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IL GIORNALE DELLA dei Medici e degli Odontoiatri www.enpam.it ENPAM Fondato da Eolo Parodi Anno XI - n° 4-2009 Poste Italiane SpA - Spedizione in Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004, n. 46) art. 1, comma 1 - CNS/AC-Roma L’AQUILA, 6 APRILE 2009: OSPEDALE SAN SALVATORE Parodi Non possiamo lasciare soli coloro che chiedono aiuto. L’Enpam è pronto a finanziare il nuovo ospedale. Così ha deciso all’unanimità il Consiglio di amministrazione il 24 aprile © Claudio Morelli/Emblema/Sintesi Previdenza

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IL GIORNALE DELLA

dei Medici e degli Odontoiatri

www.enpam.it ENPAMFondato da Eolo ParodiAnno XI - n° 4-2009

Poste Italiane SpA - Spedizione in Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004, n. 46) art. 1, comma 1 - CNS/AC-Roma

L’AQUILA, 6 APRILE 2009: OSPEDALE SAN SALVATORE

Parodi Non possiamo lasciare soli coloro che chiedono aiuto. L’Enpam è pronto a finanziare il nuovo ospedale. Così ha deciso all’unanimità il Consiglio di amministrazione il 24 aprile

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un futurodi certezze.

Per mantenere il tuo standard di vita dopo aver cessato l’attività lavorativa avrai necessità del 75/80% dell’attuale reddito professionale.

FondoSanità è la risposta alle tue esigenze di integrazione previdenziale.

Per aderire:A) Scaricare dal sito internet www.fondosanita.it la SCHEDA DI

ADESIONE e il MODULO DI BONIFICO.

B) Spedire la SCHEDA DI ADESIONE compilata unitamente alla copia del BONIFICO EFFETTUATO alla Segreteria di FondoSanità,

P.zza della Repubblica, 68 - 00185 Roma.

Come pagare MENO TASSEI benefi ci fi scali per chi aderisce a FondoSanità sono consistenti: i versamenti infatti sono oneri deducibili in capo all’iscritto per un importo annuale complessivamente non superiore a 5.164,57 euro. Per i familiari a carico i versamenti sono deducibili dal reddito IRPEF del “capofamiglia”, sempre nel limite complessivo di 5.164,57 euro; la deducibilità fi scale, peraltro, è indipendente dalla detrazione di imposta IRPEF del 19%

per le Polizze Vita eventualmente stipulate dall’iscritto prima del 1° gennaio 2001. Inoltre la tassazione della rendita vitalizia del 15% è

ridotta dello 0,30 per ogni anno eccedente il 15° anno di partecipazione fi no ad arrivare al 9%.

CAPITALE TOTALE RENDITA ANNUALE LORDA

Euro 51.645,69 Euro 3.640Euro 154.937,07 Euro 10.920Euro 258.228,45 Euro 16.650,64

Esempio di rapporto tra capitale accumulato (versamenti + rendimenti) e rendita vitalizia calcolato utilizzando un coeffi ciente medio di conversione per l’età di 65 anni. (Legge 335/95)

www.

.it

PER INFORMAZIONI: Tel. 06 48294333 Sig.ra DANIELA BRIENZA

Tel. 06 48294337 Sig. ra PAOLA CINTIOFax 06/48294284 - E-mail: [email protected]

www.fondosanita.it

Fondi chiusi o fondi aperti?FondoSanità (fondo “chiuso” riservato ai lavoratori del settore) si fa preferire ai numerosi fondi “aperti” disponibili sul mercato per evidenti e concreti vantaggi:• possibilità di scelta e di eventuali cambiamenti dei gestori;• infl uenza sulle scelte attraverso le elezioni dei Rappresentanti dell’Assemblea

e del C.d.A.;• infl uenza sulle scelte strategiche ed organizzative del fondo;• commissioni di gestione (tra 0,10% e 0,15%) nettamente inferiori ai

fondi aperti (in generale tra 0,60% e 2%) e quindi solo 1,5% in 10 anni e non il 6-20%, con sensibili differenze nei rendimenti accumulati e quindi nel capitale e nella rendita vitalizia;

• nessuna spesa per pubblicità e nessuna commissione da corrispondere a venditori o agenti.

Prestazioni pensionisticheIl diritto alla prestazione pensionistica complementare si acquisisce con almeno cinque anni di partecipazione. L’associato potrà chiedere che gli venga liquidato subito, sotto forma di capitale, al massimo il 50% dell’importo maturato, mentre il rimanente verrà impiegato come premio unico per l’acquisto di una rendita vitalizia rivalutabile personale oppure reversibile (moglie, ecc.). In misura non eccedente il 10% della propria contribuzione annua, è possibile acquisire polizze vita assicurative complementari per la copertura dei rischi di invalidità e premorienza.Il regime di capitalizzazione (il capitale versato più i rendimenti accumulati serviranno a garantire le prestazioni pensionistiche future) e di contribuzione defi nita (il livello contributivo è predefi nito e la pensione è in funzione del rendimento netto del fondo) scelti da FondoSanità, lo rendono uno strumento previdenziale sicuro, trasparente, vantaggioso, necessario.

ChiSiamo: FondoSanità, approvato dalla COVIP il 26 luglio 2007, è una associazione senza fi ni di lucro il cui unico obiettivo è quello di offrire un valido strumento di previdenza complementare agli esercenti le professioni sanitarie. Nasce dalla trasformazione del preesistente FondoDentisti che, costituito nel 1996, ha già assicurato la previdenza integrativa agli odontoiatri italiani dall’aprile 1999, risultando il primo fondo pensione chiuso destinato ai lavoratori autonomi. Possono già aderire a Fondosanità tutti i medici e gli odontoiatri iscritti all’ENPAM, gli infermieri iscritti all’ENPAPI , i farmacisti iscritti all’ENPAF e gli iscritti alla Federazione Nazionale dei Collegi IPASVI (infermieri professionali, assistenti sanitari e vigilatrici d’infanzia), nonché i soggetti fi scalmente a carico degli aderenti.

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32 “Medico-cura-te-stesso”, convegno a Modena

33 Accadde a… Maggio

34-39 Congressi, convegni, corsi

40-41 Gara di macchine e di solidarietà

42-43 Vita degli Ordini

44-45 Come la società affronta la “crisi”

46-47 Comunicazione, l’Istituto Luce

48-49 Archeologia, Paolo Matthiae

50-53 Recensioni libri

54-55 Musica, Georg Friedrich Handel

56 Antichi ospedali d’Italia

57 Mostre ed esposizioni

58-61 Lettere al Presidente

62 Filatelia

63 Responsabilità delle strutture sanitarie

64 Premio AndiGenova 2008

2 L’Italia continua a piangere

3-5 Emergenze: il terremoto in Abruzzo

6-7 Il valore morale della Verità

8-9 Sistemi di controllo in previdenza

10 A proposito di Federspev

11 Riscatto di laurea

12-13 Gli obiettivi della Sifop

14-15 L’intervista/1: chirurgia toracica

16-17 L’intervista/2: chirurgia oncologica

18-19 Medicina estetica

20-21 In tema di colonna vertebrale

22 Tubercolosi, malattia non ancora sconfitta

23 Ricerca, il neuroblastoma infantile

24-25 Medici illustri, Ugo Cerletti

26-27 I 100 anni della Montalcini

28 Notizie

29 Psichiatra e società

30 Specializzandi e formazione

31 Internet e sanità

in questo numero

SOMMARIO

dei Medici e degli OdontoiatriPrevidenza

IL GIORNALE DELLA

Numero 4/2009

IMPORTANTE: POLIZZA SANITARIALa nuova polizza sanitaria è ormai pronta. Dal prossimo numero, come per gli anni precedenti,sarà pubblicata sul nostro Giornale con il modulo per l’adesione. Per il versamento e l’invio delmodulo il termine scadrà il 31 luglio prossimo. Altri particolari sul sito www.enpam.it

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La notizia del terremoto,tutto ciò che ha provo-cato uno scenario che

gli italiani non dimentiche-ranno, ha portato ognuno dinoi a rivalutare sentimenti,commozioni e lacrime datempo dimenticate. Abbiamo problemi enormiin quanto dobbiamo aiuta-re i tanti, tanti, tanti medi-ci che hanno perso familia-ri, lo studio professionale e,persino, il loro ospedale che

era molto rinomato. So che il tema è difficile, soche tanti medici e tanti su-perstiti piangono per situa-zioni peggiori di un terre-moto, abbiamo però davan-ti a noi un immenso pano-rama di solidarietà che ciporterà, tutti, a sacrifici. Non possiamo lasciare solicoloro che chiedono aiutoin maniera molto chiara, mariservata come sempre. Ilnumero dei medici, dei den-tisti e delle tante famiglie di-sastrate copre una dimen-sione inusitata. Questa volta non si tratta difare il nostro dovere istitu-zionale, ma riteniamo obbli-gatorio sentire e valutare lanostra coscienza. Vi terremo al corrente e so-no certo che insieme dare-mo ancora una volta unamano a chi piange, a chi nonriesce ad immaginare qualesarà il suo futuro. •

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LA FINESTRA DEL

L’Italia continuaa piangere

di Eolo Parodi

“Ci sentiamo profondamente vicini - ha dichiarato il Pre-sidente dell’Enpam Eolo Parodi - alle popolazioni del-l’Abruzzo colpite in maniera drammatica dal terremotoe vogliamo concretamente aiutare la rinascita di questabellissima terra”. “Abbiamo così deciso - ha continuato Parodi - nel Con-siglio di Amministrazione di oggi 24 aprile 2009, oltreai contributi previsti dal Fondo assistenza per tutti i me-dici ed odontoiatri che hanno subito danni, di prender-ci cura della ricostruzione dell’ospedale dell’Aquila. Sen-tiremo, con la massima sollecitudine, tutte le Autorità

competenti per concordare modalità e tempi di tale pro-getto. Un impegno economico complessivamente rilevante, im-plementato anche da tutti i versamenti che gli iscritti de-volveranno alla Fondazione con il contributo del 5 permille previsto nella dichiarazione dei redditi”. Tutti i membri del Consiglio di Amministrazione hannoaccolto con ferma e piena condivisione la proposta delloro Presidente, “convinti come sono di dover aiutare,nell’enorme sforzo di ricostruzione, non solo i cittadiniabruzzesi ma l’intero Paese”.

L’ENPAM PER L’ABRUZZO Il Consiglio di Amministrazione dell'Enpam riunitosi oggi 24/4/2009, ha deciso

all'unanimità di essere pronto a finanziare il nuovo ospedale dell'Aquila

ULTIM’ORA

Presidente

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Una città colpita che riparte anche con l’aiuto dei medici

EMERGENZE

Maurizio Ortu, presidente dell’Ordine dei medici e degli odontoiatri dell’Aquila,sollecitato da noi, ci ha raccontato, tra una telefonata e l’altra, tra una visitamedica e una corsa sotto le tende che ospitano i terremotati, un po’ della storia che i medici aquilani stanno vivendo con grande coraggio e abnegazione, dopo il disastroso terremoto. Sono parole semplici e perciò commoventi. A questa testimonianza si aggiunge quella di una ventina di medici che hannochiamato il “loro” giornale per sentire una voce amica. “Noi viviamo sotto le tende di giorno e dormiamo nelle auto di notte”

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L'Aquila, 6 aprile 2009. Un ferito viene soccorso dai medici del 118

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L’Aquila è una cittàche piano piano stariaprendo gli occhi.

Non è morta, è solo rimastastordita da un colpo “ben as-sestato”. È pronta a riparti-re anche grazie ai mediciche, a dire il vero, non han-no mai smesso di preoccu-parsi della gente. All’indo-mani del sisma l’emergenzaè scattata non solo a L’Aqui-la, ma in tutti i paesi limitro-fi rimasti isolati. Il mio primo pensiero, co-me presidente dell’Ordine,va ai colleghi ma anche agliinfermieri del Pronto Soc-corso che, pur operando inuna struttura distrutta dalterremoto, sono riusciti,

stringendo i denti, ad assi-stere tutti coloro che, ora do-po ora, venivano estratti an-cora vivi dalle macerie. Pos-so dire che se molti, graziea Dio, si sono salvati è sta-to anche merito loro. Lastessa Protezione civile, loripeto in tutti gli interventiche faccio ormai da giorni,si è complimentata con meper il comportamento dellaclasse medica aquilana chesi è dedicata giorno e nottealla cura ed all’assistenza deipropri concittadini. Ma oltre all’emergenza, mol-ti sono gli encomi da fare.I medici di base sono subi-to entrati in azione creandonuclei di assistenza anche

davanti alle farmacie citta-dine dove prescrivevano me-dicinali.L’ospedale da campo è sta-to allestito subito, vista l’ina-gibilità del nosocomio citta-dino, nell’ampio parcheggiodell’Ospedale San Salvato-re. Sono stati anche realiz-zati presìdi medici e centripolispecialistici nella Piazzad’Armi e nello Stadio rugbi-stico di Acquasanta.Anche la sanità privata, pe-rò, non è stata con le maniin mano.La Casa di Cura Villa Leti-zia di Preturo, unica clinicaaquilana a non aver subitodanni, non solo ha accolto imalati più gravi e quelli in

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EMERGENZE

trattamento oncologico, maha anche messo a disposi-zione la vicina Casa di Ripo-so Villa Dorotea per il rico-vero dei pazienti. Molte, dunque, le iniziativesanitarie che hanno fornitoaiuto alla popolazione biso-gnosa.Nel parcheggio dell’Ospeda-le sono in funzione un’odon-toambulanza ed un’oftalmo-ambulanza per alleviare lesofferenze dentarie ed ocu-listiche. Sono arrivati anchegli occhiali d’emergenza percoloro che li hanno persi nelsisma. L’Ospedale de L’Aquila è sta-to, purtroppo, devastato dalterremoto. Non perdendosi

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anilo Balducci/Sintesi

Un operatore sanitario prepara il necessario per gli interventi di urgenza sui feriti estratti dalle macerie

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tate a muoversi, che sono sta-te assistite nelle tende.Il lavoro è ripreso in un cli-ma di grande solidarietà, digentilezza e senza polemi-che di sorta.Come non ricordare i colle-ghi della costa adriatica di Pe-scara, Silvi, Tortoreto ecce-tera che stanno assistendopiù di ventimila aquilani ospi-tati presso gli alberghi di que-ste località di mare.Riaprono i bar, le edicole, inegozi, c’è voglia di ripren-dere da dove si è interrotto ese è vero che, come dicevaAlessandro Magno, un po-polo in salute è un popolo in-vincibile, allora è nostro spe-cifico compito quello di alle-viare le sofferenze di chi sof-fre, di chi ha perduto tutto inquesta terribile tragedia.La migliore medicina in que-sti casi è assicurare alla gen-te la meravigliosa sensazio-ne di essere protetta, di sa-pere che ci siamo.È mio obbligo sottolineare

che il corpo sanitario, i me-dici, gli infermieri e tutti co-loro che prestano la propriaopera preziosa in aiuto e cu-ra a coloro che soffrono,compiono la missione nel ri-cordo del dottor Dante Vec-chioni, rimasto sepolto sot-to le macerie e di tutti queicolleghi che in questa scia-gura hanno perduto i lorofamiliari. L’Aquila metti il camice ecura i tuoi figli, solo così po-trai curare te stessa!!!

Ed eccoci alle telefonate alGiornale della Previdenza. All’inizio le voci sono con-citate. Poi, con il trascorre-re del tempo, la comunica-zione acquista una certa re-golarità. All’altro capo delfilo c’è un gruppo di medicidell’Aquila: “Siamo una ven-tina. Vogliamo parlare conil nostro giornale. Abbiamobisogno di confidarci conqualcuno, di raccontare unpo’ della nostra nuova vita

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EMERGENZE

sotto le tende accanto allepersone che soffrono”.Alle prime ore del mattino,molti di loro, “tanti”, scen-dono dalle auto dove hannotrascorso la notte e si avvia-no verso le tende. Per lamaggior parte sono specia-lizzandi che vivono da tem-po all’Aquila e si sentono or-mai cittadini di questa terramartoriata.Oggi, “abbandonati da Dioe dagli uomini”, si aggiranoquasi sperduti sotto le tendeper portare un po’ di confor-to soprattutto agli anziani chevivono momenti così diffici-li e tristi. Piove, fa freddo ela terra continua a tremare.“Ci sembra di esserci trasfor-mati in psicoterapeuti. Pri-ma questi pazienti di etàavanzata venivano in ospe-dale per farsi curare e ma-gari solo per avere qualcheconsiglio o, come sostene-vamo noi, per chiacchiera-re un po’ con il medico”. Questi colleghi che si alter-nano al telefono, racconta-no una storia unica: “Den-tro gli occhi di tante di que-ste persone c’è il vuoto. Mol-ti hanno perduto tutto quel-lo che possedevano, altri, epurtroppo sono tanti, pian-gono i loro cari scomparsi”. Come si fa a dimenticare,racconta una dottoressa, chequattro bambini sono mor-ti soffocati dalla polvere.Sono le stesse parole del dot-tor Berardino Persichetti,neonatologo, che ha vistoquei cadaverini stesi; l’unoaccanto all’altro, nei corri-doi del Pronto soccorso:“Sembrava d’essere in guer-ra”, dice con le lacrime agliocchi. E conclude: “Non la-sciateci soli!”. •

d’animo, molti medici ed in-fermieri che pure hanno per-so casa, parenti ed amici, so-no riusciti ad allestire, conl’aiuto anche della C.R.I. un“Ospedale di emergenza”pronto ad offrire una assi-stenza capillare ai ricoveratinelle tendopoli dove sonostati creati punti di raccoltaper i medici di base, che la-vorano 24 ore su 24.È tornata in funzione la me-dicina specialistica, maggior-mente colpita da questo tra-gico evento (gran parte de-gli studi specialistici privatiè andata distrutta o è inagi-bile). Si sono mossi anche imedici clown, i nostri PatchAdams, che portano sollie-vo, colore e procurano le ri-sate dei più piccoli, che so-no i soggetti che risentonodi più della tragedia. Anche l’assistenza domicilia-re, se così può essere chiama-ta, ha ripreso a funzionare infavore di quelle persone, nondeambulanti ed impossibili-

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L'Aquila, 6 aprile 2009 - Sfollati i ricoverati dell'Ospedale San Salvatore, dichiarato inagibile

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PREVIDENZA

Il valore morale della VERITÀ

Molto tempoed energie

sono state messein campo

sta direzione nel passato oche non vanno nel presen-te come ad esempio dellanecessità di una efficace,permanente e strutturalecampagna di comunicazio-ne fatta di informazionema anche di formazione.Molto tempo ed energie,anche economiche, si sonodovute mettere in campoper risanare un patrimonioimmobiliare che non sem-pre fu acquistato con cri-teri rigorosi e virtuosi.Molto tempo e energie sisono dovute mettere incampo per ridurre progres-sivamente quegli eccessivibenefici, assolutamenteinappropriati, soprattuttose valutati in un ottica dilungo periodo, di cui han-no potuto godere in passa-to molti nostri colleghi. Occorre anche dire conchiarezza che saremo co-stretti in ogni caso a rive-dere ,abbassandole, anchele attuali aliquote di rendi-mento. Ogni generazione può edeve farsi carico della pre-cedente a patto però chenon ci siano eccessive di-sparità di trattamento fradi esse come improvvida-mente si è già verificato.

di Mario Falconi (*)

Troppi sono ancora co-loro per i quali la “ve-rità”, quando è sco-

moda o portatrice di pos-sibili turbative psicologi-che, deve essere sottaciutao edulcorata.Noi sosteniamo invece cheessa vada sempre detta perquello che è, magari con ildovuto garbo, perché nes-suno ha il diritto, ometten-do verità importanti, di im-pedire a chicchessia di po-ter decidere liberamente eprogrammare il proprio fu-turo in conseguenza dieventi spiacevoli e/o inat-tesi.Non molto tempo fa, in undibattito televisivo su uncanale nazionale, avemmouno scontro dialettico conun illustre e famoso avvo-cato che ha anche avutoimportanti incarichi di go-verno nazionale, il qualesosteneva che non andas-se quasi mai comunicata alpaziente una malattia aprognosi infausta per noiera valido l’esatto contra-rio.Il destino volle che telefo-nò in diretta una signorache, con voce rotta dal-l’emozione, raccontò cheil marito, prima di morire

per una grave patologianeoplastica, le disse, puramandola, che non leavrebbe mai perdonato diavergli sottaciuto, d’accor-do con i medici, la veradiagnosi della sua malat-tia, quando era ancora inbuone condizioni psico-fi-siche tali da consentirgli li-bere scelte.Abbiamo volutamente es -tremizzato l’esempio pertrarne la morale che essopuò essere traslato ad ognicampo della nostra vitacompreso quello previden-ziale.La storia della nostra Fon-dazione è ricca di tante po-sitività ma anche di alcunenegatività che non posso-no e non debbono esseremai sottaciute, anche se lagran parte di esse riguardaun passato ormai remoto.Dichiarare, affrontare e ri-muovere le criticità anchein campo previdenziale,non è solo un dovere mo-rale ma rappresenta l’uni-co vero antidoto per evita-re che salti quel grandepatto generazionale fonda-to su SOLIDARIETÀ eEQUITÀ primo cementofondante della SOSTENI-BILITÀ dell’intero sistema. Più volte nei nostri inter-venti nei vari momenti divita associativa della Fon-dazione abbiamo postol’accento, come nostro co-stume, più sulle cose chenon sono andate nella giu-

Purtroppo noi, non soloper l’attuale andamento de-mografico o economico,anche a parità di retribu-zione dell’intero arco di vi-ta lavorativa dei nostri pa-dri, non godremo dellestesse loro sostanziose pen-sioni.Molto tempo ed energiedovranno essere messe ul-teriormente in campo nel-l’attuale difficile contesto,nel quale peraltro si ema-nano norme inique da par-te dei ministeri vigilantiche non vengono richiestealla previdenza pubblica eche mettono in crisi la sta-bilità della nostra fonda-zione privata.È innegabile però che, al dilà di un indispensabile vir-tuoso governo di tutte le ri-sorse a disposizione messoin campo da vari anni,l’adeguatezza delle pensio-ni, soprattutto per intere fa-sce di colleghi contribuen-ti, quali ad esempio quellidella medicina generale,passa prima di tutto dalfronte dei contributi versa-ti. Nessuno si illuda che conl’attuale 15%, fermo da va-ri anni, si possa aspirare apensioni dignitose.Riteniamo che questo sia,tra gli altri, un argomento,oseremmo dire, di rilevan-za sociale per moltissimicolleghi, da portare avanticon assoluta determinazio-ne ai tavoli contrattuali. Purtroppo molti sono co-

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loro che vivono in preca-rie condizioni economichee per i quali gli eventualiaumenti dovrebbero esse-re tali da consentire un giu-sto equilibrio tra le risorseda impiegare per la vitaquotidiana e quelle da ac-cantonare per la futurapensione.L’istituto della contribuzio-ne integrativa volontaria,pur utile, non può essere lascorciatoia risolutiva deiproblemi previdenziali. Nonvorremmo mai essere spet-tatori di una situazione nel-

glio di amministrazione apartire dal suo presidentesono a disposizione per for-nire ogni utile chiarimen-to. Troppi sono coloro che, perinteressi non sempre con-fessabili, attentano alla sta-bilità della nostra Fonda-zione. Evitiamo, non volen-dolo, di farci del male inu-tile perseguendo insieme,attraverso la VERITÀ deifatti , la strada comune del-la migliore previdenza pos-sibile. •(*) Vice Presidente vicario

la quale chi vive esclusiva-mente di medicina genera-le per vera e consapevolescelta professionale, vedràin futuro una diversificazio-ne pensionistica, progressi-vamente crescente, rispet-to ad altri che hanno usatotale scelta per privilegiarealtre motivazioni.Nonostante tutto ancoraoggi 1 euro investito nel-l’Enpam offre opportunitàe garanzie assolutamenteconcorrenziali rispetto aqualsiasi operatore finan-ziario del mercato.

Molte appropriate sceltedovranno essere ancoramesse in campo a tutela ditutti, mai sottacendo la VE-RITÀ ma nel contempochiedendo a molti di eser-citare il sacrosanto doveredi critica partendo sempredalla reale conoscenza. La previdenza è una mate-ria ostica di cui si parla po-co e a volte non in modocorretto. L’unica maniera utile, se sihanno dubbi, è quella dichiedere informazioni. Tut-ti i componenti del Consi-

PREVIDENZA

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“La Finanziaria 2007 ha spostato

l’orizzonte temporale di equilibrio

dei Fondi da 15 a 30 anni

equilibrio dei Fondi da 15a 30 anni senza prevederealcuna logica gradualità diapplicazione, magari un an-no per ogni anno di equili-brio in più richiesto.Inoltre per redigere i bilan-ci tecnici viene stabilito dinon considerare le specifi-cità demografiche, gestio-nali ed economico-finanzia-rie della popolazione dellaCassa e, ancora più grave,il tasso di redditività del Pa-trimonio da portare a bilan-cio per stabilire nel rappor-to con le prestazioni qualesia la contribuzione di equi-librio è stato ancorato altasso di interesse del debi-to pubblico. Che è come dire, è inutileperseguire sui mercati fi-nanziari o immobiliari unamaggior redditività, assu-mendosene anche i rischicorrelati, se poi in bilanciotecnico il tetto massimo dacontabilizzare è quello deiBOT od analoghi, chi ve lofa fare di rischiare, investi-te sul debito pubblico del-lo Stato.Bella autonomia. A ciò si aggiunga la dichia-rata impostazione dei Mi-nisteri vigilanti di non con-tabilizzare il Patrimonio nelcomputare l’equilibrio deiFondi, ma solo la sua sum-menzionata redditività im-posta.

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PREVIDENZA

all’Enpam è l’elemento fon-dante di un sistema solida-le che deve garantire a tut-ti la pensione massima so-stenibile, nel rispetto dellacorrispettività tra contribu-ti e prestazioni e nella con-venienza per tutti a parte-cipare a questa catena in-tergenerazionale. Dal 1994 Enpam è diven-tata da Ente pubblico unaFondazione di diritto priva-to senza scopo di lucro conil compito di assicurare laprevidenza e l’assistenza afavore dei suoi iscritti, deiloro familiari e superstiti.Tale privatizzazione di mez-zi, ferma restando la finali-tà pubblica di rango costi-tuzionale, prevede il con-trollo da parte dello Statogarante che si esercita condiversi strumenti, il primodei quali è il controllo daparte dei cosiddetti Ministe-ri Vigilanti, in primis il Mi-nistero del Lavoro di con-certo con quello dell’Econo-mia e Finanze. Inoltre con la privatizzazio-ne la Fondazione è statachiamata al rispetto di unariserva legale pari ad alme-no cinque volte l’ammon-tare complessivo delle pen-sioni in essere riferito al1994, con una proiezionetemporanea di tale equili-brio stabilmente riferibilead almeno quindici anni, daverificarsi mediante appo-siti bilanci tecnici redatti a

cadenza triennale. Di tali impegni la Fondazio-ne si è fatta responsabil-mente carico e con una bril-lante escalation di saldi dibilancio sempre più positi-vi ha ottenuto alla data del-l’ultimo bilancio consunti-vo 2007 (undicesimo re-cord consecutivo di cresci-ta del saldo attivo) la tripli-cazione del suo patrimonio,un positivo saldo globale siaprevidenziale (la differenzatra contributi e prestazio-ni) che complessivo (la dif-ferenza tra contributi + pro-venti patrimoniali e presta-zioni + co sti/oneri di gestio-ne), quasi venti anni di ri-serve se contabilizzate al1994 e quasi nove se con-tabilizzate prudenzialmen-te al 2007.Inoltre l’ultimo recente bi-lancio tecnico triennale al2006 mostra il rispetto deiquindici anni di equilibrioin tutti i Fondi eccetto quel-lo dell’accreditamento cheperò non contabilizza an-cora l’assoggettamento al-la contribuzione al 2% deifatturati delle società inte-ressate intervenuto succes-sivamente a tale data e chepresumibilmente riequili-brerà la gestione. Missione raggiunta quindi?Purtroppo la Finanziaria2007 ed il successivo De-creto interministeriale (ahi!i vigilanti..) hanno sposta-to l’orizzonte temporale di

di Alberto Oliveti (*)

L’obiettivo istituzionaledella Fondazione En-pam è sostenere la so-

lidarietà e l’uguaglianza tragenerazioni successive in unpatto che si proietta nel tem-po, per cui chi lavora pagacon la sua contribuzione lapensione a chi ha cessato dilavorare, maturando così ildiritto allo stesso trattamen-to quando cesserà a sua vol-ta dal lavoro.Abbiamo sempre sostenu-to come la vera garanzia diequilibrio e tenuta per iFondi Enpam sia la sostan-ziale equivalenza tra i con-tributi versati da ogni atti-vo e le corrispondenti pre-stazioni poi ottenute dapensionato, al netto delladoverosa solidarietà di ca-tegoria.E che al di là degli obblighidi legge il vero collegamen-to tra l’interesse del singo-lo e quello della collettivi-tà di appartenenza si iden-tifichi nel principio di con-venienza a partecipare alleregole stabilite comune-mente. Inoltre abbiamo sempre so-stenuto l’autoanalisi dei bi-sogni, specie nei giovani,per effettuare scelte tem-pestive ed oculate che ga-rantiscano serenità in vec-chiaia.Da tutto ciò le nostre paro-le d’ordine: l’obbligo diiscrizione e contribuzione

Sistema di controlloche solleva interrogativi

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“L’obbligo di iscrizione

e contribuzione è l’elemento

fondante di unsistema solidale

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In pratica, secondo l’orien-tamento ministeriale, unFondo va considerato in de-fault quando nella proiezio-ne attuariale si negativizzail saldo complessivo, che ècome già detto il rapportotra contributi + proventi pa-trimoniali e prestazioni +costi/oneri di gestione, enon quando dopo questo siazzera il Patrimonio, che èuna riserva tecnica di com-pensazione per la solvibili-tà nel tempo a fronte dieventuali squilibri demogra-fici o lavorativi delle gene-razioni successive e quindiè parte integrante del diffe-rimento previdenziale deicontribuenti.La differenza non è da po-co: se prendiamo per esem-pio il Fondo più consisten-te gestito dalla Fondazione,quello della Medicina Ge-nerale - ma il problema èanalogo anche per gli altri-al 31 dicembre 2006 rispet-tiamo i quindici anni di ri-serve se calcoliamo il saldocomplessivo (originariamissione rispettata quindi..)ma se aggiungiamo la quo-ta corrispondente di Patri-monio arriviamo a quasiventicinque anni, pur com-putando la sua redditivitàcon i criteri restrittivi dellaFinanziaria 2007.Appare evidente quindi cheuna cosa è intervenire, tra

l’altro rispettando il pro ra-ta, per portare un equilibrioda venticinque a trent’annied una cosa è farlo da quin-dici a trenta! E’ la stessa differenza chec’è tra una cosa fattibile eduna cosa socialmente im-praticabile.E’ risaputo che ogni pensio-ne erogata dalla Fondazio-ne sia pagata - per quotaparte – dai flussi dei contri-buti incassati e dai proven-ti patrimoniali, per cui piùè la componente patrimo-niale meno si dipende daiflussi contributivi variabiliper pagare le pensioni.In nome della sostenibilitàfutura - che si badi bene nelsistema pubblico è garanti-ta non dal rigore dei dati at-tuariali ma dal ricorso allafiscalità generale - ci è sta-to richiesto dall’oggi al do-mani il raddoppio della pro-iezione temporale di equi-librio su cui la gestione deiFondi si era calibrata, men-tre viene mantenuta l’ini-qua doppia tassazione sul-le pensioni e sul nostro Pa-trimonio, tassato come

quello di una impresa spe-culativa. Che strano, con il primoprovvedimento si obbligaad esporre più Patrimonio,mantenendo il secondo iflussi fiscali in uscita dallaCassa aumentano. Ci guadagnano così i giova-ni iscritti alla Fondazione,in nome dei quali si parladi sostenibilità? Si dice che a pensare malesi faccia peccato, ma è cre-dibile un sistema di control-lo che ostacola il diritto al-la previdenza degli iscrittialle Casse privatizzate, in-serendo criteri restrittivi al-la redazione dei bilanci tec-nici?Che raddoppia la proiezio-ne di equilibrio nel tempodall’oggi al domani, speciein questi scenari economi-ci e demografici? Che non considera il Patri-monio una capitalizzazio-ne a garanzia del diritto co-stituzionale alla Previden-za, non soggetta a tassazio-ne perché finalizzata allasostenibilità ed alla solida-rietà intracategoriale di pro-

fessionisti le cui Casse nongodono di trasferimenti dirisorse pubbliche in caso dideficit per cui non dovreb-bero di conseguenza con-tribuire al bilancio delloStato?E il fissare un tetto alla red-ditività del Patrimonio an-corato ai rendimenti offer-ti dal debito pubblico, nonè forse un modo per orien-tare a questi gli investimen-ti, dato che il rischio per ot-tenere una maggiore reddi-tività non potrebbe mai es-sere giustificato se di taleredditività non si potessefar poi uso nella redazionedei bilanci tecnici, indica-tori legali di sostenibilità neltempo?Un teorema è un’afferma-zione che viene dimostratalogicamente a partire daevidenze indiscutibili.Mi piacerebbe dimostrareun giorno il teorema dellaneutralità dello Stato nei ri-guardi dell’autonomia del-la Fondazione Enpam.

