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Con il GPP (Green Public Procurement) la Pubblica Amministrazione diventa protagonista di una strategia di sviluppo sostenibile. La stessa Commissione europea assegna al GPP un ruolo di carattere strategico per le politiche di sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

Grazie al GPP le Pubbliche Amministrazioni possono:

influenzare il mercato, le imprese, i prodotti e i servizi, favorendo in generale la diffusione della innovazione tecnologica ed in particolare il raggiungimento di obiettivi di miglioramento ambientale;

favorirenergia, ecc.);

consapevolezza ambientale da parte dei consumatori;

promuovere lo sviluppo della filiera produttiva legata ai GPP e quindi la nascita e la crescita di imprese verdi e la moltiplicazione di green jobs.

zzazione dei consumi e una loro migliore contabilizzazione. In tal modo, in aggiunta ai risultati ambientali, è possibile conseguire importanti risultati economici.

darà la possibilità a tutte le Pubbliche Amministrazioni di varare una politica di GPP omogenea e coordinata a livello nazionale.

Per questi motivi, considero il GPP tra gli strumenti prioritari nello sviluppo di produzione e consumo sostenibili, atta ad

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affrontare le principali sfide ambientali che abbiamo di fonte a livello planetario. Tra queste, quella principale che riguarda il clima e che sarà oggetto della Cop 21 che si terrà a Parigi.

Infatti, tdella temperatura globale al di sotto dei 2°C e al tempo stesso mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici, le iniziative promosse e attuate dalla Pubblica Amministrazione nelle proprie politiche di acquisto, possono conseguire importanti risultati sia per gli

sia per quelli indiretti che tali azioni inducono nei sistemi produttivi e sul modello di consumi.

Sono convinto che una politica di cambiamento, che parte da un comportamento esemplare e virtuoso del settore pubblico, sia indispensabile per raggiungere gli obiettivi che come Paese ci siamo prefissati in tema di riduzione del consumo delle risorse naturali, di riduzione delle emissioni inquinanti e, più in generale, di tutela di quel bene prezioso

Gian Luca Galletti

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consumatori possono avere nel promuovere e incentivare le nuove tecnologie e il loro migliore utilizzo.

Va ricordato in proposito che la possibilità di successo di una politica industriale basata è legata alla sua capacità di affermarsi rapidamente sul mercato. In

sostanza, per la promozione della innovazione, forse ancor più della disponibilità di

mercato, ripagando rapidamente chi investe in ricerca e sviluppo.

Anche in questo senso il Green Public Procurement ha un ruolo fondamentale, soprattutunitaria, così come indicato ne .

Il GPP assume sempre più un ruolo rilevante nelle politiche della Commissione europea, dopo aver [COM (2008) 397] del 2008, è stato confermato come uno dei pilastri della Strategia Europa 2020, Infatti, la Comunicazione [COM (2011) 571] risorse , e la produzione

degli appalti pubbli . Anche la recente Comunicazione [COM (2014) 398]

Questa attenzione ha avuto una forte conferma nel percorso che ha portato, dopo un intenso lavoro di confronto, alla revisione delle direttive sugli appalti pubblici2 emanate nel 2004 (direttiva 17 e 18), che ha visto un rilevante approfondimento delle modalità con cui considerare i criteri ambientali (e sociali) negli appalti pubblici.

La principale novità giuridic al tema del o e stazioni appaltanti, devono

valutare vari elementi di costo oltre a quello di aggiudicazione sostenuto dalla stessa stazione appaltante. Tra tali costi sono esplicitamente citati i costi sostenuti da altri utenti,

manutenzione, i costi relativi al fine vita, come i costi di raccolta e di riciclaggio, i costi imputati a esternalità ambientali legate ai prodotti, servizi o lavori nel corso del ciclo di vita quali, ad esempio, i costi delle emissioni di gas a effetto serra e di altre sostanze

mbiamenti climatici.

Tale impianto normativo fornisce pertanto elementi giuridici a supporto di un approccio agli appalti pubblici mirato a valorizzare molto più incisivamente la qualità, specie quella ambientale, e le ricadute in termini di risparmio di risorse finanziarie pubbliche e private (i

2 Vedi in particolare la Direttiva 2014/24/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 26 febbraio 2014 sugli appalti pubblici; inoltre, la direttiva 2014/23/UE sulle concessioni e la direttiva 2014/25/UE, relative a particolari servizi.

