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IL SISTEMA MODA.Il lifestyle come progetto integrato. Prof. Giovanni Maria Conti | Scuola del Design
L'abbigliamento è l'espressione della società. Honoré de Balzac
Se nel guazzabuglio di opere che verranno pubblicate cent’anni dopo la mia morte, io avessi facoltà di scegliere un libro, sapete quale prenderei? […] In questa biblioteca del futuro io prenderei, no, un romanzo, né un libro di storia […] Semplicemente, amico mio, prenderei un giornale di moda, per sapere come si vestiranno le donne un secolo dopo il mio trapasso. E tali vestiti mi darebbero sull’umanità futura più informazioni che tutti i filosofi, i romanzieri, i predicatori e gli scienziati messi assieme”.
Anatole France, Premio Nobel per la Letteratura 1921
premessa
+ Sistema Moda = ?
"Io credo buono quel concetto pel quale l'istruzione tecnica o professionale è affidata a stabilimenti speciali, fondati nelle città che sono centri al movimento industriale e commerciale, nei quali i giovani che intendono dedicarsi a determinate carriere, alle industrie, al commercio, (…) trovano una opportuna coltura generale e speciale; dove perciò gli insegnamenti, particolarmente di scienze positive, sono dati sotto l'aspetto dei loro risultati pratici”.
dal discorso del Prof. Francesco Brioschi all'inaugurazione dell'Istituto Tecnico Superiore di Milano, il 29 novembre 1863
L’Università dove la conoscenza si confronta con il “fare”, nei processi di insegnamento e di apprendimento. L’attenzione ai contesti – sociale, economico, produttivo.
moda @
La Moda al Politecnico è cultura, competenza e professione, una disciplina in equilibrio tra antichi saperi, nuove tecnologie e mercato del lavoro.
La Moda1 non governa soltanto l’abbigliamento: è una moda anche la maniera di camminare, di salutare, ma è anche la cura del corpo, del volto, l’acconciatura dei capelli.
1 Viene riportata la parte iniziale della definizione del lemma Moda presente nel Dizionario della Moda 2004 a cura di Guido Vergani. Anche se conserva la sua radice latina (modus, dal pregnante significato di modo di essere e di misura), il termine è la diretta traduzione del francese mode, vocabolo apparso per la prima volta, secondo gli studiosi transalpini, nel 1842, per indicare uno specifico tipo di abbigliamento; poco più di 70 anni dopo si parlerà di nuova moda e di seguire la moda. In Italia la parola arriverà a metà del ’600 e già contempla, come essenziale nella moda, <<fugacità, variabilità e novità>>, mentre già nel ’500 si usava per indicare un modo di vestire, il termine costume, più durevole e uniforme, lento a mutare. Se fin dalla preistoria, il fine pratico, di coprire il corpo e difendere e assicurare il pudore è superato nell’abito attraverso l’ornamento, segno di appartenenza, di messaggi e ruolo individuale, il cambiamento di fogge, colori, tessuti di addensa al passaggio da un secolo all’altro, con il determinarsi di nuovi poteri, di scambi commerciali, con l’emergere di nuovi ceti sociali. In Italia, esportatrice di molte materie importanti per differenziare una moda specifica, dalle sete ai guanti, dai pizzi ai ricami, la moda parla nei Comuni e nelle corporazioni delle Arti e die Mestieri, poi nelle corti delle Signorie. E’ riservata esclusivamente alle classi alte, capaci di personalizzarla.
Vergani G., (2004 a cura di ) Dizionario della moda, Baldini Castoldi Dalai, Milano; pag, 821
SISTEMA MODA
Sistema Moda Tradizionale : l‘Haute Couture, dal 1858 al 1968
Sistema Moda Riformato: l'avvento del Prêt-à-Porter, I^ fase, dal 1968 al 1994
Il Post Fashion: il Prêt-à-Porter, II^ fase, dal 1994
Abbruzzese A., COMMUNIFASHION, Sossella Edizioni, Roma 2001
From 2001: CO(N)FUSION _ subculture
Il SISTEMA MODA
“…l’insieme dei settori operanti nelle aree <<moda>> , <<arredo-casa>>, <<tempo libero>>
ed <<alimentazione mediterranea>>, a cui vanno aggiunti i comparti della meccanica collegata.
