farinea - convegno: scenari futuri e futuribili per porto marghera

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1 Scenari futuri e futuribili per Porto Marghera: tra bonifica, riconversione industriale e sviluppo sostenibile Convegno di studi Padiglione Antares, VEGA Parco Scientifico Tecnologico di Venezia 8 novembre 2013 Contenuti dell’intervento di Alfiero Farinea - Assessore allo Sviluppo Economico OBIETTIVO DEL CONVEGNO Da tempo, Amministrazioni locali e Centrali dello Stato, riconoscendo la valenza strategica di Porto Marghera, promuovono e sostengono processi di sviluppo e di riconversione dell’area industriale al fine di garantire il mantenimento della sua vocazione produttiva, come recentemente sancito anche dal PAT, e la salvaguardia dei livelli occupazionali. Recentemente sono state promosse alcune azioni finalizzate al superamento dei principali fattori che hanno condizionato lo sviluppo dell’area industriale: l’indisponibilità delle aree, le incertezze economiche e temporali sui processi di bonifica, l’incertezza sulle destinazioni d’uso delle aree che spesso hanno alimentato attese speculative sui valori immobiliari delle aree. Tra queste assume particolare rilievo “l’Accordo di programma per la bonifica e la riqualificazione ambientale del Sito di Interesse Nazionale di Venezia - Porto Marghera e aree limitrofe” e i relativi Protocolli attuativi, sottoscritti dopo un positivo confronto fra Ministero dell’Ambiente, Regione Veneto ed Enti locali, con cui sono state definite azioni finalizzate all’accelerazione e semplificazione dell’iter procedurale dei piani di caratterizzazione e dei progetti di bonifica che consentono una sensibile riduzione dei tempi previsti per le procedure di bonifica e un concreto abbattimento dei costi. I risultati di una recente indagine conoscitiva sulle attività economiche presenti nell’area industriale di Porto Marghera promossa dal Comune di Venezia, l’Autorità Portuale di Venezia e l’Ente della Zona Industriale di Porto Marghera (i cui dati di tipo quantitativo sono ancora in fase di elaborazione e saranno resi pubblici nelle prossime settimane) confermano la vocazione produttiva-industriale di Porto Marghera e connotano l’area come nodo fondamentale dell’economia veneziana e dell’intero Veneto. Dai dati a disposizione emerge che, nonostante la progressiva dismissione di importanti impianti industriali e il graduale calo del peso occupazionale, nel polo di Porto Marghera lavoravano circa 11.000 addetti diretti suddivisi in 670 aziende. Negli ultimi tempi, inoltre, la discussione nel merito del futuro del polo industriale, ha evidenziato la necessità di promuovere processi di sviluppo e di riconversione industriale anche considerando le opportunità offerte dalla Green Economy, e in particolare dalla chimica verde, e dalla produzione e gestione di energia da fonti rinnovabili. In tale contesto, il Comune di Venezia, da sempre soggetto attivo nella gestione e nel governo delle trasformazioni fisiche e funzionali delle aree di Porto Marghera, ha voluto promuovere questo momento di discussione collettiva al fine di:

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Scenari futuri e futuribili per Porto Marghera: tra bonifica, riconversione industriale e sviluppo sostenibile Convegno di studi Padiglione Antares, VEGA Parco Scientifico Tecnologico di Venezia 8 novembre 2013 Contenuti dell’intervento di Alfiero Farinea - Assessore allo Sviluppo Economico OBIETTIVO DEL CONVEGNO Da tempo, Amministrazioni locali e Centrali dello Stato, riconoscendo la valenza strategica di Porto Marghera, promuovono e sostengono processi di sviluppo e di riconversione dell’area industriale al fine di garantire il mantenimento della sua vocazione produttiva, come recentemente sancito anche dal PAT, e la salvaguardia dei livelli occupazionali. Recentemente sono state promosse alcune azioni finalizzate al superamento dei principali fattori che hanno condizionato lo sviluppo dell’area industriale: l’indisponibilità delle aree, le incertezze economiche e temporali sui processi di bonifica, l’incertezza sulle destinazioni d’uso delle aree che spesso hanno alimentato attese speculative sui valori immobiliari delle aree. Tra queste assume particolare rilievo “l’Accordo di programma per la bonifica e la riqualificazione ambientale del Sito di Interesse Nazionale di Venezia - Porto Marghera e aree limitrofe” e i relativi Protocolli attuativi, sottoscritti dopo un positivo confronto fra Ministero dell’Ambiente, Regione Veneto ed Enti locali, con cui sono state definite azioni finalizzate all’accelerazione e semplificazione dell’iter procedurale dei piani di caratterizzazione e dei progetti di bonifica che consentono una sensibile riduzione dei tempi previsti per le procedure di bonifica e un concreto abbattimento dei costi. I risultati di una recente indagine conoscitiva sulle attività economiche presenti nell’area industriale di Porto Marghera promossa dal Comune di Venezia, l’Autorità Portuale di Venezia e l’Ente della Zona Industriale di Porto Marghera (i cui dati di tipo quantitativo sono ancora in fase di elaborazione e saranno resi pubblici nelle prossime settimane) confermano la vocazione produttiva-industriale di Porto Marghera e connotano l’area come nodo fondamentale dell’economia veneziana e dell’intero Veneto. Dai dati a disposizione emerge che, nonostante la progressiva dismissione di importanti impianti industriali e il graduale calo del peso occupazionale, nel polo di Porto Marghera lavoravano circa 11.000 addetti diretti suddivisi in 670 aziende. Negli ultimi tempi, inoltre, la discussione nel merito del futuro del polo industriale, ha evidenziato la necessità di promuovere processi di sviluppo e di riconversione industriale anche considerando le opportunità offerte dalla Green Economy, e in particolare dalla chimica verde, e dalla produzione e gestione di energia da fonti rinnovabili. In tale contesto, il Comune di Venezia, da sempre soggetto attivo nella gestione e nel governo delle trasformazioni fisiche e funzionali delle aree di Porto Marghera, ha voluto promuovere questo momento di discussione collettiva al fine di:

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• verificare lo stato di attuazione degli strumenti normativi e di programmazione recentemente promossi affrontando anche le criticità e le questioni ancora aperte ;

• favorire il confronto tra i soggetti che operano per il rilancio del polo industriale e che sono impegnati quotidianamente nella concreta attuazione dell’Accordo sulle bonifiche e dei relativi protocolli;

• promuovere, anche tramite una revisione critica delle procedure di bonifica previste dalla normativa esistente, semplificazioni che consentano di accelerare e semplificare l’iter procedurale dei progetti di bonifica rendendoli maggiormente efficaci dal punto di vista economico-produttivo senza compromettere i, necessari e opportuni, livelli di salvaguardia ambientale;

• evidenziare le iniziative e i progetti, promossi ed in corso di attuazione da parte di soggetti pubblici e privati, che delineano scenari e prospettive alternativi per la produzione di base e sono finalizzati ad una riconversione economica e funzionale dell’area industriale;

Il panel dei relatori, in gran parte costituito da tecnici, già dà il senso dell’incontro di oggi che intende essere bensì una sessione di lavoro, un’occasione per rafforzare l’atteggiamento proattivo dei soggetti che operano per il rilancio dell’area di Porto Marghera nella consapevolezza che solo la collaborazione fra le parti interessate ai processi di reindustrializzazione e sviluppo di Porto Marghera saprà creare le condizioni necessarie ad attrarre nuovi investimenti e far ripartire processi produttivi moderni, innovativi e compatibili, in grado di consolidare ciò che resta della produzione industriale del passato e ad aprire le porte a nuova industrializzazione capace di sviluppare nuova occupazione. IL NODO DELLE BONIFICHE Il nostro convegno parte dal nodo delle bonifiche e dall’Accordo dell’aprile 2012 che rappresenta un passaggio fondamentale per sciogliere questi nodi. Sullo spirito ed i contenuti di questo Accordo si è sviluppato un ampio, se non unanime, consenso, tantè che esso è stato considerato un riferimento per analoghe azioni su altri Siti di Interesse Nazionale. Fra gli aspetti più importanti contenuti nell’Accordo e nei n. 4 Protocolli operativi redatti in attuazione del medesimo e sottoscritti il 21 gennaio 2013 dalle stesse PP.AA., giova in questa sede ricordare: • la costituzione, presso il MATTM, di una Segreteria Tecnica congiunta, con partecipazione di tutti gli enti sottoscrittori, deputata all’istruttoria preliminare dei progetti presentati, strumento fondamentale per una effettiva ed efficace condivisione e partecipazione al processo decisionale; • la partecipazione degli enti locali in sede di Conferenza di Servizi decisoria, (in particolare del Comune di Venezia che intende svolgere un ruolo costruttivo nell’ambito del processo decisionale inerente la bonifica del territorio amministrato); • la definizione di procedure tecniche di bonifica “standardizzate”, inerenti anche il processo qualitativo di validazione da parte dell’Arpav, le valutazioni di natura sanitaria per la definizione degli effettivi obblighi di messa in sicurezza/bonifica, l’equiparazione CSC/CSR ai fini dell’analisi di rischio, la definizione delle condizioni di riutilizzo delle aree in pendenza degli interventi di bonifica. L’Accordo ha prodotto un immediato effetto positivo sulle attese di concreto riutilizzo delle aree anche ai fini di riconversione produttiva del polo industriale veneziano, ma necessita di