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costi di riciclaggio, i costi per cure sanitarie) che tale qualità ambientale determina nel corso di esercizi finanziari futuri, presso altri centri di spesa e nel sistema socio-economico nel suo complesso.

tanza del GPP non deve comunque essere considerata solo in relazione al tema della riduzione degli impatti ambientali dei sistemi produttivi e dei consumi, ma deve essere valutata anche dal punto di vista, ben più ampio, della promozione di comportamenti virtuosi delle amministrazioni pubbliche e delle aziende produttive,

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Per la gestione del PAN GPP presenza di rappresentanti di vari Ministeri, della Consip, delle Regioni e di alcune strutture tecniche (ISPRA, ARPA, ENEA).

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Per la definizione dei CAM vengono attivati specifici gruppi di lavoro con i soggetti interessati.

Sino ad oggi sono stati adottati i CAM per i seguenti prodotti / servizi4:

arredi, tessili, (DM 25/2/2011, G.U. n. 64 del 19.3.2011); ristorazione collettiva (DM 25/7/2011, G.U. n. 220 del 21.9.2011); serramenti esterni (DM 25/7/2011, G.U. n. 220 del 21.9.2011); servizi energetici per gli edifici, (DM 7/3/2012 G.U. n.74 del 28.3.2012); acquisizione veicoli per il trasporto su strada, (DM 8/5/2012 G.U. n. 129 del

05.6.2012); servizi e prodotti di pulizia (DM 24/5/2012 G.U. n. 142 del 20.6.2012 );

G.U. n. 159 del 10.7.2012); carta per copia (DM 4/4/2013 G.U. n.102 del 3.5.2013) (revisione CAM 2009); servizio verde pubblico (DM 13/12/2013 G.U. n. 13 del 17/01/2014 ); IT (computer, stampanti, ecc..) (revisione) (DM 13/12/2013 G.U. n.13 del

17/01/2014); revisione illuminazione pubblica (DM 23/12/2013 G.U. Supplemento ordinario

al - Serie generale) (revisione CAM 2011); servizio rifiuti urbani (DM 13/2/2014 G.U. n. 58 del 11/03/2014 ); cartucce per stampanti (DM 13/2/2014 G.U. n. 58 del 11/03/2014); urbano (DM 05/2/2015 G.U. n. 50 del 02/03/2015).

Mentre sono in corso le attività per predisporre i seguenti CAM:

costruzione e manutenzione strade; costruzione e manutenzione edifici; servizi di pulizia e sanificazione in ambienti ospedalieri; ausili per

Sono, inoltre, in via di revisione i CAM per gli arredi per ufficio e per i prodotti tessili.

4 biente alla pagina: http://www.minambiente.it/pagina/criteri-vigore

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noleggio, leasing e acquisto di veicoli e autobus, obbligatoria ai sensi della normativa di recepimento della Direttiva 2009/33/UE, relativa alla promozione dei veicoli puliti e a basso consumo energetico nel trasporto su strada.

Per gli appalti sopra soglia delle categorie di beni e servizi con le quali si può perseguire ne dei CAM rappresenta, per

la Pubblica Acomportamento esemplare previsto

ambientali e produttive, ha proposto una norma collegata all ultima legge di stabilità (A.S.1676), in cui viene rafforzato il ruolo del GPP, rendendolo obbligatorio per alcune categorie di prodotti e parzialmente obbligatorio per altre. Tale norma contiene peraltro anche un articolo Consumo e Produzione Sostenibili

degli standard da questo previsti come obiettivi di riferimento per la P.A., sarà possibile

pubblica.

Si pensi ad esempio ai risultati, in termini di risparmio energetico ed economico, derivanti

può stimare partendo dai dati contenuti nei seguenti inazione pubblica:

Situazione attuale (anno 2011 valori arrotondati)5

Consumi energetici dei comuni italiani per illuminazione pubblica (anno 2011)

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5 Dati Ancitel e Terna.

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Situazione stimata dopo la sostituzione di tutti gli apparati (lampade ed impianti) dei punti luce dei comuni italiani6

Consumi energetici 3.950.000.000 kWh/anno

Costo energia

Costo manutenzione

Risparmio energia 2.629.000.000 kWh/anno

Risparmio monetario complessivo

Minori emissioni di CO2 2.690 tonnellate/anno

Stime analoghe possono essere effettuate relativamente ai consumi energetici delle attrezzature fornitura dei servizi energetici agli edifici o, per altri aspetti ambientali, in relazione agli

Il contributo dei CAM nello sviluppo di economie circolari.

I CAM rappresentano uno strumento propulsivo di iniziative volte allo sviluppo di economie circolari, come si riscontra dal contenuto della Comunicazione [COM (2014) 398] 7.

