIUR

STRUMENTO MUSICALESMARRAZZO M.G. PRIMARIA MUSICALE

ORGANICOPOTENZIAMENTO

(D.M. 08/2011)

PERCORSI DIDATTICI CONMETODOLOGIA C.L.I.L

DA MIURSECONDARIA

CLASSI IIILINGUITSICO

ORGANICOPORTENZAMENTO

61

***Altre attività***La scuola è aperta a tutte le iniziative culturali del territorio e delle istituzioni e si rende

disponibile ad aderire ad iniziative, manifestazioni, concorsi, convegni indetti da altre scuole,

enti, associazioni, ecc.

L’adesione, naturalmente, sarà possibile dopo aver valutato la valenza educativa

dell’attività proposta e che gli obiettivi dei progetti siano in linea con il P.O.F. 2015-2016.

VERIFICHE E VALUTAZIONI

Una delle finalità delle scuole, oltre a garantire la formazione e l'elevamento culturale degli

alunni, è quella di certificare il loro progresso nel corso degli studi; come scrive il

Regolamento dell’autonomia, all'art 4, comma 4, le scuole hanno infatti il compito di

individuare “le modalità e i criteri di valutazione degli alunni nel rispetto della normativa

nazionale ed i criteri per la valutazione periodica dei risultati conseguiti dalle istituzioni

scolastiche rispetto agli obiettivi prefissati”.

La valutazione presuppone un’attenta analisi della situazione di partenza dell’alunno, che sarà

formulata con criteri uniformi e test d’ingresso scelti e condivisi collegialmente, tenendo conto

della situazione socio-familiare, delle competenze e delle conoscenze acquisite, del carattere,

degli interessi e delle motivazioni.

A questo momento iniziale corrisponderà la seconda fase degli interventi di compensazione

didattica che verranno individuati per ciascun alunno, indicati nelle programmazioni

individuali e di classe e comunicati alle famiglie.

La valutazione periodica e annuale degli apprendimenti e del comportamento degli allievi e

la certificazione delle competenze da essi acquisite sono affidate ai docenti responsabili

degli insegnamenti e delle attività previsti dai piani di studio.

La legge 169 del 30 ottobre 2008 prevede agli artt. 2 e 3 che la valutazione periodica

ed annuale degli apprendimenti e del comportamento degli alunni e la certificazione delle

competenze da essi acquisite sia espressa in decimi e che se inferiore ai sei decimi in ciascuna

disciplina o gruppo di discipline determina, insieme al voto espresso dal C.d.C. sul

comportamento, la non ammissione all’anno di corso successivo e all’esame conclusivo del

ciclo.

Per una coerenza valutativa si è predisposta una griglia di valutazione, di seguito allegata,

che esplicita il livello che sottende ad ogni voto espresso in numeri, secondo la nuova

normativa.

Ai fini della validità dell’anno è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario

annuale delle lezioni per la scuola secondaria di primo grado.

Valutazione finale e Certificazione delle competenze

Tutti i dati delle osservazioni sistematiche raccolti nel Registro personale contribuiranno,

insieme a tutte le altre verifiche, ad attivare e supportare la valutazione, che dovrà riguardare i

livelli di formazione e di preparazione culturale conseguiti in relazione agli obiettivi prefissati.

La valutazione dovrà tener conto della necessaria acquisizione di un patrimonio culturale

comune, del conseguimento soddisfacente di abilità, capacità, conoscenze e competenze

62

essenziali ed indispensabili per l’inserimento, senza eccessive difficoltà, nel segmento

successivo.

Al termine del primo ciclo di scuola è prevista la certificazione dei livelli di competenze

raggiunti dagli allievi e rilevati dal consiglio di classe in riferimento al modello nazionale del

Ministero.

Valutazione esterna

Il nostro Istituto Comprensivo partecipa ogni anno alla rilevazione obbligatoria sugli

apprendimenti di Italiano e Matematica (prove Invalsi).

Cosa sono le prove INVALSI?

L’INVALSI è l’Istituto nazionale di Valutazione del sistema Istruzione. Le prove sono lo

strumento utilizzato per rilevare e misurare periodicamente il livello di apprendimento degli

studenti italiani. Gli standard delle prove sono definiti a partire dalle Indicazioni per il

curricolo del Ministero.

Attualmente si prevede la somministrazione di prove oggettive di italiano e matematica,

discipline scelte anche per la loro valenza trasversale. È prevista, inoltre, la somministrazione

di un questionario anonimo.

Le classi terze della scuola secondaria di primo grado svolgeranno la prova all’interno

dell’esame di Stato, a seguito della progressiva messa a regime che l’Invalsi ha realizzato

prima in base alla direttiva ministeriale n. 74 del 2008 ed ora in base alla Direttiva n. 88/2011.

63

GRIGLIA DI VALUTAZIONE

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Rendimento Voto Prestazione

Preparazione molto lacunosa 4

L’alunno conosce in modo frammentario e superficiale gli

elementi essenziali della disciplina, commette errori e non

conosce il linguaggio specifico della materia; è

disorganizzato nel lavoro.

Preparazione non sufficiente 5

L’alunno conosce gli elementi essenziali della disciplina

ma in modo superficiale e lacunoso. Ha difficoltà nel

metodo di studio ed una conoscenza limitata del linguaggio

specifico.

Rendimento sufficiente 6

L’alunno dimostra di aver acquisito gli elementi essenziali e

di saper procedere nelle applicazioni degli stessi, pur con

errori non determinanti. Applica quasi regolarmente il

metodo di studio e riesce a seguire il lavoro con ritmo

costante.

Rendimento soddisfacente 7

L’alunno dimostra sicurezza nelle conoscenze e nelle

applicazioni, pur commettendo qualche errore non

determinante. Applica quasi regolarmente il metodo di

studio e riesce a seguire il lavoro con ritmo costante.

Rendimento buono 8

L’alunno dimostra di possedere conoscenze

approfondite e procede con sicurezza, senza errori

concettuali e con correttezza formale. Applica regolarmente

il metodo di studio e riesce a seguire il lavoro con ritmo

costante.

Rendimento apprezzabile 9

L’alunno ha sicure conoscenze ed ha sviluppato le

abilità corrispondenti. È in grado di trasferire quanto ha

appreso in concetti nuovi. Collega autonomamente gli

elementi delle discipline. È organizzato nel proprio lavoro.

Rendimento ottimo 10

L’alunno dimostra di saper svolgere in maniera completa i

lavori assegnati, approfondisce e coordina i concetti

trattati, sviluppa con ampiezza i temi assegnati, si esprime

con correttezza formale e con originalità.

64

CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

Scuola secondaria di primo grado

Indicatori Sanzioni Voto

Scrupolosorispetto del Regolamento d’Istituto, degli altri,

dell’istituzione scolastica.

Nessuna

sanzione10

Frequenza assidua o assenze sporadiche, rari ritardi e/o uscite

anticipate.

Puntuale/serio svolgimento delle consegne scolastiche.

Interesse e partecipazione propositiva alle lezioni ed alle attività della scuola.

Ruolo propositivo all’interno della classe ed ottima socializzazione.

Rispetto delle norme disciplinari dell’istituto.

Nessuna

sanzione9

Frequenza assidua, assenze sporadiche, rari ritardi e/o uscite anticipate.

Costante adempimento dei doveri scolastici.

Interesse e partecipazione attiva alle lezioni.

Equilibrio nei rapporti interpersonali e ruolo positivo e di collaborazione nel

gruppo-classe.

Osservazione regolare delle norme fondamentali relative alla vita

scolastica.

Rari richiami

verbali max

2 note

disciplinari

8

Alcune assenze, ritardi e/o uscite anticipate.

Svolgimento regolare dei compiti assegnati.

Discreta attenzione e partecipazione alle attività scolastiche.

Correttezza nei rapporti interpersonali e ruolo collaborativo al funzionamento

del gruppo classe.

Episodi limitati e non gravi di mancato rispetto del regolamento d’istituto

soggetti a sanzione.Richiami

verbali

frequenti e

note

disciplinari

7Ricorrenti assenze, ritardi e/o uscite anticipate.

Saltuario svolgimento dei compiti assegnati.

Partecipazione discontinua all’attività didattica.

Interesse selettivo e rapporti sufficientemente collaborativi con gli altri.

Episodi di mancato rispetto del regolamento scolastico, anche soggetti a

sanzioni disciplinari con sospensione. Frequenti

note

disciplinari e

sospensione

6Frequenti assenze e numerosi ritardi e/o uscite anticipate.

Mancato svolgimento dei compiti assegnati.

Scarsa partecipazione alle lezioni e disturbo dell’attività didattica.

Disinteresse per alcune discipline e rapporti problematici con gli altri.

Mancato rispetto del Regolamento scolastico e gravi episodi che hanno dato

luogo a sanzioni disciplinari.Frequenti

note

disciplinari e

sospensione

5

Numerose assenze e continui ritardi e/o uscite anticipate.

Mancato svolgimento dei compiti assegnati.

Disinteresse per le attività didattiche e disturbo continuo delle lezioni.

Comportamento scorretto nel rapporto con gli insegnanti e relazione

negativa con il gruppo classe.

65

Valutazione disciplinare nella scuola primaria

La votazione in decimi

Per contenere possibili rischi di ambiguità e soggettività legati ad un tipo di valutazione puramente

quantitativa ed estremamente sintetica qual è quella dei voti in decimi, verranno adottate delle

griglie descrittive dei comportamenti corrispondenti a ciascun voto numerico.

In pratica gli insegnanti, dopo aver individuato gli obiettivi rilevati nel curricolo che saranno

oggetto di valutazione, li tradurranno in livelli di prestazione corrispondenti ai singoli voti.

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA SCUOLA PRIMARIA IN DECIMI

Svolgono con puntualità e costante impegno il lavoro

scolastico conseguendo risultati eccellenti.

Livello alto

10 / 9

Svolgono con regolarità e profitto il lavoro scolastico

conseguendo risultati ottimi/quasi ottimi.

Livello medio

9 / 8

Presentano adeguata conoscenza dei contenuti che applicano

quasi correttamente. Utilizzano quasi adeguatamente il

metodo di studio e riescono a seguire il lavoro con ritmo

costante.

Livello soddisfacente

7

Presentano accettabile conoscenza dei contenuti che applicano

parzialmente, utilizzando un metodo di studio non del tutto

adeguato.

Livello essenziale 6

Presentano frammentaria conoscenza dei contenuti che

applicano in maniera inadeguata.

Livello insufficiente

5 / 4

66

Griglia di corrispondenza tra il voto assegnato e descrittori di comportamento

nella scuola primaria

Descrizione A B C

Ottimo

Comportamento esem-

plare, rispetto delle norme

comportamentali in tutte

le situazioni con respon-

sabilità e consapevolezza

Frequenza costante e rego-

lare

Atteggiamenti di studio

collaborativi e propositivi

Distinto

Comportamento corretto,

rispetto delle norme com-

portamentali

Frequenza regolare

Atteggiamenti di studio

caratterizzati da meritevole

responsabilità ed impegno

Buono

Comportamento non sem-

pre rispettoso delle norme

comportamentali. Viva-

cità e a volte disturbo.

Necessità di qualche

richiamo

Frequenza non sempre

regolare con ritardi e

assenze non sempre regola-

rmente giustificati

Atteggiamenti di studio

caratterizzati da super-

ficialità ed impegno occa-

sionale

Sufficiente

Comportamento spesso

scorretto e difficoltà a ri-

spettare le norme compor-

tamentali. Necessità di

continui richiami e

sollecitazioni

Frequenza irregolare con

assenze e ritardi non

giustificati

Atteggiamenti di studio

caratterizzati da disinte-

resse, passività o impegno

di studio diffusamente

carente

Insufficiente

Comportamento grave-

mente scorretto che ne-

cessita di provvedimenti

disciplinari

Mancata progressione, cambiamenti o miglioramenti nel

comportamento e nel percorso di crescita e maturazione.

67

Criteri di verifica e valutazione del P.O.F.

Il Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto viene verificato e valutato sia in itinere che alla

fine dell’anno scolastico in tutti i suoi aspetti: attività didattica, operato delle commissioni e

dei gruppi di lavoro, efficacia del sistema organizzativo. Annualmente si procede ad un

aggiornamento e ad una revisione del documento stesso.

Gli indicatori di validità del POF sono:

coerenza con le finalità educative

fattibilità organizzativa

rispondenza ai bisogni dell’utenza in relazione alle istanze del territorio

grado di coinvolgimento e di collaborazione tra docenti

grado di coinvolgimento degli alunni e delle famiglie.

I soggetti che concorrono alla valutazione sono:

Collegio Docenti.

Referenti dei progetti che ne curano l’avanzamento e ne valutano i risultati finali.

Preside e collaboratori che valutano gli aspetti didattico-organizzativi.

Coordinatori di classe che verificano la congruenza didattica delle attività proposte

nell’ambito dei Consigli di classe.

Consiglio d’Istituto.

Utenza.

La verifica viene effettuata con la somministrazione di questionari a docenti, personale ATA e

campioni di genitori e alunni. Verranno elaborati grafici e report finali.

Nella verifica finale il Collegio dei Docenti prende atto delle criticità emerse, formula

proposte e i dati emersi costituiscono punti di riferimento per la progettazione dell’attività

educativa e didattica dell’anno successivo.

P.O.F. 2015/2016

Approvato dal Collegio docenti nella seduta del 22/12/2015

Adottato in Consiglio di Istituto nella seduta del 15/01/2016

VALUTAZIONE P.O.F.

