guerriero tolteco

Upload: ilbeato

Post on 10-Mar-2016

71 views

Category:

Documents


5 download

DESCRIPTION

nagual

TRANSCRIPT

  • IL GUERRIERO TOLTECO

    I paurosi tirano per i piedi chi intento a volare, per riportarlo a terra. Nella meschinit si sentono meglio se tutti strisciano, li umilia che qualcuno possa contemplare da un piano a loro inaccessibile.(Castaneda)

    Mi hanno gi conferito il potere che regge il mio destino e io nulla stringo, cos non avr nulla da difendere. Non ho pensieri, cos

    potr VEDERE. Non temo nulla, cos ricorder me stesso. Distaccato e sereno, sfreccer oltre l'Aquila, verso la libert.

    (Carlos Castaneda)

    Non esistono due mondi separati, due realta' diverse, un mondo normale e uno paranormale... esiste un mondo unico, che si puo' "guardare" o "VEDERE".

    vivi sui sentieri del tuo Amore e ovunque ti troverai sarai completo

    CONDIVIDI questo fantastico articolo ^_^

    Intro:INTENZIONALIT = propriet della coscienza umana grazie alla quale

    un oggetto viene configurato o intesoINTENTO (intendere) = in (verso) + Tendere = volgere a / verso un

    dato obiettivo...

    Voi SEGUITE il RIFLESSO delle vostre IDEE... Gli SPECCHI DEFORMATI li AVETE DENTRO, e il MONDO DEVE ADEGUARVISI

  • il mondo quotidiano esiste soltanto in grazia dellattenzione con cui lo tratteniamo, ma se allentassimo la presa, svanirebbe, si

    entrerebbe nel Nagual

    Dove rivolgi il tuo pensiero, l vivi la tua vita"Vedere" = Conoscenza immediata

    un uomo di conoscenza vive agendo, non pensando ad agire, non pensando a che cosa penser quando ha finito di agire

    FARE (Guardare) -> NON FARE (VEDERE) -> Fermare il Mondo

    La vita da sola sufficiente, autoesplicativa e completa

    Voi, per tutto il parlare che fate, siete imbrogliato dalle parole. Siete intrappolato dai loro significati ...

    Arrivare alla TOTALIT di se stessi = Legare i fili separati della tua Vita

    Tutti noi nasciamo leggeri e liberi ma diventiamo poi inchiodati alla terra.

    Siamo noi che ci rendiamo cos.

    "Per poter accedere alla "Conoscenza" devi SCARTARE le spiegazioni comuni (ordinarie) e saper accumulare potere

    personale"------

    " Sapete che in questo preciso momento siete circondati dall'eternit?

    ... E sapete che potete usare questa eternit, se lo desiderate?

  • .. Sapete che potete estendervi per sempre in ogni direzione ?

    ..Sapete che ogni momento pu essere eternit?

    Non un indovinello; un fatto, ma solo se vi impadronite di quel momento e lo usate per prendere la totalit di voi, per

    sempre, in ogni direzione... " ------

    Se si vuole riuscire in qualcosa, la riuscita deve arrivare dolcemente, con grande impegno, ma senza costrizione od

    ossessione.

    ----

    Fedele al principio di aiutare gli altri a sbrigarsela da s

    -----"Non importa ci che uno rivela o tiene per s...

    tutto ci che facciamo, tutto ci che siamo, poggia sul nostro potere personale.

    Se ne abbiamo a sufficienza, UNA SOLA PAROLA GETTATA A NOI PU BASTARE A MUTARE IL CORSO DELLE NOSTRE VITE.

    Ma se non abbiamo sufficiente potere personale, Il PI SPLENDIDO BRANO DI SAGGEZZA PU ESSERCI RIVELATO, E

    QUESTA RIVELAZIONE NON CAMBIER PROPRIO NULLA..."

    Spesso ci GIOCHIAMO dei TIRI per COSTRINGERE NOI STESSI ad ABBANDONARE la RICERCA.

    La contromisura persistere nonostante tutti gli ostacoli e le delusioni...

    ---------I modi dell'agguato

    1.Spietatezza 2.Astuzia

    3.Pazienza 4.Gentilezza

    La spietatezza non deve essere ferocia, l'astuzia non dev'essere crudelt, la pazienza non deve essere negligenza e la gentilezza

  • non deve essere stupidit.

    Sii spietato ma affascinante

    Sii astuto ma simpatico

    Sii paziente ma solerte

    Sii gentile ma letale -------

    1 - Confidarsi con lo spirito come se parlassi ad un buon amico, da tu a tu, con infinita fiducia; ... fallo tutte le notti prima di

    dormire e quando meno lo ricordi ti risponder nei tuoi sogni.... il guaio dell'uomo che egli intuisce le proprie risorse

    nascoste ma non osa utilizzarle

    2 - Eliminare tutto quello che non indispensabile... in primis ESTIRPARE l' IMPORTANZA PERSONALE -> il 90% della nostra

    energia la consumiamo nel tentativo di difendere la nostra importanza personale

    Chi non d a se stesso nessuna importanza diventa invulnerabile.

    Lenergia che si spreca nel dare importanza a se stessi la massima immaginabile, larte di riorientarla si chiama

    impeccabilit.

    3 - Riuscire a SEPARARSI DAL MONDO RESTANDO IN ESSO, continuando a viverci ("FOLLIA CONTROLLATA") ... "Fare

    l'agguato a se stessi", cio "catturare" i propri vizi e tutte le altre abitudini malsane...

    non darsi (attaccarsi) al mondo, ma godere di esso.

    La follia controllata l'arte di fingere di essere completamente immersi in qualcosa a portata di mano

  • - e fingere tanto bene che nessuno possa vedere la differenza tra vero e falso.La follia controllata non un vero e proprio inganno, ma un mezzo sofisticato e artistico di essere

    separati da tutto pur restando parte integrale di tutto.La follia controllata difficile da apprendere. Molti non riescono a sopportarla, non perch ci sia in

    quell'arte qualcosa di male, ma perch richiede molta energia nel praticarla.

    folla controllata, latteggiamento di chi ha imparato a vedere e si trova circondato dalla mera follia

    4 - Non lasciarsi "trascinare" dalle situazioni. Ritirarsi. Lasciar che i pensieri scorrano liberamente... Occuparsi di qualcos'altro.

    Qualunque cosa pu essere utile...... Se cominciate a inquietarvi e ad impazientirvi, a disperarvi, sarete abbattuti senza piet dai

    TIRATORI SCELTI DELL'IGNOTO... Se invece agite senza macchia e avete sufficiente potere personale per eseguire i vostri compiti, si attuer per voi la REALIZZAZIONE dell'INTENZIONE

    5 - Trattare con la gente senza lasciarci affettare da essa, e senza impazzire nell'intento...

    le persone' ci affettano, ci tolgono potere, energia, ci schiavizzano...

    ... Non lasciar vedere il tuo "gioco". Non mettersi mai in prima

  • linea.

    6 - ARRESTARE IL "DIALOGO INTERIORE", , interrompere la conversazione interna, "FERMARE la DESCRIZIONE del MONDO"

    SMETTILA DI CERCARE CONFERME E APPROVAZIONE DAL MONDO INTORNO A

    TEOgni volta che il dialogo interno si interrompe, il mondo sprofonda e affiorano straordinarie

    sfaccettature di noi, come se fossero state fino a quel momento tenute nascoste dalle nostre parole. Voi siete cosi come siete poich vi dite che siete appunto cosi

    ...Ma perch qualcuno dovrebbe desiderare di fermare il mondo?

    "Non lo desidera nessuno, questo il punto, semplicemente ACCADE. E quando capirai cosa significa "Fermare il mondo", ne conoscerai la ragione... Una delle arti del guerriero consiste nel far

    CROLLARE IL MONDO PER UN MOTIVO PRECISO E POI RIMETTERLO IN PIEDI "

    ....FERMARE IL MONDO il primo passo per imparare a VEDERE (in

    contrapposizione al semplice atto di guardare)"a seconda di come il mondo "dovrebbe" essere secondo i nostri "pregiudizi", crediamo e creiamo il mondo, per in questo modo ci PRECLUDIAMO la capacit naturale che abbiamo di "VEDERLO", tal

    come veramente; ...INVECE DI "PENSARLO", DOVREMMO IN VERIT "SENTIRLO"... Allora, la verit sorgerebbe davanti ai

    nostri stessi occhi, e nessuno potrebbe ingannarci pi su nulla.Col Dialogo interiore sul Mondo Lo animiamo, lo accendiamo di vita, lo sosteniamo fermamente con la nostra conversazione interna; e non solo cos, addirittura scegliamo anche i nostri cammini a forza di parlare con noi stessi. E' cos che ripetiamo le stesse abitudini, gli stessi errori di sempre,

    uno dopo l'altro, fino al giorno della nostra morte."

    Apprendere in modo autentico una nuova descrizione del mondo implica la capacit di ricavare una nuova percezione del mondo, che si adatta a quella descrizione (es. quella degli stregoni)... Ci

    significa raggiungere, ottenere la "PARTECIPAZIONE" completa -> essere in grado di elaborare tutte le interpretazioni percettive appropriate che, conformandosi a quella descrizione, la convalidano...

    Per Fermare il mondo si deve imparare una nuova descrizione in un senso totale, allo scopo di contrapporla a quella vecchia e, in questo modo, spezzare la certezza dogmatica, che tutti abbiamo,

    secondo la quale la validit delle nostre percezioni, o la nostra realt quotidiana, non si devono mettere in discussione.

    Il passo successivo quello di VEDERE -> "la risposta alle sollecitazioni percettive di un mondo esterno a quella descrizione che abbiamo imparato a chiamare realt"

    la ricerca sistematica del silenzio interiore.Linterruzione del dialogo interiore, cio del flusso di pensieri che noi incessantemente rivolgiamo a noi stessi,

    una tecnica base in molte discipline spirituali, per esempio in alcuni sistemi di meditazione yogica. Se eliminiamo linterferenza del dialogo interno, che ci impone di non cercare nulla oltre i limiti delle sue

    categorie, la nostra ragione costretta a farsi da parte ed allora molte meraviglie diventano possibili: una cosa semplice come guardare pu trasformarsi nellatto magico di vedere, cio nella percezione diretta

    dellenergia cos come fluisce nelluniverso. Portare a compimento questimpresa significa fermare il mondo, cio interrompere per sempre la coesione e la coerenza della nostra percezione.

    .. L'interruzione del d.i. comporta anche la sospensione

  • dellINTERPRETAZIONE sensoria.

    Per interrompere I'immagine del mondo (dialogo interiore) che si possiede fin dalla culla, non i sufficiente volerlo o deciderlo. E' necessario avere un compito pratico; questo compito pratico

    chiamato "il modo giusto di camminare" -> esso satura il Tonal... Lo inonda fino a sommergerlo.

    Capite: l'attenzione del tonal dev'essere posta sulle sue creazioni. infatti quell'attenzione che, in primo luogo, crea l'ordine del mondo; il tonal deve quindi essere attento agli elementi del suo mondo, per sostenerli, e soprattutto deve sostenere l'immagine del

    mondo come dialogo interno..... il modo giusto di camminare era un sotterfugio ...

    Nel frattempo si pu attirare l'attenzione sulle braccia, intrecciando le dita in modo insolito... l'importante che guardando, senza mettere a fuoco gli occhi, verso un punto esattamente di fronte a

    lui nell'arco che parte dalla punta dei suoi piedi e finisce all'orizzonte, letteralmente sommerge il proprio "tonal" di informazioni.

