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Il monitoraggio degli investimenti fra Programmazione 14-20 e risorse ordinarie. Nuove finalità, metodi e strumenti
20 ANNI IN UN COLPO D’OCCHIO: 1994-2013
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1994-1999 2000-2006 2007-2013T
1994 Realizzazione IGRUE del Sistema Informativo della Ragioneria Generale dello Stato
1999 Legge 144/99 – istituzione sistema di
monitoraggio degli investimenti pubblici (MIP/CUP)
2000 Monitoraggio finanziario, fisico e
procedurale per progetto
2000 Impiego di Monit2000 e Monitweb
2007 Adozione di un approccio unitario al
monitoraggio
2007 Nasce il sistema SFC 2007 per la
gestione dei Fondi da parte UE e viene resa
operativa la BDU
2002 SIOPE 2008
Avcp / SIMOG
1994 Monitoraggio finanziario e fisico di
Programma (su base misura)
2003 Del. Cipe 17/03 Progetto Monitoraggio
2013 BDA – DM 26 febbraio 2013
2004 Dal 1 gennaio il CUP diventa obbligatorio
2010 L. 136/10 sanzioni per assenza CUP nei mandati di pagamento
2012 Del. Cipe 124/12 completamento MIP e tavolo di razionalizzazione sistemi
2012 Nasce OpenCoesione
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IMPIEGO TECNOLOGIE PA E CITTADINI
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2001 Persone che hanno utilizzato
almeno una volta internet
27%
2012Persone che hanno utilizzato
almeno una volta internet
52%
0
20
30
10
40
%
2009 20122010 2011
7,6%
19,1%15,6%
36,7%
8,6%10,7%
22,8%
32%
ICT nella PA
Cittadini e nuove tecnologie
INOLTRO ON LINE MODULISTICA
AVVIO E CONCLUSIONE TELEMATICA DELL’ITER DI SERVIZIO
OPINIONI ON LINE SU QUESTIONI POLITICO-SOCIALI
CONSULTAZIONI / VOTAZIONI ON LINE
FONTE: ISTAT
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E-GOV PER LE IMPRESE
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60% imprese che hanno utilizzato INTERNET per contattare le PAMODALITA’ DI CONTATTO PA
PRINCIPALI OSTACOLI ALL’UTILIZZO DI INTERNET NEL RAPPORTO CON LA PA SECONDO LE IMPRESE
FONTE: ISTAT (2012)
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ESITI DI UNA CONSULTAZIONE UE
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Fonte: European Commission, Results of the public consultation on the Top 10 most burdensome legislative acts for SMEs (2013)
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SPUNTI DAL CONVEGNO “VERSO EUROPA 2020”
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Carlo Trigilia – Ministro per la Coesione Territoriale- Occorre un miglioramento non formale della governance dei Programmi- È essenziale proseguire nel percorso di apertura e trasparenza dell’azione pubblica avviato
con OPEN Coesione, impiegando gli strumenti offerti dall’ICT
Johannes Hahn – Commissario EU per la Politica Regionale- Occorre migliorare la governance amministrativa, rafforzando gli organismi di gestione e di
audit;- È necessario impostare e condurre un monitoraggio accurato delle attività e del conseguimento
degli obiettivi;- È essenziale indicare tempi certi e monitorabili per le attività e per i progetti
Sabina de Luca – Capo DPS-MiSE- Bisogna impegnarsi per un migliore coinvolgimento del partenariato (secondo le linee guida per
il codice europeo di coinvolgimento del partenariato), sia nella fase di programmazione, sia nelle fasi preliminari di attuazione e nel processo di sorveglianza.
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AGENDA DEL WORKSHOP
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11.45 -12.15La gestione Digitale dei programmi e dei progetti della programmazione 14-20 – Esperienze da valorizzare e riusareTiziana Arista –Consulente del Ministero per la Coesione Territoriale 12.15 -12.45Le sfide dall’Open Government nell’accountability delle politiche di coesione – un percorso da esplorareIntervista di Nicola de Chiara – PA Advice ad Albino Caporale – Autorità di Gestione FESR - Regione Toscana
12.45 – 13.15Sintesi dei contributi e conclusioniMassimo Colucciello – P.A. Advice Spa
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LA GESTIONE DIGITALE DEI PROGRAMMI E DEI PROGETTI DELLA PROGRAMMAZIONE 14-20
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• La domanda di digitalizzazione dei Programmi della futura generazione è
molto sofisticata.