68

LA PRIVACY NELLA SCUOLA (Dlgs 196/2003)

La privacy a scuola. Dai tablet alla pagella elettronica. Le regole da ricordare. Obbligo del

consenso per video e foto sui social network. Scrutini e voti pubblici. Sì alle foto di recite e gite

scolastiche. No alla pubblicazione on line dei nomi e cognomi degli studenti non in regola coi

pagamenti della retta. Su cellulari e tablet in classe l'ultima parola spetta alle scuole.

il Garante per la protezione dei dati personali ha ritienuto utile fornire a professori, genitori e

studenti, sulla base dei provvedimenti adottati e dei pareri resi, alcune indicazioni generali in

materia di tutela della privacy.

Temi in classe. Non lede la privacy l'insegnante che assegna ai propri alunni lo

svolgimento di temi in classe riguardanti il loro mondo personale. Sta invece nella sensibilità

dell'insegnante, nel momento in cui gli elaborati vengono letti in classe, trovare l'equilibrio tra

esigenze didattiche e tutela della riservatezza, specialmente se si tratta di argomenti delicati.

Cellulari e tablet. L'uso di cellulari e smartphone è in genere consentito per fini

strettamente personali, ad esempio per registrare le lezioni, e sempre nel rispetto delle persone.

Spetta comunque agli istituti scolastici decidere nella loro autonomia come regolamentare o se

vietare del tutto l'uso dei cellulari. Non si possono diffondere immagini, video o foto sul web se

non con il consenso delle persone riprese. E' bene ricordare che la diffusione di filmati e foto

che ledono la riservatezza e la dignità delle persone può far incorrere lo studente in sanzioni

disciplinari e pecuniarie o perfino in veri e propri reati.

Stesse cautele vanno previste per l'uso dei tablet, se usati a fini di registrazione e non soltanto

per fini didattici o per consultare in classe libri elettronici e testi on line.

Recite e gite scolastiche. Non violano la privacy le riprese video e le fotografie raccolte

dai genitori durante le recite, le gite e i saggi scolastici. Le immagini in questi casi sono

raccolte a fini personali e destinati ad un ambito familiare o amicale. Nel caso si intendesse

pubblicarle e diffonderle in rete, anche sui social network, è necessario ottenere di regola il

consenso delle persone presenti nei video o nelle foto.

Retta e servizio mensa. É illecito pubblicare sul sito della scuola il nome e cognome

degli studenti i cui genitori sono in ritardo nel pagamento della retta o del servizio mensa. Lo

stesso vale per gli studenti che usufruiscono gratuitamente del servizio mensa in quanto

appartenenti a famiglie con reddito minimo o a fasce deboli. Gli avvisi messi on line devono

avere carattere generale, mentre alle singole persone ci si deve rivolgere con comunicazioni di

carattere individuale. A salvaguardia della trasparenza sulla gestione delle risorse scolastiche,

restano ferme le regole sull'accesso ai documenti amministrativi da parte delle persone

interessate.

Telecamere. Si possono in generale installare telecamere all'interno degli istituti

scolastici, ma devono funzionare solo negli orari di chiusura degli istituti e la loro presenza

deve essere segnalata con cartelli. Se le riprese riguardano l'esterno della scuola, l'angolo

visuale delle telecamere deve essere opportunamente delimitato. Le immagini registrare

devono essere cancellate in generale dopo 24 ore.

69

Inserimento professionale. Al fine di agevolare l'orientamento, la formazione e

l'inserimento professionale le scuole, su richiesta degli studenti, possono comunicare e

diffondere alle aziende private e alle pubbliche amministrazioni i dati personali dei ragazzi.

Questionari per attività di ricerca. L'attività di ricerca con la raccolta di informazioni

personali tramite questionari da sottoporre agli studenti è consentita solo se ragazzi e genitori

sono stati prima informati sugli scopi delle ricerca, le modalità del trattamento e le misure di

sicurezza adottate. Gli studenti e i genitori devono essere lasciati liberi di non aderire

all'iniziativa.

Iscrizione e registri on line, pagella elettronica. In attesa di poter esprimere il previsto

parere sui provvedimenti attuativi del Ministero dell'istruzione riguardo all'iscrizione on line

degli studenti, all'adozione dei registri on line e alla consultazione della pagella via web, il

Garante auspica l'adozione di adeguate misure di sicurezza a protezione dei dati.

Voti, scrutini, esami di Stato. I voti dei compiti in classe e delle interrogazioni, gli esiti

degli scrutini o degli esami di Stato sono pubblici. Le informazioni sul rendimento scolastico

sono soggette ad un regime di trasparenza e il regime della loro conoscibilità è stabilito dal

Ministero dell'istruzione. E' necessario però, nel pubblicare voti degli scrutini e degli esami nei

tabelloni, che l'istituto eviti di fornire, anche indirettamente, informazioni sulle condizioni di

salute degli studenti: il riferimento alle "prove differenziate" sostenute dagli studenti portatori

di handicap, ad esempio, non va inserito nei tabelloni, ma deve essere indicato solamente

nell'attestazione da rilasciare allo studente.

Trattamento dei dati personali. Le scuole devono rendere noto alle famiglie e ai

ragazzi, attraverso un'adeguata informativa, quali dati raccolgono e come li utilizzano. Spesso

le scuole utilizzano nella loro attività quotidiana dati delicati - come quelli riguardanti le

origini etniche, le convinzioni religiose, lo stato di salute - anche per fornire semplici servizi,

come ad esempio la mensa. E' bene ricordare che nel trattare queste categorie di informazioni

gli istituti scolastici devono porre estrema cautela, in conformità al regolamento sui dati

sensibili adottato dal Ministero dell'istruzione. Famiglie e studenti hanno diritto di conoscere

quali informazioni sono trattate dall'istituto scolastico, farle rettificare se inesatte, incomplete o

non aggiornate.

Roma, 6 settembre 2012

70

LA SICUREZZA NELLA SCUOLA

Le fonti di rischio

I pericoli nella scuola possono scaturire da vari fattori, che sono tuttavia riconducibili quasi

tutti a quattro grandi categorie:

i locali e gli impianti che ne fanno parte integrante (elettrico, idrosanitario, termico, ecc.);

le macchine, le attrezzature, i materiali e i prodotti usati per l'attività didattica nei

laboratori, nelle palestre, oppure dal personale nell'espletamento delle mansioni;

l'organizzazione dell'attività;

i comportamenti individuali.

LA SICUREZZA DEI LOCALI E DEGLI IMPIANTI

Va conservata agli atti la seguente documentazione da conservare, che deve essere fornita

dall'Ente proprietario dell'edificio:

Certificato di agibilità;

Certificato di abitabilità;

Verbale di consegna, con la destinazione d'USO (nelle scuole pubbliche);

Certificato di prevenzione incendi;

Denunce o verbali di primo collaudo (ISPESL) e di verifica periodica (ASL) del seguenti

impianti:

messa a terra;

protezione contro le scariche atmosferiche;

installazioni in luoghi pericolosi (se esistono).

Gli impianti realizzati nel rispetto delle norme tecniche di sicurezza dell'Ente Italiano di

Unificazione (UNI) e del Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI) si intendono costruiti a regola

d'arte.

Al termine dei lavori, I soggetti che li hanno eseguiti debbono rilasciare una dichiarazione di

conformità, obbligatoria per i seguenti impianti:

elettrici;

elettronici, antenne, scariche atmosferiche;

riscaldamento e climatizzazione;

idrosanitari;

gas liquido e aeriforme;

ascensori e montacarichi;

protezione antincendio.

LA SICUREZZA NEI NUOVI LOCALI ED IMPIANTI

Va conservata agli atti anche la seguente documentazione, che deve essere fornita dall'Ente

proprietario dell'edificio:

Libretto di centrale termica, coi controlli periodici a norma del D.P.R. 26 agosto 1993, n.

412, mentre gli impianti termici alimentati da combustibili gassosi sono regolamentati dal

D.M. Interno 12 aprile 1996;

Libretto di immatricolazione e verifica periodica degli ascensori e montacarichi.

LA CORRETTA GESTIONE DEI LOCALI ED IMPIANTI

E’ necessario tenere sgombre le vie di circolazione, interne ed esterne, e le uscite di

emergenza, perché possano essere usate per ogni evenienza;

71

Far pulire regolarmente i luoghi di lavoro, gli impianti e i dispositivi, in modo da assicurare

l'igiene necessaria;

Provvedere alla manutenzione tecnica del luoghi di lavoro, degli impianti e dei dispositivo

di sicurezza, eliminando eventuali difetti quanto più rapidamente possibile;

Provvedere alla manutenzione degli impianti e dispositivi di prevenzione, controllando il

loro effettivo funzionamento.

Per le scuole pubbliche, la manutenzione degli edifici spetta agli Enti locali proprietari. Il

capo d'istituto deve segnalare le eventuali situazioni di rischio e richiedere gli interventi del

caso; deve comunque garantire il regolare funzionamento delle attrezzature che vengono

usate dai lavoratori o dagli allievi.

Se la pulizia dei locali è affidata ad un'impresa esterna, e in tutti i casi in cui vengono

eseguiti lavori di manutenzione tecnica degli impianti, ad opera del soggetti abilitati, per il

capo d'istituto ricorre l'obbligo di coordinamento col personale esterno delle misure di

prevenzione e protezione.

72

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’

NORME DI COMPORTAMENTO DOCENTI:

I docenti si impegnano a:

1. Fornire con il comportamento in classe esempio di buona condotta ed esercizio di virtù.

2. Curare la chiarezza e la tempestività di ogni comunicazione riguardante l’attività didattica o

formativa in classe.

3. Promuovere in ogni occasione il dialogo, con il singolo studente e con il gruppo classe.

4. Adoperare ogni strumento atto al recupero delle insufficienze e delle lacune, durante l’anno

scolastico.

4.1 Utilizzare il momento della “pausa didattica” come occasione per la promozione di

didattiche partecipative e cooperative, come possibilità per dedicarsi al recupero delle

insufficienze e alla valorizzazione dei successi didattici.

5. Adoperare con regolarità e precisione il registro personale, il diario di classe ed il registro

dei voti on-line.

5.1 Provvedere con scrupolosità e costanza alla compilazione e all’aggiornamento

settimanale del registro dei voti on-line.

6. Partecipare attivamente e con spirito di collaborazione a tutte le riunioni collegiali, nonché

agli incontri con i tutor, con i docenti incaricati e con la dirigenza.

7. In fede ai principi dell’educazione personalizzata e al rispetto delle famiglie, evitare ogni

giudizio frettoloso o sommario nei confronti degli studenti.

8. Migliorare costantemente la conoscenza della propria disciplina ed aggiornarsi sugli

strumenti dell’attività formativa e pedagogica.

9. Promuovere un clima di collegialità e collaborazione all’interno del corpo docente.

10. Curare con attenzione l’applicazione delle norme che regolamentano la disciplina ed il

comportamento degli studenti, segnalando sul registro, sul diario di classe o direttamente

alla presidenza ogni mancanza o contravvenzione.

11. Dedicarsi con regolarità e passione all’attività della tutoria.

12. In qualità di docente tutor, garantire alle famiglie e agli studenti la possibilità di ottenere

con regolarità i colloqui individuali, provvedendo a fornire orari per il colloquio

compatibili con le esigenze lavorative dei genitori.

13. In qualità di docente incaricato di classe, promuovere la partecipazione degli studenti alle

attività della Scuola, istituendo e dirigendo le riunioni di classe, invitando gli studenti

rappresentanti di classe a segnalare al Consiglio di Classe le loro istanze, promuovendo le

iniziative della Scuola, come la rivista, le conferenze o le diverse attività extracurricolari.

Uscite didattiche:

14. Organizzare uscite didattiche ed attività formative, complementari alla didattica in classe.

14.1 Curare, in accordo con l’Incaricato di Classe e previa autorizzazione della Presidenza,

la pianificazione dell’itinerario, dei costi e della gestione delle uscite didattiche.

14.2 Considerare il mese di aprile come il termine ultimo per le uscite didattiche di un

periodo superiore ai due giorni.

Valutazione degli alunni

15. Provvedere ad una programmazione puntuale e coordinata dell’attività didattica ed in

particolare delle prove di valutazione scritta ed orale.

15.1. Per promuovere un’efficace e responsabile programmazione dello studio e del lavoro

73

degli alunni, comunicare tempestivamente in classe la pianificazione delle verifiche

scritte durante l’anno scolastico.

15.2. Affinché la visibilità della programmazione annuale delle verifiche scritte sia

immediata e chiara a tutte le componenti dell’istituzione scolastica (docenti, presidenza,

direzione, alunni), utilizzare un calendario scolastico appositamente predisposto nella

bacheca dell’edificio scolastico, indicando tempestivamente le date predisposte per le

verifiche scritte.

15.3. Evitare modifiche della pianificazione delle verifiche scritte, a meno di una settimana

dalla data prevista.

15.4. Concedere nelle prove orali (interrogazioni) una giustificazione per materia, al

quadrimestre.

Va richiesta dall’alunno prima della chiamata da parte del docente. Solo dopo aver esaurito la

giustificazione a disposizione dell’alunno, le eventuali giustificazioni prodotte dai genitori

saranno accolte se vidimate dal preside, al quale vanno presentate con due giorni di anticipo

sull’interrogazione prevista, a cura dell’alunno.

