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questo scopo è nata la collabo- razione fra l’Anmil e la società Saef (leggi nell’altra pagina) in un progetto che coinvolge die- ci istituti bresciani. Il ricordo. Uno di essi è la scuo- la gestita dalle Ancelle della Ca- rità a Palazzolo. E proprio nel- la cittadina sull’Oglio l’Asso- ciazione ha deciso di celebra- re simbolicamente la giornata per la sicurezza sui luoghi di la- voro, deponendo una corona al monumento in piazza Ca- stello. In seguito, il presidente Feliciani ha presentato i dati nella sede palazzolese della Sa- ef, società che si occupa di que- sti temi: aiuta le imprese a valu- tare i rischi, a progettare inter- venti migliorativi, a formare re- sponsabili e dipendenti. Per- ché le criticità maggiori, ha spiegato l’ing. Cristian Monta- ni, coordinatore dell’area sicu- rezza della Saef, «sono legate al comportamento non corret- to delle persone». La norma non basta senza la consapevo- lezza del rischio (e dunque un atteggiamento consono). Fon- damentale per abbattere quel- la media di 62 infortuni ogni giorno lavorativo. // / Non solo Brescia. Gli infortu- ni sul lavoro sono in aumento anche in Italia, sia pure di po- co. Nel 2016, secondo l’Anmil, le denunce sono state 636.812, con un incremento dello 0,65%. In Lombardia il dato è rimasto praticamente lo stes- so, 116.049 casi (-0,01%). In sei province c’è stata una lieve di- minuzione (Como, Bergamo, Cremona, Lecco, Pavia, Mon- za Brianza), in altrettante è an- data peggio (Brescia, Lodi, Mantova, Milano, Sondrio, Va- rese). Confortante il calo delle morti bianche: a livello nazio- nale 1.018 vittime contro le 1.172 del 2015 (-13%). Sempre troppe, ovviamente. A livello lombardo sono 120 le persone che l’anno scorso hanno perso la vita lavorando, 45 in meno che nel 2015. Bre- scia, con 18 lutti, detiene il pri- mato negativo, seguita da Ber- gamo (14, stabile). Quanto alle malattie professionali denun- ciate, si registra un aumento ge- neralizzato: in Italia (60.347 ca- si contro 58.998, +2,2%) e in Lombardia (3.903, 3.420, + 14%). Fra le province della no- stra regione spicca Bergamo con ben 1.266 nuovi casi de- nunciati, il doppio che nel Bre- sciano (al secondo posto). Per Bergamo un aumento, addirit- tura, di quasi il 22%. Luigi Feli- ciani, presidente dell’Anmil di Brescia, attribuisce questa sin- golare impennata ad una prati- ca diversa dei medici di base, che - più di altri - segnalano all’Inail i casi dubbi. «Non è che a Bergamo ci sia una emer- genza particolare», spiega Feli- ciani. L’amministratore delegato di Saef, Paolo Carnazzi, ribadi- sce che «la prima causa degli in- cidenti sul lavoro è la mancata percezione del rischio. Ecco perché bisogna cominciare a lavorare sui bambini con pro- getti come quello promosso in- sieme all’Anmil». // Amministratore. Paolo Carnazzi della società Saef In aula. Alcuni scolari che partecipano al progetto «P iù io abbasso l’attenzione e più io alzo il pericolo». I bambini della II A rispondono in coro senza esitare alla domanda di Claudio Cominardi su cosa non bisogna fare quando si profila un rischio. Lo spigolo di un banco, una buca, una porta, un ostacolo qualsiasi in classe, in palestra, a casa: si insegna loro la percezione del rischio, ossia il primo passo verso una maggiore consapevolezza da accrescere durante tutta la vita. In strada oppure sul luogo di lavoro. È il progetto «Il Volo del Colibrì», messo in campo dall’Anmil e dalla Saef. Stamattina siamo all’Istituto delle Ancelle della Carità di Palazzolo, una delle dieci scuole elementari bresciane coinvolte per un totale di mille bambini suddivisi in quarantuno classi. Le prime e le seconde di ogni Istituto vengono accompagnate per quattro anni con laboratori formativi, un totale di mille ore di impegno. Duplice lo scopo: aiutare i bambini a sviluppare l’attenzione per i pericoli, mappare i loro comportamenti durante la crescita. Il progetto, avviato l’anno scorso, dal 2018 vedrà in campo anche ricercatori delle università Statale e Cattolica di Brescia, proprio per verificare la possibilità di costruire un modello didattico da