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N. 16 del Nuovo Notiziario Dicembre 2019

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N. 16 del Nuovo Notiziario - Dicembre 2019

Agli amici del notiziario

Il Notiziario è lo strumento di comunicazione per gli amici e per quanti fossero interessati a

conoscere la Fraternità secolare. Esce due volte l’anno (maggio e dicembre) solitamente via

e. mail. Se qualcuno desidera riceverlo in forma cartacea, deve richiederlo alla redazione.

Nello stile della Fraternità non prevediamo un abbonamento. Le spese di fotocopia e di

diffusione sono contenute, ma aumentano ogni anno. Tuttavia, non devono costituire un

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riceve il Notiziario non in forma cartacea onde suddividere le spese tra tutti,

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FRATERNITÀ SECOLARE CHARLES DE FOUCAULD

presso la segreteria Caviezel Valeria, Via San Bernardino, 78/i

- 24126 BERGAMO - Tel. 3476502370 - e. mail: [email protected].

Il Notiziario viene pubblicato nel rispetto della normativa relativa al trattamento dei dati

personali, identificativi, sensibili e giudiziari, ex d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196. La Fraternità

secolare italiana Charles de Foucauld ha sede presso la Segreteria.

Incaricata del trattamento dei dati è MARIA MARZI di Milano.

Gli articoli da pubblicare vanno inviati in forma sintetica, carattere Arial 11 ad Aldo della

redazione, via mail: [email protected] entro il 5 aprile o entro il 5 novembre per i rispettivi

numeri annuali.

* * * Per approfondire la conoscenza della vita di Charles de Foucauld,

del suo messaggio spirituale e della Fraternità secolare italiana

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Sommario Agli amici del notiziario .............................................................................................................. 2

UNA MEMORIA DI CHARLES DE FOUCAULD ........................................................................ 4

INCONTRO DELEGATI EUROPEI A MINSTERACRES ............................................................. 5

Messaggio finale dei delegati europei .......................................................................................... 6

Valeria ha concluso l’incarico di responsabile europea ................................................................ 7

Il saluto di Moira, nuova responsabile europea ............................................................................ 8

VACANZE EUROPEE 2019: esperienza di fraternità universale..................................................... 8

SETTIMANA DI NAZARETH 2019 ............................................................................................. 9

Relazione sulla Settimana ............................................................................................................ 9

Emozioni alla Settimana di Nazareth ......................................................................................... 10

VERBALE-SINTESI CONDUZIONE COLLEGIALE ................................................................. 11

Convocazione Assemblea della Fraternità secolare nel 2021 ...................................................... 14

INCONTRO NAZIONALE DELLA FAMIGLIA SPIRITUALE CdF ........................................... 14

Lavoro preparatorio all’incontro della Famiglia CdF del 2020 ................................................... 15

INCONTRO INTERNAZIONALE DELLA FAMIGLIA SPIRITUALE CdF ................................ 16

TESTIMONIANZE ...................................................................................................................... 18

Visita d’amicizia ....................................................................................................................... 18

Il cristiano è missionario ........................................................................................................... 19

NOTIZIE DI FRATERNITÀ ......................................................................................................... 20

Tornati alla Casa del Padre ........................................................................................................ 20

IL 1° DICEMBRE 2019 ................................................................................................................ 21

PER CONTATTARCI ................................................................................................................... 22

LA FEDESignore, donaci la fede:

la fede che fa vedere tutto

sotto un’altra luce:

la fede che ci mostra il Cristo

là dove il nostro occhio

non vede che un povero;

la fede che non teme

né i pericoli,né il dolore,

né la morte;

la fede che sa camminare

nella vita con pace,

calma e gioia.

Charles de Foucauld

Auguri di un Natale gioioso e solidale!

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UNA MEMORIA DI CHARLES DE FOUCAULD

Il 29 ottobre è stata consegnata alla basilica di S. Bartolomeo, Santuario dei Nuovi Martiri, a Roma, la cazzuola con inciso l’emblema del cuore e la croce, Gesù Carità, con cui frère Charles de Foucauld ha lavorato e costruito l’ultima sua dimora a Tamanrasset, in Algeria. È un dono prezioso consegnato a nome della comunità delle Piccole Sorelle delle Tre Fontane dalla responsabile, Pic-cola sorella Luigina.

La preghiera è stata presieduta da don Angelo Romano, Rettore della Basilica: “Metteremo questo strumento di lavoro sull'altare dei martiri dell’Africa, accanto ad una lettera di frère Christian de Chergé, anche lui martire in Algeria. Anche lui ave-va scelto, come gli altri monaci della sua comunità di Tibhirine, di non abbandonare l'Algeria, ma di vivere quella condivisione che era parola chiave anche della espe-rienza e della vita di Charles de Foucauld. Sono testimoni di quella via di presenza cristiana tra i musulmani… La testimonianza di frère Charles è prezio-

sa per noi tutti. È la storia di un uomo che, dopo anni di lontananza da Dio, scopre la dolcezza di essere amato, la bellezza dell'amore di Gesù verso di lui, immeritato, gratuito, sorprendente. A quel dono, a quell'amore Charles de Foucauld ha sentito di dover rispondere, di non poter non do-nare anche lui il suo di amore. Il suo percorso spirituale, che ci è presentato in tutta la sua ricchezza nei suoi scritti, e in quanti dalla sua morte ne hanno seguito l’esempio e diffuso il pensiero, parte proprio dal desiderio di do-nare, di fare conoscere l’amore di Gesù a quanti ne sono lontani, ai più lontani. In una meditazio-ne, scritta mentre si trovava a Nazareth, prima degli anni in Algeria, scriveva: “Dobbiamo essere i servi di tutti gli uomini [...] compiendo presso tutti, all'occasione, i servizi più abietti, più vili, i servizi da servo, quelli che Nostro Signore rese ai suoi discepoli lavando loro i piedi, quelli che rese per tutta la sua vita nascosta ai suoi genitori, a Nazareth”. (dall’Omelia di don Angelo R.)

Caro fr. Charles, ci hai detto che Gesù di Nazareth ha sedotto il tuo cuore: Gesù, il figlio di Dio, che ha vissuto

nell'anonimato nel suo villaggio. Hai voluto ricordarti di lui come lavoratore manuale nella bottega

del falegname. Gesù di Nazareth era il tuo modello; anche per noi, tue discepole, è il nostro model-

lo. È per questo che, con grande gioia, oggi portiamo in questa chiesa uno dei tuoi strumenti di la-

voro. La tua prima costruzione in Algeria è stata una piccola cappella. Subito dopo hai costruito

una grande stanza per accogliere tutti gli ospiti.

Hai chiesto a tutti di chiamare la tua casa "fraternità", perché volevi che tutti sapessero che tu eri il

fratello di tutti i poveri e di tutti gli esseri umani senza distinzione.

Anche noi, tue discepole, vogliamo che le nostre case siano aperte a tutti…

(dalla lettera di Piccola sorella Luigina) Nota: La foto e gli stralci di cui sopra sono tratti dagli interventi, riportati dal sito di S. Egidio: https://www.santegidio.org/pageID/30284/langID/it/itemID/33120/Il-sogno-di-Charles-de-Foucauld-tra-i-poveri-del-deserto-algerino-una-casa-che-si-chiama-Fraternit%C3%A0-A-San-Bartolomeo-uno-dei-suoi-strumenti-di-lavoro.html).