15. Evitare un cumulo eccessivo delle prove di verifica, limitandosi in particolare ad una (e non

oltre) verifica scritta al giorno e a cinque (e non oltre) verifiche scritte in una settimana.

16. Considerare che il voto è solo una delle componenti della valutazione dell’alunno, per cui si

devono prendere in considerazione altri elementi quali il contesto emotivo del ragazzo,

l’andamento durante tutto l’anno scolastico, l’analisi dei momenti di calo e di progresso, la

situazione scolastica nel suo complesso; per tali componenti è necessaria e particolarmente

utile la comunicazione continua e in ogni caso tempestiva dei docenti con il tutor.

17. Considerare il 3 come la valutazione minima e il 10 come quella massima, in ogni prova di

verifica scritta od orale.

18.1. Utilizzare il momento della correzione della verifica scritta in classe in tutta la sua

valenza formativa, secondo i principi dell’educazione personalizzata, provvedendo alla

riconsegna delle verifiche in tempi brevi, esplicitando con chiarezza i criteri di valutazione,

chiarendo agli studenti gli errori, valorizzando i successi, ed incoraggiando i miglioramenti.

18.2. Evitare quindi di pianificare le verifiche scritte in momenti che renderebbero vano il

momento della correzione, come ad esempio l’ultimo giorno di scuola.

18.3. Non assegnare una nuova verifica scritta prima della consegna e della correzione di

quella precedente.

18.4. Lasciare che lo studente che ne faccia richiesta porti a casa una copia della verifica

scritta consegnata e corretta in classe.

18.5. Provvedere in tempi brevi alla consegna in segreteria delle verifiche corrette, affinché

venga archiviata tempestivamente e messa a disposizione per i colloqui di tutoria.

NORME DI COMPORTAMENTO STUDENTI:

Parte prima: impegni.

Gli studenti si impegnano a:

1. Frequentare con regolarità tutte le lezioni e le attività didattiche.

2. Comportarsi in modo corretto e rispettoso –sostanziale e formale- nei confronti del preside,

dei docenti, del personale della scuola, degli alunni.

3. Utilizzare un linguaggio corretto nel rispetto dei ruoli e dell’istituzione scolastica.

4. Rispettare le strutture della scuola senza arrecare danni all’edificio e alle attrezzature messe

74

a disposizione.

5. Rispettare il diario di classe.

6. Dimostrare lealtà nei rapporti interpersonali, nelle verifiche, nella vita scolastica.

7. Raggiungere gli obiettivi prefissati per il proprio curricolo dedicandosi in modo

responsabile allo studio e all’esecuzione dei compiti richiesti.

8. Essere puntuali nell’arrivare a scuola, nel rientrare in aula dopo intervalli e/o attività svolte

in altri contesti.

9. Essere puntuali nelle consegne didattiche e di segreteria.

10. Avere con sé il materiale scolastico richiesto per le lezioni.

11. Tenere il telefono cellulare spento e in cartella durante le ore di lezione.

12. Condividere la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico e averne cura

13. come importante fattore di qualità della vita della scuola.

14. Dare il buon esempio ogni qual volta si trovassero a contatto con gli studenti della primaria

e della secondaria di primo grado del Centro Scolastico.

15. Rispettare le norme del regolamento per gli studenti riassunte di seguito (parte seconda).

Parte seconda: norme.

Frequenza, ritardi, giustificazioni:

1. La frequenza scolastica è obbligatoria per tutti e regolata dall’orario scolastico. In caso di

assenza, l’alunno sarà riammesso in classe solo dopo che avrà presentato al preside o a un

suo delegato la giustificazione scritta firmata dai genitori o da chi ne fa le veci.

2. Durante l’orario scolastico nessun alunno può uscire dal Centro Scolastico senza

autorizzazione.

3. In caso di ritardo all’inizio della scuola, l’alunno viene ammesso in classe dopo che il

docente responsabile della prima ora ha segnato sul diario di classe l’entità del ritardo in

minuti. Se il ritardo all’ingresso superasse i venti minuti, l’alunno sarà ammesso in classe

solo con la giustificazione scritta: se non vi fosse, occorrerà una giustificazione telefonica

da parte dei genitori o di chi ne fa le veci.

4. In caso di ritardo al rientro in classe dopo un intervallo e/o dopo un’attività svolta al di

fuori dell’aula, l’alunno viene ammesso in classe dopo che il docente responsabile dell’ora

in questione ha segnato sul diario di classe l’entità del ritardo in minuti.

5. Alla terza segnalazione di ritardo (che sia di ingresso a scuola o di rientro dopo l’intervallo

e/o ttività svolte fuori dall’aula) viene registrata una nota sul diario di classe.

6. Durante i cambi d’ora non è consentito agli alunni di lasciare la propria aula senza

autorizzazione.

7. Solo in presenza della firma dei genitori e del preside o di un suo delegato l’alunno può

lasciare la scuola prima della fine delle lezioni. L’uscita anticipata va annotata sul diario di

classe dal docente presente in classe al momento dell’uscita.

Vita scolastica:

1. Nel rispetto della normativa vigente è vietato l’uso del telefono cellulare durante le ore di

lezione. Il cellulare deve essere spento ed in cartella; può essere usato solo durante

l'intervallo.

2. In caso di infrazione della norma 2.1 il telefono sarà sequestrato da un docente e

consegnato al preside o a un suo delegato che avvertirà il tutor e di conseguenza la

famiglia.

75

3. Nel rispetto della normativa vigente è vietato fumare negli spazi dell’istituto; durante

l’intervallo e solo negli spazi aperti è ammesso fumare; per gli studenti del biennio sorpresi

a fumare si rende comunque necessaria una segnalazione al tutor e alle famiglie.

4. L’aula con il suo arredo va tenuta in ordine e rispettata: è inoltre vietato scrivere sui banchi

perché equivale a danneggiare il patrimonio della scuola.

5. E’ vietato scrivere sulla lavagna cose ingiuriose, volgari o lesive della sensibilità altrui.

6. E’ vietato riprodurre simboli e/o scritte che rimandino a ideologie che possono ledere la

sensibilità civile altrui.

7. E’ vietato esporre simboli politici in aula.

8. Gli studenti sono invitati al rispetto delle “Norme di sicurezza sui luoghi di lavoro”

emanate ai sensi delle disposizioni vigenti.

1. Sanzioni:

In caso di violazione delle norme inserite nel patto di responsabilità e/o del regolamento

d’Istituto sono previste talune sanzioni temporanee pensate in modo proporzionale alla

infrazione e atte, dove possibile, a riparare il danno arrecato.

Le sanzioni possono essere:

Segnalazione scritta e/o comunicazione orale

Ore a disposizione della scuola per lavori socialmente utili

Multe (in caso di infrazione al divieto di fumare, di utilizzare il telefono cellulare secondo

le normative vigenti)

Risarcimento danno (in caso di danneggiamenti di strutture, macchinari e sussidi didattici)

Di natura didattica (compiti extra)

Allontanamento temporaneo (invio al preside)

Per quanto riguarda infrazioni gravi si rimanda al Consiglio di Classe che potrà provvedere alla

sospensione della frequenza scolastica fino a 15 giorni.

Nota Bene: le sanzioni sono legate strettamente con il voto in condotta in quanto verranno

segnate sul diario di classe e la quantità di note sul diario di classe influisce in sede di

Consiglio di Classe sulla valutazione della condotta dell’alunno (vedi tabella)

Tabella interna definitiva per la valutazione del comportamento

Valutazione Criteri per quadrimestre

4 Recidiva di sospensioni per un periodo superiore a 15 giorni consecutivi

5 1 sospensione per un periodo superiore a 15 giorni consecutivi

6 Sospensioni per periodi da 4 a 15 giorni consecutivi e non consecutivi

7Sospensioni da 1 a 3 giorni anche non consecutivi; 2 o più note sul registro di

classe

8 1 nota disciplinare sul registro di classe

9

10 Atteggiamento che si distingue in positività

Note:

1. Non ci sono automatismi cogenti che impediscano giudizi migliorativi a cura del Consiglio

di classe, soprattutto nella valutazione di fine anno.

2. Non sono ammessi giudizi peggiorativi in assenza delle sanzioni sopra indicate.

76

3. Le decisioni vengono prese a maggioranza semplice dei presenti; in caso di parità il voto

del presidente determina l’esito della votazione.

Il voto è proposto, in sede di consiglio di classe, dal docente incaricato di classe.

77

CRITERI GENERALI PER L'ACCETTAZIONE DI DONAZIONIALL'ISTITUZIONE SCOLASTICA

Delibera del Consiglio di Istituto n. ... del ...../......./......

IL CONSIGLIO DI ISTITUTO

Premesso:

che il Ministero della Pubblica Istruzione, di concerto con il Ministero del

Tesoro, del Bilancio e della Programmazione economica, con Decreto n. 44 del

1 febbraio 2001, al Titolo IV, Capo I, ha stabilito i principi generali relativi

all'attività negoziale dell'Istituzione Scolastica, ed al Capo TU ha indicato altre

attività negoziali, oltre le singole figure contrattuali contenute al Capo II, fra le

quali, all'art. 55, le donazioni;

che la competenza a deliberare in merito alle donazioni è del Consiglio

d'Istituto ai sensi dell'art. 33, comma 1) lettera a) del suddetto Decreto;

che la destinazione di una donazione all'Istituzione scolastica deve essere

nell'interesse generale della scuola, vale a dire attinente alla realizzazione dei

fini istituzionali della medesima e cioè formativi, educativi e sociali;

Ritenuto che per il buon funzionamento dell'Istituzione scolastica bisogna provvedere ad

individuare ed approvare criteri generali per l'accettazione di donazioni

all'Istituzione scolastica;

Visto in particolare l'ari. 33, comma 1, lettera a), e l'art. 55 del D.I. n. 44 del 1 febbraio

2001 n. 44;

Visto il Regolamento in vigore nell’Istituto comprensivo “Milani” di Fondi;

In attesa del nuovo Regolamento concernente le istruzioni generali sulla gestione

amministrativo contabile delle Istituzioni Scolastiche;

DELIBERA

i seguenti criteri generali per l'accettazione di donazioni all'Istituzione scolastica:

1. L'istituzione Scolastica accetterà beni (beni immobili, beni mobili, denaro, ecc.) in

donazione da parte di Enti, Istituzioni, Società, Gruppi, Genitori, Banche, singoli privati,

attinenti la realizzazione dei tini istituzionali della Scuola e cioè formativi, educativi e

sociali.

2. Qualora i beni siano conseguenti a raccolte punti o bollini, l'istituto potrà provvedere a

formalizzare l'adesione alle iniziative purchè attinenti le finalità di cui al precedente punto

1); le raccolte saranno a carico dei genitori e non comporteranno alcuna forma di

pubblicità da parte della scuola rispetto a singole Ditte.

3. in relazione alla forma il contratto sarà stipulato mediante atto pubblico amministrativo,

con relativa registrazione, e i beni donati saranno poi iscritti nell'Inventario;

oppure

nel caso di beni mobili di modico valore, sia per l'oggetto stesso che per la situazione

economica del donante, il contratto sarà stipulato in forma scritta e con scrittura privata

(Registro facile consumo);

1) Nel contratto, oltre che il donante e l'oggetto della donazione, saranno inserite tutte le altre

clausole del caso, relative ai modi, ai tempi, alle condizioni, ad eventuali dichiarazioni di

accettazione della donazione, ecc., tenendo presente:

78

che nel caso di donazioni modali per ristrutturazione degli edifici scolastici di proprietà

dell'Ente Locale si devono concordare con l'Ente stesso le modalità di utilizzazione della

donazione;

che nel caso di donazioni di denaro per borse di studio ci si deve riferire, per quanto

possibile, ai contratti di gestione finalizzata del denaro come da art. 48 del D.I. n. 44 del

1 febbraio 2001.

2) Tutte le imposte e tasse inerenti e conseguenti relative al contratto saranno ad esclusivo

carico del donante.

3) Lettera o altra modalità di ringraziamento ed apprezzamento verrà inviata al donante per la

sensibilità dimostrata nei confronti delle necessità dell'istituzione scolastica e dei suoi fini

educativi e formativi.

79

REGOLAMENTO D’ISTITUTO PER L’ACCETTAZIONE

DI DONAZIONI DI BENI O DANARO

PREMESSA

Al fine di favorire la qualità dei servizi prestati, l’attività dell’Istituto Comprensivo Milani (di

seguito IC) può essere sostenuta anche attraverso erogazioni liberali, donazioni e comodati.

Dette erogazioni rappresentano atti di generosità effettuati senza alcuno scopo di lucro e senza

che, per l’erogante, vi possano essere benefici direttamente o indirettamente collegati

all’erogazione.