(*) Consigliere di amministrazione

PREVIDENZA

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FEDERSPEVtonia con il nostro mottoche recita “Non soli ma so-lidali”, abbiamo, inoltre,istituito un Fondo di soli-darietà e fratellanza perl’assistenza economica aisoci indigenti o alle loro fa-miglie in situazioni di par-ticolare bisogno e premi distudio annuali in varie di-scipline scientifiche per gliorfani, nonché un premioletterario e uno di pitturaper gli iscritti. Numeroseed attraenti poi sono le at-tività culturali e di svago enon mancano convenzionivantaggiosissime con alcu-ni famosi centri termali. L’anno passato abbiamoregistrato un calo, sia pu-re lieve, del numero degliiscritti. Confesso la miaperplessità nel rilevare ildisinteresse abulico dinon pochi pensionati sa-nitari nei confronti dellanostra associazione, puressendo il suo valore e lasua utilità sociale ampia-mente riconosciuti. Natu-ralmente saranno molte leiniziative finalizzate a pro-muovere nuove iscrizioniperché siamo sicuri di po-ter ottenere risultati posi-tivi negli obiettivi prefis-sati, con l’impegno, la co-stanza e la forza che ciproviene anche e sopra-tutto dal “numero” delleadesioni. •(*) Presidente Federspev

Info: Federspevtel. 06.3221087 fax 06.3224383tel. ufficio stampa:347.6843236 e-mail:[email protected]

nico, dalle 9 alle 14 e dal-le 14.30 alle 18. Un pun-to di riferimento per tuttii pensionati sanitari (me-dici, farmacisti, veterina-ri): questo siamo e voglia-mo essere! Sono ferma-mente convinto che unacomunicazione efficace, di-retta e tempestiva possacontribuire ad instaurare emigliorare un rapporto direciproca fiducia e condi-

visione degli obiettivi (mol-ti dei quali raggiunti) fra laFederspev e i suoi iscritti.Un’esigenza da molti av-vertita che cerchiamo disoddisfare anche attraver-so gli strumenti del perio-dico di informazione“Azione Sanitaria” chepubblichiamo e inviamo atutti i soci da 26 anni e delpiù recente sito internet(www.federspev.it). In sin-

di Eumenio Miscetti (*)

La presenza di Feder-spev su “Il giornaledella Previdenza dei

medici e degli odontoia-tri” è dovuta soprattuttoal problema degli anzianifinora lontano da soluzio-ni soddisfacenti. I nostrianziani – parliamo di ve-dove di medici ma anchedei loro figli e di coloro chesono rimasti soli dopo laloro morte – richiede seriemobilitazioni. Alludo aduna necessità di interventinon solo sul piano praticoma anche su quello mora-le. Federspev significa tral’altro aiuto concreto a chiè costretto a vivere in soli-tudine: non solo sorrisi maconcrete azioni in una co-munità di amici legati daricordi comuni (fondamen-tali) che la nostra (longe-va) associazione sin dallasua nascita (quasi cinquan-t’anni fa) persegue con te-nacia e combattività. Dife-sa delle pensioni dei titola-ri e delle vedove e aiutomateriale e morale agli or-fani. Ogni giorno che pas-sa ci vede impegnati sulfronte arduo delle ingiusti-zie, non di rado subite conrassegnazione. Nella sedenazionale per i tutti i no-stri iscritti è attivo da tem-po un efficiente servizio diconsulenza previdenziale,assistenziale, legale e fisca-le. Chiamateci pure senzaesitare o scriveteci Feder-spev, via Ezio n. 24,00192, Roma e (perchéno?) raggiungeteci. Dallunedì al venerdì siamo avostra disposizione, pre-vio appuntamento telefo-

Anziani?Sì, ma sorridentiIl principale obiettivo della Federspev:

la difesa delle pensioni dei titolari e dellevedove e l’aiuto materiale e morale agliorfani. Numerose ed interessanti sono

poi le attività culturali e di svago

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PREVIDENZA

di Marco Perelli Ercolini (*)

Achi mi pone la do-manda “cosa possofare per migliorare la

pensione finale?”, rispon-do che in prima istanza vafatta una adeguata valuta-zione del proprio assettofamigliare, delle esigenze edelle disponibilità econo-miche e, inoltre, di unaeventuale propensione alrischio sul quale richiamoperaltro di porre molte at-tenzione perchè in previ-denza è doloroso e quasisempre non correggibilel’errore di un impiego fi-nanziario. Senza dubbio, specialmen-te in età di ingresso nelmondo del lavoro, il riscat-to degli anni di laurea e de-gli altri periodi ammessi èuna valida tesaurizzazionedei propri risparmi nell’ot-tica previdenziale che ri-cordiamoci non è un ri-sparmio finanziario checomporta la disponibilitàdel capitale, ma è un bene-ficio legato ad futuro trat-tamento di pensione quan-do se ne raggiungeranno irequisiti, con i criteri del-la mutualità per trattamen-ti di invalidità e premorien-za, ma soprattutto con trat-

ti delle pensioni di vecchia-ia sia per una minore an-zianità contributiva, sia perminori versamenti contri-butivi, anche in parte lega-ti a contribuzioni lavorati-ve inferiori per trattamen-ti stipendiali più bassi cheincidono nel montante fi-nale, sia per eventuali ab-battimenti previsti da nor-me specifiche di alcuni en-ti previdenziali (vedi En-pam nei Fondi speciali). In particolare, nella dipen-denza nonostante l’onero-sità, il riscatto è ancora di-scretamente vantaggioso,oltre che come tutela socia-le aggiuntiva per la famigliain caso di premorienza, spe-cialmente perché dopo lalegge 247/2007 consente diaccedere alla pensione con40 anni di anzianità contri-butiva che possono essereraggiunti col riscatto intor-no ai 60 anni, anziché at-tendere i 65 dell’età pen-sionabile; inoltre, è stataprevista una rateizzazio-ne senza interessi in 120rate con la piena deduci-bilità fiscale; infine, in al-cuni casi con periodi di ri-scatto ricompresi entro il31 dicembre 1995, puòconsentire di rientrare nelcalcolo interamente retri-butivo o quantomeno nelsistema misto della pen-sione, ben più vantaggio-si del sistema di calcolointeramente contributivo.Nel settore Enpam ricor-diamo, invece, come le ta-belle per i calcoli attuaria-li dei contributi non sia-no ancora state cambiatecon indubbi vantaggi eco-nomici. •

(*) Consigliere Enpam

Riscatto della laurea,benefici non solo economici

nale e, se poi si considerache le eventuali somme, senon usufruite per i paga-menti dei contributi di ri-scatto, sarebbero state fal-cidiate dal fisco ne risultache con un impegno finan-ziario di 15-20 si ottieneun beneficio economicoprevidenziale di 100.Ma non è solo un miglio-ramento economico, il ri-scatto può anche permet-tere, nell’attualità norma-tiva, di poter accedere pri-ma alla pensione, ovvia-mente tenendo ben pre-sente come i trattamentidelle pensioni di anzianitàsiano inferiori ai trattamen-

tamenti in uscita ben defi-niti da normative che dif-ficilmente possono esserecambiate in itinere modifi-cando o cancellando dellelegittime aspettative, inol-tre con calcoli di rendimen-to non legati ai flussi deimercati finanziari. La totale deducibilità deicontributi che debbono es-sere versati per costituirela riserva matematica deimiglioramenti economiciin caso di riscatto, compor-tano dei considerevoli re-cuperi delle somme versa-te andando ad incidere conl’abbattimento dell’impo-nibile sull’aliquota margi-

Valida tesaurizzazione dei propri risparmi nell’otticaprevidenziale. Non si tratta di un risparmio finanziario

che comporta la disponibilità del capitale, ma di un beneficiolegato a un futuro trattamento di pensione

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Interrompere l’isolamento del singolo specialista

nella propria attività

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FORMAZIONE

lutare il rapporto tra gli spe-cialisti ed il cittadino percontribuire al miglioramen-to delle modalità di cura.Il Consiglio Direttivo dellaSIFoP si è impegnato a coin-volgere attivamente nellapropria formazione tutti glispecialisti delle 42 speciali-tà presenti nella specialisti-ca ambulatoriale nominan-do 25 Direttori di Settoretra i più illustri esperti del-le varie specialità.Ogni settore comprende, aseconda del numero deglispecialisti, una o più specia-lità, ovviamente affini (co-me da tabella allegata). I problemi affrontati dalConsiglio Direttivo sonostati essenzialmente tre:1. interrompere l’ isolamen-to del singolo specialistanella propria attività;

2. non disperdere l’espe-rienza pluridisciplinare con-divisa per poter meglio ri-spondere ai problemi delcittadino-paziente;3. far sì che l’attività spe-cialistica ruoti intorno allapersona malata e alle suenecessità.A tal fine è stata pensata erealizzata una web tv visua-lizzabile sul sito www.si-fop.it nella quale dopo il 3ottobre 2009 saranno pre-senti tutte le linee guida del-le 42 specialità della specia-listica ambulatoriale, sud-divise in 25 settori, all’in-terno dei quali si è realizza-to un forum monospeciali-stico nel quale ogni specia-lista può visionare chi sonogli altri colleghi della suastessa specialità, in quali re-gioni operano ed entrare in

contatto con tutti gli altri.Un gruppo di specialistiesperti introdurrà nel forumdelle linee guida riguardan-ti la singola specialità dopoaverle sottoposte alla super-visione del Direttore di set-tore e nel web verrà attiva-to un forum permanente tratutti i colleghi della stessaspecialità o per approvarela linea guida così com’èoppure modificarla ed in talcaso proporla come sugge-rimento operativo da partedella SIFoP, sentito il pare-re del Direttore di settore.Il forum monospecialisticocontinuerà a restare opera-tivo dopo la discussionedelle linee guida che dure-rà fino al 15 settembre2009 per consentire uncontinuo collegamento tratutti gli specialisti della stes-sa specialità. Come già det-to dal 3 ottobre, grazie adun accordo con la SocietàInforma, saranno visibilisulla web tv tutte le lineeguida preparate e discussenella fase preliminare datutti gli specialisti italiani ditutte le specialità, in un for-mato omogeneo che dure-rà al massimo 10 minutiper presentare gli schemidelle linee guida o dei sug-gerimenti operativi SIFoPe altrettanti 10 minuti pereventuali dimostrazioni cli-niche.

I nuovi orizzontidella Sifop

L’obiettivo: mettere in contatto gli specialisti ambulatoriali italianiiscritti alla Società di formazione permanente per rivalutare

il rapporto tra gli specialisti ed il cittadino e contribuire al miglioramento delle modalità di cura

Far sì che l’attività specialistica ruoti intorno

alla persona malata e alle sue necessità

di Francesco Losurdo (*)

Nel 1976 una Societàscientifica denomi-nata CIP - FNOM -

SUMAI iniziava il percor-so formativo degli speciali-sti ambulatoriali ponendo-si per obiettivo la scelta dimetodi formativi diversidalle letture magistrali. Conil passare degli anni e l’esi-genza di uno Statuto auto-nomo per le Società scien-tifiche, nel 1986 si costitui-va e formalizzava la SIFoP(Società Italiana di Forma-zione Permanente).I nuovi orizzonti, fino a po-co tempo fa impensabili,che si sono dischiusi grazieall’informatica ci spingonooggi a proporre un forumche permette, accedendocon password specifica, dimettere in contatto tra lorotutti gli specialisti ambula-toriali italiani iscritti alla SI-FoP con l’obiettivo di riva-

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Obiettivo della SIFoP nel2010 è di promuovere erealizzare per la prima vol-ta la discussione di nuovelinee guida, con la parteci-pazione di tutte le 42 spe-cialità, su argomenti cheverranno stabiliti dal Con-gresso Nazionale SIFoP chesi terrà a Torino il 3 ottobre

2009. Questa iniziativa sirealizzerà con l’utilizzo diuna metodica già sperimen-tata dal Prof. S. Iliceto, Di-rettore del Settore di Car-diologia nonché Ordinariodi Cardiologia dell’Univer-sità di Padova che permet-te di riunire in contempora-nea più sedi collegate con

un sistema di cablatura checonsente l’interattività tratutti i partecipanti che ver-ranno riuniti in incontri chesaranno programmati nelcorso del 2010.Tale sistema consentirà diriunire migliaia di speciali-sti nelle proprie sedi di re-sidenza con una partecipa-

FORMAZIONE

zione attiva alla discussio-ne da parte di tutti.Una consensus di 42 specia-lità affinché ogni specialistapossa dare il proprio contri-buto alla realizzazione del-le nuove linee guida SIFoPdiscusse e condivise da tut-ti.La sfida della nuova SIFoPsi rivolge in particolare allemalattie croniche e degene-rative che, con i tumori, rap-presentano il problema del-la sanità del terzo millennio.Vi sono varie patologie concaratteristiche che obbliga-no a ripensare le modalitàdi assistenza sanitaria e lagestione della malattia. Nonappaiono all’improvviso, néportano a morte rapidamen-te come facevano le malat-tie infettive che per miglia-ia di anni hanno afflittol’umanità. Sono patologieche, grazie ai progressi del-la medicina, non portano amorte ma da cui non si gua-risce. Sono definite “malat-tie croniche degenerative”,che necessitano oltre che diun approccio plurispeciali-stico anche di una trasfor-mazione dell’idea stessa dimalattia che tende a diven-tare una condizione con cuiconvivere per anni, un’espe-rienza da accettare e trasfor-mare pazientemente in nor-malità. Per raggiungere que-sto obiettivo la Scuola diEducazione terapeutica del-la SIFoP parteciperà attiva-mente alla Consensus del2010 con i Direttori di Set-tore e tutti gli specialisti am-bulatoriali italiani per for-mulare insieme le linee gui-da più efficaci per le malat-tie croniche degenerative. •

(*) Presidente SIFoP

SETTORE SPECIALISTICO DIRETTORE NAZIONALE DI SETTOREAllergologia - pneumologia Prof. Fernando Di Benedetto (Chieti)Anatomia patologica - ematologia - oncologia Dott. Gennaro M. Palmiotti (Bari)Audiologia - foniatria - otorinolaringoiatria Prof. Salvatore Conticello (Torino) Cardiologia Prof. Sabino Iliceto (Padova)Chirurgia gen. – plastica – pediatrica – toracica – vascolare – angiologia Prof. Luigi Gioffré (Roma)– neurochirurgia Dermatologia Dott. Vito Pietrantonio (Bari)Diabetologia – endocrinologia– scienza alimentazione

Prof. Riccardo Giorgino (Bari)

Fisiokinesiterapia Prof. Maurizio Massucci (Perugia)Gastroenerologia – genetica medica – idroclimatologia – mal. Infettive Prof. Ottavio Albano (Bari)- med. Generale – med. Interna Geriatria Prof. Salvatore Putignano (Napoli)Igiene e medicina preventiva Prof. Vincenzo Baldo (Padova)Med. Legale e med. Del lavoro Dott. Marco Sani (Roma)Medicina dello sport D.ssa Donatella Noventa (Mestre)Med. Trasfusionale – microbiologia – pat. Clinica – tossicologia

Dott. Desiderio Palombella (Roma)

Neurologia – neurofisiopatologia Prof. Antonio Carolei (L’Aquila)Neuropsichiatria infantile Prof. Lucia Margari (Bari)Odontoiatria Prof. Laura Strohmenger (Milano)Oftalmologia Prof. Camillo Paganoni (Bergamo)Ortopedia Prof. Carlo Milano (Napoli)Ostetricia e ginecologia Dott. Francesco L. Giorgino (Padova)Pediatria Dott. Vincenzo Del Vecchio (Napoli)Psichiatria Prof. Giuseppe Bersani (Roma)Radiodiagnostica – radiologia – medicina nucleare

Prof. Pasquale Marano (Roma)

Reumatologia Prof. Alessandro Ciocci (Roma)Urologia – nefrologia Prof. Manuele Montanari (Milano)

I DIRETTORI DI SETTORE NOMINATI DALLA SIFOP

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di Carlo Ciocci

“L a mia grande pas-sione è l’ospeda-le, dove ho tra-

scorso e trascorro tutta lamia vita di medico. Riten-go che l’ospedale sia l’uni-ca struttura in grado direalizzare un rapportoquotidiano con il pazien-te. Non è un caso il fattoche posseggo centinaia dilettere di pazienti ed expazienti che a distanza dianni dal nostro incontroancora mi scrivono: mol-ti mi vengono spesso atrovare”. Il prof. Massimo Martel-li parla della chirurgia to-racica e di politica sanita-ria. Nelle sue risposte c’èspazio per la critica e lacommozione. Lo studiodove ci ha ricevuto ricor-da anche il suo passato diufficiale medico dell’Ar-ma dei Carabinieri, per-ché il prof. Martelli, an-che se a distanza di tantianni, ci tiene a dire che sisente ancora “figlio” del-la Benemerita.

La principale caratteri-stica di un chirurgo?Ciò che più conta non èl’atto operatorio in se, maè l’appropriatezza, la ca-pacità di dare un’indica-zione seria circa l’oppor-tunità o meno di interve-nire chirurgicamente. A talproposito, si tramanda diun chirurgo inglese il qua-le affermò che per fare unbravo chirurgo ci voglio-no dieci anni, per fare unchirurgo che sa quandodeve operare ce ne voglio-no venti e per avere unchirurgo che sa quandonon si deve operare nonbasta una vita. I recentigravi fatti registrati in unaclinica di Milano li abbia-

mo conosciuti tutti e li giu-dico severamente, ma allastessa stregua dovrebberoessere giudicati sia gliospedali pubblici che lecliniche accreditate dove,per via del budget avven-gono le stesse cose. Il pro-blema è che non si puòmonetizzare la Sanità: nonc’è niente di più sbagliatoche dire ad un medico dipredisporre un budget darispettare: il problema do-vrebbe essere invece quel-lo di pretendere un bud-get in termini di appro-priatezza.

Altri aspetti da corregge-re nella Sanità? Premetto di ritenere la

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Massimo Martelli, specializzato in Chirurgia toracicae vascolare, Assistente alla Cattedra di Chirurgiatoracica presso il Policlinico Umberto I di Roma.

Aiuto dal ’79 e Professore associato nel 1983, nel 1989 vince il concorso di Primario all’ospedale

Forlanini della capitale. Dal 2002 è membro del Consiglio Superiore di Sanità.

È autore di oltre duecento pubblicazioni scientifiche.

Le sue mani operanoguidate dal cuore

L’INTERVISTA/1

Il prof. Massimo Martelli

Sanità italiana una tra lemigliori al mondo: nonabbandona mai i malati.Ciò nonostante, se le ri-sorse fossero utilizzatemeglio otterremmo risul-tati maggiori. Un altro deiprincipali problemi dellanostra Sanità è legato al-la proposta portata avan-ti da molti – tra questidall’Ordine dei medici diRoma - di depenalizzarel’atto medico. Il fine nonè davvero quello di crea-re intorno alla figura delmedico una sorta di im-punità, ma per un medi-co sapere di rischiare unacausa civile è un conto edun altro è sapere di poter-si trovare coinvolto in unprocesso penale in segui-to allo svolgimento delleproprie funzioni. Tuttoquesto genera la cosiddet-ta medicina difensiva cheha un costo di 15-20 mi-liardi di euro l’anno, va-le a dire il 10-15 percen-to del costo complessivoannuo della Sanità nelnostro Paese. Si pensi agliesami che, in numero ab-norme, vengono prescrit-ti dai medici proprio permettersi al riparo da de-nunce; la conseguenza so-no le attese per gli esamie le visite oltre al fattoche appare ormai defini-tivamente estinta la “cli-nica” che era prerogativadei vecchi medici che cihanno insegnato la pro-fessione. E’ evidente chela medicina abbia fattopassi da gigante, ne è ri-prova l’allungamento del-la vita, ma da qui ad ar-rivare a richiedere esamiinutili ce ne passa.

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“Sempre partecipi

sia a livello psicologicoche fisico della vita

del paziente

istituzionale. In tal modosi abbatterebbero le listedi attesa per gli interven-ti. E’ ciò che ho fatto nelmio ospedale con soddi-sfazione sia dei pazienti,che nella maggior partedei casi si sentono più si-curi, sia degli operatori.

Una domanda personale:perché nel suo campoviene considerato un lea-der?Non sono un leader, sonoun medico che intendesvolgere la propria attivi-tà con totale abnegazio-ne. Se ho un merito, èquello di riuscire ad in-staurare un ottimo rap-porto con il paziente. Pa-radossalmente sarebbequasi da preferire un me-dico meno bravo ma at-

tento alle istanze del ma-lato, che un “luminare” ilquale però tratta il pa-ziente come fosse un nu-mero. Posso continuare araccontare di uomini edonne da me operati chehanno instaurato con meun rapporto di vera e pro-pria amicizia. Sono, que-sti, momenti impagabili,momenti che danno adun medico abituato aconfrontarsi con patolo-gie anche molto gravi, laforza di andare avanti.

A proposito di forza diandare avanti, a un chi-rurgo del torace è per-messo commuoversi? Alei è mai capitato? Pur non occupandomi inmodo particolare di chi-rurgia pediatrica, recen-

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L’INTERVISTA/1

temente ho operato unbimbo di circa sedici me-si. Devo dire la verità: misi è stretto il cuore quan-do, appena entrato in sa-la operatoria, ho vistoquesto corpicino sul qua-le avrei dovuto operare.Dover infilare, sebbenein video-chirurgia, stru-menti all’interno di quelpiccolo corpo mi ha pro-vocato una grande ango-scia: ammetto di essermicommosso.

Questo episodio signifi-ca che un chirurgo nonsempre può dirsi estra-neo agli eventi che acca-dono sotto le sue mani…La verità è che, dopo an-che tanti anni di chirur-gia, non si fa il “callo” al-la sofferenza umana, masi è sempre partecipi, siaa livello psicologico chefisico, della vita del pa-ziente.

Per concludere: qual èsecondo lei l’avveniredella chirurgia toracica? Ho molta fiducia nel fu-turo. Si pensi, solo per fa-re un esempio, alla Tu-bercolosi che sino a nonmolto tempo fa era mo-nopolio esclusivo dellachirurgia. Ebbene, mi au-guro che anche la chirur-gia toracica, che oggi sioccupa per lo più del tu-more al polmone, finiscaper dedicarsi ad altri am-biti come la traumatolo-gia: questo presupporreb-be una efficace soluzionemedica per il tumore delpolmone.Professore, grazie per lalezione di vita. •

L’attività intramoenia delmedico: ne parliamo? Anche questo tema èmolto importante. L’atti-vità intramoenia, a miomodo di vedere, dovreb-be essere svolta sempreall’interno dell’ospedalee non in altre strutture.Nel caso di un chirurgodel Sistema Sanitario Na-zionale, si dovrebbe pro-porre che l’attività intra-moenia sia al massimo il20% rispetto alla attività

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di Claudia Furlanetto

Professor Narilli, negliultimi anni si è parla-to molto dei progressi

tecnici e scientifici in campochirurgico. Nella chirurgiaoncologica cosa è cambiato?Oltre al progresso tecnolo-gico e alle nuove acquisizio-ni scientifiche è cambiatomolto il nostro atteggiamen-to nei confronti della malat-tia neoplastica. Noi chirur-ghi, in un passato non trop-po lontano, abbiamo ritenu-to la radicalità chirurgical’unica arma efficace percombattere alcuni tipi dineoplasia. Oggi il concettodi inoperabilità è stato rivi-sitato e, di concerto con unamaggiore aggressività chi-rurgica, cerchiamo di effet-tuare anche nei casi avanza-ti quelle exeresi “allargate”in grado di ridurre quantopiù possibile la massa neo-plastica per offrire alla tera-pia adiuvante postoperato-

ria maggiori possibilità di ef-ficacia terapeutica. Abbia-mo imparato a considerarevincente il lavoro di équiperitenendo fondamentale chein un moderno centro di chi-rurgia oncologica il proble-ma cancro debba essere af-frontato con un approcciomultidisciplinare.Un approccio multidiscipli-nare può incidere nella scel-ta di un intervento chirur-gico?Certamente. Ai pazienti concancro del retto così dettoultrabasso, fino a pochi an-ni fa, si poteva prospettareuna sola opzione terapeuti-ca che comportava una gra-ve mutilazione e una colo-stomia definitiva. Trattamen-ti combinati preoperatoripossono determinare undown sizing della malattiache consente, con particola-ri interventi chirurgici, dipreservare la funzione sfin-teriale e di evitare quindi lacolostomia definitiva.

Il ruolo del chirurgo neltrattamento della malattianeoplastica si è quindi mo-dificato?Se intende dire che il suoruolo è diventato meno im-portante da un punto di vi-sta strategico direi propriodi no, anzi, è esatto il con-trario. Nei centri nei qualil’esperienza in un certo tipodi chirurgia è maggiore, co-me quelli per esempio dedi-cati alla chirurgia colo-ret-tale, le degenze sono più bre-vi, le complicanze sono nu-mericamente minori e, cosapiù importante, le recidivedi malattia sono percentual-mente più basse. Potrei faremolti esempi: nei tumori delretto basso, sottoperitonea-le, se l’asportazione del me-soretto è tecnicamente bencondotta si ottengono risul-tati migliori. E ancora: la le-sione intraoperatoria di al-cuni nervi che provoca l’im-potenza nell’uomo può piùfacilmente essere evitata se

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Piero Narilli è il responsabile della Divisione di ChirurgiaGenerale della Casa di Cura “Nuova Itor” di Roma, dove si occupa in particolare di Chirurgia Oncologica. È stato

dirigente al Policlinico Umberto I di Roma, nella Divisione di Clinica Chirurgica accanto all’illustre maestro professor

Giorgio Ribotta. Autore di numerosi lavori scientifici e relatore a congressi nazionali e internazionali, ha insegnatopresso il Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia e presso

le numerose Scuole di Specializzazione dell’Università degli Studi di Roma La Sapienza, dove è tuttora docente.

Progressi in chirurgia oncologica

L’INTERVISTA/2

professor Piero Narilli

l’esperienza del chirurgo èmaggiore, e così via. Per quale altra patologia neo-plastica è stato registrato unprogresso significativo?Per esempio nel cancro del-la mammella. È noto comei “trials di Milano”, condot-ti dal professor Veronesi, ab-biano dimostrato in modoinequivocabile che la muti-lazione di una mastectomiapuò essere evitata con inter-venti chirurgici conservati-vi - come la quadrantecto-mia - che offrono, a paritàdi efficacia terapeutica, ri-sultati estetici più che accet-tabili. Così come nel tratta-mento del cancro del rettol’impegno è stato ed è quel-lo di salvaguardare la fun-zione sfinteriale, in questosettore si è voluto limitarequanto più possibile il dan-no estetico che segue al trat-tamento chirurgico. In alcu-ni casi, quando il rapportotra tumore e volume mam-mario controindica una qua-drantectomia, la terapia ne-oadiuvante può determina-re la diminuzione della mas-sa neoplastica e permetteresuccessivamente la realizza-zione di un intervento con-servativo.Si mira quindi a far torna-re il paziente ad una vitapiù normale possibile. Certamente. In alcuni cen-tri si sta prendendo in con-siderazione, sembra con ri-sultati incoraggianti, la pos-sibilità di ricostituire il vo-lume mammario asportatocon il trapianto di adipocitie cellule staminali prelevatinella stessa paziente da al-tre parti del corpo.Le tecniche ricostruttive so-no ormai uno standard del-

L’approccio multidisciplinare e la ricerca di una soluzioneterapeutica attenta al risultato estetico.

Le aspettative della comunità scientifica nel campo della genetica

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che però con tecniche par-ticolari non va oltre il 10%.Ritengo questi risultati in-coraggianti e credo che que-sti interventi troverannosempre maggiore consenso. Che cosa mi dice dell’impie-go della chirurgia mininva-siva?L’avanzamento tecnologico,la ricerca incessante di nuo-ve soluzioni e di nuovi stru-menti insieme ai non trascu-rabili investimenti da partedelle aziende hanno giocatoun ruolo determinante. Lachirurgia mininvasiva si èquindi imposta sia per gli in-negabili vantaggi che offri-va sia per una pressante ri-chiesta di chirurgia “senzacicatrice”. Per questo si è pa-

gato un prezzo, inevi-tabile, in parte giusti-ficato da quello cheuna indispensabile cur-va di apprendimentopuò provocare. Perquanto riguarda la chi-rurgia laparoscopica,nel trattamento del can-cro colo-rettale sembra,dopo anni di applica-zione, che i risultati on-cologici ottenuti in la-paroscopia siano para-gonabili a quelli contecnica tradizionale. Leapplicazioni della chi-rurgia mininvasiva so-

no ormai molteplici. Un ap-proccio di questo tipo è pos-sibile anche nella chirurgiatiroidea.Quali sono le aspettativeper la diagnosi ed il tratta-mento dei tumori?La diagnosi precoce è tutto-ra lo strumento più efficacea nostra disposizione. È im-portante poi individuare fat-tori in grado di selezionaresoggetti a rischio maggioredi malattia. Io e il mio grup-po, per esempio, stiamo stu-diando su frammenti di tes-suto neoplastico colo-retta-le, in collaborazione conl’Istituto superiore di sani-tà, la possibilità di individua-re dei marker predittivi di

17Coinvolgimento neoplastico del tessuto retroareolare (NAC +) in casistiche di vari autori. Notare come una selezione dei pazienti (* ) può modificare i dati globali.

