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Elaborazione e analisi a cura di Extrafondente COME LA STAMPA HA RACCONTATO LA ZONA STAZIONE AL TEMPO DEL PATTO Luglio 2011 Patto per la convivenza, le regole, la responsabilità in zona stazione

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Elaborazione e analisi a cura di Extrafondente

COME LA STAMPA HA RACCONTATO LA ZONA STAZIONE AL TEMPO DEL PATTO

Luglio 2011

Patto per la convivenza, le regole, la responsabilità in zona stazione

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Preambolo

L’insicurezza nella zona a Est e ad Ovest della stazione ferroviaria di Reggio Emilia fu la ragione che indusse l’Assessorato alla coesione e sicurezza sociale a intraprendere, nell’autunno 2007, un processo partecipativo che vide una parte della popolazione residente, i commercianti, le associazioni e le istituzioni analizzare insieme i problemi e trovare insieme le soluzioni praticabili. Le conclusioni di quel lavoro furono tradotte nel Patto per la convivenza, le regole, la responsabilità in zona stazione, firmato in Comune nel febbraio 2008 (per il testo del Patto si veda il sito del Comune di Reggio Emilia, alla sezione “Reggio città del dialogo interculturale”) nel quale i firmatari del Patto s’impegnavano a “fare della zona stazione un’area integrata nella città, in cui è bello vivere, viva e attraente per tutti i cittadini di Reggio Emilia”. Lo scopo così delineato del Patto mise in evidenza che, come molti studi hanno dimostrato, il termine sicurezza è inteso nella vita dei cittadini con un’ampia accezione che abbraccia dimensioni diverse: dalla difficile integrazione di italiani e stranieri, che sono il 59% della popolazione residente nell’area considerata (ANTEAS, 2010), alle occasioni educative offerte ai ragazzi, al degrado e al senso di abbandono, e a molte altre.Uno dei problemi che vennero allora indicati come maggiormente responsabili della condizione vissuta dai residenti fu la reputazione negativa di cui godeva la zona presso il resto della città, con il risultato di fare del quartiere della stazione un’area che i reggiani cercano di evitare quanto possono perché percepita come altamente insicura, anche a dispetto di un numero di reati non superiore ad altre zone della città. Trasmettere una nuova immagine positiva dell’area diventava quindi un obiettivo prioritario. Con questo lavoro abbiamo inteso descrivere i modi in cui la stampa ha raccontato la zona stazione negli anni dal 2007 ad oggi, considerando questo racconto una fondamentale tessera nella rappresentazione positiva o negativa del quartiere della stazione e nella costruzione sociale della “zona stazione” come un pezzo di Reggio da attraversare il più in fretta possibile o da considerare, al contrario, organo pulsante del corpo della città. A conclusione dei primi tre anni di vita del Patto abbiamo inoltre cercato di procedere ad una valutazione, ancorché molto parziale, del raggiungimento degli obiettivi, attraverso un questionario distribuito in zona dei cui risultati si dà conto nel rapporto Com’è cambiata la zona stazione a tre anni dal Patto? L’opinione dei cittadini, luglio 2011 (il rapporto sarà consultabile sul sito del Comune a partire da settembre 2011) .

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Il programma di attuazione del Patto per narrare un’altra storia

I mezzi di comunicazione di massa sono riconosciuti come attori primari nel processo di costruzione sociale della realtà, per questo il gruppo di lavoro sull’immagine della zona stazione nel seminario di monitoraggio del Patto (che si tenne nel gennaio 2010 e al quale parteciparono un centinaio di persone) spinse a perseverare sul tema, riconoscendo che “Alla città arriva l’immagine che viene mediata dalla stampa e spesso quest’immagine non racconta tutto ciò che avviene nella zona”, indicando anche alcune vie per indurre i mezzi di comunicazione a modificare la propria narrazione in senso positivo. In sintesi, quel gruppo di residenti, esperti di mass media e rappresentanti di associazioni, invitava a proseguire su due binari: da un lato, con le azioni previste e necessarie a cambiare sostanzialmente la vita in zona stazione; dall’altro, enfatizzando il ruolo e i compiti del giornalino Zona stazione come organo, per così dire, di possibile “contro-informazione”, in grado di fornire, alla resto della città e alla carta stampata, materiale per una ricostruzione dell’immagine di quel territorio capace di narrare il tanto di positivo che lì accade, all’insaputa di chi sta intorno. In relazione al primo punto, il programma per l’attuazione del Patto ha tenuto fede a molti dei suoi propositi, agendo in diversi campi, dagli interventi urbanistici alle azioni per la coesione sociale. Ecco una lista non esaustiva di ciò che è accaduto in questi tre anni e mezzo, un insieme d’interventi che vanno anche a comporre parte dello scenario sul quale si proietta l’analisi che presentiamo:

l’abbattimento del parcheggio detto “lucchetto” e la creazione della nuova Piazza Domenica Secchi con il chiosco analcolico Cafè Reggio; l’apertura del negozio etico in Via IV novembre; la ristrutturazione del Parco Paulonie, la nuova illuminazione e altri abbellimenti di diverse aree della zona; il progetto Regole del gioco per la buona convivenza all’interno dei condomini, con i suoi prodotti Vademecum della buona convivenza in condominio e Prontuario di condominio; l’ Unità di strada per il contrasto ai fenomeni di disordine urbano e la riduzione dei danni e dei rischi correlati all’uso di sostanze alcoliche; le risposte del Tavolo Interforze alle segnalazioni dei cittadini; la rinascita e l’ampliamento dell’Associazione Centro d’Incontro Reggio Est e il giornalino Zona Stazione; l’insediarsi di attività imprenditoriali giovanili in Via IV novembre e l’apertura dell’Amoreggio Infopoint; i laboratori e le celebrazioni di 1,6,7 Contatto! l’apertura del Centro di Mediazione sociale e dei conflitti in Via Turri; i servizi offerti agli adolescenti da Spazio Raga; la presenza costante di operatori di Polizia municipale con pattuglie a piedi dalle 7.30 alle 19.30 nei giorni feriali; la giornata puliamo il quartiere , con la campagna a sostegno della raccolta differenziata dei rifiuti. 3

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Sul piano della comunicazione, dalla metà del 2008 alla fine del 2009, la campagna Amo Reggio ha accompagnato tutte le azioni di riqualificazione e di rivitalizzazione della zona stazione previste dal Patto. Con i suoi manifesti sparsi nella città, il totem in Piazzale Marconi a raccontarne i progressi, l’apertura del punto informativo Amo Reggio Point di Viale IV Novembre e le quatto uscite del giornalino Zona stazione (l’ultima nell’autunno 2010), la campagna ha inviato messaggi che raccontavano anche una storia diversa.

Sintesi delle conclusioni

Le domande che ci siamo posti, a conclusione di questo primo ciclo di vita del Patto, sono, dunque, queste: • Come la stampa ha rappresentato la zona stazione in questi anni?

• Quanto è accaduto ha un riflesso nel modo in cui i mezzi di comunicazione hanno rappresentato la zona stazione?

Sappiamo che il lavoro che presentiamo costituisce una risposta molto parziale ma è pur sempre un primo passo che, confidiamo, potrà essere ripreso, ampliato e migliorato in tappe successive. Non è, inoltre, nelle nostre possibilità rispondere alla domanda: è cambiata l’immagine che i reggiani hanno della zona stazione dal 2007 ad oggi? Altre piste interessanti si stanno comunque tracciando che potranno arricchire questa prima analisi. Per esempio, al momento in cui scriviamo, l’Assessorato coesione e sicurezza sociale è parte di un progetto europeo il cui nome annuncia già il programma: “Modellare le percezioni e le opinioni per capire il vantaggio della diversità” e ha lo scopo di aiutare le città partner a sviluppare una strategia locale per comunicare il vantaggio della diversità, così ampiamente rappresentata in zona stazione. Altri interventi saranno sicuramente messi in opera nel tempo a venire. Qui esponiamo per punti, e in sintesi, quel che questo studio ci pare suggerire.

1.Si voleva che si spegnessero i riflettori sulla zona stazione, riflettori che troppo spesso, nella visione dei residenti ma anche dell’amministrazione, portavano a connotare la zona in modo fortemente negativo. I dati dimostrano che l’attenzione della carta stampata è andata effettivamente diminuendo dal 2007, primo anno considerato nello studio.

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2. Un fenomeno a livello nazionale fa da sfondo al nostro studio: l’allarme sicurezza era altissimo nell’autunno 2007 e lo rimase fino alla metà del 2008 quando, a conclusione della campagna elettorale, calò repentinamente (Diamanti per UNIPOLIS, 2008). Nel caso oggetto di studio, l’attenzione alla zona stazione e ai suoi problemi di sicurezza partiva da un alto livello nel 2007, andato però scemando costantemente negli anni, anche in tempo di elezioni locali, come nella primavera 2009. Il fenomeno che abbiamo studiato si discosta dunque da quello nazionale perché sin dal 2008 l’attenzione della stampa ha continuato con un costante trend discendente negli anni successivi.

3. Pur proiettando un’immagine dell’area a connotazione complessivamente negativa (come zona pericolosa o, comunque, problematica), la stampa ha saputo anche rappresentare la zona in una luce positiva (nel 34,5% dei casi), dimostrando che il Patto e la sua realizzazione hanno saputo, quando bene comunicati, bilanciare un quadro dipinto a tinte fosche. Ne sono prova, a nostro giudizio: a) l’alto numero di articoli che riportano di progressi e interventi di promozione sociale a ridosso della firma del Patto e nei due anni (2008 e 2009) di maggior vigore nella tappe della sua realizzazione; b) il 48,6% e 42,9% di articoli da noi classificati come in grado di rappresentare un’immagine positiva (fonte di arricchimento) di zona stazione e Via Turri, rispettivamente.