    Il "tonal", in mancanza della consueta relazione con un solo altro elemento per volta, incapace di parlare con se stesso:

    si raggiunge quindi il silenzio.Gli non messi a fuoco scoprono un numero enorme di aspetti del mondo senza raggiungere nitidezza

    su alcuno...

    7 - Essere "impeccabili", cio non esaurire la propria energia, conservare il potere personale... L'impeccabilit fare il meglio

    che si pu sempre, in qualunque cosa.Recuperare tutta la propria energia vitale lasciata dispersa e, nel contempo, espellere tutta quella

    estranea a noi, che non ci corrisponda per i nostri fini.L'energia sarebbe cos reintegrata al proprio essere per recuperare la "totalit di se stessi", della

    proprio "conformazione energetica" originaria....

    L'impeccabilit semplicemente il miglior uso del nostro livello di energia... esige frugalit, sollecitudine, semplicit, innocenza, mancanza del riflesso di s (esaltazione della propria

    autoimmagine) ecc... Per comandare lo spirito, e con questo intendo comandare il movimento del punto d'unione (d'ASSEMBLAGGIO), c' bisogno di energia. L'unica via per conservare energia la nostra

    impeccabilit.

    8 - Diventare inaccessibile ai pi (-> alla gente, al mondo; deve RIMANERE ACCESSIBILE E APERTO, SOLO A CHI VUOLE LUI ) ... devi mostrare alla gente solamente quello che vuoi

    mostrargli; senza dire mai con precisione le cose come lo hai fatto fin'ora

    9 - Usare la MORTE come CONSIGLIERA ... Star disposti a morire ed essere pronti all'ultima battaglia in qualsiasi momento,

  • circostanza, luogo.... La morte l'unica consigliera saggia che abbiamo.

    Sto a mio agio con la gente, sicch la morte per me una persona. Sono anche ddito ai misteri, sicch la morte per me ha occhi vuoti. Posso

    guardare attraverso. Sono come finestre, eppure si muovono, come gli occhi si muovono. Cos posso dire che la morte coi suoi occhi

    vuoti guarda il guerriero che fa la sua ultima danzaD. Juan

    NON HAI TEMPO AMICO MIO...Questa la sforutna degli esseri umani. Nessuno di noi ha tempo a sufficienza, e la tua continuit non ha senso in questo mondo imprevedibile e misterioso.

    Focalizza la tua attenzione sul legame tra te e la morte, senza rimorso, tristezza o preoccupazione.Focalizza la tua attenzione sul fatto che non hai tempo, e lascia che le tue azioni fluiscano di

    conseguenza. Fai s che ognuno delle tue azioni sia la tua ultima battaglia sulla Terra. Solo a questa condizione le tue azioni avranno il giusto potere. Altrimenti saranno , per quanto a lungo tu possa

    vivere, le azioni di un timoroso.....

    Ogni volta che senti, come sempre fai, che tutto ti sta andando male e che stai a punto di essere annichilato, girati verso la tua morte e domandale se vero; lei ti dir che ti sbagli; che niente pi importante se non il suo tocco. La tua morte ti dir: ancora non ti ho toccato. Il guerriero pensa alla

    sua morte quando le cose perdono chiarit. Il guerriero considera alla morte la consigliera pi trattabile, che pu venire anche ad essere testimone di tutto quanto si faccia. L'idea della morte

    l'unica che tempra il nostro spirito.... Questo non vuol dire che devi preoccuparti per la tua morte; si tratta di usarla. Poni attenzione sul

    laccio che ti unisce alla tua morte, senza rimordimenti, tristezza o preocuppazione. Poni la tua attenzione sul fatto che non hai tempo e lascia che i tuoi atti fluiscano in accordo a

    questo; che ciascuno dei tuoi atti siano la tua ultima battaglia sopra la Terra.Solo sotto tali condizioni i tuoi atti avranno il potere che gli corrisponde

    ... C' una strana felicit ardente nell'attuare con il pieno convincimento che quello che si sta facendo pu benissimo essere l'ultimo atto sopra la terra.

    Ti raccomando meditare sulla tua vita e contemplare i tuoi atti sotto questa luce.

  • Non hai tempo amico mio, questa la disgrazia degli esseri umani. Nessuno di noi ha sufficente tempo e la tua supposta continuit, nella quale consiste la tua felicit,

    non ha senso in questo mondo di mistero e pavore. La tua "continuit" slo ti fa timido.I tuoi atti, non possono possedere cos in nessun modo, il gusto, il potere, la forza irresistibile di

    quelli realizzati invece da un uomo che sa di star liberando la sua ultima battaglia sulla terra.In poche parole: la tua "continuit" non ti rende n felice, n potente.

    ... La maggior parte della gente passa di atto in atto senza pensare.

    Un guerriero, al contrario, valuta ogni passo e dato che ha conoscenza intima della propriaa morte, procede con giudizio, come se ogni azione fosse la sua ultima battaglia. Un guerriero da, alla sua ultima battaglia, il rispetto che merita; naturale, quindi, che nel suo ultimo atto sulla terra dia il

    meglio di se stesso....

    Per, preoccuparsi terribilmente della morte forzerebbe chiunque sia di noi a focalizzare la propria attenzione su di s; e questo logorante. Cosicch, un'altra cosa di

    cui si ha bisogno per essere un guerriero il "DISTACCO", o "Spietatezza"...

    [ Sii spietato ma affascinante, soleva ripetermi Don Juan.Sii astuto ma simpatico. Sii paziente ma solerte. Sii gentile ma letale. Solo le donne ci riescono! La spietatezza non deve essere ferocia, lastuzia non deve essere crudelt, la pazienza non deve essere

    negligenza e la gentilezza non deve essere stupidit. ].....

    ... Il "senso della morte" imminente accompagnata con il"distacco", invece di convertirsi in un'ossessione, si converte in indifferenza.

    Un uomo distaccato, che sa che non ha possibilt di ponere limiti alla sua morte, e possiede solo una cosa che lo supporti:

    il potere delle sue decisioni.Deve essere, per cos dire, il "proprietario", il padrone, della sua SCELTA.

    Deve comprendere che ogni sua scelta una sua responsabilit [(cos non si esaurisce nel darle la colpa agli altri)]; e, una volta che sceglie, non rimane tempo per le recriminazioni, n per i lamenti.

    In un mondo dove la morte il cacciatore, non c' tempo per lamentazioni e dubbi. C' tempo solo per decisioni... Farci responsabili delle nostre decisioni essere disposti a morire per esse; non importa

    quale sia la decisione... Le sue decisioni sono definitive semplicemente perch la sua morte non gli da tempo di legarsi a

    niente... In questo modo, la nostra energia " libera" di fluire e non ci riduciamo a farcela"consumare" o "succhiarla" artificiosamente dall'esterno, dalla gente o dalle cose, perch non ne abbiamo bisogno

    visto che questa ci arriva "naturalmente" da dentro)] ... Niente potrebbe essere pi serio, n meno importante di qualsiasi altra cosa. In un mondo dove la morte il cacciatore, non ci sono cose grandi n piccole; solo ci sono decisioni alla vista della nostra

    morte inevitabile.

    Un guerriero prende in considerazione tutte le possibilit e poi sceglie in accordo con la propria predilezione intima.

    Una regola basica per un guerriero prendere le proprie decisioni con tanta cura, da fare in modo che nulla di quello che possa venire come risultato, sia capace di sorprenderlo.

    Decidere non significa eleggere un momento arbitrario; decidere significa che hai messo il tuo spirito in ordine impeccabile e che hai fatto tutto il possibile per essere degno della conoscenza e del

    potere.Preoccupati e pensa pure quanto vuoi prima di prendere una qualunque decisione; per una volta che

    lo fai, lasciati andare libero da preoccupazioni e da pensieri. Ci saranno ancora un millione di decisioni che ti aspettano

    Un guerriero accetta la responsabilit delle sue azioni, per quanto difficili possano essere. l'idea di star in balia del vento [(ossia: sotto il "controllo" di qualcuno, o di "qualcosa")] dovrebbe

    essere inammissibile [(dire, "per colpa di.." ammettere di fatto il nostro "non-controllo"; e rassegnarsi ad esso: questo, "Arrendersi"; non "lottare" pi; non essere pi "guerriero", ma

    "vittima".Ci trasformiamo in "principi tiranni" come tutti gli altri maghi neri, succhiando energia alla gente perch non siamo pi ormai nelle

    condizioni di farla uscire dallo Spirito e da noi stessi)]...

  • Il guerriero non si abbandona neppure alla propria morte.La morte deve lottare per averlo.

    [(in questo senso, un guerriero si abbandona solo allo Spirito, non schiavo di nessun'altra cosa...

    Non schiavo della ragione, lo piuttosto del "sentimento", per unicamente di quello che procede dallo Spirito.

    ...Solo il sentimento della morte da all'uomo il distacco sufficente, affinch sia capace di non negarsi

    nulla

    Cos, con la coscienza della sua morte, con il distacco e con il potere delle sue scelte, un guerriero arma la sua vita in maniera strategica.

    Un guerriero procede sempre come se avesse un piano perch confida nel suo potere personale.L'allegria di un guerriero gli arriva dall'aver accettato pienamente il suo destino e dall'aver calcolato in

    verit ci che lo aspetta

    10 - Un guerriero non pu in nessun modo lamentarsi per non essere da un'altra parte, perch vive la sfida che gli sta

    accadendo qui e adesso, in questo precisissimo istante... ... Cerca di comprimere il tempo, tutto conta, anche un secondo... Non sprecare nemmeno un istante = Vivere ogni istante il pi

    felicemente che si riesca fare. Per un guerriero solo esiste il "qui" e l'"ora"...

    Non c' niente al mondo capace di garantire che potrai vivere ancora un solo istante di pi...

    il futuro non altro che un pettegolezzo

    11 - "Cancellare / abbandonare la propria storia personale", affinch nessuno ti leghi con i propri pensieri...

    ... -> Per abbandonare la storia personale bisogna avere il desiderio di lasciar andare il proprio passato, tagliare i fili dei vecchi attaccamenti e distaccarsi armoniosamente, poco a poco.

    Si Mantiene la propria storia personale raccontando alla gente tutto quello che fai. Invece, se non alimenti la storia personale, non hai pi bisogno / "dovere"/ "obbligo" di rendere conto, di spiegare

    tutto a tutti , e di auto-giustificarti continuamente...... In pratica come morire al vecchio e RINASCERE OGNI GIORNO al nuovo, alla freschezza,

    leggerezza e novit della vita... Cancellare la storia personale ci libera dal "PESO" dei PENSIERI ALTRUI

    ... come dire: "NESSUNO SA CHI SONO, NEPPURE IO"... Ci serve anche a "PERDERE" l'IMPORTANZA PERSONALE

    "Poco a poco devi creare una nebbia attorno a te, un alone di Mistero, in modo che nulla possa darsi per scontato; che niente

    abbia una certezza assoluta.Il tuo problema che sei troppo prevedibile.

    I tuoi progetti sono troppo prevedibili; i tuoi umori sono prevedibili. Non dare le cose per scontato; devi iniziare a

  • cancellarti....

    D. Juan:"Io Non ho pi una storia personale... Un giorno ho scoperto che la storia personale non mi occorreva pi e l'ho eliminata... Me ne sono, sbarazzato, liberato un giorno, quando ho sentito che non era pi

    necessaria...Per sbarazzarsi della storia personale, occorre prima di tutto averne il desiderio, e poi si deve

    procedere in modo armonioso per tagliarla via a pezzetti, a poco a poco...Tu non saprai mai chi o che cosa sono perch io non ho una storia personale... Nessuno conosce la

    mia storia personale, nessuno sa chi sono o che cosa faccio. Nemmeno io !...