L’INTERVISTA/2

trasformazione neoplasticain pazienti con malattie in-fiammatorie croniche inte-stinali come il Crohn o la co-lite ulcerosa, che sono noto-riamente a rischio maggio-re di neoplasia. Ci aspettia-mo però molto dalla ricer-ca nel campo della geneti-ca. Conoscere la sequenzadel DNA umano e il codi-ce dei nostri geni ci ha of-ferto la possibilità di impo-stare terapie genetiche spe-cifiche. Valutare l’espres-sione di alcuni geni permet-te di quantificare con di-screta approssimazione ilrischio di recidiva dopo gliinterventi chirurgici. Ci so-no molti studi in corso checercano di individuare sequella neoplasia ha mag-giore o minore capacità didare metastasi e, se sì, inquale organo. Sempre studi genetici mi-rano a prevedere la rispo-sta ad un tipo di chemio-terapico piuttosto che adun altro, oppure a stabili-re in anticipo se quel pa-ziente con quel tipo di neo-plasia può evitare di sotto-porsi a terapia adiuvante.Stiamo andando in pocheparole verso trattamentipersonalizzati. E non è che l’inizio. •

la buona chirurgia e siparla oggi di chirurgiaoncoplastica. Il termi-ne indica l’associazio-ne della chirurgia ge-nerale e della chirurgiaplastica e mira ad unasoluzione terapeuticaattenta al risultato este-tico. Incisioni periareo-lari, mobilizzazioniampie della ghiandolamammaria sono soloalcune delle soluzionitecniche prese in pre-stito dalla chirurgiaplastica estetica e chesono oggi un indispen-sabile bagaglio culturale delmoderno chirurgo oncolo-go. Tecniche relativamenterecenti come la skin sparingmastectomy o la nipple spa-ring mastectomy possono of-frire in casi selezionati solu-zioni valide dal punto di vi-sta sia oncologico che este-tico: consistono nell’aspor-tazione di tutta la ghiando-la mammaria con il mante-nimento quasi completo delsuo rivestimento cutaneo acui segue il contemporaneoinserimento della protesi.Esistono limiti all’indica-zione di queste tecniche?Il problema riguarda in par-ticolare la nipple sparingmastectomy, che risparmiaanche il complesso areolacapezzolo, per la possibilepresenza di cellule neopla-stiche nel tessuto retroareo-lare. Con una accurata sele-zione dei casi – per esempiotumore inferiore a 2 cm – econ strategie particolari sipuò raggiungere una percen-tuale di recidiva inferiore al5%. Ulteriore complicanzaè la possibilità di necrosi delcomplesso areola capezzolo

Autori Pazienti / Mastectomie NAC+Luttges 1987 116 38,0 %Kissin 1987 100 16,0 %Santini 1989 1291 12,0 %Laronga 1999 286 5,6 %

* Esclusi multicentrici e retroareolari 3,0 %Simmons 2002 217 10,6 %

* Se < di 2 cm. 6,7 %Fersis 2003 60 6,6 % Jensen 2001 DCSI e Multifocali 2,0 %Cense, Rutgers 2001 Distanza < 1 cm 58,0 %Zanini 2008 124 21,0 %

* Se < 2 cm. e <2 N+ 3,2 %

TABELLA

anastomosi coloanale

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“di Andrea Sermonti

Finalmente chiunquepotrà controllare, conun semplice ‘clic’, se

il medico estetico cui si èrivolto ha conseguito undiploma rilasciato da unaScuola quadriennale post-universitaria di MedicinaEstetica. “Tengo a preci-sare che qualsiasi laurea-to in medicina e chirurgiapuò esercitare ogni tipodi prestazione, con la so-la eccezione della radio-logia e dell’anestesia e ria-nimazione, per le qualiserve una precisa specia-lizzazione – puntualizzail presidente dell’AgoràAlberto Massirone – maal Medico Estetico, comeogni medico specialista,per definirsi tale, serveuna preparazione specifi-ca che proprio una Scuo-

la di 4 anni, come tutte lescuole di specialità è ingrado di dare”. “Una ri-sposta concreta per garan-tire gli utenti sempre piùnumerosi ed esigenti del-la medicina estetica, indi-rizzandoli verso mediciqualificati da corsi post-universitari di formazio-ne nella disciplina” ag-giunge il Segretario gene-rale della Società Italianadi Medicina Estetica Ema-nuele Bartoletti. Proprioper fornire un elementodi chiarezza necessario atutelare sia gli utenti chegli stessi medici, le dueScuole di Medicina Este-tica quadriennali attive daoltre venti anni che han-no già diplomato miglia-ia di professionisti hannoattivato un sito comune –www.mediciestetici.it –che riporta l’elenco com-

pleto dei medici che han-no conseguito il diplomaquadriennale in MedicinaEstetica. “Nessuna paten-te di infallibilità perché lamedicina resta una scien-za legata alla pratica delsingolo professionista –precisa Massirone – maun elemento incontesta-bile che il medico, che ap-pare nell’elenco, ha segui-to con profitto e succes-so una formazione chenon solo affronta le pro-blematiche legate all’ine-stetismo, alle quali è de-dicata un’ ampia forma-zione teorico-pratica, madelinea le più opportunelinee terapeutiche conprodotti specifici e tecno-logie idonee atte a dare ilmiglior risultato all’uten-te utilizzando quelle tec-niche consolidate negli

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ATTUALITÀ

anni che abbiano dimo-strato di avere il più am-pio margine di sicurezzapossibile.“Ma la Medicina Esteticanon si ferma qui – diceBartoletti – ma spazia dal-la Medicina interna allaTerapia Fisica e Riabilita-tiva, dall’Ortopedia allaPosturologia, dalla Scien-za dell’alimentazione al-l’Endocrinologia e allaDermatologia. Ed è anchein grado di affrontare pa-

Un percorsoformativoarticolato

che tenga contodel miglioramento

della qualitàdella vita

Un importante accordo tra le due Società scientifiche – SIME e Agorà – titolari delle Scuole quadriennali che hanno già diplomato migliaia

di medici con una preparazione specifica e multidisciplinare ha dato vita ad un unico sito Internet per controllare l’elenco dei diplomati

Intervista “in tandem” ad Emanuele Bartoletti –Segretario della Società Italiana Medicina Estetica (Sime)di Roma – e ad Alberto Massirone – Presidente dellaSocietà di Medicina Estetica Agorà di Milano – sulleiniziative comuni per informare i pazienti e tutelare glistessi medici estetici che hanno seguito corsi quadriennalidi formazione post-universitaria in questa branca dellamedicina in continua evoluzione ed espansione

Un elenco dei medici estetici diplomati da scuole quadriennali

Alberto Massirone Emanuele Bartoletti

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L’IDENTIKIT DELLA MEDICINA ESTETICA

cupa dei trattamenti diMedicina termale, utiliz-za i più moderni presididi Laserchirurgia e Laser-terapia, e utilizza anche lapiccola Chirurgia Ambu-latoriale (da non confon-dersi con la ChirurgiaEstetica) per regolarizza-re alcuni inestetismi. “Ilmedico estetico non è pe-rò un tuttologo come po-trebbe sembrare – sotto-linea il presidente del-l’Agorà – e la sua forma-zione lo porta a dare ri-sposte appropriate relati-ve alla sua preparazionee, demandando laddoveoccorre, allo specialista diriferimento per un mag-

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ATTUALITÀ

tamento, ma della suaprevenzione, evoluzionee del miglioramento an-che dell’indice di qualitàdi vita che solo con unamaturazione specificaconsolidata in quattro an-ni di formazione si puòraggiungere”. •

La Medicina Estetica non deve essere confusa con un atto medico che viene indirizzato al perse-guimento della sola bellezza, ma con un intervento orientato al ridimensionamento o al recupe-ro dell’armonia corporea in un progetto proiettato al miglioramento delle funzioni vitali e di con-

seguenza, al benessere ed alla qualità di vita. L’inestetismo non deve essere confuso come il solo trat-tamento di un aspetto estetico disarmonico e quindi con un atto apparentemente superfluo, ma conatto medico indirizzato alla diagnostica del danno o imperfezione, alla sua genesi, alla prevenzionedelle conseguenze, al recupero ed al trattamento dell’inestetismo stesso. Attraverso questa considera-zione così articolata, il medico estetico riuscirà a garantire un miglioramento non solo dell’inestetismoma della sua inevitabile evoluzione. Proprio per la complessità di queste argomentazioni e della lorovisione globale, il Medico Estetico deve avere maturato una preparazione professionale ed una prati-ca conseguente che possa dare risposte certe e corrette al paziente, non acquisibili se non con un per-corso simil-specialistico poliennale. Per aver una preparazione di tal fatta, non banalizzabile nella so-la esecuzione ad esempio di un peeling, di un filler o di un trattamento laser che esuli dai concetti cheabbiamo antecedentemente illustrato, il medico estetico dovrà maturare gradualmente quelle compe-tenze che derivano dall’approfondimento di alcune branche della medicina tradizionale, quali ad esem-pio la medicina interna, la terapia fisica e riabilitativa, la posturologia, l’endocrinologia, la dermato-logia, la scienza dell’alimentazione, la gerontologia (anti-aging), la flebologia e la linfologia, la medi-cina termale, la ginecologia e l’andrologia, la piccola chirurgia ambulatoriale, la laserchirurgia e laser-terapia, la cosmetologia, la psicologia, la terapia del dolore, lo studio e trattamento dello stress e del-la qualità del sonno, la ricerca del wellness, ecc. Ecco perché il Medico Estetico non è banalizzabilecon una preparazione di un singolo argomento (un peeling, un filler o la tossina botulinica), ma do-vrà sapersi orientare in tutte le direzioni sopra menzionate per poter avere la migliore risposta e pre-venire così l’evoluzione del danno.

Per ulteriori informazioni contattare le due Società scientifiche: Agorà – Società di Medicina Estetica Tel. +39 0286453780 - Fax. +39 0286453792 E-mail: [email protected] – Società Italiana di Medicina EsteticaTel. +39 063217304 - Fax +39 063217304 E-mail: [email protected]

“Un ambito che spazia dalla Medicina

interna alla Terapia Fisica e Riabilitativa, dall’Ortopedia

alla Dermatologia

gior approfondimento del-la problematica. Quindiun complesso di compe-tenze che non si può ri-condurre al solo atto dicorrezione dell’inesteti-smo, ma ad un percorsoformativo molto più arti-colato che non tiene con-to solo dello specifico trat-

tologie tipiche legate alprocesso di invecchiamen-to, all’anti-aging ed al be-nessere che deve esseregarantito a tutte le età del-la vita”. Inoltre la Medi-cina Estetica valuta anchealcune problematiche ine-renti la Flebologia, si oc-

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ATTUALITÀ

di Daniele Romano

La vita sedentaria, latendenza all’obesità in-fantile, le continue ten-

sioni muscolari che siesprimono con le contrat-ture delle fasce dorsali,perché non vogliamo di-scutere anche per la guida,hanno reso molto più vul-nerabile la colonna, la qua-le oltre a sostenerci ed es-sere interconnessa con ilfunzionamento bio-fisicodegli organi, a sua volta ge-nera in un cerchio viziosoaltre patologie. Le cifre:due terzi degli italiani sof-fre di mal di schiena e 3,5milioni sono i soggettiosteoporotici.Dall’altra parte la medici-na, per una molteplicità dicause, sembrerebbe, a vol-te, schiacciata dalla sindro-me d’Atlante. Ne parliamocon un protagonista, spe-cialista della colonna, ilprof. Daniele Fabris Mon-

diche della chirurgia per-cutanea, soprattutto quel-le con contenitore di pro-tezione per il cemento, cherimane collocato comeprotesi all’interno dellavertebra stessa, teorica-mente il paziente potrebbeandare a casa la sera stes-sa: poche decine di minu-ti e l’intervento è termina-to, con scomparsa imme-diata del dolore e ripresadella vita normale con ilsupporto riabilitativo perla colonna che ci assicurauna vecchiaia attiva” -conclude Fabris.Infatti, a livello ministeria-le si sta provvedendo allariorganizzazione della clas-sificazione dell’intera ma-teria su basi rigorose, cli-niche e comprovate daimedici più esperti. L’inno-vazione delle metodologiechirurgiche è collocata inmaniera “protetta” (piùavanzata per la sicurezzadel medico e del paziente)e “non protetta”, a immis-sione libera secondo le tec-niche storiche della verte-broplastica prima e dellacifoplastica poi. Facendo

Il punto sullachirurgia vertebrale

terumici, ortopedico chi-rurgo vertebrale, Direttoredella U.O. di ChirurgiaVertebrale dell’AziendaOspedaliera Università diPadova. “In Italia i centridi eccellenza di chirurgiavertebrale sono troppo po-chi, meno di un decina enon fanno scuola (siamotra i pochissimi paesi almondo nei quali l’esercita-zione sul cadavere è vieta-ta). Io, allievo dei grandiSandro Agostini e Caloge-ro Casuccio, con riferimen-ti come Jean Duboisset,l’ortopedico francese cheha scritto una parte impor-tante della storia della chi-rurgia della colonna, mi at-tengo alle antiche regole dirispetto delle competenzeoperative, in controtenden-za con le ambizioni dei me-dici tuttologi: non mi met-to certo a far protesi d’an-ca, ci sono pratiche specia-listiche raffinate negli an-ni”. Il risultato è che si fa”prevalentemente terapiaconservativa della fratturavertebrale con conseguen-te cronicizzazione della pa-tologia e costi in termini disofferenza dei pazienti edeconomici per la sanitàpubblica, perché non si ve-dono, si perdono in centridi spesa dispersi e alla fine

costano molto di più deltrattamento chirurgico im-putabile univocamente albudget dell’esercizio delladivisione ospedaliera”.Inoltre c’è la “frattura” tradiagnosi e terapia, appar-tenenti a esperienze clini-che diverse e dovrebberofar parte del medesimo per-corso di salute.Anche il trattamento chi-rurgico ha le sue arretratez-ze: “La vertebroplastica,per i rischi di leakage, distravaso di cemento, nonpuò essere svolta ambula-torialmente” - afferma Fa-bris. “I colleghi neurora-diologi, parlo in loro aiuto,fanno fatica ad abbando-nare la vertebroplastica”.Oggi con le “nuove meto-

Un ambito in continua evoluzione anche a causa degli stili di vita. Due terzi degli italiani soffre di mal di schiena e cinque milioni sono i soggetti osteoporotici. L’innovazione delle metodologie chirurgiche

Il prof. Daniele Fabris Monterumici

La vertebroplasticaper i rischi di leakage e stravaso di cemento

non può essere effettuata

ambulatorialmente

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mento dal trattamentoconservativo e dalla tera-pia medica antidolorifica,a fine anni ‘80 è stata svi-luppata una tecnica di ce-mentazione dei corpi ver-tebrali denominata verte-broplastica che alleviavala sintomatologia doloro-sa e stabilizzava la verte-bra senza però ripristinar-ne l’altezza e soprattuttoera legata ad un’alta inci-denza di fuoriuscita del ce-mento dal corpo vertebra-le (leakage) in circa il40% dei casi, con alto ri-schio di complicanze an-che mortali.” A fine anni‘90 è stata poi sviluppataun tecnica di cementazio-ne mini-invasiva nota an-che come cifoplastica conle caratteristiche di ripri-stinare, in parte, l’altezzadel corpo vertebrale, trami-te sistemi idraulici o pneu-matici, e ridurre il rischiodi fuoriuscita del cementoattorno al 15% dei casi.”

La novità è un “sistemaunico nel suo genere checonsiste nell’introduzionemini-invasiva transpedun-colare o extrapeduncolare(monolaterale o bilatera-le) del Vessel X” che è di-sponibile in differenti mi-sure, è costituito daun’anima in titanio e dauna doppia membrana inteleftalato microporosità(non presente in nessunodegli altri dispositivi im-piantabili) ha le funzionidi contenere il riempitivoosseo, consento un contat-to controllato delle trabe-cole adiacenti della spon-giosa vertebrale, per farin modo che il sistema svi-luppi una fissazione bio-meccanica il più anatomi-ca possibile e consenta ilripristino dell’altezza delsoma vertebrale.”Secondo le esperienze in-ternazionali del chirurgoortopedico Josip Buric, ilsistema citato è “l’ultima

In Italia ogni anno

abbiamo almeno 150mila fratture osteoporotiche

“evoluzione delle TecnichePercutanee e presenta unnotevole miglioramentosia tecnologico sia clini-co.” La differenza è data dalfatto che “non solo espan-de il corpo vertebrale, malo mantiene in posizionecorretta, in quanto il con-tenitore microporoso rima-ne all’interno del corpovertebrale mentre il ce-mento viene iniettato alsuo interno.” Il problema come ci diceil prof.Roberto Dall’Aglioesperto della Commissio-ne Ministeriale Dispositi-vi Medici è che oggi lanuova normalità è essereposturalmente scorretti,avere una colonna con er-nie e protusioni, tipica del-l’automobilista sedentario.Non è consolante ma glistrumenti per arginare ilfenomeno ci sono, solo chevanno programmati pertempo. •

ATTUALITÀ

Sistema che consiste

nell’introduzionemini-invasiva

transpeduncolaree extrapeduncolare

una stima della domandadi salute in Italia ogni an-no abbiamo almeno150.000 fratture osteopo-rotiche (su 5 milioni di ma-lati è una stima al ribassodel 3%, considerando chenell’avanzata Germania so-no 200.000). Ora una par-te si risolve o tampona conil trattamento conservati-vo (risonanza, busto, col-lare, fisioterapia e tantodolore), una parte almenodel 20% richiede il tratta-mento chirurgico: cioè30.000 interventi l’anno.In Italia siamo ben lontanidall’affrontare con le tec-niche chirurgiche adegua-te e di standard internazio-nale questa massa di pa-zienti sofferenti.

Ricostruiamo la storia conil prof. Umberto Taranti-no, Ordinario di Malattiedell’apparato Locomotoree referente Area Funziona-le Aggregata di Ortopediae Traumatologia Fondazio-ne Policlinico Tor Vergata.“Per trattare quei pazientiche non trovavano giova-

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IN ATTENZIONE

di Matteo Di Paolo Antonio

Oltre all’elevato nume-ro di decessi, i datidiffusi dall'Organiz-

zazione Mondiale della Sa-nità (OMS) parlano anchedi 900 milioni di dollari al-l'anno necessari per argi-nare la tubercolosi. Nellariunione dei Paesi più col-piti dalla Tbc tenutasi i pri-mi di aprile a Pechino, leautorità sanitarie hannomesso in guardia da ceppidi tubercolosi mortali re-sistenti ai trattamenti mul-ti-farmacologici, che sistanno diffondendo rapi-damente nei Paesi in via disviluppo, che non hannoinfrastrutture adeguate.Oltre la metà dei nuovi ca-

epatiti virali come le ma-lattie più diffuse nei peni-tenziari. Sulla popolazio-ne carceraria di 55.960persone, a settembre scor-so, il 25% era positivo altest per l'infezione da tu-bercolosi.Il problema maggiore so-no le forme della malattiaresistenti ai farmaci. “Inparticolare - afferma Ko-stas Moschochoritis, diret-tore generale di MSF Ita-lia - Medici Senza Frontie-re chiede un maggiore ac-cesso alle cure e ai test dia-gnostici più adeguati,estendendo i programmidi cura della TBC farma-coresistente, favorendol'accesso ai farmaci di se-conda linea, integrando lacura per la TBC con la cu-ra dell'HIV”. Secondo i di-rigenti MSF le risorse stan-ziate sono insufficenti: sel'OMS denuncia che ser-vono 900 milioni di dolla-ri e ne mancano 500,“vuol dire - osserva Mo-schochoritis - che ci sonoPaesi che stanziano menodi quello che dovrebbero.Ad esempio, la Germaniastanzia solo un quinto diquello che dovrebbe el'Europa investe meno de-gli Stati Uniti”. In ItaliaMSF, con la collaborazio-ne del Cergas dell'Univer-sità Bocconi e la Commis-sione Diritti Umani delSenato, sta avviando unostudio sui flussi di finan-ziamento per la ricercasulle malattie dimentica-te, fra cui appunto la tu-bercolosi, con l'obiettivodi comunicare i risultatiin un convegno a ridossodel G8. •

si di tubercolosi resisten-te a trattamenti multi-far-macologici lo sono fin dal-l’insorgere della malattia,e non come risultato di te-rapie inadeguate, secondol’OMS. “Questo è un verocampanello d’allarme -spiega il direttore genera-le Margaret Chan-. I cep-pi resistenti ora stanno cir-colando tra la popolazio-ne, diffondendosi silenzio-samente in un numero cre-scente di infezioni laten-ti”. Proprio nella capitalecinese il fondatore dellaMicrosoft, Bill Gates, haannunciato che la GatesFoundation investirà 33milioni di dollari in un pia-no di lotta alla tubercolo-si in collaborazione col go-

verno di Pechino. In Italial’associazione Medici Sen-za Frontiere ha lanciato daMilano la campagna “Tu-bercolosi: i nuovi volti diuna vecchia malattia”. Inoccasione della “GiornataMondiale della Tubercolo-si”, che si celebra nellostesso giorno in cui RobertKoch nel 1882 individuòil batterio responsabile del-la malattia, sono stati in-dicati due obiettivi: infor-mare il mondo che questamalattia è tornata a colpi-re ed è ancora più diffici-le da sconfiggere, grazie al-la combinazione HIV-TBCe a nuovi ceppi di TBC re-sistenti ai farmaci; spinge-re i governi dei Paesi indu-strializzati ad investire

maggiormentenella ricerca e adaiutare il Terzomondo, più colpi-to e indifeso difronte a questemalattie dimenti-cate, mettendo adisposizione stru-menti diagnosticie terapeutici.Gli ultimi studidella Società ita-liana di medicinae sanità peniten-ziaria inquadranola TBC, insiemeall'HIV e alle

Ogni anno 9 milioni di casi e oltre un milione e mezzo di morti:sono i numeri della tubercolosi, una malattia che si credeva

sconfitta molto tempo fa con l'avvento degli antibiotici

I nuovi e allarmanti voltidi una vecchia malattia

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“Potenziare il laboratorio

di ricerca sul Neuroblastoma ed i tumori solidi

pediatrici

“Aggiornareil Registro

neuroblastomache attualmente

raccogliepiù di 2500 casi

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RICERCA

di Enzo Gallo

Un giovane ricercato-re siciliano, LucaLongo, avrebbe for-

nito la scoperta di una se-rie di geni che possono da-re speranze alla ricerca perapprontare farmaci o mo-lecole in grado di aumen-tare la curabilità: lo scree-ning ha adesso un orizzon-te più chiaro, spegnere cioèl’attività di ALK e blocca-re il “messaggio” di proli-ferazione cellulare incon-trollata. L’Associazione italiana perla lotta al neurublastoma,diretta dalla dottoressa Sa-ra Costa, nasce dal deside-rio di alcuni genitori di nonassistere impotenti alla sor-te preannunciata dei pro-pri figli affetti da neurobla-stoma e in cura pressol’Istituto “G. Gaslini” diGenova. E’ riconosciutadal ministero della Salute,fu fondata nel 1993 da un

diagnosticato se non suc-cessivamente; in casi rariil neuroblastoma può es-sere scoperto in età prena-tale con l’ecografia fetale.I sintomi più comuni, so-no la conseguenza dellapressione esercitata dal tu-more o del dolore osseonel caso in cui le celluletumorali abbiano raggiun-to le ossa. Occhi protrusie “cerchiati” per la presen-za di emorragie periorbi-tarie sono segni talvoltaosservabili a causa delladiffusione del tumore nel-la regione retro-oculare. Ilneuroblastoma può com-primere il midollo spina-le, con conseguente para-lisi. In alcuni casi si ri-scontrano febbre, anemiae innalzamento della pres-sione sanguigna.Per arrivare alla diagnosiè necessario eseguire unabiopsia, che consiste nelprelievo di un campionedi tessuto dal tumore e/odal midollo osseo. Le pro-babilità di guarigione(prognosi) e la scelta deltrattamento dipendonodallo stadio del tumore (sesi è diffuso ad altri orga-ni), nonché dall’età delbambino all’atto della dia-gnosi, dalla localizzazionedel tumore e dal risultatodella biopsia con riferi-mento al tipo cellulare. •

gruppo di genitori e di on-cologi. Ad oggi conta piùdi centomila soci in tuttaItalia e rappresenta un en-te no profit il cui scopo sta-tutario è quello di sostene-re la ricerca scientifica vol-ta allo studio ed alla curadella devastante neoplasia.In un clima di dolore ed in-certezza la solidarietà, finda allora, aiuta tutti ad es-sere molto determinati nelfornire ai ricercatori le ri-sorse per svolgere il lorolavoro, studiare a fondo ilneuroblastoma e impegnar-si in uno “studio matto edisperatissimo” volto ad in-dividuare la cura giusta edefficace che possa guariretutti i bambini ammalati.Dall’inizio della propria at-tività l’ Associazione ha de-stinato alla ricerca scienti-fica, attraverso la sua Fon-dazione, oltre 8 milioni dieuro. La Fondazione finan-zia studi di ricerca clinica,traslazionale e applicata,di biostatistica, di epide-miologia e progetti specia-li su tutto il territorio na-zionale, ovunque esistanostudi promettenti. I princi-pali obiettivi sono:• sostenere la ricercascientifica finalizzata allostudio e la cura del neuro-blastoma e dei tumori so-

lidi pediatrici, al fine di in-dividuare terapie efficaciche non danneggino l’or-ganismo del piccolo pa-ziente;• sostenere i progetti car-riera di ricercatori seniore junior;• stimolare e finanziare laformazione;• dotare e supportare i la-boratori di macchinari al-l’avanguardia;• aggiornare il Registroneuroblastoma, che attual-mente raccoglie più di2500 casi;• sviluppare e potenziareil Laboratorio di ricercasul neuroblastoma ed i tu-mori solidi pediatrici;• estendere la propria at-tenzione ai tumori cere-brali pediatrici. Questa terribile malattiaè un tumore solido mali-gno che si origina nei tes-suti nervosi del collo, deltorace, dell’addome o del-la pelvi, anche se solita-mente insorge nella cavi-tà addominale nei tessutidella ghiandola surrenale.E’ un tumore prevalente-mente infantile: due terzidei pazienti affetti dal tu-more degenerativo, hannomeno di 5 anni. Spesso iltumore è presente sin dal-la nascita, ma non viene

Si aprono concreti spiragli nella lotta ad una malattia che colpisce un’alta percentuale di bambini in tutta Italia.

Dalla fondazione, nel 1993, sono stati destinati alla ricerca oltre 8 milioni di euro

Un’associazione contro il neuroblastoma infantile

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di Luciano Sterpellone

Parigi 1950: Ugo Cer-letti, ormai celebre intutto il mondo per

aver inventato il metodo del-l’elettroshock per il tratta-mento di alcune psicosi - inprimo piano la schizofrenia-, riceve la laurea ad hono-rem dall’Università dellaSorbona. Nato a Conegliano Venetonel 1877, dopo la laurea la-vora in Francia e Germa-nia con neuropsichiatri delcalibro di Pierre Marie,Kräpelin, Nissl, Alzheimer.Nel 1924 diviene titolaredella cattedra di neuropsi-chiatria di Bari, seguìta daquelle di Genova e Roma,ove porta a compimento lasua invenzione.Egli persegue da anni l’ideache determinate quantità di

re personalmente quanto divero v’è in questa notizia. Econstata che, in seguito alpassaggio di scariche elettri-che attraverso due elettrodia disco puntato (per via tran-scranica), i maiali cadono inpreda a convulsioni. Solo al-lora il macellaio sferra unprofondo taglio nel collo delmaiale, dissanguandolo. Lamorte, pertanto, non avvie-ne a causa della correnteelettrica.Con il permesso del diret-tore del mattatoio - profes-sor Tosti -, Cerletti riesce aosservare sperimentalmen-te che anche scariche pro-lungate di corrente (per 20-30-60 secondi) non sono ingrado di uccidere gli ani-mali: questi, dopo il pas-saggio della corrente, en-trano in un coma più o me-no protratto, ma poi si rial-zano e tornano nel branco.Ciò significa che, non es-sendo l’esposizione a dosidi elettricità sin’allora con-siderate mortali in grado diprovocare la morte neglianimali, scariche di granlunga inferiori, quali quel-le richieste per provocare

corrente elettrica possanoimpunemente attraversareil cervello umano e provo-carvi uno stato momenta-neo e reversibile di coma. Ea Genova è già riuscito ascatenare in animali daesperimento accessi convul-sivi erogando, per via tran-scranica, una carica elettri-ca di 210 volt per 1,5 deci-mi di secondo. È quindi na-turale il desiderio di trasfe-rire all’uomo queste espe-rienze nell’intento di miglio-rare il trattamento di alcu-ne psicosi per le quali altempo non esiste alcuna te-rapia valida. Del resto giàalcune terapie convulsivan-ti, come quelle di un comaindotto mediante sommini-strazione di insulina (meto-do di Sakel) o di cardiazol(metodo di von Meduna,1935), hanno sortito risul-

tati soddisfacenti in pazien-ti schizofrenici. Ma non simostravano esenti da rea-zioni collaterali avverse, ta-lora anche gravi, come il co-ma irreversibile.Ecco perché già agli inizi de-gli anni 1930 Cerletti pensadi provare con la correnteelettrica, potenzialmente pri-va di tali inconvenienti e de-cisamente di più agevole ap-plicazione.Ma il disegno appare diffi-cile da attuare, specie a cau-sa delle resistenze e dei ri-serbi della scienza ufficiale.Aspre critiche solleva il pia-no di realizzazione da luiproposto al congresso diNeuropsichiatria di Münsin-gen del 1937.Avendo appreso che al mat-tatoio di Roma si uccidonoi maiali con la corrente elet-trica, Cerletti vuole verifica-

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Negli anni ’30 il neurologo e psichiatra Ugo Cerletti osservò come i maialicondotti al macello venissero prima “anestetizzati” con una scaricaelettrica a medio voltaggio; ciò gli suggerì l’idea di applicare tale “terapia”all’uomo, con l’intento di migliorare il trattamento di alcune psicosi

Elettroshock al mattatoioMEDICI ILLUSTRI

Ugo Cerletti

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convulsioni nell’essere uma-no, non possono risultaremortali.Ha così luogo la prima ap-plicazione sull’uomo, unoschizofrenico quasi privo dimemoria trovato mentredormiva nel vagone di unbinario morto della stazio-ne Termini di Roma, a po-chi passi dall’istituto Neu-ropsichiatrico del Policlini-co. Così, verso la metà diaprile del 1938, Cerletti ap-plica alle tempie del pazien-te gli elettrodi di un picco-lo dispositivo costruito per-sonalmente dal suo aiuto,Lucio Bini. Il primo elettro-shock sull’uomo: un mo-mento drammatico, perché,fatta passare la prima sca-rica, non compare alcunaconvulsione. Ma ormai nonè più possibile tornare in-dietro. E si decide di prova-re con un’altra scarica. An-nota Cerletti: “Feci applica-re gli elettrodi e fu lanciatauna scarica a 110 volt per5/10 di secondo. Si ebbel’immediato, brevissimospasmo di tutta la musco-latura, e dopo una piccolapausa cominciò a svolgersiil più tipico accesso epilet-tico. Rimanemmo tutti conl’animo sospeso, e veramen-te oppressi, durante la fasetonica con apnea, intensopallore prima e poi cianosicadaverica del volto, e ap-nea: anche se già impressio-nante nell’attacco epiletticospontaneo, parve questa vol-ta angosciosamente intermi-nabile. Finché alla prima pro-fonda inspirazione stertoro-sa e alle prime scosse cloni-che il sangue circolò meglionelle vene degli astanti e, daultimo, con viva soddisfazio-

L’elettroshock non è statoperò il solo interesse di Cer-letti. Le sue ricerche e os-servazioni riguardano an-che la malattia di Alzhei-mer, la struttura della ne-vroglia e della barriera ema-to-encefalica, il gozzismo.In base alle esperienze rac-colte con la pratica massi-va dell’elettroshock (anco-ra non se ne conoscevanointeramente gli svantaggi),Cerletti ipotizza inoltre chela scarica elettrica inducanel cervello la produzionedi particolari sostanze (dadefinire chimicamente) chechiama, acroagonine, allequali sarebbe da attribuireil miglioramento che ha luo-go in seguito all’erogazionedella corrente: esse “rad-drizzerebbero momenta-neamente i percorsi erratidelle idee”, tipici di alcunepsicosi. Egli preconizza ad-dirittura una terapia (la de-finisce “di annichilimen-to”), consistente in una se-rie di elettroshock così ri-petuta e massiva da “anni-chilire” per un certo tem-po il paziente e consentirealla “vie del pensiero” di ri-trovare “la giusta strada”.Una specie di terapia delsonno ante litteram. Al di là della validità di unatale ipotesi, noi ricordiamoil Maestro ottantaseienne an-cora sulla breccia, entusia-sta, sempre pieno di idee,quando gli fummo accantoil 25 luglio del 1963 al lettodi morte, nella sua casa po-co distante dal suo tantoamato istituto di Neuropsi-chiatria in cui aveva (davve-ro coraggiosamente) prati-cato il primo elettroshockdella storia... •

ne di tutti, si assistette al ca-ratteristico risveglio gradua-le del soggetto”.Queste applicazioni di elet-troshock verranno ripetuteper qualche settimana, connotevole miglioramento delpaziente. Si saprà che è uningegnere, che è sposato evive a Milano.In breve il trattamento conelettroshock viene adottatoin tutte le cliniche psichia-triche e per una ventina dianni, in assenza di altre te-rapie, se ne farà uso (e abu-so), considerandolo quasiuna panacea per questi pa-zienti. Ma pian piano ci siaccorge che non è affatto unmetodo risolutore, e soprat-tutto che provoca spesso in-convenienti, come fratture

vertebrali nella fase spasti-ca in opistotono. Anche sel’avvento dei sedativi e deimiorilassanti ridurrà note-volmente la frequenza di ta-li complicazioni, nel 1973,data la crescente preoccu-pazione per possibili effettiinvalidanti sul sistema ner-voso le Autorità sanitariedella California proibisco-no la terapia elettroconvul-sivante, presto seguite damolti Paesi occidentali. Tut-tavia in seguito, con una piùoculata esperienza e il mi-glioramento di alcune tec-nologie, l’elettroshock ver-rà rivalutato, pur dimensio-nato nelle sue indicazioni,quasi interamente limitateai casi refrattari alla terapiafarmacologica.