Tale atto di indirizzo progettazione dei prodotti, sottolinea la a

sistemi di raccolta differenziata che contengano al minimo i costi di riciclaggio e riutilizzo e indica di incoraggiare i consumatori a orientarsi verso servizi di noleggio, prestito o

Ciascuna di queste indicazioni è colta nei CAM che forniscono elementi di eco progettazione e mirano a rendere altre politiche, come quella della gestione dei rifiuti urbani, e le altre scelte della P.A., coerenti con gli elementi di eco progettazione dagli stessi previsti.

Nel caso della valorizzazione del ciclo dei rifiuti, focus della citata Comunicazione, i CAM sul servizio di raccolta dei rifiuti urbani prevedono un sistema di raccolta che migliora la qualità della raccolta differenziata e consente la riduzione dei costi del loro recupero e della loro reimmissione nei cicli produttivi. 6 Si stimano circa 11,5 milioni di punti luce (nella stima si sono assunti miglioramenti che vanno dal 28% al 42%

7 Comunicazione [COM(2014) 398] finale.

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Coerentemente, altri CAM favoriscono una domanda di prodotti realizzati con materiali derivati dal trattamento e il recupero dei rifiuti (materiali riciclati), quali quelli relativi agli articoli di arredo urbano, al servizio di gestcome fertilizzante del terreno, del compost, ovvero di ciò che deriva dal trattamento dei

mentre altri, come il documento di CAM per le forniture di cartucce di toner e a getto di

preparazione per il riutilizzo delle cartucce esauste e la riduzione del quantitativo di cartucce da smaltire.

Peraltro, CAM per le forniture di cartucce di stampanti favorisce tutti

anno fa, in Italia erano circa 3.000. La mancatrigenerate di qualità, ha penalizzato il settore, che ha risentito della concorrenza, spesso sleale, di produttori di paesi del sud est asiatico che immettono sul mercato nazionale prodotti clonati, contraffatti o dei falsi rigenerati a prezzi inferiori rispetto ai costi di produzione di un prodotto rigenerato di qualità fabbricato in Italia.

In via generale, va sottolineato che i CAM hanno prescrizioni complementari e sinergiche. La loro applicazione congiunta consente di attuare simultaneamente le diverse indicazioni richiamate in tutte le Comunicazioni della Commissione europea che trattano di politiche e azioni ambientali.

Criteri etico sociali

Non secondaria, per risvolti non solo etici e sociali, ma anche economici, è la guida per

Amministrazione. , contenuto, che può essere adattato a specifiche peculiarità settoriali, permetterà di

controllo della qualità ambientale dei sistemi produttivi, riducendo così anche la concorrenza sleale di merci prodotte grazie a scarse verifiche sulle condizioni lavorative e sulle emissioni inquinanti delle produzioni.

Si consideri che sulla scia di questo documento, così come di altri CAM, sono stati sviluppati sistemi di verifica ed etichettautili a promuove la concorrenza basata su profili di qualità ambientale e sociale e la conoscenza, da parte del consumatore, di tali caratteristiche di qualità invisibili nel prodotto finale.

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la capacità di resa e di stampa consente di evitare sprechi di carta ed energia.

Oltre a tali vantaggi ambientali, è opportuno considerare i benefici di tipo economico (una cartuccia rigenerata da

metà di quelle originali). In Italia, a differenza degli altri paesi, vi è una scarsa propensione ad acquistare cartucce rigenerate (la quota di mercato di

cartucce rigenerate è pari al 5%, contro una media europea del 35% e del 45% negli USA). Seguire le indicazioni di questo documento, dunque, significa riconoscerne il valore, contribuendo a diffondere e tutelare iniziative imprenditoriali di preparazione per il riutilizzo.

I principali criteri ambientali

documento è tutelare il patrimonio forestale, valorizzando il recupero di cellulosa derivante principalmente da raccolta differenziata. Nella premessa si invita a far uso di carta conforme ai CAM, riciclata ovvero con un contenuto minimo di fibre riciclate pari al 70%. La

sensi del PAN GPP, se non riciclata, deve comunque provenire da foreste o terreni forestali gestiti in maniera sostenibile, ovvero in modo tale da consentire di mantenere la biodiversità, la produttività, la capacità di rinnovazione e la vitalità dei territori forestali. Tale cellulosa non deve essere sottoposta a processi di sbiancamento che prevedano

pericolose.