    "Non vedi?Tu devi rinnovare la tua storia personale raccontando ai tuoi genitori, ai tuoi parenti e ai tuoi amici,

    tutto quello che fai. D'altro canto, se non hai una storia personale, non occorrono spiegazioni; nessuno arrabbiato o deluso con te, per

    i tuoi atti... Questo ti liberer dall'ostacolo dei pensieri altrui....

    E soprattutto nessuno ti tiene vincolato o ti potrebbe inchiodare con i suoi pensieri"

    ...Fare domande sul passato di qualcuno una montagna di fesserie...

    ....."A poco a poco devi creare la nebbia intorno a te; devi cancellare tutto quello che ti circonda finch

    niente dato per scontato, niente garantito o reale. Il tuo problema adesso che sei troppo reale. I tuoi sforzi sono troppo reali; il tuo modo di fare troppo reale. Non dare tutto per scontato.

    Devi cominciare a cancellare te stesso...Comincia dalle cose semplici, per esempio non rivelare quello che fai veramente. Poi devi lasciare

    tutti coloro che ti conoscono bene. In questo modo creerai un muto di nebbia intorno a te...Una volta che ti conoscono diventi qualcosa di scontato e da quel momento in poi non riuscirai pi a sciogliere il nodo, a

    ROMPERE I LEGAMI DEI LORO PENSIERI.Personalmente amo e preferisco la definitiva libert di essere sconosciuto. Nessuno mi conosce

    con ostinata certezza, nel modo in cui conoscono te, per esempio.""Ma questo pu significare mentire" -> (disse Castenda)

    "Non sono interessato alla verit o alla menzogna" .. rispose D. Juan "Le bugie sono tali solo se hai una storia personale"

    ... Quando non si ha una storia personale, niente di quello che si racconta pu essere giudicato una bugia. Il tuo problema invece quello di dover spiegare tutto a tutti in modo compulsivo e, allo stesso tempo, voler mantenere la freschezza, la novit di quello che fai

    ... D'ora in poi devi semplicemente mostrare alla gente solo quello che ti preme rivelare, senza mai dire esattamente come ci

    sei arrivato...Vedi, abbiamo due alternative; o riteniamo che sia tutto certo e reale, oppure no. Se seguiamo la

    prima ipotesi, arriviamo alla fine annoiati a morte di noi stessi e del mondo. Se seguiamo la seconda e cancelliamo la storia personale, creiamo una nebbia intorno a noi, una situazione molto eccitante e

    mmisteriosa, nella quale nessuno sa da dove balzer fuori il coniglio, nemmeno noi stessi.Quando nulla certo (niente dato per scontato), noi rimaniamo in una situazione di allerta, siamo perennemente svegli, attivi. E' pi eccitante non sapere in quale cespuglio si nasconde il coniglio,

    piuttosto che comportarsi come se sapessimo tutto.

    Il brutto che, una volta che ti conoscono, ti danno per scontato e da quel momento non puoi pi rompere il legame dei loro pensieri.

    A me, personalmente, mi piace di pi la libert illimitata di essere sconosciuti; nessuno mi conosce con certezza costante...

    E' pi emozionante vivere cos, che comportarci come se sapessimo tutto."

  • ... Un uomo comune non vede niente di tutto questo; il mondo non mai un mistero per lui , al contrario un guerriero

    tratta il mondo come un interminabile mistero

    ... Potremmo interpretarlo come un "non-fissare" la propria coscienza e attenzione sull'immagine che si ha di se stessi, ma di riponerla sempre invece piuttosto sulla propria "azione" (nel senso

    "presente") e nel mondo attorno. Questo ovviamente, fa in modo che ci "preoccupiamo" pi di "sentire" che di "pensare"; di "agire", invece che di "compiacerci" e commiserarci per la nostra

    "sorte".

    Il mondo un mistero. Non ti sforzare a volerlo risolvere. Il mondo un luogo sacro, stupendo, meraviglioso, misterioso, incomprensibile e impenetrabile e

    non concede facilmente i suoi segreti...Questo un mondo strano in cui le forze che

    guidano gli esseri umani sono imprevedibili, e a volte spaventose, per il suo "Splendore" degno della nostra "attenzione".

    12 - PADRONEGGIARE "L'ARTE DEL SOGNARE"

    ....Vedere e Sognare accadono solo se il guerriero capace di

    interrompere il dialogo interiore...

  • SBATTI gli OCCHI con oggetti davanti (es. mani) e ricorda le impressioni

    ....OGNI GUERRIERO HA IL PROPRIO MODO DI SOGNARE...

    ... Secondo le istruzioni di don Juan, non appena I'immagine delle mie mani avesse cominciato a dissolversi o a mutare in qualcosa d'altro, avrei dovuto spostare lo sguardo dalle mani a qualsiasi

    altro elemento circostante... quando l'immagine dell'elemento si fosse dissolta, spostare lo sguardo su qualcos'altro e cosi via...

    La spiegazione degli stregoni del modo in cui sceglier un argomento per il sognare, che un guerriero sceglie I'argomento, imponendosi deliberatamente un'immagine nella menre e facendo

    tacere il dialogo interno. In altre parole, se capace di non parlare con se stesso e, anche solo per un istante, afferra l'immagine o il pensiero di cui vuole sognare, l'argomento desiderato verr a lui... Se si capaci di troncare il flusso di immagini e di pensieri dentro

    di noi e se si smette di parlare con noi stessi, si acquistano certi poteri, come questo di imporre unimmagine e di fare che essa si

    presenti esteriormente a noiMa questa fluidificazione del reale non va senza sofferenze e nausee.

    ...il doppio (che la nostra consapevolezza del nostro stato di

    esseri luminosi), sebbene lo si raggiunga sognando, certamente reale

    E' il nostro "gemello energetico / luminoso" , nel senso di copia esatta del conglomerato di energia definito corpo.

    Sinonimi: Corpo del Sogno, l'Altro s, o soltanto l'Altro

    Il corpo fisico ed energetico vengono generati insieme e costituiscono una unit, tuttavia alla nascita vengono separati da

    forze esterne, cos che oggi non abbiamo pi alcuna idea della sua esistenza.

    ..Sognare il culmine degli sforzi degli stregoni, l'uso conclusivo

    del Nagual...-------

    "Il doppio possiede corporeit?" chiesi.Certo, disse don Juan. Solidit, corporeit, sono memorie. Perci, come ogni altra cosa che noi

    sentiamo del mondo, sono memorie che accumuliamo. Memorie della descrizione.(Don Juan a Carlos Castaneda - L'isola del Tonal)

    ------

    ....TECNICA DEL GUARDARE LE MANI (O ALTRI PARTICOLARI SOGGETTIVI)

    Ogni volta che guardi le mani rigeneri il potere necessario per sognare, perci all'inizio non guardare troppe cose. Sono sufficienti quattro oggetti ogni volta. Pi avanti puoi allargare il campo fino a

    coprire tutto quello che vuoi, ma appena le immagini cominciano a spostarsi e senti che stai perdendo il controllo torna alle mani

  • ...TECNICA DEL DECIDERE UNA DESTINAZIONE E CONTROLLARE IL VIAGGIO

    Il passo successivo nel costruire la capacit di sognare consiste nell'imparare a viaggiare, cos come hai imparato a guardarti le mani, puoi desiderare di muoverti , di andare in alcuni luoghi. Prima di

    tutto devi fissare una meta. Scegli un posto che conosci bene, la tua scuola, o un parco, o la casa di un amico, poi dovrai desiderare di andarci.... Col tempo dovrai imparare a controllare la durata

    precisa del viaggio.

    DESIDERARE NO, per SOGNARE SI'..;in questa maniera si evitano gli eccessi, non si abusa di niente e di nessuno.

    Non "attaccarsi" a nulla e a nessuno, significa che tutto lo si cerca di tirar fuori da se stessi, non esaurendo le cose che si amano...

    13 - PRATICARE IL "NON FARE"Giungere allessere in noi che deve morire il non fare della persona

    (Agire senza credere, avere aspettative, senza certezze di fede)- >

    interrompere le proprie abitudini... concentrare l'attenzione su aspetti del mondo che generalmente si trascurano; imparare ad avviare comportamenti diversi, ampliare i margini di libert: e allenare la persona a essere presente a se stessa Per Smontare

    abitudini si possono inventare esercizi-attivit inutili come --> Sali e scendi da una sedia per 15 volte con quanta maggiore consapevolezza e impegno possibile + apri una scatola di cerini e rovescia il

    suo contenuto a terra e poi raccoglili tutti, uno per volta... etc.....

    Il mondo il mondo perch tu conosci il "fare" implicato nella sua creazione... Se tu non conoscessi il suo fare, il mondo sarebbe diverso... Per fermare il mondo devi smettere di fare... Non-fare sarebbe come

    comportarsi come se qual qualcosa fosse qualcos'altro di molto diverso... ad es. trasformare quell'oggetto in un oggetto di potere...

    Un guerriero se sa che le cose sono vere, agir per "fare"; se sa che non sono vere, agir per "non-fare"

    --> Il mondo ordinario sostenuto dal fare, cio da una visione coerente della realt, prodotta dallancoraggio del punto dunione (Assemblaggio) di tutti gli uomini nella medesima posizione; la pratica del non fare incentrata su una multiforme serie di esercizi, tutti tesi a incrinare la nostra

    assoluta credenza nelleffettiva realt della visione del mondo costruita dai nostri sensi.....

    Il non fare + (interruzione dialogo) sono tecniche che implicitamente favoriscono il "Sognare" ....

    eseguire qualcosa senza alcuna aspettativa non deve essere intesa come un far nulla in ogni caso, ma al contrario - agire senza interferire con la naturalezza delle cose...

    ...

    -------

  • Un uomo comune vince o perde e , a seconda dei casi, si fa persecutore o vittima... Queste due condizioni hanno ragione di

    esistere finch un uomo non vede.Il VEDERE DISPERDE OGNI ILLUSIONE DI VITTORIA, SCONFITTA

    O SOFFERENZA.

    Vedere = Fissare l'attenzione, senza vacillare, sul Nagual

    -------

    PECULIARIT DEL GUERRIERO

    Scegliamo una volta soltanto: essere guerrieri o uomini comuni. Non esiste una seconda scelta. Non su questa terra.

    E mentre combatte, consapevole dell'impeccabilit della sua volont, un guerriero ride e ride...Tutti noi abbiamo un centimetro cubo di possibilit che si manifesta di tanto in tanto davanti ai nostri occhi. La differenza tra un uomo medio e un guerriero che il guerriero lo sa e una delle sue capacit quella di stare all'erta aspettando deliberatamente, cos quando il suo centimetro cubo si manifesta

    lui ha la necessaria velocit, la prontezza per afferrarlo.La possibilit, la fortuna, il potere personale o come lo vuoi chiamare, una condizione particolare. E'

    come un bastoncino piccolissimo che appare davanti a noi e ci invita ad afferrarlo. Di solito siamo troppo impegnati, o troppo preoccupati, oppure solo troppo stupidi e pigri per capire che quello il nostro centimetro cubo di fortuna. Un guerriero, invece, sempre saldo e all'erta e ha lo scatto e la

    grinta necessaria per afferrarlo.