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INCONTRO DELEGATI EUROPEI A MINSTERACRES

11-15 luglio 2019 Minsteracres (Inghilterra)

Costruire ponti, non muri, sui passi di frère Charles

Sento il dovere di ringraziare tutti i partecipanti alla Conduzione Collegiale di avermi offerto l’opportunità di partecipare, in veste di delegato della Fraternità secolare italiana, all’incontro euro-peo 2019. È sempre una grande ricchezza e una grazia avere l’occasione di allargare i propri oriz-zonti, di conoscere meglio e confrontarsi con le altre realtà Europee. Erano presenti i delegati delle Fraternità dei seguenti Paesi: Spagna, Malta, Germania, Belgio, Francia, Regno Unito, Irlanda ed Italia, coordinati efficacemente da Valeria e Martin nel loro ruolo di responsabili europei; c’erano inoltre, Annie Bijonneau nella sua veste di tesoriere, Claudio Chiaruttini come interprete insieme a Sylvana e Jimmy Bonnici il quale ci ha aiutato a riflettere sul tema del costruire ponti e non muri, oltre che presiedere l’Eucarestia finale. Nel corso dell’incontro ci hanno raggiunto due rappresentanti dell’Istituto Filarete di Mosca con il quale, da diverso tempo, si è instaurato un rapporto di scambio coordinato da Annie. Nella prima giornata dell’incontro, ci ha raggiunto un Pastore luterano esperto della storia di Durham e dei San-ti del Nord, che ci ha illustrato la storia per preparare la nostra escursione prevista in quei luoghi. Come sempre è stato molto proficuo lo scambio per la conoscenza della realtà della Fraternità nei vari Paesi sulla base delle presentazioni e dei rapporti dei partecipanti; ci è stato presentato anche l’incontro tenutosi in Libano sul quale ci si è intrattenuti con un intenso scambio. Molto interessanti sono state le due relazioni tenute da Padre Jimmy (disponibili purtroppo solo in inglese) e gli scambi in piccoli gruppi che si sono succeduti per l’approfondimento del tema. Un momento importante è stato quando si è cercato di identificare il nuovo responsabile europeo al posto di Valeria e nella discussione è stato proposto il nome di Moira1 (delegata del regno Unito) che ha chiesto tempo per pregare e riflettere e che solo l’ultimo giorno dei lavori ha sciolto la riser-va con un breve discorso (riportato più avanti nel Notiziario), che mi ha colpito per la semplicità e l’intensità. A conclusione dell’incontro è stato approvato il Messaggio finale.

Vito Telesca

G r a z i e

La redazione del Notiziario, certa di interpretare i sentimenti di gratitudine della Fraternità secolare italiana, ringrazia di cuore Valeria per il generoso impegno con cui ha saputo “tessere i legami” tra le Fraternità, sparse nel mondo come delegata europea e rivolge a Moira, nuova responsabile, i migliori auguri per il servizio a cui è stata chiamata. Siamo sicuri che Valeria e Moira sono state scelte come dono del Signore per incoraggiarci a camminare sui passi di frère Charles.

p. Gli amici della Fraternità secolare italiana La redazione

1 Dato che nessuna persona si era data disponibile prima della riunione, i responsabili europei hanno chiesto a ogni

delegato di proporre due nominativi tra i delegati presenti come possibile responsabile. Il nome di Moira è quello che ha

ottenuto più voti.

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Messaggio finale dei delegati europei

Noi, delegati europei della Fraternità secolare Charles de Foucauld, riuniti a Minsteracres

(nord dell’Inghilterra), abbiamo condiviso la vita dei nostri paesi e delle nostre Fraternità di

base, riflettendo sul tema scelto per l’incontro “Costruire ponti e non muri”.

In quanto discepoli di Cristo all’ascolto del suo Vangelo - grido per l’umanità e per la

creazione intera - abbiamo cercato di superare i nostri limiti interiori e di abbattere i muri

che respingono gli uomini, nostri fratelli e nostre sorelle. Charles de Foucauld, fratello

universale, ci guida su un cammino verso i più lontani, i più piccoli, gli ultimi.

Quelli di noi che hanno partecipato all’incontro internazionale della Fraternità secolare in

Libano o all’incontro della Famiglia spirituale Charles de Foucauld ad Haiti sono stati

testimoni della sofferenza e della miseria dei popoli, vittime della guerra, della corruzione,

dello sfruttamento e delle catastrofi naturali. Ma hanno anche visto semi di speranza e di

gioia germogliare tra i giovani che ci interpellano.

La nostra appartenenza alla Fraternità universale Charles de Foucauld ci spinge a

prendere posizione contro la sorte oggi riservata ai migranti, rifiutati da un’Europa-

fortezza. Il Vangelo del buon Samaritano ci invita ad accogliere lo straniero: apriamogli la

porta perché è Gesù che bussa.

In questi tempi in cui la paura e il ripiegamento su sé stessi, personale o nazionale,

sembrano guadagnare terreno, qui abbiamo vissuto nel rispetto e nell’amicizia

l’esperienza di un incontro senza barriere, all’ascolto delle nostre differenze come segno di

speranza.

I Delegati europei

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Valeria ha concluso l’incarico di responsabile europea

Quattro anni di responsabilità europea passano in fretta... ma lasciano un segno importante, profondo! Per cercare di trasmettere alla Fraternità italiana quello che ho vissuto, ho pensato di proporre la mia valutazione finale, letta durante l’incontro delegati che si è tenuto a Minsteracres (Inghilterra) dall’11 al 15 luglio 2019. Cari tutti, questa lettera è innanzitutto un grazie di cuore:

➢ ai delegati europei di Maredsous 2015, i delegati che mi hanno dato fiducia e che mi hanno eletta responsabile europea per sostituire Annie Bijonneau (Francia), il cui mandato era giunto al termine;

➢ ai delegati di Foligno 2017; ➢ a voi, delegati di Minsteracres 2019; ➢ a Anna Pace (Malta) con la quale ho lavorato nei primi due anni del mio mandato e a Pic-

colo fratello Tommaso Bogliacino, nostro prete accompagnatore: ci siamo incontrati due o tre volte sul lago di Garda e abbiamo condiviso nel profondo le nostre idee, le nostre im-pressioni, i nostri dubbi, le nostre difficoltà e i nostri limiti nella raccolta cappellina di Beta-nia e durante lunghe camminate sul lungolago. Una piccola Fraternità a tre, la nostra revi-sione di vita, i nostri silenzi… Con Anna la fortuna era di avere una lingua comune: parlavamo quasi sempre in italiano!

➢ A Martin Güttner (Germania) con il quale sto lavorando ancora e a padre Jimmy Bonnici (Malta), conosciuto in Libano e che ha subito accettato di aiutarci nella preparazione di questa riunione. Il nostro incontro a Malta, per celebrare con la Fraternità di questa bella isola del Mediterraneo il primo dicembre, è stato proficuo: costruire dei ponti e non dei muri (tema conduttore di questi giorni), una bella sfida per le nostre Fraternità di oggi. La comunicazione con Martin è stata un po’ più difficile a causa della lingua. Il ponte tra noi è stato costruito utilizzando altri mezzi; cercando di interpretare i nostri silenzi siamo ritor-nati all’essenziale… tutto questo è stato molto ricco;

➢ ai membri dell’Équipe internazionale: Claudio e Sylvana, Laurence e Brigitte; ➢ ai delegati dei paesi europei presenti all’Assemblea generale in Libano con i quali abbiamo

condiviso parecchio sulla situazione delle Fraternità in Europa. Subito dopo la mia elezione - ma anche prima - mi sono posta la domanda: “Essere responsabile europea cosa vuol dire?”. Significa tessere dei legami, passo dopo passo, pezzetto dopo pezzetto e come in un puzzle, anno dopo anno, il disegno diventa più chiaro e nitido. Restare in contatto, essere attenti ai bisogni e alle difficoltà delle Fraternità, inviare dei messaggi, delle mail… ho cercato di fare del mio meglio. Spesso non è stato semplice conciliare questa responsabilità con il mio lavoro all’università. Nell’agosto 2016 sono andata in Belgio e mi sono fermata quattro giorni a casa di René e Lieve. Ho chiesto a René cosa avessero significato per lui i sei anni di responsabilità nell’Équipe internazionale; mi ha risposto “un tempo di grazia”. Ecco, ho cercato di vivere questi quattro anni di responsabilità europea come un dono ricevuto, un tempo di grazia. Ma è importante pregare perché questo tempo sia una grazia, un momento di Kairos, un dare e un ricevere. Ho cercato di pregare molto - anche se non si prega mai abbastanza - perché venisse il Suo regno e fosse fatta la Sua volontà. Questa esperienza mi ha offerto la possibilità di conoscere meglio le Fraternità d’Europa, soprattutto i paesi francofoni: Francia, Belgio, Malta e Spagna. Sono anche andata due volte a Ginevra per rendere visita al marito di Anne-Michèle e insieme siamo andati al cimitero per dire grazie a Anne-Michèle che molto ha fatto per le Fraternità d’Europa. Ho anche avuto l’opportunità di conoscere meglio le attuali difficoltà delle Fraternità europee: l’invecchiamento e di conseguenza il sempre più elevato numero di persone che vivono isolate perché non hanno più una Fraternità di riferimento o non riescono a raggiungerla, la mancanza di persone disponibili ad assumere incarichi di responsabilità a livello nazionale o europeo… Alla fine di questo mio mandato ringrazio ancora una volta il Signore per il dono ricevuto e auguro alla persona che mi sostituirà di vivere questo tempo come una grazia ricevuta. “…Con una confidenza infinita perché Tu sei il Padre mio.”