- art. 1 -

Il presente regolamento disciplina il procedimento diretto alla conclusione di contratti di

donazione o di comodato d'uso nel rispetto delle seguenti Linee Guida in materia di

DONAZIONI E COMODATI D’USO:

1. La scuola è autorizzata ad accettare DONAZIONI di beni di facile consumo o

inventariabili, solo nel caso di beni nuovi, appositamente acquistati;

2. Nel caso di beni mobili usati ritenuti comunque utili dalla scuola è possibile accettare il

COMODATO D’USO secondo le ordinarie disposizioni di diritto civile che regolano il

comodato d’uso;

3. Nel caso di donazioni di beni di facile consumo o di beni inventariabili di valore

commerciale complessivamente inferiore a € 150 l’atto di accettazione è delegato al

Dirigente Scolastico che destinerà il bene tenendo conto della volontà di destinazione,

sentiti anche i Responsabili di plesso e/o i responsabili di Laboratorio e informerà il

Consiglio d'Istituto sulle donazioni ricevute e accettate nella prima convocazione utile;

4. Dovranno invece essere accettate tramite apposita delibera del Consiglio d'Istituto le

donazioni di beni di valore commerciale superiori a € 150,00. In questo caso la delibera

indicherà, opportunamente motivando, anche la destinazione del bene;

5. Le donazioni in denaro, finalizzate o meno, vengono iscritte a bilancio come modifiche al

PA;

6. Al di fuori di quanto previsto nel presente Regolamento nessun dipendente è delegato a

accettare donazioni di qualsivoglia natura in nome e per conto dell'IC.

- art. 2 -

La proposta di donazione deve essere preceduta da una lettera della società, associazione o

privato cittadino indirizzata al Dirigente Scolastico, che segnala la disponibilità a fornire il

bene ovvero una determinata somma di denaro.

Nella proposta di donazione sono dichiarati:

1. il nome, il cognome, la residenza del proponente, se è persona fisica, ovvero la sua

denominazione e la sua sede, se è persona giuridica;

2. la volontà di donare il denaro o il bene mobile (animus donandi);

3. qualora oggetto della donazione sia denaro, l’importo e l'eventuale finalizzazione;

4. qualora oggetto della donazione sia un bene mobile:

a) la marca, il modello, il costo (IVA inclusa);

b) l’impegno ad allegare copia della fattura d’acquisto e copia dei documenti relativi alla

garanzia;

c) se il bene è uno strumento tecnico, la conformità di esso alla normativa che ne

disciplina le caratteristiche, se possibile indicando gli estremi della normativa stessa ed

80

allegando i documentinei quali sono rappresentate le caratteristiche del bene

(documentazione tecnica);

d) l’impegno a garantire che siano reperibili, anche in rete, i manuali d’uso e i documenti

nei quali sono rappresentate le caratteristiche del bene (documentazione tecnica).

Nella proposta di donazione il donante può esprimere una preferenza non vincolante sulla

destinazione del bene.

- art. 3 -

Salvo giustificato motivo, la proposta di donazione è accettata qualora ricorrano i seguenti

presupposti:

a) la proposta contiene le indicazioni di cui all’art. 2;

b) il bene è strumentale all’attività istituzionale dell'IC;

c) se la donazione è finalizzata alla realizzazione di un progetto didattico, la proposta deve

passare al vaglio del Collegio docenti per la competenza tecnico-didattica.

- art. 4 -

La donazione di modico valore è conclusa con lettera di accettazione a firma del Dirigente

Scolastico che riporta altresì i doverosi sentiti ringraziamenti. E’ di modico valore la donazione

che non diminuisce in modo apprezzabile il patrimonio del donante. La donazione di valore

non modico è conclusa con atto pubblico.

Copia del presente regolamento è pubblicata sul sito internet dell’Istituto.

IL PRESENTE REGOLAMENTO E’ STATO APPROVATO DAL CONSIGLIO DI

ISTITUTO CON DELIBERA N. del giorno mese anno

81

RAPPRESENTANTI DEI GENITORI REGOLAMENTO DONAZIONI

Allegato 1 - Modulo di richiesta

Il Sottoscritto

Cognome e Nome (Persona fisia o giuridica)

Scuola: Istituto Comprensivo “Milani” di Fondi (LT) – Plesso:

Classe/Sezione:

Preso atto del Regolamento, richiede:

Descrizione dettagliata del bene e costi stimati

Per le seguenti attività scolastiche o progetti educativi

Si dichiara che il bene è utile per la realizzazione dell'attività o progetto educativo sopra

descritta nel corso del presente A.S.

Il Dirigente Scolastico pro-tempore o persona delegata s'impegna a comunicare l'avvenuto

ricevimento del bene e il suo utilizzo per le finalità dichiarate.

Il richiedente

Data: Firma:

Per presa visione, il Dirigente Scolastico o persona delegata

Data: Firma:

82

Nota MIUR prot. N. 1972 del 15/09/2015 (Testo integrale)

Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazionme

Oggetto: Chiarimenti e riferimenti normativi a supporto dell’art. 1 comma 16 legge 107/2015.

Pervengono al MIUR numerose richieste di chiarimenti, sia da parte di dirigenti scolastici e

docenti che di genitori, riguardo a una presunta possibilità di inserimento all’interno dei Piani

dell’Offerta Formativa delle scuole della cosiddetta “Teoria del Gender” che troverebbe

attuazione in pratiche e insegnamenti non riconducibili ai programmi previsti dagli attuali

ordinamenti scolastici.

Soprattutto tra i genitori si è riscontrata un forte preoccupazione derivante anche dalla

risonanza mediatica di informazioni non sempre corrette e obiettive. Si ritiene pertanto

indispensabile da parte dell’Amministrazione fornire ulteriori chiarimenti a integrazione di

quanto già comunicato nella nota del 6 luglio 2015, trasmessa a tutte le scuole, sui corretti

adempimenti relativi al POF. I maggiori dubbi dei genitori scaturiscono da una non corretta

interpretazione del comma 16 della legge 107/2015 di Riforma su “La Buona Scuola” che

recita testualmente: “Il piano triennale dell'offerta formativa assicura l'attuazione dei principi di

pari opportunità, promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l'educazione alla parità tra i

sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni, al fine di informare e

di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori sulle tematiche indicate dall'articolo 5,

comma 2, del decreto-legge14 agosto 2013, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla legge 15

ottobre 2013, n. 119”. La previsione di tale disposizione risponde all’esigenza di dare puntuale

attuazione ai princìpi costituzionali di pari dignità e non discriminazione di cui agli articoli 3

(Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di

sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È

compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando

di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona

umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e

sociale del Paese), 4 (la Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le

condizioni che rendano effettivo questo diritto), 29 (La Repubblica riconosce i diritti della

famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Il matrimonio è ordinato

sull'uguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia

dell'unità familiare), 37 (La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse

retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire

l'adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una

speciale adeguata protezione. La legge stabilisce il limite minimo di età per il lavoro salariato.

La Repubblica tutela il lavoro dei minori con speciali norme e garantisce ad essi, a parità di

lavoro, il diritto alla parità di retribuzione.) e 51 (tutti i cittadini dell'uno o dell'altro sesso

possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza,

secondo i requisiti stabiliti dalla legge. A tal fine la Repubblica promuove con appositi

provvedimenti le pari opportunità tra donne e uomini. La legge può, per l'ammissione ai

pubblici uffici e alle cariche elettive, parificare ai cittadini gli italiani non appartenenti alla

Repubblica. Chi è chiamato a funzioni pubbliche elettive ha diritto di disporre del tempo

necessario al loro adempimento e di conservare il suo posto di lavoro) nonchè a quanto previsto

dal diritto europeo che proibisce la discriminazione per ragioni connesse al genere, alla

religione, alle convinzione personali, handicap, età, orientamento sessuale o politico. La finalità

del suddetto articolo non è, dunque, quella di promuovere pensieri o azioni ispirati ad ideologie

83

di qualsivoglia natura, bensì quella di trasmettere la conoscenza e la consapevolezza riguardo i

diritti e i doveri della persona costituzionalmente garantiti, anche per raggiungere e maturare le

competenze chiave di Cittadinanza, nazionale, europea e internazionale, entro le quali rientrano

la promozione dell’autodeterminazione consapevole e del rispetto della persona, così come

stabilito pure dalla Strategia di Lisbona 2000. Nell’ambito delle competenze che gli alunni

devono acquisire, fondamentale aspetto riveste l’educazione alla lotta ad ogni tipo di

discriminazione, e la promozione ad ogni livello del rispetto della persona e delle differenze

senza alcuna discriminazione. Si ribadisce, quindi, che tra i diritti e i doveri e tra le conoscenze

da trasmettere non rientrano in nessun modo né “ideologie gender” né l’insegnamento di

pratiche estranee al mondo educativo. Inoltre, è opportuno sottolineare che le due leggi citate

come riferimento nel comma 16 della legge 107 non fanno altro che recepire in sede nazionale

quanto si è deciso nell’arco di anni, con il consenso di tutti i Paesi, in sede Europea, attraverso

le Dichiarazioni, e in sede Internazionale con le Carte1 . Infatti il Decreto legge 14 agosto 2013

(convertito nella legge n.193/2013), a cui si fa riferimento nel comma 16 della “Buona Scuola”,

enuncia le finalità del "Piano d'azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere" che

anche la Scuola è chiamata a perseguire: a) prevenire il fenomeno della violenza contro le

donne attraverso l'informazione e la sensibilizzazione della collettività, rafforzando la

consapevolezza degli uomini e ragazzi nel processo di eliminazione della violenza contro le

donne; b) promuovere l'educazione alla relazione e contro la violenza e la discriminazione di

genere nell'ambito dei programmi scolastici delle scuole di ogni ordine e grado, al fine di

sensibilizzare, informare, formare gli studenti e prevenire la violenza nei confronti delle donne

e la discriminazione di genere, anche attraverso un'adeguata valorizzazione della tematica nei

libri di testo; …….(Omissis) g) prevedere specifiche azioni positive che tengano anche conto

delle competenze delle Amministrazioni impegnate nella prevenzione, nel contrasto e nel

sostegno delle vittime di violenza di genere e di stalking;

h) definire un sistema strutturato di governance tra tutti i livelli di governo, che si basi anche

sulle diverse esperienze e sulle buone pratiche già realizzate nelle reti locali e sul territorio.

Deve essere, inoltre, sottolineato che il personale scolastico, a cui è affidato il compito di

educare i nostri ragazzi anche su queste delicate tematiche, deve essere debitamente formato e

aggiornato, così come previsto anche dalla legge 128/2013 che all’art.16 let. D che pone

all’attenzione delle scuole la necessità di favorire: ”l'aumento delle competenze relative

all'educazione all'affettività, al rispetto delle diversità e delle pari opportunità di genere e al

superamento degli stereotipi di genere, in attuazione di quanto previsto dall’articolo 5 del

decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 ottobre 2013,

n. 119”. Infine, connessa e a integrazione delle azioni di cui sopra, è la Collaborazione con

l’Alleanza Europea per il contrasto all’“Istigazione all’Odio” (in sede internazionale “Hate

Speech”). L’istigazione all’odio, così come definita dal comitato dei ministri del Consiglio

d’Europa è espressione di tutte le forme di diffusione ed incitazione all’odio razziale, alla

xenofobia, all’antisemitismo e ad altre forme di intolleranza, espressione di nazionalismi,

discriminazione nei confronti di minoranze, di migranti. Altre forme di discriminazione sono la

misoginia, l’islamofobia, la cristianofobia e tutte le forme di pregiudizio circa l’orientamento

sessuale e di genere. La campagna contro il “discorso d’odio” (Hate speech) è un progetto

coordinato con l’Alleanza parlamentare contro l'odio (No Hate Alliance) del Consiglio

d'Europa, partito nel 2012, e mira a combattere il razzismo e le forme di discriminazione on

line, fornendo ai giovani e alle associazioni le competenze necessarie per riconoscere e

84

svolgere azioni contro le violazioni dei diritti umani, sempre attraverso la trasmissione

consapevole delle conoscenze del diritto e dei diritti. Alla luce di tale quadro normativo di

rifermento, il MIUR intende supportare e sostenere attivamente i tanti studenti, docenti e

dirigenti scolastici impegnati nel difficile lavoro quotidiano, affrontando le problematiche

relative a tutte le forme di discriminazione e contrastando ogni forma di violenza e aggressione

contro la dignità della persona. In tale ambito, alle scuole spetta il compito – nelle forme e

modalità che riterranno più opportune ed efficaci e che individueranno, sulla base

dell’autonomia didattica e gestionale loro attribuita, di predisporre azioni nel rispetto di linee di

indirizzo generale che saranno appositamente divulgate dal MIUR. Tali linee - che saranno

elaborate con il contributo di rappresentanti di associazioni ed esperti riuniti in un apposito

tavolo di lavoro che sarà istituito presso il Miur - saranno utili a monitorare e supportare le

scuole nelle azioni previste dal comma 16 dell’art 1 della L. 107/2015, anche verificando

l’attuazione del piano straordinario contro la violenza sessuale e di genere, esclusivamente per

la parte di competenza dell’istruzione. Non può mancarsi di sottolineare, il compito

fondamentale affidato ai genitori di partecipare e contribuire, insieme alla scuola, al percorso

educativo e formativo dei propri figli esercitando il diritto/dovere che l’art. 30 della nostra

Costituzione riconosce loro: “E’ dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i

figli, anche se nati fuori del matrimonio“. Come già chiarito nella sopra citata nota del 6 luglio

2015, “le famiglie hanno il diritto, ma anche il dovere, di conoscere prima dell’iscrizione dei

propri figli a scuola i contenuti del Piano dell’Offerta Formativa e, per la scuola secondaria,

sottoscrivere formalmente il Patto educativo di corresponsabilità per condividere in maniera

dettagliata diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie”.

Questa opportunità offerta ai genitori, consentirà di scegliere la scuola dei propri figli dopo

aver attentamente analizzato e valutato le attività didattiche, i progetti e le tematiche che i

docenti affronteranno durante l’anno che, in ogni caso, dovranno risultare coerenti con i

programmi previsti dall’attuale ordinamento scolastico e con le linee di indirizzo emanate dal

MIUR.