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MEDICI ILLUSTRI

Si interessò anche alla malattia di Alzheimer, alla struttura

della nevroglia e della barriera emato-encefalica ed al gozzismo

Il primo dispositivo utilizzato da Cerletti per l’elettroshock

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di G. Cris

Cent’anni ma non li di-mostra. Si dice così,in genere, quando si

festeggia il compleanno diuna persona anziana ma,in questa occasione, ilcomplimento sembra inu-tile. Rita Levi Montalcini,elegantissima in un tailleurblu e camicetta bianca, conla “grinta” che tutti le rico-nosciamo, ha aperto ungrande convegno sulle neu-roscienze in Campidoglio,a Roma, dopo aver ricevu-to gli auguri “ammirati eaffettuosi” del Capo delloStato. “Non credo di esse-re stata effettivamente unascienziata, non ero nataper fare la scienziata. Eronata per andare in Africaad aiutare i lebbrosi”.La Montalcini è da sempremolto attiva in campagnedi interesse sociale, peresempio contro le mine an-

stra morte rimangono imessaggi che abbiamo lan-ciato. Fortunatamente - haproseguito ironicamente -non soffro di Alzheimer e,almeno se non mi illudo, lecapacità del mio cervello so-no maggiori di quelle cheerano a 20 anni, perché ar-ricchite da tanta esperien-za e tanta fortuna. Non ènemmeno diminuita in mela curiosità per la molecolaNgf - Nerve Growth Factor– (la cui scoperta le è valsoil premio Nobel nel 1986,ndr), né il desiderio di es-sere utile al prossimo e a chisoffre. La vita - ha ribadito- ho l'impressione che siauna stupenda occasionepersino per chi è arrivato a100 anni. Così non ho tem-

ti-uomo o per la responsa-bilità degli scienziati neiconfronti della società. Nel1992 ha istituito, assiemealla sorella gemella Paola,la Fondazione Levi Mon-talcini, in memoria del pa-dre, rivolta alla formazio-ne e all'educazione dei gio-vani, nonché al conferimen-to di borse di studio a gio-vani studentesse africane alivello universitario, conl'obiettivo di creare unaclasse di giovani donne chesvolgano un ruolo di lea-dership nella vita scientifi-ca e sociale del loro paese. Particolarmente sensibileai temi della difesa dell'am-biente e dello sviluppo so-stenibile, nel 1998 ha fon-dato la sezione italiana diGreen Cross International,ong riconosciuta dalle Na-zioni Unite e presieduta daMikhail Gorbaciov, di cuiè consigliere. Significativol'impegno sulla prevenzio-ne e sulle conseguenze am-bientali e sociali delle guer-re e dei conflitti legati allosfruttamento delle risorsenaturali, con particolare ri-ferimento alla protezionee all'accesso alle risorseidriche.“La ricerca - ha aggiunto ilpremio Nobel, che ha fe-steggiato 100 anni lo scor-

so 22 aprile - mi ha datomolto più di quanto pote-vo sperare. Ma quello checonta è essere liberi da ogniinteresse per noi stessi eprofondamente curiosi e in-teressati nella possibilità divenire in aiuto agli altri”.“Non ho paura della mor-te, la morte non esiste perme, potrebbe venire doma-ni, non conta quando”. “Im-portanti - ha aggiunto la se-natrice a vita - sono i mes-saggi che noi in vita abbia-mo dato agli altri: il miomessaggio è credete nei va-lori, laici o religiosi che sia-no. Quello che è importan-te è che la vita vale la penadi essere vissuta se noi cre-diamo nei valori. Quandofinisce non conta. Alla no-

Grandi festeggiamenti per Rita Levi Montalcini che ha superato,sorridendo, il secolo di vita. “Auguro ai giovani la stessa fortuna cheho avuto io”. “Non ho paura della morte, per me la morte non esiste”

Quanti anni compie?“Cento, ma non li dimostro”

MEDICI ILLUSTRI

Totale disinteresseverso la mia persona

ma assolutointeresse

verso il mondo che mi circonda Gli auguri del Presidente della Repubblica

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Alcuni dei suoi libri non scientifici di notevole successo

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“po di dormire o di fare al-tro perché è talmente bellaquesta esperienza che pocoimporta se finirà domani”. “Auguro a tutti i giovani -ha proseguito - la stessa for-tuna che ho avuto io: il di-sinteresse totale verso lamia persona, ma il profon-do interesse verso il mon-do che mi circonda”. “Aigiovani posso dire: siate fe-lici di vivere in Italia. Nonsolo per la straordinaria bel-lezza del nostro Paese, masoprattutto per la bellezzadel capitale umano che pro-viene da ambo i sessi”.La proteina battezzata Ner-ve Growth Factor (Ngf), “apiù di mezzo secolo dallasua scoperta, ha ancora unruolo vitale nella ricerca.Ma quello che è importan-te per me – ha conclusoLevi Montalcini - non èquello che è l'Ngf, ma ilfatto che mi ha consentitodi ritornare e di vivere inItalia nel 1963”. Dal 1993 al 1998 ha pre-

che ha partecipato alle se-lezioni per il festival diSanremo 2007. Non è riu-scita a qualificarsi ma queiversi, quelle note sono ri-maste a ricordare questoennesimo exploit di questaaffascinante signora. Alzia-mo allora il volume dellamusica in modo che avvol-ga questa deliziosa giova-ne centenaria, o forse è me-glio definirla senatrice,professoressa o Premio No-bel? “Niente di tutto que-sto, sono semplicementeRita e, anzi, per molti an-ni della mia lunga vita misono sentita il brutto ana-troccolo, ma la difficoltàinsegna”. E così, con unabattuta, un sorriso ed unagrande lezione di ottimi-smo e umiltà la professo-ressa Rita Levi Montalci-ni, medico moderno, haconcluso il suo applaudi-tissimo intervento. Cento anni? Se li sogna. •

sieduto l'Istituto dell'Enci-clopedia Italiana. È mem-bro delle più prestigiose ac-cademie scientifiche inter-nazionali, quali l'Accade-mia Nazionale dei Lincei,l'Accademia Pontificia,l'Accademia Nazionale del-le Scienze, la National Aca-demy of Sciences statuni-tense e la Royal Society. È stata nominata senatorea vita dal presidente dellaRepubblica Carlo AzeglioCiampi il 1º agosto del2001. Ha ricevuto nume-rosi altri riconoscimenti:fra l'altro oltre 10 laureehonoris causa dalle piùprestigione Università delmondo. Ha vinto inoltre il Premiointernazionale Saint-Vin-

cent, il Feltrinelli, e il pre-mio "Albert Lasker" per laricerca medica. Ma non è tutto. Dalle cel-lule è passata con apparen-te non curanza alle notemusicali. Non ha esitatonel 2006 a scrivere il testodi una canzone dei Jaliss

MEDICI ILLUSTRI

Non ero nata per fare la scienziata

ma per andare in Africa ad aiutare

i lebbrosi

• Levi-Montalcini, R. (1996) Senz’olio contro vento, Baldini Castoldi Dalai

• Levi-Montalcini, R. (1999) Elogio dell’imperfezione, Garzanti Libri

• Levi-Montalcini, R. (2000) Cantico di una vita, Raffaello Cortina Editore

• Levi-Montalcini, R. (2001) La galassia mente, Baldini Castoldi Dalai

• Levi-Montalcini, R. (2002) Tempo di mutamenti, Baldini Castoldi Dalai

• Levi-Montalcini, R. (2004) Abbi il coraggio di conoscere, Rizzoli

• Levi-Montalcini, R. (2005) Eva era africana, Gallucci

• Levi-Montalcini, R.; Tripodi, G. (2006) I nuovi magellani nell’er@ digitaleRizzoli,

• Levi-Montalcini, R.; Tripodi, G. (2007) Rita Levi-Montalcini raccontala scuola ai ragazzi, Fabbri

• Levi-Montalcini, R. (2008) L’asso nella manica a brandelli, Baldini CastoldiDalai

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Un corso per gestire l’ospedale

Ad Erice si è svolto dal 18 al 23 aprile il primo corso a livello nazionale sulle modalità di come “gestire l’ospe-dale”, organizzato dal Dipartimento di Scienze di Sanità Pubblica dell’Università “Sapienza” di Roma.

In apertura dei lavori il Rettore dell’Università di Roma “Sapienza”, prof. Luigi Frati, ha spronato gli organiz-zatori a dare seguito all’iniziativa. Tra gli iscritti, circa 70, molti specializzandi siciliani e tanti altri provenien-ti da ogni parte d’Italia, in rappresentanza delle Università che si impegnano a fornire una formazione apertaad ogni confronto, in termini di managerialità ad altissimo livello.Proveniente dalla Direzione sanitaria del Policlinico Umberto I, il dott. Emilio Scalise oltre a coordinare ilgruppo di organizzatori in qualità di esperto in maxi-emergenze ospedaliere, ha affrontato un argomento pur-troppo divenuto di attualità per il terremoto che ha coinvolto la popolazione abruzzese: la risposta ospedalie-ra a livello di medicina delle catastrofi. Nel corso dei lavori è stata approfondita la figura del Direttore Sanitario, un medico chiamato ad assicurarecompetenze multidisciplinari difficilmente quantificabili in termini di contenuti per la continua evoluzione edaggiornamento.

NOTIZIE

Sbarchi clandestini, mille minori spariti

Sono 2.294 i minori stranieri giunti a Lampedusanel periodo maggio 2008-febbraio 2009 (1.994

non accompagnati e 300 con genitori o parenti) a se-guito di sbarchi clandestini. Di oltre il 50% dei mi-nori giunti soli, si sono però successivamente persele tracce: più di 1.000 ragazzi sono infatti fuggiti daicentri di accoglienza siciliani verso i quali erano sta-ti indirizzati. Sono gli ultimi dati di un fenomeno al-larmante, resi noti dall'associazione Save the chil-dren in occasione di un incontro promosso dall'Isti-tuto nazionale per la salute delle popolazioni migran-ti (Inmp) sul tema dell'immigrazione clandestina. “Lasituazione - afferma Angela Oriti di Save the children- è preoccupante: nel Centro divenuto oggi di Iden-tificazione ed Espulsione (Cie) di Lampedusa, i clan-destini, se minori, vengono subito dirottati verso al-tre strutture. Spesso non ci sono i tempi per proce-dere ad un'identificazione effettiva”. Nelle comunitàalloggio della regione, prosegue, “ci sono però con-dizioni inadeguate e di sovraffollamento, che nonconsentono una vera presa in carico dei minori”. Co-me conseguenza, denuncia Oriti, “abbiamo registra-to che oltre il 50% dei minori non accompagnati giun-ti nel periodo di riferimento si sono poi allontanatidalle strutture”. Per molti di loro, afferma, “non sipuò escludere siano stati inseriti in circuiti illegali odi sfruttamento”. Gli arrivi di immigrati clandestinivia mare, ricordano gli esperti, hanno raggiunto quo-ta 20.455 nel 2007 e 36.952 nel 2008. I paesi di pro-venienza sono, soprattutto, Eritrea, Nigeria, Egitto eMarocco.

È uscita la terza edizione di “Lavoratrice madre medico”

Èstata realiz-zata la nuo-

va edizione del-la pubblicazio-ne “Lavoratricemadre medico”nella quale EoloParodi e MarcoPerelli Ercoliniillustrano tuttigli aspetti legi-slativi riguar-danti la lavora-trice che è an-che madre. Acausa della consistente mole di aggiornamenti pre-senti in ambito legislativo e giurisprudenziale si è sen-tita la necessità di questa seconda edizione aggiorna-ta al 31 marzo 2009. Ricordiamo che il lavoro, oltre alla pubblicazionesul sito www.enpam.it, è distribuito anche attraver-so un CD-Rom che permette rapidamente di repe-rire informazioni sugli ultimi aggiornamenti legi-slativi in materia. Il tutto è completato dalla raccolta aggiornata del-le leggi, delle circolari principali e dal glossario del-la terminologia utilizzata nel volume. I medici e gliodontoiatri che fossero interessati alla seconda edi-zione del CD-Rom possono rivolgersi alla Direzio-ne generale dell’Enpam (tel. 0648294226/242/346- Fax 06 48294345 [email protected]).

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ATTUALITÀ

comunque di mostri o dipersonaggi divenuti miti delcrimine e dell’horror, che cihanno creato la suspencegiusta per non dormire oper rinnovare le paure an-cestrali che nella nostra pa-leopsiche ci determinanoangoscia. La paura di esse-re uccisi, sopraffatti da crea-ture a noi superiori, dotatedi imprevedibilità e di spie-tata determinazione al-l’omocidio, sadici e lucidi,totalmente privi di pietà edi rispetto per la vita. Se leg-giamo però le pagine dei no-stri quotidiani, quelle riguar-danti la cronaca nera, ci ren-diamo conto che tali mostri,meno popolari e con nomicomuni esistono veramen-te e sono altrettanto spieta-ti e decisi nel commettere ipiù efferati delitti senza pie-tà per le loro vittime e sen-za pentimento per come lihanno portati a termine eper la crudeltà dimostrata.Eppure Hannibal ci ha affa-scinato, ci ha ammaliato perlo stile e l’originalità con cuiperpetuava i suoi crimini,un’arte quasi divina, anchese partorita da un’animadiabolica, capace di scruta-re nella mente delle sue vit-time sino a coglierne le de-

altro crimine, quello di to-gliere con o senza giustifi-cazione la vita ad un essereumano, anche al più spre-gevole e mostruoso che pos-sa esistere. Cosa scatta nel-la mente umana per perpe-tuare un omicidio, addirit-tura per fare trionfare la giu-stizia? Duemila anni fa con-dannammo ed uccidemmoun uomo solo per le sueidee e per la paura di cam-biare; ora, nell’era moder-na, l’umanità ancora si tra-scina un problema comequello di uccidere il suoprossimo senza avere mo-strato alcun progresso men-tale e sociale per risolverloed abolirlo dalla sua storia.Quanti nasceranno ancoraed uccideranno e massacre-ranno le loro vittime, quan-ti orrori la nostra umanitàdovrà vedere e sopportareperché alla fine trovi pace eserenità per vivere civilmen-te tutti insieme senza per-petuare il crimine del delit-to? Dipende solo da noi fer-mare tanta violenza. •

(*) Dirigente medicodella clinica addominale

Eur di Roma, docente della Scuola medica

italiana di psicoterapiaSmipi di Bologna

bolezze e paure più profon-de per poi colpirle inesora-bilmente, nei loro punti de-boli, non tralasciando nullaal caso, studiando ed ana-lizzando i comportamentidei prescelti come si fa nel-l’analisi stessa in psichiatria.Hannibal conosce le debo-lezze della natura umana, sacome arrivare al de profun-dis della sua mente che go-verna la sua logica, sa inter-pretare i percorsi che por-tano alla perdita dell’equi-librio che governa il ritmodel comportamento umano,delle sue abitudini, dei suoirituali prevedibili e sa comecolpire e dove colpire, tan-to da sembrare una macchi-na perfetta. Il quesito che sipone è quello di stabilire seuno come lui lo si debba cu-rare o condannare? Un dub-bio che non può sussisterenella realtà, visto che poi idelitti rimangono e pertan-to sono loro a determinar-ne l’ovvia e scontata con-danna dello stesso. Riman-gono le vittime e non l’affa-scinante capolavoro di co-me l’omicida ha perpetuatoil crimine con la sua origi-nalità ed abilità psicologica.Lo psichiatra oggi vienespesso interpellato per dare

una valenza giuridica conun referto che giustifichil’atto delittuoso come deri-vante da un comportamen-to anomalo e deviato di unamente malata. Esiste quin-di un confine tra un delittoconcepito ed attuato in per-fetta lucidità mentale da unessere umano consideratonormale ed uno da un altroessere umano psichiatrica-mente labile e patologico?In questa analisi se utilizzas-simo la matematica, anchequella del pensiero, scopri-remmo che il risultato noncambia: sempre di omicidiosi tratta, esiste una vittimaed esiste un aggressore. Ainostri giorni si parla semprepiù di abolire la pena dimorte, organizzazioni inter-nazionali come Amnesty oquella di Nessuno tocchiCaino, stanno interpellan-do l’opinione pubblica at-traverso i mass media perdare una risposta chiara edunivoca per abolire la penadi morte. Mi chiedo e lochiedo anche a voi se è giu-sto trasformarci tutti in unaspecie di Hannibal Lecterper risolvere con l’omicidioun altro omicidio, una con-traddizione evidente a com-battere un crimine con un

Lecter, il famigerato psichiatra protagonista indiscusso degli schermi cinematografici,soprannominato Hannibal the Cannibal, può esistere nella realtà o è solo il fruttodella fantasia di uno scrittore? Il quesito posto può estendersi a tutti i cosiddetti

mostri che hanno popolato il mondo della celluloide, che vengono dallo spazio. Si tratta

Il ruolo dello psichiatra in un mondo (spesso) violento

di Maurizio Zomparelli (*)

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FORMAZIONE

La figura del medico informazione speciali-stica sta andando in-

contro in questi anni aprofondi mutamenti, im-mersa nella contraddizio-ne tra la “teoria” di unalegislazione che dovreb-be definirne gli aspetti la-vorativi e formativi e una“realtà” in cui tale legisla-zione, nonostante la fir-ma di un contratto, rele-ga il medico specializzan-do alla condizione di stu-dente. In questa situazio-ne di ambiguità i mediciin formazione specialisti-ca finiscono per pagarel’alto prezzo della manca-ta tutela lavorativa (alme-no in parte) e di una for-mazione non in linea conquelli che sono gli stan-dard europei; allo stessomodo la comunità pagal’altissimo prezzo di unapolitica miope che, noninvestendo in formazionemedica, rischia in futurodi non poter garantire lasalute dei cittadini e met-te una seria ipoteca sullaqualità del Sistema sani-tario nazionale. La formazione in Europa,infatti, non è più un affa-re privato di ciascun Pae-se aderente: è indispensa-

piena autonomia e capa-cità professionale” deimedici in formazione spe-cialistica, al termine delloro corso di studi. Linee di indirizzo genera-le in questo senso sonoche i due terzi dell'attivi-tà svolta dai medici in for-mazione dovrà essere de-dicata ad attività praticheprofessionalizzanti e unterzo ad attività didatticateorica, favorendo l’inte-rattività. Le singole discipline ver-ranno unite in “tronchicomuni”, all'interno deiquali le diverse tipologiedovranno integrarsi in at-tività didattiche teorichee pratiche comuni, a sco-po professionalizzante.Al diploma di Specialitàverrà allegato un certifi-cato che riporterà le oreed il tipo di attività (pra-tiche professionalizzantie teoriche) svolte dal me-dico durante la specializ-zazione. Per il raggiungimento de-gli obiettivi formativi leUniversità potranno av-valersi di collaborazionicon strutture ospedalie-re, altre Università maanche strutture differen-ti, come ad esempio cli-niche private. In ogni ca-so l’attività dello specia-lizzando dovrà esseresempre guidata da un tu-tor, non potendo in nes-sun caso essere sostituti-va di quella svolta dalmedico strutturato. •

A cura della presidenzadi Federspecializzandi

(www.specializzandi.org)

a.a. 2008/2009, una pri-ma fase di sperimentazio-ne, che avrà come speci-fiche destinatarie le scuo-le di specializzazione as-segnatarie di un solo con-tratto di formazione spe-cialistica per il primo an-no di corso. Al contempo è stato al-tresì concordato, d’inte-sa con la Conferenza Sta-to-Regioni, di costituireun’apposito tavolo tecni-co-politico che avrà ilcompito non solo di in-dividuare nuove metodo-logie per la rilevazione deifabbisogni regionali, maanche criteri oggettivi peril completamento, entrol’inizio dell’a.a. 2009/2010,del processo di razionaliz-zazione di tutte le scuolein stretta osservanza delledisposizioni di cui al DM1.8.2005. Praticamenteogni Ateneo avrà una so-la scuola per ogni tipolo-gia che rispetti le caratte-ristiche richieste dal nuo-vo ordinamento. In sintesi tale razionaliz-zazione nasce dalla neces-sità di mettere in atto, so-prattutto nelle branchechirurgiche, le direttiveeuropee che mirano “alraggiungimento di una

La formazione in Europa non è più un affare privato di ciascunPaese. È indispensabile che gli Stati membri adottino un identico

modello sia pure adattato ai diversi sistemi sanitari nazionali

Razionalizzare le scuoledi specialità mediche

“Le Università

collaboreranno con altre Universitàstrutture ospedaliere

e cliniche private

bile che tutti gli statimembri adottino un iden-tico modello, sia pure conle dovute specifiche pecu-liarità legate alle caratte-ristiche particolari dei di-versi sistemi sanitari na-zionali. In quest'ottica di “miglio-ramento della qualità dellaformazione medica” il Miurha dato il via nei mesi scor-si al processo di razionaliz-zazione delle Scuole di spe-cializzazione mediche, se-condo quanto previsto del-le disposizioni contenutenei DD.MM. 1/8/2005 e29/3/2006, concernenti larevisione degli ordinamen-ti didattici e l’individuazio-ne degli standard e dei re-quisiti per l’accreditamen-to delle reti formative del-le scuole stesse. È stato recentemente con-cordato con il ministerodel Lavoro, della Salute edelle Politiche sociali diavviare, già dal corrente

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INTERNET

Gendermedicine.orgwww.gendermedicine.org/

In occasione del “Terzo seminario sulla salute della don-na”, organizzato dall’Istituto superiore di sanità e dal-la Società italiana di farmacologia, è stato lanciato il si-

to Gendermedicine.org, organo ufficiale della EuropeanSociety of GenderHealth and Medi-cine e della Socie-tà italiana per lasalute e la medici-na di genere. Con-cepito per i medi-ci di medicina ge-nerale e per glispecialisti interes-

sati a questo tema, il sito contiene documenti, notizie,eventi, articoli e dibattiti focalizzati sulla medicina di ge-nere e sul suo impatto nella prevenzione, nella diagnosie nella terapia delle differenti malattie. I contenuti sonoorganizzati in sezioni relative alle varie patologie comediabete, osteoporosi, malattie endocrine, malattie cardio-vascolari, malattie cerebrovascolari, menopausa e malat-tie psichiatriche.

Guida all’uso dei farmaciwww.guidausofarmaci.it/

La quinta edizione della Guida all’uso dei farmaci,tratta dal volume n.55 del British National For-mulary, – la pubblicazione nata dalla collaborazio-

ne tra British Medical Association e Royal Pharmaceu-tical Society of Great Britain – adeguata alla realtà ita-liana in base alla disponibilità dei farmaci e alle indi-cazioni per cui sono autorizzati nel nostro Paese. Il si-to è organizzato per aree cliniche e per ciascun princi-pio attivo vengono riportate le indicazioni, le avverten-

ze, le controindica-zioni, gli effetti in-desiderati, la poso-logia, i nomi com-merciali, la confe-zione, il prezzo e laclasse di rimborsa-bilità e le segnala-zioni dell’Agenziaitaliana del farmacoin tema di vigilanza.

Doc2Dochttp://doc2doc.bmj.com/

Da qualche mese il Bri-tish Medical Journalha lanciato il social

network Doc2Doc che hal’obiettivo di aggregare me-dici intorno a specifici temi,di dare loro la possibilità didiscutere casi che copronoogni aspetto della medicinae di ragionare e dibattere sul-

le ultime scoperte scientifiche. Sulla scia di Facebook e conle stesse modalità – registrazione, visualizzazione dei col-leghi con cui si è in contatto, forum e blog su cui parteci-pare – Doc2Doc si presta bene a veicolare contenuti pro-fessionali e collegati alla pratica clinica o a trattare temiquali la ricerca, la formazione e l’aggiornamento o quellipiù in generale connessi alla pratica della medicina e del-la sanità, come il governo clinico, le nuove questioni sol-levate dai pazienti migranti, il futuro della professione me-dica, i problemi specifici degli studenti di medicina.

SaluteInternazionale.infohttp://saluteinternazionale.info/

Con un approccio inter-nazionalista e multidi-sciplinare agli aspetti sa-

nitari del processo di globaliz-zazione, SaluteInternazio-nale.info è uno spazio di in-formazione e riflessione, di ap-profondimento culturale escientifico, di discussione econdivisione organizzato inquattro aree distinte: Innova-

zione e management; Migrazioni e salute; Salute globale;Sistemi sanitari internazionali. Promotore e coordinatoredel blog è il professor Gavino Maciocco, del Dipartimentodi sanità pubblica, Università di Firenze, che spiega su Ya-hoo!Salute: “Chiunque oggi […] affronti temi che riguarda-no la salute e l’assistenza sanitaria difficilmente può fare ameno di riferirsi a esperienze internazionali, confrontarsicon le informazioni provenienti da molteplici fonti. Occu-parsi di salute e sanità internazionali serve dunque a diven-tare più informati e più colti. Serve anche a diventare mi-gliori: a uscire da se stessi, a guardare agli altri, al mondo.”

Suggerimenti e novità dal World Wide Web

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APPUNTAMENTI

Lo scorso 18 aprile alCentro Congressi del-l’Università di Mode-

na si è svolto il Congres-so “Medico-cura-te-stes-so”, organizzato dall’omo-nimo Movimento ideatodal prof. Beniamino Pal-mieri (Associato di Chi-rurgia presso la stessaUniversità) nell’intento diconcretizzare in tutti gliaspetti dell’integrità fisicae psichica questo antico in-segnamento troppo spessodimenticato: non è un mi-stero che la buona salute -non solo fisica - del medi-co si riflette immancabil-mente sul suo paziente. Autorevoli clinici italianihanno presentato i risulta-ti di ricerche e statistichemiratamente condotte inmerito alla tutela della sa-lute psicofisica del medi-co, frutto di un’articolataindagine trasversale inte-sa a censire, conoscere, ap-profondire le principaliproblematiche di salute dichi deve a sua volta occu-parsi dell’altrui salute.Le tematiche connesse aquesti problemi sono quan-tomai varie e complesse,come evidenziano le tanterelazioni presentate da emi-nenti clinici italiani. Basta

mo frustrati da un lavorocosì intenso e pressante -che pur svolgiamo con ilmassimo impegno - ma checi priva di quei momenti direlax mentale che trove-remmo in qualche interes-se extraprofessionale, siaesso sportivo, letterario, ar-tistico, ecc. Al proposito,è stata sostenuta l’inelutta-bile opportunità di crearsi-compatibilmente con leproprie attività- piccolispazi di tempo nei qualipoter coltivare un qualsia-si hobby per allentare latensione psichica abituale.Il che non significa volereo dovere “professionaliz-zare” i propri interessi ededicar loro ogni ritagliodi tempo per raggiungeremagari i livelli di alcuni no-stri famosi colleghi (Rabe-lais, Cechov, Axel Munthe,Borodin, Schiller, Cronin,Oliver Stone...): è suffi-ciente accontentarsi, per ri-trovare un po’ di noi stes-si e di serenità, a tutto be-neficio dei pazienti. La massima del Medice cu-ra te ipsum porta con sé lasaggezza dei millenni: rife-risce San Luca (anch’eglimedico) nel Vangelo (V,23) che Gesù la ricordò asua volta ai fedeli della Si-nagoga come “proverbioancora più antico”. Un as-sioma che riveste oggi unsignificato ancor più pro-fondo perché convalidatodall’esperienza clinica esperimentale. •

Per ulteriori notizie:[email protected]

L. Sterp

citarne alcune: il medicoammalato e i suoi riflessisulla gestione della salutepropria e dei suoi pazienti;il medico anziano e i suoistili di vita; i problemi con-nessi al post-pensionamen-to (un’alta percentuale dimedici continua spontanea-mente la professione senzapercepire onorari); le sem-pre più diffuse e spesso sot-tovalutate situazioni dimobbing e di burn-out de-gli operatori sanitari; le in-giuste accuse ai medici, e

tante altre. Ma accanto al-l’enunciazione e all’appas-sionata discussione di que-ste tematiche sono state an-che avanzate proposte con-crete per una loro ragione-vole e pratica soluzione,non ultima quella della co-stituzione di gruppi di au-tosperimentazione e di au-tovalutazione.Largo spazio è stato anchedato ai problemi di “salu-te mentale” del medico nelsenso più quotidiano deltermine: non di rado sia-

Un appuntamento sulla tutela della salute psicofisica del medico. Tra gli argomenti trattati i problemi connessi al post-pensionamento,

le ingiuste accuse ai medici e le situazioni di mobbing e burn-out

A Modena il congresso “Medico-cura-te-stesso”

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4 MAGGIO 1994Yitzhak Rabin, primo mini-stro israeliano, e Yasser Ara-fat, presidente dell’Organiz-zazione per la liberazionedella Palestina – entrambiPremi Nobel per la pace -firmano in Egitto un docu-mento che stabilisce l’auto-nomia per la Palestina.

8 MAGGIO 1978Per la prima volta due sca-latori raggiungono la cimadell’Everest senza l’ausiliodell’ossigeno: si tratta diReinhold Messner e PeterHabeler.

4 MAGGIO 1953Con “Il vecchio e il mare”Ernest Hemingway vinceil Premio Pulitzer.

7 MAGGIO 1945La Germania firma aReims, in Francia, la resasenza condizioni avanti algenerale Eisenhower. Ilgiorno seguente la stessafirma viene apposta difronte al maresciallo sovie-tico Zukov.

1 MAGGIO 1941A New York il capolavorodi Orson Welles “Quartopotere” viene proiettatoper la prima volta.

2 MAGGIO 1909Paul Ehrlich presenta inGermania il Salvarsan 606,farmaco che cura la sifilide.

25 MAGGIO 1901La Norvegia introduce ildiritto di voto per le don-ne: si tratta del primo Pae-se europeo a prendere untale provvedimento.

13 MAGGIO 1981A Roma Giovanni Paolo II viene ferito, a colpi di pisto-la, in Piazza San Pietro dal turco Ali Agca.

Maggioe le sue storie...

La tragedia sa che l’oblio talvolta è necessario perché si affermi un temponuovo, affrancato, in toto, dal passato.

Franco Marcoaldi, Il tempo ormai breve

Yitzhak Rabin

Yasser Arafat

Reinhold Messner

Paul Ehrlich

Giovanni Paolo II

Gigi Riva

Ernest Hemingway

ACCADDE A...

18 MAGGIO 1970Il Cagliari di Gigi Riva, al-lenato da Manlio Scopigno,vince lo scudetto nel cam-pionato italiano di calcio.

28 MAGGIO 1961Amnesty International,l’organizzazione mondialeper i diritti umani, vienefondata a Londra.

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CONGRESSI, CONVEGNI, CORSI

TEMPI E MODI PER LA PUBBLICAZIONELe notizie inerenti congressi, convegni, corsi e manifestazioni scientifiche, devono essere rese note

alla redazione del giornale dell’Enpam - oltre tre mesi prima dell’evento - tramite posta all’indirizzo Via Torino, 38 - 00184 Roma; via e-mail all’indirizzo [email protected]; via fax ai numeri 06/48294260 - 06/48294793.

Per esigenze tipografiche e di spazio si invita a trasmettere testi sintetizzati in circa dieci righe. Si ribadisce che la pubblicazione degli avvisi è gratuita.