applicare ovunque. L’insegnante è Claudio Cominardi, musicoterapista, esperto dei processi cognitivi. Birilli, ostacoli, fogli di statistica, analisi di studio, il dialogo con i bambini sono alla base del suo lavoro. Che dà frutti, come dimostrano gli scolari della II A. «È una bella esperienza», commenta la loro maestra Manuela Loda. «Rende i bambini più consapevoli dei pericoli nei luoghi in cui vivono con la famiglia e i loro amici». Il progetto ha avuto anche il patrocinio del Comune: «Mi auguro che possa essere adottato in sempre più scuole», sottolinea il sindaco Gabriele Zanni. «Il Volo del Colibrì» è nato tre anni fa da un’idea di Anmil e Saef durante la celebrazione della giornata internazionale per la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro. Un’alleanza sul piano culturale nelle scuole, «perché è da lì che bisogna partire», commentano il presidente dell’Anmil Luigi Feliciani e l’amministratore delegato di Saef, Paolo Carnazzi. Nel progetto sono coinvolti numerosi soggetti, come partner o sponsor: aziende, sindacati, associazioni, privati che «adottano» una scuola. L’Istituto delle Ancelle di Palazzolo, ad esempio, ha l’aiuto del Rotary Club Brescia Franciacorta Oglio. / La mancata ricollocazione di inidonei temporanei, il peg- gioramento delle condizioni di lavoro che «rendono difficile garantire tempi di percorrenza adeguati», i problemi «legati a mezzi obsoleti». Sono solo alcuni problemi che gli autisti di Brescia Tra- sporti, tramite le Rsu interne, lamentano da tempo. E che sin- tetizzano in vista di un nuovo sciopero, in programma il 18 maggio, in cui incroceranno le braccia dalle 17.30 alle 21.30 per ribadire, ad azienda e Co- mune, i nodi posti sul tavolo. Intanto, il 7 maggio, in conco- mitanza con «Brescia in circo- lo», iniziativa promossa da Bre- scia Mobilità con A2A con filo conduttore stili di vita green e la sostenibilità ambientale, le Rsu di Brescia Trasporti mette- ranno in campo un presidio iti- nerante «contro informativo per sensibilizzare sui problemi che abbiamo esposto». «Da tempo siamo in agitazione per- ché chiediamo la risoluzione di alcuni problemi - riassume Maurizio Murari affiancato da altri esponenti delle Rsu di Bre- scia Trasporti - . Tra questi, la mancata ricollocazione di ini- donei temporanei, per i quali chiediamo la possibilità di lavo- rare anche in altre aziende del gruppo Brescia Mobilità. E an- cora, che venga nuovamente messa nella busta paga degli autisti assunti dal 2014, l’inden- nità di mansione di 250 euro. Indennità che questi lavorato- ri non hanno più tra le voci del salario». Ancora: «Nell’ultimo perio- do le condizioni di lavoro sono diventate più difficili, non ab- biamo più tempi di percorren- za adeguati. Riceviamo parec- chie lamentele che parlano di servizio scadente. Il numero di riposi saltati inoltre è diventa- to pesante». I rappresentanti delle Rsu ribadiscono di non «chiedere aumenti di salario ma condizioni di lavoro più umane». // P. G. IL PROGETTO L’esperienza della II A dell’Istituto delle Ancelle a Palazzolo Laboratori. All’Istituto delle Ancelle della carità di Palazzolo L’omaggio. Il monumento che Palazzolo ha dedicato ai Caduti sul lavoro Coinvolti mille alunni di dieci Primarie UN COLIBRÌ IN VOLO PER INSEGNARE A VEDERE I PERICOLI Enrico Mirani La strage silenziosa: 1.018 morti in Italia 120 in Lombardia Le cifre La maggiore criticità resta la mancata percezione del rischio sul luogo di lavoro Museo fotografia Paesaggi e racconti da Mostar e non solo Con Fulvio Casagrande e gruppo terre ballerine dalle 17 «Paesaggi e testimonianze da Mostar, Sarajevo e Montenegro». Museo Santa Giulia «Arnaldo ritrovato» tra visite e incontri Museo di Santa Giulia aperto oggi, domani e lunedì. In programma tra le iniziative conferenze e visite all’«Arnaldo ritrovato». Via del Manestro Mostra: volti e storie di San Bartolomeo Dalle 10.30 al museo del ferro in città inaugura la mostra «Passato prossimo», volti e storie di San Bartolomeo. Il 18 maggio sciopero degli autobus urbani Rsu. Sindacalisti di Brescia trasporti Protesta OGGI IN CITTÀ GIORNALE DI BRESCIA · Sabato 29 aprile 2017 11