4. Pur nella consapevolezza che la tipologia dell’inchiesta richiede uno sforzo che non sempre un giornale può affrontare, non possiamo non rimarcare che questa modalità di produrre informazione sulla zona stazione è assai poco diffusa, osservazione confermata anche dal fatto che raramente sono sentite più voci per costruire la notizia e che ben nel 53% dei casi i titoli erano, a nostro giudizio, viziati dalla non neutralità, cioè presentavano caratteristiche volte a suggerire una determinata immagine (generalmente negativa) di un avvenimento o fenomeno, compresa la particolare enfasi sul nome della via o della zona.

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Lo studio

Sono state analizzate 7 testate della carta stampata nelle loro pagine locali e 3 testate on-line: → Carta stampata: Gazzetta di Reggio, Giornale di Reggio, L’informazione, Il Resto del carlino, l’Unità Bologna, La Libertà, La Repubblica metropoli.→ Quotidiani on-line: Emilianet, Reggio:24h, Reporter.

In questo rapporto presentiamo per lo più i dati relativi alle testate che maggiormente hanno trattato della zona stazione, prendendo invece in considerazione tutte le testate quando ciò fosse rilevante.Le vie comprese nell’area di azione del Patto e selezionate per questo studio sono: Adua, Cagnoli, Ceva, Emilia all'ospizio, Eritrea, Lama golese, Monte San Michele, Piazzale Marconi, Piazzale Tricolore, Paradisi, Piave, Viale IV novembre, Ruscelloni, Sani, zona stazione, Tondelli, Turri, Vecchi. Come può notare chiunque conosca la zona, l’elenco comprende anche strade che si trovano a Nord della stazione: queste vie sono state incluse ogniqualvolta l’articolo trattasse di eventi o proponesse analisi che vedevano inestricabilmente connesse le une alle altre.Il materiale è stato selezionato dalla rassegna stampa sul tema della sicurezza conservata presso l’ufficio sicurezza del Servizio Politiche per l'integrazione, l'inclusione, la convivenza del Comune di Reggio Emilia. Sono stati presi in considerazione i 748 articoli che hanno trattato della zona più sopra indicata nel periodo da gennaio 2007 a maggio 2011, ricavati dalla rapida scansione di più di tremila articoli. Alla lettura e catalogazione degli articoli hanno lavorato 3 rilevatori. La griglia di rilevazione e analisi utilizzata ha compreso :

6 variabili indipendenti: zona, tema (29 temi successivamente aggregati per rendere possibile l’analisi), soggetto attore d’intervento, data, serialità dell’articolo, tipologia dell’articolo; 5 variabili dipendenti (utilizzate per la valutazione dell’orientamento dell’articolo nel restituire l’immagine della zona): rappresentazione della zona, coerenza tra titolo e testo, neutralità dell’articolo, neutralità del titolo, pluralità di voci riportate.

E’ evidente che le dimensioni valutative risentono inevitabilmente del giudizio soggettivo di chi ha letto e catalogato gli articoli. Per la visione completa delle categorie sviluppate e delle aggregazioni servite all’analisi rinviamo il lettore ai commenti ai dati e all’Appendice. Un monitoraggio come quello qui presentato che si possa dire davvero completo avrebbe dovuto considerare anche altre dimensioni di analisi, come ad esempio la collocazione dell’articolo all’interno del giornale oppure il lessico utilizzato; tempi, risorse e materiali a disposizione hanno costretto a selezionare le variabili d’analisi sopra presentate e ad escluderne altre.

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In evidenza le quattro testate giornalistiche che, nel periodo considerato, hanno pubblicato più articoli. I valori minori osservabili riguardano Emilianet, l’Unità Bologna, La Libertà, La Repubblica metropoli, Reggio:24h, e Reporter, per i quali sono stati registrati articoli in numero da un minimo di 4 a un massimo di 7. Le testate Reggio:24h, Emilianet e Reporter sono giornali on-line.

Grafico 1. Le testate giornalistiche che più hanno parlato della zona stazione

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Periodo: gennaio 2007 – maggio 2011. I dati sono in percentuale.

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Grafico 2. Le strade di cui si è scritto di più

Si può osservare l’elenco delle strade delle quali le testate giornalistiche hanno maggiormente parlato. Nella colonna Stazione rientrano tutti gli articoli nei quali non è stata specificata una via in particolare ma si parla di un avvenimento nell’area identificata genericamente come zona stazione.Le restanti vie prese in analisi non sono state inserite perché coinvolte in un numero di articoli statisticamente meno rilevante (inferiore al 2,7% registrato per Via Ceva). Si tratta di: Via Adua, Via Cagnoli, Via Ceva, Via Lama, Via Monte Michele, Piazza Tricolore, Via Ruscelloni e Via Tondelli.

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Articolo seriale: uno stesso fatto è trattato più di una volta dalla medesima testata giornalistica.

il 20% degli articoli pubblicati ha riportato notizie già trattate precedentemente; dunque un numero talvolta elevato di articoli non corrisponde necessariamente a un indice ugualmente elevato di accadimenti.

Grafico 3. Percentuale di articoli seriali

Periodo: gennaio 2007 – maggio 2011.