85

REGOLAMENTO DEI DIPARTIMENTI DISCIPLINARI

PREMESSA

In conformità con il D.P.R. 89/2010 (art.10, comma 2) che recita:

“ Ai fini della realizzazione dei principi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8

marzo 1999, n. 275, e per il conseguimento degli obiettivi formativi di cui al presente

regolamento, nell’esercizio della loro autonomia didattica, organizzativa e di ricerca, le

istituzioni scolastiche:

a. possono costituire, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, dipartimenti,

quali articolazioni funzionali del collegio dei docenti, per il sostegno alla progettazione

formativa e alla didattica …,”

Il Collegio dei Docenti si riunisce e lavora sia in seduta plenaria sia in sedute dipartimentali.

I Dipartimenti sono luogo di confronto tra insegnanti dell’area disciplinare in merito

alla progettazione dei percorsi formativi correlati al profilo educativo e culturale dello

studente, a conclusione del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione di

cui all’art. 1, comma 5, del D. L. n. 226/2005.

I Dipartimenti disciplinari sono inoltre sedi deputate alla ricerca, all’innovazione

metodologica e disciplinare ed alla diffusione interna della documentazione educativa, allo

scopo di favorire scambi di informazioni, di esperienze e di materiali didattici.

I dipartimenti operano nel pieno rispetto della libertà d’insegnamento del singolo docente

all’interno della programmazione individuale, tenuto conto della fisionomia della classe e

delle esigenze degli alunni.

Essi sono presieduti dal Dirigente Scolastico che, su proposta dei docenti, nomina un coordinatore

di dipartimento.

Art. 1 - Composizione

I Dipartimenti sono composti dai docenti, raggruppati per Assi culturali o aree disciplinari,

che rappresentano le varie discipline trasversalmente e ne indirizzano e sistematizzano le

finalità nei diversi corsi di studio.

La loro composizione potrà essere modificata tenendo conto delle varie esigenze e realtà,

nonché dei diversi progetti posti in essere dall’istituzione scolastica.

I responsabili dei Dipartimenti si dovranno incontrare una volta l’anno per programmare le

attività da svolgere nelle riunioni.

Art. 2 - Compiti del dipartimento

Individuare le conoscenze, le abilità e le competenze in uscita

definire gli standard minimi richiesti a livello di conoscenze e competenze

definire le modalità attuative del piano di lavoro disciplinare

concordare e adottare nuove strategie di insegnamento secondo una didattica

laboratoriale

definire i criteri della valutazione per competenze

eventualmente progettare e coordinare lo svolgimento di prove di verifica disciplinari

comuni in ingresso e in uscita

progettare interventi di recupero e sostegno didattico

proporre l’adozione di libri di testo, di sussidi e di materiali didattici

proporre percorsi formativi per una didattica disciplinare orientativa

proporre percorsi di autoaggiornamento, aggiornamento, formazione

86

Art. 3 Funzionamento del dipartimento

Le riunioni dipartimentali si svolgono nei tempi fissati dall’art. 29 del C.C.N.L. vigente, non

superando di norma 40 ore annuali comprensive delle convocazioni ordinarie e straordinarie

del collegio docenti.

Ciascun incontro si svolge con le seguenti modalità:

a) discussione, moderata dal coordinatore, che assegna la parola sulla base dell’ordine di

prenotazione;

b) decide sulle proposte da presentare al Collegio dei docenti.

Le proposte:

a. vengono approvate a maggioranza semplice dei docenti presenti;

b. non possono essere in contrasto con il P.O.F. e con il Regolamento d’Istituto, pena la loro

validità;

c. una volta approvate dal dipartimento vengono portate alla deliberazione del Collegio

docenti;

d. le delibere così assunte non possono essere modificate né rimesse in discussione, fino a

che non si presentino elementi di novità che richiedano nuova discussione, nuova

elaborazione e procedura deliberante;

e. la discussione e le proposte sono riportate a verbale nel rispetto di quanto indicato dal

capo III, art. 10 comma 2 del CCNL 1998 – 2001 assunto dal vigente C.C.N.L.;

Ciascun docente:

a) ha l’obbligo contrattuale (ex. art. 29 C.C.N.L. vigente) di partecipare alle riunioni di

Dipartimento;

b) in caso di assenza per motivi giustificati deve avvisare il coordinatore e giustificare

l’assenza per iscritto al Dirigente;

c) ha il diritto di richiedere al coordinatore che vengano messi all’ordine del giorno

argomenti da discutere, purché entro 7 giorni prima della data dell’incontro stesso.

Le riunioni del Dipartimento sono convocate dalla dirigenza o, d’intesa con il Dirigente

Scolastico, dal Coordinatore.

Le riunioni dipartimentali si svolgono almeno in 4 momenti dell’anno scolastico:

1^ riunione (prima dell’inizio delle attività didattiche e successivamente all’incontro dei

responsabili dei dipartimenti per programmare le attività da svolgere nelle riunioni)

stesura/modifica/integrazione regolamento dipartimenti

verifica delle attività didattiche dell’anno precedente

definizione degli obiettivi partendo dall’analisi delle conoscenze e competenze per

approdare alla individuazione delle abilità, delle conoscenze e delle competenze

definizione dei livelli di apprendimento

individuazione del numero e della tipologia degli strumenti di verifica;

condivisione dei criteri e degli strumenti di valutazione;

creazione di un archivio ed una banca dati di proposte didattiche integrate fruibile dai

docenti

2^ riunione (inizio attività didattiche)

elaborazione della programmazione didattica e disciplinare

87

proposte di attività per l’ampliamento dell’offerta formativa;

proposte di attività interdisciplinari;

proposte progetti viaggi d’istruzione e visite guidate

proposte di acquisto materiali utili per la didattica

progettare e coordinare lo svolgimento di prove di verifica disciplinari comuni in ingresso

e di prove di verifica di competenza in uscita per il primo biennio

individuare compiti in base alle specifiche competenze dei docenti

proporre percorsi di autoaggiornamento / aggiornamento, formazione docenti (anche alla

luce delle attività progettuali deliberate).

3^ riunione (dopo la fine del 1° quadrimestre)

relazione del Coordinatore sullo stato dei lavori

verifica intermedia della programmazione disciplinare, alla luce dei risultati della

valutazione trimestrale

progettare interventi di recupero e sostegno didattico

coordinamento iniziative di orientamento in accordo con la Funzione Strumentale

4^ riunione (....):

revisione delle programmazioni didattiche

monitoraggio sullo sviluppo dei percorsi formativi

proposte di adozione di libri di testo, di sussidi e dei materiali didattici

individuare e analizzare i livelli di apprendimento

individuazione contenuti essenziali per le prove di verifica nei casi di sospensione del

giudizio

proposte didattiche per l’inizio del nuovo anno scolastico

relazione finale delle attività svolte dal Dipartimento

Art. 4 Verbalizzazioni

Le sedute vengono verbalizzate. Il verbale, una volta approvato e firmato dal coordinatore,

viene inviato al Dirigente Scolastico e successivamente pubblicato sul sito dell’istituto.

Art. 5 Compiti del coordinatore

D'intesa con il Dirigente scolastico presiede le riunioni del Dipartimento programmate dal

Piano annuale delle attività;

collabora con la dirigenza e i colleghi;

programma le attività da svolgere nelle riunioni;

raccoglie la documentazione prodotta dal Dipartimento consegnandone copia al Dirigente

Scolastico e mettendola a disposizione di tutti i docenti;

è punto di riferimento per i docenti del proprio dipartimento come mediatore delle

istanze di ciascun docente, garante del funzionamento,della correttezza e della

trasparenza del dipartimento;

nomina il segretario che provvederà alla verbalizzazione della seduta; il gruppo di lavoro

dipartimentale in sottogruppi;

su propria iniziativa o su richiesta motivata espressa dalla maggioranza dei docenti del

Dipartimento, può richiederne la convocazione.

88

CARTA DEI SERVIZI

PREMESSA

La Carta dei Servizi scolastici costituisce il documento formale nel quale ciascuna istituzione

scolastica è tenuta a predefinire e rendere noti all'esterno, ai sensi del Decreto del Presidente

del Consiglio dei Ministri del 7 giugno 1995:

gli indirizzi generali cui ispira la sua attività amministrativa e gestionale;

le caratteristiche di qualità che gli alunni e le loro famiglie possono aspettarsi dallo

svolgimento delle varie attività dell'istituzione scolastica;

i livelli o gli obiettivi quantitativi e/o qualitativi ai quali, in considerazione delle attese

dell'utenza, tendono le attività della struttura organizzativa;

i meccanismi approntati per monitorare e valutare costantemente l'attività svolta, anche al

fine di praticare correttivi in itinere;

i mezzi o rimedi messi a disposizione degli utenti per segnalare disfunzioni, prima di dar

corso ad eventuale contenzioso.

La Carta dei servizi inoltre definisce le competenze educative, didattiche, organizzative dei

soggetti, organi individuali e collegiali coinvolti e le loro assunzioni di responsabilità in

rapporto:

alle risorse professionali, economiche, logistiche e strutturali disponibili;

all'analisi dei bisogni formativi ed agli impegni presi nel Progetto d'Istituto;

alle collaborazioni con altri soggetti pubblici e privati che si sono resi disponibili.

Essa deriva, come documento normativo, dall'esigenza di una completa attuazione dei diritti -

doveri del cittadino nei confronti dell'istituzione scolastica (art. 3 - 33 - 34 della Costituzione

Italiana) e dalla necessità, molto sentita e richiesta dalla comunità sociale, di poter verificare

con un sistema trasparente, le modalità organizzativo - gestionali che caratterizzano il Progetto

educativo della scuola nel quadro normativo previsto dalla riforma che ha concesso l'autonomia

organizzativa, didattica, di ricerca e sperimentazione alle istituzioni scolasticheEssa costituisce,

insieme al Progetto educativo d'istituto ed al Regolamento interno, il riferimento principale

dell'identità progettuale della scuola. Il Progetto d'istituto sarà tenuto periodicamente

aggiornato in rapporto alle esigenze dell'utenza scolastica, con particolare attenzione ai bisogni

formativi degli alunni. Si auspica che la Carta dei Servizi introduca nella vita scolastica un

maggiore dialogo fra le componenti coinvolte, favorendo l'acquisizione di una maggiore

assunzione di responsabilità verso gli impegni comuni.

CAPO I

Principi fondamentali

La Carta dei Servizi dell'istituto comprensivo “Milani” ha come fonte di ispirazione

fondamentale gli articoli 3, 33 e 34 della Costituzione della Repubblica Italiana.

Articolo I

Principio di uguaglianza

1. Nessuna discriminazione nell'erogazione del servizio scolastico può essere compiuta per

motivi riguardanti sesso, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psicofisiche

e socio economiche.

Articolo 2

Principio di imparzialità e regolarità

1. Tutti gli operatori in servizio nell'istituto sono impegnati ad agire secondo criteri di

obiettività ed equità.

89

2. Gli operatori dell'istituto, avvalendosi della collaborazione degli enti locali e di altre

istituzioni pubbliche e private, garantiscono la regolarità e la continuità del servizio e delle

attività educative, nel rispetto dei principi e delle norme sancite dalla legge in applicazione

delle attuali disposizioni in materia.

Articolo 3

Principio di accoglienza e integrazione

1. Gli operatori dell'istituto si impegnano, con opportuni ed adeguati atteggiamenti ed azioni,

a favorire l'accoglienza dei genitori e degli alunni, l'inserimento e l'integrazione di questi

ultimi con particolare riguardo alla fase di ingresso alle classi iniziali e alle situazioni di

rilevante necessità. Particolare impegno è prestato per la soluzione delle problematiche

relative agli alunni stranieri, a quelli diversamente abili ed a tutti gli alunni in situazione di

disagio.

2. Nello svolgimento della propria attività, ogni operatore ha pieno rispetto dei diritti e degli

interessi dell'alunno.

Articolo 4

Diritto di scelta, obbligo scolastico e frequenza

1. L'utente ha facoltà di scegliere fra le istituzioni che erogano i servizi scolastici, in base a

quanto previsto dalla normativa nazionale e provinciale in materia.

2. In caso di eccedenza di domande rispetto alla disponibilità di classi dell'istituzione

scolastica si fa riferimento al Regolamento d'istituto.

3. L'obbligo scolastico e la regolarità della frequenza sono assicurati con interventi di

prevenzione e controllo dell'evasione e della dispersione scolastica da parte di tutte le

istituzioni coinvolte, che collaborano tra loro in modo funzionale ed organico.

Articolo 5

Partecipazione, efficienza e trasparenza

1. Istituzioni, personale, genitori, alunni, sono protagonisti e responsabili dell'attuazione della

Carta dei Servizi, attraverso una gestione partecipata della scuola, nell'ambito degli organi

collegiali e nel rispetto delle procedure vigenti.

2. L'Istituto comprensivo, in accordo con gli enti locali, si impegna a favorire le attività

extrascolastiche che realizzano la funzione della scuola come centro di promozione

culturale, sociale e civile, consentendo l'uso degli edifici e delle attrezzature fuori

dell'orario del servizio scolastico previa verifica della loro compatibilità con quelle

programmate dalla scuola.

3. L'Istituto comprensivo, al fine di promuovere ogni forma di partecipazione, si impegna a

garantire la massima semplificazione delle procedure e un'informazione completa e

trasparente ai dipendenti ed all'utenza.

