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IL MONDO DEI TRASPORTI Maggio 2008 25 Rimorchi e semirimorchi Il dato d’inizio anno farebbe pensare alla riduzione della forbice, che anche l’anno scorso ha fatto registrare un incremento per i grossi colossi esteri rispetto alle aziende italiane. Ma il presidente del Gruppo “Rimorchi” Anfia Mario Rolfo invita alla cautela: “Aspettiamo i dati della primavera”. MILANO - Il 2007 è stato anche l’anno dei rimorchisti: 17.827 le unità di rimorchi e semiri- morchi con ptt superiore alle 3,5 t vendute, rispetto alle 15.463 del 2006. Un incremen- to del 15,3 per cento che fa spe- rare in un 2008 altrettanto bril- lante. Certo non siamo ai nume- ri francesi: Oltralpe nel 2007 hanno raggiunto il record stori- co, con un venduto di quasi 28.000 unità e un incremento del 20 per cento. Ma se guar- diamo anche il dato dei rimor- chi leggeri - al di sotto delle 3,5 t - pare proprio che il mercato “tiri”: 26.656 unità vendute, con un incremento del 6,6 per cento rispetto all’anno prece- dente, quando il mercato si era fermato a quota 25.015. AL PRIMO POSTO RESTA SCHMITZ Nella top ten dei pesanti resta al primo posto stabilmente Schmitz Cargobull, con 2.225 u- nità vendute, davanti a Merker- Cardi (2.379), Acerbi-Viberti (1.960), Zorzi (1.045) e Menci (958). Più staccate le altre azien- de, in un mercato comunque molto diversificato per categorie (si va dalle cisterne ai ribaltabi- li) e caratterizzato dalla presen- za di un elevato numero di arti- giani e piccole e medie imprese: per quanto sul totale del mercato a fare la differenza siano le prime in classifica, ci sono al- meno 14 aziende di medie di- mensioni (da De Angelis a Ber- toja, da Omar a Pezzaioli) che l’anno scorso hanno immatrico- lato al di sopra delle 200 unità. Risultati che, sommati, anch’es- si determinano la differenza e hanno contribuito a raggiungere il degno risultato del 2007. All’interno dell’Anfia (Asso- ciazione nazionale fra industrie automobilistiche) nel 1947 è na- to il Gruppo “Rimorchi”, che associa le aziende che costrui- scono veicoli rimorchiati per trasporto merci; a esso fa capo la sezione “Trasporti Ecceziona- li”, che raggruppa le imprese produttrici di veicoli eccedenti i limiti dimensionali e/o di massa previsti dal Codice della Strada. Il Gruppo, che fattura comples- sivamente circa 300 milioni di euro per un totale di circa 1.500 addetti, sviluppa le sue attività in stretta collaborazione con il Gruppo CVI (Carrozzieri veico- li industriali), data l’affinità del- le tematiche trattate. All’interno di Anfia, per il settore dei veico- li rimorchiati, è presente anche Aciril, associazione che rappre- senta i costruttori di rimorchi leggeri aventi massa inferiore a 3,5 t e interagisce strettamente con il Gruppo “Rimorchi”. Sulla scorta di un 2007 anda- to dunque decisamente bene, abbiamo chiesto al presidente del Gruppo “Rimorchi” Anfia, Mario Rolfo, e ad alcuni tra i principali rimorchisti italiani, se le prospettive sono rosee anche per l’anno in corso. Insomma, se l’incremento registrato l’an- no scorso e il boom dei “cugi- ni” francesi possa far pensare a un 2008 record nel Belpaese o se convenga stare alla finestra e attendere. “Tutto sommato - ci ha detto Rolfo, al suo secondo mandato triennale da presidente del Gruppo “Rimorchi” - il ri- sultato del 2007 in relazione al mercato italiano non si è disco- stato di molto da quello france- se, il problema semmai è ana- lizzare la composizione di tale incremento. Ovvero: i costrut- tori esteri hanno visto crescere l’immatricolato di una doppia cifra, del 29,3 per cento, mentre per quelli italiani l’incremento si è fermato a +9,60 per cento. Insomma, l’anno è andato deci- samente bene, almeno per i grandi colossi esteri, mentre si allarga la forbice tra costruttori italiani ed esteri, a tutto vantag- gio di questi ultimi. Il mercato non manca, la tendenza è inte- ressante, ma si avverte in Italia l’assenza di realtà aziendali di grandi dimensioni. Gioca un ruolo decisivo il fattore prezzi, ovvero la capacità di produzio- ne dei colossi francesi e tede- schi è al di sopra in maniera e- sponenziale delle realtà italiane. Diventa difficile per queste ulti- me competere sui prezzi”. Il 2008 pare essere partito col pie- de giusto, anche se Mario Rolfo preferisce mantenere la massi- ma prudenza. “Credo che alla fine - ha proseguito il presiden- te del Gruppo “Rimorchi” An- fia - l’incremento del mercato italiano terrà in media la quota del 2007, mentre alcuni ele- menti relativi al mercato estero sono ancora da definire. Certo lascia sperare l’incremento re- gistrato tra gennaio 2008 e gen- naio 2007 per i costruttori ita- liani: siamo a +31,60 per cento, rispetto a una media d’incre- mento del 19,60, che vuol dire che le Case estere sono sotto il 20 per cento. Ma è un dato da prendere decisamente con le molle, influenzato com’è da consegne non effettuate nel 2007 e registrate a inizio d’an- no. Certo è segno di una ten- denza che non va al peggiora- mento, semmai va nella direzio- ne di un ridimensionamento della forbice di cui parlavo pri- ma. Almeno questa è la speran- za dei rimorchisti italiani. Ma per esserne certi occorre atten- dere almeno i dati della prima- vera”. In che modo il Governo e lo Stato centrale possono dare un aiuto, possono incidere in maniera significativa a favore delle aziende italiane? “Da tem- po - ci ha risposto Mario Rolfo - si parla d’incentivi, ma pare che i tempi non siano ancora maturi. Eppure, secondo studi recenti, almeno il 60 per cento del parco mezzi è ultra obsole- to, ovvero è ante 1993-1994, periodo dell’introduzione del- l’ABS. Lo sforzo dell’Anfia è tutto centrato al rinnovo di que- sto parco, perché non ha senso cambiare la motrice e avere un rimorchio sprovvisto di ABS: due sistemi frenanti diversi non solo possono risultare incompa- tibili, ma certamente non risol- vono il problema della sicurez- za, non danno le garanzie che è in grado di fornire un semiri- morchio di nuova generazione”. Quindi incentivi alla rottama- zione, poi? “L’altro passaggio da fare - l’invito del presidente Rolfo al prossimo ministro dei Trasporti e al prossimo Parla- mento - è riguardare alcune normative, snellire le procedure di omologazione, renderle più elastiche. Lasciar trascorrere un lasso di tempo, spesso per il ri- morchista vuol dire giocarsi il mercato”. Industrie Cometto S.p.A. è una società per azioni costituita nel 1954 con sede e stabilimen- to a Borgo San Dalmazzo, in provincia di Cuneo. Il fatturato del 2007 è stato pari a 39 milio- ni di euro, rispetto ai 23 milioni del 2006. 200 il numero totale dei dipendenti, 5 in più del 2006. Superficie aziendale 60.000 m2, 22.000 coperti (re- parti produzione), 2.000 riser- vati agli uffici, 35.000 m2 sco- perti. Sono oltre 9.500 i veicoli Cometto circolanti nel mondo, grazie a importatori, distributori e agenti in oltre 60 nazioni. “L’anno scorso - il parere di Giovanni Monti, da 4 anni di- rettore commerciale - è andato bene per le necessità di rinnovo della gamma, non per un’espan- sione: la crescita nel mercato i- taliano non c’è. Nel 2007 ab- biamo venduto 300 unità, ma il nostro prodotto spazia dal semi- rimorchio al prodotto stradale eccezionale, diviso in moduli, quindi i numeri non rendono l’idea di quanti contratti siano stati accesi. Il nostro prodotto di punta è rappresentato dalle unità semoventi, distinte nelle tre grosse tipologie per acciaie- rie, cantieri navali e da installa- zione. Per quanto ci riguarda miriamo a dipendere sempre meno dal mercato italiano e an- che da quello europeo: le nostre esportazioni rappresentano l’80 per cento del fatturato, mentre fino al 2006 questa percentuale era ferma al 60”. LA PAROLA AGLI IMPRENDITORI Ciò nonostante l’euro forte? “Il dollaro debole - ci ha rispo- sto il direttore commerciale del- le Industrie Cometto S.p.A. - non ferma l’espansione e gli in- vestimenti in atto in Corea e nel Vietnam, ad esempio, dove si realizzano cantieri. L’Italia è ferma, ma il resto del mondo per fortuna continua a essere di- namico e deve continuare a svi- lupparsi, coi suoi programmi nel settore delle infrastrutture e nei cantieri navali”. Che cosa può dare una spinta propulsiva al mercato italiano? “Occorre - ci ha risposto il dottor Monti - tornare a realizzare le infra- strutture, aumentarne il numero, costruire capannoni e far muo- vere i mezzi eccezionali. Solo in questo modo si favorisce il trasporto, altrimenti il mercato non ha motivo di crescere. Per- sonalmente non sono ottimista al riguardo: tira il cantiere na- vale, ma il resto del mercato ha un dinamismo privo di logica e versa nella più completa incer- tezza”. Cautela nel commento dei dati anche da parte dell’inge- gner Luca Margaritelli, Ammi- di Massimiliano Campanella Mario Rolfo, presidente del Gruppo “Rimorchi” Anfia. segue a pag. 26 IL PUNTO SU UN SETTORE DI VITALE IMPORTANZA PER I TRASPORTI La frammentazione non aiuta la crescita

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IL MONDO DEI TRASPORTI • Maggio 2008 25Rimorchi e semirimorchi

Il dato d’inizio anno farebbe pensare alla riduzionedella forbice, che anche l’anno scorso ha fattoregistrare un incremento per i grossi colossi esteririspetto alle aziende italiane. Ma il presidente delGruppo “Rimorchi” Anfia Mario Rolfo invita allacautela: “Aspettiamo i dati della primavera”.

MILANO - Il 2007 è stato anchel’anno dei rimorchisti: 17.827le unità di rimorchi e semiri-morchi con ptt superiore alle3,5 t vendute, rispetto alle15.463 del 2006. Un incremen-to del 15,3 per cento che fa spe-rare in un 2008 altrettanto bril-lante. Certo non siamo ai nume-ri francesi: Oltralpe nel 2007han no raggiunto il record stori-co, con un venduto di quasi28.000 unità e un incrementodel 20 per cento. Ma se guar-diamo anche il dato dei rimor-chi leggeri - al di sotto delle 3,5t - pare proprio che il mercato“ti ri”: 26.656 unità vendute,con un incremento del 6,6 percento rispetto all’anno prece-dente, quando il mercato si erafermato a quota 25.015.

AL PRIMO POSTORESTA SCHMITZ

Nella top ten dei pesanti re staal primo posto stabilmenteSchmitz Cargobull, con 2.225 u -nità vendute, davanti a Merker-Cardi (2.379), Acerbi-Viberti(1.960), Zorzi (1.045) e Men ci(958). Più staccate le al tre azien-de, in un mercato comunquemolto diversificato per ca tegorie(si va dalle cisterne ai ribaltabi-li) e caratterizzato dalla presen-za di un elevato numero di arti-giani e piccole e medie im prese:per quanto sul totale del mercatoa fare la differenza siano leprime in classifica, ci so no al-meno 14 aziende di me die di-mensioni (da De Angelis a Ber-toja, da Omar a Pezzaioli) chel’anno scorso hanno immatrico-lato al di sopra delle 200 u ni tà.Risultati che, sommati, anch’es-si determinano la differenza ehanno contribuito a raggiungereil degno risultato del 2007.

All’interno dell’Anfia (Asso-ciazione nazionale fra industrieautomobilistiche) nel 1947 è na -to il Gruppo “Rimorchi”, cheassocia le aziende che costrui-scono veicoli rimorchiati pertrasporto merci; a esso fa capo

la sezione “Trasporti Ecceziona-li”, che raggruppa le impreseproduttrici di veicoli eccedenti ilimiti dimensionali e/o di massaprevisti dal Codice della Strada.Il Gruppo, che fattura comples-sivamente circa 300 milioni dieu ro per un totale di circa 1.500addetti, sviluppa le sue attivitàin stretta collaborazione con ilGruppo CVI (Carrozzieri veico-li industriali), data l’affinità del -le tematiche trattate. All’internodi Anfia, per il settore dei veico-li rimorchiati, è presente an cheAciril, associazione che rappre-senta i costruttori di rimorchileggeri aventi massa inferiore a3,5 t e interagisce stret tamentecon il Gruppo “Rimorchi”.

Sulla scorta di un 2007 anda-to dunque decisamente bene,abbiamo chiesto al presidentedel Gruppo “Rimorchi” Anfia,Ma rio Rolfo, e ad alcuni tra iprincipali rimorchisti italiani, sele prospettive sono rosee ancheper l’anno in corso. Insomma,se l’incremento registrato l’an-no scorso e il boom dei “cugi-ni” francesi possa far pensare aun 2008 record nel Belpaese ose convenga stare alla finestra eattendere. “Tutto sommato - ciha detto Rolfo, al suo secondomandato triennale da presidentedel Gruppo “Rimorchi” - il ri-sultato del 2007 in relazione almercato italiano non si è disco-stato di molto da quello france-se, il problema semmai è ana-lizzare la composizione di taleincremento. Ovvero: i costrut-tori esteri hanno visto crescerel’immatricolato di una doppiaci fra, del 29,3 per cento, mentreper quelli italiani l’incrementosi è fermato a +9,60 per cento.Insomma, l’anno è andato deci-samente bene, almeno per igran di colossi esteri, mentre sial larga la forbice tra costruttoriitaliani ed esteri, a tutto vantag-gio di questi ultimi. Il mercatonon manca, la tendenza è inte-ressante, ma si avverte in Italial’as senza di realtà aziendali digrandi dimensioni. Gioca unruo lo decisivo il fattore prezzi,ovvero la capacità di produzio-ne dei colossi francesi e tede-

schi è al di sopra in maniera e -spo nenziale delle realtà italiane.Diventa difficile per queste ulti-me competere sui prezzi”. Il2008 pare essere partito col pie -de giusto, anche se Mario Rolfopreferisce mantenere la massi-ma prudenza. “Credo che allafi ne - ha proseguito il presiden-te del Gruppo “Rimorchi” An -fia - l’incremento del mercatoitaliano terrà in media la quotadel 2007, mentre alcuni ele-menti relativi al mercato esteroso no ancora da definire. Certolascia sperare l’incremento re-gistrato tra gennaio 2008 e gen-naio 2007 per i costruttori ita-liani: siamo a +31,60 per cento,rispetto a una media d’incre-mento del 19,60, che vuol direche le Case estere sono sotto il20 per cento. Ma è un dato daprendere decisamente con lemol le, influenzato com’è dacon segne non effettuate nel2007 e registrate a inizio d’an-no. Certo è segno di una ten-denza che non va al peggiora-mento, semmai va nella direzio-ne di un ridimensionamentodel la forbice di cui parlavo pri -ma. Almeno questa è la speran-za dei rimorchisti italiani. Maper esserne certi occorre atten-dere almeno i dati della prima-vera”. In che modo il Governoe lo Stato centrale possono dareun aiuto, possono incidere inma niera significativa a favoredel le aziende italiane? “Da tem -po - ci ha risposto Mario Rolfo- si parla d’incentivi, ma pareche i tempi non siano ancorama turi. Eppure, secondo studirecenti, almeno il 60 per centodel parco mezzi è ultra obsole-to, ovvero è ante 1993-1994,

pe riodo dell’introduzione del -l’ABS. Lo sforzo dell’Anfia ètutto centrato al rinnovo di que-sto parco, perché non ha sensocambiare la motrice e avere unrimorchio sprovvisto di ABS:due sistemi frenanti diversi nonso lo possono risultare incompa-tibili, ma certamente non risol-vono il problema della sicurez-za, non danno le garanzie che èin grado di fornire un semiri-morchio di nuova generazione”.Quindi incentivi alla rottama-zione, poi? “L’altro passaggioda fare - l’invito del presidenteRolfo al prossimo ministro deiTrasporti e al prossimo Parla-mento - è riguardare alcunenor mative, snellire le proceduredi omologazione, renderle piùelastiche. Lasciar trascorrere unlasso di tempo, spesso per il ri-

morchista vuol dire giocarsi ilmer cato”.

Industrie Cometto S.p.A. èuna società per azioni costituitanel 1954 con sede e stabilimen-to a Borgo San Dalmazzo, inprovincia di Cuneo. Il fatturatodel 2007 è stato pari a 39 milio-ni di euro, rispetto ai 23 milionidel 2006. 200 il numero totaledei dipendenti, 5 in più del2006. Superficie aziendale60.000 m2, 22.000 coperti (re-parti produzione), 2.000 riser-vati agli uffici, 35.000 m2 sco-perti. Sono oltre 9.500 i veicoliCometto circolanti nel mondo,grazie a importatori, distributorie agenti in oltre 60 nazioni.“L’an no scorso - il parere diGio vanni Monti, da 4 anni di-rettore commerciale - è andatobene per le necessità di rinnovo

del la gamma, non per un’espan-sione: la crescita nel mercato i -ta liano non c’è. Nel 2007 ab-biamo venduto 300 unità, ma ilnostro prodotto spazia dal semi-rimorchio al prodotto stradaleec cezionale, diviso in moduli,quindi i numeri non rendonol’i dea di quanti contratti sianosta ti accesi. Il nostro prodottodi punta è rappresentato dalleunità semoventi, distinte nelletre grosse tipologie per acciaie-rie, cantieri navali e da installa-zione. Per quanto ci riguardami riamo a dipendere sempreme no dal mercato italiano e an -che da quello europeo: le nostreesportazioni rappresentano l’80per cento del fatturato, men trefino al 2006 questa percentualeera ferma al 60”.

LA PAROLAAGLI IMPRENDITORI

Ciò nonostante l’euro forte?“Il dollaro debole - ci ha rispo-sto il direttore commerciale del -le Industrie Cometto S.p.A. -non ferma l’espansione e gli in-vestimenti in atto in Corea e nelVietnam, ad esempio, dove sirea lizzano cantieri. L’Italia èfer ma, ma il resto del mondoper fortuna continua a essere di-namico e deve continuare a svi-lupparsi, coi suoi programminel settore delle infrastrutture enei cantieri navali”. Che cosapuò dare una spinta propulsivaal mercato italiano? “Occorre -ci ha risposto il dottor Monti -tor nare a realizzare le infra-strutture, aumentarne il numero,costruire capannoni e far muo-vere i mezzi eccezionali. Soloin questo modo si favorisce iltrasporto, altrimenti il mercatonon ha motivo di crescere. Per-sonalmente non sono ottimistaal riguardo: tira il cantiere na-vale, ma il resto del mercato haun dinamismo privo di logica ever sa nella più completa incer-tezza”.

Cautela nel commento deida ti anche da parte dell’inge-gner Luca Margaritelli, Ammi-

di Massimiliano Campanella

“Mario Rolfo, presidente del Gruppo “Rimorchi” Anfia.

segue a pag. 26

IL PUNTO SU UN SETTORE DI VITALE IMPORTANZA PER I TRASPORTI

La frammentazione non aiuta la crescita

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IL MONDO DEI TRASPORTI • Maggio 200826 Rimorchi e semirimorchi

nistratore delegato della Marga-ritelli Spa, un gruppo multibusi-ness che opera in diversi settoriindustriali. Un successo costrui-to intorno alla passione per l’in-novazione tecnologica che dapiù di cent’anni si tramandano icomponenti della famiglia Mar-garitelli.

IL DOLLARO DEBOLENON FERMA L’EXPORT

Era infatti il 1870 quando Eu- genio Margaritelli si specializ-zava nella produzione di u ten silimeccanici per l’agricoltura e lelavorazioni forestali. Va ri gliambiti di lavoro del Gruppo, daipavimenti in legno al l’arreda-mento di interni, dalle traverseferroviarie alle barriere di sicu-rezza e antirumore per o pe restradali, fino ai veicoli industria-li a marchio Merker e più recen-temente rimorchi e semi -rimorchi a marchio Cardi. “I da -ti - ha esordito l’ingegner Mar -garitelli - riflettono sempre l’an-damento del semestre preceden-te: quando esprimono un anda-mento negativo è già tornato ilsereno. Visto che sono po sitivisperiamo che non sia il contra-rio. Per il nostro Gruppo il 2007è stato un anno positivo: 2.300unità vendute di Merker e 1.200Cardi. Valori che indicano ilraddoppio rispetto al 2006,quindi non possiamo che esseresoddisfatti, considerando chequella dei rimorchi è l’attivitàpiù recente per noi, che conti-nuiamo a occuparci principal-mente del settore del legno. Ab-biamo cominciato rivolgendociinizialmente al solo mercato ita-liano, da poco più di un anno èiniziata la distribuzione ancheall’estero, che ultimamente rap-presenta il 35 per cento dei no-stri volumi. Nel corso del 2008punteremo soprattutto sull’azio-ne commerciale all’estero e pen -siamo di tenere l’incrementodel l’anno scorso. Quindi minoreottimismo, ma alla fine i risultatiche otterremo saranno in lineacon quelli del 2007. Per quantovi sia un evidente disorienta-men to nel mercato, un po’ tuttigli operatori hanno strategie alungo termine, quindi di rei checi sono i margini per un buonsviluppo del settore in generale.L’incremento registrato in Fran-cia secondo me è frutto di unleggero appiattimento dei con-sumi degli anni precedenti. In I -talia l’andamento è positivo, so -prattutto se si avvia un confron-to rispetto ad esempio al 2004.Certo sono favoriti i costruttoriche hanno mercato nei Paesidel l’est, dove in alcuni casi lacrescita è pari al raddoppio”.

In che modo può influire po-sitivamente l’azione del gover-no? “A mio avviso - ci ha rispo-sto l’Ad della Margaritelli Spa -un Paese da solo non può faremol to, semmai andrebbe attuatauna politica comune in Europa.Vi sono molti aspetti nel mondodei trasporti che richiedono unarisoluzione, questioni rimasteaperte e in attesa di regole certee chiare e di controlli che le fac -ciano rispettare. Il fatto di a ve reregolamenti diversi da Pae se aPaese condiziona la com petiti-vità”. Quale il segmento che“tira” di più in Italia? “Tira dimeno - ha risposto l’ingegnerMargaritelli - tutto ciò che è le-gato al mondo dei lavori pubbli-ci, dai ribaltabili al l’intero set-tore cava/cantiere. Per questosegmento non è cer to un perio-do esaltante quello che stiamovivendo. Viene però compensa-to dalla forte richiesta prove-

niente dai Paesi dell’est, do ve ilsettore delle costruzioni sta re-gistrando un aumento e sponen-ziale, quindi i costruttori i talianihanno altri sbocchi nel l’export.Mi sembra stabilmente positivol’andamento dei frigoriferi e deicentinati, dei quali l’anno scor-so si è registrata una richiestaimportante. Altra domanda forteche arriva dall’e ste ro è quellarelativa alle bisarche”.

Dall’anno scorso Cardi - fon -data nel 1919 col nome OfficineCardi per la produzione di ri-morchi agricoli - affianca Mer -ker nella divisione Veicoli indu-striali del Gruppo Margaritelli.Con 110 addetti, 25 milioni dieuro di fatturato, 18.500 m2 co-perti, 70.000 m2 di area indu-striale, Cardi ha come o biet tivoprincipale la sicurezza nel tra-sporto di ogni genere di pro dot-to. Allo scopo dispone diun’ampia gamma di modelli,dai ribaltabili ai telai da allesti-mento specifico (per furgoneiso termico e per cisterna) agliallestimenti speciali (veicoli conassali sterzanti comandati, vei-coli con centinatura espandibile,carrozzati). Per il 2008 l’a zien -da, che ha sede a Verona pun tain particolare su sei modelli: BiLion BL1T, ribaltabile bilateralecentinato; Tank Lion, telaio percisterna; Fresh Lion, telaio perfurgone; Stone Lion SL8, ribal-tabile posteriore mez zo d’opera;Stone Lion SL10/SL10L, ribal-tabile posteriore stradale; StoneLion SL6/SL6L, ribaltabile po-steriore stradale.

Altra azienda di punta nelset tore dei rimorchi è SchmitzCargobull, in Europa leader dimercato e all’avanguardia tec-nologica nel settore dei veicoliindustriali. Da quattro genera-zioni il nome Schmitz Cargo-bull è garanzia di qualità, affi-dabilità e tecnologia avanzata.L’a zienda è stata fondata daHein rich Schmitz ad Altenber-ge, in Germania, nel 1892. Lasto ria aziendale dei primi de-cenni è tutta concentrata in Ger-mania: nel 1935 la costruzionedei primi semirimorchi e veicolifurgonati, nel 1969 l’espansionee la costruzione dello stabili-

mento di Vreden, una città del laGermania nord-occidentale. Nel1980 la nuova costruzione deglistabilimenti di Altenberge eBerlino e, nel 1991, il rileva-mento dello stabilimento di Ha-relaw, città inglese, nel distrettodell’Essex, nel 1997 la costru-zione dello stabilimento aSchmitz-Gotha e nel 1999 l’e -spansione tramite stabilimentisatellite: a Toddin in Germania,a Panevezys, una città della Li-tuania centro-settentrionale,considerata la capitale della re-gione dell’Aukstaitija. Nel 2002lo stabilimento di Saragozza, inSpagna. Schmitz Cargobull Ita-lia ha chiuso il 2007 con un fat-turato netto di 75 milioni dieuro. Sono stati ven duti circa

3.000 veicoli, immatricolati2206. “In Italia - ci ha detto ildirettore commerciale VincenzoZaghi - il 2007 si è chiuso acirca 15.500 semitrailers imma-tricolati. L’anno solare 2008chiuderà a circa 14.500/15.000semitrailers d’immatricolato.Mai si raggiungeranno gli im-matricolati di Francia, Spagna eGermania. Assolutamente trop-pa burocrazia, soprattutto in re-lazione al tema “assolti obblighiIVA”. Il mercato dei semitrai-lers in Italia è ancora “in tiro”nel veicolo isotermico, congruppo refrigerante Car rier/ -Ther mo king. Nell’ambito deicen tinati, si registra un aumentodelle richieste di veicoli “Bucacoils”. Per quanto riguarda i ri-

baltabili, il mercato è piatto,mentre sono buone le richiestedi portacontainer allungabili”.

Intanto il settore va semprepiù rimodernandosi. Se n’è a vu -ta la riprova anche al recenteSa moter di Verona, dove i semi -rimorchi esposti erano tutti ca-ratterizzati da agilità e leggerez-za, quasi come se avessero unavisione futuristica ed esserepronti ad adattarsi ai cantieri delfuturo. Ad esempio, Acerbi-Vi-berti ha lanciato sul mercatodue semirimorchi entrambi concassone ribaltabile posterior-mente: il TP70FPA con cassoneda 25 m3 (in acciaio) in nuovaversione corta e l’AB03RPA/L(in lega d’alluminio) con casso-ne da 38 m3. Il primo costitui-sce la versione accorciata del T-Runner, ribaltabile posteriorecon fondo poligonale, già inproduzione presso l’azienda a -les sandrina. È destinato princi-palmente alla movimentazionedi materiale di sbancamento(ter ra, massi, macerie) e di ma-terie prime del cantiere (sabbia,ghiaia, asfalto). L’AB03RPA/Lè invece un veicolo multiuso,de stinato a trasporto di sabbie,rifiuti industriali, carbone, ce-reali e prodotti agricoli. Mate-riali che per loro natura assicu-rano una buona scorrevolezza infase di scarico e non richiedonodunque un fondo poligonale.

La “B. Bianchi S.r.l.”, azien-da che ha sede nel cuore della

To scana, specializzata nella co-struzione di veicoli ribaltabilifinalizzati alla movimentazionedi materiali inerti, per il 2008pun ta su un’ampia gamma.Mez zo di punta del segmento èlo Scarabeo, un semirimorchioa 3 assi singoli con sospensionipneumatiche, ideale per il tra-sporto dell’acciaio. Al suo fian-co il “T10R”, ovvero un semiri-morchio a 10 gomme gemella-to, anch’esso con sospensionipneumatiche. Altro semirimor-chio a 3 assi singoli è il Corsa-ro, anch’esso con sospensionipneumatiche. Leopard è inveceun semirimorchio a 2 assi sin-goli, studiato per essere abbina-to a trattori 6x4 stradali con so-spensioni pneumatiche per unautoarticolato tutto pneumatico.Semirimorchio mezzo d’opera asospensioni pneumatiche è ilBufalo Air. Galaxy è invece ilno me di un semirimorchio mez -zo d’opera con sospensione acantilever.

PRIMO OBIETTIVO:MAGGIORE SPAZIO

Emilcamion, azienda con se -de ad Argelato, in provincia diBo logna, punta su maggiorespa zio, maggiore facilità di ca-rico e tecnologia. La squadraper il 2008 è composta di cin-que protagonisti dei cantieri: S5e M5, due ribaltabili posterioria cassa poligonale: il primo con

Denominazione Indirizzo Produzione 2007 Dipendenti Fatturato (n° veicoli) 2007 (euro)

ACERBI-VIBERTI spa Via Pontecurone, 7 2.800 400 N. P.Castelnuovo Scrivia (Alessandria)

B. BIANCHI srl Via Fiorentina, 28 102 30 2.956.000Figline Valdarno (Firenze)

BERTOJA spa Via Malignani, 6 400 72 18.000.000Pordenone

EMILCAMION srl Via dell’Industria, 1 355 32 7.650.000Argelato (Bologna)

INDUSTRIE COMETTO spa Via Cuneo, 20 300 200 39.000.000Borgo San Dalmazzo (Cuneo)

MARGARITELLI spa Via Tiburtina Valeria Km.193,06 2.300 200 52.000.000Divisione Veicoli Industriali (Merker) Tocco da Casauria (Pescara)

OFFICINE DE ANGELIS spa Via dei Carratori, 1 280 48 13.000.000Coccolia - Ravenna

OMT spa S. Provinciale per Pozzolo Formigaro, 3 180 71 10.000.000Tortona (Alessandria)

PEZZAIOLI srl Via Primo Levi 900 300 35.000.000Montichiari (Brescia)

SCHMITZ CARGOBULL ITALIA srl Via Cesarina, 23 3.000 15 75.000.000Sommacampagna (Verona)

UMBRA RIMORCHI srl Via C. Pizzoni, 37/39 4.200 55 8.000.000S. Sisto (Perugia)

Produttori di rimorchi e semirimorchi

La frammentazione non aiuta la crescitasegue da pag. 25

Per il settore rimorchi, l’anno 2008 è iniziato in modo molto favorevole, ma gli imprenditori sono cauti e guardano con attenzione alle scelte del nuovo governo.

Giovanni Monti

Luca Margaritelli

Giuseppe Minna

Vincenzo Zaghi

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za dell’aumento del loro prez-zo, continua a incidere pesante-mente sul mercato. Né le com-pagnie petrolifere pare sianode cise nell’attuare cambiamentinei sistemi di scarico. La strate-gia aziendale che si è avviata dacirca 2 anni - ha proseguito l’al-to manager della OMT S.p.A. -è tesa a diversificare la gamma,investendo nei nuovi segmentico me i container e i porta con-tainer: non è il nostro core-busi-ness, che continua a essere rap-presentato dalle cisterne, ma irisultati ottenuti ci danno ragio-ne e proseguiamo sull’indirizzointrapreso”. Del resto le cister-ne OMT si rivolgono prevalen-temente al mercato italiano.“Cir ca il 20 per cento - ha pre-cisato il dottor Minna - sono di-

rette al resto dell’Europa, manel resto del mondo non vi sonosbocchi: troppe sono le diffe-renze nei sistemi di scarico tral’Occidente e i Paesi in via disviluppo. In alcuni casi questiultimi utilizzano metodologieche da noi non sono omologate,almeno per i carburanti il tra-sporto deve essere razionalizza-to. Per questo il segmento èfermo al palo ormai da anni”.