Le innovazioni più rilevanti in materia di disposizioni per l’attuazione sono contenute
• nella proposta di nuovo Regolamento di disciplina generale dei Fondi , attualmente
in discussione,
• nel Regolamento (UE,Euratom) N.996/2012 che stabilisce le nuove regole
finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione.
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LA GESTIONE DIGITALE DEI PROGRAMMI E DEI PROGETTI DELLA PROGRAMMAZIONE 14-20
Gli adempimenti indicati dai due Regolamenti comportano sforzi
amministrativi supplementari e rendono quindi ancor più stringente
l’esigenza di un sistema informatico integrato in cui confluiscano tutti i
dati riguardanti l’esecuzione delle operazioni
Le nuove domande
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LA GESTIONE DIGITALE DEI PROGRAMMI E DEI PROGETTI DELLA PROGRAMMAZIONE 14-20
Le nuove domande
La predisposizione e presentazione alla Commissione Europea dei conti annuali parte
dal 2016.A tale processo partecipano con differenti ruoli e responsabilità la diverse
Autorità dei Programmi con la conseguente necessità di coordinarne l’attuazione.
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LA GESTIONE DIGITALE DEI PROGRAMMI E DEI PROGETTI DELLA PROGRAMMAZIONE 14-20
L’accordo di partenariato
Nell’ambito del sistema gestionale vanno rese disponibili le funzionalità informatiche
specifiche per l’attività di certificazione in grado di assicurare la tracciabilità di ogni
operazione.
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LA GESTIONE DIGITALE DEI PROGRAMMI E DEI PROGETTI DELLA PROGRAMMAZIONE 14-20
L’accordo di partenariato
• NELL’ ALLEGATO 1 ALLA VERSIONE PRELIMINARE DELL’ACCORDO DI
PARTENARIATO - ELEMENTI SALIENTI DELLA PROPOSTA DI SI.GE.CO
2014/2020 –vengono riportati i requisiti organizzativi e procedurali delle Autorità di
gestione, certificazione ed audit
• L’Allegato indica l’esigenza che le Autorità di gestione assicurari l’attivazione di un
sistema informatico strutturato, che supporti tutti gli atti di gestione, sulla base di
requisiti minimi definiti in apposito tavolo di coordinamento tecnico tra le
Amministrazioni titolari dei programmi, le Amministrazioni Centrali Capofila per
Fondo e MEF-IGRUE.
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LA GESTIONE DIGITALE DEI PROGRAMMI E DEI PROGETTI DELLA PROGRAMMAZIONE 14-20
L’accordo di partenariato
Il Sistema di Monitoraggio sarà sviluppato sulla base dell’architettura già operante
ma allargherà la sua attività a tutti i programmi cofinanziati dai Fondi comunitari (FESR,
FSE, FEASR, FEAMP), nonché i programmi complementari alla Politica di coesione
dell’UE e soprattutto integrerà le componenti di programmazione, attuazione, gestione
contabile e rendicontazione, controllo.
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LA GESTIONE DIGITALE DEI PROGRAMMI E DEI PROGETTI DELLA PROGRAMMAZIONE 14-20
Cosa dobbiamo fare?
La gestione digitale dei programmi e dei progetti della programmazione 14-20 è
fortemente condizionata oltre che dalla situazione dei sistemi informativi operativi in
questa programmazione con la qualità complessiva della società della informazione e
con la capacità delle singole Amministrazioni di fornire servizi di e-government.
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LA GESTIONE DIGITALE DEI PROGRAMMI E DEI PROGETTI DELLA PROGRAMMAZIONE 14-20
Da dove partiamo?
• Partiamo da una situazione in cui nel migliore dei casi i sistemi gestionali supportano
• Gestione digitale del Programma: possibilità di censire il PO con l’indicazione degli obiettivi, delle
risorse disponibili, dei risultati attesi e dei referenti, funzionalmente ad una più trasparente
conoscenza delle opportunità;
• Gestione digitale del fascicolo di progetto: presenza di funzionalità di gestione documentale in
grado di consentire la conservazione dei documenti di progetto, degli atti, dei documenti di spesa,
ecc.