Per ulteriori informazioni: Dott. Andrea Meconcelli, tel. 06 48294513, e-mail: [email protected]

Colonscopia virtuale e coronografia – tc Roma, 29 maggioResponsabile scientifico: Andrea Laghi Docenti: G. Calcagnini, F. Iafrate, Marco RengoInformazioni e iscrizioni: Eidomedica srl, Via Aurelia 678/a Roma, tel. 06 665029.1, e-mail: [email protected],sito web: www.eidomedica.it Segreteria Organizzativa: Daniela Pecci, tel 06 66502921, fax 06 66502953, e-mail: [email protected], sitoweb: www.eidomedica.itEcm: crediti formativi richiesti per medico chirurgo

Chirurgia della tiroide: nervo laringeo ricorrente Varese, 26 giugno, Grand Hotel Palace Destinatari: il seminario avrà un taglio multidisciplinare e sarà indirizzato, oltre a chirurghi generali e specialisti,anche a endocrinochirurghi, otorinolaringoiatri e medici di medicina di baseAl congresso interverranno i maggiori esperti mondiali di chirurgia della tiroideArgomenti: il seminario è incentrato sul nervo laringeo ricorrente e, in particolare, sulle tecniche chirurgiche diidentificazione, preservazione, monitoraggio intraoperatorio ed eventuale ricostruzione del nervoInformazioni e iscrizioni: Artcom S.r.l., tel. 02 89540427, fax 02 89518954, e-mail: [email protected], sito web: www.artcomsrl.it

Università degli Studi di BresciaPerfezionamento in “comunicazione sanitaria”Brescia, giugno - settembreAlcuni argomenti: Principi di comunicazione sanitaria, Principi di comunicazione pubblica, Internet e comunica-zione sanitaria, Social marketing: la comunicazione organizzazione – utente Informazioni: Segreteria organizzativa: d.ssa Cinzia Gasparotti, d.ssa Maura Bressanelli, tel. 030 3838601, fax. 030 3701404, e-mail: [email protected]

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CONGRESSI, CONVEGNI, CORSI

Equilibri in medicina interna - patologia dell’area criticaBenevento, 11-13 giugno, Ospedale FatebenefratelliIl prestigio dei relatori che ci hanno accordato la loro adesione e l’attualità dei temi in discussione rendono il Seminario digrande interesse non solo per la classe medica della nostra Regione ma anche per tutti i colleghi in ambito nazionale. E’previsto un uditorio misto di colleghi di diverse specialità (Medicina Interna, Cardiologia, Pneumologia, Malattie metaboli-che, Anestesia-Rianimazione, Medici di Medicina generale)Informazioni: Segreteria Organizzativa Dott. Luca Milano, dott. Francesco Sgambato, via Appia Antica 356, 81028 S. Maria a Vico (Ce), tel. 328 4491155,0824 771344, fax 0824 47935, 0823 808566, e-mail: [email protected]

Medici in AfricaGenova, 17 - 20 giugno, aula Giuseppe Mazzini, Via Balbi 5I corsi intendono fornire in tempi brevi, informazioni sulla situazione sanitaria in Africa, cenni di autoprotezione dalle piùfrequenti malattie endemiche e di diagnosi e terapia di malattie tropicali di frequente riscontro. Inoltre fornisconol’esperienza di colleghi che sono già stati in tali zone e mettono in contatto i futuri cooperanti con alcune delleorganizzazioni che lavorano in loco o che possiedono ospedali. Attraverso il sito www.mediciinafrica.it sarà possibileiscriversi al corso Informazioni: Segreteria OrganizzativaTel 010 3537621, 340 7550809, e-mail: [email protected], sito web: www.mediciinafrica.it

Ecografia muscolo-scheletrica Jesi (An), 29-30 giugno, centro congressi Hotel Federico IIDirettore: prof. Walter Grassi Obiettivo: il Corso avrà lo scopo di far acquisire ai partecipanti le conoscenze teorico-pratiche necessarie per l’esecuzionedi un esame ecografico, indicato nelle malattie di interesse reumatologico. Particolare attenzione verrà dedicata alla presen-tazione e discussione di quadri ecografici rappresentativi della casistica reumatologica al fine di standardizzare le modalitàdi refertazione Informazioni: Segreteria OrganizzativaClelia Manciocchi, Elsevier Srl, Via Paleocapa 7, 20121 Milano, tel. 02 88184204, fax 02 91390683, e-mail: [email protected]

Coloproctology and Pelvic DiseasesRoma, 21-23 giugno, Ergife Palace Hotel Chairman: dott.Antonio Longo Il Congresso si propone di presentare le ultime novità a livello mondiale in ambito colon proctologico, sia da un punto divista diagnostico che chirurgico e vuole incentivare un proficuo dibattito volto anche ad identificare nuovi campi di ricercascientificaSessioni scientifiche: podium presentations, round tables, lectures and videos, discussions, workshops e live surgeryInformazioni: Segreteria Organizzativa LB Group, Circ.ne Clodia 133, 00195 Roma tel. e fax 06 45422450 int 211, e-mail: [email protected], sito web: www.siucpworldcongress.com

Università degli Studi di Padova

Reducing the burden of noncommunicable diseases: addressing the causes of the causesVenezia, 7-12 giugno, Palazzo Cavalli-Franchetti e Ospedale S.S. Giovanni e PaoloCoordinatore Scientifico: dott. Flavio LirussiObiettivi: il corso residenziale internazionale, con l’inglese come lingua ufficiale, si propone di fornire le più moderneconoscenze “evidence-based” sulle politiche multisettoriali atte ad affrontare l’attuale sfida delle malattie croniche, tenendoconto del contesto socio-economicoInformazioni: Segreteria Scientifica dott.ssa Benedetta Bixio 049 8213948, e-mail: [email protected] Organizzativa: Luciana Bilotti, e-mail: [email protected], sito web: www.medicina.unipd.it/on-line/Home/International/News/articolo921.htmlEcm: richiesti accreditamenti europei presso eaccme

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CONGRESSI, CONVEGNI, CORSI

Procreazione medicalmente assistita e diagnosi prenataleBologna, 22-23 maggio, Royal Hotel Carlton, Via MontebelloPresidenti: prof. Marco Filicori, prof. Gianluigi PiluSpecialità: ginecologia e ostetriciaInformazioni: Segreteria Organizzativa Gynepro S.r.l. Via Lame 44, 40122 Bologna, tel. 051 223260, fax 051 222101, e-mail: [email protected],sito web: www.gynepro.itEcm: evento accreditato ecm

Medicina omeopatica e medicina convenzionale: paradigmi a confrontoOrvieto, 30-31 maggio, Palazzo dei CongressiObiettivo: individuare le possibili convergenze tra paradigmi abitualmente considerati molto distanti che invece,nelle loro migliori espressioni, possono contribuire allo sviluppo di una medicina centrata sulla personaInformazioni: Segreteria Organizzativa Segreteria Nazionale FIAMO, Via C. Beccaria 22, 05100 Terni, tel./fax 0744 429900, e-mail: [email protected], sito web: www.fiamo.itEcm: richiesti crediti ecm

La spalla, incontro tra chirurgia e riabilitazioneCatanzaro, 29-30 maggioCoordinatore: dott. Roberto ColaoLa spalla è tra le grandi articolazioni quella che negli ultimi anni ha visto più ampiamente svilupparsi le conoscen-ze e le metodiche terapeutiche, sia nel campo della chirurgia che in quello dell’intervento riabilitativo. Il corso si svolge sotto il patrocinio della Simfer (Società di Medicina Fisica e Riabilitativa) e della Sicseg (Società Italianadi Chirurgia della Spalla e del Gomito). Finalità del corso è approfondire la riflessione e promuovere la discussionesui percorsi clinico-terapeutici offerti dallo scenario medico-scientifico attuale Informazioni e iscrizioni: Passpartout Catanzaro, tel 0961 725210, e-mail: [email protected]

Pediatria e NeonatologiaGolfo di Orosei, 3-5 giugnoCoordinatore: prof. Giovanni SerraArgomenti: il Corso ha lo scopo di fornire al pediatra di libera scelta le basi metodologiche e le nozioni per affrontare leproblematiche diagnostico-terapeutiche delle principali patologie del neonato post-dimissione, del lattante e del divezzoInformazioni ed iscrizioni: TopCongress, Via R. De Martino 10, 84122Salerno, tel. 089 255179, fax 089 5647017, e-mail: [email protected] - sito web: www.topcongress.itEcm: richiesti crediti formativi ministeriali

Medicina legale - processo all’emergenzaAscoli Piceno, 12 giugno, Sala della Ragione – Palazzo dei CapitaniPresidente: dott. Massimo Loria Direttore: U.O. Medicina d’Urgenza-Pronto SoccorsoStruttura: il corso si articola in tre sessioniInformazioni: Segreteria Scientificadott. Gianfilippo Renzi, U.O. Medicina d’Urgenza-Pronto Soccorso, Ufficio Formazione, Zt 13, Ascoli Piceno, Zt13, tel. 0736 358371Segreteria Organizzativa: sig. ra Manuela Gagliardi, Ufficio Formazione, Zt 13, tel. 0736 345515Ecm: evento in fase di accreditamento ecm

Mediterranean workshop on current trends and advances in oncopathologyGallipoli (Le), 12-13 giugno, centro congressi Grand Hotel Costa BradaInformazioni: Segreteria Scientifica dott. S.A. Senatore, dott. A. D’Amuri, dott. G. Pasanisi, dott.ssa F. Floccari,dott.ssa P. Rizzo; telfax. 0833 270417, [email protected] Organizzativa: Elle Center, tel. 080 5041635, fax 080 5041645, [email protected]: www.ellecenter.it, www.siapec.it, www.aiom.it, www.citologia.org, www.gisci.itEcm: richiesti crediti formativi per medici, biologi e tecnici di laboratorio biomedico

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CONGRESSI, CONVEGNI, CORSI

Cosa c’è di nuovo in chirurgiaRoma, 22 maggio, Palazzo RoccagiovineDirettore: A. ArullaniAlcuni argomenti: sistematizzazione diagnostica e terapeutica del k prostatico, emorragie vescicali,chirurgia della sessualità femminile, naso elettronico, update in chirurgia ortopedica

Informazioni: Fondazione Roma Chirurgia, Via Germanico 197, 00192 Roma, tel./fax 06 3216083 tel./fax 06 30888226; e-mail: [email protected] Europea Dragan, Foro Traiano 1/A (Piazza Venezia), 00187 Roma, tel. 06 6797785, fax 06 6784961

Web 2.0 e internet in medicinaMilano, Istituto Mario Negri8 giugno - Ricerca bibliografica su PubMed e su altri database biomedici9 giugno - Internet e l’aggiornamento professionale in ambito medico10 giugno - Il web 2.0 al servizio della formazione e dell’aggiornamento del medicoI corsi saranno realizzati attraverso una didattica interattiva che prevede il coinvolgimento diretto dei partecipantie l’impiego di una aula multimediale dotata di numerose postazioni Internet.I primi due corsi (8 giugno e 9 giugno) hanno ricevuto 8 crediti. Il terzo corso (10 giugno) ha ricevuto 5 creditiInformazioni: Istituto Mario Negri, Via La Masa 19, 20156 Milano, tel. 02 390141; fax 02 3546277; 02 39001918; sito web: www.marionegri.it; e-mail: [email protected]

Sistema nervoso e cuteCravino (Pavia), 12 giugno, centro congressi Fondazione Salvatore Maugeri, Via maugeri 6Obiettivo: la cute è un tessuto riccamente innervato da fibre sia sensitive che autonomiche, le cui terminazionipossono svolgere diverse funzioni. Grazie a particolari tecniche immunoistochimiche, è stato possibile indagare il sistema nervoso periferico attraverso lo studio dell’innervazione cutaneaInformazioni: Segreteria Scientifica Michelangelo Buonocore, Maria Nolano, Vincenzo ProviteraSegreteria Organizzativa: Aquarius di Roberta Rampulla, Via Folla di Sotto 52, 27100 Pavia, cell. 329 2838479,fax 02 44906478, e-mail: [email protected], sito web: www.aquarius-eventi.itEcm: è in atto la pratica di accreditamento finalizzata all’attribuzione di crediti formativi Regionali, per le seguentifigure professionali: medici- biologi - tecnici di neurofisiopatologia

Neoplasie localmente avanzate dell’addomeRoma, 8-9 giugnoDirettore: prof. G.B. DogliettoObiettivi: fare il punto sugli aspetti più dibattuti nel trattamento dei tumori dell’addomelocalmente avanzati, promuovere un confronto informale sulla base delle relazioni, dei video, delle dirette dallasala operatoria e delle personali esperienze, fornire un supporto informatico-bibliografico che sintetizzi lo stato dell’arteInformazioni: Segreteria Scientifica Divisione di Chirurgia Digestiva, tel. 06 30155133, 06 30154436, fax 06 30156579, e-mail: [email protected], [email protected] Organizzativa: sig. Michele Parisi, Ufficio Formazione Permanente, Largo F. Vito 1, 00168 Roma, tel. 06 30154297, fax 06 3051732, e-mail: [email protected]

Ecografia Generalista Pescia, 19-20-21 giugnoCoordinatore scientifico: dott. Fabio BonoRivolto a: medici di medicina generaleIl corso si articolerà in: 3 giorni di teoria con sinossi di pratica, nei quali si affronterà lo studio ecografico normalee patologico di addome, tiroide, mammella e polmone nonche’ il ruolo dello strumento ecografico nel monitoraggiodel Pz. con cuore polmonare cronico; 2 sessioni parallele: muscolo-scheletrica, dedicata allo studio ecografico dellepatologie muscolo-tendinee; ecocolrdoppler: dedicata allo studio delle patologie vascolari dei t.s.a., dei grossi vasiaddominali, delle arterie e delle vene degli arti inferioriInformazioni: Segreteria Organizzativa Fimmg-Metis via Marconi 25, Roma, Doristella Ambroggio, tel. 06 54896625, e-mail: [email protected], [email protected]

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CONGRESSI, CONVEGNI, CORSI

Dolore orofacciale, malattie temporomandibolari: problemi clinici fra odontoiatria e medicina Sabbioneta (Mn), 6 giugno, Teatro All’Antica Obiettivi: riunire gli operatori della salute, sia medici che odontoiatri, per discutere lo stato attuale delle conoscenze sui disturbi che causano dolore nel distretto orofacciale, con particolare riguardo alle malattietemporomandibolariIscrizioni: tramite modulo allegato da inviare via e-mail a [email protected] o via fax a 0376 326632 Informazioni e responsabile: dott. Giovanni Mauro, e-mail: [email protected] o tel. 0376 221810Ecm: in fase di accreditamento

Società italiana di chirurgia maxillo-facciale Torino, 10 - 13 giugno, centro congressi LingottoPresidente: prof. Sid BerroneArgomenti: chirurgia implantare e chirurgia preprotesica, asimmetrie facciali, asimmetrie nell’adulto, asimmetrienell’adulto e problemi funzionali, carcinoma della guancia e delle labbra, lesioni vascolari del volto, le fratture delcomplesso naso-orbito-etmoidale, infermieristicaInformazioni: Segreteria ScientificaE. Cassarino, A. Griffa, F. Roccia, P. ToscoSegreteria Organizzativa: Centro Congressi Internazionale, C.so Bramante 58/9, 10126 Torino, tel. 011 2446911,fax 011 2446900, sito web: www.congressiefiere.com, e-mail: [email protected]

Studiare il sistema nervoso osservando la cutePavia (Cravino), 12 giugno, centro congressi Fondazione Salvatore Maugeri, Via Maugeri 6 Argomenti: la cute è un tessuto riccamente innervato da fibre sia sensitive (afferenti) che autonomiche (efferenti),le cui terminazioni possono svolgere diverse funzioni. Grazie a particolari tecniche immunoistochimiche, negli ulti-mi 20 anni è stato possibile indagare il sistema nervoso periferico attraverso lo studio dell’innervazione cutanea Informazioni: Segreteria Scientifica Michelangelo Buonocore, Maria Nolano, Vincenzo ProviteraSegreteria Organizzativa: Aquarius di Roberta Rampulla, Via Folla di Sotto 52, 27100 Pavia cell. 329 2838479,fax 02 44906478, email: [email protected], sito web: www.aquarius-eventi.itEcm: è in atto la pratica di accreditamento finalizzata all’attribuzione di Crediti Formativi Regionali, per le seguen-ti figure professionali: medici, biologi, tecnici di neurofisiopatologia

Medico cura te stessoMilano, 25-27 giugno, aula magna Università Statale, Via Festa del PerdonoObiettivo: il Convegno è diretto ad affermare ed oggettivare che il centro di gravità del complesso mondo dellasanità non può essere che la persona, con il suo bisogno di salute e di un lavoro gratificante rimettendo al centro ilrapporto di cura, e le implicazioni culturali che ne derivanoInformazioni: Segreteria Scientifica dott. Giulio Pompilio, Associazione Medicina e Persona, Via Melchiorre Gioia 171, 20125 Milano, tel. 0267382754, fax 02 67100597, e-mail: [email protected], sito web: www.medicinaepersona.orgSegreteria Organizzativa: Limes Srl, Via Melchiorre Gioia 171, 20125 Milano, tel. 02 6697911, fax 02 67100597,e-mail: [email protected]

New perspectives in rett syndrome Milano, 5-7 giugno, aula magna Università Statale Argomenti: update su ricerche genetiche, genotipi clinici, epilessia, disturbi comportamentali,nutrizionali, ortopedici nella sindrome di rett, prospettive di sviluppo assistenziale costruzione di database europeoInformazioni: Segreteria organizzativaAim Group, Aim Congress, Via G. Ripamonti 129, 20141 Milano, tel. 02 56601.1, fax 02 56609045, e-mail:[email protected]: riconosciuti crediti per medici e biologi

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CONGRESSI, CONVEGNI, CORSI

Ecografia vascolare in emergenzaFirenze, 9 - 12 giugno, aula magna Facolta’ di Medicina e ChirurgiaDirettore: Sergio Castellani Alcuni argomenti: patologia cerebrovascolare: diagnostica con ultrasuoni, clinica e percorsi diagnostici nell’ictus,aorta e vasi splancnici, ruolo degli ultrasuoni nella patologia addominale acuta, ischemia degli arti inferioriInformazioni: Laboratorio di angiologia, clinica medica generale e cardiologia, tel. 055 7947413 Iscrizioni: entro e non oltre il 5 giugno, Settore post-laurea, Plesso Didattico V.le Morgagni n.40, fax 055 4598928, tel. 055 4598776, tel. 055 4598779, tel. 055 4598772, programma completo su:www.med.unifi.itEcm: richiesti crediti formativi ecm al ministero della Salute

Medicina termaleRoccaforte Mondovì (Cn), Lurisia Terme 13 giugno, Istituto IdrotermaleObiettivi: l’evento formativo fornisce aggiornamenti su patologie croniche di varie pertinenze specialistiche indicate per la crenoterapia e sui trattamenti riabilitativi con l’obiettivo di una ottimizzazione dell’impiego delleterapie termali nell’ambito delle prestazioni del sistema sanitario nazionaleRivolto a: medici e pediatri di base, specialistiInformazioni: Segreteria Scientifica prof. G. NappiSegreteria Organizzativa: dott. M. Gestro, Terme di Lurisia, tel. 0174 683421, e-mail: [email protected] ;[email protected]: in fase di accreditamento

Medicina occidentale e medicina cineseMilano, 10 giugno, A. o. l. Sacco (padiglione Lita), università degli studi di Milano, Via G.B. Grassi 74Argomenti: analogie e differenze tra la Farmacopea Europea e la Farmacopea Cinese, aspetti regolamentatori,interazione erbe cinesi-farmaci tradizionali, efficacia e sicurezza per i pazientiInformazioni: Segreteria Organizzativa Organizzazione Centro Studi, Milano, Via Breda 120, 20126 Milano, tel. 02 69311272, mail: [email protected]; sito web: www.centro-studi.itEcm: riconosciuti per medici

Associazione Serena Talarico per i giovani nel mondo

Uno degli obiettivi principali di questa Onlus è quello di promuovere la conoscenza, la diagnosi precoce e laricerca sull’osteosarcoma e sui tumori ossei in genere. A tale proposito vengono promosse conferenze, corsi

di Educazione Continua in Medicina (ECM), il primo dei quali si tiene a Latina il 16 maggio, e già da due annivengono assegnate borse di studio per la ricerca, per il tramite del Dipartimento di Medicina sperimentale del-l’Università “La Sapienza” di Roma. Conferenze e corsi sono tenuti da relatori e docenti di primo piano, quali iprofessori Della Rocca, Santori e Mastrantuono; i dottori Di Palma, Mariani e Perrotti e altri che hanno aderitoalle iniziative dell’Associazione prestando la loro opera gratuitamente e con genuino entusiasmo. Altro obiettivo, non secondario, è quello di costruire un piccolo ospedale, con annessa scuola infermieri, a Mba-rara (Uganda): sono state già realizzate le fondamenta e dato inizio ai lavori di innalzamento. Per raccogliere fon-di vengono promossi anche spettacoli teatrali e sportivi e si è aderito al 5 per mille.

Informazioni: Associazione Serena Talarico per i giovani nel mondo Via Mario Cingolani 6 – 00155 Roma Tel/fax 06-4078112 cell. 339/1547851

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INIZIATIVE

di Ezio Pasero

Per la cronaca, havinto l’equipaggionumero 220, com-

posto dagli studenti diMontauban (nella regio-ne francese del Midi-Pire-nei) Mathieu Rivals e LoicDupont. Ad avere vintodavvero, però, è stata lasolidarietà. Il che, per es-sere una gara automobili-stica, è già una bella no-tizia. Anche se il “Raid 4LTrophy” è molto di più emolto diverso da una co-mune gara di automobili.E’, piuttosto, un modo ap-passionante e divertente

periore di Commercio diRennes e che quest’annoha preso il via dalla capi-tale francese il 17 febbra-io scorso e si è conclusadopo seimila chilometri dideserto il primo marzo: aprocacciarsi doni e mate-riale, condizione indispen-sabile per iscriversi al Ral-ly, dovevano essere i con-correnti stessi, ciascunodei quali ha dovuto farsicarico in questo modo delproblema di trovarsi i pro-pri sponsor.Ve la ricordate la RenaultR4, che fu tra l’altro laprima automobile a tra-zione anteriore della sto-ria? Nata nel 1961 (e pro-dotta fino al ’93) sulla ba-se dell’enorme successo diun’altra vettura bruttissi-ma e di fascia bassa nataaddirittura negli anni ’40,la Citroen 2Cv, fu dappri-ma accolta con grandestupore e diffidenza, so-prattutto per via delle suelinee tozze e dell’allesti-mento limitato al minimoessenziale. Ben presto, pe-rò, ebbe a sua volta gran-de successo, al punto chenel corso del suo cicloproduttivo ne furono pro-dotti più di otto milioni diesemplari. E insieme alla2Cv, appunto, questo vei-colo metà auto e metà fur-goncino, inizialmente conmotore di soli 700 centi-metri cubi e cambio a tremarce, ha segnato un’in-tera epoca del secondodopoguerra, quella dellabeat generation e dellacontestazione giovanile.Brutte e essenziali, addi-rittura spartane, ma in-stancabili su tutti i terre-

di rendere ancora più bel-la la solidarietà, appunto,e di insegnarla ai giovani:oltre mille equipaggi didue studenti ciascuno, discuole superiori e univer-sità europee, da Parigi fi-no a Marrakesch, attra-verso il deserto marocchi-no, con mille Renault R4variamente allestite e co-lorate, ma tutte con unacaratteristica comune: duecartelle piene di materia-le didattico e due zainicolmi di attrezzature spor-tive a bordo, per contri-buire alla scolarizzazionedei bambini più poveri deivillaggi incontrati lungo il

percorso. E materiale u -ma nitario e altri aiuti, an-che, dalle pompe per ipozzi d’acqua alle sedie arotelle, dalle attrezzaturemediche ai pannelli sola-ri, per 58 tonnellate com-plessive di doni. Il tuttosotto l’egida dell'associa-zione “Enfants du De-sert”, presieduta da Lae-titia Chevalie, che da Pa-rigi coordina appunto gliaiuti per i bambini pove-ri del Marocco. Ma conuna caratteristica insoli-ta, peculiare di questa“Parigi-Dakar della soli-darietà” nata nel 1997 periniziativa della Scuola Su-

Mille Renault R4 da Parigi a Marrakesch per aiutare i bambini poveridel Marocco. Seimila chilometri di deserto per portare due cartelle

piene di materiale didattico e due zaini di attrezzature sportive

Gara di macchinee di solidarietà

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re il traguardo non nel piùbreve tempo possibile,cioè non correndo più de-gli altri, ma scegliendo iltragitto più breve, il mi-gliore. E per farlo, perorientarsi, gli equipaggihanno avuto a disposizio-ne solo strumenti tradizio-nali: una bussola, un ro-ad book e una cartinageografica. Niente satelli-tari né gps, insomma, an-che se i concorrenti pote-vano contare in caso dinecessità su una squadradi assistenza di supportodi oltre 200 persone. Sup-porto tecnico, beninteso,ed eventuale assistenzamedica, della quale nonc’è stato fortunatamentebisogno. Per il resto, rag-giunto ogni traguardo ditappa i concorrenti han-no dovuto montarsi le lo-ro tende, trovarsi l’acqua,

cercare quando possi-bile una im-probabile doc-cia. Problemasentito soprat-tutto dalle ra-gazze, quest’ul-timo: perché 450erano i concor-renti di sesso fem-minile, e 136 gliequipaggi compo-sti solo da ragazze.

INIZIATIVE

ni, hanno trasportato so-gni e illusioni per il mon-do intero. E ancora ades-so, negli anni delle super-car ipertecnologiche, gli“scorpioni del deserto”,come i beduini del Maroc-co hanno ribattezzato lecoloratissime R4 di que-sta singolare competizio-ne, hanno dimostrato disaper continuare a fare illoro lavoro sulla sabbia etra le dune, anche se pri-ve di quattro ruote motri-ci, Abs o aria condiziona-ta.Ancor più delle vetture,poi, hanno dimostrato disapersela cavare i 2.044studenti provenienti daquindici diversi Paesi.Procurandosi l’auto, in-nanzi tutto, spesso presta-ta dai genitori che la con-servavano magari in fon-do a un garage o a un gra-naio, come si conservanoi ricordi importanti in

Ad ogni arrivo di tappa,gli studenti e i loro ac-compagnatori hanno in-vaso pacificamente i vil-laggi del deserto per di-stribuire i loro doni, tra iquali una cinquantina dicomputer. E per prestarela loro opera, anche: co-me durante la settimananel corso della quale so-no state montate le instal-lazioni fotovoltaiche perportare elettricità “pulita”a dieci famiglie povere diun villaggio della regionedi Merzouga, che ne era-no prive. L'impegno “eco-logico”, accanto a quelloumanitario, è stato un’al-tra delle caratteristichedella manifestazione: allaquale non solo alcuni con-correnti hanno partecipa-to con speciali R4 dotatedi motori moderni e conemissioni nocive moltocontenute, ma nel corsodella quale è stato anchepromosso un “4L EcoChallenge”, ossia una con-corso destinato a proget-ti di natura ecologica dadestinarsi al territorioafricano. A questo con-corso hanno partecipatouna trentina di equipaggi,che hanno montato e mes-so in funzione 18 instal-lazioni solari e una pom-pa fotovoltaica per l’ac-qua. Piccole cose, presesingolarmente. Ma comedice un motto che è qua-si la bandiera del “4L Tro-phy”, sono le piccole goc-ce d’acqua che fanno igrandi fiumi. •

fondo al cuore. E poi risi-stemandola, aggiustando-la, riverniciandola, colo-randola. E riempiendoladi tutto il necessario, vi-veri e doni, tenda e sacchia pelo… E imparando, an-che, a guidare un’auto or-mai tanto diversa da quel-le attuali in condizioniparticolari, da affrontarecon grande concentrazio-ne. Questa competizione,infatti, non richiedevatanto doti di pilota, per-ché anzi il concetto di ve-locità era rigorosamentebandito, quanto spirito diavventura e capacità diadattamento. La gara eracomposta tutta di provedi regolarità a cronome-tro tra le montagne, le du-ne, i corsi d'acqua e lasabbia del Marocco. Pervincere, i partecipantihanno dovuto raggiunge-

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VITA DEGLI ORDINICataniaSpeciale “Giornata del Medico”L’appuntamento era di quelli danon mancare. Giovani e meno gio-vani per un incontro entrato ormainella tradizione, ma mai sovrappo-nibile a quelli precedenti. Il benve-nuto lo ha dato il Presidente,Ercole Cirino, che ha voluto condividere con tutti icolleghi presenti la gioia per avere brillantementesuperato un delicato intervento chirurgico per il qualenon ha mancato di ringraziare il neurochirurgo FaustoVentura e tutta la sua equipe del Cannizzaro. Un rin-graziamento particolare lo ha anche voluto rivolgere aldirettore generale dell’azienda ospedaliera, GiuseppeGiunta, che ha successivamente preso la parola. Sonoanche intervenuti il Rettore, Antonio Recca, ed ilPreside della Facoltà di Medicina e chirurgia,Francesco Basile. La relazione del Presidente è stataletta all’Assemblea dal vicepresidente, GiansalvoSciacchitano, anch’egli riconfermato per il triennio2009-2011. Quindi le relazioni del Tesoriere, GaetanoGiardina, e del presidente e del tesoriere della CassaAssistenza. Quindi il momento del conferimento delPremio Ippocrate 2008 al Professor SalvatoreCastorina. E’ stata quindi la volta della consegna delle onorificen-ze ai Colleghi per il 50° anno di Laurea e della letturadel Giuramento di Ippocrate con la consegna ai Medicineo iscritti del Codice Deontologico.

VicenzaSolidarietà La segreteria dell’Ordine segnala lasituazione della figlia di un medicovicentino che, dopo aver persoentrambi i genitori per malattia, asua volta si è ammalata nel corsodegli studi in Medicina. Oltre cheper all’assistenza prestata ai genito-ri, anche la malattia ha ritardato il suo corso di studiche comunque la studentessa conta di completare intre anni. Dovendo però provvedere al proprio sosten-tamento in assenza dell’aiuto dei genitori, oltre ai pro-blemi legati alla malattia, anche quelli economici risul-tano rilevanti; per questo fa affidamento sulla genero-sità dei colleghi del padre, rivolgendosi all’Ordine tra-mite il bollettino. Chi volesse dare un meritorio contri-buto può versarlo presso il c/c iban IT82U051

8811802000000001563 appositamente aperto pressola Banca Popolare di Verona, sede di Vicenza, PiazzaMatteotti, intestato all’Ordine Provinciale dei MediciChirurghi e degli Odontoiatri di Vicenza.

FirenzeValutazione dirigenti di strutturacomplessa La funzione della verifica, avutoriguardo in particolare al dirigen-te con incarico di direzione distruttura complessa, è quella diassicurare alla struttura sanitariae quindi ai fruitori della stessa,oltre la specifica competenza pro-fessionale anche il corretto espletamento del servizio ela realizzazione dell’appropriatezza degli interventicon finalità preventive, diagnostiche, terapeutiche eriabilitative nonché l’efficace ed efficiente gestionedelle risorse attribuite. Questo il principio affermatodalla Cassazione Civile, sezione lavoro, con la senten-za n. 28714 del 3/12/2008. La verifica, quindi, rap-presenta lo strumento per assicurare il miglior funzio-namento della struttura sanitaria e soprattutto è fun-zionale alla salvaguardia della salute pubblica perchéattraverso siffatto strumento si tende ad assicurare alcittadino una “buona sanità”. L’esito positivo delleverifiche costituisce condizione per il conferimento ola conferma degli incarichi di maggior rilievo, profes-sionali o gestionali. Sarebbe, perciò, contrario allaratio legis ipotizzare, proprio per la finalità assegnatadal legislatore alla verifica, che eventuali vizi procedu-rali o formali della stessa comportino l’effetto dellaconferma dell’incarico e cioè proprio di quell’effettoche il legislatore ha escluso. Eventuali vizi della proce-dura potranno semmai rilevare a fini risarcitori, manon potranno mai determinare l’automatica confermanell’incarico.

BolognaCommissione Provinciale del Farmaco (CPF) Siamo lieti di comunicare che dagennaio 2009 è consultabile ilsito WEB della Commissione pro-vinciale del Farmaco (CPF) all’in-dirizzo http://www.cpfbologna.it.