    Un GUERRIERO si considera gi morto e quindi non ha nulla da perdere. Il peggio gli gi accaduto, e lui lucido e calmo: giudicandolo dalle sue azioni e dalle sue parole, sarebbe

    impossibile sospettare che ha gi visto tutto...La cosa peggiore che pu accaderci di dover morire, e poich la morte gi il nostro destino inalterabile, siamo liberi: chi ha

    perso tutto non ha pi nulla da temere... Un guerriero deve usare tutto quello di cui pu disporre per chiudere le sue falle mortali appena si aprono

    ... Egli muore resistendo... la sua morte deve lottare per prenderlo... Non si consegna alla morte

    Il GUERRIERO sa che sta aspettando e sa cosa sta aspettando, e mentre aspetta si gode la vista del mondo.

    L'impresa suprema del GUERRIERO sta nel godere la gioia dell'infinito.

    Un guerriero deve sempre essere pronto a cogliere il suo

    centimetro cubo di occasioneUn guerriero fluido non pu pi disporre il mondo

    cronologicamente..

  • AGISCE SOLO PER AGIRE ... Agisce senza credere, cio senza aspettarsi ricompense

    Quando il guerriero si fa pi equilibrato, il suo vedere diventa ci che deve essere: una conoscenza immediata

    L'arte del GUERRIERO sta nel bilanciare il terrore di essere uomo con la meraviglia di essere uomo.L'autodominio di un guarriero deve essere impeccabile.

    Un GUERRIERO agisce come se sapesse quello che fa, mentre in effetti non sa nulla.

    Il GUERRIERO deve sapere prima di tutto che le sue azioni sono inutili e nonostante ci deve procedere come se lo ignorasse.

    La differenza fondamentale tra l'uomo comune e il GUERRIERO che il GUERRIERO affronta tutto come una sfida, mentre l'uomo comune prende tutto come una benedizione o una sciagura.

    Quando un GUERRIERO prende la decisione di agire, deve essere pronto a morire. Se lo , non ci saranno trabocchetti, n sorprese sgradite, n azioni superflue. Tutto si armonizzer senza scosse

    perch lui non si aspetta niente.Un guerriero si comporta come se non fosse successo nulla, perch non crede in nulla, ma accetta

    ogni cosa per il suo valore apparente. Accetta senza accettare, e rifiuta senza rifiutare. Non ritiene mai di sapere, e neppure ritiene che non sia successo nulla. Si comporta come se riuscisse a controllarsi, anche se sta facendosela addosso.

    Comportandosi in questo modo, elimina l'ossessione....Essere impeccabili, senza macchia, significa fare del proprio meglio in qualsiasi cosa in cui ci si sia

    impegnati...In tutta la questione dell'essere senza macchia, la chiave il senso di avere o di non avere tempo.

    Regola pratica: se sentite e agite come un essere immortale che ha tutto il tempo che vuole, non siete senza macchia; dovete allora girarvi, guardarvi intorno: e capirete che la vostra convinzione d'avere

    tempo un'idiozia. Nessuno sopravvive su questa terra ......

    Un guerriero vive agendo,non pensando di agire,e neppure pensando a quello che penser quando avr finito di agire.... Un guerriero sceglie una strada,qualunque strada,

    con il cuore, e la segue; e poi si rallegra e ride.Sa, perch vede che la sua vita finir anche troppo presto. Vede che non c' nulla che sia pi

    importante di tutto il resto... Un guerriero non ha onore n dignit, non ha famiglia n nome n patria, ma solo vita da vivere, e per questo il suo solo legame con gli altri uomini la sua follia controllata. ... Poich nulla pi importante di tutto il resto, un guerriero decide le propie azioni, e le compie come se per lui avessero importanza. La folia controllata lo spinge a dire che ci che fa importa, e ad agire come se cos fosse, pur sapendo che cos non . Per questo,dopo aver agito, si ritira in pace, e che le sue azioni siano buone o cattive, pi o meno efficaci, non cosa che lo riguardi... Un uomo comune

    troppo preoccupato di farsi piacere gli altri o di piacere a sua volta. A un guerriero piace qualunque cosa o persona che decida di farsi piacere, e per questo tutto.

    Quando un uomo intraprende la Via, diventa gradatamente Consapevole di essersi lasciato per sempre alle spalle la vita ordinaria.

    Ci significa che la realt ordinaria non pu pi proteggerlo e che per sopravvivere dovr adottare un nuovo modo di vita.

    La fiducia in s del guerriero non la fiducia in s dell'uomo comune. L'uomo comune cerca certezza negli occhi di chi ha di fronte, e chiama questo fiducia in s. Il guerriero cerca d'essere senza macchia

    ai propri occhi, e chiama questo umilt. L'uomo comune agganciato agli uomini suoi compagni, mentre il guerriero agganciato unicamente a se stesso. Forse state inseguendo l'arcobaleno. Siete

    alla ricerca della fiducia in s dell'uomo comune, mentre dovete cercare l'umilt del guerriero. La differenza tra le due cose molto importante. La fiducia in s implica di sapere qualcosa per certo;

    l'umilt implica di essere senza macchia nelle proprie azioni e nel proprio sentire.

    Dovete andare oltre i vostri molti limiti, sempre.

    --------------------------

  • La volont una forza emanata dalla regione ombelicale attraverso una breccia, un'apertura invisibile sotto l'ombelico.

    volont la forza che dallo stregone si pu protendere ...

    Giunge velata nel mistero e mira a conferire la capacit di compiere azioni straordinarie...

    l'unico modo di neutralizzare gli effetti distruttori del mondo degli stregoni consisteva nel riderci sopra.

    "Il MONDO NON SI OFFRE A NOI DIRETTAMENTE;DI MEZZO C' SEMPRE LA DESCRIZIONE DEL MONDO.

    Propriamente, quindi, noi siamo sempre a un passo di distanza e la nostra esperienza del mondo sempre un ricordo dell'esperienza.

    Noi siamo perennemente in atto di ricordare l'istante che appena accaduto, appena trascorso. Noi ricordiamo, ricordiamo, ricordiamo...

    Se la nostra intera esperienza del mondo reminiscenza [...] non risulta poi cos bizzarro concludere che NOI CI TROVIAMO SEMPRE un SALTO INDIETRO"

    ------------------Noi tutti siamo esseri insondabili, luminosi e senza limiti

    Noi siamo Percettori. Tuttavia il mondo "Il potere qualcosa con cui ha a che fare un guerriero.

    Da principio una cosa incredibile, approssimativa; difficile anche da immaginare. E' questo che ti sta accadendo ora. Poi il potere diventa una cosa seria; si pu non averlo, oppure non rendersi

    pienamente conto che esista, e tuttavia si sa che c qualcosa, qualcosa che prima non era percettibile. Successivamente il potere si manifesta come qualcosa che ci arriva incontrollabilmente.

    Non mi possibile dire come viene o come veramente. Non nulla eppure fa apparire meraviglie proprio davanti ai tuoi occhi. E infine il potere qualcosa in se stesso, qualcosa che controlla i tuoi

    atti eppure obbedisce al tuo comando."

    E siccome non c' alcun gradino finale, in nulla, non dovrebbe esserci segreto intorno ad alcuna parte della nostra sorte di esseri luminosi.

    Il potere personale decide chi pu e chi non pu trarre profitto da una rivelazione; le esperienze con la mia gente mi hanno dimostrato che pochissimi

    sarebbero disposti a stare ad ascoltare ; e dei pochi che ascoltano, meno ancora sarebbero disposti ad agire nel modo udito; e dei pochi disposti ad agire, meno ancora hanno sufficiente potere

    personale per trarre profitto dai loro atti. Il segreto intorno alla spiegazione degli stregoni, quindi, finisce per essere soltanto un'abitudine, e forse un'abitudine vuota come tutte le altre.

    ------

    Un alleato una FORZA, una tensione...

  • Il corpo un grappolo di fibre luminose e coscienti... Noi siamo sensazione

    Una battaglia all'interno del proprio Tonal (organizzazione del

    mondo) una delle contese pi stupide che io possa immaginareUn colpo (shock) la tecnica per RESTRINGERE il Tonal.

    Bisogna colpire nell'istante preciso; per questo, naturalmente si deve saper "Vedere"

    Lo sciamano deve saper restringere il tonai quando esso tende a dilatarsi, e viceversa.

    ... Dopo che il tonal comincia a restringersi, il guerriero chiude la porta dall'altra parte. Finch il suo tonal non sfidato e i suoi occhi sono sintonizzati solo sul mondo del tonal, il guerriero si trova dal

    lato riparato della barriera". E' il suo territorio familiare, conosce tutte le regole.Ma quando il suo tonal si restringe, il guerriero si trova dal lato esposto

    al vento, e questa apertura dev'essere subito chiusa: altrimenti egli sarebbe spazzato via. Non solo un modo di dire. Di li dalla porta degli occhi del tonal infuria il vento. Voglio dire un vento

    vero. Non una metafora. Un vento che pu soffiare via la vita di un uomo..

    ... : i tonal di un gueriero deve essere informato di altre alternative... E' appunto il peso di queste nuove possibilit che aiuta a restringere

    il tonal. Per la stessa ragione, quello stesso peso che aiuta a impedire al tonal di restringersi fuori da quadro.

    ... il nagual pu compiere cose sraordinarie, inconcepibili... CoSe che non sembrano impossibili, cose impensabili per il tonal. Ma la cosa veramente straordinaria che I'esecutore non ha

    alcun modo di sapere come ci accada. ... Una volta che I'uomo stato spinto e il suo tonal si ristretto, il suo nagual, se gi era in moto - e non importa se quel moto era minimo -, prender il

    comando e compir straordinarie imprese.Quando si ha a che fare con il Nagual non bisogna mai guardarlo direttamente

    L'unico modo per guardare iI nagual posare gli occhi su di esso come se fosse una cosa qualsiasi.

    Bisogna sbattere le palpebre per interrompere la fissit dello sguardo. I nostri occhi sono gli occhi del tonal, o forse sarebbe pi giusto dire

    che sono stati allenati dal tonal, il quale dunque li rivendica a s. Una delle ragioni del vostro sconcerto e del vostro disagio che il vostro tonal non abbandona i

    vostri occhi. Il giorno chc lo fari, il vostro nagual avr vinto una grande battaglia. La vostra ossessione, o meglio I'ossessione di chiunque, di organizzare il mondo secondo le leggi del tonal;

    quindi, ogni volta che affrontiamo il nagual facciamo di tutto per rendere i nostri occhi duri e intransigenti. Io devo fare appello alla parte del vostro tonal che capisce questo dilemma, e voi dovete

    sforzarvi di rendere liberi i vostri occhi. Il punto di convincere il tonal che di fronte alle stesse finestre possono passare altri mondi...

    Dunque, fate che i vostri occhi siano liberi: che siano vere finestre. Gli occhi possono essere le finestre per fissare la noia oppure per fissare

    questo infinito.Non dovete fare altro che organizzare la vostra intenzione come un ufficio di controllo. Ogni qual

    volta vi trovate nel mondo del tonal, dovete essere un tonal senza macchia; non c' posto per azzardi irrazionali.

    Ma ogni qual volta vi trovate nel mondo del nagual, dovete del pari senza macchia; non c' posto per azzardi razionali.

    Per un gueriero, I'intenzione la porta che sta in mezzo: gli si chiude dietro, ermeticamente, quando egli prende una delle due strade.