• Gestione digitale dei flussi di validazione: strumenti di workflow che supportino i processi
amministrativi e la validazione delle informazioni (ad esempio avanzamenti finanziari)
• Gestione digitale delle irregolarità e dei recuperi: presenza di funzionalità a supporto della
gestione delle irregolarità e dei recuperi
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LA GESTIONE DIGITALE DEI PROGRAMMI E DEI PROGETTI DELLA PROGRAMMAZIONE 14-20
Cosa dobbiamo fare?• Nel migliore dei casi i sistemi gestiscono le sole funzioni interne al ciclo di gestione e
controllo dei Programmi
• E’ molto importante invece la gestione digitale dei bandi e delle call attuative:
presenza nei sistemi di funzionalità a supporto della pubblicazione dei badi, delle
candidature, degli strumenti per la valutazione, delle graduatorie
• Ed è vitale che gli stessi possano cooperare con gli altri applicativi impiegati
dall’Amministrazione: strumenti in grado facilitare il colloquio con software per la
gestione di decreti, determine e delibere, software per la gestione dei mandati di
pagamento, ecc
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LA GESTIONE DIGITALE DEI PROGRAMMI E DEI PROGETTI DELLA PROGRAMMAZIONE 14-20
Sviluppare l’e-governmentNon mancano servizi di qualità: anzi l’Italia si colloca nella vetta alta della classifica per quanto riguarda sia la disponibilità dei servizi (addirittura è prima in Europa) che la loro qualità (è seconda).Ma :• nell’area della convergenza i servizi sono sporadici ;• meno dei due quinti dei cittadini italiani utilizzano servizi di e-government e non va meglio per le imprese;• a livello europeo la maggior parte dei nuclei familiari non connessi risiedono in Polonia, Romania,
Germania e Italia.• l’Italia inoltre registra una percentuale (22,2%) inferiore alla media europea (27,2%) della penetrazione
della banda larga di base e si attesta al terzo livello in termini di tariffe più basse per la banda larga ad alta velocità (30 Mbp).
Lo storico squilibrio tra le due aree del paese poteva essere non risolto, ma quantomeno alleviato proprio dallo sviluppo della società della informazione!
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LA GESTIONE DIGITALE DEI PROGRAMMI E DEI PROGETTI DELLA PROGRAMMAZIONE 14-20
Sviluppare l’e-government
La PA ovviamente risente di questa situazione, ma ne è a sua volta causa.
Cito dalla bozza del DOCUMENTO DI ORIENTAMENTO PER LA PROGRAMMAZIONE 2014-
2020 della Regione Siciliana ed in particolare dalla SWOT della Agenda Digitale:
• Modesta presenza di personale qualificato addetto alla gestione di servizi digitali nella PA
regionale e locale
• Presenza di banche dati regionali non integrate e loro inefficiente gestione
• Inadeguata governance istituzionale della policy a livello regionale
• Difficoltà nell’implementazione di processi di e-government a tutti i livelli amministrativi causata
da debolezze culturali e organizzative e da carenza di risorse finanziarie dedicate
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LA GESTIONE DIGITALE DEI PROGRAMMI E DEI PROGETTI DELLA PROGRAMMAZIONE 14-20
Le soluzioni non sono banali
• La Regione siciliana ad esempio è dotata di un buon sistema informativo per il
monitoraggio dei Programmi comunitari. Il SIL Caronte è un sistema informativo
proprietario, open source, interoperabile e disponibile al riuso che colloquia
perfettamente, attraverso l’applicativo SENDER, con la BDU.
• Inoltre la catena delle responsabilità di data entry e di convalida dei dati è estesa fino
ai Beneficiari esterni ed agli Organismi Intermedi attraverso apposita profilatura e
con accesso web (sia intranet che internet - dall’esterno della Rete Regionale).
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LA GESTIONE DIGITALE DEI PROGRAMMI E DEI PROGETTI DELLA PROGRAMMAZIONE 14-20
Le soluzioni non sono banali
NON E’ UN DATO BANALE
Non per tutte le Regioni dell’area della competitività si può dire altrettanto.