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La CPF che coinvolge le quattro Aziende Sanitarie pre-senti sul territorio della Provincia di Bologna (AUSL diBologna, Azienda Ospedaliero-Universitaria diBologna, Istituto Ortopedico Rizzoli, AUSL di Imola),è parte integrante di una strategia mirata a perseguireazioni di sviluppo della politica farmaceutica orientateall’utilizzo di farmaci di provata efficacia e alla promo-zione e miglioramento dell’appropriatezza della prescri-zione intra ed extra ospedaliera.Per dare la massima trasparenza ai percorsi e alle deci-sioni della CPF si è ritenuto di rendere disponibili nonsolo ai professionisti della sanità ma a tutti i cittadini:– la composizione della commissione;– l’elenco dei farmaci in uso presso le strutture delleAziende Sanitarie della Provincia di Bologna(Prontuario Terapeutico Provinciale) in regime didegenza, dimissione, prescrizione specialistica ambula-toriale e nel trattamento di persone soggette a controlliricorrenti e a presa in carico assistenziale (Legge405/2001);– il metodo di lavoro e il regolamento operativo;– i percorsi di valutazione di alcune alternative terapeu-tiche.Inoltre, per facilitare il recupero delle informazioni sullasicurezza dei farmaci e sulla segnalazione delle reazioniavverse è stata prevista una sezione dedicata alla farma-covigilanza. Nella speranza che il sito WEB possa ulte-riormente contribuire al rapporto di collaborazione trai professionisti sanitari e la CPF in un’ottica di traspa-renza verso i cittadini, si coglie l’occasione per por-gere distinti saluti.

Massimo Annichiarico

GenovaAccordo Ministero della Salute-ANDI-OCI per l’OdontoiatriasocialeÈ operativo l’Accordo Ministerodella Salute-ANDI-OCI relativoall’Odontoiatria sociale rivolto aipazienti indigenti, a cura deiDentisti volontari, dell’ANDI e dell’OCI.L’adesione all’iniziativa è assolutamente libera,volontaria e in qualunque momento revocabile.Con questo accordo è prevista la possibilità di offri-re alcune prestazioni volte alla prevenzione ed allaprotesizzazione a favore di fasce di popolazione indifficoltà economica. Le prestazioni a tariffa agevolata previste dall’accor-do sono le seguenti:

– visita odontoiatrica con ablazione tartaro ed inse-gnamento all’igiene orale (anche donne in gravidanzaindipendentemente dal reddito);– sigillatura dei solchi di molari e/o premolari; – estrazione di elementi dentari parodontalmente com-promessi;– protesi parziale in resina con ganci a filo;– protesi totale in resina.I beneficiari dovranno dimostrare di essere nella fasciadi reddito stabilita dall’accordo stesso compilandol’apposita modulistica predisposta

BellunoInps, Comitato provincialedi Belluno, visite medichefiscali e certificati perindennità di malattiaIl direttore dell’Inps diBelluno e il presidente delComitato provinciale orga-nismo che per fine istituzio-nale ha il compito di esami-nare anche i ricorsi aventi per oggetto le prestazioni dimalattia per i quali le certificazioni mediche risultanoatti istruttori determinanti, chiedono di diffondere aimedici di famiglia la lettera che si riporta di seguito: Oggetto: certificati per indennità di malattia.Ritengo opportuno al fine di un miglioramento delservizio reso ai nostri assicurati e vostri assistiti, porrealla Sua attenzione due questioni che spesso si sonoriscontrate nello svolgimento del servizio: 1) in caso diprolungamento di prognosi, dopo visita di controllodomiciliare effettuata dall’Istituto al lavoratore inmalattia conclusasi con giudizio medico-legale di ido-neità al lavoro specifico, con diagnosi senza evidenzadi intervenuto complicanze o di nuova patologia,viene a crearsi contenzioso tra l’Inps e l’assicurato conaggravi economici per quest’ultimo: nella fattispeciedescritta l’Istituto ritiene valida, in assenza di docu-mentata evoluzione sfavorevole della patologia nonprevedibile in sede di visita domiciliare di controllo, laprecedente idoneità contestando l’ulteriore assenzadal lavoro; 2) E’ utile, in caso di patologia di originetraumatica conoscerne la causa: ad esempio alla dia-gnosi “frattura della quinta costa sinistra” si potrebbeaggiungere “da caduta accidentale” oppure “da inci-dente stradale” secondo l’evenienza: se si configuranoresponsabilità di terzi si avrà così modo di attivare ilprocedimento di surroga, senza dover interpellare gliassicurati per qualsiasi evento traumatico.

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VITA DEGLI ORDINI

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“più deboli e meno protette della società hanno visto ve-nir meno i pochi appigli per poter vivere una vita appe-na dignitosa. Sappiamo tutti che, nell’attuale caso, la na-tura di questa debacle è squisitamente finanziaria. In ge-nerale, si può affermare che il cancro dell’irresponsabili-tà – alimentato dallo smisurato egoismo prodotto dallepulsioni bulimiche della voracità e dell’ingordigia – nonpuò che produrre distruzione. Distruzione di ricchezze,di sicurezze e di futuro che – come la storia insegna – sipresenta sempre, nei suoi effetti, in maniera disumanaper la parte maggiore degli individui e in maniera iniquaper tutti. Non c’è dubbio che quando un sistema – di qual-siasi natura esso sia – entra in crisi, la sensazione che sidiffonde è quella di trovarsi gettati all’interno di uno sce-nario in cui alcuni sentimenti prevalgono e altri sfuma-no. Quelli a prevalere non possono essere altri che quel-li che si raggruppano intorno all’area del vincolo e del-l’impossibilità. Non si può più fare ciò che finora si è fat-to; non si può più utilizzare ciò di cui prima si poteva di-sporre; non si ha più quello che prima si poteva percepi-re come a portata di mano. Ciò alimenta uno dei senti-menti peggiori: il senso di vulnerabilità. E, con questo, lapercezione di sfiducia verso le possibilità, da un lato, edella sottrazione di qualsiasi prefigurazione di futuro, dal-

l’altro. Insieme alla sfiducia e alla caduta di una qualsia-si possibilità di proiettarsi nel futuro, la possibilità di ope-rare delle scelte si fa più rarefatta. Il buon senso ci diceche si può operare una scelta quando si godono almenodue o più opportunità. Nei momenti di crisi sono proprioqueste a scemare, a percepirsi più lasche o, almeno, a per-cepirsi con meno disponibilità. Si può affermare, quindi,che le crisi sottraggono – o comunque ridimensionano inmaniera potente – sia l’esperienza dell’esercizio della pro-pria libertà che quella del libero arbitrio. Quando si avverte l’impraticabilità delle opportunità, ov-vero dei modi attraverso cui fare fronte alla realtà, la sen-sazione di insicurezza può diventare angoscia, fino a pro-durre comportamenti dettati dal panico. E i sentimenti,quando sono lesi, hanno la capacità di incidere fortemen-te sul comportamento razionale; sulla strutturazione diuna strategia equilibrata e sulla messa appunto di azioni

La crisi? È il momento per rinnovare e consolidare

di Antonio Gulli

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SOCIETÀ

Distruzione di ricchezze, di sicurezze e di futuro che si presenta sempre in maniera

disumana per la parte maggiore degli individui e in maniera iniqua per tutti

Ormai sono mesi che tutti i telegiornali, quotidiani e rotocalchi – con diversiaccenti – si rivolgono ai propri lettori affrontando il tema della crisi. Delresto, come può essere altrimenti? Milioni di persone in tutto il mondo hanno

visto eroso il proprio stato di benessere; coloro che si trovano ad occupare le fasce

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ponderate. Nella migliore delle ipotesi, una condizionementale in cui il senso di costrizione prevale può porta-re, semplicemente, a moderare i propri consumi; cancel-lare abitudini o, per chi è più fortunato, eliminare il su-perfluo. Nella peggiore delle ipotesi, può rimettere in di-scussione le già ristrette basi della quotidianità e quindigettare nello sconforto i più deboli e, in loro, far cresce-re il sentimento di impotenza. Seppur quanto detto è giàcapace, di per sé, di mostrare tutta la drammaticità e ri-chiamare qualsiasi attenzione, il punto centrale di que-sto tipo di fenomeno non è solo questo, quanto quelloche parte dalla considerazione che, se le crisi sui generispossono presentarsi nel tempo in maniera imprevedibi-le, i danni che queste producono possono essere imma-ginati. Per cogliere meglio il senso del tema indicato, sideve ricordare che tutte le crisi – e la storia sta lì a dimo-strare questo – sono cicliche. Ovvero che il loro presen-tarsi sul palcoscenico degli avvenimenti è imprevedibilenei tempi e nei luoghi, ma che gli effetti – anche se mo-strano caratteristiche proprie e non riducibili – possonoconsiderarsi – anche se non del tutto – valutabili in anti-cipo. In sostanza prevedibili. Se ciò è vero – ovvero chegli effetti delle crisi possono essere previsti –, allora si de-ve pensare che i danni che una crisi può produrre si le-gano alla vulnerabilità stessa delle vittime che produce.È bene ricordare che i disastri – sia quelli naturali chequelli prodotti dall’uomo – hanno una cosa in comune:la loro possibilità di modificare irreversibilmente l’am-biente in cui si verificano. Quindi le caratteristiche delcontesto sono fortemente connesse ai danni che una cri-si può produrre. Se si pensa al terremoto, è facile intui-re che, se le infrastrutture sono solide, i danni possonorisultare limitati; se si pensa all’attuale crisi finanziaria –con le tragiche conseguenze sull’economia reale –, si può

immaginare che le perturbazioni sociali possono esserelimitate se si rivolge lo sguardo, da un lato, ai fattori con-nessi agli elementi messi in stato di crisi e, dall’altro, al-le vulnerabilità del sistema all’interno del cui la crisi siverifica. Ovvero, nel caso attuale, ai fattori di interruzio-ne dei meccanismi di ri–organizzazione in termini ridistri-butivi delle risorse. La semplice ricetta può essere dare dipiù a chi ha di meno, attraverso la produzione di risorseaggiuntive da destinare allo scopo. E come produrre del-le risorse aggiuntive per abbassare il costo ineguale dellacrisi? Per meglio comprendere quanto indicato sarà op-portuno cogliere il significato del termine crisi. Una crisiproduce inevitabilmente dei danni. I danni, inevitabilmen-te, mettono in atto uno stato di emergenza. E che cosa èuno stato di emergenza? È una situazione in cui la routi-ne salta a favore di una chiamata, che si rivolge a tutti, acompiti straordinari. E l’azione straordinaria non può es-sere altra che il sovvertimento del meccanismo nella di-stribuzione del profitto a favore di chi è più colpito dallostato di crisi. In questo caso lo Stato non deve farsi pro-duttore di ricchezza – come così immaginato nelle ideo-logie che ci siamo lasciati alle spalle –, quanto garante delmeccanismo di ridistribuzione delle risorse. Ridistribu-zione che non può non vedere un accordo tra i principa-li attori della produzione di ricchezza: ovvero imprendi-tori e, a vario titolo, lavoratori. In sostanza mettere in at-to una strategia bottom–up piuttosto che top–down. Alvertice del sistema dovrebbe essere affidato il ruolo di ga-rantire una certa quota di “percezione di prevedibilità” acoloro che operano. Ovvero garantire un contesto alta-mente prevedibile, dove si può indicare cosa sta per ac-cadere o si sa cosa rispondere a ciò che potrà accadere.Non è una questione solo di fiducia, ma di sicurezza. Lafiducia gioca sul futuro; la sicurezza sul presente. L’unarimanda all’altra come condizione necessaria al fine dicomprendere ciò che è avvenuto (passato). Questi si pos-sono indicare come gli “interstizi” spazio–temporali do-ve cercare le risorse più importanti per ripristinare la co-siddetta normalità. Questo può significare togliere alla crisi la potenza di av-valersi della vulnerabilità del sistema su cui la crisi stes-sa si può avvitare. Togliere, cioè, quell’amplificatore, inmodo che l’evento non riesca a produrre più danno diquanto non sia capace. E se questo è vero, dall’altro, fa-vorire anche strategie di adattamento più flessibili ai ci-cli di straordinarietà. Naturalmente, conoscere, preve-dere, approntare strategie non riduce la probabilità delverificarsi di una calamità, ma riduce fortemente il dan-no che la stessa è capace di produrre. Che, a ben vede-re, è proprio quello che può portare al collasso, ovveroal di sotto di una soglia oltre la quale nessuna riabilita-zione avrebbe possibilità di riuscita. •

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SOCIETÀ

Le crisi sottraggono – o comunqueridimensionano in maniera potente –

sia l’esperienza dell’esercizio della proprialibertà che quella del libero arbitrio

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Gli anni “Luce” della nostra storiaCOMUNICAZIONE

sterminato archivio storico, quello del-l’Istituto Luce, in continuo arricchimen-to. Le 400 mila foto, le oltre 4 mila oredi filmati sono richieste da storici e tele-visioni di tutto il mondo per la realizza-zione di documentari “e non solo – ci di-ce Luciano Sovena presidente e Ammi-nistratore Delegato dell’Istituto Luce –ma anche per lungometraggi. Ne è unesempio il prossimo film di Marco Bel-locchio Vincere dove vedremo molto ma-teriale del Luce”.Nel vostro archivio ci sono solo i filma-ti del Luce?Il cinegiornale Luce fino alla fine dellaguerra non solo rappresenta l’unico do-cumento video del regime ma fotogra-fa con precisione anche la vita quotidiana e questo haun’enorme importanza se si considera che non c’era latelevisione ma solo la radio. Il materiale audio visivo diinformazione, soprattutto per quello che riguardava ilregime, veniva fatto in questi cinegiornali. Per quantoriguarda il nostro archivio abbiamo acquisito la Settima-na Incom con materiale fino al 1978 e altri cinegiornalicome Ciac o il Filmgiornale Sedi. Con il tempo il nostroarchivio si è andato certamente arricchendo. Tra gli ul-timi acquisti c’è l’archivio storico in digitale dell’Alba-nia con documenti rarissimi, l’archivio del grande docu-mentarista-regista Folco Quilici, il materiale del registaSilvano Agosti, gli atti dei congressi del partito sociali-sta Italiano, di Craxi per intenderci. Oggi siamo in gra-do, e i documentari che facciamo lo testimoniano, di ri-costruire la storia di un intero paese, anzi siamo sostan-zialmente la memoria storica dell’Italia. Logicamente ilcommento dei cinegiornali Luce è apologetico sia di Mus-solini che del partito fascista, per questo raramente cisono cinegiornali che vengono dati nella loro interezza.Quando si fa un documentario estrapoliamo le immagi-ni che interessano e viene fatto poi un grande lavoro dimontaggio. Il commento cambia a secondo dello stori-co al quale è affidato.

Esistono in Europa e nel mondo archivistorici di analoga importanza?Siamo il più grande archivio storico d’Eu-ropa e forse del Mondo. Eccetto pochis-simi documenti che furono presi dagliamericani, solo noi abbiamo le immaginidel periodo fascista ed è importante capi-re che per periodo fascista non si intendesolo quello che è il Regime e la sua cele-brazione ma anche la vita di tutti i giorni.E la cosa più curiosa e interessante è for-se proprio quella di andare a vedere unadeterminata città o un paese come era al-lora. Mancano purtroppo i documenti chetestimoniano il dopoguerra, gli Alleatiquando sbarcarono fecero le loro ripresequindi di materiale ce n’è molto ma in

America.C’è un vecchio filmato al quale è particolarmente legato?Tutti quelli che riguardano Roma e in particolare Villa Tor-lonia. Abito lì davanti e provo sempre una forte emozionee un grande interesse nel vedere la vita che si svolgeva den-tro e intorno alla residenza del Duce e della sua famiglia. Ifilmati del Luce sono visibili gratuitamente collegandosi al-la rete (www.luce.it) e questo per dare a tutti la possibilitàdi vedere immagini di un passato che è la nostra storia. Avete molte richieste di documenti filmati dall’estero?Quasi più che dall’Italia. A Cannes si è da poco conclusoil Mipcom – Mercato internazionale dei programmi audio-visivi – e i risultati sono stati eccellenti, i nostri documen-tari sono stati venduti in tutti il mondo, Cina, Giappone.C’è un grande interesse per un certo periodo della storiaitaliana, probabilmente perché dopo 60 anni dalla fine del-la guerra si può guardare al passato con lo sguardo criticoe distaccato di uno storico.A tanto interesse non corrisponde, almeno in Italia, un’ade-guata proposta televisiva. Perché?Sulla pay tv c’è History Channel mentre sulla free c’è me-no spazio anche se ci sono programmi come La Storia Sia-mo Noi ad esempio o Anni Luce programma de La7. Lagente ha voglia di cultura e soprattutto nei giovani, forse

di Ludovica Mariani

Quando ancora non c’era la tv a raccontare l’Italia agli italiani, il Giornale Lucefaceva la sua comparsa (nel 1927) prima di ogni proiezione nelle salecinematografiche del nostro Paese. Da strumento di propaganda per il Regime a

prezioso e insostituibile documento, il Giornale Luce è oggi parte fondante di uno

Luciano Sovena, figlio del chirurgoAldo Sovena, ex primario

dell’ospedale San Filippo Neri diRoma, è presidente ed amministratore

delegato dell’Istituto Luce

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per reazione al clima di Grandi Fratelli, c’è curiosità per unastoria ancora tanto vicina ma che non hanno vissuto.Le preziose immagini del Luce oltre che a corredo di pro-grammi tv che utilizzo possono avere?Si possono realizzare documentari con solo materiale d’ar-chivio. Abbiamo cose rare e anche divertenti come la pre-senza dei divi americani a Roma nel periodo della Holly-wood sul Tevere o le immagini inedite di Frank Sinatra checanta in italiano. Tra poco l’Istituto Luce verrà incorporato a CinecittàHolding. C’erano tante società satellite con relativi consigli di am-ministrazione. Incorporandole si è fatto un discorso di ti-po economico. La nuova società si chiamerà Cinecittà Lu-ce e io sarò l’amministratore delegato e quindi oltre ad ave-re le nostre solite funzioni che sono archivio, produzionee distribuzione faremo anche la promozione del cinemaitaliano all’estero e un discorso di centro studi per quelloche riguarda il monitoraggio dei film in Italia.Continuerà la collaborazione con la Scuola Nazionale diCinema?La Scuola Nazionale di Cinema per noi è fondamentale.C’era da prima un’ottima collaborazione ma adesso diven-ta ancora più importante. Già si è fatto molto, grazie an-che all’intervento di Rai Cinema, per dare la possibilità aidiplomati della Scuola di realizzare dei lungometraggi in-vece del solito saggio di fine anno. Alcuni di questi film so-no persino usciti nelle sale e altri usciranno tra poco. Qualche titolo?A maggio esce l’opera prima di Claudio Giovannei, Unacasa sulle nuvole, road movie con Adriano Giannini e Ema-nuele Bosi, il protagonista di Questo piccolo grande amo-re. È la storia di due fratelli che partono verso Marrakeshalla ricerca del padre. Sempre in uscita a breve L’artista

una coproduzione italo-argentina presentata all’ultimo Fe-stival di Roma con un bel successo di critica. C’è poi il do-cumentario Sound of Marocco diretto da Giuliana Gam-ba, un viaggio dentro la musica del Marocco che rappre-senta un patchwork sonoro di razze, culture e ispirazioni.Noi abbiamo anche una scuola di cinema in Marocco fi-nanziata dalla Regione Lazio dove studiano ragazzi cheprovengono dalle zone più disagiate del paese. Alcuni diquesti ragazzi hanno collaborato alla realizzazione sia diSound of Marocco che di un altro film in listino, l’horrorSmile di Francesco Gasperoni. Interessante anche il docu-mentario di Valerio Jalongo Di me cosa ne sai che raccon-ta lo stato di salute del cinema italiano.E come sta il cinema in Italia?Sono preoccupato e temo soprattutto per i cosiddetti filmd’autore. C’è un livellamento al basso su un certo prodot-to televisivo fatto di Grandi Fratelli e Fattorie e ho l’impres-sione che il cinema in un certo senso si stia adeguando. •

Vittorio Gassman

COMUNICAZIONE

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inscriptions et belles-lettrese del Archäologische Insti-tut e, infine, (come nonavrebbe potuto essere?)Cavaliere della Gran Cro-ce al merito della Repub-blica Italiana. Professor Matthiae come equando è nata in lei la pas-sione per l’archeologia? Molto presto, da giovanissi-mo. Come molti giovani, al-lora e adesso, ero appassio-nato di Egittologia e avevocominciato a studiare i ge-roglifici durante il ginnasioe quando arrivai all’Univer-sità avevo già buone cono-scenze. Non ho mai perdu-to la passione per l’Egitto,ma durante gli studi univer-sitari capii che alcune regio-ni dell’Asia Occidentale, co-me la Siria, erano il futurodell’archeologia orientale,poiché erano terre molto in-cognite e molto, che era im-pensabile ormai in Egitto,poteva esser fatto là. La miapassione per l’Egitto si è rea-lizzata, per così dire in unmodo un po’ particolare,sposando un’egittologa, Ga-briella Scandone.Chi sono stati i suoi mae-stri?Mi sono laureato con Saba-tino Moscati con una tesi dilaurea sulla cultura artisticadella Siria nel II millennioa.C., ma il vero Maestro cuidevo largamente la mia for-mazione è stato senz’altroRanuccio Bianchi Bandinel-li, anche se altri hanno avu-to in vario modo un’influen-za non secondaria, comeSergio Donadoni e Salvato-re Puglisi.Nell’immaginario comunel’archeologia è un mestiereche promette avventura.

lo” Tutankhamon in Egittoe il favoloso Palazzo diCnosso a Creta. Ricerchemeticolose pilotate con fer-vore, oseremmo dire, religio-so hanno condotto l’orienta-lista (e scrittore) italiano a ri-trovare in Siria l’Impero diEbla nella seconda metà delsecolo appena trascorso. Se-polti da circa 450 secoli so-no emersi dalla sabbia teso-ri inaspettati, di valore ine-stimabile. Un’idea? Solo nel-l’Archivio Reale sono staterinvenute ben 17mila tavo-lette d’argilla con iscrizionicuneiformi in eblaita. Unaminiera pressoché inesauri-

bile di informazioni sul mat-tino dell’umanità. Tanto èvero che il professor Mat-thiae, reduce dalla 45° cam-pagna di scavo sostenuta,come sempre, dall’Univer-sità capitolina “Sapienza”(dove egli insegna natural-mente Archeologia e storiadell’Arte del vicino oriente)nel 2008, è già proiettatocon la mente e col cuorenella prossima missione.Paolo Matthiae, che è natoa Roma sessantanove annifa, è altresì membro del-l’Accademia nazionale deiLincei, della FondazioneBalzan, dell’Académie des

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Il mondo dell’archeologia raccontato da uno dei suoi più famosiesponenti. Il rinvenimento della città di Ebla in Siria nel 1964 e poi, dieci anni più tardi, degli Archivi Reali che risalgono al 2350 a.C.. La situazione complessa dei beni culturali italiani ed i paesi che nascondono tesori ancora tutti da scoprire

PERSONAGGI

Paolo Matthiae,alla scoperta del passato

di Paola Stefanucci

Con oltre 45 anni diininterrotta attività sulcampo ed accademi-

ca, Paolo Matthiae ha certa-mente conquistato una po-sizione di spicco nel Gothadegli archeologi contempo-ranei. E nella storia dell’Ar-cheologia: al pari di suoi leg-gendari colleghi quali Hein-rich Schliemann, HowardCarter, Arthur Evans chehanno rispettivamente resti-tuito alla luce e alla nostraammirazione la mitica (edomerica) città di Troia, latomba del “faraone fanciul-

Il professor Paolo Matthiae e Asma al-Assad, moglie del presidente Siriano Bashar al-Assad

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Ma quali sono oggi le qua-lità richieste ai professioni-sti dello scavo? È vero l’archeologia è un’av-ventura, ma non nel sensocorrente di un mestiere av-venturoso nella pratica: èun’affascinante avventuraintellettuale. Riportare leesperienze degli uomini delPassato nel Presente e pro-iettarle verso il Futuro èun’avventura intellettualeche appassiona. L’archeolo-gia trae molto del suo fasci-no dal fatto che è uno deipochissimi mestieri contem-poranei in cui il lavoro in-tellettuale e il lavoro manua-le sono, per il più giovaneassistente di scavo o il piùesperto direttore di missio-ne, strettamente e indisso-lubilmente legati e intrec-ciati in ogni momento del-la nostra attività. L’archeo-logia è un rimedio potentecontro l’alienazione delmondo moderno.Il suo nome è legato allaclamorosa scoperta in Siriadel sito di Ebla più di 40anni fa. Ci può raccontarequalche episodio particola-re legato a quella missione?E da allora come è cambia-ta la professione dell’ar-cheologo?La ricerca di Ebla è la ricer-ca di una vita, iniziata mol-ti anni fa e sono orgogliosodi aver completato nel 2008la 45a campagna di scavo...senza tradire neppure perun anno questo straordina-rio sito archeologico, che èla mia vita. Una così straor-dinaria avventura di ricercaè costellata di episodi ecce-zionali: quando scoprimmonel 1975 gli Archivi Realidel 2350 a.C. l’allora Am-

pegno e tenacia. Ma l’Ita-lia ha il grande vantaggiodi avere una classe di re-sponsabili dei Beni Cultu-rali del più alto livello nel-le nostre Soprintendenze:è questo un tesoro che de-ve essere potenziato e nonumiliato, come non di ra-do accade che facciano inostri governanti. Il patri-monio culturale dell’Italianon solo, come tutti sanno,è uno dei più cospicui almondo, ma soprattutto èstraordinariamente diffusosul territorio e questo im-plica responsabilità delica-te e particolari, ed esige benaltra e più forte attenzionedi quella usualmente rivol-ta al nostro patrimonio dainostri governi.Quali sorprese ci può anco-ra riservare l’archeologia? L’archeologia, così intensa-mente sviluppata in alcuneparti del mondo, come nelbacino del Mediterraneo ein certe regioni dell’Ameri-ca centrale, lo è stata pocoin amplissime regioni delpianeta, che hanno tutt’og-gi una densità di esplorazio-ne irrilevante rispetto al-l’estensione e alla ricchezzadel territorio. Il caso più pla-teale è senz’altro la Cina: ilfuturo dell’archeologia delpaese sarà costellato da sco-perte straordinarie nei pros-simi decenni.Quando l’archeologia fini-rà di stupirci? Mai l’archeologia finirà distupirci, perché il Passato èuno scrigno di inarrivabilericchezza per arricchire divalori perduti il nostro Pre-sente sempre più arido e ilnostro Futuro sempre piùincerto. •

basciatore d’Italia, MaurizioBucci, mi disse commosso“Caro professore, mi con-gratulo davvero, lei è statoprotagonista di una scoper-ta eccezionale: ne ho avutoconferma piena perchél’Ambasciatore di Francia aDamasco è venuto a farmivisita e mi ha detto: ‘Felici-tazioni vivissime, l’Italia hafatto una scoperta che reste-rà nella storia’”, poi il nostroambasciatore aggiunse: “Saprofessore, quando un Am-basciatore di Francia si espri-me così con un Ambascia-tore d’Italia per una materiadi cultura, la scoperta deveessere davvero sensaziona-

le!”. L’archeologia è cambia-ta fortemente: dalla conce-zione storica si è passati al-la moderna concezione glo-bale o integrata dell’archeo-logia, ma l’archeologia restasempre – e sempre di più di-venta – una grande avven-tura secondo un itinerariointellettuale su una sorta dicrinale tra alterità e identitàe qui sta il fascino più attra-ente dell’archeologia.Quale è lo stato di salutedelle testimonianze monu-mentali a cielo aperto nelnostro Paese?È una condizione comples-sa e a rischio costante, sucui si deve vigilare con im-

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PERSONAGGI

Ebla, il Tempio HH

Ebla, restauri del Palazzo reale G

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VegPyramidLa dieta vegetariana degli italianiCon una introduzione di Umberto Veronesi, il manuale diLuciana Baroni vuole diffondere leconoscenze medico-scientifiche a so-stegno della validità nutrizionale del-la scelta vegetariana e delle diete a ba-se vegetale. Vengono qui presentati iprincipi base di questa alimentazionee la classificazione degli alimenti ve-getali: cereali, legumi e frutta secca,verdure, frutta e grassi. La prima par-te del libro fa conoscere le caratteri-stiche nutrizionali degli alimenti e glieffetti che l’alimentazione vegetariana ha nelle malattie piùcomuni. Nella seconda parte sono descritti i diversi cibi egruppi alimentari, nonché le regole per giungere ad unadieta correttamente bilanciata. Otto programmi settima-nali presentano altrettanti menù esemplificativi per dieteda 1600 a 300 calorie giornaliere.

Luciana Baroni“VegPyramid - La dieta vegetariana degli italiani”

Edizioni Sonda, Casale Monferrato (AL) - pp. 191, euro 18,00

Il sigillo del PalladioIl romanzo di Corrado Buscemi è unastoria di ambientazione europea e dal-l’andamento tipico del romanzo polizie-sco, ma le tracce da seguire non sonosolamente quelle per scoprire un favo-loso tesoro e arrivare alla soluzione dialcuni omicidi avvenuti a Vicenza, Bru-xelles e Napoli. L’indagine poliziescadeve infatti far luce su alcuni fatti delpassato. Così in una sorta di viaggio aritroso nel tempo, si scava nella vita del Palladio, del qua-le nel 2008 si è celebrato il quinto centenario della na-scita. Si inserisce poi nel racconto la storia dei beghinag-gi fiamminghi e le misteriose vicende dei Cavalieri Tem-plari. L’indagine porterà infine alla scoperta di testi ce-lati nei sotterranei del Tempio di Gerusalemme che, sedivulgati, metterebbero in crisi la Chiesa cattolica e lafigura di Gesù.

Corrado Buscemi“Il sigillo del Palladio”

Cierre Grafica, Verona - pp. 189, euro 12,50

I popoli della lingua d’òcIl libro di Pier Domenico Brizio descri-ve gli aspetti culturali, storici, geografi-ci, economici, sociali, folkloristici e ad-dirittura gastronomici dell’Occitania, laregione che, accomunata da un linguag-gio assolutamente originale, la linguad’òc, è sede della minoranza linguistica

territorialmente più ampia d’Europa. L’indagine si sviluppa ripartendo l’antica occitania nelledieci diversificazioni territoriali occitanofone riconoscibi-li e accentuatesi in seguito alle cause che hanno bloccatoil processo di unificazione, a livello politico, di un popo-lo, la cui cultura è stata alla base della letteratura europea.Queste zone sono: la Linguadoca, la Guascogna, l’Aqui-tania-Guienna, il Limosino, l’Alvernia, il Delfinato, la Pro-venza, le Valli Alpine Italiane, l’enclave spagnole della Val-le d’Aran e quella di Guardia Piemontese in Calabria.L’opera fa propri, infine, i tentativi che, nella nostra epo-ca, hanno riproposto l’ideale occitanico.

Pier Domenico Brizio“I popoli della lingua d’òc”

Edizioni del Delfino Moro, Albenga (SV) - pp. 571, € 35,00

Come guarire dalla bulimiaQuesto manuale di Peter J. Cooper è ri-volto alle persone che soffrono di bulimianervosa, a chi sta loro vicino e a chi siprende cura di questo disturbo. Presentaun metodo semplice e praticabile ancheda chi voglia risolvere il problema da so-lo, almeno inizialmente. L’autore consi-

glia, però, per mettere in pratica più efficacemente le tec-niche proposte, di discuterle in gruppo e possibilmentecon la guida di un terapeuta. Infatti il metodo può essereassunto anche come fase preliminare di interventi succes-sivi più mirati o come completamento di altre terapie. Ispi-randosi al modello cognitivo-comportamentale, l’autoresuggerisce una serie di pratiche progressive dirette a otte-nere quei cambiamenti graduali che in letteratura sonogiudicati apportatori di successo.