UN SEGMENTOCHE NON CRESCE

Nel futuro è prevedibile uncam biamento di rotta? “Di cer -to - ci ha risposto il direttoregenerale dell’OMT - non nelbre ve periodo: il mercato nonpuò crescere. Forse nel mediolun go periodo, qualora inter-venga un cambiamento nellenor mative”. Una crisi iniziataqualche anno dopo l’introduzio-ne dell’ADR (Accord dange-reuses route), l’accordo euro-peo relativo ai trasporti interna-zionali di merci pericolose sustra da, firmato a Ginevra il 30settembre 1957 e ratificato inItalia nel 1962. Composto diap pena 17 articoli e di un proto-collo d’intesa, demandava tuttele disposizioni a 2 allegati, unorelativo alle disposizioni gene-rali sulle materie e oggetti peri-colosi, l’altro relativo alle di-sposizioni sull’equipaggiamen-

to di trasporto. Le norme ri-guardano la classificazione del -le sostanze pericolose in riferi-mento al trasporto su strada, lenorme e prove che determinanola classificazione come perico-lose delle singole sostanze, con-dizioni di imballaggio dellemer ci, caratteristiche degli im-ballaggi e dei contenitori, mo-dalità costruttive dei veicoli edel le cisterne, requisiti per ilmez zo di trasporto e per il tra-sporto, compresi i documenti diviaggio. Nata per il solo tra-sporto su strada delle materiepericolose, la normativa ADRinteressa comunque tutti coloroche trattano tali merci, in quan-to tutte hanno una fase di tra-sporto che si svolge su stradaprima di giungere all’utente fi-nale. “Una delle conseguenzedel l’applicazione della normati-va - ha concluso il dottor Giu-seppe Minna - è rappresentatadal fatto che dal 1997 in poi tut -ti i veicoli che rispettano l’ADRpossono essere aggiornati, ov-vero possono praticamente vi-vere per sempre senza esseresostituiti. Ma i sistemi di sicu-rezza intanto si stanno evolven-do in maniera significativa: an -che chi può semplicemente ag-giornare il proprio veicolo anzi-ché sostituirlo, secondo me do-vrebbe prima verificare quelloche oggi è in grado di offrirgliil mercato”.

MILANO - Un 2007 andato bene anche per i rimorchi leggeri,pur tenendo conto che in quel 6,6 per cento di aumento ri-spetto al 2006 sono sommati i rimorchi d’importazione, dovele Caravan la fanno da padrone. Abbiamo chiesto in proposi-to il parere dei massimi esponenti dell’Aciril (AssociazioneItaliana Costruttori Rimorchi Leggeri), costituita nel 2001per iniziativa di alcuni costruttori di rimorchi aventi massacomplessiva a pieno carico inferiore a 3.500 kg. Sono parteat tiva come soci fondatori dell’associazione anche alcuni trai principali costruttori di componenti e dispositivi utilizzatisu questi tipi di rimorchi. L’associazione è sempre presente,direttamente o per il tramite dei propri associati, alle princi-pali fiere in cui vengono esposti rimorchi. Obiettivi principa-li sono quelli di sensibilizzare gli utenti all’uso del rimor-chio, al traino di vetture e furgoni e di semplificare le dispo-sizioni normative regolanti il settore e di armonizzarle conquelle operanti in altri Paesi europei, spesso meno vin colantie restrittive.

“Una delle ragioni che ha finora reso difficile un adeguatosviluppo del settore - ha spiegato il segretario dell’AcirilAlessandro Butturini, direttore responsabile dell’AL-KO,operativa nel settore dei componenti per rimorchi - è rappre-sentato dagli aspetti normativi, nei quali si possono com-prendere le procedure di omologazione dei veicoli, il noncom pleto recepimento di direttive CE specifiche, complicatepratiche d’immatricolazione presso gli uffici competenti, di-sposizioni di legge non articolate e spesso in contrasto tra dilo ro, che hanno penalizzato in modo importante l’impiegodel rimorchio, rendendo l’utente diffidente verso questo tipodi mezzo di trasporto. Nei principali paesi europei (Francia,Germania, Paesi Bassi e Paesi Scandinavi) il traino di un ri-morchio è molto più diffuso e popolare, grazie a una maggio-re consapevolezza da parte dell’utente dei vantaggi e dellasem plicità d’impiego di questo semplice mezzo di trasporto eper le disposizioni di legge meno vincolanti”.

Aciril raggruppa circa l’80 per cento della produzione,rappresentata da ven ti soci, ovvero le maggiori aziende delsettore. “Il 2007 - ha proseguito Butturini - è andato decisa-mente bene per i rimorchi leggeri e il 2008 è iniziato ancorameglio: a gennaio abbiamo registrato un incremento delleimmatricolazioni del 50 per cento in più rispetto a gennaio2006. Ovviamente è un dato impuro, perché viziato dal man-cato aggiornamento delle statistiche ministeriali. Rappresen-

ta comunque una tendenza positiva, ma questo non ci allon-tana la preoccupazione per il prosieguo dell’anno: siamonella sfera del mercato-Italia e come tali non possiamo cheguardare come si evolve l’andamento socio economico. Inquesta situazione si continua a vi vere tutti alla giornata, im-possibile fare previsioni a medio termine, e neanche nelbreve periodo. A tirare è il settore del la nautica, dove chiedo-no rimorchi dai 2.000 ai 3.500 kg, un seg mento di trasportospecifico e particolare. Anche il professionale però sta an-dando bene”.

Quale l’istanza da rivolgere al prossimo ministro dei Tra-sporti? “Un incentivo - ci ha risposto il segretario dell’Aciril- può essere rappresentato dal ripristino delle famose revisio-ni, innanzitutto per una questione di sicurezza. Revisionareun rimorchio vuol dire rivedere i freni e la funzionalità delmez zo. Siamo fermi al 1999. Un ulteriore sforzo deve esserefat to verso l’adeguamento delle normative. Un esempio: per-mettere di guidare un convoglio, quindi macchina e rimor-chio, fino a 4.250 kg di peso massimo complessivo, senzanecessariamente la patente B E, ma con la sola B. Penso auna macchina di 2.500 kg con un carrello da 1.750: consen-tirne la guida a chi ha la sola patente B potrebbe rappresenta-re un valido aiuto all’incremento del mercato. Poi vi sono al -tri elementi sui quali portare l’attenzione (il Piano nautica, ilridimensionamento degli scivoli) fermi e rimandati a data dadestinarsi. Il settore potrebbe davvero decollare, ma è attana-gliato da troppa burocrazia, lacci e lacciuoli che impedisconoil suo sviluppo armonioso: se il signor Rossi vuole acquistareun rimorchio, non è giusto che debba impazzire tra mille ca-villi legislativi e normativi”.

L’AL-KO, facendo parte dell’indotto della produzione deirimorchi, risente di questa “crescita frenata”? “L’anno scorso- ci ha risposto il direttore Alessandro Butturini - abbiamochiuso con un fatturato di oltre 11,5 milioni di euro e 15 di-pendenti. Per l’anno in corso prevediamo una crescita piani-ficata, ma tutto dipende dalla congiuntura internazionale e daquanto durerà questa vacatio legiferante”. AL-KO è stata co-stituita nel 1963, prima sede a Verona. Nel 1978 il trasferi-mento dell’attività a Castel d’Azzano, in una struttura di pro-prietà su un’area di 5.000 m2 e l’avvio del commercio dellagam ma di produzione AL-KO sia della divisione Giardinag-gio/fai-da-te che della divisione “Fahrzeugtechnik”, ovverocomponenti per rimorchi. Nel 1993 la fusione del ramo d’a -

zienda Fahrzeugtechnik con la sede di produzione di Vando-ies, un comune nel comprensorio della Val Pusteria in AltoAdige. Nel 1998 la fusione e il trasferimento del ramo d’a -zienda Giardinaggio/fai-da-te con l’AL-KO Sigma a Brivio,nel territorio del Meratese, in provincia di Lecco. Nel 2000la ristrutturazione completa degli edifici e l’allestimento diuna linea di trasformazioni di autoveicoli per motorcaravan.

Umbra Rimorchi è una delle aziende specializzate nellapro duzione di rimorchi e ganci traino per automobili. Al suoattivo 55 dipendenti e oltre 27 anni di attività ininterrotta.Per soddisfare le diversificate esigenze del mercato produceuna vasta serie di prodotti e, a partire da quest’anno, ha av-viato la produzione anche di rimorchi pesanti. “Il 2007 - ciha detto l’Amministratore Delegato Palmiero Marani, che èan che presidente dell’Aciril - si è chiuso molto bene, abbia-mo venduto 3.700 unità e incrementato il fatturato del 14 percento. Attualmente il 15 per cento dei nostri volumi hannoun mercato estero. Secondo me il settore dei rimorchi leggeriva bene, ovviamente potrebbe avere uno sviluppo importantequalora siano avviate delle procedure di semplificazione del -le immatricolazioni, rese magari più a buon mercato. Stessodi casi del riavvio delle revisioni. In questo modo il settoredei rimorchi potrebbe prendere piede bene come in Francia,do ve si vendono ogni anno 200.000 pezzi e in Italia siamofer mi a quota 20.000. Laddove la legislazione è più semplicei risultati non tardano ad arrivare”.

Come andrà nel 2008? “Per noi - ci ha riposto l’imprendi-tore umbro - è un anno particolare, perché abbiamo comin-ciato a produrre anche rimorchi pesanti. Quindi, anche qua-lora avessimo unità in meno d’immatricolato, abbiamo untarget in crescita per quanto riguarda il fatturato. Comunquesti miamo di arrivare a +12 per cento rispetto al 2007”. A “ti-rare di più” sarà, per Marani, un po’ tutto il trasporto merci.“In un momento di difficoltà congiunturale - ha conclusol’amministratrore delegato di Umbra Rimorchi - s’investe dimeno nel settore sportivo e turistico, quindi questi segmentine risentiranno, mentre tutto ciò che concerne il trasportomer ci non potrà che far registrare un trend in crescita, soprat-tutto nei rimorchi fino a 35 q. Per quanto ci riguarda conti-nuiamo a lavorare sull’estero: il nord Africa cresce bene, so-prattutto l’Algeria, così come i Paesi dell’est Europa. Ma an -che Giappone e Medio Oriente sono aree in cui si registreràsecondo me una forte crescita”.

A gennaio immatricolazioni cresciute del 50 per cento

Il mercato dei leggeri “tira” ma i costrutttori sono cauti

Alessandro Butturini

Palmiero Marani

sponda idraulica-basculante chepuò raggiungere i 70 cm di a -per tura al di sopra dell’altezzadel le pareti, il secondo conspon da basculante con sistemadi apertura-chiusura automati-co; Tripost, ribaltabile trilatera-le a cassa poligonale, con spon-da posteriore sia idraulica(h=450) sia basculante; T5, ri-baltabile trilaterale squadrato;P6, ribaltabile posteriore squa-drato. I nuovi ribaltabili Emil-camion sono costruiti con ac-ciai ad alta resistenza e disponi-bili in svariate soluzioni di pesoe capacità di carico e sono adat-ti a trasportare qualsiasi mate-riale per rispondere a ogni esi-genza.

Se in generale il settore deisemirimorchi fa registrare dati

positivi, il mercato è decisa-mente in declino, e da qualchean no, nel più specifico settoreinterno delle cisterne. Ne sannoqualcosa all’OMT S.p.A, azien-da con sede a Tortona, da annioperativa nella produzione deisemirimorchi e specializzatanel la progettazione e produzio-ne di cisterne in lega leggera.Se le cose vanno bene alla dittapiemontese ciò è dovuto allanuova strategia, avviata in con-siderazione dei cambiamenti dimercato.

NELLE CISTERNESI DIVERSIFICA

“Abbiamo chiuso il 2007 - ciha detto il direttore ge neraleGiuseppe Minna - con un fattu-

rato di circa 10 milioni di euroe un incremento del 18 percento rispetto al 2006. Abbiamovenduto circa 170 unità, di cuigran parte, grosso modo115/120 cisterne, e il resto so-prattutto portacontainer e qual-cosa nel segmento cava cantie-ri. Per l’anno in corso abbiamoun target del 20 per cento inpiù, ovvero riteniamo di supera-re le 200 unità, ma conferman-do le medesime quantità di ci-sterne, segmento nel quale ilmer cato flette, di anno in anno,di circa il 20/25 per cento. Ilsegmento delle cisterne è unaoa si un po’ a parte, da conside-rare a sé stante rispetto al setto-re dei semirimorchi: il calo de-ciso registrato nel consumo deicarburanti, evidente conseguen-

Le aziende facenti parte del Gruppo “Rimorchi” dell’Anfia fatturanocirca 300 milioni di euro per un totale di circa 1.500 addetti.

I costruttori puntano molto sull’innovazione. Il mercato richiederimorchi equipaggiati con le più moderne tecnologie.

IL MONDO DEI TRASPORTI • Maggio 2008 27Rimorchi e semirimorchi

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IL MONDO DEI TRASPORTI • Maggio 200828 Attualità

ROZZANO - Da Dhl due nuoviportali, nell’ottica di ampliare iservizi tecnologici a supportodel cliente: un portale web spe-cifico per gli autisti dei trucklanciato dalla divisione ExpressItaly e uno dedicato ai clientiab bonati, innovativo sia per icontenuti che per la tecnologiau tilizzata. Il primo si chiamaDp Top, e permette ai clientidel servizio camionistico nazio-nale di gestire in autonomia e intempo reale le proprie spedizio-ni. Il portale consente di preno-tare online il ritiro delle spedi-zioni, con un risparmio di tem -po di circa il 50 per cento ri-spetto alla procedura via telefo-no. La spedizione può essere ri-tirata presso il proprio magazzi-no, un fornitore o un differenteindirizzo, e consegnata a terzipresso un ulteriore recapito. Èinoltre possibile monitorare 24ore su 24 lo status delle spedi-zioni, attraverso un percorsosemplice e guidato, che permet-te di ricercare informazionipun tuali per intervallo di date,riferimento del mittente, nume-ro di bolla, destinatari e provin-cia. Il portale offre funzionalitàche favoriscono l’ottimizzazio-ne del flusso di gestione dellespe dizioni: scaricare le prove dicon segna in tutta autonomia ege stire le spedizioni ferme ingia cenza (spedizioni ferme acau sa di indirizzi sbagliati o de-stinatari assenti), specificandoonline le nuove disposizioni direcapito della merce. Il nuovoser vizio è accessibile dal sitowww.dptop.it. A coloro che ac-cedono per la prima volta, il si-stema richiede login e pass -word, che si ottengono veloce-mente inviando una mail di ri-chiesta a [email protected].

OPERAZIONI SEMPLICI E LINEARI

In Dp Top il cliente Dhl puòeseguire diverse operazioni, inmodo semplice e lineare: co no-scere lo stato delle sue spedizio-ni (tracing), con la possibilità diricerca per intervallo di da te, ri-ferimento del mittente, bol la,destinatari e provincia di desti-nazione; visualizzare ed effet-tuare il download della lista conla sintesi dello status (spedizioniconsegnate, spedizioni in transi-

ta, ecc.); visualizzare il dettagliocompleto delle spedizioni; seconsegnata, scaricare la provadi consegna, un’operazione chegarantisce un notevole rispar-mio economico rispetto la mo-dalità standard; dare disposizio-ni circa le proprie spedizioniferme in giacenza, con la possi-bilità di effettuare la ricerca perdata, destinatario, pro vincia enumero di giacenza; scaricare lalista delle proprie gia cenze e in-serire online le nuo ve disposi-zioni per ritornare in consegna(ad esempio un nuo vo indiriz-zo); richiedere online il passag-gio di un corriere per ritirareuna spedizione con la possibili-tà, semplice e veloce, di memo-rizzare in una rubrica gli indiriz-zi per il ritiro, ri chiedere il pas-saggio del corriere presso il pro-prio indirizzo, presso il fornitoreo presso un di verso recapito per

la consegna a terzi (operazionedi triangolazione); conoscerel’esito del ritiro e visualizzare ilnumero con cui parte la spedi-zione (per poterne poi seguire lostatus di consegna); consultarelo storico delle proprie spedizio-ni, degli emittenti e dei destina-tari; ricevere un riscontro pun-tuale delle richieste, delle con-ferme e dell’esito delle spedi-zioni.

Altra novità di Dhl è My Dhl(www.mydhl.it), il portale In-ternet dedicato ai clienti abbo-nati. Il cliente, via internet etramite la sua login, accede auna serie di funzionalità di ge-stione delle sue spedizioni, al-cune delle quali innovative nelsettore. Con MyDhl, Dhl è ilpri mo corriere a rendere dispo-nibile un simulatore di tariffe,che permette al cliente di visua-lizzare il costo della spedizione,

calcolata secondo il suo listinodi abbonamento, inserendo tuttii dati utili (origine, destino, pe -so, dimensioni). Il costo dellaspe dizione viene visualizzatocon il dettaglio puntuale di tuttele voci che lo compongono, co -sì come verrà visualizzato infat tura. Dhl inoltre “apre” sulweb gli archivi delle immaginidigitalizzate delle lettere di vet-tura e delle prove di avvenutaconsegna: il cliente può scarica-re e visualizzare questi docu-menti senza alcun costo. Per lealtre funzioni, i clienti possonoanche prenotare il passaggio diun corriere presso un qualsiasiindirizzo (non solo presso ilpro prio), memorizzandone au-tomaticamente i dati e prestopo tranno monitorare lo statusdelle spedizioni effettuate senzadover inserire il numero di spe-dizione. Il risultato è che ilcliente diventa completamenteautonomo nella gestione dellesue spedizioni e delle informa-zioni a essa legate, con vantag-gi significativi in termini di ef-ficienza e di controllo dell’inte-ro processo. L’accesso a My Dhlavviene registrandosi suwww.mydhl.it, inserendo tutti ipropri dati e specificando lapro pria login e password. Tuttele informazioni consultate suMyDhl vengono criptate e tra-smesse su protocollo sicuro(https), per garantire il massimolivello di sicurezza possibile.

UNA TECNOLOGIAINNOVATIVA

MyDhl è innovativo anchedal punto di vista tecnologico.È stato costruito utilizzando latecnologia Ajax (AsynchronousJavaScript and XML), una tec-nica di sviluppo web per realiz-zare applicazioni web interatti-ve, che permette di ottenere pa-gine Internet che rispondano inmaniera più rapida rispetto a

quelle tradizionali, grazie alloscambio di piccoli pacchetti didati con il server. In questo mo -do, l’intera pagina non deve es-sere ricaricata ogni volta chel’u tente scrive o effettua dellemo difiche. Le applicazioniAjax inoltre consentono di in-viare richieste al web server perottenere solo i dati che sono ne-cessari. Come risultato si otten-gono applicazioni più veloci(da to che la quantità di dati in-terscambiati fra il browser ed ilserver si riduce), con un miglio-ramento in termini d’interattivi-tà, velocità e usabilità di unapa gina web.

L’altra novità è Dhl Intra-Ship, l’applicativo web, acces-sibile dalla sezione dedicata delsito Dhl, che permette ai clientiabbonati di gestire le propriespedizioni in tutta autonomia:dalla preparazione della docu-mentazione necessaria per ef-fettuare la spedizione, alla pre-notazione del ritiro, monitorag-gio dello status e gestione del -l’attività di reportistica, crean doun vero e proprio archivio onli-ne. Completa l’offerta di servizitecnologici Shipnow, l’applica-tivo web, accessibile anch’essodalla home pa ge del sito Dhl,che consente a tutti, anche aiclienti occasionali, di prenotareonline, 24 ore su 24, il ritirodella propria spedizione, pagan-do con carta di credito, grazie alsistema certificato https che ga-rantisce all’utente la sicurezzadella transazione.

Dhl è la società leader neltrasporto espresso e nella logi-stica di proprietà della societàpostale tedesca Deutsche PostWorld Net. Dhl International,presente in Italia dal 1978, èsta ta acquisita da Deutsche PostWorld Net alla fine del 2002.Grazie a questa acquisizione,nel 2003, tutte le società di tra-sporto e logistica di proprietàdel Gruppo DPWN sono state

integrate sotto l’unico marchioDhl. A dicembre del 2005,Deutsche Post World Net ha ac-quisito la società britannica diservizi logistici Exel, diventan-do leader mondiale nel settoredella logistica, del trasporto ae -reo e di quello marittimo. Deut-sche Post World Net opera nelmercato dei trasporti e della lo-gistica con il suo marchio Dhl.

Il marchio Dhl offre servizidi trasporto espresso e logistica,in Italia e nel mondo: grazie al -la capillarità delle sue sedi, Dhlè in grado di garantire una co -pertura globale ed una appro-fondita conoscenza dei mercatilocali.

Leader mondiale nel settoredella logistica e delle spedizioniespresso internazionali, specia-lizzato nel fornire soluzioni in-novative e personalizzate perogni singola esigenza, Dhl ga-rantisce una grande esperienzanei settori espresso e in quellocar go via aereo e mare, nei tra-sporti terrestri, nelle soluzionilogistiche e nei servizi postaliin ternazionali, insieme a unacopertura mondiale e a un’ap-profondita conoscenza dei mer-cati locali. Il network interna-zionale di Dhl collega oltre 220paesi in tutto il mondo. 285.000dipendenti forniscono serviziveloci e affidabili che su peranole aspettative della clientela. Ilgruppo ha raggiunto nel 2007ricavi per 63,5 miliardi di euro.

SUL MERCATOCON TRE DIVISIONI

Il trasporto espresso è il bu-siness della divisione Dhl Ex-press, che offre servizio di spe-dizione espresso via aerea na-zionale e internazionale e servi-zio di trasporto espresso viastra da nazionale e internaziona-le. Il mercato aereo espresso in-ternazionale rappresenta il corebusiness della divisione, checon ferma la sua leadership inquesto settore. Dhl Express of -fre soluzioni specifiche per set-tori industriali, quali Fashion eTessile, Automotive e Meccani-co, IT ed Electronics.

In seguito all’acquisizione diExel, avvenuta a dicembre2005, Dhl opera sul mercatodel la logistica attraverso tre di-visioni. Dhl Global Forwardingoffre soluzioni di logistica in-tercontinentale via mare eaereo. Ha inoltre un team spe-cializzato nel trasporto di pro-getti industriali (ad esempioper aziende petrolifere) e sofi-sticate soluzioni IT e offre ser-vizi specializzati di trasportocargo ae reo nei settori Fashione farmaceutico. Dhl GlobalForwarding è leader nel tra-sporto aereo cargo interconti-nentale e si colloca tra i primitre operatori nel trasporto viamare intercontinentale. DhlExel Supply Chain offre servizidi contract logistics, gestionedel magazzino e supply chaindel cliente. È specializzata neisettori Consumer, Technology eSpare Part Logistics, Automoti-ve, Farmaceutico e Fashion. In-fine, Dhl Freight offre attivitàdi trasporto groupage, carichicompleti e parziali, via strada,ferrovia e in termodale. È spe-cializzato nel la fornitura di ser-vizi fieristici e di consulenzadoganale. Il core business delladivisione è il mercato interna-zionale, che rappresenta oltre il90 per cento dei volumi totalirealizzati.

di Massimiliano Campanella

“Dp Top permette di prenotare online il ritiro delle spedizioni, con unrisparmio di tempo di circa il 50 per cento rispetto alla procedura viatelefono. Altra novità è MyDhl, portale Internet dedicato ai clientiabbonati che possono accedere a una serie di funzionalità di gestionedelle loro spedizioni, alcune delle quali innovative nel settore.Completano l’offerta due applicativi web: IntraShip e Shipnow.

DHL / UN PORTALE WEB DEDICATO SOLO AI CAMIONISTI

Leader in soluzioni tecnologiche

Dhl ha ampliato i servizi a supporto del cliente: un portale web specifico per gli autisti dei truck e uno dedicato ai clienti abbonati, innovativo per contenuti e tecnologia utilizzata.

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IL MONDO DEI TRASPORTI • Maggio 2008 29Attualità

POGGIBONSI - Nel territoriodel l’Alta Val d’Elsa, alle pro-paggini delle Colline del Chian-ti, dove sono diffuse la coltiva-zione della vite e l’agricoltura,è ubicato anche un importantepolo industriale, che è sorto allaperiferia della città in modomas siccio e dove si produconomo bili, vasi, vetri. E anchemac chine per l’edilizia. ImerGroup è leader nel settore e ilsuo quartiere generale si trovaproprio a Poggibonsi, un comu-ne di circa 30.000 abitanti dellaprovincia di Siena, famoso tral’altro per aver dato i natali al -l’a ttore settantottenne Novel-lantonio Novelli, uno dei socifon datori della “Fondazione deiMaledetti Toscani”, oltre chel’al lenatore della squadra dical cio. Una vivace competizio-ne, nello sport, nel lavoro, nel -l’hobbistica, che è caratteristicaan che di Imer Group, che sulmercato delle macchine per l’e -dilizia si colloca con quattrodif ferenti divisioni produttivesul territorio italiano: macchineedili, macchine di proiezione etrasporto, macchine movimentoterra, impianti e centrali di be-tonaggio-autobetoniere e pom -pe. A ciò si aggiunge lo stabili-mento produttivo di Aksaray,una provincia della Turchia, perla linea delle autobetoniere,inaugurato nel giugno 2006.

Forte di oltre 500 dipendenti,il gruppo senese occupa, coisuoi 4 stabilimenti produttivisul territorio italiano, una su-perficie produttiva di oltre336.000 m2, di cui oltre 70.000coperti.

Oggi Imer Group è presentein oltre 36 Paesi nel mondo,for te della presenza di 9 filialicommerciali e di un’ingente re -te di distributori e partner attivinei paesi dell’Unione, in Scan-

dinavia, nei Paesi dell’Est Eu-ropa, nell’area magrebina, inSud africa e nell’Estremo Orien-te. Il nuovo sito per la produ-zione di autobetoniere di Aksa-ray è sorto per cogliere le op-portunità commerciali offertedal mercato turco e da quellidel l’Asia. Il nuovo stabilimentoproduttivo, nato grazie alla so-cietà denominata Iimer-L&T,ricopre una superficie comples-siva di 35.000 m2, di cui 8.000coperti, ed è operativo da set-tembre 2006, occupando circa70 addetti. L’investimento com -plessivo dell’operazione è sta topari a 3 milioni di euro. Mal’azienda udinese ha filiali an -che in Spagna (Imer Iberica, aCadrete, vicino Zaragoza), nelRegno Unito (Imer Direct, a Ti-vidale), in Francia (Imer Fran-ce, a Vif) e Russia (IG Russia000, a Mosca), negli Usa (ImerUsa a Maryland e Imer Latinoa-merica y El Caribe, a Miami, inFlorida) e Medio Oriente (ImerMiddle East, a Beirut, nel Liba-no).

Imer nasce nel 1962 da duea ziende, con la produzione dibe toniere, elevatori e altre mac-chine per l’edilizia. La crescitae lo sviluppo avvengono in con-comitanza con il boom ediliziode gli anni ’60 e ’70 e quindicon una domanda trainante. Iprodotti si evolvono in relazio-ne alla crescita delle esigenzefunzionali e qualitative del mer-cato da una parte e da un au-mento sensibile della concor-renza dall’altro. Oltre al merca-to nazionale, si sviluppano retidi vendita in altri mercati estericon filiali e società controllate epartecipate. Nel 1990 dalla fu-sione delle aziende nasce ilgrup po Imer InternationalS.p.A. a coronamento di unastra tegia di sviluppo focalizzata

sulla “differenziazione e par-tnership”. Nel luglio 1999 vieneacquisito il controllo e la pro-prietà del 100 per 100 delle Oru(Officine Riunite di UdineS.p.A.). Nel febbraio del 2002si è concluso l’accordo per l’ac-quisizione del ramo di aziendadel la L&T di San Giorgio diNogaro, sempre nel capoluogodel Friuli Venezia Giulia, a zien -da produttrice di autobetonieree pompe. Attraverso le acquisi-zioni, Imer Group dispone oggidi un potenziale competitivoelevato e di un’offerta capace disoddisfare le richieste legate aproduzione, trasporto e distri-buzione del calcestruzzo. Nel lagamma Imer troviamo l’autobe-toniera X-Drive 115 sen za falsotelaio, la prima autobetonierache consente di trasportare 11m3 nel rispetto dei limiti legalisenza incorrere in sanzioni

causa eccesso di carico. Grazieai materiali utilizzati risulta su-perleggera e di gran lun ga piùresistente all’usura. Gra zie alsuo totale alleggerimento, l’au-tobetoniera X-T 115 è invece ingrado di trasportare mezzometro cubo di calcestruzzo inpiù rispetto ai tradizionali alle-stimenti. La nuova gamma diautobetoniere superleggere SLè stata completamente riproget-tata per garantire le massimeportate utili nel pie no rispettodei limiti di peso del co dicestradale. La serie di autobeto-niere “Light power” risulta no-tevolmente più leggera rispettoalle tradizionali autobetoniere.Il tamburo di mescolazione èrealizzato in acciaio spe cialeImer Wear con caratteristichemeccaniche superiori ai mate-riali utilizzati per la costruzionedelle autobetoniere. La resisten-

za all’usura dell’acciaio con-sente di ridurre lo spessoredella lamiera a 3 mm aumen-tandone la durata. Bugmixer èun’autobetoniera “fuoristrada”da 3,5 m3, compatta, di potenzaelevatissima, in grado di tra-sportare calcestruzzo pronto al -l’u so nei cantieri estremi. È i -dea le in condizioni di lavoro e -stre mamente difficili, quando ilcantiere è irraggiungibile con inormali mezzi d’opera o quan-do si richiede calcestruzzo dial tissima qualità, in cantieri do -ve normalmente si opera solomanualmente.

Nella gamma troviamo an -che i Semitrailer, speciali auto-betoniere che vengono utilizza-te per cantieri di grandi dimen-sioni e per il trasporto di grandiquantità di calcestruzzo. Se do-tate di motore ausiliario, posso-no funzionare autonomamente,

lasciando libera la motrice peral tri servizi, e sono in grado ditra sportare sino a 14 m3 di cal-cestruzzo. Quanto agli scarrabi-li, la gamma di betoniere diImer Group comprende anchedue versioni per i veicoli attrez-zati con sistemi di sganciamen-to manuale o servo comandato.Infine, le autobetoniere specialiCCD riducono al minimo loscam bio termico tra il microcli-ma interno del tamburo e quelloesterno, conservando intatte lecaratteristiche del calcestruzzotrasportato anche dopo lunghiviaggi e soste prolungate. Gra-zie a un rivestimento coibentan-te, è possibile trasportare e me-scolare il calcestruzzo in condi-zioni climatiche estreme, da+45°C a -35°C. Questo sistemarende possibile controllare latemperatura del calcestruzzotra sportato anche in condizioniclimatiche estreme, specialmen-te durante le operazioni di cari-co e le attese per lo scarico.

IMER GROUP / QUARTIER GENERALE A POGGIBONSI E UN SITO PRODUTTIVO IN TURCHIA

Betoniere di matrice toscanaLe superleggereSL sono statecompletamenteriprogettate pergarantire lemassime portateutili. “Lightpower” è la seriecon tamburo dimescolazionerealizzato inacciaio specialeImer Wear.