Valeria Caviezel

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Il saluto di Moira, nuova responsabile europea

Valeria ha detto che il tempo vissuto come responsabile europea è stato per lei un dono di Dio, un regalo; generalmente non si rifiutano i regali… Dopo la proposta del mio nome, ho pregato, ho parlato con altre persone, ho riflettuto, ho sognato e ho capito che questa chiamata a una nuova responsabilità era per me un dono di Dio e di voi tutti. Due le principali ragioni: - Perché credo con tutto il cuore e con l’esperienza della mia vita, che la strada verso Gesù, aperta per noi da Charles de Foucauld con il suo modo di essere Chiesa, il suo cammino di amicizia semplice e pieno d’amore verso gli altri, ma soprattutto verso i più poveri e abbandonati, è la testimonianza richiesta alla Chiesa per il mondo di oggi. - In questo tempo di grande incertezza che il mio paese sta vivendo desidero dare una testimonianza che dica Sì all’Europa, alla nostra Fraternità e a una solidarietà capace di durare nel tempo. Un non voltare la faccia ai nostri fratelli e sorelle d’Europa e a tutti voi. Desidero che il ponte fra noi sia aperto, accogliente e facile da attraversare.

Allora grazie infinite per questo dono/regalo. Accetto con riconoscenza e spero di poter mettere le mie capacità a servizio di voi tutti. Con affetto, Moira Potier

VACANZE EUROPEE 2019: esperienza di fraternità universale

Sono partita sola, dall’aeroporto di Malpensa (Mi), per raggiungere Minsteracres in Inghilterra dove

si sarebbe svolto l’incontro vacanze dal 16 al 24 luglio. All’aeroporto di Parigi, ove ho fatto scalo, ho incontrato gli amici francesi, gruppo che all’aeroporto di Newcastle è divenuto più nutrito, con saluti e abbracci moltiplicati. Un pulmino predisposto per

raggiungere la casa dell’incontro ci ha immerso quasi immediatamente in un verde paesaggio, direi, incantato per la bellezza, la vastità, il silenzio di un luogo quasi fiabesco.

Ciò che rende questi incontri un’esperienza unica è il clima di accoglienza, di fraternità che è l’opera di ciascuno e di tutti, uniti al nostro beneamato Gesù, espressione preferita da Charles de Foucauld. Oltre che nella preghiera, messa quotidiana e adorazione serale, ci siamo impegnati a riflettere e a scambiare esperienze nei gruppi sui temi prescelti (Vita di Charles de Foucauld, il suo

cammino di ricerca di Dio solo, che lo ha portato ad amare i fratelli come Gesù.

È l’esperienza di una missione che si fonda sulla potenza/grazia di Dio che agisce attraverso la

nostra debolezza. (2 Cor. 12,9). L’incontro ci ha immerso nella cultura locale con visite ai paesi

vicini, a Durham, al Vallo di Adriano e intrattenimenti serali programmati nel salone della casa, fra questi una serata musicale a opera di una band di cornamuse. Interessante anche la visita al

giardino biologico coltivato da Lya, collaboratrice presso i padri passionisti, animatori del centro.

Sempre molto vivace è la festa di chiusura a cui i gruppi dei vari Paesi portano il proprio contributo. Aristide si è esibito con un canto tradizionale di montagna (Paese Italia). Vi assicuro che le diverse lingue parlate non sono affatto un problema, ma un motivo di apprendimento e conoscenza, reso facile dalla frequenza agli incontri europei, incontri che uniscono e ci rendono Fraternità universale.

Luigia Pattano (MI)

Valeria e Moira

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SETTIMANA DI NAZARETH 2019 26 agosto - 2 settembre

Oasi Santa Maria degli Angeli - ERBA (Como)

Relazione sulla Settimana

L'incontro si è svolto tra le colline della Brianza in un clima particolarmente fraterno: eravamo circa trenta persone provenienti da zone comprese, come estremi, tra Friuli e Puglia. L'ambiente che ci ha ospitato è una casa di incontri spirituali collegata all’Università Cattolica di Milano, una bella villa con parco. Due relatori don Renato Sacco, coordinatore nazionale di Pax Christi e la pastora battista Lidia Maggi, di Varese, ci hanno offerto interessanti spunti di riflessione sul tema:

Dal messaggio di Charles de Foucauld:

osservare, contemplare, proteggere il creato.

Don Renato ha fatto un quadro della lotta attuale contro la violenza delle guerre in atto nel mondo e in particolare, per quanto riguarda l'Italia, della produzione delle armi e del loro commercio con le nazioni in guerra. Commercio che coinvolge diverse cosiddette “banche armate”, tra le più influenti nel nostro Paese.

La pastora Lidia Maggi ha dato un taglio biblico al suo discorso parlando della sacralità della Terra, all'interno della quale la creatura umana ha ricevuto da Dio il compito di custodirla, coltivarla e trasformarla in giardino. Ha inoltre fatto notare che bisogna abbandonare una visione troppo antropocentrica per vedere la creazione nella sua interezza: non solo l'uomo, ma l'intero creato è opera di Dio. Quindi dobbiamo riprenderci la relazione con tutte le altre creature.

Molto gradita la visita delle Piccole Sorelle con lo spettacolo di mimo di p.s. Emily. Il lavoro è poi proseguito con la formazione di piccoli gruppi di circa cinque-sei persone, all'interno dei quali c'è stata una bella comunicazione: scambio di esperienze di vita, anche molto personali e coinvolgenti, espresse in vero spirito d'amicizia. Infine, Giovanni Sala, il gestore “dell'Oasi”, grazie alla sua passata esperienza come assistente di malati terminali presso l'Istituto dei tumori di Milano, ha trattato il tema del “fine-vita”. Il suo discorso si è soffermato soprattutto sull'assistenza psicologica al malato. Essa è tanto più efficace quanto più s'instaura empatia e si usa un linguaggio semplice e vero.

Durante la settimana, oltre la giornata di silenzio abbiamo fatto una bella gita all'abbazia di Piona, alta sul lago di Lecco, un antico monastero cluniacense. In conclusione, questa settimana è stata una bella opportunità di crescita umana e intellettuale. Abbiamo sperimentato ciò che recita il salmo 133: “Come è bello e dolce che i fratelli stiano insieme...è come la rugiada dell'Ermon che scende sui monti di Sion”.

Fernanda - Fraternità Milano

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Emozioni alla Settimana di Nazareth Attesa Ogni anno aspetto, impaziente, l'incontro estivo con la Fraternità per la Settimana di Nazareth. È un momento che mi regalo, una sospensione dal quotidiano per ritrovare il tempo dell'ascolto del mio IO, un'oasi dagli affanni della vita. Caso vuole, che anche la residenza che ci ospita si chiami OASI Francescana, un luogo dove la gentilezza e l'accoglienza dei responsabili sono stati un altro dono.

Stupore Accarezzo con lo sguardo volti amici...con stupore noto che, pur con una ruga in più, traccia di un altro sentiero del tempo, intatto rimane l'amore fraterno, espresso nei gesti affettuosi, nelle parole accoglienti, nei sorrisi muti.

Umanità delle relazioni Pur venendo da località diverse e distanti tra loro, mi sento in sintonia con i fratelli, rispettata nell'espressione di pensieri diversi, perché si riconosce nell'altro il ME che io vorrei. Ritrovare l'umanità che c'è in ciascuno di noi, l'essere fratello amato di ogni essere che con me condivide la Terra, contemplare e lasciarsi contemplare dalla natura, mi hanno fatto vedere nella croce l'abbraccio di Dio per tutto il creato. E con questo bagaglio d'amore, necessario al prendermi cura della mia anima, che ricomincio un nuovo anno.

