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Il programma regionale di screening neonatali
A.Cassio
Centro clinico di riferimento regionale per lo screening neonatale delle malattie endocrino-metaboliche
Ferrara, 22 Ottobre 2011
16° Convegno APeC
Le malattie croniche: il futuro dell’assistenza in pediatria o
l’assistenza pediatrica del futuro?
NORMATIVA NAZIONALE
Patologie sottoposte obbligatoriamente a screening neonatale per legge (Legge quadro n.104 del 5 maggio 1992, della Legge n.548 del 23 dicembre 1993 e del DPCM 9 luglio 1993) :
Fenilchetonuria
fibrosi cistica
ipotiroidismo congenito
ipotiroidismo congenito
fenilchetonuria
fibrosi cistica
iperplasia surrenalica congenita
galattosemia
PATOLOGIE OGGETTO DI SCREENING NEONATALE IN EMILIA-ROMAGNA
La storia dei programmi di screening: dallo screening … agli screenings
1961 PKU
1974 PKU, IC
1977 PKU, IC, SAGC
1979 PKU,IC,SAGC,FC
1990 Tandem Mass
2006 DNA microarrays
1 spot =
1 test
1 spot =
molti tests
DETERMINAZIONE DEL DIR. GEN. SANITA’ E POLITICHE SOCIALI R.E.R.
N. 11727/2008
Gruppo tecnico per lo screening malattie metaboliche
ereditarie
COMPONENTI
•Clinici
•Genetisti
•Laboratoristi
•Istituzioni
•Associazioni
•Società Scientifiche (SISMME-SISN)
COMPITI
•Definizione patologie a cui allargare lo screening
•Definizione delle modalità di una presa in carico precoce (organizzative e assistenziali)
•Valutazione eventuale estensione ulteriori patologie in base alle nuove conoscenze scientifiche
La scelta delle patologie
I criteri di scelta
Per ogni condizione si evidenzia un diverso grado di priorità legato all’entità dell’ evidenza scientifica e della forza della raccomandazione
Sistema dinamico aggiornabile in base all’acquisizione di nuove evidenze e/o al sopraggiungere di condizioni diverse
Report AAP Newborn Screening Task Force 2000, programma HTA(UK) 2004, report ACMG 2006
I criteri di scelta
1. rispetto delle indicazioni contenute nelle Linee
Guida SISMME e SISN
2. esclusione di patologie benigne (“malati di non
malattia”)
3. esclusione delle patologie precocemente mortali
(valorizzazione del sospetto clinico)
I criteri di scelta
5 26
Delibera Regionale n.107 del 01/02/2010
Iperfenilalaninemie - PKU A1 - Iperphe benigna A2 - Def.Biopterina A2 MSUD A2 Tirosinemia tipo I A2 Tirosinemia tipo II A2 Tirosinemia tipo III B2 Omocistinuria A2 Ipermetioninemia B4
MCAD A1 VLCAD A2 LCHAD A2 Def.P.trifunzionale A2 Def.uptake carnitina A2 + forma materna Ac.glutarica tipo II A2
Ac.glutarica tipo I A2 Ac.isovalerica A2 Ac.propionica A2 Ac.metilmalonica A2 Def.beta-chetotiolasi A2 Def.3HMG-CoAliasi A2
Il pannello delle malattie
AMINOACIDOPATIE BETA-OSSIDAZIONE
ACIDI GRASSI ACIDURIE ORGANICHE
Copertura regionale da giugno 2011
DELIBERA REGIONALE N.107 DEL 01/02/2010
PROGETTO REGIONALE PER LO SCREENING NEONATALE E ASSISTENZA
ALLE MALATTIE ENDOCRINE E METABOLICHE EREDITARIE IN ETA’ PEDIATRICA
“il test di screening non è in sé diagnostico ma è solo l’inizio di un processo che mediante test di
secondo livello e loro integrazione a livello clinico porta alla diagnosi e alla programmazione del follow-up”
LINEE GUIDA SISME-SISN 2008
Delibera Regionale n.107 del 01/02/2010
fine fase preparatoria marzo 2011; inizio e progressione fase operativa aprile
2011
Finanziamento progetto pilota per allargamento screening a 26 patologie
RIASSETTO ORGANIZZATIVO DEL CENTRO DI SCREENING
(dotazioni, organici, procedure,trasporti, informatizzazione, formazione….)