In Italia, sul mercato delle macchine per l’edilizia Imer Group si colloca con quattro differentidivisioni produttive. Uno stabilimento è stato inaugurato in Turchia nel giugno del 2006.

EMILCAMION / LE MIGLIORI RISPOSTE PER I LAVORI IN CAVA

Il ribaltabile intelligenteDalla sovrastruttura a vasca S5 di nuova generazione al ribaltabile P6 Rock,al trilaterale T5, alla serie M5 Ice Land per finire al kit Dump Body System:

l’azienda di Argelato dimostra con i suoi prodotti la piena competenza per le esigenze di chi opera anche nei settori più impegnativi.

ARGELATO - Una presenza im-portante, quella di Emilcamion,al recente Samoter di Verona,do ve ha esposto 7 veicoli rappre-sentativi di altrettante case co -struttrici. Il Renault Kerax 500,in anteprima mondiale, era alle-stito con una sovrastruttura avasca S5 di nuova generazioneequipaggiata con ribaltabile po -steriore a vasca con cilindrofrontale a spinta diretta, spondaposteriore con apertura ad ala digabbiano e sistema di controlloidraulico dual-control. Comple-tavano l’allestimento i parafan-ghi singoli smontabili, la cassettaattrezzi il portaruota anteriore averricello. Il nuovo copricaricoSpinnaker contiene alcune inno-vazioni tecniche tra cui le piùimportanti e innovative quali co-pricarico a comando e lettricocon telecomando, cavi di trasci-namento posizionati 4 cm piùbassi del filo superiore del lasponda onde evitare urti e rotturedurante il caricamento del veico-lo, apertura automatica con rac-colta del telo all’inserimentodella presa di forza e a zionamen-to anche con cassone alzato.Altra novità montata sul la S5 èuna prolunga per lo sca rico in fi-nitrice ripiegabile sot to allacassa che permette al l’operatore,di posizionarla per l’utilizzonello scarico in finitrice soloquando ne ha la necessità.

Altro veicolo esposto nel l’a -rea interna era il Daf FAD CF 858x4, equipaggiato con una so vra-struttura ribaltabile posteriore avasca M5 (comprendente anchesponda posteriore con apertura

meccanica durante la salita delribaltabile, prolunga po sterioreintegrata con il piano di carico,parafanghi singoli smontabili,cassetta attrezzi, por taruota ante-

riore a verricello, copricaricoCramaro a comando manuale)facente parte del gruppo degli 80veicoli forniti da DAF alla pro-pria rete di ven dita. Presentava

la sovrastruttura ribaltabile po-steriore a va sca con cilindrofrontale a spinta diretta.

Passiamo al Mercedes-Benz4151/K 8x4, equipaggiato con

un ribaltabile posteriore denomi-nato commercialmente P6 Rockdestinato a impieghi per ca richigravosi, In particolare si tratta diun ribaltabile posteriore a vascasquadrata con cilindro frontale aspinta diretta, impianto idraulicodi apertura spon da posteriore adala di gabbiano H=650 e apertu-ra idraulica Camaleonte lato si-nistro, parafanghi smontabili,cassetta attrezzi, portaruota ante-riore a ver ricello.

Su uno Scania R480 EHZ 8x4era, invece, montata una splendi-da T5 sovrastruttura ribaltabiletrilaterale con cilindro sottocassa a spinta diretta, a per turaidraulica automatica posteriore,sponda posteriore con aperturalibro e bandiera, parafanghi sin-goli smontabili. E ancora una P6ribaltabile posteriore a vascasquadrata con cilindro frontale aspinta diretta, spon da posteriorecon apertura libro e bandiera, pa-rafanghi singoli smontabili, co-

pricarico e let trico mod. Spinna-ker era mon tata su un Man TGA41 -480 8x4, mentre un ribaltabi-le posteriore a vasca serie M5denominata commercialmenteIce Land costituiva l’allestimen-to di un Iveco Trakker 450, lacui caratteristica principale eral’a do zione di un sistema di ri-scaldamento della cassa attraver-so il convogliamento dei fumi disca rico, con uscita nella partepo steriore della cassa.

Novità importante anche il kitDump Body System, una solu-zione di facile trasporto e mon -taggio delle sovrastrutture ribal-tabili prodotte da Emilcamionche normalmente vengono as-semblati e montati in a zien da.Questa soluzione permette aEmilcamion di offrire sul merca-to nazionale ed internazionale ipropri prodotti risparmiando icosti della logistica di trasferi-mento dei veicoli. Il prodotto of-ferto in kit è esattamente lo stes-so fornito attualmente a listino,perfezionato di alcune caratteri-stiche che ne con sento un facilemontaggio e una rilevabile ridu-zione delle dimensioni sia nellostoccaggio che per il trasporto.

Il progetto Dump Body Sy-stem prevede di poter trasportarefino a 5 kit completi su un nor-male semirimorchio per traspor-to internazionale. Questa solu-zione consente inoltre di po terconsegnare il prodotto con ungrado di finitura prossimo al 90per cento lasciando al l’operatoreunicamente il compito di trasfe-rire e montare l’allestimento sulveicolo.

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IL MONDO DEI TRASPORTI • Maggio 200830 Attualità

BURTENBACH - La societàKögel Fahrzeugwerke GmbHha chiuso nel 2007 l’eserciziopiù fruttuoso di tutta la sua sto-ria. Lo scorso anno infatti l’a -zien da tedesca, con sede a Bur-tenbach in Baviera, ha registra-to un incremento del 67 percen to con la produzione di ri-morchi e semirimorchi che haraggiunto le 20mila unità con-tro le 12mila dell’anno prece-dente e con un fatturato recorddi 462 milioni di euro contro i280 milioni del 2006. Nellostes so tempo i dipendenti, negliimpianti di Burtenbach in Ger-mania e di Chocen in Cechia,sono passati da 900 a 1.352unità. Grazie agli investimentifi nalizzati all’ottimizzazionedel la produzione e a una mi-gliore gestione dei processi,Kö gel ha potuto incrementare ilsuo fatturato per dipendente del13 per cento passando così a342mila euro.

“Il 2007 - ha dichiarato A le -xan der Tietje, presidente e di-rettore generale di Kögel - è an-dato molto al di là delle nostrepiù ottimistiche previsioni. Esen za alcun dubbio l’ecceziona-le andamento del mercato mon-diale dei veicoli industriali ci haaiutato molto per raggiungereun simile traguardo”. Ma moltodel successo è anche dovuto,secondo il presidente del-l’azienda di Burtenbach, all’ar-ricchimento della gamma deisemirimorchi per i modelli altodi gamma, soprattutto per il tra-sporto container e equipaggia-menti frigoriferi. “Malgradouna crescita della produzione -ha aggiunto - quasi del 70 percento, noi abbiamo potuto sod-disfare appena l’enorme richie-sta per i nostri prodotti”. In par-ticolare, le difficoltà di conse-gna di alcuni for nitori ci hanno

causato dei ri tardi durante l’in-tero anno. Gra zie agli investi-menti per migliorare l’organiz-zazione della distribuzione sulpiano europeo, la società tede-sca ha potuto conquistare nuovimercati e non è un caso che laquota di pro duzione esportata èsalita di cir ca il 67 per cento”.

“Oggi, su numerosi mercatiimportanti in Europa, come Po-lonia, Repubblica Céca o Italia,

siamo diventati il secondo piùgrande importatore nei segmen-ti dei no stri prodotti”, ha ag-giunto An dreas Berndmeyer, di-rettore commerciale di Kögel,che an che su un mercato digrande avvenire, come quellodella Russia, gioca un ruolo im-portante fra i costruttori di se-mirimorchi. Crescita interessan-te anche nel l’Europa del Nord,dove Kögel ha avviato la sua

attività appena nel 2006 con un“Trailer Point” nella città dane-se di Padborg, mentre dall’au-tunno del 2007 si è aggiunto unnuovo partner, nella figura delcostruttore di carrozzerie fin-landese Ekeri, che ha ugual-mente avviato la vendita di vei-coli Kögel in Svezia, Finlandiae Norvegia. Da sottolineare cheEkeri opera da molti anni suquesti mercati do ve dispone di

una rete di distribuzione e di as-sistenza ben sviluppata e checonsente di prevedere perKögel una crescita ancora piùimportante per il futuro.

In Germania, dove ha ugual-mente realizzato una crescitaim portante, Kögel ha venduto1.110 veicoli in più rispetto al -l’anno precedente con un incre-mento del 30 per cento. Nessunaltro costruttore tedesco di se-

mirimorchi ha ottenuto un simi-le incremento. “Ma non siamoancora contenti della nostra at-tuale quota di mercato in Ger-mania del 13,2 per cento sulseg mento dei nostri prodotti. A -vremmo potuto fare molto me-glio, purtroppo non abbiamopotuto chiudere nuovi contrattia causa del ritardo delle diffi-coltà di consegna. Per il 2008siamo ottimisti. Con la rapidaestensione delle nostre capacitàproduttive e con il ricorso anuo vi fornitori supplementariper i componenti critici, la si-tuazione delle consegne sarà si-curamente migliore que st’an -no”.

Da sottolineare che Kögelsta costruendo attualmente unanuova fabbrica nel Nord dellaPo lonia, in prossimità dellafrontiera tedesca a StargardSzcecinski nelle vicinanze diSzczecin, con una capacità di5.000 unità l’anno. Inoltre,nuovi investimenti sono previstiper que st’anno nella fabbrica diBurtenbach dove la produzionesarà aumentata del 25 per cen -to, così come sarà incrementataanche la produzione nella fab-brca céca di Chocen. Riteniamoche quest’anno - ha conclusoAlexander Tietje - aumentere-mo la produzione di circa il 60per cento per raggiungere i32mi la veicoli. Ma entro il2012 il nostro obiettivo è di ar-rivare alle 60mila unità fra ivari siti di produzione e dimontaggio”.

Il costruttore tedesco di rimorchi e semirimorchi haincrementato le sue attività del 67 per cento lo scorso anno,portando la produzione a 20mila unità. Nel 2008, i veicoliprodotti diventeranno 32mila e nel 2012 ben 60mila.

“A le xan der Tietje, presidente e

direttore generale di Kögel.

VOLKSWAGEN / VERSO LA COSTITUZIONE DI UNA STRUTTURA VOLKSWAGEN TRUCKS?

Un sogno che potrebbe diventare realtàDopo l’acquisizione delle partecipazioni della famiglia Wallemberg in Scania, che consente oggi a Volkswagen di controllare saldamente l’azienda svedese

con il 68,6 per cento dei diritti di voto e il 37,7 per cento del capitale, il gruppo di Wolfsburg è sulla strada per riunire sotto un’unica bandiera Scania, Man

e le sue attività nel campo dei veicoli commerciali e industriali.

FRANCOFORTE - Il “feuilleton”,lan ciato alla fine dell’estate2006, e che metteva in scena,at torno a Scania, il suo azioni-sta principale, Volkswagen, ilsuo azionista storico (da ben 90an ni), la famiglia svedese Wal-lenberg, e il suo pretendente di-chiarato, Man, non ha mai fattomistero del suo intrigo. L’inter-rogativo è sempre stato uno so -lo: quanto costa comprare Sca-nia? Sicuramente molto caro, amaggior ragione oggi perchéScania con un margine netto del10 per cento nel 2007, è certa-mente un affare più che conve-niente. Ma quale la cifra? Unarisposta è arrivata qualche gior-no fa: 2,9 miliardi di euro. Chenon è quanto vale Scania nelsuo complesso, ma appena unter zo del fatturato del suo ulti-mo esercizio. E che è il valoredel l’operazione condotta daVolkswagen per acquisire daWa lenberg la totalità delle suepartecipazioni che deteneva at-traverso la sua holding Investore numerose altre fondazioni.

Il numero uno dell’automo-bile in Europa ha così pagatoogni azione il 17 per cento inpiù del prezzo dell’ultima chiu-sura della Borsa svedese e so-prattutto ha pagato il 40 percento in più dell’offerta fatta daMan nel settembre del 2006. Aquesto prezzo, la famiglia Wal-lemberg ha finito per cedere etanto peggio per l’indipendenzadi uno dei gioielli dell’industria

svedese. Ora Volkswagen pos-siede il 68,6 per cento dei dirittidi voto e il 37,7 per cento delcapitale di Sca nia (precedente-

mente tali va lori erano 38 e20,9 per cen to). Prima il Grup-po di Wolfs burg era l’azionistaprincipale del costruttore svede-

se, con tre posti nel Consigliodi Amministrazione, compresala presidenza. Ora è l’azionistadi maggioranza e, siccome è

anche pre sente in Man con il 17per cen to dei diritti di voto e il13,2 per cento del capitale, eccoche si ritrova con tutte le cartein ma no per realizzare ciò chea ve va sempre sognato: l’unionedei due grandi attori europei nelsegmento di mercato oltre le 16tonnellate.

In che modo potrebbe arriva-re a questo traguardo non è an-cora dato di conoscere. Prima(perché questo è il senso dellastoria e perché la partecipazionedi Porsche nel suo capitale staaumentando) Volkswagen do -vrebbe prendere il controllo diMan AG. Poi, sarà essenzialesviluppare economie di scala erealizzare sinergie tra i due co-struttori senza frenare la lorocrescita né rivedere i loro obiet-tivi, né soprattutto ridurre i pro-fitti. Così come è avvenuto inDaimler, con la costituzione diDaimler Trucks and Buses checontrolla tutte le attività legate

ai veicoli commerciali, indu-striali e autobus, si può immagi-nare la creazione di una nuo vastruttura chiamata VolkswagenTrucks, che raggruppa Man,Scania, i camion brasiliani Vol-kswagen e naturalmente i veico-li commerciali Volkswagen.

Una bella combinazione dalperimetro europeo, ma me nomondiale rispetto ai concorrentiDaimler Trucks (raggruppaMercedes-Benz, Freightliner eMitsubishi Fuso) e Volvo AB(Volvo Trucks, Renault Truckse Mack Trucks e Nissan Die-sel), entrambi presenti anche inAmerica del Nord e in Asia. Manon vanno perduti d’occhio Hi -no, filiale di Toyota, Tata, cheol tre ad aver acquisito il con-trollo dei camion Daewoo ed èan che partner di Fiat (Iveco?) el’a mericana Navistar che po-trebbero essere gli attori di fu-turi scenari che potrebberocoinvolgere anche il GruppoPaccar.

Ricordiamo che il mercatodei truck oltre le 16 tonnellatenel l’Europa dei 27 Paesi si èchiuso nel 2007 con questaclassifica: Volvo Ab con 77.205immatricolazioni (24,1 percento di quota), Daimler Truckscon 64.024 (20 per cen to), Mancon 50.141 (15,7 per cento),Gruppo Paccar con 45.564(14,2 per cento), Scania con43.930 (13,7 per cento), I ve cocon 33.801 (10,5 per cen to).

(Fonte: “L’argus”)

KÖGEL / NEL 2007 ESERCIZIO RECORD DI TUTTA LA SUA STORIA

Un’impressionante escalation

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IL MONDO DEI TRASPORTI • Maggio 200832 Pneumatici

PERO - Bassi consumi, sicurez-za e robustezza in primo piano,che si articolano in maggioredu rata e bassi consumi al servi-zio della riduzione dei costi,mag giore sicurezza per tutta lavita del pneumatico e maggiorerobustezza nel quotidiano. Sonole caratteristiche del nuovo Mi-chelin Agilis, pneumatico pertruck medium e heavy vans(con un modello specifico per icamperisti) lanciato nelle reti didistribuzione del costruttorefrancese in 13 dimensioni di-verse. Le prestazioni del nuovoMichelin Agilis possono esseresintetizzate in tre cifre: 1, 4 e20. La prima cifra indica il ri-sparmio di carburante. Perché1? Perché secondo i tecnici Mi-chelin il nuovo Agilis permettedi rimborsare il prezzo di unpneumatico su quattro. Un e -sempio: il guadagno ottenuto èdi 0,2 litri di carburante ogni100 km rispetto ai Michelindel la generazione precedente.Do po 85.000 km percorsi coinuo vi Agilis, il professionistadel trasporto e delle consegneavrà risparmiato l’equivalentedel prezzo di uno dei quattro

pneumatici che equipaggiano ilveicolo.

Passiamo al numero 4. La ri-duzione dei consumi di carbu-rante comporta una diminuzio-ne delle emissioni di CO2. Nelcaso del nuovo Agilis, non ven-gono emessi circa 4 grammi diCO2 per ogni chilometro per-corso. 4 grammi sono pochi?Non per i costruttori di veicolicommerciali, che entro il 2012dovranno adeguarsi alla Diretti-va sulle emissioni di CO2, cheimpone ai furgoni con peso finoa 3,5 t emissioni massime inmedia di 175 g di CO2 per chi-lometro. Guadagnare 4 g è ilpri mo passo avanti, visto chebisognerà ridurle di 26 g. Senzacontare l’opportunità di un ri-sparmio, qualora anche l’Italiasi adegui al sistema di tassazio-ne già in voga in Francia e inal cuni Paesi europei, indicizza-to alle emissioni di CO2: menoinquini, meno paghi di eco-tas -sa. Quest’ultima in alcuni casipuò addirittura essere più chedimezzata.

E il 20? Fa riferimento adun’altra qualità del nuovo Agi-lis, sempre nell’ottica della ri-duzione dei costi d’esercizio:permette di percorrere il 20 percen to di chilometri in più ri-

spetto alla gamma che sostitui-sce. Per dirla in numeri, siamoa circa 6 mesi di chilometri per-corsi in più rispetto ai pneuma-tici della generazione preceden-te, sulla base di un test effettua-to su pneumatici che avevanopercorso 15.000 km. Del resto,una delle principali qualità pre-tese dai professionisti è propriola durata.

Nell’ambito di un’inchiestala società GMV Conseil nel lu-glio 2007 ha interrogato 1.799persone operanti in nove diversisettori di attività (agricoltura,amministrazione, artigianato-in -dustria, commercio all’ingrosso,commercio al dettaglio, settorealberghiero/ristorazione, tra-sporti di persone e posta/conse-gne). Il sondaggio rivela che iprofessionisti citano Michelin dipropria iniziativa escludendotutte le altre marche. Questo èl’impatto del Michelin Agilis diprima generazione. Contempo-raneamente, il Gruppo Michelinha portato avanti le sue analisipresso i professionisti del tra-sporto e delle consegne per pro-gettare i Michelin Agilis dellanuova generazione. Le indaginieffettuate da Michelin testimo-niano che i professionisti si a -spet tano dai loro pneumatici tre

dispositivo dovrebbe assumerela forma di un’informazione si-mile a quella esistente nel setto-re automobilistico. Dal 2006per mette di valutare i consumidi un veicolo e i suoi livelli diemissioni di CO2. Quest’infor-mazione potrebbe apparire sullegamme di pneumatici in vendi-ta in Europa a partire dal 2011.La classificazione andrebbe daun livello “A” per i pneumaticimigliori (beninteso, da un puntodi vista energetico), a un livellobasso, ancora in via di defini-zione, per quelli meno efficien-ti. Quelli che non raggiungonoquest’ultimo punteggio non do-vrebbero poter essere commer-cializzati in Europa. Alla stre-gua di quanto avviene per le au-tomobili dal 2006, Michelin la-vora alla realizzazione di un di-spositivo simile per i pneumati-ci. Ciò permetterebbe ai consu-matori di visualizzare, prima dieffettuare l’acquisto, le presta-zioni energetiche dei pneumati-ci presenti sul mercato. Sin d’o -ra, ancora prima dell’adozionedi questo dispositivo, i pneu ma-tici Michelin a bassa resistenzaal rotolamento, segnatamentequelli della nuova gam ma Agi-lis, corrispondono ai livelli A oB del progetto di grading, me-diante l’incisione del l’e tichetta“Green X” sui loro fianchi.Quest’etichetta permette all’au-tomobilista, in fase di acquisto,di individuare al pri mo sguardoi pneumatici Michelin a bassoconsumo di carburante.

Nel primo trimestre del2008, Michelin ha lanciato nel -le reti di distribuzione il suonuo vo pneumatico per i truck(me dium e heavy vans) in 13dimensioni diverse. Il nuovoMichelin Agilis sarà proposto,da qui al 2009, in 20 dimensio-ni. In meno di due anni, circa il95 per cento dei furgoni delmer cato europeo potranno esse-re equipaggiati con questa nuo -va gamma.

di Massimiliano Campanella “Il pneumatico peri professionisti,che giàequipaggia gliIveco Daily e iRenault Master, è in corso di omologazionein Citroën,Mercedes-Benz e Peugeot. Guarda a unmercato, quellodei veicolicommerciali, inforte crescita intutta Europa.

MICHELIN / DA QUI AL 2009 BEN VENTI LE DIMENSIONI DEL NUOVO AGILIS

Sicurezza ecocompatibile

prestazioni fondamentali. Lapri ma è il rendimento dei pneu-matici (durata e bassi consumidi carburante). La seconda ri-guarda lo spazio di frenata, chedeve essere quanto più possibileridotto. La terza, infine, è la ro-bustezza. Aumentare que st’ul -tima equivale a incrementare lamobilità. Le esigenze e spresseal riguardo dei pneumatici ri-flettono le odierne evoluzionidel settore dei veicoli com mer-ciali in tutta Europa. I costrutto-ri progettano e commercializza-no furgoni sempre più potenti(da 150 cv in su), con consumidi carburante sempre più conte-nuti, ed equipaggiati con i più

avanzati dispositivi in materiadi sicurezza (frenata con ABS,assistenza elettronica per il con-trollo della tra iet toria e della tra-zione, ecc.). La nuova gammaMichelin A gi lis si inserisce ap-pieno nel qua dro dei grandicambiamenti che riguardano ilsettore dei vei coli commerciali.Le prestazioni di questi veicolisi avvicinano sempre più a quel-le delle berline.

Il nuovo Michelin Agilis ri-duce in modo deciso i costi le-gati ai pneumatici nella gestio-ne di un parco veicoli, abbinan-do due prestazioni: consumi ri-dotti e maggiore durata. Rispet-to alla generazione che sostitui-sce, il nuovo Michelin Agilispuò percorrere il 20 per centodi chilometri in più. Il nuovoMichelin Agilis registra miglio-ramenti in un campo che era giàil punto forte del suo predeces-sore. Contemporaneamente, iconsumi di carburante diminui-scono di altri 0,2 litri ogni 100km. Il nuovo Michelin Agilis,parzialmente usato, su suolo ba-gnato, frena in uno spazio di tremetri inferiore rispetto a quellodel pneumatico di precedentege nerazione. In situazioni d’e -mergenza, il nuovo Michelin A -gi lis aumenta dunque la sicu-rezza del conducente e anchede gli utenti della strada.

Un’altra variabile cui presta-no attenzione gli autisti di vei-coli commerciali è il livello diresistenza al rotolamento delpneumatico. Per questo Miche-lin lavora affinché gli utenti deiveicoli stradali dispongano diinformazioni chiare e trasparen-ti riguardo ai pneumatici. Nel -l’ambito dell’organismo profes-sionale Etrto (European Tyreand Rim Technical Organisa-tion - Organizzazione TecnicaEuropea del Pneumatico e delCer chione), Michelin racco-manda l’istituzione di un siste-ma con un indice di efficaciaenergetica per il pneumatico. Il

Una tecnologia innovativaPERO - Il nuovo Michelin Agilis inizia ora la suacom mercializzazione al ricambio. È già destinato aun grande successo presso i costruttori di furgoniper ché è omologato ed equipaggia gli Iveco Daily ei Renault Master. È anche in corso di omologazionepresso Citroën, Mercedes e Peugeot. Ma, soprattut-to, u tilizza le ultime innovazioni Michelin “DurableContact Patch Technology”, derivate dai progressispe rimentati sui pneumatici per trasporto pesante. Ilprofilo del nuovo Michelin Agilis genera un’im-pronta al suolo quadrata, che permette di limitare ledeformazioni delle spalle e dei tasselli di gommasollecitati a ogni giro di ruota nella zona di contatto.Minori deformazioni equivalgono a un minore ri-scaldamento e dunque a consumi ridotti e minoriemissioni di CO2, il tutto in modo sostenibile, gra-zie alla maggiore durata (gomme più resistenti al-l’abrasione e mi nori deformazioni). Il nuovo Mi-chelin Agilis è sta to progettato per frenare nel piùbreve spazio possibile, soprattutto in condizioni diaderenza precaria (ad esempio, su strada bagnata).Ma questa prestazione influenza ancor di più la du-rata. Il nuovo Michelin Agilis, parzialmente usato,su suolo bagnato, frena in uno spazio di tre metriinferiore rispetto a quello del pneumatico della pre-cedente generazione. I test di fre nata illustrano ilguadagno di aderenza ottenuto. In situazionid’emergenza, il nuovo Michelin Agilis permette alconducente di mantenere il totale controllo del vei-colo. La mescola di gomme per la composizione delbattistrada, basata sulla tecnologia “Du rable Securi-ty Compound”, sviluppata inizialmente per i pneu-matici per auto, ha permesso di ottenere questo ri-sultato.

Se il pneumatico Agilis della prima generazionesi di stingueva per la sua grande robustezza, ilnuovo Mi chelin Agilis compie ulteriori progressi inquesto campo. Di fatto, sono state adottate tutte letecniche per ridurre al minimo, nell’utilizzo urbano,gli effetti dell’abrasione dei fianchi del pneumaticocontro i marciapiedi. A tal fine, otto rinforzi antia-brasione dei fianchi proteggono il pneumatico in

tutte le circostanze. Questi elementi di protezionesono abbinati a una carcassa rinforzata. Insieme,queste due tecnologie permettono di aumentare larobustezza del nuovo Michelin Agilis. Per l’utente,ne consegue una maggiore sicurezza e soprattuttouna maggiore mobilità, perché può sfruttare appie-no l’elevato potenziale di durata dei pneumatici.

Nel primo trimestre del 2008, Michelin commer-cializza anche il nuovo pneumatico Agilis Cam-ping. Analogamente ai veicoli commerciali, la cate-goria dei camper è molto dinamica. Nel 2006 levendite so no aumentate dell’8 per cento. Tra il 1995e il 2005 l’incremento annuo delle vendite dei cam-per ha superato il 9,5 per cento. Alla stregua diquello che propone il nuovo Michelin Agilis per iprofessionisti del trasporto e delle consegne, ilnuovo Michelin Agilis Camping permetterà ai cam-peristi di viaggiare molto a lungo, in assoluta sicu-rezza. Le sue tre caratteristiche principali sono: lalongevità, la robustezza e la polivalenza. MichelinAgilis Camping deve la sua prima qualità (dunque,la maggiore durata) alle tecnologie derivate dalnuovo Michelin Agilis (Durable Contact Patch) perconsentire un utilizzo nelle varie stagioni. La tecno-logia DCP (Durable Contact Patch) derivata dal tra-sporto pesante offre un contatto al suolo perfetta-mente controllato. La robustezza è il risultato dellastruttura bi-carcassa rinforzata, che permette di uti-lizzare pressioni di gonfiaggio più alte e di averefianchi protetti. Su ciascun fianco del pneumaticosono stati disposti otto rinforzi antiabrasione, cheaumentano la resistenza agli urti contro i marciapie-di. La polivalenza proviene dalla scultura del pneu-matico e dai materiali impiegati. La scultura delbattistrada comprende un numero maggiore di la-melle rispetto a quelle del nuovo Agilis (+30 percen to) pur essendo molto intagliate (+20 per cento,sempre rispetto al nuovo Michelin Agilis). Legomme funzionano in una vasta gamma di tempera-ture. In tal modo, offrono un’aderenza ottimaleanche in caso di gui da occasionale in condizionidifficili (piste, fango, neve).

Sul mercato anche il nuovo Agilis Camping

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IL MONDO DEI TRASPORTI • Maggio 200834 Pneumatici

MODENA - Si è svolta a Mode-na, l’annuale riunione della for -za vendita della MarangoniPneu matici, in cui sono statepre sentate le novità dell’azien-da trentina, operante nel settoredella ricostruzione pneumaticiau tocarro, movimento terra,4x4 e trasporto leggero unita-mente alla produzione di coper-ture superelastiche. I punti difor za della Marangoni Pneuma-tici e della sua forza vendita so -no riconducibili alle competen-ze tecniche, commerciali e alpresidio del territorio dei suoiaddetti.

Il tema centrale su cui si èin centrato l’incontro è stataun’analisi approfondita delleproblematiche del trasporto sugomma, fra cui l’incidenza delco sto del carburante, vicina al32 per cento, nelle aziende ope-ranti in un settore di vitale im-portanza a livello europeo. Leproposte che riflettono la tecno-logia raggiunta dalla MarangoniPneumatici sono rappresentatedall’introduzione di nuove me-scole a bassa resistenza al roto-lamento e con riduzione dellarolling resistance, dall’allarga-mento della gamma e dai pneu-

matici integrali per autocarro ri-costruiti.

Per quanto riguarda i pneu-matici ricostruiti autocarro el’o biettivo della riduzione della

prove indoor e su strada, grazieall’innovazione delle mescolecon l’introduzione di nuovicom ponenti ha raggiunto l’o -biet tivo, garantendo sia la dura-ta del pneumatico che la ridu-zione dei consumi.

Sul terreno dei pneumatici

luzione verso le grandi dimen-sioni è stata dettata sia dai van-taggi offerti dal ricostruito, siadal l’evoluzione delle macchinemovimento terra e ha portatoal la realizzazione di uno speci-fico reparto produttivo dove èiniziata la produzione dellenuo ve misure fra cui la33.00R51” e la 36.00R51”.

Alla conclusione dell’incon-tro Giovanni Marangoni, Presi-dente di Marangoni PneumaticiSpa ha dichiarato: “Lo sviluppoesponenziale dei Paesi emer-genti sta provocando una forterichiesta di materie prime e dipetrolio per assicurare l’energianecessaria ai nuovi siti produtti-vi. Ciò ha comportato conse-guenti aumenti dei prezzi di en-trambi. In questo stato di cose,l’industria mondiale dei pneu-matici sta attraversando una fa -se di importanti cambiamenti etrasformazioni. Ritengo che nelmutato scenario competitivo, laricostruzione innovativa Ma-rangoni sia vincente, perchél’im plementazione della ricercae il continuo rinnovamento delprocesso produttivo fanno tradi-zionalmente parte del DNA delnostro gruppo industriale”.

“L’impegno dell’azienda trentina, leader nel settoredella ricostruzione, è volto a soddisfare le richieste

di pneumatici ricostruiti di qualità. Il progetto“Ecoenergy” per aiutare le flotte a risparmiare carburante.

MILANO - Per gestire le prestazionidel motore non c’è niente di megliodi un ottimo limitatore di velocità,che oltretutto met te al riparo dallepiù severe normative in vigore, evi-tando quindi il rischio di multe sala-te. Se poi il motore è a gestione e let -tronica e dotato di pedali accelerato-re che sono veri e propri sistemi dicontrollo, allora si ottiene il massi-mo delle prestazioni, del rendimentoe del risparmio nei consumi.