Lucia Bacci (Roma)

Nota: le relazioni dei due relatori, appena saranno disponibili, verranno messe sul sito internet della Fraternità secolare italiana, insieme alla sintesi del lavoro dei gruppi di condivisione.

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VERBALE-SINTESI CONDUZIONE COLLEGIALE Fano (PU) 25-27 ottobre 2019

Le conduzioni collegiali sono un momento di condivisione e di confronto con i diversi Gruppi locali della Fraternità secolare italiana per un sostegno nel cammino e nello stesso tempo consentono di sperimentare forme di democrazia partecipata e di attenzione all’altro.

Nei giorni 25-26-27 ottobre 2019 si è svolta presso la struttura “Don Orione” di Fano la riunione di conduzione collegiale della Fraternità Secolare per affrontare i vari punti all’ordine del giorno inviato in precedenza.

Sono presenti: le coordinatrici nazionali, Maria Grazia Treppiedi e Renata Zille, don Remo Ceol, Franca Furlan, Edina Buiat (Frat. di Monfalcone), Elia Monte-belli (Frat. di Rimini), Aldo Aragno, Mario Banfi (Frat. di Milano), Luisa De Simone (Frat. di Pescara), Anna Battistelli, San-dra Galli, Rosa Meloni (Frat. di Jesi), Maria Antonietta Pedetti (Perugia) da sabato.

1 – L’incontro inizia con la preghiera comune e l’invocazione dello Spirito. Segue, in attesa dell’arrivo di tutti, un breve scambio sulle forme di comunicazione oggi nella Chiesa per annunciare il Vangelo.

Vengono designate: come moderatrice Maria Grazia e come verbalizzante Rosa.

2 – Lettura del verbale della seduta precedente. Il verbale della collegiale di marzo viene letto e approvato all’unanimità. Poi don Remo comunica che Annalisa Frigo di Gorizia, presente con noi alla messa domenicale della collegiale di marzo 2019, è morta dopo una malattia vissuta in piena consapevolezza e con immenso coraggio. Annalisa, medico ginecologo, si è poi occupata di cure palliative. Apparteneva alla Sodalité e si era accostata alla spiritualità foucauldiana tramite Carlo Carretto. La sua vita è stata un percorso di umanizzazione della nostra umanità (vedi il ricordo di Annalisa F. nelle pagine seguenti).

3 – Relazione delegati incontro europeo 2019 in Inghilterra e relazione partecipanti all’incontro vacanze.

I responsabili europei si sono riuniti, come sempre, prima dell’incontro vacanze, dall’11 al 15 luglio. Valeria Caviezel ha terminato i suoi due mandati di responsabile europea. È stata letta la sua commossa lettera di saluto e di ringraziamento per la ricchezza ricevuta da questa esperienza. Un tempo di grazia e un dono ricevuto: questo è stato il sentimento con cui Valeria ha portato avanti il suo mandato. Per il futuro si è dichiarata disponibile a tenere i contatti con la Fraternità europea svolgendo il servizio di corrispondenza con l’Europa. Viene letto poi il messaggio finale dei Delega-ti (riportato a pagina 6). Inoltre, si dà lettura del resoconto inviato da Vito Telesca, delegato della Fraternità Italiana, e della testimonianza di Luigia di Milano che ha partecipato all’incontro vacanze.

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4 – Relazione incontro 2019 della Famiglia Spirituale CdF Italiana e proposte per il prossimo del 2020.

L’incontro della Famiglia Italiana si è svolto a Roma, presso le Piccole Sorelle a Tre Fontane, dal 10 al 13 maggio 2019. La Fraternità secolare era rappresentata da Marina Cerracchio. Maria Gra-zia era presente in quanto coordinatrice nazionale e riferisce che in quella sede è stata comunicata la non accettazione, all’interno della Famiglia, della Fraternità Pellegrina. Tale decisione è stata presa dalla Famiglia Spirituale Internazionale riunitasi ad Haiti nell’aprile 2019. In ogni caso è bene non interrompere i contatti con la Fraternità Pellegrina. Il cardinale Angelo De Donatis, Vescovo di San Giovanni in Laterano, ha sintetizzato le risposte che ogni ramo ha inviato in relazione alle tre domande poste in precedenza. L'obiettivo è quello di allargare l’orizzonte degli spazi, “pensare in grande, agire nel piccolo”. In preparazione del prossimo incontro della Famiglia che si terrà a Napoli nel 2020, sono state predisposte altre domande riportate di seguito, alle quali rispondere anche tramite il sito in tempo utile per elaborare il contributo di ogni ramo della Famiglia.

5 – Resoconto Settimana di Nazareth 2019 a Erba (CO).

Maria Grazia comunica la sintesi di quanto emerso all’assemblea finale ad Erba. Tutti hanno evi-denziato che la struttura è stata molto idonea al nostro tipo di incontro. Il saldo finanziario è stato positivo, risultando un contributo alla cassa nazionale di 265 euro. Ritorna così il discorso delle quote di partecipazione alla Settimana di Nazareth. Viene accolta a maggioranza, previa votazione di ciascuno dei presenti, la proposta di don Remo di abbassare a tutti la quota per favorire, senza distinzione, chi non ha risorse finanziarie.

6 – Proposte per la Settimana di Nazareth 2020.

Maria Grazia riferisce della ricerca di varie case, appurato che nella zona del cratere del terremoto 2016 non ci sono possibilità, dato che le strutture sono tuttora danneggiate. La proposta più agevo-le per tutti è la casa per ferie Monastero San Vincenzo dei Silvestrini a Bassano Romano in pro-vincia di Viterbo. I prezzi praticati sono 38 euro al giorno per la doppia e sovraprezzo per la singo-la, che si evita se siamo più di 40. Attualmente la disponibilità c’è da mercoledì 26 agosto oppure la prima metà di agosto. Si opta per l’ultima settimana del mese, chiedendo la possibilità di antici-pare di un giorno o due per non sconfinare in settembre.

Ci si pone la domanda se si possa inserire la collegiale all’interno della Settimana di Nazareth per evitare troppi viaggi, ma, anche su proposta di Aldo, si decide di mantenere due collegiali all’anno. Viene posta la domanda a chi assegnare il servizio liturgico: la Fraternità di Monfalcone si offre vo-lentieri per proseguire questo servizio. Riguardo al tema, si è discusso ampiamente sulle varie proposte, condividendo tutti l’opportunità di collegare i contenuti della spiritualità foucauldiana con la necessità di impegno nella storia. Gabriele, che non ha potuto essere presente per sopraggiunti impegni familiari, ha inviato la sua proposta: il ruolo delle donne nella Chiesa e nella società.

Altri: la Fraternità nella Chiesa e nel mondo di oggi. Edina propone le parole del Papa in visita ai terremotati: RICORDARE-RECUPERARE-RICOSTRUIRE. Si sottolinea come sia importante riprende-re, narrare la figura di Charles de Foucauld per la Chiesa di oggi, con quale linguaggio raccontare tale testimonianza; recuperare la storia di Charles de Foucauld per arrivare a ricontestualizzare il suo messaggio nell’oggi. In questa cornice si toccano tanti argomenti: giustizia, donna, creato… Ancora, ci si chiede: quali sono oggi gli argomenti che sceglierebbe fr. Charles? Inoltre, Lucia Bac-ci ha lanciato all’assemblea conclusiva di Erba l’interrogativo di come cambiare la modalità di svol-gimento della Settimana. Riguardo ai “relatori”, sono stati fatti nomi importanti come il vescovo di Vienna, card. Walter Kasper, il vescovo di Crema, Daniele Gianotti che conosce la spiritualità di Charles de Foucauld… Mario afferma che sarebbe bene avere presenti entrambi i relatori nei gior-ni dei loro interventi.

Al termine dell’articolato scambio, si decide che le Fraternità di Milano e di Monfalcone in occasio-ne dell’incontro del 1° dicembre chiederanno rispettivamente a fr. Tommaso e a don Claudio Ster-cal indicazioni e disponibilità a offrire un contributo di riflessione alla Settimana di Nazareth.