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BRESCIA E [email protected]

/ Sessantadue infortuni ognigiornolavorativo.Una enormi-tà. Nel Bresciano calanoi mor-ti sul lavoro, ma crescono an-cora (dopo una diminuzione

nel 2015) gli incidenti e le ma-lattie professionali. Diciotto,nel 2016, i lutti registrati con-tro i 30 del 2015 (-40%), un se-gnale certamente positivo,che, tuttavia, non deve oscura-re le criticità. Ben 15.746 gli in-fortuni denunciati (+1,5%), incifra assoluta siamo la secon-da provincia lombarda dietro

Milano. A preoccupare è l’in-versione di tendenza: due an-ni fa c’era stato un calo del4,4%. Per quanto riguarda lemalattie professionali denun-ciate,sono 567 i casi denuncia-ti (+6,17%). «Sono numeri im-pressionanti, che ci diconoquanto ancora ci sia da fare sulversante della sicurezza», hacommentato ieri Luigi Felicia-ni, presidente reggentedell’Anmil di Brescia. «In que-sti anni la consapevolezza daparte di aziende e lavoratori ècresciuta, ma 62 infortuni algiorno sono ancora tantissi-mi».

Ieri,28aprile, èstata celebra-ta la giornata internazionaleper la sicurezza e la salute sui

luoghi di lavoro. Nell’occasio-ne l’Anmil (Associazione na-zionale fra lavoratori mutilatied invalidi del lavoro) ha pre-sentato i dati relativi all’annoscorso.

I dati. Si tratta di cifre fonteInail elaborate dall’Anmil, an-che se non ancora certificate.L’Istituto delle assicurazioni,infatti, si prende alcuni mesiper verifiche e approfondi-menti. Il quadro, comunque, èpreciso. «Ci dice che la stradada percorrere è ancora lunga»,hasottolineatoFeliciani.L’edi-lizia e poi l’agricoltura restanoi settori più a rischio, mentrecresce l’impatto della logisti-ca. In Lombardia Brescia, Ber-

gamo e Milano, in virtù dellaloro dimensione produttiva,restano in cima alla classifica.Icosti umani ed economici so-no altissimi. Si calcola che inItalia gli infortuni pesino ognianno intorno ai 50 miliardi dieuro. Le grandi aziende, ha in-dicato Feliciani, «investonomolto più che in passato in si-curezza, perché hanno capitoche gli incidenti non conven-gono a nessuno. Anzi, la loroassenza garantisce maggiorequalità all’azienda e consensodapartedei lavoratori».Al con-trario, «nelle piccole aziendesiamo ancora lontani». Biso-gna puntare ad accrescere laculturadellaprevenzione, «co-minciando dalle scuole». A

questoscopo è nata la collabo-razione fra l’Anmil e la societàSaef (leggi nell’altra pagina) inun progetto che coinvolge die-ci istituti bresciani.

Il ricordo. Uno di essi è la scuo-lagestita dalleAncelle dellaCa-rità a Palazzolo. E proprio nel-la cittadina sull’Oglio l’Asso-ciazione ha deciso di celebra-re simbolicamente la giornataperlasicurezza sui luoghi di la-voro, deponendo una coronaal monumento in piazza Ca-stello. In seguito, il presidenteFeliciani ha presentato i datinellasedepalazzolese della Sa-ef,societàchesioccupa dique-sti temi:aiutale impreseavalu-tare i rischi, a progettare inter-ventimigliorativi,a formarere-sponsabili e dipendenti. Per-ché le criticità maggiori, haspiegato l’ing. Cristian Monta-ni, coordinatore dell’area sicu-rezza della Saef, «sono legatealcomportamento non corret-to delle persone». La normanon basta senza la consapevo-lezza del rischio (e dunque unatteggiamentoconsono). Fon-damentaleper abbattere quel-la media di 62 infortuni ognigiorno lavorativo. //

I numeri.L’Anmil (Associazione nazionalemutilati e invalidi del lavoro) diBrescia ha reso noto i dati sugliinfortuni dell’anno 2016. Calano imorti, crescono gli incidenti e lemalattie professionali.