La pensano così in casa Conti-nental AG, fornitore mondiale di si-stemi frenanti, sistemi e com ponentiper trasmissione e te laio, strumenta-zione, soluzioni infotainment, elet-tronica di bordo, pneumatici ed ela-stomeri tecnici. Un gruppo che at-tualmente occupa circa 150.000 di-pendenti in 200 siti sparsi in 36Paesi del mondo. La Divisione Inte-rior - fatturato annuo superiore ai 6miliardi di euro e oltre 33.000 dipen-denti - propone ai costruttori dei vei-coli commerciali Pedal Interface,ovvero un controllore elettronico in-terposto tra il pedale acceleratore el’u nità di gestione del veicolo. Con-figurato opportunamente medianteun software chiamato Con figurationManager, esso at tiva e gestisce tuttele funzioni del sistema, non soloquelle che riguardano la limitazionedel la velocità massima. Sono nu me-rose le funzioni che il con trolloremette a disposizione del l’utente: ilCruise Control, controllabile da unaleva installata sulla semiscatola dellosterzo, per il mantenimento di unave locità costante “di crociera”, e lalimitazione di velocità variabile, perimpostare manualmente il valore divelocità limite del tratto stradale chesi sta percorrendo, viaggiando intutta sicurezza e al riparo da multe (e

resistenza al rotolamento, ilcen tro Ricerca e Sviluppo Ma-rangoni si è impegnato nellosviluppo di un nuovo specificoprogetto nel campo delle me-

scole denominato Ecoenergy.L’o biettivo dato alla ricerca èquello di aiutare le flotte nel ri-sparmio di carburante. Il centroR&D Marangoni dopo mesi di

quindi salvaguardando i punti del lapatente). La versione Premium diPedal Interface aggiunge a questefunzionalità la possibilità di control-lare anche la velocità RPM di rota-zione del motore, peculiarità che po -trà essere particolarmente apprezzatadai costruttori di veicoli industrialispeciali, che trovano in questo modouna valida ed economica soluzionenella gestione di attrezzature instal-late sul veicolo - quali pompe, piat -taforme aeree, dispositivi di solleva-mento e compattazione - gra zie a uncontrollo ottimale del la presa diforza (PTO, Po wer Take Off), anchecon telecomando.

L’installazione di Pedal Interfacedeve essere eseguita da un’officinaautorizzata, in possesso di un attesta-to di formazione da parte di VDO(azienda del Gruppo Continental),che insieme al corso di formazione eal software Configuration Ma nagerfornisce l’interfaccia Dongle, neces-saria per scaricare i dati di configu-razione nel con trollore elettronico,insieme a un numero di serie cheidentifica l’officina che ha eseguitol’intervento. Grazie a questo sistemaè possibile rintracciare e ven tuali ma-nomissioni.

I vantaggi di Pedal Interface so notangibili a tutti i livelli: per l’utentealla maggior sicurezza si aggiunge ilcomfort di un dispositivo come ilCruise Con trol, che permette anchedi risparmiare carburante, per l’in-stallatore alla facilità di retrofit suveicoli meno recenti e a una u nicacentralina per tutti i veicoli si ag-giunge la versatilità di un sistema al-tamente personalizzabile. Oltre allasicurezza di un dispositivo che rendecon formi alle recenti direttive euro-pee le categorie di veicoli con peso

MARANGONI PNEUMATICI / A MODENA LA RIUNIONE ANNUALE DELLA FORZA DI VENDITA

Vincente la ricostruzione innovativa

Giovanni Marangoni,Presidente di Marangoni

Pneumatici Spa.

ri costruiti movimento terra,Ma rangoni Pneumatici è datem po impegnata nello sviluppodella ricostruzione di pneumati-ci di grandi dimensioni. L’evo-

BOLOGNA - Negli ultimi due anni il prezzo della gomma è au-mentato del 52 per cento e continua ad aumentare. Questa situa-zione, determinata dalla crisi internazionale delle materie prime,ha fatto aumentare l’attenzione al recupero della gomma, in par-ticolare nei pneumatici dove molto forte è l’incidenza del suocosto. In molti Paesi sta infatti crescendo fortemente l’interesseper la loro ricostruzione, attività che consente un risparmio con-sistente di gomma e quindi di greggio, il cui prezzo è in fortissi-ma tensione. Per costruire il pneumatico di una autovettura oc-corrono 7 chilogrammi di gomma, per la cui produzione sononecessari 27 litri di petrolio, mentre per un pneumatico industria-le, che ne necessita di 60/70 chilogrammi, l’impiego di petrolioè di 100 litri. Questo patrimonio di materie prime, se il pneuma-tico non fosse ricostruito dopo il primo impiego, verrebbe di-sperso attraverso lo smaltimento. Con la ricostruzione inveceviene in gran parte recuperato, aggiungendo soltanto una quanti-tà limitata di materie prime per sostituire il battistrada usurato.

Ma la ricostruzione offre vantaggi notevoli anche su altrifronti, oltre a quello economico. I problemi e le minacce deri-vanti dall’inquinamento della biosfera e il continuo e sconsidera-to sfruttamento delle sue risorse non illimitate sono oggi pur-troppo sempre più attuali ed evidenti. L’esigenza di sostituire ipneumatici dei veicoli circolanti comporta ogni anno la necessitàdi smaltire in Europa circa 180 milioni di gomme all’anno (30milioni nella sola Italia) con il negativo impatto sull’ambienteche si può facilmente immaginare. Ricostruire un maggior nu-mero di pneumatici utilizzando le strutture portanti che in segui-to ad accurati controlli si rivelano ancora perfettamente integredopo il primo impiego, permette di contribuire in misura consi-derevole a salvaguardare l’ambiente. La ricostruzione consenteinfatti di allungare il ciclo di vita del prodotto e quindi di rallen-tare la trasformazione del pneumatico in rifiuto. Tra l’altro, sulpiano della sicurezza, il processo di ricostruzione è rigorosamen-te regolamentato con le norme ECE ONU 108 e 109. In pratica,il ricostruttore rimuove con macchinari specifici e tecniche con-solidate il battistrada usurato e lo sostituisce con uno nuovo,conservando, se ancora efficiente, la carcassa originale. L’asso-luta affidabilità di questo processo è testimoniata da controlli ob-bligatori molto accurati e dal fatto che i pneumatici ricostruitisono molto diffusi proprio su mezzi di trasporto come aerei, au-tocarri e autobus dove le sollecitazioni meccaniche sono mag-giori. Nel mondo è del 41,9 per cento la quota dei pneumatici ri-costruiti sui camion, mentre nel Nord America è del 56 per centoe nel nostro Paese è invece solo del 34,7. La crisi delle materieprime potrebbe essere una buona occasione per rilanciare la rico-struzione anche in Italia a beneficio sia dell’economia che del-l’ambiente.

CONTINENTAL AG / Limitatore di velocità e accelerazione elettronica

Più sicuri alla guidaPedal Interface è un vero e proprio controllore elettronico. Configurato medianteun software, attiva e gestisce le numerose funzioni del sistema. I pedali accelerato-re VDO sono invece sistemi di controllo preciso della quantità di carburante iniet-tata, dotati di un sensore elettronico che segnala la posizione dell’acceleratore.

complessivo compreso tra le 3,5 e le12 tonnellate, i cui pos sessori dagennaio 2005 so no obbligati a met-tersi in regola installando un disposi-tivo di limitazione del la velocità. Apartire dall’inizio di quest’anno, ta leobbligo è esteso anche ai vei coli adi-biti al trasporto di pers one con più diotto posti a sedere e massa a terra in-feriore a 5 tonnellate.

Altra proposta in casa Continen-tal è una modifica da apportare al si-stema d’iniezione a gestione elettro-nica del motore. Modifica che hadato luogo ai motori con standardTier1, capostipiti di una generazionedi motori completamente elettronici.Dallo standard Tier1 sono poi stateavviate le fasi di sviluppo che, daqui al 2011, porterà Continental a in-trodurre gli standard Tier3 e Tier IV.La novità consiste nei pedali accele-ratore VDO, veri e propri sistemi dicontrollo preciso della quantità dicarburante iniettata. Il processod’iniezione viene sin cronizzato infunzione della velocità del motore edel carico. In sostanza, prima il con-trollo della pompa a iniezione delmotore avveniva meccanicamente,agendo su una leva di controllo po -sta sulla pompa stessa: in fun zione

della pressione esercitata sul pedalequesta regolava la mandata del gaso-lio, aumentando o diminuendo l’im-missione di carburante. Col control-lo elettronico delle pompe meccani-che cambia tutto. Al posto del la levadi dosaggio troviamo una centralinaelettronica Ecu (electronic controlunit), che riceve ed elabora vari se-gnali, tra cui la posizione dell’acce-leratore. A questo punto diventa fon-damentale il ruolo dei pedali, chesono dotati di un sensore elettronicoche genera il segnale. La linearità diquest’ultimo - che offre un elevatolivello di sicurezza del sistema, evi-tando accelerazioni brusche o indesi-derate - è garantita del +/- 2 per cen -to per tutto il range di funzionamen-to che va da - 40 a + 85 gradi, e perun utilizzo in ol tre 10 milioni di ciclidalla posizione di riposo (idling) aquella massima (full) e oltre 80 mi-lioni di cicli della posizione interme-dia.

Oltre a garantire minori consumie maggiori prestazioni, un motorecosì ridisegnato risponde alle norma-tive più rigide in materia di emissio-ni inquinanti: drastica riduzione diparticolato (PM), di ossido d’azoto(Nox) e idrocarburi (HC).

Nel mondo sono il 42 per cento dei pneumatici per camion

L’emergenza materie prime rilancia

la ricostruzione

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Light & Minitruck IL MONDO DEI TRASPORTI • Maggio 200836

TORINO - L’avanzata dei com-merciali leggeri sul mercato ita-liano sembra non conoscere o -sta coli. Lo scorso marzo, sonosta ti immatricolati 23.429 vei-coli, il 3,3 per cento in più ri-spetto allo stesso periodo delloscorso anno. Nel trimestre leven dite hanno raggiunto quota64.803 unità, con una variazio-ne positiva dell’11 per cento ri-spetto alle consegne realizzatenei primi tre mesi del 2007. Glieffetti positivi degli eco-incen-tivi introdotti nel 2007 e confer-mati anche per il 2008 stannoconsentendo al settore di au-mentare la distanza dai già buo -ni volumi realizzati nel corsodel 2007. Le 12.405 consegnedi marzo garantiscono la posi-zione di leadership alle marcheitaliane, in primis Fiat Lcv(Light Commercial Vehicles),con una quota di penetrazionepa ri al 52,9 per cento. In termi-ni percentuali, la crescita in vo-lumi rispetto allo stesso mesedel 2007 è stata del 3 per cento.Da inizio anno, le 34.160 unitàcon segnate (+11,2 per cento suivo lumi dello stesso periodo2007) equivalgono a una quotadi mercato del 52,7 per cento,lo 0,1 per cento in più rispettoal la quota del primo trimestre2007 (52,6 per cento).

Continua ancora l’andamen-to positivo di Fiat Professional.In marzo, con circa 9.756 vei-coli consegnati, il brand torine-se mette a segno un incrementodel 3,1 per cento rispetto ai vo-lumi del marzo dello scorsoanno, ottenendo così una quotadi mercato pari al 41,6 per cen -to. Da inizio anno, le consegnecomplessive si attestano a

27.404 unità, poco meno di3.000 veicoli in più rispetto alprimo trimestre 2007, con unacrescita in termini percentualidel 12,2 per cento. Questi volu-mi garantiscono a Fiat una quo -

ta di penetrazione sul mercatodel 42,3 per cento contro il 41,8dello stesso periodo dello scor-so anno.

Determinanti sono risultate leperformance dello Scudo, deco-

Una gamma totalmente rinnovata, quattro modelli che coprono tutte le fasce di mercato dei veicoli commerciali e propongono soluzioni

per tutte le esigenze della clientela professionale. Per il costruttoreitaliano, la leadership è fatta di importanti risultati di vendita e nuove

sfide da vincere per soddisfare al meglio la domanda.

di Fabio Basilico

rato con il prestigioso “Van ofthe Year 2008” e di Panda Van,cresciuti in volumi, rispettiva-mente, dell’11,3 e del 75,4 percento. Importante anche la pre-stazione del nuovo Fiorino, lecui consegne a marzo sono sta teoltre 570. Per Fiat Professional,la leadership di mercato è fontenon solo di soddisfazione maanche di responsabilizzazioneverso la clientela. Per fare ilpunto della situazione abbiamointervistato Flavio Castelli, daaprile 2007 Responsabile Mer-cato Italia Light commercial ve-hicles di Fiat Professional. Natonel 1970 a Tradate, in provinciadi Varese, Flavio Castelli si èlaureato in Ingegneria al Poli-tecnico di Torino e ha consegui-to un Master MBA pres so laBocconi di Milano. En tra in FiatAuto nel 2001 ricoprendo inca-richi di crescente responsabilitànell’area marketing & sales deiveicoli commerciali in Italia eall’estero. Dal 2001 al 2004 si èoccupato di Marketing e Svilup-po Rete nel la Direzione centraleVeicoli Commerciali, dal 2004

al 2005 è stato ResponsabileMercato Francia Veicoli Com-merciali e dal dicembre 2006Responsabile Mercato ItaliaVeicoli Commerciali.

La corsa dei commercialicontinua. È certo merito degliincentivi introdotti nel 2007 econfermati nel 2008 ma anchedella qualità dei prodotti chehanno accompagnato la cre-scita numerica delle immatri-colazioni.

“Direi che sul buon anda-mento delle vendite incidonosia gli incentivi che la qualitàdei prodotti immessi sul merca-to. Per quanto riguarda i primi,i dati ci dicono che nel 2007 gliincentivi hanno inciso per il 7per cento circa del mercato, an -che se è difficile dire quanti diquei veicoli immatricolati sullaspinta degli incentivi, sarebberocomunque stati scelti dallaclientela. Resta il fatto che si-mili provvedimenti legislativihan no la loro importanza, unita-mente alle caratteristiche diqua lità di un modello. Stiamo

parlando di una clientela pro-fessionale, particolarmente at-tenta all’acquisto di un veicoloche è innanzitutto uno strumen-to di lavoro e che quindi de verispondere in tutto e per tut to eper il meglio a quelle che sonole esigenze di business dei suoiutilizzatori”.

In cosa consistono le cam-pagne di sconto attuate daFiat Professional con le diver-se tipologie di clienti?

“Le campagne di sconto so -no uno strumento valido, alqua le anche Fiat Professionalpre sta la necessaria attenzione.Noi ci basiamo su diverse tipo-logie di offerte che abbraccianogli ambiti dei finanziamenti al -l’ac quisto, dei servizi aggiunti-vi e degli sconti veri e propri.Dal l’inizio del 2008, abbiamolanciato la campagna denomi-nata “Triplo Vantaggio”, che,co me è facile intuire, si articolain tre punti: uno sconto che puòarrivare fino a 8.000 euro, unfinanziamento agevolato conra ta vantaggiosa per il cliente,una garanzia di ben cinque an -ni. Ci sono poi tutta una serie dialternative, come per esempiola permuta dell’usato”.

Queste campagne sonostrutturate in modo differentein funzione del parco auto dicui dispone il cliente stesso ean che della sua potenzialità diacquisto nel corso di un an -no?

“È ovvio che i clienti Fiatpiù grandi o più fedeli venganopremiati, così come particolaricategorie di clienti per le qualiè necessario attuare una politicadegli sconti che si adatti alle lo -ro esigenze. In generale, FiatPro fessional adotta una politica

FIAT PROFESSIONAL / INTERVISTA A FLAVIO CASTELLI DIRETTORE MERCATO ITALIA FIAT LIGHT COMMERCIAL VEHICLES

In piena corsa

Flavio Castelli, Direttore mercato Italia Light com mercial vehicles di Fiat Professional.

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37IL MONDO DEI TRASPORTI • Maggio 2008

di adattamento alla tipologiadel cliente, sul quale viene per-sonalizzato un programma diacquisto che tenga conto dellesue peculiarità e dei suoi biso-gni. Infine, sono previste anchecampagne specifiche su partico-lari modelli della gamma FiatProfessional”.

Chi acquista un veicolo dala voro nel quale trascorregran parte delle giornate vuo -le essere circondato dal massi-mo comfort e da una grandequantità di accessori e optio-nal. Un discorso che vale so-prattutto per i padroncini o lepiccole aziende, mentre nelcaso di grandi e grandissimeaziende c’è meno interesse adaccessoriare i veicoli. Comerisponde Fiat Professional aqueste diverse manifestazionidelle esigenze della clientela?

“Occorre tenere presente che,nel caso di grandi flotte, chi ac-quista il veicolo è solitamentediverso da chi lo utilizza quoti-dianamente. Nel primo ca sovengono privilegiati, in fase diacquisto, criteri di scelta e diequipaggiamento che puntino suveicoli più spartani, mentre nelcaso di un acquirente che è an -che l’utilizzatore del mezzo, co -me per esempio il piccolo arti-giano, è ormai consolidata lascel ta di un veicolo che rispon-da a ben precisi criteri di com-fort ed ergonomia, visto che lastes sa persona che compie l’ac-quisto dovrà poi mettersi allagui da del mezzo ogni giorno.Per noi è quindi di fondamenta-le importanza arrivare a inter-cettare le singole esigenze, pro-ponendo un veicolo anche inchia ve degli accessori più adattiall’utilizzatore del mezzo. Par-tendo quindi da due livelli di al-lestimento - quello basilare equel lo più confortevole e più ac -cessoriato - arriviamo a definireuna tipologia di veicolo rispon-dendo alla singola esigenza”.

Non cambiano solo le di-mensioni dei veicoli, ma an -che le forme sempre più ac-cattivanti, la meccanica sem-pre più automobilistica, lemission di destinazione... Do -ve sta andando il mondo deicommerciali?

“È vero che il veicolo com-merciale è sempre più vicino aquelle caratteristiche che tradi-zionalmente qualificano unavet tura. Ma non bisogna dimen-ticare che un veicolo da lavoroè un veicolo da lavoro, con unasua specifica identità costruttivae di utilizzo. Resta però il fattoche oggi viaggiare a bordo diun mezzo professionale nonvuol dire certo viaggiare in con-dizioni più “disagevoli” rispettoa un’automobile. Va anche te-nuto in considerazione che nel -la classifica delle motivazionidi acquisto di un veicolo com-merciale, il design, parametroche fino a qualche tempo fa ve-niva legato quasi esclusivamen-

te al mondo automobilistico, ri-sulta al quarto posto, cioè inuna posizione che viene subitodopo a parametri tradizional-mente connessi alla scelta di unveicolo da lavoro: nell’ordine,l’immagine di marca o del mo-dello, la capacità di carico e laversatilità della gamma, l’affi-dabilità. Il cliente Fiat, in parti-colare, è ben fidelizzato e il no-stro brand registra una media divalutazioni positive superiorealla media del mercato”.

Merito in primo luogodella vostra gamma...

“Abbiamo una gamma ampiae articolata, totalmente rinnova-ta e composta da cinque model-li più importanti: Ducato, Do -blò, Scudo, Fiorino e Strada,sen za dimenticare i van derivatidalle vetture, che sono in gradodi coprire praticamente l’interafascia della domanda, con tuttele esigenze degli utilizzatori. Lagam ma Fiat ha dunque una

maggiore linearità, che partedal le derivate e arriva fino alDu cato, praticamente senza so-luzione di continuità: da mezzometro cubo a 17 metri cubi.

Dopo la crescita dimensio-nale dei furgoni, il mercato haavviato un processo di rim-picciolimento delle furgonetteche punta a riempire lo spazioinferiore del segmento 1B,scendendo fino ai limiti dellevan derivate. Quale ruolo gio -ca Fiat Professional in questedinamiche?

“Per quanto riguarda la no-stra gamma, Doblò, Scudo eDu cato hanno aumentato sia laportata che la volumetria. Si ècosì prodotto uno spazio dariempire per i piccoli furgonciniche stanno sopra i van. Unospazio che Fiat ha riempito,sempre in nome di quel proces-so che ha portato alla maggiorelinearità e versatilità di gamma,con l’introduzione del nuovo

Fiorino, che si inserisce dunquetra i van e i furgoni più grandi.Va detto che Fiorino è il primoveicolo a tornare in questo parti-colare segmento lasciato scoper-to dai nostri competitor chehanno vei coli più grandi. Fiori-no si appropria di una parte delsegmento 1B (quella bassa rela-tiva a 2-3 metri cubi di volume-tria e 500-600 kg di portata) e diuna par te del segmento 1A deivan, per rispondere alle esigen-ze dei clienti delle derivate chedesiderano quella capacità dicarico in più che solo un piccolofurgone è in grado di garantire.Bisogna infatti tener conto che ivan hanno una loro identità bendefinita, che non può certo esse-re confusa con le caratteristichedi un furgone. Tra l’altro, mol teaziende li sfruttano più comeauto aziendali a due o quattro

anche in termini fiscali, sceglieun van sapendo che lo potrà uti-lizzare per determinati impie-ghi. Per chi desidera una mag-giore capacità di carico per altriimpieghi, allora la scelta di unpiccolo furgone come il Fiorinosi rivela indicata. Anche perchéquesto nuovo modello rispondecon successo all’importante sfi -da della mobilità urbana, do veentrano in gioco importanti va-riabili come il traffico, le emis-sioni ridotte, i vantaggi derivan-ti dalle dimensioni compatte...Come Fiat Professional possia-mo presentarci al cliente offren-dogli una gamma articolata estimolando le possibilità discel ta, senza rischio di sovrap-posizione.

La leadership di mercatonon è solo merito di una gam -

DUCATO / Disponibile a tutto, camper compresi

Il bello di essere grandiTORINO - Affidabile, instancabile, con una capa-cità di carico al top e 25 anni di esperienza allespalle. Non si risparmiano le parole per tessere lelodi del Ducato, compagno di lavoro ideale pro-posto in un numero di varianti tale da soddisfareogni necessità professionale. La più recente ver-sione del Ducato è stata totalmente riprogettataper rendere di più e abbassare i costi di gestione.Un veicolo “disegnato dal business per il busi-ness”. Da sempre, Ducato deve il suo successo alfatto di non inseguire i bisogni del mercato ma dianticiparli. Il trasportatore europeo manifesta di-verse esigenze: trasportare di più, sia in terminidi volume che di portata; disporre di mezzi piùpotenti (basti pensare alle performanti motorizza-zioni Multijet); abbassare i costi d’esercizio; es-sere facilitato nell’operatività e nel business; vi-vere meglio a bordo, anche con l’ausilio dellenuo ve tecnologie; proteggere se stesso e i suoipas seggeri, il veicolo e il carico. Esigenze che so -no diventate altrettante linee guida per il progettoNuovo Ducato. La versatilità di gamma come tra-dizionale punto di forza di Ducato ha naturalmen-te portato alla creazione di soluzioni ottimali: tra-sporto merci (furgoni e autocarri), trasporto per-sone (Panorama, Combi, Minibus e Scuolabus),basi per trasformazioni e allestimenti, basi perveicoli tempo libero. L’obiettivo del progetto Nuo -vo Ducato era duplice: disporre di maggiori volu-metrie, Ptt e portate nonché tenere conto delle di-verse tipologie di carico. Il risultato è una doppiagamma: Ducato e Ducato Maxi. Il Ducato “nor-male” offre un range di volume da 8 a 13 metricubi, una portata da 1,1 a 1,7 tonnellate, un Pttda 3 a 3,5 tonnellate. La gamma Ducato Maxi èspecializzata per i carichi concentrati prevalente-mente sull’asse posteriore; il volume varia da 10a 17 metri cubi, la portata da 1,4 a 2 tonnellate, il

Ptt da 3,5 a 4 tonnellate. Con le nuove basi datra sformazione, la proverbiale allestibilità di Du-cato fa un altro passo avanti. Tutte le basi sonopiù lunghe, per una maggiore carrozzabilità tota-le; inoltre, presentano carichi massimi ammessisui due assi più elevati, consentendo trasforma-zioni con sbalzi posteriori più lunghi.

Il nuovo Ducato è cresciuto come dimensioni, agaranzia di una maggiore capacità di trasporto:rispetto al modello precedente è più lungo, più al -to, più largo e con più spazio fra i passaruote. Al-l’interno del progetto Nuovo Ducato si è volutote nere conto fin dall’impostazione tecnica/tecno-logica delle esigenze specifiche dei camping car.Si può quindi dire che Ducato sia nato per essereun camper: la gamma è infatti ampia e completa,composta da ben 5 differenti lunghezze dellochassis, con oltre 200 versioni che permettono ditrovare la soluzione su misura per qualsiasi tipodi camping car. Non dimentichiamo la gammatrasporto persone che si è arricchita ultimamentedi Ducato Minibus nella versione Elegant (13 o16 posti più conducente) e Ducato Metropolis, unvero e proprio autobus a 18 posti per il trasportourbano.

SCUDO / Ha tanto di cui vantarsi

Un van tuttofareTORINO - Con la nomina a “Van of the Year2008”, Scudo ha avuto l’occasione di ribadire lequalità di un progetto nato per rispondere alle piùmoderne esigenze europee del trasporto merci ur-bano e intercity. Il nuovo veicolo concilia presta-zioni, maneggevolezza e comfort di tipo automo-bilistico con capacità e facilità di carico, oltre cheaffidabilità e redditività, tipici di un veicolo com-merciale. Numerose le novità introdotte nel seg-mento proprio da Scudo. Come le innovative so-spensioni pneumatiche sull’asse posteriore che of-frono due importanti vantaggi: consentono di en-trare nelle autorimesse pubbliche multipiano (l’al-tezza esterna del veicolo è minore di 1,90 metri) eagevolano le operazioni di carico e scarico (l’al-tezza della soglia di carico è di soli 49 cm).

Ci sono poi le versioni passo lungo e tetto altoche ampliano ulteriormente la gamma per soddi-sfare le più svariate necessità professionali. Tre ipropulsori disponibili all’interno della gamma

Scu do: 1.6 Multijet 16v da 90 cv, 2.0 Multijet 16vda 120 cv e 2.0 Multijet Power 16v da 136 cv(con DPF di serie). Scudo rappresenta la rispostagiusta per molteplici missioni e impieghi operati-vi. Per questo propone una gamma molto ampiache si compone di versioni trasporto merci, veico-li trasporto persone e basi per trasformazioni edallestimenti.

Due i passi disponibili - corto da 3 m e lungoda 3,12 m - due le lunghezze esterne - 4,80 e 5,13m - due le altezze esterne - standard: 1,89 m consospensioni pneumatiche e 1,94 m con sospensio-ni metalliche; alta: 2,20 m con sospensioni pneu-matiche e 2,28 m con quelle metalliche - due lelunghezze - 2,25 e 2,58 m. La larghezza interna èdi 1,60 m, la larghezza tra i passaruota è di 1,25 me le altezze interne sono 1,45 e 1,75 m, rispettiva-mente per i veicoli con tetto standard e quelli contetto alto. Di particolare rilievo anche le tre volu-metrie: 5, 6 e 7 metri cubi.

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Oltre a campagne specifiche sui modelli della gamma, al cliente di Fiat Professionalviene suggerito un programma di acquisto personalizzato.

posti, con evidenti vantaggi dalpunto di vista fiscale, che per laloro capacità di carico”.

Non c’è quindi il rischio disovrapposizione?

“No, non credo proprio. Chivuo le un van, con tutti i suoivantaggi in termini di carico e

ma prodotti di qualità...“Certamente. Conta molto la

rete di vendita che li propone al -la clientela e l’assistenza cheviene fornita nel post-vendita.Tra i nostri punti di forza c’è lacontinua e massiccia attenzione

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riservata al network veicolicom merciali. Molti investimentisono pianificati per rendere lare te di vendita e assistenza unfio re all’occhiello del brand FiatProfessional. Il cliente dei vei-coli commerciali, è bene ricor-darlo ancora una volta, è mol toesigente e vuole il massimodella sicurezza sia in fase divendita che nel post-vendita.

Grande attenzione è riservata al -la formazione del venditore, conl’obiettivo di creare una figuradi alta professionalità che sappiaindirizzare il cliente all’internodella vastità della nostra offerta.Il problema non è scegliere, mascegliere bene. Il venditore deveessere anche in grado di indiriz-zare il cliente per tutto ciò checomporta gli al lestimenti. Im-portante è anche l’assistenza. Aquesto proposito, lanceremo

entro fine anno un nuo vo servi-zio di assistenza, di cui stiamodefinendo le coordinate”.

Come è strutturata il net-work Fiat Professional perven dita e assistenza?

“In Italia, possiamo contaresu 300 concessionari, 600 puntivendita e oltre 3.000 punti di as -sistenza. È la rete più capillare ediffusa, che testimonia del la no-stra leadership di mercato”.

Negli ultimi anni il merca-to degli allestiti si è caratte-rizzato per crescenti specia-lizzazione e professionalità.Parallelamente si è evoluto ilcliente, che guarda anche al-l’immagine e che tiene contodi nor mative da rispettareche hanno obbligato a far ri-ferimento alle aziende dibuon livello, spesso certifica-te. Quale è la politica attuatada Fiat Professional per ri-spondere a queste nuovesfide?

“Fiat non ha partnership spe-cifiche nel settore degli allesti-menti. Essendo leader di mer-cato, l’azienda è aperta alla col-laborazione con tutti i principa-li allestitori che operano sulmercato, sia a livello nazionaleche locale. Inoltre, la flessibili-tà che contraddistingue i veicolidella nostra gamma si presta asvariati e costruttivi contributi.Basti pensare al Ducato e allasua e ste sissima gamma. La no-stra po litica nei confronti delcliente non è proporre un alle-stitore piut tosto di un altro, madi lavorare sugli operatori della

nostra rete per arrivare a defini-re figure professionali in gradodi proporre liberamente semprel’allestimento migliore e piùadatto alle esigenze del cliente.

Qual è il peso degli allestitisul totale mercato di Fiat Pro-fessional?

“Il comparto è importante esta crescendo. Nel caso del Du-cato, un mezzo che offre un in-dubbia ottima base di partenza,date le sue caratteristiche co-struttive, il 15 per cento del to-tale è relativo agli allestiti.Buo ni sono i risultati per quan-to riguarda, per esempio, le cel -le frigorifere ma va forte ancheil comparto cassoni fissi e ri-baltabili. Altro discorso riguar-da il settore dei Camping Car,in cui Fiat con il Ducato è lea-der: due clienti su tre in Europascelgono il Ducato come BaseCamper. Sugli altri veicoli dellagam ma, il ruolo degli allesti-menti è altrettanto presente mapiù contenuto: ovviamente, pre-stiamo la massima attenzione atutte le potenzialità di svilup-po”.

Si osserva la crescente at-tenzione che le società del set-tore noleggio dedicano ai pic-coli veicoli da lavoro. IlNuovo Fiorino, per esempio, èstato proposto a noleggio ad-dirittura prima del suo arrivosul mercato. Quale è la strate-gia di Fiat Professional inquesto settore?

“È un settore importante, incui Fiat continua a fare la suapar te. Siamo presenti nei varicomparti relativi al noleggio abreve, medio e lungo termine eci sono persone all’interno diFiat specificamente impegnatenel migliorare e ampliare ulte-riormente l’interfaccia con leprincipali aziende operanti sulmercato. I numeri, poi, ci dico-no che circa il 15 per cento del lenostre vendite totali sono ap-pannaggio del settore noleggio”.

Quali sono le prospettive dimercato del settore veicolicom merciali per il 2008?

“Fiat sta andando bene econ tinuerà credo a raggiungereimportanti risultati positivi, conuna crescita attesa in termine diquota di mercato. Il merito va auna gamma rinnovata e moltocompetitiva, nella quale ora ègrande protagonista anche ilnuovo Fiorino, il cui andamentocommerciale è molto lusinghie-ro. Secondo le nostre analisipre visionali, che tengono contoanche dell’andamento attualedel mercato nel suo complesso,con segnali molto soddisfacentisulle consegne dei primi mesidel l’anno, possiamo prevedereche le immatricolazioni di nuo -vi veicoli dovrebbero mantener-si sui buoni livelli raggiunti loscorso anno: nella prima partedell’anno andranno in consegnai veicoli oggetto di contratto afi ne 2007, anche sulla spintade gli incentivi. Questi ultimi,oggi ancora in vigore, incide-ranno con rilevanza di nuovonel l’ultima parte del 2008”.