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7 – Relazione del gruppo di preparazione dell’Assemblea della Fraternità secolare.

Rosa riprende i pochi pensieri emersi al riguardo nella riunione serale di Erba. Quale finalità ha l’Assemblea? Quasi tutti concordano che è importante riuscire a esprimere l’identità della Fraterni-tà secolare per passare la fiaccola a chi verrà dopo. L’obiettivo non è di compattare, ma di cap ire il ruolo della Fraternità oggi, come vivere quello che è scritto sulla carta, sui documenti essenziali tramandatici, come la Fraternità può essere una forma per vivere il Vangelo oggi. In sintesi: ravvi-vare la fiaccola per consegnarla ad altri. Al termine dell’Assemblea si potrebbe pensare a un gesto come “consegna” finale. Si pensa di invitare qualcuno capace di aiutarci nella riflessione, magari ascoltare anche voci diverse che vivono la spiritualità di fr. Charles pur non appartenendo ad alcun ramo della Famiglia.

È necessario: - proporre lo svolgimento dell’Assemblea nella maniera più efficace possibile; - favo-rire al massimo la partecipazione; - preparare in precedenza una traccia di riflessione; - program-mare un cammino di preparazione che includa anche una sorta di “intervista” per chi non potrà ve-nire, in modo da rendere comunque viva la sua testimonianza; - avere conduttori di gruppi, prepa-rati prima dell’assemblea per un lavoro strutturato.

La preparazione dovrebbe essere un cammino di tutte le Fraternità, dunque un coinvolgimento non limitato al gruppo di preparazione in modo tale da trovare elementi di “ponte” tra le varie “angolatu-re” delle Fraternità locali. Focalizzare che l’Assemblea è anche per pregare insieme. In conclusio-ne, si conviene che il gruppo di preparazione deve predisporre un piano di lavoro da portare alla collegiale di marzo.

8 – Richiesta di articoli per la rivista Jesus Caritas.

I prossimi numeri saranno dedicati alla presentazione dei rami della Famiglia Spirituale CdF Italia-na. Ogni ramo ha inviato una scheda, pertanto per il momento la richiesta di mandare articoli è so-spesa. Comunque, resta in piedi questa domanda per il prossimo futuro se vogliamo che la rivista sia un po’ l’espressione di tutta la Famiglia foucauldiana.

9 – Richiesta di contributi da parte del gruppo di redazione del Notiziario.

Per il Notiziario che uscirà a dicembre ci sono già i contributi sufficienti per formare il numero. Si chiede l’impegno di portare a ogni collegiale gli scritti che si propongono per la pubblicazione. Il gruppo di redazione (che ringraziamo calorosamente) farà la composizione dei due numeri annuali nella speranza di ricevere sempre i contributi necessari.

10 – Prossima collegiale.

Maria Grazia propone una piccola struttura gestita da religiose nell’entroterra bolognese in modo da favorire chi viene dal nord-est ed evitare cambi di treni per chi viene dal lato del Tirreno. La struttura si trova a San Marcellino di Pianoro (BO). Il costo è di 40 euro al giorno indistintamente per la singola o per la doppia. Bisogna sottolineare che ci sono poche singole, tre o quattro, dun-que dovremo essere disponibili a adattarci. I giorni saranno da venerdì 13 a domenica 15 marzo 2020. 11 – Varie ed eventuali.

La sostituzione di Marina come rappresentante della Fraternità secolare all’interno della Famiglia è rinviata alla prossima collegiale di marzo. Viene infine letto il documento finale dell’Assemblea In-ternazionale della Famiglia Spirituale Charles de Foucauld svoltasi nell’aprile 2019 ad Haiti (ripor-tato di seguito).

Esauriti i punti all’ordine del giorno, la Collegiale termina alle ore 12.00.

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Convocazione Assemblea della Fraternità secolare nel 2021 Fratelli carissimi,

gran parte della Fraternità secolare italiana sente l’esigenza di riflettere, con impegno e rinnovata

attenzione, sul messaggio di Charles de Foucauld e sul ruolo che le stesse Fraternità possono

rappresentare nel nostro tempo così complesso e nella Chiesa di Papa Francesco. Questo in

estrema sintesi. Abbiamo quindi deciso nella Collegiale di proporre un’assemblea nazionale delle

Fraternità Secolari, da realizzarsi nel 2021. Di conseguenza si è costituito un Comitato per

elaborare il percorso necessario per la realizzazione di questo obbiettivo.

Il primo passo: riteniamo utile, bello, arricchente lavorare assieme condividendo le varie

esperienze di vita fatte in tutti questi anni. Sicuramente ogni Fraternità e ogni persona ha una

storia, un’esperienza di vita importante da raccontare.

Siamo “intimoriti” dall’impegno che ci assumiamo; ma, con l’aiuto dello Spirito Santo,

contiamo sul contributo di tutti, proprio di tutti i laici (anche di preti, religiosi se fanno parte delle

nostre fraternità laicali) che vivono la sequela di Gesù, ispirandosi al beato Charles de Foucauld.

Confidiamo quindi di poterci incontrare, confrontare, raccontare, nell’arco di tempo che ci

divide dal 2021, con fraterno affetto e fiducia di poter realizzare un nuovo passo nella nostra storia

di Fraternità, che vuole essere testimone del messaggio evangelico.

A presto. Le coordinatrici nazionali Maria Grazia e Renata

Riteniamo importante inserire nel Notiziario anche i documenti relativi agli incontri

della FAMIGLIA SPIRITUALE CdF, in quanto ne facciamo parte e ci sentiamo in piena

comunione di spirito.

INCONTRO NAZIONALE DELLA FAMIGLIA SPIRITUALE CdF

ROMA 10-13 maggio 2019

Siamo stati accolti dalle Piccole Sorelle alle Tre Fontane e già questo vivere accanto a loro ha creato un ambiente fraterno e sereno, come loro sanno fare in maniera unica. Gabriele ha letto la risposta ricevuta dalla segreteria dell’Associazione Famiglia Spirituale Internazionale C.d.F., riunitasi ad Haiti ad aprile, che si è espressa negativamente riguardo all’accettazione della Fraternità Pellegrina tra i propri membri, motivando tale diniego in quattro punti. Riteniamo tutti importante di non interrompere i contatti con la Fraternità Pellegrina.

Il cardinale Angelo De Donatis, vicario generale, avendo letto le risposte dei vari rami alle domande posteci l’anno precedente, ha relazionato sui vari punti in maniera intensa e ricca. Sceglie alcuni punti dell’Evangeli Gaudium che trattano della vita sociale e di riflesso della Chiesa. “L’obiettivo a cui dobbiamo mirare è quello, innanzitutto, di allargare il confine del posto in cui siamo, senza separarci dal contesto sociale, tenendo quattro punti fermi nel nostro percorso: 1) il tempo è superiore allo spazio - il chicco di grano che muore dà frutto ma interroghiamoci sull’ansia di spazio, di potere che viviamo come singoli e anche come Chiesa, questo voler essere ovunque come se dovessimo conquistare, (“osare darsi il tempo di morire”); 2) l’unità prevale sul conflitto - la solidarietà diventa uno stile di costruzione della storia. C.d.F ha sperimentato la convivialità delle differenze vissute come opportunità dentro le quali trovare la forza del Vangelo. Malattie spirituali: la frammentazione e l’autoreferenzialità; 3) la realtà è più importante dell’idea - la Parola chiede di incarnarsi non di rimanere sterile. Cercare di dialogare con la realtà che ci è posta davanti, rifuggendo dall’organizzazione fine a se stessa, (contemplazione e ascolto);

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4) il tutto è superiore alla parte - si lavora sul piccolo ma con lo sguardo rivolto al Sogno di Dio, con una prospettiva più ampia, (“agire nel piccolo e sognare in grande”); La nostra tentazione è quella di sistemare tutto come in museo, invece ci viene chiesto di vivere questo squilibrio perché il Vangelo stesso è squilibrato così come lo sono le beatitudini. Non averne paura, anzi, occorre saperci stare dentro in maniera dinamica, come solo lo Spirito sa consigliare al nostro cuore. Ritornare a raccontarsi in relazioni umane piene di mitezza. Si ha bisogno di memoria, di quella che ha generato la vita. Nei giovani c’è un’apertura al trascendente anche se si stanno costruendo un Dio a modo loro. Ma se la nostra fede è tiepida non può generare nulla. La testimonianza è importante, perché è lì che si passa un messaggio reale. La liturgia stessa non può essere staccata dalla vita, diventa puro formalismo. Mettere il piccolo al centro vuol dire partire dalla realtà imperfetta. Se la Parola si incarna la realtà ci trasfigura. Attacchi al Papa: segno positivo perché dove si vive il Vangelo c’è un attacco forte, se non è così allora non è Vangelo. Nel 2021 si vorrebbe fare un incontro allargato a tutti, con l’aiuto della Fraternità secolare che si offre per l’organizzazione.