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Grafico 4. In che misura i fatti riportati dalle testate hanno riguardato le strade considerate

Periodo : gennaio 2007 – maggio 2011. I dati sono espressi in valori assoluti (numero di articoli).

Il confronto fra gli andamenti delle vie delle quali si è scritto di più mostra un evidente trend al ribasso, sebbene con andamenti irregolari e con l’eccezione di Via Emilia all’ospizio che presenta un lieve aumento nel tempo. Da osservare una nuova impennata del protagonismo di Via Turri sulla stampa nell’anno 2009. Si è trattato in grande maggioranza di articoli relativi alla riqualificazione urbana (19 articoli) e feste/eventi/folclore e integrazione (8 articoli) che costituiscono, assieme, il 40% dei temi trattati quando la stampa ha scritto di Via Turri nell’anno considerato: ricordiamo che nel 2009 fu abbattuto il parcheggio detto “lucchetto” e furono svariati gli eventi per le celebrazioni del primo compleanno del Patto. Si è scelto di escludere dal grafico tutte le vie che non presentano un totale di almeno 15 articoli negli anni considerati. Nelle pagine successive riportiamo i grafici relativi alle singole strade, con l’aggiunta di Via Ceva e Via Vecchi.Più volte i firmatari del Patto hanno sperato che sul quartiere calasse il sipario e il grafico indica senza dubbio un andamento in questa direzione.

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Grafico 5. Viale IV novembre

Periodo: gennaio 2007 – maggio 2011. I dati sono espressi in valori assoluti (numero di articoli).

Grafico 6. Piazzale Marconi

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Grafico 7. Via Eritrea Grafico 8. Via Piave

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Grafico 9. Via Turri

Periodo: gennaio 2007 – maggio 2011. I dati sono espressi in valori assoluti (numero di articoli).

Grafico 10. Via Paradisi

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Grafico 11. Via Emilia all’ospizio Grafico 12. Via Sani

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Grafico 13. Via Ceva Grafico 14. Via Vecchi

Periodo: gennaio 2007 – maggio 2011. I dati sono espressi in valori assoluti (numero di articoli). 12

Grafico 15. Zona stazione

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Grafico 16. Distribuzione degli articoli durante gli anni del patto

L’analisi dell’andamento stagionale degli articoli non evidenzia regolarità che possano fare pensare al ripetersi di eventi tipicamente “estivi” o “invernali”. Fa da cornice all’analisi quanto accaduto nel 2007 in Italia: “ (…) Nell’autunno 2007 si è raggiunto, in Italia, un grado molto alto di preoccupazione sociale, di allarme per i crimini contro la persona e la proprietà privata ma anche nei confronti degli immigrati, percepiti come minaccia, molto più che come risorsa. (…)”. (Diamanti I., Demos&Pi per UNIPOLIS, 2008). Il clima generale si è dunque riverberato sulla città? Il picco dell’estate 2009 è da ricondursi ai temi prostituzione (12), spaccio (13), furto (10) e feste (1,6,7 Contatto! per 19 volte), temi che non sono stati toccati nell’inverno 2009.

I periodi inverno ed estate sono stati convenzionalmente stabiliti e non corrispondono ai soli mesi estivi ed invernali: inverno è qui considerato il periodo da ottobre a marzo dei rispettivi anni; estate è il periodo da aprile a settembre.

I dati sono espressi in percentuale.

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Grafico 17. I temi trattati

La somma delle percentuali è superiore a 100 perché un articolo poteva trattare di più temi (la % è calcolata sul totale dei temi trattati). I temi catalogati durante l’analisi degli articoli sono stati 29 ma si è preferito, allo scopo di fornire una lettura più semplice delle dinamiche, ricondurli alle 5 sovra-categorie in evidenza nel grafico 17: • problemi relativi alle abitazioni - affitti irregolari, appartamenti non a norma, sovraffollamento e insolvenze;• interventi delle forze dell’ordine - sicurezza, blitz, sorveglianza;• problematiche sociali - clandestinità, disagio sociale, discriminazione razzista, ebbrezza e minori e famiglie;• criminalità - furto, lavoro in nero, litigi, prostituzione, spaccio, stupro, vandalismo e violenza di altro tipo;• progressi/interventi di promozione sociale - educazione/scolarizzazione, fatti e posizioni pro-immigrazione, riqualificazione urbana, minori famiglie.

Il grafico mostra che la categoria di tematiche riconducibile a una connotazione positiva (progressi/interventi di promozione sociale), raggiunge, da sola, la percentuale più alta. Si può concludere che i giornali hanno saputo riportare anche ciò che di positivo la zona stazione sa offrire. Non è possibile raffrontare i dati di questo grafico con i numeri dei reati effettivamente registrati in zona per diversi motivi. In primo luogo non sono disponibili i dati sui reati commessi e denunciati a Reggio Emilia in quanto il Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno non fornisce più informazioni dal 2008, anno dell’ultima pubblicazione sul tema. Inoltre, le statistiche relative alla delittuosità in città sono sempre state prodotte in forma aggregata, a livello comunale e provinciale, con l’impossibilità, pertanto, di risalire ai soli casi verificatisi in una porzione della città. L’unica altra fonte d’informazione interessante, e potenzialmente disaggregabile per zona, è quella riferita ai fenomeni e segnalazioni di disordine urbano che si raccolgono con il sistema regionale Rilfedeur, sistema al quale la Polizia municipale di Reggio Emilia non ha aderito.