Light & Minitruck38 IL MONDO DEI TRASPORTI • Maggio 2008

DOBLÒ / Grande attenzione a persone e cose

L’esperienza del trasporto

TORINO - Autentico fenomeno commerciale, FiatDoblò, in versione automobile o veicolo commer-ciale, ha saputo conquistare centinaia di migliaiadi clienti europei. Il nuovo Doblò appare oggi an-cora più bello, funzionale e ricco di contenuti.Rin novato nello stile e dotato della più articolatagamma motori del segmento (benzina, diesel e an -che doppia alimentazione benzina/metano), ilnuo vo modello si conferma un veicolo originale.Le dimensioni leggermente aumentate hanno por-tato il totale lunghezza a 425 centimetri, la lar-ghezza a 172 cm e l’altezza a 181 cm. NuovoDoblò Cargo offre un gamma molto articolata,costituita da Furgone Passo Corto, FurgonePasso Corto Tetto Alto, Furgone Passo Lungo eCombi 5 posti. Per ciascuna di queste categorie è

possibile individuare diverse soluzioni di carroz-zeria declinate in quattro livelli di allestimento(Cargo Base, Cargo SX, Combi Base e CombiElegant). Altra importante novità del nuovoDoblò Cargo sono le versioni Furgone PassoLungo, commercialmente denominate “Maxi”.

Le nuove versioni Maxi consentono al modellodi conquistare il vertice nella categoria per lun-ghezza del vano di carico (2.060 mm), volumetria(4 metri cubi) e portata (850 kg con conducente).Importante novità anche per la capacità di caricodel nuovo Doblò Cargo Passo Corto: infatti, èstata incrementata la portata (compreso il condu-cente) da 625 a 730 kg sulle versioni standard eda 805 a 850 kg sulle versioni con portata mag-giorata.

FIORINO / Fa tutto quello che promette

L’amico della porta accantoTORINO - L’avventura commerciale del nuovoFiorino è partita bene e continuata meglio. Laclientela ne ha percepito le doti di maneggevolez-za e le qualità di veicolo particolarmente funzio-nale e versatile in ambito urbano. Lungo 3,86 me -tri, alto 1,72 e largo 1,71 metri, Fiorino ha le “mi-sure” tipiche di una vettura del segmento B. Ma,nonostante queste dimensioni esterne contenute, èun veicolo commerciale a tutti gli effetti, come di-mostra la capacità del suo vano di carico. La volu-metria è, infatti, di 2,5 metri cubi, che diventanoaddirittura 2,8 con sedile passeggero abbattuto alivello pavimento. Questa operazione consente diaumentare la lunghezza interna di circa un metroe raggiungere così quasi 2,5 metri di spazio utile,grazie ai quali si possono caricare oggetti moltoingombranti. La portata di ben 610 kg. Le caratte-ristiche di veicolo commerciale sono sottolineatean che dall’estrema facilitàdi carico e scarico dellemer ci: la soglia di carico diappena 53 cm è un valore altop del mercato. C’è anchedisponibilità delle porte la-terali scorrevoli e delle por -te posteriori a due battentiasimmetrici, la cui aperturapuò arrivare fino a 180 gra -di. Dal punto di vista deico sti di gestione aspettosem pre più rilevante, Fiori-no ha veramente le carte inregola per vincere: un par-tner generoso e davvero po -co esigente.

Nel ciclo misto, equipag-giato con il 1.3 Multijet,con suma 4,5 litri per 100km; l’autonomia con unpie no di gasolio è di ben

1.000 km; il tagliando di manutenzione ordinariaè ogni 30mila chilometri. Sempre tenendo comepunto di riferimento il 1.3 Multijet, le emissioni diCO2 risultano pari a 119 g/km. In molte città Fio-rino circola anche se ci sono limitazioni di traffi-co, grazie alla disponibilità del filtro antiparticola-to.

Accanto al Multijet 1.3 16V da 75 cv, Fiorinopropone la motorizzazione 1.4 benzina da 73 cv,an ch’essa Euro IV. Se inizialmente il commercialeFiat è stato proposto solo nella configurazioneCargo per il trasporto merci, la gamma si è arric-chita da aprile della versione Combi per il traspor-to promiscuo persone e merci con due allestimentidisponibili (Combi e Combi SX); per entrambi gliallestimenti è disponibile come optional un packspeciale denominato Adventure che amplia la ver-satilità di utilizzo del Fiorino Combi.

STRADA / I pregi del pick up, i tratti di una vettura

Il cassone dei tuoi sogniTORINO - Il nuovo Fiat Strada ha un’impronta sti-listica da veicolo solido, funzionale e capace dibuo ne prestazioni. Una linea che esprime una per-sonalità forte e dinamica, che integra le caratteri-stiche tipiche di un pick up con gli inconfondibilitrat ti di una vettura. Le dimensioni complessivedel veicolo sono rimaste pressoché invariate ri-spetto al precedente: lunghezza 4.444 mm, lar-ghezza 1.664 mm, altezza 1.525 mm e un passo di2.718 mm. Punto di forza del nuovo Fiat Strada è,

ovviamente, l’ampio cassone posteriore che misu-ra 1.693 mm in lunghezza (1.393 mm nelle ver-sioni con cabina lunga), 1.220 mm in larghezza(1.070 mm tra i passaruota). L’accesso al vano dicarico è facilitato non solo dalla ridotta altezza daterra del cassone (605 mm), ma anche dalla pre-senza della ribaltina, che si apre a 90° e può sop-portare un peso di 300 kg. La portata utile com-preso il conducente è di 705 chilogrammi (685 kgper le versione con cabina lunga) mentre il peso

totale a terra è di 1.915 kg equello rimorchiabile di1.000 kg. Strada è equipag-giato con il 1.3 16v Multijetda 85 cv che garantisce otti-me performance (velocitàmassima di 165 km/h), con-sumi tra i migliori del seg-mento e ridotti costi di ge-stione. La gamma delnuovo Fiat Strada si com-pone di due allestimenti(Strada e Adventure) e duecarrozzerie (cabina corta elunga).

In piena corsasegue da pag. 37

Tutti in azione: il Doblò in versione automobile e veicolocommerciale (in alto), il Fiorino, ultimo acquisto della gamma Fiat

(in alto, a destra) e il nuovo Strada (sotto).

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TORINO - Il suo debutto è avve-nuto il mese scorso e si è capitosu bito che il Fiorino Combi, ilnuovo veicolo commerciale de-rivato direttamente dalla fami-glia Cargo e destinato al tra-sporto promiscuo di persone emer ci (fino a 5 persone + 175kg), ha tutte le migliori carteper diventare un protagonista disuccesso nel suo segmento dimercato. Declinata in due alle-stimenti (Combi e Combi SX) eproposta a partire da 9.950 euro(prezzo detax), “la nuova gam -ma del Fiorino Combi - sottoli-nea Franco Miniero, ammini-stratore delegato di Fiat Profes-sional - risponde a impieghi eclienti specifici che cercano ilcomfort automobilistico di unpiccolo monovolume abbinatoalla capienza e praticità propriedi un veicolo commerciale. Tral’altro, tutte le versioni possonoessere richieste anche con omo-logazione N1, ovvero 4 personepiù 293 kg, il che comportaspe cifiche agevolazioni fiscali aseconda dei Paesi”.

Per entrambi gli allestimentiè disponibile come optional an -che un pack speciale denomina-to Adventure che amplia la ver-satilità di utilizzo del FiorinoCom bi. Alla sua spiccata “voca-zione cittadina” aggiunge ancheuna gamma specificatamenteorientata all’utilizzo rurale o ingenerale a percorrenze su stradeaccidentate e non a sfal tate (can-tieri edili, costruzioni reti stra-dali e ferroviarie ma anche ster-rati e strade di mon tagna). Fio-rino Combi Adventure si con-traddistingue per un assettorialzato, riparo sottomotore in-tegrato nel paraurti an teriore eprotezioni più estese della car-rozzeria con un allestimento in-terno specifico, l’ideale quindiper uso sia cittadino sia “allroad”.

RISPOSTA IDEALEPER CHI LAVORA

Punti di forza del FiorinoCom bi sono l’essenzialità dellefinizioni e la grande configura-bilità del vano posteriore che nefanno la risposta ideale per unuso lavorativo di tipo misto(tra sporto di squadre di operai emateriali/utensili o, in alternati-va, di soli materiali). Inoltre, lapanchetta posteriore a 3 postipuò essere ripiegata, impac-chettata e addirittura asportatadando al Combi la stessa volu-metria della versione Cargo: daun minimo di 356 litri a unmas simo di 2.500 litri. In più, lasoglia di carico è di appena 527mm in modo da facilitare cosìle operazioni di carico e scari-co.

All’esterno, il nuovo veicolodi Fiat Professional si contrad-distingue per alcune peculiaritàquali la scocca semivetrata, leporte posteriori vetrate a 2 bat-tenti asimmetrici (apribili fino a180°) e il paraurti anteriore spe-cifico nella forma e nelle di-mensioni. Il cliente del FiorinoCombi può scegliere inoltre tradieci colori carrozzeria mentre,

all’interno, ciascun allestimentopropone un rivestimento speci-fico.

Curato nei dettagli e dallafor te personalità estetica, il Fio-rino Combi assicura il massimodel comfort qualunque sia lastra da o la missione operativada compiere. Infatti, seguendo ipiù avanzati principi di ergono-mia, l’abitacolo è stato studiatocome luogo di lavoro, quasifos se un prolungamento delpro prio ufficio. Le grandi su-perfici vetrate offrono un’ampiavisuale della strada e un’ottimaluminosità interna mentre il po -sto di guida privilegia funziona-lità e benessere, crea una sensa-zione di sicurezza e garantisceuna posizione comoda per tuttele taglie di utenza grazie anchealle regolazioni del sedile e delvolante. In più, la plancia - afor ma di “T” - consente al con-ducente di avere a portata dimano tutti i comandi, compresala leva del cambio posta cen-tralmente e una ricca strumen-tazione (a richiesta è possibiledotare il Fiorino Combi del cli-matizzatore manuale e dell’au-toradio con lettore Cd - MP3com patibile con le funzioniBlue tooth).

Con le versioni Combi siam plia così la gamma del mo-dello Fiorino, un veicolo unico

nel suo genere grazie alle suedimensioni compatte, alla suamaneggevolezza e alla straordi-naria capacità di carico. Insom-ma, Fiorino Combi “arriva dovegli altri non arrivano”: infatti èquesto il claim della pubblicitàche, come era già successo perle versioni Cargo, avrà sempreper protagonista Gigi Buffon, ilportiere più forte del mondo.Ed è proprio l’agilità che acco-muna i due “campioni”: Buffonvola dove gli altri portieri nonarrivano, il Fiorino Combi af-fronta con disinvoltura i vicolistretti di un centro cittadino.Me rito delle sue dimensioni e -sterne compatte - è lungo 3,96me tri, alto 1,72 e largo 1,71metri - e di un eccellente dia-metro di sterzata: appena 9,95tra i marciapiedi e 10,45 metritra i muri.

SICUREZZAAL PRIMO POSTO

Non solo. La stessa sicurezzae tranquillità che il numero 1del la Nazionale di calcio italia-na infonde all’intera squadra siritrova nell’ultimo nato di FiatProfessional che garantiscesem pre massima protezione perpasseggeri e carico, grande affi-dabilità e robustezza ed una si-gnificativa riduzione dei costi

zione sono facilmente rimovibi-li e quindi con un ridotto costodi riparazione.

AFFIDABILITÀE DINAMISMO

Sicuro e affidabile, il FiorinoCombi si caratterizza anche perun ottimo comportamento dina-mico qualunque sia l’impiego oil percorso intrapreso. Meritoanche dei due propulsori Euro 4disponibili - il benzina 1.4 da73 cv e il turbodiesel 1.3 Multi -jet da 75 cv (disponibile anchecon filtro antiparticolato) - chesi contraddistinguono per il pia-cere di guida (soprattutto l’ela-sticità di marcia), l’affidabilitàe il rispetto dell’ambiente, oltreche per le prestazioni eccellentie i ridotti costi operativi (consu-mi e manutenzione). In partico-lare, gli intervalli di cambio o -lio sono fissati a 30.000 km e la

di riparazione. Infatti, oltre a unimpianto frenante potente e mo-dulabile, il Fiorino Combi adot-ta di serie sull’intera gamma al-cuni importanti dispositivi: dal -l’ABS completo di EBD allecin ture a 3 punti con pretensio-natore e limitatore di carico, dalservosterzo idraulico all’airbagdel conducente (a richiesta sonodisponibili l’airbag del passeg-gero, i sidebag e i sensori poste-riori di parcheggio). E ancora:il Fiorino Combi vanta unastrut tura del veicolo che è rigi-da nella parte abitativa (in mo -do da proteggere gli occupantidalle intrusioni in abitacolo) maè dotata di zone anteriori e po-steriori a elevata capacità di as-sorbimento di energia. Inoltre, iparaurti generosi e privi di spi-goli garantiscono la massimaprotezione per il veicolo, spe-cialmente negli urti a bassa ve-locità, mentre le fasce di prote-

disposizione dei singoli compo-nenti dei propulsori riduce inmo do significativo i tempi ne-cessari per gli interventi di ma-nutenzione o riparazione.

Entrambi abbinati a un cam-bio manuale a 5 marce (a ri-chiesta è disponibile la trasmis-sione robotizzata Comfort-Ma -tic a 6 rapporti), i due propulso-ri rendono il veicolo brillante eagile nel traffico. Ma il massi-mo comfort di marcia significaan che poter contare su unosche ma delle sospensioni am-piamente collaudato e affidabi-le: Mc Pherson all’anteriore,ponte torcente al posteriore.Que sta soluzione - unita al l’a -do zione di pneumatici da 15” -garantisce un ottimo comporta-mento dinamico, grande stabili-tà dinamica e tenuta di strada,oltre che uno sterzo preciso conqualsivoglia condizioni di cari-co.

Light & Minitruck 39IL MONDO DEI TRASPORTI • Maggio 2008

Declinata in dueallestimenti e proposta a partire da9.950 euro, la nuova gammadel FiorinoCombi risponde a impieghi eclienti specificiche cercano il comfortautomobilisticodi un piccolomonovolumeabbinato acapienza epraticità propriedi un veicolocommerciale.Disponibileanche il kitAdventure.

di Lino Sinari

FIAT PROFESSIONAL / IL FIORINO NON È SOLO CARGO MA ANCHE COMBI

Il piccolo professionista ora sa fare di tutto

Il Fiorino Combi è ideale per uso cittadino e all road. I punti di forza sono le finiture essenziali e la configurabilità dal vano posteriore. Due gli allestimenti proposti a partire da 9.950 euro.

In alto, Franco Miniero, Amministratore Delegato di Fiat Professional.

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O G G I I L M I G L I O R E È A N C H E I N V E R S I O N E C O M B I .Con Nuovo Fiorino Combi fi no a 5 passeggeri arrivano dove gli altri non arrivano. Le persone viaggiano nel massimo del comfort, con una portata disponibile per le merci fi no a 293 kg. Fino a 1000 km con un pieno grazie ai motori Multijet Euro 4. Nuovo Fiorino Combi è il migliore del centro cittadino.

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Light & Minitruck42 IL MONDO DEI TRASPORTI • Maggio 2008

TORINO - L’Olimpico di Torinoaveva la cornice di pubblicodell e grandi occasioni quel sa-bato sera dello scorso 16 feb-braio. La sfida tra Juventus eRo ma era di quelle da non per-dere. E la partita avrebbe riser-vato puntualmente mille emo-zioni. Tra il primo e il secondotem po il palcoscenico dell’O -lim pico si apriva all’ingressotrionfale di tre originali “attori”,tre Nuovi Fiat Fiorino, uno dicolore bianco, uno verde e unorosso, che si portavano al centrodel campo, laddove mai un vei-colo potrebbe pensare di arriva-re. Una semplice ma convintaesibizione a contatto con i tanticampioni delle due squadre chegiocano nella Nazionale Italianadi Calcio, di cui Fiat Professio-nal è partner ufficiale, e soprat-tutto con quel Gigi Buffon che èil suo testimonial d’ec cezione.Questo flash ci con sente di unintrodurre un argomento che haal suo centro la nuova realtà diFiat Professional. In particolarecosa è stato fat to e cosa si stafacendo, in fat to di comunica-zione a 360 gra di, per affermaresui mercati la nuova identitàdell’intera attività che nell’am-bito di Fiat Group Automobilesè relativa alla produzione e allacommercializzazione dei veicolicommerciali, oggi rappresentatida veri e propri protagonisti delsettore, ognuno con specifichecaratteristiche per rispondere adaltrettante specifiche missioni,quali sono appunto lo Strada, ilFiorino, il Doblò, lo Scudo e ilDucato.

PARTNERS DEL BUSINESS

Perché la trasformazione daFiat Veicoli Commerciali a FiatProfessional? L’idea vincenteha origine nel l’aprile 2007 datain cui nascono il nuovo logo e ilnuovo naming. È di Franco Mi-niero, l’uomo che dopo le posi-tive esperienze prima in Iveco epoi in Irisbus, un paio di anni faha preso in mano il timone deiveicoli da lavoro firmati Fiat.Di questa operazione e delle at-tività promozionali che sonosta te messe in atto per affermar-ne l’efficacia, ne parliamo conMarco Monacelli, 40 anni, tori-nese, figlio di un generale deiLa gunari, una laurea in giuri-sprudenza, un master in comu-nicazione, per 11 anni (dal 1997al 2007) account nell’agenzia diArmando Testa a stretto contat-to con clienti dai nomi altiso-nanti come Il Mulino Bianco,Nestlè/Perugina, Telecom, Es-selunga, per ultimo Lancia, pri -ma di approdare nel settembredello scorso anno in Fiat Pro-fessional come responsabiledella comunicazione e del trai-ning. “Il nuovo brand Fiat Pro-fessional - sottolinea - è natoper affermare un preciso con-cetto, ovvero l’intero mondodei veicoli commerciali Fiat,dal la progettazione, alla produ-zione, alla vendita e all’assi-stenza, si muove come un vola-no professionale finalizzato alla

migliore soddisfazione dei pro-fessionisti del trasporto leggero.Oltretutto il brand Fiat Profes-sional è diventato di immediatacomprensione e identificazionesu tutti i mercati dove in prece-denza, anche come conseguen-za delle singole lingue, il con-cetto di Fiat Veicoli Commer-ciali veniva tradotto nelle formepiù diverse. Ora Fiat Professio-nal è un unico marchio ovunquee crediamo che esprima con im-mediatezza tutto ciò che simuo ve sotto questa realtà”.

“Ecco, noi siamo partiti -pro segue - proprio dal concettodi essere partners del businessdei nostri clienti, per dare unpreciso profilo alla comunica-zione, che cerca di esaltare conla parola Fiat l’orgoglio del-l’ap partenenza a un grandemar chio, che anche nel settoredei commerciali vanta la mi-gliore tradizione, e con la paro-la Professional la specializza-zione che distingue oggi l’im-pegno di quanti lavorano, cia-scuno con le proprie competen-

ze, nel settore dei veicoli com-merciali, ovvero un esercito diprofessionisti al servizio deipro fessionisti del trasporto leg-gero. Mi piace insistere sul fat -to che oggi Fiat Professional èl’unico brand al mondo che ve -de coinvolti in maniera assolu-tamente professionale tutti gliad detti alla progettazione, allaproduzione, alla vendita e alpost vendita per i quali l’obiet-tivo primario del loro impegnoè quello di mettere al serviziodel la clientela professionalevei coli che rispondano al me-glio alle loro esigenze. Certezzeassolute per i nostri clienti van -no da una gamma di 12 modellie più di 3.000 versioni fra le piùricche del mercato ad una capil-lare rete di vendita e assistenzache conta in Europa ben 740dea ler Fiat Professional su untotale di 1.440 dealer Fiat. I no-stri dealer vantano tutti un ele-vato livello di professionalitànel la precisa ottica della mi-gliore soddisfazione del clientefinale”. Chi compra un veicolo

da lavoro Fiat Professional - faan cora osservare il manager to-rinese - sa che può costruirsi ilveicolo a misura della sua atti-vità. E in questo lavoro può edeve avvalersi della collabora-zione degli specialisti dellaven dita di Fiat Professional, chesono ben lieti di mettere a lorodisposizione le proprie compe-tenze, frutto di una continuafor mazione e in linea con l’evo-luzione dei prodotti oltre chede gli strumenti finanziari diven dita.

LA GLOBAL VISIONDEL BRAND FIAT

La comunicazione parte ap-punto da questa piattaformacon cettuale per esaltare in ge-nerale la nuova visione interna-zionale del brand Fiat Profes-sional e in particolare le specifi-che mission di ciascun modello.Di qui le tante operazioni pub-blicitarie, promozionali e disponsorizzazione che sono statee continuano a essere messe inat to utilizzando i più diversistru menti di comunicazione. “Èil caso - spiega Marco Mona-celli - della scelta, come testi-monial del Nuovo Fiorino, diGi gi Buffon, il più forte portie-re del mondo. Realizzata dal-l’agenzia Leo Burnett Torino edeclinata su stampa, radio ema xi affissioni, la campagnapubblicitaria, che esprime inmodo chiaro il posizionamentodel veicolo, vede protagonista ilcampione del mondo mentreesegue acrobatici ritiri di pacchidirettamente sul pianerottolo diun palazzo o in vicoli partico-larmente angusti. E al suo fian-co c’è sempre il nuovo Fiorino,un veicolo unico nel suo genereche grazie alle sue dimensionicom patte, alla sua maneggevo-lezza e alla straordinaria capa-cità di carico “arriva dove glial tri non arrivano”, come recitail claim della nuova pubblicità.Ed è proprio l’agilità che acco-muna i due “campioni”: GigiBuf fon vola dove gli altri por-tieri non arrivano, il Fiorino af-

fronta con disinvoltura i vicolistretti di un centro cittadino.Non solo. La stessa sicurezza etranquillità che il numero 1 ita-liano infonde all’intera squadrasi ritrova nell’ultimo nato diFiat Professional che garantiscesempre massima protezione perpasseggeri e carico, grande affi-dabilità e robustezza, oltre a unottimo comportamento dinami-co qualunque sia l’impiego o ilpercorso intrapreso”.

È anche il caso dell’accordodi sponsorizzazione di Fiat Pro-fessional con la Nazionale Ita-liana Calcio con la quale ilbrand torinese, leader nella mo-bilità professionale, condivide iconcetti di sfida, leadership etattica che contribuiscono al-l’immagine positiva dei calcia-tori italiani nel mondo, seguitida sempre da milioni di appas-sionati. “Fiat Professional - ag-giunge Marco Monacelli - havo luto dare enfasi a questaspon sorizzazione attraverso unpiano di comunicazione a livel-lo internazionale che prevedean che la messa in onda di unospot televisivo realizzato perpro muovere il legame fra le duesquadre di professionisti. L’ideache guida la campagna pubbli-citaria si basa soprattutto sullagrande passione e professionali-tà nello svolgere il proprio la-voro; valori presenti nel DNAdi Fiat Professional e della Na-zionale italiana di calcio. Questivalori vengono trasmessi attra-verso un spot di 40” dove alcu-ni bambini giocano a calcio suuna piazza di paese. Le fasi digioco si legano, attraverso sim-patiche azioni, direttamente allafutura professione dei bambini,perché, qualunque sarà il lorofuturo è la passione che, fin dapiccini, li muove; proprio comeil Brand Fiat Professional dasempre animato da una grandepassione nel condividere le sfi -de lavorative di tutti i giorni. Ei veicoli Fiat Professional ac-compagneranno la NazionaleItaliana ai Campionati Europei2008 in Svizzera/Austria, finoai Mondiali in Sudafrica in pro-

gramma nel 2010”.Entrambi gli abbinamenti so -

no stati recepiti dal grande pub-blico con grande simpatia, cosìcome particolarmente efficaciso no state le campagne chehan no visto nel 2006 il Ducatoprotagonista di un divertentesketch con Buffon, Del Piero,Cannavaro e Zambrotta invitatida Giovanni Trapattoni “ad an-dare a lavorare”, e nel 2007 conil nuovo Scudo che aveva cometestimonial Michael Schuma-cher. “Il pluricampione di For-mula 1, appena ritirato dallecompetizioni, si domanda - ri-corda Marco Monacelli - cosaa vrebbe fatto da pensionato.Probabilmente avrebbe conti-nuato a lavorare, come avevasem pre fatto, magari cambian-do auto o passando alle motoco me oggi sta facendo. Eraquesta la linea di comunicazio-ne del Nuovo Scudo, “l’autoche lavora”, confortevole e ma-neggevole nel suo lavoro pro-prio come una vera automobile.Per ogni messaggio pubblicita-rio o promozionale non è co-munque importante il mezzo dicomunicazione attraverso ilquale viene veicolato. Fonda-mentale è invece il concetto e -spresso dal messaggio, che de -ve essere assolutamente concre-to, mai dimenticando che la de-stinazione di tale messaggio ri-guarda gente che con i veicoliFiat professionalizza ulterior-mente e al meglio la propria at-tività”. Se poi, si condisce iltut to con grande originalità, co -me la maxi affissione presenteper tutto il mese di dicembre inuna fantasmagorica Piazza Vit-torio a Torino che ha ispiratocon una particolare tecnica fo-tografica a 180 gradi la cartoli-na con gli auguri di Fiat Profes-sional per il 2008, o come ilgio co sul sito web di Fiat Pro-fessional con Buffon che si di-verte a riempire pacchi da siste-mare sul Fiorino e che in pocotempo è stato cliccato da oltre200mila navigatori con più di10mi la registrazioni, alloral’im patto risulta ancora più de-cisivo.

A colloquio con ilResponsabileComunicazionedi FiatProfessional per approfondirequanto anche sul pianodell’immagine si è fatto e si faper affermare la nuova identitàdi un brand cheha nel Fiorino,nel Doblò, nello Scudo e nel Ducato iformidabili attoridel trasportoleggero”.

FIAT PROFESSIONAL / LE CAMPAGNE PUBBLICITARIE PER IL NUOVO BRAND DEI VEICOLI COMMERCIALI TORINESI

Monacelli: “Il valore dei professionisti del trasporto leggero”

di Paolo Altieri

Marco Monacelli, Responsabile Comunicazione Fiat Professional.

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Light & Minitruck 43IL MONDO DEI TRASPORTI • Maggio 2008

Il commerciale francese è diventato più grande ed èdisponibile in versione corta o lunga, per soddisfare

una molteplicità di aspettative. Alle grandi opportunitàdi carico e alloggiamento della merce trasportata, il

nuovo Berlingo aggiunge un’accessibilità ottimizzata.

di Fabio Basilico

per il massimo volume utile. Lacarrozzeria interna è stata stu-diata con cura del dettaglio,sen za inutili recessi, per render-la elegante ma adatta all’utiliz-zo professionale (in particolarei punti di fissaggio per gli alle-stimenti interni). Inoltre, la par -te inferiore dei pannelli lateralidel vano di carico è accurata-mente rivestita, per rafforzare laqualità percepita, la robustezzae per proteggere il veicolo daidan ni che possono essere pro-vocati dal carico trasportato.Que sta protezione interna per-mette di conservare intatta la la-miera esterna, e con questa l’a -spet to del nuovo Berlingo el’im magine dell’attività cherap presenta. Berlingo non di-sdegna l’epiteto lusinghiero diufficio mobile, in grado di faci-litare l’attività professionale ot-timizzando lo spazio disponibi-le nella cabina. A completamen-to delle molteplici funzioni di

ducente, la mensola sopra al pa-rabrezza da 12,5 litri, una con-solle centrale (disponibile nel -l’allestimento con pack comfortsedile conducente, nella confi-gurazione a due posti) che sibloc ca su una base tra i sedilian teriori e offre un volume dicontenimento amovibile sup-plementare di 13 litri nonchédue porta bicchieri, uno sportel-lo superiore del tetto che vieneproposto sulle versioni con por -te posteriori a battente, con osen za porta laterale scorrevole,e permette di caricare oggettilunghi, circolando con le portechiuse.

Per rispondere a una delle e -si genze principali dei professio-nisti, le porte della zona di cari-co sono concepite con requisitidi protezione delle merci e de -gli strumenti. Le porte posterio-ri a battente sono fornite lamie-rate di serie, per evitare sguar diindiscreti e la rottura dei vetri.Inoltre, le cerniere del le porte abattente sono nascoste, per dis-suadere da tentativi di effrazio-ne. Sono proposti an che nume-rosi equipaggiamenti come lachiusura centralizzata automati-ca, la chiusura centralizzata se-lettiva (blocco del vano di cari-co dal cruscotto, in modo indi-pendente dalla cabina), chiusu-ra centralizzata a effetto globale(che rende impossibile l’apertu-ra di una porta dall’interno adesempio dopo la rottura deivetri). Nuovo Berlingo vieneproposto con tre motorizzazioni- 1.6i 16V da 90 cv, HDi 75 da75 cv e HDi 92 da 92 cv - abbi-nate a un cambio ma nuale acinque rapporti. Nuo vo Berlin-go verrà proposto più avantianche in versione con pianalecabinato. Il carico u tile di 1 ton-nellata permette di anticipare lenecessità dei carrozzieri e di di-sporre di diverse tipologie diveicolo: cella frigorifera, pick-up, interventi di soc corso,benna, etc.

sta può scegliere tra diversi tipidi cabina. Extenso è in grado diospitare 3 persone nella parteanteriore, grazie al posto ag-giuntivo; il sedile del passegge-ro laterale è a scomparsa, performare un pianale completa-mente piatto e trasportare cari-chi fi no a 3 metri di lunghezza.Il rap porto “lunghezza di caricointerno” e “lunghezza esternadel veicolo” (4,38 m) rappre-senta una reale novità nel seg-mento. Lo schienale del sediledel passeggero a scomparsa è inlamiera, per sostenere senzadifficoltà fino a 50 kg di carico.Ma non è tutto, perché il sediledel passeggero può essere con-figurato come le poltrone delci nema, ovvero con il cuscinosol levato contro lo schienale,per trasportare in cabina dei ca-richi alti. Extenso permette an -che di proporre un volume ag-giuntivo di 0,4 metri cubi, perun volume totale di 3,7 metricu bi in versione corta e 4,1 inversione lunga. In presenza diuna cabina tradizionale, vale adire con 2 posti nella prima fila,lo schienale del sedile del pas-seggero è ripiegabile, per otti-mizzare il carico del veicolo.

Il carico è facilitato da unaso glia situata a 58,4 centimetri

MILANO - È sotto il segno delrinnovamento l’attuale offertadi veicoli commerciali Citroën.Il nuovo Berlingo arriva infattisubito dopo il nuovo Jumper, ilnuovo Jumpy e il piccolo ulti-mo nato, Nemo. Con il lanciodi Berlingo, nel 1996, Citroënha rafforzato il suo ruolo dipro tagonista nel mercato deifurgoni: lo testimonia il datodel 17 per cento di quota dimer cato in Europa registrato al -la fine di novembre. Sempre nelVecchio Continente, nei primiundici mesi del 2007, Berlingoha rappresentato il 48 per centodelle vendite di veicoli com-merciali Citroën, tenendo contoche in Europa quasi 1 veicoloCitroën su 5 è un commercialeleggero. Se poi allarghiamo ilnostro punto di osservazione almondo intero, emerge che dallan cio sono stati venduti oltre800mila Berlingo in versioneveicolo commerciale. La com-mercializzazione del nuovo mo-dello inizierà nell’ultimo trime-stre del 2008, al fianco dell’at-tuale Berlingo, che acquisiscela denominazione di BerlingoFirst.

