il gallo nr.05 del 03/03/2012

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il il G G a a l l l l o o Anno 17, numero 05 (477) - 3/16 marzo 2012 - www.ilgallo.it - [email protected] Nessuno che sappia spiegare a quanto ammontano e come uscirne Nella spirale dei debiti COMUNE DI CASARANO 8 Intervista alla Bellanova Cassintegrati del TAC 15 In Val di Susa non si placa quella dei No Tav contro l’alta velocità. Nel Salento, sul versante Adriatico, levata di scudi contro il megagasdotto per l’Albania promossa dai No Tap. Sullo Ionio, tra Porto Cesareo e Torre Inserraglio, non vogliono la canalizzazione in mare della rete fognaria LA PROTESTA DA NORD A SUD Miggiano: lacrime, dolore e rabbia È la mattina del 20 febbraio ed a Miggiano piove già da diverse ore, il cielo è gonfio di nuvoloni cupi ed il tran tran inaugura la nuova settimana. La voce comincia a correre rapida e al ticchettìo con- tinuo della pioggia si frappone il fragore di una di quelle notizie che mai si vorrebbe ricevere: c’è un militare miggianese morto in Afghanistan. Ha 28 anni, è Luca Valente... No TAV, No TAP, No TUB CINEMA E TEATRO COI GALLETTI 23 “Imprenditori come Adelchi hanno fatto razzia di risorse statali per poi scappare a produrre in altri Paesi” 17 NO TAP 10/11

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Page 1: Il Gallo Nr.05 del 03/03/2012

ililGGaallllooAnno 17, numero 05 (477) - 3/16 marzo 2012 - www.ilgallo.it - [email protected]

Nessuno che sappiaspiegare a quantoammontano e comeuscirne

Nella spirale dei debitiCOMUNE DI CASARANO

8

Intervista alla BellanovaCassintegrati del TAC

15

In Val di Susa non si placa quelladei No Tav contro l’alta velocità.

Nel Salento, sul versante Adriatico,levata di scudi contro il megagasdotto

per l’Albania promossa dai No Tap.Sullo Ionio, tra Porto Cesareo e Torre

Inserraglio, non vogliono la canalizzazione in mare

della rete fognaria

LA PROTESTA DA NORD A SUD

Miggiano: lacrime, dolore e rabbiaÈ la mattina del 20 febbraio ed a Miggiano piovegià da diverse ore, il cielo è gonfio di nuvoloni cupied il tran tran inaugura la nuova settimana. Lavoce comincia a correre rapida e al ticchettìo con-tinuo della pioggia si frappone il fragore di una diquelle notizie che mai si vorrebbe ricevere: c’è unmilitare miggianese morto in Afghanistan. Ha 28anni, è Luca Valente...

No TAV, No TAP, No TUB

CINEMA E TEATRO COI GALLETTI 23

“Imprenditori comeAdelchi hanno fatto razziadi risorse statali per poi

scappare a produrrein altri Paesi”

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NO TAP

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LA COOPERATIVA SOCIALE CISS

Per il banco farmaceutico

LaCooperativa Sociale CISS di Tricase ha partecipato alla“Giornata nazionale di raccolta del farmaco” (11 febbraio),che il Banco Farmaceutico organizza ogni anno il secondo

sabato di febbraio. Il Banco Farmaceutico è una fondazione di Mi-lano che unisce la professionalità e l’esperienza dei farmacisti al-l’esperienza degli operatori del settore sociale. Lo scopo del BancoFarmaceutico è aiutare le persone indigenti, rispondendo al loro bi-sogno farmaceutico attraverso la collaborazione con le realtà assi-stenziali che operano localmente. I volontari della CooperativaC.I.S.S., supportati dai volontari della Croce Rossa di Tricase e dalpresidente Enzo Sparasci e coordinati da Paola Maglie, hanno rac-colto farmaci da banco, ossia farmaci da automedicazione che nonhanno bisogno di ricetta medica, nelle farmacie aderenti, fra cui lafarmacia “D’Ambrosio” di Gagliano del Capo, “Schiattino” di Mor-ciano di Leuca e “Rao” di Miggiano. I farmaci da banco, acquistati edonati dai cittadini, saranno distribuiti agli anziani e ai disabili in-digenti assistiti al proprio domicilio con i servizi socio-assistenzialie socio-sanitari che la Cooperativa Sociale CISS gestisce nel territo-rio degli Ambiti di Gagliano del Capo, Maglie, Poggiardo e Casarano(Servizi Domiciliari, Telefonia sociale, centri diurni, strutture resi-denziali, ecc.) e anche alle persone bisognose che ne faranno richie-sta, rivolgendosi alle Assistenti Sociali, dipendenti delle CooperativaSociale CISS, reperibili dalle 8,30 alle 13 e dalle 16,30 alle 18,30presso la sede sociale di via G. Parini, 1, a Tricase o telefonando allo0833/541875. La Cooperativa Sociale CISS ringrazia i cittadini deiComuni del Capo di Leuca che hanno contribuito tangibilmente conle loro donazioni, oltre che i titolari delle farmacie che hanno resopossibile questa iniziativa in favore delle persone bisognose.

Èin programma sabato 3 marzo, a partire dalle20,30, presso l’Auditorium della ScuolaMedia di Specchia (nei pressi del Palazzetto

dello sport), il doppio spettacolo “Non ci restache…ridere”, organizzato per beneficenza dal-l’Associazione Culturale Sportiva “E. Ravasco”onlus di Specchia. Si comincerà con il famosoMago “Frank Borton”, partecipante a vari spetta-coli televisivi. Al termine, alle 21,30 circa, sul pal-coscenico salirà il noto gruppo comico di cabaret“I Malfattori”, formato da Gianpaolo Viva, SabinaBlasi, Sergio Orlanduccio e Roberto Rovito, i qualidaranno vita ad una serie di esilaranti gag sulla vitaquotidiana. Una grande serata di allegria e svagoda trascorrere con tutta la famiglia e per stare in-sieme in socialità, con un ricco e gustoso stand ga-stronomico a disposizione, per ridere a crepapelle.Alla fine estrazione di ricchi premi.

Anche quest’anno la volontà e l’impegno della diret-trice Nunzia Ciurlia e degli operatori della Casa diriposo Serenity ha permesso la realizzazione di una

serata carnevalesca dedicata a tutti gli ospiti delle sedidi Specchia e Taviano. L’organizzazione è stata possibilegrazie alla collaborazione di associazioni, enti locali eprivati cittadini, che gratuitamente e con grande sensi-bilità hanno offerto, ciascuno, il proprio contributo. Que-st’anno Serenity ha deciso di rappresentare il Carnevale

ponendo l’attenzione sull’annoso tema de “Il bene e il male”. Nel corso della serata, allietatadal Dj Pier Paolo Musio, i due sproni del mondo sono stati rappresentati in un primo momentodalle allieve della Scuola di danza Sylphide di Angela De Francesco, e successivamente, attra-verso la proiezione di un video realizzato da Matteo Schiavo riguardante una testimonianzadel noto scrittore Tiziano Terziani, il quale ha commentato l’erronea perseveranza con cui gliesseri umani continuano a credere che il bene e il male sia una dicotomia, piuttosto che un tut-t’uno, come efficacemente raffigurato nel simbolo asiatico dello Yin yang. La serata, al di là deimomenti di allegria e di degustazione delle tradizionali ed immancabili “chiacchiere”, ha for-nito a tutti i presenti numerosi momenti di riflessione, in particolare sull’importanza del con-cetto di bene all’interno di un percorso socio-assistenziale che ciascun ospite di una Casa diriposo vive. Il benessere di ciascuno di noi può migliorare se alla base di tutto è presente unacultura improntata su rapporti reciproci, ossia sulla consapevolezza che nel momento in cui sientra in contatto con l’altro si riceve automaticamente qualcosa in cambio che va oltre ognidimensione materiale… quello che si chiama “nutrimento dell’anima”.

A Specchia si rideper beneficenza

Specchia e Taviano: Carnevale stile... Serenity

attualità 3/16 MARZO 2012ilgallo.it4

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Lanovità più rilevante sul fronte assicu-razioni arriva dal decreto liberalizza-zioni e riguarda le lesioni di lieveentità, come quelle conseguenti al

colpo di frusta che punta ad imporre una serie dioneri per limitare le truffe e abbassare le tariffe.L'emendamento stabilisce che in caso di incidentestradale “le lesioni di lieve entità, che non siano su-scettibili di accertamento clinico strumentale obiet-tivo, non potranno dar luogo a risarcimento perdanno biologico permanente”.Altra novità riguardainvece la cancellazione da parte della commissionedi un comma che stabiliva che le compagnie rim-borsassero ai proprietari delle auto danneggiate il30% in meno, se non si recavano da un carrozziereconvenzionato con l'assicurazione. Si potrà quindicontinuare ad andare dall'artigiano di fiducia. Èstata inoltre istituita una banca dati dei testimoni edei danneggiati. Sono state elevate le pene controchi froda le assicurazioni (da uno a cinque anni dicarcere; prima era da sei mesi a quattro anni). Sonostate introdotte misure contro la contraffazione deicontrassegni (si andrà progressivamente verso 'ta-gliandi elettronicì). Infine è stato stabilito che chimonta la “scatola nera” in auto avrà uno scontosulla polizza. Inoltre nella bozza è contenuta unanorma secondo cui chi viaggia senza assicurazioneauto dovrà fare i conti con le forze dell'ordine. Unemendamento al dl liberalizzazioni (approvato) pre-vede che nel caso si venga iscritti nell'apposito re-gistro dei veicoli che non risultano copertidall'assicurazione per la responsabilità civile, cisiano 15 giorni di tempo per regolarizzare la pro-pria posizione. Trascorso il termine “l'elenco di co-loro che non hanno regolarizzato la propriaposizione viene messo a disposizione delle forze dipolizia e delle prefetture”. Giovanni D’Agata, com-ponente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tu-tela del Consumatore” di Italia dei Valori efondatore dello “Sportello dei Diritti”, si augura chea tali norme faccia seguito l’immediata riduzionedelle tariffe rc auto, per concedere un po’ di sol-lievo alle famiglie già alle prese con i problemi quo-tidiani aggravati dalla perdurante crisi economica.

DDooppppiiaaZZeettaa

I soliti prepotenti...

ora parlo io3/16 MARZO 2012 ilgallo.it 5

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Doppia Zeta questa volta vuole raccontare unapiccola storia che però illustra benissimo ladifficoltà del momento, l’impotenza di tanti e

i soprusi di pochi. Abbiamo raccolto la testimo-nianza e visto i documenti. Questi i fatti. Venerdì 27gennaio il nostro amico riceve una telefonata dallaSantander con la quale anni prima aveva contrattoun finanziamento per l’acquisto di un’utilitaria. Perun non meglio identificato “problema con la suabanca” non risultava pagata la rata di gennaio. Ilnostro, abituato a onorare i suoi impegni, provvedesubito a inoltrare un bonifico di 250 euro e come ri-chiestogli, lunedì 30 gennaio invia un fax con rice-vuta del bonifico. Ma il 31 gennaio Santanderriprende dalla banca la stessa cifra e per la stessarata tramite il rid bancario. Così comincia la tragi-commedia al telefono. Dopo diverse peripezie e lun-ghissisme attese il malcapitato riesce a parlare conun’operatrice che se la cava con una battuta: “Hoper lei una buona ed una cattiva notizia. La buonaè che a febbraio non ci dovrà nulla, la cattiva è cheper questo mese ormai è andata così”. Vale a direniente bonifico di restituzione e quindi un aggraviodi 250 euro per gennaio sul conto corrente. Che intempi come quelli che stiamo vivendo in cui tutti ipagamenti, stipendi compresi, sono differiti fino a3-4 mesi, ha un suo peso che vuol dire andare inrosso in banca. Ma non è finita, è in agguato labeffa. Il 5 febbraio Santander che fa? Si prende nuo-vamente la rata… Roba da matti!