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Periodo: gennaio 2007 – maggio 2011

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Grafico 18. Distribuzione dei temi per anno

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L’andamento dei temi negli anni evidenzia che il tema criminalità, dopo avere subito una decisa flessione nel 2008 a favore di progressi/interventi di promozione sociale, è di nuovo cresciuto fino ad occupare oltre il 50% dei temi trattati nei primi 5 mesi del 2011. Disaggregando la voce, notiamo che in ben 24 casi si tratta di furto (quasi 1 caso su 4), in 10 casi di prostituzione e in 9 di spaccio. Nei primi mesi del 2011 sono in aumento anche gli articoli relativi a problemi legati alle abitazioni (affitti e appartamenti non a norma, complessivamente 12 casi). La coincidenza della firma del Patto nel febbraio 2008 e le tante iniziative e azioni per la realizzazione del Patto messe in opera nel 2009 possono spiegare l’importanza assunta dal tema progressi/interventi di promozione sociale in quei due anni (si veda per questo anche il commento al grafico 4).

Periodo: gennaio 2007 – maggio 2011.

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anno

2.007 2.008 2.009 2.010 2.011affitti 2,1% 2,5% 0,0% 0,0% 10,0%

aggressione 0,0% 7,5% 20,4% 1,7% 4,3%

appartamenti non a norma0,0% 0,6% 0,0% 0,0% 7,1%

blitz 2,5% 5,0% 0,0% 8,5% 0,0%

clandestinità 9,7% 0,0% 0,6% 0,9% 11,4%

disagio sociale 4,6% 13,0% 13,6% 11,1% 4,3%

ebbrezza 6,7% 0,0% 0,0% 0,0% 2,9%

educazione/scolarizzazione1,3% 2,5% 16,0% 2,6% 1,4%

feste/eventi/folclore 7,1% 18,6% 24,7% 17,1% 1,4%

furto 5,5% 7,5% 9,9% 12,0% 34,3%

integrazione 1,3% 19,3% 22,8% 11,1% 10,0%

litigi 6,3% 1,9% 1,2% 2,6% 5,7%

minori/famiglia 0,0% 0,0% 0,6% 6,8% 0,0%

prostituzione 1,7% 1,2% 6,2% 11,1% 14,3%

riqualificazione urbana 13,9% 35,4% 39,5% 12,8% 4,3%

sicurezza 13,4% 0,0% 0,0% 0,0% 1,4%

sovraffollamento 5,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%

spaccio 16,0% 2,5% 8,0% 12,0% 12,9%

stupro 8,8% 0,0% 2,5% 0,0% 0,0%

vandalismo 6,3% 0,6% 0,6% 2,6% 0,0%

violenza di altro tipo 5,5% 2,5% 0,0% 2,6% 4,3%

Tabella 1. Temi disaggregati per annoGuardando la tabella a fianco che mostra i temi trattati, presentati in modo disaggregato e suddivisi per anno, si può notare la progressione di alcuni temi e la diminuzione di altri.Alcuni di questi valori sono facilmente riconducibili a temi che, proprio per la maggiore frequenza con i quali si sono presentati nel corso degli anni, hanno indotto a costituire gruppi di lavoro specifici all’interno del Patto. Stiamo parlando di casa (affitti, appartamenti non a norma) e prostituzione.Il tema riqualificazione urbana presenta picchi nei due anni di forte attività del Patto in quel campo (citiamo come solo esempio tra i tanti l’abbattimento del parcheggio “lucchetto” e la costruzione della nuova Piazza Domenica Secchi). Non v’è dubbio che i temi integrazione e feste/eventi/folclore siano assurti alle cronache in corrispondenza della firma del Patto e delle diverse azioni realizzate nei primi anni.I grafici da 19 a 26 che seguono mostrano l’andamento relativo alla trattazione dei diversi temi per le singole strade.Sono evidenziate in giallo le percentuali superiori a 5%. Le % sono relative alle

colonne, ovvero indicano il peso di un tema nel rispettivo anno. Per una migliore leggibilità, abbiamo eliminato dalla tabella i temi che non hanno mai raggiunto il 5%. Periodo: gennaio 2007 – maggio 2011.

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17Periodo: gennaio 2007 – maggio 2011. I dati sono espressi in valori assoluti (numero di articoli). Un articolo poteva presentare più di uno dei 5 argomenti.

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18Periodo: gennaio 2007 – maggio 2011. I dati sono espressi in valori assoluti (numero di articoli). Un articolo poteva presentare più di uno dei 5 argomenti.

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19Periodo: gennaio 2007 – maggio 2011. I dati sono espressi in valori assoluti (numero di articoli). Un articolo poteva presentare più di uno dei 5 argomenti.