    Se sulla vostra isola ci sono troppe cose inutili, non sarete in grado di reggere I'incontro con il nagual.. Potreste morire. Nessuno in grado di superare un incontro intenzionale con il nagaal, senza un lungo allenamento. Ci vogliono anni per

  • preparare il tonal a un simile incontro. Di solito, se un uomo comune si trovasse faccia a faccia con il nagual lo shock sarebbe cosi forte che egli morirebbe. Lo scopo di chi allena un guerriero non

    quindi insegnargli a far stregonerie o incantesimi, ma preparare il suo tonal a non andare in pezzi. Un risultato molto arduo. Un guerriero deve imparare ad essere senza macchia e perfettamente

    vuoto, prima di poter anche solo immaginare d'essere testimone del nagual...Delle faccende del Nagual pu essere testimone solo il corpo, non la ragione... Il Nagual la parte di oi per la quale non c' descrizione / parole, nomi... Il N. tutt'intorno al tonal, dove il potere si libera... Per quanto astute siano le difese del tonal, il fatto che iI nagual affiora. Tuttavia, il suo affiorare alla

    superficie sempre inavvertibile. La grande abilit del tonal consiste nel sopprimere ogni manifestazione del nagual in modo tale che, anche quando la sua presenza sia la cosa evidente del mondo, resti inavvertibile... Il Nagual solo

    effetto ... Le scosse del Nagual rompono la quiete del tona... Il Nagual l'unica parte (creativa) di noi che pu creare... Il tonal

    non pu creare nulla... pu solo testimoniare, valutare e modellare.

    IL NAGUAL INDICIBILENON POSSIBILE RIFERIRSI ALL'IGNOTO... DELL'IGNOTO SI PU SOLTANTO ESSERE TESTIMONI...

    Nel vostro caso, per esempio, voi dovete smettere di supporre. Voi lo chiamate spiegarc.

    Ma io lo chiamo sterile e noiosa insistenza del tonal per avere ogni cosa sotto controllo. Ogni volta che il, tonal non ci riesce, giunge un momento di sconcerto e allora il tonal stesso si apre alla morte.

    Che razza di ostinato ! Si ucciderebbe, piuttosto di perdere il controllo. E tuttavia possiamo fare pochissimo per mutare questa condizione.

    ...L'isola del tonal dev'essere ripulita e mantenuta pulita. E' l'unica

    possibilit che si offre al guerriero. Un'isola pulita non offre resistenza; come se li non ci fosse

    nulla...i discorsi del Tonal hanno un senso soltanto se restiamo entro certi limiti, e questi limiti non si

    possono applicare aI nagual...

    C' un momento in cui il nagual deve sussurrare alI'orecchio dell'apprendista e dividerlo in due e aprire la porta per la fuga dal'isola del Tonal... svignarsela dall'unit del Tonal comune senza

    danneggiare il proprio essere....

    Il tempo del Nagual e del tonal sono due cose autonome, diverse... Fidatevi del Nagual. Il Nagual vi porter

    ...Le azioni del Nagual sono mortali... Se non possedete sufficiente potere per parare l'assalto del

    Nagual , siete morto... Del Nagual si pu solo essere testimoni... voler spiegare il Nagual con il Tonal stupido...

    L'ultimo brano della spiegazione degli stregoni afferma che la ragione si limita a rifettere un ordine esterno, e che la ragione non sa nulla di tale ordine; non pu spiegarlo, cosi come non pu spiegare il

    nagaal, La ragione pu soltanto essere testimone degli effetti del tonal, ma non pu mai comprenderlo o svelarne I'enigma. Il fatto stesso che noi pensiamo e parliamo indica la presenza di un ordine che

    seguiamo senza mai sapere come riusciamo a farlo o che cosa tale ordine sia. Gli stregoni fanno la stessa cosa con la loro volont.. Essi affermano che atraverso la volont

    possono essere testimoni degli effetti del nagual. Posso ora aggiungere che attraverso la ragione, non importa cosa facciamo con essa o come lo

    facciamo, siamo puramente testimoni degli effetti del tonal. In entrambi i casi non c' speranza, mai, di capire o di spiegare quello di cui siamo testimoni.

    Questo i il paradosso degli esseri luminosi: Il tonal di ciascuno di noi soltanto un riflesso di quell'indescivibile ignoto che pieno di ordine

    ; il nagual di ciascuno di noi soltanto un riflesso di quell'indescrivibile vuoto che contiene ogni cosa.

  • Gli stregoni dicono che noi siamo dentro una bolla ... E' una bolla in cui siamo messi all'istante della nascita. Dapprima la bolla aperta, ma poi comincia a chiudersi, fino a

    sigillarci nel suo interno. La bolla la nostra percezione. Viviamo tutta la vita dentro quella bolla. E' ci che percepiamo sulle sue pareti sferiche d il nostro

    stesso riflesso. La cosa che si rifette d la nostra immagine del mondo ... Quell'immagine dapprima una descrizione che ci viene fornita dal momento in cui nasciamo, finch tutta la nostra attenzione ne afferrata e la descrizione diventa un'immagine. Compito dell'insegnante risistemare quell'immagine, preparare

    I'essere luminoso all'istante in cui il benefattore aprir la bolla dall'esterno.

    L'operazione delicata di guidare un essere luminoso alla totalit di se stesso esige che I'insegnante agisca dall'interno della bolla e il benefattore dall'esterno. L'insegnante riordina I'immagine del

    mondo. Ho chiamato questa immagine I'isola del tonal. Vi ho detto che tutto ci che noi siamo si trova sull'isola. La spiegazione degli stregoni afferma che I'isola del tonal creata dalla nostra percezione, che stata allenata a concenrarsi su alcuni elementi, ciascuno di quegli elementi, e quegli elementi

    tutti insieme, formano la nostra immagine del mondo. Il compitodell'insegnante, per quanto riguarda la percezione dell'apprendista, consiste nel riordinare tutti gli elementi dell'isola in una met della

    bolla. Ora dovete aver capito che ripulire e riordinare I'isola del tonal significa raggruppare tutti i suoi elementi sul lato della ragione.

    ll mio lavoro mirava a scomporre la vostra immagine consueta: non a distruggerla, ma a costringerla a raccogliersi tutta sul lato delle ragione ...

    ---------DISPIEGA LE ALI DELLA PERCEZIONE

    .....il mondo che percepiamo un'illusione.

    E', stato creato da una descrizione che ci fu raccontata fin dal momento della nostra nascita. < Noi, gli esseri luminosi, siamo nati con due anelli di potere, ma ne usiamo solo uno per creare il

    mondo. Quell'anello, che ci d stato infilato subito dopo la nascita, la ragione e si accompagna al parlare.

    Tutt'e due insieme elaborano e conservano il mondo. < Dunque, in sostanza, il mondo.che la vostra ragione vuole mantenere il mondo creato da una descrizione... e dalle leggi dogmatiche inviolabili, che la ragione impara ad accettare e difendere.

    ...

    Il segrcto degli esseri luminosi i che essi possiedono un altro anello di potere, mai usato, la volont. ll trucco dello stregone quello stesso dell'uomo comune.

    Entrambi hanno una descrizione; uno, I'uomo comune la sostiene con la sua ragione; I'altro, lo stregone, la sostiene con la sua volont.

    Entrambe le descrizioni hanno le loro leggi, e le leggi sono percepibili, ma il vantaggro dello stregone sta nel fafto che la volont inghiotte pi della ragione.

    < ... d'ora innanzi dovreste fare in modo di percepire se la descrizione sorretta dalla vostra ragione o

    dalla volont. Credo che solo in questo modo potrete usare la vita quotidiana come sfida e veicolo per accumulare

    sufficiente potere personale, al fine diraggiungere la totalit di voi stessi---

    La totalit di noi stessi gran pasticco ... Ce ne basta pochissima per compiere le azioni pi complesse della vita. Ma morendo, moriamo con la totalit di noi stessi... Uno stregone si

    pone la domanda: "Se moriremo con la totalit di noi stessi, perch non vivere, anche, con quella totalit ?

    -------Proprio queste vostre imperfezioni sono la vostra "via" verso il

    potere-------

    E troppo tardi per tirarvi indietro, ma troppo presto per agire. Tutto quel che potete fare stare a

  • vedere. Siete nella misera situazione di un bambino che non pu tornarsene in grembo alla madre, ma

    neppure correre in giro e agire. Tutto ci che quel bambino pu fare stare a vedere e a sentire le meravigliose storie di azione che

    gli vengono raccontate. Adesso siete esattamente a questo punto.

    Non potete tornare in grembo al vostro mondo di prima, ma non potete neppure agire con potere. Potete soltanto assistere ad atti di potere e ascoltare storie, storie del potere...

    ---

    Il diagramma tracciato sulla cenere aveva due epicentri; uno lo chiam "ragione", l'altro "volont": La "ragione" era direttamente collegata ad un punto che egli chiam "parlare". Mediante il parlare", la

    "ragione" era indirettamente collegata a tre altri punti, "sentire", "sognare" e "vedere". L'altro epicentro, "volont", era collegato direttamente a "sentire", "sognare" e "vedere", e solo

    indirettamente a "ragione" e "parlare".Notai che il diagramma era diverso da quello che avevo copiato anni prima. La forma esteriore non

    ha importanza disse. Questi punti rappresentano un essere umano e si possono disegnare in tutti i modi che volete.

    Rappresentano il corpo di un essere umano? gli chiesi.Non chiamatelo corpo disse.Sono otto punti nelle fibre di un essere luminoso. Uno stregone dice,

    come vedete nel diagramma,che un essere umano prima di tutto volont, perch la volont direttamente collegata ai tre punti sentire, sognare e vedere; poi, un essere umano ragione. Questo

    centro pi debole di volont; collegato soltanto a parlare.Cosa sono gli altri due punti, don ]uan?

    Mi guard sorridendo.Siete un po' pi forte di quanto eravate quando parlammo per la prima volta di questo diagramma disse. Ma non siete ancora abbastanza forte per conoscere tutti gli otto punti. Un giorno Genaro vi

    mostrer gli altri due.Tutti hanno questi otto punti, o solo gli stregoni?

    Si pu dire che ognuno di noi nasca con gli otto punti. Due, la ragione e il parlare, li conoscono tutti. Sentire sempre vago, ma in qualche modo familiare. Per solo nel mondo degli stregoni si

    conoscono pienamente il sognare, il vedere e la volont. E, alla fine, all'orlo esterno di quel mondo, si incontrano gli altri due. Gli otto punti formano la totalit dell'io.

    Mi fece vedere sul diagramma che tutti i punti potevano essere collegati indirettamente gli uni con gli altri.

  • Tornai a chiedergli dei due punti misteriosi. Mi fece vedere che erano collegati soltanto con "volont" e si trovavano lontani da "sentire","sognare"e "vedere",e ancora pi lontani da "parlare" e "ragione".

    Indic con il dito che erano isolati dagli altri e isolati fra loro.Questi due punti non si arrenderanno mai al parlare o alla ragione egli disse. Solo la volont pu

    toccarli. La ragione cosi lontana da loro che sarebbe assolutamente inutile cercare di immaginarseli. Questa una delle cose pi difficili; dopo tutto per la "ragione, ragionare su ogni

    cosa il suo forte.Gli chiesi se gli otto punti corrispondevano a certe zone od organi in un essere umano.

    Si rispose secco, e cancell il diagramma.Mi tocc la testa e disse che quello era il centro della "ragione" e del "parlare". La punta dello sterno era il centro del "sentire". La regione sotto l 'ombelico era "volont". "Sognare" si trovava sul fianco

    destro, fra le costole. "Vedere" sul fianco sinistro. Don ]uan disse che talvolta, in alcuni guerrieri, "vedere" e "sognare" si trovavano ambedue sulla destra. (Rif: Carlos Castaneda L'Isola del Tonal)

    -------Il sapere una farfalla notturna...