Colpo di frusta? Niente soldiRC auto. Stop ai risarcimentiper lesioni di lieve entità nonsuscettibili di accertamentoclinico strumentale obiettivo.Istituita banca dati pertestimoni e danneggiati

Elevate le pene contro chi frodale assicurazioni, da uno a cinque

anni di carcere. Cancellato ilcomma che stabiliva che le compagnierimborsassero ai proprietari delle autodanneggiate il 30% in meno, se non sirecavano da un carrozziere convenzionato con l'assicurazione.Si potrà quindi continuare adandare dall'artigiano di fiducia

LO SPORTELLO DEI DIRITTI

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6 attualità 3/16 MARZO 2012ilgallo.it

Lecce: “Così ti ribalto la Stazione”

“Quella delle ex Cave di Marco Vitoè un’area strategica. Questa Am-ministrazione Comunale”, spiegail sindaco Paolo Perrone, “ha

avuto la lungimiranza di riuscire a concentrareprogettazioni differenti per ottenere finanzia-menti di diversa natura. L’obiettivo è quello dicambiare volto ad una parte significativa dellacittà che fino a questo momento è stata conside-rata alla stregua di una campagna abbandonata.Grazie al finanziamento di 13 milioni del Cipe”,continua il primo cittadino leccese, “provvede-remo a realizzare un sottopasso e una serie distrutture a servizio che serviranno a completareun’area di grande valore ambientale e saranno asupporto del ribaltamento della stazione ferro-viaria. L’esigenza è quella di decongestionare ilcentro cittadino, trasferendo verso l’esterno nonsoltanto l’accesso alla stazione ma anche i ser-vizi a corollario della stessa, e di riqualificareun’area, come quella delle ex Cave di Marco

Vito, di grande importanza dal punto di vista am-bientale”. Il riferimento è al prolungamento delsottopasso fino all’ottavo binario che permetteràdi raggiungere l’area delle ex Cave di Marco Vitoattraverso rampe e percorsi pedonali coperti, allacostruzione di una piazza che consentirà diretta-mente l’accesso ai binari e al sottopasso pedonalee nella quale verrà realizzato un edificio adibitoalle informazioni e alla vendita dei biglietti per itrasporti pubblici, alla realizzazione di un par-cheggio da 300 posti all’interno delle ex Cave diMarco Vito, alla sistemazione dei parcheggi a rasoe alla realizzazione di una ventina di stalli per ipullman. Si punta, dunque, allo sviluppo dell’in-termodalità in relazione al miglioramento e alla ra-zionalizzazione della sicurezza della circolazionestradale e ferroviaria. “Quanto prima”, concludePerrone, “firmeremo un protocollo d’intesa conla Ferrovie del Sud Est, poi attenderemo che laRegione Puglia sottoscriva l’accordo di pro-gramma con il Governo centrale”.

Il progetto. Il sindaco Perrone ha illustrato gli interventi che verranno realizzati nelleex Cave di Marco Vito in relazione al ribaltamento della stazione ferroviaria di Lecce

Siamo a Casarano, stradaper Casaranello. Non serveaggiungere nulla a quello chesi vede nelle foto ...

FOTONOTIZIA

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il ricordo3/16 MARZO 2012 ilgallo.it 7

Unviaggio adAuschwitz e nei ter-ritori dello sterminio ebraicoandrebbe fatto almeno unavolta nella vita, come un pel-

legrinaggio alla Mecca per il più fedele degliislamici. Leggere un buon libro sulla Shoah èistruttivo, può essere commuovente, a voltestruggente. Toccare con mano, visitare e calpe-stare quei luoghi dove oggi regna il silenzio eil ricordo, fra il bianco della neve e il rosso-mattoncino delle costruzioni, è tutt’altra cosa.Un conto è guardare una fotografia in bianco enero, sbiadita, con “Arbeit macht frei” (“Il la-voro rende liberi”), l’entrata diAuschwitz, bendiverso è passare attraverso il cancello dell’ in-decenza umana. Lo hanno capito benissimo iragazzi italiani che hanno partecipato al “Trenodella Memoria 2012”. L’iniziativa nazionale,organizzata da “Terra del fuoco”, ha previstoquattro tappe, l’ultima delle quali con la pre-senza di circa 700 ragazzi pugliesi e calabresi(dall’11 al 17 febbraio). I nostri “rappresen-tanti”, per lo più giovani e studenti, sono tor-nati prostrati nell’animo, ma consapevoli diaver vissuto un’esperienza come poche, asso-lutamente da raccontare. Abbiamo incontratotre diciannovenni di Caprarica di Lecce, chenon hanno esitato a raccontarci una lunga seriedi emozioni mai provate prima. Luca, Mara eMatteo non avrebbero pensato certo di andarsia fare una scampagnata in Polonia, con 60 oredi viaggio in treno fra andata e ritorno, ma forseneanche di andare incontro a un cammino cosìsignificativo da segnarli profondamente nel-l’animo. “Auschwitz e Birkenau non possonoessere dimenticati. Due lager diversissimi perdimensioni (il primo è una tazzina di caffè ri-spetto alla grandezza del secondo, Ndc),ma ca-paci di suscitare emozioni comuni. Vedere lecondizioni in cui i detenuti dormivano e vive-

vano è umiliante per qualsiasi essere umano.Sapere che avevano non più di 5 secondi perespletare i propri bisogni fisiologici in buchiravvicinati è ancora più avvilente” ci spie-gano. “E questi sono solo alcuni dei segni in-delebili lasciati da questa esperienza dal forteimpatto emotivo. Non stiamo però raccon-tando la storia di un film: Auschwitz e Birke-nau sono, ahinoi, vita vissuta. Pensare chegente che aveva la sola colpa di essere ebreasubisse torture psico-fisiche del genere fa ri-flettere su quanto l’uomo sia stato spietato,senza dignità. Per non parlare delle discrimi-nazioni che dovevano subire gli omosessuali,i non abili al lavoro e i disabili”. Un viaggioin cui il terrore e la paura dell’immedesimarsiin scene tragiche hanno fatto comprenderequanto sia immensa la fragilità umana:“Usiamo un’immagine forte: prima di partire,frasi del tipo “sporco negro”, “sei un ebreo”e via dicendo, non ci scandalizzavano più ditanto e, pur provando disprezzo verso chi lepronunciasse, non ci risultavano particolar-mente pesanti. Ora, profondamente provatima sereni, non siamo disposti ad accettareideologicamente delle provocazioni del ge-nere. Dopo un’esperienza tangibile come que-sta, parole e insulti che istiganoall’intolleranza razziale e religiosa ci appa-iono quanto mai fuori luogo. Ledono la no-stra personalità, perché siamo esseri umani”.Ribadendo l’importanza di una visita nei campidi concentramento, da effettuare con la mentesgombra da pensieri, nel freddo dell’Europadell’Est, i tre amici invitano a “riflettere sul-l’indecenza dell’uomo, da questi errori oscenic’è solo da imparare”. E ancora, a distanza di70 anni, qualcuno nega l’olocausto… e qual-cun altro ha persino nostalgia del nazismo.

Stefano Verri

In viaggio sul Trenodella Memoria

foto Mayro Luca

Presa di posizione di Cgil Lecce e Flc Cgilsulla situazione in essere all’Università delSalento. “Gli accadimenti degli ultimigiorni”, scrivono i sindacati, “evidenziano

sempre più l’inadeguatezza della gestione politica eamministrativa dell’Università del Salento. Primac’è stata la vicenda dello Statuto, formulato senzauna condivisione di tutta la comunità accademica econ diversi vizi procedurali e irregolarità varie, tantoda costringere alcuni rappresentanti istituzionali aricorrere al Tribunale amministrativo; poi il Rego-lamento Generale imposto in maniera analoga esenza il prescritto parere obbligatorio del Ministerocon la previsione di alcune norme che non sono stateaccettate dal personale; quindi, la vicenda della no-mina del Direttore Generale anch’essa caratterizzatada una serie di vizi procedurali e con la presenza trai candidati di un dirigente con pendenze giudiziarie.A ciò”, proseguono Cgil Lecce e Flc Cgil, “si de-vono aggiungere i vari comportamenti antisindacalimessi in atto dall’Amministrazione universitaria chehanno costretto, come estrema ratio, la maggior

parte delle Organizzazioni sindacali a ricorrere allevie legali per chiederne la repressione, senza peral-tro trovare giustizia. In questo scenario il Rettoredell’Università del Salento, anziché aprirsi al con-fronto democratico e fornire le risposte adeguate aivari interrogativi posti, persevera nella sua opera didelegittimazione del movimento sindacale e di per-sonalizzazione dello scontro. Continua strumental-mente a parlare di privilegi e ricatti senza peròspiegare chi ne siano gli autori e in cosa consistano,continua a criminalizzare la critica e le voci del dis-senso. Tutto ciò sta producendo un vulnus di demo-crazia e grande malessere all’interno dell’Ateneo e

non solo tra il personale tecnico-amministrativo chepur vede compromessi diritti acquisiti e tutele.Anche tra i docenti si sta determinando una graveconflittualità alimentata dai comportamenti del Ret-tore. Basti vedere ciò che sta accadendo nelle ele-zioni dei nuovi direttori di dipartimento. C’è unaframmentazione e una spaccatura piuttosto preoc-cupante e profonda con lo stesso Rettore che nonsempre conserva la sua neutralità entrando pesante-mente in campo. Ed infine gli studenti che a frontedi servizi sempre insufficienti si vedono costretti apagare una contribuzione che ormai è tra le più ele-vate, se rapportate alla situazione economica del ter-ritorio. Per tutto ciò”, concludono Cgil e Flc Cgil,“non possiamo che esprimere preoccupazione per laderiva antidemocratica e falsamente efficientista cuil’Ateneo sta andando incontro. Invitiamo il Rettoree tutta l’amministrazione universitaria ad invertirela rotta, a fare un passo indietro, a ripristinare cor-rette relazioni sindacali ed un clima di migliore con-vivenza, nonché il rispetto delle regole,delle normee dei principi di trasparenza”.

I sindacati: “Nell’Università vogliamotrasparenza e democrazia”Cgil Lecce e Flc Cgil. “Invitiamo il Rettore e tutta l’amministrazione a ripristinare corretterelazioni sindacali, il rispetto delle regole, delle norme e dei principi di trasparenza”

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attualità 3/16 MARZO 2012ilgallo.it8

Magari i più giovani non la ricorderannoma quella del titolo è una frase contenutain una canzone di Jannacci e che Max Ci-pollino, al secolo Massimo Boldi, fece

diventare un tormentone qualche decina di anni fa.Di certo non riuscì a scalare le classifiche di venditadei dischi ma proprio da Casarano, in questo climapre-elettorale così stagnante ed incerto, potrebbeavere una seconda chance qualora si decidesse diadottarla come sigla d’apertura di ogni dibattito odiscussione sui faraonici debiti del Comune. CheCasarano abbia qualche piccolo debito losanno ormai anche i bimbi delle elementarima quel che al momento non è dato ancorasapere è a quanto questo debito, euro più,euro meno, possa ammontare. Una primaconferma della sua esistenza la si ebbe, pen-sate, addirittura in piena campagna eletto-rale quando, a bussare alle porte di Palazzodei Domenicani, giunse un Commissario no-minato proprio per recuperare qualche mi-lione di euro da dare alla Ditta Monteco.

Come fummo capaci di accumulare questobel gruzzolo di debiti è argomento alquantocomplesso che è ampiamente già stato di-battuto e che ha visto per anni l’esibizionedell’allora sindaco Remigio Venuti, la Dittastessa e l’onnipresente ATO, esibirsi nel piùclassico gioco dello scaricabarile. Ma tant’è;alla Monteco il Comune riconobbe, consenzienti, undebito di 2 milioni e mezzo chiedendole anche lacortesia di pagare in 3 comode rate salvo poi (forseperché già resosi conto di non avere quegli spiccioli)mostrarle gentilmente dove si appoggia l’ombrello.Ovviamente il neo sindaco Ivan De Masi, comeprima cosa, chiamò degli esperti per cercare di ti-rare una bella linea sotto una chilometrica sottra-zione composta da centinaia di sottraendi ed allaquale mancava solo il risultato finale. Lo fece peravere una base di riferimento da cui partire ma

anche per sottolineare un certo distinguo dagli attoriprecedenti, alleati elettorali sì, ma ambigui nell’am-ministrazione quotidiana tanto da decretare la pre-matura fine dell’esperienza demasiana.

Gli esperti lavorarono in effetti per mesi, ma allafine non comunicarono un unico numerino con unsegno meno davanti; consegnarono invece decine edecine di pagine che riportavano tutta una serie diconsiderazioni che facevano più o meno così: inbase ai documenti che abbiamo esaminato, se le

uscite sono davvero queste e soprattutto se le entratesaranno davvero queste altre… siamo inguaiati, manon troppo. Da subito la curiosità e la legittima ri-chiesta di spiegazioni da parte delle forze politichee delle associazioni cittadine fecero sentire in ma-niera pressante la propria rivendicazione tanto a DeMasi quanto ai Commissari che dopo di lui si sonoaccomodati sulla poltrona più importante (e piùscottante) di Casarano. Ma mai nulla è trapelato.Tutti a questo punto hanno cominciato a chiedersi imotivi per i quali questi numeri non venivano co-

municati e di conseguenza (come in Italia sempre ac-cade) sospettare chissà quali inconfessabili segreti equali congiure potessero celarsi dietro tale compor-tamento. La risposta non può che essere una: non losa nessuno! E quest’affermazione non è una rivela-zione giornalistica ma una semplice considerazione.