Non è l’unico caso e per quanto riguarda la PA forse gli squilibri fra le due aree
del Paese sono meno acuti che per quanto riguarda le imprese e le famiglie.
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LA GESTIONE DIGITALE DEI PROGRAMMI E DEI PROGETTI DELLA PROGRAMMAZIONE 14-20
Le soluzioni non sono banali
• In un documento della riflessione della DG Regio in cui si indicano quali sono le
questioni da affrontare per migliorare la capacità amministrativa nella gestione dei
Fondi strutturali si indica l’esigenza di aprire i sistemi gestionali a tutti i BNEFICIARI
(ALMENO QUELLI PUBBLICI) .
• Ma in effetti “ad oggi si usano ancora spesso foglietti e telefonate”.
• Il punto è un altro.
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LA GESTIONE DIGITALE DEI PROGRAMMI E DEI PROGETTI DELLA PROGRAMMAZIONE 14-20
Le soluzioni non sono banali
• Nel migliore dei casi i sistemi gestionali dei Programmi Comunitari gestiscono all’interno o
attraverso l’utilizzo di template ed impulsi informatici (quindi senza rischi di digitalizzazione )
tutte le funzioni interne al processo di attuazione e controllo (compresi i . Registri informatizzati
dei Recuperi/Irregolarità dell’AdC).
• Lo stesso Caronte ad oggi, infatti, non è integrato con altri sistemi informativi regionali
(Bilancio, Anagrafica Personale, Delibere e Decreti, firma digitale, protocollo informatico ecc.)
e si inserisce nel contesto di una Amministrazione Regionale che presenta ancora una
significativa distanza rispetto agli obiettivi di attuazione del Codice dell’Amministrazione
Digitale (CAD).
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LA GESTIONE DIGITALE DEI PROGRAMMI E DEI PROGETTI DELLA PROGRAMMAZIONE 14-20
Le soluzioni non sono banali
• Anche i migliori sistemi gestionali soffrono insomma di una una splendida solitudine:
pur avendo intrinseche caratteristiche gestionali, hanno utility inespresse non
potendo richiamare automaticamente informazioni esistenti in altri database. I dati ivi
contenuti (anche quelli di amministrativi regionali come gli estremi delle DGR, DD,
Mandati, ecc) sono quindi inseriti completamente a mano da utenti abilitati con
aggravio dei tempi (disponendo già dei medesimi dati gestionali in altro
formato/fonte) ed il rischio di digitalizzazione. .
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LA GESTIONE DIGITALE DEI PROGRAMMI E DEI PROGETTI DELLA PROGRAMMAZIONE 14-20
Le soluzioni non sono banali
Tra le priorità del Position Paper c’è quella di “sostenere la qualità, l’efficacia e
l’efficienza della PA”.
• Gli obiettivi indicati:
• ridurre gli oneri amministrativi per le imprese;
• promuovere le-government e l’e-public procurement
• garantire l’efficienza del sistema giudiziario;
• rafforzare la capacità degli organismi che gestiscono i Fondi.
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OPEN GOVERNMENT – UNA VISIONE DI SINTESI
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TRASPARENZA E ASCOLTO
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Le Amministrazioni devono assicurare “tutta la trasparenza e l’apertura necessarie” ad una ottimale attuazione delle politiche (documento Metodi e Obiettivi)
Quali strumenti e quali metodi ritiene sia utile impiegare per migliorare la conoscenza delle opportunità previste dai PPOO?
Quanto le nuove tecnologie possono aiutare e quali pericoli scaturiscono dall’overdose di informazioni?
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CONSULTAZIONI E PARTECIPAZIONE
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Le Amministrazioni devono “aprirsi al dibattito informato […] su come e quanto si realizza […] coinvolgere operativamente le parti economiche e sociali nel miglioramento delle politiche e della loro attuazione” (documento Metodi e Obiettivi)
Quale apporto una Autorità di Gestione ritiene realmente utile ed auspicabile ottenere dall’impiego delle consultazioni per migliorare la
performance dei programmi?
In quali fasi le consultazioni possono essere utilmente impiegate?