    Le farfalle notturne sono i messaggeri, o meglio ancora i custodi dell'eternit... Esse portano sulle ali una polvere... una polvere d'oro scuro... questa polvere la polvere del sapere.

    Il sapere si spande come granelli di polvere d'oro... Dunque, per un guerriero, sapere come ricevere su di s una pioggia di granelli di polvere d'oro scuro

    ------

    CHIEDITI: QUESTA STRADA HA UN CUORE... ?

    "Ogni strada non che una fra un milione di strade. Quindi devi sempre tenere a mente che una strada solo una strada; se senti che non dovresti seguirla, non devi restare con essa a nessuna

    condizione. Una strada solamente una strada. Il fatto che il tuo cuore ti esorti ad abbandonarla non un affronto a te stesso o agli altri. Ma la tua decisione di proseguire lungo quella strada o di

    abbandonarla non deve avere attinenza alcuna con la paura o con l'ambizione. Attento: ogni strada dev'essere osservata da vicino e deliberatamente. Provala una volta, due, tre... quanto lo ritieni necessario. Poi poniti una domanda, ma solo a te stesso; e la domanda la seguente: Questa

    strada ha un cuore? Tutte le strade sono uguali. Non conducono in nessun luogo. Sono strade che attraversano il bosco, s'inoltrano nel bosco, passano sotto il bosco. Tutto sta ad accertare se quella strada ha un cuore. E' il solo dato che conti. Se non ha un cuore, una strada sbagliata". Se la tua

    strada l'amore, la meta non ha importanza; il cammino che seguirai sar fatto d'amore.

    ------

    -------

    AVERE LE BALLE D'ACCIAIO (Intervista a Carlos Castaneda)

    Castaneda apparve con un largo sorriso. Strinse la mia mano e si sedette.Stavo per tirare fuori la storia delle scimmiette quando cominci a piangere.

    Vidi la sua fronte corrugarsi e tutto il corpo sussultare per i singhiozzi. Stava rantolando come un pesce tolto dalla vasca.

    Il suo labbro inferiore si con torceva, bagnato ed elettrificato. Distese il suo braccio verso di me, la mano tremante e contratta mi venne incontro come la bocca di un vegetale carnivoro,

  • come per chiedere l'elemosina."Per favore!", riusci a sputare fuori queste parole in un attimo di tregua, col tremolio dei suoi

    muscoli facciali."Per favore amami!!, disse piegando la testa come un cavallo, supplicandomi. Castaneda stava ancora piangendo, come un grande idrante rotto e strozzato. La sua goffa rappresentazione, dal

    sublime al ridicolo, si esaur in una oscena contrazione da pianto.

    "Ecco cosa siamo: scimmie con piattini di latta per l'elemosina. Cos prevedibili, cos deboli. Masturbatori. Siamo sublimi, ma la scimmia insana non ha energia per vedere. Cos il cervello della bestia prevale. Non possiamo afferrare la nostra finestra di opportunit, il

    nostro "centimetro di chance". Non possiamo, siamo troppo occupati a tenere la mano di mammina. A pensare come

    siamo meravigliosi e unici e sensibili. Non siamo unici!

    Le sceneggiature delle nostre vite sono state gi scritte, da altri", disse sogghignando sinistramente.

    "Lo sappiamo... ma non ce ne importa. Vaffanculo diciamo. Siamo i cinici definitivi. Porca puttana! Questo il modo in cui viviamo! In un rigagnolo di merda tiepida. Cosa ci hanno fatto? Questo quello che don Juan continuava a dire. Aveva l'abitudine di domandarmi: "Com' la carota?". "Che carota?", gli rispondevo io. "Quella che ti hanno infilato su per il

    culo". Ero terribilmente offeso, come poteva arrivare a tanto? "Sii loro riconoscente per non averci ancora messo una maniglia"

    "Ma se possiamo scegliere, perch stiamo in quel rigagnolo" - chiese il giornalista.

    "E' cos calduccio, Non vogliamo abbandonarlo, noi odiamo dover dire addio. E abbiamo paura, cavolo come abbiamo paura, ventisei ore al giorno! E di cosa pensi che abbiamo

    paura? Di noi stessi. Cosa sar di noi? Cosa c' in serbo per noi? Che ci succeder? Che egomaniaci!

    Cosi orribile, ma anche cosi affascinante!"

    Sorrideva come un gommoso gattone del Cheshire. Gli ho fatto notare che la sua visione della vita mi sembrava un po' troppo aspra e lui si messo a

    ridere. Poi, con una comicit stitica da accademico si messo a declamare: "Castaneda un vecchio uomo amareggiato". La sua caricatura era buffa, brutalmente azzeccata. "Le scimmie ingorde

    hanno raggiunto la nocciolina attraverso le sbarre e non possono mollare la presa. Sono stati fatti degli studi in proposito nessuno riuscirebbe a fargli mollare la nocciolina. Terrebbero il pugno

    chiuso anche se gli segassi il braccio, noi moriamo stringendo la merda. Ma perch?

    Is that all there is, come diceva Miss Peggy Lee?Non pu essere, sarebbe troppo terribile.

    Dobbiamo imparare a mollare la presa. Collezioniamo ricordi e li incolliamo su degli album, come biglietti per uno spettacolo di Broadway di dieci anni fa. Moriamo attaccati a souvenir.

    Essere uno stregone avere energia, curiosit e fegato per lasciare le cose, per fare salti mortali nell'incognito. Tutto ci di cui si ha bisogno sono delle ridefinizioni, regolare gli

    strumenti.

    Dobbiamo vederci come esseri che devono morire!Una volta che accettiamo questo fatto, i mondi si schiuderanno per noi. Ma per abbracciare

    questo concetto devi avere delle "Balle d'acciaio".

    ------

    LA VITA TUTTA QUESTIONE DI INTENTO

  • In un'intervista, Castaneda disse: " L'intento semplicemente la consapevolezza di avere una possibilit, la chance di avere una

    chance"....l'intento (inteso come l'allineamento di tutte le emanazioni della consapevolezza) fa

    muovere il punto di unione.

    (Gli stregoni chiamano l'intento l'indescrivibile, lo spirito, l'astratto, il nagual)

    L'intento lo spirito che muove i punti d'unione [...] esso l'atto di allungarsi oltre i nostri limiti raggiungendo l'inconcepibile.

    L'intento la forza che permea ogni cosa e che ci mette in grado di percepire.... la forza che muta e riordina le cose o le mantiene cos come sono.

    [...] Pu nascere dal silenzio interiore (cessa il dialogo interiore)

    ... L'unico modo di conoscere l'intento conoscerlo direttamente tramite una connessione vivente che c' tra l'intento e tutti gli esseri sensibili.

    L'intento la caratteristica universale condivisa da tutto ci che esiste.

    ... Tutte le creature viventi sono schiave dell'intento...ci fa fare quello che vuole..siamo nei suoi artigli... ci fa persino morire.

    Se un uomo ha un intento fermo e chiaro, i sentimenti non rappresentano un ostacolo perch si capaci di tenerli sotto controllo.

    Avere un intento inflessibile significa possedere la volont di svolgere tutte le operazioni necessarie per mantenersi costantemente entro i rigidi confini della conoscenza trasmessa.

    L'intento inflessibile un catalizzatore che provoca le decisioni irrevocabili.

    L'intento inflessibile era composto di: 1) sobriet 2) sicurezza di giudizio 3) mancanza di libert di innovare (cio assenza di modifiche, poich per gli sciamani tutti gli atti erano prestabiliti e

    obbligatori, e doverli eseguire significava mancanza di libert di innovare).

    Quando diventi guerriero l'intento diventa un amico che, per qualche attimo, ti lascia libero.......il passo successivo diventare padrone dell'intento (se vuoi volare devi chiamare - saper

    controllare - l'intento del volo)

    Il nagual usa l'intento per il movimento libero, e lo spirito offre al nagual i mezzi per realizzarlo.

    Per il suo collegamento con l'intento un guerriero attraversa quattro stadi:

    Il primo quando ha un anello arrugginito, inaffidabile con l'intento.Il secondo quando riesce a pulirlo.

    Il terzo quando riesce a manipolarlo.Il quarto quando riesce ad accettare i piani dell'astratto.

    Per chiamare l'intento necessaria la totale concentrazione sul motivo che ci spinge ad agire

    Secondo gli sciamani, l'intento si attira con lo sguardo [...] infatti gli stregoni possono trasformare i propri sentimenti in intento [...] gli sciamani evocano l'intento pronunciando a voce

    alta e chiara la parola "intento".

  • ----- Linstallazione estranea:

    Citazioni da: Il lato attivo dellinfinito di Carlos Castaneda.

    Ogni essere umano possiede due menti: una completamente nostra ed simile ad una voce debole che ci porta sempre ordine, direzione e uno scopo preciso; laltra invece una installazione

    estranea che ci porta conflitti, arroganza dubbi e disperazione.Le nostre meschinit e le nostre contraddizioni sono il risultato di un conflitto trascendentale che

    affligge tutti noi, ma di cui solo gli sciamani sono dolorosamente e disperatamente consapevoli: si tratta del conflitto delle nostre due menti.

    Una la nostra vera mente, il prodotto delle nostre esperienze di vita, quella che parla di rado perch stata sconfitta e relegata nelloscurit. Laltra, quella che usiamo ogni giorno per

    qualunque attivit quotidiana, uninstallazione estranea.Per risolvere il conflitto delle due menti occorre avere lintenzione di farlo. Gli sciamani evocano

    lintento pronunciando a voce alta e chiara la parola intento: una forza che esiste nelluniverso, e quando gli sciamani la evocano si presenta loro e predispone il sentiero per la realizzazione.

    Questo significa che gli sciamani riescono sempre a fare quello che vogliono.Lintento pu essere evocato per qualunque motivo, ma gli sciamani hanno imparato a loro spese

    che si presenta loro solo per qualcosa di astratto. E la loro valvola di sicurezza, senza la quale sarebbero insopportabili. Nel tuo caso, evocare lintento per risolvere il conflitto delle tue due menti

    o sentire la voce della tua vera mente non una questione meschina, triviale o arbitraria: al contrario, astratta ed eterea, e riveste per te unimportanza fondamentale.

    Prova a pensare a ogni singolo essere umano che esiste sulla faccia della terra e, senza ombra di dubbio, scoprirai che chiunque sia, qualunque cosa pensi di se stesso o possa mai fare, il risultato

    delle sue azioni sempre lo stesso: figure insensate davanti a uno specchio.Non dare retta a quella voce superficiale che ti fa arrabbiare. Devi invece prestare ascolto a quella

    pi profonda che ti guider dora in avanti, la voce che ride. Ascoltala e ridi con lei. Ridi! Ridi!Lintero genere umano non vuole sentire nulla. La gente presta ascolto solo a quello che vuole

    sentirsi dire.La tua persona ha ben poco a che fare con il tuo corpo: infatti la tua mente. E devi credermi, la

    tua mente non ti appartiene affatto.Per linfinito lunica impresa degna di un guerriero la libert, qualunque altra attivit un

    inganno.In difetto non sono quelli che ti circondano. Loro non possono evitare di essere quello che sono.

    Tu sei in difetto, perch invece di aiutare te stesso preferisci giudicare loro. Ma solo gli idioti giudicano. Giudicandoli, non farai altro che tirare fuori il loro lato peggiore. Siamo tutti prigionieri ed

    questa prigionia a indurci ad agire con tanta meschinit. La tua sfida sta nel prendere gli altri cos come sono. Lasciali in pace.