4. L'attività scolastica, ed in particolare l'orario di servizio di tutti i dipendenti, si informa a

criteri di efficienza, efficacia, flessibilità nell'organizzazione dei servizi amministrativi,

dell'attività didattica e dell'offerta formativa integrata facendo particolare riferimento al

Progetto Educativo d'Istituto.

Articolo 6

Libertà d'insegnamento e formazione del personale

1. La programmazione assicura il rispetto della libertà di insegnamento dei docenti e

garantisce la formazione dell'alunno, facilitandone le potenzialità evolutive e contribuendo

allo sviluppo armonico della sua personalità. Questo nel rispetto degli obiettivi formativi

90

provinciali, nazionali ed europei, generali e specifici, così come proposti nei Piani di studio

comuni a tutte le scuole provinciali del primo ciclo, Piani di studio adattati ed integrati

dall'istituzione scolastica autonoma.

2. La scuola garantisce ed organizza le modalità di formazione e aggiornamento del personale

in collaborazione con istituzioni ed enti culturali, nell'ambito delle Linee guida definite

dall’USR e dall’A.T..

3. L'aggiornamento e la formazione costituiscono un impegno per tutto il personale scolastico

e un compito per l'amministrazione, che assicura interventi organici e regolari.

CAPO II

Servizi didattici educativi

Articolo 7

Il contratto formativo

1. lI contratto formativo è la dichiarazione, esplicita e partecipata, dell'operato della scuola.

Esso si stabilisce, in particolare, tra i docenti e gli allievi, ma coinvolge gli organi

collegiali, i genitori, gli enti esterni preposti o interessati al servizio scolastico.

2. Sulla base del contratto formativo, elaborato nell'ambito ed in coerenza con gli obiettivi

formativi definiti a diversi livelli istituzionali

l'allievo deve conoscere:

1. gli obiettivi didattici ed educativi delle attività scolastiche; il percorso per raggiungerli;

2. le tappe di questo percorso;

il docente deve:

1. esprimere la propria offerta formativa; motivare il proprio intervento didattico;

2. esplicitare le strategie, gli strumenti di verifica, i criteri di valutazione;

il genitore deve:

1. conoscere l'offerta formativa; esprimere pareri e proposte; collaborare nelle attività.

2. lI contratto formativo viene aggiornato periodicamente nel Progetto d'istituto di cui fa parte

integrante.

Articolo 8

Area didattica

1. La scuola, con l'apporto delle competenze professionali del personale e con la

collaborazione ed il concorso delle famiglie, delle istituzioni e della società civile, si

impegna a garantire la qualità delle attività educative e l'adeguatezza delle risposte alle

esigenze culturali e formative degli alunni, nel rispetto di obiettivi educativi validi per il

raggiungimento delle finalità istituzionali.

2. La scuola individua ed elabora gli strumenti per garantire la continuità educativa tra i

diversi ordini e gradi dell'istruzione, al fine di promuovere un armonico sviluppo delle

personalità degli alunni.

3. Nella scelta dei libri di testo e delle strumentazioni didattiche, la scuola assume come criteri

di riferimento la validità culturale e la funzionalità educativa, con particolare riguardo agli

obiettivi formativi, e la rispondenza alle esigenze dell'utenza. Nella programmazione

dell'azione educativa e didattica i docenti, nella scuola dell'obbligo, devono adottare, con il

coinvolgimento delle famiglie, soluzioni idonee a rendere possibile un'equa distribuzione

dei testi scolastici nell'arco della settimana, in modo da evitare, nella stessa giornata, un

sovraccarico di materiali didattici da trasportare.

91

4. Nell'impegnarsi a garantire risposte adeguate alle esigenze culturali e formative degli

alunni si ritiene importante fissare in una Carta dei Diritti e degli Impegni ciò che viene

richiesto agli alunni e ciò che costituisce, di contro, un loro diritto. Questo per far sì che gli

alunni possano, con gli adulti educatori, riflettere e condividere il fatto che esistono degli

"impegni", non astratti, ma funzionali alla praticabilità, da parte di tutti, di corrispondenti

diritti.

Articolo 9

I diritti degli studenti

1. Gli alunni hanno il diritto di usufruire del tempo scolastico e delle opportunità educative

che in esso sono organizzate, senza che niente intralci il normale funzionamento della

giornata scolastica. Gli alunni hanno diritto a che tutto il tempo trascorso a scuola sia

funzionale alla qualità del progetto educativo per loro e con loro ideato.

2. Gli alunni hanno il diritto di trascorrere il tempo scolastico in ambienti sani, puliti, sicuri.

3. Tutti gli alunni hanno il diritto di crescere affermando la propria autonomia e autostima.

Essi devono essere informati e coinvolti nelle decisioni che li riguardano.

4. Tutti gli alunni hanno diritto che i loro genitori o chi ne fa le veci, possano partecipare ai

colloqui, regolarmente programmati con gli insegnanti, secondo le modalità e la periodicità

indicate nel Regolamento d'Istituto.

5. Gli alunni hanno diritto al gioco libero e/o organizzato nei tempi stabiliti dall'orario

scolastico.

6. Ogni alunno ha il diritto di esprimere le proprie opinioni, purché correttamente manifestate

e non lesive della personalità di altri soggetti.

7. Ogni alunno ha il diritto di ricevere dai docenti la migliore attenzione educativa e didattica

adeguata ai suoi bisogni.

8. Ogni alunno ha diritto alla correzione e valutazione trasparente dei compiti assegnati dai

docenti.

9. Tutti gli alunni hanno diritto ad essere rispettati dai compagni e dagli adulti che si occupano

di loro. Ciascuno ha il diritto di comprendere il significato degli interventi educativi adottati

o verso la propria persona o nei confronti del gruppo classe. Ogni alunno ha diritto ad

essere ascoltato e/o riferire le proprie ragioni, in relazione ad atteggiamenti e/o azioni,

considerati inadeguati dall'insegnante o dall'adulto di riferimento. In ogni caso il linguaggio

o le azioni utilizzate dall'insegnante per correggere tali comportamenti giudicati inadeguati,

non devono risultare lesivi della dignità personale e consone alle finalità educative della

scuola.

10. Ogni alunno ha il diritto di dialogare, essere ascoltato, compreso e che la sua presenza nel

gruppo e la sua partecipazione alla vita di classe abbiano senso e valore per sé e per gli

altri. Nella scuola secondaria di primo grado gli alunni eleggono, annualmente, 2

rappresentanti per classe, i quali costituiranno la Consulta degli studenti che verrà

convocata dal Dirigente scolastico almeno due volte all'anno.

11. Ogni classe della Scuola Secondaria di primo grado ha il diritto ad effettuare un'assemblea

ogni 2 mesi con la presenza dell'insegnante coordinatore e indire assemblee straordinarie

qualora richieste dal Dirigente e dal docente coordinatore.

12. Ogni studente della scuola secondaria di primo grado può prelevare il proprio materiale

dagli armadietti nei 5 minuti prima dell'inizio delle lezioni mattutine e riporlo alla fine delle

lezioni della giornata. Nei cambi dell'ora è possibile recarsi all'armadietto solo dopo aver

92

chiesto l'autorizzazione all'insegnante.

13. Ogni classe della scuola secondaria di primo grado può effettuare massimo una verifica

scritta al giorno. Sono invece possibili più verifiche orali.

Articolo 10

Gli impegni degli studenti

1. Gli alunni hanno il dovere di frequentare regolarmente la scuola. Ogni assenza va

giustificata dai genitori o da chi ne fa le veci; non sono permesse uscite anticipate, se non

autorizzate, sulla base di adeguate motivazioni.

2. Gli alunni hanno il dovere di utilizzare correttamente le attrezzature e gli spazi della

comunità scolastica, nel rispetto della proprietà comune e dei diritti degli altri.

3. Gli alunni hanno il dovere di entrare a scuola senza essere accompagnati dai genitori, se

non in caso di accertata necessità. Ciò allo scopo di:

- evitare di recare disturbo all'attività didattica;

- permettere all'alunno di responsabilizzarsi e di rendersi sempre più autonomo;

- evitare diversità di trattamento ingiustificate.

1. Gli alunni hanno il dovere di rispettare le regole fissate dalla comunità scolastica.

2. Non è permesso nella scuola l'uso di strumenti non pertinenti all'attività didattica (telefono

cellulare, video-giochi, i-pod, mp3, mp4 e simili), salvo specifica autorizzazione degli

insegnanti per percorsi formativi particolari.

3. Gli alunni hanno il dovere di rispettare le regole sull'utilizzo di internet e dei laboratori

informatici della scuola.

4. Ogni alunno ha il dovere di rispettare le opinioni degli altri, anche se non condivise, di

rispettare i compagni e di aiutarli in caso di difficoltà.

5. Ogni alunno ha il dovere di svolgere i compiti assegnati a scuola e a casa che costituiscono

approfondimenti o esercitazioni delle abilità apprese a scuola. i compiti scritti vengono

assegnati solo nei pomeriggi liberi da impegni scolastici.

6. Gli alunni hanno il dovere di rispettare i compagni e tutti gli adulti, insegnanti e operatori

scolastici, che si occupano della loro educazione all'interno della comunità scolastica.

7. Gli alunni hanno il dovere di ascoltare e mettere in pratica i suggerimenti degli insegnanti

sul piano del comportamento e dell'apprendimento.

Articolo 11

Ddocumenti fondamentali dell'istituto

1. i documenti fondamentali che qualificano e regolano l'autonomia didattica, organizzativa,

di ricerca, sperimentazione e sviluppo dell'istituto si fondano sull'analisi dei bisogni

formativi degli alunni e del contesto sociale in cui opera, formulata nel Progetto d'istituto.

2. La scuola garantisce l'elaborazione, l'adozione e la pubblicazione e l'aggiornamento

periodico dei seguenti documenti:

a) il Progetto d'istituto che viene aggiornato annualmente, contiene le scelte educative ed

organizzative dell'istituto;

b) il Regolamento d'istituto, che fissa le norme comuni relative agli aspetti più propriamente

organizzativi e gestionali;

c) il Regolamento sui diritti, doveri e mancanze disciplinari degli studenti;

d) "i piani di studio d'istituto" declinati annualmente nella programmazione di ogni

Consiglio di classe e presentati ai genitori durante le assemblee d'inizio d'anno.

e) La Carta dei servizi scolastici;

93

f) il portale WEB dell'istituto, aggiornato continuamente, a disposizione dei personale e

dell'utenza per le comunicazioni relative all'offerta formativa della comunità scolastica.

CAPO III

I servizi amministrativi

Articolo 12

Fattori di qualità dei servizi amministrativi

1. La scuola individua, fissandone e pubblicandone gli standard e garantendone altresì

l'osservanza ed il rispetto, i seguenti fattori di qualità dei servizi amministrativi:

- celerità delle procedure

- trasparenza

- informatizzazione dei servizi di segreteria

- tempi di attesa in ufficio

- flessibilità degli orari degli uffici con il pubblico.

- cortesia e disponibilità nei confronti dell'utenza

- tutela della privacy.

Articolo 13

Standard specifici delle procedure

L'iscrizione alle classi prime è effettuata presso la segreteria dell'istituto in giorni

prestabiliti e secondo un orario pubblicizzato in modo efficace, entro le scadenze previste a

livello provinciale.

Per le classi successive alla prima elementare l'istituto garantisce d'ufficio l'iscrizione,

tuttavia chiede agli utenti di formalizzare le iscrizioni alle classi prime della scuola media

per verificare le loro esigenze in rapporto all'organizzazione scolastica ed all'offerta

formativa.

Il rilascio dei certificati è effettuato nel normale orario di apertura della segreteria al

pubblico, all'atto della richiesta ovvero entro il tempo massimo di tre giorni lavorativi per

quelli di iscrizione e frequenza e di cinque per quelli con votazioni e/o giudizi.

Le schede di valutazione sono consegnate direttamente dagli insegnanti, o dall'ufficio di

segreteria, o dal Dirigente scolastico, o da docenti incaricati entro cinque giorni dal termine

delle operazioni generali di scrutinio ai genitori degli alunni o a loro delegati.

Gli uffici di segreteria garantiscono il seguente orario di apertura al pubblico funzionale

alle esigenze degli utenti e del territorio:

Martedì, Giovedì, Venerdì dalle ore 11.00 alle 13.00

Lunedì e Mercoledì dalle ore 15.00 alle 17.00

lI Dirigenza riceve il pubblico

Martedì, Giovedì, Venerdì dalle ore 10.30 alle 13.00

Lunedì e Mercoledì dalle ore 15.00 alle 16.00

sia su appuntamento telefonico sia secondo l'orario di apertura dell'ufficio di Direzione,

reso pubblico con appositi avvisi.

La Segreteria dell'istituto comprensivo Milani assicura all'utente la tempestività del contatto

telefonico e stabilisce ai proprio interno modalità di risposta che comprendono:

il nome e la qualifica di chi risponde

l'ufficio o la persona in grado di fornire le informazioni richieste.