I concetti di praticità e fun-zionalità fanno parte delle paro-le d’ordine del nuovo modello.Innanzitutto, diciamo che Ber-lingo è diventato più grande: haguadagnato 24 centimetri inlunghezza (4,38 m il totale), 8cm in larghezza (1,81 m) e 3,5cm di passo (2,73 m). È inoltredisponibile in versione corta olunga, per soddisfare una mol-teplicità di aspettative. La ver-sione lunga offre uno sbalzopo steriore allungato di 25 cmrispetto alla versione corta emi sura 4,63 m di lunghezza.Ol tre alle nuove dimensioni,Ber lingo offre in particolare unmaggior volume di carico, pertrasportare 2 Europallet, unoda vanti all’altro, sistemati inlarghezza.

Berlingo può alloggiare 3,3metri cubi di carico (che diven-tano 3,7 sulla versione lunga),con tro i 3 metri cubi del “vec-chio” Berlingo, e può contenereun carico utile di 625 o 850 kg(750 sulla versione lunga). Gra-zie alle sue nuove dimensioni,il commerciale francese diventaun punto di riferimento nel seg-mento dei furgoni per capacitàdi carico. Inoltre, il professioni-

CITROËN / PRATICITÀ E FUNZIONALITÀ DEL NUOVO BERLINGO

Anche la merce viaggia comodatente tipo 2/3-1/3 agevolano iltrasporto di carichi lunghi, dalmomento che il veicolo puòviag giare con la porta più stret-ta aperta. Il carico può quindiessere ottimizzato, con la portapiù stretta che rappresenta ilpro lungamento del sedile delpasseggero laterale a scomparsao ribaltabile. Senza dimenticareche le porte posteriori a battentesi aprono a 177 gradi permet-tendo al nuovo Berlingo di arri-vare molto vicino al punto dica rico della merce. Anche l’e -ven tuale lunotto apribile sullosportello posteriore fa la suapar te, offrendo un facile acces-so al bagagliaio, senza la neces-sità di aprire lo sportello e per-mettendo di trasportare carichilunghi, dal momento che la tar -ga d’immatricolazione è fissatasul lo sportello posteriore e restasempre visibile. Infine, per faci-litare l’accesso e il carico delveicolo è possibile scegliere tra1 o 2 porte laterali scorrevoli.

La zona di carico è concepita

ampliamento dello spazio di ca-rico, il sedile centrale della ca -bina Extenso rappresenta unelemento essenziale di questoufficio mobile. Innanzitutto loschienale, che si può ripiegare esi trasforma in scrittoio, com-pletato da una cinghietta di fis-saggio per i documenti e da unap poggia gomito. Il cuscino,poi, prevede un vano di conte-nimento da 7,6 litri, in cui pos-sono essere alloggiati oggetti datenere al riparo da sguardi indi-screti. In presenza di una cabinatradizionale, con due posti nellapri ma fila, la scocca delloschie nale ripiegabile del sediledel passeggero funga da tavoli-no, con due porta bicchieri.

Va anche detto che il nuovoBerlingo conta una quantità no-tevole di vani di contenimento,che arrivano a 61 litri. Disponequindi di vani particolarmenteu tili, come il cassettino porta -og getti sul lato del passeggero,il vano dietro al volante, il cas-settino sotto al sedile del con-

da terra nella versione corta 625kg, a 60,9 centimetri sulla ver-sione corta 850 kg e a 61,2 cmsulla versione lunga. C’è ancheun vano di carico ad ampia a -per tura rettangolare, con porte abattente 2/3-1/3. Le porte a bat-

Chi acquista un Citroën Berlingo può scegliere tra diverse versioni e ha a disposizione da 3,3 a 3,7 metri cubi di carico contro i 3 metri cubi del precedente modello.

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Light & Minitruck44 IL MONDO DEI TRASPORTI • Maggio 2008

di Paolo Altieri

PONTEDERA - In casa Piaggio,due anni fa, nel 2006, sono statifesteggiati i 60 anni dalla nascitadella mitica Vespa. Que st’an no,2008, si celebra ancora lo stes sonumero “60” ma per ricordare ilsessantesimo anniversario di unaltro veicolo mitico del l’aziendadi Pontedera, quel l’Ape che inItalia e in ogni angolo delmondo si è conquistato conenorme simpatia lo scettro diveicolo a tre ruote più sbarazzi-no e nello stesso tempo più effi-cace, capace di intrufolarsi conil suo “prezioso” carico nei re -cessi più impervi dei centri sto ri-ci o degli affollati mercati del legrandi metropoli del mon do. In-finite le trasformazioni che sonostate fatte dell’Ape per renderloadatto agli impieghi più diversi,mantenendo nel tem po sempreuna grandissima at tualità e so-prattutto senza che mai alcunaltro veicolo abbia sa puto ancheminimamente avvicinarsi allasua straordinaria personalità.

Ed è proprio questo prestigio-so traguardo dell’Ape che se gnain Piaggio una svolta fondamen-tale per il suo ambizioso futuroal cui disegno è stato chia mato amettere la firma un per sonaggio,che ha già dimostrato nelle sueprecedenti esperienze di avere lamano ferma e competente per unrisultato di successo. È FrancoFenoglio, pie montese, 55 annicompiuti il 31 marzo scorso, unalaurea in Scienze Politiche conindirizzo e conomico, una secon-da laurea “Ho noris Causa” inScienze A zien dali con specializ-zazione in Tecnica Industriale,ma soprattutto profondo cono-scitore degli uomini, che sa mo-tivare, spronare, stimolare con il

vorative presso la RIV-SKF,l’Alessio Tubi e la TRW Si pea,nell’ottobre del 1991 entrava nelmondo Iveco come sa les mana-ger nell’ambito del Mer cato Ita-lia. All’epoca in I ve co si puòdire che si respirava un’atmosfe-ra un po’ ingessata. Poco dina-mismo, poca creatività, poco co-raggio nell’osare, pro dotti già al-lora di qualità, so prattutto con ilDaily e l’EuroCargo e non anco-ra con i pesanti, ma di scarsapersonalità pe nalizzata anche dastanche o pe razioni d’immagine.L’arrivo di Fenoglio in Iveco sitrasforma in una vera sferzata diaria fred da. Che all’inizio inve-ste i suoi più stretti collaboratorie che poi si espande in tutti i set-tori dell’azienda facendo di ogniuomo, di ogni donna del Pia netaIveco convinti ed entusiasti so-stenitori di una causa vincente.Non è un caso se un ta le perso-naggio farà una brillante carrie-ra, assumendo tra l’altro l’incari-co in Iveco di General Managerdel Mercato Italia nel 1996, diVicepresidente CommercialOperations nel 1999, di SeniorVicepresidente Sales and Mar-keting nel 2004, di Senior Vice-presidente International Opera-tions and Business Develpment,per poi passare nel 2005 allaNew Holland Constructioncome presidente.

È questo il profilo di FrancoFenoglio che con l’inizio del2008 ha deciso di affrontare lasua nuova importante sfida pro-fessionale sotto la bandiera del laPiaggio. Alla sua responsabilitàè stata affidata la Divisione Vei-coli Commerciali, specializzatain soluzioni di trasporto per lamobilità “intracity”, quella chesi muove in un raggio che nonsupera i 40 km, essendo la mo-bilità intercity, più o me no sugli

no il mi nimo ingombro, ma con-sentono facilità di parcheggio euna grande mobilità nei centristo rici e nelle situazioni semprepiù frequenti di traffico intenso.Inoltre vantano il miglior raggiodi sterzata della categoria, il cherende facile la guida e le ma no-vre in spazi ristretti. Altra car tavincente del Porter come delQuargo o del Porter Maxi è lagrande capacità di carico dalmomento che più del 50 percen to del veicolo è destinato alcarico”.

Oggi la gamma dei veicolicom merciali Piaggio è articolatasul ciclomotore a tre ruote Ape50 (guida con manubrio, mo tore

guida con patente A1 a 16 anni ocon patente B a 18 anni, costifissi di gestione inferiori del 60per cento rispetto a quelli di unveicolo commerciale), offertonel le versioni Ribaltabile, BoxFur gonato e Pianale. L’offertaPiaggio prosegue con il veicolocommerciale N1 Porter (motore1.300 cc disponibile nelle ver-sioni benzina, eco.power bifuele green.power Metano tutti Eu ro4 e per una velocità di 130 km/h,portata di 560 kg per il Van, 685per il Pianale e 1.120 per ilMaxxi) cui si aggiunge an che ilPorter Elettrico le cui caratteri-stiche sono sottolineate da unamotorizzazione electric po wer

pro dotti - spiega Franco Feno-glio - che intendiamo valorizza-re ulteriormente oltre che arric-chire gradualmente per poter ri-spondere sempre meglio alle esi-genze dei privati e della comuni-tà in generale per i quali ecolo-gia e risparmio sono voci sem-pre più ascoltate. Oggi Piag giocon la gamma Eco-Po wer garan-tisce un’assoluta economiad’esercizio con un risparmiofino al 50 per cento rispetto alcosto di benzina e diesel, inoltreconsente di godere degli incenti-vi nazionali e locali, pari a 1.500euro per GPL pri mo impianto e1.500 euro per gli ecoincentivigovernativi. Con il Porter Elet-

trico i vantaggi sono ancora piùnumerosi soprattutto sul pianodella difesa assoluta dell’am-biente”.

“Sia mo convinti - aggiunge ilmanager piemontese - che Piag-gio, grazie anche al suo enormepatrimonio di collaudata tradi-zione, dispone oggi di tutte lemigliori risorse per fare dellaDivisione Veicoli Commercialiun’arma vincente della sua stra-tegia di crescita su tutti i merca-ti. Oggi con un volume di oltre30mila veicoli di produzione eu-ropea e oltre 150mila di produ-zione in India, siamo in grado dioperare sui mercati da veri pro-tagonisti. Quali le nostre ambi-

PIAGGIO / L’ATTIVITÀ CON VEICOLI A TRE E QUATTRO RUOTE A UNA GRANDE SVOLTA

Fenoglio: “L’ultimo miglio con agilità e senza inquinare”

PONTEDERA - Ha debuttato nel luglio dello scorso anno ed èdiventato immediatamente una vera e propria icona. Si trattadell’Ape Calessino, prodotto in edizione limitata di 999esemplari, carrozzeria e motore proveniente dall’India, as-semblato e rifinito a Pontedera, 11mila euro il prezzo. Livale tutti se non altro per la sua originalità e infatti soprat-tutto i collezionisti hanno fatto spesso carte false per poter-

ne entrare in possesso. Ha il fascino evocativo di certi asso-lati pomeriggi mediterranei, di profumi agrumati e di gelso-mini, del mare blu intenso delle baie più suggestive. Con ilsuo design Anni Sessanta fa rivivere lo charme indimentica-bile della Dolce Vita di Fellini.

Icona indiscussa di Italian Style e veicolo dalla personali-tà unica, Ape ha voluto rendere omaggio alle sue originiproprio con questo inimitabile Calessino dove ogni dettagliocontribuisce a creare una personalità straordinaria. La capo-te e i quattro posti lo rendono flessibile a diversi impieghi esituazioni, per apprezzare il piacere dello stare all’aria aper-ta e godere di un nuovo punto di vista sul paesaggio. Solu-zioni estetiche moderne e finiture “yachting style” di granpregio completano un veicolo da vivere e guidare con unpiacere del tutto particolare. Un oggetto da collezione, im-preziosito da una targhetta numerata che lo rende ancora piùesclusivo.

Sotto il vestito, originalissimo, collaudati contenuti tecni-ci. Un motore diesel di 422 cc da 6,2 kW a 3.800 giri, cam-bio a quattro marce, freno a pedale con doppio circuitoidraulico, tre metri il raggio di sterzata, 10 litri e mezzo lacapacità del serbatoio carburante, 56 km l’ora la velocitàmassima consentita.

Un’edizione limitata di 999 esemplari

Il calessino da Dolce Vita

Il nuovo manager di Pontedera,forte di una grandissimaesperienza maturata soprattuttoin Iveco e New Holland, hamesso al servizio della nuovacausa la sua “ferocedeterminazione” questa voltafinalizzata a fare dei veicoliPiaggio la migliore soluzione aibisogni di mobilità professionalee commerciale sul corto raggio.

suo entusiasmo, con la sua “fe-roce determinazione” nel perse-guire gli obiettivi aziendali per iquali è certamente fondamentalela qua lità dei prodotti ma è asso-lutamente determinante l’azionede gli uomini preposti alla pro-gettazione, alla produzione, allavendita e all’assistenza.

Parliamo in questi termini diFranco Fenoglio perché l’abbia-mo conosciuto bene, l’abbiamoseguito passo passo fin da quan -do, dopo le prime esperienze la-

80 km, affidata ai veicoli com-merciali pesanti, quella di lungoraggio sugli ol tre 300 km assicu-rata dai veicoli industriali. “Laspecifica missione dei nostri vei-coli - sottolinea Franco Feno-glio, che abbiamo incontrato nelsuo nuovo ufficio a Pontedera -sarà sempre più caratterizzataper il futuro da veicoli compatti,maneggevoli, con un’interessan-te portata e soprattutto ecologici.Le dimensioni compatte dei no-stri vei coli non solo garantisco-

di 50 cc, 38 km orari la velocitàmassima, 200 kg di por tata, siguida a partire da 14 an ni conpatentino) e sul motocarro ApeTm (con volante o ma nubrio,motore benzina di 218 cc o die-sel di 422 cc, 60 km/h, 800 kg diportata, si gui da con patente A1a 16 anni o con patente B a 18anni), entrambi disponibili nelleversioni Pianale e Furgone, inol-tre sul qua dri ciclo pesanteQuargo (mo tore diesel di 686 cc,80 km/h, 735 kg di portata,

zero emission, velocità di 55kmh, batterie al piombo gelsenza manutenzione, elevata au-tonomia di oltre 110 km con unciclo di ricarica, 8 ore il tempodi ricarica delle batterie. DelPorter esiste anche una versionecon trazione integrale che lorende idoneo per ogni tipo diterreno e per le consegne in am-biti difficili come i comuni mon -tani e i centri storici con stradein forte pendenza.

“È questo il patrimonio di

zioni? Raddoppiare a breve ter-mine vendite e fatturato. Dispo-niamo di prodotti che non hannoconcorrenza e in più possiamocontare su collaboratori che, inogni settore di attività, sono gio-vani e preparati, con tanta vogliadi crescere, di migliorarsi e didistinguersi. Insomma, lo spiritodi corpo non manca ed è quelloche è alla ba se del successo diun’azienda. Sta a noi alimentar-lo giorno per giorno, coinvol-gendo la rete di vendita e assi-stenza per far sì che il cliente fi-nale abbia sempre davanti inter-locutori che han no un soloobiettivo: garantire loro con iPiaggio a tre e quattro ruote lamigliore soddisfazione per lascelta operata”.

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Light & Minitruck 45IL MONDO DEI TRASPORTI • Maggio 2008

NASHVILLE - Nissan North A -me rica Inc. ha annunciato divoler entrare a far parte del seg-mento dei veicoli commercialileggeri attraverso un cospicuoinvestimento nel Nord America.Come parte integrante di un im-pegno globale nei confronti delsegmento, NNA ha annunciatol’introduzione sul mercato nor-damericano di tre veicoli com -merciali leggeri in altrettantianni e l’instaurazione di rap por-ti di partnership con Cum minsInc. per i motori e con ZF Frie-drichshafen AG per le trasmis-sioni. A capo della LCV Busi-ness Unit degli Stati Uniti cisarà Joe Castelli, nominato direcente Vice President della di-visione Light Commercial Ve-hicle and Fleet di NNA. Fonda-mentale per questa nuova stra-tegia é lo stabilimento Nissan diCanton, Mississippi, che diven-terà il centro di produzione diuna gamma di nuovi prodottiLCV destinati all’importantemercato dei veicoli commercia-li nordamericano. Nell’arco ditre anni, Nissan immetterà nelsegmento di mercato degli LCVtre nuovissimi prodotti, svilup-pati dall’azienda appositamenteper il mercato del Nord Ameri-ca e costruiti a Canton. Il primodi questi tre vei coli verrà lan-ciato nella pri ma metà del2010.

Nel medio pe riodo, Nissanamplierà il proprio segmentoLCV in Nord America, realiz-zando una gamma di prodottimultisegmento con veicoli dalpeso lordo inferiore al le 8 ton-nellate; iniziativa che porteràallo sviluppo di tre nuo vi pro-dotti, nonché alla futura esten-sione della gamma LCV. “A li-vello globale, il segmento LCV- ha dichiarato An dy Palmer,Corporate Vice President ecapo della LCV Global Busi-ness Unit di Nissan Motor Co.Ltd. - rappresenta una parte so-stanziale delle vendite e dellaredditività di Nissan e costitui-sce un’importante fetta dellevendite totali di veicoli dell’a -zienda. Abbiamo già diversi im -pianti in Giappone, Cina ed Eu-ropa, perciò è naturale voler e -spandere le nostre attività an chein Nord America.”

La divisione LCV, che inclu-derà ogni aspetto della catenadel valore LCV di NNA, saràguidata da Joe Castelli, passatodi recente a Nissan North Ame-rica da Ford Motor Co., doveha rivestito nel corso di oltre 23anni diversi ruoli in svariati am-biti, incluse le attività inerenti iveicoli commerciali. Castelliso vrintenderà all’espansionedel segmento LCV, incluse lefa si di sviluppo, vendita, mar -keting, assistenza e distribuzio-ne. La rete di concessionariever rà selezionata tra gli attualidea ler Nissan, che si trasforme-ranno in centri specializzati nel -la vendita e manutenzione dellanuova gamma di LCV Nissan.NNA avvierà una serie di di-scussioni con la sua rete di con-cessionarie per prepararle al -l’ar rivo degli LCV. L’impiantoNissan di Canton, Mississippi,è destinato a diventare il fulcrodella produzione di tre veicolicommerciali leggeri, un seg-mento di prodotti in cui la Casaautomobilistica non è ancoracompetitiva in Nord America.Oltre agli investimenti nelle at-trezzature e nel lo sviluppo deitre veicoli, Nissan stanzierà 118milioni di dol lari per ampliarele strutture produttive di Cantondestinate alla fabbricazione diLCV.

“I veicoli commerciali legge-ri - ha affermato Bill Krueger,Senior Vice President, Manu-

facturing, Purchasing & SupplyChain Management e Total Cu-stomer Satisfaction, NissanNorth America - daranno un e -nor me contributo al futuro suc-cesso dell’azienda in Nord A -me rica. Rendere Canton il prin-cipale centro di produzione diquesti nuovi e importanti pro-

dotti, fondamentali per una cre-scita sostenibile negli USA, èun omaggio ai dipendenti dellostabilimento”.

Per ottenere la ca pacità ne-cessaria a produrre gli LCV,Nissan non fabbricherà la pros-sima generazione del minivanNissan Quest e del SUV di

NISSAN / CON I VEICOLI COMMERCIALI ANCHE SUL MERCATO NORDAMERICANO

Offensiva a tutto campo,come da programma

lusso Infiniti QX56 a Canton.Ulteriori informazioni sui cam-biamenti di produzione sarannorese note in seguito. Nissan hainstaurato rapporti di partner-ship con Cummins Inc. per losviluppo e la fornitura di dueunità diesel conformi agli stan-dard EPA 2010 e CARB sulle

emissioni. I motori verrannostudiati specificamente per Nis-san e verranno prodotti negliStati Uniti. La casa automobili-stica ha inoltre avviato una par-tnership con ZF FriedrichshafenAG per lo sviluppo e la fornitu-ra di sistemi di trasmissione au-tomatica. L’iniziativa LCV di

Nissan rappresenta uno dei tantisuccessi globali dell’azienda. IlPre sidente e CEO di Nissan,Car los Ghosn, ha indicato l’e -span sione del segmento LCVdella società come uno degliim pegni d’innovazione contem-plati dal piano aziendale NissanValue-Up, che aveva l’obiettivodi incrementare il volume del levendite del 40 per cento e diraddoppiare al contempo ilmargine di profitto, portandoloal l’8 per cento, entro la finedel l’esercizio fiscale 2007.

Lo scorso anno, Nissan an-nunciò che la LCV BusinessUnit a ve va raggiunto l’obiettivoValue-Up un anno prima delprevisto, obiettivo ora superatodal conseguimento di un volu-me di ven dite globali di490.000 unità per l’esercizio fi-scale 2006 e di ol tre 518.000unità per l’esercizio 2007. I vei-coli commerciali leggeri Nissanvengono venduti nel 73 percento dei mercati mondiali, in-clusi Giappone, Cina, MessicoEuropa e Medio Oriente. InMessico, il mese scorso, Nissanha annunciato la produzione diun nuovo pick-up LCV pressol’impianto di Cuernavaca. Lavisione di Nissan relativa allacrescita del segmento LCV per-segue come obiettivo il rag-giungimento di una posizioneleader nel mercato LCV globaleen tro il 2010.

L’agenda “LEAP” di crescitaprevede: il lancio di nuovi pro-dotti; il miglioramento dellaqualità; l’e splorazione di nuoviterritori e la promozione di par-tnership. Mentre l’azienda lan-cia nuovi prodotti in nuovi seg-menti, la li nea LCV si atterrà allimite del le 8 tonnellate per ilpeso lor do dei veicoli e si con-centrerà sul mantenimento deipiù elevati standard di qualità.In Nord America, le attivitàNissan includono design, pro-gettazione, engineering, consu-mer e corporate financing, ven-dita e marketing, distribuzionee produzione nel settore auto-motive.

“Nei prossimi tre anni debutteranno altrettanti veicoli. Fondamentale per questa strategia è lo stabilimento Nissan di Canton, nello stato del

Mississippi, che diventerà il centro di produzione di una gamma di prodottiLCV pronti a lanciare l’offensiva nell’importante mercato nordamericano.

MILANO - Magneti Marelli hasviluppato un dispositivo tele-matico integrato, dedicato aiveicoli commerciali e pick upleggeri di Ford Motor Compa-ny, commercializzati sul mer-cato nordamericano. La solu-zione fa parte della nuovapiattaforma denominata Ford -Work Solutions presentata du-rante la recente edizione delChicago Au to Show. Graziealle molteplici funzionalitàtecnologiche e alla connessio-ne a internet, la soluzione è ingrado di abilitare gli operatoridelle varie categorie profes-sionali, la cui attività si ba sasullo spostamento tramite vei-coli commerciali e sul tra-sporto di merci, a usufruire diservizi a bordo che ne facilita-no e semplificano il lavoro. Ilsistema incorpora una tastieraesterna e un mouse. Ford ren-derà disponibile anche unastampante in grado di connet-tersi con il sistema, da utiliz-zarsi direttamente a bordo.

La soluzione fornisce ac-cesso a Internet a banda-larga- ad esempio, negli USA, tra-mite Sprint Mobile Broad-band Network. Include inoltreuna connessione wireless che

consente l’utilizzo di periferi-che esterne (come le stampan-ti) e una connessione Blueto-oth che garantisce un uso si-curo del telefono cellularegrazie al riconoscimento vo-cale “push-to-talk”, l’accessoalla rubrica telefonica del-l’utente e la possibilità di in-viare e ricevere messaggi dite sto. Il sistema dispone di undisplay touch-screen a colorida 6,5” che permette una faci-le gestione di tutte le funzionida parte del conducente: dallavisualizzazione delle mapperelative alla funzione di navi-gazione satellitare, utilizzabi-le anche tramite comando vo-cale, alla consultazione di pa-gine web.

A completamento del di-spositivo, è stata integrataun’u nità radio digitale conelevate capacità di audio pro-cessing e munita di un tunerdedicato al TMC (TrafficMes sage Channel) per per-mettere la ricezione delle in-formazioni di traffico. Questonuovo prodotto, che costitui-sce una novità assoluta, rap-presenta l’ultimo step evoluti-vo della famiglia di piattafor-me telematiche realizzate daMagneti Marelli, ed è pensatospecificatamente per le esi-genze del mon do dei veicolicommerciali.

Il vantaggio competitivo diMagneti Marelli nell’ambitodel le piattaforme e strumentitelematici si basa su esperien-za e know how tecnologicomaturati negli ultimi anni suvarie applicazioni automotivegià adottate da importanti at-tori dell’industria automobili-stica. Questa soluzione rientranell’ambito delle competenzedi Magneti Marelli finalizzatea conferire alle applicazionielettroniche consumer, stan-dard di qualità elevati, comerichiesto nell’ambito automo-tive.

Magneti Marelli

Collaborazione con Ford per i veicoli commerciali

STOCCARDA - Allo scaderedel lo scorso trimestre, il Fo-reign Investment PromotionBoard (Ufficio PromozioneInvestimenti Esteri, FIPB) e ilCabinet Committee on Eco-nomic Affairs (Comitato pergli Affari E co nomici, CCEA)del governo indiano hannoapprovato la joint-venture“Daimler Hero Motors Corpo-ration Ltd.”, realizzata traDaimler Trucks e la societàindiana Hero Group. Dopo lafirma dell’atto definitivo dicostituzione della joint-ventu-re verranno resi pubblici ulte-riori dettagli sulla comunioned’interessi appena approvata.

“Il processo di approvazio-ne presso le autorità indiane -ha dichiarato Andreas Ren-schler, Membro del ConsiglioDirettivo di Daimler AG eRe sponsabile di DaimlerTrucks - si è svolto in manieraesemplare. Adesso attendiamocon ansia la fase di realizza-zione della nostra joint-ventu-re tedesco-indiana, la DaimlerHero Motors Corporation”.

La nuova joint-venture a -pri rà per Daimler Trucks tregrandi opportunità: l’accessoa un mercato essenziale, una

base per operare in altri mer-cati in crescita nella regione eun livello di costi e infrastrut-ture tali da consentire unapro duzione competitiva.

Per Daimler Trucks l’Indiapotrà diventere contempora-neamente una sede di produ-zione, un mercato di commer-cializzazione e una base diesportazione.

La futura joint-venture saràinizialmente finalizzata allaproduzione locale di veicoliin dustriali leggeri, medi e pe-santi destinati al mercato in-diano. I veicoli commercializ-zati saranno alcune variantidel l’attuale gamma DaimlerTrucks, opportunamente adat-tate alle esigenze del mercatointerno.

Daimler Trucks

Joint venture con Hero Group

Andreas Renschler

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IL MONDO DEI TRASPORTI • Maggio 200846 Light & Minitruck

WOLFSBURG - La Volkswagen Veicoli Commerciali nel2007 ha incrementato ampiamente sia le consegne a livellomondiale che la leadership in diversi mercati. I principaliindicatori finanziari della marca hanno raggiunto recordstorici. “Nel 2007 - ha sottolineato Stephan Schaller, Presi-dente della Volkswagen Veicoli Commerciali - abbiamoraggiunto e ampiamente superato i nostri obiettivi. Per ilquarto anno consecutivo abbiamo registrato ennesimi re-cord di vendita e da ben tre esercizi i nostri conti sono sta-bilmente in attivo. Per i prossimi dieci anni abbiamo piani-ficato un aumento delle vendite a livello mondiale fino a800.000 veicoli”.

L’anno scorso le consegne a clienti in tutto il mondosono salite del 10,7 per cento, toccando quota 488.700unità (2006: 441.500). Tutti i modelli della gamma hannocontribuito significativamente a questa crescita. In partico-lare il Caddy con 147.200 unità (136.700 nel 2006) ha mi-gliorato la sua performance del 7,7 per cento, la gamma T5con 191.000 unità (182.000 nel 2006) del 5,2 per cento, ilCrafter con 46.200 unità (41.800 nel 2006) del 10,4 percento, Trucks & Busses 46.500 unità (37.000 nel 2006) del25,8 per cento, infine Saveiro/T2 con 57.100 unità (44.200nel 2006) del 29,2 per cento.

La Volkswagen Veicoli Commerciali, con una quota di

mercato del 14,6 per cento e ben 311.600 veicoli commer-ciali leggeri di nuova immatricolazione, nel 2007 ha rag-giunto per la prima volta nell’area europea il vertice delleimmatricolazioni: un miglioramento del 5,9 per cento, paria 17.250 unità. Un altro record è stato raggiunto dall’affi-liata sudamericana, Trucks & Busses, con oltre 46.000 ca-mion e bus venduti nel mondo, che rappresentano una cre-scita di circa il 26 per cento rispetto al 2006. In Brasile icamion con un peso complessivo superiore alle cinque ton-nellate hanno conquistato la leadership di mercato per laquinta volta consecutiva.

Nei principali mercati dell’Europa Occidentale sonostati ottenuti ulteriori miglioramenti, che in Germania,Svezia, Austria e Olanda hanno significato la prima posi-zione nel mercato, con quasi il 30 per cento. Nuovi impor-tanti impulsi nelle vendite del 2007 sono arrivati dall’Eu-ropa Orientale, con un aumento del 32 per cento circa.“Con quasi il raddoppio delle vendite, in soli cinque anni -ha dichiarato Harald Schomburg, Membro del Consiglio diAmministrazione della Volkswagen Veicoli Commercialiper le Vendite e il Marketing - abbiamo portato avanti inmodo convincente lo sviluppo positivo del Marchio a livel-lo mondiale”.

Grazie al record di vendite raggiunto, è scaturito un si-gnificativo aumento di fatturato che è cresciuto del 15 percento, arrivando a 9,3 miliardi di Euro (8,1 miliardi diEuro nel 2006). Dopo il consolidamento del risultato rag-giunto nel 2005, l’utile operativo - che è passato da 137,6milioni di Euro del 2006 a 305 milioni di Euro nel 2007 - èpiù che raddoppiato (121 per cento). Particolarmente signi-ficativi sono stati i successi commerciali dei nuovi modelliCrafter e Constellation introdotti nel mercato l’anno scor-so. Il netto miglioramento del risultato ha determinato unforte aumento dell’afflusso di fondi dall’attività commer-ciale. Il cash-flow netto è cresciuto nel 2007 del 73 percento, attestandosi su 706 milioni di Euro (2006: 409 mi-lioni di Euro). Di conseguenza anche la liquidità netta èmigliorata significativamente (+76 per cento), raggiungen-do 1,6 miliardi di Euro (2006: 915 milioni di Euro).

Come conseguenza dell’aumento mondiale della doman-da, nel 2007 anche la produzione di veicoli, in particolarmodo nelle fabbriche di Hannover (Germania), Poznan(Polonia), Resende (Brasile), è salita a 435.000 unità totalicontro le 427.000 del 2006. “In tutti gli stabilimenti - haaggiunto Stephan Schaller - abbiamo diminuito i costi diproduzione dei singoli veicoli, ridotto i costi fissi, aumen-tato la produttività e ottimizzato la qualità dei nostri pro-

dotti, sulla base della filosofia “minori costi, maggior fat-turato”. In particolare nello stabilimento di Hannover nel2007 si è intervenuti decisamente su due parametri fonda-mentali, produttività e costi per veicolo, tanto da risultareoggi più competitivo che mai a livello internazionale”.

“Noi - ha concluso Schaller - rendiamo sicuri i posti dilavoro perché, ottimizzando i cicli e applicando la formula“crescere senza diventare più grandi”, riusciamo non solo aprodurre più veicoli con la stessa forza lavoro, ma anche aportare ad Hannover nuovi prodotti”. Come esempio tangi-bile dei processi di lavoro introdotti, Schaller ha nominatola produzione della scocca della Porsche Panamera, cheinizierà nell’estate 2009.