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20Periodo: gennaio 2007 – maggio 2011. I dati sono espressi in valori assoluti (numero di articoli). Un articolo poteva presentare più di uno dei 5 argomenti.

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Le categorie utilizzate:•Pericolo:: l’articolo veicola il messaggio di una zona pericolosa da vivere e potenzialmente pericolosa anche per il resto della città.• Problema: : l’immagine fornita è quella di una zona con problemi sociali, come ad esempio prostituzione o minori e famiglie , che però non costituiscono una fonte di pericolo diretto per l’incolumità degli abitanti.• Fonte di arricchimento: : la zona è protagonista di eventi, iniziative e avvenimenti positivi, segno di progresso nella soluzione delle problematiche locali, e potenzialmente fonte di beneficio e miglioramento anche per il resto della città.

Grafico 27. La rappresentazione della zona stazione

Il grafico esprime un giudizio di sintesi sull’immagine che le testate giornalistiche hanno veicolato della zona stazione nel periodo considerato dallo studio.I dati, espressi in percentuale, indicano un apparente equilibrio fra le tre sezioni del grafico. Se però si considerano pericolo e problema nella loro comune valenza negativa, ne risulterà cheil 65% degli articoli rappresentano ancora l’area come qualcosa di negativo, così negativo da costituire nel 35,3% dei casi un pericolo per chi vi abita e per il resto della città.

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Periodo: gennaio 2007 – maggio 2011

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STRADE

Rappresentazione della zona

Totalepericolo problemafonte di

arricchimentoAdua 5 2 1 8

62,5% 25,0% 12,5% 100%Cagnoli 0 2 0 2

0,0% 100,0% 0,0% 100%Ceva 9 5 6 20

45,0% 25,0% 30,0% 100%Emila all'ospizio 28 12 10 50

56,0% 24,0% 20,0% 100%Eritrea 18 16 31 65

27,7% 24,6% 47,7% 100% Lama golese 0 2 5 7

0,0% 28,6% 71,4% 100% Monte San Michele 1 0 0 1

100,0% 0,0% 0,0% 100% Piazzale Marconi 26 22 41 89

29,2% 24,7% 46,1% 100% Piazza Tricolore 4 2 0 6

66,7% 33,3% 0,0% 100% Paradisi 39 46 33 118

33,1% 39,0% 28,0% 100% Piave 12 4 10 26

46,2% 15,4% 38,5% 100% IV novembre 19 19 65 103

18,4% 18,4% 63,1% 100% Ruscelloni 0 2 0 2

0,0% 100,0% 0,0% 100% Sani 8 12 21 41

19,5% 29,3% 51,2% 100% Stazione 81 51 125 257

31,5% 19,8% 48,6% 100% Tondelli 4 2 1 7

57,1% 28,6% 14,3% 100% Turri 56 92 111 259

21,6% 35,5% 42,9% 100% Vecchi 6 17 10 33

18,2% 51,5% 30,3% 100% 264 226 258 748

Tabella 2. Rappresentazione di ciascuna via trattata

Le percentuali offrono un quadro interessante. In particolare, segnaliamo che la rappresentazione di Via Turri e della zona stazione in generale (che risultano, come dal grafico 2, le zone più trattate dalla stampa) assurgono agli onori della cronaca non solo per la loro reputazione di pericolosità o problematicità ma, per una percentuale alta, anche per essere fonte di arricchimento per tutta la città.

I dati sono espressi in valori assoluti e in percentuali. La percentuale è per riga.

Periodo: gennaio 2007 – maggio 2011

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Il grafico mostra la ripartizione fra le 3 rappresentazioni della zona per ciascuna testata. Ricordiamo che per le testate Emilianet, l’Unità Bologna, La Libertà, La Repubblica metropoli, Reggio:24h, e Reporter, sono stati registrati articoli in numero molto basso, da un minimo di 4 a un massimo di 7 nell’arco degli anni considerati, inducendo a una lettura cauta della rappresentazione grafica fornita.

Grafico 28. Come le diverse testate hanno rappresentato la zona stazione

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Tabella 3. Titoli neutrali nelle testate prese in analisi

nono sisi TotaleTotale non rilevato 3 1 4

0,8% 0,3% 0,5%Emilianet 1 6 7

0,3% 1,7% 0,9%Gazzetta di Reggio

117 102 21929,6% 28,9% 29,3%

Giornale di Reggio

91 89 18023,0% 25,2% 24,1%

Il resto del carlino Reggio

60 74 13415,2% 21,0% 17,9%

La libertà 1 2 30,3% 0,6% 0,4%

La Repubblica metropoli

2 2 40,5% 0,6% 0,5%

L'informazione 115 70 18529,1% 19,8% 24,7%

L'unità Bologna 2 1 30,5% 0,3% 0,4%

Reggio:24h 0 4 40,0% 1,1% 0,5%

Reporter 3 2 50,8% 0,6% 0,7%

Totale 395395 353353 748748100,0%100,0% 100,0%100,0% 100,0%100,0%

Periodo: gennaio 2007 – maggio 2011. I dati sono presentati in percentuale e in valore assoluto.