FUNZIONI DI COORDINAMENTO
IN AMBITO REGIONALE (conferma diagnostica, follow-up, rete clinica
di assistenza)
Il centro regionale di screening di
Bologna: perché? valorizzare competenze ed esperienze esistenti
REGIONE EMILIA-ROMAGNA L.R. 10.6.76 Circolare 35/1979
IPOTIROIDISMO CONGENITO (455 casi)
PKU – iperfenilalaninemie (199 casi)
FIBROSI CISTICA (64 casi)
GALATTOSEMIA (14 casi)
IPERPLASIA SURRENALICA CONGENITA (61 casi)
Il centro regionale di screening di Bologna: perché?
valorizzare competenze ed esperienze esistenti
REGIONE EMILIA-ROMAGNA L.R. 10.6.76 Circolare 35/1979
IPOTIROIDISMO CONGENITO PKU – iperfenilalaninemie
FIBROSI CISTICA
+ GALATTOSEMIA
IPERPLASIA SURRENALICA CONGENITA
Centro clinico
Diagnostica
Dietetica
Pediatria spec
NPI
Emergenza
Lab
Fisioterapia
Genetica
TIN Rian Ped
Il centro regionale di screening di Bologna: perché?
Bacino d’utenza e razionalizzazione flussi
BACINO UTENZA 43.000 nati/anno 35 PUNTI NASCITA
RICHIAMO CONF. DIAGNOSTICA
CENTRO CLINICO LABORATORIO
CENTRO REG. SCREENING
•Punti nascita •Famiglie •Pediatri
SPOT PATOLOGICO
Risposte normali
Riassetto organizzativo del Centro di screening
Laboratorio e Centro Clinico
FORMAZIONE TEORICO-PRATICA
STAGES FORMATIVI PER LABORATORISTI presso i centri di screening di Firenze e Genova
STAGE FORMATIVO PER I PEDIATRI
presso il centro di Firenze (6 mesi continuativi tra marzo e Settembre 2010; tuttora in cors0 attività ambulatoriale 1 volta la settimana fino alla fine del 2011)
CORSI PER I REFERENTI DEI PUNTI NASCITA corsi base e avanzati INCONTRI PER PEDIATRI, LABORATORISTI, DIETISTE, INFERMIERI
con la partecipazione di esperti regionali ed extraregionali
FORMAZIONE TEORICO-PRATICA
FORMAZIONE PERMANENTE
RITIRO CARTONCINI NEI PUNTI NASCITA DA CORRIERE DEDICATO
Ritiro cartoncini 6/7 die escluso Sabato
(prelievo 48-72 ore di vita)
Ritiro dalle ore 16,30 alle 18,30
Consegna al LABORATORIO del
CENTRO SCREENING
entro le ore 8,45
(del giorno successivo al ritiro)
(processati in giornata)
Copertura totale regionale da febbraio 2011
Tempo medio dei richiami
Gennaio 2011 14 gg
Aprile 2011 7 gg
35 Punti Nascita connessi con PEGASO Specimen
Gate®
Server and
Database
Importa / esporta dati
PN 1
PN …
PN …
PN 35
INFORMATIZZAZIONE: Collegamento informatico con i diversi attori
del programma (copertura regionale totale da giugno 2011)
Esportazione dati tecnici ed analitici
elaborati
CENTRO CLINICO
21
22
Strategia organizzativa e clinica
BACINO UTENZA 43.000 nati/anno REFERENTI PUNTI NASCITA
PROCESSO INFORMATIZZATO
ANALISI DECISIONALE RICH. BASSO RICH.ALTO RISCHIO RISCHIO 2° spot Convocazione POSITIVO TEST CONFERMA Follow-up
Referti via web
CENTRO CLINICO LABORATORIO
CENTRO REG. SCREENING
•RETE •HUB
& SPOKE
SPOT PATOLOGICO
Corriere dedicato
Rete regionale per il follow-up
Area vasta Centro e Romagna Centro Hub: Bologna
Area vasta Nord: Centro Hub: Piacenza Hub satelliti: Reggio Emilia, Modena
I compiti dei centri Hub & Spoke
Centro HUB
COMPETENZE
•TIN
•Rianimazione Ped.