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essere consolidato con il costante impegno delle parti pubbliche coinvolte, al fine di non vanificare gli sforzi compiuti e allontanare ancora una volta la prospettiva di effettivo recupero di una parte così importante per la città e, non ultimo, anche per l’intero Paese. Su questi temi si svilupperanno diversi autorevoli interventi della giornata, a partire dai primi due interventi riservati ai rappresentanti del Ministero dell’Ambiente: Corrado Clini – Direttore della Direzione generale per lo sviluppo sostenibile, il clima e l'energia che è stato invitato quale promotore e sottoscrittore, in veste di Ministro per l’Ambiente, dell’Accordo sulle bonifiche del 16 aprile 2012, nonché sottoscrittore di un Accordo con il Comune di Venezia per lo sviluppo di interventi di efficienza energetica e la produzione di energia da fonti rinnovabili a Porto Marghera e nell’Isola della Certosa su cui ritornerò più avantinel mio intervento. Maurizio Pernice - Direttore della Direzione generale per la tutela del territorio e delle risorse idriche che ci illustrerà il quadro normativo di riferimento e la situazione delle bonifiche nei SIN italiani e, in particolare nel SIN di Porto Marghera. Seguirà l’intervento di Giovanni Artico - Commissario Straordinario per il recupero Territoriale/Ambientale della Regione del Veneto che presenterà lo stato di attuazione dell’Accordo sulle bonifiche del 2012 evidenziando i risultati ottenuti nel risanamento ambientale e nella riconversione industriale di Porto Marghera. Ricordavo in precedenza come l’Amministrazione Comunale si sia posta come priorità programmatica la riqualificazione economica del polo industriale. Tale impegno, oltre che nel già citato Accordo che sarà commentato anche da Andrea Costantini Direttore della Direzione Ambiente, ha trovato la propria traduzione operativa anche in altre iniziative promosse dall’Amministrazione Comunale, ed in particolare:

- Nel PAT - Piano di Assetto del Territorio che sarà illustrato, per le parti di interesse di questo consesso, da Oscar Girotto - Direttore della Direzione Sviluppo del territorio.

Il Comune di Venezia nell’ambito delle proprie specifiche competenze urbanistiche e di governo del proprio territorio ha definito il nuovo assetto fisico e infrastrutturale dell’area industriale di Porto Marghera. Il Piano di Assetto del Territorio del Comune di Venezia adottato dal Consiglio Comunale con Deliberazione n. 5 del 30/31 gennaio 2xxx ha confermato la funzione produttiva-industriale di Porto Marghera definendo le destinazioni d’uso e le funzioni da sviluppare nei diversi ambiti territoriali del polo industriale. Il nuovo PAT non si limita alla riorganizzazione degli spazi, ma favorisce la riqualificazione industriale di Porto Marghera e lo sviluppo delle funzioni portuali e produttive, definisce regole certe di intervento agli operatori, crea le condizioni per contrastare ogni intento speculativo sulle aree libere o liberabili, prevede lo sviluppo di un nuovo sistema infrastrutturale, rende compatibili gli insediamenti industriali con il tessuto urbano circostante.

- Nell’Accordo tra Comune di Venezia, Regione del Veneto e Syndial per la cessione di aree a Porto Marghera

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Il 15 maggio 2012 Comune di Venezia, Regione Veneto e Syndial S.p.A. hanno sottoscritto un Accordo per la cessione in blocco delle aree di proprietà di quest’ultima ad una società di scopo controllata da Regione Veneto e Comune di Venezia. In questi mesi Regione e Comune hanno promosso una intensa attività di verifica e di valutazione in contraddittorio con Syndial, al fine di: - determinare l’effettiva situazione ambientale delle singole aree; - determinare gli oneri ambientali, i vincoli e le responsabilità che gravano sulle singole aree; - verificare i costi di bonifica decretati, gli ulteriori costi di bonifica, i costi di gestione e

monitoraggio; - escludere dalla compravendita le aree non funzionali alla riconversione industriale di Porto