La Dirigenza dell'istituto comprensivo Milani garantisce agli utenti la possibilità di

acquisire informazioni mettendole a disposizione con appositi avvisi all'albo dell'istituto,

94

sui portale della scuola o, a richiesta degli interessati, in orario di apertura ai pubblico da

parte dei personale dell'ufficio di segreteria o dei Dirigente:

orario di servizio e delle udienze individuali e generali dei docenti programmati

annualmente per ogni sede scolastica;

orario di servizio, funzioni e dislocazioni dei personale amministrativo della Direzione

dell'istituto comprensivo Milani e dei personale ausiliario;

organigramma dell'ufficio (Dirigente scolastico, Insegnante vicario e collaboratori del

dirigente, funzionario amministrativo responsabile dell'organizzazione e del coordinamento

degli uffici di segreteria e del personale ausiliario, assistente amministrativo);

organigramma del Consiglio dell'Istituzione (Presidente, membri del Consiglio

dell'istituzione);

organigramma dei Consigli di classe (presidente e suo sostituto, verbalizzatore, componente

docenti, genitori eletti rappresentanti di classe);

organico del personale docente e amministrativo;

i documenti di valutazione dei rischi ed i piani di evacuazione degli edifici scolastici;

i verbali degli organi collegiali, fatta eccezione per eventuali parti coperte da segreto

d'ufficio o che siano vincolate dalla normativa sulla tutela della privacy.

Presso la scuola secondaria do èrimo grado “Milani”, sede della Dirigenza dell'istituto, sono

predisposti appositi spazi per l'albo dell'istituto, l'albo sindacale, io spazio per l'affissione di

materiale pubblicitario e di eventuali comunicazioni che interessano l'utenza.

in ciascuna scuola dell'istituto sono disponibili appositi spazi per l'albo di plesso, l'albo

sindacale, lo spazio per l'affissione di materiale pubblicitario e di eventuali comunicazioni

che interessano l'utenza.

li Progetto d'istituto, il Regolamento d'istituto, il Regolamento alunni e la Carta dei servizi

scolastici sono affissi all'albo della Dirigenza dell'istituto, sono a disposizione per la

consultazione in appositi spazi presso la segreteria dell'istituto e le aule docenti delle scuole

dell'istituto; sono inoltre consultabili e scaricabili dal portale web dell'istituto.

Presso l'ingresso della scuola secondaria di primo grado “Milani” e nella zona del piano

terra che ospita gli uffici di segreteria e di Dirigenza, sono ben visibili cartelli indicatori

delle varie tipologie di servizi.

il funzionario amministrativo è responsabile dei controllo dell'effettiva affissione all'albo

dell'istituto, da parte dei personale ausiliario, degli atti della Dirigenza destinati alla

pubblicazione.

Gli insegnanti fiduciari sono responsabili dell'effettiva affissione agli albi dei plessi

scolastici, ad opera del personale ausiliario, degli atti inviati dalla Direzione destinati alla

pubblicazione.

CAPO IV

Strutture e sicurezza

Articolo 14

Condizioni ambientali delle scuole dell'istituto e rispetto delle norme di sicurezza

1. L'ambiente scolastico deve essere pulito, accogliente, sicuro.

2. Le condizioni di igiene e sicurezza dei locali e dei servizi devono garantire una permanenza

a scuola confortevole per gli alunni e per il personale.

3. Il personale ausiliario deve adoperarsi per garantire la costante igiene di tutti i locali

scolastici ed in particolare dei servizi igienici.

95

4. La scuola si impegna, in particolare, a sensibilizzare le istituzioni interessate, comprese le

associazioni dei genitori, degli utenti e dei consumatori, al fine di garantire agli alunni la

massima sicurezza durante le attività scolastiche, le ricreazioni e gli intervalli che

precedono e seguono lo svolgimento delle lezioni.

5. Annualmente vengono aggiornati i piani di evacuazione degli edifici scolastici ed i

documenti di valutazione dei rischi che vengono inviati per gli adempimenti di competenza

all’ Amministrazioni comunale di Fondi.

6. Ogni anno vengono effettuate almeno due prove di evacuazione dei plessi afferenti l'Istituto

con il coinvolgimento di tutti gli alunni e del personale in servizio.

7. La prevenzione dei rischi ed il rispetto delle norme in materia di sicurezza sono oggetto

annualmente di programmazione didattica da parte dei docenti con gli opportuni

accorgimenti in rapporto all'età degli alunni.

CAPO V

Procedure dei reclami e valutazioni

Articolo 15

Reclami

1. I genitori, gli insegnanti, gli alunni e tutti gli operatori scolastici hanno la possibilità di

esprimere al Dirigente scolastico osservazioni, richieste, reclami in ordine a problemi,

disfunzioni, presunte irregolarità relativi al servizio scolastico.

2. I reclami possono essere espressi in forma orale, scritta, telefonica, via fax e mediante

e.mail e devono contenere generalità, indirizzo e reperibilità del proponente.

3. I reclami orali e telefonici debbono successivamente, essere formalizzati e sottoscritti.

4. I reclami anonimi possono essere presi in considerazione solo se espressi in forma scritta e

se sono circostanziati.

5. Il Dirigente scolastico, per quanto di sua competenza o individuando i giusti referenti, si

impegna a rimuovere, nel minor tempo possibile, le cause che hanno provocato il reclamo e

risponde entro quindici giorni in forma orale o, se richiesto, scritta ai reclami di sua

competenza.

6. Qualora il reclamo non sia di competenza del Dirigente scolastico, al reclamante sono

fornite indicazioni circa il corretto destinatario.

7. Annualmente il Dirigente scolastico relaziona al Consiglio dell'Istituzione sui reclami

pervenuti e sui provvedimenti conseguenti nell'ambito della relazione generale sull'anno

scolastico.

Articolo 16

Rilevazioni perla valutazione del servizio

1. Allo scopo di raccogliere elementi utili alla valutazione del servizio sono previste forme di

autovalutazione e valutazione esterna, mediante questionari, opportunamente tarati, rivolti

ai genitori ed al personale, interviste da parte di "focus group" o altre modalità di

rilevazione che offrano garanzie di obiettività dal punto di vista della registrazione e della

raccolta dei dati.

2. I questionari, che vertono sugli aspetti organizzativi, didattici ed amministrativi del

servizio, devono consentire di esprimere valutazioni e di formulare proposte. Devono

prevedere altresì, nella fase di elaborazione dello strumento d'indagine, il coinvolgimento

attivo di rappresentanti della componente cui è destinato il lavoro.

3. lI progetto d'istituto definisce le modalità per l'autoanalisi e l'autovalutazione dell'efficacia

96

e dell'efficienza del servizio scolastico.

4. Entro il mese di giugno il Collegio dei docenti compie le verifiche sull'attuazione del

Progetto d'istituto e sull'attività svolta e redige una relazione che viene sottoposta

all'attenzione del Consiglio dell'istituzione.

CAPO VI

Disposizioni finali

Articolo 17

Rilevazioni perla valutazione del servizio

1. Le indicazioni contenute nella presente Carta dei servizi si applicano fino a quando non

intervengano, in materia, disposizioni modificative contenute nei contratti collettivi di lavoro

e/o in nuove disposizioni legislative e/o non risulti comunque inadeguata ai nuovi bisogni

formativi dell'utenza e dell'istituto Comprensivo.

INDICE GENERALE

Premessa

CAPO I Principi generali

Articolo 1 Principio di uguaglianza

Articolo 2 Principio di imparzialità e regolarità

Articolo 3 Principio di accoglienza e integrazione

Articolo 4 Diritto di scelta, obbligo scolastico e frequenza

Articolo 5 Partecipazione, efficienza e trasparenza

Articolo 6 Libertà d'insegnamento e formazione del personale

CAPO II Servizi educativi

Articolo 7 Il contratto formativo

Articolo 8 Area didattica

Articolo 9 I diritti degli studenti

Articolo 10 Gli impegni degli studenti

Articolo 11 I documenti fondamentali dell'istituto autonomo

CAPO III I servizi amministrativi

Articolo 12 Fattori di qualità dei servizi amministrativi

Articolo 13 Standard specifici delle procedure

CAPO IV Strutture e sicurezza

Articolo 14 Condizioni ambientali delle scuole dell'istituto e rispetto delle norme di sicurezza

CAPO V Procedure dei reclami e valutazioni

Articolo 15 Reclami

Articolo 16 Rilevazioni perla valutazione del servizio

CAPO VI Disposizioni finali

Articolo 17 Rilevazioni perla valutazione del servizio

97

Statuto delle Studentesse e degli Studenti

della scuola secondaria di primo grado

Lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti, entrato in vigore come DPR 249 del 24 giugno

1998 e modificato dal DPR 235 del 21 novembre 2007, contiene i diritti e i doveri degli

studenti iquali devono impegnarsi a rispettare le norme che vi sono contenute e farle valere in

ogni sua parte.

Articolo 1 (Vita della comunità scolastica)

La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle

conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica.

La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai

valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa

ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla

cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di

ciascufio e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla

Costituzione e dalla Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia fatta a New York il

20 novembre 1989 e con i principi generali dell'ordinamento italiano.

La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è

parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni

insegnante-studente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche

attraverso l'educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione dell'identità di genere,

del loro senso di responsabilità e della loro autonomia individuale e persegue il

raggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati all'evoluzione delle

conoscenze e all'inserimento nella vita attiva.

La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di

coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono quale che

sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale.

Articolo 2 (Diritti)

Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e

valorizzi, anche attraverso l'orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle

idee [ ... ].

La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello

studente alla riservatezza.

Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la

vita della scuola.

[... Lo studente ha inoltre diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare

un processo di autovalutazione che lo conduca a individuare i propri punti di forza e di

debolezza e a migliorare il proprio rendimento.

Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità

alla quale appartengono La scuola promuove e favorisce iniziative volte all'accoglienza e alla

tutela della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attività interculturali

La scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l'esercizio del diritto di riunione e

di assemblea degli studenti, a livello di classe, di corso e di istituto.

98

I regolamenti delle singole istituzioni garantiscono e disciplinano l'esercizio del diritto di

associazione all'interno della scuola secondaria superiore, del diritto degli studenti singoli e

associati a svolgere iniziative all'interno della scuola, nonché l'utilizzo di locali da parte degli

studenti e delle associazioni di cui fanno parte.

Articolo 3 (Doveri)

Gli studenti sono tenuti frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli

impegni di studio

Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale

tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se

stessi.

Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi

didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della

scuola.

Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e

averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola.

Articolo 4 (Disciplina)

I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso

di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica, nonché

al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a

vantaggio della comunità scolastica.

La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni

disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni.

In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera

espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità.

L'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto quando siano

stati commessi trasgressioni che violano la dignità e il rispetto della persona umana o vi sia

pericolo per l'incolumità di altri.

Copia dello stesso è affissa all'Albo, pubblicata sul sito www.icmilanifondi.it

Data approvazione da parte del Consiglio di Istituto 18/12/2012 (Delibera n. 14)

99

REGOLAMENTOuscite didattiche, visite guidate

e viaggi d'istruzione

Approvato dal consiglio d’Istituto nella seduta del 18/12/2012

PREMESSA

Le uscite didattiche, le visite guidate e i viaggi di istruzione, rivestono un ruolo importante

nella formazione dei giovani e costituiscono un valido strumento nell'azione didattico-

educativa.

Sul piano educativo, consentono un positivo sviluppo delle dinamiche socio-affettive del

gruppo classe e sollecitano la curiosità di conoscere.

Sul piano didattico, favoriscono l'apprendimento delle conoscenze, l'attività di ricerca e

conoscenza dell'ambiente.

Affinchè queste esperienze abbiano un'effettiva valenza formativa, devono essere

considerate come momento integrante della normale attività scolastica.

Le uscite didattiche, le visite guidate e i viaggi di istruzione, devono essere funzionali agli

obiettivi educativi, didattici e culturali della Scuola e fanno parte integrante della

programmazione educativa, didattica e formativa delle singole classi.

Essi vanno progettati dal Consiglio di Intersezione, di Interclasse, di Classe ad inizio anno

scolastico, su apposito modello, ALLEGATO A, in cui saranno chiaramente indicati il

docente referente, gli eventuali docenti accompagnatori, la classe interessata, il periodo di

svolgimento, la meta e il programma, gli obiettivi didattico-educativi di massima.

Il presente regolamento si fonda sulla normativa vigente ed è stato elaborato tenendo

presenti le esigenze dell'istituto nell'ambito dell'autonomia della scuola.

TIPOLOGIE Dl ATTI VITA'

Si intendono per:

1. USCITE DIDATTICHE SUL TERRITORIO: le uscite che si effettuano nell'arco di una

sola giornata, per una durata non superiore all'orario scolastico giornaliero, nell'ambito del

territorio del comune e\o dei comuni territorialmente contigui;

2. VISITE GUIDATE: le uscite che si effettuano nell'arco di una sola giornata, per una durata

uguale o superiore all'orario scolastico giornaliero, al di fuori del territorio del comune e\o

dei comuni territorialmente contigui;

3. VIAGGI D'ISTRUZIONE: le uscite che si effettuano in più di una giornata e comprensive

di almeno un pernottamento.

DESTINATARI

Destinatari dei viaggi, sono tutti gli alunni regolarmente iscritti presso questa istituzione

scolastica.

Per raggiungere gli obiettivi prefissati, è necessario che gli alunni siano preventivamente forniti

di tutti gli elementi conoscitivi e didattici idonei a documentarli ed orientarli sul contenuto dei

viaggio, al fine di promuovere una vera e propria esperienza di apprendimento.

Gli alunni che non partecipano alle uscite e ai viaggi, non sono esonerati dalla frequenza

scolastica.