Peter J. Cooper“Come guarire dalla bulimia”

Armando Editore, Roma - pp. 159, euro 15,00

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di G. F. Barbalace

RECENSIONI

Libri ricevuti

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In breveSi rideva cosìGiovanni Ruffini raccoglie inquesto libro un’ampia scelta dibarzellette, vignette, storielle epoesiole che costituiscono ilmeglio della comicità apparsanelle numerose riviste satiricheche si sono avvicendate in Ita-lia dal periodo precedente allaGrande Guerra fino al secon-do dopoguerra. Sono passatein rassegna – e ne viene fattauna presentazione storica e cri-tica – le testate considerate em-

blematiche della comicità nostrana quali Il Travaso, IlMerlo Giallo, Il Becco Giallo, L’Uomo Qualunque, LaDonna Qualunque, Marc’Aurelio e diverse altre, chepuntavano i loro dardi sulle questioni e sui personagginazionali, fino ad arrivare a quel Calandrino che allar-gò i confini della satira alla comicità mondiale. Da que-sta rassegna si evince come oggetto della satira sianosempre stati i politici, i loro programmi, la vita di cop-pia e la sessualità.

Giovanni Ruffini“Si rideva così”

Editografica, Rastignano (BO) - pp. 185, euro 12,00

I colori della medicinaVentiquattro capolavori del-la pittura occidentale, chevanno dagli affreschi dellatomba del tuffatore di Pae-stum, al dipinto giovanile diPicasso intitolato “Scienza ecarità” sono presentati daGiuseppe Lauriello per met-terne in risalto non solo ilvalore artistico, ma anche icontenuti sanitari che pos-sono interessare il medico,in quanto clinico, e offrire al cultore dell’arte alcuniaspetti interpretativi generalmente trascurati dai critici.I commenti di questi ventiquattro dipinti inquadrano,con approfondita competenza artistica, le opere presen-tate nella loro epoca e tracciano una breve, originale sto-ria della medicina che, per la competenza critica e l’ele-gante veste tipografica dell’opera ben figurerà nella bi-blioteca del medico colto e del bibliofilo raffinato.

Giuseppe Lauriello“I colori della medicina”

Edizioni Noitrè, Battipaglia (SA) - pp. 117, euro 15,00

Nadia VerdileUN ANNO DI LETTERE CONIUGALICentotrentasette lettere inedite scritte da Ferdinando IV diBorbone alla consorte Maria Carolina d’Austria apportanonuova luce sul rapporto della coppia regale e sulla figura diFerdinando, cui fu dato l’indelebile appellativo di “Re lazza-rone”. Esse rivelano concordanza di affetto coniugale, inte-sa politica e il carattere disinibito del sovrano.Spring Edizioni, Caserta - pp. 175, euro 15,00

Giovanna PastoreGLI EVENTI INATTESILa favolistica si adatta alla trasmissione dei sogni e questafavola, in cui agiscono tanti animali di racconti famosi e ilPiccolo Principe che, assieme agli uccelli migratori, arriva-no nel delta del Po, vuole trasmettere il sogno che gli uomi-ni di domani sapranno costruire un mondo di tolleranza econvivenza armoniosa.L’Autore Libri, Firenze - pp. 67, euro 6,80

Lia IacoponelliLE FIABE PER...CRESCERE BENE CON SE STESSI E GLI ALTRIUn manualetto scritto principalmente per chi ha a che fa-re con i bambini. Le favole del volumetto sono delle lineeguida per indirizzare i piccini a sviluppare una comunica-zione che non sia né aggressiva, né passiva, ad esprime-re le proprie emozioni e a favorire in loro l’affermarsi di unapersonalità assertiva.Franco Angeli, Milano - pp. 100, euro 14,00

Franco CasadeiSE NON SI MUORESilloge di poesie i cui lirici accenti, espressi con un verseg-giare breve ed essenziale, esprimono le emozioni provatedal poeta nelle situazioni più varie: da quelle suscitategli daicolori di una pittura famosa a quelle più profonde delle pro-blematiche esistenziali in uno sfondo di soffusa religiosità edi vicinanza con la natura.Ibiskos Editrice, Empoli (FI) - pp. 62, euro 8,00

Michele SardoneFAVOLA DI UNA LEONESSA CHE NON SAPEVA RUGGIREÈ il resoconto del campionato della squadra di calcio Leo-nessa Altamura che, nel 2007-2008 nell’Eccellenza-Puglia,perse tutte le partite, incassando ben 299 reti e facendonesolamente otto. Il libro riporta foto, aneddoti, pettegolezzi,cronache giornalistiche, apparizioni televisive che dimostra-no come, a volte, anche una situazione negativa possa por-tare alla notorietà e al [email protected] - pp. 120, euro 5,00

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RECENSIONI

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Savona. La città nella storia del calcioPer celebrare i primi cento an-ni del Savona Fbc, LucianoAngelini e Franco Astegno ri-percorrono la sua storia con-testualizzandola nelle vicendepolitiche, sociali, economichee culturali del nostro Paese.Parte del volume è riservataalle “83 partite da ricordare”,scelte tra le quasi tremila di-sputate dal Savona dal giornodella fondazione. Una picco-la antologia per celebrare promozioni e retrocessioni,episodi singolari e drammatici, protagonisti e compri-mari attraverso i personaggi, le immagini, i retroscena,gli aneddoti, le curiosità e le testimonianze: il raccon-to di come il calcio e lo sport in generale si siano avvi-cendati in parallelo o in controtendenza rispetto allastoria italiana del Novecento.

Luciano Angelini, Franco Astegno“Savona. La città nella storia del calcio”

Delfino&Enrile Editori, Savona, Milano – pp. 180

Solo la donna nasce due volte…Con attenta analisi e chiarasintesi, Fabio Liguori - gine-cologo di grande esperienzae professore di Metodologiaclinica alla II Scuola di spe-cializzazione in Clinica Oste-trica e Ginecologia all’univer-sità “La Sapienza” - rivisita iprototipi della psiche femmi-nile dall’infanzia ed adole-scenza alla pienezza della

femminilità, dall’istinto materno all’amore materno,dalla gravidanza alla relazione madre figlio. Delineacosì il cammino del vissuto femminile, dal menarca alprorompere della femminilità e al parto, dall’aborto al-l’infertilità e alla sempre maggiore intellettualizzazio-ne verso interessi sociali e professionali, per chiuderecon la suggestiva “sfida” della donna “over 50”.

Fabio Liguori“Solo la donna nasce due volte…”

Pagine editore, Roma – pp. 160, euro 13,00

Trattamento delle emergenzee primo soccorsoNon è certamente possibile “sce-gliersi” le singole emergenze da trat-tare, o avere la specifica competen-za per gestirle tutte in modo otti-male. Per di più, molte modalità diintervento subiscono aggiornamen-ti non sempre recepibili in modo

tempestivo. Quanto mai opportuna arriva perciò lapubblicazione di questo vademecum, che dà a ognioperatore sanitario la possibilità di mettere in atto lemisure più adeguate ed efficaci relative al singolo ca-so trattando di tutte le possibili emergenze, privilegian-do quelle più comuni come le ustioni, i traumatismi,le intossicazioni, gli avvelenamenti, le urgenze cardio-vascolari. Scritto in termini comprensibili anche ai “nonaddetti ai lavori” che potrebbero trovarsi alle prese conun’emergenza, il libro ribadisce però sia la necessità dinon prendere mai iniziative che potrebbero compro-mettere il successo del successivo trattamento, sia dirichiedere sempre l’immediato intervento del medico.

Philip Jevon“Trattamento delle emergenze e primo soccorso”

Antonio Delfino Editore, Roma - pp. 375, euro 22,00

Medicine naturali e chemioterapiaLa sopravvivenza per le malat-tie neoplastiche è oggi del 50%e il successo dipende dalle te-rapie efficaci ma allo steso tem-po gravate da pesanti effetti col-laterali. A causa della tossicitàdella chemioterapia è indispen-sabile attuare un regime alimen-tare e terapie naturali che po-tenzino le capacità depurative

dell’organismo, sostengano la respirazione cellulare eristabiliscano un corretto equilibrio immunitario, me-tabolico e ormonale. È quello che insegnano gli auto-ri di questo libro che analizzano indicazioni ed effetticollaterali dei principali farmaci; consigliano i regimialimentari e i rimedi naturali più efficaci per migliora-re la qualità di vita dei pazienti; indicano l’aiuto psi-cologico che può derivare dal counseling.

Giuseppe Fariselli, Paola Brunelli“Medicine naturali e chemioterapia”

Red edizioni, Milano – pp. 128, euro 14,50

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IN EDITORIA

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Codifica clinica in RiabilitazioneIl testo presenta il duplicepregio di offrire, da un lato,uno strumento operativo prag-matico ed estremamente frui-bile per tutti gli operatori chequotidianamente devono con-frontarsi, ciascuno per le pro-prie competenze, con la com-pilazione della Scheda di Di-missione Ospedaliera (SDO)

in Riabilitazione e, dall’altro, un lavoro originale, benorganizzato e con un taglio editoriale piacevole, capa-ce di fornire una risposta a numerosi quesiti e di sti-molare la riflessione su diverse questioni aperte in te-ma di organizzazione e gestione dei sistemi di classifi-cazione dell’attività ospedaliera e del flusso informa-tivo in Riabilitazione intensiva.

Enrico Rosati, Francesco Papalia, Stefano Monami“Codifica clinica in Riabilitazione”

Società Editrice Universo, Roma – pp. 110

La peste. Passato e presenteOgni malattia epidemico-con-tagiosa del passato ha avutonella peste la misura della pro-pria violenza: vaiolo, colera,tubercolosi, “spagnola”. Pestedel duemila è stata dettal’Aids. È la pietra di paragone delleodierne malattie infettive at-testate nell’Africa nera o nel-

l’Estremo Oriente e che di tanto in tanto si profila-no inquietando. Il libro segue la storia delle tre gran-di pandemie che hanno flagellato l’umanità, dalla pe-ste romano-gotica a quella medievale-moderna chefa da cornice al Decameron e ai Promessi Sposi finoa quella attuale, esordita a fine Ottocento e non an-cora estinta. Accanto alla malattia vengono illustra-te anche le diverse provvidenze sanitarie messe incampo nei secoli, documentate grazie al FondoD’Agostino.

Giorgio Cosmacini, Andrea W. D’Agostino“La peste. Passato e presente”

Editrice San Raffaele, Milano – pp.204, euro 15,00

Storia della medicina interna nell’Università di Roma “La Sapienza”In questo testo Giuseppe Gua-rini ripercorre la storia dellamedicina interna nell’universi-tà della capitale dal 1303, an-no della sua fondazione, al1953, 650° anniversario dellanascita e inizio di profonde tra-sformazioni delle metodologiedidattico-pedagogiche dell’in-

segnamento delle scienze mediche. Seguendo un crite-rio storico-politico il testo è stato suddiviso in due par-ti: il periodo pontificio, dal 1303 al 1870 e il periodoitaliano, dall’annessione di Roma nel 1870 al 1953.L’indagine, oltre a riportare l’elenco dei docenti con re-lativa biografia, si è estesa all’organizzazione didatticadella medicina interna. Una storia affascinante, ritma-ta da periodi di splendente primato e di amara deca-denza.

Giuseppe Guarini“Storia della medicina interna

nell’Università di Roma ‘La Sapienza’”Pioda Editore, Roma – pp. 202

Io, Ippocrate di KosNon esistono documenti checonsentano di ricostruire la vi-ta di Ippocrate, ma del suotempo e del suo mondo sappia-mo quasi tutto. Ed ecco che inqueste pagine il “padre dellamedicina” si fa voce narrantedella propria vicenda umanasconvolta dagli orrori della Ter-za Guerra del Peloponneso:“Ippocrate - come scrive nellapresentazione Giorgio Cosma-cini - viene a dirci cose che di lui non sapevamo, o per-ché travisate o perché nascoste per secoli. Ci dice del-la sua fuga da Kos e del suo arrivo per mare ad Atene.Ci racconta dell’inquisizione subita, dell’esilio al con-fino e dell’iniquo processo intentato a lui per empietà.Ci parla anche dei suoi vecchi amici e della buona mor-te, sua e di tutti. Questo Ippocrate è un medico e unuomo che lascia una lezione magistrale a noi posteri”.

Massimo Fioranelli - Pietro Zullino“Io, Ippocrate di Kos”

Editore Laterza, Roma – pp. 156, euro 19,00

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IN EDITORIA

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Riuscì a guadagnarsi la protezione dei potenti

senza abdicare alla propria

indipendenza

di Riccardo Cenci

Dotato di una perso-nalità moderna e co-smopolita, insoffe-

rente a qualsiasi forma diimposizione in un’epocanella quale il mecenatismoera l’unica possibilità di so-pravvivenza per un compo-sitore, Georg FriedrichHändel rappresenta un ca-so unico nella storia dellamusica; egli, con grandeacume, riuscì sovente aguadagnarsi la protezione

dalle quali emerge tutto ilfascino di una potentissi-ma personalità. “Händel portava un’enormeparrucca bianca che, quan-do tutto andava bene […],aveva un certo movimento,una specie di oscillazioneche segnalava il suo compia-cimento e la sua soddisfa-zione. Se non si muovevaniente, gli osservatori atten-ti erano sicuri che fosse dicattivo umore”, scrive an-cora Burney consegnando-ci un’immagine spiritosa esignificativa al tempo stes-so. Le celebrazioni del due-centocinquantenario dallamorte sono un’occasioneper indagare alcuni aspettidell’uomo e della sua ope-ra, oscurati da decenni diequivoci e fraintendimenti,e per ampliare l’orizzonte diuna produzione sterminatache, nonostante l’ondata diriscoperta del barocco ini-ziata negli anni sessanta, siscontra con la tendenza deiteatri e delle istituzioni con-certistiche a valorizzare unnumero esiguo di lavori, ilMessiah in particolare, tra-scurando tutto il resto. Nato ad Halle in un ambien-te provinciale e per nullaaperto al mondo esterno, ca-ratterizzato da una mentali-tà borghese e conservatrice,il tedesco Händel si radicatalmente a fondo nella sua

dei potenti, dal MarcheseRuspoli a Lord Burlington,fino ai membri della casareale inglese, senza perquesto abdicare alla pro-pria indipendenza. La no-torietà dell’immagine pub-blica - indicativo è il fattoche, ancora in vita, gli ve-nisse dedicata una statuanei Vauxhall Gardens aLondra - contrasta con lasua estrema riservatezza inambito privato, riguardo alquale ci si affida alle testi-monianze dei contempora-

nei. In questo modo lo de-scrive ad esempio CharlesBurney, grande storiografodella musica e fonte inesau-ribile di informazioni: “Nor-malmente l’aspetto di Hän-del era alquanto greve e aci-do, ma quando rideva ve-ramente era Sua Serenità ilsole che squarcia una nubenera”. Il suo carattere ener-gico e tenace, la sua opero-sità instancabile, la vitalitàinconfondibile della suamusica si ritrovano in que-sta ed in altre descrizioni,

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Nato in Germania, Georg Friedrich Händel riuscì a conquistare il popolo d’oltremanica tanto da essere considerato il compositore“inglese” per eccellenza. A duecentocinquanta anni dalla morteriscopriamo l’uomo e la sua sterminata produzione musicale

Händel, il compositore più acclamato d’Inghilterra

MUSICA

Appena giunto a Londra, Händel fu incaricato di musicare una nuova opera in italiano per il Queen’sTheatre. Il 24 febbraio 1711 andò in scena Rinaldo che sbaragliò, nell’arco di sette stagioni, tutte le altreopere in cartellone. Nell’immagine il dipinto di Giambattista Tiepolo, Rinaldo e Armida in giardino, 1752

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I suoi lavorisuperano

le convenzioni del barocco

adottando un punto di vista moderno

nuova patria da divenire ilcompositore inglese per ec-cellenza, caso unico di unimmigrato assurto agli ono-ri più alti nel proprio paesed’adozione. La ricostruzio-ne del suo apprendistatotransita inevitabilmente perl’Italia, allora meta obbliga-ta per chiunque volesse in-traprendere una carriera ar-tistica. Assume tratti leggen-dari l’incontro, avvenuto du-rante il soggiorno presso ilCardinale Ottoboni, fra lostesso Händel e DomenicoScarlatti, all’epoca due fra imaggiori virtuosi della ta-stiera. Secondo la testimo-nianza di Mainwaring, pri-mo biografo del composito-re, la disfida si concluse conesiti incerti nell’ambito cla-vicembalistico, mentre laprevalenza del “sassone” al-l’organo era fuori discussio-ne. Il cosmopolitismo diHändel si manifesta prepo-tente nell’esperienza italia-na; egli rinuncia a qualsiasiatteggiamento passivo e con-templativo per immergersifino in fondo in questo mon-do nuovo, assorbendone glistimoli e le suggestioni, as-similandone lo stile e la pro-fonda emotività. La vocazio-ne teatrale händeliana trovail suo coronamento nel sog-giorno a Venezia, città ric-chissima in campo musica-le, dove la sua opera Agrip-

rimasto un musicista stra-niero in terra straniera, senon fosse stato in grado diassimilarne gli usi ed i costu-mi, le peculiarità di una psi-cologia diversa da quella te-desca. Se il tentativo di fon-dare un’opera nazionale eradestinato a scontrarsi con leresistenze di un ambiente le-gato indissolubilmente allatradizione del teatro di pro-sa, ostile al dramma intera-mente cantato, il merito diHändel consiste nell’averplasmato dal nulla l’orato-rio inglese, trovando uncompromesso capace di pre-servare il proprio talentodrammatico (coltivando nelcontempo i generi dell’ope-ra pastorale e dell’anthemcelebrativo), una sfida di cer-to non agevole, consideran-do che l’affermazione del-l’oratorio passa per il supe-ramento delle resistenze op-poste dal conservatorismoreligioso, insofferente al-l’idea della dissacrazione deipersonaggi biblici, ostacolocomunque superato brillan-temente. Grazie al propriogenio egli crea una seriestraordinaria di lavori, ca-ratterizzati da un’intensitàemotiva profondissima, ca-paci di superare le conven-zioni del barocco adottan-do un punto di vista vera-mente moderno. QuandoHändel muore, il 14 aprile1759, è ormai il composito-re “inglese” più acclamatodi tutti i tempi; la sepolturanell’abbazia di Westminsterrisponde non solo alla vo-lontà espressa in vita dalcompositore, ma testimoniala sua totale simbiosi con ilpubblico e con la societàbritannica. •

pina ottiene un successo me-morabile. Le motivazioniche inducono Händel a la-sciare l’Italia per trovare lasua patria in Inghilterra so-no probabilmente sia perso-nali che artistiche: persona-li perché il suo temperamen-to riservato era perfettamen-te a proprio agio nelle terred’oltremanica, artistiche poi-ché l’Inghilterra rappresen-tava un terreno in parte an-cora vergine, nel quale mag-giori erano le possibilità diaffermazione. La storia deiprimi anni trascorsi a Lon-dra è la storia stessa dell’ope-ra barocca, con le sue sce-nografie opulente ed i suoispettacolari macchinismi,con la sua vocalità astrattae virtuosistica. Ai successi sialternano i tracolli finanzia-ri, causati dall’inesaustacompetizione generata sul-l’ingaggio dei più noti can-tanti dell’epoca dei qualiCarlo Broschi, in arte Fari-nelli, è certo il più famoso.La peculiarità di Händel,

quella caratteristica che lorende così attuale, consisteproprio nell’aver costante-mente tenuto d’occhio lastruttura drammaturgica, aldi là di qualsiasi eccessivaconcessione al virtuosismodei cantanti. La sua musicasgorga con una freschezzasenza pari, i suoi personag-gi sgretolano l’immobilitàclassica per esprimere tuttala propria umanità. Händelriesce nella temeraria impre-sa di interrompere il letar-gico sopore nel quale era av-volta la musica inglese, dap-prima esportando l’operaitaliana nelle terre d’oltre-manica, e successivamentedando vita ad una produ-zione profondamente radi-cata nel suo ambiente diadozione, capace di prose-guire il discorso interrottocon la tradizione autoctona.Da questo punto di vistaegli raccoglie l’eredità diPurcell, trasformandola allaluce del proprio inesauribi-le talento. Händel sarebbe

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Georg Friedrich Händel

MUSICA

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di Marco Vestri

La seconda puntata del-la nostra indagine su-gli ospedali più antichi

d’Italia, questa volta, fa tap-pa in un’altra meravigliosacittà: dopo Roma, Firenze.L’Arcispedale di Santa Ma-ria Nuova è, infatti, l’Ospe-dale più antico e ancora inattività del Capoluogo to-scano. Le sue origini risal-gono, addirittura, al 1288,per opera di Folco di Rico-vero Portinari, padre dellafamosa Beatrice, donnaamata, “adorata” e “canta-ta” dal sommo poeta Dan-te. Chi suggerì a Folco di ci-mentarsi in questa partico-lare impresa fu, invece,Monna Tessa, la governan-

artigiano Bicci di Lorenzo,un anno dopo, in previsio-ne di un ampliamento del-l’edificio, vi costruì il Chio-stro delle Medicherie in cui,sono conservate stupendeterracotte di Michelozzo eGiovanni della Robbia. Le corsie furono, in un pri-mo momento, decorate edaffrescate da Niccolò di Pie-tro Gerini. Nel Cinquecen-to, invece, vi “misero ma-no” artisti quali il Gianbo-logna, Alessandro Allori,Bernardo Buontalenti. Que-st’ultimo si preoccupò, inol-tre, di progettare il portica-to ancora attualmente visi-bile all’ingresso principale;porticato, di fatto, realizza-to da Giulio Parigi e com-pletato solo nel 1960. Santa Maria Nuova rappre-senta, quindi, una pietra mi-liare nella storia culturale edartistica della città di Firen-ze. Oltre al suo enorme va-lore di istituzione assisten-ziale destinata da secoli al-la cura degli infermi, l’Ospe-dale fiorentino rappresenta,da sempre, un punto fermonella storia dell’arte italia-na. Le sue mura racchiudo-no, infatti, tesori artistici diinestimabile valore.Recenti interventi di ristrut-turazione e di modernizza-zione, sia architettonica chelogistica, hanno reso l’Ospe-dale fiorentino ancora piùfunzionale e capace di ri-spondere alle più disparateesigenze degli utenti. Da unpunto di vista professiona-le l’Ospedale, al giornod’oggi, può quindi vantarereparti di degenza all’avan-guardia e può contare sulsupporto di una classe me-dica competente e altamen-te specializzata. •

te di famiglia, le cui spoglieriposano proprio nell’exchiostro delle Ossa del-l’Ospedale. Monna Tessa fuanche la fondatrice dellaCongregazione di Pie Don-ne, le Oblate di Santa Ma-ria Nuova, ovvero le prime“infermiere dell’Arcispeda-le” che si occupavano solodelle ricoverate; l’incarico diprovvedere agli uomini rica-deva, invece, sui conversi.Col passare del tempol’Ospedale diventò una del-le strutture più ricche e im-portanti di Firenze, sia dalpunto di vista economico(grazie alle innumerevoli ecopiose donazioni private)che da quello artistico (gra-zie alle numerose operecreate al suo interno dai

migliori artisti fiorentini deltempo). La struttura originaria de-stinava alla cura degli infer-mi due grandi aree: una ri-servata agli uomini, l’altraalle donne. Era previstaun’accoglienza di circa200/250 persone. Un ruolo veramente rilevan-te l’Ospedale lo ebbe duran-te la peste del 1348 dove,pare, rivestisse anche com-piti di Banca di Cambio eUfficio postale. Fra i “clien-ti”, si dice, vi fosse ancheMichelangelo.Il massimo dello splendoreeconomico l’Ospedale diSanta Maria Nuova lo rag-giunse nel XV secolo. Nel1419 fu visitato, infatti, daPapa Martino V. L’artista-

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Le origini dell’Arcispedale di Santa Maria Nuova risalgono al 1288. Costruito grazie a Folco di Ricovero Portinari, il padredella Beatrice di Dante, divenne una delle strutture più ricche e importanti di Firenze sia economicamente sia artisticamente. Le sue mura racchiudono, infatti, tesori di inestimabile valore

Storia dell’arte… in corsia

Ospedale di Santa Maria NuovaLunetta di Giovanni della Robbia

ANTICHI OSPEDALI

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FUTURISMO 1909-2009.VELOCITÀ + ARTE + AZIONEMILANO – fino al 7 giugno 2009Tra le numerose esposizioni dedicate alFuturismo, questa è l’unica che intendedocumentare l’intero campo d’azione delmovimento dalla pittura, all’architettu-ra, alla pubblicità, alla moda.

Palazzo Realetelefono: 02 875672

www.comune.milano.it/palazzoreale

CANOVA. L’IDEALE CLASSICO TRA SCULTURA E PITTURAFORLÌfino al 21 giugno 2009La rassegna ripercorre l’intera carrieradel grande scultore neoclassico ponen-do a confronto le sue opere con quelledi artisti a lui contemporanei oltre checon i modelli antichi a cui si è ispirato.

Complesso monumentale di San Domenico

telefono: 0543 712659

DÉCO. ARTE IN ITALIA 1919-1939ROVIGOfino al 28 giugno 2009La mostra intende renderemaggiormente noto al pubbli-co il periodo artistico italianocompreso tra la fine dell’Ot-tocento ed i primi decenni delNovecento.

Pinacoteca dell’Accademia dei Concordi - Palazzo Ro-

verellatelefono: 0425 460093

www.palazzoroverella.com

L’ETÀ D’ORO DEL GIOCATTOLODOZZA (BO)fino al 7 giugno 2009Ampia esposizione dedicataai giocattoli di legno, di lattameccanici, ai soldatini, allebambole e alle case delle bam-

bole, ai burattini prodotti in Europa e inAmerica tra il 1850 ed il 1950.

Rocca Sforzescatelefono: 0542 678240

www.fondazionedozza.it

I MARMI VIVI. GIAN LORENZO BERNINI E LA NASCITA DEL RITRATTO BAROCCOFIRENZE – fino al 12 luglio 2009Dopo la mostra organizzata dal Paul Get-ty Museum di Los Angeles e dalla Na-tional Gallery di Ottawa, questa esposi-zione presenta la fase più significativaed innovativa della produzione ritratti-stica dell’artista.

Museo Nazionale del Bargellotelefono: 055 2388606

L’ARTE DELLA PUBBLICITÀ. IL MANIFESTO ITALIANO E LE AVANGUARDIE 1920-1940ROMA – fino al 24 maggio 2009Oltre un centinaio di manifesti pub-blicitari realizzati tra il 1920 e il 1940e le immagini di alcuni tra i maggio-

ri illustratori italiani come LeonettoCappiello, Marcello Dudovich e Gi-no Boccasile.

Casino dei Principi Villa Torlonia

telefono: 06 06 08www.museivillatorlonia.it

DISEGNI NEOCLASSICI E ROMANTICI DALLA COLLEZIONE DI RICCARDO LAMPUGNANIMILANO – fino al 18 ottobre 2009 Una selezione di quaranta disegni ese-guiti tra la fine del Settecento e i primidecenni dell’Ottocento, tra cui quelli fir-mati da Andrea Appiani, Luigi Sabatel-li e Francesco Hayez.

Museo Poldi Pezzoli telefono: 02 794889 - 02 796334

www.museopoldipezzoli.it

BEATO ANGELICO. L’ALBA DEL RINASCIMENTOROMA – fino al 5 luglio 2009È la più grande mostra mai dedicata inItalia al Beato Angelico e documenta tut-

te le fasi della produzione del-l’artista.

Musei Capitolinitelefono: 06 39967800

www.museicapitolini.org

FUTURISMO100:ILLUMINAZIONI.AVANGUARDIE A CONFRONTO. ITALIA, GERMANIA,RUSSIAROVERETO (TN)fino al 7 giugno 2009In occasione del centenario,questa mostra analizza il com-plesso sviluppo di questa avan-guardia italiana nel contestostorico del primo Novecento.

MARTtelefono: 046 4438887

800 397760www.mart.trento.it

MOSTREa cura di Anna Leyda Cavallied esposizioni in Italia

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Beato Angelico, “Annunciazione”, Museo della Basilica di Santa Maria delle Grazie a San Giovanni Valdarno

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UNA SERIE DI QUESITIPREVIDENZIALI

Caro Presidente, mi sono laureata ed iscritta all’Ordi-ne nel 1982. Sono dipendente Asl dal1988. A marzo del 2009 ho raggiun-

to con il riscatto degli anni di laurea e di specializzazio-ne i trenta anni di contribuzione come dipendente. Vor-rei conoscere: la data in cui potrò andare in pensione; seè possibile la ricongiunzione di tutti i contributi o all’En-pam o all’Inpdap e se è conveniente la totalizzazione; aquanto ammonterebbe la pensione con la totalizzazioneall’Enpam se andassi in pensione con i requisiti minimi ea quanto ammonterebbe se decidessi volontariamente dilasciare il servizio come dipendente nel 2009 con trentaanni di servizio; se smettessi di lavorare nel 2009, avreidiritto al trattamento di fine servizio o liquidazione, ed aquanto ammonterebbe; a quanto ammonterebbe il trat-tamento di fine servizio o liquidazione se andassi in pen-sione con i requisiti minimi; se è possibile capitalizzareil quindici per cento della pensione maturata e a quantoammonterebbe. Nel ringraziare sentitamente porgo cordiali saluti.

(Lettera firmata)

Cara Collega,preliminarmente devo precisarti che i quesiti pensioni-stici rappresentati nella tua nota, concernenti la tua at-tività di medico dipendente, dovranno essere posti pres-so la sede Inpdap di competenza, dove confluiscono irelativi contributi previdenziali.Per quanto riguarda, invece, la tua posizione presso l’En-pam, ti informo che il Fondo di Previdenza Generale“Quota A”, al quale risulti iscritta, eroga esclusivamen-te pensioni di vecchiaia; pertanto, per poter percepireun trattamento pensionistico dovrai attendere il compi-mento del 65° anno di età.In particolare, la contribuzione minima obbligatoria date versata presso tale gestione ti darà diritto a percepi-

ci di Medicina Generale, in-fatti, hai maturato pocomeno di due anni di anzia-nità contributiva, mentre lanormativa vigente in mate-ria richiede che i periodicontributivi da cumularesiano di durata non inferio-re a tre anni. Con viva cordialità.

Eolo Parodi

POSSO INOLTRARE LA RICHIESTADI RISCATTO DI LAUREA?

Illustre Presidente,laureato nel ’97, vorrei sa-pere se posseggo i requisitinecessari per poter inoltra-re la domanda di riscattodegli anni di laurea. Nel ringraziare ti saluto af-fettuosamente.

(Lettera firmata)

Caro Collega,i Regolamenti di Previden-za dell’Ente prevedono, trai vari requisiti, che il riscat-to possa essere effettuatodall’iscritto che alla data dipresentazione della doman-da abbia maturato un’an-zianità contributiva pari al-

re una pensione annua lor-da pari a circa euro3.800,00. Ti informo, inol-tre, che il Regolamento diPrevidenza relativo a taleFondo non prevede la con-versione in capitale di unaquota della pensione ma-turata; tale facoltà è infat-ti prevista esclusivamentepresso i Fondi Speciali.Ti ricordo, inoltre, che pres-so il Fondo dei Medici diMedicina Generale risulta-no versati contributi previ-denziali in tuo favore, perun importo complessivopari ad euro 501,15. Talicontributi potranno essereoggetto di ricongiunzionepresso l’Inpdap, a seguitodi apposita domanda dapresentare presso tale Isti-tuto. Qualora, invece, non repu-tassi conveniente il trasfe-rimento, al compimentodel 65° anno di età avrai di-ritto alla restituzione deicontributi versati, nonavendo maturato quindicianni di anzianità contribu-tiva, necessari per il dirittoa pensione in caso di ces-sazione prima dell’età pen-sionabile.Con riferimento, invece, al-la totalizzazione, ti facciopresente che nel tuo casonon sussistono i requisitinecessari per attivarla.Presso il Fondo dei Medi-

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LETTERE AL PRESIDENTE

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meno a 10 anni. Considerato che tu risultiiscritto presso il Fondo deiMedici di Medicina Gene-rale dal giugno 2001, talerequisito contributivo ver-rà da te raggiunto nel giu-gno del 2011.A tale data, pertanto, po-trai presentare apposita do-manda all’Enpam in segui-to alla quale gli uffici prov-vederanno ad inviarti unaproposta con l’indicazionedell’onere a tuo carico edel conseguente incre-mento di pensione cui be-neficerai. La richiesta nonè in alcun modo vincolan-te quindi, qualora non la re-putassi conveniente, nonsarai tenuto ad aderirvi. Ti ricordo, inoltre, che icontributi per il riscatto so-no interamente deducibilidall’imponibile Irpef, ai sen-si del Decreto Legislativo18 febbraio 2000 n. 47. Ti saluto cordialmente.