Marghera e/o gravate da elevata compromissione ambientale. Le aree rientranti nell’accordo del 15.5.2012 erano individuate in una superficie complessiva di 128 ha, attualmente, a seguito delle verifiche effettuate il perimetro del nuovo preliminare si è ridotto a circa 50 ha. Dopo l’acquisto in blocco, la società pubblica di scopo procederà alla cessione, a prezzi competitivi, delle aree in questione a soggetti imprenditoriali interessati a localizzare nuove iniziative industriali a Porto Marghera. A tal fine è stata prospettata l’ipotesi di prevedere un bando pubblico europeo per la raccolta di manifestazioni di interesse di imprese potenzialmente interessate all’insediamento nelle aree di Porto Marghera. I tempi al momento attesi per la cessione sono …. IL COMUNE DI VENEZIA COME FACILITATORE DI PROCESSI Da tempo tra gli elementi che frenano e condizionano lo sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali a Porto Marghera sono comunemente individuate le farraginosità procedurali e la difficoltà dell’Amministrazione Pubblica di dare pronte risposte alle istanze per lo sviluppo di attività produttive nell’area industriale. Per facilitare l’attuazione degli interventi di riconversione industriale e favorire l’insediamento di attività produttive nell’area di Porto Marghera il Comune di Venezia ha promosso un programma di attività finalizzato alla semplificazione dei processi di acquisizione dei titoli abilitativi e autorizzativi che comprende atti e provvedimenti amministrativi sia di carattere normativo o programmatorio, che organizzativo-gestionale. Le attività che sono in corso di sviluppo comprendono: • la costituzione di una apposita struttura atta a definire modalità e strumenti finalizzati alla

semplificazione dei procedimenti autorizzatori sotto il profilo urbanistico-edilizio ed ambientale;

• la definizione di proposte di modifica degli iter procedurali previsti dalla normativa esistente individuando semplificazioni che consentano di rendere maggiormente spediti ed efficaci i procedimenti necessari all’acquisizione dei titoli abilitativi e autorizzativi. Il Comune di Venezia, in particolare, intende svolgere un ruolo attivo nell’attuazione dell’articolo 37 del del Decreto Legge n. 69 del 21 giugno 2013 (c.d. "Decreto del fare", convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98) che prevede la stipula di convenzioni e accordi tra enti al fine di snellire le procedure e abbreviare i termini dei procedimenti amministrativi.

GREEN ECONOMY

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Negli ultimi tempi, il riavvio della discussione nel merito del futuro del polo industriale, in coincidenza con la messa in discussione della sostenibilità della presenza nelle sue aree delle attività petrolchimiche, ha evidenziato la necessità di promuovere processi di sviluppo e di riconversione industriale anche considerando le opportunità offerte dalla Green Economy, e in particolare dalla chimica verde, e dalla produzione e gestione di energia da fonti rinnovabili. Recentemente, alcune aziende ed enti storicamente presenti nella zona industriale, hanno promosso progetti e pratiche legate alla Green Economy e alla ricerca di soluzioni energetiche alternative. In tale contesto il Comune di Venezia e il Ministero dell’Ambiente, hanno promosso un programma di interventi, finalizzato a sostenere la realizzazione secondo i migliori standard disostenibilità ambientale dell’Ecodistretto di Marghera”, polo produttivo per il recupero e il trattamento dei rifiuti urbani e speciali non pericolosi che è in corso di realizzazione da parte del Gruppo Veritas SpA in aree di proprietà della stessa e del Comune, e la riqualificazione dell’Isola della Certosa, a Venezia. Paola Ravenna – Dirigente del Settore Sviluppo Economico presenterà gli interventi previsti dal Progetto Esecutivo che attua l’Accordo, funzionali, non solo, alla sperimentazione di soluzioni innovative ed efficienti di produzione e di utilizzo dell’energia da fonti rinnovabili, ma anche all’attrazione di nuovi investimenti e di nuove iniziative economiche in grado di favorire e la riconversione industriale di Porto Marghera e lo sviluppo del territorio veneziano in attuazione dei citati accordi per la reindustrializzazione di Porto Marghera. Oltre alle attività ed iniziative che vi ho brevemente illustrato in precedenza, che saranno oggetto di approfondimenti da parte dei relatori che seguiranno e che hanno visto e vedono il coinvolgimento diretto a vario titolo del Comune, esistono altre, diverse, complementari iniziative in corso da parte di altri soggetti pubblici e privati, indispensabili per attuare compiutamente i processi di trasformazione urbana, funzionale e produttiva di Porto Marghera. Su queste iniziative vi relazioneranno: • il Presidente dell’Autorità Portuale di Venezia - Paolo Costa, per quanto riguarda gli

investimenti e gli interventi finalizzati allo sviluppo di attività logistico-portuali promossi dall’Autorità portuale;

• il Presidente di Confindustria Venezia -- Matteo Zoppas, per quanto riguarda le numerose iniziative e progetti, promossi da imprenditori privati, finalizzati al consolidamento, alla reindustrializzazione e al recupero di aree dismesse;

• l’Amministratore Delegato di Vega Scarl - Tommaso Santini, che ringrazio particolarmente anche per averci ospitato, per quanto riguarda le attività del Parco Scientifico Tecnologico, con quasi 200 aziende che impegnano in attività di ricerca e innovazione circa 2000 addetti e nella quale si sviluppano e si prospettano interventi di rifunzionalizzazione di notevole rilevanza..