Il progetto.Insieme alla società Saef, che sioccupa di sicurezza sul posto dilavoro per quasi seicentoaziende, l’Anmil ha varato ilprogetto «Il Volo del Colibrì» indieci scuole elementari. Millealunni ai quali insegnare lapercezione del rischio.

/ Non solo Brescia. Gli infortu-ni sul lavoro sono in aumentoanche in Italia, sia pure di po-co. Nel 2016, secondo l’Anmil,le denunce sono state 636.812,con un incremento dello0,65%. In Lombardia il dato èrimasto praticamente lo stes-so, 116.049 casi (-0,01%). In seiprovince c’è stata una lieve di-minuzione (Como, Bergamo,Cremona, Lecco, Pavia, Mon-za Brianza), in altrettante è an-data peggio (Brescia, Lodi,Mantova,Milano, Sondrio, Va-rese). Confortante il calo dellemorti bianche: a livello nazio-nale 1.018 vittime contro le1.172 del 2015 (-13%). Sempretroppe, ovviamente.

A livello lombardo sono 120le persone che l’anno scorsohanno perso la vita lavorando,

45 in meno che nel 2015. Bre-scia, con 18 lutti, detiene il pri-mato negativo, seguita da Ber-gamo (14, stabile). Quanto allemalattie professionali denun-ciate,siregistraunaumentoge-neralizzato: in Italia (60.347 ca-si contro 58.998, +2,2%) e inLombardia (3.903, 3.420, +14%). Fra le province della no-stra regione spicca Bergamocon ben 1.266 nuovi casi de-nunciati, il doppio che nel Bre-sciano (al secondo posto). PerBergamo un aumento, addirit-tura, di quasi il 22%. Luigi Feli-ciani, presidente dell’Anmil diBrescia, attribuisce questa sin-golare impennata ad una prati-ca diversa dei medici di base,che - più di altri - segnalanoall’Inail i casi dubbi. «Non èche a Bergamo ci sia una emer-genza particolare», spiega Feli-ciani.

L’amministratore delegatodi Saef, Paolo Carnazzi, ribadi-sceche«la primacausadegli in-cidenti sul lavoro è la mancatapercezione del rischio. Eccoperché bisogna cominciare alavorare sui bambini con pro-getti comequello promossoin-sieme all’Anmil». //

Amministratore. PaoloCarnazzi della società Saef

Meno lutti, ma più incidenti:sul lavoro 62 infortuni al giorno

In aula. Alcuni scolari che partecipano al progetto

«Più io abbasso l’attenzione e più io alzo ilpericolo». I bambini della II Arispondono in coro senza esitare alladomanda di Claudio Cominardi su cosa

non bisogna fare quando si profila un rischio. Lospigolo di un banco, una buca, una porta, un ostacoloqualsiasi in classe, in palestra, a casa: si insegna loro lapercezione del rischio, ossia il primo passo verso unamaggiore consapevolezza da accrescere durante tuttala vita. In strada oppure sul luogo di lavoro. È ilprogetto «Il Volo del Colibrì», messo in campodall’Anmil e dalla Saef. Stamattina siamo all’Istitutodelle Ancelle della Carità di Palazzolo, una delle dieciscuole elementari bresciane coinvolte per un totale dimille bambini suddivisi in quarantuno classi. Le prime

e le seconde di ogni Istitutovengono accompagnate perquattro anni con laboratoriformativi, un totale di mille ore diimpegno. Duplice lo scopo:aiutare i bambini a svilupparel’attenzione per i pericoli,mappare i loro comportamenti

durante la crescita. Il progetto, avviato l’anno scorso,dal 2018 vedrà in campo anche ricercatori delleuniversità Statale e Cattolica di Brescia, proprio perverificare la possibilità di costruire un modellodidattico da applicare ovunque.