Al titolo è affidato il compito di far capire immediatamente l’argomento trattato e d’invogliare alla lettura dell’articolo: è quindi un elemento importante, al quale prestare molta attenzione. Abbiamo giudicato che un titolo potesse essere considerato neutrale (attribuendo alla neutralità del titolo valore positivo) quando non presentava giudizi e aggettivi (o anche solo una delle due possibilità) volti a suggerire una determinata immagine di un avvenimento o fenomeno, oppure quando la grafica (ad es., la dimensione del carattere) o il nome della via in evidenza fossero chiaramente prive di opzioni volte a enfatizzare il nome della zona trattata.A nostro giudizio, dunque, come mostra il grafico 29, ben 53% degli articoli esaminati non presentava la caratteristica positiva della neutralità, così come da noi intesa. Ciò sembra essere elemento a sostegno dell’opinione, più volte espressa dai residenti negli incontri per la progettazione e la realizzazione del Patto, circa la consuetudine di buona parte della stampa locale ad indicare nel titolo il nome della strada molto più spesso quando si tratta della zona stazione che quando si tratta di altri quartieri della città. La tabella a fianco mostra che la % di titoli non neutrali è de L’informazione (29,1%).

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Tabella 4. Coerenza fra titolo e testo nelle testate giornalistiche prese in esame

Si giudica che vi sia coerenza se i contenuti del titolo dell’articolo coincidono con quelli del testo ad esso subordinato. Abbiamo considerato la coerenza fra titolo e testo come possibile indicatore dell’atteggiamento del giornale nei confronti della notizia: l’eventuale mancanza di coerenza potrebbe denotare un atteggiamento tendenzioso nei confronti del fatto riportato. Un esempio d’incoerenza: Titolo Ma prima è necessario “ripulire” gli affitti in nero. Dal titolo parrebbe che non sia stato fatto nulla per “ripulire” gli affitti in nero, mentre nell’articolo, dopo una breve spiegazione di come i proprietari si muovano per guadagnare di più dagli affitti dei propri appartamenti, si dice che in realtà la Giunta ha precedentemente deliberato controlli a campione che avevano prodotto buoni frutti, sanando diverse situazioni irregolari (A17). Il grafico 30 mostra che la coerenza da noi rilevata tra titolo e testo è alta. La tabella a fianco indica per L’informazione la % più alta d’incoerenza ma, come è evidente, riferito ad un numero esiguo di articoli.

nono sìsì totaletotale non rilevato 1 3 4

5,0% 0,4% 0,5% Emilianet 1 6 7

5,0% 0,8% 0,9%Gazzetta di Reggio 5 214 219

25,0% 29,4% 29,3%Giornale di Reggio 3 177 180

15,0% 24,3% 24,1%Il resto del carlino Reggio

3 131 13415,0% 18,0% 17,9%

La libertà 0 3 30,0% 0,4% 0,4%

La Repubblica metropoli

0 4 40,0% 0,5% 0,5%

L’informazione 6 179 18530,0% 24,6% 24,7%

L’Unità Bologna 0 3 30,0% 0,4% 0,4%

Reggio:24h 0 4 40,0% 0,5% 0,5%

Reporter 1 4 55,0% 0,5% 0,7%

Totale

2020 728728 748748100,0%100,0% 100,0%100,0% 100,0%100,0%

Periodo: gennaio 2007 – maggio 2011. I dati sono presentati in percentuale e in valore assoluto. 25

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Grafico 31. Tipologie redazionali

Le tipologie utilizzate nel grafico sono riconducibili a tipologie comunemente in uso:• breve è il racconto di una notizia che si estende per poche righe, con scarso o nessun commento. • inchiesta. Nell’ inchiesta, o reportage, la notizia è trattata portando collegamenti fra più notizie ed episodi, arricchendo l’articolo con interviste, punti di vista di diversi osservatori o protagonisti, dati di fonti diverse, immagini e analisi articolate. • intervista è un articolo nella quasi totalità composto da una serie di domande poste ad un individuo che si presume informato sui fatti trattati.• lettera al giornale è uno spazio nel giornale dedicato a lettere inviate alla redazione.• redazionale (o articolo). E’ articolo redazionale quello non firmato, compilato dalla redazione che se ne assume la responsabilità.

Le tipologie più utilizzate sono gli articoli redazionali e le brevi di cronaca, spesso riguardanti episodi di criminalità urbana. Questo dato potrebbe indicare la tendenza dei giornalisti a creare la notizia in redazione, facendo ricorso alle fonti istituzionali, senza tentare un approfondimento nella costruzione della stessa. La netta prevalenza delle tipologie breve e redazionale è coerente con la bassa percentuale di articoli nei quali figura una pluralità di voci (grafico 32).

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Periodo: gennaio 2007 – maggio 2011

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Grafico 32. Percentuale di articoli nei quali i fatti sono esposti considerando una pluralità di voci.