All’offensiva lanciata dal Gruppo Volkswagen, la Vol-kswagen Veicoli Commerciali vuole contribuire con unanuova generazione di pick-up, che portano il nome di RPU(Robust Pick-Up). Questo modello sarà inizialmente offer-to in Sud America e negli altri mercati emergenti come vei-colo commerciale particolarmente resistente, con un caricoutile di una tonnellata. La produzione in serie sarà avviataalla fine del 2009 nella fabbrica Volkswagen di Pacheco inArgentina e farà il suo debutto come concept car a Franco-forte in occasione del Salone IAA Veicoli Commerciali diquest’anno.

Da Volkswagen Veicoli Commerciali una nuova generazione di pick up

Offensiva senza precedenti

VOLKSWAGEN / DA HANNOVER A MOSCA CON 150 EURO DI METANO

Il Caddy sorprende nella steppa

MOSCA - Un VolkswagenCad dy alimentato a metano hapercorso i 2.361 chilometriche separano Hannover daMosca con una spesa per ilcarburante di so li 150 euro. Adarne notizia l’OsservatorioMetanauto, struttura di ricercasul metano per au totrazione. Imembri del l’e qui paggio delCaddy a metano so no riuscitia portare a termine questoviaggio senza mai ricorrere al-l’alimentazione a benzina, ma

utilizzando esclusivamente ilmetano. Le bombole in stallatesul veicolo consentivanoun’autonomia di circa 440km.

I protagonisti di questa av-ventura hanno programmato letappe in maniera molto accu-rata per utilizzare tale autono-mia. In territorio russo, sonostati utilizzati per il riforni-mento speciali a dattatori che imembri del l’e qui paggio sierano procurati pri ma di ini-

ziare l’avventura.Ma questo viaggio si è rive-

lato problematico, a detta deipar tecipanti, non tanto - comesi poteva ritenere - a causadelle dif ficoltà nell’approvvi-gionamento di carburante,quanto soprattutto per gliostacoli inattesi che si sonotrovati ad affrontare sul le au-tostrade dei paesi del l’Est Eu-ropa, come ad esempio greggidi animali sulla carreggiata,attraversamenti pedonali do ve

le auto sfrecciano a più di 100km/h, buche pericolosissimeper gli assali, carretti trainatida cavalli sulla corsia d’emer-genza, e altro ancora.

L’ultimo tratto del viaggio,in territorio russo, è stato ilpiù difficile di tutto il percor-so. Il Caddy ecologico ha do-vuto percorrere molti chilo-metri incolonnato a velocitàmoderata dietro a mastodonti-ci camion. Al l’arrivo a Moscauna grande fe sta ha suggellato

la fine di un’inedita avventu-ra.

“Ancora una volta un’im-portante testimonianza - com-menta Paolo Vettori, presiden-te del l’Os servatorio Metanau-to - di co me l’uso del metanoabbia im portanti risvolti posi-tivi sia dal punto di vista eco-logico che economico. Il me-tano, oltre a essere il carbu-rante più economico oggi sulmercato, ap porta anche van-taggi sostanziali agli utenti

che lo utilizzano, fra cui quel-lo di poter circolare anche coni blocchi del traffico in fun-zione antinquinamento attuatiormai in un numero sempremaggiore di città. Impresecome quelle del Caddy, che haviaggiato per oltre 2.300 kmspendendo per il carburanteso lo 150 euro, danno un gran-de contributo per rendere notele proprietà e le caratteristichepositive del metano dove essonon è ancora diffuso”.

Ancora una voltaun’importantetestimonianza dicome l’uso delmetano abbiaimportantirisvolti positivisia dal punto divista ecologicoche economico.

“Stephan Schaller, Presidente

della Volkswagen Veicoli Commerciali.

Fare il pieno al Caddy costa meno: con soli 150 euro è possibile percorrere il lungo tragitto Hannover-Mosca.

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IL MONDO DEI TRASPORTI • Maggio 2008 47Light & Minitruck

tre Venturi porta il suo con-tributo con una soluzione ditrazione elettrica particolar-mente compatta e innovativa,così come una strut tura adat-tata alla produzione in picco-la serie.

PARIGI - PSA Peugeot Citro-ën e Venturi Automobiles sisono associate per la fornitu-ra di veicoli commerciali leg-geri elettrici in risposta a unagara lanciata dal le PosteFrancesi. Le due a ziendemetteranno a disposizioneCitroën Berlingo First o Peu-geot Partner Origin in versio-ne elettrica. Il bando interna-zionale, lanciato dalle Postenel l’a pri le del 2007, deveportare in un primo momentoalla fornitura di veicoli inprova. Le Poste Francesi fa-ranno una valutazione appro-fondita dei veicoli per 6mesi, al termine dei qualiverrà presa la decisione dicommissionare 500 veicoliche l’en te francese utilizzeràper i suoi servizi di distribu-zione.

Associata a Venturi Auto-mobiles, PSA Peugeot Citro-ën ritiene che questa fase divalutazione in condizionireali consentirà di rifinire lesoluzioni tec niche che Ber-lingo e Partner vantano perrispondere al meglio alle at-tese delle Poste. I CitroënBerlingo e Peugeot Partner inprova saranno dotati di unanuova trazione elettrica rea -lizzata da Venturi. Estrema-mente compatta, questanuova catena cinematica per-mette di in tegrare nella zonaanteriore del veicolo, al postodel motore ter mico, l’insiemedei componenti elettrici (mo-tore, batterie, ecc), in modoche il volume e il carico deiveicoli siano identici a quelli

“I veicoli in prova sono dotati di un’innovativa trazione elettricamessa a punto da Venturi Automobiles. Dopo i test, l’ente

francese deciderà a chi assegnare la fornitura di 500 veicoli per isuoi servizi di distribuzione concentrati soprattutto nei centri urbani.

di Lino Sinari di energia. E il suo svilupposarà accelerato prin cipalmen-te nel settore dei veicoli de-stinati alla consegna nei cen-tri urbani.

Ricordiamo che PSA Peu-geot Citroën è leader mon-diale con i veicoli a basseemissioni di CO2. Nel 2007ha venduto in Europa un mi-lione di veicoli con emissioniinferiori a 140g di CO2/km,mentre Venturi Automobilesconduce fin dal 2001 una po-litica d’innovazione spin tache gli ha permesso di di ven-

tare un attore importante nelsettore dei veicoli elettricicon soluzioni tecnologichetra le più avanzate adattatesia a vetture urbane come aveicoli di altissime prestazio-ni.

commercializzati. Senza con -tare che per PSA Peugeot Ci-troën il veicolo elettrico avràun ruolo sempre più impor-tante nel futuro nel quadrodella riduzione delle emissio-ni inquinanti e nel risparmio

PSA / BERLINGO E PARTNER ELETTRICI IN GARA PER UNA FORNITURA ALLE POSTE FRANCESI

Nel futuro sempre più protagonisti

MERCATO VEICOLI COMMERCIALI / Grazie alla rottamazione il trimestre chiude in crescita

Ma c’è cautela per il futuroTORINO - I dati di marzo con-fermano il buon andamento inItalia delle vendite di veicolicom merciali con Ptt fino a 3,5ton nellate. Nella terza frazionedel l’anno sono stati con segnati23.429 commerciali con unacrescita del 3,3 per cento rispet-to a marzo 2007, mentre il con-suntivo dei primi tre mesi chiu-de con 64.803 consegne e un in -cremento dell’11 per cento. Lacrescita di marzo non è partico-larmente rilevante, ma occorreconsiderare che nel mese scorsovi è stata la Pasqua e rispetto almarzo 2007 vi sono sta ti duegiorni lavorativi in me no. Te-nendo conto di questi aspetti sipuò affermare che il da to delmarzo scorso mette in luce unrallentamento nella crescita manon si discosta in manieramolto significativa da quel li digennaio e di febbraio in cui leconsegne hanno fatto registrareincrementi rispettivamente del17,3 e del 14,1 per cento.

Nel primo trimestre dell’an-no, nonostante le difficoltà del -la congiuntura economica e no-nostante gli indicatori di fiduciadegli operatori e dei consuma-tori tutti in calo, il mercato deiveicoli commerciali si è dunquesviluppato con un tasso soste-nuto. Questo andamento è parti-colarmente significativo ancheperché il confronto si fa con un2007 che aveva già fatto regi-strare risultati positivi. Alla ba -se dell’andamento favorevoleper i veicoli commerciali vi so -no soprattutto gli incentivi alla

rot tamazione. Come è noto, so -no stati rinnovati anche per il2008 e hanno fornito una spintadecisiva alla domanda. È statoco sì favorito il rinnovo di unpar co circolante che è certa-mente troppo vecchio con con-seguenze negative sul pianodel la sicurezza e soprattuttodel l’ambiente. Poiché i veicolicommerciali sono essenziali perl’approvvigionamento dei cen-tri storici è evidente che la rot-tamazione di mezzi molto in-quinanti con veicoli di nuovaconcezione è un aspetto strate-gico nella lotta all’inquinamen-to.

Gli operatori si interroganope rò sulla possibilità che ilbuon andamento del primo tri-mestre possa continuare anchenei prossimi mesi, nell’ipotesi,peraltro altamente probabile,che il quadro congiunturale nonmigliori. Sotto questo aspettoun richiamo alla cautela vienedall’inchiesta congiunturale tri-mestrale condotta a fine marzodal Centro Studi Promotor. I ri-sultati complessivi della rileva-zione sono positivi, ma il qua-dro che scaturisce è meno favo-revole di quello che emergevadal l’inchiesta sul primo trime-stre 2007 ed anche da quellasull’ultimo trimestre sempre del2007. In particolare, i conces-

sionari che si attendono doman-da stabile o in aumento a tre-quattro mesi sono a fine marzoil 71 per cento. Questa percen-tuale è sostanzialmente allinea-ta con quella di fine dicembre(72 per cento), ma è decisamen-te più bassa di quella registratanel marzo 2007 (93 per cento).

Ma torniamo ai numeri delprimo trimestre. Per i costrutto-ri italiani i primi tre mesi del-l’an no hanno significato un vo-lume di immatricolazioni di34.160 unità con un incrementodell’11,17 per cento, il che haan che portato a una crescita diquota, passata dal 52,63 al

52,71 per cento. Fiat Professio-nal con 27.404 immatricolazio-ni ha migliorato la sua perfor-mance del 12,18 per cento chegli ha consentito anche di por-tare la sua quota di mercato dal41,84 al 42,29 per cento e ilme rito va ascritto un po’ a tuttii modelli, dal nuovo Fiorino alDoblò, dallo Scudo al Ducato,un quartetto d’assalto comenon si era mai visto nella storiadel marchio torinese. AncheIveco continua la sua escala-tion con il suo Daily che harealizzato, con 5.475 nuove im-matricolazioni, un incrementodel 9,39 per cen to anche se la

sua quota di mercato resta pra-ticamente stabile con l’8,45 percento. Pochi numeri da parte diPiaggio con 1.281 immatricola-zioni e una quota dell’1,98 percento.

Sul fronte dei costruttori e -ste ri, la crescita nei primi treme si dell’anno è stata del 10,80per cento con complessive30.643 immatricolazioni, chesi gnificano anche una quota del47,29 per cento (era del 47,37per cento). Ford con 5.861 im-matricolazioni, pari a un incre-mento del 15,24 per cento,man tiene la leadership con unaquo ta del 9,04 per cento, ma tra

i grandi costruttori risultati an-cora molto importanti vengonosempre da Citroën, che migliorala sua performance del 38,52per cento con 3.765 immatrico-lazioni che fanno incrementarela sua quota di mercato dal 4,66al 5,81 per cento (terza posizio-ne fra i costruttori esteri), daPeu geot la cui crescita è del52,81 per cento, con 3.565 im-matricolazioni, il che porta lasua quota dal 4,00 al 5,50 percen to.

Renault con una quota del5,87 per cento (comunque piùbas sa rispetto al 6,70 del 2007)riconquista la piazza d’onoretra i costruttori esteri con 3.806nuove immatricolazioni, mentreal quarto posto troviamo Mer-cedes-Benz con il 4,34 per cen -to di quota ma anche con uncalo delle vendite del 13,05 percento (2.812 immatricolazionicontro 3.234 dei primi tre mesidel 2007 quando la sua quotaera del 5,54 per cento). Buonol’incremento (10,46 per cento)di Opel che ferma la sua quotaal 3,78 per cento con 2.451 im-matricolazioni; performance di-screta anche per Nissan chechiu de il trimestre con un bilan-cio di 2.384 immatricolazionipari ad un incremento del 6,67per cento e una quota del 3,68per cento. In costante ascesaan che Volkswagen con 2.232immatricolazioni, che significa-no un incremento del 29,24 percento e una quota del 3,44 percento contro i 2,96 dello stessoperiodo dello scorso anno.

delle versioni con motore ter-mico, il che rappresenta ilvantaggio principale.

I Berlingo e Partner elettri-ci disporranno di un’autono-mia fi no a 100 chilometri,largamente compatibile con il

profilo della missione deiveicoli delle Poste. Natural-mente, PSA Peugeot Citroënmette a disposizione tutta lasua esperienza automobilisti-ca che è notevole anche infatto di veicoli elettrici, men-

I nuovi Berlingo e Partner elettrici intendono aggiudicarsi una gara per la fornitura di 500 veicoli alle Poste Francesi. I due

veicoli dispongono di un’autonomia fino a 100 chilometri.

Questa collaborazioneconsente a PSA Peugeot Ci-troën di rilanciare la sua atti-vità nel cam po dei veicolielettrici, di cui è stato il pio-niere e il leader in Europacon circa 10.000 veicoli

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NUOVA ULM - Finestre spalancatesul mondo Setra le cui nuo vestrutture a Nuova Ulm stanno asottolineare il rinnovato dinami-smo di uno dei marchi della so-cietà Evobus (l’altro è Mercedes-Benz), la società che nel l’ambitodi Daimler Truck and Buses sioccupa in Europa del le attività le-gate all’autobus. Setra, che ha ap-pena avviato la produzione inserie della nuova TopClass 400,articolata sui modelli S 411 HD,S 415 HD, S 415 HDH, S 416HDH, S 417 HDH e l’autobus adue piani S 431 DT, si è dotata aNuova Ulm di un nuovo CentroClienti, inaugurato lo scorso au-tunno nel l’ambito del Setra Show2007, dove i clienti principalmen-te della Germania possono pren-dere in consegna i propri vei coliin un ambiente dallo sti le raffina-to. “Con questo investimento - havoluto sottolineare Werner Staib,Amministratore Delegato di SetraAutobus - ab biamo compiuto ungrande passo verso il futuro.Adesso la consegna dei veicolipuò svolgersi in modo decisa-mente personalizzato.”

PIÙ AVANTI CON LA PERSONALIZZAZIONE

Il nuovo complesso di edificida 3.800 metri quadri comprendedieci postazioni per la consegnadegli autobus ed è in grado diospitare complessivamente 18veicoli. Nel Centro è presenteanche una zona accoglienza concaffetteria, 65 uffici e postazionidi consulenza, il Centro Design eun’esposizione permanente diveicoli d’epoca. Nel l’e dificio delcosto di dieci milioni di Euro, si-tuato nelle immediate vicinanzedel moderno stabilimento di pro-duzione de gli autobus, in futuroavranno luo go numerosi interes-santi con vegni di carattere tecni-co e ma nifestazioni riguardanti

gli autobus Setra. La hall predi-sposta allo scopo è in grado di ac-cogliere circa 2.500 ospiti.

Con il Centro Clienti, il mar-chio Setra sottolinea anche l’im-portanza dello stabilimento diproduzione di Nuova Ulm, for-nendo al tempo stesso un impor-tante contributo al mantenimentodei posti di lavoro nella re gione.Ricordiamo che a Nuo va Ulm sitrovano tra l’al tro il centro di ver-niciatura, il moderno stabilimentodi assemblaggio completo degliautobus da turismo e interurbani,i reparti Sviluppo e Collaudo, icen tri di formazione tecnico-com merciale e il più grande Cen -tro di Assistenza EvoBus in Ger-mania e il nuovo Centro Logisti-co e Ricambi.

Quanto al Centro Design, cheoccupa una zona a vista nel pia nosuperiore, è finalizzato a fornirealla clientela la piena e totale col-laborazione per la personalizza-zione degli autobus ac quistati.Grazie al nuovo sistema “3D-Bu-sdesigner”, un servizio unico nelsettore degli autobus, la Casa te-desca assicura ai clienti una con-sulenza che si avvale delle più

moderne tecniche di simulazioneal computer. Del resto, per i busoperator, l’estetica di un veicolo èsem pre fondamentale per suscita-re una buona impressione neipasseggeri e quindi rappresentaun’importante garanzia per il suc-cesso economico dell’azienda.Per questo motivo, la consulenzasul design costituisce un passodeterminante nella scelta di unnuovo autobus. Per andare incon-tro alle elevate aspettative dellaclientela, dall’inizio di quest’an-no gli specialisti del nuovo Cen-tro Design Setra si affidano total-mente al nuovo sistema 3D-Bu-sdesigner.

Sia che si tratti di scegliere ilcolore di base della carrozzeria,gli alloggiamenti dei retrovisoriesterni o i copriruota, oppure didecidere la tinta dei rivestimentidei sedili, dei tessuti delle ten de, ipodesti, i ripiani portapacchi o ipannelli interni delle fiancate, nelCentro Design tut to è ormai di-ventato decisamente più facile. Inpochi attimi, su due monitor da60 pollici, i bus operator possonoottenere un’immagine precisadel l’aspetto del loro nuovo auto-

bus e visualizzare una simulazio-ne tridimensionale del veicolo giàin fase di consulenza.

VEDERE IL BUSIN TRE DIMENSIONI

Tut to questo è possibile graziealle modernissime tecniche svi-luppate espressamente per glispecialisti del design. Con un to -tale di otto milioni di elementigrafici, a seconda dei desideri delcliente, è possibile visualizzareogni angolo del veicolo in tre di-mensioni. Per le riprese ae ree si-mulate dentro e intorno al l’auto-bus vengono utilizzati co me baseun S 416 HDH della nuo va Top-Class 400 e un S 415 GT-HDdella ComfortClass 400, trasfor-mati espressamente per il sistema3D-Busdesigner di Setra sullabase dei dati CAD forniti dal re-parto progettazione.

La presentazione del nuovoCentro Clienti e del nuovo CentroDesign è servita a Werner Staib,Amministratore delegato di SetraAutobus, per fare il pun to sull’an-damento dell’a zien da di Ulm maanche per illustrare le positive

di Lino Sinari

L’eccellenza parteMentre è in piena fase di lancio commerciale della rinnovata gamma TopClass,

Evobus sta completando il trasferimento delle sue attività nei moderni impianti diNuova Ulm dove si trovano il centro di verniciatura, il moderno stabilimento

di assemblaggio completo degli autobus da turismo e interurbani Setra, i repartiSviluppo e Collaudo, i centri di formazione tecnico-commerciale, il più grande Centro

di Assistenza EvoBus in Germania e il nuovo Centro Logistico e Ricambi.

Mobilità IL MONDO DEI TRASPORTI • Maggio 200848

EVOBUS / IL MONDO SETRA RIORGANIZZATO A NUOVA ULM

Werner Staib, Amministratore Delegato di Setra Autobus.

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da lontano

49IL MONDO DEI TRASPORTI • Maggio 2008

Per i clienti garanziadella migliore assistenza

NUOVA ULM - Sono bastati 18mesi d’intenso lavoro per vede-re completato (l’inaugurazioneè avvenuta lo scorso febbraio) ilnuovo Centro Logistico Ricam-bi nel quartiere Schwaighofendi Nuova Ulm. È da qui che larete di assistenza mondiale Om-niplus riceve ora l’approvvigio-namento di ricambi per i marchiSetra e Mercedes-Benz. “Il no-stro nuovo Centro Logistico Ri-cambi - ha dichiarato HaraldLandmann, responsabile delladivisione Daimler Buses - rap-presenta un chiaro riconosci-mento dell’importanza del cen-tro di produzione di NuovaUlm, e quindi dell’area economica della Germa-nia. Gli investimenti nell’ordine di 70 milioni diEuro effettuati negli ultimi due anni a Ulm eNuova Ulm lo dimostrano chiaramente. Noisiamo l’unico costruttore di autobus che punta sulcostante perfezionamento della competitività deinostri autobus di lusso partendo dalla Germaniacome centro di produzione, e continueremo afarlo con successo anche in futuro.”

Su una superficie di circa 30.000 metri quadra-ti sono immagazzinati più di 100.000 diversi ri-cambi originali di qualità certificata Omniplus pergli autobus Mercedes-Benz e Setra, destinati a ga-rantire il servizio di assistenza EvoBus. Il mar-chio Omniplus comprende una rete di assistenzadi oltre 600 partner EvoBus. Una particolarità delnuovo Centro Logistico Ricambi consiste nella

gestione di tutte le procedure attraverso un nuovosistema di management del magazzino. A Schwai-ghofen, tutti i processi vengono gestiti da questosistema, in modo da consentire ai partner del ser-vizio assistenza la massima disponibilità dei ri-cambi a fronte della massima efficienza possibile,e di richiamare in qualsiasi momento lo stato at-tuale di avanzamento dell’ordinazione di ogni ri-cambio. “L’enorme trasparenza ed efficienza delnostro nuovo centro logistico - ha aggiunto Hol-ger Suffel, Amministratore Delegato del settoreVendita di EvoBus - consente notevoli migliora-menti nella disponibilità dei ricambi e quindi nelservizio di assistenza ai clienti. Questo comportaun incremento dell’efficienza di circa il 15 per-cento nel centro logistico di approvvigionamentodei ricambi”.

Il nuovo Centro Logistico Ricambi Evobus

Harald Landmann,responsabile della divisione

Daimler Buses.

Holger Suffel, Amministratore Delegato delsettore Vendita di EvoBus.

prospettive per l’immediato futu-ro. “Pur essendo decisamente or-goglioso dei volumi di venditaelevati, del la risonanza positivapresso i clienti e dei numerosi ri-conoscimenti internazionali rice-vuti, il marchio Setra - ha sottoli-neato - continua a puntare su li-velli sempre più elevati di qualità,tec nica, sicurezza e comfort.

PIONIERENELLA SICUREZZA

Per questo motivo, lavorandoa stretto contatto con i settori Pro -duzione e Vendita, i progettisti e idesigner Setra hanno introdottoun gran numero di soluzioni e in-novazioni tecniche in tutti i mo-delli della gamma di autobus daturismo TopClass 400, che adessosi presenta ancora più sofisticatae attraente. In pratica siamo riu-sciti a valorizzare ulteriormentegli esclusivi autobus da turismoTopClass senza modificare l’im-magine caratteristica del marchio.Era questo il nostro obiettivo: ot -

collisione sposta tutta la postazio-ne di gui da verso il retro, insiemea una struttura di assorbimentode gli urti integrata. L’interazionedi questi due sottosistemi è stataottimizzata in innumerevoli simu-lazioni di crash-test, con il risul-tato di un notevole in crementodella sicurezza passiva sia per ilconducente che per l’accompa-gnatore turistico.

L’efficacia dei sistemi di sicu-rezza è stata messa alla prova an -che nel corso di svariati crash-testreali. Sia la postazione di guidascorrevole che la struttura di as-sorbimento degli urti fanno partedel nuovo sistema Front CollisionGuard, che tra l’altro risponde airequisiti di protezione antincastroa nor ma ECE-R 93. Pertanto, infuturo, queste tre lettere sarannosinonimo della massima protezio-ne per il conducente e i passegge-ri degli autobus da turismo Setra.

Se da un lato il sistema FCGinnalza notevolmente i livelli disicurezza passiva, dall’altro nel lagamma sono presenti an che

funzione di assistenza alla svolta.Le due luci d’in gombro sugli an-goli superiori del frontale adessosono realizzate con la tecnica aLED e garantiscono una durataancora maggiore. Inoltre, unnuovo comando del tergicristalloassicura una netta riduzione dellarumorosità di funzionamento al lamassima velocità, grazie al ral-lentamento delle spazzole del ter-gicristallo prima del punto di ri-torno.

“Esiste tuttavia - ha aggiuntoWerner Staib - un altro importan-te miglioramento qualitativo chenon si nota subito al primo sguar-do, ma solo quando si pre me ilpe dale dell’acceleratore. Ora ibus operator possono contare suuna potenza ulteriormente incre-mentata che con sente ai veicoliSetra di superare ancora più co-modamente e con tranquillità lependenze più ripide. Sotto il rin-novato sportello di manutenzioneintegrato nella coda, non più sol-levabile, bensì girevole per pre-venire le infiltrazioni di acquapiovana, adesso sono alloggiatimotori decisamente più potenti. Imodelli S 415 HD, S 415 HDH, S416 HDH e S 417 HDH vantanoil motore a sei cilindri in linea da315 o da 335 kW, mentre a ri-chiesta, per i mo delli HDH, è di-sponibile an che il propulsore V8da 370 kW, montato di seriesull’autobus a due piani S 431DT. L’au tobus da turismo com-patto S 411 HD è equipaggiatocon il motore V6 da 300 kW.Un’altra novità è rappresentatadal cambio automatizzato a 8marce Po werShift, in alternativaallo ZF-ASTronic. Tutti i motoririspettano la normativa Euro 4 e arichiesta anche Euro 5”.

Ma la nuova TopClass 400 non

tenere il massimo dell’innovazio-ne tecnica con un minimo di mo-difiche estetiche.”

Al primo posto dell’ampio re -styling figura il tema della sicu-rezza. In questo ambito, Setra ri-copre nuovamente un ruolo pio-nieristico, avendo equipaggiato diserie la gamma TopClass 400 conun modulo frontale che in caso di

molte innovazioni nel cam podella sicurezza attiva. Ad esem-pio, un nuovo sistema ottico sulfrontale che provvede a il lumina-re la zona degli incroci in fase disvolta. Il fendinebbia si accendeautomaticamente al le velocità in-feriori a 40 km/h in curva o attra-verso l’attivazione dell’indicato-re di direzione, svolgendo una

Il cuore delle attività che fanno capo a Evobus si trova a Nuova Ulm, dove è presente un moderno impianto di assemblaggio completo degli autobus daturismo e interurbani del marchio Setra. Importante è anche il Centro Design che fornisce consulenza per la personalizzazione degli autobus acquistati.

si è rinnovata soltanto attraversoun incremento della po tenza. Èstato fatto un importante lavoroper prolungare l’a van corpo di200 mm che offre notevoli mi-glioramenti in termini di comfortsia per i passeggeri che per ilconducente.

L’aumento di 14 centimetridel la carrozzeria grezza consente

all’autista ancora più possibilitàdi regolazione nel posto di gui da,mentre altri sette centimetri so noriservati all’accompagnatore turi-stico, che adesso può di sporre diuna maggiore libertà di movi-mento per le gambe, paragonabilea quella di un sedile a 4 stelle. Ilmodello S 411 HD presenta un

posteriore da questi modelli diautobus adesso è ancora più age-vole, poiché il modello su perial-zato della nuova TopClass 400 di-spone di una maniglia di sostegnosupplementare.

LA CARROZZERIANON OSCILLA PIÙ

Ulteriori miglioramenti sonostati ottenuti anche sotto il profilodel comfort di viaggio per i pas-seggeri della gamma TopClass400. Attraverso un’azione com-pensatrice controllata, il sistemadi regolazione antirollio, disponi-bile a richiesta, provvede a evita-re che la carrozzeria del veicolopossa “oscillare”, as sicurandouna marcia il più possibile fluidasia in curva, sia sui fondi stradaliirregolari. Tut to questo è meritoanche del l’asse aggiunto con so-spensioni a ruote indipendenti,per la prima volta integrato nellaTopClass 400, che garantisceun’elevata silenziosità di marcia eal tempo stesso una riduzione delpeso di 160 chilogrammi. Anchesotto quest’ultimo aspetto, i rin-novati autobus da turismo Setraoffrono alle im prese ottimi motiviper rallegrarsi. Benché alcuni in-terventi di modifica abbiano com-portato un incremento del peso, siè comunque riusciti a ridurre lamassa complessiva dei veicolidell’1 per cento. A que sto risulta-to ha contribuito an che l’elimina-zione di uno sportello sulla fian-cata sinistra: un’innovazione chetra l’altro facilita e rende notevol-mente più comodo l’accesso allabagagliera.

Sotto il profilo della sicurezza,infine, la TopClass 400 è conside-rata lo “stato dell’arte”, vale adire all’avanguardia della tecnica.Tutti i veicoli della gam ma, comegli autobus della ComfortClass400, sono equipaggiati di seriecon freni a disco, sistema frenan-te elettropneumatico (EBS), siste-ma antibloccaggio (ABS), regola-zione antislittamento (ASR), Bra -

ke Assist (BA) ed Electronic Sta -bility Program (ESP), un sistemadi sicurezza attiva concepito perincrementare la sicurezza e la sta-bilità di marcia. Dal 2005, gli au-tobus da turismo del marchioSetra possono essere dotati a ri-chiesta con il Tempomat con re-golazione del la distanza (ART). Ilsistema allevia le fatiche del con-ducente sulle autostrade e sullevie extraurbane a scorrimento ve-loce. Se l’ART rileva un veicoloche pro cede a un’andatura piùlenta, l’autobus frena automatica-mente, fino a raggiungere una di-stanza preimpostata dal condu-cente che il dispositivo mantienecostante. Sempre dal 2005, Setrainclude il limitatore di velocità indiscesa (DBL) nella dotazione diserie. Questo dispositivo rallentaautomaticamente l’andaturadell’autobus, impedendo che ilveicolo, percorrendo ad esempiolunghi trat ti in discesa, accelerioltre la velocità massima consen-tita di 100 km/h.

PROIBITOSBANDARE

A richiesta, inoltre, Se tra offreanche il sistema antisbandamento(SPA). Si tratta di un sistema ditelecamere che, in base alla se-gnaletica orizzontale di delimita-zione della carreggiata, riconoscele situazioni in cui l’autobus ri-schia di uscire dal la propria cor-sia di marcia e, se necessario, av-visa l’autista tramite vibrazionisul lato corrispondente del sediledi guida, senza farsi notare daipasseggeri. La segnalazione si at-tiva in prossimità del bordo ester-no del le strisce di delimitazionedel la corsia, in modo tale che ilcon ducente abbia il margine dimanovra più ampio possibile percontrosterzare. Ad esempio, nor-malmente il sistema antisbanda-mento si attiva sui tratti au tostra-dali lunghi e monotoni a partireda una velocità di marcia di 70km/h.

minore prolungamento dell’avan-corpo. Inoltre, grazie allo sposta-mento del va no cuccetta dell’auti-sta dietro la se conda porta d’ac-cesso, ora gli autobus super-rial-zati S 415 HDH, S 416 HDH e S417 HDH consentono di alloggia-re an che un secondo sedile perl’ac compagnatore turistico. Infi-ne, salire e scendere dalla por ta

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RIMINI - Stanno iniziando que-sto mese le consegne dell’i4,ma il mercato ha iniziato a ri-chiederlo già nell’autunno scor-so. E nel mese di giugno si pre-vedono consegne massicce.“Sia mo solo all’inizio, ma i ri-sultati commerciali raggiuntidal nuovo modello sono già im-portantissimi”. A parlare è Cor-rado Benedettini, 64 anni, allaguida del l’a zienda fin dalla suafondazion, azienda che ha sedea Rimini, al blocco 93/M, pres-so il Gross Rimini, in via Coria-no al numero 58, una strutturache contiene accanto a essa nu-merose altre attività commer-ciali, tut te a servizio delleaziende.

Per realizzare il nuovo bus,destinato in particolare ai servi-zi interurbani, l’azienda spa-gnola ha annunciato, nel set-tembre 2007, di aver investito12 milioni di euro e tre anni distu di. Un autobus in linea con ilfuturo: non è un interurbano du -ro e puro, è stato concepito an -che per il turismo a medio rag-gio, tant’è che debutterà a Mila-no, nel giro turistico di ZaniViag gi, e sarà quello un Irizari4 sotto i riflettori.