L’insegnante è Claudio Cominardi, musicoterapista,esperto dei processi cognitivi. Birilli, ostacoli, fogli distatistica, analisi di studio, il dialogo con i bambinisono alla base del suo lavoro. Che dà frutti, comedimostrano gli scolari della II A. «È una bellaesperienza», commenta la loro maestra Manuela Loda.«Rende i bambini più consapevoli dei pericoli neiluoghi in cui vivono con la famiglia e i loro amici». Ilprogetto ha avuto anche il patrocinio del Comune: «Miauguro che possa essere adottato in sempre piùscuole», sottolinea il sindaco Gabriele Zanni.

«Il Volo del Colibrì» è nato tre anni fa da un’idea diAnmil e Saef durante la celebrazione della giornatainternazionale per la sicurezza e la salute sui luoghi dilavoro. Un’alleanza sul piano culturale nelle scuole,«perché è da lì che bisogna partire», commentano ilpresidente dell’Anmil Luigi Feliciani e l’amministratoredelegato di Saef, Paolo Carnazzi. Nel progetto sonocoinvolti numerosi soggetti, come partner o sponsor:aziende, sindacati, associazioni, privati che «adottano»una scuola. L’Istituto delle Ancelle di Palazzolo, adesempio, ha l’aiuto del Rotary Club BresciaFranciacorta Oglio.

/ La mancata ricollocazionedi inidonei temporanei, il peg-gioramento delle condizioni dilavoro che «rendono difficilegarantire tempi di percorrenzaadeguati», i problemi «legati amezzi obsoleti».

Sono solo alcuni problemiche gli autisti di Brescia Tra-sporti, tramite le Rsu interne,lamentanodatempo. Echesin-tetizzano in vista di un nuovosciopero, in programma il 18

maggio, in cui incroceranno lebraccia dalle 17.30 alle 21.30per ribadire, ad azienda e Co-mune, i nodi posti sul tavolo.Intanto, il 7 maggio, in conco-mitanza con «Brescia in circo-lo», iniziativa promossa da Bre-scia Mobilità con A2A con filoconduttore stili di vita green ela sostenibilità ambientale, leRsudi Brescia Trasporti mette-rannoin campoun presidio iti-nerante «contro informativoper sensibilizzare sui problemiche abbiamo esposto». «Datemposiamo in agitazione per-ché chiediamo la risoluzionedi alcuni problemi - riassumeMaurizio Murari affiancato daaltriesponenti delle Rsu di Bre-scia Trasporti - . Tra questi, lamancata ricollocazione di ini-donei temporanei, per i quali

chiediamola possibilitàdi lavo-rare anche in altre aziende delgruppo Brescia Mobilità. E an-cora, che venga nuovamentemessa nella busta paga degliautistiassuntidal 2014, l’inden-nità di mansione di 250 euro.Indennità che questi lavorato-ri non hanno più tra le voci delsalario».

Ancora: «Nell’ultimo perio-do le condizioni di lavoro sonodiventate più difficili, non ab-biamo più tempi di percorren-za adeguati. Riceviamo parec-chie lamentele che parlano diservizio scadente. Il numero diriposi saltati inoltre è diventa-to pesante». I rappresentantidelle Rsu ribadiscono di non«chiedere aumenti di salarioma condizioni di lavoro piùumane». // P. G.

/ Oscar Bianchi è il nuovo pre-sidente di Avis Lombardia.Bianchi guiderà nel prossimoquadriennio i 260mila avisinilombardi, di cui 35mila nellanostra provincia.

Ilnuovopresidente ècresciu-to nella realtà bergamasca: 45anni, nato a Romano di Lom-bardia dove vive, sposato e pa-drediduefiglie, èdirettore ban-cario. Ha maturato la sua espe-rienza nel terzo settore in Avis

provinciale, dove negli ultimidue mandati, dal 2009 ad oggi,ha ricoperto l'incarico di presi-dente. È anche presidente delCsv (Centro servizi bottega delvolontariato) di Bergamo.

«Sarò il presidente di tutti -assicura Bianchi - e in questiquattro anni metterò al primoposto proprio l’unitarietà dellanostra associazione regionale,attraverso nuovi modelli dicondivisione e di confronto.Per presentarci sempre piùcompatti ai nostri interlocuto-ri come Regione Lombardia eAreu». Tra gli obiettivi del qua-driennio anche il rinnovo a tut-to campo della struttura regio-nale, per adeguarla alle esigen-ze delle Avis provinciali e delterritorio. «Penso adunallinea-mentoai nuovi indirizzi sanita-

ri - aggiunge il neo presidente-, ai nuovi standard qualitativie anche alla riforma del Terzosettore».