Come detto, gli esperti ragionieri avevano ipotizzatouna certa situazione che già portava una certa inde-terminazione; a questa incertezza si devono aggiun-gere nell’ordine: i mancati introiti derivanti dalla

vendita degli immobili, un altro creditodella Monteco per circa un milione e300mila euro, uno della Geotec di quasi900mila; sempre in materia di monnezza,anche quel gran guaio dell’ATO vanta cre-diti per quasi 300mila euro per non parlaredella ditta “Coti” che non si è ancora capitodi quanto sia ancora creditrice. Area Si-stema, posta in liquidazione, avanza qual-cosa come 200mila euro mentre un altroGruppo, che si occupa di lavoro interinale,chiede qualcosa come un milione, per nonvoler parlare un’altra volta dei famigerati300mila euro dovuti a Telecom.A tutto ciò,come un lento stillicidio, si aggiunganocreditori piccoli e piccolissimi che vantanosomme di poche migliaia o addirittura cen-tinaia di euro che, però, sommati tra di loro

fanno un altro gruzzoletto di cui gli analistinon poterono tener conto. Il coro delle richieste au-menta, tutti vogliono sapere “quanto”.

Noi ci domandiamo: qualcuno si è chiesto il “per-ché” di tutto questo scempio? Si ha la netta sensa-zione che non interessi nemmeno il “chi” abbiaprovocato tutto questo, come se la cosa più impor-tante fosse sapere quanti soldi dovremo tirar fuorisenza pensare al rischio che, quei soldi, potremmoanche rischiare di darli a chi li ha già dilapidati unaprima volta…

Ma se lo sapessi lo dissi...Casarano e i debiti. A quanto ammontano la pendenze? Pare non lo sappia nessuno...

DDEEBBIITTII CCAASSAARRAANNOO

di Antonio Memmi

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dai Comuni3/16 MARZO 2012 ilgallo.it 9

Nello scenario variopinto del mercato flo-ricolo (Mercaflor) di Taviano, si è tenutala manifestazione conclusiva del corsodi formazione professionale curato dal-

l’ASESI, Ente di formazione della Cisl di Lecce.Così l’assessore comunale al ramo ElianoOlive: “L‘iniziativa è rivolta nella direzionedello sviluppo di idee imprenditoriali, con unpercorso di accompagnamento degno di questonome. Soprattutto nelle fasi di rallentamentodell’economia o addirittura recessive, le inizia-tive imprenditoriali hanno bisogno di una piùattenta valutazione del rischio d’impresa attra-verso l’analisi puntuale dell’idea imprendito-riale; della costruzione di un sistema di risorsetali da affrontare l’iniziativa con i più ampimargini di sicurezza possibili; dello start-upvero e proprio, ossia la creazione d’impresa, ilvaro dell’iniziativa magari avvalendosi di pro-fessionalità utili al superamento delle “barriereburocratiche” all’espletamento dell’attività.Fare impresa oggi, infatti”, ha aggiunto l’As-sessore, “è un passo molto importante e delicatoe dai relatori istituzionali sono emersi tutti i li-miti strutturali del sistema impresa in Italia, èstato sottolineato il coraggio dei neo imprendi-

tori a cimentarsi nel lavoro autonomo cosìcome sono stati evidenziati i pregi del sistemaformativo professionale nel ripianare i “vuotiformativi” del sistema scuola. Dai corsisti sonostati messi in rilievo il coraggio, la novità, l’in-traprendenza delle idee imprenditoriali e lequalità formative del corso frequentato, il qualeha egregiamente supportato i giovani nello svi-luppo della loro idea, nel mettere in risalto ipregi e difetti della stessa, a trovare possibilitàconcrete di realizzazione e sviluppo dell’im-presa, ad accompagnare i corsisti nello start-updella stessa. Da dottore commercialista e am-ministratore non posso che guardare positiva-mente alle buone prassi con riscontri socialipositivi, nel senso della creazione di lavoro e inquesto caso di nuove imprese”. Olive ha con-cluso ricordando che “il corso di formazione peroperatrici florovivaiste (che sta per iniziarepresso il Mercato dei fiori, Ndc) sicuramentevedrà un concreto interesse dal settore florovi-vaista per le materie trattate e per le professio-nalità offerte al mercato del lavoro ed unconcreto interesse da parte di future corsiste epotenziali lavoratrici”.

Giuseppe Aquila

Taviano: Mission Impresa Casarano: un sabato...spaziale con l’A.S.L.A.

Eliano Olive. “Iniziativa rivolta allo sviluppo di ideeimprenditoriali, con un percorso di accompagnamento”

Marzo sarà un mese ricchissimo dal punto di vistaastronomico e l’Associazione Astronomica “San Lo-renzo” di Casarano continua la sua rassegna cultu-

rale “un Sabato… spaziale!” con alcune serate organizzatein tutti i week end. I visitatori potranno partecipare ad in-teressantissime osservazioni astronomiche e spettacolicoinvolgenti all’interno del moderno Planetario Digitale 3Ded effettuare visite guidate nel ricchissimo Museo del Co-smonauta, unico nel sud Italia. Durante le serate saranno,inoltre, presentati i nuovissimi cimeli “spaziali” del Museoprovenienti da collezionisti di tutto il mondo e la “SSER”,la nuova “Sezione Studio e Ricerca” nata da due mesi al-l’interno dell’Associazione casaranese in via Agnesi (strut-tura astronomica distribuita su tre piani). Ecco le serate “atema” della rassegna del mese: sabato 3 una serata ad“esplorare” la Luna; sabato 10 “La Notte dei Pianeti”; sa-bato 17 “Il giorno come la notte… aspettando l’Equino-zio”; sabato 24 “Il Triangolo Invernale… ancora una volta”.Info e prenotazioni: 328/8356836; mappa multimediale suwww.astronomiacasarano.it.

Nonna Maria Addolorata Cazzato, di Tiggiano, al tra-guardo dei 103 anni (!) il 1° marzo. La nonna, che ri-siede al civico 13 di via Fabio Filzi, ha 10 figli (5 maschi

ed altrettante femmine), 28 nipoti e 35 pronipoti. E’ ancoralucidissima e dotata di saggezza spiazzante. Ha vissuto unavita di sacrifici e lavoro dedicandosi alla famiglia e all’edu-cazione dei figli con grande amore. Una donna speciale, do-tata di un carattere e di una tempra forti e vitali. Per Tiggiano,Maria Addolorata rappresenta un patrimonio storico impor-tantissimo e si resta affascinati dagli episodi che racconta ri-guardanti la sua vita, questo lunghissimo arco di tempo chei suoi occhi hanno attraversato distinguendone tutte le sfu-

matura e i particolari, perché li ricorda tutti. Amante dei ro-manzi, al ritorno dai campi ne leggeva qualche pagina ai figlidopo cena. Cito una sua frase recente, che mi è stata detta dalei stessa, come consiglio da condividere perché forse è qual-cosa che può riguardare tutti: “Non abbassare mai la guar-dia, tieni alta la tua spada e inizia ad esercitarti alla vita,perché ci saranno dure battaglie da affrontare e si deve esseresempre pronti, bisogna diventare dei bravi guerrieri e se cadinon ti arrendere mai, rialzati sempre!”. Una delle tante perledi saggezza che con naturalezza condivide con chi dialoga conlei. Tanti auguri, nonna, da tutta la famiglia.

Maria Blandolino

Tiggiano: nonna Maria Addolorata fa 103!

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ambienteilgallo.it10 3/16 MARZO 2012

Ancora una volta le questioni economico-imprenditoriali sembrano aver avuto lameglio sulle proposte e i “no” ambientalisti.Una storia simile a quella della Val di Susa,

in cui la gente non ha esitato a bloccare cantieri estrade, facendosi sentire, contro la costruzionedella linea ferroviaria ad alta velocità. I NO-TAV hanno riempito le prime paginedei giornali. Ben più silenzioso emeno clamoroso risulta invece unanalogo dissenso espresso da unmovimento salentino negli ultimitempi.

L’organizzazione è similare, cambiaappena una consonante, e anche la querela èconforme, se consideriamo che è fatta per lo stessoobiettivo, contro speculazioni a danno dell’ambiente:i NO-TAP, nati su Facebook, vantano ora un corposonumero di seguaci e in breve tempo, con il loromalcontento, hanno coinvolto anche le istituzionipolitiche.

La burrascosa vicenda ha inizio dall’approvazione delprogetto per la costruzione di un gasdotto che conducail gas naturale dal Mar Caspio, Azerbaijan, viaAlbania, in Italia (più precisamente e nostromalgrado… dove se non sulle meravigliose costesalentine, punto di raccordo principalenell’Adriatico?), e da qui nel resto d’Europa. Ilgasdotto (che avrà il nome di TAP – Trans AdriaticPipeline), che, come timidamente traspare, apporrànotevoli benefici in chiave economica al nostro Paese,prenderà vita a partire dal 2015, ad opera della dittasvizzera EGL, dei norvegesi della Statoil e del gruppotedesco E.ON.

Approderà sulle coste di San Foca, Marina di

Melendugno, dove già ora sorge una piattaforma (non

di certo il miglior spettacolo visivo che il nostro mareabbia mai offerto…) per sondaggi geoispettivipreliminari. Sarà diretto quindi alla voltadell’entroterra salentino e inizialmente prevedeva uncircuito di tubazioni di 22 km (secondo indiscrezioniridotti a 5, dopo un acceso confronto fra le istituzioniambientaliste capitanate dai NO-TAP e dal comitatopro-gasdotto). Coinvolgerà i comuni di Melendugno,Vernole, Castrì, Lizzanello, Cavallino e San Donato,prima dell’allacciamento alla rete nazionale tramiteSnam Rete Gas.

E farà discutere certamente la scelta di effettuarel’attracco sulle coste melendugnesi e non su quellebrindisine, essendo queste ultime già interessate dallapresenza della centrale ENEL “Federico II” di Cerano:per la serie “quelle sono già inquinate, danneggiamonealtre”. Ma dovremmo riflettere su quanto questogasdotto possa effettivamente rappresentare unpericolo per l’incolumità del paesaggio salentino. Nondimentichiamo che dalle profondità del sottosuolodella nostra terra rinvengono in continuazione resti

archeologici di straordinario valore e sebbenevogliamo credere che al momento della costruzione sitenga conto anche di ciò, non trascuriamo questofattore di rischio. I NO-TAP lamentano l’influenza chequesta realizzazione potrebbe avere negativamente sulturismo, finora fiorentissimo. Il timore che San Foca sitrasformi lentamente da località balneare a zona

industriale non è affatto scongiurato, nonostante lerassicurazioni del gruppo EGL, già autore dinumerosi interventi nelle zone caucasiche.

Insomma, le incertezze sono veramente tantee il malcontento degli ambientalisti non si èfatto desiderare, tanto da condurre laquestione in parlamento, dove a inizio

febbraio la Radicale Elisabetta Zamparutti hapresentato un’interrogazione parlamentare al fine difare chiarezza sull’apertura di metadonotti sulla costasalentina. L’obiettivo è salvaguardare, condizionieconomiche permettendo (sic!), l’incolumità dellanatura. Restano anche da ponderare gli effetti che ilgasdotto avrà per la “posidonia”, specie vegetaleprotetta altamente presente nel territorio del Taccod’Italia: è questo uno dei punti più discussi dagliambientalisti locali. Mettere a repentaglio unasostanziosa fetta di Macchia Mediterranea, uno deimigliori biglietti da visita del Salento, è una condizioneinsostenibile, non solamente per i NO-TAP, le cuiproteste si faranno sempre più accanite, pur sempre, siauspica, sullo sfondo del dialogo, ma anche per i moltivisitatori che abitualmente passano le vacanze a SanFoca e nelle marine di Melendugno.