E. P.

QUANDO POTRO’ANDARE IN PENSIONE?

Carissimo Presidente, le specifico la mia carriera:laurea nel 1980; specializ-zazione nel 1984; dal feb-braio del 1981 al maggio1983 e dall’aprile 1999 algennaio 2000 ho prestatoservizio come assistentemedico presso una Casa diCura privata (contributi incorso di ricongiunzione daInps a Inpdap); dal maggiodel 1983 al giugno 1985 hoprestato servizio come As-sistente in reparto di Medi-cina in una Asl; dall’otto-bre 1985 al novembre 1998

ho prestato attività comespecialista ambulatoriale(Sumai); dal 15 febbraiodel 2000 sono dipendentecome dirigente medico di Ilivello; nel 2006 ho chiestoall’Inpdap la ricongiunzio-ne dei contributi versati al-l’Enpam (sono in attesa diuna risposta). Le mie domande sono: potrò andare in pensione a60 anni di età? Se non dovessi accettare laricongiunzione dei contri-buti Enpam con Inpdap,quando potrò percepire icontributi versati? Se decidessi di cessare ilrapporto di lavoro conl’Azienda ospedaliera pri-ma dei 60 anni, che cosa mispetta? Ringrazio per la risposta.

(Lettera firmata)

Cara collega, all’Enpam risulta attiva latua posizione previdenzia-le presso la Quota A delFondo di Previdenza Gene-rale, dove confluiscono icontributi minimi, alla cuicorresponsione sei vinco-lata in conseguenza del-l’iscrizione all’albo profes-sionale di categoria. Il trat-tamento pensionistico ero-gato, viene riconosciutoesclusivamente dopo ilcompimento del 65° annodi età, ai sanitari che pos-sano contare su una anzia-nità contributiva pari ad al-meno cinque anni e risul-tino iscritti al Fondo. Ciò premesso, i contributiaccreditati a tuo nomepresso il Fondo specialistiambulatoriali, pari ad euro92.442,34, riferiti ad attivi-tà professionale non con-tinuativa svolta in conven-zione dal mese di novem-bre 1985 al mese di di-cembre 2000, qualora non

ricongiunti ti verrebbero re-stituiti al compimento del65° anno di età. Il regolamento del Fondostabilisce, infatti, che agliiscritti che al compimentodel 65° anno di età non ab-biano maturato una anzia-nità contributiva pari ad al-meno 15 anni, spetta la re-stituzione dei contributiversati, al netto di una quo-ta pari al 12% relativa allacopertura dei rischi di inva-lidità e premorienza e mag-giorati degli interessi com-posti al tasso annuo del4,50%. Per quanto riguarda, infine,i risvolti pensionistici ricon-ducibili all’eventuale ces-sazione dell’attività ospe-daliera prima del compi-mento del 60° anno di età,le informazioni potrannoessere acquisite presso lacompetente sede dell’In-pdap, dove confluiscono icontributi previdenziali re-lativi allo svolgimento del-la suddetta attività. Un cordiale saluto.

E. P.

DALL’89 HO INIZIATO LA CONTRIBUZIONE

Caro Presidente, mi sono laureato nel 1989,nello stesso anno mi sonoabilitato ed iscritto all’Or-dine professionale della miaprovincia. Quindi dal 1989ho iniziato la contribuzio-ne Enpam, sia sul Fondo ge-nerale A, sia sul Fondo me-dici di medicina generale.A questo ultimo Fondo hocontribuito fino al 1996,anno in cui sono stato as-sunto dall’Inail come medi-co funzionario. Essendo di-

pendente dell’Inail sonosoggetto ad altra forma pre-videnziale obbligatoria. Vorrei sapere che fine fa-ranno i miei contributi sulFondo medici di medicinagenerale. E’ possibile aver-li indietro? Se si, come de-vo muovermi per ottenerela restituzione? Certo di una risposta ti sa-luto cordialmente.

(Lettera firmata)

Caro collega,in esito alle richieste infor-mazioni, ti rappresento chela contribuzione accredita-ta a tuo nome presso ilFondo dei medici di Medi-cina generale, pari ad euro4.927,26 è versata tra il1989 ed il 1996, sarà og-getto di restituzione da par-te dell’Enpam al compi-mento del 65° anno di età,in quanto non sufficiente agarantirti l’erogazione di untrattamento previdenziale.In alternativa, volendoti av-valere di detta contribuzio-ne ai fini dell’erogazione diun trattamento pensionisti-co, il montante potrebbeessere oggetto di ricon-giunzione presso l’istitutoprevidenziale cui sei attual-mente iscritto.Ti saluto cordialmente.

E. P.

POTETE RISPONDERMIANCHE ATTRAVERSOIL GIORNALE

Caro Presidente,approfitto della cortesia edella chiarezza con le qua-li rispondi ai più diversiquesiti di natura previden-ziale per porre anch’io del-

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LETTERE AL PRESIDENTE

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le domande alle quali po-trai dare risposta privata-mente oppure attraverso ilGiornale della Previdenza,se riterrai le domande di in-teresse generale. Iscritto all’Ordine nel 1988,ho acceso presso l’Enpamle seguenti posizioni con-tributive: Fondo generaleQuota A; Fondo Medici diMedicina Generale (essen-do titolare di incarico atempo indeterminato perl’Emergenza Sanitaria Ter-ritoriale); Fondo generaleLibera professione QuotaB.I quesiti che pongo sono iseguenti: a quanto ammonterebbe at-tualmente il trattamentopensionistico in caso di in-validità totale e permanen-te?A quanto ammonterebbe lapensione di reversibilità incaso di premorienza (ho trefigli minori e la moglie, nonpercettrice di alcun reddi-to, a carico)?A che età potrò andare inpensione? A quanto ammonterebbe lamia pensione, in costanzadi versamenti, all’età di 65anni? E all’età di 67? E a70?Ho versato 40 mesi (nonconsecutivi) di contributiInpdap per precedenti rap-porti di dipendenza: è pos-sibile ricongiungerli? Quan-do farlo? Come farlo? E’ atitolo oneroso?Tali quesiti non ti appaia-no prematuri visti gli anniche ancora mi dividono dal-la pensione, ma le risposteche mi darai potrannoorientarmi ora circa la pos-sibilità di integrare il mon-te versato con le varie op-portunità che ci vengonoconcesse attraverso gli isti-tuti del riscatto, riallinea-mento contributivo, pensio-

sarti che, a fronte di even-tuali modifiche della nor-mativa previdenziale di ri-ferimento, le ipotesi soprarappresentate potrebberosubire variazioni.Con riferimento alla pen-sione di reversibilità, ti fac-cio presente che ai super-stiti dell’iscritto decedutodopo il conseguimentodella trattamento previ-denziale, spetta un’aliquo-ta della pensione in godi-mento all’atto del deces-so. In presenza del soloconiuge superstite, tale ali-quota è pari al 70%; men-tre, quando il coniuge con-corre con i figli aventi di-ritto, la percentuale è ridot-ta al 60%. L’aliquota spet-tante ai figli, invece, è pa-ri al 20% in caso di un so-lo figlio ed al 40% in casodi due o più figli.Le stesse percentualispettano ai superstiti in ca-so di decesso dell’iscrittoancora in attività. In tal ca-so, agli aventi diritto vieneerogata una quota dellapensione che sarebbespettata all’iscritto stessoove fosse diventato total-mente e permanentemen-te invalido al momento deldecesso.Per quanto riguarda infineil tuo ultimo quesito, ti rap-presento la possibilità dipresentare domanda di ri-congiunzione all’Enpamdei contributi previdenzia-li versati presso l’Inpdapper l’attività di dipendenteda Te svolta. A seguito del-la ricezione della suddettarichiesta, gli uffici provve-deranno ad inviarti unaproposta con l’indicazionedell’onere a tuo carico edell’incremento di pensio-ne cui avresti diritto. Ladomanda non è vincolan-te, quindi qualora non re-putassi conveniente l’ope-

ne integrativa del Fondo sa-nità o di altri istituti.Ringraziandoti anticipata-mente per i chiarimenti chevorrai darmi, ti saluto cor-dialmente e ti faccio gli au-guri e i complimenti per ilGiornale che dirigi e cheleggo sempre con piacere egrande attenzione.

(Lettera firmata)

Caro Collega,i Regolamenti dei Fondi diPrevidenza dell’Enpamprevedono il diritto allapensione di invalidità perl’iscritto che, in costanzadi contribuzione, a causadi infortunio o malattia pri-ma del compimento del65° anno di età, divengainabile in modo assoluto epermanente all’eserciziodell’attività professionale.Per godere di tale pensio-ne, è necessario presen-tare apposita domanda al-l’Ente, per il tramite del-l’Ordine dei Medici di ap-partenenza, corredata del-la documentazione indica-ta in calce al modulo stes-so. Il suddetto Ordineprovvederà a sottoportiagli opportuni accertamen-ti per il riconoscimento deldiritto alla pensione di in-validità, eseguiti da una ap-posita Commissione costi-tuita presso ciascun Ordi-ne. La prestazione ti ver-rà, quindi, erogata dopoche l’Ordine avrà comuni-cato all’Enpam il proprioparere positivo.Ipotizzando l’erogazionedel trattamento pensioni-stico di invalidità a partiredal prossimo mese di apri-le, l’importo cui avresti di-ritto sulla base della con-tribuzione ad oggi accredi-tata presso il Fondo deiMedici di Medicina Gene-rale, sarebbe pari a circa

euro 12.200,00 annui lor-di. Tuttavia, consideratoche a norma dei Regola-menti di Previdenza del-l’Ente ai titolari di tali trat-tamenti viene garantito unimporto pensionisticocomplessivo annuo mini-mo, pari per l’anno 2008ad euro 13.339,51, la pen-sione in parola verrebbeintegrata fino a tale limite.Continuando, invece, acontribuire fino al compi-mento del 65° anno di età,potrai godere della pensio-ne ordinaria di vecchiaia,per un importo annuo lor-do pari a circa euro21.600,00 lordi. In tal ca-so potresti anche optareper il trattamento misto,convertendo in indennitàdi capitale una quota pari,nel massimo, al 15% del-la pensione maturata, co-me previsto dalla normati-va vigente. La pensionequindi sarebbe pari a circaeuro 18.400,00 annui lor-di e l’indennità a circa eu-ro 39.300,00 lordi.Come da te richiesto ti in-dico anche gli importi cuiavresti diritto, in costanzadi contribuzione, al compi-mento del 67° e del 70°anno di età. Nella primaipotesi, la pensione sareb-be pari a circa euro24.300,00 annui lordi;mentre con il trattamentomi sto la stessa ammonte-rebbe a circa euro20.600,00 a fronte diun’indennità di circa euro41.200,00. Al 70° anno dietà, invece, il trattamentopensionistico sarebbe dicirca euro 28.300,00 annuilordi e, optando per l’in-dennità in capitale, que-st’ultima sarebbe di circaeuro 42.800,00 e la rendi-ta pensionistica di circa eu-ro 24.000,00.Devo, comunque, preci-

LETTERE AL PRESIDENTE

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razione non sari tenuto adaderirvi.Con viva cordialità.

E. P.

IL RISCATTO È DETRAIBILE DALL’IRPEF?

Egregio Presidente, mi sono laureato nel 1979ho lavorato per qualche an-no con contratti vari, dal1982 mi sono dedicatoesclusivamente all’Odonto-iatria - libera professione.Verso regolarmente i con-tributi Enpam, Quota A eB. Mi piacerebbe sapere, sepossibile, continuando conquesti versamenti fino al2016 anno di compimentodei 65 anni di età quantopotrà essere l’importo del-la mia pensione. Vorrei anche sapere se nelmio caso è possibile fare ilriscatto degli anni di laurea,quanto dovrei pagare e diquanto mi aumenterebbel’importo della pensione.Inoltre vorrei sapere anchese il riscatto è detraibile dal-l’Irpef e in che forma e co-sa dovrei fare per richieder-lo. La ringrazio

(Lettera firmata)

Caro Collega,al compimento del 65° an-no di età ti verrà corrispo-sto il trattamento pensio-nistico a carico del Fondodi Previdenza Generale –“Quota A” e “Quota B”(Fondo della Libera profes-sione), al quale risulti at-tualmente iscritto. In particolare, la contribu-zione minima obbligatoriada te versata alla “QuotaA”, ti darà diritto a perce-

Fondo, dovresti riscattarei 6 anni del corso di laurea;in tal modo, matureresti laprescritta anzianità contri-butiva a gennaio del 2013. Tuttavia, in ottemperanzaalle disposizioni recate dal-la Legge 449/97, che pre-vedono un differimento delgodimento della pensionerispetto alla data di rag-giungimento dei requisiti(le c.d. “finestre di usci-ta”), il trattamento ti ver-rebbe effettivamente ero-gato dal 1° ottobre dellostesso anno, data nellaquale, peraltro, avrai anchematurato il requisito dei 30anni di anzianità di laureae quello relativo all’età ana-grafica. Una stima effettua-ta ha determinato l’onereda sostenere per il riscat-to in circa euro 42.000,00.Effettuando il versamentoin questione, all’atto delcollocamento a riposo -nel2013- avrai diritto a circaeuro 1.900,00 lordi di pen-sione mensile. Peraltro, come previstodalla normativa vigente,potresti decidere di con-vertire in indennità di capi-tale il 15% della pensionematurata. In tal caso, ti ver-rebbero accreditati in uni-ca soluzione circa euro48.000,00 lordi e la presta-zione mensile residua am-monterebbe a circa euro1.600,00 lordi. Ti faccio presente, infine,che per effetto di eventua-li modifiche della normati-va di riferimento, le ipote-si rappresentate potrebbe-ro subire variazioni. E’ per-tanto opportuno che, primadella cessazione dell’attivi-tà, tu proceda ad una veri-fica definitiva della tua po-sizione presso gli uffici del-la Fondazione. Ti saluto cordialmente.

E. P

pire una pensione annualorda pari a circa euro3.300,00. A carico del Fondo dellaLibera Professione, inve-ce, ti verrà corrisposta unaprestazione di circa euro19.000,00 annui lordi. Ta-le ultimo importo è statodeterminato ipotizzandocostante, fino al 65° annodi età, la contribuzione re-lativa all’attività libero pro-fessionale. Se, invece, vo-lessi effettuare il riscattodegli anni di laurea, la pen-sione ammonterebbe cir-ca euro 23.400,00 annuilordi. Qualora fossi interessatoad attivare tale istituto, po-trai presentare appositadomanda all’Enpam a se-guito della quale gli ufficiprovvederanno ad inviartiuna proposta con l’indica-zione dell’onere a tuo ca-rico e del conseguente in-cremento di pensione cuibeneficerai. La richiestanon è in alcun modo vin-colante quindi, qualoranon la reputassi conve-niente, non sarai tenutoad aderirvi. A titolo informativo ti fac-cio presente che il riscat-to di 6 anni di laurea com-porrebbe un onere a tuocarico pari a circa euro51.500,00, il cui versa-mento può essere effet-tuato in un’unica soluzio-ne o in rate semestrali conla maggiorazione degli in-teressi legali.Ti ricordo, inoltre, che icontributi per il riscatto so-no interamente deducibilidall’imponibile Irpef, ai sen-si del Decreto Legislativo18 febbraio 2000 n. 47. Devo, infine, precisarti che,a fronte di eventuali modi-fiche della normativa pre-videnziale di riferimento, leipotesi sopra rappresenta-

te potrebbero subire varia-zioni.Ti saluto cordialmente.

E. P.

VORREI PROCEDERE AL RISCATTODEGLI ANNI DI LAUREA

Illustre Presidente, mi sono laureato nel 1981e svolgo dall’ ’82 l’attivitàdi medico della Continuitàassistenziale e dal 1985quella di Medicina genera-le convenzionata con ilSSN, attività che continuoa svolgere. Vorrei procede-re al riscatto degli anni dilaurea per avere la possibi-lità di anticipare l’età delpensionamento, pertantovorrei conoscere l’eventua-le importo da versare e conquali modalità. Vorrei sapere, inoltre, aquale età raggiungerò i re-quisiti minimi per la pen-sione nell’ipotesi o meno diun eventuale riscatto deglianni di laurea e l’importodella pensione a quella da-ta nell’una e nell’altra ipo-tesi. Grazie e cordiali saluti.

(Lettera firmata)

Caro collega,sulla posizione previden-ziale presso il Fondo deiMedici di Medicina Gene-rale risultano, allo stato, ac-creditati versamenti con-tributivi pari ad euro122.392,82, dal gennaio1984 al marzo 2008. In relazione al pensiona-mento anticipato, ti facciopresente che, per soddisfa-re il requisito dei 35 anni diversamenti contributivi al

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di Gian Piero Ventura

Francobolli e libri, duesinonimi di culturache si uniranno il 20

maggio in una emissionedi tre valori da parte dellaCittà del Vaticano.Il primo (€ 0,60) celebrala Giornata mondiale dellibro e del diritto d’autore:un’occasione per rendereomaggio a questo formida-bile strumento d’educazio-ne e confronto, ma ancheper riflettere su autori, edi-toria ed evidenziarne pro-spettive e problemi. La da-ta simbolo è il 23 aprile(quel lontano giorno del1616 morivano infatti Cer-vantes, Shakespeare e Gar-cilaso de la Vega) ed è sta-ta scelta dalla Conferenzagenerale dell’Unesco percelebrare il libro e i suoiautori e per incoraggiaretutti, in particolare i piùgiovani, a scoprire il piace-re della lettura ed a rispet-tare il contributo insosti-tuibile dei creatori allo svi-luppo sociale e culturale,cosicché dal 1996 la gior-nata viene celebrata ognianno in tutto il mondo.Il secondo francobollo (€

0,85) omaggia invece il

europee e delle Organizza-zioni internazionali qualile Nazioni Unite, l’UnioneEuropea e la Banca centra-le europea e si terrà pro-prio nella piccola Repub-blica dal 27 al 29 maggio.Le finalità dell’Interpol so-no di prevenire e combat-tere ogni crimine assicu-rando “la più ampia e reci-proca assistenza fra tuttele Autorità di Polizia deipaesi membri nel rispettodelle legislazioni naziona-li e nello spirito delle Di-chiarazione universale deidiritti dell’uomo”. Eccociinfine Poste Italiane che haemesso un francobollo de-dicato al 350° anniversa-rio della costituzione delCorpo dei Granatieri diSardegna, una vera istitu-zione. •

centenario dell’Pontificioistituto biblico (Pib) che èun’istituzione universitariadella Santa Sede. Fu fon-dato dal Papa Pio X con lalettera apostolica Vineaelecta il 7 maggio 1909perché fosse “un centro dialti studi della sacra Scrit-tura nella città di Romaper promuovere il più effi-cacemente possibile la dot-trina biblica e tutti gli stu-di connessi secondo lo spi-rito della chiesa cattolica”.Fin dalla fondazione essofu affidato alla Compagniadi Gesù. La sede principa-le del Pontificio istituto bi-blico è nella capitale, ma haanche una sede filiale a Ge-rusalemme, eretta nel 1927.Infine il terzo valore (€

1,40) riguarda l’Ifla (Inter-national Federation of Li-

brary Associations and Isti-tutions) che celebrerà a Mi-lano, dal 23 al 27 agosto2009, il suo 75° Congres-so ed inerente Assembleagenerale. Fondata nel 1927ad Edimburgo in Scozia,conta ad oggi 1700 Mem-bri in 150 Paesi in tutto ilmondo ma la sua sede è al-l’Aia nei Paesi Bassi.Dopo aver parlato diun’emissione filatelica Va-ticana che non riguardaprettamente temi religiosi,concludiamo con due usci-te ancora più terrene e cheriguardano forze di aiuto esupporto della popolazio-ne. San Marino celebra in-fatti la 38a Conferenza re-gionale europea dell’IcpoInterpol, che vedrà la par-tecipazione dei rappresen-tanti delle Forze di Polizia

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La Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore; il Pontificio istituto biblico – istituzione universitaria

della Santa Sede – e l’International Federation of LibraryAssociations and Istitutions. Questi gli eventi e le istituzionicelebrate dall’emissione di maggio della Città del Vaticano

Voglia di leggere…sui francobolli

FILATELIA

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Per i danni causati dal medico è stata configurata unaresponsabilità solidale ricondotta alla fattispecie di cui all’art.1228 del codice civile, secondo il quale “salva diversa volontàdelle parti, il debitore che si vale dell’opera di terzi risponde

anche dei fatti dolosi o colposi di costoro”

La responsabilità delle strutture sanitarie

a cura dell’avv. Pasquale Dui (*)

La responsabilità dellestrutture sanitarie perl’operato dei medici è

stata oggetto di ampia ela-borazione giurisprudenzia-le. Se sembrano chiari i con-fini di tale responsabilità pergli enti pubblici, lo stessonon può dirsi per le struttu-re private nel cui ambito, disolito, il paziente intrattienedue rapporti contrattuali,uno con il medico e l’altrocon la struttura. Vi sono,poi, casi più sfumati dove ilpaziente si rapporta solo conil medico di fiducia, che in-dividua e contatta la strut-tura. In questi casi le even-tuali responsabilità del me-dico devono estendersi an-che alla struttura privata?La risposta è no, consideran-do che l’errore del medicoprescelto non dovrebbecoinvolgere la clinica priva-ta, qualora questa abbia cor-rettamente effettuato le pre-stazioni di sua competenza. Le stesse considerazioni do-vrebbero valere anche nelcaso di scelta della struttu-ra privata da parte del me-dico di fiducia e della suaattivazione per programma-re il ricovero ed eseguirel’intervento.

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L’AVVOCATO

za di specifiche pattuizioniscritte a riguardo. Ciò premesso, dunque, peri danni causati dal medicoè stata configurata una re-sponsabilità solidale dellastruttura sanitaria e più pre-cisamente questa responsa-bilità è stata ricondotta al-la fattispecie di cui all’art.1228 del Codice civile, se-condo il quale “salva diver-sa volontà delle parti, il de-bitore che si vale dell’ope-ra di terzi risponde anchedei fatti dolosi o colposi dicostoro”, sul punto si vedaCass. n. 13953/07. I suddetti principi sono sta-ti fatti propri dalle SezioniUnite che hanno ritenutoirrilevante il fatto che il pa-ziente si sia rivolto ad unastruttura del servizio sani-tario nazionale, convenzio-nata, privata o ad un me-dico di fiducia che abbiaeseguito l’intervento pres-so quest’ultima, in entram-bi i casi è stata configura-ta la responsabilità contrat-tuale della struttura inte-ressata (Cass., SS.UU. n.577/08). •

(*) Avvocato del Foro di Milano,

professore all’Universitàdi Milano – Bicocca

che quello della distribuzio-ne delle competenze dei va-ri operatori, inclusi i medi-ci che non fanno parte del-l’organizzazione aziendalee pertanto anche quello dieventuali danni conseguen-za del loro operato. In seguito, la Cassazione haaffermato che nel ricoverodel paziente in una struttu-ra, pubblica o privata, siconfigura un rapporto con-trattuale tra le parti, indi-pendentemente dall’esisten-

A dire il vero la giurispru-denza individua un quadrodiverso. La sentenza n.9556/02 della Cassazioneafferma che il rapporto tracasa di cura e paziente con-siste nella messa a disposi-zione di personale medicoausiliario e paramedico enella messa a disposizionedei medicinali e delle at-trezzature necessarie. Secondo la Suprema Cor-te, nei rischi di impresa del-la clinica rientrerebbe an-

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Registrazione Tribunale di Roma n. 348/99 del 23 luglio1999

IL GIORNALE DELLA PREVIDENZA

DEI MEDICI E DEGLI ODONTOIATRI

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MENSILE - ANNO XI - N. 4DEL 20/04/2009

Di questo numero sono state tirate 431.370 copie

L’autore è a disposizione degli aventi diritto con i quali

non è stato possibile comunicare, nonché per eventuali omissioni o inesattezze delle fonti delle immagini riprodotte nel presente numero

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CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONEProf. Eolo PARODI (Presidente) Dr. Mario FALCONI (Vice Presidente Vicario)Dr. Giovanni Pietro MALAGNINO (Vice Presidente)CONSIGLIERI: Dr. Alberto OLIVETI · Dr. Giuseppe GRECO · Dr. Nunzio ROMEO · Dr. Arcangelo LACAGNINA · Prof. Marco PERELLI ERCOLINI Dr. Gerardo D’URZO · Dr. Eliano MARIOTTI Dr. Gian Mario SANTAMARIADr. Bruno DI LASCIO · Dr. Francesco LOSURDO · Prof. Aurelio GRASSODr. Giuseppe DEL BARONE · Dr. Benito MELEDANDRI · Dr. Paolo ORIANADr. Antonio SILI SCAVALLI · Dr. Mario CARLETTI · Dr. Giovanni DE SIMONE · Prof. Maurizio DALLOCCHIO · Geom. Carlo SFRISI · Dr. Luigi PEPE · Dr. Alfonso CELENZA · Prof. Salvatore SCIACCHITANO · Dr. Giusep-pe GUARNIERI.

COMITATO ESECUTIVOProf. Eolo PARODI (Presidente) Dr. Mario FALCONI (Vice Presidente Vicario)Dr. Giovanni Pietro MALAGNINO (Vice Presidente)CONSIGLIERI: Dr. Giuseppe DEL BARONE · Dr. Arcangelo · LACAGNINADr. Benito MELEDANDRI · Dr. Alberto OLIVETI Dr. Paolo ORIANA.

COLLEGIO SINDACALEDr. Ugo Venanzio GASPARI (Presidente)Dr.ssa Antonella DI MODUGNO (Presidente Supplente)SINDACI: Dr. Vittorio CERRACCHIO · Dr. Fran cesco VINCI · Dr. FrancescoNOCE · Dr.ssa Caterina PIZZUTELLI · Dr.ssa An na Maria PAGLIONE Dr. Bruno DI IORIO · Dr. Giancarlo MARINANGELI · Dr. Marco GIONCADA.

ORGANI COLLEGIALI

XIV premio AndiGenova 2008

Il Presidente Andi Genova, Gabriele Perosino, ilSegretario sindacale Andi Genova, Paolo Man-tovani ed il Segretario Andi Genova, Massimo

Gaggero, visto il parere della Commissione giudi-catrice delegata dal Consiglio direttivo Andi Ge-nova, ha comunicato il vincitore del “XIV premioAndiGenova 2008 – Premio Tullio Zunino per Me-riti associativi”, che quest’anno è il dottor MatteoRosso. Questa la motivazione: “Si conferisce il PremioTullio Zunino per “Meriti associativi” al dr. Mat-teo Rosso, socio ed amico dell’Andi Genova e An-di Luguria, per il suo grande e continuo impegnopolitico a livello regionale nella promozione e di-fesa della libera professione, che lo ha reso un pun-to di riferimento certo ed affidabile per l’Associa-zione e l’intera categoria. Andi Genova lo ringra-zia con stima e riconoscenza”. Il premio è stato consegnato lo scorso 3 aprile nelcorso di una cerimonia che si è svolta a Genovapresso il Castello Bruzzo. Tulio Zunino che fu tra i più apprezzati consiglie-ri Enpam viene ancora una volta ricordato dai col-leghi.

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06.4829.4829 - 06.4829.4444 (fax) - e-mail: [email protected] di consulenza telefonica. Rispondiamo a quesiti su Previdenza,

Polizza sanitaria, Servizi integrativi, Patrimonio...

Servizio Accoglienza Telefonica

TERREMOTO ABRUZZO – Sospensione dei termini di versamentoPer i soggetti che alla data del 5 aprile 2009 esercitavano la propria attività nei comuni e nei territori colpiti dal si-sma, è stata disposta la sospensione del versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali fino al 30 novembre2009.

Quota A, pagamento contributi 2009Nel mese di aprile Equitalia Esatri S.p.A. di Milano, ha avviato l’attività di notifica degli avvisi di pagamento. I contri-buti possono essere versati in 4 rate con scadenza 30 aprile, 30 giugno, 30 settembre, 30 novembre o in unica soluzio-ne entro il termine previsto per la prima rata di aprile.Nel caso di mancato ricevimento del bollettino deve essere inoltrata ad Equitalia Esatri S.p.A., un’apposita istanza tra-mite fax al n. 02 6416 6619 nella quale devono essere indicati il nome, il cognome, il codice fiscale, l’indirizzo dell’in-teressato, il recapito telefonico, e la fotocopia di un documento di identità Utenti registrati nell’area riservata: da quest’anno, gli utenti registrati nell’area riservata www.enpam.it, potranno re-perire direttamente un duplicato del bollettino RAV. In questo caso il pagamento potrà essere effettuato esclusivamen-te presso gli Istituti di Credito. Domiciliazione bancaria - RID con addebito permanente in conto corrente. Per aderire al servizio è sufficiente: • compilare il modulo RID riportato sul retro dell’allegata lettera della Fondazione ENPAM ed inviarlo entro e non ol-tre il 31 maggio 2009 ad Equitalia Esatri S.p.A. servizio Taxtel via fax al n. 02 6414 1061 attivo 24 ore su 24;• oppure compilare il modulo elettronico disponibile sul sito www.taxtel.it (alla voce adesione RID);• oppure comunicare i dati richiesti nel modulo RID ad Equitalia Esatri – Ufficio RID al n. 800.178.090• o da telefono cellulare al n. 02 6416 1703, dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 16.45.Attenzione!:• il modulo RID non dovrà essere presentato alla propria banca bensì trasmesso direttamente ad Equitalia Esatri S.p.A.;• l’iscritto che aderirà al servizio di domiciliazione bancaria non dovrà pagare alcuna rata compresa quella con sca-denza il 30.4.2009. I contributi saranno automaticamente addebitati in conto corrente alla scadenza delle rate previ-ste o in unica soluzione. Per il servizio offerto, la commissione richiesta è di euro 2,07 per ogni addebito;• le eventuali variazioni successive alla trasmissione riguardante il codice IBAN dovranno essere segnalate a EquitaliaEsatri S.p.A.- Ufficio RID a mezzo fax al n. 02 6416 6619 oppure alla seguente casella [email protected].

Duplicato CUDPer ricevere il Duplicato del modello CUD all’indirizzo di residenza risultante negli archivi è sufficiente una sempli-ce richiesta telefonica al n. 06 4829 4829.Per ricevere il Duplicato Cud ad un indirizzo diverso da quello della residenza o tramite fax, allegare all’istanza copiadi un documento di identità valido del pensionato. L’istanza deve essere inoltrata al Servizio Prestazioni Fondo Genera-le anche tramite fax al n. 06 48.294.923 completa di dati anagrafici, indirizzo e recapiti telefonici.Attenzione! Qualora la richiesta non fosse presentata dai pensionati ma da loro incaricati, è necessario allegare alla ri-chiesta la delega sottoscritta e copie dei documenti di identità, indicando numero di fax o indirizzo di posta elettroni-ca per la ricezione.Stampa automatica duplicato modello CUD 2009 e modulo detrazioni 2009 La stampa automatica del modello Cud è consentita a tutti i pensionati E.N.P.A.M. registrati all’area riservata, utiliz-zando nome utente e password. I pensionati, in possesso della carta E.N.P.A.M. e del codice PIN, possono stampare ilmodello CUD direttamente presso l’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri al quale sono iscritti, utilizzando lo sportel-lo self-service collegato con gli archivi della Fondazione E.N.P.A.M. Unitamente al modello CUD è stato trasmesso il modulo fiscale concernente il diritto alle detrazioni d’imposta 2009.Tale modulo deve essere sottoscritto e compilato in carattere stampatello e restituito entro il termine del 31 maggio 2009utilizzando l’apposita busta indirizzata a Fondazione E.N.P.A.M., Casella postale n. 2475, Ag. RM 158, via Marsala n.39 00185 Roma. In assenza di riscontro, l’Ente si vedrà costretto a revocare d’ufficio le detrazioni per carichi di famiglia senza ulterio-re preavviso.

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Page 68: ENPAM Fondato da Eolo Parodi Previdenza · 2019-05-07 · sollecitato da noi, ci ha raccontato, tra una telefonata e l’altra, tra una visita medica e una corsa sotto le tende che