100

CRITERI GENERALI PER L'EFFETTUAZIONE DELLE USCITE E DEI VIAGGI

attinenza con le programmazioni di classe

la partecipazione degli alunni dovra' essere la piu' ampia possibile e comunque non

inferiore al 2\3 per la scuola dell'infanzia e per la scuola primaria

l'esiguo numero di partecipanti di una classe di scuola secondaria, non costituisce motivo di

esclusione, in quanto e' possibile aggregare gli alunni partecipanti agli alunni delle altre

classi parallele

itinerari che combinino storia, arte, natura e attivita' pratico laboratoriali

valorizzazione degli itinerari "minori, ma non per questo meno interessanti e formativi

costi ridotti

vicinanza chilometrica

possono essere effettuati uscite e viaggi fino e non oltre alla prima decade del mese dl

maggio

partecipazione subordinata alla buona condotta

COMPITI DEI DOCENTI

Al fine di realizzare le uscite didattiche e le visite guidate programmate, i docenti della

classe interessata dovranno:

Entro la fine del mese di Novembre, compilare e consegnare alla Funzione Strumentale, il

modulo relativo ai dati del viaggio da effettuare (MODULO A - MODULO B e\o

MODULO C). In seguito, 30 giorni prima della partenza, compilare e consegnare l'elenco

relativo ai nominativi degli alunni partecipanti (MODULO D) e, nel contempo, distribuire

agli alunni le autorizzazioni (MODULO E) da far firmare ai genitori.

Entro una settimana dalla partenza, consegnare alla F. S. le autorizzazioni firmate.

Al rientro dal viaggio, compilare una breve relazione, FACOLTATIVA, (MODULO E)

riguardante gli aspetti didattici-organizzativi, la qualità del servizio ed eventuali

inconvenienti e\o disservizi registrati durante l'effettuazione dell'uscita.

ACCOMPAGNATORI

La funzione di accompagnatore, per la particolarità dell'incarico, è svolta dal personale

docente. Non è esclusa la partecipazione del Capo d'istituto, tenuto conto degli aspetti positivi

che la sua persona rappresenta per gli alunni e per eventuali contatti con autorità.

Considerata la valenza didattica ed educativa dei viaggi di istruzione ed uscite, i docenti

accompagnatori devono aver dato la disponibilità, appartenere alla classe e possibilmente avere

affinità con l'ambito disciplinare attinente al viaggio. Nella programmazione delle uscite, visite

e viaggi di istruzione, deve essere prevista la presenza di un docente ogni 15 alunni. Per i

viaggi in cui sia presente un allievo diversamente abile, si rende necessaria la presenza

dell'insegnante di sostegno.

Qualora l'insegnante dell'allievo portatore di handicap non si rendesse disponibile, all'alunno

non sarà preclusa la possibilità di partecipazione, affidando la sorveglianza a un altro

insegnante designato dal Dirigente Scolastico.

Nel caso di un improvviso impedimento di un accompagnatore, il Dirigente provvederà, per

quanto possibile, alla sua sostituzione con un insegnante di riserva.

101

COMPITI DELLA FUNZIONE STRUMENTALE RESPONSABILE DELLE

USCITE DIDATTICHE, VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE

Il docente Funzione Strumentale raccoglie e organizza le proposte, fornisce ai docenti tutte le

informazioni relative all'uscita da effettuare, si occupa delle prenotazioni a mostre, spettacoli...,

raccoglie e consegna in Segreteria i moduli per l'autorizzazione al viaggio degli alunni, si

assicura che i partecipanti siano in possesso di tutti i documenti utili per la partecipazione

all'uscita e\o al viaggio, riceve in consegna i documenti relativi all'uscita (MODULI A-B-C-D-

E), raccoglie eventuali relazioni finali dei docenti MODULO F).

Entro la fine del mese di novembre, il Dirigente Scolastico e la Funzione Strumentale per le

uscite e i viaggi, verificano la fattibilità delle proposte sotto l'aspetto organizzativo ed

economico e il D.S.G.A. avvia l'attività negoziale con le agenzie specializzate in turismo

scolastico.

REGOLE DI COMPORTAMENTO DURANTE IL VIAGGIO

Gli alunni durante le uscite e i viaggi, sono tenuti a rispettare le regole previste dal

Regolamento d'Istituto.

Inoltre sono tenuti ad assumere comportamenti corretti nei confronti del personale addetto ai

servizi turistici e rispettosi degli ambienti e delle attrezzature alberghiere, dei mezzi di trasporto

messi a loro disposizione, dell'ambiente e del patrimonio storico-artistico.

Gli alunni sono tenuti a partecipare a tutte le attività didattiche previste dal programma, sotto la

direzione e la sorveglianza dei docenti incaricati, senza assumere iniziative autonome.

Eventuali episodi di violazione del regolamento di disciplina segnalati nella relazione dei

docenti accompagnatori, avranno conseguenze disciplinari in sede.

ASPETTI FINANZIARI

I costi delle uscite e dei viaggi di istruzione, saranno a totale carico degli alunni. Per tutti i

viaggi si deve tener conto dell'esigenza di contenere le spese per evitare un eccessivo onere per

le famiglie.

Si deve tener conto altresì, della possibilità di usufruire di facilitazioni e di gratuità concesse da

Amministrazioni o Enti statali, locali e privati.

La gestione finanziaria dei viaggi deve avvenire secondo le procedure previste dalla normativa

specifica attraverso il bilancio d'istituto nel quale devono confluire gli importi versati dagli

alunni.

Le eventuali rinunce, dopo l'approvazione del progetto, devono avere carattere eccezionale ed

essere motivate. Le rinunce che avvengono dopo che è stato stipulato il contratto con l'Agenzia,

comportano il pagamento delle penali previste. L'individuazione delle Ditte di trasporto e delle

Agenzie di Viaggi a cui chiedere i preventivi di spesa, compete al Dirigente Scolastico e alla

Direzione Amministrativa.

La scelta dei mezzi di trasporto e dei fornitori di servizi, deve essere effettuata tenendo conto

dei criteri di economicità, senza tuttavia trascurare la buona qualità dei servizi stessi

ORGANI COMPETENTI ALLA PROCEDURA VIAGGI

il Collegio Docenti individua, mediante il presente regolamento, i criteri e le finalità generali da

102

seguire nella programmazione dei viaggi di istruzione e delle uscite formative.

Il Consiglio di intersezione, di Interciasse e di Classe, d'intesa con il Dirigente

Scolastico, programmano le attività e gli obiettivi didattici, propone le mete, definisce il

periodo e la durata, esamina gli aspetti organizzativi ed economici delle iniziative.

La Figura Strumentale monitora le diverse fasi della programmazione, coordinando la

realizzazione delle iniziative elaborate nei singoli Consigli.

Gli Alunni sono invitati a collaborare nella preparazione dei materiali, dei documenti e delle

attività necessarie allo svolgimento delle uscite e dei viaggi.

Il Consiglio d'istituto viene informato delle iniziative programmate ed esprime un parere

consultivo.

NORMATIVA DI RIFERIMENTO

Per gli aspetti generali e per quanto non previsto dal presente Regolamento, si rinvia alla

normativa vigente le cui disposizioni in materia di uscite e viaggi di istruzione, sono contenute

in diversi orientamenti normativi.

AGGIORNAMENTO E REVISIONE

Tutti gli utenti possono proporre, quando ritenuto necessario, integrazioni e\o modifiche al

presente Regolamento.

Il presente Regolamento è soggetto a revisione periodica, secondo necessità.

ALLEGATI:

MODULO A: scheda programmazione uscite didattiche e visite guidate

MODULO B: scheda richiesta uscita didattica nel territorio

MODULO C: scheda richiesta visita guidata fuori territorio

MODULO O: elenco alunni partecipanti

MODULO E: richiesta autorizzazione alle famiglie e informativa viaggio

MODULO F: relazione finale (facoltativa).

103

PROGETTO ISTRUZIONE DOMICILIARE - Approvato dal C.d.I. del 18/01/2013

Modello di progetto

Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della RicercaUfficio Scolastico Regionale per il Lazio

Istituto Comprensivo MILANI - FondiVia Toscana, 1 - 04022 Fondi LT -Tel. 0771/501653 - Fax 0771/504956 –

[email protected] - P. E. C.: [email protected]

Anno scolastico .........

Denominazione del progetto

Istruzione domiciliare .....

Responsabile del progetto

Ins.te

Prof.

Durata

...... mesi a partire dal mese di ............................... (min. 1 mese)

Destinatario

Alunn_

Frequentante la classe ........... Sez. ........

Presso .......................................................

Di ..............................................................

Residente a ...............................................

Via ..............................................................................................

Insegnanti partecipanti e impegno scolastico

Ins.te ...................................................................... n. ore: ...........

Ins.te ...................................................................... n. ore: ...........

Ins.te ...................................................................... n. ore: ...........

Ins.te ...................................................................... n. ore: ...........

Modalità di servizio

Si prevedono due/tre incontri settimanali della durata di due/tre ore ciascuno che

verranno concordati con i genitori compatibilmente con le condizioni di salute

dell’alunn_

Finalità

Superamento del disagio attraverso l'integrazione dell'alunno nel mondo della

scuola;

Recupero dell'interesse per le attività di tipo cognitivo e della capacità di

riorganizzare la propria quotidianità;

Riappropriarsi delle proprie potenzialità;

Contribuire al mantenimento e al recupero dell'equilibrio psico-fisico dell'allievo;

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Favorire la capacità di relazionarsi con i coetanei;

Acquisire maggiore autonomia personale, sociale ed operativa.

Obiettivi didattici trasversali agli ambiti disciplinari

Acquisire un valido metodo di lavoro;

Sviluppare capacità operative, logiche e creative; Sviluppare la capacità di

comunicare, anche a distanza, pensieri, emozioni, contenuti, in forma orale, scritta,

pittorica e gestuale;

Conoscere le parti componenti il computer e far cogliere la loro funzione;

Saper utilizzare i principali programmi (vibeo-scrittura, paint ... ) se è previsto l'uso

del computer

Contenuti

Argomenti di studio correlati ai piani di lavoro delle diverse discipline

Metodologie

Verranno attivate tutte le possibili strategie per coinvolgere positivamente sia la

famiglia che l'alunno, che vivono una condizione di particolare disagio per la patologia

in atto.

Il piano operativo si prefigge di valorizzare l'aspetto motivazionale e culturale,

modulando opportunamente il percorso didattico alle concrete possibilità del discente

e al suo stato emozionale, che risente delle condizioni fisiche.

Le attività di insegnamento/apprendimento saranno individualizzate, ma saranno anche

proposti momenti di interazione con gli adulti e i compagni attraverso l'uso delle nuove

tecnologie in modalità sincrone che asincrone.

L'alunno verrà coinvolto in attività disciplinari e interdisciplinari che si avvarranno

possibilmente del computer come strumento di produzione, elaborazione, gioco,

creatività, ricerca e comunicazione con l'esterno (in particolare con, compagni e amici).

Attività, iniziative, strategie educative, strumenti

Attività: conversazioni guidate, domande stimolo, consultazione di testi di vario genere,

CD/DVD educativo-didattici riferiti alle diverse discipline, navigazione in internet,

scambio di e-mail con compagni ed amici.

Iniziative: incontri virtuali e in presenza con i compagni.

Strategie ebucative:

Approccio umanistico-affettivo, basato sull'interazione tra alunno ed insegnante

centrata, in modo particolare, sui bisogni e sul vissuto del bambino;

Approccio ludico;

Apprendimento cooperativo a distanza;

Apprendimento individualizzato;

Strumenti: materiale strutturato e non di vario tipo.

Produzione di materiali

L'alunno alla fine del processo educativo sarà in gratdo di proseguire insieme ai

compagni il normale svolgimento delle attività didattiche svolte in classe

Rapporti con la “Scuola in ospedale” e/o altre istituzioni

Sono/non sono stati attivati i contatti con la scuola in ospedale ( ins. funzione

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strumentale) per interagire nell'espletamento delle fasi procedurali del progetto

(elaborazione/ trasmissione agli organi competenti).

Tali rapporti verranno mantenuti nel corso dell'istruzione domiciliare (coordinamento

delle attivita svolte dall'alunno durante i periodi di ricovero in reparto e/o i frequenti

ricoveri in DayHospital ed eventuali comunicazioni di tipo sanitario).

Eventuali valutazioni congiunte.

Gestione di scrutini e/o esami.

Verifica e valutazione

In itinere e finale, si baserà sull'osservazione sistematica dei risultati conseguiti, sulle

conversazioni guidate, sulle domande stimolo e sulla somministrazione di schede e

prove strutturate anche in formato elettronico.

La verifica/valutazione terrà conto della motivazione all’apprendimento dell'impegno,

del potenziamento dell'autostima e del raggiungimento delle competenze di base.

Monitoraggio

I docenti coinvolti nel progetto avranno cura di annotare su un apposito registro gli

incontri effettuati, indicando la data, la durata dell'incontro e le attivita svolte.

La presenza del docente deve essere controfirmata dal genitore presente a casa.

Alla fine dell'esperienza gli insegnanti stileranno una relazione sul percorso formativo

del bambino/ragazzo, riferita non solo all'acquisizione di nuove competenze ed abilita,

ma anche alla motivazione all'apprendimento e alla disponibilità all'incontro e alla

interazione con i docenti e con i pari.

I suddetti documenti verranno inviati all'ufficio scolastico regionale e alla scuola polo

ospedaliera.