Nota: chi volesse leggere la relazione integrale del cardinale Angelo De Donatis la può trovare sul sito internet della Fraternità secolare italiana, insieme al verbale dell’Incontro di cui sopra e alle risposte dei vari rami della Famiglia alle domande poste da S. E. prima dell’incontro stesso.

Lavoro preparatorio all’incontro della Famiglia CdF del 2020

Queste le domande che vengono poste a tutte le Fraternità locali in vista dell’incontro della FAMIGLIA nel maggio dell’anno prossimo a Napoli. In tale incontro si è deciso di affrontare l’argomento del linguaggio e della comunicazione per trasmettere la nostra spiritualità alle nuove generazioni.

1 - Con quale linguaggio trasmettere i contenuti della spiritualità foucauldiana agli uomini e alle donne dei nostri tempi?

2 - Come la spiritualità foucauldiana mi rende felice?

3 - Perché ritengo che ancora oggi la spiritualità foucauldiana possa rendere felici altre persone?

4 - Quali sono gli elementi della spiritualità che ritengo più attuali per le persone che vivono nella nostra società, oggi, in particolare per i giovani?

4 - Quali linguaggi utilizzo per dire la mia appartenenza alla spiritualità di CdF e per farla conoscere agli altri? Quali sono le difficoltà che incontro?

6 - Come comunichiamo all’esterno la passione che ci anima alla sequela di Gesù di Nazareth, così come ci ha insegnato frère Charles?

Le risposte delle Fraternità locali vanno inviate entro febbraio 2020, via mail a Renata Tedeschi [email protected], la quale a sua volta le invierà alla segreteria della Famiglia CDF.

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INCONTRO INTERNAZIONALE DELLA FAMIGLIA SPIRITUALE CdF

HAITI - dal 23 aprile al 1° maggio 2019

Eravamo una ventina di persone a rappresentare vari gruppi di religiosi, preti, laici nonché l’arcivescovo del Sahara, riuniti a Saintard. Ci siamo conosciuti, abbiamo pregato insieme, partecipato alle eucarestie, a dei momenti di adorazione, esplorato l’isola e i vari luoghi in cui sono insediati i Piccoli Fratelli e le Piccole Sorelle dell’Incarnazione che ci hanno accolto. I diversi gruppi si sono presentati e lo si può constatare dai numerosi punti in comune: - l’Europa invecchia, e così anche i gruppi europei della Famiglia spirituale. - Il mantenimento degli anziani a carico delle comunità religiose non è sempre facile da gestire. - Le comunità religiose che si incontrano ogni sei anni hanno tanto da fare in queste occasioni e questo riguarda soprattutto i responsabili. - L’altro problema è il reclutamento di giovani e anche la loro formazione.

Gli statuti dell’associazione Dopo un’attenta lettura, l’Assemblea ha deciso di scrivere una Carta, piuttosto che degli statuti. Ha migliorato la formulazione dei paragrafi in merito ai “valori della spiritualità” e “gli scopi dell’Associazione”. L’Associazione ha deciso di riunirsi ogni tre anni invece che ogni due. Il ruolo del segretario è molto importante, perché coordina il lavoro e diffonde le informazioni. Accompagna il lavoro durante gli incontri. Il suo statuto è stato ridefinito. L’Assemblea ha il ruolo di eleggere una presidenza. Non siamo riusciti a eleggere una presidenza in quest’assemblea, perché tutti i membri della Famiglia spirituale sono sovraccaricati di lavoro. È stato concordato che dei membri della Famiglia cercheranno alcune persone che possano ricoprire questa funzione. Il prossimo incontro è previsto fra tre anni vicino a Barcellona, a Tarres. Il testo della Carta sarà redatto da Marianne Bonzelet. Corriere internazionale FSCF – N. 101 - 13 agosto 2019.

Domanda della Fraternità Pellegrina Contemplativa Abbiamo anche discusso della domanda della Fraternità Pellegrina Contemplativa che vorrebbe far parte della Famiglia Spirituale Charles de Foucauld. Tenendo conto degli elementi forniti, ci è sembrato opportuno scrivere una lettera, chiedendo a questa comunità di far maturare il proprio progetto e anche di approfondire la sua conoscenza della spiritualità Charles de Foucauld.

Lettera agli arcivescovi di Haiti Padre Frenklin ha chiesto all’Assemblea di scrivere una lettera da leggere in occasione dell’incontro con gli arcivescovi. La scoprirete in questo numero. Canonizzazione di Charles de Foucauld L’arcivescovo del Sahara ha fatto il punto della situazione sulla canonizzazione di Padre Charles de Foucauld. Al momento è in esame il miracolo descritto nel numero 98 del Corriere Internazionale. Il postulatore ha creato un dossier che ha consegnato a dei teologi che lo studieranno e a dei medici che dovranno riconoscere il miracolo. Ci vorrà tempo.

Sito internet Il sito internet Charles de Foucald.org esiste. Tuttavia, non si sa chi lo gestisca e non ci sono nuovi aggiornamenti. La nuova presidenza deciderà cosa è opportuno fare.

Agli arcivescovi di Haiti, fratelli nella fede. Abbiamo avuto la fortuna di poter vivere qualche giorno nel vostro paese, in ascolto di ciò che avviene. Come cristiani, con molta umiltà vorremo dedicarvi qualche parola di incoraggiamento e speranza in merito al duro cammino del popolo di Haiti.

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Siamo l’Associazione della Famiglia spirituale Charles de Foucauld, che comprende una ventina di gruppi che si ispirano alla spiritualità di Charles de Foucauld. I Piccoli Fratelli e le Piccole sorelle dell’Incarnazione, che fanno parte di quest’associazione, ci hanno invitato a condividere la loro vita. Anche nel vostro paese c’è la Fraternità Sacerdotale, un membro dell’istituto Jesus Caritas e le Piccole Sorelle del Vangelo.

La nostra Associazione ha la sua assemblea generale che raggruppa i responsabili dei vari gruppi ogni tre anni. Quest’anno abbiamo avuto l’occasione di conoscere il vostro paese e di scoprirne la bellezza e la ricchezza dell’accoglienza. Abbiamo iniziato il nostro incontro con una visita di Martin Nugent, nunzio apostolico e di Max Leroy Mesidor, arcivescovo di Port-Au-Prince. Abbiamo avuto un interessante dibattito sulla realtà sociale e ecclesiastica del paese che si è concluso con una bella celebrazione eucaristica.

In seguito, a Pandiassou, siamo stati accolti dal vescovo di Hinche, Jean Désinord, e ci ha colpiti la vitalità di questa chiesa. Nel frattempo, abbiamo compreso la difficile realtà nella quale vivono ogni giorno i cittadini haitiani. Abbiamo preso coscienza con gli occhi e con il cuore delle terribili conseguenze delle catastrofi naturali (il terremoto del 12 gennaio 2010 e i vari cicloni) e dei problemi sociali ed economici che affliggono il popolo di Haiti. Siamo in comunione con questo popolo che piange per la sua sofferenza senza essere compreso e che chiede i beni necessari per la dignità umana.