    Vidi una strana ombra scura proiettata sulle chiome degli alberi. Forse era unombra sola che si muoveva avanti e indietro, oppure erano pi ombre che si spostavano da sinistra a destra e da

    destra verso sinistra, o ancora verso lalto. Assomigliavano a giganteschi pesci neri. Era come se un enorme pesce spada stesse volando nellaria. Quello spettacolo fin per spaventarmi.

    Gli sciamani dellantico Messico furono i primi a scorgere quelle ombre e decisero di occuparsene.Le videro come le vedi tu adesso e le videro come energia che fluisce nelluniverso. E scoprirono

    qualcosa di trascendentale.Scoprirono che abbiamo un compagno che resta con noi per tutta la vita. Un predatore che

    emerge dalle profondit del cosmo e assume il dominio della nostra vita. Gli uomini sono suoi prigionieri. Il predatore nostro signore e maestro e ci ha resi docili, impotenti. Se vogliamo protestare, soffoca le nostre proteste. Se tentiamo di agire in modo indipendente non ce lo

    permette.I predatori hanno preso il sopravvento perch siamo il loro cibo, la loro fonte di sostentamento.

    Ecco perch ci spremono senza piet. Proprio come noi alleviamo i polli nelle stie, i gallineros, i predatori ci allevano in stie umane, gli humaneros, garantendosi cos uninfinita riserva di

    nutrimento.Rifletti per un momento e dimmi come spiegheresti la contraddizione esistente tra lintelligenza

  • delluomo che costruisce, organizza e la stupidit del suo sistema di credenze, oppure la stupidit del suo comportamento contraddittorio. Secondo gli sciamani, sono stati i predatori (voladores) a instillarci questi sistemi di credenze, il concetto di bene e di male, le consuetudini sociali. Sono

    stati loro a definire le nostre speranze e aspettative, nonch i sogni di successo e i parametri del fallimento. Ci hanno dato avidit, desiderio smodato e codardia. Ci hanno reso abitudinari, centrati

    nelleco e inclini allautocompiacimento.Per mantenerci obbedienti, deboli e mansueti, i predatori si sono impegnati in unoperazione

    stupenda, naturalmente dal punto di vista dello stratega. Orrenda, nellottica di chi la subisce. Ci hanno dato la loro mente! Mi ascolti? I predatori ci hanno dato la loro mente, che diventata la

    nostra. La mente dei predatori barocca, contraddittoria, tetra, ossessionata dal timore di essere smascherata. Bench tu non abbia mai sofferto la fame, sei ugualmente vittima dellansia del cibo

    e la tua non altro che lansia del predatore, sempre timoroso che il suo stratagemma venga scoperto e il nutrimento gli sia negato. Tramite la mente che, dopo tutto, la loro, i predatori

    instillano nella vita degli uomini ci che pi gli conviene, garantendosi un certo livello di sicurezza che va a mitigare la loro paura.

    di questa patina luminosa di consapevolezza che si alimentano i predatori, e quando un essere umano raggiunge let adulta, tutto ci che gli resta un bordo sottile che va dalla cima della testa alla punta dei piedi. Proprio lesilit di tale bordo consente al genere umano di continuare a vivere,

    bench faticosamente.Quel sottile bordo di consapevolezza lepicentro dellegocentrismo in cui luomo

    irrimediabilmente intrappolato. Facendo leva proprio sul nostro egocentrismo, lunico aspetto consapevole rimastoci, i predatori creano fiammate di consapevolezza che poi procedono

    spietatamente a consumare. Ci danno problemi futili per forzare tali fiammate a emergere e, in questo modo, ci fanno sopravvivere per continuare a nutrirsi della fiammeggiante energia delle

    nostre pseudo-preoccupazioni.Gli antichi sciamani vedevano il predatore. Lo chiamavano quello che vola (voladores), perch si

    muove a balzi nellaria.Ci che abbiamo di fronte non un predatore qualunque. E intelligente e organizzato. Segue

    matematicamente un programma destinato a renderci del tutto impotenti. Luomo, lessere che era destinato a essere magico, non lo pi. Si ridotto a un banale pezzo di carne. Non ci sono pi sogni degni delluomo, ma ci sono solo i sogni di un pezzo di carne: triti, convenzionali, stupidi.Questo predatore naturalmente un essere inorganico, non invisibile ai nostri occhi come lo sono altri esseri inorganici. Proprio come fanno i bambini, noi lo vediamo ma poich ci appare

    troppo orribile preferiamo non pensarci.Lunica alternativa possibile per lumanit la disciplina. La disciplina il solo deterrente. Ma

    parlando di disciplina non mi riferisco ad uno stile di vita spartano: alzarsi ogni mattina alle cinque e mezzo e bagnarsi nellacqua fredda fino a diventare blu. Gli sciamani interpretano la disciplina

    come la capacit di affrontare in modo sereno eventualit che esulano dalle nostre aspettative. Per loro, la disciplina unarte: larte di affrontare linfinito senza vacillare, e non perch siano forti e

    duri, ma perch sono animati da timore reverenziale.La disciplina rende la patina luminosa di consapevolezza sgradevole al gusto di quello che vola. Il risultato che il predatore rimane sconcertato, confuso. Cos, ingannato e smarrito, non ha altra

    alternativa che sospendere la sua opera nefasta. Se la nostra patina luminosa di consapevolezza rimane intatta per qualche tempo, ha la possibilit di crescere.

    Mediante la disciplina, gli stregoni tengono a bada i predatori (voladores) quanto basta per permettere alla loro patina luminosa di consapevolezza di superare il livello delle dita dei piedi. Da

    quel momento, essa riacquista la sua dimensione originaria.Il supremo stratagemma degli sciamani dei tempi antichi consistette nel caricare di disciplina la mente di quello che vola. Scoprirono che affaticando col silenzio interiore la mente di quello che

    vola, linstallazione estranea fugge, dimostrando cos con assoluta certezza la sua origine aliena. Successivamente listallazione estranea ritorna, ma non pi cos forte; ha quindi inizio un processo

    in cui la fuga della mente di quelli che volano diventa routine, fino a quando sparisce definitivamente.

    La disciplina strema in modo incommensurabile la mente aliena. Ed appunto attraverso la disciplina che gli sciamani sconfiggono linstallazione estranea.

    ----

  • Dialogo tra Don Juan e Castaneda sull'immagine di s e la personalit:

    I maestri dell'agguato che praticano la follia controllata credono che, per

    quanto concerne la personalit, tutta la razza umana si divide in tre categorie.

    Sorrise come faceva tutte le volte che mi provocava. Ma assurdo! protestai io. Il comportamento umano troppo

    complesso per essere diviso cos semplicemente. I maestri dell'agguato dicono che non siamo cos complessi

    come pensiamo e che tutti apparteniamo a una delle tre categorie.

    Risi, nervoso. Di solito avrei preso la sua dichiarazione come uno scherzo, ma stavolta, con la mente cos limpida e i pensieri cos

    acuti, sentii che parlava proprio seriamente. Dici sul serio? gli chiesi, con quanta pi gentilezza potei.

    Come no! rispose, cominciando a ridere. Le sue risa mi fecero rilassare un po', ed egli cominci a

    spiegarmi il sistema di classificazione. Disse che le persone della prima classe sono perfetti segretari, assistenti, colleghi. Hanno

    personalit molto fluide, ma la loro fluidit non arricchisce. Tuttavia sono servizievoli, interessati, amanti della casa, pieni di risorse entro certi limiti, spiritosi, beneducati, teneri, delicati. In altre parole, la gente migliore che si possa trovare, ma con un

    enorme difetto: non riescono a funzionare da soli, hanno sempre bisogno di qualcuno che li diriga. Sotto una direzione, per quanto

    possa essere dura o antagonistica, rendono benissimo. Da soli non ce la fanno.

    Le persone della seconda classe non sono affatto simpatiche. Sono meschine, vendicative, invidiose, gelose, egoiste. Parlano

    solo di s e di solito chiedono che gli altri si uniformino al proprio livello. Prendono sempre loro l'iniziativa, anche se non si

    sentono a proprio agio. Sono perennemente impacciati in ogni situazione e non si rilassano mai. Sono insicuri e sempre

    insoddisfatti, e pi si sentono insicuri, pi diventano scortesi. Il loro fatale difetto che ammazzerebbero chiunque per amor del

    potere.

    Nella terza categoria ci sono quelli che non sono simpatici ma

  • nemmeno odiosi. Non sono servi di nessuno ma neanche si impongono a nessuno, sono piuttosto degli indifferenti. Hanno un'alta idea di se stessi

    derivata solo da sogni a occhi aperti e da pii desideri. Se si distinguono per qualcosa perch sono sempre in attesa che

    qualcosa succeda. Attendono di essere scoperti e conquistati e hanno una grande

    abilit a creare l'illusione di avere in serbo grandi cose, che promettono sempre di offrire: in realt ci non avviene perch

    non ne hanno la capacit. Don Juan mi precis che lui, ovviamente apparteneva alla

    seconda classe. Mi chiese poi di classificarmi e con una certa riluttanza suggerii che potevo essere una combinazione delle tre. Non rifilarmi quell'idiozia della combinazione mi disse, ancora ridendo. Noi siamo creature semplici, ognuno di noi appartiene

    a uno solo dei tre tipi. Secondo me, tu appartieni alla seconda classe. I maestri dell'agguato li chiamano peti.

    Presi a protestare che il suo schema di classificazione era avvilente, ma mi

    fermai proprio mentre stavo per abbandonarmi a una lunga tirata. Invece gli feci notare che, se davvero c'erano solo tre tipi di

    caratteri, tutti eravamo bloccati a vita in una delle tre categorie, senza speranza di mutamento o riscatto.

    Convenne che era proprio cos, ma restava una via di recupero. Gli stregoni avevano appreso molto tempo prima che solo il

    nostro riflesso di s personale cadeva in una delle categorie. Il nostro problema che noi ci prendiamo sul serio disse.

    A qualsiasi categoria appartenga la nostra immagine di s, importa solo per la nostra presunzione. Se non fossimo

    presuntuosi, le categorie non importerebbero affatto. Sar sempre un peto continu, scosso in tutto il corpo dalle

    risate. E anche tu. Ma ora io sono un peto che non si prende sul serio, a differenza di te.

    Ero indignato. Volevo discutere con lui, ma non riuscii a mettere insieme l'energia necessaria.

    CONDIVIDI QUESTO ARTICOLO |

  • ----Da wikipedia

    Carlos Castaneda, in origine Carlos Csar Salvador Aranha Castaeda (Cajamarca, 25 dicembre 1925 Los Angeles, 27 aprile 1998), stato uno scrittore peruviano naturalizzato

    statunitense nel 1957.

    Biografia [modifica]I registri per l'immigrazione relativamente a Carlos Cesar Arana Castaneda indicano che egli

    nacque il 25 dicembre 1925 (tuttavia nelle "conversazioni con Carlos Castaneda" di Carmina Fort si afferma che l'anno fosse il 1935) a Cajamarca in Per [1]. I medesimi registri mostrano che il

    cognome gli fu dato da sua madre Susana Castaeda Navoa. Il cognome appare con la in molte dizionari spagnoli, anche se i suoi pi famosi lavori riportano una versione anglofona.