È una vicenda molto interessante, perché in ballo c’èil benessere dei nostri siti turistici e del nostroambiente. Come si evolverà è un rebus; fra NO-TAP e“pro-TAP” per ora c’è molta tensione. Staremo avedere…

Stefano Verri

In Val di Susa i NO TAV, da noi i NO TAPContro il Gasdotto a San Foca. I NO-TAP, nati su Facebook, vantano un corposo numero diseguaci e in poco tempo, col loro malcontento, hanno coinvolto anche le istituzioni politiche

NO T

AP

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3/16 MARZO 2012 ilgallo.itattualità 11

Raccolta firme. Contro il collegamento della retefognaria di P.to Cesareo allo scolo di Torre Inserraglio

Continua la raccolta firme del gruppo No Tub, utile a comprovare la volontà popolare inopposizione al progetto di collegamento della rete fognaria di Porto Cesareo allo scolodi Torre Inserraglio. Domenica 4 marzo il punto di raccolta principale sarà a Santa

Caterina di Nardò, dalle 10 alle 13. L'iniziativa ha raccolto il supporto di intellettuali ed arti-sti, come Max Gazzè, i Sud Sound System, Piero Marrazzo, Vittorio Agnoletto ed altri, masoprattutto la forza di oltre duemila persone di Nardò, ma anche da fuori e, in particolare,dalla vicina Porto Cesareo (coinvolta nel progetto ma - allo stesso tempo - abitata anche dacittadini consapevoli), che comprendono il pericolo di un inquinamento a largo raggio in casodi rottura di uno dei due depuratori. Come è noto che in caso di rottura di uno dei due depura-tori, ad essere interdetto alla balneazione non sarà più il chilometro attorno allo scoo di TorreInserraglio ma un indefinito spazio di mare! E se ciò avrebbe risvolti negativi per un'econo-mia solo parzialmente turistica, come quella di Nardò, figuratevi che catastrofe economica siabbatterebbe su Porto Cesareo nel caso, ad esempio, di rottura del Depuratore di Nardò traLuglio ed Agosto! Il Movimento No Tub, quindi, invita alla massima partecipazione e al sup-porto dell'iniziativa tutti i gruppi organizzati di Nardò, Porto Cesareo, Gallipoli, Copertino eGalatina. In considerazione dello stato dei fatti presso il costruito e depredato depuratore diPorto Cesareo e delle notizie circa la sentenza che di fatto sancisce l'inadeguatezza dell'areaindividuata per ospitarlo, il movimento No Tub chiede, inoltre, al Sindaco e all'Amministra-zione comunale di sostenere in ogni modo le ragioni dei cittadini, attraverso tutti i mezzi per-corribili.

Agostino Indennitate (Movimento NO TUB)

E sul versante ionicoprotestano i NO TUB Inprevisione della seconda Conferenza

dei servizi del 2 marzo (con questo nu-mero de “il Gallo” già in distribu-

zione) sulla realizzazione della rete fognante ilsindaco di Porto Cesareo, Salvatore Albano, hapreso carta e penna e scritto a tutti i soggettiinteressati con in testa il presidente della RegionePuglia, Nichi Vendola, e l’assessore ai Lavori Pub-blici Fabiano Amati. “Mi aspetto”, ha scritto Al-bano, “che tutte le parti interessateintervengano esprimendo liberamente leproprie perplessità unitamente a proposteconcrete e risolutive in merito alla realizza-zione di un’opera importantissima per il futuro eco-stenibile del terri-torio e del paesaggio di Porto Cesareo ed anche di Nardò. E’ bene chel’informazione sia chiara, esente da interventi politici di parte e da qual-siasi forma di campanilismo. La realizzazione dell’opera nella sua inte-rezza infatti, darebbe finalmente ai Comuni interessati (Porto Cesareo,Sant’Isidoro agglomerato di Nardò e Nardò stessa) e soprattutto ai lororesidenti, la tanto attesa rete fognaria. Tutto questo comporterebbe in-dubbiamente una chiara e netta riqualificazione territoriale, soprat-tutto dal punto di vista ambientale e naturalistico e quindi ancheturistico ed economico”. L’attenzione del primo cittadino cesarino si èpoi spostata sulla condotta sottomarina di Torre Inserraglio. “La con-dotta a mare, tanto chiacchierata, che terminerebbe a due miglia dallacosta ed a ben 30 metri di profondità la sua azione scaricando in marei reflui depurati, permetterebbe la riqualificazione del codone costieroroccosio Neretino, ad oggi unico neo non balneabile di una costa splen-dida ed unica. Sia chiaro a tutti”, ha aggiunto Albano, “che l’Ammini-strazione di Porto Cesareo è da sempre aperta al dialogo ed al colloquiocostruttivo. I cesarini che mi onoro di rappresentare sono aperti a qual-siasi risoluzione del problema purché lo si faccia in tempi rapidi. Siamopronti anche a scaricare l’acqua depurata proveniente dall’agglomeratourbano di Porto Cesareo nel nostro stesso territorio, solo e soltanto sela regione Puglia ce lo permettesse anche attraverso la realizzazione diun’area franca situata in Area Marina Protetta”. In conclusione l’auspi-cio per una risoluzione solerte della questione e l’invito al presidenteVendola ed all’assessore Amati. “La Comunità Europea ci obbliga a pren-dere una decisione ed a prenderla in fretta. Porto Cesareo é al passo coni tempi e con le indicazioni richieste dal presidente Vendola e dall’as-sessore Amati. Proprio a loro faccio appello, affinché si giunga veloce-mente ad una conclusione condivisa della questione, capace di darerisposte concrete, attraverso impegni assunti e da assumere, con dateda rispettare. Solo agendo con un crono programma certo frutto diazioni sinergiche, potremmo essere certi di aver definitivamente risoltoun problema annoso per il nostro paese, per tutto il territorio jonico-salentino e capace di garantire elevati standard di sviluppo turisticosociale ed economico”.

IL SINDACO DI PORTO CESAEEO

“Purchè si faccia in fretta”

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amministrativeilgallo.it 3/16 MARZO 201214

Giuseppe R. Panico, è il candidatoSindaco sostenuto da Italia deiValori alle prossime elezioniComunali.

Un ex Ufficiale di Marina candidato altrono di Palazzo Gallone? “I militarihanno sempre dato un rilevante contri-buto al progresso della società civile,della politica e della storia.Fanno parte delle istituzioni esi sono sempre distinti, oltreche per valori etici e morali,per disponibilità e dedizioneverso il bene comune”.Sue esperienze professionali?“Ufficiale di Stato Maggiore,con una laurea in Scienze Marittime e Navalipresso l’Università di Pisa; quattro anni di Ac-cademia Navale, brevetto di pilota su aerei edelicotteri negli USA; Comandante di Navi Mili-tari e Gruppi di Volo. Per molti anni, Coman-dante di una grande base aerea della MarinaMilitare con intensa attività amministrativa,operativa e logistica. Tale esperienza mi è stataperaltro molto utile in un successivo e più rile-vante incarico svolto nella sede di Roma”.E in campo internazionale? “Di rilievo, oltre alcorso di pilota negli USA, tre anni a Washin-gton come capo delegazione italiana per un im-portante programma aeronautico multina-zionale e tre anni in Sud America, in status di-plomatico, come rappresentante del Ministerodella Difesa, precisamente in Cile, Perù edEcuador, interessandomi di politica estera e in-dustria militare”.Perché il ritorno a Tricase? “E’ la mia cittadinanatia ove sovente, in modo riservato e discreto,tornavo a rilassarmi. Ce l’ho nel cuore comeanche i miei due figli (una a Roma con attività

autonoma nel settore turistico-culturale el’altro a Milano come professore universi-tario presso la Bocconi), nati anche loro aTricase. Per alcuni anni ho cercato, attra-verso la stampa cittadina, ma anche fa-cendo anticamera a Palazzo Gallone, dievidenziare problemi e proporre soluzioni.

Mi sono però convinto che l’indo-lenza politico-amministrativa vadi pari passo con una carente e dif-fusa formazione civico-politicapoco ricettiva al cambiamento edallo sviluppo ed allora ho deciso didare un più attivo contributo at-traverso le prossime elezioni”.

Lei è gia apparso sulla stampa con le parole“Rinnovarsi per Progredire”: cosa intende?“Già nelle precedenti elezioni inviai, attra-

verso la stampa, una lettera aperta ai candi-dati Sindaco esprimendo il mio pensiero. Ora,su invito di Italia dei Valori, sono candidato an-ch’io. Per “rinnovarsi” ci presenteremo con unteam di persone nuove e ben motivate, senza le-gami con le passate Amministrazioni e ani-mate da senso del dovere verso il bene comunepiù che dall’anelito verso il potere politico. Con-dividiamo pienamente la stanchezza della cit-tadinanza derivante dall’attuale crisi deipartiti, dal sentirsi oggetto di una politica ge-stita da forestieri, dalle indecisioni locali e dalletroppe liste elettorali animate, peraltro, anchedalle stesse voci e dagli stessi volti che ci hannogià portato all’attuale decadenza. Crediamo inuna Tricase più matura che, pur puntando alleprossime elezioni, pensi sopratutto alle pros-sime generazioni”.E per progredire? “Presupposto essenziale è go-

vernare con dedizione, lungimiranza e traspa-renza chiedendo a giovani e meno giovani unaloro più attiva partecipazione. Stiamo inoltrelavorando ad un “Master Plan” quinquennaleche trae origine dal contesto socio-culturale,geografico ed economico del nostro territorio edel sud Salento”.

Piani per il turismo? “Ovviamente è unagrande priorità. Riteniamo che una Tri-case Migliore per noi che ci viviamo tutto

l’anno sia necessario presupposto per favorireil turismo e le nuove opportunità di lavoro. Lelinee programmatiche per una strategia amedio-lungo termine, comprensive dello svi-luppo costiero, sono già state definite e sono incorso di stesura. La mia disponibilità ad essereun Sindaco a Tempo Pieno, a fronte di una tra-dizione di Sindaci Part-Time distratti da altreattività professionali, potrà favorire l’appro-fondimento dei vari problemi e le possibili so-luzioni, pur con la grave crisi economica in attoe i grandi cambiamenti legislativi operati dalgoverno Monti”.

Unmessaggio per la imminente campa-gna elettorale? “Spero in un con-fronto leale che stimoli verso il voto

tantissimi giovani e tutti coloro che sono ormaistanchi della cattiva politica. Spero compren-dano che, grazie al voto, Tricase potrà veramentecambiare e progredire. Estraniarsi da tale di-ritto/dovere significherebbe affossare ancor piùla nostra comunità e dare un’altra colpevole te-stimonianza del nostro declino”.Per informazioni: [email protected].

Tricase: “Il perchè del mio impegno”Giuseppe R. PANICO. “Ci presenteremo con un team di persone nuove e motivate, senza le-gami con le passate Amministrazioni e animate da senso del dovere per il bene comune”

Giuseppe R. Panico

“RINNOVARSI PER PROGREDIRE”

“UN SINDACO A TEMPO PIENO”

VERSO IL VOTO

PUBBLICITÀ ELETTORALE SU “IL GALLO”La BluMedia Srl, società editrice de “il Gallo”, facendo riferimentoalla Legge n. 28 del 22/02/2000 e delibere 58/04 e 60/04 dellaCommissione dell’Autorità per le Garanzie della Comunicazione,INFORMA di aver redatto un documento analitico a disposizione(presso la Redazione di Tricase in via Aldo Moro) di quanti voles-sero diffondere messaggi politici elettorali a pagamento per leelezioni amministrative previste per il 6 e 7 maggio prossimi(turno di ballottaggio 20 e 21 maggio). Termine per prenotazionee consegna dei materiali è di almeno 8 giorni prima della pubbli-cazione. Saranno pubblicati tutti gli annunci pervenuti nei ter-mini indicati, nel rispetto delle condizioni stabilite dal documentoanalitico. Le tariffe verranno applicate a tutti i partiti e movimentipolitici e ai rispettivi candidati. Il pagamento dovrà essere antici-pato. Il criterio di accettazione delle prenotazioni si basa sul prin-cipio della progressione temporale. Agli aventi diritto saràassicurata la parità di accesso agli spazi.

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Filanto e Adelchi, giusto per citare i com-plessi o ex complessi industriali più grandie l’esercito di cassintegrati che popola ilSalento. Tante domande, tante questioni ir-risolte. Uno degli operai che vive questa

triste situazione ha preso carta e penna e scritto inredazione coinvolgendo anche l’on. Teresa Bella-nova, che tante volte si è occupata in prima personadella vicenda. Noi proponiamo uno stralcio della let-tera dell’operaio e soprattutto giriamo le tante do-mande all’on. Bellanova nella speranza di fare unpo’ di chiarezza.