Vorremo a questo proposito ricordare il discorso di Papa Francesco del 28 ottobre 2014, in occasione dell’incontro mondiale dei Movimenti Popolari, in merito ai diritti umani sacri: Ogni persona ha il diritto di beneficiare di un buon lavoro, un tetto (cioè un alloggio decente) e una Terra. Ogni uomo e ogni donna ha il diritto di vivere con dignità, garantita da questi tre diritti fondamentali come discepoli di Gesù, sulla scia di Charles de Foucauld, vediamo come la sua vita evangelica al fianco dei più piccoli può essere una luce sul cammino verso il riconoscimento della dignità umana di ciascuna persona. Viveva in Algeria quando ancora era una colonia francese. Denunciava la schiavitù e ogni forma d’ingiustizia. Condividendo la vita del popolo sahariano, ha dato continuamente grandi esempi di fraternità, attento alla giustizia verso i più deboli; ha valorizzato la lingua e la cultura di questo popolo, affinché potessero prosperare tutte le sue ricchezze e ha fatto tutto ciò sulla scia del suo ben amato Fratello e Signore Gesù. Di fatti scriveva: “non possiamo essere delle sentinelle addormentate o dei cani muti davanti all’ingiustizia”.

Noi siamo, uomini e donne, religiosi, laici, preti, impegnati nei nostri paesi al servizio del Regno di Dio e apprezziamo la forza vitale del popolo di Haiti. Vi siamo vicini e siamo in comunione spirituale con voi affinché tutti gli abitanti di questo paese possano vivere una vita dignitosa. Come cristiani, crediamo che la fraternità e la giustizia siano essenziali nella società ma, qui come altrove, la violenza non è la via per raggiungere questi obiettivi, perché la violenza attrae altra violenza, e allora si entra in un ciclo di potere ingiusto che non è al servizio degli altri. Abbiamo sentito questo proverbio: “Da solo, l’Haitiano è forte, insieme è debole”. Siamo convinti, insieme a voi, che in realtà solo tutti insieme siamo forti. Ci è parso che la Chiesa, soprattutto la vita religiosa, sia molto coinvolta in questa sfida, calcando specialmente sull’educazione e la formazione umana.

Noi, come Famiglia Spirituale del Beato Charles de Foucauld, preghiamo Dio affinché il popolo di Haiti trovi il modo di lottare pacificamente per il suo progetto di giustizia, senza lasciarsi manipolare dagli interessi delle potenze straniere. Avete la fortuna di avere un popolo giovane che lotta con passione per la vita e che è capace di trasformare, con determinazione e generosità, la società haitiana per il benessere di tutti. Vi siamo riconoscenti per la splendida accoglienza nel vostro paese e vi salutiamo affettuosamente, assicurandovi che d’ora in avanti vi porteremo nei nostri cuori e nelle nostre preghiere. Che il buon Dio vi benedica nella gioia del Cristo Resuscitato.

I responsabili dei settori che formano la Famiglia Spirituale del Beato Charles de Foucauld, riuniti in assemblea a Haiti il 29 aprile 2019.

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TESTIMONIANZE

Visita d’amicizia Il 15 maggio scorso, quando buona parte del territorio della Romagna era devastato dalle forti e continue piogge, le piccole Fraternità di Rimini e di Jesi sono andate in auto con Gabriele a Forlì per incontrarsi con Enrica e Luciano che, a causa di seri motivi di salute, non riescono più a partecipare agli incontri programmati a livello nazionale o locale. Siamo stati accolti in tarda mattinata in casa loro: un caldo abbraccio iniziale, commosso e silenzioso, ci ha uniti superando il lungo tempo trascorso senza vederci. Con la semplicità e la profondità del cuore che vede e sente oltre il non detto, abbiamo raccontato il nostro presente, le nostre speranze, le nostre sofferenze. Tutto questo ha permesso a ciascuno di non percepire come ostacolo il tempo della lontananza: ci siamo sentiti uniti e in sintonia come se ci fossimo incontrati frequentemente.

Enrica, che vive la situazione con fatica, ci ha ringraziato molto perché ha vissuto la circostanza come un ritrovare vicinanza e comunione in un momento della vita in cui le distanze e le difficoltà sono di impedimento per incontrarsi con frequenza. Riprendiamo da uno scritto di fr. Arturo Paoli, propostoci da Gabriele, alcuni passi con cui abbiamo pregato insieme: “Il Signore ci chiama alla pace e alla gioia Vi do una pace e una gioia così grande

che nessuno potrà togliervele. Il Signore ci libera anche dalla paura della morte, perché la morte diventa il momento gioioso della vita, quando si squarciano i veli e finalmente vediamo il volto sorridente del Cristo che ci aspetta sulla soglia della nuova Casa.

Insegnami ad amare, Signore. Dammi il tuo amore, cambia il mio cuore.

Cos’altro posso dirti Signore…” Elia e Rosa

“Siamo teneri come Gesù. Consoliamo gli

afflitti come faceva Lui, e dapprima coloro

ch’egli stesso ci ha messo più vicino nella vita

e coloro che hanno più bisogno di consolazione,

coloro che, più deboli, stanno per piegare

sotto un dolore pungente...”.

Charles de Foucauld

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Il cristiano è missionario

Ricordo della dott.ssa Annalisa Frigo

Domenica 20 ottobre, “Giornata Missionaria Mondiale”, la Pastorale della Salute ha voluto ricordare, nel trigesimo della morte, la nostra missionaria Annalisa Frigo. Missionaria? Non è mai stata in Africa! Il cristiano è missionario, sempre! Il cristiano ha una missione da compiere. “Battezzati e inviati” scrive Papa Francesco. Il battezzato è inviato nel mondo ad annunciare il Vangelo con le parole, ma soprattutto con la vita.

La dott.ssa Frigo ha vissuto la fede in mezzo all’umanità sofferente con la sua umanità, la sua presenza, il suo calore, il suo temperamento, a volte, anche troppo espansivo. Da ginecologa non è fuggita dal Consultorio Pubblico, ma è rimasta a fronteggiare le problematiche dell’aborto. Da obiettore ha saputo condividere e accompagnare le donne in quei drammatici momenti testimoniando l’amore di Dio, promuovendo l’educazione sessuale, accettando tutte le critiche e la disapprovazione dei circoli cristiani più ligi alle leggi ecclesiastiche.

Ha saputo stare accanto alle donne operate al seno, fondando a Monfalcone l’Associazione dell’ANDOS. Alla fine della S. Messa, celebrata da don Mirko, frate Renato e don Remo, animata dal coro dell’Andos e alla presenza dei figli Silvia e Alberto, più persone di questa Associazione hanno portato la loro testimonianza: Antonella Marmora del direttivo ANDOS di Monfalcone ha letto alcuni passi del libro “Come un’onda” - “Oltre dieci anni di esperienze e di attività”, Rosi del Coro Andos, Annamaria Spolaor, volontaria ANDOS. Edi Fedel ha letto una pagina inedita, frutto di una riflessione condivisa con la dott.ssa Frigo, del suo libro “Ricordi di Dobbia”. Il prof. Pamic, già primario della chirurgia di Monfalcone e Gorizia, ha ricordato Annalisa con una testimonianza molto sentita e accorata sulla nascita dell’ANDOS.

Non possiamo dimenticare la seconda parte professionale della sua vita: l’accompagnamento delle persone con malattie inguaribili, ma curabili. Ha promosso lo sviluppo delle cure palliative nell’Ospedale di Monfalcone in contatto con altre esperienze del Nord Italia.

Andata in pensione, a Padova ha intrapreso un cammino di approfondimento teologico. Don Remo ha sottolineato la dimensione spirituale di Annalisa, ricordando la sua appartenenza alla “Famiglia Spirituale” di Charles de Foucauld. Come Charles de Foucauld è stato missionario senza fare il missionario, così Annalisa è stata nel “Cuore delle masse” (libro di René Voillaume - in italiano: “Come loro”) testimone senza proselitismo, ma con la vita come luce in mezzo ai problemi esistenziali delle persone.

Don Remo ha inoltre proposto di far tesoro dell’esperienza fatta dalle persone che l’hanno incontrata e di proseguire, sulle tracce di Annalisa, l’umanizzazione delle relazioni nel mondo sanitario e nel volontariato, animati da una spiritualità concreta. Alla celebrazione ha partecipato una folta rappresentanza dell’ANDOS e persone che hanno lavorato con lei o che l’hanno incontrata durante la loro malattia.