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CONTROLLO SOCIALE E ACCONTABILITY
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Le Amministrazioni devono “… aprirsi al controllo dei cittadini…” (documento Metodi e Obiettivi). Tale approccio va ad impattare sulle modalità di funzionamento delle Amministrazioni, richiedendo di implementare processi amministrativi trasparenti per rendere trasparenti le decisioni dell’amministrazione e per gestire gli input provenienti dalla cittadinanza attiva.
Quale ruolo si immagina di poter attribuire al “controllo sociale” così inteso nell’attuazione dei PPOO? Sono maturi i tempi?
Quali strumenti e quali metodi potrebbero mettersi in campo per questa finalità?
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VALUTAZIONE DEI RISULTATI
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Occorre prevedere il miglioramento del “sistema di follow-up delle raccomandazioni risultanti da analisi valutative al fine di migliorare l’efficacia dell'attuazione” (position paper Commissione UE sull’Accordo di Partenariato). I SGC dovranno quindi garantire la rilevazione tempestiva dei dati per le esigenze di controllo, valutazione e verifica dei risultati conseguiti, garantendone la qualità e l'affidabilità.
Quali sono le più concrete esigenze informative che le Autorità di Gestione hanno per implementare un processo informatizzato di
valutazione dei risultati on going? E’ un percorso fattibile o ancora velleitario?
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PREVENZIONE E CONTRASTO DELLE FRODI
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Al fine di dare concreta attuazione alla Strategia Comunitaria di Prevenzione delle Frodi (SCPF), la proposta di regolamento richiede ai sistemi di gestione e controllo di adottare misure specifiche volte a “garantire la prevenzione e l'individuazione delle irregolarità, comprese le frodi, e quindi fornire ragionevoli garanzie sulla regolarità della spesa”.
Quale utilità e quali funzionalità le Autorità di Gestione auspicano per rafforzare, in senso preventivo, l’azione di controllo sui programmi?
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SINTESI DEI CONTRIBUTI – La metafora dell’albero
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Gestione digitale del Programma
Gestione digitale dei bandi e delle call Gestione digitale del
fascicolo di progettoCooperazione
applicativa
Gestione digitale dei flussi di validazione
Gestione digitale Irregolarità e recuperi
PARTECIPAZIONE (CONSULTAZIONE)
TRASPARENZA E DISPONIBILITA’ INFORMAZIONI
CONTROLLO SOCIALE E VALUTAZIONE DEI
RISULTATI
USO DEI BIG DATAPER FINI ANALITICI E DI
PREVENZIONE
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CONCLUSIONI – TRE POSSIBILI SCENARI
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Ciascuna amministrazione può legittimamente coltivare
il SUO albero in piena autonomia
Primo Scenario - Approccio totalmente decentrato
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CONCLUSIONI – TRE POSSIBILI SCENARI
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Si può pensare di coltivare un UNICO ALBERO
per tutte le Amministrazioniche possono goderne
frutti ed ombra
Secondo Scenario – Approccio totalmente accentrato
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CONCLUSIONI – TRE POSSIBILI SCENARI
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Si può pensare di organizzare un VIVAIO nel quale rafforzare radici
comuni prima che ciascuna Amministrazione porti a casa
propria l’albero da far crescere…
Terzo Scenario – Approccio di Cooperazione e Riuso
…condividendo esperienze e ripartendo impegni e costi
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L’IMPEGNO DI PA ADVICE
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• Animare il dibattito per la diffusione della cultura del monitoraggio…e dell’open government
• Favorire il dialogo fra Amministrazioni per mettere a fattor comune esperienze e risultati riducendo i costi per una ottimale gestione digitale degli investimenti
• Accompagnare il processo di apertura e l’applicazione dei metodi e degli strumenti di open government alla gestione dei Programmi per migliorarne l’efficacia
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IL NOSTRO PERCORSO PROSSIMO VENTURO
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• Completamento della ricerca sull’attuale stato della gestione digitale dei PPOO. In cartellina i primi esiti su di un campione di amministrazioni (15/66)
• Redigere un quaderno sul monitoraggio che raccolga i contributi emersi oggi, i frutti della ricerca e fornisca spunti di prospettiva
• Promuovere il riuso delle applicazioni e dei moduli sviluppati e la messa a sistema delle esperienze fra le Amministrazioni
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GRAZIE PER L’ATTENZIONE