Antonio Rizzo, di Specchia, cassintegrato Filanto,ci ha scritto: “Domenica 29 gennaio scorso ab-biamo assistito ad un’altra farsa. L’Amministra-

zione comunale di Specchia ha affisso dei manifestiche annunciavano un’assemblea in cui si doveva di-scutere del problema cassa integrazione Adelchi. Misono chiesto: e la Filanto? I lavoratori della Filantonon sono nella stessa situazione di quelli dell’Adelchi?Sono andato all’Assemblea sperando di ascoltare dellenovità! Invece… le solite cose! Delle persone annun-ciate per il dibattito c’era solo l’on. Bellanova, che,deludendomi, invece di rispondere alle varie domandeposte dal Sindaco di Specchia, parlava dei vari incon-tri senza però concludere nulla. E mi chiedo ancora:cosa ha detto l’on. Bellanova più di quello che tantialtri hanno già detto? Parlava degli accordi di pro-gramma del 2008, sapendo perfettamente che nessunodi questi accordi è stato rispettato. Né la stessa Bel-lanova ha fatto qualcosa per farli rispettare, perchése qualcuno si fosse impegnato presso la Provincia ola Regione, forse ora noi lavoratori staremmo meglio.La Bellanova ha anche parlato della Manifattura ta-bacchi in cui vi è stata una riconversione della produ-zione ed oggi produce pezzi di aerei. A questo puntomi chiedo come mai i sindacati che hanno firmato lestesse convenzioni per la Filanto non hanno poi fattonulla per far eseguire questi accordi, lasciando centi-naia di lavoratori in cassa integrazione. Forse che visono lavoratori di serie A e lavoratori di serie B? […].L’epilogo è sempre lo stesso: i politici se ne vanno… icassintegrati restano… ancora per poco, prima di es-sere definitivamente licenziati!”.

Teresa Bellanova, da noi interpellata, non si tiracerto indietro: la battaglia dei cassintegrati sa-lentini pare ormai diventata la sua battaglia.

“Conosco bene la situazione in cui versano i lavo-ratori Adelchi”, esordisce l’onorevole salentino,“me ne sono occupata sin dall’inizio, all’epocacome sindacalista, e continuo ad occuparmeneoggi, come rappresentate istituzionale di questoterritorio. E’ una vicenda che allo stato delle cosedefinisco, purtroppo, amara poiché ancora oggi,nonostante i numerosi atti parlamentari che hopresentato, non trova una proficua risoluzione econtinua a mettere in forse il destino lavorativo edi vita di oltre 700 lavoratori salentini con le rela-tive famiglie. Sappiamo bene che la lenta agonia diquesta impresa, che inizialmente contava circaduemila dipendenti, non nasce oggi”. E qui la Bel-lanova, senza esitare, punta l’indice su colui che ri-tiene uno dei colpevoli, se non il più colpevole:“Non ho mai avuto difficoltà nel corso della mia

attività, sia da sindacalista che da parlamentare,a denunciare che la genesi di questa dramma-tica situazione andasse ricercata nel compor-tamento di un imprenditore che è,evidentemente, venuto meno a quella re-sponsabilità sociale che la nostra Costitu-zione individua in capo all’impresa.Adelchi Sergio, dopo aver usufruitoed intascato consistenti fondipubblici, ha ignorato il drammadei lavoratori, disertando tuttigli incontri istituzionali con-vocati per cercare di dareuna speranza a quelle fa-miglie che proprio a causasua si sono ritrovate senzapiù un futuro”.

L’analisi della Bellanova si allarga e sottolineacome “il comparto del TAC, nel corso di que-sti ultimi quindici anni, ha subito un forte

ridimensionamento, ma negli ultimi tempi sem-brerebbe, fortunatamente, aver invertito la ten-denza. Ho sempre sostenuto che un settore in crisiabbia certamente bisogno di ricorrere momenta-neamente al paracadute degli ammortizzatori so-ciali, ma non è con le infinite proroghe che si puòrilanciare l’azione economico-produttiva delle im-prese e conseguentemente del settore. L’azienda, edi conseguenza l’intero comparto, si possono sal-vaguardare solo disincentivando le fughe dallacrisi, attuate attraverso la delocalizzazione delleproduzioni dei manufatti dove il costo del lavoro èminore. La produttività si rilancia attraverso gli in-vestimenti, la scommessa sulle nuove tecnologie esulla qualità del manufatto Made in Italy”. La de-putata del PD ricorda che “abbiamo fortunatamenteimprenditori che nonostante i tempi bui hanno de-ciso di rimanere al fianco dei lavoratori, soffrirecon loro per poi attrezzarsi e rilanciare insieme leproprie aziende”. E poi affonda nuovamente lalama: “Ma abbiamo purtroppo conosciuto impren-ditori comeAdelchi Sergio, che invece ha fatto raz-zia di risorse statali per poi abbandonare i propridipendenti e scappare a produrre in altri Paesi”.

LaBellanova ci tiene a ricordare la figura diMichele Frascaro, direttore della rivista“L’Impaziente”, prematuramente scom-

parso all’età di 37 anni nel 2010. “È stato proprioattraverso l’attività di monitoraggio costante cheio ed il coraggioso Michele”, ricorda la Bellanova,“abbiamo potuto all’epoca disvelare la fitta tramadi stabilimenti di produzione all’estero che Adel-chi Sergio aveva realizzato. Le scarpe, difatti, ve-nivano prodotte in Bangladesh e poi etichettatecomeMade in Italy. Il coraggio e la volontà di nondistrarsi, di non girarsi dall’altra parte rispetto aiproblemi dei lavoratori e di non essere subalternialla volontà di un imprenditore, ha caratterizzatola lunga battaglia che accanto ai lavoratori ab-biamo intrapreso e che oggi, anche per Michele,intendo continuare a perseguire”.

Secondo la deputata salentina,però, è arrivato anche il mo-mento di voltare pagina: “Della

storia dell’Adelchi oggi sappiamoquasi tutto. Quello che serve è co-minciare al più presto a scriverne

capitoli nuovi. Come accennavoprima, i dati recenti indicanoun’inversione di tendenza delTAC nazionale e penso sidebba fare il possibile per riu-scire a cogliere questa occa-sione. Credo sarebbeindispensabile cominciarecon il correggere quello che, amio avviso, è stato un grave er-

rore. Come ho avuto modo di diresin dall’inizio, questa è una vertenza che avrebbemeritato di rimanere sui tavoli ministeriali proprioper l’ampia platea che coinvolge e per le enormiripercussioni economico-occupazionali cheavrebbe potuto avere sul territorio salentino giàampiamente martoriato dalla crisi economica. Nondimentichiamo che per la soluzione della crisi delTAC era stato messo a punto uno strumento speci-fico, l’Accordo di Programma siglato tra RegionePuglia e Governo nazionale, con a capo l’alloraMinistro per lo Sviluppo Economico Bersani indata 1° aprile 2008”. Data curiosa che rende fintroppo semplice scatenare il sospetto/battuta del“pesce d’aprile”.

Ma Bellanova spiega: “Dell’estensione di questostrumento se n’è parlato più volte nel corso dellavertenzaAdelchi ed io stessa ho presentato atti par-lamentari nei quali ho chiesto di conoscere quali equante manifestazioni di interesse, e per quanti la-voratori, siano al vaglio della Commissione Tec-nica, istituita a tal proposito, presso il Ministerodello Sviluppo Economico. Ed è quindi da lì chebisognerebbe ripartire in questa fase, dal Mini-stero. È in quella sede che le svariate Agenzie de-putate all’attrazione degli investimenti e tutte leistituzioni preposte, iniziando dalla Regione Pu-glia, devono riuscire ad individuare i meccanismiin grado di creare i migliori presupposti affinché laripresa del settore si possa rivelare veramente in-cisiva e, soprattutto, in tempi brevi. Ci sono mi-gliaia di lavoratori salentini che da troppo tempohanno smesso di dormire sonni tranquilli, che datroppo tempo hanno visto la propria dignità sgre-tolarsi sotto i duri colpi che la realtà gli ha inferto.I tempi delle dinamiche dei mercati pretendonoreazioni immediate perché la concorrenza è ag-guerrita, “affamata”, e non perdonerebbe alcuntentennamento”.

La conclusione è un coupe de theatre di Teresa Bel-lanova, che non vuole certo preludere ad un suo dis-impegno, anzi! “In merito a questa vicenda”,chiosa la rappresentante del PD, “non pretendo diessere detentrice della cosiddetta verità rivelata:nel corso degli anni ho lavorato mettendo incampo delle proposte, ma chi ne ha di migliori sifaccia avanti. E sarebbe il caso di dire: “Al la-voro!”. Un imperativo per la politica ed un sinceroaugurio per i lavoratori”.

3/16 MARZO 2012 ilgallo.itl’intervista 15

Bellanova: “Adelchi è venuto menoalle proprie responsabilità”L’accusa. “Dopo aver intascato fondi pubblici, ha ignorato il dramma dei lavoratori, senzadare una speranza a quelle famiglie che a causa sua si sono ritrovate a non avere più futuro”

LA LETTERA: “I POLITICISE NE VANNO,

I CASSINTEGRATI RESTANO”

“COLPA DI ADELCHI”“CONTINUERÒ A LOTTARE

ANCHE PER MICHELE FRASCARO”

IL MADE IN ITALY

“ORA SI VOLTI PAGINA”

di Giuseppe Cerfeda

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attualità 3/16 MARZO 2012ilgallo.it16

Siè conclusa il 26 febbraio la 30^ edizione del Car-nevale di Corsano, organizzata dalla Pro Loco diCorsano in collaborazione con la Città di Corsano.

Una festa riuscita oltre ogni più ottimistica previsione. Il 26febbraio si è recuperata la giornata prevista per martedìgrasso, annullata per il maltempo. E sono state ben due legiornate annullate a causa della pioggia incessante, ma que-sto non ha fermato né il lavoro né la passione degli orga-nizzatori, dei collaboratori e della cittadina intera. Unascoppiettante e riuscitissima edizione che ha celebrato laleggerezza della festa, senza dimenticare l’intelligente e per-spicace ironia dell’interpretazione satirica della realtà, con-notazione consueta per il rito carnascialesco. Il 19 febbraioun successo strepitoso ha accompagnato le sfilate masche-rate: i tre carri allegorici, imponenti e di pregevole bellezzaartistica, fino allo spettacolo in Piazza dei Seventy Level. Il26 febbraio lo spettacolo si è concluso con l’esibizione degliAluminium Frames e l’elezione del carro più bello. Il carroallegorico vincitore, eletto da una giuria di esperti, è statoquello opera di Cesario Ratano e la sua squadra, “… Al-trimenti ci arrabbiamo! Altro che crisi!”, protesta giocosacontro i poteri forti, delle banche e della grande finanza rap-presentata dal mostro mitologico Hidra; su tutto campeg-giava il terribile mostro dello Spread, mostrato come lospauracchio da controllare. Al centro del carro, l’immaginedi un’Italia sofferente che brucia avvolta completamente econquistata da poteri forti, che viene derubata giorno dopogiorno delle sue bellezze, prima tra tutte la democrazia cosìduramente conquistata dai nostri padri. Ma a tirare il “carro”c’era la super woman tedesca Angela Merkel. Come af-ferma lo stesso Ratano, il messaggio del carro vuole essereanche “un monito contro chi sta tentando di distruggere lademocrazia e di impoverire la gente”: è così che campeg-giava su tutto la grande maschera di “V per Vendetta”, di-ventata simbolo di tutti gli “Indignati” che protestano nelmondo contro lo strapotere della finanza. Ma splendidi e digrande pregio artistico anche gli altri due carri, realizzati daCarlo Morrone, Biagio Orlando e Stefano Nicolì. Lascelta è stata davvero difficile. Innumerevoli i festosi citta-

dini e visitatori che hanno invaso pacificamente le stradinedi Corsano, nelle tre giornate: bambini eroi dei fumetti, pa-gliacci, arlecchini per un giorno, famiglie mascherate,piogge ma solo di mille coriandoli, stelle filanti e suoni ditrombette e fischietti. Tra le stradine anche qualche cagno-lino mascherato ha partecipato alla festa di tutti. Gioia escherzi per una masquerade che ha ritrovato nell’essenzia-lità della lieta condivisione un momento di svago dalla pe-santezza della crisi. Corsano è stata una delle pochissimecittà salentine a festeggiare il Carnevale, in barba alla crisi,grazie ad una tradizione che da trent’anni unisce amici e as-sociazioni per la realizzazione di carri allegorici, quest’annoaiutati da più di 150 giovanissimi volontari reclutati nellescuole. Una vera e propria comunità ha sostenuto e pro-mosso il Carnevale, perfino sui social networks, un mo-mento in cui la socialità e la partecipazione hanno assuntoun significato importante e rilevante, colto e interpretato daGianfranco Riso e dal tutta la Pro Loco e dal vice sindacoBiagio Palumbo. Una bella conferma che è una promessae un desiderio per il futuro, una prova che insieme si pos-sono fare le cose in grande, che i giovani sono una risorsae i più grandi una inestimabile guida. Dopo questo Carne-vale, Corsano non sarà più la stessa.