•Nefrologia Ped.
•S.Dietologico
•NPI
•Diagnostica
•Genetica medica
FUNZIONI
•Procedure condivise
•Id.team specialistico
•Counseling genetico
•Pronta disponibilità
•Punto di rif. assistenza
•Formazione, aggiornamento
•Collaborazione c.Spoke e Reg.
Nodo SPOKE
•Identificaz. competenze e referenti in ambito locale
•Gestione assistenziale “routinaria” del follow-up
•Rapporto di riferimento e collaborazione con il C.HUB
Realizzazione della rete regionale: Il territorio
Collegamento con il territorio
Identificazione di un case manager che soddisfi tutti i bisogni del bambino risultato positivo allo screening
Messa in rete di tutti gli attori coinvolti nel percorso socio-assistenziale complessivo del
bambino
Realizzazione della rete regionale: Il territorio
NPIA
medicina legale
Distretto
Azienda USL
Equipe/Unità Valutativa Pediatrica
Rete Hub & Spoke
ADI
Rete cure palliative
Servizi sociali
Servizi educativi
Enti Locali
Rete regionale della Genetica
ADI
Punto nascita
Rete Hub & Spoke
Servizio Sociale, servizi
educativi/scolastici, professionisti
sanitari ospedalieri e territoriali
Equipe/Unità Valutativa Pediatrica
Associazioni dei Genitori
Associazioni volontari
Follow up
I BISOGNI del
BAMBINO
con malattia metabolica
ereditaria e della sua famigliaServizio
infermieristico
domiciliare
PLS/MMG
Riferimento
territoriale
per
l’assistenza
sanitaria
Continuità delle cure
Accertamento
della disabilità
Esenzione
Farmaci
Alimenti
Ausili
Protesi
Integrazione scolastica/PAI
Somministrazione farmaci a
scuola
Integrazione
socio-educativa-sanitaria
Terapia del dolore
Accompagnamento
alla morte
ADI
Counselling/
supporto psicologico
alla donna
e alla famiglia
Dipartimento Cure
Primarie/Dipartimento
Salute Mentale
Consulenza genetica
Comunicazione
della diagnosi
UN RINGRAZIAMENTO A TUTTI COLORO CHE STANNO
CONTRIBUENDO ALLA REALIZZAZIONE DI QUESTO PROGETTO
Società Scientifiche , Regione Emilia-Romagna, Associazioni
Direzione dell’AOU. S.Orsola-Malpighi di Bologna
Laboratorio Centralizzato : Dir. R.Motta
S.S. Screening Neonatale: Dirigenti: F.Righetti (resp) , A. Vitali, M. Luongo,
A.Marrocchi, F.Fortuna
Coordinatori Tecnici: S.Bergonzoni, C.Bertuzzi
Tecnici: V.Bernagozzi, G.Monti, A.Loria, S.D´Angelo,
R.Antenucci, S.Basanisi
UO Pediatria: Dir. A.Cicognani
S.S. Centro Clinico: M. Bal, A. Balsamo, F. Baronio, I. Bettocchi, S. Cazzato
S.Monti, A.Rizzello
Hub di Piacenza (hub satelliti): G.Biasucci, F. Torcetta, E. Della Giustina
Tutti gli operatori dei Centri Nascita dell’Emilia Romagna
Centri Screening : Meyer di Firenze, Gaslini di Genova, Buzzi di Milano
26 + 4 = 30
Rivalutazione condivisa con altri centri di screening Opportunità di ulteriore allargamento
Modalità e tempi di realizzazione da definire nell’ambito del Gruppo Tecnico Regionale