Si considera coinvolta una pluralità di voci nel caso in cui un fatto è trattato tenendo conto del punto di vista dei diversi soggetti coinvolti nel fatto stesso.La quota di articoli che riportano i differenti punti di vista degli stakeholder è assai limitata. E’ quindi piuttosto ridotto il numero di articoli che tentano di approfondire le diverse sfaccettature dei fatti e restituire la complessità dell’area; questa osservazione sembra trovare una conferma nelle tipologie redazionali più comunemente utilizzate: breve e redazionale (grafico 31).

27Periodo: gennaio 2007 – maggio 2011

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Grafico 33. Neutralità dell’articolo

L’articolo è stato giudicato neutrale quando adottava un tono per lo più privo di giudizi di merito e di termini volti a dare un’immagine precostituita dell’oggetto di discussione o una sua particolare posizione. Un esempio: Titolo Giovane accoltellato. L’articolo parla di un giovane che, avendo subito una ferita da arma da taglio all’addome, scende in strada chiedendo aiuto. Nell’articolo il giovane è però chiamato “extracomunitario” e non si dice che chiede aiuto ma che “impreca” aiuto. Viene poi rimarcato che il cinese “no parla italiano”, il che rende difficili le indagini. Si evidenzia infine che la zona (Via Turri) non è nuova a tali episodi e si ricorda che pochi mesi prima un altro fatto di sangue ebbe come protagonisti due adolescenti cinesi uccisi a colpi di mannaia da una spedizione punitiva di connazionali in zona stazione (A8). I dati sono espressi in percentuale e segnano, secondo il giudizio da noi espresso, una prevalenza di non neutralità. La tabella a fianco mostra la ripartizione della variabile considerata per testata.

28

notizia neutrale

Totaleno si non rilevato 3 1 4

75,00% 25,00% 100,00%Emilianet 2 5 7

28,60% 71,40% 100,00%Gazzetta di Reggio 121 76 197

61,40% 38,60% 100,00%Giornale di Reggio 97 66 163

59,50% 40,50% 100,00%Il Resto del carlino Reggio 70 46 116

60,30% 39,70% 100,00%La Libertà 1 2 3

33,30% 66,70% 100,00%La Repubblica metropoli 1 3 4

25,00% 75,00% 100,00%L’Informazione 117 58 175

66,90% 33,10% 100,00%l‘Unità Bologna 1 1 2

50,00% 50,00% 100,00%Reggio:24h 1 3 4

25,00% 75,00% 100,00%Reporter 2 3 5

40,00% 60,00% 100,00%Totale 416 264 680

61,20% 38,80% 100,00%

Periodo: gennaio 2007 – maggio 2011

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APPENDICE

Le tabelle di elaborazione dei dati sono disponibili presso l’Assessorato Coesione e sicurezza sociale del Comune di Reggio Emilia e presso la sede di Extrafondente.

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Adua Cagnoli Ceva Emilia all'ospizio Eritrea Lama golese Monte San Michele Piazzale MarconiPiazzale Tricolore ParadisiPiave Quattro novembre Ruscelloni Sani Zona stazioneTondelli Turri Vecchi

Elenco completo delle strade e delle piazze trattate negli articoli considerati:

→ Carta stampata: Gazzetta di Reggio, Giornale di Reggio, L’informazione, Il Resto del carlino, l’Unità Bologna, La Libertà, La Repubblica metropoli.

→ Quotidiani on-line: Emilianet, Reggio:24h, Reporter.

Sette le testate giornalistiche di cui sono stati analizzati gli articoli:

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affittiaggressioneappartamenti non a normablitz delle Forze dell’ordineclandestinitàdisagio socialediscriminazione razzistaebbrezzaeducazione e scolarizzazionefatti e posizione pro-immigrazionefeste/eventi/folcloreforum sui condominifurtoincendioinsolvenzeintegrazionelavoro in nerolitigiminori e famiglieprostituzioneringraziamentiriqualificazione urbanasicurezzasorveglianzasovraffollamentospacciostuprovandalismoviolenza di altro tipo

I temi catalogati durante l’analisi degli articoli sono stati 29 ma si è preferito, allo scopo di fornire una lettura più semplice delle dinamiche, ricondurli alle 5 seguenti sovra-categorie: • problemi relativi alle abitazioni - affitti irregolari, appartamenti non a norma, sovraffollamento e insolvenze;• interventi delle forze dell’ordine - sicurezza, blitz, sorveglianza;• problematiche sociali - clandestinità, disagio sociale, discriminazione razzista, ebbrezza e minori e famiglie;• criminalità - furto, lavoro in nero, litigi, prostituzione, spaccio, stupro, vandalismo e violenza di altro tipo;• progressi/interventi di promozione sociale - educazione/ scolarizzazione, fatti e posizioni pro-immigrazione, riqualificazione urbana, minori famiglie.

Elenco completo delle categorie di temi trattati dalle testate giornalistiche nel periodo considerato

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Analisi ed elaborazioni a cura di Extrafondente con la collaborazione di Alberto Di Mase

www.extrafondente.com

Il Comune di Reggio Emilia ha ricevuto il Premio Tom Benetollo per le buone pratiche locali - III Edizione 2010

per il processo partecipativo nell’area della stazione ferroviaria

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