Questa definizione qualitativa enfatizza la spiccata specializzazione italiana nel vestir bene, nella cucina mediterranea, nel proporre prodotti per il tempo libero e lo sport, nell’arredare e rendere più funzionale la casa.”
“….i settori che lo compongono rappresentano alcuni tra gli ambiti principali in cui il design italiano si è storicamente sviluppato; ciò testimonia in maniera efficace l’idea che esista una relazione virtuosa tra lo sviluppo del nostro sistema economico e quello del nostro sistema di attività progettuali.”
Fortis M., (1999) il Made in Italy, ilMulino, Milano
MODA >>>> SISTEMA e DIRAMAZIONI
L’abbigliamento è uno di quegli oggetti di comunicazione, come l’alimentazione, i gesti, i comportamenti, la conversazione, che mi dà sempre gioia profonda interrogare perché, da un lato, possiedono un’esistenza quotidiana e rappresentano per me una possibilità di conoscenza di me stesso al livello più immediato in quanto ci investo nella mia vita personale, e dall’altro possiedono un’esistenza intellettuale e si offrono a un analisi sistematica attraverso strumenti formali.
Roland Barthes
“Sul Sistema della Moda”, in Marrone G., (2006) Il senso della Moda, Einaudi, Torino, p. 101
Italian Industry Assets Distretto industriale
Italian Industry Assets
_stretta CONNESSIONE con il territorio basata non solo sulla condivisione delle conoscenze tecnico-produttive ma anche sull’identificazione in valori comuni _CONDIVISIONE delle conoscenze tecnico-produttive tra le aziende che collaborano all’interno di un’unica filiera _APPROCCIO SISTEMICO nelle relazioni tra aziende e centri di ricerca presenti sul territorio
Knitwear
Knitwear
Knitwear
Knitwear
Knitwear
il Design
Industrial Design is a strategic problem-solving process that drives innovation, builds business success and leads to a better quality of life throught innovative products, systems, services and experiences
New definition of Industrial Design by International Council of Societies of Industrial Design (Icsid)
Bruno Munari spiega "Falkland", la lampada di maglia.
il Design della Moda
HEAT REACTIVE _ Tessuto Termo Sensibile _ Primavera Estate 2010 Bomber, con cappuccio, in tela di cotone nylon con spalmatura che
cambia colore in funzione della temperatura. Le molecole dei pigmenti
micro incapsulati nella spalmatura modificano il passaggio della luce, il
capo diventa gradualmente più chiaro con l’alzarsi della temperatura e torna
scuro quando si abbassa. Due tasche a marsupio chiuse da
automatico. Polsi e fondo a costine. Chiuso da zip nascosta e automatici.
Badge stole Island con ricamo bianco dedicato.
I capi sono realizzati in tessuto o procedimenti di ricerca avanzata.
NYLON METAL _ Primavera Estate 2014 Bomber in nylon metal. Nylon
dall’aspetto metallico/cangiante grazie alla particolare struttura trilobata dei
suoi fili e alla coloritura grigia in trama e bianca pronta per tinta in catena. Il capo finito subisce poi un elaborato processo
di doppia tintura che dona tonalità, intensità e coloriture diverse al capo.
L’aggiunta di uno speciale agente alla ricetta di tintura rende il capo anti
goccia. Tasche con patella antivento chiuse da automatico. Bordo e polsi a
costine. Cappuccio richiudibile nel collo in piedi in tela di cotone bordato in fettucccia di nylon. Chiuso da zip.
Del resto, se il fine del design industriale è la creazione di manufatti in grado di durare nel tempo, la
cui forma sia il risultato dell’adeguatezza funzionale, perché non dovrebbe essere considerata un progetto
di design la giacca di Armani? Al pari di alcuni progetti di design, la giacca destrutturata di Armani
rappresenta un’ innovazione tipologica che ha modificato radicalmente l’abbigliamento
maschile, diventando un classico, una permanenza, non soggetta alla variabilità e alla arbitrarietà tipica della moda, al pari dei
migliori oggetti di design, perennemente contemporanei per il loro essere appropriati all’uso e,
quindi, difficilmente sostituibili con qualcosa di migliore.