Citrullinemia tipo I e II; Ac. argininsuccinica; Deficit multiplo di carbossilasi; CPT2
ACQUISIZIONE NUOVA STRUMENTAZIONE
AUTO PUNCHER: punzonatura automatica spot
Immagine della Guthrie card memorizzata dal software dell’ Auto Puncher
Visualizzazione dei punti in cui eseguirà la punzonatura
Risultati dei primi mesi di attività
Aprile – Agosto 2010
Aprile - Agosto
2011
Richiami (tot) 162 229 (+ 41%)
Casi Patologici 26 51
Casi in monitoraggio
10 46
Giugno 2010 Giugno 2011
Bambini fino all’anno di vita in follow-up presso DH/Amb
35
117
AMINOACIDOPATIE
Incidenza
In Italia
screening con
tandem mass
(Toscana, Lazio,
Padova, Liguria
186.323 neonati)
Grado di gravità
della malattia se
non curata
Effetti della
diagnosi precoce sulla prognosi
TERAPIA
Pu
nteg
gio
SIS
N
Altri paesi d’Europa
(già in atto)
Danimarca (1)
Germania (2)
Olanda (3)
Gran Bret (4)
NOTE
1) Iperfenilalaninemie:
a) Fenilchetonuria 1:3500 Grave (ritardo
mentale)
Normalizzazione completa
TERAPIA: dieta
A1 1,2,3,4
b) Iperfenilalaninemia
benigna A3
c) Deficit della biosintesi del
cofattore biopterina A2
d) Deficit della rigenerazione del
cofattore biopterina
A2
2) Malattia delle urine a
sciroppo d’acero (MSUD) 0
Grave (forme con
acuti scompensi
metabolici)
Normalizzazione completa
TERAPIA: dieta
A2 1,2,3
3) Tirosinemia tipo I (epato-renale)
0 Grave (fegato, rene,
sintomi neurologici)
Notevole miglioramento
TERAPIA: dieta +
NTBC (2-(2-nitro-4-3
trifluoro-
metilbenzoil)-1,3-
cicloesanedione)
A2
4) Tirosinemia tipo II (oculocutanea)
0 Non grave (occhi,
cute)
Normalizzazione
TERAPIA: dieta A2 -
E’ nella DD della tirosinemia tipo I
Possibili falsi negativi
5) Tirosinemia tipo III 0 Sintomi neurologici
Possibile miglioramento
TERAPIA: dieta
B2 - E’ nella DD della tirosinemia tipo I
6) Omocistinuria 0
Grave (ritardo
mentale,
tromboembolia
Normalizzazione parziale
TERAPIA: dieta,
vitamine, betaina,
A2 3 Sfuggono i casi tardivi
7) Ipermetioninemia 0 Rit.mentale,
ipotonia, epatopatia
Possibile miglioramento
TERAPIA: dieta,
creatina
B4 -
E’ nella DD della omocistinuria
ACIDURIE ORGANICHE
8)
Acidemia glutarica tipo I
(GA I) 1:93000
Forme variabili
(grave forma
neurologica)
Normalizzazione nella maggioranza dei casi
TERAPIA: dieta,
carnitina
A2
1,2,3
9)
Acidemia isovalerica
1:186000
Non grave (crisi di
scompenso
metabolico fino
alla pubertà)
Notevole miglioramento
TERAPIA: dieta +
carnitina
A2
2,3
10)
Acidemia propionica
1:93000
Forme variabili (da
asintomatiche a
gravi che
interessano rene e
sistema nervoso
Notevole miglioramento
TERAPIA: dieta +
vitamine + carnitina +
metronidazolo
A2
1
11)
Acidemia metilmalonica
1:46000
Forme variabili (da
asintomatiche a
gravi che
interessano rene e
sistema nervoso)
Notevole miglioramento
TERAPIA: dieta +
vitamine + carnitina +
metronidazolo
A2
1
12)
Deficit di beta-
chetotiolasi 0
Neonatale rara.