Verrà potenziata la Consultadei presidenti provinciali perla condivisione delle Buonepratiche in particolare sull’atti-vità di «chiamata» dei donato-ri, sui rapporti con i gruppi gio-vani dell’associazione, sui mo-delli di raccolta del sangue edelplasma. Esi punteràallafor-mazione sempre più capillaredei dirigenti associativi.«L’Avis regionale tornerà adavere un ruolo incisivo di coor-dinamento per tutto il territo-rio», chiude Bianchi. Sono cir-ca 260mila i donatori attivi diAvisLombardia, in una struttu-ra articolata attraverso 652Avis comunali. //

IL PROGETTO

L’esperienzadella II Adell’Istitutodelle Ancellea Palazzolo

Enrico [email protected]

Nel 2016 i morti sono stati18 contro i 30 del 2015Crescono però i feritie le malattie professionali

Laboratori. All’Istituto delle Ancelle della carità di Palazzolo

L’omaggio. Il monumento che Palazzolo ha dedicato ai Caduti sul lavoroPrevenzione anti-infortuni. Il cartello all’ingresso di un cantiere di lavoro

Sicurezza I dati del 2016 resi noti dall’Anmil

infogdbFONTE: elaborazione Anmil su dati Inail - Open data

I NUMERI

ITALIA

Lombardia

Bergamo

BRESCIA

Como

Cremona

Lecco

Lodi

Mantova

Milano

Monza Brianza

Pavia

Sondrio

Varese

MALATTIE PROFESSIONALI DENUNCIATE

+2,28

+14,12

+21,84

+6,17

+11,71

+58,70

-17,75

+71,01

-6,55

-2,65

+22,56

+39,51

+37,89

-4,98

58.998

3.420

1.039

534

111

155

107

69

183

527

195

124

95

281

60.347

3.903

1.266

567

124

246

88

118

171

513

239

173

131

267

VARIAZ. %20152016

INFORTUNI MORTALI DENUNCIATI

-13,13

-27,27

0

-40,00

-33,33

+11,11

0

-50,00

-40,00

-40,00

+57,14

-27,27

-57,14

-46,66

1.172

165

14

30

6

9

3

8

10

10

7

11

7

15

1.018

120

14

18

4

10

3

4

6

6

11

8

3

8

VARIAZ. %20152016

INFORTUNI DENUNCIATI

+0,65

-0,01

-0,98

+1,49

-3,63

-1,15

-1,36

+0,15

+2,68

+0,16

-1,37

-0,39

+2,86

+0,64

632.665

116.068

14.095

15.514

5.746

5.384

3.602

2.578

5.410

38.417

8.240

5.015

2.303

9.764

636.812

116.049

13.956

15.746

5.537

5.322

3.553

2.582

5.555

38.480

8.127

4.995

2.369

9.827

VARIAZ. %20152016Coinvolti mille alunni di dieci Primarie

UN COLIBRÌ IN VOLOPER INSEGNARE

A VEDERE I PERICOLIEnrico Mirani

La strage silenziosa:1.018 morti in Italia120 in LombardiaLe cifre

La maggiore criticitàresta la mancatapercezione del rischiosul luogo di lavoro

Museo fotografiaPaesaggi e raccontida Mostar e non soloCon Fulvio Casagrande egruppo terre ballerinedalle 17 «Paesaggi etestimonianze da Mostar,Sarajevo e Montenegro».

Museo Santa Giulia«Arnaldo ritrovato»tra visite e incontriMuseo di Santa Giulia apertooggi, domani e lunedì. Inprogramma tra le iniziativeconferenze e visiteall’«Arnaldo ritrovato».

Via del ManestroMostra: volti e storiedi San BartolomeoDalle 10.30 al museo delferro in città inaugura lamostra «Passatoprossimo», volti e storiedi San Bartolomeo.

Il 18 maggio scioperodegli autobus urbani

Rsu. Sindacalisti di Brescia trasporti

Protesta

Avis Lombardia: Bianchiil nuovo presidente

Presidente. Oscar Bianchi

Associazionismo

OGGI INCITTÀ

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GIORNALE DI BRESCIA · Sabato 29 aprile 2017 11