Erica Morini
Il lifestyle come progetto integrato
cosa produciamo…
Industria 4.0
…cosa comunichiamo
12 idee per la crescita, Rai Cultura, 2013, http://www.economia.rai.it/articoli/moda-design-artigianato/24051/default.aspx
Italian fashion research as:
_sperimentazione sui materiali, sulle forme, sulle dimensioni (olistic dimension, sensorial dimension) ;
Italian fashion research as:
interscambio dei significati degli oggetti (project dimension, production dimension);
Da, �Retail design. Progettare la shopping experience� di Michele Trevisan , Massimo Pegoraro, FrancoAngeli, Milano 2009
�Il nostro progetto, ossia la storia che raccontiamo, ha un solo protagonista, il prodotto, e un interlocutore principale, il cliente. Se prodotto e cliente sono i nostri riferimenti, l�obiettivo della storia è di coinvolgerli e farli interagire.�
Da, �Retail design. Progettare la shopping experience� di Michele Trevisan , Massimo Pegoraro, FrancoAngeli, Milano 2009
Experiece Design >>>> L'oggetto del consumo non è più il
semplice possesso di un determinato prodotto ma è l'esperienza, intesa come arricchimento del proprio io, che l'utente-soggetto può affrontare all'interno di nuovi mondi, coerenti ai valori e all'esperienza di un determinato brand, creati per aggiungere dati vitali all'esistenza.
dove comunichiamo ?
come comunichiamo
Stone Island, Intervista a Carlo Rivetti, Video repertorio, TV Moda, dalla tesi di laurea Magistrale di Alessandra Tuosto, “RUNWAY TALES. storie di Made in Italy”
• cosa stiamo guardando?
• qual è il progetto? • raccontare “com’è fatto”!
RunWay 1 su Stone Island, dalla tesi di laurea Magistrale di Alessandra Tuosto, “RUNWAY TALES. storie di Made in Italy”
“…credo che oggi, soprattutto in una situazione di crisi, al lettore medio, alla gente, interessi molto di più quello che succede intorno a lui. Non dico di fare il giornale di quartiere, dico però di occuparsi molto più di vite vere andando in giro e raccontandole.”
Gianni Mura
http://www.linkiesta.it/it/article/2015/07/01/il-problema-del-giornalismo-e-che-non-si-occupa-piu-della-realta/26520/
Sfilata Marras, intervista ad Antonio Marras, Video repertorio, TV Moda, dalla tesi di laurea Magistrale di Alessandra Tuosto, “RUNWAY TALES. storie di Made in Italy”
RunWay 2 su Antonio Marras, dalla tesi di laurea Magistrale di Alessandra Tuosto, “RUNWAY TALES. storie di Made in Italy”
trasparenza
Caffè come commodity
Caffè come prodotto
Caffè come servizio
Caffè come esperienza
Made in Italy: from products to life style. Brand experience
Made in Italy: from products to life style. Brand experience
Abito come commodity
Abito come prodotto
Abito come servizio
Abito come esperienza
Il sistema-prodotto
CASO ILLY Nel caso Illy è possibile parlare anche di design degli interni
Il sistema-prodotto
package
brand
customer service
retail merchandising
SERVICE
PRO
DU
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COMMINICATION
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customer service
retail merchandising
SERVICE
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COMMINICATION
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SERVICE
The Dock Kitchen London - Tom Dixon
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da dove veniamo
Rapporto sulla Moda Italiana, Guido Vergani, 1983, Archivio Tremelloni, SBA Polimi
dove siamo
Dal Video di presentazione del libro di Chiara Alessi “Design senza il Design”
Grazie per l’attenzione Prof. Giovanni Maria Conti | Scuola del Design | [email protected]
L'abbigliamento è l'espressione della società. Honoré de Balzac