Chetoacidosi,
morte
Miglioramento
TERAPIA: dieta +
prevenzione digiuno
A2
1
Possibili falsi negativi
13)
Deficit di 3-idrossi-
3metil glutaril (HMG) -
CoA liasi 0
Acidosi,
ipoglicemia, crisi
epatiche, letargia
Miglioramento
TERAPIA: dieta +
prevenzione
ipoglicemia
A2
1,3 Difficile diagnosi , DD-
Alto numero di richiami
DIFETTI OSSIDAZIONE ACIDI GRASSI
14)
Deficit dell’acil CoA -
deidrogenasi a catena
media (MCAD) 1:26000
Possibili crisi
metaboliche
gravissime (morte in
culla)
Normalizzazione completa
TERAPIA: dieta +
prevenzione digiuno
A1
1,2,3,4
15)
Deficit dell’acil CoA -
deidrogenasi a catena
molto lunga (VLCAD)
1:186000
Coma ipoglicemico
associato a cardiopatia
ed epatopatia,
coinvolgimento
muscolare
Prevenzione di: morte e
danno cerebrale;
cardiopatia, danno muscolare
TERAPIA: pasti
frazionati per
prevenzione digiuno
A2
1,2,3
16)
Deficit dell’acil CoA -
deidrogenasi a catena
lunga (LCHAD)
1:186000
Coma ipoglicemico
associato a cardiopatia
retinopatia e neuropatia
periferica
Prevenzione:morte e
danno cerebrale;
cardiopatia, danno oculare, neuropatia
TERAPIA: pasti
frazionati per
prevenzione digiuno
A2
1,2,3
17)
Deficit della Proteina
trifunzionale
1:186000
Sintomi comuni agli
altri difetti di
ossidazione (Coma
ipoglicemico,
insufficienza epatica,
acidosi lattica) +
neuropatia periferica,
retinite pigmentosa
Benefici molto dubbi
TERAPIA: dieta
A2
1
18)
Deficit uptake della carnitina + forma
materna 0
Ipoglicemia
,cardiomiopatia,
epatopatia, morte
Miglioramento
TERAPIA: carnitina A2
Sensibilità non chiara: intereferenza
di carnitina materna. Falsi positivi e
negativi
19)
Acidemia Glutarica tipo
II 0
Forma neonatale:
grave, coma ipoglicemico
forma tardiva: miopatia
Terapia (f. tardiva:):
riboflavina A2
1
E’ nella DD della MCAD
Riorganizzazione del Settore di screening come Struttura Semplice di Unità Operativa
Adeguamento del personale dedicato (dirigenti e tecnici)
Messa a punto della strumentazione
Definizione dei cut-off
Messa a punto delle metodiche per la valutazione dei tests positivi (reflex-testing duplicato e 2nd-tired test) e delle conferme diagnostiche (aminoacidi e acilcarnitine su spot e plasma, ac.organici urinari)
Attività e riassetto organizzativo del Laboratorio di screening
Riorganizzazione del centro clinico come Struttura Semplice di Unità Operativa
Formazione specifica nel settore delle malattie metaboliche ed inserimento nell’attività clinica di due contrattisti pediatri
Definizione della strategia clinica ed organizzativa del programma di screening , conferma diagnostica e follow-up
Definizione di un percorso assistenziale integrato attraverso le reti regionali
Attività e Riassetto organizzativo del Centro Clinico
Procedure di conferma diagnostica
COMUNICAZIONE RICHIAMO URG.
Recezione continuata 6/7 giorni ore 8-18
VAL.RISCHIO COMUNIC. P.NASCITA
Lab
C.Clinico
Lab C.Clinico P.nascita
RIP.SPOT/ PRELIEVO
P.Nascita
CONVOCAZIONE URGENTE/
IMMEDIATA
VAL.CLINICA LABORATORIO STRUMENTALE
12-24 ore
MONITORAGGIO