“Avere veramente la fede, la fede che ispira tutte le azioni. Quella fede nel soprannaturale che dappertutto ci fa vedere soltanto Lui, che toglie al mondo la maschera e mostra Dio in tutte le cose, che fa scomparire ogni impossibilità, che rende prive di senso parole come inquietudine, pericolo, timore, che fa camminare nella vita come un bambino attaccato alla mano della mamma”. Charles de Foucauld

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NOTIZIE DI FRATERNITÀ

Tornati alla Casa del Padre accompagnati dalla nostra preghiera

❖ A maggio è mancata GIOVANNA SASSU, moglie di Aldo, della Fraternità di Milano.

“Con l’espressione del viso, il tuo dolce sorriso e il tono della

tua voce comunicavi la finezza e la rettitudine d’animo che ti

distinguevano. Apprezzavamo la tua franchezza e insieme la

tua affabilità. Sapevi ascoltare e rapportarti con discrezione e

hai dato a tutti testimonianza di grande coraggio e di serenità

nell’accettare e affrontare le sorprese amare della vita.

Grazie, cara Giovanna”.

La Fraternità di Milano

❖ Nel mese di luglio è mancata ANNA MARIA COLOMBO della Fraternità Jesus Cari-

tas, conosciuta e amata dalle varie Famiglie foucauldiane.

“…Anna Maria, con il suo servizio compiuto per quarant’anni a favore di questo popolo algerino, con dedizione, generosità, oblio di sé, tutto per amore, vivendo poveramente lei stessa, contando sulla Provvidenza, con le sue numerose azioni ha migliorato la vita della popolazione povera. La ricordiamo tutti con gratitudine. Da Algeri 4.08.2019 Suor Renée

❖ A Nosedole (MN) il 28 luglio si è spento a 81 anni don RENATO RONDINI, della Fraternità sacerdotale, amico e partecipe per diversi anni della Fraternità secolare di Milano, che lo ricorda con tanta gratitudine.

❖ Il 26 ottobre, all’età di 61 anni è mancata JENNY GONZALES.

Da circa quattro anni partecipava con entusiasmo agli incontri di Fraternità a Mila-no. Abbiamo apprezzato la sua dolcezza nel rapportarsi con ogni persona, ma so-prattutto ammiravamo il grande coraggio nell’aver lasciato più di quindici anni fa il suo paese, il Perù, per venire in Italia a dedicarsi con amore fraterno alle persone bisognose di assistenza. Le siamo tanto riconoscenti per la sua testimonianza di grande serenità nella sua lunga e dolorosa malattia.

❖ Siamo vicini ad Aldo e Agnese Valleris di Torino, duramente provati dalla morte

prematura del loro genero Riccardo. Preghiamo il Signore per Elisabetta Valleris, loro figlia e per le tre bimbe rimaste soltanto con la mamma.

❖ Partecipiamo al dolore di Maria Claudia (Fraternità di Monfalcone) per la perdita della cara mamma avvenuta in ottobre.

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IL 1° DICEMBRE 2019

Anniversario della morte di Charles de Foucauld

La commemorazione si tiene:

➢ a Vicenza, da Venerdì 29 novembre a Domenica 1°dicembre

Tema: La spiritualità di fratel Carlo nella chiesa e nella società attuale

Come da parecchi anni ci incontreremo (pranzo) presso la Casa San Bastiano - Via Tiepolo, 22·- 36100 VICENZA, Tel. n. 0444/321986. Abbiamo contattato fratel Tommaso che è disponibile a stare con noi da venerdì pomeriggio al pranzo di sabato. Nel pomeriggio di sabato all’Oasi Betania di Padenghe fratel Tommaso ha organizzato un incontro interreligioso. Abbiamo concordato di parteciparvi: ovviamente questo sarà possibile se ci saranno posti macchina sufficienti. Chi desidera partecipare può dare la sua adesione entro il 15 novembre 2019 a Franca Furlan inviando una mail ([email protected]) o telefonando (Tel. 0481/777821 Cell. 3293170042).

➢ a Milano: Domenica 1° dicembre dalle ore 9.00 alle ore 17.00

Tema: Charles de Foucauld, profeta dei nostri giorni, le condizioni e le caratteristiche per un servizio profetico, oggi.

Il relatore è Mons. Claudio STERCAL, docente di Spiritualità presso la Facoltà Teologica dell’Italia

Settentrionale. La giornata è aperta ai gruppi e associazioni della Famiglia spirituale Charles de Foucauld e a tutti coloro che sono interessati. Il ritrovo è presso le Suore di Betlem, via Zenale,14 - Milano

(MM2 verde, fermata S. Ambrogio, oppure autobus 50, 58.) Anche nelle Fraternità locali delle altre Regioni si ricorda questo importante evento che ci fa sentire in vera comunione fraterna con lo spirito di frère Charles. (ndr)

“Pensa che devi morire martire, spogliato di tutto,

steso per terra, nudo, irriconoscibile, coperto di

sangue e ferite, violentemente e dolorosamente

ucciso e desidera che questo avvenga subito”.

Charles de Foucauld

Page 22: fraternitasecolareitalianacharlesdefoucauld.itfraternitasecolareitalianacharlesdefoucauld.it/wp... · 4 UNA MEMORIA DI CHARLES DE FOUCAULD Il 29 ottobre è stata consegnata alla basilica

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PER CONTATTARCI

Coordinatrici nazionali - Maria Grazia Treppiedi - Via S. C. De Lellis, 198/3 - 66100 Chieti telefono: 0871 41831 - cell. 320 0708897 - e. mail: [email protected] - Renata Zille - Via Brunner, 4 - 34126 Trieste

tel. 040768420 - cell. 3407719495 - e. mail: [email protected] Il Gruppo di riferimento Per le regioni del Nord Est d’Italia è rappresentato da: - Franca Furlan - Viale Serenissima 13 - 34077 Ronchi dei Legionari (GO) Tel. 0481 777821 - cell. 3293170042 - e. mail: [email protected]

Per le regioni del Nord Ovest d’Italia è rappresentato da: - Marcella Scagliosi - Via Monte Popera,11 - 20138 Milano Tel. 02515027 - cell. 3405752172 - e. mail: [email protected]

Per le regioni del Centro è rappresentato da: - Rosa Meloni - Via Gigli Beniamino 3 - 60035 Jesi (AN) Tel: 0731 204183 - cell. 3382034710 - e. mail: [email protected]

Per le regioni del Sud è rappresentato da: - Marina Cerracchio - Via Merliani, 138 - 80129 Napoli - Tel. 0815560987 - cell. 3493783779 - e. mail: [email protected] - Potenz Domenico (Mimmo) - Via Porta Carlo Alberto 1 - 74017 Mottola (TA) Tel: 099 8861662 - cell. 3280253360 - e. mail: [email protected] Redazione del Notiziario: - Aldo Aragno - Via Concordia 4/sc/H - 20092 Cinisello Balsamo (MI) - cell. 3479652438 e. mail: [email protected] - Emma Brembilla - Via B. Cellini 51 - 24040 Bonate Sotto - (BG) - cell. 3803061675 e. mail: [email protected] - Adriana Pavanello - Via S. Denis 177/A - 20099 Sesto S. Giovanni (MI) - cell. 3495745878 e. mail: [email protected]

Nota importante

Gli articoli sottoelencati, richiamati in questo Notiziario, non saranno allegati ad esso, man mano saranno disponibili, verranno messi direttamente sul sito internet della Fra-ternità secolare italiana https://fraternitasecolareitalianacharlesdefoucauld.it/, dove li potrete liberamente consultare. Ci scusiamo per eventuali imprecisioni, poiché non sono stati rivisti dagli autori.

1 - Sintesi lavoro dei Gruppi alla Settimana di Nazareth 2019

2 - Relazione di don Renato Sacco alla Settimana Nazareth 2019

3 - Lettera della Famiglia CdF al Papa

4 - Verbale Incontro Famiglia CdF maggio 2019

5 - Relazione di don Angelo De Donatis alla Famiglia CdF

6 - Risposte vari rami Famiglia CdF a De Donatis

Seguirà la relazione della pastora Lidia Maggi alla Settimana di Nazareth 2019.

Chi li volesse in forma cartacea può richiederli ad Aldo della Redazione del Notiziario.