Jessica Niglio

Acura del movimento GruppoAperto Tricase, grazie all’impe-gno costante dei componenti

per affrontare argomenti di caratteresociale, economico, culturale e sani-tario, si svolgerà sabato 3 marzo,nelle Scuderie di Palazzo Gallone, apartire dalle 18, il convegno “Im-prenditori ed enti locali: esperti aconfronto. Opportunità perun’azienda virtuosa, dai finanzia-menti alla semplificazione” (con ilpatrocinio del Comune di Tricase edin collaborazione con l’AssociazioneCommercianti Tricase). “Economia edimpresa sono termini che ritornanospesso nelle discussioni”, spiegaLuigi Indino, componente del GAT eorganizzatore del convegno, “e so-prattutto in questo periodo di crisistringente è molto importante riu-scire a fornire risposte, strumenti,possibilità per le aziende già in atti-vità e per quelle che stanno na-scendo. In particolare, gli esperti sisoffermeranno sulle opportunità perle imprese nel sistema del credito edegli strumenti di finanziamento esul rapporto tra il mondo dell’im-presa e gli enti locali in merito allasemplificazione amministrativa. Pro-fessionisti, tra i più accreditati delsettore, relazioneranno sulle diffi-coltà e sulle opportunità da cogliereper l’azienda virtuosa in un momentodi forte costrizione economica”.Dopo l’introduzione del presidentedella Provincia di Lecce, Antonio Ga-bellone, ed il saluto del commissarioprefettizio del Comune di Tricase,Guido Aprea, la tavola rotonda si svi-lupperà con gli interventi delladott.ssa Maria Abbondanza Marrocco(Top Consulting), dell’avv. MicheleMacrì (Formez PA), di Saverio Turco,vice presidente dell’AssociazioneCommercianti Tricase, del commer-cialista Luigi Indino.

Aiuti alle aziende:convegno a Tricase Carnevale di Corsano:

conclusione in grande stile

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ilgallo.it 173/16 MARZO 2012

Sen’è andato un ragazzo amato dachiunque lo conoscesse, volente-roso e solerte, capace d’interpre-tare il proprio ruolo nel miglioredei modi, in ogni occasione.

Luca Valente era un primo caporalmaggiore del-l’Esercito. Era nato l’8 gennaio del 1984, facevaparte del 66° Reggimento Fanteria “Trieste”, distanza a Forlì, ed ha perso la vita a Shindand (di-stretto della provincia di Herat) nella zona ovest del-l’Afghanistan, data in presidio alle truppe italianeda parte della coalizione Nato. E’morto assieme adaltri due commilitoni (i siciliani Francesco Currò eFrancesco Paolo Messineo, mentre un quarto mili-tare è stato ricoverato per ipotermia) la mattina dilunedì 20 febbraio, tutti vittime d’una crudele fata-lità: mentre stavano andando a recuperare un’altraunità bloccata dalle condizioni meteo particolar-mente avverse, il mezzo sul quale viaggiavano, unLince del Task Force Center, si è ribaltato nell’at-traversare un corso d’acqua, ingrossato dalla pioggiae che li ha intrappolati all’interno. Senza scampo.Erano circa le 7 del mattino ora afghana (le 4 in Ita-lia). L’incidente ha fatto salire a 49 il numero deinostri militari morti nella missione tutt’ora in corsonel Paese asiatico. Il Salento, invece, piange la suaterza vittima, dopo i decessi di Davide Ricchiuto eMarco Pedone, rispettivamente di Tiggiano e Patù.Luca, come i suoi compagni d’arma, è stato imme-diatamente promosso a caporalmaggiore scelto, condecreto del Ministro della Difesa.

Èla mattina del 20 febbraio ed a Miggiano piovegià da diverse ore, il cielo è gonfio di nuvolonicupi ed il tran tran inaugura la nuova settimana.

Chi va al lavoro, chi a scuola e chi al bar consumail solito cappuccino. Prima che la tragica notizialasci tutti di sasso, spezzando la monotonia d’unamattinata che sembrava come tante altre. Sembrava,appunto. Perchè la voce comincia a correre rapida eal ticchettìo continuo della pioggia si frappone il fra-gore di una di quelle notizie che mai si vorrebbe ri-cevere: c’è un militare miggianese morto inAfghanistan, è stato un incidente, è deceduto as-sieme ad altri due commilitoni. Ha 28 anni, è LucaValente: una cortina di silenzio e di dolore cala im-mediatamente su tutto il piccolo paese ed in viaComo, dove risiedono i genitori, è subito un pullu-lare di gente, mentre le strade circostanti vengonoimmediatamente transennate.

Lacrime, commozione e rabbia e scattano subitole formalità di queste strazianti circostanze.Mamma Maria e papà Pasquale accolgono il

feretro all’aeroporto romano di Ciampino la mattinadi mercoledì 22, poi nel tardo pomeriggio, in attesadel C-130 dell’Aeronautica militare, parenti e amicisi precipitano all’aeroporto militare “Cesari” di Ga-latina per accogliere la salma e condurla simbolica-mente per mano in quello che sarà il definitivoritorno a casa. Giovedì 23 è il giorno dell’ultimo sa-luto: gli occhi di Luca sono chiusi, il suo sorriso nonc’è più e Miggiano si paralizza, la gente ha poca vo-glia di parlare. Anche il cielo non smette di pian-gere. La Chiesa Madre è stracolma, lapartecipazione degli amici più intimi è massima:sono arrivati anche da Monza, da La Spezia, da Bel-luno, addirittura dalla Spagna. Ci sono proprio tuttiperchè c’è un carissimo amico da salutare ed il lorostriscione recita: “E’ raro trovare un amico, è diffi-cile salutarlo, è impossibile dimenticarlo”. Poi gliapplausi scroscianti, le lacrime e i brividi, una baraavvolta dal tricolore. Prima che tanti palloncinibianchi lascino le mani dei bambini per prendere lastrada del cielo.

L’Esercito era il suo lavoro, Luca era alla terzamissione. La prima nel 2008 quando per seimesi restò in Libano; poi nel 2009 andò per

quattro mesi in Afghanistan, dove ci è tornato nelsettembre scorso. Era rientrato a Miggiano agli inizidi quest’anno, anche per festeggiare con i suoi cariil compleanno, ed avrebbe del tutto terminato il suocompito intorno al 22 marzo prossimo. Invece vi hatrovato la morte in un corso d’acqua che ha inghiot-tito tutta la vitalità d’un giovane di 28 anni, cheamava le canzoni di Ligabue e la pesca. Propriocome racconta uno dei due fratelli maggiori, Luigi,che fa il carabiniere a Maglie: “Quando tornava acasa, la prima cosa che facevamo insieme era an-dare a pesca. Era uno dei suoi hobby preferiti, ce

ne stavamo per ore al mare, a Marina Serra ma al-cune volte anche a Tricase Porto. Quando inveceera in missione, il pensiero era fisso a lui, si tene-vano d’occhio le notizie provenienti dall’Afghani-stan, ma riuscivamo comunque a sentirci ed avederci attraverso la web cam, ogni cinque/seigiorni. A volte andava fuori base per più tempo, manon appena rientrava si faceva sentire”.

Ricordare quanta passione ci metteva nel suooperato sembra quasi alleviare il dolore, ed ilfratello Luigi spiega: “Un ragazzo splendido,

che svolgeva la sua professione alla grande: eravolenteroso e non si tirava mai indietro. Nono-stante i rischi corsi nella precedente missione,aveva deciso di partire ugualmente: mai avrebbeabbandonato il resto del plotone, seppur consciodi quanto fosse pericoloso fare il militare in quellezone. Come sono avvenuti precisamente i fatti inquella maledetta mattina? Noi familiari ne siamoa conoscenza, ma non possiamo dire nulla. C’èun’inchiesta in corso”. Poi Luigi ci tiene a ringra-ziare nuovamente tutti coloro che hanno manifestatoprofondo cordoglio in questi momenti terribili:“L’affetto è stato immenso, il funerale è andatooltre le aspettative in termini di partecipazione. Hopersonalmente ringraziato il Sindaco per quanto èstato fatto, così come gli amici con cui Luca dasempre ne ha combinate di cotte e di crude. Lostrazio è tanto. Personalmente, forse, attutisco me-glio il colpo facendo parte dell’Arma e compren-dendo quali siano i rischi di questi mestieri, mentrespero che i miei genitori riescano a trovare la forzaper andare avanti. Magari pensando a quantoLuca ci tenesse a far bene il proprio lavoro, aquanto ci tenesse ad indossare la divisa per fareciò che più desiderava”.

Quel maledetto 20 febbraio!Miggiano in lutto. Gli occhi di Luca sono chiusi, il suo sorriso non c’è più e il paesesi paralizza, la gente ha poca voglia di parlare. Anche il cielo non smette di piangere...

di Giorgio Coluccia

IL DOLORE DI FAMILIARI ED AMICI

LACRIME E RABBIA

ERA ALLA SUA TERZA MISSIONE

IL RICORDO DI UNO DEI FRATELLI

Miggiano: l’ultimo saluto a Luca(foto Studio Stefanelli Montesano)

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turismoilgallo.it18 3/16 MARZO 2012

AdUgento alcuni operatori turistici alber-ghieri che svolgono la propria attivitàpresso le marine e il capoluogo, hannocostituito il CARU, Consorzio Attività

Ricettive Ugento, con lo scopo di promuovere il terri-torio e le strutture turistiche che ad esso fanno riferi-mento. A comporre il primo Consiglio Direttivo, coni poteri, le funzioni e la durata prevista dallo Statuto,sono stati nominati Damiano Reale, quale presidentedel Consorzio, e Giuseppe Franza e Antonio Piccolocome consiglieri. Ugento è una delle più importantirealtà turistiche balneari del Salento, conosciuta e ap-prezzata in Italia e all’estero. Con la collaborazione ditutte le parti interessate, pubbliche e private, il CARUsi prefigge l’intento di allargare l’offerta non solo delturismo balneare ma anche di quello culturale ed eno-gastronomico, accrescendo ulteriormente la rilevanzadella città nel settore turistico e la diffusione della lo-calità soprattutto laddove non è ancora conosciuta. IlConsorzio si occuperà di commConsorzioAttività Ri-cettive. Sono stati nominati Damiano Reale presidentee Giuseppe Franza e Antonio Piccolo consiglieri. Lapromozione del turismo locale prende una nuovapiega, quella collettiva.ercializzare i servizi turisticiofferti dagli stessi associati attraverso iniziative di svi-luppo e di promozione del territorio. Gli associati sa-ranno costantemente informati sulla situazioneeconomica del settore e sulle prospettive di sviluppodelle varie aree di mercato. In forma consortile po-tranno essere organizzati alcuni servizi che se svoltidalle singole strutture sarebbero troppo onerosi: unesempio per tutti sono i transfer da e per gli aeroporti,o tra le marine e il centro abitato di Ugento. Un servi-zio utile ai turisti ma nel contempo un’opportunità perle attività commerciali di città che potranno allargarela clientela e differenziare l’offerta. Il Consorzio saràinoltre un interlocutore privilegiato per le ammini-strazioni locali. Il Comune di Ugento è socio onorariodel Consorzio e può essere considerato il rappresen-

tante di un numero consistente di imprenditori e distrutture, con un ampia gamma di offerte, sia per ti-pologia che per qualità. Del CARU potranno far parteenti pubblici, imprese individuali, società del settoreturistico e/o produttrici di servizi per il turismo, Isti-tuti di Credito, Società di locazione finanziaria e or-ganismi di garanzia fidi del settore, operanti nelterritorio di Ugento e del Salento. Dai prossimi giornile imprese interessate, che non hanno fatto parte dellaseduta costituente del Consorzio, potranno farne partecompilando apposita scheda di adesione, che sarà va-gliata dal Consiglio Direttivo. Viva soddisfazione perl’iniziativa è stata espressa dall’intera Amministra-zione, che ha anche presentato il “Progetto Lavoro”,iniziativa che si pone l’obiettivo di far fronte a taleprimaria necessità dei cittadini. In quest’ottica, l’As-sessorato alle Politiche del Lavoro e alla Formazione,in collaborazione con il CARU, ha promosso il “Por-tale Lavoro” per rendere più facile, immediato e di-retto il rapporto tra il Consorzio degli imprenditorituristici e i cittadini in cerca di occupazione. Il pro-getto prevede la realizzazione di un portale internet,attraverso il quale i membri del Consorzio potrannofacilmente reperire e selezionare le figure professio-nali di interesse ed entrare facilmente in contatto conesse. Tutto ciò potrà essere messo in atto grazie allafondamentale collaborazione del Centro Informagio-vani, il servizio gratuito di informazione ed orienta-mento per i giovani realizzato dal Comune.