È GIÀ FUORIIL PRIMO PROTOTIPO

Il primo prototipo è uscitoque sto mese dallo stabilimentodi Ormaiztegui, graziosa cittadi-na dell’alta Guipúzcoa, nei Pae -si Baschi. Nelle altre sedi pro se-gue intanto la produzione del -l’InterCentury, che resta comun-que in listino per tutti i mer catiesteri e che sta dando an cora uncontributo significativo al suc-cesso di Irizar Italia. Che sievince dai numeri di chiusuradel 2007 e dalle prospettive perl’anno in corso. “Abbiamo chiu-so - ha proseguito Benedettini -l’anno con un fatturato di circa35 milioni di eu ro, evidente-mente in aumento ri spetto al2006, per quanto non abbiamoancora dati precisi sul l’incre-mento. Le unità vendute so nostate 134. Sono dati che cidanno grande soddisfazione: erada qualche anno che non veni-vano raggiunte tali dimensioni.A dare un’importante spin tapropulsiva è il segmento de gliinterurbani: 40 unità sono sta teconsegnate alla Sita in Puglia,società appartenente al Grup poFerrovie dello Stato, e 25 a ca-vallo tra 2007 e 2008 al l’AtapSpa, azienda specializzata neltrasporto pubblico urbano ed ex-traurbano in Biella e Vercelli. Sitratta di interessanti pro getti dipartnership: nel caso di Sita, ibus intervengono in caso d’in-terruzione o completamentodella rete ferroviaria e contribui-scono a potenziare l’in tegrazio-ne modale ferro-gomma. Oltrealle vendite a privati, questeconsegne di spessore hanno sen-z’altro contribuito all’incremen-to. Così anche per l’InterCentu-ry, introdotto sul mercato ottoanni fa e, dopo cir ca 200 unitàvendute, arricchito nella gammadi una versione di 13,70 metrisu meccanica Scania KIB/KEB340/380 Hp Euro 4 da 64 posti edi una versione corta di 10,70metri, anche con allestimentospeciale per disabili, su telaioScania KIB/KEB 310/340 HP,entrambe versioni con cambioautomatico o automatizzato Op-

ticruise. Oggi, dimostra di nonpatire la nascita dell’i4 ma, anzi,di avere ancora qualcosa dadire. L’anno scorso ne abbiamoprodotte circa 70 unità”.

Sulla scorta di un 2007 chiu-so in modo più che roseo, l’an -no in corso non poteva che a -prir si sotto una stella favorevo-le. “A fine 2007 - ha aggiuntol’al to manager di Irizar Italia -abbiamo sottoscritto un contrat-to col Consorzio Maximo, nelLazio, per una consegna que -st’an no di 45 unità. A questi siaggiungono i risultati del Salo-ne di Verona, che per noi è sta toun importante traguardo in ter-mini di contatti e contratti”.Scambi commerciali nei qualil’i4 ha già avuto un ruolo di ri-lievo. “A Verona - ha precisatoCorrado Benedettini - abbiamosot toscritto il contratto con laCo trap (Consorzio trasporti a -ziende pugliesi) per tre unità. InSardegna ci siamo aggiudicatiun’importante gara d’appaltoper un servizio pubblico inter -ur bano, in tutta l’isola, per il

qua le ci sono state richieste 210unità. Fin qui l’apprezzamento,che ci aspettavamo, per l’i4 nelsuo ruolo di trasporto interurba-no. Ma l’estetica accattivante lofa gradire anche per trasporti,brevi ma frequenti, di collega-mento tra due punti importanti,come ad esempio Milano centroe l’aeroporto di Orio al Serio:una navetta che ci ha richiestoZa ni Viaggi. Insomma, primaancora dell’omologazione com-pleta, il nuovo arrivato ci ha da -to la possibilità di raggiungerenumeri importanti. Questo vuoldire che il mercato lo attendeva,per la flessibilità d’impiego, perl’alto livello di sicurezza deipas seggeri, per la funzionalità el’affidabilità. Del resto, il vei-colo si adatta alla perfezione aitragitti di media e breve distan-za. Prima d’iniziare la produ-zione, abbiamo analizzato lene cessità dei clienti, tenute tuttein considerazione pur con unprogetto che alla fine fosse coe-rente con l’immagine di Irizar.Il risultato è un mezzo dal ca-

rattere proprio, dinamico, robu-sto e sicuro. Viene già costruitosecondo la futura normativa disicurezza R66.01, che imponel’incremento del 36 per centodel la resistenza dell’abitacolo:la struttura in sostanza assorbeil 50 per cento in più dell’ener-gia generata da un impatto fron-tale, riducendone gli effetti.Inoltre, incrementa dell’80 laflessione e del 30 la torsione,au mentando la stabilità nellaconduzione. Viene aumentatolo spazio per l’autista e ottimiz-zata l’accessibilità ai comandi eagli accessori. Per i prossimian ni l’obiettivo è raggiungere lacapacità produttiva di 500 unitàannue per tutto il mercato euro-peo”.

Quello che colpisce subitodel l’i4 è indiscutibilmente lasua linea: il particolare design èmolto aerodinamico e questocontribuisce a una riduzione deiconsumi di carburante, oltre cheoffrire una particolare robustez-za della struttura dell’autobus.Co me per l’InterCentury, sono

disponibili varie lunghezze,com prese tra i 10 e i 15 metri, adue o tre assi. La configurazio-ne da 12,9 metri a due assi hauna capacità massima di 59pas seggeri seduti.

Nata nel 1993, Irizar Italiaha raggiunto, a 14 anni dallafon dazione, una presenza fortee consolidata nel mercato italia-no, sia per l’autobus da turismoche interurbano. Oggi l’aziendapuò vantare quote di mercatoassolutamente rilevanti. Il trenddi Irizar Italia segue comunquequello della casa madre Irizarsocietà Cooperativa, fondatanel lontano 1889 come impresae, nel 1963, trasformata in Coo-perativa specializzata nella fab-bricazione, progettazione e ser-vizio di carrozzeria per pul-lman. Con 3.024 dipendenti(735 dei quali nella sede princi-pale di Ormaiztegui), 3.645 u -ni tà vendute nel 2006, oggi Iri-zar Group è presente in 88 Pae -si e ha stabilimenti in Cina(Tian jin Irizar), Marocco (IrizarMaghreb), Brasile (Irizar Bra-

sil), Messico (Irizar México),India (Irizar Tvs Ltd.) e Suda-frica (Irizar Southern Africa). IlGruppo è in costante ascesa sututti i mercati mondiali.

MA L’INTERCENTURYVIAGGIA ANCORA

Fino al 2007 il prodotto dipun ta è stato l’InterCentury,progettato espressamente per unutilizzo interurbano, grazie allasua linea, e risultato particolar-mente gradito ad aziende e pas-seggeri. È possibile dotare ilvei colo di pedana sollevamentodisabili inserita all’interno deigradini all’accesso centrale.L’In terCentury è disponibile sudiversi chassis: Scania K114IB,con motore di 11 litri, 340HP dipotenza, Euro 3, Edc, iniettori apompa cruise control e assaleanteriore. Nel rispetto della fi-losofia della sicurezza, i freniso no a disco su entrambi gli as -si e il rallentatore è originaleSca nia, di tipo idraulico incor-porato nella scatola del cambio.Il cambio, pure originale Sca-nia, è GR801R da innesti elet-tropneumatici comfort shif. L’I -ri zar InterCentury rappresentaad esempio l’autobus più gran-de e spazioso della flotta Atap,azienda specializzata nel tra-sporto pubblico urbano ed ex-traurbano in Pordenone e pro-vincia. Lungo 13,70 metri puòospitare 57 passeggeri in como-de poltrone, inoltre dispone dipe dana e posto per disabili.L’au tobus è equipaggiato conimpianto stereo, luci di letturaindividuali, poltrone reclinabilied impianto di climatizzazione.

Ma qual è il segreto di Iri-zar? In un anno di crisi per l’au-tobus in Italia, come fa l’azien-da a raggiungere risultati rag-guardevoli al di sopra delle piùrosee aspettative? “Con il meto-do - ci ha risposto il presidentedi Irizar Italia - che ci ha sem-pre contraddistinti in ormai 15anni di at tività: ascoltando lanecessità dei clienti, cercandodi soddisfarle e offrendo, sem-pre, prodotti di alta qualità, conbassi costi gestionali e consumicontenuti. Punto fondamentale,inoltre, l’attenzione da semprerivolta al post-vendita e allatempestiva fornitura di ricambi.Importantissimo, inoltre, è il la-voro della nostra rete vendita,un gruppo di professionisti a di-sposizione della clientela nonsolo per la vendita, ma aperti avarie consulenze. Siamo a di-sposizione delle aziende attentea soddisfare i bisogni dellaclientela, a chi sta estendendocapillarmente la sua rete di col-legamenti nelle regioni italianee a chi con gli anni ha esteso ediversificato i suoi servizi, eche per questo deve dotarsi diautobus di ultima generazioneper garantire un viaggio sicuroe confortevole e acquisendoknow how umano e tecnologicocapace di gestire i cambiamentidel mercato”.

di Massimiliano Campanella

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IRIZAR / INIZIANO QUESTO MESE LE CONSEGNE DEL NUOVO BUS i4

Sulla strada del successo prima del tempo

Eccolo il nuovo i4, la più recente proposta firmata Irizar. In alto, Corrado Benedettini, presidente di Irizar Italia.

IL MONDO DEI TRASPORTI • Maggio 2008Mobilità

“L’ultimo nato in casa dell’azienda spagnola sta già ottenendoragguardevoli risultati: 210 gli i4 che circoleranno in Sardegna,

per un servizio pubblico interurbano. Una navetta Zani Viaggi collegheràl’aeroporto bergamasco di Orio al Serio col capoluogo milanese.

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Nasce una nuova tipologia di autobus.

Irizar i4 è il rivoluzionario interurbano checompleta la gamma Irizar, ed è il primo sul mercatoa rispettare la normativa per la sicurezza R.66/01.

Chi è alla ricerca di un autobus che garantisca lamassima sicurezza, affidabilità e redditività,

troverà in Irizar il prodotto adatto alle proprieesigenze.

CenturyIrizar PB

Il futuro è adesso

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IL MONDO DEI TRASPORTI • Maggio 200852 Mobilità

SÖDERTÄLJE - Perché aspetta-re? Per gli autobus si può pas-sare subito ai combustibili rin-novabili, etanolo e non solo. Ecoi motori EEV a basse emis-sioni, il servizio urbano nonpuò che rivelarsi autentico pio-niere del rispetto dell’ambientee del risparmio energetico. Lafi losofia aziendale di ScaniaBus Italy, divisione autobus diItalscania SpA, con sede aTren to, responsabile della com-mercializzazione degli autobuse telai Scania sul territorio ita-liano, è tutta improntata ai nuo -vi studi sui carburanti alternati-vi e alle nuove propulsioni checon sentono di risparmiare car-burante, inquinare di meno e ri-spettare le restrittive normativeeuropee che gradualmente en-treranno in vigore anche nel no-stro Paese. Direttore generaledel la divisione è l’ingegnerBengt Rasmusen, che coordinale attività di Marketing e Vendi-te autobus e telai. In tale attivitàè coadiuvato da una serie dicollaboratori fra cui Pino Introi-ni Responsabile Commercialesettore Trasporti Pubblici, LucaAmerio Responsabile Com mer-ciale Settore Allestitori, l’inge-gner Roberto Caldini Re sponsa-bile Logistica e Mar keting, el’ingegner Alessandro Veronessettore Logistica e Mar keting. Iprincipali obiettivi di ScaniaBus Italy sono la diffusione sulterritorio italiano de gli ormainoti prodotti originali Scaniaquali l’autobus Omnilink e in-crementare la presenza del mar-chio Scania attraverso i veicolicarrozzati in collaborazione conla società De Si mon di Osoppo,per il settore interurbano, e iveicoli carrozzati dalla spagno-la Irizar e commercializzatidalla Irizar Italia di Rimini, peril settore turistico. Altri carroz-zieri utilizzano an che i telaiScania. L’Italia rap presenta perScania uno dei principali mer-cati, sia turistici che dei traspor-ti pubblici nel mon do. ScaniaBus Italy riconferma anche perl’anno in corso la proficua col-laborazione con l’a gente Seatvanel settore del trasporto pubbli-co per il sud I ta lia. Il servizio diassistenza post vendita è coor-dinato attraverso la rete di offi-cine autorizzate Scania chefanno capo a I tal scania S.p.A.,società a cui è demandata lacommercializzazione dei veico-li industriali e dei ricambi Sca-nia in Italia.

PASSARE SUBITOAI RINNOVABILI

Ma qual è la politica azien-dale del 2008 in casa ScaniaBus? “Scania - ci ha rispostoRasmusen - continua a sostene-re che il passaggio ai combusti-bili rinnovabili possa e debbaessere iniziato immediatamente.Sul mercato sono disponibili di-versi combustibili rinnovabilicompatibili con la tecnologia dipropulsione esistente. Anche lafutura tecnologia ibrida può uti-lizzare que sti combustibili ini-zialmente. Attendere nuovi car-buranti o una nuova tecnologiadei motori ritarderebbe il pro-cesso di mol ti anni, un ritardoche non possiamo permetterciconsiderando gli attuali cambia-menti climatici”. Scania vantauna lun ga tradizione di motori

funzionanti con carburanti di-versi dal diesel. I motori a gasvengono costruiti dai primi anni’80 e la produzione di motori aetanolo per gli autobus urbani èiniziata nel 1989, mentre laterza generazione è stata lancia-ta lo scorso autunno.

I moderni motori diesel diSca nia possono anche utilizzarei carburanti Fame (estere meti-lico di acidi grassi), comel’Rme (metilestere di colza).

coltivata in Brasile, la riduzionedi CO2 fossile raggiunge il 90per cento”. Per motivi di effi-cienza, Scania ha scelto di adat-tare i motori diesel affinché

provata e collaudata da moltian ni. “Considerando tutti i fat-tori ambientali, nonché quellieconomici - ha concluso BengtRasmusen - riteniamo che l’eta-

gasolio e se prodotto da materieprime biologiche consente unanotevole riduzione delle emis-sioni. Per il BTL, le emissionidi CO2 fossile vengono ridottefi no all’80 per cento. Non ci so -no restrizioni in merito all’usodi questo carburante. Può essereliberamente mescolato con ilnormale diesel e, inoltre, fun-ziona su tutti i veicoli diesel.“La produzione è in corso di e -span sione - ha precisato l’altomanager Scania Bus - sia per ilGTL (principalmente nelle re-gioni produttrici di petrolio)che per il BTL (produzione lo-cale possibile in qualsiasi Pae -se), ma per sostituire tutto ildie sel fossile la strada da per-correre è ancora lunga. Altra al-ternativa è rappresentata dalgas, favorito da alcuni operatorie anche da alcune autorità perdiverse ragioni. Il gas generabas se emissioni e la rumorositàè ridotta. Ma poiché il motorefunziona in base al principioOtto, l’efficienza è notevolmen-te inferiore rispetto a un diesel.

Un altro motivo per scegliere ilgas come carburante potrebbeessere che il gas naturale in al-cune regioni è economico datala sua amplia disponibilità. Inalcuni Paesi il gas naturale èpersino sovvenzionato. Tutta-via, il gas naturale non è un so-stituto ideale del diesel. Nono-stante un’agevole riduzione del -le emissioni delle sostanze re-golamentate, non consente al -cun abbassamento dei livelli diCO2. L’efficienza è invece infe-riore e i consumi sono maggioririspetto a un motore diesel. Conil biogas disponibile a livellolocale, prodotto ad e sem piodagli impianti di trattamentodei rifiuti o delle acque re flue,l’uso del gas vanta eccellentiproprietà di riduzione del leemissioni. La riduzione di CO2è in tal caso quasi del cen to percento. Gli svantaggi principalirisiedono nella necessità di tra-sportare il gas a bordo del vei-colo in serbatoi pesanti. Di con-seguenza, i limiti di peso pos so-no comportare una ridotta auto-nomia”.

MOTORI EEVPER AUTOBUS URBANI

Scania è inoltre la prima casacostruttrice a introdurre motoriEEV per autobus urbani. Il co-struttore svedese è in grado dioffrire una scelta di motori die-sel e a etanolo a 9 litri in ver-sioni certificate per gli standardEuro 5 o EEV. Con i nuovi mo-tori Euro 5 in linea e tre V8modificati per l’Euro 5, nonchéuna gamma completa di motoriEuro 4 ed Euro 3, i clienti Sca-nia di diversi Paesi possono ri-chiedere i motori più adatti alleloro esigenze e possono sce-gliere una gamma completa dimotori Euro 5 a partire da 230fino a 620 cv. Inoltre, tre motorisono conformi agli standardEEV per il servizio urbano, in-cluso quello a etanolo. La gam -ma Euro 4 va quindi da 230 a620 cv, l’Euro 3 da 230 a 580cv. Scania è la prima casa co-struttrice di veicoli industriali arispettare i limiti Euro 5 senzapost-trattamento dei gas di sca-rico, massimizzando i vantaggiper l’utente. Molte tecnologienuove, fra cui un nuovo sistemad’iniezione del carburante, ven-gono utilizzate per garantirepre stazioni sicure ed efficienzadei consumi. Due dei nuovimo tori destinati all’impiego ur-bano sono anche conformi aglistandard EEV.

di Lino Sinari

Per l’ingegner Bengt Rasmusen, Direttore Generaledella divisione bus della Casa svedese, non si può

attendere oltre nell’utilizzo dei carburanti alternativi.Specialmente nel servizio urbano. L’alto manager

Scania propone innanzitutto l’etanolo, relativamentefacile da produrre, anche su scala ridotta. Ma intantoproseguono i progetti sull’utilizzo di biodiesel sintetico

e per gli autobus urbani arrivano i motori EEV.

SCANIA BUS / LA FILOSOFIA AZIENDALE DELLA CASA SVEDESE

“Bisogna inquinare meno, e subito”pos sano funzionare a etanolo.L’e tanolo produce intrinseca-mente basse emissioni e la ridu-zione rilevata dai trasporti pub-blici di Stoccolma in 18 anni diutilizzo di autobus a etanolo èstu pefacente rispetto a tutte leso stanze misurate. Di recenteSca nia ha lanciato il suo motorea etanolo di terza generazione,certificato sia per l’Euro 5 cheper l’EEV. L’efficienza termicadel nuovo motore Scania a eta-nolo, pari al 43 per cento, è e -qui parabile a quella dei motoridie sel. Il carburante utilizzatoper la combustione diesel è l’e -ta nolo miscelato con un 5 percen to di additivo che miglioral’ac censione. Scania ha vendutocirca 600 autobus a etanolo inSvezia dall’inizio della produ-zione nel 1989 e la tecnologia è

nolo sia il carburante rinnovabi-le migliore e più economico at-tualmente sul mercato per ilser vizio urbano su veicoli pe-santi e autobus. Oltre ai vantag-gi ambientali, ciò è dovutoprin cipalmente all’ampia rete dirifornimento e alla possibilità diutilizzare la tecnologia esisten-te. La produzione di Rme è cre-sciuta rapidamente in Europa,ma anche se tutto il terreno col-tivabile fosse destinato alla col-tivazione della colza, sarebbepossibile solo sostituire il 15per cento del diesel utilizzato.Pertanto la produzione del -l’Rme è in concorrenza conquel la alimentare e ciò è unpro blema”. Altro carburante al-ternativo è il diesel sintetico,che può essere adeguato in mo -do mirato alla combustione di

Ri spettando determinate condi-zioni, è consentito fino al centoper cento di Rme. Scania stapartecipando a un progetto dipro va su larga scala di tre annicon biodiesel sintetico, un car-burante che sembra molto pro-mettente. “Utilizzare soltantoquesto carburante in un motore- ha precisato il Direttore gene-rale di Scania Bus Italy - ridur-rebbe notevolmente le emissio-ni. In considerazione di mes-saggi e opinioni discordanti, ige stori di veicoli devono poter-si sentire sicuri in merito ai car-buranti rinnovabili che scelgo-no di utilizzare. Scania proponepertanto di sviluppare un siste-ma uniforme di certificazione eidentificazione dei biocarburan-ti. La produzione di etanolo è inrapida espansione in tutto ilmon do. L’etanolo è relativa-mente facile da produrre, anchesu scala ridotta, e pertanto puòcontribuire a ridurre la dipen-denza dal petrolio dei Paesi invia di sviluppo. Scegliendo ilmetodo di produzione più effi-ciente, dalla canna da zucchero

Scania preme l’acceleratore sui carburanti alternativi. Ecco due esempi pratici dell’impegnoambientalista del costruttore svedese: l’OmniLink a gas (sopra) e l’Hybrid Concept Bus (sotto).

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IL MONDO DEI TRASPORTI • Maggio 200854 Mobilità

MONACO DI BAVIERA - Ben7.300 autobus venduti, migliorerisultato operativo in assolutonel 2007. Cresce la quota dimer cato, aumentano gli ordini eintanto viene avviata la ristrut-turazione del settore e si conti-nua a puntare su carburanti al-ternativi e motori a basse emis-sioni di CO2. Sono numeri ditutto riguardo quelli di NeomanBus Vertrieb GmbH, che hachiuso l’esercizio 2007 con unfat turato pari a 1,4 miliardi dieu ro e 7.349 autobus completi eautotelai consegnati, rispetto al -le 7.338 unità registrate nel2006 e ai 6.000 autobus e auto-telai venduti nel 2005, realiz-zando un fatturato di circa 1,2miliardi di euro. Neoman Bus,con sede a Salzgitter, una cittàtedesca situata nella parte sud-orientale del Land della BassaSassonia, più o meno a metàstra da tra Hildesheim e Braun-schweig, è il comparto autobusdel Gruppo Man Nutzfahrzeu-ge. Conta 8.000 dipendenti eprogetta, produce e commercia-lizza autobus dei marchi Man eNeoplan.

Sono anche questi numeridel la divisione del Gruppo ManNutz fahrzeuge che hanno con-tribuito a far raggiungere al co-struttore bavarese di veicoli in-dustriali e fornitore di serviziper il trasporto su gomma dimer ci e di persone, operante suscala internazionale, il migliorerisultato operativo in assoluto:100.000 autocarri e autobusven duti, per il terzo anno con-secutivo un risultato record. Ilrisultato operativo è aumentatonel 2007 di 341 milioni di euroassestandosi a 1.039 milioni dieu ro (+49 per cento) e la rendi-ta operativa sul fatturato è pas-sata dall’8 al 10 per cento (+2punti percentuali). Il fatturato èaumentato del 20 per cento edha raggiunto il tetto di 10,4 mi-liardi di euro (nel 2006 era statodi 8,7 miliardi di euro), il quin-to valore record in successionecontinua. Nel segmento degliautobus la quota di mercato inEuropa è rimasta pressoché co-stante intorno al 15 per cento.Nel 2007 sono stati ordinati ol -tre 8.200 autobus (+14 per cen -to). Dai dati ufficiali Unrae, ag-giornati a marzo 2008, nel 2007nel segmento sopra le 8 t Man eNeoplan detengono una quotadi mercato pari al 9 per cento,con un incremento di circa unpun to percentuale rispetto al2006 e pur con un mercato incalo di circa il 9 per cento.

La divisione autobus ha rice-

vuto nel 2007 ingenti ordini dametropoli europee. A partire dal2008 verranno consegnati allaBvg (azienda di trasporto pub-blico di Berlino), cliente storicodi Man, altri 200 autobus urba-ni a due piani. La Ratp (aziendadi trasporto pubblico di Parigi)riceverà invece 186 autobussnodati Man. Altri 500 autobusurbani, relativi al più grande or-dine degli ultimi anni, verrannoinfine consegnati nel corso del2008 all’Emirato Arabo di Du -bai. Come negli anni preceden-ti, anche nel 2007 Man Nutzfa-hrzeuge ha potuto aumentaresensibilmente la produttività deisuoi stabilimenti: il numero deiveicoli prodotti (truck ed auto-bus) per dipendente è passatoda 2,26 a 2,94. Anche nei pros-simi anni la produttività annuacrescerà mediamente del 10 percento.

LA DIVISIONE BUSAUMENTA L’UTILE

Una componente sostanzialedella strategia di crescita inter-nazionale di Man Nutzfahrzeu-ge è la concentrazione sui corebusiness e sull’ottimizzazionedel la potenzialità produttiva.Man Nutzfahrzeuge ha già av-viato negli scorsi anni opportu-

ne misure di ristrutturazione peraumentare a medio termine edurevolmente l’utile di gestionedella divisione autobus. Il 1°feb braio di quest’anno si è at-tuata la completa integrazionedel settore autobus nella struttu-ra organizzativa di Man Nutzfa-hrzeuge, al fine di sfruttare ve -locemente e conseguentementele sinergie con il settore truck.La divisione autobus vie nequindi condotta, come anchetutti gli altri settori, dalla dire-zione di Man Nutzfahrzeugecon l’obiettivo di continuare adattuare le misure di ristruttura-zione avviate in modo coerenteed efficiente.

Man combina affidabili auto-bus e motori con un ampio por-tafoglio di servizi accessori. Inprimo piano c’è “l’efficienzadel trasporto”. Prodotti ottimali,che privilegiano l’elevata sicu-rezza passiva e attiva e consen-tono un impiego economico pertutta la loro vita operativa. Unricco portafoglio di prodotti, dalservizio 24 ore ai moderni ser-vizi di telematica e ai corsi difor mazione per conducenti, ga-rantisce ai clienti i maggiorivan taggi. Man pensa già oggi aldomani e investe nel continuosviluppo e perfezionamento deisuoi veicoli, sistemi di trazione

e servizi.Con mediamente 15 grammi

di CO2 per persona a chilome-tro gli autobus turistici e di li -nea dei marchi Man e Neoplanso no i mezzi di trasporto piùparsimoniosi ed eco-compatibi-li in assoluto. Ma gli ingegneriMan non si accontentano dei ri-sultati ottenuti. Man ha investi-to lo scorso anno 234 milioni dieu ro (nel 2006 erano stati 215milioni) nella ricerca e nellosviluppo. Una grande parte diquesti investimenti incremente-rà l’efficienza di trasporto. ManNutzfahrzeuge persegue a taleproposito tre indirizzi: per gliautobus impiegati su lunghepercorrenze esistono concretipro getti di sviluppo nei campidel l’aerodinamica, della costru-zione leggera, dell’impiego dipneumatici e oli leggeri, delmo nitoraggio della pressione digonfiaggio, del funzionamentodi gruppi secondari in linea conle esigenze operative, dell’otti-mizzazione di interventi a mon -te, ovvero a livello di motore, edei sistemi di assistenza allagui da. Alla fine di quest’anno,ad esempio, verrà adottato perla prima volta alla Man uncom pressore dell’aria disinseri-bile in concomitanza con l’in-troduzione della motorizzazio-

ne Euro 5 dotata di ricircolo deigas di scarico (EGR), che neltrasporto di linea consentirà direalizzare un risparmio di 0,5li tri di gasolio su 100 chilome-tri. Tutte le misure succitatepermettono una diminuzione diCO2 dal 10 al 15 per cento cheMan Nutzfahrzeuge vuole ulte-riormente migliorare nei prossi-mi anni. La Casa bavarese met -te a punto affidabili trazioni i -bri de per autobus urbani, cheof frono condizioni ideali persfruttare l’energia recuperata infrenata. Questi veicoli accelera-no innumerevoli volte durantela marcia da fermata a fermataper poi rallentare di nuovo efer marsi. Nell’autobus urbanoMan Lion’s City a pianale ri-bassato, il motore diesel otti-mizzato per l’impiego non azio-na l’asse direttamente medianteil cambio, bensì fornisce poten-za a un generatore ad alte pre-stazioni, che a sua volta forni-sce l’energia a due motori elet-trici. Sul tetto di questo autobussi trovano 12 moduli Ultracap(condensatori ad alta capacità),che immagazzinano l’energiare cuperata in frenata in modoaltamente concentrato. L’auto-bus urbano può quindi accelera-re dalla fermata sfruttando uni-camente l’energia elettrica esen za produrre emissioni inqui-nanti. Rispetto al migliore auto-bus urbano spinto da motoredie sel, l’autobus ibrido consu-ma fino al 30 per cento in menodi carburante ed emette di con-seguenza fino al 30 per cento inmeno di CO2. Quello che oggisembra futuro viene testato apie no ritmo alla Man: per il2009 è prevista la prima forni-tura di una piccola serie a me-tropoli europee. La produzionedi serie inizierà nel 2010.

FARE IL PIENOCON I SINTETICI

Man Nutzfahrzeuge promuo-ve in concerto con le altre so-cietà Man l’introduzione di car-buranti sintetici come BTL(Bio mass-to-Liquid) e HVO(Hy drogenated Vegetable Oil)Questi carburanti, ottenuti dallaraffinazione di materie primebiologiche, garantiscono neimo tori diesel appositamentemodificati una combustione piùpulita ed efficiente e possonoridurre sensibilmente l’emissio-ne di CO2. Man Nutzfahrzeuge

studia intensivamente l’impiegodi questi carburanti nei motoridiesel.

Nell’autunno di quest’annoMan aprirà un nuovo capitolonello sviluppo dei motori die-sel. Al Salone dei Veicoli Indu-striali IAA 2008 Man presente-rà i nuovi motori con ricircolodei gas di scarico (EGR) per ilrispetto della norma antinquina-mento Euro 5. Queste unità ul-tratecnologiche soddisfano lepiù severe disposizioni in mate-ria grazie alla sovralimentazio-ne bistadio, alle elevate pressio-ni d’iniezione di oltre 1.800 bare al ricircolo dei gas di scaricoraffreddato senza dovere ricor-rere ad additivi o a complessisi stemi di post-trattamento de -gli inquinanti. I motori EGRrappresentano per numerosimer cati e settori un’attraente al-ternativa ai motori con tecnolo-gia SCR e rafforzano di conse-guenza la posizione di mercatodi Man nei rispettivi settori.Man è l’unico costruttore chenel segmento degli autobus of -fre un completo programma dimo tori orizzontali per autobusurbani con potenze fino a 360cv. Questi propulsori soddisfa-no già dal 2007 le severe normesugli scarichi EEV (EnhancedEnvironmentally friendly Vehi-cle) non ancora obbligatorie inEuropa. Questa tecnologia pro-pulsiva adottata sugli autobusturistici consente di ottemperareanche alla norma Euro 5 in mo -do affidabile e semplice.

Grazie a queste soluzioniMan Nutzfahrzeuge dispone giàoggi delle tecnologie chiave,completamente messe a punto esperimentate nell’impiego diserie, per il rispetto delle futurenorme antinquinamento di pros-sima introduzione in Europa(Euro 6) e negli USA (EPA peril 2010). Ma l’impegno profusonella ricerca e nello sviluppocon tinuerà a ritmo serrato an -che nei prossimi anni.

NEOMAN / BEN 7.349 GLI AUTOBUS CONSEGNATI NEL 2007

Una sicura escalation Il successo delcostruttorebavarese èdovuto anche ainumeri diNeoman BusVertrieb GmbH,che ha chiusol’esercizio 2007con un fatturatopari a 1,4miliardi di euro.Ingenti gli ordinida parte dimetropolieuropee: aBerlino altri 200autobus urbani adue piani, aParigi 186snodati Man.Altri 500 autobusurbani verrannoconsegnati a Dubai.

“di Massimiliano Campanella

Due modelli della gamma autobus Man: il Lion’s City (in alto) e il Lion’s Regio (sopra). Nel 2007, a livello europeo, la quota di mercato Neoman nel segmento autobus è rimasta pressoché costante intorno al 15 per cento.

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