il cinema moderno. le nuove ondate

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IL CINEMA MODERNO. LE NUOVE ONDATE Lezione n. 15 erogata per via telematica Prima parte

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IL CINEMA MODERNO. LE NUOVE ONDATELezione n. 15 erogata per via telematica

Prima parte

NOUVELLE VAGUE: IL CINEMA CONTRO IL CINEMA

Il cinema dei cinefili: amore / odio per Hollywood

il cinema dei contestatori

un cinema polemico fin dalle sue strutture più profonde

il bersaglio: l’industria del cinema

il bersaglio: Le cinéma de Papa

NOUVELLE VAGUE

la politica degli autori

la caméra stylo (Alexandre Astruc)

la macchina da presa come la penna del poeta e dello scrittore

estrema libertà stilistica rivendicata come tratto autoriale

il cinema, il racconto della realtà

il cinema della soggettività

NOUVELLE VAGUE

produzione a basso costo: un terzo dei film tradizionali

uso del B/n

anti-divi: Belmondo, Moreau, Seberg (che diventano divi)

ambienti non ricostruiti

cinema “fatto con gli amici”

diffusione tecnologia leggera: vicinanza (stilistica e poetica) con il Cinéma Verité

I FILM MANIFESTO

I quattrocento colpi (F. Truffaut, 1959)

Hiroshima mon amour (A. Resnais, soggetto di M. Duras, 1959)

Fino all’ultimo respiro (J.-L. Godard, 1960)

I QUATTROCENTO COLPI (1959)

autobiografia

la vita e il cinema

l’adolescenza come luogo da esplorare

profondo lavoro sul linguaggio

nuove narrazioni per nuovi sguardi

qui potete vedere la sequenza del dialogo con la psicologa: rottura delle regole classiche

Dalla parte di Antoine

HIROSHIMA MON AMOUR (1959)

Alain Resnais e Marguerite Duras

gli intellettuali, il cinema, la letteratura

un film fuori dal canone: documentazione e finzione

ambiguità e incertezza

lavoro sul tempo e sul linguaggio

qui potete vedere il trailer del restauro

FINO ALL’ULTIMO RESPIRO (1960)

lavoro sul linguaggio

cinema parametrico (Bordwell): stile centrato

lo stile prevale sul racconto

il mio metodo: improvvisare

dialoghi, primato assoluto delle riprese: “parlate d’amore”

protagonismo della macchina da presa

qui potete vedere la sequenza della passeggiata

IL CINEMA MODERNO. LE NUOVE ONDATELezione n. 15 erogata per via telematica

Seconda parte

Monica Vitti in L’eclisse (M. Antonioni, 1963)

NASCITA DEL CINEMA MODERNO

ambiguità del reale (contenuto)

il linguaggio dell’ambiguità (forma)

discontinuità del montaggio

ricerca di raccordi sbagliati: falso raccordo

scavalcamento di campo

jump cut

contestazione del campo/controcampo

riprese: uso massiccio della machina a mano

lo sguardo che vaga: il flaneur

LE NUOVE ONDATE

Inghilterra: Free Cinema

Polonia: Nuovo cinema polacco

Germania: Nuovo cinema tedesco

Cecoslovacchia: Nova vlna

Brasile: Cinema nôvo

In Italia?

ITALIA

La “cosiddetta” Nouvelle Vague italiana

politica degli esordi: favorita la produzione

moltissimi esordi al principio degli anni ’60

si punta sui giovani: la frammentarietà dell’industria italiana consente di dare una possibilità a molti nuovi registi

I NUOVI REGISTI

Marco Bellocchio

Pier Paolo Pasolini

Bernardo Bertolucci

Paolo e Vittorio Taviani

Elio Petri

Marco Ferreri

BERTOLUCCI

Prima della rivoluzione (1964)

un film che guarda alla Francia: Nouvelle Vague

autorefenzialità cinematografica: Godard, il cinefilo, il cinema…

i padri: “Non si può vivere senza Rossellini!”: qui potete vedere il dialogo con l'amico cinefilo

IL CINEMA DEI “PADRI”

Fellini: qui potete vedere una sequenza di La dolce vita (1959)

Visconti: qui potete vedere il trailer di Rocco e i suoi fratelli (1960)

Antonioni: qui potete vedere il finale di L'eclisse (1963)

IL CINEMA MODERNO. LE NUOVE ONDATELezione n. 15 erogata per via telematica

Terza parte

Easy rider (D. Hopper, 1969)

NEW AMERICAN CINEMA GROUP

il cinema a New York

le arti contemporanee e la memoria delle avanguardie storiche

Andy Warhol, Allen Ginsberg, Beat Generation

John Mekas: «Non vogliamo film mistificatori, ben fatti, persuasivi, ma grezzi e mal fatti, purché vitali. Siamo contro il cinema roseo, siamo per il cinema rosso sangue» (1960)

HOLLYWOOD: CRISI E MUTAMENTO

Hollywood classica 1930-1960

alla fine degli anni ’60 Hollywood entra in crisi

crisi di pubblico

la concorrenza della tv

influsso delle nuove ondate e del cinema d’autore europeo

si apre uno scenario di cambiamenti possibili

CAMBIAMENTI

spazio a nuove tematiche legate alla contemporaneità, alla contestazione, ai movimenti giovanili

nuova organizzazione del racconto: temporalità meno lineare, a tratti frantumata

montaggio moderno

movimenti di macchina “spettacolari”

EASY RIDER (1969)

Dennis Hopper

Road movie: in motocicletta dalla California a New Orleans

una avventura tragica

controcultura: gli hippie, le droghe, la trasgressione

a Cannes viene premiato come Miglior opera prima

EASY RIDER (1969) || BORN TO BE WILD

l'incipit del film

qui potete vedere

GENERI CLASSICI:RINNOVAMENTO DEL WESTERN

Sam Peckinpah

il nuovo western

innovazioni linguistiche

la violenza come attrazione

scelte “fiammeggianti”: il vicino e il lontano, il dinamismo

innovazioni di contenuto: Pancho Villa e la tematica terzomondista

IL MUCCHIO SELVAGGIO (1969)

finale del film

qui potete vedere il fiammeggiante

HOLLYWOOD

mutamenti all’interno del sistema

nuovi autori: Scorsese, Kubrick, Coppola, Altman, Allen…

nuovo potere contrattuale

producer / regia

nascita di case indipendenti: il cinema “indie”

il lavoro sui generi: riattraversamenti, ripensamenti, commistione

New Hollywood

NOIR FILM

Taxi driver (1976)

Martin Scorsese

nuovi divi: Robert De Niro

un reduce e il male di vivere

una storia ai margini della città

racconto dell’eroe e del traditore

Palma d’oro a Cannes, come Miglior film

TAXI DRIVER (1976) ||

Travis diventa taxi driver

qui potete vedere la sequenza in cui

I protagonisti 1992

ROBERT ALTMAN

I protagonisti (1992)

un film sul cinema

è possibile girare un cinema d’autore a Hollywood?

una domanda polemica?

una domanda retorica?

quali risposte dà il film?