Perché applicarli

acquisto di carta più virtuoso, specie se conforme a tutti i criteri Ecolabel, etichetta ecologica europea che prevede anche diversi limiti di emissioni di inquinanti e di gas a effetto serra nei cicli di produzione; contribuirà alla riduzione

azioni per la tutela del patrimonio forestale

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17

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18

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concreta ed un primo passo verso tale direzione. CAM ha lo scopo di fornire alle stazioni appaltanti una procedura operativa che permetta di apportare in maniera

tecnico al fine di monitorare i risultati dal punto di vista del risparmio energetico, contribuendo alla riduzione delle emissioni climalteranti, migliorando il processo di trasformazione di energia primaria in energia utile.

acquisizione dei veicoli adibiti al trasporto su strada

I principali criteri ambientali

I Criteri Ambientali Minimi per acquisizione dei veicoli adibiti al

trasporto su strada, si applicano obbligatoriamente, ai sensi del Decreto Legislativo 3 marzo 2011 n. 24 di attuazione della Direttiva 33/2009/CE relativa alla promozione di veicoli a ridotto impatto ambientale e a basso consumo energetico nel trasporto su strada, agli appalti di acquisto, noleggio e leasing di autovetture, di veicoli commerciali leggeri e di autobus, a meno che i veicoli non rientrino tra le categorie escluse (ad esempio, quelli destinati alla pubblica sicurezza). La Direttiva 33/2009/CE impone che le amministrazioni aggiudicatrici, gli enti aggiudicatori e i soggetti che erogano i servizi di trasporto pubblico su strada,

di determinati altri impatti ambientali in

emissioni di biossido di carbonio, di idrocarburi non metanici, di ossido di azoto e di particolato. Il CAM, per attuare la Direttiva sopra citata, impone

commerciali leggeri con emissioni di CO2 inferiori a determinati limiti. Nelle gare

energetici e cizio, definita dalla medesima Direttiva, in

n relazione alle esternalità ambientali. Il CAM, inoltre, di autobus ibridi o elettrici, assolva per

Perché applicarli

I CAM consentono di attuare la Direttiva, per quanto riguarda le autovetture e i veicoli commerciali leggeri, nel modo più semplice possibile e con un approccio tecnologicamente neutro. Ponendo limitazioni al biossido di carbonio, infatti, si consegue

limitare, sebbene in maniera non calcolabile in maniera puntuale, gli altri inquinanti richiamati nella Direttiva, nonché, ovviamente, i consumi di carburante. Per gli autobus non esclusivamente elettrici o ibridi, la metodologia di LCC ha il vantaggio di dare risalto alle migliori tecnologie energetico-ambientali applicate sui veicoli, di monetizzare i costi esterni (emissioni) e diretti (carburante) e di considerare, come elemento di

23

valutazione della convenienza economica, non solo il prezzo di acquisto, sperimentando un nuovo approccio per la valutazione delle migliori offerte.

Tale CAM, in riflesso delle indicazioni della Direttiva, fa assumere, specie per quanto riguarda le autovetture e i veicoli commerciali leggeri, un ruolo esemplare da parte degli amministratori pubblici verso i cittadini, e favorisce i veicoli più efficienti e meno inquinanti. Per quanto riguarda gli autobus ha, invece, un

importante effetto di riduzione degli impatti ambientali, incluse le emissioni acustiche, ed energetici, specie laddove gli operatori sono portati ad acquistare veicoli ibridi o elettrici.

Questo CAM verrà aggiornato, sia per tener conto della sopravvenuta evoluzione tecnologica, sia per integrarlo con altre categorie di mezzi di trasporto (veicoli utilizzati per la gestione dei rifiuti urbani, natanti, altro).

Criteri ambientali minimi per e servizi progettazione di illuminazione pubblica

I principali criteri ambientali

I Criteri Ambientali Minimi per

per illuminazione pubblica e per

progettazione di impianti, sono stati elaborati per permettere di contenere i consumi energetici, ridurre

vita media dei componenti, impiegare personale qualificato per la progettazione e la gestione dei componenti e degli impianti e rendere più efficace la gestione utilizzando, ove possibile, un sistema automatico di tele gestione e telecontrollo. Tutto ciò, grazie a precise indicazioni in merito efficienza luminosa, alla loro vita media e alla qualità cromatica della luce emessa.

La stazione appaltante, attraverso una attenta analisi dei fabbisogni, deve valimpianti o mantenere in funzione impianti esistenti ma adeguandoli e/o riqualificandoli.

Perché applicarli

un risparmio dei costi di gestione e

pubblica nel medio/lungo periodo, con un ridotto impatto ambientale in

considera le principali voci di costo riguardanti un prodotto, oppure attraverso LCC, che consente di determinare il costo globale del prodotto tenendo in considerazione anche i costi ambientali, sarà possibile quantificare il risparmio.

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Stampato su carta Ecolabel UE – contratto n. FR/011/003