Ad Ugento nasce il CARUConsorzio Attività Ricettive. La promozione del turismougentino prende una nuova piega, quella collettiva

Nasce nel Salento il primo Consorzio As-sobalneari & Servizi al Turismo. Un Con-sorzio senza fini di lucro per contare di

più e rendere ancora più efficaci servizi aiclienti e lotta all’erosione costiera. “Ritengoche il Consorzio, per Assobalneari Salento,rappresenti la ciliegina sulla torta di un la-voro che parte da lontano”, ha dichiaratoMauro Della Valle, presidente Assobalneari Sa-lento Federbalneari. “Ormai abbiamo conso-lidato una forza culturale e associativaall’interno della stessa rappresentanza. Il Con-sorzio ci permetterà di essere garantiti anchedal punto di vista imprenditoriale. Ci sonomolte risorse disponibili, ma non ancora uti-lizzate, che permetteranno di intervenire inmaniera più efficace anche in tema di tutelaambientale e combattere unitariamente, adesempio, il fenomeno dell’erosione costiera.Ho lanciato l’idea di acquisire due draghe perl’area adriatica e l’area ionica, che potreb-bero intervenire come un “118” ogni voltache la costa presenti un’emergenza”. Fonda-mentale nel percorso di crescita delle aziendeanche il protocollo stretto con la Federazioneche lotta contro il racket e l’usura. “Una vo-lontà che credo sia insita nella volontà di fareimpresa con trasparenza e onestà”, ha ag-giunto Della Valle, “e con questo obiettivonasce il protocollo siglato con la Federazione.In questi momenti di crisi, in cui anche l’ero-sione rappresenta allo stesso modo una criti-cità per l’azienda, dobbiamo evitare con tuttele forze che qualcuno possa pensare di affi-darsi a organizzazioni criminali. Creare que-sto patto è una garanzia per gli stessiimprenditori”.

CONSORZIO SALENTINO

Assobalneari &Servizi al Turismo

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Lagiornata internazionale della donna(comunemente definita festa delladonna) ricorre l’8 marzo di ogni annoper ricordare sia le conquiste sociali,

politiche ed economiche delle donne, sia le discri-minazioni e le violenze cui esse sono ancora fatteoggetto in molte parti del mondo. In Italia questa ce-lebrazione si è tenuta per la prima volta nel 1911:nel 2011 si è tenuto il primo centenario. Anche que-st’anno, il Ministero per i Beni e leAttività Culturali(MiBAC) partecipa alla Festa della donna rendendoomaggio all’universo femminile. Nella giornatadell’8 marzo sarà consentito l’ingresso gratuito atutte le donne all’interno dei musei, ville, monu-menti, aree archeologiche, archivi e biblioteche sta-tali.

Nel lontano 1908, a New York, 20.000 cami-ciaie newyorkesi furono protagoniste di unlunghissimo sciopero (durato dal 22 novem-

bre 1908 al 15 febbraio 1909) per protestare controle terribili condizioni in cui erano costrette a lavo-rare. Lo sciopero si protrasse finché, il proprietario,tale Mr. Johnson, bloccò tutte le porte della fabbricaper impedire alle operaie di uscire dallo stabili-mento. Ci fu un incendio doloso e 129 operaie pri-gioniere all’interno dello stabilimento morirono arsedalle fiamme. Da allora, è stata proposta una gior-nata di lotta internazionale, a favore delle donne. Lacommemorazione, tutta americana, delle vittime èstata poi accolta in tutto il mondo come la giornatasimbolo del riscatto femminile. E Mentre negli StatiUniti continuò a tenersi l’ultima domenica di feb-braio, in alcuni Paesi europei - Germania, Austria,

Svizzera e Danimarca - la giornatadella donna si tenne per la prima volta il 19marzo 1911. Le celebrazioni furono interrotte dallaPrima guerra mondiale in tutti i paesi belligeranti,finché a San Pietroburgo, l’8 marzo 1917 (il 23 feb-braio secondo il calendario giuliano allora in vigorein Russia) le donne della capitale guidarono unagrande manifestazione che rivendicava la fine dellaguerra: la fiacca reazione dei cosacchi inviati a re-primere la protesta incoraggiò successive manife-stazioni di protesta che portarono al crollo dellozarismo, ormai completamente screditato e privoanche dell’appoggio delle forze armate, così che l’8marzo 1917 è rimasto nella storia a indicare l’iniziodella «Rivoluzione russa di febbraio». Per questomotivo, e in modo da fissare un giorno comune a

tutti i Paesi, il 14 giugno 1921 la Seconda confe-renza internazionale delle donne comuniste, tenutaa Mosca una settimana prima dell’apertura del IIIcongresso dell’Internazionale comunista, fissò all’8marzo la «Giornata internazionale dell’operaia» poidiventata col tempo giornata della donna.

Nel settembre del 1944 si costituisce a Romal’UDI, Unione Donne Italiane, per inizia-tiva di donne appartenenti al PCI, al PSI,

al Partito d’Azione, alla Sinistra Cristiana e allaDemocrazia del Lavoro ed è l’UDI a prenderel’iniziativa di celebrare, l’8 marzo 1945, le

prime giornate della donna nellezone dell’Italia libera, mentre aLondra veniva approvata e in-

viata all’ONU una Carta delladonna contenente richieste di parità di

diritti e di lavoro. L’8 marzo 1946 fu fi-nalmente celebrato in tutta Italia e vide la primacomparsa del suo simbolo, la mimosa, che fio-

risce proprio in quei giorni, secondo un’idea di RitaMontagnana e di Teresa Mattei.

ilgallo.it3/16 MARZO 2012 la ricorrenza 19

Il giorno della donna

LE ORIGINI DELLA RICORRENZA

L’8 MARZO IN ITALIA

Sempre attuale. Per ricordare sia le conquiste sociali, politicheed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenzecui esse sono ancora fatte oggetto in molte parti del mondo

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Page 20: Il Gallo Nr.05 del 03/03/2012

giornata della donnailgallo.it20 3/16 MARZO 2012

Basta sfogliare un giornale dimoda e subito salta all’occhio ilcalore dell’oro, i toni del giallofluo che vestono top stratosferi-

che. Una maxi bag Yves Saint Laurentqua, una pochette Céline là, un lungoabito a tunica giallo etereo di Hermès, unpaio di short giallo fluo di Les Copains eun pantalone nella tinta pastello di Jec-kerson. Con la festa della donna alleporte, anche la moda celebra l’8 marzo

proprio con un’ode al giallo, in tutte lesalse. La mimosa, allora, la indossiamoinvece che brandirla e impariamo unnuovo modo di usare il colore.

Il giallo colorerà così la nostra prima-vera, una tinta difficilmente presentenelle sfilate come in questo periodo mache certamente salta all’occhio essendouna nuance solare e anticonformista. Uncolore «coraggioso», ma ricco di grinta e

di vitalità. Pieno e solare, un vero e pro-prio nuovo approccio allo stile. Abiti, mi-nigonne, shorts, pantaloni, giacche,camicette: i capi sembrano uniti da undenominatore comune. È il giallo decli-nato in diverse gradazioni e mixato nellefantasie. Anche gli accessori sono spessoe volentieri gialli ma, per non combinarepasticci, è necessario abbinarli sapiente-mente. Va quindi bene osare, ma senzamai eccedere.

Sembra che la mi-mosa sia stataadottata come

fiore simbolo dellafesta della donna dallefemministe italiane.Era il 1946 quandol’U.D.I. (Unionedonne italiane) stavapreparando il primo“8 marzo” del dopo-guerra. Si cercava un fiore che potessecontraddistinguere e simboleggiare lagiornata.E furono le donne italiane a trovare nellepalline morbide e accese che costitui-scono la profumata mimosa il simbolodella festa delle donne. In più questi fioriavevano (e hanno) il gran vantaggio difiorire proprio nel periodo della festa e dinon essere troppo costosi. Come conser-

vare al meglio la mimosarecisa. La mimosa è unfiore molto delicato ed hapurtroppo vita breve.Basta però un piccolotrucco per allungare lavita a questo fiore cosìprimaverile e profumato.Utilizzando un coltellinoaffilato, eliminate tutte lefoglie che si sino rovinate

e quelle che crescono in basso: queste in-fatti marciscono rapidamente perché acontatto con l’acqua del vaso. Riempite ilvasetto con dell’acqua tiepida in mododa far fiorire i capolini non ancora apertie a rendere più soffici quelli già sboc-ciati. Inoltre tenere il vasetto lontano daigni fonte di calore (es. termosifoni) al-trimenti l’aria secca peggiorerebbel’aspetto della mimosa.

La moda ci vuole così. La mimosa la indossiamo invece chebrandirla e impariamo un nuovo modo di usare il colore

Era il 1946. Si cercava un fiore non troppocostoso per simboleggiare la giornata...

L’8 marzo si tinge di giallo

Perchè la mimosa?Lascuola di formazione Estetica Cazzato, sita in via

S. Lucia a Tiggiano, organizza due giornate di“Porte aperte”, sabato 10 dalle16 e domenica 11

marzo dalle 9,30. Quanti vorranno avvicinarsi a questa pro-fessione avranno l’opportunità di vedere e testare, attra-verso visite guidate della scuola e dei laboratori, condimostrazioni pratiche del percorso didattico e incontricon i docenti, ciò che le ragazze frequentanti ilprimo anno sono già in grado di fare. Ossia: mas-saggio estetico-fisiologico; peeling corpo tecniche esecutive; cura delle un-ghie, cure estetiche, applicazione dello smalto e consigli. Depilazione edepilazione con cerette calde e tiepide, prevenzione della formazione deipeli incarnati. Cura estetica per le sopracciglia e le ciglia. Applicazionesmalto semi-permanente. Pedicure estetica, massaggio del piede. Massag-gio della mano. Corso base di ricostruzione unghia con tip; detersione etonificazione del viso: tecnica esecutiva. Massaggio Estetica Cazzato delviso, collo e decolleté ad azione circolatoria, neuro-muscolare e rilassante.Tecnica descrittiva per l’eliminazione delle impurità sebacee. Maschere eimpacchi di bellezza. Inoltre, la scuola oltre al corso di estetica si è già at-tivata per presentare l’accademia trucco, compreso quello teatrale e cine-matografico. L’accademia si pone come obiettivo la diffusione e lavalorizzazione della professione del truccatore artistico con particolare at-tenzione al mondo del cinema. Formare personale con ottime competenzesignifica offrire una nuova opportunità di lavoro. E’ aperta anche l’acca-demia per la ricostruzione delle unghie. Vi aspettiamo sabato 10 e dome-nica 11 marzo, non mancate.

Tiggiano: “Porte aperte”da Estetica Cazzato

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ilgallo.it3/16 MARZO 2012 pubblicità 21

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Con 481 voti su 2000 to-tali, EmanueleSpano, giovane de-

signer leccese, si aggiu-dica con il progetto “I’mWhere I Live” il premio delpubblico agli US AWARD2011 (categoria interior design), la compe-tizione organizzata da Il Sole 24 Ore (www.living24.it) per identi-ficare le eccellenze nella progettazione dell’ambiente di lavoro.La premiazione si è svolta nella prestigiosa sede milanese de IlSole 24 Ore firmata da Renzo Piano. “Un riconoscimento ina-spettato”, dichiara Emanuele Spano, “visto che tra i 70 concor-renti erano presenti brand del calibro di Microsoft eSantander, Intesa San Paolo e Gucci, con progetti firmati danote archistar internazionali. Per questo la vittoria è ancora piùsoddisfacente e molto stimolante per i nuovi progetti. E’ statoinoltre un modo per dare visibilità alla mia splendida terra, laPuglia, dove, nonostante le mille difficoltà, scelgo di vivere e la-vorare”. “I’m Where I Live” (“Sono dove vivo”) é una villa-stu-dio d’autore, situata nell’antico borgo diMuro Leccese: unospazio eco-friendly realizzato in biocalce e ricolmo di oggetti didesign, ristrutturato in modo da rievocare il modello della “TorreSaracena”. Quattro ambienti che fanno perno intorno a una wel-lness-showroom-area, sulla scia delle tradizionali case-bottegamediterranee: un inedito incontro tra estetica, tecnologia, bioedi-lizia e relax. Ma anche una grande attenzione all’ambiente consoluzioni per il risparmio energetico utilizzo di materiali a kmzero, reperibili sul territorio stesso, a pochissime centinaia dimetri dal luogo dell’edificio dove sorgono cave di tufo e in parti-colare di pietra leccese, principali componenti della costruzione.