    Castaneda si trasfer negli Stati Uniti nei primi anni cinquanta acquisendone la cittadinanza nel 1957. Nel 1960 si spos con Margaret Runyan a Tijuana in Messico. Vissero assieme per solo sei mesi, ma il divorzio fu formalizzato solo nel 1973. Castaneda studi all'Universit della California a

    Los Angeles conseguendo la laurea in arte nel 1962 e il dottorato in filosofia nel 1973 [2]Con il suo primo libro Gli insegnamenti di Don Juan: una via Yaqui alla Conoscenza del 1968

    Castaneda inizi la sua carriera di scrittore con il proposito di descrivere il suo percorso di iniziazione allo Sciamanesimo mesoamericano. I suoi 12 libri hanno venduto pi di 8 milioni di

    copie in 17 lingue.Coloro che hanno studiato Castaneda e i suoi lavori affermano che tali libri sono veri e sono apprezzabili lavori filosofici e descrittivi di pratiche idonee a sviluppare la consapevolezza, la

    capacit di percezione e la capacit di affermare la propria volont nel mondo. Alcuni accademici e alcuni critici dal canto loro affermano che i libri sono meri romanzi, pieni di contraddizioni e discrepanze con le conoscenze antropologiche attuali e prive di alcun elemento di prova.

    [senzafonte]Nel marzo del 1973 Castaneda fu oggetto dell'articolo di copertina del Time [3]. L'articolo lo

    descriva come "an enigma wrapped in a mystery wrapped in a tortilla". Da quella data e fino al 1990 Castaneda si sottrasse all'attenzione pubblica.

    Nel 1974 il suo quarto libro fu pubblicato. Il libro segnala la fine del suo apprendistato con don Juan. Nonostante la fredda accoglienza da parte dei letterati e degli antropologi, Castaneda

    continu a essere popolare. Dei dodici libri scritti, due furono pubblicati postumi.Nel 1990 Castaneda ricomparve nuovamente in pubblico per promuovere Tensegrity, una serie di

    movimenti (chiamati passi magici) che egli affermava discendere dagli sciamani toltechi. Il 16 giugno 1995 fu creata la Cleargreen Incorporated un fondazione for profit con lo scopo di

    sponsorizzare e organizzare seminari e workshop sulla Tensegrity oltre che costituire la casa editoriale dei relativi articoli. La Cleargreen pubblic tre video dei passi Tensegrity quando

    Castaneda era ancora in vita. Castaneda non apparve in tali video.Castaneda muore il 27 aprile 1998 a Los Angeles a causa delle complicazioni derivanti da un

    cancro [4]. Non ci furono funerali pubblici, il corpo fu cremato e le ceneri inviate in Messico. Solo due mesi dopo apparve un necrologio sul Los Angeles Times [5].

    La carriera di scrittore [modifica]Nei suoi libri, Castaneda descrive in prima persona quello che egli afferma essere la propria

    esperienza sotto la guida dello sciamano Yaqui chiamato don Juan Matus incontrato nel 1960. Castaneda scrive che egli fu individuato da don Juan Matus come in possesso della

    configurazione energetica del "nagual". Egli inoltre us il termine naqual per descrivere quella parte della percezione che appartiene alla sfera del "non conosciuto" e ancora non conoscibile

    dall'uomo, cos sottointendendo che don Juan Matus fosse l'elemento di connessione con il "non conosciuto" (a cui spesso Castaneda fa riferimento come "realt non ordinaria").

    I suoi primi tre libri: A scuola dallo stregone, una via Yaqui alla Conoscenza, Una realt separata e Viaggio a Ixtlan, furono scritti mentre Castaneda era ancora uno studente all'universit. Castaneda scrisse questi libri come se fossero il diario delle sue ricerche descrivendo l'apprendistato con uno

    sciamano tradizionale. Fu inizialmente acclamato per il lavoro descritto in questi libri, prima che

  • iniziasse contro di lui una critica pi accesa.[6]Nei primi due libri Castaneda, descrive come la Via Yaqui per la conoscenza richieda l'uso di

    potenti piante indigene, come il Peyote e la Datura. Nel suo terzo libro, Viaggio ad Ixtlan, ribalta per la sua enfasi sul potere delle piante. Egli afferma che Don Juan le ha usate su di lui per

    dimostrare che le esperienze fuori dalla vita conosciuta e ordinaria, sono reali e tangibili, ma non sarebbero state necessarie se la sua mente fosse stata pi fluida.

    In seguito neg ogni utilizzo di droghe per i propri propositi. Afferm nei successivi libri che queste possono inalterabilmente danneggiare la sfera luminosa di emanazioni del corpo energetico, cos

    come il corpo fisico.In Viaggio ad Ixtlan, il terzo libro della serie, fa notare:

    La mia percezione del mondo attraverso l'effetto di questi psicotropi stata cos bizzarra ed impressionante che io fui costretto ad assumere che questi stati erano la sola via di comunicazione e apprendimento di ci che don Juan stava cercando di insegnarmi. Questo assunto era erroneo.Il suo quarto libro, L'isola del Tonal, termina con Castaneda sul punto di saltare da un picco in un abisso, segnando cos il suo passaggio da discepolo a uomo di conoscenza in quanto, invece di "morire" come avrebbe dovuto "sfracellandosi" sulle rocce, riesce a suo avviso "in qualche modo"

    a sopravvivere, appunto per "trasformato". Anche se non arriva mai a spiegare di pi.L'incontro con don Juan [modifica]

    Castaneda ha acquisito fama per i suoi libri sulle vicende dello stregone Don Juan e il suo gruppo di allievi sciamani.

    Secondo quanto asserito da Castaneda stesso, nel 1960, allora giovane studente all'Universit della California a Los Angeles, conobbe in Arizona un messicano di etnia yaqui, Don Juan Matus. Questi lo avrebbe iniziato alla stregoneria antica messicana, per usare i termini esatti del suo libro,

    portandolo a scoprire asserisce l'autore, nuovi mondi e stati di coscienza alterati ricorrendo inizialmente anche a sostanze allucinogene per farlo (come il cactus peyote da cui si estrae la mescalina), per abbattere le sue convinzioni; ma asserendo poi in successivi libri, che ci non

    sarebbe stato affatto necessario se egli fosse stato un poco pi "essere fluido".Proseguendo il racconto, alla partenza di Don Juan per il suo "ultimo volo" (una specie di "morte

    alternativa" a quella comune), lo sciamano Carlos, in qualit di nuovo nagual (cio "leader", capo) designato da Don Juan, avrebbe proseguito e guidato un altro gruppo di allievi, anch'essi

    preparati, il cammino verso la liberazione totale dell'essere, per partire infine anche loro, come il proprio maestro, per il "viaggio definitivo attraverso l'ignoto".

    Gli sciamani o "stregoni" che lo istruiscono, indicherebbero l'"ultimo volo" come un '"processo volontario di attivazione interiore del fuoco dal profondo insito in ogni essere, capace di condurre

    ad una specie di "autocombustione", o volatilizzazione istantanea del corpo, nel quale per lo spirito, la propria coscienza, sarebbero in grado di sopravvivere.

    Pensiero [modifica]La sintesi del pensiero di Don Juan potrebbe essere riassunta con queste parole: "il Cammino del Cuore". Nel suo primo libro, a scuola dallo stregone, una via Yaqui alla Conoscenza, Castaneda

    afferma:"Per me esiste solo il cammino lungo sentieri che hanno un cuore, lungo qualsiasi sentiero che

    abbia un cuore. Lungo questo io cammino e la sola prova che conta attraversarlo in tutta la sua lunghezza. E qui io cammino guardando, guardando senza fiato."

    Nelle opere successive l'autore introduce il concetto della "spietatezza assoluta", basilare nel guerriero se non vuole perdere energia, o il potere che ha "accumulato".

    Niente "amore" quindi; niente inutili "lasciarsi andare" a se stessi.. (altro termine impiegato proprio cosi).

    Gli insegnamenti di Don Juan, secondo lo stesso Castaneda, non hanno niente a che vedere con le altre tradizioni mistiche e credenze esoteriche o religiose, ma sono concetti totalmente nuovi e

    innovatori, gli stessi che gli hanno appunto dato il successo che ha avuto e che continua ad avere; includono delle pratiche di cui non si mai parlato prima.

    Non si parla per esempio di santi, non c' un tema "salvifico" del tipo "comportati bene, o verrai punito".. Tutto poggia pi che altro sulle proprie capacit interne personali (la "salvezza" se c',

    qualcosa di "individuale") le quali possono venire sviluppate e affinate tramite certe tecniche, secondo criteri e per scopi per del tutto diversi da quelli comuni alla maggior parte di altre

    filosofie.Castaneda utilizza una terminologia propria, il suo pensiero quindi legato a tali termini e alla

  • spiegazione che se ne ricava dagli scritti.Le Tre Arti [modifica]

    Tra gli strumenti che un guerriero avrebbe a disposizione, per raggiungere i propri obiettivi (accumulare potere personale, riguadagnare la propria libert" e compiere, cos, una "morte

    alternativa"), ci sarebbero:L'arte dell'agguato - relazionata alla "prima attenzione"

    L'arte del sognare (o "in-sognare"..) - relazionata con la "seconda attenzione"L'arte dell'Intento, - di cui non parla - ma che si pensa sia collegata all'ultima attenzione

    possibile realizzabile, cui accenna nei suoi libri: la "terza attenzione"Le Tre Attenzioni [modifica]

    ci che noi crediamo essere unico ed assoluto, solo uno in un insieme di mondi consecutivi, posizionati come gli strati di una cipolla. Egli afferm che anche se noi fossimo stati energeticamente condizionati a percepire solamente il nostro mondo, avremmo avuto ancora la capacit di entrare in quegli altri regni, che sono reali, unici , assoluti ed ingolfati come lo il nostro mondo. (viii)Secondo Castaneda, il fatto pi significativo nella vita di una persona che non si rende conto di avere a disposizione altre "attenzioni possibili" (cos lui le chiama), le quali andrebbero sviluppate. Incrementandole, arrivando cio a "percepire", ad averne piena coscienza, prima, disponibilit e controllo, dopo, l'essere umano secondo lui, potrebbe arrivare addirittura a compiere una "morte

    alternativa".Incrementarle richiede disciplina, ma soprattutto "forza", energia, quello che don Juan gli descrive

    come "potere personale".Ecco che con la corretta applicazione dell'arte dell'agguato (abbondantemente trattata ne "il potere

    del silenzio" ), egli afferma che possiamo diventare dei "cacciatori di potere".Andare a "caccia" di "potere", significherebbe "accumulare" energia tramite certe tecniche di "controllo comportamentale", ma anche dei rituali che non escludono, come gi accennato, il

    consumo di allucinogeni, ma pi spesso trattasi invece del contatto diretto con certe "forze" (spiriti, che lui chiama "alleati" di potere, appunto) naturali che ci circondano.

    Un potere personale sufficiente, porterebbe dunque alla consapevolezza di tutte queste tre attenzioni e quindi, alla padronanza dell'"intento" (il controllo cosciente e volitivo della propria

    "forza di volont", che Castaneda ci descrive come delle fibre luminose di energia partenti dalla base dell'ombelico).

    Il "Punto di Unione" [modifica]Questa padronanza sarebbe principalmente il movimento controllato di quello che conosciuto in questa particolare disciplina, come il punto d'unione, il centro energetico della sfera luminosa di

    energia dell'uomo in cui si metterebbe insieme la nostra percezione, e responsabile quindi di quello che percepiamo coi nostri sensi.

    Secondo questa filosofia, quando siamo giovani, il nostro uovo luminoso non si sarebbe ancora irrigidito e il punto d'unione scorrerebbe fluido. L'uovo deg