IL SALENTO CHE VINCE

”I’m where alive”del designerEmanuele Spanovince il premiodel pubblicoUS Award 2011del Sole 24 Ore

Lunedì 5 marzo 2012 Nino Mele e Ippazia Ferraro diGagliano del Capo festeggiano il loro 60° anniversario di ma-trimonio. “In questi anni non sono mancati i momenti difficili,ma l’amore, che dal primo giorno vi ha uniti, vi ha permessodi andare avanti, di perdonare i piccoli sbagli e amarvi ognigiorno di più: un esempio di vita per tutti noi. Tanti auguriper questo importante traguardo dai figli, nipoti e pronipoti”.

60 Gagliano del Capo: nozze didiamante per Ippazia e Nino

Cisono periodi storici della nostra vita e del nostro co-stume italiano che non saranno mai dimenticati. Eranoi tempi in cui, per fare una dichiarazione d’amore,

avevi a disposizione due minuti e mezzo, il tempo di una can-zone, magari ascoltata ballando a una di quelle feste d’estatesui terrazzi o dentro i saloni delle case. Erano i tempi delle im-mortali canzoni degli anni ’60 e ’70, quelle che hanno fattoepoca e che sono diventate degli “evergreen” anche per le gene-razioni moderne. Battisti, Mina, Fred Bongusto, Celentano, Peppinodi Capri, Baglioni, Zanicchi, Vanoni, Paoli, Camaleonti, Alunni del Sole e tanti altri gli ar-tisti che “giravano” sui piatti dei Jubox e dentro i mitici mangiadischi, che all’epoca sichiamavano “portabili”. A quelle atmosfere e ai favolosi anni ’60 e ’70 è dedicato il musi-cal “Eppur mi son scordato di te…”, che un funambolico Franco Oppini, nell’occasionemattatore, intrattenitore e cantante e la straordinaria Pachira Live band porteranno in scenaal Teatro Italia di Gallipoli giovedì 8 marzo, giornata della festa della donna.

Eppur mi son scordato di te…Sono dove vivo Gallipoli, Teatro Italia. L’esilarante musical di

Franco Oppini e i Pachira Live Band

“Il Destino delle donne”, trenta voci di donne che raccontano della vita,dei sentimenti delle donne... Nella Rassegna Teatrale “Incontriamoci alParadiso” l’appuntamento è per giovedì 8 e venerdì 9 al Piccolo Teatro

Paradiso di Tricase per la regia di Pasquale Santoro. In programma:momenti musicali con i Maestri Paolo Battista (chitarra) e Giuseppe

Mariano (violino); un itinerario poetico che attraversa le sensibi-lità di Alda Merini, Dacia Maraini, Silvia Plath, mostra la condizionefemminile afgana (N. Anjuman), araba (Maram Al Masri); un itinera-

rio teatrale che abbraccia Euripide, Goldoni, che ha il sapore amaroe ribelle di Oriana Fallaci, di Franca Rame e tante altre storie di donnemeno famose, ma non certo meno importanti. Gli autori però avverto-

no: “Nessuna festa della donna, solo uno sguardo attento all’uni-verso femminile, questo il senso del nostro lavoro”.

Tricase: “Il destino delle donne” al Paradiso

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Ilaria MarinaciFiorella MastriaAntonio MemmiCarlo QuarantaStefano TanisiStefano Verri

Pierangelo Tempesta

Tuglie: Il poeta bongustaioattualitàilgallo.it 3/16 MARZO 201222

Loscrittore Paolo Vincenti in-contra Gianni Seviroli perla presentazione del libro “Il

Poeta Buongustaio”, da poco uscito inseconda edizione per le Edizioni Pa-nico di Galatina. Appuntamento sabato3 marzo, presso la Biblioteca comunale“Fiore Gnoni” di Tuglie, dalle 18,30. Iltesto, che è una raccolta di 30 ricettedella tradizione culinaria regionale enazionale italiana riproposte dall’au-tore in chiave fantastica, rappresentauna via di mezzo tra poesia e gastrono-

mia, coniugando al suo interno poesiaed arte culinaria.E così Seviroli ridà vita a Nerone, cheincendia Roma cucinando l’abbacchioalla romana, o ad Ulisse, che accecaPolifemo grazie al riso alla greca, o an-cora a Cristoforo Colombo, che festeg-gia la scoperta dell’America con unapasta alla genovese, ed a tanti altri per-sonaggi famosi o anonimi del tutto iquali, in un clima reso familiare da sal-sine, condimenti, pastasciutte, secondie conserve, si muovono da Napoli a

Milano, da Trieste a Palermo, daOtranto a Genova, in un viaggio pienodi avventure e di sorprese. Rispetto allaprima edizione del ‘96, il testo, corre-dato da 15 illustrazioni originali in nerodi china del pittore Salvatore Puddu, ri-sulta arricchito da 20 “Sonetti mange-recci” e da una “Lode del vino” interzine.La serata prevede anche un interventomusicale dei Napolinaria (canzoni clas-siche napoletane e non solo), gruppofondato dallo stesso Seviroli nel 1978.

Page 23: Il Gallo Nr.05 del 03/03/2012

Cerca tra le pubblicità e individua i 3 galletti “mimetizzati”. Telefonalunedì 5marzo dalle ore 9. Tra i primi 50 che prenderanno la linea sa-ranno estratti due biglietti per lo spettacolo “Eppur mi sono scor-dato di te...” al TEATRO ITALIA di GALLIPOLI giovedì 8 marzo (ore 21).In palio anche: i BIGLIETTI per i CINEMA di GALLIPOLI, GALATINA e TRI-CASE; una CONFEZIONE DI VINI offerta da ENOTECA VANTAGGIATO a TRI-CASE; PIZZA E BIRRA presso ilMAGNAMAGNA di ALESSANO; due aperitivial BAR MAL GLEF a MIGGIANO; Pizza e bevanda da BORGO VECCHIO aMIGGIANO; un PUPAZZO DI PALLONCINI da BALLOON SHOP a RUFFANO; unpaio di occhiali per presbite offerti da OTTICA MODERNA di TRICASE ePRESICCE; DUE APERITIVI pressoDOLCI FANTASIE di SANCASSIANO; BUONOSCONTO DI EURO 50 da applicare sull’acquisto di occhiali da sole o davista presso OTTICA MORCIANO di TRICASE, ANDRANO, TIGGIANO e CA-STRO; una BOTTIGLIA DI VINO offerta da LE VIGNE DEL SALENTO di SALVE;UNA PIZZA presso LABELLA VITA di CARMIANO; CORNETTO E CAPPUCCIO alBAR LEVANTE di TRICASE; 2 PIZZETTE presso LA PIZZETTERIA di PiazzaPisanelli a TRICASE.

Al cinemaAl cinema

16 (domenica) - 18 - 20,15 - 22,30safe house

Sala 1 16,15 (domenica)18,10 - 20,15 - 22,20

posti in piedi in ParadisoSala 2 16,15 (domenica)

18,20 - 20,20 - 22,20Cesare deve morireSala 3 16,15 (domenica)

18,15 - 20,20 - 22,20hysteria

Sala 4 16,15 (domenica)18,20 - 20,20 - 22,20

50 e 50

Sala 1 15,45 (domenica)18 - 20,15 - 22,30

posti in piedi in ParadisoSala 2 16,30 (domenica)

18,30- 20,30 - 22,30viaggio nell’isola misteriosaSala3 16,30 (domenica)

18,30 - 20,30 - 22,30quasi amici

in programmazione

dal 2 marzo

GALATINA - CINEMA TARTAROTEL. 0836/568653

GALLIPOLI - CINEMA ITALIATEL. 0833/568653

GALLIPOLI - CINEMA SCHIPATEL. 0833/568653

17,15 (sab. e dom.) - 19,30 - 21,45posti in piedi in Paradiso

TRICASE - CINEMA MODERNO

TEL. 0833/545855

17,30 (sab. e dom.) - 19,30 - 21,30the artist

17,30 (sab. e dom.) - 19,30 - 21,30quasi amici

TRICASE - CINEMA PARADISOTEL. 0833/545386

TROVA I GALLETTI AL MERCOLEDÌ

SURBO - THE SPACE CINEMA

TEL. 0832/812111

non perveuto

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non perveuto

non perveuto

non perveuto

TRICASE - CINEMA AURORATEL. 0833/544113

17,15 (sab. e dom.) - 19,30 - 21,45posti in piedi in Paradiso

- settegiornisabato 3 domenica 4 martedì 6 mercoledì 7 giovedì 8 venerdì 9

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eriggio

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lunedì 5

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I transiti negativi perora riguardano solo laprima e la terza decadea causa di saturno op-posto e plutone in qua-dratura. Gli altri sonopiù liberi di muoversi.

Plutone e marte in tri-gono e anche nettunoin sestile continuano afavorire la prima de-cade. Gli altri senzagrandi transiti, ma sonoliberi di muoversi.

A parte la quadratura dimarte che potrebbe in-nervosire la prima de-cade, urano e saturnocontinuano la loroazione costruttiva. Sottocon i progetti.

Giove e nettuno sosten-gono solo i nati all’ini-zio del segno. Plutoneinvece continua la suaopposizione e saturnola sua quadratura. Evi-tate i colpi di testa.

A parte la quadratura digiove che potrebbe in-crementare le uscite didenaro alla prima de-cade, i bei transiti con-tinuano, grazie a uranoe saturno.

Plutone in trigono emarte congiunto: conti-nua la loro azione so-lida e costruttiva per laprima decade. Gli altrisono meno favoriti manon bloccati.

Prima decade semprecon le spalle al muro acausa di plutone eurano: pazientate. Sa-turno rivoluziona la vitadi molti altri, anche acosto di sacrifici.

I nati nella prima de-cade godono del bel-lissimo trigono dinettuno e del sestile diplutone. Gli altri vivonoun momento di stasi.Occhio alle spese.

Siete sempre favoritidalle stelle anche voi:urano in trigono e sa-turno in sestile, sonodue pianeti che nonscherzano e possonospingervi molto avanti.

Urano e saturno conti-nuano a picchiare inquadratura. State calmie rimandate i progettiimportanti a tempi mi-gliori. Marte vi regalaun po’ di energia fisica.

Ormai da tanto tempoil vostro segno è unodei più favoriti dello zo-diaco e i transiti belli,per voi, proseguonoancora. A chi tanto e achi niente!

Marte in opposizione virende un po’ pigri, de-motivati e nervosetti.Plutone però continuala sua azione costrut-tiva e ora ci si metteanche nettuno.

lllloooo ddddiiiiccccoooonnnnoooo lllleeee sssstttteeeellll lllleeeedi Eugenio Musarò (www.eugeniomusa.com)

dal 3 al 16

marzo 2012

Ariete Toro Gemelli

Cancro Leone Vergine

Bilancia Scorpione Sagittario

Capricorno Acquario Pesci

tempo libero3/16 MARZO 2012 ilgallo.it 23

TTEELLEEFFOONNAA LLUUNNEEDDÌÌ 55 MMAARRZZOO DDAALLLLEE OORREE 99:: 00883333//554455 777777

13°

NON SONO AMMESSI GLI STESSI VINCITORI PER ALMENO 3 CONCORSI CONSECUTIVI.NON SI ACCETTANO NOMINATIVI DELLA STESSA FAMIGLIA

LECCE - CITY PLEX SANTA LUCIATEL. 0832/343479

Sala 1 16 (domenica) 18,10 - 20,20 - 22,30

posti in piedi in ParadisoSala 2 16,20 (domenica)

18,30 - 20,40 - 22,35quasi amiciSala 3 16 (domenica)

18,10 - 20,20 - 22,30safe house

Sala 4 20,40 - 22,35Paradiso amaro

Sala 5 20,20 - 22,20come è bello far l’amore

LECCE - MULTISALA MASSIMO

TEL. 0832/307433

12°

13°

12° 12°

Page 24: Il Gallo Nr.05 del 03/03/2012

ultimailgallo.it24 3/16 MARZO 2012